16
IL CASTello PARROCCHIA DI CARPENEDOLO IL CASTello ottobre 2014 Paolo VI sarà beatificato da Papa Francesco domenica 19 ottobre alle 10.30 durante la Mes- sa a piazza San Pietro che concluderà il Sino- do straordinario della famiglia. Lo ha annuncia- to la Sala stampa della Santa Sede pubblican- do il calendario delle celebrazioni presiedute dal Pontefice nel prossimo mese. Giovanni Battista Montini, nato a Concesio (Brescia) il 26 settembre 1897 e morto a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978 è stato il 262esimo successore di Pietro, in carica dal 1963 fino alla morte. Ha ricevuto il titolo di “venerabile” nel 2012 da Be- nedetto XVI che ne ha riconosciuto le “virtù eroiche”. Tra gli altri appuntamenti guidati da Papa Bergoglio in evidenza la veglia di pre- ghiera in preparazione al Sinodo sulla famiglia di sabato 4 ottobre, sempre a piazza San Pie- tro, e la Messa di apertura dello stesso Sinodo in Basilica Vaticana in agenda per domenica 5 ottobre. Inoltre il vescovo di Roma lunedì 20 sarà presente nella Sala del concistoro per al- cune cause di canonizzazione. Francesco presiederà la celebrazione nella Messa che concluderà il Sinodo straordinario della famiglia

IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

  • Upload
    others

  • View
    5

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

IL CASTelloPARROCCHIA DI CARPENEDOLO

IL CASTelloottobre 2014

Paolo VI sarà beatificato da Papa Francescodomenica 19 ottobre alle 10.30 durante la Mes-sa a piazza San Pietro che concluderà il Sino-do straordinario della famiglia. Lo ha annuncia-to la Sala stampa della Santa Sede pubblican-do il calendario delle celebrazioni presiedutedal Pontefice nel prossimo mese. GiovanniBattista Montini, nato a Concesio (Brescia) il26 settembre 1897 e morto a Castel Gandolfo il6 agosto 1978 è stato il 262esimo successoredi Pietro, in carica dal 1963 fino alla morte. Ha

ricevuto il titolo di “venerabile” nel 2012 da Be-nedetto XVI che ne ha riconosciuto le “virtùeroiche”. Tra gli altri appuntamenti guidati daPapa Bergoglio in evidenza la veglia di pre-ghiera in preparazione al Sinodo sulla famigliadi sabato 4 ottobre, sempre a piazza San Pie-tro, e la Messa di apertura dello stesso Sinodoin Basilica Vaticana in agenda per domenica 5ottobre. Inoltre il vescovo di Roma lunedì 20sarà presente nella Sala del concistoro per al-cune cause di canonizzazione.

Francesco presiederà la celebrazione nella Messache concluderà il Sinodo straordinario della famiglia

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 1

Page 2: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO 2

Quando fu eletto papa, il cardinaleGiovan Battista Montini, ebbe a di-re profeticamente:“Forse il Signoremi ha chiamato a questo servizionon già perché io vi abbia qualcheattitudine, ma perché io soffra qual-che cosa per la Chiesa”. La suaacuta intelligenza gli fece intuirerealisticamente, sin dal primo mo-mento, il lato più pesante di unamissione densa di incognite e di tri-bolazioni, che cadeva improvvisa-mente sulle sue spalle e che avreb-be messo a dura prova il suo carat-tere ed anche il suo fisico.

La famiglia, la gracile salute,il carattere

Il futuro papa, Giovan BattistaMontini nacque a Concesio (Bre-scia) il 26 settembre 1897 e alla na-scita era talmente gracile e debole,che i medici che assistettero al par-to, sentenziarono: “Durerà soltantofino a domani”. I genitori GiorgioMontini e Giuditta Alghisi, posse-devano la villa di campagna a Con-cesio, dove avvenne il parto e dovetrascorrevano l'estate, secondo l'u-sanza delle famiglie borghesi e be-nestanti di Brescia e dell'epoca.

Il bambino si riprese, ma cre-scerà stentatamente e malaticcio;come carattere prese soprattuttodalla madre, nobildonna delicata egentile, piena d'amore per la suafamiglia, ma non espansiva, di po-che carezze che manifestasseroesteriormente questo affetto.

Il padre Giorgio era impegnatoattivamente a rompere l'isolamen-to, in cui vennero a trovarsi i cattoli-ci, dopo la proclamazione di Romaa capitale d'Italia; giovane avvoca-to era fautore di idee e lotte stimo-lanti contro l'anticlericalismo impe-rante; nel 1881 fu chiamato a diri-gere il quotidiano cattolico “Il Citta-dino di Brescia”, che guidò fino al1912.

La passione per la stampa, le po-lemiche roventi ma sempre civilidel padre, si trasmetteranno prestoal figlio Giovan Battista, che dimo-strò sempre una predilezione per loscrivere, che faceva intravedereuna futura carriera di scrittore o cri-tico letterario. Crebbe all'ombra esotto la guida del padre, che in que-

gli anni fu un gran suscitatore di ini-ziative cattoliche, come le “Leghebianche” nelle campagne brescia-ne, l'Unione del Lavoro; il pensio-nato scolastico; fondatore di unaCasa Editrice “La Scuola”; impe-gnato in cariche pubbliche; dirigen-te, per incarico del papa BenedettoXV di una Sezione dell'Azione Cat-tolica; deputato per tre legislature.

La casa dei Montini per anni ve-drà la presenza di don Luigi Sturzoe Romolo Murri che insieme aGiorgio Montini saranno i fondatoridel Partito Popolare Italiano, diestrazione cattolica, dal quale nel1943 nascerà la Democrazia Cri-

stiana; il giovane Giovan Battistaassisteva alle discussioni e assimi-lava i concetti che poi elaboravanel suo studio; fra i frequentantidella casa c'era anche Alcide DeGasperi.

Bisogna dire che il futuro papa,ebbe sempre un carattere severo emalinconico, in contrasto al climagioioso e di concordia della sua fa-miglia, allietata da tre figli Ludovico,Giovan Battista e Francesco e datanti parenti della patriarcale fami-glia, agiata e senza ristrettezzeeconomiche.

Eppure su quest'adolescenzaprivilegiata del giovane Battistac'era come un incubo, la sua graci-lità fisica; aveva febbre improvvisache lo abbattevano, fu dato ad alle-vare per 14 mesi ad una coppia dicontadini, ma il suo ritorno a Bre-scia continuò ad impensierire i me-dici per il suo sviluppo; certamenteè da rintracciare in quel periodo in-fantile, caratterizzato da debolez-za, i motivi della leggera nevrosiche impregnerà il suo tempera-mento nell'età adulta, con timidez-za, ipersensibilità, una certa insicu-rezza e molte altre angosce chenon riuscì mai a nascondere.

Gioventù, studi, sacerdozioAlternò brevi periodi di studio ne-

gli Istituti dei Gesuiti, sempre inter-rotti per motivi di salute e proseguitiprivatamente, ciò gli impedì di ave-re quei contatti così necessari conaltri compagni di scuola. Ciò nono-stante tentò di arruolarsi nella Pri-ma Guerra Mondiale, ma natural-mente fu scartato, probabilmentefu una fiammata d'amor di Patria eidealistica, comune ai giovani del-l'epoca.

Amante della velocità, la cui pau-ra aveva vinto a forza di volontà; inuna discesa folle sulla bici, accusòun malore che verrà diagnosticatocome uno scompenso cardiaco,che se pur scomparendo nel tem-po, gli vieterà comunque quei gio-chi che richiedevano qualche sfor-zo; tutto ciò aumentò la sua timi-dezza e il suo distacco, che nellefoto dell'epoca lo fanno apparire

Beato Paolo VI (Giovanni Battista Montini)

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 2

Page 3: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

come invecchiato precocemente,pallido, magro, solo gli occhi brilla-no per una continua attenzione.

La vocazione al sacerdozio nonfu folgorante, ma graduale, fre-quentando sacerdoti e respirandoil clima religioso della sua famiglia.Ebbe come padre spirituale l'orato-riano padre Giulio Bevilacqua, coni l quale instaurò un'amic iz iaprofonda; da papa vorrà dimostrar-gli la sua gratitudine, creando ilvecchio parroco bresciano, cardi-nale, nonostante il suo meraviglia-to rifiuto.

