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www.unicatt.it FOTO Milano a.a. 2011 - 2012 Facoltà di Giurisprudenza Guida dello studente GIURISPRUDENZA Milano - 2011/2012 copertina Guida Giurisprudenza 2011.indd 1-3 copertina Guida Giurisprudenza 2011.indd 1-3 18/07/11 08.27 18/07/11 08.27

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Milano a.a. 2011 - 2012

Facoltà diGiurisprudenza

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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE20123 MILANO – Largo A. Gemelli 1

GUIDADELLA FACOLTÀ DIGIURISPRUDENZAPiani di studio e programmi dei corsi

Anno Accademico 2011/2012

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I N D I C ESaluto del Rettore .................................................................................. pag. 5Finalità e struttura dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ............ pag. 7

Carattere e Finalità ................................... ....................................... ” 7Organi e Strutture accademiche.................................. ...................... ” 8Organi e Strutture amministrative.................................. ................... ” 9

I percorsi di studio concernenti il diritto nell'ordinamento universitario attuale ...................................................................................................... pag. 11

PRESENTAZIONE DELLA FACOLTÀ

La Facoltà e il suo sviluppo ................................................................... pag. 17Il corpo docente ....................................................................................... ” 19

PIANI DI STUDIO

CORSI DI STUDIO DEL NUOVO ORDINAMENTO (D.M. 270/04)

Laurea magistrale ................................................................................... pag. 25Laurea in Giurisprudenza ............................................................................. ” 25Piano di studi per gli immatricolati nell'a.a. 2011/2012 ........................... ” 27Piano di studi che nell'a.a. 2011/2012 si iscrivono al II anno dicorso e successivi .............................................................................. ” 34

Tesi di laurea ......................................................................................................... pag. 44Laurea triennale ...................................................................................... pag. 50

Laurea in Servizi giuridici ........................................................................... ” 50

CORSI DI STUDIO ANTECEDENTI IL NUOVO ORDINAMENTO (D.M. 509/99)Laurea triennale ...................................................................................... pag. 57

Laurea in Scienze giuridiche ....................................................................... ” 57

Elenco alfabetico degli insegnamenti attivati per il corso di laurea magistrale eper i corsi di laurea triennali con relativo codice di settore scientificodisciplinare ..................................................................................................... pag. 66

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Corsi di Teologia ..................................................................................... pag. 77

Servizio Linguistico d'Ateneo (SeLdA) ................................................ pag. 79

Centro per l'Innovazione e lo Sviluppo delle Attività didattiche etecnologiche d'Ateneo (ILAB) ............................................................... pag. 83

Norme amministrative ............................................................................ pag. 85Norme per l'immatricolazione................................... ........................ ” 85Pratiche amministrative............................ ......................................... ” 88Norme per adempimenti di segreteria............................... ................. ” 99Tasse e contributi .......................................................................................... ” 100Norme di comportamento............................... ................................... ” 101Norme per mantenere la sicurezza in Università: sicurezza, salute, ambiente................. ............................................... ” 101Personale dell'Università.............................. ..................................... ” 104Norme di garanzia del funzionamento dei servizi essenziali...................” 105

Servizi dell'Università per gli studenti .................................................. pag. 107

Scuola di specializzazione per le professioni legali ............................................ pag. 69

Programma LLP-Erasmus e Programmi OverSeas e I.S.E.P. .......................... pag. 71

Master universitari ............................................................................................. pag. 72Dottorati di ricerca .............................................................................................. pag. 72

Appendice: programmi dei corsi ........................................................... pag. 109

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Gentile Studente,gli anni universitari rappresentano uno dei momenti più belli e felici nella

crescita umana e professionale di ogni persona. Tanto più lo sono nella nostraUniversità, che si distingue per l’offerta formativa articolata e pluridisciplinare,per la metodologia rigorosa degli studi e della ricerca scientifica, per lo strettolegame con il mondo del lavoro e delle professioni, per le molteplici opportuni-tà, aperte agli studenti, di stage ed esperienze internazionali.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore è il più importante Ateneo cattolicod’Europa. È anche l’unica Università italiana che può vantare una dimensioneveramente nazionale, con cinque sedi: Milano, Brescia, Piacenza-Cremona,Campobasso e Roma con il Policlinico universitario “Agostino Gemelli”. A par-tire dalla fondazione milanese del nostro Ateneo, nel 1921, migliaia di personesi sono laureate in Università Cattolica raggiungendo traguardi rilevanti e spes-so eccellenti nei diversi ambiti professionali.

Come Università Cattolica - una Università che ha inscritte nel proprio codi-ce genetico la vocazione universale e la fedeltà al Vangelo - il nostro Ateneovuole essere il luogo speciale dove realizzare un dialogo fecondo con gli uominidi tutte le culture, alla luce dell’amicizia tra ragione e fede. Come comunità divita e ricerca, l’Università chiede agli studenti di partecipare intensamente ecostantemente alla vita accademica, usando nel modo migliore le numerose oc-casioni di crescita che essa offre quotidianamente.

Con i suoi corsi di laurea, con i master di primo e secondo livello, con idottorati di ricerca e le Alte Scuole, l’Università Cattolica del Sacro Cuore dà lapossibilità di vivere in pienezza e con soddisfazione l’impegno dello studio el’incontro con i docenti.

Questa guida, destinata ad accompagnare i Suoi studi nel nuovo anno acca-demico, offre tutte le informazioni essenziali per conoscere la Sua facoltà. Tro-verà invece il programma dei corsi, insieme a molte altre informazioni, sul sitoweb http://milano.unicatt.it/giurisprudenza.

La presenza di quattordici facoltà, ciascuna a fianco dell’altra nell’unico gran-de campus nazionale dell’Università Cattolica, Le permetterà di vivere un’espe-rienza autentica di crescita universitaria.

Grazie al suo alto prestigio nazionale e internazionale, l’Università CattolicaLe fornirà non solo le necessarie competenze professionali, ma anche quel meto-do e quella più ampia prospettiva culturale, che nascono dal quotidiano confron-to interdisciplinare. E ciò all’interno di un progetto educativo, orientato a far sì chei nostri giovani possano coltivare con passione le loro aspirazioni e guardare, confiducia e realismo, a quel futuro la cui costruzione è già parte del nostro presente.

Il Rettore Lorenzo Ornaghi

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FINALITÀ E STRUTTURADELL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

CARATTERE E FINALITÀ

Il carattere e le finalità dell’Università Cattolica, giuridicamente riconosciu-ta con R.D. 2 ottobre 1924, n.1661, sono esposte nell’art. 1 dello Statuto, appro-vato con Decreto Rettorale il 24 ottobre 1996, il cui secondo comma recita:«L’Università Cattolica è una comunità accademica che contribuisce allo svi-luppo degli studi, della ricerca scientifica e alla preparazione dei giovani allaricerca, all’insegnamento, agli uffici pubblici e privati e alle professioni libere.L’Università Cattolica adempie a tali compiti attraverso un’istruzione superio-re adeguata e una educazione informata ai principi del cristianesimo, nel ri-spetto dell’autonomia propria di ogni forma del sapere, e secondo una conce-zione della scienza posta al servizio della persona umana e della convivenzacivile, conformemente ai principi della dottrina cattolica e in coerenza con la natu-ra universale del cattolicesimo e con le sue alte e specifiche esigenze di libertà».

La qualifica di “cattolica” e la fedeltà alla Chiesa rappresentano per l’Ateneodel Sacro Cuore una condizione e una opportunità irrinunciabili per affrontarecon rigore scientifico e apertura intellettuale sia la ricerca sia l’insegnamento in tuttii campi del sapere e in particolare rispetto alle grandi questioni del nostro tempo.

La ricerca scientifica viene interpretata e vissuta nel suo nesso con l’antro-pologia e con l’etica, nell’orizzonte della fede cristiana; ciò ha consentito e con-sente all’Università Cattolica di consolidarsi come luogo naturale di dialogo sin-cero e di confronto appassionato con tutte le altre culture.

A tutti coloro che desiderano e accettano liberamente di far parte della Uni-versità Cattolica si richiede consapevolezza delle finalità scientifiche e pedago-giche dell’Ateneo, e l’impegno a rispettarle e valorizzarle. Si richiede e si auspica,inoltre, che tale consapevolezza si traduca anche nell’agire personale, in colla-borazione leale ed operosa con tutte le componenti dell’Università, evitando at-teggiamenti e comportamenti non conformi ai valori e ai principi ispiratoridell’Ateneo.

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ORGANI E STRUTTURE ACCADEMICHE

RettoreÈ la più alta autorità accademica, rappresenta legalmente l’Università, con-

voca e presiede il Consiglio di amministrazione, il Comitato direttivo, il Senatoaccademico e la Consulta di Ateneo. Promuove la convergenza dell’operato ditutte le componenti la comunità universitaria per il conseguimento dei fini pro-pri dell’Università Cattolica. Può nominare uno o più Pro-Rettori di cui uno confunzioni vicarie. Ad essi può delegare l’esercizio di specifiche funzioni.

Rimane in carica per quattro anni ed è riconfermabile per non più di duemandati consecutivi.

Il Rettore in carica è il Prof. Lorenzo Ornaghi, ordinario di “Scienza politica” nellaFacoltà di Scienze politiche.

Pro-Rettori

Il Pro-Rettore è il Prof. Franco Anelli ordinario di “Diritto civile” presso laFacoltà di Giurisprudenza.

Senato accademico

È composto dal Rettore che lo presiede, e dai Presidi di Facoltà. È un organocollegiale che delibera su argomenti che investono questioni didattico-scientifi-che di interesse generale per l’Ateneo. Spettano al Senato Accademico tutte lecompetenze relative all’ordinamento, alla programmazione e al coordinamentodelle attività didattiche e di ricerca.

Preside di Facoltà

Il Preside viene eletto tra i professori di prima fascia ed è nominato dal Ret-tore. Il Preside è eletto dai professori di prima e seconda fascia. Dura in caricaquattro anni accademici ed è rieleggibile per non più di due mandati consecutivi.

Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza è il Prof. Gabrio Forti.

Consiglio di Facoltà

Il Consiglio di Facoltà è composto da tutti i professori di ruolo e fuori ruolodi prima e seconda fascia, dai rappresentanti dei ricercatori universitari, dai pro-fessori incaricati dei corsi e dai rappresentanti degli studenti.

Il Consiglio di Facoltà programma lo sviluppo dell’attività didattica, ne or-ganizza e ne coordina il funzionamento, propone le modifiche da apportare al-l’ordinamento didattico come previsto dallo statuto.

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ORGANI E STRUTTURE AMMINISTRATIVE

Consiglio di amministrazione

Al Consiglio di amministrazione spettano i più ampi poteri, tanto di ordina-ria quanto di straordinaria amministrazione, per il governo dell’Università Cat-tolica. Il Consiglio di amministrazione è composto da diciotto membri: dal Ret-tore che lo presiede; da dieci membri nominati dall’ente morale Istituto Giusep-pe Toniolo di Studi superiori; da un rappresentante della Santa Sede; da un rap-presentante della Conferenza Episcopale Italiana; da un rappresentante del Go-verno; da un rappresentante dell’Azione Cattolica Italiana; da tre membri elettidai professori di prima e seconda fascia tra i professori di prima fascia delle sedidell’Università.

Direttore amministrativo

Il Direttore amministrativo è a capo degli uffici e dei servizi dell’Ateneo e nedirige e coordina l’attività. Esplica una generale attività di indirizzo, direzione econtrollo nei confronti del personale amministrativo e tecnico. È responsabiledell’osservanza delle norme legislative e regolamentari di Ateneo, dà attuazionealle deliberazioni degli organi collegiali ai sensi dello Statuto.Il Direttore amministrativo è nominato dal Consiglio di amministrazione, su pro-posta del Rettore.Il Direttore amministrativo in carica è il Prof. Marco Elefanti.

Direttore di Sede

Il Direttore di Sede è responsabile del funzionamento della gestione locale edel raggiungimento degli obiettivi assegnati nell’ambito delle linee di indirizzoe coordinamento generale di competenza del Direttore amministrativo e di quan-to stabilito dal Consiglio di amministrazione.

Il Direttore di sede è nominato dal Rettore, previa delibera del Consiglio di am-ministrazione, su proposta del Direttore amministrativo.Il Direttore in carica per la sede di Milano è il Dott. Mario Gatti.

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I PERCORSI DI STUDIO CONCERNENTI IL DIRITTONELL'ORDINAMENTO UNIVERSITARIO ATTUALE

Master di II livello

Dottorato di ricerca

Scuola di specializzazione

per le Professioni legali

Laurea magistrale

Master di I livello

Scuola Superiore

Laurea triennale

Laurea magistrale a ciclo unico in GiurisprudenzaDall'a.a. 2006/2007 è attivato il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giu-risprudenza. L'obiettivo del corso di laurea magistrale consiste nel fornire allostudente una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevataqualificazione in ambiti specifici. Il corso ha la durata normale di cinque anni ed

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Scuola di specializzazione per le Professioni legaliLa scuola, di durata biennale, ha l'obiettivo formativo di sviluppare negli stu-denti l'insieme di attitudini e di competenze caratterizzanti la professionalità deimagistrati ordinari, degli avvocati e dei notai. Requisito di ammissione alla Scuoladi specializzazione è l'avvenuto conseguimento della Laurea Magistrale in Giu-risprudenza.

Dottorato di ricercaÈ un percorso destinato soprattutto a chi vorrà intraprendere la carriera accade-mica. Si può conseguire solo dopo la laurea magistrale e prevede 3 o 4 anni distudio. A coloro che conseguono il dottorato di ricerca compete la qualifica diDottore di ricerca.

MasterSono un'ulteriore possibilità per incrementare la formazione. Si può conseguireil titolo o dopo la laurea triennale (Master di primo livello) o dopo la laureamagistrale (Master di secondo livello) e prevedono un anno di studio. Tali corsiattribuiscono 60 crediti formativi universitari. Presso la Facoltà di Giurispru-denza è attivato dall'a.a. 2004/2005 il Master di I livello in Consulenza del lavo-ro e direzione del personale (MUCL).

LE CLASSI DISCIPLINARI

Ogni laurea, compresa quella magistrale, fa riferimento a una classe ministerialeche detta le caratteristiche indispensabili dell’offerta formativa. Ogni universitàpuò realizzare lo schema della classe caratterizzandola con alcune ulteriori pe-culiarità. Oltre alla denominazione attribuita dall’Università Cattolica alla lau-rea e alla laurea magistrale, è quindi importante fare attenzione alla classe cui ivari corsi si riferiscono.

è articolato in un percorso unitario quadriennale successivo all'anno di base. Perconseguire la laurea magistrale in Giurisprudenza lo studente deve aver acquisi-to complessivamente almeno 300 crediti formativi universitari. A coloro che con-seguono la laurea compete la qualifica accademica di Dottore Magistrale.

Laurea triennale in Servizi giuridiciLa laurea triennale ha lo scopo di assicurare un'adeguata padronanza di metodi econtenuti scientifici e l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Sipotrà spendere questo titolo immediatamente, decidendo di iniziare un lavoro, op-pure si potrà transitare al corso di laurea magistrale a ciclo unico (classe LMG 01)nel rispetto del piano di studi per questa previsto. Tale corso attribuisce 180crediti formativi universitari. A coloro che conseguono la laurea triennale com-pete la qualifica accademica di Dottore.

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IL CREDITO FORMATIVO

Il credito è un’unità di misura che indica la quantità di impegno richiesta aglistudenti per svolgere le attività di apprendimento sia in aula sia attraverso lostudio individuale.Un credito formativo corrisponde a 25 ore di impegno.La quantità di impegno, che uno studente deve svolgere mediamente in un anno,è fissata convenzionalmente in 60 crediti formativi.I crediti non sostituiscono il voto dell’esame.Il voto misura il profitto, il credito misura il raggiungimento del traguardoformativo.

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PRESENTAZIONE DELLA FACOLTÀ

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La Facoltà e il suo sviluppo

La Facoltà di Giurisprudenza è tra le prime facoltà costituite in Cattolica(1924). Da allora rappresenta una delle strutture didattiche tradizionalmente piùricercate dell’Ateneo ed è certamente una tra le più autorevoli e prestigiose inItalia per l’elevata qualificazione accademica e scientifica dei suoi docenti, ingran parte professori ordinari.

Nell’ultimo rilevamento del Comitato di indirizzo per la valutazione dellaricerca (CIVR), pubblicato nel 2006, la Facoltà è stata classificata prima in Ita-lia tra le medie strutture per la qualità della sua ricerca scientifica. Essa è quindipienamente in grado di radicare le innovazioni richieste dalla riforma su un soli-do progetto di base, chiamato oggi a rendere sempre più coerente il legame tra laformazione universitaria ed esigenze attuali del mondo lavorativo.

La Facoltà prepara alle tipiche professioni forensi e alle altre varie e molte-plici professioni, per cui è richiesta una formazione giuridica, nel mondo delleimprese e del lavoro privato, nel campo delle pubbliche amministrazioni, del-l’insegnamento e della ricerca, delle organizzazioni comunitarie e internazionali.L’insegnamento impartito nella Facoltà vuole, in particolare, offrire agli studen-ti gli strumenti per una preparazione rigorosa e qualificata sul piano professio-nale e per una formazione culturale improntata, secondo lo spirito dell’Univer-sità, alle esigenze della giustizia e dello sviluppo personale e civile.

In ottemperanza al D.M. 22.10.2004 n. 270 e al D.M. 25.11.2005, la Facoltàdi Giurisprudenza ha attivato, a partire dall’a.a. 2006/2007 il corso di laureamagistrale a ciclo unico quinquennale in:– Giurisprudenza, afferente alla classe delle lauree magistrali LMG-01

La Facoltà ha attivato, inoltre, in ottemperanza al D.M. 22.10.2004 n. 270, apartire dall’a.a. 2010/2011, un corso triennale di laurea in:– Servizi giuridici; afferente alla classe L-14 delle lauree triennali. Successi-

vamente, se lo studente intende conseguire la laurea magistrale in Giurispruden-za potrà transitare al corso di laurea magistrale a ciclo unico (classe LMG-01)nel rispetto del piano di studi per questa previsto.

È inoltre attivato, in ottemperanza al D.M. 3.11.1999 n. 509, in via transitoria, aifini del completamento degli studi da parte degli studenti iscritti negli anni pre-cedenti, il III anno del corso triennale di laurea in:– Scienze giuridiche; afferente alla classe 31 delle lauree triennali.

Per l’accesso alle Professioni legali (avvocatura, magistratura, notariato) ealla dirigenza pubblica è previsto che occorra, in alternativa alla attuale laureaquadriennale in Giurisprudenza, la laurea magistrale (classe LMG-01) oquella specialistica (classe 22/S) in Giurisprudenza o in Giurisprudenza –Diritto delle imprese.

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Per lo svolgimento dell’attività di ricerca scientifica i docenti della Facoltàdi Giurisprudenza afferiscono all’Istituto giuridico, al Dipartimento di dirittoprivato e pubblico dell’economia e all’Istituto di studi internazionali, nonché,secondo la particolare materia di insegnamento o gli ambiti di ricerca curati, adiversi centri di ricerca.

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Il corpo docenteSituazione al 31 luglio 2011

Preside: Gabrio Forti

Vicepreside: Aldo Travi

Professori ordinari e straordinari

Pietro Abbadessa: Diritto commercialeFranco Anelli: Diritto civileEnzo Balboni: Diritto costituzionaleMarta Bertolino: Diritto penaleFrancesco Bestagno: Diritto dell’Unione EuropeaCarlo Castronovo: Diritto civileAldo Angelo Dolmetta: Diritto bancarioLuciano Eusebi: Diritto penaleGiorgio Feliciani: Diritto canonicoGabrio Forti: Diritto penaleOmbretta B. Fumagalli Carulli: Diritto canonicoAngelo Giarda: Diritto processuale penaleLauretta Maganzani: Diritto romanoMarco Miccinesi: Diritto tributarioMario Napoli: Diritto del lavoroGiovanni Negri: Diritto romanoAndrea Nicolussi: Diritto civileGiulio Ponzanelli: Istituzioni di diritto privatoGaetano Maria Presti: Diritto commercialeLuca Radicati di Brozolo: Diritto internazionale privatoGiuseppe Rescio: Diritto commercialeStefano Solimano: Storia del diritto medievale e modernoMarco Saverio Spolidoro: Diritto industrialeValerio Tavormina: Istituzioni di diritto processualeAldo Travi: Diritto amministrativoLuciano Venturini: Economia politica

Professori associatiFranco Dalla Sega: Contabilità e bilanci d’impresaAlberto Liva: Diritto comune

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Altri docenti titolari di insegnamenti nella Facoltà

Andrea Bianchi: Diritto internazionale (corso progredito)Michele De Salvia: Diritti dell’uomo (tutela internazionale)Ugo De Siervo: Giustizia costituzionaleSilvia Frego Luppi: Scienza dell’amministrazioneAntonio Liserre: Diritto civileAlberto Mazzoni: Diritto del commercio internazionaleMaria Megale: InformaticaBruno Montanari: Filosofia del dirittoAntonella Occhino: Diritto del lavoro (corso progredito)Giorgio Pastori: Diritto AmministrativoAndrea Perrone: Diritto dei mercati finanziariFilippo Pizzolato: Dottrina dello StatoLivia Pomodoro: Ordinamento giudiziarioAlberto Roccella: Diritto regionaleAlberto Romano: Diritto dell'esecuzione civileMario Romano: Diritto penale commercialeEmanuele Rossi: Giustizia costituzionaleGianluca Varraso: Diritto penitenziarioRiccardo Zoia: Medicina legale

Altri docenti di insegnamenti mutuati dalla Facoltà

Giuseppe Acerbi: Storia del diritto commercialeMaria Ambrosanio: Scienza delle finanzeCarlo Beretta: Economia politica IIFrancesco Botturi: Filosofia moraleLuigi Campiglio: Politica economicaFerdinando Citterio: Etica socialeMarco Confalonieri: Economia aziendaleMassimo de Leonardis: Storia delle relazioni internazionaliVincenzo Ferrante: Diritto della previdenza socialeMarinella Fumagalli Meraviglia: Organizzazione internazionaleSergio Galvan: LogicaPierpaolo Marano: Diritto delle assicurazioniNicoletta Marzona: Diritto dell’economiaMassimiliano Monaci: Sociologia dell’organizzazioneAdriano Propersi: Economia pubblicaCamillo Regalia: Psicologia socialeGiancarlo Rovati: SociologiaMario Scazzoso: Storia dell’amministrazione pubblicaMaria Chiara Zanarotti: Statistica

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Ricercatori

Annalisa Belloni, Giovanni Bombelli, Leonardo Brunetti, Pasquale MatteoCaputo, Annaluisa Casiraghi, Cornelia Cogrossi, Matteo Corti, Giovanni D’An-gelo, Gabriele Della Morte, Anna Gardella, Roberto Isotton, Enrico MariaMancuso, Michele Cesare Maria Mozzarelli, Francesco Midiri, Francesca Morri,Assunta Nocerino Grisotti, Andrea Renda, Flavio Rocchio, Alberto Romano,Francesco Santi, Vincenzo Salvatore Satta, Giovanni Schiavone, Francesca Sil-via Scotti, Gianmarco Sigismondi, Marco Giuseppe Zanobio.

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PIANI DI STUDIO

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LAUREA MAGISTRALE

Laurea in Giurisprudenza

La laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, che afferisce alla classeLMG-01, ha come obiettivo la formazione di una figura professionale che abbiaacquisito:– gli elementi fondamentali della cultura giuridica, nazionale ed internaziona-

le, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utilialla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo;

– conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivoanche nella prospettiva dell’evoluzione storica degli stessi;

– capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali)chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomen-tati, anche con l’uso di strumenti informatici;

– capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rap-portando fatti e fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valuta-zione e consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicatividel diritto;

– gli strumenti di base per l’aggiornamento delle proprie competenze.

Norme generali1. L’ordinamento del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza si articola in

piani di studio caratterizzati da un triennio comune e da un biennio speciali-stico orientato secondo diverse vocazioni culturali e professionali. Ciascunostudente è tenuto a comporre, nel rispetto delle norme di seguito indicate, unpiano di studi annuale entro i termini indicati dalla Facoltà e pubblicati sullepagine web dell’Università.La scelta del piano di studi specialistico avviene con l’iscrizione al IV annodi corso; lo studente può modificare tale scelta al V anno di corso, all’attodella presentazione del piano di studi.Il piano di studi e le sue modifiche sono approvati dalla Facoltà previa veri-fica di conformità alle norme contenute nelle tabelle che seguono.

2. Ciascun anno di corso comprende insegnamenti che sono considerati dallaFacoltà, ai fini dell’approvazione del piano di studi, fondamentali (inderoga-bili) e insegnamenti a scelta dello studente.Le tabelle che seguono indicano, per ciascun anno di corso gli insegnamenticonsiderati fondamentali, il numero degli insegnamenti che possono esserescelti dallo studente e gli elenchi delle materie fra cui tale scelta può esserecompiuta.

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Le stesse tabelle indicano anche quali sono gli insegnamenti che la Facoltàconsiglia di scegliere al fine di assicurare una maggiore congruenza e coe-renza interna del piano di studio.

3. Per il conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza vanno acqui-siti 300 crediti formativi universitari (CFU). I crediti corrispondenti ai diver-si insegnamenti e alle altre attività formative sono acquisibili sostenendo leprove d’esame o le altre prove di valutazione previste.

4. Nel corso dell’anno accademico gli studenti avranno la possibilità di iscri-versi a cicli di lezioni o seminari approvati dal Consiglio di Facoltà su argo-menti di rilevante interesse culturale, scientifico o professionale, per i quali,previa verifica di apprendimento, sarà riconosciuta l’attribuzione di 1 Cfu.Si ricorda che i crediti formativi in eccedenza rispetto al livello richiesto perla laurea magistrale (300 Cfu), fino ad un massimo di 10 crediti, comporte-ranno un aumento della media dei voti con cui gli studenti si presenterannoall’esame di laurea, in ragione di 0,1 punti per ogni credito aggiuntivo.

5. Gli studenti oltre agli esami previsti dal piano di studi, devono superare treesami di Teologia e un corso in forma seminariale e/o monografica su tematicadi area (si veda il capitolo “Corsi di Teologia” nella presente guida).

6. È consentito l’inserimento nel piano di studi di insegnamenti “progrediti”solo in anno successivo a quello in cui è stato inserito il relativo insegnamen-to “propedeutico”. L’esame dell’insegnamento “propedeutico” deve esseresostenuto prima dell’esame relativo al corso “progredito”.

7. L’esame di un medesimo insegnamento può essere reiterato in un anno acca-demico successivo su proposta del docente interessato, sempre che il pro-gramma sia diverso da quello per cui è stato sostenuto in precedenza l’esamestesso.

8. Ove lo studente non presenti, entro le scadenze indicate, il piano di studiannuale, gli sarà assegnato d’ufficio il piano di studi a vocazione forense.

9. Gli studenti iscritti al III anno che non abbiano superato Istituzioni didiritto privato, Diritto costituzionale e Istituzioni di diritto romano, nonpossono sostenere gli esami di materie giuridiche previste per il III, IV eV anno, impregiudicato il diritto ad iscriversi ai successivi anni. Gli esa-mi di Diritto civile, Diritto commerciale e Diritto del lavoro non possonoessere sostenuti prima di aver superato Istituzioni di diritto privato.L’esame di Diritto amministrativo II non può essere sostenuto primad’aver superato Diritto processuale civile.

10.Lo studente che sostenga un esame con esito negativo può ripeterlo nelladata dell’appello immediatamente successivo, purché tra l’uno e l’altro ap-pello intercorrano almeno 21 giorni, salva la facoltà del docente di valutarel’opportunità che, in considerazione del grado di preparazione dimostrato, ilcandidato si presenti ad un appello successivo.

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PIANO DI STUDI PER GLI IMMATRICOLATI NELL’A.A. 2011/2012

NELL’A.A. 2011/2012 È ATTIVATO IL I ANNO DI CORSO

INSEGNAMENTI COMUNI

I annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Istituzioni di diritto privato 15IUS/08 Diritto costituzionale 10IUS/18 Istituzioni di diritto romano 10IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno 10IUS/20 Filosofia del diritto 9SECS-P/01 Economia politica 9L-LIN/12 Lingua inglese [SeLdA] 6

II annoIUS/01 Diritto civile I 10IUS/04 Diritto commerciale 10IUS/17 Diritto penale I 10IUS/07 Diritto del lavoro 9IUS/14 Diritto dell’Unione europea 9

Un insegnamento a scelta tra: 8IUS/11 Diritto canonico o Diritto ecclesiastico

Un insegnamento a scelta1 6

III annoIUS/10 Diritto amministrativo 10

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/13 Diritto internazionale pubblico oIUS/13 Diritto internazionale privato

IUS/15 Diritto processuale civile 14IUS/20 Metodologia e informatica giuridica o Dottrina

dello Stato 6

Un insegnamento storico-giuridico o romanistico2 8Un insegnamento a scelta1(•) 6

IV annoIUS/16 Diritto processuale penale 14IUS/10 Diritto amministrativo II 9

Un insegnamento lavoristico3 6

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V annoIUS/12 Diritto tributario 9

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/02 Diritto privato comparato oIUS/21 Diritto pubblico comparato oIUS/02 Diritto commerciale comparato

Tesi 21

Nell’ambito delle attività formative opzionali, che lo studente deve indicare al-l’atto della presentazione del proprio piano di studio, la Facoltà ha individuatodelle combinazioni di insegnamenti che consentono l’acquisizione di crediti for-mativi universitari secondo determinate vocazioni culturali e professionali:Forense; Amministrativa; Internazionale; D’Impresa; Penalistica-criminologica.Lo studente può presentare per il biennio finale, un piano di studi non coinci-dente con quelli suindicati, a condizione che il piano rispetti i requisiti generaliprevisti dal regolamento didattico di Ateneo e sia internamente coerente con unospecifico progetto formativo che verrà approvato dalla Facoltà.

ForenseIV anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Diritto civile II 10IUS/17 Diritto penale II 10

Un insegnamento a scelta1 6

V annoUn insegnamento a scelta tra: 9

IUS/04 Diritto commerciale II oIUS/04 Diritto industriale oIUS/04 Diritto bancario

Due insegnamenti a scelta1 6+6

Altre attività formative 6 da 1 a 6

AmministrativoIV anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinare

IUS/17 Diritto penale II 10

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Due insegnamenti a scelta tra: 16IUS/09 Diritto regionale oIUS/10 Diritto urbanistico oIUS/11 Diritto ecclesiastico oSPS/04 Scienza dell’amministrazione

Un insegnamento a scelta1 o Altre attivitàformative6 6

V anno

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/04 Diritto commerciale II oIUS/04 Diritto bancario oIUS/04 Diritto industriale

Un insegnamento a scelta tra: 7SECS-P/02 Politica economica oSECS-P/03 Scienza delle finanze oSECS-P/03 Economia pubblica oSECS-P/02-IUS/05 Economia e diritto della concorrenza

e del mercato (8 Cfu)

InternazionaleIV anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Diritto civile II 10IUS/17 Diritto penale II 10

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/13 Diritto internazionale privato oIUS/13 Diritto internazionale pubblico

Un insegnamento a scelta1 6

V annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinare

Un insegnamento a scelta tra: 9 o 8IUS/04 Diritto commerciale II oIUS/04 Diritto del commercio internazionale (°)

Un insegnamento internazionalistico4 4 o 5 o 6

Altre attività formative 6 da 0 a 6

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D’Impresa

IV annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareSECS-P/07 Contabilità e bilanci d’impresa 8IUS/04 Diritto commerciale II 9IUS/17 Diritto penale commerciale 8

Un insegnamento a scelta tra: 10 o 9 o 8IUS/01 Diritto civile II oIUS/04 Diritto industriale oIUS/04 Diritto bancario oIUS/04 Diritto del commercio internazionale (°) oSECS-P/02-IUS/05 Economia e diritto della concorrenza e del mercato

(°) Il corso di Diritto del commercio internazionale può essere parzialmente sostituito,per un modulo, dal corso Transnational Commercial Law (TCL) (modulo da 5 Cfu) ointeramente dal corso Transnational Commercial Law (TCL) (I e II modulo, 5+5 Cfu).

V annoIUS/15 Diritto fallimentare 8

Un insegnamento a scelta1 (6 Cfu) oppureAltre attività formative6 da 5 a 7

Penalistico-criminologico

IV annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/17 Diritto penale II 10IUS/17 Criminologia 9IUS/16 Diritto penitenziario 6

Un insegnamento a scelta tra: 10 o 8IUS/01 Diritto civile IIIUS/17 Diritto penale commerciale

V annoIUS/04 Diritto commerciale II 9

Un insegnamento penalistico5 8 o 6

Altre attività formative6 da 0 a 6

Totale 300 CFU

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NOTE

1Insegnamenti a sceltaContabilità e bilanci d’impresa (8)Criminologia (9 o 8)Diritti dell’uomoDiritto bancario (9)Diritto canonicoDiritto civile II (10)Diritto commerciale II (9)Diritto commerciale comparato (9)Diritto comuneDiritto degli arbitrati internazionali (sem.) (4)Diritto dei mercati finanziari (8) o Principles of financial regulation (8)Diritto del commercio internazionale (8)Diritto del lavoro (corso progredito)Diritto dell’economiaDiritto dell’esecuzione civile (8) (#)Diritto della famiglia e dei minoriDiritto della previdenza socialeDiritto delle assicurazioniDiritto ecclesiasticoDiritto fallimentare (8)Diritto industriale (9)Diritto internazionale (corso progredito) (5)Diritto internazionale privato (9)Diritto internazionale pubblico (9)Diritto penale commerciale (8)Diritto penale dell’ambiente (#)Diritto penale II (10)Diritto penitenziarioDiritto privato comparato (9)Diritto processuale civile (corso progredito)Diritto processuale del lavoro (#)Diritto pubblico comparato (9)Diritto regionaleDiritto romanoDiritto sindacaleDiritto tributario (corso progredito) (#)Diritto urbanisticoDottrina dello StatoEconomia aziendale

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Economia e diritto della concorrenza e del mercato (8) (raccomandato)Economia politica (corso progredito)Economia pubblica (7)Etica socialeFilosofia moraleFinanza aziendale (#)Giustizia costituzionaleLogicaMedicina legaleMetodologia e informatica giuridicaOrdinamento giudiziarioOrganizzazione internazionalePolitica economica (7)Psicologia sociale della famigliaRelazioni industriali (#)Scienza dell’amministrazioneScienza delle finanze (7)SociologiaSociologia dell’organizzazioneStoria del diritto commerciale (8)Storia del diritto moderno e contemporaneoStoria del diritto romanoStoria dell’amministrazione pubblicaStoria delle relazioni internazionaliStoria e sistemi dei rapporti tra Stato e ChiesaTeoria generale del processo (#)Transnational Commercial Law (TCL) (I modulo) (5)Transnational Commercial Law (TCL) (II modulo) (5)

1(•) Ulteriori insegnamenti rispetto all’elenco in nota 1, che possono esseresostenuti una sola volta nel percorso di studi a partire dal 3° anno di corsonei limiti dei 6 CFU:InformaticaInglese giuridico (6) o Lingua inglese II (°)Lingua francese II (**)Lingua spagnola II (**)Lingua tedesca II (**)Statistica

In alternativa agli insegnamenti elencati lo studente può scegliere un altro inse-gnamento attivato all’interno dell’Ateneo, per un massimo di 6 CFU, purchèvalutato dalla Facoltà coerente con il suo progetto formativo.

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2Insegnamenti storico-giuridici e romanisticiDiritto comuneDiritto romanoStoria del diritto commercialeStoria del diritto moderno e contemporaneoStoria del diritto romano3Insegnamenti lavoristiciDiritto della previdenza socialeDiritto del lavoro (corso progredito)Diritto sindacaleRelazioni industriali (#)4Insegnamenti internazionalisticiDiritti dell’uomoDiritto degli arbitrati internazionali (sem.) (4)Diritto del commercio internazionaleDiritto internazionale (corso progredito) (5)Diritto internazionale privatoDiritto internazionale pubblicoOrganizzazione internazionaleStoria e sistemi dei rapporti tra Stato e ChiesaStoria delle relazioni internazionaliTransnational Commercial Law (TCL) (I modulo) (5)Transnational Commercial Law (TCL) (II modulo) (5)5Insegnamenti penalisticiCriminologia (8 o 9)Diritto penale commercialeDiritto penale IIDiritto penale dell’ambiente (#)Diritto penitenziarioMedicina legale

(#) Gli insegnamenti contraddistinti con (#) non verranno attivati nell’a.a. 2011/2012.

(**) Lo studente può inserire a piano studi, quale corso a scelta, il secondo livellodella Lingua straniera solo dopo aver sostenuto e superato l’idoneità SeLda perla stessa lingua. Oltre alla Lingua inglese II è consentita la scelta di un solocorso di secondo livello di Lingua straniera.

6Le “Altre attività formative” possono consistere o in un insegnamento (com-preso un secondo insegnamento linguistico [SeLdA] o Inglese giuridico [corso

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annuale, 6 Cfu]) o in attività formative organizzate o riconosciute idonee dallaFacoltà (ad es. seminari, esercitazioni, stages) o nell’acquisizione di altre abilitàinformatiche indicate dalla Facoltà.

(°) Il corso di Lingua Inglese II è stato istituito per la Facoltà di Giurisprudenzaai fini di fornire una preparazione idonea a ottenere la certificazione B2 e aseguire i corsi in lingua inglese della Facoltà.

PIANO DI STUDI PER GLI STUDENTI CHE NELL’A.A. 2011/2012 SI ISCRIVONO AL IIANNO DI CORSO E SUCCESSIVI

Norme generali1. L’ordinamento del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza si articola in

un triennio comune ai vari indirizzi e in un biennio ad indirizzo specialistico.Ciascuno studente è tenuto a formulare, nel rispetto delle norme di seguitoindicate, un piano di studi annuale entro i termini indicati dalla Facoltà epubblicati sulle pagine web dell’Università.La scelta dell’indirizzo si effettua con l’iscrizione al IV anno di corso; lostudente ha la facoltà di cambiare l’indirizzo prescelto, al V anno di corso,all’atto della presentazione del piano di studi.Il piano di studi e le sue modifiche sono approvati dalla Facoltà previa veri-fica di conformità alle norme contenute nelle tabelle che seguono.

2. Ciascun anno di corso comprende insegnamenti che sono considerati dallaFacoltà, ai fini dell’approvazione del piano di studi, fondamentali (inderoga-bili) e insegnamenti a scelta dello studente.Le tabelle che seguono indicano, per ciascun anno di corso gli insegnamenticonsiderati fondamentali, il numero degli insegnamenti che possono esserescelti dallo studente e gli elenchi delle materie fra cui tale scelta può esserecompiuta.Le stesse tabelle indicano anche quali sono gli insegnamenti che la Facoltàconsiglia di scegliere al fine di assicurare una maggiore congruenza e coe-renza interna del piano di studio.

3. Per il conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza vanno acqui-siti 300 crediti formativi universitari (CFU). I crediti corrispondenti ai diver-si insegnamenti e alle altre attività formative sono acquisibili sostenendo leprove d’esame o le altre prove di valutazione previste.

4. Nel corso dell’anno accademico gli studenti avranno la possibilità di iscri-versi a cicli di lezioni o seminari approvati dal Consiglio di Facoltà su argo-menti di rilevante interesse culturale, scientifico o professionale, per i quali,previa verifica di apprendimento, sarà riconosciuta l’attribuzione di 1 Cfu.

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Si ricorda che i crediti formativi in eccedenza rispetto al livello richiesto perla laurea magistrale (300 Cfu), fino ad un massimo di 10 crediti, comporte-ranno un aumento della media dei voti con cui gli studenti si presenterannoall’esame di laurea, in ragione di 0,1 punti per ogni credito aggiuntivo.

5. Gli studenti oltre agli esami previsti dal piano di studi, devono superare treesami di Teologia e un corso in forma seminariale e/o monografica su tematicadi area (si veda il capitolo “Corsi di Teologia” nella presente guida).

6. È consentito l’inserimento nel piano di studi di insegnamenti “progrediti”solo in anno successivo a quello in cui è stato inserito il relativo insegnamen-to “propedeutico”. L’esame dell’insegnamento “propedeutico” deve esseresostenuto prima dell’esame relativo al corso “progredito”.

7. L’esame di un medesimo insegnamento può essere reiterato in un anno acca-demico successivo su proposta del docente interessato, sempre che il pro-gramma sia diverso da quello per cui è stato sostenuto in precedenza l’esamestesso.

8. Ove lo studente non presenti, entro le scadenze indicate, il piano di studiannuale, gli sarà assegnato d’ufficio il piano previsto per l’indirizzo forense.

9. Gli studenti iscritti al III anno che non abbiano superato Istituzioni didiritto privato, Diritto costituzionale e Istituzioni di diritto romano, nonpossono sostenere gli esami di materie giuridiche previste per il III, IV eV anno, impregiudicato il diritto ad iscriversi ai successivi anni. Gli esa-mi di Diritto civile, Diritto commerciale e Diritto del lavoro non possonoessere sostenuti prima di aver superato Istituzioni di diritto privato.L’esame di Diritto amministrativo II non può essere sostenuto primad’aver superato Diritto processuale civile.

10.Lo studente che sostenga un esame con esito negativo può ripeterlo nelladata dell’appello immediatamente successivo, purché tra l’uno e l’altro ap-pello intercorrano almeno 21 giorni, salva la facoltà del docente di valutarel’opportunità che, in considerazione del grado di preparazione dimostrato, ilcandidato si presenti ad un appello successivo.

PIANO DI STUDI DEL TRIENNIO COMUNE

I annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Istituzioni di diritto privato 15IUS/08 Diritto costituzionale 10IUS/18 Istituzioni di diritto romano 10IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno 10

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IUS/20 Filosofia del diritto 9SECS-P/01 Economia politica 9L-LIN/12 Lingua inglese [SeLdA] 6

II annoIUS/01 Diritto civile I 10IUS/04 Diritto commerciale 10IUS/17 Diritto penale I 10IUS/07 Diritto del lavoro 9IUS/14 Diritto dell’Unione europea 9

Un insegnamento a scelta tra: 8IUS/11 Diritto canonico o Diritto ecclesiastico

Un insegnamento a scelta1 6

III annoIUS/10 Diritto amministrativo 10

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/13 Diritto internazionale pubblico oIUS/13 Diritto internazionale privato

IUS/15 Diritto processuale civile 14IUS/20 Metodologia e informatica giuridica o Dottrina

dello Stato 6

Un insegnamento storico-giuridico o romanistico2 8Un insegnamento a scelta1 6

PIANO DI STUDIO DEL BIENNIO DI INDIRIZZO

(nell’a.a. 2011/2012 sono attivati gli indirizzi: Forense, Amministrativo,Internazionale, d’Impresa, Penalistico-criminologico)

Indirizzo ForenseIV anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/16 Diritto processuale penale 14IUS/10 Diritto amministrativo II 9IUS/01 Diritto civile II 10IUS/17 Diritto penale II 10

Un insegnamento lavoristico (di cui almeno unmodulo da 3 Cfu)3 6 o 3Un insegnamento a scelta1 6

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V annoIUS/12 Diritto tributario 9

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/04 Diritto commerciale II oIUS/04 Diritto industriale oIUS/04 Diritto bancario

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/02 Diritto privato comparato oIUS/21 Diritto pubblico comparato oIUS/02 Diritto commerciale comparato

Due insegnamenti a scelta1 6+6

Altre attività formative6 da 1 a 4

Tesi 21

Indirizzo AmministrativoIV anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/16 Diritto processuale penale 14IUS/10 Diritto amministrativo II 9IUS/17 Diritto penale II 10

Due insegnamenti a scelta tra: 16IUS/09 Diritto regionale oIUS/10 Diritto urbanistico oIUS/11 Diritto ecclesiastico oSPS/04 Scienza dell’amministrazione

Un insegnamento lavoristico3 6Un insegnamento a scelta1 o Altre attivitàformative 6 6

V annoIUS/12 Diritto tributario 9

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/04 Diritto commerciale II oIUS/04 Diritto bancario oIUS/04 Diritto industriale

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Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/02 Diritto privato comparato oIUS/21 Diritto pubblico comparato oIUS/02 Diritto commerciale comparato

Un insegnamento a scelta tra: 7SECS-P/02 Politica economica oSECS-P/03 Scienza delle finanze oSECS-P/03 Economia pubblica oSECS-P/02-IUS/05 Economia e diritto delle concorrenza e

del mercato (8 Cfu)

Tesi 21

Indirizzo InternazionaleIV anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/16 Diritto processuale penale 14IUS/10 Diritto amministrativo II 9IUS/01 Diritto civile II 10IUS/17 Diritto penale II 10

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/13 Diritto internazionale privato oIUS/13 Diritto internazionale pubblico

Un insegnamento lavoristico (di cui almeno unmodulo da 3 Cfu)3 6 o 3

Un insegnamento a scelta1 6

V annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/12 Diritto tributario 9

Un insegnamento a scelta tra: 9 o 8IUS/04 Diritto commerciale II oIUS/04 Diritto del commercio internazionale (*)

(*) Il corso di Diritto del commercio internazionale può essere parzialmente sostituito,per un modulo, dal corso Transnational Commercial Law (TCL) (modulo da 5 cfu) ointeramente dal corso Transnational Commercial Law (TCL) (I e II modulo, 5+5 cfu).

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Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/21 Diritto pubblico comparato oIUS/02 Diritto privato comparato oIUS/02 Diritto commerciale comparato

Un insegnamento internazionalistico4 4 o 5 o 6

Altre attività formative6 da 0 a 2

Tesi 21

Indirizzo D’Impresa

IV annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareSECS-P/07 Contabilità e bilanci d’impresa 8IUS/16 Diritto processuale penale 14IUS/04 Diritto commerciale II 9IUS/17 Diritto penale commerciale 8IUS/10 Diritto amministrativo II 9

Un insegnamento a scelta tra: 10 o 9 o 8IUS/01 Diritto civile II oIUS/04 Diritto industriale oIUS/04 Diritto bancario oIUS/04 Diritto del commercio internazionale (*) oSECS-P/02-IUS/05 Economia e diritto della concorrenza e del

mercato

(*) Il corso di Diritto del commercio internazionale può essere parzialmente sostituito,per un modulo, dal corso Transnational Commercial Law (TCL) (modulo da 5 cfu) ointeramente dal corso Transnational Commercial Law (TCL) (I e II modulo, 5+5 cfu).

Un insegnamento lavoristico (di cui almenoun modulo da 3 Cfu)3 6 o 3

V annoIUS/12 Diritto tributario 9IUS/15 Diritto fallimentare 8

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/02 Diritto privato comparato oIUS/21 Diritto pubblico comparato oIUS/02 Diritto commerciale comparato

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Un insegnamento a scelta1 (6 Cfu) oppureAltre attività formative (da 5 a 10 Cfu) 6 da 5 a 10

Tesi 21

Indirizzo Penalistico-criminologico

IV annoSettore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/16 Diritto processuale penale 14IUS/10 Diritto amministrativo II 9IUS/17 Diritto penale II 10IUS/17 Criminologia 9IUS/16 Diritto penitenziario 6

Un insegnamento a scelta tra: 10 o 8IUS/01 Diritto civile IIIUS/17 Diritto penale commerciale

Un insegnamento lavoristico (di cui almeno unmodulo da 3 Cfu)3 6 o 3

V annoIUS/04 Diritto commerciale II 9IUS/12 Diritto tributario 9

Un insegnamento a scelta tra: 9IUS/02 Diritto privato comparato oIUS/21 Diritto pubblico comparato oIUS/02 Diritto commerciale comparato

Un insegnamento penalistico5 8 o 6

Altre attività formative 6 da 0 a 3

Tesi 21

NOTE

1Insegnamenti a sceltaContabilità e bilanci d’impresa (8)Criminologia (9 o 8)Diritti dell’uomoDiritto bancario (9)

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Diritto canonicoDiritto civile II (10)Diritto commerciale II (9)Diritto commerciale comparato (9)Diritto comuneDiritto degli arbitrati internazionali (sem.) (4)Diritto dei mercati finanziari (8) o Principles of financial regulation (8)Diritto del commercio internazionale (8)Diritto del lavoro (corso progredito)Diritto dell’economiaDiritto dell’esecuzione civile (8) (#)Diritto della famiglia e dei minoriDiritto della previdenza socialeDiritto delle assicurazioniDiritto ecclesiasticoDiritto fallimentare (8)Diritto industriale (9)Diritto internazionale (corso progredito) (5)Diritto internazionale privato (9)Diritto internazionale pubblico (9)Diritto penale commerciale (8)Diritto penale dell’ambiente (#)Diritto penale II (10)Diritto penitenziarioDiritto privato comparato (9)Diritto processuale civile (corso progredito)Diritto processuale del lavoro (#)Diritto pubblico comparato (9)Diritto regionaleDiritto romanoDiritto sindacaleDiritto tributario (corso progredito) (#)Diritto urbanisticoDottrina dello StatoEconomia aziendaleEconomia e diritto della concorrenza e del mercato (8) (raccomandato)Economia politica (corso progredito)Economia pubblica (7)Etica socialeFilosofia moraleFinanza aziendale (#)Giustizia costituzionale

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LogicaMedicina legaleMetodologia e informatica giuridicaOrdinamento giudiziarioOrganizzazione internazionalePolitica economica (7)Psicologia sociale della famigliaRelazioni industriali (#)Scienza dell’amministrazioneScienza delle finanze (7)SociologiaSociologia dell’organizzazioneStoria del diritto commerciale (8)Storia del diritto moderno e contemporaneoStoria del diritto romanoStoria dell’amministrazione pubblicaStoria delle relazioni internazionaliStoria e sistemi dei rapporti tra Stato e ChiesaTeoria generale del processo (#)Transnational Commercial Law (TCL) (I modulo) (5)Transnational Commercial Law (TCL) (II modulo) (5)

1(•) Ulteriori insegnamenti rispetto all’elenco in nota 1, che possono esseresostenuti una sola volta nel percorso di studi a partire dal 3° anno di corsonei limiti dei 6 CFU:InformaticaInglese giuridico (6) o Lingua inglese II (°)Lingua francese II (**)Lingua spagnola II (**)Lingua tedesca II (**)Statistica

In alternativa agli insegnamenti elencati lo studente può scegliere un altro inse-gnamento attivato all’interno dell’Ateneo, per un massimo di 6 CFU, purchèvalutato dalla Facoltà coerente con il suo progetto formativo.

2Insegnamenti storico-giuridici e romanisticiDiritto comuneDiritto romanoStoria del diritto commercialeStoria del diritto moderno e contemporaneoStoria del diritto romano

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3Insegnamenti lavoristiciDiritto della previdenza socialeDiritto del lavoro (corso progredito)Diritto sindacaleRelazioni industriali (#)

4Insegnamenti internazionalisticiDiritti dell’uomoDiritto degli arbitrati internazionali (sem.) (4)Diritto del commercio internazionaleDiritto internazionale (corso progredito) (5)Diritto internazionale privatoDiritto internazionale pubblicoOrganizzazione internazionaleStoria e sistemi dei rapporti tra Stato e ChiesaStoria delle relazioni internazionaliTransnational Commercial Law (TCL) (I modulo) (5)Transnational Commercial Law (TCL) (II modulo) (5)

5Insegnamenti penalisticiCriminologia (8 o 9)Diritto penale commercialeDiritto penale IIDiritto penale dell’ambiente (#)Diritto penitenziarioMedicina legale

(#) Gli insegnamenti contraddistinti con (#) non verranno attivati nell’a.a. 2011/2012.

(**) Lo studente può inserire a piano studi, quale corso a scelta, il secondo livel-lo della Lingua straniera solo dopo aver sostenuto e superato l’idoneità SeLdaper la stessa lingua. Oltre alla Lingua inglese II è consentita la scelta di un solocorso di secondo livello di Lingua straniera.6Le “Altre attività formative” possono consistere o in un insegnamento (com-preso un secondo insegnamento linguistico [SeLdA] o Inglese giuridico [corsoannuale, 6 Cfu]) o in attività formative organizzate o riconosciute idonee dallaFacoltà (ad es. seminari, esercitazioni, stages) o nell’acquisizione di altre abilitàinformatiche indicate dalla Facoltà.

(°) Il corso di Lingua inglese II è stato istituito per la Facoltà di Giurisprudenza aifini di fornire una preparazione idonea a ottenere la certificazione B2 e a seguire icorsi di lingua inglese della Facoltà.

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Tesi di laurea

1. L’esame di laurea consiste nella discussione orale di una dissertazione scrittasvolta su un tema precedentemente approvato dal professore della materia. Iltitolo della tesi deve essere depositato in Segreteria almeno sei mesi primadella sessione in cui sarà discussa, secondo le date indicate, ciascun anno,nel Calendario Accademico.

2. In caso di revoca della tesi da parte del docente, il termine di sei mesi indica-to al precedente punto 1 ricomincerà a decorrere dal deposito del nuovo tito-lo di tesi.

3. Lo studente può scegliere per la tesi di laurea anche un argomento in unamateria che non abbia formato oggetto di uno specifico esame da parte sua,purché sia parte di una materia più ampia sulla quale abbia superato l’esame,secondo le seguenti appartenenze:

Diritto amministrativo Diritto urbanisticoScienza dell’amministrazioneDiritto regionaleDiritto dell’economiaStoria dell’amministrazione pubblica

Diritto commerciale Diritto commerciale IIDiritto bancarioDiritto commerciale comparatoDiritto dei mercati finanziariDiritto delle assicurazioniDiritto fallimentareDiritto industrialeDiritto del commercio internazionaleEconomia e diritto della concorrenza e delmercatoStoria del diritto commerciale

Diritto costituzionale Diritto pubblico comparatoDiritto regionaleDottrina dello StatoGiustizia costituzionale

Diritto del lavoro Diritto del lavoro (corso progredito)Diritto della previdenza socialeDiritto sindacale

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Diritto internazionale privato Diritto degli arbitrati internazionali

Diritto internazionale pubblico Diritti dell’uomoDiritto internazionale (corso progredito)Organizzazione internazionale

Diritto penale CriminologiaDiritto della famiglia e dei minori (II modulo)Diritto penale commerciale

Diritto processuale civile Diritto processuale del lavoroDiritto dell’esecuzione civileDiritto processuale (Diritto processualepenale)Ordinamento giudiziarioTeoria generale del processo

Diritto processuale penale Diritto penitenziarioIstituzioni di diritto processuale

Economia politica Economia politica (corso progredito)Economia pubblica

Istituzioni di diritto privato Diritto privato comparatoDiritto della famiglia e dei minori (I modulo)

Istituzioni di diritto romano Diritto romanoStoria del diritto romano

Politica economica Scienza delle finanze

Storia del diritto Diritto comunemedievale e moderno Storia del diritto moderno e contemporaneo

4. Per essere ammesso all’esame di laurea, lo studente non deve avere un debitosuperiore a quattro esami e deve presentare alla Segreteria, entro i terministabiliti dal Preside e comunicati con apposito avviso all’albo (comunqueentro un termine non superiore a 45 giorni dalla data di inizio della sessionedi laurea) la domanda di ammissione.

5. L’elaborato scritto deve essere fatto pervenire al relatore e al correlatore in-teressato e in due microfiche alla segreteria almeno 10 giorni lavorativi pri-ma della data fissata per la discussione.

6. Gli esami di profitto devono essere superati prima della data di inizio dellaseduta di laurea.

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7. I docenti possono assegnare tesi anche su argomenti di ampiezza limitata,tenendo conto, nell’assegnazione, delle esigenze e delle aspirazioni di cia-scuno studente.

8. Ogni titolare di insegnamento di ruolo deve soddisfare, in ogni anno accade-mico, la richiesta di assegnazione di non meno di quindici tesi: può tuttaviarifiutare l’assegnazione di nuove tesi quando il monte di quelle assegnate enon ancora discusse è pari a venticinque.Per i titolari di due insegnamenti entrambi i limiti predetti sono aumentati –cumulativamente per i due insegnamenti – di due; lo stesso incremento siapplica per ogni ricercatore e assegnista di ricerca della cui collaborazione ildocente possa avvalersi.

9. Al fine di consentire la determinazione del numero delle tesi assegnabili,l’assegnazione deve avvenire nel tempo immediatamente successivo ad ognisessione di laurea. In caso di richieste superiori alla disponibilità, il docentedeve dare la precedenza alle richieste di candidati, con minor debito di esa-mi; non è consentito di utilizzare, a tal fine, il criterio della media degli esa-mi di profitto, se non in caso di parità di debito di esami. Non devono essereassegnate tesi a studenti con un debito di esami superiore a quattro, esclusigli esami di teologia.

10.Lo studente deve depositare il titolo della tesi in segreteria entro quindicigiorni dalla definitiva assegnazione da parte del docente.

11. Gli studenti che hanno difficoltà ad avere assegnato un argomento di tesipossono rivolgersi al Preside che li indirizzerà ad un docente scelto in mododa assicurare il rispetto dei criteri di distribuzione del carico di tesi sopraindicati.

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Disposizioni per il passaggio degli studenti al corso di laurea magistrale inGiurisprudenza

1. Disposizioni generali.Gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale in Scienze giuridiche e Scienzegiuridiche – Diritto dell’impresa (LT) e di laurea specialistica in Giurisprudenzae Giurisprudenza – Diritto delle imprese (LS) hanno diritto a completare glistudi secondo l’ordinamento e i piani di studio previsti nell’a.a. 2006-07 ovveropossono transitare con l’a.a. 2011-12 nel corso di LMG-01.

