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Quad. Bot. Amb. Appl. , 1712 (2006): 141-150. Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania (Sicilia orientale) A. G UG LI ELMO 1 , P. PAVONE 1 & C. S ALME RI 2 1 Dipartime nto di Botanic a, Uni ve rs it à deg li Stu di di Catania, Via A. Longo, I 9 - 95 I 25 Ca tani a 2 Dipartime nt o di Scienze Bota ni che, Uni ve rs it à deg li Studi di Pa lerm o, via Archirafi , 38 - 90 I 23 Pa le rmo ABS TRAC T. - Cardens o.f th e /8th centurv in th e old town centre o/Catania (E Sicily). - An update s ur vey on th e hi stori ca l ga rdens of I 8 1 " century checked in th e old town centre of Cata ni a is prese nt ed, di stin gui shin g th cm according to typology and use . Th e contemporary presence of fruit trees toge th er with orn ame nt al pl ant s und erlin es th e primary functi on of th e ga rden it se lf as an " useful ga rd en" fo r th e owner. A fl ori sti c li st a nd two maps are give n. Key ;vords: Hi stori c garden s, fl ora, Ca tani a, Si cil y. IN TRODUZ IO NE Questo studio si in se ri sce nel qu adro di più a mpi e ri ce rche avviate da tempo sul ve rd e sto ri co de ll a Si c ili a orie nt ale e meridi ona le (PA VO NE & a l. , I 998; GUGLI E LMO & al., 200 I, 2002) e, in particolare, de lla città di Catania (P AVO NE & al ., I 994; PAVO NE & SALM ERI, I 994; GUG LI E LMO & al., 200 I ), dove la presenza di gran parte de i giardini di val ore storico ancora esiste nti va co ll egata all a ri costruzione de ll a città successiva a ll a colata lav ic a del 1669 e soprattutto al violento terremoto del 1693. Lo sc hema urbani stico settecentesco, così come voluto dal Du ca di Camastra, si mantiene oggi a ll ' inte rn o del centro storico cittadino delineato dal tracci ato di pa rt e delle vec- chi e mura rimaste integ re nonostante il terremoto. Determina nti nella ricostruzione furon o, infa tti , la vic i- nanza del porto a ll e mura de ll a città e le co nn esse attivit à co mm erci a li che compo rt aron o lo sv iluppo de ll a nu ova Ca tani a proprio sui res ti de ll a città vecc hi a, a ll ' inte rn o de ll a cinta muraria. La vivace attività di edificazione, dura ta oltre 70 anni, comportò, purtroppo, la progress iv a di stru zione di gran parte deg li orti e giardini privati e so lo alcuni di es si rimasero confinati in spazi perifeòci lungo le mura cittadine. Succe·s·s iva me nt e nel corso dell 'Ottocento, in seguito a ll 'es pansione de ll a città ve rso ord, oltre il tracciato de ll e mu ra, nu ove aree ve rdi fu ro- no rea li zza te a corredo di res id enze di campagna de ll 'a ri - stocrazia e della nu ova borghesia. All o scopo di verificare qu ant o deg li a nti c hi giardini s ia anco ra oggi presente e di valutarne il patrimoni o botanico, è tato avviato il cens iment o deg li orti claustra li e dei giar- dini nobiliari nel centro storico della città, es tendendo l' in- da gine anche ad aree private più modes te ma non per qu e- sto meno significa ti ve dal punto di vista stori co-cultu ra le e fl oris ti co. MATERIA LI E ME TODI Lo studio è stato cond ott o nel ce nt ro stori co di Catani a, prin cipalment e ne lla zo na un tempo ra cchiu sa dalle mu ra , ancora oggi indi viduabile nel tra cci ato di alc une strade oltre che nei resti di bastioni e porte di accesso all a città, ra ggrup- pando le aree ce nsite in base all ' ini ziale des tinazione e al tipo d' impi anto. Sono stati tra lasc iati i due giardini pubblici dell a città, la Vill a Pac ini e la Vill a Bellini , nonché l'Orto Botani co uni ve rs itari o, perché oggett o di precede nti pubblicazioni (GI ACOMI I, 1960; P AVONE & GUGLI ELMO, 1992 , 1995 ; P AVONE & SAL MER I, I.e .; GUG LI EL MO & al ., 200 I). Per l' individuazione delle are e da ce ns ire è stata svolta un a ri cerca approfondita nel territori o cittadino, res a difficol- tosa dall a fitt a trama di edifici tra i quali , il più dell e volte, i res ti degli antichi giardini sono celati . A tale scopo la con sul- tazione e il confro nto di anti che mappe dell a citt à e di recenti fo to ae ree ne ha reso poss ibil e la corretta loca li zzazione, oltre all ' identifi cazione dell'ori g in ari a des tin az ione. Per le noti zie stori che e architettoni che si è fa tto riferimento a BASILE & MAG NANO DI SAN Li o ( 1996) e ad altre pubbli cazioni es pres- sa mente dedi cate alla città (DE ROBERTO, I907; RI OLO, I987; BARBERA, I988; RECUP ERO, I 99 I; MOTTA, I 9C]._8). Lo studi o d'éll a co mpos izione vegetale di qu es ti giardini , di quanto es isteva in passato e quanto ancora si conserva, ha co mportato, per ciasc un s ito indi vidu ato, il censimento dell a componente con parti co lare attenzione all e prese nze più ril eva nti e di va lqre stori co. La determ inazione degli esem- pl ari si è basata su' Op rè e tes ti spec iali sti ci (Mc CU RRA CH , 1980; GRAF, 1 98 I; P1 G A TTI, 1982; BRICKE LL, 1990; FERRAR! & MEDICI, 1996; HU XL EY & al., 1997) . L' elenco fl ori sti co è stato redatto indicando oltre al nome sc ientifi co, la relati va fami gli a, la forma bi ologi ca e l'a rea di ori gin e di ciasc un taxon, nonch é la presenza nei di ve rsi siti ril evati. Sono, inol- tre, riport ate su mappa le ubi cazioni di tutti i giardin i censiti.

Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

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Page 1: Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

Quad. Bot. Amb. Appl. , 1712 (2006): 141-150.

Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania (Sicilia orientale)

A. G UG LI ELMO 1, P. PAVONE 1 & C. S ALME RI 2

1 Dipartimento di Botanica, Uni vers ità degli Studi di Catania, Via A. Longo, I 9 - 95 I 25 Catania 2Dipartimento di Scienze Botaniche, Uni versità deg li Studi di Palermo, via Archirafi , 38 - 90 I 23 Palermo

ABSTRACT. - Cardens o.f the /8th centurv in the old town centre o/Catania (E Sicily) . - An update survey on the hi stori ca l gardens of I 81

" century checked in the old town centre of Catania is presented, di stinguishing thcm according to typology and use. The contemporary presence of fruit trees together with ornamental plants underlines the primary functi on of the garden itse lf as an "useful garden" fo r the owner. A fl ori sti c li st and two maps are given.

Key ;vords: Hi stori c gardens, fl ora, Catani a, Sicily.

INTRODUZ IONE

Questo studio si inse ri sce ne l quadro di più ampi e ri ce rche avv iate da tempo sul ve rde stori co dell a Si cilia orientale e meridi onale (PAVO NE & al. , I 998; GUGLI ELMO & al., 200 I, 2002 ) e, in particolare, della città di Catania (PAVONE & al ., I 994 ; PAVO NE & SALM ERI, I 994; GUG LI ELMO & al., 200 I), dove la presenza di gran parte de i giardini di val ore storico ancora es istenti va collegata all a ri costruzione della città success iva all a colata lav ica del 1669 e soprattutto al violento terremoto del 1693. Lo schema urbani stico settecentesco, cos ì come vo luto dal Duca di Camastra , si mantiene oggi all ' interno del centro storico cittadino delineato dal tracci ato di parte delle vec­chi e mura rima ste integre nonostante il terremoto. Determinanti nella ricostruzione furon o, infa tti , la vici­nanza del porto all e mura della città e le connesse atti vità commerciali che comportarono lo sv iluppo della nuova Catania proprio sui resti della città vecchia, all ' interno de ll a cinta muraria . La vivace atti vità di edifi cazione, durata oltre 70 anni , comportò, purtroppo, la progress iva di struzione di gran parte degli orti e giardini privati e so lo alcuni di essi rimasero confinati in spazi perifeòci lungo le mura cittadine. Succe·s·s iva mente ne l corso dell 'Ottocento, in seguito all 'espansione della città verso

ord, oltre il tracciato delle mura, nuove aree ve rdi fu ro­no rea li zzate a corredo di res idenze di campagna dell 'a ri ­stocraz ia e della nuova borghes ia.

Allo scopo di verificare quanto deg li antichi giardini sia ancora oggi presente e di valutarne il patrimoni o botanico, è tato avviato il censimento degli orti claustrali e dei giar­dini nobiliari nel centro storico della città, estendendo l' in­dagine anche ad aree private più modeste ma non per que­sto meno significa ti ve dal punto di vista stori co-cultu ra le e fl oristi co.

MATERIALI E METODI

Lo studio è stato condotto nel centro stori co di Catania, principalmente nella zona un tempo racchiusa dalle mu ra , ancora oggi individuabile nel tracciato di alcune strade oltre che nei resti di bastioni e porte di accesso all a città, raggrup­pando le aree censite in base all ' iniziale destinazione e al tipo d' impianto. Sono stati tra lasc iati i due giardini pubblici dell a città, la Villa Pac ini e la Villa Bellini , nonché l'Orto Botanico uni versitari o, perché oggetto di precedenti pubblicazioni (GIACOMI I, 1960; PAVONE & GUGLI ELMO, 1992, 1995; PAVONE & SALMER I, I.e .; GUG LI ELMO & al., 200 I).

