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Il bollettino specchio - Alto Malcantone · Il bollettino specchio dell’Alto Malcantone Ritorna il bollettino informativo comuna-comunale. C’era attesa; qualcuno magari ... centro

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Il bollettino specchio dell’Alto Malcantone

Ritorna il bollettino informativo comuna-comunale. C’era attesa; qualcuno magari non ci sperava più. Ma ora è nelle vostre case e ci auguriamo che il risultato sia di vostro gradimento. Ci sono anche alcune novità. La prima, molto appariscente, è il taglio che la nuova redazione vuole dare alle copertine. Di volta in volta verranno presentati dei personaggi che vivono o operano nel nostro Comune. Con loro dialogheremo attraverso la nuova rubrica delle pagine centrali “Speciale Alto Mal-cantone”. Le persone dunque saranno al centro della nostra attenzione. Questo anche per ricordare che un Comune ha alla sua base i cittadini, donne e uomini che formano una comunità. E come in passato la coesione delle persone ha fat-to nascere e fiorire i nostri villaggi, anche per il futuro e le sfide che ci attendono questo requisito sarà di grande impor-tanza. Un’altra novità è la rubrica “La natura in tavola”, in cui pubblicheremo qualche ricetta. Cercheremo poi di mi-gliorare l’agenda degli appuntamenti contando anche sulla vostra collaborazio-ne nel segnalarci gli eventi. Ben inteso, come in passato, nel bollettino troverete anche le ultime novità riguardanti i pro-getti del nostro Comune. In questo nu-mero, alcune pagine sono dedicate all’allocuzione del 1. agosto 2012 del Consigliere nazionale Fabio Regazzi. La presenza di un ospite di caratura federa-le ci permette, in conclusione, di ricorda-re il motto su cui si basa la nostra Confe-derazione “Uno per tutti, tutti per uno”, affinché ognuno si senta responsabilizza-to a dare il proprio contributo costruttivo per la comunità. Buona lettura!

Giovanni Berardi, Municipale

Le attività future del Municipio 4 Il ruolo del politico e dell’amministrazione 5 Il preventivo cantonale e gli effetti strutturali 6 Lo sportello sociale 7 Acqua potabile: impianto a UV 8 Il radar amico 9 Allocuzioni consiglio comunale 10 Il Patto del 1291 e il Passo del San Gottardo 12 SPECIALE ALTO MALCANTONE Dacci oggi il nostro pane quotidiano 14 Daniele Grandi al servizio del Papa 18 Le associazioni dell’Alto Malcantone 21 Attenti a non cadere in disgrazia 24 Ticino ti cucino, libro di ricette 26

In copertina: Fernando Mafferetti, l’unico panettiere attivo nell’Alto Malcantone, inaugura le copertine dedicate a personaggi del nostro Comune. Foto di Paul Troxler.

EDITORIALE SOMMARIO

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SPAZI PUBBLICITARI

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MUNICIPIO

Care concittadine e cari concittadini, colgo l’occasione della pubblicazione del primo bollettino di questo periodo legislativo per in-formarvi sulle future attività che il Municipio ha individuato e che vorrebbe tradurre nel pro-gramma per la presente legislatura. Anche il quadriennio appena avviato richiede uno sforzo in ambito di infrastrutture come: l’ammodernamento dell’acquedotto; l’esecu-zione delle opere di evacuazione delle acque; la messa in sicurezza di tutte le zone edificabi-li; l’urbanizzazione dell’intero comprensorio; la ricerca di nuove aree per la realizzazione di posteggi e zone di svago; la rivalutazione degli stabili comunali; l’adozione del piano viario comunale, comprensivo delle opere di modera-zione del traffico; la conclusione del riassetto organizzativo e l’adozione dello stradario co-munale. Un ulteriore argomento che sarà affrontato è quello di adottare un programma di sviluppo, possibilmente da condividere con i Comuni del-

la regione, quale strumento programmatico dal quale sviluppare le scelte a salvaguardia del prezioso patrimonio naturalistico che ci appar-tiene. È del tutto logico e chiaro che gli interventi non potranno essere realizzati che a tappe e in fun-zione delle disponibilità finanziarie. Ciò imporrà dei sacrifici, ma è indispensabile valorizzare le peculiarità del luogo per risultare attrattivi e parallelamente rispondere alle esigenze della collettività, mantenendo comunque un corretto rapporto tra risorse e debito pubblico. Il continuo travaso di oneri dal Cantone ai Co-muni, sommato a una situazione finanziaria non ottimale, nonché al periodo economico difficile, rendono ancor più complesse le deci-sioni e impongono agli organi comunali di attu-are delle scelte complesse, che a volte possono risultare impopolari. Agire diversamente sareb-be tuttavia un segno di irresponsabilità verso il cittadino contribuente e contrario ai principi di un’oculata gestione dell’ente pubblico.

Curzio Sasselli, Sindaco

Attività future per Alto Malcantone

Curzio Sasselli - Sindaco DICASTERO AMMINISTRAZIONE • Coordinazione attività del Municipio • Rapporti con il Legislativo • Amministrazione generale • Gestione del personale • Stabili comunali e compiti non ripartibili DICASTERO ECONOMIA PUBBLICA • Turismo • Elettricità • Sviluppo Supplente per questi dicasteri è la Vice sindaco Linda Müller.

La compagine municipale in occasione della cerimonia di insediamento. Da sinistra: Dante Morenzoni (Municipale), Curzio Sasselli (Sindaco), Linda Müller (Vice sindaco), Gio-vanni Berardi (Municipale) e Mario Cremona (Municipale).

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MUNICIPIO

Passati i concitati momenti della campagna elettorale, che ha visto rinnovarsi recentemen-te buona parte dei poteri comunali, ora l’attenzione della gente è rivolta alle azioni proposte dai politici. L’impegno richiesto all’amministratore è sem-pre più importante, vuoi per quanto riguarda il tempo da mettere a disposizione, vuoi per la complessità dei problemi e vuoi per la difficoltà nel conciliare le esigenze professionali con quelle istituzionali e familiari. Un compito, quindi, sempre più oneroso per chi è chiamato a partecipare in prima persona alla conduzione dell’ente locale. Personalmente sono convinto che la via da se-guire non sia quella di professionalizzare il ruo-lo politico, bensì quello di concentrarsi nel mi-glioramento del sistema, conciliando l’attività politica di milizia, con la professionalizzazione delle amministrazioni. Il politico deve potersi appoggiare su di un’amministrazione competente e motivata, così da essere sgravato dalle mansioni buro-cratiche – dove le sue competenze possono risultare limitate - e potersi concentrare su quelle strategiche; il politico dovrebbe quindi poter decidere cosa fare, mentre al funzionario spetta il compito di concretare la volontà politi-ca. È in quest’ottica che il Municipio sta impe-gnando importanti risorse di tempo nella rior-

ganizzazione e riqualifica dell’apparato ammini-strativo. Il funzionario deve convincersi che il Comune è un’azienda che offre servizi, dove il cittadino deve essere posto al centro dell’attenzione, ancora più importante quando si lavora in un regime di monopolio nell’erogazione delle pre-stazioni. Anche la nostra amministrazione è chiamata pertanto ad adeguarsi alle mutate esigenze, migliorandosi costantemente. In questo contesto non è facile far cambiare atteggiamento al collaboratore, in particolare se esso si arrocca dietro un metodo di lavoro restio all’iniziativa e alla collaborazione proatti-va nei confronti di chi è chiamato a condurre il Comune; un cambiamento comunque indispen-sabile e dovuto, se si vogliono ottenere risultati e concertare la volontà popolare. È giusto e corretto riconoscere che la maggior parte del personale comunale ha mostrato in-teresse, applicazione e condivisione nella nuo-va filosofia di conduzione, sebbene si sia anco-ra in una fase d’avvio. L’auspicio del Municipio è quindi quello che o-gnuno sappia rinunciare a qualche piccolo pri-vilegio o rivendicazione per un bene molto più importante, che è quello di un’intera comunità.

Curzio Sasselli, Sindaco Capodicastero Amministrazione

Il ruolo del politico e dell’amministrazione

Sabato 1. settembre a Venezia, al Teatro la Fenice si è svolta la premiazione del “Campiello Giovani 2012”, concorso riservato ai giovani di età compresa fra i 15 e i 22 anni, di lingua ita-liana, residenti in Italia e all’estero. Fra i pre-miati anche Noè Albergati di Mugena (nella foto sul bordo di un canale veneziano), studen-te alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Uni-versità di Pavia. Il ventunenne Noé Albergati ha presentato il racconto “Solitario” e ha vinto – in base al verdetto della Giuria – il premio per la migliore opera proveniente dall’estero. Il Municipio si complimenta con Noé per il presti-gioso riconoscimento.

