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Un 'eccellenza bresciana tra le molte del panorama sanitario locale Il centro abilitativo per minori "Francesco Faroniss V e lo ricordate il Film "Ram Man", datato 1988, diretto da Barry Levinson ed interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffman? Il film tratta del rapporto tra due fratel- li, uno dei quali affetto da autismo. Charlie, un giovane commercian- te di auto di lusso, apprende con la morte di suo padre, che l'unico erede dell'immenso patrimonio familiare è suo fratello maggiore Raymond, c di Pier Franco Savoldi Pier Franco Salvoldi un uomo affetto da au- tismo di cui ignorava l'esistenza. Sentitosi tra- dito dal genitore e indebitato sul lavoro, decide di sequestrare Raymond dalla clinica psichiatrica in cui è ricoverato, nella speranza di riuscire a prendere il patrimonio paterno. Dopo il rapimento, Charlie propone al dott. Bruner di riportare Raymond a Wallbrook, ricevendo in cambio la metà del patrimonio, pari a un milione e mezzo di dollari. Il medico non accetta, e Charlie pro- segue nel suo intento di portare suo fratello con sé. Durante il viaggio verso Los Angeles, che si protrae per le necessità di Raymond (non può volare, non può fare l'autostra- da, a causa della sua paura degli incidenti), Charlie comincia a co- noscere veramente suo fratello, un individuo malato ma dotato anche di una incredibile memoria e capacità di calcolo. Giunti a Las Vegas Char - lie ha la brillante idea di farlo gio- care al tavolo verde ottenendo molte vincite. Piano piano Charlie gli si affeziona scoprendo anche che lo strano personaggio che gli cantava le canzoncine da bambino, che egli chiamava Rain Man (una storpiatura del nome Raymond) e pensava fos- se frutto della sua fantasia, non era altro che suo fratello, del quale era stato privato per tutti questi anni. Charlie decide di riportare Raymond nella clinica, rinunciando all'eredità paterna e ad un assegno da 250.000 dollari, promettendo di frequentare Raymond quando possibile. Come spesso accade, anche in que- sto caso, attraverso la cinematogra- fia, è stata offerta la possibilità di diffondere tra il grande pubblico un tema sociale di particolare impor - tanza: l'Autismo. Sulle caratteristiche di questa pato- logia c'è ancora molta confusione: un disturbo che solo quarant'anni fa colpiva un - bambino su 10.000 e che oggi è possibile stimare con inciden- ze molto più rilevanti. Si parla, in ef- fetti, di un rapporto da 1:160 a 1:500. Sono cifre impressionanti, tanto che qualcuno parla di epidemia. In realtà, tutto porta a pensare che tale patologia fosse già molto diffu- sa in passato e che semplicemente non venisse riconosciuta o mani- 22

Il centro abilitativo per minori Francesco Faroniss · propone al dott. Bruner di riportare Raymond a Wallbrook, ricevendo in cambio la metà del patrimonio, pari a un milione e mezzo

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Un 'eccellenza bresciana tra le molte del panorama sanitario locale

Il centro abilitativo per minori "Francesco Faroniss

V e lo ricordate il Film "Ram Man", datato 1988, diretto da

Barry Levinson ed interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffman? Il film tratta del rapporto tra due fratel-li, uno dei quali affetto da autismo. Charlie, un giovane commercian-te di auto di lusso, apprende con la morte di suo padre, che l'unico erede dell'immenso patrimonio familiare è suo fratello maggiore Raymond,

c

di Pier Franco Savoldi

Pier Franco Salvoldi

un uomo affetto da au- tismo di cui ignorava

l'esistenza. Sentitosi tra- dito dal genitore e indebitato

sul lavoro, decide di sequestrare Raymond dalla clinica psichiatrica in cui è ricoverato, nella speranza di riuscire a prendere il patrimonio paterno. Dopo il rapimento, Charlie propone al dott. Bruner di riportare Raymond a Wallbrook, ricevendo in cambio la metà del patrimonio, pari a un milione e mezzo di dollari. Il medico non accetta, e Charlie pro- segue nel suo intento di portare suo fratello con sé. Durante il viaggio verso Los Angeles, che si protrae per le necessità di Raymond (non può volare, non può fare l'autostra- da, a causa della sua paura degli incidenti), Charlie comincia a co-