Per l' individuazione delle aree da censire è stata svolta una ri cerca approfondita nel territorio cittadino, resa difficol­tosa dall a fitta trama di edifici tra i quali , il più delle volte, i resti degli antichi giardini sono celati . A tale scopo la consul­tazione e il confronto di antiche mappe dell a città e di recenti fo to aeree ne ha reso poss ibile la corretta loca li zzazione, oltre all ' identificazione dell'originari a destinazione. Per le noti zie stori che e architettoniche si è fa tto riferimento a BASILE & MAGNANO DI SAN Lio ( 1996) e ad altre pubblicazioni espres­samente dedicate alla città (DE ROBERTO, I 907; RIOLO, I 987; BARBERA, I 988; RECUPERO, I 99 I; MOTTA, I 9C]._8).

Lo studio d'élla composizione vegetale di questi giardini , di quanto esisteva in passato e quanto ancora si conserva, ha comportato, per ciascun sito indi viduato, il censimento della componente flori s tic~, con particolare attenzione alle presenze più rilevanti e di valqre storico. La determinazione degli esem­plari si è basata su' Oprè e testi specialistici (Mc CURRACH, 1980; GRAF, 198 I; P1G ATTI, 1982; BRICKELL, 1990; FERRAR! & MEDICI, 1996; HUXLEY & al., 1997). L'elenco fl ori stico è stato redatto indicando oltre al nome sc ientifico, la relati va famigli a, la forma biologica e l'area di origine di ciascun taxon, nonché la presenza nei di versi siti rilevati. Sono, inol­tre, riportate su mappa le ubicazioni di tutti i giardin i censiti.

Page 2: Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

CARATTERI FISIOGRAFICI

li centro storico di Catania si estende in un'area di circa 2 kmq, compresa tra il mare e la linea delle antiche mura più o meno corrispondente all ' attuale percorso della via Plebiscito. L'altitudine maggiore, circa 50 m s.l.m., è rap­presentata dalla collina di Montevergine, primo insediamen­to della città greca, dove oggi sorge il Monastero dei Benedettini (S. Nicolò l'Arena) .

li suolo è in massima parte di natura vulcanica; solo alcune zone sono caratterizzate da affioramenti argillosi antichi o depositi alluvionali (ROMANO & al. , 1979).

TI clima è caratterizzato da una temperatura media annua di l8°C e precipitazioni medie annue di 720 mm concentra­te in autunno-inverno, con ampio deficit idrico nei mesi esti­vi (WALTER & LI ETH , 1960). Va comunque sottolineato che le condizioni climatiche all'interno dell'area urbanizzata risentono ovviamente dell ' impatto antropico (traffico veico­lare, costruzioni , impianti di condizionamento, ecc.) che modifica fortemente i valori di temperatura ed umidità del­l'aria.

RIS ULTATI

Le indagini effettuate nel! 'area del centro storico di Catania hanno permesso di rilevare diverse tipologie di giar­dini, soprattutto sulla base della loro destinazione. Sono stati pertanto distinti: giardini dei conventi e giardini delle dimore nobiliari e degli edifici civili (Fig. 1 ), nonché giar-

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dini e orti della piccola e media borghesia (Fig. 2). Tutti i siti oggetto di studio per ciascuna tipologia sono elencati in tabella (Tab. l ).

E' importante sottolineare come oggi solo alcuni di essi mantengano la fisionomia di giardino con una componente vegetale discretamente conservata, anche grazie al persiste­re della proprietà privata. Altri, particolarmente rilevanti sotto il profilo storico, si presentano invece profondamente modificati nella flora , seppure ancora leggibili nella loro struttura originaria. Altri ancora, purtroppo, sono definitiva­mente scomparsi o trasformati per altre destinazioni.

Giardini dei conventi

I numerosi conventi costruiti dopo il terremoto nell 'area del centro storico sono ancora identificabili nel contesto cit­tadino. Affiancati a chiese monumentali , essi dominano, con le loro dimensioni, molte delle vie più importanti . Buona parte di questi conventi era sicuramente fornita di chiostri interni coltivati a giardino secondo il classico schema dei giardini claustrali , ma solo in pochi è possibile ritrovare oggi segni del passato assetto, soprattutto a causa delle nuove destinazioni d'uso degli edifici , da scuole a caserme o uffici (Tab. 1 A).

li più noto tra i giardini dei conventi è certamente è quel­lo del Monastero benedettino di San Nicolò l'Arena (oggi sede di alcune Facoltà umanistiche dell ' Università) , artico­lato, su progetto del Yaccarini , in uno schema a quattro chio­stri affiancati alla chiesa, dei quali solo due furono reali zza­ti. Adiacente al Monastero era la Flora, un vero e proprio

Fi g. I - Mappa del centro storico di Catania (da Ittar 1832 in B ARB ERA, 1988, ridisegnata) con il tracciato murario e l'ubicazione dei gia­rdini di conventi e dimore. In verde i giardini oggi presenti , in rosso quelli non più esistenti.

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Page 3: Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

Fig. 2 - Locali zzaz ione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania.

