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I più comuni difetti visivi (vizi di refrazione) sono rappresentati da: MIOPIA (la più rappresentata nella popolazione) IPERMETROPIA ASTIGMATISMO PRESBIOPIA (graduale perdita della capacità accomodativa e quindi della visione da vicino che inizia dopo i 40 anni di età)

I più comuni difetti visivi (vizi di refrazione) sono rappresentati da: MIOPIA (la più rappresentata nella popolazione) IPERMETROPIA ASTIGMATISMO PRESBIOPIA

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CONDIZIONE DI NORMALITA’ = EMMETROPIA

In condizioni normali, le immagini trasportate dai raggi luminosi attraversano l'occhio tramite la cornea, la parte trasparente più esterna dell'organo visivo e vengono messe

a fuoco all'interno, sulla

retina ed in particolare a

livello della macula.

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MIOPIA

La causa è dovuta a diversi fattori:

eccessiva curvatura della cornea,

accentuata curvatura del cristallino o

eccessiva lunghezza del bulbo oculare.

Il bulbo oculare è lungo in media 23.5

mm. L'occhio miope è un occhio di

solito più lungo del normale: per ogni 3

diottrie di miopia il bulbo oculare risulta

più lungo di 1 mm.

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Le immagini arrivano quindi sulla retina sfuocate e la visione degli oggetti lontani risulta indistinta. In generale occhiali e lenti a contatto correggono il difetto facendo in modo che le immagini cadano

sulla retina.

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IPERMETROPIA

Nell'ipermetropia la curvatura della cornea è troppo lieve e ciò provoca la messa a fuoco delle immagini dietro la retina. Ne consegue che in giovane età la visione a distanza è chiara, ma gli oggetti posti vicino all'occhio sono sfocati. Questo accade perchè il soggetto giovane "accomoda" ovvero riesce a sforzare la muscolatura oculare per mettere a fuoco gli oggetti lontani.

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In generale quindi l'occhio ipermetrope è un occhio più "corto" del normale e per questa ragione le immagini vanno a fuoco dietro la retina per cui appaiono sfuocate. Gli occhiali o le lenti a contatto hanno la funzione di "riportare" le immagini sulla superficie retinica.

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ASTIGMATISMO

Nell'astigmatismo la curvatura della cornea, e conseguentemente la sua capacità di messa a fuoco, varia da un punto della cornea ad un altro. Nell'occhio normale, la curvatura corneale ricorda la sezione di un pallone da calcio. Quando vi è astigmatismo, la curvatura della cornea è paragonabile alla sezione più allungata di un pallone da rugby.

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Nell’occhio astigmatico le immagini possono cadere davanti e/o dietro e/o sulla retina per cui appaiono sfuocate e/o distorte.

Gli occhiali o le lenti a contatto hanno la funzione di "riportare" le immagini sulla superficie retinica.

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PRESBIOPIA

La presbiopia è la difficoltà di messa

a fuoco delle immagini da vicino che

si verifica, in genere, dopo i 40 anni.

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PRESBIOPIA

Purtroppo la capacità di mettere a fuoco le immagini a tutte le distanze diventa sempre minore con il trascorrere degli anni. Un adulto dopo i 40 anni sarà sempre meno in grado di mettere a fuoco le immagini più vicine e dopo i 60 anni potrà vedere bene a fuoco solo quelle lontane. Per vicino servirà una lente aggiuntiva, una per ogni distanza cui si vuole mettere a fuoco, oppure una lente costruita in maniera speciale..

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La presbiopia è causata dal progressivo indurimento del cristallino. Per questo motivo il muscolo ciliare, responsabile della accomodazione, non riesce più a modificarne la forma. Questa condizione non si raggiunge all'improvviso ma gradualmente a cominciare dai 30 anni. Chiaramente a quell'età il difetto è talmente minimo che nessuno se ne accorge.

Rimane fissato il potere per mettere a fuoco da lontano.

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Se è presente un difetto di vista succedono cose diverse.

Chi è miope scopre che vede meglio da vicino levando gli occhiali. Non si è verificata una riduzione della miopia: infatti per lontano la situazione non cambia..

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Chi è ipermetrope di solito si accorge prima della presbiopia. Spesso chi ha piccoli difetti ipermetropici utilizza il meccanismo della accomodazione per mettere a fuoco da lontano. Quando arriva la presbiopia queste persone hanno bisogno di occhiali sia da vicino che da lontano