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ANNO III – NUMERO 1 – 7 FEBBRAIO 2019 GLI AMICI DELLA SCUOLA MAGAZINE DELL’IC ‘DE AMICIS-MANZONI’ DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa m. blonda REFERENTE PROGETTO Prof. m. del mastro DIRETTORE m. leggieri CURA GRAFICA e. mappa m. quero

GLI AMICI DELLA SCUOLA · Matematica restavano sempre a scuola ed avevano la copertina nera. Di Geografia e Storia avevano solo il libro. L’insegnante spiegava e gli alunni studiavano,

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ANNO III – NUMERO 1 – 7 FEBBRAIO 2019

GLI AMICI DELLA SCUOLA

MAGAZINE DELL’IC ‘DE AMICIS-MANZONI’

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa m. blonda REFERENTE PROGETTO Prof. m. del mastro DIRETTORE m. leggieri CURA GRAFICA e. mappa m. quero

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LA SCUOLA ‘DE AMICIS’ TANTO TEMPO FA

La scuola ‘De Amicis’, ai tempi della seconda guerra mondiale, era un

ospedale militare dove venivano curati i militari feriti.

In seguito, la pulirono e disinfettarono e la trasformarono in una grande

scuola, ma non c’era la palestra, non c’era il cortile, non c’erano termosifoni e

c’erano poche classi. I maestri erano severi, avevano una lunga bacchetta

con cui davano le bacchettate quando i bambini non erano attenti. Le lezioni

erano Matematica, Geografia, Italiano e Storia; i quaderni di Italiano e

Matematica restavano sempre a scuola ed avevano la copertina nera. Di

Geografia e Storia avevano solo il libro. L’insegnante spiegava e gli alunni

studiavano, ma non avevano quaderni; le poesie venivano scritte sul

quaderno e i bambini le imparavano a casa. Alcune sono “La pioggerellina di

marzo”, “Il sabato del villaggio”, “La cavallina storna”.

Alcuni alunni studiavano, altri no perché aiutavano nei lavori dei campi i

genitori; per questo si bocciava abbastanza. Quando scrivevano male e non

sapevano leggere la propria scrittura, la maestra diceva ‘Asino di natura, non

sa leggere la sua scrittura’. Molti alunni, però, non avevano molti soldi e per

questo non potevano comprare quaderni e altro materiale.

Una punizione molto frequente che le maestre infliggevano era far stare i

bambini in ginocchio con i ceci sotto alle ginocchia, mentre le supplenti erano

più buone e non lo facevano.

Domenico Maria Tramonte

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Il 22 novembre 2018, la classe 3L insieme ad altre classi della scuola secondaria ha

partecipato alla “festa degli alberi”, organizzata dalla Prof.ssa Maria Rosaria Termite con

la collaborazione dei suoi ragazzi.

Tutti ci siamo ritrovati nel cortile della scuola intorno alle ore 9:00 e, per una mezz’ora,

abbiamo celebrato l’importanza degli alberi. La festa è stata animata dai ragazzi dalla banda

dei corsi musicali, che hanno intonato le note dell’inno di Mameli e dell’inno alla Gioia di

Beethoven; noi ragazzi di 3L abbiamo realizzato disegni e prodotto citazioni e frasi

significative sull’ambiente che ci circonda, frutto di ricerche e rielaborazioni svolte con la

docente di Scienze. Il dott. Gianluca Buemi, agronomo e proprietario di un grande vivaio, ha

donato alla nostra scuola due bellissimi piccoli alberelli, un ulivo simbolo di pace e un

melograno simbolo di fertilità e prosperità. Imbracciate le zappe, alcuni di noi si sono dati

da fare per piantumare gli alberelli in due aiuole precedentemente preparate, fra le

incitazioni dei ragazzi delle prime classi che assistevano divertiti. Alla manifestazione era

stato invitato il nostro Sindaco che, per impegni di lavoro, non ha potuto essere presente

ed è stato sostituito dall’assessore alle politiche sociali avv. Maria Rosaria Guglielmi; le sue

parole hanno elogiato il lavoro soprattutto di noi ragazzi e ci ha spronato a non dimenticare

mai l’importanza di piantare un albero e prendersene cura.

La manifestazione è stata la conclusione di un bellissimo progetto iniziato durante lo scorso

anno scolastico, in collaborazione con vivai e l’associazione ISDE medici per l’ambiente;

questa esperienza ha fatto nascere in molti di noi l’amore per la natura, il doveroso

interesse nei suoi confronti, l’attenzione e l’importanza soprattutto verso gli alberi, fonte

inesauribile di ossigeno finché ce ne prenderemo cura. Da questa iniziativa, in alcuni ragazzi

che sono in uscita dalla scuola media, è nato anche l’interesse per un corso di studi in questi

anni meno considerato: l’Istituto agrario.

