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101 Istituto Comprensivo di S.Pietro in Vincoli - Scuola Media Statale “Romolo Gessi” S. Pietro in Vincoli - Classe 2ª C Docenti coordinatori: Mara Ghiselli, Elves Graziani I GIOVANI E IL CIBO OBIETTIVI DELLA RICERCA - scoprire le modificazioni del costume alimentare avvenuto nel corso della loro gio- vane vita; - considerare le loro attuali abitudini alimentari e i loro gusti; - riflettere sul modo di porsi rispetto ad un aspetto importante e imprescindibile della nostra vita quotidiana, quale è quello dell'alimentazione.

I GIOVANI E IL CIBO - provincia.ra.it · fra l'alimentazione e la salute? Attraverso nozioni, informazioni e schede operative si cercherà di riflettere sulla alimentazione dei giovani

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Istituto Comprensivo di S.Pietro in Vincoli - Scuola Media Statale “Romolo Gessi” S. Pietro in Vincoli - Classe 2ª C

Docenti coordinatori: Mara Ghiselli, Elves Graziani

I GIOVANI E IL CIBO

OBIETTIVI DELLA RICERCA

- scoprire le modificazioni del costume alimentare avvenuto nel corso della loro gio-vane vita;

- considerare le loro attuali abitudini alimentari e i loro gusti;- riflettere sul modo di porsi rispetto ad un aspetto importante e imprescindibile della

nostra vita quotidiana, quale è quello dell'alimentazione.

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UN FONDAMENTALE DIRITTO DELL’INDIVIDUO

L'art. 32 della Costituzione"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse dellacollettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". L'articolo 32 della costituzione ita-liana impegna lo Stato ad attivarsi per fornire la migliore assistenza medica possibile alcittadino malato. Infatti la Legge numero 833 del 1978, istituiva del Servizio SanitarioNazionale, stabiliva il diritto per tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizionieconomiche, di utilizzare gratuitamente, salvo il pagamento dei ticket sanitari.

Le ASLDal 1995 le Unità Sanitarie Locali (USL) sono state affidate alle Regioni, con la nuovadenominazione di Aziende Sanitarie Locali (ASL) . Il cambio di nome e di responsabi-lità ( dallo Stato alle Regioni) avviò una complessiva ristrutturazione del sistema sani-tario, che prevedeva una maggiore partecipazione dei privati alla gestione di alcuni ser-vizi all'interno delle strutture pubbliche, nonché un'amministrazione più attenta al fine dievitare sprechi. Anche la "Riforma Bindi" del 2000, che ha imposto a medici e specia-listi di scegliere se prestare la propria opera in strutture pubbliche o in cliniche e studiprivati, vietando la contemporanea attività in entrambi i settori,mirava a un migliore fun-zionamento di ospedali e strutture dello Stato.

Il Tribunale del malatoPer tutelare i diritti del malato è attivo dagli anni Ottanta un apposito Tribunale, costi-tuito da varie associazioni private di cittadini: il suo compito è quello di denunciareeventuali inefficienze e mancanze della sanità pubblica, portandole a conoscenza deicittadini. A questo Tribunale si deve anche l'elaborazione della "Carta dei diritti delmalato", che riassume in 30 articoli i diritti fondamentali di qualunque cittadino che sitrovi in stato di malattia. Tra i principali'.

- il diritto a una organizzazione sanitaria efficiente;- il diritto all'assistenza da parte di un servizio pubblico medico-infermieristico (domi-

ciliare.ambulatoriale o poliambulatoriale)- il diritto a un trasporto sicuro ed efficace in caso di emergenza;- il diritto a una adeguata assistenza specialistica di pronto soccorso e di ricovero

d'urgenza;- il diritto ad una adeguata e dignitosa degenza ospedaliera;- il diritto all'assistenza medico-infermieristica continuativa durante la degenza;- il diritto il diritto a idonea alimentazione e adeguata igiene durante il ricovero.