Orto botanico dove si formarono illustri studiosi , come Emiliano Guttadauro e il suo allievo Francesco Tornabene, fondatore dell 'Orto Botanico universitario (GI ACOM INI, I.e.) . Ne ll'unico chiostro in cui è ancora presente un giardino, in passato noto come Floretla , è ben evidente il tradi zionale disegno con quattro aiuo le regolari agl i angoli ed una cen­tral e, dove nell'Ottocento fu edificato un chiosco di stile neogotico (la Ko.ffehaus) . La flora oggi si presenta comple­tamente rimaneggiata con l' introduzione di piante prevalen­temente esotiche senza una reale considerazione del conte­sto storico del giardino. Analogamente, il Giardino dei Novizi (Fig. 3), situato al piano superiore del Monastero, è stato sottoposto a restauro con l'inappropriata creazione di un giardino di succulente.

Anche il chiostro del Convento di Santa Caterina al Rosario, oggi sede cieli' Archivio di Stato, è stato oggetto di ripetuti interventi dovuti alla chiusura del portico e alla crea­zione di scale di accesso a seguito dell'abbassamento del piano stradale. Nel chiostro permane il disegno regolare delle ai uole, ma la flora ha subito ripetute modifiche. Analoghe considerazioni possono estendersi ai Conventi di Santa Chiara, della SS. Annunziata, della Purità e della SS. Trinità.

Hanno mantenuto invece l'originaria struttura e flora il giardino del Convento di San Domenico, nella zona di perti­nenza dei monaci , e il giard ino privato cieli ' Arcivescovado, annesso al Duomo. li primo conserva aiuo le rettangolari bor­date in pietra bianca e irrigate dalle tradizionali saie in cotto; vi sono coltivati agrumi, melograni , cipressi e si conserva una tradizionale bordura di Ruscus. [I secondo, dalla tipica struttura di giardino intramoenia, mantiene in parte la carat-

Fig. 3 - Il giardino dei Novizi nel Monastero benedettino di S. Nicolò l' Arena: in primo piano albero di Pillosporum tobira.

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Page 4: Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

teristica composizione di giardino-orto, con prevalenza di alberi da frutto , soprattutto agrumi.

li grande giardino dell 'Abbazia di Nuovaluce si presen­ta oggi frammentato tra diversi proprietari privati e comple­tamente racchiuso dalle costruzioni , ma forse proprio per questo motivo, è uno dei pochi a mantenere le sue caratteri­stiche sia nella struttura sia nella composizione floristica ; conserva infatti l'antico sistema di irrigazione con gebbia e saie e la contemporanea presenza di antiche piante orna­mentali e di alberi da frutto (Fig. 4) .

Giardini delle dimore nobiliari e degli edifici civili

Come i giardini claustrali anche quelli delle dimore nobiliari hanno subito nel tempo le conseguenze della pres­sione urbanistica, tanto da essere quasi del tutto scomparsi, ad eccezione dei pochi che, estendendosi sulle mura cittadi­ne, si sono mantenuti come veri e propri giardini pensili . In ogni caso, tuttavia, quelli pervenuti ad oggi (Tab. 18) sono ridotti nelle dimensioni e modificati nella composizione.

L'esempio più evidente è quello del giardino pensile di Palazzo Manganelli, che si estendeva sul bastione di San Michele in una vasta area articolata in giardino e orto, oggi purtroppo limitata al giardino di rappresentanza retrostante il palazzo, ancora di proprietà privata. Citato per la ricchez­za di piante, oggi conserva poche tracce in alcune specie arboree, come i monumentali cipressi che racchiudono il giardino, mentre numerose altre essenze testimoniano i ripe­tuti rimaneggiamenti. La presenza di invasive come l'a ilan­to e il precario stato di conservazione dell'impianto eviden­ziano purtroppo il generale stato di abbandono (Fig. 5).

Altri giardini pensili sono visibili a Palazzo Francica Nava, di proprietà privata e a Villa Cerami , oggi sede della facoltà di Giurisprudenza (Fig. 6).

Tra gli edifici civili, ricordiamo quello dell 'Ospedale Santa Marta e Villermosa che, in riproduzioni della metà dell 'Ottocento, risulta circondato non da un giardino forma­le ma dalla cosiddetta Selva, tipica dei giardini fuori le mura. Oggi tutto è ridotto a due aiuole che affiancano lasca­linata d'accesso, con poche piante difficilmente riconduci­bili alla flora iniziale.

Piccoli orti e giardini

La presenza di giardini e orti annessi ad abitazioni più modeste della piccola e media borghesia era comune nella

Fig. 4 - Particolare del giardino dell'ex Abbazia di Nuovaluce.

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Fig. 6 - Villa Cerami.

Catania del XVIII secolo. Tali aree erano in realtà destinate alla coltivazione, più che di piante ornamentali , di specie orticole la cui presenza, all'interno del giardino, era garanzia di sopravvivenza e ricchezza per il piccolo proprietario, che le destinava al consumo familiare o alla vendita. Questi giar­dini non avevano, quindi , il significato di luoghi di svago o di affermazione di rango sociale e, pertanto, anche la loro sistemazione si presentava senza alcuno schema preciso.

Le piante maggiormente coltivate erano naturalmente alberi da frutto , soprattutto gli agrumi, oltre a nespoli , melo­grani, banani , ecc. Gran parte dei giardini erano irrigati con condotte esterne in cotto, utili zzando le acque raccolte nelle gebbie (cisterne).