Noé Albergati di Mugena premiato al Campiello

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MUNICIPIO

Il preventivo cantonale 2013 e gli effetti strutturali

Nell’ambito della definizione del preventivo 2013 del Canton Ticino, il Consiglio di Stato ha stabilito un trasferimento di oneri a carico dei comuni in ragione di CHF 20 mio annui, attual-mente previsto con scadenza 2016. Questo trasferimento è pensato come una partecipa-zione alla maggior spesa per le assicurazioni sociali che il Cantone si è assunto unilateral-mente a partire dal 2000 a seguito della rifor-ma del finanziamento delle cure ospedaliere e delle cure alle persone anziane (case anziani e spitex). A tale aspetto si aggiunge la constata-zione della costante riduzione dei moltiplicatori comunali, passati in media dall’83% del 2000 al 76.1% del 2012, a fronte di un capitale pro-prio cantonale negativo. Benché tale decisione sia ancora oggetto di animata discussione, sia nei Comuni già chia-mati alla cassa in ambito perequativo, sia in quelli con risorse limitate come il nostro, e debba ancora passare questo dicembre al va-glio del Gran Consiglio, non può certo essere ignorata in sede di preventivi comunali. La chiave di riaddebito adottata dal Cantone prevede una ripartizione in base al numero di abitanti, per un costo pro capite pari a CHF

59.36, senza tener in alcun conto la forza fi-nanziaria del singolo Comune. Per quanto le ragioni che hanno condotto all’adozione di una chiave di riparto non ponde-rata possano risultare comprensibili da un lato, in quanto volte a semplificare le difficili trattati-ve in corso sulla piattaforma cantone-comuni, è altrettanto chiaro che la modalità scelta non va che ad aggravare le finanze dei comuni che, come il nostro, non hanno posto mano al pro-prio moltiplicatore e che sono caratterizzati da una debolezza finanziaria strutturale. È infatti evidente che misure come queste esa-sperano le situazioni non consolidate e, al di là del benefico esercizio di stretta sorveglianza delle spese, ci obbligano a ponderare gli inve-stimenti necessari in funzione dell’urgenza con pochissimo spazio residuo per la pianificazione strategica, in fin dei conti con effetto sulla qua-lità di vita del cittadino. Non si scordi che l’addebito che ne deriva va ad aggiungersi alle altre misure decise negli scorsi anni che vengono ora a compimento - quali ad esempio il contributo dei Comuni ai trasporti pubblici nell’ambito dell’uniformazione tariffale Arcobaleno - e a quelle nuove, tra le quali – le maggiori per incidenza finanziaria - il contributo dei comuni al risanamento della cas-sa pensione dei dipendenti dello Stato, la par-tecipazione dei comuni alle spese individuali per il mantenimento a domicilio e l’aumento della partecipazione dei comuni alle spese per l’assistenza. Inoltre, dobbiamo essere preparati al fatto che gli oneri a carico dei Comuni non faranno che aumentare nei prossimi anni. Basti pensare al previsto obbligo per tutti i Comuni

Linda Müller - Vice Sindaco DICASTERO FINANZE E IMPOSTE • Gestione finanziaria DICASTERO SALUTE PUBBLICA • Servizi medici Supplente per questi dicasteri è il Sindaco Curzio Sasselli.

Continua nella pagina seguente, sotto.

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MUNICIPIO

di dotarsi di un corpo di polizia con un effettivo minimo di 5 agenti e 1 capoposto o di affiliarsi a strutture già esistenti, con costi che oggi possono essere stimati (per la seconda opzio-ne, meno onerosa) tra gli CHF 85 e i CHF 120 annui per abitante. Per uscire dal vicolo cieco di questi limiti strutturali - senza entrare nel merito delle aggregazioni “miste”, i cui pregi, ma anche le difficoltà pratiche, ci sono ben noti - è necessario che il cantone ripensi insieme

con i comuni le modalità e i parametri di pere-quazione finanziaria intercomunale, adottando soluzioni che esulino dai confini comunali o valorizzando diversamente le risorse non finan-ziarie di cui i comuni come il nostro sono ricchi. In assenza di un drastico correttivo, sarà diffi-cile dare nuovo impulso alle economie periferi-che e scostarsi dalle tendenze in atto.

Linda Müller, Capodicastero Finanze e imposte

Lo sportello sociale a disposizione dei cittadini

Prosegue dalla pagina precedente.

Il nostro Comune può vantare rispetto ad altre realtà una rete sociale costituita principalmente dalle cellule primarie della nostra società: la famiglia, i conoscenti, i vicini di casa. Ciò è fa-cilitato dalla conformazione delle zone residen-ziali, dove i contatti fra le persone non manca-no, e dal tessuto sociale, per fortuna ancora ben integro. Sportello sociale Può comunque capitare a chiunque di trovarsi temporaneamente in difficoltà. Per questo già dalle scorse legislature il Municipio ha appron-tato uno sportello sociale, costituito dalla fun-zionaria amministrativa Valentina Negri e dal Capodicastero Previdenza sociale (nell’ultima pagina del bollettino trovate il relativo recapi-to), disposto ad ascoltare chi si trovasse in sta-to di necessità e a trovare assieme all’inte-ressato e agli organismi di aiuto sociale canto-nali le migliori vie d’uscita. Questo compito è svolto nel rispetto della riservatezza di ognuno come opportunamente sancito dalla legge. Cittadini solidali Pur esistendo l’aiuto sociale istituzionalizzato, la solidarietà fra i cittadini può giocare un ruolo essenziale. L’aiuto vicendevole deve continuare a far parte della nostra società. Una buona pa-rola, la dimostrazione di vicinanza o un aiuto concreto, per esempio affidando piccoli incari-chi lavorativi a chi è nel bisogno, sono stru-menti efficacissimi anche solo per risollevare moralmente chi si trova in difficoltà.

Giovanni Berardi Capodicastero Previdenza sociale

Giovanni Berardi - Municipale DICASTERO CULTURA E TEMPO LIBERO • Attività culturali e associazioni • Parchi pubblici • Sport • Culto DICASTERO PREVIDENZA SOCIALE • Case per anziani • Servizi in favore delle famiglie e dei giovani • Sostegno sociale • Tutele e curatele • Aiuto umanitario DICASTERO AMMINISTRAZIONE • Edilizia privata Supplente per il dicastero “Cultura e tempo libero” è Mario Cremona; per il dicastero “Previdenza sociale” è Dante Morenzoni; e per il dicastero “Amministrazione” è Curzio Sasselli.

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MUNICIPIO

L’acqua potabile è un bene prezioso. I requisiti igienici sono fissati dall’Ordinanza federale sul-le derrate alimentari, la cui applicazione è de-mandata al Laboratorio cantonale che emana precise direttive e procede a regolari ispezioni. Non sempre a norma Nell’ultimo periodo, i controlli (sottoforma di analisi) si sono intensificati. Il quadro che ne scaturisce, pur non essendo preoccupante, in-dica chiaramente che la qualità dell’acqua, per alcuni serbatoi, non sempre è conforme ai va-lori di tolleranza consentiti dalla legge, in parti-colare nei periodi di forti precipitazioni. Il Municipio si è subito attivato per trovare so-luzioni percorribili allo scopo di assicurare una qualità ineccepibile dell’acqua. Nell’immediato, già nella passata legislatura, è stato posato un apparecchio per la disinfezione tramite cloro, in particolare nel serbatoio Casgnedo ad Arosio. Soluzioni da transitorie a definitive Nell’emergenza, questa soluzione ha dato i suoi risultati, pur con l’inconveniente di un leg-gero gusto clorato dell’acqua di alcuni settori della Frazione di Arosio. Ora si tratta però di assicurare durevolmente e su tutto il territorio comunale acqua potabile ai sensi dell’ODerr. Considerato come gran parte dell’acqua potabi-le del nostro Comune ci viene fornita dal Con-sorzio Acquedotto Intercomunale Alta Magliasi-na CAIAM (le cui prese e serbatoi in caso di forti precipitazioni presentano i medesimi in-convenienti di quelli comunali), il Municipio,

sentiti gli specialisti, ha ritenuto di adottare una soluzione definitiva che comprendesse an-che l’acqua che affluisce dal Consorzio CAIAM. Disinfezione con impianto a raggi UV La soluzione ottimale, concordata col Laborato-rio cantonale, è costituita dalla cosiddetta di-sinfezione tramite raggi ultravioletti (Raggi UV - vedi didascalia foto). Sarà dunque realizzato un apposito impianto nel bacino Casgnedo ad Arosio, mentre un ulteriore impianto sarà ap-prontato sulle infrastrutture del Consorzio CAIAM. Siccome però i responsabili del CAIAM hanno manifestato e ribadito la volontà di non impegnare ulteriori mezzi finanziari per la mes-sa in sicurezza dell’acqua potabile, e ciò pure in vista dello scioglimento del consorzio, il Co-mune di Alto Malcantone si assumerà l’intero investimento. Investimento che sarà poi rim-borsato integralmente dal costituendo Consor-zio di approvvigionamento idrico del Malcanto-ne. La qualità dell’acqua potrà dunque essere ineccepibile e il gusto di cloro sparirà.

