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SOMMARIO - Estate a Castrofilippo . . . . . . . . . . .
- Giochi in piazza a Casteltermini . . . . . . .
- Grest a Rocca di Capri Leone. . . . . . . . .
- Grest a Castrofilippo . . . . . . . . . .
- Il “Santo del mese”. . . . . . . . . . .
- La “Parola del mese”. . . . . . . . .
- Il gioco di un tempo . . . . . . . . . . .
- La ricetta del mese. . . . . . . . . .
AGRIGENTO
. . pag. 2
. . pag. 4
. . pag. 6
. . pag. 8
. . pag. 10
. . pag 11
. . .pag.12
. . .pag.13
Agosto 2014
A cura degli Animatori
e dei Volontari in Servizio Civile ANSPI
Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” di Canicattì
Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Casteltermini
Circolo ANSPI “Karol Wojtyla” di Castrofilippo
Oratorio ANSPI “Maria SS. Del Carmelo” di Cattolica Eraclea
Oratorio ANSPI Centro Giovanile Immacolata di Montallegro
Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Sambuca di Sicilia
2
ciale con la partecipazione dei
ragazzi del Pakistan, che sog-
giornano a Castrofilippo.
Francesca Cipollina
Volontaria SCN
Anspi “Karol Wojtyla”
L’estate castrofilippese è stata
piena di attività ed eventi e
l’ANSPI è stata impegnata in
diverse manifestazioni tra cui il
torneo di pallavolo che ha
visto partecipi 3 squadre
miste, una formata da ra-
gazzi di Castrofilippo, una
da ragazzi pakistani che a-
bitano nel paese e una da
giovani di Canicattì. È stato
fatto un girone d’andata e
uno di ritorno, con partite
giocate in orario serale
presso il campo della Scuo-
la Media, previa autorizza-
zione richiesta al Consiglio
d’Istituto della scuola, diret-
ta dal Preside Ivan Cappuc-
ci. La finale è stata giocata
il 26 agosto con la vittoria
dei ragazzi di Canicattì “I
Soliti”, al secondo posto la
squadra “Pakistan” e al ter-
zo posto i ragazzi di Castro-
filippo “Happyedi”.
Sono state delle bellissime sera-
te dedite allo sport sano ed edu-
cativo, in un certo senso finaliz-
zato anche all’integrazione so-
Estate a Castrof i l ippo
Tor neo pal lavolo 2014
4
Motivo di grande soddisfazione
e orgoglio per i ragazzi
dell’ANSPI di Casteltermini
per la realizzazione di questo
evento che è riuscito a coinvol-
gere diverse fasce d’età e far
vivere alla comunità di Castel-
termini una giornata di intensa
vivacità.
Denise, Angelo, Michela
Volontari SCN Anspi
Si è svolta martedì 19 agosto la giorna-
ta dei “giochi in piazza” che ha coin-
volto i ragazzi di tutte le età.
La manifestazione ha avuto luogo in
piazza Duomo alle ore 16,00 con le i-
scrizioni dei bambini dai 6 ai 13 anni.
Poi l’inizio entusiasmante dei giochi!!!
Grande partecipazione e coinvolgi-
mento di tutti i bambini che hanno ani-
mato questo evento di grande rilievo.
La sera, invece il proseguo con i giochi
per i più grandi con la partecipazione
dei ragazzi dai 13 anni in sù.
ANSPI Castel ter mini
G iochi in p iazza
6
“GREST…AMO INSIEME con NOI non ti annoi” è il no-
me che noi volontari del Servizio civile Nazionale abbia-
mo dato all’iniziativa estiva intrapresa nel Salone Parroc-
chiale ANSPI “Giovanni Paolo II” sito a Rocca di Capri
Leone. Mesi di progettazione, programmazione, scelte
decisive si fanno concrete e diventano realtà a partire dal
1 luglio 2014. Il progetto realizzato, è frutto di
un’intensa fase ideativa, poiché, esso, non è stato conce-
pito come semplice insieme di giochi estivi finalizzati
all’esclusivo divertimento di bambini e ragazzi, bensì co-
me “momenti di socializzazione”, dove fondamentale è
stato il “fare insieme”, l’integrazione con il gruppo, il coinvolgimento di tutti nelle
diverse attività ludico-ricreative, nessuno escluso, ma non solo. Il nostro obiettivo è
stato far riscoprire i forti valori, che purtroppo, le nuove generazioni, spesso di-
menticano o sconoscono: valori quali l’amicizia, l’altruismo, la condivisione, la
fiducia, sincerità, il rispetto, divulgati attraverso il gioco, il canto e soprattutto la
preghiera. Ogni giorno, infatti, si incominciava con il ringraziare Dio, per il dono
che ci stava concedendo, possibilità che tutti i bambini del mondo avrebbero dovu-
to avere.
