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CATALOGO ASSOCIATI GUIDA PAESE 2011

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CATALOGO ASSOCIATIGUIDA PAESE 2011

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con il contributo di

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CATALOGO ASSOCIATIGUIDA PAESE 2011

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PREFAZIONE

Da oltre dieci anni l’Italia è stabilmente il principale partner commerciale della Romania per numero di aziende attive, grazie alle migliaia di imprese a capitale italiano che dal 1990 si sono insediate in Romania.Le imprese italiane hanno quindi contribuito in modo concreto alla crescita e allo sviluppo economico di questo Stato.Imprese che hanno creduto e credono ancora nelle potenzialità della Romania e che in gran parte hanno confermato negli anni il loro impegno, anche con recenti investimenti attuati in un periodo di crisi.Le imprese italiane in Romania sono prevalentemente di piccola e media dimensione, pur se cresce costantemente la pre-senza delle nostre grandi aziende che si affacciano su questo mercato. Oggi il “Sistema Italia”, presente in Romania, produce “eccellenze” in ogni ambito: energetico, infrastrutturale, trasporti, fi nanziario, bancario, oltre che nell’agricoltura, nel tessile-calzaturiero, nell’edilizia e nei servizi.Membro dell’Unione Europea dal Gennaio del 2007, la Romania punta su nuovi ed ambiziosi obiettivi e si propone come “ter-reno fertile” per i grandi investimenti internazionali. Da anni non è più solo un Paese che fornisce manodopera a basso costo, ma un importante mercato di assorbimento di prodotti e servizi, secondo nell’Est Europa solo alla Polonia.Il nuovo status della Romania, ultima frontiera ad est dell’Unione Europea, la pone quale riferimento privilegiato nei Balcani e nuova piattaforma per i mercati d’Oriente, consentendole di poter colmare ben presto il gap con gli altri Paesi europei.Con la prima edizione del “Catalogo Associati e Guida Paese”, oltre a fornire uno strumento di utile e agevole consultazione commerciale, fi scale e legale, Confi ndustria Romania intende sviluppare nuove opportunità di affari, non solo tra gli associati, ma anche verso potenziali partner romeni o esteri, per consolidare il valore delle aziende associate che rappresentiamo. Solo contribuendo a dar forza al principio della rappresentanza associativa, necessario per perseguire fi nalità comuni di progresso, competitività e presenza sul mercato, si potrà affrontare un futuro certamente impegnativo che la congiuntura internazionale ci prospetta.

Buona consultazione. Il Presidente di Confi ndustria Romania

Luca Serena

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Confi ndustria Romania, fi no al 2010 Unimpresa Romania, è l’associazione sorta il 24 luglio 2003 in risposta a una domanda di rappresentanza formulata dagli imprenditori italiani presenti in Romania e da numerose autorità rome-ne che, per le loro iniziative di sviluppo, cercavano come interlocutore professionale per l’Italia un soggetto unico di riferimento.In Romania infatti l’Italia detiene, da oltre dieci anni, il primo posto per numero di aziende attive nel Paese e il settimo per volume di investimenti (esclusi gli investimenti effettua-ti da società italiane residenti fi scalmente in Paesi terzi). Il rapporto bilaterale Italia – Romania è molto intenso, conta infatti oltre un milione di cittadini romeni presenti in Italia, circa 400 voli settimanali che collegano i due Paesi da 27 aeroporti, circa 800 mila addetti romeni presso le imprese italiane in Romania, 28.000 aziende italiane in Romania e 23.000 aziende romene in Italia.

A luglio 2005 Unimpresa Romania venne riconosciu-ta come “patronato” in conformità alla legge 356 del 10/07/2001 e ad oggi può pertanto sedere a pieno titolo al tavolo delle trattative con tutte le controparti politiche ed

economiche romene. Come patronato ha sempre parteci-pato alle trattative con Governo e sindacati su temi cruciali per l’impresa (costo del lavoro, regime fi scale, dialogo so-ciale) difendendo gli interessi dei propri associati. Si ispira ai sistemi datoriali italiani, nei quali si riconosce facendo parte del Sistema Confi ndustria, la principale organizzazio-ne rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia e la maggiore in Europa per numero di associati, rappresentandola in esclusiva sul territorio. Il valore base che ispira l’azione dell’associazione degli imprenditori è la convinzione che la libera impresa ed il libero esercizio dell’attività economica, in un contesto di economia di mer-cato, siano fattori di sviluppo e di progresso per l’intera società. Confi ndustria Romania si propone di contribuire, insieme alle istituzioni e alle organizzazioni economiche, sociali e culturali, alla crescita economica e al progresso sociale del Paese. Ad oggi Confi ndustria Romania consta di circa 700 associati che danno lavoro a più di 130.000 dipendenti. In un’ottica associativa, offre ai propri membri:

• rappresentanza delle aziende associate in ambito nazionale e locale nei confronti delle istituzioni ed amministrazioni, delle organizzazioni economiche,

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politiche, sociali e culturali;• tutela degli interessi degli associati sul piano eco-

nomico, sindacale, legale e tributario;• l’ingresso in una comunità d’affari con la quale con-

frontarsi e collaborare; • la realizzazione di seminari tematici e l’organizza-

zione di corsi di formazione professionale e mana-geriali per operai, quadri e dirigenti delle aziende associate e per la Pubblica Amministrazione;

• l’elaborazione di documenti di posizione tematici e integrazioni ai progetti di legge, tramite il proprio Centro Studi;

• la ricerca e la negoziazione di condizioni favorevoli con fornitori qualifi cati di “servizi critici” per l’azien-da, quali convenzioni con le banche, assicurazioni, ricerca e miglioramento delle condizioni di traspor-to, risposte di primo intervento su temi legali e am-ministrativi, gruppi di acquisto.

Membro di ACPR (Aleanza Confederale delle Associazio-ni Romene) e referente del CNPIMM (Consiglio Nazionale delle Piccole e Medie Imprese), socio fondatore di Con-fi ndustria Balcani, Confi ndustria Romania orienta i propri sforzi verso la crescita sindacale dell’Associazione, conso-lidando l’operatività di commissioni permanenti che si oc-cupano di tematiche di rilevante importanza per le aziende associate e per la competitività del Paese. In Confi ndustria Romania sono inoltre presenti due associazioni settoriali di categoria, ATA (Associazione Terziario Avanzato) e UNICI (UNImpresa Costruzioni Infrastrutture). Per venire incontro alle esigenze delle imprese e a suppor-to delle attività dei professionisti, Confi ndustria Romania si è anche dotata di una propria struttura di servizi, attiva dal 2006, che offre agli associati prestazioni competenti e

qualifi cate attraverso l’ausilio di professionisti. Più specifi -catamente i servizi forniti sono:

• consulenza legale (diritto civile, commerciale, so-cietario e di diritto reale);

• contabilità e consulenza fi scale;• elaborazione di pratiche e progetti a valere sui fondi

europei, sui fondi nazionali o strutturali; • supporto per servizi fi nanziari, anche attraverso

convenzioni stipulate dall’Associazione;• organizzazione di eventi.

Inoltre, grazie al proprio ente di formazione si propone di: • formare esperti in vari campi d’attività e promuove-

re l’orientamento professionale, la ricerca, selezio-ne e/o la formazione di profi li professionali adeguati agli standard internazionali;

• gestire progetti di cooperazione internazionale re-lativi ai fondi strutturali (POSDRU), internazionali (transnazionali, transfrontalieri e per reti) o nazionali;

• promuovere, realizzare, gestire attività di formazio-ne rivolte a manager pubblici e privati, imprenditori, lavoratori occupati e disoccupati, in modalità tradi-zionali (seminari, corsi, ecc) e/o innovative (e-lear-ning);

• organizzare fi ere e/o saloni tematici sulla formazio-ne professionale;

• progettare e realizzare iniziative di ricerca anche con altri organismi ed Enti.

Confi ndustria Romania, quindi una struttura qualifi cata al servizio dell’impresa italiana in Romania, riconosciuta in Romania e in Italia e che pone nella rappresentativa as-sociativa le sue fondamenta per sviluppare un vero e sano “Sistema Italia” all’estero.

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CATALOGO ASSOCIATI

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AgricolturaDenominazione Indirizzo fatturazione Territoriale Pag.Contatto

Agrana Product Srl Str. Nicolae Balcescu, nr. 125, Bals, Olt 0039.091.6682823 Bucuresti Agraria Camifl ore Srl Aleea Pantelimon, nr. 15/17, Bucuresti 0039.348.2558981 BucurestiAgri Ellen Str. B.P. Hasdeu, nr. 2, Jimbolia 0040.256.360299 TimisAgri Maremma Srl Vadul Sacalelor, nr. 3, Galati 0040.743.297957 BucurestiAgri Value Str. George Cosbuc, nr. 42-44, Bucuresti 0040.212.210271 BucurestiAgriatessa Srl Sat Clondiru, nr. 155, Ulmeni, Buzau 0040.728.415534 BucurestiAgricola BAB Str. Nicolae Balcescu, nr. 84, D9a, sc.2, Craiova 0040.723.715541 BucurestiAgricola Graniceri Managening Srl Str. Gheorghe Popa, nr. 7, Ap. 3, Arad 0040.257.284450 TimisAgricola Verde Srl Str. Luterana, nr. 10A , Tulcea 0039.049.5389711 BucurestiAgricultural Consulting Services Srl Frasinet, jud. Teleorman 0040.769.47462 BucurestiAgrimon Srl Oprisenesti, Ianca, tarlaua 177, parcela 1529, jud. Braila 0040.239.668325 BucurestiAgrital Agricola Srl Str. Decebal, nr. 24, Ineu , Arad 0040.721.219655 TimisAgro Alfei Srl Piata 1 Mai, nr 3, Cluj Napoca 0040.264.403492 ClujAgroasist Srl Str. Libertatii, nr.10, Craiova 0040.729.308311 BucurestiAgrobalcanica Srl Str. Nicolae Titulescu, nr.26, Alba Iulia 0040.258.806342 ClujArmo-Brain Srl Sat Socodor, Com. Socodor, nr. FN ap. 3, jud. Arad 0040.788.041968 TimisAvicola Raggi Sat Carcea, Nr. 8, Loc. Cosoveni, jud. Dolj 0040.251.439774 BucurestiC & G Comp. Srl B-dul Revolutiei, nr. 26-38, Arad 0040.257.251869 TimisCamy & Imobiliare Srl Complex Zootehnic, Jamu Mare, jud. Timis 0040.256.235120 TimisCastel Vinum Str. Principala, nr. 671, 4/6, Cristesti, Mures 0040.747.112303 MuresCerealcarni Srl Localitatea Banloc nr. 804, Timisoara 0039.030.9636961 TimisCerere Srl Str. Libertatii, bl. L9, ap. 6, Alexandria 0040.752.123737 BucurestiCombinatul de Ingrasaminte Chimice SA Str. Principala, nr.1, Navodari, Constanta 0040.241.255240 Bucuresti 100Cruciani Impex Srl Sat Dedulesti, Com Mircea Voda, jud Braila 0040.239.662177 BucurestiEmoter Srl Petrestii de jos FN, jud. Cluj 0040.744.555627 ClujEnergia Verde SA B-dul Corneliu Coposu, nr.7, bl.104, sc.3, et.3, ap.69, Bucuresti 0040.213.224642 BucurestiFabiosem-serv Srl Localitatea Fulga de sus, Sos. DJ 101 E, jud. Prahova 0039.329.2203470 BucurestiFornari Srl Str. Maramures, bl. 21-22, Craiova 0040.722.749009 BucurestiFramo Romania Str. Jabenita, nr. 379/A, Reghin 0040.265.534381 MuresFrankol Funghi Srl Str. Berde Mozes, nr. 59, Cristuru Secuiesc 0040.266.206640 Mures

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CommercioDenominazione Indirizzo fatturazione Territoriale Pag.Contatto

Agri Gestioni Srl Str. Brasov, nr. 6, Timisoara 0040.256.494043 TimisAgrisorg Srl Str. Principala, nr. 444/A, Sacadat, jud. Bihor 0040.259.458336 BihorAntica Sartoria Amadio Srl Str. Benjamin Franklin, nr.9, ap.9, et.5, Bucuresti 0040.213.104233 BucurestiArdor Vehicule Industriale Srl Str.Magureanu, nr 27-33, bl.Diham, sc.B, et.3, Bucuresti 0040.2134.480602 BucurestiArtipel Srl Com. Albina nr. 123, Timisoara 0040.256.393626 TimisAsa System Metal Constructions Str. Prelungirea Ghencea, nr. 65, b. 1, sc. 3, Bucuresti 0040.217.780033 BucurestiAutoperugia Sos. Pantelimon, nr. 248 -250, sector 2, Bucuresti 0040.21.6241920 Bucuresti 204Bati Consult Srl Str. Ady Endre, nr. 11-13, Cluj Napoca 0040.264.438156 Cluj 59Biofuelrom International Srl Sat Siniob, nr. 163D, Comuna Ciuhoi, jud. Bihor 0040.259.328382 BihorCapital Enterprise srl P.ta Sporturilor, nr. 9, Arad 0040.722.405720 Timis

Genagricola Romania Srl Str. Drumul Morii, nr. 9, Sannicolau Mare 0040.256.370458 TimisItalagra Srl Str. Mare, nr. 10, Amzacea 0040.241.819929 BucurestiKamar Verde International Srl B-dul Corneliu Coposu, nr. 7, bl. D4, Bucuresti 0039.081.7616366 BucurestiLa Serenissima Veneta Localitatea Socodor, FN Ortisoara, jud. Arad 0040.743.065004 TimisLorenzo & Leonardo Srl Comuna Sanmartin, MI 35, Bihor 0039.335.6106793 BucurestiMihagro Srl Comuna Lisa, sat Vinatori 0040.247.360708 BucurestiMulmix Romania Str. Postavarul, nr. 3C, et. 1, ap. 7, sector 3, Bucuresti 0040.314.259100 TimisNatural Cereal Craiova Srl Str. Calea Unirii, nr. 21, Craiova 0040.251.412980 BucurestiOtello Srl Piata Victoriei, nr. 1, Timisoara 0040.256.496508 TimisR.I.C.E. Danubio Project Srl Str. Dr. Obedenaru, nr. 8, et. 1, camera 6, Bucuresti 0040.214.101880 BucurestiRisi Romuno Srl Str. Bucuresti, bl. 125, c. A1, Tandarei 0040.727.810289 BucurestiRoman Green Srl Localitatea Banloc, nr. 806, jud. Timis 0040.747.812652 TimisSan Giulio Srl Str. Henri Coanda, nr. 51, bl. M14, sc. 1, Craiova 0040.729 033863 BucurestiSantantonio Srl Str. Teodor Aman, nr. 7, bl. 97, sc. D, ap. 8, Craiova 0040.251.311243 BucurestiSilves Agricultura Srl Str. Poiana Campina, nr. 7, bl. A8, sc. B, Bucuresti 0039.076.1823704 BucurestiSpecat Srl Sat Nicolae Balcescu, Comuna Calmatuiu 0040.724.696965 BucurestiTeracenei Srl Str. Mercy Florimund, nr. 7, Timisoara, jud. Timis 0040.256.213617 TimisTerra Viva Srl Str. Nicolae Balcescu, nr. 192, Bals, Olt 0040.249.452968 BucurestiTrovatore Srl Piata Victoriei, nr. 1, ap. 09, Timisoara 0040.256.498807 TimisVinarte Srl Str. Plantelor, nr. 50, Bucuresti 0040.213.233803 BucurestiZapi Chemicals Srl Sos.Cernica, nr. 41, Pantelimon, jud Ilfov 0040.213.511851 Bucurest

CATALOGO ASSOCIATI

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Ceramiche d’Italia Srl Str. Fratii Golesti S/8, et. 2, ap. 7, Pitesti 0040.248.222068 BucurestiD.A.I.R. Comexim 2000 Srl Comuna Dragomiresti Vale, Sat Dragomiresti Deal, DN 286, DN 287/1, Parc Industrial Hala A1, Ilfov 0040.213.523229 BucurestiDespa Romania Srl Sos. Borsului, nr. 19, Oradea 0040.259.463318 BihorEni Romania Srl Calea Floreasca, nr. 169A, Cladirea A, Bucuresti 0040.212.318484 BucurestiEst Prima Company srl Str. Timisorii, nr. 212/2, Arad 0040.357.426277 TimisEuroink Romania Srl Str. Piscului, nr. 5, bl. 81, ap.62, sector 4, Bucuresti 0040.213.182397 Bucuresti 149Exe New Trade Srl Str. Stelea Spataru, nr. 8, et. 1, ap. 3, sector 3, Bucuresti 0040.213.222321 BucurestiFabiola Construct Srl Str. Nicolae Balcescu, nr. 144, Bals 0040.740.188026 BucurestiFarma Ascensoare Srl Intrarea Bitolia, nr. 5, Bucuresti 0040.212.315235 BucurestiFem Rom srl Import Export Calea Bucurestilor, nr. 84, bl. 2.1 ap. 24, Otopeni 0040.723.616864 BucurestiFogliani Romania Srl Sos. Fundeni, nr. 120, Dobroiesti 0040.212.416244 BucurestiGica Import Export Italia Srl Str. Feleacului, nr. 1, Arad 0040.257.259816 TimisGofer LTD International Trading Company Srl Str. Ionel Perlea, nr. 11, et. 8, ap. 36, Timisoara 0040.745.287279 TimisImmergas Romania Srl B-dul Unirii, nr. 80,bl. J1, mezanin, sector 3, Bucuresti 0040.213.268178 BucurestiInter Comm Plus Srl Sos.Buzias- Lugos 0040.256.329770 TimisItal Trade 94 Srl B-dul Ion Mihalache, nr. 121, sector 1, Bucuresti 0040.212.241715 BucurestiItalian Gresie Srl Str. George Chitu, nr. 52, Craiova BucurestiItalian Smile Corporation Srl Str. Fabricii, nr. 27, Alba Iulia 0040.258.810775 ClujIterchimica Romania Srl B-dul Mircea Voda, nr. 36, bl. M6, sc. 2, et. 5, Bucuresti 0040.213.209650 BucurestiKaki Srl Str. Independentei, nr. 2B, Timisoara 0040.256.499564 TimisKami Distribution srl B-dul 1 Decembre 1918, nr. 01/22, Targu Mures 0040.747.485838 ClujKueryo Imp.- Exp. Srl Str. Oasului, nr. 118, Cluj-Napoca 0040.212.219455 ClujLinemat International Srl Str. Alexandru Serbanescu, nr. 87, Bucuresti 0040.213.038259 BucurestiManufactura Turnu Magurele Str. Mihai Bravu (Complex Comercial Central) C Turnu Magurele 0040.247.416606 BucurestiMBM Service Srl Str. Anina, nr. 9/2, Cluj-Napoca 0040.726.609301 ClujMio Dino Romania Sos. Pantelimon, nr. 248-250, Bucuresti 0040.212.231546 BucurestiModa & Arte Srl Str. Ion Campineanu, nr. 11, et. 4, Bucuresti 0040.318.600630 BucurestiNorad Srl Str. Drobeta, nr. 85, Timisoara 0040.256.292942 Timis 200Nording Com Srl Str. Barcaului, nr. 15, Oradea 0040.259.439752 BihorOftafarma Romania Srl B-dul Unirii, nr. 27, sc. 3, ap. 50, et. 2, Bucuresti 0040.213.142895 BucurestiOpera Srl Str. Praidului, nr. 106/D, Sovata 0040.723.357308 MuresOrizo Sport Timisoara Str. Albastrelelor, nr. 6A, Timisoara 0040.256.292358 TimisPipepex Srl Calea Sagului, nr. 143 B, Timisoara 0040.256.215248 TimisPneurom SA Sos. de Centura, km. 52-100, Domnesti, Ilfov 0040.213.504004 BucurestiPramac Srl Str. Piramidei, nr. 5 Ploiesti 0040.244.407230 Bucuresti

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CATALOGO ASSOCIATI

Protti Romania Srl Cal Bucuresti, km 9, Craiova 0040.721.298021 BucurestiRelecom Ro International Srl Str. Drumul Taberei, nr. 29, bl. F2, sc. F, ap. 99, Bucuresti 0040.722.333815 BucurestiRiello Ro Srl Str. Copilului 20, Parter, Bucuresti 0040.212.246648 BucurestiRomatech Group Srl Com Ciocirlia, jud Ialomita DN2 0040.243.259259 BucurestiRombau Srl Piata 1 Mai, nr. 3, Cluj Napoca 0039.335.7085844 ClujRomstal Impex Srl Sos. Vitan Barzesti, nr. 11A, sector 4, Bucuresti 0040.213.320901 BucurestiSamarcanda Srl Str. Dumitru Zossima, nr. 76B, Bucuresti 0040.264.372169 BucurestiSamarshop Romania Srl Str. Caracal, nr. 254/C, Craiova 0040.251.510831 BucurestiSiei Power Est Srl Str. Anastasia Panu, nr. 20, bl. C15, sc. 1, ap. 2, Bucuresti 0040.314.052900 BucurestiSir Safety Company Srl Str. Mihai Eminescu, nr. 10, Bacau 0040.234.576953 BucurestiSodo Migliori Romania Srl B-dul Unirii, nr. 8, bl. 7A, sector 4, Bucuresti 0040.213.356432 BucurestiSover Optica Srl B-dul Biruintei, nr. 48-50, com. Pantelimon 0040.213.516626 BucurestiSSD Sport System Development Srl Sos. Pipera- Tunari , nr. 1, Voluntari, jud Ilfov 0040.212.691058 BucurestiStilla Srl Str. Ion Bogdan, nr. 14, Oradea 0040.259.413722 BihorTelecomponenti Romania Srl Str. Dristorului, nr. 2, bl. B7, sc. 2, ap. 21, Bucuresti 0040.213.233822 Bucuresti 79Termo Climat Srl Str. Garii, nr. 2, Odobescu 1 C, Timisoara 0040.256.475395 TimisTim Eurosei Srl Calea Lugojului, DN 6, km 551.6 stg, Ghiroda - Timis 0040.256.208646 Timis 117Tre Stelle Italia Srl Str. Arcului, nr. 4A, sector 2, Bucuresti 0039.335.7079399 BucurestiTubofl ex Electric Srl Str. Gheorghe Ranetti, nr. 28, Timisoara 0040.256.225557 TimisUmcs Group Srl Str. Principala, nr. 1C A, Dumbravita 0040.256.294319 TimisUrban Scenography & Italian architecture Str. Principala, nr. 10A, Dumbravita, Timis 0040.256.282819 BucurestiVir Company International Srl B-dul Lascar Catargiu, nr. 45, et. 3, ap. 8, Bucuresti 0040.213.038259 Bucuresti 200Zucchetti Srl Str. Simion Stefan, nr. 46, Oradea 0040.259.414584 Bihor 8

ImmobiliareDenominazione Indirizzo fatturazione Territoriale Pag.Contatto

Abitarom Srl Str. Matei Basarab, nr. 108, bl. 74, sc. 2, et. 7, ap. 66, Bucuresti 0040.213.232341 BucurestiCavanaro Srl Str. Gheorghe Lazar, nr. 15, Timisoara 0040.256.227411 TimisCosmo-Rom Srl Socodor FN, Ortisoara 0040.788.641968 TimisDemin Italrom Srl Str. Crinului, nr. 3, Cugir, Alba 0039.044.5350755 ClujEst Europa Str. Principala, nr. 294/A, Livezeni, Mures 0040.746.101000 Mures

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Gardenia Costruzioni Srl Str. Anton Pavlovici Cehov, nr. 13, cam B, Timisoara 0040.256.292430 TimisGeo Branch Srl Str. Tunari, nr. 77, Bucuresti 0040.212.111145 BucurestiGesticasa Srl Calea Giulesti, nr. 43, Bucuresti 0040.749.604235 BucurestiItalia Aedifi ca Srl Calea Victoriei, nr. 25 ,sector 3, Bucuresti 0040.213.300332 BucurestiMonlandys Srl Calea Sagului, DN59, Km. 7, nr. 221, Timisoara 0040.256.308555 Timis 38Nusco Imobiliaria Srl Str. Pipera, nr. 48, sector 2, Bucuresti 0040.212.333431 Bucuresti Oasi Immobiliare Srl Str. I. Campineanu, nr. 11, sector 1, Bucuresti 0039.338.5946056 BucurestiPeter Angel Company Srl Str. M.Eminescu, nr. 47, Focsani 0040.744.524001 BucurestiReal Estate Services Srl Str. Col. I Enescu, nr. 1, Timisoara 0040.256.242507 TimisRomimobil Srl Str. Colaian Judetu, nr. 17, Bucuresti 0040.265.255552 BucurestiRomvest Piata Teatrului, nr. 4/29, Targu Mures 0040.724.883044 MuresRZDB Group Srl Piata Independentei, bl. 2, sc. 6, et. 4, ap. 87, Braila 0040.751.103575 BucurestiTerrom Srl Str. Prutului, nr. 10, Targu Mures 0040.265.253233 MuresTigemi Srl B-dul Chinezu, nr. 2, Timisoara 0040.256.499761 Timis

EdileDenominazione Indirizzo fatturazione Territoriale Pag.Contatto

Abac Proiect Construct Srl Str. Ion Campineanu, nr. 1, et. 1, modul Q, Bucuresti 0040.735.300051 TimisAzzura Imobiliare Investitii Srl Str. Ing.Dumitru Zossima, nr. 77, et. 1, cam. 13, Bucuresti 0040.212.666519 TimisBrumar Electric Srl Calea Lugojului, nr. 25, Timisoara 0040.256.302554 TimisCampana & Paterlini Costruzioni Srl Str.Marasesti, nr. 7, ap. 6, Timisoara 0040.256.490842 TimisCapirom Srl “Str. Campului, nr. 160, corp 2, ap. 3, sc. 1, Cluj-Napoca 0040.364.100757 ClujCefi n Real Estate Development Investitii Srl Calea Floreasca, nr. 55, Aripa de Est, et. 3, Bucuresti 0040.212.089460 Bucuresti 134Cluj Meccanica Srl Str. Nicolae Titulescu, nr. 22/28, Cluj-Napoca 0040.264.317667 ClujCM Consortium Technology Srl Str. Coziei, nr. 22, Oradea 0039.334.9345688 BihorCo GerConstructii Srl Str. Matache Dobrescu, nr. 10, sector 3, Bucuresti 0040.213.208525 BucurestiCogefi n Srl Str. Borzesti, nr. 1, Targu Mures 0040.265.266982 MuresCoifer Impex Srl Str. Jiului, nr. 67, sector 1, Bucuresti 0040.21.6670014 BucurestiColaluce Construct Srl Str. Ion Campineanu, nr. 11, sector 1, Bucuresti 0040.726.024905 BucurestiEco Demolari Construct Srl B-dul Burebista, nr. 2, sector 3, Bucuresti 0040.728.935213 BucurestiEdilitar Mancini Calea Dudesti, nr.144, sector 3, Bucuresti 0040.726.293281 BucurestiEmmedue Costruzioni Srl Str. Vitan Barzesti, nr. 7D, Hotel Rin Gran Hotel, Spatiul nr. 15, sector 4, Bucuresti 0039.045.6685642 Bucuresti

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CATALOGO ASSOCIATI

Euro Edil 2006 Srl Str. Eustatiu Stoenescu, nr. 10, Craiova 0040.749.020750 BucurestiEurocomp & Ind Srl Aleea Rasaritului, nr. 1, bl. 20, ap. 2, Arad 0040.733.951012 TimisEuroconstruct SA Calea Sagului, DN59, Km. 7, nr. 221, Timisoara 0040.256.308585 Timis 38Euro-Impresit Srl Cal. Bucuresti, nr. 35, Craiova 0040.351.414715 BucurestiEuropack Com Str. Borzesti, nr. 1, Targu Mures 0040.265.266982 MuresEuroprefabricate Srl Chisoda, CaleaSagului, DN 59, km.7, nr. 221, Timis 0040.256.308500 Timis 38Europroducts Srl Calea Sagului, DN59, Km. 7, nr. 221, Timisoara 0040.256.308555 Timis 38Faresin Romania Srl Str. Moiri, nr. 6, Mogosoaia, Ilfov 0040.213.514401 Bucuresti 49Gemina Building Srl Str. Intrarea Gheorghe Simionescu, nr. 13, parter, Bucuresti 0040.213.372614 BucurestiGrup ER Construct Srl Str. Stramutati, nr. 48, Piatra Neamt 0-40.233.213399 BucurestiH.F.G. Rom Srl Str. Silfi delor, nr. 4, ap. 1, sector 5, Bucuresti 0400.213.149225 BucurestiI.W.D.-Industrial Warehouse Development Srl Str. Tudor Vladimirescu, nr.12.,Constanta 0040.241.258211 BucurestiIntercantieri Vittadello SpA Padova - Sucursala Ilfov Str. Doamnei, nr.27-29, bl. A, intr. A, et. 8, ap. 30, Bucuresti 0040.728.193360 BucurestiItal-Kol Srl Sag Timisoara, Str. XI, nr. 64, Timisoara 0040.256.395200 TimisItalponte Srl Str. Popa Sapca, nr. 10A, ap. 3, Timisoara 0039.052.3517107 TimisItalroman Impex Srl Str. Ogorului, nr .66, Oradea 0040.259.478039 BihorItinera SA Str. Sevastopol, nr. 13-17, ap. 114, Bucuresti 0040.213.106696 BucurestiLemar Constructii Srl Str. Virgil Plesoianu, nr. 52 A, sector 1, Bucuresti 0040.212.250058 BucurestiLucedomotica Srl Str. Dimitrie Cantemir, nr.2, Bucuresti 0040.213.358435 BucurestiMapei Romania Srl Str. Gen.I.Dragalina, nr. 14, Bucuresti 0040.213.117819 BucurestiMazzi International Romania Srl Calea Victoriei, nr. 2, sc. B, et. 5, ap. 23, Bucuresti 0040.729.165736 BucurestiMenatwork Construct Srl Sos. de Centura, nr. 103, Popesti Leordeni, jud. Ilfov 0040.215.296200 Bucuresti 149Milano Constructions Srl Str. Valeni, nr. 5/A, Iasi 0040.745.767576 BucurestiMonte Construct Srl Str. S. Mihaileanu, nr. 1, Bucuresti 0040.256.241627 BucurestiMory K. Ma Srl Str. Pe Tocile, nr. 65 bis, Brasov 0040.755.090979 BucurestiOverland Construct Impex Srl Str. Campulung, nr. 611, Com.Maracineni 0040.248.278320 BucurestiOxia Srl Str. Lucian Blaga, nr. 1, Timisoara 0040.256.283560 TimisPenta Edilitia Str. Garii, bl. A3, sc. 1, ap. 2, Vladimirescu, Arad 0040.744.617959 TimisPilu Construction Srl Str. Dinu Cocea, nr. 2, Agigea, Constanta 0039.081.7751448 BucurestiPir Pool & Idroesse Romania SA Str. Memorandului, nr. 79, Timisoara 0040.256.292893 TimisR.O.K. United Srl B-dul Nicolae Balcescu, nr. 35, et. 7, ap. 15, Bucuresti 0039.042.2331855 BucurestiRamoco Ecologic Srl Str. Deznatui, nr. 11, Craiova 0040.251.461666 BucurestiRizzo Ecologic Srl B-dul Libertatii, nr. 12, bl. 113, sc. 1, et. 3, ap. 7, Bucuresti 0040.314.095689 BucurestiSca.Mo.Ter Srl Str. Prof Aurel Decei, nr. 8 0040.269.218087 Cluj

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Secol Romania Srl B-dul Dinicu Golescu, nr. 38, sector 1, Bucuresti 0040.213.179168 Bucuresti 197Service Plants Srl B-dul Marasesti, nr. 5, sector 3, Bucuresti 0040.213.352170 BucurestiSinergia Energy Management Srl Aleea Costanza, nr. 3, Dragomiresti-Deal 0040.215.280329 BucurestiSotec Grup Srl Aleea Ilioara, nr. 1, bl. PM29, sc. B, ap. 43, Bucuresti 0040.212.521628 BucurestiT.R. Construction Srl Str. Sarmas, nr. 3, Zalau 0040.260.618081 ClujTarest Produzione Srl Bolintin Deal, Ilfov 0040.372.069700 BucurestiTecnis Enterprise Romania Srl B-dul Lascar Catargiu, nr. 24-26 sc. A, et. 5, ap. 19, Bucuresti 0040.213.146362 BucurestiTecres Construct Srl Str .Sebastian, nr. 37, sector 5, Bucuresti 0040.213.351649 BucurestiTehnospect Srl Str. Henri Barbusse, nr. 29, Craiova 0040.724.157040 BucurestiValsider Production Srl Str. Floreasca, nr.55, et. 3, biroul 32, sector 1, Bucuresti 0040.215.280299 Bucuresti 79

ServiziDenominazione Indirizzo fatturazione Territoriale Pag.Contatto

A & A Imobiliaria Invest Srl Str. Ion Campinenanu, nr. 11, et. 4, camera 4, sector 3, Bucuresti 0039.0423.666150 Bucuresti AC Industries Srl Piata Victoriei, nr. 6, Timisoara 0040.256.274430 Timis Acrea Srl Str. Republicii, nr. 10, sc. B, ap. 17, Timisoara 0040.256.499854 Timis Active Resurse Company Srl Str. Gheorghe Doja, nr. 41, Bl 45F3, et. 8, Ploiesti 0040.344.100752 Bucuresti ADV Communication Srl Str. Turnatorilor, nr. 22, sector 2, Bucuresti 0040.21.3104233 Bucuresti 99Afi n Leasing IFN SA Str. Tipografi lor, nr. 11-15, Cladirile A1 si LA, et. 5, Bucuresti 0040.212.242447 Bucuresti Agriservice Srl Str. Tunari, nr. 49, sector 2, Bucuresti 0040.314.254007 Bucuresti Aguntum Srl Piata 1 Mai, nr. 3, Cluj-Napoca 0040.722.295129 Cluj Alitalia Compagnia Aerea Italiana Str. Louis Blanc, nr. 1, sector 1, Bucuresti 0040.213.187665 Bucuresti Alpi Rigacci Srl B-dul Biruintei, nr. 139, Bucuresti 0040.213.505406 Bucuresti Alzarea Srl Calea Bucuresti, nr. 1, Com. Balotesti, jud Ilfov 0040.212.108903 Bucuresti ARC Group Com Srl Splaiul Unirii, nr. 313, sector 3, Bucuresti 0040.318.056055 Bucuresti Arena Jobs Srl Piata Presei Libere, nr. 1, Corp C2-mezanin, Camera 3bis, Bucuresti 0040.213.103218 Bucuresti Arredo Design Srl Str. Caderea Bastiliei, nr. 60, sector 1, Bucuresti 0040.213.157526 Bucuresti Arta Grafi ca Antonino Lo Piccolo Srl Str. Turda, nr. 131, bl. 10A3, ap. 4, Bucuresti 0040.212.246909 Bucuresti Arte Poggiali Srl Str. Infratirii, nr. 128, Sat Giarmata, Comuna Ghiroda 0040.256.386609 Timis

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CATALOGO ASSOCIATI

Artinfo System Srl B-dul Regina Maria, nr. 19, Parter, Bucuresti 0040.213.365821 Bucuresti Arval Str. Banu Antonache, nr. 40-44, Bucuresti 0040.212.060340 Bucuresti Asigest Broker de Asigurare - Reasigurare SA Str. Louis Blank, nr. 1, sector 1,Bucuresti 0040.212.304085 Bucuresti Ata Engineering Solutions Srl Str Tapia, nr. 9, Timisoara 0040.744.645515 Timis Atifar Srl Str. Granicerilor, nr. 87, ap. 9, Baia Mare 0040.262.278257 Cluj Auto Trading Leasing IFN S.A. Str. Promoroaca, nr. 8-10, Corp A, sector 1, Bucuresti 0040.213.127052 Bucuresti Banca Italo Romena SpAItalia Treviso Sucursala Bucuresti Str. Gara Herastrau, nr.2-4, sector 2, Bucuresti 0040.21.2320712 Bucuresti Best House Srl Str. Armoniei, nr. 45, ap. 13, Tg. Mures 0039.338.4166791 Mures Boma Company Srl B-dul Republicii, nr. 10, sc. B, ap. 17, Timisoara 0040.256.499854 Timis 86Bordi Romania Srl Str. Mihai Eminescu, nr. 73, Cuzdrioara 0040.372.913191 Cluj Bosco Shoes Srl Str. Abatorului, nr. 10, Oradea 0040.720.045220 Bihor Boscolo & Partners Consulting Srl B-dul Al. I.Cuza, nr. 32A, sector 1, Bucuresti 0040.312.285115 Bucuresti 37Buildings Planners Europe Srl Str.Popa Petre, nr. 23, sector 2, Bucuresti 0039.340.7585815 Bucuresti Business Dea Srl Calea Buziasului 11, Timisoara 0040.765.219638 Timis Cad Services & Consulting Srl Str. Vasile Lecsandri, nr. 2, sector 1, Bucuresti 0040.31.4057726 Bucuresti Capital Mind Srl B-dul Regina Elisabeta, nr. 7-9, sector 3, Bucuresti 0040.213.125633 Bucuresti Cecconi Transport Oradea International Srl Str. Sos. Borsului, nr. 51, Oradea 0040.259.417672 Bihor Cefi n Romania Srl Sos. Bucuresti-Pitesti, km 13,2, Chiajna 0040.212.026000 Bucuresti Centro Service Industry Srl localitatea Albina, nr. 123, jud. Timis 0040.256.393626 Timis CMC Consulting & Intermediation Srl Str. Emanoil Porumbacu, nr. 7, Bucuresti 0040.212.224478 Bucuresti Co.Export Romania Srl Calea Calarasi, nr. 178, bl. 60, sc. A, et. p, Bucuresti 0040.213.148102 Bucuresti CO.GE.P Compania Generala de Publicitate Srl Str. Banu Antonache, nr. 63, Bucuresti 0040.212.089818 Bucuresti COESI International Srl Str. Gheorghe Doja, nr. 27, bl. 34 D1, ap. 10, Ploiesti 0040.244.523025 Bucuresti Compania de consultantafi nanciara Transilvania Srl Str. N. Titulescu, nr. 4, ag. XIV, Cluj Napoca 0040.264.414608 Cluj Computer House Trading Srl Str. Liviu Rebreanu, nr. 2 - 4, Bistrita 0040.263.206004 Cluj Constructii Hidrotehnice Specializate Srl Str. Av.Al. Colfescu, nr. 53, bl. 302, sc. B, et. 1, ap. 310, Alexandria 0040.724.499368 Bucuresti Consulpack Srl Str. Liviu Rebreanu, nr. 36, Dej 0040.730.122408 Bucuresti CP Software Srl Nonatola, str. Costa, nr. 2, Iasi 0039.059.545413 Bucuresti Crystal System Srl Str. Traian Popovici, nr. 110, et.1, sector 3, Bucuresti 0040.21.3352186 Bucuresti D&D Business Consulting Srl Str. Anastasie Panu, nr. 19, bl. D4, sc. 1, ap. 15, Bucuresti 0040.747.982057 Bucuresti Dabove Servizi Srl B-dul 21 Decembrie 1989, nr. 118, Cluj Napoca 0040.264.450328 Cluj

