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Forchheim, città in evoluzione La Forchheim dei giorni nostri è un polo commerciale e di servizi situato sull’asse che da Norimberga si snoda in direzione della Turingia. Il numero dei residenti è piú che raddoppiato rispetto alla seconda guerra mondiale e supera ad oggi le 30.000 unità. Negli scorsi decenni sono sorti attorno all’originario centro storico nuovi quartieri residenziali, che offrono ai cittadini un’elevata qualità di vita. Parti- colarmente affascinante è l’antico centro storico, con i suoi oltre milleduecento anni di storia. Reperti archeologici provano che l’area in cui confluiscono i due fiumi Wiesent e Regnitz era già popolata ai tempi della preistoria. La città di Forchheim viene cita- ta ufficialmente per la prima volta nel testo di legge “Diedenhofener Capitulare“, promulgato dall’imperatore carolingio Carlo Magno nell’anno 805. Forchheim ac- quisisce notevole importanza nel nono e decimo secolo quale sede della corte imperiale (Kaiserpfalz) e luogo in cui vengono eletti e proclamati gli imperatori tardo-carolingi. Nel 1007 l’imperatore Enrico II regala la règia proprietà di Forch- heim alla diocesi di Bamberga, da lui stesso fondata. Fino alla secolarizzazione del Principato nel 1802-‘03 sono i principi vescovi in veste di proprietari terrieri a de- terminare il destino della città. Forchheim diviene la seconda residenza vescovile in ordine d’importanza e, a partire dal 1552, dopo circa duecento anni di opere murarie, si trasforma in fortezza di confine del Principato. La Forchheim medievale è una città composta esclusivamente da case a graticcio. Essa nasce per volontà del vescovo Ottone il Santo (Ottone I di Bamberga, 1102-’39) intorno all’agglomerato urbano già esistente nei pressi della Sattlertor- straße e della piazza del Municipio. Degni di nota sono i corsi d’acqua, sui cui argini vengono costruiti numerosi mulini. L’ampliamento delle fortificazioni induce un mutamento d’immagine della città. Lo stile barocco, con le sue facciate in pietra e i tetti a mansarda, fa il suo ingresso. Nel diciannovesimo secolo le opere di fortificazione, peraltro mai utilizzate, diven- tano superflue. La cinta muraria ha fortemente rallentato lo sviluppo della città. Parallamente alla demolizione di circa la metà delle fortificazioni inizia l’industria- lizzazione di Forchheim, che porta alla ripresa economica un Comune fino ad allo- ra contraddistinto da attività prettamente artigianali e dall’economia rurale. La tradizione industriale di Forchheim si protrae fino a giorni nostri. Alcune rino- mate aziende del settore tessile, della carta e della plastica da imballaggio hanno tradizionalmente sede in città. A partire dagli anni cinquanta sono sorte nuove aziende cosí come piccole e medie imprese. Questa simbiosi di passato e presente, la qualità di vita unita al calore umano rendono Forchheim particolarmente interessante ed affascinante. Contornata dal Steigerwald e dalla Svizzera Francone, facilmente raggiungibile dal punto di vista logistico, dotata di parchi, spazi per il tempo libero e lo sport la città si sviluppa lungo le pianure erbose del Regnitz e del Wiesent e lungo il canale fluviale che collega il Meno al Danubio. Ogni anno, durante l’ultima settimana di luglio, Forchheim diviene l’ombelico del mondo alla francone. In questo periodo infatti gli abitanti di Forchheim festeggiano l’Annafest (festa di Sant’Anna) sul cosiddetto Kellerberg (monte delle cantine). Nel mese di dicembre l’edificio storico del Municipio si trasforma nel piú bel calendario dell’avvento del mondo. Nel periodo che intercorre dall’1 al 24 dicembre l’Angelo dell’Avvento di Forchheim apre ogni sera una delle finestre dell’edificio, dietro la quale si nascondono un colorato motivo natalizio ed un ricco premio. FORCHHEIM fränkisch modern mit altem Kern Altstadtrundgang Piccola guida di Forchheim Forchheim. Die historische Altstadt 1 Rathaus, Tourist-Information 2 St. Martinskirche 3 Konradbrunnen 4 Schüttspeicher 5 Marienkapelle 6 Kaiserpfalz 7 Amtsgericht 8 Rote Mauer 9 Saltorturm 10 „Die Fünf Tore“ Zwingerbastion 11 Salzmagazin 12 Katharinenspital 13 Kammerersmühle 14 Synagogendenkmal 15 Fischkästen, „Kleinvenedig“ 16 Waisenhaus, Dragonerkaserne 17 Junges Theater 18 Feuerwehrmuseum 19 Forellenbrunnen 20 Marktplatz 21 Paradeplatz, Alte Hauptwache 22 Braunauer Heimatmuseum 23 Kommandantur 24 fürstbischöfliches Amtshaus Gereonskapelle 25 Nürnberger Tor 26 „Porta Vorchheimensis“ Design: www.grafikatelier.de · Druck: Gürtler-Druck, Forchheim · 06/08

