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document.doc DIVERSE RISPOSTE DI DIO AL PROBLEMA DEL MALE E LA VIOLENZA MODELLI GIUDIZIARI DEL ANTICO ISRAELE Il conflitto tra Israele e Egitto è, in realtà, tra Egitto e Dio. Abbiamo visto come sorge il mistero del male. Nella creazione il giudizio era che la creazione, incluso l’uomo, era molto buono. Ma l’uomo, fatto a immagine di Dio, essendo buono sceglie il male. La libertà dell’uomo è un dono prezioso, che lo costituisce come uomo. Dio rispetta questa dimensione di libertà ed entra in gioco. Dio non è la causa del male dell’uomo, del uso sbagliato della libertà. Anche la libertà è buona, un dono di Dio. Abbiamo studiato i testi degli origini: origini della umanità origini del popolo. Il male / il peccato / la violenza. Ma anche coloro che non peccano, che non fanno il male. Noe – salvato Abramo – chiamato Giuseppe – perdona Israele – vittima, oppresso (non opressore) NON TUTTI, INDISCRIMINATAMENTE, PECCANO. Se ci fossero tutti a peccare, sarebbe più semplice: il uomo è irremediabilmente orientato al peccato. Il peccato non è il destino inesorabile dell’uomo. Ci sono alcuni che caminano secondo la volontà di Dio, fanno un buon uso della sua libertà. Quando la violenza sembra di prendere il soppravvento, dilagando, quando il male sembra generalizzato, appaiono i giusti come eccezioni. Ogni uomo è raffigurato in Caino. Il diluvio mostra ciò che c’è nel cuore di ogni uomo. L’Egitto rappresenta ogni situazione di potere oppressore. Sono dati di fatto. Davanti a questa realtà di male fondamentale, dilagante, generalizzato. Che cosa fa Dio davanti a tutto questo? I paradigmi ci mostrano che Dio agisce nelle situazioni di male con modalità diverse. . Caino è punito per il peccato commesso, ma la punizione non sembre proporzionale al male commesso. Dio ha detto: Colui che versa il sangue del suo fratello, suo sangue verrà versato. Ma la punizione di Caino non è la morte ma il esilio . Il faraone muore, il ingiusto viene di fatto distrutto, Egitto è distrutto. Ma da altro nemico di Dio, il mare. 1

Giudizio Costacurta

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Bibbia. AT

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jP'v

giudizio Costacurta

DIVERSE RISPOSTE DI DIO AL PROBLEMA DEL MALE E LA VIOLENZA

MODELLI GIUDIZIARI DEL ANTICO ISRAELE

Il conflitto tra Israele e Egitto , in realt, tra Egitto e Dio. Abbiamo visto come sorge il mistero del male. Nella creazione il giudizio era che la creazione, incluso luomo, era molto buono. Ma luomo, fatto a immagine di Dio, essendo buono sceglie il male. La libert delluomo un dono prezioso, che lo costituisce come uomo. Dio rispetta questa dimensione di libert ed entra in gioco. Dio non la causa del male delluomo, del uso sbagliato della libert. Anche la libert buona, un dono di Dio. Abbiamo studiato i testi degli origini:

origini della umanit

origini del popolo.

Il male / il peccato / la violenza.

Ma anche coloro che non peccano, che non fanno il male.

Noe salvato

Abramo chiamato

Giuseppe perdona

Israele vittima, oppresso (non opressore)

NON TUTTI, INDISCRIMINATAMENTE, PECCANO.

Se ci fossero tutti a peccare, sarebbe pi semplice: il uomo irremediabilmente orientato al peccato. Il peccato non il destino inesorabile delluomo. Ci sono alcuni che caminano secondo la volont di Dio, fanno un buon uso della sua libert. Quando la violenza sembra di prendere il soppravvento, dilagando, quando il male sembra generalizzato, appaiono i giusti come eccezioni. Ogni uomo raffigurato in Caino.

Il diluvio mostra ci che c nel cuore di ogni uomo.

LEgitto rappresenta ogni situazione di potere oppressore.

Sono dati di fatto. Davanti a questa realt di male fondamentale, dilagante, generalizzato. Che cosa fa Dio davanti a tutto questo? I paradigmi ci mostrano che Dio agisce nelle situazioni di male con modalit diverse.

