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SPAGOWORLD, LINIZIATIVA OPEN SOURCE DI ENGINEERING Gabriele Ruffatti Direttore Architetture e Consulenza, direzione centrale Ricerca e Innovazione, Engineering Ingegneria Informatica. 53 FerentinoVII_06.indd 53 12/01/2009 11.01.57

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sPagoWorld,l’InIzIatIva oPen source dI engIneerIng

Gabriele Ruffatti

Direttore Architetture e Consulenza, direzione centrale Ricerca e Innovazione, Engineering Ingegneria Informatica.

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Il tema open source non è più affrontato solo come modo di sviluppare e distribuire codice software in modalità aperta, ma è trattato in analisi che ri-guardano sia la natura delle comunità, sia il business ed i modelli di business che consentono di generare con l’OSS ricavi e profitti.

Questo saggio si spinge anche più avanti, fino a considerare gli ecosistemi di business e il valore da essi prodotto che, in termini ecologici, possiamo de-finire come “il prodotto dell’interazione complessa tra una rete di soggetti che sono diversi tra loro, ma accomunati dalla condivisione di un comune spazio decisionale su cui detengono un comune interesse e a cui decidono di parteci-pare, apportando il proprio contributo che può essere più o meno volontario” [Pilotti, Ganzaroli, 2006].

L’argomento, vasto e complesso, è già stato trattato dall’autore. In questo ambito presento un’esperienza concreta di Engineering, nata con lo scopo di conoscere la realtà dell’open source e che oggi, raggiunto un adeguato livello di maturazione, ha l’ambizione di rappresentare, secondo un modello origina-le, una testimonianza efficace di applicazione dei temi citati.

Il modello di business open source di Engineering

Prima di descrivere l’iniziativa SpagoWorld (www.spagoworld.org) è op-portuno introdurre il modello di business di Engineering, come premessa utile a comprendere come l’azienda interpreta le proprie caratteristiche anche in ambito open source.

Engineering oggi è un gruppo con 37 sedi in Europa, Italia, Irlanda e Belgio, una presenza commerciale diretta in Brasile e America Latina, oltre 6.000 dipendenti e una capacità produttiva globale in 40 paesi di 5 continenti, per sviluppare progetti e servizi per propri clienti. Il Gruppo ha raggiunto una posizione di leadership nel settore IT in Italia per la produzione del software e la consulenza strategica ed è un attore primario nei progetti di ricerca europei sul software engineering.

Ma nella sua anima, Engineering rimane essenzialmente un system integra-tor e, oggi, anche un business integrator.

Un integratore di sistemi che ha caratteristiche precise che si fanno apprez-zare dal mercato per i risultati che portano e qualificano Engineering come un’impresa che esprime capacità realizzativa a partire da:

una genetica capacità progettuale• attenzione alla competenza acquisita sul campo secondo il modello di •

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Ricerca e Innovazione: sperimentazione, proposta, realizzazione: una metodologia di business che accresce nel tempo esperienza e metriche di riferimento per le diverse valutazioniindipendenza rispetto alle soluzioni da scegliere ed utilizzare• flessibilità rispetto alle situazioni, con una naturale predisposizione • all’adattabilità ai diversi contesti, per costruire soluzioni su misura e pro-dotti con elevato livello di personalizzazioneun approccio industriale che detta una grande attenzione alla applicabili-• tà reale e ai risultati in ambiente di produzione.

Queste caratteristiche sono la bussola anche nell’approccio open source, soprattutto per quando riguarda le modalità progettuali e realizzative, la lai-cità di approccio e l’attenzione all’uso industriale delle soluzioni.

Engineering ha dunque sviluppato un modello di Enterprise Open Source, sia per quanto riguarda lo sviluppo di soluzioni, sia in tema di progetti, per l’amministrazione pubblica e le imprese, e parallelamente un modello di Pro-fessional Open Source per quanto riguarda il supporto certificato alle soluzio-ni proposte dall’azienda e alle infrastrutture di base, come sistemi operativi, application server, database.