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Dalvinest Srl Str. Povernei, nr. 20, Bucuresti 0040.213.273163 Bucuresti Danipia Srl Baile Felix 119, Vila Octogon, Sanmartin, Jud Bihor 0040.259.319654 Timis Dental Ro Srl Str. Strbei Voda, nr. 4, sector 1, Bucuresti 0040.372.946521 Bucuresti Denyferd Impex Srl Str. E. De Savoya, nr. 6, Timisoara 0040.256.435175 Timis Di Betta General Contract Srl Piata A.Iancu, nr. 15, corp A, et. 1, ap. 4, Arad 0040.257.285422 Timis Di.Tech Ro Srl Moara de Foc, nr. 35, et. 8, Iasi 0040.232.211896 Bucuresti Dinelf Srl Sânmartin, nr. 105/12B, Oradea 0040.359.191106 Bihor Directa Consulting Srl Piata Victoriei, nr. 8, Timisoara 0040.256.499743 Timis DM&Z Consulting Srl Com. Ceptura, nr. 629 0040.213.233822 Bucuresti DO.FIL.ITALIA Services Import Export Srl Str. Prometeu, nr. 2-6, bl. 12, sc. 1, ap. 19, Bucuresti 0040.213.238563 Bucuresti DT Consult MM Srl Str. Busuiocului, nr. 4A, ap. 7, Targu Mures 0040.743.418439 Mures 75E Martech Euroline Srl Str. Nicolae Titulescu, nr. 4, Cluj Napoca 0040.264.414607 Cluj 60E.P.C. Electrical Projects & Consulting Gh. gr. Cantacuzino, nr. 261, Ploiesti 0040.722.736261 Bucuresti E.S.T.R.O. Ingegneria Srl Str.Ritmului, nr. 39, sector 2, Bucuresti 0040.212.501194 Bucuresti East Service Srl Str. Depozitelor, nr. 13A, Sebes 0040.258.731366 Cluj Eastern Consulting Srl B-dul Carol Davila, nr. 99, et.1, Bucuresti 0040.213.114332 BucurestiEcological Center S.A. Str. Principala, nr. 1, Navodari, Constanta 0040.241.255240 Bucuresti Edilfl y Srl Str. Maresal Iosef Pilsudsky, nr. 2, sector 1, Bucuresti 0040.722.976153 Bucuresti Edison Trading SpA - Bucarest Branch Str. C.A. Rossetti, nr. 17, sector 2, Bucuresti 0040.215.270414 Bucuresti Eklos Srl Str. Jokai Mor, nr. 14, Oradea 0040.359.401182 Bihor EL.TE.RO. Srl Str. Dorobantilor, bl. D3, ap. 2, Timisoara 0040.743.236211 Timis Electroital Hala 3, Platforma Europa, Arges, Maracineni 0040.724.864752 Bucuresti Elegantia est Srl Str. Londra, nr. 15, et. 2, ap. 3, sector 1, Bucuresti 0039.013.1927888 Bucuresti Emirom Grup SRL Str. Stirbei Voda, nr. 26-28, sector 1, Bucuresti 0040.213.129334 Bucuresti 197Enel Distributie Dobrogea SA Str. Nicolae Iorga, nr. 89/A, Constanta 0040.241.805002 Bucuresti Enel Romania Srl B-dul Ion Mihalache, nr. 41-43, sector 1, Bucuresti 0040.213.140058 Bucuresti Entertainment Grup Srl B-dul Burebista, nr. 4, bl. D13, sc. 1, ap. 28 , sector 3, Bucuresti 0040.213.356409 Bucuresti Erregi Impex Srl Str. Calarasi, nr. 173, bl. 42 sc. 2 ,ap. 63, Bucuresti 0040.745.147432 Bucuresti Esox Informatica Srl Str. Bungardului, nr. 37, Sibiu 0040.269.212401 Cluj Eternity Srl Calea Bucuresti, bl. A2, sc. 3, ap. 3, Craiova 0040.788.203236 Bucuresti Eulogosprim Srl Str. Andrei Saguna, nr. 3, Timisoara 0040.356.459126 Timis Eurinvest Grup SA Str. Cuza Voda, Complex Comercial Rifi l, Piatra Neamt 0040.233.220696 BucurestiEurodesign Favero & Milan Srl Str. Drumul Garii, nr.49-51, Bucuresti 0040.21.3504548 Bucuresti 38Euro Global Service Srl Calea Aurel Vlaicu, nr. 59/61, Arad 0040.746.589510 Timis Euro Imobil Star Srl Str.Doina, nr. 36, bl. D77, ap. 26, Oradea 0040.256.432411 Bihor

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CATALOGO ASSOCIATI

Euro Plastic Srl Zona Industriala DN 79, KM 37+500, oras Chisinau Cris, jud. Arad 0040.257.352666 Timis Euroccoper Srl “DJ 216, Bifurcatia Nr. 4 , Timisoara 0040.256.380720 Timis Euroholding Srl Chisoda, Calea Sagului, DN 59, km.7, nr. 221, Timisoara 0040.256.308500 Timis 38Eurointerim SA Str. Theodor Aman, nr. 5, bl. 73, sc. 2, ap. 3, Craiova 0040.251.412288 Bucuresti Eurologistica Srl Calea Sagului, DN59, Km. 7, nr. 221, Timisoara 0040.256.308578 Timis Eurom Agriconsulting Srl Com. Mircea Voda Dedulesti, Braila 0040.213.160584 Bucuresti Europe Broadcasting Communication Srl Str. Cioclovina, nr. 20/2/23, Deva 0040.724.758960 Timis European Engineering & Partners Srl Piata Alba Iulia, nr. 5, Bucuresti 0039.348.2557616 Bucuresti Euroteam International Network Srl Str. Ion Campineanu, nr. 11, Bucuresti 0040.213.125082 Bucuresti Eurowise Pubblicita Srl Str. Aurel Vlaicu, nr. 103-105, sector 2, Bucuresti 0040.749.997490 Bucuresti Evoluzioni Organizzative Sistemiche Srl Splaiul Unirii, nr. 35, bl. M7, ap. 57, sector 3, Bucuresti 0040.318.005751 Bucuresti Exe Company.Ro Srl Str. Stelea Spatarul, nr. 8, et. 1, ap. 3, sector 3, Bucuresti 0040.213.222321 Bucuresti Fastest Srl Str. Stramutati, nr. 54, Piatra Neamt, jud. Neamt 0040.333.401129 Bucuresti Fata Asigurari Agricole SA Sos. Pantelimon, nr. 10-12, et. 7 si 8, sector 2, Bucuresti 0040.212.311885 Bucuresti 133Fauro Semnal Srl Str. Ierbus, nr. 13, Reghin 0040.265.514144 Mures Fer Max Service Srl Str. Circumvalatiunii, nr. 13, Timisoara 0040.752.095949 Timis Fibrexnylon SA Str. Uzinei 1 Savinesti, jud. Neamt 0040.233.205004 Bucuresti Finance & Consulting Group Srl Splaiul Unirii, nr. 4, bl. B3, et. 5, sector 4, Bucuresti 0040.213.144046 Bucuresti Finmeccanica Spa B-dul Dacia, nr. 65, ap. 3, sector 1, Bucuresti 0040.212.110297 Bucuresti Frega Reprezentanta Srl Str. Lunga, nr. 54, ap. 20, Brasov 0040.268.474195 Bucuresti FSE Consultant Srl Str. Calea Calarasilor, nr. 39, Braila 0040.239.625555 Bucuresti Full Print Banat Srl Str. Anton Bacalbasa, nr. 2/c, Timisoara 0040.256.220762 Timis Fuoristrada Srl Str. Daliei, nr. 13A, Timisoara 0040.256.201019 Timis G. Canale & C. Srl Sos. Cernica, nr. 47, Pantelimon 0040.213.517260 Bucuresti G.T.P. Tecno Proget Group Srl Str. Egeniu de Savoya, nr. 7, Timisoara 0040.356.170090 Timis Galassini Group Str. Borsului, nr. 278, Bors 0040.259.419915 Bihor Galydra Srl Str. Paul Chinezu, nr. 1 ap. 12, Timisoara 0040.356.170090 Timis GDS Manufacturing Services SA Str. 1, nr. 9, Arad 0040.357.434728 Timis Gemac Srl Str. Corneliu Coposu, nr. 167, Cluj Napoca 0040.264.435042 Cluj GFM Srl Str. Dorobantilor, nr. 7, Cluj Napoca 0040.264.406307 Cluj GG Compania De Proiectare Srl Str. Babes Victor, nr. 17, parter, sector 5, Bucuresti Bucuresti Global Art Srl Str. Andrei Saguna, nr. 3, Timisoara 0040.356.450420 Timis

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Global Remote Services Srl Str. Pantelimon, nr. 248-250, bl. 59-60 tronson 1,Bucuresti 0040.215.280482 Bucuresti Global Value Str. Magura Vulturului, nr. 27, sector 2, Bucuresti 0040.314.052866 Bucuresti GlobalCom Bdul Uniri, nr. 63, sector 3, Bucuresti 0040.213.239185 Bucuresti Grazianilo Consulting Srl Str. Buziasului, nr. 36, Lugoj 0040.745.384736 Timis Hanul Sf. Gheorghe Srl Str. Principale, nr. 50, Ighiu, Alba Iulia 0040.258.844221 Cluj HEL E-Nergia Srl Str. Tunari, nr. 49, sector 2, Bucuresti 0040.212.118521 Bucuresti Hidro Clear Srl Str. Ardealului, nr. 9/B/7, Bacau 0040.726.351416 Bucuresti Humangest Group Srl Str. Herastrau, nr. 1, et. 1, sector 1, Bucuresti 0040.215.280288 Bucuresti 118I.R.G. International Resources Group Srl Str. Ion Mihalache, nr. 158, bl. 4, sc. D, ap.100, Bucuresti 0040.311.062788 Bucuresti ICEA Romania Srl Str. Dacia, nr. 16, Valu lui Traian, Constanta 0040.241.230015 Bucuresti Ideal Expert Consult Srl Str. Locotenent Aviator Vasile Fuica, nr.29, et.4, ap.9, Bucuresti 0040.744.561421 Bucuresti Impex & Job Srl Str. Ardealului, nr. 70, Timisoara 0040.356.409056 Timis Incentive Promomedia Srl B-dul Unirii, nr. 47, bl. E3A2, sc. 2, et. 5, ap. 41, Bucuresti 0030.080.5237729 Bucuresti Incontro Srl Str. Crinului, nr. 4, Tg Mures 0040.265.262072 Mures Industry Fedmar Lemn Srl Str. Hategului, nr. 18-20, Otelu Rosu, jud. Caras Severin 0040.255.531445 Timis Informatica e Telematica Romania Srl Str. Tunari, nr. 49, Bucuresti 0040.212.118521 Bucuresti Initium Capital Srl Sos. Mihai Bravu, nr. 123-135, bl.D11, sc.C, et.4, ap.13, Bucuresti 0040.212.507040 Bucuresti Interdraw Srl Str. Feleacu, nr. 16, Bucuresti 0040.213.522926 Bucuresti 204Interfi des International Broker De Asigurare Srl B-dul Unirii, nr. 10, bl. 7B, sc. 1, ap. 9, sector 4, Bucuresti 0040.213.165084 Bucuresti Intesa Sanpaolo Bank Romania Str. Tipografi lor, nr. 11-15, corp B3-B4, et. 5, sector 1, Bucuresti 0040.214.053602 Bucuresti 207Invest Fas Srl B-dul Revolutiei, nr. 1, et. 3, ap. 13/C, Timisoara 0040.256.293041 Timis Invest Lav Srl Str. Muncitorilor, nr. 21, ap. 1, Camera 5, Timisoara 0040.256.293041 Timis Invest-Ro & Work Grup Srl Str. Popa Nicolae, nr. 8, Bucuresti 0040.727.257035 Bucuresti IPS Srl Str. Simion Barnutiu, nr. 17, Craiova 0040.251.410001 Bucuresti ISD-SR Service Srl Str. Principatele Unite, nr. 38-40, Bucuresti 0040.727.447941 Bucuresti Italia Petroli International Intrarea Miorita, nr. 1D, Sector 6, Bucuresti 0040.213.177273 Bucuresti Italian Hotel Srl Str. Caracal, nr. 12, Craiova 0040.251.411735 Bucuresti Italiana Progettazione E Management Srl B-dul Gheorghe Sincai, nr. 13, bl. 5, et. 1, sector 4, Bucuresti 0040.722.827408 Bucuresti Italinvest 2000 Srl Sos. Fundeni, nr. 39, Birou nr. 2, com. Dobroesti, Sat Fundeni, Ilfov 0040.212.404630 Bucuresti

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CATALOGO ASSOCIATI

Italrom Inginerie Internationala Srl B-dul Marasesti, nr. 37, sector 4, Bucuresti 0040.213.350618 Bucuresti Itam Srl Str. Stefan Cel Mare, nr. 12, Craiova 0040.251.418882 Bucuresti Itecol Tehnica Srl Str. Garlei, nr. 15, Ploiesti 0040.244.407267 Bucuresti Iveco Romania Srl Str. Tipografi lor, nr. 11-15, cladirea A1, et. 5, Bucuresti 0040.213.100870 Bucuresti Jeremy Srl Str. Treboniu Laurean, nr. 5, ap. 4, Timisoara 0040.256.309581 Timis Kombilog Srl Str. Licurg, nr. 6, parter, camera 35, sector 2, Bucuresti 0040.212.433831 Bucuresti Koppel AW Romania Ascensoare Srl Str. O. Goga, nr. 2, Transon 3, et. 8, sector 3, Bucuresti 0040.213.175900 Bucuresti Land Invest Srl Calea Bogdanestilor, nr. 6, Timisoara 0040.256.227514 Timis Lara Tess Com Srl Str. Piezisa, nr. 24, Cluj Napoca 0040.264.590141 Cluj Lucrin Holding Srl Lascar Catargiu, nr. 16A, ap. 6, sector 1, Bucuresti 0040.213.154586 Bucuresti Lulite Srl B-dul Republicii, nr. 10, Timisoara 0039.041.5845041 Timis Lumina Buna Srl Str. Dr. T. Ratiu, nr. 33, ap. 2, Alba Iulia 0040.264.439418 Cluj M.M. Consulting Srl Str. 13 septembrie, nr. 7, camera 5, Craiova 0040.351.411552 Bucuresti Mac Bira Srl Str. Tamas Erno, nr. 1, Targu-Mures, Mures 0040.744.567901 Mures Margherita Srl Str. Teleorman, nr. 11, bl. S11, ap. 27, Cluj-Napoca 0040.728.317751 Cluj Marmura Romital Srl Str. Prelungirea Severinului, nr. 44, Craiova 0040.251.506120 BucurestiMarway Fertilchim S.A. Str. Principala, nr. 1, Navodari, Constanta 0040.241.255240 Bucuresti 181Mir Mecanica Italo Romena Srl Calea Dorobantilor, nr. 30/32, Cluj-Napoca 0040.364.408292 Cluj Modus Immobiliare Srl Str. Surorile Martir Caceu, nr. 7, Timisoara 0040.256.306056 Timis Mondial Pol Srl Str. Tunari, nr. 49, sector 2, Bucuresti 0040.212.108903 Bucuresti ontreal Srl Str. A. I. Cuza, nr. 4, Craiova 0040.351.808817 Bucuresti Multilingue Consulting & Services Srl Str. Tapia, nr. 9, Timisoara 0040.3561.73323 Timis Nasdal SRL Str. Aries, nr. 1, Craiova 0040.251.406243 Bucuresti Nautilus Consulting Str. Titulescu, nr. 317, B, 3, Arad 0040.744.617959 Timis Newco Maxprint Distribution Srl Str. Vasile Alecsandri, nr. 9, et. 1, ap. 9, Timisoara 0040.256.393624 Timis Newco Rinova Srl Str. Vasile Alecsandri, nr. 9, et. 1, ap. 9, Timisoara 0040.256.393624 Timis Nextrem Labs Srl Str. Roman Ciorogariu, nr. 65, Oradea, Bihor 0040.746.975796 Bihor Nexus DSI Srl B-dul Ferdinand, nr. 72, sector 2, Bucuresti 0040.212.525955 Bucuresti Nord Immobiliare Srl Str. Verde, nr. 37, bl. AZ1, sc. C, ap. 13, Timisoara 0039.043.2711900 Timis Nordest Europa Consulting Srl Aleea Cauzasi, nr. 57, Bucuresti 0040.213.238268 Bucuresti Nuova Neon Bassano Romania Srl Str. Prof.Oncu, nr.17, zona Industriala Nord Vest, str. 4, nr.13, Arad 0040.257.256287 Timis Obiettivo Lavoro Romania Srl Str. D-na Ghica, nr. 22, sector 2, Bucuresti 0040.213.365253 Bucuresti OMSP Macola Srl Str. Foscanei, nr. 1, Comuna Maracineni 0040.238.716600 Bucuresti OpenJob Srl Str. Pache Prototopecu, nr. 21, ap. 3, sector 2, Bucuresti 0040.318.058001 Bucuresti

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Orion Architectural & Engineerig Srl Str. Lupeni, nr. 19, Bistrita 0040.751.280760 Cluj Pamiga Est Srl Str. Regina Maria, nr. 32, cam. 209, sector 4, Bucuresti 0039.348.3509228 Bucuresti Paradis 2000 Srl Str. Dinu Lipatti, nr. 31, Slatina 0040.742.120777 Bucuresti Paradisul Verde Srl Splaiul Unirii, nr. 10, Bucuresti 0040.213.196343 Bucuresti Passerini Print Co Srl Sos. Bucuresti - Pitesti, Km. 13,5 Comuna Dragomiresti Vale 0040.215.298842 Bucuresti Pergopaper Srl Str. Dimitrie Leonida, nr. 2, Piatra Neamt 0040.233.218040 Bucuresti Pietrobon & Rossi Srl B-dul Nicolae Balcescu, nr. 5, bl. 1, sc. C, et. 6, ap. 72, Bucuresti 0040.213.109318 Bucuresti Piframa Com Srl Str. Pemes Curcan, A4, ap. 3, Craiova 0040.254.422252 Bucuresti PlanetWork Studium Srl Str. Eugeniu de Savoya, nr. 7, ap. 8/s, Timisoara 0040.356.437663 Timis Plating Technologies Srl Str. Laminorului, nr. 16, Targoviste 0040.245.213261 Bucuresti Plug IT International Srl Str. Elanului, nr. 21, sector 1, Bucuresti 0040.213.124811 Bucuresti PM Romania Srl Calea Serban Voda, nr. 50, sector 4, Bucuresti 0040.213.354008 Bucuresti Previtaly Srl Str. Salontei, nr. 27, Timisoara 0040.740.597203 Timis Prince Residence International Srl Str. Principatele Unite, nr. 42, Bucuresti 0040.213.357407 Bucuresti Prit Style Srl B-dul Carol I, nr. 50, Campina, Prahova 0040.722.867840 Bucuresti Pro Vorbas Srl Str. Regina Elisabeta, nr. 7-9, Bucuresti 0040.733.383932 Bucuresti Pro.Svi.Rom Consulting B-dul Nicolae Titulescu, nr. 28, Cluj Napoca 0040.264.414362 Cluj Progesa & Partners Srl Str. P-ta 1 Decembrie, nr. 21, ap.12,, Oradea 0040.259.434292 Bihor Proiect Design Srl Str. Maresal Joffre, nr. 5, Timisoara 0040.356.174551 Timis Project Consult Aurora Srl Str. Nerva Traian, nr. 3, Cladirea City Business Center, Bucuresti 0040.310.400918 BucurestiProjemir Energy Srl Str. Stirbei Voda, nr. 26-28, sector 1, Bucuresti 0040.213.124089 Bucuresti 178Quanta Resurse Umane Srl B-dul Unirii, nr. 27, bl. 15, sc. 2, et. 3, ap. 32, sector 5, Bucuresti 0040.213.363961 Bucuresti Quintino Agriculture Srl Complex Zootehnic Camera 2, Jamu Mare, jud Timis 0040.256.235120 Timis R.E.A.G. Real Estate Advisory Group Srl Str. Alexandrinei, nr. 19, et. 3, ap. 3/A, sector 1, Bucuresti 0040.213.101124 Bucuresti Raga Luc Investiments Srl Str. Radu de la Afumati, bl. 8 E, et. 3, ap. 13, Targoviste 0040.766.490619 Bucuresti Rainbow Media Communication Srl Str. Poiana Narciselor, nr. 5, Bucuresti 0040.213.177273 Bucuresti Realty Invest Consulting Srl Aleea Circului, nr. 3, bl. 2, Bucuresti 0040.314.169659 Bucuresti Reconta Management Group Srl B-dul Uniri, nr. 55, bl. E4A, sc. 1, ap. 21, sector 4, Bucuresti 0040.314.152033 Bucuresti Riky Invest Srl Comuna Virtoapele de Sus, jud. Teleorman 0039.335.1044747 Bucuresti

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CATALOGO ASSOCIATI

Rina Romania Srl B-dul Natiunile Unite, nr. 4 bl. 107A, sc.1, et. 3, ap.C3, Bucuresti 0040.317.110370 Bucuresti RO PLANET Srl Str. Emil Racovita, nr. 33, Cluj Napoca 0040.264.418764 Cluj Runcheit Srl Str. Muncitorilor, nr. 19, Cam. C, Timisoara 0040.256.292430 Timis S.I.R.B.I. Srl Piata Victoriei, nr. 5, sc. A, ap. 12, Timisoara 0040.256.491152 Timis Sageata Crisului Str. Stelutei, nr. 14, Oradea 0040.259.226045 Bihor Sama Ristorante & Club Srl Sos. Nordului, nr. 7-9, sector 1, Bucuresti 0040.212.322177 Bucuresti SIT Infrastructure Srl Str. Cozia, nr. 86-88, Timisoara 0040.256.243007 Timis Trattoria Cinecittà Srl Str. N. Grigorescu, nr. 7, Arad 0040.721.267326 Timis Semtest SA Calea Bucuresti, nr. 1, Balotesti, Ilfov 0040.212.108903 Bucuresti Serban & Serban Str. Aviator Mircea Zorileanu, nr. 54, sector 1, Bucuresti 0040.213.039682 Bucuresti Serra & Serra Srl B-dul Revolutiei, nr. 1, et. 3, ap. 13, Timisoara 0040.256.292430 Timis Services For Tomorrow Srl B-dul Republicii, nr. 10, Timisoara 0040.356.414095 Timis Severin Travel Srl Str. Bistritei, nr. 17, Otelu Rosu 0040.256.435590 Timis Sic Laser Net Srl B-dul Ficusului, nr. 44 A, Camera 2, Corpul A, Bucuresti 0039.339.9230612 Bucuresti Sigma Accounting & Consulting Srl Calea Victoriei, nr. 2, sc. B, ap. 24, sector 3, Bucuresti 0040.213.107142 Bucuresti Silvermatic Distribution Srl Prel. Sos.Giurgiului, nr. 33A, Com. Jilava, Ilfov 0040.214.571515 Bucuresti Sinecera Srl B-dul Gheorghe Duca, nr. 15, Bucuresti 0040.212.112824 Bucuresti Sinergia Srl Str. Lascar Catargiu, nr. 45, ap. 8, sector 1, Bucuresti 0040.213.038259 Bucuresti SIR International Services Brokerde Asigurare - Reasigurare Srl B-dul Octavian Goga, nr. 3, bl. M 106, ap. 14, sector 3, Bucuresti 0040.213.217071 Bucuresti Sirio Engineering Group Srl Sapte Drumuri, nr. 4-6, corp C1, sector 3, Bucuresti Bucuresti SMP Structural Funds& Business Consulting Srl Str. Turnului, nr. 5, et. IV, birou 422, Brasov 0040.372.686032 Bucuresti Spea Ingegneria Europea Str. Nerva Traian, nr. 9, bl. M67, sc. B, et. 5, ap. 46, Bucuresti 0040.213.115756 Bucuresti Studio Andrea De Polo Srl Str. Episcop Augustin Pacha, nr. 1, Timisoara 0040.356.437660 Timis Studio di Arte Antiqua Srl Calea Sagului, nr. 9, Timisoara 0040.256.495404 Timis Studio Formenti & Partners Srl Piata Sf. Gheorghe, nr. 4, ap. 9A, Timisoara 0040.256.431526 Timis Studio Legale Barbura Silvana Ramona Str. Averescu, nr. 5, sector 1, Bucuresti 0040.723.201352 Bucuresti Super Bacco Srl Str. Transilvaniei, nr. 33, bl. B58, ap. 35, Oradea 0040.359.412313 Bihor TE.CO.S & Margoro Srl Calea Buziasului, nr. 21/A, Timisoara 0040.744.766952 Timis

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Team Building Srl Str. Independentei, nr. 2, Timisoara 0040.256.499761 Timis Tecnology Com Srl Parc Industrial A1, Ilfov, Autostrada Bucuresti- Pitesti, Km.13,5 0040.213.225053 Bucuresti Telint Consult Srl Calea Victoriei, nr. 155, bl. D1, tronsonul 5, et. 1, Bucuresti 0040.213.126377 Bucuresti Teseo Solution Makers Srl Bd-dul Decebal, nr. 17, bl. S16, sc. 4, ap. 87, sector 3, Bucuresti 0040.213.264034 Bucuresti TILS Romania Srl Sos N. Titulescu, nr. 105-113, bl. 7, ap. 46, sector 1, Bucuresti 0040.372.912991 Bucuresti TM.E Termomeccanica Ecologia SA Str. N. Romanescu, nr. 39, Craiova 0040.251.428090 Bucuresti Tomasi Resurse Umane Str. Carierei, nr. 10, Brasov 0040.368.004042 Bucuresti Tonucci & Asociatii Str. Academiei, nr. 39-41, et. 2, birou 2.1, sector 1, Bucuresti 0040.314.254030 Bucuresti Trans Axo Srl B-dul Revolutiei, nr. 1, et. 3, ap. 13/C, Timisoara 0040.256.293041 Timis Transilvania Motors Srl Str. Tipografi lor, nr. 11, Zalau 0040.260.616764 Cluj Transilvania Phone Srl Str. Tapia, nr. 9, et. 1, camera 03, Timisoara 0040.356.003780 Timis Transimont Srl Str. Oasului, nr. 118, Cluj-Napoca 0040.264.533320 Cluj 178Transmec RO Srl Str. Orastiei, nr. 10, dep 20, Cluj-Napoca 0040.264.411122 Cluj Travesia Srl Str. Gh. Pop De Basesti, nr. 18/7, Tg. Mures 0040.744.527727 Mures Treiro Srl Str. Atomistilor, nr. 409, Magurele, Jud. Ilfov 0040.212.564282 Bucuresti UniCredit Business Partner Italia S.p.A.Sucursala Romania Splaiul Unirii, nr. 76, sector 4, Bucuresti 0040.212.097398 Bucuresti Unicredit Leasing Corporation IFN SA Str. Nicolae Caramfi l, nr. 25, sector 1, Bucuresti 0040.212.007777 Bucuresti UniCredit Tiriac Bank SA Str. Ghetarilor, nr. 23-25, sector 1, Bucuresti 0040.212.002000 Bucuresti Van Carton Srl Str. Iosif Vulcan, nr. 10, Salonta 0040.259.406519 Timis Vida Sped Srl Str. Timisoara, nr. 92, sector 6, Bucuresti 0040.214.448050 Bucuresti Vincent Invest Srl Str. Londra, nr. 7, ap. 19, sector 1, Bucuresti 0040.213.186291 Bucuresti Vista Engineering Srl A1 Business Park, Aleea Constanta, nr. 3, Sat Dragomiresti Deal, Com. Dragomiresti Vale 0040.215.280328 Bucuresti Vista Vision Srl Str. Ioan Plavusin, nr. 13, Timisoara 0040.256.308907 Timis VS Comunication Srl Str. Canta, nr. 7, Iasi 0040.752.955723 Bucuresti W.S.C. Europa SA Calea Rahovei, nr. 266-268, et. 2, sector 5, Bucuresti 0040.214.048109 Bucuresti Web Quorum Romania Srl Str. Dr. Ioan Muresan, nr. 25, Timisoara 0040.356.701755 Timis Win Magazin SA Str. Eroii Sanitari, nr. 19, sector 5, Bucuresti 0040.214.084705 Bucuresti

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CATALOGO ASSOCIATI

IndustriaDenominazione Indirizzo fatturazione Territoriale Pag.Contatto

AB Energy Romania Srl Str. C. A. Rosetti, nr. 17, et. 1, Camera 102, Bucuresti 0039.030.9945011 Bucuresti Acer Laboratories Srl Sos. Cristianului, nr. 34, Brasov 0040.368.101057 Bucuresti ALBA FINESTRE Srl Str. Garii, nr. FN, Cartier Barabant -Alba Iulia 0040.258.816489 Cluj Albaresor SA Str. Raureni, nr. 228, Ramnicu Valcea 0040.250.734862 Bucuresti Allbright Com Srl Platforma 1, Ungheni, Mures 0040.742.013061 Mures Alubel Expo Srl DN 59 km. 8+550, Comuna Chisoda, Timisoara 0040.725.566501 Timis Ansaldo Nucleare Spa B-dul Dacia, nr. 65, ap. 2, sector 1, Bucuresti 0040.212.113991 Bucuresti Anton Industries Calea Aurel Vlaicu, nr. 291, Arad 0040.257.216836 Timis Antrice SA Calea Rahovei 266-268, Bl. Corp 3, et 1, Bucuresti 0040.214.561535 Bucuresti Anversa Est Str. Dr. Sibiului, nr. 48, Sebes 0040.258.735592 Cluj Anxa Rom Group Srl Str. Licurg, nr. 6, sector 2, Bucuresti 0040.728.446245 Bucuresti Art Land Srl Str. Fundeni, nr. 39, com. Dobroiesti, jud. Ilfov 0040.212.404630 Bucuresti Arteferro Braila SA Sos. Vizirului, km 10, Braila 0040.239.652854 Bucuresti ARTELECTRICA GRUP Srl Com. Isalnita, Parcela 5, Tarlaua 16, Dolj 0039.348.5168860 Bucuresti Asoltex Rom Srl Campul Islaz, FN, Arad 0040.257.216843 Timis Belconf International Srl Str. Fabricilor, nr. 8, Oradea 0040.259.306008 Bihor Benrom Srl Str. Victoriei, nr. 25 A, Miercurea Sibiului, Sibiu 0040.269.501600 Cluj Bialetti Stainless Steel Srl Sat Plopeni, Com. Dumbravesti, Prahova 0040.244.221211 Bucuresti Bihore Srl (fosta Reroman) Str. Paleului, nr. 2, Oradea 0040.259.427880 Bihor Biofuel Industrial Manifacture Bim Srl Str. Ion Campineanu, nr. 11, modul B, cam. 411, Bucuresti 0040.742.510525 Bucuresti Blondel RO Impianti Srl Str. Ecaterina Teodoroiu, bl. 8, sc. E, ap. 8, Slatina 0040.730.007972 Bucuresti Brem Company S.A. Str. Aleea Uzinei, nr. 1/A, Zarnesti, Brasov 0040.368.459179 Bucuresti C R P Italia Srl Str. Campia Islaz, nr. 60, Craiova 0040.251.412184 Bucuresti C.M. Engineering Piata 1 Mai, nr. 3, Cluj-Napoca 0040.264.438156 Cluj Came Romania Srl Str. 23 August, nr. 3, Buftea, Ilfov 0040.213.529824 Bucuresti Claudio Cordiam Srl Piata Victoriei, nr. 6, ap. 14, Timisoara 0040.741.251878 Timis Clemente Romania Srl B-dul Mircea Voda, nr. 35, Bucuresti 0040.726.193076 Bucuresti Clujarredo Srl Str. Valea Seaca, nr. 1/A, Cluj-Napoca 0040.364.310344 Cluj Co.Gei Europe Srl Bd. Uniri, nr. 70, bl. J4, sc. 2, et. 5, ap. 45, Bucuresti 0040.213.440069 Bucuresti Comau Romania Srl Str. P-ta Ignatie Darabant, nr. 1, Oradea, jud Bihor 0040.259.414769 Bihor Comceh SA Str. Bucuresti, nr. 358, Calarasi 0040.242.311401 Bucuresti Complex AGR Srl Str. Ardealului, nr. 1, Deva 0040.254.206391 Timis

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Conf. Univers Srl Str. Gabroveni, nr. 61, ap. 2, sector 3, Bucuresti 0040.213.205040 Bucuresti Confectii Resita SA Str. Republicii, nr. 100, Resita, Caras Severin 0040.255.228485 Timis Cord Romania Srl Sos. Draganesti, km. 4, Slatina 0040.249.435068 Bucuresti Costruzioni Meccaniche Generali Srl Str. Moroeni, nr. 36, Bucuresti 0040.751.387550 Bucuresti CP Company Tex Srl Str. Da Gorj, nr. 1, Topoloveni 0040.248.667645 Bucuresti Damore Prod Srl Sat Alparea 259, Comuna Osorhei, Oradea 0040.259.313737 Bihor Dana Buf & MF Srl Str. Regele Ferdinand, nr. 37/6, Cluj Napoca 0040.372.909711 Cluj Decomediu Srl B-dul Stirbei Voda, nr. 19A, bl. D4A, sc.1, Craiova 0040.351.448811 Bucuresti Decormape Srl Str. Cetatii, nr. 154, Biharia, Oradea 0040.259.367290 Bihor Demont East Europe Calea Calarasilor, nr. 179, bl. 49, sc. A, et. 6, ap. 18, Bucuresti 0040.213.210149 Bucuresti Dico Romania Srl Str. Circea, nr. 2, localitatea Pielesti, Dolj 0040.251.506170 Bucuresti Donalam Srl Str. Prelungirea Bucuresti, nr. 162, Calarasi 0040.213.162255 Bucuresti Dorotex Srl Str. Colonel Vasiliu, nr. 70, Dorohoi, Botosani 0040.231.614744 Bucuresti 150Ducati Energia Ro SA Str. Piatra Arsa, Busteni 0040.244.306050 Bucuresti East Euroheat Srl Str. Egeniu de Savoya, nr. 7, Timisoara 0040.356.170090 Timis Eco Pneum Reciclare Srl Valea Calugareasca, sat Arva nr. 36 0040.213.038259 Bucuresti Ecokamin Srl Str. Tepes Voda, nr. 2, Curtea De Arges 0039.029.3762300 Bucuresti Ecosilva Str. Budiului, nr. 70, Targu Mures 0040.741.551957 Mures Ecosilva Pro Com Serv Srl Str. Constructorului, nr. 9, Bacau 0040.234.546298 Bucuresti Ekocrom Bassetti Srl Str. Buziasului, nr. 36, Lugoj 0040.256.350556 Timis 63El Dorado Srl Str. Drumul Fermei, nr. 32, Popesti Leordeni, jud Ilfov 0040.213.615001 Bucuresti Electromures SA Str. Calarasilor, nr. 112-114, Targu-Mures 0040.265.217817 Mures Emme Due Srl Str. 8 Martie, nr.98, Targu Mures 0040.728.132427 Mures EMMGI Prod Srl Sat Latinu, Maxineni, Braila 0040.239.695693 Bucuresti EMW Srl B-dul Decebal, nr. 85, Craiova 0040.351.401600 Bucuresti Ener Rom Srl “Calea Dorobantilor nr. 30/32; Cluj-Napoca 0040.258.730529 Cluj Energia Media Grup Str. Maramures, nr. 12, Ploiesti 0040.344.080600 Bucuresti Energie Verde Carpatina Srl Str. Mihaileanu, nr. 27, sector 2, Bucuresti 0040.314.259560 Bucuresti Ergad Technology Srl Str. Padurii, nr. 24, Arad 0040.257.306194 Timis Espe Energia Srl Calea Lugojului, DN 6, km. 551.6 stanga, birou 1, Ghiroda, 0040.256.246066 Timis 117Etrusca Plast Srl Piata Garii, nr. 4-5, Cluj Napoca 0040.364.100488 Cluj Euro Planseu Str. Camarazi, nr. 2, Biharia, Bihor 0040.259.406500 Bihor Euro Tricot Srl Soseaua Cristianului, FN, Brasov 0040.268.412412 Bucuresti Eurobalast Srl Str. E.Grigorae nr. 18 - bl. Q94, ap. 1, Oradea 0040.720.531089 Bihor Euroboiler Srl Str. Portile de Fier, nr. 2, corp C9, Drobeta Turnu Severin 0040.252.310046 Timis

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CATALOGO ASSOCIATI

Eurocaramida SA Str. Caramizii, nr. 1, Biharia, Bihor 0040.259.407858 Bihor European Interior Srl Str. Bucuresti - Urziceni, nr. 50A, Afumati 0040.213.509341 Bucuresti Exploit Srl Sos. Panduri, nr. 19, bl. P9, sc. 1, sector 5, Bucuresti 0040.744.601995 Bucuresti Fastem Srl DN 59, km 8+950 M Dreapta, Comp. 1/3 Comp. 1/4, Chisoda 0040.256.221589 Timis Fileca Industry SA Valea Viilor, nr. 1-7, Beclean 0040.263.343249 Cluj Finproject Romania Srl Str. Milcovului, nr. 5, bl. D27, ap. A, Oradea 0040.259.406698 Bihor Fomar Rusca Srl Str. Principale F.N., Ruschita, Caras Severin 0040.744.920136 Timis Fustellifi cio Agri Prod Srl Str. Rampei, nr. 6, Oradea 0040.259.411926 Bihor Gainika Srl Str. Moliere, nr. 42, Oradea, Bihor 0040.359.800835 Bihor Garda Moda Srl Str. Moliere, nr. 42, Oradea 0040.259.437789 cluj General Fashion Srl Str. 8 Martie nr. 34, Targu Mures 0040.744.777660 Mures Ghimar Srl Criseni, 424, Zalau/ Salaj 0040.260.607600 Cluj Grecale Impex Srl Str. Radulescu, nr. 46, Macin 0039.044.5490799 Bucuresti Guenti Srl Str. Lacului, nr. 1, Targu Mures 0040.745.709614 Mures Hidrogest Energia Srl Calea Lugojului, DN 6, km. 551.6 stanga, birou 1, Ghiroda, 0040.256.246066 Timis Hipac Romania Srl Sat Dragomiresti Deal, Hala B, Com. Dragomiresti Vale 0040.213.523600 Bucuresti HT Est Division Srl Sos. Turnu, km. 7, Zona Industriala Zip Pecica, Arad 0040.357.101116 Timis HTT High Tech Tecnosky Srl Ferma 8 Hala 19, Gilau 0040.264.372009 Cluj Hydro Power Srl Calea Aradului, DJ 216-bifurcatie nr. 4 spre Sanandrel, Timisoara 0040.256.380743 Timis I.M.P. Romania Industrial Co S.A. Calea Sagului, km. 7, Timisoara 0040.256.308555 Timis 38I.V.P.C. Power East Europe Srl Calea Serban Voda, nr. 133, Central Business Park, Bucuresti 0039.082.5781473 Bucuresti IMG Italrom Srl Str. Gh. Doja, nr. 177, Targu Mures 0040.265.252280 Mures Incaltaminte Lago Srl Parcul Traian, nr. 1, Oradea 0040.259.471752 Bihor Indlacto Mures Srl Str. Prutului, nr. 10, Targu Mures 0040.265.253233 Mures Industria Filati Buzau SA Str. Stadionului, nr. 122, Buzau 0040.238.710038 Bucuresti Instalniva Comp Srl Str. Virtutii, nr. 6, Timisoara 0040.256.294304 Timis IR Colours Prod Srl Calea Bucuresti 91, Otopeni 0040.213.007547 Bucuresti Irem Servicii Srl Calea Victoriei, nr. 16-18-20, et. 2, sector 3, Bucuresti 0040.21.3132904 Bucuresti Irrom Industrie Srl Sat Fundatura 1/A, Str. Principala, Iclod 0040.264.263400 Cluj IRROM Industrie Srl Str. N. Titulescu, nr. 41, ap. 35, Cluj Napoca 0040.264.414362 Cluj Isopan Est Srl Sos de Centura, 109, Popesti Leordeni,jud Ilfov 0040.213.051625 Bucuresti

