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FORMAZIONE NAZIONALE
IL FAIR PLAY‐ IL PERCORSO VALORIALE ‐
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
IL FAIR PLAY‐ IL PERCORSO VALORIALE ‐
- Priorità a.s. 2016/17 -
Paolo SeclìUniversità di Modena e Reggio Emilia
Dip. di Educazione e Scienze Umane - Docente a c. di Attività motoria dell’età [email protected] - [email protected]
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
La Scuola Primaria
(pp. 77 API)
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte
di giocosport.
– Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare
applicandone indicazioni e regole.
– Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in
forma di gara, collaborando con gli altri.
– Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta
con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei
perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.
Educazione fisicaOBIETTIVI DI PPRENDIMENTO
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
ESSERE LEALI NEL GIOCO E NELLA VITA QUOTIDIANA
EDUCARE ALLA LEGALITÀ EDUCARE AL RISPETTO
SE STESSICONOSCERE E RISPETTARE IL
PROPRIO CORPO E I PROPRI LIMITI
GLI ALTRICOMPAGNOAVVERSARIOALLENATOREARBITROTIFOSI
LE COSENON
DANNEGGIARE IMPIANTI E STRUTTURE PUBBLICHE
UN CONCETTO CHIAVE ESPRESSO DAL CODICE EUROPEO DI ETICA SPORTIVA ‐ CONSIGLIO D’EUROPA (1992)
FAIR - PLAY = GIOCO LEALE
L’EDUCAZIONE SPORTIVA E LA PROMOZIONE DI BUONE PRATICHE
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
L’EDUCAZIONE AL FAIR‐PLAY COME FATTORE
DI PREVENZIONE SOCIALE E INDIVIDUALE
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
EDUCAZIONE AL FAIR-PLAY
Oltre a ciò, è necessario proporre esempi e dimostrazioni, anche personali, e suggerendo le alternative possibili ai comportamenti scorretti.
Tra gli aspetti più interessanti della pratica sportiva c'è sicuramente il rispetto delle regole, della lealtà, della sportività e del fair‐play.
Per aiutare gli alunni ad apprendere le competenze socio‐relazionali riferite al fair‐play, è necessario che l'insegnante osservi e valorizzi:
• i comportamenti leali e gentili che gli studenti autonomamente mettono in atto durante il gioco,
• le dimostrazioni di affetto, di aiuto, di consolazione, di rispetto dell'avversario, dei regolamenti e dei giudici di gara.
«La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza dei pensieri crea profondità. La gentilezza del donare crea amore».
Lao Tzu
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
PREOCCUPARSI ANCHE DEI SENTIMENTI DELL’ALTRO
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
IL FAIR‐PLAY È UN MODO DI PENSARE OLTRE CHE UN MODO DI COMPORTARSI
INCORPORA I CONCETTI DI:AMICIZIA – RISPETTO DEGLI ALTRI – SPIRITO SPORTIVO
COMPRENDE:
LA LOTTA CONTRO L’IMBROGLIO
LA LOTTA CONTRO LE ASTUZIE AL LIMITE DELLA REGOLA
LA LOTTA AL DOPING
LA LOTTA ALLA VIOLENZA (SIA FISICA CHE VERBALE)
LA LOTTA ALLO SFRUTTAMENTO
LA LOTTA ALLA DISUGUAGLIANZA DI OPPORTUNITÀ
LA LOTTA ALLA COMMERCIALIZZAZIONE
LA LOTTA ALLA CORRUZIONE
CHI GIOCA LEALMENTE È SEMPRE VINCITORE!IL RISPETTO DELL’ “AVVERSARIO” È UN VALORE COME LO È IL RISPETTO DEI SUOI SENTIMENTI.
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
Carta del Fair Play• Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta e dallaimportanza della competizione, un momento privilegiato, una specie di festa;
• Conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato;
• Rispettare i miei avversari come me stesso;
• Accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi, sapendo che, come me,hanno diritto all'errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo;
• Evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, e mie parole o miei scritti;
• Non usare artifici o inganni per ottenere il successo;
• Rimanere degno della vittoria, così come nella sconfitta;
• Aiutare chiunque con la mia presenza, la mia esperienza e la miacomprensione;
• Portare aiuto a ogni sportivo ferito o la cui vita sia in pericolo;
• Essere un vero ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a mei principi suddetti.
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
FROSINONE, venerdì 8 aprile Paolo Seclì
RITI E RITUALI NELLO SPORT
Creano al nostro immaginario delle vie d’uscita verso la simbolizzazione e la fantasia.
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Funzionano da valvola di sicurezza e di «decompressione» rispetto alle costrizioni e alle routine della vita quotidiana.Offrono luoghi aperti all’integrazione.
Identità, appartenenza, riconoscimento sociale
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016
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IL PERCORSO VALORIALE
NELL’A.S. 2015/16 IL PERCORSO VALORIALE
TRATTAVE IL TEMA DELL’INTEGRAZIONE
NEL CORRENTE A.S.
IL PERCORSO
VALORIALE
TRATTERÀ IL TEMA
DEL FAIR-PLAY
Riferimento:
LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DEI GIOCHI SPORT DI CLASSE.
Verranno successivamente pubblicate sul sito e sulla piattaforma
Sport di Classe.
I GIOCHI SPORT DI CLASSE
I Giochi del progetto Sport di Classe (che chiameremo “Giochi”),
rappresentano un momento di promozione dell’Educazione fisica
e dei valori dello Sport.
Coinvolgendo tutte le classi partecipanti al progetto e, se possibile, l’intero
Plesso, i Giochi diventano due importanti momenti del percorso educativo
destinati agli alunni sotto forma di vere e proprie feste dello sport a scuola.
I GIOCHI SPORT DI CLASSE
IN PARTICOLARE I GIOCHI SONO OCCASIONE DI: - festa e divertimento per TUTTI gli alunni e per la scuola in un contesto
ludico e gioioso; - Inclusione e integrazione di tutte le diversità che la scuola accoglie
(disabilità, bisogni educativi speciali); - conoscenza e avvicinamento degli allievi alla bellezza del gioco e del
giocosport;
E OPPORTUNITÀ PRIVILEGIATE PER: - «far vivere» agli alunni i valori educativi dello sport, in grado di veicolare il
senso del fair-play come scelta di vita, nel rispetto anche della salute e dell’ambiente;
- creare una alleanza educativa tra la scuola, le famiglie, il territorio e il movimento sportivo volta a promuovere una corretta «cultura sportiva»;
- dare visibilità ai percorsi progettuali interdisciplinari e trasversali realizzati dai docenti, come previsto dal CSS/Prim.
I GIOCHI SPORT DI CLASSE
Le fasi dei Giochi
I Giochi si svolgeranno in orario scolastico sia per coinvolgere tutti gli alunni sia per agevolarne la programmazione, l’organizzazione e la realizzazione con la necessaria collaborazione dei docenti di classe, mentre il coordinamento sarà curato dal CSS/Prim. ed in particolare dal Tutor.Sono previsti:
Giochi di Primavera:nella seconda metà del mese di Marzo
Giochi di fine anno scolastico:entro la fine dell’anno scolastico (nota MIUR)
“IN FIN DEI CONTI QUELLO CHE SO CON MAGGIORE CERTEZZA SULLA MORALE E SUGLI OBBLIGHI DEGLI UOMINI, LO DEVO ALLO SPORT”
(Albert Camus)
LE REGOLE SI IMPARANO VIVENDOLE
Paolo Seclì – Roma 16-17.11.2016