2. Disposizioni per il passaggio dalle lauree triennali e specialistiche al corsodi LMG01.

a. Gli iscritti ad un anno di corso regolare nell’a.a. 2010-11 possono iscriversinell’a.a. 2011-12 all’anno di corso immediatamente successivo. In particola-re gli iscritti al I anno delle LT nell’a.a. 2011-12 possono transitare al II annodella LMG-01 nell’a.a. 2011-12, gli iscritti al II anno delle LT al III annodella LMG-01, gli iscritti al III anno al IV anno della LMG-01 senza necessi-tà di acquisire la LT.

b. Con il passaggio al corso di laurea LMG-01 lo studente deve adeguare ilproprio piano di studi al piano di studi stabilito per tale corso di laurea inmodo che vi risultino inseriti gli insegnamenti ivi previsti come obbligatori.

c. Con il passaggio al corso di laurea LMG-01 allo studente viene riconosciutala frequenza dei corsi corrispondenti a quelli che possono essere comunqueprevisti nel piano di studi della LMG-01 e vengono riconosciuti i CFU, pergli esami già sostenuti, nella misura stabilita per i corrispondenti insegna-menti previsti nel piano di studi della LMG-01 (secondo la Tabella di con-versione di seguito riportata).

3. Disposizioni finali.Gli studenti iscritti ai corsi di LT e LS di cui all’ordinamento in atto potrannotransitare al nuovo corso di laurea LMG-01 anche nei successivi anni accademici.Gli studenti iscritti al corso di laurea LMG-01, ove intendano conseguire la lau-rea triennale, potranno chiedere di transitare al corso di laurea triennale ade-guando il loro piano di studi all’ordinamento di questo.

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2011giuris_3a.p65 15/07/2011, 16.2748

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2011giuris_3a.p65 15/07/2011, 16.2749

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LAUREA TRIENNALE

Laurea in Servizi giuridici

La Facoltà ha attivato, dall’a.a. 2010/2011, il corso di laurea triennale in Servizigiuridici, afferente alla classe L-14 (Scienze dei Servizi giuridici), per il conse-guimento della laurea triennale in Servizi giuridici. Lo studente che intende pro-seguire gli studi con la laurea magistrale, potrà decidere di passare alla laureamagistrale in Giurisprudenza (classe LMG-01) nel rispetto del piano di studi perquesta previsto, anche prima del conseguimento della laurea triennale.Il corso di laurea in Servizi giuridici prepara alle attività e agli impieghi in am-ministrazioni, imprese ed enti pubblici e privati, che richiedono specifica prepa-razione giuridica.Gli obiettivi formativi del corso di laurea sono:– fornire agli studenti un’adeguata competenza nelle materie caratterizzanti

l’area giuridica e garantire l’acquisizione degli strumenti per la conoscenza ela comprensione dei testi normativi;

– fornire agli studenti la capacità d’applicare le conoscenze acquisite per risol-vere problematiche inerenti al proprio campo di studi;

– assicurare le capacità d’apprendimento che sono necessarie per intraprende-re studi successivi di livello superiore.

Il percorso formativo prevede:– l’insegnamento istituzionale del diritto costituzionale e del diritto privato;– le attività formative dedicate all’acquisizione dei necessari riferimenti stori-

ci, comparatistici e filosofici;– gli insegnamenti delle più rilevanti materie professionali (commerciale, am-

ministrativo, penale, processuale civile);– un’ampia offerta di insegnamenti d’approfondimento, nonché tutti gli inse-

gnamenti affini o integrativi disponibili in Facoltà.Esso inoltre comprende attività formative relative all’uso dell’informatica an-che in campo giuridico e all’acquisizione di termini legali della lingua inglese,nonché attività di stage.

Per il conseguimento della laurea di durata triennale sono necessari 180 cre-diti formativi universitari (CFU) che si acquisiscono nella misura di circa 60ogni anno con prove di valutazione sia per gli insegnamenti sia per le altre formedidattiche integrative.

Ad ogni esame viene attribuito un certo numero di crediti, uguale per tutti glistudenti, e un voto (espresso in trentesimi) che varia a seconda del livello dipreparazione.

Oltre agli esami previsti dal piano di studio, gli studenti devono superare tresemestralità (12 settimane di corso su 3 ore settimanali) di insegnamento di Te-ologia, da svolgersi nei tre anni di corso, che sono peculiari della nostra Università.

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Norme generali1. L’ordinamento della laurea triennale in Servizi giuridici prevede un piano di

studi di carattere generale e un piano di studi articolato al terzo anno secondodiversi profili professionali.

2. Ciascuno studente è tenuto a formulare, nel rispetto delle norme di seguitoindicate, un piano di studi annuale entro i termini indicati dalla Facoltà epubblicati sulle pagine web dell’Università.

3. Ove lo studente entro le suddette scadenze non indichi il piano di studi, glisarà assegnato d’ufficio il piano previsto per il curriculum a carattere genera-le ivi compresi gli insegnamenti a scelta consigliati dalla Facoltà.

4. Per il conseguimento della laurea vanno acquisiti 180 crediti formativi uni-versitari (CFU). I crediti corrispondenti ai diversi insegnamenti e alle altreattività formative sono acquisibili sostenendo le prove d’esame o le altre provedi valutazione previste.

5. Gli studenti, oltre agli esami previsti dal piano di studio, devono superare tresemestralità (12 settimane di corso su 3 ore settimanali) di insegnamento diTeologia, da svolgersi nei tre anni di corso.

6. L’esame dell’insegnamento “propedeutico” deve essere sostenuto prima del-l’esame relativo al corso “progredito” o “superiore”.

7. Gli studenti iscritti al III anno che non abbiano superato Istituzioni didiritto privato, Diritto costituzionale e Istituzioni di diritto romano, nonpossono sostenere gli esami di materie giuridiche obbligatori previsti peril III anno. Gli esami di Diritto civile, Diritto commerciale e Diritto dellavoro non possono essere sostenuti prima di aver superato Istituzioni didiritto privato.

8. Lo studente che sostenga un esame con esito negativo può ripeterlo nelladata dell’appello immediatamente successivo, purché tra l’uno e l’altro ap-pello intercorrano almeno 21 giorni, salva la facoltà del docente di valutarel’opportunità che, in considerazione del grado di preparazione dimostrato, ilcandidato si presenti ad un appello successivo.

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PIANI DI STUDIO

Nell’a.a. 2011/2012 sono attivati il I e il II anno di corso

I anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Istituzioni di diritto privato 15IUS/08 Diritto costituzionale 10IUS/18 Istituzioni diritto romano 10IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno 10IUS/20 Filosofia del diritto 9SECS-P/01 Economia politica 9

L-LIN/12 Lingua inglese [SeLdA] 6

II annoIUS/01 Diritto civile I 10IUS/04 Diritto commerciale 10IUS/17 Diritto penale I 10IUS/07 Diritto del lavoro 9IUS/14 Diritto dell’Unione europea 9

INF/01 Informatica giuridica 7

III annoIUS/10 Diritto amministrativo 10IUS/13 Diritto internazionale pubblico o

Diritto internazionale privato 9IUS/15 Diritto processuale civile 14

Due insegnamenti a scelta1 (6+6) 12

Altre attività formative2 5

Prova finale 6

1 Insegnamenti a scelta nell’a.a. 2011/2012Criminologia 8 o 9Diritti dell’uomo 6Diritto bancario 9Diritto canonico 6Diritto comune 6Diritto del commercio internazionale 8

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Diritto dell’economia 6Diritto della famiglia e dei minori 6Diritto della previdenza sociale 6Diritto delle assicurazioni 6Diritto ecclesiastico 6Diritto fallimentare 8Diritto internazionale privato 9Diritto penitenziario 6Diritto regionale 6Diritto romano 6Diritto sindacale 6Diritto urbanistico 6Dottrina dello Stato 6Economia aziendale 6Economia e diritto della concorrenza e del mercato (raccomandato) 8Etica sociale 6Filosofia morale 6Giustizia costituzionale 6Inglese giuridico o Lingua inglese II (°) 6Logica 6Medicina legale 6Ordinamento giudiziario 6Organizzazione internazionale 6Politica economica 7Psicologia sociale della famiglia 6Scienza delle finanze 7Sociologia 6Sociologia dell’organizzazione 6Statistica 6Storia del diritto commerciale 8Storia del diritto moderno e contemporaneo 6Storia del diritto romano 6Storia delle relazioni internazionali 6

In alternativa agli insegnamenti elencati lo studente può scegliere altri insegna-menti attivati all’interno dell’Ateneo, per un massimo di 12 Cfu, purchè valutatidalla Facoltà coerenti con il suo progetto formativo. Agli insegnamenti sceltifuori dall’elenco sono computati 6 crediti ciascuno.

2 Le “Altre attività formative” a libera scelta dello studente, possono consistereo in un insegnamento (compreso un secondo insegnamento linguistico [SeLdA]

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o Inglese giuridico [corso annuale, 6 cfu]) o in attività formative organizzate oriconosciute idonee dalla Facoltà (ad es. seminari, esercitazioni, stages) onell’acquisizione di altre abilità informatiche indicate dalla Facoltà.

(°) Il corso di Lingua inglese II è stato istituito per la Facoltà di Giurisprudenzaai fini di fornire una preparazione idonea a ottenere la certificazione B2 e aseguire i corsi in lingua inglese della Facoltà.

Nell’ambito delle attività formative a libera scelta, che lo studente deve indicareall’atto della presentazione del proprio piano di studio, la Facoltà suggerisce leseguenti combinazioni di insegnamenti che consentono l’acquisizione di creditiformativi universitari in relazione a determinati profili professionali.

Operatore giudiziario CFU

- Ordinamento giudiziario 6- Diritto fallimentare 8

Pubblica amministrazione CFU

- Diritto regionale 6- Un insegnamento a scelta tra: 6

Diritto urbanistico oScienza dell’amministrazione

Non Profit CFU

- Diritto ecclesiastico 6- Un insegnamento a scelta tra: 6

Diritto regionale oScienza dell’amministrazione oSociologia dell’organizzazione

Consulente del lavoro CFU

- Diritto sindacale 6- Diritto della previdenza sociale 6

Ambito Penalistico-criminologico CFU

- Diritto penitenziario 6- Criminologia 8 o 9

Diritto dell’impresa CFU

- Contabilità e bilanci d’impresa 6- Diritto bancario 9

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CORSI DI STUDIO ANTECEDENTI IL NUOVO ORDINAMENTO(D.M. 509/99)

Le norme e i piani di studio che seguono riguardano gli studenti che si sonoimmatricolati nell’a.a. 2009/2010 e che prendono iscrizione nell’a.a. 2011/2012ai corsi di studio dell’ordinamento previgente (corsi di studio afferenti alle clas-si individuate ai sensi del Decreto Ministeriale 509/99). Perciò vengono ripro-dotti di seguito i piani di studio (con minori variazioni) dell’a.a. 2009/2010.

Per ogni altra eventuale informazione qui non contenuta si consultino le gui-de degli anni accademici precedenti.

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LAUREA TRIENNALE

Laurea in Scienze giuridiche

La laurea triennale in Scienze giuridiche, che afferisce alla classe 31 Scienze giuridi-che, ha come obiettivo la formazione di una figura professionale che abbia:– una solida preparazione giuridica di base, la conoscenza dei principali settori

dell’ordinamento e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinente;– padronanza nell’uso scritto e orale della lingua inglese, ed eventualmente di

un’altra lingua dell’Unione Europea;– competenza nella comunicazione e nella gestione dell’informazione anche

con strumenti informatici e telematici.

Norme generali1. L’ordinamento della laurea triennale in Scienze giuridiche prevede un piano

di studi di carattere generale e un piano di studi articolato al terzo anno percurricula professionali, come indicato nelle tabelle che seguono.

2. Ciascuno studente è tenuto a formulare, nel rispetto delle norme di seguitoindicate, un piano di studi annuale entro i termini indicati dalla Facoltà epubblicati sulle pagine web dell’Università.Entro gli stessi termini in ciascuno degli anni successivi lo studente può pre-sentare modifiche al piano di studi iniziale, inclusa la scelta del curriculumprofessionale.I piani di studi e le loro modifiche sono approvati dalla Facoltà previa verifi-ca di conformità alle norme contenute nelle predette tabelle.

3. Ove lo studente entro le suddette scadenze non indichi il piano di studi, glisarà assegnato d’ufficio il piano previsto per il curriculum a carattere genera-le ivi compresi gli insegnamenti a scelta consigliati dalla Facoltà.

4. Per il conseguimento della laurea vanno acquisiti 180 crediti formativi uni-versitari (CFU). I crediti corrispondenti ai diversi insegnamenti e alle altreattività formative sono acquisibili sostenendo le prove d’esame o le altre provedi valutazione previste.

5. Gli studenti oltre agli esami previsti dal piano di studio, devono superare tresemestralità (12 settimane di corso su 3 ore settimanali) di insegnamento diTeologia, da svolgersi nei tre anni di corso.

6. L’esame dell’insegnamento “propedeutico” deve essere sostenuto prima del-l’esame relativo al corso “progredito” o “superiore”.

7. Gli studenti iscritti al III anno che non abbiano superato Istituzioni didiritto privato, Diritto costituzionale e Istituzioni di diritto romano, nonpossono sostenere gli esami di materie giuridiche obbligatori previsti peril III anno. Gli esami di Diritto civile, Diritto commerciale e Diritto del

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lavoro non possono essere sostenuti prima di aver superato Istituzioni didiritto privato (per gli immatricolati dall’a.a. 2004/05).

8. Lo studente che sostenga un esame con esito negativo può ripeterlo nelladata dell’appello immediatamente successivo, purché tra l’uno e l’altro ap-pello intercorrano almeno 21 giorni, salva la facoltà del docente di valutarel’opportunità che, in considerazione del grado di preparazione dimostrato, ilcandidato si presenti ad un appello successivo.

PIANO DI STUDI A CARATTERE GENERALE

Nell’a.a. 2011/2012 è attivato solo il III anno di corso.

I anno (non attivato nell’a.a. 2011/2012)

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Istituzioni di diritto privato 15IUS/08 Diritto costituzionale 10IUS/18 Istituzioni diritto romano 10IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno 10IUS/20 Filosofia del diritto 9SECS-P/01 Economia politica 9L-LIN/12 Lingua inglese [SeLdA] 6

II anno (non attivato nell’a.a. 2011/2012)

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Diritto civile I 10IUS/04 Diritto commerciale 10IUS/17 Diritto penale I 10IUS/07 Diritto del lavoro 9IUS/14 Diritto dell’Unione Europea 9IUS/11 Diritto canonico 8

Un insegnamento a scelta (elenco A) 6

III anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/10 Diritto amministrativo 10IUS/13 Diritto internazionale pubblico 9IUS/15 e IUS/16 Diritto processuale (Istituzioni di diritto

processuale civile e Dirittoprocessuale penale) 1 10

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IUS/20 Metodologia e informatica giuridica o Dottrinadello Stato 6

Un insegnamento a scelta (elenco A) 6

Inglese giuridico o stage o altre attivitàformative 2 (*) 6 o 5

Prova finale 3

NOTE

1 In alternativa, per coloro che volessero proseguire con la laurea magistrale,può essere scelto l’insegnamento di Diritto processuale civile (14 Cfu).2 In alternativa, per coloro che volessero proseguire con la laurea magistrale,può essere scelto un insegnamento storico-giuridico o romanistico (8 Cfu).

(*) Le “Altre attività formative” a libera scelta dello studente, possono consiste-re o in un insegnamento (compreso un secondo insegnamento linguistico [SeLdA]o Inglese giuridico [corso annuale, 6 cfu]) o in attività formative organizzate oriconosciute idonee dalla Facoltà (ad es. seminari, esercitazioni, stages) onell’acquisizione di altre abilità informatiche indicate dalla Facoltà.

PIANO DI STUDI PER CURRICULA PROFESSIONALI

(nell’a.a. 2011/2012 sono attivati i curricula: Operatore giudiziario,Pubblica amministrazione, Settore non profit, Consulente del lavoro,

Penalistico – criminologico, Diritto dell’impresa)

Insegnamenti comuni a tutti i curricula

I anno (non attivato nell’a.a. 2011/2012)

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Istituzioni di diritto privato 15IUS/08 Diritto costituzionale 10IUS/18 Istituzioni diritto romano 10IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno 10IUS/20 Filosofia del diritto 9SECS-P/01 Economia politica 9

L-LIN/12 Lingua inglese [SeLdA] 6

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II anno (non attivato nell’a.a. 2011/2012)

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/01 Diritto civile I 10IUS/04 Diritto commerciale 10IUS/17 Diritto penale I 10IUS/07 Diritto del lavoro 9IUS/14 Diritto dell’Unione Europea 9IUS/11 Diritto canonico 8

III anno

Settore Insegnamenti CFU

scientifico disciplinareIUS/10 Diritto amministrativo 10IUS/13 Diritto internazionale pubblico 9IUS/15 e IUS/16 Diritto processuale (Istituzioni di diritto

processuale civile e Diritto processualepenale) 1 10

IUS/20 Metodologia e informatica giuridica o Dottrinadello Stato 6

Inglese giuridico o stage o altre attivitàformative 2 (*) 6 o 5

Prova finale 3

NOTE

1 In alternativa, per coloro che volessero proseguire con la laurea magistrale,può essere scelto l’insegnamento di Diritto processuale civile (14 Cfu).2 In alternativa, per coloro che volessero proseguire con la laurea magistrale,può essere scelto un insegnamento storico-giuridico o romanistico (8 Cfu).

(*) Le “Altre attività formative” a libera scelta dello studente, possono consiste-re o in un insegnamento (compreso un secondo insegnamento linguistico [SeLdA]o Inglese giuridico [corso annuale, 6 cfu]) o in attività formative organizzate oriconosciute idonee dalla Facoltà (ad es. seminari, esercitazioni, stages) onell’acquisizione di altre abilità informatiche indicate dalla Facoltà.

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Insegnamenti specifici dei curricula

Per ciascun curriculum in luogo degli insegnamenti a scelta sono previsti speci-fici insegnamenti:

Operatore giudiziarioIUS/15 Ordinamento giudiziario 6IUS/15 Diritto fallimentare 8

Pubblica amministrazioneIUS/09 Diritto regionale 6

Un insegnamento a scelta tra: 6IUS/10 Diritto urbanisticoSPS/04 Scienza dell’amministrazione

Settore Non profitIUS/11 Diritto ecclesiastico (se non già sostenuto) 6

Un insegnamento a scelta tra: 6IUS/09 Diritto regionaleSPS/04 Scienza dell’amministrazioneSPS/09 Sociologia dell’organizzazione

Consulente del lavoroIUS/07 Diritto sindacale 6IUS/07 Diritto della previdenza sociale 6

Penalistico criminologicoIUS/16 Diritto penitenziario 6IUS/17 Criminologia 6 8

Diritto dell’impresaSECS-P/07 Contabilità e bilanci d’impresa 6IUS/04 Diritto bancario 9

Insegnamenti a scelta

SECS-P/07 Analisi economica del diritto (#) 6IUS/17 Criminologia 8IUS/13 Diritti dell’uomo 6IUS/04 Diritto bancario 9IUS/19 Diritto comune 6

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IUS/21 Diritto costituzionale italiano e comparato (#) 6IUS/15 Diritto degli arbitrati internazionali (sem.) (°) 4IUS/04 Diritto degli intermediari finanziari (°) (#) 8IUS/04 Diritto dei mercati finanziari (°) (raccomandato) 8IUS/04 Diritto del commercio internazionale 8IUS/10 Diritto dell’ambiente (#) 7IUS/05 Diritto dell’economia 6IUS/04 Diritto della concorrenza (°) (#) 6IUS/01 e IUS/17 Diritto della famiglia e dei minori 6IUS/07 Diritto della previdenza sociale 6IUS/06 Diritto della navigazione e dei trasporti (#) 8IUS/05 Diritto delle assicurazioni 6IUS/11 Diritto ecclesiastico 6IUS/15 Diritto fallimentare 8IUS/13 Diritto internazionale (corso progredito) 5IUS/13 Diritto internazionale privato 9IUS/17 Diritto penale II 9IUS/17 Diritto penale commerciale 9IUS/17 Diritto penale dell’ambiente (#) 6IUS/16 Diritto penitenziario 6IUS/02 Diritto privato comparato 9IUS/09 Diritto regionale 6IUS/18 Diritto romano 6IUS/07 Diritto sindacale 6IUS/12 Diritto tributario (corso progredito) (°) (#) 8IUS/10 Diritto urbanistico 6IUS/20 Dottrina dello Stato 6SECS-P/02-IUS/05 Economia e diritto della concorrenza e del

mercato (raccomandato) 8SECS-P/01 Economia politica (corso progredito) 6M-FIL/03 Etica sociale 6M-FIL/03 Filosofia morale 6SECS-P/09 Finanza aziendale (#) 6IUS/08 Giustizia costituzionale 6M-FIL/02 Logica 6MED/43 Medicina legale 6IUS/15 Ordinamento giudiziario 6IUS/13 Organizzazione internazionale 6SECS-P/02 Politica economica 7M-PSI/05 Psicologia sociale della famiglia 6SPS/07 Sociologia 6

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SECS-S/01 Statistica 6IUS/18 Storia del diritto romano 6IUS/19 Storia del diritto moderno e contemporaneo 6SPS/06 Storia delle relazioni internazionali 6SECS-P/03 Scienza delle finanze 7IUS/19 Storia dei sistemi giuridici (#) 6IUS/19 Storia del diritto commerciale 8SECS-P/11 Tecnica della banca e della borsa (#) 6IUS/15 Teoria generale del processo (#) 7IUS/04 Transnational Commercial Law (TCL) (I modulo) 5IUS/04 Transnational Commercial Law (TCL) (II modulo) 5

(#) Gli insegnamenti contraddistinti con (#) non verranno attivati nell’a.a. 2011/2012.

(°) Insegnamenti non suscettibili di anticipazione nel triennio.

NOTA BENE

– Lo studente può scegliere, nel triennio, anche corsi a scelta previsti dall’elenco(salvo contraria indicazione nell’elenco stesso), o corsi previsti come fonda-mentali nel biennio della laurea specialistica, imputandoli, ove necessario, oai crediti per “altre attività” o anche a crediti aggiuntivi - rispetto al totale di180 - da scontare poi da quelli del biennio specialistico.

Prova finale della laurea triennale

1. La prova finale consiste nella discussione orale di un caso o di una questioneesposta per iscritto.

2. Lo studente può scegliere il caso o la questione anche in una materia che nonabbia formato oggetto di uno specifico esame da parte sua purché sia parte diuna materia più ampia sulla quale abbia superato l’esame secondo le seguentiappartenenze:

Diritto amministrativo Diritto urbanisticoScienza dell’amministrazioneDiritto regionaleDiritto dell’economiaStoria dell’amministrazione pubblica

Diritto commerciale Diritto commerciale IIDiritto bancario

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Diritto commerciale comparatoDiritto dei mercati finanziariDiritto delle assicurazioniDiritto fallimentareDiritto industrialeDiritto del commercio internazionaleEconomia e diritto della concorrenza e delmercatoStoria del diritto commerciale

Diritto costituzionale Diritto pubblico comparatoDiritto regionaleDottrina dello StatoGiustizia costituzionale

Diritto del lavoro Diritto del lavoro (corso progredito)Diritto della previdenza socialeDiritto sindacale

Diritto internazionale privato Diritto degli arbitrati internazionali

Diritto internazionale pubblico Diritti dell’uomoDiritto internazionale (corso progredito)Organizzazione internazionale

Diritto penale CriminologiaDiritto della famiglia e dei minori (II modulo)Diritto penale commerciale

Diritto processuale civile Diritto processuale del lavoroIstituzioni di diritto processualeOrdinamento giudiziarioTeoria generale del processo

Diritto processuale penale Diritto penitenziarioDiritto processuale (Diritto processualepenale)

Economia politica Economia politica (corso progredito)Economia pubblica

Istituzioni di diritto privato Diritto privato comparatoDiritto della famiglia e dei minori (I modulo)

Istituzioni di diritto romano Diritto romanoStoria del diritto romano

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Politica economica Scienza delle finanze

Storia del diritto italiano Diritto comune(Storia del diritto medievale Storia delle codificazionie moderno)

3. La domanda per sostenere la prova finale, corredata dal titolo del caso o que-stione da discutere e controfirmata dal docente da cui l’argomento è statoassegnato, deve essere presentata dallo studente (che non deve avere un debi-to superiore a quattro esami) in Segreteria almeno 45 giorni prima dell’iniziodella sessione di laurea secondo le date indicate ciascun anno all’albo di Facoltà.

4. L’elaborato scritto relativo al caso o questione da discutere deve essere fattopervenire al relatore interessato e in microfiche (una copia) alla segreteriaalmeno cinque giorni lavorativi prima della data fissata per la discussione.

5. Gli esami di profitto devono essere superati prima della data di inizio dellaseduta di laurea.

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Elenco alfabetico degli insegnamenti attivati per il corso di laurea magi-strale e per il corso di laurea triennale con relativo codice di settore scienti-fico disciplinare

I settori scientifico-disciplinari sono nati da un’esigenza di chiarezza e sempli-ficazione, che ha portato (con più interventi normativi) a raggruppare tutte lediscipline insegnate nelle università italiane per settori omogenei e attribuendoa tali settori una sigla e un’intitolazione; quest’ultima è stata individuata sce-gliendo tra le varie denominazioni quella della disciplina più rappresentativa delsettore (Letteratura italiana, Storia del Diritto, ecc.), ed unendo a questa tutte lediscipline-insegnamenti ritenuti affini.

Con il Decreto ministeriale del 4 ottobre 2000, anche in vista della riforma, si èavuta una completa revisione delle discipline che vengono così ad afferire a 14grandi aree e, all’interno di queste, a 370 settori individuati da un nuovo codicealfanumerico e da un’intitolazione. La sigla alfabetica si riferisce all’area disci-plinare, il numero che segue indica il numero d’ordine che il settore occupaall’interno dell’area.

Gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea fanno riferimento ai settori scienti-fico disciplinari, pertanto la conoscenza del settore disciplinare a cui afferisconogli insegnamenti può essere utile allo studente che volesse, ad esempio verifica-re la “spendibilità”, in altri percorsi formativi, dei crediti acquisiti con un deter-minato insegnamento.

Analisi economica del diritto (#) SECS-P/07Contabilità e bilanci d’impresa SECS-P/07Criminologia IUS/17Diritti dell’uomo IUS/13Diritto amministrativo IUS/10Diritto amministrativo II IUS/10Diritto amministrativo (corso progredito) (#) IUS/10Diritto bancario IUS/04Diritto canonico IUS/11Diritto civile I IUS/01Diritto civile II IUS/01Diritto commerciale IUS/04Diritto commerciale II IUS/04Diritto commerciale comparato IUS/02Diritto comune IUS/19Diritto comunitario (corso progredito) (#) IUS/14Diritto costituzionale IUS/08Diritto costituzionale italiano e comparato (#) IUS/21Diritto degli arbitrati internazionali IUS/15

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Diritto degli intermediari finanziari (#) IUS/04Diritto dei mercati finanziari IUS/04Diritto del commercio internazionale IUS/04Diritto del lavoro IUS/07Diritto del lavoro (corso progredito) IUS/07Diritto dell’ambiente (#) IUS/10Diritto dell’economia IUS/05Diritto dell’esecuzione civile(#) IUS/15Diritto dell’Unione europea IUS/14Diritto della concorrenza (#) IUS/04Diritto della famiglia e dei minori IUS/01 e IUS/17Diritto della navigazione e dei trasporti (#) IUS/06Diritto della previdenza sociale IUS/07Diritto delle assicurazioni IUS/05Diritto ecclesiastico IUS/11Diritto fallimentare IUS/15Diritto industriale IUS/04Diritto internazionale (corso progredito) IUS/13Diritto internazionale privato IUS/13Diritto internazionale pubblico IUS/13Diritto penale I IUS/17Diritto penale II IUS/17Diritto penale commerciale IUS/17Diritto penale dell’ambiente (#) IUS/17Diritto penitenziario IUS/16Diritto privato comparato IUS/02Diritto processuale (Istituzioni di diritto processuale civile e

diritto processuale penale) IUS/15 e IUS/16Diritto processuale civile IUS/15Diritto processuale civile (corso progredito) IUS/15Diritto processuale del lavoro (#) IUS/15Diritto processuale penale IUS/16Diritto pubblico comparato IUS/21Diritto regionale IUS/09Diritto romano IUS/18Diritto sindacale IUS/07Diritto tributario IUS/12Diritto tributario (corso progredito) (#) IUS/12Diritto urbanistico IUS/10Dottrina dello Stato IUS/20Economia aziendale SECS-P/07Economia e diritto della concorrenza e del mercato SECS-P/02-IUS/05Economia politica SECS-P/01

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Economia politica (corso progredito) SECS-P/01Economia pubblica SECS-P/03Etica sociale M-FIL/03Filosofia del diritto IUS/20Filosofia morale M-FIL/03Finanza aziendale (#) SECS-P/09Giustizia costituzionale IUS/08Informatica INF/01Inglese giuridico L-LIN/12Istituzioni di diritto privato IUS/01Istituzioni di diritto romano IUS/18Lingua inglese L-LIN/12Lingua inglese II L-LIN/12Logica M-FIL/02Medicina legale MED/43Metodologia e informatica giuridica IUS/20Ordinamento giudiziario IUS/15Organizzazione internazionale IUS/13Politica economica SECS-P/02Psicologia sociale della famiglia M-PSI/05Relazioni industriali (#) IUS/07Scienza dell’amministrazione SPS/04Scienza delle finanze SECS-P/03Sociologia SPS/07Sociologia dell’organizzazione SPS/09Statistica SECS-S/01Storia dei sistemi giuridici (#) IUS/19Storia del diritto commerciale IUS/19Storia del diritto italiano (Storia del diritto medievale

e moderno) IUS/19Storia del diritto medievale e moderno IUS/19Storia del diritto moderno e contemporaneo IUS/19Storia del diritto romano IUS/18Storia dell’amministrazione pubblica SPS/03Storia delle codificazioni IUS/19Storia delle relazioni internazionali SPS/06Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa IUS/11Tecnica della banca e della borsa (#) SECS-P/11Teoria generale del processo (#) IUS/15Transnational Commercial Law (TCL) (I modulo) (5) IUS/04Transnational Commercial Law (TCL) (II modulo) (5) IUS/04

(#) Gli insegnamenti contraddistinti con (#) non verranno attivati nell’a.a. 2011/2012.

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Scuola di specializzazione per le professioni legali

Presso la Facoltà di Giurisprudenza della Sede di Milano dell’UniversitàCattolica, in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza della Sede diPiacenza e in convenzione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Car-lo Cattaneo di Castellanza, è costituita la Scuola di specializzazione per le pro-fessioni legali ai sensi e per i fini di cui all’art. 16 del decreto legislativo 17novembre 1997, n. 398, nonché del Decreto del Ministero dell’Università e dellaRicerca Scientifica e Tecnologica 21 dicembre 1999, n. 537.

La Scuola ha l’obiettivo formativo di sviluppare negli studenti l’insieme diattitudini e di competenze caratterizzanti la professionalità dei magistrati ordi-nari, degli avvocati e dei notai, anche con riferimento alla crescente integrazio-ne internazionale della legislazione e dei sistemi giuridici e alle più modernetecniche di ricerca delle fonti.

La Scuola ha durata biennale. Il piano di studio è definito dal Consigliodirettivo della scuola, tenendo conto che sono contenuti minimi qualificanti, fina-lizzati al conseguimento dell’obiettivo formativo, attività didattiche e relativi creditiformativi afferenti alle seguenti aree e connessi settori scientifico-disciplinari:

Area A: primo annoApprofondimenti teorici e giurisprudenziali e attività pratiche in materia di di-ritto civile, diritto processuale civile, diritto processuale penale, diritto penale,diritto commerciale, diritto amministrativo, fondamenti del diritto europeo, di-ritto dell’Unione europea, diritto del lavoro e della previdenza sociale, nonchéelementi di informatica giuridica, di contabilità di Stato e degli enti pubblici, dieconomia e contabilità industriale.

Area B: secondo anno

Indirizzo giudiziario forense

Approfondimenti disciplinari e attività pratiche nelle materie oggetto delle pro-ve concorsuali per uditore giudiziario e dell’esame di accesso all’avvocaturasecondo la normativa vigente, tenuto conto del percorso formativo e del livellodi preparazione degli studenti, nelle altre materie di cui all’area “A”, nel dirittoecclesiastico, nonché nel campo della deontologia giudiziaria e forense, dell’or-dinamento giudiziario e forense, della tecnica della comunicazione e della argo-mentazione.

Area C: secondo anno

Indirizzo notarile

Approfondimenti teorici e giurisprudenziali e attività pratiche in materia di di-ritto delle persone, del diritto di famiglia, del diritto delle successioni, del diritto

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della proprietà e dei diritti reali, del diritto della pubblicità immobiliare, deldiritto delle obbligazioni e dei contratti, del diritto dei titoli di credito, del dirit-to delle imprese e delle società, della volontaria giurisdizione, del diritto urbani-stico e dell’edilizia residenziale pubblica, del diritto tributario, della legislazio-ne e deontologia notarile.

Le condizioni e modalità di ammissione alla Scuola e l’organizzazione e l’ordi-namento didattico della medesima sono regolati dall’art. 16 del decreto legisla-tivo 17 novembre 1997, n. 398, e dal decreto del Ministro dell’Università e dellaRicerca scientifica e tecnologica n. 537 del 21 dicembre 1999, pubblicato sullaGazzetta Ufficiale n. 24 del 31 gennaio 2000, ed eventuali successive modifichee integrazioni.

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Programma LLP-Erasmus

Il programma LLP-Erasmus, finanziato dall’Unione Europea, offre agli studentil’opportunità di trascorrere un periodo di studio (da 3 a 12 mesi) presso una sedeuniversitaria europea.

La Facoltà di Giurisprudenza intrattiene ad oggi rapporti di collaborazione connumerosi Atenei nei seguenti Paesi: Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia,Lituania, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Ungheria.

Il bando di concorso per accedere agli scambi viene pubblicato sul sito di UCSCInternational/Ufficio Internazionale:http://internationalrelations.unicatt.it/it/ucsc_exchange_programs_europe

Programmi OverSeas e I.S.E.P.

Ad ampliamento della proposta Erasmus, l’Ateneo ha stipulato una serie di ac-cordi bilaterali con Atenei in altri continenti, per poter offrire un ventaglio sem-pre più ricco di opportunità di studio all’estero: al momento la Facoltà offre lapossibilità di studiare in Australia, Argentina, Brasile e Messico.

Inoltre, grazie alla convenzione siglata tra UCSC e la rete americana I.S.E.P.(International Students Exchange Program), l’offerta di destinazioni è stata ul-teriormente ampliata fino a coinvolgere oltre 260 università (negli Stati Uniti ein altri 35 Paesi) facenti parte del circuito sopraccitato.

Anche per partecipare a questi bandi gli studenti possono consultare il sito diUCSC International/Ufficio Internazionale al seguente link:http://internationalrelations.unicatt.it/it/ucsc_exchange_programs_international

Il docente referente per i programmi di mobilità è il Prof. Enzo Balboni.

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Master universitari

La Facoltà ha istituito e prevede l’attivazione del master in:

MASTER DI I LIVELLO

– Consulenza del lavoro e direzione del personale (MUCL).

Informazioni dettagliate sui Master e su altri corsi post-lauream possono essererichieste all’Ufficio Master (tel. 02.7234.3860 – fax 02.7234.5202; E-mail:[email protected]; Sito Internet: http://master.unicatt.it).

Dottorati di ricerca

Il titolo di Dottore di ricerca è un titolo di studio postuniversitario valutabilenell’ambito della ricerca scientifica. Per essere ammessi al corso di dottoratobisogna essere in possesso di una laurea e superare un concorso consistente inuna prova scritta e in un colloquio. La durata dei corsi di dottorato è di almenotre anni accademici. Il dottorato si conclude con la discussione di una disserta-zione scritta.

La Facoltà di Giurisprudenza aderisce ai seguenti dottorati di ricerca:

– Autonomie locali, servizi pubblici e diritti alla cittadinanzaSede amministrativa: Università degli Studi del Piemonte Orientale

– Diritto amministrativoSede amministrativa: Università degli Studi di Milano

– Diritto commerciale interno ed internazionaleSede amministrativa: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

– Diritto del lavoro e relazioni industrialiSede amministrativa: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

– Diritto dell’Unione EuropeaSede amministrativa: Università degli Studi di Trieste

– Diritti umani: evoluzione, tutela e limitiSede amministrativa: Università degli Studi di Palermo

– Problemi della legalitàSede amministrativa: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

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– Istituzioni, amministrazioni e politiche regionaliSede amministrativa: Università degli Studi di Pavia

– Storia del dirittoSede amministrativa: Università degli Studi di Macerata

– Storia del pensiero e delle istituzioni giuridiche romaneSede amministrativa: Università Mediterranea di Reggio Calabria

– Scuola dottorale in Diritto ed economia “Tullio Ascarelli” – Diritto civileSede amministrativa: Università degli Studi di Roma Tre

– Tutela dei diritti e ordinamento giudiziarioSede amministrativa: Università degli Studi di Bari

Ufficio dottorati di ricercaL’ufficio assiste i dottorandi nelle varie fasi di svolgimento del dottorato con

informazioni di carattere normativo, e dà il necessario supporto organizzativoper lo svolgimento dei concorsi di ammissione e per lo svolgimento degliesami finali.

Orario di apertura al pubblico:lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 9,00 - 12,15;mercoledì: 14,00 - 17,00.Tel. 02/7234.5633E-mail: [email protected].

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CORSI DI TEOLOGIA

Natura e finalità

Il piano di studio curricolare dei corsi di laurea e dei corsi di laurea magistralea ciclo unico prevede per gli studenti iscritti all’Università Cattolica la frequen-za a corsi di Teologia.Inoltre per gli studenti iscritti al IV e V anno dei corsi di laurea magistrale aciclo unico è prevista la frequenza ad un corso di Teologia in forma seminariale/monografica.La valutazione degli esami e del corso verrà determinata in sede di attribuzionedel voto finale di laurea.

Per il I, II e III anno di corso è proposto un unico programma in forma semestrale(12 settimane di corso per anno su 3 ore settimanali).Gli argomenti sono:

I anno: Introduzione alla Teologia e questioni di Teologia fondamentale;

II anno: Questioni di Teologia speculativa e dogmatica;

III anno: Questioni di Teologia morale e pratica.

Gli studenti possono scegliere l’insegnamento di Teologia tramite UC-POINT,entro il 18 novembre 2011. Per gli studenti che non provvederanno entro tale termi-ne all’iscrizione, l’Università procederà all’assegnazione d’ufficio del docente.

Per il biennio di indirizzo delle lauree magistrali a ciclo unico è proposto uncorso semestrale, della durata di 30 ore, in forma seminariale e/o monografica sutematica di area, con denominazione che ogni Facoltà concorderà con l’Assi-stente ecclesiastico generale, da concludersi con la presentazione di una brevedissertazione scritta concordata con il docente.

Programmi dei corsi

I programmi dei corsi di Teologia sono consultabili accedendo alla sezionedel sito web dell'Università Cattolica http://programmideicorsi-milano.unicatt.it.

Inoltre, un'edizione integrale della Guida in formato .pdf, comprensiva deiprogrammi degli insegnamenti, sarà inviata a ciascuno studente sulla sua paginapersonale (I-Catt), nonché resa disponibile nella sezione "Piani di studio e Guide diFacoltà" della home page della Facoltà.

Luogo e orari di ricevimento dei docenti e ogni altra comunicazione, sono di-sponibili sia all’albo dei corsi di Teologia (II chiostro, lato aula Pio XII), sia sulsito Internet dell’Università Cattolica (www.unicatt.it).

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SERVIZIO LINGUISTICO D’ATENEO (SELDA)L’Università Cattolica, tramite il Servizio Linguistico di Ateneo (SeLdA),

offre ai propri studenti di tutte le Facoltà l’opportunità di verificare o acquisirele competenze linguistiche di livello di base e avanzato previste nel proprio per-corso formativo.

Organizzazione didattica dei corsi di lingua di base

Gli studenti che vorranno acquisire le abilità linguistiche tramite il ServizioLinguistico di Ateneo potranno sostenere la prova di idoneità linguistica nelleprime sessioni utili.

Per la preparazione della prova di idoneità, il Servizio Linguistico di Ateneoorganizza corsi semestrali e annuali ripartiti in esercitazioni d’aula e di labora-torio linguistico fino ad una durata complessiva di 100 ore, a seconda del livellodi conoscenza della lingua dello studente accertato dal test di ingresso.

Per le lingue inglese, francese, spagnola e tedesca, l’insegnamento vieneimpartito in classi parallele e in più livelli, determinati in base ad un appositotest di ingresso. Non è previsto test di ingresso per le lingue spagnola e tedescané per i principianti assoluti, ossia studenti che non hanno mai frequentato corsiper la lingua prescelta.

Obiettivo dei corsi è portare gli studenti al livello B1 Soglia definito dal“Quadro di Riferimento Europeo delle Lingue” come “Uso indipendente dellalingua”.1

Taluni certificati linguistici internazionalmente riconosciuti, attestanti un li-vello pari o superiore al B1, sono riconosciuti come sostitutivi della prova diidoneità SeLdA, se conseguiti entro tre anni dalla data di presentazione agli uf-fici competenti. Presso la pagina web e le bacheche del SeLdA sono disponibiliinformazioni più dettagliate sui certificati riconosciuti dal SeLdA e i livelli cor-rispondenti.

1 B1 «Il parlante è in grado di capire i punti essenziali di un discorso, a condizione che vengausata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al lavoro, allascuola, al tempo libero, ecc. È in grado di districarsi nella maggior parte delle situazioni lingui-stiche riscontrabili in viaggi all’estero. È in grado di esprimere la sua opinione, su argomentifamiliari e inerenti alla sfera dei suoi interessi, in modo semplice e coerente. È in grado di riferireun’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una speranza o un obiettivo e di fornireragioni e spiegazioni brevi relative a un’idea o a un progetto».

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Calendario delle lezioni dei corsi di lingua di base

LINGUA FRANCESE E SPAGNOLA

Livello principianti:Corsi I semestre: dal 26 settembre al 23 dicembre 2011;Corsi II semestre: dal 27 febbraio al 1 giugno 2012

(dal 2 al 14 aprile sospensione per le festività Pasquali).

LINGUA INGLESE E TEDESCA

Livello elementare/principianti:Corsi I semestre: dal 3 ottobre al 17 dicembre 2011;Corsi II semestre: dal 27 febbraio al 19 maggio 2012

(dal 2 al 14 aprile sospensione per le festività Pasquali).

TUTTE LE LINGUE

Livello pre-intermedio (inglese), falsi principianti (francese) e intermedio (tuttele lingue):Corsi I semestre: dal 3 ottobre al 17 dicembre 2011;Corsi II semestre: dal 27 febbraio al 19 maggio 2012

(dal 2 al 14 aprile sospensione per le festività Pasquali).

Prove di idoneità

Al termine dei corsi di base è prevista una verifica di accertamento del livel-lo di competenza linguistica acquisito che consiste in una prima prova scrittache dà l’ammissione alla successiva parte orale.Tali prove hanno valore interno all’Università: a seconda delle delibere delleFacoltà, sostituiscono in genere il primo esame di lingua previsto nei piani distudio, dando diritto all’acquisizione dei crediti corrispondenti.

Lo studente ha la possibilità di sostenere l’orale dopo la parte scritta che èvalida fino all’ultimo appello della sessione in cui è stata superata.

Aule e laboratori multimediali

Le aule utilizzate per i corsi di lingue sono ubicate presso la Sede del SeLdA,in via Morozzo della Rocca 2/A, e sono dotate di moderne attrezzature per l’in-segnamento linguistico.Presso la stessa sede si trovano i laboratori linguistici, equipaggiati con le piùmoderne tecnologie multimediali, destinati alla didattica e all’autoapprendimento.

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Centro per l’Autoapprendimento

Il Centro per l’Autoapprendimento, ubicato al III piano della Sede di ViaMorozzo della Rocca, si affianca ed integra le lezioni frontali, consentendo l’in-cremento del numero di ore di esposizione alla lingua. Il Centro offre un’ampiagamma di strumenti e, soprattutto, un servizio di consulenza linguistica, attra-verso il quale l’utente viene seguito nelle diverse fasi dell’apprendimento, conla finalità di acquisire strategie per imparare in modo autonomo e rendersi re-sponsabile del proprio processo di apprendimento.Per accedere al Centro non è necessaria prenotazione.

Riferimenti utili Centro per l’Autoapprendimento:tel. 02 7234.5745e-mail: [email protected]

Orario di apertura del Centro per l’Autoapprendimento:lunedì: 9,30 – 15,30martedì e mercoledì: 9,00 – 17,30giovedì: 9,00 – 17,00venerdì: 9,00 – 13,30

Gli orari dei consulenti sono pubblicati nella bacheca del Centro perl’Autoapprendimento, Via Morozzo della Rocca, 2/A, III piano e sulla paginaweb del SeLdA, all’indirizzo http://www.unicatt.it/SeLda-cap

Riferimenti utili Segreteria SeLdA:Via Morozzo della Rocca, 2/Atel. 02 7234.5740e-mail: [email protected] Segreteria: 10,00 – 12,00 (lunedì, martedì, giovedì e venerdì)

14,30 – 16,30 (mercoledì)

Indirizzo web: http://www.unicatt.it/SeLda

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Programmi dei corsi

I programmi dei corsi di lingua straniera di livello base sono consultabilinella sezione del sito web dell'Università Cattolica dedicata al SeLdA(www.unicatt.it/SeLdA) alla voce di menu "Formazione linguistica di base".

I programmi dei corsi di lingua straniera di livello avanzato sono consultabiliaccedendo alla sezione del sito web dell'Università Cattolica:http://programmideicorsi-milano.unicatt.it.

Inoltre un'edizione integrale della Guida in formato .pdf, comprensiva deiprogrammi degli insegnamenti, sarà inviata a ciascuno studente sulla sua paginapersonale (I-Catt), nonché resa disponibile nella sezione "Piani di studio e Guidedi Facoltà" della home page della Facoltà.

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CENTRO PER L’INNOVAZIONE E LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀDIDATTICHE E TECNOLOGICHE D’ATENEO (ILAB)

In coerenza con gli obiettivi formativi delle lauree triennali, l’ILAB organiz-za corsi di informatica di base per il conseguimento delle abilità informatichepreviste nei piani studi dei vari corsi di laurea.

Corsi di ICT e società dell’informazione

Il corso si struttura in due parti

• Parte teorica:o Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Sistemi Infor-

mativio Hardware, Software e Retio L’organizzazione di dati e informazionio La Convergenza Digitale: passato, presente e futuro della società del-

l’informazioneo Le questioni etiche nella società dell’informazione

• Parte pratica:o Sistemi operativi e sistemi di elaborazione testi (Windows e Word)o Fogli elettronici e sistemi di elaborazione testi multimediali (Excel e

PowerPoint)

Per la parte teorica, il testo adottato come riferimento è:CARIGNANI-FRIGERIO-RAJOLA, ICT e Società dell’Informazione, McGraw-Hill,

2010, 2a ed.In Blackboard (http://blackboard.unicatt.it/) è possibile scaricare parte del ma-teriale di supporto (slide e letture di approfondimento) utilizzati dal docentenelle lezioni. Lo studio delle slide, tuttavia, non sostituisce il valore della fre-quenza e lo studio del libro secondo le indicazioni in bibliografia.

Per la parte pratica, i materiali sono a disposizione su Blackboard in modalitàdi auto-apprendimento.

Riferimenti utiliCentro per l’Innovazione e lo Sviluppo delle Attività didattiche e tecnologiched’Ateneo (ILAB)Largo A. Gemelli, 1 - 20123 MilanoE-mail: [email protected]

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Programmi dei corsi

I programmi dei corsi di ICT e società dell'informazione sono consultabiliaccedendo alla sezione del sito web dell'Università Cattolica:http://programmideicorsi-milano.unicatt.it.

Inoltre un'edizione integrale della Guida in formato .pdf, comprensiva deiprogrammi degli insegnamenti, sarà inviata a ciascuno studente sulla sua paginapersonale (I-Catt), nonché resa disponibile nella sezione "Piani di studio e Guide diFacoltà" della home page della Facoltà.

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NORME AMMINISTRATIVE

NORME PER L’IMMATRICOLAZIONE

1. TITOLI DI STUDIO RICHIESTI

A norma dell’art. 6 del D.M. n. 270/2004, possono immatricolarsi ai corsi dilaurea istituiti presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore:– i diplomati di scuola secondaria superiore (quinquennale o quadriennale:

diplomi conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore). Peri diplomati quadriennali, ad eccezione di coloro che provengono dai liceiartistici per i quali resta confermata la validità dei corsi integrativi, l’Univer-sità provvede alla definizione di un debito formativo corrispondente alle mi-nori conoscenze conseguenti alla mancata frequenza dell’anno integrativo,in passato disponibile per i diplomati quadriennali, il cui assolvimento dovràcompletarsi da parte dello studente di norma entro il primo anno di corso.

– i possessori di titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo perl’ammissione alle università italiane secondo le disposizioni emanate per ognianno accademico dal Ministero dell’Università e della Ricerca di concertocon i Ministeri degli Affari Esteri e dell’Interno. Gli studenti possessori dititolo di studio estero interessati all’immatricolazione dovranno rivolgersialla Segreteria dedicata in ciascuna Sede.

2. MODALITÀ E DOCUMENTI

Gli studenti che intendono iscriversi per la prima volta all’Università Cattolicadevono anzitutto prendere visione dell’apposito bando “Norme per l’ammissio-ne al primo anno dei corsi di laurea” in distribuzione:– per Milano nella sede di Largo Gemelli 1,– per Brescia presso la sede di Via Trieste 17,– per Piacenza presso la sede di Via Emilia Parmense 84,– per Cremona presso la sede di Via Milano 24,a partire dal mese di giugno.In tale documento vengono precisati i corsi di studio per i quali è previsto unaprova di ammissione e i corsi di studio per i quali è fissato un numero pro-grammato senza prova di ammissione, nonché i termini iniziali e finali perl’immatricolazione.

I moduli e i documenti da presentare per l’immatricolazione sono i seguenti:Domanda di immatricolazione (nella domanda lo studente deve tra l’altroautocertificare il possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’Univer-sità, il voto e l’Istituto presso il quale il titolo di studio è stato conseguito.

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Si consiglia lo studente di produrre un certificato dell’Istituto di provenienzaonde evitare incertezze, imprecisioni od errori circa l’esatta denominazione del-l’Istituto e del diploma conseguito. Qualora la segreteria di Facoltà verifichi lanon rispondenza al vero di quanto autocertificato l’immatricolazione sarà consi-derata nulla). La domanda include:

1. Ricevuta originale (in visione) dell’avvenuto versamento della prima ratadelle tasse universitarie.

2. Due fotografie recenti formato tessera (a colori, già ritagliate di cui una ap-plicata al modulo di richiesta del badge-tesserino magnetico).

3. Fotocopia documento d’identità e codice fiscale.4. Certificato di battesimo.5. Dichiarazione relativa ai redditi dello studente e dei familiari.6. Stato di famiglia o autocertificazione.7. Immatricolati alla Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere: que-

stionari riservati a coloro che intendono accedere agli insegnamenti di linguainglese, spagnola, tedesca e russa.

8. Sacerdoti e Religiosi: dichiarazione con la quale l’Ordinario o il loro Supe-riore li autorizza ad immatricolarsi all’Università (l’autorizzazione scrittaverrà vistata dall’Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolicao da un suo delegato).

9. Cittadini extracomunitari: permesso di soggiorno (ovvero ricevuta attestantel’avvenuta presentazione di richiesta del permesso di soggiorno) in visione.

Conclusa l’immatricolazione vengono rilasciati allo studente il Libretto di iscri-zione e il tesserino magnetico con codice personale.Il libretto contiene i dati relativi alla carriera scolastica dello studente, per cui lostudente è passibile di sanzioni disciplinari ove ne alteri o ne falsifichi lescritturazioni. È necessario, in caso di smarrimento, presentare denuncia all’auto-rità di Polizia Giudiziaria ovvero dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.Lo studente che ha ottenuto l’iscrizione ad un anno di corso universitario non hadiritto alla restituzione delle tasse e contributi pagati.

3. VALUTAZIONE DELLA PREPARAZIONE INIZIALE

Per affrontare al meglio i corsi universitari scelti, a coloro che si immatricolanoal primo anno dei diversi corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico saràvalutato il livello della propria preparazione iniziale.Questa valutazione, che non costituisce un vincolo all’accesso o alla frequenzadei corsi bensì un’opportunità, verrà erogata, fatta eccezione per i corsi che pre-vedono una prova di ammissione, in un momento successivo all’immatricolazio-ne. Si tratta di una verifica su predefinite aree tematiche (a titolo esemplificativo

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le aree della lingua italiana e della cultura generale e delle conoscenze storiche),diversificate in base alla Facoltà prescelta, riguardo a conoscenze che si atten-dono qualunque sia il diploma conseguito nella Scuola secondaria superioredi provenienza.

4. NORME PARTICOLARI PER DETERMINATE CATEGORIE DI STUDENTI (*)

(*) L’ammissione di studenti con titolo di studio estero è regolata da specifica normati-va ministeriale, disponibile presso l’International Admissions Office.

STUDENTI CITTADINI ITALIANI E COMUNITARI IN POSSESSO DI UN TITOLO ESTERO CONSE-GUITO FUORI DAL TERRITORIO NAZIONALE

I cittadini italiani in possesso di titoli esteri conseguiti al di fuori del territorionazionale e che consentano l’immatricolazione alle Università italiane devonopresentare la domanda di iscrizione all’International Admissions Office osser-vando scadenze e criteri di ammissione stabiliti per il corso di laurea di interes-se, allegando i seguenti documenti:1. In visione un valido documento di identità personale.2. Domanda di immatricolazione indirizzata al Rettore: essa dovrà contenere i

dati anagrafici e quelli relativi alla residenza e al recapito all’estero e in Ita-lia, necessari, questi ultimi, per eventuali comunicazioni dell’Università.

3. Titolo finale di Scuola Secondaria Superiore debitamente perfezionato dallaRappresentanza diplomatica italiana all’estero competente per territorio. Iltitolo dovrà essere munito di:

– traduzione autenticata dalla Rappresentanza consolare o diplomatica italia-na competente per territorio;

– dichiarazione di valore “in loco”; trattasi di apposita Dichiarazione, rilascia-ta dalla Rappresentanza consolare o diplomatica italiana competente per ter-ritorio nella quale dovrà essere indicato:* se il Titolo di Scuola Secondaria Superiore posseduto consenta – o non

consenta – nell’Ordinamento Scolastico dal quale è stato rilasciato, l’iscri-zione alla Facoltà e Corso di Laurea richiesti dallo studente;

* a quali condizioni tale iscrizione sia consentita (esempio: con o senza esamedi ammissione; sulla base di un punteggio minimo di tale diploma; ecc.).

– legalizzazione (per i paesi per i quali, secondo le indicazioni della stessaRappresentanza consolare o diplomatica, è prevista) o riferimento di Leggein base al quale il documento risulta essere esente da legalizzazione.Qualora lo studente al momento della presentazione della domanda non siaancora in possesso del diploma originale di maturità, dovrà essere presentatala relativa attestazione sostitutiva a tutti gli effetti di legge.

4. Certificazione Consolare attestante l’effettivo compimento degli studi in Isti-tuzioni Scolastiche situate all’estero.

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Il punto 5, interessa esclusivamente coloro che chiedono l’immatricolazione ad annosuccessivo al primo, o ammissione a laurea magistrale.5. Certificati (corredati degli eventuali titoli accademici intermedi e/o finali già

conseguiti) comprovanti gli studi compiuti e contenenti: durata in anni, pro-grammi dei corsi seguiti, durata annuale di tali corsi espressa in ore, indica-zione dei voti e dei crediti formativi universitari riportati negli esami di pro-fitto e nell’esame di laurea presso Università straniere, muniti di:– traduzione autenticata dalla Rappresentanza consolare o diplomatica ita-

liana competente per territorio;– dichiarazione di valore (trattasi di apposita Dichiarazione, rilasciata dalla

Rappresentanza consolare o diplomatica italiana competente per territo-rio, nella quale dovrà essere indicato se gli studi effettuati e gli eventualititoli conseguiti siano o meno di livello universitario);

– legalizzazione (per i Paesi per i quali, secondo le indicazioni della stessaRappresentanza consolare o diplomatica, è prevista) o riferimento di Leggein base al quale il documento risulta essere esente da legalizzazione.

Dovrà, anche, essere espressamente precisato se l’Università – o l’Istituto Supe-riore – presso la quale gli studi sono stati compiuti, sia legalmente riconosciuta.

STUDENTI CITTADINI STRANIERI (NON COMUNITARI)

Si invi tano gl i s tudenti Cittadini Stranieri interessat i a r ichiedereall’International Admissions Office di ciascuna Sede dell’Università Catto-lica le relative informazioni.Si evidenzia, altresì, che la specifica normativa si può trovare affissa all’Albodelle informazioni generali dell’International Admissions Office e sul sito webdell’Ateneo.

STUDENTI GIÀ IN POSSESSO DI ALTRE LAUREE ITALIANE

Gli studenti che si propongono di conseguire una seconda laurea di pari livellodell’ordinamento italiano sono tenuti ad utilizzare la procedura informatica di-sponibile sul sito internet dell’Ateneo nella sezione dedicata. Gli studenti inte-ressati sono altresì invitati a consultare gli avvisi esposti agli albi di Facoltà esul sito internet dell’Ateneo per verificare le scadenze di presentazione delladocumentazione necessaria alle Segreterie di competenza.

PRATICHE AMMINISTRATIVE

ISCRIZIONE AD ANNI DI CORSO/RIPETENTI O FUORI CORSO SUCCESSIVI AL PRIMO

La modalità di iscrizione è automatica: ogni studente già immatricolato pressol’Università Cattolica e regolarmente iscritto riceve - entro il mese di agosto -presso la propria residenza: 1) dalla Banca il bollettino della prima rata propo-

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nente l’iscrizione al nuovo anno accademico; 2) dall’Università la normativatasse e contributi universitari e la modulistica per la compilazione dei redditi delnucleo familiare. N.B.: Se, per eventuali disguidi, lo studente non è entrato inpossesso entro la terza settimana di settembre del bollettino tasse, lo stesso ètenuto a scaricarne una copia via web dalla pagina personale dello studente I-Catt, ovvero a richiederne tempestivamente uno sostitutivo alla Segreteria diFacoltà. Per ottenere l’iscrizione all’anno successivo lo studente deve effettuareil versamento di tale prima rata: l’avvenuto versamento della prima rata costi-tuisce definitiva manifestazione di volontà di iscriversi al nuovo anno accade-mico, l’iscrizione è così immediatamente perfezionata alla data del versamento(vedere il successivo punto relativamente al rispetto delle scadenze).L’aggiornamento degli archivi informatici avviene non appena l’Università ri-ceve notizia dell’avvenuto pagamento tramite il circuito bancario. Pertanto pos-sono essere necessari alcuni giorni dopo il versamento prima di ottenere daiterminali self-service la certificazione dell’avvenuta iscrizione all’anno acca-demico. Qualora lo studente, in via eccezionale, necessiti del certificato di iscri-zione con un maggior anticipo deve presentarsi in Segreteria esibendo la rice-vuta della prima rata.

