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N°9
LUGLIO-AGOSTO 2013
Estate FiorentinaFestival Toscani di teatro
Agenda degli eventi di Luglio e Agosto
pag. 12 | serie
spoilerdi giustina terenzi
in copertina:“summer is here”di Matteo Cuppone
Matteo “Panka” Cuppone, clas-se 1992, coltiva la passione per tutto ciò che ruota attorno alla comunicazione visiva fin dall’adolescenza e si avvicina alla grafica, da autodidatta, nel
2006, anno a partire dal quale inizia a lavorare per attività commerciali, eventi musicali e non solo. Nel 2012 si iscrive all’Accademia Italiana delle Arti Digitali di Firenze, scegliendo l’indirizzo di grafica; qui ha la possibilità di ampliare il suo bagaglio di conoscenze attraverso l’uso di software di grafica 3d e sviluppo di siti web. Attualmente lavora nel campo grafico realiz-zando materiale pubblicitario come poster, flyer, ma anche artwork musicali e immagini coordinate per aziende. www.behance.net/matteopanka
N° 9 • LUGLIO-AGOSTO 2013
pag. 6 | connessioni
design with a viewdi matilde sereni
pag. 14 | estate fiorentina
c’è il sole, torniamo in cittàdi riccardo ventrella
pag. 21 | the italian game
scenari italiani anni ‘70 e ‘80di ivan carozzi
pag. 23 | stop-down
tutti al maredi sandro bini
pag. 11 | arte
claudeopsisdi il tavolo del prosecco
pag. 27 | palati fini
viva la pappa col pomodoro...di gianluca volpi
Editorialedi Matilde Sereni
Sommario
Editore Associazione Culturale Lungarno Via dell’Orto, 20 - 50124 Firenze P.I. 06286260481
Direttore Responsabile Marco Mannucci
Direttore Editoriale Matilde Sereni
Responsabile di redazione Leonardo Cianfanelli
Stampa Grafiche Martinelli - Firenze
Distribuzione Ecopony Express - Firenze
Hanno collaborato Tommaso Chimenti, Sandro Bini, Caterina Liverani, il moderatore, Riccardo Ventrella, Lespertone, Ivan Carozzi, Sara Loddo, Riccardo Morandi, Il tavolo del prosecco, Isabella Tronconi, Riccardo Sgamato, Gianluca Volpi, Concetta Gentile, Giustina Terenzi, Antonio Viscido,Matteo Cuppone.
Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati.
Per sapere dove trovare Lungarno, cerca la lista completa dei punti di distribuzione su www.lungarnofirenze.it
Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012
N. 9 - LUGLIO-AGOSTO 2013 - Rivista Mensile - www.lungarnofirenze.it
pag. 28 | matite
birdsdi concetta gentile
Cari miei,Siamo al secondo numero doppio della nostra vita. Il primo - in tutti i sensi - aveva in sottofondo le note di tom e modestamente, è stato un discreto successo.E questo bellini non sarà certo da meno, seppur con i suoi 35 gradi all’ombra.Perché siamo orgogliosi come non mai di far parte dell’estate fiorentina, e tronfi di questo faremo di tutto per essere una voce di spicco nel coro di questo evento.Divagazione.Si sa che le cose si vedono meglio da lontano, quindi ho pensato di andare a 1209 km (la precisione è importante) per cercare di scovare cosa, dove e quando Firenze perde il tassello che la osannerebbe all’olimpo della perfezione.E cos’ho scoperto di sensazionale? Niente ovviamente. Non le manca proprio nulla. Ho cercato di convincermi di questo-e-quello ma nisba.Deve solo credere più in se stessa, e con lei, noi. Fine della questione.Siamo in ballo? Balliamo. Non stiamo a dondolarci aspettando che qualcuno ci dia una scossa.Partecipiamo agli eventi, osiamo, creiamo questa benedetta “rete”, ma creiamola davvero. Forse quest’anno non ci saranno nomi di punta a riempire gli stadi ma vi assicuro che c’è comunque chi si scervella e passa mattine, pomeriggi e notti a trovare spunti per alleggerirci le serate stimolandoci le testoline.Dunque siete avvisati, vi teniamo d’occhio; ci rivediamo a settembre, speriamo di esser stati promossi e di iniziare la nuova stagione con più grinta di prima.L’estate sarà lunga e calda, ve lo dico, ma avete tra le mani un’ottima guida, un grande amico, e sopratutto un mega ventaglio per rinfrescarsi dalla canicola.A voi la palla.
pag. 7 | domande
stefano santuccidi eleonora ceccarelli
pag. 29
parole di sara loddo
pag. 30
suoni di lespertone
pag. 5 | pellicole
il cinema di haider rashiddi caterina liverani
pag. 4 | sipario
festival toscanidi tommaso chimenti
pag. 9 | percorsi
“la cerchia antica”di isabella tronconi
pag. 22 | un sex symbol al mese
kazuyoshi miuradi il moderatore
pag. 24 | festival
dieci regole diecidi riccardo morandi
sipariodi tommaso chimenti
La primavera non è arrivata ma quando l’estate sarà alta l’afa assorbirà i recenti ri-cordi di piogge fuori stagione e giornate fredde a giugno. La Firenze bollente non
basterà più. Il teatro ufficiale, quello dei teatri e delle poltroncine rosse, riaprirà tra ottobre e no-vembre. Un altro mondo. È l’ora delle piazze, delle strade, delle vie. Per un itinerario teatrale abbiamo creato un percorso di luoghi simbolo facilmente raggiungibili unendo storia e tradizione, cultura e svago intellettuale.Il nostro viaggio parte dal nuovo festival “Orizzon-ti verticali” organizzato a San Gimignano da Tuccio Guicciardini dal 3 al 7 luglio e dove potremo vede-re sul palco Moni Ovadia, “Il registro dei peccati” il 3, Nicola Piovani che suonerà sulle parole di Pasoli-ni il 5, Virgilio Sieni, “Equilibrium” il 3, Virginio Gaz-zolo, tra Dante e Boccaccio il 4, ed ancora Giuliano Scabia, la danza dei veneti Fagarazzi & Zuffellato, la regia di “Crash Troades” di Giancarlo Cauteruccio, il sempre ottimo Michele Di Mauro.Va in scena anche la seconda, e conclusiva, setti-mana di spettacoli al “Festival Inequilibrio”, Ar-munia a Castiglioncello all’ultimo anno del primo triennio dell’attiva ed attenta direzione di Andrea Nanni che punta sulle residenze al Castello Pasqui-ni: da segnalare Nerval Teatro con “Le presidentes-se” il 1, Riccardo Goretti con “Essere Emanuele Mi-
riati” 3 e 4, Inquanto teatro con “Enciclopedia” il 4, Ambra Senatore con “John” e Codice Ivan con “Iank Talk video” sempre il 4, consigliamo vivamente “Soprattutto l’anguria” per la regia di Massimiliano Civica, il 5, la strana coppia Abbiati e Lupinelli con “Carezze” il 6 quando ci sarà anche la fase finale del laboratorio di Federico Tiezzi sul “Woyzeck”.A Certaldo non può mancare “Mercantia”, di Ales-sandro Gigli, dal 17 al 21 luglio con la solita, ma sempre nuova, magia di funamboli, giocolieri, fuo-chisti, musicisti ed artisti di strada. A Monticchiello prosegue l’attività del Teatro Povero, dal 20 luglio al 14 agosto, con un intero borgo di poco più di trecento anime che, per resistere allo sfollamento verso le grandi città (Firenze e Siena) delle nuove generazioni, si sono improvvisati, con ottimi risul-tati, attori, drammaturghi, scenografi, costumisti, tecnici, fonici teatrali: un paese sul palco.A Lari, in provincia di Pisa, invece parte “Collina-rea”, dal 18 al 28 luglio, per la direzione di Scenica Frammenti, tra il teatro e lo strano castello di mat-toni rossi che domina il paese: da approfondire Guascone Teatro, da scoprire Debora Mattiello, da emozionarsi con “Muro” dei Kanterstrasse, per chiudere con il concertone con Bobo Rondelli capofila. A Sansepolcro ecco “Kilowatt”, premio speciale Ubu, con una settimana, dal 20 al 27, de-dicata al nuovo teatro italiano di ricerca, e dove
spicca l’originale formula dei “Visionari”, abitanti del luogo che in inverno scelgono su progetto e su video i gruppi da selezionare, e dei “Fiancheggia-tori”, gruppo di operatori del settore che dopo gli spettacoli si confrontano con gli artisti.VolterraTeatro, dal 22 al 28 luglio, è irrinuncia-bile, imprescindibile con lo spettacolo dei dete-nuti all’interno del carcere, diretto da Armando Punzo, così come ideale è “Tovaglia a quadri” ad Anghiari, le prime due settimane d’agosto, dove si mangia per le vie del paese con gli abitanti che si trasformano in attori e cuochi, il “Bruscello” di Montepulciano, per quattro repliche a cavallo del Ferragosto, per sentire cantare le arie cente-narie sul sagrato della chiesa maggiore, oppure “Radicondoli”, dal 27 luglio al 3 agosto, con “Altri sguardi”, edizione che presenta cantori del Sene-gal come il critico Renato Palazzi da qualche anno passato alla recitazione, come il piccolo gioiello di “Babel” dei Murmuris. Il teatro non va in vacanza.
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Festival Toscani
foto: VolterraTeatro
Incontro Haider Rashid per un caffè alle Mu-rate nel primo vero giorno di caldo estivo. Sta per piovere, il film di cui è regista e sce-neggiatore che racconta la storia di Said,
26 anni, nato a Firenze da genitori algerini che dopo essersi visto negare il permesso di sog-giorno lotta con tutte le sue forze per far co-noscere la sua storia e per vedere riconosciuti i diritti della sua famiglia, è diventato il caso cinematografico degli ultimi mesi. Haider è appena tornato da Dubai dove un ci-neclub ha organizzato una proiezione del suo film: “La sala era piena e c’è stato un’ ottima ri-sposta anche grazie ad un interessante dibattito con gli italiani che erano presenti”.Nato a Firenze nel 1985, mamma calabrese e papà iracheno, Haider è stato spinto a viag-giare dalla sua voglia di imparare e conoscere il cinema.
“Subito dopo il liceo sono partito per l’Inghil-terra per studiare, ma ho abbandonato quasi subito per mettermi a lavorare. Ho imparato da autodidatta buttandomi nella realizzazione del mio primo film Tangled up in blue che è uscito
nel 2010 e che considero la mia vera scuola di cinema. Due anni fa ho girato un documentario in Sicilia e poi è stata la volta di Sta per piovere che a Firenze è stato in programmazione allo Spazio UNO per ben 5 settimane. È un risultato di cui siamo entusiasti, perché oltre al riscontro che il film continua a registrare in tutta Italia, ha portato al cinema tanto pubblico, che oltre che interessato alla tematica di grande attualità, era curioso di vedere un film girato interamen-te nella propria città.