noscere veramente suo fratello, un individuo malato ma dotato anche di una incredibile memoria e capacità di calcolo. Giunti a Las Vegas Char -lie ha la brillante idea di farlo gio-care al tavolo verde ottenendo molte vincite. Piano piano Charlie gli si affeziona scoprendo anche che lo strano personaggio che gli cantava le canzoncine da bambino, che egli chiamava Rain Man (una storpiatura del nome Raymond) e pensava fos-se frutto della sua fantasia, non era altro che suo fratello, del quale era stato privato per tutti questi anni. Charlie decide di riportare Raymond nella clinica, rinunciando all'eredità paterna e ad un assegno da 250.000 dollari, promettendo di frequentare Raymond quando possibile. Come spesso accade, anche in que-sto caso, attraverso la cinematogra-fia, è stata offerta la possibilità di diffondere tra il grande pubblico un tema sociale di particolare impor -tanza: l'Autismo. Sulle caratteristiche di questa pato-logia c'è ancora molta confusione: un disturbo che solo quarant'anni fa colpiva un - bambino su 10.000 e che oggi è possibile stimare con inciden-ze molto più rilevanti. Si parla, in ef-fetti, di un rapporto da 1:160 a 1:500. Sono cifre impressionanti, tanto che qualcuno parla di epidemia. In realtà, tutto porta a pensare che tale patologia fosse già molto diffu-sa in passato e che semplicemente non venisse riconosciuta o mani-

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festata in modo esplicito da parte delle famiglie. La cre- scita della fenomenologia è dunque da attribuire anche e soprattutto all'accresciuta consapevolezza del disturbo ed alla maggiore capacità dia-gnostica dei medici. L'eziologia dell'autismo ri- mane nella maggioranza dei casi sconosciuta e, ad oggi, non esistono cure risolutive: con l'autismo si nasce e con l'autismo si vive tutta la vita. Se non si può guarire dall'au- tismo, è però possibile mi- gliorare - e di molto - la qua- lità della vita delle persone autistiche. Il disturbo si manifesta entro i primi tre anni di vita, colpisce prevalente-mente soggetti maschi ed è caratte-rizzato da difficoltà nella comuni-cazione e nell'interazione sociale e dalla presenza di comportamenti e interessi ristretti e stereotipati. Accanto a questa triade di sinto-mi basilari, le persone con autismo possono presentare in misura più o meno marcata anche problemi del sonno, di alimentazione, disarmonie motorie, disarmonie nelle abilità co-gnitive, scarsa autonomia personale e sociale, difficoltà comportamenta-li, autolesionismo, aggressività. Ad essere assente o fortemente compro-messo è il patrimonio innato di abi-lità con cui ogni essere umano riesce ad entrare in contatto con gli altri, ad intuirne bisogni, stati d'animo, aspettative. Tutto questo ci viene spiegato da Simone Antonioli, Responsabile del Centro Abilitativo per minori "Franscesco Faroni" che aggiunge: "In contrasto con i luoghi comuni sull'autismo, i bambini e ragazzi con autismo, nella maggior parte dei casi, desiderano entrare in rela-zione con le altre persone, ma non hanno la capacità per farlo in ma-niera adeguata. Vorrebbero giocare

con gli altri, ma non sono in grado di chiedere al compagno di gioca-re con loro, non sanno aspettare un turno, non capiscono le regole del gioco, faticano a condividere le emozioni di una vittoria comune". Da queste premesse, e per coprire la carenza di risposta del sistema sa-nitario, è attivo a Brescia il Centro abilitativo per minori "Francesco Faroni". Nato nel 2008 come labora-torio psico-educativo per 12 bambini affetti da disturbi generalizzati dello sviluppo è finanziato interamente da Fobap Onlus, la Fondazione brescia-na di assistenza psicodisabili costitu-ita nel 1982 dall'Anffas di Brescia, presieduta da Maria Villa Allegri. Il Centro, nell'anno 2010, è stato riconosciuto come servizio inno-vativo e sperimentale per l'autismo da Regione Lombardia, che ne ha finanziato la gran parte dell'attività fino ad oggi. Il Centro si rivolge oggi a una cin-quantina di bambini e ragazzi con un'età compresa tra i 2 e i 18 anni, inviati dai reparti neuropsichiatrici territoriali. L'obiettivo che si pro-pongono gli operatori del Centro, è quello di incrementare le abilità di comunicazione e di interazione so-ciale dei bambini e dei ragazzi colpi-

