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LA NOSTRA VOCE Giornalino di classe 3 L Nel corso di questi tre anni di scuola media, guidati dai nostri insegnanti, abbiamo imparato a riflettere in modo critico su noi stessi e sulla realtà che ci circonda; ci siamo sforzati di esprimere le nostre emozioni, i nostri i nostri pensieri, i nostri desideri; abbiamo confrontato tra di noi le nostre opinioni e le abbiamo messe in relazione con quelle del mondo degli adulti, consapevoli del fatto che la nostra voce è importante perché noi siamo i cittadini di domani. Il mondo che desideriamo per il nostro futuro è un mondo più giusto e solidale, dove i diritti dell’ uomo sono rispettati, dove i rapporti tra le persone sono basati sul rispetto reciproca, l’accoglienza, la collaborazione, dove vince la legalità nella vita di tutti i giorni. Primi giorni di scuola media troverò nuovi amici? classe prima media, anno scolastico 2012-13 In classe abbiamo discusso su come ci siamo trovati all’inizio di questo anno di I° media con i nuovi compagni di classe. Qualcuno ha detto che si sentiva solo e questo è successo anche a me: non avevo nessuno con cui parlare e quindi cercavo di fare più conoscenze possibili! Altri dicevano che si sentivano presi in giro per l’abbigliamento, l’aspetto fisico. I primi giorni di scuola io avevo qualche pregiudizi su un paio di compagni, ma ora che li ho conosciuti meglio non ne ho più. All’inizio cercavo di stare solo con chi mi era simpatico, ma poi ho imparato che, conoscendole, tutte le persone possono essere simpaticissime! . Questa “riflessione” sui primi giorni di scuola mi ha fatto ricordare le mie prime emozioni e mi ha aiutato parecchio, perché ora, quando litigo con i miei amici, ripenso a quanto mi sentivo solo quando non ci conoscevamo ancora, così riesco in qualche modo a fare pace! Federico L'amicizia, quella vera, l'ho cercata ma non c'era, poi un giorno all'improvviso, l'ho trovata in un sorriso. Sofia Z. E’ difficile andare d’accordo CLASSE 2, anno scolastico 2013-14 Ancora una volta ci troviamo a discutere in classe sui rapporti tra noi compagni. Quest’anno, siamo divisi in gruppetti, sia di maschi che di femmine, molto affiatati al loro interno, il brutto però è che qualcuno resta tagliato fuori o escluso. Io, per risolvere questo problema, proporrei di dare una mano a chi è meno inserito nella classe per fargli imparare a socializzare di più e proporrei agli altri di mostrarsi più disponibile e d evitare di dire: “Quello/a mi sta antipatico e quindi non lo/a aiuto”... Ci sono pochi contatti tra maschi e femmine forse perché gli interessi sono diversi. Tra le femmine c'è rivalità, soprattutto per l’aspetto fisico a cui teniamo molto, infatti siamo sempre con le mani fra i capelli a sistemarceli. Secondo me, essere ambiziosi del proprio aspetto fisico, nell'adolescenza è normale, ma se ci diamo troppe arie, facciamo i superbi e disprezziamo gli altri, questo non è positivo, ci rendiamo antipatici e prima o poi verremmo esclusi dal gruppo. Insomma....in fin dei conti non dobbiamo fare altro che mostrarci più aperti ed accoglienti, non escludere gli altri e, anche se siamo divisi in gruppetti, dobbiamo sempre rimanere tutti uniti!! Gloria classe seconda media, anno scolastico 2013-14 LETTERA APERTA AI COMPAGNI "Care compagne di classe, io con voi ho poche occasioni di parlare, perciò lo farò tramite questa lettera aperta. Secondo me, voi avete paura di fare nuove amicizie e vi tenete strette, solo per voi, quelle che avete per paura che trovandone altre possiate perdere quelle storiche. Cambiare gruppetto invece potrebbe farvi scoprire nuove persone che ora voi ignorate o rifiutate perché le considerate antipatiche o cattive; potreste scoprire invece che sono diverse da come voi le giudicate, che hanno , le vostre stesse paure, che hanno i vostri stessi interessi e i vostri stessi ideali. Io, da parte mia, ho provato a darmi da fare, ad aprirmi a nuove conoscenze, a cercare amici che abbiano le stesse mie passioni per poterle condividere, ma ho incontrato delle difficoltà. Secondo me, sarebbe veramente bello se, unendo i vari gruppetti, facessimo una catena umana di mani che si stringono: sarebbe sufficiente che almeno uno di voi tendesse la mano fuori dal suo gruppo ed il gioco ... sarebbe fatto!..." Elena

Giornalino di classe 3 L - comprensivo8vr.edu.it · classe seconda media, anno scolastico 2013-14 LETTERA APERTA AI COMPAGNI "Care compagne di classe, io con voi ho poche occasioni

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LA NOSTRA VOCE Giornalino di classe 3 L

Nel corso di questi tre anni di scuola media, guidati

dai nostri insegnanti, abbiamo imparato a riflettere

in modo critico su noi stessi e sulla realtà che ci

circonda; ci siamo sforzati di esprimere le nostre

emozioni, i nostri i nostri pensieri, i nostri desideri;

abbiamo confrontato tra di noi le nostre opinioni e le

abbiamo messe in relazione con quelle del mondo degli

adulti, consapevoli del fatto che la nostra voce è

importante perché noi siamo i cittadini di domani.