In Inghilterra sono più semplici le cose per un giovane regista?È un paese dove sicuramente si produce un maggior numero di film indipendenti e soprat-tutto ci sono più finanziamenti. Vorrei che un po’ dell’esperienza che ho maturato in Inghil-terra mi aiutasse a dare una scossa alla scena culturale fiorentina, coinvolgendo altri giovani.
Quali sono gli autori che nel tuo percorso ti hanno maggiormente influenzato?La calma, il ritmo e il realismo che ho messo in
Sta per piovere vengono sicuramente dall’osser-vazione del cinema di registi come Ken Loach e Mike Leigh, e non posso non citare Cassavetes che considero il mio maestro e uno dei miei idoli. Amo anche molto il neorealismo e il cinema civi-le di Rosi, senza dimenticare Scorsese.Le ultime sequenze del mio film hanno un aspet-to più rarefatto, aperto ad interpretazione; è a loro che ho affidato il mio amore per Antonioni.
Come lavori con gli attori?Ritengo sia giusto lasciare la libertà di contri-buire e di lavorare sull’atmosfera permettendo anche di improvvisare su alcune scene. Lorenzo Baglioni che interpreta il ruolo di Said è stato davvero molto bravo. Dopo i primi 3-4 giorni sul set è letteralmente esploso. Tutti i miei attori sono stati eccezionali, penso anche a Mohamed Hanifi che senza nessuna esperienza alle spalle ha interpretato il ruolo del padre di Said donan-do grande profondità.
Tu viaggi molto e hai vissuto per diverso tempo all’estero. Che rapporto hai con Firenze?È una relazione molto particolare. Io sono fioren-tino ma entrambi i miei genitori sono immigrati. Avendo vissuto Firenze sempre con un certo di-stacco ho conservato la capacità di sorprender-mi, specie quando rivedo alcune zone della mia infanzia come via dell’Agnolo che mi danno la sensazione di essere a casa.Ci stiamo impegnando per creare uno spazio artistico proprio qua a Firenze con la società di produzione Radical Plans. Si sente continuamen-te dire che il cinema si fa a Roma, ma non c’è motivo per cui non lo si possa fare anche nella nostra città. È sempre qui che girerò parte del mio prossimo film, Babylon ambientato tra Italia, Germania, Turchia e Iraq che racconterà la storia di un pia-nista jazz nato e cresciuto a Firenze ma di origini irachene che dopo una serie di drammatiche vi-cissitudini decide di partire per Bagdad per sco-prire la verità sul passato della sua famiglia. Co-minceremo le riprese il prossimo anno, mentre quest’estate gireremo un corto sempre a Firenze.
5pellicoledi caterina liverani
Un fotogramma estratto da “Sta per piovere”
Il cinema diHaider Rashid
Qualche giorno fa due ragazze con vestiti bizzarri e capelli scompigliati mi hanno invitata a pranzo per parlarmi del loro progetto. Per chiedermi se Lungarno fosse interessato a dare un po’ della sua voce a qualcosa di bello. Ad essere sinceri mi hanno convinta da subito con l’invito a pranzo.
connessionidi matilde sereni
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Designwith a viewSapete cos’è Think Benci? E se vi dico De-
sign With a View? Niente?Allora ve lo spiego.Perché merita.
Il 5, 6 e 7 luglio 2013, presso la Pensione Bencistà di Fiesole, si terrà la seconda edizione del festi-val Design With a View, il progetto organizzato da Think Benci in collaborazione con il Master in Communication Design del Central Saint Martins College of Arts and Design di Londra.
L’evento si articola in un percorso costruito in-torno alla mostra di tredici lavori di tesi degli studenti del Master, selezionati tramite concorso ed allestita proprio presso la Pensione Bencistà. Ci sarà un’inaugurazione in piena regola, venerdì 5, con una serata speciale in cui saranno presenti Andrea Lioy, Lead Tutor del Master in Communi-
cation Design ad introdurre l’evento, un’installa-zione site specific a cura di Archivio Personale, una dancer performance e tante altre cose belle e misteriose che per adesso - dice - non si possa-no svelare il tutto condito con l’“Aperitivo With a View”.
I progetti esposti affrontano principalmente tre tematiche circa la relazione tra l’individuo e ciò che lo circonda: spazi urbani, spazi domestici e spazi interpersonali.L’ingresso all’opening è gratuito, necessita solo di una prenotazione mandando una velocissima mail all’indirizzo: [email protected] approfondire e discutere gli argomenti af-frontati nella mostra, la mattina di sabato 6 lu-glio, Think Benci propone una conferenza con designer italiani, che illustreranno il loro ap-proccio alle tematiche e con realtà e professioni
vicine al mondo del design ma non totalmente riconducibile ad esso.Nel pomeriggio ci saranno i Workshops tenuti da studenti del Master per conoscere un diverso ap-proccio alla progettualità. Sono tutte belle cose ma non è che gli artisti si nutrano di aria fritta, quindi tra la conferenza e i workshops ci sarà un bel pranzetto, “LABBRAIN-lunch”, ed ancora a fine giornata un altro “Aperiti-vo With a View”. Il tutto con un piccolo biglietto, simbolico, da pagare o se preferite, da offrire.
Ma veniamo al dunque; chi sono queste due gio-vani scapestrate? Think Benci è un collettivo creativo di giovani professioniste provenienti da diversi settori. Con l’intento di rinnovare i linguaggi e le prospetti-ve della città, opera all’interno della Pensione Bencistà organizzando progetti di residence che coinvolgono scuole di arte e design, professio-nisti italiani ed ed internazionale, ed è proprio questo uno degli obiettivi delle ragazze: riporta-re in prima linea l’importanza dei luoghi fisici nei quali incontrarsi, collaborare e scambiare idee. Anche perché al momento è l’unica cosa chiara che hanno in testa.
Vi garantisco che di idee ne frullano tante e le mire sono alte, fosse solo per l’impegno culturale che comportano, in tempi dove la cultura non sia esattamente messa al primo posto. E di questo ne sappiamo qualcosa anche noi. Quindi seguitele, bevete un caffè. Si comincia sempre così a scoprire le cose migliori.
www.designwithaview.com - foto: Trygve Indrelid©
dal 5 al 7 luglio 2013Fiesole
http://www.tastino0.it
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Centro di Firenze, ultimo piano, ed entro nella caratteristica casa-studio di Ste-fano Santucci, giovane fotografo attivo nella nostra città.
Stefano, parlami di te.Sono nato a Cremona, ed ho scelto Firenze come città per i miei studi di psicologia, per poi rima-nerci a lavorare. Ha la dimensione giusta per le mie esigenze. Lavoro come fotografo dal 2010.
I tuoi studi hanno influenzato il tuo lavoro?Assolutamente. Sono affascinato da tutto ciò che è comunicazione non verbale, espressioni facciali e del corpo nello spazio, ho approfondito questo argomento anche con ulteriori studi personali e trovo che il mi lavoro sia collegato totalmente a questa mia “deformazione”. I movimenti parlano, i volti raccontano. Ho un occhio di riguardo per le persone, il mio background sull'immagine e la simbologia è evidente. Porto dentro tutto quello che ho appreso. Anche il cinema, l'altra mia gran-de passione si rispecchia nel mio lavoro.
Perché Firenze?La ragione è che cercavo una città come questa, a misura d'uomo, dove potevo passeggiare tran-quillamente, ed inoltre avevo degli amici che mi hanno introdotto nell'ambiente fiorentino. An-che la scelta di vivere in pieno centro non è ca-suale, ma è dovuta al fatto che sono un fanatico delle passeggiate, per me un luogo dove posso camminare e raggiungere a piedi tutto ciò di cui ho bisogno è l'ideale.
Come è nato il tuo lavoro?Inizialmente, sempre durante le mie infinite passeggiate, la fotografia era un hobby, avevo la macchina sempre con me. Camminavo, mi ri-lassavo e fotografavo. Era come un antistress, poi è diventata parte di me ed ho deciso di farne il mio lavoro. È dalla strada che dovrebbe partire il lavoro di ogni fotografo.
Stefano Santucci
domandedi eleonora ceccarelli
Parlami del tuo progetto sull'artigianato fioren-tino, "[FLORENCE ART]ISAN PROJECT"Ritornare a fare foto abbandonando la parte commerciale. È nato da questo mio bisogno, cir-ca due mesi fa. Camminando nel centro di Firen-ze vedevo molto degrado, artigiani che chiude-vano, serrande abbassate. Ho voluto provare ad immortalare queste vite, per lasciare una memo-ria storica di ciò che ci sta abbandonando giorno dopo giorno. Vado direttamente nella bottega e spiego il mio progetto personale, non sono foto rubate, gli artigiani sono consenzienti e chiedo loro anche di raccontarmi la loro storia. Il primo di questa mia raccolta è stato un fabbro in San Frediano.
Quale è la reazione?Nel 70% dei casi la risposta è positiva. Anzi emerge proprio il bisogno di queste persone di sfogarsi, di parlare della loro vita accompagna-ta dalla difficoltà quotidiana di andare avanti, pagare le spese e non riuscire ad assicurare un futuro tranquillo ai propri figli. Quello che più mi ha colpito è la mancanza di serenità da parte di persone giovani e meno giovani. Il 10% rifiuta non credendo in questa tipologia di progetto, il
restante rifiuta per imbarazzo e vergogna. Mi ha colpito anche il fatto che ci siano poche donne, la parte femminile sembra già scomparsa.
Cosa ti aspetti dal futuro del progetto?Spero che l'artigianato riesca a riconquistare una posizione predominante. Evitare a tutti i costi che l'industrializzazione ci porti ad avere tutti la stessa forma, magari anche grazie al mio lavoro. Mi auguro inoltre che molte delle famiglie che ho conosciuto riescano a dormire sonni un po' più tranquilli. C'è molta rassegnazione, racconti con poca speranza. Per adesso si trova tutto sul mio sito internet, poi chissà...