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Italsofà Romania Srl B-dul Unirii, nr. 40, Baia Mare 0040.262.207001 Cluj Italtronic Srl Str. N. Balcescu, nr. 20, Simleu - Silvaniei 0040.260.679143 Cluj Just Now Srl Str. Principala, nr. 411/A, Corunca 0040.265.253233 Mures La Calle Com Srl Sat Gilau com, Ferma 8, Hala 23, Cluj 0040.749.799731 Cluj Lactitalia Srl Izvin, DN 6 f.n., Recas, Timis 0040.256.307480 Timis Land Power Srl B-dul Mamaia, nr. 251-253 et. IV/3, Constanta 0040.341.432770 Bucuresti Lavanderia Borgiani Srl Calea Giulesti, nr. 48, Bucuresti 0040.251.411547 Bucuresti Lavorazioni Impex Srl Str. Cruci, nr. 423, Livezile 0040.747.294220 Cluj Lonfi l SA Calea Nationala, nr. 1,Botosani 0040.231.511478 Bucuresti Lusi Union Silusi Str. Principala, Targu Trotus, Bacau 0040.234.347169 Bucuresti Maglieria& Co Prod Srl Str. Moliere, nr. 1, Oradea 0040.259.419440 Bihor Magnetti Building Srl Autostrada Bucuresti- Pitesti, Km. 23, Bolintin Deal, Giurgiu 0040.315.010010 Bucuresti Magreb Knitwear East S.A. B-dul Muncii, nr. 14, Cluj Napoca 0040.264.317047 Cluj Manifattura Fab Srl Str. N. Balcescu, nr. 64, Pitesti 0040.248.615506 Bucuresti Markas Service Srl Str. Rodnei, nr .24, ap. 2, Tg. Mures 0040.733.087310 Mures Maschio Gaspardo Romania Srl Str. Infratirii, nr. 155, FN, Chisineu Cris 0040.257.307030 Timis 31Mastertex Srl Str. N. Balcescu, nr. 192, Bals 0040.249.452968 Bucuresti Maxstile Srl Str. Andrei Muresan, nr. 21, Arad 0040.257.278702 Timis MCE SA Calea Sagului, Km. 8+300, dn 59, O.P. 1, C.P. 446, Timisoara 0040.256.306492 Timis Melinka International Srl Aleea Tudor Neculai, nr. 63, bl.974,sc.C, et.2, ap.12, Iasi 0040.233.265559 Bucuresti Metal Brasov Euroricambi Srl Str. Aleea Uzinei, nr. 1A, Zarnesti, Brasov 0040.728.858148 Bucuresti Metal System Srl DN 6 km. 551+50, Ghiroda 0040.256.205090 Timis Microrom Srl Sos. Borsului, nr. 38 M, Oradea 0040.359.800841 Bihor 76Moda Service Srl Str. Repubblici, bl. c3, et. 1, ap. 1, Turnu Magurele 0040.247.416988 Bucuresti Munte Clar Srl Str. Principala FN. 107250, Filipestii de Targ, jud. Prahova 0040.244.389005 Bucuresti Narves Srl Str. Pandurilor, nr. 45, Tg Mures 0040.365.809843 MuresNetex SA Str. Narciselor, nr.2, Bistrata 0040.253.234842 Bucuresti 38Nazareno Gabrielli Romania Prod Str. Theodor Pallady, nr. 287, sector 3, Bucuresti 0040.213.451349 Bucuresti New Metal Construct Srl Str. Calea Timisoarei, nr. 220 D, Drobeta - Turnu Severin, 0040.252.306151 Bucuresti Newco Equipment & Chemical Srl Mosnita Noua 323, Hala 2 0040.256.393624 Timis Nicoziani Srl Str. Ogorului, nr. 2 H, Oradea 0040.259.476407 Bihor Nidyon Polistructuri SA Str. Patriarh Miron Cristea, nr. 13, Timisoara 0040.256.407274 Timis Nord Gaz Str. 1 Mai, nr. 4/6, Radauti 0040.230.206208 Bucuresti

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CATALOGO ASSOCIATI

O.M.A. Offi cina MetalmeccanicaAngelucci Romania Str. Portului, nr. 1, Giurgiu 0040.213.464694 Bucuresti Pamartex Textile Srl Calea Bucuresti, nr. 351, Giurgiu 0040.246.230020 Bucuresti PANGRAM S.A. Str. Timisorii, nr. 4, Resita 0040.255.210997 Timis Paraelios Srl Str. Leonida, nr. 29, Bucuresti 0040.212.666518 TimisParmalat Romania SA Soseaua de centura, nr. 12, com Tunari, Ilfov 0040.212.665152 Bucuresti 60Piebi Confezioni Srl Str. Decebal, nr. 85, Craiova 0040.251.435109 Bucuresti Pirelli Tyre Romania Srl Str. Draganesti, nr. 35, Slatina 0040.249.507243 Bucuresti 2-32/33Pizzoli Ro Srl Str. Polona, nr. 4, Timisoara 0040.256.228563 Timis Plastic Legno Ro Srl Str. Fantanica, nr. 38, sector 2, Bucuresti 0040.214.936050 Bucuresti PMG East Srl Str. Ion Slavici, nr.135, Timisoara 0040.356.425940 Timis Prefabricate Parma & Pavel Srl Str. Aleea Uzinei, nr. 1A, Hala 1, Zarnesti, jud. Brasov 0040.368.438942 Bucuresti Preti Srl Str. Barbu Lautaru, nr. 46, Ineu, Arad 0040.257.513444 Timis Proper Capsule Srl B-dul D. Pompei, nr. 8, Bucuresti 0040.724.109078 Bucuresti Prysmian Cabluri si Sisteme SA Sos. Draganesti, km. 4, CP.37, OP.1, Slatina 0040.249.430285 Bucuresti R. Piazza Rosa Str. Calea lui Traian, nr. 33, Sannicolau Mare 0040.256.370591 Timis Rean Cartonaj Srl Calea Clujului, nr. 309, Oradea 0040.259.471230 Bihor Rifi l Sa Str. Uzinei , nr. 2, Savinesti 0040.233.281839 Bucuresti 133Riso Scotti Danubio Srl Str. M. Obedenaru, nr. 8, parter, camera 6, sector 5, Bucuresti 0040.214.101882 Bucuresti Rollit Prodimpex Srl Str. Erou Iancu Nicolae - 1L6B, Voluntari, jud Ilfov 0040.214.908130 Bucuresti Rom Silvic Srl Str. 192 B, Com. Beriu, Hunedoara 0040.254.246202 Timis Roman Spoiler Srl Ferma 20, FN, Arad 0040.257.469821 Timis Romanfl ex Prod Srl Str. Paleului, nr. 2, Oradea 0040.259.415823 Bihor Romcasting Fonderia Alluminio Srl Str. Linistei, nr. 1 corp A, Tecuci, Galati 0040.236.822850 Bucuresti Rover Bois Srl Str. Ioan Vidu, nr. 1, ap. 3, Arad 0040.257.38183 Timis Rowo Srl Str. Praidului, nr. 115/B, Sovata 0040.265.577863 Mures S.I.T.e Instalatii Srl Str. Aurel Botea, nr. 8, bl. B6, sc. 1 ap. 3, parter, Bucuresti 0040.722.600335 Bucuresti 85SA GO TEX Srl Str. Cimpina, nr. 62-64, Cluj Napoca 0040.264.415542 Cluj Sa.Nu. Services Srl Str. Topolovatu Mare, nr. 179, Timisoara 0040.256.328277 Timis Samarcu Srl Str. Dr. Victor Babes, nr. 29, Birou 4, Etaj, 1 0040.265.206400 Cluj Sar Texil Srl Str. Dunarii, nr. 1, Moldova Noua 0040.255.542980 Timis Seko Sieta Srl Str. Traian Vuia, nr. 93D, Cluj-Napoca 0040.264.415251 Cluj Sevam SA Calea Timisoarei, nr. 177, Drobeta Turnu Severin 0040.252.316226 Timis Shiva Mode Srl Str. Livezeni, nr. 69, Tg. Mures 0040.721.940587 Mures Siad Romania Srl Drumul Osiei, nr. 75 - 79, Bucuresti 0040.213.103658 Bucuresti Sico Service Import Export Srl Str. Aviatorilor, nr. 1A (573) Devesel 0040.249.510833 Bucuresti

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Silpa Romania Splaiul Unirii, nr. 160, sector 4, Bucuresti 0040.372.755465 Bucuresti Silva Forte Srl Str. Lucian Blaga, nr. 8, Timisoara 0040.254.283310 Timis Simtec Build Srl Str. Biserici, nr. 96, sat. Tamas, com Corbeanca,Ilfov 0040.213.241045 Bucuresti Siral Srl B-dul Republicii, bl. 10, sc. B, ap. 11, Timisoara 0040.753.494536 Timis Sirfi t Srl Str. Milano, nr. 5, Sibiu 0040.269.206421 Cluj Siromvalves Srl Sos. Borsului, nr. 38/M, Oradea, Bihor 0040.734.325258 Bihor Sistemi Elettrici Italiani Srl Piata Victoriei, nr. 6, Timisoara 0040.356.102543 Timis Siviroman Srl Calea Borsului, km. 2, Oradea 0040.359.199144 Bihor Somipress Romania Srl Str. Ratu Mare, nr. 76, 440188, Satu Mare 0040.723.505323 Bihor Sonoma Srl Str. Tazlaului, nr. 7 BIS, Bacau 0040.234.582400 Bucuresti Sport Sag Srl Str. XI, nr. 5, Comuna Sag 0040.256.395522 Timis Stefanel Romania Srl Str. Corneliu Botez, nr. 3, sector 2, Bucuresti 0040.212.112311 Bucuresti Style Textil Srl Str. 8 Martie, nr. 34, Targu Mures 0040.744.115140 Mures Tecnolam-ro Srl Localitatea Izvin, nr. 15, Timis 0040.744.241437 Timis Tehno Fluid Valentino Srl Str. Viilor, nr. 2A, Focsani 0040.237.230640 Bucuresti Teknolem Srl Str. Andrei Muresanu, nr. 21, Arad 0040.257.256369 Timis Terecote Srl Str. Viilor, nr. 92, Sighisoara 0040.265.771371 Mures Texfi l Srl Calea Chisinaului, nr. 29, Iasi 0040.788.368688 Bucuresti TM.P. Termomeccanica Romania Srl Str. Vasile Lascar, nr. 18, et. 3, ap. 19, Bucuresti 0040.213.117087 Bucuresti Transilvania Ortofrutta Srl Str. Bistritei, nr. 29, Dej 0040.765.269508 Bucuresti Tricolors SA Str. Mihai Viteazu, nr. 1, Pantelimon, jud Ilfov 0040.213.505208 Bucuresti U.JET Romania (Etruria Med) Srl Str. Garii, nr. 10, Sighetu Marmatiei 0040.262.310833 Cluj UTI Gemmo Servicii Srl Calea Bucurestilor, nr. 224 E, Otopeni, jud Ilfov 0040.212.012521 Bucuresti UTI Grup Srl Str. Cernauti. nr. 27C, Bucuresti 0040.212.012640 Bucuresti Valsider Production Srl Calea Floreasca, nr.55, et. 3, birou 32, Bucuresti 004.075.6023129 Bucuresti V.D.S. Balcan Trade Srl Parc Industrial, zona N-V, Arad 0040.257.216624 Timis VCF Company Srl Str. Baneasa, nr. 8/ C1, Targu Mures 0040.731.329747 Mures Verni e Fida Romania Srl Calea Sagului, Km. 8, Timisoara 0040.256.293044 Timis Vietta SRL Str. Garii, nr. 136, Magurele 0040.244.217244 Bucuresti Vimar Romania Srl Piata Cibin, nr. 5, Sibiu 0040.369.401058 cluj Vipal Impex Srl Str. Bloc de locuinte 1, Frasinet, Alexandria 0040.757.099055 Bucuresti Viriotex Srl Str. Argesului, nr. 2, Vascau 0040.259.336833 Cluj Vulturul Srl Str. Principala, Baneasa 0040.743.278923 Mures WAM Romania Srl OB201,incinta santier II FN Dumbravesti OP Plopeni 0040.344.111200 Bucuresti Zoppas Industries Romania Srl Drumul Cenadului, nr. 24, Sannicolau Mare 0040.256.303899 Timi 202

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GUIDA PAESE 2011

A cura di

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GUIDA PAESE 2011 | Sommario

41 Capitolo 01 INTRODUZIONE Profi lo Paese Fatti salienti degli ultimi 100 anni Situazione politica

51 Capitolo 02 ECONOMIA E MERCATI Macrovisione Principali indicatori macroeconomici Dinamica del Pil Attrazione degli investimenti

65 Capitolo 03 LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE Panoramica sulle imposte Soggetti passivi Determinazione dell’imponibile Uffi ci di rappresentanza Microimprese Norme antievasione

81 Capitolo 04 LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE

89 Capitolo 05 ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI Tassazione dei non residenti Accordi contro le doppie imposizioni Normativa italiana per gli investimenti esteri Dividendi a persone fi siche italiane Dividendi a persone giuridiche italiane

103 Capitolo 06 IMPOSTE INDIRETTE Imposta sul valore aggiunto

121 Capitolo 07 IL MERCATO DEL LAVORO Codice del lavoro Costo del lavoro Distacco per i residenti UE

137 Capitolo 08 IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO Società Per Azioni Società a Responsabilità Limitata Altre regolamentazioni per le società di diritto romeno Altre forme possibili per una società non residente

153 Capitolo 09 I FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

182 Allegato 1 CONVENZIONE ITALIA – ROMANIA

198 Allegato 2 ELENCO DELLE CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI

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CAPITOLO 01 | INTRODUZIONE

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PROFILO PAESE

POPOLAZIONE

Abitanti: 21.680.974 al 1 marzo 2003 (popolazione

stabile), che piazza la Romania al 9° posto in Europa.

Altri 10-12 milioni di etnici romeni o cittadini originari

dalla Romania vivono all’estero. Vanno aggiunte le

comunità sempre più numerose di romeni emigrati

per lavoro, soprattutto in Italia, Spagna, Portogallo,

Irlanda.

Densità: 90,9 ab/kmq.

Distribuzione per fasce di età: da 0 a 14 anni, 16,2%;

da 15 a 64 anni 69,4%, da 65 in su 14%.

Popolazione urbana: 52,7%.

Gruppi etnici: Romeni 89,5%, Ungheresi 6,6%,

Tedeschi 0,3%, Rom e altri 3,6%.

Lingue: il 91% della popolazione ha dichiarato il

romeno come lingua materna, il 6,7% la lingua

magiara, l’1,1 il romanes (dialetto degli zingari), lo 0,3

l’ucraino, lo 0,2 il tedesco.

Religione: 86,8% - confessione ortodossa; 4,7%

- confessione romano-cattolica; 3,2% - riformati;

1,5% pentecostali; 0,9% greco-cattolici; 0,3% -

uniati; 0,3% musulmani.

Fuso orario: GMT +2.

Cultura: Latina. La lingua romena è di derivazione

romanza e affi ne all’italiano.

GEOGRAFIA

Superfi cie: 237.500 kmq (totale); 230.340 kmq

(escluse le acque interne).

Posizione: Europa sud-orientale, sul Mar Nero.

Paesi confi nanti: Ungheria (ovest e nord-ovest),

Ucraina (est e nord), Repubblica Moldova (est e

nord-est), Mar Nero (sud-est), Bulgaria (sud) e Serbia

(sud-ovest e ovest).

CAPITOLO 01INTRODUZIONE

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CAPITOLO 01 | INTRODUZIONE

Frontiere: circa 3.175 km, di cui circa un terzo di

frontiere terrestri e due terzi di frontiere fl uviali (i fi umi

Tibisco e Prut, il Danubio e il Mar Nero).

Clima: Temperato – continentale.

Topografi a: i Carpazi circondano l’Altopiano della

Transilvania (altezza 400-600 m) e continuano ad

est e sud con i Subcarpazi (altezza 1000-1500 m).

A ovest si trova la Pianura Occidentale (altezza 300-

400 m), ad est e sud-est si trovano l’Altopiano della

Moldavia e la Pianura del Baragan (altezza di 400-

600 m). Tra i Monti Carpazi ed il Danubio si trova

la Pianura Romena. Questa la divisione dei rilievi:

pianura 36%, colli ed altipiani 33%, montagna 31%.

Risorse idriche: Il Danubio è il più importante fi ume

che bagna circa 1.100 km del territorio romeno,

formando un delta prima dello sbocco nel Mar Nero.

La rete idrica consta di una distribuzione radiale,

la maggior parte sorgendo dai Monti Carpazi e

sboccando nel Danubio, direttamente oppure tramite

affl uenti. I più importanti fi umi: Mures, Tibisco, Prut,

Jiu, Olt, Ialomita, Bistrita, Siret, Cris, Tarnave, Buzau,

Somes, Arges. Il potenziale idroenergetico delle

acque in Romania è di circa 84.000 Gwh l’anno.

Esistono poi circa 3.500 laghi (inclusi laghetti, tra cui

2.000 naturali- compresi i 200 laghi glaciali).

Vegetazione: L’arativo rappresenta circa il 39% della

superfi cie del Paese, i boschi il 28% (circa 6,7 milioni

di ettari), i pascoli e i prati circa il 20,5%, le acque ed

i laghetti circa il 4%.

Capitale: Bucarest, oltre 2.000.000 abitanti. Le

città della Romania raggruppano oltre la metà della

popolazione. 25 città hanno ognuna oltre 100.000

abitanti e rappresentano il 57,6% della popolazione

urbana. Città con più di 300.000 abitanti: Timisoara,

Costanza, Brasov, Craiova, Cluj-Napoca, Iasi. La

popolazione media di una provincia è di 500.000

abitanti.

ORDINAMENTO

Forma istituzionale: Repubblica Semi-presidenziale.

Capo dello Stato: Presidente Traian Basescu, nato il

4.11.1951, in carica dal 12 dicembre 2004, rieletto il

6 dicembre 2009 per altri 5 anni.

Capo del Governo: Primo ministro Emil Boc, nato

il 06.09.1966 e in carica dal 17.12.2009, su piu’

rimpasti governativi.

Divisione amministrativa: 41 contee (Judet), 1

municipalità (Bucarest), 313 “oras”, 2.618 comuni

con 13.090 frazioni.

Statuto internazionale: Stato membro dell’ONU (dal

1955), membro dell’UNESCO (dal 1956), membro

del Consiglio d’Europa (dal 1993), membro della

NATO (dal 2004), membro dell’Unione Europea (dal

1 gennaio 2007).

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TRASPORTI

Rete ferroviaria: 11.382 km, di cui circa 4.000

elettrifi cati.

Rete stradale: la lunghezza delle vie pubbliche romene

è di circa 200 mila km, di cui circa 250 km di autostrada,

14.700 km nazionali e 36.000 km provinciali, mentre il

resto è rappresentato da vie esistenti all’interno delle

località. Gran parte delle vie nazionali utilizzate nel

traffi co internazionale sono state ammodernate o

sono in corso di modernizzazione.

Aeroporti: 17. L’aeroporto principale è il Bucuresti-

Otopeni, con il 75% del traffi co internazionale.

Porti principali: A valle del porto Braila (nell’est),

possono circolare navi la cui profondità d’immersione

è al massimo di 7 metri, mentre sul Danubio fl uviale

possono circolare navi con profondità di immersione

massima di 2,5 m. Possono effettuarsi trasporti navali

tra il porto marittimo Costanza (sud-est) e Rotterdam

grazie al canale Danubio-Mar Nero e al canale Reno-

Meno-Danubio. In Romania ci sono 35 porti, di cui 3

marittimi, 6 fl uviali-marittimi e 26 fl uviali. Il maggiore

porto è Costanza, tramite il quale si effettuano circa il

60% delle operazioni commerciali esterne.

Va ricordato che la Romania è situata sulla giunzione

di tre futuri corridoi europei del trasporto:

• Berlino - Praga - Budapest - Arad - Bucarest -

Constanza - Istambul/Salonicco (corridoio 4)

autoveicoli e ferrovia;

• Costanza - Basarabi - Danubio - Reno (corridoio

7) corridoio fl uviale;

• Helsinki - Mosca/Kiev - Odessa - Bucarest/

Constanza - Alessandria (corridoio 9 in progetto)

autoveicoli e ferrovia.

DATI DEMOGRAFICI

Vita media alla nascita: 67,6 uomini, 74,8 donne.

Nati (per 1.000 ab.): 10,69.

Morti (per 1.000 ab.): 11,69.

Crescita naturale: -0,11%.

Mortalità infantile (per 1.000 nati vivi): 14,0.

ISTRUZIONE

Istruzione obbligatoria: da 7 a 14 anni di età.

Alfabetizzazione: 98,4%.

Laureati: 1,37 milioni (7% dal totale).

I FATTI SALIENTIDEGLI ULTIMI CENT’ANNI

1918 - Con l’adesione della Basarabia, Bucovina e

Transilvania alla Romania si concretizza il sogno dei

romeni di creare uno stato nazionale che contenga

all’interno delle sue frontiere tutti i territori abitati da

popolazione romena.

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CAPITOLO 01 | INTRODUZIONE

1939-1943 - All’inizio della Seconda Guerra

mondiale la Romania dichiara la sua neutralità. Nel

1940, la Basarabia e la parte nordica della Bucovina

vengono incorporate all’URSS (Patto Ribbentrop

– Molotov) e la Transilvania è annessa all’Ungheria

(Diktat di Vienna). Nell’intento di riconquistare

l’integrità nazionale, la Romania entra in guerra come

alleato della Germania.

1944 - La Romania passa dalla parte dell’Alleanza

e dichiara guerra alla Germania.

1947 - Nel Trattato di pace di Parigi la Romania,

anche se aveva combattuto per 9 mesi a fi anco

dell’Alleanza, non riesce ad ottenere lo status di

paese co-belligerante ed è obbligata a pagare un

immenso risarcimento di guerra. Il trattato riconosce

comunque la retrocessione della Transilvania

alla Romania, mentre la Basarabia e la Bucovina

rimangono incorporate all’URSS. Il Re Mihai de

Hohenzollern è obbligato ad abdicare e viene

proclamata la Repubblica Popolare Romena.

1947-1964 - Le truppe russe rimangono sul

territorio romeno ed il potere è assunto dal partito

comunista. La Romania comincia a seguire i piani

quinquennali di industrializazzione di tipo stalinista.

Le aziende, le fabbriche, la banche ed i mezzi

di trasporto sono nazionalizzati (1948) mentre

l’agricoltura è collettivizzata in modo forzato (1949-

1962).

1965-1989 - La Romania diventa Repubblica

Socialista. Nicolae Ceausescu è eletto Segretario

generale del Partito Comunista Romeno e in breve

periodo riesce a concentrare nella proprie mani tutto il

potere. La Romania si allontana dall’URSS e segue una

linea di comunismo meno “ortodossa” rispetto agli altri

paesi comunisti. Nel 1968 la Romania è l’unico paese

del “blocco” a prendere posizione contro l’intervento

delle truppe del Patto di Varsavia nella “Primavera di

Praga”. Con il tempo la dittatura di Ceausescu, basata

sul culto della personalità, diventa sempre più rigida,

le distorsioni economiche aumentano e lo standard di

vita si abbassa a livelli insostenibili.

1989 - Il 16 dicembre a Timisoara, durante una

manifestazione, scoppia un’insurrezione popolare

subito oppressa dall’esercito. Il 21 dicembre,

Ceausescu, sicuro del suo potere, organizza una

dimostrazione a Bucarest nella quale condanna i fatti

di Timisoara. La manifestazione si trasforma in una

rivolta popolare che si estende rapidamente in tutta la

Romania. Il regime crolla e la guida del paese è presa

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dal Fronte della Salvezza Nazionale. Ceausescu

e la moglie vengono processati e condannati a

morte per genocidio. Comincia per la Romania un

diffi cile periodo di transizione verso la democrazia e

l’economia di mercato.

1991 - La nuova Costituzione della Romania

introduce il sistema del multipartitismo.

1992 - Firma l’Accordo di Associazione con le

Comunità Europee ed i loro Stati membri.

1995 - Entra in vigore l’accordo di Associazione

all’UE.

2004 - La Romania entra nella NATO e a giugno

chiude i negoziati di adesione con l’Unione Europea,

che aveva aperto nel dicembre 1999.

2005 - Il 25 aprile, in Lussemburgo, la Romania fi rma

il Trattato di pre-adesione all’Unione Europea. La data

prevista per l’ingresso è il 1 gennaio 2007. Il Consiglio

Europeo approva la sua adesione all’Unione Europea

e la Romania fi rma il Trattato di adesione. A maggio

deposita presso il Ministero degli Affari Esteri della

Repubblica Italiana i propri strumenti di ratifi ca del

Trattato di adesione.

2007 - Il primo gennaio la Romania entra a far parte

dell’Unione Europea insieme alla Bulgaria, in un testo

di crescita economica senza precedenti.

2008 - La crisi economico-fi nanziaria raggiunge e

colpisce anche la Romania.

2009 - Come effetto della crisi, si registra un ribasso

del PIL pari al 7,1%. La retromarcia dell’economia

è causata dalla falsa crescita economica avvenuta

negli anni precedenti, una crescita basata sul

boom immobiliare e sui prestiti bancari destinati

al consumo, senza investimenti concreti nelle

infrastrutture e nella produttività del paese. La

contrazione dell’economia ha causato una riduzione

degli incassi delle tasse, constringendo il governo

a richiedere un prestito di circa 20 miliardi di dollari

al FMI e alla Banca Mondiale. A dicembre viene

rieletto al secondo mandato il presidente della

Repubblica Traian Basescu, rappresentante del

Partito Democratico liberale (PDL).

2010 - nel maggio 2010 i salari degli statali sono

stati ridotti del 25% e l’IVA aumentata dal 19% al

24%, misure prese per contrastare l’aumento del

defi cit budgetario, previsto al 6,8%.

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CAPITOLO 01 | INTRODUZIONE

2011 - Si prevede un aumento degli stipendi degli

statali del 15%, mentre per l’economia è prevista

una crescita del PIL del 1,5%.

SITUAZIONE POLITICASecondo la costituzione del 2003, la Romania è

una repubblica democratica semipresidenziale nella

quale l’esecutivo viene esercitato fra Presidente ed il

primo ministro.

Il Presidente, Capo di Stato incaricato di salvaguardare

la costituzione, gli affari esteri ed il funzionamento

corretto delle autorità pubbliche, è eletto con voto

popolare per al massimo due mandati di 5 anni. È

anche il comandante supremo dell’esercito. Nomina

il primo ministro, che a sua volta sceglie il governo.

Quest’ultimo deve essere confermato dal Parlamento

con un voto di fi ducia.

Il potere legislativo è esercitato dal Parlamento, che

consiste in due camere, il Senat (Senato), che conta

143 membri e la Camera Deputa!ilor (Camera dei

Deputati), che ha 343 membri. I membri di entrambe

le camere sono scelti in elezioni che si tengono ogni

quattro anni con un sistema di voto proporzionale.

Il potere giudiziario è indipendente, e i giudici

nominati dal presidente non sono rimovibili. Il sistema

giudiziario Romeno, i cui procedimenti sono pubblici,

si basa sul Codice napoleonico e sul civil law. La

Corte Costituzionale giudica la costituzionalità delle

leggi.

Nell’autunno 2003, la Romania ha adottato una nuova

Costituzione con numerose e sostanziali modifi che

apportate a quella del ’91, che riguardano in modo

particolare l’espansione di “garanzie” a favore

dei cittadini (ad esempio, in relazione alla tutela

dell’ambiente, proprietà privata, libertà economica,

materia di diritto penale e processualpenalistico e

di “giusto processo”, minoranze nazionali, etc.) e

l’integrazione europea e atlantica del paese.

La mano rinnovatrice del legislatore romeno

non ha tralasciato importanti modifi che anche

nelle parti relative ai rapporti tra presidente della

repubblica e primo ministro, accentuando il carattere

“parlamentarista” del sistema politico nazionale (il

comma 1.1. dell’art. 106, ora vieta al primo – che

pure è eletto a suffragio universale diretto – la revoca

del secondo). Compaiono in forma signifi cativa, per

la prima volta, concetti come “decentramento” ed

“autonomie locali”, si disciplina in modo approfondito

l’iniziativa legislativa del governo e si innova

profondamente la scottante materia “giustizia”, con

la ridefi nizione di ruoli e competenze del Consiglio

Superiore della Magistratura e dell’Alta Corte di

Cassazione e Giustizia.

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48

Ad oggi, il presidente della Romania è Traian Basescu,

vincitore delle elezioni presidenziali del dicembre

2009. Il suo secondo mandato come capo dello

stato, di 5 anni, è iniziato il 14 dicembre del 2009.

Il Governo romeno è presieduto dal premier Emil

Boc, presidente del Partito Democratico-Liberale,

reinsediato nella carica il 23 dicembre del 2009.

Il Governo è sostenuto dal Partito Democratico-

Liberale (Pdl), dall’Unione Democratica Magiari di

Romania (Udmr), dal Gruppo degli Indipendenti e dal

Gruppo delle Minoranze nazionali, diverse da quella

magiara. I primi tre gruppi sono rappresentati nel

Governo.

Le ultime elezioni politiche si sono svolte il 30

novembre del 2008, per la prima volta in base al voto

maggioritario a turno unico in collegi uninominali.

Sempre per la prima volta, i cittadini romeni residenti

all’estero hanno eletto 4 deputati e 2 senatori. I

partiti rappresentati al Parlamento romeno sono

i seguenti, a seconda dei seggi ottenuti: Il Partito

Democratico-Liberale (di centro-destra), L’Alleanza

politica: Partito Socialdemocratico (di centro-sinistra)

- Partito Conservatore; Il Partito Nazionale Liberale

- all’opposizione; l’UDMR (Unione Democratica

Magiari di Romania) - all’opposizione; il Gruppo delle

minoranze nazionali (nella Camera dei Deputati).

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CAPITOLO 02 | ECONOMIA E MERCATI

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52

CAPITOLO 02ECONOMIA E MERCATI

MACROVISIONELa Romania, a quattro anni dall’entrata nell’Unione Europea, dopo un primo periodo in cui è stata oggetto

di numerosi investimenti stranieri, ha risentito fortemente della crisi economica che ha travolto l’area e i vari

mercati. Al contrario del trend registrato fi no al 2008, gli investimenti diretti esteri (IDE) hanno subito una

contrazione che, secondo stime del Comitato Nazionale di Prognosi, sarà presente fi no al 2011. Gli stessi

indicatori macroeconomici confermano un trend negativo: il PIL reale presenta infatti valori negativi per gli

anni 2009-2010 e il tasso di disoccupazione ha raggiunto il valore massimo dell’8,4% nel 2010 (per due mesi

consecutivi – febbraio e marzo). Permangono dunque numerosi aspetti critici su cui le istituzioni romene

saranno sensibili e presteranno attenzione, in primo luogo l’infl azione, che ha raggiunto valori massimi nel

2010, seguita dall’aumento dell’IVA e i tagli al settore pubblico.

I fondi strutturali (compresi i fondi di coesione) assegnati alla Romania a titolo del bilancio dell’UE per il

periodo di programmazione 2007-2013 ammontano a 19,6 miliardi, più un cofi nanziamento nazionale pari a

circa 9 miliardi. Dopo quattro anni dall’adesione all’UE, la Romania ha registrato un tasso di assorbimento dei

fondi strutturali e di coesione estremamente basso, pari a circa il 7% del totale dei fi nanziamenti assegnati

nel periodo 2007-2013. In termini reali, il totale assorbito raggiunge solo 1,4 miliardi di euro (inclusi anche i

prefi nanziamenti).

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53

CAPITOLO 02 | ECONOMIA E MERCATI

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICIRiportiamo in seguito i principali indicatori macroeconomici per il periodo 2009-2010 con una previsione

fi no al 2014. Lo sviluppo senza precedenti registrato dall’economia romena agli inizi del nuovo millennio,

per effetto della domanda interna e dei consumi privati, non si è confermato dall’autunno del 2008 ad oggi.

Infatti, dal valore registrato del PIL reale pari al 7,3% del 2008, si è raggiunto il valore negativo -7,1% nel

2009 e -1,9% nel 2010. Solo nel 2011 si prevede un valore positivo del PIL, per un valore stimato all’1,5%.

Un altro indicatore che segue lo stesso trend del PIL è il tasso di disoccupazione. Questo, infatti, è passato

da un valore pari al 4,4% del 2008, al 7,8% nel 2009 e 6,95% nel 2010. Secondo le previsioni del Comitato

Nazionale di Prognosi, nel 2011 si raggiungerà un valore pari al 7,8%. Riguardo l’infl azione, si è registrato

un lieve miglioramento dal 2008 al 2009, passando dal 7,85% al 5,59%, con un valore del 7,7% nel 2010.

Le stime prevedono un miglioramento dell’infl azione, che nel 2011 dovrebbe raggiungere un valore pari al

5,3%.

tasso di disoccupazione registrato (%)

3.0

4.0

5.0

Jun06

Dec06

Dec07

Dec08

Dec09

Jun07

Jun08

Jun09

Jun10

6.0

7.0

8.0

9.0

ottobre

nove

mbre

dicembre

genna

io

febbra

io

marzo

aprile

maggio

giugno

luglio

agosto

sette

mbre

ottobre

nove

mbre

tasso di disoccupazione % ottobre 09 - novembre 10

66,5

77,5

88,5

9

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Stando ai grafi ci, la dinamica della disoccupazione nel corso degli ultimi due trimestri è stata molto migliore

del previsto. Va sottolineato che il numero di persone che percepiscono le indennità di disoccupazione è

infatti sceso sia ad Ottobre che a Novembre 2010.

Secondo i dati dell’Agenzia del Lavoro, il tasso di disoccupazione di Novembre 2010 ha raggiunto un totale pari al 6,95% ed è sceso dello 0,13% rispetto al mese pre-cedente e dello 0,55% rispetto allo stesso periodo del 2009. Il numero dei disoccupati è pari a 633.476 unità, 272.324 delle quali sono donne. Il tasso di disoccupazione più elevato è stato osservato nelle province di Vaslui (11,43%), Teleorman (10,56%), Galati (9,86%) e Mehedinti (9,71%), mentre a Bu-carest è pari a circa il 2,53%.

Variazione mensile della disoccupazione (in centinaia di unità)

Numero di persone che ricevono sussidi di disoccupazione (in centinaia)

* al mese di giugno del 2010.** alla fi ne del primo trimestre 2010.

Jun-08 Jun-09Dec-09 Dec-09 Jun-10

800 63

54

45

36

27

18

9

0

-9

700

600

500

400

300

200

100

0

Situazione economica romena

2008 2009 2010 2011

PIL nominale (miliardi di euro)

PIL reale %

Infl azione %

Tasso di disoccupazione %

Tasso di cambio/EUR

Tasso di riferimento (dicembre)

IDE (milioni di euro)

Debito pubblico/PIL %

136.9 115.9 120.65 129.31

7,3 -7,1 -1,9 1,5

7,85 5,59 7,7 5,3

4,4 7,8 6,95 7,8

3,68 4,23 4,24 4,21

10,25 8,00 6,25 5,00

9.496 4.556 1.838*

19,9 28,0 30,6** 38,4

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CAPITOLO 02 | ECONOMIA E MERCATI

La tabella riportata di seguito indica in percentuale quanto i vari segmenti di attività economica incidano

sulla formazione del PIL, stando alle previsioni del Comitato Nazionale di Prognosi:

A commento della tabella, va fatta menzione del fatto che il settore delle costruzioni sia passato da un valore

negativo pari a -17,9% nel 2010, a 1,6% nel 2011, con un valore previsionale massimo del 7,1% nel 2013.

2009 2010 2011 2012 2013 2014

PIL, prezzi correnti (milioni di lei)

PIL prezzi correnti (%)

Industria

Agricoltura

Costruzioni

Servizi

Consumo Totale

Consumi singole famiglie

Consumi pubblica amministrazione

Formazione capitale fi sso lordo

Esportazioni (milioni di euro)

%

Importazioni CIF (milioni di euro)

%

Importazioni FOB (milioni di euro)

%

Bilancia commerciale (FOB-FOB), mil. Euro

Bilancia commerciale (FOB-CIF)

Resoconto totale (milioni di euro)

%

491.274 511.582 544.426 599.060 659.429 722.918

-7,1 -1,9 1,5 3,9 4,5 4,7

-4,3 4,3 2,7 3,8 4,3 4,1

-0,4 1,0 1,0 1,7 3,1 2,9

-13,6 -17,9 1,6 4,5 7,1 6,1

-6,8 -3,1 0,9 4,1 4,4 4,9

-8,2 -3,3 1,3 3,4 3,7 3,9

-9,2 -3,4 1,5 3,7 3,9 4,1

1,2 -2,5 -1,0 1,5 1,8 2,0

-25,3 -11,0 3,0 5,8 7,8 8,5

29.116 34.650 37.980 41.700 45.830 50.550

-13,7 19,0 9,6 9,8 9,9 10,3

38.897 43.050 46.590 51.020 56.070 61.730

-32,0 10,7 8,2 9,5 9,9 10,1

35.903 39.740 43.000 47.090 51.750 56.980

-32,0 10,7 8,2 9,5 9,9 10,1

-6.787 -5.090 -5.020 -5.390 -5.920 -6.430

-9.781 -8.400 -8.610 -9.320 -10.240 -11.180

-5.168 -6.920 -7.125 -6.975 -6.430 -6.935

-4,5 -5,7 -5,5 -4,9 -4,1 -4,0

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56

Con riferimento al settore agricolo, invece, si passa da un’incidenza pari allo -0,4% nel 2009, a una dell’1%

nel 2010, con una stima relativa al 2013 pari al 3,1%.

Altre previsioni del Comitato Nazionale di Prognosi vengono riportate nella tabella seguente:

2009 2010 2011 2012 2013 2014

Crescita prezzo consumo - Annuale

Crescita prezzo consumo - media

Defl atore PIL

Media tasso di cambio

Variazione della media di numero di dipendenti (%)

Variazione dei disoccupati registrati (%)

Variazione degli occupati totali (%)

Variazione del numero medio di dipendenti (%)

Tasso di disoccupazione BIM

(Uffi cio Internazionale del Lavoro)

Media guadagni lordi – lei

%

Media guadagni netti – lei

%

Media salari reali - %

PIL a prezzi correnti

Entrate nazionali lorde

4,74 8,1 3,2 3,0 2,8 2,5

5,59 6,2 5,3 3,5 3,2 2,8

2,8 6,2 4,8 5,9 5,3 4,8

4,24 4,24 4,21 4,18 4,16 4,13

-5,4 -3,7 0,5 1,0 0,8 1,2

7,8 6,95 7,8 7,3 6,9 6.3

-1,3 -1,0 0,7 0,8 0,9 1,0

-1,6 -1,4 0,4 0,5 0,6 0,8

6,9 7,4 7,2 7,0 6,8 6,6

1.845 1.910 2.022 2.125 2.232 2.338

4,8 3,5 5,9 5,1 5,0 4,7

1.361 1.393 1.472 1.546 1.622 1.697

4,0 2,4 5,7 5,0 4,9 4,6

-1,5 -3,6 0,4 1,5 1,7 1,8

115.940 120.656 129.317 143.316 158.517 175.041

113.988 117.481 125.362 138.736 153.567 169.226

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CAPITOLO 02 | ECONOMIA E MERCATI

Il grafi co in basso presenta il contributo dei principali settori d’attività al calo del PIL nel periodo 1 gennaio

– 3 settembre 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009. Risulta come l’industria sia l’unico segmento con

un contributo positivo alla formazione del PIL.

DINAMICA DEL PIL REALEIl valore del PIL reale, dopo un percorso positivo fi no al 2008, ha registrato nel 2009 un valore fortemente

negativo, del -7,1. Nel 2010, il PIL reale è ancora negativo, ma i valori sono superiori a quelli registrati l’anno

precedente.

Come si nota dal grafi co al lato, il terzo trimestre del 2010 ha fatto registrare un valore pari al -2,5 %. Mentre si è registrata una dimi-nuzione delle attività nell’edilizia, sorprendentemente, nei settori dell’agricoltura, dell’industria e nei servizi il valore aggiunto lordo è cresciuto.

0.0-0.5-1.0-1.5-2.0-2.5

Tasse nette per prodotti

Servizi

Costruzioni

Industria

Agricoltura, foresteria, pesca

PIL

0.5 1.0 1.5

10

8

6

4

2

0

-2

-4

-6

-8

-10PIL reale

2008 Q12009 Q12010Q3 2009 Q3 2010

-1.9

-0.3

1.2

-1.1

-1.1

-0.6

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COMMERCIO ESTEROIl defi cit della bilancia commerciale della Romania ha raggiunto nei primi dieci mesi del 2010 32.306 miliardi

di lei (7.713 miliardi di euro), inferiore di 1,95 miliardi di lei (380,4 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo

del 2009. Espresso in euro, il valore del calo è stato pari al 4,7%. Nel 2009, il calo della bilancia rispetto

all’anno precedente era del -7,4%, per cui si può dire che nel 2010, il defi cit della bilancia commerciale ha

registrato un lieve miglioramento.

Le esportazioni FOB dei primi 10 mesi dell’anno sono aumentate del 25,5%, per valori espressi in lei (26,7%

nel caso di valori in euro), rispetto allo stesso periodo del 2009. Le importazioni CIF invece hanno aumentato

il loro valore in lei del 17,6% nello stesso periodo (18,7% per i valori espressi in euro).

Gli scambi intracomunitari, nei primi dieci mesi dell’anno, rappresentano il 72,6% del totale per le esportazioni

e il 72,8% del totale quando si tratta di importazioni.

2009 2010 2011 2012 2013 2014

Esportazioni FOB (milioni di euro)

Variazioni percentuali rispetto

all’anno precedente (%)

Importazioni CIF (milioni di euro)

Variazioni percentuali rispetto

all’anno precedente (%)

Importazioni FOB (milioni di euro)

Variazioni percentuali rispetto

all’anno precedente (%)

29.116 34.650 37.980 41.700 45.830 50.550

-13,7 19,0 9,6 9,8 9,9 10,3

38.897 43.050 46.590 51.020 56.070 61.730

-32,0 10,7 8,2 9,5 9,9 10,1

35.903 39.740 43.000 47.090 51.750 56.980

-32,0 10,7 8,2 9,5 9,9 10,1

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CAPITOLO 02 | ECONOMIA E MERCATI

ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTIPer l’investitore straniero, i principali vantaggi competitivi del sistema paese Romania sono relativi a un

mercato interno pari a 23 milioni di consumatori (il secondo dell’Europa Centrale) e al vantaggio geoeconomico

dato dall’intersezione degli itinerari commerciali tradizionali, che permettono l’accesso a oltre 240 milioni di

consumatori in un raggio di 1.000 km.

