17
?ik! QIWiÌII Pi* Operm Ciccørelli p09. I Antincendio ed Emergenza base per i Lavoratori INDICE Premessa Cosa nchiede la legislazione in merito alla sicurezza antin cendio e alla gestione delle emergenze Cause e pericoli d’Incendio più comuni Termini, definizioni e notizie sulla combustione: Chimica del Fuoco Temperatura di infiammabilità Temperatura di autoignizione Temperatura di combustione Campo di espiosivtà e limiti di infiammabilità Termini, definizioni e notizie sulla combustione: li Fuoco Classificazione dei FUOCHI Modalità e mezzi di estinzione Separazor e Scxaren R3ffrpcldar celo biore nr1ca Efficacia def{e sostanze estinguenti e modo di agire h ormcziee bcRle per i ltivorntori ,— w pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 7 MANUALE AD USO INTERNO INFORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI ai sensi del D.Lgs 8112008 TITOLO I CAPO III, art. 36 e successivi pag. pag pag. 7 7 7 n collaborazione on SMAL pag. 8 pag 8 pag 9 pag. 10 pag 10 pag 10 paq 10 pag 10 pag 11 REV. 1 2010

?ik!...e modo di agire h ormcziee bcRle per i ltivorntori — — —,— w pag. 3 4 pag. 5 7 MANUALE AD USO INTERNO INFORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI ai sensi del D.Lgs 8112008 TITOLO

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?ik!QIWiÌII

Pi*

Operm

Ciccø

rellip09.

I

Antincendio

edE

mergenza

baseper

iLavoratori

IND

ICE

Premessa

Cosa

nchiedela

legislazionein

merito

allasicurezza

antincendio

ealla

gestionedelle

emergenze

Cause

epericolid’Incendio

piùcom

uni

Termini,

definizionie

notiziesulla

combustione:

Chimica

delFuoco

Tem

peraturadi infiam

mabilità

Tem

peraturadiautoignizione

Temperatura

dicombustione

Cam

podi espiosivtà

elim

itidiinfiam

mabilità

Termini,definizionie

notiziesulla

combustione:

liFuoco

Classificazione

deiFU

OCH

I

Modalità

em

ezzidi estinzione

Separa

zor

e

Scxaren

R3

ffrpcld

arcelo

bio

re

nr1ca

Efficaciadef{e

sostanzeestinguenti

em

ododiagire

horm

czie

ebcR

leper

i ltivorntori

——

—,—

w

pag.3

pag.4

pag.5

pag.7

MA

NU

AL

EA

DU

SO

INT

ER

NO

INFO

RM

AZ

ION

EB

AS

ED

EIL

AV

OR

AT

OR

Iai

sensi

delD

.Lgs

8112008T

ITO

LO

I—

CA

POIII, art.

36e

successiv

i

pag.

pag

pag.

777

ncollaborazione

on

SMA

L

pag.8

pag8

pag9

pag.10

pag10

pag10

paq10

pag10

pag11

RE

V.

12010

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pqg.2

PIaC

pèto

CiàO

relli

IND

ICE

tj

Op

etaC

icccwehi

Effettodegliestinguenti

pag11

Leprincipali note

edinform

azionisugliestintoripag.

12

Uso

degli estintoriincaso

diincendiopag.

13

Manutenzione

degliestintoripag.

15

Cosa

occorrefare

sesi verifica

unaEM

ERGEN

ZA?

pag.16

Esempio

diChek-List

generaleper

lastesura

delPiano

diEm

ergenza

CONTENUTIDELLA

STRUTTU

RAFISSA

DELPIANO

DlEM

ERGEN

ZA

RESPON

SABILI

DELFU

NZIO

NA

MEN

TODEL

PIAN

O

CON

TENU

TIDEL

SETTOR

EO

PERATIV

ODEL

PIAN

O

INTERV

ENTO

SULL’EM

ERGEN

ZApag.

23

Sfollamento

pag.24

Senon

èpossibile

usciredalla

camera

incui

siè

imprigionati?

Altreprecauzionida

adottarepag. 26

Interventosu

personecon

abitiinfiamm

ati

LACO

MU

NICA

ZION

EIN

CASO

DIEM

ERGEN

ZA

Unesem

piodicom

unicazionesbagliata

pag.28

NO

RME

DiBUO

NA

MA

NU

TENZIO

NE

pag.30

Suggerimenti

sulcom

portamento

datenere

incaso

diincenpag.

31dio

on

presenzadifum

o

LaSegnaletica

diSicurezzapag.32

Prem

essa

Ledisposizioni

dilegge

sullaprevenzione

degliinfortuni

sullavoro

ela

salvaguardiadella

saluteim

pegnanoil

Datore

dilavoro

arendere

edottii

propridipendenti

deirischi

specificia

cuisono

sottoposti,

ea

portarea

loroconoscenza

lenorm

eessenziali

diprevenzione.

Ben

consciche

ognipiccolo

sinistropuò

trasformarsi

inuna

tragedia,se

nonsi

conosconoi

concettifondam

entalidi

cosasia

un’enier-

genzaantincendio,

abbiamo

redattoil

presentem

anualecon

lafunzione

diesem

plificarenorm

ativetecniche

eregole

dibuona

condottaoperativa

edi

creareun

strumento

utilealla

informa

-

zionee

allaprom

ozionenel

campo

dellasicurezza

antincendio.

Inparticolare

ilconcetto

guidache

abbiamo

seguitoè

statoquello

dipuntualizzare,

ancheattraverso

esempi,

ilcom

portam

entoda

tenerein

casodi

pericoloo

diem

ergenza.

Lo

scopofm

aledi

questosem

plicem

anualettoè

diaiutare

ognilavoratore

atenere

benea

mente

lenozioni

appresedurante

ilcorso

appositamente

predisposto.

Com

ericordato

allapresentazione

delcorso,

riteniamo

chenessun

pianodi

emergenza,

potràavere

mai

successosenza

lapartecipazione

attivadi

tuttiilavoratori,

cheper

questo,devono

conoscereed

esserepreparato

difronte

agliim

previstiche

possonosorgere.

pag.18

pag.19

pag.19

pag.21

pag.26

pag27

pag. 27

la-fo

rmazio

ne

baie

periL

avorcioriIn

formazione

baie

per

i lavoratori

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pt9

i4

OpC

[GiC

òlli

Cosa

richiedela

legislazionein

merito

cHa

Sicurezza

antincendioe

allagestione

delleem

ergenze

Con

l’emanazione

delD

.Lgs.