Frequentando da esterno il Se-minario bresciano, sempre per inoti motivi di salute, con l'aggiuntadi un lungo esaurimento nervoso;giunse ad essere ordinato sacer-dote il 29 maggio 1920, dal vesco-vo di Brescia Gaggia. Certamentein questo cammino agevolato ver-so il sacerdozio, che a rigor di logi-ca per la sua salute non avrebbepotuto raggiungere, ebbe un parti-colare riguardo essendo il figliodell'impegnatissimo in campo cat-tolico avvocato Montini; e il vesco-vo decise per lui una destinazioneper Roma;prima si laureò in cinquemesi, a Milano in Diritto Canonico,poi nell'autunno del 1920, il giova-ne sacerdote arrivò a Roma, allog-giando al Collegio Lombardo e simise subito all'opera iscrivendosialla 'Gregoriana' per la Teologia econtemporaneamente all'Univer-sità Statale, alla Facoltà di Lettere.

Nella Curia Romana, AssistenteFUCI romana e Nazionale,formatore di futuri politici

Venne segnalato da un'influentedeputato bresciano, che lo cono-sceva da ragazzo, al cardinale Se-gretario di Stato Gasparri e cosìMontini dopo poche settimane en-trò nell'Accademia dei nobili eccle-siastici, passaggio necessario pertutti i diplomatici della Chiesa, doves'impara la difficile arte di trattarecon i potenti e curando i rapporti in-ternazionali.

Nella Curia romana si distinseper la sua attenzione, la rapiditànell'apprendere lingue straniere etecniche di governo, studiosissimo,attirò l'attenzione di mons. Pizzar-do, incaricato per gli Affari Straordi-nari della Segreteria di Stato equindi dopo un anno, divenne 'mi-nutante' nell'importante ufficio po-

sto al vertice della politica vaticana.E nel giugno 1921 con pochi ef-

fetti personali e tanti libri si trasferìin Vaticano, a 24 anni, da doveuscirà trent'anni dopo, si laureò inTeologia, conseguì il Diploma del-l'Accademia per la diplomazia, madovette lasciare la Statale e il suodesiderio di laurearsi in Lettere.

Fu chiamato il “pretino che nonprende mai le ferie”, lavoratore in-stancabile, la sua scrivania erasempre piena di pratiche da sbriga-re; ebbe come compagni, futurimonsignori, vescovi, cardinali, co-me Ottaviani, Tardini, Spellmann,Maglione, Tedeschini, ecc. Mortopapa Benedetto XV nel 1922, salìal trono pontificio l'arcivescovo diMilano Achille Ratti, che prese ilnome di Pio XI; sotto il suo pontifi-

cato cominciò l'ascesa nella Curiadi Montini, che si fermerà solo alvertice.

Il cardinale Gasparri, suo supe-riore e protettore lo inviò per tremesi a Parigi per approfondire glistudi, poi per quattro mesi alla se-greteria del Nunzio di Polonia aVarsavia, ma il freddo del Nord lofece ammalare sempre di più, quin-di ritornò a Roma.Per il suo deside-rio di un'esperienza pastorale, cosìnecessaria per un prete, gli fu affi-dato il compito di Assistente spiri-tuale del Circolo Universitario Cat-tolico di Roma.

Trascorsero così due anni di apo-stolato gioioso, oltre il suo lavoro inCuria; gli studenti lo chiamarono“don Gibiemme”e gli davano del tu,si può dire che scoperse la sua gio-ventù, con scampagnate ai castelliromani, l'organizzazione di giochi ecorsi didattici, provocando le uni-che risate spontanee della sua vita;in seguito al massimo sorrideràcon un dolce, consenziente, a voltemesto sorriso, ma mai allegro.

Nel settembre del 1925, nel pie-no del clamore della 'Marcia su Ro-ma' fascista, papa Pio XI gli diedel'incarico di Assistente Nazionaledella FUCI (Giovani universitaricattolici), carica che tenne dal 1926al 1933, periodo difficile per la pro-pensione del fascismo ad avere ilcontrollo della gioventù, speciequella universitaria, tramite il GUF(gioventù universitari fascisti); inquesto periodo egli lavora per rac-cogliere le migliori intelligenze cat-toliche che escono dalle Univer-sità, per indicare le future mete po-litiche e sociali, fra loro vi furono Al-do Moro, Amintore Fanfani, GiulioAndreotti, Paolo Emilio Taviani,Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pi-ra, Guido Carli.

Monsignore, collaboratore delSegretario di Stato, 'SostitutoAffari Ordinari'

Intanto nella Curia continuava asalire di grado; nel 1934 era monsi-gnore, quando morì il card. Ga-sparri, subentrandogli il romanocardinale Eugenio Pacelli e il nuovoSegretario di Stato nel riorganizza-re i suoi collaboratori, chiamò Mon-tini, che aveva già notato per le suespecifiche doti.

Li dividevano 20 anni di età, maerano tanto affini, in pratica due ari-

ILCASTELLO3

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 3

Page 4: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO 4

stocratici, la loro carriera nellaChiesa si era svolta tutta al di fuoridella cura d'anime; entrambi dotatidi suggestione mistica e dello statodi angoscia che prende le animeraffinate, quando devono decidere.Lasciata con rammarico la FUCI,Montini si dedicò con la dovutapassione ad essere collaboratorestretto del card. Pacelli e nel 1937ad appena 40 anni, venne nomina-to “sostituto degli Affari Ordinari”,terzo gradino della gerarchia vati-cana.

Nel contempo all'altro ufficio di“sostituto degli Affari Straordinari”venne chiamato il suo ex compa-gno 'minutante' Domenico Tardini; idue collaboratori di Pacelli si stime-ranno sempre, ma non si ameran-no mai; tanto erano diversi nel ca-rattere; tradizionalista ed esube-rante Tardini; aperto alle novità, maprudente Montini.

La Curia per i 18 anni che vide ilbinomio Tardini - Montini, si divisein due fazioni che per molti diven-nero dei 'conservatori' e dei 'pro-gressisti'. Montini diventò l'ombradel cardinale Segretario di Stato,custode dei suoi segreti diplomaticine curò la corrispondenza.

Braccio destro di papa Pio XIINel 1939 papa Pio XI morì quasi

improvvisamente e Pacelli venneeletto papa con il nome di Pio XII, idue 'sostituti' rimasero al loro postoe il cardinale Luigi Maglione vennenominato Segretario di Stato, maquando questi nel 1944 morì, papaPacelli decise di non sostituirlo, la-sciando la carica vacante; così idue 'Sostituti' divennero i numeridue della gerarchia vaticana.

Il pontificato di Pio XII, vide ilgrande sconvolgimento della Se-conda Guerra Mondiale, che lo re-se drammatico ed angosciante nelsuo ministero pontificale; la Storiachiarirà in seguito la sua segretaopera di mediazione fra le parti, lasalvezza di Roma, gli aiuti nasco-sti per ebrei e rifugiati politici, laPontificia Opera di Assistenza, larinascita politica, culturale, ed eco-nomica dell'Italia sconfitta e deva-stata.

E al suo fianco, discreto ma atti-vo, sempre nell'ombra, il suo Sosti-tuto Montini che a suo nome agivain tutti i campi, dall'organizzazionedei soccorsi nel neutrale Vaticano,

all'opera diplomatica fra i conten-denti, per colmo cattolici da ambole parti.

Allo sfacelo della Seconda Guer-ra Mondiale, fece seguito la divisio-ne del mondo in due blocchi: Occi-dente ed Oriente, democrazia e co-munismo, Stati Uniti e Unione So-vietica, con in mezzo la vecchia edisastrata Europa; che si tramutòben presto in una lotta fra il cristia-nesimo e l'ateismo; in Italia si vissecon lo slogan “O Roma, o Mosca”.

Il Sostituto Montini, moderato pernatura, fu in contrasto con il Presi-dente dell'Azione Cattolica LuigiGedda, che ligio alle disposizioni diPio XII di cui era diventato il pupillo,cercò di organizzare i giovanid'A.C. in forma estremistica e di lot-ta aperta al comunismo; ormai inVaticano egli era “Montini il pro-gressista”.

Con 16 ore di lavoro al giorno or-ganizzò l'Anno Santo del 1950;fondò le ACLI e la Pontificia Operadi Assistenza. Fu il braccio destrodel papa, ricevé ogni tipo di perso-nalità; era primo ministro e insiemeministro degli esteri, eppure Pio XIInon lo elevò dal semplice grado ge-rarchico di monsignore; rimase puressendo il numero due del Vatica-no, un uomo modesto, sobrio, vive-va in un semplice appartamento.