Una bella conversazione con una persona davvero interessante. Non ama parlare di se stesso e nean-che essere chiamato “artista”. Per lui la fotografia è narrare storie con immagini. Un “visual storytelling photographer”, così l'ha definito una sua cliente americana. E così lo chiameremo anche noi, dopo aver sfogliato i suoi lavori che parlano e racconta-no ciò che ci circonda con emozione.
percorsidi isabella tronconi
Quando si accenna alle mura di Firenze ci si riferisce di solito agli imponenti resti di quelle, costruite da Arnolfo di Cambio, della sesta e ultima “cerchia”(1284-1333), ancora ben visibili lun-
go Via di Belvedere e dal Piazzale Michelangelo. Non molti sono al corrente della presenza in città anche di evidenti tracce delle precedenti cinque cerchie murarie, scomparse. Si sa che Firenze è città di fondazione romana; ma quale era il suo primo perimetro, dove cor-revano all’epoca (30-15 a. C.) le mura? Interval-late ogni cinquanta metri da torrioni circolari, si estendevano più o meno a ovest da Piazza Santa Trinita a Via de’ Cerretani, e a nord di nuovo da Via de’ Cerretani fino in Piazza Duomo sul retro di
Santa Maria del Fiore (e infatti questo tratto era suggellato in prossimità dell’imbocco dell’odier-na Borgo San Lorenzo dalla Porta “Contra Aqui-lonem”, o Porta Nord, da cui la denominazione della celeberrima Porta Nord del Battistero). Dal retro del Duomo, percorrendo Via del Proconso-lo fino a Piazza San Firenze, si cammina lungo quello che era il lato est delle mura; e qui ci at-tendono svariate sorprese, giacché nel ristorante oggi ospitato nei locali dei numeri 8-10/r, come di fronte, nel negozio di abbigliamento all’1 del-la stessa via, alcune porzioni di pavimento sono state lasciata “a vetri” per consentire la visione delle vestigia di una delle torri di avvistamento (nel caso del negozio i ruderi sono visibili anche dalla strada). Prima di arrivare in Piazza San Fi-
renze, davanti al Bargello (fra i numeri civici 2 e 9/r), sul selciato si notano dei cerchi metallici che delineano la sagoma di un’altra di queste torri, venuta alla luce nel 1994 e indicata con anelli concentrici d’ottone quando la strada fu nuovamente ripavimentata.La nostra passeggiata intorno a “Florentia” po-trebbe chiudersi con l’accidentato (e ancora relativamente poco conosciuto) tratto sud delle mura romane, da Piazza San Firenze attraverso Piazza della Signoria passando per Calimaruzza e Via delle Terme (fino nuovamente a Piazza Santa Trinita). Più o meno all’incrocio fra Cali-maruzza e Via Por Santa Maria si ergeva la Porta Sud delle mura, rinominata “Porta Santa Maria” in epoca altomedievale, e della sua antica pre-senza resta traccia nella toponomastica: “Via Por Santa Maria”, infatti, nient’altro significa che “Via Porta Santa Maria”. In Calimaruzza, nel sot-tosuolo del numero civico 3, si possono vedere le rovine di questo tratto di mura, illuminate dai tre lucernari in vetro verde scuro sul marciapie-de di Via Por Santa Maria al numero civico 74 r.Delle successive cerchie murarie, quelle di epoca medievale (la quarta -1078- e la quinta -1173/1175-) restano importanti memorie nel centro della città. Una di queste è Via del Castel-lo d’Altafronte, un’angusta stradina che costeg-gia la Loggia del Grano nell’omonima piazza, e Palazzo Castellani, e che si immette in Piazza dei Giudici. Il Castello d’Altafronte -dal nome della famiglia fiorentina che lo possedette fino al 1180- sorgeva dove adesso, dal XIV secolo, è Pa-
lazzo Castellani, sede del Museo Galileo, ed era un colossale fortilizio articolato in più edifici. Lungo Via del Castello d’Altafronte correva un muraglione che prolungava il lato orientale del-le mura romane, riattate dalla contessa Matilde di Canossa, da Piazza San Firenze sino all’Arno. Questa muraglia può essere pertanto conside-rata parte della quarta cerchia muraria.Terminiamo spostandoci altrove, all’Arco di San Pierino, un lungo tunnel in pietra concia che at-traverso alcuni edifici collega Via dell’Oriuolo a Piazza San Pier Maggiore e la cui genesi archi-tettonica risulta piuttosto difficile da spiegare. Si ritiene che possa essere ciò che resta di una delle porte della quinta cerchia muraria fioren-tina (1173-1175).
“La cerchia antica”
in alto: Rex rogat abbatem / Mathildim supplicat atque”, miniatura del codice originale della “Vita Mathildis” di Donizone di Canossa (sec. XII). Biblioteca Vaticana, Roma. Cod. Vat. lat. 4922 (1115)
9
A.S. Aurora-estate in Piazza Tassodi fronte al Torrino delle mura (angolo viale Pratolini)
in collaborazione con
2 Luglio ore 21
L'ACROBATA DJ SETGiustina Terenzi - black music e non solo
9 Luglio ore 21
MANUEL VOLPEbagliori nel buio
16 Luglio ore 21MARS ATTACKS! INTERNATIONAL FOLKS
NOELIE McDONNELe NICOLA JOYCE
23 Luglio ore 21
PILL TAPESmusic will save us from ourselves
www.pilltapes.com
28 Luglio ore 21MARS ATTACKS! INTERNATIONAL FOLKS
BERRILL TRIO30 Luglio ore 21
IACAMPOun canto che ha un suono bellissimo
presenta
artedi il tavolo del prosecco
Claudeopsis
www.tusciaelecta.it - foto: Francesco Niccolai
lo sguardodi Claude
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La nuova edizione della rassegna Tusciaelec-ta. Arte contemporanea nel Chianti ha inau-gurato domenica 16 giugno a Tavarnelle Val di Pesa l’installazione site specific di Da-
cia Manto, Claudeopsis. Lo sguardo di Claude, a cura di Arabella Natalini. L’opera di Manto si inserisce nel progetto di arte pubblica che la manifestazione Tusciaelecta porta avanti dal 1996. La rassegna nel corso degli anni ha presentato, tra le tante, installa-zioni di Mario Airò, Flavio Favelli, Antony Gormley, Eva Marisaldi, Perino e Vele, Cesare Pietroiusti, Alan Sonfist, con l’intento di riproporre una ridefinizio-ne di quei luoghi del Chianti che si discostano dalla visione stereotipata che usualmente viene fornita. Dalla sua nascita Tusciaelecta ha proposto una serie di interventi appositamente realizzati in luoghi atipici e spazi decentrati, favorendo un’in-tegrazione tra opera d’arte, luogo e suoi abitanti: un coinvolgimento programmatico dei luoghi nodali dell’abitato che implica un dialogo attivo e quotidiano tra spettatori non convenzionali d’arte contemporanea, turisti e soprattutto cittadini dei luoghi coinvolti.L’edizione del 2013 ha interessato il comune di Ta-varnelle Val di Pesa, per il quale l’artista Dacia Man-to ha elaborato una sorta di moderno dispositivo ottico, con l’intento di ridefinire la consueta osser-vazione della cittadina: una serie di oggetti spec-chianti di diverse dimensioni si inseriscono in ma-niera minimale nell’abitato urbano, rispettandone le caratteristiche sociali e paesaggistiche, ma allo stesso tempo ne amplificano e moltiplicano l’usua-le possibilità di visione. Per l’installazione Claude-opsis Dacia Manto ha infatti tratto spunto dal “Clau-de Glass”, un antico congegno ottico che prende il nome dal pittore Claude Lorrain, e che è stato im-piegato nel Settecento e Ottocento dagli artisti per la resa del paesaggio, riattualizzandone l’aspetto e la funzione. Gli specchi di Manto, di colore brunito e forma convessa, sono stati apposti negli alberi della piazza principale del paese, Piazza Giacomo Matteotti, luogo del mercato cittadino e sede del Municipio, e nello spiazzo antistante la Chiesa di S. Lucia al Borghetto, un giardino maggiormente caratterizzato da un punto di vista paesaggistico. L’intento delle inserzioni dell’artista è quello di proporre una visione alterata e inconsueta del cir-costante, un immagine che di volta in volta viene creata dalla spettatore, il quale inserito nell’imma-gine partecipa al suo farsi e allo stesso tempo la co-struisce e la modella. Anche il titolo – neologismo coniato dall’artista, che fonde la parola greca opsis, sguardo, e il nome del celebre paesaggista Lorrain –allude a questa possibilità dello sguardo di co-stituirsi come elemento fondante il lavoro, dando luogo ad una molteplicità di punti di vista e visioni in cui si inseriscono al contempo elementi architet-tonici, vegetali e fruitori del luogo. La collocazione degli specchi nella piazza principale del comune risponde inoltre alla sua antica funzione di centro nevralgico della città, luogo di scambio economi-co e sociale e perno funzionale delle attività della
comunità. Dacia Manto, moltiplicandovi i punti di osservazione e rispecchiamento, ne ribadisce la sua centralità come spazio pubblico per eccellenza: una sovrapposizione visiva che simbolizza e ampli-fica l’immutata funzione della piazza quale luogo di convergenza di percorsi personali e collettivi. Se all’interno della piazza gli oggetti sono meno evidenti ad una prima osservazione, dando luogo ad una relazione singola con l’osservatore, nello spazio di S. Lucia al Borghetto la loro interazione viene maggiormente sviluppata, in un continuum visivo dove l’immagine che viene creata contiene e richiama la successiva. Qui l’elemento naturale ricalca maggiormente i canoni paesaggistici del Chianti, riproponendo pertanto l’antica funzione del dispositivo quale filtro per l’osservazione della natura. Con Claudeopsis Manto da vita ad un’inedita moda-lità di creazione e restituzione delle immagini, una riappropriazione del circostante ottenuta grazie all’esperienza del singolo e alla sua manipolazione attiva del paesaggio.
A questo giro niente retromania. Parliamo di due serie nuove. Anzi nuovissime.
La prima si intitola Hemlock Grove (serie tv Usa per il servizio streaming di Netflix) 13 episodi messi a disposizione a partire dalla metà del mese di aprile. Ci trovia-
mo in una fittizia e (apparentemente) tranquilla cittadina della Pennsylvania messa a soqquadro dall’omicidio violentissimo di una giovane che-erleader del liceo locale. Le indagini a cura dello sceriffo della città (come da copione dall’aria non troppo sveglia) fanno emergere immediatamen-te dettagli inquietanti e soprannaturali. Diciamo fino a qua niente di nuovo, se non fosse per l’at-mosfera gotica, dal sapore antico, sospesa e rare-fatta che aleggia su tutta la città e sui personaggi principali che fin da subito si distinguono per il loro alone di inquietante mistero. Non mancano i momenti surreali e grotteschi sottolineati da una scelta della fotografia e delle musiche az-zeccatissima, che alterna motivi alla Twin Peaks (il compositore è Nathan Barr già in azione per serie tv prestigiose come True Blood) per passa-re a brani più recenti degni di una playlist indie rock ‘a la page’. Fin dal pilota la storia si presenta intrigante. C’è il thriller con ampi spazi concessi al mistero dal sapore onirico che andranno a svi-lupparsi nelle puntate successive, e i personaggi principali, il giovane gypsy Peter che vive in una roulotte in mezzo al bosco e il rampollo Roman della famiglia (con tanti ma tanti scheletri nell’ar-
madio) Godfrey funzionano alla grande. Per non parlare dei personaggi secondari (la sorella freak che emana luce affetta da gigantismo, del gio-vane e degenerato rampollo di cui sopra). E poi rimandi e citazioni di ogni sorta dei grandi ‘classi-ci’ del genere. Infine non possiamo non ricordare che la regia del pilota e tutta la produzione è stata affidata a Eli Roth, regista produttore e sce-neggiatore noto per la saga di Hostel tra gli altri. Insomma da vedere!