. Caino punito per il peccato commesso, ma la punizione non sembre proporzionale al male commesso. Dio ha detto: Colui che versa il sangue del suo fratello, suo sangue verr versato. Ma la punizione di Caino non la morte ma il esilio. Il faraone muore, il ingiusto viene di fatto distrutto, Egitto distrutto. Ma da altro nemico di Dio, il mare.

Sono realt complesse che si mostrano nei racconti, identificano il cammino di Dio. Allinterno di questa realt, diversi modi di procedere di Dio davanti al male. Per capire questo analizziamo il modo in cui in Israele si amministrava la giustizia. Si presentano diverse procedure giuridiche, destinati a rispondere al problema del male e la violenza. Queste diverse procedure vengono utlizzate nei testi biblici come metafore del modo in cui Dio agisce davanti al male, la violenza, la ingiustizia.

Le metafore hanno un grande valore, ma si deve respetare la sua differenza con la realt alla quale si riferiscono:

Quando parliamo di Dio come padre parliamo a un livello metaforico. Non tutte le dimensioni dei padri umani si ripettono in Dio. Per essempio

. i padri umani sono mortali, Dio non muore.

. i padri umani amano, ma il amore di Dio e molto pi grande.

Noi parliamo a partire di una esperienza che facciamo, ma parliamo di qualcosa di altro

Vediamo due diversi modalit di interventi di Dio in la storia di Caino e in quella del faraone. Nel racconto degli origini e nella storia di Israele. Dio risponde di forma diversa a due diversi situazioni di ingiustizia, diversi modi di procedere. Il uomo inmette nella realt che lo circonda la sofferenza, il disordine, la disarmonia. La morte dentro la vita. Bisogna che Dio intervenga per fermare interrompere lo spirale della violenza, del male. Il uomo ha alterato tutte le sue dimensioni di relazioni:

. Con Dio.

. con il mondo.

. con gli altri fratelli.

Davanti alle situazioni di ingiustizia, Dio interviene per ristabilire la giustizia, PER TRASFORMARE IL MALE IN BENE. Deve intervenire con risposte adeguate davanti alla giustizia infranta. Che tipo di risposta dare davanti agli assasini e oppressori?

Bibliografia:

Alonso Schkel. 30 salmos, poesa y oracin. Comentario al Salmo 51.

Bovatti, Ristabilire la giustizia Tesi. 1986

jP'v.mi

giudiziobyrI

lite contesa: lite giudiziaria

3 parti:

. parte lesa: vittima

. colpevole. GIUDICE2 parti:. parte lesa: vittima

. colpevole

. Il modo di procedere davanti alla ingiustizia al quale siamo abituati. C una parte lesa (colui che ha ricevuto il danno, si ritene vittima di una ingiustizia) e un colpevole, colui che ha commesso il reato. Una relazione tra due persone alterata per la ingiustizia del malvagio.

. La parte lesa va del giudice e accusa il colpevole del reato commesso.

. Il giudice fa la sua indagine, chiama i testimoni per vedere se il colpevole stato veramente identificato e il reato comprovato. . Se il colpevole veramente colui che stato segnalato dalla vittima, deve applicare una pena proporzionata al reato commesso : legge del Talione.

. Simmetria fra la pena e il reato: non pu applicare una pena grandissima a un reato leve, ne una pena leggera a un reato gravissimo. Attento alla falsa piet in confronto alla vittima.

. Senso di deterrnza (prevenzione), influenza della paura della pena (la sentenza di Caino era deterrente).

. La pena serve per segnalare dove il male e quanto grave sia. Serve a indicare che un reato grave e il altro leggero, per capire la gravit. Il senso della citazione del Deuteronomio: Il tuo occhio non abbia piet.

GIUSTIZIA RETRIBUTIVA

Al male, corrisponde un male adeguato.

Al bene, corrisponde il bene.

. La pena deve essere applicata inevitabilmente. Non pu essere revocata.

. Quando si entra in un Tribunale qualcuno dovr pagare, subire una pena. Se il colpevole viene identificato dovr subire la pena, senza eccezioni. Il giudice, comprovato per la indagine il reato commesso, NON PU PERDONARE, DEVE CONDANNARE.