N.B. considerato che l’avvenuto pagamento della prima rata produce immedia-tamente gli effetti dell’iscrizione, non è in nessun caso rimborsabile – (art. 4,comma 8, Titolo I “Norme generali” del Regolamento Didattico dell’UniversitàCattolica e art. 27 del Regolamento Studenti, approvato con R.D. 4 giugno1938, n. 1269).

Rimane un solo adempimento a carico degli studenti iscritti ai corsi di laureasoggetti a tasse e contributi universitari il cui importo dipende dal reddito: devo-no consegnare alla Segreteria, secondo le modalità previste dalla “Normativagenerale per la determinazione delle tasse e contributi universitari”, la bustacontenente la modulistica relativa ai redditi del nucleo familiare, modulisticanecessaria per determinare l’importo della seconda e terza rata delle tasse e con-tributi universitari. La modulistica va depositata - debitamente sottoscritta - ne-gli appositi raccoglitori situati presso l’atrio della propria Segreteria di Facoltàe accessibili dalle ore 8.00 alle ore 19.00 da lunedì a venerdì e dalle ore 8.00 alleore 13.00 il sabato, di norma, entro la data di inizio delle lezioni prevista perciascun corso di laurea ovvero entro la scadenza indicata con avvisi agli albi.Oltre tale data si incorre nella mora per ritardata consegna atti amministrativi.Se il ritardo è eccessivo, tale da impedire la spedizione per tempo al recapitodello studente delle rate successive alla prima lo studente è tenuto a scaricarneuna copia via web dalla pagina personale dello studente I-Catt, ovvero a richiedernetempestivamente una sostitutiva della seconda e/o terza rata alla Segreteria di Facol-tà al fine di non incorrere anche nella mora per ritardato pagamento delle rate stesse.

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RISPETTO DELLE SCADENZE PER L’ISCRIZIONE AD ANNI SUCCESSIVI

Fatte salve le seguenti avvertenze, lo studente che intende iscriversi al nuovoanno accademico è tenuto ad effettuare il versamento entro la scadenza indicatasul bollettino.Se il versamento è avvenuto entro i termini indicati sul bollettino lo studenteverrà collocato automaticamente per il nuovo anno accademico all’anno di cor-so (o ripetente o fuori corso, come indicato sul bollettino) nella posizione diREGOLARE. Se lo studente intende variare l’iscrizione proposta (ad esempio dafuori corso a ripetente oppure chiedere il passaggio ad altro corso di laurea) devenecessariamente presentarsi in Segreteria.Se lo studente si iscrive ad anno di corso ed il versamento è avvenuto in ritardoma non oltre il 31 dicembre lo studente verrà collocato nella posizione di corsoin debito di indennità di mora (scaricabile via web dalla pagina personale dellostudente I-Catt). In tal caso lo studente è tenuto a presentarsi in Segreteria perla procedura di regolarizzazione (e per consegnare direttamente allo sportello labusta contenente la modulistica relativa al reddito del nucleo familiare se iscrit-to a corso di laurea che prevede tasse e contributi variabili in base al reddito).N.B. Un eccessivo ritardo impedisce la presentazione del piano di studi con con-seguente assegnazione di un piano di studio d’ufficio non modificabile.Per ulteriori ritardi è consentita esclusivamente l’iscrizione fuori corso e lostudente deve presentarsi in Segreteria.

STUDENTI RIPETENTI

Gli studenti che abbiano seguito il corso di studi, cui sono iscritti, per l’interasua durata senza essersi iscritti a tutti gli insegnamenti previsti dal piano deglistudi o senza aver ottenuto le relative attestazioni di frequenza, qualora la fre-quenza sia espressamente richiesta, devono iscriversi come ripetenti per gli in-segnamenti mancanti di iscrizione o di frequenza.Gli studenti che, pur avendo completato la durata normale del corso di studi,intendano modificare il piano di studio mediante inserimento di nuovi insegna-menti cui mai avevano preso iscrizione, devono iscriversi come ripetenti.Il Consiglio della struttura didattica competente può stabilire casi in cui sia ne-cessario prendere iscrizione come ripetente anche a un anno di corso intermedio.

STUDENTI FUORI CORSO

Sono iscritti come fuori corso, salvo che sia diversamente disposto dai singoliordinamenti didattici:a. gli studenti che siano stati iscritti e abbiano frequentato tutti gli insegnamen-

ti richiesti per l’intero corso di studi finché non conseguano il titolo accademico;

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b. gli studenti che, essendo stati iscritti a un anno del proprio corso di studi eavendo frequentato i relativi insegnamenti, non abbiano superato gli esamiobbligatoriamente richiesti per il passaggio all’anno di corso successivo, fin-ché non superino detti esami ovvero non abbiano acquisito il numero minimodi crediti prescritto;

c. gli studenti che, essendo stati iscritti a un anno del proprio corso di studi edessendo in possesso dei requisiti necessari per potersi iscrivere all’anno suc-cessivo, non abbiano chiesto entro i termini l’iscrizione in corso, od ottenutotale iscrizione.

Il Rettore può concedere l’iscrizione fuori corso ad anno intermedio su richiestadello studente motivata da gravi e fondati motivi.

PIANI DI STUDIO

Il termine ultimo (salvo i corsi di laurea per i quali gli avvisi agli Albi prevedonouna scadenza anticipata ovvero eccezionali proroghe) per la presentazione daparte degli studenti dei piani di studio individuali, è fissato al 31 ottobre. Perritardi contenuti entro sette giorni dalla scadenza potrà essere presentato il pianodi studio, previo pagamento della prevista indennità di mora (per l’importo siveda “Diritti di Segreteria, indennità di mora e rimborsi di spese varie” dellaNormativa tasse). In caso di ritardo superiore sarà assegnato un piano di studiod’ufficio non modificabile.

ESAMI DI PROFITTO

Norme generaliLo studente è tenuto a conoscere le norme relative al piano di studio del propriocorso di laurea ed è quindi responsabile dell’annullamento degli esami che sia-no sostenuti in violazione delle norme stesse.Onde evitare l’annullamento di esami sostenuti, si ricorda agli studenti che nonè possibile l’iscrizione ad esami relativi ad insegnamenti sostituiti nel piano distudi e che l’ordine di propedeuticità tra le singole annualità di corsi pluriennalio tra l’esame propedeutico rispetto al progredito o superiore fissato per soste-nere gli esami è rigido e tassativo.Qualsiasi infrazione alle disposizioni in materia di esami comporterà l’annulla-mento della prova d’esame. L’esame annullato dovrà essere ripetuto.Il voto assegnato dalla Commissione esaminatrice non può essere successiva-mente modificato: il voto è definitivo.Un esame verbalizzato con esito positivo non può essere ripetuto (ex art. 6 comma6, Titolo I “Norme generali” del Regolamento didattico di Ateneo).Lo studente è ammesso agli esami di profitto solo se in regola: a) con la presen-tazione del piano studi; b) con il pagamento delle tasse e contributi; c) con l’iscri-zione agli esami secondo le modalità di seguito indicate.

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Modalità di iscrizione agli esamiL’iscrizione avviene mediante video-terminali (UC Point) self-service il cui usoè intuitivo e guidato (ovvero attraverso l’equivalente funzione via web dallapagina personale dello studente I-Catt).L’iscrizione agli esami deve essere effettuata non oltre il sesto giorno di calen-dario che precede l’appello.Non è ammessa l’iscrizione contemporanea a più appelli dello stesso esame.Anche l’annullamento dell’iscrizione, per ragioni di vario ordine deve, anch’es-so, essere fatto entro il sesto giorno che precede la data di inizio dell’appello.Lo spostamento dell’iscrizione ad un esame, da un appello ad altro successivo,può avvenire soltanto se si è prima provveduto ad annullare l’iscrizione all’ap-pello che si intende lasciare.Se è scaduto il termine per iscriversi ad un appello, non è più possibile annullarel’eventuale iscrizione effettuata e si deve attendere il giorno dopo l’appello sca-duto per poter effettuare l’iscrizione al successivo.

N.B.: Non potrà essere ammesso all’esame lo studente che:- non ha provveduto ad iscriversi all’appello entro i termini previsti;- pur essendosi iscritto all’appello non si presenti all’esame munito del

regolare statino, del libretto universitario e di un documento d’identi-tà in corso di validità.

PROVA FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE

La prova finale per il conseguimento della laurea, consiste nello svolgimento enella discussione di una dissertazione scritta svolta su un tema precedentementeconcordato col professore della materia.Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve provvedere, nell’ordineai seguenti adempimenti:

a. Presentare alla Segreteria studenti entro i termini indicati dagli appositi av-visi agli Albi e sul sito internet dell’U.C.:

– modulo fornito dalla Segreteria studenti o stampato dalla pagina web di cia-scuna Facoltà per ottenere l’approvazione dell’argomento prescelto per ladissertazione scritta. Lo studente deve:* far firmare il modulo dal professore sotto la cui direzione intende svolge-

re il lavoro;* recarsi presso una stazione UC Point ovvero via web dalla pagina per-

sonale dello studente I-Catt ed eseguire l’operazione “Presentazionedel titolo della tesi” (l’inserimento dei dati è guidato dall’appositodialogo self-service);

* presentare il modulo in Segreteria studenti

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Ogni ritardo comporta il rinvio della tesi al successivo appello.Con la sola operazione self-service, non seguita dalla consegna in segreteriadel modulo, non verrà in alcun modo considerato adempiuto il previsto depo-sito del titolo della tesi.

b. Presentare alla Segreteria studenti domanda di ammissione alla prova finaleper il conseguimento della laurea su modulo ottenibile e da compilarsi ope-rando presso una stazione UC Point ovvero attraverso l’equivalente funzionepresente nella pagina personale dello studente I-Catt. Tale domanda potràessere presentata a condizione che il numero di esami e/o il numero di CFU adebito non sia superiore a quello stabilito da ciascuna Facoltà.Sulla domanda è riportata la dichiarazione di avanzata elaborazione delladissertazione che deve essere firmata dal professore, sotto la cui direzione lastessa è stata svolta, la dichiarazione relativa alla conformità tra il testo pre-sentato su supporto cartaceo e quello fotografico su microfiche e la dichiara-zione degli esami/attività formative a debito, compresi eventuali esamisoprannumerari.Qualora, per qualsiasi motivo, il titolo della tesi sia stato modificato, il pro-fessore dovrà formalmente confermare tale modifica sulla domanda di am-missione alla prova finale per il conseguimento della laurea.

c. La domanda di ammissione alla prova finale per il conseguimento della lau-rea, provvista di marca da bollo del valore vigente, dovrà essere consegnatain Segreteria studenti entro i termini indicati dagli appositi avvisi agli albi esul sito internet, previa esibizione della ricevuta del versamento del bolletti-no relativo alle spese per il rilascio del diploma di laurea e per il contributolaureandi. L’eventuale impossibilità a sostenere l’esame di laurea nell’appel-lo richiesto NON implica la perdita della somma versata tramite il pagamen-to del bollettino del contributo laureandi. Tale somma verrà considerata vali-da alla presentazione della successiva domanda di laurea e verrà detratta dalpagamento del relativo contributo laureandi.

d. Entro, e non oltre, le date previste dallo scadenzario, esposto agli Albi e pub-blicate sulla pagina web di ciascuna Facoltà, il laureando dovrà consegnaredue copie della dissertazione - una per il Relatore e una per il Correlatore -dattiloscritte e rilegate a libro, secondo le modalità previste dalla Facoltà eindicate tramite appositi avvisi affissi agli Albi e pubblicate sulla pagina web.

e. Presentare alla Segreteria studenti (oppure ove indicato dalla medesima Se-greteria) il modulo “Dichiarazione di avvenuta consegna della tesi al relatoree al correlatore” munito della firma del Relatore e del Correlatore, il modulodi dichiarazione di regolarità adempimenti con Biblioteca ed EDUCatt, accom-pagnati da due copie (entrambi su supporto fotografico microfiche) della tesi.

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Le due copie delle microfiche sono destinate rispettivamente all’Archivioufficiale studenti e alla Biblioteca.Le microfiche dovranno essere in formato normalizzato UNI A6 (105x148mm); ogni microfiche dovrà essere composta da 98 fotogrammi (ogni foto-gramma dovrà riprodurre una pagina). Nella parte superiore della microfichedovrà essere riservato un apposito spazio nel quale dovranno apparire i se-guenti dati, leggibili a occhio nudo, nell’esatto ordine indicato:1. cognome, nome, numero di matricola; 2. Facoltà e corso di laurea, 3. co-gnome, nome del Relatore; 4. titolo della tesi.Se la tesi si estende su più microfiche le stesse devono essere numerate. Eventua-li parti della tesi non riproducibili su microfiche devono essere allegate a parte.Attenzione: non sono assolutamente ammesse tesi riprodotte in jacket.

f. Lo studente riceverà la convocazione alla prova finale esclusivamente trami-te la propria pagina personale I-Catt in tempo utile e comunque non oltre il10° giorno antecedente alla seduta di laurea. L’elenco degli ammessi allaprova finale con il correlatore assegnato sarà affisso agli albi di facoltà opresso la Segreteria studenti.

Avvertenze1. Nessun laureando potrà essere ammesso all’esame di laurea se non avrà ri-

spettato le date di scadenza esposte agli Albi di Facoltà e pubblicate sullapagina web di ciascuna Facoltà.

2. I laureandi devono aver sostenuto e verbalizzato tutti gli esami almeno unasettimana prima dell’inizio della sessione di laurea.

3. I laureandi hanno l’obbligo di avvertire tempestivamente il Professore relatoredella tesi e la Segreteria studenti qualora, per qualsiasi motivo, si verificassel’impossibilità a laurearsi nell’appello per il quale hanno presentato doman-da e, in tal caso, dovranno ripresentare successivamente una nuova domandadi ammissione all’esame di laurea.

4. I laureandi devono tassativamente consegnare il libretto di iscrizione al per-sonale addetto, prima dell’inizio della prova finale.

5. I laureandi che necessitano di un personal computer e/o di un proiettore dautilizzare durante la discussione dovranno compilare e consegnare allaBidelleria il modulo richiesta attrezzature informatiche disponibile presso lapropria Segreteria studenti o sulla pagina web della propria Facoltà.

PROVA FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA TRIENNALE.

L’ordinamento didattico di ciascun corso di laurea prevede diverse possibilimodalità di svolgimento dell’esame di laurea. La struttura didattica competentedefinisce la modalità da adottare per ciascun corso di studio (vedere in proposito

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gli avvisi agli Albi di Facoltà e le indicazioni contenute nella Guida di Facoltà).La procedura prevista rimane attualmente simile a quella descritta per i corsi dilaurea specialistici/magistrali con le seguenti differenze:1. si tratta di un elaborato su un argomento di norma concordato con un docente

di riferimento;2. l’impegno richiesto per tale relazione è inferiore a quello richiesto per una

tradizionale tesi di laurea (l’impegno è proporzionale al numero di creditiformativi universitari attribuito alla prova finale nell’ordinamento di-dattico del proprio corso di laurea). Di conseguenza l’elaborato avrà unalimitata estensione;

3. il titolo dell’argomento dell’elaborato finale deve essere ottenuto secondo lemodalità stabilite dal Consiglio di Facoltà (assegnazione diretta da parte deldocente, acquisizione tramite sportello tesi nelle diverse forme disponibili,altro) in tempo utile per lo svolgimento ed il completamento dell’elaboratoentro la scadenza prevista per la presentazione della domanda di ammissionealla prova finale per il conseguimento della laurea. Tale scadenza sarà pub-blicata agli Albi e sulla pagina web di ciascuna Facoltà per ciascuna sessionedi riferimento;

4. la domanda di ammissione alla prova finale per il conseguimento della laureadeve essere presentata non meno di 45 giorni dall’inizio della sessioneprescelta. La citata domanda potrà essere presentata a condizione che il nu-mero di esami e/o il numero di CFU a debito non sia superiore a quello stabi-lito da ciascuna Facoltà;

5. sono di norma necessarie una copia cartacea da consegnare al docente diriferimento più una copia microfiche da consegnare - secondo le modalità ele scadenze previste dalla Facoltà e indicate tramite appositi avvisi affissiagli Albi di Facoltà e pubblicate sulla pagina web di ciascuna Facoltà -unitamente al modulo di avvenuta consegna sottoscritto dal docente di riferi-mento e al modulo di dichiarazione di regolarità adempimenti con Bibliotecaed EDUCatt.

ESAMI DI LAUREA RELATIVI AI CORSI DI STUDIO PRECEDENTI ALL’ENTRATA IN VIGORE DEL

D.M. 3 NOVEMBRE 1999, N. 509

La procedura prevista è sostanzialmente analoga a quella descritta per la provafinale per il conseguimento della laurea specialistica/magistrale salvo diverseindicazioni esposte agli Albi di Facoltà e/o pubblicate sulla Guida di Facoltà.Anche per gli esami di laurea dei corsi quadriennali/quinquennali, antecedentil’ordinamento di cui al D.M. 509/99, la domanda di ammissione alla prova fina-le potrà essere presentata a condizione che il numero di esami a debito non siasuperiore a quello stabilito da ciascuna Facoltà.

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AVVERTENZE PER I LAUREANDI NEGLI APPELLI DELLA SESSIONE STRAORDINARIA

Lo studente che conclude gli studi negli appelli di laurea della sessione straordi-naria (dal 5 novembre al 30 aprile), è tenuto al pagamento di un contributo difunzionamento proporzionale al ritardo accumulato rispetto alla conclusionedell’anno accademico al quale il medesimo risulta regolarmente iscritto. Il cita-to contributo non è dovuto per gli studenti che conseguendo la laurea triennalenella suddetta sessione straordinaria prendono immediatamente iscrizione al bi-ennio magistrale.

CESSAZIONE DELLA QUALITÀ DI STUDENTE

Gli studenti hanno facoltà di rinunciare agli studi intrapresi senza obbligo dipagare le tasse scolastiche e contributi arretrati di cui siano eventualmente indifetto. La rinuncia deve essere manifestata con atto scritto in modo chiaro edesplicito senza l’apposizione sulla medesima di condizioni, termini e clausoleche ne limitino l’efficacia. A coloro che hanno rinunciato agli studi potrannoessere rilasciati certificati relativamente alla carriera scolastica precedentemen-te percorsa.Non possono prendere iscrizione a un nuovo anno accademico e, pertanto, ces-sano dalla qualità di studente gli studenti che non abbiano preso regolare iscri-zione per cinque anni accademici consecutivi o gli studenti che, trascorsa ladurata normale del corso di studi, non abbiano superato esami per cinque anniaccademici consecutivi. La predetta disposizione non si applica agli studenti chedebbano sostenere solo l’esame di laurea ovvero che abbiano conseguito tutti icrediti a eccezione di quelli previsti per la prova finale.

PASSAGGIO AD ALTRO CORSO DI LAUREA

Gli studenti che intendano passare ad altro corso di laurea della stessa o di altraFacoltà dell’Università Cattolica sono tenuti ad utilizzare la procedura infor-matica disponibile sul sito internet dell’Ateneo nella sezione dedicata. Glistudenti interessati sono altresì invitati a consultare gli avvisi esposti agli albidi Facoltà e sul sito internet dell’Ateneo per verificare le scadenze di presenta-zione della documentazione necessaria alle Segreterie di competenza.

TRASFERIMENTI

Trasferimento ad altra UniversitàLo studente regolarmente iscritto può trasferirsi ad altra Università, previa con-sultazione dell’ordinamento degli studi della medesima, dal 15 luglio al 31 otto-bre (salvo scadenza finale anteriore al 31 ottobre per disposizioni dell’università

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di destinazione) presentando alla Segreteria di Facoltà apposita domanda.Lo studente che richiede il trasferimento ad altro Ateneo oltre il termine fissatodalla normativa e comunque non oltre il 31 dicembre è tenuto al pagamento diun contributo di funzionamento direttamente proporzionale al ritardo di presen-tazione dell’istanza. Il trasferimento non potrà comunque avvenire in assenzadel nulla osta dell’Università di destinazione.Per ottenere il trasferimento lo studente deve previamente:– verificare presso una stazione UC Point, la propria carriera scolastica con la

funzione “visualizzazione carriera” e segnalare alla segreteria eventuali ret-tifiche o completamento di dati;

– ottenere dalla stazione UC-Point un certificato degli esami superati.Alla domanda, cui va applicata marca da bollo secondo valore vigente, devonoessere allegati:* libretto di iscrizione;* badge magnetico;* il certificato degli esami superati ottenuto via UC Point;* dichiarazione su apposito modulo da ritirare in Segreteria, di:

non avere libri presi a prestito dalla Biblioteca dell’Università e dal ServizioPrestito libri di EDUCatt (Ente per il Diritto allo Studio Universitario del-l’Università Cattolica);non avere pendenze con l’Ufficio Assistenza di EDUCatt (Ente per il Dirittoallo Studio Universitario dell’Università Cattolica) es. pagamento rettaCollegio, restituzione rate assegno di studio universitario, restituzione prestitod’onore, ecc.;

* quietanza dell’avvenuto versamento del diritto di segreteria previsto.A partire dalla data di presentazione della domanda di trasferimento non èpiù consentito sostenere alcun esame.

Gli studenti trasferiti ad altra Università, non possono far ritorno all’UniversitàCattolica prima che sia trascorso un anno dalla data del trasferimento. Gli stu-denti che ottengono l’autorizzazione a ritornare all’Università Cattolica sonoammessi all’anno in cui danno diritto gli esami superati indipendentemente dal-l’iscrizione ottenuta precedentemente. Saranno tenuti inoltre a superare quelleulteriori prove integrative che il Consiglio della Facoltà competente ritenessenecessarie per adeguare la loro preparazione a quella degli studenti dell’Univer-sità Cattolica.

Trasferimento da altra Università

Gli studenti già iscritti ad altra Università che intendono immatricolarsi all’Uni-versità Cattolica sono tenuti ad utilizzare la procedura informatica disponibilesul sito internet dell’Ateneo nella sezione dedicata. Gli studenti interessati sono

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altresì invitati a consultare gli avvisi esposti agli albi di Facoltà e sul sito internetdell’Ateneo per verificare le scadenze di presentazione della documentazionenecessaria alle Segreterie di competenza.

Lo studente è in ogni caso tenuto a presentare richiesta di trasferimento all’Uni-versità di provenienza o presentare alla stessa domanda di rinuncia agli studi.

DEFINIZIONE DELLA REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA AI FINI DELL’ACCOGLIMENTO DELLA

DOMANDA DI PASSAGGIO INTERNO AD ALTRO CORSO DI LAUREA O DI TRASFERIMENTO AD

ALTRO ATENEO

Lo studente soddisfa il requisito di regolarità amministrativa se si trova in unadelle seguenti situazioni:– ha rinnovato l’iscrizione al nuovo anno accademico (condizione che si veri-

fica con l’avvenuto versamento della prima rata) essendo in regola per glianni accademici precedenti (questi ultimi anche attraverso la tassa di rico-gnizione studi qualora si sia verificato un periodo di uno o più anni di inter-ruzione degli studi – cfr. § Tasse e Contributi);

– pur non avendo ancora rinnovato l’iscrizione al nuovo anno accademico, è inregola rispetto all’anno accademico che volge al termine e presenta domandadi passaggio o trasferimento entro i termini stabiliti da ciascuna Facoltà ecomunque entro il 31 ottobre.

Iscrizione a corsi singoli (art. 11 del Reg. Didattico d’Ateneo)Ai sensi dell’art. 11 del Regolamento didattico di Ateneo, possono ottenere, previaautorizzazione della struttura didattica competente, l’iscrizione ai corsi singoli esostenere gli esami relativi a tali corsi entro gli appelli dell’anno accademico dirispettiva frequenza:a. gli studenti iscritti ad altre università autorizzati dall’Ateneo di appartenen-

za e, se cittadini stranieri nel rispetto della normativa e procedure vigenti;b. i laureati interessati a completare il curriculum formativo seguito;c. altri soggetti interessati.È dovuta una tassa di iscrizione più un contributo per ciascun corso (cfr. Norma-tiva generale tasse e contributi universitari).I soggetti di cui sopra possono iscriversi a corsi singoli corrispondenti a unnumero di crediti formativi universitari stabilito dal Consiglio della strutturadidattica competente e, di norma, non superiore a 30 per anno accademico, pernon più di due anni accademici; eventuali deroghe sono deliberate, su istanzamotivata, dal Consiglio della struttura didattica competente;La domanda di iscrizione va presentata una sola volta per anno accademico e con rife-rimento a corsi appartenenti ad una stessa Facoltà (o mutuati dalla medesima) pressola Segreteria competente entro la data di inizio delle lezioni.

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NORME PER ADEMPIMENTI DI SEGRETERIA

AVVERTENZE

A tutela dei dati personali, si ricorda allo studente che, salvo diverse disposizio-ni dei paragrafi successivi, per compiere le pratiche scolastiche deve recarsi per-sonalmente agli sportelli della Segreteria competente. Se per gravi motivi lostesso ne fosse impedito può, con delega scritta, incaricare un’altra persona op-pure fare la richiesta per corrispondenza, nel qual caso lo studente deve indicarela Facoltà di appartenenza, il numero di matricola, il recapito e allegare l’affran-catura per la raccomandata di risposta.Si ricorda che alcune operazioni relative alle pratiche scolastiche sono previstein modalità self-service presso le postazioni denominate UC Point o via webdalla pagina personale dello studente I-Catt.Lo studente, per espletare le pratiche, è invitato a non attendere i giorni vicinialle scadenze relative ai diversi adempimenti.

ORARIO DI SEGRETERIA

Gli uffici di Segreteria sono aperti al pubblico nei giorni feriali (sabato escluso)secondo il seguente orario:– lunedì, martedì, giovedì e venerdì: dalle ore 9.00 alle ore 12.30– mercoledì: dalle ore 13.30 alle ore 16.30.

La Segreteria della Facoltà di Economia, solo per gli studenti del corso tardopomeridiano-serale, è aperta al pubblico anche in orari dedicati (si prega di pren-dere visione degli avvisi esposti agli albi di Facoltà).

Gli uffici di Segreteria restano chiusi in occasione della festa del Sacro Cuore, il24 e il 31 dicembre e due settimane consecutive nel mese di agosto. Circa even-tuali ulteriori giornate di chiusura verrà data idonea comunicazione tramite av-visi esposti agli albi.

RECAPITO DELLO STUDENTE PER COMUNICAZIONI VARIE

È indispensabile che tanto la residenza come il recapito vengano, in caso di succes-sive variazioni, aggiornati tempestivamente: tale aggiornamento deve essere effet-tuato direttamente a cura dello studente con l’apposita funzione self-service pressole stazioni UC-POINT o via web tramite la pagina personale dello studente I-Catt.

CERTIFICATI

I certificati relativi alla carriera scolastica degli studenti sono rilasciati su istan-za, ai sensi della normativa vigente, dalla Segreteria di Facoltà ovvero, attraver-so un sevizio self-service il cui accesso prevede che lo studente si identifichi conuser name e password.

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RILASCIO DEL DIPLOMA DI LAUREA E DI EVENTUALI DUPLICATI

Per ottenere il rilascio del diploma originale di laurea occorre attenersi alle indi-cazioni contenute nella lettera-invito alla discussione della tesi di laurea.In caso di smarrimento del diploma originale di laurea l’interessato può richie-dere al Rettore, con apposita domanda, soggetta a imposta di bollo, corredata daidocumenti comprovanti lo smarrimento (denuncia alle autorità giudiziarie com-petenti), il duplicato del diploma previo versamento del contributo previsto peril rilascio del medesimo.I diplomi originali vengono recapitati all’interessato presso l’indirizzo agli attidell’amministrazione al momento della presentazione della domanda di laurea.

TASSE E CONTRIBUTI

Le informazioni sulle tasse e sui contributi universitari nonché su agevolazionieconomiche sono consultabili attraverso il sito internet dell’Università Cattolicadel Sacro Cuore al seguente indirizzo: http://www.unicatt.it/OffertaFormativa/, allavoce “tasse e contributi universitari” e dalla pagina personale dello studente I-Catt.

I prospetti delle tasse e contributi vari sono altresì contenuti in un appositofascicolo.

Lo studente che non sia in regola con il pagamento delle tasse e dei contributie con i documenti prescritti non può:– essere iscritto ad alcun anno di corso, ripetente o fuori corso;– essere ammesso agli esami;– ottenere il passaggio ad altro corso di laurea/diploma;– ottenere il trasferimento ad altra Università;– ottenere certificati d’iscrizione.

Lo studente che riprende gli studi dopo averli interrotti per uno o più anniaccademici è tenuto a pagare le tasse e i contributi dell’anno accademico nel qualeriprende gli studi, mentre per gli anni relativi al periodo di interruzione devesoltanto una tassa di ricognizione. Lo studente che, riprendendo gli studi all’iniziodell’anno accademico, chiede di poter accedere agli appelli di esame del periodogennaio-aprile, calendarizzati per i frequentanti dell’a.a. precedente, è tenuto aversare, inoltre, un contributo aggiuntivo.

Lo studente che ha ottenuto l’iscrizione ad un anno di corso universitarionon ha diritto, alla restituzione delle tasse e dei contributi pagati (art. 4, comma8, Titolo I “Norme generali” del Regolamento Didattico dell’Università Cattoli-ca e art. 27 del Regolamento Studenti, approvato con R.D. 4 giugno 1938, n. 1269).

1. Di norma il pagamento di tutte le rate deve essere effettuato mediante i bol-lettini di tipo MAV emessi dalla Banca o attraverso i Bollettini Freccia residisponibili nella pagina personale dello studente I-Catt quindici giorni prima

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della scadenza della rata o, in via eccezionale, emessi dalla Segreteria.Solo per gli studenti che si immatricolano al I anno di corso o che si iscrivo-no a prove di ammissione a corsi di laurea, laddove richieste, esiste la possi-bilità di pagare gli importi della prima rata e il contributo della prova diammissione on line con carta di credito dal sito web dell’Università Cattolica(www.unicatt.it/immatricolazioni).Non è ammesso alcun altro mezzo di pagamento.

2. Gli studenti che si immatricolano al I anno di corso o che si iscrivono aprove di ammissione a corsi di laurea potranno ritirare i bollettini MAV dellaprima rata e per il contributo per la prova di ammissione presso l’Area imma-tricolazioni dell’Università oppure scaricarli on line dal sito web dell’Uni-versità Cattolica (www.unicatt.it/immatricolazioni).

A tutti gli altri studenti le rate verranno recapitate con congruo anticipo rispettoalla scadenza a mezzo posta tramite bollettini di tipo MAV emessi dalla Banca,altrimenti sarà possibile ottenere i Bollettini Freccia resi disponibili nella pagi-na personale dello studente I-Catt quindici giorni prima della scadenza della rata.È dovuta mora per ritardato pagamento delle tasse scolastiche.

Ai fini di un eventuale riscontro è opportuno che lo studente conservi, fino altermine degli studi, tutte le quietanze del pagamento delle tasse scolastiche.

NORME DI COMPORTAMENTO

Secondo quanto previsto dall’ordinamento universitario gli studenti sono tenutiall’osservanza di un comportamento non lesivo della dignità e dell’onore e nonin contrasto con lo spirito dell’Università Cattolica.In caso di inosservanza l’ordinamento universitario prevede la possibilità di san-zioni disciplinari di varia entità in relazione alla gravità delle infrazioni (cfr. art.18 bis - Competenze disciplinari nei riguardi degli studenti, Titolo I “Normegenerali” del regolamento didattico di Ateneo).L’eventuale irrogazione di sanzioni è disposta dagli organi accademici compe-tenti sulla base di procedimenti che assicurano il diritto di difesa degli interessa-ti in armonia con i principi generali vigenti in materia.

NORME PER MANTENERE LA SICUREZZA IN UNIVERSITÀ: SICUREZZA, SALUTE EAMBIENTE

Per quanto riguarda la Sicurezza, la Salute e l’Ambiente l’Università Cattolicadel Sacro Cuore ha come obiettivo strategico la salvaguardia dei dipendenti,docenti e non docenti, ricercatori, dottorandi, tirocinanti, borsisti, studenti e vi-sitatori, nonché la tutela degli ambienti e dei beni utilizzati per lo svolgimentodelle proprie attività istituzionali secondo quanto previsto dalla missione dell’Ente.

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Compito di tutti, docenti, studenti e personale amministrativo è di collaborare alperseguimento dell’obiettivo sopra menzionato, verificando costantemente chesiano rispettate le condizioni necessarie al mantenimento della salute e sicurez-za nei luoghi di lavoro e che siano conosciute e costantemente applicate le pro-cedure; in caso contrario è compito di ognuno comunicare le situazioni di caren-za di condizioni sicure o di formazione/informazione alle persone, collaborandocon i servizi preposti alla stesura e continuo miglioramento delle prassi e proce-dure di svolgimento delle attività istituzionali.Anche gli studenti possono contribuire al miglioramento della sicurezza (in os-servanza a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08), con il seguente comportamento:a. osservare le disposizioni e le istruzioni impartite ai fini della protezione col-

lettiva e individuale;b. utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le so-

stanze e i dispositivi di sicurezza;c. utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro dispo-

sizione;d. segnalare immediatamente al personale preposto le deficienze dei mezzi e

dispositivi, nonché le altre condizioni di pericolo di cui vengano a conoscen-za, adoperandosi direttamente, in caso di emergenza, nell’ambito delle lorocompetenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli;

e. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza odi segnalazione o di controllo;

f. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono dicompetenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di al-tre persone;

g. nei casi in cui è previsto, sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro con-fronti;

h. contribuire all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità com-petente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute in Univer-sità; evitare comportamenti pericolosi per sé e per gli altri.

Alcuni esempi per concorrere a mantenere condizioni di sicurezza:

– nei corridoi, sulle scale e negli atri: non correre;

non depositare oggetti chepossano ingombrare il passaggio;

lascia libere le vie di passaggio e le usci-te di emergenza;

– negli istituti, nei laboratori e in segui scrupolosamente lebiblioteca indicazioni del personale preposto;

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prima di utilizzare qualsiasiapparecchio, attrezzatura o altro;leggi le norme d’uso, leistruzioni e le indicazioni disicurezza;non utilizzare apparecchiatureproprie senza specificaautorizzazione del personalepreposto;non svolgere attività diverseda quelle didattiche o autorizzate;

– nei luoghi segnalati non fumare o accendere fiammelibere;non accedere ai luoghi ove èindicato il divieto di accesso;

– in caso di evacuazione (annunciatada un messaggio audio-diffuso) mantieni la calma;

segnala immediatamentel’emergenza in corso al personalepresente e/o ai numeri di telefonoindicati;

ascolta le indicazioni fornite dalpersonale preposto;non usare ascensori;

raggiungi luoghi aperti a cielolibero seguendo la cartellonisticapredisposta;

raggiungi rapidamente il punto di raccol-ta più vicino (indicato nelle planimetrieesposte nell’edificio);

verifica che tutte le persone cheerano con te si siano potutemettere in situazione disicurezza;

segnala il caso di un’eventuale personadispersa al personale della squadra diemergenza;

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utilizza i dispositivi di protezioneantincendio per spegnere unfocolaio solo se ragionevolmentesicuro di riuscirvi (focolaio didimensioni limitate) e assicuratidi avere sempre una via di fugapraticabile e sicura.

In tutte le sedi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nei limiti e con lemodalità stabilite dalla normativa in materia, vige il divieto di fumo.

Numeri di emergenza

Per segnalazioni riguardanti la sicurezza utilizza i seguenti numeri di emergenza:Soccorso Interno di Emergenza 2000

02/72342000 da fuori U.C. o datel. cellulare.

Vigilanza 226202/72342262 da fuori U.C. o datel. cellulare.

Indirizzo email Servizio Prevenzione e Protezione: [email protected][email protected]

PERSONALE DELL’UNIVERSITÀ

Il personale dell’Università Cattolica è al servizio degli studenti e degli utentidell’Ateneo. Il personale si impegna a garantire le migliori condizioni affinchétutti gli utenti possano usufruire nel modo più proficuo dei servizi e delle strut-ture dell’Università.

Il personale delle Segreterie di Facoltà, della Biblioteca e della Logistica, nel-l’esercizio delle proprie funzioni nell’ambito dei locali dell’Università, è auto-rizzato a far rispettare le disposizioni di utilizzo degli spazi e delle struttureuniversitarie.Tutto il personale e in particolare gli addetti alla Vigilanza, alla Bidelleria e allaPortineria, in base all’art. 47 R.D. 1269/1938, possono esercitare attività di pre-venzione e inibizione di ogni turbamento dell’ordine interno dell’Ente universi-tario. Nell’esercizio di tale attività redigono un verbale che ha anche rilevanzaesterna e può essere equiparato ai verbali redatti dagli ufficiali ed agenti dellaForza Pubblica.

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Al personale dell’Università Cattolica non è consentito di provvedere in vecealtrui alla presentazione di documenti o, comunque, di compiere qualsiasi prati-ca scolastica presso la Segreteria.

NORME DI GARANZIA DEL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI ESSENZIALI(Norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salva-guardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati – leggi n. 146/1990, n. 83/2000 e succ. modifiche e integrazioni)

Nell’ambito dei servizi essenziali dell’istruzione universitaria, dovrà garantirsila continuità delle seguenti prestazioni indispensabili per assicurare il rispettodei valori e dei diritti costituzionalmente tutelati:

immatricolazione ed iscrizione ai corsi universitari;prove finali, esami di laurea e di stato;esami conclusivi dei cicli annuali e/o semestrali di istruzione;certificazione per partecipazione a concorsi nei casi di documentataurgenza per scadenza dei termini.

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SERVIZI DELL’UNIVERSITÀ PER GLI STUDENTI

Allo studente che si iscrive in Università Cattolica, oltre alla qualità e allaserietà degli studi, l’Ateneo, in linea con la propria tradizione di attenzione allapersona, mette a disposizione un’ampia offerta di servizi e di iniziative culturalie ricreative, in fase di continuo sviluppo e miglioramento. Ciò al fine di agevo-lare lo studente nello svolgimento delle proprie attività e garantire adeguata as-sistenza, in particolare, nei momenti più impegnativi della sua carriera.

Tra i servizi innovativi offerti dall’Ateneo si segnala I-Catt, la pagina perso-nale dello studente, accessibile da qualsiasi postazione pc dell’Università o dacasa. Oltre al trasferimento sul web di tutte le funzionalità UC-Point, la paginaI-Catt riorganizza le informazioni relative alla didattica già presenti nel sito, inmodo profilato sul percorso di studi del singolo studente: orari dei corsi, lezionisospese, calendario appelli d’esame, avvisi dei docenti. Da qui sono gestite inmaniera innovativa le comunicazioni sia verso lo studente, sia da parte dellostudente, che può porre quesiti e chiedere spiegazioni al servizio coinvolto dalproblema in questione e avere una risposta tempestiva e puntuale.

Nel sito web dell’Università Cattolica (www.unicatt.it) tutti i servizi hannoampie sezioni a loro dedicate utili per la consultazione.Tra questi, in sintesi, ricordiamo:– Orientamento e Tutorato– Biblioteca– Stage e Placement– UCSC International (programmi di mobilità internazionale per gli studenti)– ILAB - Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo delle Attività didattiche e

tecnologiche d’Ateneo (corsi ICT e Blackboard)– SeLdA - Servizio linguistico d’Ateneo (corsi di lingua straniera)– EDUCatt – Ente per il diritto allo studio universitario dell’Università Catto-

lica del Sacro Cuore (assistenza sanitaria, servizi di ristorazione, soluzioniabitative, prestito libri)

– Servizio integrazione studenti con disabilità o con dislessia– Centro Pastorale– Collaborazione a tempo parziale degli studenti– Libreria “Vita e pensiero”– Attività culturali e ricreative– Ufficio rapporti con il pubblico (URP)

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PROGRAMMI DEI CORSI

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APPENDICE: PROGRAMMI DEI CORSI

1. Contabilità e bilanci d'impresa: Prof. FRANCO DALLA SEGA ............. pag. 1152. Criminologia: Prof. GABRIO FORTI ..................................................... . ” 1173. Diritti dell'uomo: Prof. MICHELE DE SALVIA ........................................... ” 1204. Diritto amministrativo: Prof. ALDO TRAVI ............................................... ” 1235. Diritto amministrativo II: Prof. GIORGIO PASTORI ................................... ” 1256. Diritto bancario: Prof. ALDO ANGELO DOLMETTA .................................... ” 1267. Diritto canonico: Gr. A-K: Prof. OMBRETTA FUMAGALLI CARULLI;

Gr. L-Z: Prof. GIORGIO FELICIANI ........................................................ ” 1278. Diritto civile I: Gr. A-K: Prof. ANTONIO LISERRE;

Gr. L-Z: Prof. ANDREA NICOLUSSI ............................................................ ” 1309. Diritto civile II: Prof. CARLO CASTRONOVO ............................................. ” 132

10. Diritto commerciale: Gr. A-K: Prof. GAETANO PRESTI;Gr. L-Z: Prof. GIUSEPPE RESCIO ................................................................ ” 133

11. Diritto commerciale II: Prof. PIETRO ABBADESSA .................................. ” 13612. Diritto commerciale comparato: Prof. GAETANO PRESTI .................... ” 13713. Diritto comune: Prof. ALBERTO LIVA ................................................. ” 13814. Diritto costituzionale: Gr. A-K: Prof. ENZO BALBONI;

Gr. L-Z: DOCENTE DA NOMINARE ................................................................ ” 13915. Diritto degli arbitrati internazionali: Prof. LUCA RADICATI DI BROZOLO . ” 14116. Diritto dei mercati finanziari: Prof. ANDREA PERRONE ........................ ” 14117. Diritto del commercio internazionale: Prof. ALBERTO MAZZONI ...... ” 14218. Diritto del lavoro: Prof. MARIO NAPOLI ............................................. ” 14419. Diritto del lavoro (corso progredito): Prof. ANTONELLA OCCHINO .... ” 14620. Diritto dell'economia: Prof. NICOLETTA MARZONA ................................ ” 14821. Diritto dell'esecuzione civile: Prof. ALBERTO ROMANO ....................... ” 14922. Diritto dell'Unione Europea: Prof. FRANCESCO BESTAGNO .................. ” 15023. Diritto della famiglia e dei minori: Prof. ANDREA NICOLUSSI;

Prof. MARTA BERTOLINO ............................................................................... ” 15224. Diritto della previdenza sociale: Prof. VINCENZO FERRANTE ............. ” 15425. Diritto delle assicurazioni: Prof. PIERPAOLO MARANO .......................... ” 15526. Diritto ecclesiastico: Prof. OMBRETTA FUMAGALLI CARULLI .................. ” 15627. Diritto fallimentare: Prof. ALDO ANGELO DOLMETTA ............................. ” 15828. Diritto industriale: Prof. MARCO SAVERIO SPOLIDORO ............................ ” 15929. Diritto internazionale (corso progredito): Prof. ANDREA BIANCHI ......... ” 16030. Diritto internazionale privato: Prof. LUCA RADICATI DI BROZOLO ....... ” 16131. Diritto internazionale pubblico ....................................................... ” 161

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32. Diritto penale I: Gr. A-K: Prof. GABRIO FORTI; Gr. L-Z: Prof. MARTA

BERTOLINO ...................................................................................................... pag. 16233. Diritto penale II: Prof. LUCIANO EUSEBI ................................................... ” 16834. Diritto penale commerciale: Prof. MARIO ROMANO ............................. ” 16935. Diritto penitenziario: Prof. GIANLUCA VARRASO .................................... ” 17036. Diritto privato comparato: Prof. CARLO CASTRONOVO ......................... ” 17237. Diritto processuale (Istituzioni di diritto processuale civile e

Diritto processuale penale): Prof. VALERIO TAVORMINA ........................... ” 17438. Diritto processuale civile: Prof. VALERIO TAVORMINA ...................... ” 17439. Diritto processuale civile (corso progredito) ............................... ” 17540. Diritto processuale penale: Prof. ANGELO GIARDA ............................ ” 17641. Diritto pubblico comparato: Prof. ENZO BALBONI ............................ ” 17742. Diritto regionale: Prof. ALBERTO ROCCELLA ....................................... . ” 17943. Diritto romano: Prof. GIOVANNI NEGRI .................................................... ” 18044. Diritto sindacale: Prof. MARIO NAPOLI; Prof. VINCENZO FERRANTE .... ” 18145. Diritto tributario: Prof. MARCO MICCINESI ......................................... ” 18346. Diritto urbanistico: Prof. ALDO TRAVI ............................................... ” 18447. Dottrina dello Stato: Prof. FILIPPO PIZZOLATO ........................................ ” 18548. Economia aziendale: Prof. MARCO CONFALONIERI .............................. ” 18749. Economia e diritto della concorrenza e del mercato:

Prof. ANGELO CALOIA; Prof. MARCO SAVERIO SPOLIDORO .................. ” 18950. Economia politica: Gr. A-K: Prof. ANGELO CALOIA; Gr. L-Z:

Prof. LUCIANO VENTURINI .................................................................... ” 19151. Economia politica (corso progredito) Prof. CARLO BERETTA .............. ” 19452. Economia pubblica: Prof. ADRIANO PROPERSI .......................................... ” 19553. Etica sociale: Prof. FERDINANDO CITTERIO .......................................... ” 19654. Filosofia del diritto: Gr. A-K e Gr. L-Z: Prof. BRUNO MONTANARI .. ” 19855. Filosofia morale: Prof. FRANCESCO BOTTURI ........................................... ” 19856. Giustizia costituzionale: Prof. UGO DE SIERVO; Prof. EMANUELE ROSSI ” 19957. Informatica: Prof. MARIA MEGALE ..................................................... ” 20058. Informatica giuridica: Prof. BRUNO MONTANARI; Prof. MARIA MEGALE . ” 20259. Istituzioni di diritto privato: Gr. A-K: Prof. FRANCO ANELLI;

Gr. L-Z: Prof. GIULIO PONZANELLI ................................................................ ” 20460. Istituzioni di diritto romano: Prof. LAURETTA MAGANZANI ...................... ” 20761. Logica: Prof. SERGIO GALVAN ............................................................. ” 20862. Medicina legale: Prof. RICCARDO ZOIA ................................................... ” 20963. Metodologia e informatica giuridica: Prof. BRUNO MONTANARI;

Prof. MARIA MEGALE .................................................................................... ” 21164. Ordinamento giudiziario: Prof. LIVIA POMODORO ................................. ” 21365. Organizzazione internazionale: Prof. MARINELLA FUMAGALLI

MERAVIGLIA .................................................................................................... ” 214

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66. Politica economica: Prof. VITO MORAMARCO; Prof. LUIGI CAMPIGLIO;Prof. GIACOMO VACIAGO .............................................................................. pag. 215

67. Principles of financial regulation: Prof. ANDREA PERRONE ................ ” 21768. Psicologia sociale della famiglia: Prof. CAMILLO REGALIA .............. ” 21869. Scienza dell’amministrazione: Prof. SILVIA ANTONELLA FREGO .......... ” 21970. Scienza delle finanze: Prof. DINO PIERO GIARDA; Prof. MASSIMO

BORDIGNON ..................................................................................................... ” 22071. Sociologia: Prof. GIANCARLO ROVATI .................................................. ” 22272 . Sociologia dell'organizzazione: Prof. MASSIMILIANO MONACI ........... ” 22473. Statistica: Prof. MARIA CHIARA ZANAROTTI .............................................. ” 22674. Storia del diritto commerciale: Prof. GIUSEPPE ACERBI ....................... ” 22775. Storia del diritto medievale e moderno: Gr. A-K: Prof. ALBERTO

LIVA; Gr. L-Z: Prof. STEFANO SOLIMANO ........................................................ ” 22876. Storia del diritto moderno e contemporaneo: Prof. STEFANO

SOLIMANO ....................................................................................................... ” 23077. Storia del diritto romano: Prof. LAURETTA MAGANZANI ........................ ” 23178. Storia dell'amministrazione pubblica: Prof. MARIO SCAZZOSO ......... ” 23279. Storia delle relazioni internazionali: Prof. MASSIMO DE LEONARDIS ..... ” 23480. Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa: Prof. ROMEO

ASTORRI .......................................................................................................... ” 23581. Transnational Commercial Law (TCL): Prof. LUCA RADICATI

DI BROZOLO; Prof. ALBERTO MAZZONI ......................................................... ” 236

Programmi dei Corsi di Teologia ........................................................... pag. 239

Programmi dei Corsi di lingua straniera di primo livello (SeLdA) .... pag. 251

Programmi dei Corsi di lingua straniera di livello avanzato .............. pag. 263

Programmi dei Corsi ICT e società dell'informazione ......................... pag. 273

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1. - Contabilità e bilanci d’impresaPROF. FRANCO DALLA SEGA

OBIETTIVO DEL CORSO

L’insegnamento di Contabilità e bilanci d’impresa, caratterizzante dell’indiriz-zo d’Impresa nella laurea magistrale in Giurisprudenza, persegue i seguentiobiettivi didattici:– esporre le caratteristiche generali degli aspetti organizzativi, economici e fi-

nanziari dell’attività d’impresa;– presentare i principi fondamentali della ragioneria, intesa quale disciplina

che studia i valori d’impresa;– far acquisire una conoscenza di base della logica delle rilevazioni contabili e

del metodo della partita doppia, al fine di comprendere i processi di rappre-sentazione dei valori nel bilancio d’esercizio;

– sviluppare la capacità di interpretazione della situazione patrimoniale, finan-ziaria e del risultato economico d’impresa anche attraverso l’analisi di bilan-ci e casi aziendali concreti.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il programma prevede, in via propedeutica, l’esame della realtà delle aziende diproduzione, con riferimento alle quali sono affrontati - in termini sintetici - i piùrilevanti problemi di gestione e organizzazione.A questo segue l’illustrazione della tecnica delle principali rilevazioni contabili,prevalentemente dedicate alla determinazione del risultato d’esercizio, svoltecon il metodo della partita doppia.Infine, vengono trattati gli strumenti necessari per comprendere la logica chegoverna la formazione del bilancio d’esercizio, avuto riguardo ai principi di or-dine economico-aziendale e alla normativa in materia. In particolare, si procedeall’analisi dei principi guida degli standard contabili nazionali e internazionali(IAS/IFRS).

PARTE GENERALE

1. La gestione, l’organizzazione e la rilevazione aziendale: linee generali– Il sistema della gestione di impresa.– L’organizzazione aziendale: il lavoro, la persona, la struttura organizzativa.– La rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili.– Capitale e reddito nelle loro mutue relazioni.

2. Il modello del bilancio d’esercizio– Il bilancio di esercizio come sintesi della gestione. Il significato economico-

aziendale del reddito di esercizio e del patrimonio di funzionamento.– I principi aziendali alla base della formazione del bilancio di esercizio.

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3. La composizione del sistema informativo di bilancio– Gli schemi di stato patrimoniale, di conto economico e la loro configurazione.– La nota integrativa.– La relazione sulla gestione.– La presentazione del bilancio d’esercizio secondo i principi contabili

internazionali IAS/IFRS.

4. Le valutazioni di bilancio– La metodologia delle determinazioni quantitative d’esercizio.– Le problematiche connesse alla valutazione delle principali poste del patrimonio

aziendale.– “Property, Plant and Equipment”, “Intangible Assets”, “Impairment of Assets”

e “Financial Instruments” secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

Costituisce parte integrante del programma lo sviluppo del seguente piano orga-nico di esercitazioni.

PARTE APPLICATIVA

1. Le regole operative di rilevazione– Il conto come strumento di rilevazione.– Il metodo della partita doppia (generalità).– Il funzionamento dei conti nell’ambito del sistema proposto.

2. La rilevazione sistematica delle operazioni aziendali– L’acquisizione dei fattori produttivi.– La vendita di prodotti/servizi.– Le scritture di assestamento.

3. La determinazione periodica del reddito di esercizio e del capitale difunzionamento

BIBLIOGRAFIA

Indicazioni bibliografiche verranno comunicate all’inizio del corso direttamente daldocente e nella pagina web dello stesso sul sito www.unicatt.it.

Eventuali ulteriori indicazioni, nonché materiale di documentazione e di studio,verranno segnalati agli studenti durante l’anno nel corso delle lezioni e nellapagina web del docente.

DIDATTICA DEL CORSO

L’approccio didattico istituzionale trova un utile arricchimento in esercitazionipratiche sulle rilevazioni contabili, introdotte durante il corso quale contributo offertoallo studente per una sua più approfondita comprensione degli aspetti tecnici delledeterminazioni quantitative d’azienda.

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Oltre alle lezioni d’aula e alle esercitazioni sono previste analisi di casi di specie etestimonianze di professionisti.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si svolge in forma orale. Per poter sostenere l’esame orale, lo studente devesuperare una prova scritta volta ad accertare la conoscenza della logica delle rilevazionicontabili e la conoscenza della configurazione degli schemi di stato patrimoniale e diconto economico previsti dal Codice Civile.

AVVERTENZE

La frequenza costante alle lezioni costituisce condizione indispensabile per un’idoneapreparazione della materia.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Franco Dalla Sega riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

il Dipartimento di Scienze dell’economia e della gestione aziendale (via Necchi 9, uff. n. 203).

2. - CriminologiaPROF. GABRIO FORTI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di offrire agli studenti una preparazione di base sulla materiacriminologica, avviandoli altresì all’apprendimento dei metodi di ricerca e dianalisi interdisciplinare penalistico-criminologica.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE GENERALE

Le definizioni della criminologia. I rapporti tra criminologia in senso proprio,criminologia applicata, scienze forensi e criminalistica. Crimine, criminalità ecriminalizzazione. La criminologia “umana”. Introduzione all’analisicriminologica: la “molecola” criminale. Tipi di ricerca criminologica. Le ricer-che descrittive. Le ricerche esplicative. Le ricerche quantitative. L’interazionismosimbolico. I test di Milgram e Zimbardo. Nascita ed evoluzione della criminologiamoderna. Cesare Beccaria e la Scuola liberale-classica. La Scuola positiva. Le“nuove” criminologie. La vittimologia. Crimine e reato. Il caso Sutherland. Ledefinizioni del “crimine”. La gravità del crimine. La definizione “piramidale”del crimine. Elementi di una teoria generale del crimine. Il rapporto tra dirittopenale e criminologia. L’apporto criminologico all’impostazione e soluzione dei

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problemi del diritto penale “Idea dello scopo”, politica criminale e scienza pena-le integrata: il programma di Marburgo. Criminologia e teorie della pena. Lateoria delle “attività routinarie”. La prevenzione. Il principio di offensività.L’extrema ratio o sussidiarietà del diritto penale. Il principio di determinatezzadella fattispecie penale. La perizia nel processo penale. Il problema della spie-gazione del crimine. Causalità lineare ed epistemologia cibernetica. Le teoriecriminologiche. L’anomia e la teoria della tensione. La teoria delle opportunitàdifferenziali e le teorie sottoculturali. La teoria delle “neutralizzazioni”. La teo-ria delle “associazioni differenziali”. Le teorie del controllo sociale. Il crimine ela pena nell’età della globalizzazione. La cultura del controllo.

PARTE SPECIALE (FACOLTATIVA)I crimini contro l’umanità. La criminalità economica. La criminalità politico-amministrativa. La criminalità organizzata di tipo mafioso. La criminalità con-nessa al traffico e al consumo di sostanze stupefacenti. L’omicidio e la crimina-lità di violenza. I sequestri di persona. La violenza sessuale. La delinquenzagiovanile. La criminalità politico-terroristica. La condizione dell’immigrato tracriminalizzazione e vittimizzazione. La criminalità femminile. L’abuso all’in-fanzia (child abuse and neglect). La criminalità in ambiente urbano. La rappre-sentazione televisiva del crimine. Le nuove schiavitù: la tratta di esseri umani.La vittimizzazione femminile. Crimine, diritto penale e letteratura (law andliterature). La polizia. Crimine e globalizzazione. La criminalità predatoria.

BIBLIOGRAFIA

Parte generaleG. FORTI, L’immane concretezza. Metamorfosi del crimine e controllo penale, Cortina,

Milano, 2000.Per gli studenti che abbiano frequentato il corso assiduamente, il testo indicato

servirà, oltre che come base per le frequenti discussioni su problemi criminali condottein aula, per il controllo e l’integrazione degli appunti delle lezioni. Gli studenti nonfrequentanti dovranno invece servirsene integralmente per l’apprendimento della materia.

Durante il corso, che sarà caratterizzato da molteplici rinvii alla teoria generale delreato, a varie fattispecie criminose, nonché alla prassi giurisprudenziale, verrannopresentati riferimenti bibliografici per l’approfondimento di aree del programma.

Lo studio della materia dovrà comunque essere impostato sulla base di uno strettocoordinamento delle nozioni e dei dati criminologici con le norme e le categoriegiuridiche pertinenti. E’ pertanto vivamente raccomandata, specie agli studenti dellaFacoltà di Giurisprudenza, la consultazione del manuale di diritto penale, nonché deicodici penale e di procedura penale aggiornati.

Parte specialePer la “parte speciale”, gli studenti frequentanti potranno svolgere, su uno dei temi

compresi nelle Reading lists messe a disposizione all’inizio dell’anno accademico e

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definiti con il docente, una ricerca interdisciplinare (penalistico-criminologica), scrittaod orale, impostata secondo la metodologia appresa durante il corso.

