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Giovanni Boccaccio e il Decameron

Giovanni Boccaccio e il Decameron. La vita Giovanni Boccaccio, nato nel 1313 a Certaldo in Toscana, può ben essere considerato il padre della prosa volgare

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Giovanni Boccaccio e il Decameron

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La vita Giovanni Boccaccio, nato nel 1313 a Certaldo

in Toscana, può ben essere considerato il padre della prosa volgare italiana e, insieme a Petrarca e a Dante, il più importante scrittore del XIV secolo sia in Italia che in Europa. Dopo i primi studi a Firenze, nel 1327 si trasferisce a Napoli dove si dedica ai classici latini e alla letteratura italiana e francese e proprio qui vedono la luce le sue prime opere: Filocolo, Filostrato, Teseida, Caccia di Diana e Rime. Durante i successivi soggiorni a Firenze e nelle corti di Romagna compone oltre al Ninfale fiesolano e ad altre opere minori, la sua opera capitale: il Decameron, terminato nel 1351. E’ in questi anni che stringe amicizia con il “glorioso maestro”, Petrarca, e si dedica allo studio dell’opera dantesca. Muore nel dicembre1375

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"Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato Prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle, in diece dì dette da sette donne e da tre giovani uomini..."

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La narrazione

La narrazione è composta da tre livelli. Il primo è composto da Boccaccio stesso, il secondo dai dieci ragazzi e il terzo dai personaggi delle novelle

Boccaccio

Novellatori

Protagonisti novelle

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La cornice

Quest’opera non è un romanzo, ma non sono neanche novelle autonome. Sono delle novelle con una cornice,ovvero i 10 ragazzi che si rifugiano in una villa di campagna per sfuggire alla peste.

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La peste nera del 1348

La peste che colpì l'Europa tra il 1347 e il 1351 rappresentò una delle più grandi catastrofi della storia europea. Le immagini quotidiane della peste nera, che nel nostro continente ebbe il proprio iniziale focolaio a Caffa, città situata in Crimea, nell'autunno del 1346 e che gettò il nostro continente nella più difficile crisi che l'uomo possa ricordare. Uomini, donne e bambini furono portati via all'improvviso, spesso nel giro di poche ore, da una nuova, dolorosa, contagiosa e inguaribile epidemia dopo che, per lo più già alla comparsa dei primi sintomi, erano stati banditi dalla collettività.

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Storia del Decameron

1370= inserito nel codice di berlino1470= prima stampa a Napoli1559= inserito nell’indice dei libri prebiti1964= tolto dall’indice dei libri proebiti

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Chi sono i novellatori?I novellatori sono:

Dioneo

Elissa

Emilia

Fiammetta

Filomena

Filostrato

Lauretta

Neifile

Pampinea

Panfico

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Dioneo

Dioneo rappresenta l’immagine sensuale e aggressiva dell’autore. Il suo nome significa Dio nuovo.

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Elissa

Il suo nome ricorda quello di Didone (la regina Cartaginese che si suicidò quando,Enea, suo amato la abbandonò).

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Emilia

Il suo nome rifà alla cognata di Teseo duca d’Atene. Teseo sconfisse il Minotauro del labirinto.

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Fiammetta

Il suo nome allude alla donna amata da Boccaccio durante il suo soggiorno a Napoli, che secondo una leggenda forse alimentata da lui stesso sarebbe stata una figlia illegittima del re Roberto d'Angiò.

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Filomena

Il nome è probabilmente da mettere in relazione con quello di Filomela, che nel mito classico era la sorella di Progne e fu violentata dal marito di lei, Tereo

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Filostrato

Il nome vorrebbe dire «abbattuto da amore» e alluderebbe al suo carattere di innamorato infelice

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Lauretta

Il nome si rifà in modo evidente alla Laura amata da Petrarca.

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Neifile

Il suo nome deriva dal greco e significa pressappoco «novella in amore»: è la più giovane delle sette ragazze (ha circa 18 anni).

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Pampinea

È presentata come la più intraprendente e la più anziana del gruppo delle sette ragazze, dell'età di circa 28 anni: il nome è probabilmente da mettere in relazione con la parola «pampino» (foglia della vite) e significa «rigogliosa».

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Panfilo

Il suo nome vorrebbe dire «tutto pieno d'amore»

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