. La accusa della parte lesa finir per provocare la condanna, prevedr un risarcimento per la parte lesa, ristabilendo la giustizia. Cerca che la parte lesa possa avere qualche risarcimento per il danno subito.

. Ma impossibile quantificare il risarcimento per il tempo di angoscia e dolore subito. Il risarcimento sar sempre parziale (la giustizia del jP'v.mi sempre parziale)

. in confronto del colpevole, sar messo in condizioni di non nuocere pi, rinchiuso in carcere, ecc il colpevole non potr pi fare altro male. MA QUESTO NON NECESSARIAMENTE CAMBIER IL CUORE DEL COLPEVOLE.

. Il ordinamento giuridico cerca di ricuperare redimere il colpevole, portarlo a capire la propria colpa. Ma questo non si pu verificare. I messi impiegati non sono propriamente adeguati. Il carcere non il posto idoneo per questo. In casi estremi si condanna a morte, e cos non c ricupero possibile.

. Cos questa giustizia relativa parziale.

. La massima pena: la pena capitale, per il reato pi grave, la massima gravit della pena. Il omicidio il massimo reato, per questo porta alla pena di morte. Quel reato assolutamente inaccettabile. Cos entra in una grave contraddizione. Per affermare che uccidere un caso gravissimo, inaccettabile, UCCIDE A COLUI CHE LO HA FATTO. Non risolve niente. Lo fa per reprimere il male, ma una giustizia imperfetta. . Nei testi biblici soltanto si applica il jP'v.mi a casi particolari.. La parte lesa, che ha subito il danno, si rivolge direttamente al colpevole, senza passare per il giudice e accusa del suo male direttamente al colpevole.

. Mentre nel jP'v.mi la accusa cerca di provocare la condanna del colpevole, nel byrI si cerca di evitare la condanna del colpevole.

. La parte lesa si rivolge al colpevole per convincerlo di accettare il male che fa, lo mette davanti al male che sta commettendo, per farli capire che FARE IL MALE FA MALE A CHI LO SOFFRE, MA MOLTO DI PI A QUELLO CHE LO ESERCITA. . La parte lesa fa vedere il male commesso al colpevole, perch vuole che il colpevole si converta, e non sia condannato per la follia del male che provoca.

. Fa vedere al colpevole

che il male fa venire a meno il progetto divino per lui, alla propria verit, che il male commesso lo AUTODISTRUGGE.

che sta facendo il male a colui che lo vuole bene.

che pur avendo ricevuto il torto, la parte lesa cerca di salvarte (a differenza del jP'v.mi)

. Cerca di aiutare al colpevole a prendere coscienza del peccato, cerca di che la smetta di fare il male. Cerca la redenzione del colpevole, di tornare alla RICONCILIAZIONE.

. Ma per questo necessario:

- che colui che accusa desideri il bene in confronto del colpevole.

- che il suo cuore abbia gi perdonato il colpevole, che abbia dimenticato il male subito e sia preocuccupato per il colpevole.

- che desideri che il colpevole la smetta di farsi del male.

- che stia cercando di aiutarlo a salvarsi.

. La parte che accusa agisce con amore, offre il perdono.

. Cerca di mettere in opera tutte le opzioni possibili per aiutare al colpevole a prendere conscienza del peccato e aprirsi alla riconciliazione.

il byr GESTUALE:

Il byrI non soltanto verbale, c anche il byrI GESTUALE

. Per convincerlo di che FARE IL MALE LI FA MALE, gli fa esperimentare questo male, lo mette davanti alle conseguenze del suo male. Apparentemente punitivo, ma non per punire il colpevole, vuole aiutarlo a capire che FARE IL MALE LI FA MALE . La punizione nel male stesso che fa. Sembra una azione punitiva, ma EDUCATRICE. Faccendolo esperimentare le conseguenze del male, cerca di aiutarlo a smettere di farlo.

byr profetico:

. Indirizzato al popolo colpevole, perche si penta del male che ha fatto, che subisca le conseguenze del male pech capisca.

. Nel ESILIO cerca di farli sperimentare la estraneit la alienazione di Israele che il popolo ha gi provocato, ha gi creato. Il popolo ha seguido gli dei stranieri e cos si e fatto straniero, ha fatto diventare strana la propria terra. E diventato straniero andando dietro i dei stranieri. IL POPOLO STESSO HA CREATO QUESTA SITUAZIONE.

