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FORMULE UTILI IN NEFROLOGIA. Malattie renali croniche Valutazione, classificazione e stratificazione La malattia renale cronica è definita sia da un danno

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Malattie renali cronicheValutazione, classificazione e stratificazione

• La “malattia renale cronica” è definita sia da un danno renale, sia da valori di filtrato glomerulare < 60 ml/min/1,73 mq per > 3 mesi

• Un danno renale è definito come anormalità anatomopatologica o in base alla presenza di marker di danno, incluse le anormalità di valori degli esami ematici e/o urinari e degli studi di imaging

• Il filtrato glomerulare può essere derminato con metodi diretti (clearance della creatinina, clearances radioisotopiche) o con l’impiego di formule (ad es di Cockcroft e Gault)

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Malattie renali cronicheValutazione, classificazione e stratificazione

stadio descrizione filtrato glomerulare azione

Rischio accresciuto > 90 Valutazione per la riduzione delrischio diIRC

1 Danno renale con FGnormale o aumentato

> 90 Diagnosi e trattamento dellecomorbilità Riduzione delrischio di progressione

2 Danno renale con lieveriduzione del FG

60 -89 Valutazione dela progressione

3 Moderata riduzionedel FG

30 - 59 Valutazione e rattamento dellecomplicazioni

4 Severa riduzione del FG 15 - 29 Preparazione per lasostituzione della funzione renale

5 Insufficienza renale < 15 o dialisi Sostituzione, se èpresente uremia

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Formula della clearance della creatinina

• Clearance della creatinina =

creatininuria (mg/dL) / creatininemia(mg/dL) x diuresi minuto

nb in genere l’esame viene eseguito su urine di 24 ore

Nei nefropatici è buona norma abbinare una sodiuria, una proteinuria/24 ore, la clearance ureica ed eventualmente dell’acido urico

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Formula di Cockcroft e Gault per la valutazione della clearance della creatinina Formula di Cockcroft e Gault per la valutazione della clearance

della creatinina Questa formula consente di determinare con ottima approssimazione i valori della clearance della creatinina senza necessità di ricorrere alla

raccolta di urine di 24 ore

Per conoscere altre formule:....

• Clearance della creatinina = Peso (Kg) x (140 - età)

creatininemia(mg/dL) x 72

nella donna il risultato deve essere moltiplicato per 0,85

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Valutazione radioisotopica del filtrato glomerulare Rappresentano lo standard aureo per questa valutazione, ma in pratica

sono usate solo occasionalmente, in genere per ricerca impiego di sostanze marcate con traccianti radioattivi:• acido dietilentriacetico (EDTA) marcato con cromo 51

• acido dietilenaminopentacetico (DTPA) marcato con tecnezio 99

• iotalamato marcato con I 125

• La clearance è valutata in base alla caduta della loro concentrazione plasmatica, determinata su due campioni valutati a distanza di tempo

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Valutazione radioisotopica del filtrato glomerulare

impiego di sostanze marcate con traccianti radioattivi

• acido dietilentriacetico (EDTA) marcato con cromo 51

• acido dietilenaminopentacetico (DTPA) marcato con tecnezio 99

• iotalamato marcato con I 125

• La clearance è valutata in base alla caduta della loro concentrazione plasmatica, determinata su due campioni valutati a distanza di tempo

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Author: Moro O Salifu, MD, Clinical Assistant Professor, Department of Internal Medicine, Division of Nephrology, SUNY Downstate Medical Center, Brooklyn, NY

Questa immagine sottolinea la natura non lineare dell’aumento di BUN e creatinina con la riduzione delle clearances(dal sito) e la scarsa affidiabilità del valore creatininemia nell’evidenziare un danno funzionale iniziale

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Questo è quanto diceva una vecchia diapositiva

“Determinazione della funzione renale:

il parametro più usato nella pratica clinica è in riferimento

al valore del filtrato glomerulare, espresso come clearance

della creatinina endogena.

È possibile il ricorso a formule con valore orientativo”Questa diapositiva faceva riferimento al fatto che, almeno in Italia, la

Clearance della Creatinina rappresentava il parametro funzionale

renale di più comune impiego. Lo è ancora oggi, ma le formule sono

state rivalutate in USA per motivi soprattutto economici, in particolare

per la valutazione dell’insufficienza renale cronica, e in Europa, per

ragioni cliniche, per una valutazione della funzione renale nei

potenziali donatori di rene.

