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anno scolastico 2014-2015 N. 1 febbraio 2015 il GAZZETTONE Periodico Semestrale dei bambini di Quinta della Scuola Primaria di Calco (LC) LA PAROLA AL DIRIGENTE SCOLASTICO Leticia ed Erijona hanno scambiato due chiacchiere con il D.S. Sabrina Scola Abbiamo deciso di intervistare la Signora Preside perché per noi la sua opinione é importante anche se in verità vogliamo far conoscere ai bambini ciò che sta succedendo e che succederà. DOMANDA: Cosa ne pensa del nostro progetto del giornalino? DIRIGENTE SCOLASTICO: Penso che sia un’idea bellissima, utile per imparare a comunicare le vostre idee e le vostre opinioni nel modo corretto e per far sentire la vostra voce. D: In quanto Dirigente Scolastico, che punto di riferimento vuole essere per noi ragazzi? D.S.: Mi piacerebbe trasmettervi l’amore per la cultura e la voglia di imparare sempre cose nuove. D: Di recente lei è venuta nelle nostre classi a parlarci delle regole della convivenza. Cosa ne pensa a proposito dei problemi di comportamento che alcuni bambini hanno? D.S.: Penso che siano lo specchio della società di oggi. Sottolineano certamente la necessità di un dialogo stretto tra scuola e famiglia. I conflitti si risolvono cercando di ottenere la collaborazione con i genitori: il Patto di Corresponsabilità che avete portato a casa e letto con insegnanti e genitori è stato il primo passo. D: Come si svolge la sua giornata lavorativa? D.S.: Come prima cosa devo stabilire con la segretaria le priorità della giornata per coordinare il lavoro. Spesso ricevo genitori che hanno bisogno di assistenza, poi mi aggiorno controllando le mie varie caselle di posta elettronica e sulla normativa. EDITORIALE Considerazioni di Andrea, Marta e Morgan Co-DIrettori del Gazzettone Interviste, ricette, miti, barzellette, indovinelli … sono i contenuti del primo numero del nostro giornalino. Leggendo si possono rivivere le feste, ad esempio quella di Natale che è stata un successo: si possono apprezzare le interviste a persone che abbiamo conosciuto nel corso degli ultimi anni. Essere i direttori non è stato semplice. Abbiamo dovuto tenerci aggiornati tra di noi su quello che si sarebbe scritto nel giornalino. A volte abbiamo dovuto trovare le parole per spiegare ad alcuni dei nostri compagni che l’idea per un articolo non era adatta al giornalino e come immaginerete questo non é stato un compito semplice; perché si puó ferire qualcuno se non detto con il modo e il tono giusto. Il giornalino ha raccolto le idee di tutti e, lavorando insieme, anche in gruppi collaborativi nuovi, in un unico progetto i bambini hanno avuto modo di conoscersi ancora di più. CONTENUTI interviste approfondimenti consigli relax ...e molto altro ancora! INDICE ARTICOLI IN PRIMO PIANO INTERVISTE AL DS.............................................................1 CHISSÁ TRA 20 ANNI..........................................................2 CURIOSITÁ SUI DINOSAURI................................................2 INTERVISTA ALLA MAESTRA GABRIELLA...........................3 INTERVISTA ALLA BIDELLA CARMELA...............................3 CLASSI PRIME................................................................6/7 OPEN DAY ...........................................................................8 CLASSI SECONDE................................................................9 CLASSI TERZE...................................................................10 CARNEVALE DEGLI ANIMALI............................................11 OUR TOWN.......................................................................12 CLASSI QUARTE...........................................................13 TU, BAMBINO COME ME..............................................14 REPORTAGE NATALE...................................................16 INTERVISTA A JEAN BAPTISTE.....................................17 DA GRANDE SARÓ........................................................18 MY DAILY ROUTINE......................................................18 BAMBINI FORTUNATI...................................................20 VIAGGIO IN VENETO......................................................21 CHAGALL A MILANO.....................................................22 VIAGGIO IN LOMBARDIA..............................................24 GIORNATA DELLA MEMORIA........................................24 D: Ha sempre fatto di mestiere il Dirigente Scolastico? D.S.: Certamente no! In passato sono stata insegnante di Informatica a Merate per molti anni. D: Probabilmente il lavoro di una preside in una scuola é difficile e complicato. Come riesce a coordinare il lavoro in due scuole primarie e due scuole secondarie contemporaneamete? D.S.: Ho la fortuna di contare su validi collaboratori che mi danno una mano ogni giorno, per esempio qui alla primaria di Calco mi aiuta la Responsabile di Plesso, la maestra Concetta, che mi aggiorna sulle faccende di questa scuola.

GAZZETTONE N. 1 febbraio 2015...anno scolastico 2014-2015 il GAZZETTONE N. 1 febbraio 2015 Periodico Semestrale dei bambini di Quinta della Scuola Primaria di Calco (LC) LA PArOLA

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anno scolastico

2014-2015

N. 1 febbraio 2015il GAZZETTONEPeriodico Semestrale dei bambini di Quinta della Scuola Primaria di Calco (LC)

LA PArOLA AL DiriGENTE SCOLASTiCOLeticia ed Erijona hanno scambiato due chiacchiere con il D.S. Sabrina Scola

Abbiamo deciso di intervistare la Signora Preside perché per noi la sua opinione é importante anche se in verità vogliamo far conoscere ai bambini ciò che sta succedendo e che succederà. DOMANDA: Cosa ne pensa del nostro progetto del giornalino?DIRIGENTE SCOLASTICO: Penso che sia un’idea bellissima, utile per imparare a comunicare le vostre idee e le vostre opinioni nel modo corretto e per far sentire la vostra voce. D: In quanto Dirigente Scolastico, che punto di riferimento vuole essere per noi ragazzi?D.S . : M i p iacerebbe trasmettervi l’amore per la cultura e la voglia di imparare sempre cose nuove.D: Di recente lei è venuta nelle nostre classi a parlarci delle regole della convivenza.Cosa ne pensa a proposito dei problemi di comportamento che alcuni bambini hanno?D.S.: Penso che siano lo specchio della società di oggi. Sottolineano certamente la

necessità di un dialogo stretto tra scuola e famiglia. I conflitti si risolvono cercando di ottenere la collaborazione con i genitori: il Patto di Corresponsabilità che avete portato a casa e letto con insegnanti e genitori è stato il primo passo.D: Come si svolge la sua giornata lavorativa?D.S.: Come prima cosa devo stabilire con la segretaria le priorità della giornata per coordinare il lavoro. Spesso ricevo genitori che hanno bisogno di assistenza, poi mi aggiorno controllando le mie varie caselle di posta elettronica e sulla normativa.

EDiTOriALEConsiderazioni di Andrea, Marta e Morgan Co-DIrettori del Gazzettone

Interviste, ricette, miti, barzellette, indovinelli … sono i contenuti del primo numero del nostro giornalino. Leggendo si possono rivivere le feste, ad esempio quella di Natale che è stata un successo: si possono apprezzare le interviste a persone che abbiamo conosciuto nel corso degli ultimi anni. Essere i direttori non è stato semplice. Abbiamo dovuto tenerci aggiornati tra di noi su quello che si sarebbe scritto nel giornalino. A volte abbiamo dovuto trovare le parole per spiegare ad alcuni dei nostri compagni che l’idea per un articolo non era adatta al giornalino e come immaginerete questo non é stato un compito semplice; perché si puó ferire qualcuno se non detto con il modo e il tono giusto.Il giornalino ha raccolto le idee di tutti e, lavorando insieme, anche in gruppi collaborativi nuovi, in un unico progetto i bambini hanno avuto modo di conoscersi ancora di più.

CONTENUTIinterviste

approfondimenti

consigli

relax

...e molto altro ancora!

iNDiCE ArTiCOLi iN PriMO PiANO

INTERVISTE al DS.............................................................1CHISSÁ TRa 20 aNNI..........................................................2CURIOSITÁ SUI DINOSaURI................................................2INTERVISTa alla MaESTRa GaBRIElla...........................3INTERVISTa alla BIDElla CaRMEla...............................3ClaSSI PRIME................................................................6/7OPEN DaY...........................................................................8ClaSSI SECONDE................................................................9ClaSSI TERzE...................................................................10CaRNEValE DEGlI aNIMalI............................................11OUR TOwN.......................................................................12

ClaSSI qUaRTE...........................................................13TU, BaMBINO COME ME..............................................14REPORTaGE NaTalE...................................................16INTERVISTa a JEaN BaPTISTE.....................................17Da GRaNDE SaRÓ........................................................18MY DaIlY ROUTINE......................................................18BaMBINI FORTUNaTI...................................................20VIaGGIO IN VENETO......................................................21CHaGall a MIlaNO.....................................................22VIaGGIO IN lOMBaRDIa..............................................24GIORNaTa DElla MEMORIa........................................24

D: Ha sempre fatto di mestiere il Dirigente Scolastico?D.S.: Certamente no! In passato sono stata insegnante di Informatica a Merate per molti anni.D: Probabilmente il lavoro di una preside in una scuola é difficile e complicato. Come riesce a coordinare il lavoro in due scuole primarie e due scuole secondarie contemporaneamete?D.S.: Ho la fortuna di contare su validi collaboratori che mi danno una mano ogni giorno, per esempio qui alla primaria di Calco mi aiuta la Responsabile di Plesso, la maestra Concetta, che mi aggiorna sulle faccende di questa scuola.