Giovanni Berardi, Sostituto Capodicastero

Ambiente e sistemazione del territorio

Acqua potabile: non più cloro, ma impianti di disinfezione a raggi UV

Dante Morenzoni - Municipale DICASTERO SICUREZZA PUBBLICA • Registro fondiario • Controllo abitanti e naturalizzazioni • Servizi giuridici • Polizia, pompieri, militare, protezione civile DICASTERO AMBIENTE E SISTEMAZIONE DEL TERRITORIO • Approvvigionamento idrico • Eliminazione acque luride • Smaltimento rifiuti • Cimiteri • Arginature • Inquinamento • Pianificazione

Supplente per il dicastero “Sicurezza pubbli-ca” è Mario Cremona; e per il dicastero “Ambiente e sistemazione del territorio” è Giovanni Berardi.

Un impianto di disinfezione tramite raggi UV utilizza le radiazioni ultraviolette

con una frequenza d’onda sufficientemente corta in grado di danneggiare i microrganismi che dunque non possono più riprodursi.

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MUNICIPIO

Radar amico per sensibilizzare sulla responsabilità di ognuno

Nelle ore “di punta”, la quasi totalità della po-polazione attiva del nostro Comune si sposta al lavoro. Alcuni si servono dei mezzi pubblici, ma la maggior parte utilizza il mezzo privato. A questo si aggiunge la scelta del tracciato di montagna da parte di numerosi frontalieri e di cittadini del medio Malcantone per evitare i rallentamenti sulla Ponte Tresa - Lugano. Proprio negli orari in cui il traffico è maggiore, i nostri bambini e ragazzi sono in attesa dei mezzi pubblici che li conducono a scuola. La situazione di conflitto e di potenziale pericolo è evidente ed è aggravata dai comportamenti di taluni automobilisti che sfrecciano nei nuclei a una velocità inadeguata a fermarsi in tempo in caso di pericolo. Per fortuna, fino ad ora, nell’Alto Malcantone non è mai capitato un grave incidente con investimento di pedoni. Ma il pericolo è sempre in agguato. Il Municipio, nel 2010, aveva proposto di inter-venire con un primo pacchetto di opere di mo-derazione del traffico su alcuni tratti di strada. L’investimento previsto era di 325 mila franchi, suddiviso in quattro progetti distinti. Il consi-glio comunale optò per un approccio a tappe e approvò un primo intervento “pilota” in zona Sala Teatro di Arosio. Le ragioni di tale orienta-mento risiedevano, in sostanza, nel voler at-tendere l’esito delle verifiche sull’efficacia degli interventi sul primo tratto di strada, prima di avviare ulteriori progetti. Contemporaneamen-te il Consiglio comunale stanziò un credito di 30 mila franchi da adoperarsi per puntuali mi-sure di sensibilizzazione da attuarsi su tutto il territorio comunale. Il ricorso di un privato cit-tadino, che desiderava fossero realizzati tutti gli interventi strutturali previsti, invece che solo un primo tratto, a sorpresa sortì l’effetto di vedere annullata per un vizio di forma la decisione del Consiglio comunale concernente il tratto della zona Sala Teatro di Arosio. Per con-tro risultò valida la decisione del Consiglio co-munale di stanziare 30 mila franchi per opere immediate di sensibilizzazione. Già nel 2011, il Municipio aveva commissionato un’indagine al Touring Club Svizzero TCS che indicò come la velocità della maggior parte dei veicoli fosse leggermente al di sotto dei limiti legali, ma che in alcuni casi si assisteva a su-

peramenti potenzialmente pericolosi. Ora, il nuovo Municipio, spinto anche da un’interpellanza formulata il 26 luglio 2012 dal Gruppo Alto Malcantone Forum, ha deciso di approntare una prima misura di sensibilizzazio-ne attraverso l’acquisto e la posa di alcuni ra-dar amici (vedi foto). Lo scopo è duplice: ren-dere evidente la velocità degli automobilisti e monitorare ulteriormente la situazione. L’attività di sensibilizzazione si svolgerà anche attraverso il bollettino comunale. In questo senso, invitiamo gli automobilisti a volersi prendere l’impegno di circolare a velocità mo-derata nei nuclei. Le conseguenze di un inci-denti sia per chi lo subisce sia per chi lo provo-ca sono molto dolorose. Questo tema lo tratte-remo in un prossimo numero.

Giovanni Berardi, Sost. Capodicastero Educazione

Mario Cremona - Municipale DICASTERO EDUCAZIONE • Scuola dell’infanzia • Scuola elementare • Scuola media DICASTERO TRAFFICO • Strade • Posteggi • Traffico Supplente per il dicastero “Educazione” è Giovanni Berardi; e per il dicastero “Traffico” è Dante Morenzoni.

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CONSIGLIO COMUNALE

Discorso per la seduta di insediamento del consigliere anziano Brunello Genazzini

Nella duplice veste di consigliere comunale no-vello e meno giovane per età, ho il piacere e l’onore di aprire la cerimonia d’insediamento del Consiglio comunale di Alto Malcantone per la legislatura 2012-2016. Se stasera siedo a questo posto lo devo alla scelta degli elettori, ai quali esprimo la mia gratitudine. Originario di Gandria, dal mio pensionamento abito nella frazione di Breno, villaggio che già mi ospitava da anni nei fugaci momenti di tem-po libero. Pur prediligendo Breno, dove il Mon-te Lema mi entra in casa tutte le mattine, sono affascinato dell’intera regione del Malcantone. In quanto amante della natura dell’attività fisi-ca apprezzo la miriade di alternative che que-sto territorio offre. Tra i miei itinerari preferiti si contano la salita a piedi al Lema con il suo incantevole panorama, la passeggiata su l’ameno lungolago di Caslano con il giro del monte Sassalto, le escursioni in bici elettrica passando attraverso l’idilliaco piano di Carog-gio. Ponendomi al di sopra delle parti e mettendo al centro il rispetto degli altri, con entusiasmo e passione da ormai quarant’anni partecipo atti-vamente alla vita di Breno. Ho sempre collabo-rato alla riuscita delle manifestazioni proposte dalle associazioni locali e dato impulso con il compimento di iniziative a me care. Lo scopo di

queste mie attività è quello di creare una co-munità unita. E ora perché non mettermi a disposizione per un incarico politico? Mi è stato gentilmente chiesto di candidarmi al rinnovo dei poteri del Comune di Alto Malcantone. Visto il momento particolarmente difficile nel reperire le persone necessarie per il bene comune ho risposto con un convinto si. Ai consiglieri che hanno lasciato la carica rivol-go un sentito ringraziamento per la dedizione a favore della comunità. Desidero complimentar-mi con i miei futuri colleghi eletti, con un oc-chio di riguardo alla componente femminile e ai giovani. L’esito della contesa elettorale comunale ha confermato una volta di più la disaffezione alla partecipazione al voto, il successo della lista senza intestazione, il declino dei partiti con una propensione a votare prima di tutto le persone. Per una gestione ottimale del Comune di Alto Malcantone secondo le esigenze e le aspettati-ve della popolazione e per uno sviluppo armo-nioso dello splendido paese in cui viviamo, e al quale sono affezionato, sarà indispensabile compiere un lavoro collettivo qualitativamente ottimo. Grazie per la cortese attenzione.

Brunello Genazzini, consigliere comunale

Composizione del Consiglio comunale 2012-16 POPOLARI ALTO MALCANTONE PLR SEZIONE ALTOMALCANTONE BAZZURRI Giorgio BRIGNONI Sergio CAIMI Christian CAVADINI Matteo GENAZZIINI Brunello CREMONA Graziano GIANNONI Matteo (sostituito da BARCHI Chiara) DEVITTORI Augusto MERCOLLI Abele FRANK Tanja MERCOLLI Giaele GRANDI Christian SPERANDIO Davide MARIONI Tazio WIDMER Gabriele MUSCHIETTI Silvano STEMPFEL Liliana ALTOMALCANTONE FORUM BELTRAMI Pierangelo INDIPENDENTI MENGHINI Marco FRANK Andrea MININI Romeo MORDASINI Silvia Nota: il 18 dicembre 2012 il consigliere comunale MORENZONI Nakia Matteo Giannoni, a causa del cambiamento di domicilio, MORENZONI Nausikaa ha lasciato la carica. Al suo posto, nelle fila dei Popolari PONCINI Sandro Alto Malcantone è subentrata Chiara Barchi.