Nello sviluppo di componenti open source è stato seguito un particolare modello già definito dall’autore [Ruffatti, 2008] come modello “centrato sul progetto” dove “il fine dello sviluppo della soluzione è la realizzazione di progetti commissionati dai clienti per i quali la soluzione open source offre caratteristiche preferibili ad una soluzione proprietaria quali disponibilità, apertura, modificabilità, modularità, integrabilità, adattabilità, riusabilità e scalabilità. In una frase: il progetto vale molto di più della soluzione adotta-ta”.

Questo modello prevede che sia il software open source utilizzato che quel-lo sviluppato siano un mezzo per la realizzazione di progetti applicativi che a loro volta sono un mezzo per la crescita dello stesso software open source.

Da un lato si sfruttano le caratteristiche dell’open source per soddisfare i requisiti dei committenti nel costruire nel miglior modo possibile un’applica-zione che risulti sempre realizzata su misura; contemporaneamente si resti-tuiscono alla comunità nuovi requisiti, nuovi sviluppi, feedback e contributi.

In questo caso, il system integrator attiva i rapporti di sinergia ed è uno dei principali attori della relazione proprio perché questo modo di operare è indotto dal patrimonio genetico che lo contraddistingue.

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L’iniziativa SpagoWorld

Il percorso seguito da Engineering per entrare nell’ecosistema open source è stato indirizzato da precise linee guida.

Dopo una prima fase che ha visto l’azienda utilizzare soluzioni open source e supportare le comunità soprattutto nell’ambito dei progetti di ricerca eu-ropei, nel 2004 è arrivata la decisione di rilasciare e di supportare in ambito open source, con il nome Spago, un framework Java Enterprise sviluppato a partire dal 2001 per progetti interni. Questo ha consentito di acquisire la necessaria esperienza sul campo per avviare una successiva fase di sviluppo interamente open source, fin dalla sua organizzazione e progettazione: il sito di progetto è stato aperto prima di scrivere una sola riga di codice e sono state inizialmente pubblicate la visione e l’idea progettuale. Nel 2005 abbia-mo lanciato il progetto SpagoBI (www.spagobi.org), piattaforma libera per la Business Intelligence.

Con questi risultati nel 2006 è partita l’iniziativa SpagoWorld1 che ha mes-so Engineering in condizione di avere un chiaro posizionamento nell’open source. Nel 2007 sono sorti due nuovi progetti: Spagic (www.spagic.org), la piattaforma libera per lo sviluppo e la gestione di soluzioni in ambiente SOA/BPM e Spago4Q (www.spago4q.org), la verticalizzazione di SpagoBI per le misure e l’analisi di prodotti e processi software. Nel 2008 è stato avviato lo sviluppo delle prime applicazioni SpagoBI, soluzioni di business intelligence per mercati specifici, come SpagoBI for Areas, per il mercato Sanità.

Questo approccio storico ha portato alla realizzazione e gestione di quattro progetti che utilizzano lo stesso modello di licenza di software libero (GNU LGPL), le cui caratteristiche favoriscono la comunità di progetto, la libertà nel tempo della piattaforma infrastrutturale e gli utilizzi più propriamente commerciali o proprietari, come lo sviluppo di particolari personalizzazioni o l’inserimento in prodotti verticali per mercati specifici.

1 I progetti SpagoWorld condividono un percorso che trova nella parola Spago la radice comune. Perchè Spago? Innanzitutto non è un acronimo, è un nome italiano (come l’azienda che ha promosso l’iniziativa), è facile da pronunciare, consente di generare nuovi nomi (SpagoBI, Spago4Q, Spagic) all’interno di un comune ecosistema, è adatto per un approccio di integra-zione (lega, senza costringere (to bind), ma costringendo (to bound) a piacere: da qui il sottile gioco che ha portato a iniziare il pay-off del framework Spago con: “bound to please”.) e … a qualcuno può far pensare all’ottima cucina italiana: se vi piacciono gli spaghetti all’italiana, beh, anche lo Spago software può essere un’ottima scelta!

