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Il Gallettino Numero: 4 Mese Febbraio 2010 Diritti dei bambini E Bullismo p.1 Scuola dell’infan- zia:Carnevale 2010 p.2-3 Il carnevale Gallica- nese Moda primavera- estate. p.4 Scuola elementare: Gli antichi strumenti Agricoli p.5-6- 7 Lavagna multime- diale Soluzioni cruciverba p.8 Sommario DIRITTI DEI BAMBINI L’uomo nel mondo viola molte regole importanti sulla propria vita, ma quando sono i Diritti dei bambini ad essere violati, la colpa è ancora più grave. “La Dichiarazione dei Diritti del fanciullo”, documento approvato dall’ONU nel 195, dice che ogni bambino fin dalla nascita ha diritto ad avere una sua identità a nazionalità, a vivere in una casa con i propri genitori e ad avere una buona e sala alimentazione. In caso di malattie, il bambino deve essere assistito con cure mediche adeguate ed imme- diate e , in caso di handicap , deve godere di trattamenti speciali. Non gli deve mancare una buona educazione sia personale che intellettuale, oltre allo studio, ha diritto a gioca- re e a conoscere altre persone con cui stringere amicizia. Purtroppo, però, in molte parti del mondo, specialmente nei paesi più poveri, tutti questi diritti vengono violati e i bambi- ni vengono sfruttati. Infatti , già in tenera età , vengono impegnati in molteplici attività lavorative ai limiti della legalità e naturalmente sottopagati o addirittura in cambio soltan- to di un tozzo di pane. Spesso i genitori sono consenzienti in quanto talmente poveri da non poter provvedere personalmente al benessere del bambino. A volte invece. I genitori, povere persone ignoranti, vengono raggiati da loschi individui che con promesse di un futuro migliore per i bambini a di un facile ad immediato guadagno per i genitori, vendono le proprie creature a persone senza scrupoli che immettono i bambini nel mondo della prostituzio- ne. Il bambino è una facile preda da sfruttare in quanto indifeso, spesso viene addirittura “concepito” con l’unico scopo di trarne profitto vendendolo dopo la sua nascita. Il traffico dei bambini è qualcosa di terribile, vengono considerati della cose e non degli esseri umani ; infatti sempre più spesso si sente parlare di traffico degli organi e purtroppo i donatori “involontari” sono quasi sempre dei bambini. Spesso anche crescere i propri figli insegnandogli ad odiare le persone diverse per religione, lingua o colore della pelle è un abuso nei loro confronti, perché diventando adulti metteranno in pratica gli insegna- menti ricevuti da chi avrebbe dovuto proteggerli. Insomma la situazione mondiale non mi sembra molto rosea riguardo ai diritti dei fanciulli, e considerando che i bambini di oggi saranno gli adulti di domani, mi preoccupa non poco la situazione generale. Il mondo ha bisogno di persone che rispettino le regole, la libertà e soprattutto la dignità di ogni indi- viduo indipendentemente dalla sua età. Mergè Chiara IIH Il bullismo Sempre più spesso ci capita di ascoltare o addirittura vivere,se pur indirettamen- te,storie di bullismo. Questo è un fenomeno presente tra i più giovani,parliamo in particolar modo dell’adolescenza che porta un individuo ad essere aggressivo e spavaldo nei confronti di una persona fisicamente o psicologicamente più debole. Il bullismo è sempre esistito ma è nei nostri giorni che questo fenomeno si evidenzia più che mai. Ci sono varie motivazioni che spingono i giovani ad un simile comportamento, una di queste è quella di attirare l’attenzione e l’affetto dei genitori troppo presi dai loro impegni, anziché seguire la vita del proprio figlio che finisce per mettersi nei guai e a comportarsi male,quasi come per punire i genitori distratti. La seconda motivazione che mi è venuta in mente è che sempre più spesso i giovani tendono ad imitare i modelli che ci propone la società attraverso la televisione e le riviste. Purtroppo, sempre più spesso questi modelli sono protagonisti di scene violente e tendono a far emergere il lato aggressivo come simbolo di potenza. Altra motivazio- ne che ho analizzato è la diversa educazione dei figli rispetto alle generazioni passate. Infatti oggi si tende a viziare i giovani assecondandoli in tutto senza mai negargli nulla. Ai tempi dei miei genitori, per esempio, non era così:per ricevere un regalo aspettavano il Natale o il compleanno, oggi tutti i giorni noi otteniamo ciò che desideriamo. Io penso che proprio dalla scuola e dai genitori deve arrivare la risposta e il mezzo per sconfiggere il bullismo. Tartaglione Elisa II H