8112008

dD

.M.

10M

arzo1998

siistituiscono

unaserie

diobblighi

postiin

essereal

Datore

dilavoro,

chesinteticam

entesi

possonoriassum

erequi

aseguito:

Individuarei

criteriper

procederealla

valutazionedel

rischio(norm

ecogenti

edi

buonatecnica,

istruzioni

deiprogettisti

edinstallatori,

indicazionidi:

S.P.P,lavoratori

eloro

rappresentati,consulenti.

Identificarele

personeesposte

alrischio

nelluogo

dilavoro

conparticolare

attenzionea:

neo-assunti,portatori

dihandicap,

lavoratoriesterni

occasio-

nalmente

presenti,visitatori,

Svoltoquesta

prima

importante

analisiil

Datore

dilavoro

hal’obbligo

diredigere

unavalutazione

delrischio

diincendio.

Inoltreper

unacorretta

gestionedell’em

ergenzain

aziendail

datoredi

lavorodeve

aver:

predispostoun

‘sistema

d’allarme”

inm

odoche

tuttii lavora

torivengano

imm

ediatamente

informati

delpericolo;

In-fo

rmazio

ne

baie

per

i1ovotto

ri

PioO

pctoC

icccbreliip

09

.5

c>designato

unao

piùpersone

incaricatealla

gestionedei

varim

omenti

dell’emergenza

efornito

Loro

formazione;

‘predisposto

unpiano

diem

ergenzasem

plicee

chiarocom

pletodi

planimetrie

cheriportano

lalocalizzazione

delleattrezzature

didifesa

dellevie

diesodo.

provvedutoa

informare

edistruire

tuttoil

personalesui

comportam

entida

tenerein

casodi

emergenza

anchecon

esercitazionipratiche.

Inquesto

processotutti

isoggetti

devonoavere

ugualedignità

percontribuire

fattivamente

nonsolo

aricevere

informazioni

inm

odopassivo,

ma

essereloro

stessiartefici

diun

modo

nuovodi

interveniree

modificare

procederee

comportam

entierrati.

Irecenti

tristieventi

accadutialla

Clinica

Galeazzi

eal

5.R

affaeledi

Milano

hannosottolineato,

seancora

nonfosse

chiaro,che

unsistem

adi

prevenzionee

protezione(im

piantiantincendio,

procedure,form

azione,ecc.)

senon

vengonocostantem

entem

anutenutied

aggiornatio

nonsvolgono

effica-

cernentela

lorofunzione

opeggio

ancora,danno

unsenso

difalsa

sicurezza.

Cause

epericoli

d’Incendiopiù

comuni

Atitolo

esemplificativo

siriportano

alcunedelle

causee

deipericoli

diincendio

piùfrequenti.

‘D

epositodi

sostanzeinfiam

niabilio

combustibili

inzone

nonidonee

osenza

ledovute

cautele(es.:

vicinoa

saldatori.in

salacaldaie,

ecc.)

In-form

azionebase

per

itn

veiato

ri

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Pia

Oeta

Cicoarelil

Pia

Opera

Ciccatelli

pacj.1

Accum

ulodi

rifiuti,carta

adaltro

materiale

chepuò

essere

incendiatoaccidentalm

ente

Negligenza

nell’usodi

fiamm

elibere

oapparecchi

generatoridi

calore

Inadeguatapulizia

dellearee

dilavoro

escarsa

manutenzione

delleapparecchiature

‘Im

piantielettrici

difettosi,sovraccari

-

calie

nonadeguatam

enteprotetti

!R

iparazionio

modifiche

adim

piantielettrici,

effettuateda

personenon

qualificate

Apparecchiature

elettrichelasciate

sottotensione

anchequando

nonin

uso(salvo

quelleespressam

enteprogettate)

‘U

tilizzonon

correttodi

apparecchida

riscaldamento

portatili

Ostruzione

dellaventilazione

diapparecchi

diriscaldam

ento,

macchinari,

apparecchiatureelettriche

edi

ufficio

Fumare

inaree

doveè

proibitofarlo

eil

mancato

utilizzodi

portacenere

‘N

egligenzedi

appaltatorio

degliaddetti

allam

anutenzione

Inadeguataform

azioneprofessionale

delpersonale

sulluso

deim

aterialipericolosi

Term

ini,definizioni

enotizie

sullacom

bustione:C

himica

delFuoco

patu

radiin

fiam

mabilità

La

piùbassa

temperatura

allaquale

uncom

bustibilesviluppa

vaporisufficienti

aform

areuna

miscela

infiamm

abilecon

l’ariache

siincendia

inpresenza

discintilla,

fiamm

alibera

oaltra

sorgentedi

accensione.

Ad

esempio:

a2500

illegno

diabete

asciuttodistilla

unvapore

infiamm

abilecom

postoda

alcoolm

etilico,acido

acetico.acetone.

vapored’acqua.

Ilgasolio

perrilasciare

vaporisufficienti

deveessere

preriscaldatofino

a65°C

.

Tem

peraturadi

autoignizione

La

minim

atem

peraturaalla

qualeuna

sostanzainfiam

mabile

ouna

miscela

ariavapori

siincendia

acausa

delsuo

stessocalore

oppureper

Contatto

conuna

superficiecalda

senzal’ausi

hodi

scintilleo

fiamm

e.

Ieratu

radi

combustione

Latem

peraturaalla

qualeil

combustibile

continuaa

bruciarespontaneam

entesenza

apportodi

caloredallcsterno.

LU

r

In-form

azionebaie

per

itavorao

riIn-

formazione

baie

per

i tcwornkori

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paq.8P

iaO

pernC

iccotelliP

iaO

petaC

iccoreflipclg.9

Cam

podi

esplosivitàe

limiti

diinfiam

mabilità

Valori,

espressiin

%di

volume

divapore

dicom

bustibilein

aria,entro

iqualila

miscela,

acontatto

difiam

ma

osorgente

dicalore,

bruciao

dàluogo

adesplosione.

Ogni

combustibile

hapropri

limiti

caratteristicidi

esplosività/infianimabilità.

Term

ini1

definizionie

notiziesulla

combustione:

IlFuoco

Ilfuoco

èla

manifestazione

visibiledi

unareazione

chimica,

dettacom

bustione,che

avvienetra

combusti

-

bilee

comburente

indeter

minate

condizioni.G

lieffetti

sono:calore,

lucee

prodottidella

combustione.