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Ma i progetti condividono anche una visione comune, che si concretizza in:realizzazione di soluzioni flessibili:• l’integrazione di componenti e soluzioni pre-esistenti nel contesto di svilup-po con nuovi moduli in una piattaforma di integrazione comune, consente di realizzare soluzioni facilmente adattabili alle necessità degli utentisoluzioni di livello industriale:• soluzioni che derivano dalla realizzazione di progetti di livello enterprise dove le applicazioni sono mission-critical e devono fornire garanzia di funzionamento e di alte prestazioniattenzione allo sviluppo del progetto per l’utente finale:• la capacità di comprendere i bisogni degli utenti, così come le caratteristi-che dei diversi progetti, rendono le soluzioni dell’iniziativa SpagoWorld le più adatte per affrontare lo sviluppo di un nuovo progetto di sviluppopossibile utilizzo commerciale:• il modello open source adottato, legato alla scelta della licenza con cui vengono distribuite le soluzioni, consente il loro uso secondo diverse categorie di prodotti e servizi commercialidisponibilità di servizi di supporto:• ogni soluzioni è corredata, a richiesta, da un set completo di servizi di supportoattenzione alle esigenze delle comunità e della ricerca:• tutti i progetti sono particolarmente attenti a rispondere alle esigenze delle comunità open source e ad includere nelle soluzioni risultati prove-nienti da attività di ricerca e da collaborazione con diverse università creazione di un ecosistema del valore:• l’iniziativa SpagoWorld promuove un ecosistema che crea valore per tut-ti i partecipanti, aziende, sviluppatori, università ed istituzioni, utenti.

Quest’ultimo aspetto, ovvero l’impostazione ad ecosistema dell’ambiente di contesto di ogni progetto dell’iniziativa, è una della caratteristiche principali, non solo per le opportunità che offre per le relazioni con le comunità, ma so-prattutto perché in questo modo è possibile aumentare il valore di ogni singola soluzione e il valore complessivo dell’iniziativa.

SpagoBI, ad esempio, sviluppa una piattaforma di integrazione che com-prende componenti e motori analitici originali, ma che integra anche diverse soluzioni già esistenti nel mercato open source, talvolta in alternativa rispetto alla necessità di soddisfare una specifica esigenza (per esempio motori di re-portistica, OLAP, ambienti di portale). La piattaforma utilizza così le migliori

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soluzioni disponibili, ma evita di predefinirne un set, lasciando così maggior libertà di scelta agli utenti. Questa impostazione non è solo tecnologica (ba-sata sulla realizzazione di un potente meta-modello e layer di integrazione), ma anche un modello di relazione tra diversi progetti, attori ed iniziative, sia tecnologiche che di business.

Questa impostazione è stata seguita anche dal successivo progetto Spagic ed ormai è divenuta l’impostazione di base dell’iniziativa SpagoWorld.

Ciascun progetto mantiene la propria specificità ma partecipa alla costruzio-ne di uno stack software di maggiore portata (fig. 1).

Fig. 1 Stack delle soluzioni SpagoWorld

Spagic, la piattaforma di integrazione per la gestione di applicazioni in • ambiente SOA/BPM, viene realizzata anche grazie alle contribuzioni di altri progettiSpagoBI, la piattaforma per la business intelligence, ha fornito a Spagic • il modulo di Business Activity MonitoringSpago4Q, realizzato come verticalizzazione di SpagoBI per la qualità • del software, oltre a contribuire allo sviluppo della stessa piattaforma

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SpagoBI portando nuove esigenze e funzionalità, è la soluzione a sup-porto della governante dei processiSpago, il framework Java Enterprise, viene utilizzato per sviluppare gli • altri progetti e l’intero stack.

I progetti SpagoBI, Spagic e Spago4Q partecipano e contribuiscono inoltre ad iniziative di più ampia portata.

SpagoWorld e il rapporto con il mercato

Le soluzioni SpagoWorld posso essere esaminate anche dal punto di vista del loro rapporto con il mercato open source, privo di una precisa localizza-zione e per definizione internazionale.

Nel definire il mercato è opportuno fare una distinzione tra:il “mercato” della comunità open source degli sviluppatori e ancor più • degli utenti che non hanno alcuna interazione di tipo commerciale con chi sviluppa e gestisce i progettiil mercato commerciale presidiato dalle divisioni di Engineering o costi-• tuito dalle aziende partner, da integratori e utenti che in qualche modo attivano una relazione commerciale tramite l’acquisto di pacchetti di supporto (formazione, consulenza, manutenzione) o la collaborazione in progetti di sviluppo comuni.

