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    LESPRIT DES CHOSESIl nuovo arco

    Centro internazionale di ricerche e studi Martinisti

    N 2

    2013 A.D.

    Organo di informazione dellAssociazione

    Esprit des Choses

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    Chi siamoLobiettivo

    Pubblichiamo uno stralcio

    dellart. 2 dellatto costitutivo.LAssociazione LEsprit des Chosesnon ha fini di lucro. Essa si proponedi perseguire esclusivamente finali-t di solidariet sociale, nel campodella promozione della cultura: disviluppo e confronto culturale con laFrancia e la Svizzera, relazioni cultu-rali con altri Paesi europei, nonch disostenere nei modi e metodi ritenuti

    pi idonei il recupero, la ricerca ditesti e/o libri, lo studio, la pubblica-zione, e la loro diffusione, ledizionedi libri con aspetti culturali legati atemi sociali e filosofici, la creazionee divulgazione di una biblioteca di-gitale e tradizionale, lorganizzazionedi seminari, stages corsi e convegni,di interventi di riqualificazione su

    edifici di valenza storica per il lororecupero, e di sostenere progettidi studio nellambito scolastico/universitario con lassegnazione diborse di studio, la realizzazione dieventi di valenza storica, filosofica,geografica, umanistica, artistica eteatrale, curandosi della convivialittra i soci.

    Direttore editoriale:Giancarlo TUMIATI

    Direttore responsabile:Ennio Junior PEDRINI

    iscr. Ord. Naz. Gior. n 40997Comitato di redazione:Remi Boyer, Serge Niamke

    Serge Caillet, Giuseppe GalloSegreteria: Luisa Farinelli

    Stampato e distribuito con mezzi propriAutorizzazione del Tribunale di Torinorilasciata il 16 aprile 1958

    LESPRIT DES CHOSESll nuovo arco

    Il direttore risponde

    Chiunque desidera contattarci

    o inviarci richieste di approfondi-

    mento pu farlo inviando mail a:

    [email protected]

    fusione

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    I perchdi Giancarlo Tumiati

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    Comunit JessenaLa Cabala

    Preparata dal Rabbino Jodachay Bilbakhe dal suo discepolo Ibny Joshai

    Continua con la pubblicazione delle lezioni 3 lapprofondimento sulla Cabala.Queste piccole veloci lezioni ci aiuteranno a lavorare e risolvere i problemi dibase della lettura, del riconoscimento di ogni lettera di localizzazione delle paro-le nei testi maggiori, del computo delle lettere, dei loro valori esoterici e numerici.

    LEZIONE TRE INDICE1) IL SEGRETO DELLA PAROLA - DABAR2) COME UN UCCELLO APPOLLAIATO SU UN ALBERO IMMENSO

    INTRODUZIONE

    Continuando lo studio iniziato nelle Lezioni 1 e 2, in questa 3 Lezione presen-tiamo agli studenti i tre fondamenti base del nostro corso di Cabala.La prima base, che chiamiamo: Il segreto della Parola (Davar), lo studio spi-rituale della Torah e degli altri Libri della Bibbia, con i metodi segreti che sve-lano limmensa Sapienza Divina nascosta.La seconda base il Segreto della Merkavah e della Schekhinah, la base deigrandi e segretissimi studi cabalistici della Discesa di Dio sulla Terra e dellE-levazione dellUomo per mezzo dellunico veicolo adatto, la Merkavah, no alle

    Altezze Sublimi, dimora di Dio e dei Suoi Santi Angeli.La terza base, pi nascosta e misteriosa, il pi alto segreto della Cabala, nasce

    dalla seconda e si riferisce allazione del Divino che invia sulla Terra, di tempoin tempo, un Messia, Luce di Salvezza.Intorno allanno zero dellattuale calendario, due rami del giudaismo registra-rono gli sforzi congiunti degli Iniziati e dei Santi Angeli per facilitare la discesadel Messia e la sua Manifestazione tra gli uomini. Il primo ramo quello degliEsseni, sapienti eremiti, separati dagli altri giudei per vivere una vita stret-tamente spirituale nel deserto sulle rive occidentali del Mar Morto; il secondoramo, conosciuto in tutto il mondo con il nome di Cristianesimo, infatti il suofondatore stato proprio il Messia.Il Messia del Cristianesimo, Ges di Nazaret o Ges Nazareno, insegn e riveli Misteri cabalistici della sublime Sapienza di Dio, sar presentato in questocorso da un nuovo punto di vista, cio come un giudeo, come un Rabbino Ca-balista e come un grande Mago-Sacerdote. stato anche un sapiente Maestro