L’altra serie si intitola The Fall. È ambientata in Irlanda del nord, dove un serial killer sta terro-rizzando Belfast, e quando le autorità locali, impotenti, non riescono a chiudere il caso viene interpellata la sovrintendente della polizia metropolitana Stella Gibson, che altri non è che la in-dimenticata Dana Scully della se-rie tv di culto degli anni novanta X files. Anche qui niente di nuovo direte voi. Invece scordatevi The Following e i vari Criminal Minds e tutte le serie che da anni ci pro-pinano i serial killer. Ogni stereo-tipo viene abbattuto. La scrittura narrativa è sorprendente e non si appoggia sul già visto o sui clichè
di serie similari. Senza contare che anche lo sfon-do è diverso. Siamo nella Belfast contemporanea ancora lacerata da lotte religiose e di potere. La serie prodotta dalla mitica BBC è stata confer-mata anche per una seconda stagione. Anche in questo caso aggiungiamo un da vedere!
seriedi giustina terenzi
Spoiler
The Fall - in alto: Hemlock Grove
12
estate fiorentinadi riccardo ventrella
C’è il sole,torniamo in città
C’è stato un tempo in cui l’estate serviva a dimenticare la città. la bella stagione si trasformava in una fuga collettiva che lasciava gli spazi urbani vuoti di
persone e attività, come ci raccontano i vent’an-ni di cinema che intercorrono tra il Sorpasso e Un sacco bello. In questo periodo di cultura estiva in città si trovavano poche tracce. Col sorgere dell’ottimismo anni Ottanta, ospitare program-mazioni nella bella stagione divenne edonisti-camente chic: il grande spettacolo prevaleva. In questi anni anche Firenze si dotò di elementi d’arredo inediti come gli spazi all’aperto (chi ri-corda il mitico Bar After, anno 1987 ?). Oggi, per le motivazione più varie, l’estate viene vissuta da tanti soprattutto in città: per scelta, per mancan-za di risorse, per organizzazione diversa del tem-po. La cultura in questo nuovo scenario diventa un elemento necessario, una costante di presidio del territorio oltre che un’occasione di crescita, arricchimento e condivisione. Questo fatto ro-vescia la situazione che si presentava anche solo fino a vent’anni fa: se prima si fuggiva dalla città, ora la si scopre o si riscopre. L’estate diventa un tempo favorevole per riappropriarsi dello spazio, per conoscerlo più a fondo, per vederne delle
PlaylistThe Summer - Yo La Tengo
Ca Plane Pour Moi - Plastic Bertrand
Rockaway Beach - Ramones
Una Favola d’Estate - Franco Califano
Summer Plays Out - Plone
Girls On The Beach - Beach Boys
Luna - Gianni Togni
Rio - Duran Duran
Long Hot Summer - Style Council
Don’t You (Forget About Me) - Simple Minds
Surfin’USA (Summer Mix) - Jesus And Mary Chain
prospettive inedite. Chiusa d’inverno nelle sue forme tradizionali, Firenze nella bella stagione ha ancora più di altre città l’occasione di reinventar-si, di far camminare più velocemente quel moto dialettico tra passato, presente e futuro che è in grado di farla uscire dal rischio innato di scivolare nel provincialismo delle forme, di confermarne il ruolo di più piccola (e più bella) tra le città globali. Uscire di casa, partecipare, camminare, andare in piazza dove c’è uno schermo acceso, oppure uno spazio all’aperto. Vivere il tempo libero a ritmi umani, godere di un rallentamento, parlare con un tono di voce corretto. Scoprire che dietro una porta normalmente chiusa c’è un affresco, o che l’Arno è il mare di Firenze. Non paragonar-si a Berlino, ma avere degli scorci berlinesi, non aspirare alla parigitudine ma proporre almeno due o tre festival a dimensione realmente euro-pea. Andare oltre con idee e sostenibilità, a un ritmo piacevole per tutti, grandi e piccini, giovani e anziani. Volare anche un poco: questa è l’Estate Fiorentina 2013.
14
www.estatefiorentina.it - foto: José Garrido
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9-18 agosto 2013APERTURA ORE 17,30
Luglio
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lunedì 01
QUARTETTO SAVINIO Basilica di Sant’Alessandro (FI) ing. NP
INDIGNATI Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
PADDY CAMPBELL Palazzo Medici Riccardi (FI) Ing. libero
RITORNO A CASA GORI Las Palmas (FI) ing. libero
PROGETTO PARCO DANZA Limonaia Vialla Strozzi (FI) ing. NP
martedì 02
MAX GAZZÉ Teatro Romano di Fiesole Fiesole (FI) ing.
JOEL HOLMES PIANO SOLO Caffetteria delle Oblate (FI) ing.
EXCALIBUR TRILOGY FLORENCE DANCE COMPANY Cort. del Bargello (FI) ing. 31 euro
GIUSTINA TERENZI DJ SET Mars Attacks! presso Circolo Aurora (FI) ing. libero
VERNACOLANDO Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
LAMIA KHORSHID SACI Gallery (FI) ing. libero
FABRIZIO MOCATA TRIO Las Palmas (FI) ing. libero
mercoledì 03
MEMORIE DI ADRIANO Teatro Romano di Fiesole Fiesole (FI) ing. NP
BEN HARPER / PISTOIA BLUES Pistoia (PT) ing. NP
GLI INCONTENTABILI JAZZ Parco Fluviale F. De André Pontassieve (FI) ing. NP
KING OF THE OPERA Chiesa di Bonistallo (Poggio a Caiano) ing. NP
MAESTRI DELLA POESIA Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
DOMINIC MANCUSO– Las Palmas (FI) ing. libero
VINTAGE SELECTION Stazione Leopolda (FI) ing. NP
PITTI IMMAGINE FILATI Fortezza da Basso (FI) ing. NP
giovedì 04
CARMELO BENE- MANFRED Basilica S. Alessandro Fiesole (FI) ing. 12/15 euro
THE BLACK CROWES / PISTOIA BLUES Pistoia (PT) ing.
DIAFRAMMA+BASTA! Cantieri la Ginestra (Montevarchi) ing. libero
WHO MADE WHO Mengo Music Fest (AR) ing. libero
FESTIVAL AU DESERT Le Murate (Firenze) ing. libero
INDIPENDENCE DAY Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
DANZA ORIENTALE Las Palmas (FI) ing. libero
VINTAGE SELECTION Stazione Leopolda (FI) ing. NP
venerdì 05
SONG. 14 MARCO PAOLINI e LORENZO MONGUZZI Teatro Romano di Fiesole (FI)
MUSICHE DA FILM / REALITY BITES FESTIVAL Massarella Fucecchio (FI) ing. libero
STEVEN WILSON / PISTOIA BLUES Pistoia (PT) ing. NP
FESTIVAL AU DESERT Le Murate (Firenze) ing. libero
CARMELO BENE- MANFRED Basilica S. Alessandro Fiesole (FI) ing. 12/15 euro
SERGIO CAPUTO Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
ACQUARAGGIA Las Palmas (FI) ing. libero
VINTAGE SELECTION Stazione Leopolda (FI) ing. NP
IL TEATRO DELLA MENTE Museo Marino Marini (FI) ing. 18/14 euro
sabato 06
BEADY EYE / PISTOIA BLUES Pistoia (PT) ing. NP
LINE OUT IN CONCERTO Parco dell’Anconella (FI) ing. NP
DIANA KRALL / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP2
DIROTTA SU CUBA Cava di Roselle Parco di Pietra Grosseto (GR) ing. libero
FESTIVAL AU DESERT Le Murate (Firenze) ing. libero
RAGAZZI SCIMMIA Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
STEVE JOKA TRIO Las Palmas (FI) ing. libero
domenica 07
DIMARTINO+THONY+UNEPASSANTE Massarella (FI) ing. libero
BUZZ+ ROBBEN FORD+ROBER CRAY BAND / PISTOIA BLUES Pistoia (PT) ing. NP
PAUL KALKBRENNER Cittadella del Carnevalle (Viareggio) ing. 30 euro
VERNACOLANDO Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
THE FAKE FACTORI Las Palmas (FI) ing libero
FESTA TANABATA Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing NP
lunedì 08
TOMMY EMMANUEL - Teatro Romano di Fiesole Fiesole (FI) ing.
LITFIBA / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
FIREFLY / EVOLUTION DANCE THEATRE Cortile del Bargello (FI) ing 31 euro
CANTO CLANDESTINO Castello Acciaiolo (Scandicci) ing libero
LA BANDA DEL BRASILIANO Las Palmas (FI) ing libero
ZHANG HUAN Palazzo Vecchio/Forte di Belvedere (FI) ing NP
martedì 09
ORCHESTRA P. VITTORIO + GINEVRA DE MARCO - Teatro Romano di Fiesole (FI) ing.
LEONARD COHEN / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
TRIO FELIX Villa Bardini (FI) Ing. 6 euro
GRANDE ADAGIO POPOLARE Cenacolo di San Salvi (FI) ing. Libero
MANUEL VOLPE Mars Attacks! presso Circolo Aurora (FI) ing libero
VERNACOLANDO Castello Acciaiolo (Scandicci) ing libero
UNIVERSITY OF SOUT FLORIDA Las Palmas (FI) ing libero
mercoledì 10
BRYAN ADAMS / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
AREZZO WAVE Civitella in Vladichiana (AR) ing. gratuito entro le ore 20.00
RAMIN BAHRAMI Biblioteca Lazzerini (PO) ing. 8 euro
SPAZI ARMONICI Teatro Romano di Fiesole (FI) ing 15/10 euro
SETTIMINO FIORENTINO- Piazza della Stazione Caldine (FI) ing. NP
MAESTRI DELLA POESIA Castello Acciaiolo (Scandicci) ing libero
LA CANAGLIA ACUSTICA Las Palmas (FI) ing libero
giovedì 11
NICK CAVE & THE BAD SEEDS / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
AREZZO WAVE Civitella in Vladichiana (AR) ing. gratuito entro le ore 20.00
DEAD CITY Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. libero
LA VAGUE Giardino della Biblioteca Comunale (Pratolino) ing. libero
SOCIAL PARTY Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
NOS Las Palmas (FI) ing. libero
LE MURATE SEMIOTTAGONO Le Murate (FI) ing. libero
VIVERE JAZZ FESTIVAL Pratolino (FI) ing. NP
venerdì 12
MARS ATTACKS! Special Night Anfiteatro delle Cascine ing. libero
AREZZO WAVE Civitella in Vladichiana (AR) ing. gratuito entro le ore 20.00
KAJALZONE E FUNKY TRIBE Parco dell’Anconella (FI) ing. libero
THE BEST OF PARSONS DANCE Cortile del Bargello (FI) ing. 36 euro
SETTIMINO FIORENTINO Piazza della Signoria (FI) ing. NP
PAROLE DI LAVORO/WÖRTER DER ARBEIT Casa nEXt Emerson (FI) ing. 3 euro
THE SWEET LIFE SOCIETY+LE MOUSTACHE SAUVAGE Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
MARCO DI MAGGIO TRIO Las Palmas (FI) ing. libero
Perché a Firenze non c’è mai niente da fare...
