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EUROPA E EUROPA E ISTRUZIONE ISTRUZIONE Istruzioni per l'uso: l'architettura istituzionale, le competenze, le iniziative… A cura di Lello Macro

EUROPA E ISTRUZIONE

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EUROPA E ISTRUZIONE. Istruzioni per l'uso: l'architettura istituzionale, le competenze, le iniziative…. A cura di Lello Macro. SOMMARIO. Le tappe dell’allargamento dell’UE Cronologia essenziale dell’UE La struttura istituzionale dell’UE Alcune Organizzazioni internazionali europee - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: EUROPA E ISTRUZIONE

EUROPA E ISTRUZIONEEUROPA E ISTRUZIONE

Istruzioni per l'uso: l'architettura istituzionale, le competenze, le iniziative…

A cura di Lello Macro

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SOMMARIO

• Le tappe dell’allargamento dell’UE• Cronologia essenziale dell’UE• La struttura istituzionale dell’UE• Alcune Organizzazioni internazionali europee• Dal Trattato sul funzionamento dell’UE• Il Metodo di coordinamento aperto• Gli strumenti giuridici dell’UE• Il programma LLP (Lifelong Learning Programme)• L’Europass• Il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF)• La strategia di Lisbona• Educazione e Formazione 2020• Alcuni indirizzi intenet

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Le tappe dell’allargamento dell’Unione Europea…Le tappe dell’allargamento dell’Unione Europea…

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25 marzo 1957

Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi firmano il Trattato di Roma, che istituisce la Comunità economica europea (CEE).

EUROPA A 6

1º gennaio 1973

Nuovi Stati membri: Danimarca, Irlanda e Regno Unito.

EUROPA A 9

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……le tappe dell’allargamento dell’Unione Europea…le tappe dell’allargamento dell’Unione Europea…

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1º gennaio 1981

La Grecia entra nella UE.

EUROPA A 10

1º gennaio 1986

Portogallo e Spagna aderiscono all’UE.

EUROPA A 12

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……le tappe dell’allargamento dell’Unione Europea…le tappe dell’allargamento dell’Unione Europea…

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1º gennaio 1995

Austria, Finlandia e Svezia aderiscono all’UE. L’ex Germania dell’Est entra a far parte dell’UE.

EUROPA A 15

1º maggio 2004

Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Cipro e Malta entrano a far parte dell’UE.

Bulgaria, Romania e Turchia sono Paesi candidati.

EUROPA A 25

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……le tappe dell’allargamento dell’Unione Europeale tappe dell’allargamento dell’Unione Europea

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1º gennaio 2007

Bulgaria e Romania entrano a far parte dell’UE.

Turchia, Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia sono Paesi candidati.

EUROPA A 27

Page 7: EUROPA E ISTRUZIONE

Cronologia essenziale …Cronologia essenziale …• 09/05/1950 La Dichiarazione Schuman esprime la volontà di un'Europa Unita che porterà

all'istituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio.

• 18/04/1951 I sei stati fondatori (Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo) firmano il trattato di Parigi, che istituisce ufficialmente la CECA.

• 01/06/1955 Dal 1º al 3 giugno si svolge la Conferenza di Messina.

• 25/03/1957 I Trattati di Roma istituiscono la Comunità economica europea.

• 01/07/1968 Entra in vigore l'unione doganale.

• 10/06/1979 Prime elezioni a suffragio universale diretto del Parlamento europeo.

• 19/06/1983 I dieci paesi aderenti alle Comunità europee adottano la Dichiarazione solenne sull'Unione europea.

• 07/02/1992 I dodici stati CEE firmano il Trattato di Maastricht, che istituisce l'Unione europea.

• 01/11/1993 Entra in vigore il Trattato di Maastricht, che istituisce l'Unione europea.

• 26/03/1995 In Francia, Benelux, Germania, Spagna e Portogallo entrano in vigore gli accordi di Schengen.

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… … Cronologia essenziale …Cronologia essenziale …

• 02/10/1997 I quindici stati membri dell'Unione firmano il Trattato di Amsterdam.

• 26/10/1997 Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per l'Italia.

• 01/11/1997 Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per l'Austria.

• 01/01/1999 Entra in vigore l'euro.

• 01/05/1999 Entra in vigore il Trattato di Amsterdam.

• 01/01/2000 Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per la Grecia.

• 25/03/2000 Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.

• 11/12/2000 I quindici stati membri firmano il Trattato di Nizza.

• 15/12/2001 I quindici paesi dell'UE adottano la Dichiarazione di Laeken che prevede la creazione della Convenzione europea.

• 01/01/2002 L'euro diviene la valuta corrente di dodici paesi dell'Unione ed anche di San Marino, Vaticano e Monaco, oltre che, de facto nei territori del Montenegro e del Kosovo e in Andorra.

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… … Cronologia essenzialeCronologia essenziale

• 01/01/2003 L'Unione succede all'ONU, in Bosnia ed Erzegovina, alla guida del contingente di pacificazione della regione.

• 01/02/2003 Entra in vigore il Trattato di Nizza.

• 29/10/2004 Viene firmato a Roma il trattato che adotta una costituzione per l'Europa.

• 01/01/2007 La Slovenia adotta l'euro.

• 23/06/2007 Il Consiglio europeo trova l'accordo sul Trattato di riforma che sostituirà la Costituzione europea.

• 13/12/2007 I capi di stato e di governo firmano il trattato di Lisbona.

• 21/12/2007 Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per l'Estonia, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Slovenia e l'Ungheria.

• 01/01/2008 Cipro e Malta adottano l'euro, portando la zona euro a quindici membri.

• 01/01/2009 La Slovacchia adotta l'euro, portando la zona euro a sedici membri.

• 01/12/2009 Entra in vigore il Trattato di Lisbona

• 01/01/2011 L'Estonia adotterà l'euro, portando la zona euro a diciassette membri.

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La struttura istituzionale dell’Unione Europea La struttura istituzionale dell’Unione Europea

Parlamento europeo Consiglio europeo Consiglio Commissione europea Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e

la politica di sicurezza Corte di giustizia Corte dei conti Comitato economico e sociale europeo Comitato delle regioni Banca centrale europea Banca europea per gli investimenti

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Il Parlamento europeoIl Parlamento europeo

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• Viene eletto ogni cinque anni dai cittadini europei.

• Il compito principale del Parlamento è approvare la legislazione europea sulla base delle proposte presentate dalla Commissione europea. Il Parlamento condivide tale responsabilità con il Consiglio dell’Unione europea. Il Parlamento e il Consiglio condividono anche il potere di approvare il bilancio annuale dell’UE, che ammonta a 130 miliardi di euro.

• Il Parlamento ha il potere di sciogliere la Commissione europea.

• I 736 membri del Parlamento europeo si suddividono in gruppi politici europei. Questi corrispondono a partiti come, ad esempio, il partito popolare europeo (democristiani), i socialisti, i liberali, i verdi ed altri. I parlamentari europei rappresentano, nel loro insieme, tutte le posizioni sull’integrazione europea, dai federalisti convinti agli euroscettici.

• Le sedute principali del Parlamento si tengono a Strasburgo, in Francia, le altre a Bruxelles, in Belgio. Come tutte le altre istituzioni comunitarie, il Parlamento lavora in tutte le 23 lingue ufficiali dell’UE.

Jerzy Buzek è il presidente del

Parlamento europeo

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Il Consiglio europeoIl Consiglio europeo

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• Il Consiglio europeo fissa l’agenda politica generale dell’UE.

• Il Consiglio è costituito dai capi di Stato o di governo degli Stati membri e dal presidente della Commissione. Il presidente del Consiglio europeo viene eletto per un periodo di due anni e mezzo e ha principalmente il compito di garantire la preparazione dei lavori del Consiglio e di ricercare il consenso fra i paesi membri.

• Il Consiglio europeo si riunisce diverse volte all’anno e le sue decisioni sono solitamente adottate per consenso.

Herman Van Rompuyè il presidente del Consiglio europeo

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Il ConsiglioIl Consiglio

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• (noto in precedenza come Consiglio dei ministri), è uno dei principali organi decisionali dell’UE: condivide con il Parlamento il compito di adottare le norme legislative dell'UE.

• Il Consiglio è costituito da ministri dei governi di tutti i paesi dell’UE. Alle riunioni partecipano i ministri competenti per gli argomenti discussi: a seconda dei casi, ministri degli Esteri, o dell'Economia e delle finanze, o dell'Agricoltura, ecc.

• Ogni sei mesi un diverso Stato membro assume la Presidenza dell'UE, ossia presiede le riunioni del Consiglio e fissa l'indirizzo politico generale. La rotazione è stata stabilita dal 2007 al 2020; fino al 31 dicembre 2010 la Presidenza è affidata al Belgio.