Nel Concistoro del 1953, il primodopo molti anni, i nomi di Montini eTardini non comparvero, pur es-sendo i più qualificati alla promo-zione cardinalizia e rimasero mon-signori. La lotta fra 'conservatori' e'progressisti' aveva avuto i suoi ef-fetti; ma Montini impose il suo ap-poggio a De Gasperi nelle elezioniamministrative del 1952, il qualeera allora inviso al Vaticano; i con-servatori della Curia e lo stesso PioXII, non perdonarono la sua sceltae il 3 novembre 1953 Montini fu al-

lontanato, perché di questo sitrattò, promovendolo nel contempoarcivescovo di Milano.

Arcivescovo di MilanoLa consacrazione a vescovo fu

celebrata dal decano dei CardinaliTisserant, il papa ammalato, fecesentire la sua voce con un collega-mento radiofonico nella Basilica diS. Pietro, che benediceva il “dilettofiglio”, che era stato suo diretto col-laboratore per tanti anni.

Il nuovo arcivescovo partì da Ro-ma il 6 gennaio 1954 dopo 30 anni,per intraprendere nella grande dio-cesi ambrosiana, la sua nuovaesperienza pastorale, qualità chemancava alla sua formazione di al-to uomo di Chiesa, quindi anche sefu considerato da molti un esilio, al-la fine fu un disegno della Provvi-denza Divina.

Nella diocesi di S. Ambrogio,Montini trovò una situazione so-cio-politica in piena evoluzione, siera nel periodo della ricostruzionecivile e industriale post-bellica eogni giorno arrivavano treni cari-chi di immigrati dal Sud. L'ango-scia di vedere una società checonvulsamente, era tutta impe-gnata alla costruzione di un mon-do profano e materiale, lo sconvol-se al punto di essere tentato di ab-bandonare tutto.

Ma nel discorso d'insediamen-to, presenti tutte le componentidella società milanese, egli si di-chiarò il pastore alla ricerca dellepecore smarrite, deludendo chi siaspettava di sentire il politico raffi-nato qual 'era. In poco temporiformò tutta la diocesi con piglio emetodi manageriali, ristrutturò ilpalazzo arcivescovile in abbando-no; il suo attivismo attirò l'attenzio-ne di tutto il mondo cattolico, chevide Milano come contraltare dellaSanta Sede.

In breve lasciò le vecchie abitudi-ni della Curia romana, per assume-re il ritmo di lavoro ed efficienza deimilanesi; girò da una fabbrica all'al-tra incontro al mondo del lavoro;convinse l'alta finanza della città asostenere la costruzione di nuovechiese.Restò a Milano per otto annie fino alla morte di Pio XII avvenutail 9 ottobre 1958 a Castelgandolfo,rimase arcivescovo senza riceverela dignità cardinalizia, com'era pri-vilegio della diocesi di Milano.

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 4

Page 5: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO5

Cardinale con Giovanni XXIII, di-venta papa Paolo VI, il suo tor-mentato pontificato

Nel Conclave che seguì si av-vertì l'ombra del grande assente,venne eletto papa Giovanni XXIII,l'anziano Angelo Roncalli, patriar-ca di Venezia, il quale come suoprimo scritto inviò una lettera al-l'arcivescovo di Milano per comu-nicargli la sua intenzione di nomi-narlo cardinale. In altre occasioniGiovanni XXIII disse: “Quel nostrocaro figlio che sta a Milano, noi sia-mo qui a tenergli il posto” e lomandò in giro per il mondo a rap-presentarlo, gli fece conoscere edapprofondire non solo il mondo cri-stiano ma anche quello di altre reli-gioni; proprio come un tirocinio perogni futuro papa.

E così dopo il breve pontificato dipapa Giovanni, il papa che avevaindetto il Concilio Ecumenico Vati-cano II, alla sua morte avvenuta frail compianto generale il 3 giugno1963, nel successivo conclave il 21giugno 1963, veniva eletto 265°successore di S. Pietro, GiovanBattista Montini, il gracile pretino diBrescia, con il nome di Paolo VI,aveva 66 anni.

Un compito pesantissimo perchiunque dopo il rivoluzionariopontificato di papa Giovanni, cheaveva scosso dalle fondamenta laChiesa, e che aveva cercato ciòche ci unisce, non ciò che ci divide.Toccò a lui di continuare il Concilioe portarlo a termine, ma il compitopiù immane fu quello di promulgaree attuare i decreti rivoluzionari perla Chiesa, che ne scaturirono, an-che se per alcuni il suo pensierocapovolse alcuni dettati conciliari,come quello sul celibato dei preti.

Scrisse encicliche basilari per ladottrina della Chiesa, come l'”Ec-clesiam suam”, la “Misterium fidei”,la “Populorum progressio”, l'”Hu-manae vitae”, quest'ultima sul con-trollo delle nascite e sulla 'paternitàresponsabile', che tante polemichesuscitò e che costrinse per la primavolta un papa a difendersi pubbli-camente.

Dopo secoli fu il primo papa aduscire dall'Italia e ad usare l'aereo;come prima tappa dei suoi futuriviaggi apostolici si recò in Palestinail 4 gennaio 1964, suscitando undelirio di entusiasmo nelle strettevie di Gerusalemme, rischiando di

rimanere soffocato dalla folla. In-contrò il patriarca ortodosso Ate-nagora, dopo 14 secoli un papa eun patriarca si incontravano dopolo scisma; nel 1967 andò ad Istan-bul andando così incontro umil-mente alla Chiesa d'Oriente.

Abolì stemmi, baldacchini, la tia-ra pontificia, i flabelli bizantini dellefastose cerimonie pontificie, la se-dia gestatoria, le guardie nobili, icortei di armigeri, il trono fu sosti-tuito da una poltrona, la GuardiaPalatina; con suo decreto stabilìche i cardinali dopo gli 80 anni nonpotevano entrare in conclave; fececostruire la grandiosa aula delleudienze, che oggi porta il suo no-me.

Rimodernò uffici e strutture delVaticano, il modo di vestire, l'uso

della lingua inglese al posto dellalatina; vennero introdotti compu-ters e telescriventi collegati con tut-to il mondo. Riformò le cariche e idicasteri della Curia, ridimensionòil Sant'Uffizio; invece dei soliti ro-mani, chiamò da tutto il mondo uo-mini nuovi internazionalizzando ilVaticano; furono inserite le primesegretarie.

Dovette affrontare e contestarele novità del 'Nuovo Catechismoolandese', la disubbidienza dila-gante di fedeli e sacerdoti, cosache l'angustiava oltremodo; il dis-senso di vescovi e conferenze epi-scopali, la contestazione ancheviolenta come a Cagliari.

Andò in India, all'ONU, a Fatimain Portogallo, in Colombia, a Gine-vra, in Uganda, nelle Filippine, do-ve scampò ad un attentato, nelleIsole Samoa, l'Australia, l'Indone-sia, Hong Kong e naturalmente intante città italiane e parrocchie ro-mane.

Combatté contro il divorzio cheveniva introdotto in Italia, più lace-rante fu la lotta contro l'aborto, am-bedue perse con suo grande dolo-re. Gli ultimi anni oltre la decaden-za fisica, con l'artrosi che l'affligge-va, una operazione chirurgica allaprostata, furono amareggiati dallaribellione del vescovo tradizionali-sta francese Marcel Léfèbvre, chesuscitò quasi uno scisma e poi ildolore della morte del suo anticoamico Aldo Moro, ucciso in pienoperiodo di terrorismo, dalle BrigateRosse nel maggio 1978, nonostan-te il suo toccante appello a rila-sciarlo vivo.

Pochi mesi prima della sua mor-te, avvenuta a Castelgandolfo il 6agosto 1978, aveva scritto una in-tensa preghiera per il funerale del-l'on. Moro, che aveva personal-mente officiato in Laterano e chepresagiva la fine del suo pontifica-to, durato 15 intensi e tormentatianni e della sua vita durata 81 anni,nonostante che sarebbe dovutomorire il giorno dopo la nascita: “Fao Dio, Padre di misericordia, chenon sia interrotta la comunioneche, pur nelle tenebre della morte,ancora intercede tra i defunti daquesta esistenza temporale e noituttora viventi in questa giornata diun sole che inesorabilmente tra-monta…”.