Quando

hainizio

lacom

bu-

stioneil

combustibile

ègeneralm

enteallo

statogassoso

oppureha

raggiuntouna

tempe

-

raturatale

daem

etterevapori

infiamm

abili.

mfib

UC

opstitI

iICO

CO

2-I4C

COC02

HCN

Classificazione

deiFU

OC

HI

CLASSESO

STkNZECO

lNV

øLTENELLA

COMBUSTIONE

Fuochidi

materie

solide,com

bustibili,infianim

abili,incandesceati,

generalmente

dinatura

organicala

cuicom

bustioneavviene

conprodu

-

zionedi

braci(legno,

carbone,tessuto,

gomm

a,ecc.)

Fuochi dl liquidiød

oIid

iche

si possonoliquefare

(petrolio,solventi,

grassiolio

combustibile,. beati

-

na;cere,

alcool, fenoli, trementina, etere

solforico)

Fuochidi

materiali

gassosiinfianunabili

(metano,

propano,G

PL,

acetilene,idrogeno,

etilene.propile

ne,ecc.)

Fuochicli

metalli

(alluminio,

sodio,. zolfo,potasio

magnesio,

calcio, fosforoàarburi E

lectron(A

l-Mg)

ecc.)

Incendiche

coinvolgonoapparecchiature

elettriche(trasform

atori,alternatori,

interruttori,quadri,

motori

elettriciecc.)

eapparecchiature

ingenere

sottotensione.

oppurem

aterialidi

classeA

BC

Din

presenzadi

tensioneelettrica.

‘btjn

nflr

1S

C

Inform

ozionebo.ve

peritcw

orøtoriIn-

formnzione

bne

peri L

nvorntori

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pg

.IO

Pi*O

petaG

icote1

Ii

Modalità

em

ezzidi

estinzione

Perinterrom

perela

reazionedi

combustione,

cioèper

spegnereil

fuoco,bisogna

eliminare

almeno

unodei

3fattori

indispensabili

perla

suaesistenza:

Com

bustibile-

Com

burenteT

emperatura

diaccensione

SEPA

RA

ZIO

NE

Consiste

nell’allontanareil

combusti

-

bilenon

ancorainteressato

dallacom

bustioneda

quellogià

incendiatocon

l’impiego

diripari

obarriere

noninfiam

mabili,

mezzi

meccanici,

fortigetti

d’acqua,polvere,

sabbia.

SO

FF

OC

AM

EN

TO

Siottiene

eliminando

ilcontatto

tracom

bustibilee

comburente.

Siraggiunge

conl’uso

diacqua

nebulizzata,schium

a,anidride

carbonica,polvere

esabbia.

RA

FF

RE

DD

AM

EN

TO

Questo

metodo

consistenel

ridurrela

temperatura

delcom

bustibileal

disotto

delvalore

diaccensione.

Siconse

-

guecon

l’usodi

acqua.schiu

ma.

anidridecarbonica.

INIB

IZIO

NE

CH

IMIC

ASi

basasull’arresto

dellereaiioni

acatena

chesi

verificanonella

combustione.

Sirea

liìzacon

l’impiego

digas

alogenati.

Pk

Opere

Ciccerelli

pclq,11

Efficacia

dellesostanze

estinguentie

modo

diagire

SOSTA

NZk

SepaazeneSoffocam

entoRaffreddam

entoacquasch1umanidride

carbonica

(tO)

polverehalon

Mediocre

Effetto

degliestinguenti

Tutte

lem

aterieestinguenti

vannosem

prebene?

NO

.V

ediamo

qualiusare

ono

riepilogatein

unatabella.

Teniam

opresente

che:l’acqua

ela

schiuma

sonobuoni

conduttoridi

elettricitàe

nonvanno

usatiin

presenzadi

apparecchiaturesotto

tensione.L

’anidridecarbonica

diventapericolosa

inpresenza

difuochi

dim

etallicon

presenzadi

cianurialcalini.

L’usodegli

estintoriad

anidridecarbonica

oa

liquidialogenati,

deveessere

sempre

seguitoda

aerazionedel

localeinteressato,

L’effettodelle

polveriviene

riferitoalla

polverespecifica

perla

classedi

fuoco.

LiquidI8

GasC

acquaestintorescarsom

piantoftcso

buonoschium

setediocre

buona

Scarsa

Mediocre

sabbia

Mediocre

Buona

Scarsa

Scarsa

Mediocre

Buona

Mediocre

Buona

Scarsa

inibizioneobiffilca

ScarsaB

uona

SOSTANZA$olldl

A

In-form

nzionebaie

peri1cw

otctoti

Metalli

1)E

teftrìcItE

mediocre

inidoneanidonea

Inidoneanebulizzata

pericolosapericolosa

pericolosa

inidoneainidonea

hiidoneapericolosa

pericolosapericolosa

In-fo

rmazio

ne

bci,eper

i1votcto

ri

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Pic

Opera

Cic

.teIli

Piø

Opcr*

CIo

creftipaq,

13

SOSTANZASolidi

ALIquidi

BG

asC

Metalli

I)Elettricità

E

CO

estintoreestintore

estintorescarsa

buonascarso

mediocre

mediocre

inidoneaim

piantoim

piantoim

piantopericolosa

fissobuono

fissobuono

fissobuono

polverebuona*

buona*b

Un

a4

buona

4buona*

balonm

ediocrebuona

buonaInidonea

buonapericolosa

sabbiam

ediocre

Leprincipali

noteed

informazioni

sugliestintori

Gli

estintorisono

mezzi

diprim

ointervento

usatiper

lospegni

mento

deiprincipi

d’incendio.Sono

costituitida

unrecipiente

metallico

contenentela

sostanzaestinguente

daaspergere

sulfuoco,

attraversouna

lanciadi

erogazione,m

ediantespinta

esercitatada

ungas

propellentein

pressione.

Gli

estintorisi

distinguonoin

relazioneal

materiale

estinguentecontenuto

ealla

loroV

ot

dimensione:

vIf,

OE

stintoria

polvere

OE

stintoriad

anidridecarbonica

OE

stintoria

gasallogenati

OE

stintoria

schiuma

OE

stintoriad

acqua

Uso

degliestiritori

incoso

diincendio

Nell’estinzione

diqualsiasi

tipodi

incendioè

sempre

importante

cheil

tempo

diintervento

siam

oltobreve

eche

sianosoddi

-

sfattele

seguenticondizioni:

l’estintoredeve

esserecorret

-

tamente

ubicato

‘l’estintore

deveessere

adattoal

tipodi

incendioda

affrontare(classe

difuoco)

“lintervento

siaeffettuato

quandole

dimensioni

dell’incendiosiano

talida

poteressere

affrontatecon

l’estintorea

disposizione

l’operatoreche

deveintervenire

siaadeguatam

enteaddestrato

all’impiego

dell’estintore.