• Fino al 2014 ogni paese dispone in Consiglio di un numero di voti che riflette l’entità della sua popolazione, ponderata però a favore dei paesi più piccoli. Dopo tale data, si applicherà un nuovo metodo di votazione basato su una doppia maggioranza. La maggior parte delle decisioni viene presa a maggioranza, anche se per questioni sensibili in settori quali la tassazione, la sicurezza sociale e i diritti dei cittadini è necessaria l’unanimità

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La Commissione europeaLa Commissione europea

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• E’ l'organo esecutivo dell'UE, che rappresenta gli interessi dell’Europa nel suo complesso.

• Prepara le proposte per la nuova normativa europea, che presenta quindi al Parlamento europeo e al Consiglio; gestisce il lavoro quotidiano per l'attuazione delle politiche UE e l'assegnazione dei fondi UE; vigila sul rispetto della legislazione e dei trattati europei e può procedere contro coloro che ne violano le norme, deferendoli, se necessario, alla Corte di giustizia europea.

• La Commissione è composta da 27 persone, in carica per 5 anni, assistite da circa 24 000 funzionari europei, la maggior parte dei quali lavora a Bruxelles.

• Il presidente della Commissione è scelto dai governi dell'UE e confermato dal Parlamento. I commissari sono nominati dai governi in consultazione con il presidente e devono essere confermati dal Parlamento europeo. Non rappresentano i governi dei paesi di provenienza e ciascuno di essi è responsabile di uno specifico settore politico dell’UE.

Josè Manuel Barrosodirige l’esecutivo dell’UE

quale presidente della Commissione

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Alto rappresentante dell’Unione Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezzaper gli Affari esteri e la politica di sicurezza

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• L’Alto rappresentante ha un doppio incarico: presiede

le riunioni del Consiglio «Affari esteri» ed è vicepresidente della Commissione.

• Nel complesso, è responsabile degli affari esteri e della politica di sicurezza dell’UE.

• Rappresenta l’UE sulla scena internazionale ed è assistito dal servizio europeo per l’azione esterna, che è composto da funzionari del Consiglio, della Commissione e dei servizi diplomatici nazionali.

Catherine Ashton è l’Alto rappresentante

dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza

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La Corte di giustiziaLa Corte di giustizia

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• Il compito della Corte di giustizia è assicurare che il diritto comunitario venga interpretato e applicato nello stesso modo in tutti i paesi dell'UE, vale a dire che la legge sia uguale per tutti.

• Essa garantisce, ad esempio, che i tribunali nazionali non si pronuncino in modo diverso sulla medesima questione e che gli Stati membri e le istituzioni dell'UE facciano quello che, in base alle norme, sono tenuti a fare.

• La Corte ha sede a Lussemburgo ed è composta da un giudice per ogni Stato membro.

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La Corte dei contiLa Corte dei conti

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•La Corte dei conti verifica che i fondi comunitari, che provengono dai contribuenti, siano spesi in modo regolare ed economicamente vantaggioso, e siano destinati allo scopo previsto.

•La Corte ha sede a Lussemburgo e ha il diritto di rivedere i conti di qualsiasi organizzazione, organismo o società che utilizzi fondi comunitari.

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Il Comitato economico e sociale europeoIl Comitato economico e sociale europeo

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• I 344 membri del Comitato economico e sociale europeo rappresentano una vasta gamma di interessi: dai datori di lavoro ai sindacati, dai consumatori agli ecologisti.

• Il Comitato è un organismo consultivo che deve essere consultato in merito alle proposte di decisioni comunitarie in settori quali l’occupazione, la spesa sociale, l’istruzione, la formazione professionale, ecc.

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Il Comitato delle regioniIl Comitato delle regioni

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• Il Comitato delle regioni viene consultato in relazione alle decisioni comunitarie di prossima adozione che possono avere ripercussioni dirette a livello locale o regionale in settori quali i trasporti, la sanità, l’occupazione, l’istruzione, la formazione professionale.

• I suoi 344 membri sono spesso presidenti di regioni o sindaci.

Mercedes Bressoè il Presidente

del Comitato delle Regioni

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La Banca centrale europeaLa Banca centrale europea

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• La Banca centrale europea, con sede a Francoforte (Germania), è responsabile della gestione dell’euro; in questo quadro il suo compito fondamentale è fissare i tassi di interesse.

• Il suo obiettivo principale è garantire la stabilità dei prezzi affinché l’economia europea non subisca spinte inflazionistiche nocive.

• Essa adotta le proprie decisioni indipendentemente dai governi e da altri organismi.

Jean-Claude Trichet è il Presidente

della Banca centrale europea

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La Banca europea degli investimentiLa Banca europea degli investimenti

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•La Banca presta denaro per progetti di interesse europeo, in particolare nelle regioni più svantaggiate.

•Finanzia progetti di infrastrutture, come collegamenti ferroviari o stradali, e programmi ambientali.

•Fornisce crediti per investimenti alle piccole imprese ed eroga prestiti agli Stati candidati all'adesione all'UE e ai paesi in via di sviluppo.

•Poiché è di proprietà dei governi dell’UE, può raccogliere capitali e fornire prestiti e crediti a tassi favorevoli.

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Organizzazioni internazionali che interagiscono con

l’Unione Europea nel campo dell’Istruzione e Formazione

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Consiglio d’Europa…Consiglio d’Europa…

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• Il Consiglio d’Europa, che non e’ un organismo dell’unione europea, ha sede a Strasburgo (Francia) e raggruppa oggi, con i suoi 47 Stati membri, quasi tutti i paesi del continente europeo.

• Istituito il 5 maggio 1949 da 10 Stati fondatori, il Consiglio d’Europa ha come obiettivo quello di favorire la creazione di uno spazio democratico e giuridico comune in Europa, nel rispetto della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e di altri testi di riferimento relativi alla tutela dell’individuo.

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… … Consiglio d’EuropaConsiglio d’Europa

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Obiettivi generali

•difendere i diritti umani, la democrazia pluralista e lo stato di diritto; •favorire la presa di coscienza e la valorizzazione dell’identità e della diversità culturale in Europa; •trovare soluzioni comuni ai problemi della nostra società; •consolidare la stabilità economica in Europa favorendo le riforme politiche, legislative e costituzionali.

Nel campo dell’Istruzione, persegue dei Programmi di Cooperazione tra gli Stati

•Educazione dei bambini Rom in Europa •Memoria dell’Olocausto •Educazione alla cittadinanza democratica •Insegnamento della Storia •Educazione interculturale •Politiche linguistiche •Insegnamento Superiore •"Pestalozzi", Programma di formazione per i professionisti dell'Educazione

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… … Consiglio d’EuropaConsiglio d’Europa

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Strumenti d’intervento

•verso gli Stati sono le Raccomandazioni del Comitato dei Ministri e dell’Assemblea parlamentare e le Sentenze della Corte dei Diritti dell’Uomo.

Come lavora

il Comitato dei Ministri

•Organo decisionale del Consiglio d’Europa, è composto dai Ministri degli Affari esteri di tutti gli Stati membri o dai loro delegati permanenti a Strasburgo. Il Comitato dei Ministri determina la politica dell'Organizzazione, approva il suo bilancio ed il programma di attività.

L'Assemblea parlamentare (APCE)

•Organo statutario e colonna portante del Consiglio d'Europa, l'Assemblea è all'origine di numerosi trattati internazionali. L'APCE ha contribuito a creare uno spazio legislativo paneuropeo. I suoi rappresentanti sono designati dai parlamenti nazionali di ciascuno Stato membro.

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… … Consiglio d’Europa…Consiglio d’Europa…

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… Come lavora…

il Congresso dei poteri locali e regionali

•Portavoce di oltre 200 000 regioni e comuni d'Europa, il Congresso fornisce uno spazio privilegiato ove i rappresentanti designati hanno la possibilità di dibattere su questioni di interesse comune, di confrontare le reciproche esperienze, nonché di elaborare le rispettive politiche. Il suo lavoro è finalizzato al rafforzamento della democrazia e al miglioramento dei servizi a livello locale e regionale.

la Corte europea dei Diritti dell’Uomo

•Organo giudiziario permanente che garantisce ad ogni cittadino europeo i diritti sanciti dalla Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo. Tutti gli Stati e gli individui, a prescindere dalla propria nazionalità, possono adire alla Corte. Tutte le sentenze definitive della Corte sono vincolanti per gli Stati convenuti interessati (generalmente consistono in “equi risarcimenti” e/o “richieste di modifiche legislative”).