Il mondo che desideriamo per il nostro futuro è un

mondo più giusto e solidale, dove i diritti dell’ uomo

sono rispettati, dove i rapporti tra le persone sono

basati sul rispetto reciproca, l’accoglienza, la

collaborazione, dove vince la legalità nella vita di

tutti i giorni.

Primi giorni di scuola media

troverò nuovi amici? classe prima media, anno scolastico 2012-13

In classe abbiamo discusso su come ci siamo trovati

all’inizio di questo anno di I° media con i nuovi

compagni di classe. Qualcuno ha detto che si sentiva

solo e questo è successo anche a me: non avevo

nessuno con cui parlare e quindi cercavo di fare più

conoscenze possibili! Altri dicevano che si sentivano

presi in giro per l’abbigliamento, l’aspetto fisico.

I primi giorni di scuola io avevo qualche pregiudizi su

un paio di compagni, ma ora che li ho conosciuti

meglio non ne ho più. All’inizio cercavo di stare solo

con chi mi era simpatico, ma poi ho imparato che,

conoscendole, tutte le persone possono essere

simpaticissime! .

Questa “riflessione” sui primi giorni di scuola mi ha

fatto ricordare le mie prime emozioni e mi ha aiutato

parecchio, perché ora, quando litigo con i miei amici,

ripenso a quanto mi sentivo solo quando non ci

conoscevamo ancora, così riesco in qualche modo a fare

pace!

Federico

L'amicizia, quella vera, l'ho cercata ma non c'era,

poi un giorno all'improvviso, l'ho trovata in un sorriso.

Sofia Z.

E’ difficile andare d’accordo CLASSE 2, anno scolastico 2013-14

Ancora una volta ci troviamo a discutere in classe

sui rapporti tra noi compagni.

Quest’anno, siamo divisi in gruppetti, sia di maschi

che di femmine, molto affiatati al loro interno, il

brutto però è che qualcuno resta tagliato fuori o

escluso. Io, per risolvere questo problema, proporrei di

dare una mano a chi è meno inserito nella classe per

fargli imparare a socializzare di più e proporrei agli

altri di mostrarsi più disponibile e d evitare di dire:

“Quello/a mi sta antipatico e quindi non lo/a

aiuto”...

Ci sono pochi contatti tra maschi e femmine forse

perché gli interessi sono diversi. Tra le femmine c'è

rivalità, soprattutto per l’aspetto fisico a cui teniamo

molto, infatti siamo sempre con le mani fra i capelli a

sistemarceli. Secondo me, essere ambiziosi del proprio

aspetto fisico, nell'adolescenza è normale, ma se ci

diamo troppe arie, facciamo i superbi e disprezziamo gli

altri, questo non è positivo, ci rendiamo antipatici e

prima o poi verremmo esclusi dal gruppo.

Insomma....in fin dei conti non dobbiamo fare altro

che mostrarci più aperti ed accoglienti, non

escludere gli altri e, anche se siamo divisi in

gruppetti, dobbiamo sempre rimanere tutti uniti!!

Gloria

classe seconda media, anno scolastico 2013-14

LETTERA APERTA AI COMPAGNI

"Care compagne di classe,

io con voi ho poche occasioni di parlare, perciò lo farò

tramite questa lettera aperta. Secondo me, voi avete

paura di fare nuove amicizie e vi tenete strette,

solo per voi, quelle che avete per paura che

trovandone altre possiate perdere quelle storiche.

Cambiare gruppetto invece potrebbe farvi scoprire

nuove persone che ora voi ignorate o rifiutate

perché le considerate antipatiche o cattive; potreste

scoprire invece che sono diverse da come voi le

giudicate, che hanno , le vostre stesse

paure, che hanno i vostri stessi interessi e i vostri

stessi ideali.