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Il Gallettino

Numero: 4

Mese Febbraio 2010

Diritti dei bambini E Bullismo

p.1

Scuola dell’infan-zia:Carnevale 2010

p.2-3

Il carnevale Gallica-nese Moda primavera-estate.

p.4

Scuola elementare: Gli antichi strumenti Agricoli

p.5-6-7

Lavagna multime-diale Soluzioni cruciverba

p.8

Sommario

DIRITTI DEI BAMBINI L’uomo nel mondo viola molte regole importanti sulla propria vita, ma quando sono i Diritti dei bambini ad essere violati, la colpa è ancora più grave. “La Dichiarazione dei Diritti del fanciullo”, documento approvato dall’ONU nel 195, dice che ogni bambino fin dalla nascita ha diritto ad avere una sua identità a nazionalità, a vivere in una casa con i propri genitori e ad avere una buona e sala alimentazione. In caso di malattie, il bambino deve essere assistito con cure mediche adeguate ed imme-diate e , in caso di handicap , deve godere di trattamenti speciali. Non gli deve mancare una buona educazione sia personale che intellettuale, oltre allo studio, ha diritto a gioca-re e a conoscere altre persone con cui stringere amicizia. Purtroppo, però, in molte parti del mondo, specialmente nei paesi più poveri, tutti questi diritti vengono violati e i bambi-ni vengono sfruttati. Infatti , già in tenera età , vengono impegnati in molteplici attività lavorative ai limiti della legalità e naturalmente sottopagati o addirittura in cambio soltan-to di un tozzo di pane. Spesso i genitori sono consenzienti in quanto talmente poveri da non poter provvedere personalmente al benessere del bambino. A volte invece. I genitori, povere persone ignoranti, vengono raggiati da loschi individui che con promesse di un futuro migliore per i bambini a di un facile ad immediato guadagno per i genitori, vendono le proprie creature a persone senza scrupoli che immettono i bambini nel mondo della prostituzio-ne. Il bambino è una facile preda da sfruttare in quanto indifeso, spesso viene addirittura “concepito” con l’unico scopo di trarne profitto vendendolo dopo la sua nascita. Il traffico dei bambini è qualcosa di terribile, vengono considerati della cose e non degli esseri umani ; infatti sempre più spesso si sente parlare di traffico degli organi e purtroppo i donatori “involontari” sono quasi sempre dei bambini. Spesso anche crescere i propri figli insegnandogli ad odiare le persone diverse per religione, lingua o colore della pelle è un abuso nei loro confronti, perché diventando adulti metteranno in pratica gli insegna-menti ricevuti da chi avrebbe dovuto proteggerli. Insomma la situazione mondiale non mi sembra molto rosea riguardo ai diritti dei fanciulli, e considerando che i bambini di oggi saranno gli adulti di domani, mi preoccupa non poco la situazione generale. Il mondo ha bisogno di persone che rispettino le regole, la libertà e soprattutto la dignità di ogni indi-viduo indipendentemente dalla sua età. Mergè Chiara IIH