ti da tale patologia, di migliorarne le abilità di vita e di diminuirne i com-portamenti definiti problematici. L'approccio di riferimento è quello comportamentale, consigliato dalle linee guida del Ministero della Sa-lute sull'autismo. Tale metodo Aba (Applied Behavior Analysis - Anali-si comportamentale applicata) è vol-to allo sviluppo ed al potenziamento di comportamenti "socialmente si-gnificativi". L'Aba applica ai bambini autistici i processi e le pratiche educative che guidano lo sviluppo e l'educazione dei bambini normotipici, potenzian-do questi processi in un progetto educativo individualizzato. Il Centro abilitativo "Francesco Faroni" si occupa di abilitazione, superando l'approccio riabilitativo tradizionale: l'intervento educati-vo è rivolto al bambino, ma uguale importanza viene data al lavoro con la famiglia e la scuola, in modo da sostenere e supportare l'impegno di genitori e insegnanti e permettere al minore di ricevere un trattamento intensivo, condiviso da tutte le figu-re che si relazionano con lui. Uno dei punti di forza è dato ap-punto dal lavoro in rete, che vede coinvolti sia organismi istituzionali

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(in particolare l'Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell'A-zienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia, 1'ASL di Brescia e l'Uf-ficio scolastico provinciale di Bre-scia) sia i diversi caregiver con i quali si relaziona il minore. In prati-ca, pur rimanendo i trattamenti am-bulatoriali, gli operatori svolgono una parte consistente del loro lavoro fuori dall'ambulatorio, a scuola, in famiglia o comunque nei luoghi di vita che sono frequentati dal mino-re, supportando le diverse persone che si relazionano con lui, affinché operino per capirne i bisogni e con metodologie efficaci. Gli interventi sono diversificati a seconda dell'età e dei bisogni indi-

viduali: il Centro è "un luogo capa-ce di adeguare la struttura dei suoi interventi sulla base dei bisogni di ciascun bambino - conclude Anto-nioli -. Non si tratta di riabilitare una specifica funzione persa o da acquisire, ma di orientare ed mci-

-)

A dicembre 2013 sono stati con-segnati i risultati della ricerca spe-rimentale effettuata da Iescum (Istituto europeo di studi sul com-portamento umano) per indagare la

dere nella crescita di un bambino con un disturbo pervasivo ".

Una particolare atten- zione è stata posta alla formazione. Negli ultimi tre anni sono stati realizzati numerosi corsi for-

mativi, rivolti ad educa- tori, insegnanti, assistenti

all'autonomia, familiari, neuropsichiatri, che hanno visto

la partecipazione di più di 300 per-sone, con l'organizzazione di oltre 20 percorsi formativi nell'anno sco-lastico 2013/2014. Un grande sforzo è stato compiu-to anche dal personale educativo, impegnato nella frequenza di un Master specialistico sulla patologia dell'autismo. Il Centro è quindi un vero e proprio punto di riferimento sull'autismo a 360 gradi: accompagna nella quoti-dianità la famiglia e gli operatori del-la rete territoriale dei servizi, fornisce consulenza e sostegno psicologico, mette in campo le strategie che for -niscono il raccordo tra i diversi attori, crea occasioni per stimolare l'incon-tro tra le famiglie e il reciproco aiuto.

reale efficacia dell'intervento messo in campo dal Centro della Fobap, una delle prime ricerche in Italia effettuata anche su un gruppo cam-pione. Oltre ai netti miglioramenti degli utenti, è stata comprovata la fondamentale importanza del lavoro di sostegno alla famiglia e alle inse-gnanti, da un punto di vista abilita-tivo, psicologico e sociale. Un parti-colare riconoscimento viene fornito dagli operatori alle realtà, enti ed associazioni, che hanno creduto nel progetto della Fondazione Fobap Onlus ed hanno sostenuto l'acquisto della sede e delle attrezzature. Tra i benefattori principali vengono citati per rilevanza l'Associazione Amici di Francesco Onlus e la Fondazione Gaetano Bonoris. L'ennesimo caso pratico che di-mostra l'eccellenza bresciana nelle buone pratiche socio - assistenziali e socio - sanitarie.

Pier Franco Savoldi Dottore co,nnzercialisra

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RIVISTA QUADRIMESTRALE DELL'ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BRESCIA

Direttore editoriale Antonio Passantino

Direttore responsabile Angelo Cisotto

Consulente di redazione Egidio Bonomi

Comitato di redazione Ferruccio Barbi Giancarlo Brescianini Renato Camodeca Pier Federico Carrozzo Vincenzo Cristarella Giovanni De Pandis Oliviero Di Giorgio Giorgio Fogazzi Raffaella Losito Ferdinando Magnino Cristina Mazzoldi Stefano Midolo Giosuè Nicoletti Pier Franco Savoldi Federico Venturi Eugenio Vitello

Segreteria di redazione Katia Masserdotti Moneta

Disegni Silvia Balzaretti

Fotocomposizione e Stampa Graficasette - Bagnolo Mella (Bs)