Nel primo caso rientra sia chi partecipa alla vita della comunità utilizzando gli appositi strumenti di supporto (forum, mailing lists, tracker), sia chi, al di fuori dello spirito open source utilizza i risultati senza restituire nulla in cam-bio. Una misura del successo delle soluzioni rispetto a questa realtà può essere data, pur con tutti i limiti, dal numero di download2 delle soluzioni e dalla loro distribuzione nei diversi paesi.

Nelle figure 2a e 2b riportiamo alcuni grafici relativi ai downloads del pro-getto SpagoBI.

2 Il numero di downloads (ovvero il numero di volte che un file è stato prelevato da un’utente dalla rete e scaricato sul proprio computer) è considerato un numero indicativo del successo di un progetto open source, anche se talvolta poco significativo perché molti sono i fattori che influenzano il fenomeno (numero di file in cui è scomposta la soluzione da scaricare, modalità di conteggio delle soluzioni provenienti da stesso IP).

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Fig. 2a Numero di download SpagoBI, periodo 2005-2008

Fig. 2b Distribuzione dei download SpagoBI per paese, periodo 2005-2008

5.992

2005

40.292

2006

37.991

2007

47.708

2008

Altro33,2%

Brasile3,1%

EU4,1%

USA7,3%

Italia14,7%

Francia17,9% Cina

19,7%

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Entrambi i grafici contengono dati provenienti dal Forge del Consorzio no-profit OW2 a partire dalla fine del mese di ottobre 2005, data il cui abbiamo migrato il progetto SpagoBI a partire dal primo inserimento in SourceFor-ge, fino al mese di agosto 2008. Il primo esprime il numero complessivo dei download su base annua, con un totale di 127.088; il secondo grafico eviden-zia la distribuzione geografica dei primi 6 paesi utilizzatori. Il termine altro, che si assesta mediamente sopra al 30%, indica un’ampia distribuzione dei downloads a livello mondiale. A conferma che il progetto è conosciuto e pro-babilmente utilizzato3 in un ampio contesto internazionale senza con questo individuare un preciso mercato di riferimento.

La prossima tabella e il grafico successivo illustrano, con diverse metodo-logie, la densità per paese dei downloads delle soluzioni Spago BI periodo settembre 2007 – agosto 2008.

set-07 ott-07 nov-07 dic-07CinaFranciaItaliaEU genericoUSAGran Bretagnaaltro

27,2%19,6%15,4%

6,2%2,4%1,4%

27,8%

CinaFranciaItaliaBrasileEU genericoUSAaltro

32,0%21,3%10,0%

3,4%2,9%2,7%

27,7%

FranciaUSAEU genericoItaliaCinaPortogalloaltro

19,8%16,4%11,4%7,1%4,5%1,8%

38,9%

ItaliaEU genericoFranciaUSACinaMaroccoaltro

14,7%13,7%12,1%10,4%

8,8%2,7%

37,6%

gen-08 feb-08 mar-08 apr-08USAFranciaItaliaEU genericoCinaIndiaaltro

17,1%11,3%10,7%

8,5%6,6%4,9%

40,9%

ItaliaFranciaCinaUSALussemburgoSpagnaaltro

34,7%24,4%

8,0%5,3%5,2%3,5%

18,9%

FranciaItaliaCinaTunisiaUSAVenezuelaaltro

24,4%19,1%14,9%5,8%4,1%2,7%

29,0%

FranciaCinaItaliaUSATunisiaAlgeriaaltro

24,7%17,5%11,6%5,7%4,8%2,6%

33,1%

mag-08 giu-08 lug-08 ago-08FranciaItaliaCinaBrasileUSAIndiaaltro

27,9%14,8%

9,0%8,6%5,8%3,2%

30,7%

FranciaCinaAlgeriaItaliaUSABrasilealtro

17,3%13,1%12,8%12,3%

6,3%6,0%

32,2%

FranciaItaliaCinaUSAHong-KongBrasilealtro

23,4%16,4%15,3%5,2%4,2%4,0%

31,5%

ItaliaCinaFranciaBrasileUSAThailandiaaltro

16,8%13,8%12,2%11,2%6,4%3,4%

36,2%

3 L’indicazione che una soluzione open source è stata scaricata non può dare informazioni sul suo reale utilizzo in quanto lo scarico può essere effettuato anche per una valutazione, un’analisi o per pura curiosità.