Il bullismo Sempre più spesso ci capita di ascoltare o addirittura vivere,se pur indirettamen-te,storie di bullismo. Questo è un fenomeno presente tra i più giovani,parliamo in particolar modo dell’adolescenza che porta un individuo ad essere aggressivo e spavaldo nei confronti di una persona fisicamente o psicologicamente più debole. Il bullismo è sempre esistito ma è nei nostri giorni che questo fenomeno si evidenzia più che mai. Ci sono varie motivazioni che spingono i giovani ad un simile comportamento, una di queste è quella di attirare l’attenzione e l’affetto dei genitori troppo presi dai loro impegni, anziché seguire la vita del proprio figlio che finisce per mettersi nei guai e a comportarsi male,quasi come per punire i genitori distratti. La seconda motivazione che mi è venuta in mente è che sempre più spesso i giovani tendono ad imitare i modelli che ci propone la società attraverso la televisione e le riviste. Purtroppo, sempre più spesso questi modelli sono protagonisti di scene violente e tendono a far emergere il lato aggressivo come simbolo di potenza. Altra motivazio-ne che ho analizzato è la diversa educazione dei figli rispetto alle generazioni passate. Infatti oggi si tende a viziare i giovani assecondandoli in tutto senza mai negargli nulla. Ai tempi dei miei genitori, per esempio, non era così:per ricevere un regalo aspettavano il Natale o il compleanno, oggi tutti i giorni noi otteniamo ciò che desideriamo. Io penso che proprio dalla scuola e dai genitori deve arrivare la risposta e il mezzo per sconfiggere il bullismo. Tartaglione Elisa II H

“Con tempere, carta, cartoncino e buste ab-biamo realizzato un bel pollaio!”

MASCHERE FATTE IN CLASSE DAI

BAMBIINI

“Delle semplici maschere bianche le abbia-mo fatte diventare delle bellissime masche-re veneziane attraverso la pittura con colori acrilici e il collage di materiali che ognuno di noi ha in casa (veletti, tulle, pezzi di stof-fa, carta ecc.)”.

Eccolo qui! È arrivato il CARNEVALE!!!!!!!!!!!!! E anche noi nel nostro paesino l’abbiamo festeggiato con una bella sfila-ta con carri e maschere simpatiche. Domenica 14/02/10 ci siamo riuniti tutti insieme per iniziare i festeggiamenti davanti alle scuole elementari verso le 15:00, appena arrivate tutte le maschere con i carri è iniziata la sfilata capitanata dalla nostra famosa Banda Musicale, tra gli occhi della gente che affacciandosi alla finestra non capiva cosa fosse tutta quella musica e gli sguardi degli automobilisti, ballan-do e tirando coriandoli a più non posso è arrivata fino al centro del paese per fermarsi in Piazza della Rocca, dove il carro principale posizionato ad un lato aveva il compito di intrattenere tutti con musiche e canzoni. Le maschere erano davvero particolari, i bambini delle elementari erano vestiti da tavoli apparecchiati, con piatti di pasta conditi e di conseguenza le mamme li accompagnavano vestite da cameriere, poi c’era un gruppo di topoline, un folto gruppo vestiti da girasole (compreso il Parroco), niente di meno il famoso Tonino (l’ombra di Don Enrico) vestito da Cardinale, altri bambini vestiti da messicani esibendosi sotto lo sguardo della maestra Katia in balli tipici messicani. Poi non potevano mancare i pagliacci, il famoso Zorro, cappuccetto rosso che distribuiva caramelle ai più piccoli. Tutto il pomeriggio si è ballato e cantato, verso le 17:00 sono arrivati dolci e cioccolata calda, e pizza che i genitori hanno distribui-to a tutti i partecipanti. È stata veramente una fantastica Domenica la Piazza aveva cambiato colore con tutti quei coriandoli per terra e quelle maschere gigantesche appese qua e là, che bello il carnevale peccato che finisca così presto…chissà se gli spazzini il giorno dopo si saranno divertiti come noi. Matteo Lalli IG