Marianna Mottola e Martina Turi

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Venerdì 14 Dicembre 2018, gli alunni delle classi terze della scuola

secondaria “A. Manzoni” sono stati a visitare, presso il teatro Margherita di

Bari dalle ore 14.00 alle ore 16.00, la mostra

interattiva del pittore postimpressionista Van

Gogh.

La mostra si è svolta in una grande sala buia,

nella quale circa 40 proiettori riflettevano le

gigantografie delle opere più famose del pittore,

mediante le quali è stata ricostruita la sua vita.

I meravigliosi sottofondi musicali dei compositori

dell’Ottocento, le citazioni trovate sul diario di

Van Gogh e l’imponenza con la quale i quadri si

presentavano sulle pareti hanno permesso di

comprendere ancora più profondamente il

pensiero e lo stile del pittore, da sempre

tormentato da instabilità psicologiche che non lo

hanno lasciato fino alla morte. Il suo stile, vivace e

spontaneo, ha caratterizzato ogni sua opera e le

fa amare anche a noi, ragazzi del 2000.

Parere unanime di tutti i ragazzi: la presentazione è stata suggestiva e

toccante. Michela Leggieri

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Il 23 Novembre 2018 è stata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Tante sono

le manifestazioni che sono state organizzate nei vari ambiti della società per sensibilizzare i

cittadini a questo problema che ogni giorno sconvolge intere comunità. La nostra scuola ha avuto il

privilegio di ricevere l’invito del Questore di Taranto a partecipare ad una conferenza organizzata

dalla Questura stessa e in collaborazione con il Liceo Vittorio da Feltre di Taranto. A rappresentare

l’Istituto Comprensivo De Amicis – Manzoni è stata la classe 3^ G, che, accompagnata dalla

prof.ssa Maria Teresa Longo, ha avuto il piacere di assistere nell’Aula Magna del Liceo alla Tavola

Rotonda sul tema “Le donne della polizia si raccontano”. All'incontro hanno preso parte anche le

maggiori autorità civili, militari e religiose della provincia Jonica, tra cui il dott. Stanislao Schimera,

Questore della polizia di Taranto, la professoressa Alessandra Larizza, Dirigente scolastico del liceo

"Vittorino Da Feltre", e tante donne poliziotto di diverso ruolo e grado gerarchico. La classe è stata

accolta calorosamente da alcune studentesse del liceo. Ha preso subito la parola il Questore, che

ha portato il saluto di tutta la Questura e della POLIZIA DI STATO. Ha moderato l'incontro il

commissario capo Dott.ssa. Ilaria Grippa, portavoce della Questura. Tante sono state le donne in

divisa che hanno preso la parola, raccontando in sintesi la loro scelta di vita professionale, il loro

amore verso la difesa dei deboli, sottolineando agli studenti presenti in platea come, pur con tante

difficoltà, ogni giorno con dedizione compiono lo sforzo di conciliare il loro lavoro con le altre

responsabilità che in generale ogni donna vive nel ruolo di madre, di moglie, di figlia...

Tra le varie testimonianze, tutte molto interessanti e affascinanti, ricordiamo quella della dott.ssa

Cosima Bernardi, vicequestore di Taranto, che nonostante gli impegni di famiglia dovuti alla

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crescita di due figli (oggi uno medico, l'altro studente universitario) porta avanti con spirito ed

entusiasmo il suo lavoro. La Dottoressa ha ricordato come all’inizio della sua carriera non sia stato

semplice inserirsi in un ambiente professionale che aveva visto protagonisti solo gli uomini, ma allo

stesso tempo ha ricordato come la Polizia di Stato sia stato il primo organo di polizia ad aprire le

porte alle donne. Interventi altrettanto appassionati sono stati quelli del commissario Antonella

Todaro, dell’ispettore superiore Carmen Tanese, delle agenti Lucia Ripa, Rita Cervellera e Daniela

Scudella. Ognuna di loro ha dato agli ospiti un quadro sintetico del complesso mondo che affronta

tra indagini della scientifica, il rischio di lavorare con i collaboratori di giustizia, gli interventi anche

in piena notte per bloccare l’azione di malviventi... Tutte loro hanno rappresentato quelle donne

che con dedizione alla divisa e al lavoro sentono di vivere la loro più grande missione che è quella

della difesa dei deboli e di tutta la società civile. Tutte hanno sottolineato quanto valga la pena

RISCHIARE per DIFENDERE la giustizia.

L’intervento del Dirigente scolastico del Liceo, la professoressa Larizza, ha completato l’analisi del

mondo femminile, puntando con delicatezza l’attenzione dei presenti sul tema della violenza

contro le donne e sulle discriminazioni, che non solo di genere e che attanagliano ancora una

società che tende a definirsi “civile”, ma che ancora chiaramente non lo è. Il Dirigente più volte ha

sottolineato la necessità di investire nell’educazione al rispetto dell’altro, del diverso da sé, sin

dalla più tenera età, puntando sul ruolo attivo della scuola per arrivare alle famiglie, le quali sono

le prime responsabili nell’educazione e nella crescita dei figli.