Forchheim, città in evoluzione Forchheim. Die historische ... · Negli ultimi venticinque anni del secolo quattordicesimo Lamprecht von Brunn ... tempo e movimento. ... li del diciattessesimo/diciottesimo

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Forchheim, città in evoluzioneLa Forchheim dei giorni nostri è un polo commerciale e di servizi situato sull’asse che da Norimberga si snoda in direzione della Turingia. Il numero dei residenti è piú che raddoppiato rispetto alla seconda guerra mondiale e supera ad oggi le 30.000 unità. Negli scorsi decenni sono sorti attorno all’originario centro storico nuovi quartieri residenziali, che offrono ai cittadini un’elevata qualità di vita. Parti-colarmente affascinante è l’antico centro storico, con i suoi oltre milleduecento anni di storia.

Reperti archeologici provano che l’area in cui confluiscono i due fiumi Wiesent e Regnitz era già popolata ai tempi della preistoria. La città di Forchheim viene cita-ta ufficialmente per la prima volta nel testo di legge “Diedenhofener Capitulare“, promulgato dall’imperatore carolingio Carlo Magno nell’anno 805. Forchheim ac-quisisce notevole importanza nel nono e decimo secolo quale sede della corte imperiale (Kaiserpfalz) e luogo in cui vengono eletti e proclamati gli imperatori tardo-carolingi. Nel 1007 l’imperatore Enrico II regala la règia proprietà di Forch-heim alla diocesi di Bamberga, da lui stesso fondata. Fino alla secolarizzazione del Principato nel 1802-‘03 sono i principi vescovi in veste di proprietari terrieri a de-terminare il destino della città. Forchheim diviene la seconda residenza vescovile in ordine d’importanza e, a partire dal 1552, dopo circa duecento anni di opere murarie, si trasforma in fortezza di confine del Principato.

La Forchheim medievale è una città composta esclusivamente da case a graticcio. Essa nasce per volontà del vescovo Ottone il Santo (Ottone I di Bamberga, 1102-’39) intorno all’agglomerato urbano già esistente nei pressi della Sattlertor-straße e della piazza del Municipio. Degni di nota sono i corsi d’acqua, sui cui argini vengono costruiti numerosi mulini. L’ampliamento delle fortificazioni induce un mutamento d’immagine della città. Lo stile barocco, con le sue facciate in pietra e i tetti a mansarda, fa il suo ingresso.

Nel diciannovesimo secolo le opere di fortificazione, peraltro mai utilizzate, diven-tano superflue. La cinta muraria ha fortemente rallentato lo sviluppo della città. Parallamente alla demolizione di circa la metà delle fortificazioni inizia l’industria-lizzazione di Forchheim, che porta alla ripresa economica un Comune fino ad allo-ra contraddistinto da attività prettamente artigianali e dall’economia rurale.

La tradizione industriale di Forchheim si protrae fino a giorni nostri. Alcune rino-mate aziende del settore tessile, della carta e della plastica da imballaggio hanno tradizionalmente sede in città. A partire dagli anni cinquanta sono sorte nuove aziende cosí come piccole e medie imprese.

Questa simbiosi di passato e presente, la qualità di vita unita al calore umano rendono Forchheim particolarmente interessante ed affascinante. Contornata dal Steigerwald e dalla Svizzera Francone, facilmente raggiungibile dal punto di vista logistico, dotata di parchi, spazi per il tempo libero e lo sport la città si sviluppa lungo le pianure erbose del Regnitz e del Wiesent e lungo il canale fluviale che collega il Meno al Danubio.