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CHIARA: Lina pensa che tra 20 anni ne avremo 30! Tu cosa vorresti fare da grande?LINA:I o da grande vorrei fare la maestra d’asilo. Mi piacciono i bambini.CHIARA: Dimmi un po’, come passeresti le giornate all’asilo con i bambini?LINA: Farei loro fare dei laboratori divertenti e li farei giocare tantissimo.CHIARA: Sono sicura che saresti una maestra bravissima!!!LINA: Grazie. Tu invece cosa vorresti fare da grande?CHIARA: Vorrei fare la commessa o la parrucchiera, non so ancora.LINA: Vorresti avere un negozio tutto tuo?CHIARA: Sì, certamente. LINA: Ma ti piacerebbe di piu’ fare la commessa o la parrucchiera?CHIARA: Forse la commessa in un negozio di vestiti o di scarpe.LINA: Bella idea! Allora andro’ a comprare i vestiti nel tuo negozio o a farmi fare la messa in piega se alla fine deciderai di fare la parrucchiera!

CHiSSÁ TrA 20 ANNiConversazione tra Chiara e Lina

LO SAPEVATE CHE?Notizie e curiosita’ sui dinosauri testo di Alberto, disegno di Alessandro

riDiAMO iNSiEMEBarzelletta scelta da Tomas, Giorgio e Davide L. illustrata da Giorgio

SIAMO ABITUATI A PENSARE AI DINOSAURI VEDENDOLI SOLO COME ANIMALI GIGANTESCHI E PREDATORI. COME SEMPRE IN NATURA, NE ESISTEVANO, INVECE, TIPOLOGIE DIVERSE. I DINOSAURI PIÚ GRANDI ERANO ERBIVORI, DI NATURA MANSUETI, ANCHE SE UN BRANCO DI QUESTI ENORMI RETTILI POTEVA REALMENTE METTERE PAURA. IL PIÚ GRANDE IL DIPLODOCUS, POTEVA RAGGIUNGERE UNA LUNGHEZZA Di 22 METRI, AL CONTRARIO, ALCUNI DINOSAUTI ERANO MOLTO PICCOLI, CON UNA LUNGHEZZA ANCHE INFERIORE AL METRO. LA LORO VARIETÁ ERA INCREDIBILE!

CURIOSITA’ ANTICHE E MODERNE. DAYS OF THE DINOSAURA Milano si è tenuta un’esposizione con dinosauri animati, purtroppo la mostra è finita l’11 gennaio. Si trattava di un emozionante viaggio nel tempo, alla scoperta delle creature mostruose che popolavano la terra più di 100 milioni di anni fa. Speriamo che questa esperienza unica, innovativa nel suo genere, si possa ripetere presto!

Come é

composta l’aria?

Di idrogeno,

ossigeno, elio,

azoto e di un gas

che al momento

mi sfugge...

PRRRRRR...

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Siamo partiti da Calco in macchina alle 6.00 di mattina; il viaggio è durato 5 ore: destinazione Dolomiti! Ci siamo incamminati verso le 11.00; appena abbiamo iniziato a camminare eravamo già nel bosco, si sentivano degli uccelli e intravedemmo degli scoiattolini. Dopo circa mezz’ora di cammino i nostri genitori erano già stanchi, ma noi eravamo pieni di energia. Dopo 2 ore avvistammo una marmotta e la fotografammo, ma dopo lo scatto è scappato subito via, così abbiamo ripreso la camminata e dopo tre ore abbiamo raggiunto il rifugio. Eravamo stanchi

ma felici. Dopo mangiato andammo ad arrampicarci su una parete facile,i nostri genitori erano giù a vederci. Quando arrivò sera abbiamo mangiato la pasta al ragù, infine andammo a dormire. Il giorno dopo, abbiamo fatto colazione e siamo subito andati a fare un altra passeggiata; abbiamo raggiunto un altro rifugio poco più in alto di quello dove avevamo dormito la notte, abbiamo pranzato e, ritornati al rifugio, abbiamo salutato e ci siamo avviati verso la macchina. É stato il viaggio più bello della nostra vita!!!

iNTErViSTA ALLA MAESTrA GABriELLADi Elisa ed Emma

DA ZErO A 2243 METri!!!!Ciao, siamo Massimo e Luca, vogliamo raccontarvi un viaggio che abbiamo fatto insieme alle nostre famiglie ma che potete fare anche voi con i vostri genitori.

LA MAESTrA Gabriella ha i capelli corti color castano e gli occhi marroni.

DUrANTE GLI scorsi anni ci ha insegnato: in 1° matematica, in 2° matematica e scienze, in 3° motoria, scienze e matematica e in 4° scienze e matematica .

Q U A N D O I L n o s t r o compagno più biricchino la faceva arrabiare, lei impazziva, e diventava rossa come un peperone.

LA NOSTrA classe le era molto affezionata e le cose che ci sono piaciute di più in questi anni sono state: le frazioni, in particolar modo a Morgan, Simone, Tommaso e Pierluigi; le verifiche, amate da Arianna, Isabella, Veronica ed Edoardo; gli esperimenti di scienze a Leticia, Erijona, Emma ed Elisa e i problemi matematici che appassionavano Alessandro, Alessandra e Sophie.

LA SUA più grande qualità era di essere brava a spiegare le lezioni.

L’ABBIAMO rINCONTrATA in occasione della Festa di Natale e abbiamo aprofittato per farle due domande.

D O M A N D A : M A E S T r A Gabriella, quanti anni fa hai incominciato a lavorare in questa scuola? Che anno era?

rISpOSTA: HO iniziato a lavorare in questa scuola ben 31 anni fa, correva l’anno 1983.

D: COSA ti manca di più della scuola, ora che sei andata in pensione?

r: MI mancano soprattutto i bambini e le spiegazioni.

D: COSA ti ha spinto a diventare maestra?

r: fIN da piccola facevo la maestra con la mia bambola, ho iniziato così.

D: LA prima volta che ci hai visto cosa hai pensato?

r: HO pensato: “ma che bei bambini! Mi sa che sono dei bei biricchini!”

D: TrA le gite che abbiamo fatto insieme, qual’ è stata quella che ti è piaciuta di più?

r: LA gita che mi è piaciuta di più è stata quella dell’Arkeopark, ci siamo proprio divertiti un mondo!

D: SIAMO migliorati dalla 1° alla 4°?

r: DALLA prima alla quarta siete migliorati molto ,certamente, avete fatto un bel lavoro.

D: QUANDO verrai a trovarci?r: vErrò a trovarvi di sicuro

nel 2015/ 2016, quando sarete alle Medie

D: COME passi il tempo ora? r:ADESSO IL tempo lo passo

cosi’: al mattino sbrigo i lavori domestici, il pomeriggio faccio la nonna

D: TI manchiamo?r: MI mancate tantissimo, e

vi penso tanto!

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I bambini della nostra scuola sono molto sportivi e praticano varie discipline tra cui uno sport non molto seguito (ma bello!!!): il TENNIS.A me (Agnese) il tennis piace molto; lo pratico ogni Mercoledì nel centro sportivo di Imbersago.Ho iniziato da poco ma è già una mia grande passione!Le lezioni sono faticose ma divertenti grazie al nostro maestro Adriano, “pazzo” e simpaticissimo che ci fa correre tutto il tempo intorno al campo! Durante gli allenamenti sentiamo la musica e io mi diverto un sacco.Lui e Andrea (il suo aiutante) ogni lezioni ci insegnano cose difficili ma io e gli altri impariamo in

SiAMO BAMBiNi SPOrTiViIl gioco del TENNIS visto da Agnese e Alice M.Illustrato da Moussa

fretta e allora facciamo subito una partita . Ho scelto questo sport perché è la mia passione e consiglierei a tutti di praticarlo.

CENNI STORICI

Il TENNIS è nato in Inghilterra ma oggi è praticato in tutto il mondo.L’antenato del TENNIS è il “jeu de paume”, un gioco molto popolare in Francia in cui si colpiva la palla con la mano. Più tardi, in Inghilterra, vennero impiegate le racchette e la rete. Ci sono 5 categorie: singolo e doppio maschile, singolo e doppio femminile o doppio misto.Il TENNIS si gioca in un campo rettangolare che è separato dalla rete. Generalmente ci si gioca all’aperto ma si disputano anche tornei indoor.Si dà inizio al gioco con la battuta e l’avversario attende di fare il colpo...Buon gioco!

Il salame al cioccolato,nato in Sicilia,é un dolce molto amato, conosciuto e preparato un po’in tutta Italia.E’un dolce a base di cioccolato e biscotti che rassomiglia ad un salame;può essere chiamato salame turco, salame vichingo o salame inglese.

Per questo salame al cioccolato abbiamo usato i seguenti ingredienti:- 1 uovo-150 g di burro-1 cucchiaino di rum-4 cucchiai di zucchero-3 cucchiaini di cacao amaro-1-2 pacchetti di biscotti secchi

SALAME AL CiOCCOLATOricetta di Alice M. e fernanda

Amalgamando insieme tutti gli ingredienti abbiamo ottenuto un morbido impasto.