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LA CLEARANCE UREICA

E’ la Cenerentola delle clearances. Il suo intertesse è legato alle informazione che si possono avere sul metabolismo proteico. la Merita usarla sistematicamente, anche se il suo significato di marker funzionale è scarsissimo

E’ condizionata dall’entità della diuresi (con vol. urinario > 2 ml/min la clearance ureica è circa il 70 % di quella creatininica; con volume urinario 1-2 ml/min il riassorbimento è più pronunciato e la clearance esprime solo il 40-50% del filtrato glomerulare).

Valore orientativamente pari a metà di quello della clearance creatininica.

Valori normali con diuresi > 2 ml/min = 60-90 ml/min

con diuresi < 2 ml/min = 40-70 ml/min

Riflette l’entità dell’eliminazione urinaria di urea (azoturia), la quale è proporzionale all’apporto proteico.

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Formula di Maroni – Mitch

• per il calcolo dell’Intake Proteico (PI) in p in equilibrio metabolico

Vien fatto irferimento ad Uo 24 ore • Azoto ureico = urea x 0,46 (opp urea/2,14)

• P.I. = 6,25 x ( g die di N urinario ureico +0,31 x ( Kg di peso corporeo + proteinuria die)

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FORMULA DI MITCH: la base per il follow-up delle diete ipoproteiche (soprattutto strette)

6,25 x (azoto ureico urinario in g + 0.031 x peso in Kg) + proteinuria (g/24 ore) = grammi di proteine catabolizzate = apporto proteico (in un soggetto in equilibrio metabolico)

Azoto ureico = urea x 0,46 oppure urea / 2,14

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CALCOLO APPROSSIMATO DELL’APPORTO PROTEICO A PARTIRE DALL’AZOTURIA

AZOTURIA (in g/die) x 2,91 = apporto proteico (in g/die)/proteine catabolizzate

Utile per valutare in fretta l’apporto proteico in pazienti con dieta ipoproteica ed il loro stato nutrizionale.

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Valori normali

ELETTROLITI: La loro concentrazione varia entro range molto ristretti, ma la loro determinazione, per quanto ampiamente utilizzata nella pratica nefrologica, non fornisce indicazioni di interesse diagnostico funzionale

SODIEMIA 135-145 mEq/lPOTASSIEMIA 3,8-5 mEq/lCALCEMIA 9-10 mg/dLFOSFOREMIA 2,5-4,5 mg/dLCLOREMIA 96-106 mEq/lMAGNESIEMIA 1.9-2,5 mg/dL

EQUILIBRIO ACIDO BASE ARTERIOSO

pH 7,35-7,54

PO2 85- 105 mmHg

PCO2 35-45 mmHg

HCO3- 23-27 mmmol/l

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VALORI NORMALI URINARI

Clearance creatininica = 80 - 120 ml/min

Sodiuria = 50 – 200 Mm/24h

Potassiuria = 25 – 125 mM/24h

Calciuria = 2.5 - 7,5 mmol/die

Fosfaturia = 19 – 38 mmol/ die

Uricuria = 250 - 800 mg/die

Ossaluria = 9 – 44 mg/die

Citraturia = 1 - 6,5 mmol/die

Proteinuria = < 150 mg/die

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CLEARANCES RENALI e Tm (massimo assorbimento) VALORI NORMALI RIPORTATI A SUPERFICIE CORPOREA STANDARD (1.73 m2)

300+675375+680mg/minTm glucosio

70±1075±13mg/minTm PAI

1090±1801275±245mL/minPortata renale ematica

600±100700±245mL/minFlusso plasmatico

115±15 130±20mL/minClearance inulina

95±25 105±35mL/minClearance creatinina

54 ±13 75±15mL/minClearance urea

DONNAUOMO

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Formula della clearance della creatinina

• Clearance della creatinina = creatininuria (mg/dL) / creatininemia(mg/dL) x diuresi minuto

NB. in genere l’esame viene eseguito su urine di 24 ore

Nei pazienti nefropatici è buona norma abbinare una sodiuria, una proteinuria/24 ore, la clearance ureica ed eventualmente dell’acido urico

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Formula di Cockcroft e Gault per la valutazione della clearance

della creatinina Questa formula consente di determinare con ottima approssimazione i valori della clearance della creatinina senza necessità di ricorrere alla

raccolta di urine di 24 orePer conoscere altre formule:....

• Clearance della creatinina = • Peso (Kg) x (140 - età) • creatininemia(mg/dL) x 72

Nella donna il risultato deve essere moltiplicato per 0,85•

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Author: Moro O Salifu, MD, Clinical Assistant Professor, Department of Internal Medicine, Division of Nephrology, SUNY Downstate Medical Center, Brooklyn, NY

Questa immagine sottolinea la natura non lineare dell’aumento di BUN e creatinina con la riduzione delle clearances(dal sito) e la scarsa affidiabilità del valore creatininemia nell’evidenziare un danno funzionale iniziale

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Questo è quanto diceva una vecchia diapositiva

“Determinazione della funzione renale:

il parametro più usato nella pratica clinica è in riferimento

al valore del filtrato glomerulare, espresso come clearance

della creatinina endogena.