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CONSIGLIO COMUNALE

Discorso del presidente del Consiglio comunale Christian Grandi

Innanzitutto voglio ringraziarvi per avermi elet-to vostro presidente per il primo anno della terza legislatura del nostro Comune di Alto Malcantone. Permettete un ringraziamento an-che al mio gruppo, per la fiducia accordatami nel proporre la mia persona a questa carica. E infine, ma non da ultimo, ringrazio i cittadini che ci hanno permesso di sedere qui stasera. Consentitemi però una considerazione in meri-to alle ultime elezioni. Non può lasciare indiffe-renti il dato sulla partecipazione al voto per le elezioni comunali e vorrei qui ricordare le cifre dell’elezione del Municipio di quest’anno e delle passate legislature: 2005 - 78.7%, 2008 - 66.77% e 2012 - 54.31%! Come anche il nu-mero dei candidati al Consiglio Comunale: 2005 – 61, 2008 – 45 e 2012 – 31! È peccato. Perché far parte di un organo legislativo o ese-cutivo è senz’altro un’esperienza arricchente, ma, cosa più importante, è qui che vengono discussi i problemi ed è qui che si cerca di ri-solverli tenendo conto delle competenze a li-vello comunale di cui disponiamo, di concertare soluzioni per il bene di tutti. È qui che il Munici-pio propone delle soluzioni o porta delle propo-ste che possono servire alla popolazione. Per contro è un peccato sentire quanta gente si lamenta per strada, al bar,… di tutto quello che non funziona, di quello che si potrebbe fare meglio - perché è vero il principio: “quello che propongo IO è sempre migliore di quello che proponi TU”. Anche all’interno del nostro con-sesso certe volte si ha la tendenza a seguire quest’attitudine. Chissà se con le aggregazioni in atto, si potrà migliorare questa spirale e, soprattutto, se unendoci ad altri Comuni, risol-veremmo tutti i nostri problemi. A breve termi-ne, probabilmente sì, ma a lungo, permettete-mi di nutrire qualche dubbio. Un altro pensiero lo voglio rivolgere ai nostri giovani. Io non ho la soluzione, anche perché il discorso è più ampio, ma vi invito a riflettere su cosa possiamo fare noi per stimolare coloro che, a 18 anni, partecipano all’incontro con le autorità, per poi sparire e non farsi più vedere. Invito anche il Municipio a volersi chinare sul problema e a trovare un’idea per coinvolgerli, anche dopo l’incontro ufficiale. Vero, anche io a 18 anni avevo altri interessi, e soprattutto c’è

lo studio e l’apprendimento di una professione. E qui vorrei soffermarmi e complimentarmi con tutti coloro che nel nostro Comune concludono una formazione a livello universitario, di scuola superiore o nel campo dell’arte, che con il loro contributo portano il nome del nostro paesello in giro per il mondo. Non vorrei sembrare arbi-trario o dimenticare qualcuno, ma permettete-mi di citare e complimentarmi per l’esempio recente di Noè Albergati di Mugena, che il 20 aprile scorso è stato insignito del Premio “Campiello Giovani” per il miglior racconto pro-veniente dall’estero. Infine, mi voglio congra-tulare anche con il giovane Daniele Grandi di Breno che domenica 6 maggio presterà giura-mento nella Guardia Svizzera Pontificia. Sono solo due esempi recenti, che rappresentano il bene e il buono che c’è nelle nostre terre. Sono sicuro che, come chi li ha preceduti, ci saranno altre occasioni per festeggiare e complimentar-ci con i giovani dell’Alto Malcantone. Grazie per l’attenzione e buon lavoro!

Christian Grandi, Presidente del Consiglio comunale

Composizione delle commissioni del Consiglio comunale COMMISSIONE DELLA GESTIONE CREMONA Graziano BRIGNONI Sergio BAZZURRI Giorgio WIDMER Gabriele MENGHINI Marco

COMMISSIONE EDILIZIA E OPERE PUBBLICHE DEVITTORI Augusto MUSCHIETTI Silvano MERCOLLI Abele CAIMI Christian PONCINI Sandro

COMMISSIONE DELLE PETIZIONI STEMPFEL Liliana FRANK Tanja MERCOLLI Giaele GENAZZINI Brunello MORENZONI Nakia

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CRONACA

Il Patto del 1291 e il Passo del San Gottardo: due simboli della coesione nazionale

Discorso del consigliere nazionale Fabio Regazzi - Arosio, 1. agosto 2012 Vi siete già chiesti com’era il Ticino nel 1291, anno del Patto federale commemorato stasera? Facciamo un breve passo indietro nel tempo. Il Cantone era abitato da semplici contadini sen-za apertura sul mondo o al contrario da nobili patrizi? Stando alle ricostruzioni degli storici a quell’e-poca le popolazioni perlopiù contadine delle nostre valli erano impegnate a perseguire te-nacemente il bene della loro valle, in nome degli ideali comunitari e solidaristici. Gli specia-listi parlano di una popolazione certamente non nobile, e nemmeno ricca, ma “di grande one-stà, incline ad aprirsi al mondo, e soprattutto gelosa delle sue libertà”. Novant’anni prima, attorno al 1200, grazie all’intervento della popolazione dei Walser fu realizzato il ponte gocciolante nella gola della Schöllenen, detto anche il “ponte del diavolo”, una passerella sospesa nella viva roccia lunga una sessantina di metri, che permetteva di su-perare la Reuss. A chi risolse il problema tecni-co del passaggio attraverso queste gole si può indubbiamente attribuire il merito dell’”inven-zione del Gottardo”. Grazie alla realizzazione di questo manufatto, il passo del San Gottardo acquisì per la prima volta un’importanza euro-pea e come vedremo fu determinante per i de-stini delle popolazioni che vivevano sui due versanti.

Fu appunto a quel momento che i Confederati, Uri in testa, iniziarono a frequentare anche il versante meridionale del valico, cioè il Ticino. Il traffico dei viaggiatori aveva infatti migliorato il tenore di vita degli abitanti soprattutto delle valli a nord del massiccio, che poterono acce-dere con relativa rapidità ai fiorenti mercati lombardi. Sia al sud sia al nord del massiccio, i vallerani erano gelosi della recente autonomia acquisita, sinonimo anche di libertà nei traffici e nel com-mercio, che non poteva essere compatibile con la sudditanza verso una signoria, anche lonta-na, come quella esercitata dagli Asburgo a nord, e dai Visconti a sud. Il resto della storia è po’ meno felice per noi: l’interesse di Uri per l’apertura verso sud deter-minò le campagne militari in Leventina e nel Ticino. Tant’è che tra il 1480 e il 1798 gli Urani controllavano l’intera strada del passo, dal lago dei Quattro cantoni alle porte di Bellinzona. Vi chiederete cosa c’entra il Patto del 1291 con il passo del Gottardo? Oggi sappiamo che è a grazie al Gottardo che Uri e Svitto hanno ricevuto dall’Impero franchi-gie analoghe a quelle delle città libere, ed è pure attraverso il Gottardo che lo spirito dei comuni urbani lombardi giunse a fecondare il civismo dei comuni a ridosso del massiccio. San Gottardo, simbolo di libertà, di indipen-denza e di forza. Ma soprattutto cuore e sor-gente delle Alpi. Qui si dipartono a forma di croce, quattro grandi fiumi: il Reno, il Rodano, la Reuss e il Ticino, quattro corsi d’acqua desti-nati a bagnare quattro regioni linguistiche e quattro culture. L’”Helvetia mater fluviorum”, mito di una Svizzera madre dei fiumi e guar-diana dei colli nel cuore dell’Europa, ha origine proprio nel massiccio del Gottardo. Ed è altrettanto vero che questo passo centrale del sistema alpino, sorgente dei quattro fiumi, s’inserisce in un più complesso contesto di vali-chi e di sentieri (Grimsel, Furka, Gries, Nove-na, S. Giacomo, Oberalp), attraverso i quali, anche con andamento trasversale, circolano e comunicano da sempre, regolarmente, le popo-lazioni delle varie vallate. L’identità e il benes-sere della Svizzera è inimmaginabile senza

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CRONACA

questa roccia e i suoi zampilli. E allora? Ebbene sì, appunto. I nostri antenati avevano molto meno di noi e in particolare erano privi di liber-tà ma si sono uniti per salvaguardare la loro autonomia e promuovere i loro interessi. Per secoli non è stato facile varcare il colle del Gottardo. Impresa ardua, ma non impossibile. L’uomo, pur fra mille difficoltà non si è mai arreso: ha sistemato mulattiere, costruito ponti sospesi. Lungo le pendici del San Gottardo, d’estate e d’inverno, si sono incrociati mercan-ti, ambasciatori, poeti, pittori, pellegrini, eser-

citi e anche banditi. Un andirivieni continuo che sicuramente avrà provocato qualche ingorgo già allora. E con l’arrivo della ferrovia prima, della strada poi, le emozioni cambiano, e con loro anche gli interessi. Dal vicino Regno d’Italia è arrivato un esercito di operai. Nel frattempo politici, ingegneri e baroni del vapore discutevano sulla scelta del tracciato: interessi esteri in gioco puntavano con motivazioni diverse sul Lucoma-gno o sullo Spluga. La giovane Repubblica tici-