. Cos, il popolo potr capire e aprirsi al perdono di Dio, lasciarsi convertire. Cos la terra torner a essere santa. Come dice Geremia, il castigo del Esilio non fa altro che rendere esplicito il male fatto dal popolo.

. In Ger 2,19 la tua stessa malvagit ti castiga, il castigo non viene da Dio ma del male stesso. Non Dio che vuole la punizione, il male stesso che punisce: le tue ribellioni ti puniscono. Il popolo ha abbandonato Dio, che lo ama. Invita al popolo a riconocere la amarezza del loro agire, per smettere di farsi del male, il colpevole la deve smettere di farsi essere il colpevole E DIVENTARE ALLORA GIUSTO. Che si apra al perdono delle sue colpe, riconoscendo il proprio male e accettando il perdono che li viene offerto, LA RICREAZIONE DELLA GIUSTIZIA.

. IL MALE DEVE ESSERE INDICATO COME MALE. Non serve un perdono facile, dessinteressato della vita dellaltro. Il Amore spinge a interessarsi in confronto dellaltro, a desiderare il suo bene.

. Deve segnalare il male per influire sul colpevole, non pu dire che c il bene: no problem, che le cose vadano come vadano. Questo ingiusto. Il perdono si tiene conto anche delle vittime.

Il male rivelato come male, sotto il perdono. Viene riassorbito dal perdono. Non dando a questo male una forma schiacciante e distruttiva, non permettendo che il colpevole venga schiacciato per la sua colpa. SEGNALA IL MALE APRENDO LA STRADA DEL BENE.

. E UNA VIA DIVERSA DAL GIUDIZIO, ora lingiusto non c pi la GIUSTIZIA SALVA.

SALVANDO IL COLPEVOLE HA FATTO TRIONFARE LA GIUSTIZIA.

Il fracaso del byrI

Il jP'v.mi escatologico

. Ma se il colpevole non accetta le accuse, non riconosce la colpa e accoglie il perdono, e contrattaca accusando colui che lo sta accusando, non si giunge a un accordo, Si deve accudire al jP'v.mi. Cf Ges in Mt 18,15-17:

. riprendilo tu solo.

. prendere 2 o 3 persone (testimoni).

. la comunit:

. se non fa caso neppure alla comunit: che sia come un pagano o un pubblicano (condannato)

Si tenta il byrI nella speranza chi che funzioni. Se il colpevole accusato accetta la colpa, torna a essere in comunione con la parte lesa. RICONCILIAZIONE TRA LE DUE PARTI. Ma prima il colpevole deve confesare la colpa, la pu confesare perch la parte lesa ha gi perdonato

QUI ACCUSA= PERDONO

Il byr nella relazione DIO UOMO:

Finch siamo ancora nella storia, ancora possiamo ricevere la accusa, confesare la colpa, il colpevole pu ancora convertirsi mentre ancora vivo, nella carne. Il modo di agire di Dio in confronto del colpevole prende il modello byr en non il jP'v.mi . Se ci fosse il giudizio e Dio fosse giudice, sarebbe impossibilitato di perdonare. Nel jP'v.mi il giudice non pu perdonare. Deve applicare una pena proporzionale al peccato, punire il peccatore se colpevole.

Colui che fa false accuse, cercando di far punire un altro per qualcosa che non ha fatto, e con le sue false accuse vuole provocare la condanna del falso colpevole, dovr subire la stessa condanna che pretendeva per il colpevole. Se la pena per il reato la morte, necessariamente uno uscir morto.

. il colpevole, si ha commesso il reato.

. la parte lesa, se ha accusato falsamente.

IL GIUDICE NON PU PERDONARE.

Per questo non si pu presentare a Dio come giudice, perch sarebbe impossibilitato di perdonare.

Nella Sacra Scrittura, Dio si mostra come la parte lesa che fa le sue accuse al colpevole e li fa una offerta di perdono perch il colpevole si apra al perdono.

Dio diventer GIUDICE soltanto nella escatologia, quando non ci sia pi per il colpevole la possibilit di conversione, la morte fissa le scelte umane. Nella Storia, DIO LA VITTIMA, LA PARTE LESA, IL INNOCENTE CHE PERDONA, finch perdonare sia possibile.