Art. 32La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse dellacollettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a undeterminato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge. La legge non può innessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Costituzione della Repubblica Italiana

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Le considerazioni della classe dopo aver letto l'articolo

Secondo gli alunni è giusto quello che afferma la legge però non sempre gli indigentivengono tutelati, poiché a volte per poter essere curati devono attendere tempi d'atte-sa molto lunghi; è pure vero che lo stato non può obbligare nessuna persona a deter-minati trattamenti sanitari (es. per motivi religiosi) in alcuni casi l'obbligo sarebbe indi-spensabile per poter salvare delle vite umane.

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Le due vignette disegnate dai ragazzi sono un esempio dei discordanti consigli, che gliadulti danno ai giovani per quello che riguarda l'alimentazione. Questo può esseresteso a tutto il campo dell'informazione. Non c'è infatti giornale, rete televisiva o radio-fonica che non abbia uno spazio dedicato all'alimentazione, attraverso la quale esper-ti, spesso improvvisati, un giorno sostengono una teoria e il giorno dopo un'altra. E pernon parlare dei tanti libri, che si trovano nelle edicole o nelle librerie, che ora consiglia-no la dieta "del panino", ora quella del "riso" ora sostengono la cucina "tradizionale",ora quella "esotica". L'alimentazione è di moda e questo non deve meravigliare se sipensa all'importante ruolo che il cibo ha nella vita dell'uomo, non solo perché gli forni-sce energia ma anche per i significati di carattere psicologico, culturale sociale ed eco-nomico che esso esprime. Come regolarsi dunque, considerata la stretta connessionefra l'alimentazione e la salute? Attraverso nozioni, informazioni e schede operative sicercherà di riflettere sulla alimentazione dei giovani e sul rapporto che essi hanno colcibo. Si potranno così aiutare ad evitare errori alimentari e capire che a partire da ciòche piace mangiare ognuno di loro potrà costruirsi una dieta varia ed equilibrata.

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L'appetito è una sensazione molto soggettiva che varia da individuo ad individuo.Completa il grafico disegnato qui sotto, segnando con barre di' diversa lunghezza (da0 = sazietà a 10 = molta fame); l'intensità dello stimolo del tuo appetito nelle varie oredella giornata.

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CIBI MOTIVAZIONI

preferiti

non graditi

~

ETÀ

A 3 anni

A 6 anni

Adesso

CIBI PREFERITI CIBI NON GRADITI

Ricostruisci la storia della tua alimentazione e delle tue preferenze in fatto di cibi, completando la seguente tabella.

Rifletti adesso con più attenzione sulle tue preferenze e sulle tue avversioni in fatto dicibi. Compila la tabella scrivendo almeno tre cibi che ami mangiare, e tre cibi che nonami mangiare, nonché le motivazioni che concorrono a renderteli graditi e non graditi:caratteristiche organolettiche (sapore, odore, aspetto), modalità di consumo del cibo (èun ingrediente di un piatto che detesti, è un cibo che consumi prevalentemente in com-pagnia, ecc...).

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GIORNO colazione metà mattina pranzo merenda cena fuori pasto

(indicare il numero)

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica

La distribuzione dei pasti nella giornata varia da popolo a popolo e spesso da individuoa individuo, a seconda delle abitudini personali, dell'organizzazione familiare o dellostato di salute. Riconosci la tua settimana alimentare segnando i pasti che consumi neivari giorni della settimana. Rispondi poi alle domande che seguono.

a) Quanti pasti consumi abitualmente nella giornata?

b) II numero di pasti di una giornata è costante per tutti i giorni della settimana?

c) Se non è costante, quale pasto subisce maggior variazione?

d) Qual è il numero dei fuori pasto nella settimana ?

Inferiore a 10 da 10 a 20 superiore a 20

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Iniziare la giornata con una buona colazione, consumata in un contesto piacevole, èutile non solo perché fornisce al fisico l'energia necessaria per affrontare le attività delmattino, ma anche perché ha un benefico effetto sull'umore. Rispondi con sincerità alledomande del questionario che segue, segnando la risposta che più si adatta alla tuasituazione. Più in là nel capitolo, alla luce delle conoscenze acquistate, potrai riesami-nare il questionario e scoprire pregi e difetti della tua prima colazione

1) Abitualmente consumi la prima colazione: a) - ogni mattina b) - 2 o 3 volte alla settimanac) - solo di domenicad) - solo in occasioni particolari