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… … Consiglio d’EuropaConsiglio d’Europa

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… Come lavora

il Commissario per i diritti umani

•Organo indipendente incaricato di promuovere l’educazione, la sensibilizzazione e il rispetto in relazione ai diritti umani negli Stati membri, nonché di garantire l’applicazione delle convenzioni e delle raccomandazioni del Consiglio d’Europa. Il Commissario svolge un essenziale ruolo di prevenzione.

la Conferenza delle OING

•Composta da circa 400 Organizzazioni internazionali non governative (OING), la Conferenza crea un legame profondo tra la rappresentanza politica e i cittadini, dando altresì voce alla società civile nell’ambito del Consiglio d’Europa. Le attività dell'Organizzazione beneficiano ampiamente delle competenze delle OING, nonché della loro vicinanza rispetto ai cittadini europei.

Il Segretario generale•Designato dall’Assemblea parlamentare con mandato quinquennale a capo dell'Organizzazione, il Segretario generale è responsabile della pianificazione strategica e della conduzione delle attività e del bilancio del Consiglio d’Europa.

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In italiano In italiano OCSEOCSE ((OOrganizzazione per la rganizzazione per la CCooperazione e lo ooperazione e lo SSviluppo viluppo EEconomico)conomico)

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L'OCSE è stata istituita con la Convenzione sull'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economici, firmata il 14 dicembre 1960 e ha sostituito l'OECE, creata nel 1948 per gestire il "Piano Marshall" per la ricostruzione post-bellica dell'economia europea.

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… … l’OCSE…l’OCSE…

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Ne fanno parte, oggi, 33 Paesi

Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria, che si riconoscono nella democrazia e nell`economia di mercato.

L'Organizzazione, inoltre ,mantiene stretti contatti con oltre 70 Paesi non membri (che possono partecipare come osservatori ai lavori dei Comitati o a determinati programmi) e con altre Organizzazioni Internazionali.

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… … l’OCSE…l’OCSE…

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Obiettivi generali

•sostenere la crescita economica sostenibile, •aumentare l`occupazione, •innalzare il tenore di vita, •mantenere la stabilità finanziaria, •assistere lo sviluppo delle economie dei Paesi non membri, •contribuire alla crescita del commercio internazionale.

L'OCSE ha sede a Parigi ed è composta da un Segretariato, strutturato in Direzioni Generali, che funge da sostegno alle attività di circa 250 tra Comitati e Gruppi di lavoro, nei quali sono rappresentati i Paesi membri.

Il massimo organo di decisione politica e strategica dell`OCSE è il Consiglio, che si riunisce periodicamente a livello di Rappresentanti Permanenti di ciascun Paese membro e una volta l`anno a livello ministeriale.

L’OCSE è finanziata dai suoi Paesi membri, i cui contributi sono calcolati sulla base del PIL. Gli Stati Uniti, con circa il 25%, sono il principale Paese contributore, seguiti dal Giappone. L’Italia, con circa il 5%, figura al sesto posto. Il bilancio dell’OCSE per il 2009 è di circa 320 milioni di euro.

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… … l’OCSE…l’OCSE…

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Settori di lavoro

• Agricoltura e Pesca

• Scienza e tecnologia

• Concorrenza

• Governo d'impresa

• Corruzione

• Questioni dello sviluppo

• Analisi economiche e crescita

• Educazione

• Impiego

• Energia

• Industria e imprese

• Ambiente

• Mercati finanziari

• Sanità

• Economia su Internet

• Assicurazioni e pensioni

• Investimenti

• Migrazioni internazionali

• Governo pubblico

• Sviluppo regionale, urbano e rurale

• Riforme regolamentari

• Innovazione

• Prestazioni e problemi sociali

• Sviluppo durevole

• Fiscalità

• Scambi

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… … l’OCSEl’OCSE

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OCSE EDUCAZIONE

•I lavori dedicati all'istruzione da parte dell'OCSE hanno l’obiettivo di sviluppare e rivedere le politiche per migliorare l'efficacia e l'efficienza delle attività formative e l’equità con cui sono distribuiti i loro benefici.

•Le strategie utilizzate comprendono rassegne tematiche in aree specifiche di intervento e la raccolta di informazioni statistiche dettagliate sui sistemi di istruzione, ivi compresa la misura del livello di competenze acquisito delle persone.

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Quattro entità specializzate nellaQuattro entità specializzate nellaDirezione per l’educazioneDirezione per l’educazione

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1. Comitato per le politiche dell’educazione

Tra le attività più conosciute, la pubblicazione: “Uno sguardo sull’istruzione: indicatori OCSE” (Education at a Glance: OECD Indicators/ Regards sur l'éducation: Les indicateurs de l'OCDE), rapporti con cadenza annuale a partire dal 2001

2. Centro per la Ricerca e l’Innovazione Educativa (CERI)• I lavori del CERI hanno per obiettivo chiave “rinforzare la coesione sociale per la

formazione”; a questo proposito il CERI elabora un insieme di dati comparabili a livello internazionale sugli studenti che soffrono di difficoltà nell’apprendimento e/o a livello sociale.

• Le attività del CERI riguardano anche gli studi sul Lifelong learning di ogni individuo al di là dei sistemi formali di istruzione, nonché la ricerca sulle nuove tendenze della scuola e dell’università, legate alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e gli studi volti a promuovere “una personalizzazione dell’insegnamento”.

3. Programma di gestione dell’insegnamento superiore

4. Programma internazionale per la valutazione internazionale dell'allievo (PISA - Programme for International Student Assessment)

Page 34: EUROPA E ISTRUZIONE

… … uno sguardo sull’istruzione uno sguardo sull’istruzione

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L’edizione 2010 di “uno sguardo sull’istruzione” è articolata in 4 capitoli e 27 indicatori

• Il primo capitolo tratta degli effetti dell’istruzione: livello di istruzione della popolazione; formazione degli adulti; formazione terziaria; relazione istruzione-retribuzione, ecc.;

• il secondo capitolo delle risorse umane e finanziarie investite nell’istruzione: spese per studente; spese PIL/istruzione; spese pubbliche e private per l’istruzione, ecc.;

• Il terzo capitolo dell’ingresso nell’istruzione e della transizione alla vita attiva;

• Il quarto dell’organizzazione scolastica: tempo scuola; studenti per scuola e per classe; salario e tempi di lavoro dei docenti; livelli e contenuti dell’autonomia delle scuole; influenza dei genitori sugli istituti scolastici; status complessivo dei docenti, ecc.

Page 35: EUROPA E ISTRUZIONE

… … P.I.S.A 2000-2006P.I.S.A 2000-2006

dicembre 2010 UIL Scuola 35

Riassunto dei risultati PISA per alcuni paesi (indagini 2000, 2003 e 2006)

MATEMATICA LETTURA SCIENZE

2000 2003 2006 2000 2003 2006 2000 2003 2006

GERMANIA 490 (20) 503 (16) 504 (14) 484 (21) 491 (18) 495 (14) 487 (20) 502 (15) 516 (8)

LUSSEMB. 446 (26) 493 (20) 490 (22) 441 (26) 479 (23) 479 (22) 443 (26) 483 (24) 486 (25)

AUSTRIA 515 (11) 506 (15) 505 (13) 507 (10) 491 (19) 490 (14) 519 (8) 491 (20) 511 (12)

SVIZZERA 529 (7) 527 (7) 530 (4) 494 (17) 499 (11) 499 (11) 496 (18) 513 (9) 512 (11)

BELGIO 520 (9) 529 (6) 520 (8) 507 (11) 507 (9) 501 (10) 496 (17) 509 (11) 510 (13)

FINLANDIA 536 (4) 544 (1) 548 (1) 546 (1) 543 (1) 547 (2) 538 (3) 548 (1) 563 (1)

FRANCIA 517 (10) 511 (13) 496 (17) 505 (14) 496 (14) 488 (17) 500 (12) 511 (10) 495 (19)

ITALIA 457 (24) 466 (26) 462 (27) 487 (20) 476 (25) 469 (24) 478 (23) 483 (24) 475 (26)

GIAPPONE 557 (1) 534 (4) 523 (6) 522 (8) 498 (12) 498 (12) 550 (2) 548 (2) 531 (3)

CANADA 533 (6) 532 (5) 527 (5) 534 (2) 528 (3) 527 (3) 529 (5) 519 (8) 534 (2)

MESSICO 387 (27) 385 (29) 406 (30) 422 (27) 400 (29) 410 (29) 422 (27) 405 (29) 410 (30)

Page 36: EUROPA E ISTRUZIONE

UIL Scuola 36

….ITALIA – OCSE: punteggi Pisa 2000 - 2009

dicembre 2010

OCSE e ITALIA: Punteggi PISA 2000-2009

450

460

470

480

490

500

510

2000 2003 2006 2009IT - Lettura IT - Matematica IT - Scienze

OCSE lettura OCSEMatem OCSE Scienze

ITALIA: punteggi PISA 2000-2009

2000 2003 2006 2009IT - Lettura 487 476 469 486IT - Matematica 457 466 462 483IT - Scienze 478 483 475 489OCSE lettura 500 494 492 493OCSEMatem 500 500 498 496OCSE Scienze 500 500 500 501

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DAL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA

(versione consolidata, G.U.UE n. 115 del 09/05/2008)

TITOLO XII — Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport

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Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport…Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport…

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Articolo 165…

1. L'Unione contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell'insegnamento e l'organizzazione del sistema di istruzione, nonché delle loro diversità culturali e linguistiche.L'Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa.