Come membro UE dal 01.01.2007, la Romania, paese stabile a livello economico-fi nanziario e politico,

garantisce la certezza degli investimenti stranieri ed ha registrato per anni tassi di crescita, a ritmi asiatici,

dei consumi e del PIL.

I forti incentivi agli investimenti stranieri, gli sgravi fi scali (aliquota fi ssa al 16%), i fi nanziamenti a tassi

agevolati, le leggi che rendono molto semplice la costituzione di imprese (sia come società estere sia come

partners di imprese nazionali) e, soprattutto, il costo estremamente contenuto della manodopera locale

I dati dimostrano chiaramente come il saldo negativo della Bi-lancia Commerciale sia cresciu-to progressivamente nel periodo esaminato, in ragione di un au-mento molto più marcato delle esportazioni rispetto alle impor-tazioni. Per quanto riguarda le previsioni per i prossimi anni, il percorso è positivo, sia per le im-portazioni che per le esportazioni.

48.0 30.0

42.0 24.0

36.0 13.0

30.0 12.0

24.0 6.0

18.0 0.0

2003Q1

Bilancia commerciale (% di PIL) Esportazioni FOB (% di PIL)Importazioni FOB (% di PIL)

2004Q1 2005Q1 2006Q1 2007Q1 2008Q1 2009Q1 2010Q1

12.0 -6.0

6.0 -12.0

0.0 -18.0-14.7 %-5.8 %

Esportazioni, importazioni e bilancia commerciale

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(inferiore a quello cinese, fonte studio A.Warner), rendono la Romania, paese che ogni anno esporta cervelli

“a buon mercato” in tutto il mondo (ITC, chimica, fi sica, ingegneria, matematica), un mercato più appetibile

dei decantati mercati Orientali. Il territorio è ricco di alluminio, ferro, gas naturali, petrolio, legname. La

reperibilità di materia prima è, in generale, semplice ed il costo non elevato. Per questi motivi l’industria del

legno, il tessile, il calzaturiero, il comparto meccanico e delle materie plastiche, l’agricoltura e l’allevamento

sono molto cresciuti negli ultimi anni. Il vantaggio di investire in Romania non è solo legato alla localizzazione

delle produzioni, punto di forza della massiccia presenza nel Paese di investitori stranieri in settori “storici”

come il manifatturiero, l’abbigliamento, il calzaturiero, i trasporti e l’agricoltura, ma anche alle ottime

prospettive offerte per chi opera in settori come l’ambiente, l’energia, le infrastrutture e la fi nanza. Ad oggi,

come per gli ultimi 10 anni, il maggior numero di imprese straniere sul territorio romeno sono a capitale

italiano. L’adesione della Romania all’Unione Europea permette alle imprese dell’intero territorio romeno,

soprattutto alle PMI, anche a partecipazione italiana del 100%, di accedere a contributi a fondo perduto dal

40% al 70% messi a disposizione dai Fondi Strutturali.

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CAPITOLO 03 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE

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CAPITOLO 03LE IMPOSTE SULLEPERSONE GIURIDICHE

Il Codice Fiscale Romeno (Legge 571/2003) è entrato in vigore il 1 gennaio 2004 e regolamenta le

seguenti materie: imposte per le persone giuridiche, imposte per le persone fi siche residenti e non

residenti, imposte sui redditi conseguiti da non residenti e dalle rappresentanze di società non residenti,

Iva, accise, imposte e tasse locali.

Negli anni il Codice Fiscale ha subito importanti modifi che, le ultime, di grandissima rilevanza, in vigore

dal 2007 e collegate all’entrata della Romania nell’Unione Europea.

Dal 1 gennaio 2011, inoltre, sono state portate all’interno del Codice Fiscale anche tutte le leggi ed i

regolamenti che disciplinano i contributi sociali per la previdenza e l’assistenza. Infi ne, sempre dal 2011

è ricomparso il regime fi scale di favore per le cosiddette “microimprese”.

In materia fi scale, le disposizioni del Codice prevalgono su ogni altra disposizione di natura fi scale,

ed in caso di confl itto trovano prevalenza le previsioni del Codice Fiscale. Come eccezione, se una

disposizione del Codice contravviene i contenuti di un trattato di cui la Romania è parte, viene applicata

la disposizione di quel trattato.

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CAPITOLO 03 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE

PANORAMICA SULLE IMPOSTE

SOGGETTI PASSIVISono soggetti passivi d’imposta le imprese romene, relativamente agli utili derivanti dalle attività svolte

sia in Romania che all’estero, e le stabili organizzazioni di soggetti esteri per l’attività svolta in Romania.

Sono esenti dal pagamento dell’imposta sui redditi le istituzioni pubbliche, la Banca Nazionale Romena,

le persone giuridiche di diritto romeno in regime di microimpresa, le fondazioni costituite in seguito

ad una donazione, le organizzazioni di culto religioso. Le organizzazioni non-profi t, le organizzazioni

Imposta sulle società:

- ordinarie

- “microimprese”

RITENUTE:

In caso di distribuzione a persone giuridiche UE o romene che detengono almeno il 10% del capitale per un periodo minimo di 2 anni alla data del pagamento

Se il benefi ciario effettivo è una persona giuridica UE che detiene minimo il 25% del capitale per almeno 2 anni, alla data del pagamento (era il 10% fi no al 31.12.2010)

0%

0%

16%3%

16%

16%

0Branch remittance tax

Riporto delle perdite

Dividendi

Royalties e interessi

In tutti gli altri casi

In tutti gli altri casi

5 anni, per quelle formate fi no al 2008; 7 anni, per quelle formate a partire dal 2009

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sindacali e patronali sono esenti da imposte per i redditi che derivano da contributi e tasse d’iscrizione,

sponsorizzazioni, donazioni, risorse ottenute dai fondi pubblici o fi nanziamenti a fondo perduto, i ricavi

realizzati da eventi, conferenze etc. Tali organizzazioni sono esenti dal pagamento dell’imposta sull’utile

anche per eventuali attività commerciali fi no ad un massimo di 15.000 Euro/anno di ricavi e comunque

nel limite del 10% del totale delle entrate esenti.

DETERMINAZIONE DELL’IMPONIBILE, ALIQUOTA APPLICABILEL’aliquota ordinaria è pari al 16% e si applica sul reddito imponibile calcolato a partire dal risultato

civilistico, a cui devono essere apportate variazioni in aumento o in diminuzione relative rispettivamente

ad eventuali costi indeducibili o ricavi non imponibili.

I costi non deducibili

Il principio base per la deducibilità dei costi è quello relativo all’inerenza: sono cioè deducibili solo i costi

sostenuti per la realizzazione di ricavi imponibili. La legge elenca una serie di costi interamente o parzialmente

indeducibili tra i quali:

DESCRIZIONE COSTI DEDUCIBILITÀ PARZIALE

Costi per autovetture, comprese manutenzioni e ripara-zioni (tranne il carburante)

Nel limite di un’auto per ogni dirigente e/o amministratore

Indennità di trasferta per i dipendenti e amministratori Fino a 2,5 volte quella stabilita per i dipendenti pubblici

Spese di rappresentanzaNel limite del 2% dell’utile al lordo dei costi di rappresentan-za e delle imposte

Accantonamenti al fondo svalutazione creditiNel limite del 30% e solo se ricorrono particolari condizioni; 100% in caso di sentenza di fallimento

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CAPITOLO 03 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE

Spese per servizi/consulenza

Deducibili solo in presenza di contratti scritti * che regolino il rapporto nonché di un’adeguata documentazione (report, memo, etc.) che attesti l’avvenuta prestazione; inoltre il benefi ciario dovrà essere in grado di poter giustifi care l’ef-fettiva necessità della prestazione.* Sull’argomento si sottolinea l’obbligo, in capo al benefi cia-rio, di sottoporre a registrazione presso le Finanze Romene i contratti per servizi prestati da soggetti non residenti che vengano svolti sul territorio romeno

Accantonamenti alla riserva legaleNel limite del 5% dell’utile contabile e fi no al raggiungimento del 20% del valore del capitale sociale

Perdite su crediti

Solo dopo la chiusura della procedura concorsuale o dell’avvenuta liquidazione del soggetto debitore oppure, in casi eccezionali, in situazioni di grave insolvenza in cui dovesse trovarsi il debitore

Erogazioni liberaliNel limite del 0,3% del volume d’affari e comunque non superiore al 20% delle imposte dovute.

Altri oneri di utilità sociale Nel limite del 2% del valore del monte salari.

DESCRIZIONE COSTI INDEDUCIBILITÀ

Penalità, sanzioni, interessi di mora Completa

Costi sostenuti a favore di sociCompleta, ad esclusione delle vendite di beni e servizi effet-tuate a valore di mercato

Svalutazioni su partecipazioni in portafoglio Completa, fi no a loro realizzazione

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Beni perduti o danneggiati ed IVA afferente

Completa, ad esclusione delle rimanenze e dei cespiti distrutti in seguito a calamità naturali o altre cause di forza maggiore, nelle condizioni stabilite dalle norme, o per quelli per i quali vi è copertura assicurativa

Carburanti autovetture aziendali Completa (con eccezioni per alcune tipologie di veicoli)

Imposte sui redditi Completa

La “Thin capitalization”

Il legislatore romeno ha considerato opportuno limitare la deducibilità degli interessi passivi relativi a prestiti

che non siano: prestiti erogati direttamente o indirettamente da banche internazionali per lo sviluppo e

organizzazioni simili, prestiti garantiti dallo stato, prestiti erogati da istituti bancari romeni o esteri, o da

succursali di banche straniere, cooperative di credito, società di leasing (per le operazioni di leasing), società

di credito ipotecario e altre persone giuridiche che concedono crediti in conformità con la legge (art. 23

comma 4 del Codice Fiscale).

Per valutare la deducibilità di tali costi il legislatore tiene conto di due aspetti: il livello del tasso d’interesse

ed il grado d’indebitamento della società.

Gli interessi provenienti da fi nanziamenti “non bancari” sono deducibili solo fi no ad un livello massimo di

tasso applicato, ovvero:

per i prestiti in valuta, gli interessi sono indeducibili oltre il livello percentuale del tasso d’interesse

fi ssato annualmente da un Decreto del Governo (6% per l’esercizio 2010).

per i prestiti in RON gli interessi sono indeducibili oltre il livello percentuale del tasso d’interesse

comunicato periodicamente dalla BNR.

La disciplina fi scale romena prevede inoltre che gli interessi passivi siano deducibili solo se il grado

d’indebitamento è minore o uguale a 3. Se il grado d’indebitamento è superiore, gli interessi passivi sono

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CAPITOLO 03 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE

completamente indeducibili. Stessa sorte tocca alle differenze nette di cambio, se negative.

Il grado d’indebitamento si calcola come rapporto tra i debiti con scadenza maggiore di 1 anno e il capitale

proprio, determinato come media dei valori esistenti all’inizio dell’anno e alla fi ne del periodo d’imposta.

Interessi e differenze cambio non dedotte possono essere riportate fi scalmente agli esercizi successivi,

senza limiti temporali, ed essere dedotte qualora si realizzino le condizioni appena illustrate.

Ammortamenti

I beni utilizzati nell’attività con un valore superiore al minimo stabilito con decreto (attualmente 1.800 lei) e

con vita utile superiore ad 1 anno, devono essere ammortizzati utilizzando o il metodo lineare (applicazione

di una % costante, scelta all’interno di un intervallo minimo/massimo fi ssato per decreto per ciascun tipo di

cespite), o quello anticipato (con l’applicazione di un moltiplicatore alla % costante) oppure quello accelerato.

Per ammortamento accelerato si intende la possibilità di dedurre, senza la preventiva autorizzazione degli

uffi ci fi scali, fi no al 50% del valore del bene nel primo anno di utilizzo. Sono esclusi da questo tipo di

ammortamento gli immobili di qualsiasi tipo, i costi per brevetti, diritti d’autore, licenze, marchi ed altri valori

simili e migliorie dei terreni, per i quali è obbligatorio il metodo dell’ammortamento lineare.

Il Codice Fiscale elenca ciò che non può essere considerato bene ammortizzabile:

- i terreni

- l’avviamento

- gli oggetti d’arte

- ogni altro bene che non si deprezzi nel tempo.

Leasing

La normativa romena suddivide i leasing in due categorie distinte: il leasing fi nanziario e quello operativo. In

caso di leasing fi nanziario l’utilizzatore viene trattato dal punto di vista fi scale come proprietario del bene

e di conseguenza può dedurre la normale quota di ammortamento unitamente agli interessi passivi; in caso

di leasing operativo invece, il benefi ciario ha diritto alla detrazione dell’intero canone.

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Tassazione dei dividendi

Dal 1 gennaio 2007 è stata allargata la defi nizione di dividendo che, nella nuova normativa, comprende

anche i corrispettivi pagati ai soci in caso di acquisto di beni e/o servizi ad un prezzo superiore a quello di

mercato, e quanto corrisposto dalla società per beni o servizi utilizzati dai soci a scopo personale.

Sempre sulla scia delle modifi che richieste dall’adesione all’Unione Europea, per i dividendi corrisposti

a persone giuridiche romene o residenti in Paesi UE, non è più applicabile alcuna ritenuta alla fonte se la

persona giuridica, che percepisce tali dividendi, possiede una partecipazione minima del 10% da almeno 2

anni consecutivi alla data del pagamento.

Nel caso in cui non si verifi chi tale condizione i dividendi distribuiti a persone giuridiche romene sono tassati

attraverso una ritenuta in uscita a titolo defi nitivo del 16% (era del 10% fi no al 31/12/2010). Per i dividendi

distribuiti a persone non-residenti la ritenuta è del 16% salve diverse previsioni delle Convenzioni contro le

doppie imposizioni. La ritenuta deve essere versata entro il 25 del mese successivo a quello in cui è stato

corrisposto il dividendo; se esso è stato deliberato ma non corrisposto entro il 31 dicembre del medesimo

anno, la ritenuta deve comunque essere versata entro il 25 gennaio dell’anno successivo.

Credito d’imposta e perdite di fonte estera

La Romania riconosce un credito d’imposta alle società romene per le imposte pagate all’estero.

L’eliminazione della doppia imposizione attraverso il metodo del credito d’imposta si basa su un meccanismo

di detrazione dall’imposta romena dell’ammontare corrispondente all’imposta pagata all’estero sul reddito

ivi maturato, limitatamente però all’imposta romena applicabile sulla parte del reddito derivante dall’estero.

Per le perdite realizzate all’estero, viene riconosciuta altresì una deducibilità limitata ai ricavi della stessa

provenienza.

Imposte minime

Nel corso del 2010, è stato abrogato il sistema di forfettizzazione delle imposte che portava a corrispondere

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CAPITOLO 03 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE

comunque un importo minimo, parametrato al livello dei ricavi realizzato, e a prescindere dall’esistenza di

una perdita fi scalmente riportabile.

Adempimenti

Per tutti i soggetti, ad eccezione delle banche, è fatto obbligo di calcolare e di liquidare le imposte

trimestralmente, entro il 25 del mese successivo a quello di chiusura del trimestre. Per il IV trimestre, salvo

il caso in cui il contribuente sia in grado di determinare entro il 25/02 l’imposta effettiva sulla base del

risultato di periodo, dovrà essere assolta un’imposta in acconto pari a quella determinata per il III trimestre,

rimandando la determinazione effettiva dell’imposta sui redditi in sede di liquidazione annuale dell’imposta

(25 aprile).

Le società bancarie e le succursali di banche estere, devono depositare la dichiarazione dei redditi

annualmente con pagamenti trimestrali anticipati pari ad ! delle imposte dovute per l’anno precedente (o

stimando le imposte per l’anno in corso), aggiornati secondo il tasso d’infl azione.

Le organizzazioni non-profi t e le società esercenti attività di frutticoltura, viticoltura o di coltivazione di cereali

hanno l’obbligo di dichiarare e pagare le imposte annualmente, entro il 25 febbraio dell’anno seguente a

quello per il quale si calcolano le imposte.

Transfer price

La normativa sul “transfer price” mira a defi nire i corrispettivi relativi alle transazioni infragruppo, in

modo che risultino in linea con le normali condizioni di mercato esistenti tra operatori indipendenti e

in condizioni similari (“Arm’s lenght principle”). La legislazione romena consente alle autorità fi scali il

potere di rettifi care i corrispettivi pattuiti in contrasto con il prezzo di mercato determinato sulla base dei

metodi addottati in sede OCSE (principalmente confronto del prezzo, prezzo di rivendita ovvero costo

maggiorato).

Le nuove norme in materia, prevedono che le società residenti debbano presentare all’Amministrazione

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fi nanziaria tutte le informazioni relative alle transazioni effettuate con società estere “collegate” ed il metodo

utilizzato per determinare il prezzo, in caso siano state fatto oggetto di richieste in tal senso.

È possibile presentare all’Agentia Nationala de Administrare Fiscala eventuali interpelli preventivi in materia

di transfer price, i cosiddetti: “acord de pret in avans” (advance pricing agreement). Le risposte ottenute sono

opponibili al fi sco e vincolanti per i contribuenti, fatta salva la possibilità per il contribuente di comunicare

la non adesione alla posizione assunta dall’Amministrazione Finanziaria attraverso una notifi ca scritta, entro

15 giorni. Nel caso in cui assuma una posizione in linea con quella indicata dall’A.F., al contribuente è fatto

obbligo di presentare annualmente una relazione scritta che esemplifi chi il modo di applicazione del tax

ruling.

UFFICI DI RAPPRESENTANZAGli uffi ci di rappresentanza di società estere sono obbligati alla tenuta di una contabilità di cassa e scontano

una tassazione obbligatoria fi ssa nella misura di 4.000 Euro/anno da versarsi in due rate uguali entro il 25

giugno ed il 25 dicembre di ogni anno.

Gli uffi ci di rappresentanza devono inoltre presentare annualmente una dichiarazione dei redditi entro la fi ne

del mese di febbraio.

LE MICROIMPRESERicompare, dopo un anno di congelamento, il trattamento fi scale di favore per le “microimprese”.

Sono tali le società che rientrano nei limiti di tutti i seguenti parametri (artt. 1121-1128 del Codice Fiscale):

• realizzano ricavi per un valore annuo non superiore a 100.000 Euro;

• hanno almeno 1 dipendente, con un massimo di 9;

• hanno capitale sociale interamente privato;

• nessuno dei soci della società ha più di 250 dipendenti.

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CAPITOLO 03 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE

Non possono accedere a questo sistema di tassazione le società svolgenti le seguenti attività:

- bancaria

- assicurativa

- giochi e scommesse

- consulenza e management

La tassazione di queste realtà è fi ssata al 3% dei ricavi; i costi, quindi, non vengono presi in considerazione

nel calcolo dell’imponibile (ma devono comunque essere contabilizzati e documentati ai sensi di legge).

Si deve sottolineare che la condizione di “microimpresa” è opzionale, sia in entrata che in uscita; per le

società già esistenti al 1/1/2011, è necessario verifi care la presenza delle medesime condizioni alla data del

31/12/2010.

Il venir meno di una delle condizioni su esposte in corso d’anno – diverse da quella del limite di ricavi -

fa uscire dal sistema di tassazione delle “microimprese”, per entrare in quello ordinario (16% sul reddito

imponibile), a partire dall’esercizio successivo.

Fa eccezione il superamento del limite dei 100.000 Euro in corso d’anno: in questo caso, la società esce

dal sistema “microimprese” con effetto retroattivo all’1/1 e con obbligo di determinare e conguagliare le

imposte ordinarie maturate fi no al trimestre in cui è avvenuto il superamento del predetto limite. Le imposte

da “microimpresa” pagate fi no a quel momento vengono riconosciute quale credito da scalare dalle imposte

ordinarie.

LE NORME ANTI EVASIONELa Legge n. 241/2005 pubblicata nella G.U. nr. 672 del 27/07/2005 è entrata in vigore il 26 agosto 2005 e

rappresenta il testo di riferimento per la prevenzione e per lotta all’evasione fi scale.

Tra i provvedimenti introdotti, segnaliamo alcuni motivi di preoccupazione:

A. costituisce reato e si sanziona con 1 – 3 anni di carcere oppure con un’ammenda pecuniaria,

l’intenzionale mancato o ritardato, per un periodo superiore ai 30 giorni, versamento delle ritenute

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alla fonte (art. 6) - si dovrà quindi porre particolare attenzione soprattutto ai pagamenti all’estero di

fatture di servizi dove è prevista l’applicazione di una ritenuta;

B. costituisce reato e si sanziona con 3 – 10 anni di carcere la richiesta indebita ed in mala fede di

rimborsi di imposte o di contributi (art. 8) – nei primi tempi successivi all’uscita di questa legge,

c’era il timore, tra gli operatori economici, che gli ispettori del fi sco potessero applicare in modo

ingiustifi cato questo articolo nei casi in cui non fosse riconosciuto il diritto alla restituzione di tutta

o parte dell’IVA chiesta a rimborso; l’esperienza degli anni successivi ha invece dato conforto alle

imprese, specie agli investitori stranieri;

C. costituiscono reato e si sanzionano con 2 – 8 anni di carcere (ma possono essere aumentati di altri

2 o 3 anni a seconda del valore accertato) i seguenti fatti fi nalizzati all’evasione fi scale:

• l’occultamento di beni o fonti di reddito imponibili;

• la mancata registrazione di ricavi in contabilità;

• la registrazione in contabilità di costi e operazioni fi ttizie (art. 9).

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CAPITOLO 04 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE

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CAPITOLO 04LE IMPOSTE SULLEPERSONE FISICHE

L’opzione per la fl at tax integrale del 16%, fatta dal Legislatore romeno nel lontano 2005, resiste alle

intemperie fi nanziarie e alla crisi economica, che hanno messo a dura prova anche le entrate tributarie

romene e quindi la sua politica fi scale.

Il principio adottato per la defi nizione del reddito imponibile è il world wide principle, ovvero viene tassato il

reddito ovunque prodotto per i residenti in Romania, mentre viene tassato solo il reddito prodotto nel Paese

per i non residenti.

Per le categorie sottoelencate, esclusi i redditi da investimenti e vincite, dal 1 gennaio 2005 si è passati da

un sistema di tassazione ad aliquote progressive, ad un’unica aliquota del 16% (uguale a quella prevista

per le persone giuridiche).

Tipologie di reddito

Nel Codice Fiscale vengono individuate 8 tipologie differenti di reddito, a cui si applica l’aliquota unica del

16%, con esclusione della sola categoria 8:

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CAPITOLO 04 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE

1. da lavoro autonomo: in questa categoria rientrano i commercianti ed i professionisti; hanno

l’obbligo di tenere la contabilità semplifi cata e determinano il reddito attraverso il principio di cassa

come differenza tra ricavi imponibili e costi deducibili, oppure possono determinare un imponibile

forfetario sulla base di provvedimenti specifi ci dell’Amministrazione fi nanziaria;

2. da lavoro dipendente: per questi redditi sono previste alcune deduzioni per i famigliari a carico

che riducono il carico fi scale in modo sensibile soprattutto per i livelli più bassi. Sono deducibili

i contributi sociali obbligatori a carico del dipendente, mentre sono in genere imponibili i fringe

benefi ts in natura. L’obbligo di calcolare, trattenere e versare le imposte spetta al datore di lavoro.

Rientrano in questa categoria i compensi percepiti da amministratori e sindaci di società.

3. da godimento di beni mobili o immobili: si tratta tipicamente dell’affi tto, per il quale è previsto un

abbattimento forfetario del reddito pari al 25%;

4. da investimenti: comprende i redditi da interessi (esclusi quelli sui titoli di stato), dividendi, capital

gain;

5. da pensioni: anche per questi redditi, come per quelli da lavoro dipendente, è prevista una deduzione

fi ssa;

6. da attività agricole;

7. da premi e vincite: per i redditi derivanti da vincite si applica una ritenuta alla fonte pari al 25% (ma

esiste una piccola quota di esenzione);

8. da trasferimento di beni immobili: vedasi prospetto riassuntivo sottostante. Nelle compravendite

immobiliari, ricade sul notaio l’obbligo di calcolare, ritenere e vesare le imposte all’erario;

9. diversi: si tratta di una categoria residuale che raccoglie tutte le forme di reddito non classifi cabili

nelle categorie precedenti.

Per tutte le categorie, sono considerati redditi anche quelli percepiti in natura, così come l’utilizzo a fi ni

personali di beni e/o diritti afferenti l’attività svolta.

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PROSPETTO RIASSUNTIVO CAT. 8

Categoria di reddito Aliquote d’imposta Applicabili dalla data

Trasferimento terreni e fabbricati,alienati entro 3 anni dalla data di acquisto

3% applicato sul valore di vendita

_________

6.000 + 2% applicato sul valore che supera i 200.000

fi no a 200.000 lei

oltre i 200.000 lei

Trasferimento terreni e fabbricati,alienati oltre 3 anni dalla data di acquisto

2%________

4.000 + 1% sul valore che supera i 200.000

fi no a 200.000 lei

oltre i 200.000 lei

Adempimenti

Il reddito netto annuale si stabilisce separatamente per ogni categoria di reddito, ed ai contribuenti è fatto

obbligo di depositare annualmente la dichiarazione dei redditi entro il 25 maggio dell’anno successivo a

quello di riferimento, e di versare nel corso dell’anno 4 rate trimestrali anticipate sulle imposte dovute.

Fanno eccezione a detta regola i contribuenti i cui redditi sono già tassati per ritenuta alla fonte (v. lavoro

dipendente, da investimenti, etc.).

* * * * *

NOTA sulla Cat. 2.

Attività di lavoro autonomo da parte di un non residente: le “Persone Fisiche Autorizzate” (P.F.A.)

Le recenti modifi che legislative hanno reso più semplice l’apertura, da parte di persone fi siche straniere, di

posizioni fi scali equiparabili a quelle della “ditta individuale” o del “lavoratore autonomo”.

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CAPITOLO 04 | LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE

Fino ad un recente passato, infatti, lo status di “Persona Fisica Autorizzata” era concesso solo a coloro

che svolgevano attività alla cui base vi era un titolo di studio specifi co e l’iscrizione a particolari Ordini di

appartenenza: in sostanza, comprendeva solo le professioni liberali (medici, avvocati, dottori commercialisti,

ingegneri, etc.).

Ora, invece, qualsiasi attività economica può essere esercitata sotto forma di “ditta individuale”, previo

ottenimento dell’iscrizione al Registro del Commercio, il che semplifi ca la vita a tutti i cittadini stranieri che

si vedevano costretti a costituire una società di diritto locale per svolgere un’attività di consulenza generica,

di direzione o simili.

La fi scalità delle P.F.A. è disciplinata dalle norme relative all’attività di lavoro autonomo. Da segnalare che

su detti redditi gravano anche la contribuzione previdenziale e sanitaria, ed inoltre che l’OUG 82/2010 ha

introdotto alcuni criteri antielusivi volti a ricondurre nell’alveo del lavoro dipendente tutti quei rapporti giuridici

formalmente “autonomi” ma aventi in seno le caratteristiche tipiche di prestazioni di lavoro subordinato.

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CAPITOLO 05 | ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI

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CAPITOLO 05ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI

LA TASSAZIONE DEI NON RESIDENTIPersone Fisiche Residenti:

Il Codice fi scale romeno, defi nisce come persona fi sica residente in Romania qualsiasi persona che presenti

almeno una delle seguenti condizioni:

a) residenza in Romania;

b) centro dei propri interessi vitali in Romania;

c) presenza in Romania per uno o più periodi che superano, i 183 giorni, in un periodo di 12 mesi

consecutivi, che si concludono nell’anno solare preso in considerazione;

Persone Giuridiche Residenti:

Per quanto riguarda le persone giuridiche, è considerata residente qualsiasi persona giuridica costituita

secondo la normativa romena e che ha la sede della sua direzione effettiva in Romania.

Persona Residente per le Convenzioni contro la doppia imposizione:

Per i Paesi con i quali la Romania ha sottoscritto una convenzione contro le doppie imposizioni, la defi nizione

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CAPITOLO 05 | ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI

di persona residente è integrata con quella data nella Convenzione.

Per quanto riguarda la Convenzione contro le doppie imposizioni in vigore tra l’Italia e la Romania (approvata

con la Legge n. 680 del 18/10/1978), tale defi nizione è dettagliatamente enunciata all’articolo 4, paragrafo

1, dove si defi nisce come „residente di uno Stato contraente” ogni persona che, in virtù della legislazione di

detto Stato, è assoggettata ad imposta nello stesso Stato, a motivo del suo domicilio, della sua residenza,

della sede della sua direzione o di ogni altro criterio di natura analoga. Tuttavia, tale espressione non

comprende le persone che sono imponibili in questo Stato soltanto per il reddito che esse ricavano da fonti

situate in detto Stato o per il patrimonio che posseggono in detto Stato.

Quando, in base alle disposizioni del paragrafo 1, una persona fi sica è considerata residente di entrambi gli

Stati contraenti, la sua situazione è determinata nel seguente modo:

a) detta persona è considerata residente dello Stato contraente nel quale ha un’abitazione permanente.

Quando essa dispone di una abitazione permanente in ciascuno degli Stati contraenti, è considerata

residente dello Stato contraente nel quale le sue relazioni personali ed economiche sono più strette (centro

degli interessi vitali);

b) se non si può determinare lo Stato contraente nel quale detta persona ha il centro dei suoi interessi vitali,

o se la medesima non ha un’abitazione permanente in alcuno degli Stati contraenti, essa è considerata

residente dello Stato contraente in cui soggiorna abitualmente;

c) se detta persona soggiorna abitualmente in entrambi gli Stati contraenti ovvero non soggiorna abitualmente

in alcuno di essi, essa è considerata residente dello Stato contraente del quale ha la nazionalità;

d) se detta persona ha la nazionalità di entrambi gli Stati contraenti, o se non ha la nazionalità di alcune di

essi, le Autorità competenti degli Stati contraenti risolvono la questione di comune accordo. Quando, in

base alle disposizioni del paragrafo 1, art. 4 della Convenzione, una persona diversa da una persona fi sica è

considerata residente in entrambi gli Stati contraenti, si ritiene che essa è residente dello Stato contraente in

cui si trova la sede della sua direzione effettiva. La stessa disposizione si applica alle società di persone e a

quelle ad esse equiparate costituite ed organizzate in conformità della legislazione di uno Stato contraente.

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Redditi conseguiti da stabili organizzazioni:

Il concetto di Stabile Organizzazione è universalmente accolto come presupposto per l’imposizione di

un’attività economica svolta, in un dato Paese, da uno straniero.

Il Codice Fiscale romeno defi nisce quale Stabile Organizzazione di un soggetto non residente, il luogo

attraverso il quale viene svolta in tutto o in parte l’attività del soggetto stesso.

In via esemplifi cativa, anche se non esaustiva, la norma individua alcune fattispecie di Stabile Organizzazione

quali:

a) una sede di direzione,

b) una succursale,

c) un uffi cio,

d) un’offi cina,

e) un laboratorio,

f) una miniera,

g) un cantiere la cui durata supera i 6 mesi.

Di contro non viene considerata Stabile Organizzazione la presenza di un’installazione utilizzata a soli fi ni

di deposito, la detenzione di beni e merci immagazzinate o fi nalizzate ad una loro trasformazione oppure

l’utilizzo di una sede fi ssa utilizzata per la vendita di beni o per svolgere attività a carattere preparatorio o

ausiliario.

Una persona giuridica non residente sarà tassata in Romania per il reddito prodotto con una stabile

organizzazione in Romania, applicando le stesse norme sul reddito d’impresa delle persone giuridiche

residenti, ovviamente con riferimento ai ricavi e costi attribuibili alla sede permanente stessa. Ne discende

la necessità e l’obbligo di trattare la stabile organizzazione, dal punto di vista contabile e degli obblighi

fi scali, quale soggetto autonomo e indipendente, con quindi una sua contabilità e scadenze dichiarative

analoghe ad un soggetto interno. A tal fi ne la stabile organizzazione deve essere registrata presso l’autorità

competente prima dell’inizio dell’attività.

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CAPITOLO 05 | ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI

Redditi conseguiti da non residenti:

Una persona non residente – che quindi è tassata nel proprio Paese di residenza secondo le relative

regole – è legittimamente soggetta a tassazione anche in Romania per i redditi elencati nel Cap. 4 (a cui

sommariamente si rimanda per le relative imposizioni ed aliquote, salvo l’applicazione delle Convenzioni di

cui al paragrafo successivo), qualora siano qui ottenuti o pagati. Per le imposte pagate a titolo defi nitivo

sui redditi prodotti in Romania, una persona non residente avrà generalmente diritto ad un tax credit, da

scomputare sull’imposta del proprio Paese di residenza in base alle relative norme regolatrici.

Una menzione particolare spetta al lavoro dipendente prestato in Romania da un non residente; una persona

fi sica non residente è tassata sul reddito da attività di lavoro dipendente svolta in Romania (con le stesse

regole previste per la tassazione dei residenti) solo qualora:

a) la persona sia presente in Romania (dove presta l’attività di lavoro dipendente) per uno o più periodi

che superano i 183 giorni nell’arco di 12 mesi consecutivi, se il suo salario non è pagato da un

datore di lavoro romeno;

oppure

b) a prescindere dal periodo di presenza, se il salario è pagato da un datore di lavoro romeno (o in suo

nome);

oppure

c) sempre a prescindere dal periodo di presenza, se il salario rappresenta un costo deducibile per una

stabile organizzazione in Romania.

GLI ACCORDI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONIIl Codice Fiscale prevede espressamente la prevalenza dei contenuti degli Accordi per evitare le doppie

imposizioni fi rmati dalla Romania, sulla normativa interna; in particolare, si specifi ca che „la tassazione di

qualsiasi reddito realizzato in Romania da un non residente non può essere superiore a quella prevista nella

convenzione”.

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Per l’applicazione delle Convenzioni, il non residente ha l’obbligo di presentare alla sua controparte che

paga il reddito il c.d. Certifi cato di residenza fi scale che, per quanto riguarda l’Italia, viene rilasciato

dall’Agenzia delle Entrate di competenza territoriale. Il certifi cato, per la normativa romena, ha validità per

l’anno in corso al momento della presentazione e per i primi 60 giorni dell’anno seccessivo.

Solo quindi richiedendo l’applicazione delle Convenzioni – nei termini e modi legali - le ritenute su componenti

di reddito in uscita dal Paese previste dalla normativa interna potranno essere ridotte e/o escluse.

L’elenco delle convenzioni sottoscritte dalla Romania e delle relative aliquote di tassazione per categoria di

reddito è riportato quale allegato alla Guida.

NORMATIVA ITALIANA: ASPETTI CORRELATI AGLI INVESTIMENTI ESTERIGli obblighi di monitoraggio fi scale degli investimenti esteri - Quadro RW

Le persone fi siche che detengono all’estero attività fi nanziarie o altre attività suscettibili di produrre

redditi (quindi a prescindere dalla loro effettiva produzione) di ammontare complessivo superiore a 10.000

euro al termine dell’anno solare hanno l’obbligo di compilare il quadro RW presente nella dichiarazione dei

redditi annuale (Modello Unico), per evidenziarne la consistenza a tale data, nonché i trasferimenti effettuati

da e verso l’estero.

Il quadro RW è quindi fi nalizzato ad evidenziare:

- i trasferimenti da o verso l’estero che non riguardano gli investimenti all’estero e le attività estere di

natura fi nanziaria (sezione I);

- lo stock di investimenti all’estero e di attività estere di natura fi nanziaria suscettibili di produrre

redditi di fonte estera imponibili in Italia, se complessivamente superiori nel periodo d’imposta a

10.000,00 euro (sezione II); l’obbligo sussiste anche se nel corso dell’anno non sono intervenute

movimentazioni;

- i fl ussi (verso l’estero, dall’estero o estero su estero) connessi ai beni indicati nella sezione II, anch’essi

se eccedono complessivamente la soglia dei 10.000,00 euro (sezione III); l’obbligo sussiste anche

se al termine del periodo non sussistono più tali attività in seguito a disinvestimento o estinzione.

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CAPITOLO 05 | ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI

Non devono essere indicate nel Modello le attività fi nanziarie affi date in gestione o in amministrazione

a intermediari professionali (banche, SIM, etc.), in quanto sono gli stessi intermediari ad effettuare le

segnalazioni previste dalla disciplina sul monitoraggio fi scale.

Tra i casi più ricorrenti che richiedono la compilazione del quadro RW, oltre agli altri contenuti nelle istruzioni

per la compilazione del quadro, si riscontra il possesso all’estero di:

• conti correnti;

• immobili;

• polizze di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione;

• partecipazione in società non residenti;

• fi nanziamenti alle predette società.

Va sottolineato che, a seguito di recenti interventi interpretativi dell’Agenzia delle Entrate, nel quadro RW

deve essere indicato qualsiasi immobile detenuto fuori dal territorio italiano, anche se tenuto a disposizione

e ivi non assoggettato a tassazione.

L’omessa o incompleta presentazione del quadro RW (quindi l’inadempimento dell’obbligo di monitoraggio, a

prescindere dall’obbligo di dichiarazione degli eventuali redditi derivanti dalle stesse attività, autonomamente

sanzionabile) è punita con una sanzione dal 10% al 50% degli importi non dichiarati, cui si aggiunge la

confi sca di beni di corrispondente valore.

Scambio d’informazioni tra Stati - la Direttiva Risparmio

La Direttiva 2003/48/CE prevede che a decorrere dall’1/7/2005, i redditi da risparmio corrisposti (ad

esempio da banche, società fi nanziarie e SIM) in forma di interessi a persone fi siche residenti in uno Stato

comunitario diverso dallo Stato Europeo in cui il reddito viene corrisposto, siano assoggettati ad un sistema

di scambio di informazioni automatico volto a garantire l’effettiva imposizione secondo la legislazione

nazionale del Paese di residenza del benefi ciario effettivo di tali redditi.

Tale scambio di informazioni, di fatto fa venir meno il segreto bancario poiché permette ai singoli Stati

comunitari di verifi care se le persone fi siche hanno o meno dichiarato tali redditi.

Alcuni Paesi UE (il Lussemburgo, l’Austria ed il Belgio) non hanno aderito allo scambio automatico di

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informazioni optando per un periodo transitorio che li obbliga però all’applicazione della c.d. Euroritenuta

(alla fonte) sugli interessi erogati a soggetti residenti in altro Stato UE.

Attraverso l’applicazione della Direttiva 48/2003, l’Amministrazione Finanziaria italiana avrà quindi la

possibilità di verifi care non solo la disponibilità di redditi esteri (gli interessi) ma indirettamente accertare

anche la presenza di capitali posseduti all’estero (es. conti correnti), e conseguentemente appurare il

rispetto dell’obbligo di monitoraggio degli investimenti esteri (quadro RW).

DIVIDENDI DISTRIBUITI A PERSONE FISICHEE SOCIETÀ DI PERSONE RESIDENTI IN ITALIAIl regime di tassazione dei dividendi attualmente vigente in Italia fa una distinzione tra dividendi provenienti

da partecipazioni “non qualifi cate” e dividendi provenienti da partecipazioni “qualifi cate”. Lo spartiacque è

rappresentato dalla percentuale dei diritti di voto esercitabile in assemblea ordinaria o della partecipazione

al capitale sociale: se essa è pari o inferiore al 20% del diritto di voto o al 25% della partecipazione al

capitale (2% o 5% in caso di società quotate in mercati regolamentati), la partecipazione è “non qualifi cata”,

in caso contrario essa è “qualifi cata”.

Nel primo caso (non qualifi cata), i dividendi percepiti e provenienti dalla società romena sono tassati a

titolo defi nitivo a mezzo ritenuta del 12,5% sull’intero importo percepito, applicata dall’intermediario che

interviene nella riscossione. Nel caso in cui l’intermediario non intervenga, il dividendo andrà indicato nella

dichiarazione dei redditi e tassato mediante imposta sostitutiva del 12,5%.

Nel secondo caso (qualifi cata), i dividendi partecipano alla formazione del reddito complessivo della persona

fi sica nella misura pari al 49,72% (D.M. 2/4/2008).