2) Quali alimenti consumi?a) - frutta o frullati, latte, pane o fette biscottateb) - latte, pane o fette biscottatec) - succhi e merendine preconfezionated) - pane, salumi, formaggi

3) Quali alimenti vorresti mangiare ma ti sono proibiti?a) - nessuno b) - dolciumic) - salumi e formaggid) - hamburger e palatine

4) Cosa fai mentre mangi?a) - chiacchieri piacevolmente con i tuoi familiarib) - mangi da solo, in compagnia dei tuoi pensieric) - ascolti la radiod) - guardi la televisione

5) Che cosa vorresti fare mentre mangi?a) - chiacchierare con i tuoi familiarib) - mangiare da solo in compagnia dei tuoi pensieric) - ascoltare la radiod) - guardare la televisione

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Dalla compilazione delle schede operative da parte dei 22 alunni della classe

seconda C risulta che:

1 L'intensità dello stimolo della fame e massimo alle ore 13 ed elevato nelle ore

12-19 e 20. Lo stimolo della fame è minima nelle ore del sonno dalle 23 alle ore 6.

2 all'età di 3 anni

__i cibi preferiti erano:

Pasta nella percentuale del 32%

Verdure nella percentuale del 27%

Carne nella percentuale del 23%

Frutta nella percentuale del 23%

I cibi non preferiti erano:

Pesce nella percentuale del 23%

Verdure nella percentuale del 18%

all'età di 6 anni

__I cibi preferiti erano:

Carne nella percentuale del 41%

Pizza nella percentuale del 36%

Pasta nella percentuale del 27%

Dolci nella percentuale del 23%

Patate nella percentuale del 18%

I cibi non preferiti erano;

Pesce nella percentuale del 27%

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Ora a 12 anni

__I cibi preferiti sono:

Pizza nella percentuale del 73%

Pasta nella percentuale del 41%

Patate nella percentuale del 41%

Carne nella percentuale del 23%

I cibi non preferiti :

Spinaci nella percentuale del 32%

Fegato nella percentuale del 32%

Pesce nella percentuale del 23%

Minestrone nella percentuale del 18%

3 Da una maggior riflessione risulta che la pizza è il cibo più gradito per l'aspetto

alquanto invitante, per l’impasto sia croccante che soffice e per il sapore che può

variare a secondo degli ingredienti.

4 La distribuzione dei pasti nella giornata risulta così ripartita:

si no alcune volte

Colazione (64%) (36%)

Spuntino (9%)

Metà mattina (91%) (5%)

Pranzo (86%) (4%)

Cena (95%) (5%)

Fuori pasto (18%) (64%) (18%)

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5 Infine per quello che riguarda la "Colazione" tutti gli alunni sono concordi nel

sostenere che è il pasto più importante.poiché dopo una notte in cui il nostro

organismo ha smaltito le energie immagazzinate.deve ricevere le calorie

necessarie per affrontare una mattinata scolastica con grinta e buonumore (e non

dormire sui banchi di scuola!!). Purtroppo è una cattiva abitudine degli italiani di

saltare o sottovalutare la prima colazione del mattino; infatti dalla nostra indagine

solo il 64% degli alunni fa la prima Colazione,mentre il 36% la salta.La

maggioranza consuma latte, pane,fette biscottate e marmellata; Alcuni frutti, thè e

biscotti;pochi succhi e merendine preconfezionate.

Nel corso degli ultimi 30-40 anni,con l'industrializzazione, i costumi e le abitudini

all'interno delle famiglie sono cambiati,le trasformazioni sociali ed economiche ci

hanno portato a modificare il nostro consumo alimentare, quindi a consumare una

prima colazione veloce da soli o guardando la televisione.mentre i ragazzi

desidererebbero chiacchierare piacevolmente con i propri familiari.