Io, da parte mia, ho provato a darmi da fare, ad aprirmi

a nuove conoscenze, a cercare amici che abbiano le

stesse mie passioni per poterle condividere, ma ho

incontrato delle difficoltà. Secondo me, sarebbe

veramente bello se, unendo i vari gruppetti,

facessimo una catena umana di mani che si

stringono: sarebbe sufficiente che almeno uno di voi

tendesse la mano fuori dal suo gruppo ed il gioco ...

sarebbe fatto!..." Elena

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SOCIAL NETWORK

che passione!

Martedì 25 marzo, abbiamo partecipato ad un

incontro tenuto in aula magna dall’avvocato Silvia

Marai su internet, i social network e sul pericolo del

cyberbullismo e pedofilia in rete.

L’avvocato ci ha spigato molte cose. Per cominciare,

internet viene definito un sistema di comunicazione

internazionale e l'utilizzo dei social network è molto

comune tra noi ragazzi. Su face book o ask non è

possibile conoscere con certezza l'identità vera

della persona con cui chattiamo mentre noi ci

fidiamo, senza alcun problema, e oltretutto senza

che i genitori ne siano al corrente.

Oggi navigano in internet 250.000.000 di bambini e

alcuni di questi vengono contattati e manipolati da

pedofili che si fingono di essere loro coetanei; creano

così un clima di fiducia, si assicurano che il bambino

non sia controllato da adulti e passano poi ad

argomenti sessuali, accendono la sua curiosità, e gli

suggeriscono comportamenti sconvenienti o

addirittura cercano di convincerlo a un incontro reale,

da solo.

E' stato calcolato dalla Polizia Postale che il 52%

dei ragazzi chatta con persone sconosciute e

ragazze molto giovani inviano proprie foto e video a

persone sconosciute. Il 4% di ragazzi nell’età

compresa tra i 12 e 14 anni invia foto che li ritrae

spogliati.

L’avvocato ci ha fatto vedere alcuni video di denuncia

del fenomeno dove la vittima non viene controllata dai

genitori e la polizia attraverso sistemi di controllo

anti pedofilia scopre i dati del pedofilo e

automaticamente questo viene arrestato.

I modi per difendersi su internet sono: mantenere

un comportamento riservato, impostare un nickname

generico, in modo che non si sappia come ti chiami

realmente, in caso di pericolo parlarne con persone

adulte e denunciare.

Ma anche i minori possono a volte fare un cattivo

uso dei social network creando il fenomeno del

cyberbullismo. il bullismo è un fenomeno molto

comune tra i giovani: il bullo è descritto come un

tipo forte, magari grande

grosso, con degli aiutanti che si comportano come

delle “pecore”; la vittima è isolata, a volte piccola,

timida e indifesa; ci sono poi gli

osservatori che rimangono indifferenti a guardare,

come se il fenomeno non li riguardasse

Il cyber bullo è un bullo informatizzato; può fare

affermazioni, caricare una foto rubata o un video

fatto a sua insaputa alla vittima prescelta e

pubblicarle su internet; in pochissimo tempo esse

hanno moltissime visualizzazioni, da tutto il mondo. La

vittima spesso non sa reagire alla vergogna e, come

mostrano alcuni casi di cronaca, può giungere a

togliersi la vita. A tal proposito, va ricordato che

esiste il reato di violazione della Privacy , per chi

ha compiuto i 14 anni e per i minori di età sono le

famiglie a dover rispondere. Gloria

Su Ask, un giorno, alcuni ragazzi, approfittando

dell’anonimato, hanno commentato il profilo di una

compagna, dicendo che era “brutta da far scifo” e la

incitavano a suicidarsi. Questa ragazza, sentendosi

umiliata, si è veramente uccisa, gettandosi dal terrazzo

di casa.

Vittoria

Nella nostra classe, alcuni compagni hanno postato

su Instagram una foto un po’ imbarazzante, rubata

ad una compagna, così lei si è sentita umiliata e

presa in giro.

Sofia Z.

Su wharsapp noi della classe abbiamo un gruppo che ci

serve per parlare tra di noi, però certe volte ci sono

dei litigi con parolacce ed è accaduto anche che sia

stato escluso dal dialogo qualche compagno

“antipatico”.

Nicolò

Classe terza, anno sc. 2014-15

UNO SGUARDO ATTORNO A NOI ATTACCO TERRORISTICO a PARIGI Secondo me, coloro che hanno compiuti gli attacchi terroristici di Parigi dei giorni scorsi e prima ancora l'attacco alle Torri Gemelle di N Y del 2001 hanno paura, paura delle diverse culture, paura che quelle possano in qualche modo interferire con la loro cultura e modificarla. La paura è una cosa brutta, fa compiere azioni che una mente lucida non farebbe mai. La paura del diverso, in Germania ha portato alla costruzione dei campi di concentramento e all'Olocausto. Fosca La libertà di parola e di espressione è un diritto che ci permette di essere noi stessi, di dire le nostre idee ed opinioni, di diventare delle Persone, degli Individui che si distinguono dagli altri. Purtroppo non è sempre semplice rispettare questo diritto, ce ne accorgiamo nella vita di ogni giorno, quando ad esempio incontriamo qualcuno che vuole sempre avere l'ultima parola e ci impedisce di esprimere le nostre idee. Il problema si aggrava quando, per chiudere la bocca a chi dice cose che non si condividono, si fa uso della violenza. Riccardo

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LA CULTURA DELLA

LEGALITA’ PER

COMBATTERE LA MAFIA

Per cultura della legalità si intende riconoscere e condannare tutti i comportamenti illeciti, dal più

piccolo al più grande.