Con l' incremento degli abitanti e la conseguente necessità di disporre di nuovi spazi edificabili, si verificò la quasi com­pleta scomparsa dei giardini all ' interno del centro storico.

Fig. 5 - Il giard ino pensile di Villa Manganelli (particolare).

Page 5: Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

E' stata rilevata la presenza di diversi piccoli giardini prevalentemente nella zona Ovest, soprattutto intorno a piazza Federico di Svevia e sulla collina di Montevergine (via A. di Sangiuliano), mentre la parte orientale sembra essere l'area più povera di verde (Tab. IC ; Fig. 2).

L'esempio più interessante è stato rappresentato, fino a tempi recentissimi , da un giardino sito in prossimità di piaz­za Sant ' Elena e Costantino, probabilmente antecedente al terremoto. Fresco e ombroso, conservava ancora l'antico sistema di irrigazione ed era ricco di tradiz ionali piante frut­tifere e varie specie ornamentali (Fig. 7). Interventi di ri strutturazione dell'annesso edificio hanno ultimamente interessato il giardino che è stato per buona parte distrutto e pavimentato.

Restano tracce delle antiche coltivazioni in diversi pic­coli giardini come, ad esempio, quelli del Cortile dell'Edera, del Bastione di San Giovanni , di via Leontini.

CONSIDERAZIONI SU LLA COMPONE TE VEGETA LE

Lo studio effettuato, seppure suscettibile di ulteriori approfondimenti , consente di dare una v:-ilutazione qualitati­va e, in parte, quantitativa sullo stato del verde storico a Catania.

Il patrimonio botanico attuale dei giardini del centro sto­rico, come si evince dall 'elenco floristico .(Tab. 2), annove­ra 97 taxa tra specie, sottospecie e varietà, relativamente comuni e diffuse nei giardini siciliani tradizionali , alcune piuttosto frequenti , altre invece riscontrate sporadicamente. L'analisi dello spettro corologico (Fig. 8) evidenzia come si tratti prevalentemente di specie esotiche mentre la compo­nente autoctona mediterranea rappresenta circa il 21 % della flora. Predominano le piante di origine asiatica (30%), seguite dalle americane (22%). Le famiglie maggiormente presenti sono le Palmae ( 11 taxa), le Rutaceae e le Rosaceae. Per quanto riguarda le forme biologiche (Fig. 9) si rileva la prevalenza delle fanerofite , soprattutto scapose (55%) e cespi tose ( 17%), e delle geofite (8%); tale riscontro dipende dal tipo di rilievo effettuato che ha tralasciato le piante erbacee per la loro casualità, e dal migliore adatta­mento di tali forme alle particolari condizioni climatiche dell'ambiente urbano.

Tra le piante ornamentali coltivate per tradizione nei

30%

Amene a 22%

Fig. 7 - Il piccolo giardino di Piazza S. Elena e Costantino (parti­colare).

giardini siciliani ricordiamo Datura arborea ritrovata in alcuni conventi (S . Caterina al Rosario, Trinità) ma anche in diversi piccoli giardini, Cyperus alternifolius nelle fontane o accanto ai canali di scorrimento dell 'acqua (Abbazia di Nuovaluce, San Domenico), Jasminum officinale che spor­ge dai pergolati di tanti cortili interni , Ruscus aculeatus tipi­ca pianta da bordura e, infine, Zantedeschia aethiopica e Monstera deliciosa.

Altre essenze più rare sono state censite in giardini pri-vati , come diversi esemplari di Camellia japonica e Hydrangea macrophylla nel giardino dell 'ex Abbazia di Nuovaluce che trovano qui probabilmente condizioni ambientali più umide e ombrose e maggiore attenzione da parte dei proprietari . Tra le specie arboree citiamo un grande esemplare di Magnolia grandiflora a Palazzo Scammacca della Bruca e un imponente Ficus benjamina a Villa Cerami.

La nostra indagine ha anche messo in evidenza la costante presenza in quasi tutti i giardini , a fianco delle spe­cie puramente ornamentali , di diverse piante da frutto , dagli agrumi , a volte anche di antiche cultivar, a nespoli , melo­grani , banani , fichi e olivi, che venivano coltivati per sop­perire alle necessità del proprietario e secondariamente apprezzati perché fornivano fioriture profumate e ombra nelle calde estati siciliane.

Infine, è stata rilevata in tutto il centro storico, la presen-

Fig. 8 - Distribuzione percentuaie della flora censita in rapporto Fig. 9 - Spettro biologico della flora censita. all 'area di ori gine.