2. L'azione dell'Unione è intesa a

– sviluppare la dimensione europea dell'istruzione, segnatamente con l'apprendimento e la diffusione delle lingue degli Stati membri,

– favorire la mobilità degli studenti e degli insegnanti, promuovendo tra l'altro il riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio,

– promuovere la cooperazione tra gli istituti di insegnamento,

– sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di istruzione degli Stati membri,

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……Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport…Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport…

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…Articolo 165

– favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative e a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa,

– incoraggiare lo sviluppo dell'istruzione a distanza,

– sviluppare la dimensione europea dello sport, promuovendo l'equità e l'apertura nelle competizioni sportive e la cooperazione tra gli organismi responsabili dello sport e proteggendo l'integrità fisica e morale degli sportivi, in particolare dei più giovani tra di essi.

3. L'Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di istruzione e di sport, in particolare con il Consiglio d'Europa.

4. Per contribuire alla realizzazione degli obiettivi previsti dal presente articolo:

– il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando in conformità della procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, adottano azioni di incentivazione, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri,

– il Consiglio, su proposta della Commissione, adotta raccomandazioni.

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……Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport…Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport…

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Articolo 166…

1.L'Unione attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l'organizzazione della formazione professionale.

2.L'azione dell'Unione è intesa a

– facilitare l'adeguamento alle trasformazioni industriali, in particolare attraverso la formazione e la riconversione professionale,

– migliorare la formazione professionale iniziale e la formazione permanente, per agevolare l'inserimento e il reinserimento professionale sul mercato del lavoro,

– a facilitare l'accesso alla formazione professionale ed a favorire la mobilità degli istruttori e delle persone in formazione, in particolare dei giovani,

– a stimolare la cooperazione in materia di formazione tra istituti di insegnamento o di formazione professionale e imprese,

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……Istruzione, formazione professionale, gioventù e sportIstruzione, formazione professionale, gioventù e sport

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…Articolo 166

– sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di formazione degli Stati membri.

3. L'Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di formazione professionale.

4. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, adottano le misure atte a contribuire alla realizzazione degli obiettivi di cui al presente articolo, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri e il Consiglio, su proposta della Commissione, adotta raccomandazioni.

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Metodo di coordinamento aperto…

• Il metodo di coordinamento aperto è stato creato nel quadro della politica dell'occupazione e del processo di Lussemburgo. Esso è stato definito quale strumento della strategia di Lisbona (2000).

• Il metodo di coordinamento aperto fornisce un nuovo quadro di cooperazione tra gli Stati membri per far convergere le politiche nazionali al fine di realizzare certi obiettivi comuni.

• Il metodo di coordinamento aperto funziona in ambiti che rientrano nella competenza degli Stati membri quali l'occupazione, la protezione sociale, l'inclusione sociale, l'istruzione, la gioventù e la formazione.

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…metodo di coordinamento aperto

Esso si basa essenzialmente su

• identificazione e definizione congiunta di obiettivi da raggiungere (adottati dal Consiglio);

• strumenti di misura definiti congiuntamente (statistiche, indicatori, linee guida);

• il «benchmarking» vale a dire l'analisi comparativa dei risultati degli Stati membri e lo scambio di pratiche ottimali (sorveglianza effettuata dalla Commissione).

A seconda dei diversi ambiti il metodo di coordinamento aperto comporta misure dette di «soft law» che sono più o meno vincolanti per gli Stati membri, ma che non si configurano mai in forma di direttive, di regolamenti o di decisioni.

Ad esempio, nel quadro della strategia di Lisbona, il metodo di coordinamento aperto impone agli Stati membri di elaborare piani di riforma nazionali e di trasmetterli alla Commissione.

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Strumenti giuridici comunitari

Gli strumenti giuridici comunitari sono gli strumenti di cui le istituzioni comunitarie dispongono, ai fini dell'assolvimento delle loro missioni nell'ambito del trattato istitutivo della Comunità europea e nel rispetto del principio di sussidiarietà. Si tratta dei seguenti strumenti:

il regolamento: è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri;

la direttiva: vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere. Pur lasciando alle autorità nazionali un margine di manovra quanto alla forma e ai mezzi atti a conseguirlo, essa richiede la ricezione nell'ordinamento giuridico nazionale;

la decisione: è obbligatoria in tutti i suoi elementi e vincola i destinatari da essa espressamente designati;

la raccomandazione e il parere: non sono strumenti vincolanti ed hanno carattere semplicemente declamatorio.

Al di là di questi atti enunciati all'articolo 249 del trattato CE, la pratica ha condotto allo sviluppo di tutta una serie di atti atipici: accordi interistituzionali, risoluzioni, conclusioni, comunicazioni, libri verdi e libri bianchi.

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Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente,

o Lifelong Learning Programme (LLP)…

È stato istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006, e riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013.

Ha sostituito, integrandoli in un unico programma, i precedenti Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006.

Il suo obiettivo generale è contribuire, attraverso l'apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell'ambiente per le generazioni future (Strategia di Lisbona).

In particolare si propone di promuovere, all'interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d'istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.

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…Lifelong Learning Programme (LLP)…

Il Programma di apprendimento permanente rafforza e integra le azioni condotte dagli Stati membri, pur mantenendo inalterata la responsabilità affidata ad ognuno di essi riguardo al contenuto dei sistemi di istruzione e formazione e rispettando la loro diversità culturale e linguistica (art. 165 e 166 del Trattato dell'Unione).

La struttura si presenta come un insieme composto da:

4 Programmi settoriali (o sotto-programmi) che mantengono i nomi delle precedenti azioni dei programmi Socrates e Leonardoun Programma Trasversale teso ad assicurare il coordinamento tra i diversi settori, e il Programma Jean Monnet per sostenere l’insegnamento, la ricerca e la riflessione nel campo dell’integrazione europea e le istituzioni europee chiave.

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…Lifelong Learning Programme (LLP)…

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…Lifelong Learning Programme (LLP)…

COMENIUS, che cos’è

Il programma settoriale Comenius riguarda tutto l'arco dell'istruzione scolastica, dalla scuola dell'infanzia fino al termine degli studi secondari superiori: risponde alle esigenze didattiche e di apprendimento di tutte le persone, gli istituti e le organizzazioni coinvolte in questo tipo di istruzione.

Obiettivi specifici

• Sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore

• Aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le competenze necessarie ai fini dello sviluppo personale, dell'occupazione e della cittadinanza europea attiva.

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…Lifelong Learning Programme (LLP)…

…COMENIUS, che cos’è…

Gli obiettivi operativi del programma

• migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di allievi e personale docente nei vari Stati membri,

• migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti scolastici di vari Stati membri, in modo da coinvolgere in attività educative congiunte almeno 3 milioni di allievi nel corso della durata del programma,

• incoraggiare l'apprendimento delle lingue straniere moderne,

• promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basati sulle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione),

• migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti,

• migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica.

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…Lifelong Learning Programme (LLP)…

…COMENIUS, che cos’è…

Le attività previste…Mobilità degli individui

• rientrano in questa attività gli scambi di alunni e personale della scuola, la mobilità individuale degli alunni, l'assistentato per futuri insegnanti, la possibilità per il personale docente di effettuare tirocini presso istituti scolastici o imprese, la formazione in servizio per il personale docente e le visite preparatorie per mobilità, partenariati, progetti o reti.

Progetti multilaterali

• i Progetti multilaterali mirano a sviluppare, promuovere e diffondere nuovi programmi didattici, nuovi corsi o materiale di formazione per gli insegnanti, e nuove metodologie didattiche, nonché a creare un contesto per l’organizzazione delle attività di mobilità per i futuri docenti.

e-Twinning

• è un’iniziativa europea nata per integrare le tecnologie dell’informazione della comunicazione nei sistemi d’istruzione e formazione, attraverso gemellaggi elettronici tra scuole europee primarie e secondarie.

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…Lifelong Learning Programme (LLP)…

…COMENIUS, che cos’è

…le attività previstePartenariati

• I partenariati offrono agli istituti scolastici, ai docenti e agli alunni la possibilità di lavorare insieme ai colleghi e ai coetanei degli altri Paesi d'Europa partecipanti al Programma su uno o più temi di comune interesse nell’ambito della normale attività scolastica. L'obiettivo è quello di incrementare la dimensione europea dell’istruzione e promuovere la cooperazione transnazionale tra istituti scolastici in Europa.

