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RENATO ALTERIO RENATO ALTERIO UN GRILLO QUALUNQUE UN GRILLO QUALUNQUE 1

Grillo Qualunque

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Page 1: Grillo Qualunque

RENATO ALTERIORENATO ALTERIO

UN GRILLO QUALUNQUEUN GRILLO QUALUNQUE

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UN GRILLO QUALUNQUE

Nell'anno 1944 io avevo appena 13 anni quando le truppe anglo-americane

ci liberarono dall'invasione tedesca e la nostra vita rincominciò da capo.

Riaprirono le scuole, venne ripristinato l'accesso alla città dell'Aquila e

finalmente tornarono i giornali nelle edicole. Eravamo liberi, desiderosi di

cambiar pagina. Comparvero i giornali nelle edicole dell'Aquila, quelli

nuovi come l'Unità e l'Avanti e, insieme ad altri, uno intitolato “l'Uomo

qualunque”. Un numero £ 30. “Era quest'ultimo un Settimanale satirico e

politico caratterizzato da un particolare linguaggio colorito, popolaresco e

dichiaratamente anticomunista. Facendo leva sul malessere sociale dei ceti

medi, alimentò la sfiducia borghese contro i partiti”. Invece io, ragazzo

figlio di contadini, ritenni più interessante leggere un giornalino chiamato

“Il calendario del popolo” di ispirazione comunista. Allora però il

comunismo era considerato un mito da una parte consistente di popolo.

Stalin veniva affettuosamente chiamato “Baffone” ed il ritornello dei

simpatizzanti comunisti suonava così: “ha da veni Baffone”. Quando

stavano così le cose, nel 1946, la rivista chiamata “l'Uomo qualunque” ebbe

la sua brava parte in commedia tanto da suscitare un vasto movimento di

opinione pubblica anticomunista che sfociò addirittura nella formazione di

un partito politico. Ma ahimè! Tale partito però si rivelò incapace di

esprimere un programma politico vero perché dalla protesta non riuscì a

passare alla proposta e, dopo un rapido declino, scomparve dalla scena

politica.

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ERA L'ANNO 1944

Eravamo nell'anno 1944 quando, nell'Italia centro-meridionale compreso

l'Abruzzo, era appena transitata diretta al nord la seconda guerra mondiale.

Eravamo liberi finalmente perché avevamo archiviato il fascismo. Si

respirava aria nuova, aria di libertà alla quale però non eravamo abituati. Fra

le novità c'era, finalmente, libertà di stampa e di opinione. Prima no, tanto,

c'era il Duce il quale pensava per tutti! Ci pensava a tal punto che neanche

dormiva di notte volete sapere perché? Perché “vegliava” per la grandezza

della nazione, no? Con il fascismo quindi, non c'era mai stata né libertà di

stampa, né libertà d'opinione e neanche libertà di comportamento. E qui mi

fermo per riflettere: ma non sarà per caso che la stessa pretesa di

onnipotenza di Mussolini la manifesta oggi Grillo nei riguardi dell'etereo e

raccogliticcio popolo M5S della rete? E già la rete, la nuova babilonia! Però

nel 1944 la rete non c'era perciò, piano piano, i cervelli si rimisero in moto

da soli ripartendo da zero, anzi no, riaffiorarono e si consolidarono le

vecchie ideologie socialiste e comuniste di prima del fascismo. I cervelli dei

grillini invece chissà se e quando si rimetteranno in moto dopo avere

scoperto che un cervello non ce l'ha solo Grillo ma ce l'hanno anche loro.

Ma pazienza! Torniamo a “ l'Uomo Qualunque”. Lo quella testata si

proponeva di riformattare i cervelli in senso populistico, rigettando e

ridicolizzando le ideologie del passato. L'uomo qualunque in sostanza si

rivolse a coloro che non credevano alle promesse dei nuovi partiti. Lo

scettico di allora era uno che si collocava fra l'ideologia comunista e quella

cattolica e si poneva quindi al di fuori dei cori. Il movimento dell'uomo

qualunque di allora trova quindi una corrispondenza con la rete dell'amorfo

movimento M5S. Anche il grillino del resto è un uomo qualunque. Questo

almeno per ora, in futuro si vedrà. Fra le coincidenze del resto è singolare il

fatto che certe pulsioni popolari si verifichino specialmente nei periodi di

forte crisi sociale quando il popolo soffre ed avverte la necessità di cambiare

passo, di gettare alle ortiche il vecchio ordinamento per sostituirlo con uno

nuovo. Allora fu Giannini che si servì di parole d’ordine di tipo populistico,

oggi invece se ne serve Grillo. “Mutatis mutandis” il vecchio diventa

giovane ed il giovane diventa vecchio però gli esiti alla fine saranno

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probabilmente simili. La differenza è solo che allora il popolo era stanco e

spossato dopo 20 anni di Mussolini, oggi invece in Italia c'è il regno del

bunga, bunga di Berlusconi inoltre allora in l'Italia c'era ancora la

monarchia, c'era il re, mentre oggi c'è la repubblica di Babilonia nata il 2

Giugno dell'anno 1946 a seguito di un referendum popolare.

I cannoni da 90 della contraerea mussoliniana

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