Testo depositato In base ai risultati dello studio di Agroscope di Zurigo e dell'Università di Torino, il Consiglio federale è disposto ad autorizzare l'introduzio-ne del Torymus sinensis a sud delle Alpi, ossia l'antagonista naturale predatore dell'insetto che sta minacciando le selve castanili della Svizzera italiana? Ricordiamo che il castagno costituisce il 20 per cento del patrimonio boschivo del Ticino. La lotta biologica è già condotta con successo in Italia, che soffre di un problema analogo al Ticino. Risposta del Consiglio federale A fronte dei seri problemi che gli organismi esotici/alloctoni possono apportare all'ambien-te (cfr. il casi della coccinella asiatica), il Consi-glio federale ha definito un quadro legale per la lotta contro gli organismi esotici in generale e per l'utilizzazione volontaria di organismi esoti-ci per la lotta biologica (messa in commercio), nel quale ha fissato i livelli di sicurezza biologi-

ca (ordinanza sull'emissione deliberata nell'am-biente, OEDA; R8 814.911). In linea di massi-ma, il Consiglio federale giudica la lotta biologi-ca un metodo promettente ed ecologico per combattere gli organismi nocivi e in particolare esotici, ma solo se viene rispettato il livello di sicurezza stabilito dal diritto svizzero. In base agli standard richiesti dalla sicurezza biologica, la domanda del canton Ticino del gennaio 2012 per il lancio di Torymus sinensis per la lotta al Cinipide dei castagno non ha po-tuto essere accettata (maggio 2012), visto che non è stato dimostrato che l'introduzione dei Torymus sinensis consenta di evitare problemi gravi e, d'altronde, non ne è nemmeno stata confermata l'efficacia. I risultati dello studio dell'Agroscope di Zurigo (Reckenholz) e l'esperienza dei paesi vicini po-trebbero servire da base per l'inoltro di una nuova domanda da parte del canton Ticino, a condizione che vengano rispettate le condizioni fissate dal Consiglio federale nell'ordinanza sull'emissione deliberata nell'ambiente.

In occasione dei festeggiamenti del 1. ago-sto ad Arosio si è svolto un concreto eserci-zio di democrazia diretta. Un tema che tocca da vicino il nostro territorio e il patrimonio castanile ha così potuto essere segnalato alle autorità federali. Di seguito pubblichia-mo il testo depositato dall’on. Fabio Regazzi concernente il problema del cinipede del castagno e la risposta del Consiglio federale.

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Cinipede del castagno: dall’Alto Malcantone a Palazzo federale

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SPECIALE ALTO MALCANTONE

“Da quando dispongo del nuovo laboratorio ad Arosio ho guadagnato in qualità di vita”. Non ha dubbi Fernando Mafferetti, l’unico pa-nettiere del nostro Comune. L’abbiamo incon-trato una domenica notte per scoprire una re-altà di cui molti conoscono solo la faccia diur-na. Ovvero, quella del panettiere (del Fernando per intenderci), sempre gioviale, del furgoncino bianco del Maff e della fragranza del pane fre-sco. Da Arosio a Breno, ma anche nei villaggi vicini sono molti le cittadine e i cittadini che si rifor-niscono col pane prodotto ad Arosio. “Offro un servizio ad abbonamento - spiega Fernando Mafferetti. Diversi clienti ordinano lo stesso tipo di pane tutti i giorni. Così posso programmare e anche la fatturazione, che è mensile, è più semplice.” Naturalmente il panettiere Fernando ha sempre a disposizione quantitativi supplementari e ca-pita che venga fermato per strada “perché a g’ho bisögn or pan par or discnaa”. Per la distribuzione, Fernando è coadiuvato dal padre “Nin” e da Bruno Brenni di Aranno. “Mi assicurano un aiuto fondamentale, perché il

territorio è molto grande e i clienti vanno ser-viti il più presto possibile.” Fernando Mafferetti è anche l’unico fornitore del negozio Ra Botega di Breno e dei due negozi di alimentari di Ca-demario. “C’è anche una particolarità in più” - puntualizza il panettiere di Arosio. “Gli smemo-rati o chi ha ospiti inaspettati può ritirare il pa-ne, fuori orario, al piccolo deposito self-service di Fescoggia”. Un servizio a tutto campo alla comunità, ap-prezzato soprattutto dagli anziani e dalle fami-glie. La gamma dei prodotti va dal gustosissi-mo pane nero, al bianco, senza tralasciare il pane ticinese, le ciabatte e diversi tipi di mi-chette, anche integrali. Una volta alla settima-na, di regola il venerdì, c’è pure la treccia. Ma cosa si nasconde dietro la freschezza e il gusto del pane dell’Alto Malcantone?

Dacci oggi il nostro pane

quotidiano

Testo e fotografie in queste pagine di Giovanni Berardi

(la fotografia di copertina è di Paul Troxler di Breno).

Fernando Mafferetti, il panettiere

di Alto Malcantone

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“Le operazioni per la fabbricazione del pane - spiega Fernando Mafferetti - iniziano già nel pomeriggio con la preparazione dei vari impa-sti, ma il grosso comincia attorno a mezzanotte quando formo le pagnotte. Verso le 4.00 posso iniziare a infornare progressivamente i vari tipi di pane.” Il timing deve essere quasi perfetto perché entro le 6.00 tutto deve essere pronto per il giro di consegne, smistato in base al compren-sorio di destinazione. Lo sa che la gente adora il suo pane e che an-che chi viene da fuori lo trova molto gustoso? “Mi fa veramente piacere. Il gusto? Oltre alla mia manina e alla preparazione lenta, penso che l’acqua di sorgente giochi un certo ruolo.” “Al lavoro in solitaria - afferma ancora Fernan-do - ci sono abituato. Anche perché durante il

giorno ho la possibilità di avere tantissimi con-tatti umani. E poi, al di fuori della professione, amo moltissimo trascorrere bei momenti in compagnia.” E, infatti, il buon Maff è impegnato nella Filar-monica Alto Malcantone, dove suona il basso tuba, come pure in alcune bandelle. Ora una domanda sul Comune. Come vede la situazione di Alto Malcantone? “Gestire e far progredire un Comune di monta-gna non deve essere facile. Ci vuole sacrificio e costanza, facendo il passo secondo la gamba per non trovarsi in eccessive difficoltà finanzia-rie. È un po’ come fare il pane tutti i giorni. Impegno, costanza e collaborazione. Poi non ci si scoraggi. Anche io ho iniziato con un forno in cui dovevo fare diversi scalini, in su con i sac-chi di farina e in giù con le ceste di pane, e ora, dopo i sacrifici, ho un laboratorio nuovo!” Dal suo osservatorio privilegiato, Fernando Mafferetti potrà anche dirci cosa gli confida la gente. “Ah, no!” - dice ridendo. “Come i medici, gli avvocati e i sacerdoti, anche noi panettieri ab-biamo il segreto professionale…”

Lavorazione lenta e prolungata, lievitazione naturale e acqua di sorgente:

ecco i segreti del pane del Maff.

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CRONACA

nese di allora osservava in disparte queste di-scussioni, indecisa sul da farsi. Alla fine vinsero i gottardisti. Era il 1869 e non è stata l’ultima volta… Al Gottardo s’interessarono pure i mili-tari e così sono spuntate le fortificazioni e so-prattutto il Forte di Airolo, ma anche i primi turisti che hanno dato ossigeno e ali all’economia cantonale. Nel 1980, cent’anni dopo quella ferroviaria, le prime auto percorrono la galleria stradale, ope-ra che il Ticino ha fortissimamente voluto. Ma se la prima ha destato i fantasmi della coloniz-zazione da parte degli svizzeri-tedeschi, la se-conda ha reso il Gottardo corridoio di transito. Ora il San Gottardo è soltanto un cunicolo da attraversare velocemente, una galleria come tante altre, solo un po’ più lunga, a due corsie invece di quattro come tante altre… Il San Gottardo da sempre sinonimo di poten-za, di democrazia, libertà mostra il suo ventre molle: sotto la sua scorza granitica prende spazio Alptransit, e con esso anche nuove pole-miche sul completamento del tunnel stradale, e il perseguimento della politica di trasferimento del transito su rotaia. Da simbolo di coesione nazionale, ecco che 800 anni dopo il Gottardo diventa pomo della discordia, simbolo di divi-sione. Un altro mito che tramonta? Solo i pros-simi anni ci diranno se questo bastione dedica-to al nome di un santo rimarrà tra i simboli della coesione del nostro Paese. E d’altronde anche l’altro simbolo, il patto federale del 1291 sembra aver perso smalto se non gliene ridia-mo noi uno. I cittadini a ridosso del massiccio del Gottardo volevano assicurare la libertà per i loro discendenti. Tocca a noi fare la stessa co-sa e garantire alle generazioni future condizioni di vita altrettanto buone di quelle che oggi ab-biamo. Questo significa avere almeno altret-tanto coraggio di quello dei nostri antenati per osare sfidare i nostri nemici. La sola differenza è che il nostro avversario di oggi è molto più difficile da identificare. Si chiama forse “ingorghi stradali”, isolamento, TIR, inquinamento, chiusura di aziende, nuova criminalità, nuova povertà… Non bastano più l’alabarda o il Morgenstern per stanarli, ma nuove armi che purtroppo non abbiamo, non ancora. Che lo si voglia o meno bisognerà es-sere un pò più eroi di quello che siamo oggi per uscirne, e almeno altrettanto eroici e visionari dei nostri antenati che hanno reso valicabile il Passo del Gottardo. La “via delle genti” rimane