Gli studenti che non abbiano frequentato il corso con regolarità o che, comunque, nonabbiano svolto la ricerca interdisciplinare, ove intendano completare la loro preparazionesulla “parte speciale” e acquisire i relativi crediti aggiuntivi (v., infra, le Avvertenze),potranno scegliere una delle quattro opzioni di studio:1. G. FORTI (a cura di), Il prezzo della tangente. La corruzione come sistema a dieci anni

da “mani pulite”, Vita e Pensiero, Milano, 2003.2. A. ARENDT, Responsabilità e giudizio, Einaudi, Torino, 2004.3. E. SUTHERLAND, Il crimine dei colletti bianchi. La versione integrale (a cura di G. Forti),

Giuffrè, Milano, 1987.Insieme all’articolo:G. FORTI, Percorsi di legalità in campo economico: una prospettiva criminologico-penalistica, Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa, Milano, 2006(disponibile anche in versione on line al sito: http://www.assbb.it/CMI/quaderno_etica_15.pdf).

4. A. CERETTI-L. NATALI, Cosmologie violente. Percorsi di vite criminali, R. Cortina Edi-tore, Milano, 2009.

Per gli studenti impegnati nelle ricerche interdisciplinari di parte speciale, oltre cheper tutti i laureandi in criminologia che intendano dedicarsi a indagini empiriche, puòessere utile la consultazione di:C. MERAVIGLIA, Metodologia delle scienze sociali. Un’introduzione, Carocci, Roma, 2004.

Nel corso dell’anno saranno organizzati cicli organici di esercitazioni, a cura degliassistenti di Criminologia, su singoli temi di “parte speciale” la cui frequenza, consuperamento della relativa verifica finale, costituirà una modalità alternativa per assolverela preparazione sulla parte speciale e conseguire i relativi crediti (v. infra).

DIDATTICA DEL CORSO

La didattica del corso prevede, oltre alle lezioni in aula dedicate alla presentazionedella parte generale, seminari facoltativi, individuali o di gruppo, aventi a oggettoproblemi criminologici di “parte speciale”, nonché incontri con esperti di problematichecriminologiche, penalistiche e penitenziarie. Nell’ultima parte dell’anno accademicosaranno organizzate esercitazioni di approfondimento in tema di criminalità economicae violenta. Gli studenti interessati potranno inoltre partecipare a ulteriori cicli organicidi lezioni o incontri di rilievo penalistico e criminologico organizzati durante l’annoaccademico, in relazione ai quali la Facoltà potrà prevedere il riconoscimento di creditiformativi. Tra essi si segnala lo svolgimento, anche nell’a.a. 2011-12, del ciclo seminarialesu “Giustizia e Letteratura” (Law and Literature).

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione della preparazione avverrà attraverso un esame orale al terminedell’anno accademico, nel quale peraltro si terrà conto degli esiti della ricerca

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interdisciplinare di parte speciale, scritta od orale, svolta dagli studenti che abbianofrequentato il corso con regolarità.

AVVERTENZE

Per i corsi di laurea disciplinati dal nuovo ordinamento didattico, l’esame diCriminologia comporta il riconoscimento di 8 Cfu qualora lo studente abbia condotto lasua preparazione sul solo programma di parte generale, e di 9 Cfu ove abbia seguito unoa scelta tra i percorsi qui indicati: a) svolgimento, con esito positivo, della ricercaseminariale; b) integrazione dello studio con almeno uno dei testi di parte specialeindicati sopra e superamento dell’esame anche su questa parte. Per gli studenti delvecchio ordinamento didattico (laurea quadriennale in Giurisprudenza) lo studio dei testiintegrativi di “parte speciale” è comunque obbligatorio.

Per la preparazione dell’esame è particolarmente utile la padronanza delle nozionifondamentali del diritto penale. La tesi di laurea in Criminologia verrà assegnata ai solistudenti che abbiano frequentato integralmente il corso, abbiano sostenuto il relativoesame con una votazione non inferiore a 27 e dispongano di una buona conoscenza dellalingua inglese o tedesca.

Orario e luogo di ricevimentoDurante i periodi di lezione Il Prof. Gabrio Forti riceve gli studenti il martedì dalle

ore 11,30 presso la Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza o il martedì dalle ore 15,00presso l’Istituto Giuridico (Gregorianum stanza 408, 4° piano), (a seconda di quantoindicato in avvisi tempestivamente pubblicati sulla pagina web del docente); negli altriperiodi, come da avviso esposto ogni mese fuori dallo studio e sulla pagina web deldocente alla quale ogni studente è invitato a fare riferimento per comunicazioni eaggiornamenti sullo svolgimento del corso. Gli orari di ricevimento degli assistenti didiritto penale (Gregorianum stanza 415, 4° piano) verranno comunicati all’inizio dell’annoaccademico e affissi all’Albo presso l’Istituto Giuridico.

3. - Diritti dell’uomoPROF. MICHELE DE SALVIA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge di esporre il quadro istituzionale e normativo, a livello euro-peo, della tutela dei diritti dell’uomo, in special modo per quanto attiene allagaranzia di carattere giurisdizionale dei diritti e delle libertà proclamati dallaConvenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU).

PROGRAMMA DEL CORSO

Il diritto per gli Stati di porre in essere norme giuridiche vincolanti per individuisoggetti alla loro giurisdizione, trova un limite nei principi e nelle norme inter-

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nazionali a tutela dei diritti dell’uomo. La tutela europea di tali diritti si basaessenzialmente sui sistemi di garanzia elaborati in seno al Consiglio d’Europa.Oltre ai sistemi di tutela incitativa (Carta Sociale Europea) e preventiva (Con-venzione contro la tortura) è stato previsto un sistema di protezione giudiziariache fa perno sulla CEDU, considerata come un elemento dell’ordine costituzio-nale dell’Europa. Il diritto europeo dei diritti dell’uomo, elaborato dalla Corteeuropea dei diritti dell’uomo sulla base delle norme contenute nella CEDU e neisuoi protocolli aggiuntivi, costituisce un vero e proprio diritto comune, essen-zialmente di derivazione giurisprudenziale.

Il corso intende analizzare il sistema di protezione giudiziaria dei diritti dell’uo-mo con riferimento alle procedure di fronte alla Corte ed ai contenuti della CEDU.In particolare, sarà esaminata la giurisprudenza della Corte europea attinente aidiritti inviolabili dell’uomo (diritto alla vita e diritto a non essere sottoposto atrattamenti disumani o degradanti, ad esempio), ai diritti di libertà (diritto alrispetto della vita privata e familiare, diritto alla libertà di espressione e dirittodi proprietà, ad esempio). Particolare attenzione sarà data ai diritti di naturagiudiziaria, in materia di libertà personale (articolo 5 CEDU) e per quanto ri-guarda l’equo processo (articolo 6 CEDU).

Tenuto conto dell’importanza dell’interpretazione giudiziaria della Corte euro-pea per gli operatori del diritto, saranno anche trattati temi collegati all’applica-zione in Italia delle disposizioni della CEDU con riferimento alla normativa in-terna (in particolare, articolo 111 della Costituzione e legge “Pinto” del 24 mar-zo 2001, recante previsione di equa riparazione in caso di violazione del termineragionevole del processo) come pure quelli relativi alla giurisprudenza della Cortecostituzionale e della Corte Suprema di Cassazione. Saranno in particolare esa-minate le più importanti pronunce della Corte costituzionale sul tema dellarilevanza delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e della direttaapplicabilità delle stesse in diritto italiano (sentenze n. 348 e 349 del 24 ottobre2007; sentenza n. 113 del 7 aprile 2011).Saranno altresì affrontate le tematiche relative al coordinamento del diritto eu-ropeo dei diritti dell’uomo con il diritto comunitario e dell’Unione europea.

BIBLIOGRAFIA

1. Il programma di esame per gli studenti frequentanti verte sulle lezioni tenute durantel’anno accademico. Per la preparazione dell’esame si consiglia la lettura el’approfondimento del seguente volume:M. DE SALVIA-M. REMUS, Ricorrere a Strasburgo – Presupposti e procedura, GiuffréEditore, Milano, 2011 (disponibile a fine aprile 2011).

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2. Il programma di esame per gli studenti non frequentanti comprende:a. Lo studio del volume seguente:

M. DE SALVIA-M. REMUS, Ricorrere a Strasburgo – Presupposti e procedura,Giuffré Editore, Milano, 2011 (disponibile a fine aprile 2011).

b. In più, sulla base della Raccolta di sentenze della Corte europea dei diritttidell’uomo (a cura di Adobati-Locati, EDUCatt, 2009, in distribuzione pressoEDUCatt) per tali studenti è richiesto lo studio approfondito di dieci sentenze(a scelta dello studente), e relative note di commento sugli articoli relativi aidiritti sostanziali della CEDU: 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 14, e 1 Prot. n. 1. Lesentenze e le note dovranno essere scelte tra quelle relative ai predetti articolicontenute nella predetta Raccolta di sentenze della Corte europea dirittidell’uomo. Di ciascuna sentenza prescelta, in sede d’esame saranno richiesti:una sintesi dei fatti di causa; le principali argomentazioni delle parti, nonché lestatuizioni della (Commissione ove presente e della) Corte, il tutto oltre alle notedi commento relative al diritto positivo italiano.

c. Lo studio approfondito della sentenza Kadi del 3 settembre 2008 della Corte diGiustizia della Comunità Europea (reperibile sul sito curia.eu).

3. Il programma di esame per gli studenti frequentanti parziali, quelli cioè che avrannoseguito almeno ed in numero suffciente i seminari dei Dott. Adobati e Locati nelledate che saranno comunicate, comprende:a. Lo studio del volume seguente:

M. DE SALVIA-M. REMUS, Ricorrere a Strasburgo – Presupposti e procedura,Giuffré Editore, Milano, 2011 (disponibile a fine aprile 2011).

b. In più, sulla base della Raccolta di sentenze della Corte europea dei diritttidell’uomo (a cura di Adobati-Locati, EDUCatt, 2009, in distribuzione pressoEDUCatt) per tali studenti è richiesto lo studio approfondito di cinque sentenze,e relative note di commento, sugli articoli relativi ai diritti sostanziali dellaCEDU: 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 14 e 1 Prot. n. 1. Le sentenze e le note dovrannoessere scelte tra quelle relative ai predetti articoli contenute nella Raccolta disentenze della Corte europea diritti dell’uomo (in distribuzione presso EDUCatt).Di ciascuna sentenza prescelta, in sede d’esame saranno richiesti: una sintesi deifatti di causa; le principali argomentazioni delle parti, nonché le statuizionidella (Commissione ove presente e della) Corte, il tutto oltre alle note dicommento relative al diritto positivo italiano.

c. Inoltre è richiesto lo studio approfondito della sentenza Kadi del 3 settembre 2008della Corte di Giustizia della Comunità Europea (reperibile sul sito curia.eu).I frequentanti parziali non avranno l’obbligo di frequenza alle lezioni delProfessore, ma dovranno frequentare le esercitazioni che saranno comunicateper tempo ed indicate in bacheca. Il programma d’esame relativamente allecinque sentenze da preparare potrà essere ulteriormente specificato epersonalizzato seguendo i suggerimenti degli esercitatori.

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DIDATTICA DEL CORSO

Il corso consiste in lezioni in aula, con collegamento internet al sito del Consigliod’Europa (www.coe.int) e a quello della Corte europea dei diritti dell’uomo(www.echr.coe.int), come pure in seminari di gruppo diretti da cultori della materia.

METODO DI VALUTAZIONE

Per gli studenti frequentanti sono previste prove intermedie o relazioni, scritte o orali, lacui tempistica sarà concordata con il docente.Per gli studenti non frequentanti sono previsti solo esami orali, in sede di appello.Per una buona conoscenza della giurisprudenza della Corte europea, le cui lingue ufficialisono il francese e l’inglese, lo studente potrà consultare utilmente la raccolta:M. DE SALVIA-V. ZAGREBELSKI, Diritti dell’uomo e libertà fondamentali, Giuffré Editore,

2006-2007 che contiene i principali testi della Corte europea in versione italiana.

AVVERTENZE

I temi trattati hanno particolare attinenza con il diritto internazionale, con il dirittocostituzionale (Parte I - Diritti e doveri dei cittadini), come pure con il diritto processualepenale (privazione di libertà e garanzie dell’equo processo).

Le tesi di laurea verranno assegnate, in via di principio, ai soli studenti che hannofrequentato il corso e che posseggano una buona conoscenza delle due lingue ufficialidella Corte europea dei diritti dell’uomo: inglese e francese. Possono essere presi inconsiderazione periodi di studio presso università italiane e straniere che abbiano avutoad oggetto il sistema di tutela europeo dei diritti dell’uomo.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Michele de Salvia riceve gli studenti il venerdì un’ora dopo la fine della

lezione, o previo appuntamento, presso l’Istituto di Studi internazionali.

4. - Diritto amministrativoPROF. ALDO TRAVI

OBIETTIVO DEL CORSO

Illustrare la disciplina generale dell’organizzazione e dell’attività delle pubbli-che amministrazioni e dei rapporti fra esse e i cittadini nell’ordinamento italiano.

PROGRAMMA DEL CORSO

– L’amministrazione e il diritto amministrativo nell’ordinamento costituziona-le italiano.

– Le fonti del diritto amministrativo.

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– La pubblica amministrazione; la sua organizzazione in generale; gli organi;gli uffici; il personale e il rapporto d’impiego (cenni).

– Lo Stato; le Regioni e gli enti territoriali; gli enti funzionali.– L’attività amministrativa; l’attività autoritativa; l’attività negoziale; i

servizi pubblici.– Le figure soggettive (diritti soggettivi, interessi legittimi, ecc.).– Il procedimento amministrativo e il provvedimento amministrativo; l’inerzia

dell’amministrazione.– La validità e l’efficacia degli atti amministrativi; i vizi dell’atto amministra-

tivo; la distinzione fra vizi di legittimità e vizi di merito.– I procedimenti di secondo grado (annullamento d’ufficio, revoca, ecc.).– L’attività contrattuale dell’amministrazione.– I beni pubblici.– La responsabilità dell’amministrazione.

BIBLIOGRAFIA

Per la preparazione dell’esame si consigliano i seguenti testi:F. BENVENUTI, Disegno della Amministrazione italiana. Linee positive e prospettive,

Cedam, Padova, 1996 (in particolare pp. 43-87, 88-123, 176-292, 313-382, 410-426).V. CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010

(pp. 1-540).

Inoltre per la preparazione dell’esame vanno conosciuti i contributi sulla Responsabilitàdell’amministrazione e sui Beni pubblici disponibili sulla pagina Web del Docente.

Lo studente deve dimostrare di conoscere anche le norme della Costituzionesull’amministrazione, nonché la legge 7 agosto 1990, n. 241, e le altre leggi cui è fattoriferimento nei testi. Una raccolta delle leggi è in distribuzione presso EduCatt (lasesta edizione, a cura del dr. D’Angelo, è aggiornata al 2010).

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso si articola in lezioni in aula, in esercitazioni su atti e casi giurisprudenzialie in seminari su singole parti del programma.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione dello studente sarà effettuata sulla base di esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Aldo Travi riceve gli studenti il martedì dalle ore 9,00 e (nei periodi di lezione)

il venerdì dalle ore 9,30 presso l’Istituto giuridico.

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5. - Diritto amministrativo IIPROF. GIORGIO PASTORI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso avrà per oggetto lo studio della giustizia amministrativa. Obiettivo delcorso sarà l’acquisizione, da parte dello studente, delle nozioni essenziali sullatutela del cittadino nei confronti dell’amministrazione, particolarmente in rela-zione a quanto appreso nel corso di Diritto amministrativo e nel corso di Dirittoprocessuale civile.

PROGRAMMA DEL CORSO

Evoluzione storica della giustizia amministrativa; i principi costituzionali sullatutela del cittadino nei confronti dell’Amministrazione; i ricorsi amministrativi;la giurisdizione ordinaria nei confronti dell’Amministrazione; la giurisdizioneamministrativa e il nuovo codice del processo amministrativo.

BIBLIOGRAFIA

A. TRAVI, Lezioni di giustizia amministrativa, Giappichelli, Torino, 2010 (o ult. ed.disponibile).

Vanno inoltre conosciute: le norme della Costituzione sulla pubblica amministrazione esulla tutela giurisdizionale nei confronti dell’amministrazione, nonché le leggi sullagiustizia amministrativa. Tali leggi sono riportate anche nella Raccolta di leggi per lostudio del diritto amministrativo, disponibile presso l’EDUCatt, Milano.

Di alcune leggi il testo è disponibile anche per download dal sito Internet del docente.

DIDATTICA DEL CORSO

Oltre alle lezioni saranno tenute esercitazioni concernenti i principali istituti digiustizia amministrativa.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione dello studente sarà effettuata sulla base di una prova orale.

AVVERTENZE

Resta fermo per gli studenti degli anni precedenti quanto previsto nella Guidadell’anno di iscrizione al corso.

Orario e luogo di ricevimento

Il Prof. Giorgio Pastori riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 10,30in Istituto Giuridico.

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6. - Diritto bancarioPROF. ALDO ANGELO DOLMETTA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di fornire le coordinate generali dell’ordinamento bancario:naturalmente nel quadro del sistema normativo delle imprese e nel confrontocon i principi civilistici dei contratti e delle obbligazioni.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Nozioni di banca.2. Nozioni di trasparenza.3. Forme nel contratto bancario.4. Oneri economici.5. Profili del contenuto regolamentare.6. Jus variandi.7. Recesso. Estinzione anticipata. Surrogazione per pagamento.8. Garanzie.9. Strutture rimediali di protezione.

BIBLIOGRAFIA

Le necessarie indicazioni al riguardo saranno comunicate a lezione e con avvisi espostiall’albo della Facoltà e alla bacheca presso lo studio del docente.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso si svolgerà attraverso ordinarie lezioni ed esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

La preparazione degli studenti sarà valutata attraverso esami orali da sostenersi negliappelli indicati all’albo della Facoltà.

AVVERTENZE

Lo studio del diritto bancario presuppone la conoscenza, in particolare, del dirittoprivato «patrimoniale» (obbligazioni, contratti, titoli di credito, società, ecc.). E non puòomettere quella delle principali novità normative, che saranno segnalate alla bachecadello studio del docente.

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Per favorire l’apprendimento della materia, nel periodo delle lezioni è prevista ancheuna serie di esercitazioni. Temi e orario di queste saranno resi noti mediante avvisoaffisso all’albo della Facoltà.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Aldo Angelo Dolmetta riceve gli studenti come da avviso esposto all’albo

dell’Istituto Giuridico.

7. - Diritto canonicoGR. A-K: PROF. OMBRETTA FUMAGALLI CARULLI; GR. L-Z: PROF. GIORGIO FELICIANI

Gr. A-K: Prof. Ombretta Fumagalli Carulli

OBIETTIVO DEL CORSO

Allargare gli orizzonti giuridici e culturali degli studenti, spiegando loro l’ordi-namento giuridico della Chiesa cattolica come modello di governo universale ingrado di affrontare le sfide della globalizzazione. Non essendo possibile all’in-terno di un corso annuale esaminare l’intero ordinamento canonico, ci sisoffermerà su alcuni specifici settori, scelti tra i più formativi della mentalitàgiuridica e più utili per la preparazione di giuristi al più ampio ventaglio diprofessioni, da quelle forensi alla diplomazia, alla attività giornalistica, alla car-riera universitaria. Di particolare interesse saranno le analogie e le differenzedel diritto canonico con il diritto degli Stati (in particolare con il diritto delloStato italiano) e con l’ordinamento internazionale, nel quale la Chiesa cat-tolica per antica tradizione è inserita. Gran parte del corso sarà dedicata almatrimonio canonico.

PROGRAMMA DEL CORSO

La Chiesa cattolica ed il diritto, con particolare riferimento alle norme sullalegge e sulla sua interpretazione. Il diritto costituzionale della Chiesa. La Chiesae gli Stati. La Chiesa e le relazioni multilaterali. Il diritto missionario della Chiesae la libertà religiosa. Il matrimonio canonico.

BIBLIOGRAFIA

Per il programma da 8 Cfu:1. O. FUMAGALLI CARULLI, Il governo universale della Chiesa e i diritti della persona, Vita

e Pensiero, Milano, 2003 (solo la sez. Prima, pagg. 5-309).

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2. O. FUMAGALLI CARULLI, Il matrimonio canonico tra principi astratti e casi pratici, Vitae Pensiero, Milano, 2008 (interamente, incluse le cinque sentenze in appendice).

Per il programma da 6 Cfu:1. O. FUMAGALLI CARULLI, Il governo universale della Chiesa e i diritti della persona, Vita

e Pensiero, Milano, 2003 (tre parti a scelta della sez. Prima).2. O. FUMAGALLI CARULLI, Il matrimonio canonico tra principi astratti e casi pratici, Vita

e Pensiero, Milano, 2008 (parte generale; pagg. 11- 229; e una sentenza a scelta traquelle in appendice).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula esplicative del programma. Analisi teorica e pratica di alcune causedi nullità matrimoniale.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Per gli studenti frequentanti il programma del corso sarà delimitato secondo leindicazioni date nel corso dell’anno accademico, per gli stessi sarà inoltre possibilesostenere l’esame in un preappello nella settimana successiva alla fine delle lezioni.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Ombretta Fumagalli Carulli riceve gli studenti, su appuntamento, il martedì

dalle ore 15,30 alle ore 16,30 presso l’Istituto Giuridico (Gregorianum, IV piano).

Gr. L-Z: Prof. Giorgio Feliciani

OBIETTIVO DEL CORSO

Contribuire efficacemente alla formazione giuridica e, più ampiamente, cultura-le degli studenti, introducendoli alla conoscenza - per linee essenziali come pos-sibile in un corso annuale - di un ordinamento che per diversi profili può senz’altroconsiderarsi come unico al mondo: dai principi ispiratori alla storia bimillenaria,dalla capacità di adattarsi alle più diverse circostanze di luogo e di tempo allosterminato numero di persone che tuttora abbraccia in ogni angolo della terra.A tale scopo non si mancherà, ovviamente, di dedicare particolare attenzioneagli insegnamenti del Concilio Vaticano II e alle problematiche di maggiore at-tualità come l’azione internazionale della Santa Sede in favore della pace e dellatutela dei diritti umani, le prospettive ecumeniche di nuove forme di eserciziodel primato pontificio, la corresponsabilità dei laici nella vita della Chiesa.

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PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE GENERALE

– Diritto universale e particolare. Il diritto della cristianità. Il Concilio Vatica-no II e i processi di codificazione. La produzione del diritto.

– Diritto e teologia. Autorità divina e autorità umana. Certezza del diritto edesigenze di giustizia.

– Sistema gerarchico e organizzazione ecclesiastica. Primato pontificio ecollegialità episcopale. Le chiese particolari.

– I battezzati e i loro doveri e diritti. I diversi ministeri e vocazioni. Lepersone giuridiche.PARTE SPECIALE

A scelta uno dei seguenti programmi:– Il popolo di Dio: i fedeli, i chierici, i laici, i religiosi, le associazioni e i movimenti.– Il matrimonio canonico: i principi generali, gli impedimenti, il consen-

so, la forma di celebrazione, lo stato coniugale e le sue vicende. Il pro-cesso matrimoniale.

BIBLIOGRAFIA

Per la parte generaleG. FELICIANI, Le basi del diritto canonico, Il Mulino, Bologna, 2002.

Per il primo programma della parte specialeG. FELICIANI, Il popolo di Dio, Il Mulino, Bologna, 2003.

Per il secondo programma della parte specialeO. FUMAGALLI CARULLI, Il matrimonio canonico tra principi astratti e casi pratici, Vita e

Pensiero, Milano, 2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula con la partecipazione di studiosi ed esperti esterni, soprattutto perquanto concerne il diritto matrimoniale.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Agli studenti che hanno la possibilità di frequentare le lezioni verranno indicate durantelo svolgimento del corso, le tematiche e le modalità di preparazione della parte speciale.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Giorgio Feliciani riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico.

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8. - Diritto civile IGR. A-K: PROF. ANTONIO LISERRE; GR. L-Z: PROF. ANDREA NICOLUSSI

Gr. A-K: Prof. Antonio Liserre

OBIETTIVO DEL CORSO

Lo studio della disciplina del contratto in generale.

PROGRAMMA DEL CORSO

– Il contratto. Nozione.– La formazione del contratto.– Gli elementi strutturali del contratto. La disciplina dell’oggetto, della

causa, della forma.– L’interpretazione del contratto.– Gli effetti del contratto.– La simulazione e il negozio fiduciario.– I vizi del contratto e la disciplina del contratto invalido.– La rescissione. L’equilibrio dello scambio.– I rimedi sinallagmatici.– La risoluzione.– La cessione del contratto.– Il contratto del consumatore.

BIBLIOGRAFIA

E. ROPPO, Il Contratto, in G. IUDICA-P. ZATTI (a cura di), Trattato di diritto privato, Giuffrè,Milano, ultima edizione.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Antonio Liserre riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso il

Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’economia.

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Gr.L-Z: Prof. Andrea Nicolussi

OBIETTIVO DEL CORSO

Approfondimento anche dal punto di vista metodologico delle materia dell’ob-bligazione con attenzione agli sviluppi giurisprudenziali e dottrinali.

PROGRAMMA DEL CORSO

Le obbligazioni nel sistema del diritto civile. Il rapporto obbligatorio. Le fontidell’obbligazione. L’oggetto dell’obbligazione. La prestazione. L’interesse delcreditore. La buona fede e la correttezza. Gli obblighi di protezione. L’adempi-mento. La surrogazione. L’inadempimento e la responsabilità. La mora del debi-tore. La mora del creditore. Il risarcimento del danno. I modi di estinzione diver-si dall’adempimento. La cessione dei crediti. Delegazione, espromissione eaccollo. Le obbligazioni alternative. Le obbligazioni pecuniarie. Le obbligazio-ni in solido e le obbligazioni soggettivamente complesse in generale, le obbliga-zioni divisibili e indivisibili. Le garanzie personali e reali. I mezzi di conserva-zione della garanzia patrimoniale.

BIBLIOGRAFIA

L. MENGONI, L’obbligazione e il negozio. Scritti, Giuffré, Milano, 2011 (con esclusionedella parte relativa al negozio).

F. GALGANO, Le obbligazioni in generale, Cedam, Padova, 2007 (con esclusione delcapitolo sesto “I fatti fonte di obbligazione”).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Andrea Nicolussi riceve gli studenti presso l’Istituto giuridico (I semestre:

mercoledì ore 9,00 - II semestre: martedì ore 15,00).

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9. - Diritto civile IIPROF. CARLO CASTRONOVO

OBIETTIVO DEL CORSO

L’insegnamento di diritto civile si propone di approfondire monograficamenteistituti del diritto privato generale mediante l’applicazione della tecnica giuridi-ca, alla quale lo studente viene particolarmente sollecitato.

PROGRAMMA DEL CORSO

Le categorie generali della responsabilità civile– Il risarcimento del danno come effetto essenziale riparatorio della re-

sponsabilità civile.– Il risarcimento nelle due specie della responsabilità civile: contratto e torto.– Pena e risarcimento. La questione del risarcimento sanzionatorio (c.d.

danni punitivi).– La c.d. causalità giuridica (art. 1223 c.c.).– La prevedibilità come criterio di limitazione del danno risarcibile.– Il concorso del fatto colposo del danneggiato e l’assunzione del rischio.– Il danno biologico.– Il risarcimento in forma specifica.

BIBLIOGRAFIA

C. CASTRONOVO, La nuova responsabilità civile, Giuffrè, Milano, 2006, 3a ed. [cap. I; cap.II, (§ 1, § 2, § 5,1); cap. VI (§ 1, sez. II); cap. VII].

C. CASTRONOVO, Il risarcimento del danno, in Riv. dir. civ., 2006 (pp. 81-98).C. CASTRONOVO, Del non risarcibile aquiliano, in Europa e diritto privato, 2008 (pp. 315-347).

Gli ultimi due saggi sono reperibili al servizio fotocopie della biblioteca.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso è incentrato sulle lezioni del docente e arricchito con approfondimentidedicati a casi giurisprudenziali significativi.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si svolge in forma orale.Si precisa che il programma per l’anno accademico 2011-2012 può essere

presentato all’esame soltanto a partire dalla prima sessione successiva alla fine dellelezioni (sessione estiva).

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AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Carlo Castronovo riceve gli studenti il martedì dalle ore 16,00 presso l’Istituto

Giuridico.

10. - Diritto commercialeGR. A-K: PROF. GAETANO PRESTI; GR. L-Z: PROF. GIUSEPPE RESCIO

Gr. A-K Prof. Gaetano Presti

OBIETTIVO DEL CORSO

Far conseguire agli studenti un’adeguata conoscenza delle istituzioni di dirittocommerciale (i soggetti, gli atti, il contesto) e del metodo di analisi e interpreta-zione della relativa disciplina. Particolare attenzione verrà dedicata a chiarire ilruolo del diritto commerciale e dei suoi istituti nell’effettivo svolgersi dell’attivitàeconomica illustrando le modalità di bilanciamento dei vari interessi coinvolti.Data la mole e l’articolazione che caratterizzano il diritto commerciale, il corsoha un taglio istituzionale e si pone l’obiettivo primario di chiarire i principi allabase della materia con particolare riguardo a quelli che la differenziano dal dirit-to privato comune: in questa prospettiva è essenziale che gli studenti prima diaccedere al corso abbiano acquisito un’adeguata conoscenza del diritto privato.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE PRIMA

La nozione di imprenditore, le categorie e le discipline; la riforma del fallimentoe delle altre procedure concorsuali; l’azienda; i titoli di credito e gli strumentifinanziari dematerializzati; il contratto di società in generale; i consorzi e lealtre forme di collaborazione fra imprenditori; le società di persone.

PARTE SECONDA

La società per azioni; la società a responsabilità limitata; la società in accoman-dita per azioni; la società europea; le cooperative; i gruppi di società; cenni sullesocietà con azioni quotate e il mercato mobiliare; le operazioni straordinarie.

BIBLIOGRAFIA

Per la prima partePRESTI-RESCIGNO, Corso di diritto commerciale, Zanichelli, Bologna, 5ª ed., vol. I,

disponibile nell’autunno 2011 (vanno omesse le lezioni da V a X, nonché i parr.2 e 3 della lezione IV).

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Per la seconda partePRESTI-RESCIGNO, Corso di diritto commerciale, Zanichelli, Bologna, 5ª ed., vol. II

(disponibile nell’autunno 2011).I due testi indicati sono disponibili anche in volume unico.

In considerazione della sempre più rapida evoluzione legislativa della materia ènecessario che gli studenti preparino l’esame su edizioni aggiornate dei manuali. È altresìnecessario che gli studenti si muniscano di un’edizione aggiornata del Codice Civile edelle principali leggi speciali. Si consigliano l’ultima edizione disponibile del Codicecivile curata da De Nova per Zanichelli oppure il Codice di diritto commerciale editoda Simone. Gli ulteriori aggiornamenti normativi saranno pubblicati sulle pagineBlackboard del corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula con uso di supporti visivi. I materiali saranno a disposizione sullepagine Blackboard del corso.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

I candidati non possono presentarsi all’esame prima di aver superato quello diIstituzioni di diritto privato. Il docente utilizzerà Blackboard per mettere a disposizionedegli studenti materiali didattici; gli studenti sono quindi invitati a iscriversi al corso suBlackboard.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Gaetano Presti riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 11,00 alle ore 12,30

presso l’Istituto Giuridico. Gli aggiornamenti sono pubblicati mensilmente sulle pagineweb del docente.

Gr. L-Z: Prof. Giuseppe Rescio

OBIETTIVO DEL CORSO

Far conseguire agli studenti un’adeguata conoscenza delle istituzioni di dirittocommerciale (i soggetti, gli atti, il contesto) e del metodo di analisi e interpreta-zione della relativa disciplina. Particolare attenzione verrà dedicata a chiarire ilruolo del diritto commerciale e dei suoi istituti nell’effettivo svolgersi dell’attivitàeconomica illustrando le modalità di bilanciamento dei vari interessi coinvolti.Data la mole e l’articolazione che caratterizzano il diritto commerciale, il corso

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ha un taglio istituzionale e si pone l’obiettivo primario di chiarire i principi allabase della materia con particolare riguardo a quelli che la differenziano dal dirit-to privato comune: in questa prospettiva è essenziale che gli studenti prima diaccedere al corso abbiano acquisito un’adeguata conoscenza del diritto privato.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE ILa nozione di imprenditore, le categorie e le discipline; la riforma del fallimentoe delle altre procedure concorsuali; l’azienda; i titoli di credito e gli strumentifinanziari dematerializzati; il contratto di società in generale; i consorzi e lealtre forme di collaborazione fra imprenditori; le società di persone.

PARTE IILa società per azioni; la società a responsabilità limitata; la società in accoman-dita per azioni; la società europea; le cooperative; i gruppi di società; cenni sullesocietà con azioni quotate e il mercato mobiliare; le operazioni straordinarie.

BIBLIOGRAFIA

Per la prima parteCAMPOBASSO, Diritto Commerciale. 1. Diritto dell’impresa (esclusi i Capp. VI, VII, VIII),

e Diritto Commerciale. 3. Contratti. Titoli di credito. Procedure concorsuali (esclusala Parte Prima), Utet, ultime edizioni disponibili.In alternativa

PRESTI-RESCIGNO, Corso di diritto commerciale, volume I, Zanichelli, ultima edizionedisponibile (vanno omesse le Lezioni da V a X nonché i parr. 2 e 3 della lezione IV).

Per la seconda parteCAMPOBASSO, Diritto Commerciale. 2. Diritto delle società, Utet, ultima edizione disponibile.

In alternativaPRESTI-RESCIGNO, Corso di diritto commerciale, volume II, Zanichelli, ultima edizione

disponibile.

In considerazione della sempre più rapida evoluzione legislativa della materia è ne-cessario che gli studenti preparino l’esame su edizioni aggiornate dei manuali. A tal ri-guardo si invitano gli studenti ad attendere, per l’acquisto dei manuali, le indicazioni chesaranno date dal docente all’inizio delle lezioni in relazione allo stato di aggiornamen-to dei testi consigliati o di altri reputati idonei.

È altresì necessario che gli studenti si muniscano di un’edizione aggiornata del Co-dice Civile e delle principali leggi speciali. Si consiglia l’ultima edizione disponibile delCodice civile curata da De Nova per Zanichelli. Gli ulteriori aggiornamenti normativisaranno pubblicati sulle pagine Blackboard del corso.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula con possibile uso di supporti visivi. I materiali saranno a disposizionesulle pagine Blackboard del corso.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

I candidati non possono presentarsi all’esame prima di aver superato quello diIstituzioni di diritto privato. Il docente utilizzerà Blackboard per mettere a disposizionedegli studenti materiali didattici.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof Giuseppe Rescio riceve il lunedì dalle ore 18,00 alle ore 19,00 presso l’Istituto

Giuridico. Gli aggiornamenti sono pubblicati mensilmente sulla pagina web del docente.

11. - Diritto commerciale IIPROF. PIETRO ABBADESSA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di trattare approfonditamente i principali profili problematiciposti dalla disciplina della società a responsabilità limitata.

PROGRAMMA DEL CORSO

La società a responsabilità limitata.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula e seminari di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Il corso presuppone un’adeguata conoscenza istituzionale dell’intera disciplina dellesocietà di capitali e, pertanto, un accurato ripasso del volume utilizzato nel corso diDiritto commerciale I. In sede d’esame sarà accertato preliminarmente tale imprescindibilerequisito. L’esame terrà conto dei risultati conseguiti dallo studente nell’ambito delleattività seminariali. Esso si svolgerà in forma orale su tutti gli argomenti in programma.

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AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Pietro Abbadessa riceve gli studenti il giovedì dalle ore 11,30 alle ore 12,30

presso l’Istituto Giuridico.

12. - Diritto commerciale comparatoPROF. GAETANO PRESTI

OBIETTIVO DEL CORSO

In un mondo sempre più caratterizzato da globalizzazione, circolazione dei mo-delli giuridici e concorrenza tra ordinamenti, il corso si propone non di procede-re a un meccanico confronto tra le leggi commerciali del nostro e di altri Paesi,ma di illustrare le grandi opzioni in merito ai tipici problemi di governo, finan-ziamento e crisi dell’impresa societaria, cercando di mostrare come analogie edifferenze delle diverse discipline nazionali derivino, volta a volta, dalle carat-teristiche strutturali dei sistemi economici sottostanti, dalle specifiche tradizio-ni giuridiche, da ragioni politiche.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE GENERALE

Il metodo e l’utilità del diritto comparato; le grandi partizioni dei sistemi giuri-dici; profili storici: dalla lex mercatoria medievale alle grandi codificazionicommercialistiche fino alla formazione di una moderna lex mercatoria; l’espe-rienza statunitense.

PARTE SPECIALE

Contenuto e finalità del diritto societario, con particolare riferimento alle socie-tà di capitali; i problemi di agency e le strategie per risolverli; il governo societario;la tutela dei creditori; le operazioni straordinarie; il mercato del controllo societario;la protezione degli investitori. La crisi dell’impresa e la sua regolazione.

L’ultima parte del corso verrà dedicata all’approfondimento di tematichesocietarie con approccio seminariale.

BIBLIOGRAFIA

Per la prima partePORTALE, Lezioni di diritto privato comparato, Giappichelli, Torino, 2007, 2ª ed. (va

esclusa l’appendice finale sui paesi dell’est europeo).

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Per la seconda parteKRAAKMANN ET ALII, Diritto societario comparato, ed. it. a cura di Enriques, Il Mulino,

Bologna, 2006.STANGHELLINI, Le crisi d’impresa tra diritto ed economia, Il Mulino, Bologna, 2007.

Sono inoltre suggerite le seguenti letture:ASCARELLI-MIGNOLI, Letture per un corso di diritto privato comparato, Giuffrè, Milano, 2006.CASSOTTANA-NUZZO, Lezioni di diritto commerciale comunitario, Giappichelli, Torino,2006, 2ª ed.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; seminari.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali. Per i frequentanti il programma da portare all’esame verrà concordatocon il docente.

AVVERTENZE

È raccomandata la frequenza. È opportuno che lo studente abbia superato l’esame diDiritto Commerciale II. Il docente utilizzerà Blackboard per mettere a disposizione deglistudenti materiali didattici; gli studenti sono quindi invitati a iscriversi al corso suBlackboard.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Gaetano Presti riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo e indicato

nella bacheca web del docente.

13. - Diritto comunePROF. ALBERTO LIVA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge di mettere a contatto gli studenti con le fonti giuridiche me-dievali, sia legislative che, soprattutto, dottrinali, al fine di far comprendere ilmetodo di procedere della giurisprudenza, in particolare in merito ai concetti digiustizia, equità, legge scritta e consuetudine.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. La norma giuridica nella teoria dei glossatori e dei commentatori. Dirittonaturale e diritti positivi. Iustitia, aequitas, ratio e jus. Lex e consuetudo.

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2. Città, Impero e Scuola di Bologna.3. Il comune medievale e il suo ordinamento. Diritto comune e diritti propri.

BIBLIOGRAFIA

E. CORTESE, Le grandi linee della storia giuridica medievale, Il Cigno G. GalileiEdizioni di Arte e di Scienza, Roma, 2000 (per la preparazione all’esamepossono essere omessi i seguenti capp.: I, II e III della parte prima e, per glistudenti che hanno già sostenuto l’esame di Diritto canonico, anche i capp. V eVI della parte seconda).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Per gli studenti che si impegnano a frequentare regolarmente le lezioni, la bibliografiae la modalità dell’esame verranno indicati all’inizio dell’anno accademico.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Alberto Liva riceve gli studenti il giovedì dalle ore 10,30 presso l’Istituto

Giuridico.

14. - Diritto costituzionaleGR. A-K: PROF. ENZO BALBONI; GR. L-Z: DOCENTE DA NOMINARE

Gr. A-K: Prof. Enzo Balboni

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge di fornire agli studenti gli elementi essenziali di conoscenzadell’ordinamento costituzionale italiano, nonché tutti gli strumenti – siametodologici che contenutistici – necessari per acquisire una preparazione isti-tuzionale, sia generale che specifica, della materia. Nel corso delle lezioni emer-gerà l’importanza della Carta costituzionale, nella quale sono rintracciabili i prin-cipi e i fondamenti delle discipline giuridiche che lo studente affronterà nell’in-tero percorso dei propri studi.

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PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE GENERALE E ISTITUZIONALE

1. Analisi dei concetti e degli istituti del diritto costituzionale, a partire dallagenesi del “costituzionalismo moderno”. Commento approfondito delle di-sposizioni della nostra Carta costituzionale, con particolare riguardo ai Prin-cipi fondamentali.

2. Forma di governo e ordinamento della Repubblica.

PARTE SPECIALE (sia in forma di lezioni che di seminari)1. Libertà, diritti e doveri.2. Fonti del diritto costituzionale: criteri ordinatori e tipologie.3. Regioni e autonomie locali nel nuovo Titolo V Cost.4. Corte costituzionale: ruolo, funzioni e decisioni.

BIBLIOGRAFIA

La preparazione dell’esame va condotta su un manuale universitario nell’ultima edizionedisponibile; si segnalano, in particolare:

P. CARETTI-U. DE SIERVO, Istituzioni di Diritto Pubblico, Giappichelli, Torino.R. BIN-G. PITRUZZELLA, Diritto Costituzionale, Giappichelli, Torino.

La preparazione su altri manuali universitari è consentita quando sia stata previamenteconcordata col docente.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali sulla parte istituzionale. Sulla parte speciale saranno tenute lezionie svolti appositi seminari, dei quali si darà notizia all’inizio delle lezioni e per essisaranno indicati appositi materiali.

METODO DI VALUTAZIONE

Per gli studenti frequentanti esso sarà definito all’inizio delle lezioni in relazione allapartecipazione attiva al corso.

Per i non frequentanti: esame orale sui contenuti del libro di testo.Per la preparazione e la buona riuscita dell’esame è richiesta la conoscenza della

Costituzione e delle principali leggi e sentenze attinenti il diritto costituzionale. Perquesto è utile la consultazione di un codice, si segnala:

A. MATTIONI (a cura di), Codice costituzionale, La Tribuna, Piacenza, ult. ed. disponibile.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Enzo Balboni riceve gli studenti il lunedì dalle ore 10,30 alle ore 12,00

presso il Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’economia (Gregorianum, IIIpiano, stanza 321).

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Gr. L-Z: Docente da nominare

Il nome del docente e il programma del corso saranno affissi all’albo, nonchépubblicati nella sezione del sito web dell’Università Cattolica dedicata alla con-sultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

15. - Diritto degli arbitrati internazionaliPROF. LUCA RADICATI DI BROZOLO

Il programma e la bibliografia del corso saranno comunicati dal docente al-l’inizio delle lezioni e affissi all’albo, nonché pubblicati nella sezione del sitoweb dell’Università Cattolica dedicata alla consultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

16. - Diritto dei mercati finanziariPROF. ANDREA PERRONE

OBIETTIVO DEL CORSO

Dopo un’introduzione dedicata alla funzione economica dei mercati dei capitalie delle ragioni che ne giustificano la disciplina, il corso intende illustrare inmodo critico i contenuti fondamentali del diritto dei mercati finanziari, anchecon l’ausilio della comparazione giuridica e dell’analisi economica. Particolareattenzione sarà dedicata alle cause della crisi finanziaria del 2008 e alla discus-sione internazionale sulle conseguenti strategie normative.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Il finanziamento dell’impresa mediante il mercato dei capitali e le sue condi-zioni. Le giustificazioni dell’intervento del legislatore nel mercato dei capi-tali. Le caratteristiche del diritto dei mercati finanziari.

2. La società aperta. L’informazione al mercato: l’offerta pubblica di prodottifinanziari; la disciplina degli abusi di mercato. Agency problems, strutture pro-prietarie e strategie di corporate governance. Le offerte pubbliche di acquisto.

3. L’intermediazione nel mercato dei capitali. Autorizzazione, riserva di attivi-tà e vigilanza. I servizi di investimento e la disciplina del rapporto fra clientee intermediario. La gestione collettiva del risparmio.

4. I mercati regolamentati. La dematerializzazione degli strumenti finanziari.La gestione accentrata e i sistemi di compensazione e garanzia.

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BIBLIOGRAFIA

La bibliografia sarà disponibile con l’inizio delle lezioni sulla pagina di Blackboarddedicata al corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso si svolge con lezioni in aula organizzate in modo da favorire la discussionee gli interventi da parte degli studenti.

METODO DI VALUTAZIONE

Gli studenti frequentanti sostengono l’esame sulla base degli appunti e dei materialidistribuiti a lezione; nella valutazione finale verrà tenuto conto anche degli interventidurante la discussione in aula. Gli studenti non frequentanti preparano l’esame su di unabibliografia concordata con il docente. L’esame è orale.

AVVERTENZE

Le caratteristiche interdisciplinari della materia suggeriscono vivamente la frequenzaal corso. È indispensabile, ai fini del superamento dell’esame, la conoscenza, per le partirilevanti, del d. lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, Testo Unico della Finanza e dei regolamentiConsob di attuazione, nell’ultima versione aggiornata, reperibili sul sito www.consob.it.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Andrea Perrone riceve gli studenti come da avviso esposto in bacheca presso

l’Istituto Giuridico o su appuntamento da concordare inviando un e-mail all’[email protected].

17. - Diritto del commercio internazionalePROF. ALBERTO MAZZONI

OBIETTIVO DEL CORSO

Mettere in luce le premesse economico-politiche e le fondamenta istituzionalidell’attuale sistema delle relazioni economiche internazionali; illustrare la pras-si e le problematiche giuridiche degli investimenti internazionali (rapporti traStati e investitori privati stranieri) e dei principali contratti internazionali (rap-porti tra privati).

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE I: I rapporti commerciali tra Stati e tra Stati e privati– Introduzione al diritto del commercio internazionale.– Le istituzioni: Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Organiz-

zazione Mondiale del Commercio.

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– I principali accordi del sistema OMC: GATT e GATS; cenni a TRIMS, TRIPSe Accordo sull’Agricoltura.

– Recenti tendenze nel commercio internazionale:* il regionalismo;* le istanze dei Paesi in via di sviluppo;* l’operare delle società multinazionali.

– La tutela internazionale degli investimenti:* il diritto internazionale generale e gli investimenti;* la Convenzione di Washington del 1965 e l’ICSID;* la Convenzione di Seoul del 1985 e il MIGA;* antecedenti e prospettive dei progetti di disciplina multilaterale degli

investimenti.

PARTE II: I rapporti commerciali tra privati– Problematiche relative al diritto applicabile:

* l’impostazione internazional-privatistica;* la moderna lex mercatoria;* esperienze e tecniche di uniformazione del diritto.

– I contratti internazionali:* la fase pre-contrattuale: le lettere di intenti e la battle of the forms;* le tecniche di redazione del contratto;* le principali clausole: clausole di consegna ed Incoterms; clausole di

pagamento; clausole monetarie e clausole di cambio; clausole di forzamaggiore e clausole di hardship; clausole penali e clausole di limitazione oesonero della responsabilità.

– Il credito documentario.– Le garanzie nel commercio internazionale.– I sistemi di risoluzione delle controversie: l’arbitrato commerciale inter-

nazionale.

PARTE III: La vendita internazionale di merci– La Convenzione di Vienna del 1980:

* principi e disposizioni generali;* la formazione del contratto;* la consegna e la disciplina del passaggio dei rischi;* il pagamento del prezzo;* inadempimento e rimedi;* cause di esonero dalla responsabilità.

BIBLIOGRAFIA

G. VENTURINI, L’Organizzazione Mondiale del Commercio, Giuffrè, Milano, 2004, 2ª ed.(pp. 3-130, 191-246).

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F. BORTOLOTTI, Manuale di Diritto del Commercio Internazionale - Diritto dei ContrattiInternazionali, CEDAM, Padova, 2009, 3ª ed., vol. I (pp. 2-121, 139-342, 521-555,562-592, 642-685).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale. Solo per i frequentanti e su richiesta di un numero significativo di essisarà prevista la possibilità di sostenere l’esame in forma scritta anziché orale.

AVVERTENZE

Per un’adeguata preparazione dell’esame e, soprattutto, per l’assegnazione di unatesi di laurea nella materia, è indispensabile una buona conoscenza della lingua inglese,francese e/o tedesca.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Alberto Mazzoni riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso il

Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’economia.

18. - Diritto del lavoroPROF. MARIO NAPOLI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso mira a fornire agli studenti la conoscenza degli istituti essenziali deldiritto del rapporto di lavoro subordinato e del diritto sindacale.

PROGRAMMA DEL CORSO

– Evoluzione e fonti del diritto del lavoro.– I rapporti di lavoro nel codice civile e nella Costituzione. La riforma del

titolo V e il ruolo delle Regioni e degli enti locali.– Rapporti di lavoro e politica sociale nell’OIL e nell’UE.– La libertà e l’organizzazione sindacale.– La contrattazione collettiva.– Il contratto collettivo: natura ed efficacia.– La parte obbligatoria del contratto collettivo. I diritti di informazione e con-

sultazione sindacale.– Le rappresentanze sindacali aziendali.

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– La repressione della condotta antisindacale.– La contrattazione collettiva nel pubblico impiego privatizzato.– Il diritto di sciopero.– Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali.– L’articolazione tipologica dei rapporti di lavoro (lavoro part time, a termine,

in somministrazione, contratto di inserimento, apprendistato). Il lavoro nellecooperative. Il lavoro a progetto. Il lavoro gratuito.

– La tutela della libertà e della dignità dei lavoratori.– La tutela della professionalità: mansioni, qualifiche e categorie.– La tutela contro le discriminazioni. La protezione del lavoro femminile.– La tutela della salute e della sicurezza. Orario di lavoro, ferie e riposi.

La sospensione del rapporto di lavoro.– La retribuzione e la sua tutela. Il trattamento di fine rapporto.– La tutela contro i licenziamenti.– La Cassa integrazione guadagni e la disciplina della mobilità.– L’organizzazione giuridica del mercato del lavoro.– Il diritto al lavoro dei disabili.– La politica dell’occupazione e dello sviluppo.

BIBLIOGRAFIA

ManualiF. CARINCI-R. DE LUCA TAMAJO-P. TOSI-T. TREU, Diritto del lavoro (vol. I, Il diritto

sindacale; vol. II, Il rapporto di lavoro subordinato), Utet, Torino, ult. ed disp.per ciascun volume.

Parte monografica obbligatoriaIn alternativa:

a. M. NAPOLI, Il diritto del lavoro tra conferme e sviluppi (2001-2005), Giappichelli,Torino, 2006.Lo studente dovrà portare:1. obbligatoriamente il saggio numero 23;2. inoltre cinque saggi a scelta della parte I.

b. M. NAPOLI, Lavoro, diritto, valori (2006-2009), Giappichelli, Torino, 2010.Lo studente dovrà portare:1. obbligatoriamente il saggio numero 1 della parte I, sezione I;2. inoltre cinque saggi a scelta della parte I, sezione I.In ogni caso:

B. MANGHI, Le trasformazioni del lavoro (prefazione di M. Napoli), Vita e Pensiero,Milano, 2002.

Si consiglia, inoltre, la lettura di uno dei seguenti volumi:M. NAPOLI (a cura di), La dignità, Vita e Pensiero, Milano, 2011.

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M. NAPOLI (a cura di), La solidarietà, Vita e Pensiero, Milano, 2009.M. NAPOLI (a cura di), Alle radici del sindacalismo italiano, Vita e Pensiero, Milano, 2007.M. NAPOLI (a cura di), Globalizzazione e rapporti di lavoro, Vita e Pensiero, Milano, 2006.M. NAPOLI (a cura di), La responsabilità sociale delle imprese, Vita e Pensiero, Milano, 2005.L. MENGONI, Il lavoro nella dottrina sociale della Chiesa, a cura di M. Napoli, Vita e

Pensiero, Milano, 2004.M. NAPOLI (a cura di), La professionalità, Vita e Pensiero, Milano, 2004.M. NAPOLI (a cura di), Costituzione, lavoro pluralismo sociale, Vita e Pensiero, Milano, 1999.

Per la preparazione dell’esame, si raccomanda l’utilizzo del Codice del lavoro,EsselibriSimone, edizione minore, ovvero del Codice del lavoro, a cura di M. T. Carinci,Giuffré, o di un qualsiasi codice del lavoro aggiornato.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Esercitazioni su casi e simulazioni. Convegni e seminari di studio.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Mario Napoli riceve gli studenti il lunedì dalle ore 12,30 presso l’Istituto

Giuridico (Gregorianum, III piano).

19. - Diritto del lavoro (corso progredito)PROF. ANTONELLA OCCHINO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si articola in due moduli. Nel primo modulo viene illustrato il dirittoeuropeo del lavoro, con particolare riferimento alle politiche per l’occupazionee alle direttive UE sulla politica sociale. Nel secondo modulo si approfondisco-no temi monografici della disciplina lavoristica, con particolare riferimento: aiprofili strutturali del contratto di lavoro alla luce della più recente giurispruden-za, al rapporto di lavoro dei dirigenti nelle pubbliche amministrazioni, al rico-noscimento dei diritti sociali nelle Carte internazionali dei diritti, alla disciplinadei rapporti di lavoro nel trasferimento d’azienda e alla tutela della salute e sicu-rezza nei luoghi di lavoro.

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PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si articola in due moduli, ciascuno di 30 ore (3 crediti).Se nel piano di studi il corso è inserito per complessivi 3 crediti, lo studente ètenuto a preparare l’esame sul programma del primo modulo.Se invece nel piano di studi il corso è inserito per 6 crediti, lo studente preparal’esame sul programma del primo modulo e, in relazione al secondo modulo, suuno dei programmi qui sotto elencati, a sua scelta.

PRIMO MODULO

Diritto europeo del lavoro:– il lavoro nei Trattati;– le politiche per l’occupazione;– le direttive UE di politica sociale.

SECONDO MODULO

Un approfondimento tematico a scelta dello studente, tra i seguenti:1. il contratto di lavoro nell’opera di Luigi Mengoni alla luce dell’evoluzione

giurisprudenziale;2. il rapporto di lavoro dirigenziale nelle pubbliche amministrazioni (consiglia-

to agli studenti del percorso amministrativo);3. il lavoro nelle Carte dei diritti (consigliato agli studenti del percorso Interna-

zionale);4. il rapporto di lavoro nel trasferimento d’azienda (consigliato agli studenti

del percorso d’Impresa);5. la sicurezza sul lavoro (consigliato agli studenti del percorso Penalistico-

criminologico).

BIBLIOGRAFIA

Per il primo moduloM. ROCCELLA-T. TREU, Diritto del lavoro della Comunità europea, Cedam, Padova, 2009,

5a edizione [parti I, II, III (ovvero pagg. 1-421)].

Per il secondo modulo a seconda dell’approfondimento tematico scelto dallo studente:1. M. NAPOLI (a cura di), Il contratto di lavoro. Scritti di Luigi Mengoni, Vita e Pensiero,

Milano, 2004.2. F. ALVARO, La dirigenza statale. Inquadramento e responsabilità, Società Editrice

Universo, Roma, 2006.3. In alternativa uno dei seguenti volumi:

M. NAPOLI (a cura di), La solidarietà, Vita e Pensiero, Milano, 2009.M. NAPOLI (a cura di), Impresa, mercati, regole, Vita e Pensiero, Milano, 2009.

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4. G. SANTORO PASSARELLI, Trasferimento d’azienda e rapporto di lavoro, Giappichelli,Torino, 2004.

5. M. LAI, Diritto della salute e della sicurezza sul lavoro, Giappichelli, Torino, 2010.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.L’esame può essere sostenuto solo al termine delle lezioni del secondo modulo dagli

studenti che hanno inserito l’insegnamento nel piano studi per 6 crediti formativi; in talcaso l’esame è unico sul programma di entrambi i moduli. Può essere sostenuto al terminedelle lezioni del primo modulo solo dagli studenti che hanno inserito l’insegnamento nelpiano studi per 3 crediti formativi.

AVVERTENZE

Per sostenere l’esame occorre aver superato Diritto del lavoro.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Antonella Occhino riceve gli studenti presso il Dipartimento di Diritto privato

e pubblico dell’economia (Gregorianum, III piano, uff. n 333). L’orario di ricevimentoè indicato nella bacheca web del docente http://docenti.unicatt.it

20. - Diritto dell’economiaPROF. NICOLETTA MARZONA

OBIETTIVO DEL CORSO

Delineare e mettere in reciproca relazione l’ambito della libertà economica el’ambito del potere pubblico, considerati in una prospettiva storicizzata enella contemporaneità, con particolare attenzione alle trasformazioni degliultimi decenni.

PROGRAMMA DEL CORSO

Principali modelli di costituzione economica, con specifico riguardo alla Costi-tuzione italiana, ai principi fondamentali dell’Unione Europea e del diritto in-ternazionale. Perennità della Costituzione e crisi economica.Attività economiche globalizzate e regole. Economia illegale.Impresa e governo societario. Concorrenza. Commissione europea e autorità degliStati membri.

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La tradizionale concezione dell’intervento pubblico nell’economia e gli at-tuali modelli di regolazione dei vari settori. Credito. Finanza. Beni pubbli-ci. Servizi pubblici.Le infrastrutture di rete. Opere e lavori pubblici. Organismi di diritto pubblico.Il capitale privato. La domanda pubblica.Politica economica. Globalizzazione e suoi effetti, positivi e negativi. PoliticaFiscale. La spesa pubblica. Il c.d. Federalismo Fiscale e le autonomie locali.Il bilancio dello stato. La politica monetaria.La dimensione internazionale e sovranazionale e la disciplina mondiale delcommercio.

BIBLIOGRAFIA

E. CARDI, Mercati e istituzioni in Italia, Giappichelli, Torino, 2009.L. MENGONI, Materia economica e forma giuridica, in Diritti e valori, Bologna, 1985

(pp.147-176).M. ROMANO, Materia economica e intervento penale, in Jus 1-2, 2011.L. FRANZESE, Percorsi della sussidiarietà, Cedam, Padova, 2010 (pp. 45-54 e pp. 127-144).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali con eventuale prova intermedia a metà corso.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Nicoletta Marzona riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 10,00 presso

l’Istituto Giuridico e al termine delle lezioni.