Poi gli abbiamo dato la forma di salame: ”QUELLO VERO”!

Abbiamo scelto questo dolce perché é il nostro preferito; lo consigliamo a tutti tranne agli allergici al cioccolato (anche se si perdono una grande bontà!)

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Il libro che abbiamo recensito è un genere classico, una fiaba scritta dai fratelli Grimm, distribuito dal Corriere della Sera, un quotidiano italiano e illustrato da francesca Chessa.Il volume si presenta con molte illustrazioni colorate che stimolano la fantasia.La fiaba racconta di sei ingenui capretti che finiscono nella pancia di un lupo furbacchione.Solo il più piccolo di loro sfugge alla sua bocca vorace.Con l’aiuto della mamma salverà i suoi fratelli. Come? …lo scoprirete leggendo la storia.

ASSAGGi Di LETTUrAConsiglio per una buona lettura di pierluigi ed Edoardo B.

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La nostra intervista è rivolta a una bidella della nostra scuola.Parleremo di lei e della sua vita.Si chiama Carmela, ha 32 anni e a Marzo ne compierà 33. Proviene da Pompei in provincia di Napoli, dove ha vissuto con la sua famiglia composta da 4 persone. Nella sua infanzia ha avuto momenti molto felici e ricorda con affetto che è cresciuta circondata dalla presenza di alcuni animali: cani, conigli e galline. Questo perchè sua nonna materna aveva molti orti e quindi lei allevava e accudiva anche animali; ha avuto anche un cavallo perchè, quando era “giovane“ , il suo nonno materno portava i turisti in giro per Pompei per mantenere sè stesso e la sua famiglia.Uno dei momenti piú tristi della sua vita è stato la perdita del nonno a cui lei era molto legata perchè l’aveva aiutata a portare avanti i suoi studi .Da giovane ha frequentato la scuola superiore professionale e si è diplomata come stilista e modellista di moda .Ancora oggi gni tanto le viene voglia di realizzare vestiti, ma non avendo ripreso la tecnica

non è molto allenata e quindi non ne sarebbe piú in grado.I suoi genitori le hanno dato anche un aiuto economico per mantenersi e portare avanti i suoi desideri, tra cui andare a fare la missionaria in Africa per aiutare i bambini in difficoltà proprio perchè le piacciano molto. Per questo da piccola, sapendo che le piaceva stare con i bambini, pensava di fare una scuola per diventare una maestra , infatti ha iniziato e ha sempre fatto la bidella perchè essendo un po’ timida e riservata non le piaceva l’idea di essere al centro della attenzione, cioè essere famosa. Da settembre Carmela, dopo esser stata in molte scuole, è arrivata alla primaria di Calco, dove si è trovata subito molto bene con le insegnanti perchè disponibili e gentili con lei e anche con le sue colleghe con le quali va d’accordo.Per lei il lavoro è molto importante, per questo si è trasferita a Milano. Qui spera anche di trovare il suo ragazzo ideale, il quale ha caratteristiche importantissime per lei: prima di tutto deve essere del sud, ma deve essere anche carino,

CArMELA: LA NOSTrA BiDELLAIntervista di Alice f. e Greta C.

Abbiamo fatto questa intervista alla bidella Carmela perchè secondo noi lei è la bidella più simpatica e disponibile che abbiamo mai conosciuto, ma soprattutto ci da tanti consigli e ci ascolta. Essendo poi una nuova arrivata, volevamo conoscerla meglio e sapere le sue impressioni sulla nostra scuola. È stato un vero e proprio piacere farle questa intervista e speriamo piaccia anche a tutti voi.

gli devono piacere i bambini e soprattutto la deve fare ridere!Il suo genere di musica preferito è pop-classico come i Backstreet Boys, i Dear Jack , Renato Zero e Claudio Baglioni, ma anche Giorgia, Laura Pausini, Tiziano Ferro, Michael Boublè e Deborah. I suoi libri preferiti sono: “Piccole donne”, “Libro cuore” e “I ragazzi della via Pal”.Quando va al cinema le piace vedere film romantici e storie vere come “La vita è bella “ (di Roberto Benigni).

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i CALLi DEL LUPOStoria dei bambini di 1Bcon la collaborazione della maestre Cristina e Lina

TRE BELLE OCHETTE BIANCHE ERANO USCITE A PASSEGGIARE NEL BOSCO, QUANDO SCOPPIO’ UN TEMPORALE.LE OCHETTE, CHE AVEVANO UNA GRAN PAURA DEI LAMPI E DEI TUONI, CORSERO VERSO UNA CASETTA ROSSA POCO LONTANA.“QUALCUNO CI SARA’ - DISSE UN’ OCHETTA – VEDO IL FUMAIOLO CHE FUMA COME UNA PIPA.”“ TOC, TOC” BUSSARONO.“CHI E’ ?”“ SIAMO TRE POVERE OCHETTE SORPRESE DAL TEMPORALE. CI DATE RIPARO PER QUESTA NOTTE?““ UN MOMENTO, CHE METTO I MUTANDONI.”“TOC, TOC “.“ UN MOMENTO, CHE METTO LA CAMICIA”.“ TOC, TOC”.“ UN MOMENTO, CHE METTO I PANTALONI.”“ TOC, TOC”. E LA PORTA FINALMENTE SI APRI’. ALLA LUCE DI UNA CANDELA COMPARVE IL LUPO. LE TRE OCHETTE NON EBBERO NEMMENO LA FORZA DI DIRE: “MISERICORDIA!”

Classi 1°

“ ENTRATE, ENTRATE, POVERINE - DISSE IL LUPO- QUI C’E’ UN BEL FUOCO CHE VI ASCIUGHERA’ .”E MENTRE LE OCHETTE SPAURITE SI RANNICCHIAVANO NELL’ ANGOLO PIU’ BUIO DELLA CUCINA, IL LUPO SI DAVA DA FARE PER APPARECCHIARE LA TAVOLA.“CI FAREMO UN BEL PRANZETTO” CANTERELLAVA E ALLE OCHETTE VENIVA… LA PELLE D’ OCA PER LA PAURA.A UN CERTO MOMENTO IL LUPO URLO’: “AHI, AHI, I MIEI CALLI! CON QUESTO TEMPACCIO!“ SOFFRITE DI CALLI ? - DOMANDO’ LA PIU’ GIOVANE DELLE OCHE.“EH, PARECCHIO “ RISPOSE IL LUPO.“ IO CONOSCO UNA MEDICINA INFALLIBILE!”“ DAVVERO ? SAREBBE? ““ UN BAGNO NELL’ACQUA BOLLENTE. MIA NONNA FACEVA SEMPRE COSI’. “IL LUPO PREPARO’ L’ ACQUA, VI TUFFO’ LE ZAMPE.“ OHI, OHI, OHI! - URLO’ SCHIZZANDO FUORI. – SE VI ACCHIAPPO ! MA LE OCHETTE STAVANO FUGGENDO A PERDIFIATO.IL VECCHIO LUPO TENTO’ DI RINCORRERLE, MA CON QUELLE ZAMPE SCOTTATE NON CE LA FECE PROPRIO E AND0’ A METTERSI A LETTO SBADIGLIANDO PER LA FAME.

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C’era una volta in quel mare freddo e forndo

una balena di nome BIBI che mangiava i

pesci.

Un giorno pensó di bere tutta l’acqua del

mare perché voleva diventare ancora piú

grossa, fino a toccare il cielo. Aprí la bocca

grande e cominció a risucchiare le onde.

Alla sera il mare era sparito e la balena era

cosí tonda che arrivava fino al cielo. Lí in

alto, peró, trovó la punta di una stella e

scoppió facendo:

BIM BUM BAM! e tutta l’acqua tornó al suo

posto, nel mare.

LA BALENA BiBiStoria dei bambini di 1Acon la collaborazione della maestra Nives

COLOriAMO!Bellissimi mandala da colorarescelti da Alberto, 5A

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OPEN DAY 2015racconto di fernanda e Stefan, intervista di Arianna ed Isabella

PrOGETTO APiClassi seconde, con le maestre Antonella, Maria Grazia e rosa Angela

Quest’anno, i bambini di quinta elementare della scuola primaria di Calco, per i futuri bamini di prima elementare, hanno organizzato l’Open Day, cioé hanno aperto le porte della scuola primaria. Si sono organizzati i seguenti laboratori:-teatro (maestra Marina);-informatica per giocare (maestra Maria Fernanda);-inglese (maestra Marta);-ascolto della storia (maestra Concetta);-accoglienza (maestra Alba).