nonostante tutto un collegamento fragile, incu-neato com’è tra dirupi, valloni e torrenti pronti a trasformarsi in devastanti eventi naturali che ne causano la chiusura per settimane. Viviamo poi in un’epoca dove sfide immense c’interpellano al di là delle nostre patrie fron-tiere. Nel momento in cui l’Unione europea è convinta della necessità di creare rapidamente un nuovo collegamento ferroviario veloce tran-salpino per collegare Amsterdam – scalo princi-pale dei nuovi commerci fra l’Europa e la Cina – e il Mediterraneo, la Svizzera non ha previsto il finanziamento della nuova linea veloce fra Lugano e la vicina Penisola. L’Italia dal canto suo non ha ancora deciso quale dei trafori pre-visti sia prioritario (il Brennero, il Moncenisio o il San Gottardo). Sarebbe imperdonabile se noi Ticinesi non riuscissimo a convincere il Consi-glio federale e gli altri cantoni elvetici (al mo-mento sostanzialmente disinteressati) dell’importanza dello sbocco a Sud di Alptran-sit, che dovrebbe essere inaugurato nel 2016 e completato nel 2019 con l’apertura del tunnel del Ceneri. Oggi più che mai occorre intrapren-dere i passi necessari affinché la nuova tra-sversale alpina non finisca davanti a un muro sotto Lugano, e con questo vanificare gli sforzi miliardari di un intero Paese. Alla rete mancano drammaticamente i raccordi fondamentali con l’Italia e la Germania. Rimbocchiamoci dunque le maniche, rimettia-moci al lavoro, e come nel passato evitiamo che il Ticino venga tagliato fuori dai collega-menti ferroviari veloci. La storia c’insegna che il nostro Cantone non ha mai smesso di lottare per rompere l’isolamento cui lo condannava la barriera fisica a Nord e il confine politico a Sud. Occorre un’accresciuta collaborazione con i pa-esi confinanti per la gestione coordinata e la distribuzione dei transiti. E per far ciò anche la Confederazione dovrà cambiare approccio e ricercare con più forza il dialogo con Austria, Francia, Germania e Italia. Solo così il San Gottardo rimarrà la montagna attorno alla qua-le è stata creata la Svizzera, riconfermando la sua funzione di “via delle genti”. Che sarebbe il Ticino senza il San Gottardo? Questo è un tema che svilupperò il prossimo 1° di agosto, se ci saranno ancora concittadini che mi faranno la grazia di ascoltarmi. Grazie a Tutti Voi e viva la Svizzera!

Fabio Ragazzi, Consigliere nazionale

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PUBBLICITÀ

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CRONACA

Daniele Grandi di Breno in una toccante ceri-monia, svoltasi il 6 maggio scorso nella sala Paolo VI a Roma, ha prestato giuramento nella Guardia Svizzera Pontificia. Durante almeno 2 anni assicurerà assieme ad altri circa 120 gio-vani la sicurezza personale del Papa e il servi-zio d’ordine e di guardia. Dal Ticino, un folto stuolo di parenti e amici hanno effettuato la trasferta per stringersi attorno a Daniele in questo importante momento della sua vita. La novella guardia su richiesta di alcuni rappre-sentanti ufficiali del Comune di Alto Malcantone ha espresso la propria disponibilità per parteci-pare l’anno prossimo a una serata nel suo co-mune di origine allo scopo di illustrare questa esperienza ai suoi concittadini, in modo parti-colare ai giovani. La redazione del bollettino comunale augura a Daniele Grandi “Buon ser-vizio”, come di rito.

Daniele Grandi al servizio del Papa

Negli scorsi mesi, il Governo ha nominato la nostra concittadina dr.ssa Martine Bouvier Gal-lacchi quale Medico caposervizio presso il Ser-vizio di promozione e valutazione sanitaria dell’Ufficio del medico cantonale. Diplomata in medicina nel 1984, la dr.ssa Bou-vier Gallacchi ha poi ottenuto il titolo FMH di medicina interna nel 1992. Accanto a quella clinica, ha intrapreso una formazione più speci-fica in salute comunitaria, conseguendo nel 1986 un certificato di salute comunitaria e spe-cializzandosi in medicina tropicale. Di origini giurassiane, la dr.ssa Bouvier Gallac-chi si è trasferita con la famiglia in Ticino nel 1993, è domiciliata a Breno ed è stata titolare di uno studio medico a Melide. Da anni è impe-gnata nella salute pubblica quale membro della Commissione federale per le vaccinazioni. Il Servizio di promozione e valutazione sanita-ria è stato costituito con l’attribuzione all’Ufficio del medico cantonale, in seguito alla ristruttu-

razione dell’ex-Sezione sanitaria, dei compiti precedentemente assunti dall’Ufficio di promo-zione e valutazione sanitaria. Martine Bouvier Gallacchi sostituisce il signor Antoine Casabian-ca, precedente Capo di detto ufficio, passato negli scorsi mesi al beneficio del pensionamen-to. Il Municipio si complimenta con la dr.ssa Bouvier Gallacchi per la prestigiosa nomina e le augura le migliori soddisfazioni nella nuova sfida professionale.

Martine Bouvier Gallacchi nominata Caposervizio di promozione e valutazione sanitaria

Se avete un anniversario da menzio-nare, un successo negli studi o nella vita professionale da sottolineare op-pure se desiderate ricordare qualcuno che è scomparso segnalatelo alla re-dazione del bollettino:

E-mail: [email protected]

tel. 079 337 47 04 (Giovanni Berardi).

Il suggestivo momento del giuramento, espresso con voce squillante da Daniele Grandi.

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CRONACA

Andrea Notari fa il tris nelle supermotard

In memoria di Arno Involti

Andrea Notari, personaggio noto nell’Alto Mal-cantone, nonché presidente del Patriziato di Vezio, è salito di nuovo sul podio più alto del campionato svizzero di supermotard nella ca-tegoria Senior organizzato dalla SAM, la Schweizerische Auto– und Motorradfahrer-Verband. È la terza volta consecutiva e questo risultato entrerà negli annali. La disciplina sportiva delle supermotard è ca-ratterizzata dall’impiego di moto da cross su cui sono montati degli pneumatici da strada. Oltre a ciò, le gare si svolgono su percorsi a-sfaltati per circa due terzi della lunghezza e sterrati per la parte rimanente. Ne consegue che l’abilità del pilota deve esse-re polivalente. Non basta essere capaci su pi-sta, bisogna anche sapersi cimentare con le difficoltà legate a percorsi accidentati. E An-drea Notari ha il suo punto forte proprio sullo sterrato. Complimenti vivissimi da parte del Municipio!

La comunità dell’Alto Malcantone ha perso una persona instan-cabilmente attiva in diverse associazioni. Presidente in carica dell’AC Arosio, Arno Involti lavorava di-scretamente dietro le quinte, ma sempre assumendo grandi responsabilità e dan-do certezze a chi lo attorniava. Molti, fra cui calciatori, ospiti del carnevale e cacciatori, lo ricorderanno come un provetto cuoco. Una delle sue ultime apparizioni pubbli-che è stata in occasione dei festeggiamenti del 1. agosto, quando ha preparato un ottimo ri-sotto. Il Municipio porge alla moglie Adelina e a tutti i famigliari le proprie condoglianze.