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    Esseno, e, per dimostrare di essere veramente il Messia, ha compiuto unoperapubblica ed una serie di attivit cosmiche spirituali grandissime.Gli Esseni avevano anche un grande e sapiente Cabalista, conosciuto col titolodi Maestro di Giustizia. Nelle nostre prossime Lezioni studieremo i suoi inse-gnamenti segreti. Nella Lezione 3, frattanto, inizieremo lo studio della prima

    base della Cabala: Il Segreto della Parola (Davar).

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    - Cio, la razza umana originaria celeste, prima della Caduta. Il secondo uomo appartiene alla razza umana che, essendo

    Caduta, ha abbandonato la Luce del suo stato d'origine. L'espressione: "Primo uomo" non deve essere intesa come insegnal'ortodossia, che Dio cre un unico uomo, dal quale trasse la donna, e con la loro discendenza riemp la Terra di razze e popoliadamici. - Qui il Rabbino Isacco da Moravia pone un ragionamento ortodosso, da Adamo come primo uomo e radice dellarazza umana, ma il suo argomentare lascia subito il posto al seguito dell'insegnamento cabalistico.

    IL SEGRETO DELLA PAROLA (DAVAR)

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    COME UN UCCELLO TRA I RAMI

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    Tutte le grandi religioni che si sono manifestate sulla Terra hanno molti puntiin comune. Se ci sono differenze su un proposito spirituale elevato, per esempio,lelevazione delluomo attraverso il Bene ed il suo ritorno nel Divino, niscono perrivelare insegnamenti e dottrine comuni. Il Bene Supremo universale, e cerca dimanifestarsi a tutta lumanit, senza tener conto della razza, della cultura e delcredo. Dove c un uomo, c un cuore ed una mente; e questo tutto quello cheserve al Bene Supremo per manifestarsi.Di fronte alle differenze ed alle idee comuni tra le religioni, sin dal passato pi re-moto gli uomini si sono divisi in due grandi tendenze: una desidera ardentemente

    superare le differenze, sottolinea i propositi e le dottrine simili; laltra sottolineale differenze, le accresce ed aggredisce la parte che presenta ideali e dottrine di-verse dalla sue.

    Al tempo della manifestazione di Ges, quelli che sinceramente desideravano su-perare le differenze erano noti con il nome di Gnostici. Questo nome stato loroassegnato da quelli che desideravano evidenziare le differenze ed attaccare i pun-ti che le religioni hanno in comune.Il gruppo maggiore degli gnostici insegnava che tutte le grandi religioni vengonodallunica Fonte della Conoscenza Universale. La parola greca per Conoscenza Gnosi, e gli gnostici, nei loro scritti ed insegnamenti la enfatizzavano al punto che

    nirono per ricevere dagli oppositori il titolo di Gnostici, che signica conoscitori.Gli Gnostici cercavano i punti comuni delle diverse religioni, ma esaltavano ilcristianesimo, lo zoroastrismo ed il buddismo.Tra gli Gnostici cerano differenze che permettevano di distinguere un gruppodallaltro, tuttavia, senza uscire dallarmonia e dalla Fratellanza Universale. Ilgruppo degli gnostici egiziani, per esempio, era cristiano e tendeva ad osservarei punti in comune tra il cristianesimo e le diverse correnti dei Misteri dellanticareligione egizia; il gruppo degli gnostici siriani erano cristiani che cercavano ipunti in comune tra il cristianesimo, gli antichi Misteri asiatici e la religione di