ABBIAMO CHIESTO AD UNO DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO DI RISPONDERCI A QUALCHE DOMANDA:-NOME: LORENZO-LABORATORIO A CUI PATECIPA: INGLESE, INFORMATICA, ARTE-QUALE GLI É PIACIUTO DI PIÚ: INFORMATICA-CON CHE MAESTRA LO HANNO FATTO: MARIA FERNANDA

Gli assistenti dell’accoglienza sono stati i bambini delle classi quinte che accompagnavano i primigini nei laboratori. Gli assistenti del laboratorio di teatro aiutavano i partecipanti a fare un talismano (bracciale) e a recitare una storia. Gli assistenti del laboratorio di informatica insegnavano a usare il computer. Gli assistenti del laboratorio di inglese aiutavano i bambini a fare una bandierina come ricordo. Gli assistenti del laboratorio di ascolto raccontavano una storia. Quest’anno il tema erano le api, infatti lo spettacolo rappresentava delle api ma non solo lo spettacolo, le bandierine avevano come immagine un’ape. Anche la storia che veniva raccontata parlava di un’ape e infine, nel laboratorio di arte si colorava un’ape. Alla fine di questa mattinata, i bambini sono tornati nelle loro case con un diploma regalato dalla scuola. Che giornata elettrizzante che avranno passato quei bambini!!!

Nell’alveare... ciascuno il suo ruolo, ciascuno il suo compito!Anche noi a scuola e per la vita vogliamo imparare a COLLABORARE e CONDIVIDERE !

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Classi 2°

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NEWDOKUGioco matematico dei bambini di secondacon la collaborazione della maestra Maria Grazia

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Classi 3°LA prEISTOrIACon la comparsa dell’uomo sulla terra ha inizio la PREISTORIA, un lungo periodo che si conclude circa 5500 anni fa con un evento particolare: l’INVENZIONE DELLA SCRITTURA. Con la comparsa dei primi documenti scritti, infatti, ha inizio la STORIA. Porre il recipiente del mosto in un locale temperato

(20 ˚- 25 ˚C) e possibilmente areato. Togliere il coperchio e applicare una zanzariera, per impedire che gli insetti entrino nel mosto, attratti dal dolce.Dopo 2-3 giorni si vedranno delle bollicine di anidride carbonica sviluppate dai lieviti che hanno iniziato a trasformare gli zuccheri contenuti nel mosto in alcool.Inizia la fermentazione.Si osservi che il mosto si riscalda, in quanto la fermentazione è un processo esotermico, libera cioè calore.Dopo circa una settimana, quando non si vedono piú le bollicine, la fermentazione è terminata.Si procede quindi a travasare molto lentamente il mosto, diventato vino, in un altro recipiente pulito, scartando il deposito rimasto sul fondo.Ripetere il travaso, sempre molto lentamente, per 3-4 volte ogni 3-4 giorni, finchè non si osserva piú il deposito.Si è giunti cosí al vino finito che, non essendo filtrato e lavorato da “professionisti”, non va conservato per troppo tempo (al massimo qualche mese).

IL pALEOLITICOIl paleolitico é l’etá della pietra antica. (2 milioni di anni fa l’uomo scheggia la pietra).

IL NEOLITICOLa parola deriva dal greco NEO (nuova) e LITOS (pietra).La pietra era il materiale per gli uomini primitivi. Scheggiando la pietra l’uomo otteneva armi e utensili. In questo periodo gli uomini imparano a levigare la pietra fino a farla diventare TAGLIENTE.

iL NEOLiTiCOlavoro di STOrIA dei bambini di terzacon la collaborazione del maestro Tommaso

LA VENDEMMiAlavoro dei bambini di terza dopo la gita alla cascina Casarigo a Montevecchiacon la collaborazione del maestro Tommaso

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iL CArNEVALE DEGLi ANiMALi visto dai bambini di QUiNTAConsiderazioni dei sul brano musicale ascoltato con la maestra Maria fernanda, testo di Arianna ed Elisadisegni e descrizioni di Edoardo C., pierluigi, Edoardo B., Christian, Debora, Arianna ed Elisa.

Le classi 5 A e 5 C, nelle ore di musica, hanno ascoltato un brano musicale intitolato “Il Carnevale degli animali” composto dal musicista francese Camille Saint-Saëns.Compositore, pianista e organista francese, Camille nacque a Parigi nel 1835 e morì ad Algeri nel 1921.Debuttò come pianista all’età di undici anni.Viaggiò a lungo in Oriente e in AfricaLa sua musica, ispirata alla tradizione classica, è elegante e precisa nei dettagli e nella forma.Questo brano musicale è la più conosciuta tra le opere di Saint Saëns.Fu composto nel 1886 in occasione di una festa di carnevale tra amici musicisti. Camille volle creare musiche allegre per divertire gli amici presenti.

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I CANGURI: CHRISTIAN“La musica che accompagna il canguro è allegra e lo descrive bene.”

L’ACQUARIO: DEBORA“La melodia che rappresenta l’acquario è come quella di 007: mi incuriosisce perchè è misteriosa.”

PERSONAGGI DALLE LUNGHE ORECCHIE: ARIANNA“Mi è piaciuto l’asino perchè mi fa ridee il suo verso. La musica mi ha interessato perticolarmente perchè rispecchia il carattere dell’animale.”

IL CUCÚ NEL BOSCO: ELISA“Mi è piaciuto il cucú perchè è un uccello che fa un verso molto acuto. La musica che lo accompagna rispecchia molto l’animale e lo descrive bene, per questo la trovo affascinante.”LE TARTARUGHE: EDOARDO B.

“Delle tartarughe mi è piaciuta la musica lenta ed armonica perchè rispecchia la lentezza di questo animale.”

LA MARCIA REALE DEL LEONE: EDOARDO C.“Mi è piaciuto il leone perchè è un animale forte che fa la caccia. La musica che lo accompagna fa paura e lo descrive bene, sembra che il leone ti stia per mangiare! Ma è un pigrone e continua a dormire.”

GLI EMIONI: PIERLUIGI“Gli emioni sono cavalli selvaggi che vivono in Asia.La musica che accompagna gli emioni mi è piaciuta perchè è veloce, decisa ed allegra. “

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OUr TOWNtext by the 4th grade kids with the English teacher Silvia

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Hi guys!We are your friends from the 4th grade! Let’s have a walk around our small town: CALCO! Calco is a nice town near Lecco! There are many nice places here!This is San Vigilio, the most important church in Calco.There is a soccer field next to the church!Behind the church there is the “Oratorio”, a very important place for Italian boys and girls! Here we can play, pray and grow up with our friends. We go there every Sunday afternoon.Next to the “Oratorio” there is the cinema; we go there sometimes with our families! Opposite to the church there is the graveyard, there are many tombs of common and important people here!Near the church there is also a sport centre where we can run, play basketball and volleyball! Between the church and the sport centre there is also a park for children!This is our primary school! Look! There is a big green garden, where we can run and play! These are the City Hall and the Post Office.In Calco there are many nice shops: a bakery, a grocery, many café’s, an optician, a hardware store and a stationary shop! There are also two important supermarkets. People come from nearby towns to buy their food here!This is San Gottardo e San Colombano: it’s a very important and ancient church!In Calco there is no hospital, but there is a big chemist.We love our town!See you soon!

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Classi 4°

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Un re aveva una figlia che non rideva mai. Allora gli venne un’idea: “Chi ti farà ridere diventerà tuo sposo!” “Va bene” disse la principessa “ma a una condizione: che a chi cercherà di farmi ridere e non ci riuscirà, sia tagliata la testa.”La voce si sparse in tutto il regno.Tutti volevano conquistare la principessa, ma quanti ci provavano ci rimettevano la testa.La notizia arrivò anche a un giovane mercante. “Ci voglio andare anch’io!” disse, e partì.Cammina cammina incontrò un vecchio pastore affamato. Gli porse un panino con il prosciutto.Quando il pastore alzò la testa non era più vecchio, ma un giovane atleta. “Io so dove vai” disse al ragazzo “Ho conosciuto il tuo buon cuore e voglio aiutarti. Prendi questa bella pecora: se qualcuno la tocca lei strilla ‘bee bee’ e tu devi dire subito ‘Mordi quello là’.”Il ragazzo prese la pecora e continuò la sua strada.Arrivò a un’osteria, mangiò e andò a dormire con la pecora sotto il letto.All’improvviso la pecora fece “Bee bee”. “Mordi quello là!” gridò lui e si alzò. Egli vide che la figlia dell’oste, entrata nella stanza per tosare la pecora, era stata morsa. “Aiuto, che male sorella, portami un cerotto!” gridava. Ma appena la sorella tentò di tirare una sassata alla pecora venne morsa anche lei.Quando fu giorno, il ragazzo uscì dall’osteria con la pecora e le due ragazze morse sul braccio ancora in camicia da notte.Per strada incontrarono un medico. Il medico cercò di curare le due ragazze, poi toccò la pecora, ma venne morso sul sedere.Quando molte persone vennero morse davanti alla reggia, la principessa scoppiò a ridere.Il re, che aveva assistito alla scena, ordinò che il mercante fosse vestito da gran signore.Il giorno seguente si celebrarono le nozze regali.

L’EPiDEMiA DEi MOrSiScritto da Serena, Jacopo, Gaia, Kunjian partendo da una fiaba del libro – Iv Bcon la collaborazione della maestra AlessandraIllustrato da Stefan, 5B

Dal caminettospunta all’improvvisoun grosso nanetto

con un gran sorriso.Viveva al Polo Nord con Babbo Nataleed aveva un bel viso.