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IMPIANTI di CONDIZIONAMENTO dal PROGETTO alla REALIZZAZIONE

CALCOLAZIONE e VENDITA di VENTILATORI e MONOBLOCCHI

SISTEMI di RICAMBIO ARIA MINERGIE

SPAZI PUBBLICITARI

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ASSOCIAZIONI

Associazioni attive nell’Alto Malcantone

Nel nostro Comune sono attive diverse associazioni. Ve ne presentiamo un elenco con i relativi campi di attività e recapiti. Per informazioni potete rivolgervi ai diretti interessati o alla cancelleri-a. Se dovessimo aver dimenticato qualcuno, segnalatecelo. Ben volentieri informeremo i cittadini nel prossimo numero. Grazie! NOME ASSOCIAZIONE CAMPO DI ATTIVITÀ RECAPITO Associazione Calcio Arosio Squadra di calcio (4. Lega) 6939 Arosio Manifestazioni ricreative [email protected] FCV Festa e cultura Vezio Manifestazioni ricreative c/o Claudio Tami, 6938 Vezio Filarmonica Alto Malcantone Banda musicale 6937 Breno scuola di musica [email protected] Società tiratori Busgnone Stand di tiro, competizioni c/o Renato Cantoni, 6939 Mugena Sezione Samaritani Corsi sulla salute c/o Charles Hélène, 6938 Vezio Alto Malcantone e pronto soccorso Sci Club Alto Malcantone Escursioni e corsi di sci [email protected] Scout Alto Malcantone Sezione esploratori 6937 Breno Pro Mugena Manifestazioni ricreative 6939 Mugena Gruppo ricreativo Animazioni ricreative c/o Dante Morenzoni e culturale Pro Breno 6939 Breno I Panitt, Arosio Gruppo canoro popolare c/o Cristina Devittori, 6939 Mugena British Bikes Vezio Raduno moto inglesi 6938 Vezio, [email protected] Associazione Attività culturali e ricreative c/o Biaggi Gianfelice Alpe di Firinescio 6938 Fescoggia Ass. Bambini del Sud Aiuto umanitario in Togo 6939 Arosio, [email protected] Gruppo dei Meravigliosi Attività per gli anziani c/o Calanchina Rosanna, 6938 Vezio Mugena in festa Mercatino a Mugena c/o Villa Silva, 6939 Mugena Società carnevale Vezio Animazione carnevale c/o Eugenio Mercolli, 6938 Vezio Gruppo Fairy Oak Mercatino dell’usato c/o Suna Banholzer, 6937 Breno Biblioteca intercomunale Gestione biblioteca a Breno c/o Raffaella Meierhofer Jurietti Alto Malcantone 6937 Breno I Rapatee Gruppo teatrale amatoriale c/o Pep Bernasconi, 6939 Mugena Gruppo Presepe Vivente Animazioni natalizie c/o Cinzia Poma, 6939 Arosio UNITAS Malcantone Corse d’orientamento c/o Stefano Bettelini, 6808 Torricella

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SPAZI PUBBLICITARI

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INFORMAZIONI UTILI

Orari dell’Autopostale validi dal 9 dicembre 2012

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PREVENZIONE INFORTUNI

Le cadute in ambiente domestico e nel tempo libero sono la causa d’infortunio più frequente. Ogni anno, nel nostro paese, trecentomila per-sone inciampano, scivolano, cadono dall’alto o ruzzolano giù dalle scale. Quasi 1100 i morti, di cui 9 su 10 sono persone anziane. L’Ufficio pre-venzione infortuni UPI propone una serie di utili consigli da mettere in pratica passo dopo passo. Cadere in piano Il 50% delle cadute in piano avviene perché si scivola o si inciampa in qualcosa. Le cause so-no varie. Ad esempio: scarpe poco adatte al terreno, tappeti posati su una superficie molto levigata, pavimenti sdrucciolevoli, sporchi o rovinati.

Ecco alcuni consigli per evitare queste trappole pericolose: • applicare una barriera antisporco all’entrata; incassarla in modo da evitare dislivelli; • dotare di un sottofondo antiscivolo i tappeti e ancorare i bordi con un apposito nastro biade-sivo; • posare i cavi in modo da non potervi inciam-pare; • utilizzare tappetini antiscivolo o strisce anti-scivolo nel bagno e in doccia; • far irruvidire chimicamente la superficie delle vasche da bagno e i pavimenti in pietra sdruc-ciolevoli; • applicare delle maniglie in doccia o nella va-sca da bagno; se necessario utilizzare un appo-sito sedile; • mantenere puliti i pavimenti in cucina e in bagno; raccogliere subito i liquidi versati; • indossare scarpe con suola antiscivolo quan-do piove, nevica o se vi è del ghiaccio. Cadere dalle scale Il 20 % degli infortuni da caduta avviene sulle scale, vuoi perché si poggia male un piede, si scivola o si inciampa. Spesso la «fretta è catti-va consigliera» e i gradini sdrucciolevoli sono un’insidia continua. A volte le scale sono illuminate male oppure vengono usate per deporvi gli oggetti più di-sparati. Il rischio di cadere aumenta notevol-mente se mancano o non si utilizzano la rin-ghiera o il corrimano, se si trasportano carichi ingombranti che impediscono di vedere dove si mettono i piedi. Ecco qualche consiglio per ridurre il rischio di cadere: • far aggiustare i pavimenti rovinati o usurati; • segnalare in modo chiaro ed evidente i gradi-ni poco visibili in cui si può inciampare; • applicare delle strisce oppure un rivestimento antiscivolo sui gradini sdrucciolevoli; • fare in modo che la ringhiera abbia un’altezza di almeno 90 cm; • ridurre la distanza tra i bastoncini della rin-ghiera a 12 cm fino ad un’altezza di 75 cm per evitare che i bambini possano passare attra-verso l’apertura;

Attenti a non cadere in disgrazia

Il guardacorpo di una scala portatile deve arrivare almeno al ginocchio quando ci si trova in alto sulla piattaforma.

Continua nella pagina accanto, sotto.

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VITA COMUNALE

Vivo nel Comune consumo nel Comune

• illuminare le scale senza tuttavia provocare abbagliamenti e programmare il timer in modo che la luce non si spenga troppo presto; • applicare un corrimano (norma SIA 358). Cadere dall’alto Un quarto degli incidenti è dovuto a cadute dall’alto. Le cause vanno essenzialmente cerca-te nell’assenza di protezioni anticaduta o nell’uso di dispositivi non adatti per salire in alto: ad esempio si utilizzano sedie o una pila di libri per comodità, fretta o eccessiva parsi-monia. Se si vuole salire in alto senza farsi male biso-gna utilizzare una scala portatile adatta. Ecco alcuni punti a cui prestare attenzione: • usare una scala portatile quando si eseguono lavori semplici. Se i lavori sono impegnativi, è

più sicuro usare un ponteggio oppure ricorrere a una persona del mestiere; • acquistare una scala portatile per casa con gradini ampi (al posto dei pioli) rivestiti con materiale antiscivolo e un guardacorpo in alto per afferrarsi con le mani. Il guardacorpo deve arrivare almeno al ginocchio quando ci si trova sulla piattaforma in alto. I piedini in gomma servono a garantire una presa migliore e pro-teggono il pavimento da graffi o altri danni; • non appoggiare la scala semplice con un’inclinazione eccessiva o troppo ridotta. L’angolo deve essere di circa 70 gradi; • quando si usa una scala doppia occorre veri-ficare che il dispositivo di sicurezza contro l’apertura tra i montanti sia attivato. Non usare la scala doppia come scala d’appoggio. Occorre scendere dalla scala prima di spostarla.

Prosegue dalla pagina precedente.

La fortuna di vivere in un Comune come Alto Malcantone, ricco di territorio pregiato e di una vita comunitaria e associativa molto attiva, deve responsabilizzare ogni cittadino a una particolare attenzione verso le piccole realtà economiche presenti nel nostro comprensorio. In concreto, si tratta di privilegiare, quando ciò è possibile e conveniente, gli attori locali. Si pensi per esempio al negozio di paese “Ra Bo-tega” di Breno, ai diversi ritrovi pubblici, all’unico ufficio postale rimasto, alle fattorie con vendita diretta o ai fornitori locali di legna da ardere. Ma anche a chi offre servizi o pre-stazioni come ad esempio idraulici, piccoli arti-giani, contabili, elettricisti, solo per citarne qualcuno. In fondo, se mi si rompe una lavatri-ce e chi può aggiustarmela è un mio concittadi-no perché non privilegiarlo? Naturalmente alla base di tutto vi deve essere un’informazione che permetta di conoscere le varie attività presenti. A questo proposito il Bollettino informativo comunale vuole dedicare alcune pagine del prossimo numero (primavera 2013) alla breve presentazione dei servizi pre-senti sul nostro territorio. Molto concretamente sarà data la possibilità a chiunque ha qualcosa da offrire sia esso un

servizio o una prestazione di apparire in un elenco delle attività economiche presenti nel Comune di Alto Malcantone. Ciò a beneficio di tutti i cittadini che potranno, se necessario, avvalersene. Segnalate la vostra attività per e-mail: [email protected] oppure per tele-fono: 079 337 47 04 (Giovanni Berardi).