    Zoroastro; il gruppo degli gnostici celti e del Sud della Francia cercavano i punticomuni tra il cristianesimo, il buddismo ed il druidismo.Quando questi diversi gruppi si scambiavano le rispettive opere di interpretazio-ne del cristianesimo, tra loro prevaleva lo spirito duniversalit, cercavano di am-pliare i punti comuni, scambiare documenti, allargare la loro visione su ciascunareligione, scambiando esperienze in armonia ed equilibrio mistico, mantenendorelazioni amichevoli e fraterne.Da questa tendenza alluniversalit sorto il cristianesimo gnostico, come un al-bero dai molti rami che spuntano da un solo tronco, quello del Bene Supremo, lecui radici affondano nel terreno comune a tutte le religioni.

    Questo libro stato scritto con lo spirito universale dei cristiani gnostici attualiche si presentano con il nome di Jesseni. Nelle loro conferenze e riunioni, i Jessenihanno incontrato altri gruppi gnostici, come i Massoni, i Templari, i Rosa+Croce,

    Le 108 domande

    Spirito universale e cercatori della Verit

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    i Martinisti, i Cabalisti, gli Yoghi, i Su e molti altri esoteristi. In questi incontrisono sorte molte domande che illustrano e testimoniano lo spirito universale cheispira gli gnostici moderni, cercatori della Verit e del Bene Supremo.Tra queste domande, ne spieghiamo 108, che formeranno un vero e proprio no-viziato, sia della Gnosi universale, che quella Jessena. Cos, sia il laico che il

    Cercatore maturo, potranno trovare le basi della Conoscenza Universale che haorientato i diversi gruppi gnostici-cristiani nei primordi della nostra Era, e cheorienta ancora i moderni esoteristi cristiani.Le domande sono distribuite in tre gruppi: quelle dalla 1 alla 36 affrontanoargomenti fondamentali, adatti a quelli che non hanno avuto alcun contatto conqualche corrente gnostica del cristianesimo esoterico. Le domande dalla 37 alla73 considerano argomenti un po pi profondi, pi ampi, adatti a quelli che hannoavuto qualche contatto con il cristianesimo esoterico. Le domande dalla 74 alla108 riguardano i cercatori che hanno approfondito le domande precedenti, e vo-gliono affrontare argomenti pi pratici e conoscere la Magia Gnostica.

    In questi tre gruppi di domande abbiamo inserito argomenti che i Jesseni afliatialla nostra Comunit trattano nelle loro riunioni e lavori spirituali; rivolgiamo lanostra attenzione alle loro difcolt, senza perdere di vista il grande pubblico chenon conosce la vera Gnosi cristiana.

    1 Domanda: Chi erano gli gnostici?Erano uomini che si distinguevano dalla massa del popolo e dalla civilt, con unalto senso mistico universale cercavano la Verit Divina, il Bene Supremo, Dio.In ogni tempo, sono stati al di sopra del sentimento di separazione, comune tra i

    religiosi, per cercare la Verit e la Conoscenza Universale, ovunque e comunque.Un esempio di uomo gnostico lo abbiamo in Pitagora, che oltre a conoscere i Mi-steri Orci greci, conosceva quelli di Eleusi , conosceva la religione degli antichiegizi e dei fenici, avendo appreso la Cabala con il profeta Geremia, e perno lo

    Yoga con alcuni maestri indiani.

    2 Domanda: Da quando gli uomini dallo spirito mistico universale comePitagora sono stati chiamati gnostici?Nei secoli dal II al IV d. C.. Allora il cristianesimo aveva un gran numero di adeptiche disprezzavano lo spirito universale di quelli che, come Pitagora, studiavanoogni corrente religiosa che contenesse una parte della Verit. Nel cristianesimodi quei tempi prevalevano gli uomini che preferivano la separazione e la differen-za piuttosto che lunione e luguaglianza. Questi uomini riutavano con grandeviolenza lo Spirito Universale di Fratellanza e tacciarono come Gnostici i suoiafliati.