Reti multilaterali

• e reti multilaterali incoraggiano la cooperazione in rete tra istituti e organizzazioni che hanno progetti multilaterali attivi su materie di interesse comune. Hanno lo scopo di promuovere la cooperazione europea e l'innovazione in specifiche aree tematiche di particolare importanza per l'istruzione scolastica nel contesto europeo.

Page 52: EUROPA E ISTRUZIONE

UIL Scuola 52

La Rete EurydiceEurydice è una rete istituzionale che raccoglie, aggiorna, analizza e diffonde

informazioni sulle politiche, la struttura e l’organizzazione dei sistemi educativi europei.

La Rete è nata nel 1980 su iniziativa della Commissione europea. È composta da un’Unità europea con sede a Bruxelles e da Unità nazionali operanti nei 27 paesi dell’Unione Europea, in tre paesi AELS/SEE (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e in Turchia. Dal 1995, ha fatto parte del programma Socrates e, dal 2007, è parte del nuov52 Programma di azione comunitaria per l’apprendimento permanente Lifelong Learning Programme.

L’unità europea coordina le attività della rete, redige e diffonde la maggior parte delle pubblicazioni, progetta e gestisce le banche dati e il sito Internet. Le unità nazionali raccolgono i dati, contribuiscono alla loro analisi e fanno in modo che i risultati raggiungano gli utenti principali a livello nazionale. Nella maggior parte dei paesi, l’unità nazionale ha sede presso il Ministero dell’educazione, in altri presso centri di risorse documentarie o organi amministrativi e di ricerca.

dicembre 2010

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… La Rete EurydiceCome lavora la rete?Il lavoro della rete consiste nella raccolta di dati da ciascun ministero. La procedura per

la preparazione degli studi si basasull’armonizzazione delle definizioni e sulla predisposizione di questionari per la raccolta di dati. Le analisi comparative svolte dall’Unità europea sono controllate dalle Unità nazionali in modo da assicurare che le informazioni in esse contenute siano corrette ed accurate.

Le pubblicazioni della rete: Eurydice elabora e pubblica essenzialmente: - monografie nazionali sull’organizzazione generale dei sistemi educativi in Europa;- studi comparativi su temi specifici di interesse comunitario;- un’ampia gamma di indicatori su argomenti e cifre relativi a tutti i livelli di istruzione;- strumenti terminologici (glossari e thesauri);- banche datiTra questi prodotti sono da segnalare in particolare la banca dati Eurybase, che

costituisce la fonte primaria di informazione sui sistemi educativi in Europa, aggiornata annualmente e consultabile on line sul sito della rete europea di Eurydice, e Le cifre chiave dell’istruzione in Europa, una pubblicazione della Commissione europea contenente una serie di indicatori generali aggiornati ogni due anni, curata in cooperazione con Eurostat (Istituto statistico delle Comunità europee).

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EuropassAdottato con DECISIONE N. 2241/2004/CE DEL PARLAMENTO

EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 15 dicembre 2004

Finalità

agevolare, in tutta Europa, la mobilità ai fini dell'apprendimento permanente, contribuendo così allo sviluppo di un'istruzione e una formazione di qualità, e facilitare la mobilità tra i vari paesi ed i vari settori nel campo dell'occupazione.

Europass si articola in cinque documenti

Tutti i dettagli, i modelli, le istruzioni, le FAQ sono reperibili sia al Centro Nazionale Italiano Europass, allocato presso l’ISFOL (http://www.europass-italia.it/), sia direttamente al sito multilingue europeo (http://europass.cedefop.europa.eu/europass)

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…Europass…

1. Europass, Curriculum vitae

L'Europass Curriculum Vitae è un modello standardizzato che consente di descrivere, sulla base di un formato condiviso e riconosciuto in tutta Europa, le esperienze di studio e di lavoro e le competenze sviluppate da un individuo, al momento della presentazione di una candidatura per un lavoro o per la prosecuzione di un percorso formativo.

Questo strumento può essere utilizzato in tutti i casi di mobilità geografica e professionale.

L'Europass Curriculum Vitae è uno strumento personale che viene compilato direttamente dall'interessato, in maniera autonoma o con l'aiuto di un operatore.

Essendo un'autodichiarazione, non ha alcun valore legale ma svolge una funzione essenzialmente informativa.

E' possibile compilare on-line o scaricare il formato dal portale europeo multilingue http://europass.cedefop.europa.eu

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…Europass…

2. Europass, Passaporto delle lingue

è uno strumento che accompagna l'individuo nel proprio percorso di apprendimento delle lingue straniere lungo tutto l'arco della vita.

Esso offre infatti una descrizione puntuale delle competenze linguistiche acquisite sia in ambito formale (scuola e formazione) sia in altri contesti (sul lavoro, con gli amici, in famiglia, ecc...).

Essendo una dichiarazione autocertificata e volontaria non ha valore legale, pertanto non ha bisogno di ulteriori validazioni.

Non sostituisce le certificazioni formali ottenute, sia all'interno del sistema scolastico che all'esterno, ma le ingloba con sistematicità in un documento che registra tutto il percorso di apprendimento.

E' possibile compilare online o scaricare il formato dal portale europeo multilingue http://europass.cedefop.europa.eu

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UIL Scuola 57

Esempio di Europass passaporto lingue - Liv A2A1

A2 B1

B2

C1

C2

Ascolto Riesco a capire espressioni e parole di uso molto frequente relative a ciò che mi riguarda direttamente (per esempio informazioni di base sulla mia persona e sulla mia famiglia, gli acquisti, l’ambiente circostante e il lavoro). Riesco ad afferrare l’essenziale di messaggi e annunci brevi, semplici e chiari.

Lettura Riesco a leggere testi molto brevi e semplici e a trovare informazioni specifiche e prevedibili in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari. Riesco a capire lettere personali semplici e brevi.

Interazione Riesco a comunicare affrontando compiti semplici e di routine che richiedano solo uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti e attività consuete. Riesco a partecipare a brevi conversazioni, anche se di solito non capisco abbastanza per riuscire a sostenere la conversazione.

Produzione orale

Riesco ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere con parole semplici la mia famiglia ed altre persone, le mie condizioni di vita, la carriera scolastica e il mio lavoro attuale o il più recente.

Produzione scritta

Riesco a prendere semplici appunti e a scrivere brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per esempio per ringraziare qualcuno.

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…Europass

3. Europass Supplemento al Certificatodescrive le competenze e le qualifiche che corrispondono a un determinato certificato

di formazione professionale.

4. Europass Supplemento al Diploma:

fornisce informazioni sui risultati scolastici conseguiti dal titolare a livello di istruzione superiore.

5. Europass Mobilitàè uno strumento che consente di documentare le competenze e le abilità acquisite da

un individuo durante un'esperienza di mobilità realizzata all'estero (Spazio Economico Europeo e Paesi candidati) in esito a percorsi di apprendimento formale (corsi di istruzione e formazione) e non formale (lavoro, volontariato, ecc.).

Questi documenti debbono essere compilati, su modelli standardizzati, dalle varie autorità, agenzie, datori di lavoro, ecc.

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Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

• L’EQF è un quadro comune europeo di riferimento che collega fra loro i sistemi di qualificazione di paesi diversi, fungendo da dispositivo di traduzione utile a rendere le qualifiche più leggibili e comprensibili tra paesi e sistemi europei differenti. Due sono i suoi principali obiettivi: promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne l’apprendimento permanente.

• La Raccomandazione, entrata formalmente in vigore nell’aprile 2008, stabilisce due date limite: il 2010 per rapportare i propri sistemi nazionali di qualificazione all’EQF e il 2012 per introdurre nei singoli certificati di qualifica un riferimento al livello corrispondente dell’EQF. Inoltre è prevista entro il 23 aprile 2013 una verifica sull’esperienza acquisita e sulle implicazioni future, compresi l’eventuale riesame e revisione della raccomandazione.

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…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

• In Italia l’adesione alla richiesta dell’Europa si è concretizzata con l’avviamento, nel 2007, dei lavori del Tavolo unico per la costruzione del sistema nazionale di standard minimi professionali, di certificazione e formativi, promosso dal Ministero del lavoro. Il Tavolo ha l’obiettivo di definire un sistema nazionale di standard, coerente con l’istituzione del Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze. Fanno parte del Tavolo: MIUR, Regioni, Province autonome e parti sociali.

• L’EQF include tutti i livelli delle qualifiche acquisite nell’ambito dell’istruzione generale, professionale e accademica: ad esempio Livello 1 = uscita dall’istruzione primaria; Livello 8 = dottorati.