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Page 6: Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

Tab I - Elenco dci si ti rilevati nel centro storico di Catania

DESTINAZIONE ORIGINARIA DESTINAZIONE ATTUALE UBI CAZIONE

A. GtARDl:" I DEI CO:" \ 'E:"TI

Abbazia di uovalucc Uffici Abitazioni pri vate Via Teatro Massimo

Badia di Sant ·Agata Uffic i I Cen tro soc ial e Via Villoria Emanue le

Com•e/lfo della SS. A1111u11::iata Di strcllo militare Pia::::a Carlo Alberto

Convento di San Domenico Convento I Uffici Via Santa Maddalena

Com·e1110 di San Francesco Uffici Guardia di Finanza Pia::::a San Francesco

Convento di Santa Caterina al Rosario Archivio di Stato Via Vittorio Emanuele

Co11\'e/1/o di Sa111a Nico/ella Prefettura/ Provincia l 'ia E111ea

Duomo e Arcivescovado Chiesa Piazza Duomo - Via Vittorio Emanuele

Monastero della Trinità Scuole 1 'ia I 'i11orio Emanuele

Monastero di San Nico lò l'Arena Università Piazza Dante

Monastero di Santa Chiara Uffici comunali Via Castello Ursino

Reclusorio della Purità Uni versi tà I Scuole l'ia Plebiscito

B. Dl~IOR E :"OHILIAlll ED ED IFI CI Cl\'I LI

Com·i110Cutelli Scuola Pia/La Cu1elli

Ospedale San Marco (Pala::::o Tr:::::ano) Varia PiaLLa tcsicoro

Ospedale Santa Marta e Vi ll em1osa Ospeda le Uffic i Via G. Clementi

Palazzo Asmundo Francica avJ Privato Piazza Asmundo

Pala::::o Biscari Pri\ alo Via Musco Biscari

Pala::::o Carcaci Pri\ato Via E1nca

Pala::::o 1-/emande:: Pri va to Via San Lorenzo

Palazzo Mangane lli Pri va to Piaua Manganelli

Pala::::o Reburdo11e Pri vato Via Vittorio Emanuele

Palazzo Sangiuliano Universi tà Piazza Università

Palazzo Scammacca della Bruca Privato Via Villorio Emanuele

Villa Cerami ni,·ersità Via Crociferi

C. PI CCO LI GIARDl'-1 E OIHI

Bastione di San Giovanni

Cortile dell'Edera

Piazza S. Elena e Costantino

Piazza San Francesco

Terme dell'Indirizzo e Piazza Indiri zzo

Via A. di Sangiuliano

Via Cancello

Via Crociferi

Via Leontini

Via Na umachi a

Via Pugli si I Via Di Bella

Via Recupero

Via Salvatore Di Giacomo

Via Sant"Elcna

Via Vela

Via Zurria

Vico Pace

N. B. In corsivo i giardi ni non più es istenti

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Page 7: Giardini del XVIII secolo nel centro storico di Catania ...2)_141-15… · Fig. 2 - Localizzazione dei piccoli giardini e orti nel centro storico di Catania. Orto botanico dove si

T a b . 2 - Ele nco d c i taxa ril eva ti T axo n Fa nti J,! li a F o rm a bio l. Arca d ' o ri g in e I 2 I 3 I 4 I 5 l 6 T 7 l 8 l 9 I IO I 11 I 12 I P rese n za Aila111hus alrissimu (Mi llcr} S\\ ing lc S imaroubaccac P scao Asia • l l l l I I ! • 1 • 1 • 1 • A/01•sia trip/11·1/a ( L ·11érit.) Britt. Vc rbc naccac P cacsp A rcc nt ina. Cile • Araucaria bidwillii I look. A raucariaccac P sca p A us tra li a • Araucaria exce/sa R. Br. Arauca ri accac P scao A ustra lia. ls. Norfo lk • • I I I T T T l l T • Asparaf!US plumo.rns Ba k. Lili accac P li an S Afri ca I •