Antonio Borrelli

Carissimi nel Signore,la beatificazione di Papa PaoloVI il prossimo 19 ottobre è mo-tivo di gioia grande per la Chie-sa bresciana; ma deve diven-tare anche l’occasione per ri-scoprire la figura di questogrande Papa e accogliere l’in-segnamento che attraverso dilui il Signore vuole donarci.Non abbiamo la possibilità difare molto in preparazione al-l’evento, che viene immediata-mente dopo la pausa estiva.Ho pensato, perciò, di valoriz-zare il tempo che seguirà labeatificazione e di indire un“Anno Montiniano”, che andràdal 19 ottobre 2014 (data dellabeatificazione) all’8 dicembre2015 (cinquantesimo di chiu-sura del Concilio) e che per-metterà alla nostra diocesi diriflettere sulla figura del beato,sul suo insegnamento, sui va-lori che hanno illuminato la suaesistenza e possono illumina-re la nostra.Tutti vi benedicoIn nomine Domini.

+ Luciano Monari Vescovo

Brescia 6 agosto 2014.36° anniversario della morte di Paolo VI(dalla lettera alla diocesi per l’indizionedi un “Anno Montiniano”)

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 5

Page 6: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

Care famiglie,mi presento alla soglia della vo-

stra casa per parlarvi di un eventoche, come è noto, si svolgerà nelprossimo mese di ottobre in Vati-cano. Si tratta dell'Assemblea ge-nerale straordinaria del Sinodo deiVescovi, convocata per discuteresul tema “Le sfide pastorali sullafamiglia nel contesto dell'evange-lizzazione”. Oggi, infatti, la Chiesaè chiamata ad annunciare il Van-gelo affrontando anche le nuoveurgenze pastorali che riguardanola famiglia.

Questo importante appunta-mento coinvolge tutto il Popolo diDio, Vescovi, sacerdoti, personeconsacrate e fedeli laici delle Chie-se particolari del mondo intero,che partecipano attivamente allasua preparazione con suggeri-menti concreti e con l'apporto indi-spensabile della preghiera. Il so-stegno della preghiera è quantomai necessario e significativo spe-cialmente da parte vostra, care fa-miglie. Infatti, questa Assembleasinodale è dedicata in modo spe-ciale a voi, alla vostra vocazione emissione nella Chiesa e nella so-cietà, ai problemi del matrimonio,della vita familiare, dell'educazio-ne dei figli, e al ruolo delle famiglienella missione della Chiesa. Per-tanto vi chiedo di pregare intensa-

mente lo Spirito Santo, affinché il-lumini i Padri sinodali e li guidi nelloro impegnativo compito. Comesapete, questa Assemblea sino-dale straordinaria sarà seguita unanno dopo da quella ordinaria, cheporterà avanti lo stesso tema dellafamiglia. E, in tale contesto, nelsettembre 2015 si terrà anche l'In-contro Mondiale delle Famiglie aPhiladelphia. Preghiamo dunquetutti insieme perché, attraversoquesti eventi, la Chiesa compia unvero cammino di discernimento eadotti i mezzi pastorali adeguatiper aiutare le famiglie ad affronta-re le sfide attuali con la luce e laforza che vengono dal Vangelo.

Vi scrivo questa lettera nel gior-no in cui si celebra la festa dellaPresentazione di Gesù al tempio.L'evangelista Luca narra che laMadonna e san Giuseppe, secon-do la Legge di Mosè, portarono ilBambino al tempio per offrirlo alSignore, e che due anziani, Si-meone e Anna, mossi dallo SpiritoSanto, andarono loro incontro e ri-conobbero in Gesù il Messia (cfrLc 2,22-38). Simeone lo prese trale braccia e ringraziò Dio perché fi-nalmente aveva “visto” la salvez-za; Anna, malgrado l'età avanzata,trovò nuovo vigore e si mise a par-lare a tutti del Bambino. È un'im-magine bella: due giovani genitori

e due persone anziane, radunatida Gesù. Davvero Gesù fa incon-trare e unisce le generazioni! Egliè la fonte inesauribile di quell'amo-re che vince ogni chiusura, ognisolitudine, ogni tristezza. Nel vo-stro cammino familiare, voi condi-videte tanti momenti belli: i pasti, ilriposo, il lavoro in casa, il diverti-mento, la preghiera, i viaggi e i pel-legrinaggi, le azioni di solida-rietà… Tuttavia, se manca l'amoremanca la gioia, e l'amore autenticoce lo dona Gesù: ci offre la sua Pa-rola, che illumina la nostra strada;ci dà il Pane di vita, che sostiene lafatica quotidiana del nostro cam-mino.

Care famiglie, la vostra preghie-ra per il Sinodo dei Vescovi sarà untesoro prezioso che arricchirà laChiesa. Vi ringrazio, e vi chiedo dipregare anche per me, perchépossa servire il Popolo di Dio nellaverità e nella carità. La protezionedella Beata Vergine Maria e di sanGiuseppe accompagni sempretutti voi e vi aiuti a camminare unitinell'amore e nel servizio recipro-co. Di cuore invoco su ogni fami-glia la benedizione del Signore.

Dal Vaticano, 2 Febbraio 2014Festa Presentazione del Signore

Francesco

ILCASTELLO 6

Letteradi PapaFrancescoalle famiglie

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 6

Page 7: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO7

A tutti i presbiteridella Chiesa Brescianainsieme a tuttele comunità cristiane

Fratelli carissimi, l’appuntamento che ci at-

tende prossimamente, co-me sapete, è quello dellabeatificazione di Papa PaoloVI. A questo ci stiamo pre-parando al meglio e, proprioper far tesoro della ricchez-

za che tale avvenimento porta con sé, si è pensato pernostra diocesi ad un “Anno Montiniano” (dal 19 ottobre2014, data della beatificazione, all’8 dicembre 2015, cin-quantesimo della conclusione del Concilio). Di questoverrà data apposita comunicazione in una lettera di indi-zione di tale Anno.

Il cammino pastorale delle nostre comunità, oltre cheda tale evento particolare, è tuttavia segnato anche daaltri impegni, che brevemente richiamo.

Anzitutto in questo anno pastorale 2014-2015 voglia-mo essere attenti alle sollecitazioni che ci vengono dallaChiesa universale. Come sapete, sarà un anno dedicatoalla vita consacrata e Dio sa quanto sia importante, inquesto momento della nostra storia, cercare di capire edi vivere nel modo migliore questo straordinario dono diDio al mondo. La diminuzione delle vocazioni di specialeconsacrazione è chiaramente un segno della fatica chela nostra fede fa ad affermarsi nella società contempora-nea. La vita consacrata, infatti, manifesta nel modo piùchiaro la trascendenza della fede rispetto al mondo eagli interessi del mondo: se la vita consacrata arranca,vuoI dire che stiamo diventando troppo ‘mondani’, che lanostra speranza ha il fiato corto, che la nostra testimo-nianza rischia di sciogliersi in un conformismo banale.Abbiamo bisogno di riscoprire la ‘diversità’ della fede ri-spetto al successo mondano; di tenere viva la tensionegioiosa verso il Regno di Dio. Vorremmo perciò, in que-sto anno, farci ascoltatori attenti di ciò che i nostri fratellie le nostre sorelle consacrate hanno da insegnarci e dachiederci. Abbiamo chiaramente bisogno di loro, cosìcome essi hanno bisogno del tessuto ecclesiale per po-ter dare senso alla loro esperienza di fede e di comunità.

Ancora: l'anno che iniziamo sarà un anno nel qualesaremo chiamati a riflettere anche sul valore e sulla for-ma della famiglia nel mondo. La riflessione sinodale chesi sta sviluppando nella Chiesa è decisiva per il futurodella pastorale. La famiglia è e deve diventare semprepiù il soggetto primo della trasmissione della fede e sicapisce bene quanto questo obiettivo sia difficile nelcontesto della cultura attuale. Il “Vangelo della famiglia”deve apparire quello che è: un Vangelo, cioè l'annunciodi una buona notizia che viene dall’azione di Dio e che sirealizza in un modo pieno di vivere l'esperienza dell'a-more umano; la fedeltà, la durata nel tempo, la feconditàsono altrettanti doni che permettono di vivere con stupo-re e con riconoscenza l’esperienza familiare. Ma questadimensione fatica ad essere capita e vissuta da tanti. Il

dono irrevocabile di sé è culmine dell'esperienza dell'a-more, ma richiede una capacità di rischiare (e quindi unafede) per la quale non siamo pronti; vale molto per noi ilrimprovero che Gesù rivolgeva ai suoi discepoli: “Uominidi poca fede, perché dubitate?”. La nostra azione pasto-rale avrà molto da fare per giungere a sostenere le fami-glie nel loro cammino di fede e di amore. Dal Sinodo deiVescovi attendiamo indicazioni che orientino la nostra ri-flessione e il nostro impegno.