Era amico di una renna leale,aveva poca barba giallinaed era bravissimo e molto gioviale!

iL GrANDE E GrOSSO GNOMO SPECiALEScritta da Sophie, Carlo, Lorenzo e Katrinrima incatenata – Iv Acon la collaborazione della maestra AlessandraIllustrato da Massimo, 5B

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TU, BAMBiNO COME MEpoesia dei bambini della classe 5B per i bambini meno fortunati

La pace purtroppo non c’ è in tutto il mondo. Noi siamo molto fortunati perchè nel nostro Paese (l’Italia) non ci sono guerre . Per questo noi bambini della 5° B abbiamo scritto una poesia per i bambini meno fortunati.Il giorno domenica 2 novembre 2014 siamo stati premiati per la poesia che abbiamo scritto.

TU BAMBINO COME ME

MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME BAMBINO CARO,

STAI TRANQUILLO CHE NON TI VOGLIO SPARARE,MA SE POTESSI TI VORREI AIUTARE.

MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME CARA BAMBINA,

MI DISPIACE CHE TI NASCONDI MENTRE PIANGI QUANDO SOFFRIMENTRE IO QUA SONO IN PACE E TU SEI IN GUERRA.MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME

TI VORREI DARE LA MIA FELICITÁ,NON ESSERE SPAVENTATO:

IL MIO CUORE TE L’ HO DATO.MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME

CHE TI NASCONDI CON LA PAURA DI VENIR TROVATO.CHE OGNI GIORNO SOFFRI E PIANGI NELLA GUERRA MENTRE IO QUI RIDO E MI RILASSO NELLA PACE.

MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME TU CHE SOFFRI TANTO IN OGNI MOMENTO PENSA CHE OGNI GIORNO POTRAI ESSERE COME ME.

MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME TI VORREI SFAMARE CON TANTO DA MANGIARE,

TI VORREI REGALARE LA MIA PACE,IL MIO CUORE E DIRTI “ STAI ATTENTO!”.

MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME OGNI SECONDO DELLA TUA VITA VALE PIÚ DI UN GIORNO DELLA NOSTRA,

TI REGALO LA MIA GIOIA E LA FORTUNA DI UNA GIORNATA COME LA MIA IN UN LUOGO SERENO DOVE REGNA LA PACE .MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME

CON AMORE E NON CON ODIO, CON PACE E NON CON GUERRA,

TI CHIEDO:“NON HAI PAURA?”.

CON TANTO AFFETTO E AMICIZIA TI REGALO IL MIO SORRISO.MI RIVOLGO A TE CHE SEI UN BAMBINO COME ME

CON PAZIENZA LA GUERRA SCOMPARIRÁ E LA PACE ARRIVERÁ PERCHE PENSO CHE OGNI VITA VALGA QUANTO LA MIA.

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musicale diretto da Robert Wise e tratto dalla celebre commedia musicale teatrale “The sound of music” di Rodgers e Hammerstein, a sua volta ispirata a la famiglia Von Trapp.La trama di questo film parla dell’Austria durante l’anno 1938. La novizia Maria diventa la governante della famiglia Von Trapp. Si innamora del barone vedovo, occupandosi dei suoi sette pargoli e insegna loro a cantare. Maria aiuta tutti a lasciare l’Austria occupata dai tedeschi, e a passare in Svizzera .La canzone che noi suoniamo e di cui faremo anche una recita dove mostreremo quante cose abbiamo imparato da questo brano (ad esempio

Noi bambini delle classi 5° stiamo frequentando un laboratorio di musica con il maestro Ivan, in cui stiamo imparando a suonare il metallofono: uno strumento musicale a percussione in

grado di far trasmettere le note musicali di una canzone. La canzone che abbiamo suonato è stata tratta dal film: ’’Tutti insieme appassionatamente’’.Quest’ultimo è un film

scrivere le note sul quaderno pentagrammato e suonare il metallofono).Si intitola :

“ Do se do qualcosa a te “

DO se do qualcosa a terE è il re che c’era un diMI è il mi per dire a mefA la nota dopo il miSOL è sole in fronte a teLA se proprio non è quaSI per poi non dire noe poi si ritorna al DO!

Siamo soddisfatti di come siamo riusciti a suonare questa canzone e speriamo che questa piccola prefazione sul film e sul testo imparato vi siano piaciuti.

A LEZiONE Di MUSiCAriflessioni sul Laboratorio di Musica con il maestro Ivandi Greta C. e Alice f.

Orfeo era un giovane musicista che un giorno si sposò con una ninfa di nome Euridice. Purtroppo il giorno delle loro nozze lei venne morsa da un serpente e morì. Orfeo disperato andò nell'Inferno e chiese al dio Plutone di resuscitare l’amata. Grazie all’intervento della moglie di Plutone, che commossa dal suo lamento, il dio accettò. Gli dei fecero promettere a Orfeo di tornare a casa senza mai girarsi per controllare se Euridice fosse lì, e che se lui si fosse voltato Euridice sarebbe morta per sempre. Orfeo, pensando di essere stato imbrogliato dagli dei si girò e sorpreso vide Euridice dietro di lui. Come promesso però, la ninfa sparì e morì per sempre.Disperato, Orfeo tornò a casa e visse per sempre senza la sua amata.

OrFEO ED EUriDiCEIl famoso mito raccontato da Lina e federica

“Pierino e il lupo” è una favola musicale, musicata dal noto Sergej Prokofiev.La storia racconta di un bambino di nome Pierino che va ad abitare a casa di suo nonno. La casa del nonno si trova vicino a un bosco nel quale vivono un lupo ed altri animali; per questo il nonno raccomanda a Pierino di non andarci.Ma Pierino non ascolta il nonno e così inizia un’avventura divertente che si conclude con la cattura del il lupo cattivo.

ASSAGGi Di LETTUrAConsiglio per una buona lettura di pierluigi ed Edoardo B.

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DEBORA: dove hai festeggiato le vacanze di Natale?ERIGER: Le ho festeggiate in Albania.D: Cosa hai mangiato durante le vacanze?E: in Albania ho mangiato il burek, la carne di mucca e il riso bianco.D : Che regali hai ricevuto?E: Ho ricevuto i petardi, i fuochi d’artificio e il tabellone delle freccette.D: Io ho ricevuto un bracciale.E: E tu? Come hai festeggiato il Natale?D: Io ho festeggiato dalla mia nonna Rita, ho mangiato i peperoni ripieni, il prosciutto cotto, il prosciutto crudo e il salame, i carciofi, i gamberetti con la salsa rosa, le olive, le patate, l’arrosto, le noccioline, le noci, i datteri, la frutta e anche il pannettone.E: Da noi in ALbania si mangia la zuppa con la carne di mucca.D: Dopo mangiato cos’hai fatto?E: Ho sparato col fucile (a salve), e a mezza notte ho sparato i fuochi d’artificio.D: Hai dormito dai nonni in Albania?E: Sì ho dormito dai miei nonni.D: Che belle le tradizioni Albanesi!!

NATALE A CASA MiAConversazione tra Debora ed Eriger, illustrato da Luca

NATALE A SCUOLAreportage della festa di Natale di francesco e Mihret

Nei giorni 18 e 19 dicembre 2014 si è celebrate la festa di Natale nella nostra scuola primaria Bartolomeo Calchi. Sono stati invitati ed hanno partecipato i genitori di tutti gli alunni. Le lezioni sono state interrotte per dar via ai festeggiamenti. Per far la festa e preparare gli addobbi ci sono volute due settimane di lavoro e l’aiuto delle maestre Maria Grazia, Valentina e Marina. I bambini hanno creato delle stelle di carta colorata da appendere alle finestre della scuola. E... tante prove di canto con le bravissime insegnanti Marta e Maria Fernanda.Adesso l’ inviato speciale Francesco ci racconterà com’ è andata la festa... LA PAROLA A FRANCESCO:La festa è stata molto coinvolgente: anche i genitori stanno cantato e ballato insieme a noi contribuendo a creare un clima di festa in cui nessuno è stato escluso.Le canzoni cantate da noi 5° e 4° sono state: “Heal the world” di Michael Jakson, “A Natale puoi” e una canzone in spagnolo intitolata “PAZ,PAZ,PAZ” di Juanes.Precedentemente, in un laboratorio con l’esperto Jean Baptiste, con le nostre mani avevamo realizzato le candele vendute al mercatino. Questo ha attratto i genitori che ci tenevano a comprare i lavori dei propri figli. Alla fine della festa abbiamo giocato con i nostri amici e festeggiato insieme.Siamo molto soddisfatti del nostro lavoro!

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Mercoledì 10 dicembre 2014 siamo andate ad Olgiate Molgora al negozio di Jean Baptiste per fargli un’intervista.Appena entrate siamo state travolte da un insieme di profumi differenti e candele di vario tipo e colore.