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Impariamo a mangiare

Alimentazione oggi

Negli ultimi quaranta anni la situazione economica della maggior parte della popola-zione Italiana è caratterizzata da un maggior benessere. Ciò ha contribuito a modifi-care l'alimentazione, determinando un aumento della quantità di cibo consumata euna maggiore libertà nelle scelte alimentari. Il passaggio a una società più ricca e all'a-dozione di modelli alimentari di importazione ha portato a una assunzione giornalieradi energia superiore a quella consigliata e a consumi alimentari squilibrati. I profondicambiamenti avvenuti in Italia nello spazio di due generazioni hanno contribuito a pro-durre effetti positivi sul piano sanitario quali: la scomparsa di malattie da carenza dinutrimenti e di forme di malnutrizione presenti fino a 10-20 anni fa, l'aumento delladurata media della vita, l'aumento della statura media, la riduzione di malattie infetti-ve e parassitario. Questi mutamenti hanno pero portato ad un aumento del soprap-peso e dell'obesità fin dall' età prescolare e per gli adulti ad un incremento di malattiedegenerative e metaboliche (malattie cardio-vascolari, diabete, ipertensione arteriosa,ecc..). Occorre pertanto rispettare delle linee guida per una corretta alimentazione. E'opportuno ricordare che se un'alimentazione equilibrata e corretta è importante per l'a-dulto, è ancora più importante per i ragazzi. I giovani, infatti, oltre che condividere conl'adulto le diverse necessità dell'organismo, presentano dei bisogni supplementarirelativi ai problemi legati alla crescita. Bisogni non soddisfatti possono condizionare losviluppo complessivo dell'individuo anche in modo irreversibile.

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Andamento del consumo di alcuni generi alimentari nell’ultimo secolo in Italia

Come si può osservare dalla tabella l'attuale alimentazione è molto diversa sia nellaquantità che nella composizione da quella di cento anni fa. Ad esempio il consumo dicarne e di pesce nel 1870 era di circa 18kg a testa, in seguito, grazie ad un maggiorbenessere, tale consumo ha visto un leggero incremento fino a raggiungere negli anni30 circa 26kg. Ridisceso a 18kg a testa durante la 2° Guerra Mondiale, il consumo ini-zia una scesa fino ad arrivare agli 80kg a testa attuai i. Vertiginosa è anche la scesadel consumo di zuccheri, nonché degli oli e dei grassi. In contemporanea si può osser-vare una netta diminuzione degli del consumo nell'uso del grano turco e degli altrivegetali, nonché dei legumi. La dieta odierna si è quindi arricchita sia nella quantitàche nella qualità di cibi con apporti calorici molto superiori a quelli tradizionali, mentreil fabbisogno energetico, visto il tipo di vita che è più sedentario, ne richiede una quan-tità inferiore.

Come mangiano e come mangiavano gli italiani

anni frumento granoturco riso Legumi efrutta secca

Carne epesce

Latte eformaggi

Uova e

grassi

zucchero olii

1861 - 70 167 42 10 55 18 28 9 3 111871 - 80 133 52 15 49 19 28 9 3 13.1881 - 90 110 36 13 39 22 33 9 3 11

1891 - 1900 114 31 8 37 21 33 8 3 111901 - 11 154 34 14 47 19 36 9 4 111911 - 20 160 30 16 41 23 34 11 5 111921 - 30 178 31 11 32 26 35 1 1 8 141931 - 40 165 31 12 25 26 38 12 7 121941 - 50 139 22 12 15 18 36 1D 8 81951 – 60 161 10 9 1 6 29 55 16 17 12

1961 - 70 175 6 7 13 05 67 20 28 231971 - 80 168 3 0 10 75 80 25 31 221981 - 90 160 - 7 7 80 80 24 26 20

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Quanto mangiare?

L'introduzione di energia alimentare proporzionata agli effettivi consumi è molto impor-tante per il buon funzionamento dell'organismo. Un indicazione utile circa la corret-tezza qualitativa dell'energia alimentare introdotta può venire dal controllo sistematicodel peso corporeo: in caso di soprappeso o sottopeso è opportuno intervenire subitointerpellando il medico. Se è vero che ragazzi attraversano una fase della loro vitacaratterizzata da esigenze nutritive superiori a quelle di un adulto (attenzione: sonominori in valori assoluti, ma superiori se rapportate ai chilogrammi di peso corporeo)bisogna comunque stare attenti a non sopravvalutare queste esigenze. Le ricercheeffettuate in Italia su campioni di differente livello socio-economico hanno infatti forni-to questi risultati:

- la percentuale di ragazzi obesi è in sensibile e preoccupante aumento;- con il procedere dell'età vi è la tendenza ad un aumento del grado di obesità.