Alcuni comportamenti quotidiani illegali sono

considerati lievi, ma indicano comunque mancanza di

rispetto delle regole e possono avere come

protagonisti anche noi ragazzi, per esempio non

pagare il biglietto sui mezzi pubblici o non mettere il

casco in moto, non rispettare il codice della strada,

ecc..Altri sono considerati comportamenti

socialmente più pericolosi come l'esclusione del

"diverso", la discriminazione, il bullismo e il

cyberbullismo, l'uso di alcol e droghe.

Nel mondo degli adulti i comportamenti illegali sono

tanti. L'evasione fiscale, cioè è il ricorso a ogni

espediente pur di non pagare le tasse è un comporta-

mento illegale vero e proprio perché, oltre al fatto

che pagare le tasse è obbligatorio, finisce per pesare

sui cittadini più bisognosi che hanno bisogno dei

servizi forniti dallo stato e pagati con le tasse.

Altri comportamenti illegali sono l'acquisto di " falsi

griffati",di merce di contrabbando o rubata che

finiscono per finanziare la criminalità; il ricorso alle

raccomandazioni degli "amici" per essere assunti o

avanzare di carriera a prescindere dal merito; la

corruzione pubblica , il pagamento di tangenti per

avere il permesso di aprire un esercizio commerciale,

ottenere appalti,ecc...

Il prevalere di una cultura dell'illegalità comporta

una forte limitazione dei diritti dei cittadini nel

senso che essi vengono privati delle libertà

fondamentali, la sicurezza, il diritto al lavoro, la

libertà di parola, perché costantemente

minacciati. Vittime della mafia sono caduti anche

imprenditori e commercianti che hanno rifiutato di

pagare il “pizzo” e giornalisti che hanno denunciato il

malaffare sulle pagine dei quotidiani.

Le organizzazioni mafiose prosperano e si

diffondono dove comportamenti illeciti sono

considerati normali le abitudinari, dove possono

contare sulla indifferenza, una complicità diffusa e

sull'omertà.

Il silenzio consenso e l'indifferenza della massa

rendono più forti le associazioni mafiose perché

isolano chi cerca di combatterle.

Una società dominata dall'illegalità è una società

non libera di progredire perché dominano la

volontà e la prepotenza di chi gestisce il potere.

Chi governa lo Stato deve combattere la mafia, appog-

giare e difendere i servitori dello stato impegnati in

prima linea nella lotta all’illegalità e soprattutto dare

il BUON ESEMPIO per poter godere della stima dei

cittadini, essere credibili e affidabili perché una

democrazia poco funzionante potrebbe far sentire il

cittadino estraneo al concetto di “bene comune”.

Solo così quei commercianti/imprenditori che si vedono

costretti a pagare il “pizzo” per evitare di vedersi

distruggere il negozio\fabbrica, rinunciando così ai

propri diritti e mettendosi sotto la “protezione” delle

organizzazioni mafiose, potrebbero vincere la paura,

magari associandosi tra di loro, e poi denunciare i

ricattatori e i criminali a chi di dovere.

Gloria

COSA E’ LA MAFIA?

La mafia è un fenomeno criminale tipico della Sicilia

centro occidentale, profondamente radicato nella

cultura locale e con connessioni importanti con il potere

politico ed economico; è protetto dalla legge

dell’omertà e strutturato gerarchicamente; le sue

origini sono antiche, infatti la parola comparve per la

prima volta in un documento della Questura di Palermo,

nel 1863. Ora però la mafia non riguarda più solo la

Sicilia ed è diventato un problema nazionale e non solo.

BREVE STORIA DELLA MAFIA

ANNI 70-80:

Negli anni 1970-80 la mafia divenne protagonista del

narcotraffico, intrecciando rapporti con organizzazioni

straniere, ma si verificarono anche grandi conflitti

intestini dai quali emerse vincitore il gruppo detto dei

Corleonesi.

Nel 1979 iniziò una violenta offensiva dello Stato volta

a contrastare la mafia , la quale rispose con l’uccisione

di uomini politici, poliziotti e magistrati.