Quest’ultimo trattamento è riservato altresì alle società di persone e a tutti coloro che detengono le

partecipazioni nella società estera nell’ambito di un’attività d’impresa (ditta individuale o impresa familiare),

indipendentemente dalla caratura della partecipazione.

In questo caso gli intermediari che intervengono nella riscossione, qualora ricevano preventivamente dal

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CAPITOLO 05 | ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI

contribuente apposita comunicazione che il dividendo afferisce all’impresa o a partecipazioni qualifi cate,

applicano una ritenuta d’acconto del 12,5% sulla parte imponibile al netto della ritenuta estera applicata

in uscita. Detta ritenuta potrà essere scomputata proporzionalmente come previsto dall’art. 165 del TUIR.

DIVIDENDI DISTRIBUITI A PERSONE GIURIDICHE RESIDENTI IN ITALIADal punto di vista del socio/persona giuridica percipiente, l’attuale quadro normativo in Italia prevede

che i menzionati dividendi concorrano alla formazione del reddito d’impresa in misura pari al 5% del loro

ammontare.

L’ammontare imponibile (5%) del dividendo percepito, sarà quindi assoggettato ad’IRES nella misura

attualmente pari al 27,5%, per una tassazione complessiva dell’1,375%.

Sui dividendi in uscita pagati da persone giuridiche romene, le stesse dovranno trattenere e versare una

ritenuta d’imposta convenzionale del 10%.

Nessuna ritenuta potrà essere applicata ai dividendi in uscita qualora, in applicazione della direttiva

madre/fi glia, la società italiana detenga nella società romena, da almeno 2 anni ininterrotti, una quota di

partecipazione non inferiore al 10%.

Tabella esplicativa dividendi erogati da società romena verso soci italiani

La percentuale di concorrenza alla formazione del reddito delle partecipazioni qualifi cate detenute dalle

persone fi siche è del 49,72% (D.M. 2/4/2008).

Ipotesi 1: Società romena partecipata da persone fi siche “non qualifi cate”.

Ipotesi 2: Società romena partecipata da persone fi siche “qualifi cate” che non detengono la partecipazione

in regime di impresa.

Ipotesi 3: Società romena controllata al 100% da società italiana da più di 2 anni.

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Presupposti :

- Dividendo distribuito dalla società romena: 100 (in tutte le 3 ipotesi);

- Aliquota marginale sulle persone fi siche: massima (43%);

- Tassazione sulla società italiana (IRES): 27,5%

Nell’ipotesi 3, è interessante confrontare la tassazione complessiva nel caso in cui il fl usso di reddito arrivi

al percettore fi nale, persona fi sica non imprenditore e socio della società italiana (interponendo quindi una

società holding italiana). Lo schema è analogo: il dividendo netto è soggetto a tassazione del 43% (ipotesi

di aliquota marginale) sul 49,72% del suo ammontare nel caso di soci qualifi cati e con ritenuta a titolo di

imposta del 12,5% in caso di soci non qualifi cati

Ipotesi 1 pf non qualifi cata

Ipotesi 2 pf p.qualifi cata

Ipotesi 3soggetto ires

% % %importi importi importi

dividendo lordo attribuito

ritenuta in uscita RO

dividendo in entrata

ritenuta ingresso ITA

dividendo incassato

reddito imponibile

irpef/ires lorda

recupero ritenuta ITA

tax credit RO

irpef netta

dividendo netto incassato

tassazione totale

100,00 100,00 100,00

10,00% - 10,00 10,00% - 10,00 0,00% -

90,00 90,00 100,00

12,50% - 11,25 12,50% - 5,59 0,00% -

78,75 84,41 100,00

0,00% - 54,60% 49,72 5,00% 5,00

43,00% - 43,00% - 21,38 27,50% - 1,38

0,00% - 5,59 -

0,00% - 49,72% 4,97 5,00% -

- - 10,81 - 1,38

78,75 73,59 98,63

21,25% 26,41% 1,38%

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CAPITOLO 05 | ASPETTI FISCALI INTERNAZIONALI

partecipazione qualifi cata partecipazione non qualifi cata

dividendo incassato

reddito imponibile

irpef /ritenuta

dividendo netto incassato

98,63

49,04

-21,09

77,54

98,63

0

- 12,33

86,30

49,72%

43,00%

22,46%

0,00%

12,50%

13,70%

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

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CAPITOLO 06LE IMPOSTE INDIRETTE

L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO I Principi Generali dell’IVA

L’appartenenza della Romania alla Comunità Europea ha determinato una sua crescente partecipazione alla

politica di integrazione e di armonizzazione fi scale all’interno della Comunità.

È quindi sulla base di questi principi che è stata strutturata e poi modifi cata la sezione dedicata all’Imposta

sul Valore Aggiunto (TVA) all’interno del Codice Fiscale, ovvero il Titolo VI.

Recependo integralmente la Direttiva Comunitaria 2006/112, la Romania si è allineata ai principi e alle linee

guida della normativa europea.

Rientrano quindi nel campo di applicazione della TVA le operazioni interne che soddisfano i seguenti criteri:

• Criterio soggettivo: sono effettuate da soggetti passivi di imposta che agiscono in quanto tali

• Criterio oggettivo: consistono in cessioni di beni o prestazioni di servizi effettuate a titolo oneroso o

assimilate

• Criterio territoriale: sono territorialmente rilevanti in Romania

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

Le operazioni possono essere quindi classifi cate in base al regime TVA applicabile, nel seguente modo:

Operazioni non rilevanti ai fi ni dell’Imposta

Sono le operazioni che non soddisfano i criteri sopra elencati. Si contraddistinguono per non essere

assoggettate ad imposta e agli adempimenti che ne conseguono. Un’operazione che tipicamente

rientra in questa fattispecie è la cessione di ramo d’azienda considerata appunto, quando ne ricorrano i

presupposti, non assoggettabile a tassazione.

Operazioni rilevanti ai fi ni dell’Imposta

Tra queste si distinguono:

• Operazioni imponibili

Sono operazioni soggette ad imposizione, consentono generalmente la detrazione dell’imposta pagata sugli

acquisti e come tali sono soggette al rispetto degli adempimenti TVA (es. fatturazione, registrazioni, etc.).

• Operazioni esenti con diritto alla detrazione

Sono operazioni non soggette ad imposizione ma che generalmente consentono la detrazione della TVA

pagata sugli acquisti. A causa di una discrasia delle defi nizioni della normativa italiana rispetto a quella UE,

sono le operazioni che in Italia vengono classifi cate come “non imponibili”.

Anche in questo caso sono soggette a tutti gli adempimenti TVA (fatturazione, registrazioni, etc.).

Fra queste si menzionano:

Cessioni di beni esportati al di fuori della Comunità Europea.

Cessioni intracomunitarie.

Trasporto internazionale di passeggeri.

• Operazioni esenti senza diritto alla detrazione

Sono operazioni non soggette ad imposizione ma che non consentono la detrazione. Pertanto, qualora

vengano poste in essere dal soggetto passivo di imposta unitamente ad operazioni imponibili (regime misto),

è previsto che vengano sottoposte ad un calcolo il cui fi ne è quello di ridurre la detraibilità dell’imposta

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pagata sugli acquisti in misura proporzionale (cd. pro rata).

Anche per questa categoria sono previsti gli adempimenti TVA.

Tra questi risultano di interesse particolare le attività a carattere fi nanziario ed assicurativo.

Un cenno particolare va poi rivolto alle operazioni immobiliari, solitamente soggette a questo particolare

regime.

Trattamento Iva relativo alle compravendite e locazione di terreni e fabbricati.

Il Codice Fiscale romeno, all’art. 141, prevede infatti come regime ordinario cui sottoporre questo tipo di

operazioni l’esenzione senza diritto alla detrazione. Fanno eccezione le cessioni di costruzioni nuove o

parti di esse e di terreni edifi cabili per le quali è prevista invece l’imponibilità.

Sono comprese nella categoria delle operazioni “esenti senza diritto alla detrazione” anche la locazione e

il leasing dei beni immobili.

È sempre possibile però optare per l’assoggettamento ad imposizione, onde evitare l’eventuale procedura

di ricalcolo dell’imposta detratta “a monte” sugli acquisti degli immobili oggetto della transazione.

Aliquote

In Romania è prevista un’aliquota ordinaria pari al 24% che trova applicazione per la generalità delle

operazioni, con esclusione di quelle sottoposte ad aliquote ridotte.

Sono attualmente previste due aliquote ridotte pari al 5% e al 9%. Sono da considerarsi eccezioni rispetto

alla regola generale e sono circoscritte ad alcune specifi che categorie di beni o transazioni; solitamente

trovano fondamento in motivazioni di carattere sociale e tendono ad agevolare alcune operazioni di primaria

rilevanza.

Tra quelle soggette all’aliquota del 5% troviamo la cessioni di fabbricati destinati ad usi socialmente utili

(ad anziani, per assistenza di minori e portatori di handicap, etc.) e soprattutto adibiti a “prima casa”. Sulle

cessioni di abitazioni con superfi cie non superiore a 120 m2 e di valore massimo pari a 380.000 lei, effettuate

a soggetti che non possiedono altri immobili, l’aliquota prevista è quella ridotta del 5%.

L’aliquota al 9% è viceversa destinata alla cessione di medicinali, alle prestazioni alberghiere, alla cessione

di libri e altri servizi culturali.

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

Territorialità

La territorialità risulta essere uno dei criteri fondamentali, unitamente a quello soggettivo ed oggettivo, per

determinare la tassabilità in Romania di una data operazione.

La normativa romena, richiamando i principi stabiliti dalle Direttive UE susseguitesi negli anni (tra le altre

la principale attualmente in vigore è la 2006/112), ha concentrato la problematica nel Capitolo V del citato

Codice Fiscale. Sotto l’aspetto territoriale, le operazioni poste in essere da un soggetto passivo possono

essere classifi cate in:

• operazioni interne: cessione di beni che avvengono all’interno del territorio romeno e prestazioni di

servizi che, in base alla normativa, sono da considerarsi effettuati nel territorio dello Stato;

• operazioni Internazionali: cessioni di beni tra Stati diversi (cessioni/acquisti intracomunitari e

importazioni/esportazioni) e servizi connessi a tali scambi.

Momento impositivo ed esigibilità

La determinazione del momento impositivo è di fondamentale importanza in quanto da esso derivano

principalmente l’esigibilità dell’imposta e la sua eventuale detraibilità in capo all’acquirente/benefi ciario.

Per la determinazione del momento impositivo, di norma, si seguono due principi fondamentali:

• per la cessione di beni: con riferimento ai beni mobili sarà determinante la consegna o spedizione;

per quelli immobili la stipula del contratto di compravendita ed in ogni caso il passaggio di proprietà del

bene.

• Per la prestazione di servizi: assume rilevanza l’ultimazione della prestazione, indipendentemente

dal suo pagamento (criterio viceversa statuito dalla normativa italiana).

Ai principi generali vanno poi aggiunte le molteplici deroghe e variazioni rispetto alla norma (permute,

somministrazioni continue, contratti estimatori, etc.).

Anche con riferimento alla relazione tra momento impositivo ed esigibilità dell’imposta, la regola generale

fi ssata dalla normativa UE prevede una sostanziale coincidenza dei due momenti; un principio generale

oggetto di molteplici deroghe che portano ad anticipazioni dell’esigibilità rispetto al momento impositivo

(incasso di acconti, fatturazioni anticipate, etc.) o posticipazioni.

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Detrazioni

Seguendo i principi generali fi ssati dalla Direttiva UE, il sistema delle detrazioni dell’imposta pagata sugli

acquisti permette al soggetto passivo di sottrarre dalla TVA, dovuta sulle operazioni attive, quella relativa agli

acquisti, sempre che questo avvenga nel contesto delle sue attività economiche.

La detrazione è inoltre ammessa soltanto se è posta in relazione ad attività che generano operazioni

imponibili o esenti con diritto alla detrazione.

Oltre ai criteri generali di detraibilità (inerenza, addebito in fattura, corretto esercizio della detrazione) la

normativa prevede alcuni casi di specifi ca indetraibilità; tra questi rientra l’acquisto di autovetture adibite

esclusivamente al trasporto di passeggeri e del relativo carburante, salvo che questo non possa essere

ricondotto a particolari fattispecie (locazioni di autovetture, attività di taxi, uso a fi ni commerciali, etc.).

Ulteriore particolarità legata al regime di esenzione alle quali sono sottoposte le cessioni di fabbricati (salvo

opzione del regime di imponibilità) collegate alla detrazione “a monte” è quello che porta all’obbligo di

rettifi ca dell’imposta eventualmente detratta al momento dell’acquisto del bene.

Operazioni Internazionali

Essendo la Romania entrata a far parte della UE dall’ 1 gennaio 2007, le operazioni internazionali che un

soggetto passivo ivi residente può mettere in atto si dividono in due grandi categorie, a seconda dell’ambito

territoriale interessato:

• se l’operazione concerne operatori residenti nei Paesi UE, questa sarà defi nita “intracomunitaria”;

• se l’operazione vede coinvolti Paesi diversi sarà defi nita “extracomunitaria”.

Operazioni Intracomunitarie

Sono operazioni che un soggetto passivo pone in essere con un altro soggetto passivo residente nella UE.

Le operazioni intracomunitarie si suddividono a seconda che siano cessione/acquisto di beni o prestazioni

di servizi.

Affi nché si possa applicare la normativa intracomunitaria sulle transazioni di beni è necessario che ricorrano

contestualmente i seguenti requisiti relativi a:

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

• oggetto dell’operazione: deve trattarsi di cessione di beni;

• soggetti coinvolti: l’operazione deve essere posta da soggetti passivi IVA nei rispettivi Paesi;

• onerosità della transazione: il passaggio di proprietà del bene deve avvenire a titolo oneroso;

• movimentazione fi sica delle merci: i beni oggetto della transazione devono essere fi sicamente

trasportati da uno Stato membro ad un altro.

La tassazione dell’operazione di cessione/acquisto intracomunitario è caratterizzata dal fatto che, al verifi carsi

di una serie di condizioni, la stessa sarà considerata territorialmente rilevante nel Paese di residenza del

cessionario, risultando operazione esente con diritto alla detrazione per il cedente e imponibile tramite

inversione contabile (“reverse charge”) per il cessionario.

A partire dal 1 gennaio 2010, con l’entrata in vigore della Direttiva Comunitaria 2008/8/CEE, il medesimo

trattamento sarà riservato alle prestazioni di servizi classifi cate come “generiche”. Per questo tipo di servizi,

la predetta regola generale si sdoppia in funzione dello status del committente:

a) per le prestazioni rese a privati consumatori (c.d. “business to consumer” b2c) è confermato il criterio del

domicilio del prestatore;

b) per le prestazioni rese a soggetti passivi (c.d. “business to business” b2b), invece, viene adottato il criterio

opposto del domicilio del committente.

A questo criterio generale vengono aggiunte deroghe specifi che in funzione del servizio prestato o dei

soggetti coinvolti nella transazione.

Elenchi Intrastati

In Romania, come per tutti gli Stati appartenenti alla UE, esiste l’obbligo di monitoraggio e coordinamento

tra Paesi che si estrinseca appunto negli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie.

Dopo l’entrata in vigore della Direttiva 2008/8 oltre che per gli acquisti e cessioni di beni, l’adempimento

viene esteso anche alle prestazioni di servizi.

La sezione fi scale degli elenchi riepilogativi ha scadenza mensile con termine di deposito fi ssato entro il 15

del mese successivo.

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La sezione statistica, tenuta distinta da quella fi scale sia nella redazione che nel deposito, anch’essa ha

cadenza mensile ma l’obbligatorietà ricade solamente su quei soggetti che operano un determinato volume

di transazioni.

Registro degli Operatori Intracomunitari (R.O.I.)

Dal 1 agosto 2010 è stato istituito il Registro degli Operatori Intracomunitari. Tutti i soggetti passivi che

intendono effettuare operazioni a carattere intracomunitario dovranno preventivamente iscriversi presso

tale registro. La mancata registrazione al R.O.I. sospende la soggettività attiva e passiva relativamente alle

operazioni intracomunitarie.

Operazioni Extracomunitarie

Acquisti e cessioni da e verso Paesi extra UE

Le modifi che al Codice Fiscale romeno entrate in vigore il 1 gennaio 2007, eliminavano l’obbligo di versare

l’IVA in dogana per le importazioni provenienti da Stati extra UE.

In seguito, con decorrenza 15 aprile 2007 e fi no al 31 dicembre 2012, per contenere la riduzione di gettito

conseguente all’adozione della nuova normativa TVA è stato reintrodotto l’obbligo di versare l’IVA in dogana

sulle importazioni di beni provenienti da Stati extra-UE, eccezion fatta per le importazioni realizzate da

soggetti che abbiano ottenuto il Certifi cato di sospensione.

Il Certifi cato di sospensione dal pagamento della TVA in dogana può essere ottenuto su richiesta di quei

soggetti che rispettino cumulativamente le seguenti condizioni previste nell’OMF 500/2007:

a) non hanno debiti verso l’Erario per imposte, tasse e contributi, eccezion fatta per i debiti risultanti da

piani di rateizzazione accordati dall’AF ex lege;

b) non hanno debiti verso l’autorità doganale;

c) hanno realizzato nell’anno solare precedente importazioni da Stati terzi, cosi come vengono defi niti

all’art. 1252 del Codice Fiscale, esclusa la Bulgaria, per un valore cumulato superiore a 100 milioni di lei;

d) sono soggetti passivi IVA da più di un anno al momento della richiesta di rilascio del certifi cato di

sospensione;

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

e) non sono in stato di insolvenza, procedura di riorganizzazione, liquidazione o inattività.

ADEMPIMENTI

Fatturazione

La fattura è il documento fondamentale ai fi ni del funzionamento della disciplina TVA.

Deve essere emessa dai soggetti passivi che effettuano operazioni imponibili o esenti.

Il termine di emissione, salvo eccezioni e deroghe specifi che, è posto entro il 15 del mese successivo a

quello in cui è sorto il momento impositivo.

Con riferimento alla forma e contenuto del documento, dal 1 gennaio 2007 è stata eliminata l’obbligatorietà

di utilizzare i formulari prestampati con regime speciale. La fattura può quindi essere emessa in forma

cartacea “semplice”.

Il contenuto minimo obbligatorio previsto dall’articolo 155 comma 5 del Codice Fiscale, prevede:

a) numero progressivo;

b) data di emissione;

c) dati identifi cativi dei soggetti fra cui è effettuata l’operazione;

d) luogo di consegna dei beni oggetto di cessioni intracomunitarie;

e) natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell’operazione;

f) data di consegna dei beni e/o effettuazione dei servizi;

g) base imponibile con relative distinzioni di aliquote diverse e regimi applicati;

h) aliquota, ammontare dell’imposta e arrotondamenti;

i) riferimento ad altre fatture o documenti emessi in precedenza se vengono emesse più fatture o

documenti per la stessa operazione;

j) indicazione dei riferimenti normativi nazionali (Codice Fiscale) o comunitari (Direttiva 2006/112)

relativi a situazioni di esenzione, reverse charge, etc.

Registri Obbligatori

La registrazione delle operazioni rilevanti ai fi ni dell’imposta è uno degli obblighi posti dalla normativa interna.

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Il Registro delle fatture emesse così come quello degli acquisti sono da considerarsi ordinari. A questi si

aggiungono quelli specifi ci la cui tenuta è in relazione all’effettuazione di determinate operazioni (es. registro

delle merci in c/deposito, lavorazione, etc.).

Dichiarazioni e liquidazioni

La liquidazione è quella procedura mediante la quale il soggetto passivo rileva periodicamente la

propria posizione TVA. Sulla base delle risultanze della liquidazione il contribuente si potrà trovare

in posizione debitoria e quindi obbligato ad effettuare il versamento, oppure in posizione creditoria

ed in quel caso potrà procedere ad una richiesta di rimborso o compensazione con altre imposte o

contributi.

Il regime ordinario delle liquidazioni è mensile. Per alcuni soggetti (ad es. coloro i quali, con

riferimento all’anno solare precedente, hanno realizzato un volume d’affari non superiore a 100.000

euro e che vi optano entro il 25 gennaio dell’anno successivo) la liquidazione avviene su base

trimestrale.

Le liquidazioni mensili hanno scadenza il 25 del mese successivo a quello di riferimento (o al trimestre).

Oltre agli obblighi dichiarativi legati alle operazioni intracomunitarie, si segnalano:

• La comunicazione dati IVA: deve essere presentata da tutti i titolari di partita IVA con volume d’affari

inferiore ai 35.000 euro, ha cadenza annuale (deposito entro il 25 febbraio dell’anno successivo) e

riassume le operazioni attive messe in atto nel corso dell’esercizio

• Elenco riepilogativo delle operazioni “interne”: deve essere presentata da tutti i titolari di partita

IVA, ha cadenza semestrale (deposito entro il 25 luglio per il I semestre e 25 gennaio per il II semestre)

e riassume le transazioni avvenute tra soggetti passivi “interni”.

Da evidenziare il fatto che la Romania ha già iniziato un processo di informatizzazione del deposito delle

dichiarazioni che dovrebbe portare, una volta a regime, ad un quasi esclusivo invio in forma telematica di

tutte le dichiarazioni.

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

Rimborsi

La normativa prevede che in concomitanza con le liquidazioni periodiche (mensili o trimestrali) se da queste

dovesse risultare un credito di imposta, il soggetto passivo possa:

• Se il credito supera i 5.000 lei, richiederne il rimborso, facendone menzione della liquidazione stessa.

L’AF, prima di procedere alla concessione del rimborso, procede ad effettuare un accertamento per

determinare la consistenza dell’importo chiesto a rimborso. Solo dopo aver ultimato la procedura

di accertamento può deliberarne il pagamento. Dal 2004 è possibile benefi ciare delle procedure

accelerate per il rimborso dell’IVA in base ad una sorta di rating che viene attribuito ad ogni contribuente

in funzione della regolarità di quest’ultimo a far fronte agli obblighi fi scali. Da tale procedure rimangono

comunque esclusi i contribuenti che producono/commercializzano legno e materiali di costruzione,

cereali, frutta, verdura, rifi uti/scarti e quelli che hanno iniziato l’attività da meno di un anno.

• È possibile inoltre compensare il credito TVA con altre imposte e contributi presentando apposita

richiesta e seguendo le regole previste del Codice di Procedura fi scale.

Rimborsi a non residenti

Una sostanziale modifi ca alle procedure di rimborso per soggetti non residenti in Romania, ma operanti

all’interno della UE, è stata introdotta dalla Direttiva 2008/9/CE. In base a tali modifi che, per poter ottenere

il rimborso, il soggetto passivo inoltra per via elettronica una richiesta allo Stato membro del rimborso e la

presenta nello Stato membro in cui è stabilito, attraverso il portale elettronico da quest’ultimo predisposto. La

richiesta va presentata, al più tardi, entro il 30 settembre dell’anno successivo al periodo di riferimento (salvo

proroghe concesse dai singoli Stati). Il periodo di riferimento non può essere superiore all’anno, né inferiore

a tre mesi. Per i rimborsi a residenti in Paesi extra UE la procedura rimane invariata con presentazione della

richiesta direttamente allo Stato concedente, ovvero la Romania.

Dazi e Accise

L’entrata della Romania nella UE ha avuto come effetto immediato quello di far rientrare il Paese nel Territorio

doganale comunitario. Questo determina che, con riferimento al rapporto giuridico tributario doganale, il

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primo livello di territorialità da considerare è quello comunitario (dazi e altre imposizioni all’importazione o

all’esportazione previsti dai regolamenti comunitari); mentre il secondo è quello nazionale (TVA e accise).

A livello comunitario si tenga conto che la normativa doganale si applica in modo uniforme su tutto il territorio

della Comunità. Elemento caratterizzante il rapporto giuridico doganale è la materialità dei beni.

Il valore doganale è determinato sulla base di quanto stabilito a livello di WTO Customs Valuation Agreement.

In materia di obbligazione doganale, il debitore è qualunque persona fi sica o giuridica che effettua tali

operazioni.

Le aliquote doganali sono quelle espresse a livello comunitario.

Regimi sospensivi

Da rimarcare l’esistenza di due situazioni che portano alla sospensione/esenzione dal pagamento dei dazi.

L’una riguarda l’importazione di beni immessi in temporanea importazione per l’effettuazione di lavorazioni.

Su questi può essere richiesto di non pagare i dazi, in attesa che vengano riesportati successivamente alla

lavorazione (Inward Processing Relief – IPR).

Allo stesso modo i beni che escono dal territorio UE per subire lavorazioni in Paesi terzi possono godere

della reimportazione in esenzione dai dazi - salvo la parte compensatoria – (Outward Processing Relief –

OPR).

A livello nazionale, oltre all’incidenza della TVA, sulle operazioni di importazione insistono anche le accise.

Vengono applicate prevalentemente su beni appartenenti a tre settori merceologici e, pur essendo previste

aliquote comunitarie di riferimento, al momento hanno ancora carattere e misura nazionale:

• prodotti petroliferi/energetici;

• prodotti alcolici e bevande alcooliche;

• prodotti del tabacco.

Per alcuni beni, come bevande alcooliche e prodotti del tabacco, prima di essere messi in commercio

permane l’obbligatorietà di apporvi un bollo. Obbligo che ricade sui gestori dei magazzini fi scali e importatori.

Su alcuni prodotti (gas naturali, sigarette, gasolio, elettricità, etc.) la Romania, in accordo con la UE, sta

applicando accise superiori al minimo fi ssato a livello comunitario secondo un piano di convergenza graduale.

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

Imposte e Tasse Locali

In questa categoria rientrano tutte quelle imposte la cui titolarità ed esigibilità avviene a livello locale. Il

Codice Fiscale le rubrica al Titolo IX.

Sono elencate specifi catamente e riguardano:

a) i fabbricati;

b) i terreni;

c) il possesso di mezzi di trasporto;

d) la concessione e rilascio di autorizzazioni, permessi e certifi cati;

e) sulla pubblicità;

f) sugli spettacoli;

g) di soggiorno in hotel e strutture analoghe;

h) altre a carattere speciale;

i) altre.

Quelle maggiormente rilevanti sono:

Imposte sui fabbricati: si tratta di imposte dovute per il possesso di fabbricati. Soggetto obbligato al

pagamento è il proprietario che dovrà versarla all’amministrazione locale competente territorialmente dove

è ubicato il bene.

Le modalità di imposizione si differenziano a seconda che il proprietario del bene sia una persona fi sica

piuttosto che una persona giuridica.

Per le persone fi siche l’imposta, calcolata annualmente, si determina applicando un’aliquota pari allo 0,1%,

al valore imponibile dell’immobile. Questo viene determinato sulla base delle superfi ci del fabbricato e di

alcuni parametri, coeffi cienti e valori “catastali” stabiliti ex lege.

In caso di possesso di più immobili, i fabbricati non utilizzati come residenza subiscono una tassazione con

aliquota maggiorata.

Per le persone giuridiche l’imposta, calcolata annualmente, si determina applicando un’aliquota che può

variare da un minimo dello 0,25% ad un massimo del 1,5% (a seconda della zona di ubicazione del

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fabbricato e deliberata annualmente dalle autorità locali) sul valore imponibile che viene rapportato al valore

lordo contabile. Solo nel caso di fabbricati integralmente ammortizzati, il valore imponibile viene ridotto del

15%.

Nel caso di fabbricati che non hanno subito alcuna rivalutazione contabile negli ultimi tre esercizi, le

aliquote applicabili non sono quelle “ordinarie”; sempre su delibera delle autorità locali vengono fi ssate

aliquote “speciali” che vanno da un minimo del 5% ad un massimo del 10%. Fanno eccezione i fabbricati

completamente ammortizzati, per i quali viene applicata l’aliquota ordinaria compresa tra 0,25% ed il 1,5%.

Nel caso di immobili locati o dati in uso (ad eccezione del leasing fi nanziario), l’imposta è dovuta dal

proprietario. Per gli immobili oggetto di leasing fi nanziario, per l’intera durata del contratto, l’imposta è

dovuta dal conduttore e la base imponibile è rappresentata dal valore di contratto.

Ogni persona giuridica che acquisisce, costruisce, vende, aumenta la superfi cie, opera delle migliorie o

demolisce un fabbricato ha l’obbligo di depositare una dichiarazione di variazione dati presso gli Uffi ci

competenti del Comune entro 30 giorni della data di accatastamento, alienazione o modifi ca.

Termini di liquidazione: l’imposta va versata in 2 (due) rate di pari valore entro e non oltre le seguenti date:

31 marzo e 30 settembre.

Imposte sui terreni: si tratta di imposte annualmente dovute per il possesso di terreni. Soggetto obbligato

al pagamento è il proprietario che dovrà versarla all’amministrazione locale, competente territorialmente

dove è ubicato il bene. L’imposta viene determinata applicando un importo fi sso a seconda della superfi cie,

della tipologia (urbani/extraurbani), della zona e/o dalla categoria di utilizzo del terreno (agricolo/edifi cabile),

secondo una classifi cazione stabilita dall’amministrazione comunale.

Ogni soggetto che acquisisce un terreno ha l’obbligo di depositare una dichiarazione presso gli Uffi ci

competenti del Comune entro 30 giorni dalla data dell’acquisto.

La dichiarazione va depositata, negli stessi termini, anche in caso di variazione nella destinazione d’uso dei

terreni.

Termini di liquidazione: l’imposta sui terreni deve essere versata in 2 (due) rate di pari valore entro e non oltre

le seguenti date: 31 marzo e 30 settembre.

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CAPITOLO 06 | LE IMPOSTE INDIRETTE

Tassa sul possesso di mezzi di trasporto: si tratta di imposte annualmente dovute da tutti i proprietari di

mezzi di trasporto (auto, autocarri, autobus, trattori, moto, imbarcazioni, etc.) per i quali ricorre l’obbligo di

immatricolazione in Romania. Le imposte sono calcolate sulla base di apposite tabelle che tengono conto

della categoria, cilindrata e peso.

Le persone fi siche o giuridiche che acquisiscono/vendono un mezzo di trasporto o cambiano la residenza/la

sede/il “punto di lavoro” hanno l’obbligo di depositare apposita dichiarazione presso gli Uffi ci competenti

entro 30 giorni dall’avvenuta modifi ca.

Per gli automezzi acquistati nel corso dell’anno, l’imposta è dovuta dal primo giorno del mese successivo

a quello di acquisto.

Termini di liquidazione: l’imposta deve essere versata in 2 (due) rate di pari valore entro e non oltre il 31

marzo, e il 30 settembre.

Tassa sulle affi ssioni: è dovuta da ogni persona, fi sica o giuridica che, al fi ne di propagandare il proprio nome,

marchio, prodotto, etc., utilizza un pannello, un’affi ssione o una struttura simile posta in luogo pubblico. La

tassa è dovuta per i mesi di utilizzo dello strumento pubblicitario e viene determinata applicando un importo

fi sso (stabilito dalle autorità locali) in funzione delle dimensioni dello stesso.

Termini di liquidazione: l’imposta deve essere versata in 4 (quattro) rate di pari valore entro e non oltre le

seguenti date: 15 marzo, 15 giugno, 15 settembre e 15 novembre.

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CAPITOLO 07 | IL MERCATO DEL LAVORO

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CAPITOLO 07IL MERCATO DEL LAVORO

IL CODICE DEL LAVOROIl Codice del lavoro (“CodulMuncii”) è stato pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Romania n. 72 del 05/02/2003,

ed è entrato in vigore il successivo 1 marzo (Legge n. 53 del 24/01/2003). Consta di ben 298 articoli, 13 titoli (dalle

disposizioni generali a quelle transitorie e fi nali, passando per i contratti collettivi ed individuali di lavoro, sicurezza

ed igiene, sciopero e tanto altro ancora), ma ha il pregio di abrogare e sostituire un coacervo di norme non sempre

chiare, unifi cando gli strumenti di cui deve servirsi l’operatore in materia giuslavoristica.

Nel 2005, l’OUG n. 65, approvato e modifi cato con la Legge n. 37/2005 sul Codice del Lavoro ha portato delle

modifi che importanti, sia per il bisogno di adeguamento alla legislazione europea sia per l’esigenza di un mercato

del lavoro più fl essibile.

Dal 1 gennaio 2007 la legislazione giuslavorativa romena si è adeguata in gran parte alle regolamentazioni euro-

pee, in particolar modo per la parte riguardante il distacco del personale.

Dal punto di vista oggettivo, il Codice del Lavoro romeno “regola … la totalità dei rapporti individuali e collettivi di

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CAPITOLO 07 | IL MERCATO DEL LAVORO

lavoro, il modo con cui si controlla l’applicazione della normativa sul lavoro, nonché la giurisdizione del lavoro” (art.

1); mentre, dal punto di vista soggettivo, prende in esame la prestazione lavorativa da chiunque svolta in Romania

(sia cittadini romeni, sia stranieri o apolidi), oltre che, entro una certa misura, quella svolta all’estero da romeni.

Merita sottolineare che il Codice del Lavoro dedica ampio spazio, nel primo titolo, ad una serie di principi generali

(art. 3 e seg.): libertà di lavorare (o di non lavorare), di scegliere un lavoro piuttosto che un altro, di svolgere attività

sindacale; divieto del lavoro forzato e di discriminazioni; uguaglianza di trattamento, tutela della salute, della riser-

vatezza, etc.

Il dipendente non può rinunciare ai diritti che gli vengono riconosciuti per legge.

Il 20 dicembre 2006 è stato fi rmato il Contratto collettivo di lavoro a livello nazionale per 2007-2010 di cui si

deve tener conto nell’interpretazione del Codice del lavoro e nella stesura di qualsiasi contratto di lavoro (in-

dividuale o collettivo), nel senso che i diritti previsti dal Contratto collettivo di lavoro a livello nazionale devo-

no essere rispettati, indifferentemente dai provvedimenti del Codice del lavoro, e non si possono prevedere

diritti inferiori per i dipendenti nei contratti individuali o collettivi di lavoro a livello di categoria o di azienda.

Il contratto individuale di lavoro

Il Codice del Lavoro ribadisce (art. 10 e seg.) che l’assunzione del lavoratore avviene attraverso un contratto in-

dividuale di lavoro (c.d. “CIM”), redatto in forma scritta, le cui previsioni non possono derogare a quanto previsto

in sede di contrattazione collettiva (nazionale, di categoria, e/o aziendale). La durata del “CIM” può essere tanto

a tempo determinato (non superiore a 24 mesi), quanto indeterminato, ma quest’ultima soluzione è imposta

d’imperio qualora non sia previsto diversamente.

L’obbligo di provvedere alla realizzazione del contratto individuale di lavoro spetta al datore di lavoro, prima dell’ef-

fettivo inizio del rapporto di lavoro.

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L’età lavorativa minima è stata fi ssata a 16 anni, salvo eccezioni. Il contratto de quo deve indicare i dati del datore

e del prestatore dell’attività lavorativa (che non può essere illecita né immorale), l’ammontare dello stipendio e altro

ancora; ma soprattutto deve enucleare le mansioni specifi che che l’assunto dovrà svolgere.

Il legislatore ha previsto, all’art. 27, il divieto assoluto per il datore di lavoro di richiedere test di gravidanza. Secon-

do l’art. 36, inoltre, i cittadini stranieri possono essere assunti presso aziende romene, sulla base di un contratto

individuale di lavoro e previo ottenimento del permesso di lavoro rilasciato dalle autorità competenti (se tale per-

messo è necessario).

Oltre il permesso di lavoro i cittadini stranieri devono ottenere, prima della conclusione del contratto individuale di

lavoro, anche il numero di identifi cazione fi scale sul territorio romeno (“NIF”).

La risoluzione del Contratto individuale di lavoro

Gli art. 55 e segg. della Legge n. 53/2003 indicano le ipotesi con le quali il “CIM” termina i suoi effetti.

Tale risoluzione può avvenire:

• di diritto (ad esempio, in caso di morte del dipendente, di dichiarazione di fallimento dell’impresa, etc.);

• per iniziativa del datore di lavoro (si parla allora di licenziamento);

• su richiesta del dipendente (dimissioni);

• con accordo delle parti.

Un’importante modifi ca portata dalla OUG 65/2005 riguarda la risoluzione del contratto da parte del datore di

lavoro per motivi di inadeguatezza professionale. In precedenza essa doveva essere fatta seguendo un lungo

schema burocratico, ovvero: emettendo, in tali ipotesi, una “decisione di licenziamento” (entro 30 giorni dai fatti

che vi avrebbero dato luogo) da motivarsi in fatto e in diritto e procedendo ad una “indagine disciplinare interna”

dai contorni indefi niti. Esisteva inoltre l’obbligo, per il datore, di offrire altre opportunità nell’ambito della propria

azienda al licenziando, nonché di chiedere “indicazione” all’Agenzia Territoriale per l’Occupazione al fi ne di allocare

altrove il dipendente.

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CAPITOLO 07 | IL MERCATO DEL LAVORO

In base alle ultime modifi che, il licenziamento del dipendete per motivi di inadeguatezza professionale può es-

sere decisa dopo la valutazione del dipendente con le modalità previste dal contratto collettivo di lavoro a livello

nazionale, di settore d’attività o a livello aziendale. Il datore di lavoro ha ancor l’obbligo di offrire altre opportu-

nità nell’ambito della propria azienda ma se non ha posti disponibili non è più obbligato ad aspettare la risposta

dell’agenzia territoriale per l’occupazione riguardante l’allocazione della risorsa.

È stato alleggerito anche il procedimento di risoluzione del contratto durante e alla fi ne del periodo di prova. Infatti,

basta una notifi ca scritta da parte di una delle due parti contrattanti, senza nessun bisogno di preavviso o altre

procedure preliminari.

Va ancora sottolineato che il Codice del Lavoro prevede la possibilità di ricorrere al licenziamento per ragioni che

prescindono dalle capacità professionali del singolo prestatore di lavoro (art. 65-67), e riconducibili sostanzialmen-

te a operazioni di ristrutturazione aziendale. In base a tale previsione è consentito ricorrere alla risoluzione di singoli

contratti di lavoro ovvero al “licenziamento collettivo” (art. 68 e ss.). Con riferimento, in particolare, a quest’ultimo

istituto, la legge impone all’imprenditore che ne fa uso, l’obbligo di predisporre e sottoporre ai sindacati, rappre-

sentanti dei lavoratori ed all’Ispettorato Territoriale del Lavoro una “notifi ca relativa al licenziamento collettivo”

indicando tra l’altro numero e categorie di salariati interessati dal licenziamento collettivo, motivazioni del provvedi-

mento, misure adottate per ridurre al minimo le risoluzioni dei contratti di lavoro e per attenuarne l’impatto sociale.

Il datore deve notifi care, sia all’Ispettorato del lavoro competente così come all’Autorità per l’Occupazione della

forza di lavoro, relativamente alla possibilità di procedere ad un licenziamento collettivo in due fasi: la prima che

prevede le consultazioni con i dipendenti e loro rappresentanti inerenti al licenziamento collettivo (art. 69 e 70) e la

seconda dopo che si è deciso di procedere con il licenziamento collettivo (art. 711). La seconda notifi ca, con cui si

comunica la decisione di procedere con il licenziamento collettivo, deve essere inviata agli Enti soprammenzionati

entro e non oltre 30 giorni dalla data di licenziamento.

1 nel caso si proceda a licenziamento per ristrutturazione aziendale, è necessario accordare almeno una mensilità supplementare quale buon’uscita.

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È importante sottolineare che nella procedura del licenziamento collettivo i lavoratori hanno il diritto di “benefi ciare

delle misure antidisoccupazione e degli ammortizzatori sociali previsti per legge o dal contratto collettivo”. In tale

contesto i sindacati e/o i rappresentanti delle maestranze sembrano avere un ruolo particolarmente signifi cativo,

anche considerata la facoltà loro concessa di “controproporre” piani industriali che prevedano un numero minore

di licenziamenti (a cui il datore è tenuto obbligatoriamente a rispondere).

La decisione di licenziamento collettivo deve pervenire all’Autorità territoriale per il Lavoro minimo 30 giorni prima

della data di licenziamento.

In caso di licenziamento resta fermo l’obbligo del preavviso (pari ad almeno 20 gg lavorativi in caso di li-

cenziamento individuale).

Altre regolamentazioni riguardanti il lavoro

Gli art. 87 e seguenti, 101 e seguenti, 105 e seguenti introducono istituti che stanno conoscendo un notevole

sviluppo: il lavoro interinale, il c.d. part time, il lavoro a domicilio, mentre è ribadita la defi nizione di “lavoro

notturno” quello svolto tra le 22 e le 6 del mattino.