sabato 13
LO STATO SOCIALE+CRIMINAL JOCKERS+OFF. CAMOMILLA Massarella (FI) ing. libero
4 GATTI IN CONCERTO Parco dell’Anconella (FI) ing. NP
THIRTY SECONDS TO MARS / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
AREZZO WAVE Civitella in Vladichiana (AR) ing. gratuito entro le ore 20.00
OMAGGIO A CLAUDE BOLLING Villa Demidoff (FI) ing. NP
CIRQUE TOAMEME Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
RICCARDO MORI TRIO Las Palmas (FI) ing. libero
domenica 14
HAIR Teatro Romano di Fiesole Fiesole (FI) ing. 22/19/15 euro
CONFUSIONE / IL LUCIO BATTISTI DEGLI ANNI ‘70 Massarella (FI) ing. lib
AREZZO WAVE Civitella in Vladichiana (AR) ing. gratuito entro le ore 20.00
INSTRUMENT 1 SCOPRIRE L’INVISIBILE Cortile del Bargello (FI) ing. 31 euro
STREET CLERKS Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
THE FAKE FACTORY Las Palmas (FI) ing. libero
lunedì 15
ROBERTO CACCIAPAGLIA Anfiteatro Museo Pecci (PO) ing. NP
PREMIO FIESOLE AI MAESTRI DEL CINEMA Tetro Romano Fiesole (FI) ing. NP
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
STORIE DI ORDINARIA FOLLIA Las Palmas (FI) ing. libero
martedì 16
SKUNK ANANSIE Teatro Obihall (FI) ing. NP
STORIA DI UN BENE COMUNE/PEPPE VOLTARELLI Biblioteca Lazzerini (PO) ing. NP
WHISKY TRAIL Festival del Chianti (Gaiole) ing. libero
MARS ATTACKS! INTERNATIONAL FOLKS Circolo Aurora (FI) ing. libero
P-51 Airplanes feat. ROY PACI Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
MINOTAURO, UN’ALTRA VERITÀ Anfiteatro Romano Fiesole (FI) ing. NP
mercoledì 17
THE KILLERS / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
KABÌLA & XDARAWISH Orienteoccidente (Bucine) ing. libero
ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA Cortile del Bargello (FI) ing. NP
SPAZI ARMONICI Basilica di Sant’Alessandro (FI) ing. 5 euro
MAESTRI DELLA POESIA Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
giovedì 18
SIMONE CRISTICCHI PER SERGIO ENDRIGO Anfiteatro Pecci (PO) ing. NP
TALENTI LUCCHESI / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
MARTINICCA BOISON La Pergola (Radicondoli) ing. libero
SPAZI ARMONICI Basilica di Sant’Alessandro (FI) ing. 10 euro
ZENERGY Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
venerdì 19
STEFANO BOLLANI + IRENE GRANDI Teatro Romano di Fiesole (FI) ing. NP
ORCH. BUENA VISTA SOCIAL CLUB / SIENA AND STARS Siena (SI) ing. NP
MARK KNOPFLER / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
GINEVRA DI MARCO e LE MONDINE DI NOVI Villa Medicea (Poggio a Caino) ing. 8 euro
SYCAMORE AGE Cava di Roselle Parco di Pietra Grosseto (GR) ing. libero
SOSPESA Castello Acciaiolo (Scandicci) ing. libero
sabato 20
ALESSANDRO SIANI / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
FLORENCEDANCEBOOK PROMESSA ALLA DANZA Cortile del Bargello (FI) ing. 31 euro
MARE D’AMARE Fortezza da Basso (FI) ing. NP
SPAZI ARMONICI Basilica di Sant’Alessandro (FI) ing. 5 euro
TUTTO DANTE Piazza Santa Croce (FI) ing. 17/34 euro
domenica 21
MARIO BIONDI + PINO DANIELE / SIENA AND STARS Siena (SI) ing.
RENZO ARBORE / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
ANDREA COPPINI E MASSIMO CIOLLI Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. libero
SPAZI ARMONICI Varie Location Fiesole (FI) ing. NP
FIERUCOLA DEL GRANO Piazza Santo Spirito (FI) ing. libero
lunedì 22
EARTH, WIND & FIRE / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
NEW GENERATION KINESIS DANZA Cortile del Bargello (FI) ing. 31 euro
SPAZI ARMONICI Basilica di Sant’Alessandro (FI) ing. 5 euro
INTRECCI D’ESTATE Villa Gerini di Colonnata (FI) ing. 12/14 euro
martedì 23
LA PARMIGIANA E LA RIVOLUZIONE LIVE Villa il Mulinaccio (Vaiano) ing. 8 euro
ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA Cortile del Bargello (FI) ing. NP
SPAZI ARMONICI Terrazza del Teatro Romano (FI) ing. libero
PILL TAPES Mars Attacks! presso Circolo Aurora (FI) ing. libero
mercoledì 24
TEHO TEARDO Rocca di Carmignano (PO) ing. 5 euro
ROYAL RUSSIAN BALLET Cortile del Bargello (FI) ing. NP
SPAZI ARMONICI Teatro Romano di Fiesole (FI) ing. 10 euro
giovedì 25
BOBO RONDELLI & L’ORCHESTRINO Anfiteatro delle Cascine (FI) ing. NP
NEIL YOUNG & CRAZY HORSE / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
TRIO SABATINO Biblioteca Comunale di Pratolino (FI) ing. NP
CODY CHESNUTT Festa della Musica (Chianciano Terme) ing. libero
ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA Cortile del Bargello (FI) ing. NP
SPAZI ARMONICI Basilica di Sant’Alessandro (FI) ing. 10 euro
TRIO SABATINO Biblioteca Comunale Pratolino (FI) ing. NP
RADIO MARQUE MOON Easy Living. (FI) ing. libero
venerdì 26
LUDOVICO EINAUDI / SIENA AND STARS Siena (SI) ing. 26/40 euro
PATTI SMITH / ESTATE PRATESE Prato (PO) ing. 12/24 euro
DAVID GUETTA Cittadella del Carnevale (Viareggio) ing. 40 euro
AUCAN Festa della Musica (Chianciano Terme) ing. libero
QUARTIERE TAMBURI Pontassieve (PI) ing. libero
SPAZI ARMONICI Basilica di Sant’Alessandro (FI) ing. 10 euro
MADAMA BUTTERFLY Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. NP
sabato 27
SIGUR RÓS / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
FANTOMATIK ORCHESTRA Cortona Mix Festival (Cortona) ing. libero
MOTELCONNECTION Festa della Musica (Chianciano Terme) ing. libero
BANCO DEL MUTO SOCCORSO Campo Spor. Comunale Boccheggiano (Montieri) ing. 21 euro
MARCO TRAVAGLIO Cava di Roselle Parco di Pietra Grosseto (GR) ing. libero
MUSICHE DA FILM omaggio ad Ennio Morricone Cortile del Bargello (FI) ing. NP
OMAGGIO A DAVE BRUBECK Villa Demidoff (FI) ing. NP
domenica 28
BAUSTELLE / SIENA AND STARS Siena (SI) ing.
CAMILLO CROMO Parco dell’Albereta (Mercatale di Vernio) ing. libero
ORNELLA VANONI Teatro della Versiliana (Marina di Pietrasanta) ing. 27/66 euro
RICHARD GALLIANO Cortona Mix Festival (Cortona) 10/30 euro
NOZZE DI FIGARO Cortile del Bargello (FI) ing. NP
3 BERRIL Mars Attacks! presso Circolo Aurora (FI) ing. libero
lunedì 29
IL CILE Anfiteatro Museo Pecci Prato (PO) ing. NP
GIOVANNI ALLEVI Teatro La Versiliana (Marina di Pietrasanta) ing. 22/44 euro
PAOLA CRISIGIOVANNI Cortile Palazzo di Monte (Monte San Savino) ing. libero
OMAGGIO AD ASTOR PIAZZOLLA Cortile del Bargello (FI) ing. NP
martedì 30
PINO DANIELE MARCUS MILLER / LUCCA SUMMER FESTIVAL Lucca (LU) ing. NP
RUBEN CHAVIANO Y CUBA REUNION Piazza San Francesco (Lucignano) ing. libero
WHISKY TRAIL Diacetum Festival (Diacceto) ing. libero
IACAMPO Mars Attacks! presso Circolo Aurora (FI) ing. libero
mercoledì 31
COLL. SNELLIMBERG+LA BAND DEL BRASILIANO Anfiteatro Pecci (PO) ing. libero
BASTIEN UND BASTIENNE Cortile del Bargello (FI) ing. NP
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C’È A FIRENZE OGGI • COSA C’È A FIRENZE OGGI • COSA C’È A FIRENZE OGGI • COSA C’È A
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AgostoELIO E LE STORIE TESE / CORTONA MIX FESTIVALCortona (AR) ing. 20 €
NADA CON FAUSTO MESOLELLAOrienteoccidente (Terranova Bracciolini) ing. libero
ARMANDO CHERIMuseo Civico Archeologico (Fiesole) ing 12/8 euro
FLORENCE YOUTH FESTIVAL (Chiusura)Loggia dei Lanzi (FI) ing NP
MULTISCENAVarie location (Vinci) ing libero
RADIO MARQUE MOONEasy Living (FI) ing libero
giovedì 01
MAX WEINBERG & MIX FESTIVAL BANDMix Festival (Cortona) ing. libero
ZAMBALLARANA & CORO DELLE DONNE DI MAGLIANOVox Mundi Festival (Magliano in Toscana) ing 12/10 euro
MAURO ERMANNO GIOVANARDI+SINFONICO HONOLULUEffetto Venezia (Livorno) ing libero
ENRICO BRIGNANOPiazza Duomo (S. Gimignano) ing NP
venerdì 02
IGUDESMAN & JOO E ORCHESTRA DELLA TOSCANAMix Festival (Cortona) ing. 10/20/30 euro
APPINO+STATO SOCIALE+MARCO PARENTECasentino Love Affair (Poppi) ing libero
SONALASTRANACava di Roselle Parco di Pietra Grosseto (GR) ing. Libero
sabato 03
NOZZE DI FIGAROCortile del Bargello (FI) ing 15/12 euro
ESTATE CONCERTISTICA DI LAMOLEChiesa di San Donato (Lamole) ing 10/5 euro
FESTIVAL CHITARREVilla Demidoff (FI) ing libero
domenica 04
CANTI ERRANTITeatro del Fiume (AR) ing. libero
lunedì 05
MUSICASTRADAMonteverdi M.mo (PI) ing. libero
martedì 06
CAPTAIN MANTELLCava Roselle (GR) ing NP
LUDOVICO EINAUDILa Versiliana Festival (Marina di Pietrasanta) ing NP
mercoledì 07
ERRIQUEZ & FINAZ CON ORCHESTRA MULTIETNICAOrienteoccidente (Arezzo) ing libero
DAVID WURTZELComune di Fiesole (FI) ing libero
RADIO MARQUE MOONEasy Living (FI) ing libero
giovedì 08
FESTAMBIENTE / PINO DANIELERispescia (GR) ing. 8 €
LA BANDA IMPROVVISA & CANTI ERRANTIIsola del Giglio ing libero
venerdì 09
FESTAMBIENTE / DANIELE SILVESTRIRispescia (GR) ing. 8 €
CALICI DI STELLEPiazza del Castello (Vinci) ing libero
sabato 10
FESTAMBIENTE / MAX GAZZÈRispescia (GR) ing. 8 €
STEFANO BOLLANI+IRENE GRANDITeatro La Versiliana - Marina di Pietrasanta (LU) ing.