Come Chiesa italiana ci avviamo al 5° Convegno ec-clesiale nazionale, che si terrà a Firenze nel novembre2015 sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Saràanche questa un'occasione particolare per il nostro im-pegno di Chiesa che cammina sulle strade dell’uomo eche proprio per questo trova modo di presentarsi, comediceva Paolo VI, “esperta in umanità”.

È inoltre risaputo che, con l’aiuto dell’Università Catto-lica, abbiamo impostato un’inchiesta per verificare l’an-damento dell’ICFR dopo questi anni di sperimentazione.L’ho già detto più volte e non cambio parere: l’ICFR è sta-ta una scelta straordinaria che la Chiesa bresciana hafatto per rispondere creativamente alla sfida che la cul-tura contemporanea pone alla fede. Non renderseneconto significa essere ciechi sulla situazione concretanella quale operiamo e nella quale dobbiamo cercare ditrasmettere la fede alle nuove generazioni.

Proprio per questi motivi nessuno può pensare cheesista una soluzione perfetta, capace di garantire la fededei ragazzi che crescono. Noi possiamo solo fare la pro-posta cristiana nel modo più chiaro e più completo pos-sibile. La risposta dipenderà dalla libertà delle personee, anche, dal contesto culturale in cui esse operano.Chequesto contesto non sia favorevole alla trasmissione deivalori tradizionali non ha bisogno di essere dimostratotanto appare evidente. Il cammino sarà dunque difficile elungo; ma a noi non viene chiesto di ‘vincere’; viene chie-sto di essere fedeli e gioiosi nell'offrire a tutti il dono del-l'amore di Dio in Gesù Cristo. A questo tende l’ICFR eper questo l’ho sostenuta e la sosterrò ancora.Come tut-te le cose umane, anche l’ICFR ha bisogno, però, di veri-fica, di revisione, di correzione, di arricchimento. A que-sto tende l’inchiesta che abbiamo impostato e alla qualespero vorranno rispondere in molti. Abbiamo bisogno dipareri, di suggerimenti, di proposte per trovare le vie piùefficaci del Vangelo oggi.

[...] Fratelli carissimi, questi sono i temi più importantiche guideranno il nostro cammino nell'anno pastorale2014-2015 e, come vi sarete accorti, la carne al fuoco ètanta. Non posso che esortare me e voi a vivere questoanno che inizia In nomine Domini (Paolo VI), ricono-scendo in tutti gli eventi la chiamata a realizzare semprepiù pienamente il nostro ministero.

Vi ricordo al Signore nella preghiera quotidiana e vichiedo una preghiera anche per me.

+ Luciano Monari Vescovo

Brescia, 4 luglio 2014Centenario della dedicazione della Cattedrale

Lettera per l’Anno Pastorale 2014-2015

IL VESCOVO DI BRESCIA

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 7

Page 8: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO 8

Ringrazio Mons.Mario Vigilio Ol-mi, già vescovo ausiliare di Bre-scia che ci onora della sua presen-za, a motivo dell’amicizia vera chelo lega da sempre a Don France-sco, suo compaesano.

Quando nel settembre 2000 mipresentai a Lui per ricevere le indi-cazioni relative alla mia destina-zione a Carpenedolo appena rice-vuta da Mons.Sanguineti, mi dissetra le prime cose: “troverai comecollaboratore don Franco Renica,un sacerdote virtuoso, che nutreun profondo rispetto per chi è pre-posto dall’autorità a guidare laParrocchia, potrai contare sullasua piena collaborazione. È un ve-ro prete”. Grazie monsignore eGrazie ancor di più a lei don Fran-cesco, mio fratello maggiore esaggio consigliere e prezioso col-laboratore, nonché benefattoredella parrocchia.

67° Anniversario di sacerdozio e41 anni a Carpenedolo dove giun-se nel 1973 ha dedicato la sua in-tera esistenza intensamente esenza far rumore alcuno a tantepersone senza selezione di classesociale o di credo religioso e politi-co.

Ha saputo dedicarsi soprattuttoagli ultimi della società, dimostran-do che la fede in Gesù non è alienadal mondo in cui viviamo.

Un prete servo di un Cristianesi-mo sociale pregnante della suaesperienza ecclesiale e di fede.

Come definire Don Francesco,un prete qualunque? Decisamen-

te no, non lo è stato e ha conti-nuato a non esser lo sempre,quando difendeva a qualsiasi co-sto la sua Chiesa, quasi come unpadre che vuole tenere vicino a séi suoi figli proteggendoli istintiva-mente, al passo coi tempi, semprealla ricerca della conoscenza. Lasua semplicità, tuttavia, ed il suocristianesimo vero lo hanno avvici-nato alla gente,sempre accantoalla povera gente,in maniera di-screta e silente, ha attuato nellasua esistenza i veri principi delCristianesimo.

Ha amato gli altr i perché haamato Dio: “Tutto quello che avetefatto ad uno dei più piccoli di questimiei fratelli, lo avete fatto a me!”.

Bene, il nostro caro don France-sco è stato “Un uomo attuale, alpasso coi tempi, sempre alla ricer-ca della conoscenza” ed è perquesto che ancora oggi riusciamoad amarlo ed apprezzarlo in tantipur nel ricordo.

All’età di 90 anni era ancora sol-lecito nel servizio liturgico e pasto-rale alla numerosa schiera di ope-ratori sanitari e soprattutto dei de-genti ed ospiti alla casa di riposo.

In tanti abbiamo amato la suamodestia, la sua dedizione intel-lettuale e religiosa che hanno fatto

di lui un sacerdote, ma soprattuttoun uomo di grandezza morale espirituale non comune.

È stato sacerdote per sempre,anche nella sofferenza, abbrac-ciato alla croce e al crocifisso chesalva.

Lo consideravo, con molti nostriammalati, sentinella orante per lanostra comunità. Oso considerarlouna perla del clero bresciano, cre-sciuto nel nascondimento ma pre-zioso per la comunità come la radi-ce per l’albero, apostolo della spe-ranza e testimone della fede, gran-de nella carità. L’affezione esclusi-va al confessionale e al capezzaledegli ammalati hanno fatto di lui unpunto di riferimento unico. Facevaparte delle nostre abitudini l’incon-tro con lui un po’ ovunque. Il suocarattere schivo, a volte coloratoda burbero benefico, pronto alloscherzo e sensibile che lo rendevacapace di adattarsi alle più diversesituazioni vissute dalla famigliaparrocchiale.

È stato l’ultimo rettore della Pie-ve di S. Pietro - S. Gottardo erettanel 974 che lui prese in consegnanell’anno del Millennio.

Dio ha scelto di chiamarlo all’ini-zio del mese del Rosario, lui cheha macinato chilometri di Ave Ma-ria, l’abbiamo onorato del salutonella festa degli Angeli Custodi(...lui lo è stato per molti e lo siaancora...); l’abbiamo accompa-gnato nel pomeriggio del transitodi S. Francesco nel preludio dellafesta del suo onomastico da cele-brare in cielo.

Un grazie ancora di tutto e datutti a don Franco (questo era ilsuo nome di battesimo), da chil’applaude in terra e chi lo salutadal cielo.

Se è vero che la gratitudine è lamemoria del cuore è anche veroche la gratitudine è anche il senti-mento di coloro che hanno ancoraqualcosa da chiedere.

Continui ad amarci... Noi le vo-gliamo bene.

per la comunitàl’Arciprete don Franco Tortelli

Ha reso l’anima a Dio alle 14,20 del 1 ottobre

Don Francesco prete verace per noi e con noi(Saluto del parroco al termine della S. Messa del funerale)

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 8

Page 9: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO9

Nel nostro giro per le chiese diCarpenedolo troviamo, per anti-chità, al terzo posto, la chiesettadi San Giuseppe. Essa ebbe origi-ne per devozione di una famiglianobile di Brescia, che aveva deipossedimenti a Carpenedolo, nel-l’ultimo decennio circa del 1400.Un Pietro Pagnani, nel 1487 ave-va pezze di terra nel nostro paese.Non si conosce la data precisa dicostruzione di S. Giuseppe, masono noti i protagonisti e le circo-stanze della dotazione della chie-setta.