Per quanto riguarda il “programma di lavoro”: la giornata lavorativa è, salvo diverse indicazioni, di 8 ore al giorno

e 40 alla settimana; sabato e domenica, eccetto le consuete variazioni sul tema, sono giorni di riposo; quotidia-

namente un assunto ha diritto ad una “pausa pranzo” e, annualmente, ad un minimo di 21 giorni lavorativi di ferie.

Non sono lavorativi, inoltre, il primo e il secondo giorno di gennaio, Pasqua e Natale (giorni diversi a seconda della

confessione religiosa, che il padrone è chiamato a rispettare attentamente) e i giorni immediatamente seguenti,

oltre al 1 maggio, il primo giorno e il secondo giorno dell’Ascensione, ferragosto (15 agosto) e il 1 dicembre (che in

Romania è festa nazionale). A parte sono considerati altri avvenimenti familiari (gioiosi o luttuosi). Previsioni parti-

colari sono riservate, naturalmente, a chi svolge prestazioni lavorative particolari.

Quanto a tredicesima mensilità e liquidazione, persiste in Romania la mancanza di disposizioni di legge che ne

prevedano l’obbligo; solo nel caso in cui si proceda al licenziamento per ristrutturazione è necessario accordare

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CAPITOLO 07 | IL MERCATO DEL LAVORO

almeno uno stipendio mensile quale buon’uscita. Obblighi (ed oneri) precisi e di non sempre agevole realizzazione

pratica sono ancora previsti in materia di igiene e sicurezza, formazione professionale, buoni rapporti con sinda-

cati e rappresentanze dei lavoratori. Si ricordi la necessità del contratto collettivo aziendale se vi sono più di 20

dipendenti assunti in azienda: esso non potrà che stabilire norme e prerogative “superiori” (per i lavoratori) rispetto

a quanto contemplato nei contratti collettivi nazionali e/o di categoria applicabili. I contratti collettivi di lavoro na-

zionali e/o di categoria vengono pubblicati periodicamente (annualmente od ogni 2 anni) e rappresentano un punto

di riferimento fondamentale in occasione di trattative tra lavoratori ed azienda.

IL COSTO DEL LAVOROIl confronto 2009/2010 tra il dato medio dello stipendio lordo evidenzia come ci sia stata una contrazione

di circa il 3,5% nei valori espressi in Euro, a testimonianza di una ritrovata competitività della Romania sul

fronte del costo del lavoro.

Settore di attività Reddito medio mensilelordo (2010) in Euro

Reddito medio mensile lordo ( 2009) in Euro

Valore medio 449 465

Agricoltura e servizi annessi 311 333

Industria (in generale) 415 454

Industria tessile 307 350

Industria metallurgica 481 546

Industria delle costruzioni metalliche

e dei prodotti di metallo372 404

Industria chimica 511 553

Costruzioni 361 375

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Alberghi e ristoranti 248 252

Sanità e assistenza sociale 445 424

Amministrazione pubblica 663 642

Nettezza urbana 321 329

Intermediazioni fi nanziarie 1170 1082

Trasporti terrestri 419 456

Fonte: InstitutulNational de Statistica

Per determinare il costo-azienda, comprensivo di imposte e contributi sociali, si faccia riferimento ad alcuni

esempi riportati nella seguente tabella. Il calcolo è stato fatto sulla base delle aliquote contributive previste

a fi ne 2010, per un dipendente senza persone a carico e inquadrato in una società con percentuale per il

fondo rischi pari 0,15%:

Netto corrisposto Costo per azienda Costo netto %

200 366 183%

Dettaglio dei contributi a carico dell’azienda

Contributi per la previdenza sociale 20,8 %

Fondo disoccupazione 0,5%

Fondo rischi e infortuni 0,15 % – 0,85 %

Fondo sanità 5,2%

Commissioni alla Camera del Lavoro 0,75 %

Contributi per malattia 0,85 %

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CAPITOLO 07 | IL MERCATO DEL LAVORO

Fondo garanzia stipendi 0,25 %

Contributi a carico del lavoratore

Contributi per la pensione 10,5 %

Fondo disoccupazione 0,5 %

Fondo sanità supplementare 5,5 %

Imposta sul reddito 16%

Altri dati

Ore lavorative giornaliere 8

Periodo minimo di ferie annuo 21 giorni

Tredicesima mensilità Non prevista

Trattamento di fi ne rapporto Non previsto1

A partire dal 1 gennaio 2011 lo stipendio di base minimo è stato portato a 670 RON/mese (circa 158 euro)

dai precedenti 600 RON.

A riguardo del valore minimo vanno evidenziati due aspetti essenziali:

1. Il salario minimo lordo obbligatorio può essere superiore a 670 RON se esistono regolamentazioni

diverse nei contratti collettivi di settore.

2. Nel calcolo del salario minimo bisogna tener conto dei coeffi cienti di inquadramento stabiliti dai

contratti collettivi di lavoro.

I diritti previsti nel Contratto collettivo nazionale sono da considerarsi quali “diritti minimi” per la successiva

“negoziazione” dei contratti collettivi aziendali (obbligatori per le società con più di 20 dipendenti).

Nei casi in cui non vengano sottoscritti contratti collettivi di settore, sarà utilizzato quale riferimento il Con-

tratto unico nazionale.

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La Legge 448/18/12/2006 prevede per le persone giuridiche con un numero di dipendenti uguale o superiore

a 50 (precedentemente era 75) l’obbligo di assumere persone con handicap nel limite del 4% del numero

totale dei dipendenti.

Le aziende che non intendono adempire all’obbligo di cui sopra possono optare per:

a) il pagamento mensile verso lo Stato di una somma pari al 50% del salario di base minimo lordo,

moltiplicato per il numero di posti di lavoro riservato ai portatori di handicap che non sono da questi

occupati;

b) l’acquisto di prodotti e servizi presso aziende autorizzate, per importi equivalenti al debito determi-

nato come alla precedente lettera a).

IL DISTACCO IN ROMANIA PER I RESIDENTI UE A premessa dell’argomento e senza entrare nel dettaglio della normativa, va detto che il distacco in ambito

UE è una defi nizione che comprende più fattispecie giuridiche di regolamentazione di rapporti di lavoro;

comprende infatti sia il distacco che la trasferta. In ogni caso il distacco regola situazioni temporalmente

limitate e ben determinate e la normativa UE, che ne sottende l’applicazione, non va confusa con le singole

normative in materia di diritto del lavoro e assunzione diretta.

Il distacco si realizza quando il datore di lavoro “disloca” un proprio dipendente presso un soggetto terzo, a

favore del quale il lavoratore medesimo rende la propria prestazione lavorativa.

Adempimenti iniziali

La procedura di distacco in Romania prevede che il soggetto non residente segua un iter burocratico pre-

defi nito, attraverso la presentazione dei seguenti documenti presso l’ Uffi cio del Lavoro competente:

1. accordo scritto tra la società distaccante e distaccataria (tradotto e legalizzato);

2. contratto di lavoro dipendente straniero (tradotto e legalizzato);

3. contratto/lettera di distacco.

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CAPITOLO 07 | IL MERCATO DEL LAVORO

Inoltre è necessario completare e depositare presso l’Ispettorato del lavoro competente un formulario spe-

cifi co per i distaccati, almeno 5 giorni prima dell’inizio attività. Sempre entro tale termine, devono essere

comunicate tutte le eventuali variazioni intervenute nelle informazioni inizialmente notifi cate.

La società distaccante ha l’obbligo di nominare un rappresentante scelto tra i propri lavoratori distaccati in

Romania, quale persona di contatto con gli uffi ci del lavoro romeni competenti in caso di controllo, e quale

depositario dei documenti relativi a tutti i dipendenti non residenti distaccati.

Adempimenti fi scali

L’imposta sul reddito si applica anche alle persone non residenti che svolgono un’attività di lavoro dipenden-

te in Romania, secondo i termini richiamati nel Cap. V.

Per la regolarizzazione della propria posizione fi scale, il soggetto non residente deve richiedere all’Ammini-

strazione delle Finanze Pubbliche (competente per l’area ove ha sede la società presso la quale è distacca-

to) il Numero di Identifi cazione Fiscale (NIF), necessario per svolgere tutte le relative pratiche fi scali.

I non residenti debbono dichiarare, calcolare e versare mensilmente le imposte (in modo diretto o attraverso

un rappresentante fi scale), entro il giorno 25 del mese successivo a quello di riferimento sulla base della re-

tribuzione lorda e degli eventuali benefi ts in natura; contestualmente deve essere eseguito il relativo obbligo

dichiarativo (Dichiarazione 224).

Particolare attenzione va prestata, nella determinazione del reddito imponibile, ai fringe benefi ts (compensi

in natura) che integrano la retribuzione del personale distaccato.

A fi ne anno, il contribuente potrà richiedere il rilascio di un certifi cato attestante l’ammontare delle imposte

versate in Romania nel corso dell’anno, al fi ne del ricalcolo delle imposte nel Paese di residenza (v. tax

credit).

Trattamento fi scale in Italia – retribuzioni convenzionali

Un breve cenno con riferimento all’ordinamento italiano ed alle sue peculiarità. Il regime tributario applicabile

al dipendente di impresa italiana distaccato all’estero è disciplinato dall’ art. 51 TUIR. Qualora il distacco

soddisfi le condizioni poste dal richiamato articolo, l’imponibile e le conseguenti ritenute sono calcolate sulla

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base delle cosiddette retribuzioni convenzionali, quindi non già sulla base dell’imponibile effettivamente

percepito, bensì sulla scorta di importi forfetari (retribuzione convenzionale) annualmente individuati dal

Ministero del Lavoro.

Aspetti previdenziali

A decorrere dal 1 gennaio 2007 trova applicazione la disciplina comunitaria in materia di sicurezza sociale

sia per i lavoratori romeni distaccati in EU che per i lavoratori EU distaccati in Romania.

Il principio base della disciplina comunitaria è quello della c.d. “territorialità dell’obbligo contributivo” nel

senso che, di norma, i contributi previdenziali vanno pagati nello Stato in cui si svolge l’attività lavorativa,

salvo una serie di eccezioni: la più frequente delle quali è proprio quella del distacco.

Sulla base di tali principi i lavoratori dipendenti EU distaccati in Romania potranno continuare ad essere

assicurati nel loro Paese di provenienza (ovvero i datori di lavoro devono ivi continuare ad effettuare i ver-

samenti previdenziali) solo in caso di attivazione della procedura di distacco ed ottenimento del formulario

A1, ai sensi della normativa comunitaria in materia di sicurezza sociale. Nel caso di non attivazione della

procedura di distacco (assenza di A1) ovvero in caso di superamento del periodo di distacco autorizzato,

i lavoratori comunitari distaccati dovranno essere assicurati secondo la legislazione del Paese di destina-

zione in base al principio di territorialità dell’obbligo assicurativo, secondo le regole generali applicabili ai

lavoratori locali.

Nuova normativa comunitaria / Regolamenti CE n. 883/2004 n. 988/2009 e Reg. di applicazione

987/2009; durata del distacco.

Dal 1 maggio 2010, le norme di coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale dei 27 Stati membri

dell’Unione europea costituite dai regolamenti CEE nn. 1408 del 14 giugno 1971 e 574 del 21 marzo 1972

sono sostituite dalle norme di coordinamento del regolamento (CE) n. 883 del 29 aprile 2004, pubblicato sul-

la Gazzetta uffi ciale dell’Unione europea L. 200 del 7 giugno 2004, come modifi cato dal regolamento (CE) n.

988 del 16 settembre 2009, e dal regolamento di applicazione (CE) n. 987 del 16 settembre 2009, pubblicati

sulla Gazzetta uffi ciale dell’Unione Europea L. 284 del 30 ottobre 2009.

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CAPITOLO 07 | IL MERCATO DEL LAVORO

Le nuove disposizioni comunitarie in materia di legislazione applicabile ai lavoratori subordinati o autonomi

temporaneamente occupati all’estero (questa è la defi nizione utilizzata, che evidenzia appunto un concetto

ampio di lavoro in diverso Paese, più ampio del concetto classico di distacco/comando, che ovviamente lo

ricomprende) hanno esteso la durata massima del distacco da dodici a ventiquattro mesi. Le disposizio-

ni riguardanti la proroga del distacco previste dall’articolo 14 del regolamento n. 1408/71 sono state di fatto

abrogate (Mod. A1 in sostituzione dei precedenti E101 e E102) e ciò comporta una semplifi cazione delle

procedure e degli adempimenti relativi al distacco.

Tuttavia, le eccezioni previste dalle nuove disposizioni possono riguardare anche la durata ordinaria del

distacco. Infatti, nelle ipotesi in cui la durata del distacco inizialmente prevista di ventiquattro mesi debba,

per particolari esigenze, essere prorogata, l’articolo 16 del regolamento n. 883/2004 (che sostituisce l’ar-

ticolo 17 del regolamento n. 1408/71) consente agli organismi competenti degli Stati membri interessati di

stipulare, per alcune persone o categorie di persone, accordi in deroga alle norme sopra indicate e, quindi,

di autorizzare un periodo di distacco di durata superiore al limite ordinario di ventiquattro mesi (fi no a 5 anni,

almeno in vigenza del passato Regolamento).

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CAPITOLO 08 | IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

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CAPITOLO 08IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

Fondamentale Normativa di riferimento sulle società commerciali è la Legge n.31 del 1990. In vista

dell’adesione della Romania all’Unione Europea, la legge è stata emendata già a partire dal 1 dicembre

2006 (Legge n. 441/2006). Altre modifi che importanti sono state successivamente apportate con la Legge

n.515/2006 e le Ordinanze di emergenza n.52/2007, n.82/2008 e n. 54/2010.

Le forme societarie sono sostanzialmente quelle previste dalla normativa italiana:

• società in nome collettivo;

• società in accomandita semplice;

• società in accomandita per azioni;

• società a responsabilità limitata;

• società per azioni.

Per le S.n.c e le S.a.s vigono le stesse regole in merito alla responsabilità per le obbligazioni sociali previste

nella legislazione italiana: responsabilità solidale ed illimitata in capo a tutti i soci per la S.n.c. ed in capo ai

soli accomandatari per la S.a.s., e responsabilità limitata al valore del conferimento per gli accomandanti.

La responsabilità nella S.a.p.a. segue le stesse regole previste per la S.a.s. con riferimento alle azioni

possedute da ogni singolo socio.

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CAPITOLO 08 | IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

Per quanto riguarda la S.p.A. e la S.r.l. i soci sono responsabili fi no al valore delle azioni, o

rispettivamente, delle quote possedute.

Per quanto riguarda la costituzione delle società, in generale, ci sembra opportuno sottolineare alcuni aspetti:

1) L’art. 5, comma 6, della legge 31/1990, come sostituito dalla legge di riforma, prevede che “L’atto

costitutivo si stipula in forma di scrittura privata, cui partecipano tutti i soci, ovvero, nell’ipotesi di società

aperta, tutti i fondatori. La forma autentica dell’atto costitutivo è obbligatoria nei seguenti casi: a) tra i beni

conferiti a capitale sociale vi è un terreno; b) si costituisce una S.n.c. od una S.a.s.; c) costituzione di una

S.p.A. aperta”.

In altre parole questa norma rende non necessario l’intervento di notai e avvocati al momento della stipula

degli atti, salve le ipotesi in cui espressamente si preveda il contrario.

Si ritiene tuttavia che per motivi di evidente opportunità, sia preferibile comunque il ricorso all’avvocato per

la c.d. “data certa” dell’atto, ovvero al notaio (nel qual caso si parla di “atto pubblico”).

2) Secondo il comma 7 dello stesso articolo, inoltre, “L’atto costitutivo acquista data certa anche con il

deposito presso il Registro del Commercio”. Questa norma fa il paio con quella appena vista, perché si

statuisce che la “data certa” è anche quella attribuita all’atto con il materiale deposito presso il Registro.

Come detto, tuttavia, il ricorso almeno all’avvocato costituisce un elemento di indubbia garanzia, non

escluso a priori – tra l’altro – dal legislatore (“anche”).

3) L’art. 17, comma 4, prevede che “presso la stessa sede potrà operare più di una società solo se l’immobile,

per sua struttura e sua superfi cie utilizzabile, garantisca il funzionamento di più società in stanze distinte o

in spazi separati ottenuti per suddivisione. Il numero di società operanti in un immobile non può superare il

numero di stanze o spazi separati ottenuti per suddivisione.”

Nel seguito saranno esaminate in dettaglio solo la S.r.l. e la S.p.A. in quanto rappresentano le forme societarie

più utilizzate dagli investitori stranieri per realizzare un’operazione di investimento in Romania.

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LA SOCIETÀ PER AZIONILa Costituzione della S.p.A.

La costituzione di una S.p.A deve avvenire mediante la sottoscrizione di un atto costitutivo da parte di tutti

i soci a meno che non si tratti di sottoscrizione pubblica, nel qual caso è necessaria la fi rma dei fondatori.

Il capitale sociale minimo di queste società non può essere inferiore a 90.000 RON (circa 25.000 euro),e

deve avere almeno 2 soci.

L’atto costitutivo si conclude e deve contenere una serie di elementi (per un elenco completo si veda l’art. 8

della legge n. 31/1990) tra cui:

• valore del capitale sociale, che deve essere versato presso una qualunque banca autorizzata dalla Banca

Nazionale della Romania;

• il valore dei beni conferiti e il modo con cui sono stati valutati;

• il valore unitario delle azioni e la menzione se sono nominative o al portatore.

È altresì necessaria una perizia di stima relativa ai conferimenti in natura a cura di un perito autorizzato.

La società è soggetta ad omologa da parte del direttore del Registro del Commercio. Per ottenere tale

omologa devono essere presentati al direttore, entro 15 giorni dalla fi rma dell’atto costitutivo, i seguenti

documenti:

• l’atto costitutivo;

• la ricevuta che attesta l’avvenuto versamento del capitale sociale;

• i documenti comprovanti la proprietà dei conferimenti in natura;

• contratto di affi tto della sede o l’atto di proprietà da parte di uno dei soci, e i documenti di registrazione del

contratto presso l’uffi cio delle imposte dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione Finanziaria;

• autocertifi cazione per l’amministratore della società costituenda.

Inoltre se i soci sono delle persone fi siche:

• copia di un documento d’identità (passaporto o carta di identità);

• originale del casellario giudiziale rilasciato dal tribunale competente oppure autocertifi cazione dei soci;

Se invece i soci sono persone giuridiche:

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CAPITOLO 08 | IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

• estratto autentico del verbale d’assemblea o CdA della società che autorizza l’amministratore o un

altra persona a costituire una società in Romania;

• visura camerale della società in originale;

• lettera di referenze bancarie in originale;

• autocertifi cazione da parte del rappresentante della società in originale.

La decisione del direttore che dispone l’iscrizione della società è immediatamente esecutiva ed impugnabile

soltanto con ricorso entro 15 giorni.

Se entro questo termine non viene presentato alcun ricorso o altra richiesta di modifi ca o di opposizione alla

costituzione della società, la sentenza diventa defi nitiva e viene depositata presso il Registro del Commercio

e all’Amministrazione Finanziaria. La sentenza e l’atto costitutivo saranno inoltre pubblicati nella Gazzetta

Uffi ciale.

Azioni e organi societari

Le azioni possono essere nominative o al portatore, secondo quanto stabilito nell’atto costitutivo; è vietata

l’emissione di azioni e quote con valore sotto la pari, e quelle al portatore devono essere interamente liberate;

il capitale non può essere aumentato fi no a che le azioni precedentemente emesse non sono interamente

liberate. Il valore nominale delle azioni non può essere inferiore a 0,1 RON; inoltre devono avere tutte lo

stesso valore.

La proprietà delle azioni nominative si trasferisce con la dichiarazione resa nel Registro delle Azioni sottoscritta

dal cedente e dal cessionario o dai rispettivi procuratori e con l’apposita annotazione sull’azione. Il diritto di

proprietà sulle azioni al portatore si trasferisce con la semplice consegna.

Ogni azione da diritto ad un voto nelle assemblee ma può essere prevista per contratto o per statuto una

limitazione al numero dei voti spettanti al socio che possiede più azioni; l’esercizio del diritto è in ogni caso

sospeso in capo agli azionisti non in regola con i versamenti dovuti. Le azioni sono indivisibili ma, ove

un’azione appartenga a più persone, queste sono obbligate solidalmente per l’esecuzione dei versamenti

dovuti. È prevista la possibilità di emettere azioni privilegiate che non danno diritto al voto in assemblea.

L’assemblea generale può essere di due tipi: ordinaria o straordinaria. Sono previste la prima e le successive

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convocazioni con vincoli di quorum e di maggioranza variabili ai fi ni, rispettivamente, della valida costituzione

e della validità della delibera assembleare a seconda del tipo di assemblea. La distinzione tra i due tipi di

assemblea afferisce l’oggetto di delibera della stessa.

Amministrazione delle S.p.A.

La parte relativa all’amministrazione delle S.p.A. è stata senza dubbio oggetto della riforma più radicale

del 2006. Sono stati introdotti 2 “sistemi di amministrazione” che consentiranno più opzioni sulla scelta di

governance delle S.p.a.:

1. il sistema “unitario”

In questo sistema si prevede obbligatoriamente la presenza di un numero dispari di amministratori che, nelle

società oggetto di revisione obbligatoria, deve essere almeno pari a 3.

Inoltre, se l’amministratore viene revocato senza giusta causa, quest’ultimo ha diritto al risarcimento del

danno (in precedenza non esisteva alcun riferimento alla giusta causa in caso di revoca).

Il Cda può delegare parte delle proprie attribuzioni (di fatto tutte quelle operative) ad uno o più direttori,

scelti anche all’interno dello stesso Cda. Nel caso di società oggetto di revisione ex lege, tale delega è

obbligatoria! In questa circostanza, il Cda deve essere formato in maggioranza da amministratori non

esecutivi (che di conseguenza non potranno essere nominati direttori).

Anche per il direttore o direttori, vale la regola della giusta causa in caso di revoca.

In caso di nomina (obbligatoria o meno) di uno o più direttori, spetta di diritto al direttore generale il potere

di rappresentanza.

L’atto costitutivo o l’assemblea può prevedere che nel Cda siano eletti uno o più amministratori indipendenti,

ovvero amministratori che non siano o non siano stati legati alla società da alcun rapporto professionale e/o

simili.

Per le società oggetto di revisione ex lege, è inoltre prevista l’obbligatorietà di nominare un “comitato

per l’audit” composto da almeno 2 componenti del Cda entrambi non-esecutivi, e uno almeno esperto di

revisione/principi contabili.

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CAPITOLO 08 | IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

2. Il sistema “dualista”

Una S.p.A. può prevedere statutariamente di essere amministrata da un Direttorato e da un Consiglio di

sorveglianza.

Direttorato

All’interno di questo sistema, l’amministrazione è gestita esclusivamente dal direttorato, sotto il controllo del

consiglio di sorveglianza. Al direttorato inoltre, spetta la rappresentanza della società.

Il direttorato è nominato dal Consiglio di sorveglianza e deve essere formato da uno o più membri (sempre

dispari); in caso di società con obbligo di revisione, il direttorato deve avere almeno 3 componenti.

Il Consiglio può revocare in qualsiasi momento uno o più componenti del direttorato ma, in mancanza di

giusta causa, i soggetti revocati possono chiedere un risarcimento.

Consiglio di Sorveglianza

Il CdS è eletto dall’assemblea generale e il numero dei componenti deve essere ricompresso tra 3 e 11; per

la loro revoca sono necessari i voti di almeno i 2/3 dei soci presenti.

La carica di membro del CdS è incompatibile con quella di componente del Direttorato e con quella di

dipendente della società.

Il CdS non può avere alcun incarico operativo, anche se lo statuto può prevedere che il Direttorato debba

chiedere l’assenso del CdS prima di effettuare alcune operazioni.

Anche all’interno di questo sistema di amministrazione, le società oggetto di revisione ex lege, sono obbligate

a nominare un “comitato per l’audit” composto da almeno 2 componenti del CdS entrambi non-esecutivi,

e uno almeno esperto di revisione/principi contabili. Il comitato ha l’incarico di svolgere indagini interne e di

fornire pareri al Consiglio.

I membri del Cda, del Direttorato e del CdS nominati al momento della costituzione della società possono

rimanere in carica al massimo 2 anni e sono rieleggibili per periodi successivi di 4 anni. Chi ricopre uno degli

incarichi indicati in precedenza, deve disporre di un’assicurazione per la responsabilità professionale.

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I membri del Cda o del CdS non possono esercitare tale funzione in più di 5 società di diritto romeno (salvo

i casi previsti all’art. 15316).

Solo i componenti del Cda o del CdS possono essere anche persone giuridiche.

Viene inoltre sancita l’incompatibilità tra la carica di amministratore e lo status di dipendente della società

stessa (per le Società per azioni): in caso contrario, il contratto di lavoro viene sospeso per l’intera durata

del mandato.

Revisione e sindaci

a) Società senza obbligo di revisione: possono scegliere di nominare 3 sindaci ed un sindaco supplente

oppure possono volontariamente rinunciare al collegio sindacale e optare per la nomina di una società di

revisione esterna per l’esercizio dell’attività di controllo contabile;

b) Società con obbligo di revisione, società che hanno optato per la revisione esterna e società che

applicano il “sistema dualista”: devono nominare la società di revisione e organizzare l’audit interno.

Assemblee

Per le assemblee ordinarie, salvo diversa previsione dello statuto, il quorum di validità è stato ridotto alla

presenza di tanti soci che rappresentino almeno ! del numero totale dei voti (in precedenza avevamo "

del capitale sociale), mentre le delibere sono valide con il voto della maggioranza dei voti espressi.

In seconda convocazione invece, l’assemblea delibera validamente a maggioranza, indipendentemente dal

quorum presente. Con l’atto costitutivo della società, non si possono pattuire per la seconda convocazione

quorum e maggioranze superiori a quelle legali.

Per le assemblee straordinarie, in prima convocazione il quorum di validità è stato ridotto alla presenza di

tanti soci che rappresentino almeno ! del numero totale dei voti (in precedenza avevamo # del capitale

sociale).

In seconda convocazione, l’assemblea è validamente costituita se sono presenti almeno tanti soci che

rappresentino 1/5 dei diritti di voto complessivi.

In entrambi i casi, le delibere sono valide se assunte dalla maggioranza dei voti espressi, oppure da almeno i

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CAPITOLO 08 | IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

2/3 dei diritti di voto presenti in caso di: modifi ca dell’oggetto sociale, aumento o riduzione del capitale sociale,

fusione, scissione o liquidazione, trasformazione. Lo statuto può prevedere sia quorum che maggioranze

superiori. L’assemblea può riunirsi non prima che siano trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso

nella Gazzetta Uffi ciale oppure, e solo in caso di azioni nominative, 30 giorni dopo l’invio della convocazione

a mezzo raccomandata oppure, se lo statuto lo prevede, 30 giorni dopo l’invio della convocazione a mezzo

posta elettronica con fi rma digitale.

L’avviso di convocazione deve essere inoltre pubblicato nella pagina internet della società.

Una persona giuridica può essere nominata amministratore di un’altra persona giuridica ma, in tal caso, è

necessario stipulare un “contratto di amministrazione” in cui viene identifi cato un rappresentante permanente.

Una persona non può ricoprire la carica di amministratore simultaneamente in più di tre consigli di

amministrazione a meno che egli non sia amministratore e proprietario di almeno un quarto del totale delle

azioni della società amministrata o sia amministratore di una società in possesso di detto quarto.

I libri sociali ed il bilancio

La S.p.A. deve tenere un libro degli azionisti, un libro per le delibere delle assemblee generali, un libro per le

delibere del consiglio di amministrazione, un libro dei sindaci; un libro delle obbligazioni se è il caso.

Gli amministratori devono presentare ai sindaci, almeno un mese prima del giorno stabilito per la riunione

dell’assemblea, il bilancio dell’esercizio, composto dallo stato patrimoniale ordinato per liquidità crescente,

dal conto economico in forma scalare e dalla nota integrativa, la loro relazione ed i documenti giustifi cativi.

Dagli utili di esercizio deve essere accantonato ogni anno almeno il 5% per la costituzione di una riserva

legale fi no alla concorrenza di quest’ultima con il 20% del capitale sociale. Gli amministratori devono

depositare entro quindici giorni dalla delibera: il bilancio, la loro relazione, la relazione dei sindaci ed il verbale

dell’assemblea presso il Registro del Commercio; il bilancio verrà poi pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale.

Il deposito dei Bilanci deve avvenire secondo le seguenti scadenze:

a. per le persone giuridiche che applicano i principi contabili armonizzati con le Direttive Europee e

con gli Standard Internazionali di Contabilità o che applicano i principi contabili semplifi cati: entro 150 giorni

dalla chiusura dell’esercizio;

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146

b. per le persone giuridiche che, dalla loro costituzione, non hanno svolto attività: deposito di una

dichiarazione, entro 60 giorni dalla chiusura dell’esercizio.

La Legge n. 31/1990 prevede ora che i dividendi siano pagati nel termine stabilito dall’assemblea generale

dei soci, ma non oltre i sei mesi dall’approvazione del bilancio annuale relativo all’esercizio fi nanziario

chiuso.

LA SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATALa disciplina commerciale delle S.r.l. ha alcuni richiami espliciti a quella delle S.p.A; in realtà si è affermata la

prassi (accettata dalla giurisprudenza) di applicare alle S.r.l. alcune norme previste dalla Legge n. 31/90 solo

per le S.p.A. Nell’esposizione a seguire si ometterà la ripetizione di norme comuni rimandando esplicitamente

di volta in volta alla disciplina vigente per le S.p.A..

La costituzione delle S.r.l.

La S.r.l. si costituisce per mezzo di un atto costitutivo fi rmato dai soci. L’atto costitutivo ha lo stesso

contenuto previsto per le S.p.A. in più deve essere indicata la ripartizione del capitale in quote sociali, le

quali non possono essere rappresentate da titoli negoziabili. Il numero massimo dei soci è pari a 50 unità,

ed è prevista anche la possibilità di costituire una S.r.l. con un unico socio (anche straniero). Sottolineiamo

il vincolo relativo al fatto che una persona fi sica o giuridica può essere socio unico solamente in una S.r.l.

romena (art.14 comma 1). Inoltre, una S.r.l. con socio unico non può essere a sua volta unico socio di una

S.r.l. romena. Il capitale sociale non può essere inferiore a 200 RON, ed è diviso in quote uguali di importo

minimo pari a 10 RON. Sia i documenti richiesti che l’iter burocratico equivalgono a quanto previsto per la

S.p.A..

Assemblea generale della S.r.l.

Per le S.r.l. è previsto un solo tipo di assemblea generale, incaricata di esaminare e deliberare su ogni

argomento. Ogni quota sociale da diritto ad un voto.L’assemblea validamente costituita in prima convocazione

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CAPITOLO 08 | IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

che non riesce a deliberare in quanto non si forma la maggioranza richiesta, in seconda convocazione

delibera a maggioranza dei presenti sullo stesso ordine del giorno, qualunque sia il numero dei soci presenti

e la parte del capitale rappresentata.

Il trasferimento delle quote rappresentanti il capitale sociale è possibile a favore di terzi solamente con

l’approvazione dei # del capitale sociale (art.202 comma 2). La cessione delle quote dovrà essere registrata

presso il Registro del Commercio dopo la scadenza del termine di opposizione di 30 giorni dalla pubblicazione

della delibera dell’assemblea dei soci nella Gazzetta Uffi ciale.

Voto nell’assemblea

A termini del nuovo art. 192, comma 1, “L’assemblea dei soci decide con il voto favorevole della maggioranza

assoluta dei soci e delle quote sociali, salvo che nell’atto costitutivo si preveda diversamente”. Con

adeguata previsione da inserire nell’atto costitutivo, pertanto, cade il precedente principio della doppia

maggioranza (per teste e per quote).

Amministrazione della S.r.l.

La società è amministrata da uno o più amministratori che possono essere soci o meno e sono eletti

dall’assemblea generale. L’atto costitutivo può inoltre stabilire l’elezione di uno o più sindaci; in ogni caso

se vi sono più di quindici soci la nomina dei sindaci è obbligatoria secondo le norme previste per la S.p.A..

Il bilancio della società è elaborato secondo le norme previste per la S.p.A., lo stesso dicasi per la riserva

legale e per le diminuzioni di capitale sociale; relativamente all’aumento del capitale sociale valgono le

disposizioni stabilite per la costituzione della società.

Il nuovo art. 15, prevedendo che “I contratti tra una S.r.l. ed una persona fi sica o giuridica, socio unico della

S.r.l. medesima, devono stipularsi in forma scritta, a pena di nullità assoluta”, generalizza di fatto la necessità

di regolarizzare in forma scritta ogni rapporto fra i soggetti indicati.

I libri sociali

La S.r.l. deve tenere, compilare e conservare un libro soci, a cura degli amministratori, nel quale iscrivere

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i dati di identifi cazione dei soci, la quota del capitale sociale detenuta, il trasferimento di quote sociali e

qualsiasi altra modifi ca sulle quote sociali.

ALTRE REGOLAMENTAZIONI PER LE SOCIETÀ DI DIRITTO ROMENOLe variazioni del capitale sociale

La riduzione del capitale sociale non può essere realizzata prima che siano trascorsi due mesi dalla

pubblicazione della relativa decisione sulla Gazzetta Uffi ciale; entro tale termine i creditori sociali potranno

opporsi alla decisione.

La decisione di aumento di capitale sociale deve essere pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale essendo

concesso almeno un mese per l’esercizio del diritto di prelazione, a partire dalla data della pubblicazione.

L’aumento di capitale avviene seguendo le disposizioni stabilite per la costituzione della società; il denaro

contante versato per l’aumento del capitale non può essere utilizzato fi nché l’operazione non viene

perfezionata.

Perdita del patrimonio netto

Il nuovo art. 69 prevede che “Qualora si accerti una perdita del patrimonio netto, il capitale sociale deve

essere reintegrato o ridotto prima di qualsiasi erogazione o distribuzione di utili”.

Secondo l’art. 15324, comma 1, secondo cui “Qualora il consiglio di amministrazione, rispettivamente il

direttorato, accerti che in seguito alle perdite, risultanti dal bilancio approvato, il patrimonio netto, determinato

come differenza fra l’attivo e il passivo totale della società, rappresenta meno della metà del valore del

capitale sociale, esso deve convocare l’assemblea straordinaria per deliberare lo scioglimento della società.”

Nel caso l’assemblea deliberi diversamente, diventa obbligatoria la reintegrazione del capitale, ovvero la sua

riduzione al valore rimasto.

Atti di disposizione dei beni proprietà della società

Con l’Ordinanza di emergenza n.52/2008, è stato chiarito un aspetto molto importante in termini di deleghe,

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CAPITOLO 08 | IL DIRITTO COMMERCIALE ROMENO

con risvolti importanti a livello pratico: le deleghe per la fi rma di atti autentici di disposizione dei beni

proprietà di una società commerciale possono essere rilasciate dagli organi societari competenti, senza che

sia necessaria una procura speciale in forma autentica, benché l’atto di disposizione deve essere fi rmato

in forma autentica (art.701 L.31/1990).

ALTRE FORME POSSIBILI PER LA PRESENZA DI UNA SOCIETÀ NON RESIDENTE

SUCCURSALI

È possibile per le società estere, operare sul territorio attraverso una o più succursali. Le succursali devono

essere registrate presso il Registro del Commercio e sono soggette agli stessi obblighi fi scali delle società.

Non assumono personalità giuridica propria, restando di fatto emanazioni della società madre.

UFFICI DI RAPPRESENTANZA

Il funzionamento degli uffi ci di rappresentanza è subordinato ad un’autorizzazione rilasciata dal competente

Ministero e al pagamento di un’imposta annua fi ssa pari a 4.000 �€. Questo tipo di presenza delle società

estere all’interno del territorio romeno è caratterizzato dal vincolo della limitata operatività essendo vietata

ogni attività commerciale diretta.

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

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CAPITOLO 09FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

I Fondi strutturali (FEDR, FSE) e di coesione (FC) sono i principali strumenti della politica di coesione

economica e sociale che l’Unione Europea si è data per colmare il divario dello sviluppo economico fra le

regioni europee.

In Romania, il panorama degli incentivi alle imprese, fi nora destinato a pochi soggetti, dal 2007 è cambiato

in modo radicale.

L’adesione della Romania all’Unione Europea permette alle imprese dell’intero territorio romeno, soprattutto

alle PMI anche a partecipazione italiana 100%, di accedere ai contributi a fondo perduto dal 40% al 85%

messi a disposizione dai Fondi Strutturali e di Coesione.

Il Quadro Strategico Nazionale di Riferimento (QSNR) - 2007-2013 - documento elaborato da ciascun

Stato membro UE secondo il nuovo acquis sulla Politica di Coesione, rappresenta il documento strategico

per la programmazione dei Fondi Strutturali e di Coesione in Romania per il periodo di riferimento e permette

la connessione fra le priorità nazionali di sviluppo stabilite nel PNS e le priorità a livello europeo.

Obiettivi del QSNR: la riduzione delle disparità sociali e di sviluppo economico fra la Romania e gli Stati

membri UE attraverso una crescita supplementare del 15% del PIL e del 2% dell’occupazione della forza di

lavoro, entro il 2015.

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

1. I Programmi Operativi (PO) rappresentano gli strumenti di management con i quali vengono

realizzati gli obiettivi del CSNR 2007-2013, attraverso specifi ci interventi.

2. La Romania è eleggibile per l’obiettivo „Convergenza” (PIB<75%) e adempie, secondo i regolamenti

UE, i criteri di fi nanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Sociale

Europeo (FSE) e Fondo di Coesione (FC), per tutte le 8 Regioni di Sviluppo.

3. Nel quadro di tale obiettivo, la Romania ha elaborato 7 Programmi Operativi (settoriali o regionali):

1. POS

Competitività

2. POS

Trasporto

3. POS

Ambiente

4. POS

Risorse umane

7. PO Assistenza

tecnica

6. PO Capacità

amministrativa

5. PO

Regionale

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Eleggibilità dei sollecitanti privati in base alla dimensione aziendale

Dimensione della società

Programma Operativo Settoriale

Crescita della Competitività Economica

Programma Operativo Regionale

Programma Operativo Settoriale

Sviluppo delle Risorse Umane

Programma Nazionale di Sviluppo

Rurale

Microimpresa (max. 9 dipendenti, fatturato max. �€ 2

mil.)

- x x x

Piccola impresa (10- 49 dipendenti, fatturato annuo fi no

a �€ 10 mil.)

x - x x

Media impresa(50- 249 dipendenti, fatturato annuo fi no

�€ 50 mil./ attivo totale fi no a

�€ 43 mil.)

x - x x

Grande impresa (oltre 250

dipendenti o fatturato > �€ 50 mil. euro e attivo totale > �€ 43 mil. euro)

x - x X

(max. 750 dipendenti)

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

Elenchiamo alcuni dei più rilevanti programmi di fi nanziamento rivolti allo sviluppo delle imprese, specialmente

delle PMI, come esemplifi cazione delle opportunità offerte nei seguenti settori.

PROGRAMMA OPERATIVO SETTORIALE

“CRESCITA DELLA COMPETITIVITÀ ECONOMICA” (POS CCE)

Obiettivo generale:

crescita della produttività delle imprese romene per la riduzione delle differenze rispetto al livello medio

europeo.

ASSE PRIORITARIO 1 - UN SISTEMA DI PRODUZIONE INNOVATIVO ED ECOEFFICIENTE

Obiettivi:

consolidamento e sviluppo del settore produttivo; creazione di un ambiente di affari favorevole per lo

sviluppo delle imprese.

Campo di intervento D.1.1. “Investimenti produttivi e preparazione per la concorrenza sul mercato

delle imprese, specialmente delle PMI”

Obiettivi:

miglioramento delle attrezzature di produzione, basandosi sul loro ammodernamento, sul rinnovo dei

processi di produzione e sul sostegno dell’adozione di standard internazionali.

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: POS CCE - ASSE 1, C.I: 1.1

OPERAZIONE A) “SOSTEGNO PER IL CONSOLIDAMENTO E L’AMMODERNAMENTO

DEL SETTORE PRODUTTIVO ATTRAVERSO INVESTIMENTI IN BENI MATERIALI E IMMATERIALI”

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Benefi ciari: Piccole, medie e grandi imprese.