Vittime della mafia sono caduti, tra gli altri, P.

Mattarella nel 1980, P. La Torre e il generale C.A.

Dalla Chiesa nel 1982 e il giudice R. Chinnici nel

1983.

ANNI 90

Il culmine della guerra alla mafia è stato raggiunto

nel 1992 dal Pool Antimafia di Palermo che mise in

atto nuove strategie per combatterla, servendosi dei

pentiti ed iniziando indagini nelle banche per trovare

le prove del tesoro della mafia, del narcotraffico,

del riciclaggio,ecc… La mafia reagì duramente con

l’assassinio dei giudici G. Falcone e P. Borsellino e con

un messaggio chiaro ai politici che non mantenevano il

patto del voto di scambio, attraverso l’uccisione del

finanziere N. Salvo e del deputato democristiano S.

Lima.

Nel frattempo, però, le rivelazioni di una serie di

mafiosi ‘pentiti’ hanno consentito di compiere passi

importanti nella lotta antimafia, istituendo fra l’altro,

un maxiprocesso a più di 400 persone.

Nel 1986: sono stati arrestati i boss corleonesi L.

Liggio, S. Riina e, nel 2006, B. Provenzano,

insieme a moltissimi altri capimafia

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LA MAFIA DEI COLLETTI BIANCHI, OGGI

Dagli imprenditori di vari settori dell’economia

legale (commercio, edilizia, agricoltura) i mafiosi

pretendono tangenti promettendo di ‘proteggerli’

contro la delinquenza, rilevano le loro imprese in

difficoltà economica e spesso per questa via diventano

essi stessi imprenditori, mentre continuano le loro

attività criminali e il commercio illegale di

stupefacenti, armi, prodotti di contrabbando.

La mafia moderna si espande e trova maggior

possibilità di riciclare il proprio denaro sporco nel

nord Italia.

La mafia moderna è detta “dei colletti bianchi”: è

efficiente, intelligente, si avvale di professionisti

della finanza e raramente ha bisogno di sporcarsi

le mani, di uccidere qualcuno, di piazzare bombe,

di mandare loschi individui a fare minacce

maldestre. Esercita un controllo tentacolare sul

territorio e sulle istituzioni e tramite pressioni,

intimidazioni, corruzione e ricatti riesce a deviare le

indagini. Essa contamina come un cancro tutti quegli

organi istituzionali ai quali la vittima si affida per

avere protezione e giustizia.

GLORIA

⁃ Dal discorso di insediamento del Presidente della Repubblica

Sergio .Mattarella Il Presidente della Repubblica è garante della costituzione. Garantire la costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. …

Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva. … Garantire la costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità. La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute. La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile. Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini. Impedisce la corretta esplicazione delle regole del mercato. Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci. L’attuale pontefice, Francesco, che ringrazio per il messaggio di auguri che ha voluto inviarmi, ha usato parole severe contro i corrotti: “Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini”. È allarmante la diffusione delle mafie, antiche e nuove, anche in aree geografiche storicamente immuni. Un cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti. uniscono gli effetti eccitanti a quelli del viaggio e sono molto

tossiche. Il grave pericolo dell’uso di droghe è la dipendenza che può

essere di tipo fisico, quando il corpo si abitua ad assumerle,

ne richiede sempre di più e quando si cerca di smettere,si

Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi. Penso tra gli altri a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci. E una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere. Alessandra

COMMENTO DEL FILM

“LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE”

Questo film mi è piaciuto moltissimo anche per la sua

originalità; mi ha colpito l’ approccio al tema della mafia

presentato dal punto di vista di un testimone

inconsapevole che ha avuto con essa familiarità

addirittura fin dal concepimento, per tutta l’infanzia e

la giovinezza.

I genitori a cui lui si rivolge per aver dei chiarimenti su

quanto accadeva a Palermo attorno a lui, cercano di

sminuire i fatti per esorcizzare la paura della mafia: “è

come con i cani, basta stare alla larga” “la mafia uccide

solo d’estate e ora è inverno!”. Ma il protagonista,

crescendo, si accorgerà di cosa è veramente la mafia e

di quanto limiti la libertà di ogni cittadino comune e

assisterà impotente all’uccisione di personaggi

importanti che avevano suscitato la sua ammirazione

come il generale Dalla Chiesa, il giudice Chinnici,

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Una volta diventato adulto non commetterà l’errore

dei sui genitori e per suo figlio vorrà essere un vero

padre, uno che “difende il figlio dal male, ma gli insegna

anche a riconoscerlo”. Per questo lo porterà in

pellegrinaggio nei luoghi delle stragi di mafia, da quello

di Dalla Chiesa, fino a G.Falcone e P-Borsellino,

trasmettendo al figlio il loro ricordo ed esempio.