Jean Baptiste ci ha detto che la sua essenza preferita si chiama “Olgiate Uomo” che è formata da Castagno, Carpino, Quercia, Tarassaco e lui dice che chi ama questo profumo ed ha un carattere indipendente.Mentre le sue candele preferite sono quelle con forma squadrata.Ora vi parliamo un po’ di lui: a 16 anni ha iniziato a studiare discipline come teatro, canto lirico e letteratura. Mente a 24 anni ha iniziato a studiare e lavorare la creta; è così che è nata la sua passione per la ceramica e per la lavorazione della cera.Da 4 anni lavora in questo nuovo negozio ma sono 19 anni che svolge questa attività.Ha partecipato a numerosi concorsi e in negozio abbiamo visto alcune delle sue opere che gli hanno fatto vincere dei premi importanti.

INfINE GLI ABBIAMO CHIESTO SE GLI E’ pIACIUTO vENIrE A fArE IL prOGETTO CON NOI E SE vOLESSE fArLO DI NUOvO ALLE MEDIE E LUI HA rISpOSTO ASSOLUTAMENTE SI!

ANDiAMO A CONOSCErE MEGLiO JEAN BAPTiSTEL’esperto di cera e candele ha accolto Mihret ed Anna nel suo atelier ad Olgiate

Alcuni giorni dopo siamo andate nelle altre classi a fare qualche domanda nelle classi su questo argomento. I primi ad essere intervistati sono stati i nuovi arrivati della classe prima A.Gli abbiamo chiesto:-Vi è piaciuto fare questo progetto?--Si, molto-- Vorreste rifarlo se le vostre insegnanti trovassero il tempo?- -Certo!- hanno risposto.-Di che colore era la vostra candela?--Arancione con i chicchi di caffè--E che forma aveva?--Era quadrata- -Che profumo aveva?--Sapeva di caffè-

Poi siamo andate nella classe prima B e anche qui i bambini ci hanno detto che si sono divertiti tantissimo a fare questo progetto. Il loro lavoro è stato una candela bianca di forma rotonda e con all’interno dei chicchi di mais. Gli piacerebbe molto rivivere questa esperienza.Poi siamo salite di due piani e ci siamo recate nella classe seconda A.E ovviamente anche qui il progetto è piaciuto molto. La classe ha realizzato una candela rotonda di color arancione tendente al rosso con dei pezzetti colorati all’interno, aveva un aroma di arancia.

Spostandoci un po’ più in là ci siamo ritrovati davanti alla porta della classe seconda B. I bambini ci hanno detto che erano entusiasti di questa novità, sono riusciti a creare una candela quadrata di color rosso fuoco e non aveva un profumo particolare.Anche a loro piacerebbe rifare questo laboratorio.Successivamente ci siamo recate al piano dimezzato dove lavoravano le classi terze. Prima siamo state nella terza A che ha realizzato una ghirlanda di sapone gialla e delle ciotoline, piatti e vasetti di creta.Ripeterebbero volentieri questa esperienza con magari lavori più elaborati.Nella classe terza B, dove ci ha accolte la maestra Marta, tutti gli alunni erano soddisfatti di aver creato una ghirlanda di sapone bianco profumato.Tutti vorrebbero rifare questa esperienza.

Risalendo di un piano abbiamo ascoltato il parere dei ragazzi di quarta A.

Loro hanno creato una ghirlanda a forma di cuore fatta di sapone viola o bianco al profumo di vaniglia con all’ interno semi di frutti esotici verdi. Anche loro ripeterebbero volentieri questo laboratorio.

Mentre il lavoro dei ragazzi di quarta B è stato un ciondolo di sapone gialla e verde al profumo di lavanda e arancia. Sperano di poter rifare al più presto questa esperienza.Infine siamo arrivate ad intervistare i nostri compagni di quinta.La nostra classe (quinta A) ha realizzato una candela a forma di cilindro rossa arrotolata al profumo di fragola. Passando alla quinta B i compagni ci hanno informato sulla loro creazione che sono state delle saponette profumate di vari colori.Infine la quinta C ha creato dei profuma cassetti alla fragranza di uva, liquirizia, melograno ed orchidea dolce.

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MY DAiLY rOUTiNEOne day in the life of a 10 years old girl: Arianna. With the collaboration of the English teacher Marta

Hello my name’s Arianna. I am 10 years old and I’m a student in the class 5C. This is my typical day. I wash my face and I brush my

teeth.

I do my homework. Then I watch my favourite TV programme: Austin and Ally.

At 8 o’clock I have dinner with my family, my favorite food is pasta with pesto.

I go to bed early every night.

I have breakfast at 7:30 a.m. I love cereal and milk!

I go to catch the bus. I go back home at 4:30 p.m.At 12:30 p.m I have lunch in the school canteen with my friends, it’s fantastic!

I get up at 7 o’clock.

Siamo Nicholas e Moussa (alunni di 5 B) e vogliamo raccontarvi i lavori che desiderano fare da grandi i nostri amici delle quinte. Fra un po di anni ci saranno:2 guardia forestale, 12 calciatori, 1 banchiere, 2 parrucchieri, 4 meccanici, 1 sportiva, 1 presentatrice, 1 pattinatrice, 5 maestre di asilo nido, 1 chef, 3 pasticcieri, 1 insegnante di pianoforte. E ancora: 1 maestra di motoria e di matematica, 2 giocatori di basket, 1 botanico, 1 spia, 1 lavoratore in ospedale, 1 maestra, 1 filosofa, 1 nuotatore, 1 avvocato, 2 ballerine, 1 maestra di scuola materna, 1 maestra di scuola primaria.

DA GrANDE SArÓ...Inchiesta di Nicholas e Moussa sul lavoro del futuroillustrato da Nicholas

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Francesco: calciatoreUmberto: calciatoreLina: maestra di asiloAlberto: giardiniereEdoardo C.: banchiereFederica: maestra scuolaDebora: parruchieraEriger: meccanicoMarta: sportivaDavide L.: meccanicoMihret: presentatriceChiara: parrucchieraGreta P.:ballerina/maestra asiloAnna: pasticceraChristian: meccanicoTomas: calciatoreGiorgio: calciatore

Fernanda: pattinatriceMassimo: calciatoreGreta C.: spiaAlice F.: maestra di asilo nidoLuca: chefNaila: pasticcieraAgnese: insegnante di pianoforteAlice M.: maestra di motoria e

matematicaAndrea: giocatore di basketStefan: calciatoreMatteo: calciatore Nicholas: calciatore Niccolò: calciatoreMoussa: calciatore Mariam: pasticciera

Arianna: maestra di asilo nidoEdoardo B.: calciatore Elisa : maestra di asilo nidoEmma:maestra di asilo nidoTommaso: calciatoreDavide: botanicoAlessandra: lavoratore in ospedaleErijona: maestraMorgan: giacatore di basketPierluigi: meccanicoLeticia: filosofa Alessandro: nuotatore Sophie: avvocatoSimone: meccanicoVeronica: ballerinaIsabella: maestra scuola materna

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ET, L’EXTrATErrESTrEConsiglio di Agnese per una buona visione

ET è un film di fantascienza del 1982, diretto da un famoso regista Steven Spielberg. La storia si alterna con parti comiche e parti tristi.Racconta la storia di un bambino che incontra un alieno che era rimasto involontariamente abbandonato sulla Terra. Eliot, il bambino protagonista, si scopre “collegato” stranamente all’alieno, quindi ogni cosa che lui fa o pensa anche l’alieno la percepisce.Nonostante tutto però tra l’ extra terrestre o ET, come lo aveva chiamato Eliot, e il bambino stesso si crea un forte legame. Tra varie vicende e molto tempo trascorso insieme alla fine ET sta per morire per la nostalgia di casa, quindi anche Eliot a causa dello strano legame che li unisce, comincia a stare male.In questo momento disastroso delle persone vengono a scoprire che c’è un alieno a casa di Eliot e sono pronti a catturarlo per fare degli esperimenti.Durante la malattia Eliot, separandosi da ET, guarisce mentre il piccolo alieno muore.Eliot, tristissimo, vuole salutare ET da solo, ma quando apre la botola con dentro il piccolo amico si accorge che è ancora vivo e gli viene in mente un piano .Lui insieme a suo fratello e i suoi amici prendono le bici, fanno uscire di nascosto ET e iniziano a pedalare per raggiungere la foresta fino a che, intrappolati dai poliziotti, iniziarono a volare grazie all’ aiuto di ET.Arrivano alla foresta dove li aspettava già l’ astronave che riporterà a casa ET.

CHRISTIAN: Il 21 dicembre la nostra squadra Calco B ha giocato un torneo.Anche se siamo arrivati noni (l’ altra squadra di Calco si è classificata seconda) mi sono divertito molto.La nostra squadra era formata da: Eriger, Nicholas, Davide L., Edoardo B., Tommaso, Giorgio ed io.Nella settima partita, secondo me e alcuni miei compagni, avremmo dovuto vincere noi perché l’arbitro non ha visto che la palla, quando gli avversari hanno fatto gol, era uscita e quindi il gol non era valido. Poi su rimessa laterale ci siamo passati la palla e abbiamo fatto gol noi questa volta, ma l’ arbitro, per qualche oscura ragione, non ci ha assegnato il gol.

NICCOLÓ: La mia squadra è la Vibe Ronchese.La Vibe Ronchese è un’ unione tra Bernareggio Ronco Briantino e Villanova, il nostro ultimo torneo è stato a dicembre 2014 ed è andato bene siamo arrivati terzi su dodici squadre.Il girone di andata del nostro campionato è stato complessivamente buono: abbiamo vinto tre partite, ne abbiamo perse quattro e tutte le altre le abbiamo pareggiate.

