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Università degli Studi di Perugia Facoltà di Economia Guida dello studente Anno Accademico 2010/2011

GUIDA ECONOMIA 1 - ec.unipg.it · Facoltà di Economia Guida dello studente a.a. 2010/2011. Università degli Studi di Perugia ... - Economia dei mercati e degli intermediari finanziari,

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Università degli Studi di Perugia

Facoltà di EconomiaGuida dello studenteAnno Accademico 2010/2011

Corsi di studio della Facoltà di Economia(In grassetto i Corsi di Studio ai sensi del D.M. 270/04. Gli altri Corsi di Studio, in corsivo,sono presenti ai sensi del D.M. 509/99 e sono attivi, per naturale completamento, solo per gli insegnamenti degli anni riportati)

Sede di Perugia

Corso di Laurea in Economia AziendaleCorso di Laurea in Economia dei Mercati e degli Intermediari FinanziariCorso di Laurea in Economia e Legislazione d’ImpresaCorso di Laurea in Statistica e informatica per la gestione delle imprese(III anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management AziendaleCorso di Laurea Magistrale in Consulenza Aziendale e GiuridicaCorso di Laurea Magistrale in Finanza e Statistica

Sede di Assisi

Corso di Laurea in Economia Internazionale del Turismo (I anno)

Corso di Laurea in Economia del Turismo (II anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (III anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management del Turismo(II anno, Corso ad esaurimento)

Sede di Terni

Corso di Laurea in Economia aziendaleCorso di Laurea in Economia e amministrazione delle imprese (III anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea Magistrale in Economia Finanza e Controllo Aziendale

Sito della Facoltà: http://www.ec.unipg.it/economia/

Università degli Studi di Perugia

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2011

Università degli Studi di Perugia

FACOLTÀ DI ECONOMIA

Guida dello studente

Anno Accademico 2010- 2011

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N. B. - Le informazioni contenute nella presente Guida sono aggiornate al 30 novembre 2010. Ulteriori determinazioni della Facoltà e comunicazioni successive a questa data, saranno pubblicate sul sito della Facoltà all’indirizzo: http://www.ec.unipg.it/economia/

In copertina: Luca Pacioli, Alphabeto Dignissimo Antico. Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni et Proportionalità. (Venezia , Paganino de Paganini, 1494)

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Presentazione

La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Perugia ha origine nel 1969, con denominazione iniziale di Facoltà di Economia e Commercio in derivazione dell'allora già esistente ed omonimo Corso di laurea della Facoltà di Scienze Politiche, nel cui statuto era presente fin dal 1939. Anche la Facoltà di Scienze Politiche è di relativa recente istituzione in Italia; nella sede di Perugia il suo atto costitutivo risale infatti al R.D. del 23 Novembre 1927. L'attuale Facoltà di Economia è diretta erede di questa tradizione e fin dall'inizio della sua istituzione ha avuto come obiettivo quello di fornire un’adeguata preparazione di base per consentire ai suoi laureati di operare, a diversi livelli di specializzazione, nell'ambito economico e manageriale delle attività pubbliche e private. Attualmente i Corsi di studio della Facoltà si caratterizzano per l'obiettivo di fornire ai suoi studenti una formazione di base polivalente, alla quale corrisponde un'ampia molteplicità di opportunità occupazionali. L'asse formativo è costituito da insegnamenti che possono essere configurati in quattro grandi aree disciplinari. Area Economica generale: comprende le discipline che attengono al funzionamento dei sistemi economici, agli interventi dello Stato come regolatore dell'economia e come percettore di tributi ed erogatore di spesa pubblica. In questa area sono comprese anche molte altre materie specifiche che approfondiscono le problematiche tipiche dei principali settori produttivi, oppure che analizzano i fenomeni economici sotto il profilo dell'internalizzazione delle attività economiche. Area Economico-aziendale: rientrano in questo ambito le discipline che studiano il funzionamento delle unità elementari del sistema economico (le imprese). Tali materie forniscono gli strumenti basilari per l'organizzazione, la gestione ed il controllo delle imprese medesime. Ad esse si collegano ulteriori discipline caratterizzanti e concernenti gli ambiti finanziari aziendali, il marketing, le ricerche di mercato, l'economia bancaria e dei mercati mobiliari, l'organizzazione aziendale.Area Giuridica: in questa area sono comprese le discipline che studiano il quadro normativo entro il quale si svolgono le attività economiche. L'area è generalmente caratterizzata da due grandi settori disciplinari. Il primo concerne il settore pubblico che ha come riferimento il quadro normativo concernente le istituzioni pubbliche; il secondo studia gli aspetti istituzionali e basilari delle norme che regolano i rapporti privatistici. Area Matematico-Statistica: questa comprende le discipline che costituiscono gli strumenti scientifici e tecnici di base per le discipline dell'area economica ed aziendale. In questo contesto gli studi fondamentali sono quelli di riferimento matematico generale e finanziario, statistico ed informatico. Alcune discipline di questo gruppo si coniugano strettamente con la statistica e l'economia, come la

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statistica economica e l'econometria; altre invece sono più direttamente funzionali alle discipline aziendali come l'analisi di mercato, le tecniche di campionamento ed i modelli matematici per i mercati finanziari. Come già indicato, l'interdisciplinarietà e la complementarietà degli insegnamenti che emerge da quanto in sintesi illustrato, è una peculiarità che contraddistingue i percorsi formativi della Facoltà e la differenzia da altre Facoltà con le quali sono presenti significativi spazi ad intersezione disciplinare. Ne consegue una notevole completezza culturale e professionale che si acquisisce con l’attitudine ad analizzare i fenomeni secondo profili di interdisciplinarità che contraddistingue di fatto l'attività di direzione e controllo di entità economiche complesse. A seguito della recente Riforma dell'autonomia didattica ed ai sensi del D.M. 270/04, la Facoltà di Economia ha attivato numerosi Corsi di Laurea triennale e Magistrale nelle tre sedi della Regione in cui è presente da tempo con attività di formazione universitaria e post universitaria.

Dal presente anno accademico 2010/11, in attuazione del D.M. 270/04, nella sede di Perugia sono attivi, nella classe delle Lauree triennali in Scienze dell'Economia e della Gestione Aziendale (Classe 18) il primo ed il secondo anno dei seguenti Corsi di laurea in: - Economia aziendale, con la finalità di creare professionalità specifiche

nell'ambito della gestione delle imprese, approfondendo in maniera innovativa le discipline aziendali e fornendo gli strumenti quantitativi di base complementari all’attività di gestione.

- Economia e legislazione di impresa, con l'obiettivo di fornire una conoscenza maggiormente orientata agli aspetti economici e giuridici dell’attività di gestione aziendale.

- Economia dei mercati e degli intermediari finanziari, tendente ad offrire una formazione finalizzata all'operatività all'interno delle imprese finanziarie o dell'area finanziaria delle imprese industriali, commerciali e di servizi.

Negli anni accademici successivi sarà gradualmente attivati anche il terzo anno di ognuno dei Corsi di laurea sopraindicati.

Relativamente ai Corsi del biennio superiore, sono ad oggi attivi il primo e il secondo anno dei seguenti Corsi di Laurea Magistrale: - Economia e management aziendale, - Consulenza aziendale e giuridica, - Finanza e statistica.

Nell’a.a. 2010/11, sono ancora attivi per naturale completamento, il 3° anno dei Corsi di Laurea Triennali appartenenti ai previgenti ordinamenti didattici (ex D.M. 509/99). Lo studente interessato può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2009/2010, disponibile sul sito della Facoltà.

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Nella sede di Assisi (Santa Maria degli Angeli), sono presenti da oltre 10 anni, Corsi di studio in ambito manageriale turistico. Attualmente, in attuazione del D.M. 270/04, sono istituiti i Corsi in: - Economia internazionale del turismo (Corso di laurea Interateneo in

collaborazione con l’Università per Stanieri e Interfacoltà con la Facoltà di Lettere e Filosofia) (con attivazione graduale: 1° anno dall’a.a. 2010-2011);

- Economia del turismo (Corso ad esaurimento, ex D.M. 270/04) (con attivazione del 2° anno) ed il corrispondente Corso di Laurea Magistrale (Corso ad esaurimento, ex D.M. 270/04) (con attivazione del 2° anno) in Economia e management del turismo. In tale contesto la Facoltà intende formare laureati, a diversi livelli i quali, in virtù delle conoscenze specifiche, potranno svolgere la loro attività nelle aziende turistiche e nelle pubbliche amministrazioni con funzioni manageriali ed imprenditoriali, nelle libere professioni, riguardanti le attività economiche connesse agli ambiti settoriali del turismo in un naturale contesto di riferimento internazionale.

Anche per la sede di Assisi, nell’a.a. 2010/2011, è ancora attivo per naturale completamento, il 3° anno del Corso di Laurea Triennale, appartenente ai previgenti ordinamenti didattici (ex D.M. 509/99). Lo studente interessato può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2009/2010, disponibile sul sito della Facoltà.

Presso la sede di Terni, in attuazione del D.M. 270/04, è attivo il Corso di Laurea triennale in: - Economia aziendale (1°e 2° anno anno), con successiva Laurea Magistrale in

Economia, Finanza e controllo aziendale (1°e 2° anno anno). In questi Corsi gli studenti ricevono una preparazione mirata alle conoscenze trasversali sulla funzione commerciale e finanziaria d’impresa.

In analogia alle altre sedi, anche per la sede di Terni, nell’a.a. 2010/11, è ancora attivo il 3° anno del Corso di Laurea Triennale appartenente ai previgenti ordinamenti didattici (ex D.M. 509/99). Lo studente interessato può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2009/2010, disponibile sul sito della Facoltà.

In Facoltà si prevede inoltre che saranno istituiti ed attivati alcuni Corsi di Master post laurea, nonchè la Scuola Biennale di Formazione alla Professione dei Dottori Commercialisti, quest’ultima in collaborazione con i corrispondenti Ordini delle Province di Perugia e di Terni. La Scuola è finalizzata all’acquisizione da parte dei tirocinanti alla professione, delle conoscenze e degli strumenti utili per lo svolgimento dell’attività di Dottore Commercialista e con propedeuticità alla preparazione dell’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione.

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L'impegno formativo della Facoltà è anche connesso, non ultimo, allo sviluppo di collaborazioni e stage con numerose Istituzioni pubbliche e private, locali e nazionali. In particolare, partire dall’a.a. 2010-2011, è stato attivato il Servizio

con il mondo del lavoro, attraverso l’organizzazione di eventi (Job Day) e attività (presentazioni aziende, offerte stage, giornate di recruiting) che saranno svolte durante l’intero anno, con lo scopo di ampliare ed avvicinare le attività formative della Facoltà con il mondo del lavoro, promuovendo anche gli scambi di studenti nell'ambito dei programmi Socrates-Erasmus, per la mobilità nel settore della promozione universitaria.

Pierluigi Daddi

Preside della Facoltà

Career Service. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere i contatti degli studenti

PARTE I

Informazioni comuni a tutti i Corsi di Laurea

1 Notizie di carattere generale

Nella Guida dello Studente sono riportate le informazioni relative ai Corsi di laurea che la Facoltà di Economia dell’Università di Perugia ha istituito e attivato nell’a.a. 2010-2011 ai sensi delle recenti nuove disposizioni ministeriali, contenute nel D.M. 270/04.

La riforma universitaria, già avviata con il D.M. 509/1999, a decorrere dall’a.a. 2009-2010, ai sensi dell’ulteriore e recente D.M. 270/04, realizza una serie di cambiamenti che adeguano il sistema universitario italiano ad un modello concordato con gli altri paesi dell’Unione Europea. Gli obiettivi della riforma sono:

• abbreviare i tempi di conseguimento del titolo di studio e ridurre gli abbandoni;

• coniugare una preparazione metodologica-culturale, da sempre prerogativa della didattica universitaria, con una formazione professionalizzante;

• creare un sistema di studi articolato su due livelli di laurea secondo la formula del 3+2;

• facilitare la mobilità degli studenti a livello nazionale e internazionale attraverso l’introduzione del sistema dei crediti.

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1.1 Il sistema dei Crediti Una delle innovazioni principali introdotte con la riforma consiste senz’altro nell’adozione del Credito Formativo Universitario (cfu). Si tratta di uno strumento convenzionale di misurazione del carico di lavoro di uno studente per l’apprendimento in ogni fase dell’attività formativa (lezioni, studio individuale, seminari, laboratori, ecc.), con l’obiettivo di non sottoporre lo studente a carichi di lavoro eccessivi evitando così di dilatare la durata degli studi. Convenzionalmente un credito corrisponde a 25 ore di impegno comprensivo di lezioni, studio individuale, laboratori, stage e quindi misura l’attività necessaria al raggiungimento del traguardo formativo. Gli ordinamenti didattici dei Corsi della Facoltà di Economia, prevedono che

per quanto riguarda il lavoro non individuale, di norma un credito formativo corrisponde a 7 ore di lezione frontale in aula, oppure a 14 ore di esercitazione o laboratorio oppure a 20 ore di tirocinio. Relativamente ai crediti di ciascun insegnamento, almeno l’80% deve essere riservato alle lezioni frontali. Ad ogni esame corrisponde un numero di crediti che determina il traguardo formativo più o meno elevato. Ogni anno in media lo studente può dedicare agli studi universitari circa 1500 ore di attività, corrispondenti a 60 crediti. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento del tradizionale esame o di altra forma di verifica del profitto.

1.1.1 La nuova organizzazione Altro punto fondamentale della riforma è la nuova organizzazione degli studi universitari, che prevede Corsi di Studio articolati in due livelli:

- al primo livello sono previsti i Corsi di laurea, che durano tre anni, ed hanno l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Al termine dei corsi, infatti, si consegue un titolo già idoneo per l'accesso al lavoro. Dopo la laurea è anche possibile seguire master di primo livello o scuole di specializzazione post-laurea. La Laurea si consegue con 180 crediti. Dopo la laurea gli studenti potranno ancora proseguire nei loro studi:

o con l’accesso ai corsi di laurea Magistrale; o con i master di primo livello (almeno 60 crediti); o con scuole di specializzazione post-laurea;

- al secondo livello si collocano i Corsi di laurea Magistrale, che durano due anni e prevedono l'acquisizione di 120 crediti aggiuntivi rispetto alla laurea (quindi lo studente al raggiungimento della laurea magistrale avrà complessivamente acquisito 180+120=300 cfu). Con la laurea Magistrale si consegue un titolo che assicura una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti

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specifici. Dopo la laurea Magistrale gli studenti potranno ancora proseguire nei loro studi:

o con i master di secondo livello (almeno 60 crediti); o con scuole di specializzazione post-laurea specialistica; o con il dottorato di ricerca (almeno 3 anni) finalizzato alla

ricerca di base o applicata.

Ecco quindi come si presenta la struttura del nuovo sistema:

Al termine degli studi di ogni percorso formativo, schematizzati nella figura precedente, è possibile l’inserimento nel mondo del lavoro.

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1.1.2 Le Classi di Corsi di Studio (CdS) I due livelli di formazione sopra richiamati sono ricompresi in “Classi”, una sorta di “contenitori” che raggruppano Corsi di Studio dello stesso livello; si parlerà così di “Classi di laurea” e “Classi di laurea Magistrale”; i corsi che vengono istituiti all’interno della medesima classe condividono gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le stesse attività formative, ed hanno quindi identico valore legale. Come esempio di Classe di laurea (quindi primo livello) può citarsi la classe 18 “Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale”, così come per classi di lauree magistrali (secondo livello) può citarsi la classe “Scienze economico-aziendali”. Le caratteristiche delle classi sono fissate a livello nazionale e sono quindi comuni a tutti gli atenei. Le classi sono state istituite per permettere alle università di creare percorsi di studio personalizzati secondo le esigenze di formazione del territorio di appartenenza di ciascuna università. Ogni università infatti istituisce, all’interno di una certa classe, una serie di Corsi di studio (CdS) di cui stabilisce autonomamente i nomi e, in parte, i programmi (ad esempio, come vedremo, l’Ateneo di Perugia per la Classe L-18 “Scienze dell’economia e della gestione aziendale” ha previsto 5 Corsi di laurea triennale). L’appartenenza dei Corsi ad una classe garantisce che essi rispettino gli stessi obiettivi formativi generali, che abbiano quindi un comune denominatore a livello nazionale. Con l’istituzione delle classi non scompare il concetto di Facoltà: ogni Corso di laurea o di laurea magistrale istituito all’interno delle rispettive classi fa riferimento alla Facoltà che istituisce il corso di studio. Possono anche essere previsti corsi istituiti in collaborazione tra più Facoltà e corsi interclasse in una stessa Facoltà.

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1.1.3 La Laurea (L) La nuova Laurea (L) si consegue al termine di un Corso di studi di durata triennale che ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali finalizzate a una immediata "spendibilità" del titolo nel mercato del lavoro. Va detto che uno stesso Corso di laurea può prevedere diversi curricula, ovvero differenti percorsi formativi che caratterizzano il corso in base alle figure professionali che intende formare. Il curriculum di un Corso di Laurea, quindi l'insieme delle attività formative, universitarie ed extrauniversitarie, che caratterizzano un Corso di studio viene indicato nel regolamento didattico del Corso di studio. Per i Corsi che prevedono più curricula, la scelta dello studente riguarderà in particolare le attività caratterizzanti (b) e affini e integrative (c) che saranno diversificate a seconda del percorso formativo. Il curriculum di un Corso di laurea o di laurea specialistica viene indicato nel regolamento didattico del Corso di studio. Al momento della conclusione degli studi, l'università rilascia come supplementoal diploma (Diploma Supplement) un certificato che riporta le principali indicazioni relative al curriculum seguito dallo studente per conseguire il titolo. Per conseguire la laurea lo studente deve aver acquisito 180 Crediti Formativi Universitari (cfu), comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano. L’acquisizione dei crediti formativi assegnati alle attività formative avviene con il superamento, da parte dello studente, di una prova d'esame o di un'altra forma di verifica. Le modalità della prova sono stabilite in modo autonomo da ogni singolo ateneo e vengono specificate nel Regolamento didattico del Corso di studio: potranno consistere in prove scritte o orali, o giudizi di idoneità. Quindi i crediti non sostituiscono il voto, che continuerà ad essere espresso in trentesimi: 18 sarà la votazione minima, 30 quella massima con eventuale lode. Il Corso di Laurea si conclude con una prova finale che consiste in una relazione riguardante l’attività di tirocinio o il progetto sul campo. Ai fini del superamento dell'esame di Laurea è necessario conseguire il punteggio minimo di 66 punti. Il punteggio massimo è di 110 punti e può prevedere l'eventuale attribuzione della lode. Le Lauree (triennali) consentiranno l’accesso ai ruoli della ex carriera direttiva delle pubbliche amministrazioni, mentre i laureati e i laureandi attuali mantengono tutte le prerogative riconosciute dalle norme vigenti. Dando risposta alla specifica richiesta del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, e stata stabilita con la circolare n. 6350/4.7 del 27 dicembre 2000 (G.U. n. 6 del 9.01. 2001) la valenza dei nuovi titoli ai fini dell’accesso alle qualifiche dirigenziali e non dirigenziali nel pubblico impiego.

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1.1.4 La laurea magistrale (LM) La laurea magistrale (LM) o di II livello è uno dei possibili percorsi di studio successivi alla laurea (L). Si consegue al termine di un Corso di durata biennale, cui si accede con la laurea (triennale), che ha l’obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici. Secondo la normativa vigente, per essere ammessi ad un Corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Nel caso di Corsi di laurea Magistrale per i quali non sia previsto il numero programmato dalla normativa vigente in materia di accessi ai corsi universitari, occorre, altresì, il possesso di requisiti curriculari e personali. Infatti perché i 180 crediti conseguiti con la Laurea possano essere interamente riconosciuti la Laurea Magistrale scelta deve avere un curriculum che sia attinente con quello del Corso di I livello, deve cioè essere una diretta continuazione di una laurea triennale. Se quindi lo studente si iscrive a una laurea magistrale che sia stata istituita come diretta continuazione della Laurea già conseguita, gli saranno riconosciuti interamente i 180 crediti acquisiti. Altrimenti, potrà comunque accedervi dopo aver soddisfatto i debiti formativi che gli verranno assegnati. Sono le università a stabilire nei regolamenti didattici dei singoli corsi di studio le modalità di verifica dei requisiti per la Laurea magistrale. Se dalla verifica risulta che lo studente non è in possesso dei requisiti d’accesso richiesti per il Corso di Laurea Magistrale prescelto, lo studente prima di iscriversi dovrà colmare i requisiti curriculari richiesti. Per le indicazioni di dettaglio relative ai requisiti curriculari e personali richiesti per iscriversi alle Lauree magistrali della Facoltà, lo studente è invitato a consultare i Regolamenti Didattici del Corso di laurea magistrale d’interesse o a rivolgersi presso l’Ufficio di Segreteria Didattica istituito presso ognuna delle tre sedi in cui è presente l’offerta formativa della Facoltà. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve aver acquisito complessivamente 300 crediti, ivi compresi quelli già acquisiti con la Laurea e riconosciuti validi per il relativo Corso di laurea magistrale. Anche per la laurea magistrale va precisato che uno stesso Corso di laurea può prevedere diversi curricula. Il curriculum di un Corso di Laurea, quindi costituisce l’insieme delle attività formative, universitarie ed extrauniversitarie, che caratterizzano un Corso di studio e viene indicato nel Regolamento didattico del Corso di studio. Per i corsi che prevedono più curricula, la scelta dello studente riguarderà in particolare le attività “caratterizzanti” (b) e “affini e integrative” (c) che saranno diversificate a seconda del percorso formativo. Il curriculum di un Corso di laurea o di laurea magistrale è riportato nel Regolamento didattico del Corso di studio.

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In merito al conseguimento dei crediti formativi vale quanto detto per la laurea di primo livello, cioè essa avviene con il superamento, da parte dello studente, di prove d’esame o di altre forme di verifica, previste dall’ateneo per le varie attività formative che compongono il Corso. Unica differenza rispetto a quanto detto riguarda la conclusione del Corso di Laurea Magistrale, che avviene con l’elaborazione, sotto la guida di un docente, di una tesi di laurea.

1.1.5 Master Si tratta di Corsi di studio post-laurea (master universitario di I livello) o post-laurea magistrale (master universitario di II livello), organizzati anche in collaborazione con enti o istituzioni pubbliche o private, a carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente. Fornisce conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnico-operativo o di livello progettuale, ed è rivolto anche a professionisti che sentano la necessità di riqualificarsi. A differenza di altri “corsi di perfezionamento” attivati dalle università, il master universitario rilascia un titolo accademico. Il master si consegue con l’acquisizione di almeno 60 crediti, oltre a quelli acquisiti per la laurea (180) o la laurea magistrale (120). Possono essere riconosciuti come crediti per il conseguimento del master anche attività didattiche, affini a quelle del master, svolte durante corsi di perfezionamento organizzati dall’università. I crediti acquisiti con il master di I livello potranno inoltre essere riconosciuti per il proseguimento degli studi con la laurea magistrale. L’ammissione è riservata a un numero ristretto di partecipanti perché sia garantita la guida personale di docenti e tutor: la selezione avviene attraverso colloqui o altre forme di verifica. Gli obiettivi e i programmi dei master sono stabiliti dalle Facoltà di ciascun Ateneo ed approvati dal Senato accademico. I corsi, la cui frequenza è obbligatoria, si articolano in lezioni in aula, studio individuale, esercitazioni, attività di laboratorio, e si concludono con un periodo di tirocinio presso enti o imprese. Durante il Corso sono previste verifiche periodiche di accertamento delle competenze acquisite, e una prova finale che non dà luogo a votazioni.

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1.1.6 Dottorato di Ricerca Si tratta di un Corso di studio al quale si accede al termine della laurea magistrale. Il Dottorato di ricerca si propone di dare le conoscenze, sia teoriche che applicate, necessarie per lo svolgimento della attività di ricerca. I docenti coinvolti nella attività di formazione dei dottorandi formano il Collegio dei docenti. E’ inoltre prevista la figura del Coordinatore del Dottorato, che è il responsabile sia dal punto di vista amministrativo che scientifico del Dottorato di ricerca. La durata del Dottorato è di tre anni. Al termine dei tre anni i dottorandi devono consegnare un elaborato scritto in cui sono sintetizzati i risultati della attività di ricerca svolta nel triennio. Il numero di posti per Dottorato è limitato. Alcuni di questi sono finanziati dall’Università. Si accede al Dottorato previo il superamento di una prova scritta e una prova orale nelle discipline in cui il Dottorato afferisce.

1.2 L'offerta didattica della Facoltà di Economia La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Perugia, per l’a.a. 2010-2011, presenta attivi gli anni dei Corsi di studio del previgente ordinamento didattico per il loro naturale completamento (ai sensi del D.M. 509/99) ed il primo e secondo anno dei nuovi Corsi di Laurea (ai sensi del D.M. 270/04), secondo l’elenco delle Classi di Laurea sotto indicato:

CLASSE DI LAUREA (NUMERO DELLA CLASSE) NUMERO DI CORSI

Classi di Laurea ai sensi del D.M. 509/99: Scienze dell'economia e della gestione aziendale (17) Scienze statistiche (37)

5 Corsi 1 Corso

Classi di Laurea ai sensi del D.M. 270/04: Scienze dell'economia e della gestione aziendale (18) 5 corsi

L'offerta didattica complessiva (ex D.M. 509/99 ad esaurimento e nuovi Corsi exD.M. 270/04) dei singoli Corsi di studio, appartenenti alle Classi sopraindicate e attivi nell’a.a. 2010/2011 della Facoltà di Economia, articolati per sede, è pertanto la seguente:

Sede di Perugia LAUREE (TRIENNALI) ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Economia aziendale (EA) III 17 Economia aziendale (EA) I, II L-18 Economia dei mercati e degli intermediari finanziari (EMIF) III 17

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Economia dei mercati e degli intermediari finanziari (EMIF) I, II L-18 Economia e legislazione d'impresa (ELI) III 17 Economia e legislazione d'impresa (ELI) I, II L-18 Statistica e informatica per la gestione delle imprese (SIGI) III 37

LAUREE MAGISTRALI ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Consulenza aziendale e giuridica (CAGI) I, II LM-77 Finanza e Statistica (FINSTAT) I, II LM-16 +LM-83 Economia e management aziendale (EMA) I, II LM-77

Sede di Assisi LAUREE (TRIENNALI) ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Economia e gestione dei servizi turistici III 17 Economia internazionale del turismo I L-18 Economia del turismo (ET) II L-18

LAUREE MAGISTRALI

Economia e management del turismo (EMT) II LM-77

Sede di TerniLAUREE (TRIENNALI) ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Economia e amministrazione delle imprese III 17 Economia aziendale (EAT) I,II L-18

LAUREE MAGISTRALI

Economia, finanza e controllo aziendale (EFCA) I, II LM-77

1.3 Corsi di Dottorato di ricerca

Nell’Ateneo di Perugia sono ad oggi previste 7 Scuole di Corsi di dottorato che complessivamente comprendono 42 Corsi di Dottorato. Quelli di riferimento della Facoltà di Economia, appartengono alla Scuola di Dottorato in Scienze Giuridiche, Economiche e Statistiche, coordinatore Prof. Gianfranco Cavazzoni, ed hanno la seguente denominazione: Dottorato in Economia e politica agroindustriale: si propone di formare dottori di ricerca nell’ambito delle discipline dell’economia politica teorica e applicata;Dottorato in Internazionalizzazione delle piccole e medie imprese: si propone di formare dottori di ricerca specializzati nello studio dei fenomeni di internazionalizzazione, riguardanti in particolare le piccole e medie imprese.

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Dottorato in Metodi matematici e statistici per le scienze economiche e sociali: si propone di formare dottori di ricerca con solide conoscenze teoriche nei principali settori della statistica e della finanza matematica finalizzate alla ricerca applicata in campo economico e sociale. Sono previsti soggiorni all’estero presso sedi universitarie nelle quali è riconosciuta a livello internazionale una posizione di eccellenza nell’attività di ricerca.

1.4 Valutazione della didattica Dall'anno accademico 1999-2000, presso l'Università di Perugia, è in funzione un sistema di valutazione della attività didattica da parte degli studenti. In particolare, alla fine di ogni Corso, gli studenti sono invitati a compilare un questionario di valutazione, uguale per tutti i corsi dell'Ateneo, che consente loro di esprimere la propria opinione relativamente all'insegnamento appena seguito. I dati raccolti vengono gestiti dal Nucleo di Valutazione dell'Ateneo. Presso tutti i corsi di laurea della sede di Perugia è anche utilizzato un questionario che viene compilato dallo studente che sta per laurearsi e che riguarda l'organizzazione di tutto il Corso di laurea.

1.5 Organizzazione della didattica In ciascun Corso di studio ci sono attività (discipline, ma anche stage, laboratorio, ecc.) fondamentali, caratterizzanti, affini o integrative ed altre, secondo elenchi che definiscono le caratteristiche delle classi di laurea. Ogni insegnamento appartiene ad un ambito disciplinare (economico, economico aziendale, giuridico, matematico-statistico, altro). Ogni insegnamento appartiene ad un settore scientifico disciplinare, definito da una "declaratoria" ministeriale che caratterizza gli insegnamenti che ad esso appartengono; i settori scientifico disciplinari sono indicati con sigle abbreviate (per l'appartenenza degli insegnamenti a settori scientifico disciplinari, ad ambiti e per la loro caratterizzazione, si vedano i curriculum riportati nelle parti relative a ciascuna sede e le tabelle degli insegnamenti). Alcuni insegnamenti, pur non essendo attivati nell'ambito della Facoltà di Economia possono comunque essere inseriti tra gli insegnamenti a scelta. Prima di sostenere un esame lo studente dovrà verificare che gli esami già sostenuti soddisfino le regole di propedeuticità, riportate nelle descrizioni dei singoli corsi. Un insegnamento A è propedeutico per un insegnamento B se, per poter sostenere B, è necessario avere già sostenuto A. Per ulteriori dettagli organizzativi consultare i capitoli relativi ai singoli corsi di studio.

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1.6 Esame di Laurea Triennale A partire dall’Anno Accademico 2004-2005, la valutazione della prova finale avviene nel Corso di una seduta pubblica della Commissione di esame di laurea, composta da undici membri e nominata dal Rettore. E' prevista un'unica Commissione di esame di laurea per ogni Sede (Perugia, Assisi, Terni) in cui si articola l'attività didattica della Facoltà. Il giudizio insindacabile della Commissione viene formalizzato con la stesura del verbale della prova finale e contestualmente la Commissione procede al conferimento del titolo ai candidati che abbiano superato la prova di esame. Nel Corso della cerimonia di conferimento del titolo, può essere invitato un esponente del mondo economico o della cultura, con la finalità di svolgere una breve conferenza. La Commissione di esame di laurea per la valutazione dei candidati può avvalersi del precedente parere formulato da una Commissione ristretta di docenti della Facoltà, nominata dal Presidente del Consiglio intercorso competente e composta da almeno tre docenti della Facoltà. Di questa Commissione fa parte il docente che ha seguito il candidato nella preparazione della prova finale. I lavori della Commissione ristretta, hanno la finalità di valutare in via preliminare la prova finale nel Corso di un colloquio con il candidato. Al termine dei lavori, in via riservata, la Commissione determina e comunica al Presidente del Consiglio intercorso competente, l'incremento di voto fino ad un massimo di tre punti. Tale voto si somma al punteggio curriculare di base (media ponderata dei voti dei singoli esami, espressa in centodecimi), ai bonus per la durata e a quello per il merito secondo le modalità già deliberate in Facoltà. La cerimonia di conferimento del titolo di studio, si svolge nei giorni previsti per le sedute di laurea indicati nei Manifesti degli Studi definiti dai rispettivi Consigli intercorso. La valutazione delle prove finali da parte della Commissione ristretta, nominata dal Presidente del Consiglio intercorso competente, deve essere svolta di norma almeno sette giorni prima della seduta della Commissione di laurea.

1.7 Esame di Laurea Magistrale Le attività formative relative alla prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono nella predisposizione in forma scritta e discussione di un elaborato originale, alla fine del secondo anno, su argomento a scelta dallo studente d’intesa con un docente, secondo modalità specifiche stabilite da ogni Consiglio di Corso di studi.

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La valutazione della prova finale avviene nel Corso di una seduta pubblica della Commissione di esame di laurea, composta da undici membri e nominata dal Rettore. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella discussione, davanti ad una apposita commissione, della dissertazione scritta originale e a carattere scientifico concordata con il docente relatore. La dissertazione deve essere attinente a una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo, sia del Corso di Laurea di primo livello che del Corso di Laurea Magistrale. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da sette membri effettivi e da due membri supplenti ed è presieduta da un professore di ruolo. Il voto finale con cui viene conferita la Laurea, espresso in centodecimi, è il risultato della media aritmetica dei voti degli esami, ponderata in rapporto ai crediti formativi corrispondenti a ciascun esame, maggiorata della votazione attribuita alla prova dalla Commissione. La Commissione di Laurea può attribuire alla prova finale fino ad un massimo di sette centodecimi. La Commissione di Laurea può inoltre conferire, all’unanimità, la lode.

1.8 Servizio Orientamento al lavoro e incontri con le Imprese Con decorrenza dal presente a.a. 2010-2011, la Facoltà di Economia ha attivato il Servizio di Orientamento al lavoro e di incontri con le Imprese (Career Service)con l’obiettivo generale di incrementare i rapporti tra il mondo del lavoro e la Facoltà medesima e più precisamente di offrire opportunità di orientamento e di collocamento sul lavoro agli studenti e ai laureati. Tale finalità sarà conseguita attraverso la più attiva partecipazione delle aziende all’attività didattica (organizzazione di lezioni tenute da testimonial aziendali all’interno dei Corsi) ed in particolare alle iniziative realizzate dalla Facoltà di Economia (Job Day e giornate di Recruiting durante l’anno).

Job Day Il Job Day rientra in una serie di attività che Facoltà di Economia ha già implementato con l’iniziativa della giornata dell’Ottobre 2010, al fine di avvicinare aziende e studenti/laureati, fra le quali rientrano i seminari svolti da testimonial aziendali e l’attivazione di un apposito Servizio Orientamento al lavoro e incontri con le Imprese.All’interno dei Job Day, che si ripeteranno annualmente, sono previsti:

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- stand delle aziende accreditate, dove potranno essere svolti colloqui con studenti e laureati; - incontri organizzati dalle aziende per presentare le loro realtà operative e per confrontarsi su questioni di natura professionale; - attività di orientamento al fine di supportare gli studenti nel progettare il proprio futuro professionale; - presentazione della attività formative post laurea della Facoltà.

Per studenti e laureati il Job Day costituirà una preziosa opportunità per confrontarsi con il mondo del lavoro e dialogare direttamente con i responsabili della selezione del personale

Recruiting Day: Incontri con Imprese, Enti ed Istituzioni La Facoltà di Economia intende altresì organizzare giornate promosse in collaborazione con aziende e banche di rilievo nazionale ed internazionale nell’ambito del loro programma di recruiting.Le iniziative sono rivolte in particolare agli studenti iscritti al III anno dei CdS triennali, agli studenti iscritti almeno al I anno dei CdS magistrali, nonché ai laureati e ai diplomati presso i Master della Facoltà. Il Recruiting Day ha lo scopo di creare un punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro permettendo ad azienda e studenti di entrare in contatto.

Servizio orientamento al lavoro della Facoltà Il servizio consiste nel dare supporto a studenti e laureati nella ricerca di stage e opportunità di inserimento lavorativo, nella creazione di una sezione web con le principali richieste di profili professionali domandati dalle aziende partner della Facoltà, con la funzione quindi di collegamento per gli studenti/laureati della Facoltà di Economia e mondo del lavoro.

1.9 La Scuola di Formazione alla professione di Dottore Commercialista

A partire dall’anno 2008, è istituita la Scuola di Formazione alla professione di Dottore Commercialista, (attualmente biennale) espressione del rapporto di

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collaborazione tra l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti Contabili della Provincia di Perugia e la Facoltà di Economia. La Scuola è riservata ai laureati in possesso di “diploma di Laurea Specialistica della Classe 64/S, classe delle lauree specialistiche in Scienze dell’economia, ovvero della Classe 84/S, classe delle lauree specialistiche in scienze economico-aziendali, ovvero delle lauree rilasciate dalle Facoltà di Economia secondo l’ordinamento previgente o quadriennale” (art. 40; D.Lgs. n. 139 del 28 Giugno 2005) che sono iscritti al Registro dei tirocinanti, prioritariamente degli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Perugia e di Terni; nel limite dei 60 posti disponibili e nel rispetto delle riferite priorità, le iscrizioni sono accettate in ordine cronologico di domanda. Si precisa che dell’art. 40 del DLgs. n. 139, trova attuazione soltanto per i futuri laureati magistrali della Classe delle Lauree Magistrali LM77, che costituisce la naturale trasformazione delle Lauree Specialistiche 84/S. In altri termini si può accedere all’abilitazione per l’esercizio della professione solo con il possesso della Laurea Specialistica della Classe 84/S (ex D.M. 509/99) e, in futuro, con il possesso della Laurea Magistrale della Classe LM77 (ex D.M. 270/04). Il programma del Corso è volto all’acquisizione delle conoscenze e degli strumenti utili per lo svolgimento della professione di Dottore Commercialista ed è propedeutico alla preparazione dell’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. Il Corso degli studi si compone di circa 410 ore di didattica e 90 di esercitazioni pratiche, suddivise in due annualità didattiche. Le lezioni e le esercitazioni sono tenute presso la sede dell’Ordine di Perugia, nel periodo che va dal mese di Settembre di ogni anno al Giugno di quello successivo. Le discipline caratterizzanti l’attività della Scuola sono le seguenti:

- Principi di deontologia e di etica professionale; - Tariffa professionale; - Bilancio: modelli e principi di redazione nazionali ed internazionali; - Principi ed aspetti generali del diritto tributario; - Diritto societario: lineamenti fondamentali delle società di persone, di

capitali e cooperative; - Diritto societario e tributario, con gli aspetti contabili: operazioni

straordinarie; - La valutazione d’azienda: metodologie e tecniche; - La crisi d’impresa e le procedure concorsuali; - La gestione d’impresa: strategia, struttura organizzativa e modelli di

governance; - La gestione d’impresa: pianificazione e controllo delle dinamiche

economiche;

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- La gestione d’impresa: pianificazione e controllo delle dinamiche finanziarie;

- Il controllo legale dei conti e la revisione; - La revisione degli enti pubblici territoriali locale; - L’internazionalizzazione delle imprese.

Il Consiglio Didattico e Scientifico definisce l’offerta didattica di ogni Corso biennale, in conformità alle indicazioni del Comitato d’Indirizzo. Ulteriori informazioni possono essere richieste presso la Segreteria Didattica della Facoltà o presso la sede dell’Ordine di Perugia (Via G. B. Pontani 3/B, Perugia, Tel. 0755058381).

1.10 Gli Organi della Facoltà I principali Organi della Facoltà sono il Consiglio di Facoltà e i Consigli di Corso di Studio di laurea. Il Consiglio di Facoltà, presieduto dal Preside della Facoltà, attualmente il prof. Pierluigi Daddi, è composto da tutti i Professori di ruolo e da una rappresentanza dei Ricercatori e degli studenti. La funzione fondamentale è quella di coordinamento dell’attività dei docenti e dei diversi Corsi di studio presenti nella Facoltà. Competono ad esso le decisioni che riguardano le risorse e l’organico di Facoltà per quanto concerne i Professori ed i Ricercatori (bandi di concorso, trasferimenti, ecc.), l’istituzione, l’attivazione e la disattivazione di Corsi di studio e di discipline, l’affidamento di insegnamenti ai docenti, ecc. Il Consiglio di Corso di Laurea (o Intercorso, nel caso che comprenda più di un Corso di Studi) è formato da tutti i docenti del Corso di studio e da una rappresentanza degli studenti e dei ricercatori. Il Consiglio organizza la programmazione dell’attività didattica, i piani di studio, le pratiche degli studenti e delibera su tutto quanto attiene al concreto svolgimento del Corso di studi. Dall’a.a. 2009-2010, nella Facoltà di Economia sono operanti i seguenti Consigli intercorso:

- Il Consiglio intercorso in Scienza dell’economia, gestione aziendale, finanza e statistica (SEGEAFIS), sede di Perugia, (presieduto dal prof. Luca Ferrucci); - Il Comitato di Coordinamento per il nuovo Corso di Laurea Interateneo e

Interfacoltà in Economia Internazionale del Turismo, sede di Assisi (presieduto dalla Prof.sa Annalia Scannerini);

- Il Consiglio intercorso per i CdS ad esaurimento in Economia del Turismo (ET), sede di Assisi, (presieduto dal prof. Libero Mario Mari);

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- Il Consiglio intercorso in Economia Aziendale (EAT), sede di Terni, (presieduto dal prof. Alessandro Montrone);

È possibile il passaggio da un Corso di studio all’altro della Facoltà su delibera del Consiglio di studio di arrivo. Alcuni esami possono essere riconosciuti integralmente ed altri previa integrazione del programma. I docenti afferiscono ai Dipartimenti, strutture dotate di locali e di risorse finanziarie destinate allo svolgimento dell’attività di studio e di ricerca dei professori e dei ricercatori. I docenti di ruolo possono essere Professori Ordinari (o di prima fascia) o Professori Associati (o di seconda fascia), ruoli cui si accede per distinti concorsi pubblici. Al gradino iniziale della carriera è il ruolo dei Ricercatori universitari, che comunque possono tenere insegnamenti per affidamento o supplenza. L'affidamento è l'istituto giuridico per cui ad un professore o ricercatore viene attribuito annualmente un insegnamento non ricoperto da altri docenti. Alcuni insegnamenti sono ricoperti attraverso Professori a contratto, titolari di contratto di diritto privato, di durata annuale rinnovabile, stipulato con personale che possiende elevate professionalità specifiche, ma che non ha una posizione nei ruoli dell'Università.

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PARTE II

Sede di Perugia

Lauree e Lauree Magistrali di area Economico-Aziendale

1 Informazioni comuni

A decorrere dall’Anno Accademico 2009-2010, sono attivi nella Facoltà duediversi regimi giuridico-formativi: i nuovi corsi di laurea e corsi di laurea magistrale ai sensi del D.M. 270/2004 ed il terzo anno dei corsi di laurea triennali ad esaurimento del pre-vigente ordinamento didattico D.M. 509/1999.

I due diversi regimi giuridico-formativi hanno regolamentazioni didattiche differenti e si invitano, pertanto, gli studenti a prestare la massima attenzione alle norme che specificatamente regolano il corso di laurea al quale essi sono iscritti. Una documentazione più precisa e puntuale delle diverse norme che regolamentano questi diversi corsi di laurea si trova nei Regolamenti didattici (R.D.) e negli Ordinamenti Didattici (O.D.) scaricabili dal sito web della Facoltà di Economia. Quanto segue costituisce, pertanto, un’opportuna e indispensabile sintesi di queste norme, oltreché della programmazione didattica complessiva dell’Anno Accademico 2010/2011. Di seguito sono contenute tutte le informazioni, per l’Anno Accademico 2010/2011, relative ai corsi gestiti dal

Consiglio Intercorso in Scienza dell’Economia, Gestione Aziendale, Finanza e Statistica di seguito riportati:

CORSO DI LAUREA DURATA ANNI DI ATTIVAZIONE

CLASSE DI LAUREA

Economia aziendale (ex D.M. n.270/04) 3 anni I,II L-18 Economia aziendale(ex D.M. n.509/99 ad esaurimento)

3 anni III 17

Economia dei mercati e degli intermediari finanziari (ex D.M. n.270/04)

3 anni I,II L-18

Economia dei mercati e degli intermediari finanziari(ex D.M. n.509/99 ad esaurimento)

3 anni III 17

Economia e legislazione d'impresa (ex D.M. n.270/04)

3 anni I,II L-18

Economia e legislazione d'impresa (ex D.M. n.509/99 ad esaurimento)

3 anni III 17

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

DURATA ANNI DI ATTIVAZIONE

CLASSE DI LAUREA

Consulenza aziendale e giuridica (ex D.M. n.270/04)

2 anni I,II LM/77

Finanza e Statistica (exD.M. n.270/04)

2 anni I,II LM16+LM83

Economia e Management aziendale (ex D.M. n.270/04)

2 anni I,II LM/77

1.1 Accesso e durata dei Corsi di Laurea Triennale Le conoscenze di base necessarie per l’accesso al Corso di Laurea sono di norma acquisite con un diploma di scuola media superiore italiana, ovvero con un titolo equipollente acquisito all’estero.

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Le iscrizioni possono essere effettuate presso tutti gli sportelli bancari di Unicredit a decorrere dal 1 agosto 2010 fino alla metà di ottobre 2010. E’ comunque possibile iscriversi con ritardo entro il 31 dicembre 2010 dietro giustificata motivazione ed il versamento di una indennità di mora. E’ consentito il passaggio di corso di laurea triennale, tra quelli di cui al presente Ordinamento, con una apposita richiesta, prima dell’inizio del secondo anno senza nessuna perdita di crediti formativi acquisiti. Infine, è prevista una giornata di orientamento per le matricole, in data 9 settembre 2010, articolata in incontri di presentazione dell’attività didattica con i docenti delle varie aree scientifico-disciplinari, con i rappresentanti degli studenti nei vari organi e in visite guidate nelle strutture della Facoltà. La durata normale per il conseguimento della laurea è di tre anni. Per conseguire il titolo finale lo studente deve aver acquisito 180 crediti, comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell’Unione europea oltre l’italiano, fatte salve le norme speciali per la tutela delle minoranze linguistiche.

1.2 Accesso e durata dei corsi di Laurea Magistrale La normativa attualmente in vigore prevede che gli studenti interessati, dopo aver conseguito la laurea, possano continuare il loro iter formativo iscrivendosi ad una laurea magistrale, che si consegue tramite il curriculum previsto della durata di due anni, che comporta l’acquisizione di altri 120 crediti oltre a quelli della laurea, per complessivi 300 crediti.Possono, inoltre, iscriversi alla laurea magistrale gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale che conseguano la laurea entro 28 febbraio 2011. L’accesso ai corsi di laurea magistrale segue criteri parzialmente differenti.

Economia e management aziendale Le conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale si conseguono di norma attraverso la Laurea di primo livello nella classe di laurea 18 - Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. L’accesso al corso di Laurea Magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 81 crediti ripartiti come segue: SECS-P01: 9 cfu; SECS-P07:18 cfu; SECS-S06: 9 cfu; SECS-P11: 9 cfu; SECS-P08: 9 cfu; SECS-S01: 9 cfu; IUS-01: 9 cfu; IUS-04: 9 cfu.Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la laurea triennale con una votazione pari o superiore a 95/110. Agli studenti provenienti dai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 17 dell’Università degli Studi di Perugia, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, non si applicherà né il requisito curriculare né quello personale. Per tutti

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gli altri studenti che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è richiesto il superamento di una prova orale sulle materie affini ai settori scientifico disciplinari indicati per i requisiti curriculari.

Consulenza aziendale e giuridicaLe conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale si conseguono di norma attraverso la laurea di primo livello nella classe di laurea 18 - Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. L’accesso al corso di Laurea Magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 81 crediti ripartiti come segue: SECS-P01: 9 cfu; SECS-P07: 18 cfu; SECS-S06: 9 cfu; SECS-P11: 9 cfu; SECS-P08: 9 cfu; SECS-S01: 9 cfu; IUS-01: 9 cfu; IUS-04: 9 cfu.Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la laurea triennale con una votazione pari o superiore a 95/110. Agli studenti provenienti dai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 17 dell’Università degli Studi di Perugia, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, non si applicherà né il requisito curriculare né quello personale. Per tutti gli altri studenti che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è richiesto il superamento di una prova orale sulle materie affini ai settori scientifico disciplinari indicati per i requisiti curriculari.

Finanza e StatisticaLe conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale si conseguono, di norma, attraverso la laurea di primo livello nella classe di laurea 18 - Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. L’accesso al Corso di Laurea Magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 72 crediti ripartiti come segue: IUS-01: 9 CFU; SECS-P/01: 9 CFU; SECS-P/07: 9 CFU; SECS-P/08: 9 CFU; SECS-P/11: 9 CFU; SECS-S/01: 9 CFU; SECS-S/06, Mat-02, Mat-06: 18 CFU, di cui 9 possono appartenere a raggruppamenti affini e almeno 6 devono essere relativi alla matematica finanziaria. Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la Laurea Triennale con una votazione pari o superiore a 95/110. Agli studenti provenienti dai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 17 dell’Università degli Studi di Perugia, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, non si applicherà né il requisito curriculare né quello personale. Per tutti gli altri studenti che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è

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richiesto il superamento di una prova orale sulle materie affini ai settori scientifico disciplinari indicati per i requisiti curriculari.

1.3 Calendario e scadenze

L’attività didattica si articola in due “semestri” di lezione. Ciascun semestre è costituito da 13 settimane effettive, di cui una intermedia di pausa didattica, oltre agli eventuali periodi di festività previsti dal calendario di Ateneo. Di norma, la settimana di pausa didattica si colloca dopo sei settimane effettive di lezione. In questa settimana si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, degli insegnamenti di almeno nove CFU.

ATTIVITÀ PERIODO NOTE

I Semestre (Parte A) 20 .09.10 – 29.10.10 Pausa Didattica 02.11.10 – 05.11.10 I Semestre ( Parte B) 08.11.10 – 17.12.10 Vacanze di Natale:

20.12.10 – 07.01.11 Esami 10.01.11 – 25.02.11 3 appelli per gli

insegnamenti del I sem., 2 appelli per gli insegnamenti del II sem.,

II Semestre (Parte A) 28.02.11 – 15.04.11 Vacanze di Pasqua: 22.04.11 – 26.04.11

Pausa Didattica 18.04.11 - 29.04.11 02.05.11 – 03.06.11 II Semestre (Parte B)

Esami 06.06.11 – 29.07.11 3 appelli per gli insegnamenti del II sem., 2 appelli per gli insegnamenti del I sem.,

01.09.11 – 16.09.11 I appello per tutte le materie

N.B.: Sino all’anno accademico 2010-2011, per gli studenti iscritti, presso la Facoltà di Economia nella sede di Perugia, ai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 17 e 84/S, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, sono previsti due ulteriori appelli di esame, rispetto a quanto indicato precedentemente, posizionati nella settimana di pausa intermedia prevista nel mese di novembre e in quello di aprile (ex Art. 15 R.D.)

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SESSIONI DI LAUREA Anno Accademico 2009/2010 Calendario per le sessioni di laurea valido per la prova finale dei corsi di laurea triennali, per le tesi di laurea delle Specialistiche e del Corso di laurea in Economia e Commercio (ad esaurimento) 12-13-14 Luglio 2010 11-12-13 Ottobre 2010 14-15-16 Febbraio 2011 9-10-11 Maggio 2011

La domanda per sostenere l'esame di laurea corredata: dal foglio con l’indicazione del titolo della tesi, sia in lingua italiana che inglese, dalle ricevute di pagamento dei bollettini, dalla autocertificazione degli esami sostenuti, deve essere presentata alla Segreteria Amministrativa per l’A.A. 2009/2010 nelle seguenti date: entro il 30 maggio 2010 per la seduta di LUGLIO entro il 1 settembre 2010 per la seduta di OTTOBRE; entro l’11 gennaio 2011 per la seduta di FEBBRAIO; entro il 21 marzo 2011 per la seduta di MAGGIO. Anno Accademico 2010/2011 Calendario per le sessioni di laurea valido per la prova finale dei corsi di laurea triennali, per le tesi di laurea delle Specialistiche e del Corso di laurea in Economia e Commercio (ad esaurimento) 11-12-13 Luglio 2011 17-18-19 Ottobre 2011 13-14-15 Febbraio 2012 7-8-9 Maggio 2012

La domanda per sostenere l'esame di laurea corredata: dal foglio con l’indicazione del titolo della tesi, sia in lingua italiana che inglese, dalle ricevute di pagamento dei bollettini, dalla autocertificazione degli esami sostenuti, deve essere presentata alla Segreteria Amministrativa per l’A.A. 2010/2011 nelle seguenti date: entro il 30 maggio 2011 per la seduta di LUGLIO entro il 1 settembre 2011 per la seduta di OTTOBRE; entro l’11 gennaio 2012 per la seduta di FEBBRAIO; entro il 21 marzo 2012 per la seduta di MAGGIO. Scadenze importanti : 20 settembre 2010 Inizio delle lezioni; Vedi Manifesto degli Studi d’Ateneo

Scadenza di presentazione delle domande di iscrizione.

Vedi Manifesto degli Studi d’Ateneo

Scadenza per la presentazione delle domande per il passaggio di corso di laurea;

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1.4 Cambiamento di Corso di laurea

È possibile il passaggio da un Corso di laurea all’altro della Facoltà su delibera del Consiglio di laurea di arrivo, presentando domanda alla Segreteria studenti entro il 20 ottobre 2010. Alcuni esami possono essere riconosciuti completamente ed altri previa integrazione del programma. Relativamente ai passaggi di Corso di laurea, di cui al presente Manifesto, la richiesta prima dell’inizio del secondo anno non provoca la perdita di crediti acquisiti.

1.5 Riconoscimento di crediti formativi Il Consiglio Intercorso in Scienza dell’Economia, Gestione Aziendale, Finanza e Statistica ha deliberato il riconoscimento dei Corsi già seguiti dagli studenti presso Istituzioni che rilasciano certificazioni secondo standard internazionali, presentando domanda al Presidente del Consiglio Intercorso. In particolare: ECDLIn particolare, sia l’insegnamento di Elementi di Informatica (5 cfu) cheInformatica (6 cfu) ex D.M. 270/2004 sono riconosciuti integralmente per gli studenti che abbiano conseguito la "Patente Europea" di primo livello (ECDL - European Computer Driving Licence) con la trasformazione in trentesimi dei voti riportati per conseguire l'ECDL. CORSI DI LINGUA: Il livello di competenza linguistica richiesto dalla Facoltà si basa sulle specifiche stabilite dal Quadro Comune del Consiglio d’Europa. Il livello richiesto in uscita è B1 (intermedio basso) per la lingua Inglese. Si precisa che i corsi di lingua straniera si compongono oltre che del corso ufficiale tenuto dai Docenti di Facoltà anche delle esercitazioni e delle attività di Laboratorio, entrambe tenute presso il Centro Linguistico d’Ateneo (CLA), che fornisce strumenti e materiali didattici per il raggiungimento dei diversi livelli di competenza linguistica. Per poter sostenere l’esame di lingua in Facoltà lo studente dovrà necessariamente aver sostenuto presso il CLA sia il test di piazzamento che superato quello finale ai fini del raggiungimento del livello B1. Gli studenti possono sostenere il test di piazzamento a settembre e a gennaio. Per l’iscrizione rivolgersi direttamente al CLA (Tel.: 075/5856838). Alla fine del ciclo di esercitazioni relativo al livello richiesto dalla Facoltà, a un test finale, da considerarsi preliminare all’esame da sostenere con il docente responsabile dell’insegnamento di lingua straniera. Gli studenti in possesso di certificazioni di conoscenza linguistica, rilasciate da Enti Certificatori accreditati a livello internazionale, ottenute da non più di tre anni, possono, dopo aver comunque sostenuto il test di piazzamento, accedere direttamente alla prova orale in Facoltà

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CERTIFICAZIONI RICONOSCIUTE DALLA FACOLTA’ DI ECONOMIA Lingua Inglese

Livello B1 (Quadro Comune Europeo) con prove scritte Trinity ISE (Integrated Skills) 1, Cambridge PET, Pitman ESOL e SESOL Lower Intermediate: riconoscimento della prova d’uscita del CLA con una valutazione da 23 a 25 trentesimi. Livello B2 (QCE) con prove scritte Trinity ISE (Integrated Skills) 2, Cambridge First Certificate, Pitman ESOL e SESOL Intermediate: riconoscimento della prova d’uscita del CLA con una valutazione da 27 a 29 trentesimi. Livello B2 / C1 / C2 (QCE) con prove scritte Trinity ISE (Integrated Skills) 3, Cambridge Proficiency, Pitman ESOL e SESOL Higher Intermediate/Advanced, Cambridge Business English, Pitman for Business Communications Level 2 e 3: riconoscimento della prova d’uscita del CLA con una valutazione di 30 trentesimi. Gli studenti in possesso di tali certificazione saranno tenuti a presentare il certificato originale al docente al momento della registrazione del voto all’esame orale. Il riconoscimento di validità rimarrà comunque a totale discrezione dello stesso.Gli studenti in possesso di certificazioni non menzionate sopra, e non riconosciute dalla Facoltà di Economia, come il Trinity “Graded Examinations In Spoken English”, dovranno seguire il test di livello al CLA.

1.6 Commissione paritetica per la didattica Come previsto dallo Statuto d’Ateneo, è costituita la Commissione paritetica per la didattica formata da sei docenti e sei rappresentanti degli studenti. Alla Commissione spetta il compito di:

• formulare proposte in materia di calendario e di programmazione delle attività didattiche;

• verificare l’integrazione dei diversi insegnamenti; • vigilare sulle procedure di valutazione degli insegnamenti da parte degli

studenti e recepire i risultati di tale valutazione; • coordinare le attività di tutorato e i servizi di orientamento offerti dal

Corso di laurea.

La composizione attuale della commissione è la seguente: Docenti Studenti

Luca Bartocci Stefano Smacchia Goffredo Zuddas Luca Ferrucci Mattia Mori Elena Stanghellini Eugenio G. Maglio

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Pierluigi Grasselli Alessandro Chiurchi Mauro Pagliacci

1.7 Accordi interuniversitari per lo scambio di studenti Nell'ambito del programma Socrates, gli studenti iscritti alle lauree triennali, alle lauree specialistiche ed al Corso di laurea in Economia e Commercio possono sostenere esami fino a 60 crediti, per un periodo di permanenza all’estero al più di 2 semestri, presso le Università straniere con le quali l'Università di Perugia ha rapporti di scambio e collaborazione. Tali insegnamenti sono individuati dallo studente tra una rosa di corsi indicati nel quadro degli accordi Socrates, rispettando i vincoli previsti nei curriculum dei corsi di laurea. Lo studente, con congruo anticipo e prima della partenza per la sede straniera, è tenuto a richiedere l'autorizzazione al Consiglio di Corso di laurea e deve presentare il Piano di studio per l'approvazione delle modifiche. Nelle proposte, da sottoporre al Consiglio di Corso di studio, devono essere indicati: gli insegnamenti che si intendono seguire all'estero con la denominazione in lingua locale o in inglese ed i relativi crediti e l’insegnamento presso la Facoltà di Economia dell'Università di Perugia di cui è richiesta l'equipollenza. Ad oggi sono attivati circa 70 accordi internazionali Socrates con prestigiosi Atenei europei.