21. - Diritto dell’esecuzione civilePROF. ALBERTO ROMANO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso prosegue idealmente l’insegnamento impartito nel corso “base” di dirit-to processuale civile, proponendo un compiuto approfondimento degli istitutidisciplinati nel libro terzo del codice di procedura civile.

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PROGRAMMA DEL CORSO

I rapporti tra il processo di cognizione ed il processo di esecuzione forzata. Azionedichiarativa ed azione esecutiva. Gli scopi dell’esecuzione forzata e la suaeffettività. I titoli esecutivi giudiziali e quelli stragiudiziali. Notificazione deltitolo esecutivo e precetto. L’opposizione di merito all’esecuzione. Processo ese-cutivo e principi generali del processo civile. L’espropriazione forzata. Ilpignoramento e i suoi effetti sostanziali. La vendita forzata e i suoi effetti so-stanziali. L’assegnazione. L’intervento dei creditori, le controversie in sede didistribuzione e la distribuzione del ricavato. Espropriazione dei beni indivisi.Espropriazione contro il terzo proprietario. Le esecuzioni in forma specifica el’art. 614 bis. La sospensione e l’estinzione del processo esecutivo. L’opposizio-ne di rito all’esecuzione. L’opposizione agli atti esecutivi. L’opposizione delterzo all’esecuzione.

BIBLIOGRAFIA

F. TOMMASEO, L’esecuzione forzata, Cedam, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

È consigliata la previa conoscenza dei fondamenti e della struttura del processo civile.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof.Alberto Romano comunicherà a lezione orario e luogo di ricevimento degli

studenti.

22. - Diritto dell’Unione europeaPROF. FRANCESCO BESTAGNO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso mira ad illustrare i profili istituzionali dell’Unione europea e il dirittodel mercato unico europeo, ponendo in luce la rilevanza del diritto dell’UE nel-l’ordinamento italiano. All’inquadramento della struttura istituzionale dell’UE

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seguirà lo studio delle fonti di produzione giuridica previste dai Trattati, soprat-tutto con riguardo ai seguenti profili: l’adempimento degli obblighi conseguentiall’appartenenza degli Stati membri al sistema giuridico dell’Unione europea;l’incidenza del diritto dell’UE nel patrimonio giuridico dei privati; la tutelagiurisdizionale effettiva dei privati. La parte successiva del corso mira ad illu-strare gli aspetti principali dell’integrazione nell’UE, ossia le libertà di circola-zione, la disciplina della concorrenza e il controllo degli aiuti pubblici. Questitemi verranno esaminati anche nella prospettiva dei loro riflessi nei rapporti congli Stati terzi.

PROGRAMMA DEL CORSO

La struttura istituzionale. Le fonti. Il contenzioso. I rapporti tra diritto dell’UE ediritto interno. L’effetto diretto delle norme dell’UE. La tutela giurisdizionaleeffettiva dei privati in ambito nazionale. Le libertà di circolazione. La disciplinadella concorrenza. Gli aiuti degli Stati membri alle imprese.

BIBLIOGRAFIA

G. TESAURO, Diritto dell’Unione europea, 6ª ed., CEDAM, Padova, 2010 (l’intero volume).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali in Aula, anche con discussione di casi pratici sotto la guida deldocente.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Il manuale indicato potrà essere sostituito da testi analoghi, italiani o stranieri, allacondizione che si tratti di manuali aggiornati rispetto alle novità derivanti dal Trattato diLisbona e purché siano concordati personalmente in anticipo con il docente.

La conoscenza e la comprensione del Diritto dell’Unione europea richiedononecessariamente la consultazione diretta del testo del Trattato sull’Unione europea e delTrattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Accanto alle varie edizioni in commercio, i Trattati sono accessibili tramite internetall’indirizzo http://europa.eu/documentation/legislation/index_it.htm, sotto la voceTrattati, Testo integrale del Trattato sull’Unione europea.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Francesco Bestagno riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo.

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23. - Diritto della famiglia e dei minoriPROF. ANDREA NICOLUSSI; PROF. MARTA BERTOLINO

OBIETTIVO DEL CORSO

I MODULO (Prof. Andrea Nicolussi)Studio del diritto civile della famiglia con particolare riguardo alla tensione fraconcezione istituzionale e concezione contrattuale e ai problemi posti dallebiotecnologie.

II MODULO (Prof. Marta Bertolino)Il corso affronta il tema della minore età nel sistema penale secondo una dupliceprospettiva: quella del minore in quanto vittima di reati e quella del minore inquanto autore di reati, con particolare attenzione al ruolo criminogeno della fa-miglia. La trattazione si atterrà a un metodo interdisciplinare nel verificare lecategorie giuridiche sostanziali e processuali dell’attuale sistema penale minorile,come sistema il cui obiettivo primario è la tutela della persona del minore con ildiritto penale e dal diritto penale. Scopo del corso è dunque quello di tracciare lelinee di un diritto penale minorile conforme alla prospettiva costituzionale einternazionale, partendo dal diritto vigente sia sostanziale che processuale.

PROGRAMMA DEL CORSO

I MODULO: Diritto civile della famigliaFamiglia e diritto. La tensione fra concezione istituzionale e concezione contrat-tuale. Famiglia e costituzione.

1. Matrimonio– Requisiti e forma. Promessa di matrimonio.– Il consenso matrimoniale.– Le invalidità.– Il matrimonio putativo.– Il matrimonio concordatario e le altre forme di matrimonio.– Il rapporto matrimoniale e l’art. 160 c.c.– Rapporti personali e rapporti patrimoniali tra coniugi.– Separazione, divorzio e diritti dei figli. L’affidamento condiviso tra

bigenitorialità e cogenitorialità.– Responsabilità e famiglia.– Matrimonio e giuridicizzazione delle convivenze. Autonomia privata e persone.2. Filiazione– Filiazione nel matrimonio e filiazione fuori dal matrimonio.– Criteri di accertamento della filiazione e azioni di stato. Il diritto di co-

noscere le proprie origini biologiche. Status e autonomia.

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– Il rapporto di filiazione. Decisioni, interesse del figlio e rispetto delle suecapacità e inclinazioni naturali. Decisioni di cura, i grandi prematuri.

– Filiazione e biotecnologie. La procreazione medicalmente assistita.– Filiazione e responsabilità.– Adozione e affidamento.

II MODULO: Diritto penale dei minoriParte I: La persona del minore1. Il minore nelle Convenzioni internazionali: diritti e protezione del minore.2. Il minore nella Costituzione italiana: diritti fondamentali e protezione.

Parte II: Il minore nel sistema della giustizia penale1. Linee evolutive e politica criminale del sistema penale minorile.

Sez. A2. Il minore vittima di reati: la prospettiva della tutela:

– nella famiglia;– contro condotte di violenza sessuale;– contro condotte di abuso sessuale: pedofilia e sfruttamento sessuale.

3. Processo penale e tutela del minore vittima di reati.Sez. B

4. Il minore autore di reati:– il problema dell’imputabilità e del suo accertamento;– la criminalità minorile: considerazioni politico-criminali; socio-psicolo-

giche; empirico - statistiche;– sistema sanzionatorio e minore età.

5. Le risposte normative al disagio minorile e alla delinquenza dei minori: il Tribu-nale per i minorenni, il Codice Rocco; il processo penale minorile del 1988.

BIBLIOGRAFIA

Per il I moduloA. NICOLUSSI (a cura di), Materiali per il corso di diritto civile della famiglia, dispensa

disponibile presso EDUCatt, Milano.

Per il II moduloM. BERTOLINO, Il minore vittima di reato, Torino, ult. ed.M. BERTOLINO (a cura di), Materiali per il corso di Diritto penale minorile, dispensa

reperibile presso EDUCatt, Milano.

DIDATTICA DEL CORSO

Per entrambi i moduli: lezioni in aula.

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METODO DI VALUTAZIONE

L’esame di Diritto della famiglia e dei minori si svolge in due prove orali indipendentiper ciascun modulo (Diritto civile della famiglia e Diritto penale dei minori) entrambenecessarie ai fini del superamento dell’esame.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Andrea Nicolussi riceve gli studenti, nel corso del primo semestre, il

mercoledì dalle ore 9,00; nel corso del secondo semestre, il martedì dalle ore 15,00 pressol’Istituto Giuridico.

Il Prof. Marta Bertolino riceve gli studenti il martedì dalle ore 15,30 presso l’IstitutoGiuridico.

24. - Diritto della previdenza socialePROF. VINCENZO FERRANTE

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso mira a fornire la conoscenza degli istituti più importanti del diritto dellaprevidenza sociale, mediante lo studio dell’organizzazione del sistema pensionisticoitaliano e delle altre assicurazioni sociali. Esso si divide in due moduli.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRIMO MODULO

Struttura del sistema italiano di previdenza sociale. La tutela pensionistica.1. Evoluzione storica della previdenza sociale; il suo finanziamento; la riformadel 1995; spesa pensionistica e incremento della popolazione attiva; la riformadel 2005. 2. La tutela previdenziale del lavoro subordinato e autonomo, le formedi lavoro non-standard. 3. Il sistema giuridico della previdenza sociale. 4. Latutela per l’invalidità, la vecchiaia e per i superstiti. 5. La tutela dei diritti deisoggetti protetti: prescrizione dei crediti contributivi e omissioni; il risarcimen-to del danno. 6. La previdenza complementare. 7. La tutela previdanziale in casodi lavoro italiano all’estero.

SECONDO MODULO

L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e gli altri interventi assistenziali.1. La tutela per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; il risarcimentodel danno biologico; l'azione di regresso. 2. La tutela della salute: il serviziosanitario nazionale. 3. L’assicurazione per le malattie ordinarie. 4. La tutela con-tro la disoccupazione involontaria. 5. Il sistema di integrazione salariale (CIGO eCIGS). 6. La tutela della famiglia. 7. Le politiche di contrasto alla povertà. 8. Iricorsi amministrativi e il processo previdenziale.

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BIBLIOGRAFIA

I corsisti che non frequentino con regolarità le lezioni del docente sono invitati apreparare l'esame sul seguente testo:

M. CINELLI, Diritto della previdenza sociale, Torino, 2010, 9a ed. o altra più recente(escludendo, nel caso in cui il superamento dell'esame dia luogo alla maturazione di3 Cfu, le pagine seguenti: 306-425; 460-493; 568-585).

In alternativa, si suggerisce il seguente testo, da integrare ncessariamente con gliappunti delle lezioni:T. TRANQUILLO-V. FERRANTE, Nozioni di diritto della previdenza sociale, IPSOA, Milano,

2006, 2a ed. (gli studenti che intendono maturare 6 Cfu, affrontando primo e secondomodulo, sono tenuti a studiare l'intero volume ; gli studenti che intendono maturaresolo 3 Cfu possono escludere i capp. 3 seconda parte, 5 e 6, di modo che si dovrà tenereconto, in questa seconda ipotesi , soltanto delle pp. 1-165, 215-249 e 317-334.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula con analisi di casi.Poiché il corso è comune alle Facoltà di Economia e di Giurisprudenza, si seguirà uno

speciale calendario annuale, che concentrerà le lezioni nei soli periodi in cui è previstaattività didattica per entrambe le Facoltà (pertanto, le lezioni avranno inizioorientativamente a metà ottobre 2011, per terminare a maggio 2012, seguendo lapartizione della materia più sopra indicata; il calendario esatto verrà reso noto medianteavviso all’albo e sulla pagina internet poco prima dell’inizio dei corsi).

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali. Il docente si riserva di somministrare un test scritto di accesso all’esame orale.

AVVERTENZE

Si consiglia ai candidati di presentarsi all’esame solo dopo aver superato l’esame diIstituzioni di diritto privato e di Diritto costituzionale.

Orario e luogo di ricevimentoSalvo diverso avviso, il Prof. Vincenzo Ferrante riceve gli studenti, nel corso del primo

semestre, il venerdì alle ore 13,00 presso l’Istituto giuridico (Gregorianum, IV piano, studio435). Nel secondo semestre, il ricevimento è anticipato al giovedì alle ore 14,30.

25. - Diritto delle assicurazioniPROF. PIERPAOLO MARANO

OBIETTIVO DEL CORSO

Le lezioni si propongono di fornire agli studenti gli strumenti per comprenderela disciplina delle assicurazioni private che costituisce l’oggetto dell’insegnamento.

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PROGRAMMA DEL CORSO

Lineamenti economici dell’operazione assicurativa.Gli interessi tutelati dalla regolazione sulle assicurazioni private.Le fonti del diritto delle assicurazioni private.La disciplina dell’impresa di assicurazione.I compiti dell’attuario incaricato.Gli intermediari assicurativi.La parte generale sui contratti assicurativi dei rami vita e danni.I programmi assicurativi internazionali.La riassicurazione.

BIBLIOGRAFIA

A. DONATI-G. VOLPE PUTZOLU, Manuale di diritto delle assicurazioni9, Giuffrè, Milano, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Pierpaolo Marano comunicherà a lezione orario e luogo di ricevimento

degli studenti.

26. - Diritto ecclesiasticoPROF. OMBRETTA FUMAGALLI CARULLI

OBIETTIVO DEL CORSO

Contribuire alla formazione dell’esperto di diritto con l’esame delle norme giu-ridiche che disciplinano il rapporto tra Stato italiano e fenomeno religioso. Perquanto riguarda in particolare il rapporto giuridico con la Chiesa cattolica, ècertamente utile (anche se non indispensabile) avere già sostenuto l’esame diDiritto canonico, poiché si tratta di completare il punto di vista della Chiesacattolica con il punto di vista dello Stato. Particolare attenzione sarà riservataalle problematiche di derivazione concordataria nonché a quelle connesse con leIntese con le confessioni religiose diverse dalla confessione cattolica. Poiché, in

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particolare, i principi della libertà religiosa, dell’efficacia civile dei matrimonireligiosi, degli enti ecclesiastici sono tra i più formativi della preparazione alpiù ampio ventaglio di professioni, essi saranno affrontati nella parte specialedel corso, con particolare attenzione alle interconnessioni con il diritto costitu-zionale, con il diritto amministrativo e con l’ordinamento internazionale.

PROGRAMMA DEL CORSO

Lo Stato italiano e le confessioni religiose. La qualificazione dello Stato italianocome Stato laico. Identità religiosa e pluralismo confessionale. Lo Stato italianoe la libertà religiosa: il diritto di libertà religiosa; status libertatis e status activaesocietatis; la dimensione transnazionale della libertà religiosa. Fattore religiosoed ordinamento europeo: in particolare il processo di unificazione europea e leChiese. Lo Stato italiano di fronte ai matrimoni religiosi. Gli enti ecclesiastici.

BIBLIOGRAFIA

Programma da 8 cfu:O. FUMAGALLI CARULLI, A Cesare ciò che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio, Vita e Pensiero,

Milano, 2006.S. GHERRO-M. MIELE, Lezioni di diritto ecclesiastico, CEDAM, Padova, 2009 (Parte

generale: vol. I; Parti speciali: vol. II).

Programma da 6 cfu:O. FUMAGALLI CARULLI, A Cesare ciò che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio, Vita e Pensiero,

Milano, 2006.S. GHERRO-M. MIELE, Lezioni di diritto ecclesiastico, CEDAM, Padova, 2009 (Solo parti

speciali: vol. II).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula esplicative del programma.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Per gli studenti frequentanti il programma del corso sarà delimitato secondo leindicazioni date nel corso dell’anno accademico, per gli stessi sarà inoltre possibilesostenere l’esame in un preappello nella settimana successiva alla fine delle lezioni.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Ombretta Fumagalli Carulli riceve gli studenti su appuntamento il martedì

dalle ore 15,30 alle ore 16,30, presso l’Istituto Giuridico (Gregorianum, IV piano).

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27. - Diritto fallimentarePROF. ALDO ANGELO DOLMETTA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di delineare il diritto fallimentare nel quadro del diritto del-l’impresa, delle obbligazioni e del processo civile.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il fallimento: i presupposti del fallimento; l’apertura del procedimento fallimen-tare; l’amministrazione fallimentare; il patrimonio del fallito; la reintegrazionedella garanzia patrimoniale; l’attuazione coattiva delle pretese creditorie e realie la regolazione concorsuale dei crediti; il procedimento fallimentare; la cessa-zione della procedura fallimentare e l’esdebitazione. Il fallimento delle società.La regolazione negoziata della crisi dell’impresa: la composizione stragiudiziale;il concordato preventivo; gli accordi di ristrutturazione dei debiti.Le procedure concorsuali amministrative: la liquidazione coatta amministrativa;l’amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi.

BIBLIOGRAFIA

L. GUGLIELMUCCI, Diritto fallimentare, Giappichelli, Torino, 2011 (4a ed.).Per i frequentati, parte del testo potrà essere sostituito dagli appunti delle lezioni, secondo

le indicazioni fornite in avvio di corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso si svolgerà attraverso ordinarie lezioni ed esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

La preparazione degli studenti sarà valutata attraverso esami orali da sostenersi negliappelli indicati all’albo di Facoltà.

AVVERTENZE

Per il fruttuoso studio del diritto fallimentare è raccomandata una sufficienteconoscenza del diritto civile «patrimoniale» (obbligazioni, contratti, titoli di credito,società, ecc.) e del diritto processuale civile (in specie, dell’esecuzione forzata).

Per favorire l’apprendimento della materia, nel periodo delle lezioni è prevista ancheuna serie di esercitazioni. Temi e orario di queste saranno resi noti mediante avvisoaffisso all’albo della Facoltà.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Aldo Angelo Dolmetta riceve gli studenti come da avviso esposto all’albo

dell’Istituto Giuridico.

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28. - Diritto industrialePROF. MARCO SAVERIO SPOLIDORO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il Corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti una panoramica della disciplinanazionale e internazionale degli istituti di diritto industriale. Il Corso si proponeanche l’obiettivo di sviluppare negli studenti, attraverso l’analisi di casigiurisprudenziali in materia, la capacità di svolgere ricerche di dottrina e di giu-risprudenza e di compiere un esame critico dei temi giuridici trattati.

PROGRAMMA DEL CORSO

– I segni distintivi.– Le invenzioni e i modelli industriali.– La concorrenza sleale.– Il processo e le sanzioni della violazione della proprietà intellettuale.– La disciplina antitrust.– Le regole di tutela della concorrenza nel codice civile.

BIBLIOGRAFIA

Testo adottatoA. VANZETTI-V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, Milano, 2005 (5ª ed. o

edizione successiva, se disponibile).

Testi consigliatiA. VANZETTI-C. GALLI, La nuova legge marchi, Milano, 2001 (2ª ed.).G. SENA-P. FRASSI-S. GIUDICI, Codice di diritto industriale, ultima edizione aggiornata al

D.Lgs.10 febbraio 2005, n. 30.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; lavori pratici guidati.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali; valutazione continua.

AVVERTENZE

Per sostenere l’esame di diritto industriale è necessario aver superato l’esame diIstituzioni di Diritto privato; è inoltre consigliabile aver superato, o quanto menopreparato, l’esame di Diritto processuale civile.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Marco Saverio Spolidoro riceve gli studenti il venerdì alle ore 10,30 presso

l’Istituto Giuridico.

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29. - Diritto internazionale (corso progredito)PROF. ANDREA BIANCHI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso, di carattere monografico, avrà ad oggetto il tema “Counterterrorismand International Law”. Il corso sarà svolto in inglese. Esso si propone di af-frontare la questione di quale sia stata la reazione normativa, a livello nazionaleed internazionale, agli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 e come essaabbia influito sui vari regimi sostanziali del diritto internazionale.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si propone di analizzare le politiche normative perseguite dagli Stati edalla comunità internazionale per far fronte alla minaccia del terrorismo, soprat-tutto a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001. Com’è noto, tali reazionihanno avuto un marcato impatto sullo sviluppo del diritto internazionale in que-sti ultimi anni. Tra i vari argomenti che saranno trattati a lezione, si segnalano, atitolo esemplificativo, i seguenti: l’uso della forza contro gruppi di terroristi nelterritorio di altri Stati o contro Stati che ospitano o tollerano la presenza di taligruppi nel proprio territorio; le misure adottate dal Consiglio di Sicurezza inmateria di lotta al terrorismo e la loro esecuzione da parte degli Stati membridell’ONU; l’impatto delle misure anti-terrorismo sui diritti dell’uomo e la que-stione del bilanciamento tra esigenze di tutela della sicurezza e rispetto dei dirit-ti fondamentali; i limiti apposti dal diritto internazionale alla condotta degli Sta-ti negli stati di emergenza; l’esercizio dell’azione penale nei confronti dei terro-risti e la cooperazione giudiziaria a livello internazionale; tecniche coercitive diinterrogatorio e rispetto del divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti.

BIBLIOGRAFIA

Gli studenti frequentanti sono tenuti a prepararsi sugli appunti delle lezioni e a leggerei materiali assemblati nella raccolta disponibile presso il Centro Stampa dell’Università.

Per gli studenti non frequentanti si richiede lo studio cumulativo di:P. BONETTI, Terrorismo, emergenza e costituzioni democratiche, Il Mulino, Bologna,

2006, pp. 332.G. AGAMBEN, Stato di eccezione, Bollati Boringhieri, Torino, 2003, pp. 120.C. DI STASIO, La lotta multilivello al terrorismo internazionale. Garanzie di sicurezza

versus tutela dei diritti fondamentali, Giuffrè, Milano, 2010, pp. xxii-650.

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DIDATTICA DEL CORSO

Il metodo d’insegnamento prevede il coinvolgimento diretto degli studenti attraversola discussione in aula dei temi affrontati e presuppone la previa lettura dei materialiindicati nel corso delle lezioni. Il corso per le sue caratteristiche didattiche e per il suocarattere seminariale richiede la frequenza.

METODO DI VALUTAZIONE

L’apprendimento degli argomenti che faranno oggetto del corso sarà verificatotramite un esame scritto alla fine del corso. La partecipazione attiva alle discussioni chesi terranno in classe sarà tenuta in debito conto nell’attribuzione del voto finale.

AVVERTENZE

Alla frequenza del corso e all’esame saranno ammessi soltanto gli studenti cheabbiano già sostenuto l’esame di Diritto internazionale.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Andrea Bianchi comunicherà orario e luogo di ricevimento degli studenti

tramite avviso affisso fuori dall’ufficio del docente (Francescanum, n. 406).

30. - Diritto internazionale privatoPROF. LUCA RADICATI DI BROZOLO

Il programma e la bibliografia del corso saranno comunicati dal docente al-l’inizio delle lezioni e affissi all’albo, nonché pubblicati nella sezione del sitoweb dell’Università Cattolica dedicata alla consultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

31. - Diritto internazionale pubblicoDOCENTE DA NOMINARE

Il nome del docente e il programma del corso saranno affissi all’albo, nonchépubblicati nella sezione del sito web dell’Università Cattolica dedicata alla con-sultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

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32. - Diritto penale IGR. A-K: PROF. GABRIO FORTI; GR. L-Z: PROF. MARTA BERTOLINO

Gr. A-K: Prof. Gabrio Forti

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge di inquadrare istituti e problemi penalistici, oltre che in stret-ta aderenza con i fondamentali principi costituzionali, secondo una prospettivainterdisciplinare (che si integri dunque con le scienze empiriche, criminologichee processual-penalistiche) e di diritto comparato. Pur dedicandosi prevalente-mente alla “parte generale” del diritto penale, lezioni ed esercitazioni siavvarranno di ampie esemplificazioni tratte dalla “parte speciale” (grazie ancheal frequente richiamo di pronunce giurisprudenziali significative e di leading cases)e terranno conto del dibattito politico-criminale sulla riforma del diritto penale.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE PRIMA

– I caratteri distintivi della “penalità”. L’idea di punizione e di riparazione.– Etica, morale e diritto penale.– Politica criminale e dogmatica penalistica.– L’idea di “scienza penale integrata” e i rapporti tra diritto penale e

criminologia.– Problemi e principi fondamentali del sistema penale. Legalità e sussidiarietà

del diritto penale.– La protezione dell’innocente e la tutela delle vittime.– L’interpretazione della legge penale, il positivismo giuridico e il princi-

pio di tassatività.– Bene giuridico e principio di offensività.– Le teorie della pena.

PARTE SECONDA

– Il diritto penale negli Stati totalitari, autoritari e negli Stati liberal-democra-tici: i princìpi in materia penale enunciati dalla Costituzione italiana e dalleConvenzioni internazionali.

– L’efficacia della legge penale nel tempo; l’evoluzione tecnologico-scientifi-ca e sociale e la successione delle leggi penali nel tempo.

– Rapporti tra diritto sostanziale e diritto delle prove: in particolare, i rapportidel diritto penale con il diritto e la procedura civile e il diritto amministrativo.

– Regole probatorie e di giudizio nel processo penale e nel processo civile.

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– La europeizzazione e internazionalizzazione degli istituti del diritto penale.– La globalizzazione e i principi di territorialità e universalità.– La struttura del reato.– Lo schema classico del diritto penale d’evento: il danno e il pericolo

concreto di danno.– Il diritto penale del pericolo astratto e il diritto penale del comportamento.– Le distinzioni tra i vari tipi di reato.– Gli istituti di diritto sostanziale e lo snodo della loro prova.– Il diritto penale e il sapere scientifico.– Il rapporto di causalità.– Il dolo. La colpa. Le cause di giustificazione. L’imputabilità.– Errore di fatto ed errore di diritto: il rapporto tra autorità e libertà.– La responsabilità oggettiva.– Le circostanze del reato.– Il delitto tentato.– Il concorso di reati.– Il concorso di persone nel reato.– Illecito amministrativo e responsabilità da reato degli enti.

PARTE TERZA

– Il sistema sanzionatorio. Principi e lineamenti generali.– La finalità preventiva della pena, anche in rapporto alle funzioni delle san-

zioni previste dagli altri settori dell’ordinamento.– I principi costituzionali sulla pena. L’idea rieducativa e le sue implicazioni.

Legalità e discrezionalità nelle risposte al reato; la commisurazione della pena.– Il carcere e la “coscienza di sé” dei detenuti.

BIBLIOGRAFIA

Gli studenti che abbiano frequentato il corso con regolarità (ivi comprese le esercitazioni),dovranno condurre la loro preparazione sugli appunti delle lezioni e delle esercitazioni,integrati, specialmente nelle parti non trattate durante il corso, sul manuale:

G. FIANDACA-E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, Bologna, 2009, 6a ed. (ocomunque ultima disponibile).

Gli studenti che non abbiano frequentato il corso con regolarità, dovranno condurre laloro preparazione integralmente su:

G. FIANDACA-E.MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, Bologna, 2009, 6ª ed. (ocomunque ultima disponibile).

A completamento del manuale, per i non frequentanti, è richiesto inoltre lo studio di:F. STELLA, Giustizia e modernità, Milano, 2003, 3ª ed.

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Per una più consapevole riflessione sui fondamenti del diritto penale, è poi a tutticonsigliata l’attenta lettura di uno o più dei seguenti testi:

F. STELLA, La giustizia e le ingiustizie, Il Mulino, Bologna, 2006.F. STELLA, Leggi scientifiche e spiegazione causale nel diritto penale, Giuffrè, Milano,

2000, 2ª ed.A. ARENDT, Responsabilità e giudizio, Einaudi, Torino, 2004.E. WIESNET, Pena e retribuzione: la riconciliazione tradita, Giuffrè, Milano, 1987.

Altre opere utili all’approfondimento della materia e alla generale formazione dellostudente verranno indicate nel corso dell’anno accademico.

La preparazione all’esame richiede l’apprendimento delle norme costituzionali e penalipertinenti, la cui costante consultazione in un codice penale aggiornato èparticolarmente raccomandata anche durante le lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Esercitazioni di approfondimento (anche sotto forma di moot trialsin cui gli studenti saranno invitati ad analizzare e a discutere in aula casi giudiziari),precedute da lezioni introduttive sull’ermeneutica, la retorica giudiziaria e la metodologiadella ricerca giuridica. Visite di studio presso vari istituti penitenziari. Conferenze distudiosi e magistrati sui problemi attuali del diritto penale. Gli studenti interessatipotranno inoltre partecipare a ulteriori cicli organici di lezioni o incontri di rilievopenalistico e criminologico organizzati durante l’anno accademico, in relazione ai qualila Facoltà potrà prevedere il riconoscimento di crediti formativi. Tra essi si prevede losvolgimento, anche nell’a.a. 2011-12, del ciclo seminariale su “Giustizia e Letteratura”(Law and Literature).

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione della preparazione avverrà principalmente attraverso un esame oraleal termine dell’anno accademico.

AVVERTENZE

La tesi di laurea in Diritto penale potrà essere assegnata ai soli studenti che abbianoconseguito nell’esame una votazione non inferiore a 27/30 e preferibilmente abbianosostenuto l’esame di Criminologia.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Gabrio Forti riceve gli studenti presso la Presidenza della Facoltà di

Giurisprudenza il martedì alle ore 11,30 o presso l’Istituto Giuridico (stanza 408, 4° pianodell’edificio Gregorianum), il martedì alle ore 15,00 (a seconda di quanto indicato inavvisi tempestivamente pubblicati sulla pagina web del docente), durante i periodi dilezione; negli altri periodi, in date e orari indicati con avviso esposto ogni mese fuori dallostudio e sulla pagina web docente, alla quale ogni studente è invitato a fare riferimento

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per comunicazioni e aggiornamenti sullo svolgimento del corso. Gli orari di ricevimentodegli assistenti di diritto penale (stanza 415, IV piano dell’edificio Gregorianum)verranno comunicati all’inizio dell’anno accademico e affissi in Istituto giuridico.

Gr. L-Z: Prof. Marta Bertolino

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende fornire una buona conoscenza di base dei problemi e principigenerali del diritto penale e dei lineamenti del sistema penale italiano, con parti-colare riguardo ai principi costituzionali. Particolare attenzione verrà dedicataalle categorie fondamentali del reato, attraverso l’analisi di significativefattispecie penali assunte in funzione esemplificativa, onde verificarne i conte-nuti e la validità secondo una lettura interdisciplinare e teleologicamente orien-tata alla pena e alla sua funzione. Il sistema delle sanzioni verrà esaminato te-nendo conto anche della recente politica-criminale di riforma del sistema penale.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE IProblemi e principi fondamentali del sistema penale.– I caratteri distintivi della “penalità”. L’idea di punizione e di riparazione.– Il diritto penale nei suoi rapporti con il sistema politico e con gli altri settori

dell’ordinamento giuridico.– Rapporti fra diritto sostanziale e diritto delle prove: in particolare i rapporti

del diritto penale con il diritto e la procedura civile e il diritto amministrativo.– L’idea di “scienza penale integrata” e i rapporti tra diritto penale e

criminologia.– La finalità preventiva della pena, anche in relazione alle funzioni delle san-

zioni previste dagli altri settori dell’ordinamento.– La formazione del sistema penale italiano. Il codice Rocco. I principi costi-

tuzionali. L’evoluzione successiva.

PARTE IILa legge penale.– Legalità della legge penale e riserva di legge.– L’interpretazione della legge penale, il positivismo giuridico e il principio di

tassatività.– L’efficacia della legge penale nel tempo; l’evoluzione tecnologico-scientifi-

ca e sociale e la successione delle leggi penali nel tempo.

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PARTE IIIIl reato.– La struttura del reato.– Lo schema classico del diritto penale d’evento: il danno e il pericolo concre-

to di danno. La teoria del bene giuridico e il principio di offensività.– Il diritto penale del pericolo astratto e il diritto penale del comportamento.– Le distinzioni tra i vari tipi di reato.– Gli istituti di diritto sostanziale e lo snodo della loro prova.– Il diritto penale e il sapere scientifico.– Il rapporto di causalità.– Le cause di giustificazione.– L’imputabilità. Il dolo. La colpa.– Errore di fatto ed errore di diritto: il rapporto tra autorità e libertà.– La responsabilità oggettiva.– Le circostanze del reato.– Il delitto tentato.– Il concorso di reati.– Il concorso di persone nel reato.– Illecito amministrativo e responsabilità da reato degli enti.

PARTE IVIl sistema sanzionatorio. Principi e lineamenti generali.– Il sistema sanzionatorio: in particolare il carcere e la coscienza di sé dei detenuti.– Il sistema sanzionatorio del codice Rocco: lineamenti generali (pene e misu-

re di sicurezza; pena detentiva e pecuniaria).– I principi costituzionali sulla pena. L’idea rieducativa e le sue implicazioni.

Legalità e discrezionalità nelle risposte al reato; la commisurazione della pena.– L’evoluzione del sistema sanzionatorio: linee generali (l’ordinamento peni-

tenziario; depenalizzazione e pene sostitutive; le sanzioni di competenza delgiudice di pace).

BIBLIOGRAFIA

Gli studenti che abbiano frequentato il corso con regolarità (ivi comprese le esercitazioni),dovranno condurre la loro preparazione sugli appunti delle lezioni e delle esercitazioni,integrati, specialmente nelle parti non trattate durante il corso, sul manuale:

G. FIANDACA-E.MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, Bologna, 2009, 6a ed. (ocomunque ultima disponibile).

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Gli studenti che non abbiano frequentato il corso con regolarità, dovranno condurre laloro preparazione integralmente su:

G. FIANDACA-E.MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, Bologna, 2009, 6a ed. (ocomunque ultima disponibile).

A completamento del manuale, per i non frequentanti, è richiesto inoltre lo studio di:F. STELLA, Giustizia e modernità, Milano, 2003, 3a ed.

Per una più consapevole riflessione sui fondamenti del diritto penale, è poi a tutticonsigliata l’attenta lettura di uno o più dei seguenti testi:

F. STELLA, La giustizia e le ingiustizie, Il Mulino, Bologna, 2006.F. STELLA, Leggi scientifiche e spiegazione causale nel diritto penale, Giuffrè, Milano,

2000, 2a ed.A.ARENDT, Responsabilità e giudizio, Einaudi, Torino, 2004E. WIESNET, Pena e retribuzione: la riconciliazione tradita, Giuffrè, Milano, 1987.

Altre opere utili all’approfondimento della materia e alla generale formazione dellostudente verranno indicate nel corso dell’anno accademico.

La preparazione all’esame richiede l’apprendimento delle norme costituzionali e penalipertinenti, la cui costante consultazione in un codice penale aggiornato èparticolarmente raccomandata anche durante le lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Esercitazioni di approfondimento (anche sotto forma di moot trialsin cui gli studenti saranno invitati ad analizzare e a discutere in aula casi giudiziari).Visite di studio presso vari istituti penitenziari. Conferenze di studiosi e magistrati suiproblemi attuali del diritto penale. Gli studenti interessati potranno inoltre partecipare aulteriori cicli organici di lezioni o incontri di rilievo penalistico e criminologico organizzatidurante l’anno accademico, in relazione ai quali la Facoltà potrà prevedere ilriconoscimento di crediti formativi. Tra essi si segnala lo svolgimento, anche nell’a.a.2011-12, del ciclo seminariale su “Giustizia e Letteratura” (Law and Literature).

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione della preparazione avverrà principalmente attraverso un esame oraleal termine dell’anno accademico.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Marta Bertolino riceve gli studenti il martedì dalle ore 15,30 presso l’Istituto

Giuridico.Gli orari di ricevimento degli assistenti di diritto penale verranno comunicati all’inizio

del corso.

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33. - Diritto penale IIPROF. LUCIANO EUSEBI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’insegnamento specialistico di diritto penale intende consolidare le nozionifondamentali già acquisite nello studio della c.d. parte generale e guidare al-l’analisi critica dei singoli reati.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso propone lo studio di reati significativi concernenti la c.d. parte specialedel codice penale e alcuni ambiti del diritto penale complementare; saranno al-tresì prese in esame la disciplina della responsabilità amministrativa per reatodegli enti e alcune manifestazioni dell’illecito amministrativo.Parallelamente, verrà dedicato ampio spazio al consolidamento delle nozioniacquisite attraverso il corso base di diritto penale e alla loro applicazione nel-l’ambito dei singoli reati, con particolare riguardo a temi di teoria del reato e aiproblemi del sistema sanzionatorio; particolare attenzione sarà prestata alle con-siderazioni politico-criminali, alle tecniche di tutela e ai dati giurisprudenziali.Specifici approfondimenti avranno per oggetto l’incidenza delle normative eu-ropee nonché le questioni concernenti la responsabilità medica e il rapporto frabiogiuridica e sistema penale.Si terrà conto delle proposte formulate nei progetti di riforma del codice penale.

BIBLIOGRAFIA

Per gli studenti che abbiano frequentato le lezioni con regolarità la preparazionedell’esame sarà effettuata soprattutto attraverso gli appunti del corso, con le integrazioniche potranno essere segnalate durante il suo svolgimento.

Gli studenti che non frequentino le lezioni sono comunque tenuti a informarsi suicontenuti delle medesime e a stabilire contatti con il corso. Anche per tali studenti ilcolloquio d’esame verterà sugli argomenti presi in considerazione nelle lezioni, chesaranno costantemente indicati attraverso la pagina web personale docente.

Saranno proposti durante il corso materiali giurisprudenziali da approfondirsi acompletamento del programma d’esame.

A supporto dei temi presi in esame si consultino, per le parti pertinenti, i volumi I (M.ROMANO) e II (M. ROMANO-G. GRASSO) e il volume I delitti contro la pubblica amministrazione.I delitti dei pubblici ufficiali (M. ROMANO) del Commentario sistematico del codice penale,Giuffrè, Milano, ult. ed.

È richiesta la padronanza delle norme aggiornate, inerenti al programma d’esame,della Costituzione, del Codice penale, delle leggi complementari e della legislazione

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europea o internazionale richiamate durante il corso. Sarà dunque necessaria la costanteconsultazione di un Codice penale aggiornato, comprensivo delle principali leggicomplementari.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, con eventuali seminari.

METODO DI VALUTAZIONE

Colloquio d’esame orale, inteso a verificare l’acquisizione delle nozioni indispensabilie la comprensione critica dei problemi.

AVVERTENZE

È fortemente auspicata la frequenza delle lezioni.Lo studio della materia va condotto in stretto coordinamento con le nozioni

fondamentali della parte generale del diritto penale, la cui conoscenza di base è dunquepresupposta.

Informazioni e materiali didattici potranno essere reperiti nella pagina web personaledocente.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Luciano Eusebi riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo e indicato

nella pagina web personale del docente; è comunque sempre contattabile al termine delleore di lezione.

34. - Diritto penale commercialePROF. MARIO ROMANO

OBIETTIVO DEL CORSO

Acquisizione, da parte dello studente, della capacità di orientarsi con adeguatadimestichezza tra i reati in materia economica del sistema penale italiano.

PROGRAMMA DEL CORSO

In un indispensabile raccordo con gli istituti fondamentali del diritto penale, siesamineranno le più rilevanti tipologie di reati economici dell’ordinamento vi-gente. All’inizio, particolare attenzione sarà dedicata ai problemi inerentiall’individuazione dei soggetti attivi dei reati economici nelle organizzazionicomplesse e alla responsabilità amministrativa da reato delle società o enti col-lettivi. La parte centrale del corso si occuperà dello studio dei principali reati in

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tema di società commerciali e di mercati finanziari, non senza un raffronto ob-bligato con le tecniche di tutela oggi affidate anche a illeciti di natura ammini-strativa (o parapenale). Nell’ultima serie di lezioni, infine, è prevista l’analisi dialcuni essenziali reati fallimentari (e delle procedure concorsuali in genere),nonché dei più importanti reati in materia bancaria e tributaria.

BIBLIOGRAFIA

R. ZANNOTTI, Il nuovo diritto penale dell’economia. Reati societari e reati in materia dimercato finanziario, Giuffrè, Milano, 2008, 2ª ed.

F. ANTOLISEI, Manuale di diritto penale. Leggi complementari, a cura di C.F. Grosso, tomoII, Giuffrè, Milano, 2008, 12ª ed. [limitatamente alle seguenti parti: per i reatifallimentari, da pag. 3 a pag. 314 (parte 1, capp. I-VIII); per i reati tributari, da pag.347 a pag. 434 (parte 2, capp. I-II)].

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, con insistita dimostrazione della necessità del controllo deglispecifici testi normativi oggetto di studio e frequenti richiami alla giurisprudenza.Possibilità di auspicabile interlocuzione e dialogo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali alle scadenze previste.

AVVERTENZE

È vivissimamente raccomandata la frequenza. I frequentanti potranno sostenerel’esame sugli appunti dalle lezioni, eventualmente integrati da altra bibliografia suggeritadurante il corso. I non frequentanti sostengono l’esame sui testi suindicati. Per unarevisione delle essenziali nozioni generali del diritto penale è consigliato:M. ROMANO, Commentario sistematico del codice penale, Giuffrè, Milano, 2004, vol. I, 3ª

ed. (con gli annessi Addenda 2006).

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Mario Romano riceve gli studenti il giovedì dalle ore 9,30 alle ore 11,30

presso l’Istituto Giuridico.

35. - Diritto penitenziarioPROF. GIANLUCA VARRASO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di fornire agli studenti l’analisi del momento esecutivo dellepene restrittive della libertà personale, conseguente alla formazione di un titolo

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esecutivo quale epilogo del processo penale di cognizione.Da questo punto di vista, l’esame parte dal controllo sulla funzione rieducativadella pena, dalla verifica di quest’ultima nella concretezza degli istituti penitenziarie dalla garanzia giurisdizionale costituita dalla presenza costante di un giudice.Una parte non secondaria sarà, poi, dedicata al regime carcerario dell’imputatoin custodia cautelare, al fine di verificare se le regole minime del dirittosovranazionale siano rispettate, soprattutto nella necessaria distinzione tra ese-cuzione della pena e attuazione della misura cautelare.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. La crisi del sistema sanzionatorio. L’angolazione riduttiva del solo “tratta-mento” penitenziario. Nuovi orizzonti della rieducazione e le misure alterna-tive alla detenzione in carcere. Le sanzioni sostitutive e le misure di sicurez-za. Il carcere come luogo di privazione cautelare della libertà personale.Su questi ed altri punti pertinenti i profili sostanziali del diritto penitenziarioverteranno una serie di esercitazioni.

2. La formazione del titolo esecutivo e la giurisdizionalizzazione della fase ese-cutiva, anche alla luce dei più recenti interventi legislativi e delle decisionidella Corte costituzionale. Gli organi dell’esecuzione penale. Le procedure:le competenze e la forma dei provvedimenti, il procedimento di sorveglian-za, il procedimento per reclamo.

BIBLIOGRAFIA

Gli studenti frequentanti potranno utilmente condurre la loro preparazione anche sugliappunti delle lezioni, da integrare, in ogni caso, con il testo istituzionale di baseconsigliato.

La preparazione per l’esame può essere condotta, in via alternativa, su uno dei seguentimanuali:

M. CANEPA-S. MERLO, Manuale di diritto penitenziario, Giuffrè, Milano, 2010 (9a ed.).L. FILIPPI-G. SPANGHER, Manuale di diritto penitenziario, Giuffrè, Milano, 2011.P.M. CORSO (a cura di), Manuale della esecuzione penitenziaria, Monduzzi, Bologna,

2011 (4 ed.).Ulteriori eventuali indicazioni bibliografiche di aggiornamento saranno fornite durante

il corso.

Quanto al testo delle leggi di Ordinamento penitenziario lo studente potrà avvalersi diqualunque edizione disponibile, purché aggiornata e corredata dei testi più significatividi diritto costituzionale e di diritto sovranazionale, segnatamente della Convenzioneeuropea dei diritti dell’uomo e dei relativi protocolli, del Patto internazionale suidiritti civili e politici, nonché del Trattato di Lisbona.

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Al riguardo si segnala la seguente edizione:G. FIANDACA-A. GIARDA, Codice penale. Codice di procedura penale. Leggi complementari,

Ipsoa, Milano, 2011 (15ª ed. aggiornato on line).

A completamento della formazione di base, gli studenti frequentanti potranno dedicar-si ad una ricerca scritta di approfondimento, avente ad oggetto gli argomenti tratta-ti nei seminari integrativi del corso, in relazione ai quali la Facoltà potrà prevedereil riconoscimento di crediti formativi.

DIDATTICA DEL CORSO

La didattica del corso prevede, oltre alle lezioni frontali in aula, a seminari edesercitazioni, incontri con esperti e operatori dell’esecuzione penale. Verranno, inoltre,organizzate visite penitenziarie.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione della preparazione avverrà attraverso un esame orale al terminedell’anno accademico, nel quale peraltro si terrà conto, per gli studenti che abbianofrequentato con assiduità il corso e i seminari, del contributo e della partecipazione alleattività didattiche integrative.

AVVERTENZE

L’esame di Diritto penitenziario può essere sostenuto dagli studenti che abbiano giàsuperato l’esame di Diritto penale. Per un migliore apprendimento della materia è, inoltre,consigliata una conoscenza di base in Diritto processuale penale e in Criminologia.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Gianluca Varraso riceve gli studenti il giovedì dalle ore 10,00 presso l’Istituto

Giuridico.

36. - Diritto privato comparatoPROF. CARLO CASTRONOVO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso tende a favorire una prima presa di contatto con sistemi giuridici diversidal nostro, specificamente mediante l’utilizzo del metodo comparativo. Nellaprima parte si forniscono le grandi linee di identificazione degli ordinamentigiuridici. Nella seconda parte si approfondisce il rapporto contrattuale e le tute-le contro l’inadempimento.

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PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE GENERALE

La comparazione giuridica con particolare riguardo al diritto privato– La comparazione come ipotesi di conoscenza.– Funzioni e modi della comparazione giuridica.– Le aree giuridiche e i metodi per determinarle.– Principali aree giuridiche europee.– Common law e precedente giudiziario.– Codificazione e comparazione.

PARTE SPECIALE

Principi di diritto privato europeo– Il contratto nel diritto europeo.– I rimedi.– La vendita di beni di consumo.– Il credito al consumo.– Il contratto di pacchetto turistico.– Appalto.

BIBLIOGRAFIA

K. ZWEIGERT-H. KÖTZ, Introduzione al diritto comparato, Giuffrè, Milano, 1998, vol. I, ed.it. [a cura di A. Di Majo e A. Gambaro, rist. integrata con addenda (§§ 1-17, 19)].

C. CASTRONOVO-S. MAZZAMUTO, Manuale di diritto privato europeo, vol. II, Giuffrè, Milano,2007 (capp. XVIII, XXXVI, XXXIX, XLI, XLII, XLV).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni del docente.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si svolge in forma orale.

AVVERTENZE

Si raccomanda la frequenza. È opportuno che lo studente abbia superato gli esami diIstituzioni di diritto privato e di Diritto civile I.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Carlo Castronovo riceve gli studenti il martedì alle ore 16,00 presso l’Istituto

Giuridico.

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37. - Diritto processuale (Istituzioni di Diritto processuale civilee Diritto processuale penale)

PROF. VALERIO TAVORMINA

OBIETTIVO DEL CORSO

Acquisizione e padronanza dei fondamenti e della struttura del processo.

PROGRAMMA DEL CORSO

Diritto sostanziale e processo – raffronto fra processo civile in senso lato e pro-cesso penale.

BIBLIOGRAFIA

F.P. LUISO, Istituzioni di diritto processuale civile, Giappichelli, Torino (ult. edizione).G. LOZZI, Lineamenti di procedura penale, Giappichelli, Torino (ult. edizione).V. TAVORMINA, Diritto e processo, in Rivista di diritto civile, I, 2009, (pp. 119-140).

DIDATTICA DEL CORSO

Si svolgerà con lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

La preparazione verrà verificata con esami orali.

AVVERTENZE

Gli studenti dovranno acquisire piena comprensione delle disposizioni di leggerichiamate nei testi oggetto di studio.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Valerio Tavormina riceve gli studenti il venerdì dalle ore 9,00 alle ore 10,30

presso l’Istituto Giuridico.

38. - Diritto processuale civilePROF. VALERIO TAVORMINA

OBIETTIVO DEL CORSO

Acquisizione e padronanza dei fondamenti e della struttura del processo civile.

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PROGRAMMA DEL CORSO

Giurisdizione e processo: definizione, limiti, garanzie costituzionali. Le dispo-sizioni generali sul processo civile. Il processo di cognizione: rito ordinario eriti speciali. Decisione, impugnazioni e giudicato. Il processo di esecuzione.Procedimenti sommari, cautelari e speciali. L’arbitrato.

BIBLIOGRAFIA

Testi adottatiF. P. LUISO, Diritto processuale civile, Giuffrè, Milano, ult.ed. (voll. I-II-III-IV),oppureC. CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile, Giappichelli, Torino, ult. ed. (voll.

I-II-III).

Lettura consigliata (non obbligatoria)V. TAVORMINA, Diritto e processo, in Rivista di diritto Civile, I, 2009 (pagg. 119-140).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

La preparazione verrà verificata con esami orali.

AVVERTENZE

Gli studenti dovranno acquisire piena comprensione delle disposizioni di leggerichiamate nei testi oggetto di studio.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Valerio Tavormina riceve gli studenti il venerdì dalle ore 9,00 alle ore 10,30

presso l’Istituto Giuridico.

39. - Diritto processuale civile (corso progredito)DOCENTE DA NOMINARE

Il nome del docente e il programma del corso saranno affissi all’albo, nonchépubblicati nella sezione del sito web dell’Università Cattolica dedicata alla con-sultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

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40. - Diritto processuale penalePROF. ANGELO GIARDA

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo del corso sarà quello di fornire agli studenti i metodi e le informazio-ni di sistema al fine di cogliere nella sua interezza la disciplina del processopenale, dalla notizia di reato all’esecuzione penale, in stretta connessione con ledinamiche internazionali del crimine e le nuove prospettive della responsabilitàamministrativa degli enti.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso sarà costituito prevalentemente da lezioni di tipo istituzionale dedicateall’esame delle problematiche più significative e delle relative soluzioni normativesui seguenti argomenti: le fonti del diritto processuale penale; la legge processualepenale nel tempo e nello spazio; l’organizzazione dell’ordinamento giudiziario;i soggetti del processo e gli oggetti della giurisdizione processuale; gli atti delprocesso e del procedimento; il sistema delle prove; le misure cautelari; le inda-gini preliminari e l’udienza preliminare; le nuove indagini difensive; i procedi-menti speciali; il giudizio di primo grado davanti al Giudice di Pace; il giudiziodi primo grado sia davanti al Tribunale in composizione monocratica che davan-ti al Tribunale in composizione collegiale; il sistema dei mezzi di impugnazioneordinaria e straordinaria; il giudicato e la sua efficacia interna ed esterna al proces-so penale; i lineamenti generali dell’esecuzione penale; i lineamenti gene-rali della giurisdizione relativa all’accertamento della responsabilità ammi-nistrativa degli “enti”.Il corso istituzionale sarà affiancato anche da un seminario di esercitazionidi approfondimento che inizieranno alla ripresa delle lezioni dopo la so-spensione natalizia.

BIBLIOGRAFIA

La preparazione per l’esame potrà essere condotta, in via alternativa, su uno dei seguentimanuali:

1. P. TONINI, Manuale di procedura penale, Giuffrè, Milano, 2009 (10ª ed. o successiva).2. G. CONSO-V. GREVI, Compendio di procedura penale, Cedam, Padova, 2010 (5ª ed.).3. AA.VV., Procedura penale, Giappichelli, Torino, 2010.

Ulteriori eventuali indicazioni bibliografiche di aggiornamento saranno fornite duranteil corso.Quanto al testo del Codice di procedura penale lo studente potrà avvalersi di

qualunque edizione disponibile, purché aggiornata e corredata dei testi più significatividi diritto costituzionale e di diritto sovranazionale, segnatamente della Convenzione

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europea dei diritti dell’uomo e dei relativi protocolli, del Patto internazionale sui diritticivili e politici, nonché del Trattato di Lisbona.Al riguardo si segnala la seguente edizione:G. FIANDACA-A. GIARDA, Codice penale. Codice di procedura penale. Leggi complementari,

Ipsoa, Milano, 2011 (15ª ed. aggiornato on line).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame finale orale.

AVVERTENZE

Si consiglia agli studenti di sostenere l’esame di Diritto processuale penale dopo averaffrontato, e possibilmente superato, i seguenti esami: Diritto costituzionale, Istituzionidi diritto privato, Diritto internazionale, Diritti dell’uomo, Diritto penale e Dirittoprocessuale civile. Tra gli insegnamenti complementari gli Studenti potranno utilmenteinserire nel piano di studi anche i corsi di Ordinamento giudiziario e di Diritto penitenziario.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Angelo Giarda riceve gli studenti dopo la lezione del venerdì, dalle ore 16,30

in poi, presso l’Istituto Giuridico (stanza n. 421).

41. - Diritto pubblico comparatoPROF. ENZO BALBONI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di far acquisire, con la metodologia delle disciplinecomparatistiche, le conoscenze specialistiche essenziali su ordinamenti costitu-zionali diversi da quello italiano, utilizzando una costante comparazione con gliistituti previsti dal nostro ordinamento. Fondamentale presupposto per l’appren-dimento del metodo storico e comparatistico, nonché degli istituti e dei sistemiistituzionali stranieri, è la conoscenza dell’ordinamento pubblico e costituzio-nale italiano, con particolare riguardo all’organizzazione dei poteri dello Stato ealla garanzia delle libertà e dei diritti fondamentali.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE GENERALE

1. Nascita, consolidamento ed evoluzione del “costituzionalismo” dalle originialla modernità: il riconoscimento dei diritti e la separazione dei poteri. Concetti

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basilari di “sovranità”, “potere costituente”, “potere costituito”, “costi-tuzione”, “legge fondamentale”, “diritti fondamentali”: evoluzione sto-rica e aspetti attuali.

2. Forme di Stato e forme di governo nelle democrazie occidentali contemporanee.

PARTE SPECIALE

3. Il sistema costituzionale inglese: parlamento, governo e organizzazione dellagiustizia. Tutela giurisdizionale dei diritti.

4. L’ordinamento costituzionale degli Stati Uniti d’America, con particolare ri-guardo al riconoscimento dei diritti e delle libertà e all’assetto federale.

BIBLIOGRAFIA

Per gli studenti frequentanti:Appunti e materiali delle lezioni.

Per la parte generale:1. M. FIORAVANTI, Costituzionalismo. Percorsi della storia e tendenze attuali, Laterza,

2009 (parte prima).2. M. VOLPI, Libertà e autorità. La classificazione delle forme di Stato e delle forme di

governo, Giappichelli, 2010 (4a ed.).

Per la parte speciale, a scelta dello studente (frequentante):per l’ordinamento inglese, unitamente agli appunti dalle lezioni:3a. A. TORRE, Regno Unito, Il Mulino, 2005.

oppureper l’ordinamento americano, unitamente agli appunti dalle lezioni:3b. L. STROPPIANA, Stati Uniti, Il Mulino, 2006.

Per coloro che non possono frequentare le lezioni:

Per la parte generale:1. G. MORBIDELLI-L. PEGORARO-A. REPOSO-M. VOLPI, Diritto pubblico comparato,

Giappichelli, 2007.2. M. FIORAVANTI, Il valore della Costituzione, Laterza, 2009.

Per la parte speciale, il non frequentante può scegliere di approfondire, in alternativa,lo studio dell’ordinamento del Regno Unito o quello degli Stati Uniti, su uno deiseguenti testi:

3a. A. TORRE, Regno Unito, Il Mulino, 2005.3b. L. STROPPIANA, Stati Uniti, Il Mulino, 2006.

DIDATTICA DEL CORSO

Oltre alle lezioni sulla parte generale e istituzionale, saranno svolti, nel corsodell’anno, appositi seminari, in particolare sulla parte speciale e monografica: di essi saràdata notizia nel corso delle lezioni e saranno indicati e forniti materiali appositi.

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METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale, con la possibilità di una prova scritta intermedia, di carattere volontario,riservata agli studenti che frequentano le lezioni e i seminari.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Enzo Balboni riceve gli studenti il martedì dalle ore 11,30 alle ore 12,30

presso il Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’economia (Gregorianum, IIIpiano, stanza 321).

42. - Diritto regionalePROF. ALBERTO ROCCELLA

OBIETTIVO DEL CORSO

Illustrare l’ordinamento delle Regioni italiane e i rapporti delle Regioni con loStato e gli enti autonomi locali.

PROGRAMMA DEL CORSO

– Gli ordinamenti territoriali. I princìpi e le norme costituzionali sulle autono-mie territoriali: precedenti storici e assetto attuale.

– L’autonomia politica delle Regioni.– L’autonomia statutaria e la forma di governo.– L’autonomia legislativa.– L’autonomia amministrativa e l’amministrazione regionale.– L’autonomia finanziaria.– Le Regioni a statuto speciale.– I rapporti fra Stato e Regioni: i rapporti e gli istituti di garanzia; i rapporti e

le forme di coordinamento e di collaborazione.– I rapporti fra Regioni ed enti autonomi locali.

BIBLIOGRAFIA

Ai fini della preparazione all’esame si consiglia il manuale:P. CARETTI-G. TARLI BARBIERI, Diritto regionale, Giappichelli, Torino, 2009 (o edizione più

recente, se disponibile).

È indispensabile la diretta conoscenza delle più importanti fonti normativesull’ordinamento regionale. I materiali didattici saranno messi a disposizione deglistudenti nel corso delle lezioni.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, con illustrazione della giurisprudenza costituzionale sull’ordinamentoregionale.

METODO DI VALUTAZIONE

Relazioni nel corso dell’anno ed esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Alberto Roccella riceve gli studenti al termine delle lezioni o, preferibilmente,

su appuntamento da concordare per posta elettronica ([email protected]).

43. - Diritto romanoPROF. GIOVANNI NEGRI

OBIETTIVO DEL CORSO

Superamento dello studio del diritto romano come elenco di contenuti nozionistici,contatto diretto dei discenti con i testi su cui si è formata l’educazione giuridicain Europa, acquisizione del metodo e del ragionamento giuridico nel suo mo-mento genetico.

PROGRAMMA DEL CORSO

Analisi esegetica sui testi del Corpus iuris sulla gestione di affari altrui.

BIBLIOGRAFIA

Per gli studenti frequentantiDispense del corso.