Ogni anno, durante l’ultima settimana di luglio, Forchheim diviene l’ombelico del mondo alla francone. In questo periodo infatti gli abitanti di Forchheim festeggiano l’Annafest (festa di Sant’Anna) sul cosiddetto Kellerberg (monte delle cantine). Nel mese di dicembre l’edificio storico del Municipio si trasforma nel piú bel calendario dell’avvento del mondo. Nel periodo che intercorre dall’1 al 24 dicembre l’Angelo dell’Avvento di Forchheim apre ogni sera una delle finestre dell’edificio, dietro la quale si nascondono un colorato motivo natalizio ed un ricco premio.

FORCHHEIMfränkisch modern mit altem Kern

AltstadtrundgangPiccola guida di Forchheim

Forchheim. Die historische Altstadt 1 Rathaus, Tourist-Information 2 St. Martinskirche 3 Konradbrunnen 4 Schüttspeicher 5 Marienkapelle 6 Kaiserpfalz 7 Amtsgericht 8 Rote Mauer 9 Saltorturm10 • „Die Fünf Tore“

• Zwingerbastion11 Salzmagazin12 Katharinenspital13 Kammerersmühle14 Synagogendenkmal15 Fischkästen, „Kleinvenedig“16 Waisenhaus, Dragonerkaserne17 Junges Theater

18 Feuerwehrmuseum19 Forellenbrunnen20 Marktplatz21 Paradeplatz, Alte Hauptwache22 Braunauer Heimatmuseum23 Kommandantur24 • fürstbischöfliches Amtshaus

• Gereonskapelle25 Nürnberger Tor26 „Porta Vorchheimensis“

Design: www.grafikatelier.de · Druck: Gürtler-Druck, Forchheim · 06/08

1. Il municipio, sede dell’amministrazione comunale, fu edificato negli anni prece-denti il 1402 secondo i dettami tardogotici dell’architettura a graticcio. Degno di nota è il salone situato al piano superiore dell’ala orientale, trasformato tra il 1865 ed il 1867 in stile neogotico. Si tratta di uno spazio a doppia navata, dal soffitto a casset-toni sostenuto da colonne. Annesso al municipio è l’edificio del consiglio comunale, di stile rinascimentale a graticcio e risalente al 1535. L’architetto fu Hans Ruhalm, cui si devono anche i numerosi intagli della facciata.

2. La chiesa parrocchiale di San Martino, i cui elementi costruttivi risalgono al periodo compreso tra l’undicesimo ed il sedicesimo secolo, è la più grande ed antica chiesa della città. Gli stucchi ed i preziosi arredi delle navate laterali sono ciò che rimane delle modifiche apportate in epoca barocca (1729- ’20).

3. La fontana detta Konradbrunnen fu costruita a ricordo dell’innalzamento a re della Franconia orientale del principe fràncone Konrad I. Con la mano destra Konrad indica un globo crucigero (sfera con incima apposta una croce), che egli stesso tiene nella mano sinistra. La fontana, datata 1998, è opera dell’artista locale Hans Dressel.

4. A sud della cappella di Maria si erge il vecchio magazzino delle granaglie (Schüttspeicher), edificio dal tetto a quattro spioventi, aperto su tre lati, costruito nel 1782 da Lorenz Fink di Bamberga.

5. La cappella di Maria, in origine cappella del castello vescovile, risale al dodice-simo secolo. L’attuale aspetto della cappella è dovuto alle modifiche apportate tra il quattordicesimo ed il diciottesimo secolo. I preziosi arredi sono da ricollegarsi alla trasformazione avvenuta in epoca barocca, tra il 1720 ed il 1730.

6. Negli ultimi venticinque anni del secolo quattordicesimo Lamprecht von Brunn fece costruire l’odierna ala orientale del castello vescovile e la fece impreziosire con pitture murali di notevole fattura. Nel sedicesimo secolo fu aggiunta l’ala ovest con il nuovo ed il vecchio edificio del sindaco (Schultheißenbau) e, nel diciassettesi-mo secolo, la torre situata nel cortile interno. Oggi il castello vescovile, detto comu-nemente Kaiserpfalz, ospita il Pfalzmuseum.

7. La pretura fu edificata nel 1896 in stile neo-rinascimentale a ridosso delle mura della città ed al posto di un edificio secondario del palazzo vescovile. Per la sua costruzione fu in parte utilizzato il materiale ricavato dallo smantellamento della cinta muraria.