L'introduzione di energia alimentare sproporzionata agli effettivi consumi è spessolegata a pregiudizi che è indispensabile sfatare.

1) le ore di attività di tipo "intellettuale" costano pochissima "fatica" e l'energiaconsumata in questo tipo di attività è poca. Passare molte ore a tavolino percompiti e lezioni, anche se questi rappresentano una fatica mentale, compor-tano un dispendio energetico limitato;

2) il costo extra di un'ora di attività fisica intensa (nuoto, tennis o quant'altro)nonsupera le 250-350 Calorie e non da quindi diritto a razioni extra.

Nelle giovani generazioni l'eccessivo introito calorico è anche da attribuire ad un usoimproprio di merendine, bevande gassate e dolcificate e dolci in genere. Si tratta diprodotti che attraggono i ragazzi e che abbondano nelle credenze e nei frigoriferi dicasa : il loro "saccheggio" incontrollato porta non solo a eccessi quantitativi, ma diven-ta un fattore squilibrante della dieta.

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Peso ideale di maschi adulti

I valori sono espressi in kg

Peso ideale di femmine adulte.

I valori sono espressi in kg

Statura Costituzione Costituzione Costituzione Statura in cm Costituzione Costituzione Costituzione

(in cm) brevilinea normolinea longilinea brevilinea normolinea longilinea

150 59,5 - 64,0 50,0 - 53,5 48,0-51,0 145 53,5 - 57,0 48,0-51,0 44,5 - 47,0

152,5 60,0 - 64,5 51,0-54,5 49,0 - 52,0 147,5 54,5 - 58,0 48,5 - 52,0 45,5-47,5155 61,0-65,5 52,0-55,5 50.0 - 52,5 150 55,5 - 59,0 49,0 - 52,5 46,0 - 48,5157,5 62,0 - 66,0 53,0 - 56,5 50,0 - 53,0 152,5 56,0 - 59,5 50,0 - 53,5 47,0 - 49,5160 63,0 - 67,5 55,0-58,5 51,5-54,5 155 56,5 - 60,0 51,0-54,0 47,5 - 50,5162,5 65.0 - 69,0 56,5 - 60,0 53,5-56,5 157,5 58,5-62,0 52,0 - 56,0 49,0 - 52,0165 67,0-71,0 58,5 - 62,0 55,0-58,0 160 59,0 - 62,5 54,5 - 58,0 50,0 - 53,0167,5 69,0 - 73,0 60,0 - 64,0 57,0 - 58,0 162,5 61,5-65,5 55,5 - 59,0 52,0 - 54,5170 71,0-75,0 61,5-65,5 58,5-61,5 165 62,5 - 66,5 57,5-61,0 54,0 - 56,5172,5 73,0-77,0 63,5 - 67,5 60,5 - 63,0 167,5 66,0 - 70,0 59,5 - 62,5 55,5-58,0175 76,0 - 80,0 66,5 - 69,5 62,0 - 65,0 170 67,0-71,0 61,0-64,5 57,0 - 59,5177,5 78,0 - 82,0 68,0 - 72,0 63,5 - 66,5 172,5 69,5 - 73,5 63,0 - 66,5 59,0-61,5180 81,5-85,5 71,0-74,0 66,0 - 69,0 175 71,0-75,0 65,0 - 68,0 60,5 - 63,0182,5 83,5 - 87,5 73,5 - 77,5 68,5-71,0 177,5 71,0-78,0 66,0 - 70,0 62,0 - 64,5