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Fig. 3 Distribuzione dei download di SpagoBI per paesi utilizzatori, settembre 2007/08

La prima tabella riporta la tabella con la percentuale di download per paesi, individuati secondo la codifica ISO4, negli ultimi 12 mesi. La figura successiva riporta in modalità grafica gli stessi valori, al netto della componente altro.

Ogni mese conferma la variabilità dei primi sei paesi, tra cui i paesi traino come Francia, Italia, USA, Cina e inserisce tra i paesi top nazioni europee, dell’Asia e dell’America latina.

Differente è l’analisi del successo delle soluzioni SpagoWorld viste come prodotti open source nel mercato commerciale. Partiamo da due premesse fondamentali, una di tipo generale ed una specifica per ogni soluzione che deve considerare che:

Spago, in quanto framework java, al di là delle ottime caratteritiche e • funzionalità spesso poco note ed apprezzate, non ha alcuna possibilità di competere in ambito internazionale con altri ben più famosi framework

4 EU generico raggruppa i paesi della Comunità Europea al di fuori di quelli citati esplicitamente, “altro”, individua il totale dei paesi dal settimo in poi. Un valore elevato, rispetto alle percen-tuali dei primi sei paesi, indica un’elevata dispersione tra nazioni.

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

Set-07 Ott-07 Nov-07 Dic-07 Gen-08 Feb-08 Mar-08 Apr-08 Mag-08 Giu-08 Lug-08 Ago-08

VenezuelaUSA

TunisiaTunisia

ThailandiaSpagna

PortogalloMarocco

Lussemburgo

Italia

India

IndiaGran Bretagna

Francia

EU

Cina

Brasile

Brasile

Hong Kong

Algeria

Algeria

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supportati da forti comunità open source, come Apache un framework di sviluppo è percepito come una • commodity, il che scon-siglia di costruire su di esso un modello commerciale di supporto: anche se scelto come framework di riferimento da primarie aziende multi-na-zionali, rimane un potente framework java per lo sviluppo di progetti aziendaliSpago4Q oggi è l’unica piattaforma interamente open source con l’ambi-• zione di dare una risposta completa alle esigenze di analisi della qualità di prodotti e processi software (e in futuro al supporto alla governance di progetti di sviluppo), già esaminata con interesse nell’ambito della ricerca e in realtà industriali; la sua affermazione commerciale sarà lenta perché il tema core della soluzione non è considerato mission-critical nelle aziende5

Spagic insiste in un dominio di grande attenzione e fermento, ma il suo • consolidamento sul mercato passerà necessariamente attraverso la dimo-strazione di essere soluzione efficace nella gestione di progetti in archi-tetture SOA/BPM governati da EngineeringSpagoBI è la soluzione che viene percepita anche come prodotto open • source.

In sintesi, SpagoBI e Spagic sono le due soluzioni maggiormente conosciute sul mercato, con prevalenza di SpagoBI in ambito internazionale.

Questo scenario sconta anche qualche debolezza di reputazione della loro comunità open source di riferimento (OW2 Consortium) rispetto ad altre co-munità ben più conosciute (Apache, Eclipse), anche per penetrazione nel mer-cato statunitense che rimane il principale riferimento nel mondo IT.

La premessa di tipo generale deve riconoscere che le soluzioni sono svilup-pate da Engineering, un system integrator con competenze su tutti i mercati e gli ambiti IT e che non ha ancora completato il suo percorso di penetrazione nel mercato internazionale. A fronte di questo si deve tener conto di alcuni fattori:

i competitor delle soluzioni nel mercato OS sono generalmente aziende • di prodotto focalizzate sul dominio applicativo della stessa (Pentaho, Ja-spersoft e Actuate per la open source business intelligence, Intalio o Mu-leSource per le soluzioni SOA/BPM) e quindi percepite come specialiste

5 Un’eccezione, ed una sorpresa, potrebbe essere l’attenzione a questa soluzione che proviene dalla Cina, nazione che vede il tema della qualità del software e della compliance al CMMI, supportata da Spago4Q, come critica per il successo dell’industria di prodotti e servizi in Asia.