MATTEO: Il Robbiate, la mia squadra, a dicembre 2014 allo stadio di Lecco, è andata bene infatti siamo arrivati terzi su ventiquattro squadre.Noi del Robbiate abbiamo vinto 5 partite, ne abbiamo perse 3 e pareggiata 1.

A noi piace il calcio perchè è uno sport in cui ci divertiamo, è molto coinvolgente e ci piace anche perchè è uno sport di squadra. A volte è molto faticoso, dobbiamo sostenere 3 ore di allenamenti e un’ ora di partita a settimana. É un impegno anche per le nostre famiglie che ci devono accompagnare e tornare a prenderci e noi dobbiamo organizzarci con i compiti. Alla fine siamo soddisfatti perchè incontriamo nuovi amici, nuovi avversari e nuove squadre, sentiamo in fondo al cuore che ci dobbiamo allenare per migliorare: è uno sport bellissimo!

CALCiO LOCALEMatteo, Niccoló e Christian ci raccontano il loro sport preferito

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possono andare in Albania a trovare i rispettivi parenti.Leticia si sente fortunata perchè ha la mamma Colombiana e quindi può avere una cultura più ampia e vasta.Veronica si sente fortunata perchè ha sia la mamma sia il papà Albanesi e può avere più educazione grazie all’esperienza di vita dei suoi genitori.Anche Tomas, che ha la mamma israeliana, si ritiene fortunato perchè fa tanti viaggi e conosce un’altra lingua.

Secondo noi avere i genitori stranieri è un grande vantaggio perchè come abbiamo detto prima questi bambini fortunati sanno più lingue, possono conoscere altri territori... E poi insegnano tutto anche a noi!

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CALCO: viene avvistato nei pressi della scuola primaria Bartolomeo Calchi un oggetto non identificato. Il gelataio del “Lecca Lecca” ha un malore. Avvertita la stazione di polizia. Gli agenti, anche dopo lunghe ricerche, non hanno trovato niente.

MA CHi Ci CrEDE!Grande “BUfALA” inventata da Alessandro e Davide H.Illustrato con paint da Davide H.

Solo dopo una settimana si scopre che l’oggetto volante non identificato era una mongolfiera che aveva rotto il radar e che il malore del gelataio era dovuto al fatto che aveva mangiato troppo gelato.

BAMBiNi FOrTUNATidi Mariam, Naila e Alice M.disegni di Massimo e Stefan

Alcuni dei nostri compagni hanno la mamma o il papà stranieri, per questa ragione crediamo che sono molto fortunati e loro ce lo hanno confermato.Per esempio:Moussa si sente fortunato perchè ha il papà maliano e ogni anno va in Mali per trovare i suoi nonni al cimitero; Nicholas si sente fortunato perchè ha il papà croato e ogni anno va a fare le vacanze in Croazia; Stefan si sente fortunato perché ha il papà serbo così celebra 2 volte ogni festa (tranne il compleanno però); Mariam si sente fortunata perchè ha sia la mamma sia il papà marocchini così conosce due lingue.Erijona ed Eriger si sentono fortunati perchè hanno entrambi sia la mamma sia il papà albanesi e in estate

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riDiAMO iNSiEMEBarzelletta scelta da Tomas, Giorgio e Davide L. illustrata da Tomas

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Partiamo da Calco e con il pullmann privato e un po’ di amici arriviamo in Veneto, a Verona.La città scaligera nota come luogo della tragedia di “Romeo e Giulietta” è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.Il primo monumento che visitiamo è l’Arena di Verona, è un’anfiteatro romano situato nel centro storico della città, icona della città veneta insieme alla figure di Romeo e Giulietta, è l’anfiteatro antico con il miglior grado di conservazione ,grazie ai sistematici restauri realizzati dal seicento ad oggi.Poi ci dirigiamo in piazza Duomo, è la piazza antistante del duomo cattedrale di Santa Maria Matricolare a Verona, è una pittoresca piazza situata nel centro storico di Verona di forma piuttosto regolare è pressapoco un rettangolo con uno dei lati corti dominato dall’imponente facciata del duomo di Verona.

ViAGGiO iN VENETOproposta di viaggio di Niccolódal Laboratorio di Geografia con la maestra Concetta

Sulla via Cappello si affacciano numerosi palazzi,tra cui il piùimportante è il palazzo Velà, un grande edificio degli inizi del XIX secolo, al numero 23 di via Cappello arriviamo a uno dei cortili più famosi della città.La casa medioevale è con torrette che qui si affaccia è infatti considerata la casa di Giulietta, saliamo nel palazzo e ci affacciamo al famoso balcone.L’ultima tappa a Verona è castelvecchio progettato a metà del XIV secolo come dimora della famiglia della Scala.Il giorno seguente riprendiamo il nostro autobus e ci dirigiamo a Venezia, arrivati nella città famosa in tutto il mondo è meta di molti turisti durante il festival del cinema,andiamo subito in piazza San Marco, è una delle più importanti piazze italiane,rinomata in tutto il mondoper la sua bellezza e integrità architettonica, è la più grande piazza di Venezia, è anche nota come “la piazza” o “il salotto d’Europa”.La Basilica di San Marco a Venezia è la chiesa principale della città, assieme all’omonimo campanile e all’omonima piazza, è il principale monumento di Venezia e uno dei simboli d’Italia.Nella stessa piazza c’è il palazzo Ducale sede in antichità del doge è un capolavoro gotico veneziano.Poi visitiamo tutte le viuzze della città che costeggiano i vari canali e attraversiamo anche il famoso ponte di Rialto, uno degli altri simboli della città.Nel pomeriggio prendiamo il traghetto e attraversiamo il canal grande.Murano,Burano e Torcello sono le più famose isole dell’ arcipelago di Venezia, la lavorazione del vetro diventa vera maestria e arte per le mani. Ci dirigiamo versa la sosta degli autobus lo prendiamo e torniamo a casa.

Dove vivevano

gli antichi Galli?

Negli antichi pollai!

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Il giorno 20 gennaio 2015 le classi 5° sono andate a Milano per ammirare una mostra intitolata “Chagall e la Bibbia”.Siamo partiti alle ore 8:45 da scuola. Dopo circa un’ora e mezza di viaggio in pullman siamo arrivati a Milano. Abbiamo percorso un tratto di strada a piedi fino ad arrivare al Museo Diocesano, dove avremmo visitato alla mostra dei quadri.Ci siamo divisi nei gruppi di laboratorio per proseguire la visita. Il gruppo 1 e il gruppo 2 si sono recati presso la Basilica di S. Eustorgio, mentre il gruppo 3 ha iniziato la sua gita partendo dalla mostra.

CHAGALL E LA BiBBiA: GiTA A MiLANOMarta e Greta p. ci raccontano questa bellissima giornata

Noi partiremo col parlare della mostra .La mostra si intitolava CHAGALL E LA BIBBIA. La nostra guida ci ha spiegato la vera storia di Marc.Ci ha spiegato il significato di alcuni suoi quadri e ci ha anche mostrato le così dette “brutte copie” dei disegni che ha fatto per illustrare la Torah, il libro sacro degli Ebrei .

Dopo aver visitato l’ intera mostra ci siamo recati in una saletta nel piano inferiore dove abbiamo fatto un divertente laboratorio. La guida ci ha consegnato un piccolo rettangolo di polistirolo grigio e un foglio con immagini stilizzate di alcuni quadri che abbiamo ammirato precedentemente nella mostra. Poi abbiamo attaccato con un pezzettino di scotch il foglio al polistirolo .Successivamente abbiamo ricalcato con una penna il disegno, bucando il foglio e il polistirolo.Quando abbiamo finito di ricalcare abbiamo colorato il polistirolo inciso con le tempere, facendo attenzione a non entrare nelle incisioni.Prima che la tempera si asciugasse abbiamo appoggiato sopra al polistirolo un foglio bianco in modo che rimanesse sopra di esso:ci siamo aiutati tamponando delicatamente il nostro lavoro con le mani . Poi abbiamo tolto il foglio dal polistirolo e con piacere abbiamo visto che su di esso era rimasto dipinto l ’ immagine che avevamo scelto.Infine abbiamo completato le nostre opere con i pastelli colorati.

Dopo una pausa fatta di giochi e soprattutto il pranzo ci siamo recati presso la basilica di S. Eustorgio.La nostra guida ci ha spiegato tutte le caratteristiche della basilica e anche della cappella .Quando siamo entrati nella cappella Portinari abbiamo subito notato il soffitto e le decorazioni sulle pareti.Certamente non abbiamo fatto a meno di notare il magnifico sarcofago che si trovava al centro della stanza .

Dopo aver visitato l’ interno di questa magnifica basilica ci siamo recati all’ aperto per ammirare il suo esterno.Dopo questa fantastica gita siamo tornati a scuola, dove c’ erano i nostri genitori ad aspettarci.Siamo tutti soddisfatti delle opere viste e anche della basilica.