Perun

efficaceintervento

conestintori

portatili(dopo

averscelto

quelloidoneo)

occorre.

i.indossare

DPI

qualiguanti,

maschere,

occhiali,ecc,

2.

assicurarsidi

avereuna

viadi

fugaalle

propriespalle

3.accertarsi

delo

rrettofunzionam

entodell’csuntore

(caricam

anometro)

premendo

brevemente

laleva

oilpulsante

p*g.$2

,C

02

bi-fo

rmazio

ne

baie

per

ita

vo

tab

riIn-

form

azione

baie

peri

Lavoratori

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paq4

14P

iaO

pet*C

iccatefll

4.agire

conprogressione

iniziandolo

spegnirnentodal

focolaio

piùvicino

finoa

raggiungereilprincipale

5.dirigere

ilgetto

allabase

delle

fiamm

e.

6.in

tuttii

casioscillare

lalancia

in

sensoverticale

7.operare

adistanza

disicurezza,

compatibilm

entecon

lalunghezza

delgetto

(puòvariare

da2

5m

secondoil

tipoe

lacapacità

dell’estintore)

8.erogare

conprecisione

evitandogli

sprechiazionando

laleva

adinterm

ittenza,da

tenerpresente

chela

duratad’uso

diun

estintoree

ingenere

dipochi

secondi

9.non

erogarecontro

ventoo

contropersone

io.non

erogareprodotti

conduttoridi

correnteelettrica

suim

piantiin

tensionee

mantenersi

adistanza

sicura

li.a

fuocoestinto

sorvegliareil

focolaioed

eventualmente

rompere

rnanuaimente

ilbraciere

perevitare

ilritorno

au

na

temperatura

diautoignizione.

Pia

Opeta

Clccetelli

Manutenzione

degliestintori

pøg.IS

Oltre

alcontrollo

cheil

manutentore

abilitatodeve

eseguirecon

frequen

zaalm

enosem

estralee

allarevisione

daeseguire

allecadenze

stabilite,l’estintore

deveessere

sottopostoa

s orveglianza.Q

uestaazione,

chepuò

esseresvolta

daogni

lavoratorepresente

edin

particolarm

odoagli

addettiall ‘antincendio

edem

ergenza,consiste

inuna

misura

diprevenzione

attaa

controllare,con

costantee

partico-

lareattenzione,

lestintorenella

posiiionein

cuie

collocato,tram

itel’effettu

azion

e

deiseguenti

accertamenti:

lestintoresia

presentee

segnalatocon

appositocartello,

secondoquanto

prescrittodal

DPR

524/82,recante

ladicitura

“estintore”e/o

‘estintoren.

l’estintoresia

chiaramente

visibile,im

mediatam

enteutilizza

bilee

l’accessoallo

stessosia

liberoda

ostacoli:

l’estintorenon

siastato

danneggiato,in

particolarenon

risultim

anomesso

om

ancantedel

dispositivodi

sicurezzaper

evitareazio

nam

enti

acciden

tali:

icontrassegni

distintivisiano

espostia

vistae

sianoben

leggibili:l’indicatore

dipressione,

sepresente,

segnaliun

valoredi

pressionecom

presoall’in

terno

delcam

poverde;

lestintorenon

presentianom

aliequah:

ugelliostruiti.

perd

ite.trau

cedi

corro

sione.

suonn

ession

io

mcrin

ature

dei

tubiflessibili,

ecc.;

In.. formazione

baie

peri lavoratori

In-form

azioneb

aieper

i lavo

ratori

Page 9: ?ik!...e modo di agire h ormcziee bcRle per i ltivorntori — — —,— w pag. 3 4 pag. 5 7 MANUALE AD USO INTERNO INFORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI ai sensi del D.Lgs 8112008 TITOLO

pøg.14

Piø

OperciC

icc*reIUp

jO

pcmC

iccnrellipciq

Il

l’estintoresia

esenteda

dannialle

strutturedi

supportoe

allam

anigliadi

trasporto:in

particolare,se

carrellato.abbia

ruoteperfettam

entefunzionanti;

ilcartellino

dim

anutenzionesia

presentesull’apparecchio

eia

correttamente

compilato.

Cosa

occorre

fare

sesi

verific

au

na

EMER

GEN

ZA?

L’E

ME

RG

EN

ZA

Èun

fatto,una

situazione,una

circostanzadiversa

datutti

gliavvenim

entiche

normalm

entesi

presentanoad

ognilavoratore.

L’em

ergenzacondiziona

soggettial

lavoro,presenti,

odanche

spettatori,ad

essereattenti

econsapevoli

chei

limiti

dellasicurezza

propria,o

altrui,o

dellecose,stanno

peressere

osono

superatie

cheoccorre

agireper

impedire

ildiffondersi

deldanno.

Fuggiresconsideratam

enteper

uncestino

dellacarta

andatoa

Cuocosignifica,

probabilmente,

farprocedere

l’incendioa

tuttoil

fabbricatocon

danniingenti

allestrutture

eforse

anchealle

persone.Procedere

invececon

contromisure

semplici.

azionandoun

estintoredehitam

entesegnalato

efacilm

enteraggiungibile.

a’ visandouna

centraleoperativa

delleinform

azioni,e

provocando

l’interventodi

addettiqualificati.

significalim

itareil

dannoalla

soladistruzione

delcestino

eforse.

sele

cose5

00

()

andatem

ale.alla

affurnicaturadella

vernicedel

tavolo.

Perm

antenerecorretto

ilcom

portamento

diciascun

lavoratoreè

necessariostudiare

unPIA

No

chetenga

contodei

possibililnL

ldentlche

possonoderivare

dalparticolare

ambiente

operativo(produzione

oservizio)

perle

suespecifiche

caratteri

stichedi

ambiente.

deim

aterialipresenti.

degliim

pianti.e

del

ciclolao

rativo.

Cos’

ilP

IAN

ObI

EM

ER

GE

NZ

A?