Il 4 dicembre 1498 i fratelli Pie-tro e Balzarino Pagnani, figli diAntonio, si presentarono al vesco-vo Leone Decidio, sostituto diPaolo Zane, vescovo ordinario diBrescia, dicendo di aver fondato efabbricato, nella chiesa di SantaMaria Calchera, in Brescia, unacappella con altare dedicato aSanta Maria Assunta, e a Carpe-nedolo, una chiesa intitolata aSan Giuseppe, con casa e orto,destinati ad abitazione del sacer-dote. I due, davanti a mons. Deci-dio, costituirono la dote della chie-

setta, consistente in una pezza diterra di 3 piò, in contrada Chiusu-re di Carpenedolo, un’altra di 6 piòin contrada Pozoli, o Scaiaria,un'altra di un piò nello stesso luo-go (era la contrada della pieve) euna somma di lire 150. Il patrimo-nio doveva servire al manteni-mento del cappellano e degli arre-di sacri. Il cappellano doveva cele-brare ogni giorno nella chiesettae, nei giorni di festa, dopo avercompiuto i suoi uffici nella chiesadi San Giuseppe, doveva coadiu-vare l'arciprete di Carpenedolo,per celebrare, cantare messa evespri e udire le confessioni nellachiesa di San Giovanni Battista.

Il rettore di S. Giuseppe era dipatronato della famiglia, cioè do-veva essere eletto dagli eredi Pa-gnani; in mancanza di questi, il di-ritto passava al comune; il rettore,infine, doveva dare due ceri all'an-no ai patroni, in segno di dipen-denza.La chiesetta di S.Giuseppeera, in termini canonici, un benefi-cio semplice, cioè eretto al soloscopo di celebrare la messa, sen-za obblighi di cura d’anime, come,

invece, erano le parrocchie.La chiesetta cominciò a svolge-

re le sue funzioni per cui era statacostruita e tutte le visite pastoralidei vescovi la citano nell'elencodelle chiese di Carpenedolo. Nel1541 (visita del Grisonio) è cap-pellano Giuseppe Bonomini, checelebra tre messe alla settimana,e ha uno stipendio di 16 ducati an-nuali. Nel 1566 (vista del vescovoBollani) è rettore don Giuliano Bo-dra. Al momento è soltanto diaco-no e serve nella chiesa di S. Lo-renzo a Brescia e, non potendocelebrare messa, il patrono capi-tano Pietro Francesco Pagnani, apropria discrezione, fa celebrarequalche sacerdote di Carpenedo-lo. Il vescovo Bollani trova il rettorenon competente nel suo ufficio egli ordina di studiare. Lo stessovescovo ordina di mettere i vetrialle finestre e di dipingere la paladell'altare. Durante la visita di S.Carlo del 1580, è sempre cappel-lano il Bodra, che ha 44 anni, ce-lebra la messa, ed è è ancora po-co istruito.

(continua)

La Chiesetta di S. Giuseppedi Mario Trebeschi

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 9

Page 10: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO 10

L’ultimo pomeriggio della Fiera di San Bartolomeo èstato caratterizzato da due eventi molto partecipati. Ilprimo dopo la solenne cerimonia religiosa con la pro-cessione della statua del Santo Patrono con la conse-gna del Premio San Bartolomeo da parte della Par-rocchia. Quest’anno la prestigiosa statuetta del Santoè stata destinata, su decisione unanime del consigliopastorale alla locale sezione Avis Aido che rappre-senta due comunità, quella di Carpenedolo e di Ac-quafredda. Il sodalizio che dallo scorso anno disponedi una sede propria nei locali destinati dal Comune diCarpenedolo in Piazza Matteotti ha festeggiato i 50anni di fondazione per il settore Avis con migliaia didonazioni e per i 30 di vita del settore Aido con impor-tanti donazioni di organi.

La motivazione: per l’impegno profuso in difesa del-la vita in piena solidarietà con chi è nel bisogno. A riti-rare il premio Fabio Piscini in rappresentanza delConsiglio Avis e Giovanni Roncadori per il direttivo Ai-do con il Direttore Sanitario dottor. Gianbattista Vi-smara, figura storica sin dalla costituzione, consegna-to dal Parroco Don Franco Tortelli.

m.f.

Carpenedolo: consegnato il premioche è intitolato a San Bartolomeo

La consegna del premio da parte del parroco ad Avis-Aido.

“Mi sto preparando al mandato del Vescovo ed aquesto mio servizio ecclesiale con gioia e trepidazio-ne” mi ha detto una parrocchiana, designata ad esse-re ministro straordinario dell’Eucaristia.

Mi sono parse queste le disposizioni interiori piùidonee: la gioia per l’onore di servire all’altare, tenen-do tra le mani il Corpo di Cristo per donarlo ai fratellied il senso della indegnità che coglie ognuno, quandosiamo attenti e consapevoli dei santi Misteri.

Grazie dunque alla Chiesa conciliare ed alla dispo-nibilità dei fedeli, diciotto persone hanno accolto ilmandato del Vescovo la sera di domenica 21 settem-bre, in cattedrale, dei quali quattro nuovi: PedroniAlessandro, Ferrari Maria Grazia Turini, ZanardelliMarina Bondioli e Perini Marina Marini.

Durante la solenne concelebrazione, presieduta daMons. Luciano Monari, dopo l’omelia, si è svolto consemplicità ed incisività il rito del Mandato triennale(2014-2017); sui candidati raccolti il Vescovo ha cosìpregato:

“O Padre, che formi e reggi la tua famiglia, benediciquesti nostri fratelli; essi che, in spirito di fede e di ser-vizio, a nome della Chiesa, doneranno ai fratelli, so-prattutto infermi, il Pane di Vita, siano sempre rinvigo-

riti dalla forza di questo sacramento e partecipino ungiorno al tuo convito eterno”.

Le parole del Vescovo, a commento del Vangelo diquella domenica (i lavoratori della vigna assunti a di-verse ore) sono state, come al solito, nel suo stile,profonde, paterne e coinvolgenti, fino alle due ultimeraccomandazioni da conservare gelosamente perquesto ministero:

1. Quando distribuite la Comunione, sempre ricor-date la Celebrazione Eucaristica, Mistero del S.Sacri-ficio di Cristo da cui l’Eucaristia scaturisce ed attingela sua efficacia;

2.Vicino ai nostri cari ammalati, a cui vi accosteretea nome della Chiesa, siate loro attenti, “esperti inumanità”, non superficiali, fraterni e solidali. Le rela-zioni umane, infatti, sono destinate a rendere un pre-zioso servizio spirituale e soprannaturale.

Ci siamo accomiatati da quell’incontro liturgico tutticon la gioia nel cuore, rinfrancati dallo zelo e dalla be-nevolenza di questo mite ed amabile pastore che, tral’altro, ringraziandoci, ha salutato questa assemblea“speciale” come una delle circostanze più consolantidel suo apostolato pastorale.

Don Gianmaria

Il ministero straordinariodella Comunione Eucaristica

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 10

Page 11: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

Il 30 Agosto è stato un giorno dav-vero speciale per la mia vita, un gior-no di gioia piena! Ho fatto i miei primivoti nella famiglia delle Suore Fran-cescane dei Poveri, dopo 5 anni tra-scorsi a Roma sono diventata suora!

Sono arrivata al giorno del mio sìsentendomi custodita e sostenutada tanto bene del Signore che mi haraggiunta tramite le persone! Le miesorelle di comunità si sono fatte inquattro perché tutto fosse pronto:dalla casa (che brillava), al mio cuo-re preparato da incontri e momenti dipreghiera perché la Messa fossespeciale e familiare allo stesso tem-po! Un’altra ondata di amore mi haraggiunta all'arrivo della mia famigliae di alcune persone care. Ho ricono-sciuto nell’affetto di quei giorni e ditutta la vita le radici più profonde delmio sì a Dio, la roccia su cui si posa la mia consacra-zione.La sensazione che mi ha accompagnata duran-te tutta la cerimonia dei voti è stata di grande natura-lezza, mi sentivo nel posto giusto, quello preparato perme con tanta cura dal Signore, quello a cui tutta la miavita mi ha condotta. Ero emozionatissima certo, ma

tutta quell’emozione non mi ha im-pedito di partecipare e gioire perquello che stava accadendo.

Ora il mio look è un po' cambiato,porto un abito marrone non usualeper una giovane donna d'oggi cheper me ha assunto un grande valore:è un segno per spiegare, senza usa-re parole, che in quello che compiodesidero far passare il bene che Diovuole a ciascuno. È un dono dellesorelle: un passaggio di testimone,che rappresenta la vita che hannocondiviso con me, insieme all'amoreper i poveri e lo stile francescano;rappresenta il voler lottare e sognareinsieme per l’umanità che soffre.Quest’abito ha il colore della terra emi ricorda che solo ascoltando e ac-cogliendo la Parola di Dio posso por-tare frutto.