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rispetto ad un integratore multi-purpose; oltre ad essere disponibili ad investire significative quote di marketing a supporto di soluzioni chiave nel successo dell’aziendasoprattutto nel mercato europeo, le soluzioni di un system integrator sono • difficilmente supportate da altri system integator di grandi dimensioni e leader di mercato, per evitare possibili invasioni di campola carenza di presenza e supporto contemporaneo in Europa, Usa, Asia • e America Latina difficilmente inserisce le soluzioni SpagoWorld tra le migliori in ambito internazionale, al di là delle loro caratteristiche intrin-seche.

Ciononostante, sia SpagoBI che Spagic hanno raggiunto una buona repu-tazione e la recenti citazioni di Gartner Group e di Forrester sono di esempio.

Spagic è stato inserito nella ricerca “Cool Vendors in Platform and Integra-tion Middleware, 2008” [Pezzini, 2008]

Circa SpagoBI, Gartner [Bitterer, 2008] conferma le valutazioni poste in premessa quando dice “Not surprisingly, most of SpagoBI’s users are in Eu-rope, mainly Italy and France, as EII’s commercial efforts have focused on those countries. Engineering maintains no real sales channel and ISV partner network outside its core countries, although the vendor claims over 100,000 downloads from around the world (including China)”.

I risultati commerciali evidenziano che le soluzioni SpagoBI e Spagic sono due asset consolidati nell’utilizzo di soluzioni open source nella realizzazio-ne di progetti e prodotti del gruppo Engineering e, mentre Spagic inizia ad aprirsi un proprio mercato presso aziende multinazionali e nell’area del medi-terraneo, SpagoBI denota una capacità autonoma di sostentamento grazie alla vendita di formazione e pacchetti di supporto prevalentemente in Francia e nel mercato francofono.

Spago4Q si sta costruendo una propria personale reputazione come una, se non l’unica, soluzione open source completa a supporto della qualità del sof-tware e del processo di sviluppo, in una visione più generale, con analisi mul-ti-processo in ambienti cosiddetti di coalizione. Due sono già le citazioni del-la soluzione: la prima [Bellettini e altri, 2007], nell’ambito della Conferenza Internazionale Knowledge Management in Organization; la seconda relativa alla presentazione [Colombo e altri, 2008] alla prossima Asia-Pacific Software Engineering Conference di Pechino e al collegato workshop su Accountability and Traceability in Global Software Engineering. Queste presentazioni for-niscono un’adeguata reputazione in un un contesto autorevole alla soluzione,

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propedeutico al suo inserimento in un mercato di servizi e consulenza a sup-porto della qualità del software, soprattutto in connessione alla compatibilità degli sviluppi rispetto al modello CMMI, lancio che si concentrerà nell’anno 2009 in alcuni mercati internazionali.

Le prospettive di medio termine sono lusingherie, soprattutto pensando all’innovazione che porterà il rilascio delle nuove versioni delle soluzioni, anche se questo tipo di mercato deve essere monitorato con attenzione, senza indulgenze e facili entusiasmi.

SpagoWorld e il rapporto con le Comunità

La natura delle comunità open source è cambiata nel tempo, rispetto alle pri-me comunità di hacker, tanto che oggi si parla di organizzazioni open source di terza generazione. Queste sono delle meta-organizzazioni, associazioni di organizzazioni e aziende (come Eclipse Foundation o OW2 Consortium), che coinvolgono operatori di diversa natura che agiscono prevalentemente nel mercato, il cui modello di business è collettivo e la cui strategia è rivolta a promuovere la collaborazione per raggiungere diversi obiettivi per aumentare il valore complessivo espresso dall’intera organizzazione.

Engineering partecipa da tempo, grazie ai progetti di ricerca, alla vita del-le comunità open source. Oltre alla partecipazione a comunità che nascono attorno a specifici progetti (Bricks, SeCSE), in questo momento è attiva la partecipazione alla comunità che sta prendendo forma attorno alla nuova ini-ziativa NESSI Open Source Working Group, che ha l’obiettivo di coinvolgere partecipanti dell’accademia, dell’industria e delle comunità open source (tra cui COSS, FSF Europe; INES, Morfeo e OW2), per individuare il corretto posizionamento dell’open source nell’ambito dell’iniziativa NESSI e nella nuova economia europea dei servizi.