Il GREST, ha inizio con la fase preliminare dell’accoglienza: abbiamo servito loro
un piccolo rinfresco per poi continuare con giochi di conoscenza: primo fra tutti, il
lancio della palla al compagno, comunicando il proprio nome, prestando attenzione
al nome dell’altro poiché, concluso il giro, la palla doveva essere lanciata al com-
pagno indovinando il nome dell’altro. I giochi di squadra sono stati davvero tanti,
molti risalgono ai ricordi d’infanzia di ciascun volontario, altri invece, sono stati
frutto della nostra fantasia.
Per il primo giorno, noi volontari, abbiamo realizzato un cartellone con il logo che
rappresenta l’ANSPI in questa attività, logo che, abbiamo tra l’altro inserito nella
stesura del volantino pubblicitario: stiamo parlando delle “Cronache di Narnia”, e
per incominciare lo abbiamo fatto dipingere proprio ai ragazzi. Una volta finito,
tutti insieme, volontari e ragazzi, abbiamo stabilito il posto per affiggerlo. È stata
dedicata, inoltre, una giornata di festa e di puro divertimento con la presenza dei
gonfiabili. Infine, è stata anche realizzata, in pochissimo tempo, una piccola recita
nella quale i bambini con una maestria e un dominio della scena pari a quella di
Grest Messina
“GREST. . .AMO INSIEME con NOI
non t i annoi”
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affermati attori di teatro, hanno interpretato la storia di
“CAPPUCCETTO VERDE”, un’eccentrica bambina, nipote di
un’altrettanto
eccentrica nonna e figlia di una madre che un incantesimo aveva re-
so antipatica e arrogante più che mai. La natura, rappresentata da tut-
ti i bambini, chi nelle vesti di fiorellini chi in quelle di dolci anima-
letti, faceva da scenografia. L’abbiamo chiamata la recita della sem-
plicità perché costumi e scenografie sono state realizzate con le no-
stre forze e volontà. La recita si conclude con un canto di Lode al Si-
gnore per dirgli “Grazie” del dono che ci ha donato!
Anastasi Catia, Lazzaro Cristina, Oddo Noemi, Pezzino Andrea
Volontari SCN ANSPI
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GREST Castrof i l ippo
Nar nia… cronache d ’estate
no e subito dopo... tutti ai laboratori di te-
tro, musica, arte e sport. Dopo la prima
parte della giornata, l’arciprete don Giu-
seppe Costanza ci impegnava nel momen-
to della preghiera e infine tutti a giocare.
Sono state due settimane impegnative ma
nello stesso tempo belle e coinvolgenti. A
conclusione del GREST è stato organizza-
to uno spettacolo che ha visto protagonisti
tutti i bambini e gli animatori, dove ognu-
no ha presentato ciò che ha preparato du-
rante le giornate precedenti.
Francesca Cipollina
Volontaria SCN
Anspi “Karol Wojtyla”
Il 7 Luglio u.s. a Castrofilippo (AG)
presso i locali della scuola primaria
“Don Bosco” ha avuto inizio il GREST
che ha coinvolto oltre 100 bambini dai 6
ai 13 anni e circa 30 animatori, coordina-
ti da Filippo Chiarelli. Tema formativo di
quest’anno è stato “Narnia, cronache
d’estate”, tratto dal famoso film per ra-
gazzi “Le cronache di Narnia”. Una sto-
ria all’insegna dell’avventura e della su-
spance, che ha tenuto grandi e piccoli
con il fiato sospeso per 15 giorni. Ogni
mattina si dava inizio alla giornata con il
coinvolgimento dei bambini attraverso
canti, balli e bans, in un secondo mo-
mento veniva presentato il tema del gior-
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Santo del mese
<<San Diego>>
L’ultima domenica di agosto si celebra a Canicattì, per antichissima
tradizione, la festa di San Diego, protettore della città fin dal tempo
della canonizzazione, avvenuta nel 1588, quindi 125 anni dopo la mor-
te, poiché egli si spense il 12 novembre 1463 ad Alcalà de Henares,
grosso centro che dista 36 chilometri da Madrid, in direzione nord-est,
e conta attualmente 160.000 abitanti. La città natale di San Diego è pe-
rò San Nicola del Puerto, nella diocesi di Siviglia, in Andalusia. Della
nascita non si conosce con esattezza la data. I suoi biografi concorda-
no nel dire che nacque “intorno al 1400”. Quindi era poco più che ses-
santenne quando morì. I genitori, molto poveri, gli avevano dato al
fonte battesimale il nome di Giacomo, che in lingua spagnola suona
Jago, donde, per pronunzia popolare, il nome di Diego, con cui venne
chiamato e con cui è ora universalmente noto.