184 85,5-89,5 77,5 - 80,5 71,0-73,5 180 76,0 - 79,5 68,5 - 72,5 64,0 - 66,5

Il peso ideale

È possibile verificare se l'introduzione di energia alimentare è proporzionata agli effet-tivi consumi controllando il proprio peso e rapportandolo al peso ideale o peso forma.Il peso ideale non è pero un valore assoluto, ma varia in funzione del tipo di costitu-zione (longilinea, normolinea, brevilinea). Per calcolare in maniera approssimativa ilpeso ideale si può ricorrere a formule simili a quelle indicate: Peso ideale uomo =altezza in cm -104. Esempio: il peso ideale di un uomo alto 178 cm è 74 kg perché178 - 104 = 74.Peso ideale donna = altezza in cm -110. Esempio: il peso ideale di una donna alta 165cm è 55kg perché 165 -110 = 55.Quindi per potere sapere il proprio peso ideale basta che ognuno di voi consulti letabelle allegate, tenendo in considerazione la propria costituzione.

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Cosa mangiare?

Agli errori di tipo quantitativo si aggiungono quelli di natura quali+a+iva.Per esseresana l'alimentazione giornaliera deve fornire le calorie necessario non solo nella giu-sta quantità.ma anche nella corretta composizione fra i vari principi nutritivi al fine dinon avere influssi negativi sulla salute.Le calorie fornite con la dieta dovrebbero provenire per il 60-65% dai carboidrati,per il25-30% dai grassi e per il 10-15% dalle proteine.Vi è invece un eccessivo consumo dicereali grassi e di zuccheri,mentre è scarso il consumo di carboidrati complessi e difibre vegetali. Per rendere più sana l'alimentazione è indispensabile non solo diminui-re la quantità totale dei grassi consumata.ma anche sostituire i grassi insaturi conquelli saturi.Per realizzare ciò è necessario ridurre il consumo di burro, panna, formaggio, lardo,salumi e carne ricchi di grasso.Sono invece raccomandati l'olio d'oliva e di semi vegetali.Inoltre i grassi con la cottura subiscono alterazioni che li rendono poco digeribili e dan-nosi;sono pertanto da privilegiare agli olii crudi.Importante è pure l'uso di fibra vege-tale per il duplice ruolo che ha: da un lato conferisce massa al contenuto intestinalefacilitandone il funzionamento, dall'altro svolge un ruolo protettivo nei confronti di alcu-ne patologie (diabete, arteriosclerosi ecc.).E quindi opportuno aumentare il consumo di cibi come i cereali,! legumi.le verdure ela frutta che sono ricchi di fibre. Nella scelta degli alimenti ci si deve ricordare che:-Non esiste un solo alimento che sia completo dei principi nutritivi è indispensabile chela dieta sia il più possibile variata

-Nessun alimento è uguale ad un altro e da ciò deriva la necessità di combinare fraloro alimenti di versi,ognuno dei quali apporta principi nutritivi diversi.

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Cinque meglio di tre

La distribuzione calorica percentuali nei vari pasti della giornata dovrebbe

essere così suddivisa:

• colazione 20-25%• spuntino 5-10%• pranzo 30-40%

• merenda 5-10%

• cena 25-30%

Questi dati risultano significativi se si pensa che oggi in Italia le percentuali

sono così distribuiti:

• colazione 5-10%

• pranzo 55-60%

• cena 30-40%

Colazione

Tipicamente italiana è la cattiva abitudine di saltare o sottovalutare la colazione del

mattino. La prima colazione deve essere ricca di elementi nutritivi poiché le ore del

mattino sono le più adatte per la metabolizzazione. Gli zuccheri complessi devono

rappresentare la percentuale maggiore di tutta la colazione. La prima colazione

ideale dovrebbe iniziare con una spremuta di agrumi che favoriscono la

produzione di succhi gastrici e aumenta la muscolatura dello stomaco. Si deve

invece limitare l'uso di zuccheri semplici poiché, possono creare senso di

spossatezza e scarsa capacità di attenzione.

Quanti pasti?

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Spuntino

Lo spuntino di metà mattina è un momento piacevole: si mangia più volentieri a

scuola in compagnia, piuttosto che da soli a casa. La nostra indagine ha

dimostrato che la prima colazione non riscuote molto successo, mentre viene

privilegiata la merenda dell' "intervallo", durante la merenda vanno evitati panini

con formaggio e salumi ricchi di grassi animali e le classiche merendine che

contengono zuccheri e grassi. Vanno invece consigliati frutta fresca, succhi e

prodotti da forno.