Si consiglia la consultazione di:L. MAGANZANI, Fonti e strumenti di ricerca. Metodo di consultazione per lo studio del

diritto romano ad uso degli studenti, Ed. New Press, Como, 1992.

Per gli studenti non frequentantiE. LECCISI, Il diritto romano nella giurisprudenza dei Tribunali italiani moderni, EDUCatt,

Milano, 2011.oppure

F. SCOTTI, Il deposito nel diritto romano. Testi con traduzione italiana e commento,Giappichelli, Torino, 2008.oppure

F. SCOTTI, La successione testamentaria nel diritto romano. Testi con traduzione italianae commento, in corso di pubblicazione.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni interattive con lavori pratici guidati.Saranno attivate esercitazioni: il calendario verrà comunicato all’inizio del corso.

METODO DI VALUTAZIONE

Per gli studenti frequentanti: valutazione continua durante le lezioni interattive conrelazione degli studenti su lavori pratici guidati.

Per gli studenti non frequentanti: colloquio orale tradizionale.

AVVERTENZE

Gli studenti iscritti ad anni accademici precedenti potranno portare all’esame ilvecchio programma. Gli studenti provenienti da altre sedi potranno portare il programmadella sede di provenienza. Ulteriori informazioni saranno fornite all’inizio del corso, conavvisi affissi all’albo della Facoltà e pubblicati sulla pagina web del docente.

Il corso di Diritto romano può essere reiterato, frequentandolo per un ulteriore a.a. osostenendo un ulteriore esame da non frequentante su un diverso programma.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Giovanni Negri riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico e pubblicato nella pagina web del docente.

44. - Diritto sindacalePROF. MARIO NAPOLI; PROF. VINCENZO FERRANTE

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso, di carattere specialistico, presuppone il superamento preliminare del-l’esame di diritto del lavoro.Esso intende fornire elementi di approfondimento del diritto sindacale italianonel contesto europeo.Esso si divide in due moduli.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRIMO MODULO (3 Cfu) (Prof. Mario Napoli)Il sindacato come organizzazione1. L’organizzazione sindacale nella Costituzione e nella Convenzione interna-

zionale n. 87.2. I profili strutturali.3. I profili funzionali.4. Le rappresentanze sindacali aziendali e le rappresentanze sindacali unitarie.

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5. La struttura della contrattazione collettiva e l’Accordo sugli assetti contrattuali.6. Informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori.

SECONDO MODULO (3 Cfu) (Prof. Vincenzo Ferrante)Elementi di diritto sindacale comparato e comunitario.1. I sistemi continentali di relazioni industriali.2. La tradizione anglosassone.3. I contratti collettivi nell’Unione Europea.4. Informazione, consultazione e partecipazione nell’ordinamento comunitario.5. Le direttive europee e la legislazione italiana sulla crisi dell’impresa e il

ruolo del sindacato.

BIBLIOGRAFIA

Per il primo moduloTesti obbligatoriM. NAPOLI, Il sindacato, Vita e Pensiero, Milano, 2009.M. NAPOLI, Lavoro, diritto, valori (2006-2009), Giappichelli, Torino, 2010, parte I,

sezione II, saggi 4 e 5.F. LUNARDON-M. MAGNANI–P. TOSI, Diritto del lavoro. Sindacati, contratto e conflitto

collettivo. Casi e materiali, Giappichelli, Torino, 2009 (limitatamente allagiurisprudenza costituzionale sulle rappresentanze sindacali aziendali e sullacontrattazione collettiva).

Per il ripasso delle nozioni di base di diritto sindacale si utilizziM.V. BALLESTRERO, Diritto sindacale, Giappichelli, Torino, ult. ed. disponibile.

Per il secondo moduloM. ROCCELLA–T. TREU, Diritto del lavoro della Comunità europea, IV ed., Cedam, Padova,

2007, pagg. 3-70; 197-232; 341-460 (inoltre verrà predisposta una dispensaobbligatoria di materiali integrativi del corso presso il laboratorio di fotoriproduzionidell’Università).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Mario Napoli riceve gli studenti il lunedì alle ore 12,30 presso il Dipartimento

di Diritto privato e pubblico dell’economia (III piano, Gregorianum, studio 320).Il Prof. Vincenzo Ferrante riceve gli studenti il giovedì alle ore 14,30 presso l’Istitu-

to giuridico (IV piano, edificio Gregorianum, studio 435).

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45. - Diritto tributarioPROF. MARCO MICCINESI

OBIETTIVO DEL CORSO

Principi, categorie ed istituti del diritto tributario, anche nelle loro interrelazionicon gli altri rami dell’ordinamento giuridico, con particolare attenzione alle li-nee evolutive dell’ordinamento.

PROGRAMMA DEL CORSO

– L’imposta come istituto giuridico.– I principi costituzionali.– I principi comunitari.– Le fonti del diritto tributario.– La struttura della fattispecie dell’imposizione.– L’accertamento delle imposte.– Le sanzioni tributarie.– La riscossione delle imposte.– Il processo tributario.– Le imposte sui redditi: struttura e applicazione.– Le imposte indirette: struttura e applicazione.

BIBLIOGRAFIA

Testi adottatiE. DE MITA, Principi di diritto tributario, Giuffrè, Milano, 2007.

Testi da consultareCodice tributario.

Testi consigliatiG. FALSITTA, Manuale di diritto tributario, Cedam, Padova, 2010, voll. I e II.A. FANTOZZI, Diritto Tributario, UTET, Torino, ult. ed.P. RUSSO, Manuale di Diritto Tributario, Giuffrè, Milano, 2010.F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, UTET, Torino, ult. ed.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni scritte e orali, con particolare attenzione allagiurisprudenza della Cassazione e della Corte Costituzionale.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

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AVVERTENZE

Il programma istituzionale va integrato con le letture che verranno indicate all’iniziodel corso.

Si consiglia di affrontare l’esame di diritto tributario dopo aver preparato epossibilmente superato gli esami di istituzioni di diritto processuale civile e dirittoamministrativo.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Marco Miccinesi comunicherà a lezione orario e luogo di ricevimento degli

studenti.

46. - Diritto urbanisticoPROF. ALDO TRAVI

OBIETTIVO DEL CORSO

Allo studente saranno presentati, durante il Corso, i principi essenziali del dirit-to urbanistico, con particolare riferimento allo status del diritto di proprietà, allapianificazione urbanistica e ai provvedimenti abilitativi per interventi edilizi.Durante il Corso gli studenti saranno indirizzati allo studio della giurispruden-za, in modo che possano acquisire le tecniche fondamentali dell’argomentazionegiuridica, la capacità di leggere una pronuncia giurisdizionale, l’abilità ad espornei contenuti essenziali.

PROGRAMMA DEL CORSO

Nel corso sarà presentato un inquadramento complessivo della disciplina urba-nistica nell’ordinamento italiano, attraverso l’esame del sistema di competenze,di procedure e di fattispecie materiali che la caratterizzano, considerate anchenel loro fondamento costituzionale.L’indagine avrà ad oggetto successivamente una serie di pronunce giurisprudenzialinodali per la formazione del diritto urbanistico.

BIBLIOGRAFIA

Il materiale giurisprudenziale per il corso sarà reso disponibile sul sito Web del docente.La conoscenza approfondita di tale materiale è richiesta anche ai fini dell’esame.

Per la legislazione si segnala la raccolta Codice del diritto urbanistico a cura di A.Roccella, disponibile presso EDUCatt; alcune delle leggi analizzate sono riprodotteanche nella Raccolta di leggi per lo studio del diritto amministrativo, a cura diD’Angelo, disponibile presso EDUCatt.

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Inoltre, per gli studenti non frequentantiF. SALVIA, Manuale di diritto urbanistico, CEDAM, Padova, 2008 (o successive).

DIDATTICA DEL CORSO

Dopo l’illustrazione delle nozioni fondamentali della materia, il corso si svolgeràessenzialmente attraverso la lettura e l’analisi di decisioni della Corte costituzionale,della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato. Le pronunce via via segnalate daldocente agli studenti saranno oggetto di discussione in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione dello studente sarà effettuata sulla base di una prova orale.

AVVERTENZE

Per l’esame è richiesta, in ogni caso, la conoscenza della legislazione fondamentalein materia.

Il corso, per il suo carattere seminariale, richiede la frequenza costante delle lezioni.Gli studenti che non potessero frequentare regolarmente le lezioni sono invitati aprendere contatto col docente all’inizio del corso, per concordare un programmaalternativo.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Aldo Travi riceve gli studenti il martedì dalle ore 9,00 e, nei periodi di lezione,

il venerdì dalle ore 9,00 presso l’Istituto Giuridico.

47. - Dottrina dello StatoPROF. FILIPPO PIZZOLATO

OBIETTIVO DEL CORSO

La Dottrina dello Stato ha per scopo l’analisi delle categorie generali dellastatualità e dei concetti giuridici che stanno alla base degli ordinamenti costitu-zionali positivi.La riflessione sulle costruzioni giuridiche del dato storico introdurrà, non senzainterpellare anche i contributi di volta in volta apportati dal pensiero politico efilosofico, alla conoscenza della realtà statale e dei suoi elementi costanti, oltreche alla comprensione dello sviluppo attuale. In particolare, verranno indagatele tensioni e le trasformazioni cui sono sottoposte le categorie della statualitànel contesto contemporaneo, caratterizzato da un peculiare rapporto tra società(e mercato) e Stato (e istituzioni politiche).

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PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE PRIMA

Le categorie della statualità.1. Lo Stato come fenomeno moderno. Genesi e caratteristiche dello Stato moderno.2. La sovranità. Il popolo. Il territorio.3. Stato e diritto: diritto positivo e diritto naturale.4. Le forme di Stato.5. Introduzione ai fondamenti dello Stato democratico.

PARTE SECONDA

Personalismo e sussidiarietà.1. Il fondamento personalistico della Costituzione italiana.2. Personalismo e sussidiarietà: autonomia della società e del mercato.3. Sussidiarietà, solidarietà e fraternità.

PARTE TERZA

Analisi delle principali teorie generali dello Stato.Analisi delle principali teorie dello Stato: la dottrina organica; la dottrinapositivistica del formalismo giuridico; la dottrina normativistica; le teorieistituzioniste; la dottrina dell’integrazione.

BIBLIOGRAFIA

1. A. MATTIONI-F. FARDELLA, Teoria generale dello Stato e della Costituzione, Giappichelli,Torino, ultima ed.

2. G. DUSO-A. SCALONE (a cura di), Come pensare il federalismo? Nuove categorie etrasformazioni costituzionali, Polimetrica, Monza, 2010.In particolarePer il programma da 8 Cfu, il testo curato da Duso e Scalone è da studiare integralmente.Per il programma da 6 Cfu, limitatamente alle seguenti parti:G. DUSO, Pensare il federalismo: tra categorie e costituzione (pp. 73-118).C. MALANDRINO, Sviluppo di un nuovo paradigma federalista-comunicativo nellaprospettiva di un’Europa federale (pp. 119-169).F. PIZZOLATO, Sussidiarietà, autonomia e federalismo: prime riflessioni (pp. 187-216).A. SCALONE, Federalismo e decentramento fra Schmitt e Kelsen (pp. 233-252).

3. R. CARRÉ DE MALBERG, Della sovranità, a cura di A. Sandri, in Jus Publicum - Collanadiretta da A. Mattioni, Herrenhaus, Seregno, 2009.

4. E. KAUFMANN, Il concetto di organismo, a cura di A. Sandri, in Jus Publicum - Collanadiretta da A. Mattioni, Herrenhaus, Seregno, 2008.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, anche a carattere seminariale; le lezioni saranno affiancate daesercitazioni tenute dal Dott. Andrea Sandri.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale; è possibile che venga effettuato un pre-appello scritto sugli argomentitrattati durante le lezioni.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Filippo Pizzolato riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico (IV piano, uff. n. 504) e indicato nella pagina web del docente.

48. - Economia aziendalePROF. MARCO CONFALONIERI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’insegnamento di Economia aziendale persegue due obiettivi didattici princi-pali: a) che lo studente acquisisca i principi fondamentali e il linguaggio tipicodell’Economia aziendale, assumendo una prospettiva di analisi che privilegi lerelazioni di interdipendenza tra il sistema delle operazioni e il sistema dei valo-ri; b) che lo studente acquisti la padronanza della logica delle rilevazioni conta-bili e del metodo della partita doppia.

PROGRAMMA DEL CORSO

Nella prima parte del corso si introducono alcune nozioni di base, relative agliistituti, attraverso i quali le persone svolgono l’attività economica, e alle azien-de. Si descrive quindi la struttura dell’azienda e si discutono i principali proble-mi che interessano l’assetto istituzionale. La seconda parte del corso introducelo studio del patrimonio e dell’organismo personale. La terza parte identifica ipresupposti per la formazione dei valori, presenta le prime definizioni di reddi-to, di patrimonio e di capitale di funzionamento e approfondisce le opzioni dimetodo impiegate nel calcolo economico e nella costruzione delle tavole di sin-tesi. La quarta parte del corso affronta lo studio della gestione. La quinta partedel corso tratta del personale e dell’organizzazione. Un’apposita sezione del corso,costituita da un ciclo di esercitazioni, è inoltre dedicata a favorire l’apprendi-

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mento della logica delle rilevazioni contabili e del metodo della partita doppia.Questo lavoro didattico è destinato a trovare completamento nell’ambito del-l’insegnamento di “Metodologie e determinazioni quantitative di azienda”, im-partito al secondo anno e finalizzato a trasmettere le nozioni di base per la lettu-ra, la redazione e l’interpretazione del bilancio di esercizio.

BIBLIOGRAFIA

G. AIROLDI-G. BRUNETTI-V. CODA, Corso di Economia aziendale, Il Mulino, Bologna, 2005[In particolare, costituiscono materia di esame i paragrafi di seguito indicati: 1.1.1,1.1.2, 1.2.1, 1.3, 2.1, 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3, 2.2.4, 3.1, 3.2, 4.1, 4.2.1, 4.2.2, 5.1, 5.2, 6.1,6.2, 6.3, 6.4, 6.5.1, 6.6, 7.1 (escluso “I flussi di cassa e l’equilibrio monetario”), 8.1,8.2, 8.3, 9.1.2, 9.2, 9.3, 11.2, 11.3, 11.4, 11.5, 12.1 (escluse le pagine 414-417), 14.1,14.2, 15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.6, 15.7, 16.2, 16.3, 17.2.3, 17.3.1, 17.3.2, 18.1, 18.2,18.3.1, 18.4].

G. BRUNETTI, Contabilità e bilancio di esercizio, Etas, Milano, 2007, 4a ed. aggiornata(sono esclusi i capp. 4 e 5).

DIDATTICA DEL CORSO

Il metodo didattico impiegato in questo corso si fonda largamente su lezioni frontali,integrate da testimonianze di esperti e discussione di casi di studio. Il lavorosviluppato durante le lezioni è inoltre integrato da una apposita sezione di esercitazionifinalizzate all’apprendimento della logica delle rilevazioni contabili e del metododella partita doppia.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame di Economia aziendale si svolge in forma scritta, mediante una prova: a)volta ad accertare la conoscenza della logica delle rilevazioni contabili e del metododella partita doppia (parte applicativa); b) finalizzata a valutare la conoscenza degli altriargomenti segnalati nella presente Guida di Facoltà e nel programma del corso (parte teorica).

Le regole relative all’esame e i testi delle singole prove d’esame sono uguali pertutti i gruppi.

Le regole relative all’esame (che prevedono anche la possibilità di sostenere unaprova intermedia) sono pubblicate sulla pagina personale dei docenti alla voce “Syllabuseconomia aziendale a.a. 2011-2012 – Avvertenze per lo studente”. Si raccomandavivamente allo studente di prenderne visione e di considerarle come un punto diriferimento per l’autovalutazione nell’ambito della preparazione all’esame.

AVVERTENZE

Il programma analitico, che è comune per tutti i gruppi, sarà distribuito in aulaall’inizio del corso e sarà esposto nella pagina personale dei docenti alla voce “Syllabuseconomia aziendale a.a. 2011-2012”.

La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni è vivamente consigliata.

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49. - Economia e diritto della concorrenza e del mercatoPROF. ANGELO CALOIA; PROF. MARCO SAVERIO SPOLIDORO

I MODULO: Profili economici (Prof. Angelo Caloia)

OBIETTIVO DEL CORSO

Partendo da considerazioni generali in tema di analisi economica del diritto,attraverso l’esame della tutela della concorrenza, nei suoi svolgimenti economi-ci nonché della giurisprudenza e della prassi, si intende delineare e determi-nare quali siano gli obiettivi perseguiti dalle politiche antitrust, secondo unapproccio interdisciplinare.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Economia e diritto: terreni e percorsi comuni.2. Come funziona e come non funziona una economia di mercato.3. I limiti del paradigma economico standard e il contributo degli approcci

alternativi.4. Teoria economica della proprietà (anche intellettuale). Contratti. Problemi di

agenzia, contratti incompleti e costi di transazione.5. Processo concorrenziale, potere di mercato e leggi antitrust. Il mercato rile-

vante, la posizione dominante, le nozione di abuso, gli accordi collusivi, iprocessi di concentrazione (fusioni ed acquisizioni). Regolamentazione,deregolamentazione e liberalizzazione. Le autorità, i costi ed i beneficidella regolazione.

6. Teorie dell’impresa. Regole e mercati finanziari. Autoregolamentazione, co-dici morali e “corporate governance”. Responsabilità sociale dell’impresa.

7. Il contesto istituzionale del processo di globalizzazione. Il ruolo delle istitu-zioni multilaterali.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliatiA. CALOIA, Economia e diritto della concorrenza e del mercato, EDUCatt, Milano, 2008

(per il I modulo).

Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite durante il corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Alle lezioni di natura teorica si accosta il metodo casistico. Ciòcomporta un notevole grado di partecipazione degli studenti nella presentazione e nelladiscussione di alcune decisioni e sentenze particolarmente rilevanti.

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METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale. Per il I modulo è prevista, per i frequentanti, la discussione di unelaborato scritto.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Angelo Caloia riceve gli studenti il lunedì mattina, previo appuntamento, presso

la Fondazione Vittorino Colombo (p.zza Sant’Ambrogio 25, Milano, tel. 02/809831).

II MODULO: Profili giuridici (Prof. Marco Saverio Spolidoro)

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti una panoramica del diritto antitrustnazionale ed europeo. Il corso si propone anche l’obiettivo di sviluppare neglistudenti, attraverso l’analisi di casi giurisprudenziali in materia, la capacità disvolgere ricerche di dottrina e di giurisprudenza e di compiere un esame criticodei temi giuridici trattati.

PROGRAMMA DEL CORSO

– Origine e significato del diritto antitrust.– La disciplina della concorrenza nell’ordinamento europeo.– La disciplina della concorrenza nell’ordinamento nazionale.

BIBLIOGRAFIA

Testo adottatoV. MANGINI-G. OLIVIERI, Diritto antitrust, Giappichelli, Torino, 2009, 3a ed.

Testi consigliatiF. DENOZZA, Antitrust, Il Mulino, Bologna, 1988.R.A. POSNER, Antitrust Law. An Economic Perspective, The University of Chicago Press, 1976.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; lavori pratici guidati.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali; valutazione continua.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Marco Saverio Spolidoro riceve gli studenti il venerdì alle ore 10,30 presso

l’Istituto Giuridico.

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50. - Economia politicaGR. A-K: PROF. ANGELO CALOIA; GR. L-Z: PROF. LUCIANO VENTURINI

Gr. A-K: Prof. Angelo Caloia

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire una preparazione di base attraverso la rivisitazione del pensiero classicoe neo-classico, l’esposizione dei più recenti sviluppi teorici nel campo degli stu-di d’impresa, della macroeconomia e della legislazione economica, il tutto se-condo approcci di tipo interdisciplinare.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. L’evoluzione del pensiero economicoIl costituirsi dell’economia politica come disciplina autonoma. L’economia “clas-sica”, Marx, il paradigma utilitaristico e l’economia marginalista, la c.d. “rivo-luzione keynesiana”, le tendenze più recenti. La questione del metodo.

2. Elementi di microeconomiaLa nozione di “mercato”, la formazione dei prezzi nei mercati perfettamenteconcorrenziali. Decisioni di consumo e teoria della domanda individuale. Deci-sioni di produzione, curve di costo, ricavi e corrispondente equilibrio dell’impresaconcorrenziale nel breve e nel lungo periodo. I mercati dei “fattori”. Mercati nonconcorrenziali: l’analisi tradizionale (neoclassica) e l’analisi post-keynesiana.

3. Elementi di macroeconomiaQuestioni macroeconomiche e contabilità nazionale. La macroeconomia “classi-ca”: dicotomia fra gli aspetti reali e gli aspetti monetari. La nozione di disoccu-pazione “involontaria” e la macroeconomia keynesiana. Funzione del consumo,domanda effettiva e moltiplicatore. Il ruolo degli investimenti. Offerta di mone-ta e politica monetaria. Domanda di moneta, equilibrio macroeconomico,inflazione, debito pubblico. Oltre il breve periodo: fatti (stilizzati) e teoriedello sviluppo economico.

4. Complementi di microeconomia e di macroeconomiaEquilibrio economico generale. Economia del benessere, teoria delle scelte so-ciali, teorie economiche della giustizia. La teoria monetaria del commercio in-ternazionale. Il sistema monetario europeo.

5. Elementi di analisi economica del dirittoTeoria economica della proprietà: scambio, sistema dei diritti di proprietà. I falli-menti del mercato: beni pubblici ed esternalità. I costi dell’informazione. Svi-

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luppo sostenibile e politiche ambientali. Monopolio e legislazione antitrust. Laregolazione economica e sociale. Le politiche di deregolazione. Teorie econo-miche sull’impresa. La corporate governance. Analisi dei differenti modelli dicapitalismo. Il mercato finanziario: diritto e regolamentazione dei mercati. Losviluppo dei mercati finanziari. L’autoregolamentazione.

6. Elementi di analisi economica delle istituzioniOrigini, organizzazione, funzionamento, ruolo ed effetti economici delle autori-tà indipendenti, delle istituzioni finanziarie e delle istituzioni internazionali.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliatiA. CALOIA, Lezioni di economia politica, Vita e Pensiero, Milano, 2008.A. CALOIA, Economia e diritto della concorrenza e del mercato, EDUCatt, Milano, 2008

(per approfondire i punti 5 e 6).

Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite durante il corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. È previsto lo svolgimento di un ciclo di esercitazioni ad integrazionedel corso principale.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame scritto con integrazione orale. È previsto lo svolgimento di prove scritteintermedie per i frequentanti.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Angelo Caloia riceve gli studenti il lunedì mattina, previo appuntamento,

presso la Fondazione Vittorino Colombo (p.zza Sant’Ambrogio 25, Milano, tel. 02/809831).

Gr. L-Z: Prof. Luciano Venturini

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso presenta il quadro concettuale e gli strumenti analitici di base per lacomprensione del funzionamento di un sistema economico.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Paradigmi e programmi di ricerca in economiaNatura e metodo dell’economia politica. Lo sviluppo delle conoscenze

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economiche e la storia del pensiero economico. Mercato, prezzi ed equilibrioeconomico generale. Integrazione economica e globalizzazione.

2. MacroeconomiaConsumi, investimenti e domanda aggregata. Keynes e la Grande Depressione.Prodotto lordo, occupazione e livello dei prezzi. Domanda e offerta di moneta.Disoccupazione e inflazione. Le politiche monetarie e fiscali. Il monetarismo.La politica dell’offerta.

3. MicroeconomiaTeoria del consumatore. Funzioni di utilità e curve di indifferenza. Produzio-ne e funzioni di costo. Impresa e offerta di mercato. Efficienza produttiva.Equilibrio del mercato di concorrenza perfetta ed efficienza allocativa. Con-correnza imperfetta, monopolio, oligopolio e concorrenza monopolistica. Ledeterminanti della struttura del mercato. Competizione di prezzo e non-di-prezzo. Efficienza dinamica.

4. I fallimenti del mercatoBeni pubblici ed esternalità. Informazione imperfetta. Il ruolo dello Stato. Laregolazione economica e sociale. La politica della concorrenza. Svilupposostenibile e politiche ambientali. Agenzie ed Autorità pubbliche.

5. Le politiche pubbliche ed i fallimenti dello StatoLe scelte pubbliche. Il ruolo delle istituzioni e il sistema legale. L’analisieconomica del diritto.

BIBLIOGRAFIA

R. CAMPBELL-L. MC CONNELL-L. STANLEY BRUE, Economia, McGraw-Hill, Milano, 1994.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Prova scritta intermedia, prova scritta finale, prove orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Luciano Venturini riceve gli studenti il martedì dalle ore 14,30 alle ore 15,30

presso il Dipartimento di Economia internazionale.

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51. - Economia politica (corso progredito)PROF. CARLO BERETTA

OBIETTIVO DEL CORSO

Introduzione alla teoria della scelta e dei giochi. Proprietà comune, privata ecollettiva. I problemi delle interazioni tra agenti. Introduzione alla analisi eco-nomica classica.

PROGRAMMA DEL CORSO

I PARTE

– Relazioni binarie; la relazione di preferenza; completezza e transitività; un’ap-plicazione ai rapporti tra razionalità e libertà; un’applicazione ai problemidelle scelte collettive; le preferenze rivelate; l’ipotesi di continuità e l’esi-stenza di funzioni di utilità; non sazietà e quasi-concavità; cenni alla sceltain condizioni di incertezza.

– Definizione e caratterizzazione di un gioco; mossa e strategia; forma estesa eforma normale; la relazione di dominanza tra strategie; concetto di soluzio-ne; miglior risposta; definizione, esistenza, unicità e generale inefficienza diun equilibrio di Nash; i giochi ripetuti; il folk theorem; sostenibilità di unequilibrio cooperativo come equilibrio non cooperativo.

– Interazioni ripetute tra due giocatori: la scelta tra sporadicità e ripetizione;regole e sanzioni private e regole e sanzioni sociali; i giochi tra più di duegiocatori: la funzione del giudice, del potere di somministrare punizioni, l’op-portunità di dotare ciascun giocatore di sfere di autonomia privata.

– Proprietà comune, proprietà privata e proprietà collettiva: caratterizzazione,sfere di applicabilità e problemi di funzionamento.

– Introduzione alla teoria dei contratti: delega e informazione asimmetrica.

II PARTE

Cenni alle teorie mercantiliste – Caratteristiche generali dei modelli economiciclassici – Il concetto di sovrappiù – La fisiocrazia ed il Tableau Economique –Smith: specializzazione nella produzione divisione del lavoro; lavoro incorpo-rato e lavoro comandato; prezzi e distribuzione del reddito – La funzione diproduzione – Ricardo: il modello unisettoriale di produzione con solo lavoro eterra; distribuzione del reddito e crescita; estensioni a più settori: determinazio-ne dei prezzi relativi e ricerca della misura invariabile del valore – Marx: lateoria del valore lavoro; plusvalore e determinazione del saggio di sfruttamento;il problema della trasformazione dai valori ai prezzi di produzione; cenni alleteorie sulla caduta del sistema capitalistico – Contrapposizione tra modelli clas-sici e modelli neoclassici.

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BIBLIOGRAFIA

Per la prima parteI. GILBOA, Rational choice, MIT Press, Boston, 2010.I. GILBOA, Theory of decision under uncertainty, Cambridge University Press,

Cambridge, 2009.W. GAERTNER, A primer in social choice theory, Oxford University Press, Oxford, 2009.M.J. OSBORNE, An introduction to game theory, Oxford University Press, Oxford, 2004.

Il contenuto delle lezioni relative alla prima parte del corso si può ritrovare in:C. BERETTA, Elementi di teoria della scelta, EDUCatt, Milano, 2011 e sulla pagina

personale del docente sul sito della Facoltà.

Per la seconda parteLa bibliografia relativa a questa parte verrà indicata a lezione.

Il contenuto della seconda parte si può ritrovare in:C. BERETTA, Introduzione all’analisi economica classica, EDUCatt, Milano, 2010.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami scritti (facoltativi); esame orale.

AVVERTENZE

È opportuno che lo studente abbia già seguito Economia politica (corso propedeutico).

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Carlo Beretta riceve gli studenti il lunedì dalle ore 16,30 alle ore 18,00 presso

il Dipartimento di Economia internazionale, delle istituzioni e dello sviluppo.

52. - Economia pubblicaPROF. ADRIANO PROPERSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende:– applicare gli schemi concettuali propri dell’economia aziendale allo specifi-

co contesto del settore non profit;– delineare la struttura e le principali linee di evoluzione del Terzo Settore;– presentare i principi e il funzionamento del sistema di programmazione, ge-

stione e di rendicontazione degli enti;– presentare il modello di “welfare” fondato sul rapporto complementare tra

pubblica amministrazione-mondo non profit-impresa.

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PROGRAMMA DEL CORSO

1. Le aziende non profit.– La nozione aziendalistica.– Le diverse tipologie giuridiche.– La governance degli enti.– Le imprese sociali.

2. I sistemi di gestione, programmazione e controllo.– La gestione negli enti.– Programmazione e controllo di gestione degli enti non profit.– La raccolta fondi.

3. Il sistema delle rilevazioni e il sistema di bilancio.– Contabilità e bilanci negli enti non profit.– I bilanci sociali. I bilanci di missione.

BIBLIOGRAFIA

A. PROPERSI, Il sistema di rendicontazione negli enti non profit. Dal bilancio d’esercizioal bilancio di missione, Vita e Pensiero, 2004.

A. PROPERSI-G. ROSSI, Gli enti non profit, Il Sole 24ore, 2010.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, seminari e incontri con esperti.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali con prove preliminari scritte.

53. - Etica socialePROF. FERDINANDO CITTERIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Presentare la dottrina della Chiesa cattolica, sullo sfondo e nel confronto con lediverse teorie politiche ed economiche lungo la storia fino agli indirizzi attuali,per la formulazione di un giudizio etico sulla società e le sue istituzioni.

PROGRAMMA DEL CORSO

INTRODUZIONE

Presenza e assenza dell’etica in alcune riflessioni attuali sulla società e sul-l’economia.

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PARTE PRIMA

Il messaggio biblico. Impero romano e cristianesimo. I Padri della Chiesa e laricchezza. Le dottrine politiche medievali. La formazione dello Stato moderno:Hobbes, Locke, Rousseau. Il capitalismo: nascita, sviluppo, trasformazioni.La rivoluzione industriale nell’Ottocento: il marxismo e la questione opera-ia. La risposta della Chiesa e le sue proposte: dalla Rerum novarum allaCaritas in Veritate.

PARTE SECONDA

Il primato della persona. La persona nelle sue espressioni sociali: famiglia, co-munità, associazioni. Lo Stato e la Comunità internazionale al servizio del benecomune. Solidarietà e sussidiarietà. Il lavoro “chiave” della questione sociale.La destinazione universale dei beni e la proprietà privata. Economia sociale dimercato o d’impresa. L’autentico sviluppo umano.

CONCLUSIONI

Considerazioni su natura, metodo e interpretazione della dottrina socialedella Chiesa.

BIBLIOGRAFIA

PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale dellaChiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2005.

E. COMBI-E. MONTI, Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano,Milano, 2005.

A. SALINI-M. ROMANO-A. CASPANI, Storia politica, in Dizionario di dottrina sociale. Scienzesociali e Magistero, Vita e Pensiero, Milano, 2004 (pp. 661-744).

S. SEMPLICI (a cura di), Il mercato giusto e l’etica della società civile, Vita e Pensiero,Milano, 2005.

Appunti del docente e materiale fornito durante il corso.

Si richiede inoltre la lettura di un testo da scegliere nell’elenco disponibile presso ildocente, relativo all’anno 2011/2012, qui non riportato per ragioni di spazio.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Ferdinando Citterio riceve gli studenti al termine delle lezioni e su appuntamento

presso il Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa (02.7234.2561).

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54. - Filosofia del dirittoGR. A-K E GR. L-Z: PROF. BRUNO MONTANARI

Il programma e la bibliografia del corso saranno comunicati dal docente al-l’inizio delle lezioni e affissi all’albo, nonché pubblicati nella sezione del sitoweb dell’Università Cattolica dedicata alla consultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

55. - Filosofia moralePROF. FRANCESCO BOTTURI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge di fornire agli studenti una preparazione sulle fonda-mentali tematiche della filosofia morale dal punto di vista storiografico, suiprincipali sviluppi della storia del pensiero etico, e sistematico, con appro-fondimenti teoretici.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende presentare una prospettiva etica neoclassica, passando attraverso ilconfronto con i principali modelli della filosofia moderna e contemporanea.1. Riferimento storiografico alle principali forme (e loro varianti) dell’etica

contemporanea, quali utilitarismo, intuizionismo, emotivismo, naturalismo,etica del discorso, etica della responsabilità, personalismo.

2. Profilo teoretico, con particolare attenzione a tematiche come: genesi delproblema morale; agire umano e ragion pratica; fondamento della normativitàmorali; virtù.

3. Lavoro seminariale sui testi classici del pensiero morale di Aristotele,Hume, Kant.

BIBLIOGRAFIA

S. CREMASCHI, L’etica del ‘900, Carocci, Roma, 2005.L. ALICI, Filosofia morale, La Scuola, Brescia, 2011.F. BOTTURI, La generazione del bene, Vita e Pensiero, Milano, 2009.

La bibliografia definitiva sarà indicata al corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula e lavoro integrativo nei seminari.

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METODO DI VALUTAZIONE

Esame scritto sul programma del I semestre ed esame orale sul programma del IIsemestre. Colloqui sul programma dei seminari.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Francesco Botturi riceve gli studenti il lunedì alle ore 11,30 presso il

Dipartimento di Filosofia.

56. - Giustizia costituzionalePROF. UGO DE SIERVO; PROF. EMANUELE ROSSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Giungere ad una buona conoscenza del funzionamento della Corte costituziona-le attraverso lo studio del modo di esercizio delle funzioni di giustizia costitu-zionale che le sono state affidate dal legislatore costituente ed ordinario.Al di là dei diversi modelli di giustizia costituzionale rilevabili a livello compa-rato e storico, sarà rilevante indagare i motivi della previsione nel testo costitu-zionale di un organo di giustizia costituzionale, nonché le cause delle successivemodificazioni ed integrazioni della normativa costituzionale; del pari sarà inte-ressante comprendere i motivi delle ampie normative integrative contenute nellalegislazione ordinaria in tema di ordinamento ed esercizio delle funzioni dellaCorte costituzionale. Infine significativa sarà la considerazione degli spazi per un’au-tonomia normativa della Corte, nonché il suo concreto esercizio nel tempo.L’ormai lungo periodo di funzionamento della Corte comporterà altresì la neces-sità di considerare il progressivo sviluppo delle sue tecniche decisorie, dinanzialle cresciute ed in parte mutate richieste di tutela costituzionale, nel continuomutamento del funzionamento del sistema politico ed istituzionale.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Origine e sviluppo dei vari modelli di giustizia costituzionale.2. Le scelte dell’Assemblea costituente e le loro successive parziali

modificazioni.3. Le normazioni integrative ed attuative del quadro costituzionale.4. Rapporti fra la Corte costituzionale, il diritto dell’Unione europea e la Con-

venzione europea dei diritti dell’uomo.5. Struttura della Corte costituzionale e considerazione di insieme delle sue

funzioni.6. Il giudizio in via incidentale ed il rapporto fra la Corte e gli organi giudiziari.

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7. Il giudizio in via principale ed i rapporti Stato/Regioni.8. I conflitti fra i poteri dello Stato.9. I conflitti di attribuzione fra Stato e Regioni.10. I giudizi di ammissibilità dei referendum abrogativi.11. La competenza penale.

BIBLIOGRAFIA

Si consiglia di preparare l’esame su uno dei due testi che si indicano:E. MALFATTI-S. PANIZZA-R. ROMBOLI, Giustizia costituzionale, Giappichelli, Torino, 2011 (3ª ed.).A. RUGGERI-A. SPADARO, Lineamenti di giustizia costituzionale, Giappichelli, Torino,

2009 (4ª ed.).

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso è diviso in due moduli didattici, ciascuno della durata di 30 ore, affidati ai duedocenti. La prima parte del corso consisterà in lezioni di tipo tradizionale del docente.Nella seconda parte si procederà a momenti seminariali, sulla base dell’esame di alcunedecisioni della Corte particolarmente significative dal punto di vista processuale o perl’utilizzazione di particolari tecniche decisionali.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale, con eventuale parziale riduzione del programma d’esame in relazionead un eventuale contributo positivo fornito dallo studente nel corso dei momentiseminariali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoI docenti comunicheranno a lezione orario e luogo di ricevimento degli studenti.

57. - InformaticaPROF. MARIA MEGALE

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso, oltre a rendere più completa la formazione del nostro laureato, gli offreanche la possibilità di utilizzare nuove logiche per la modellizzazione e la ricer-ca e lo mette in grado di padroneggiare gli strumenti informatici e telematici cheormai sono di largo uso nelle organizzazioni. L’arricchimento del curriculumcon un corso sui sistemi informativi aziendali è inoltre in linea con quanto av-viene in altri paesi europei. Si tenga anche presente che, secondo la normativaeuropea, per l’ammissione a molti albi professionali sono previste conoscenzedi “sistemi informativi e informatica”.

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PROGRAMMA DEL CORSO

– Hardware. Struttura fisica di un computer: unità centrale e periferiche (pre-stazioni e caratteristiche).

– Software. Parte logica di un computer: sistemi operativi, linguaggi, program-mazione, packages, Open source, Decision Support System, Expert System,Informatica individuale; Sistemi informativi: ciclo di vita del Sistema infor-mativo; sicurezza di un S.I.; architettura di un S.I.(centralizzata, distribuita,client/server); applicazioni: differenti ambiti applicativi dei S.I., groupware,workflow, Datawarehouse, soluzioni ERP, prodotti CASE, CRM, KM; im-patti sociali: effetti sull’organizzazione aziendale e sull’organizzazione dellavoro (rightsizing, downsizing, outsourcing), cloud computing.

– Dati. Organizzazione dei dati per la loro memorizzazione su supporti magne-tici ed ottici; archivi (organizzazioni possibili); Data Base (modelli); acces-so a banche dati europee, ricerca sociologica, ricerca bibliografica; sicurez-za dei dati; Codice della privacy.

– Telecomunicazioni. Trasmissione dei dati a distanza (ISDN, ADSL); reti localie geografiche; Internet, Intranet, Extranet, EDI, firma digitale, PostaElettronica Certificata; sistemi telematici (teleconferenza, ecc.); neteconomy (e-commerce); sicurezza: firewall (proxy server), crittografia,virus; telefonia cellulare: TACS, GSM, GPRS, WAP, UMTS; Wi-Fi; m-commerce; Telelavoro.

BIBLIOGRAFIA

Testi adottatiM. MEGALE, Informatica. Nozioni di base per un approccio ai sistemi informativi, F.

Angeli, Milano, nuova edizione.M. MEGALE (a cura di), Esercitazioni pratiche per i Corsi di Informatica, http://scriptaweb.eu,

2009.

Testi consigliatiM. FERRIGNO-F. SQUICCIARINI, Guida rapida al Personal Computer , Jackson Libri,

Milano, 2003.G. FRANZA-M. CABRINI, Sicurezza del tuo PC, Mc Graw-Hill, Milano, 2003.

DIDATTICA DEL CORSO

Le lezioni in aula vengono supportate dalla piattaforma Blackboard e completate daesercitazioni su personal computer (facoltative) per l’utilizzo avanzato del SO, diInternet e posta elettronica, per l’utilizzo del linguaggio HTML, per l’utilizzo dellacrittografia e degli strumenti per la comunicazione.

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METODO DI VALUTAZIONE

La prova di esame consiste, normalmente, in un elaborato scritto.Agli studenti frequentanti è offerta la possibilità di sostenere una prova a fine corso

sugli argomenti affrontati in aula (con possibilità di integrazione orale).Anche le esercitazioni (facoltative) si concludono con la valutazione delle abilità

acquisite, in modo da partecipare alla formulazione del voto d’esame.

AVVERTENZE

Le esercitazioni pratiche sono parte integrante del corso. Di conseguenza la frequenzaalle esercitazioni è altamente consigliata a tutti gli studenti del corso di laurea.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Maria Megale riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso il

Dipartimento di Scienze dell’economia e della gestione aziendale (via Necchi 7), altresìpubblicato nell’Aula virtuale.

58. - Informatica giuridica (laurea in Scienze dei servizi giuridici)PROF. BRUNO MONTANARI; PROF. MARIA MEGALE

I MODULO: Prof. Bruno Montanari

Il programma e la bibliografia del corso saranno comunicati dal docente all’ini-zio delle lezioni e affissi all’albo, nonché pubblicati nella sezione del sito webdell’Università Cattolica dedicata alla consultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

II MODULO: Prof. Maria Megale

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di fornire agli studenti le competenze teoriche (e pratiche)per comprendere i variegati aspetti giuridici legati all’utilizzo dell’Information& Communication Technology, con riferimento sia ad informatica del diritto siaa diritto dell’informatica.

PROGRAMMA DEL CORSO

Software. Tutela giuridica del software.Frode informatica (danni a dati e programmi, attacchi a sistemi informatici) e virus.La giurimetria e i suoi ambiti di applicazione.– Sistemi cognitivi (Expert System). Caratteristiche e campi applicativi di stru-

menti SW in grado di emulare il comportamento del giurista nel fornire con-sulenza giuridica (concetto di shell).

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– Sistemi redazionali, per la produzione degli atti legali (leggi, sentenze, con-tratti, citazioni, ecc.).

– Sistemi manageriali:* per l’automazione dell’ufficio degli operatori della giustizia (Informatica

giudiziaria).* per l’automazione delle attività dell’ufficio legale: sistemi forensi e siste-

mi notarili (Informatica legale).* informatizzazione della PA (Informatica amministrativa).

– Servizi informatici per gli avvocati (Polis e Polisweb, Processo civiletelematico, sentenze on line, NIR (note d’iscrizione a ruolo), UGOL (Uffi-ciali giudiziari on line).(I temi proposti saranno trattati senza tralasciare gli aspetti tecnici legati allasicurezza).

Dati. Alcuni aspetti tecnici riferiti alla memorizzazione, trattamento, controllo esicurezza dei dati. I principali aspetti giuridici dei dati:– Informatica documentaria (riferimento alle più importanti Banche dati giuridiche).– Codice della privacy.– Documento informatico (firma digitale, Posta Elettronica Certificata, il pro-

tocollo informatico).

Diritto della rete. Sicurezza di Internet (firewall, virus, spamming, phishing, ecc.)– Evoluzione del web.– Nomi a dominio.– Responsabilità del provider.– Oscuramento di un server.– Protezione della privacy dell’utente di Internet.– E-commerce e tutela del consumatore.

Computer forensics. Applicativi principali per l’analisi dei media digitali perrilevare se sono stati utilizzati per attività illegali o non autorizzate.

BIBLIOGRAFIA

Testi adottatiG. ZICCARDI, Manuale breve di Informatica Giuridica, Giuffrè, Milano, 2006.M. MEGALE (a cura di), Diritto e internet, Mondadori, 2007.

Testi consigliatiF. BRUGALETTA, Internet per giuristi, Simone, Napoli, 2003.M. CAMMARATA-E. MACCARONE, La firma digitale sicura, Giuffré, Milano, 2003.AA.VV., Cyberspace and law – internet and legal practice, Mucchi, Formigone (Mo), 2003.M. FERRIGNO-F. SQUICCIARINI, Guida rapida al Personal Computer, Jackson Libri,

Milano, 2003.G. FRANZA-M. CABRINI, Sicurezza del tuo PC, Mc Graw-Hill, Milano, 2003.

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DIDATTICA DEL CORSO

Con le lezioni frontali svolte in aula sono presentati gli elementi portanti degliargomenti più significativi di Informatica giuridica (Informatica del Diritto e Dirittodell’Informatica). Approfondimenti mirati sono effettuati attraverso la testimonianzadiretta di esperti di settore: questi seminari sono parte integrante del programma d’esame.Tutto il materiale di supporto alle lezioni è reso disponibile sulla piattaforma Blackboard.

Le esercitazioni su Personal Computer (facoltative), dopo un approfondimento dellefunzioni avanzate del sistema operativo, permettono di acquisire la necessaria abilità percrittografare con chiavi asimmetriche, eseguire ricerche di materiale giurisprudenziale edottrinale su CD-ROM e siti internet dedicati, in particolare Cassazione e Lexis. Lavalutazione delle abilità pratiche acquisite durante le esercitazioni contribuisce allaformulazione del voto d’esame.

METODO DI VALUTAZIONE

1. La prova di esame consiste, normalmente, in un elaborato scritto.2. Agli studenti frequentanti è offerta la possibilità di sostenere una prova (normalmente

orale) a fine corso sugli argomenti affrontati in aula.Le esercitazioni (facoltative) si concludono con la valutazione delle abilità acquisite,

in modo da partecipare alla formulazione del voto d’esame.

AVVERTENZE

Si consiglia la partecipazione alle esercitazioni (facoltative) perché sono parteintegrante del corso.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Maria Megale riceve gli studenti come da avviso affisso all’Albo presso il

Dipartimento di Scienze dell’economia e della gestione aziendale (via Necchi 7) nonchépubblicato nell’aula virtuale del docente.

59. - Istituzioni di diritto privatoGR. A.K: PROF. FRANCO ANELLI; GR. L-Z: PROF. GIULIO PONZANELLI

Gr. A-K: Prof. Franco Anelli

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso mira ad illustrare gli istituti fondamentali del diritto privato, con l’intento difar acquisire agli studenti dimestichezza con le basilari categorie del diritto privato econ i fondamenti della metodologia dell’interpretazione giuridica.

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PROGRAMMA DEL CORSO

– Norma e ordinamento giuridico. Il diritto privato e le sue fonti. Il codicecivile. L’applicazione e l’interpretazione della legge.

– Le situazioni giuridiche soggettive. L’attività giuridica. L’esercizio e la tute-la dei diritti. La prescrizione e la decadenza.

– I soggetti di diritto. La persona fisica e i diritti della personalità. Gli enti.– I beni. La proprietà e gli altri diritti reali. La comunione e il condominio.

Il possesso.– Le obbligazioni. Il contratto in generale. I contratti del consumatore. I con-

tratti tipici e atipici.– Le obbligazioni nascenti da atto unilaterale. I titoli di credito. La gestio-

ne di affari altrui, la ripetizione dell’indebito e l’arricchimento senzacausa.

– La responsabilità per fatto illecito.– L’impresa e l’azienda. Lo statuto dell’imprenditore. L’impresa collettiva.– Il diritto di famiglia.– Le successioni per causa di morte. Le liberalità.– La trascrizione.

BIBLIOGRAFIA

Testo consigliatoTORRENTE-SCHLESINGER, Manuale di diritto privato, 19a edizione, a cura di F. Anelli e

C. Granelli, Giuffrè, Milano, 2009 (con esclusione dei parr. da 512 a 576).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimetoIl Prof. Franco Anelli riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico.

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Gr. L-Z: Prof. Giulio Ponzanelli

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso di istituzioni di diritto privato mira a far sì che gli studenti del primoanno prendano conoscenza e dimestichezza con le più importanti categorie deldiritto privato (norma giuridica, fonti del diritto, diritto soggettivo, soggettivitàgiuridica, capacità giuridica, diritti della personalità, persone giuridiche, dirittodi famiglia, diritto delle successioni, diritto della proprietà e dei beni, dirittireali, obbligazioni e relative fonti, contratto, fatto illecito, promesse unilateralied obbligazioni nascenti dalla legge, tutela dei diritti, etc).

PROGRAMMA DEL CORSO

Diritto oggettivo: norma e ordinamento giuridico; fattispecie ed effetti giu-ridici; diritto privato e diritto pubblico; le fonti del diritto privato; succes-sione della legge nel tempo e conflitto di leggi nello spazio; analogia e ar-gomentazione giuridica.Le situazioni giuridiche soggettive; diritti dell’essere e diritti dell’avere; fatti eatti giuridici; prescrizione e decadenza; i soggetti di diritto.I beni e le relative situazioni soggettive di diritto e di fatto; i diritti reali; vicendeacquisitive ed estintive dei diritti reali; tutele dei diritti reali; il possesso; latutela del possesso; le azioni di nunciazione.Autonomia privata; autonomia riguardo alla persona e autonomia riguardoal patrimonio.Le obbligazioni; il contratto; i contratti tipici; le promesse unilaterali; i titoli dicredito; le obbligazioni derivanti da atti o fatti idonei a produrle in conformitàdell’ordinamento giuridico; la responsabilità civile.Le successioni per causa di morte.Il diritto di famiglia.Le discipline del libro sesto del codice civile (la tutela dei diritti).

BIBLIOGRAFIA

Testo consigliatoA. TORRENTE-P. SCHLESINGER, Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano, 2009, 19a ed. (con

esclusione delle pp. che vanno da 875 a 1074).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula con qualche seminario su casi giurisprudenziali recenti.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

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AVVERTENZE

Per la preparazione dell’esame è necessaria una buona conoscenza del Codice Civilee delle più importanti leggi speciali di diritto privato. Il testo suggerito in bibliografia siintende riferito all’ultima edizione pubblicata.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Giulio Ponzanelli riceve gli studenti, durante il periodo delle lezioni, il

giovedì dalle ore 14,00 alle ore 16,30; nel periodo di sospensione delle lezioni, il giovedìdalle ore 14,00 alle ore 17,30 presso l’Istituto Giuridico.

60. - Istituzioni di diritto romanoPROF. LAURETTA MAGANZANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Illustrare agli studenti, attraverso la lettura diretta delle fonti, le linee essenzialidel sistema giuridico privatistico romano, addestrandoli all’uso corretto dellaterminologia giuridica e all’impostazione e soluzione dei casi concreti alla scuo-la di metodo dei giuristi romani.

PROGRAMMA DEL CORSO

Dopo un’ampia introduzione sulle fonti giuridiche romane e in particolare sullacompilazione giustinianea, il corso sarà dedicato alla trattazione dei principaliistituti del diritto privato romano condotta seguendo lo schema delle Istituzionigiustinianee, il manuale didattico elementare della facoltà giuridica diCostantinopoli nel VI secolo d.C. modello di sintesi e semplicità e, insieme, dirigore scientifico, il manuale rappresenterà per gli studenti un primo approccioal mondo del diritto privato romano, facilitando in loro l’apprendimento dei con-cetti e del linguaggio tecnico dei giuristi. All’esposizione teorica si affiancheràla lettura di una scelta di testi della produzione giurisprudenziale romana.

BIBLIOGRAFIA

Per la parte primaL. MAGANZANI, Formazione e vicende di un’opera illustre. Il Corpus Iuris nella cultura del

giurista europeo, Giappichelli, Torino, ult. ed. (pp. 3-99).

Per la parte secondaM. BRUTTI, Il diritto privato dell’antica Roma, Giappichelli, Torino, ult. ed. (eccetto la

Premessa, §§. 1-16, la Sezione Terza, il diritto delle azioni, §§. 125-142 e leAppendici).

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni ed esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale finale.

AVVERTENZE

Altre precisazioni sul programma e la bibliografia degli studenti frequentanti sarannofornite a lezione.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Lauretta Maganzani riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico e indicato nelle pagine web del docente.

61. - LogicaPROF. SERGIO GALVAN

OBIETTIVO DEL CORSO

Introduzione al linguaggio formale.

PROGRAMMA DEL CORSO

1.1 Funzioni della logica.1.2 Analisi del linguaggio dei predicati: Dal linguaggio naturale al linguaggio

simbolico, Stato di cose, Fatto, Proposizione semplice, Soggetto e predica-to, Oggetto ed attributo, Proprietà e relazione, Descrizione definita, Termi-ne funzionale, Identità, Proposizioni complesse, Quantificatori, Connettiviproposizionali, Quantificatori più connettivi, Intensione di una proposizio-ne e sua estensione, Valori di verità, Vari usi del metodo delle tabelle, No-zione di legge logica proposizionale e di legge logica predicativa, Nozionedi legge matematica non logica, Alcune esemplificazioni.

1.3 Analisi del linguaggio intensionale: Modalità ontiche, Modalità deontiche,Modalità epistemiche, Modalità pratico-intenzionali. Alcune leggi modalied intermodali. Loro significato filosofico.

BIBLIOGRAFIA

S. GALVAN, Logica dei predicati, Educatt, Milano, 2010 (pp. 7-59).Degli argomenti del programma gli studenti possono trovare la sintesi negli schemi messi

on line. Questi sono a disposizione anche presso il servizio di fotocopisteria.

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Nota: gli studenti di Giurisprudenza, che fanno l’esame di Logica (annuale), devonointegrare il programma con una parte del corso di Logica (corso magistrale) daconcordare con il docente.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula con esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Sergio Galvan riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo.

62. - Medicina legalePROF. RICCARDO ZOIA

OBIETTIVO DEL CORSO

Far conoscere i temi principali della disciplina nei suoi aspetti dottrinari ed ap-plicativi.Porre lo studente in condizione di comprendere l’utilità e la possibilità di contri-buti tecnici che la Medicina e le materie complementari offrono in ambito giuri-dico e forense e di interpretarne valore, scopi e limiti.

PROGRAMMA DEL CORSO

– Principi generali. Attinenze tra Medicina e Diritto in sede dottrinale, legisla-tiva ed applicativa. Cenni di storia della medicina legale. Medicina pubblica,giuridica e forense.

– La persona umana come soggetto di diritto: i problemi medici inerenti capacitàgiuridica, capacità di agire ed imputabilità. Concetto di nascita e di morte.

– Le forme di attività medico legale: certificato e cartelle cliniche, denunceobbligatorie in medicina, segnalazioni all’Autorità giudiziaria. L’arbitratomedico, la perizia e la consulenza tecnica medico legale.

– Principi e metodi dell’identificazione personale nel vivente e nel cadavere.– Il rapporto di causalità in Medicina. La lesività nei suoi aspetti generali.– Generalità sulle forme di lesività speciale contusiva, da arma bianca, da arma

da fuoco, asfittico meccaniche, chimica, elettrica, termica. Gli incidenti deltraffico, l’alcool e le sostanze stupefacenti.

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– Elementi di tanatologia medico forense.– Medicina legale penalistica: l’omicidio, i reati di percosse, di lesioni perso-

nali, i reati sessuali, l’infanticidio, i reati contro la pietà dei defunti, i delitticontro la famiglia e contro l’incolumità pubblica.

– L’aborto punibile e le norme in tema di interruzione volontaria di gravidanza.– Il sopralluogo giudiziario medico legale.– Medicina Legale civilistica: il matrimonio e la filiazione. Il risarcimento del

danno alla persona. La procreazione medicalmente assistita.– Medicina Legale canonistica: problemi medici nel matrimonio canonico.– I fondamenti deontologici della professione medica.– Il segreto professionale in medicina.– Il rapporto tra medico e paziente: informazione e consenso alla prestazione

sanitaria. I Trattamenti Sanitari Obbligatori nella legislazione italiana.– La valutazione medico legale della responsabilità professionale sanitaria.– I problemi medico legali nelle assicurazioni sociali e private: INAIL, INPS,

contratti privati contro gli infortuni, le malattie, sulla vita, per il rimborsodelle spese mediche e di cura.

– La tutela dell’invalidità civile: organizzazione, legislazione, valutazionemedico legale.

– I trapianti di organo.– La rettificazione del sesso.– La sperimentazione sull’uomo.– La terapia del dolore. Il malato terminale, l’eutanasia, l’accanimento terapeutico.

BIBLIOGRAFIA

A. CAZZANIGA-C.M. CATTABENI-R. LUVONI-R. ZOIA, Compendio di Medicina legale e delleAssicurazioni, UTET, Torino, 2006.

Per gli studenti che intendono sostenere l’esame da 8 Cfu è consigliata la preparazioneanche su uno dei seguenti testi:

M. TAVANI-M. PICOZZI-G. SALVATI, Manuale di deontologia medica, Giuffrè, Milano, 2007.oppure

C. CALCAGNI-R. CECCHI, Deontologia medica, SEU, Roma, 2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; possibilità di assistere ad attività pratiche.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

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AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Riccardo Zoia comunicherà a lezione orario e luogo di ricevimento degli studenti.

In assenza di altre comunicazioni gli studenti saranno ricevuti dopo ogni lezione.

63. - Metodologia e informatica giuridicaPROF. BRUNO MONTANARI; PROF. MARIA MEGALE

MODULO DI TEORIA GENERALE DEL DIRITTO (Prof. Bruno Montanari)

Il programma e la bibliografia del corso saranno comunicati dal docente al-l’inizio delle lezioni e affissi all’albo, nonché pubblicati nella sezione del sitoweb dell’Università Cattolica dedicata alla consultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

MODULO DI INFORMATICA GIURIDICA (Prof. Maria Megale)

OBIETTIVO DEL CORSO

Il modulo si propone di fornire agli studenti le competenze teoriche (e pratiche)per comprendere i variegati aspetti giuridici legati all’utilizzo dell’Information& Communication Technology, con riferimento sia ad informatica del diritto siaa diritto dell’informatica.

PROGRAMMA DEL CORSO

Software. Tutela giuridica del software.Frode informatica (danni a dati e programmi, attacchi a sistemi informatici) e virus.La giurimetria e i suoi ambiti di applicazione.– Sistemi cognitivi (Expert System). Caratteristiche e campi applicativi di stru-

menti SW in grado di emulare il comportamento del giurista nel fornire con-sulenza giuridica (concetto di shell).

– Sistemi redazionali, per la produzione degli atti legali (leggi, sentenze, con-tratti, citazioni, ecc.).

– Sistemi manageriali:* per l’automazione dell’ufficio degli operatori della giustizia (Infor-

matica giudiziaria).* per l’automazione delle attività dell’ufficio legale: sistemi forensi e siste-

mi notarili (Informatica legale).* informatizzazione della PA (Informatica amministrativa).

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– Servizi informatici per gli avvocati (Polis e Polisweb, Processo civiletelematico, sentenze on line, NIR (note d’iscrizione a ruolo), UGOL (Uffi-ciali giudiziari on line).(I temi proposti saranno trattati senza tralasciare gli aspetti tecnici legati allasicurezza).

