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4 AGOSTO – 11 AGOSTO Questo libretto è di: …………………………………………….

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4 AGOSTO – 11 AGOSTO

Questo libretto è di: …………………………………………….

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Questa è Berk: 12 giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo, si trova esattamente sul meridiano della miseria. Il mio villaggio, in una parola: solido, ed è qui da 7 generazioni, ma ogni singola costruzione è nuova. Abbiamo la pesca, la caccia e un incantevole vista del tramonto, l'unico problema sono le infestazioni: in molti posti hanno topi, zanzare, noi abbiamo... i draghi!

Iniziamo oggi questo campo estivo. Villa Zaveria non è infestata da draghi o quantomeno se ci sono non si fanno vedere. L’unica infestazione che possiamo trovarci di fronte è quella di suore, forse anche più temibili dei draghi… o forse no. Villa Zaveria è comunque il luogo che ci ospiterà, che farà da sfondo al nostro viaggio insieme e alla convivenza di momenti e attimi di allegria e riflessione. Borgio Verezzi sarà il nostro villaggio solido, cerchiamo anche di lasciare un bel ricordo di noi cercando di non farci riconoscere per maleducazione e cafonaggine. La spiaggia sarà nostra compagnia di giochi cerchiamo di lasciarla ogni giorno nelle stesse condizioni di quando l’abbiamo trovata. Cominciamo a rispettare i luoghi che ci permettono una settimana di svago e le persone che li frequentano. E’ una semplice regola che renderà migliore la nostra vacanza. E ora zaino in spalla che l’avventura abbia inizio.

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HICCUP: IO,ESSERE SE’ STESSI

Preghiera del mattino

Nel Vangelo secondo Giovanni: "Io Sono" è rivelazione della vera identità divina di Gesù: " Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete" (Gv 6, 35) "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non

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camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Gv 8, 12).. "Io sono il buon pastore" (Gv 10, 11). ""Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà" (Gv 11, 25). "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Gv 14, 6). "Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?" (Gv 14, 10). "Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo" (Gv 15, 1). "Io sono la vite, voi i tralci" (Gv 15, 5).

Se non puoi essere…Se non puoi essere il grande bosco di querce che dona bellezza a tutta la valle,non importa: sii l’albero isolato sul ciglio della strada. Se non puoi essere l’albero che dona ombra e riparo agli uomini e agli uccelli, non ti avvilire.Se non puoi essere l’albero,sii la piccola margherita fra le sue radici,perché non a tutti è chiesto di essere l’albero.Ma sii la migliore piccola margherita di tutta la valle.Qualunque cosa ti sia chiesto di essere,fallo al meglio di te stesso,con tutto te stesso.

PREGHIAMO: Ti adoro

CANTO: VOCAZIONE

Era un giorno come tanti altri e quel giorno lui passòEra un uomo come tanti altri e passando mi chiamòcome lo sapesse che il mio nome era proprio quellocome mai vedesse proprio me nella sua vita non lo soera un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò.

Tu Dio che conosci il nome miofa che ascoltando la tua voce

io ricordi dove porta la mia stradanella vita all’incontro con te.

Era l’alba triste e senza vita e qualcuno mi chiamòera un uomo come tanti altri , ma la voce quella noQuante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamatouna volta sola l’ho sentito pronunciare con amoreEra un uomo come nessun altro e quel giorno mi chiamò

HICCUP: IO, ESSERE SE’ STESSI

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Hiccup: l'ho presa davvero la Furia BuiaSkaracchio: sì, certo!H: non mi ascolta mai!S: Beh! Difetto di famiglia!H: e quando lo fa mi guarda con uno sguardo, deluso e torvo, come se qualcuno gli avesse messo poca carne nel panino! "Scusami cameriera! Deve avermi servito il marmocchio sbagliato! Io avevo ordinato un figlio extra large con braccia di toro, fegato extra e gloria per contorno! Questo invece, questa è una lisca di pesce parlante!"S: No! Ti sbagli se la pensi in questo modo, non è tanto l'aspetto esteriore, è quello che hai dentro che lui non sopporta!H: ........................ Grazie di questa sintesi illuminante!S: il punto è che devi smetterla di cercare di essere quello che non seiH: io voglio soltanto essere uno di voi!

E’ STATO DETTO…

Cercare

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il nostro valoredagli altrie’ una trappola comuneche porta a risultatimolto insoddisfacentiin quanto, per natura,l’auto-stima non puo’ essere raggiuntaricercando l’approvazione degli altri.Paradossalmenteotteniamo piu’ approvazioneo considerazione dagli altriquando ci diamo noi stessi valore.Anna Laura Boldorini, le chiavi dell’autostima

Credi a quella forza dentro che ti spinge a tentare e provare, e  riprovare, senza smettere di lottare.Credi in te stessa, la tua anima sa bene dove vuole arrivare e perchè.Che possono farsene le persone intorno a te di una donna che si accontenta, che reprime le sue sensazioni, che decide si spezzarsi le ali in nome del quieto vivere?Credi in te stessa e punta alla gioia. Una volta raggiunta si propagherà intorno a te illuminando il tuo universo. VIVI, te lo ripeterò fino alla nausea. Credi in te e VIVI!ANTON VANLIGT, mai troppo folle

