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Psicopatologia e fisiopatologia dell’umore, della rabbia ed dell’aggressività. Giampaolo Perna Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Casa di Cura San Benedetto Menni , Albese con Cassano (Como) Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi (Milano). - PowerPoint PPT Presentation
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Giampaolo Perna
Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Casa di Cura San Benedetto Menni, Albese con Cassano (Como)Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi (Milano)
Psicopatologia e fisiopatologia dell’umore, della rabbia ed dell’aggressività
Psicopatologia e Fisiopatologia dell’Umore
LE EMOZIONI PRIMARIE:PIANGERE DI GIOIA E TRISTEZZA
Piangere di gioia e tristezza
Una forte disperazione o una gioia estrema possono far scorrere copiose lacrime…….
Questa manifestazione emotiva e’ una delle più misteriose, innanzitutto perché, nonostante la maggior parte dei mammiferi sia dotata di ghiandole lacrimali, soltanto l’uomo piange quando soffre mentre nessun altro animale, neanche il più prossimo dei nostri parenti nella scala evolutiva – lo scimpanzé - mostra questa caratteristica.
A cosa servono le lacrime?
Darwin ha negato una funzione delle lacrime nell’emotività’: esse sarebbero semplicemente il risultato accidentale della pressione esercitata sulle ghiandole lacrimali dalla muscolatura degli occhi quando questa si contrae indifferentemente dal fatto che questa ultima sia indotta da un’emozione intensa o da uno starnuto. In realtà Darwin sosteneva che avessero un ruolo protettivo sulla vista in situazioni in cui vi era un aumento della pressione arteriosa dei capillari della congiuntiva – il bianco degli occhi – per esempio in relazione agli strilli prolungati dei bambini.
Una spiegazione più intuitiva e’ che le lacrime abbiano una funzione di comunicare agli altri che non ci sentiamo bene ed abbiamo bisogno d’aiuto…..
Ma perché versiamo lacrime di….gioia?
E perché ci si sente meglio dopo un bel pianto, anche a prescindere dalla presenza di altri?
Lacrime di Sofferenza
Lacrime di altra origine = Composizione Chimica
?Rimozione Ormoni e Tossine
da Stress
Stato di Benessere successivo
La semeiologia dell’umore depresso non è derivabile automaticamente:
- dalle manifestazioni mimiche- dalle manifestazioni comportamentali - dalle verbalizzazioni soggettive (spontanee)
E’ necessario identificare il costrutto psicopatologico depressivo
Il costrutto psicopatologico depressivo si organizza intorno:
- al sentimento di tristezza
- alla consapevolezza dell’ essere a disagio con se stessi per un cambiamento interno (disforia)
La depressione come fenomeno Psicopatologico
a) Abulia ed inibizione psicomotoriab) Inibizione psichicac) Dolore moraled) Pessimismo
a) Abulia ed inibizione psicomotoria
Emergono nella presentazione clinica
- inerzia motoria- caduta di qualsiasi energia vitale - astenia - esauribilità- perdita di iniziativa comportamentale
La depressione come fenomeno Psicopatologico
a) Abulia ed inibizione psicomotoria Elemento psicopatologicamente strutturante è un affievolirsi della volontà
La depressione come fenomeno Psicopatologico
a) Abulia ed inibizione psicomotoria
Al difetto di volontà contribuiscono:
- la convinzione dell’inutilità dell’agire- il disinteresse - la disperazione (mancanza di protezione sul futuro)
La depressione come fenomeno Psicopatologico
b) Inibizione psichica
emergono nella presentazione clinica:
- stagnazione del pensiero - lentezza del corso del pensiero - difficoltà di concentrazione - monotonia mentale con ridotte associazioni- incapacità e/o difficoltà di sintesi- perdita di iniziativa mentale (=improduttività)
La depressione come fenomeno Psicopatologico
b) Inibizione psichica
Elemento psicopatologicamente strutturante è perdita di velocità del pensiero
La depressione come fenomeno Psicopatologico
c) Dolore morale
- è la risonanza dolorosa immediata (cioè diretta) generata dall’esperienza della depressione
- corrisponde alla consapevolezza penosa dell’esperire l’inibizione sia fisica che psichica e il sentimento di vuoto interiore.
