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Più che un gesto potè uno sguardo Gesù incontra il dolore 1. Quell’anonimo “capo della sinagoga” Tra gli evangelisti, è il solo Luca a raccontarci di quest’uomo. Ma non lo chiama per nome. Egli non è definito se non per il suo ruolo: didaskon ton synagogòn cioè “capo della sinagoga” o, se vogliamo dirla all’ebraica, “rosh hakneseth”. Comunque sia - a quei tempi – gli ebrei attribuivano tale titolo a coloro che presiedevano le riunioni della comunità ed esercitavano determinate funzioni amministrative in seno ad essa. Infatti il capo della sinagoga (altrimenti detto arcisinagogo), oltre a prendersi cura del luogo materiale, era chiamato a garantire l'ordine dell'assemblea 1 e – visto che la figura del rabbino così come la si intenderà in seguito, non si era ancora definita – non si può nemmeno escludere a priori che ricoprisse anche funzioni di insegnamento…. 2. La sinagoga come “metafora” della vita Sì, perché all’inizio del I secolo dC la sinagoga era solo in abbozzo quel luogo santo o di preghiera che - in seguito alla distruzione del 1 Lc 4,16-20; 13,10-17, At 13,15; 18,8 (Crispo), 18,17 (Sostene). Va ricordata un’iscrizione su una sinagoga di Gerusalemme dalla quale risulta che l’ufficio poteva essere trasmesso di padre in figlio. (J. Gnilka in Marco p. 291-2 – Assisi 1987. 1

Gesù Incontra Il Dolore Definitivo

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Pi che un gesto pot uno sguardoGes incontra il dolore1. Quellanonimo capo della sinagogaTra gli evangelisti, il solo Luca a raccontarci di questuomo. Ma non lochiama per nome. Egli non definito se non per il suo ruolo: didaskon tonsynagognciocapodellasinagogao, sevogliamodirlaalleraica,rosh hakneseth.!omunque sia " a quei tempi # gli erei attriuivano tale titolo a coloro chepresiedevano le riunioni della comunit$ ed esercitavano determinatefun%ioni amministrativeinsenoadessa. &nfatti il capodellasinagoga'altrimenti detto arcisinagogo(, oltre a prendersi cura del luogo materiale,era chiamato a garantire l)ordine dell)assemlea* e # visto che la figura delraino cos+ come la si intender$ in seguito, non si era ancora definita #non si pu, nemmeno escludere a priori che ricoprisse anche fun%ioni diinsegnamento-. 2. La sinagoga come metafora della vita.+, perch/ allini%io del & secolo d! la sinagoga era solo in ao%%o quelluogo santo o di preghiera che " in seguito alla distru%ione del Tempio di0erusalemme " nei secoli successivi saree diventato. &nsomma, ai tempi di 0es1, la sinagoga assomigliava pi1 ad una specie di2sala multiuso3 tipica di alcune moderne parrocchie di periferia, pi1 che diun classico edificio religioso.0i$-una sala multiuso4, -.: luogo di preghiera, di lettura e di studio5ma anche luogo del dolore e non solo perch/ in essa si poteva emettere ungiudi%io con la relativa pena6, ma anche perch/ # come ci testimoniano ivangeli " cera chi vi entrava per chiedere un guarigione 'cfr. Mc *,45 ss(..inagoga, dunque, come metafora dellesisten%a umanaintesa nellamultiformit$ delle sue declina%ioni7-. *Lc 6,*8"49: *5,*9"*;, aricordata uniscri%ionesuunasinagoga di0erusalemme dalla quale risulta che lufficio poteva essere trasmesso di padre in figlio. '?. 0nil@a in Marco p. 4A*"4 #