Dati. Alcuni aspetti tecnici riferiti alla memorizzazione, trattamento, controllo esicurezza dei dati. I principali aspetti giuridici dei dati:– Informatica documentaria (riferimento alle più importanti Banche dati

giuridiche).– Codice della privacy.– Documento informatico (firma digitale, Posta Elettronica Certificata, il pro-

tocollo informatico).

Diritto della rete. Sicurezza di Internet (firewall, virus, spamming, phishing, ecc.)– Evoluzione del web.– Nomi a dominio.– Responsabilità del provider.– Oscuramento di un server.– Protezione della privacy dell’utente di Internet.– E-commerce e tutela del consumatore.

Computer forensics. Applicativi principali per l’analisi dei media digitali perrilevare se sono stati utilizzati per attività illegali o non autorizzate.

BIBLIOGRAFIA

Testi adottatiG. ZICCARDI, Manuale breve di Informatica Giuridica, Giuffrè, Milano, 2006.M. MEGALE (a cura di), Diritto e internet, Mondadori, 2007 (un capitolo a scelta dello

studente).

Testi consigliatiF. BRUGALETTA, Internet per giuristi, Simone, Napoli, 2003.M. CAMMARATA-E. MACCARONE, La firma digitale sicura, Giuffré, Milano, 2003.AA. VV., Cyberspace and law – internet and legal practice, Mucchi, Formigone

(Mo), 2003.M. FERRIGNO-F. SQUICCIARINI, Guida rapida al Personal Computer, Jackson Libri,

Milano, 2003.G. FRANZA-M. CABRINI, Sicurezza del tuo PC, Mc Graw-Hill, Milano, 2003.

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DIDATTICA DEL CORSO

Con le lezioni frontali svolte in aula sono presentati gli elementi portanti degliargomenti più significativi di Informatica giuridica (Informatica del Diritto e Dirittodell’Informatica). Approfondimenti mirati sono effettuati attraverso la testimonianzadiretta di esperti di settore: questi seminari sono parte integrante del programma d’esame.Tutto il materiale di supporto alle lezioni è reso disponibile sulla piattaforma Blackboard.

Le esercitazioni su Personal Computer (facoltative), dopo un approfondimento dellefunzioni avanzate del sistema operativo, permettono di acquisire la necessaria abilità percrittografare con chiavi asimmetriche, eseguire ricerche di materiale giurisprudenziale edottrinale su CD-ROM e siti internet dedicati, in particolare Cassazione e Lexis. Lavalutazione delle abilità pratiche acquisite durante le esercitazioni contribuisce allaformulazione del voto d’esame.

METODO DI VALUTAZIONE

1. La prova di esame consiste, normalmente, in un elaborato scritto. L’esame diMetodologia e informatica giuridica prevede prima il superamento di Informatica giuridicae successivamente (nello stesso appello o nell’appello successivo) il sostenimentodell’esame di Metodologia.

2. Agli studenti frequentanti è offerta la possibilità di sostenere una prova (normalmenteorale) a fine corso sugli argomenti affrontati in aula.

Le esercitazioni (facoltative) si concludono con la valutazione delle abilità acquisite,in modo da partecipare alla formulazione del voto d’esame.

AVVERTENZE

Si consiglia la partecipazione alle esercitazioni (facoltative) perché sono parteintegrante del corso.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Maria Megale riceve gli studenti come da avviso affisso all’Albo presso il

Dipartimento di Scienze dell’economia e della gestione aziendale (via Necchi 7) nonchépubblicato nell’aula virtuale del docente.

64. - Ordinamento giudiziarioPROF. LIVIA POMODORO

Il programma e la bibliografia del corso saranno comunicati dal docente al-l’inizio delle lezioni e affissi all’albo, nonché pubblicati nella sezione del sitoweb dell’Università Cattolica dedicata alla consultazione dei programmi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

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65. - Organizzazione internazionalePROF. MARINELLA FUMAGALLI MERAVIGLIA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di offrire una ricostruzione degli elementi essenziali dell’or-ganizzazione internazionale e un quadro del ruolo del diritto nel funzionamentodelle principali organizzazioni a vocazione universale e regionale.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE GENERALE

1. Modalità di costituzione delle organizzazioni internazionali.2. I principi di struttura.3. Il rapporto sociale.4. Gli atti.5. La personalità giuridica internazionale.6. L’effettività delle organizzazioni internazionali.7. L’adeguamento dell’organizzazione al mutare della realtà internazionale.

PARTE SPECIALE

8. L’Organizzazione delle Nazioni Unite.9. Le principali organizzazioni di cooperazione economica e finanziaria.10.Organizzazioni regionali a vocazione politica.11. Le organizzazioni non governative.

BIBLIOGRAFIA

1. Testi di riferimento:U. DRAETTA, Principi di diritto delle organizzazioni internazionali, Giuffrè, Milano, 2010.U. DRAETTA-M. FUMAGALLI MERAVIGLIA (a cura di), Il diritto delle organizzazioni internazionali.

Parte speciale, Giuffrè, Milano, 2011.

In blackboard saranno disponibili gli schemi delle lezioni e delle esercitazioni e larelativa documentazione.

2. Gli studenti non frequentanti sono altresì tenuti a preparare un testo a scelta tra:L. BOISSON DE CHAZOURNES, Les relations entre organisations régionales et organisations

universelles, in Recueil des cours, volume 347, 2010, p. 79 ss. (in corso di stampa).M. PINTO, L’emploi de la force dans la jurisprudence des tribunaux internationaux, in

Recueil des cours, volume 331, 2009, pp. 21-162.L-A. SICILIANOS, Entre multilatéralisme et unilatéralisme: l’autorisation par le Conseil de

sécurité de recourir à la force, in Recueil des cours, volume 339, 2008, pp. 25-200.R. MÜLLERSON, Democracy Promotion: Institutions, International Law and Politics, in

Recueil des cours, volume 333, 2007, pp. 21-168.

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M.I. SHAKER, The evolving international regime of nuclear non-proliferation, in Recueildes cours, volume 321, 2006, pp. 25-189.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede lezioni in aula, integrate da cicli di esercitazioni anche in linguainglese.

METODO DI VALUTAZIONE

Per gli studenti non frequentanti, gli esami si svolgeranno in forma orale, negli appelliufficiali.

Per gli studenti frequentanti, la valutazione finale terrà conto della partecipazionealle attività integrative (esercitazioni: 25%, paper su temi di attualità: 25%) e delsuperamento di una prova scritta al termine di ciascuna parte del corso (50%).

AVVERTENZE

Precisazioni sul programma, sulla bibliografia e sulle attività integrative sarannodisponibili in blackboard.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Marinella Fumagalli Meraviglia riceve gli studenti il martedì dalle ore 15,30

alle ore 16,30 presso il Dipartimento di Scienze politiche.

66. - Politica economicaPROF. VITO MORAMARCO; PROF. LUIGI CAMPIGLIO; PROF. GIACOMO VACIAGO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso ha come obiettivo di completare la preparazione economica di base perstudenti della Facoltà di Economia approfondendo le conoscenze riguardanti gliobiettivi di Politica economica (efficienza, equità, stabilità e crescita) e consen-tendo di apprendere gli strumenti essenziali per interpretare e operare nella real-tà economica delle imprese, delle organizzazioni sociali e delle istituzioni na-zionali, europee ed internazionali.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Istituzioni: Stato, impresa e mercato.2. Il coordinamento di mercato: beni pubblici e beni comuni, esternalità e am-

biente, aspettative e complementarietà strategica.3. Il ruolo economico dell’informazione: informazione e conoscenza; il rap-

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porto principale-agente; Moral hazard e adverse selection; Pooling eseparating equilibria.

4. Rischio e incertezza: teoria dell’utilità attesa e sviluppi recenti; avversioneal rischio; rischio e incertezza.

5. Equità e scelte sociali: (im)possibilità delle scelte sociali; costi e benefici privatie sociali; modelli di voting e criteri di scelta; teorie della giustizia sociale.

6. Distribuzione del reddito e politiche dell’occupazione: curva di Lorenz e in-dice di Gini; Welfare State; sistemi pensionistici e dinamiche demografiche;la questione della povertà.

7. Inflazione e produttività del lavoro: teorie dell’inflazione; produttività dellavoro e PTF, Clup; differenziali di produttività e vantaggi comparati.

8. Politica monetaria: la politica monetaria della BCE e della FED; strumenti ecanali di trasmissione; regole, discrezionalità e incoerenza temporale.

9. Politiche di bilancio e debito pubblico: politiche di rientro e gestione deldebito pubblico; effetti economici del debito pubblico.

10.Crescita e crescita endogena: growth accounting; il modello di Solow e AK,Learning by doing, capitale umano e istruzione; innovazione, ricerca e svi-luppo; istituzioni per la crescita.

BIBLIOGRAFIA

Indicazioni sulla bibliografia ed eventuale materiale di supporto al corso sonoreperibili sulla pagina personale del docente. Per gli studenti frequentanti, il materiale disupporto sarà disponibile in Blackboard con le modalità indicate in classe.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali. Per gli studenti frequentanti, è previsto l’utilizzo della piattaformaBlackboard con le modalità che verranno indicate in classe.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è scritto e la prova verterà su domande con risposte aperte.Per gli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia che si svolge a metà del

corso, durante la settimana prevista dal calendario accademico; gli studenti che superanotale prova possono concludere l’esame sostenendo la seconda parte dello stesso nel primoappello della sessione. Il voto finale è la media aritmetica dei voti conseguiti nelle due prove.

AVVERTENZE

È consigliata la frequenza sistematica delle lezioni soprattutto per gli studenti cheintendono sostenere l’esame con le due prove in quanto il programma d’esame si basa sulcontenuto e sugli argomenti svolti in classe.

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67. - Principles of financial regulationPROF. ANDREA PERRONE

COURSE AIMS

This introductory course aims at illustrating the policy dynamics and the mainfeatures of the legal framework provided by European securities regulation. Afterbriefly reviewing the economics of financial markets and the rationale of theirregulation, the course discusses the principles adopted by the European Union(EU), both in general terms and focusing on selected issues, also in light of the2008 financial crisis.

COURSE CONTENTS

1. General issuesAt the end of this part, the student will be able to: (1) understand the rationale offinancial markets regulation, both from a theoretical perspective and withreference to the actual EU regime; (2) assess the role of law in promoting financialmarket development and integration; and (3) be acquainted with the institutionalstructure of EU securities regulation, from the perspective of both rule-makingstructure and enforcement.

2. Selected topicsAt the end of this part, the student will be able to understand the rationale andevaluate under a law and economics perspective the EU securities regulationsrelated to following topics: (1) capital raising and disclosure; (2) corporategovernance and takeovers; (3) investment services provision and investorprotection; and (4) legal strategies against market abuses.

READING LIST

There is no textbook for this course. Required and suggested readings will be madeavailable on the course web site on Blackboard. The relevant EU law may be foundat the following address: http://eur-lex.europa.eu/en/index.htm.

TEACHING METHOD

Class lectures and discussions on assigned readings. Active participation in classdiscussion is highly recommended.

ASSESSMENT METHOD

A 3-hour written exam, including both multiple choice questions and a short essay.

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NOTES

The course assumes basic knowledge of microeconomics and corporate law. Noprevious knowledge of European Union law is required.

Prof. Andrea Perrone meets students as published on the course Blackboard web site.Meetings can also be arranged by appointments ([email protected]).

68. - Psicologia sociale della famigliaPROF. CAMILLO REGALIA

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo complessivo del corso è stimolare una capacità di osservazione e diriflessione critica dei processi psico-sociali che caratterizzano il sistema famiglia alsuo interno e nel rapporto con il sistema sociale e culturale in cui è inserita.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si articola in due parti.Nella prima parte il corso si concentrerà nell’analisi di alcuni temi classici dellapsicologia sociale, declinandole in una prospettiva familiare. La famiglia è, in-fatti, un laboratorio che permette di analizzare in un’ottica complessa una seriedi processi psicologici che hanno una forte valenza individuale e sociale, qualila costruzione del sé, l’influenza, la persuasione, il conformismo, la leadership,il conflitto e la sua gestione, la cooperazione.Nella seconda parte verrà effettuata una analisi delle dinamiche interne e delleprincipali problematiche che la famiglia affronta durante il suo ciclo di vita. Inparticolare, dopo un inquadramento teorico ed epistemologico sul percorso se-guito dagli studi sulla famiglia, verranno indagati, secondo la prospettivarelazionale/simbolica,a. le principali transizioni critiche che la famiglia affronta durante il suo ciclo

di vita - dalla formazione della coppia, alla nascita dei figli ed il loro succes-sivo distacco, fino ad arrivare alla transizione dell’ultima età della vita.

b. uno specifico evento critico che mette fortemente alla prova l’organizzazio-ne familiare sia sul fronte intra che intergenerazionale. Tale evento verrà de-finito nel corso dell’anno accademico.

BIBLIOGRAFIA

I riferimenti bibliografici verranno dati dal professore a lezione e successivamenteinseriti sulla pagina docenti.

La bibliografia sarà distinta per i frequentanti e i non frequentanti in relazione al corsodi laurea frequentato. Indicazioni in tal senso verranno date a lezione.

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DIDATTICA DEL CORSO

La didattica prevede lezioni in aula di tipo frontale ed esercitazioni e lavori in gruppoche vedranno coinvolti attivamente gli studenti

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame finale è orale.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Camillo Regalia riceve gli studenti al termine delle lezioni quando ci sono le

lezioni durante l’anno accademico; presso il Centro Studio e Ricerche sulla Famiglia insede quando non ci sono lezioni, previa comunicazione via mail.

69. - Scienza dell’amministrazionePROF. SILVIA ANTONELLA FREGO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge di fornire agli studenti una conoscenza approfondita dellapubblica amministrazione come organizzazione.Si analizzeranno i vari tipi e forme di amministrazione così come si sono svilup-pati nel nostro ordinamento in relazione all’evolversi dei compiti progressiva-mente assunti, con cenni alle parallele esperienze degli altri Paesi occidentali.Specifica attenzione verrà poi riservata alle linee innovative che caratterizzanol’attuale riorganizzazione dell’apparato amministrativo.

PROGRAMMA DEL CORSO

La pubblica amministrazione. Attività e strutture amministrative. Tipi e forme diamministrazione. Compiti e attività della pubblica amministrazione contempo-ranea. Linee e caratteri del riordinamento della pubblica amministrazione italiana.

BIBLIOGRAFIA

G. CAPANO-E. GUALMINI, La pubblica amministrazione in Italia, Il Mulino, Bologna,ult.ed. disponibile.

Per gli studenti con 8 cfu la preparazione va integrata con lo studio dei cap. I, II e III delseguente testo:

AA. VV., Il carattere indipendente della regolazione, quaderno n° 1 dell’Osservatoriosulla regolazione amministativa, Vita e Pensiero, Milano, 2010.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Per gli studenti frequentanti sono previste modalità specifiche ai fini della preparazionedell’esame.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Silvia Antonella Frego riceve gli studenti il martedì alle ore 14,30 presso

l’Istituto Giuridico.

70. - Scienza delle finanzePROF. DINO PIERO GIARDA; PROF. MASSIMO BORDIGNON

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per la comprensione dei pro-blemi del settore pubblico, dal punto di vista della teoria economica. Presenta leragioni teoriche per l’esistenza del settore pubblico. Analizza gli andamenti delsettore pubblico italiano, dal lato delle spese e delle fonti di finanziamento e leregole per le decisioni di bilancio. Presenta i temi del federalismo fiscale e dellasua applicazione in Italia, i principi teorici per la costruzione di un buon sistematributario e l’analisi dell’effettiva incidenza dei tributi. Discute i caratteri e leproprietà del sistema tributario italiano.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Ragioni e regole dell’intervento pubblico.1.1.Il settore pubblico e le sue regole: un breve excursus da Adamo Smith a oggi.1.2.I compiti pubblici: i beni pubblici, la distribuzione del reddito, le politi-

che di stabilizzazione.1.3.La teoria dei beni pubblici: efficienza allocativa e regole di tassazione.

2. La finanza pubblica in Italia.2.1.Una breve storia della finanza pubblica in Italia dal 1951 a oggi. Fatti e

ideologie.

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2.2.Le decisioni di bilancio in Italia (legge finanziaria e legge di bilancio,vincoli costituzionali).

3. I problemi del federalismo fiscale.

4. Le politiche di bilancio per la stabilizzazione dell’economia. Il debito pubblico.

5. Effetti delle imposte, incidenza e criteri per l’ottima imposta.

6. La struttura del sistema tributario italiano.

7. Effetti delle imposte sui prezzi dei beni e dei fattori produttivi, in concorren-za e monopolio, in equilibrio parziale, cenni su equilibrio economico generale.

8. L’incidenza delle imposte.

9. Effetti delle imposte sull’offerta di lavoro, sul risparmio e sugli investimenti.

10.Regole per l’efficienza nella tassazione.

Le parti 1, 2, 3 e 4 sono svolte dal Prof. Dino Piero Giarda. La parte 5 dalProf. Massimo Bordignon.

BIBLIOGRAFIA

Testi per l’esame1. “Appunti delle lezioni” nella versione 2011-12, che sostituisce quella degli anni

precedenti; possono essere scaricati dal sito o acquistati presso il LaboratorioFotoriproduzioni. Eventuali integrazioni durante lo svolgimento del corso.

2. P. BOSI-C. GUERRA, I tributi nell’economia italiana, il Mulino 2010-11.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali, con qualche testimonianza di esperti.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame scritto durata di ore 2,5 valido per l’intero corso. Lo studente risponde a 5domande, sui vari aspetti del corso - di tipo aperto con qualche esercizio - di cui 2-3obbligatorie, le altre a scelta. Le domande hanno tutte lo stesso peso.

Per gli studenti di Economia a 8 crediti: Le parti da 1 a 5.Per gli studenti a 5 crediti vale, a scelta, la parte Giarda o Bordignon, con tre sole

domande.Per gli studenti di Giurisprudenza a 6, 7 o 8 crediti, le parti analitiche del programma

potranno essere omesse e sostituite da approfondimenti sul Titolo V della Costituzioneo sull’ordinamento tributario.

La decisione se offrire una prova intermedia sarà presa entro metà ottobre.

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71. - SociologiaPROF. GIANCARLO ROVATI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso ha lo scopo di illustrare in che modo la sociologia interpreta ed analizzail “vivere in società” di individui, gruppi, culture differenti, nel contesto dellesocietà tradizionali, moderne e postmoderne.Il corso si articola in due parti, con la possibilità di sostenere una prova interme-dia scritta, che sarà valutata ai fini dell’esame finale.La prima parte è dedicata alla ricostruzione delle origini e degli sviluppi delpensiero sociologico attraverso i suoi padri fondatori e le principali scuole teori-che classiche e contemporanee.La seconda parte è dedicata alla presentazione sistematica dei concetti propridell’analisi sociologica e dei processi sociali fondamentali che contraddistinguonola convivenza sociale, con specifici approfondimenti sulle problematiche con-nesse alla vita individuale e collettiva nell’epoca della globalizzazione cultura-le, economica e politica.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE PRIMA: Il pensiero sociologico.1. I classici della sociologia (Marx, Durkheim, Weber).2. La tradizione sociologica del XX secolo (Simmel, Pareto, Parsons, Merton,

Mead, Schutz, Goffman, Habermas, Elias).3. Le correnti macro e microsociologiche contemporanee (le teorie dell’azione

sociale, le teorie dei sistemi sociali, l’etnometodologia).

PARTE SECONDA: Concetti e tematiche fondamentali.1. Gli elementi costitutivi della società:– La cultura;– La struttura sociale;– La socializzazione;– L’interazione sociale;– Le organizzazioni;– Devianza e controllo sociale;– Comunità e vita urbana.

2. Differenze e disuguaglianze:– Disuguaglianza, stratificazione, classi e ceti;– La mobilità sociale;

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– Le differenze etniche;– Genere e disuguaglianza;– Età e disuguaglianza.

PARTE TERZA: Le principali istituzioni.– La famiglia;– L’istruzione;– La religione;– Il sistema politico.

PARTE QUARTA: Il mutamento sociale.– Le dinamiche della popolazione;– Comportamenti collettivi e movimenti sociali;– Modernizzazione e sviluppo.

Approfondimenti tematici.1. Crisi e ricostruzione del legame sociale nell’età della globalizzazione;2. Quartieri, consumi e povertà.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatoriP. JEDLOWSKI, Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico,

Carocci, Roma, 2009 (nuova ed., 14 capp.).N.J. SMELSER, Manuale di sociologia, Il Mulino, Bologna, 2007 (limitatamente ai seguenti

14 capp: 1-5, 7,9, 10, 13, 15-17, 19, 20).

Due testi a scelta tra quelli sottoindicatiZ. BAUMAN, Voglia di comunità, Laterza, Bari, 2007.Z. BAUMAN, Lavoro, consumismo, povertà, Città aperta edizioni, 2004.L. BOVONE-L. RUGGERONE (a cura di), Quartieri in bilico, Bruno Mondadori, Milano, 2009.L. BOVONE-C. LUNGHI (a cura di), Consumi ai margini, Donzelli, Roma, 2009.P. DONATI-I. COLOZZI (a cura di), Che cos è la sussidiarietà, ed. Carocci, Roma, 2009.A. GIDDENS, Le conseguenze della modernità. Fiducia, rischio, sicurezza, pericolo, Il

Mulino, Bologna, 1994.E. PULCINI, L’individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame

sociale, Bollati-Boringhieri, Torino, 2001.L. PESENTI, Politiche sociali e sussidiarietà, ed. Lavoro, Roma, 2009.G. ROVATI (a cura di), Italiani: quali valori. Ideali, pratiche, paure, Vita e Pensiero,

Milano, 2011.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, seminari ed esercitazioni.

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METODO DI VALUTAZIONE

Esami scritti e orali, con possibilità di prova intermedia per chi frequenta il corso.

AVVERTENZE

Durante l’anno accademico verranno organizzati dei seminari facoltativi attinenti aitesti a scelta:

Partecipazione e sussidiarietà: (a cura del dott. Luca Pesenti).Testi di riferimento:P. DONATI-I. COLOZZI (a cura di), Che cos è la sussidiarietà, ed. Carocci, Roma, 2009.L. PESENTI, Politiche sociali e sussidiarietà, ed. Lavoro, Roma, 2009.

Voglia di comunità: individualismo e legame sociale (a cura del dott. Luca Pesenti).Testi di riferimento:E. PULCINI, L’individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame

sociale, Bollati-Boringhieri, Torino, 2001.Z. BAUMAN, Voglia di comunità, Laterza, Bari, 2007.

Il problema antropologico nei classici della sociologia (a cura del dott. VittorinoCadario).

P. JEDLOWSKI, Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico,Carocci, Roma, 2009 (nuova ed., 14 capp.).

V. CADARIO, Sociologia e modernità, EDUCatt, Milano, 2010.

Dalla città industriale alla metropoli post-moderna. Raccontare la città attraversole pratiche di consumo ( a cura del dott. Flavio Merlo).

Z. BAUMAN, Lavoro, consumismo, povertà, Città aperta edizioni, 2004.L. BOVONE-L. RUGGERONE (a cura di), Quartieri in bilico, Bruno Mondadori, Milano, 2009.L. BOVONE-C. LUNGHI (a cura di), Consumi ai margini, Donzelli, Roma, 2009.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Giancarlo Rovati riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 11,30

presso il Dipartimento di Sociologia (uff. n° 317). Contatti: tel. 02-7234.2747 - [email protected].

72. - Sociologia dell’organizzazionePROF. MASSIMILIANO MONACI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso fornisce una serie di strumenti interpretativi utili per la comprensionedel comportamento delle e nelle organizzazioni. L’attività si concentrainnanzitutto sulle prospettive centrali di ricerca nell’evoluzione degli studi or-

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ganizzativi, intesi come settore multidisciplinare di riflessione e di indagineempirica. Nella seconda parte, si intende stimolare la discussione comune su unaserie di aspetti emergenti che stanno caratterizzando lo scenario organizzativocontemporaneo. Specifica attenzione viene inoltre dedicata alle implicazionioperative – sul piano della diagnosi e della gestione organizzativa – connessealle questioni trattate.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRIMA PARTE

1. Riflessioni preliminari: le coordinate fondamentali, di oggetto e di metodo,dell’analisi organizzativa.

2. La prospettiva razionale-meccanicistica.3. La prospettiva organicistica.4. L’integrazione tra prospettiva razionale e prospettiva naturale.5. L’organizzazione come sistema politico: interessi, relazioni di potere e stra-

tegie degli attori.6. Il neo-istituzionalismo: isomorfismo e cerimonialismo.7. Il cognitivismo: l’attivazione degli ambienti organizzativi.

SECONDA PARTE

8. La cultura organizzativa e i suoi meccanismi simbolici.9. La responsabilità sociale delle aziende: stakeholder organizzativi e pratiche

di “cittadinanza d’impresa”.10.Il diversity management come strategia competitiva di gestione delle ri-

sorse umane.

BIBLIOGRAFIA

P. GAGLIARDI-M. MONACI (a cura di), Prospettive teoriche sulle organizzazioni. Materiali edocumenti, EDUCatt, Milano, 2002 (i saggi di Taylor, Gulick, Weber, Barnard,Selznick, Thompson, Crozier, DiMaggio & Powell, Weick).

P. GAGLIARDI (a cura di M. Monaci), Il gusto dell’organizzazione. Estetica, conoscenza,management , Guerini e Associati, Milano, 2011 (Introduzione, capp. 1, 2, 3, 6,9, 10, 12).

L’indicazione di un terzo testo sarà fornita all’inizio delle lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si basa su lezioni attive, in cui agli studenti è richiesta unapartecipazione diretta e personale. Sono inoltre previsti lavori pratici guidati e occasionidi incontro con testimoni ed esperti esterni.

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METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Massimiliano Monaci riceve gli studenti negli orari indicati presso il

Dipartimento di Sociologia. Per comunicazioni: tel. 02/7234.2275; e-mail:[email protected]

73. - StatisticaPROF. MARIA CHIARA ZANAROTTI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende fornire le conoscenze statistiche di base utili per lo studio deifenomeni in ambito sociale, politico ed economico.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. La rilevazione dei dati. Caratteri, unità statistiche e collettivo. Classificazio-ne dei caratteri statistici. Trasformazione dei caratteri. Indagine totale e campio-naria. Statistica descrittiva ed inferenza statistica. Campionamento: cenni.

2. Distribuzione di un carattere e sua rappresentazione. Dalla matrice dei dati alledistribuzioni di frequenza. Funzione di ripartizione. Rappresentazioni grafiche.

3. Indicatori sintetici – Medie e rapporti statistici. Medie di posizione (la me-diana; la moda; percentili). Medie analitiche (media aritmetica e sue proprie-tà; media aritmetica ponderata; trimmed mean; media geometrica). Rapportistatistici: cenni.

4. Indicatori sintetici – Variabilità. La variabilità di una distribuzione. Indicibasati sullo scostamento da una media (varianza e sue proprietà; deviazionestandard; coefficiente di variazione). La standardizzazione. Altri indici divariabilità (campo di variazione; differenza interquartile). Box-plot.

5. Distribuzione congiunta di due caratteri. Distribuzioni doppie di frequenza:distribuzioni congiunte, marginali e condizionate; medie e varianze margi-nali e condizionate. Rappresentazioni grafiche.

6. Analisi dell’associazione tra due caratteri. Dipendenza e indipendenza. As-sociazione tra due caratteri e sua misura. Dipendenza in media e sua misura.Misura dell’interdipendenza tra due caratteri quantitativi.

7. Interpolazione e regressione. Funzioni di regressione. Regressione linearedei minimi quadrati. Analisi dei residui. Cenni alla regressione lineare multipla.

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BIBLIOGRAFIA

S. BORRA-A. DI CIACCIO, Statistica. Metodologie per le scienze economiche e sociali,McGraw-Hill, Milano, 2004.

B.V. FROSINI, Metodi statistici. Teoria e applicazioni economiche e sociali, Carocci, 2001.F. MECATTI, Statistica di base, McGraw-Hill, 2010.B. PACINI-M. RAGGI, Statistica per l’analisi operativa dei dati, Carocci, Roma, 2006.

Riferimenti bibliografici ulteriori:K. PELOSI-T. SANDIFER, Introduzione alla Statistica, McGraw-Hill, Milano, 2005.D.M. LEVINE-T.C. KREHBIEL-M.L. BERENSON, Statistica, Apogeo, Milano, 2002.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula seguite da esempi applicativi.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame prevede una prova scritta e una prova orale integrativa facoltativa.

AVVERTENZE

I testi in bibliografia sono da ritenersi alternativi. Dei riferimenti bibliograficiulteriori è possibile utilizzare la versione inglese. Ulteriori segnalazioni bibliografichesaranno fornite a lezione o direttamente dal docente su richiesta.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Maria Chiara Zanarotti riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

il Dipartimento di Scienze statistiche e pubblicato sulla propria pagina personale docente.

74. - Storia del diritto commercialePROF. GIUSEPPE ACERBI

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire agli studenti la conoscenza degli sviluppi dell’istituto “società anoni-ma” o “società per azioni” negli oltre 400 anni della sua storia con particolareriguardo a decorrere dall’Ottocento all’Italia, al fine di fornire loro elementi dicomprensione delle attuali discipline e problematiche.

PROGRAMMA DEL CORSO

La società per azioni è istituzione fondamentale dell’economia capitalistica, èparte integrante della “Costituzione materiale di ogni Stato” che ne adotti i ca-noni e la sua disciplina da oltre un secolo, incide direttamente sulla comune vita

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di relazione. Riconoscibile nelle sue caratteristiche dall’inizio del Seicento, essaha conosciuto una lunga evoluzione, con adattamenti, armonie, scosse, nonchéquestioni complesse presentatesi fin dai primi tempi, in buona parte rimaste aperteed attuali. Delineate le prime esperienze all’estero e pure nella Penisola nei se-coli XVII e XVIII, si illustreranno le normative sempre più dettagliate contenutenei codici preunitari ed unitari e pure in leggi speciali, in stretto collegamentocon la evoluzione della storia politica ed economica italiana, fermandosi allalegge 216/1974 che istituì la Consob. Verrà pure trattata la storia della Borsadalle origini al 1974.

BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Testi per il corso di storia delle società per azioni in Italia, EDUCatt, Milano, 2003.G. ACERBI (a cura di), Appendice normativa I, EDUCatt, Milano, 2004.G. ACERBI, Note per la consultazione dell’Appendice normativa I, EDUCatt, Milano, 2004.G. ACERBI (a cura di), Appendice normativa II. Tabelle sinottiche, EDUCatt, Milano, 2003.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

75. - Storia del diritto medievale e modernoGR. A-K: PROF. ALBERTO LIVA; GR. L-Z: PROF. STEFANO SOLIMANO

Gr. A-K: Prof. Alberto Liva

OBIETTIVO DEL CORSO

Illustrare l’esperienza giuridica europea, a partire dal XII secolo e sino allaCodificazione, non al fine di mera erudizione, bensì allo scopo di acquisire co-noscenza e coscienza critica delle scelte operate e delle problematiche dibattutein tema di politica del diritto.

PROGRAMMA DEL CORSO

– Diritto e storicità del diritto.– L’età del rinascimento giuridico e del diritto comune.– Umanesimo giuridico e bartolismo.

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– I grandi tribunali europei.– Il diritto comune e l’Europa.– Giusnaturalismo e giusrazionalismo.– Consolidazioni e codificazioni.– Origine, sviluppo ed evoluzione, sino ai nostri giorni, del common law.

BIBLIOGRAFIA

A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, Giuffrè,Milano, 1990, vol. I (pp. 1-427; 443-471; 479-583).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Alberto Liva riceve gli studenti il giovedì dalle ore 10,30 presso l’Istituto

Giuridico.

Gr. L-Z: Prof. Stefano Solimano

OBIETTIVO DEL CORSO

Far risaltare, ai fini di una compiuta e consapevole formazione del giurista, lacentralità del ruolo della scientia iuris nell’ambito dell’ultramillenaria esperien-za giuridica occidentale.

PROGRAMMA DEL CORSO

La problematica della giustizia nella storia della cultura giuridica occidentale.Diritto e valori nella formazione tecnico-professionale del giurista contemporaneo.Nascita e sviluppi della scienza giuridica occidentale.Il rinascimento giuridico: il significato dell’interpretatio nell’universo mentaledel giurista medievale (secoli XI-XIV).La crisi dell’Università e il fenomeno di prammatizzazione del diritto comune.L’Umanesimo giuridico.La prassi dei Grandi Tribunali europei.Le dottrine giusnaturalistiche e la loro influenza sul processo di codificazione:da Grozio agli esponenti del Razionalismo settecentesco.

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Verso un diritto statuale: dalle Ordonnances di Luigi XIV alle Costituzioni mo-denesi (1771).La crisi del diritto giurisprudenziale: gli illuministi e la “forma codice”.La teoria giuridica della Rivoluzione francese.L’archetipo della codificazione civile: vicende, struttura e contenuti del codicenapoleonico (1804).

BIBLIOGRAFIA

A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, 1,Giuffrè, Milano, 1990 (limitatamente alle pp. 1-258; 269-282; 287-293; 296-377).

A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, 2,Giuffré, Milano, 2005 (limitatamente alle pp. 42-52; 59-68; 71-87; 113-115; 149-153; 166-167; 393-473; 515-589).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Approfondimenti seminariali.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Stefano Solimano riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico.

76. - Storia del diritto moderno e contemporaneoPROF. STEFANO SOLIMANO

OBIETTIVO DEL CORSO

Esaminare la formazione del diritto europeo nello sviluppo legislativo e dottrinaledalla fine del Settecento all’epoca contemporanea con particolare riferimento aldiritto civile e penale.

PROGRAMMA DEL CORSO

– Illuminismo e codificazione: la figura e l’opera di Cesare Beccaria.– La codificazione del diritto penale: a) i codici dell’assolutismo illuminato

(1787-1803) b) della Rivoluzione francese e dell’età napoleonica (1791-1810)c) la promulgazione della Leopoldina in Toscana (1786).

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– La codificazione del diritto civile: a) genesi e contenuti del codice civilefrancese del 1804; b) il codice civile austriaco (1811).

– La presenza del code civil e del codice austriaco in Italia.– La scienza giuridica ottocentesca europea.– Il problema dell’unificazione legislativa in Italia: a) il codice civile del 1865;

b) la questione penale.– Fascismo e codificazione del diritto.

BIBLIOGRAFIA

A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, 2,Giuffré, Milano, 2005 (limitatamente alle pp. 190-222; 252-335; 396-414; 431-617).

A. PADOA SCHIOPPA, Italia ed Europa nella storia del diritto, Il Mulino, Bologna, 2003(limitatamente alle pp. 504-527).

Per gli studenti frequentanti:Appunti risultanti dalle lezioni e integrati dal docente.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Approfondimenti seminariali.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Stefano Solimano riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico.

77. - Storia del diritto romanoPROF. LAURETTA MAGANZANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Illustrare agli studenti, attraverso la lettura diretta delle fonti, lo svolgimentostorico del diritto pubblico romano, dall’età arcaica al VI secolo d.C., nel qua-dro del contesto politico ed economico dell’epoca e alla luce delle più importan-ti scoperte archeologiche ed epigrafiche.

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PROGRAMMA DEL CORSO

L’assetto costituzionale di Roma arcaica; la struttura della costituzione repub-blicana; la nascita del principato e il regime imperiale; il processo criminale; lamonarchia assoluta e il tardo impero; la codificazione giustinianea.

BIBLIOGRAFIA

Per gli studenti frequentantiN. PALAZZOLO-F. ARCADIA-O. LICANDRO-L. MAGGIO (a cura di), Ab urbe condita. Fonti per la

storia del diritto romano dall’età regia a Giustiniano, Libreria Editrice Torre,Catania, ult. ed.

Per gli studenti non frequentantiL. CAPOGROSSI COLOGNESI, Storia di Roma tra diritto e potere, Il Mulino, Bologna, ult. ed.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni ed esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale finale.

AVVERTENZE

Altre precisazioni sul programma e la bibliografia degli studenti frequentanti sarannofornite a lezione.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Lauretta Maganzani riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso

l’Istituto Giuridico e indicato nelle pagine web del docente.

78. - Storia dell’amministrazione pubblicaPROF. MARIO SCAZZOSO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso, suddiviso in due parti, la prima relativa al contesto italiano e la secon-da, a carattere internazionale, si propone una ricognizione storica interdisciplinaredelle principali trasformazioni del modello istituzionale pubblico italiano, attra-verso anche la comparazione con alcune tra le più significative esperienze deipaesi OCSE ed uno specifico approfondimento delle prospettive di sviluppo del-le istituzioni pubbliche in rapporto alle nuove tendenze ed ai nuovi principi,

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quali la sussidiarietà, la governance ed il NPM, il nuovo management pubblico,sempre nell’ottica di un confronto e di una interconnessione tra l’esperienzaitaliana e quella di altri paesi.

PROGRAMMA DEL CORSO

I PARTE

– Impostazione metodologica.– Il sistema “per Ministeri” da Cavour al fascismo.– L’attività delle Commissioni presiedute da Ugo Forti.– L’Assemblea costituente.– Costituzione e amministrazione: problemi e prospettive.

II PARTE

– L’analisi comparata dei sistemi istituzionali pubblici.– I sistemi a diritto comune e i sistemi a diritto amministrativo speciale.– Tre modelli di riferimento: Francia, Inghilterra e Stati Uniti.– I paesi in via di sviluppo.– NPM e Governance: le nuove tendenze di sviluppo amministrativo.

BIBLIOGRAFIA

E. GUALMINI, L’amministrazione nelle democrazie contemporanee, Laterza, Bari, 2003.F. BONINI, Storia dell’amministrazione pubblica in Italia, Le Monnier, Firenze, 2004.

I frequentanti dovranno integrare la bibliografia con gli appunti delle lezioni.

I non frequentanti dovranno preparare un testo a scelta tra:L. BOBBIO, I governi locali nelle democrazie contemporanee, Laterza, Bari, 2003.P. AIMO, Il centro e la circonferenza. Profili di storia dell’amministrazione locale, F.

Angeli, Milano, 2005 (le prime quattro parti, fino a pag. 258).E. ONGARO (a cura di), Le agenzie pubbliche. Modelli istituzionali ed organizzativi,

Rubettino, Roma, 2006.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso si articola attraverso le lezioni in aula. É inoltre previsto un ciclo seminarialeper l’approfondimento di temi inerenti alle prospettive di riforma delle istituzionipubbliche italiane comparate.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione sarà effettuata attraverso l’esame orale, tenendo eventualmente contodell’impegno nella partecipazione al ciclo di esercitazioni.

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AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Mario Scazzoso riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso il

Dipartimento di Scienze politiche.

79. - Storia delle relazioni internazionaliPROF. MASSIMO DE LEONARDIS

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere la storia della politica internazionale negli ultimi due secoli.

PROGRAMMA DEL CORSO

Le relazioni internazionali dal Congresso di Vienna al dopo Guerra Fredda.

BIBLIOGRAFIA

Per l’esame vanno studiati i seguenti testi:1. O. BARIÉ, Dal sistema europeo alla Comunità mondiale. Storia delle relazioni

internazionali dal Congresso di Vienna alla fine della Guerra fredda, vol. I, Il sistemaeuropeo, vol. II, Verso la Comunità mondiale, Celuc, Milano, 1999-2005.

2. O. BARIÉ-M. DE LEONARDIS-A.G. DE’ ROBERTIS-G. ROSSI (a cura di), Storia delle relazioniinternazionali: testi e documenti (1815-2003), Monduzzi, Bologna, I ristampa, 2008 (lostudente dovrà esporre e commentare, a sua scelta, la parte I, II o III, escluso il cap. XX).

3. MASSIMO DE LEONARDIS, Ultima ratio regum. Forza militare e relazioni internazionali,Monduzzi, Bologna, 2005, I ristampa.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni, cicli di esercitazioni, conferenze di esperti esterni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame finale orale, con possibilità, solo per gli studenti frequentanti, di esameintermedio. Vedere le Avvertenze.

AVVERTENZE

I frequentanti il ciclo di esercitazioni sulla Diplomazia pontificia potranno prepararei testi alternativi indicati dal Docente, sostituendoli a quello indicato al punto 2 dellabibliografia. Si consiglia l’uso di un atlante storico. Nella valutazione avrà importanzarilevante la frequenza alle lezioni. Gli studenti con almeno due terzi delle firme dipresenza, ricalcolate alla vigilia di ogni appello, potranno sostenere l’esame in due parti,

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la prima sul vol. I del manuale di Barié e sulla parte I (se scelta) del volume Storia dellerelazioni internazionali: testi e documenti (1815-2003), la seconda sugli altri testi. Laseconda parte può essere sostenuta in qualunque appello successivo a quello in cui si èsuperata la prima, senza limiti di tempo. Gli studenti intenzionati a chiedere la tesi dilaurea magistrale nella materia sono invitati a sostenere anche l’esame di Storia deitrattati e politica internazionale ed a leggere le avvertenze al riguardo nella pagina webdel Docente. Gli studenti devono preparare per l’esame: il programma dell’a.a. nel qualehanno inserito la materia nel piano di studi, oppure dell’a.a. (se diverso dal precedente)in cui hanno effettivamente frequentato le lezioni, oppure dell’ultimo corso terminatoprima dell’appello in cui si presentano all’esame. Non è ammesso combinare parti diprogrammi di anni diversi. Gli studenti per i quali l’esame vale meno di 10 CFU devonoconcordare con il Docente il programma ridotto. Per gli studenti della Facoltà diGiurisprudenza vi è uno specifico avviso nella bacheca avvisi web del Docente.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Massimo de Leonardis riceve gli studenti a lezione e come da avviso affisso

all’albo presso il Dipartimento di Scienze politiche e indicato nella sua pagina web.

80. - Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e ChiesaPROF. ROMEO ASTORRI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone tre obiettivi, il cui raggiungimento sarà ottenuto attraversol’articolazione in due moduli del corso stesso.– Un primo obiettivo riguarda la conoscenza del diritto delle religioni in Euro-

pa e verterà sull’approfondimento dei modelli dei rapporti tra Stato e confes-sioni religiose nell’Unione europea.

– Un secondo obiettivo riguarda la conoscenza della storia dei rapporti tra Sta-to e confessioni religiose in Italia con particolare riferimento ai principi co-stituzionali e all’attuale disciplina di tali rapporti.

– Il terzo e ultimo obiettivo riguarda l’analisi dell’evoluzione della giurispru-denza della Corte Suprema in questa materia. Ad essa si affiancherà la pre-sentazione della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo edelle risoluzioni e raccomandazioni dell’Assemblea parlamentare del Consi-glio d’Europa in tema di libertà religiosa.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRIMO MODULO

Parte primaIntroduzione generale sul fenomeno religioso e la sua disciplina.I rapporti tra Stato e confessioni religiose nell’Unione europea.

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Parte secondaL’assemblea costituente.Il fattore religioso nella Costituzione.La revisione del concordato.Gli anni delle intese e dell’attuazione del concordato.Elementi essenziali della vigente legislazione ecclesiastica.

SECONDO MODULO

Stati Uniti ed Europa di fronte al fenomeno religioso.La giurisprudenza della Corte Suprema statunitense.La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.Le risoluzioni e le raccomandazioni dell’Assemblea parlamentare del Con-siglio d’Europa.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà indicata con apposito avviso all’inizio dell’anno accademico.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Seminario ed esercitazioni.Ad integrazione delle lezioni, verranno resi disponibili dei documenti di diritto e

politica ecclesiastica sulla pagina web del docente, sezione di download.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Per gli studenti frequentanti saranno indicate durante il corso specifiche modalità persostenere l’esame e le modalità per la partecipazione ad un seminario.

Gli studenti per i quali il corso è semestrale (5 Cfu) dovranno frequentare il primosemestre.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Romeo Astorri riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo.

81. - Transnational Commercial Law (TCL)PROF. LUCA RADICATI DI BROZOLO; PROF. ALBERTO MAZZONI

I MODULE (30 hrs): Prof. Luca Radicati di Brozolo

Il programma e la bibliografia del corso saranno comunicati dal docenteall’inizio delle lezioni e affissi all’albo, nonché pubblicati nella sezione del

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sito web dell’Università Cattolica dedicata alla consultazione dei program-mi (http://programmideicorsi-milano.unicatt.it).

II MODULE (30 hrs): Prof. Alberto Mazzoni

COURSE AIMS

This is the second module of the course, whose general description in terms ofpurposes and methods is set forth above (see Course aims for module 1).The focus of this module will be the analysis of both the practical and theconceptual relevance of the rules governing certain specific transactions in aninternational context, such as sales of goods, receivables financing and crossborder transactions in securities.Furthermore, in the last part of the module attention will be given to the complexissues arising from the insolvency of transnational enterprises or groups of companies.This module may be selected either as complementary to the first module oras an addition to the course of Diritto del commercio internazionale, that isalso taught by Professor Mazzoni entirely in Italian and throughout the entireacademic year.With a view to maximizing the incentive for attendance, the issues dealt with inthis module have been specifically selected so as to avoid duplication withthe contents of both the first module and the course of Diritto del commerciointernazionale.

COURSE CONTENT

Text book: Transnational Commercial Law, Text, cases and materials.

Chapter 7: International sales and the Vienna Sales ConventionThe whole chapter: pp. 255-316.

Chapter 11: Receivables FinancingThe whole chapter: pp. 405-432.

Chapter 13: Transaction in SecuritiesThe whole chapter: pp. 471-501.

Chapter 15: Harmonization and Cooperation in Cross-border InsolvencyThe whole chapter: pp. 541-578.

READING LIST

R. GOODE-H. KRONKE-E. MCKENDRICK, Transnational Commercial Law, Text, cases andmaterials, Oxford University Press, 2007.

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TEACHING METHOD

The second module of the course will also be taught, like the first module, in aninteractive manner, with recourse to practical examples and cases, and students will beencouraged to participate actively in the classes. Regular attendance at classes is highlyrecommended.

ASSESSMENT METHOD

The same rule applies as for the first module, provided however that students takingthis module as an addition to Diritto del Commercio Internazionale may choose betweenobtaining a separate grade for this module or a sole more comprehensive grade in Dirittodel Commercio Internazionale.

NOTES

Prof. Alberto Mazzoni meets students, during lessons, on Wednesday from 11,30 to12,30 a.m. at Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’economia.

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CORSI DI TEOLOGIA

LAUREE TRIENNALI E LAUREA MAGISTRALE (I, II E III ANNO)PRIMO ANNO

Introduzione alla Teologia e Questioni di Teologia fondamentale

PROGRAMMA DEL CORSO

– Homo est capax Dei.– Fides quaerens intellectum.– La Rivelazione e le sacre Scritture.– Vangelo, storiografia, storia.– Fede e ragione.– Fede e scienza.

BIBLIOGRAFIA

CORSO DEL PROF. SAC. STEFANO ALBERTO

Testi obbligatori per l’esame (non frequentanti)L. GIUSSANI, L’itinerario della fede, Rizzoli Firme Oro, Milano, 2007 (I. Il senso religioso,

pp. 13-190; II. All’origine della pretesa cristiana, pp. 195-240).

Testi solo per la consultazioneIl mistero di Cristo. Prima raccolta di fonti, Vita e Pensiero, Università Cattolica del

Sacro Cuore, Milano, 2001.Catechismo della Chiesa Cattolica.Documenti del Concilio Vaticano II.

Letture suggerite per chi desidera approfondire (testi facoltativi)J. RATZINGER-BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret, Rizzoli, Milano, 2007 (in particolare pp. 7-20).J. RATZINGER-BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret, Citta del Vaticano, LEV 2011 (in particolare

pp. 5-10)R. FISICHELLA, La rivelazione: evento e credibilità, Ed. Dehoniane, Bologna, ult.ed.CH. SCHÖNBORN, Al centro della nostra fede, Jaca Book, Milano, 1997.M. BERSANELLI-M.GARGANTINI (a cura di), Solo lo stupore conosce. L’avventura della ricerca

scientifica, BUR, Milano 2003.AA.VV., Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto, Cantagalli, Siena, 2010.

Altra letteratura verrà indicata nel corso delle lezioni.

CORSO DEL PROF. SAC. JULIÁN CARRÓN

L. GIUSSANI, Il senso religioso, volume primo del PerCorso, Rcs, Milano (capp. 1, 2, 3,4, 5, 8, 10, 11, 12, 13, 14, 15).

L. GIUSSANI, All’origine della pretesa cristiana, volume secondo del PerCorso, Rcs,Milano (capp. 1, 3, 4).

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CORSO DEL PROF. SAC. PIERLUIGI LIA

Il corso farà riferimento a (testo obbligatorio):P. LIA, Sguardi al Mistero di Cristo: Riflessi della testimonianza evangelica, EDUCatt,

Milano, 2008.

Per i non frequentanti (testo obbligatorio):P. LIA, L’incanto della speranza, Vita e Pensiero, Milano, 2011 (capp. 3-5).

Per chi fosse interessato a qualche lettura di approfondimento dei temi (totalmentefacoltativa):

G. VATTIMO-P.A. SEQUERI-G. RUGGERI, Interrogazioni sul cristianesimo. Cosa possiamo an-cora attenderci dal Vangelo, Ed. Lavoro/Esperienze, Roma/Fossano, 2000.

CORSO DEL PROF. SAC. BRUNO MAGGIONI

B. MAGGIONI, Era veramente uomo, Ancora, Milano.B. MAGGIONI, Le parabole evangeliche, Vita e Pensiero, Milano.B. MAGGIONI, Attraverso la Bibbia, Cittadella Editrice, Assisi.

CORSO DEL PROF. SAC. AMILCARE MANARA

A tutti gli studenti, anche se iscritti ad anni precedenti, è richiesto lo studio del seguentevolume di dispense:

A. MANARA, Questioni sul credere oggi, EDUCatt, Milano, 2010.

Agli studenti frequentanti è data la possibilità di stabilire differenti scelte bibliografichee sviluppare percorsi di ricerca teologica, da concordare direttamente col docente durantelo svolgimento del corso.

CORSO DEL PROF. SAC. BERNARDINO PESSANI

F. ARDUSSO, Imparare a credere. Le ragioni della fede cristiana, Edizioni San Pa-olo, Cinisello Balsamo, 1992 (Universo Teologia 8).

E. BIANCHI, Adamo, dove sei?, Qiqajon, Magnano, 20073.J. BURGGRAF, Teologia fondamentale. Manuale di introduzione, Edizioni Ares,

Milano, 2004.D. CASSARINI, Elementi di Teologia Fondamentale, Cittadella Editrice, Assisi, 2008.M. GRONCHI-J. LLUNGA MUYA, Gesù di Nazaret. Un personaggio storico, Paoline,

Milano, 2006.G. LORIZIO, Fede e ragione. Due ali verso il vero, Paoline, Milano, 2003.W. KASPER, Introduzione alla fede, Queriniana, Brescia, 200311 (Giornale di

Teologia 65).J. RATZINGER, Introduzione al cristianesimo. Lezioni sul simbolo apostolico, Queriniana,

Brescia, 2008.B. SESBOUÉ, Credere. Invito alla fede cattolica per le donne e gli uomini del XXI

secolo, Queriniana, Brescia, 2000.

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G. TANZELLA-NITTI, Filosofia e Rivelazione. Attese della ragione, sorprese dell’an-nuncio cristiano, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2008 (Universo Teologia 88).

G. TANZELLA-NITTI, Teologia e Scienza. Le ragioni di un dialogo, Paoline, Milano, 2003.

Altri testi verranno indicati durante lo svolgimento delle lezioni.Testi per l’esame:

– gli studenti frequentanti, oltre agli appunti del Corso, concorderanno il pro-gramma con il docente;

– gli studenti non frequentanti affronteranno obbligatoriamente lo studio di al-cuni capitoli del volume di B. SESBOUÉ, Credere. Invito alla fede cattolica perle donne e gli uomini del XXI secolo, Queriniana, Brescia, 2000 (capitoli 1-25, 7, 10-14, 18-19).

Inoltre, è possibile concordare con il docente una diversa bibliografia per l’esa-me, approfondendo uno o più temi del programma del Corso.

CORSO DEL PROF. SAC. CLAUDIO STERCAL

Il corso viene svolto con una particolare attenzione alla lettura e alla presentazionedi testi della Bibbia e della tradizione cristiana.

Per chi frequenta il programma d’esame è costituito dal materiale effettivamentepresentato durante le lezioni ed è possibile concordare con il docente i tempi e le modalitàdell’esame.

Per chi non frequenta, il programma d’esame è costituito dal volume:P. GRELOT, Introduzione alla Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1998.

Il docente è a disposizione durante l’anno per un colloquio che aiuti, anche chi scegliedi non frequentare, a impostare la lettura dei testi e a preparare l’esame.

CORSO DEL PROF. SAC. SAVERIO XERES

Per gli studenti frequentantiAppunti delle lezioni.Un libro a scelta tra quelli indicati durante le lezioni.

Per gli studenti non frequentantiB. SESBOUÉ, Credere. Invito alla fede cattolica per le donne e gli uomini del XXI secolo,

Queriniana, Brescia (capp. 1, 2, 4, 7, 10, 11, 12, 13, 14).

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SECONDO ANNO

Questioni di Teologia speculativa e dogmatica

PROGRAMMA DEL CORSO

– Il Dio di Gesù Cristo.– Il Redentore dell’uomo.– Antropologia teologica.– La Chiesa.– I Sacramenti della fede.– Religione e Religioni.

BIBLIOGRAFIA

CORSO DEL PROF. SAC. STEFANO ALBERTO

Testi obbligatori per l’esame (non frequentanti)L. GIUSSANI, L’itinerario della fede, Rizzoli Firme Oro, Milano, 2007 (II. All’origine della

pretesa cristiana, pp. 241-310; III. Perché la Chiesa, pp. 319-579).

Testi solo per la consultazioneCatechismo della Chiesa Cattolica.Documenti del Concilio Vaticano II.

Letture suggerite per chi desidera approfondire (testi facoltativi)J. RATZINGER-BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret, Rizzoli, Milano, 2007.J. RATZINGER-BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret, LEV, Città del Vaticano 2011.G. PHILIPS, La Chiesa e il suo mistero, Jaca Book, Milano, ult. ed.A. SCOLA, Chi è la Chiesa? Una chiave antropologica e sacramentale per l’ecclesiologia,

Queriniana, Brescia, 2005.CH. SCHÖNBORN, Le sorgenti della nostra fede, Jaca Book, Milano, 1998.Altra letteratura verrà indicata nel corso delle lezioni.

CORSO DEL PROF. SAC. JULIÁN CARRÓN

L. GIUSSANI, All’origine della pretesa cristiana, volume secondo del PerCorso, Rcs,Milano (capp. 5, 6, 7, 8, 9).

L. GIUSSANI, Perché la Chiesa, volume terzo del PerCorso, Rcs, Milano (parte I capitolo2; parte II capp. 1, 2; parte III capp. 1, 2, 3; parte IV capp. 1, 2, 3).

CORSO DEL PROF. SAC. PIERLUIGI LIA

Il corso farà riferimento a (testi obbligatori per tutti):P. LIA, Lo splendore di Dio. Saggio sulla forma cristiana, Vita e Pensiero, Milano, 2001.P. LIA, Et incarnatus est. Sguardi sul mistero cristiano, Seduzione dell’intelligenza e

passione del cuore, EDUCatt, Milano, 2000.

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Per un approfondimento dei temi si consiglia (testi facoltativi)G. LAFONT, Immaginare la Chiesa cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1998.G. LOHFINK, Dio ha bisogno della Chiesa? Sulla teologia del popolo di Dio, San Paolo,

Cinisello Balsamo, 1999.P.A. SEQUERI, Senza volgersi indietro, Meditazioni per i tempi forti, Vita e Pensiero, Mi-

lano, 2000.

CORSO DEL PROF. SAC. BRUNO MAGGIONI

B. MAGGIONI, Un tesoro in vasi di coccio, Vita e Pensiero, Milano.B. MAGGIONI, Il seme e la terra, Vita e Pensiero, Milano.

CORSO DEL PROF. SAC. AMILCARE MANARA

A tutti gli studenti, anche se iscritti ad anni precedenti, è richiesto lo studio del seguentevolume di dispense:

A. MANARA, Questioni sulla pratica della fede, EDUCatt, Milano, 2009.

Agli studenti frequentanti è data la possibilità di stabilire differenti scelte bibliografichee sviluppare percorsi di ricerca teologica, da concordare direttamente col docente durantelo svolgimento del corso.

CORSO DEL PROF. SAC. CLAUDIO STERCAL

Il corso viene svolto con una particolare attenzione alla lettura e alla presentazionedi testi della Bibbia e della tradizione cristiana.

Per chi frequenta, il programma d’esame è costituito dal materiale effettivamentepresentato durante le lezioni ed è possibile concordare con il docente i tempi e le modalitàdell’esame.

Per chi non frequenta, il programma d’esame è costituito dai seguenti volumi:B. MAGGIONI, La vita delle prime comunità cristiane, Borla, Roma, 1992;G. MOIOLI, Temi cristiani maggiori, Glossa, Milano, 2003.

Il docente è a disposizione durante l’anno per un colloquio che aiuti, anche chi scegliedi non frequentare, a impostare la lettura dei testi e a preparare l’esame.

CORSO DEL PROF. SAC. SAVERIO XERES

Per gli studenti frequentantiAppunti delle lezioni.Un libro a scelta tra quelli indicati durante le lezioni.

Per gli studenti non frequentantiB. SESBOUÉ, Credere. Invito alla fede cattolica per le donne e gli uomini del XXI secolo,

Queriniana, Brescia (capp. 5, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 24).

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TERZO ANNO

Questioni di Teologia morale e pratica

PROGRAMMA DEL CORSO

– La vita cristiana.– La legge dello Spirito di vita.– Il Decalogo e il comandamento nuovo.– Bioetica e biotecnologie.– Edificare la Chiesa: ministerialità, corresponsabilità e collaborazione.– Evangelizzazione e missione nei contesti della multiculturalità.