Èun’indicazione

suicom

portamenti

chevanno

assuntida

ogni

lavoratoreo

soggetto,presente

nelluogo

ovesi

verifical’em

er-

genza,nel

mentre

siva

averificare

ilfatto

anomalo

fuoridell’or

dinarioe

lesue

possibiliconseguenze.

Ilpiano

deveessere

AC

CU

RA

TO

neidettagli.

CH

LAR

O.

SEM

PLIC

E,

econosciuto

datutti

gliinteressati

pergli

specifici

livellidi

competenza.

Inoltrecostantem

enteA

GG

IOR

NA

TO

alleconcrete

possibilitàd’intervento

einfine

FLE

SSIBIL

Ea

secondadelle

possibilisituazioni.

__

IlPianodi

emergenza

sidivide

indue

partifondam

entali—

——

—-—

—*

Una

strutturafissa

chene

rappre-U

nprotocollo

diistruzioni

chefissa

sental’ossatura

composta

da:le

procedureda

attuareper

tuttigli

eventualipresenti,

checontìene

unalocalizzazione

delleattrez

indicazioni’zature

didifesa;

un’organigramm

a,com

pletodi

incarichi,degli

addettial

funzion

amen

tod

pian

o

sucom

edeve

esserelanciato

unavviso

diallarm

e:

-sulle

azionidi

ciascunaddetto

acom

pitiattivi

nellaem

ergenza

sullagestione

dell’allarme.

itracciati

diesodo

perl’abban

donodella

zonadi

emergenza;

unospecchio

numerico,

ovepossibile,

dellepersone

presentiper

settore;esterna

lnfo

rmazio

ne

baie

peri

Lavoratori

In-fo

rmazio

ne

base

per

iL

avoratori

Page 10: ?ik!...e modo di agire h ormcziee bcRle per i ltivorntori — — —,— w pag. 3 4 pag. 5 7 MANUALE AD USO INTERNO INFORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI ai sensi del D.Lgs 8112008 TITOLO

PioO

petcC

iccoreflipcl9.

19pog.

18P

iO

ern

Ojc

entIIi

CO

NT

EN

UT

ID

ELLAST

RU

TT

UR

AF

ISS

AD

ELPIA

NO

DI

EMER

GEN

ZA

Ogni

pianoha

delleschede

illustrativesu

cuisono

riportatii

simboli

corri-

spondentialle

attrezzaturedi

difesae

soccorsoesistenti.

Isim

boliim

piegatiservono

anchead

indicarei percorsi

daseguire

incaso

di

__

____

necessitàdi

uscitaverso

l’esternoo

versoluoghi

sicuri.

Questi

simboli

vengonoriportati

sullepianim

etrieche

rappre-

sentanoil

luogodi

lavoroe

rendonoim

mediatam

enteconipren

sibileil

loroposizionam

entoe

lepossibili

viedi

uscita.

Loschem

a,esposto

atutti

ifrequentatori

dellazona

interessataripropone

costantemente

econ

semplicità

come

edove

occorreindirizzarsi

perraggiungere

l’allarme,

l’estintore,l’idrante.

ilpronto

soccorso,nonché

ladirezione

diuscita

piùaffidabile

perogni

punto.

RE

SPON

SAB

ILI

DEL

FUN

ZIO

NA

ME

NT

OD

ELP

IAN

O

Laprevisione

diazioni

coordinateha

necessitàdi

affidarei

compiti

essenzialie

primari

apersone

ingrado

diassicurarne

ilfiinzi onanien

to.

Esem

piodi

Chek-L

istgenerale

perla

stesura

delPiano

diE

mergenza

Estintoro

!ndicazO

ni

diu

scita

Pronro

Socco

rso

naom

oro

ND

escrizionefase

Esisten

teD

aD

efinire

IR

esponsab

ilelo

caleper

ciascun

turnoU

2P

ossibilitàdi

attuarepiani

diem

ergen

zadi

altreunità

dapresonsabile

locale

3C

omposizione

squ

adre

dintervento

4C

omposizione

nucleosoccorritori

5C

omposizione

nucleoevacuatori

6A

reaoperativa

ovedeve

recarsiil

responsabile

7A

reeoperative

ovedevono

recarsiisoccorritori

8A

reeoperative

ovedevono

recarsile

squadredi

9A

reeoperativ

eove

dev

ono

recarsigli

addettiall’evacuazione

10C

ollocazioneequipaggiam

entodi

emerg

enza

ilU

bicazioneequipaggiam

entodi

emerg

enza

(discorta)

12U

bicazioneD

PIa

disposizionedel

personaleda

evacu

are

13Sistem

id’allarm

eQ

14S

istemi

dicom

unicazionetra

areeoperative

‘5V

iedieso

do

16C

entrrdi

raccolta

17Z

oneper

accessointervento

18istruzioni

generaliper

ilperso

nale

consim

ulazionerenz

19P

lanim

etriee

indicazioni-

cartellonisticaper

emerg

enze

Orsi

=-

hif*tm

eb

aieper

i lavorotoriIn-form

aziønebaie

pc’titc

ìvero

vi

Page 11: ?ik!...e modo di agire h ormcziee bcRle per i ltivorntori — — —,— w pag. 3 4 pag. 5 7 MANUALE AD USO INTERNO INFORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI ai sensi del D.Lgs 8112008 TITOLO

Pi*

Opero

Ciocorelli

p09.

20

Pia

Opera

Giocare

Ogni

lavoratoredeve

conoscerecon

certezza:

bailc

om

itQia

ionari

dispositividi

difesa(sistem

aantin

-

cendio.attrezzature

dipronto

soccorsoed

altro);

Chi

èincaricato

diricevei

l’allarme

perpoi

diffonderloi

modo

programm

atoall’intera

strutura

edall’esterno

pereventua

richiestedi

aiuto(il

centralintelefonico

conil

suopersonale

viennorm

almente

deputatoa

questcom

pito,a

volteè

incaricatala

portineria):

Chi

èincaricato

diin

terveiiir

pertogliere

l’energia(corrente

elettrica,gas.

altro)nella

zonainteressata

dall ‘emergenza

(gliaddetti

allem

anutenzionisono

quelliche

normalm

entene

vengonoincaricati);

iiiha

ilcom

pitodi

aprirele

portee

guidaretutti

preseniverso

lazona

sicura.

hi

aiutai

diN

li;

erjm

orolla

eassicura

chenessuno

siarirnast

all’internodella

zonaevacuata.

peg2

1

Chi

lancial’allarm

e?

