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FUNZIONE EDUCATIVA DEL GIOCO A SCUOLA INTERVENTI EFFICACI CONTRO IL BULLISMO Renato De Santis www.renatodesantis.it [email protected] Osimo, 22 novembre 2013

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FUNZIONE EDUCATIVA DEL GIOCO A SCUOLA

INTERVENTI EFFICACI CONTRO IL BULLISMO

Renato De Santis www.renatodesantis.it [email protected]

Osimo, 22 novembre 2013

1 IL GIOCO È UNA COSA SERIA

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È un insieme di attività piacevoli, di natura

spesso ma non solo sociale, che imitano attività

serie della vita senza raggiungere scopi seri.

Edward O. Wilson

Non è un atto aggressivo, predatorio o riproduttivo.

C. Allen (2002)

È qualunque attività che sia esagerata o bizzarra o divertente,

con nuovi moduli motori e nuove combinazioni di tali moduli, e che appaia all’osservatore priva di qualunque funzione.

C. Loizos

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Per gioco si intende un comportamento a scopo

ricreativo, motivante di per sé, praticato in qualsiasi età e

non solo da esseri umani. Può coinvolgere un solo

giocatore "solitario” o tante persone “di gruppo”

Il termine gioco viene anche impiegato in modo più specifico:

Attività di tipo competitivo, con obiettivi e regole definite

(come nel caso dei giochi di società o dei giochi da tavolo).

è oggetto di studio di varie discipline (statistica per i giochi con

una significativa componente casuale, o la teoria dei giochi

per quelli marcatamente strategici come il Grande Gioco di

Kipling, ricostruzione storica della politica estera ottocentesca

dell'impero britannico in Afghanistan e in Iran).

Attività libera, come passatempo piacevole, divertimento,

ricreativo.

GIOCO E METACOMUNICAZIONE

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Effugere in thermis et circa balnea non est / Menogenen, omni tu licet

arte velis. / Captabit tepidum dextra laevaque trigonem, / inputet

acceptas ut tibi saepe pilas. / Colliget et referet laxum de pulvere

follem, / et si iam lotus, iam soleatus erit. … / Omnia laudabit,

mirabitur omnia, donec / perpessus dicas taedia mille 'Veni!'

Nelle terme e nei pressi dei bagni pubblici non è possibile

sfuggire a Menogene, quand’anche tu voglia ricorrere a

ogni tipo di astuzia. Afferrerà con la destra e con la

sinistra la palla, per attribuire spesso a te le palle prese.

Anche se sarà già lavato e già calzato, la raccoglierà

dalla polvere e te la riporterà.

Marziale epigrammi Il Parassita XII, 82

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GIOCO E METACOMUNICAZIONE

Il termine self-handicapping nel gioco sociale indica che

il forte che si fa debole, un modulo ricorrente nello

scambio dei ruoli (gioco di ruolo).

Qualcosa modifica il significato della sequenza, fatta di

comportamenti non più aggressivi ma appunto ludici: il

Carnevale è un momento in cui il popolo può svincolarsi

dai canoni attraverso l’uso del mascheramento, un

momento per prendere in giro le istituzioni e il potere

IL POTERE DEL GIOCO

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Qui dabat olim imperium, fasces, legiones, omnia, nunc se

continet atque duas tantum res anxius optat, panem et

circenses.

(il popolo romano) che un tempo dava il potere, i fasci,

le legioni e tutto, ora ne se sta inerte e solo di due

cose ha bramosia: pane e giochi.

e ancora: ..populum Romanum duabus praecipue

rebus, annona et spectaculis, teneri; panem et circenses

Giovenale Satira X Libro III

Un vero strumento in mano agli Imperatori per sedare i

malumori popolari, che col tempo ebbero voce proprio

in quei luoghi di spettacolo.

IL GIOCO EDUCATIVO

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Gioco di fantasia: pensiero separato dagli oggetti

L’azione nasce dalle idee più che dalle cose: un pezzo di

legno comincia ad essere una bambola e un bastone

diventa un cavallo.

L. VygotsKij

Gioco sociale: regole e ruoli condivisi

il gioco con regole convenzionali e prestabilite è di natura

competitiva, compare in età scolare ed è molto evoluto,

mentre il gioco di fantasia, le infinite varianti del “facciamo

finta che”, rinvia codici e ruoli più flessibili.