    3 Domanda: Gli Gnostici erano anche considerati Eretici. Che cosa si-gnica questo titolo?Eresia signica falsit, lusinga, menzogna mascherata che vuol passare per Ve-

    rit. Lappellativo di eretico stato afbbiato agli Gnostici dai loro nemici, i re-ligiosi separatisti, che non comprendendo la Dottrina Universale, accusarono gliGnostici di essere falsi maestri, insegnanti di dottrine bugiarde e sbagliate.

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    4 Domanda: C stato un tempo in cui separatisti e universalisti visserouniti nel cristianesimo?Il raro incontro e la convivenza dei separatisti e degli universalisti sotto lo stesso tettocristiano, si realizzato in diverse epoche. Possiamo indicare, per esempio, il I seco-lo della nostra era, quando Giudei, Esseni, Samaritani, Neopitagorici Greci, e molti

    altri, convissero sotto lo stesso tetto cristiano. Nei secoli X ed XI della nostra era pos-siamo indicare i Cavalieri Templari, si presentavano come cattolici, ma segretamenteconvivevano con i maghi druidi ed anche con i Su arabi, con un gruppo di cristianignostici, i Catari, e con i Giudei Cabalisti.

    5 Domanda: Il cristianesimo che conosciamo centrato su Ges e suiVangeli, che riportano la Sua Vita e le Sue Opere. Il cristianesimo gnosti-co rifugge da questo centro, oppure ha unidea diversa?Le diverse correnti gnostiche, ciascuna a suo modo, hanno interpretato in modo nuo-vo la gura di Ges ed i Vangeli. Ma anche lo gnosticismo pone Ges ed i suoi inse-

    gnamenti al centro delle sue credenze. Per, mentre gli gnostici erano Jerofanti, cioconoscevano il vero senso di ciascun insegnamento ed atto di Ges, gli altri cristianine avevano una conoscenza solo superciale. Il cristianesimo attuale, storico, quelloche tutti conoscono, basato su una conoscenza superciale del senso di ogni attood insegnamento di Ges. Questa conoscenza, oltre che molto superciale, incredi-bilmente manipolata dal gruppo dei separatisti. La visione gnostica, tuttavia, piampia e profonda, comprende molte idee professate dai buddisti, dai loso greci, daidiversi Jerofanti dei culti dei Misteri, ed inne, da tutte le grandi religioni del passato.

    6 Domanda: Possiamo sapere qualcosa di pi sugli insegnamenti comuni

    alle diverse religioni?Tra le numerose parabole del Budda, ce n una sul Figlio Prodigo, molto simile aquella dellevangelista Luca (15:11-24). Alcuni studiosi ritengono che Ges la presedai suoi contatti con i mercanti che venivano dallIndia e dalla Persia per vendere leloro mercanzie. Nella religione di Zoroastro c una preghiera che gli studiosi dellacultura e della religione persiana chiamano il "Padre Nostro di Zoroastro", dove leg-giamo: "Ahura-Mazda dominatore di tutti i regni per Sua Volont; con la Sua Forzadi Santit attira a S tutti i regni. Tutti i mondi che Ahura-Mazda attira a S e, conla Sua Sovranit, rimodella, sono puricati dalle loro miserie e si riempiono dello

    Spirito del Supremo Bene e delle buone opere."NellIslam, nel Corano, troviamo le seguenti sentenze, che alcuni arabi studiosi con-siderano il "Padre Nostro dellIslam": "Nel Nome di Dio, santo, clemente e misericor-dioso! Lode a Dio, il Dominatore dei mondi creati! Il Clemente, il Misericordioso! IlProtettore del giorno del Giudizio! Noi Ti adoriamo, invochiamo il Tuo aiuto; guidacisulla retta via. La via di quelli sui quali hai versato la Tua Grazia, la via di quellicon i quali non Sei irato, la via di quelli che non procedono nellerrore!" Paragoniamoqueste orazioni a quella che Ges ha insegnato, e conosciamo come il "Padre Nostro":

    Matteo 6:9-13Padre nostro che sei nei cieli, sia santicato il tuo nome;

    venga il tuo regno; sia fatta la tua volont,

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    come in cielo cos in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

    e rimetti a noi i nostri debiti

    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,

    e non ci indurre in tentazione,

    ma liberaci dal male.