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Originale iniziativa editoriale di Pepe Regazzi con foto di Juliette Chrétien e testi di Fabio Corfù, “Ticino ti cucino” sta letteralmente an-dando a ruba fra gli estimatori della cucina semplice e legata al territorio. Un connubio di immagini e consigli culinari che spaziano dal lago alla montagna, dal vino alla carne, dai dolci alla salumeria a spasso per la Svizzera italiana con puntate in Valle Verzasca, nel Gambarogno, in Valle Calanca e, naturalmente, nell’Alto Malcantone. I protagonisti sono perso-ne e personaggi pronti a svelare alcuni segreti della loro arte e a raccontare aneddoti ed espe-rienze. Fra di loro pure Emilio e Milko Valsan-giacomo di Mugena, i quali hanno illustrato i segreti della mazza nostrana. Gli autori del libro hanno concesso gentilmente la pubblicazione delle foto e di qualche ricetta in questo e nei successivi bollettini comunali.

bigi “Ticino ti cucino” Ricette originali e storie culinarie ticinesi 281 pagine - 50 ricette Numerose immagini a colori www.ticinticucino.ch

Ticino ti cucino, un libro con ricette originali e storie culinarie ticinesi

• 4 stinchi di maiale non troppo grandi • 2 cucchiai di senape granulosa • sale marino e pepe della Valle Maggia • 1 cucchiaio di carvi • 2 cucchiai di grasso per friggere • 3 carote pelate e tagliate a cubetti • 1 sedano rapa pelato e tagliato a cubetti • 1 gambo di sedano a cubetti • 1 cipolla tritata • 3 spicchi d’aglio tritati • 1 rametto di rosmarino • 4-5 foglie di salvia • 1 mazzetto di timo • 800 g di patate a cubetti • 500 ml di salsa d’arrosto • 200 ml di vino rosso • 4 cucchiai di concentrato di pomodoro

Preparazione Preriscaldare il forno a 200° C. Pennellare gli stinchi con la senape e condire con sale mari-no, pepe e carvi. Riporre gli stinchi in una bra-siera e rosolare la carne nella parte inferiore del forno per circa 1 ora. Togliere dal forno e mettere da parte. Mettere tutte le verdure (escluse le patate) sul fondo della brasiera e accomodare sopra gli stinchi. Aggiungere le erbette e cuocere di nuovo per 40 minuti. In seguito, incorporare le patate alla verdura, uni-re il concentrato di pomodoro al vino e alla sal-sa d’arrosto e versare la salsa sulla carne. Cuo-cere altri 40 minuti e bagnare regolarmente la parte superiore della carne con la salsa di cot-tura. Servire gli stinchi con le patate e le ver-dure, accompagnare con un buon merlot.

Buon appetito!

Stinco di maiale (per 4 persone)

LA NATURA IN TAVOLA

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AGENDA

Sabato 22 dicembre 2012 Presepe vivente con i bambini sul sagrato della Chiesa (ore 18.00) e canti natalizi del coro I Panitt, seguiti da una panettonata. Organizza il Gruppo Presepe Vivente. Domenica 23 dicembre 2012 Concerto di Gala Filarmonica Alto Malcantone (ore 15.45) nella sala Aragonite a Manno se-guito da rinfresco e scambio degli auguri. Sabato 31 dicembre 2012 Festa patronale di San Silvestro a Fescoggia con S. Messa (ore 10.00) e rinfresco. Martedì 1. gennaio 2013 Festa del priore a Breno con S. Messa (ore 10.30), vespri e processione condecorata dalla Filarmonica Alto Malcantone (ore 14.30), se-guite da un concertino e rinfresco. Sabato 5 e domenica 6 gennaio 2013 Festa dell’Epifania a Vezio. Programma di sa-bato: intronizzazione della statua della beata Vergine (ore 19.00), cena al centro Bügen (ore 19.30) e serata danzante (20.30). Programma di domenica: S. Messa (ore 10.30), vespri e processione condecorata dalla Filarmonica Alto Malcantone (ore 14.30), tombola al Bügen (ore 16.30) seguita dalla pizza (ore 18.30). Domenica 20 gennaio 2013 Festa della Madonna del Rosario e del Priore ad Arosio con S. Messa (ore 10.30) e vespri e pro-cessione condecorata dalla Filarmonica Alto Malcantone (ore 14.30). Segue rinfresco. Domenica 27 gennaio 2013 Festa del Priore e della Confraternita a Mugena con S. Messa (ore 10.30) e vespri e processio-ne (ore 14.30) con decorata dalla Filarmonica Alto Malcantone. Martedì 5 e domenica 10 febbraio 2013 Festa patronale di S. Agata a Mugena con S. Messa (ore 10.30) e benedizione dei panini.

Da giovedì 7 a domenica 10 febbraio 2013 Carnevaa di Matt di Arosio con giovedì: cena con gnocchi (ore 18.30), spettacolo con Flavio Sala - Bussenghi (ore 20.00) (cena + spettaco-lo CHF 20.—, solo spettacolo CHF 10.—), musi-ca con “I cugini di montagna” (ore 21.00); ve-nerdì: aperitivo offerto (ore 19.00) e comme-dia (ore 20.00); sabato: giro Pro Risotto con la “Bév e bofa Band”; domenica: trucco bambini (ore 9.00), corteo (ore 11.00), risotto e lugani-ghe (ore 12.30), tombola con mago per bambi-ni (ore 14.30) e cena con busecca e minestro-ne (ore 18.30). Sabato 9 febbraio 2013 Carnevaa di Pechesc di Vezio con giro masche-rato dei bambini con la Guggen Malcaband (ore 15.30), merenda per grandi e piccini (16.30), tombola favolosa (ore 17.30), cena offerta con polenta e brasato (ore 19.30), discorso Regina Pechèsc (ore 20.45), musica e ballo (dalle ore 21.00), premiazione maschere ragazzi/e (ore 22.00), premiazione maschere ed estrazione lotteria (a mezzanotte) e divertimento fino alle ore 2.00. Sabato 16 febbraio 2013 Carnevaa di Asen di Breno con sfilata con i bambini (ore 11.30), pranzo con polenta e lu-ganighe per tutti (ore 12.00), grande tombola (ore 14.30) e spettacolo per i bambini (ore 16.00). Domenica 3 marzo 2013 Votazione popolare federale sui seguenti temi: decreto federale del 15 giugno 2012 sulla poli-tica familiare, iniziativa popolare del 26 febbra-io 2008 «contro le retribuzioni abusive» e modifica del 15 giugno 2012 della legge fede-rale sulla pianificazione del territorio. Da venerdì 26 a domenica 28 aprile 2013 Elezione degli Uffici patriziali di Arosio, Muge-na, Vezio, Fescoggia e Breno per il quadriennio 2013-2016 (secondo le convocazioni delle ri-spettive assemblee).

Collaboratori per il bollettino cercasi

Partecipa alla commissione cultura

La redazione del bollettino è alla ricerca di col-laboratori. Il tempo da dedicare a questa attivi-tà amatoriale lo scegliete voi. Potete semplicemente segnalarci temi da trat-tare oppure trasmetterci testi e fotografie. Op-pure ancora partecipare al team di redazione. Contattateci! E-mail: [email protected] tel. 079 337 47 04

Il Dicastero Cultura e tempo libero intende co-stituire una “Commissione cultura” con il com-pito di organizzare un paio di eventi culturali durante ogni anno. La commissione è da inten-dersi come gruppo aperto a chiunque sia desi-deroso di collaborare. Annunciatevi! E-mail: [email protected] tel. 079 337 47 04

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Orari d’apertura dello sportello lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì Breno 15:00-17:00 9:45-11:45 15:00-17:00 9:45-11:45

Orari d’apertura dell’ufficio tecnico lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì

Breno 14:00-18:00 08:00-12:00

L’ufficio tecnico è raggiungibile telefonicamente al numero 091 609 12 46 oppure per e-mail ([email protected]).

Sportello sociale

Lo sportello sociale di Alto Malcantone è a disposizione durante gli orari di apertura della cancelleria comunale

o previo appuntamento. Rivolgersi alla funzionaria amministrativa Valentina Negri.

Impressum “l’alto malcantone” Bollettino informativo del Comune di Alto Malcantone Pubblicazione: 2 volte all’anno Tiratura: 619 copie Redazione: Giovanni Berardi, Milena Valsangiacomo

Impaginazione: Giovanni Berardi, Valentina Negri Recapiti e pubblicità: Cancelleria comunale Redazione bollettino 6937 Breno Tel. 091 609 14 28 Fax 091 609 14 38 [email protected]

Il Municipio e l’amministrazione augurano di cuore

Buone Feste e un sereno 2013

a tutta la popolazione

di Alto Malcantone.

ORARI DI APERTURA DELLA CANCELLERIA COMUNALE

E DELL’UFFICIO TECNICO PRESSO LA CASA COMUNALE DI BRENO

Cancelleria

Il personale della Cancelleria comunale, per casi particolari è a disposizione, su appuntamento (tel. 091 609 14 28) per servire l’utenza fuori dagli orari di apertura di sportello.

Ufficio tecnico