1.8 Tutorato Per consentire agli studenti di poter agevolmente sostenere l’esame alla fine dei relativi corsi è stata istituita una attività di tutoraggio che coinvolge diversi insegnamenti, attraverso la nomina di tutor a disposizione degli studenti in orari concordati, per risolvere i problemi che incontrano nell’apprendimento delle discipline.

Stage e tirocini

I regolamenti didattici dei singoli corsi di laurea, ad eccezione della laurea Magistrale in Economia e management aziendale, prevedono lo svolgimento di tirocini presso aziende o istituzioni per un impegno che varia da 75 a 150 ore corrispondenti, rispettivamente, a 3 e 6 cfu. Tale attività formativa dovrà essere svolta sotto la direzione di un docente universitario e di un tutor aziendale. Possono svolgere il tirocinio coloro che abbiano acquisito almeno 120 cfu seiscritti alle lauree triennali e 54 cfu se iscritti alla laurea magistrale. Tutta la modulistica necessaria per l’attivazione del tirocinio è scaricabile dal sito della Facoltà di Economia, alla voce stage e tirocini. Qualora lo studente abbia svolto o svolga un’attività lavorativa attinente al percorso formativo, la stessa potrà essere riconosciuta come tirocinio, previa approvazione da parte del Presidente del Consiglio Intercorso. Per ottenere i

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crediti previsti, lo studente dovrà presentarsi presso la segreteria didattica della Facoltà, per l’espletamento della pratica. Questa Presidenza si è attivata per favorire e assecondare lo svolgimento di tirocini post-laurea. Ad oggi, sono state realizzate oltre 120 convenzioni-quadro con aziende di medio-grande dimensione, presenti in Italia, al fine di favorire il collocamento dei nostri laureati, in particolare di quelli della laurea magistrale.

1.9 Modalità di assegnazione e valutazione della prova finale Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle altre attività formative previste dal piano di studi. Il periodo intercorrente fra l’ultimo esame sostenuto e l’inizio della sessione di laurea non deve essere inferiore a dieci giorni. Entro il 31 marzo di ciascun anno, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio di Corso di Laurea, delibera la programmazione di non più di quattro sessioni di laurea per anno accademico. La prova finale del Corso di Laurea per il conseguimento del titolo di studio consiste nella elaborazione, presentazione e discussione, davanti ad apposita Commissione ristretta, di un lavoro concordato con il docente relatore, attinente una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo o attinente una disciplina non inclusa nell’offerta formativa del Corso di Laurea, a condizione che venga espresso parere di congruità da parte del Consiglio del Corso di Laurea. Le attività formative relative alla prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono nella predisposizione in forma scritta e discussione di un elaborato teorico-pratico, secondo gli standard di editing indicati sul sito web. E’ prevista la possibilità di predisporre l’elaborato sotto forma cartacea oppure su supporto magnetico (cd rom), con copertina firmata dal docente relatore. La valutazione della prova finale avviene nel corso di una seduta pubblica della Commissione di esame di Laurea, composta da almeno undici membri effettivi e da due supplenti, presieduta da un professore di ruolo e nominata dal Rettore. La Commissione di esame di laurea, per la valutazione dei candidati, si avvale del precedente parere formulato da una Commissione ristretta di docenti appartenenti ai Corsi di laurea offerti dalla Facoltà di Economia nella sede di Perugia, nominata dal Presidente del Consiglio Intercorso in Scienze dell’Economia e Gestione Aziendale, Finanza e Statistica e composta da almeno tre professori, davanti alla quale avviene la discussione dell’elaborato. Di tale Commissione fa parte il docente relatore che ha seguito il candidato nella preparazione della prova finale. Il voto finale con cui viene conferita la laurea, espresso in centodecimi, è il risultato della media aritmetica dei voti degli esami, ponderata in rapporto ai

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crediti formativi corrispondenti a ciascun esame, maggiorata della votazione finale attribuita alla prova dalla Commissione. La Commissione di Laurea può attribuire fino a un massimo di tre centodecimi per l’elaborato finale. E’, inoltre, previsto un punteggio per la durata degli studi fino ad un massimo di 3 punti per una durata di 3 anni, secondo la regola di seguito riportata. Il punteggio di tre punti è riconosciuto sino all’ultima sessione di laurea utile nell’anno accademico di riferimento. Se la durata degli studi (d) è data da: d= anno di laurea + (mese di laurea/12) – anno di prima immatricolazione - 1, il punteggio per la durata B(d) è dato da:

3 Se d 3+(1/6) B(d)= -(9/4)d+81/8 se 3 +(1/6) < d 4,5 0 se d>4,5

Infine, è previsto un punteggio per la media, fino ad un massimo di 2 punti, ripartiti proporzionalmente secondo la tabella seguente:

media esami di profitto(M)

Fino80

80-85

85 – 90

90 - 95

95 - 100

100 - 105

oltre 105

punteggio massimo

0 0 0,5 1,0 1,5 2 108-M, se positivo / 0 altrimenti (*)

(*) se la media (M) è compresa fra 105 e 108, il punteggio si ottiene facendo la differenza tra 108 e la media, se invece quest’ultima è maggiore o uguale a 108 non c’è punteggio. La Commissione di Laurea può inoltre conferire, all’unanimità, la lode.

N.B.: Limitatamente agli studenti iscritti ai corsi di laurea afferenti alla Classe 17, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, la valutazione della prova finale segue i criteri deliberati e pubblicati nel Manifesto degli Studi relativo all’Anno Accademico 2008-2009, ossia l’elaborato finale ha un punteggio massimo sino a tre punti; inoltre, è previsto un punteggio per la media fino ad un massimo di 5 punti e un punteggio per la durata degli studi fino ad un massimo di 4 punti (ex Art. 15 R.D.)

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1.10 Modalità di assegnazione e valutazione della tesi ai fini del conseguimento della Laurea Magistrale La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella discussione, davanti ad una apposita commissione, di una dissertazione scritta originale e a carattere scientifico concordata con il docente relatore. La dissertazione deve essere attinente a una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo, sia del Corso di Laurea di primo livello che del corso di Laurea Magistrale. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da sette membri effettivi e da due membri supplenti ed è presieduta da un professore di ruolo. Il voto finale con cui viene conferita la laurea, espresso in centodecimi, è il risultato della media aritmetica dei voti degli esami, ponderata in rapporto ai crediti formativi corrispondenti a ciascun esame, maggiorata della votazione attribuita alla prova dalla Commissione. La Commissione di Laurea può attribuire alla prova finale fino ad un massimo di sette centodecimi. La Commissione di Laurea può inoltre conferire, all’unanimità, la lode.

N.B.Limitatamente agli studenti iscritti ai Corsi di Laurea afferenti afferente alla Classe 84/S, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, la valutazione può attribuire un incremento, rispetto al voto base curriculare degli esami della Laurea Specialistica (media ponderata dei voti dei singoli esami, riportata in centodecimi), per un massimo di otto punti. Eccezionalmente, per tesi di laurea particolarmente meritevoli, su proposta del Relatore con richiesta scritta presentata al Preside e al Presidente del Consiglio Intercorso competente, almeno dieci giorni prima della data prevista per la discussione, sarà nominato un secondo Correlatore per una più approfondita valutazione di merito positiva: in tal caso la Commissione può attribuire fino ad un incremento massimo di undici punti rispetto al voto base curriculare. (ex Art. 15 R.D.)

1.11 Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative a scelta dello studente nei Corsi di Laurea Triennali (ex D.M. 270/2004) Per attività formative a scelta dello studente si intendono le attività aggiuntive rispetto a quelle di base, caratterizzanti, affini e integrative, nonché a quelle relative ai periodi di tirocinio e alla preparazione della prova finale, necessarie per maturare i crediti totali necessari per conseguire la laurea triennale. I Regolamenti Didattici dei Corsi di laurea triennali riservano alle attività formative a scelta dello studente complessivi 12 cfu. Gli studenti iscritti alle LT possono, pertanto, effettuare la scelta tra tutti gli insegnamenti offerti nell’ambito dei Corsi di laurea triennale della Facoltà di

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Economia, purchè questi non siano previsti nel piano di studio. Ai fini del riconoscimento di tali cfu non è necessaria una preventiva autorizzazione da parte della Presidenza del Consiglio Intercorso in Scienze dell’Economia Gestione Aziendale Finanza e Statistica.

Di seguito un elenco di insegnamenti della sede di Perugia tra cui è possibile scegliere a partire dal l’A.A. 2010/2011:

Disciplina cfu Diritto del lavoro 6 Diritto e tecnica dei contratti 6 Diritto fallimentare 6 Diritto privato dell’economia 6 Diritto pubblico 6 Economia agraria 6 Geografia economica 6 Merceologia 6 Analisi di bilancio 6 (su 9)

A partire dall’Anno Accademico 2011/2012 l’elenco, per la sede di Perugia, degli insegnamenti a scelta dello studente comprenderà anche le seguenti discipline, riportate di seguito in dettaglio:

Disciplina cfuDiritto fallimentare 6 Diritto del lavoro 6 Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari 6 (su 9) Diritto e tecnica dei contratti 6 Diritto privato dell’economia 6 Diritto pubblico 6 Diritto tributario 6 Economia agraria 6 Economia e amministrazione delle aziende pubbliche 6 Economia e gestione delle imprese commerciali 6 Economia industriale 6 Economia internazionale 6 Finanza Aziendale 6 Geografia economica 6 Merceologia 6 Politica economica 6 Revisione aziendale 6

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Disciplina cfuStatistica aziendale 6 Statistica economica 6 Strategie competitive d’impresa 6 Teoria matematica del portafoglio 6 Analisi di bilancio 6 (su 9) Gli studenti, altresì, possono effettuare la scelta anche tra gli insegnamenti proposti da altre Facoltà dell’Ateneo di Perugia, purchè tali insegnamenti siano attivi ed abbiano contenuti sostanzialmente diversi da quelli dei corsi già compresi nel proprio piano di studi. In quest’ultimo caso, ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, è necessaria una preventiva autorizzazione per il sostenimento dell’esame da parte del Presidente del Consiglio di Corso di Laurea, coadiuvato nello svolgimento di questa funzione da un docente coordinatore di area. Gli studenti interessati dovranno, pertanto, presentare alla Segreteria Didattica un’istanza indirizzata al Presidente del Consiglio Intercorso, contenente le seguenti informazioni:

- dichiarazione che la disciplina in oggetto non rientra tra quelle previste dal proprio piano di studio;

- denominazione, programma analitico e relativi crediti formativi attribuiti alla disciplina in oggetto;

- fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità.

1.12 Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative a scelta dello studente nei Corsi di Laurea Magistrali (ex D.M. 270/2004) I Regolamenti Didattici dei Corsi di Laurea Magistrale riservano alle attività formative a scelta dello studente complessivamente 9 cfu. Gli studenti iscritti ad un Corso di Laurea Magistrale possono pertanto effettuare liberamente la scelta tra tutti gli insegnamenti offerti nell’ambito dei Corsi di Laurea Magistrale della Facoltà di Economia, purchè questi non siano previsti nel piano di studio. Ai fini del riconoscimento di tali cfu non è necessaria una preventiva autorizzazione da parte della Presidenza del Consiglio Intercorso. Gli studenti, altresì, possono effettuare la scelta anche tra gli insegnamenti proposti da altre Facoltà dell’Ateneo di Perugia, purchè tali insegnamenti siano attivi ed abbiano contenuti sostanzialmente diversi da quelli dei corsi già compresi nel proprio piano di studi. In quest’ultimo caso, ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, è necessaria una preventiva autorizzazione per il sostenimento dell’esame da parte del Presidente del

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Consiglio di Corso di Laurea, coadiuvato nello svolgimento di questa funzione da un docente coordinatore di area. Gli studenti interessati dovranno, pertanto, presentare alla Segreteria Didattica un’istanza indirizzata al Presidente del Corso di Laurea , contenente le seguenti informazioni:

- dichiarazione che la disciplina in oggetto non rientra tra quelle previste dal proprio piano di studio;

- denominazione, programma analitico e relativi crediti formativi attribuiti alla disciplina in oggetto;

- fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità.

1.13 Associazioni studentesche

1.13.1 Associazione Idee in Movimento L’associazione Idee in Movimento è nata nel 1997 grazie all’impegno di un gruppo di studenti di Perugia con l’intento di rivalutare il ruolo della rappresentanza studentesca e di favorire la partecipazione degli studenti ad ogni aspetto della vita universitaria. “A differenza di altre associazioni, diretta espressione di partiti e movimenti che operano prevalentemente al di fuori delle scuole e delle università, Idee in Movimento considera questo il suo ambito primario: riteniamo che solo in questo modo sia possibile tutelare a pieno gli interessi degli studenti e confrontarsi con le realtà culturali, sociali, politiche ed economiche che aspettano ognuno di noi al termine dell’esperienza universitaria”. Idee in Movimento si muove prevalentemente su tre ambiti d’azione all’interno dell’università: - Miglioramento della didattica interna e delle strutture universitarie grazie al

costante lavoro dei nostri rappresentanti degli studenti eletti sempre presenti in ogni consesso accademico”

- Sensibilizzazione a particolari tematiche d’interesse relative al diritto allo studio e più in generale a tematiche di carattere sociale, politico e economico

- Promozione di iniziative culturali e ricreative create ad hoc per gli studenti universitari quali convegni, cineforum, gite, concerti, feste, giornalini, manifestazioni, etc.

Per ogni informazione, dubbio, consiglio, non dubitare a farcelo sapere contattando i nostri referenti di Economia o scrivendoci una mail a: [email protected] URL: http://www.ideeinmovimento.net”

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1.13.2 Student’s Office Lo Student’s Office è un’associazione studentesca nata dalla libera iniziativa di alcuni amici, appassionati all’Università come luogo di ricerca e crescita culturale della persona, che hanno deciso di dare vita a delle iniziative gratuite e utili che vengano incontro alle esigenze più urgenti e reali degli studenti. Le sue attività sono:- SCAMBIO DI APPUNTI E DISPENSE: è possibile prelevare

temporaneamente e gratuitamente appunti, esercitazioni, appelli e dispense dei corsi svolti nella facoltà. Ogni anno si invitano gli studenti a partecipare attivamente al reperimento del materiale didattico per sostenere tale attività.

- INIZIATIVE CULTURALI: lo Student’s Office è una presenza culturale in Università che offre la possibilità di approfondire tematiche che si affrontano a lezione attraverso convegni e viaggi di istruzione.

- GRUPPI DI STUDIO: ogni anno i ragazzi dello Student’s Office organizzano dei gruppi di studio per le materie più impegnative.

- CONVIVENZE DI STUDIO: nei periodi prossimi alla sessione d’esame di giugno-luglio, si effettuano delle convivenze di studio aperte a tutti gli studenti della facoltà. Durante l’anno si organizzano anche convivenze dedicate alle matricole.

- WORKSHOP DI INTRODUZIONE ALLO STUDIO UNIVERSITARIO PER LE MATRICOLE: ogni anno con la collaborazione dell’Università degli Studi di Perugia e dell’A.Di.S.U., lo Student’s Office organizza due giorni di introduzione allo studio universitario a cui partecipano, oltre a molti docenti delle varie facoltà, anche il Magnifico Rettore e il Presidente dell’A.Di.S.U..

- BANCHETTI ACCOGLIENZA MATRICOLE: ogni anno lo Student’s Office con l’Università degli Studi di Perugia organizza dei banchetti accoglienza per gli studenti prossimi all’immatricolazione al fine di fornire un aiuto per la scelta della facoltà e le relative informazioni sulle modalità d’iscrizione (presso le segreterie centrali di via della Pallotta).

La sede dello Student’s Office della Facoltà di Economia è situata nei pressi dell’Aula 4, al piano superiore. Giorni e orari di apertura sono esposti nella bacheca dello Student’s Office e in altri punti della Facoltà. Per informazioni: e-mail: [email protected];

Stefano Smacchia tel. 329/8978609.

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1.14 Insegnamenti attivati nell'anno accademico 2010-2011

1.14.1 Insegnamenti attivati nell'Anno Accademico 2010-2011 ai sensi del D.M. 270/04: Gli insegnamenti indicati fanno riferimento al primo e al secondo anno delle Lauree Triennali e al primo e al secondo anno delle Lauree Magistrali.

LAUREE TRIENNALI Corsi di Laurea EA ELI EMIF disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Diritto commerciale (A-L)

IUS/04 I Luigi Farenga 9 9 9

Diritto commerciale (M-Z)

IUS/04 I Laura Schiuma 9 9 9

Diritto del lavoro IUS/07 I Michele Cerreta 6 Diritto privato IUS/01 II Francesco Scaglione 9 Diritto privato IUS/01 II Goffredo Zuddas

Alessia Valongo 6+3 6+3

Diritto privato dell’economia

IUS/05 II Goffredo Zuddas Lorenzo Mezzasoma

3+3

Diritto e tecnica dei contratti

IUS/04 II Goffredo Zuddas Lorenzo Mezzasoma

4+2

Diritto pubblico IUS/09 II Simone Budelli 6 Economia aziendale SECS-

P/07I Gianfranco

CavazzoniAndrea Cardoni

5+4

Economia aziendale SECS-P/07

I L.Mario Mari Francesca Picciaia

5+4 5+4

Economia e gestione delle imprese (A-L)

SECS-P/08

I Massimo Paoli Andrea Runfola

5+4 5+4 5+4

Economia e gestione delle imprese (M-Z)

SECS-P/08

I Luca Ferrucci 9 9 9

Idoneità di informatica INF/01 I Francesca Pierri 6 6 6 Lingua Inglese L-LIN-12 II Docente da nominare 6 6 6 Macroeconomia SECS-

P/01II Mauro Visaggio 9 9 9

Matematica generale (A-L)

SECS-S/06

I Mauro Pagliacci 9 9 9

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LAUREE TRIENNALI Corsi di Laurea EA ELI EMIF disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Matematica generale (M-Z)

SECS-S/06

I Alessandro Caterino 9 9 9

Matematica finanziaria(A-L)

SECS-S/06

I Paola Matrigali 9 6 9

Matematica finanziaria(M-Z)

SECS-S/06

I Gianna F.Talamanca 9 6 9

Microeconomia SECS-P/01

II Carlo A. Bollino 9 9

Microeconomia SECS-P/01

II Docente da nominare 9

Ragioneria SECS-P/07

I Luca Bartocci 9

Ragioneria SECS-P/07

I L.Mario Mari 9 9

Statistica SECS-S/01

II Giuseppe Cicchitelli 9

Statistica SECS-S/01

II Francesco Bartolucci 9 9

Legenda EA Corso di laurea in Economia aziendale ELI Corso di laurea in Economia e legislazione d’impresa EMIF Corso di laurea in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari

A partire dall’a.a. 2010/2011 oltre ai suddetti insegnamenti, sono attivi quelli di “Economia agraria (6 cfu), Geografia economica (6 cfu), Merceologia (6 cfu), fruibili dagli studenti come esami a scelta.

LAUREE MAGISTRALI Corsi di Laurea EMA CAGI FINSTAT disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Analisi di bilancio

SECS-P/07

I Gianfranco CavazzoniFabio Santini

5+4

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EMA CAGI FINSTAT disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Corporate finance SECS-

P/11 I Loris Nadotti 9 9 9

Corporategovernance

SECS-P/08

I Luca Ferrucci 9

Credit scoring SECS/01

II Elena Stanghellini

6

Dinamica della conoscenza e inn. Organiz.

SECS-P/08

I Massimo Paoli

9

Diritto commerciale europeo

IUS/04 II Simone Mezzacapo

6

Diritto delle assicurazioni

IUS/05 I/B Vincenzo Troiano

6 6

Diritto fallimentare

IUS/04 I Luigi Farenga 6

Diritto Industriale e della proprietà intellettuale

IUS/04 I Laura Schiuma

6

Diritto delle società e delle assicurazioni

IUS/04 II/A

I/B

Docente da nominare

Vincenzo Troiano

6+6

Diritto della previdenza sociale

IUS/07 II Michele Cerreta

9

Diritto pubblico dell’economia

IUS/05 I Simone Budelli

6

Econometria SECS-P/05

II Carlo A. Bollino David Aristei

3+3

Economia dei gruppi e bilancio consolidato

SECS-P/07

I Simone Terzani

9

Economia della crescita e dell’innovazione

SECS-P/01

II Docente da nominare

9

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EMA CAGI FINSTAT

disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Economia dell’Unione Europea

SECS-P/01

II Tommaso Sediari

6

Economia e dinamica industriale

SECS-P/06

II Davide Castellani

9

Economia e delle imprese multinazionali

SECS-P/01

II Davide Castellani

6

Economia e management risorse umane

SECS-P/08

II Marina Gigliotti

9

Economia della regolazione

SECS-P/01

II Carlo A. Bollino

9 9

Economia internazionale

SECS-P/01

II Davide Castellani

6

Economia industriale

SECS-P/01

II Davide Castellani

6

Economia monetaria

SECS-P/01

II Docente da nominare

6

Laboratorio di calcolofinanziario e attuariale

ING-INF/05 INF/01

I Massimo Cossignani Franco Moriconi

3+6

Lingua inglese per il management

L-LIN/12

II Liam Boyle 6 3

Management dell’innovazione

SECS-P/08

I Massimo Paoli

9

Marketing internazionale

SECS-P/08

I Antonio Picciotti

9

Metodi matematici per la gestione del rischio

SECS-S/06

I Marco Nicolosi

9

Modelli per i mercati finanziari

SECS-S/06

II Franco Moriconi

9

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EMA CAGI FINSTAT disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Metodi statistici per la finanza

SECS-S/01

I Francesco Bartolucci

6

Metodi statistici per la economia e la finanza

SECS-S/01 MAT/06

I/II Francesco Bartolucci + Giuseppe Cicchitelli + Antonio Forcina

12

Metodi statistici per il management

SECS-S/01

II Gianfranco Galmacci

9

Politica economica

SECS-P/02

II Pierluigi Grasselli

3

Politica economica

SECS-P/02

II Docente da nominare

3

Private banking and asset management

SECS-P/11

II Paola Musile Tanzi

6

Programmazionee controllo nelle az. e Amm. Pubb.

SECS-P/07

I Luca Bartocci 9

Ragioneria Professionale

SECS-P/07

I Christian Cavazzoni

9

Ragioneria internazionale

SECS-P/07

I Cecilia Chirieleison

6

Serie storiche economiche e finanziarie

SECS-S/03

II Pierluigi Daddi

6

Statisticaeconomica

SECS-S/03

II David Aristei 6

Strumenti per l’hedging e il risk management

SECS-S/06+INF/01

II Gianna F.Talamanca FlavioAngelini

6+3

Valutazione dei prodotti e dell’impresa di assicurazione

SECS-S/06+SECS-P/07

I Mauro PagliacciAndreaBellucci

6+3

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Valutazione dei prodotti di assicurazione

SECS-S/06

I Mauro Pagliacci

6

Valutazioned’azienda

SECS-P/07

II Andrea Bellucci AndreaCardoni

5+4

Valutazionefinanziaria dei piani di indebitamento

SECS-S/06

II Paola Matrigali

6

LegendaCAGI LM in Consulenza Aziendale e Giuridica EMA LM in Economia Management Aziendale FINSTAT LM in Finanza E Statistica

Propedeuticità

LaureeInsegnamento Insegnamento propedeutico Diritto Commerciale Diritto Privato Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

Diritto Commerciale

Diritto del Lavoro Diritto Privato Diritto e Tecnica dei Contratti Diritto Privato Diritto Privato dell'Economia Diritto Privato Diritto Tributario Diritto Privato Economia del mercato mobiliare Economia degli intermediari finanziari Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche

Ragioneria

Economia e gestione della banca Economia degli intermediari finanziari Economia e gestione delle imprese Economia aziendale; Microeconomia Economia e gestione delle imprese commerciali

Economia e gestione delle imprese

Economia industriale Microeconomia; Economia internazionale Microeconomia; Finanza aziendale Economia e gestione delle imprese;

Economia degli intermediari finanziari Macroeconomia Microeconomia Marketing Economia e gestione delle imprese Matematica finanziaria Matematica generale

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Politica economica Macroeconomia Programmazione e controllo Ragioneria Ragioneria Economia aziendale Revisione aziendale Ragioneria Scienza delle finanze Microeconomia Statistica Matematica generale Statistica Aziendale Statistica; Economia aziendale Statistica Economica Statistica; Microeconomia Strategie e politica aziendale Ragioneria Strategie competitive d’impresa Economia e gestione delle imprese Teoria matematica del portafoglio Matematica finanziaria; Statistica

N.B. Non sono previste propedeuticità per gli insegnamenti collocati nelle lauree magistrali. E’ comunque consigliabile che lo studente segua, nell’espletamento delle prove di esame, il percorso curriculare, per annualità e semestri, stabilito nel proprio corso di laurea magistrale.

1.14.2 Insegnamenti attivati nell'Anno Accademico 2010-2011 ai sensi del D.M. 509/99: Gli insegnamenti indicati fanno riferimento al terzo anno delle lauree triennali.

LAUREE TRIENNALI Corsi di Laurea EA ELI EMIF disciplina settore area sem Copertura docente cfu cfu cfu Analisi e contabilità dei costi

SECS-P/07

az II/B Aff. Simone Terzani

4

Diritto amministrativo

IUS/10 giu II Aff. Livia Mercati

4

Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

IUS/05 giu II Aff. Vincenzo Troiano

8

Diritto del lavoro

IUS/07 giu I RD Michele Cerreta

6

Diritto fallimentare

IUS/04 giu I Aff. Luigi Farenga

6

Economia ed SECS- az IB Aff. Luca Bartocci

4

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az. pubblicheP/07amm. d e l l e

LAUREE TRIENNALI Corsi di Laurea EA ELI EMIF disciplina settore area sem Copertura docente cfu cfu cfu Economia del mercatomobiliare

SECS-P/11

az II RD Alberto Burchi

8

Economia delle aziende sanitarie

SECS-P/07

az II Aff. Docente da nominare

4

Economia e gestione della banca

SECS-P/11

az II Aff. Manuela Gallo

8

Economia e gestione delleimprese commerciali

SECS-P/08

az II/A Aff. Francesca Ceccacci

4

Economia e management dell'innovazione

SECS-P/08

az I Aff. Massimo Paoli

6

Finanza aziendale

SECS-P/09

az I/B Roberto Celentano

4 4 6

Istituzioni di diritto tributario

IUS/12 giu II RD Marco Versiglioni

6 6

Marketing SECS-P/08

az II RD Giovanna Devetag

8

Metodologie statistiche per l’azienda

SECS-S/01

Statmat

I Aff. GianfrancoGalmacci

4

Politica economica (I mod.)

SECS-P/02

ec II RD Pierluigi Grasselli

3

Politica economica (II mod.)

SECS-P/02

ec II Docente da nominare

3

Programmazionee controllo

SECS-P/07

az I Aff. Gianfranco CavazzoniFabioSantini

4+4 4+4

Ragioneria applicata e professionale

SECS-P/07

az II/B Aff. AndreaBellucci

6

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I profili professionali conseguiti dai laureati in Economia Aziendale saranno impiegabili principalmente per l’inserimento nelle diverse aree funzionali dell’azienda nonché per lo svolgimento di attività di supporto ad esse presso imprese industriali, commerciali e di servizi, organizzazioni non profit, aziende pubbliche, società di consulenza aziendale e libere professioni dell’area economica. Sono istituite numerose convenzioni con istituzioni pubbliche e imprese private, di media e grande dimensione, al fine di favorire l’occupazione post-laurea e condividere gli obiettivi formativi. In particolare, questo Corso di Laurea offre un’adeguata preparazione di base per l’inserimento lavorativo nelle seguenti professioni:

• Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private; • Specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro; • Specialisti in contabilità e problemi finanziari; • Specialisti nei rapporti con il mercato

Questo corso di laurea è composto da tre diversi curricula. Lo studente deve scegliere il proprio curriculum, presentando apposito piano di studi, entro il 30 ottobre di ogni anno.

2.2 Curricula

Aziendale

SEM CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

I ANNO Microeconomia II 9 Base Econ SECS-

P/01 Economia Aziendale

I 9 Base Azien SECS-P/07

Matematica generale

I 9 Base Stat-mat SECS-S/06

Diritto Privato II 9 Base Giur IUS/01 Lingua Inglese II 6 Informatica I 6 CFU Totali 48 II ANNO Statistica II 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-

S/01 Economia e gestione delle imprese

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

49

Ragioneria I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Matematica finanziaria

I 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06

Diritto Commerciale

I 9 Caratterizzante Giur IUS/04

Macroeconomia II 9 Caratterizzante Econom SECS-P/01

Un esame a scelta

6

CFU Totali 60 III ANNO (da attivare)

Economia degli intermediari finanziari

9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Diritto tributario 9 Caratterizzante Giur IUS-12 Scienza delle finanze

9 Affini e integrative

Econom SECS-P/03

Politica Economica

6 Caratterizzante Econom SECS-P/02

Programmazionee Controllo

6 Affini e integrative

Azien SECS-P/07

Marketing 9 Affini e integrative

Azien SECS-P/08

6 cfu a scelta tra

Economia delle aziende e amm. pubbliche

6 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Stategia e politica az.le

6 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Un esame a scelta

6

Tesina 6 Stage 6 CFU Totali 72

50

SED

E d

i PE

RU

GIA

Economico

SEM CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

I ANNO Microeconomia II 9 Base Econ SECS-

P/01 Economia Aziendale

I 9 Base Azien SECS-P/07

Matematica generale

I 9 Base Stat-mat SECS-S/06

Diritto Privato II 9 Base Giur IUS/01 Lingua Inglese II 6 Informatica I 6 CFU Totali 48 II ANNO Statistica II 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-

S/01 Economia e gestione delle imprese

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Ragioneria I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Matematica finanziaria

I 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06

Diritto Commerciale

I 9 Caratterizzante Giur IUS-04

Macroeconomia II 9 Caratterizzante Econom SECS-P/01

Diritto privato dell’economia

II 6 Caratterizzante Giur IUS/ 05

Un esame a scelta

6

CFU Totali 66 III ANNO (da attivare)SEM CFU Attività

Formative Ambito disciplinare

SSD

SEM

Economia internazionale

6 Affini e integrative

Econom SECS-P/01

Marketing 9 Base Azien SECS-P/08

51

Economia degli intermediari finanziari

9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Strategiecompetitive d'impresa

6 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Scienza delle Finanze

6 Caratterizzante Econom SECS-P/03

Politica economica

6 Affini e integrative

Econom SECS P/02

Economia industriale

6 Affini e integrative

Econom SECS-P/06

Un esame a scelta

6

Tesina 6

Stage 6

CFU Totali 66

ManagerialeSEM CFU Attività

Formative Ambito disciplinare

SSD

I ANNO Microeconomia II 9 Base Econ SECS-

P/01 Economia Aziendale

I 9 Base Azien SECS-P/07

Matematica generale

I 9 Base Stat-mat SECS-S/06

Diritto Privato II 9 Base Giur IUS/01 Lingua Inglese II 6 Informatica I 6 CFU Totali 48

52

SED

E d

i PE

RU

GIA

II ANNO SEM CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

Statistica II 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/01

Economia e gestione delle imprese

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Ragioneria I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Matematica finanziaria

I 9 Affini e integrative

Stat-mat SECS-S/06

Diritto Commerciale

I 9 Caratterizzante Giur IUS/04

Macroeconomia II 9 Caratterizzante Econom SECS-P/01

Diritto e tecnica dei contratti

II 6 Caratterizzante Giur IUS /04

Un esame a scelta

6

CFU Totali 66 III ANNO (da attivare)

SEM

CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

Marketing 9 Base Azien SECS-P/08

Economia degli intermediari finanziari

9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Programmazionee controllo

6 Affini e integrative

Azien SECS P/07

Politica Economica

6 Caratterizzante Econom SECS-P/02

Statisticaaziendale

6 Caratterizzante Stat-mat SECS -S/03

Economia internazionale

6 Affini e integrative

Econom SECS-P/01

6 cfu a scelta traEconomia e gest. delle imprese commerciali

6 Caratterizzante Azien SECS-P/08

53

Strategiecompetitive d'impresa

6 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Un esame a scelta 6 tesina 6 Stage 6 CFU Totali 66

3 Corso di Laurea in Economia e Legislazione d’Impresa

3.1 Obiettivi formativi e prospettive professionali

Il Corso di Laurea in Economia e Legislazione d’Impresa, della durata di tre anni, intende fornire agli studenti le conoscenze teoriche, metodologiche e tecnico-professionali per attività interne alle aziende nell’area funzionale dell’amministrazione, della contabilità e del controllo di gestione oltreché per lo svolgimento di attività consulenziali e libero-professionali (coerentemente con la normativa vigente). Se, da un lato, il Corso di Laurea in Economia e Legislazione d’Impresa è propedeutico per il conseguimento di una successiva Laurea Magistrale, il laureato dispone, dall’altro lato, di un ampio ventaglio di opportunità di lavoro. Il carico di lavoro previsto per ogni anno di corso è indicato nell’art. 6 del Regolamento didattico. I profili professionali conseguiti dai laureati in Economia e Legislazione d’Impresa saranno impiegabili principalmente per l’inserimento nell’area funzionale dell’amministrazione, della finanza e del controllo di gestione delle aziende, oltreché negli studi di consulenza tributaria, del lavoro e contabile. Sono istituite numerose convenzioni con istituzioni pubbliche e imprese private, di media e grande dimensione, al fine di favorire l’occupazione post-laurea e condividere gli obiettivi formativi. In particolare, questo Corso di Laurea offre un’adeguata preparazione di base per l’inserimento lavorativo nelle seguenti professioni: • Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione; • Specialisti della gestione e del controllo nelle Imprese private; • Specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro; • Specialisti in contabilità e problemi finanziari;

54

SED

E d

i PE

RU

GIA

3.2 CurriculumSEM CFU Attività

Formative Ambito disciplinare

SSD

I ANNO Microeconomia II 9 Base Econ SECS-P/01 Economia Aziendale

I 9 Base Azien SECS-P/07

Matematica generale

I 9 Base Stat-mat SECS-S/06

Diritto Pubblico II 6 Affini e integrative

Giur IUS/09

Diritto Privato II 9 Base Giur IUS/01 Lingua Inglese II 6 Informatica I 6 CFU Totali 54

SEM CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

II ANNO Statistica II 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/01 Economia e gestione delle imprese

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Ragioneria I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07 Matematica finanziaria

I 6 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06

Diritto del lavoro

I 6 Caratterizzante Giur IUS/ 07

Macroeconomia

II 9 Caratterizzante Econ SECS-P/01

Diritto Commerciale

I 9 Caratterizzante Giur IUS/04

CFU Totali 57 III ANNO (da attivare)Economia degli intermed. finanziari

9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Revisione aziendale

6 Affini e integrative

Azien SECS-P/07

Scienza delle finanze

9 Caratterizzante Econ SECS-P/03

55

Diritto tributario 9 Caratterizzante Giur IUS/12 Economia delle aziende e amm. pubbliche

6 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Finanza aziendale 6 Affini e integrative

Azien SECS-P/09

CFU a scelta dello studente

12

Tesina 6 Stage 6 CFU Totali 69

4 Corso di Laurea in Economia dei Mercati degliIntermediari Finanziari

4.1 Obiettivi formativi e prospettive professionali

Il Corso di Laurea in Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari, della durata di tre anni, intende fornire agli studenti le conoscenze teoriche, metodologiche e tecnico-professionali per lo svolgimento di attività lavorative qualificate nell’ambito delle imprese bancarie, assicurative e di altri operatori del mondo finanziario (SIM, ecc.). Se, da un lato, il Corso di Laurea in Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari è propedeutico per il conseguimento di una successiva Laurea Magistrale, il laureato dispone, dall’altro lato, di un ampio ventaglio di opportunità di lavoro. Il carico di lavoro previsto per ogni anno di corso è indicato nell’art. 6 del Regolamento didattico. Sono istituite numerose convenzioni con istituzioni pubbliche e imprese private, di media e grande dimensione, al fine di favorire l’occupazione post-laurea e condividere gli obiettivi formativi. In particolare, questo Corso di Laurea offre un’adeguata preparazione di base per l’inserimento lavorativo nelle seguenti professioni:

• Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private • Specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro • Specialisti in contabilità e problemi finanziari

56

SED

E d

i PE

RU

GIA

4.2 Curriculum SEM CFU Attività

FormativeAmbito disciplinare

SSD

I ANNO Microeconomia II 9 Base Econ SECS-

P/01 Economia Aziendale

I 9 Base Azien SECS-P/07

Matematica generale

I 9 Base Stat-mat SECS-S/06

Diritto Privato II 9 Base Giur IUS/01 Lingua Inglese II 6 Informatica I 6 CFU Totali 48 II ANNO Statistica II 9 Affini e

integrative Stat-mat SECS-

S/01 Economia e gestione delle imprese

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Ragioneria I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Matematica finanziaria

I 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06

Diritto Commerciale

I 9 Caratterizzante Giur IUS-04

Macroeconomia II 9 Caratterizzante Econ SECS-P/01

CFU Totali 54 III ANNO (da attivare)Economia degli intermediari finanziari

9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Economia e gest della banca

9 Base Azien SECS-P/11

Finanza aziendale

6 Caratterizzante Azien SECS -P/09

Teoriamatematica del portafoglio

6 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06

57

Diritto mercati e degli intermediari finanziari

9 Caratterizzante Giur IUS/ 05

Politica economica

6 Caratterizzante Econ SECS-P/02

Economia del mercatomobiliare

9 Affini e integrative

Azien SECS-P/11

Due esami a scelta

12

tesina 6 Stage 6 CFU Totali 78

5 Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management Aziendale

5.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali

Il Corso di Laurea in Economia e Management Aziendale intende fornire agli studenti un’approfondita conoscenza in ambito economico-aziendale, economico, matematico-statistico e giuridico, ottenuta attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono loro di affrontare le problematiche aziendali nell’ottica integrata e specialistica propria delle direzioni e del top management aziendale, ma anche con la necessaria attenzione al rispetto della persona e allo sviluppo del territorio. Esso mira a fornire approfondite, qualificate e specializzate conoscenze teoriche, metodologiche e tecnico-professionali dal punto di vista strutturale e di funzionamento delle aziende, con particolare riferimento a quelle manifatturiere, high tech e commerciali. In particolare, i profili professionali conseguiti dai laureati in Economia e Management Aziendale saranno impiegabili principalmente per l’inserimento ad alto livello nelle diverse aree funzionali d’azienda, in società di consulenza aziendale e nelle libere professioni dell’area economica. I laureati, inoltre, saranno in possesso dei prerequisiti necessari per svolgere, secondo le specifiche normative in vigore, l’attività d’insegnamento di materie economico-aziendali. Inoltre, essi potranno accedere a Master universitari di secondo livello, coerentemente con i loro specifici criteri di accesso, e a dottorati di ricerca nell’ambito delle discipline economiche e di management.

58

SED

E d

i PE

RU

GIA

In base all’accordo internazionale inter-universitario con l’Universitè de Paris UPEC (Paris Est-Creteil), alcuni studenti meritevoli, dopo opportuna selezione, iscritti a questo corso di laurea magistrale, possono trascorrere un anno di corso (sui due previsti dal ciclo formativo) presso tale università francese e conseguire il doppio diploma di laurea (quello previsto dal nostro Ateneo e quello francese di master biennale). Per ulteriori informazioni sulle modalità di tale percorso formativo e sugli esami da sostenere rivolgersi alla Segreteria Didattica o al Presidente del Consiglio Intercorso. Questo corso di laurea magistrale è composto da due diversi curricula. Lo studente deve scegliere il proprio curriculum, presentando apposito piano di studi, entro la data di iscrizione al primo anno.

5.2 Curricula Management internazionale e delle innovazioni

SEM CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

I ANNO Analisi di bilancio

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Corporategovernance

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Economia e dinamica industriale

II 9 Caratterizzante Econ SECS-P/06

Diritto industriale e della proprietà intellettuale

I 6 Caratterizzante Giur IUS/ 04

Metodi statistici per il management

II 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/01

Management dell’innovazione

II 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Lingua Inglese per il management

II 6

CFU Totali 57

59

II ANNO Economia delle imprese multinazionali

II 6 Caratterizzante Econ SECS-P/01

Diritto commerciale europeo

II 6 Caratterizzante Giur IUS/04

Dinamica della conoscenza e innovazione organizzativa

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Economia della crescita e dell’innovazione

II 9 Affini e integrative Econ SECS-P/01

Marketing internazionale

I 9 Affini e integrative Azien SECS-P/08

Un esame libero 9 tesi di laurea 15 CFU Totali 63

Giuridico Aziendale

Sem CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

I ANNO Analisi di bilancio

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Corporategovernance

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Economia e dinamica industriale

II 9 Caratterizzante Econ SECS-P/06

Diritto industriale e della proprietà intellettuale

I 6 Caratterizzante Giur IUS/ 04

Metodi statistici per il management

II 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/01

Diritto delle assicurazioni

I 6 Caratterizzante Giur IUS/05

60

SED

E d

i PE

RU

GIA

Lingua Inglese per il management

II 6

CFU Totali 54 II ANNO Valutazioni d’azienda

II 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Economia della regolazione

II 9 Caratterizzante Econ SECS-P/01

CorporateFinance

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Economia dei gruppi e bilancio consolidato

I 9 Affini e integrative

Azien SECS-P/07

Diritto pubblico dell'economia

I 6 Affini e integrative

Giur IUS/05

Un esame libero 9 Tesi di laurea 15 CFU Totali 66

6 Corso di Laurea Magistrale in Consulenza Aziendale e Giuridica

6.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali

Il Corso di Laurea in Consulenza Aziendale e Giuridica intende fornire agli studenti un’approfondita conoscenza in ambito economico-aziendale, economico, matematico-statistico e giuridico, ottenuta attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono loro di affrontare le problematiche aziendali nell’ottica integrata e specialistica propria delle direzioni e del top management aziendale. Esso, in particolare, mira a fornire approfondite, qualificate e specializzate conoscenze teoriche, metodologiche e tecnico-professionali nell’area dell’amministrazione, del controllo di gestione, della revisione e della consulenza giuridica e aziendale. I profili professionali conseguiti dai laureati in Consulenza aziendale e giuridica saranno impiegabili principalmente per l’inserimento ad alto livello nell’area funzionale dell’amministrazione, della contabilità, del controllo

61

di gestione nei diversi modelli di azienda. Ulteriori spazi occupazionali sono possibili nell’ambito delle società di consulenza fiscale, contabile, del lavoro e della revisione. Coerentemente con la normativa vigente, è possibile accedere all’esercizio della libera professione di Dottore commercialista. I laureati, inoltre, saranno in possesso dei prerequisiti necessari per svolgere, secondo le specifiche normative in vigore, l’attività d’insegnamento di materie economico-aziendali. Inoltre, essi potranno accedere a Master universitari di secondo livello, coerentemente con i loro specifici criteri di accesso, e a dottorati di ricerca nell’ambito delle discipline economiche e di management.

6.2 CurriculumSem CFU Attività

Formative Ambito disciplinare

SSD

I ANNO Economia della regolazione

II 9 Caratterizzante Econ SECS-P/01

Valutazionefinanziaria dei piani di indebitamento

II 6 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06

Programm. e controllo nelle aziende e Amm. pubbliche

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

Diritto delle società e delle assicurazioni

I 12 Caratterizzante Giur IUS/ 04

Economia e management risorse umane

II 9 Caratterizzante Azien SECS-P/08

Diritto della previdenza sociale

II 9 Caratterizzante Giur IUS/ 07

CFU Totali 54 II ANNO Ragioneria professionale

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/07

62

SED

E d

i PE

RU

GIA

Ragioneria internazionale

I 6 Affini e integrative

Azien SECS P/07

Diritto fallimentare

I 6 Caratterizzante Giur IUS/04

Economia dell'Unione Europea

II 6 Caratterizzante Econ SECS-P/01

Corporatefinance

I 9 Affini e integrative

Azien SECS-P/11

Un esame libero 9 Stage 6 Tesi di Laurea 15 CFU Totali 66

7 Corso di Laurea Magistrale in Finanza e Statistica

7.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea in Finanza e Statistica, appartenente alle classi di Laurea in Finanza (classe LM-16) e in Scienze statistiche attuariali e finanziarie (classe LM-83), mira a formare laureati di secondo livello dotati di un’approfondita conoscenza delle attività e dei contratti finanziari e assicurativi, nonché dell’organizzazione e del funzionamento dei mercati finanziari. Il Corso pone particolare attenzione ai processi e alle metodologie di controllo dei valori e dei rischi finanziari e “tecnici” di imprese e di intermediari, dando rilievo agli strumenti e ai modelli matematico-statistici per la gestione del rischio e, più in generale, per l’analisi e l’interpretazione dei fenomeni economico-finanziari in condizioni d’incertezza. Pertanto, il laureato in Finanza e Statistica avrà competenze per la valutazione e l’utilizzo dei prodotti finanziari e assicurativi, per la gestione del rapporto banca-impresa, per l’individuazione di soluzioni di investimento rivolte a investitori privati e istituzionali, per la gestione di coperture assicurative. Tali competenze saranno sorrette dalla padronanza delle tecniche e dei metodi attinenti ai modelli di valutazione. Il progetto formativo prevede, infine, lo sviluppo di adeguate conoscenze del mondo assicurativo e della disciplina giuridica dell’attività dei mercati e degli intermediari finanziari. Il Corso si articola in due indirizzi. Il primo si concentra sull’approfondimento delle tematiche concernenti la valutazione e la gestione del rischio in ambito finanziario-assicurativo; il secondo mira ad approfondire competenze

63

matematico-statistiche per l’analisi quantitativa di più generali fenomeni economico-finanziari. I laureati in Finanza e Statistica potranno ricoprire incarichi di responsabilità in qualità di: esperti di problematiche finanziarie e di gestione del rischio presso istituzioni finanziarie e presso medie e grandi imprese; operatori sui mercati finanziari; tecnici negli organismi di vigilanza nazionali e internazionali; esperti di problematiche finanziarie e di gestione del rischio presso istituzioni finanziarie e presso medie e grandi imprese; esperti di analisi quantitative negli uffici studi di enti di ricerca nazionali e internazionali; funzionari negli enti e nelle istituzioni pubbliche e private. Potranno accedere a posizioni di alto livello nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese, negli organismi sindacali e professionali, negli istituti di credito e assicurativi. Potranno svolgere attività di consulenza in ambito economico-quantitativo, finanziario e attuariale. Il Diploma di Laurea Magistrale in Finanza e Statistica abilita all’esame di Stato per attuario. Il Corso di Laurea fornisce i prerequisiti necessari per svolgere, secondo le specifiche normative in vigore, l’attività di insegnamento nelle scuole medie primarie e secondarie. Fornisce, inoltre, conoscenze metodologiche particolarmente utili per la prosecuzione degli studi a livello di Dottorato di Ricerca. Questo corso di laurea magistrale è composto da due diversi curricula. Lo studente deve scegliere il proprio curriculum, presentando apposito piano di studi, entro la data di iscrizione al primo anno.

7.2 Curricula

Curriculum in: Finanza Sem CFU Attività

Formative Ambito disciplinare

SSD

I ANNO

Metodi matematici per la gestione del rischio

I 9 Caratterizzante Stat-Mat SECS-S/06

Modelli per i mercatifinanziari

II 9 Caratterizzante Stat-Mat SECS-S/06

Metodi stat. per la finanza

I 6 Caratterizzante Stat-Mat SECS-S/01

Private banking and asset management

II 6 Caratterizzante Azien SECS-P/11

64

SED

E d

i PE

RU

GIA

Corporatefinance

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Diritto delle assicurazioni

I 6 Caratterizzante Giur IUS/05

Strumenti per l’hedging e il risk management

II 9 Caratterizzante/ affine e integrativo

Stat-Mat SECS-S/06 (6 CFU) + INF/01 (3 CFU

Lingua Inglese per il Management

II 3

Totale CFU 57

Sem CFU Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD

II ANNO

Valutazioni dei prodotti e dell’impresa di assicurazione

I 6+3 Caratterizzanti Stat-mat/aziendale

SECS-S/06+ SECS-P/07

Lab. di calcolo finanziario e attuariale

I 9 Affini e integrative

Stat-mat ING-INF/05

Un esame a scelta fra le seguenti disciplineSerie storiche economiche e finanziarie

II 6 Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/03

Credit scoring II 6 Caratterizzanti Statistico-matematico

SECS-S/01

Un esame integrando le coppie di discipline appresso indicate

Economia monetaria

II 6 Caratterizzanti Economico SECS-P/01

Politica economica II 6 Caratterizzanti Economico SECS-P/02

Economia industriale

II 6 Caratterizzanti Economico SECS-P/01

Economia II 6 Caratterizzanti Economico SECS-

65

internazionale P/01

Un esame a scelta libera

9

Tesi 15 Stage 3 Totale CFU 63

2 - Curriculum in: Statistica per l’Economia e la Finanza

Sem CFU Attività

FormativeAmbito disciplinare

SSD

I ANNO

Metodi matematici per la gestione del rischio

I 9 Caratterizzante Stat-Mat SECS-S/06

Modelli per i mercati finanziari

II 9 Caratterizzante Stat-Mat SECS-S/06

Metodi statistici per l’economia e la finanza

I 12 affini e integrative /caratterizzanti

Stat-Mat Mat/06 +SECS-S/01

Private banking and asset management

II 6 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Corporatefinance

I 9 Caratterizzante Azien SECS-P/11

Diritto delle assicurazioni

I 6 Caratterizzante Giur IUS/05

Lingua Inglese per il Management

II 3

Totale CFU I ANNO

54

calcolo Affini e integrative

Statistico-matematico

INF-01

II ANNO Valutazioni dei prodotti di assic.

I 6 Caratterizzanti Stat-mat/aziendale

SECS-S/06

66

finanziario e attuariale

di I 9 Lab.

SED

E d

i PE

RU

GIA

Serie storiche economiche e finanziarie

II 6 Caratterizzanti Statistico-matematico

SECS-S/03

8 Programmi degli insegnamenti

N.B. Lo studente interessato ai programmi degli insegnamenti non più offerti nei CdL della Facoltà di Economia – sede di Perugia - può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2009/2010, disponibile sul sito della Facoltà.

ANALISI DI BILANCIO Prof. Gianfranco Cavazzoni, Dott. Fabio Santini

(CONSULTARE I DOCENTI)

ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI Prof. Simone Terzani

Un esame a scelta fra le seguenti disciplineCredit scoring

Statisticaeconomica

6

6

Caratterizzanti Statistico-matematico

SECS-S/01 SECS-S/03

Un esame integrando i seguenti moduli

Politica economica

II 6 Caratterizzanti Economico SECS-P/02

Econometria II 6 Caratterizzanti Economico SECS-P/05

Un esame a scelta libera

9

Tesi 15 Stage 3 Totale CFU II ANNO

66

67

Il corso fornisce conoscenze approfondite sulle tematiche riguardanti l’analisi e la contabilità dei costi. Il tema risulta di fondamentale importanza ai fini di una corretta formulazione dei giudizi di convenienza economica all’interno dell’azienda, nonché per l’adozione dei più adeguati strumenti del controllo. Gli argomenti sono trattati in una duplice prospettiva, focalizzando l’attenzione sia sui fondamenti di cost accounting che sulle tematiche più evolute di cost management e di analisi economica a supporto delle decisioni. Il corso si rivolge, dunque, sia a coloro che intendono acquisire le prime competenze nel campo della gestione dei costi aziendali, sia a coloro che, pur essendo già in possesso di una base teorica maturata nell’ambito del Corso di programmazione e Controllo, sono interessati ad approfondire i concetti più evoluti di gestione dei costi per la creazione di valore. PROGRAMMA

Il corso tratta, nella sua prima parte, i temi fondamentali di cost accounting. L’attenzione sarà concentrata sui costi di produzione ed, in questo ambito, verranno affrontati i vari metodi di rilevazione e calcolo di tali costi anche in relazione alle diverse tipologie di processi produttivi (schema generale, calcolo dei costi per commessa e calcolo dei costi per processo). In particolare ci si focalizzerà sulla metodologia del full costing con attenzione ai concetti di “base di riparto” e di “centro di costo”. Nella seconda parte, saranno approfondite le metodologie di calcolo dei costi basate sulle attività (activity based costing) con attenzione anche ai legami con la catena del valore. Il corso si completa con lo studio del direct costing e dell’analisi differenziale, oltre che delle tecniche di calcolo più avanzate. Gli argomenti sono trattati in modo da individuare, anche attraverso il ricorso a casi aziendali, le più opportune modalità di utilizzo dei diversi modelli di analisi dei costi a supporto delle decisioni aziendali.TESTI DI PREPARAZIONE ALL’ESAME

Il sistema del controllo di gestione. Strumenti per le decisioni operative aziendali. G. Cavazzoni, Giappichelli, Torino, 2004. Altri testi di utile consultazione Strumenti per l’analisi dei costi. Vol. 1 Fondamenti di cost accounting. L. Cinquini, Giappichelli, Torino, 2008. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME– L’esame è articolato in una prova in una prova orale .

CORPORATE FINANCEProf. Loris Nadotti

Il corso si propone di analizzare strumenti e tecniche avanzate della gestione finanziaria nelle imprese, con particolare attenzione: alla gestione corporate e ai rischi di tipo speculativo; alla copertura dei rischi stessi; alle operazioni di finanza straordinaria; all’evoluzione del rapporto tra imprese e operatori del mercato finanziario dopo la crisi degli anni 2008/09.

PROGRAMMA: Richiami alla lettura in chiave finanziaria dei dati contabili delle imprese. Richiami ai principali strumenti e metodi per le decisioni finanziarie. La pianificazione del finanziamento a breve termine e la gestione del capitale circolante. Il finanziamento con debito a medio e lungo termine. Il finanziamento delle imprese tramite l’emissione di prestiti obbligazionari ordinari, convertibili e con warrant. Il finanziamento mediante il capitale di rischio, gli aumenti di capitale e la valutazione delle azioni (richiami). La gestione del rischio e gli strumenti di copertura. I mercati dei capitali e il pricing del rischio.

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La struttura del capitale, incentivi manageriali e informazione, la politica dei dividendi nelle imprese. Opzioni e finanza di impresa. Le operazioni di finanza straordinaria: fusioni e acquisizioni. La crisi finanziaria del 2008-09: cause ed effetti sul sistema economico e sulle relazioni tra imprese ed intermediari finanziari.

TESTI DI RIFERIMENTO:

J. BERK – P. DEMARZO, Finanza aziendale 1 (edizione italiana a cura di D. Venanzi), Pearson – Addison Wesley, 2008 (limitatamente ai capp. 2; 4; 5; 8; 9; 10; 14; 15; 16; 17; J. BERK – P. DEMARZO, Finanza aziendale 2 (edizione italiana a cura di D. Venanzi), Pearson – Addison Wesley, 2008. M. ONADO, I nodi al pettine – La crisi finanziaria e le regole non scritte, Bari, GLF – Anticorpi Laterza, 2009 LETTURE SUGGERITE per eventuali richiami ai temi della finanza di base o in alternativa ai testi sopra indicati R. C. BREALEY – S. C. MYERS – F. ALLEN – S. SANDRI, Principi di finanza aziendale (quinta edizione), Milano, McGraw-Hill, 2007. Durante il corso verranno fornite indicazioni bibliografiche e materiale d’approfondimento relativamente a specifici argomenti oggetto del corso.

CORPORATE GOVERNANCEProf. Luca Ferrucci

PROGRAMMA

Parte prima: i percorsi storici di industrializzazione capitalistica Il modello spontaneo Il modello protetto Il modello garantito L'economia socialista L'economia nord-americana: dall'isolamento all'integrazione internazionale

Parte seconda: la comparazione statica dei modelli nazionali di capitalismo Il capitalismo anglosassone Il capitalismo tedesco Il capitalismo francese Il capitalismo giapponese Il capitalismo scandinavo Il capitalismo italiano: quali differenze strutturali?

Parte terza: la varietà dei modelli istituzionali di impresa La teoria economica sull'assegnazione del diritto di proprietà nell'impresa II modello del capitalismo familiare II modello dell'impresa pubblica II modello dell'impresa manageriale Il modello dell'impresa cooperativa di produzione e lavoro Il modello dell'impresa cooperativa di utenza Il modello delle organizzazioni no profit Parte quarta: le strategie competitive di impresa L'oggetto della concorrenza

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Le strategie di deterrenza all'entrata Le strategie di crescita orizzontale Le strategie di crescita verticale Le strategie di crescita internazionale Le strategie di diversificazione produttiva

Parte quinta: le scelte organizzative e strategiche di alcune medie imprese leader italiane Il caso aziendale Morellato S.p.A. Il caso aziendale Margaritelli S.p.A. Il caso aziendale Patrizia Pepe S.p.A. Il caso aziendale Esaote S.p.A. Il caso aziendale Cantine Giorgio Lungarotti S.r.l.

TESTI DI PREPARAZIONE ALL’ESAME:1.Luca Ferrucci, La corporate governance nei diversi sistemi capitalistici e nei diversi modelli istituzionali di impresa - dispensa da svolgere per intero e disponibile on-line sulla pagina web del docente (accessibile dal sito della Facoltà)

2. Luca Ferrucci, Il ruolo e le caratteristiche delle imprese cooperative in Umbria, Il Mulino, Bologna, 2008, da svolgere solo il capitolo terzo "Le imprese cooperative in Umbria: alla ricerca di una competitività economica fondata sulla varietà e sulla differenziazione evolutiva"; Luca Ferrucci, Strategie competitive e processi di crescita dell'impresa, Franco Angeli Editore, Milano, 2001 (da svolgere per intero tranne il Cap. 10). Materiale integrativo riguardante i casi aziendali trattati in aula, disponibile in versione cartacea presso la Segreteria del Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali.