Investire nell’educazione dei giovani con quell’amore che in modo tangibile offre il buon esempio e

non solo parole è di fondamentale importanza. Ed è con quest’ultimo messaggio di speranza del

Dirigente scolastico che siamo tornati a scuola, sentendoci testimoni di una bella esperienza che

abbiamo voluto condividere con voi lettori.

Leonardo Gasparre e Federico Marzella

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Il romanzo ‘Questo piccolo grande amore’, pubblicato da Mondadori nel 2009, è

un’opera del cantautore romano Claudio Baglioni, ispirato dalla celeberrima

canzone del lontano 1972. la storia vede come protagonista Andrea, architetto

affermato che, durante un soggiorno a Roma, alla vista di un libro, si immerge nei

ricordi di un lontano passato.Andrea, negli anni ’70 è un ragazzo romano di

Centocelle che studia Architettura e combatte per la Pace. Durante una

manifestazione di protesta, si rifugia in un bar dove incontra Giulia, una ricca

studentessa dell’ultimo anno di Liceo classico. I due si innamorano a prima vista e

inizia la loro storia d’amore che si complica quando lui viene chiamato alla leva

militare e la lontananza rende tutto più difficile … Il libro mi è piaciuto molto, perché

in esso viene espresso il vero significato della parola Amore e mi fa riflettere sulla

sua importanza. Lo consiglio a tutti, sia adulti che ragazzi, perché è davvero un

romanzo emozionante e leggendo le pagine del libro si ritrovano alcuni stralci della

canzone Q.P.G.A., un colosso della musica italiana.

Elena Camassa

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Il Comune di Massafra, in collaborazione con l’ associazione FIDAPA, la sera di lunedì 11 dicembre ha adottato la “Nuova Carta dei Diritti Delle Bambine”, documento proposto dalla Sezione di Massafra dell’associazione e adottato dal Comune il 15 novembre. Alla serata, nel teatro comunale ‘N. Resta’, erano presenti il Presidente del Tribunale dei minori di Taranto Dott.ssa Bina Santella, il presidente distrettuale della Fidapa Rosa Vulpio e il presidente della "Fidapa - Sezione di Massafra" Anna Antonicelli. Hanno dato il loro contributo alla serata l’Unicef di Taranto e i dirigenti scolastici, dott.ssa Maria Blonda e dott.ssa Roberta Leporati, degli Istituti Comprensivi "De Amicis-Manzoni" e "Pascoli-Andria". Presente anche il sindaco Fabrizio Quarto e l'assessore alle politiche sociali Maria Rosaria Gugliemi. Nella nostra scuola, il 23 dicembre, si è svolta una conferenza per parlare dei diritti dei bambini e, in particolare, per menzionare questa “Nuova Carta”. Nell’occasione, gli alunni di ogni classe hanno letto qualche articolo della “Carta dei Diritti del Fanciullo”, spiegato il loro significato ed espresso le proprie riflessioni. Questa serata ci

ha dato l’occasione di essere protagonisti, non siamo stati semplici spettatori, ma “attori” su un argomento che riguarda molti di noi. Ci siamo soffermati in particolar modo sui diritti di cui le bambine non godono. Basti pensare a tutte le bambine alle quali viene negato il diritto all’istruzione, il diritto all’ autodeterminazione, alla propria dignità di donna, alla famiglia, il diritto a vivere la loro infanzia…

Un esempio perfetto sono le spose bambine, costrette a maritarsi già verso gli 8 anni di età con uomini adulti e violenti per poi essere sfruttate sessualmente e nell’ambito del lavoro ed essere costantemente picchiate perché fragili e vulnerabili. Ciò che preoccupa è che tali fenomeni non si verificano solo nei Paesi meno sviluppati o nel cosiddetto “Terzo Mondo”, bensì anche nella nostra realtà quotidiana. È intervenuto anche il giornalista Giovanni Matichecchia, che si è soffermato sul fenomeno del bullismo ai danni delle bambine, sul comportamento da assumere quando si è vittime di angherie, insulti e violenze da parte di coetanei. Ha raccomandato di parlarne con i genitori o con gli insegnanti. Questa esperienza è stata molto utile a farci riflettere sui nostri diritti, che non devono

essere solo parole scritte su un documento, ma strumenti di vigilanza da parte degli adulti

e di conseguenza di protezione.