domenica 11
lunedì 12
I PAESI DI MARZAPANEPiazza della Repubblica (FI) ing libero
martedì 13
MUSICA W FESTIVALCastellina Marittima (PI) ing. Libero
GINO PAOLI Villa Bertelli (Forte di Marmi) ing NP
mercoledì 14
FESTAMBIENTE / MARTA SUI TUBI - TEATRO DEGLI ORRORIRispescia (GR) ing. 8 €
MUSICA W FESTIVALCastellina Marittima (PI) ing. libero
GARA DI CASTELLI DI SABBIAEasy Living (FI) ing libero
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GREY CAT FESTIVALScarlino (GR) ing NP
CARRARA ROCKNROLLASpiaggia Libera (Marina di Carrara) ing NP
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MUSICA W FESTIVALCastellina Marittima (PI) ing. libero
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FESTAMBIENTE / MARIO BIONDIRispescia (GR) ing. 8 €
MUSICA W FESTIVALCastellina Marittima (PI) ing. Libero
OMAGGIO A GERSHWINCortile del Bargello ing 15 euro
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CRISTIANO DE ANDRÉTeatro La Versiliana - Marina di Pietrasanta (LU) ing. NP
MUSICA W FESTIVALCastellina Marittima (PI) ing. Libero
CARRARA ROCKNROLLASpiaggia Libera (Marina di Carrara) ing NP
domenica 18
I MATTI DELLE GIUNCAIE / MUSICASTRADAChianni (PI) ing. libero
lunedì 19
martedì 20
RAPHAEL GUALAZZITeatro La Versiliana (Marina di Pietrasanta) ing 22/50 euroRICCARDO TESI CAMERISTICO & QUARTETTO DI FIRENZE + PATRIZIO FARISELLIPalazzetto Sandro Pertini (Bardalone) ing. 6 euro
RADIO MARQUE MOONEasy Living (FI) ing libero
giovedì 22
mercoledì 21
FAUSTO MESOLELLA + ORCHESTRA SENTIERI ACUSTICIPalazzetto Sandro Pertini (Bardalone) ing 6 euro
venerdì 23
MAURO GIOVANARDI&SINFONICO HONOLULUPal. Sandro Pertini (Bardalone) ing 6 €
GREY CAT JAZZ FESTIVAL Cava di Roselle Parco di Pietra Grosseto (GR) ing. libero
sabato 24
domenica 25
lunedì 26
martedì 27
WEST COAST BIG BANDCava di Roselle Parco di Pietra Grosseto (GR) ing. libero
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LA MANDRAGOLACortile del Bargello (FI) ing 15/12 euro
RADIO MARQUE MOONEasy Living (FI) ing libero
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ANTONY & THE JOHNSONNelson Mandela Forum (FI) ing.
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COSA
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the italian gamedi ivan carozzi
Scenari italianianni ‘70 e ‘80
in una prospettiva retromaniaca
theitaliangame.tumblr.com
1982. Giancarlo Antognoni in un momento di relax durante il mondiale di Spagna. “Antognoni: anche lui in finale?”, si chiede il giornale. No, Antognoni non sarà in campo. Non tra i titolari e neppure in panchina, dove sedevano Ivano Bordon, Giuseppe Dossena, Giampiero Marini, Franco Causio e Alessandro Altobelli.
1971. “L’estate in riviera (ligure. Ndr). Balli alla moda per i giovani che frequentano i locali notturni”.
1982. Il giorno 11 luglio 1982, mentre in Spagna si disputava la finale per la coppa del mondo tra Italia e Germania, i Rolling Stones suonavano a Torino. Tornavano così in Italia dopo 12 anni di assenza.
1972. Il barman de ‘La bussola’ di Viareggio racconta che cosa bevono i vip in vacanza. In questo caso Mina, Ugo Tognazzi, Domenico Modugno, Romy Schneider e l’annunciatrice tv Gabriella Farinon.
1988. Negli stessi giorni dell’arresto di Vasco Rossi, Eros Ramazzotti si picchiava con due giovani, rei di averlo schernito mentre il cantante giocava a pallone in uno stadio comunale in provincia di Reggio Emilia, poche ore prima dell’inizio del concerto. In seguito Ramazzotti avrebbe offerto ai ragazzi dei biglietti omaggio, ma i due avrebbero rifiutato.
1988. Dopo quattro giorni di carcere, il 5 luglio 1988, arrestato per possesso di cocaina e armi da difesa, Vasco Rossi esce dal carcere.
1988. Il ‘Gelatao’, cioè un nuovo gelato al cacao che s’ispira al tormentone (‘Cacao meravigliao’) della sigla della trasmissione di Renzo Arbore ‘Indietro tutta’.
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«È soltanto un bravo ragazzo»(Francesco Scoglio, allenatore Genoa)
La presenza di calciatori giapponesi nei maggiori campionati europei di calcio ormai non desta più scalpore, e anzi non è raro vedere qualche top player dagli
occhi a mandorla con le casacche di squadre bla-sonate, ma ricordatevi che la strada che ha per-messo l’affermazione di giocatori come Nakata, Honda e Kagawa è stata aperta dal pioniere Kazu Miura.La maggior parte dei calciofili rimase però scet-tica quando, nel 1994, Aldo Spinelli mise in piedi il diabolico piano per assicurarsi le prestazioni di quello che all’epoca era il calciatore più forte del Sol Levante, uno che per intendersi viaggia-va con uno stipendio di 3 miliardi l’anno, aveva già sposato la popstar di turno, e in un gioco per Super Nintendo era allo stesso livello di Holly (si, quello di “Holly e Benji”).Il suddetto piano consisteva in un prestito an-
nuale dell’attaccante con ingaggio pagato da una serie di sponsor giapponesi, uno dei quali - guarda caso - campeggiava quella stagione sulla maglia del Grifone, convinti che il viatico calcio avrebbe giovato alla crescita del loro business in Occidente.All’esordio contro il Milan a San Siro, però, Fran-co Baresi, suggestionato dalla esotica novità, si ricontestualizza in Ronin e decide di cambiare i connotati al povero Kazu con una gomitata fo-tonica che lo manda all’ospedale con frattura scomposta del setto nasale e commozione cere-brale inclusa, assicurandogli un paio di operazio-ni riparatorie e diverse settimane di degenza. Il destino beffardo lo fa tornare in campo proprio il giorno del derby contro la Sampdoria e ov-viamente, a 10 minuti dal fischio iniziale, Miura buca Walter Zenga con un zampata da grande opportunista. Il primo goal di un giocatore giap-
ponese nella storia dei campionati di calcio eu-ropei. Altrettanto ovviamente il derby lo vince la Sampdoria, quindi all’astio di Baresi si aggregano anche una manciata di arbitri, che gli annullano tre reti in tre partite consecutive, ed il Genoa re-trocede in serie B, rispedendo il pacco-Miura al mittente insieme ai suoi sponsor miliardari.
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Kazuyoshi Miura
un sex symbol al meseuna non precisata (ma di certo illuminata) mentealle prese con la vera essenza della bellezzail moderatore
http://unsexsymbolallasettimana.blogspot.it
Con le ferie estive tutti rispolveriamo le nostre attrezzature fotografiche. E tutti realizziamo le fotografie delle nostre vacanze. Il problema dello stereotipo
formale e culturale della fotografia di vacanza (per altro verso antropologicamente assai inte-ressante) sta nel fatto stesso di essere in vacanza ed è quasi praticamente impossibile sfuggirvi, anche per i fotografi culturalmente più preparati e smaliziati. Mi spiego meglio: indossati gli abiti del vacanziere europeo modelliamo su quella esperienza pure la nostra visione, con pochis-sime vie di scampo, al di là delle capacità foto-grafiche di ciascuno. Ho vissuto più volte sulla mia pelle questo tipo di stress e frustrazione al ritorno di un viaggio e vi parlo quindi con cogni-zione di causa e ho tentato nel tempo differenti strategie di fuga. La migliore? Non andare in va-canza e fotografare le città semivuote… Ma per non essere così drastici e autolesionisti (un po’ di meritato riposo perbacco!) ho provato anche un tirocinio tutto in negativo elaborando diverse strategie operative. La prima: non pensare di es-sere in vacanza ma in viaggio fotografico, come se vi fosse assegnato un incarico da qualche Agenzia su un tema particolare e strutturare la vacanza come fosse un lavoro. Ma se è un lavoro allora che vacanza è? E poi, si sa, le bugie hanno le gambe corte e si finisce ugualmente a fotogra-fare i tramonti sul mare e la fidanzata davanti al monumento di turno. Seconda strategia, al limi-te dello stoicismo: cercare programmaticamente di non fare gli scatti che abitualmente da turisti saremmo tentati di fare. Mica facile resistere! E dove sta il limite? E poi in che modo? Ho tentato con due diverse tattiche. La prima, cercando di costruire un diario visivo molto intimo e perso-nale trascurando in maniera metodica tutto il
“fotograficamente corretto” e il turisticamente passabile, (sul modello di “American Surfaces” di Stephen Shore). Ma chi non amasse fotogra-fare cessi e tavoli sporchi di autogrill e dormire in alberghi di quart’ordine? Rimane la seconda tattica: fotografare gli altri turisti, coloro dalla cui visione stereotipata vorremmo allontanarci, sul modello del mitico Martin Parr, che in “Small Word” (il suo libro dedicato al Turismo) arriva ad-dirittura a costruire consapevolmente immagini streotipate sul modello turistico e con gli “errori” tecnici e compositivi tipici della fotografia fami-liare. Ma siete proprio sicuri di volerlo fare? Ri-schierete psicologicamente di brutto vedendo “da fuori” tutto ciò di cui fate parte! E tornando a casa forse non sareste più gli stessi. Mah! L’ultima risolutiva opzione è la più dolorosa per i fanatici dell’obbiettivo: lasciate la vostra macchina fo-tografica a casa e spassatevela, tanto vi rimane ancora quella sul vostro smart phone per cedere alle lusinghe turistico-fotografiche con minori sensi di colpa (pare infatti che quest’ultimo sia direttamente proporzionale alla quantità di tec-nologia utilizzata e anche su questo ci sarebbe da indagare).