• L’EQF riconosce che i sistemi di istruzione e formazione in Europa differiscono al punto che è necessario spostare l’attenzione sui risultati dell’apprendimento perché sia possibile effettuare raffronti e dare vita a una cooperazione fra paesi e istituzioni diverse: Nell’EQF, il singolo risultato dell’apprendimento viene definito da ciò che un individuo conosce, comprende e sa fare al termine di un processo di apprendimento, in termini di conoscenze, abilità e competenze.

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…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

Definizioni

a. qualifica: risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’autorità competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti;

b. sistema nazionale di qualifiche: complesso delle attività di uno Stato membro connesse con il riconoscimento dell’apprendimento e altri meccanismi che raccordano l’istruzione e la formazione con il mercato del lavoro e la società civile. Ciò comprende l’elaborazione e l’attuazione di disposizioni e processi istituzionali in materia di garanzia della qualità, valutazione e rilascio delle qualifiche. Un sistema nazionale di qualifiche può essere composto di vari sottosistemi e può comprendere un quadro nazionale di qualifiche;

c. quadro nazionale di qualifiche”: strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla società civile;

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…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

…definizioni…

d. settore: raggruppamento di attività professionali in base a funzione economica, prodotto, servizio o tecnologia principali;

e. organizzazione settoriale internazionale: associazione di organizzazioni nazionali, anche, ad esempio, di datori di lavoro e organismi professionali, che rappresenta gli interessi di settori nazionali;

f. risultati dell’apprendimento: descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo d’apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze;

g. conoscenze: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche;

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…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

…definizioni

h. abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti);

i. competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

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…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

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Livello conoscenze abilità competenze 1

Istr. Primaria e secondaria

di 1° grado

conoscenze generali di base

abilità di base necessarie a svolgere mansioni /compiti semplici

lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato

2 Uscita dal

nuovo obbligo

scolastico

Conoscenza pratica di base in un ambito di lavoro o di studio

Abilità cognitive e pratiche di base necessarie all’uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici

Lavoro o studio sotto la supervisione con una certo grado di autonomia

Page 65: EUROPA E ISTRUZIONE

…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

dicembre 2010 UIL Scuola 65

Livello conoscenze abilità competenze 3

Uscita dal 2° biennio

della secondaria di 2° grado

Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio

Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni

• Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio; • adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi

4 Uscita dalla

secondaria di 2° grado

Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio

Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio

• Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; • sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio

Page 66: EUROPA E ISTRUZIONE

…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

dicembre 2010 UIL Scuola 66

Livello conoscenze abilità competenze 5

Uscita corsi post-diploma (IFTS)

Conoscenza teorica e pratica esauriente e specializzata, in un ambito di lavoro o di studio e consapevolezza dei limiti di tale conoscenza

Una gamma esauriente di abilità cognitive e pratiche necessarie a dare soluzioni creative a problemi astratti

• Saper gestire e sorvegliare attività nel contesto di attività lavorative o di studio esposte a cambiamenti imprevedibili; • esaminare e sviluppare le prestazioni proprie e di altri

6 (Laurea

triennale)

Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano una comprensione critica di teorie e principi

Abilità avanzate, che dimostrino padronanza e innovazione necessarie a risolvere problemi complessi ed imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio

• Gestire attività o progetti, tecnico/professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili; • assumere la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di persone e gruppi.

Page 67: EUROPA E ISTRUZIONE

…quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente

(EQF - European Qualifications Framework)…

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Livello conoscenze abilità competenze 7

(Laurea magistrale)

Conoscenze altamente specializzata, parte delle quali all’avanguardia in un ambito di lavoro o di studio, come base del pensiero originario e/o della ricerca; consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza all’interfaccia tra ambiti diversi

Abilità specializzate, orientate alla soluzione di problemi, necessarie nella ricerca e/o nell’innovazione al fine di sviluppare conoscenze e procedure nuove e integrare la conoscenza ottenuta in ambiti diversi

• Gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi, imprevedibili che richiedono nuovi approcci strategici; assumere la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla prassi professionale e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi

8 (Dottorato di ricerca)

Le conoscenze più all’avanguardia in un ambito di lavoro o di studio e all’interfaccia tra settori diversi

Le abilità e le tecniche più avanzate e specializzate, comprese le capacità di sintesi e di valutazione, necessarie a risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell’innovazione e ad estendere e ridefinire le conoscenze o le pratiche professionali esistenti

• Dimostrare effettiva autorità, capacità di innovazione, autonomia, integrità tipica dello studioso e del professionista e impegno continuo nello sviluppo di nuove idee o processi all’avanguardia in contesti di lavoro, di studio e di ricerca

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Strategia di Lisbona

• In occasione del Consiglio europeo di Lisbona (marzo 2000) i capi di Stato o di governo hanno avviato una strategia detta «di Lisbona» con lo scopo di fare dell’Unione europea (UE) l’economia più competitiva del mondo e di pervenire alla piena occupazione entro il 2010.

• Per raggiungere gli obiettivi fissati nel 2000 è stato stabilito un elenco di obiettivi quantificati. Poiché le politiche in questione rientrano quasi esclusivamente nelle competenze attribuite agli Stati membri, è stato messo in atto un metodo di coordinamento aperto che comprende l'elaborazione di piani d'azione nazionali.

• Sviluppata nel corso di diversi Consigli europei successivi a quello di Lisbona, questa strategia si fonda su tre pilastri:

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Strategia di Lisbona: i 3 pilastri1. un pilastro economico che deve preparare la transizione

verso un’economia competitiva, dinamica e fondata sulla conoscenza. L’accento è posto sulla necessità di adattarsi continuamente alle evoluzioni della società dell’informazione e sulle iniziative da incoraggiare in materia di ricerca e di sviluppo ;

2. un pilastro sociale che deve consentire di modernizzare il modello sociale europeo grazie all'investimento nelle risorse umane e alla lotta contro l'esclusione sociale. Gli Stati membri sono invitati a investire nell'istruzione e nella formazione e a condurre una politica attiva per l'occupazione onde agevolare il passaggio all'economia della conoscenza;

3. un pilastro ambientale aggiunto in occasione del Consiglio europeo di Göteborg nel giugno 2001 e che attira l’attenzione sul fatto che la crescita economica va dissociata dall’utilizzazione delle risorse naturali.

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i 5 livelli di riferimento (benchmark) del rendimento medio europeo per l’istruzione

che l’UE doveva raggiungere entro il 2010

1) Abbandono scolastico prematuro: ridurre la percentuale di abbandoni scolastici almeno al 10%

2) Innalzamento del livello di istruzione: l’85% di giovani fra i 20 e i 24 anni deve aver conseguito un titolo di studio di scuola secondaria superiore

3) Acquisizione delle competenze di base: diminuzione del 20% dei quindicenni con scarse abilità di lettura-scrittura

4) Apprendimento lungo tutto l’arco della vita: necessario almeno il 12,5% di adulti in formazione

5) Laureati in materie scientifiche: 15% in più (A), con una contemporanea riduzione dello sbilanciamento fra il numero di laureati uomini e il numero di laureate donne (B).

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QUALI SONO STATI GLI ESITI? Benchmark 1: Abbandono scolastico prematuro

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QUALI SONO STATI GLI ESITI?Benchmark 2: Innalzamento del livello di istruzione

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QUALI SONO STATI GLI ESITI?Benchmark 3: Acquisizione delle competenze di base

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QUALI SONO STATI GLI ESITI?Benchmark 4: Apprendimento lungo tutto l’arco della vita

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QUALI SONO STATI GLI ESITI?Benchmark 5 - A: Laureati in discipline matematiche, scientifiche e tecnologiche (Anno 2000 = 100)

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QUALI SONO STATI GLI ESITI?Benchmark 5 - B: Riduzione disparità di genere tra laureati

in materie scientifiche

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Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione

("ET 2020“ = Education and Training 2010)

Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 Nel periodo fino al 2020, l'obiettivo principale della

cooperazione europea dovrebbe essere quello di sostenere l'ulteriore sviluppo dei sistemi di istruzione e formazione degli Stati membri che sono volti a garantire:

a) la realizzazione personale, sociale e professionale di tutti i cittadini;

b) una prosperità economica sostenibile e l'occupabilità, promuovendo nel contempo i valori democratici, la coesione sociale, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale.

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Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione

("ET 2020“ = Education and Training 2010)

Il quadro dovrebbe affrontare, in particolare, i seguenti quattro obiettivi strategici:

1. fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà;

2. migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione;

3. promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva;

4. incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione.