Chiedo al Signore di aiutarmi a essere fedele e a te-stimoniare il suo amore.Vi sono grata per il sostegno el’affetto che ho sentito da parte di tutta la comunità econtinuo ad affidarmi alla vostra preghiera mentre cu-stodisco voi nella mia.

Suor Maria Chiara

Con il ritiro dei catechisti ed il loromandato nella giornata di domeni-ca 14 settembre, festa dell'esalta-zione della santa Croce, è iniziato ilpercorso di catechesi di questo an-no pastorale.

“Catechesi” è una parola che de-riva dal greco e significa “fare eco”:fare eco alla Parola di Dio, farla ri-suonare anche nel tempo e nelcontesto attuale. I catechisti parte-ciperanno per questo alla propostadel magistero, la formazione lorodedicata, che si articolerà in duedirezioni: le preziose indicazionicatechetiche di papa Paolo VI, or-mai prossimo beato, contenutenell'esortazione Evangelii nuntian-di (scritto di cui papa Francesco hadetto essere il documento pastora-le che deve restare come punto diriferimento insostituibile, anche acirca quarant’anni dalla sua pubbli-cazione), e l'ascolto diretto dellaParola, meditando, dopo la bellaesperienza della lettura degli Attidegli Apostoli, il libro dell’Esodo,

seguendo il filo conduttore della fi-gura di Mosè (il quale è sicuramen-te un modello per un catechista,chiamato ad essere guida del po-polo e, soprattutto, amico di Dio).

La catechesi, in giorni e orari dif-ferenti, è rivolta ai bambini e ragaz-zi (gruppi Betlemme, Nazaret, Ca-farnao, Gerusalemme, Emmaus,Antiochia, con cammini ACR), ailoro genitori, ai preadolescenti(gruppi Damasco, Cana e Malta,

con cammini ACR) ed agli adole-scenti (ACG). È sempre opportunoricordare che la catechesi non siarresta con i sacramenti della cre-sima e prima comunione, ma pro-segue tutta la vita, ad ogni età ed inogni situazione, perché tutto ha bi-sogno di essere illuminato dalla lu-ce del vangelo!

Il vescovo Luciano ha chiestoper tutta la diocesi una verifica delcammino di iniziazione cristianaormai in vigore da circa una decinad'anni; non si tratta di una verificache porti alla smentita di alcunipunti fondamentali (come peresempio l'esigenza della catechesiper gli adulti), ma di una sosta di ri-flessione per una più profonda ap-plicazione pratica di questi punti.

È davvero necessario che tuttala comunità cristiana accompagnicon il ministero insostituibile dellapreghiera il cammino di verifica,l’impegno dei catechisti, il percorsodi ragazzi ed adulti.

don Renato

ILCASTELLO11

Maria Chiara Suora

Catechismo 2014-2015

Giochi dell’apertura dell’ anno catechistico.

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 11

Page 12: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO 12

Settimana animatoriAnche quest'anno i giovani di

Carpenedolo si sono trovati per ilgrest, ma prima di mettersi all’ope-ra con i bambini, si sono preparatiattraverso giochi, attività e uscite.La “settimana animatori”, ormai èdivenuta un appuntamento fonda-mentale e complementare del gre-st carpenedolese. Circa un centi-naio di ragazzi, dalla prima supe-riore in su, hanno imparato o ripas-sato cosa vuol dire lavorare e di-vertirsi assieme...

Piano terra:“venne ad abitarein mezzo a noi” - grest

In continuità con gli anni scorsi,le diocesi lombarde hanno sceltoinsieme il contenuto del grest: co-me filo conduttore del grest 2014 èstata proposto il tema dell'abitare.La parola e il corpo, infatti, hannobisogno di “prendere dimora” nellavita degli uomini, di “venire ad abi-tare in mezzo a noi” (Gv 1,14) perraggiungere il loro compimento. Ecosi anche i bambini e ragazzi del-la nostra parrocchia, dal 30 giugnoal 25 luglio, si sono potuti confron-tare con questo tema, attraverso lenumerose attività pensate per loroda educatori ed animatori...

Primo campo estivoI Goonies, film di Richard Don-

ner, è stato il tema di fondo del pri-mo campo, che si è svolto dal 29 lu-glio al 3 agosto a Stadolina. Ognigiorno spezzoni di film ci sono statid’aiuto per introdurre il tema dell’in-

tera giornata come: l’importanza diavere dei progetti e dei desideri,quelli momentanei, ma soprattuttoquelli che riguardano il nostro futu-ro, che ci permettano di vivere lagiornata e poi la vita con un sensopreciso; le aspettative che abbia-mo nei confronti degli amici, dellaspiritualità, della scuola, degli adul-ti e in particolare dei genitori, con-siderandoli come una guida nel no-stro percorso di crescita...

Secondo campo estivoAnche quest'anno, un numeroso

gruppo di adolescenti della nostraparrocchia ha accolto l’invito didon Renato e di noi educatori, e haabitato e rallegrato durante la pri-ma settimana di agosto il paesinodi Stadolina. Il campo non è statosolo sinonimo di vacanza e diverti-mento, ma anche di riflessione e

meditazione... all’aria aperta, conscenari mozzafiato. Il tema è statol’uomo, analizzato in tutte le suedimensioni: alla scoperta di sestesso e delle sue doti, in relazio-ne con gli altri e con Dio, che vivecostantemente emozioni e senti-menti come l’amore e il dolore, lameraviglia e la solitudine...

“L’arca di Noè”- minigrestE per il secondo anno il minigrest

ha avuto ancora successo! Anchequest’anno ci sono stati una qua-rantina di bambini iscritti che si so-no divertiti e scatenati con i loroanimatori ed educatori.Le giornatesi svolgevano dal lunedì al lunedìdalle 14.00 alle 18.00 in oratorio...

NB: leggi tutti gli articoli completisul sito internet della parrocchia:www.parrocchiadicarpenedolo.it

L’estate 2014 dell’Oratorio!Note dall’Oratorio a cura degli animatori

Grest.

Camposcuola adolescenti Stradolina.

Castellottobre14 15-10-2014 9:18 Pagina 12

Page 13: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO13

Parrocchia di Carpenedoloa 300 anni dalla consacrazionedella chiesa parrocchiale

Essere Chiesa oggimartedì 23 settembre 2014 20.30 - incontro - testimonianzacon mons. Angelo Caraballovescovo ausiliare di Maracaibo (Venezuela)una chiesa nella persecuzione (teatro dell’oratorio)

mercoledì 1 ottobre 201420.30 - incontro - testimonianzacon mons. Giuseppe Franzelli vescovo di Lira (Uganda) una chiesa martire (teatro dell’oratorio)

martedì 7 ottobre 2014 20.30 - incontro - testimonianzacon padre Raju Polisetti (India)una chiesa missionaria (teatro dell’oratorio)

domenica 19 ottobre 2014S. Cresime - Prime Comunioni

venerdì 24 ottobre 201420.30 - veglia missionaria (chiesa parrocchiale)

domenica 26 ottobre 2014giornata missionaria

NOVEMBRE- Ritorno di missione con i Padri Oblati, tra noi nel 2005Tre serate nella Chiesa S.G.Battista per conoscere meglio e vivereconsapevolmente la nostra parrocchiale.

18 martedì ore 20.30 - Chiesa: l’altare dove si fa presente Dio

19 mercoledì ore 20.30Chiesa luogo dell’ascolto - Dio ci parla - l’Ambone

20 giovedì ore 20.30Chiesa dove si ricordano i Santi - Altari laterali e battistero

28 venerdì ore 20.30 - Roveto Ardente - Animazione e adorazioneeucaristica con il gruppo Rinnovamento dello Spirito

29 sabato ore 18 - Processione della Madonnadalla Chiesa S. Cuore alla Parrocchiale

30 domenica ore 16.45Nella Parrocchiale concerto: Musica Divina con 4 cori polifonici

DICEMBREDal 28 novembre al 7 dicembre ogni sera alle ore 19in diretta radio: Novena dell’Immacolata

6 sabato Teatro Parrocchiale Paolo VI: Replica Recital dei ragazzidell’Oratorio per i 300 anni della consacrazione della Chiesa

7 domenica ore 10.30 Solenne concelebrazione col VescovoMonari per la chiusura 300°Apertura “Anno Mariano e Montiniano”

8 dicembre - Solennità dell’Immacolataore 11: S.Messa al Santuario - ore 16: S.Messa e momento di con-divisione con la comunità di Suor Maria Chiara

7 giugno 2014. Nel cammino verso il diaconato permanente,Mons. Gianfranco Mascher, a nome del Vescovo, conferisce a Re-nato Turini il ministero dell’accolitato, ministero che, per la vitadel cristiano e della comunità cristiana, è segno della centralitàdell’eucaristia.