Tutti al marecome sfuggire allo stereotipodella foto di vacanza
stop-downpillole di fotografia
di sandro bini
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www.deaphoto.it - credit photo: © Sandro Bini, Cicily Journey, 2007
Amate la musica e non vi sentite trop-po vecchi per partecipare ad uno dei mirabolanti festival internazionali che ogni anno popolano la scena musica-
le rock indipendente? Ritagliate questa pagina. Potrebbe esservi utile in questa situazione. Ap-pendetela al frigo, magari durante una colazione nella prossima primavera potreste impazzire e prendere un biglietto per Barcellona o Londra e andare a vedervi una reunion della vostra band del cuore.Lungarno vi dice cosa e come fare in dieci punti. Al meglio.
1 BIGLIETTI, AEREO E BAGAGLI. I bi-glietti li acquisterete in un caotico sito dove non ci capirete niente. Nessun problema: se avete una carta di credito
e pagate, nessuno vi farà storie. Basta stampare tutto, incluso l’inutile banner che costantemente stampate (convinti che serva) della compagnia aerea che prenderete. Per evitare di fare spot oc-culti, siamo sicuri che la compagnia sarà quella coi colori dell’ IKEA. Quella dove non si può ripo-sare, dove ti strillano costantemente addosso. Quella dei giovani. Perfetta per entrare nel clima del festival. Quella dove NON POTETE TRASPOR-TARE BAGAGLIO, a meno che non trasportiate
un equivalente in oro massiccio al prezzo del bagaglio. Ergo: bagaglio a mano, snello. Rapido, cheap. Anche se andrete a vedere l’anziano di turno, tipo Leonard Cohen.
2DOVE ALLOGGIARE. Dipende da con chi viaggiate. Coniugi o fidanzati vari? Preferite un appartamento. Single? Pre-ferite un appartamento anche in que-
sto caso. Ricordate una regola fondamentale: se non riuscite a dormire siete finiti. Anzi, tatuate-vela questa cosa. SE NON DORMI SEI FOTTUTO. Sicuri che questo vademecum vada in mano a persone che non abbiano 19 anni (se lo siete scriveteci con piacere, e smentiteci!) la regola è: trovate un posto comodo. La situazione ostello è da kamikaze, anche se molto interessante per approcci che esulano dal vostro scopo di appro-fondimento musicale.
3IL PROGRAMMA. Non spaventatevi, non è un elenco telefonico. Non pre-occupatevi se conoscerete anche solo il 15% delle band, funziona così, ed è il
bello dei festival. Ci sono tantissime band, pote-te vagare fra gli scenari e scoprire tanto. Oppure stare piazzati nove ore prima davanti al palco dell’unica band per la quale siete li. È una vostra
scelta, il festival ringrazia comunque.
4ORPELLI E GADGET. Sarete timbrati, imbanditi di adesivi, targhette e brac-cialetti. Il bello è che vedrete, nella location del festival, altrettante indi-
vidui marchiati a fuoco come voi. A volte ve ne vanterete, tipo nel volo di rientro quando, ebbri di avere assistitito al più grande evento musica-le della vostra vita, lo sfoggerete al fastfood di turno dell’aereoporto. A volte lo nasconderete, quando troverete quattro inglesi ubriachi sulla metro che vogliono parlare di musica con voi, alle 5.24 del mattino.
5CIBO E BEVANDE. Strano a dirsi ma ai festival si mangia qualunque cosa. Ed ovunque. Costa, ma si può decoro-samente mangiare e bere. Dopo anni
di esperienza la redazione di Lungarno consiglia però un panino al sacco di scorta, da consumarsi anche come consolazione di un brutto live o in attesa di un concerto. Niente salse o poca roba, che l’effetto salsa/borsa dopo diverse ore fa di-ventare il panino un blob immangiabile. Bevan-de? Non potete entrare ai festival con nessun li-quido tappato quindi evitate di mettervi le birre nelle mutande. Le troveranno.
festivaldi riccardo morandi
Dieci regole dieciLungarno ed i festival rockinternazionali
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6I TEMPI. State MOLTO calmi. Siate pronti a vedere concerti a notte fon-da, a mattina quasi. Evitate la rincorsa ai palchi, diventerete scemi dopo due
ore, complice il fatto che non saprete dove an-dare con la cartina del festival concepita dal fi-ghissimo studio di grafica di turno (ergo bella da tenere ed appendere in camera, ma inutile). Ottima idea è quella di scaricare, se esistente, l’applicazione per il vostro smartphone.
7I PERSONAGGI. Vi sentirete anonimi, prendetene atto. Anche se nel cuor vo-stro pensate di essere originali nel look, precisi e intelligenti ci sarà sempre qual-
cuno più bello, perfetto e contestualizzato di voi. Volete ubriacarvi ed essere molesti? Niente, non ce la farete mai.Siate voi stessi, tanto al ritorno a casa potrete rac-contare qualunque cosa.
8CLIMA. Preparatevi sempre al peggio, come si usa dire. Certo, se scegliete come meta Glastonbury (Inghilterra) non potete fare a meno di portarvi gli
stivali da pescatore, visto che in quel posto le band non cominciano a suonare se non piove. Ottimo consiglio è l’abbigliamento a strati. Non
spaventatevi se vedrete svedesi vestiti come mo-delli in ogni situazione. Funziona così.
9LE BAND. Passerete dalle rock band più grandi della storia al cantautore barbuto canadese, il cui carisma arti-stico è pari ad un barbone che suona
alla stazione della metro. Imparate a parlare un po’ bene di tutti ed a fare un’analisi critica. In cuor vostro saprete quali sono i grandi artisti, ma quando vi confronterete in questi contesti do-vete sempre temere che il vostro interlocutore possa essere un artista, o presunto tale. Quindi il peggior interlocutore.
10IL RITORNO. Stremati ma felici troverete volti che erano allo stesso vostro festival in ae-roporto. Parlerete del festival a
coloro che non ci sono stati, ma state attenti a prepararvi un sunto adatto ad ogni circostanza, altrimenti non farete mai la quadra. Una recen-sione distinta per ogni circostanza, un punto po-sitivo e qualcosa di negativo, giusto per accende-re un po’ di polemica durante le cene che farete in inverno, ripensando alla fantastica esperienza.
Seguite questi punti e gustatevi il festival. Merita.
foto: Marì Simonelli - Nick Cave - Primavera Sound 2013
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FORWARD. Mecenatismo collettivo. Arte e letteratura contemporaneepresenta
Rinasce esso dalle secche5 progetti d’arte e letteraturaper ripensare, rivivere e sognare di nuovo il fiume Arno
Estate Fiorentina 2013 / Lungarni / vari spazi
Il programma e i progetti suhttp://forwardforward.org/estate-2013/
Artisti contemporanei realizzeranno mappature, installazioni, coreografie e narrazioni sugli argini.
E tu puoi essere il loro mecenate.
web forwardforward.org - email [email protected] - twitter @forwardreward
FORWARD è un processo elementare. Un artista presenta un progetto per migliorare uno spazio cittadino.La cittadinanza è chiamata a sostenerlo con minime donazioni. L’artista dà ai donatori (i mecenati) premi materiali o formativi.
Alcuni progetti saranno realizzati in collaborazione con
Vivala pappa colpomodoro!E la panzanella e lealtre minestre di pane...
palati finidi gianluca volpi
Quando si pensa ad un piatto carat-teristico della cucina toscana, se si esclude la bistecca, quasi sempre viene in mente una zuppa. La To-
scana è infatti innegabilmente terra di zuppe, nate come piatti poveri, realizzate con gli ingre-dienti più semplici e facili da reperire.Oggi queste zuppe sono apprezzate e rivisitate, anche con l’aggiunta di materie prime selezio-nate e pregiate e servite nei migliori ristoranti della nostra regione e del mondo, basta pensa-re alla eccellente ribollita servita da “Pepolino”, nell’esclusivo quartiere di Tribeca a New York.L’origine delle minestre di pane sembra sia da ricondursi all’alto Medioevo, quando nelle mense dei ricchi si consumavano le pietanze adagiate su focacce di pane non lievitato (una sorta di pane azzimo) che, al termine dei ban-chetti, venivano distribuite ai servi. Questi poi le bollivano insieme alle verdure e a poche altre cose che potevano trovare nei campi: da qui l’origine della ribollita, della panzanella, della carabaccia, dell’acquacotta e delle altre zuppe toscane a base di pane.Ovviamente le minestre di pane vengono adat-tate per ingredienti e temperatura di servizio alle stagioni. D’inverno cavoli e fagioli (per la famosa ribollita, per esempio), mentre prota-gonisti delle minestre estive sono i pomodori, i cetrioli, il basilico e le cipolle.La più famosa è forse la “pappa al pomodoro”, resa celebre dal “Giornalino di Gian Burrasca”, scritto da Vamba, pseudonimo del fiorentino Luigi Bertelli, e dalla canzone “Viva la pappa col pomodoro” che Rita Pavone portò al successo in occasione dell’adattamento del romanzo per la televisione (sceneggiato diretto da Lina Wertmüller, che ha scritto anche il testo della canzone, e musicato da Nino Rota, che tempi!). Questa pappa non è altro che pane raffermo cotto velocemente in una salsa di pomodori co-stoluti fiorentini (molto polposi e quindi adatti a questo tipo di preparazioni) e brodo, con l’ag-giunta di cipolla e basilico. Niente di più veloce ed economico! Ancora più veloce è l’altro tipico piatto estivo toscano: la panzanella. Nessuna cottura: sem-plicemente pane raffermo ammollato in acqua, con l’aggiunta di cipolle rosse, basilico, olio, sale e aceto. Che per primi siano stati i contadi-ni nei campi o i marinai che rinvenivano il pane con l’acqua di mare poco importa, quello che importava era che questo piatto si potesse pre-parare in poco tempo e con poca attrezzatura a disposizione.In seguito sono stati aggiunti cetrioli e pomo-dori tagliati a crudo, facilmente reperibili d’e-state in Toscana, per aggiungere un po’ di sapo-re a basso costo al tutto.Due piatti sostanziosi e nutrienti, veloci e a bas-so costo, e tuttavia gustosissimi: la campagna toscana, ci regala non solo piacere per la vista, ma decisamente anche quello per il palato! www.cipollerosse.it
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CAN’T EXPLAIN
ALBERTO BRACCI TESTASECCAOttantatré218 pp. - Edizioni E/O – 2013
Una storia lunga ottantatre anni. La storia di una
vita, che inizia nel 1926 e termina nel nuovo mil-
lennio. Partendo dal periodo fascista, nel quale il
protagonista Giustino è soltanto un bambino, si
arriva fino al 2004, attraverso una narrazione sotto
forma di diario, nel quale il lettore segue l’avven-
tura del protagonista anno dopo anno. Così, sullo
sfondo delle vicende storiche nazionali scorrono
quelle personali di Giustino, la sua infanzia in un
paese dell’Italia centrale, il trasferimento a Roma
dove scopre la passione per il mondo del cinema,
il matrimonio, la paternità, un amore nuovo e to-
talizzante in tarda età e l’ultimo, improrogabile
incontro con la vecchiaia.