È possibile il ricorso a formule con valore orientativo”Questa diapositiva faceva riferimento al fatto che, almeno in Italia, la

Clearance della Creatinina rappresentava il parametro funzionale

renale di più comune impiego. Lo è ancora oggi, ma le formule sono

state rivalutate in USA per motivi soprattutto economici, in particolare

per la valutazione dell’insufficienza renale cronica, e in Europa, per

ragioni cliniche, per una valutazione della funzione renale nei

potenziali donatori di rene.

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Valutazione radioisotopica del filtrato glomerulare Rappresentano lo standard aureo per questa valutazione, ma in pratica

sono usate solo occasionalmente, in genere per ricerca impiego di sostanze marcate con traccianti radioattivi:• acido dietilentriacetico (EDTA) marcato con cromo 51

• acido dietilenaminopentacetico (DTPA) marcato con tecnezio 99

• iotalamato marcato con I 125

• La clearance è valutata in base alla caduta della loro concentrazione plasmatica, determinata su due campioni valutati a distanza di tempo

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LA CLEARANCE UREICA

E’ la Cenerentola delle clearances. Il suo intertesse è legato alle informazione che si possono avere sul metabolismo proteico. la Merita usarla sistematicamente, anche se il suo significato di marker funzionale è scarsissimo

E’ condizionata dall’entità della diuresi (con vol. urinario > 2 ml/min la clearance ureica è circa il 70 % di quella creatininica; con volume urinario 1-2 ml/min il riassorbimento è più pronunciato e la clearance esprime solo il 40-50% del filtrato glomerulare).

Valore orientativamente pari a metà di quello della clearance creatininica.

Valori normali con diuresi > 2 ml/min = 60-90 ml/min

con diuresi < 2 ml/min = 40-70 ml/min

Riflette l’entità dell’eliminazione urinaria di urea (azoturia), la quale è proporzionale all’apporto proteico.

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FORMULA DI MITCH: la base per il follow-up delle diete ipoproteiche (soprattutto strette)

6,25 x (azoto ureico urinario in g + 0.031 x peso in Kg) + proteinuria (g/24 ore) = grammi di proteine catabolizzate = apporto proteico (in un soggetto in equilibrio metabolico)

Azoto ureico = urea x 0,46 oppure urea / 2,14

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CALCOLO APPROSSIMATO DELL’APPORTO PROTEICO A PARTIRE DALL’AZOTURIA

AZOTURIA (in g/die) x 2,91 = apporto proteico (in g/die)/proteine catabolizzate

Utile per valutare in fretta l’apporto proteico in pazienti con dieta ipoproteica ed il loro stato nutrizionale.

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Valori normali

ELETTROLITI: La loro concentrazione varia entro range molto ristretti, ma la loro determinazione, per quanto ampiamente utilizzata nella pratica nefrologica, non fornisce indicazioni di interesse diagnostico funzionale

SODIEMIA 135-145 mEq/lPOTASSIEMIA 3,8-5 mEq/lCALCEMIA 9-10 mg/dLFOSFOREMIA 2,5-4,5 mg/dLCLOREMIA 96-106 mEq/lMAGNESIEMIA 1.9-2,5 mg/dL

EQUILIBRIO ACIDO BASE ARTERIOSO

pH 7,35-7,54

PO2 85- 105 mmHg

PCO2 35-45 mmHg

HCO3- 23-27 mmmol/l

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VALORI NORMALI URINARI

Clearance creatininica = 80 - 120 ml/min

Sodiuria = 50 – 200 Mm/24h

Potassiuria = 25 – 125 mM/24h

Calciuria = 2.5 - 7,5 mmol/die

Fosfaturia = 19 – 38 mmol/ die

Uricuria = 250 - 800 mg/die

Ossaluria = 9 – 44 mg/die

Citraturia = 1 - 6,5 mmol/die

Proteinuria = < 150 mg/die

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CLEARANCES RENALI e Tm (massimo assorbimento) VALORI NORMALI RIPORTATI A SUPERFICIE CORPOREA STANDARD (1.73 m2)

300+675375+680mg/minTm glucosio

70±1075±13mg/minTm PAI

1090±1801275±245mL/minPortata renale ematica

600±100700±245mL/minFlusso plasmatico

115±15 130±20mL/minClearance inulina

95±25 105±35mL/minClearance creatinina

54 ±13 75±15mL/minClearance urea

DONNAUOMO