Questo

compito

chespetta

adogni

personapresente

alm

anifestarsidi

unfatto

anomalo

giudicabilepericoloso.

Importante

èm

antenerela

calma

ecercare

divalutare

rapidamente

econ

molta

attenzionela

possibiledim

ensionedell’evento

perfornire

informazioni

correttenella

comunicazione

diallarm

e.

Sevenite

aconoscenza

diun

fattoanom

alodi

origineinterna

oesterna

(presenzadi

fumo,

spargimento

diliquidi,

spargimento

disostanze

infiamm

abili,odori

persistentie

fortemente

diversida

tuttele

condizioniusuali,

lineeelettriche

insurriscaldam

ento,fughe

digas,

cedimenti

strutturali,scosse

telluriche.et.)

sietetenuto

adare

l’allarme

nellem

odalitàprecisate

nelpiano

(telefonando

alnum

erointerno

....)segnalando:

lanatura

dell’emergenza

illuogo

dacui

sista

parlando

‘la

presenzaeventuale

diinfortunati

leproprie

generalita.

hfo

rmxio

iebnse

peri L

vern

ori

L$

‘0

(C

ON

TE

NU

TI

DEL

SET

TO

RE

OPE

RA

TIV

OD

ELPIA

NO

In-fotm

cizioaeboie

perito

votn

toti

Page 12: ?ik!...e modo di agire h ormcziee bcRle per i ltivorntori — — —,— w pag. 3 4 pag. 5 7 MANUALE AD USO INTERNO INFORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI ai sensi del D.Lgs 8112008 TITOLO

PieO

pereC

iccetelliP

ieO

pereC

iccorellipeg23

pc’,.

22

Dovete

poiavvertire

imm

ediatamente

lepersone

che,a

Vostro

giudizio,possono

opotrebbero

essercoinvolte

daglisviluppi

dell’evento.

IlV

ostrocom

portamento

devem

antenersi

calmo

eriflessivo

peril

buonesito

diquesta

prima

edelicatissim

afase

delpiano,

dacui

puòdipendere

larapidità

el’efficienza

stessadi

tuttala

manovra

successiva.

Dovete

valutarecon

sinceritài

limiti

delleV

ostrecapacità

ecom

portarVi

entroi

limiti

delleV

ostepossibilità. È

preferibilechiedere

aiutosull’iniziativa

aduna

altrapersona

anzichéoperare

inm

odoaffrettato

edim

precisorischiando

dicom

promettere

ilbuon

esito-

dellazione.

Alcuni

potrebberoincontrare

difficoltàem

otivaa

comuni

-

careun

messaggio

diallar

-

me.

Inquesto

casoè

meglio

servirsidi

uncollega,

uncollaboratore

vicino,a

cuìsegnalare

l’insorgeredell’evento.

INT

EV

EN

TO

5UL

LE

ME

RG

EN

ZA

11personale

noncom

presonei

quadridegli

addettialla

gestionedelle

emergenze

puòattivarsi

pertentare

uninter

ventoper

ilcontenim

entoe

lariduzione

delpericolo.

L’azione,

altamente

meritoria,

devetuttavia

esserepreceduta

dauna

onestae

sinceravalutazione

delleproprie

capacitàoperative

esoprattutto

devesvolgersi

senzapregiudizio

alcunodella

incolumità

propriaed

altrui.

Peresem

pioin

casodi

focolaidi

incendio,in

attesadelFinter

ventodegli

addetti,si

puòcercare

dispegnere

lefiam

me

congli

estintoriin

dotazionealla

zonainteressata,

seguendosem

preed

attentamente

lenorm

eper

illoro

utilizzo.

Non

tuttipotrebbero

averela

capacitàdi

avvicinarsial

fuoco.L

’azionedell

‘estintoreva

lasciataad

unsoggetto

meno

emotivo

epiù

esperto.

Chi,

giustamente,

perla

propriasensibilità

decidedi

allontanarsi,lo

facciaassum

endoil

maggior

numero

dinotizie

utilidal

centrodi

allarme:

tipologiadell

‘Incidente(scoppio,

incendio.allaganiento.

et,Ldim

ensionedell

‘incidente,persone

presentie

personecoinvolte,

‘alutazionisullo

sviluppoprobabile.

L

elnform

azionebaie

per

ilavorato

riIn-

form

azione

baie

peri L

avoratori

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p.2

4Pio

Opero

Ciccorelli

Pi

Opev

øiccn,eflìP

ftg.

2S

Ordine

cli sfollamento

Quando

lavalutazione

dell‘allarm

esuggerisce

I‘abbandono

dei

luoghioggetto

dell‘em

ergenza(la

dimensione

relativapuò

esseredefinita

inuna

zona,un

reparto,o

I‘intero

stabile).Le

modalità

diem

anazionedi

questoordine

sonodefinite

nelpiano

edin

forma

specificaper

ogniazienda.

Lem

odalitàdi

questadelicatissim

aed

importantissim

aproce

duradebbono

esserecom

unicatead

ognidipendente

inform

a

certaed

esplicita.O

gnidipendente

devepossedere

lacerta

cognizionedi

come

vieneem

anatol’ordine

disfollam

ento.

SF

OL

LA

ME

NT

O

Inesecuzione

all‘ordine

disfollam

entotutto

ilpersonale,

esclusigli

elementi

attividell

‘emer

genzai

cuiincarichi

specificisono

descrittinel

piano,deve

dirigersiverso

leuscite

disicurezza

delsettore

occupatocom

eindicato

nelleplanim

etriedi

piano

Durante

losfollam

entodi

emergenza

occorre:

i.lasciare

ilproprio

posto(li

lavorocurando

dim

etteretutte

le

attrezzaturein

usoin

condizionedi

sicurezzaferm

andoi

macchinari,

sconnettendoI

‘energiaelettrica,

edinterrom

pendol’alim

entazionedi

eventualicom

bustibili;

2.

abbandonarela

zonasenza

indugi,ordìnatam

entee

con

calma.

esenza

creareallarm

ismi

econfusione:

3.non

sidebbono

portareal

seguitoom

brelli,bastoni,

borseo

pacchivoluniinosj,

ingombranti

opesanti:

4.

nonto

rnare

indietro

per

nessu

nm

otiv

o;

s.non

ostruiregli

accessidello

stabileperm

anendoin

pro

ssim

itàdi

essedopo

l’uscita;