CREDIT SCORINGProf. Elena Stanghellini

ObiettiviIl corso permette di acquisire i rudimenti necessari alla comprensione e implementazione delle principali tecniche statistiche per l’analisi e la previsione del rischio di insolvenza.

PROGRAMMA

Credit scoring: ipotesi e obiettivi; fasi; errori di classificazione; scelta del cut-off; curva ROC e CAP. Richiami di probabilità: indipendenza marginale e condizionata; variabili casuali categoriali e misure di associazione. Il modello logistico: variabili dummy; forma matriciale; stima mediante massima verosimiglianza; verifica d’ipotesi; criteri di scelta e procedure di selezione del modello; tabella di errata classificazione; test di Hosmer e Lemeshow; il campione bilanciato. Analisi discriminante: il caso normale; stima di massima verosimiglianza dei parametri di una v.c. normale multivariata; stima della funzione discriminante; selezione delle variabili; funzione discriminante di Fisher. Lo score nel tempo. Reject Inference. Il corso sarà basato su analisi di casi reali, analizzati al computer con il software statistico R.

TESTI CONSIGLIATI:E. Stanghellini (2009) Introduzione ai metodi statistici per il Credit Scoring -- Springer Italia, Capp: 1-4. In English The course is open to Erasmus students and may be taught in English upon request. The object of the course is to teach Credit Scoring techniques, namely logistic regression and discriminant analysis,

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which are the most used classification methods in the area. Tools for assessing the efficacy of the classifier, such as the ROC and CAP curves and the confusion matrix, will also be presented. Implementation of the techniques through the software R for statistical computing will be part of the course.

DINAMICA DELLA CONOSCENZA E INNOVAZIONE ORGANIZZATIVAProf. Massimo Paoli

1. La natura della conoscenza individuale e la sua validazione sociale: verso l’ “impresa ridondante” Testi da studiare Paoli M.: Management della Complessità, Complessità del Management, Franco Angeli, Milano Italia, 2006, Parte I, pp. 15 – 185 (salvo pag. 24 e la prima parte di pag. 25). Paoli M.: La dinamica della conoscenza nei sistemi sociali, Franco Angeli, Milano, 2009, Cap. 2-3.

2. La natura organizzativa delle innovazioni nei sistemi sociali: ampiezza delle competenze e system integrationTesti da studiare Scott W.R.: Le organizzazioni, Il Mulino, Bologna Italia, 1994, cap.1( pp. 35-41)- cap.2-cap.3-cap.4-cap.11 (fino a pag. 363). Paoli M.: Management della Complessità, Complessità del Management, Parte II, pp. 193 – 266 e pp. 269 – 278 . Nelson R.R., Winter S.G., An evolutionary theory of economic change, Harvard University Press, Cambridge, Usa, 1982. Cap. 5 (disponibile in dipartimento).

DIRITTO AMMINISTRATIVOProf. Livia Mercati

PROGRAMMA

Genesi e sviluppo dell’organizzazione pubblica: principî costituzionali; attribuzione e competenza; le figure soggettive; uffici ed organi; l’amministrazione diretta dello Stato; gli enti pubblici; le formule di organizzazione; federalismo amministrativo ed autonomie locali. L’attività amministrativa: situazioni giuridiche soggettive e forme di tutela; il procedimento amministrativo; provvedimenti e atti amministrativi.

TESTI CONSIGLIATI:E. CASETTA, Compendio di diritto amministrativo, VIII ed., Milano, Giuffrè, 2008, pagg. 1-434. E’ INDISPENSABILE la conoscenza della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel testo vigente. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova in una prova orale .

DIRITTO COMMERCIALE (A – L) Prof. Luigi Farenga

PROGRAMMA

L’impresa e l’imprenditore. Le società. Le società di persone. Le società di capitali e le cooperative. Gli ausiliari dell’imprenditore. L’azienda. Il mercato mobiliare (principi generali). I titoli di credito. Il fallimento e le altre procedure concorsuali.

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TESTI CONSIGLIATI:BUONOCORE, Manuale di diritto commerciale, Giappichelli, Torino, VIII edizione, 2007 (pag. 3-472; 512-533; 692-703; 1063-1270) MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova in una prova orale .

DIRITTO COMMERCIALE (M – Z) Prof. Laura Schiuma

PROGRAMMA

Il programma d’esame ha per oggetto i seguenti temi: Impresa, Società, Titoli di credito, Mercato mobiliare, Fallimento e altre procedure concorsuali.

Il corso di lezioni sarà dedicato all’approfondimento dei seguenti temi: L’impresa come fattispecie e le sue articolazioni (agricola-commerciale; piccola-medio/grande) Lo statuto dell’imprenditore commerciale L’azienda, la concorrenza e i consorzi Le società e le altre figure soggettive di imputazione dell’impresa. Scopo di lucro, mutualistico e consortile.L’impresac.d.sociale. I tipi di società lucrativaLe società di persone: il modello legale della ss, della snc, della sas. Questioni in tema di autonomia statutaria della società di persone. Le società di capitali: l’organizzazione capitalistica della spa (e la specificità della sapa e della srl) e l’organizzazione corporativa (e sue attenuazioni nel modello legale della srl); questioni in tema di organizzazione corporativa e autonomia statutaria nelle società di capitali. La società per azioni: costituzione; conferimenti; azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari partecipativi.(Segue) L’assemblea, il principio 1 azione 1 voto, il metodo collegiale e il voto extrassembleare. (Segue) I sistemi di amministrazione e controllo; controllo e governo della spa. La società in accomandita per azioni: il ricambio degli amministratori-accomandatari La società a responsabilità limitata Le società cooperative Società controllate e gruppi di società La circolazione delle partecipazioni di controllo. Le OPA.

Testi consigliati: BUONOCORE, Manuale di diritto commerciale, Giappichelli, Torino, ultima edizione (esclusa la parte sui contratti commerciali) CAMPOBASSO G.F., Diritto Commerciale, volume 1 (Diritto dell’impresa), 2 (Diritto delle società), 3 (Titoli di credito e Procedure concorsuali: esclusa la parte sui contratti commerciali), UTET, Torino, ultima edizione Si ricorda agli Studenti che, ai fini del superamento dell’esame, è richiesta la conoscenza del Codice Civile e della legislazione economica vigenti al momento dell’esame.

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DIRITTO COMMERCIALE EUROPEOProf. Simone Mezzacapo

PROGRAMMA

I) LE SOCIETÀ: La disciplina comunitaria delle società; il diritto di stabilimento delle persone giuridiche; la costituzione delle società e la pubblicità degli atti sociali; il sistema di corporate governance; la società a responsabilità limitata unipersonale; la disciplina del capitale sociale e dei conferimenti nelle società per azioni; le operazioni sul capitale sociale delle società per azioni; le operazioni su proprie azioni; procedimenti di fusione e scissione societaria; le offerte pubbliche di acquisto; la società europea e la società cooperativa europea; il GEIE.

II) IL MERCATO E LA CONCORRENZA: il diritto della concorrenza nell’Unione Europea; definizione comunitaria di impresa; le intese restrittive della concorrenza e la disciplina delle esenzioni; l’abuso di posizione dominante; le concentrazioni tra imprese; gli aiuti di stato alle imprese. III) LE IMPRESE: gli intermediari del mercato mobiliare; le banche, gli Istituti di Pagamento. IV) I SERVIZI DI PAGAMENTO: i “conti di pagamento” e gli “Istituti di pagamento”; la disciplina della SEPA; l’adempimento dell’obbligazione pecuniaria alla luce della direttiva 2007/64/CE; la liberalizzazione nel sistema dei servizi di pagamento.

TESTI CONSIGLIATI:

1) Cassottana M. - Nuzzo A., Lezioni di diritto commerciale comunitario, Giappichelli, Torino 2006, solo i seguenti capitoli: 1.1) Parte Prima - LE SOCIETÀ, tutta la parte prima, esclusi i seguenti capitoli: VIII (la contabilità); IX (l’organizzazione delle società nella proposta di quinta direttiva); XII (l’informazione societaria); parte 2 del Capitolo XV (Associazione europea, Mutua europea). 1.2) Parte Seconda - MERCATO, tutta la parte seconda, con esclusione del capitolo VII (la liberalizzazione del settore degli appalti pubblici); 1.3)Parte Terza - IMPRESE, solo i capitoli I (gli intermediari del mercato mobiliare); II (le banche). E IN AGGIUNTA 2) AA.VV., Il nuovo quadro normativo comunitario dei servizi di pagamento. Prime riflessioni. Banca d’Italia, Quaderni di ricerca giuridica, n. 63 – dicembre 2008 (liberamente scaricabile dal sito www.bancaditalia.it > pubblicazioni > quaderni di ricerca giuridica), solo i seguenti capitoli: I, II, III, V.

DIRITTO DEI MERCATI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIProf. Vincenzo Troiano

PROGRAMMA:

Le fonti . L’evoluzione dell’ordinamento creditizio e finanziario. Attività bancaria, finanziaria, d’investimento e di gestione collettiva del risparmio. Intermediari bancari e finanziari. Intermediari abilitati. Gestori del risparmio.. Le autorità di settore.. Le forme della vigilanza in campo creditizio e finanziario. Profili evolutivi.. I mercati. . Le offerte al pubblico.. L’informazione societaria. TESTI CONSIGLIATI :AA.VV., Il sistema finanziario italiano, a cura di Capriglione, Cedam, 2005, capp. III, IV, V, VIII, IX, X, XIV, XV (si consiglia la lettura dei capp. I e II).

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CAPRIGLIONE, Intermediari finanziari investitori mercati, Cedam, Padova, 2008, capp. I, III, IV (si consiglia la lettura del cap. V). ANNUNZIATA, La disciplina del mercato mobiliare, Giappichelli Torino, 2008, capp. da III a VI (compreso), da VIII a XII (compreso), XIV, XV, XVII (si consiglia la lettura dei capp. I e II). Per gli studenti del corso EMIF l’esame dà diritto a nove crediti. Per gli studenti di altri corsi, per i quali l’insegnamento dà diritto a sei crediti, il programma non comprende la disciplina dei mercati, delle offerte al pubblico e dell’informazione societaria (capp. IV del testo Capriglione 2008, e capp. XV e XVII del testo Annunziata).

DIRITTO DEL LAVORO Prof Michele Cerrreta

PROGRAMMA:

Programma Nascita, evoluzione e contenuto del diritto del lavoro. Le fonti del diritto del lavoro.-. Libertà e attività sindacale. .Il conflitto collettivo: lo sciopero e la serrata..L’autonomia collettiva. Nozione, confini e tipologia del lavoro subordinato.-.La costituzione del rapporto di lavoro. I diritti dei lavoratori subordinati. Gli obblighi del prestatore di lavoro. Le cause di sospensione dell’attività lavorativa e le vicende modificative del rapporto di lavoro. L’estinzione del rapporto di lavoro subordinato. I rapporti speciali di lavoro.

TESTO CONSIGLIATO: L. GALANTINO, Diritto del lavoro - Editio minor, Giappichelli, Torino, 2010

N. B.: lo studente vorrà tener conto in principalità della legislazione, per la cui lettura aggiornata e coordinata si consiglia il Codice del lavoro – Editio minor a cura di L. Ciafardini, F. Del Giudice, F. Izzo, Essesimone, Napoli, ultima edizione 2010; lo studente ha la facoltà di rispondere ai quesiti in sede di esame previa consultazione delle leggi allo scopo di evitare eccessivi sforzi menemonici.

ULTERIORI INFORMAZIONI: il docente riceverà gli studenti al termine delle lezioni e in ulteriori orari programmati; promuoverà l’assistenza degli studenti con i tutors, esercitazioni e conferenze integrative; organizzerà, durante il corso, esami per i frequentatori con facoltà di esonero parziale dalla prova finale.

DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALEProf. Michele Cerreta

PROGRAMMA:

I fondamenti della previdenza sociale. Origini e sviluppo del sistema previdenziale. Le fonti. I soggetti e l’organizzazione. L’oggetto della tutela. Il finanziamento. La tutela dei diritti in generale. La tutela per la disoccupazione. La tutela per l’insolvenza del datore di lavoro. La tutela della salute. Le tutele per l’invalidità e l’inabilità per rischi comuni e professionali. La tutela per la vecchiaia. La tutela della famiglia. La previdenza complementare.

TESTO ADOTTATO: M. CINELLI, Diritto della previdenza sociale, IX ed., Giappichelli, Torino, 2010 ( da integrare con l’attenta lettura degli artt. 10 – 13 e 30 del d.l. 31 maggio 2010, n. 78 convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122)

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ULTERIORI INFORMAZIONI: il docente riceverà gli studenti al termine delle lezioni e in ulteriori orari programmati; promuoverà l’assistenza degli studenti con le esercitazioni dei tutors e con conferenze integrative di dirigenti di enti previdenziali e di studiosi insigni; organizzerà, durante il corso, esami per i frequentatori col riconoscimento della facoltà di esonero parziale dalla prova finale; terrà a disposizione degli studenti, durante gli orari di ricevimento, il c.d. Tutto previdenza di Indicitalia per gli aggiornamenti della disciplina legislativa.

DIRITTO DELLE SOCIETA’Docente da nominare

DIRITTO DELLE ASSICURAZIONI Prof. Vincenzo Troiano

PROGRAMMA:

L’impresa di assicurazione I controlli sull’impresa di assicurazione.. La disciplina dell’impresa di assicurazione. La distribuzione dei prodotti assicurativi Il contratto di assicurazione. Le vicende del contratto di assicurazione. I singoli rami: assicurazioni contro i danni e sulla vita. Operazioni di capitalizzazione e gestione dei fondi pensione

TESTI CONSIGLIATI Farenga, Diritto delle assicurazioni private, Giappichelli, 2006, p. 1 – 244.

DIRITTO E TECNICA DEI CONTRATTI Prof. Goffredo Zuddas, Prof. Lorenzo Mezzasoma

PROGRAMMA:

Il corso si articola in due parti: a) la prima riguarda la tecnica di redazione dei contratti e avrà quindi ad oggetto la stesura di un contratto, con indicazione delle modalità con cui le singole componenti devono essere scritte; b) la seconda avrà ad oggetto l’analisi delle più significative figure contrattuali al fine di verificare come i principi di cui al punto a) vengano recepiti dalla contrattualistica.

TESTI CONSIGLIATI Per la prima parte del programma non esiste un testo specifico, per cui si rende necessaria la frequenza del corso, ovvero un’idonea esperienza professionale, essendo in ogni caso possibile il ricorso a formulari contrattuali. Per la seconda parte, tenendo conto delle numerose e importanti novità legislative intervenute nell’ultimo periodo, i docenti si riservano di indicare tempestivamente un manuale di riferimento. Quale raccolta di testi legislativi, può essere adottato qualsiasi codice civile, purché aggiornato. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

Sono ammessi a sostenere l’esame (e a frequentare il corso) solo gli studenti che abbiano già superato l’esame di Istituzioni di diritto privato.

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DIRITTO FALLIMENTARE Prof. Luigi Farenga

PROGRAMMA:

IL FALLIMENTO: 1. I presupposti. – 2. L’apertura della procedura. La sentenza dichiarativa di fallimento e i gravami. – 3. L’amministrazione del patrimonio del fallito. Gli organi della procedura. – 4. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici e sui beni del fallito. – 5. L’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari. – 6. L’esercizio provvisorio e la liquidazione dell’attivo. – 7. La ripartizione dell’attivo. – 8. La chiusura e la riapertura del fallimento. L’esdebitazione – 9. Il concordato fallimentare. – 10. Il fallimento delle società. – 11. Il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione – 12. La liquidazione coatta amministrativa – 13. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese TESTI CONSIGLIATI - L. GUGLIELMUCCI, Diritto fallimentare, Torino, Giappichelli, ED. 2008 MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova orale .

DIRITTO INDUSTRIALE E DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALEProf. Laura Schiuma

PROGRAMMA:

Il programma d’esame ha per oggetto i seguenti temi: Concorrenza sleale Segni distintivi Invenzioni e modelli Diritto d’autore Diritto antitrust

TESTI CONSIGLIATI 1) AA.VV., Diritto industriale, Giappichelli, Torino, ult. ediz. oppure 2) Vanzetti e Di Cataldo, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, Milano, ult. ediz. 3) inoltre, un saggio su argomenti specifici del corso, da concordare con il docente (ad es.: Schiuma L., Diritto d’autore e normativa europea, voce della Enciclopedia Treccani XXI Secolo, dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, 2009) MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova orale .

DIRITTO PRIVATOProf. Goffredo Zuddas, dott.ssa Alessia Valongo

PROGRAMMA:

La codificazione e il diritto privato - I soggetti dell'attività giuridica - Beni e diritti reali - Obbligazioni e contratti - I singoli contratti - La comunità familiare - L’impresa - La successione a causa di morte e la donazione - La tutela dei diritti - I titoli di credito.

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TESTI CONSIGLIATI - Nivarra – Ricciuto – Scognamiglio, Istituzioni di diritto privato, V^ ed., Giappichelli, Torino, 2008. - Quale raccolta di testi legislativi, può essere adottato qualsiasi codice civile, purché aggiornato. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

La prova d’esame consiste in una verifica orale vertente su tutto il programma.

DIRITTO PRIVATOProf. Francesco Scaglione

PROGRAMMA:

Il corso si articola in due parti: 1) Diritto privato generale; 2) Diritto privato della concorrenza e del mercato. PARTE I: La norma giuridica – Le fonti del diritto privato – I soggetti dell’attività giuridica – Beni e diritti reali – Il contratto in generale – Il rapporto obbligatorio – I principali contratti d’impresa – I titoli di credito – La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale – La tutela dei diritti – Il regime patrimoniale della famiglia – Le successioni a causa di morte (principi). PARTE II: Il mercato – L’impresa e la disciplina della concorrenza: a) la legislazione antimonopolistica; b) le limitazioni alla concorrenza; c) la concorrenza sleale. – La tutela del consumatore.

TESTI CONSIGLIATI:- A. DI MAJO, Codice civile, ultima edizione, Giuffrè, Milano. per la parte I:- M. PARADISO, Corso di istituzioni di diritto privato, Giappichelli, ultima edizione, relativamente alle parti che saranno indicate dal docente; - per la parte II:- A. PALAZZO e A. SASSI, (a cura di), Diritto Privato del Mercato, Università degli Studi di Perugia, 2007, relativamente ai capitoli che saranno indicati dal docente. Modalità di verifica del profitto: La verifica consiste in una prova orale.

DIRITTO PRIVATO DELL’ECONOMIAProf. Goffredo Zuddas, Prof. Lorenzo Mezzasoma

PROGRAMMA:

Il corso riguarda principalmente i temi della concorrenza e della tutela del consumatore. Nell’ottica del dualismo impresa/consumatore e mercato, verrà analizzata in particolare la normativa in tema di concorrenza, di subfornitura, di abuso di dipendenza economica, di tutela del consumatore.

TESTI CONSIGLIATI Tenendo conto delle numerose e importanti novità legislative intervenute nell’ultimo periodo, i docenti si riservano di indicare tempestivamente un manuale di riferimento. Quale raccolta di testi legislativi, può essere adottato qualsiasi codice civile, purché aggiornato.

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MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

L’esame consiste in una verifica orale vertente su tutto il programma. Sono ammessi a sostenere l’esame (e a frequentare il corso) solo gli studenti che abbiano già superato l’esame di Istituzioni di diritto privato.

DIRITTO PUBBLICOProf. Simone Budelli

PROGRAMMA

Fonti del diritto interne e comunitarie – tipologia e gerarchia Norme e ordinamento giuridici L’interpretazione Forme di Stato e forme di Governo La formazione della Costituzione italiana L’ordinamento costituzionale italiano e ipotesi di riforma Disposizioni, principi e valori costituzionali Diritti di libertà Parlamento Funzione legislativa Governo Presidente della Repubblica Corte Costituzionale e gli orientamenti della sua giurisprudenza Organi ausiliari Regioni ed enti locali I problemi della riforma del titolo V della Costituzione Potere giudiziario La Pubblica Amministrazione

TESTI CONSIGLIATI 1) F. Politi, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, 2010.

oppure 2) C. Rossano, Manuale di Diritto pubblico, Cedam, ult. ed.

oppure 3) G. BIN - R. PITRUZZELLA, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ult. ed.

LETTURA INTEGRATIVA S. BUDELLI, Anatonomia dei raccordi nelll’assetto policentrico, Giappichelli, Torino, ult. ed.

DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIAProf. Simone Budelli

PROGRAMMA:

1) La Costituzione economica

Costituzione economica e Stato di diritto L’evoluzione dei rapporti Stato-mercato nell’ordinamento italiano. Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana. Le fonti: i rapporti economici in base al titolo III della Costituzione Libertà ed uguaglianza nell’attuazione materiale della Costituzione economica: dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore. Principio di sussidiarietà e nuovo welfare.

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2) Glocalizzazione e ordinamento giuridico

Globalizzazione dei mercati e dimensione locale dell’economia produttiva Il ruolo del pubblico nell’economia. Le istituzioni e i vincoli comunitari. Il Mercato Unico: libera circolazione. Antitrust, divieto di aiuto. Gli enti di diritto internazionale.

3) Dalle privatizzazioni alle liberalizzazioni

I servizi pubblici nel diritto interno e comunitario. La disciplina dei servizi pubblici locali alla luce delle decisioni giurisprudenziali interne e comunitarie.Il mercato radiotelevisivo.

TESTI CONSIGLIATI E. CARDI, Mercati e istituzioni in Italia: diritto pubblico dell’economia, Giappichelli, ult. ed.

LETTURA INTEGRATIVA S. BUDELLI, I dinamismi centripeti nel multilivello solidale, Giappichelli, 2007.

ECONOMETRIAProf. Carlo Andrea Bollino, Dott. David Aristei

OBIETTIVI

L'obiettivo principale del corso è di fornire agli studenti un insieme di tecniche e strumenti di base per la ricerca applicata e per la comprensione della letteratura specializzata.Lo svolgimento del programma è articolato in tre parti. La prima parte comprende una breve introduzione al significato dell'econometria come strumento professionale e un richiamo agli elementi di algebra matriciale e di statistica necessari per il corso, con particolare riferimento alla verifica delle ipotesi. Nella seconda parte si affronta il modello generale di regressione in maniera sistematica. Nella terza parte vengono trattati in maniera sintetica alcuni argomenti monografici e discussi alcuni spunti della letteratura corrente per ulteriori approfondimenti. Gli studenti sono incoraggiati a presentare un breve lavoro di ricerca (su argomenti concordati con il docente, anche in gruppi) da utilizzare ai fini della valutazione finale.

PROGRAMMA:

1. Introduzione all'econometria, elementi di algebra matriciale e di statistica. Dati, variabili, modelli. Relazione fra econometria e teoria economica, matematica, statistica. L'economista applicato come economizzatore di informazioni. Spazi vettoriali e matrici. Forme matriciali particolari. Autovalori, autovettori e forme lineari e quadratiche. Cenni sul prodotto di Kronecker, vettorizzazione e calcolo differenziale di matrici. Cenni sulle distribuzioni multivariate: normale e affini. Riduzione del PDG e specificazione. Verifica delle ipotesi. 2. Il modello generale di regressione. 2.1 Il modello classico. Minimi quadrati ordinari: ipotesi e proprietà. Ipotesi di normalità: stimatori di massima verosimiglianza. Misure di goodness of fit. Restrizioni lineari. 2.2. Il modello generalizzato e verifica delle ipotesi. Minimi quadrati generalizzati: proprietà e Teorema di Aitken. Autocorrelazione. Eteroschedasticità. Multicollinearità. Non-normalità. Test. Sistema di equazioni apparentemente non correlate (SUR). 3. Approfondimenti. 3.1 Specificazione dinamica. Ritardi distribuiti. Meccanismo di correzione dell'errore. Stazionarietà e ordine di integrazione. Test di integrazione. Cointegrazione fra variabili. VAR. 3.2. Stima di sistemi di domanda. La specificazione funzionale. I metodi di stima. La condizione di additività e sue implicazioni. 3.3. Variabili dipendenti qualitative. Il modello di regressione con variabili qualitative. I modelli probit e logit. 3.4. Stima con Panel Data. Applicazioni di convergenza regionale.

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TESTI CONSIGLIATI:Consultare il docente

ECONOMIA AGRARIAProf. Tommaso Sediari

PROGRAMMA:

Parte Prima:Il Pensiero Economico: l’Economia Agraria fra teoria e analisi. L’Impresa e l’Azienda agraria: l’Imprenditore agricolo, i fattori della produzione, i bilanci aziendali, l’Azienda multifunzionale, l’Azienda agrituristica. Parte Seconda:L’Agricoltura e l’Unione Europea: La Politica Agricola Comune (gli aspetti generali della PAC, la Politica dei Mercati e delle Strutture, lo Sviluppo Rurale per il periodo di Programmazione 2007-2013 e l’Agroambiente). La Politica Agro - alimentare. La Cooperazione Agricola: organizzazione economica dei produttori, cooperazione ed associazionismo, finanziamenti per la cooperazione. Il Mercato creditizio: il credito e l’agricoltura.

TESTI DI RIFERIMENTO: Per la PARTE PRIMA: Guerrieri G., Pennacchi F., Sediari T., Istituzioni di Economia e Politica Agraria, Edagricole, Bologna, 1995. Torquati B., Economia e Gestione dell’impresa agraria, Edagricole, il Sole 24Ore, 2003- (Cap. 1-2-3-5.1-5.2-6) Per la PARTE SECONDA: Sediari T. (a cura di), Cultura dell’Integrazione Europea, G. Giappichelli Editore, Torino, 2005 (Pagg. 439 - 610). Fugaro A., La nuova politica di Sviluppo rurale 2007-2013, Edagricole, il Sole 24Ore, 2008. (capitoli 1 e 2) Crivellaro P., Il nuovo credito bancario alle imprese agricole, Edagricole, il Sole 24Ore, 2008. (Pagg.1-84). Ad integrazione dei testi di riferimento, occorre visitare i seguenti siti: http://europa.euin particolare, http://europa.eu/pol/agr/index_it.htmhttp://europa.eu/pol/env/index_it.htmhttp://europa.eu/pol/food/index_it.htmhttp://europa.eu/abc/12lessons/lesson_4/index_it.htmEventuale materiale didattico sarà reperibile all’indirizzo: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/sediari_tommaso

ECONOMIA DEI GRUPPI E BILANCIO CONSOLIDATOProf. Simone Terzani Il corso fornisce conoscenze approfondite sulle tematiche riguardanti leaggregazioni aziendali e la costruzione del bilancio consolidato. Gli argomentivengono trattati in una duplice prospettiva contabile: la normativa nazionale ed iprincipi contabili internazionali IAS/IFRS entrambi utilizzati, anche se in ambitidiversi, per la redazione dei conti consolidati.

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PROGRAMMA:

Il corso si sofferma, in primo luogo, sullo studio delle aggregazioni di impresedi tipo formale ed informale, a base contrattuale ed a base patrimoniale, nonché sulle diverse tipologie di gruppi esistenti e sulle principali teorie che sonostate elaborate in materia. Si passa, poi, alla procedura di redazione di un bilancio consolidato e allediverse metodologie di consolidamento: integrale, proporzionale e metodo delPatrimonio Netto. Particolare attenzione sarà data al consolidamento integralecon riferimento alle seguenti problematiche: eliminazione delle partecipazioni, origine, cause economiche e trattamento contabile delle differenze da consolidamento (anche alla luce della contabilizzazione delle aggregazioni aziendali alivello internazionale), operazioni infragruppo. Presentate le basi per la redazione di un bilancio consolidato, si procedeall’analisi delle scritture contabili fondamentali per la sua costruzione nonché allostudio dei documenti componenti il bilancio stesso. Il corso prevede l’analisi di casi empirici nonché una particolare attenzionealla normativa contabile internazionale.

Testi di preparazione all’esame I metodi di consolidamento nel bilancio di gruppo, L. M. Mari, Giappichelli, Torino, 2001 Il bilancio consolidato IAS/IFRS, P. Pisoni, P.P. Biancone, D. Busso, M. Cisi, Giuffrè, 2007. Riferimenti normativi di utile consultazione Decreto Legislativo n. 127/1991 e relativa proposta di modifica OIC in applicazione della Direttiva UE 2003/51 Principio contabile OIC 17 Principi contabili internazionali IAS 27, 28, 31 e IFRS 3 RECAPITO E – MAIL Dott. S. Terzani [email protected] MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME L’esame prevede una prova orale

ECONOMIA DELLA CRESCITA E DELL’INNOVAZIONEProf. Docente da nominare (CONSULTARE IL DOCENTE)

ECONOMIA DELLA REGOLAZIONEProf. Carlo Andrea Bollino (CONSULTARE IL DOCENTE)

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE RISORSE UMANEProf. Marina Gigliotti

Prima parte – Le teorie economiche sulle risorse umane Le teorie economiche sulla scelta del livello di occupazione e delle caratteristiche dei lavoratori Le teorie economiche sulla selezione e reclutamento del personale Le teorie economiche sugli investimenti in formazione professionale Le teorie economiche sugli incentivi all’impegno con contratti espliciti Le teorie economiche sugli incentivi all’impegno con contratti impliciti Le teorie economiche sulle interruzioni del rapporto di lavoro e i vincoli al licenziamento Seconda parte – L’approccio manageriale alla gestione delle risorse umane L’approccio strategico nella gestione delle risorse umane

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Le motivazione e le competenze delle risorse umane La programmazione delle risorse umane Le principali caratteristiche dei mercati del lavoro Le tecniche manageriali per il reclutamento e la selezione delle risorse umane Le principali caratteristiche del contratto collettivo e del contratto individuale Le tecniche manageriali per lo sviluppo del capitale umano Le politiche di organizzazione del lavoro Le tecniche manageriali per la gestione delle performance Le tecniche manageriali per la valutazione delle risorse umane Le tecniche manageriali per la definizione delle politiche retributive Le tecniche manageriali per l’incentivazione della partecipazione delle risorse umane Le tecniche manageriali per la gestione e la valorizzazione delle diversità nelle risorse umane Terza parte – Approfondimento monotematico su un argomento di attualità che verrà indicato (insieme al relativo materiale bibliografico) all’inizio del corso

Materiale per la preparazione

De Paola M. e Scoppa V. (2008), Economia del personale. Selezione, formazione, incentivi, Roma, Carocci – per le seguenti parti: Cap. 1: interamente ad esclusione dei par. 1.4.1 e 1.5 Cap. 2: interamente ad esclusione del par. 2.5.1 Cap. 3: interamente ad esclusione dei par. 3.2.1 e 3.4.2 Cap. 4: interamente ad esclusione del par. 4.6.1 Cap. 5: interamente Cap. 8: interamente ad esclusione dei par. 8.3.1 e 8.3.2

Costa G. e Gianecchini M. (2009), Risorse umane. Persone, relazioni e valore (2° edizione), Milano, McGraw-Hill - Da svolgere per intero ad esclusione dei capp. 2 e 8.

ECONOMIA E DINAMICA INDUSTRIALEProf. Davide Castellani

OBIETTIVI

Il corso intende fornire gli strumenti e le categorie concettuali fondamentali per l'analisi del comportamento e delle performance delle imprese all'interno delle industrie. Particolare attenzione verrà posta sulle implicazione per la dinamica industriale e la politica per concorrenza.

PROGRAMMA:

Di che cosa si occupa l'economia industriale? Politica industriale, regolamentazione e politica per la concorrenza Monopolio e regolamentazione Discriminazione di prezzo R&S e innovazione Oligopolio: Cournot Oligopolio: Bertrand CollusioneDifferenziazione del prodotto e pubblicità Relazioni verticali Comportamenti strategici delle imprese Concentrazione e potere di mercato Esternalità di rete

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Teorie dell'impresa Dinamica industriale

TESTI CONSIGLIATI* Cabral L. (2002) Economia Industriale, Carocci, Roma (escluso capitolo 4) Malerba F., Orsenigo L. (2000) “Dinamica industriale e relazioni tra imprese”, Cap. 9 in Malerba F. (a cura di) Economia dell’innovazione, Carocci Bartelsman E., Doms M. (2000) “Understanding Productivity: Lessons from Longitudinal Microdata”, Journal of Economic Literature, Vol. 38, No. 3 (Sep., 2000), pp. 569-594 Syverson C. (2010) "What Determines Productivity?" Journal of Economic Literature. * L’elenco dei testi e degli articoli obbligatori per la preparazione dell’esame è preliminare. La versione definitiva verrà indicata sulla pagina web del docente (http://www.unipg.it/castellani/ ) all’inizio delle lezioni (Febbraio 2011). Gli studenti sono pertanto invitati a consultare il sito web per aggiornamenti

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

L'esame è scritto con orale facoltativo. Gli studenti frequentanti potranno svolgere tesine di approfondimento (anche in gruppo, fino a 4 persone), che verranno presentate in classe e la cui valutazione potrà valere fino a 2 trentesimi sul voto finale.

ECONOMIA INTERNAZIONALEProf. Davide Castellani

PROGRAMMA:

Questo corso si propone di fornire gli strumenti per comprendere alcuni fenomeni che caratterizzano l’economia internazionale moderna, come il commercio di beni tra Paesi, l’attività delle imprese multinazionali, e le politiche a disposizione dei Paesi per regolare questi fenomeni. Il corso è articolato in due parti Nella prima parte saranno esaminate le principali teorie del commercio internazionale di beni, gli strumenti e gli obiettivi della politica commerciale. La seconda parte si concentra sul ruolo delle imprese multinazionali nell'economia mondiale, studiando determinanti ed effetti dell'espansione internazionale delle imprese e le implicazioni di tale processo per la politica economica.

Parte I: Commercio internazionale e politica commerciale Economia internazionale e globalizzazione I vantaggi dello commercio internazionale Differenze nella produttività del lavoro e commercio internazionale Differenze nelle dotazioni di risorse e commercio internazionale Commercio internazionale e concorrenza imperfetta Commercio internazionale ed economie esterne Politica commerciale: strumenti e obiettivi Integrazione commerciale

Parte II: Imprese multinazionali Fatti e questioniTeorie e determinanti Effetti e politiche

TESTI CONSIGLIATI Parte I – Teoria del commercio internazionale e politica commerciale

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[DeA] De Arcangelis G. (2009) Economia internazionale. MacGraw-Hill Italia, 2a edizione. Capp. 1-11, 18 Parte II – Imprese multinazionali: determinanti ed effetti [BNV] Barba Navaretti G., Venables A. (2006) Le multinazionali nell'economia mondiale, Il Mulino, Bologna. ESCLUSO Cap. III. * L’elenco dei testi obbligatori per la preparazione dell’esame è preliminare. La versione definitiva verrà indicata sulla pagina web del docente (http://www.unipg.it/castellani/ ) all’inizio delle lezioni (Febbraio 2011). Gli studenti sono pertanto invitati a consultare il sito web per aggiornamenti MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

L'esame è scritto con orale facoltativo. Gli studenti frequentanti potranno svolgere tesine di approfondimento (anche in gruppo, fino a 4 persone), che verranno presentate in classe e la cui valutazione potrà valere fino a 2 trentesimi sul voto finale.

ECONOMIA AZIENDALEProf. Gianfranco Cavazzoni - Prof. Libero Mario Mari

Il Prof. Gianfranco Cavazzoni svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti al Corso di laurea in Economia Aziendale. Il Prof. Libero Mario Mari svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti a tutti corsi di laurea triennale ad esclusione di quello in Economia Aziendale.

PROGRAMMA:

Modulo I L’ECONOMIA AZIENDALE. Dall’arte contabile alla ragioneria. La scienza aziendale. L’AZIENDA. L’attività economica e l’azienda. La classificazione delle aziende. Le aziende di erogazione. Le aziende di produzione o imprese. I SOGGETTI AZIENDALI. Il soggetto economico ed il soggetto giuridico. L’impresa individuale. Le forme societarie. I FINANZIAMENTI E GLI INVESTIMENTI.Il capitale di rischio e Il capitale di credito. Le forme tecniche di finanziamento esterno. Gli investimenti nei fattori della produzione .Gli investimenti di natura finanziaria. LA GESTIONE DI IMPRESA. Le strategie d’impresa. Il ciclo della gestione. Il sistema d’impresa e le aree funzionali. ILRISCHIO DI IMPRESA. L’impresa e l’ambiente. Il rischio di impresa. Le azioni di fronteggiamento del rischio. Le azioni di contenimento degli effetti del rischio. Modulo II LE DINAMICHE ECONOMICHE E FINANZIARIE. I costi e ricavi. IL REDDITO DI IMPRESA. Il reddito limite. Il reddito di esercizio. Il reddito economico. Il reddito almeno normale. Gli aspetti qualitativi del reddito di esercizio e del capitale di funzionamento. GLI EQUILIBRI ECONOMICI E FINANZIARI. Le condizioni di equilibrio economico e finanziario. Le equazioni di equilibrio. LA RILEVAZIONE. La rilevazione aziendale. Il conto. Il metodo della partita doppia. I sistemi contabili. Le scritture amministrative. Le prime applicazioni del metodo contabile della partita doppia. Esercitazioni. L’Imposta sul valore aggiunto. L’imposizione diretta.La fatturazione. I libri obbligatori contabili obbligatori nella normativa civilistica, fiscale e del lavoro. L’interesse e lo sconto. I titoli di credito. La cambiale e l’assegno. Gli strumenti finanziari. Le azioni e le obbligazioni. Le forme tecniche di finanziamento esterno. Il conto corrente. TESTI CONSIGLIATI:- Elementi di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002

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ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE

Prof. Alberto Burchi

OBIETTIVO DEL CORSOFornire le conoscenze necessarie per comprendere la natura e le caratteristiche tecniche degli strumenti finanziari, l’organizzazione e il funzionamento dei mercati in cui tali strumenti sono negoziati, il ruolo e la disciplina degli intermediari che intervengono nel canale diretto di finanziamento dell’economia.

PROGRAMMA:

1) Il mercato azionario Il mercato azionario: aspetti generali. L'investimento diretto in borsa. I titoli del mercato azionario. L'ammissione alla quotazione. Le operazioni di finanza mobiliare. La contrattazione dei titoli azionari. La valutazione dei titoli azionari. Il risparmio gestito. 2) Il mercato obbligazionario Le caratteristiche tecniche delle obbligazioni. Gli emittenti di obbligazioni. La valutazione dei titoli obbligazionari. Il mercato primario dei titoli obbligazionari. Il mercato secondario dei titoli obbligazionari. Le obbligazioni strutturate 3) Il mercato dei derivati Il corso prevede lo svolgimento di esercitazioni, che richiedono momenti di lavoro di gruppo “guidato”. La presentazione dei risultati avviene “in plenaria”.

TESTI CONSIGLIATI PIA PATRIZIA, Il mercato azionario, Giappichelli, Torino, 2009, II° Ed. DE VINCENTIIS PAOLA, Il mercato obbligazionario, Giappichelli, Torino, 2009, II° Ed.

LETTURE SUGGERITE PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI Fuller - Farrell, Analisi degli investimenti finanziari, McGraw-Hill, ult. Ed. Frank K. Reilly And Keith C. Brown, Investment Analysis & Portfolio Management, Thomson South-Western, 7° Ed. Hull John C., Opzioni, futures e altri derivati, Pearson Education Italia, 7° Ed. I singoli argomenti del programma potranno essere approfonditi facendo riferimento alle bibliografie riportate nei suddetti testi. Bibliografie particolari su temi specifici saranno forniti agli studenti a ciò interessati.

ECONOMIA DELLE AZIENDE SANITARIE Docente da nominare

ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA Prof. Tommaso Sediari

OBIETTIVI

Il Corso si prefigge di fornire agli studenti delle conoscenze adeguate sul processo di integrazione europea, a partire dai Trattati istitutivi, e sulle istituzioni comunitarie. Affronta altresì le tematiche relative alle Prospettive Finanziarie, al Bilancio Generale e ai Finanziamenti dell’UE e si focalizza

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sulla trattazione della Strategia di Lisbona e delle principali Politiche comuni, tra cui, in particolare, la Politica Regionale e di Coesione e la Politica Agricola Comune.

PROGRAMMA: La storia del processo di integrazione europea. Gli Organi istituzionali e il funzionamento dell’Unione Europea. Il Bilancio e i Finanziamenti dell’Unione Europea: le Prospettive Finanziarie 2007-13 e Il Bilancio Generale dell’UE; Le Politiche dell’Unione Europea: La Politica Regionale, i Fondi Strutturali e di Coesione, La Politica Agricola Comune; la Strategia di Lisbona e le Politiche per le PMI; I Programmi comunitari nella nuova programmazione 2007-13; La Responsabilità Sociale delle Imprese in Europa; La Politica di Istruzione e Formazione; La Politica Sociale e per l’Occupazione.

TESTI DI RIFERIMENTO: T. SEDIARI (a cura di), Cultura dell’Integrazione Europea, Giappichelli, Torino 2005 ( pp. 1-11, 81-167 , 391-505). S. PAREGLIO, Agricoltura, Sviluppo Rurale e Politica Regionale nell’Unione Europea, Franco Angeli, Milano 2007.

TESTI INTEGRATIVI: A. VERRILLI (a cura di), Codice breve dell’Unione Europea, Edizioni Simone, Napoli 2008 Pubblicazioni tematiche edite dall’Unione Europea sono reperibili sui seguenti siti web: http://www.publications.euhttp://europa.eu/geninfo/info-it.htm http://www.bookshop.eu

APPROFONDIMENTI TEMATICI FACOLTATIVI (DA CONCORDARE CON IL DOCENTE): - G. VIESTI – F. PROTA, Le politiche regionali dell’Unione Europea, Il Mulino, Bologna 2008. - A. SAPIR (a cura di), Europa: Un’agenda per la crescita, Il Mulino, Bologna 2004. - F. MANTINO, Lo sviluppo rurale in Europa - Politiche, Istituzioni e attori locali dagli anni ’70 ad oggi, Il Edagricole, SOLE 24Ore, 2008.

SITOGRAFIA http://europa.eu/abc/12lessons/index_it.htmhttp://cordis.europa.euMaggiori dettagli sulle Politiche dell’U.E. sono reperibili sul sito: http://europa.eu/scadplus/Eventuale materiale didattico sarà reperibile all’indirizzo: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/sediari_tommaso

ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE AZIENDE PUBBLICHE Prof. Luca Bartocci

OBIETTIVI

Il corso si propone di introdurre gli studenti alla conoscenza delle caratteristiche generali delle aziende pubbliche di erogazione, alla luce del processo di rinnovamento in atto nella Pubblica Amministrazione italiana, e di fornire un’adeguata prospettiva di analisi dei momenti tipici della loro gestione. In particolare si intende fornire gli elementi cognitivi riguardanti l’ordinamento amministrativo-contabile dell’amministrazione centrale dello Stato e degli Enti Locali, con specifico

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riguardo al sistema di bilancio e agli strumenti di programmazione e di controllo. Allo scopo il programma è articolato in quattro distinte unità didattiche.

PROGRAMMA:

I.LA TEORIA GENERALE DELL’AZIENDA PUBBLICA DI EROGAZIONE

L’azienda pubblica di erogazione: nozione e classificazioni Il modello di analisi gestionale: il processo erogativo, il processo patrimoniale e i processi produttivi I caratteri di specificità aziendale. Aspetti generali dei sistemi informativo-contabili. Il processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione italiana RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:L. Bartocci, Gestione, programmazione e controllo nell’azienda dello Stato, Giappichelli, Torino, 2000 (pagg. 3-66; 113-122; 161-174). Dispensa “Brevi note sul percorso di rinnovamento della Pubblica Amministrazione italiana” (a cura di L. Bartocci) II. L’AZIENDA DELLO STATO

Il bilancio annuale di previsione: funzioni, principi, struttura, linee di riforma. Il quadro generale riassuntivo e i saldi di bilancio. Il processo di programmazione economico-finanziaria. il DPEF. la relazione previsionale e programmatica. il bilancio pluriennale. la legge finanziaria. i disegni di legge collegati. La gestione del bilancio. le variazioni legislative. le variazioni amministrative. Il rendiconto generale. il conto del bilancio. il conto generale del patrimonio RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:L. Bartocci, Gestione, programmazione e controllo nell’azienda dello Stato, Giappichelli, Torino, 2000 (pagg. 66-109; 123-158; 174-184). III. IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE, DI BILANCIO E DI RENDICONTAZIONE DELLE REGIONI

Il processo di programmazione economico-finanziaria alla luce del federalismo fiscale. Il bilancio annuale di previsione. Il rendiconto della gestione RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:Dispensa “Il sistema di programmazione e di rendicontazione delle Regioni” (a cura di G. Pagliarini). N.B.:Presso la segreteria del Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali è disponibile copia del materiale didattico utilizzato nell’ambito del corso. Parte del materiale è anche disponibile in formato elettronico sulla pagina web: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/bartocci_luca.

ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCAProf. Manuela Gallo

Obiettivo del corso è fornire gli elementi di base per l’analisi della gestione bancaria e il funzionamento dell’impresa-banca, con attenzione non solo agli aspetti di organizzazione e gestione interna ma anche al rapporto con l’intero sistema finanziario e con l’attività economica nel suo complesso.

PROGRAMMA: La funzione economica delle banche Il quadro normativo e di vigilanza sulle istituzioni creditizie La gestione della tesoreria e della liquidità Il bilancio degli intermediari creditizi: principi fondamentali, significato economico, analisi e interpretazione dei risultati

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I mercati bancari La gestione dei rischi e l’allocazione del capitale Il patrimonio di vigilanza e i requisiti minimi di capitale alla luce del II accordo di Basilea La politica dei prestiti La gestione della raccolta e gli strumenti di raccolta bancaria. Le scelte strategiche operate dalla banca

TESTI CONSIGLIATI: • M. ONADO (a cura di), La banca come impresa, Bologna, Il Mulino 2004 (con esclusione

dei capp. IV, V e VII). • L. NADOTTI (a cura di), Bilancio, interpretazione e analisi della gestione bancaria,

Torino, Giappichelli, 2004. Per opportuni e necessari richiami alle caratteristiche tecniche dei principali servizi e prodotti bancarilo studente può utilizzare qualsiasi testo aggiornato in materia, compreso quello adottato nel corso di “Economia degli intermediari finanziari”. Materiale di aggiornamento al contenuto dei testi consigliati verrà messo disposizione durante lo svolgimento del corso. LETTURE CONSIGLIATE: Limitatamente per quanto concerne il punto 7. :

• L. NADOTTI, Rischio di credito e rating interno, Milano, EGEA, 2002.

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Il Prof Massimo Paoli e il dott. Andrea Runfola svolgono le lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale ed Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la A –L.

PROGRAMMA:

Le imprese ed il loro ambiente competitivo L’ambiente competitivo La Concentrazione (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009 pag. 22-41).

Le barriere all’entrata Economie di Scala Economie di Gamma Economie di Apprendimento Economie di Elasticità produttiva Economie di Rete Economie di Potere di Mercato Economie di Agglomerazione (i Distretti Industriali) (Dispense disponibili sul sito e in Dipartimento).

I comportamenti competitivi delle imprese Le Strategie competitive Vantaggio di costo Differenziazione FocalizzazioneCollaborazione (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, pag. 72-124 con l’eccezione di pag. 88-90).

Le Strategie di crescita

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Integrazione verticale Diversificazione Internazionalizzazione (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 4).

Modelli organizzativi delle imprese e teorie dell’organizzazione Progettazione organizzativa Elementi di gestione del capitale umano (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 6).

Le principali teorie dell’organizzazione delle imprese (Dispensa disponibile sul sito e in Dipartimento).

Le principali funzioni dell’impresa: la produzione e la logistica (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 9).

Le principali funzioni dell’impresa: il marketing (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 7).

Le principali funzioni dell’impresa: la finanza (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 8).

Saranno, inoltre, svolte delle lezioni specificatamente dedicate alla discussione delle scelte organizzative e strategiche realizzate da alcune medie imprese italiane Il corso prevederà anche la possibilità di assistere a testimonianze di manager e responsabili di imprese locali e nazionali

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Il Prof Luca Ferrucci svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale ed Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la M-Z .

PROGRAMMA:

Le imprese ed il loro ambiente competitivo I fondamenti economici della competitività delle imprese Modelli organizzativi delle imprese e teorie dell’organizzazione Le strategie competitive delle imprese e le la loro implementazione Le principali funzioni dell’impresa: la produzione e la logistica Le principali funzioni dell’impresa: il marketing Le principali funzioni dell’impresa: la finanza

Saranno, inoltre, svolte delle lezioni specificatamente dedicate alla discussione delle scelte organizzative e strategiche realizzate da alcune medie imprese italiane Il corso prevederà anche la possibilità di assistere a testimonianze di manager e responsabili di imprese locali e nazionali I riferimenti bibliografici specifici saranno resi noti all’inizio del ciclo di lezioni

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ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALIProf. Francesca Ceccacci

PROGRAMMA:

Cap.1- Servizi commerciali e formule distributive (escluso § 1.6)Cap. 2- I canali di distribuzioneCap. 3- Lo sviluppo della varietà tipologica nel commercio al dettaglioCap. 4- Lo sviluppo della varietà tipologica nel commercio all’ingrosso (escluso § 4.5)Cap. 5- Il commercio elettronicoCap. 6- La regolamentazione delle attività commerciali in Italia * E’ esclusa l’appendice della parte 1a (da pag. 113 – 121) Cap. 7- La gestione dell’impresa commercialeCap. 8- Le decisioni strategiche fondamentali (escluso § 8.3 e § 8.6 ed appendice 1, 2 e 3 al cap.8)Cap. 11- La gestione delle attività operative di marketing (con esclusione Appendice 1 al cap.11)Cap. 12- La gestione degli acquisti e delle attività logisticheCap. 13- Il category management nelle imprese commerciali del grande dettaglio RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO:

SCIARELLI S. – VONA R., L’impresa commerciale, McGraw-Hill, ultima edizione

FIORONI M., Le nuove frontiere del Marketing Distributivo, Morlacchi Ed.

ECONOMIA E MANAGEMENT DELL’INNOVAZIONE Prof. Massimo Paoli

PROGRAMMA:

Ia Parte: Il Cambiamento Tecnologico La Dinamica Tecnologica come “scatola nera”Il cambiamento tecnologico nella funzione di produzione. La dinamica del costo relativo dei fattori come determinante del cambiamento tecnologico. Due “approcci” esplicativi contrapposti: “technological-push vs. demand-pull”. Il concetto di “diffusione dell’innovazione”. TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:- PAOLI M.: “Progresso tecnico e processi innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, da pag. 5 a 79. I presupposti dell’approccio “economicistico” al cambiamento tecnologico La conoscenza positiva 6. La conoscenza si riduce a informazione. TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:- PAOLI M., MELATTI G.: “La Dinamica della Conoscenza nei Sistemi Sociali”, Libreria Universitaria Editore, Dispense, in corso di pubblicazione (Disponibili su dischetto in segreteria del Dipartimento), Cap. 1. - PAOLI M., PRENCIPE A.: “Virtuale è sempre realmente virtuoso?”, Relazione alla Sixth International Conference on Economics of Innovation “Networks of Firms and Information Networks”, Cremona-Piacenza, Italia, 5-7 Giugno 1996, pag. 3-6. IIa Parte: La dinamica Evolutiva dei Sistemi Tecnologici Dentro la scatola nera: la dinamica della conoscenza ed il problema della sua legittimità Dalla verità del vero alla verità del falso Programmi di ricerca e paradigmi scientifici La conoscenza come capacità creativa

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TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:- PAOLI M., MELATTI G.: “La Dinamica della Conoscenza nei Sistemi Sociali”, Libreria Universitaria Editore, Dispense, in corso di pubblicazione (Disponibili su dischetto in segreteria del Dipartimento), Cap. 2,3 e 4. - KUHN T.: “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”, Einaudi, Varie ristampe, in particolare Cap. 3,4,5,6,7,8,9,10 e il Poscritto. - PAOLI M.,: “Sentieri per fabbricanti di stelle”, Libreria dell’Università Editore, Pescara, 2000, Cap. 2 e 5. Dentro la scatola nera: un modello soddisfacente del cambiamento tecnologicoI Paradigmi tecnologici. TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:- PAOLI M.: “Progresso tecnico e processi innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, da pag. 115-146, 153-181. - DOSI G.: “Technical Paradigms and Technological Trajectories”, Research Policy n° 11, 1982.. Elementi di complessità nel management del cambiamento Complessità Sistemicità del mondo TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:- PAOLI M.,: “Sentieri per fabbricanti di stelle”, Libreria dell’Università Editore, Pescara, 2000, Cap. 1, 3,e 4. IIIa Parte: I Processi Innovativi I Processi Innovativi delle imprese: modelli e temi rilevantiIl processo innovativo dell’impresa-organizzazione Appropriabilità e capacità di assorbimento: i ruoli della R&S Il ruolo delle risorse complementari per il successo dell’innovatore. Divisione del lavoro e divisione dello sforzo innovativo: il contributo dei fornitori alla capacità innovativa del system integrator. TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:(1) KLINE S., ROSENBERG N.: “An Overview of Innovation”, in Landau R, Rosenberg N. (Eds): “The Positive Sum Strategy”, National Academy Press, 1986, pag. 275-305. - PAOLI M.: “Progresso Tecnico e Processi Innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, pag. 196-213 e 214-223. (2)COHEN W., LEVINTHAL D.: “Innovation and Learning: The two faces of R&D”, The Economic Journal n° 99, 1989. PAOLI M.: “Progresso Tecnico e Processi Innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, pag. 215-237. (3)TEECE D.: “Innovazione Tecnologica e Successo Imprenditoriale”, L’impresa, n° 4, 1986, pag. 605-644 (disponibile in Dipartimento). (4) PAOLI M., PRENCIPE A.: “Virtuale è sempre realmente virtuoso?”, Relazione alla Sixth International Conference on Economics of Innovation “Networks of Firms and Information Networks”, Cremona-Piacenza, Italia, 5-7 Giugno 1996.

ECONOMIA E DINAMICA INDUSTRIALEProf. Davide Castellani

OBIETTIVI:

Il corso intende fornire gli strumenti e le categorie concettuali fondamentali per l'analisi del comportamento e delle performance delle imprese all'interno delle industrie. Particolare attenzione verrà posta sulle implicazione per la dinamica industriale e la politica per concorrenza.

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PROGRAMMA: Di che cosa si occupa l'economia industriale? Politica industriale, regolamentazione e politica per la concorrenza Monopolio e regolamentazione Discriminazione di prezzo R&S e innovazione Oligopolio: Cournot Oligopolio: Bertrand CollusioneDifferenziazione del prodotto e pubblicità Relazioni verticali Comportamenti strategici delle imprese Concentrazione e potere di mercato Concorrenza e potere di mercato: mercati contendibili e costi irrecuperabili Concorrenza e potere di mercato: switching costs ed esternalità di rete Teorie dell'impresa Dinamica industriale

TESTI CONSIGLIATI: [LC] Cabral L. (2002) Economia Industriale, Carocci, Roma [MP] Motta M., Polo M. (2004) Antitrust, Il Mulino, Bologna. Capp. I e II (pagg. 9-86) [MO] Malerba F., Orsenigo L. (2000) “Dinamica industriale e relazioni tra imprese”, Cap. 9 in Malerba F. (a cura di) Economia dell’innovazione, Carocci [CG] Garavaglia C. (2004) “Analisi delle determinanti dell’entrata di nuove imprese nei settori industriali: una rassegna”, Liuc Papers n. 144, Serie Economia e Impresa, 36, marzo 2004 [RC] Caves R. (1998) “Industrial organization and new findings on the turnover and mobility of firms”, Journal of Economic Literature, 36:1947-82. I testi [LC] e [MP] e [MO] sono disponibili in biblioteca, mentre [CG] e [RC] saranno resi disponibili sul sito web del corso dall’indirizzo http://www.unipg.it/castellani/. Tutti i materiali (ad eccezione di [LC]) saranno anche disponibili per la consultazione presso il Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica (Sezione di Economia)

MODALITÀ DI ESAMEL'esame è scritto con orale facoltativo. Gli studenti frequentanti potranno svolgere tesine di approfondimento (anche in gruppo, fino a 4 persone), che verranno presentate in classe e la cui valutazione potrà valere da 1 a 3 trentesimi sul voto finale.

ECONOMIA DELLE IMPRESE MULTINAZIONALIProf. Davide Castellani

PROGRAMMA: Questo corso si propone di fornire gli strumenti per comprendere alcuni fenomeni che caratterizzano l’economia internazionale moderna, come il commercio di beni tra Paesi, l’attività delle imprese multinazionali, e le politiche a disposizione dei Paesi per regolare questi fenomeni. Il corso è articolato in due parti Nella prima parte saranno esaminate le principali teorie del commercio internazionale di beni, gli strumenti e gli obiettivi della politica commerciale. La seconda parte si concentra sul ruolo delle imprese multinazionali nell'economia mondiale, studiando determinanti ed effetti dell'espansione internazionale delle imprese e le implicazioni di tale processo per la politica economica.

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Parte I: Commercio internazionale e politica commerciale Economia internazionale e globalizzazione I vantaggi dello commercio internazionale Differenze nella produttività del lavoro e commercio internazionale Differenze nelle dotazioni di risorse e commercio internazionale Commercio internazionale e concorrenza imperfetta Commercio internazionale ed economie esterne Politica commerciale: strumenti e obiettivi Integrazione commerciale

Parte II: Imprese multinazionali Fatti e questioniTeorie e determinanti Effetti e politiche

Testi di riferimento Parte I – Teoria del commercio internazionale e politica commerciale [DeA] De Arcangelis G. (2009) Economia internazionale. MacGraw-Hill Italia, 2a edizione. Capp. 1-11, 18 Parte II – Imprese multinazionali: determinanti ed effetti [BNV] Barba Navaretti G., Venables A. (2006) Le multinazionali nell'economia mondiale, Il Mulino, Bologna. ESCLUSO Cap. III. * L’elenco dei testi obbligatori per la preparazione dell’esame è preliminare. La versione definitiva verrà indicata sulla pagina web del docente (http://www.unipg.it/castellani/ ) all’inizio delle lezioni (Febbraio 2011). Gli studenti sono pertanto invitati a consultare il sito web per aggiornamenti

MODALITÀ DI ESAMEL'esame è scritto con orale facoltativo. Gli studenti frequentanti potranno svolgere tesine di approfondimento (anche in gruppo, fino a 4 persone), che verranno presentate in classe e la cui valutazione potrà valere fino a 2 trentesimi sul voto finale.