Davanti al problema: perch il Faraone muore e Caino non muore?

. Caino, nel confronto di Caino si comporta come un padre. Cerca la salvezza del figlio. Prima del peccato, cerca di evitare che il figlio compia il male. Quando Caino compie il male, Dio applica il modello di byr. Gli dice che il sangue del suo fratello lo accusa, grida fino a lui. Lo mette davanti al suo peccato. Perch Caino possa prendere coscienza del suo peccato, Dio interviene con il il byr GESTUALE : lo manda in esilio, dovr andare fuggiasco. Lesilio una esperienza di maledizione: il peccato di Caino lo fa vivere in una dimensione maledetta, con la perdita della terra. Questo ha lo scopo di che Caino possa capire la gravit del suo peccato. . Quando il Faraone muore nel Mar Rosso, figura del jP'v.mi escatologico, del male che si contrappone a Dio senza possibilit di aprirsi al perdono. Questo giudizio ha chiare connotazioni escatologiche. Anche nel diluvio si produce:

la distruzione degli empi

la salvezza degli innocenti.

Quando Dio si confronta con il faraone, prima cerca di convertirlo con il byr, con connotazioni ben definite. Il faraone rifiuta il perdono. Dio fa uso del byr GESTUALE per costringerlo, per farlo capire che si avvicina la manifestazione della loro autodistruzione.. Come Noe con il Arca.

. Come Giona (Jonas) : ancora 40 giorni e Ninive sar distrutta.

Dio cerca che si rendano conto che si avvicina la loro autodistruzione. E una visualizzazione, concretizzazione del loro caos.

MA QUANDO IL CUORE SI CHIUDE BISOGNA PASSARE AL jP'v.mi

Il Faraone si rifiuta a lasciar andare il popolo davanti alle parole di Mos. Nonostante le piaghe, ancora si chiude a Dio, non si rende conto di che si sta AUTODISTRUGGENDO. Se indurisce sempre di pi. Quanto Dio pi interviene, pi esercita il byr di perdono, offre la sua riconciliazione al faraone. Quanto pi Dio offre il perdono pi il faraone lo rifiuta. Non accetta il perdono, si chiude. Succede dunque il episodio del Mar Rosso.

Sono paradigmi complessi:

. nel diluvio, gli empi periscono, il giusto salvato.

. nella vicenda di Caino, il giusto perisce (Abele muore) e il colpevole resta in vita.

E una realt complessa, le cose non sempre funzionano allo stesso modo. Nel diluvio, il giusto e altri soppravivono, la vita continua. Si compie il giudizio con la morte degli empi ma continua la vita, per la misericordia di Dio. Dopo il diluvio, la violenza c, ma Dio la limita, non inevitabile. La vita continua, Dio fa alleanza anche in mezzo alla realt di violenza, la vita viene salvata. Il giusto continua a vivere, pur continuare le situazioni di ingiustizia, di violenza.

Dio sempre cerca di fermare il male, con il diluvio cerca di fermare la corruzione. Anche con il faraone cerca di fermare la morte degli innocenti.

PER SALVARE: DETERRENZA. Ma apparentemente, senza riuscire a salvare il peccatore. Nei testi vediamo una doppia connotazione, una realt complessa, non soltanto nei testi fondatori. Gen Es ma nei testi storici. Scopriamo storie di uomini nelle quale Dio interviene di modo paradigmatico. Nella storia di Saul e Davide vedremo come Saul pecca e viene condannato / Davide pecca e viene condannato.

Dopo di vedere come agisce Dio in confronto alluomo vedremo come agisce in confronto dei violenti. Nelle narrazioni storiche molto meno standarizzato schematizzato, molto pi ricco di sfumature. Elementi ulteriori completano il discorso su Dio prima di passare al discorso degli uomini.

Bibliografia:

Mc Carter Anchor Bible.

1 Samuel 1980

2 Samuel 1984

problema testuale

indicazioni per la comprensione del testo, notizie.

Gunn

Re Saul 1980

re Davide 1982

Monografie storiche

Fokkelman

1. Davide 2 Sam 9 in poi 1981

2. Saul / Davide 1986

3. Ultimi capitoli di 2 Sam 1990Costacurta

. Con la cetra e la fionda. 1 Sam 1994

. Lo scettro e la spada. 2 Sam 2006

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