Gloria Lippolis

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Lo scorso 16 dicembre 2018, nella nostra scuola, si è tenuto il mercatino della

solidarietà organizzato dalle professoresse di Arte e Immagine Giannotta e Marinelli

.Le professoresse hanno fatto realizzare ai ragazzi dei lavori artigianali a tema

natalizio che sono stati venduti durante le serate organizzate per i concerti natalizi

.A queste serate hanno partecipato le famiglie che , dopo aver ascoltato il coro,

hanno ammirato e acquistato i manufatti . Il ricavato della vendita è stato donato all’

associazione “Soverato 2000” che si occupa di bambini e ragazzi disabili.

L’ unione di concerto e mercatino ha permesso la buona riuscita della

manifestazione .

Questa iniziativa ha visto partecipe numerose famiglie che con i loro figli hanno

dato un contributo sia per realizzare i lavori ,sia per acquistare gli stessi .progetti

come questo fanno capire a noi ragazzi l’importanza della solidarietà e della

beneficienza ;fare qualcosa di concreto ci ha permesso di vivere il vero senso del

Natale ! della solidarietà e della beneficienza; fare qualcosa di concreto ci ha

permesso di vivere il vero senso del Natale ! Sonia Scarpetta

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CARO BAMBINO … Caro bambino del passato,

sei uno di noi e, come noi, saprai che al tuo tempo

i bambini subivano maltrattamenti

e venivano sfruttati ;

forse sarai stato uno di loro,

avrai sofferto moltissimo.

Volevamo dirti che ti siamo tutti vicini,

siamo addolorati e guardiamo

con amarezza tutti gli abusi e soprusi.

Caro bambino del presente,

sarai di sicuro vicino a noi,

e come noi saprai che è necessario fare qualcosa,

saprai che in tante parti del mondo

bambini come me e te sono costretti

a lavorare ogni giorno per noi.

Tu lo accetti? Beh noi no.

Caro bambino del futuro,

vorremmo che tu ci raccontassi

come vivono i bambini del tuo tempo:

se tutte le battaglie per garantirti

dei diritti siano servite e

se tutti gli sforzi, nostri, e dei bambini del passato

abbiano contribuito al tuo vivere sereno.

Vorremmo che tu ci dicessi se esistono ancora

grandi differenze nel mondo.

Speriamo tanto che tu sia

uno di quei bambini che oggi definiamo fortunati

e, da parte nostra, vorremmo ringraziare

tutti i bambini del passato

che hanno permesso a me e a te

di vivere con dei diritti. Michela Leggieri & Sara Mellone

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IL FREDDO ALL’IMPROVVISO

E poi di botto tutti col cappotto

Gente che cammina con la testa sotto l’ombrello

Nel freddo inverno con sciarpa e cappello .

Asfalti lucidi che riflettono i colori

Di strade bagnate ,di passanti e signori .

Fari di auto ad illuminare le vie

Luci che nel buio lasciano scie .

Le foglie che danzano nei viali alberati

che vengono dal vento dolcemente spazzate .

Vetrine piene di luci di Natale

Nell’ aria si espande un profumo Orientale .

Tutti che corrono a fare gli ultimi regali

bambini che cantano come angeli senza ali .

Il fumo dei camini che si alza sopra i tetti

parla di casa calore e affetti.

Sonia Scarpetta

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Venerdì 16 novembre 2018,

in piazza Blasi a Massafra, si

è tenuto un’ importante

iniziativa organizzata dalla

Polizia di Stato, che ha visto

coinvolti gli studenti di tutti

gli istituti scolastici.

Lo scopo dell'iniziativa è

stato quello di avvicinare i

ragazzi alle norme sulla sicurezza stradale, perché esse sono

fondamentali. Purtroppo in questi ultimi tempi abbiamo

assistito a molti incidenti stradali causati dal mancato uso di

cinture di sicurezza ,dall’ utilizzo del telefonino a bordo dei

veicoli ,alla disinformazione delle norme stradali.

Gli agenti di Polizia stradale hanno il compito di sensibilizzare i

ragazzi di ogni età e di ogni ordine e grado scolastico sul tema

della sicurezza stradale, infatti hanno invitato noi ragazzi a salire

sul “pullman azzurro”, che non è altro che un'aula multimediale

dove si svolge una lezione sulle norme stradali e sulla dinamica

di incidenti che si verificano se non sono rispettate le norme.

L’associazione A.T.O.( associazione trapiantati organi) ed il

Motoclub San Martino di Martina Franca hanno contribuito a

rendere questa giornata molto interessante ed istruttiva.

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Questo disegno ritrae una ballerina al tramonto. Il tramonto è un elemento naturale che mi piace molto perché mi trasmette tranquillità. Io credo che non ci sia niente di più bello e romantico di una ballerina che danza al tramonto. Nell'immagine sono uniti due elementi che io amo molto: il tramonto e la musica, che per me è fondamentale. La musica, infatti, è il mio punto di sfogo; nella musica mi rifugio quando sono triste o arrabbiata. Giada Tocci