Chi è padrone di se stesso governa il mondo, e il mondo lo ricompensa donandogli abbondanza.Salvatore Brizzi, Alchimia contemporanea

Sii Te Stesso. Tutti gli altri sono già occupati.Oscar Wilde

Ci sono anch’io ( 883)Io

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di risposte non ne ho mai avute mai ne avrò di domande ne ho quante ne vuoi e tu neanche tu mi fermerai neanche tu ci riuscirai io non sono quel tipo di uomo e non lo sarò mai Non so se la rotta è giusta o se mi sono perduto ed è troppo tardi per tornare indietro così meglio che io vada via non pensarci, è colpa mia questo mondo non sarà mio

Non so se è soltanto fantasia o se è solo una follia quella stella lontana laggiù Però io la seguo e anche se so che non la raggiungerò potrò dire ci sono anch'io

Non è stato facile perchè

nessun' altro a parte me ha creduto  però ora so che tu vedi quel che vedo io  il tuo mondo è come il mio e hai guardato nell'uomo che sono e sarò Ti potranno dire che non può esistere niente che non si tocca o si conta o si compra perchè chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te

E so che non è una fantasia Non è stata una follia quella stella la vedi anche tu perciò io la seguo ed adesso so che io la raggiungerò perchè al mondo ci sono anch'io perchè al mondo ci sono anch'io ci sono anch'io ci sono anch'io

  

UNA MUSICA PUO’ FARE… ANALISI CANZONE

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CI SONO ANCH’IO, al mondo ci sono anch’io…

Spesso restiamo nascosti, cerchiamo di non farci vedere e mimetizzarci nel gruppo come forse abbiamo fatto durante questa riflessione per evitare le domande dell’animatore per paura di fare una brutta figura, di non saper come rispondere o di apparire sciocchi. Abbiamo sempre troppa paura di non venir accettati, del venire giudicati che non ci permette spesso di mostrarci per quello che siamo veramente. Non accettiamo il nostro fisico gracilino, la nostra voce squillante, ci riteniamo poco interessanti e ci convinciamo di non essere in grado “di raggiungere quella stella lontana laggiù”.

“Chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te…” Non diamo retta ai giudizi di chi evidenzia i nostri difetti non accorgendosi dei suoi. Continuiamo a mostrarci a tutti per quello che siamo senza cambiare o imitare chi non siamo. Convinciamoci che siamo come siamo e che anche così abbiamo la forza di vedere quella stella e con la certezza di poterla raggiungere “perché al mondo ci sono anche io”

il mio modo di essere è condizionato dalla moda e dal giudizio degli altri?

so accettare il mio corpo e i miei difetti senza averne vergogna? mi sento superiore ai miei compagni in questo campo estivo e/o a

scuola? perché?

Preghiera della sera

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Una volta, un uomo chiese a Dio... un fiore.....ed una farfalla.Ma Dio gli diede un cactus.....e un bruco.L’uomo rimase triste non comprendendo il perchè dell’arrivo di cose che non aveva chieste. Tuttavia giustificò il Signore pensando: “Figuriamoci, con tanta gente che ha da soddisfare...” E mise i “regali” da parte.Passato qualche tempo, ritornò a vedere  “i doni” che il Signore gli aveva a suo tempo elargito.Con sua grande sorpresa, vide che dallo spinoso e brutto cactus era nato il più bel fiore che avesse mai visto.E l’orribile bruco si era trasformato in una bellissima farfallaDio agisce sempre per il nostro bene.I suoi doni sono sempre i migliori per noi, anche se ai nostri occhi può sembrare che non abbia capito i nostri desideri o non li abbia voluti esaudire.Quando chiediamo qualcosa a Dio,  e riceviamo qualcosa di diverso,  non cessi la nostra fiducia in Lui.Siamo certi che Egli ci dona sempre quello che di cui abbiamo bisogno, nel momento opportuno,  per la nostra vita cristiana.Non sempre quello che desideri... è quello di cui tu hai bisogno.Lui lo sa....non dubitare e non mormorare.La spina di oggi...sarà il bellissimo fiore di domani!

Padre nostro, angelo di Dio.

Passando per la valle del pianto     La cambia in una sorgente…   

(Salmo 83,7)   

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ASTRID, GAMBADIPESCE, MOCCICOSO, TESTADITUFO, TESTABRUTA

L’AMICIZIA

Preghiera del mattino

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,9- 14a; 15,13-16a). Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.

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A quanti però l’hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete avete scelto me, ma io ho scelto voi.

Signore, aiutami ad essere per tutti un amico, che attende senza stancarsi,

che accoglie con bontà, che dà con amore,

che ascolta senza fatica, che ti ringrazia con gioia,

Un amico che si è sempre certi di trovare quando se ne ha bisogno.

Aiutami ad essere una presenza sicura, a cui ci si può rivolgere quando lo si desidera,

ad offrire un'amicizia riposante, ad irradiare una pace gioiosa,

la tua pace, o Signore. Fa' che sia disponibile e accogliente

soprattutto verso i più deboli e indifesi. Così senza compiere opere straordinarie,

io potrò aiutare gli altri a sentirti più vicino, Signore della tenerezza.