8. A sud della pretura si trova il bastione di San Vito, eretto nel 1553 in stile italiano. Fu soprannominato muro rosso a causa del colore rossastro della pietra arenaria utlizzata per la sua costruzione, pietra che probabilmente proviene dalla rocca margravia di Scharfeneck presso Baiersdorf.Il portone in legno collocato nelle mura costituisce l’ingresso della casamatta; un corridoio dalla volta a botte lungo ca. 19 metri conduce nell’interno del bastione. La casamatta può essere visitata nell’ambito di una visita guidata.Attraverso una scala si sale sul bastione. Qui si presenta al visitatore un ampio panorama sulla parte sud della città.

9. La torre Saltor a nord del castello vescovile è ciò che rimane della cinta muraria del quattordicesimo secolo. Procedendo da questa parte si arriva ai resti delle forti-ficazioni ad ovest del centro storico, che oggi sono parte integrante di un parco cit-tadino. Sia le casematte che la parte nord del castello vescovile si possono visitare nell’ambito di una visita guidata.

10. La scultura di grandi dimensioni dell’artista Jan Koblasa intitolata “Le cinque porte” gioca con il rapporto tra spazio, tempo e movimento. Il monolito di pietra Anröchter delle Dolomiti è simbolo del cambiamento, del passaggio dal passato al presente, dal mondo dei vivi all’aldilà. Sono le cinque fasi della vita, le cinque ferite di Cristo, il pentagramma e la rappresentazione del corpo umano da parte di Leo-nardo da Vinci. Le cinque porte furono installate nel 2007, in occasione del millena-rio dalla nascita della diocasi di Bamberga. La diocesi fu fondata il primo novembre 1007 dall’imperatore Enrico II detto il Santo in occasione del sinodo di Francoforte.Da qui si vede il Zwingerbastion, detto anche bastione Valentini, risalente al 1657. Forchheim era la fortezza piú importante del principato di Bamberga. I resti delle costruzioni di difesa con le loro possenti mura ci danno un’idea del perché i vescovi di Bamberga si rifugiassero a Forchheim ogni qualvolta vedessero minacciata la loro incolumità. Si può accedere ai cunicoli interni al bastione nell’ambito di una visita guidata.

11. Il magazzino del sale, risalente al 1710, si distingue dalle restanti case e dai fienili di via Krottental: si tratta di un possente edificio a tre piani in pietra arenaria con un imponente portone sopra il quale spicca uno scudo araldico.

12. L’istituzione pubblica piú antica ed importante della città è il Katharinenspital sul Wiesenth. La chiesa dello spedale di Santa Caterina risale al quattordicesimo secolo. Alla chiesa è annesso lo spedale, progettato dall’architetto diocesano Paulus Keith secondo i dettami dell’architettura a graticcio e costruito nel 1611.

13. L’edificio piú importante della Wiesentstraße è il mulino Kammerersmühle, soprannominato “casa storta”, edificato nel 1698 da Martinus Burkart nello stile a graticcio e con intagli ornamentali.

14. La prima traccia dell’esistenza di una comunità ebraica a Forchheim è rappre-sentata da un pogrom del 1298. Nel 1400 tale comunità fu posta sotto l’egida del vescovo, ma già nel 1499 fu scacciata da Forchheim dal vescovo Heinrich Groß von Trockau. A metà del diciassettesimo secolo Forchheim ebbe nuovamente una comu-nità ebraica, che nel 1763 era la terza in ordine d’importanza per il principato di Bamberga. La sinagoga al numero 15 della Wiesentstraße, edificata nel 1771 ed ingrandita nel 1808 fu profanata e distrutta nella Notte dei cristalli, il 9 novembre 1938, e fatta esplodere il giorno successivo. Di fronte al luogo in cui sorgeva la sin-agoga è stato eretto un monumento a suo ricordo.

15. La pittoresca area sul Wiesent è soprannominata „piccola Venezia“. Numerose casse per il pesce, sistemate sull’argine del fiume, testimoniano l’antico legame di Forchheim con la pesca. Le casse si trovano in questo stesso luogo da centinaia d’anni e servono ai pescivendoli per la purga delle carpe.

16. Nella Waisenhausstraße (via dell’orfanotrofio) si può ammirare una fila di fieni-li del diciattessesimo/diciottesimo secolo. La via prende il nome dall’orfanotrofio che fu istituito nel 1888 nell’ex caserma della cavalleria imperiale. L’edificio fu costruito dal 1730 al 1733 su progetto di Balthasar Neumann.