Schemi di aiuto:

a) PMI - valore massimo del contributo 1,5 milioni di euro;

b) grandi imprese - valore massimo del contributo 5 milioni di euro. Una piccola impresa può giungere

ad un fondo perduto del 70%, una media impresa fi no ad un 60%, per una grande fi no al 50%. Se le

imprese sono localizzate all’interno della regione Bucarest-Ilfov, il contribuito diminuisce del 10%.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

- creazione di una nuova unità di produzione

- ampliamento di un’unità produttiva per la crescita della capacità di produzione;

- diversifi cazione dell’attività di un’impresa tramite nuovi prodotti o servizi.

- ammodernamento dell’impresa, inclusi i cambiamenti nel processo produttivo di un’unità esistente (es.

ammodernamento degli impianti ad alto livello tecnologico, automatizzazione o meccanizzazione dei

processi di fabbricazione, introduzione di nuove tecnologie di produzione);

SPESE ELEGGIBILI:

- acquisto del terreno, per un valore massimo pari al 10% del valore totale dell’investimento;

- infrastrutture produttive per un valore massimo pari al 50% del valore totale dell’investimento;

- acquisto macchinari e attrezzature nuovi;

- mezzi di trasporto funzionali alla produzione;

- software, licenze, brevetti e know-how (nel limite del 50% del valore totale dell’investimento solo

per le grandi imprese);

- servizi di consulenza (studi preliminari, progettazione, elaborazione di business plan e studi di

fattibilità, valutazioni di impatto ambientale, etc.) nel limite del 10% del valore totale

dell’investimento.

- addestramento del personale impiegato sui nuovi macchinari oggetto della domanda di contributo.

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: POS CCE - ASSE 1, C.I: 1.1

OPERAZIONE B) “SOSTEGNO PER L’IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD INTERNAZIONALI”

Benefi ciari: PMI romene

Schemi di aiuto:

regime de minimis – max 200.000 euro in tre anni fi scali.

Intensità di aiuto:

- 70% del totale delle spese eleggibili per le micro e le piccole imprese;

- 60% del totale delle spese eleggibili per le medie imprese.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

- implementazione e certifi cazione dei sistemi di management della qualità (es. ISO 9001),

management integrato, altri schemi di certifi cazione;

- implementazione e certifi cazione dei sistemi di management dell’ambiente (ISO 14001) oppure

certifi cazione volontaria dell’ambiente (EMAS);

- classifi cazione ecologica dei prodotti e servizi;

- creazione e ammodernamento di laboratori di prove e verifi che;

- accreditamento di laboratori di prove e verifi che.

SPESE ELEGGIBILI:

- spese relative alla creazione, ammodernamento e accreditamento dei laboratori di prove e verifi che;

- spese relative all’etichettatura ecologica;

- spese relative alla certifi cazione dei prodotti/servizi/processi;

- spese relative all’implementazione e/o certifi cazione dei sistemi di management della qualità, di

management integrato e di management dell’ambiente ISO 14001 o EMAS.

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PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: POS CCE - ASSE 1, C.I: 1.3

OPERAZIONE B) “SOSTEGNO PER LA CONSULENZA ALLE PMI”

Benefi ciari: PMI e micro imprese

Schemi di aiuto:

regime de minimis – max 200.000 euro in tre anni fi scali.

Intensità di aiuto:

- 70% del totale delle spese eleggibili per un limite massimo del contributo a fondo perduto di 10.000

euro.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

- sviluppo delle strategie basate sulle soluzioni innovative per la creazione di nuovi prodotti/servizi;

- studi di fattibilità e di pre-fattibilità riguardanti l’implementazione delle tecnologie eco-effi cienti,

tecnologie e prodotti competitivi;

- management, marketing e attività di promozione;

- consulenza fi nanziaria;

- innovazione e diritti di proprietà intellettuale;

- tecnologia dell’informazione e di e-business;

- management delle risorse umane;

- transfer di affari.

SPESE ELEGGIBILI:

- elaborazione di strategie per soluzioni innovative e creazione di nuovi prodotti e/o servizi e

tecnologie;

- elaborazione di business plan, studi di pre-fattibilità e/o fattibilità per l’implementazione di

tecnologie ecoeffi cienti e competitive, come anche per la creazione di prodotti competitivi;

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

- elaborazione di studi e strategie di management, marketing e/o analisi fi nanziarie per

l’implementazione di un dato progetto;

- elaborazione di strategie di mediatizzazione e piani di promozione per dati progetti;

- elaborazione di strategie e piani di sviluppo e stimolo delle risorse umane in vista dell’ampliamento

degli affari o dell’implementazione di un dato progetto;

- elaborazione di uno studio sulla protezione della proprietà intellettuale;

- elaborazione di studi comparativi per l’utilizzo di strumenti e soluzioni informatiche o e-business;

- elaborazione di studi di valutazione e diagnostica per il transfer di affari.

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: POS CCE

ASSE PRIORITARIO 2 – RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO

ED INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITÀ

Benefi ciari: Imprese che non hanno come attività principale ricerca e sviluppo

Obiettivi:

aumento della capacità di ricerca e dell’innovazione delle imprese per ottenere nuovi prodotti, tecnologie

o servizi oppure il loro miglioramento attraverso attività di ricerca e sviluppo, rinforzare i trasferimenti

tecnologici e l’applicazione dei risultati di R&S nella produzione.

Campo di intervento 2.3 – Accesso alle imprese all’attività di ricerca e sviluppo ed innovazione

Obiettivi specifi ci:

- sostegno delle start-up e spin-off innovativi – mediante il trasferimento dei risultati di R&S ottenute

nell’ambito universitario e degli istituti di R&S;

- sviluppo della capacita di R&S delle imprese, attraverso il miglioramento dell’infrastruttura di R&S,

creando nuovi posti di lavoro nel settore R&S;

- sostegno delle imprese giovani per realizzare attività innovative basate sulla R&S e per ottenere

nuovi prodotti, tecnologie o servizi attraverso la valorizzazione dei risultati di R&S.

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Operazione 2.3.3 “Promuovere l’innovazione nell’ambito delle imprese”

Schemi di aiuto: per i progetti tecnologicamente innovativi, una piccola e media impresa possono giungere

ad un fondo perduto del 50%, mentre una grande fi no al 40%. Per i progetti che prevedono l’impiego dei

risultati nella produzione, le percentuali cambiano: una piccola impresa può giungere ad un fondo perduto del

70%, una media impresa fi no ad un 60%, una grande fi no al 50%. Se le imprese sono localizzate all’interno

della regione Bucarest-Ilfov, il contribuito diminuisce del 10%. Il limite massimo del fondo perduto è pari a

ca. 4 milioni di euro. Per i progetti delle nuove imprese innovatrici (max. 6 anni di attività), il valore massimo

del fondo perduto è pari a ca. 1 milione di euro.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

Progetti tecnologicamente innovativi:

- costruzione e prova dei prototipi per prodotti/processi;

- realizzazione dei piani pilota;

- attività necessarie alla produzione sperimentale e alle prove dei prodotti e dei processi per una

produzione in larga scala a condizione che tali lotti non siano utilizzati per scopo commerciale o

trasformati per applicazioni industriali;

- realizzazione di studi tecnici di fattibilità preparatori per le attività di sviluppo sperimentale;

- ottenimento dei diritti della proprietà industriale (solo per le PMI);

- servizi di consulenza per l’innovazione (solo per le PMI);

- assunzione per un periodo determinato di personale altamente qualifi cato proveniente da

organizzazioni di ricerca o da grandi imprese per l’attività di RSI (solo per le PMI);

- attività per l’introduzione nella produzione dei risultati della ricerca;

- attività di sviluppo sperimentale.

Progetti delle nuove imprese innovatrici:

- attività di ricerca industriale;

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

- attività di sviluppo sperimentale;

- attività per la realizzazione di studi tecnici di fattibilità preparatori per le attività di sviluppo

sperimentale;

- attività per l’introduzione nella produzione dei risultati della ricerca.

SPESE ELEGGIBILI:

- costi eleggibili per le attività di R&S:

- costi di personale (per il periodo del progetto);

- costi per acquisti di strumenti, equipaggiamenti;

- costi per servizi di ricerca, acquisti di know-how tecnico, brevetti, licenze, software ecc;

- spese indirette di amministrazione, incluso costi per viaggi, materiali, sostanze, consumabili, ecc;

- costi per la protezione dei diritti di proprietà industriale (per la fase istruttoria, traduzioni,

ottenimento della validità del diritto ed il rinnovamento, ecc);

- costi per l’acquisto di diritti di proprietà industriale, la loro commercializzazione, consulenza per

l’utilizzo degli standard;

- affi tti di spazi, abbonamenti, tasse di accesso a base dati, tasse per prove e test nei laboratori di

specialità;

- costi per la certifi cazione, collaudo e marchiatura della qualità;

- costi per l’acquisto di beni materiali ed immateriali necessari per introdurre nel circuito produttivo i

risultati della R&S (brevetti, licenze, etc.).

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PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: POS CCE

ASSE PRIORITARIO 3 – TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI PER I

SETTORI PUBBLICO E PRIVATO

Obiettivi:

- miglioramento dell’effi cienza delle imprese mediante la riorganizzazione dei processi in base ad un

sistema informatico;

- introduzione di sistemi informatici moderni per incoraggiare l’innovazione e sostenere le decisioni

manageriali;

- sviluppare il commercio elettronico ed incoraggiare la penetrazione delle PMI sul mercato nazionale

ed internazionale;

- avvio di sistemi e-learning per le aziende.

Campo di intervento 3 – Sviluppo dell’e-economy

Operazione 1 “Sostegno per i sistemi ITC integrati e altre applicazioni elettroniche per gli affari”

Benefi ciari: PMI e microimprese

Schemi di aiuto: si tratta di fondi perduti che possono essere di due tipi:

1) schema di aiuto di Stato regionale per gli investimenti:

i contributi a fondo perduto possono raggiungere il 70% delle spese ammissibili per le micro e le piccole

imprese, il 60% per le medie imprese – i progetti realizzati all’interno della regione Bucarest/Ilfov ricevono il

10% in meno.

Il valore minimo del fi nanziamento è di 35.000 lei – 10.000 euro circa - quello massimo è pari a 1.000.000

lei – 280.000 euro circa.

2) schema de minimis:

i contributi a fondo perduto possono raggiungere il 70% delle spese ammissibili per le PMI e le micro

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

imprese, a prescindere dalla localizzazione dell’azienda.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

acquisto di applicazioni software, attrezzature ITC, altri mezzi fi ssi, servizi di consulenza e training

specializzato necessari per:

- implementazione o ampliamento dei sistemi ERP (Enterprise Resource Planning);

- implementazione o ampliamento dei sistemi per le relazioni con i clienti (CRM – Customer

Relationship Management);

- implementazione di soluzioni software per il design e/o la produzione per il miglioramento della

gestione del ciclo di vita dei prodotti;

- implementazione dei sistemi informatici di analisi economica e supporto decisionale (business

intelligence systems) e di altre applicazioni elettroniche per la gestione degli affari.

SPESE ELEGGIBILI:

- servizi di consulenza;

- acquisto di attrezzature ITC;

- mezzi fi ssi;

- applicazioni informatiche, licenze, brevetti, marchi, know how;

- organizzazione di corsi di formazione professionale;

- servizi di audit fi nale del progetto;

- informazione e pubblicità del progetto.

Operazione 2 “Sostegno per lo sviluppo dei sistemi di commercio elettronico e di altre soluzioni on-

line per gli affari.”

Benefi ciari: PMI e microimprese.

Schemi di aiuto: Si tratta di fondi perduti che possono essere di due tipi:

1) Schema di aiuto di Stato regionale per gli investimenti:

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I contributi a fondo perduto possono raggiungere il 70% delle spese ammissibili per le micro e le piccole

imprese, il 60% per le medie imprese – i progetti realizzati all’interno della regione Bucarest/lfov ricevono il

10% in meno.

Il valore minimo del fi nanziamento è di 35.000 lei – 10.000 euro circa - quello massimo è pari a 1.640.000

lei – 450.000 euro circa.

2) Schema de minimis.

I contributi a fondo perduto possono raggiungere il 70% delle spese ammissibili per le PMI e le micro

imprese, a prescindere dalla localizzazione dell’azienda.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

acquisto di applicazioni software, attrezzature ITC, altri mezzi fi ssi, servizi di consulenza e training

specializzato necessari per:

- implementazione di sistemi informatici di commercio elettronico;

- implementazione di sistemi informatici per i bandi elettronici;

- implementazione di sistemi informatici per le transazioni elettroniche assicurate;

- implementazione dei sistemi informatici di e-payment;

- implementazione di sistemi di e-learning per le PMI;

- implementazione di altri sistemi informatici per lo sviluppo/ottimizzazione delle attività dell’azienda

(B2B, B2C).

SPESE ELEGGIBILI:

- servizi di consulenza;

- realizzazione del contenuto iniziale;

- acquisto di attrezzature ITC;

- mezzi fi ssi;

- applicazioni informatiche, licenze, brevetti, marchi, know how;

- organizzazione di corsi di formazione professionale;

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

- servizi di audit fi nale del progetto;

- informazione e pubblicità del progetto.

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: POS CCE

ASSE PRIORITARIO 4 – CRESCITA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA SICUREZZA DI

APPROVVIGIONAMENTO, NEL CONTESTO DELLA LOTTA AI CAMBI CLIMATICI

Benefi ciari: PMI e grandi imprese; autorità locali

Obiettivi:

miglioramento dell’effi cienza energetica per l’intera catena produzione – trasporto – distribuzione –

consumatore fi nale (specialmente industrie) di energia

Campo di intervento 4.2 “Valorizzazione delle risorse rinnovabili di energia per la produzione di

energia verde”

Operazione: ammodernamento e realizzazione di nuove capacità di produzione di energia elettrica e

termica tramite la valorizzazione delle risorse rinnovabili di energia: biomassa, idroenergia (nelle unità

con potere minore o uguale a 10 MW), energia solare, eolica, biocombustibili, risorse energetiche

geotermali, ed altre.

Schemi di aiuto: i contributi a fondo perduto possono raggiungere il 50% delle spese ammissibili per le

grandi imprese, il 60% per le medie imprese e il 70% per le piccole imprese – i progetti realizzati all’interno

della regione Bucarest Ilfov ricevono il 10% in meno.

I progetti devono avere un valore totale minimo di 355.000 lei – 100.000 euro circa - e massimo di 50.000.000

euro (IVA inclusa).

Il fi nanziamento massimo accordato per un progetto è pari a 71.000.000 lei – 20 milioni di euro circa.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti per la produzione dell’energia elettrica e termica sia per il

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proprio consumo che per la fornitura di energia nella rete di trasporto e distribuzione, tramite la valorizzazione

delle risorse rinnovabili di energia. Sono fi nanziabili anche i progetti di cogenerazione:

- acquisto e sistemazione del terreno;

- costruzioni ed installazioni relative alle costruzioni;

- acquisto di macchinari, attrezzatura, inclusi quelli per il monitoraggio continuo;

- organizzazione del cantiere (soltanto nel caso dei progetti che non entrano sotto l’incidenza dell’aiuto

di Stato);

- collegamento alla rete del Sistema Elettroenergetico Nazionale a valle del punto di delimitazione

(„punto di delimitazione” defi nito secondo l’OG nr. 90/2008 per l’approvazione del Regolamento

relativo al collegamento degli utilizzatori alle reti elettriche di interesse pubblico);

Altre attività oltre a quelle menzionate possono essere considerate eleggibili soltanto se il richiedente

giustifi ca che sono assolutamente necessarie per la realizzazione dell’obiettivo del progetto e rispettano gli

obiettivi dell’operazione 4.2.

SPESE ELEGGIBILI:

tutti i costi per la realizzazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile:

- terreno nel limite del 10% del totale degli investimenti eleggibili;

- lavori di sistemazione del terreno;

- opere murarie;

- installazioni;

- macchinari e attrezzature;

- beni immateriali (per le grandi imprese nel limite del 50% del totale degli investimenti eleggibili)

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE (POR)

Obiettivo generale: sostegno di uno sviluppo economico, sociale, equilibrato territorialmente e durevole

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

delle Regioni della Romania, secondi i bisogni e le risorse specifi che, con un accento sul sostegno allo

sviluppo durevole dei poli urbani di crescita, miglioramento dell’ambiente di affari e dell’infrastruttura di

base.

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO

ASSE PRIORITARIO 4 – SOSTEGNO DELLO SVILUPPO DELL’AMBIENTE

DI AFFARI REGIONALE E LOCALE

Benefi ciari: microimprese (aventi al massimo 9 dipendenti, fatturato o attivo che non superi i 2 milioni di

euro), che svolgano attività da almeno un anno e riportino un profi tto operativo nell’ultimo anno precedente

alla data di consegna della domanda.

Obiettivi:

creazione e sviluppo delle strutture di sostegno agli affari, riabilitazione di siti industriali e sostegno alle

iniziative imprenditoriali per la creazione di nuovi posti di lavoro e la crescita economica durevole.

Campo di intervento 4.3 “Sostegno dello sviluppo delle microimprese”

Schemi di aiuto:

regime de minimis – max 200.000 euro in tre anni fi scali. Costo minimo totale di progetto 20.000 Euro, costo

massimo 500.000 Euro. Alle micro imprese è concesso un contributo a fondo perduto che può raggiungere

il 70% delle spese ammissibili, pertanto, il contributo minimo del richiedente è pari al 30%.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

- acquisizione di nuovi macchinari;

- acquisizione sistemi IT (attrezzature e programmi);

- applicazione delle innovazioni e delle tecnologie nell’attività di produzione;

- costruzione, ampliamento, ammodernamento degli spazi di produzione delle microimprese.

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SPESE ELEGGIBILI:

- acquisto e sistemazione del terreno;

- predisposizione delle utilities;

- progettazione e assistenza tecnica;

- infrastrutture produttive;

- acquisto macchinari e attrezzature;

- nuove tecnologie;

- software, licenze, know-how.

PROGRAMMA OPERATIVO SETTORIALE SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE (POS SRU)

Obiettivi generali:

- la promozione della qualità del sistema di educazione e formazione professionale iniziale e continua;

- lo sviluppo della cultura imprenditoriale ed il miglioramento della qualità e della produttività del

lavoro;

- l’inserimento dei giovani, dei disoccupati e dei gruppi vulnerabili nel mondo del lavoro, incluso nelle

zone rurali;

- lo sviluppo di nuovi mercati di lavoro moderni e fl essibili.

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO

ASSE PRIORITARIO 3 – AUMENTO DELL’ADATTABILITÀ DEI DIPENDENTI E DELLE IMPRESE

Obiettivo: la promozione della cultura imprenditoriale, l’aumento dell’adattabilità e della mobilità dei

dipendenti, la promozione delle forme fl essibili di organizzazione del lavoro, della formazione professionale

specifi ca e dell’assicurazione della salute e della sicurezza nel lavoro, lo sviluppo dei partenariati.

Campo di intervento 3.2 “Formazione e sostegno per le imprese e dipendenti per promuovere

l’adattabilità”

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

Budget totale: ca. 308 milioni euro

Benefi ciari: imprese private (PMI e microimprese), onlus, organismi senza scopo lucrativo, persone

giuridiche di diritto pubblico. Sono ammessi partenariati con entità private o pubbliche aventi sede in uno

stato membro UE), accreditati per la formazione, tirocini sul posto di lavoro, etc.

Schemi di aiuto:

- progetti strategici: costo/progetto - min. 500.000 euro – max. 5.000.000 euro;

- progetti locali: costo/progetto - min. 50.000 euro – max. 500.000 euro.

Contributo massimo: 95%-75% a seconda del tipo del progetto, per le imprese private (PMI e microimprese),

98% per le onlus, organismi senza scopo lucrativo, persone giuridiche di diritto pubblico

ATTIVITÀ ELEGGIBILI:

- sostegno dei metodi innovativi di organizzazione fl essibile del lavoro, comprese le nuove pratiche di

lavoro e il miglioramento delle condizioni lavorative;

- formazione professionale nella sede di lavoro per lo sviluppo delle competenze dei dipendenti per

aumentare la qualità e la produttività del lavoro;

- sostegno delle attività e delle misure di prevenzione dalle malattie professionali, di promozione della salute

e della sicurezza nel lavoro, l’assicurazione di un ambiente lavorativo amichevole e l’incoraggiamento alla

riconciliazione della vita professionale con la vita familiare;

- promozione e sostegno della formazione professionale del personale operante nel campo della

gestione della sanità e del personale medico, etc.

SPESE ELEGGIBILI:

- spese collegate al personale implicato nel processo di formazione e nell’implementazione del

progetto (stipendi e contributi);

- spese di trasferta, alloggio; diaria;

- spese di implementazione del progetto;

- tasse per l’ottenimento di autorizzazioni/certifi cati;

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- spese fi nanziarie e giuridiche;

- spese relative agli affi tti, ammortamenti, leasing;

- sovvenzioni per i partecipanti ai corsi di formazione e borse di studi;

- spese generali di amministrazione;

- spese collegate all’organizzazione di eventi;

- spese di informazione e pubblicità;

- spese di tipo FESR (acquisto terreni, costruzione/acquisto immobili, ecc).

Nelle prospettive fi nanziarie dei Fondi Strutturali, lo strumento destinato alle attività rurali e agricole occupa

una voce a sé, distinta dalla coesione: Fondo Europeo Agricolo e per lo Sviluppo Rurale (FEADR) e Fondo

Europeo per la Pesca (FEP).

FONDO EUROPEO PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE (FEASR)

ASSE I – CRESCITA DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Obiettivo: ristrutturazione e sviluppo delle aziende agricole e nella crescita della competitività dei prodotti

agricoli e forestali.

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO

MISURA 1.2.1 “AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE”

Obiettivo: crescita della competitività del settore agricolo mediante un miglior utilizzo delle risorse umane

e dei fattori di produzione.

Benefi ciari: persone fi siche autorizzate, associazioni familiari autorizzate e persone giuridiche costitute in

conformità con la legislazione vigente, che operano nel settore agricolo, salvo le aziende di sussistenza.

Schemi di aiuto:

VOLUME DEL CONTRIBUTO – 2007-2009: Il limite massimo del contributo a fondo perduto è pari a

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

1.000.000 Euro / progetto. Il limite massimo del contributo a fondo perduto per progetti che includono

anche investimenti per la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile è pari a 1.500.000 Euro / progetto

Intensità del sostegno:

• 55% del valore eleggibile dell’investimento realizzato da giovani agricoltori, sotto i 40 anni;

• 60% del valore eleggibile dell’investimento realizzato dai produttori agricoli nelle

zone montane con handicap naturali, nelle zone con handicap naturali e nelle aree protette

inquadrate nelle rete Natura 2000;

• 75% per gli investimenti che mirano alla protezione delle acque contro l’inquinamento con

nitrati provenienti da fonti agricole;

• 50% del valore eleggibile - nel limite di 2.000.000 euro - dell’investimento realizzato da

parte di:

- associazioni familiari autorizzate;

- società agricole;

- società cooperative agricole;

- cooperative agricole;

- gruppi di produttori.

VOLUME DEL CONTRIBUTO – 2010-2013: Il limite massimo del contributo a fondo perduto è pari a

800.000 Euro / progetto

Il limite massimo del contributo pubblico non rimborsabile per progetti che includono anche investimenti

per l’ottenimento di energia rinnovabile o combustibile bio è pari a 1.200.000 Euro/progetto.

Intensità del sostegno:

• 50% del valore eleggibile dell’investimento realizzato da giovani agricoltori sotto i 40 anni;

• 50% del valore eleggibile dell’investimento realizzato dai produttori agricoli nelle zone montane

con handicap naturali, nelle zone con handicap naturali e nelle aree protette inquadrate nelle rete

Natura 2000;

• 75% solo per l’anno 2010 per gli investimenti che mirano alla protezione delle acque contro

l’inquinamento con nitrati provenienti da fonti agricole;

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• 40% del valore eleggibile - nel limite di 1.600.000 euro - dell’investimento realizzato da parte di:

- associazioni familiari autorizzate;

- società agricole;

- società cooperative agricole;

- cooperative agricole;

- gruppi di produttori.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI (settore agricolo):

- investimenti orientati alla dotazione di strumenti e attrezzature adatte ad un’azienda agricole attuale;

- investimenti per l’adeguamento delle costruzioni agricole per il rispetto degli standard comunitari e

per la crescita della competitività delle aziende agricola.

SPESE ELEGGIBILI (settore agricolo):

- costruzioni;

- infrastruttura stradale interna/di accesso, inclusi utilities/raccordi;

- serre, centrali termiche, impianti di irrigazione, utilities necessari per rispettare le condizioni

ambientali;

- macchinari e impianti nuovi: trattori, seminatrici, macchinari, attrezzature, impianti, software

specializzati (incluso leasing);

- mezzi di trasporto speciali necessari all’attività di produzione (incluso leasing);

- investimenti per la produzione e l’uso di energia rinnovabile e biocombustibile nell’ambito

dell’azienda;

- sostituzione delle piantagioni viticole giunte alla fi ne del ciclo biologico di produzione (minimo 25

anni) e che non sono incluse nel sistema di ristrutturazione/riconversione delle piantagioni viticole

sostenute attraverso FEGA ;

- investimenti per la trasformazione dei prodotti agricoli a livello di azienda agricola, compresi

equipaggiamenti per la vendita dei medesimi, deposito, frigo, etc.;

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

- investimenti riguardanti la conversione e lo sviluppo dell’agricoltura ecologica;

- investimenti necessari alla realizzazione della conformità con gli standard comunitari;

- costruzione e/o ammodernamento delle aziende agricole di mucche da latte che si inquadrano nel

sistema europeo delle quote latte;

- costi generali del progetto: architetti, ingegneri e consulenti, studi di fattibilità, tasse di certifi cazione,

acquisizione di patenti e licenze (massimo l’8% del valore totale eleggibile del progetto – se il

progetto prevede anche le costruzioni – e massimo il 3% nel caso in cui il progetto non prevede

costruzioni);

- piantagioni di alberi, alberi da frutto e fragole;

- vivai di viti, alberi da frutto, alberi e altri arbusti;

- colture di specie forestali con un ciclo di produzione corto per la produzione di energia rinnovabile;

- apicoltura, ad eccezione degli investimenti realizzati mediante il Programma nazionale apicolo.

PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: (FEASR) ASSE I

MISURA 1.2.3 “AUMENTO DEL VALORE AGGIUNTO DEI PRODOTTI AGRICOLI E FORESTALI”

Budget: 1.071.174.126 euro

Benefi ciari: microimprese, PMI e grandi imprese (il cui numero dei dipendenti non superi la soglia dei 750 e

il fatturato non superi i 200 milioni di euro), appartenenti al settore agricolo.

Schemi di aiuto:

- 50% del valore eleggibile dell’investimento e un fondo perduto massimo pari a 2.000.000 di

euro per le microimprese e le PMI;

- 50% del valore eleggibile dell’investimento (40% se l’investimento è localizzato nella Regione

di sviluppo Bucarest-Ilfov) e un fondo perduto massimo di 3.000.000 euro per gli investimenti

che appartengono a forme associative a servizio dei suoi membri;

- per le altre imprese, il 25% del valore eleggibile (20% se l’investimento è localizzato nella

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Regione di sviluppo Bucarest-Ilfov) del progetto e un fondo perduto massimo pari a 2.000.000

di euro.

ATTIVITÀ ELEGGIBILI (settore agricolo):

- sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie;

- promozione degli investimenti per l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili;

- adeguamento alle richieste di mercato, in funzione delle risorse locali come anche l’apertura di nuove

opportunità di mercato;

- promozione degli investimenti per la produzione di biocombustibili;

- promozione di investimenti per il rispetto degli standard comunitari;

- crescita della produttività del lavoro nel settore agro-alimentare;

- applicazione delle misure di protezione dell’ambiente;

- crescita del numero di posti di lavoro e della sicurezza sul posto di lavoro.

SPESE ELEGGIBILI (SETTORE AGRICOLO):

- costruzione e/o ammodernamento, acquisto di immobili e altre attività necessarie per l’infrastruttura

stradale interna, utilities e raccordi necessari per la realizzazione del progetto;

- costruzioni nuove e/o ammodernamento di depositi per i prodotti, inclusi depositi frigoriferi en-gross;

- attrezzature, impianti, macchinari nuovi (incluso leasing) e costi per l’installazione;

- investimenti per il miglioramento del controllo interno della qualità della materia prima, dei

semifabbricati, dei prodotti e dei subprodotti ottenuti nel quadro delle unità di trasformazione e di

marketing;

- mezzi di trasporto specializzati (incluso leasing) per l’attività di produzione;

- organizzazione e implementazione dei sistemi di management della qualità e della sicurezza

alimentare;

- tecnologie (know-how), brevetti, licenze per la preparazione dell’implementazione del progetto;

- costi generali del progetto: architetti, ingegneri, consulenti, studi di fattibilità, tasse per l’ottenimento

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CAPITOLO 09 | FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA

dei certifi cati, permessi e autorizzazioni necessari per l’implementazione dei progetti (massimo l’8%

del valore totale eleggibile del progetto, se il progetto prevede costruzioni, massimo il 3%);

- software.

Come si può ottenere un’agevolazione

Il potenziale benefi ciario dei fondi strutturali diventa eleggibile se:

• è registrato in Romania secondo la legislazione romena.

• risponde ai criteri di eleggibilità stabiliti nel “Documento quadro di implementazione”.

• Rispetta le esigenze specifi che stabilite dall’Autorità di gestione al momento del lancio della

“richiesta di progetti”, nonché quelle specifi cate nella “Guida del richiedente”.

In un contesto in cui la Romania è chiamata a raggiungere gli standard richiesti da un’economia globale,

nonché a migliorare, per rendere competitiva la forza lavoro, gli strumenti offerti dai fondi strutturali risultano

essere la soluzione più adeguata per assicurare alla propria azienda uno sviluppo in linea con le richieste

del mercato.

Fase1: preparazione del progetto (domanda di contributo, allegati specifi ci sollecitati dall’Autorità di Management )1

Fase2: presentazione della domanda presso l’Organo Intermediario (o l’Autoritàdi Management)2

Fase3: verifi ca della conformità amministrativa della richiesta di contributo 3

Fase4: verifi ca dell’eleggibilità del progetto 4

Fase5: valutazione tecnica e fi nanziaria5

Fase6: selezione del progetto 6

Fase7: approvazione del progetto e sottoscrizione del contratto per l’ottenimento del contributo 7

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Modalità di presentazione delle domande

L’invio delle domande è cartaceo, a seconda del bando scelto, può essere:

• A sportello: ovvero non è soggetto a termini di scadenza o graduatoria. In tal caso se il progetto

viene valutato positivamente, e se ci sono risorse disponibili, viene fi nanziato (utilizzato specialmente

nel caso di programmi di fi nanziamento con contributi entro 250.000 euro).

• A bando: c’è una scadenza e le risorse disponibili vengono assegnate sulla base di una

graduatoria tra tutte le domande presentate.

Nell’ambito del programma Operativo Settoriale Sviluppo delle Risorse Umane, la presentazione delle

domande è telematica, attraverso il software “Actionweb”, disponibile sul sito del FSE Romania (www.

fseromania.ro). Una volta compilati i moduli on-line, occorre inviare per posta le dichiarazioni/certifi cati.

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ALLEGATO 1CONVENZIONE ITALIA - ROMANIA

Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista di Romania per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni scali.

Preambolo Il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica socialista di Romania, desiderosi di promuovere e rafforzare le relazioni economiche tra i due Paesi sulla base del rispetto della sovranità e dell’indipendenza nazionali, dell’uguaglianza dei diritti, dei vantaggi reciproci e della non ingerenza negli affari interni, hanno stabilito di concludere una Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e prevenire le evasioni scali, le cui disposizioni sono le seguenti:

Art. 1 - Soggetti La presente Convenzione si applica alle persone che sono residenti in uno o di entrambi gli Stati contraenti.

Art. 2 - Imposte considerate 1. La presente Convenzione si applica alle imposte sul reddito e sul patrimonio prelevate per conto di ciascuno degli Stati contraenti, delle sue suddivisioni politiche e amministrative e dei suoi enti locali, qualunque sia il sistema di prelevamento.

2. Sono considerate imposte sul reddito e sul patrimonio le imposte prelevate sul reddito complessivo, sul patrimonio complessivo, o su elementi del reddito o del patrimonio, comprese le imposte sugli utili derivanti dall’alienazione di beni mobili o immobili, le imposte sull’ammontare complessivo degli stipendi e dei salari corrisposti dalle imprese, nonché le imposte sui plusvalori.

3. Le imposte attuali cui si applica la Convenzione sono in

particolare:a) per quanto concerne l’Italia:1) l’imposta sul reddito delle persone siche;2) l’imposta sul reddito delle persone giuridiche;3) l’imposta locale sui redditi ancorché riscosse mediante ritenuta alla fonte (qui di seguito indicate quali “imposta italiana”);b) per quanto concerne la Romania:1) l’imposta sui redditi derivanti dai salari, dai lavori letterari, artistici, scienti ci, dalla collaborazione a pubblicazioni, a spettacoli, dalle perizie o da altre analoghe fonti;2) l’imposta sui redditi realizzati in Romania da persone siche e giuridiche non residenti;3) l’imposta sui redditi delle società miste costituite con la partecipazione delle organizzazioni economiche romene e dei loro associati stranieri, nonché l’imposta sulle rappresentanze delle imprese commerciali e delle organizzazioni economiche straniere;4) l’imposta sui redditi derivanti dalle attività produttive (da mestieri, libere professioni), nonché dalle imprese diverse da quelle di Stato;5) l’imposta sui redditi derivanti dall’af tto di fabbricati e di terreni;6) l’imposta sui redditi derivanti dalle attività agricole (qui di seguito indicate quali “imposta rumena”).

4. La Convenzione si applicherà anche alle imposte future di natura identica o analoga che verranno istituite dopo la rma della Convenzione in aggiunta o in sostituzione delle imposte di cui al paragrafo 3. Le Autorità competenti degli Stati contraenti si comunicheranno le modi che sostanziali apportate alle rispettive legislazioni scali. Art. 3 - De nizioni generali 1. Ai ni della presente Convenzione, a meno che il contesto non

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richieda una diversa interpretazione:a) le espressioni “uno Stato contraente” e “l’altro Stato contraente” designano, come il contesto richiede, l’Italia o la Romania;b) il termine “persona” comprende le persone siche, le società ed ogni altra associazione di persone;c) il termine “società” designa qualsiasi persona giuridica, incluse le società miste previste dalla legislazione rumena, o qualsiasi ente che è considerato persona giuridica ai ni della imposizione;d) le espressioni “impresa di uno Stato contraente” e “impresa dell’altro Stato contraente” designano rispettivamente un’impresa esercitata da un residente di uno Stato contraente e una impresa esercitata da un residente dell’altro Stato contraente;e) per “traf co internazionale” s’intende qualsiasi attività di trasporto effettuato per mezzo di una nave o di un aeromobile o di un veicolo ferroviario o stradale da parte di un’impresa la cui sede di direzione effettiva è situata in uno Stato contraente, ad eccezione del caso in cui la nave, l’aeromobile o il veicolo ferroviario o stradale siano utilizzati esclusivamente tra località situate nell’altro Stato contraente;f) il termine “nazionali” designa:1) le persone siche che hanno la nazionalità (cetàtènia) di uno Stato contraente;2) le persone giuridiche, società di persone ed associazioni costituite in conformità della legislazione in vigore in uno Stato contraente;g) l’espressione “Autorità competente” designa:1) in Italia: il Ministero delle nanze;2) in Romania: il Ministro delle nanze o il suo rappresentante autorizzato. 2. Per l’applicazione della Convenzione da parte di uno Stato contraente, le espressioni non diversamente de nite hanno il signi cato che ad esse è attribuito dalla legislazione di detto Stato relativa alle imposte oggetto della Convenzione, a meno che il contesto non richieda una diversa interpretazione. Art. 4 - Domicilio scale 1. Ai ni della presente Convenzione, l’espressione “residente

di uno Stato contraente” designa ogni persona che, in virtù della legislazione di detto Stato, è assoggettata ad imposta nello stesso Stato, a motivo del suo domicilio, della sua residenza, della sede della sua direzione o di ogni altro criterio di natura analoga. Tuttavia, tale espressione non comprende le persone che sono imponibili in questo Stato soltanto per il reddito che esse ricavano da fonti situate in detto Stato o per il patrimonio che posseggono in detto Stato. 2. Quando, in base alle disposizioni del paragrafo 1., una persona sica è considerata residente di entrambi gli Stati contraenti, la sua situazione è determinata nel seguente modo:a) detta persona è considerata residente dello Stato contraente nel quale ha un’abitazione permanente. Quando essa dispone di una abitazione permanente in ciascuno degli Stati contraenti, è considerata residente dello Stato contraente nel quale le sue relazioni personali ed economiche sono più strette (centro degli interessi vitali);b) se non si può determinare lo Stato contraente nel quale detta persona ha il centro dei suoi interessi vitali, o se la medesima non ha un’abitazione permanente in alcuno degli Stati contraenti, essa è considerata residente dello Stato contraente in cui soggiorna abitualmente;c) se detta persona soggiorna abitualmente in entrambi gli Stati contraenti ovvero non soggiorna abitualmente in alcuno di essi, essa è considerata residente dello Stato contraente del quale ha la nazionalità;d) se detta persona ha la nazionalità di entrambi gli Stati contraenti, o se non ha la nazionalità di alcune di essi, le Autorità competenti degli Stati contraenti risolvono la questione di comune accordo. 3. Quando, in base alle disposizioni del paragrafo 1., una persona diversa da una persona sica è considerata residente di entrambi gli Stati contraenti, si ritiene che essa è residente dello Stato contraente in cui si trova la sede della sua direzione effettiva. La stessa disposizione si applica alle società di persone e a quelle ad esse equiparate costituite ed organizzate in conformità della legislazione di uno Stato contraente.

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Art. 5 - Stabile organizzazione 1. Ai ni della presente Convenzione, l’espressione “stabile organizzazione” designa una sede ssa di affari in cui l’impresa esercita in tutto o in parte la sua attività. 2. L’espressione “stabile organizzazione” comprende in particolare:a) una sede di direzione;b) una succursale;c) un uf cio;d) un’of cina;e) un laboratorio;f) una miniera, una cava o altro luogo di estrazione di risorse naturali;g) un cantiere di montaggio o di costruzione la cui durata oltrepassa i dodici mesi. 3. Non si considera che vi sia una “stabile organizzazione” se:a) si fa uso di una installazione ai soli ni di deposito, di esposizione o di consegna a seguito di contratto di vendita di merci appartenenti all’impresa;b) le merci appartenenti all’impresa sono immagazzinate ai soli ni di deposito, di esposizione o di consegna;c) le merci appartenenti all’impresa sono immagazzinate ai soli ni della trasformazione da parte di un’altra impresa;d) le merci appartenenti all’impresa esposte in una era commerciale o in una mostra sono vendute dall’impresa alla ne di detta era e mostra;e) una sede ssa di affari è utilizzata, per l’impresa, ai soli ni di acquistare merci o di raccogliere informazioni per l’impresa;f) una sede ssa di affari è utilizzata, per l’impresa, ai soli ni di pubblicità, di fornire informazioni, di ricerche scienti che o di attività analoghe che abbiano carattere preparatorio o ausiliario. 4. Una persona che agisce in uno Stato contraente per conto di un’impresa dell’altro Stato contraente - diversa da un agente che goda di uno status indipendente, di cui al paragrafo 5. - è considerata “stabile organizzazione” nel primo Stato se dispone nello Stato stesso di poteri che esercita abitualmente e che le

permettano di concludere contratti a nome dell’impresa, salvo il caso in cui l’attività di detta persona sia limitata all’acquisto di merci per l’impresa. 5. Non si considera che un’impresa di uno Stato contraente ha una stabile organizzazione nell’altro Stato contraente per il solo fatto che essa vi esercita la propria attività per mezzo di un mediatore, di un commissionario generale o di ogni altro intermediario che goda di uno status indipendente, a condizione che dette persone agiscano nell’ambito della loro ordinaria attività. 6. Il fatto che una società residente di uno Stato contraente controlli o sia controllata da una società residente dell’altro Stato contraente ovvero svolga la sua attività in questo altro Stato (sia per mezzo di una stabile organizzazione oppure no) non costituisce di per sè motivo suf ciente per far considerare una qualsiasi delle dette società una stabile organizzazione dell’altra. Art. 6 - Redditi immobiliari 1. I redditi derivanti da beni immobili, compresi i redditi delle attività agricole o forestali, sono imponibili nello Stato contraente in cui detti beni sono situati. 2. L’espressione “beni immobili” è de nita in conformità al diritto dello Stato contraente in cui i beni stessi sono situati. L’espressione comprende in ogni caso gli accessori, le scorte morte o vive delle imprese agricole e forestali, nonché i diritti ai quali si applicano le disposizioni del diritto privato riguardanti la proprietà fondiaria. Si considerano altresì “beni immobili” l’usufrutto dei beni immobili e i diritti relativi a canoni variabili o ssi per lo sfruttamento o la concessione dello sfruttamento di giacimenti minerari, sorgenti ed altre ricchezze del suolo. Le navi, i battelli e gli aeromobili non sono considerati beni immobili. 3. Le disposizioni del paragrafo 1. si applicano ai redditi derivanti dalla utilizzazione diretta, dalla locazione o dall’af tto, nonché da ogni altra forma di utilizzazione di beni immobili. 4. Le disposizioni dei paragra 1. e 3. si applicano anche ai

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redditi dei beni immobili utilizzati per l’esercizio di una libera professione.