CANZONE DELL’AMICIZIA

In un mondo di maschere,dove sembra impossibileriuscire a sconfiggeretutto ciò che annienta l'uomo;il potere la falsità,la ricchezza l'avidità,

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sono mostri da abbattere,però noi non siamo soli.

Rit. Canta con me, batti le manialzale in alto,muovile al ritmo del canto;stringi la mano del tuo vicino e scopriraiche è meno lungo il cammino così. Ci hai donato il tuo Spirito,lo sentiamo in mezzo a noie così possiamo credereche ogni cosa può cambiare;non possiamo più assistereimpotenti ed attonitiperché siam responsabilidella vita intorno a noi

Rit. Canta con me, batti le manialzale in alto,muovile al ritmo del canto;stringi la mano del tuo vicino e scopriraiche è meno lungo il cammino così.

L’AMICIZIA

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ASTRID: Hic, abbiamo appena scoperto il nido dei draghi! Quello che cerchiamo da quando venirono quì i primi vichinghi e tu vuoi tenerlo segreto? Solo per proteggere il tuo "drago da compagnia"! Dici sul serio?!

HICCUP: Sì!

RIFLETTIAMO UN PO’…Due amici camminavano nel deserto. Ad un tratto cominciarono a discutere e un amico diede uno schiaffo all'altro. Addolorato, ma senza dire nulla, quest'ultimo scrisse sulla sabbia:

 IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA DATO UNO SCHIAFFO.

Continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi dove decisero di fare un bagno. L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare, ma l'altro lo salvò. Dopo che si fu ripreso, l'amico salvato incise su una pietra: 

IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA SALVATO LA VITA.

L'amico che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò: "Quando ti ho ferito hai scritto sulla sabbia, e adesso lo fai su una pietra. Perché?"

L'altro amico rispose: "Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo sulla sabbia, dove i venti del perdono possano cancellarlo. Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo.

-chi sono i miei amici?-io che amico sono?-per cosa seguirei un amico e a cosa rinuncerei per seguirlo?-so esserci quando un amico ha bisogno di me o preferisco starmene a casa a giocare piuttosto di alzarmi dal divano e andare da lui?-sento il bisogno di qualcuno con cui camminare nella vita e al quale affidarmi nei momenti più difficili?-prova a scrivere una lettera ad un amico

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Preghiera della sera

PREGHIAMO: Salmo 120 1°Gruppo: In certi momenti mi fermo a pensare e mi chiedo: “Su chi posso contare veramente?”. La mia fiducia è in Dio, Signore della vita e della storia.

2° Gruppo: Sono sicuro che mi darà coraggio per superare ogni difficoltà, perché Lui non va in vacanza ma veglia su di me.

1°Gr: L’ho constatato: Dio non dorme e non fa l’assenteista, ma è attento alla vita degli uomini.

2°Gr: E’ come una sentinella, fedele al suo dovere,

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come l’ombra che mi accompagna dovunque.

1°Gr: Il Signore protegge la mia esistenza, mi tiene lontano da grossi sbagli.

2°Gr: In qualunque situazione verrò a trovarmi lo sentirò al mio fianco, amico fedele.

Insieme: Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo come era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

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SDENTATOLA GRATITUDINE

Preghiera del mattino

Vangelo: Lc 17,11-19Dal Vangelo secondo Luca Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: “Gesù maestro, abbi pietà di noi!”. Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre essi andavano, furono sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: “Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?”. E gli disse: “Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato!”.

IL GIOIELLIERE

Il gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio.

Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso contro la vetrina. I suoi occhi color del cielo si illuminarono quando videro uno degli oggetti esposti.Entrò decisa e puntò il dito verso uno splendido collier di turchesi azzurri.

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“E per mia sorella. Può farmi un bel pacchetto regalo?”.Il padrone del negozio fissò incredulo la piccola cliente e le chiese: “Quanti soldi hai?”.Senza esitare, la bambina, alzandosi in punta di piedi, mise sul banco una scatola di latta, la aprì e la svuotò. Ne vennero fuori qualche biglietto di piccolo taglio, una manciata di monete, alcune conchiglie, qualche figurina.

“Bastano?”, disse con orgoglio. “Voglio fare un regalo a mia sorella più grande. Da quando non c’è più la nostra mamma, è lei che ci fa da mamma e non ha mai un secondo di tempo per se stessa. Oggi è il suo compleanno e sono certa che con questo regalo la farò molto felice. Questa pietra ha lo stesso colore dei suoi occhi”.

L’uomo entra nel retro e ne riemerge con una stupenda carta regalo rossa e oro con cui avvolge con cura l’astuccio.“Prendilo” disse alla bambina. “Portalo con attenzione”.La bambina partì orgogliosa tenendo il pacchetto in mano come un

trofeo.