    Perch Tuo il Regno, il Potere e la Gloria, per sempre. Amen.

    Queste orazioni ripetono le parole "dominio", "volont", "regno", e "Nome Santodi Dio"; le idee comuni sono quelle del "Dio dominatore dei mondi creati", della

    "Santit, della Volont e del Dominio di Dio sui mondi creati", del "Potere di Dioche purica i mondi e toglie luomo dal cammino del male".Un altro punto peculiare dei Vangeli e di tutto il Nuovo Testamento che Gessi riferisce allEssere Supremo come a "Dio, Padre". Nel Vecchio Testamento le-spressione " Dio Padre" si trova anche nel Salmo 102:13. Nel Nuovo Testamentole principali citazioni sono in Giovanni 6, versetti 27, 57 e 65, Matteo 6:6, 8 e 9 e

    Luca 12:2. Tra gli Ind lidea del Dio-Padre non sconosciuta. Nelle loro Scrit-ture, precisamente nei Rig-Veda , leggiamo: Sei vicino a noi come un padre a suoglio, dimora con noi, o Signore, risplendi e benedici. Anche nellYajur-Veda scritto: "O Signore, Tu Sei nostro Padre, istruiscici come un padre."

    Altri punti sono: La nascita del Budda stata miracolosa, come quella del Cristo.Il Budda stato tentato dal demonio Mara; Cristo stato tentato dal diavolo neldeserto. Il Budda detto "La Luce". Ges ha affermato: "Io Sono la Luce del mon-do". Il Budda ha inviato i suoi discepoli in ogni direzione, dicendo: "La mia Legge come la amma di una vela che si propaga allaltra, e cos, tutta la Terra sarcolma della sua Luce". Lapostolo Pietro, nella 2 Epistola 1-19 disse:

    E cos abbiamo una conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene avolgere l'attenzione, come a lampada che brilla in un luogo scuro, nch non spunti il

    giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori.

    Il Budda, morendo, disse: "Dammi un po dacqua, ho sete e voglio bere". Cristodalla croce, disse: "Ho sete". Il paragone del cristianesimo al buddismo, allIndui-smo ed allo zoroastrismo, si pu estendere a molte altre religioni, e si possono sco-prire somiglianze sorprendenti, ma anche abissali differenze. Secondo lo spiritodi questo paragone, si pu procedere verso luniversalismo, o verso il pi duro edignorante settarismo.

    7 Domanda: Nella risposta alla 5 domanda si detto che lo gnostico conosceil verso signicato di ciascun atto od insegnamento di Ges, mentre i religiosiseparatisti generalmente ne hanno una conoscenza solo superciale. In altri

    punti abbiamo osservato che le religioni si presentano divise in due grandigruppi: quelle che conoscono profondamente Dio ed i Suoi Misteri, e quelleche si fermano alla supercie della conoscenza. Questa mia affermazione corretta?Si. Ogni grande Maestro ed ogni grande religione si presenta allumanit in duemodi, forma due grandi nuclei di insegnamenti: uno pi generico e superciale,

    detto esoterico o essoterico (il radicale greco ex signica: di fuori, che non entraprofondamente nella Conoscenza spirituale), e laltro detto esoterico (il radicalegreco eso signica di dentro, ci che entrato nel cerchio interno della Conoscenza

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    Universale). nel nucleo essoterico che appare lo spirito settario di separazione, perch i suoimembri sono privi della Conoscenza Universale, sono spinti pi dallignoranzache dalla Sapienza.Il nucleo esoterico volto alla grande e sacra Conoscenza Universale. composto

    dai pochi uomini dallanima ansiosamente volta alla Ricerca della Verit e dellaLiberazione. Questi hanno un carattere nobile e qualit dellanima sufcienti acomprendere che lo spirito di separazione abominevole e fortemente egoista.