ECONOMIA INDUSTRIALEProf. Davide Castellani

OBIETTIVI:

Il corso intende fornire gli strumenti e le categorie concettuali fondamentali per l'analisi del comportamento e delle performance delle imprese all'interno delle industrie. Inoltre, verranno discusse le principali caratteristiche dell'industria italiana nel contesto europeo e gli strumenti a disposizione della politica industriale nazionale e comunitaria. PROGRAMMA: Politica industriale, regolamentazione e politica per la concorrenza .Monopolio e regolamentazione .Discriminazione di prezzo .R&S e innovazione Oligopolio: Cournot Oligopolio: Bertrand Collusione Differenziazione del prodotto Comportamenti strategici delle imprese: deterrenza e predazione. Concentrazione e potere di mercato Concorrenza e potere di mercato: mercati contendibili e costi irrecuperabili Concorrenza e potere di mercato: switching costs ed esternalità di rete Regolamentazione .Teorie dell'impresa L'industria italiana .

TESTI CONSIGLIATI:[C] CABRAL L. (2002) Economia Industriale, Carocci, Roma. Capp. 1, 2, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 12, 15, 16 [MP] MOTTA M., POLO M. (2004) Antitrust, Il Mulino, Bologna. Capp. I e II (pagg. 9-86)

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[BT] BENTIVOGLI C., TRENTO S. (2005) Economia e politica della concorrenza, Carocci, Roma, Seconda Edizione. Par. 11.1, 11.2, 11.3.(pagg. 303-334) [B] BIANCO M. (2003) L'industria italiana, Il Mulino, Bologna N.B. Gli studenti del vecchio ordinamento devono preparare anche i Capp. 11, 14 e 17 del libro di Cabral

MODALITÀ DI ESAME L'esame è scritto. Gli studenti frequentanti potranno svolgere tesine di approfondimento (anche in gruppo, fino a 4 persone), che verranno presentate in classe e la cui valutazione peserà per il 30% sul voto finale (ovvero x=.3*TESINA + .7*SCRITTO).

Sono considerati frequentanti gli studenti presenti ad almeno il 75% delle lezioni

N.B. Gli studenti del vecchio ordinamento devono sostenere un orale integrativo sui Capp. 11, 14 e 17 del libro di Cabral

ECONOMIA MONETARIA Docente da nominare

FINANZA AZIENDALEProf. Roberto Celentano

Obiettivi formativi del Corso:

Il corso affronta ed approfondisce i temi fondamentali della finanza d’azienda: dall’analisi della dinamica finanziaria alla pianificazione finanziaria, dalla valutazione degli investimenti e dei finanziamenti alle scelte di struttura finanziaria. L’obiettivo del corso è di introdurre gli studenti al mondo della finanza d’azienda, fornendo loro la comprensione sia dei principali modelli teorici che delle loro principali applicazioni nelle realtà aziendali. A tal fine, a lezioni in cui vengono esposti e commentati - con continui riferimenti alle notizie economico-finanziarie più recenti - i modelli della moderna teoria della finanza si alterneranno sessioni dedicate all’applicazione dei modelli studiati e allo studio di casi aziendali.

PROGRAMMA SINTETICO DEL CORSO:

Parte prima: logiche e strumenti di analisi finanziaria (argomenti comuni per 4 e 6 crediti) • La funzione finanziaria nell’economia d’impresa. • Le analisi di bilancio e gli strumenti statici (le riclassificazioni e i quozienti o indici di

bilancio).• Gli strumenti dinamici: i flussi finanziari e la costruzione del rendiconto finanziario. • La pianificazione finanziaria nel breve e nel lungo periodo: dal budget di cassa al piano

finanziario. • Il capitale circolante: dimensioni, rilevanza e modalità di gestione. • La gestione del credito commerciale e delle relazioni con i clienti.

Parte seconda: la struttura finanziaria dell’impresa (argomenti comuni per 4 e 6 crediti) • Le scelte di finanziamento nei mercati efficienti. • I modelli teorici di base. I limiti all’uso dell’indebitamento. • Valori di mercato e decisioni di investimento in presenza di debiti finanziari. • Le scelte di finanziamento nella realtà aziendale.

Parte terza: le decisioni di investimento (argomenti comuni per 4 e 6 crediti) • Gli investimenti: aspetti generali e criteri di valutazione della loro convenienza economica. • Modalità di costruzione dei flussi di cassa.

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• VAN e TIR. Valutazione degli investimenti in contesti di rischio: l’approccio probabilistico. Parte quarta: rendimento, rischio e costo del capitale (argomenti solo per 6 crediti) • Analisi dei rendimenti finanziari. • La teoria del portafoglio. • La frontiera efficiente e il CAPM. • Stima del costo delle altre forme di finanziamento. • La teoria delle opzioni reali.

TESTO DI BASE:M. DALLOCCHIO, A. SALVI, Finanza d´azienda, EGEA, 2004 (con esclusione dei cap. 8, 9, 14, 18, 19, 20, 22, 23, 25, 26, 27, 28 e 29). Materiale aggiuntivo (casi ed applicazioni) verrà fornito dal docente durante il corso. Descrizione dettagliata delle modalità d'esame Per frequentanti e non frequentanti:• Esame in forma scritta, composto da uno o più esercizi e da domande chiuse a scelta multipla

(multiple choice).• Prova orale. • Il programma d’esame fa riferimento alla seguente selezione dei capitoli dal libro di testo: M.

DALLOCCHIO, A. SALVI, Finanza d´azienda, Milano, EGEA, 2004 (Parte Prima: cap. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 24; Parte Seconda: cap. 17, 21; Parte Terza: cap. 7, 13, 15; Parte Quarta: cap. 10, 11, 12, 16).

Testi consigliati per approfondimenti:

R. BREALEY, S. MYERS, S. SANDRI, Principi di finanza aziendale, McGraw-Hill, 2004. S. A. ROSS, R. WESTERFIELD, J.F. JAFFE, Finanza aziendale, Il Mulino, 1996. M. FANNI, Manuale di finanza dell’impresa, Giuffrè Editore, 2000.

GEOGRAFIA ECONOMICAProf.ssa Elvira Lussana

PROGRAMMA:

Nella cosiddetta “era del consenso” è difficile elaborare un discorso Geografico capace di pervenire all’affermazione di quel pensiero nuovo (debole, sottratto, lento, critico) capace di leggere/spiegare le cause della crescente ineguaglianza territoriale. La nostra percezione del Mondo è ancora fortemente condizionata da quel determinismo geografico che ascrivendo alla componente fisica la responsabilità dei processi di differenziazione territoriale sembra voler continuare a trascurare il ruolo esercitato dalle istanze della Comunità globale. Questo ha fatto sì che concetti quali Sviluppo, Ineguaglianza, Povertà siano stati considerati nella loro astrattezza, senza pensare al ruolo che hanno svolto nel processo di ri-configurazione del nuovo ordine Geo-economico. Diventa pertanto ineludibile doverne valutare la centralità come elementi (anche se a-geografici) di differenziazione dei vari contesti territoriali. Da qui la messa in discussione della valenza di assiomi fondamentali del Sapere Geografico Sapere oggi ritenuto sempre meno auto-referenziale. Questo richiede: *un rinnovamento della metodologia della ricerca attraverso l’utilizzo di nuove categorie di pensiero (Geo-sofia) nel configurare le modalità con le quali sarebbe possibile una transizione dall’era della “coercizione” (dominazione) a quella del “consenso” (condivisione)

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*una considerazione su come alcuni processi (globalizzazione, democratizzazione), teorizzazioni (pensiero unico), eventi (guerre), logiche (produttivismo, potere), credenze (mercato, techne), nuovi attori (organismi meta-istituzionali) possono contribuire alla configurazione di assetti geografici sempre più Geo-strategici Il Percorso didattico viene affrontato attraverso due momenti di riflessione: • Individuazione della procedure con cui sia possibile assegnare al nuovo PENSIERO GEOGRAFICO

una funzione non solo cognitiva, ma anche interpretativa • Globalizzazione e crisi dello spazio GEO-ECONOMICO

TESTO DI RIFERIMENTO

A. VALLEGA, Geografia Umana. Teoria e prassi, Le Monnier, Firenze, 2004 Letture integrative (un Testo a scelta)A. SEN, Identità e Violenza, Laterza, Bari, 2006 I. RAMONET, Geopolitica del Caos, Asterios, Trieste, 1998 A. RAIMONDI, C.CORAZZONE, La Globalizzazione dal volto umano, SEI, Torino

IDONEITA’ DI INFORMATICAProf. Francesca Pierri

OBIETTIVI DEL CORSOGli studenti verranno messi a conoscenza delle possibilità di utilizzo dell’Informatica all’interno di una azienda, dei nuovi sistemi di integrazione, monitoraggio e controllo dati che permettono nei diversi settori aziendali di avere informazioni tempestive utili per prendere decisioni appropriate. Utilizzando la banca dati AIDA (Analisi Informatizzata Delle Aziende edizione Bureau van Dijk Electronic Publishing) a cui è abbonata la Facoltà, gli studenti effettueranno ricerche sui dati che poi verranno esportati ed analizzati utilizzando come strumento di calcolo il foglio elettronico.

PROGRAMMAHardware e sistema operativo: Hardware: concetti generali, architettura di un computer, componenti interne ed esterne di un computer Software: sistema operativo e programmi applicativi, sistema operativo Windows XP, gestione del desktop e delle risorse di sistema, pannello di controllo, utilizzo dell’help in linea, protezione del computer, gestione di file e cartelle: creazione di cartelle e sottocartelle, creazione e salvataggio di un file, funzioni copia, taglia, incolla, condivisione di risorse in rete I sistemi Informativi Aziendali I dati e le informazioni Le componenti di un S.I.A. Struttura di un S.I.A.. Data warehousing. Per favorire l’acquisizione dei contenuti sarà stimolata la partecipazione attiva degli studenti. Durante il corso sono previsti seminari ed esami di casi aziendali. IL Data Base AIDA Concetti generaliRicerca ed estrazione dati Utilizzo del Foglio elettronico (EXCEL) Cartella di Lavoro e Fogli di Lavoro Inserimento dati, Riempimento automatico. Modifica dei dati inseriti Utilizzo dei formati Riferimento relativo ed assoluto di una cella Formule e Operatori Funzioni: SUM, MEAN, MIN, MAX, CONTA SE, SOMMA SE, IF semplice e nidificato

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GraficiGestione dati: importazione ed ordinamento dati, opzioni di ricerca, filtri automatici e personalizzati Tabelle di Pivot e grafici di Pivot Tabelle di dati: Subtotali semplici e nidificati, tabelle ad una e due variabili Scenari: creazione e riepilogo La Break Even Analysis: utilizzo della funzione ricerca obiettivo Per le esercitazioni verranno utilizzati dati reali estratti dal Data Base AIDA ed effettuati collegamenti con argomenti attinenti il corso di Economia Aziendale

ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIOProf. Marco Versiglioni

Il Corso di Istituzioni di Diritto Tributario avrà ad oggetto lo studio della parte generale della materia e prenderà a riferimento i seguenti argomenti:

IL DIRITTO TRIBUTARIO1) L’attività finanziaria degli enti pubblici e la sua regolamentazione giuridica 2) La scienza delle finanze e lo studio economico della finanza pubblica 3) Diritto finanziario e diritto tributario 4) La classificazione dei tributi 5) Il diritto tributario come diritto dell’imposta 6) La codificazione tributaria

LA NORMA TRIBUTARIA 7) La struttura della norma tributaria 8) La fattispecie tributaria 9) Il principio della capacità contributiva 10) L’obbligazione tributaria 11) L’attuazione della norma tributaria LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO 12) La riserva di legge 13) La legge ordinaria 14) I decreti legislativi 15) I decreti legge 16) I regolamenti 17) Le fonti locali 18) Le fonti comunitarie L’EFFICACIA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO DELLA NORMA TRIBUTARIA 19) L’efficacia nel tempo 20) L’efficacia nello spazio INTERPRETAZIONE ED INTEGRAZIONE ANALOGICA DEL DIRITTO TRIBUTARIO 21) L’interpretazione delle norme tributarie 22) L’interpretazione delle norme non tributarie nel diritto tributario 23) L’integrazione analogica del diritto tributario 24) L’elusione tributaria I SOGGETTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO 23) I soggetti attivi 24) L’organizzazione dell’amministrazione finanziaria 25) La Guardia di finanza 26) I soggetti passivi 27) Il sostituto di imposta 28) Il responsabile di imposta 29) La solidarietà 30) La successione nel debito d’imposta 31) L’interposizione personale 32) La residenza e il domicilio fiscale IL CONTENUTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA

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35) Diritto civile e diritto tributario nella disciplina del rapporto obbligatorio di imposta 36) L’adempimento 37) La traslazione dell’imposta 38) L’estinzione dell’obbligazione tributaria L’ATTUAZIONE SPONTANEA DELLA NORMA TRIBUTARIA 39) L’attuazione spontanea della norma tributaria 40) La rettifica della dichiarazione 41) Gli obblighi documentali 42) Gli obblighi contabili 43) Gli obblighi dei terzi L’ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA NORMA TRIBUTARIA 44) Il controllo amministrativo 45) Il controllo liquidatorio 46) La programmazione selettiva dei controlli 47) I poteri istruttori dell’amministrazione finanziaria 48) L’accertamento dei redditi determinati in base a scritture contabili 49) L’accertamento in base a studi di settore 50) L’accertamento sintetico 51) L’accertamento d’ufficio 52) Il principio dell’unicità dell’accertamento. L’accertamento parziale 53) L’avviso di accertamento 54) La definizione consensuale dell’accertamento 55) L’accertamento in materia di imposta sul valore aggiunto 56) L’accertamento in materia di imposte sui trasferimenti 57) L’accertamento in materia di accise e imposte doganali 58) Gli avvisi di liquidazione L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA 59) Adempimento e riscossione 60) L’adempimento spontaneo 61) La compensazione 62) Il ruolo di imposta 63) La riscossione coattiva 64) Le garanzie del credito di imposta L’INDEBITO TRIBUTARIO 65) Indebito tributario e rimborso 66) Le procedure di rimborso 67) Il rimborso su istanza di parte LE SANZIONI TRIBUTARIE 68) L’evoluzione storica del sistema delle sanzioni tributarie 69) Le sanzioni amministrative 70) Il concorso di violazioni e il concorso di persone 71) Il ravvedimento operoso 72) Il procedimento di irrogazione della sanzione amministrativa 73) Il principio di specialità 74) Le fattispecie sanzionatorie 75) Le sanzioni penali 76) Le singole fattispecie di reato tributario LA TUTELA GIURISDIZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA 77) L’evoluzione storica del sistema della giustizia tributaria 78) Le Commissioni Tributarie 79) Il giudizio avanti la Commissione Tributaria Provinciale 80) I procedimenti speciali 81) Le impugnazioni

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LABORATORIO DI CALCOLO FINANZIARIO E ATTUARIALEProf.Franco Moriconi, dott. Massimo Cossignani

PROGRAMMA:

L’obiettivo di questo corso è fornire le competenze di base per la costruzione di procedure di calcolo numerico applicato a problemi di finanza: valutazione di contratti derivati, stima di modelli stocastici di pricing, selezione di portafogli di investimento, stima di probabilità di default. Il corso, strutturato in lezioni teoriche e in esercitazioni in laboratorio informatico, è la naturale prosecuzione di “Teoria matematica del portafoglio finanziario”, “Modelli matematici per i mercati finanziari” e “Valutazione e gestione di contratti derivati”. E’ articolato su quattro argomenti principali:1. Selezione di portafogli azionari

• Efficienza in media-varianza di portafogli azionari • La frontiera efficiente come soluzione di problemi di programmazione quadratica • Sensibilità ai dati in input e frontiera ricampionata

2. Opzioni esotiche • Opzioni con barriera, asiatiche, lookback, multi-asset • Obbligazioni strutturate • Il metodo Monte Carlo • Simulazione di processi stocastici a una e a più dimensioni • Misurazione e riduzione dell’errore di approssimazione

3. Tassi di interesse • Contratti swap e contratti a tasso variabile (CCT, mutui a tasso variabile) • La procedura bootstrap per la stima della struttura zero-coupon • Modelli stocastici per il tasso a breve • Valutazione di opzioni su tasso di interesse

4. Rating e probabilità di default di piccole e medie imprese • Collegamento tra probabilità di default e costo del credito: le regole di Basilea 2 • Metodi per il credit scoring; analisi discriminante, regressione logistica • Come ricavare rating e probabilità di default dai dati storici

LINGUA INGLESEDocente da nominare

LINGUA INGLESE PER IL MANAGEMENTProf. Liam Francis Boyle OBIETTIVI DEL CORSO

Lo scopo principale del corso è l’approfondimento del lessico e della teoria del management e business administration, ripassando e consolidando il business English attraverso esercizi di vocabolario e di lettura degli articoli originali tratti dalla stampa inglese, la cui consultazione risulta spesso indispensabile per la preparazione degli esami e per lo svolgimento della tesi di laurea.

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PROGRAMMA:

Il corso si focalizzerà sull’acquisizione dello specifico linguaggio del settore e sul potenziamento della capacità di lettura degli articoli di natura economica dei giornali inglesi, come Financial Times, al fine di fornire agli studenti le strategie indispensabili per usare l’inglese in modo più fluido nel mondo del lavoro.

MODALITÀ D’ESAME:

La prova orale consiste in un colloquio in lingua inglese dove verranno valutate le conoscenze del lessico e dei contenuti del testo Business School studiati durante il corso monografico, e non solo argomenti a scelta dello studente. La discusione di essi non vuol dire la semplice ripetizione del contenuto originale a memoria, ma essere in grado di spiegare, a parole proprie, gli argomenti richiesti dal docente, in un linguaggio chiaro e semplice, rispondendo alle domande in modo coerente e comprensibile. TESTO CONSIGLIATO:Business School di Liam Francis Boyle (Morlacchi Editore, Perugia, gennaio 2010). Il libro serve come eserciziario durante le lezioni ed è indispensabile per seguire il corso.

Per contattare il docente: L’ora di ricevimento è Martedì alle 11.00. L’indirizzo e mail del docente è [email protected]

MACROECONOMIAProf. Mauro Visaggio

PROGRAMMA:

MODULO 1: Concetti di base Concetti di base. Il sistema economico: i settori istituzionali, le merci e i mercati. Definizione e misurazione delle principali variabili macroeconomiche. Ciclo economico. Modelli macroeconomici. [Materiale didattico: (A) capitoli 2 e 3] MODULO 2: La macroeconomia pre-keynesiana: i “benchmark classici” Il modello classico di breve/medio periodo. Il modello: i mercati del lavoro, dei beni e della moneta. Le proprietà del modello classico. Gli effetti delle politiche macroeconomiche. [Materiale didattico: (A) capitolo 4]. Il modello classico di lungo periodo: il modello di crescita di Solow. La contabilità della crescita. Il modello di Solow. [Materiale didattico: (A) capitolo 5].

MODULO 3: La macroeconomia keynesiana Il modello reddito-spesa. Il modello reddito-spesa senza e con presenza dello Stato. Il teorema del bilancio in pareggio. [Materiale didattico: (A) cap. 6]. Il modello IS-LM. La funzione dell’investimento. La domanda di moneta. L’offerta di moneta. Le schede IS e LM. Politica fiscale e politica monetaria. [Materiale didattico: (A) cap. 7]. Le economie aperte. Il modello reddito-spesa in mercato aperto. Il modello IS-LM in mercato aperto in regime di cambi fissi e in assenza, perfetta ed imperfetta mobilità dei capitali. Il modello IS-LM in mercato aperto in regime di cambi flessibili con perfetta mobilità dei capitali. [Materiale didattico: (A) cap. 8] Il modello IS-LM-AS. Le schede IS, LM e AS. L’equilibrio macroeconomico. Il mercato del lavoro. La politica macroeconomica. [Materiale didattico: (A) cap. 9].

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MODULO 4: Il medio periodo con imperfezioni nel mercati dei beni e del lavoro: il modello DAS-DAD della sintesi neoclassica. La curva di Phillips. Il mercato del lavoro con presenza di rigidità. L’equilibrio macroeconomico e le prolitiche di stabilizzazione. Il processo inflazionistico. [Materiale didattico: (A) capitolo 10] Imprefezioni informative, aspettative adattive e ciclo monetario: il modello DAS-DAD monetarista. Il mercato del lavoro. L’equilibrio macroeconomico e le politiche della domanda destabilizzanti. Le regole monetarie fisse. [Materiale didattico: (A) capitolo 11]. Materiale didattico. TESTO CONSIGLIATO: Mauro Visaggio, “Macroeconomia: come i modelli ci aiutano a comprendere i fatti economici”, McGraw-Hill editore, Milano, 2011.

MANAGEMENT DELL’INNOVAZIONEProf. Massimo Paoli

(CONSULTARE IL DOCENTE)

MARKETING Prof. Maria Giovanna Devetag

OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso si propone l’obiettivo di illustrare le principali tematiche connesse al marketing strategico e operativo, con particolare riferimento alle politiche di prodotto e all’analisi dei comportamenti di consumo in chiave strategica.

PROGRAMMA

- Il marketing nell’impresa moderna - L’analisi dell’orientamento al mercato - L’analisi del comportamento del consumatore – euristiche, razionalità limitata, bias - La segmentazione - L’analisi di attrattività e competitività dei segmenti - La strategia di marketing - Il piano di marketing - Le decisioni di prezzo - Le decisioni di comunicazione - L’elaborazione di una campagna pubblicitaria - Elementi di marketing dei beni industriali - Elementi di marketing internazionale e marketing interculturale - Approfondimenti sull’analisi dei comportamenti d’acquisto

TESTI CONSIGLIATI:- LAMBIN J.J., Marketing strategico e operativo, Mc Graw-Hill (ultima edizione) - PELLICELLI, G. (2003), Il Marketing Internazionale: Mercati Globali e Nuove Strategie

Competitive, 3° edizione, ETAS Libri, Milano. - HERBIG P. (2003), Marketing Interculturale, Apogeo

Il programma dettagliato con l’indicazione dei testi di riferimento obbligatori sarà fornito dalla docente all’inizio del corso e sarà reso disponibile online.

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MODALITA’ D’ESAME L’esame consiste in una prova scritta. E’ concessa allo studente la facoltà di sostenere un esame orale integrativo.

MARKETING INTERNAZIONALEProf. Antonio Picciotti

PROGRAMMA ANALITICO:

Il marketing internazionale Cap. 1 – La globalizzazione dei mercati Cap. 2 – L’impresa e le strategie internazionali Cap. 3 – L’attrattività dei paesi Cap. 4 – L’accessibilità dei paesi Cap. 5 – L’esportazione Cap. 6 – L’insediamento produttivo estero Cap. 7 – Gli accordi di collaborazione interaziendale Cap. 8 – Il posizionamento dell’offerta nel mercato internazionale Cap. 9 – La politica del prodotto Cap. 10 – La politica dei prezzi Cap. 11 – La politica di comunicazione

Testo di riferimento: E. Valdani, G. Bertoli, Mercati internazionali e marketing, Egea, ultima edizione Dispense integrative disponibili sul sito: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/picciotti_antonionella sezione Materiali didattici - Marketing internazionale – Materiale integrativo L’Italia nell’economia internazionale. Sintesi del Rapporto ICE 2009-2010 Italia Multinazionale 2008. Le partecipazioni italiane all’estero ed estere in Italia di S. Mariotti e M. Mutinelli.Le principali teorie dell’impresa transnazionale

Parte monograficaIl corso di marketing internazionale prevede, inoltre, una parte monografica relativa all’approfondimento di un argomento di particolare interesse e/o attualità. L’argomento oggetto di tale parte monografica ed il relativo materiale bibliografico di riferimento verranno comunicati all’inizio del corso.

MATEMATICA FINANZIARIALa Prof Paola Matrigali svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale ed Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la A-L . La Prof Gianna F.Talamanca svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale, Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la M-Z .

PROGRAMMA (9 cfu)

Parte I: Importi, tempo e rischi Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse

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Scambio di importi 1.2.1 1.2.4 1.3 Le leggi finanziarie Definizioni fondamentali basate sulla funzione valore Operazioni finanziarie regolate da una legge. I contratti, lo scambio, il prezzo Verso il mercato La struttura del mercato Mercati primari, mercati secondari I prezzi Su alcuni tipi di contratti obbligazionari

Parte II: La valutazione in condizioni di certezza La legge esponenziale La funzione esponenziale come legge di equivalenza finanziaria Tassi e intensità equivalenti secondo la legge esponenziale Valore di una operazione finanziaria in base ad una legge esponenziale Proprietà funzionali della legge esponenziale Scomposizione di operazioni finanziarie Rendite e piani di ammortamento Definizioni preliminari Valore attuale di rendite a rate costanti Rendite frazionate Le operazioni di rendita nell’aspetto dinamico Il piano d’ammortamento Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria Il problema del tasso interno Il caso di pagamenti periodici Il metodo di Newton Il caso di pagamenti non periodici Il TAEG Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria La funzione valore in un contratto a pronti La funzione valore in un contratto a termine La proprietà di uniformità nel tempo Fattori di sconto e fattori di capitalizzazione Tassi e intensità di interesse su orizzonti di scambi finiti L’intensità istantanea d’interesse 7.8 Capitalizzazione lineare e capitalizzazione iperbolica La linearità del valore attuale

Parte III: Le operazioni finanziarie nel mercato

Funzione valore e prezzi di mercato le ipotesi caratteristiche del mercato Titoli a cedola nulla unitari Titoli a cedola nulla non unitari Portafogli di Zero Coupon Bond con diversa scadenza Contratti a temine Tassi impliciti La struttura per scadenza dei tassi di interesse Le strutture per scadenza a pronti Le strutture per scadenza implicite

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La struttura su uno scadenzario arbitrario Tasso interno e tasso di parità di titoli a cedola fissa Tasso interno e tasso di parità di mutui a tasso fisso Indici temporali e indici di variabilità 10.1 Indici temporali di un flusso di pagamenti 10.2Indici di variabilità di un flusso di pagamenti TESTO CONSIGLIATO:G. CASTELLANI, M. DE FELICE, F. MORICONI, Manuale di Finanza, vol. I: Tassi di interesse. Mutui e obbligazioni, il Mulino, Bologna, 2005.

MATEMATICA GENERALEIl Prof Mauro Pagliacci svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale ed Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la A-L . Il Prof Alessandro Caterino svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale ed Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la M-Z .

PROGRAMMA:

PARTE PROPEDEUTICA – La Matematica come metodo e come strumento. Richiami di teoria degli insiemi. Operazioni tra insiemi. Funzioni tra insiemi. Insiemi di numeri: numeri naturali, interi, razionali e reali. Struttura algebrica e struttura d’ordine di R. Insiemi densi e completi. Funzioni reali di variabile reale. Richiami sull'algebra dei polinomi e sulle equazioni algebriche. Le disequazioni. L'equazione cartesiana della retta e della circonferenza. Grafici di funzioni elementari e loro trasformazioni nel piano: la retta, la parabola e l'iperbole e la funzione radice quadrata. APPROFONDIMENTI SUGLI INSIEMI DI NUMERI – Estremo superiore ed estremo inferiore. Intorni. Punti di accumulazione. Teorema di Bolzano–Weierstrass. Punti isolati, interni, esterni e di frontiera. Non numerabilità di R. Insiemi finiti ed infiniti. Cenni sui numeri complessi e sul teorema fondamentale dell'Algebra. FUNZIONI ELEMENTARI – Funzioni reali di variabile reale. Successioni. Grafico di una funzione. Funzioni pari e dispari. Funzioni limitate. Funzioni composte. Funzione inversa. Funzioni monotòne. Punti di massimo e di minimo. Funzioni convesse e concave. Epigrafico di una funzione. Grafico di traslate di funzioni. Funzioni potenza. Funzioni esponenziali. Funzioni logaritmiche. Funzioni trigonometriche: proprietà e relazioni. LIMITI DI FUNZIONI E DI SUCCESSIONI. FUNZIONI CONTINUE – Definizione intuitiva di limite. Funzioni continue. Calcolo di limiti. Forme indeterminate. Limiti notevoli. Discontinuità di prima e seconda specie. Discontinuità eliminabile. Teoremi sulle funzioni continue. Infinitesimi ed infiniti. ELEMENTI DI CALCOLO DIFFERENZIALE – Definizione di derivata. Derivata destra e derivata sinistra. Significato geometrico. Legami tra continuità e derivabilità. Derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione. Derivata logaritmica. Derivate di ordine superiore al primo. Funzioni differenziabili. Elasticità di una funzione. Teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy. Teoremi di de l'Hôpital. Formula di Taylor. Funzioni crescenti e decrescenti. Punti di massimo e di minimo. Funzioni convesse e concave. Punti di flesso. Asintoti. Studio di funzioni. CENNI SUGLI INTEGRALI – L'integrale definito e le sue proprietà. Teorema del valor medio. Primitive di una funzione. Teorema fondamentale del calcolo integrale e conseguenze. L'integrale indefinito. ALGEBRA LINEARE – Lo spazio vettoriale Rn. Operazioni tra vettori. Vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. Matrici. Operazioni tra matrici. Determinante di una matrice quadrata. Caratteristica di una matrice. Sistemi lineari. CENNI SULLE FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI – Funzioni di più variabili. Grafico di funzioni di due variabili. Curve di livello. Derivate parziali e loro significato geometrico. Cenni sui massimi e minimi liberi e vincolati.

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TESTO CONSIGLIATO:L. PECCATI, S. SALSA, A. SQUELLATI, Matematica per l'Economia e l'Azienda, II ed., Egea 2004. per la parte propedeutica: P. BOIERI – G. CHITI, Precorso di matematica, Zanichelli, Bologna, 1994

MERCEOLOGIADocente da nominare

METODI STATISTICI PER IL MANAGEMENTProf. Gianfranco Galmacci

Con questo corso ci si propone di introdurre alcuni dei metodi più comunemente usati per l’analisi di dati aziendali, con particolare attenzione ai modelli lineari.Saranno esaminati i vantaggi dell’approccio quantitativo come pure i rischi che un’analisi superficiale può nascondere. Sono previste attività di laboratorio per sessioni di analisi di dati aziendali.

PROGRAMMARichiami di algebra delle matrici. Modelli lineari con effetti fissi: definizione del modello e ipotesi di base. Modelli con effetti misti: definizioni e ipotesi. Stimatori e loro proprietà. Inferenza sui modelli. Analisi diagnostica.

Testi Consigliati B.T. West, K.B. Welch, A.T. Galecki with contribution from B.W. Gillespie (2007). Linear Mixed Models: A Practical Guide Using Statistical software. Chapman & Hall/CRC. J.C. Pinheiro, D.M. Bates (2000). Mixed-Effects Models in S and S-PLUS. Springer. Appunti e materiale didattico disponibili nell’ambiente e-learning creato per questo corso.

METODOLOGIE STATISTICHE PER L’AZIENDAProf.Gianfranco Galmacci

OBIETTIVI DEL CORSO

Con questo corso ci si propone di introdurre alcuni dei metodi più comunemente usati per l’analisi di dati aziendali, con particolare attenzione per i modelli di regressione. Saranno esaminati i vantaggi dell’approccio quantitativo come pure i rischi che un’analisi superficiale può nascondere. Sono previste attività di laboratorio per apprendere le tecniche di elaborazione statistica dei dati.

PROGRAMMA:

Richiami di algebra delle matrici. Modelli di regressione multipla: definizione del modello e ipotesi di base. Stimatori e loro proprietà. Inferenza sui parametri di regressione. Analisi diagnostica: Multicollinearità, Analisi dei Residui, Eteroschedasticità, Trasformazioni, Stepwise, Cp di Mallow, Valori anomali. Analisi delle componenti principali. Cluster Analysis.

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TESTI CONSIGLIATI

J. JOHNSTON, Econometrica, Franco Angeli Editore Appunti e materiale didattico disponibili nell’ambiente e-learning creato per questo corso.

METODI STATISTICI PER LA FINANZAProf. Francesco Bartolucci Approfondimenti sulle distribuzioni di probabilità: normale multivariata; chi-quadrato, t di Student, F di Fisher. Richiami di inferenza statistica: concetti di base su modelli statistici; metodo della massima verosimiglianza; verifica di ipotesi su uno o più parametri. Richiami di regressione lineare semplice: definizione del modello; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; misura della bontà dell’adattamento. Regressione lineare multipla: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; variabili esplicative qualitative e analisi della varianza; misura della bontà dell’adattamento; metodi di selezione delle variabili esplicative e costruzione del modello; diagnostica basata sull’analisi dei residui; rimedi a violazioni delle assunzioni di base. Cenni di regressione lineare multivariata: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri tramite metodo dei minimi quadrati.

TESTI CONSIGLIATIR. A. Johnson e D. W. Wichern, Applied Multivariate Statistical Analysis, 6th edition, Prentice Hall, New Jersey, 2007. S. J. Sheather, A Modern Approach to Regression with R, Springer Texts in Statistics, 2009. MODALITÀ DIDATTICALezioni frontali e esercitazioni in laboratorio basate sul pacchetto statistico R. MODALITÀ DI ESAMEL’esame sarà scritto e orale. La valutazione finale terrà conto di relazioni scritte svolte dagli studenti durante il corso.

METODI STATISTICI PER L’ECONOMIA E LA FINANZAProf. Francesxo Bartolucci, Giuseppe Cicchitelli, Antonio Forcina Approfondimenti sulle distribuzioni di probabilità: normale multivariata; chi-quadrato, t di Student, F di Fisher. Richiami di inferenza statistica: concetti di base su modelli statistici; metodo della massima verosimiglianza; verifica di ipotesi su uno o più parametri. Richiami di regressione lineare semplice: definizione del modello; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; misura della bontà dell’adattamento. Regressione lineare multipla: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; variabili esplicative qualitative e analisi della varianza; misura della bontà dell’adattamento; metodi di selezione delle variabili esplicative e costruzione del modello; diagnostica basata sull’analisi dei residui; rimedi a violazioni delle assunzioni di base. Cenni di regressione lineare multivariata: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri tramite metodo dei minimi quadrati.

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TESTI CONSIGLIATIR. A. Johnson e D. W. Wichern, Applied Multivariate Statistical Analysis, 6th edition, Prentice Hall, New Jersey, 2007. S. J. Sheather, A Modern Approach to Regression with R, Springer Texts in Statistics, 2009.

MODALITÀ DIDATTICALezioni frontali e esercitazioni in laboratorio basate sul pacchetto statistico R. MODALITÀ DI ESAMEL’esame sarà scritto e orale. La valutazione finale terrà conto di relazioni scritte svolte dagli studenti durante il corso.

II MODULO Prof. Cicchitelli PROGRAMMAIntroduzione alla statistica multivariata: Approfondimenti sulla distribuzione normale multivariata. Principali statistiche campionarie e loro distribuzione sotto l'ipotesi di normalità. Inferenza sulla media della popolazione nel caso multivariato: Stima di massima verosimiglianza, intervalli di confidenza e verifica delle ipotesi per la media di una popolazione normale. Test per il confronto tra le medie di due popolazioni normali. Approfondimenti sul modello di regressione lineare multivariata. Analisi di strutture di correlazione: Componenti principali: assunzioni di base, stima, rappresentazione grafica delle componenti, criteri di scelta del numero di componenti. Analisi fattoriale: assunzioni di base, stima con il metodo delle componenti principali, rotazione dei fattori e loro interpretazione, criteri di scelta del numero di fattori. Correlazione canonica: assunzioni di base, stima e interpretazione delle correlazioni canoniche. Metodi di classificazione: Analisi discriminante nel caso di popolazioni con distribuzione normale. Funzione di perdita e suo utilizzo nell'ambito dell'analisi discriminante. Funzione discriminante di Fisher. Misure di distanza tra vettori di osservazioni corrispondenti a diversi soggetti e tra gruppi. Metodi gerarchici e non gerarchici per la creazioni di gruppi. TESTI CONSIGLIATIR. A. JOHNSON e D. W. WICHERN, Applied Multivariate Statistical Analysis, 5th edition, Prentice Hall, New Jersey, 2007. Modalità didattica Circa un terzo delle ore di lezione riguarderà l’applicazione dei metodi di analisi oggetto del corso allo studio di problemi reali. A tale fine si farà ampio uso dell'elabotore elettronico e, in particolare, del linguaggio di programmazione R. Modalità di esame L’esame sarà scritto e orale. La valutazione finale terrà conto di relazioni scritte svolte dagli studenti durante il corso.

III MODULO Prof. Antonio Forcina

(Programma da definire)

METODI MATEMATICI PER LA GESTIONE DEL RISCHIOProf. Marco Nicolosi

OBIETTIVO DEL CORSOIl corso si propone di fornire i principali metodi matematici per le applicazioni economiche e finanziarie, quali l'ottimizzazione in più variabili, l'algebra lineare, gli integrali impropri e doppi, le

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variabili aleatorie e le distribuzioni di probabilità. Si propone altresì di mostrare agli studenti esempi di applicazione al calcolatore tramite programmi di calcolo, quali Excel e MATLAB, introducendoli così ai sistemi di calcolo scientifici.

PROGRAMMA1. Funzioni di più variabili reali. Grafico di funzioni di due variabili. Curve di livello. Derivate parziali e loro significato geometrico. Gradiente. Piano tangente. Differenziale totale. Forme quadratiche. Segno delle forme quadratiche. Formula di Taylor in due variabili. Ottimizzazione: massimi e minimi liberi, massimi e minimi vincolati, moltiplicatori di Lagrange. 2. Algebra lineare. Richiami sugli spazi vettoriali. Prodotto scalare e norma. Basi. Trasformazioni lineari e matrici. Autovalori e autovettori. Polinomio caratteristico. Il Teorema spettrale: trasformazione di matrici simmetriche in forma diagonale. Applicazione finanziarie del Teorema spettrale: analisi delle componenti principali e modelli fattoriali. 3. Integrali impropri. Richiami sull'integrazione di funzioni di una variabile: integrazione per sostituzione e per parti. Approssimazioni degli integrali definiti. Integrali impropri. Integrali gaussiani e il completamento del quadrato. 4. Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità. Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità. Momenti della distribuzione, varianza, asimmetria e curtosi. Covarianza. Funzione generatrice dei momenti e funzione caratteristica. Esempi. La distribuzione normale. La distribuzione log-normale. La normale multivariata. Decomposizione di Cholesky. 5. Esempi di applicazione al calcolatore. I grafici delle funzioni in due variabili (MATLAB). Le curve di livello (MATLAB). Ottimizzazione (MATLAB e Excel). Modello media-varianza (MATLAB e Excel). Autovalori e autovettori (MATLAB). Diagonalizzazione (MATLAB). Analisi delle componenti principali (MATLAB). Singular Value Decomposition (MATLAB). Decomposizione di Cholesky (MATLAB). TestiP. Dawkins, Calculus II R. Tavakol, MAS102 Calculus II, Lecture Notes G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, Manuale di Finanza, vol. II (Teoria del portafoglio e mercato azionario), il Mulino, 2005 F. Angelini, Lezioni di algebra lineare per le applicazioni finanziarie

MICROECONOMIA (CdS in: Economia e Legislazione d’Impresa)Docente da nominare

MICROECONOMIA Prof. Carlo Andrea Bollino

PROGRAMMA:

(1) PREMESSA: Il concetto di economia nella storia del pensiero economico. Scopi e metodi della scienza economica. Particolarità del metodo di indagine economica. Strutture di mercato e strategie dei consumatori e dei produttori. (2) L'ECONOMIA DEL CONSUMO: L’approccio marginalistico allo studio del consumo. Le curve di indifferenza del consumatore. Le curve di indifferenza del consumatore: determinazione della strategia di scelta. Scelte strategiche del consumatore al variare dei prezzi di mercato, del reddito e dei gusti. Effetto sostituzione. Domanda, prezzi e reddito. Curva di spesa, elasticità della spesa. (3) L’ECONOMIA DELLA PRODUZIONE: Funzione di produzione e produttività dei fattori. Produttività e costo. Isoquanti di produzione. Equilibrio, linee del prodotto e rendimenti di scala dell’impresa. Produzione congiunta e linea delle possibilità produttive. Strategie e costi di produzione nel breve e nel lungo periodo. (4) TEORIE DELLE FORME DI MERCATO: Premessa. Il mercato di concorrenza perfetta. Il mercato di monopolio. Monopolio e discriminazione

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dei prezzi. Teoria della concorrenza imperfetta. Il caso del grande gruppo: il mercato di concorrenza monopolistica. I casi del piccolo gruppo: il mercato di oligopolio. Teoria dell’oligopolio di A. Cournot. Linee di reazione dei produttori. Il prezzo come variabile strategica: teorie dell’oligopolio di Bertrand e di Edgeworth. Oligopolio e strategie degli imprenditori. Il comportamento dell’imprenditore: la teoria dell’oligopolio di H. von Stackleberg. Oligopolio e teoria dei giochi. Dalla competizione alla cooperazione: applicazione all’analisi dell’oligopolio dei principi dei giochi a somma non zero. Il prezzo come elemento strategico di stabilità nell’oligopolio: la teoria di P. Sweezy. Evoluzione dei modi di determinazione del prezzo e del suo ruolo strategico: la teoria del prezzo limite di J. Bain. Tecnologie produttive, costi e prezzi nelle strategie delle imprese oligopolistiche: il modello di P. Sylos-Labini. La separazione tra proprietà e gestione dell’impresa e le teorie manageriali dell’oligopolio: la teoria di W. Baumol, la teoria di O. WILLIAMSON, la teoria di R. Marris. Le nuove teorie dell’impresa. Imperfezioni del mercato e strutture organizzative. (5) TEORIA DELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO: Il problema della distribuzione nelle teorie: classica, marxiana, neoclassica, neokeynesiana.

MODELLI PER I MERCATI FINANZIARI Prof. Franco Moriconi

PROGRAMMA:

Parte I: Introduzione ai processi stocastici .Generalità sui processi stocastici .I principali tipi di processo stocastico .La caratterizzazione probabilistica .Processi di Markov .Processi omogenei a incrementi indipendenti .Scommesse eque e martingale .I processi binomiali .Lo schema delle prove ripetute .La distribuzione di Bernoulli .La variabile di Bernoulli come processo stocastico .Funzioni di guadagno additive .Funzioni di guadagno moltiplicative .Proprietà asintotiche della distribuzione di Bernoulli .Convergenza di processi binomiali a processi nel tempo continuo .Processi di guadagno moltiplicativi .Moti Browniani e processi di diffusione .Il moto Browniano .Il moto Browniano geometrico .L’approccio differenziale alla descrizione della dinamica stocastica .I processi di diffusione e il lemma di Ito .Applicazioni .Parte II: Le opzioni finanziarie .Generalità sulle opzioni .Contratti forward e contratti di opzione .Opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione .La relazione di parit` a put-call .Le principali tipologie di contratti di opzione .Opzioni implicite: zero coupon bond emessi da imprese .Opzioni implicite: investimenti azionari con minimi garantiti .Il modello binomiale .Valutazione binomiale: lo schema di mercato uniperiodale .Il portafoglio replicante e le probabilità risk neutral .Il ruolo del principio di arbitraggio e delle probabilità risk neutral .Lo schema con due periodi. Valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante .Le formule di valutazione per put e call europee nello schema multiperiodale .Il Delta .Utilizzazione pratica del modello binomiale .Il modello di Black e Scholes come limite del modello binomiale .Il modello di Black e Scholes .Le ipotesi del modello .la dinamica del prezzo dell’opzione .L’argomentazione di hedging e l’equazione di valutazione .La formula di Black e Scholes per call e put europee .Analisi delle formule di Black e Scholes .La soluzione in forma integrale e la valutazione risk neutral .Il Delta hedging .Opzioni su titoli che pagano dividendi: dividendi deterministici .Opzioni su titoli che pagano dividendi: dividend yield deterministico .Opzioni su valuta: il modello di Garman e Kohlhagen . PREREQUISITI: Un corso base di Matematica finanziaria, che includa fondamenti di: teoria dei mercati obbligazionari e della struttura per scadenza dei tassi di interesse. teoria dell’utilità di von Neumann e Morgenstern. analisi media-varianza. Un corso base di Statistica. Fondamenti di Calcolo delle probabilità. Un corso di Teoria matematica del portafoglio finanziario TESTO CONSIGLIATO:DispensePER ESTENSIONI ED APPROFONDIMENTI:HULL J.C., Opzioni, Futures e altri derivati , Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs, N.J., 1997.

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POLITICA ECONOMICA Prof. Pierluigi Grasselli

Il programma esposto qui di séguito è relativo ai corsi di laurea tenuti nella Facoltà di Economia.In corrispondenza di ogni singola parte è indicato se essa è richiesta per il corso di Economia e Legislazione d’Impresa (ELI) e/o per il corso in Economia dei mercati e degli Intermediari Finanziari (EMIF) e/o per la laurea specialistica in Management Aziendale (MA). TESTI CONSIGLIATI:N.ACOCELLA, Fondamenti di Politica Economica, Carocci, Terza edizione, 3° ristampa 2003P.GRASSELLI, su alcuni collegamenti tra Etica ed Economia, Ed Morlacchi, 2° edizione2005 Dispense: Modelli analitici per lo studio delle politiche di stabilizzazione, maggio 1998Dispense: Sussidi didattici e informativi (per il modulo istituzionale), maggio 2000. A. MARTINELLI, La Democrazia globale, Università Bocconi Editore, Milano, 2004T. BOERI, ED ALTRI, Oltre il declino, Il Mulino, 2005 (con particolare riferimento al Cap.I: Un modello obsoleto ? Crescita e specializzazione dell’economia italiana, e al Cap.IV, Elementi per una politica di governo della spesa pubblica).B. FREY, Non solo per denaro, Mondatori, Milano, 2005

MODULO I

Problemi generali di definizione della Politica Economica, di rapporti tra la Politica Economica e altre discipline, di definizione di alcuni concetti-chiave. Le principali funzioni dell’intervento pubblico in economia. (ELI- EMIF-MA)

Dal libro di N.ACOCELLA: Introduzione Dispense (Sussidii…)

La teoria normativa della politica economica Gli obiettivi della politica economica. Ordinamento sociale, preferenze individuali e sociali, individualismo etico e metodologico. Persona e Bene Comune. Obiettivi fissi e flessibili. Gli strumenti della politica economica. Rapporto strumenti-obiettivi. La teoria quantitativa della politica economica. Modelli analitici e strategici, regola di Tinbergen. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.9.La teoria normativa della politica economica (par. 9.1, 9.2, 9.2.1, 9.2.2, 9.3, 9.3.1, 9.3.3, 9.3.4, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7)

Cap.2.Preferenze individuali e preferenze sociali (par. 2.1, 2.2) P.GRASSELLI, Su alcuni collegamenti tra etica ed economia

Stato e mercato, efficienza ed equità. Il primo Teorema fondamentale dell’Economia del Benessere. I fallimenti macroeconomici del mercato: disoccupazione, inflazione, squilibri della bilancia dei pagamenti, sottosviluppo e politiche corrispondenti. Le principali teorie macroeconomiche: macroeconomia keynesiana, saldi reali di Patinkin, approccio monetarista, Gurley e Shaw. (ELI-EMIF-MA)

N. ACOCELLA: Cap.7.I fallimenti del mercato: aspetti macroeconomici della realtà (par.7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5)

Cap.8.I fallimenti del mercato: le teorie macroeconomiche (par.8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 8.5, 8.6, 8.7)

Modello macroeconomico di base: variante neoclassica e keynesiana, modello IS-LM, modello AD-AS e rappresentazione degli effetti delle politiche di stabilizzazione. I moltiplicatori delle variabili di politica economica nel modello IS-LM. Le determinanti dell’efficacia della politica fiscale e della politica monetaria. (ELI-EMIF-MA)

Dispense(Modelli) Testo base di macroeconomia

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Politica fiscale e connessi moltiplicatori con stabilizzatori automatici; fiscal drag; modalità di finanziamento della spesa pubblica, spiazzamento, sostenibilità del debito pubblico.(ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.14.Gli obiettivi macroeconomici e la politica fiscale (par.14.1, 14.2, 14.3, 14.4, 14.5, 14.6, 14.7, 14.8);

T.BOERI ED ALTRI: Capp.I e IV

L’economia monetaria e gli intermediari finanziari. La Banca centrale e la base monetaria. Le banche e i depositi. Il controllo della base monetaria e dell’offerta di moneta. Obiettivi finali ed organi della politica monetaria. Modo di operare della politica monetaria: indicatori, obiettivi operativi e obiettivi intermedi. L’efficacia della politica monetaria. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.13

La teoria positiva della politica economica: gruppi d’interesse e cattura del regolatore. Politici, burocrati e rapporto d’agenzia; asimmetria informativa ed effetti dei contratti incentivanti. Il modello del ciclo politico-economico. Coesione sociale e perseguimento dell’interesse generale. Il processo di definizione di un intervento pubblico. (EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.10.I fallimenti del ‘non mercato’: elementi per una teoria ‘positiva’ della politica economica (par.10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5, 10.6)

L’analisi neo-istituzionale: economics, economy e political economy. Funzionamento del mercato, Istituzioni socio-politiche, accettazione sociale del mercato. Stato sociale keynesiano e riproduzione del sistema capitalistico. Le analisi della stagflazione: analisi monetarista e analisi di political economy. Caratteri del neocorporativismo, logica dello scambio politico, tendenze recenti al decentramento. Le principali forme di regolazione dell’economia; il sistema di regolazione nella “Terza Italia”.(EMIF-MA)

Dispense (Sussidii…)

Gli obiettivi della politica microeconomica. Accezioni di concorrenza, di mercato, di efficienza, di equità. I problemi fondamentali relativi ai beni pubblici. Esternalità negative e tassazione. Potere dominante, intese collusive, barriere all’entrata, differenziazione dei prezzi, restrizioni verticali alla concorrenza e blocchi della normativa anti-trust. Le principali scuole di pensiero in tema di restrizioni alla concorrenza e normativa anti-trust. Efficienza dinamica e innovazione. Le politiche redistributive. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.11.La politica microeconomica (par.11.1, 11.2, 11.3, 11.6, 11.7)

Politica dei redditi: golden rule e quote distributive. Politiche dirigistiche, di mercato, istituzionali: il neocorporativismo. Esperienze di politica dei redditi in Italia.(ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.15. La politica dei redditi e dei prezzi (par.15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.5, 15.6, 15.7, 15.8)

Analisi neoistituzionale delle trasformazioni del sistema produttivo. Caratteristiche e crisi del fordismo. Avvento della specializzazione flessibile. Il neoistituzionalismo economico e sociologico: radice sociale dell’azione, reti sociali, capitale sociale. (EMIF-MA)

Dispense (Sussidii…)

Sistemi territoriali di produzione e distretti industriali: economie ‘distrettuali’; requisiti cognitivi e processi di apprendimento. Teoria dello sviluppo endogeno e politiche per lo sviluppo locale.(EMIF-MA)

Dispense(Sussidii…) P.GRASSELLI, Su alcuni collegamenti tra Etica ed Economia

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Il problema distributivo. Accezioni di etica, morale, giustizia, equità. Equità e distribuzione del reddito.Teorie della giustizia: aspetti teleologici, deontologici, oggettivi e soggettivi. Utilitarismo. Teorie dei diritti; la teoria di Nozick. Contrattualismo; la teoria di Rawls e di Gauthier. Convenzionalismo morale. Etica della virtù. La teoria di Sen. La funzione del benessere sociale: individualismo etico e metodologico, confrontabilità e aggregazione delle preferenze individuali. Le condizioni di efficienza e di equità secondo Pigou. Il secondo Teorema dell’economia del benessere e il trade-off efficienza-equità. La connessione tra etica ed efficienza nel caso di beni pubblici, di informazione asimmetrica, di intensa interazione sociale. Economia pubblica, Economia privata di mercato, Economia civile. La responsabilità sociale d’impresa. Determinanti, caratteri, prospettive del settore non-profit e del welfare mix.

(ELI-EMIF-MA)N. ACOCELLA: Cap.4. ‘Teorie della giustizia’, funzione del benessere e ottimo sociale (par.4.1,

4.2, 4.2.1, 4.2.3., 4.4, 4.6), Cap.5, Preferenze sociali e istituzioni (par.5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.6, 5.7, 5.7.1), Cap.11.La politica microeconomica (par.11.7)

Dispense(Sussidii…) P. GRASSELLI, ,Su alcuni collegamenti tra Etica ed Economia

La politica economica in un sistema aperto: bilancia dei pagamenti, mercato valutario, accezioni di tasso di cambio. Principali tipologie di sistemi monetari internazionali: gold standard, gold exchange standard, Sistema Monetario Europeo, Unione Monetaria Europea. Mercati dei capitali: arbitraggi, cross rates, futures ed options, parità dei tassi d’interesse. Teoria della bilancia dei pagamenti: argomenti del saldo delle partite correnti e dei movimenti dei capitali; meccanismi di riequilibrio automatico dei conti con l’estero. Politiche per il riequilibrio delle partite correnti e dei movimenti di capitale. Competitività e cambio reale, controllabilità del cambio. Condizioni di Marshall-Lerner, determinanti del trasferimento della svalutazione sui prezzi, effetto J. Politiche macroeconomiche in un sistema aperto. Il modello Mundell-Fleming. Politiche monetarie e fiscali in cambi fissi e in cambi flessibili.(ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.16.Le politiche per la bilancia dei pagamenti (16.1, 16.1.2, 16.2, 16.3, 16.4, 16.5, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, 16.11).

Cap.17. Le politiche macroeconomiche in un sistema aperto (17.1, 17.2, 17.3, 17.4, 17.6).

Cap.19. Le istituzioni pubbliche internazionali (19.1, 19.2, 19.3, 19.6, 19.7, 19.8)T.BOERI ED ALTRI: Cap.I, Un modello obsoleto ? Crescita e specializzazione dell’economia

italiana

La competitività nell’Unione Monetaria Europea. Le tendenze alla polarizzazione nell’area UME. La collocazione competitiva dell’Italia. (EMIF-MA)

DISPENSE (SUSSIDII…)T.BOERI ED ALTRI: CAPI. UN MODELLO OBSOLETO? CRESCITA E SPECIALIZZAZIONE

DELL’ECONOMIA ITALIANA

La politica monetaria della Banca Centrale Europea e le politiche fiscali nazionali. Shock simmetrici e asimmetrici nell’UME: aggiustamenti di mercato e politiche per l’aggiustamento. Politiche strutturali e fondi strutturali nell’UME: obiettivi e principi. L’obiettivo della coesione economica e sociale nell’UME: coesione, concorrenza, armonizzazione, convergenza, integrazione; sviluppo endogeno e modelli di convergenza. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.20 Dispense(Sussidii…)

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La ‘globalizzazione’: caratteristiche, tendenze auto-limitanti, esigenze e problemi di ‘governo globale’. (ELI-EMIF-MA)

Dispense (Sussidii…) P.GRASSELLI, Su alcuni collegamenti tra etica ed economia

II° MODULO (MODELLI PER LA POLITICA ECONOMICA)Calcolo dei moltiplicatori delle variabili di politica economica nel modello neoclassico e in quello keynesiano. Le principali teorie esplicative del funzionamento del mercato del lavoro(in particolare della disoccupazione involontaria:

N.ACOCELLA, Cap.8, par.8.7).I meccanismi fondamentali di trasmissione della politica monetaria. Modello di domanda e offerta aggregate, con tasso d’inflazione di periodo breve e aspettative esogene. (ELI-EMIF-MA)Il problema dell’assegnazione strumenti-obiettivi in un modello di economia aperta (modello di Mundell) (ELI-EMIF-MA)Curve di Phillips di breve e di medio-lungo periodo. Tasso naturale di disoccupazione, politiche per l’occupazione, modello “accelerazionista”. Il “sovra-spiazzamento”: derivazione analitica e rappresentazione grafica. Analisi degli effetti della politica monetaria in un modello di portafoglio di economia chiusa. Efficacia delle politiche di stabilizzazione in un modello di economia chiusa con aspettative razionali. (EMIF-MA)Effetti della politica monetaria in un modello di economia aperta con aspettative di cambio e parità scoperta d’interesse (modello di Dornbusch). Effetti della politica monetaria secondo l’ “approccio monetario della bilancia dei pagamenti”. Effetti della politica monetaria in un modello di portafoglio in economia aperta con cambi fissi. (EMIF-MA)Per gli aspetti presi in esame nel II° Modulo, si può fare riferimento alle Dispense dedicate ai “Modelli analitici per lo studio delle politiche di stabilizzazione”

PRIVATE BANKING AND ASSET MANAGEMENTProf. Paola Musile Tanzi

OBIETTIVO:

L’obiettivo del corso è duplice: da un lato, fornire agli studenti gli strumenti per valutare le scelte strategiche degli intermediari specializzati nel campo dei servizi finanziari rivolti ai privati (asset management, private banking e wealth management); dall’altro, esaminare le diverse componenti che caratterizzano la finanza personale in una logica di gestione integrata dell’attivo e del passivo del patrimonio familiare.