Un’ora dopo entrò nella gioielleria una bella ragazza con la chioma color miele e due meravigliosi occhi azzurrì. Posò con decisione sul banco il pacchetto che con tanta cura il gioielliere aveva confezionato e dichiarò:“Questa collana è stata comprata qui?”.“Sì, signorina”.“E quanto è costata?”.“I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali: riguardano solo il

mio cliente e me”.“Ma mia sorella aveva solo pochi spiccioli. Non avrebbe mai potuto pagare un collier come questo”.

Il gioielliere prese l’astuccio, lo chiuse con il suo prezioso contenuto, rifece con cura il pacchetto regalo e lo consegnò alla ragazza.“Sua sorella ha pagato. Ha pagato il prezzo più alto che chiunque possa pagare: ha dato tutto quello che aveva”.

CANTO: SU ALI D’AQUILATu che abiti al riparo del Signoree che dimori alla Sua ombra

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dì al Signore: «Mio rifugio, mia roccia in cui confido».

E ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquilaTi reggerà, sulla brezza dell’alba ti farà brillarcome il sole, così nelle sue mani vivrai.

Dal laccio del cacciatore ti libereràe dalla carestia che distrugge,poi ti coprirà con le Sue ali e rifugio troverai.

Non devi temere i terrori della nottené freccia che vola di giorno,mille cadranno al tuo fianco ma nulla ti colpirà.

Perché ai Suoi angeli ha dato un comandodi preservarti in tutte le sue vie,ti porteranno sulle loro manicontro la pietra non inciamperai.

E ti rialzerà—E ti rialzerò, ti solleverò su ali d’aquilaTi reggerò, sulla brezza dell’alba ti farò brillarcome il sole, così nelle mie mani vivrai.

SDENTATO… LA GRATITUDINE

"Ho guardato lui e ho visto me stesso…!" (Hiccup e il drago diventano amici dopo essersi scrutati e studiati a vicenda, e scoprono la gratitudine, il drago ringrazia Hiccup per avergli sistemato l’ala e sfamato, e Hiccup ringrazierà il drago verso la fine del film per l’aiuto nello sconfiggere il drago del male.

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GRAZIE – ZERO ASSOLUTO

Chissà se avremo altre occasioniper dirci che succede come finiràin questi giorni così straniun po' velociquando tutto dorme e sai che prima o poi i sveglieràsono momenti che hai vissuto giàli riconosci riconosco tecome le finestre della mia cittàcome il silenzio di chi può fidarsi e può lasciarsi andare

Grazieper ogni singolo momento nostroper ogni gesto il più nascostoogni promessa ogni parola scrittadentro una stanza che racchiude ogni certezza

Sono centimetri che ci dividonoe sai che è solo questola voglia di sentirti accanto più di tutto il restoti vedo e ci rivedo un'altra volta ancoracos'è cambiato e dove siamo adesso orale nostre chiacchereridammi l'accendinoci siamo tutti oggi restami vicinole lunghe attese casa tua ormai sei grandee l'importanza di sentirsi più importante RIT

Per ogni giorno ed ogni notteper ogni sogno ed ogni risveglionon può finireperché davvero ti conoscoe mi conosci ancora meglionon può finire RIT

UNA MUSICA PUO’ FARE… ANALISI CANZONE

GRAZIE a volte lo diciamo distrattamente, a volte per abitudine, altre volte non lo diciamo per niente. Eppure questa parola è carica di significato! Esprime, infatti, la riconoscenza per un dono ricevuto, per un qualcosa di "non dovuto", la gratuità di un gesto. Oggi la "gratitudine" raramente viene dimostrata cerchiamo noi nel nostro piccolo di essere riconoscenti, cominciano fin da subito, pensando a chi ha reso possibile questo CAMPO ESTIVO.

“Ci siamo tutti oggi restami vicino…” quanto è difficile trovare persone che sanno partecipare alle gioie degli altri! Dire "grazie" anche quando i nostri amici sono nella gioia è segno di maturità e di vera unione. Il "senso di gratitudine" per le gioie degli altri ci fa superare la competizione che rovina i rapporti tra gli uomini ed è, spesso, causa di gelosie e di invidie.

“Per ogni giorno ed ogni notte” l'autore di questo miracolo è Dio. All'origine di ogni vita c'è, infatti, la sua mano creatrice. La più grande

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espressione di gratitudine perciò va a Lui. Quando stiamo bene, quando abbiamo la forza interiore per affrontare ogni giorno l'avventura della vita, non sempre ci ricordiamo di ringraziare Dio. La nostra vita, infatti, è interamente nelle sue mani. E dirgli "grazie" è riconoscere che tutto viene da Lui.

Chissà quante volte anche voi vorreste dire un grazie, una parola buona a chi vi sta accanto, ma non trovate il coraggio di dirlo, provate d’adesso in poi il coraggio di gridare il vostro grazie a chi volete voi, ai genitori, ai nonni, all’amico/a o ad una persona che vi ha fatto sentire unici, magari a Gesù che è la persona che più di tutte ci è sempre vicina e ci ama, non ci abbandona mai.

PREGHIERA DELLA SERAVoglio ringraziarti Signore, per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che tu abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me; per questo mi hai dato la vita:

Perché io fossi tuo compagno di volo, insegnami, allora, a librarmi con Te.

Perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento, vivere è assaporare l'avventura della libertà,vivere è stendere l'ala, l'unica ala,con la fiducia di chi sa di avere nel voloun partner grande come Te.

Ma non basta saper volare con Te, Signore, tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare.

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Ti chiedo perdono, perciò,per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi, non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te.

Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva.

Don Tonino Bello

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STOICKLA FAMIGLIA

Preghiera del mattino

Dal Vangelo secondo Luca  (2,41-52)

I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Ed egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso.

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Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

"Mamma guarda!"esclamò Fiammetta, la bambina di sette anni. "Già, già!" mormorò nervosamente la donna mentre guidava e pensava alle tante cose che l'attendevano a casa.Poi seguirono la cena, la televisione, il

bagnetto, varie telefonate e arrivò anche l'ora di andare a dormire."Forza Fiammetta, è ora di andare a letto!". E lei si avviò di corsa su per le scale.Stanca morta, la mamma le diede un bacio, recitò le preghiere con lei e le aggiustò le coperte."Mamma, ho dimenticato di darti una cosa!"."Me la darai domattina" rispose la mamma, ma lei scosse la testa."Ma poi domattina non avrai tempo!" esclamò Fiammetta."Lo troverò, non preoccuparti" disse la mamma, un po' sulla difensiva. "Buona notte!" aggiunse e chiuse la porta con decisione.Però non riusciva a togliersi dalla mente gli occhioni delusi di Fiammetta.Tornò nella stanza della bambina, cercando di non fare rumore. Riuscì a vedere che stringeva in una mano dei pezzetti di carta.Si avvicinò e piano piano aprì la manina di Fiammetta.La bambina aveva stracciato in mille pezzi un grande cuore rosso con una poesia scritta da lei che si intitolava Perché voglio bene alla mia mamma. Facendo molta attenzione recuperò tutti i pezzetti e cercò di ricostruire il foglio.Una volta ricostruito il puzzle riuscì a leggere quello che aveva scritto Fiammetta: "Perché voglio bene alla mia mamma. Anche se lavora tanto e ha mille cose da fare trovi sempre un po' di tempo per giocare con me. Ti voglio bene mamma perché per te sono la parte più importante della tua giornata".Quelle parole le volarono dritto al cuore. Dieci minuti più tardi tornò nella camera della bambina portando un vassoio con due tazze di cioccolata e due fette di torta.

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Accarezzò teneramente il volto paffuto di Fiammetta."Cos'è successo?" Chiese la bambina, confusa da quella visita notturna."E' per te, perché tu sei la parte più importante della mia giornata!" La bambina sorrise, bevve metà della cioccolata e si riaddormentò.Chi è la parte più importante della tua giornata?  

TE, AL CENTRO DEL MIO CUORE

Ho bisogno di incontrarti nel mio cuoredi trovare Te, di stare insieme a Te:

unico riferimento del mio andare,unica ragione Tu, unico sostegno Tu.Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Anche il cielo gira intorno e non ha pace,ma c’è un punto fermo è quella stella là.

La stella polare è fissa ed è la sola,la stella polare Tu, la stella sicura Tu.Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Tutto ruota intorno a Te, in funzione Di Te,

e poi non importa il come, il dove e il se.

Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore,

il significato allora sarai Tu,quello che farò sarà soltanto amore.

Unico sostegno Tu, la stella polare TuAl centro del mio cuore ci sei solo Tu.

STOICK… LA FAMIGLIA

Stoick: Insomma, da piccolo quando lo portavo a pescare lui andava a caccia... di troll!Skaracchio. I troll esistono! E ti rubano i calzini. Ma solo quello sinistro, chissà che ci faranno...

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Stoick: L'inverno è alle porte ed ho un villaggio intero da sfamare! Hiccup: Beh! Detto tra noi, al villaggio non farebbe male sfamarsi un po meno, non credi?

E’ STATO DETTO…

L’angelo chiese alla piccola Aurora:- Cosa vuoi essere da grande?- Felice rispose lei.- E cos’è essere felice?- avere una famiglia che ti ama, giocare, sorridere, mangiare ogni tanto la pizza, stare in salute, sentirsi utile a qualcuno, avere qualcuno che ti ama così tanto da leggerti un libro o da regalartene uno, alcuni buoni amici con cui correre e dimenticare le cose brutte.Stephen Littleword, L’angelo e Aurora

Ma adesso posso dire con certezza di aver ricevuto dai miei genitori tante cose meravigliose. Sono stata amata moltissimo, anche se non sono stata viziata (a dire il vero, penso di essere stata sia amata che viziata), ma ho ricevuto tante cose fondamentali, di quelle stupende, indispensabili per andare avanti.Banana Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita

LA VERITA’ – POVIA

Mamma papà ora vi vorrei parlare, solamente dell’amorel’amore che mi avete dato per tutta la vitae dirvi che continuerò ad ispirarvi perchè il vostro cuore è immensoperchè il vostro cuore volavola sopra le parole, sopra tutte le personesopra quella convinzione di avere la verità, la verità.