    8 Domanda: Tutti i grandi Maestri hanno rivelato la Conoscenza spiri-tuale in due nuclei, lesoterismo e lessoterismo? Non questa una formadi separatismo?Tutti i grandi Maestri dellumanit, osservando lumanit sulla Terra, hanno vi-sto che una parte non ha alcuna capacit di avvicinare la Conoscenza spirituale,unaltra, la ha molto limitata, unaltra ancora, ha una capacit migliorabile, no

    a poter assimilare detta Conoscenza.Per gli uomini che non hanno alcuna capacit di avvicinarsi alla Conoscenza spi-rituale, sono state stabilite regole e leggi morali, un rudimentale sistema di Giu-stizia. Questi uomini sono, per cos dire, appena civilizzati. Per il gruppo dallacapacit molto limitata di assimilare la Conoscenza divina, sono state sviluppatele religioni essoteriche. Per il terzo tipo duomo sono stati stabiliti i Misteri, la-spetto esoterico. Questo separatismo, lo riconosciamo, ma mosso dallo statostesso di Caduta dellUmanit.Mos ha rivelato la Legge per il gruppo che non aveva alcuna capacit spiritualedi assimilare la Conoscenza Divina. La Legge contiene una serie di regole chemirano ad organizzare la societ dIsraele e le relazioni dei suoi cittadini, comepunire gli assassini e come condursi con i criminali, i malati, ecc. Questo il livel-lo civilizzatore della Legge rivelata da Mos. Al di sopra di queste, ci sono le regolereligiose, sulla preparazione delle vesti dei sacerdoti, sulla corretta preparazionedel culto, sul modo di usare e disporre gli oggetti sacri del culto a Jehovah-Dio, suidoveri sacerdotali, sullunione del popolo e dei sacerdoti nelle grandi feste religio-se. Questo il livello essoterico.Per il terzo gruppo di israeliti, stata preparata la Cabala, che pu esser intesacome ricezione della Conoscenza. un insieme di insegnamenti che riguardano la

    preparazione dellanima umana perch possa raggiungere la Luce-Dio.Nellinsegnamento di Mos, la Cabala il nucleo esoterico al quale giungevano gliuomini che potevano prepararsi a conoscere la Luce-Dio ed i suoi segreti.

    Anche Ges ha diviso i suoi discepoli in esoterici ed essoterici. I Vangeli dicono(Marco 4:10-12, Matteo 13:10-16, Luca 12:9-10):

    Matteo 13:10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: Perch parli loro inparabole?.

    Matteo 13:11Egli rispose: Perch a voi dato di conoscere i misteri del regno dei cieli,ma a loro non dato.

    Matteo 13:12Cos a chi ha sar dato e sar nell'abbondanza; e a chi non ha sar tolto

    anche quello che ha.Matteo 13:13Per questo parlo loro in parabole: perch pur vedendo non vedono, e pur

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    udendo non odono e non comprendono.

    Matteo 13:14E cos si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:Voi udrete, ma non comprenderete,

    guarderete, ma non vedrete.

    In una versione biblica protestante, detta "Bibbia della Vita Nuova (Ediz. 1980),c una nota a pi di pagina che riporta le parole di Ges, sottolinea la parola

    "Mistero", menzionata dal grande rabbi, e dice: "Mistero: in greco signica chiuso,nascosto. Per il popolo, il termine indicava il rito mistico dellantica Grecia."Mistero signica "Conoscenza rivelata solo alla cerchia interna esoterica". Gesha usato questo termine per indicare la parte del suo insegnamento che vuoletener nascosta e riservata ai pi intimi, ai cristiani gnostici ed esoteristi.

    9 Domanda: Il termine esoteristi indica, attualmente, i veggenti spiri-tuali che offrono i loro lavori profetici, di divinazione con la sfera di cri-stallo, con il gioco dei Tarocchi. Il cristianesimo esoterico ha qualcosa di

    tutto questo?Assolutamente no. Questa conoscenza di cui parli, amico, totalmente essotericaed lontanissima dallesoterismo, sia cristiano, buddista, persiano, ind, cabali-stico, egizio o qualsiasi altro.