6.

tornareordinatam

entedopo

unperiodo

sufficiente,stabilito

nelpiano

eda

conoscenzadi

tutti,presso

precisipunti

diraccolta

perprocedere

adun

appellonom

inaledi

tuttipresenti

ericevere

eventualiistruzioni:

7.

inpresenza

difum

oo

fiamm

opportunocoprirsi

labocca

edil

nasocon

fazzoletti,possibilm

entem

oltoum

idi,con

indumenti

nonsintetici

perfiltrare

quantopiù

possibile1

‘ariarespirata

chesarà

tantopiù

respirabilequanto

piùci

sitiene

abbassati,N

elpercorrere

iltragitto

versoI

‘uscitapuò

essereopportuno

fermarsi

qualcheistante

erespirare

quasia

terraper

riprendereenergie:

8.

inpresenza

dicalore

proteggersianche

sulcapo

conindum

entipesanti

dilana

ocotone

possibilmente

bagnatievitando

itessuti

diorigine

sintetica.

9.N

onservirsi

mai

degliascensori,

bensìusare

lescale

oancor

meglio,

seesistente,

lascala

antincendio,I

‘usodell’ascensore,

anchenon

inpresenza

d‘incendio,

puocom

portareguasti

tecnici.Se

sirim

anechiusi

all‘interno,

rimanere

calmi,

chiedereaiuto

eattendere

I‘arrrio

li

soccor,i.

SIa

In-fotm

ozionebase

pet

i Lovotatoti

In-form

azionebase

per

ilavoratori

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pg

.26

Pn

Opesn

Cicc*rel

p*

g.2

1

Senon

èpossibile

usciredalla

camera

incui

si

imp r ig

i onat i’?

Chiudere

laporta

esigillarla

sepossibili

conpanni

(anchecarta)

bagnatLN

oi

spalancarele

finestrem

aavvicinarsi

a

esseper

respiraretenendole

socch

ius

pernon

alimentare

1 ‘incendio.C

hiedei

aiuto. Evitaredi

sporgersi eccessivamen

te.N

onsaltare

assolutamente

nelvuot

(mantenete

lacalm

a).Se

ivesti

prendonofuoco

rotolarsisul

paviment

osoffocare

lefiam

me

avvolgendosii

unacoperta.

Altre

precauzionida

ado

ttare

Non

aprirem

airepentinam

enteuna

portadietro

laquale

potrebberoesserci

fiamm

eo

fumo.

L’apertura

rapidadeterm

inaun

inmiediato

ed

abbondanteflusso

diaria

frescaverso

cui

imm

ediatamente

sidirigono

lefiam

me

con

pericolodi

ustionarechi

sitrova

pressola

porta.

Prima

diapnre

laporta

tastareil

battenteper

controllarflela

temperatura.

Nell’abbandonare

unlocale

infiam

me,

pur

allontanandosicon

rapidità,non

farsiprendere

dalpanico

mettendosi

acorrere

all’impazzata.

Tale

comportam

entopuò

portarela

cadutao

infortunicon

conse-

guenteim

possibilitàdi

abbandonarei

luoghipericolosi.

Interv

ento

supersone

conabiti

infiamm

ati

Incaso

diincendio

degl’abitidi

unapersona

questaistintiva

mente

puòm

ettersia

correrealim

entandom

aggiormente

lefiam

me.

Occorre

bioccarla,distenderla

ecoprirla

conuna

copertao

conaltri

indumenti,

bagnarlacon

gettid’acqua

orotolarla

perterra.

La

copertava

stesae

rimboccata

sottoil corpo

perevitare

passaggid’aria.

Aspegnim

entoavvenuto

prestarei

soccorsidel

caso(raffreddam

ento,trattam

entoustioni,

invioall’ospedale).

LAC

OM

UN

ICA

ZIO

NE

INC

ASO

DI

EME

lGE

NZ

A

Anche

lacom

unicazionegioca

unruolo

determinante

nell‘attuazione

delpiano

diem

ergenzae

nellocorretto

svolgimento

delleoperazioni

conseguenti.L

acom

unicazionetra

lepersone

nonavviene

soloper

unainterazione

verbalem

aper

l’insieme

contemporaneo

dipiù

fattori.

Ad

esempio

altelefono

sicomunica

inpiccola

parteattraverso

leparole

eper

lam

aggiorparte

conl’interpretazione,

ovvero,tono

yin.. fo

rmazio

ne

base

peri

Lavoro0ti

In-form

azionebaie

per

iL

avorab

ri

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Pki Ope.ciC

ICc*refli

p*g. 29P

ieO

pete

Ciccercili

dellavoce.

timbro.

volume,

ritmo,

pause,ecc.

Inoltrela

comprensione

ela

partecipazioneattiva

alladiscussione

deriva

ancheda

unaserie

difattori

quali:stato

danim

odei partecipanti,

situazioneam

bientale,cultura

(conoscenzadell’ argom

ento)ecc.

mioii.

flufljCaZ

iOptL

giia

ta

Nel

panicocom

pletol’inser

vientecorse

nell’ufficiodel

Responsabile

dipiano

gridando:“A

lfiwco!

Alfuoco!

Alfuoco!”

Il Responsabile

siprecipitò

fuori

dalsuo

ufficio.afferrò

l’estin-

toresospeso

aduna

staffagiù

nellasala

ecorse...

ma

dove?

Non

avevaassolutam

enteidea

di

dovestesse

divampando

l’incen-

dio,della

suagravità

eciò

chelo

avesseprovocato.

Poteva

trattarsidi

qualunquecosa:

unacicca

disigaretta

inun

cestino

deirifiuti,

uninferno

furibondonel

magazzino

dellevernici,

una

fotocopiatriceche

emetteva

fumo,

unam

acchinaper

ilcaffè

che

perdeva,un

petardogettato

nelcortile

daragazzacci,

oaddirit

-

tural’esplosione

diuna

caldaiaall’interno

dellacasa

dirisposo.

circondatada

tonnellatedi

materiali

infiamm

abili.

delcaso

Soltantoin

unadelle

eventualitàcitate

FinterventOdel

Respon

-

sahdecon

Festrntoresarebbe

statodi

qualcheaiuto.

Nelle

altre.

evacuarel’edificio

echiam

arela

squadraantincendio

sarebbe

statodi

iuanlunga

piùsensato

edusare

Festintore

avrebbe

potutopeggiorare

lasituazione

inm

ododram

matico.