Redazione e Amministrazione 25122 BRESCIA, via Marsala 17 tel. 030 3752348 - www.dottcomm.bs.it

Autorizzazione Tribunale di Brescia N. 33 del 1° luglio 89

ANNO XXV NUMERO

1 /2014 In copertina: Luigi Frassine, Le rose del mio giardino

In questo numero: Let it be di Angelo Cisotto 3

Il mondo delle professioni a cura di Antonio Passantino Totalmente cambiato il mondo delle professioni di Enrico Lera 5

Commercialisti & Mediazione Oltre 15 mila cause a carico di 45 mila medici di Eugenio Caradonna 9

Storie di aziende bresciane a cura di Cristina Mazzoldi Cedral Tassoni e gusti un sorso di ... Garda di Cristina Mazzoldi 13

L'angolo dell'informatica a cura di Giovanni De Pandis Smartphone forse troppo furbi di Giovanni De Pandis 15

Cooperazione e volontariato a cura di Pier Franco Savoldi Don Pierino illuminato fondatore di Raphaèl di Pier Franco Savoldi 19 Il centro abilitativo per minori "Francesco Faroni" di Pier Franco Savoldi 22 Azzurro Rosa telefono per chi è in difficoltà di Kaì'ia Masserdotti Moneta 25

L'azienda che cambia a cara di Federico Venturi Imprese italiane all'estero e imprese straniere in Italia di Federico Venturi 27 Non c'è produttività del lavoro senza professionalità di Federico Venturi 30

L'opinione I Quando il credito bancario non aiuta le imprese dì Ferruccio Barbi 33

L'angolo della cultura economica a cura di Renato Camodeca Conoscenza e capitale intangibile valori chiave per la competizione di Renato Camodeca e Giovanni Guida 35

Novità Bresciane a cura di Ferdinando Magnino The Ing Project Motore Europeo del Crowdfunding di Ferdinando Magnino 41 Wyg Wyg, beneficenza con la pubblicità di Ferdinando Magnino 44 Accademia Italiana della Cucina di Katia Moneta 47

L'opinione 2 Affitto d'azienda e concordato preventivo di Giorgio Stefano Alessi 49

Aspettando l'Expo a cura di Gianmichele Portieri Expo 2015 vetrina per 147 Paesi 55 Prandini: un'occasione così non ci capita più per chissà quanto. "Siamo la boutique dell'alimentazione mondiale" 56 Valli e pianura, la ricca offerta di Brescia. Zona per zona tra arte, paesaggio e buopa tavola 58

Tributi & Tributi a cura di Pier Federico Carrozzo Arriva la IUC, imposta una e trina di Pier Federico Carrozzo 65 Perché non una tassa di decesso? di Egidio Bonomni 66 La nuova imposta di registro di Eugenio Vitello 71

Come eravamo a cara di Giancarlo Brescianini Quando «el sfalt» era di là da venire di Egidio Bonomi 74

Come saremo a cara di Egidio Bonomi La rivoluzione prossima delle batterie al lino e al grafene di Egidio Bonomi 76

Il mondo degli Enti Locali a cura di Giosuè Nicoletti Dal tutto riservato al tutto trasparente di Giosuè Nicoletti 79

Il Personaggio a cura di Vincenzo Cristarella Guglielmo Achille Cavellini 1914.2014 di Giorgio Fogazzi 83

Piazza delle curiosità a cura di Giorgio Fogazzi Omaggio a Rosemma di Giorgio Fogazzi 88

L'angolo della giustizia a cura di Stefano Midolo Il Ruolo del collegio sindacale nell'impresa in crisi di Vincenzo Cristarella, e nella fase pre-concorsuale: responsabilità e tutele Francesca Pelosi e Mariacristina Zola 89 Fallimenti dichiarati dal Tribunale di Brescia dal 12 novembre 2013 all'8 maggio 2014 rilevazione a cura di Vittorio Salvoai 94

L'angolo della cultura a cura di Giorgio Fogazzi Il genio della morte di Giorgio Fogazzi 103

Brescia& Turismo ...i nostri scorci a cura di Oliviero Di Giorgio Lago di Garda: candidatura Unesco di Francesca Gardenato 107 O che bel castello.., a Pademello! di Francesca Gardenato 109 Il Garda bello e buono di Francesca Gardenato 113 L'affresco del Romanino (non più) nascosto a Pisogne di Francesca Gardenato 115

Di libro in libro fra economia, diritto efinanza 117

L'Osservatorio economico a cura della Fondazione Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Rapporto di primavera di Tommaso diNardo 119

Il mondo di Beppe Battaglia 139