Padre, ora tienimi la manotienila vicino al cuore e potrai sentire che ti amoe mentre il mondo fa rumore, mentre il mondo può vedere il solenon voglio più dormire in fondo al marechiedo solamente di volarevolare sopra le parole, sopra tutte le persone

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sopra quella convinzione di avere la verità, la verità.Ora posso amare, ora, ora posso correre e giocare, oravola sopra le parole, sopra tutte le personesopra quella convinzione di avere la verità.Mamma, che ne sanno del dolore di quello che si può provareper una disperata decisionedi quando avevi tu vent’anni,fatti di progetti e sogniin cui desideravi un figlio che cambiava la tua vitae che stringevi forte al cuore e poi vedevi camminaree lentamente costruire la sua vita con dignità.

Ora posso amare, ora, ora posso correre e giocare, oravola sopra le parole, sopra tutte le personesopra quella convinzione di avere la verità.Mamma, papà, un giorno ci rincontreremo,e ci stringeremo forte e faremo tante cose.Quando sentirete un brivido che corre sulla vostra pelleè lì che sarò presentela vostra bambina per sempre.Ora posso amare, ora, ora posso correre e giocare, oravola sopra le parole, sopra tutte le personesopra quella convinzione di avere la verità.

UNA MUSICA PUO’ FARE… ANALISI CANZONE

Quante volte pretendiamo dai nostri genitori qualcosa senza ascoltare il loro parere accecati come siamo dal nostro egoismo. Non capiamo che il loro compito è portarci sulla retta via e se ci negano qualcosa lo fanno solo per il nostro bene e subiscono la nostra ingratitudine e i nostri lamenti in silenzio e magari dispiacendosene. Non sempre riusciamo a dimostrare l’affetto verso i nostri genitori concentrati come siamo a cercare di strappare si, cercare di convincerli a comprarci il giocattolo ultramoderno e ultracostoso o a lasciarci andare alla festa di compleanno del nostro amico/nostra amica. Dovremmo cercare di far capire loro quanti gli vogliamo bene a parole o a gesti “Padre, ora tienimi la mano…”.Capiamo l’amore dei nostri genitori, doniamo loro in nostro amore, capire anche le difficoltà nelle loro scelte. Riflettendo su questo provate a rispondere alle domande sottostanti.

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-quali sono le preoccupazioni che hanno i miei genitori per me, dove sono d'accordo e dove non mi trovo?-il rapporto con i miei genitori mi permette di essere libero e fare scelte o mi condiziona?-penso di avere dei doveri nei confronti della mia famiglia? quali?-per me i miei genitori sono solo coloro che provvedono a me economicamente o li apprezzo perché mi vogliono bene e sanno ciò che è meglio in determinate situazioni?____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Preghiera della sera

E facciamo nostra anche la bella preghiera alla Santa Famiglia dettata da Giovanni Paolo II:

“ O Santa Famiglia di Nazareth, comunità d’amore di Gesù, Maria e Giuseppe,

modello e ideale di ogni famiglia cristiana, a te affidiamo le nostre famiglie.

Apri il cuore di ogni focolare domestico alla fede, all’accoglienza della Parola di Dio,

alla testimonianza cristiana, perché diventi sorgente di nuove e sante vocazioni.

Disponi le menti dei genitori, affinché con carità sollecita, cura sapiente e pietà amorevole,

siano per i figli guide sicure verso i beni spirituali ed eterni.

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Suscita nell’animo dei giovani una coscienza retta ed una volontà libera,

perché crescendo in sapienza, età e grazia,accolgano generosamente il dono della vocazione divina.Santa Famiglia di Nazaret, fa’ che tutti, contemplando ed

imitando la preghiera assidua,l’obbedienza generosa, la povertà dignitosa e la purezza

verginale vissuta in te,ci disponiamo a compiere la volontà di Dio e ad accompagnare

con previdente delicatezzaquanti tra noi sono chiamati a seguire più da vicino il Signore

Gesù,che per noi ha dato sé stesso. Amen!”.

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I DRAGHILA PAURA

Preghiera del mattino

Vangelo di Matteo 14, 22-33

Subito dopo Gesù fece salire in barca i discepoli e ordinò loro di andare all’altra riva del lago senza di lui. Egli intanto avrebbe rimandato a casa

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la folla. Dopo aver lasciato la folla, salì sul monte a pregare. Venne la notte, e Gesù era ancora là, solo. La barca era già molto lontana dalla spiaggia, ma aveva il vento contrario ed era sbattuta dalle onde. Sul finire della notte, Gesù andò verso i suoi discepoli, camminando sul lago. Quando essi lo videro  che camminava sull’acqua, si spaventarono. Dicevano: « È un fantasma!» e gridavano di paura. Ma subito Gesù parlò: « Coraggio sono io! Non abbiate paura!». Pietro rispose: «Signore, se sei tu, dimmi di venire verso di te, sull’acqua». E Gesù gli disse: «Vieni!». Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull’acqua verso Gesù. Ma vedendo la forza del vento, ebbe paura, cominciò ad affondare e gridò: «Signore! Salvami!». Gesù lo afferrò con la mano e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».Quando salirono insieme nella barca, il vento cessò. Allora gli altri che erano nella barca si misero in ginocchio di fronte a Gesù e dissero: « Tu sei veramente il Figlio di Dio!».