FOSCA

Il narcotraffico, impresa

mafiosa “La mafia ha scoperto un’arma terribile, la droga, per

“catturare” i giovani, coloro che per onestà intellettuale ed entusiasmo proprio dell’età costituiscono un polo di

aggregazione nella lotta alla mafia. La disperazione e

l’emarginazione cui porta la droga,creano terreno fertile per il reclutamento di manovalanza, soprattutto giovanile.” ((Rosario

Calabrese “Mafia e giovani contro)

L’ USO DI DROGHE TRA I GIOVANI Le droghe sono sostanze in grado di modificare lo stato di

coscienza delle persone che le assumono e fanno provare loro

piacere ed emozioni forti. Le possiamo dividere in droghe legali, come fumo e alcool;

illegali di tipo pesante, cocaina eroina e quelle definite

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“leggere” come haschis e mariuana. In base agli effetti che provocano, distinguiamo droghe “su”,

stimolanti ed eccitanti; droghe “giù”, calmanti e rilassanti;

droghe del “viaggio” che causano una visione distorta della realtà

GLORIA

Perché un ragazzo si avvicina alla droga? Ci sono diversi motivi: la mancanza di interessi personali in grado di farti provare emozioni piacevoli; gli amici sbagliati

che ti influenzano negativamente, ma soprattutto il carattere debole. Bisogna essere coraggiosi e forti per dire di no al

gruppo degli amici che ti invoglia a fare certe nuove

esperienze. Molti dicono che un’altra causa è il disagio

familiare, ma secondo me, un’ assenza di dialogo con i

genitori non è un motivo sufficiente per avvicinarsi alla droga.

Gloria

Durante il periodo dell’adolescenza si sente il bisogno di

libertà, ci si sente oppressi da genitori e insegnanti e si

malsopportano divieti ed obblighi, si assumono perciò spesso atteggiamenti trasgressivi o di ribellione con i quali

si vuole dimostrare di essere grandi ed autonomi. Anche per

questo motivo alcuni ragazzi si avvicinano alle droghe.

Altri giovani lo fanno perchè “così fan tutti” e non

“seguendo l’onda” si può essere presi in giro ed

emarginati.

Altri ancora lo fanno per sfuggire alla noia. Anche io, a volte,

avverto il bisogno di evadere dalla routine quotidiana e

desidero maggior libertà, ma mi limito a sognare ad occhi aperti. Molti coetanei trasgrediscono alle regole e si danno al

fumo che, ricordiamo, è una droga legale ma vietata ai minori,

che fa male e crea dipendenza.

Fosca

Ci si avvicina alla droga per vari motivi, ad esempio per problemi di relazione. Una persona che si sente emarginata

da tutti, invece di parlare con qualcuno pensa che utilizzando

droghe si sentirà meglio; una volta che si comincia però, poi sarà difficile smettere perché la droga crea dipendenza. Altre

persone invece, che non hanno problemi di nessun tipo,

cominciano a far uso di droghe solo per andare in cerca di

sensazioni forti.

Chi si droga non pensa alle conseguenze, da quel momento la

sua vita sarà rovinata forse per sempre; per cominciare, viene

emarginato da tutti, poi si brucia il futuro: la droga lo

seguirà ovunque come un’ombra e andrà incontro ad altri

problemi, crisi di astinenza, liti in famiglia, furti, carcere o ospedale.

Secondo me, un ragazzo che si droga è un debole, perché

invece di affrontare le sue difficoltà preferisce

dimenticarsele.

Riccardo

Canzoni stonate Dell’uso di droga, sempre più frequente tra i giovani,

ne parlano giornali e libri, mettendone in risalto i rischi

e i pericoli, ma ne parlano anche le canzoni che i

giovani ascoltano molto di più di quanto leggano.

Cosa dicono le canzoni dell’uso di droga? Abbiamo

analizzato in gruppo alcune canzoni famose dei nostri

cantanti preferiti. Volete saper cosa è emerso? .

TITOLO: "La mia signorina"

CANTANTE: Neffa ARGOMENTO: L'autore dice che sta bene quando fa uso di

erba (la "signorina") cioè la mariuana e l'hascis perché

stimolano la mente e lo fanno viaggiare con la fantasia

TEMA: l'"erba" e gli effetti immediati che il fumo ha sul

consumatore

MESSAGGIO: L'autore prova conforto nel fare uso di "erba", si

sente forte e pensa non avere più limiti COMMENTO PERSONALE: Secondo noi anche fumare gli

spinelli e fare uso di droghe leggere non fa bene alla salute ed è

inutile perché ci sono molti altri modi per sentirsi bene e per

provare conforto, come ad esempio fare sport o avere hobby

cioè degli interessi personali che riempiono la giornata.