Art. 7 - Utili delle imprese 1. Gli utili di un’impresa di uno Stato contraente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che l’impresa non svolga la sua attività nell’altro Stato contraente per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata. Se l’impresa svolge in tal modo la sua attività, gli utili dell’impresa sono imponibili nell’altro Stato ma soltanto nella misura in cui detti utili sono attribuibili alla stabile organizzazione. 2. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 3., quando un’impresa di uno Stato contraente svolge la sua attività nell’altro Stato contraente per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, in ciascuno Stato contraente vanno attribuiti a detta stabile organizzazione gli utili che si ritiene sarebbero stati da essa conseguiti se si fosse trattato di un’impresa distinta e separata svolgente attività identiche o analoghe in condizioni identiche o analoghe e in piena indipendenza dall’impresa di cui essa costituisce una stabile organizzazione. 3. Nella determinazione degli utili di una stabile organizzazione sono ammesse in deduzione le spese sostenute per gli scopi perseguiti dalla stessa stabile organizzazione, comprese le spese di direzione e le spese generali di amministrazione, sia nello Stato in cui è situata la stabile organizzazione, sia altrove. 4. Qualora uno degli Stati contraenti segua la prassi di determinare gli utili da attribuire ad una stabile organizzazione in base al riparto degli utili complessivi dell’impresa fra le diverse parti di essa, la disposizione del paragrafo 2. del presente articolo non impedisce a detto Stato contraente di determinare gli utili imponibili secondo la ripartizione in uso; tuttavia il metodo di riparto adottato dovrà essere tale che il risultato sia conforme ai principi contenuti nel presente articolo. 5. Nessun utile può essere attribuito ad una stabile organizzazione per il solo fatto che essa ha acquistato merci per l’impresa.

6. Ai ni dei paragra precedenti gli utili da attribuire alla stabile organizzazione sono determinati annualmente con lo stesso metodo, a meno che non esistano validi e suf cienti motivi per procedere diversamente. 7. Quando gli utili comprendono elementi di reddito considerati separatamente in altri articoli della presente Convenzione, le disposizioni di tali articoli non vengono modi cate da quelle del presente articolo. Art. 8 - Trasporto internazionale 1. Gli utili derivanti dall’esercizio, in traf co internazionale, di navi o di aeromobili sono imponibili soltanto nello Stato contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell’impresa. 2. Se la sede della direzione effettiva dell’impresa di navigazione marittima è situata a bordo di una nave, detta sede si considera situata nello Stato contraente in cui si trova il porto d’immatricolazione della nave, oppure, in mancanza di un porto d’immatricolazione, nello Stato contraente di cui è residente l’esercente la nave. 3. Gli utili derivanti dall’esercizio, in traf co internazionale, di veicoli ferroviari o stradali sono imponibili soltanto nello Stato contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell’impresa. 4. Le disposizioni dei paragra 1. e 3. si applicano parimenti agli utili di un’impresa di uno Stato contraente che partecipa a un fondo comune (“pool”), a un esercizio comune o ad un organismo internazionale di esercizio. Art. 9 - Imprese associate Allorché:a) un’impresa di uno Stato contraente partecipa, direttamente o indirettamente, alla direzione, al controllo o al capitale di un’impresa dell’altro Stato contraente, ob) le medesime persone partecipano, direttamente o indirettamente, alla direzione, al controllo o al capitale di un’impresa di uno

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Stato contraente e di un’impresa dell’altro Stato contraente, e nell’uno e nell’altro caso, le due imprese, nelle loro relazioni commerciali o nanziarie, sono vincolate da condizioni accettate o imposte, diverse da quelle che sarebbero state convenute tra imprese indipendenti, gli utili che in mancanza di tali condizioni sarebbero stati realizzati da una delle imprese, ma che a causa di dette condizioni non lo sono stati, possono essere inclusi negli utili di questa impresa e tassati in conseguenza. Art. 10 - Dividendi 1. I dividendi pagati da una società residente di uno Stato contraente ad un residente dell’altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. 2. Tuttavia, tali dividendi possono essere tassati nello Stato contraente di cui la società che paga i dividendi è residente ed in conformità alla legislazione di detto Stato, ma, se la persona che percepisce i dividendi ne è l’effettivo bene ciario, l’imposta così applicata non può eccedere il 10 per cento dell’ammontare lordo dei dividendi.Le Autorità competenti degli Stati contraenti stabiliranno di comune accordo le modalità di applicazione di tale limitazione.Questo paragrafo non riguarda l’imposizione della società per gli utili con i quali sono stati pagati i dividendi. 3. Ai ni del presente articolo il termine “dividendi” designa i redditi derivanti da azioni, da azioni o diritti di godimento, da quote minerarie, da quote di fondatore o da altre quote di partecipazione agli utili, ad eccezione dei crediti, nonché i redditi di altre quote sociali, ivi compresi gli utili distribuiti dalle società miste, assoggettati al medesimo regime scale dei redditi delle azioni secondo la legislazione scale dello Stato di cui è residente la società distributrice. 4. Le disposizioni dei paragra 1. e 2. non si applicano nel caso in cui il bene ciario dei dividendi, residente di uno Stato contraente, eserciti nell’altro Stato contraente, di cui è residente la società che paga i dividendi sia un’attività commerciale o industriale per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, sia una libera

professione mediante una base ssa ivi situata, e la partecipazione generatrice dei dividendi si ricolleghi effettivamente ad esse. In tal caso, i dividendi sono imponibili in detto altro Stato contraente secondo la propria legislazione. 5. Qualora una società residente di uno Stato contraente ricavi utili o redditi dall’altro Stato contraente, detto altro Stato non può applicare alcuna imposta sui dividendi pagati dalla società, a meno che tali dividendi siano pagati ad un residente di detto altro Stato o che la partecipazione generatrice dei dividendi si colleghi effettivamente a una stabile organizzazione o a una base ssa situata in detto altro Stato, nè prelevare alcuna imposta, a titolo di imposizione degli utili non distribuiti, sugli utili non distribuiti della società, anche se i dividendi pagati o gli utili non distribuiti costituiscano in tutto o in parte utili o redditi realizzati in detto altro Stato. Art. 11 - Interessi 1. Gli interessi provenienti da uno Stato contraente e pagati ad un residente dell’altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. 2. Tuttavia, tali interessi possono essere tassati nello Stato contraente dal quale essi provengono ed in conformità della legislazione di detto Stato, ma, se la persona che percepisce gli interessi ne è l’effettivo bene ciario, l’imposta così applicata non può eccedere il 10 per cento dell’ammontare degli interessi.Le Autorità competenti degli Stati contraenti regoleranno di comune accordo le modalità di applicazione di tale limitazione. 3. Nonostante le disposizioni del paragrafo 2., gli interessi provenienti da uno degli Stati contraenti sono esenti da imposta in detto Stato se:a) il debitore degli interessi è il Governo di detto Stato contraente o un suo ente locale; ob) gli interessi sono pagati al Governo dell’altro Stato contraente o ad un suo ente locale o ad un ente od organismo (compresi gli istituti nanziari) interamente di proprietà di questo Stato contraente o di un suo ente locale; o

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c) gli interessi sono pagati ad altri enti od organismi (compresi gli istituti nanziari) in dipendenza di nanziamenti degli stessi concessi in applicazione di accordi conclusi tra i Governi degli Stati contraenti. 4. Ai ni del presente articolo il termine “interessi” designa i redditi dei titoli del debito pubblico, delle obbligazioni di prestiti garantite o non da ipoteca e portanti o meno una clausola di partecipazione agli utili, e dei crediti di qualsiasi natura, nonché ogni altro provento assimilabile, in base alla legislazione scale dello Stato da cui i redditi provengono, ai redditi di somme date in prestito. 5. Le disposizioni dei paragra 1. e 2. non si applicano nel caso in cui il bene ciario degli interessi, residente di uno Stato contraente, eserciti nell’altro Stato contraente dal quale provengono gli interessi sia un’attività commerciale o industriale per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, sia una libera professione mediante una base ssa ivi situata, e il credito generatore degli interessi si ricolleghi effettivamente ad esse. In tal caso gli interessi sono imponibili in detto altro Stato contraente secondo la propria legislazione. 6. Gli interessi si considerano provenienti da uno Stato contraente quando il debitore è lo Stato stesso, una sua suddivisione politica o amministrativa, un suo ente locale o un residente di detto Stato. Tuttavia, quando il debitore degli interessi, sia esso residente o no di uno Stato contraente, ha in uno Stato contraente una stabile organizzazione per le cui necessità viene contratto il debito sul quale sono pagati gli interessi e tali interessi sono a carico della stabile organizzazione, gli interessi stessi si considerano provenienti dallo Stato contraente in cui è situata la stabile organizzazione. 7. Se, in conseguenza di particolari relazioni esistenti tra debitore e creditore o tra ciascuno di essi e terze persone, l’ammontare degli interessi pagati, tenuto conto del credito per il quale sono pagati, eccede quello che sarebbe stato convenuto tra debitore e creditore in assenza di simili relazioni, le disposizioni del presente

articolo si applicano soltanto a quest’ ultimo ammontare. In tal caso, la parte eccedente dei pagamenti è imponibile in conformità della legislazione di ciascuno Stato contraente e tenuto conto delle altre disposizioni della presente Convenzione. Art. 12 - Canoni 1. I canoni provenienti da uno Stato contraente e pagati ad un residente dell’altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. 2. Tuttavia, tali canoni possono essere tassati nello Stato contraente dal quale essi provengono ed in conformità della legislazione di detto Stato, ma, se la persona che percepisce i canoni ne è l’effettivo bene ciario, l’imposta così applicata non può eccedere il 10 per cento dell’ammontare dei canoni.Le Autorità competenti degli Stati contraenti regoleranno di comune accordo le modalità di applicazione di tale limitazione. 3. Ai ni del presente articolo il termine “canoni” designa i compensi di qualsiasi natura corrisposti per l’uso o la concessione in uso di un diritto di autore su opere letterarie, artistiche o scienti che, ivi comprese le pellicole cinematogra che e le registrazioni per trasmissioni radiofoniche e televisive, di brevetti, marchi di fabbrica o di commercio, disegni o modelli, progetti, formule o processi segreti, nonché l’uso o la concessione in uso di attrezzature industriali, commerciali o scienti che e per informazioni concernenti esperienze di carattere industriale, commerciale o scienti co. 4. Le disposizioni del paragrafo 1. non si applicano nel caso in cui il bene ciario dei canoni, residente di uno Stato contraente, eserciti nell’altro Stato contraente dal quale provengono i canoni sia un’attività commerciale o industriale per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, sia una libera professione mediante una base ssa ivi situata, ed i diritti ed i beni generatori dei canoni si ricolleghino effettivamente ad esse. In tal caso i canoni sono imponibili in detto altro Stato contraente secondo la propria legislazione.

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5. I canoni si considerano provenienti da uno Stato contraente quando il debitore è lo Stato stesso, una sua suddivisione politica o amministrativa, un suo ente locale o un residente di detto Stato. Tuttavia, quando il debitore dei canoni, sia esso residente o no di uno Stato contraente, ha in uno Stato contraente una stabile organizzazione per le cui necessità è stato concluso il contratto che ha dato luogo al pagamento dei canoni e che come tale ne sopporta l’onere, i canoni stessi si considerano provenienti dallo Stato contraente in cui è situata la stabile organizzazione. 6. Se, in conseguenza di particolari relazioni esistenti tra debitore e creditore o tra ciascuno di essi e terze persone, l’ammontare dei canoni pagati, tenuto conto della prestazione per la quale sono pagati, eccede quello che sarebbe stato convenuto tra debitore e creditore in assenza di simili relazioni, le disposizioni del presente articolo si applicano soltanto a quest’ ultimo ammontare. In tal caso, la parte eccedente dei pagamenti è imponibile in conformità della legislazione di ciascuno Stato contraente e tenuto conto delle altre disposizioni della presente Convenzione. Art. 13 - Provvigioni 1. Le provvigioni provenienti da uno Stato contraente e pagate ad un residente dell’altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. 2. Tuttavia, tali provvigioni possono essere tassate nello Stato contraente dal quale esse provengono ed in conformità della legislazione di detto Stato, ma, se la persona che percepisce le provvigioni ne è l’effettivo bene ciario, l’imposta così applicata non può eccedere il 5 per cento dell’ammontare delle provvigioni.Le Autorità competenti degli Stati contraenti regoleranno di comune accordo le modalità di applicazione di tale limitazione. 3. Ai ni del presente articolo il termine “provvigioni” designa i pagamenti fatti ad una persona per servizi da essa resi in qualità di agente, ma non comprende i pagamenti fatti in corrispettivo di attività indipendenti di cui all’art.15 o di attività dipendenti di cui all’art. 16.

4. Le disposizioni dei paragra 1. e 2. non si applicano nel caso in cui il bene ciario delle provvigioni, residente di uno Stato contraente, eserciti nell’altro Stato contraente dal quale provengano le provvigioni sia un’attività commerciale o industriale per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, sia una libera professione mediante una base ssa ivi situata e le provvigioni si ricolleghino effettivamente ad esse. In tal caso le provvigioni sono imponibili in detto altro Stato contraente secondo la propria legislazione. 5. Le provvigioni si considerano provenienti da uno Stato contraente quando il debitore è lo Stato stesso, una sua suddivisione politica o amministrativa, un suo ente locale o un residente di detto Stato. Tuttavia, quando il debitore delle provvigioni, sia esso residente o no di uno Stato contraente, ha in uno Stato contraente una stabile organizzazione per le cui necessità è stato contratto l’obbligo di pagare le provvigioni e tali provvigioni sono a carico della stabile organizzazione, le provvigioni stesse si considerano provenienti dallo Stato contraente in cui è situata la stabile organizzazione. 6. Se, in conseguenza di particolari relazioni esistenti tra debitore e creditore o tra ciascuno di essi e terze persone, l’ammontare delle provvigioni pagate, tenuto conto dei servizi per i quali sono pagate, eccede quello che sarebbe stato conveniente tra debitore e creditore in assenza di simili relazioni, le disposizioni del presente articolo si applicano soltanto a quest’ultimo ammontare. In tal caso, la parte eccedente dei pagamenti è imponibile in conformità della legislazione di ciascuno Stato contraente e tenuto conto delle altre disposizioni della presente Convenzione. Art. 14 - Utili di capitale 1. Gli utili provenienti dalla alienazione di beni immobili secondo la de nizione, di cui al paragrafo 2. dell’art. 6, sono imponibili nello Stato contraente dove detti beni sono situati. 2. Gli utili provenienti dalla alienazione di beni mobili appartenenti ad una stabile organizzazione che un’impresa di uno Stato contraente ha nell’altro Stato contraente, ovvero di beni mobili appartenenti ad una base ssa di cui dispone un residente di uno Stato contraente nell’altro Stato contraente per l’esercizio di una

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ALLEGATO 1 | CONVENZIONE ITALIA - ROMANIA

libera professione, compresi gli utili provenienti dalla alienazione totale di detta stabile organizzazione (da sola od in uno con l’intera impresa) o di detta base ssa, sono imponibili in detto altro Stato. Tuttavia, gli utili provenienti dalla alienazione dei beni mobili indicati nel paragrafo 3. dell’art. 24 sono imponibili soltanto nello Stato contraente dove i beni in questione sono imponibili secondo le disposizioni di detto articolo. 3. Gli utili provenienti dalla alienazione di ogni altro bene diverso da quelli menzionati ai paragra 1. e 2. sono imponibili soltanto nello Stato contraente di cui l’alienante è residente. Art. 15 - Professioni libere 1. I redditi che un residente di uno Stato contraente ritrae dall’esercizio di una libera professione o da altre attività indipendenti di carattere analogo sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che detto residente non disponga abitualmente nell’altro Stato contraente di una base ssa per l’esercizio della sua attività. Ove disponga di una base ssa, i redditi sono imponibili nell’altro Stato ma limitatamente alla parte attribuibile a detta base ssa. 2. L’espressione “libera professione” comprende in particolare le attività indipendenti di carattere scienti co, letterario, artistico, educativo e pedagogico, nonché le attività indipendenti dei medici, avvocati, ingegneri, architetti, dentisti e contabili. Art. 16 - Lavoro subordinato 1. Salve le disposizioni degli artt. 17, 19 e 20, i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un’attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non venga svolta nell’altro Stato contraente. Se l’attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in questo altro Stato. 2. Nonostante le disposizioni del paragrafo 1., le remunerazioni che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un’attività dipendente svolta nell’altro Stato contraente sono

imponibili soltanto nel primo Stato se:a) il bene ciario soggiorna nell’altro Stato per un periodo o periodi che non oltrepassano in totale 183 giorni nel corso dell’anno scale considerato;b) le remunerazioni sono pagate da o a nome di un datore di lavoro che non è residente dell’altro Stato; ec) l’onere delle remunerazioni non è sostenuto da una stabile organizzazione o da una base ssa che il datore di lavoro ha nell’altro Stato. 3. Nonostante le disposizioni precedenti del presente articolo, le remunerazioni relative a lavoro subordinato svolto a bordo di navi o di aeromobili o di veicoli ferroviari o stradali in traf co internazionale sono imponibili nello Stato contraente nel quale è situata la sede della direzione effettiva dell’impresa.

Art. 17 - Compensi e gettoni di presenza La partecipazione agli utili, i gettoni di presenza e le altre retribuzioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in qualità di membro del Consiglio di amministrazione o del Collegio sindacale di una società residente dell’altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. Art. 18 - Artisti e sportivi 1. Nonostante le disposizioni degli artt. 15 e 16, i redditi che gli artisti dello spettacolo, quali gli artisti di teatro, del cinema, della radio o della televisione ed i musicisti, nonché gli sportivi, ritraggono dalle loro prestazioni personali in tale qualità sono imponibili nello Stato contraente in cui dette attività sono svolte. 2. I redditi che gli artisti dello spettacolo e gli sportivi residenti di uno Stato contraente realizzano in dipendenza di attività esercitate nell’altro Stato contraente nel quadro di scambi culturali previsti da accordi culturali conclusi tra i due Stati contraenti non sono imponibili in detto altro Stato contraente. 3. Quando il reddito proveniente da prestazioni personali, di un artista dello spettacolo o di uno sportivo, in tale qualità, è attribuito ad un’altra persona che non sia l’artista o lo sportivo medesimo,

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detto reddito può essere tassato nello Stato contraente dove dette prestazioni sono svolte, nonostante le disposizioni degli artt. 7, 15 e 16. Art. 19 - Pensioni Fatte salve le disposizioni del paragrafo 2. dell’ art. 20, le pensioni e le altre remunerazioni analoghe, pagate ad un residente di uno Stato contraente in relazione ad un cessato impiego, sono imponibili soltanto in questo Stato. Art. 20 - Funzioni pubbliche 1. a) Le remunerazioni, diverse dalle pensioni, pagate da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale a una persona sica, in corrispettivo di servizi resi a detto Stato o a dette suddivisioni od enti locali, sono imponibili soltanto in questo Stato.b) Tuttavia, tali remunerazioni sono imponibili soltanto nell’altro Stato contraente qualora i servizi siano resi in detto Stato ed il bene ciario della remunerazione sia un residente di quest’ ultimo Stato che:(i) abbia la nazionalità di detto Stato, o(ii) non sia divenuto residente di detto Stato al solo scopo di rendervi i servizi. 2. a) Le pensioni corrisposte da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale, sia direttamente sia mediante prelevamento da fondi da essi costituiti, a una persona sica in corrispettivo di servizi resi a detto Stato o a detta suddivisione od ente locale, sono imponibili soltanto in questo Stato.b) Tuttavia, tali pensioni sono imponibili soltanto nell’altro Stato contraente qualora il bene ciario sia un residente di questo Stato e ne abbia la nazionalità. 3. Le disposizioni degli artt. 16, 17 e 19 si applicano alle remunerazioni o pensioni pagate in corrispettivo di servizi resi nell’ambito di un’attività industriale o commerciale esercitata da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale.

Art. 21 - Professori, insegnanti e ricercatori Le remunerazioni dei professori e degli altri membri del personale insegnante, residenti di uno Stato contraente, i quali soggiornano temporaneamente nell’altro Stato contraente per insegnarvi o effettuare ricerche scienti che, per un periodo non eccedente i due anni, in una università o in un altro istituto di insegnamento o di ricerca scienti ca senza ni di lucro, sono imponibili soltanto nel primo Stato. Art. 22 - Studenti1. Le somme che uno studente o un apprendista il quale è, o era prima, residente di uno Stato contraente e che soggiorna nell’altro Stato contraente al solo scopo di compiervi i suoi studi o di completarvi la propria formazione professionale, riceve per sopperire alle spese di mantenimento, di istruzione o di formazione professionale, non sono imponibili in questo altro Stato a condizione che tali somme provengano da fonti situate fuori di detto altro Stato. 2. Le remunerazioni che uno studente o un apprendista il quale è, o era prima, residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un’attività dipendente che svolge non a tempo pieno o in modo occasionale nell’altro Stato contraente per un periodo di tempo che sia ragionevolmente giusti cato in rapporto al conseguimento delle nalità di cui al paragrafo 1., non sono imponibili in detto altro Stato. Art. 23 - Altri redditi 1. Gli elementi di reddito di un residente di uno Stato contraente, qualsiasi ne sia la provenienza, che non sono stati trattati negli articoli precedenti della presente Convenzione sono imponibili soltanto in questo Stato. 2. Le disposizioni del paragrafo 1. non si applicano nel caso in cui il bene ciario del reddito, residente di uno Stato contraente, eserciti nell’altro Stato contraente sia un’attività commerciale o industriale per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, sia una libera professione mediante una base ssa ivi situata, cui si ricolleghi effettivamente il diritto od il bene produttivo del

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reddito. In tal caso, gli elementi di reddito sono imponibili in detto altro Stato contraente secondo la propria legislazione. Art. 24 - Patrimonio 1. Il patrimonio costituito da beni immobili, de niti al paragrafo 2. dell’art. 6, è imponibile nello Stato contraente in cui i beni stessi sono situati. 2. Il patrimonio costituito da beni mobili appartenenti ad una stabile organizzazione di un’impresa, o da beni mobili appartenenti ad una base ssa utilizzata per l’esercizio di una libera professione, è imponibile nello Stato contraente in cui è situata la stabile organizzazione o la base ssa. 3. Le navi, gli aeromobili e i veicoli ferroviari o stradali utilizzati nel traf co internazionale, nonché i beni mobili relativi al loro esercizio, sono imponibili soltanto nello Stato contraente dove è situata la sede della direzione effettiva dell’impresa. 4. Ogni altro elemento del patrimonio di un residente di uno Stato contraente è imponibile soltanto in detto Stato. Art. 25 - Metodo per evitare la doppia imposizione 1. Si conviene che la doppia imposizione sarà eliminata in conformità ai seguenti paragra del presente articolo. 2. Se un residente dell’Italia possiede elementi di reddito che sono imponibili in Romania, l’Italia, nel calcolare le proprie imposte sul reddito speci cate nell’art. 2 della presente Convenzione, può includere nella base imponibile di tali imposte detti elementi di reddito, a meno che espresse disposizioni della presente Convenzione non stabiliscano diversamente.In tal caso, l’Italia deve dedurre dalle imposte così calcolate l’imposta sui redditi pagata in Romania, ma l’ammontare della deduzione non può eccedere la quota d’imposta italiana attribuibile ai predetti elementi di reddito nella proporzione in cui gli stessi concorrono alla formazione del reddito complessivo.Nessuna deduzione sarà invece accordata ove l’elemento di reddito venga assoggettato in Italia ad imposizione mediante

ritenuta a titolo di imposta su richiesta del bene ciario del reddito in base alla legislazione italiana. 3. Se un residente della Romania possiede elementi di reddito che sono imponibili in Italia, la Romania nel calcolare le proprie imposte speci cate nell’art. 2 della presente Convenzione, può includere nella base imponibile di tali imposte detti elementi di reddito, a meno che espresse disposizioni della presente Convenzione stabiliscano diversamente. In tal caso l’imposta pagata in Italia sarà dedotta dalla imposta dovuta in Romania in conformità delle proprie leggi scali. La somma così dedotta non può, tuttavia, superare la quota di imposta rumena attribuibile ai detti elementi di reddito.Ai ni dell’applicazione del presente paragrafo gli utili che le imprese statali rumene versano al bilancio dello Stato si considerano quali imposte dovute alla Romania. Art. 26 - Non discriminazione 1. I nazionali di uno Stato contraente, siano essi residenti o non di uno degli Stati contraenti, non sono assoggettati nell’altro Stato contraente ad alcuna imposizione od obbligo ad essa relativo, diversi o più onerosi di quelli cui sono o potranno essere assoggettati i nazionali di detto altro Stato che si trovino nella stessa situazione.In particolare, i nazionali di uno Stato contraente che sono imponibili nell’altro Stato contraente fruiscono delle esenzioni, degli abbattimenti alla base, delle deduzioni e riduzioni di imposte o tasse concessi per carichi di famiglia ai nazionali di detto Stato trovantisi nelle medesime condizioni. 2. L’imposizione di una stabile organizzazione che un’impresa di uno Stato contraente ha nell’altro Stato contraente non può essere in questo altro Stato meno favorevole dell’imposizione a carico delle imprese di detto altro Stato che svolgono la medesima attività.Tale disposizione non può essere interpretata nel senso che faccia obbligo ad uno Stato contraente di accordare ai residenti dell’altro Stato contraente le deduzioni personali, le esenzioni e le deduzioni di imposta che esso accorda ai propri residenti in relazione alla

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loro situazione o ai loro carichi di famiglia. 3. Fatta salva l’applicazione delle disposizioni dell’art. 9, del paragrafo 7. dell’art. 11 o del paragrafo 6. dell’art. 12, gli interessi, i canoni ed altre spese pagati da un’impresa di uno Stato contraente ad un residente dell’altro Stato contraente sono deducibili ai ni della determinazione degli utili imponibili di detta impresa, nelle stesse condizioni in cui sarebbero deducibili se fossero pagati ad un residente del primo Stato.Parimenti, i debiti di un’impresa di uno Stato contraente nei confronti dei residenti dell’altro Stato contraente sono deducibili, ai ni della determinazione del patrimonio imponibile di detta impresa, nelle stesse condizioni in cui sarebbero deducibili se fossero contratti nei confronti di un residente del primo Stato. 4. Le imprese di uno Stato contraente, il cui capitale è, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, posseduto o controllato da uno o più residenti dell’altro Stato contraente, non sono assoggettate nel primo Stato contraente ad alcuna imposizione od obbligo ad essa relativo, diversi o più onerosi di quelli cui sono o potranno essere assoggettate le altre imprese della stessa natura del primo Stato. 5. Ai ni del presente articolo il termine “imposizione” designa le imposte di ogni genere e denominazione. Art. 27 - Procedura amichevole 1. Quando un residente di uno Stato contraente ritiene che le misure adottate da uno o da entrambi gli Stati contraenti comportano o comporteranno per lui un’imposizione non conforme alle disposizioni della presente Convenzione, egli può, indipendentemente dai ricorsi previsti dalla legislazione nazionale di detti Stati, sottoporre il caso all’Autorità competente dello Stato contraente di cui è residente o, se il suo caso ricade nell’ambito di applicazione del paragrafo 1. dell’art. 26, a quella dello Stato contraente di cui possiede la nazionalità. Il caso dovrà essere sottoposto entro i tre anni che seguono la prima noti cazione della misura che comporta un’imposizione non conforme alla Convenzione.

2. L’Autorità competente, se il ricorso le appare fondato e se essa non è in grado di giungere ad una soddisfacente soluzione, farà del suo meglio per regolare il caso per via di amichevole composizione con l’Autorità competente dell’altro Stato contraente, al ne di evitare una tassazione non conforme alla Convenzione. L’accordo sarà applicato quali che siano i termini previsti dalle legislazioni nazionali degli Stati contraenti. 3. Le Autorità competenti degli Stati contraenti faranno del loro meglio per risolvere per via di amichevole composizione le dif coltà o i dubbi inerenti all’interpretazione o all’applicazione della Convenzione. Esse potranno altresì consultarsi al ne di eliminare la doppia imposizione nei casi previsti dalla Convenzione. 4. Le Autorità competenti degli Stati contraenti potranno comunicare direttamente tra loro al ne di pervenire ad un accordo come indicato nei paragra precedenti. Qualora venga ritenuto che degli scambi verbali di opinioni possano facilitare il raggiungimento di tale accordo, essi potranno aver luogo in seno ad una Commissione formata da rappresentanti delle Autorità competenti degli Stati contraenti. Art. 28 - Scambio di informazioni 1. Le Autorità competenti degli Stati contraenti si scambieranno le informazioni necessarie per applicare le disposizioni della presente Convenzione o quelle delle leggi interne degli Stati contraenti relative alle imposte previste dalla Convenzione, nella misura in cui la tassazione che tali leggi prevedono non è contraria alla Convenzione, nonché per evitare le evasioni scali. Lo scambio di informazioni non viene limitato dall’art. 1. Le informazioni ricevute da uno Stato contraente saranno tenute segrete, analogamente alle informazioni ottenute in base alla legislazione interna di detto Stato e saranno comunicate soltanto alle persone od autorità (ivi compresi l’Autorità giudiziaria e gli organi amministrativi) incaricate dell’accertamento o della riscossione delle imposte previste dalla presente Convenzione, delle procedure concernenti tali imposte, o delle decisioni di ricorsi presentati per tali imposte. Le persone od Autorità sopracitate

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ALLEGATO 1 | CONVENZIONE ITALIA - ROMANIA

utilizzeranno tali informazioni soltanto per questi ni. Le predette persone od Autorità potranno servirsi di queste informazioni nel corso di udienze pubbliche o nei giudizi. 2. Le disposizioni del paragrafo 1. non possono in nessun caso essere interpretate nel senso di imporre ad uno degli Stati contraenti l’obbligo:a) di adottare provvedimenti amministrativi in deroga alla propria legislazione e alla propria prassi amministrativa o a quelle dell’altro Stato contraente;b) di fornire informazioni che non potrebbero essere ottenute in base alla propria legislazione o nel quadro della propria normale prassi amministrativa o di quelle dell’altro Stato contraente;c) di trasmettere informazioni che potrebbero rilevare un segreto commerciale, industriale, professionale o un processo commerciale oppure informazioni la cui comunicazione sarebbe contraria all’ordine pubblico. Art. 29 - Funzionari diplomatici e consolari Le disposizioni della presente Convenzione non pregiudicano i privilegi scali di cui bene ciano i funzionari diplomatici o consolari in virtù delle regole generali del diritto internazionale o di accordi particolari. Art. 30 - Procedura di rimborso 1. Le imposte riscosse in uno dei due Stati contraenti mediante ritenuta alla fonte sono rimborsate a richiesta dell’interessato o dello Stato di cui esso è residente qualora il diritto alla percezione di dette imposte sia limitato dalle disposizioni della presente Convenzione. 2. Le istanze di rimborso, da prodursi in osservanza dei termini stabiliti dalla legislazione dello Stato contraente tenuto ad effettuare il rimborso stesso, devono essere corredate di un attestato uf ciale dello Stato contraente di cui il contribuente è residente certi cante che sussistono le condizioni richieste per avere diritto all’applicazione dei bene ci previsti dalla presente Convenzione.

3. Le Autorità competenti degli Stati contraenti stabiliranno di comune accordo, conformemente alle disposizioni dell’art. 27, le modalità di applicazione del presente articolo. Art. 31 - Entrata in vigore 1. La presente Convenzione sarà rati cata e gli strumenti di rati ca saranno scambiati a Roma non appena possibile. 2. La presente Convenzione entrerà in vigore alla data dello scambio degli strumenti di rati ca [*] e le sue disposizioni si applicheranno con riferimento ai redditi realizzati durante i periodi di imposta che iniziano il, o successivamente al, 1 gennaio dell’anno solare nel quale la presente Convenzione entra in vigore.

*Il 6-2-1979 ha avuto luogo a Roma lo scambio degli strumenti di rati ca della Convenzione tra l’Italia e la Romania. La Convenzione è entrata in vigore il 6-2-1979 (Comunicato in G.U. n. 63 del 5-3-1979) . Art. 32 - Denuncia La presente Convenzione rimarrà in vigore sino alla denuncia da parte di uno degli Stati contraenti. Ciascuno Stato contraente può denunciare la Convenzione per via diplomatica, non prima di 5 anni dalla sua entrata in vigore, noti candone la cessazione con un preavviso minimo di sei mesi, prima della ne di ciascuno anno solare. In questo caso, la Convenzione si applicherà per l’ultima volta:a) alle imposte riscosse mediante ritenuta alla fonte sui redditi pagabili al più tardi il 31 dicembre dello stesso anno;b) alle altre imposte di periodi imponibili che si chiudono al più tardi il 31 dicembre dello stesso anno. In fede di che i sottoscritti, debitamente autorizzati dai rispettivi Governi, hanno rmato la presente Convenzione. Fatta a Bucarest il 14-1-1977 in due esemplari in lingua italiana ed in lingua rumena, entrambi i testi facenti ugualmente fede.

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Protocollo aggiuntivo All’atto della rma della Convenzione conclusa in data odierna tra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista di Romania per evitare le doppie imposizioni sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni scali, i sottoscritti plenipotenziari hanno concordato le seguenti disposizioni supplementari che formano parte integrante della Convenzione. Resta inteso:a) che, per quanto concerne l’art. 2, se un’imposta sul patrimonio dovesse in avvenire essere istituita in Italia e in Romania, la Convenzione si applicherà a detta imposta. In tal caso per la eliminazione della doppia imposizione si applicheranno le disposizioni contenute nell’art. 25; b) che, tra i redditi di cui all’art. 23, sono compresi i redditi derivanti dalle attività di controllo qualitativo e quantitativo delle merci, di assistenza tecnica e di addestramento professionale dei dipendenti, nonché i redditi derivanti dall’esecuzione di perizie o quelli derivanti dalla prestazione di altri servizi non espressamente trattati nella Convenzione; c) che, in relazione al paragrafo 1. dell’art. 27, all’espressione “indipendentemente dai ricorsi previsti dalla legislazione nazionale” si attribuisce il signi cato secondo cui l’attivazione della procedura amichevole non è in alternativa con la procedura contenziosa nazionale che va, in ogni caso, preventivamente instaurata, laddove la controversia concerne un’applicazione non conforme alla Convenzione delle imposte italiane; d) che, la disposizione di cui al paragrafo 3. dell’art. 30 non esclude l’interpretazione secondo la quale le Autorità competenti degli Stati contraenti possono di comune accordo stabilire procedure diverse per l’applicazione delle riduzioni d’imposta cui dà diritto la Convenzione; e) che, in deroga a quanto previsto dal paragrafo 2. dell’art. 31, le disposizioni del paragrafo 1. dell’art. 8 si applicheranno con

riferimento ai redditi realizzati nei periodi di imposta che iniziano il, o successivamente al, 1-1-1969; f) che l’espressione “suddivisione politica o amministrativa” usata nel testo della Convenzione, allorché si riferisce alla Romania, va come “suddivisione amministrativo-territoriale”. Fatto a Bucarest il 14-1-1977 in due esemplari in lingua italiana ed in lingua rumena, entrambi i testi facenti ugualmente fede.

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ALLEGATO 2ELENCO DELLE CONVENZIONICONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI

Paese Dividendi (%) Interessi (%) Commissioni (%) Royalties (%)

1 Albania 10-15 10 15 15

2 Algeria 15 15 • 15

3 Armenia 5-10 10 15 10

4 Azerbaidjan 5-10 8 • 10

5 Australia 5-15 10 • 10

6 Austria 0-5 0-3 • 3

7 Bangladesh 10-15 10 • 10

8 Belarus 10 10 • 15

9 Belgium 5-15 10 5 5

10 Bulgaria 10-15 15 • 15

11 Canada 5 10 • 5-10

12 China 10 10 5 7

13 Croatia 5 10 • 10

14 Cyprus 10 10 5 5

15 Czech Republic 10 7 • 10

16 Denmark 10-15 10 4 10

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ALLEGATO 2 | ELENCO DELLE CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI

Paese Dividendi (%) Interessi (%) Commissioni (%) Royalties (%)

17 Ecuador 15 10 10 10

18 Egypt 10 15 15 15

19 Estonia 10 10 2 10

20 Finland 5 5 • 2.5-5

21 France 10 10 • 10

22 Georgia 8 10 5 5

23 Germany 5-15 0-3 • 3

24 Greece 20-45 10 5 5-7

25 Hungary 5-15 15 5 10

26 India 15-20 15 5 22,5

27 Indonesia 12,5-15 12,5 10 12,5-15

28 Iran 10 8 • 10

29 Ireland 3 3 • 3

30 Israel 15 5-10 • 10

31 Italy 10 10 5 10

32 Japan 10 10 • 10-15

33 Jordan 15 12,5 15 15

34 Kazakhstan 10 10 10 10

35 Korea North 10 10 • 10

36 Korea South 7-10 10 10 7-10

37 Kuwait 1 1 • 20

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ALLEGATO 2 | ELENCO DELLE CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI

Paese Dividendi (%) Interessi (%) Commissioni (%) Royalties (%)

38 Latvia 10 10 2 10

39 Lebanon 5 5 • 5

40 Lithuania 10 10 2 10

41 Luxembourg 5-15 0/10 5 10

42 Macedonia 5 10 • 10

43 Malaysia 10 15 Normativa interna 12

44 Malta 5-30 5 10 5

45 Marocco 15 10 • 10

46 Mexico 10 15 • 15

47 Moldova 10 10 • 10-15

48 Namibia 15 15 • 15

49 Netherlands 0-5- 15 0 • 0

50 Nigeria 12,5 12,5 • 12,5

51 Norway 10 10 4 10

52 Pakistan 10 10 10 12,5

53 Philippines 10-15 10-15 • 10-15- 25

54 Poland 5-15 10 10 10

55 Portugal 15 10 • 10

56 Qatar 3 3 3 5

57 Russian Federation 10/15 15 • 10

58 Singapore 5 5 • 5

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ALLEGATO 2 | ELENCO DELLE CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI

Paese Dividendi (%) Interessi (%) Commissioni (%) Royalties (%)

59 Slovakia 10 10 • 10-15

60 Slovenia 5 5 • 5

61 South Africa 15 15 • 15

62 Spain 10-15 10 5 10

63 Sri Lanka 12,5 10 10 10

64 Sudan 15 10 15 10

65 Sweden 10 10 10 10

66 Switzerland 10 10 • 0-10

67 Syria Normative interna 7,5 15 15-10

68 Thailand 15-20 10-20-25 10 15

69 Tunisia 12 10 4 12

70 Turkey 15 10 • 10

71 U. Arab. Em. 3 3 3 3

72 UK 10-15 10 12,5 10-15

73 Ukraine 10-15 10 • 10-15

74 United States 10 10 • 15-10

75 Uzbekistan 10 10 • 10

76 Vietnam 15 10 • 15

77 Yugoslavia 10 10 10 10

78 Zambia 10 10 • 15

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Sede Nazionale di Bucarest Str. Pia!a Sf. tefan nr. 6, Sector 2, Bucure tiTel. 0040.31.8053185; 0040.31.8052060; 0040.31.8052061; 0040.31.8052062; Fax. 0040.31.8053184; 0040.31.8052063; Email: info@confi ndustria.ro

Filiale Bihor

Str. Roman Ciorogariu nr. 65, Oradea, Bihor Tel. 0040.359.464450; Fax 0040.359.464450; Email: bihor@confi ndustria.ro

Filiale Cluj

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Filiale Timi

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Filiale Mure

Str. Bolyai nr. 1/3, Târgu MureTel. 0040.743.418439;Email: mures@confi ndustria.ro

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