Il culto di San Diego a Canicattì ebbe inizio subito dopo la canonizza-
zione, perché, a sfogliare gli antichi fascicoli dell’Archivio del Comu-
ne, si nota che tanti canicattinesi nella prima metà del Seicento porta-
vano già il nome di Diego. E di essi parecchi erano nati sul finir del
Cinquecento. A introdurne il culto furono con molta probabilità i mo-
naci del convento dello Spirito Santo, che erano dello stesso Ordine
cui apparteneva San Diego. Con entusiasmo, perciò, si prodigarono a
diffonderne la devozione, erigendo a lui subito un altare e infervoran-
do alla sua venerazione l'intera Canicattì, così da accendere la fantasia
popolare e far nascere leggende e detti come questo:
San Caloiaru di Naru,
Santu Roccu di Butera,
Santu Decu di Canicattì
sunnu frati tutti tri.
Francesca Cipollina
Volontaria SCN
Anspi “Karol Wojtyla”
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Dal Vangelo Secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un
altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma
ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è
nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire
al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso
non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora
ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Riflessione . . . Potremmo pensare che il brano sia in contraddizione con l'invito ad esercitare
la correzione fraterna; non lo è: ci sollecita solamente ad esercitarla con regole
corrette. Un cieco ha le capacità motorie funzionanti; gli manca solamente la
facoltà di orientamento. Un cristiano senza carità possiede la capacità
materiale di correggere i fratelli peccatori; ma fallisce il bersaglio, per
mancanza di orientamento. Se non siamo guidati dall'amore di Cristo, quando
riprendiamo il nostro prossimo, anziché aiutarlo a togliere la pagliuzza del
peccato, la facciamo penetrare ancora più in profondità nel suo animo
esacerbato, per il nostro poco tatto e l'immensa ipocrisia. Riconosciamo, prima
di tutto, di essere noi stessi poveri peccatori e ammettiamolo apertamente, e in
modo sincero, davanti al fratello da correggere; proponiamogli di fare assieme
un cammino di rispettiva conversione. I successi saranno certamente migliori.
Vincenzo Di Stefano
Parola del mese
Vangelo (Lc 6 .39 -42)
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I l g ioco d i un tempo
Tra i tradizionali giochi di una volta, questo era quello che richiedeva di cer-
to più agilità fisica. Anche in questo caso bisognava essere in gruppo ed uno
o più giocatori si piegavano in avanti mettendo le mani sulle ginocchia ed
andando a formare appunto la cavallina sulla quale gli altri giocatori, a tur-
no, dovevano saltare. Il salto avveniva poggiando le mani sulla schiena del-
la cavallina ed allargando le gambe, in modo da non toccarlo. Saltate tutte le
cavalline il giocatore si piegava per assumere quello stesso ruolo e chi era
stato saltato da tutti i giocatori poteva alzarsi e saltare anch’esso sui suoi
compagni.
Giochi che si facevano all’aria aperta e soprattutto d’estate, senza dover ac-
quistare praticamente nulla, ma arrangiandosi con quello che si riusciva
ad acciuffare in casa oppure a trovare per strada. Giochi di una volta che
non solo regalavano ai bimbi un divertimento sano (ed economico), ma che
permettevano anche di sviluppare riflessi ed agilità. Certo le ginocchia
sbucciate erano quasi una garanzia, così come pure le mani e la faccia
completamente nere, ma il divertimento era assicurato.
Marianna Cammalleri
Volontaria SCN ANSPI “K.Wojtyla”
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Preparazione:
Setacciate la farina in una ciotola, aggiungete un pizzico di sale, un cuc-
chiaino di zucchero e il lievito in polvere.
Separate gli albumi dai tuorli: montate con lo sbattitore elettrico i primi a
neve e sbattete, sempre con le fruste elettriche, leggermente i secondi.
In un’altra ciotola mescolate il latte e il burro sciolto a bagnomaria, unite i
tuorli, aggiungete gli ingredienti farinosi e, infine, gli albumi a neve, quin-
di mescolate.
Cottura:
Ungete di burro una padella antiaderente, versate un mestolo di composto
roteando la padella per distribuirlo bene e fate cuocere da entrambi i lati.
Ripetete l’operazione fino a esaurimento ingredienti.
Accorgimenti:
Per far risultare i pancakes più soffici è importante non mescolare troppo a
lungo i composti (quello di farina e quello di uova) per non facilitare la for-
mazione di glutine.
Idee e varianti:
Nella tradizione americana i pancakes sono guarniti con sciroppo d’acero,
ma voi potete gustarli secondo il vostro gusto con cioccolato, miele, burro
fuso o come meglio preferite.
TEMPO: 15-30 MINUTI
Floriana Alaimo
Volontaria SCN ANSPI “K.Wojtyla”
Ricetta del mese
Pancakes