MESSAGGIO: Vasco Rossi, nella sua canzone, mette in

evidenza la vita che vorrebbe fare, una vita spericolata, esagerata, senza il peso delle responsabilità, senza il limite delle

regole.

COMMENTO: Questa canzone non ci piace perché chi non è

soddisfatto della propria vita può cambiarla senza far uso di droga o alcol. Questo atteggiamento di certo non modifica in

meglio il soggetto, ma lo mette “a rischio”; non solo mette a

rischio se stesso ma anche chi gli sta vicino.

“DROGA E ALCOL”

DI DUCK,MINTANA E SEPPIA.

ARGOMENTO: la canzone parla di un ragazzo scontento

della vita che conduce, che per scordarsela fuma “erba”. Per procurarsi la droga, fa lo spacciatore , così è contento

perchè spacciando guadagna molto e soddisfa ogni suo capriccio.

Questo ragazzo fa anche uso di alcolici; la vita gli fa schifo,

così beve notte e giorno. Per procurarsi alcol e droga spaccia e ruba, la sua mente ora è

diventata malata e la vita gli fa ancor più schifo.

TEMA: il consumo di droga tra i giovani.

MESSAGGIO: la droga “rintrona” e porta alla dipendenza,

ma per il ragazzo che ne fa uso è una bella cosa drogarsi e bere, perchè lo fa sentire vivo.

COMMENTO: secondo noi, drogarsi e bere non è la soluzione ai problemi della propria vita e non è una cosa di cui vantarsi,

ma vergognarsi.

Lavoro di gruppo

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Classe prima

POETI IN ERBA

E bello essere amici, giocare insieme, scherzare,

sentirsi felici.

Con gli amici è bello parlare, cantare, avere

mille cose da raccontare.

Restando assieme, il sorriso non manca

di parlare mai ci si stanca!

A volte, ci penso E mi chiedo perchè tra tante persone

tu hai scelto proprio me…

Chi trova un amico, trova un tesoro e io con te

ho trovato l’ oro! Noemi

Classe seconda

Femminicidio

cento vittime nel 2012. Una donna uccisa ogni due giorni

Il termine femminicidio si riferisce a tutti quei casi di omicidio in cui una donna viene uccisa da un uomo. A volte questo genere di violenza è compiuto da persone che hanno legami strettamente sentimentali con la vittima,come mariti o fidanzati. Il motivo?? L'autore del delitto presupponeva che la vittima dovesse iniziare o continuare la relazione sentimentale o sessuale con lui.

L’amore non è possesso L’amore si fonda sulla premura, il rispetto, la responsabilità

PERCHE’ TANTA VIOLENZA SULLE DONNE?

L'antropologa messicana Marcela Lagarde scrive nel 1997: « Il Femminicidio costituisce un'oppressione del genere femminile, che porta all'eliminazione simbolica e concreta delle donne e al loro controllo da parte del maschio. Il femminicidio (...) richiede complicità e consenso: interpretando il danno per le donne come se non fosse tale, tergiversando su cause e motivazioni e negando le sue conseguenze. Tutto questo lascia le donne senza ragione, senza parola e senza essere in grado di rimuovere tale violenza. »

LUCIA ANNIBALI, giovane avvocatessa, sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato

Lucia è sopravvissuta, ma porterà per sempre sul volto il segno della violenza subita, ma non è uscita sconfitta da questa tragica esperienza e con coraggio dice: "A quelle donne schiacciate da uomini inetti e incapaci di convivere con le proprie fragilità,dico di volersi bene, tanto, tantissimo! Di lottare e credere in se stesse nelle proprie idee e in ciò che suggerisce loro il cuore. È in questi luoghi che si trova la verità, non nelle parole che escono dalla bocca di quegli uomini. Ogni atto di violenza sulle donne non dipende mai dalla donna che ama l'uomo sbagliato, ma dall'uomo inetto che lo commette. E NOI DONNE, impariamo che la nostra identità non è data dall'aspetto esteriore, ma da quello che c'è nel nostro cervello e nel nostro cuore."

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Il 25 novembre 1999 giornata contro la violenza sulle donne

Istituita dall’ONU per DENUNCIARE il grave problema del femminicidio.

Diciamo basta alla violenza sulle donne

CLASSE TERZA

Quest’anno con la psicologa e con alcuni

insegnanti abbiamo approfondito il tema

dell’amore. E’ un tema a cui sono molto

interessata perché trovo che l’amore sia il

sentimento più forte di tutti.