Le

azioni

eroiche.in

unm

omento

incui

risparmiare

secondipoteva

1—I.

significaresalvare

dellevite,

eranoim

possibiliin

quantola

personaresponsabile

nonaveva

adisposizione

leinform

azionisu

cuibasare

unadecisione.

bcsta

tosaiiù

utile:

calmare

l’inservientee

scoprirel’ubicazione

dell’incendio,la

suacausa

ela

suadim

ensione

decidereun

adeguatopiano

d’azionebasato

suquelle

inform

azionie

quantoprevisto

dalpiano

diem

ergenza.

Da

questosem

pliceesem

piosi

puòtrarre

unalezione

ovviam

autile

inquanto

ilfatto

diriconoscere

l’esigenzadi

analizzareattentam

enteun

problema,

prima

dipassare

atrovare

unasoluzione,

èla

chiaveper

risolverem

oltissimi

problemi:

©le

decisionibasate

suinform

azioniinadeguate

odassenti

epregiudizi

fallirannoquasi

mcv

itabilmente

©il

tempo

trascorsoa

rifletteresu

unproblem

adovrebbe

farsì

cheem

erganole

decisionim

iglioridalle

alternativepossibili

©il

tempo

dipreparazione

èaltrettanto

preziosoquanto

quellodi

azione,ed

anzipuò

spessoavere

unvalore

maggiore

©il

tempo

spesoa

rifletteresulle

cosepuò

generaredelle

risposteinnovative

cheraram

entepotrebbero

nascereistintivam

ente

preparazioneo

tempo

diriflessione

inadeguatipossono,

inultim

aanalisi,

causareritardi

neltem

podi

azioneed

estendere

l’arcodi

tempo

richiestocom

plessirarnente.

la.fotm

czionebcw

eper

ikworotori

Info

rmcziø

fteb

we

peri

Lcivor&

Oti

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PioO

peraG

icCarelli

pog

30

Pia

Opero

Cicco

telli

Suggerim

entisul

comportam

entoda

tenere

in

casodi

incendioo

inpresenza

difum

o

i.Il

Lavoratore

avvisatoo

presenteper

primo

intervieneim

mediatam

ente,a

secondadella

gravitàdell’incendio

coni

mezzi

diestinzione

piùvicini,

provvedendocontem

poraneamente

adavvisare

ilresto

delpersonale

deltaresidenza

odella

Casa

diR

iposo.

2.

Ilpersonale

dellaresidenza

provvederàad

informare

ilcentralino

comunicando

lanatura

dell’emergenza

erim

anendoin

contatto,alfine

diaggiornare

sull’evoluzionedella

situazione,soprattutto

sesi

rendessenecessario

l’attivazionedella

squadradi

emergenza

odi

altrefigure

insoccorso.

Contem

poraneamente

siavrà

curadi

procederealta

messa

insicurezza

dellaresidenza

staccando,se

possibile,l’alim

entazione

elettricae

l’erogazionedl

gasm

edicinali.

3.Se

lagravità

el’estensione

dell’emergenza

fosserotali

dapregiudicare

lasicurezza

diospiti

evisitatori

sideve

procederealta

evacuazionedegli

stessidal

luogodell’em

ergenza,indirizzandoli

versoluoghi

sicuri.

4.

Procedere

poialla

chiusuram

anualeo

automatica

delleporte

taglia-fuoco

(dovepresenti)

pressola

zonainteressata

dallefiam

me

allonta

nandodat

luogodell’incendio

materiali

combustibili.

5.A

iutarete

squadredi

emergenza

nell’evacuazionedella

residenzaaccertandosi

chenon

visia

rimasto

nessuno.

6.

Prelevare

ilregistro

dettaresidenza

chesarà

daconsegnare.

nelluogo

diraccolta,

aiV

V.FF.

pog.31

NO

RM

ED

IB

UO

NA

MA

NU

TE

NZ

ION

E

Ogni

Lavoratore

partecipaalla

manutenzione

delpiano

di

emergenza

seguendole

seguentinorm

e:

Cr

Evitare

diingom

brarele

viedi

esodoe

leuscite

disicurezza

Non

chiudereo

impedire

lalibera

aperturadelle

portedi

emergenza

Mantenere

ilpavim

entodei

luoghidi

lavoroe

dipassaggio

inordine,

segna-

lareeventuali

sostanzescivolose

Non

occuparei

percorsidi

emergenza

conm

aterialiod

oggettiinfiam

mabili

o

apparecchielettrici

rN

onim

brattareo

renderepoco

visibilii

cartellidi

segnalazionedei

percorsidi

fuga

Avvisare

sele

viedi

esodo,com

prese

nonsono

sufficientemente

illuminate

anchequelle

esterne.

(lucedi

emergenza).

info

rmazio

ne

baie

peri L

cwotaO

riin

formazione

baie

peritav

orao

ti

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pq.

32Piø

Op

eraC

iccirelli

LaS

egnaleticadi

Sicurezza

La

tìnalitàdella

segnaleticadi

avvertimento

edi

sicurezzaè

quelladi

completare

lem

isuredi

prevenzionegià

inatto.

Sonopreviste

diversecategorie

disegnali,

conform

e,colori

esim

bolistandardizzati

dalD

.Lgs.

493/96.

SEG

NA

LE

TIC

AD

ID

IVIE

TO

Simboli

neri,bordo

ebarra

rossisu

sfondobianco

(forma

tonda)

SE

GN

AL

ET

ICA

AN

TIN

CE

ND

IOSim

bolibianchi

susfondo

rosso(form

aquadra)

ancia

Antin

cendio

tintoreA

llarme

Antln

cendO

SEC

NA

L.F:IIC

AD

IS

AL

VA

TA

GG

IOSim

bolibianchi

usfondo

verde(form

aquadra

Uscita

diE

merg

enza

Scala

diS

lcure

a

SE

GN

AL

ET

ICA

DI

AV

VE

RT

IiIEN

TO

Simboli

nerisu

sfondogiallo

(forma

triangolare)

Mterlaie

Esp

losiv

o

Barella

dlS

alvatag

gIo

‘lìM

aterIaleirctiam

rnebil.M

aterialeC

omburente

‘...

‘iS

neq

ne,e

i-c’ct.tiqcci

Vcetato5uirla

reV

ietatoto

sodl

tcamn

elibere

In-fo

rmozio

ne

bcie

pet

itcw

orctori