Campo scuola: alcune famiglie nella nostra casa a Stradolina.

Furto con scasso nella parrocchiale, violata la cassetta dell’elemosina.

Castellottobre14 15-10-2014 9:19 Pagina 13

Page 14: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

ILCASTELLO 14

AAAANNNNAAAAGGGGRRRRAAAAFFFFEEEE PPPPAAAARRRRRRRROOOOCCCCCCCCHHHHIIIIAAAALLLLEEEE

Battesimi20. Scotto Rosato Emmanuele di Costantino Filomena21. Ermini Mirco di Fabrizio e Carlomusto Laura22. Esposito Gabriella di Elio e Bettari Laura23. Serlini Noemi di Marco e Franzoni Monica24. Giannini Silvia di Vezio e Casula Stefania25. Mor Alessandro di Andrea e Visani Erica26. Brumana Giacomo di Alessandro e Botturi Cristina27. Rocca Gabriele di Giorgio e Giudici Maria Grazia28. Corani Sara di Marco e Rodella Laura29. Inzoli Arianna Rosa di Alberto e Irma Seghizzi Chiara30. Marcolini Adele di Davide e Ghio Valentina31. Ghio Luca di Marco e Furiani Lorena32. Ballarini Aurora Barbara di Simone e Forafò Laura33. Vezzoli Viola di Michele e Perosini Cinzia34. Gregori Sofia di Pietro e Ferrari Erika35. Arasomwan Purity di Arasomwan Sunday e Osazuwa Mercy36. Boscaglia Francesca di Daniele e Lecchi Simona37. Cima Sofia di Stefano e Bellandi Daniela38. Kaci Gabriel di Lucjan e Marku Marinela39. Tonoli Jasmine di Tonoli Antonella40. Montenegro Varillas Gala di Hugo e Pedrali Chiara41. Tafelli Nicole di Paolo e Tononi Maura42. Dian Bianca Maria di Marco e Dovlete Ioana43. Saetti Nicola di Manuel e Silini Laura44. Comencini Andrea di Simone e Foroni Sara45. Bruno Silvia di Caravaggi Giovanna46. Raise Martina di Michelangelo e Engheben Ilenia47. De Silvi Tecla di Gian Luigi e Iari Elena48. Odore Marco di Leonardo e Della Porta Giuseppina49. Pezzaioli Federico di Stefano e Corsi Paola

Matrimoni03. Nava Lorenzo con Manili Livia04. Bertasi Cristian con Ferrari Ilari05. Cornale Enrico con Bettari Daniela06. Bordanza Daniele con Maggistro Angela07. Saccardi Leonardo con Danesi Sabrina08. Cerea Alberto con De Silvi Maria Elena09. Tosoni Michele con Bianchi Giuditta10. Gadola Carlo con Moratti Silvia11. Vaccari Paolo con Colombo Annalisa12. Giacomazzi Damiano con Bignardi Debora13. Polito Aleandro con Bondioli Silvia14. Tosoni Alberto con Sudati Jenny15. Desenzani Alfredo con Bellante Anna Maria16. Uberti Foppa Annibale con Di Biella Valentina17. Botturi Giuseppe con Biondo Vanessa

Defunti18. Bignotti Rosa di anni 8519. Matoti Lucia di anni 9920. Ruggenenti Corinno di anni 7421. Tonoli Bice di anni 8722. Foscheri Ernesto di anni 4423. Baroni Attilio di anni 8124. Angeloni Battista di anni 9125. Este Lucia Maria di anni 7526. Berettera Giuseppina di anni 8927. Minoia Sergio di anni 8228. Soffiantini Enrico di anni 8429. Bozzola Marcello di anni 72

30. Maccaldelli Alma di anni 8131. Lorenzi Mirella di anni 7932. Cavallari Faustino di anni 7133. Danielli Luigia di anni 8334. Bignotti Mario di anni 9035. Rodella Maria di anni 6836. Cima Guido di anni 9037. Romagnoli Luigi di anni 8138. Lonardi Fabio di anni 7939. Treccani Ernesta Rita di anni 9440. Favalli Celinda di anni 8041. Corsi Ermanno di anni 7542. Bassi Luigia di anni 8643. Ruggeri Rosa di anni 8744. Edalini Amneris di anni 8445. Poli Maria di anni 9046. Bonati Valerio di anni 8047. Zaniboni Rosa di anni 8448. Perini Bonaventura di anni 8349. Don Francesco Renica di anni 9050. Lancini Alice di anni 9151. Berton Luigi di anni 6652. Bollani Armando di anni 85

Festa quartiere S. Antonio. Processione festa quartiere S. Maria.

Castellottobre14 15-10-2014 9:19 Pagina 14

Page 15: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

Nell’ambito delle iniziative perricordare i cento anni dell’inaugu-razione delle scuole c’è stata an-che la benedizione richiesta all’ar-ciprete,non solo all’edificio ma so-prattutto per gli operatori scolasti-ci e per tutti gli utenti. All’inaugu-razione un secolo fa infatti non fuinvitato il clero locale che unita-mente ai fedeli si radunò in chiesaa pregare per invocare una cri-stiana educazione dei figli. Oggi ilCrocifisso è tornato nelle aule e lasanta Messa trova spazio all’iniziodell’anno scolastico.

Dobbiamo fare tutti la nostraparte per far crescere i semi cheappaiono e possono maturare diun miglioramento e cambiamentopositivo della nostra situazione.La scuola, in quanto contribuiscea far crescere una cultura diffusa,fa bene alla democrazia: grazie al-l’istruzione e alla cultura si divienepersone più tolleranti, più aperte,più sensibili a quei valori di solida-rietà cui ci richiama con tanta for-za di convinzione e semplicità Pa-pa Francesco. Questo legamecon il passato deve farci riflettere,specialmente chi ha la responsa-bilità di amministrare una comu-nità: le scelte che adotta un Con-siglio Comunale sono importan-tissime e segnano il destino delnostro paese. La grande respon-sabilità di chi è scelto dal popoload amministrare la cosa pubblica,deve essere la ricerca del benecomune e la ricerca dell’interessecollettivo rispetto a quello del sin-golo. La mia esortazione oggi vaai giovani: siate pronti a prenderein mano la vostra vita e il vostropaese! Sviluppate la vostra perso-nalità nel confronto con gli altri,senza farvi marginalizzare e tro-vando ogni occasione per parteci-pare alla vita pubblica, il vostro fu-turo dipenderà dalla vostra forma-zione, dal vostro impegno, dallavostra capacità di innovare e dicreare quindi le condizioni per unfuturo migliore. Dobbiamo smette-re di separare, di dividere e ri-prendere una prospettiva unifi-cante e creativa di studio, culturae sviluppo economico.

È l’istruzione, che deve essere ilcuore pulsante del nuovo “rinasci-

mento” di questo Paese. D’altraparte, non mi nascondo che an-che le famiglie sono chiamate og-gi a riscoprire la necessità di im-pegnarsi nella loro specifica azio-ne educativa a fianco dei propri fi-

gli ed a fianco di quanto nell’ambi-to scolastico svolgono questo la-voro con passione ed impegno,superando le oggettive difficoltà erestrizioni dettate dalla contingen-za attuale: anche a loro va oggi ilmio pensiero. Concludo con un in-vito ai giovani studenti: sappiateessere gelosi custodi del patrimo-nio che oggi Vi consegniamo uffi-cialmente per poterlo, domani,tramandare intatto ai Vostri figli.

L’arciprete don Franco

ILCASTELLO15

...E stavolta il prete c’era

Castellottobre14 15-10-2014 9:19 Pagina 15

Page 16: IL CASTello - parrocchiadicarpenedolo.it€¦ · IL CASTELLO 4 stocratici, la loro carriera nella Chiesa si era svolta tutta al di fuori della cura d'anime; entrambi dotati di suggestione

“Il Castello” - Ottobre 2014 - Aut. Trib. BS N. 13/94 del 14/5/94 - Direttore responsabile: Mons. Antonio FappaniDirezione e redazione: Parrocchia S. G. Battista V. Ventura, 1 Carpenedolo (BS) - Videoimpaginazione: GraficaCM - Bagnolo Mella (BS) - Stampa: Grafinpack - Calvisano (BS)

Con

l’oc

chio

acu

to c

erca

te n

el g

rupp

o G

rest

201

4 il

teso

ro d

i mam

ma

e pa

pà.

Castellottobre14 15-10-2014 9:19 Pagina 16