Aspidistra elarior BI. Lili accac G rh iz C ina • Bougainvillea Q/ahra C ho isv Nyctag inaccac P li a n Bras il e • l l l • l l l l L • Camellia iaponica L. T hcaccac P scao E Asia • Capparis ovata L. Ca ppa ri daccac N P Rc .r . Mcd ii. • Cedrus atlantica (Endl. ) Ca rr. va r. 1!lauca Pinaccac P scap N Africa • Cercis s i/iquas tr11111 L. Cacsa lpinaccac P scap E Rcg. Medi1. . SWAsia • Cestrum parqui L' Hé r. Solanaccac N P S Ame ri ca • Chamaerops humilis L. Pa lmae Pscap/cacso W Re.r. Medit. • • • • Chorisia insignis Kunth . Bo mbacaccae P seap Perù . A rgentina • Citr11s a11ra111i11111 L. Rutaeeac P scap SE As ia • • • Citrus limo11 {L.) Burm. Ru taccac P scap O ri g ine incerta • • • • Citrus m edica L. Rutaccac P scao Ori gine ince rta • Citrus retic11/ata Bianco Rutaccac P scap SE As ia • • • • Citrus si11e11sis (L.) O sbcc k Rutaccac P scap S C ina • • • • • Citr11s x paradisi Macfod. in l·loo k . Ru taccac P scao O rt ico la • Cory /11s avellcuw L. Fagaccac N P E Europa • Crinwn asiaticum L. Amary lli daccac G bul b As ia trop . • Cuvressus semv ervirens L. C u1Jrcssaccac P scap E Rcg. Mcd it. • • • , . Cuoressus macrocaroa I la rt w. C un rcssaccac P scao N A mer ica • I Cvcas revoluta T hun b . Cycadaceac P scap Giappone • , . Cyc/011ia ob/011Ka Mi li. Rosaccac P sca p W As ia • Cvperus alter11ifo/i11s L. Cypc raccac G rhiz Madal!ascar • • Datura arborea L. So la naccae Pscao/caeso S Ame ri ca • • • • I • Duranta erecta L. Vcrbc naccac P caesp Ameri ca trop . • Eriobotn'a iaoo11ica (Thunb.) Lincll cy Rosaccac P scap C ina • • • Erwhea armata S. Wa ts . Pa lmae P seao Ca li fo rni a • E11calvp111s camaldulensis Dchnh . M vrtaccae P scap A ustral ia I • Euphorbia mi/ii Desmoul. Eupho rbiaccac N P Madagascar • Euphorbia pu/cherrima W illd . Euphorbiaceae NP W Mess ico • • • • E\'011\'lllllS japonicus L. f. Ce lastraceae P caeso C ina , Gia1mone • Feijoa sellowiana O . Berg . Mvrtaccae Pscap/caesp S Ame rica • • --Ficus beniamina L. Moraccac P seap As ia • • • Ficus carica L. Moracea e P scap Reg. Mcdi i. • • • • Ficus elastica Rox b. Moraccac P scap As ia tron . • • Ficus microcarpa L. r. Moracea e P scao SE As ia. Australi a • • Grel'illea robusra A. C unn . Proteaceac P scap E A ustrali a T • I federa helix L. Ara liaccac P li an Rcg. Mcdii. • .,. I l ihiscus rosa-sinensis L . Malrnccac P cacsp Asia tro p. • • • • • ,. llowea fors teriana Becc. Pa lmac P scao Austra li a ( ls. I lowc) ,. l frdrangea macropln-/la (Thunb.) Scr. Saxi fragaccac P caesp G iappone • I ris f!,ermanica L. lridaccac G rhi z E Reg. Mcdit. • Jacara11da mimosi(olia D. Don Bi .gnoni accac P scap S Ame ri ca l l l l l T T 1 . 1 . .Jusminum mesnii Hancc Olcaccac P li an WC ina • • I• Jasmi1111m officinale L. O lcaccac P li an SW /\ s ia • l • I I • I I I I I I l • I • LaJ!,erstroemia indica L. Lyth raccac P sca p As ia lrop. • La.f.!,1111a ria pal er sonii G. Don Ma lvaccac P scap Austra lia • LWlfllllll (' (111/UJ '(/ L. Vcrbc naccac P caesp A meri ca tro p. • I I I I • :;;:: I Lw1m.1· 1111/J ilis L. Lauraccac Psca p/cacsp Reg. Mcdii. • I I I I e I I •

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:;;: I Taxon Famiglia Forma biol. Area d"origine I 2 3 .t I 5 I 6 I 7 I I! I 9 I 10 I Il I 12 I l'rt'S('llZll 00

lif!.us rrum /11cid11111 Ait. Oleaccac P scao E Asia • • • lilium ca11did11111 L. Liliaceae G bulb E Reg. Mcdit. • li\listona chinensis R. Br. Palmac P scap Cina • • • • Maf!.nolia f!,randiflora L. Ma~noliat.:cac P scap N Amc· ri ca • • • • Melia a::edarach L. Meliaccae P scap N India. Cina • Mer)'ICI denhamii Seem . Ara liaccac P scaD Australia • • I • I I • Mrmsrera delic insa Liebm. Araccac P lia n Ame ri ca trop • • • Mo/1/anoa bipinnarifidll C. Koch Compositae P caeso Messico • Morus alba L. Moracea e P scap C ina • I • Musa x paradisiaca L. Musaccac G rhi z Rc1! . tronica li • • • Nerium oleander L. A pocy naccac Pscap/caesp S Rcg . Mcdit. • • • l • I • Nnli11a recurrara Hemsl. Agavaceae P sca p Messico • O/ea eurooaea L. Olcaccac P scap Rcg. Mcdit. • Philade/phus coro11ari11s L. Sax i fragaceac P caesp S Luropa • Phoenix canariensis C ha ub . Palma e P scao bolc Canarie • • • • • • Phoenix docrylifj!ra L. Palmae P scap N Africa. Arabia • • •I I I • Phoe11ix reclinata Jacg. Pa lmae p SCaD Africa troo. • • Pi1111s ha/epensis Mill e r Pinaccac P scap Rcg . Mcdit. • Pi11us vinea L. Pinaceac P scaD Rcg. Mcdit. • • Pi11osporum tobil«1 Ait. Pittosporaccae Pscap/cacsp Cina, Giappone • • • • • • • Platanus x !/\"brida Brot. Platanaceae P scaD Europa atlantica • • Plumbaf!.O caµ ensis Thunb. Plumbag inaceae P lian S AJ'rica • Portu/acarill a/i·a Jacq. Portul acaceae NP S Africa • • • Pmnus ceras ifera Ehrh. subsp. pissardii J .Dosta l Rosaccae P sca p Orticola • Punica 2ra11at11111 L. Pun icaceac P scap Rcg. rvtedit.. SW As ia • • Pyrus co1111111111is L. Rosaceae P scap Re ~. Medit. • • Rosa ba11ksiae Ait. Rosaccae NP C ina • Rosmarinus of!ìci11a/is L. Labiatae N P Reg. Mcdit. I I I I I I • Ruscus acu/eatus L. Lili accac G rhi z Rcg. l'vlcdit. • • • Senecio kaemp(eri DC. Compos itae Ch frut Giappo ne • • Senecio vetasilis DC. Comoositac Ch frut Mess ico • Sophora japonica L. Fabaceac P scap C ina. G ia ppo ne • I I I • Srrelit::ia regJnae Banks Musaccac P caesp S Afri ca • S:i::agrus roman zo ffìanum (C ham.) G lass man Palmac P sc~p S America I I I I • Tecoma srans (l.) Juss. Bi gnon iaccuc - r caesl) CS A merica • Tecomaria cavensis (Thunb.) Spach Bigno niaccac P li an S Africa • Tl1111 ·a ol'ienta/is L. Cuoressaccae P scao Cina, G iappone • • • Tracll\"Clll"fJUS fommei 11. Wencll. Pa lmae P scap C ina • • • Vihurnwn tinus L. CaDri !01 iaceae P caesD Reg. Medit. • Vitis .,;,,;(era Willd. Vitaceac P li an Rcg. Mcdit.. W Asia • I • Washin~tunia /ilifera H. Wendl. Palmae P scap Ca li fornia • • Washillf!.lOnia robusra H. We ndl. Pa lmae P scap Calilornia • • • • l • I • Wiweria sinensis (Sims.) Swcct Fabaccac P Ji a n E Asia • Za11tedeschia aethiovica (L .) Sprcng Aracene G rhi z S Africa •