PROGRAMMA:

- lo scenario competitivo nel settore del private banking e dell’asset management; - le scelte strategiche ed organizzative degli intermediari finanziari operativi nel private banking; - l’analisi dei bisogni del cliente nell’attività di private banking: il processo di personal financial

planning;- la costruzione di un piano di investimento: l’asset allocation e la gestione dei portafogli; - l’asset allocation e la previsione nei mercati finanziari; - la diversificazione del portafoglio attraverso gli hedge funds; - la valutazione della performance nel risparmio gestito; - la pianificazione previdenziale e assicurativa: diagnosi del fabbisogno e soluzioni di copertura; - il ruolo dei finanziamenti nel private banking;

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- l’investimento immobiliare in una logica integrata tra attivo mobiliare e attivo reale; - art banking: l’investimento diretto e indiretto in arte

Il corso prevede lo svolgimento di una esercitazione, che richiede momenti di lavoro di gruppo “guidato”. La presentazione dei risultati avviene “in plenaria” TESTI CONSIGLIATI

MUSILE TANZI P. (a cura di), Manuale del private banker, Egea, Milano, ultima edizione (esclusi alcuni capitoli indicati) LETTURE SUGGERITE PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI:BURCHI A., Hedge funds anno zero – il caso LTCM, in Economia & Management, n. 1, 2004 ONADO M., Il risparmio gestito, Bancaria Ed., Roma, 2004 MUSILE TANZI P., Strategie di crescita e redditività nel private banking, in Finanza, Marketing e Produzione, n. 3, 2004

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLOProf. Gianfranco Cavazzoni, dott. Fabio Santini

PROGRAMMA:

Modulo I LE VALUTAZIONI CIVILI E FISCALI DI BILANCIO. I criteri di valutazione degli elementi del capitale. La normativa civilistica. I principi contabili nazionali. La normativa fiscale. Il calcolo del reddito imponibile. LE ANALISI ED IL CONTROLLO DEI COSTI AZIENDALI. I costi aziendali e le loro differenti configurazioni. Il costo differenziale. Il diagramma di redditività. La determinazione del costo di prodotto mediante i centri di costo. I sistemi di contabilità analitica. Modulo II LAPIANIFICAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE. La metodologia delle prospettive e delle previsioni. Le rilevazioni statistiche. IL BUDGET AZIENDALE. Il budget generale d’impresa. Il sistema dei budgets particolari. Il budget economico. Il budget patrimoniale. La costruzione del budget generale d’impresa. LE RICLASSIFICAZIONI DI BILANCIO. Gli scopi. Le riclassificazioni dello Stato patrimoniale. Le riclassificazioni del Conto economico. L’ANALISI DI BILANCIO AI FINI DEL CONTROLLO. Lo studio per indici e per flussi. Gli indici patrimoniali, finanziari ed economici. Il cash flow e il rendiconto finanziario. Esercitazioni. La determinazione del reddito imponibile ed il calcolo delle imposte. Casi di analisi dei costi mediante la costruzione del diagramma di redditività. La costruzione del budget aziendale. Casi di riclassificazione e di analisi per indici e flussi. TESTI CONSIGLIATI:G. CAVAZZONI, Il controllo di gestione, Giappichelli, Torino, 1997. G. CAVAZZONI, L.M. MARI, Il bilancio di esercizio, Giappichelli, Torino, 1999, pagg. 163-269. La normativa fiscale in vigore

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NELLE AZIENDE E AMMINISTRAZIONI PUBLICHEProf. Luca Bartocci

PROGRAMMA I. La teoria generale dell’azienda pubblica di erogazione e il contesto di riferimento.L’azienda pubblica di erogazione: nozione e classificazioni Il modello di analisi gestionale:: i processi erogativi, i processi di gestione patrimoniale e i processi produttivi d’impresa I caratteri di specificità aziendale Aspetti generali della contabilità pubblica I bilanci pubblici: significati, funzioni, caratteri

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Il processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione italiana e le prospettive evolutive Le novità riguardanti la finanza pubblica locale: il federalismo fiscale e il Patto di Stabilità interno

Riferimenti bibliografici:L.Bartocci, Gestione Programmazione e controllo nell’azienda dello statoo GIAPPICHELLI, Torino, 2000 (pagg 11-74; 113-122). L.Bartocci, Brevi note sul percorso di rinnovamento della Pubblica Amministrazione italiana,Dispensa del Dip. Di Discipline Giuridiche ed aziendali, Università degli Studi di Perugia, 2008 G.Pagliarini, L’autonomia finanziaria degli Enti Locali: i recenti sviluppi e il quadro tendenziale,Dispensa del Dip. Di Discipline Giuridiche ed aziendali, Università degli Studi di Perugia, 2009 G.Pagliarini , il patto di Stabilità Interno per le regioni e gli enti locali per l’anno 2009 Dispensa del Dip. Di Discipline Giuridiche ed aziendali, Università degli Studi di Perugia, 2009

II. Il sistema di programmazione e di rendicontazione degli Enti Locali Profili istituzionali e organizzativi degli Enti Locali La programmazione economico-finanziaria: la relazione previsionale e programmatica, il bilancio pluriennale il bilancio annuale di previsione il piano esecutivo di gestio. La contabilità generale Il rendiconto generale di gestione:il conto del bilancio il conto del patrimonio, il conto economico • il prospetto di conciliazione

Riferimenti bibliografici

G. FARNETI, Il Bilancio dell’ente locale, GIAPPICHELLI, Torino, 2000 (pagg 219-233; 303-341; 353-375; 431-456). M.Mulazzani, Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, VOL.II, Cedam, Padova 2006 (pagg. 41-64). R. MUSSARI (a cura di), Manuale operativo per il controllo di gestione, Rubbettino, 2001, http://www.innovazionepa.gov.it/dipartimento//file_interviste/Cd 178-217). G.pdf, (pagg. 73-173; 178-217).

III. Il sistema dei controlli interni La riforma dei controlli interni Il sistema del controllo di gestione: il budgeting, la contabilità analitica, il sistema degli indicatori, il reporting Il controllo strategico: logiche e strumenti La valutazione della performance e le novità del D. Lgs. 150/09 (“Riforma Brunetta”) Il controllo di regolarità contabile e il collegio dei revisori

Riferimenti bibliograficiL.Bartocci, Gestione e Programmazione e controllo nell’azienda dello stato GIAPPICHELLI, Torino, 2000 (pagg 161-174). L. Mazzara, Processi e strumenti di misurazione dei risultati nrgli Enti Locali, GIAPPICHELLI, Torino, 2003 (pagg 255-294, 331-351). R. MUSSARI Manuale operativo per il controllo di gestione, Rubbettino, 2001, http://www.innovazionepa.gov.it/dipartimento//file_interviste/Cd 178-217). G.pdf, (pagg. 58-70; 288-396). M.Mulazzani, Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, VOL.II, Cedam, Padova 2006 (pagg. 279-300). IV. La rendicontazione sociale L’origine del fenomeno e la diffusione in ambito pubblico

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Il bilancio sociale: elementi qualificanti e significati gestionali Gli altri strumenti di accountability sociale La ricerca di standard generalizzanti

Riferimenti bibliograficiL.Bartocci, Il bilancio sociale negli Enti Locali. Fondamenti teorici e aspettimetodologici,GIAPPICHELLI, Torino, 2003 (pagg 64-82; 109-173, 198-209).

V. La gestione dei servizi pubblici locali L’evoluzione storica e gli ultimi sviluppi normativi Verso una nuova governance dei servizi pubblici locali Riferimenti bibliograficiL.Bartocci, L’evoluzione normativa in materia di gestione dei servizi pubblici locali: un quadro di sintesi alla luce delle ultime novità legislative, Dispensa del Dip. Di Discipline Giuridiche ed aziendali, Università degli Studi di Perugia, 2009. M.Mulazzani, Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, VOL.II, Cedam, Padova 2006 (pagg. 385-423). N.B : il materiale didattico utilizzato sarà messo a disposizione degli studenti utilizzando la pagina web del Sito della Facoltà del Prof. Bartocci. Gli eventuali documenti cartacei saranno disponibili presso la Segreteria del Dip. Di Discipline Giuridiche ed aziendali.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME L’accertamento delle conoscenze e competenze apprese si basa sullo svolgimento di una prova orale avente per oggetto gli argomenti previsti nel programma.

RAGIONERIAProf. Libero Mario Mari –Prof. Luca Bartocci

Il Prof. Libero Mario Mari svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti al Corso di laurea in Economia e legislazione d’impresa ed al Corso di laurea in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari. Il Prof. Luca Bartocci svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti al Corso di laurea triennale in Economia Aziendale.

PROGRAMMA

Parte prima LA CONTABILITÀ GENERALE. Aspetti introduttivi. Il piano dei conti. Richiami di partita doppia. LA COSTITUZIONE. La costituzione di imprese individuali e di società commerciali. LEOPERAZIONI INERENTI AGLI ACQUISTI. Gli acquisti di fattori produttivi a fecondità semplice. I resi. Il regolamento dei debiti commerciali. Gli anticipi a fornitori. LE OPERAZIONI INERENTI ALLE VENDITE.Le vendite. I resi. Il regolamento dei crediti commerciali. Gli anticipi da clienti. LA LIQUIDAZIONE PERIODICA DELL’I.V.A. LE OPERAZIONI RELATIVE ALLE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE. Le acquisizioni. Le vendite. L’ammortamento. LE OPERAZIONI RELATIVE ALLE CAMBIALI. Le cambiali in portafoglio. Le cambiali al dopo incasso. Le cambiali allo sconto. Le cambiali al S.B.F. Le cambiali passive. IL PERSONALE DIPENDENTE. Le spese relative al personale. Il trattamento di fine rapporto. I compensi dei professionisti. I FINANZIAMENTI. Le aperture di credito. Il leasing finanziario. I mutui passivi. GLI INVESTIMENTI IN TITOLI. I titoli obbligazionari pubblici e privati. Il conto titoli. LACHIUSURA GENERALE DEI CONTI. I bilanci di verifica. Le scritture di assestamento di imputazione e di rettifica. Le scritture di epilogo ed il Conto economico. Le scritture di chiusura e lo Stato Patrimoniale. LA RIAPERTURA DEI CONTI. La riapertura dei conti dello Stato patrimoniale. La ricostituzione dei fondi rettificativi. La “sistemazione” contabile delle rimanenze, dei ratei e dei risconti e delle altre partite. IL RIPARTO DELL’UTILE.

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Parte seconda. IL BILANCIO DI ESERCIZIO. La finalità e i destinatari del bilancio di esercizio. IPRINCIPI GENERALI DEI REDAZIONE DEL BILANCIO. La chiarezza. La rappresentazione veritiera e corretta. La prudenza. La competenza. La continuazione dell’attività di impresa. La continuità dei criteri di valutazione. La deroga generale. LO STATO PATRIMONIALE. La struttura. Il contenuto: l’attivo, il passivo ed il patrimonio netto. I conti d’ordine. IL CONTO ECONOMICO. La struttura. Il contenuto: i componenti positivi e negativi di reddito. I CRITERI DI VALUTAZIONE. La valutazione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie. La valutazione delle partecipazioni in imprese controllate e collegate. La valutazione delle rimanenze di magazzino. La valutazione dei crediti commerciali. La valutazione dei titoli in rimanenza. La valutazione dei lavori in corso su commessa. LA NOTA INTEGRATIVA. Il contenuto e le informazioni complementari. LE RELAZIONI ALLEGATE AL BILANCIO. La relazione sulla gestione. La relazione del Collegio sindacale. LE NOVITÀ DELLA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO (D.Lgs. 6/2003). Esercitazioni. Le esercitazioni concernono lo svolgimento di casi operativi inerenti agli argomenti della prima parte. TESTI DI PREPARAZIONE ALL’ESAME

G. CAVAZZONI – L.M. MARI, Manuale di contabilità generale, Giappichelli, Torino, 2003. G. CAVAZZONI – L.M. MARI, INTRODUZIONE AL BILANCIO DI ESERCIZIO, GIAPPICHELLI, TORINO,2005. L. BARTOCCI (a cura di), Esercitazioni di contabilità generale, Giappichelli, Torino, 2007. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova scritta (esercizi di contabilità e domande a risposta aperta) e in una prova orale. – Chi ha superato la prova scritta potrà sostenere la prova orale solo nello stesso appello.

RAGIONERIA APPLICATA E PROFESSIONALEProf. Andrea Bellucci

PROGRAMMA:

PARTE I – IL VALORE ECONOMICO DEL CAPITALE E LE OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA – La determinazione del valore economico del capitale – La valutazione d’azienda come presupposto delle scelte straordinarie – Le metodologie di valutazione – Aspetti peculiari del calcolo del valore economico in vista di operazioni di finanza straordinaria. – Nozioni generali civilistiche e contabili sulle operazioni di finanza straordinaria:. – La trasformazione. La liquidazione volontaria. La fusione TESTI CONSIGLIATI

Per il valore economico del capitale: D. BALDUCCI, La valutazione d’azienda, Edizioni FAG, Milano, 2003 (da pag. 15 a pag. 285 e da pag. 363 a pag. 397). Per la parte delle operazioni straordinarie: M. CONFALONIERI, Trasformazione, Fusione, Conferimento, Scissione, e Liquidazione delle società, Edizioni IlSole24Ore, Milano, 2006 (da pag. 3 a pag. 62; da pag. 97 a pag. 222; da pag, 631 a pag. 678). Per entrambi gli argomenti verranno forniti dal docente specifici materiali di studio ed esercitazione. PARTE II – CONTABILITA’ E BILANCIO DELLE IMPRESE BANCARIE E ASSICURATIVE – L’economia delle imprese bancarie ed assicurative – La contabilità delle imprese bancarie ed assicurative – Il bilancio di esercizio delle imprese bancarie: “Decreto Legislativo n. 87/1992, Decreto Legislativo n. 38/2005, Circolare Banca d’Italia n. 262/2005”.

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– Il bilancio di esercizio delle imprese assicurative: “Decreto Legislativo n. 173/1997, Decreto Legislativo n. 38/2005, Provvedimento Isvap n. 2404/2005. TESTI CONSIGLIATI

C. CAVAZZONI, L’economia delle aziende di credito nei conti e nel bilancio di esercizio, Giappichelli, Torino, 2001. A. BELLUCCI, Le imprese di assicurazione. Profili gestionali, organizzativi e contabili, Giapicchelli, Torino, 2003. Per entrambi gli argomenti verranno forniti dal docente specifici materiali di studio ed esercitazione.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAMEL’esame consiste nel sostenimento di una prova scritta non selettiva e di una prova orale sugli argomenti del programma

RAGIONERIA PROFESSIONALEProf. Christian Cavazzoni

PROGRAMMA

Principali problematiche di natura professionale inerenti le aziende organizzate in forma giuridica di società di persone e di capitali. Lineamenti essenziali del reddito d’impresa e della tassazione degli utili societari. Valutazione del capitale economico d’azienda: cenni sui criteri e sulle logiche di stima. Caratteristiche essenziali delle operazioni di: cessione e conferimento d’azienda. Disciplina civilistica e fiscale. Impostazioni contabili. Caratteristiche essenziali delle operazioni di: trasformazione, fusione, scissione liquidazione volontaria della società. Disciplina civilistica e fiscale. Impostazioni contabili. TESTI CONSIGLIATI:I testi verranno indicati dal docente nel corso delle lezioni

RAGIONERIA INTERNAZIONALEProf.ssa Cecilia Chirieleison

PROGRAMMA

Il corso si propone di approfondire, nell’ambito dei processi di integrazione in atto a livello globale, il tema dell’armonizzazione internazionale delle informazioni di bilancio e dei principi contabili, con particolare attenzione ai principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standards Board. In particolare verranno trattate le seguenti tematiche: - il processo di armonizzazione contabile internazionale; - le direttive e i regolamenti della Comunità Europea in tema di armonizzazione contabile; - la normativa di riferimento in Italia; - il bilancio secondo i principi IAS/IFRS; - i criteri di valutazione e il fair value; - un approfondimento su alcuni dei principi contabili emanati dallo IASB.

TESTI DI RIFERIMENTO Ferraro O. (2010), Principi, struttura e forma del bilancio nei principi contabili internazionali, Franco Angeli, Milano (ultima edizione)Pozzoli M., Roscini Vitali F. (2007), Manuale operativo Ias/Ifrs, Il Sole 24 Ore

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Chirieleison C. (2008), Gli intangible assets tra principi contabili nazionali e internazionali, Franco Angeli, Milano Ulteriore materiale didattico necessario per la preparazione dell’esame sarà depositato presso la Segreteria del Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali, Facoltà di Economia

REVISIONE AZIENDALE Prof. Andrea Nasini

PROGRAMMA

a) La revisione: oggetto, finalità e contenuto; le società soggette a revisione; i principi contabili e i principi di revisione di riferimento; il controllo legale dei conti a seguito del recepimento della direttiva CE 43/2006, D.Lgs 27/01/2010 n.39; il rapporto con il collegio sindacale; la responsabilità dei revisori.

b) La proposta e l’incarico di certificazione; la pianificazione della revisione; gli obiettivi critici; la preparazione dei programmi di revisione e le tecniche di campionamento; le fasi del lavoro della revisione; l’approccio di revisione; il concetto di materialità; il sistema di controllo interno. c) Analisi delle procedure di revisione e della corretta applicazione dei principi contabili connessi a specifiche aree di bilancio quali: crediti commerciali, e rimanenze finali; d) Le differenze di revisione; la lettera di suggerimenti alla direzione; la relazione della Società di Revisione: tipologie e giudizi di struttura.

TESTI CONSIGLIATI:A, Nasini, La revisione contabile. Analisi e procedure. Collana di Economia aziendale e contabilità d’impresa diretta da G. Cavazzoni. G. Giappichelli Editore, Torino 2001.

Le copie delle slides proiettate a lezione sono disponibili sul sito: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/nasini_andrea

SCIENZA DELLE FINANZE Prof. Marco Boccaccio

PROGRAMMA

Il corso ha per oggetto lo studio dell’intervento dello Stato in economia sotto quattro aspetti: le giustificazioni dell’intervento pubblico; le aree di intervento, gli strumenti, gli effetti. Si occuperà quindi delle principali caratteristiche del settore pubblico e delle motivazioni di intervento con specifica attenzione alla teoria dei fallimenti del mercato; analizzerà le principali tipologie di spesa pubblica (sanità, istruzione ecc.) e di finanziamento delle stesse con specifica attenzione alle imposte; considererà i principali effetti delle diverse tipologie di intervento sia sotto il profilo dell’efficienza sia sotto quello distributivo.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAMEL’esame scritto si articolerà su tre domande aperte. Non esiste ponderazione, per cui le risposte hanno lo stesso peso nella valutazione finale. I criteri di valutazione sono i seguenti: appropriatezza (lo studente non deve andare “fuori tema” parlando d’altro rispetto a ciò che è chiesto nella domanda)

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completezza (lo studente deve dire tutto ciò che è rilevante ai fini della esposizione comprensibile del tema richiesto) capacità di analisi (lo studente deve dimostrare capacità di approfondimento, non limitandosi ad affermazioni di principio generiche) capacità di sintesi (complementare alla precedente. Lo studente deve eliminare il superfluo nella risposta)

TESTI CONSIGLIATI (VALIDO PER TUTTI I CORSI DI LAUREA)Brosio G. 2010, “ECONOMIA PUBBLICA MODERNA”, GIAPPICHELLI, TORINO Per gli studenti dei seguenti Corsi: Economia Aziendale , Economia Degli Intermediari Finanziari la preparazione verterà anche sul testo:Bosi P. Guerra M.C.,2009, “I Tributi Nell’economia Italiana” Decima Edizione, Il Mulino Bologna

SERIE STORICHE ECONOMICHE E FINANZIARIEProf. Pierluigi Daddi

Il corso è dedicato alla trattazione dei metodi statistici per l’analisi delle dinamiche economiche con particolare riferimento alla loro evoluzione nel breve e nel medio periodo, con approfondimenti nei campi applicativi della macroeconomia e dei mercati finanziari. Per partecipare alle esercitazioni in aula informatica, preferibilmente con l’utilizzo del linguaggio SAS, è consigliabile che gli studenti abbiano conseguito almeno l’idoneità nel corso di Informatica di base.

PROGRAMMA

Nozioni introduttive. Analisi classica delle serie temporali. I modelli descrittivi di scomposizione delle serie temporali. Funzioni analitiche per l’analisi delle componenti elementari. Modelli perequativi basati sulle medie mobili. Analisi moderna delle serie temporali. Generalità sui processi stocastici. Processi stocastici gaussiani, momenti teorici; proprietà di stazionarietà ergoditicità ed invertibilità. Funzioni di autocovarianza e di autocorrelazione globale e parziale. Teorema di Wold. Modelli stocastici lineari, momenti campionari. Identificazione, stima e controllo dei modelli AR, MA, ARMA, ARIMA, ARIMA. La previsione con modelli stocastici lineari. Modelli statistici per l’analisi della volatilità dei mercati finanziari: modelli ARCH, GARCH, IGARCH ed EGARCH. Cenni di Analisi spettrale: periodogramma, spettro di potenza, funzione di densità spettrale. Stimatori spettrali. Ampiezza di banda. TESTI CONSIGLIATI:PELAGATTI M. - Statistica dei mercati Monetari e Finanziari. (Dispense). Disponibili sul sito: http://www.statistica.unimib.it/utenti/p_matteo/lessons/SMMF/StatFin.pdf G. M. GALLO, B. PACINI - Metodi quantitativi per i mercati finanziari, Carocci, Roma 2002. (ISBN 88-430-2306-3).

TESTO DI CONSULTAZIONE:WALTER ENDERS - Applied Economic Time Series, Wiley & Sons, Inc., 1995. (ISBN 0-471-03941-1).

STATISTICAProf. Giuseppe Cicchitelli

Il prof. Giuseppe Cicchitelli svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti al corso di laurea in Economia Aziendale.

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Modulo I Nozioni introduttive: cenni storici sullo sviluppo della Statistica; la Statistica nelle scienze

empiriche; la Statistica nelle attività operative e nella vita quotidiana; cenni sulle fonti statistiche; terminologia essenziale; misurazione dei caratteri; genesi dei dati statistici; raccolta dei dati; matrice dei dati.

Confronti tra grandezze: rapporti di composizione; rapporti di coesistenza; rapporti di derivazione; numeri indici; variazioni percentuali; altri rapporti statistici.

Distribuzioni statistiche: distribuzioni statistiche disaggregate; distribuzioni di frequenza; frequenza assoluta; frequenza relativa; frequenza cumulata; raggruppamento in classi; densità di frequenza; uniforme distribuzione delle unità nelle classi; distribuzioni doppie e multiple; distribuzioni di quantità; serie storiche; serie territoriali.

Rappresentazioni grafiche: diagramma ad aste; grafico ramo-foglia; istogramma di frequenza; rappresentazione delle serie sconnesse; grafico a ripartizione percentuale; grafico a settori circolari; rappresentazione delle serie storiche; rappresentazione delle serie territoriali; problemi di scala.

Medie: media aritmetica e sue pproprietà; media armonica; media geometrica; media quadratica; medie analitiche per dati raggruppati; medie analitiche ponderate; mediana; quartili e quantili per le distribuzioni disaggregate; quartili e quantili per dati raggruppati; valore centrale; moda; criteri di scelta della media. Variazioni percentuali medie; numeri indici complessi; formula di Laspeyres.

Variabilità: variabilità per distribuzioni secondo caratteri non trasferibili; scostamento semplice medio; deviazione standard; proprietà degli scostamenti medi; campo di variazione; differenza interquartile; indici di variabilità percentuali; coefficiente di variazione; concentrazione; misura della concentrazione; indice G e sue proprietà; interpretazione geometrica di G; indice di concentrazione R.

Asimmetria: simmetria e asimmetria; indice di asimmetria .2Grafici e costanti caratteristiche: come desumere le costanti caratteristiche dai grafici; diagramma a

scatola.Analisi della dipendenza: distribuzioni doppie; distribuzioni marginali e distribuzioni condizionate;

rappresentazioni grafiche; nozioni di dipendenza e indipendenza. Regressione: regressione lineare semplice; determinazione dei parametri con il metodo dei minimi

quadrati; adattamento della retta di regressione ai dati; scomposizione della devianza; indice 2r e sue proprietà; diverse scritture dell’indice di determinazione; regressione nelle serie storiche; errore medio di predizione.

Correlazione: definizione di correlazione; coefficiente di correlazione di Bravais e sue proprietà; concordanza tra graduatorie. Modulo II

Probabilità: esperimenti casuali; spazio campionario ed eventi; operazioni su insiemi; probabilità; interpretazione della probabilità; calcolo delle probabilità; probabilità condizionata; indipendenza.

Variabili casuali: variabili casuali discrete; media e deviazione standard; variabili casuali standardizzate; variabili casuali continue; media e deviazione standard; quantili; variabili casuali doppie discrete; funzione di probabilità congiunta e funzioni di probabilità marginali; covarianza; variabili casuali discrete indipendenti; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di due variabili casuali; variabili casuali doppie continue; variabili casuali multiple; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di variabili casuali.

Alcuni particolari modelli probabilistici: distribuzione di Bernoulli; distribuzione binomiale; distribuzione di Poisson; distribuzione normale; normale standardizzata; approssimazione della distribuzione binomiale con la normale; distribuzione chi-quadrato.

Distribuzioni campionarie: campione casuale; parametro; inferenza statistica: stima dei parametri e verifica delle ipotesi; statistiche campionarie; distribuzione campionaria della media per popolazioni generatrici normali e per grandi campioni (teorema del limite centrale); distribuzione campionaria

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della varianza; distribuzione campionaria della media quando la varianza della popolazione non è nota; distribuzione t di Student e relative tavole.

Stima puntuale dei parametri: stimatore; proprietà degli stimatori; non distorsione; errore quadratico medio; proprietà asintotiche; scelta dello stimatore.

Stima per intervallo: stimatore per intervallo e stima per intervallo; stima per intervallo della media di popolazioni generatrici normali; ampiezza dell’intervallo fiduciario; il caso in cui la varianza non è nota; stima per intervallo della media nel caso di grandi campioni; stima per intervallo della varianza di una popolazione normale.

Verifica delle ipotesi: ipotesi statistiche; verifica di ipotesi sulla media di una popolazione normale; il test Z; livello di significatività osservato; il test t; verifica di ipotesi sulla media nel caso di grandi campioni; verifica dell’ipotesi per il parametro p di una popolazione bernoulliana; verifica di ipotesi sulla varianza di una popolazione normale; criteri di ottimizzazione nella verifica delle ipotesi; errori di prima e di seconda specie e relative probabilità; potenza del test.

Verifica dell’ipotesi di indipendenza mediante il test chi-quadrato. TESTO CONSIGLIATO

G. CICCHITELLI, Statistica - Principi e metodi, Pearson Paravia Mondadori, Milano, 2008.

STATISTICAProf. Francesco Bartolucci Il prof. Francesco Bartolucci svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti a tutti gli altri corsi di laurea triennale. Modulo I

Nozioni introduttive: cenni storici sullo sviluppo della Statistica; la Statistica nelle scienze empiriche; la Statistica nelle attività operative e nella vita quotidiana; cenni sulle fonti statistiche; terminologia essenziale; misurazione dei caratteri; genesi dei dati statistici; raccolta dei dati; matrice dei dati.

Confronti tra grandezze: rapporti di composizione; rapporti di coesistenza; rapporti di derivazione; numeri indici; variazioni percentuali; altri rapporti statistici.

Distribuzioni statistiche: distribuzioni statistiche disaggregate; distribuzioni di frequenza; frequenza assoluta; frequenza relativa; frequenza cumulata; raggruppamento in classi; densità di frequenza; uniforme distribuzione delle unità nelle classi; distribuzioni doppie e multiple; distribuzioni di quantità; serie storiche; serie territoriali.

Rappresentazioni grafiche: diagramma ad aste; grafico ramo-foglia; istogramma di frequenza; rappresentazione delle serie sconnesse; grafico a ripartizione percentuale; grafico a settori circolari; rappresentazione delle serie storiche; rappresentazione delle serie territoriali; problemi di scala.

Medie: media aritmetica e sue pproprietà; media armonica; media geometrica; media quadratica; medie analitiche per dati raggruppati; medie analitiche ponderate; mediana; quartili e quantili per le distribuzioni disaggregate; quartili e quantili per dati raggruppati; valore centrale; moda; criteri di scelta della media. Variazioni percentuali medie; numeri indici complessi; formula di Laspeyres.

Variabilità: variabilità per distribuzioni secondo caratteri non trasferibili; scostamento semplice medio; deviazione standard; proprietà degli scostamenti medi; campo di variazione; differenza interquartile; indici di variabilità percentuali; coefficiente di variazione; concentrazione; misura della concentrazione; indice G e sue proprietà; interpretazione geometrica di G; indice di concentrazione R.

Asimmetria: simmetria e asimmetria; indice di asimmetria .2Grafici e costanti caratteristiche: come desumere le costanti caratteristiche dai grafici; diagramma a

scatola.Analisi della dipendenza: distribuzioni doppie; distribuzioni marginali e distribuzioni condizionate;

rappresentazioni grafiche; nozioni di dipendenza e indipendenza.

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Regressione: regressione lineare semplice; determinazione dei parametri con il metodo dei minimi

quadrati; adattamento della retta di regressione ai dati; scomposizione della devianza; indice 2r e sue proprietà; diverse scritture dell’indice di determinazione; regressione nelle serie storiche; errore medio di predizione.

Correlazione: definizione di correlazione; coefficiente di correlazione di Bravais e sue proprietà; concordanza tra graduatorie.

Modulo II Probabilità: esperimenti casuali; spazio campionario ed eventi; operazioni su insiemi; probabilità;

interpretazione della probabilità; calcolo delle probabilità; probabilità condizionata; indipendenza. Variabili casuali: variabili casuali discrete; media e deviazione standard; variabili casuali

standardizzate; variabili casuali continue; media e deviazione standard; quantili; variabili casuali doppie discrete; funzione di probabilità congiunta e funzioni di probabilità marginali; covarianza; variabili casuali discrete indipendenti; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di due variabili casuali; variabili casuali doppie continue; variabili casuali multiple; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di variabili casuali.

Alcuni particolari modelli probabilistici: distribuzione di Bernoulli; distribuzione binomiale; distribuzione di Poisson; distribuzione normale; normale standardizzata; approssimazione della distribuzione binomiale con la normale; distribuzione chi-quadrato.

Distribuzioni campionarie: campione casuale; parametro; inferenza statistica: stima dei parametri e verifica delle ipotesi; statistiche campionarie; distribuzione campionaria della media per popolazioni generatrici normali e per grandi campioni (teorema del limite centrale); distribuzione campionaria della varianza; distribuzione campionaria della media quando la varianza della popolazione non è nota; distribuzione t di Student e relative tavole.

Stima puntuale dei parametri: stimatore; proprietà degli stimatori; non distorsione; errore quadratico medio; proprietà asintotiche; scelta dello stimatore.

Stima per intervallo: stimatore per intervallo e stima per intervallo; stima per intervallo della media di popolazioni generatrici normali; ampiezza dell’intervallo fiduciario; il caso in cui la varianza non è nota; stima per intervallo della media nel caso di grandi campioni; stima per intervallo della varianza di una popolazione normale.

Verifica delle ipotesi: ipotesi statistiche; verifica di ipotesi sulla media di una popolazione normale; il test Z; livello di significatività osservato; il test t; verifica di ipotesi sulla media nel caso di grandi campioni; verifica dell’ipotesi per il parametro p di una popolazione bernoulliana; verifica di ipotesi sulla varianza di una popolazione normale; criteri di ottimizzazione nella verifica delle ipotesi; errori di prima e di seconda specie e relative probabilità; potenza del test.

Verifica dell’ipotesi di indipendenza mediante il test chi-quadrato. TESTO CONSIGLIATO

G. CICCHITELLI, Statistica - Principi e metodi, Pearson Paravia Mondadori, Milano, 2008.

STATISTICA ECONOMICA Prof. Bruno Bracalente

MODULO I – CONTABILITÀ NAZIONALE

PROGRAMMA.

Il sistema contabile. Il Sistema Europeo dei Conti economici integrati (SEC95) e la descrizione quantitativa del funzionamento del sistema economico; la misura statistica del fattore produttivo lavoro; la formazione e l’impiego delle risorse; la distribuzione del reddito; l’accumulazione; le transazioni internazionali.

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La comparazione degli aggregati economici nel tempo e nello spazio. I numeri indici complessi; la misurazione dell’inflazione; gli aggregati a prezzi costanti e le serie concatenate in volume; la deflazione degli aggregati monetari; gli aggregati a parità di potere d’acquisto e i confronti tra paesi.

TESTI CONSIGLIATI:- B. Bracalente: “Il sistema di contabilità nazionale e la comparazione degli aggregati economici nel tempo e nello spazio” (dispense disponibili nel sito web del docente).

MODULO II – METODI E MODELLI

PROGRAMMA.Contabilità della crescita. La scomposizione dei tassi di crescita del valore aggiunto e della produttività del lavoro; La scomposizione del Pil per abitante. L’analisi della diseguaglianza dei redditi. Fonti statistiche sui redditi personali e familiari. Misure della diseguaglianza; gli indici descrittivi di Gini e di Theil; l’indice normativo di Atkinson. Analisi e misure della povertà; la scala di equivalenza; gli indici di diffusione e di intensità della povertà, l’indice di Sen. Il modello input-output. La tavola Input Output. Dalla tavola al modello input-output. I coefficienti tecnici e di spesa. La matrice inversa e il modello I-O della produzione. I modelli delle importazioni, del valore aggiunto e dell’occupazione. Il modello dei prezzi. Le analisi strutturali. TESTI CONSIGLIATI:- R. GUARINI E F. TASSINARI, Statistica economica (sec. ed.), Il mulino, Bologna 1996. - Appunti integrativi.TESTO DI CONSULTAZIONE:- G. MARBACH (a cura di), Statistica economica, Utet, Torino 1991. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO.Il corso è articolato in tredici lezioni e quattro esercitazioni di due ore ciascuna. Le esercitazioni sono dedicate alla correzione in aula di esercizi assegnati precedentemente. MODALITÀ ESAME.L’esame prevede una prova scritta, senza l’uso di libri e appunti, e una orale.

STRATEGIE COMPETITIVE D’IMPRESA Prof. Francesca Ceccacci

PROGRAMMA DEL CORSO:

Cap. 2 - L’oggetto della concorrenza (escluso par. 6)

Cap. 3 - Le strategie competitive delle imprese

Cap. 4 - Le strategie competitive di deterrenza all’entrata (esclusi par.7 e 8)

Cap. 5 - Le strategie competitive di crescita orizzontale (escluso par. 4.5.1 a pag. 179)

Cap. 6 – Le strategie competitive di integrazione verticale

Cap. 7 - Le strategie competitive di decentramento produttivo

Cap. 8 - Le strategie competitive di diversificazione produttiva

Cap. 9 - Le strategie competitive di internazionalizzazione

RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO: FERRUCCI L. Strategie competitive e processi di crescita dell’impresa Franco Angeli ultima ed.

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STRUMENTI PER L’HEDGING E IL RISK MANAGEMENTProf.ssa Gianna F.Talamanca, Prof. Flavio Angelini

PROGRAMMA1° parte. Richiami sul principio di valutazione di “non arbitraggio” e su modelli di valutazione per contratti derivati. Posizioni finanziarie _-neutrali. Strategie di replica e strategie dinamiche di _- hedging nel modello di Cox-Ross-Rubistein e nel modello di Black e Scholes con esempi di applicazione. Errore di discretizzazione per una strategia di replica. Posizioni finanziarie _-_- neutrali e strategie di _-_- hedging con esempi di applicazione. Sensibilità del prezzo di un contratto derivato rispetto ai parametri di mercato e di contratto: le Greche. Calcolo esplicito nel modello di Black e Scholes. Strategie di hedging con contratti futures. 2° parte. Strategie operative mediante opzioni plain-vanilla. Spread al rialzo, Spread al ribasso, Butterfly, Straddle, Strangle, Risk Reversal. Replica di tipo statico per alcuni tipi di opzioni esotiche.3° parte. Misure di rischio: Value at Risk (VaR) e Expected Shortfall (ES) per una generica posizione finanziaria aleatoria: proprietà e limiti. VaR per un portafoglio di titoli azionari ed effetti della diversificazione. VaR per un portafoglio di contratti derivati: approssimazioni di tipo _ e _-_. Esempi di applicazione. 4° parte. Introduzione all’uso di Matlab: script, funzioni, grafici. Implementazione del Modello di Cox-Ross-Rubinstein e del Modello di Black e Scholes. Il metodo Monte Carlo. Strategie di hedging in tempo discreto: esempi e studio della performance. Calcolo del VaR: metodo della simulazione storica, metodo della normale. Backtesting. La verifica finale sarà su una prova scritta e una prova orale.

TESTI DI UTILE CONSULTAZIONE Manuale di Finanza, G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, Ed. Il Mulino Strumenti. Opzioni, Futures e altri Derivati, J. Hull, Ed. Pearson, Prentice-Hall. Arbitrage Theory in Continuous Time, T. Björk, Ed. Oxford university press. Dispense e articoli scientifici saranno eventualmente forniti dal Docente.

STATISTICA ECONOMICA Prof. David Aristei

Il corso si compone di parti distinte: una parte relativa all’analisi dei principali strumenti metodologici per l’analisi della diseguaglianza e della povertà e una parte dedicata all’analisi statistica dei consumi.

PROGRAMMA

1. Metodi e modelli per l’analisi della diseguaglianza e della povertà Introduzione all’analisi della diseguaglianza: definizioni e concetti. L’approccio assiomatico alla misura della diseguaglianza. I principali indici sintetici della diseguaglianza: misure positive e normative. Disuguaglianza e benessere sociale: l'indice di Atkinson. Confronti di benessere sociale e dominanza di Lorenz generalizzata. Le scale di equivalenza: definizione e metodi di costruzione. Introduzione alla misura della diseguaglianza multidimensionale

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Introduzione all’analisi della povertà: povertà assoluta, relativa e soggettiva. Metodi di determinazione della soglia della povertà. I principali indici sintetici della povertà: misure di diffusione e intensità. Misure di povertà multidimensionali

2. Analisi statistica dei consumi Concetti e definizioni. Teoria economica del comportamento del consumatore. Analisi empirica della domanda: funzioni di consumo e sistemi di domanda. Misura delle elasticità. Stima econometrica delle funzioni di consumo e dei sistemi di domanda. Il corso prevede anche lo sviluppo di alcune esercitazioni in laboratorio informatico sui principali temi trattati a lezione e l’introduzione all’utilizzo del software di analisi econometrica Stata.

TESTI CINSIGLIATI:Baldini, M. e S. Toso (2009): Diseguaglianza, povertà e politiche pubbliche, Il Mulino, Bologna (II edizione);Sen, A. K. (1992): La diseguaglianza - Un riesame critico, Il Mulino, Bologna; Moro, D. (2004). Analisi della domanda. Teoria e metodi. Milano: Franco Angeli; Deaton, A, e J. Muellbauer (1980): Economics and Consumer Behaviour. Cambridge: Cambridge University Press; Carbonaro, G. (2002) (a cura di): Studi sulla povertà. Problemi di misura e analisi comparative;Deaton, A. (1997): The Analysis of Household Surveys: A Microeconometric Approach to Development Policy. The Johns Hopkins University Press (for the World Bank); Lucidi, dispense e articoli scientifici saranno distribuiti durante le lezioni ad integrazione dei testi consigliati.MODALITÀ ESAME.L’esame è in forma scritta e prevede lo svolgimento di 2 domande a risposta aperta e 10 domande a risposta multipla (durata della prova 2 ore). Pagina web del corso http://www.stat.unipg.it/daristei/didattica.html

TEORIA MATEMATICA DEL PORTAFOGLIO Prof. Franco Moriconi

Selezione di portafogli obbligazionari: richiami sulle teorie della struttura per scadenza dei tassi di interesse; l’immunizzazione classica; copertura di uscita singola; l’ipotesi di shift additivi; il teorema di Fisher e Weil; la ricerca del tempo ottimo di smobilizzo; selezione di portafogli immunizzati; gestione dinamica di portafogli immunizzati; copertura di uscite multiple; il teorema di Redington; il teorema generale di immunizzazione per shift additivi; l’immunizzazione semideterministica a minimo rischio; il teorema di immunizzazione a minimo rischio; selezione di portafogli immunizzati a minimo rischio; la gestione del rischio di tasso nei portafogli di intermediazione. Selezione di portafogli azionari e capital asset pricing model: richiami sui modelli mediavarianza; frontiere efficienti e teorema di separazione; la capital market line; diversificazione dei portafogli; rischio sistematico e rischio non sistematico; il Capital Asset Pricing Model; il portafoglio di mercato; il beta e la security market line; il CAPM come modello monoindice; gli stimatori classici; applicazioni del CAPM; il CAPM come criterio di valutazione; la verifica empirica del CAPM; l’arbitrage Pricing Theory come estensione del CAPM. Contratti forward e contratti futures: caratterizzazione dei contratti forward; prezzi a termine e aspettative; classificazione degli agenti nel mercato; la relazione tra prezzi a pronti e prezzi a termine con e senza dividendi; applicazioni: contratti su coupon bonds; arbitraggi da cash and carry; cambi a pronti e cambi a termine; parità coperta dei tassi di interesse; la valutazione dei titoli denominati in divisa estera; caratterizzazione dei contratti futures; il daily resettlement; relazione tra prezzi farward e prezzi futures; prezzi futures e prezzi a pronti. Coperture e speculazioni con contratti futures; il rapporto di copertura; futures su indici ; BTP futures; il BTP

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futures sul LIFFE. Le operazioni finanziarie: generalità sulle opzioni; contratti forward e contratti di opzione; opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione; la relazione di parità put-call; limitazioni notevoli al prezzo delle opzioni; le principali tipologie di contratti di opzione; opzioni implicite: zero coupon bonds emessi da imprese; investimenti azionari con minimi garantiti; introduzione al modello binomiale; la valutazione delle opzioni: un esempio elementare; valutazione rinominale; lo schema di mercato uniperiodale; il portafoglio replicante e la probabilità risk neutral; lo schema con due periodi; valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante; il Delta. TESTI CONSIGLIATI:- M. DE FELICE, F. MORICONI, La teoria dell’immunizzazione finanziaria. Modelli e strategie, Il

Mulino, Bologna, 1991. - Dispense a cura del docente. TESTI DI CONSULTAZIONE:- T.E. COPELAND, J.F. WESTON, Financial theory and corporate policy, Addison-Wesley, Reading

Ma, USA, 1998. - W. SHARPE, J.A. GORDON, J.V. BAILEY, Investments, Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs NJ,

USA, 1995.

VALUTAZIONE D’AZIENDA Prof. Andrea Bellucci e Andrea Cardoni

(Consultare i docenti)

VALUTAZIONE DEI PRODOTTI DELL’IMPRESA DI ASSICURAZIONE Prof. Mauro Pagliacci, Prof. Andrea Bellucci

PROGRAMMA:

I modulo (6 cfu) I.1 Aspetti generali e basi teoriche Aspetti giuridici, sociali, economico finanziari e matematici dei contratti di assicurazione in generale. Assicurazioni libere e obbligatorie. Introduzione al mercato assicurativo. Richiami sul Teorema di von Neumann e Morgenstern, sulle proprietà delle funzioni di utilità e sull’equivalente certo. I contratti di assicurazione e la teoria dell’utilità.Polizze a copertura totale e a copertura parziale. Il premio equo. Caricamento di sicurezza. Caricamento massimo accettabile. La vantaggiosità in approssimazione quadratica. I.2 Le assicurazioni sulla vita Introduzione alle assicurazioni del ramo vita. Cenni ai fondamenti giuridici. Caratteristiche di una polizza vita. Le assicurazioni: temporanea caso morte, vita intera, capitale differito, mista e rendita vitalizia. Il premio (equo, puro e di tariffa). Le variabili aleatorie vita residua e vita residua intera. Funzione di sopravvivenza. Tavole di mortalità. Probabilità legate alla sopravvivenza di un individuo di età x. Forza di mortalità. Intensità di mortalità. Vita probabile e vita media (completa e incompleta). Determinazione del premio unico puro per assicurazione vita intera, temporanea caso morte, capitale differito e mista. Rendite vitalizie. Determinazione del premio annuo. Una formula generale per la valutazione di contratti di assicurazione. Il foglio elettronico per la valutazione di contratti di assicurazione. La riserva matematica: formula ricorrente di Fouret. Premio di rischio e premio di risparmio. Gestione del premio di rischio e di risparmio. Caricamenti per spese, premi di tariffa e riserve. Cenno alla riserva Zillmerata e di inventario. Utili e retrocessioni agli assicurati: utile di

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mortalità e utile di interesse. Formula di Homans. Destinazione degli utili di mortalità e di interessi. Altri utili. Alcune nuove tendenze della finanza delle assicurazioni vita. I prodotti assicurativi sulla vita con componenti finanziarie: decomposizione call e decomposizione put. I.3 Assicurazioni sociali Introduzione alle assicurazioni sociali. La previdenza sociale. Mutualità e solidarietà. Equilibrio attuariale singolo e collettivo. Metodo retributivo. I tre pilastri della previdenza. Previdenza complementare. Previdenza aggiuntiva. La gestione dei fondi pensione. Sistema a ripartizione e a capitalizzazione. Riserva matematica del fondo. Un fondo pensione con minimo garantito. I.4 Assicurazioni contro i danni Assicurazioni contro i danni: generalità. Comparti assicurativi e classificazione dei rami. Basi tecniche: le variabili aleatorie danno (rimborso) e numero dei sinistri. Quota danni, indice di ripetibilità, costo medio per sinistro. Riserve tecniche: riserva premi e riserva sinistri. La gestione del premio e le riserve tecniche. Stima della riserva sinistri: il metodo della catena.Le assicurazioni di responabilità: RC in generale e parametri oggettivi della RCA. Determinazione del premio equo e del premio di tariffa in RCA. Personalizzazione delle tariffe. La compagnia di assicurazione. Un approccio attraverso il teorema della rovina del giocatore. Coassicurazione e riassicurazione. I.5 Le nuove tecniche di gestione del rischio nelle assicurazioni: un cenno a Solvency 2. I.6 Seminari degli studenti Sono previsti seminari degli studenti su argomenti da concordare con il docente

Bibliografia:ANIA – L’assicurazione italiana nel 2009-2010 Luciano Daboni, Lezioni di tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni, Lint, Trieste 1993. Claudio de Ferra, L’assicurazione:nozioni, concetti, basi matematiche, ETASLIBRI 1994. Hans U. Gerber, Life insurance mathematics, III ed, Springer 1997. Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi, Manuale di Finanza,( II. Teoria del portafoglio finanziario), Il Mulino, 2005 Ermanno Pitacco, Elementi di Matematica delle assicurazioni, Lint, Trieste 2009

PROGRAMMA:

II modulo (3 cfu)

II.1 Aspetti generali e basi teoriche Caratteristiche e peculiarità dell’economia delle imprese assicurative. Processo di formazione dei valori, struttura, contenuti e criteri di valutazione delle poste del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato secondo la previgente normativa italiana e secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Cenni sulle implicazioni sui bilanci assicurativi di Solvency II. Logiche di riclassificazione del bilancio assicurativo e analisi delle principali componenti che determinano il risultato delle imprese danni e di quelle vita. Analisi degli altri indicatori e delle altre metriche di valutazione delle imprese assicurative. Sistema dei rischi a cui sono sottoposte le imprese assicurativeII.2 Modello di analisi della documentazione del bilancio Analisi delle componenti dell’economia di impresa desumibili dalla documentazione di bilancio: capacità informativa e relazione con gli stakeholders, evidenze numeriche, caratteristiche della governance, risk management e risk disclosure, sistema degli indicatori di performance. II. 3 Andamento economico delle imprese danni e delle imprese vita del mercato italiano Esame delle serie storiche dei valori di stato patrimoniale e di conto economico assunti dalle imprese italiane e identificazione del valore creato e delle politiche di bilancio assunte dalle imprese II.4 Analisi della documentazione di bilancio

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Lavoro in sottogruppi sui bilanci di cluster di imprese italiane ed estere e seminari di analisi dei risultati emersi

Bibliografia:Andrea Bellucci, Le imprese di assicurazione. Profili organizzativi, gestionali e contabili,Giappichelli, 2003 Antonello Di Mascio, Le imprese di assicurazione. Il nuovo modello di gestione, Egea, 2001 Annamaria Olivieri, Ermanno Pitacco, La valutazione nelle assicurazioni vita. Profili attuariali, 2005 Luigi Selleri, Il bilancio di esercizio delle imprese di assicurazione, EtasLibri, 1998 Saranno inoltre fornite dal docente dispense sui temi trattati

VALUTAZIONE FINANZIARIA DEI PIANI DI INDEBITAMENTO Prof. Paola Matrigali

Richiami di Matematica Finanziaria : Leggi finanziarie, Rendite e piani di ammortamento, Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria.

- Il TAEG - Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria - Funzione valore e prezzi di mercato - La struttura per scadenza dei tassi d’interesse - L’offerta di mutui alle imprese - I principi della valutazione - La stima “diretta” dei tassi swap - Tecniche di valutazione : i mutui a tasso fisso e a tasso variabile - Scegliere e gestire l’indebitamento

Libri consigliati :MANUALE DI FINANZA 1.Tassi d’interesse. Mutui e obbligazion Gilberto Castellani – Massimo De Felice – Franco Moriconi Appunti tratti dal Corso su “I mutui alle imprese - Scegliere e gestire l’indebitamento” Massimo De Felice Franco Moriconi

9 Corso di Laurea in Statistica e Informatica per la Gestione delle Imprese (ad esaurimento)

9.1 Informazioni di carattere generale

Il Corso di laurea (ad esaurimento) SIGI ha come obiettivo la formazione di una figura professionale caratterizzata da:

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• competenze ed abilità nella produzione e nel trattamento dell'informazione statistica all'interno delle varie funzioni aziendali;

• competenze informatiche, viste non solo in funzione dell'elaborazione statistica delle informazioni, ma anche come bagaglio culturale indispensabile per l'aggiornamento delle procedure informatiche relative all'amministrazione e ai processi produttivi e per l'uso delle più moderne risorse telematiche (reti di calcolatori, materiale multimediale);

• conoscenze in ambito economico-aziendale.

In particolare, si vogliono fornire allo studente strumenti metodologici e scientifici in ambito statistico con riferimento ai principali aspetti della teoria statistica (processi generatori dei dati, analisi quantitative delle distribuzioni statistiche, stima dei parametri, verifica delle ipotesi), ai principali metodi di analisi statistica (regressione, serie storiche, analisi della varianza, tecniche di analisi multivariata). La formazione di base è completata dall’acquisizione di conoscenze teoriche di: architettura dell’elaboratore elettronico e reti di calcolatori, linguaggi di programmazione (Visual Basic, C, Java,), economia politica, economia aziendale. Il Corso di laurea si propone, inoltre, di far acquisire sufficienti abilità per un rapido inserimento operativo nei seguenti ambiti di attività:

• realizzazione di protocolli di raccolta e diffusione delle informazioni;• elaborazioni statistiche di dati di carattere aziendale ed extra-aziendale, con

l’ausilio di pacchetti statistici standard (EXCEL, R, SAS); • analisi di mercato: dalla elaborazione dei questionari alla interpretazione

delle serie storiche, allo studio dell’evoluzione dei fenomeni, alla formulazione di previsioni;

• controllo statistico dei processi produttivi e gestionali: capacità del processo, carte di controllo, campionamento per l’accettazione;

• creazione e gestione di archivi elettronici (database) ed impiego degli archivi aziendali, ad esempio per la razionalizzazione e l’ottimizzazione del magazzino, della logistica dei materiali, dei canali di approvvigionamento e di distribuzione;

• valutazioni di strumenti hardware e software per l’azienda, creazione e adattamento di software per specifiche esigenze aziendali;

• gestione di sistemi informativi aziendali; • utilizzo e gestione di reti di calcolatori e dei relativi servizi.

9.2 Obiettivi formativi

La finalità del corso è quella di formare una figura professionale ben delineata, calibrata sulle specifiche esigenze delle aziende, e di favorirne un rapido ed

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DISCIPLINA PROPEDEUTICA DISCIPLINA

Primo anno Calcolo delle probabilità Statistica II Economia Politica Statistica economica: contabilità nazionale Laboratorio statistico-informatico I Laboratorio statistico-informatico II Matematica I Matematica II

Statistica II Matematica II Matematica finanziaria

Ricerca operativa Statistica III

Programmazione I Basi di dati e sistemi informativi Programmazione II

Statistica I Statistica II Statistica II Controllo statistico della qualità

Statistica economica: contabilità nazionale Statistica III Teoria dei campioni

Secondo anno Economia aziendale E-business

MarketingQualità totale

Laboratorio statistico-informatico II Laboratorio statistico-informatico III Reti di calcolatori

Matematica finanziaria Teoria matematica del portafoglio Statistica III Analisi di mercato

Statistica IV Statistica IV Statistica aziendale I

Statistica aziendale II

Terzo anno Teoria matematica del portafoglio Modelli per i mercati finanziari

9.5. Calendario didattico L’attività didattica si articola in due “semestri” di lezione. Ciascun semestre è costituito da 13 settimane effettive, di cui una intermedia di pausa didattica, oltre agli eventuali periodi di festività previsti dal calendario di Ateneo. Di norma, la settimana di pausa didattica si colloca dopo sei settimane effettive di lezione.

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ATTIVITÀ PERIODO NOTE

I Semestre (Parte A) 20.09.10-29.10.10 Pausa Didattica 02.11.10 – 05.11.10 I appello per tutte le

materie I Semestre ( Parte B) 08.11.10- 17.12.10 Vacanze di Natale:

20.12.10 -07.01.11 Esami 10.01.11 25.02.11 3 appelli per gli

insegnamenti del I sem., 2 appelli per gli insegnamenti del II sem.,

II Semestre (Parte A) 28.02.11 -15.04.11 Vacanze di Pasqua: 22.04.11 – 26.04.11

Pausa Didattica 18.04.11 -29.04.11 I appello per tutte le materie

02.05.11 - 03.06.11 II Semestre (Parte B)

Esami 06.06.11 – 29.07.11 3 appelli per gli insegnamenti del II sem., 2 appelli per gli insegnamenti del I sem.,

01.09.11 – 16.09.11 I appello per tutte le materie

9.6 Insegnamenti attivati nell'anno accademico 2010-2011

Gli insegnamenti indicati fanno riferimento al terzo anno del Corso di Laurea SIGI.

Disciplina Settore Sem.

Nome e cognome Qualifica

Analisi di mercato SECS-S/03 II David

Aristei Ricercatore

Controllo statistico della qualità

SECS-S/03 I Luca

Scrucca Ricercatore

E-business SECS-P/08 II A. Picciotti Ricercatore

Laboratorio statistico-informatico III - I-

IIAFrancesca Pierri Ricercatore

Marketing SECS-P/08 II Devetag Associato

Modelli per i mercati finanziari

SECS-S/06 IIA Franco

Moriconi Ordinario

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Qualità Totale SECS-P/10 II Salvatore

Trollini Contratto

Reti di calcolatori INF/01 I Docente da nominare

Statistica aziendale I ( mod. 2)

SECS-S/03 I/b Bruno

Bracalente Ordinario

Statistica aziendale I(mod.1)

SECS-S/03 I/a M.assimo

Cossignani Contratto

Statistica aziendale II (mutuato da Serie Storiche Economiche e Fin.)

SECS-S/03 II Pierluigi

Daddi Ordinario

Statistica economica: contabilità nazionale

SECS-S/03 IA Bruno

Bracalente Ordinario

Teoria dei campioni SECS-S/01 I

M.Giovanna Ranalli

Ricercatore

Teoria matematica del portafoglio

SECS-S/06 IB Franco

Moriconi Ordinario

9.7 Prova finale

Per essere ammessi alla prova finale, occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono in una relazione sull’esperienza di stage o su un tipico problema professionale legato ad una o più discipline del corso. Il tema della relazione è scelto dallo studente di concerto con un docente, e, eventualmente, con il referente dell’azienda presso cui svolge lo stage.Ai sensi della delibera del Consiglio di Facoltà del 12 ottobre 2004 “la valutazione della prova finale avviene nel corso di una seduta pubblica della Commissione di esame di laurea composta da undici membri e nominata dal Rettore (…) La Commissione di esame di laurea per la valutazione dei candidati può avvalersi del precedente parere formulato da una Commissione ristretta di docenti della Facoltà, nominata dal Presidente del Consiglio di corso e composta da almeno tre docenti della Facoltà. Di questa Commissione fa parte il docente che ha seguito il candidato nella preparazione della prova finale”. Si ricordano alcuni termini organizzativi:

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1. Entro il venerdì antecedente alla settimana che precede quella delle lauree devono essere concluse le prove finali da parte delle commissioni ristrette;

2. Le prove finali da parte delle commissioni ristrette si tengono nell’ambito di una settimana;

3. Ai fini del sostenimento della prova finale, il laureando deve aver terminato gli esami entro la fine della settimana antecedente quella in cui hanno luogo le prove finali da parte delle commissioni ristrette.

Il calendario delle prove finali delle diverse commissioni ristrette è stabilito annualmente ed è disponibile nell’apposita bacheca, nel sito del Corso di laurea e presso la Segreteria didattica.

Determinazione del voto di laurea

Ai fini dell’attribuzione del voto di laurea, alla media dei voti riportati agli esami (ponderata con i crediti delle singole discipline), espressa in centodecimi, sono aggiunte le seguenti tre componenti:

- bonus per la media: fino ad un massimo di 4,6 punti, ripartiti proporzionalmente secondo la tabella seguente:

Il bonus è riferito all’estremo destro dell’intervallo; per i valori intermedi, ad ogni incremento di 1 del voto medio, il bonus aumenta, a partire dal livello raggiunto nella classe precedente, di 0,1 se il voto medio è compreso tra 80 e 85, di 0,18 se il voto medio è compreso tra 85 e 90, di 0,22 se il voto medio è compreso tra 90 e 95, di 0,26 se il voto medio è compreso tra 95 e 100, di 0,235 se il voto medio è compreso tra 100 e 103,4. Se la media dei voti riportati agli esami è maggiore di 103,4, il bonus per la media è uguale alla differenza tra 108 e la media.