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Obiettivo strategico 1: Fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà

• Le sfide poste dai cambiamenti demografici e la necessità di aggiornare e sviluppare periodicamente le competenze secondo le mutevoli circostanze economiche e sociali richiedono un approccio all'apprendimento che abbracci tutto l'arco della vita e sistemi di istruzione e formazione più reattivi di fronte al cambiamento e più aperti verso il mondo esterno…

• Occorre soprattutto adoperarsi per garantire lo sviluppo dei quadri nazionali delle qualifiche sulla base dei relativi risultati dell'apprendimento e del loro collegamento al Quadro europeo delle qualifiche, l'istituzione di percorsi di apprendimento più flessibili — inclusi migliori transizioni tra i vari settori dell'istruzione e della formazione, una maggiore apertura verso l'apprendimento non formale e informale e una trasparenza e un riconoscimento maggiori dei risultati dell'apprendimento.

• Sono necessari ulteriori sforzi anche per promuovere l'apprendimento degli adulti, migliorare la qualità dei sistemi di orientamento e per rendere più attraente l'apprendimento in generale — anche tramite lo sviluppo di nuove forme di apprendimento e l'uso di nuove tecnologie di insegnamento e di apprendimento.

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Obiettivo strategico 2: Migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione

• Sistemi d'istruzione e di formazione di elevata qualità, al tempo stesso efficaci ed equi, sono essenziali per garantire il successo dell'Europa e per potenziare l'occupabilità.

• La sfida principale consiste nel garantire che ciascuno possa acquisire le competenze fondamentali, sviluppando al tempo stesso, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione, l'eccellenza e l'attrattiva che consentiranno all'Europa di conservare un forte ruolo globale.

• Per raggiungere tale traguardo su una base sostenibile, deve essere prestata maggiore attenzione al miglioramento del livello delle competenze di base come la lettura, la scrittura e il calcolo, rendendo la matematica, le scienze e la tecnologia più allettanti, nonché al rafforzamento delle competenze linguistiche.

• Nel contempo, sussiste l'esigenza di garantire un insegnamento di qualità elevata, offrire un'istruzione iniziale adeguata agli insegnanti e uno sviluppo professionale continuo agli insegnanti e ai formatori e rendere l'insegnamento una scelta di carriera allettante.

• E' inoltre importante migliorare governance e gestione degli istituti di istruzione e di formazione ed elaborare sistemi efficaci di garanzia della qualità. La qualità elevata sarà raggiunta solo tramite l'uso efficiente e sostenibile delle risorse — sia pubbliche che private, secondo il caso — e la promozione di politiche e prassi fondate su elementi concreti nel settore dell'istruzione e della formazione.

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Obiettivo strategico 3: Promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva

• Le politiche d'istruzione e di formazione devono fare in modo che tutti i cittadini, quali che siano le loro circostanze personali, sociali o economiche, siano in grado di acquisire, aggiornare e sviluppare lungo tutto l'arco della vita le loro competenze professionali e le competenze essenziali necessarie per favorire la loro occupabilità e l'approfondimento della loro formazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale.

• Lo svantaggio educativo dovrebbe essere affrontato fornendo un'istruzione della prima infanzia di qualità elevata e un sostegno mirato, promuovendo un'istruzione inclusiva.

• I sistemi di istruzione e di formazione dovrebbero mirare ad assicurare che tutti i discenti, compresi quelli che provengono da un ambiente svantaggiato o con bisogni specifici e i migranti, completino la loro istruzione, anche, se del caso, attraverso le scuole della seconda opportunità e l'offerta di apprendimento maggiormente personalizzato.

• Dando a tutti i giovani i mezzi per interagire positivamente con altri giovani provenienti da diversi contesti, l'istruzione dovrebbe favorire le competenze interculturali, i valori democratici e il rispetto dei diritti fondamentali e dell'ambiente nonché combattere tutte le forme di discriminazione.

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Obiettivo strategico 4: Incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione

• Oltre a contribuire alla realizzazione personale, la creatività costituisce una fonte primaria dell'innovazione, che a sua volta è riconosciuta come uno dei motori principali dello sviluppo economico sostenibile. La creatività e l'innovazione sono fondamentali per la creazione di imprese e la capacità dell'Europa di competere a livello internazionale.

• La prima posta in gioco consiste nel promuovere l'acquisizione da parte di tutti i cittadini di competenze trasversali fondamentali: in particolare le competenze digitali, "imparare ad imparare", lo spirito d'iniziativa e lo spirito imprenditoriale, e la sensibilizzazione ai temi culturali. Una seconda sfida consiste nel vigilare sul buon funzionamento del triangolo della conoscenza: istruzione/ricerca/innovazione.

• I partenariati tra il mondo imprenditoriale e i vari livelli e settori dell'istruzione, della formazione e della ricerca possono contribuire a garantire una migliore concentrazione sulle capacità e competenze richieste nel mercato del lavoro sviluppando l'innovazione e l'imprenditorialità in tutte le forme d'insegnamento.

• Dovrebbero essere promosse comunità di insegnamento più ampie, comprendenti rappresentanti della società civile e altre parti interessate, al fine di creare un clima propizio alla creatività e di meglio conciliare esigenze professionali e sociali, nonché benessere degli individui.

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i 5 livelli di riferimento del rendimento medio europeo (benchmark)

• Questi criteri di riferimento si basano su quelli esistenti adottati nell'ambito del programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010".

• Essi dovrebbero basarsi unicamente su dati comparabili e tenere conto delle diverse situazioni nei singoli Stati membri.

• Essi non dovrebbero essere considerati obiettivi concreti che i singoli paesi debbano raggiungere entro il 2020.

• Gli Stati membri sono invece invitati ad esaminare, sulla base delle priorità nazionali e tenendo conto dell'evoluzione della congiuntura economica, come e in quale misura possono contribuire al raggiungimento collettivo dei criteri di riferimento europei mediante azioni nazionali.

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Page 84: EUROPA E ISTRUZIONE

i 5 livelli di riferimento del rendimento medio europeo (benchmark)

Per favorire una maggiore partecipazione degli adulti all'apprendimento permanente, in particolare la partecipazione degli adulti scarsamente qualificati:

• Entro il 2020, una media di almeno il 15 % di adulti dovrebbe partecipare all'apprendimento permanente.

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1 - Partecipazione degli adulti all'apprendimento permanente

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i 5 livelli di riferimento del rendimento medio europeo (benchmark)

Per assicurare che tutti i discenti raggiungano un livello adeguato nelle competenze di base, specialmente nella lettura, nella matematica e nelle scienze:

• Entro il 2020, la percentuale dei quindicenni con risultati insufficienti in lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15 %.

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2 - Risultati insufficienti nelle competenze di base

Page 86: EUROPA E ISTRUZIONE

i 5 livelli di riferimento del rendimento medio europeo (benchmark)

Data la domanda crescente di diplomati dell'istruzione superiore, e pur riconoscendo l'uguale importanza dell'istruzione e della formazione professionale:

• Entro il 2020, la percentuale di persone tra i 30 e i 34 anni in possesso di un diploma d'istruzione superiore dovrebbe essere almeno del 40 %.

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3 - Diplomati dell'istruzione superiore

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i 5 livelli di riferimento del rendimento medio europeo (benchmark)

Quale contributo per assicurare che un numero massimo di discenti completi la propria istruzione e formazione:

• Entro il 2020, la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.

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4 - Abbandono prematuro di istruzione e formazione

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i 5 livelli di riferimento del rendimento medio europeo (benchmark)

Per aumentare la partecipazione all'istruzione della prima infanzia quale punto di partenza per il futuro successo scolastico, in particolare nel caso di chi proviene da un ambiente svantaggiato:

• Entro il 2020, almeno il 95 % dei bambini di età compresa tra i 4 anni e l'età dell’istruzione primaria obbligatoria dovrebbe partecipare all'istruzione della prima infanzia.

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5 - Istruzione della prima infanzia

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Raffronto Benchmark 2010 - 2020

BENCHMARK 2010 2020

Adulti in formazione permanente 12,5 %(10,1)

15 %

15enni sotto la sufficienza in lettura, matematica e scienze

Max 17 %(24,1)

Max 15 %

20-24enni con titolo secondaria superiore 85 % (77,7)

30-34enni diplomati istruzione superiore 40%

Abbandoni scolastici Max 10% (15,1)

Max 10%

Istruzione prima infanzia (tra 4 e +/- 6 anni) almeno il 95%

Aumento laureati in materie scientifiche e riduzione gap uomini/donne

+ 15 %(+ 9,5%)

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Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione ("ET 2020“ = Education and Training 2010)

Mobilità: Dato il valore aggiunto ampiamente riconosciuto della mobilità dei discenti, e al fine di aumentare tale mobilità, si invita la Commissione a presentare al Consiglio, entro la fine del 2010, una proposta di criterio di riferimento in questo settore, che si concentri inizialmente sulla mobilità fisica tra paesi nel campo dell'istruzione superiore... Nel contempo, la Commissione è invitata a esaminare la possibilità di estendere tale criterio di riferimento all'istruzione e alla formazione professionali e alla mobilità degli insegnanti.Occupabilità: Data l'importanza del miglioramento dell'occupabilità attraverso l'istruzione e la formazione al fine di affrontare le sfide attuali e future del mercato del lavoro, si invita la Commissione a presentare al Consiglio, entro la fine del 2010, una proposta relativa ad un eventuale criterio di riferimento europeo in questo settore.Apprendimento delle lingue: Alla luce dell'importanza dell'apprendimento di due lingue straniere sin dall'infanzia, si invita la Commissione a presentare al Consiglio — entro la fine del 2012 — una proposta relativa ad un eventuale criterio di riferimento in questo settore, sulla base dei lavori in corso in materia di competenze linguistiche.