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Marc Chagall nasce il 7 luglio 1887 a Vitebsk, in Russia. Quel giorno il suo villaggio venne attaccato dai cosacchi e incendiato. Fin da piccolo a Chagall piaceva moltissimo dipingere, lui partecipò attivamente alla Rivoluzione Russa ma la sua carriera politica durò molto poco.Per fuggire dai nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale è costretto a lasciare la Francia, dove si era trasferito con la moglie Bella. Alcune delle sue opere principali sono:“L’autoritratto con sette dita” (1913), ”il violinista” (1912) e “la passeggiata”(1917-1918).Nel 1944 la mogle bella mori, Chagall nonostante tutto il dolore nei suoi dipinti riusciva a trasmettere ottimismo e felicità, non dimenticando le radici Russe ed Ebraiche.

MArC CHAGALL: iL PrOFiLO DEL’ArTiSTAdi Morgan, Emma e Simone

iL NUOViSSiMO SUGO ALLA MASSi E LUCAricetta dei nostri chef Massimo e Luca, illustrata da Luca

Ciao siamo Massy e Luca vogliamo condividere con voi una nuovissima ricetta inventata da noi.

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La ricetta si prepara in questo modo:• prendete un padellino e versateci l’ olio di oliva fino a non lasciare spazio sul fondo;• poi aggiungete del sugo di pomodoro;• prendete un coltello e iniziate a tagliare le cipolle rosse di Tropea (che si trova in Calabria), lasciatele rosolare fino a che non diventano dorate, poi spegnete il fornello; • poi tagliate col coltello 15 olive, 5 acciughe;• aggiungete ¾ foglie di basilico e capperi, un pizzico di origano;• tagliate tutto e aggiungete nel padellino col sugo e riaccendete;• salate un po’ col sale grosso (un cucchiaino) e fate cuocere il tutto per 5 minuti:• intanto fate bollire dell’acqua in un’altra pentola e buttate la pasta;• scolate la pasta e la versate nel padellino col sugo;• mescolati tutto e servite.

Può sembrare una “paciugata” ma vi assicuriamo che sarà buonissimo!!!!

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LOMBArDiA: UNA GiTA A CAMPODOLCiNOproposta di viaggio di Elisadal Laboratorio di Geografia con la maestra Concetta

L’estate scorsa sono andata a Campodolcino in provincia di Sondrio a trovare i miei zii. Loro stavano trascorrendo lì le vacanze estive in montagna.Il viaggio per raggiungere Campodolcino è durato un’ora: abbiamo passato Lecco e poi risalito il Lago di Como fino a Mandello, dove abbiamo preso le superstrada che porta in Valchiavenna, direzione Madesimo.Arrivati nel paese di Campodolcino, siamo andati a casa dei miei zii, che si trova in centro, vicino alla funicolare che porta in alta montagna.Avevamo deciso di andare a fare una passeggiata verso il lago di Angeloga. Con gli scarponi ai piedi, ci siamo avviati verso il sentiero, che ci avrebbe prima portato ad un rifugio e dopo al lago. Durante la risalita, mia cugina Elena, mia sorella Valentina ed io eravamo sempre avanti a tutti e arrivate al rifugio ci siamo andate a sdraiare sul prato circostante. Il rifugio si trova su uno spiazzo erboso ricoperto di verdi prati da pascolo circondato interamente dalle montagne e sul lato sinistro si vede un fitto bosco.

Sui prati pascolavano indisturbate alcune mucche da latte e io avevo paura che potessero avvicinarsi a noi che riposavamo sull’erba.Dopo pranzo, abbiamo ripreso il cammino verso il lago di Angeloga. Seguendo uno stretto sentiero che saliva verso il bosco, siamo arrivato al lago. Davanti ai miei occhi si apriva un ampio terrapieno erboso, il lago era limpido e l’acqua cristallina. Sembrava quasi fosse finto e per controllare mia cugina ed io siamo corse a toccare l’acqua. Avvicinateci troppo alla riva, mia cugina, scivolando sul terreno umido, è caduta nel lago, bagnandosi fino alle ginocchia. Abbiamo riso tanto per la sua sbadataggine e poi ci siamo messe al sole per permetterle di asciugarsi, perché non aveva abiti di ricambio.Sulla via del ritorno abbiamo raccolto i mirtilli che ci siamo mangiate tutte durante la discesa.E’ stata una bellissima giornata che ricorderò per sempre!

OGGI, 27 GENNAIO, É LA GIORNATA DELLA MEMORIA.UNA GIORNATA PER RICORDARE CHE TANTI ANNI FA, DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, MIGLIAIA DI UOMINI, DONNE E BAMBINI FURONO PERSEGUITATI E STRAPPATI DALLE LORO VITE PER ESSERE PORTATI NEI CAMPO DI CONCENTRAMENTO, DA DOVE POCHISSIMI SONO TORNATI.

GiOrNATA DELLA MEMOriAdi Alessandra e Sophie

IN QUESTA OCCASIONE LE CLASSI QUINTE HANNO VISIONATO IL FILM “ IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE “.IL FILM RACCONTA LA STORIA DI UN BAMBINO TEDESCO CHE SI TRASFERISCE IN CAMPAGNA CON LA SUA FAMILIA. VICINO ALLA SUA CASA SI TROVA UN CAMPO DI LAVORO. QUESTA VICINANZA LO SPINGE A FARE AMICIZIA CON UN BIMBO PRIGIONIERO. TRA I DUE BAMBINI SI CREA UN’AMICIZIA CHE LI LEGA NONOSTANTE LA BARRIERA CHE LI SEPARA.

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1) COME È STATO INIZIARE SETTEMBRE SENZA DI NOI NELLA NUOVA SCUOLA?Non ho mai iniziato settembre senza di voi, perché vi ho sempre tenuti nel mio cuore. 2) TI MANCHIAMO ?Tantissimo: vi voglio sempre tanto bene.3) TI TROVI BENE CON LE TUE NUOVE COLLEGHE ?Sì , benissimo . Lavoriamo insieme e ci aiutiamo a vicenda.4) HAI MANTENUTO UN BUON RAPPORTO CON LE TUE EX COLLEGHE?Certamente. Ci vediamo e ci sentiamo ogni tanto.

CURIOSITA’COLORE PREFERITO: azzurro / bluCIBO PREFERITO: giapponese CITTA’ PREFERITA: Madrid SPORT PREFERITO: danza / equitazioneSQUADRA CALCISTICA PREFERITA: nessunaCANTANTE PREFERITO: Vasco Rossi ANIMALE PREFERITO: caneCI HA INOLTRE DETTO CHE : fa un lavoro che le piace e ha una famiglia fantastica e si ritiene fortunata.

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iNTErViSTA TELEFONiCA ALLA MAESTrA GiANNAdi Greta p., Marta e AnnaIngredient per la base:

-160 g di farina-150 g di burro-3 uova-200ml di latte-3 cucchiai di Nutella-1 bustina di lievito

Per la farcitura:-250 ml di panna da cucina-Nutella a volontá

Amalgamare le uova con lo zucchero, aggiungere il latte, la Nutella e la farina mischiata con la bustina di lievito facendola cadere da un colino.

Foderate una tortiera con carta da forno (diametro 25cm) e versategli il composto.

Cuocere in forno a 180˚ per 30 minuti.

Verificate la cottura con la prova dello stecchino.

Eccola pronta appena sfornata, dovete solo farla raffreddare e nel frattempo montate la panna a neve con l’apposito attrezzo.

Una volta freddata la torta dividetela a metá e spalmate sulla parte inferiore la Nutella e sopra di essa la panna, infine coprite con l’altra metá .

Spolverizzate di zucchero a velo ed eccola pronta da gustare.

Il giorno dopo é ancora piú buona!!

Speriamo vi sia piaciuta.

TOrTA PANNA E NUTELLAricetta consigliata da Arianna, veronica ed Isabella

riDiAMO iNSiEMEBarzelletta scelta da Tomas, Giorgio e Davide L. illustrata da Giorgio

Come è andata

la verifica?

Maledizione!

La maestra

penserá che

abbiamo copiato!

Male!

Ho consegnato

il foglio in bianco.

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realizzato dai bambini di QUINTA durante le lezioni di Tecnologia e Informatica con l’assistenza della maestra Maria Fernanda

ringraziamenti speciali:

ai bambini che hanno partecipato attivamente al progetto, per il loro costante entusiasmoa tutti gli alunni della scuola primaria di Calco, per la loro collaborazione

alle maestre e i maestri che hanno dato il loro prezioso contribuito, per i consigli e per la pazienza

elenco dei bambini di quinta:Francesco, Umberto, Lina, Alberto, Edoardo C., Federica, Debora, Eriger, Marta, Davide L., Mihret, Chiara, Greta, Anna, Christian, Tomas, Giorgio, Fernanda, Massimo, Greta C., Alice F., Luca, Naila, Agnese, Alice M., Andrea, Stefan, Matteo, Nicholas, Niccolò, Moussa, Mariam, Arianna, Edoardo B., Elisa, Emma, Tommaso, Davide, Alessandra, Erijona, Morgan, Pierluigi, Leticia, Alessandro, Sophie, Simone, Veronica, Isabella.