Prima di affrontare in classe questo

argomento non ne sapevo quasi niente. Con

la psicologa abbiamo fatto due incontri di

due ore ciascuno; abbiamo lavorato in due

gruppi, masche e femmine divisi, per

verificare le idee che avevamo sull’altro

sesso, individuando aspetti positivi e

negativi di entrambi e per poter parla re

più liberamente di apparati sessuali e

contraccezione.

Questi incontri liho trovati davvero

interessanti, peccato non aver potuto

farne altri! Comunque l’argomento è stato

ripreso nelle ore di Lettere con la lettura

di brani e schede che approfondivano le

fasi dell’amore: innamoramento, rapporto di

coppia, fine di un amore.

Ho capito che quando ci si innamora non

bisogna assolutamente annullarsi nel

proprio partner, abbandonare gli amici,

cambiare il proprio modo di essere per

piacere a lui/lei. Essere se stessi è da

persone mature e di carattere, altrimenti

si diventa pecore. Trovo inoltre ingenue le

persone che si innamorano di sconosciuti su

internet e i social network credendo di

aver trovato il partner perfetto senza

conoscerlo veramente e correndo seri

rischi. Alessandra

Io ho apprezzato molto il fatto che anche la

nostra insegnante di Lettere abbia

approfondito il tema dell’amore, perché lei

ha avuto la possibilità di osservarci molto

bene dato che ci ha accompagnato nel corso

dei tre anni e ha imparato a riconoscere le

nostre personalità e i nostri modi di

comportarci.

Tutti si sono mostrati interessati

all’argomento, anche se alcuni hanno detto di

non essere interessati all’altro sesso;

secondo me o sono troppo timidi e introversi

per esprimerlo oppure indossano una

maschera, quella dell’indifferenza. Questo

percorso è stato utile anche perché ci ha

permesso di confrontare le proprie idee con

quelle degli altri e di formarci opinioni

motivate.

Riccardo

Ho capito che quando ci si chiude troppo in

una relazione a due, si finisce per isolarsi,

trascurare gli amici e se poi la storia finisce

si rimane completamente soli. La

separazione poi dovrebbe essere accettata

e non essere vissuta come una tragedia: non

si deve rimanere tristi per troppo tempo e

gli amici servono anche a consolare e

distrarre.

Matteo

Quando finisce una storia, non è vero che

poi ti crollerà il mondo addosso e che lui. Il

tuo tutto, ti lascerà solo il niente, se tu

sarai riuscito a mantenere la tua

individualità. La coppia è fatta di uno +

uno=due. Vittoria

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Molte ragazze sognano il principe azzurro:

bello, fisico da Rambo, ma deve anche

essere romantico e soprattutto deve

giurare amore eterno. Non hanno ancora

capito che il partner perfetto non esiste e

magari insistono nel volerlo cambiare.Tutti

abbiamo lati positivi e negativi ci si deve

amare per quello che si è.

Nicolò

Queste lezioni mi sono servite moltissimo e

adesso sono più consapevole e sicura di me.

Quando ci si innamora bisogna chiedersi;

conosco veramente la persona della quale

sono follemente innamorato/a. Mi posso

fidare di lui/lei? Oggi purtroppo accadono

cose orrende, gesti che non mostrano alcun

rispetto per il compagno/a; violenze,

femminicidio. Non si deve scegliere alla

leggera, magari perché si è spinti dalla

moda, dagli amici ad avere un partner,

quello che sia.

Vittoria

E per concludere…

Cari professori, siamo giunti quasi al termine di questi tre anni di scuola media che sono stati ricchi di emozioni… pianti e risate ma ora devo dire che sono cresciuta, mi sono trasformata da bambina spensierata in ragazza che guarda il mondo con occhi critici. Fra poco dovrò dire addio alla Scuola Media Betteloni e devo dire che… un po’ me ne dispiace! Noemi

Nel corso di questi tre anni di scuola media

Abbiamo svolto attività che ci sono state

utili per la nostra crescita personale; al loro

termine sono seguiti dibattiti e riflessioni

personali che ci hanno fatto maturare sia

nel pensiero che psicologicamente.

Sofia Z.

Mi è piaciuto capire come “gira il mondo” e

poter esprimere sempre il mio, motivando le

mie ragioni e confrontandole con quelle dei

compagni e dei professori.

Il mondo in cui viviamo è pieno di insidie e

pericoli, ma se ci saranno accanto a noi delle

figure di riferimento che ci guidano, come i

nostri genitori e i nostri insegnanti, potremo

superare gli ostacoli che ci troveremo

davanti con facilità.

Christian

SINTESI DI LAVORI

SVOLTI DALLA CLASSE 3 L

NEL CORSO DEI TRE ANNI

DI SCUOLA MEDIA

SEDE BETTELONI

COMPRENSIVO8VR

ANNI SCOLASTICI

2012-13

2013-14

2014-15

Professoressa Maristella Zangrandi

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