PANE DEL CIELO

Pane del Cielosei Tu, Gesù,via d'amore:Tu ci fai come Te.

No, non è rimasta fredda la terra:Tu sei rimasto con noiper nutrirci di Te,Pane di Vita;ed infiammare col tuo amoretutta l'umanità RIT.

Sì, il Cielo è qui su questa terra:Tu sei rimasto con noima ci porti con Tenella tua casadove vivremo insieme a Tetutta l'eternità. RIT.

No, la morte non può farci paura:Tu sei rimasto con noi.E chi vive in Tevive per sempre.Sei Dio con noi, sei Dio per noi,Dio in mezzo a noi. RIT.

I DRAGHI… LA PAURA

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Stoick: Quando apriremmo la porta si scatenerà l'inferno!Skaracchio: Sì, nelle mie mutandine, fortuna mi sono portato un ricambio!

Un giorno ci andrò li fuori, perché uccidere un drago è tutto qui da noi. Un Uncinato riuscirebbe per lo meno a farmi notare. I Gronki sono tosti, se ne abbattessi uno troverei sicuramente una ragazza. Un Bizzippo? Esotico, emozionante, due teste, doppio trofeo. E poi ci sono gli Incubi Orrendi, solo i vichinghi migliori danno loro la caccia, hanno l'odiosa abitudine di darsi fuoco... Ma il trofeo supremo è il drago che nessuno ha mai visto, noi lo chiamiamoQuel mostro non ruba mai il cibo, non si fa mai vedere e... Non sbaglia mai il colpo! Nessuno ha mai ucciso una Furia Buia, ecco perchè sarò io il primo!

RIFLETTIAMO UN PO’…La paura, una sensazione che nasce da dentro e ci puo’ attanagliare.Come una morsa che ci porta all’inazione e quindi alla “non vita”. Come sconfiggerla? Come superarla traendo da dentro di noi una forza inaspettata?

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Qualcuno la chiamerebbe resilienza, quella energia che ci nasce da dentro e ci fa essere grandi quando fuori il mondo vacilla e la paura fa capolino all’uscio dell’esistenza.A noi la scelta di farci sopraffare, a noi la scelta di vincerla ed essere profondamente umani e straordinariamente ricchi di risorse.La prima regola è quella di riconoscere cio’ che ci fa paura e indagare le motivazioni che ci spingono a provarla, così facendo la paura stessa si attenua e i contorni si fanno meno vividi, più superabili.

Pensiamo che, per essere più felici, dovremmo reprimere o ignorare le nostre paure. Quando pensiamo alle cose che ci spaventano non ci sentiamo a nostro agio, così allontaniamo i nostri timori negandoli: «Oh no, non voglio pensarci». Cerchiamo d’ignorare la paura, che tuttavia continua a restare presente.Il solo modo per liberarsi dalla paura ed essere davvero felici è riconoscerla e cercarne le radici profonde. Invece di tentare di rifuggirla, possiamo invitarla ad affiorare alla coscienza e osservarla con uno sguardo limpido e profondo.

La prima cosa da fare per osservare la nostra paura è farla affiorare alla coscienza senza giudizio: ci limiteremo a riconoscere con serenità che esiste. Questo passo porta con sé un grande sollievo. Poi, una volta che la paura si sarà calmata, possiamo accoglierla abbracciandola teneramente e guardare in profondità le sue radici e la sua causa. Comprendere l’origine delle nostre ansie e paure ci aiuta a lasciarle andare.

Nessuno vi può liberare dalla paura. Nemmeno se il Buddha in persona fosse seduto accanto a voi potrebbe aiutarvi. Siete voi stessi che potete imparare a farlo con la pratica. Se farete della pratica della consapevolezza un’abitudine, nel momento in cui si presenteranno le difficoltà, saprete cosa fare.

Paura, Thich Nhat Hanh

E io ho mai avuto paura? Sono mai stato bloccato dalla paura?

Come sono riuscito a non avere più paura?

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ASCOLTO CANZONE MULAN

LA FINE?

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PREGHIERA DELLA MATTINA

La storia della matita

Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò:“Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me. ”La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:“È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto. ”Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.“Me è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! ”“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo.“Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.

“Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.“Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via

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della giustizia.“Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te.“Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione. ”

CANTO : ACQUA SIAMO NOI

Acqua siamo noidall'antica sorgente veniamo,fiumi siamo noise i ruscelli si mettono insieme,mari siamo noise i torrenti si danno la mano,vita nuova c'èse Gesù è in mezzo a noi.

E allora diamoci la manoe tutti insieme camminiamoed un oceano di pace nascerà.E l'egoismo cancelliamo,un cuore limpido sentiamoè Dio che bagna del suo amorl'umanità.

Su nel cielo c'èDio Padre che vive per l'uomo,crea tutti noie ci ama di amore infinito,figli siamo noi

e fratelli di Cristo Signore,vita nuova c'èquando lui è in mezzo a noi.