PRIMAVERA-ESTATE 2010 Cominciamo con gli abiti da tutti i giorni. Avete presente i cari vecchi jeans anni 80,quelli sbiaditi e strac-ciati? Ebbene ritornano soprattutto super skinny e corti. Le tonalità vanno dal blu americano allo sbiadito e vanno portati tassativamente con i tacchi. Tenetevi lontani dal portarli con il cavallo basso. Tornano i de-nim e i giacchetti in jeans. Per quanto riguarda gioielli e accessori scordate quelli troppo eleganti e classi-ci,Quest’anno vanno quelli etnici,da abbinare a lenti da sole trasparenti,cinture di cuoio,una moltitudine di bracciali e accessori per capelli. I colori da usare sono tonalità gelato e neutre con la solita base bianca o nera,puntate sul verde,fango e cioccolato,violetto e le diverse tonalità di grigio,rosso,giallo e arancio-ne,turchese,indaco e blu e le stampe romantiche. In caso di festa puntate sul bianco. Per le amanti delle scarpe e delle borse,tacchi vertiginosi,stivali aperti e tronchetti. Borse classiche e femminili,lasciate nell’-armadio quelle mega e stile shopper. CONSIGLI ALLO SHOPPING Rifugiatevi soprattutto negli Outlet e nei Discount Store, non comprate capi che quasi sicuramente non metterete,prendete tempo per scegliere i vostri abiti, abbiate fin dall’inizio idee precise e non lasciatevi sviare dalle commesse. Le più pratiche andranno sicure col Fai Da Te e il lavoro a maglia. Lidia Ardu,Chiara Gasperini e Sara Mergè II G

Con la mia classe siamo andati a visitare il museo degli strumenti africani in Via Vicolo Dei Venti. La “GROTTA” è stata scavata nel tufo,infatti si respirava un’ aria umida. Nella prima sala c’erano delle botti collegate ad alcuni tubi;dentro di esse c’è il vino e utilizzando una pompa a mano viene passata da una botte all’altra. Nella seconda sala erano esposte vanghe,zappe,falci,pompe idrauliche usate per lavorare e irrigare le vigne;attrezzi usati dai contadini per fare il pane,il formaggio e la ricotta;quest’ultima viene messa dentro dei cestini di canne intrecciate. In fondo c’era una statua di Sant’Antonio Abate (il protettore degli animali). Secondo me è un bene aver conservato questi attrezzi, perché con essi si possono ricordare i lavori che si svolgevano molto tempo fa. Ferraglioni Giorgia I F SCUOLA MEDIA

Visita al museo delle arti contadine a GallicanoVisita al museo delle arti contadine a GallicanoVisita al museo delle arti contadine a GallicanoVisita al museo delle arti contadine a Gallicano Commenti dei bambini della classe I C

I miei compagni sono andati a visitare una grotta scavata nella roccia, dove avevano raccolto tanti oggetti che usavano i contadini tanti anni fa. Mia nonna ha una falce che usa per tagliare l’erba, la falce ha la forma di un ferro storto e affilato. Mia nonna, quando raccoglie le olive, usa un secchio e un rastrello. Simone Vicovaro Io e i miei compagni siamo andati a visitare il Museo, c’erano tante cose antiche che si usavano tanto tempo fa. Abbiamo visto cose interessanti come l’aratro per muovere la terra prima di seminare , lo scaldaletto ,……… Poi abbiamo visto la statua di Sant’Antonio. Angelo De Souza Piu Il 17 Febbraio siamo andati a visitare il museo , mentre scendevamo le scale ho visto delle cose antiche appese alle pareti della grotta: le ruote dei carri, i martelli, il tagliaerba , le botti e tante altre cose. La nostra guida Stefano ci ha fatto vedere come si faceva il vino tanto tempo fa, lo scaldaletto che si metteva nel letto prima di dormire. Giulia Maria Procopio La nostra guida Stefano ci ha fatto vedere come si faceva il vino tanto tempo fa, ci ha fatto vedere lo scaldaletto e uno strumento per tappa-re le bottiglie e la statua di Sant’Antonio. Alessia Cappa I miei compagni sono andati a vedere il museo delle arti contadine e hanno visto tante cose molto belle. Masulli Antonietta Mercoledì 17 Febbraio sono andato a vedere il museo delle arti contadine . Nella grotta c’era la statua di Sant’Antonio, la bilancia antica e i coltelli antichi, lo scaldaletto e la scatola degli attrezzi da lavoro. C’era anche un contenitore per far scolare la ricotta, dopo che i contadini l’avevano fatta. C’era uno strumento antico per tappare le bottiglie e alla fine ci hanno regalato i biscotti. Raul Andrey Radu Era una bella grotta , ho visto lo scaldaletto e la statua di Sant’Antonio. Ci hanno offerto tanti biscotti buoni. Alice Bracchetti Io ho visto la falce e le botti. Manuel Giambarvieri