- bonus per la durata degli studi: fino ad un massimo di 4 punti (per una durata minore o uguale a 3 anni), secondo la regola di seguito riportata:

Durata ≤ 3,0 3,0 - 3,5 3,5 - 4,0 4,0 - 4,5 4,5 - 5,0

Bonus 4 3,5 2 0,75 0

Il bonus è riferito all’estremo destro dell’intervallo; per una durata intermedia, ad ogni incremento di 0,1 della durata, il bonus diminuisce, a partire dal livello

Media degli esami (m) ≤ 80 80 – 85 85 – 90 90 – 95 95 – 100 100 – 103,4

Punteggio massimo 0 0,5 1,4 2,5 3,8 4,6

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raggiunto nella classe precedente, di 0,1 se la durata è compresa tra 3 e 3,5, di 0,3 se la durata è compresa tra 3,5 e 4, di 0,25 se la durata è compresa tra 4 e 4,5, di 0,15 se la durata è compresa tra 4,5 e 5.

Se il voto medio è inferiore a 108, l’incremento complessivo per i bonus non può, comunque, superare la differenza tra 108 e il voto medio.

- valutazione della prova finale: fino ad un massimo di 3 punti.

Anno Accademico 2009/2010 Calendario per le sessioni di laurea valido per la prova finale dei corsi di laurea triennali, per le tesi di laurea delle Specialistiche e del Corso di laurea in Economia e Commercio (ad esaurimento) 12-13-14 Luglio 2010 11-12-13 Ottobre 2010 14-15-16 Febbraio 2011 9-10-11 Maggio 2011

La domanda per sostenere l'esame di laurea corredata: dal foglio con l’indicazione del titolo della tesi, sia in lingua italiana che inglese, dalle ricevute di pagamento dei bollettini, dalla autocertificazione degli esami sostenuti, deve essere presentata alla Segreteria Amministrativa per l’A.A. 2009/2010 nelle seguenti date: entro il 30 maggio 2010 per la seduta di LUGLIO entro il 1 settembre 2010 per la seduta di OTTOBRE; entro l’11 gennaio 2011 per la seduta di FEBBRAIO; entro il 21 marzo 2011 per la seduta di MAGGIO.

Anno Accademico 2010/2011 Calendario per le sessioni di laurea valido per la prova finale dei corsi di laurea triennali, per le tesi di laurea delle Specialistiche e del Corso di laurea in Economia e Commercio (ad esaurimento) 11-12-13 Luglio 2011 17-18-19 Ottobre 2011 13-14-15 Febbraio 2012 7-8-9 Maggio 2012

La domanda per sostenere l'esame di laurea corredata: dal foglio con l’indicazione del titolo della tesi, sia in lingua italiana che inglese, dalle ricevute di pagamento dei bollettini, dalla autocertificazione degli esami sostenuti, deve essere presentata alla Segreteria Amministrativa per l’A.A. 2010/2011 nelle seguenti date: entro il 30 maggio 2011 per la seduta di LUGLIO entro il 1 settembre 2011 per la seduta di OTTOBRE;

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entro l’11 gennaio 2012 per la seduta di FEBBRAIO; entro il 21 marzo 2012 per la seduta di MAGGIO.

9.8 Prospettive occupazionali

La figura professionale può collocarsi sul mercato del lavoro sia come lavoratore autonomo sia come lavoratore dipendente. Data la stretta rispondenza del profilo professionale proposto ai fabbisogni espressi dal sistema delle imprese, è molto alta la probabilità di impiego immediato al termine degli studi. La figura professionale trova una proficua collocazione in azienda con funzioni di supporto nelle aree: produzione, marketing, controllo di gestione, elaborazione dati e sistema informativo. In base ad una recente indagine, il tasso di occupazione dei laureati in Statistica e Informatica per la Gestione delle Imprese ad almeno un anno dal conseguimento della laurea è del 95% (100% per i maschi e 89% per le femmine). La ricerca ha preso in esame i 98 laureati/diplomati tra il 1997 e il 2003 (le interviste telefoniche sono state 88: non sono state raggiunte 10 unità per irreperibilità o indisponibilità). Tra gli occupati, il 66% (ottenuto come media tra il 75% dei maschi e il 55% delle femmine) ha un lavoro stabile, il 14% ha un contratto a tempo determinato, il 10% ha un contratto di formazione e il restante 10% ha contratti di collaborazione. Il grado di soddisfazione dei laureati dal punto di vista della gratificazione economica e/o professionale è assai elevato. È dunque molto positivo il rapporto con il mondo del lavoro: la capacità di inserimento lavorativo è paragonabile a quella che l’ISTAT rileva a livello nazionale per le lauree del gruppo di ingegneria a 3 anni dal conseguimento del titolo di studio (cfr. ISTAT: “Laureati del 1998 per condizione lavorativa nel 2001”).

Per informazioni più dettagliate si rinvia al sito http://www.stat.unipg.it/sigi/.

9.9 Alcune specificità

Il Corso di laurea SIGI è nato dalla trasformazione dell’omonimo corso di diploma universitario; quest’ultimo ha partecipato per cinque anni al progetto Campus, un progetto promosso e coordinato dalla CRUI, con cui si è voluta sperimentare una nuova impostazione della didattica universitaria ispirata ai criteri della qualità e del raccordo tra università e mondo del lavoro. Il Corso di laurea SIGI ha voluto mantenere alcuni degli aspetti innovativi di quell’esperienza, aspetti che si concretizzano nelle attività di seguito illustrate.

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Associazione SIGI Un Corso di laurea deve conferire la formazione metodologica generale e quella specifica per accedere alle professioni previste in sede di formulazione del curriculum. È perciò necessario che l’Università si rapporti al mondo del lavoro e, in primo luogo, al sistema economico locale.

A questo fine, è stato costituito un apposito organismo, l’Associazione SIGI, di cui fanno parte l’Università, l’Associazione degli industriali e la Camera di Commercio di Perugia.

L’associazione provvede anche al reperimento delle risorse necessarie per il mantenimento degli standard qualitativi della didattica e per garantire un solido collegamento con la realtà economica della regione.

Stage aziendaliMerita una specifica menzione lo stage in azienda. Si tratta di un’attività da svolgere, di norma nel terzo anno, per un periodo corrispondente ad un minimo di 150 ore lavorative (6 crediti formativi). Con questa esperienza lo studente ha l’opportunità di tradurre in un progetto operativo le proprie conoscenze teoriche.

La selezione delle aziende e dei progetti di stage avviene in funzione sia delle motivazioni e delle attitudini degli studenti sia delle caratteristiche produttive, organizzative e gestionali delle imprese ospitanti.

Lo stage contribuisce alla maturazione professionale dello studente, dall’altra, costituisce un’importante occasione d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, portando alla luce, talora, esigenze e fabbisogni di professionalità da parte delle aziende prima allo stato latente.

Lo svolgimento e l’esito degli stage vengono attentamente valutati nella prospettiva del miglioramento continuo.

Negli anni passati, l’organizzazione degli stage è stata attuata nell’ambito di un progetto realizzato insieme al Centro di Formazione Imprenditoriale della Camera di Commercio di Perugia. Prevedibilmente, ciò avverrà anche nel prossimo anno.

LaboratoriIl laboratorio statistico-informatico consiste in un’attività di oltre 120 ore collocate nell’arco del triennio.

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L’attività, articolata in tre moduli (Laboratorio statistico-informatico I, II e III), è dedicata all’applicazione di linguaggi di programmazione, di pacchetti statistici per le aziende, nonché alla sperimentazione delle più moderne tecnologie informatiche.

Didattica extra-accademicaAlcuni moduli caratterizzati da contenuti più professionalizzanti (come ad esempio, Qualità totale, Statistica aziendale) sono svolti per contratto da professionisti esterni all’Università. Si tratta di momenti di collegamento importanti tra Università e mondo del lavoro.

Valutazione della didattica Il Corso di laurea si ispira alle norme della serie ISO 9000:2000 per la realizzazione della cosiddetta qualità totale: l’Università è vista come una vera e propria azienda, un’azienda di servizi che produce formazione; d’altro canto, lo studente viene considerato come cliente fruitore di tale servizio. Il processo di produzione viene quindi impostato partendo dalle esigenze del cliente; intorno a tali esigenze si modella tutta l’organizzazione del processo formativo. Si pone, pertanto, il problema della valutazione della qualità della didattica, valutazione che viene effettuata sulla base di questionari anonimi compilati dagli studenti al termine dei moduli didattici. Altri strumenti di controllo sono rappresentati dai colloqui periodici con gli studenti svolti da personale specializzato.

9.10 Notizie utili

Attestati di frequenza del laboratorio statistico-informatico Nel corso del triennio, a seguito del superamento della prova di idoneità dei Laboratori statistico-informatici verranno rilasciati, su richiesta, attestati di frequenza recanti l’indicazione delle conoscenze ed abilità maturate.

Commissione paritetica per la didattica Come previsto dal regolamento didattico d’Ateneo, è costituita la Commissione paritetica per la didattica formata da quattro docenti e quattro rappresentanti degli studenti. Alla Commissione spetta il compito di: - formulare proposte in materia di calendario e di programmazione delle

attività didattiche; - verificare l’integrazione dei diversi insegnamenti; - vigilare sulle procedure di valutazione degli insegnamenti da parte degli

studenti e recepire i risultati di tale valutazione;

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- coordinare le attività di tutorato e i servizi di orientamento offerti dal Corso di laurea.

Riconoscimento certificazione ECDLColoro che possiedono la certificazione ECDL o altra equivalente potranno far richiesta di convalida (con domanda da indirizzare al Presidente del Corso di laurea SIGI) per l’idoneità nel Laboratorio statistico-informatico I, per la parte relativa a word e excel.

Lauree Magistrali I laureati in Statistica e informatica per la Gestione delle Imprese possono accedere senza debiti formativi alla Laurea Magistrale in Finanza e Statistica.

Accordi interuniversitari per lo scambio di studenti Nell’ambito del programma Socrates, gli studenti iscritti al Corso di laurea SIGI possono sostenere esami, fino a 60 crediti, in un periodo di permanenza all’estero per non più di due semestri, presso le Università straniere con le quali l’Università di Perugia ha rapporti di scambio e di collaborazione. Tali insegnamenti sono individuati dallo studente tra una rosa di corsi indicati dal Dipartimento proponente il progetto Socrates, rispettando i vincoli previsti nel curriculum del Corso di laurea. Lo studente, prima della partenza per la sede straniera, è tenuto a richiedere l’autorizzazione al Consiglio di Corso di laurea e deve presentare il piano di studio per l’approvazione delle modifiche. Nelle proposte da sottoporre al Consiglio di Corso di laurea devono essere indicati: la disciplina che si intende seguire all’estero, con la denominazione nella lingua locale o in inglese ed i relativi crediti, e la disciplina del Corso di laurea SIGI per cui è richiesta l’equipollenza. Per quanto riguarda le discipline del settore statistico-matematico, la Facoltà di Economia dell’Università di Perugia ha in corso progetti Socrates con le Università di Nottingham, Plymouth, Sheffield e Brunel (Londra). Responsabile del progetto Socrates per il settore statistico è la Professoressa Elena Stanghellini.

Piano di studi Lo studente deve presentare il piano degli studi entro il 30 settembre dell’anno in cui risulta iscritto al secondo. Eventuali variazioni vanno presentate entro la stessa data degli anni successivi.

Orario di ricevimento degli studentiI docenti ricevono gli studenti secondo orari aggiornati con regolarità ed esposti nella bacheca del Corso di laurea SIGI.

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9.11 Programmi degli insegnamenti attivati

ANALISI DI MERCATO Prof. David Aristei

Il marketing con riferimento alle implicazioni di ricerca di mercato; il ciclo di vita del prodotto; le principali fonti dei dati esistenti, con riferimento particolare a quelle di ricerche di mercato; le caratteristiche di un buon questionario, con le indicazioni dei più importanti errori da evitare; le scale di misura e le problematiche dello scaling; i sondaggi postali, telefonici CATI e via web; i panel e metodi specifici, quali il Delphi. Le indagini qualitative e gli orientamenti più recenti in materia. Il comportamento dei consumatori ed alcuni indicatori per l’analisi dei mercati di consumo; stili di vita; i principali modelli di customer satisfaction.

CONTROLLO STATISTICO DELLA QUALITÀ Prof. Luca Scrucca

Introduzione. Il miglioramento della qualità nel moderno ambiente produttivo: aspetti generali; cenni storici; la qualità totale. Il controllo statistico del processo: fonti di variabilità nella qualità. I sette strumenti. Inferenza inerente la qualità dei processi produttivi. Richiami sulla stima puntuale, per intervallo e verifica di ipotesi. La probabilità dell’errore di secondo tipo e la potenza del test. Introduzione al controllo statistico di processo. Le fonti di variabilità nei processi produttivi: fattori casuali e fattori specifici di variabilità. Fondamenti statistici per la costruzione delle carte di controllo di Shewhart: scelta dei limiti di controllo, dimensione del campione e frequenza di campionamento, sottogruppi razionali. Interpretazione degli andamenti tipici nelle carte di controllo di Shewhart. Carte di controllo per variabili. Carte di controllo RX − : costruzione, stima dei parametri, interpretazione. Funzione della caratteristica operativa, lunghezza media delle sequenze. Carte di controllo SX − :costruzione, stima dei parametri, interpretazione. Carte di controllo per dimensioni campionarie variabili. Carta X per misure singole. Carte di controllo per attributi. Carte di controllo p, np, c ed u:costruzione, stima dei parametri, interpretazione, dimensioni campionarie costanti e variabili. Funzione della caratteristica operativa. Carte di controllo CUSUM ed EWMA: Il problema delle misure singole e della sensibilità delle carte di Shewhart a piccole variazioni nel processo. Carta CUSUM: progettazione e costruzione, forma tabulare, proprietà. Carta EWMA (medie mobili pesate esponenzialmente): progettazione e costruzione, proprietà. Analisi della capacità del processo. Limiti di specifica ed indici di capacità del processo. Controllo campionario dei lotti. Il campionamento in accettazione: vantaggi e svantaggi, tipi di piani di campionamento, formazione del lotto. Piani di campionamento semplice per attributi: definizione, costruzione, la curva della caratteristica operativa, tipo A e B. Piani di campionamento doppio, multiplo e sequenziale: definizione, costruzione, caratteristiche e comparazioni con il piano di campionamento semplice. Gli argomenti trattati saranno accompagnati da esempi pratici con l’ausilio del software statistico R e del package qcc. TESTI CONSIGLIATI:- D.C. MONTGOMERY, Controllo statistico della qualità, McGraw-Hill, Milano, 2000.

(in particolare si possono escludere i paragrafi 2.2-2.4, 7.1.6-7.1.11, 7.3, 8, 9.4-9.8, 10, 11, 12, 13.4–13.5, 14).

- L. SCRUCCA, qcc: An R package for quality control charting and statistical process control, R News, Vol. 4/1, 2004, pp. 11-17.

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E-BUSINESSProf. Antonio Picciottti

PROGRAMMA ANALITICO:

Cap.2 –Internet, le ICT e le principali implicazioni gestionali (capitolo di sola lettura)Cap.3 – Concorrenza e analisi competitiva Cap.4 – L’analisi della domanda in Rete Cap.5 – Le ricerche con e sulla Rete Cap.6 – La segmentazione in Rete Cap.7 – Il posizionamento in Rete Cap.8 – La collaborative innovation Cap.9 – Price e channel management Cap.10 – Il customer relationship management TESTO DI RIFERIMENTO:E. PRANDELLI, G. VERONA, Marketing in rete: analisi e decisioni nell’economia digitale, McGraw-Hill, seconda edizione.

LABORATORIO STATISTICO-INFORMATICO IIIProf. Francesca Pierri

Il corso si svolge nel II semestre: ogni settimana sono previste 2 ore di lezione e 2 ore di esercitazione. Le esercitazioni si svolgeranno presso il Laboratorio della Facoltà dove ogni studente disporrà di un personal computer. Utilizzo del software SAS:

Introduzione al sistema SAS DATA step e PROC step Creazione di un SAS DATA set Importazione dati DATA set temporanei e permanenti Unione orizzontale e verticale di più DATA set Istruzioni di programmazione strutturata Creazione di nuove variabili e modifica di variabili esistenti Cenni sull’utilizzo del software SAS/GRAPH Utilizzo di alcune procedure del software SAS/BASE (PRINT, SORT, FREQ, TABULATE,

MEANS, UNIVARIATE) Utilizzo di alcune procedure del software SAS/STAT (ANOVA, REG)

Ambiente E-learning: e-learning.unipg.it

Potete trovare informazioni sul corso, i testi delle esercitazioni svolte durante l’anno, la soluzione di alcuni esercizi, dispense.

Per accedervi selezionare Facoltà di Economia ->SIGI->Laboratorio Statistico Informatico III E’ necessario registrarsi ed inserire una parola chiave da richiedere al docente.

MARKETING Prof. Giovanna Devetag

Obiettivi del Corso: Il corso si propone l’obiettivo di illustrare le principali tematiche connesse al marketing strategico e operativo, con particolare riferimento alle politiche di prodotto e all’analisi dei comportamenti di consumo in chiave strategica.

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PROGRAMMA

- Il marketing nell’impresa moderna - L’analisi dell’orientamento al mercato - L’analisi del comportamento del consumatore – euristiche, razionalità limitata, bias - La segmentazione - L’analisi di attrattività e competitività dei segmenti - La strategia di marketing - Il piano di marketing - Le decisioni di prezzo - Le decisioni di comunicazione - L’elaborazione di una campagna pubblicitaria - Elementi di marketing dei beni industriali - Elementi di marketing internazionale e marketing interculturale - Approfondimenti sull’analisi dei comportamenti d’acquisto

TESTI CONSIGLIATI:- LAMBIN J.J., Marketing strategico e operativo, Mc Graw-Hill (ultima edizione) - PELLICELLI, G. (2003), Il Marketing Internazionale: Mercati Globali e Nuove Strategie

Competitive, 3° edizione, ETAS Libri, Milano. - HERBIG P. (2003), Marketing Interculturale, Apogeo

Il programma dettagliato con l’indicazione dei testi di riferimento obbligatori sarà fornito dalla docente all’inizio del corso e sarà reso disponibile online.

MODALITA’ D’ESAME L’esame consiste in una prova scritta. E’ concessa allo studente la facoltà di sostenere un esame orale integrativo.- A. ANGOLI, L. DE DIONIGI, G. GIORGI, Matematica generale. Esercizi svolti, Giappichelli,

Torino, 1992 (esercizi su quasi tutti gli argomenti del programma esclusi l’algebra lineare e lo studio di funzioni).

- A. ANGOLI, L. DE DIONIGI, G. GIORGI, 100 studi di funzioni, Giappichelli, Torino, 1992 (solo studi di funzioni).

MODELLI PER I MERCATI FINANZIARIProf. Franco Moriconi

Introduzione ai processi stocastici: generalità sui processi stocastici; i principali tipi di processo stocastico; la caratterizzazione probabilistica; processi di Markov; processi omogenei a incrementi indipendenti; scommesse eque e martingale. I processi binomiali: lo schema delle prove ripetute; la distribuzione di Bernoulli; la variabile di Bernoulli come processo stocastico; funzioni di guadagno additive; funzioni di guadagno moltiplicative; proprietà asintotiche della distribuzione di Bernoulli; convergenza di processi binomiali a processi nel tempo continuo; processi di guadagno moltiplicativi. Moti Browniani e processi di diffusione: il moto Browniano; il moto Browniano generico; l’approccio differenziale alla descrizione della dinamica stocastica; i processi di diffusione e il lemma di Ito; applicazioni. Le opzioni finanziarie: generalità sulle opzioni; contratti forward e contratti opzione; opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione; la relazione di parità put-call; limitazioni notevoli al prezzo delle opzioni; le principali tipologie di contratti di opzione; opzioni implicite: zero coupon bonds emessi da imprese; investimenti azionari con minimi garantiti. Il modello biniomiale: la valutazione delle opzioni: un esempio elementare; Valutazione binomiale; lo schema di mercato uniperiodale; il portafoglio replicante e le probabilità di risk neutral; lo schema con due periodi; valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante; le formule di valutazione per put e call europee nello schema multiperiodale; il Delta; utilizzazione pratica del modello binomiale; il modello di Black e Scholes come limite del modello binomiale. Il modello di Black and Scholes: le ipotesi del

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modello; la dinamica del prezzo dell’opzione; l’argomentazione di hedging e l’equazione di valutazione; la formula di Black and Scholes per call e put europee; analisi delle formule di Black and Scholes; la soluzione in forma integrale e la valutazione risk neutral; il Delta hedging; opzioni su titoli che pagano dividendi: dividendi deterministici; dividend yield deterministico; opzioni su valuta. Modelli di valutazione per contratti interest rate sensitive: le ipotesi tipiche dei modelli ad un fattore; la dinamica dei contratti i.r.s; l’argomentazione di hedging e il prezzo di mercato del rischio; l’equazione di valutazione e la soluzione in forma integrale; l’immunizzazione stocastica; il modello di Cox Ingersoll e Ross; il modello di Vasicek. Principi di immunizzazione stocastica: rischiosità dei contratti i.r.s. e duration stocastica; selezione di portafogli immunizzati. TESTO CONSIGLIATO:- M. DE FELICE, F. MORICONI, La teoria dell’immunizzazione finanziaria. Modelli e strategie, Il

Mulino, Bologna, 1991. - Dispense.TESTO DI CONSULTAZIONE:- J.C. HULL, Opzioni futures e altri derivati, Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs NJ, USA, 1997.Consultare il docente

QUALITÀ TOTALE Prof. Salvatore Trollini

Il mondo occidentale fine anni '70: La visione tecnica della Qualità. La situazione di obsolescenza dei prodotti industriali nei confronti del Giappone. La scoperta della Qualità Totale. Lecaratteristiche fondamentali della Qualità Totale: Le nuove priorità. La metafora del Mostro e la Palestra. Qualità: I nuovi significati. - La Qualità Totale e le sue caratteristiche innovative: La Qualità Totale come un corpo estraneo. La Qualità Totale come sfida agli approcci manageriali tradizionali. La Qualità Totale come movimento di massa La Qualità Totale come portatrice di breakthrough. La Qualità Totale come sfida agli sprechi. Il cambiamento culturale richiesto dalla Qualità Totale: I tre livelli della cultura. Il problema del cambiamento della cultura. Le nuove assunzioni di base. Le strategie fondamentali della Qualità Totale: La strategia della soddisfazione del cliente: il client satisfaction survey. La nuova strategia della gestione delle risorse umane: il people satisfaction survey. La strategia della partnership con i fornitori. La strategia del processo e la gestione per processi. La strategia del miglioramento continuo: Kaizen. La strategia della “fabbrica” dei nuovi prodotti. La strategia della promozione interna della Qualità. - Gli strumenti per il miglioramento continuo: I sette strumenti statistici. I sette strumenti manageriali. Tecniche statistiche avanzate. Quality Function Deployment: La “Casa della Qualità”. Theory of constraints. - Cenni sui processi fondamentali della Qualità Totale: La Direzione per politiche. Il Daily Routine Work. La formazione intensiva. La diagnosi del Presidente. La leadership del massimo dirigente: missione, visione, politica, obiettivi. Modelli di leadership. Sistemi di gestione per la Qualità: Il quadro normativo e certificativo. Le norme della serie UNI EN ISO 9000:2000. La documentazione di Sistema: il Manuale della Qualità, le procedure, le istruzioni operative, la modulistica, i documenti di registrazione. Gli audit di sistema e la Norma UNI EN ISO 19011:2002. L’iter di certificazione. I Sistemi integrati di gestione per la Qualità: qualità, sicurezza, ambiente, sociale. - Un programma avanzato di Qualità Totale: Il programma 6 Sigma. Le applicazione alla Motorola e alla General Electric. Esempi di applicazione della Qualità Totale: La Qualità Totale e la Lean Production. Il Modello Toyota. I grandi risultati per la competitività. - I modelli di eccellenza della Qualità Totale: Il modello EFQM per l’Eccellenza. TESTI CONSIGLIATI:- A. GALGANO, La Qualità Totale, Il Sole 24 ore, Milano, 1990. - A. GALGANO, La rivoluzione Manageriale: ripensare la Qualità Totale, Il Sole 24 Ore, Milano,

1996.

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- D. GRISOT, La Gestione della Qualità: capire e applicare la Norma ISO 9001 Edizione 2000,Tecniche nuove, Milano, 2002.

- A. CHIARINI, Total Quality Management: modelli di gestione totale della Qualità, Franco Angeli, Milano, 2004.

RETI DI CALCOLATORI Prof. Gianfranco Galmacci

Introduzione ai sistemi UNIX: sistema operativo e shell; filesystem; applicazioni client/server; linguaggi script. Reti di calcolatori: generalità sulle reti; protocolli di rete; TCP/IP e OSI; indirizzi IP; sotto-reti e sistemi di routing; protocolli di risoluzione degli indirizzi; tecnologia NAT; Domain Name Sytem. Servizi di rete: Telnet e FTP; posta elettronica (SMTP, POP e IMAP MIME); World Wide Web e protocollo http. Cenni sui sistemi di sicurezza. TESTI CONSIGLIATI:

Saranno indicati dal docente.

STATISTICA AZIENDALE IProf. Bruno Bracalente, Prof. Massimo Cossignani PROGRAMMA.

Modulo I (Prof. Massimo Cossignani) [2 cfu] Elementi di statistica multivariata applicata a problemi aziendali La matrice dei dati: correlazione, similarità e distanza; l’analisi dei gruppi: metodi gerarchici e non gerarchici; l’analisi di scaling multidimensionale. Software statistico e applicazioni empiriche a dati aziendali.

Modulo II (Prof. Bruno Bracalente) [3 cfu] L’informazione statistica per le aziende Cenni introduttivi e ricerca delle informazioni nelle banche dati. La misura della produttività e dell’efficienza aziendale I concetti di produttività ed efficienza a livello aziendale; le misure di produttività parziale; le variazioni di qualità dell’output e degli input; le misure di produttività globale; i confronti di produttività multiperiodali; i confronti di produttività tra aziende. Applicazioni empiriche delle misure di produttività a dati aziendali in Excel. Introduzione alle misure di efficienza non parametriche e parametriche: la data envelopment analysis e le frontiere di produzione. Software statistico e applicazioni empiriche a dati aziendali.

Testo B. Bracalente, M. Cossignani, A. Mulas: “Statistica Aziendale”, McGraw-Hill, Milano 2009.

STATISTICA AZIENDALE II Prof. Pierluigi Daddi

Il corso è dedicato alla trattazione dei metodi statistici per l’analisi delle dinamiche economiche con particolare riferimento alla loro evoluzione nel breve e nel medio periodo, con approfondimenti nei campi applicativi della macroeconomia e dei mercati finanziari. Per partecipare alle esercitazioni in aula informatica, preferibilmente con l’utilizzo del linguaggio SAS, è consigliabile che gli studenti abbiano conseguito almeno l’idoneità nel corso di Informatica di base.

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PROGRAMMA

Nozioni introduttive. Analisi classica delle serie temporali. I modelli descrittivi di scomposizione delle serie temporali. Funzioni analitiche per l’analisi delle componenti elementari. Modelli perequativi basati sulle medie mobili. Analisi moderna delle serie temporali. Generalità sui processi stocastici. Processi stocastici gaussiani, momenti teorici; proprietà di stazionarietà ergoditicità ed invertibilità. Funzioni di autocovarianza e di autocorrelazione globale e parziale. Teorema di Wold. Modelli stocastici lineari, momenti campionari. Identificazione, stima e controllo dei modelli AR, MA, ARMA, ARIMA, ARIMA. La previsione con modelli stocastici lineari. Modelli statistici per l’analisi della volatilità dei mercati finanziari: modelli ARCH, GARCH, IGARCH ed EGARCH. Cenni di Analisi spettrale: periodogramma, spettro di potenza, funzione di densità spettrale. Stimatori spettrali. Ampiezza di banda. TESTI CONSIGLIATI:PELAGATTI M. - Statistica dei mercati Monetari e Finanziari. (Dispense). Disponibili sul sito: http://www.statistica.unimib.it/utenti/p_matteo/lessons/SMMF/StatFin.pdfG. M. GALLO, B. PACINI - Metodi quantitativi per i mercati finanziari, Carocci, Roma 2002. (ISBN 88-430-2306-3). PICCOLO D. - Introduzione all’analisi delle serie storiche. Ed. Nuova Italia Scientifica (NIS), 1990. TESTO DI CONSULTAZIONE:WALTER ENDERS - Applied Economic Time Series, Wiley & Sons, Inc., 1995. (ISBN 0-471-03941-1).

STATISTICA ECONOMICA: CONTABILITÀ NAZIONALE Prof. Bruno Bracalente

PROGRAMMA.

Il sistema contabile. Il Sistema Europeo dei Conti economici integrati (SEC95) e la descrizione quantitativa del funzionamento del sistema economico. La misura statistica dei fattori della produzione. La formazione e l’impiego delle risorse. La distribuzione del reddito. L’accumulazione e i conti patrimoniali. Le transazioni internazionali. La comparazione degli aggregati economici nel tempo e nello spazio. I numeri indici complessi. La misurazione dell’inflazione. Gli aggregati a prezzi costanti e le serie concatenate in volume. La deflazione degli aggregati monetari. Le componenti della crescita economica. Gli aggregati a parità di potere d’acquisto e i confronti tra paesi. Le componenti dei divari di sviluppo tra paesi.TESTI.- B. BRACALENTE: “Contabilità nazionale: il sistema contabile e la comparazione degli aggregati economici nel tempo e nello spazio” (dispense a cura del docente). TESTO DI CONSULTAZIONE:- V. SIESTO, La contabilità nazionale italiana, Il Mulino, Bologna 2003. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO.Il corso è articolato in lezioni ed esercitazioni, per un totale di 36 ore. Le esercitazioni sono dedicate alla correzione in aula di esercizi assegnati precedentemente. MODALITÀ DI ESAME.L’esame prevede una prova scritta della durata di due ore, divisa in due parti: parte A (teoria); parte B (esercizi). Non è consentita la consultazione di libri, dispense o appunti personali. E’ consentita la consultazione di un formulario. Per raggiungere la sufficienza occorre ottenere almeno 9 punti nella parte A ed almeno 9 punti nella parte B.

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SITO WEB DOCENTE.www.stat.unipg.it/bracalente/Didattica.html Contiene: informazioni sul corso; avvisi; materiale didattico (in particolare: precedenti prove di esame; esercitazioni); risultati delle prove di esame.RECAPITI DOCENTE.Tel. 075 – 5855231 e-mail: [email protected]

TEORIA MATEMATICA DEL PORTAFOGLIO Prof. Franco Moriconi

Selezione di portafogli obbligazionari: richiami sulle teorie della struttura per scadenza dei tassi di interesse; l’immunizzazione classica; copertura di uscita singola; l’ipotesi di shift additivi; il teorema di Fisher e Weil; la ricerca del tempo ottimo di smobilizzo; selezione di portafogli immunizzati; gestione dinamica di portafogli immunizzati; copertura di uscite multiple; il teorema di Redington; il teorema generale di immunizzazione per shift additivi; l’immunizzazione semideterministica a minimo rischio; il teorema di immunizzazione a minimo rischio; selezione di portafogli immunizzati a minimo rischio; la gestione del rischio di tasso nei portafogli di intermediazione. Selezione di portafogli azionari e capital asset pricing model: richiami sui modelli mediavarianza; frontiere efficienti e teorema di separazione; la capital market line; diversificazione dei portafogli; rischio sistematico e rischio non sistematico; il Capital Asset Pricing Model; il portafoglio di mercato; il beta e la security market line; il CAPM come modello monoindice; gli stimatori classici; applicazioni del CAPM; il CAPM come criterio di valutazione; la verifica empirica del CAPM; l’arbitrage Pricing Theory come estensione del CAPM. Contratti forward e contratti futures: caratterizzazione dei contratti forward; prezzi a termine e aspettative; classificazione degli agenti nel mercato; la relazione tra prezzi a pronti e prezzi a termine con e senza dividendi; applicazioni: contratti su coupon bonds; arbitraggi da cash and carry; cambi a pronti e cambi a termine; parità coperta dei tassi di interesse; la valutazione dei titoli denominati in divisa estera; caratterizzazione dei contratti futures; il daily resettlement; relazione tra prezzi forward e prezzi futures; prezzi futures e prezzi a pronti. Coperture e speculazioni con contratti futures; il rapporto di copertura; futures su indici; BTP futures; il BTP futures sul LIFFE. Le operazioni finanziarie: generalità sulle opzioni; contratti forward e contratti di opzione; opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione; la relazione di parità put-call; limitazioni notevoli al prezzo delle opzioni; le principali tipologie di contratti di opzione; opzioni implicite: zero coupon bonds emessi da imprese; investimenti azionari con minimi garantiti; introduzione al modello binomiale; la valutazione delle opzioni: un esempio elementare; valutazione rinominale; lo schema di mercato uniperiodale; il portafoglio replicante e la probabilità risk neutral; lo schema con due periodi; valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante; il Delta. TESTI CONSIGLIATI:- M. DE FELICE, F. MORICONI, La teoria dell’immunizzazione finanziaria. Modelli e strategie, Il

Mulino, Bologna, 1991. - Dispense a cura del docente. TESTI DI CONSULTAZIONE:- T.E. COPELAND, J.F. WESTON, Financial theory and corporate policy, Addison-Wesley,

Reading Ma, USA, 1998. - W. SHARPE, J.A. GORDON, J.V. BAILEY, Investments, Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs NJ,

USA, 1995.

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PARTE III

Sede di Assisi

Laurea in Economia Internazionale del Turismo

Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (ad esaurimento)

Laurea in Economia del Turismo(ad esaurimento)

e

Laurea Magistrale in Economia e Management del Turismo

(ad esaurimento)

1 Presentazione

Presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia nell’a.a. 2010-2011 sono attivati, con sede in Assisi, i seguenti Corsi di Laurea:

LAUREE (TRIENNALI) ANNI DI ATTIVAZIONE

CLASSE

Economia internazionale del turismo I L-18 Economia e gestione dei servizi turistici (ad esaurimento)

III 17

Economia del turismo (ET) (ad esaurimento) II 18 LAUREE MAGISTRALI ANNI DI

ATTIVAZIONECLASSE

Economia e management del turismo (EMT) (ad esaurimento)

II LM-77

2 Corso di Laurea (Interateneo) in Economia Internazionale del Turismo

L’Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Economia e Facoltà di Lettere e filosofia, e l’Università per Stranieri di Perugia hanno istituito, presso la Facoltà di Economia, il Corso di Laurea Interateneo in Economia Internazionale del Turismo, appartenente alla classe delle lauree universitarie in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (Classe L-18). Esso rilascia il titolo accademico denominato Economia Internazionale del Turismo. Il Corso di Laurea intende fornire agli studenti competenze culturali, metodologiche e tecnico-professionali in relazione all’analisi e all’interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche d’azienda, mediante l’acquisizione di una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, economiche, giuridiche, matematiche, statistiche e linguistiche. In particolare, intende fornire competenze adeguate nel management delle imprese di viaggio, delle imprese ricettive e ristorative ed in generale di tutte le istituzioni che operano nel settore del turismo, nonché gli strumenti di analisi e di sviluppo di progetti sul campo in stretta collaborazione con imprese, al fine di promuovere un confronto tra università e imprese su problematiche di interesse reciproco.Il Corso prepara alla formazione di: esperti per la carriera direttiva degli organismi pubblici e privati che operano nel turismo; figure professionali in

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grado di favorire l’evoluzione del sistema turistico verso più avanzati modelli di funzionalità e di gestione; figure professionali che, sia nelle aziende turistiche sia negli organismi di promozione turistica sia per le attività culturali e ambientali, siano in grado di soddisfare le esigenze organizzative e di amministrazione del settore; professionisti nelle attività di consulenza giuridico-aziendale, con specifico riguardo alle imprese turistiche.Il corso prepara alle professioni (classificazione ISTAT):

- Specialisti della gestione e del controllo delle imprese private - Specialisti in contabilità - Specialisti nei rapporti con il mercato - Specialisti in attività finanziarie

Sono istituite numerose convenzioni con istituzioni pubbliche e imprese private, di media e grande dimensione, al fine di favorire l’occupazione post-laurea e condividere gli obiettivi formativi. Il corso di laurea non è articolato in curricula.

Percorso formativo I anno

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Base Economico SECS-P/01

Istituzioni di economia

12

Base Aziendale SECS-P/07

Economia Aziendale e ragioneria applicata alle imprese turistiche

12

Base Statistico-matematico

SECS-S/06

Matematica generale

9

Base Giuridico IUS/09IUS/01

Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto privato

6

9

Affini e integrative L-LIN/12

Lingua Inglese 9

Altre attività formative:

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Abilitàinformatiche e telematiche

Informatica 3

Totale 60

II anno (da attivare)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Aziendale SECS-P/08

Economia e gestione delle imprese turistiche

12

Caratterizzante Economico SECS-P/01

Economia internazionale del turismo

9

Caratterizzante Statistico-matematico

SECS-S/01 e SECS-S/03

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica

12

Caratterizzante Giuridico IUS/04 DirittoCommerciale interno e internazionale

9

Affini e integrative (a scelta)

Sps/11

Sps/08

Governance e politiche pubbliche europee per il turismo Sociologia della comunicazione

6

Affini e integrative L-LIN/07

Lingua spagnola 9

Totale 57

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SED

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SSIS

I

III anno (da attivare)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Aziendale SECS-P/07

Programmazione e controllo delle imprese turistiche

12

Caratterizzante Aziendale SECS-P/08

Marketinginternazionale del Turismo

9

Caratterizzante Giuridico IUS/04 Diritto del turismo

6

Affini e integrative L-ART/04

Organizzazione delle attività museali

6

Affini e integrative L-OR/21

o L-LIN/03

Lingua cinese o Lingua Francese 9

Altre attività formative:

• A scelta dellostudente

Uno o due esami a scelta*

12

• Per la prova finale

Tesina 3

• Per stages e tirocinipresso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Tirocinio 6

Totale 63

153

* Gli studenti possono scegliere qualsiasi insegnamento fra quelli attivati nell’Ateneo, purché coerente con il progetto formativo. A tal fine, la sede di Assisi assicura l’attivazione dei seguenti insegnamenti: Storia economica SECS P/12 6 CFU Geografia del turismo M-GGR/2 6 CFU Economia dei beni e delle attività culturali SECS P/01 6 CFU Diritto del lavoro IUS/07 6 CFU Diritto dell’Unione Europea IUS/14 6 CFU

3 Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici(ad esaurimento)

Come da bando generale dell’Ateneo, presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia sono attivati, con sede in Assisi, il Corso di Laurea in Economia e gestione dei servizi turistici (classe 17) E’ attivo il terzo anno dei seguenti curriculum: Management delle imprese di viaggio e Management delle imprese ricettive e ristorative. Di seguito i piani di studio:

Curriculum MANAGEMENT DELLE IMPRESE DI VIAGGIO

III anno Scienza delle finanze 6 affine SECS P/03 Economia e management delle imprese di viaggio 8 caratt SECS P/08

Programmazione e controllo 8 caratt SECS P/07 Marketing del turismo 8 caratt SECS P/08 Gestione informatica dei dati nelle imprese di viaggio 6 caratt SECS P/07

Elaborazione automatica dati per le decisioni economiche e finanziarie 7 caratt SECS S/06

Diritto commerciale 6 caratt IUS/04 Tirocinio o progetto 7 Prova finale 4

154

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I

Curriculum MANAGEMENT DELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE

III anno Scienza delle finanze 6 affine SECS P/03 Economia e management delle imprese ricettive e ristorative 8 caratt SECS P/08

Programmazione e controllo 8 caratt SECS P/07 Marketing del turismo 8 caratt SECS P/08 Gestione informatica dei dati nelle imprese ricettive e ristorative 6 caratt SECS P/07

Elaborazione automatica dati per le decisioni economiche e finanziarie 7 caratt SECS S/06

Diritto commerciale 6 caratt IUS/04 Tirocinio o progetto 7 Prova finale 4

La laurea triennale in Economia e gestione dei servizi turistici si consegue dopo aver acquisito 180 crediti, comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di due lingue dell’Unione europea oltre l’italiano. Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle altre attività formative previste dal percorso didattico e dimostrare la conoscenza in forma scritta ed orale della seconda lingua straniera. Le attività formative relative alla prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono in una discussione orale, con gli opportuni riferimenti alle discipline del Corso di Laurea, di un tipico problema professionale o nella presentazione dell’esperienza maturata nel tirocinio di un argomento, scelto dallo studente, d’intesa con un docente, secondo modalità specifiche stabilite dal Consiglio di Corso.

4. Corso di Laurea in Economia del Turismo (ex D.M. 270/04) (ad esaurimento)

Il Corso di Laurea in Economia del Turismo, attivo per l’a.a. 2010/2011 solo per il II anno, intende fornire agli studenti competenze culturali, metodologiche e tecnico-professionali in relazione all’analisi e all’interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche d’azienda, mediante l’acquisizione di una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, economiche, giuridiche, matematiche e statistiche. In particolare, intende fornire competenze adeguate nel management

155

delle imprese di viaggio, delle imprese ricettive e ristorative ed in generale di tutte le istituzioni che operano nel settore del turismo, nonché gli strumenti di analisi e di sviluppo di progetti sul campo in stretta collaborazione con imprese, al fine di promuovere un confronto tra università e imprese su problematiche di interesse reciproco. Il Corso prepara alla formazione di: esperti per la carriera direttiva degli organismi pubblici e privati che operano nel turismo; figure professionali in grado di favorire l’evoluzione del sistema turistico verso più avanzati modelli di funzionalità e di gestione; figure professionali che, sia nelle aziende turistiche sia negli organismi di promozione turistica sia per le attività culturali e ambientali, siano in grado di soddisfare le esigenze organizzative e di amministrazione del settore; professionisti nelle attività di consulenza giuridico-aziendale, con specifico riguardo alle imprese turistiche. Il Corso prepara alle professioni (classificazione ISTAT): - Specialisti nella gestione e del controllo nelle imprese private; - Specialisti in contabilità - Specialisti nei rapporti con il mercato Il Corso di Laurea, si articola in un unico curriculum. A lato di ciascuno insegnamento o attività viene indicato il numero di crediti formativi ed il settore scientifico disciplinare.

II anno

Insegnamento Sem.

CFU

Attività Formati

ve

Ambito disciplinare SS-D

Economia e gestione delle imprese turistiche

II 9 Carat. Az. SECS-P/08

Ragioneria generale ed applicata alle imprese turistiche

I 9 Carat. Az. SECS-P/07

Statistica I 9 Carat. Stat-mat SECS-P/08

DirittoCommerciale

I 9 Carat. Giur IUS/04

Diritto Tributario II 6 Carat. Giur IUS/12 Geografia del Turismo

I 9 Affini e integrative

M-GGR/02

156

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SSIS

I

Sociologia del Turismo

II 9 Affini e integrative

SPS/10

Totale crediti II anno 60

III anno (da attivare)

Insegnamento Sem. CFU Attività Formative

Ambito disciplinare SSD

Storia economica 6 Base Economico SECSP/12

Economia del turismo 6 Carat. Economico SECS-P/01

Contabilità per la direzione delle imprese turistiche 6 Carat. Aziendale SECS-

P/07

Marketing del turismo 9 Carat. Aziendale SECS-P/08

Calcolo finanziario e ottimizzazione 6 Carat. Stat.-

matem. SECS-S/06

Legislazione del lavoro e del turismo 3+3 Carat. Giuridico IUS/05-

07Due esami a scelta 12 A scelta dello studente

Tirocinio 6 Stages e tirocini presso imprese ed enti

Prova finale 6 Prova finale Totale crediti III anno 63

4.1 PROPEDEUTICITÀ

Insegnamento Insegnamento propedeutico Ragioneria generale ed applicata delle imprese turistiche Economia aziendale

Contabilità direzionale per le imprese turistiche Economia aziendale

Diritto commerciale Istituzioni di diritto privato Diritto tributario Istituzioni di diritto pubblico

Legislazione del lavoro e del turismo Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di diritto pubblico

Calcolo finanziario e ottimizzazione Matematica generale

157

La prova finale del Corso di Laurea in Economia del Turismo per il conseguimento del titolo di studio consiste nella elaborazione, presentazione e discussione, davanti ad apposita Commissione, di un lavoro concordato con il docente relatore, attinente una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo o attinente una disciplina non inclusa nell’offerta formativa del Corso di Laurea a condizione che venga espresso parere di congruità da parte del Consiglio del Corso di Laurea.

4.2 ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

La formazione dello studente impegnato a tempo pieno prevede il conseguimento di 180 CFU adeguatamente distribuiti nel triennio, comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di due lingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano. Le attività didattiche consistono in lezioni frontali, seminari, esercitazioni e anche in lavori di gruppo, studi di casi o altre forme di attività ritenute idonee dal docente. Potranno essere attivate forme di tutorato d’aula ed individuali, organizzate in diverse modalità, anche con sussidi informatici. Per l’accertamento del profitto degli studenti, i docenti potranno utilizzare prove scritte e/o orali. L’accertamento del profitto degli studenti non può avvenire esclusivamente con i test a risposta multipla; ove opportuno, sono possibili forme di verifica dell’uso di strumenti informatici e telematici. Le modalità della verifica dell’apprendimento sono concluse con l’attribuzione di un voto finale unico relativo a tutti i crediti per ogni insegnamento seguito. Limitatamente agli insegnamenti di almeno 9 CFU, il docente può disporre prove intermedie in itinere che tuttavia acquisiscono validità giuridica solo con il superamento della prova ufficiale in attesa della quale resta a discrezione del docente stabilire la durata della validità nel tempo delle valutazioni ottenute con una prova intermedia. Il manifesto degli studi del corso di laurea dell’anno di iscrizione costituisce il piano degli studi individuale. L’attività didattica del corso di laurea è organizzata in due semestri. Ciascun semestre è costituito da 13 settimane effettive, di cui una intermedia di pausa didattica, oltre agli eventuali periodi di festività previsti dal calendario di Ateneo. Il primo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma la settimana antecedente a quella che include il giorno 25 dicembre. Il secondo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma entro la fine del mese di maggio. Di norma, la settimana di pausa didattica si colloca dopo sei settimane effettive di lezione. In questa settimana si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, da indicare in sede di programmazione didattica. Ai fini del superamento delle prove ufficiali, sono previsti sei appelli di esame nell’ambito dell’anno accademico, a decorrere dal mese di gennaio successivo alla conclusione del primo semestre di didattica. In particolare, sono previsti tre diversi periodi per il sostenimento delle prove di esame:

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SSIS

I

- il primo intercorre tra la prima data utile da calendario accademico del mese di gennaio e l’inizio del secondo semestre di lezioni (sessione invernale);

- il secondo intercorre tra la conclusione del secondo semestre e la fine del mese di luglio (sessione estiva);

- il terzo è compreso tra l’inizio del mese di settembre e l’inizio delle lezioni del primo semestre dell’anno accademico successivo (sessione autunnale).

Nel primo periodo sono collocati tre appelli di esame per gli insegnamenti tenuti nel primo semestre e due appelli di esame riferiti a quelli tenuti nel secondo semestre. Nel secondo periodo sono collocati due appelli di esame per gli insegnamenti posizionati nel primo semestre e tre appelli di esame per quelli collocati nel secondo semestre. Nel terzo periodo è collocato un solo appello di esame. Nelle sessioni invernale ed estiva, gli appelli relativi agli insegnamenti da almeno 9 CFU del medesimo anno di corso e impartiti nel semestre appena concluso devono essere collocati, ove possibile, in settimane diverse. Tra un appello e l’altro del medesimo insegnamento devono intercorrere almeno due settimane.

Per gli studenti che sono iscritti al corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia, valgono le regole dell’anno di immatricolazione in merito alla valutazione della prova finale e, limitatamente all’anno didattico 2010/11, in merito agli appelli degli esami di profitto.

5 Corso di laurea Magistrale (ad esaurimento) in Economia e Management del Turismo (ex D.M. 270/04)

Il Corso di Laurea, attivo per l’a.a. 2010/2011 solo per il II anno, si articola in un unico curriculum. A lato di ciascuno insegnamento o attività, viene indicato il numero di crediti formativi ed il settore disciplinare, previsti nel vigente regolamento.

159

Attività formative

II anno

Insegnamento Sem. CFU Attività Formative

Ambito disciplinare SSD

Economia e sviluppo regionale II 6 Carat. Economico SECS-

P/01 Politica economica del turismo II 6 Carat. Economico SECS-

P/02 Ragioneria internazionale e professionale I 9 Carat. Aziendale SECS

P/07 Economia e management degli eventi culturali II 9 Carat. Aziendale SECS-

P/08 Contratti e operazioni commerciali per il turismo II 6 Carat. Giuridico IUS/04

Un esame libero 9 A scelta dello studente

Tirocinio 4 Stages e tirocinio presso imprese ed enti

Prova finale (tesi di laurea) 15 Prova finale Totale crediti IIanno 64

5.1 CONOSCENZE RICHIESTE PER L’ACCESSO AL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA E MANAGEMENT DEL TURISMO ED ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

Le conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di laurea magistrale si conseguono di norma attraverso la laurea di primo livello. L’accesso al corso di laurea magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Per gli studenti provenienti dal Corso di Laurea triennale in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, dal disattivato Corso di Laurea triennale teledidattico in Economia e Gestione delle Aziende turistiche, tutti della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Perugia, ai fini dell’accesso si riconoscono integralmente i crediti acquisiti e la preparazione personale acquisita. Per tutti gli altri studenti è necessario aver maturato almeno 78 crediti ripartiti come segue: SECS/P01 15 cfu; SECS/P07 18 cfu; SECS/P08 12 cfu; SECS/S01 6 cfu; SECS/S06 9 cfu; IUS/01 6 cfu; IUS/04 6 cfu; IUS/09 6cfu. Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la laurea triennale con una votazione pari o superiore a 95/110. A coloro che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è

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richiesto il superamento di una prova di verifica della preparazione personale che si terrà entro il mese di settembre di ciascun anno. L’accesso alla prova di verifica è comunque subordinato al possesso dei requisiti curriculari sopra specificati. Gli studenti che si pre-iscrivono potranno perfezionare la loro iscrizione solo se al conseguimento del titolo di laurea risulteranno in possesso dei requisiti curriculari e del voto di laurea richiesto e avranno superato il test di ingresso. La durata del corso per il conseguimento della laurea è stabilita in un biennio. Qualora lo studente abbia acquisito, nel corso di laurea di primo livello, crediti relativi a discipline offerte dal presente Corso di Laurea Magistrale, dovrà acquisire i crediti necessari in discipline appartenenti al medesimo settore previsto dal presente ordine degli studi o, in mancanza, in settore preventivamente valutato affine dal Consiglio del Corso di Laurea. Le discipline a libera scelta dello studente non sono soggette a particolari limitazioni, ad eccezione della non ammissibilità della reiterazione di discipline per le quali lo studente ha già sostenuto l’esame. Per l’accertamento del profitto degli studenti, i docenti potranno utilizzare prove scritte e/o orali. L’accertamento del profitto degli studenti non può avvenire esclusivamente con i test a risposta multipla; ove opportuno, sono possibili forme di verifica dell’uso di strumenti informatici e telematici. Le modalità della verifica dell’apprendimento sono concluse con l’attribuzione di un voto finale unico relativo a tutti i crediti per ogni insegnamento seguito. Limitatamente agli insegnamenti di almeno 9 CFU, il docente può disporre prove intermedie in itinere che tuttavia acquisiscono validità giuridica solo con il superamento della prova ufficiale in attesa della quale resta a discrezione del docente stabilire la durata della validità nel tempo delle valutazioni ottenute con una prova intermedia. Il manifesto degli studi del corso di laurea dell’anno di iscrizione costituisce il piano degli studi individuale. Il primo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma la settimana antecedente a quella che include il giorno 25 dicembre. Il secondo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma entro la fine del mese di maggio. Di norma, la settimana di pausa didattica si colloca dopo sei settimane effettive di lezione. In questa settimana si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, da indicare in sede di programmazione didattica. Ai fini del superamento delle prove ufficiali, sono previsti sei appelli di esame nell’ambito dell’anno accademico, a decorrere dal mese di gennaio successivo alla conclusione del primo semestre di didattica. In particolare, sono previsti tre diversi periodi per il sostenimento delle prove di esame:

- il primo intercorre tra la prima data utile da calendario accademico del mese di gennaio e l’inizio del secondo semestre di lezioni (sessione invernale);

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- il secondo intercorre tra la conclusione del secondo semestre e la fine del mese di luglio (sessione estiva);

- il terzo è compreso tra l’inizio del mese di settembre e l’inizio delle lezioni del primo semestre dell’anno accademico successivo (sessione autunnale).

Nel primo periodo sono collocati tre appelli di esame per gli insegnamenti tenuti nel primo semestre e due appelli di esame riferiti a quelli tenuti nel secondo semestre. Nel secondo periodo sono collocati due appelli di esame per gli insegnamenti posizionati nel primo semestre e tre appelli di esame per quelli collocati nel secondo semestre. Nel terzo periodo è collocato un solo appello di esame. Nelle sessioni invernale ed estiva, gli appelli relativi agli insegnamenti da almeno 9 CFU del medesimo anno di corso e impartiti nel semestre appena concluso devono essere collocati, ove possibile, in settimane diverse. Tra un appello e l’altro del medesimo insegnamento devo intercorrere almeno due settimane. Per conseguire il titolo finale lo studente deve aver acquisito 120 crediti. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella discussione, davanti ad una apposita Commissione, di una dissertazione scritta originale a carattere scientifico concordata con il docente relatore, attinente una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo, sia del Corso di Laurea di primo livello che del Corso di Laurea Magistrale.

6 Informazioni generali a tutti i Corsi di Studio

6.1 Calendario Nel seguente calendario sono riportati i periodi di attività della didattica che viene svolta presso la sede decentrata di Assisi. Sono da considerare giorni festivi unicamente quelli riconosciuti tali nel territorio nazionale. I corsi si articolano in due semestri di circa 12 settimane ciascuno, da Settembre a Dicembre e da Febbraio a Maggio secondo le modalità seguenti:

Calendario delle lezioni e degli esami

Attività didattica

1° semestre Inizio delle lezioni il 20 settembre 2010 Pausa didattica : 2 novembre – 5 novembre 2010 Termine delle lezioni entro il 17 dicembre 2010

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2° semestre Inizio delle lezioni il 28 febbraio 2011 Pausa didattica : 18 aprile 2011 al 29 aprile 2011 Termine delle lezioni entro il 3 giugno 2011

Esami di profitto

Sessione invernale Dal 10 gennaio al 25 febbraio 2011 Sessione estiva Dal 6 giugno 2011 al 29 luglio 2011

Sessione autunnale dal 1 al 16 settembre 2011

7 Programma Socrates-Erasmus

Gli studenti iscritti alla laurea triennale e alla laurea specialistica, nell'ambito del programma Socrates-Erasmus, possono permanere nelle sedi straniere per un periodo massimo di due semestri e sostenere esami fino ad un massimo di 60 crediti. Gli insegnamenti che possono essere sostenuti nella Sede estera e le rispettive equipollenze sono individuati, su proposta di un docente o dello studente interessato, dalla competente Commissione Socrates dei Corsi di Studio, rispettando i vincoli previsti nei curricula. Lo studente, alcuni mesi prima della partenza per la sede straniera, ha l’obbligo di presentare alla competente Commissione, la proposta contenente l’elenco degli insegnamenti che intende seguire all’estero, corredata dai rispettivi programmi di insegnamento ed ogni altro documento utile ai fini della individuazione dei crediti formativi riconoscibili. Nella stessa data ha l’obbligo di richiedere l'autorizzazione al Consiglio Intercorso al fine modificare il proprio piano di studio per la necessaria approvazione delle modifiche, indicando gli insegnamenti che intende seguire all'estero con la denominazione in lingua locale o in inglese ed i relativi crediti e l’insegnamento esistente presso i C.d.s. della sede di Assisi per i quali è richiesta l'equipollenza. I C.d.S. della sede di Assisi hanno in corso progetti Socrates con le seguenti Università: Haaga Polytechnic- Helsinki, (FI); Porvoo Polytechnic - Poorvo, (FI); Fundación Universitaria San Pablo-CEU - Madrid, (ES); Università di Deusto - Bilbao, (ES); IFIL – Tolosa, (FR); IMC – Krems, (AT); MCI – Innsbruck (AT).

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8. Insegnamenti attivati nell'anno accademico 2010-2011

8.1 Insegnamenti attivati nell'Anno Accademico 2010-2011 (ex D.M. 270/04)

Economia Internazionale del Turismo (attivo solo il I anno)

Insegnamento SSD DOCENTE CFUIstituzioni di economia SECS-P/01 Docente da

nominare12

Economia Aziendale e ragioneria applicata alle imprese turistiche

SECS-P/07 Scannerini Anna Lia

12

Matematica generale SECS-S/06Luciano

9

Istituzioni di diritto pubblico

Istituzioni di diritto privato

IUS/09

IUS/01

CastelliLuca

Scaglione

Docente da nominare

6

6

3

Lingua Inglese Rosanna Camerlingo

9

Informatica Docente da nominare

3

Economia del Turismo (attivo solo il II anno)

LAUREEInsegnamento SSD DOCENTE CFU

Diritto Commerciale IUS/04 Soldani Isabella 9

Diritto tributario IUS/12 Versiglioni Marco 6

Economia e gestione delle imprese turistiche SECS-P/08 Docente da

nominare 9

Ragioneria generale ed applicata alle imprese turistiche

SECS-P/07 Scannerini Anna Lia 9

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Stramaccia

Francesco

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SSIS

I

Statistica SECS-S/01 Daddi Pierluigi 9

Geografia del turismo MGGR/02 Lussana Elvira 9

Sociologia del turismo SPS/10 De Salvo Paola 9

Economia e Management del Turismo (attivo solo il II anno)

Insegnamento SSD DOCENTE CFUContratti e operazioni commerciali per il turismo

IUS/04 Innocenti Federica

6

Economia e sviluppo regionale SECS-P/01 Docente da

nominare 6

Economia e management degli eventi culturali SECS-P/08 Docente da

nominare 9

Ragioneria internazionale e professionale (mod. I)

SECS-P/07 Mari Libero Mario

5

Ragioneria internazionale e professionale (mod. II)

SECS-P/07 Picciaia Francesca

4

Politica economica del turismo

SECS-P/02 Docente da nominare

6

8.2 Insegnamenti attivati nell'Anno Accademico 2010-2011 (ex D.M. 509/99)

Economia e Gestione dei Servizi Turistici III anno: gli insegnamenti indicati fanno riferimento al terzo anno delle lauree triennali (Si precisa quindi che gli insegnamenti collocati nel primo e nel secondo anno di tali corsi non sono più attivi per le lezioni, ma gli studenti possono continuare a sostenere i relativi esami) LAUREE TRIENNALI

DISCIPLINA SETTORE DOCENTE CFU

Diritto commerciale IUS/04 Soldani Isabella 6 Economia e management imprese ricettive e ristorative

SECS-P/08 Docente da nominare

8

165

LAUREE TRIENNALI

DISCIPLINA SETTORE DOCENTE CFU

Economia e management imprese viaggio

SECS-P/08 Fiorucci Nello 8

Elaborazione automatica dati per le decisioni economiche e finanziarie

SECS-S/06 Pagliacci Mauro 7

Gestione informatica dati nelle imprese ristorative

SECS-P/07 Desinano Paolo 6

Gestione informatica dati nelle imprese viaggio

SECS-P/07 Desinano Paolo 6

Marketing del turismo SECS-P/08 Runfola Andrea 8 Programmazione e controllo SECS-P/07 Bellucci Andrea 8 Scienza delle finanze SECS-P/03 Giannoni

Margherita 6

(*) – Agli studenti provenienti del CdL triennale Teledidattico in Economia e gestione delle Aziende turistiche, verranno erogati moduli differenziati con specifici contenuti individuati dal Consiglio di corso.