La depressione come fenomeno Psicopatologico
c) Dolore morale L’esperienza immediata dell’incapacità a provare piacere a fronte di stimoli positivi (la “coscienza infelice” di H. Ey) va a costituire l’aspetto morale della depressione:
tutto è negativo ed è necessario che così sia (=istanza etica)
La depressione come fenomeno Psicopatologico
c) Dolore morale
L’istanza etica immanente spinge il depresso a giudicarsi e a giudicare la realtà, ovviamente in termini negativi
Da qui l’esigenza di far sospendere il giudizio almeno provvisoriamente per non indurre aggravamento. Nascita del delirio olotimico
La depressione come fenomeno Psicopatologico
d) Pessimismo
Nella depressione non è né un sentimento né un’idea
quanto una dimensione clinica essenzialeche si identifica con il tutto del fenomeno psicopatologico (attrazione verso il polo negativo della realtà)
La depressione come fenomeno Psicopatologico
d) Pessimismo
L’interazione con l’istanza etica genera contenuti di colpa e di indegnità che perciò sono casi frequenti
La depressione come fenomeno Psicopatologico
Sindrome depressiva
- depressione - sintomo (fenomeno psicopatologico primitivo)
- depressione - sindrome (fenomeni conseguenti)
Sindrome depressiva
- alterazioni nella sfera sessuale (da non confondere con semplice diminuita motivazione) - alterazioni dell’alimentazione - alterazioni del sonno
Implicazione di aree limbico-diencefaliche
Sindrome depressiva
La valutazione oggettiva spaziale è adeguata ma il depresso altera il senso del tempo vissuto.
Sentimenti come noia e sofferenza mantengono la stagnazione del pensiero nel presente senza possibilità di proiezione (programmazione, motivazione) verso il futuro, mentre dal passato possono essere attivati solo elementi negativi.
Sindrome depressiva
Desiderio e ricerca della morte
- pessimismo- riattualizzazione del negativo del passato
(colpe, fallimenti, mancanze)- intollerabilità del presente (constatazione del deficit)- assenza di prospettive per il futuro
Generano l’idea della morte come fatto positivo
Cronobiologia
Ritmi e Disturbi dell’umore• Ciclicità: gli episodi si autolimitano, hanno già in sé il loro termine
(alternanza benessere-malattia)• Periodicità: ricorrenza di malattia, distanza fra un episodio e il successivo• Polarità: alternanza di fasi depressive e fasi maniacali
All’interno dell’episodio depressivo sono presenti:• alterazione della ritmicità di temperatura e secrezioni ormonali• alterazioni del ritmo sonno-veglia• modificazioni mattino-sera dell’umore
Ritmi biologiciLa terra è un ambiente ritmico:
luce-buio alternarsi delle stagioni, modificazioni
temperatura, precipitazioni,.... fasi lunari, maree
Ritmi veloci (ultradiani) respiro battito cardiaco fasi del sonno ritmi del cervello
Ritmi regolati sul ciclo delle 24 ore (circadiani) sonno-veglia temperatura corporea flusso sanguigno produzione di urine livelli ormonali crescita dei capelli tasso metabolico
Ritmi lenti (infradiani) ciclo mestruale, estro letargo migrazioni
Gli animali per sopravvivere devono oscillare con l’ambiente; il cervello ha dei sistemi di controllo del ritmo per adeguarsi alle oscillazioni esterne
FUNZIONE DEI RITMI
I ritmi cerebrali sono correlati al comportamento, l’esempio più evidente è l’alternarsi di sonno e veglia.
Il ritmo sonno-veglia è regolato da strutture cerebrali situate nel talamo che:
- nella veglia consentono alle informazioni sensoriali il passaggio alla corteccia;
- nel sonno ne impediscono l’accesso;
- nel sonno regolano l’alternarsi delle fasi di sonno REM e nonREM.
Ritmi circadiani (24 ore) sonno-vegliatemperatura corporeaflusso sanguignoproduzione di urinelivelli ormonalicrescita dei capellitasso metabolico
OROLOGI DEL CERVELLO
Ritmi astronomici e ritmi biologici
Intensità luminosa durante il giorno
L’orologio biologico
OSCILLATORE
INPUT
Segnapassi
OUTPUTS
• la sua esistenza è deducibile dalle fluttuazioni cicliche nelle funzioni biologiche più diverse.
• Il ciclo dell’orologio è definito dal periodo: l’intervallo di tempo necessario perchè il sistema ritorni allo stato iniziale
• I cicli variano in funzione del periodo:
• circannuale - periodo di un anno, ad es. comportamenti stagionali dei mammiferi• mensile - ad es., il ciclo mestruale umano• infradiano - periodo superiore a 24 ore. • circadiano - periodo di 24 ore • ultradiano - periodo inferiore a 24 ore
• Orologio biologico:sistema che controlla l’organizzazione temporale dei processi biologici
Terminologia
• La fase del ciclo è definita dal rapporto tra l’inizio e la fine del ciclo e un orologio
• Due cicli sono in fase o fuori fase a seconda che inizino o no allo stesso momento
24:00Ora del giorno0
Inizio del cicloVariabile dipendente(sonno, attività)
A
B
Differenza di fase
• Il segnapassi (pacemaker, Zeitgeber) fornisce il segnale che segna l’inizio del ciclo
• A mostra un ciclo governato da un segnapassi• B mostra il medesimo ciclo che, scomparso il segnapassi, perde
la fase
Ora del giorno0
A
Luce spentaLuce accesa
B
Luce
Buio
24
MHPG normale
Melatonina e luce
Serotonina cerebrale
L’orologio biologico
Stagionalità
La ghiandola pineale: sintesi della melatonina a partire dalla serotonina
La sintesi di melatoninaLa sintesi di melatonina è iniziatadalla attivazione dei recettoribeta-noradrenergici delle cellule pineali (i pinealociti)
Ciò attiva la sintesi di AMP ciclico
che a sua volta attiva la N-acetyltransferase (NAT)
NAT è l’enzima che converte laserotonina in melatonina
AMPciclico Serotonina NAT
RecettoreBeta-noradrenergico
PinalGland
Pinealociti
melatonina
Melatonina e Serotonina
0
10
20
30
40
50
11 13 15 17 19 21 23 1 3 5 7 9 11
Ora del giorno
Plas
ma
pg/m
lSecrezione di melatonina in funzione della luce del giorno
Psicopatologia e Fisiopatologia della rabbia e dell’Aggressività
PHINEAS NON ERA PIU’ PHINEAS.