Il 17 febbraio siamo andati al Museo delle Arti contadine a Gallicano, cioè dove sono raccolti tanti attrezzi che un tempo usavano i contadi-ni. Mentre osservavamo quello che c’era nella grotta, io ho visto i pomodori e ho detto a Manuel “Vedi i pomodori” e la guida ci ha sorriso. Nel Museo delle arti contadine c’erano: la falce, le botti,il ferro da stiro, le bottiglie, la cassetta degli attrezzi di almeno cento anni fa. C’era, anche, una zucca bellissima. Samuele Oddi

Mercoledì 17 Febbraio siamo andati a visitare un Museo dell’Arte contadina, c’erano tante belle cose c’era la bilancia antica e il ferro da stiro. E delle foto dei contadini che lavoravano con gli attrezzi da lavoro. Le donne per fare il bucato non usavano la lavatrice, ma usavano una grande pentola. Per fare la ricotta usavano un attrezzo con tanti quadratini. Sara Delle Fratte Mio nonno e mia nonna hanno il ferro da stiro come quello che ho visto alla grotta, e per farlo funzionare ci si metteva il carbone dentro. Nella grotta c’era lo spremi uva che mi era piaciuto tanto. Martina Frezza Io mercoledì 17 febbraio sono stato al museo delle arti contadine e ho visto tante cose. Mia nonna ha due coltelli antichi e ci taglia tante cose. Matteo Giordano Mercoledì siamo andati al Museo ,io e i miei compagni accompagnati dalla maestra. Siamo andati a vedere oggetti antichi: c’era lo spremi-uva, la bilancia antica, la statua di Sant’Antonio, le botti e lo scaldaletto. Noemi Esposito Mercoledì scorso siamo andati in un Museo di oggetti antichi che non avevo mai visto: Il martello, lo spremi-uva. La guida che ci accom-pagnava si chiamava Stefano e ci ha spiegato a che cosa fossero serviti quegli oggetti antichi. Beatrice Grilli

Classe I B

Classe I C

Nella nostra scuola, è stata comprata una lavagna multimediale, che per nostra fortuna si trova nella nostra classe: la I G. La lavagna multimediale è collegata con un cavo al computer. Viene usata nelle materie più importanti cioè matematica, geometria, storia e geografia. Ha moltissime funzioni, possiamo memorizzare le lezioni fatte nelle ore scolastiche sul computer, si può anche scrivere con una bacchetta o con il dito sfiorandola. Con la nostra professoressa di storia, abbiamo cercato su internet delle foto e notizie sul Partenone; abbiamo usato microsoft word per creare una presentazione. La nostra professoressa di storia insegna anche geografia. Le interrogazioni di geografia vengono fatte alla lavagna, andan-do su un sito apposito per geografia, dove c’è la cartina dell’Europa e degli altri continenti. Invece, con il nostro professore di matematica e geometria, correggiamo i compiti alla lavagna e quando finisce la lezione, la salva. Noi siamo molto contenti che la lavagna sia nella nostra classe e la vorremo tenere per tutti e tre gli anni. Tutta la classe vorrebbe ringraziare la preside e tutti i professori di averla messa nella nostra classe. Noemi Coccia e Giorgia Vittucci I G

1)Alletto 2)Di Domenico 3)Abodi 4)Bauco 5)Pupino 6)Canale 7)Sordi 8)Sepe 9)Nocerino 10)Leccese Giovanna

11)Cianfoni

NUMERO GENNAIO