44 30 17 IO 20 5 5 7 10 11! I 27 I 22

Legenda I = Abbaz ia di Nuovaluce 2 = Duomo e Arcivescovado J = M onastero di S. Nicolò l'Arena 4 = Convento cli S. Caterina a l Rosario 5 = Convento di S. Domenico 6 = Monastero di S. Chiara 7 = Ospedale S. Mana e Villcrmosa 8 = Pa laZ7o Scammacca della Bruca 9 = Palazzo Manganelli IO = V ill a Cera mi Il Piccoli giardini 12 = A ltri s iti (Monastero de ll a Trinità, Conven to della SS. Annunziata. Badia di S. Agata, Pa lazzo Biscari . Palazzo Sangiu li ano)

N.B. in grassetto le piante da frutt o

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za di Ailanthus altissima specie particolarmente invasiva, che tende a espandersi soprattutto nelle aree più trascurate come, ad esempio, nel chiostro della Badia di Sant' Agata.

CONCLUSION I

Come confermato da numerosi autori (BASILE & MAGNANO DI SAN L10, /. c.; PAVONE & al., 1998; RAIMONDO, 2000; GUGLI ELMO & al., 2002; BARBERA & BUFFA, 2003), la tradizio­ne sici liana, a qualsiasi livello sociale, vede il giardino soprat­tutto come insieme di piante fruttifere alle quali si accompa­gnano secondariamente quelle ornamentali , sia bulbose e rizo­matose (Aspidistra, Ruscus, Zantedeschia, Iris) sia arbustive (Datura, A/oysia, Philadelphus) e arboree, principalmente le palme. li modello "giardino-orto" sembra essere comune a tutti i giardini studiati e la presenza degli agrumi è la caratteristica saliente che li contraddistingue da altre tipologie di impianti. D'altronde ancora oggi in Sicilia la parola "giardino" assume il significato di agrumeto, di giardino di agrumi.

Purtroppo la continua riduzione degli spazi dedicati ai giardini, la condizione diffusa di un precario stato di con­servazione e manutenzione sia nell'impianto del giardino sia nelle componenti architettoniche, l' assenza di qualsiasi tipo di vincolo specifico sui giardini del centro storico non fanno altro che continuare a impoverire il patrimonio citta­dino. Con grande rammarico assistiamo oggi impotenti ad interventi di restauro di edifici storici , anche ad opera di illustri architetti o colti proprietari, che trascurano comple­tamente il giardino, quando presente.

Questa diffusa carenza della cultura del giardino, inteso come bene da conservare al pari degli altri monumenti cit­tadini, richiede una concreta base di conoscenza sc ientifica del problema e un 'attività di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni locali per avviare una corretta attività di conservazione e gestione di questo particolare aspetto del patrimonio storico-culturale della città.

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RIASSUNTO - G!i autori presentano un censimento dei giardini antichi oggi presenti nel centro storico di Catania, suddividendoli in base alla tipologia in giardini dei conventi, giardini delle dimore nobilia­ri e degli edifici civili , piccoli orti e giardini . Si evi­denzia per tutti il caratteristico abbinamento in col­tivazione di piante ornamentali e fruttifere , a con­ferma della primaria funzione di "utilità" assegnata al giardino. Si fornisce, inoltre, un elenco floristico e le mappe con l' ubicazione dei giardini rilevati .

RINGRAZIAMENTI - Lavoro eseguito con il contributo dell 'Università di Catania (Fondi di Ateneo per la Ricerca 2003 -2004).

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