9 Programmi degli insegnamenti dei Corsi di Studio della sede di Assisi

Per gli insegnamenti non presenti si deve far riferimento alla Guida dello Studente A.A. 2009/2010

CONTRATTI E OPERAZIONI COMMERCIALI PER IL TURISMO

(Programma da definire)

DIRITTO COMMERCIALE

Prof.ssa Isabella Soldani

Il programma per gli studenti iscritti ai corsi per i quali alla materia sono attribuiti 6 crediti, è il seguente:

L’impresa e l’imprenditore. Gli ausiliari dell’imprenditore. I segni distintivi. L’azienda. I titoli di credito. Le società. Le società di persone. Le società di capitali. Trasformazione, fusione, scissione. Principi generali sul fallimento e le altre procedure concorsuali.

Testi consigliati: CAMPOBASSO GIAN FRANCO, Manuale di Diritto Commerciale, Utet, quinta edizione 2010

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Il programma per gli studenti iscritti ai corsi per i quali alla materia sono attribuiti 9 crediti, è il seguente:

L’impresa e l’imprenditore. Gli ausiliari dell’imprenditore. I segni distintivi. Opere dell'ingegno. Invenzioni Industriali. Disciplina della concorrenza. L’azienda. I titoli di credito. Le società. Le società di persone. Le società di capitali. Trasformazione, fusione, scissione. Il fallimento e le altre procedure concorsuali.

Testi consigliati: CAMPOBASSO GIAN FRANCO, 3 volumi, UTET: Diritto dell'impresa, VOL. I, 6 ° edizione 2008 Diritto delle Società, VOL II, 7° edizione 2009 Contratti- Titoli di Credito – Procedure Concorsuali, VOL III, 4° edizione 2008 BUONOCORE, Manuale di diritto commerciale, Giappichelli, Torino, IX edizione, 2009 CAMPOBASSO GIAN FRANCO, Manuale di Diritto Commerciale, Utet, quinta edizione 2010

DIRITTO TRIBUTARIOProf. Marco Versiglioni (programma da definire)

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA APPLICATA ALLE IMPRESE TURISTICHE

Prof.ssa Anna Lia Scannerini

Il corso si divide in tre parti. I - La prima parte è dedicata ai fondamenti di economia aziendale: Il fenomeno aziendale: azienda, soggetti aziendali, rapporti impresa-ambiente. Il fattore produttivo capitale, analisi qualitativa, analisi quantitativo-monetaria. Finalismo d’impresa. L’amministrazione economica. La gestione, il reddito, l’equilibrio economico-finanziario.II – La seconda parte è dedicata allo studio della contabilità applicata alle principali imprese turistiche: agenzie di viaggi, tour operator e strutture ricettive: Metodo della partita doppia e prime rilevazioni contabili. Riflessi contabili della normativa Iva. Iva ordinaria e Iva 74-ter. Scritture relative alla costituzione delle imprese nelle principali forme societarie, le scritture relative alla predisposizione della struttura operativa delle agenzie e degli alberghi, le scritture relative agli acquisti e alle vendite di un’impresa alberghiera, le scritture relative all’intermediazione di viaggi, le scritture relative all’organizzazione di viaggi, le scritture relative alla retribuzione del personale dipendente, le scritture relative alle principali forme di finanziamento esterno. Scritture di chiusura e determinazione del risultato. III- La terza parte è rivolta allo studio delle problematiche di redazione del bilancio d’esercizio: aspetti formali generali del bilancio d’esercizio, problematiche valutative, con particolare riferimento ai criteri di valutazione delle poste caratteristiche delle imprese turistiche: valutazione delle immobilizzazioni, valutazione delle rimanenze di magazzino, valutazione dei crediti e dei debiti in valuta estera, accantonamenti per rischi e spese future, i debiti tributari.

Testi di riferimento: A.L. Scannerini – M. Berretta – E. Schiaffella, Contabilità per le imprese turistiche, Franco Angeli, Milano, 2006 Testi di utile consultazione: G. Cavazzoni ( a cura di) Elementi di Economia aziendale, Giappichelli, Torino, 2002

Un eserciziario sarà reso disponibile sul sito dell’Università.

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ECONOMIA E MANAGEMENT DEGLI EVENTI CULTURALI

(Programma da definire)

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE

(Programma da definire)

ECONOMIA E SVILUPPO REGIONALE(Programma da definire)

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE IMPRESE DI VIAGGIO

Prof. Oderisi Nello Fiorucci

ObiettiviAnalizzare le caratteristiche ed il quadro evolutivo della distribuzione di servizi di viaggio e vacanza, con particolare attenzione alle imprese operanti nel canale agenziale (tour operator e agenzie di viaggio al dettaglio), ma anche ai canali e sistemi alternativi utilizzati dai produttori dei servizi di base (vettori aerei, alberghi, destinazioni, ecc.)

Analizzare i comportamenti strategici e competitivi maggiormente diffusi fra le imprese del settore travel in un’ottica di capacità di produrre valore come singola impresa e come sistema di imprese ed i processi produttivi tipici, approfondendo le conseguenze manageriali derivanti dalla loro natura di imprese di servizi. Tale analisi verrà realizzata utilizzando lo studio di casi aziendali e di best practicies e il confronto diretto con testimonial di imprese del settore.

ContenutiLe imprese di viaggio come imprese di servizi: le conseguenze per il management I canali distributivi dei servizi turistici: funzione della distribuzione e soggetti dell’intermediazione turistica, evoluzione in atto Le attività generatrici di valore per le imprese di viaggi Il comportamento strategico delle imprese di viaggio L’evoluzione del settore agenziale: innovazione tecnologica ed Internet Il networking nel settore agenziale: analisi di alcuni tra i principali format aggregativi Strategie e processi produttivi nel tour operating Le strategie di aggregazione a livello orizzontale e verticale tra le imprese turistiche: scenario italiano ed europeo. Processi di internazionalizzazione e globalizzazione in atto.

Testi di riferimento R. Norman, La gestione strategica dei servizi, Etas Libri, Milano, ultima edizione

O.N. Fiorucci, Il sistema turismo, in a cura di G. Dall’Ara, “Le nuove frontiere del marketing nel turismo”, FrancoAngeli, Milano, 2009

A fine corso verrà messo a disposizione gratuitamente presso la Biblioteca un cd-rom che conterrà le slide utilizzate durante le lezioni ed altro materiale di supporto didattico

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ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE

(Programma da definire)

ELABORAZIONE AUTOMATICA DEI DATI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE

Prof. Mauro Pagliacci

Il corso sarà articolato in due parti: a) Fondamenti del calcolo finanziario; b) Introduzione alla programmazione lineare. L’obiettivo è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere i fondamenti teorici e per risolvere concretamente i problemi che si presentano nella gestione di una azienda (e in modo particolare di una azienda turistica), legati alle più semplici operazioni finanziarie (nella parte (a)) e alle varie modalità organizzative (nella parte(b)). L’approccio sarà quello di partire da esempi concreti per scoprire la teoria.

Gli argomenti trattati nel corso saranno i seguenti Fondamenti del calcolo finanziario Le grandezze fondamentali (interesse, tasso di interesse e di sconto, intensità di interesse e di sconto). Relazioni tra le grandezze fondamentali. Le convenzioni: la legge lineare e la legge esponenziale. Tassi di interesse equivalenti. La struttura per scadenza dei tassi di interesse a pronti. Le operazioni finanziarie. Valore di una operazione finanziaria rispetto ad una assegnata legge e rispetto ad una struttura per scadenza.Il tasso interno di rendimento di una operazione finanziaria. Valore di equilibrio di un flusso monetario. Valutazione di una rendita finanziaria. Piani di ammortamento. Introduzione alla programmazione lineare Richiami di algebra lineare (vettori, matrici e sistemi lineari). Le funzioni lineari a più variabili. Problemi di programmazione lineare (PL). Approccio geometrico per problemi a due variabili. Teorema fondamentale della programmazione lineare. Il risolutore di Excel per la soluzione di problemi di programmazione lineare. Ciascun argomento sarà trattato in modo che gli esempi possano essere affrontati con l’ausilio di fogli elettronici.

TESTI CONSIGLIATIP. Bortot, D. Favaretto, S. Funari – Appunti di Excel per le applicazioni matematiche, F. Angeli (2003) (parte II e III) G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi – Manuale di Finanza (vol 1), Il Mulino (2005) (cap 1, 2, 4, 5, 6)

Il materiale didattico ed ulteriori informazioni sul corso sono reperibili al sito internet: http://www.ec.unipg.it/DEFS/ead.html

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La Geografia del Turismo che ha praticato a lungo la riflessione sulle proiezioni territoriali dell’agire turistico é oggi obbligata ad interessarsi più che della conoscenza dei luoghi al che cosa determina lo spostarsi ,a considerare che cosa sia dovuto il bisogno d’evasione dagli spazi del quotidiano, non essendo più le caratteristiche geografiche della meta la motivazione del viaggio e a prestare attenzione a come l’individuo si costruisce attraverso la percezione l’immagine degli Altrove.In altre parole si trova a dover riflettere sulla storia particolare dell’individuo(Turista o Viaggiatore) che parte. E’ comprovato che l’individuazione delle meta turistica è sempre più influenzata da fattori a-geografici (cultura, moda, desiderio d’afferenza, sogno ) per non parlare dall’attrattiva rappresentata dalle offerte last minute, dalle vacanze tutto incluso o fai da Te e dal fascino esercitato dai non-luoghi. A fronte dell’affermarsi di una cultura omologante e fortemente individualistica hanno assunto una crescente valenza quelle motivazioni capaci di dare un senso-un valore l’Esistenza inserendola in un Altrove indeterminato, arricchendola con l’esperienza dell’ignoto perseguito secondo itinerari da inventare –definire ogni volta. E’ altresì convinzione condivisa(da Baudelaire a Simmel) che un processo di re-definizione del Sé, un ri-trovarsi trovi nella voluttà del perdersi, del trasgredire e nell’esilio dal noto verso una fuoruscita dal Mondo, una sicura strategia attuativa. Se la Geografia del Turismo (tradizionale) non può che avere come finalità quella di leggere e descrivere le realtà nelle quali oggi si concentrano i flussi turistici a quella moderna compete di riflettere sulle motivazioni delle scelte del Turista mentre a quella post-moderna viene assegnata la non facile osservazione dell’Essere dell’Uomo nel Mondo e del suo relazionarsi col Mondo. Sia che ci si muova all’interno della consolidata conoscenza geografica o in quella più ardita degli ultimi anni è necessario tener presente le transizioni epistemologiche del Sapere Geografico che fornisce alle Geografi(E) del Turismo gli impianti argomentativi e le categorie concettuali indispensabili per affrontare la complessità della lettura del fenomeno turistico e le obbliga ad accettare la coesistenza di due logiche analitiche:quella moderna volta a capire la spazialità consolidata e quella post-moderna che privilegia la simpatia per gli spazi effimeri( i non-luoghi) Il percorso didattico insiste su tre segmenti: Geografia e Geografia del Turismo Geografia del Turismo oggi Riflessione sull’a-razionalità (a-territorialità) delle recenti modalità di scelta della destinazione turistica

Riferimenti per la preparazione

Innocenti P., Geografia del turismo, ed. Carocci, Roma,ultima edizione 2007(esclusi i Capitoli 5 e 6)

*Vallega A.,Compendio di Geografia Regionale.ed Mursia, Roma,1997(Capitolo VI Teoria Sistemica)

*Fotocopia fornita dalla Docente

GESTIONE INFORMATICA DEI DATI NELLE IMPRESE DI VIAGGIO

Prof. Paolo Desinano

Gestione della tecnologia Hardware, software e knoware. Rete di sostegno della tecnologia. Funzione e uso dell’informatica. Fondamenti concettuali Informatica, informazione, dati conoscenza. Problemi, algoritmi, linguaggi di programmazione. Generalità sullo hardware Architettura von Neumann. Architettura generale: CPU e RAM. Supporti di memoria. Periferiche I/O. Architetture: classificazione di Flynn. Generalità sul software

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GEORAFIA DEL TURISMO

Prof.ssa Elvira Lussana

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Macchine astratte. Sistema operativo. Software di base ed applicativo. Reti e comunicazione dati Sistemi di trasmissione: linee, banda di trasmissione, velocità di trasmissione dati e tecnologie trasmissive (multiplexing). Sistemi di comunicazione: reti e commutazione, commutazione di pacchetto e di circuito. Generalità sull’architettura OSI. Internet Infrastruttura e protocolli. I servizi commerciali più diffusi: posta elettronica, web publishing, file transfer. Informatica aziendale La risorsa informazione in azienda. Sistema informativo e sistema informatico. Evoluzione del concetto di sistema informativo. Informatica e strategia Rilevanza strategica dell’informatica. L’informatica nel prodotto/servizio, nella catena del valore e nel settore. I sistemi informatici strategici. Informatica e imprese dei viaggi L’informatica nel prodotto/servizio, nelle catene del valore e nella struttura del settore dei viaggi. Informatica e agenzie di viaggi L’informatica nel prodotto/servizio della AdV. L’informatica nella catena del valore dell’AdV. Le opzioni informatiche. Informatica e tour operator L’informatica nel prodotto/servizio del TO. L’informatica nella catena del valore del TO. Le opzioni informatiche. E-business nel settore dei viaggi CRS e GDS per viaggi. Internet e imprese dei viaggi. La gestione della rete di sostegno dell’informatica La reingegnerizzazioen dei processi di business (BPR). L’OO-BPR. UML per BPR.

EsercitazioniElementi di programmazione in MS Excel VBA

GESTIONE INFORMATICA DEI DATI NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE

Prof. Paolo Desinano

Gestione della tecnologia Hardware, software e knoware. Rete di sostegno della tecnologia. Funzione e uso dell’informatica. Fondamenti concettuali Informatica, informazione, dati conoscenza. Problemi, algoritmi, linguaggi di programmazione. Generalità sullo hardware Architettura von Neumann. Architettura generale: CPU e RAM. Supporti di memoria. Periferiche I/O. Architetture: classificazione di Flynn. Generalità sul software Macchine astratte. Sistema operativo. Software di base ed applicativo. Reti e comunicazione dati Sistemi di trasmissione: linee, banda di trasmissione, velocità di trasmissione dati e tecnologie trasmissive (multiplexing). Sistemi di comunicazione: reti e commutazione, commutazione di pacchetto e di circuito. Generalità sull’architettura OSI. Internet Infrastruttura e protocolli. I servizi commerciali più diffusi: posta elettronica, web publishing, file transfer. Informatica aziendale

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La risorsa informazione in azienda. Sistema informativo e sistema informatico. Evoluzione del concetto di sistema informativo. Informatica e strategia Rilevanza strategica dell’informatica. L’informatica nel prodotto/servizio, nella catena del valore e nel settore. I sistemi informatici strategici. Informatica e imprese dell’ospitalità L’informatica nel prodotto/servizio, nelle catene del valore e nella struttura del settore dell’ospitalità. Informatica e hotel L’informatica del prodotto/servizio hotel. L’informatica nella catena del valore dell’hotel. Le opzioni informatiche. Informatica e ristorante L’informatica nel prodotto/servizio ristorante. L’informatica nella catena del valore del ristorante. Le opzioni informatiche. E-business nel settore dell’ospitalità CRS e GDS per viaggi e ospitalità. Internet e imprese dell’ospitalità. La gestione della rete di sostegno dell’informatica La reingegnerizzazioen dei processi di business (BPR). L’OO-BPR. UML per BPR. EsercitazioniElementi di programmazione in MS Excel VBA

ISTITUZIONE DI DIRITTO PRIVATO

Prof. Francesco Scaglione

(Programma da definire)

ISTITUZIONI DI ECONOMIA

(Programma da definire)

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

(Programma da definire)

INFORMATICA

(Programma da definire)

LINGUA INGLESE

Prof. Rosanna Camerlingo

(Programma da definire)

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MARKETING DEL TURISMO

Prof. Andrea Runfola

(Programma da definire)

MATEMATICA GENERALE Prof. Stramaccia

PROGRAMMA Richiami di teoria elementare degli insiemi. Operazioni tra insiemi. Richiami sui numeri naturali, interi, razionali, reali e loro struttura algebrica. Definizione di funzione. Iniettività, suriettività. Biiettività e invertibilità. Composizione di funzioni. Funzioni limitate. Funzioni monotone. Grafico di una funzione. Sistemi di riferimento. Equazioni di rette e piani. Vettori. Funzioni polinomiali. Funzioni razionali e irrazionali. Funzioni trigonometriche (sen, cos, tg, cotg e relazioni fondamentali). Funzione logaritmica e funzione esponenziale. Successioni. Progressione aritmetica e geometrica. Dominio o campo di esistenza di una funzione. Intervalli in R. Definizione di limite di una funzione. Limiti notevoli. Limiti di successioni. Funzioni continue. Teoremi sulla continuità. Continuità delle funzioni speciali sopra. Derivata di una funzione. Significato geometrico della derivata. Differenziale di una funzione e suo significato geometrico. Una funzione derivabile in un punto è ivi continua. Derivate delle funzioni fondamentali. Regole di derivazione. Teoremi de L'Hopital, del valor medio, di Rolle, Lagrange. Funzioni crescenti e decrescenti. Massimi e minimi locali, flessi. Studio di funzioni. Asintoti orizzontali, verticali e obliqui. Polinomi di Taylor e Teorema di Taylor : approssimazione di una funzione con una funzione polinomiale. Integrazione. Primitive di una funzione, integrale indefinito e sue proprietà. Integrali delle funzioni fondamentali. Regole di integrazione. Integrali definiti e calcolo di aree. Serie. Serie a termini positivi. Criteri di convergenza (Condizione necessaria, confonto, rapporto). Serie Geometrica, Serie Armonica (generalizzata), Serie Esponenziale. Cenni alle serie a termini alternati e a segno qualunque. Matrici. Determinante di una matrice quadrata. Rango di una matrice. Sistemi lineari. Sistemi di Cramer. Teorema di Rouche-Capelli e risoluzione dei sistemi lineari.

TESTI CONSIGLIATI: "APPUNTI DI MATEMATICA GENERALE" - L.Stramaccia Ed. Margiacchi - Galeno, Perugia. (prossimamente disponibile presso la libreria Margiacchi. via S.Elisabetta, Perugia) G.C.BAROZZI, Istituzioni di Matematica, Ed. Coop. Lib. Universitaria - Bologna L. Peccati - S.Salsa A.Squillati, Matematica per l’’economia e l’azienda, Ed. EGEA

POLITICA ECONOMICA DEL TURISMO

(Programma da definire)

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

Prof. Andrea Bellucci

Requisiti consigliati

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Dati i contenuti e le finalità del corso, si consiglia la conoscenza delle nozioni contenuti nell'insegnamento di "Economia aziendale", I anno.

Programma

Parte Prima. INTRODUZIONE AL CONTROLLO DI GESTIONE. Il sistema impresa. Il sistema di pianificazione e controllo. Il controllo strategico, il controllo direzionale, il controllo operativo.

Parte Seconda. CONFIGURAZIONI DI COSTO E LORO APPLICAZIONE. Considerazioni generali sui costi: i costi della contabilità generale e quelli della contabilità analitica. Le principali configurazioni di costo e loro utilizzazione. I diagrammi di redditività, le analisi di sensitività e la leva operativa.

Parte Terza. SISTEMI DI CALCOLO DEI COSTI. I concetti base. Il direct costing. Il costo pieno. La contabilità per centri di costo. L’activity base costing. Il target costing.

Parte Quarta: IL REVENUE MANAGEMENT e YIELD MANAGEMENT: Ricavi, costi e indicatori di efficienza. Analisi del mercato, della clientela e dei canali distributivi.

Parte Quinta: STRUMENTI OPERATIVI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO. Il processo di budget. Il budget generale d’impresa e i budget particolari: budget operativo, budget degli investimenti, budget finanziario e budget patrimoniale.

Parte Sesta: ANALISI DI BILANCIO E SISTEMI DI CONTROLLO. Finalità delle analisi di bilancio. Le diverse tipologie di analisi di bilancio. Le analisi di bilancio applicate alle aziende turistiche.

Testi consigliati G. Cavazzoni, Il sistema del controllo di gestione. Strumenti per le decisioni operative aziendali, Giappichelli, Torino, 2004.

Per la parte sul Revenue Management e sullo Yield management si segnalano i seguenti testi: : F. Grasso, Il revenue management alberghiero, Hoepli, 2006. M. Fazzini, Lo Yield Management, FrancoAngeli, Milano, 2008.

Ai fini della preparazione all’esame il docente fornirà delle dispense sugli argomenti del programma

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME L’esame consiste nel sostenimento di una prova scritta e di una prova orale sugli argomenti del programma

RIFERIMENTI DEL DOCENTE [email protected]

SCIENZA DELLE FINANZE

Prof. Margherita Giannoni

(PROGRAMMA DA DEFINIRE))

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RAGIONERIA GENERALE ED APPLICATA ALLE IMPRESE TURISTICHE

Prof. Anna Lia Scannerini

Il corso tratterà la contabilità e il bilancio a livello generale e applicato alle principali imprese turistiche: agenzie di viaggi, tour operator e strutture ricettive. In particolare saranno oggetto di studio le scritture relative alla costituzione delle imprese nelle principali forme societarie, le scritture relative alla predisposizione della struttura operativa delle agenzie e degli alberghi, le scritture relative agli acquisti e alle vendite di un’impresa alberghiera, le scritture relative all’intermediazione di viaggi, le scritture relative all’organizzazione di viaggi, il trattamento dell’Iva ordinaria e dell’Iva ex art. 74-ter per le agenzie , le scritture relative alla retribuzione del personale dipendente, le scritture relative alle principali forme di finanziamento esterno. Saranno poi affrontate le problematiche di redazione del bilancio d’esercizio per le imprese turistiche. Verranno esaminati gli aspetti formali del bilancio d’esercizio con particolare attenzione alle specificità dei bilanci delle agenzie di viaggio e delle imprese alberghiere. Verranno quindi esaminate le problematiche valutative, con riferimento alle clausole e ai principi generali di redazione del bilancio d’esercizio e ai criteri di valutazione delle poste caratteristiche delle imprese turistiche: valutazione delle immobilizzazioni, valutazione delle rimanenze di magazzino, valutazione dei crediti e dei debiti in valuta estera, accantonamenti per rischi e spese future, i debiti tributari.

Testi:Berretta M.-Scannerini A.L.-Schiaffella E., La contabilità per le imprese turistiche, FrancoAngeli, Milano, 2006 Per eventuali approfondimenti sul bilancio nel corso delle lezioni saranno consigliate letture integrative.Eserciziari saranno messi a disposizione sul sito dell’Università .

RAGIONERIA INTERNAZIONALE E PROFESSIONALE

Prof. Libero Mario Mari, Dott. Francesca Picciaia

(PROGRAMMA DA DEFINIRE))

STATISTICA

Prof. Pierluigi Daddi

Nozioni introduttive. Fonti e rilevazioni dei dati statistici. Le medie: definizione e proprietà formali. Media aritmetica, geometrica, moda, mediana, quantili. Uso delle medie. La variabilità. scostamenti medi, intervalli di variazione. Curva di concentrazione, indice R del Gini. Rapporti statistici e numeri indici. Numeri indici semplici, complessi (Laspeyres e Paasche). Incrementi medi. Cambiamento di base dei numeri indici. Indici Istat dei prezzi. Eventi di probabilità. Concetti basilari della probabilità. Principali distribuzioni di probabilità. Distribuzione di probabilità di una variabile casuale. Valore atteso. Distribuzioni discrete. Distribuzione Uniforme e Binomiale. Distribuzioni continue. Distribuzione Normale, t di Student e Fdi Fisher-Snedecor. Distribuzioni campionarie di una media e di una frequenza relativa. Stime puntuali e per intervalli. Intervallo di confidenza per una media (sigma noto e non noto) e per una frequenza relativa. Determinazione della dimensione di un campione per la media e le frequenza relativa. Verifica delle ipotesi. Verifica per la media aritmetica. Test unilaterali e bilaterali. Test su

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una frequenza relativa. Test su 2 medie aritmetiche e test F su 2 varianze di campioni indipendenti. Test su due frequenze relative (grandi campioni). Indipendenza statistica e Connessione. Test sul chi-quadrato. Correlazione. Coefficiente di correlazione di Bravais-Pearson. Definizione dei modelli di regressione semplice in ambito inferenziale. Metodo dei minimi quadrati. Errore standard della stima. Indice r2. Intervallo di confidenza per la previsione di un valore medio di Y e per un singolo valore di Y. Inferenza sui parametri nella regressione e correlazione.

Testo base di riferimento:

CICCHITELLI G.: Statistica, principi e metodi. Pearson Education, Milano 2008.

Con riferimento al testo di Cicchitelli (2008), gli argomenti svolti durante il corso di lezioni sono contenuti nelle seguenti parti del volume: Cap. 1. Cap. 2: 2.1, 2.5. Cap. 3: 3.1, 3.2, 3.2.1, 3.3, 3.4, 3.5. Cap. 4. Cap. 5: da 5.1 a 5.4, da 5.7 a 5.13.2. Cap. 6: 6.1, 6.2, 6.2.1, 6.2.3, 6.2.4, 6.3, 6.3.1, 6.5. Cap. 9: 9.1, 9.2, 9.3.1. Cap 10: 10.1, 10.2, 10.3, 10.5. Cap. 11: 11.1, 11.2, 11.2.1. Cap 12: da 12.1 a 12.8. Cap. 13: 13.1, 13.2, 13.3 (cenni). Cap. 14: 14.1, 14.2, 14.3, 14.5 (fino pag. 346), 14.6. Cap 15: da 15.1 a 15.7 (fino pag. 381). Cap. 16: 16.4. Cap. 18: 18.1, 18.2, 18.3, 18.4. Cap. 19. Cap. 20: 20.2, 20.2.1. Cap. 21: 21.1, 21.2, 21.3, 21.5, 21.6.

oppure:

BORRA S. e DI CIACCIO A.: Statistica: metodologie per le scienze economiche e sociali. McGraw-Hill, 2004.

Con riferimento al testo di Borra-Di Ciaccio (2004), gli argomenti svolti durante il corso di lezioni sono contenuti nelle seguenti parti del volume:

Cap. 1 Cap. 2 Cap. 3: 3.1, 3.2, 3.3, 3.5, 3.6, 3.7 . Cap. 4: 4.1, 4.2, 4.3, 4.5, 4.7. Cap. 5: 5.3, 5.4. Cap. 6: 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.5, 6.6, 6.9. Cap. 8: 8.1, 8.2, 8.4, 8.5, 8.6, 8.8. Cap. 9: 9.1, 9.2, 9.3, 9.4, 9.5, 9.7.3, 9.8.1, 9.8.2, 9.8.3, 9.8.4, 9.10. Cap. 10: 10.6. Cap. 12: 12.1, 12.2, 12.3, 12.4, 12.7. Cap. 13: 13.3. Cap. 14: 14.2.1, 14.2.2, 14.3, 14.4, 14.5 (completo), 14.6. Cap. 16: 16.1, 16.2, 16.3, 16.4, 16.5. Cap. 17: 17.2,17.4,

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(PROGRAMMA DA DEFINIRE)

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SOCIOLOGIA DEL TURISMO

Prof. Paola De Salvo

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PARTE IV

Sede di Terni

Corso di Laurea in Economia Aziendale e

Corso di Laurea Magistrale inEconomia, Finanza e Controllo Aziendale

1 I Corsi di studio della sede universitaria di Terni

Presso la sede di Terni della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia nell’anno accademico 2010-2011 sono attivati i seguenti corsi di studio, ai sensi del D.M. 270/04 - Corso di Laurea in Economia Aziendale (classe L-18 “Scienze dell’economia e della gestione aziendale”); - Corso di Laurea Magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale (classe LM77 “Scienze economico-aziendali”). E’ altresì ancora attivo il 3° anno del Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese, appartenente ai previgenti ordinamenti didattici (ex DM 509/99) e quindi ad esaurimento.

2 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

2.1 OBIETTIVI FORMATIVI CARATTERIZZANTI LA CLASSE ED AMBITI OCCUPAZIONALII laureati nei corsi di laurea triennali appartenenti alla classe 18 “Scienze dell’economia e della gestione aziendale” devono:

possedere conoscenze di metodiche di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche di azienda, mediante l’acquisizione delle necessarie competenze in più aree disciplinari: economiche, aziendali, giuridiche e quantitative; possedere un’adeguata conoscenza delle discipline aziendali, che rappresentano il nucleo fondamentale, declinate sia per aree funzionali (la gestione, l’organizzazione e la rilevazione), sia per classi di aziende dei vari settori. Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono nelle aziende, dove i laureati potranno svolgere funzioni manageriali o imprenditoriali, nelle pubbliche amministrazioni e nelle libere professioni dell’area economica. Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea della classe: comprendono in ogni caso la necessaria acquisizione di conoscenze fondamentali nei vari campi dell’economia e della gestione delle aziende, nonché i metodi e le tecniche della matematica finanziaria e attuariale, della matematica per le applicazioni economiche e della statistica; comprendono in ogni caso l’acquisizione di conoscenze giuridiche di base e specialistiche negli ambiti della gestione delle aziende private e pubbliche, di conoscenze specialistiche in tutti gli ambiti della gestione aziendale degli enti privati e pubblici; possono prevedere la conoscenza in forma scritta ed orale di almeno due lingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano; prevedono, in relazione ad obiettivi specifici di formazione professionale ed agli sbocchi occupazionali , l’obbligo di attività esterne con tirocini formativi presso aziende e organizzazioni pubbliche e private nazionali ed internazionali.

2.2 OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVOIl Corso di Laurea in Economia Aziendale (Sede di Terni) appartiene alla classe delle Lauree universitarie in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (classe L-18) e intende fornire agli studenti metodologie di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche d’azienda, mediante l’acquisizione di una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, economiche, giuridiche, matematiche e statistiche; le prime rappresentano, comunque, il nucleo fondamentale degli insegnamenti impartiti e vengono declinate per aree funzionali e per settori aziendali. Il Corso intende altresì sviluppare negli studenti le capacità di base necessarie per interpretare i principali fenomeni economici, analizzare i fenomeni aziendali, utilizzare i più diffusi strumenti applicabili ai processi gestionali.

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Il percorso formativo prevede, in primo luogo, la somministrazione degli insegnamenti di base che consentono di affrontare le successive tematiche nelle sopra ricordare aree disciplinari. In particolare, il corso di Economia Aziendale pone le fondamenta per affrontare altre materie dello stesso SSD (individuate in Contabilità e Bilancio e in Programmazione e Controllo), oltre alle restanti di area aziendale, che accompagnano lo studente nel suo percorso con l’approfondimento nel 2° e 3° anno della Economia e Gestione delle Imprese, del Marketing e delle Strategie Competitive d’Impresa (SECS-P/08); la formazione aziendalistica è poi completata ed arricchita da materie di impronta spiccatamente finanziaria, quali Economia degli Intermediari Finanziari (SECS-P/11) e Finanza Aziendale (SECS-P/09). Parallelamente, al corso di base di Matematica Generale del 1° anno seguono la Matematica Finanziaria (materia di grande rilievo nella corretta formazione di un laureato di classe L-18) e la Statistica, altro “tassello” fondamentale nella migliore formazione in campo economico per gli strumenti di analisi quantitativa che apporta. Le metodologie quantitative acquisite con i sopra ricordati insegnamenti trovano proficua applicazione anche in un altro ramo del percorso formativo, quello economico, in cui alla Microeconomia (1° anno) seguono negli anni successivi la altrettanto basilare Macroeconomia e l’Economia Industriale (materia tanto più importante in un contesto economico-sociale quale quello ternano). Infine, la preparazione dello studente prevede un rilevante contributo anche dalle materie giuridiche, nelle quali alla formazione di base in tema di Istituzioni di Diritto Pubblico e di Istituzioni di Diritto Privato, si aggiunge il Diritto Commerciale, insegnamento particolarmente utile per sbocchi professionali oltre che in azienda. La formazione si basa su lezioni frontali, frequenza di seminari inerenti a specifici aspetti professionali, presentazione e discussione di casi di studio e testimonianze da parte di imprenditori, dirigenti (di settore pubblico e privato) e professionisti nonché sull’esperienza di tirocinio obbligatorio in ambienti aziendali o professionali qualificati. Il profilo culturale è individuato nella formazione di quadri aziendali destinati all’inserimento nelle diverse aree funzionali d’azienda nonché per lo svolgimento di attività di supporto ad esse, ed in particolare presso imprese (industriali, commerciali e di servizi), organizzazioni non profit, aziende pubbliche, società di consulenza aziendale e libere professioni dell’area economica. Il corso prepara a: management o assistenza al management nelle varie funzioni delle imprese; attività nell’ambito di banche, assicurazioni, altri intermediari finanziari; consulenza aziendale e attività professionale;

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attività qualificate o ruoli dirigenziali nella pubblica amministrazione. Tali obiettivi formativi vengono conseguiti attraverso l’opportuna integrazione dei principali insegnamenti di base, caratterizzanti ed affini delle aree aziendale, economica, giuridica e statistico matematica. Ad integrazione delle aree indicate è obbligatoria l’inclusione di un insegnamento dell’area linguistica per l’acquisizione della conoscenza di una lingua straniera dell’Unione Europea, individuata nella lingua Inglese, e della idoneità informatica.

2.3 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, ESPRESSI TRAMITE I DESCRITTORI EUROPEI DEL TITOLO DI STUDIO (DM 16/03/2007, ART. 3 COMMA 7)Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Conoscenza di metodiche di analisi della gestione aziendale, e delle connesse problematiche, appartenenti alle aree disciplinari delle materie economiche, aziendali, giuridiche e matematico-statistiche; capacità di comprensione delle strutture e delle dinamiche di azienda, il tutto con uno spiccato approccio interdisciplinare. Conoscenza più approfondita, declinata nelle diverse aree funzionali, delle discipline aziendali, che rappresentano il nucleo fondamentale di ogni corso di laurea in Economia Aziendale. Capacità di comprendere i principali fenomeni economici e di individuare le variabili critiche di contesto. Capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti matematico-quantitativi per le relative applicazioni aziendali. Conoscenza delle materie giuridiche di base e di ambito commerciale, di immediata utilità per il laureato in Economia Aziendale. Tali conoscenze e capacità saranno raggiunte, oltre che principalmente per mezzo di lezioni frontali, grazie alla frequenza di seminari inerenti a specifici aspetti professionali ed alla presentazione e discussione di casi di studio e testimonianze. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Capacità di applicare con coerenza le conoscenze e le attitudini di comprensione della gestione aziendale in specifici contesti lavorativi, evidenziando capacità di analisi dei problemi e di individuazione di soluzioni. L’approccio tipicamente interdisciplinare del corso enfatizza la suddetta capacità di analisi, oltre a quella di ponderare i diversi profili di ogni problematica aziendale (giuridici, economici e gestionali). Tale attitudine sarà sviluppata durante il corso di studi attraverso la discussione di casi aziendali, la partecipazione a testimonianze di imprenditori, dirigenti (di settore pubblico e privato) e professionisti e l’esperienza di tirocinio obbligatorio in ambienti aziendali o professionali qualificati.

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Autonomia di giudizio (making judgements) La padronanza di adeguate competenze tecniche, e al contempo il carattere spiccatamente interdisciplinare del percorso formativo, permettono al laureato in Economia Aziendale l’acquisizione di una adeguata autonomia di giudizio nei confronti delle diverse problematiche di natura economica e gestionale che si trova ad affrontare. Tale attitudine sarà sviluppata durante il corso con la discussione di casi aziendali e delle simulazioni tese a stimolare l’autonoma analisi delle problematiche e l’individuazione delle soluzioni da parte dello studente in un’ottica di problem solving.

2.4 ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)Le attività che concorrono a determinare il percorso formativo sono concepite in modo da favorire una partecipazione attiva degli studenti e lo sviluppo di adeguate capacità comunicative, tali da poter interagire con successo in situazioni di lavoro di gruppo nei più diversi contesti. A tale fine, oltre alla discussione della tesi in sede di prova finale, sono anche previste, nell’ambito di alcuni insegnamenti, discussioni e presentazioni, individuali o di gruppo, di casi aziendali e di brevi ricerche realizzate in ambito accademico. Il corso di laurea mira anche a sviluppare la capacità di interagire in ambiente internazionale grazie alla conoscenza della lingua inglese e alla incentivazione delle esperienze Erasmus.

2.5 CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)Il processo formativo è concepito in modo da fornire agli studenti le conoscenze di base e le metodiche teoriche e pratiche per lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze acquisite, grazie anche alla capacità di selezionare autonomamente gli strumenti più adeguati ai fini di un apprendimento costante. Un ruolo primario sarà a tal fine svolto dalle materie di base collocate nel primo anno, in cui spazi adeguati sono dedicati alle modalità di apprendimento delle tematiche caratteristiche delle rispettive aree disciplinari di appartenenza.

2.6 CONOSCENZE RICHIESTE PER L’ACCESSO (DM 270/04, ART. 6 COMMI 1 E 2)Per essere ammessi al Corso di laurea in Economia Aziendale occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo.

2.7 CARATTERISTICHE DELLA PROVA FINALELa prova finale del Corso di laurea in Economia Aziendale per il conseguimento del titolo di studio consiste nella elaborazione scritta, presentazione e discussione, davanti ad apposita Commissione, di una tesi su un argomento, prescelto dallo

183

studente e condotto sotto la guida di un relatore, che abbia attinenza con una o più delle materie affrontate nel corso di studi, con lo scopo di valorizzare le conoscenze o le abilità acquisite in una delle attività formative, organizzate o previste dal corso di laurea, volte ad agevolare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro o le loro scelte professionali.

2.8 PERCORSO FORMATIVO

I anno (57 cfu) (attivato dall’A.A. 2009/2010)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Base Economico SECS P/01 Microeconomia 9 Aziendale SECS P/07 Economia

aziendale9

Statistico/ matematico

SECS S/06 Matematica generale

9

IUS/ 01 Istituz. di diritto privato - Diritto dei consumi

9 Giuridico

IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

6

Caratterizzante Giuridico IUS/14 Diritto

dell’Unione Europea *

3

Altre attività formative:

• Per la conoscenza di almeno una lingua straniera

Inglese 6

• Abilità informatiche e telematiche

Informatica 6

* esame integrato con “Istituzioni di Diritto Pubblico”

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II anno (66 cfu) (attivato dall’A.A. 2010/2011)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Aziendale SECS P/08

Economia e gestione delle imprese

9

Economico SECS-P/01

Macroeconomia

Aziendale SECS P/07

Contabilità e bilancio

9

SECSS/06

Matematica finanziaria

9 Statistico/ matematico

SECSS/01

Statistica 9

Giuridico IUS/04 Diritto commerciale - Diritto fallimentare

9

Altre attività formative:

• A scelta dello studente

Due esami a scelta

12

III anno (57 cfu) (sarà attivato dall’A.A. 2011/2012)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Economico SECS

P/06 Economia industriale

6

Aziendale SECS P/07

Programmazione e controllo – Gestioneinformatica deidati aziendali

9

185

SECSP/09

Finanza aziendale

6

SECSP/11

Economia degli intermediari finanziari

9

Affini o integrative SECSP/08

Marketing 9 Aziendale

SECSP/08

Strategiecompetitive d’impresa

6

Altre attività formative:

• Per la prova finale

Tesina 6

• Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Stage 6

Presso il Corso di Laurea in Economia Aziendale – sede di Terni, oltre ai suddetti insegnamenti, sono attivi anche quelli di Gestione del Capitale Circolante (6 cfu) e Gestione Finanziaria e Valutaria (4 cfu), fruibili dagli studenti come esami a scelta.

2.9 Le propedeuticità e obblighi di frequenza

Discipline propedeutiche Discipline Matematica generale Microeconomia

Macroeconomia Matematica finanziaria Statistica

Microeconomia Macroeconomia Economia aziendale Tutte le discipline degli ambiti

disciplinari aziendale ed economico-gestionale

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Istituzioni di diritto privato Diritto dei consumi

Diritto commerciale Diritto fallimentare

Microeconomia Macroeconomia

Economia industriale

Contabilità e bilancio Programmazione e controllo Gestione informatica dei dati aziendali

Matematica finanziaria Finanza aziendale Economia degli intermediari finanziari

Economia e gestione delle imprese Marketing Strategie competitive d’impresa

La frequenza alle lezioni ed esercitazioni delle discipline del Corso di Laurea, anche se consigliata, non è obbligatoria.

2.10 Gli insegnamenti attivati nell’Anno Accademico 2010/2011

Insegnamento Cfu SSDD Docente

Microeconomia 9 SECS P/01 Margherita Giannoni

Economia aziendale 9 SECS P/07 Alessandro Montrone

Matematica generale 9 SECS S/06 Giombolini

Istituz. di diritto privato - Diritto dei consumi

6+3 IUS/ 01 Lorenzo Mezzasoma

Istituzioni di diritto pubblico-Diritto dell’Unione Europea

6+3 IUS/ 09 Anna Maria De Cesaris

Inglese 6 Claudia Timpani

Informatica 6 Marco Bussotti

Economia e gestione delle imprese

9 SECS P/08 Maria Giovanna Devetag

Macroeconomia SECS-P/01 Docente da nominare

Contabilità e bilancio (I mod.)

5 SECS P/07 Christian Cavazzoni

187

Maurizio

Contabilità e bilancio (II mod.)

4 SECS P/07 Fabio Santini

Matematica finanziaria 9 SECS S/06 Flavio Angelini

Statistica 9 SECS S/01 Elena Stanghellini

Diritto commerciale - Diritto fallimentare

9 IUS/04 Francesco Crisi

3 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA FINANZA E CONTROLLO AZIENDALE

3.1 OBIETTIVI FORMATIVI CARATTERIZZANTI LA CLASSE ED AMBITI OCCUPAZIONALII laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere un’approfondita conoscenza in ambito economico-aziendale, economico, matematico-statistico e giuridico, ottenuta attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono loro di affrontare le problematiche aziendali nell’ottica integrata propria delle direzioni aziendali e della programmazione e gestione del cambiamento; acquisire le approfondite conoscenze sopra richiamate anche tramite l’uso delle logiche e delle tecniche di formalizzazione quantitativa e della prospettiva internazionale ed interculturale; acquisire le metodologie, i saperi e le abilità necessarie a ricoprire posizioni di responsabilità nell’amministrazione e nel governo delle aziende, nonché a svolgere le libere professioni dell’area economica; essere in grado di utilizzare efficacemente in forma scritta ed orale almeno una lingua dell’UE oltre l’italiano, con riferimento anche a lessici disciplinari. Sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea sono: come imprenditori e manager nelle aziende e istituzioni dei settori industriali e di servizi, di natura pubblica e privata; come liberi professionisti; nelle attività professionali come esperti di responsabilità elevata e consulenti, in particolar modo nelle funzioni di amministrazione, gestione, organizzazione aziendale, del lavoro e della produzione, marketing, finanza, pianificazione e controllo di gestione, auditing e revisione, progettazione e gestione delle reti intra e inter-organizzative.

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Ai fini indicati i curricula dei corsi di laurea magistrale della classe possono prevedere tirocini formativi presso aziende ed organizzazioni economiche, istituzioni pubbliche e private, nazionali, internazioni e sovranazionali.

3.2 OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVOIl Corso di Laurea in Economia, Finanza e Controllo Aziendale (Sede di Terni) intende fornire agli studenti una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di natura specialistica e/o direzionale presso aziende manifatturiere o commerciali, siano esse di media o grande dimensione, o presso società di consulenza e intermediari finanziari, o presso amministrazioni pubbliche centrali e locali, che richiedono avanzate capacità di concepire strategie coerenti con il contesto competitivo e di implementarle attraverso l’organizzazione delle principali funzioni aziendali o che richiedono comunque una approfondita conoscenza dei processi gestionali e delle logiche che ispirano le scelte imprenditoriali. Il Corso, grazie alla scelta tra diversi insegnamenti facenti parte della complessiva offerta formativa, a partire dal secondo anno, consente allo studente l’approfondimento, secondo le sue attitudini e preferenze, di tematiche di carattere finanziario, economico o professionale. Prevede, comunque, un nucleo di insegnamenti comune, volto a completare e sviluppare la conoscenza nei quattro campi che caratterizzano i corsi di questa classe (economico, giuridico, quantitativo e, “last but not least”, economico-aziendale) e di svilupparne le applicazioni nelle diverse aree funzionali delle aziende e nelle attività di controllo economico-finanziario. Infatti, un adeguato spazio (24 cfu) è assicurato, nel primo anno, a tre materie rispettivamente appartenenti ai tre SSD di primario rilievo nella formazione in campo economico-aziendale dello studente (SECS-P/07, SECS-P/08 e SECS-P/11), consentendo un adeguato approfondimento e prosecuzione di quanto appreso in sede di laurea triennale di classe L-18. Sul fronte dei metodi quantitativi viene previsto un insegnamento di Statistica aziendale (SECS-S/03), naturale e doveroso completamento, in un corso di classe LM-77, delle conoscenze metodologiche di carattere generale già acquisite in campo statistico con la loro specifica applicazione alla realtà ed alle esigenze aziendali. La formazione giuridica dello studente viene arricchita e qualificata con l’erogazione di 12 cfu nel SSD IUS-05 su materie di immediata utilità in ambito aziendale. Infine, il campo economico viene qualificato e caratterizzato con la trattazione di due materie che sono di primario interesse per il tessuto economico dell’area ternana, ossia Economia internazionale e delle multinazionali (SECS-P/01), per la nota e rilevante presenza di queste ultime nei settori siderurgico e chimico della zona, ed Economia dell’ambiente (SECS-P/02), per assecondare un filone di

189

sviluppo imprenditoriale che, sempre nel ternano, sta mostrando grande dinamicità. Su questo nucleo comune si innestano poi gli insegnamenti che servono, a seconda delle opzioni esercitate: a sviluppare le conoscenze nell’area funzionale della finanza, scegliendo corsi quantitativi appartenenti al SSD SECS-S/06 (Metodi quantitativi per la finanza d’impresa e Teoria del portafoglio finanziario) ed economico-aziendali di SSD SECS-P/11 (Economia del mercato mobiliare e Gestione dei rischi d’impresa); ad approfondire le conoscenze su materie economiche di maggiore specificità e di taglio innovativo e quantitativo, optando per corsi di Economia della crescita e dell’innovazione (SECS-P/01), Politica economica (SECS-P/02), Economia sanitaria (SECS-P/03) e Tecniche di previsione economica (SECS-P/05); a sviluppare le conoscenze in campo giuridico ed aziendalistico più mirate allo sbocco professionale, seguendo i corsi di Diritto del lavoro (IUS-07) e di Diritto tributario (IUS-12), sul primo campo, e di Gestione dell’innovazione d’impresa (SECS-P/08) e di Valutazione d’azienda e operazioni straordinarie (SECS-P/07), sul secondo.

3.3 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, ESPRESSI TRAMITE I DESCRITTORI EUROPEI DEL TITOLO DI STUDIO (DM 16/03/2007, ART. 3 COMMA 7)Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Al termine degli studi, il laureato magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale avrà acquisito le conoscenze e le capacità di comprensione necessarie ad analizzare gli scenari dell’economia e della competizione, per la gestione dei portafogli finanziari e per fornire con professionalità consulenze in campo aziendale.Avrà altresì consolidato la capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti statistici per le relative applicazioni aziendali. Sarà anche estesa la sua conoscenza delle materie giuridiche di ambito commerciale, di immediata utilità per l’applicazione in campo economico-aziendale.Tali conoscenze e capacità saranno raggiunte, oltre che principalmente per mezzo di lezioni frontali, grazie alla frequenza di seminari inerenti a specifici aspetti professionali ed alla presentazione e discussione di casi di studio e testimonianze.

3.4 CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE (APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING)Il laureato magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale avrà sviluppato la capacità di applicare con profitto le sue conoscenze e competenze, adattandole con discernimento ai diversi contesti di riferimento. Inoltre, grazie al

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contatto con casi e testimonianze aziendali ed alla ulteriore esperienza di tirocinio formativo “sul campo”, avrà sviluppato un’attitudine all’individuazione delle problematiche che tipicamente caratterizzano i diversi contesti aziendali e/o istituzionali in cui potrebbe essere nel suo futuro professionale chiamato ad operare.

3.5 AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)La padronanza di competenze tecniche specialistiche, e al contempo il carattere spiccatamente multidisciplinare del percorso formativo, permettono al laureato magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale una elevata autonomia di giudizio, avvalendosi di evoluti strumenti di analisi, nei confronti delle diverse problematiche di natura economica, finanziaria, gestionale e/o amministrativa. Tale attitudine sarà sviluppata durante il corso con la discussione di casi aziendali e delle simulazioni tese a stimolare l’autonoma analisi delle problematiche e l’individuazione delle soluzioni da parte dello studente in un’ottica di problem solving.

3.6 ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)Le varie attività incluse nel percorso formativo tendono a incentivare una partecipazione attiva degli studenti, con lo sviluppo di elevate capacità comunicative. A tale fine, oltre alla discussione della tesi in sede di prova finale, sono anche previste, nell’ambito di alcuni insegnamenti, discussioni e presentazioni, individuali o di gruppo, di casi aziendali, curando anche l’apprendimento delle principali moderne tecniche di presentazione. Il corso di laurea magistrale mira altresì a sviluppare ulteriormente la capacità di interagire in ambiente internazionale grazie alla conoscenza, in aggiunta all’inglese, di una seconda lingua dell’Unione Europea.

3.7 CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)Il processo formativo è concepito in modo da sviluppare le capacità di apprendimento degli studenti e le metodiche teoriche e pratiche per lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze acquisite. La capacità di selezionare, risalendo alle fonti della letteratura, i quadri teorici e gli strumenti di analisi più adeguati, consente una funzione di apprendimento costante sia sul fronte teorico e metodologico che sulla capacità di soluzione di problemi specifici.

3.8 CONOSCENZE RICHIESTE PER L’ACCESSO (DM 270/04, ART. 6 COMMI 1 E 2)Fermo restando che l’iscrizione ai Corsi è regolata in conformità alle norme di accesso agli studi universitari, il passaggio al biennio della Laurea Magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale è così regolato:

191

le conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di laurea magistrale si conseguono di norma attraverso la laurea di primo livello nella classe di laurea 18 - Scienze dell’economia e della gestione aziendale. l’accesso al corso di laurea magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 81 creditiripartiti come segue: IUS-01 9 cfu; IUS-04 9 cfu; SECS-P01 9 cfu; SECS-P07 18 cfu; SECS-P08 9 cfu; SECS-P11 9 cfu; SECS-S01 9 cfu; SECS-S06 9 cfu; sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la laurea triennale con una votazione pari o superiore a 95/110; a coloro che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è richiesto il superamento di una prova di verifica della preparazione personale che si terrà entro il mese di settembre di ciascun anno. L’accesso alla prova di verifica è comunque subordinato al possesso dei requisiti curriculari sopra specificati. Agli studenti provenienti dai Corsi di Laurea dell’Università degli Studi di Perugia afferenti alla classe 17 di cui al DM del 4 agosto 2000 non si applicano i requisiti curriculari e di preparazione personale sopra indicati.

3.9 CARATTERISTICHE DELLA PROVA FINALELe attività formative relative alla prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono nella predisposizione in forma scritta e discussione di un elaborato originale, secondo modalità specifiche stabilite dal Consiglio di Corso.

3.10 PERCORSO FORMATIVO

I ANNO (57 cfu)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Economico SECS P/01 Economia

internazionale e delle multinazionali

9

192

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SECS P/07 Analisi della performance d’impresa e di gruppo

9

SECS P/08 Direzione e organizzazione della produzione

6

Aziendale

SECS P/11 Corporate finance 9

Statistico/ Matematico

SECS S/03 Statistica aziendale

6

Giuridico IUS/05 Diritto privato dell’economia – Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

12

Altre attività formative:

Per la conoscenza di almeno una lingua straniera

Lingua francese o spagnola

6

II ANNO (Indirizzo finanziario) (63 cfu)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Economico SECS

P/02 Economia dell’ambiente

6

SECSP/11

Gestione dei rischi d’impresa

6 Aziendale

SECSP/11

Economia del mercato mobiliare

6

Affini e integrative

193

SECSS/06

Metodi quantitativi per la finanza d’impresa

6 Statistico/ Matematico

SECSS/06

Teoria del portafoglio finanziario

6

Altre attività formative:

A scelta dello studente

Due esami a scelta 12

Per la prova finale Tesi 15 Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Stage 6

II ANNO (Indirizzo economico) (63 cfu)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante SECSP/02

Economia dell’ambiente

6

SECSP/02

Politica economica

6

Economico

SECSP/03

Economia sanitaria

6

Affini e integrative SECSP/05

Tecniche di previsione economica

6 Economico

SECSP/01

Economia della crescita e dell’innovazione

6

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Altre attività formative:

A scelta dello studente

Due esami a scelta

12

Per la prova finale Tesi 15 Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Stage 6

II ANNO (Indirizzo consulenza aziendale) (63 cfu)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Economico SECS

P/02 Economia dell’ambiente

6

Aziendale SECS P/07

Valutazioned’azienda e operazioni straordinarie

6

Giuridico IUS 12 Diritto tributario 6

Affini e integrative

Aziendale SECS P/08

Gestione dell’innovazione d’impresa

6

Giuridico IUS 07 Diritto del lavoro 6 Altre attività formative:

A scelta dello studente

Due esami a scelta

12

Per la prova finale Tesi 15

195

Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Stage 6

3.11 Gli insegnamenti attivati nell’Anno Accademico 2010/2011

Insegnamento cfu SSD Docente

Analisi della performance d’impresa e di gruppo

9 SECS P/07 Alessandro Montrone

Corporate finance 5+4 SECS P/11 Docente da nominare M. Pagliacci

Direzione e organizzazione della produzione

6 SECS P/08 Maria Giovanna Devetag

Diritto privato della economia –Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

6+6 IUS/05 Simone Mezzacapo

Massimo Eroli

Diritto tributario 6 IUS/12 Docente da nominare

Diritto del lavoro 6 IUS/07 Domenico Mezzacapo

Economia internazionale e delle multinazionali

9 SECS P/01 Fabrizio Botti

Economia dell’ambiente 6 SECS P/02 Docente da nominare

Economia della crescita e dell’innovazione

6 SECS P/01 Stefano Castriota

Economia sanitaria 6 SECS P/03 Margherita Giannoni

Economia del mercato mobiliare

6 SECS P/11 Alberto Burchi

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Insegnamento cfu SSD Docente

Gestione dei rischi di impresa (mod. I)

6 SECS P/11 Docente da nominare

Gestione dei rischi di impresa (mod. II)

6 SECS P/11 Mario Pagliacci

Gestione dell’innovazione d’impresa

6 SECS P/08 Simone Poledrini

Lingua francese o spagnola

6 Feraud (Francese) Von Saucken

(Spagnolo) Metodi quantitativi per la finanza d’impresa

6 SECS S/06 Flavio Angelini

Politica economica 6 SECS P/02 Docente da nominare

Statistica aziendale 6 SECS S/03 Massimo Cossignani

Tecniche di previsione economica

6 SECS P/05 Melisso Boschi

Teoria del portafoglio finanziario

2+4 SECS S/06 Flavio Angelini Gianna F. Talamanca

Valutazione d’azienda e operazione straordinarie

6 SECS P/07 Paolo Fratini

4. CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLEIMPRESE (ad esaurimento)

(ex DM 509/99) (classe 17 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale)

Alla luce della mancata attivazione del primo e secondo anno di corso le informazioni che seguono, relative al Corso di laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese, vengono inserite all’esclusivo uso di studenti che intendano completare il presente percorso formativo.

197

Caucci

4.1 PERCORSO FORMATIVOCurriculum Gestione commerciale d’impresa

III ANNO (62 cfu)

Ambiti disciplinari Attivita’ formative Tipi cfu Statistico-matematico Analisi di mercato Car. 4 Discipline economico-gestionali

E-business Aff. 6

Ambiti disciplinari Attivita’ formative Tipi cfu Formazione interdisciplinare

Comunicazione aziendale Aff. 4

Discipline economiche Politica economica Aff. 6 Aziendale Programmazione e controllo Car. 6 Aziendale Economia e gestione delle imprese

commerciali Car. 8

Aziendale Gestione informatica dei dati aziendali Car. 4 Due discipline a scelta 10 Ulteriori conoscenze etc.

Tirocinio/Progetto d’impresa/Gruppo di lavoro

10

Prova finale Relazione di fine triennio 4

Curriculum Gestione finanziaria d’impresa

III ANNO (62 cfu)

Ambiti disciplinari Attivita’ formative Tipi cfu Economico Tecniche di previsione economica Base 6 Aziendale Finanziamenti d’azienda Car. 4 Statistico-matematico Scienze e tecniche attuariali Car. 6 Aziendale Economia del mercato mobiliare Car. 6 Formazione interdisciplinare

E-finance Aff. 4

Discipline economiche Politica economica Aff. 6 Statistico-matematico Modelli matematici per i mercati

finanziari Car. 6

Due discipline a scelta 10 Ulteriori conoscenze etc.