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Inoltre, il Consiglio invita la Commissione a lavorare ulteriormente nei seguenti settori:

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Settori prioritari per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione durante il primo ciclo: 2009-2011

Obiettivo strategico 1: fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà

Proseguire i lavori in merito a:• strategie di apprendimento permanente : completare l'attuazione delle strategie nazionali di apprendimento permanente, interessandosi in particolare alla convalida dell'apprendimento non formale e informale e all'orientamento;• quadro europeo delle qualifiche (EQF) : mettere in relazione tutti i sistemi nazionali di qualifiche all'EQF entro il 2010 e incoraggiare l'uso di metodi basati sui risultati dell'apprendimento per quanto riguarda le norme e le qualifiche, le procedure di valutazione e di convalida, il trasferimento di crediti, i programmi e la garanzia della qualità.

Sviluppare la cooperazione in merito a:• intensificazione della mobilità dei discenti : collaborare al fine di eliminare gradualmente gli ostacoli e aumentare le possibilità di mobilità dei discenti, sia in Europa che nel mondo, nell'insegnamento superiore così come negli altri cicli, in particolare individuando nuovi obiettivi e nuovi tipi di finanziamento e tenendo in considerazione le particolari esigenze delle persone svantaggiate.

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Page 92: EUROPA E ISTRUZIONE

Settori prioritari per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione durante il primo ciclo: 2009-2011

Obiettivo strategico 2: migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione (1/2)

Proseguire i lavori in merito a:• apprendimento delle lingue: dare ai cittadini gli strumenti per comunicare in due

lingue, oltre alla lingua materna, incoraggiare l'apprendimento delle lingue, se del caso, nell'istruzione e formazione professionale e per gli adulti, e fornire ai lavoratori migranti l'opportunità di apprendere la lingua del paese ospitante;

• sviluppo professionale degli insegnanti e dei formatori : concentrarsi sulla qualità dell'istruzione iniziale e sul sostegno a inizio carriera per i nuovi insegnanti e sforzarsi di innalzare la qualità delle opportunità di sviluppo professionale continuo degli insegnanti, dei formatori e di altro personale del settore dell'istruzione (ad esempio quello coinvolto in attività di gestione e di orientamento);

• governance e finanziamento : promuovere l'agenda di modernizzazione per l'istruzione superiore (compresi i programmi) e il quadro per l'assicurazione della qualità dell'istruzione e della formazione professionale, e sviluppare la qualità dell'offerta, anche sotto il profilo dell'organico, nel settore della formazione degli adulti; favorire politiche e prassi fondate su elementi concreti, dedicandosi in particolare ad elaborare argomenti a favore della sostenibilità degli investimenti pubblici e, se del caso, privati.

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Page 93: EUROPA E ISTRUZIONE

Settori prioritari per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione durante il primo ciclo: 2009-2011

Obiettivo strategico 2: migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione (2/2)

Sviluppare la cooperazione in merito a:

• competenze di base nella lettura, nella matematica e nelle scienze: analizzare e diffondere le buone pratiche e i risultati della ricerca disponibili riguardo alle capacità di lettura degli alunni e formulare conclusioni sui modi di migliorare il tasso di alfabetizzazione in tutta l'Unione europea;

• intensificare l'attuale cooperazione al fine di migliorare l'apprendimento della matematica e delle scienze nei livelli più elevati d'istruzione e di formazione, rafforzando l'insegnamento delle scienze.

• È richiesta un'azione concreta per migliorare il livello delle competenze di base, comprese quelle degli adulti.

• "Nuove competenze per nuovi lavori" : garantire che la prevista evoluzione delle esigenze in termini di competenze e la risposta ai bisogni del mercato del lavoro siano adeguatamente prese in considerazione nei processi di pianificazione in materia d'istruzione e di formazione.

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Page 94: EUROPA E ISTRUZIONE

Settori prioritari per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione durante il primo ciclo: 2009-2011

Obiettivo strategico 3: promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva

Proseguire i lavori in merito a:• abbandono prematuro di istruzione e formazione: rafforzare la prevenzione,

stabilire una più stretta cooperazione tra i settori generali e professionali dell'istruzione ed eliminare gli ostacoli al ritorno all'istruzione e alla formazione dopo l'abbandono.

Sviluppare la cooperazione in merito a:• insegnamento preprimario : favorire un accesso equo generalizzato e

rafforzare la qualità degli insegnamenti e del sostegno agli insegnanti;• migranti : intensificare l'apprendimento reciproco in materia di buone pratiche

per l'istruzione dei discenti provenienti da un contesto migratorio;• discenti con bisogni specifici : incoraggiare un'istruzione inclusiva e un

apprendimento personalizzato grazie ad un sostegno regolare, alla tempestiva individuazione di bisogni specifici e a servizi coordinati; integrare questi servizi nell'istruzione tradizionale e creare vie d'accesso ad altre forme d'istruzione e di formazione.

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Page 95: EUROPA E ISTRUZIONE

Settori prioritari per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione durante il primo ciclo: 2009-2011

Obiettivo strategico 4: incoraggiare l'innovazione e la creatività, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione

Proseguire i lavori in merito a:• competenze trasversali fondamentali : In conformità con la raccomandazione

del Parlamento europeo e del Consiglio del dicembre 2006, tenere maggiormente conto delle competenze fondamentali nei programmi, nella valutazione e nelle qualifiche.

Sviluppare la cooperazione in merito a:• istituzioni favorevoli all'innovazione : incoraggiare la creatività e l'innovazione

grazie alla messa a punto di metodi d'insegnamento e di apprendimento specifici (ivi compresi l'uso dei nuovi strumenti informatici e la formazione degli insegnanti);

• partenariati : creare partenariati tra istituti e organismi d'istruzione e di formazione e le imprese, gli istituti di ricerca, gli operatori culturali e le industrie creative, e promuovere un triangolo della conoscenza funzionante.

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Page 96: EUROPA E ISTRUZIONE

Europa & istruzione: alcuni indirizzi internet utili:

• Glossario generale dell’Unione Europeahttp://europa.eu/legislation_summaries/glossary/index_it.htm (anche in italiano)

• Sintesi della legislazione dell'UE - istruzione, formazione, gioventù, sporthttp://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/index_it.htm (anche in italiano)

• Panoramica delle attività dell'Unione Europea: istruzione, formazione e gioventùhttp://europa.eu/pol/educ/index_it.htm (anche in italiano)

• Comitato Italiano EUROPASShttp://www.europass-italia.it/ (in italiano)

• Portale UE su Istruzione e Formazionehttp://ec.europa.eu/education/index_fr.htm (in francese)http://ec.europa.eu/education/index_en.htm (in inglese)

• Direzione generale UE Istruzione e Culturahttp://ec.europa.eu/dgs/education_culture/index_fr.htm# (in francese)http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/index_en.htm (in inglese)

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Page 97: EUROPA E ISTRUZIONE

Europa & istruzione: alcuni indirizzi internet utili:

• Thesaurus multilingue dell'Unione Europeahttp://eurovoc.europa.eu/drupal/?q=it (anche in italiano)

• EUR LEX: L’ accesso al diritto dell'Unione Europeahttp://eur-lex.europa.eu/it/tools/about.htm (anche in italiano)

• Tutte le pubblicazioni dell’UEhttp://bookshop.europa.eu/is-bin/INTERSHOP.enfinity/WFS/EU-Bookshop-Site (anche in italiano)

• EURYDICE - Agenzia esecutiva per l’istruzione… http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/index_fr.php (in francese)http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/index_en.php (in inglese)

• Eurydice – unità italianahttp://www.indire.it/eurydice/index.php (in italiano)

• OCSE – Educazionehttp://www.oecd.org/document/26/0,3343,en_2649_37455_33875600_1_1_1_1,00.html ( in inglese)http://www.oecd.org/document/26/0,3343,fr_2649_37455_33875674_1_1_1_1,00.html (in francese)

• Comitato Sindacale Europeo dell’Educazione (CSEE)http://www.csee-etuce.org/ (in inglese e francese)

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