BIBLIOGRAFIA

CORSO DEL PROF. SAC. MICHELE ARAMINI

Per la parte prima:M. ARAMINI, Introduzione alla bioetica, Giuffré, 3a ed., 2009 (Gli studenti dedono studiare

da pag. 35 a pag. 117 e da pag. 182 a pag. 476).Per la parte seconda:

M. ARAMINI, Introduzione alla teologia morale, Giuffrè, 3a ed. semplificata, 2010 (conesclusione del capitolo terzo sulla storia della teologia morale).

CORSO DEL PROF. SAC. PIER DAVIDE GUENZI

E. CHIAVACCI , Invito alla teologia morale, Queriniana, Brescia, 1995 (Giornale diteologia, 233).

G. PIANA, L’agire morale tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella, Assisi,2001 (Questioni di etica teologica, 1).

D. MIETH, Scuola di etica, Queriniana, Brescia, 2006 (Giornale di teologia, 319).X. LÉON-DUFOUR, Agire secondo il Vangelo, EDB, Bologna, 2003 (Studi biblici, 44).P. BEAUCHAMP, La legge di Dio, Piemme, Casale Monferrato, 2000.C. DI SANTE, Decalogo: le dieci parole comandamento e libertà, Cittadella, Assisi, 2007.E. BORGHI, Il Discorso della montagna. Matteo 5-7, Claudiana, Torino, 2007.

Ai fini dell’esame, gli studenti non frequentanti sono tenuti allo studio di due testi. Ilprimo può essere scelto tra i volumi di CHIAVACCI, PIANA e MIETH; il secondo tra quellidi LÉON DUFOUR e BEAUCHAMP, oppure unendo i brevi saggi di DI SANTE e BORGHI.

Per gli studenti frequentanti il programma di esame sarà stabilito durante le lezioni.

Il Prof. don Pier Davide Guenzi, durante le settimane di lezione (II semestre), riceve glistudenti presso lo studio 141, primo piano del Gregorianum, all’orario indicato sullapagina web del Docente. Si prega di prendere visione delle eventuali variazioni delricevimento e delle date per il I semestre sulla bacheca dei corsi di Teologia, oppuresulla pagina web del Docente.

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CORSO DEL PROF. SAC. PIERLUIGI LIA

I frequentanti concorderanno con il docente il materiale per l’esame.

Per i non frequentanti:Testi obbligatori:

M. ARAMINI, Introduzione alla teologia morale, Giuffrè, Milano, 2010 (escludendo il IIIcapitolo).

Uno a scelta tra i seguentiH. ARENDT, Alcune questioni di filosofia morale, Einaudi, Torino, 2006.P.A. SEQUERI, Sensibili allo Spirito. Umanesimo religioso e ordine degli affetti, Glossa,

Milano, 2001 (testo particolarmente interessante con approfondimenti di rilievo aproposito dei nessi, oggi di grande attualità, tra identità personale, determinazioneetica, sentimenti ed emozioni).

J. HABERMAS, Il futuro della natura umana. I rischi della genetica liberale, Einaudi, Tori-no, 2002 (testo impegnativo, ma di notevole interesse per chi abbia dimestichezzacon la riflessione filosofica).

P. GROSSI, Mitologie giuridiche della modernità, Giuffré, Milano, 2005 (consigliato a chisia interessato a questioni attinenti al diritto).

J. RATZINGER-J. HABERMAS, Etica, religione e stato liberale, Morcelliana, Brescia, 2005.AA. VV., La legge naturale, I principi dell’umano e la molteplicità delle culture, Glossa,

Milano, 2007 (il volume viene incontro al rinnovato interesse per il tema della leggenaturale riscontrato in questi anni. Per l’esame è richiesta la conoscenza di uno deicontributi qui raccolti).

F. BOTTURI, La generazione del Bene, Vita e pensiero, Milano, 2009 (Prima Parte - Ilvolume è particolarmente raccomandato in quanto sviluppa una prospettiva filosofi-ca e antropologica molto prossima a quella che guida le lezioni del corso)

Testi assolutamente facoltativi per chi voglia approfondire la riflessione:W. PANNENBERG, Fondamenti dell’etica. Prospettive filosofico-teologiche, Queriniana,

Brescia, 1998.R. SPAEMANN, Felicità e benevolenza, Vita e Pensiero, Milano, 1998.AA.VV., Affetti e legami, Annuario di Etica 1/2004 a cura di F. Botturi e C. Vigna, Vita e

Pensiero, Milano, 2004.

CORSO DEL PROF. SAC. MAURIZIO MEDINA

A. FUMAGALLI (ed.), Il cristiano nel mondo. Invito alla Teologia morale, Ancora, Milano 2010.M. ARAMINI, Introduzione alla Teologia morale, Portalupi Editore, Casale Monferrato

(Al), 2007.B. MAGGIONI, Il seme e la terra. Note bibliche per un cristianesimo nel mondo, Vita e

Pensiero, Milano 2003.X. LÉON-DUFOUR, Agire secondo il Vangelo, EDB, Bologna, 2003 (Studi biblici, 44).Altri testi verranno indicati durante lo svolgimento delle lezioni.

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Ai fini dell’esame, gli studenti non frequentanti sono tenuti allo studio di due testi. Ilprimo può essere scelto tra i volumi di ARAMINI (non è obbligatorio il capitolo III),FUMAGALLI (non sono obbligatorie le pagg. 147-205), il secondo tra quelli di LÉON-DUFOUR, MAGGIONI.

Per gli studenti frequentanti il programma di esame sarà stabilito durante le lezioni.

CORSO DEL PROF. SAC. BERNARDINO PESSANI

M. ARAMINI, Introduzione alla Teologia morale, Portalupi Editore, Casale Monferrato, 20072.P. BEAUCHAMP, La legge di Dio, Piemme, Casale Monferrato, 2000.E. CHIAVACCI, Invito alla teologia morale, Queriniana, Brescia, 1995 (Giornale di

Teologia 233).E. CHIAVACCI, Teologia morale fondamentale, Cittadella, Assisi, 2007.X. LÉON-DUFOUR, Agire secondo il Vangelo, EDB, Bologna, 2003 (Studi biblici 44).A. FUMAGALLI (ed.), Il cristiano nel mondo. Invito alla Teologia morale, Ancora,

Milano, 2010.B. MAGGIONI, Il seme e la terra. Note bibliche per un cristianesimo nel mondo, Vita e

Pensiero, Milano, 2003.B. MAGGIONI, Un tesoro in Vasi di coccio. Rivelazione di Dio e umanità della Chiesa, Vita

e Pensiero, Milano, 2005.G. PIANA, L’agire morale tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella, Assisi,

2001 (Questioni di etica teologica 1).J. RATZINGER-BENEDETTO XVI, L’elogio della coscienza, Cantagalli, Siena, 2009.C.VIGNA-S. ZAMAGNI (ed.), Multiculturalismo e identità, Vita e Pensiero, Milano, 2002.

Altri testi veranno indicati durante lo svolgimento delle lezioni.

Testi per l’esame:– gli studenti frequentanti, oltre agli appunti del Corso, concorderanno il programma

con il docente;– gli studenti non frequentanti affronteranno obbligatoriamente lo studio di due testi:1. B. MAGGIONI, Il seme e la terra. Note bibliche per un cristianesimo nel mondo, Vita e

Pensiero, Milano, 2003.2. un titolo a scelta tra i seguenti:A. FUMAGALLI (ed.), Il cristiano nel mondo. Invito alla Teologia morale, Ancora, Milano,

2010 (escluse le pagine 162-206).oppure

M. ARAMINI, Introduzione alla Teologia morale, Portalupi Editore, Casale Monferrato,20072 (escluso il capitolo III).oppure

E. CHIAVACCI, Invito alla teologia morale, Queriniana, Brescia, 1995 (Giornale diTeologia 233).

Inoltre, è possibile concordare con il docente una diversa bibliografia per l’esame,approfondendo uno o più temi del programma del Corso.

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CORSO DEL PROF. P. SILVIO RONCA O.F.M. CAP.

B.F. PIGHIN, I fondamenti della morale cristiana, EDB, Bologna, 2001.L. PADOVESE, Uomo e donna a immagine di Dio, Ed. Messaggero, Padova, 2008, 4a

edizione.

Gli studenti frequentanti in luogo della sopracitata bibliografia, potranno fareriferimento alla dispensa del docente.

CORSO DEL PROF. AGNESE VARSALONA

B. MAGGIONI, Il seme e la terra. Note bibliche per un cristianesimo nel mondo, Vita ePensiero, Milano, 2001.

G. PIANA, L’agire morale tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella,Assisi, 2001.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante le lezioni.

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LAUREA MAGISTRALE (IV E V ANNO)

Teologia (corso seminariale)PROF. SAC. STEFANO ALBERTO

PROGRAMMA DEL CORSO

“A ciascuno il suo”Esigenza di giustizia e tensione al bene comune

– I rapporti tra giustizia, diritto e legge in prospettiva storica: dai miti modernia un nuovo realismo.

– Non solo regole: il rischio sempre nuovo della “giurisprudenza” come con-tributo al bene comune.

– I diritti umani fondamentali e i “nuovi diritti”: non-discriminazione o ugua-glianza? Tra neoromanticismo e esigenze di ragionevolezza.

Svolgimento del corsoDopo una prima parte di lezioni introduttive il Seminario tratterà le tematicheproposte a partire dall’esame e dalla discussione di recenti hard cases, “casidifficili nei quali il ragionamento giuridico può muovere da singole norme pun-tuali, ma finisce inevitabilmente per risalire ai principi” (Dworkin).

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatori per il colloquio d’esame (per i non frequentanti)L. GIUSSANI, Alla ricerca del volto umano, Rizzoli BUR Saggi, Milano, 2007 (pp. 21-92).F. VENTORINO-P. BARCELLONA-A. SIMONCINI, La lotta tra diritto e giustizia, Marietti 1820,

Genova-Milano, 2008.

Testi utili per la consultazionePONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della

Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2004 (in particolare cfr. nn.105-109; 197-203; 384-445).

Dizionario di dottrina sociale della Chiesa. Scienze Sociali e Magistero, Vita e Pensiero,Milano, 2004.

Alcune letture consigliate per chi desidera approfondire le tematiche del seminarioL. ANTONINI (a cura di), Il traffico dei diritti insaziabili, Rubbettino Editore, Soveria

Mannelli, 2007.E.W. BÖCKENFÖRDE, Diritto e secolarizzazione. Dallo Stato moderno all’Europa unita,

Editori Laterza, Roma-Bari, 2007.G. CAPOGRASSI, La vita etica, Bompiani, Milano, 2008.P. CAROZZA-M. CARTABIA-A. SIMONCINI-L.VIOLINI, Esperienza elementare e diritto, Guerini e

Associati, Milano, 2011.

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M. CARTABIA (a cura di), I diritti in azione. Universalità e pluralismo dei diritti fondamentalinelle Corti europee, Il Mulino, Bologna, 2007.

M. CARTABIA-A. SIMONCINI (a cura di), La sostenibililtà della democrazia nel xxi secolo, IlMulino, Bologna, 2009.

F. D’AGOSTINO, Diritto e giustizia, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2000.F. DI BLASI, Dio e la legge naturale, Edizioni ETS, Pisa, 1999.F. DI BLASI, Conoscenza pratica, teoria dell’azione e bene politico, Rubbettino, Soveria

Mannelli, 2006.F. DI BLASI (a cura di), Riscoprire Le radici e i valori comuni della civiltà occidentale: il

concetto di legge in Tommaso d’Aquino, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2007.F. DI BLASI-P. HERITIER (a cura di), La vitalità del diritto naturale, Rubbettino, Soveria

Mannelli, 2008.O. DE BERTOLIS, Elementi di antropologia giuridica, Edizioni Scientifiche Italiane,

Napoli, 2010.J.M. FINNIS, Legge naturale e diritti naturali, Giappichelli Editore, Torino, 1996.A. GAMBA, Fondamenti filosofici della convivenza politica, in A. GAMBA (a cura di),

Dizionario di argomenti politici, economici e sociali, Portalupi Editore, Casale M., 2005.R. GEORGE, Il diritto naturale nell’età del pluralismo, Lindau, Torino, 2011.L. GIUSSANI, L’io, il potere, le opere. Contributi da un’esperienza, Marietti, Genova, 2000.M.A. GLENDON, Tradizioni in subbuglio, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli, 2007.P. GROSSI, Mitologie giuridiche della modernità, Giuffré Editore, Milano, 2001.P. GROSSI, Prima lezione di diritto, Editori Laterza, Roma-Bari, 2003.P. GROSSI, L’Europa del diritto, Editori Laterza, Roma-Bari, 2007.R. HITTINGER, Tommaso d’Aquino e la Rule of Law, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2007M. KONRAD, Dalla felicità all’amicizia. Percorso di Etica filosofica, Lateran University

Press, Città del Vaticano, 2007 (cap. 5, La legge, pp. 127-162).S. MAFFETTONE-S.VECA (a cura di), L’idea di giustizia da Platone a Rawls, Editori Laterza,

Roma-Bari, 2004.J. PIEPER, Sulla giustizia, Morcelliana, Brescia, (ult. ed.).J. PRADES (a cura di), All’origine della diversità. Le sfide del multiculturalismo, Guerini

e Associati, Milano, 2008.J. RATZINGER-J. HABERMAS, Etica, religione e stato liberale, Morcelliana, Brescia, 2005.M. SANDEL, Giustizia. Il nostro bene comune, Feltrinelli, Milano, 2010.A. SCOLA, Una nuova laicità. Temi per una società plurale, Marsilio, Venezia, 2007.F. STELLA, La giustizia e le ingiustizie, Il Mulino, Bologna, 2006.TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologiae, II-I, pp. 90-97; II-II, pp. 57-61.M. VILLEY, La formazione del pensiero giuridico moderno, Jaca Book, Milano, 2007 (ristampa).G. ZAGREBELSKY, La legge e la sua giustizia, Il Mulino, Bologna, 2008.

N.B. Altre letture verranno segnalate durante il seminario.

AVVERTENZE

Il Prof. Stefano Alberto comunicherà a lezione orario e luogo di ricevimentodegli studenti.

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Bianca.p65 10/07/2009, 9.051

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CORSI DI LINGUA STRANIERA DI PRIMO LIVELLO

1. - Lingua francese

PROGRAMMA DEL CORSO

Il Corso si articola nel seguente modo:

a) Studio ed uso attivo della fonetica e della grammatica di base– Fonemi specifici del francese.– Costruzione della frase semplice affermativa.– Interrogative.– Presentativi.– Espressioni corrispondenti a c’è, ci sono.– Negazione.– Congiunzioni coordinative e subordinative di base (et, ou, mais, parce que…).– Articoli definiti, indefiniti e partitivi.– Femminile e plurale nomi e aggettivi.– Possessivi: aggettivi e pronomi.– Dimostrativi: aggettivi e pronomi. Uso di ce / cela / ça.– Numeri.– Pronomi personali, pronomi y e en.– Pronomi relativi semplici.– Avverbi di quantità.– Le preposizioni semplici de e à e articolate.– Le principali preposizioni ed espressioni di luogo e tempo.– Comparativi e superlativi relativi.– Tempi verbali dell’indicativo, il condizionale, il congiuntivo presente, l’im-

perativo.– Verbi ausiliari e verbi in – ER, IR, RE, OIR.– Principali verbi riflessivi.– Principali verbi impersonali.– Principali verbi irregolari.– Accordo del participio passato.– Gallicismi.– Verbi di movimento + infinito.– Verbi di opinione + indicativo oppure infinito.– Uso del congiuntivo con i verbi impersonali e di volontà e/o desiderio.– Ipotesi della realtà.

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b) Acquisizione del vocabolario fondamentale per esprimersi nelle situazionidella vita quotidiana

– Salutations.– Pays et nationalités.– Études, professions et lieux de travail ou d’études.– Famille.– Personnes (description physique et traits de caractères. Ex. gentil, gai...).– Vêtements, accessoires et objets quotidiens (Ex. : ordinateur...).– Actions de la journée.– Immeuble et appartement.– Anniversaires et fêtes.– Argent et modalités de paiement.– Magasins et achats.– Temps et météo.– Loisirs, vacances, voyages.– Moyens de transport, en ville et sur la route.– Hôtel et restaurants.– Repas et produits alimentaires les plus courants.

c) Sviluppo delle competenze di lettura, ascolto e comprensione orale conl’ausilio di supporti audiovisivi e multimediali

BIBLIOGRAFIA

Testo comune a tutti i livelli/gruppi (principiante, falso-principiante e intermedio)adottato a lezione e consigliato per lo studio individuale:L. PARODI-M. VALLACCO, Nouvelle Grammaire Savoir-Faire + Corrigés (fascicolo venduto

a parte), CIDEB, 2009.

Testi adottati a lezionePossono essere differenziati per livelli e/o per formatori e saranno comunicati il primo

giorno di lezione in aula. Relativo avviso sarà pubblicato sulla pagina web del SeLdA(http://selda.unicatt.it/milano Formazione linguistica di base – Lingua francese –Programma dei corsi).

Testi facoltativi e/o consigliati per lo studio individualeL. PARODI-M. VALLACCO, Nouvelle Grammaire Savoir-Faire + Corrigés (fascicolo venduto

a parte), CIDEB, 2009.J. BONENFANT-J. LACROIX, Exercices d’oral en contexte, -Livre, CD, Corrigé-, (Niveau

débutant per i principianti, Niveau Intermédiaire per falsi-principianti e intermedi),Hachette.

AA.VV, Exercices de vocabulaire en contexte + Corrigé, Hachette.SITO: www.rfi.fr Langue française / Le journal en français facile / Le fait du jour /

Apprendre à écouter (esercizi di ascolto e comprensione orale di documenti autentici).

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Dizionario bilingue consigliato: GARZANTI, Nuova edizione.È possibile avere indicazioni bibliografiche più approfondite e specifiche per lo

studio individuale, rivolgendosi al Consulente linguistico di lingua francese, presso ilCAP, Centro per l’Autoapprendimento, Via Morozzo della Rocca 2/5, III piano, Aula 310.

AVVERTENZE

Tutti i corsi attivati di Lingua Francese sono interfacoltà e semestrali e prevedono unadurata differenziata a seconda dei livelli.

Gli studenti che non hanno mai studiato francese potranno scegliere un corsoprincipianti (débutants) in base alle disponibilità d’orario, senza dover sostenere alcuntest di ingresso.

Gli studenti che hanno già studiato francese devono sostenere un test di ingresso chesi terrà prima dell’inizio di ogni semestre (in settembre e in febbraio) c/o i laboratorilinguistici di Via Morozzo della Rocca, al fine di individuare quale classe di livellofrequentare (faux-débutants o intermédiaire). Gli studenti sono invitati a consultare lapagina web del SeLdA per le comunicazioni relative alle modalità e alle date del test diingresso.

Oltre ai corsi di lingua francese è possibile aumentare le ore di esposizione alla linguao intraprendere percorsi di studio in autonomia c/o il CAP, Centro per l’Autoapprendimento(Via Morozzo della Rocca, 2/A, III piano, Aula 310) dove si trova materiale didattico esi possono costruire percorsi personalizzati, con la consulenza di un insegnante reperibilesettimanalmente.

Descrizione della prova di idoneità: la prova consiste in un test scritto informatizzatoe un colloquio orale a cui si è ammessi SOLO previo superamento della parte informatizzata.

Test scritto informatizzato (durata: 1h30)– esercizi di comprensione orale: ascolto di due documenti in francese e risposta a

domande a scelta multipla;– esercizi di comprensione scritta: lettura di un testo o di vari testi brevi e risposta a

domande a scelta multipla;– esercizi di lingua e di grammatica: diversi testi brevi in cui selezionare l’elemento

mancante o scrivere una o più parole, in base al senso del testo o alle indicazionigrammaticali date.

Non è consentito l’uso del dizionario.

Colloquio oraleColloquio di stile informale in lingua. Il candidato dovrà dimostrare di saper

sostenere una conversazione con l’esaminatore, esprimendosi in modo semplice, macomprensibile e sostanzialmente corretto. Durante il colloquio si richiederà di:– saper rispondere a domande su sé stessi (studi, famiglia, progetti…);– descrivere un’immagine fornita dai docenti e simulare un dialogo ad essa collegata;– presentare un argomento a scelta semplice, connesso alla francofonia e ai propri

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interessi o esperienze, da prepararsi in modo autonomo a partire dall’ascolto di undocumento audio e non dalla lettura di un testo scritto.L’argomento a scelta è obbligatorio, non occorrono ricerca scritta, né file audio, masi richiede solo di saperne parlare. Esempi, siti consigliati e metodo di preparazionesono descritti nelle Indicazioni per il colloquio orale, scaricabili dalla pagina web delSelda (v. http://selda.unicatt.it/milano Formazione linguistica di base – Linguafrancese – Prove d’esame).

Un programma dettagliato, indicazioni specifiche per il colloquio orale, simulazionied esercizi per la prove d’esame sono disponibili sulla pagina web del SeLdA (v. http://selda.unicatt.it/milano Formazione linguistica di base – Lingua francese – Programmadei corsi - Prove d’esame). Gli studenti sono tenuti a consultare tali documenti perprepararsi al test e per eventuali aggiornamenti.

Gli studenti possono contattare gli insegnanti nel periodo dei corsi, al terminedelle lezioni.

2. - Lingua inglese - English for Economics, Law & business studies

PROGRAMMA DEL CORSO

Obiettivo dei corsi organizzati dal SeLdA è l’acquisizione delle competenze lin-guistiche corrispondenti al livello B1 “SOGLIA” del “Quadro di RiferimentoEuropeo delle Lingue”.

In particolare i corsi per le facoltà di scienze economiche e giuridiche sonofinalizzati a:– l’acquisizione e/o il rinforzo delle principali strutture morfosintattiche della

lingua inglese per un uso attivo e consapevole delle stesse;– l’apprendimento del lessico fondamentale per esprimersi in situazioni comu-

nicative quotidiane e professionali di base (brevi conversazioni telefoniche,colloqui e riunioni di lavoro di routine), l’introduzione al linguaggio del-l’economia e alla lettura e comprensione di testi settoriali.

Per la parte morfosintattica il programma comprende:

– ordine delle parole e struttura delle frasi;– tempi verbali dei verbi regolari e principali irregolari: present simple, present

continuous, present perfect simple and continuous, past simple, pastcontinuous, past perfect; futuro con will, shall, be going to, present continuouse present simple;

– passivo presente e passato semplici;– forme verbali: affermativa, interrogativa (strutture interrogative con: what,

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where, when, who, whose, which, how, why), negativa, imperativo, esclama-tivo; strutture seguite da gerundio o infinito; have/get causativo;

– verbi modali: can, could, will, would, shall, should, may, might, must, haveto, ought to, need, used to;

– frasi ipotetiche: tipo zero, tipo 1, tipo 2;– discorso diretto e indiretto;– sostantivi: singolare, plurale, numerabili/non numerabili, nomi composti,

genitivo e doppio genitivo;– pronomi: personali, possessivi, riflessivi, impersonali, dimostrativi, indefi-

niti e quantifiers (some, any, much, many, a few, a lot of, all,), relativi;– aggettivi: possessivi; dimostrativi; qualificativi; posizione dell’aggettivo nella

frase; forme comparative e superlative regolari e irregolari;– avverbi: di tempo, di modo, di luogo; posizione dell’avverbio nella frase;– articoli e partitivi;– preposizioni: di luogo, di tempo, di moto, di compagnia, d’agente; in

collocazioni dopo sostantivi, aggettivi e verbi.

Indicazioni sulla frequenza e l’ammissione ai corsiPer essere ammessi a una classe gli studenti già in possesso di competenze lin-guistiche devono obbligatoriamente sostenere un test di ingresso nei mesi diluglio e settembre (per il I semestre) e febbraio (per il II semestre) presso i labo-ratori linguistici di via Morozzo della Rocca.A seguito dei risultati del test gli studenti vengono suddivisi in gruppi differen-ziati per livello come di seguito specificato:ElementarePre-intermedioIntermedioPost-intermedio

Agli studenti di livello Elementare sono offerti due corsi (I e II semestre) di 60ore ciascuno finalizzati all’acquisizione e al consolidamento delle strutture e dellessico necessari al superamento della prova finale. Si raccomanda una frequen-za attiva e regolare.

Gli studenti assegnati al gruppo “Post-intermedio” possiedono già le competen-ze linguistiche necessarie per affrontare la prova di idoneità SeLdA e sono per-tanto ammessi a sostenere la prova di idoneità nelle prime sessioni d’esame utilisenza seguire un corso. Informazioni sulla prova d’esame e la relativa prepara-zione vengono fornite in un apposito incontro organizzato dal coordinatore dilingua inglese all’inizio di ogni semestre.

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N.B.: Oltre alla frequenza costante in classe è opportuno un regolare studio indi-viduale a casa e presso il Centro per l’Autoapprendimento situato in via Morozzodella Rocca 2/A.

Indicazioni sul formato dell’esameLa prova di Inglese SeLdA è composta da un esame scritto in tre parti (Listening,Reading e Use of English) e un esame orale (a coppie, circa 12 minuti).Le parti Listening, Reading e Use of English si svolgono nella medesima giorna-ta. L’orale in genere viene effettuato una settimana dopo gli scritti. Sono am-messi a questa prova solo gli studenti che superano la prova scritta.Nella pagina web del SeLdA (sezione Inglese/programmi) si può scaricare unfacsimile d’esame (www.unicatt.it/selda). Altri moduli esercitativi e simulazio-ni in formato cartaceo ed elettronico sono disponibili al Centro perl’Autoapprendimento.

N.B.: Poiché ad ogni appello è prevista una suddivisione in turni secondo l’ordi-ne alfabetico, una volta perfezionata l’iscrizione all’esame, gli studenti sonoinvitati a controllare sulla pagina web del SeLdA o presso la Segreteria l’orarioesatto della propria prova.

BIBLIOGRAFIA

Grammatica di riferimento per tutti i livelli:M. VINCE-G. CERULLI, Inside Grammar, MacMillan (libro dello studente - e volumetto

separato “Key”), ed. 2005.

Libri di corso:Per il livello Elementare

L. TAYLOR, International Express Elementary, Oxford (libro dello studente + workbook +audiocassetta).

Per il livello Pre-IntermedioL. TAYLOR, International Express Pre-Intermediate New Edition, Oxford (libro dello

studente + workbook + audiocassetta oppure CD).

Per il livello IntermedioL. TAYLOR, International Express Intermediate New Edition, Oxford (libro dello studente

+ workbook + audiocassetta).

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl docente coordinatore di lingua inglese riceve gli studenti il venerdì dalle ore 10,00

alle ore 11,00 presso il Centro per l’Autoapprendimento.

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3. - Lingua spagnola

PROGRAMMA DEL CORSO

Il Corso si articola nel seguente modo:

a) Studio della grammatica di base:– Fonética y ortografía.– Artículos determinados e indeterminados. Forma y uso.– Género y número de nombres y adjetivos.– Pronombres: personales sujeto, reflexivos, complemento directo, indirecto e

interrogativos.– Adjetivos y pronombres: posesivos, demostrativos, indefinidos, relativos e

interrogativos.– Diferencia entre: hay / está (n).– Verbos reflexivos, pronominales e impersonales.– Números cardinales y ordinales.– Muy/mucho.– Comparativos y superlativos.– Diferencia entre ser/estar.– Principales verbos regulares e irregulares.– Tiempos verbales del Indicativo: Presente, Pretérito imperfecto, Pretérito

perfecto compuesto, Pretérito indefinido, Pretérito pluscuamperfecto, Futuroy Condicional.

– El Imperativo (afirmativo y negativo). Imperativo + pronombres.– Ir a/pensar + infinitivo;

Haber/tener + que + infinitivo;Deber + infinitivo;Volver a / ir a / acabar de + infinitivo;Estar a punto de + infinitivo y estar + gerundio.

– Adverbios de lugar, tiempo, modo, cantidad, etc.– Principales preposiciones y conjunciones.– Diferencias gramaticales básicas entre el español y el italiano.

b) Acquisizione del vocabolario fondamentale per esprimersi nelle situazionidi vita quotidiana

– Saludos, despedidas y presentaciones.– Países y nacionalidades.– La familia y la descripción de personas.– Profesiones y lugares de trabajo.– Partes del día y acciones habituales. Expresiones de frecuencia.

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– La casa (descripción de las partes, mobiliario y objetos).– La ciudad. Nombres de establecimientos y lugares públicos. Indicadores de

dirección.– Ropa (prendas de vestir, tallas y colores).– Partes del cuerpo.– Alimentos y bebidas.– Actividades del tiempo libre y lugares de ocio.– Días de la semana, meses del año y estaciones.– Tiempo atmosférico.– Viajes y servicios.– Medios de transporte.– Medio ambiente.– Marcadores temporales de pasado y futuro.– Aficiones y deportes.– Principales “falsos amigos” entre el español y el italiano.

c) Sviluppo delle competenze di espressione orale, lettura, ascolto e compren-sione con l’ausilio di supporti audiovisivi e multimediali

BIBLIOGRAFIA

Testi adottati a lezioneC. POLETTINI-J. PÉREZ NAVARRO, Contacto, Curso de español para italianos, Nivel 1, Ed.

Zanichelli, Bologna, 2003.G. BOSCAINI, Sin duda, Grammatica della lingua spagnola. Versione contrastiva, CIDEB,

Genova, 2010.

Testi facoltativi e/o consigliatiF. CASTRO, Uso de la gramática española, Nivel elemental. Nueva edición. Edelsa,

Madrid, 2010.AA.VV, Gramática básica del estudiante de español, Ed. Difusión, Madrid, 2005.M. J. BLÁZQUEZ LOZANO-M.A. VILLEGAS GALÁN, Universo gramatical, Gramática de referencia

del español para italianos, Edinumen, Madrid, 2010.

Dizionari consigliatiL. TAM, Dizionario Italiano-Spagnolo/Spagnolo- Italiano, Hoepli, Milano, 1997.C. MALDONADO GONZÁLEZ (dir.), Clave: diccionario de uso del español actual, SM,

Madrid, 1999.

AVVERTENZE

Gli studenti sono invitati a consultare sul sito del SeLdA o sulle bacheche del SeLdA,Via Morozzo della Rocca 2/A, V piano le comunicazioni relative al test di ingresso, allasuddivisione in gruppi, allo svolgimento dei corsi e delle prove di idoneità.

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Tutti i corsi attivati di Lingua Spagnola sono semestrali e prevedono una duratacomplessiva di 100 ore ripartite in esercitazioni d’aula e di laboratorio linguistico (Centroper l’autoapprendimento - CAP).

Alla prova scritta e orale si richiederà una competenza comunicativa in spagnolo (attidi parola in contesto) e non la compilazione di esercizi di grammatica. Pertanto siconsiglia vivamente di frequentare i corsi e di integrare la preparazione presso il Centroper l’Autoapprendimento di via Morozzo 2/A, dove vi sono postazioni audio-videocomputerizzate e materiale didattico ed è possibile costruire percorsi personalizzati conil consiglio di un consulente linguistico reperibile settimanalmente.

Descrizione della prova di idoneità: la prova consiste in un test scritto e un colloquioorale a cui si è ammessi previo superamento del test scritto.

Test scritto (durata: 90 minuti)

Il test scritto è composto da due parti principali:– Parte di comprensione scritta:* lettura e comprensione di diversi testi in lingua con verifica attraverso esercizi di

risposte vero o falso e brevi testi con risposta a scelta multipla.– Parte di “coscienza comunicativa” divisa a sua volta in due parti:* esercizi di lessico, nei quali lo studente dovrà dimostrare di conoscere (tramite

esercizi con risposta a scelta multipla) non solo il vocabolario fondamentale maanche i diversi aspetti contrastivi tra lo spagnolo e l’italiano (i cosiddetti “falsiamici”);

* esercizi riguardanti forme linguistiche in contesto: lo studente dovrà essere ingrado di applicare i diversi elementi grammaticali inseriti in un contesto determinatosempre tramite esercizi con risposta a scelta multipla.

Non è consentito l’uso del dizionario.

Prova oraleIl candidato dovrà dimostrare di saper sostenere una conversazione interagendo conl’insegnante e un altro candidato su un argomento familiare, esprimendosi in modosemplice ma comprensibile e sostanzialmente corretto circa una situazione di vitaquotidiana. Il colloquio si svolgerà nel seguente modo:– presentazione del candidato;– conversazione/interazione con un altro candidato tramite la simulazione di una

situazione immaginaria di comunicazione oppure la esposizione di un argomentoproposto dall’insegnante.

Nella valutazione, si verificherà non solo la capacità e qualità produttiva dellinguaggio orale ma anche la capacità di comprensione auditiva da parte del candidato.Si consiglia di verificare eventuali aggiornamenti del programma e della relativabibliografia alla fine dei corsi.

Orario e luogo di ricevimentoI docenti ricevono gli studenti al temine delle lezioni.

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4. - Lingua tedesca

PROGRAMMA DEL CORSO

Obiettivi del corso

Obiettivo di tutti i corsi offerti dal SELdA è portare gli studenti al livello B1SOGLIA definito dal Quadro di Riferimento Europeo delle Lingue.

In accordo alla Scala Globale di classificazione di esami e diplomi secondo ilivelli del Consiglio d’Europa, tale livello si riferisce a un “Uso indipendentedella lingua” con le seguenti caratteristiche:

B1“Lo studente è in grado di capire i punti essenziali di un discorso, a condizioneche venga usata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiariinerenti al lavoro, alla scuola, al tempo libero, ecc. E’ in grado di districarsinella maggior parte delle situazioni linguistiche riscontrabili in viaggi all’este-ro. E’ in grado di esprimere la sua opinione, su argomenti familiari e inerenti allasfera dei suoi interessi, in modo semplice e coerente. E’ in grado di riferireun’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una speranza o un obiet-tivo e di fornire ragioni e spiegazioni brevi relative a delle idee o a un progetto”.

Per superare con successo la prova di idoneità si consiglia agli studenti sia unapartecipazione attiva alle lezioni che lo studio individuale allo scopo di acquisi-re le competenze ricettive e produttive necessarie per raggiungere o consolidareil livello B1. Durante le lezioni sarà dato particolare peso alla comunicazione incoppie e in piccoli gruppi e sarà distribuito materiale supplementare. Per le at-tività autonome sono disponibili inoltre materiali al Centro per l’Autoapprendimento(CAP), ubicato al III piano della sede di Via Morozzo della Rocca 2/A.

N.B. Si consiglia la frequenza delle lezioni e del Centro per l’Autoapprendimento.

Al fine di raggiungere il livello B1 descritto sopra, il corso prevede:

Acquisizione e sviluppo delle competenze comunicative ricettive (ascoltare e leg-gere) e produttive (parlare e scrivere) attraverso attività sia guidate che autono-me, relative a situazioni rilevanti dell’esperienza quotidiana.

Il raggiungimento di questi obiettivi presuppone:

A. Acquisizione del vocabolario fondamentale per esprimersi nelle situa-zioni di vita quotidiana relative ai principali ambiti tematici, attinenti alsettore lavorativo;

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B. Conoscenza e uso attivo delle principali strutture morfosintattiche della lin-gua tedesca.

– Struttura della frase principale e secondaria (per es.: causale, condizionale,interrogativa indiretta, relativa, infinitiva, finale).

– Declinazione di sostantivi e articoli, aggettivi e pronomi possessivi, prono-mi personali, aggettivi; il gruppo nominale.

– Coniugazione dei principali verbi regolari e irregolari (tempi verbali: Präsens,Perfekt, Präteritum, Imperativo, würde + Inf., forma passiva).

– Principali preposizioni con dativo e accusativo.– Connettori.

Gli obiettivi di studio si raggiungono utilizzando testi autentici attinenti allavita lavorativa e al linguaggio dell’economia per tutte le competenze lin-guistiche.

BIBLIOGRAFIA

P. VALLAVANTI, Kontakte, EDUCatt, 2010.Begegnungen A2+, Schubert Verlag, ISBN 978-3-929526-89-9.

Durante le lezioni verrà distribuito materiale integrativo circa i principali ambiti tematiciin programma.

Grammatica consigliata:H. SCOLLO, Deutsche Grammatik für Italiener, GRAPHICS Editore, ISBN 978-88-

903665-0-5.

Dizionari bilingui consigliati:Dizionario Italiano-Tedesco/Tedesco-Italiano, Paravia, 2001 oppure Dizionario Italiano-

Tedesco/Tedesco-Italiano, Sansoni, Firenze.

Dizionario monolingue consigliato:Deutsch als Fremdsprache, Hueber Wörterbuch, ISBN 3-19-001735-2.

Materiali per esercitarsi per la parte scritta dell’esame:P. VALLAVANTI, Textverständnis, EDUCatt, 978-88-8311-594-3P. VALLAVANTI, Deutschlandrunde, EDUCatt, 978-88-8311-595-0.ÖSD-Übungsmaterialien Grundstufe Deutsch e Zertifikat Deutsch, consultabili presso il

Centro per l’Autoapprendimento (CAP), ubicato al III piano della sede di ViaMorozzo della Rocca 2/A.

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AVVERTENZE

Indicazioni sulla prova di idoneità

La verifica è composta da una prova scritta (ascolto, lettura ed espressione scritta) euna prova orale.

Prova scritta – non sono ammessi dizionari:1. Ascolto (ca. 15 minuti)Brani con verifica di comprensione tramite risposte autentiche, o vero/falso: modelloÜbungsmaterialien Grundstufe Deustch e Zertifikat Deustch, Hörverstehen.

2. Lettura e Grammatica– Prima parte: testo con verifica tramite risposte a scelta multipla e testo a

inserzioni.– Seconda parte: testo con spazi vuoti da completare: modello Übungsmaterialien

Zertifikat Deustch Leseverstehen Aufgabe 1 e ZD Sprachbausteine.

3. Espressione scrittaUna lettera di circa 80-100 parole (su indicazioni) modello:Übungsmaterialien Zertifikat Deutsch

Prova orale (15 minuti)1. Dialogo su informazioni personali come studi, hobby, soggiorni all’estero,

interessi professionali.2. Simulazione di esperienza lavorativa (Bewerbung, Lebenslauf, Verträge…)

Nota Bene:Per essere ammessi alla prova orale bisogna aver superato la prova scritta.

Si consiglia vivamente di frequentare le lezioni e il Centro per l’Autoapprendimento.Gli studenti che avessero difficoltà nella frequenza sono pregati di contattare pertempo l’insegnante.

Orario e luogo di ricevimentoIl Dott. Vallavanti riceve gli studenti nella sede di via Morozzo della Rocca su

appuntamento previa e-mail: [email protected]. Per eventuali avvisi utilizzeràanche la pagina a sua disposizione nello spazio Selda – Esercitazioni di lingue - inBlackboard.

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CORSI DI LINGUA STRANIERA DI LIVELLO AVANZATO

1. - Inglese giuridicoPROF. FRANCESCO CARUSO

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo del corso è essenzialmente inteso a perfezionare le competenze lin-guistiche nella lettura di testi complessi giuridici, nella redazione di rapportiscritti e nelle presentazioni orali di ‘case studies’. Inoltre il corso si propone diesaminare alcune strutture grammaticali, sintetiche e lessicali della lingua inuna dimensione formativa di largo respiro volta all’acquisizione di specificheabilità comunicative e operative. Avrà particolare importanza il raggiungimentodi una buona comprensione dei testi giuridici e della capacità di espressioneorale. Il corso vuole favorire un approccio al lessico specialistico e ai contestilinguistici tipici del mondo professionale.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE PRIMA

1. The practice of law.2. Company law: company formation and management.3. Company law: capitalization.4. Company law: fundamental change in a company.5. Contracts: contract formation.

PARTE SECONDA

6. Contracts: remedies.7. Contracts: assignment and third-party rights.8. Employment law.9. Sale of goods.11. Intellectual property.12. Negotiable instruments.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatoriA. KROIS-LINDER, International Legal English, Cambridge University Press.

Dizionario tecnico economico/finanziarioV. CANTARELLI-F. CARUSO, Dizionario Economico-Finanziario Italiano-Inglese Inglese-

Italiano, A. Vallardi.

Altro materiale verrà fornito dal docente.

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DIDATTICA DEL CORSO

La didattica prevede lezioni in aula frontale ed esercitazioni e lavori individuali e ingruppo che vedranno coinvolti attivamente gli studenti.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale; sono previste due prove scritte una per ogni semestre. Per sostenerel’esame orale occorre aver superato le prove scritte.

AVVERTENZE

Il programma e le caratteristiche del corso richiedono una frequenza assidua.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Francesco Caruso riceve gli studenti in giorni e date da stabilire presso il

Dipartimento di Scienze linguistiche e letterature straniere (via Necchi, III piano,aula “Lettori”).

2. - Lingua inglese IIPROF. MARIA GRAZIA CAVALLARO

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso propone lo studio della lingua Inglese a livello avanzato. Il corso inten-de focalizzare le principali caratteristiche della lingua Inglese, in modo partico-lare l’uso corretto dei phrasal verbs e migliorare l’aspetto pratico di fluencynella comunicazione ed esposizione orale. Tutto il lavoro verrà fatto in classe elo studente sarà in grado, a fine corso, di avere le capacità di tenere un discorsoin modo corretto e conciso utilizzando la lingua Inglese in modo corretto e pra-tico. Il lavoro in classe serve per “breaking the ice”. Ulteriori indicazioni per quan-to riguarda il contenuto del corso verranno date durante l’introduzione del corso.

BIBLIOGRAFIA

Saranno forniti dettagli all’introduzione del corso.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. La prova scritta, senza usodi dizionario, sarà composta in: un esame a scelta multipla. Superato l’esame con esitopositivo, minimo 18/30, lo studente avrà accesso al colloquio. Nel colloquio lo studentedovrà dimostrare di sapere leggere, tradurre e discutere del contenuto dei testi analizzatidurante il corso e non solo. Lo studente dovrà presentare un articolo di settore giuridicodi sua scelta e sapere presentare e parlare in publico, come se l’articolo fosse una sua ricercapersonale. Attenzione: presentare l’articolo non come riassunto, ma esposizione di fronte ad

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un pubblico: sapere anche rispondere a domande che vengono fatte da parte del pubblico.Le prove scritte e orali vanno sostenute nello stesso appello. Il programma è uguale

sia per frequentanti che non frequentanti.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Maria Grazia Cavallaro riceve gli studenti subito prima o subito dopo le

lezioni. Altrimenti tramite appuntamento via e-mail.

3. - Lingua francese IIPROF. MARIA TERESA ZANOLA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il Corso mira a fornire la descrizione delle caratteristiche linguistiche e testualidella lingua francese per le relazioni internazionali. Particolare attenzione saràdata ad attività di comprensione scritta e orale del testo specialistico e alle mo-dalità dell’espressione orale attraverso l’analisi di vari tipi di testi, con partico-lare approfondimento dei caratteri del testo argomentativo. Il Corso prenderà inesame le principali metodologie della formazione all’esercizio dell’argomentaree darà illustrazione dei tratti professionali caratterizzanti la gestione della paro-la in pubblico in contesto francese e francofono.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il francese lingua della diplomazia internazionale.Sintassi e ordine delle parole.Analisi del lessico disciplinare nelle diverse aree tematiche pertinenti alle rela-zioni internazionali.Tecniche retoriche di produzione ed elaborazione di testi argomentativi.Tipologie delle interazioni orali. Sviluppo delle capacità argomentative e nego-ziali in situazioni interculturali.Preparazione all’exposé oral.Attività di comprensione e di redazione di testi brevi (resoconto, riassunto, co-municazione formale scritta).

BIBLIOGRAFIA

R. CHARLES-C. WILLIAME, La communication orale, Nathan, Paris, 1999.R. SIMONET-J. SIMONET, Savoir argumenter, Editions d’Organisation, Paris, 2004 (attualmente

esaurito, si veda il cap. 3 all’indirizzo http://www.editions-organisation.com/Chapitres/9782708130906/chap3_Simonet.pdf).

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M.T. ZANOLA (a cura di), Savoir argumenter. Textes de lecture, EDUCatt, Milano, 2011.

Testo consigliato per la revisione delle conoscenze grammaticali:F. BIDAUD, Nouvelle grammaire du français pour italophones, UTET Università,

Torino, 2008.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite dal Docente durante il Corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula e lavori pratici guidati; attività di laboratorio presso il Centro perl’Autoapprendimento.

METODO DI VALUTAZIONE

Verifica di comprensione scritta e colloquio d’esame orale.

AVVERTENZE

Per sostenere l’esame, lo studente è tenuto ad aver superato l’esame di LinguaFrancese di 1° livello (corso SeLdA).

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Maria Teresa Zanola riceve gli studenti il martedì, dalle ore 11,30 alle ore

13,00 presso lo studio in via Morozzo della Rocca 2/a (V piano).

4. - Lingua spagnola IIPROF. IGNACIO RODRÍGUEZ DE ARCE

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo del Corso è di consolidare e affinare la competenza linguistica dibase raggiunta dallo studente durante il percorso precedente (SeLdA–B.1). IlCorso prevede inoltre lo studio dei linguaggi settoriali relativi alle scienze poli-tiche, alla giurisprudenza e alle relazioni internazionali mediante la lettura, tra-duzione, riassunto di testi opportunamente selezionati.

PROGRAMMA DEL CORSO

a. I contenuti morfosintattici del programma del corso sono i seguenti:1. Pronuncia e intonazione. - Ortografia. - Articoli. - Nomi ed aggettivi: forma-

zione del femminile e del plurale. - Pronomi personali soggetto (yo, tú, él/ella/usted...), complemento oggetto (me, te, se...; lo-s, la-s) e dativo (mí, ti,...; le-s). - Pronomi non personali (lo-s, la-s). - Combinazione dei pronomi(me, te, nos, os + lo-s, la-s; se lo-s, la-s). - Aggettivi e pronomi possessivi

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(mi-s, tu-s, su-s..., [el, la-s, los], mío-s, -a-as/ tuyo-s-a-as...). - Aggettivi epronomi dimostrativi (este/éste, ese/ése, aquel/aquél..., esto/eso...). - Agget-tivi e pronomi indefiniti (algún-o-a-os-as/ningún-o-a-os-as, otro-a-os-as,todo-a-os-as, algo/nada, cada, alguien/nadie). - Pronomi relativi (quien-es,que, el, lo-s, las que/de, el, la-s, lo-s que/cual-es; cuyo-a-os-as; donde) epronomi interrogativi (quién-es, qué, cuál-es). - I verbi regolari in tutti i tem-pi: le tre coniugazioni.- Verbi riflessivi e pronominali.- L’uso dei verbi ser,estar e tener. - Haber impersonale (hay, había...).- Forma impersonale conse. - Verbi irregolari in tutti i tempi: dittongati (tipo: pensar/pienso, soñar/sueño), gutturizzati (tipo: conocer/conozco, conducir/conduzco) e del tiposentir/siento/sintió e morir/muero/murió. - Verbi d’irregolarità propria in tuttii tempi: hacer, decir, estar, ir, oír, poder, poner, querer, saber, salir, ser, tener,traer, venir, ver… (e verbi prefissati del tipo: re-hacer, des-hacer, com-poner,con-tener, abs-traer...). - Preposizioni: a, de, con, contra, desde, en, entre,hacia, hasta, para, por, según, sin, sobre, tras. - Avverbi di tempo: hoy, ayer,mañana, siempre, nunca, antes (de), después (de), luego. - Avverbi di luogo:aquí, ahí, allí, allá, donde, arriba, abajo, atrás, adelante. - Avverbi di modo:bien, mal, deprisa, despacio, así e terminanti in -mente. - Avverbi di quanti-tà: muy, mucho, poco, más, menos, bastante, demasiado. - Altri avverbi elocuzioni avverbiali: también, tampoco, cerca [de], lejos [de], encima [de],debajo [de], dentro [de], fuera [de], detrás [de], delante [de], a lado [de], ala derecha, a la izquierda, pronto, en seguida, además, a menudo. - I numerie le ore.- Formazione dei diminutivi.

2. La frase semplice: Frasi esclamative con qué/cuánto + aggettivo/sostantivo/verbo. - Frasi interrogative con qué, cómo, cuándo, cuánto, quién-es, dónde.- L’uso dei tempi dell’indicativo con particolare attenzione al passato prossi-mo/passato remoto. - Frasi con quizá + indicativo/congiuntivo. – Frasi com-parative e superlative. - La forma passiva. - Frasi di augurio con ojalá.- Peri-frasi verbali: estar + gerundio; ir a, haber que, tener que + infinito. - acabarde/haber de/volver a/dejar de + infinito; seguir o continuar/ir/acabar o ter-minar + gerundio. - Frasi temporali con: ya/todavía no, hace...que/desdehace..., dentro de/al cabo de; llevar + gerundio/llevar + tempo + sin + ver-bo. - Uso di ya no.

3. La frase composta: Frasi coordinate con y, o, ni pero. - Frasi subordinatecomplemento oggetto con infinito/que + indicativo/congiuntivo.- L’ uso deitempi dell’indicativo e del congiuntivo in frasi: interrogative indirette con si,cuándo, qué, cómo, cuánto, dónde...; di augurio con que + presente congiun-tivo; causali con porque, ya que/como + indicativo; condizionali con si +indicativo/congiuntivo; temporali con cuando, en cuanto, mientras, hasta que+ indicativo/congiuntivo; concessive con aunque, a pesar de que + indicati-vo/congiuntivo; finali con para que, a fin de que + congiuntivo.

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b. Acquisizione del vocabolario fondamentale per esprimersi nelle situazionidi vita quotidiana.

– Saludos ,despedidas y presentaciones.– Países, lenguas y nacionalidades.– Familia y personas (descripción física y caracterial).– Profesiones y lugares de trabajo.– Acciones habituales.– La casa (descripción de las partes y objetos).– La ciudad. Nombres de establecimientos y lugares públicos.– Ropa (prendas de vestir, tallas y colores).– Partes del cuerpo.– Alimentos y bebidas.– Actividades del tiempo libre y lugares de ocio.– Días de la semana, meses del año y estaciones.– Tiempo atmosférico.– Viajes y servicios.– Medios de transporte.– Medio ambiente.

c. Lessico specifico dell’ambito delle scienze politiche, della giurisprudenza edelle relazioni internazionali.

BIBLIOGRAFIA

Testo adottato a lezioneR. ALONSO RAYA-A. CASTEÑEDA CASTRO-P. MARTÍNEZ GILA-J. P. RUIZ CAMPILLO, Gramática básica

del estudiante de español, Difusión, Barcelona (ult. ed.).Dispensa preparata dal docente con testi relativi ai linguaggi settoriali studiati.

Testi facoltativi e/o consigliatiM. CARRERA DÍAZ, Grammatica Spagnola, Laterza, Roma-Bari, 1997.

Dizionario consigliatoL. TAM, Dizionario Italiano-Spagnolo / Spagnolo-Italiano, Hoepli, Milano, 1997.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame consta di una parte scritta e orale. La prima è costituita da un test dicomprensione del testo nonché di accertamento grammaticale e di produzione scritta. Insede orale verrà sottoposto agli studenti un testo di natura politica che sarà lo spunto perattività di traduzione e comprensione.

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AVVERTENZE

Per sostenere l’esame, lo studente è tenuto ad aver superato l’esame di LinguaSpagnola di 1° livello (corso SeLdA).

Accedendo all’aula virtuale UCSC del docente si potranno avere ulteriori indicazioni sulprogramma e una bibliografia integrativa per approfondimenti dei temi trattati a lezione.

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Ignacio Rodríguez de Arce riceve gli studenti dopo le lezioni direttamente

in aula.

5. - Lingua tedesca IIPROF. ALBERTO KRALI

OBIETTIVO DEL CORSOGli obiettivi del corso sono relativi ad una comprensione globale del messaggioscritto e orale in un contesto di quotidianità, capacità di lettura con corretta pro-nuncia e intonazione, esposizione scritta di brevi testi di produzione libera e ditesti paralleli guidati che riproducono articoli di giornali o riviste o brani trattida libri. Produzione orale libera riferita ad argomenti quotidiani di vario interes-se, produzione orale guidata in ordine a testi letti in lingua di cui si deve mostra-re la comprensione. Il messaggio linguistico anche se contiene qualche erroredeve tuttavia essere efficace sul piano della competenza comunicativa. Il livelloper le abilità linguistiche è riferibile agli standard richiesti per la certificazioneZertifikat Deutsch für den Beruf (ZDfB) e Zentrale Mittelstufenprüfung (ZMP).Le certificazioni sono ben accette ma non sono sostitutive dell’esame.

PROGRAMMA DEL CORSO

Per il raggiungimento degli obiettivi del corso si fa riferimento alle IndicazioniGenerali per lo Studio delle Lingue Straniere esposte all’Albo di Facoltà.

– Elementi fonetici contrastivi della lingua tedesca rispetto al parlante italiano.– L’accento portatore di significato.– Le rotazioni consonantiche.– Cenni di storia della lingua tedesca.

* Ampliamento del lessico con particolare riferimento alla terminologia poli-tico-economico-giuridica.

* Completamento della morfosintassi con riferimento alle frasi secondarie,all’uso del congiuntivo, alla frase attributiva e al discorso indiretto.

– Aspetti grammaticali di contrastività della lingua tedesca rispetto all’italiano.* Tecniche di comprensione per lettura e ascolto e formulazione di un testo

parallelo.

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* Lettura e commento di brani tratti da libri, riviste e dalla letteratura specia-listica sul tema: “Elementi contrastivi del tedesco rispetto all’italiano”.

– Il sistema elettorale tedesco.– Tatsachen über Deutschland Edizioni Bundesaußenministerium der

Bundesrepublik D.– La struttura politica della Bundesrepublik.– Elementi conoscitivi dell’economia tedesca e attuale situazione congiunturale.

* Lettura e commenti di testi giornalistici e pubblicistici in lingua tedescarelativi ai temi sopraindicati.

– Tematiche relative alla Landeskunde:Länder und Hauptstädte.Die neuen Länder.Die Ballungsgebiete.Die grossen deutschen Firmen.Flachland und Bergland.Ebbe und Flut.Die Flüsse und die Seen.

BIBLIOGRAFIA

A.A.VV., Themen neu Zertifikatsband Kursbuch + Kassetten, Hueber Verlag, München,2002.

AA.VV., Themen 2 und 3, Hueber Verlag, München, 2003.Kandidatenblätter ZDfB und ZMP, Goethe Institut.A.SEIFFARTH-C.MEDAGLIA, Arbeitsgrammatik, Cideb Editore, 1998.H.DREYER-R.SCHIMITT, Lehr-und Übungsbuch der deutschen Grammatik, Hueber Verlag,

München, 2004.AA.VV., Tatsachen über Deutschland, Edizioni Bundesaußenministerium der

Bundesrepublik Deutschland.B. GRAS-L. KROMBERG, Vergleiche/Confronti. Aspetti contrastivi del tedesco rispetto

all’italiano, Zanichelli, Bologna, 1994.M. REIMANN, Grammatica di base della lingua tedesca, Hueber Verlag, München, 1998.J. GRIMM, Über das Pedantische in der deutschen Sprache. Italienische Eindrücke, in

Kleinere Schriften, F. Dümmlers Verlag, Berlin, 1864.F.N. FINCK, Der deutsche Sprachbau, Minerva, Frankfurt/Main, 1976.

Nel corso delle lezioni verranno date ulteriori indicazioni bibliografiche.Per alcuni argomenti del corso valgono gli appunti.

DIDATTICA DEL CORSO

Le lezioni si svolgono in lingua con l’uso di internet, di lavagna luminosa, cassetteaudio e proiezioni di filmati nonchè distribuzione agli studenti di testi scritti. Sonopreviste prove simulate d’esame.

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METODO DI VALUTAZIONE

La frequenza è necessaria per il raggiungimento degli obiettivi del corso.L’esame consta di una parte scritta e orale.La prima è costituita da un test di comprensione del testo nonché di accertamento

grammaticale e di produzione scritta. In sede orale si richiede un’esposizione fluente conintonazione e accento esenti da inflessioni italofone, in conformità con quanto esercitatoin sede di lezione curriculare, correttezza grammaticale e sintattica. Lo studente nondovrà mostrare incertezze sul piano della competenza comunicativa in ordine a temi dinatura quotidiana così come in merito ai contenuti del programma sopraindicato nonchéagli argomenti e integrazioni trattati e svolti durante le lezioni. Dovrà inoltre essere ingrado di leggere un testo tratto a caso da un giornale o da una pubblicazione in linguatedesca, comprenderne il significato e saperne riferire in termini corretti.

Al fine di agevolare l’apprendimento e di distribuire il carico d’esame agli studentifrequentanti è data la facoltà di sostenere prove scritte parziali, rispettivamente alladecima settimana di lezione nel mese di dicembre, alla quindicesima settimana, a finemarzo, e alla ventesima a fine maggio.

Le prove vertono sugli argomenti trattati durante le lezioni. Il superamento dei tre testcomporta l’esenzione dalla prova scritta prevista negli appelli d’esame. In caso disuccesso in una sola prova o eventualmente in due prove lo studente dovrà sostenerel’esame scritto in sede di appello ufficiale solo per la parte del programma di cui è in debito.

La parte orale è da svolgersi in sede di esame ufficiale.

AVVERTENZE

Orario e luogo di ricevimentoIl Prof. Alberto Krali riceve gli studenti prima o dopo le lezioni direttamente in aula.Per eventuali comunicazioni e richiesta di appuntamenti al di fuori degli orari indicati

contattare l’indirizzo mail: [email protected].

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Bianca.p65 10/07/2009, 9.051

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ICT E SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE

LAUREA MAGISTRALE E LAUREE TRIENNALI

Laboratorio di ICT e società dell’informazione [2 Cfu]PROF. MAURIZIO FABBRO

PROGRAMMA DEL CORSO

Contenuti praticiWindows, elaboratori di testo, fogli di calcolo, presentazioni di dati.

I materiali sono a disposizione su Blackboard in modalità di auto-apprendimento.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione avviene tramite un esame a computer, quesiti e simulazioni da svolgere.L’esame nel suo complesso dura 10 minuti e dà diritto ad un’idoneità.Non esistono salti di appello.L’iscrizione all’esame segue il calendario ordinario degli appelli e deve avvenire tramite

internet o UC-Point. La verbalizzazione avviene al termine dell’esame.