Anche l’iniziativa SpagoWorld ha creato una propria comunità di riferi-mento intorno ai diversi progetti, collegando alcuni sviluppatori di Enginee-ring che realizzano soluzioni per i clienti, utenti e rappresentanti degli stessi clienti, ma soprattutto diversi prosumer, ovvero i produttori di progetti open source, che allo stesso tempo sono utilizzatori delle soluzioni e che nel loro doppio ruolo contribuiscono con suggerimenti a migliorare le soluzioni e con requisiti ed idee ad utilizzarle in progetti di mercato.

Ma SpagoWorld crea soprattutto occasioni di partecipazione alla vita di co-munità open source più ampie e di terza-generazione. Questa partecipazione

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porta benefici, sia ai progetti dell’iniziativa, incrementandone la visibilità e fa-cilitandone il posizionamento internazionale, sia alle comunità, come scambio di esperienza, conoscenza e contribuzione.

La collaborazione più importante è quella con la comunità del consorzio OW2 (www.ow2.org), cui fanno riferimento i progetti SpagoWorld, che tra-mite il proprio forge mette a disposizione delle comunità di progetto diversi strumenti di supporto (mailing lists, forum, repositories, area di download).

Questa collaborazione va oltre la già importante appartenenza allo stack di middleware del consorzio e si inserisce in una linea d’azione che si può ben definire come partecipazione all’ecosistema open source della comunità.

La figura 4 riporta l’esempio di un ecosistema in azione all’interno del più ampio ecosistema di OW2.

Figura 4. Ecosistema SpagoWorld nel Consorzio OW2

Con una vista che parte da SpagoBI, l’ecosistema utilizza soluzioni OW2 per il suo sviluppo, tra cui il progetto Spago, integra altre soluzioni di OW2 (eXo Platform, Talend), consente la creazione di nuove applicazioni verticali per mercati specifici (Spago4Q), contribuisce componenti ad altri progetti (il modulo di Spagic utilizzato per le analisi dei processi di business).

Inoltre l’ecosistema è l’elemento tecnologico alla base della OW2 BI Ini-tiative (www.ow2.org/view/BusinessIntelligence/), aperta sia ad aderenti del Consorzio OW2 che a non aderenti, focalizzata su iniziative di mercato per

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la business intelligence. A sua volta, il progetto Spagic collabora con altri progetti OW2 (Bonita, Orchestra, JASMINe, PEtALS) e partecipa alla SOA Initiative di OW2.

L’esempio potrebbe essere esteso alle relazioni tra diversi progetti ed altri attori attive anche al di fuori del consorzio OW2. Ma quel che conta è che non solo i diversi progetti si relazionano fra di loro, ma grazie alle possibilità di contatto e scambio che derivano dalla partecipazione ad un’ampia comunità attivano relazioni a più livelli:

tecnologiche tra progetti open source o con singoli contributors• funzionali con integratori, clienti, utenti finali• economiche e di marketing con consulenti e analisti del settore• complessive con enti di ricerca, amministrazioni pubbliche, istituzioni.•

Grazie alle attività che nascono intorno ai suoi progetti, Engineering è oggi una presenza attiva nel consorzio OW2: partecipa al Board of Directors ed a tutti i Consigli di supporto alla vita dell’ecosistema (Ecosystem Council, Technology Council, Management Office), fornisce personale per il supporto all’infrastruttura tecnologica di gestione dei progetti e della comunità, parte-cipa attivamente alle diverse Iniziative (è leader della BI Initiative, partecipa alla SOA Initiative, in prospettiva è prevista l’adesione all’European Local Chapter).

Questa presenza di Engineering gioca un ruolo che, in termini di ecosistema, può essere definito da keystone [Iansiti e Levien, 2004]: “un attore che sì trae vantaggio dalla crescita dell’ecosistema, ma che in cambio contribuisce ad esso in modo altruista, alimentando la diversità nella comunità, sia per le atti-vità di sviluppo e di regolazione del sistema, che con la costruzione di piatta-forme di integrazione ampie che aiutano i legami con gli altri “attori chiave” e rappresentano opportunità concrete per gli altri partecipanti all’ecosistema.”