17. In origine il Junge Theater Forchheim era un gruppo amatoriale di attori, che nel 1985 organizzò per la prima volta a Forchheim i Theatertage (rassegna teatrale). Oggi quest’associazione gestisce un proprio teatro, che offre un programma culturale per grandi e piccini. Ulteriori informazioni sul programma del teatro sono disponibi-li anche presso l’Infotourist.

18. Nel 2000 i vigili del fuoco volontari di Forchheim hanno inaugurato un proprio museo. Vi si possono ammirare alcuni tra i primi veicoli spegni incendio, sia unifor-mi di rappresentanza che per gli interventi, una collezione di modellini e un’antica autopompa. Visita dietro preavviso.

19. Nella fontana delle trote si ritrova la tematica che da sempre è unita al nome di Forchheim: la pesca. La ricchezza di pesci nelle acque del Wiesent potrebbe esse-re il motivo per cui nello stemma della città di Forchheim si ritrovano le due trote.Il nome “Forchheim” però si fa risalire al tedesco antico foraha, ossia pino silvestre o conifera. Al posto della fontana delle trote, realizzata nel 1977 dall’artista Harro Frey, un tempo esisteva una fontana pubblica, che provvedeva l’approvvigionamento idrico alla popolazione.

20. La piazza del mercato veniva utlizzata in passato per il commercio del besti-ame (bovini). Nel gergo comune questa piazza viene anche chiamata “Säumarkt” (mercato dei suini) poichè in passato vi si potevano acquistare anche maialetti. Fino al 1990 ca. vi si teneva anche un mercato dei piccioni.La piazza è stata ridisposta nel 2008: essendo l’unica del centro storico ad essere vicina all’acqua, è stata creata sulla vicina sponda del fiume una scala con dei gradini sui quali è possibile sedersi.

21. Ci spostiamo ora a Paradeplatz. La piazza è chiusa a sud alla parte medievale del centro storico. Fu creata per accogliere le truppe della guarnigione in marcia, ma fu sempre utilizzata anche quale piazza del mercato. Sulla stretta parte orientale della piazza si affaccia l’Hauptwache, edificata nel 1800. L’edificio è caratterizzato da un porticato frontale sostenuto da quattro colonne in stile dorico.

22. Dopo la fine della seconda guerra e la conseguente espulsione molte famiglie di Broumov (Rep. Ceca) trovarono a Forchheim una nuova patria, circostanza che ha dato vita ad un gemellaggio tra le due città. Nell’anno 2001/2002 fu ufficialmente suggellato il gemellaggio. Nel museo di storia e cultura locale di Broumov si possono ammirare costumi tipici, testimonianze di devozione ed opere di artisti locali. La visita del museo è possibile su espressa richiesta.

23. Sulla parte ovest della piazza si osserva l’antico quartier generale del princi-pato, edificio costruito tra il 1743 ed il 1747 su progetto di Johann Michael Küchels.

24. La cappella di San Gereone viene citata per la prima volta in un documento del 28 aprile 1515 quale donazione del cittadino di Forchheim Georg Walrab. L’edificio fu profanato nel 1896. Quello adiacente, al numero tre della Nürnberger Straße fu fatto edificare per Katharina Sophie von Eyb, sorella del principe vescovo Marquard Sebastian Schenk von Stauffenberg. A partire dal 1694 il palazzo fu uti-lizzato come sede amministrativa imperiale e fungeva da residenza ed ufficio del sindaco.

25. Piú a sud, passando dalla Torstraße si raggiunge l’imponente porta Nürnberger Tor, costruita nel 1698. Essa fu eretta seguendo l’esempio della porta principale della fortezza di Rosenberg presso Kronach ed è l’unica porta rimasta delle quattro che appartenevano alla cinta muraria barocca.

26. La “Porta Vorchheimensis” è un dono del Rotary Club Forchheim alla sua città. Situata nella zona pedonale, dal 2002 apre al visitatore la porta sul passato della città. L’opera di Harro Frey riporta, in forma di 12 diverse figure, avvenimenti chiave della storia di Forchheim.

Altstadtrundgang

Tourist-Information ForchheimHauptstraße 24, 91301 ForchheimTel. 09191 714-338, Fax 09191 [email protected]

Municipio „Kaiserpfalz“

Torre Saltor

Katharinenspital