SAHAR DELIJANIL’albero dei fiori viola360 pp. - Rizzoli - 2013
Nel suo primo romanzo Sahar Delijani, autrice iraniana stabilitasi in Italia, mescola finzione let-teraria e autobiografia, dando inizio alla narra-zione con l’elemento autobiografico della propria nascita all’interno del carcere politico di Evin e dalla sofferenza di una madre – la sua – che sa di doversi separare dalla figlia ancora prima di cono-scerla. Nel romanzo, in cui continui flashforward e flashback passano dal periodo immediatamente successivo alla rivoluzione del 1979 agli anni con-temporanei, si intrecciano le passioni, le paure e la forza di generazioni diverse, i sacrifici, i legami inscindibili, le tradizioni e i profumi di un Paese sottoposto a una repressione dura e spietata.
Parole di sara loddo
TONY AKMELLa Francia in Costa d’Avorio: guerra e neocolonialismo134 pp. - Nexus Edizioni - 2012
In questo breve saggio Tony Akmel porta alla luce la situazione del suo Paese d’origine: la Costa d’A-vorio. Secondo il suo punto di vista – che coincide con quello di molti altri connazionali emigrati – l’ex colonia francese continua a subire l’ingerenza del suo antico dominatore, troppo interessato alle materie prime dello Stato africano per permetter-gli uno sviluppo autonomo. Nel saggio, l’azione della Francia, nascosta dietro le istituzioni interna-zionali e i tentativi di farsi garante della stabilità ivoriana, è dimostrata dal tentativo di colpo di stato del 19 settembre 2002, giunto nel momento in cui il presidente Gbagbo aveva aperto il mer-cato agli investimenti esteri di Cina, Stati Uniti e Giappone.
J.R. MOEHRINGERIl bar delle grandi speranze (486 pp. - Piemme - 2009)
Chi ha apprezzato “Open”, la biografia del tennista Andre Agassi, non può perdersi l’autobiografia di J.R. Moehringer, il premio Pulizer che si è occupato della scrittura del primo e che, con la sua storia, ha spinto Agassi a voler mettere su carta la propria. “Il bar delle grandi speranze” racconta di un bambino cresciuto senza padre in una piccola cittadina vicina New York, che trova nel bar e nei suoi meravigliosi frequentatori il vero punto di riferimento maschile che gli è sempre mancato. Il Publicans è un luogo speciale, che dà vita al protagonista e allo stesso tempo gli impedisce di viverla appieno, bloccandolo in una dimensione ovattata e rassicurante, che racchiude un’umanità magica, divertente e a tratti commovente.
LIBRERIA DI PSICOLOGIAVia P. F. Calvi, 7b/r - 50137 FirenzeLibri di Psicologia, Psicoterapia e Scienze Umane.Tutto il resto su ordinazione.
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LAMBCHOP - Anfiteatro delle Cascine, 19/06/2013Ebbene si! Lo ammetto: a me il loffio piace e non poco. Dopo aver ammirato mr Kurt Wagner e i suoi Lambchop più di sei anni fa in un Estragon bolognese insolitamente al-lestito con posti a sedere, l’idea di poter ripetere l’esperienza all’interno della suggestiva cornice dell’Anfiteatro delle Cascine, mi ha reso discretamente felice. Considerato il pub-blico avvistato al mio arrivo, ho dedotto subito che purtroppo era stata una sensazione condivisibile con pochi. Il tempo di una birra al chiarore della luna e di abituare l’orec-chio a volumi non proprio devastanti, la magia inizia. Si, perché la voce di Wagner è una roba che ti prende dentro, ti scuote l’anima, si muove sinuosa tra i perfetti arrangiamenti jazzati e fumosi di una band sopra le righe, per arrivare dritta al cuore. Poco importa se qualche classicone è venuto meno o se le fastidiose vibrazioni di una discoteca molesta facevano capolino tra un pezzo e l’altro, è stata una serata magica che difficilmente i presenti dimenticheranno. di Riccardo Sgamato - foto: Antonio Viscido
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SE NON C’ERI HAI SBAGLIATO
PRIMAL SCREAM“More Light” (Ignition)
Il bello dei Primal Scream è che han fatto così tante cose e scandagliato così tanti generi mu-sicali nei loro trent’anni e passa di carriera, che ognuno di noi può farsi la propria lista dei dischi preferiti della band scozzese senza per questo che l’interlocutore di turno possa fare il saputello. Nel senso, dando quasi per scontato che “Screame-delica” sia la pietra miliare della loro discografia, possiamo assegnare un altro paio di medaglie - il metallo da attribuire, proprio per i motivi appe-na scritti, potete scegliervelo voi – a “Vanishing Point”, “XTRMNTR” o, perché no, allo sciagurato, a detta di molti, “Give Out But Don’t Give Up”. Nei loro dieci album, i Primal Scream, una volta di più legati alle tematiche sociali di Bobby Gillespie, si sono confrontati col rock’n’roll di matrice The Stooges o MC5, col rock dalle radici blues dei The Rolling Stones, con l’House più acida (a proposito, questo nuovo album è prodotto da David Hol-mes), col funk dei Funkadelic (ricordiamo la colla-borazione con George Clinton), con la pyschede-lia e con, ovviamente, lo shoegaze dei The Jesus and Mary Chain dei quali, lo stesso Gillespie, ne fu il batterista. Rimane comunque un filo diretto con i Jesus vista la presenza, ancora una volta, di Ke-vin Shields. Assente giustificato, Mani, impegnato nella reunion degli Stone Roses. Completano in-vece le collaborazioni la Sun Ra Arkestra e Mark Stewart (The Pop Group). Il disco. Bello come in pochi potevamo aspettarci. “More Light” suona come un calderone impazzito ma perfettamente equilibrato tra jazz, dance, blues, rock e lunghi momenti lisergici. L’apertura di ‘2013’ racconta meglio di ogni altra singola parola l’atmosfera dell’album. Fra i dischi dell’anno.
Suoni di Lespertone
MAVIS STAPLES“One True Vine” (Anti)
Qualche numero fa scrivemmo del nuovo disco dei Low. Di come nacque quel disco. Della stima reciproca fra Jeff Tweedy degli Wilco e la band di Duluth. E della produzione di quel disco, “The Invi-sible Way”, proprio da parte di Jeff Tweedy nei The Loft Studios di Chicago di proprietà degli Wilco. Passava di lì, non per caso, anche Mavis Staples che con Tweedy aveva già collaborato in occa-sione del pluri-premiato “You Are Not Alone” del 2010. Naturale che stessero parlando e preparan-do la seconda collaborazione di cui, questo nuovo “One True Vine”, ne è il frutto. Come nella prece-dente uscita, anche in questo caso si alternano co-ver ben radicate nella tradizione americana – tra queste anche quella ‘Holy Ghost’ scritta da Alan Sparhawk proprio per il disco dei Low all’epoca ancora in fase embrionale, oltre alla rivisitazione di brani dei Funkadelic (‘Can You Get To That’), di Nick Lowe e di babbo Pops - a brani nuovi di zecca scritti da Tweedy, alle prese anche con tutti gli strumenti possibili immaginabili, meno la bat-teria, suonata dal figlio diciassettenne Spencer. È incredibile come, ad oltre settanta anni, la Staples riesca, oltre ad una rinnovata vitalità, a trovare nuove sfumature e soluzioni alla sua voce, sempre più orientata verso il soul ed il gospel. Gospel e musica di Dio del ventunesimo secolo, come ama-no dire i due. Ci viene in mente qualcosa. E se la collaborazione fra Mavis Staples e Jeff Tweedy diventasse qualcosa di ancor più solido come fu in occasione di Johnny Cash con Rick Rubin con le American Recordings? Noi ce lo auguriamo di cuore. Redemption Song(s).
ROSE WINDOWS“The Sun Dogs” (Sub Pop)
Che sia ormai difficile inventarsi qualcosa di nuo-vo, è ormai assodato in ogni campo dell’arte, mu-sica inclusa. Che sia ancor più complicato provare a confrontarsi con le tradizioni mantenendo intat-te genuinità e personalità, alle volte sfugge. Tant’è che lo stereotipo niente di nuovo sotto al sole, può suonare per un musicista al tempo stesso benedi-zione e dannazione. Da un lato si sente assolto dal dover inventare sempre qualcosa ad ogni sospi-ro, dall’altro qualsiasi cosa spacciata come nuova può sembrare anche una presa di giro. Una cosa è certa, i Rose Windows, creatura principalmente del compositore Chris Cheveyo, da Seattle, stanco del suo precedente progetto heavy rock, abbrac-ciano definitivamente la benedizione senza stare dietro alla ricerca del nuovo. Il loro debutto “The Sun Dogs” attinge a piene mani dalle tradizioni occidentali per quel che riguarda la strumenta-zione, usando di base gli strumenti presenti nelle passate decadi della musica rock anglosassone, arricchendola poi di un mood visionario tipico di una certa California. Se quindi si parte dal blues pesante e dilatato dei Black Sabbath, non è detto che la svolta heavy sia dietro l’angolo. Non a caso sono forti tanto gli echi folk-rock in stile The Band, quando la via psychedelica dei The Doors, grazie anche all’uso massiccio dell’hammond. Ma il bello deve ancora venire. Perché il bello è tutto il resto. Il bello è la musica persiana, indiana e balcanica a rendere il tutto ancor più visionario di quanto non lo sia già. Ed è il valore aggiunto alle tradizioni. Ci vengono in mente i Black Mountain, ma anche i Fleet Foxes, a tratti i Goat e sicuramente i Jefferson Airplane nel caso delle voci femminili. Grandiosi.