E allora diamoci la manoe tutti insieme camminiamoed un oceano di pace nascerà.E l'egoismo cancelliamo,un cuore limpido sentiamoè Dio che bagna del suo amorl'umanità.

Nuova umanitàoggi nasce da chi crede in lui,nuovi siamo noise l'amore è la legge di vita,figli siamo noise non siamo divisi da niente,vita eterna c'èquando lui è dentro a noi.

E allora diamoci la manoe tutti insieme camminiamo

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ed un oceano di pace nascerà.E l'egoismo cancelliamo,un cuore limpido sentiamo

è Dio che bagna del suo amorl'umanità.

LA FINE?

IL CERCHIO DELLA VITA – IVANA SPAGNA (RE LEONE)

Un bel giorno ti accorgi che esistiche sei parte del mondo anche tunon per tua volontà e ti chiedi chissàsiamo qui, per volere di chi...Poi un raggio di sole ti abbraccia

i tuoi occhi si tingon di blue ti basta cosìogni dubbio va viae i perchènon esistono più

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è una giostra che vaquesta vita chegira insieme a noiche non si ferma maie ogni vita lo sache rinasceràin un fioreche fine non ha(musica)

è una giostra che vaquesta vita chegira insieme a noie non si ferma maie ogni vita lo sace rinascerà in un fioreche fine non ha

Preghiera del sabato sera Sulla via principale della città c’era un negozio originale.

Un’ insegna luminosa diceva: "DONI di DIO" .

Un bambino entrò e vide un angelo dietro il banco; sugli scaffali c’erano grandi scatole di

tutti colori.

“Cosa si Vende?” chiese incuriosito

L’angelo rispose. “Ogni ben di Dio!

Vedi nella scatola rossa c’è l’amore,

in quella verde la speranza, quella gialla contiene la sincerità,

l’arancione la fratellanza, in quella azzurra c’è la fede,

nella blu la pace e nell’indaco salvezza.”

“E quanto costa questa merce?” “Sono doni di Dio e non costano niente”

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“Che bello! Allora dammi: dieci quintali di fede, una tonnellata di amore,

un quintale di speranza, un barattolo di fratellanza e tutto il negozio di pace..”

L‘angelo si mise a servire il bambino,.

in un attimo confezionò un pacchetto piccolo piccolo come il suo cuore.

“Ecco, sei servito!” disse l’angelo porgendo il pacchettino.

“Ma come così piccolo ?”

“Certo, nella bottega di Dio non si vendono frutti maturi,

ma piccoli semi da coltivare.”

Vai nel mondo e fai germogliare i doni che Dio ti ha dato!

I Doni di Dio ci vengono dati gratuitamente. Sono come i “semi” che, per poterli accogliere, apprezzarli, farli conoscere e condividerli con tutti, hanno bisogno di “terreno fertile”, affinché, coltivati con diligenza, possano dare frutti abbondanti a sé stessi e agli altri.

Ho sentito il battito del tuo cuore(Madre Teresa di Calcutta)

Ti ho trovato in tanti posti, Signore.Ho sentito il battito del tuo cuorenella quiete perfetta dei campi,nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,nell'unità di cuore e di mentedi un'assemblea di persone che ti amano.Ti ho trovato nella gioia,dove ti cerco e spesso ti trovo.

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Ma sempre ti trovo nella sofferenza.La sofferenza è come il rintocco della campanache chiama la sposa di Dio alla preghiera.

Signore, ti ho trovato nella terribile grandezzadella sofferenza degli altri.Ti ho visto nella sublime accettazionee nell'inspiegabile gioiadi coloro la cui vita è tormentata dal dolore.

Ma non sono riuscito a trovartinei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri.Nella mia faticaho lasciato passare inutilmenteil dramma della tua passione redentrice,e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocatadal grigiore della mia autocommiserazione.

Signore io credo. Ma tu aiuta la mia fede.

Questa è Berk. Nevica per nove mesi all'anno, e negli altri 3 grandina. Le cose da mangiare che crescono qui sono dure e insapore, le persone che crescono qui lo sono ancora di più, l'unica nota positiva sono gli animali da compagnia: in molti posti hanno pony e pappagallini, noi invece abbiamo... i draghi!

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La settimana è trascorsa. Borgio Verezzi è stata la nostra Berk e se siamo arrivati a leggere quest’ultima pagina significa che anche noi abbiamo sconfitto i nostri pregiudizi e il drago del male (no, non sto parlando delle suore). Siamo giunti al termine della vacanza, purtroppo lei finisce ma non finisce tutto quello che abbiamo visto in questi 7 giorni di convivenza. Lasciamo Borgio Verezzi ma raggiungiamo Sedrina. Dove c’è la brina per nove mesi all’anno e negli altri tre cerca di sciogliersi con scarsi risultati. Oltre ai vestiti sporchi che lasceremo alle nostre abili mamme da lavare e magari a qualche souvenir portiamo con noi in valigia i doni preziosi che gli animatori ci hanno fatto con le loro riflessioni quotidiane. Sempre con il nostro zaino in spalla pronti a continuare l’avventura.