Altri due esempi di partecipazione di SpagoWorld alla vita di comunità open source sono legati ad altri due progetti dell’iniziativa:

Spago4Q è inserito nella Factory open source del progetto di ricerca euro-peo Qualipso, quale soluzione per la misura e l’analisi della qualità del pro-dotto e del processo di sviluppo open source. Anche in questo caso l’attività su una soluzione precisa concretizza la partecipazione dell’azienda alla vita di una comunità open source importante con una contribuzione non solo di idee, ma anche di software di nuova generazione: l’ambizione di Qualipso è quella di “definire ed implementare le tecnologie, i processi e le politiche per facilitare l’uso di componenti open source con lo stesso livello di affidabili-

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tà tradizionalmente offerto dal software proprietario, allo scopo di aiutare le industrie ed i governi ad alimentare l’innovazione e la competitività con lo sviluppo di nuovi sistemi informativi, grazie all’utilizzo di componenti open source affidabili, flessibili e di basso costo”.

Spagic, tramite alcuni dei suoi sviluppatori, contribuisce allo sviluppo di uno dei progetti della nota comunità Eclipse, la cui attenzione è rivolta alla creazione di strumenti open source di supporto allo sviluppo del software: il progetto è noto come STP (SOA Tool Platform) Project - Intermediate Meta-model (www.eclipse.org/stp/im/index.php).

Il valore delle attività di partecipazione alle diverse comunità è sicuramente elevato e, secondo il modello degli ecosistemi di business, non sempre mo-netizzabile. Alcuni risultati sono i dati quantitativi provenienti dallo sviluppo di progetti e dalla vendita di servizi basati su soluzioni open source in Italia e all’estero, che denotano un’ulteriore spinta data dall’open source all’inter-nazionalizzazione di Engineering, oltre alla penetrazione in nuovi settori di mercato.

Ma il valore principale e non quantificabile deriva dalla collaborazione con un ampio network di attori di diversa natura, dalla partecipazione a sforzi di promozione comune e dall’impegno su scelte cruciali a favore dell’innovazio-ne, della competizione aperta e della libertà di impresa.

Conclusioni

L’open source è cresciuto nel tempo, non più solo come un modo di svi-luppare e distribuire codice software in modo aperto, ma anche come modo collaborativo di operare nel mercato IT in modo secondo nuovi modelli di business.

Da tempo si parla di terza generazione di organizzazioni open source, meta- organizzazioni, associazioni di organizzazioni e aziende il cui modello di bu-siness è collettivo e la cui strategia è rivolta a promuovere la collaborazione tra gli aderenti nel raggiungere diversi obiettivi per aumentare il valore com-plessivo espresso dall’intera organizzazione.

Si parla quindi di ecosistemi e di coopetition, ovvero di contemporanea pre-senza di relazioni di cooperazione e di competizione.

Anche nel caso dell’iniziativa SpagoWorld, la cooperazione nello sviluppo di soluzioni infrastrutturali mature ed affidabili e la contemporanea possibilità di cooperare e competere in una comunità più ampia nel raggiungere i propri

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obiettivi economici, creano un ambiente vivo e stimolante per gli aderenti: aziende produttrici, integratori di software, consulenti, amministrazioni pub-bliche, aziende utenti, enti di ricerca, università e anche singoli individui.

La partecipazione ad un ecosistema è anche una reale opportunità per tutti gli utilizzatori che possono trovare un ambiente di riferimento per le proprie scelte di adozione delle strategie open source e un’occasione per dare il pro-prio contributo a far crescere una strategia collettiva di aumento del valore, in un contesto che si può definire ecologico.

L’iniziativa SpagoWorld è allora un esempio concreto di come si possa esse-re promotori attivi di un ecosistema di business agendo contemporaneamente sia sul proprio modello di business, basato sullo sviluppo e la promozione delle singole soluzioni, con la vendita di servizi di supporto e di progetti che le utilizzano, sia sul sostegno del sistema complessivo in un ambiente di coope-tizione reale. Soprattutto nel contesto open source emergono benefici indiretti, non monetari, difficilmente quantificabili, ma che possono superare quelli mo-netari perché inseriti in una logica di sostenibilità di lungo termine.

Gabriele Ruffatti

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