Tirocinio/Progetto d’impresa/Gruppo di lavoro

10

Prova finale Relazione di fine triennio 4

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4.2 GLI INSEGNAMENTI ATTIVI NELL’ANNO ACCADEMICO 2010/2011

Insegnamenti SS-D Docenti CFU

Analisi di mercato Secs-S/03 Massimo Cossignani 4

Comunicazione aziendale SPS/09 Antonio Scialdone 4

E-business Secs-P/10 Giovanni Zazzerini 6

Economia e gestione delle imprese commerciali Secs-P/08

Marina Gigliotti 8

Economia del mercato mobiliare Secs-P/11

Alberto Burchi 6

E-finance Ing-Inf/05 Giovanni Za 4

Finanziamenti d’azienda Secs-P/11 DanielaBrusco 4

Gestione finanziaria e valutaria Secs-P/11 Prof. Luigi Maisto 4

Gestione del capitale circolante Secs-P/09 M. Pagliacci 6

Gestione informatica dei dati aziendali Secs-P/07 Paolo Fratini 4

Modelli matematici per i mercati finanziari Secs-S/06

FlavioAngelini 6

Politica economica Secs-P/02 Docente da nominare 6

Programmazione e controllo Secs-P/07 Christian Cavazzoni 6

Scienze e tecniche attuariali Secs-S/06 Flavio Angelini 6

Tecniche di previsione economica Secs-P/05

MelissoBoschi 6

199

4.3 LE PROPEDEUTICITÀ

Discipline propedeutiche Discipline Metodi matematici per la gestione delle aziende

Microeconomia

Economia aziendale Tutte le discipline degli ambiti disciplinari aziendale ed economico -gestionale

Metodi matematici per la gestione delle aziende

Statistica

Istituzioni di diritto privato Istituzioni di diritto pubblico

Diritto commerciale

Metodi matematici per la gestione delle aziende

Matematica finanziaria

Istituzioni di diritto privato Istituzioni di diritto pubblico

Diritto del lavoro e della previdenza sociale

Microeconomia Economia industriale Marketing Statistica

Analisi di mercato

Informatica Marketing

E-business

Informatica Contabilità e bilancio

Gestione informatica dei dati aziendali

Microeconomia Politica economica Matematica finanziaria Finanza aziendale Diritto commerciale Diritto tributario Finanza aziendale Economia degli intermediari finanziari

Finanziamenti d’azienda

Matematica finanziaria Statistica

Scienze e tecniche attuariali

Matematica finanziaria Economia degli intermediari finanziari

Economia degli intermediari finanziari

Economia del mercato mobiliare

Informatica Finanza aziendale Economia degli intermediari

E-finance

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finanziari Finanza aziendale Gestione finanziaria e valutaria Matematica finanziaria Statistica

Tecniche di previsione economica

Economia del mercato mobiliare Modelli matematici per i mercati finanziari

Marketing Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese commerciali

Contabilità e bilancio Programmazione e controllo

5 Programma degli insegnamenti

5.1 Programmi del Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese (ad esaurimento)

ANALISI DI MERCATO (4 CFU)

Prof. M. Cossignani

PROGRAMMALe fonti secondarie esterne per le ricerche di mercato (censimenti, indagini sui consumi, indagini sulle forze di lavoro, statistiche sui prezzi); le fonti secondarie esterne commerciali. Il campionamento statistico: richiami di calcolo delle probabilità, campionamento casuale semplice, campionamento stratificato, campionamento a grappoli, campionamento a più stadi; gli errori non campionari e le tecniche di correzione; il campionamento non probabilistico. Analisi e segmentazione della clientela: le misure di distanza; la matrice delle varianze e covarianze; la matrice delle distanze; analisi dei gruppi. La regressione lineare multivariata: richiami di regressione lineare semplice, richiami di algebra lineare, la regressione lineare multivariata, la stima dei parametri con il metodo dei minimi quadrati, i principali test per la verifica della bontà del modello, esercitazioni in aula informatica. TESTO CONSIGLIATO

Dispense a cura del docente.

COMUNICAZIONE AZIENDALE (4 CFU)

Prof. Antonio Scialdone

OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso si propone di far conoscere elementi principali e problemi salienti della comunicazione aziendale, con particolare riguardo alla connessione con gli aspetti organizzativi. Una specifica attenzione viene riservata al tema della ‘responsabilità sociale delle imprese’ che sta assumendo grande rilievo nel dibattito internazionale. Una finalità ulteriore concerne la messa in chiaro delle peculiarità delle strategie di comunicazione nei casi di imprese private, aziende pubbliche, organizzazioni non profit. Accanto a lezioni orientate su assetti di didattica frontale, sono previsti momenti di discussione su esperienze di consulenza e analisi di ‘case histories’.

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PROGRAMMA

Organizzazione ed attivazione dell’ambiente. Fondamenti e strumenti della comunicazione aziendale. Tra il marketing e l’etica. “Ciò che è buono per l’impresa e ciò che è buono per la società”: nuove prospettive per le strategie aziendali. ‘Corporate social responsability’. Principi, linee evolutive e pratiche nel dibattito italiano, europeo ed internazionale. A proposito delle differenze tra imprese private, aziende pubbliche, organizzazioni non profit. Bilanci sociali, bilanci di missione ed altri strumenti. TESTI CONSIGLIATI

S. De Pauli, Il valore dei valori, Guerini, Milano, 2004. Altri testi saranno indicati dal docente nel corso delle lezioni.

E-BUSINESS

Prof. Giovanni Zazzerini

OBIETTIVI FORMATIVIIl corso si propone di: • Definire un quadro di riferimento che permetta di conoscere le potenzialità e le caratteristiche

dell’ICT • Approfondire i modelli, le specificità organizzative, gestionali e di marketing di imprese pure

player nonché le potenzialità offerte dalla Rete alle aziende tradizionali. • Fornire conoscenze e competenze relative alle tecniche di interazione con il mercato, in

particolare per quanto riguarda la comunicazione on-line.

PROGRAMMA• Le proprietà della rete • Il Web 2.0 • I modellidi e-business • Concorrenza e analisi competitiva in Rete • Segmentazione, targeting e posizionamento in Rete • Il marketing mix in Rete • La collaborative innovation

TESTO DI RIFERIMENTO• “Marketing in rete – Oltre internet verso il nuovoMarketing” Emanuela Prandelli,

GianmarioVerona, McGraw-Hill, 2006. • Dispense e articoli distribuiti dal docente

ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE (6 CFU)

Prof. Alberto Burchi

Obiettivo:Fornire le conoscenze necessarie per comprendere la natura e le caratteristiche tecniche degli strumenti finanziari, l’organizzazione e il funzionamento dei mercati in cui tali strumenti sono negoziati, il ruolo e la disciplina degli intermediari che intervengono nel canale diretto di finanziamento dell’economia. PROGRAMMA1) Il mercato azionario Il mercato azionario: aspetti generali

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L'investimento diretto in borsa I titoli del mercato azionario L'ammissione alla quotazione Le operazioni di finanza mobiliare La contrattazione dei titoli azionari La valutazione dei titoli azionari Il mercato dei prodotti derivati Il risparmio gestito 2) Il mercato obbligazionario Le caratteristiche tecniche delle obbligazioni Gli emittenti di obbligazioni La valutazione dei titoli obbligazionari Il mercato primario dei titoli obbligazionari Il mercato secondario dei titoli obbligazionari Le obbligazioni strutturate 3) Il mercato dei derivati Il corso prevede lo svolgimento di esercitazioni, che richiedono momenti di lavoro di gruppo “guidato”. La presentazione dei risultati avviene “in plenaria”.

TESTI CONSIGLIATI Pia Patrizia, Il mercato azionario, Giappichelli, Torino, 2009, II° Ed. De Vincentiis Paola, Il mercato obbligazionario, Giappichelli, Torino, 2009, II° Ed. LETTURE SUGGERITE PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI Fuller - Farrell, Analisi degli investimenti finanziari, McGraw-Hill, ult. Ed. Frank K. Reilly And Keith C. Brown, Investment Analysis & Portfolio Management, Thomson South-Western, 7° Ed. Hull John C., Opzioni, futures e altri derivati, Pearson Education Italia, 7° Ed. I singoli argomenti del programma potranno essere approfonditi facendo riferimento alle bibliografie riportate nei suddetti testi. Bibliografie particolari su temi specifici saranno forniti agli studenti a ciò interessati.

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI (6 CFU)

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E-FINANCE (4 CFU)

Prof. G. Za OBIETTIVIPartendo da una breve analisi degli strumenti finanziari più comuni, il corso si pone l’obiettivo di esaminare l’approccio all’investimento sui mercati finanziari da parte degli operatori, con particolare riferimento alle imprese industriali, commerciali e di servizi, attraverso l’analisi di casi operativi. Verranno utilizzati Internet per il reperimento dei dati ed Excel per l’implementazione delle strategie. PROGRAMMAIl mercato dal punto di vista degli strumenti: monetario, finanziario, dei cambi, delle merci, del rischio di credito. Il mercato dal punto di vista organizzativo: regolamentato (MTA, MOT, MTS MIF, MTO), non regolamentato (cambi e derivati su cambi, rischio di credito), su piattaforme internet. Gli strumenti del mercato monetario: BOT, tasso euribor, certificati di deposito, pronti contro termine. Gli strumenti del mercato finanziario: BTP, CTZ, CCT, corporate bond, mutui, azioni. Rischio di credito e rating. I derivati su tassi di interesse: interest rate swap (IRS), forward rate agreement (FRA), futures

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su euribor. Strategie operative per la gestione della liquidità. I derivati su obbligazioni, azioni, indici azionari e cambi: futures e opzioni. Strategie operative. Obbligazioni indicizzate ai mercati azionari: con capitale garantito e con rendimento minimo garantito. Cenni sull’analisi fondamentale: alcuni indicatori per la valutazione e la comparazione delle società quotate. I benchmark: definizione, composizione, replica. Gestioni patrimoniali. Fondi di investimento e fondi hedge. Gestione passiva e gestione attiva. Gli indici di rischiosità: duration, correlazione, volatilità, alfa, beta, sharpe ratio, tracking error, information ratio, VaR. TESTI CONSIGLIATIJ. Hull, Introduzione ai mercati dei futures e delle opzioni, Prentice-Hall International, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2000 M. Gabbrielli, S. De Bruno, Capire la finanza. Guida pratica agli strumenti finanziari, Il Sole 24 Ore, Milano, 2000

FINANZIAMENTI D’AZIENDA (4 CFU) Prof.ssa Daniela Brusco

OBIETTIVI DEL CORSOIl corso ha per oggetto le modalità di copertura del fabbisogno finanziario d’impresa a partire dall’ analisi della sua formazione. Si propone di analizzare i seguenti profili: le politiche finanziarie tra debito e mezzi propri; considerazioni tra modelli teorici e realtà operativa; gli strumenti creditizi e finanziari per la copertura delle esigenze di impresa distinguendo tra fabbisogno durevole e non. L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente un bagaglio di conoscenze minime funzionali a costituire la base logica e metodologica per l’individuazione: delle esigenze di copertura finanziaria che le strategie generali di impresa pongono e, poi, delle possibili alternative di cui essa dispone o può disporre. Esso mira quindi a riconoscere i criteri per la valutazione delle alternative, in termini di costi e benefici, ed alla costruzione del percorso logico e strategico che conduce l’azienda a definire la più efficiente composizione della forme di copertura del fabbisogno finanziario nel quadro delle sue condotte operative e strategiche generali. Pur fornendo una breve analisi d'insieme delle politiche e strategie finanziarie dell’azienda, queste verranno sistematicamente riprese nella descrizione degli strumenti creditizi e finanziari in modo da esplicitare la necessaria correlazione fabbisogno/politiche/strumenti sulla curva del ciclo di vita strategico dell'impresa. Il corso sarà poi caratterizzato da una focalizzazione sul project financing PROGRAMMA

Il fabbisogno finanziario delle imprese: le fonti di formazione nell'ambito del ciclo gestionale e strategico aziendale; la struttura finanziaria e la relazione tra il fabbisogno e le fonti di finanziamento. La politica di indebitamento e di capitalizzazione: tra teoria e realtà operativa. Gli strumenti non finalizzati nel finanziamento delle imprese: l’apertura di credito in conto corrente e le altre forme di finanziamento a breve. Gli strumenti finalizzati: il leasing. I prestiti sindacati sull’euromercato e le operazioni per il finanziamento dell’internazionalizzazione dell’impresa. I crediti di firma per le imprese operanti sui mercati internazionali. Cenni sulle operazioni di copertura mediante emissioni obbligazionarie e azionarie. Il ricorso al mercato del private equity: le categorie di investitori, le operazioni tipiche, il processo di finanziamento. Il ricorso alla quotazione presso mercati regolamentati: le decisioni rilevanti, il processo di quotazione, il princing dei titoli. Le operazioni di project financing: i profili organizzativi, la gestione dei rischi, le fonti di finanziamento. Le operazioni di asset backed securitization: i profili organizzativi, la gestione dei rischi, la regolamentazione italiana. La crescita esterna aziendale, il finanziamento delle acquisizioni e le operazioni di leveraged buy out. TESTI CONSIGLIATI

E. Monti, Manuale di finanza per l’impresa, Utet, Torino, 2000 (limitatamente ai capitoli 1, 7, 9, 14, 15, 16).

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A. Dessy, J. Vender, Capitale di rischio e sviluppo dell’impresa, Egea, Milano, 2001 (limitatamente ai capitoli 4, 5, 6, 7). Altro materiale sarà reso disponibile nel corso delle lezioni.

GESTIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE (6 CFU)

Prof. Mario Pagliacci

Obiettivi del corso IL corso si propone di fornire gli strumenti essenziali per comprendere e misurare l’impatto finanziario delle voci di capitale circolante sulla gestione d’impresa. Particolare attenzione viene dedicata alla politica e alla gestione del credito commerciale, quali fattori capaci di orientare l’azione di vendita e di “customer care” verso obiettivi di efficacia ed efficienza del ciclo degli incassi, utilizzando la funzione finanziaria come fattore di bilanciamento fra esigenze di mercato e fabbisogni di finanziamento. Programma Le voci del capitale circolante nella struttura patrimoniale e finanziaria dell’impresa. Misurazione quali-quantitativa dell’impatto finanziario delle voci di capitale circolante: liquidità, scorte, crediti commerciali, debiti commerciali. Gli snodi fondamentali nell’iter del credito commerciale e gli effetti che si producono sull’intera gestione aziendale: le scelte di investimento in crediti secondo criteri sia quantitativi che qualitativi; la prevenzione del rischio di credito attraverso l’analisi della clientela; il monitoraggio del rapporto commerciale con i clienti; la gestione ed il controllo dei crediti. La gestione valutaria delle imprese che operano sui mercati internazionali: modalità di pagamento e rischio di cambio.

Testi consigliati M.G.R. Pagliacci, La politica del credito commerciale nella gestione aziendale, FrancoAngeli, Milano, 2007. M.G.R. Pagliacci, La gestione finanziaria del capitale circolante, Hermes-C.R.I., Spoleto, 2003; sta in: www.cleai.it.M.G.R. Pagliacci, La gestione finanziaria e valutaria delle imprese internazionalizzate, Hermes-C.R.I., Spoleto, 2001 (ad esclusione dei capitoli 1,2,8,9,10); sta in: www.cleai.it.

GESTIONE FINANZIARIA E VALUTARIA (4 CFU)

(Programma da definire)

GESTIONE INFORMATICA DEI DATI AZIENDALI (4 CFU)

(Programma da definire)

MODELLI MATEMATICI PER I MERCATI FINANZIARI (6 CFU)

Prof.ssa Flavio Angelini

OBIETTIVI DEL CORSOFornire agli studenti le basi teoriche per poter implementare problemi di ottimizzazione vincolata al fine della selezione di portafogli e per calcolare il prezzo dei principali titoli derivati secondo alcuni modelli standard di valutazione.

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PROGRAMMA Parte I Criteri di Scelta in condizioni di incertezza. Il criterio della media: definizione, proprietà. Il criterio media-varianza: definizione e proprietà. Funzioni di utilità: definizione e proprietà. Il criterio dell’Utilità Attesa. Analisi Rischio-Rendimento. Rappresentare la rischiosità mediante la varianza: giustificazione teorica. Portafogli di titoli rischiosi: definizione. Determinazione della variabile rendimento, della sua media e della sua varianza in termini dei titoli rischiosi di base. Selezione di portafogli costituiti da N titoli rischiosi in base al criterio media-varianza. Costruzione dettagliata della frontiera e della frontiera efficiente nel piano varianza-media e nel piano scartomedia. Proprietà dei portafogli di frontiera. Introduzione di un titolo privo di rischio nel mercato e selezione di portafogli costituiti da N titoli rischiosi e uno non rischioso in base al criterio media-varianza. Costruzione dettagliata della frontiera e della frontiera efficiente nel piano varianza-media e nel piano scarto-media. Proprietà dei portafogli di frontiera. Introduzione al Capital Asset Pricing Model (C.A.P.M.). Parte II Titoli derivati: motivazioni. I contratti forward e le opzioni finanziarie Call e Put. Terminologia. Rappresentazione grafica del payoff a scadenza dei suddetti derivati. Opzioni europee e americane, opzioni IN, OUT e AT the money. Limiti inferiori e superiori per il prezzo di opzioni europee Call e Put in un mercato ideale in assenza di dividendi sul sottostante. Relazione di parità Call-Put in un mercato ideale in assenza di dividendi sul sottostante. Non convenienza dell’esercizio anticipato di una Call americana in un mercato ideale in assenza di dividendi sul sottostante. Valutazione di titoli derivati. Il modello binomiale ad un periodo: approccio di arbitraggio (replica) e valutazione neutrale al rischio. Estensione al caso di n periodi. Derivazione della formula esplicita per il prezzo di una Call europea. Determinazione del prezzo di un derivato di tipo americano nel modello binomiale multiperiodale (caso della Put nel dettaglio). Il Delta-Hedging dinamico su un albero binomiale. Cenni sul Modello di Black and Scholes. Evoluzione del titolo rischioso sotto la misura di probabilità reale e neutrale al rischio. Formula per il prezzo di una Call Europea (derivazione esplicita di una parte di questa). Per entrambe le parti di programma saranno effettuate delle esercitazioni pratiche in Aula Informatica. TESTI CONSIGLIATISaranno affrontati argomenti trattati in alcuni capitoli dei seguenti testi: F. Moriconi, Matematica finanziaria, Il Mulino, Bologna, 1994. E. Barucci, Teoria del Portafoglio Finanziario, ed. Il Mulino, Bologna. J.Hull, Opzioni Futures ed altri derivati, ed. Il Sole 24Ore, Milano.

POLITICA ECONOMICA (6 CFU)

Consultare il Docente

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO (6 CFU)

Prof. Christian Cavazzoni

PROGRAMMA

Parte I – 1. Funzione informativa del bilancio di esercizio. I limiti del bilancio civilistico nella analisi di bilancio ed il contenuto delle voci. Metodologie di riclassificazione degli schemi di stato patrimoniale e di conto economico e prospetti utilizzati ai fini dell’analisi. - 2. L’utilizzo degli indicatori di bilancio per l’analisi degli equilibri patrimoniali, economici e finanziari dell’impresa. I principali margini ed indici patrimoniali e finanziari: il margine di struttura primario e secondario, il capitale circolante netto, l’indice di liquidità. Gli indicatori economici: il tasso di redditività globale, il ROI ed il ROE. - 3. La contabilità analitica. Le configurazioni di costo e le analisi economiche per le

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decisioni aziendali. Esame degli aggregati più significativi e delle politiche di gestione che possano incidere sulla redditività e sulla liquidità aziendale. Parte II – 1. Il passaggio dall’analisi statica a quella dinamica. La nozione ed il contenuto dei flussi finanziari. L’informativa finanziaria contenuta nel conto economico. - 2. La struttura dei documenti utilizzati nell’analisi per flussi: found flow statement, working capital statement, cash flow statement. - 3. Le finalità della programmazione aziendale. La costruzione del budget di esercizio e del business plan. La verifica dei risultati consuntivi e l’analisi degli scostamenti.

TESTI CONSIGLIATI

C. Cavazzoni, La dinamica finanziaria nel sistema d’impresa. Strumenti e metodologie di analisi,Giappichelli, Torino, 2002G. Cavazzoni, Il controllo di gestione, Giappichelli, Torino, 2004

SCIENZE E TECNICHE ATTUARIALI (6 CFU)

Prof. Flavio Angelini

OBIETTIVI

Il Corso si propone di illustrare le principali tecniche attuariali del ramo vita e del ramo danni. Verranno analizzate le polizze vita tradizionali, le tecniche di calcolo del premio e gli strumenti di gestione. Verranno descritti i principi generali di calcolo del premio e di gestione di una polizza danni.

PROGRAMMA

1. Problemi generali. L'operazione di assicurazione. Il premio equo e il premio puro. Il caricamento di sicurezza. Il principio del valore atteso e della varianza. Il caricamento e le basi tecniche del I ordine. 2. L'assicurazione sulla vita. Le polizze tradizionali: temporanea caso morte, vita intera, capitale differito, rendita vitalizia, mista. Il premio puro e il premio di tariffa. Il modello probabilistico per la durata della vita umana. Probabilità di sopravvivenza e tavole demografiche. Valutazione di importi aleatori legati alla vita di un individuo. Valore attuale attuariale di un importo nei vari casi di assicurazione. Determinazione del premio puro. La riserva matematica. Formula ricorrente di Fouret. Premio di rischio e premio di risparmio. Aspetti dinamici della riserva matematica. Utili e retrocessioni. Utile di mortalitμa e utile d'interesse. La formula di Homans. La valutazione degli utili e il metodo RAD. Le polizze tradizionali rivalutabili e la loro valutazione. Opzioni implicite nelle polizze rivalutabili. Il rendimento minimo garantito. 3. Le assicurazioni contro i danni. Calcolo del premio. Basi tecniche. Quota danni. Indice di ripetibilità. Costo medio per sinistro. Riserva premi e riserva sinistri. L'assicurazione di responsabilità civile auto (RCA). La formula Bonus/Malus. 4. Aspetti operativi. Gli studenti devono essere in grado di operare con fogli elettronici per la determinazione di premi e riserve nelle varie forme di assicurazioni sulla vita . TESTI CONSIGLIATI

E. Pitacco, Elementi di matematica delle assicurazioni, LINT editoriale, Trieste, 2002. H. U. Gerber, Life insurance mathematics, Springer, Hidelberg, 1997. C. Pacati, Appunti delle lezioni di istituzioni di matematica attuariale per le assicurazioni sulla vita,http//www.econ-pol.unisi.it/didattica/imaav/

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TECNICHE DI PREVISIONE ECONOMICA (6 CFU)

Prof. Melisso Boschi

OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso introduce gli elementi di base delle tecniche statistiche di previsione con particolare riguardo alle applicazioni economiche. Oltre a fornire la necessaria strumentazione statistico - matematica, il corso presenta gli strumenti concettuali necessari per una valutazione critica delle metodologie di uso più comune. Si assume per data la conoscenza dei principali elementi della statistica descrittiva ed inferenziale, nonché del software Excel. PROGRAMMA

Richiami di inferenza statistica (distribuzione campionarie, stima puntuale, intervalli di confidenza, verifica di ipotesi e p-value). L’analisi di correlazione. L’analisi statistica delle serie temporali come strumento di previsione: serie non omogenee e stagionalità, autocorrelazione, correlogramma, misure di sintesi degli errori di previsione (MAD, MSE, MAPE, MPE). Medie mobili. Metodi di livellamento esponenziale (semplice, di Holt e di Winters). Modelli di decomposizione delle serie storiche (componenti di trend, ciclo, stagionalità e accidentalità). Regressione lineare semplice (modello, stima con il metodo dei minimi quadrati, verifica di ipotesi, indici e test di bontà, previsione). Regressione lineare multipla (modello, stima, verifica di ipotesi, indici e test di bontà, previsione, variabili dummy, multicollinearità, diagnostica e analisi dei residui, metodi di selezione del modello migliore). Autocorrelazione e test di Durbin-Watson. Eteroschedasticità. Uso delle variabili dummy per modellare le serie stagionali. Funzioni di autocorrelazione e autocorrelazione parziale: definizioni e stime. Modelli a media mobile MA(q), modelli autoregressivi AR(p) e modelli autoregressivi a media mobile ARMA(p,q). I modelli ARIMA per serie non stazionarie. La procedura di Box e Jenkins. Previsione e valutazione dell’errore di previsione con i modelli ARMA(p,q). Applicazione a casi economici ed aziendali.

TESTO CONSIGLIATOJ. E. Hanke, D. W. Wichern, Business Forecasting (8th International Edition), Pearson - Prentice Hall, 2005. Guida allo studio del libro di testo: Cap. 1-9 esclusa la Sezione “The Census II Decomposition Method” del Cap. 5. Tutti i “Case” alla fine di ogni capitolo sono lasciati come lettura integrativa. Per le esercitazioni sarà utilizzato il programma Excel, non si farà ricorso al programma Minitab. Eventuale materiale integrativo sarà distribuito a cura del docente.

5.2 Programmi del Corso di Laurea In Economia Aziendale

CONTABILITÀ E BILANCIOProf. Cavazzoni Christian , Santini Fabio (Programma da definire)

DIRITTO COMMERCIALE DIRITTO FALLIMENTARE

Prof. Crisi (Programma da definire)

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ECONOMIA AZIENDALE

Prof. Alessandro Montrone

Programma Il fenomeno azienda Il fenomeno gruppo aziendale (cenni) L’evoluzione degli studi economico-aziendali La concezione sistemica dell’azienda L’impresa e l’ambiente I modelli di governo delle imprese Il finalismo dell’impresa L’orientamento, la gestione e la pianificazione strategica dell’impresa La dimensione e i modelli di sviluppo delle imprese (cenni) Il rischio d’impresa L’organizzazione aziendale La gestione come sistema di operazioni e sistema di valori Il capitale e il reddito L’economicità e le condizioni di equilibrio economico dell’impresa Le condizioni di equilibrio finanziario dell’impresa. Fabbisogno di finanziamento e forme di copertura La rilevazione La gestione e la rilevazione nelle aziende di erogazione pubbliche

TESTI CONSIGLIATI:- AA.VV., Economia aziendale. Fondamenti (a cura di G. Fabbrini e A. Montrone), FrancoAngeli, Milano, 2006. - Letture e casi aziendali (dispense a cura del docente)

MODALITÀ SVOLGIMENTO ESAME:- Prova scritta con test su computer di 20 domande a risposta chiusa - Prova orale (a cui si accede solo con prova scritta sufficiente)

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

Prof. Maria Giovanna Devetag

(Programma da definire)

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO-DIRITTO DEI CONSUMI

Prof. Lorenzo Mezzasoma

Programma:I candidati all'esame dovranno conoscere i libri in cui è suddiviso il Codice civile e sono invitati a frequentare il corso portando al seguito il testo del Codice civile. In particolare, dovranno conoscere: Libro primo, "Delle persone e della famiglia" (artt. 1-455); Libro secondo, "Delle successioni" (artt. 456-809); Libro terzo, "Della proprietà" (artt. 810-1172); Libro quarto, "Delle obbligazioni" (artt. 1173-2059); Libro sesto, "Della tutela dei diritti" (artt. 2643-2969). Tre dei nove crediti verranno dedicati al diritto dei consumi con l’approfondimento degli istituti disciplinati dal vigente Codice del consumo.

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Testi necessari (non alternativi) per la preparazione all’esame:

1) P. Perlingieri, Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, ultima edizione e comunque non antecedente al 2007;

2) E. Capobianco e G. Perlingieri, Codice del consumo annotato con la dottrina e la giurisprudenza, ESI, Napoli, 2009.

Gli studenti dovranno essere in possesso di un Codice civile aggiornato al 2010 da consultare durante l’attività didattica e lo studio individuale

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO-DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA

Prof.ssa Anna Maria De Cesaris

ObiettiviIl corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente in grado di conoscere e padroneggiare, con proprietà di linguaggio tecnico-giuridico e rigore logico, i concetti fondamentali e i principali istituti del diritto pubblico italiano, con particolare riguardo all’organizzazione dello Stato e i suoi elementi costitutivi. In particolare, esso muove dall'esame dei caratteri essenziali del fenomeno giuridico, dalle nozioni di norma giuridica ed orientamento giuridico, dalla considerazione dei rapporti tra ordinamenti giuridici (e dei problemi ad essi inerenti) per poi soffermarsi sugli elementi distintivi dell'ordinamento giuridico statale e sulle diverse forme di stato e di governo. Particolare attenzione nel corso, è rivolta alle fonti della produzione del diritto, sia alle fonti dell'ordinamento statale che alle fonti degli altri ordinamenti territoriali (in specie delle Regioni, collocate al "centro" del sistema a seguito della recente revisione delle norme del titolo V della parte seconda della Costituzione, e sulle cui nuove competenze di governo locale, occorrerà soffermarsi). Nell'ambito della forma di governo delineata dalle norme costituzionali si analizzeranno caratteri e funzioni dei principali organi di indirizzo politico (corpo elettorale, Parlamento, Governo) nonché degli organi costituzionali di garanzia (Presidente della Repubblica, Corte costituzionale e magistratura). Questi ultimi argomenti saranno sempre oggetto di confronto con le relative proposte di riforma o leggi di revisione della Costituzione. Un’articolazione del corso sarà anche dedicata all'esame dei diritti fondamentali e delle loro garanzie. Il corso ha anche come obiettivo la preparazione dello studente sulle origini e l'evoluzione del processo di integrazione europea. L'insegnamento del Diritto dell’Unione Europea è diretto, in primo luogo, ad una preparazione su nozioni di carattere storico che costituiscono le principali tappe dell'U.E.: la dichiarazione Schuman, la firma dei Trattati CECA, CEE e CEEA, l'Atto Unico europeo e i principali contenuti dei Trattati di Maastricht, Amsterdam, Nizza e il Trattato di Lisbona. La formazione dello studente verterà anche sulla struttura istituzionale dell'U.E.: composizione e competenza delle istituzioni e degli organi; sulle fonti del diritto comunitario: regolamenti, decisioni e direttive; sugli atti atipici e il rapporto tra ordinamento interno e ordinamento comunitario; sulla responsabilità dello Stato per la mancata attuazione del diritto comunitario; sulla tutela dei diritti fondamentali; sulla Carta europea dei diritti dell'uomo; sui principi di sussidiarietà e proporzionalità. Per raggiungere gli obiettivi formativi indicati, il corso sarà integrato da seminari tenuti dagli assistenti diretti all'approfondimento di alcuni argomenti presi in esame dal docente durante lo svolgimento del corso. Ulteriori seminari verranno tenuti da personalità locali e nazionali su tematiche giuridiche e di attualità. Gli studenti che avranno seguito le lezioni con particolare partecipazione critica potranno fare parte del gruppo prescelto per un viaggio studio. Sarà competenza

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del docente stabilire di volta in volta, a seconda delle principali tematiche affrontate a lezione, l'organo istituzionale da prendere in esame per una giornata studio che potrà essere: alla Corte costituzionale, al C.S.M., alla Camera dei deputati, al Senato della Repubblica, alla Regione o all’U.E.. Prerequisiti e modalità d’esame L’esame per gli studenti frequentati si svolge normalmente in forma orale e verte su tutti gli argomenti del programma effettivamente trattati a lezione. Gli studenti non frequentanti potranno sostenere gli esami, sempre in forma orale, su tutti gli argomenti contenuti nei testi d’esame secondo il programma del corso. Per sostenere l’esame, lo studente dovrà iscriversi ad uno degli appelli previsti nel calendario. TESTI CONSIGLIATI

- A. Barbera e C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, Bologna, ultima edizione - G. U. Rescigno, Corso di diritto pubblico, Zanichelli, Bologna, ultima edizione - R. Bin e G. Pitruzzella, Diritto Costituzionale, Giappichelli Editore, ultima edizione - G. Gaja, Introduzione al diritto comunitario, Roma - Bari, Laterza, ultima edizione, oppure U. Draetta, Elementi di Diritto dell’Unione Europea, Milano, Giuffrè, ultima edizione

LETTURE DI APPROFONDIMENTO: - Il diritto dell'Unione Europea, Dir. A. Tizzano, Rivista, Milano, Giuffrè AA. VV., - Il processo costituente europeo, a cura di P. Bilancia, Milano, Giuffrè, 2002 (Università degli Studi di Milano - Dipartimento Giuridico - Politico) - Governo e politiche dell'Unione europea, Neill Nugent - Ed. Il Mulino 2008

È inoltre indispensabile la conoscenza diretta del testo della Costituzione italiana e la consultazione della normativa essenziale del sistema costituzionale italiano ed europeo.

INFORMATICA

Prof. Marco Bussotti

(Programma da definire)

LINGUA INGLESE

Prof. Timpani

(Programma da definire)

MACROECONOMIADocente da nominare

MATEMATICA GENERALE

(Programma da definire)

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MATEMATICA FINANZIARIA

Prof. Flavio Angelini

(Programma da definire)

MICROECONOMIA

Prof. Margherita Giannoni

(Programma da definire)

STATISTICA

Prof.ssa Elena Stanghellini

Il corso permette di acquisire gli strumenti per la comprensione degli studi quantitativi di base con cui un laureato in economia deve confrontarsi e fornisce i primi rudimenti necessari per una corretta progettazione, implementazione e presentazione di una analisi statistica.

Programma

Parte I Analisi dei dati. CAPITOLI 1-12 Definizione e finalità della statistica descrittiva, rilevazioni statistiche. La natura dei dati, frequenze, frequenze relative percentuali e cumulate, funzione di ripartizione. Rapporti e numeri indici. Rappresentazioni grafiche. Coerenza dei valori medi, media aritmetica, mediana e media geometrica, variazione media relativa e percentuale, numeri indici complessi. Variabilità, varianza e concentrazione. Interpolazione mediante funzione lineare. Dipendenza un media. Regressione per successioni doppie di valori. Parte II Inferenza. CAPITOLI 13-18. Finalità della statistica inferenziale. Definizioni di probabilità, assiomi. Esperimento casuale e spazio degli eventi. Proprietà della funzione di probabilità. Probabilità condizionata, indipendenza di eventi, formula di Bayes. Variabili aleatorie unidimensionali, valore atteso, varianza e funzione di ripartizione. Variabili aleatorie di Bernoulli, Binomiale, Normale, chi-quadrato, t-Student. Disuguaglianza di Tchebiceff. Combinazioni lineari di variabili casuali. Legge dei grandi numeri e teorema del limite centrale. Stima puntuale e per intervallo. Verifica di ipotesi. Inferenza sui parametri del modello di regressione lineare (cenni).

Testi di riferimento

Forcina A. e Stanghellini E. (2005) “Elementi di Statistica per Economia”, Morlacchi Editore, Perugia. Capitoli 1-18.

Testi di consultazione Borra S. e Di Ciaccio A. (2008) “Statistica”, McGraw-Hill. Per gli esercizi: “Esercizi svolti per la prova di Statistica” (2007), III Edizione, Edizioni Simone, Serie Eserciziari.

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5.3 Programmi del Corso di Laurea Magistrale In Economia Finanza e Controllo Aziendale

Per i programmi dei seguenti insegnamenti : Direzione e organizzazione della produzione, Corporate Finance, Statistica aziendale, Economia internazionale e delle multinazionali, Diritto del lavoro, Economia della crescita e della innovazione, Economia sanitaria, Gestione dei rischi di impresa, Gestione dell’innovazione d’impresa, Metodi quantitativi per la finanza d’impresa, Politica economica, tecniche di previsione economica, Teoria del Portafoglio finanziario, Valutazione d’azienda e operazione straordinarie.

ANALISI DELLA PERFORMANCE D’IMPRESA E DI GRUPPOProf. Alessandro Montrone

PROGRAMMA Parte I: L’analisi della performance d’impresa Introduzione al sistema delle analisi di bilancio 1. Gli scopi e le tipologie delle analisi di bilancio 2. Le condizioni per l’attendibilità delle analisi di bilancio 3. La relatività dei giudizi basati sulle analisi di bilancio e l’esigenza di valori standard di riferimento 4. La “continuità” delle analisi di bilancio per il monitoraggio della performance aziendale 5. L’impostazione sistemica delle analisi di bilancio L’analisi della situazione finanziaria e patrimoniale 1. L’analisi qualitativa del capitale 2. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 3. Gli indicatori della situazione finanziaria e patrimoniale L’analisi della performance economica 1. Le modalità di riclassificazione del Conto Economico 2. Gli indicatori di performance economica Gli indici di rotazione e di durata 1. Gli indici di rotazione e di durata dei crediti e dei debiti 2. Gli indici di rotazione e di durata delle scorte L’analisi per flussi dei bilanci di impresa 1. L’informativa sulla dinamica dei flussi finanziari 2. Il rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità 3. Il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto (cenni) Casi di analisi di bilancio per indici e per flussi

Parte II: L’analisi della performance di gruppo Economia, normativa e bilancio del gruppo aziendale 1. I fenomeni di aggregazione aziendale 2. Il gruppo aziendale 3. I legami azionari e i saggi di partecipazione e controllo 4. La disciplina dell’attività di direzione e coordinamento 5. Le teorie in materia di gruppi aziendali e di bilancio consolidato 6. Le funzioni, i destinatari e la capacità informativa del bilancio consolidato Il processo di armonizzazione contabile e il bilancio di gruppo 1. Il processo di armonizzazione contabile 2. Il recepimento dei Principi Contabili Internazionali 3. Il bilancio consolidato nei Principi Contabili Internazionali La redazione del bilancio consolidato

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1. Le operazioni preliminari al consolidamento 2. L’eliminazione degli effetti delle operazioni interne al gruppo 3. Il consolidamento delle partecipazioni 4. Il sistema informativo del bilancio di gruppo (cenni) 5. Il bilancio consolidato dell’ente locale 6. Il bilancio consolidato dei gruppi bancari L’analisi per indici del bilancio consolidato 1. Le problematiche peculiari dell’analisi del bilancio consolidato 2. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico consolidati 3. Gli indici per l’analisi del bilancio consolidato Casi di redazione del bilancio consolidato

TESTI CONSIGLIATI:A. Montrone, Il sistema delle analisi di bilancio per la valutazione dell’impresa, FrancoAngeli, Milano, 2005. A. Montrone, Il bilancio consolidato dei gruppi aziendali. Un quadro alla luce dei nuovi principi contabili internazionali, FrancoAngeli, Milano, 2010.

MODALITÀ SVOLGIMENTO ESAME:Prova scritta con test e svolgimento di un caso di analisi di bilancio e di un caso di redazione di bilancio consolidato Prova orale (a cui si accede solo con prova scritta sufficiente)

DIRITTO TRIBUTARIO(Docente da nominare)

DIRITTO PRIVATO DELL'ECONOMIA-DIRITTO DEI MERCATI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIProf . Mezzacapo, Prof. Eroli

PROGRAMMALe fonti. L'evoluzione dell'ordinamento creditizio e finanziario. Attività bancaria, finanziaria, d'investimento e di gestione collettiva del risparmio. Intermediari bancari e finanziari. Intermediari abilitati. Gestori del risparmio. Le Autorità di settore. Le forme della vigilanza in campo creditizio e finanziario. Profili evolutivi. I mercati. Le offerte al pubblico. L'informazione societaria. TESTI CONSIGLIATI

1) AA.VV., Il sistema finanziario italiano,a cura di Capriglione, Cedam, Padova, 2005, (solo i capitoli III, IV, VIII, IX, X, XIV, XV, si consiglia comunque la lettura dei capp. I e II).

E2) F. Capriglione, Intermediari finanziari investitori mercati, Cedam, Padova, 2008, (solo i capitoli I, III, IV, si consiglia comunque la lettura del cap. V). IN ALTERNATIVA 1) F.Annunziata, La disciplina del mercato mobiliare, Giappichelli, Torino, 2008, (solo i capitoli I, II, III, IV, V, VI, VIII, IX, X, XI, XII, XIV, XV, X )

214

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ECONOMIA DELL’AMBIENTE(Docente da nominare)

LINGUA FRANCESEProf. Cècile Camille Hèlene Feraud

L’obiettivo generale di questo corso è quello di portare lo studente a sapere leggere, tradurre e conversare in lingua francese. PROVA SCRITTA La prova scritta consisterà in un dettato, in un test di grammatica, di sintassi elementare e di comprensione di un testo in lingua francese. (senza vocabolario). TESTI DI RIFERIMENTO E/O APPROFONDIMENTOIl corso è integralmente fornito dal docente della materia. PROGRAMMA SVOLTO PER L’ ESAME· Phonétique. La liaison· L'accentuation (accent tonique/accent écrit/le "e" accentué ou non· Le découpage syllabique· L'apostrophe· L'article défini et indéfini (formes simples et contractées) · L'adjectif possessif· Le pronom possessif· L'adjectif démonstratif· Le pronom démonstratif· Les pronoms personnels sujets· Les pronoms personnels réfléchis· Le pronom "on"· Le présent de l'indicatif: les auxiliaires / les verbes des trois groupes. Le futur. Le conditionnel· Le féminin des noms· Le féminin des adjectifs· Le pluriel des noms· Le pluriel des adjectifs· Accord des adjectifs· La phrase interrogative · La forme négative· Le partitif· Les prépositions (de lieu et autres) · La numération

6 ALTRE INFORMAZIONI

6.1 Calendario e scadenze Il seguente calendario costituisce l’unica fonte di definizione temporale dei periodi di attività e sospensione della didattica per i corsi di studio di cui alla presente Guida dello Studente. Sono da considerare giorni festivi unicamente quelli riconosciuti tali nel territorio nazionale e il 14 febbraio, festa di San Valentino, Santo Patrono della città di Terni. La didattica è suddivisa in due semestri della durata di dodici settimane effettive ciascuno, con una interruzione di una settimana, nella quale si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, degli insegnamenti di almeno 9 CFU da indicare in sede di programmazione didattica.

215

13 settembre – 17 settembre 2010 Orientamento matricole (corso propedeutico di Matematica generale e presentazione del corso di studio)

20 settembre – 29 ottobre 2010 I Semestre Parte A 2 novembre – 5 novembre 2010 Pausa didattica 8 novembre – 17 dicembre 2010 I Semestre Parte B 20 dicembre – 7 gennaio 2011 Vacanze di Natale 10 gennaio – 25 febbraio 2011 Esami:

3 appelli per gli insegnamenti del I semestre 2 appelli per gli insegnamenti del II semestre

28 febbraio – 15 aprile 2011 II Semestre Parte A 22 aprile 2010 – 26 aprile 2011 Vacanze di Pasqua 18 aprile – 29 aprile 2011 Pausa didattica 2 maggio – 3 giugno 2011 II Semestre Parte B 6 giugno – 29 luglio 2011 Esami:

3 appelli per gli insegnamenti del II semestre 2 appelli per gli insegnamenti del I semestre

1 settembre – 16 settembre 2011 Esami: 1 appello per tutte le materie

Il Consiglio di Corso di Laurea assicura la conclusione dei corsi in essere all’entrata in vigore del presente regolamento, nonché il regolare svolgimento delle prove di esami di profitto degli insegnamenti non più attivi dall’anno accademico 2009/2010. Per tali corsi il numero degli appelli è elevato a sette fino all’anno accademico 2010/2011, di cui tre nella sessione invernale, tre nella sessione estiva e uno nella sessione autunnale.

216

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Sessioni di Laurea

6.2 Orari di apertura

PortineriaPiazza Risorgimento n.1 - 05033 Collescipoli (Terni) Telefono: 0744/814206 La sede della Facoltà è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19.10; tutte le attività didattiche terminano alle ore 19.00.

Segreteria studenti Loc. Pentima bassa n. 21 - 05100 Terni Telefono: 0744/492926 Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00; martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.30

Segreteria didattica Piazza Risorgimento n. 1 - 05033 Collescipoli (Terni) Telefono: 0744/814213 Fax: 0744/814485 Sito web: www.cleai.it e-mail: [email protected] Orario di apertura: lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Lunedì, martedì, giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30

domanda esame di laurea presentazione titoli presentazione tesi discussione tesi

3 gennaio 2011 28 gennaio 2011 17/18 febbraio 2011

21 marzo 2011 15 aprile 2011 5/6 maggio 2011 29 maggio 2011 24 giugno 2011 14/15 luglio 2011

24 agosto 2011 18 settembre 2011 20/21 ottobre 2011

2 gennaio 2012 27 gennaio 2012 16/17 febbraio 2012

24 marzo 2012 18 aprile 2012 9/10 maggio 2012

217

PARTE V

Elenchi ed Orari

1 Professori e Ricercatori presso la Facoltà di Economia

Dipartimento di Chimica (sezione di Merceologia)

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5855214 – fax 075/5855211 e–mail: direttore: prof. Antonio Laganà Ricercatori: Antonella Jacoboni.

Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5855247 – fax 075/5855257 e–mail: [email protected] direttore prof. Gianfranco Cavazzoni Professori di I fascia: Gianfranco Cavazzoni, Luigi Farenga, Luca Ferrucci, Libero Mario

Mari, Alessandro Montrone, Loris Nadotti, Paola Musile Tanzi, Massimo Paoli, Laura Schiuma, Goffredo Zuddas.

Professori di II fascia: Luca Bartocci, Michele Cerreta, Christian Cavazzoni, Cecilia Chirieleison, Anna Maria De Cesaris, Maria Giovanna Devetag, Lorenzo Mezzasoma, Francesco Scaglione, Annalia Scannerini, Vincenzo Troiano, Marco Versiglioni.

Ricercatori: Alberto Burchi, Andrea Bellucci, Francesco Buccellato, Simone Budelli, Andrea Cardoni, Corrado Caracciolo, Luca Castelli, Francesca Ceccacci, Massimo Eroli,, Manuela Gallo, Marina Gigliotti, Simone Mezzacapo, Andrea Nasini, Francesca Picciaia, Antonio Picciotti, Andrea Runfola, Fabio Santini, Simone Terzani.

Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5855279 – fax 075/5855299 e–mail: [email protected] direttore: prof. Mauro Pagliacci Professori di I fascia: Francesco Bartolucci, Marco Boccaccio, Carlo Andrea Bollino, Bruno

Bracalente, Giuseppe Cicchitelli , Pierluigi Daddi, Elvira Lussana, Franco Moriconi, Mauro Pagliacci, Tommaso Sediari, Elena Stanghellini.

Professori di II fascia: Flavio Angelini, Davide Castellani, Gianna Figà Talamanca, Margherita Giannoni, Mauro Visaggio.

Ricercatori: Beatrice Acciaio, David Aristei, Silvia Bacci, Fabrizio Pompei, Cristiano Perugini, Cristina Montesi, Marco Nicolosi, Francesca Pierri, Luca Scrucca, Francesco Venturini.

Dipartimento di Scienze Storiche

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel 075/5855440 – fax 075/5855449 e–mail: [email protected] direttore: Prof. Carlo Carini Ricercatori: Anna Maria Falchero

Dipartimento di Istituzioni e Società

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5852483 – fax 075/5852476 e–mail: [email protected] direttore: prof. Roberto Segatori Ricercatori: Paola De Salvo

Ricercatori a tempo determinato

Fabrizio Botti Stefano Castriota Paolo Fratini

Ricercatori:

Simone Poledrini

220

2 Rappresentanti degli studenti negli Organi accademici della Facoltà di Economia Consiglio di Facoltà Baldoni Ruggero, Balestrieri Umberto, Carli Andrea, Dolce Francesca, Giancane Paola, Marturano Carlo, Mori Mattia, Paliani Filippo. Consiglio Intercorso in Scienza dell’Economia, Gestione Aziendale Finanza e Statistica Balestrieri Umberto, Balin Federico, Dolce Francesca, Chiurchi Alessandro, Erilda Bitri, Giancane Paola, Gullace Sergio, Migliorati Matteo, Mori Mattia, Palmiotto Stefania, Smacchia Stefano, Valentini Cristiano. Consiglio Intercorso in Economia del turismo Cera Marco, Guarini Andreana, Marchesi Michele, Paternò Andrea, Santocchia Francesco, Scaramuzzo Angelo Antonio, Tosti Giada. Consiglio Intercorso in Economia Aziendale Dominaci Matteo, Crescenzi Alessandro, Fiorelli Giulio, Forti Roberto, Gentileschi Francesco, Viscioletti Francesco.

221

3 Orari di apertura (Sede centrale della Facoltà, Perugia)

Portineria

La Facoltà, Sede centrale, Via A. Pascoli, 20 - Perugia, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19.30.

Segreteria Didattica

Presso Sede Centrale della Facoltà, Via Pascoli, 20 - Perugia Tel. 075/5855453 – 075/58/55217 Fax: 075/5855221 Orario di apertura agli studenti: dal Lunedì al Giovedì ore 11:30-13:30 Martedì: ore 15:00–17:00

Segreteria studenti

(Capo della Sezione, sig.ra Carmela Gabriella Errico) Via Tuderte, 59 (ex FIAT) tel. 075/5855922 oppure 075/5855924 Orario di apertura: dal Lunedì, Mercoledì e Venerdì: ore 10:00–13:30 Martedì e Giovedì: ore 15:00–17:30

Biblioteca

Orario di apertura Biblioteca del Scienze Economiche, Statistiche ed Aziendali 8.30–18.45

dal Lunedì al Venerdì (8.30-13.20 per il mese di agosto)

Laboratori

mattina Pomeriggio Aula informatica delle Facoltà di Economia e Scienze Politiche 9.00–13.20 15.00–19.20

Laboratorio informatico del Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica. 8.30–13.30

15.00-18.00 (venerdì pomeriggio chiuso)

222

Sommario

Presentazione

PARTE I Informazioni comuni a tutti i Corsi di laurea

1 1.1 1.2 1.3

1.6 1.7 1.8 1.9

1.10

Commercialista

PARTE II Economico-aziendale

1 Informazioni comuni 1.1 Accesso e durata dei Corsi di Laurea Triennale 1.2 Accesso e durata dei Corsi di Laurea Magistrale

1.4 Cambiamento di Corso di laurea 1.5 Riconoscimento di crediti formativi 1.6 Commissione paritetica per la didattica

1.9 Modalità di assegnazione e valutazione della prova finale 1.10

1.11

1.12

Modalità di assegnazione e valutazione della tesi ai fini del conseguimento della Laurea Magistrale Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative

270/2004) Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative

270/2004)

1.14 Insegnamenti attivati nell’anno accademico 2010-2011

7

7 8 14 15 16 16 17 17 18

di

Dottore

19

21

Sede di Perugia: Lauree e Lauree Magistrali di

area

1.4

Notizie di carattere generale

L’offerta didattica della facoltà di Economia Il sistema dei Crediti

Corsi di Dottorato di ricerca

1.5 Organizzazione della didattica Valutazione della didattica

Esame di Laurea triennale

Servizio orientamento al lavoro e incontro con le imprese Esame di Laurea Magistrale

La S cuola di Form azione alla p rofess ione

Gli Organi della Facoltà

1.3 Calendario e scadenze

1.7 Accordi interuniversitari per lo scambio di studenti 1.8 Tutorato

1.13 Associazioni studentesche

23

23 24 25 27292930313132

34

a scelta dello studente nei corsi di Laurea Triennali (ex

D.M.

34

a scelta dello studente nei corsi di Laurea Magistrali (ex

D.M.

363739

225

2.1 Obiettivi formativi e prospettive professionali

3 3.1 Obiettivi formativi e prospettive professionali

4 finanziari

4.1 Obiettivi formativi e prospettive professionali

5 Corso di laurea Magistrale in Economia e Management Aziendale5.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali

6 Corso di Laurea Magistrale in Consulenza Aziendale e Giuridica6.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali

7 Corso di laurea Magistrale in Finanza e Statistica7.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali

8 Programma degli insegnamenti 9 Corso di Laurea in Statistica e informatica per la gestione delle

imprese (ad esaurimento) 9.1 Informazioni di carattere generale

9.5 Calendario didattico 9.6 Insegnamenti attivati nell’anno accademico 2010-2011

9.11 Programma degli insegnamenti attivati

PARTE III

1 Presentazione 2 del

Turismo (ex D.M. 270/04)

Corsi di laurea (Ex D.M. 270/04) 2

2.2 Curricula

3.2 Curriculum

4.2 Curriculum

5.2 Curricula

6.2 Curriculum

7.2 Curricula

9.4 Propedeuticità

9.2 Obiettivi formativi 9.3 Curriculum

9.7 Prova finale

9.10 Notizie utili 9.9 Alcune specificità 9.8

48Corso di Laurea in Economia Aziendale 48

4849

Corso di Laurea in Economia e legislazione d’impresa 545455

56Corso di laurea in Economia dei mercati e degli intermediari

5657

585859

616162

63 636467

129129130131131132133134

Prospettive occupazionali 137137139141

Sede di Assisi: Laurea in Economia Internazionale del Turismo, Laurea in Economia e Gestione dei ServiziTuristi ci (ad esaurimento), Laurea in Economia del

Turismo (ad esaurimento) e Laurea Magistrale in Economia e Management del Turismo (ad esaurimento) 149

150Corso di Laurea (Interateneo) in Economia Internazionale

150

226

5 Corso di Laurea Magistrale (ad esaurimento) in Economia e Management del Turismo (ex D.M. 270/04)

dell’attività didattica 6

7 Programma Socrates-Erasmus 8 Insegnamenti attivati nell’anno accademico 2010-2011

270/04)

509/99)

9 Assisi

1 I Corsi di studio della sede universitaria di Terni 2 Corso di Laurea in Economia Aziendale

Obiettivi formativi caratterizzanti la classe ed ambiti occupazionali 2.2

formativo 2.3 Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i descrittori

europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3 comma 7) 2.4 Abilità comunicative (comunication skills) 2.5 Capacità di apprendimento (learning skills) 2.6

2) 2.7 Caratteristiche della prova finale

2.9 Le propedeuticità e obblighi di frequenza 2.10 Gli insegnamenti attivati nell’anno accademico 2010-2011

3 Corso di Laurea Magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale

3.1 Obiettivi formativi caratterizzanti la classe ed ambiti occupazionali 3.2 Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso

formativo

4.1 Propedeuticità 4.2 Organizzazione dell’attività didattica

5.1

6.1 Calendario

8.1 Insegnamenti attivati nell’anno accademico 2010-2011 (ex D.M.

8.2 Insegnamenti

2.1

2.8 Percorso formativo

3 Turistici (ad esaurimento) (ex D.M. 509/99 )

4 Corso di Laurea in Economia del turismo (ad esaurimento) (ex

D.M. 270/04)

154Corso di Laurea triennale in Economia e Gestione dei Servizi

155157158159

Conoscenze richieste per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management del Turismo ed Organizzazione

160Informazioni generali a tutti i Corsi di Studio 162

162163164

164attivati nell’Anno Accademico 2010-2011

(ex

D.M.

165Programmi degli insegnamenti dei Corsi di Studio della sede di

166

PARTE IV Sede di Terni: Corso di Laurea in Economia Aziendale e Laurea Magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale

179

179 179

179Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso

180

182183183

Conoscenze richieste per l’accesso (DM 270/04, art. 6 commi 1 e

183183184186187188

188189

227

3.5 Autonomia di giudizio (making judgements) 3.6 Abilità comunicative (comunications skills) 3.7 Capacità di apprendimento (learning skills) 3.8

3.9 Caratteristiche della prova finale

3.11 Gli insegnamenti attivati nell’anno accademico 2010-2011 4

esaurimento)

4.2 Gli insegnamenti attivati nell’anno accademico 2010-2011

5 Programma degli insegnamenti 5.1 Programmi del corso di laurea in Economia e Amministrazione

delle Imprese (ad esaurimento) 5.2 Programmi del corso di laurea in Economia Aziendale 5.3 Programmi del corso di laurea magistrale in Economia, Finanza e

Controllo Aziendale 6 Altre informazioni

6.2 Orari di apertura PARTE V Elenchi ed orari

1 2 Rappresentanti degli studenti negli Organi accademici della

Facoltà di Economia 3 Orari di apertura (sede centrale della Facoltà, Perugia)

3.10 Percorso formativo

4.3 Le propedeuticità

6.1 Calendario e scadenze

4.1 Percorso formativo

4 Sommario

3.3 europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3 comma 7)

3.4 Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i descrittori 190

190191191191

art. 6 commi 1 e Conoscenze richieste per l’accesso

(DM 270/04,

2) 191192192196

Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese (ad

197198199200201201

208

228

213

215215217

219

219

221222225

Professori e Ricercatori presso la Facoltà di Economia

Annotazioni

Annotazioni

Università degli Studi di Perugia

Facoltà di EconomiaGuida dello studenteAnno Accademico 2010/2011

Corsi di studio della Facoltà di Economia(In grassetto i Corsi di Studio ai sensi del D.M. 270/04. Gli altri Corsi di Studio, in corsivo,sono presenti ai sensi del D.M. 509/99 e sono attivi, per naturale completamento, solo per gli insegnamenti degli anni riportati)

Sede di Perugia

Corso di Laurea in Economia AziendaleCorso di Laurea in Economia dei Mercati e degli Intermediari FinanziariCorso di Laurea in Economia e Legislazione d’ImpresaCorso di Laurea in Statistica e informatica per la gestione delle imprese(III anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management AziendaleCorso di Laurea Magistrale in Consulenza Aziendale e GiuridicaCorso di Laurea Magistrale in Finanza e Statistica

Sede di Assisi

Corso di Laurea in Economia Internazionale del Turismo (I anno)

Corso di Laurea in Economia del Turismo (II anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (III anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management del Turismo(II anno, Corso ad esaurimento)

Sede di Terni

Corso di Laurea in Economia aziendaleCorso di Laurea in Economia e amministrazione delle imprese (III anno, Corso ad esaurimento)

Corso di Laurea Magistrale in Economia Finanza e Controllo Aziendale

Sito della Facoltà: http://www.ec.unipg.it/economia/

Università degli Studi di Perugia

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