• Venticinquenne caposquadra di una impresa di costruzioni;
• I capi lo consideravano l’uomo “più efficiente e capace”;
• Era responsabile e considerato molto equilibrato ed empatico;
• Era un uomo meticoloso e capace di pianificare il lavoro in maniera sorprendente, abile e avveduto nei suoi affari.
PHINEAS GAGE: Sciagura nel Vermount.
Lunghezza 110 cm Peso 6 Kg Diametro 3 cm Punta di 6 mm di diametro
Phineas non era più lui
Completo recupero dell’efficienza fisica, non mostrava impaccio nella parola e nel linguaggio
Bizzarro, insolente, scurrile, poco riguardoso dei compagni
Pronto a elaborare programmi che abbandonava rapidamente
Non fu più in grado di mantenere nessun lavoro
Morì il 21 Maggio 1961 in relazione alla comparsa di epilessia
Perdita della capacità di pianificare il proprio futurocome essere sociale……………………………
“…il rapporto tra le sue facoltà intellettuali e le sue tendenze animali sembra essere stato distrutto. Egli è
incostante, irriverente, indulge talvolta nella bestemmia […] intollerante verso avvertimenti quando questi sono in
conflitto coi suoi desideri […] capriccioso ed esitante, progetta molti piani per il futuro che vengono tuttavia
abbandonati…”
Dottor Harlow
LA CORTECCIA PRE-FRONTALE:Emozioni per il domani
Risposte emotive inappropriate Diminuita sensibilità alla punizione Visione esageratamente favorevole di sè Incapacità ad organizzare attività future Incapacità a mantenere un lavoro
SERIAL KILLERSE TRAUMI CRANICI !
Charles Whitman
• August 1, 1966• University of Texas• 96 minutes from a 307-foot tower• Tumor pressing against his amygdala
Arthur ShawcrossGenesee River Killer
• Killed 2 children, 11 prostitutes• Head injuries
• 09 Hit in head with stone• 10 Hit head jumping into lake• 16 Hit in head with discuss• 17 Hit in head with sledge hammer• 23 Fell 40’ from ladder and hit his head, was unconscious
David Berkowitz“Son of Sam”
• Killed 6, started over a thousand fires• Head injuries
• 7 Hit by a car, suffered head injuries• 7 Ran into a wall and suffered head injuries• 8 Hit in the head with a pipe, 4-inch gash in forehead
Richard Ramirez“The Night Stalker”
• Killed 14• Head injuries
• 02 Dresser fell on his head, received 30 stitches,
almost died• 06 Hit by a swing, knocked unconscious, caused a deep gash• 11 Diagnosed with epilepsy
LE EMOZIONI PRIMARIE:LA RABBIA
Rabbia
Sesso Maschile Aggressività
Testosterone
Fornice
IppocampoCorpo MamillareAmigdala
Ipotalamo
SettoGiro del Cingolo
Il cuore della Rabbia: l’Ipotalamo
Rimozione Corteccia in Animali:Rabbia Violenta alla minima provocazione
Rimozione Corteccia + Ipotalamo in Animali:Non Reazione a provocazioni
IpotalamoZona Mediale Zona Laterale
ComportamentoAggressivoAffettivo
ComportamentoAggressivoPredatorio
AmigdalaNuclei Baso-Laterali Nuclei Cortico-Mediali
++
+ -
Aggressività Affettiva e Predatoria
Rabbia “Repressa” e Rabbia “Costruttiva”
Rabbia Repressa Rabbia “Costruttiva”,Che porta all’azione
per rimuovere l’ostacolo
+Lobo Frontale DXAmigdala
+Lobo Frontale SX
Rabbia Patologica
Individui con storiadi atti violenti gravi
Amigdala Atrofica
Mancata anticipazionedelle conseguenze negative ?
Sindrome Esplosiva Intermittente
Traumi Cranici(Lesione Corteccia?)
Mancata controlloDell’ipotalamo e amigdala ?
Paura
Rabbia
Risposta Integrata di Fronte a Stimoli Negativi
Strategia comportamentale miglioreper superare la situazione negativa
Sistema Integrato Rabbia/Paura
Psicopatologia dell’Aggressività
Le Strade dell’Aggressività