J. Piaget

IL GIOCO EDUCATIVO

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Il grande gioco del movimento scout

fondato da Robert Baden - Powell

La rivoluzione degli oratori (luoghi di

preghiera secondo il modello di Filippo Neri) con il

Modello Salesiano di Don Bosco

“La ricreazione piace al Signore”

Giocare, stare insieme, fare catechismo

TANTI MODI DI DIRE GIOCO

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Giochi Olimpici

Avere in mano il gioco

Uscire dal / restare in gioco

Stare al gioco

Il gioco di un oggetto in meccanica

Gioco di simulazione

Gioco di ruolo

Gioco da ragazzi

Vizio del gioco

Gli anziani italiani over 65 sono la fascia a rischio di ludopatia. Sono circa 1 milione e 700 mila, tra problematici e patologici: il 23,7% dei 7 milioni di pensionati attivi. Gli anziani spendono in media 266 euro al mese Spendono nel gioco circa 3200 euro l’anno, per un totale di 5,5 miliardi di euro.

Dossier Fipac 19/11/2013

2 IL GIOCO È UNA COSA SERIA

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Esercita innumerevoli funzioni:

Fisiche

Psicologiche

Emotive

Sociali

Cognitive

Espressivo/comunicative A condizione che: Risponda a fini posti dall’adulto Si ponga obiettivi oltre il già noto Abbia un regolamento contenitivo Procuri il piacere per la gratuità del contesto Sia un mezzo e non un fine

IL BULLISMO

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Si intendono tutte quelle azioni di prevaricazione

sistematica e sopruso messe in atto da parte di un

bambino/adolescente “bullo” (o da un gruppo), nei

confronti di un pari percepito come più debole “vittima”.

Si è oggetto di azioni di bullismo quando si viene esposti,

ripetutamente nel tempo, alle azioni offensive messe in

atto deliberatamente da uno o più compagni.

Il termine si riferisce al fenomeno nel suo complesso e

include i comportamenti del bullo, quelli della vittima e

anche di chi assiste “osservatori”.

LE FORME DI BULLISMO

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bullismo diretto - indica attacchi espliciti nei confronti della vittima e può essere di tipo fisico o verbale bullismo indiretto - indica danneggiamento della vittima nelle sue relazioni con le altre persone, attraverso atti come l’esclusione dal gruppo dei pari, l’isolamento, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul suo conto, il danneggiamento dei suoi rapporti di amicizia cyberbullismo - quando le azioni di bullismo si verificano attraverso Internet (posta elettronica, social network, chat, blog, forum), o attraverso il telefono cellulare

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL BULLISMO

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I protagonisti sono sempre bambini o ragazzi, in genere in età scolare, che condividono lo stesso contesto, più comunemente la scuola; gli atti di prepotenza, le molestie o le aggressioni sono intenzionali, messi in atto per provocare un danno alla vittima o per divertimento; c’è persistenza nel tempo: le azioni sono ripetute e durano nel tempo, per settimane, mesi o anni c’è asimmetria nella relazione, squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce, per età, forza, genere e per popolarità nel gruppo dei pari la vittima non è in grado di difendersi, è isolata, ha paura e non chiede aiuto per timore di vendette

I DATI DEL BULLISMO

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Nel 2011 ha interessato 1496 studenti tra i 12 e i 18 anni le forme di prevaricazione più comuni sono: -diffusione di informazioni personali false o cattive (25,2%) - provocazioni e prese in giro ripetute (22,8%) - essere ripetutamente oggetto di offese immotivate (21,6%) - continua esclusione/isolamento dal gruppo dei pari (10,4%) - prevalenza di vittime maschili per episodi di danneggiamento (13,7% di maschi contro 8,7% di femmine) - minacce (7% contro 4,2%) - percosse (4,1% contro 2,5%) - il bullismo indiretto (verbale e relazionale) è molto più diffuso rispetto alle forme di bullismo fisico

Renato De Santis Sirolo 2007

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COME INTERVENIRE

• Partire dal macrosistema intervenendo su mobbing, razzismo, nonnismo e su ogni forma di prevaricazione

• Contenere ideologie politiche e sociali, economiche ed organizzative

• Arrivare al microsistema formato dalle relazioni individuali, dalla classe e dalla famiglia

Renato De Santis Sirolo 2007

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INTERVENTO PROGRESSIVO SUL SINGOLO

• Promuovere condotte prosociali

• Gioco di ruolo e punto di vista dell’altro

• Autoconsapevolezza e capacità di prendere decisioni

• Concetto di giustizia paritetica (punizione congrua alla pena)

• Condivisione democratica

UN ESEMPIO DI INTERVENTO

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Analisi delle dinamiche del gruppo

Destrutturazione delle dinamiche devianti

Rimodulazione del gruppo

Intervento individuale sul bullo

Ridefinizione della qualità della relazione

Ridefinizione dlele regole

Dare autorevolezza al gruppo

3 IL GIOCO È UNA COSA SERIA