Pranzo

II pranzo può partire con un antipasto di verdura cruda che non solo cancella il

bisogno di bere, ma riduce lo stimolo della fame evitando che il cibo venga

ingurgitato a velocità eccessiva. Un primo piatto di riso o pasta potrà essere

seguito da carne o uova o pesce. E' opportuno evitare i dolci a fine pasto perché

provocano fermentazione intestinale.

Merenda

Per la merenda del pomeriggio valgono le stesse indicazioni dello spuntino di metà

mattina.

Cena

La cena deve essere leggera: la scelta degli alimenti deve cadere su quelli più

facilmente digeribili in modo da permettere allo stomaco di svuotarsi agevolmente

durante la notte, evitando disturbi quali l'alitosi e la lingua patinosa al risveglio,

legati a cene troppo abbondanti. Soprattutto una cena leggera permetterà di

consumare una buona colazione al mattino. I cibi più indicati sono le minestre di

verdura, la verdura cotta o cruda , i formaggi freschi e lo yogurt.

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ALIMENTO QUANTITÀ CALORIE

• Colazione

• Spuntino

• Pranzo

• Merenda

• Cena

Riepilogando il nostro lavoro ricordiamo che:

1- AIla vostra età il fabbisogno calorico giornaliero è di circa 2.500 calorie per i maschie 2.300 per le femmine.

2- Che la distribuzione calorica nei vari pasti della giornata dovrebbe essere così sud-divisa: • Colazione 20/25%• Spuntino 5/10%• Pranzo 30/40%• Merenda 5/10%• Cena 25/30%

3- Le calorie fornite con la dieta dovrebbero provenire per il 60/65% dai carboidrati,per il 25/30% dai grassi, per il 10/15% dalle proteine.

Prova a costruire, utilizzando la tabella seguente, la dieta relativa ad una singola giornata.

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• Colazione: Latte e Biscotti 78%

Tè e biscotti 20%

affettati 2%

• Spuntino: Panino o Pizza 65%

Dolce o Merenda 35%

• Pranzo: Pasta o Riso 95%

Minestra (brodo) 5%

Carne 90%

Pesce 7%

Verdura 45%

Frutta 40%

• Merenda: Frutta 15%

Frullato 10%

Dolce o belato 53%

Yogurt 10%

Panino 12%

• Cena: Formaggi 45%

Affettati 70%

Verdura 65%

Pizza 100%

Dalla compilazione dell'ultima scheda operativa riguardante la dieta relativa ad unasingola giornata è risultato che i ragazzi preferiscono:

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LA PIZZA!!!

Terminato il nostro percorso, abbiamo capito che "mangiare" è un atto ricco di signifi-cati che va ben oltre il soddisfacimento di un bisogno fisiologico. Che cosa e comemangiamo dipende in primo luogo dalle risorse offerte dal territorio, ma anche dallecredenze religiose e dalle tradizioni. Dipende anche dal nostro rapporto personale colcibo, come si è andato determinando fin dall'infanzia, dalle abitudini alimentari fami-liari, nonché dalla scelta, dalla preparazione e dalla presentazione dei cibi; dipendeinfine dalla presenza o meno di piacevoli convitati.E quanto sia piacevole mangiare in compagnia (poiché siamo una classe molto affia-tata) l'abbiamo voluto sperimentare attuando un laboratorio di cucina sul cibo chedalla nostra indagine è risultato il più gradito:

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LA RICETTA DELLA PIZZA

(SECONDO NOI)

Se volete provare anche voi a preparare e a gustare una pizza come

abbiamo fatto noi, questa è la ricetta:

1000 g di farina

2 cubetti di lievito

2 cucchiai di sale

50 g di strutto

2 cucchiai di olio

1 cucchiaio di miele o zucchero

200 g di latte

acqua tiepida q.b.

Una volta preparato l'impasto (deve presentarsi molto morbido) si lascia

riposare in ambiente caldo per 4 o 5 ore coperto con un panno umido.

E... buon appetito !

N.B.: per la buona riuscita della ricetta si consiglia caldamente di gustare

la pizza con un adeguato numero di amici!