    10 Domanda: Come pu essere essoterica la conoscenza dei veggenti ri-cordati nella domanda precedente, se presentano un sincretismo religio-so universale?In essi c davvero uno spirito universale, ma il loro frutto non quello dellaConoscenza Universale Maggiore. Non troviamo nelle loro pratiche, nei loro inse-

    gnamenti ed orientamenti, nulla che somigli, per esempio, ai grandi insegnamentiesoterici del Budda, del Cristo, di Pitagora, di Platone, di Mos e dei grandi Yoghicome Kapila, Sukadeva Gosvami e Suta Gosvami, o anche di Ermete Trismegistoe dei grandi saggi dOriente. Alcuni di questi veggenti, sconfessati per la mancan-za del vero universalismo nella loro pratica ed insegnamento, cercano di recupe-rare il pi possibile lo Spirito Universale. Ma, inesorabilmente i loro discepoli econsultanti li allontanano, interrompono il loro aiuto economico e la ricerca; costornano alle loro stregonerie, feticci e divinazioni.

    11 Domanda: Qual la differenza tra Magia e stregoneria, tra Mago eStregone?Il Mago un vero esoterista, un uomo volto ai grandi Misteri di Dio e della Natu-ra, un attento studioso delle virt e dei doni divini; si dedica solo a migliorare lasua anima, perch nellinteriorit pi profonda si apra la fonte di tutti i poteri edoni divini. La sua unica Magia quella di far spuntare al centro della sua animala natura divina, i suoi immensi ed inesauribili effetti e fenomeni. La sua unicaMagia quella del ritorno alla Luce. Non c nulla nei suoi atti ed insegnamentiche non si trovino anche in quelli del Budda, del Cristo, di Platone, di ErmeteTrismegisto e di tutti i Grandi Maestri dellumanit.

    I fattucchieri e gli stregoni, al contrario, vogliono ottenere i poteri magici manipo-lando entit inferiori ed esseri elementari con propositi divinatori o per aggredirepersone che suppongono mal intenzionate. Lo stregone si avvicina ai 4 elementi,

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    ed ai suoi esseri, per catturarli nel loro stato inferiore e caotico ed abusare dellaloro instabilit, per ottenere il potere di realizzare quelli che i laici chiamanomiracoli, cio per produrre effetti paranormali. Al contrario, il Mago vuole esten-dere a tutto la grande Pace che germoglia in lui a misura che vi trova il Buonoed il Bello, cio il Bene Supremo. Il Mago si avvicina al mondo dei morti non per

    invocarli, tormentarli, indurli al male, o chiedere informazioni, ma per soccorrerlinel loro difcile cammino, alleviare i loro tormenti e mostrare la Luce redentricedel Cristo. Infatti, come si osserva nella parabola di Lazzaro (Luca 16:19-31), lamaggior parte delle volte questo contatto solo a distanza e non ha altro effettoche un dialogo meramente informativo, in cui il Mago istruisce il morto e lo rendecosciente del suo stato e dei limiti cui soggetto.

    12 Domanda: Quali erano gli obiettivi del Budda che possono esser para-gonati a quelli di Ges?Lo scopo della manifestazione del Budda sulla Terra era rivelare la Verit, le cau-

    se della sofferenza e del dolore delluomo nella sua esistenza terrestre, e liberarlodai lacci della materia, afnch tutti possano tornare al "Bene Supremo" che nelbuddismo chiamato Nirvana.La dottrina del buddismo costruita sullidea che sulla Terra tutto preso dal do-lore e dalla sofferenza. Ges nato per prendere su di S la sofferenza delluomoterrestre e dissolverla sulla croce, portarla nella tomba e trasformarla, scioglien-do cos luomo dalla materia e ricollegarlo al Bene, allEternit ed alla felicit.

    13 Domanda: su questa somiglianza di ni menzionati nella 12 Do-manda che gli gnostici basano la loro dottrina sulla redenzione delluo-mo?Nella 12 Domanda abbiamo focalizzato solo il buddismo ed il cristianesimo. Maanche Mos, Zoroastro ed altri, sono nati con gli stessi ni; ed su questi chelo gnosticismo cristiano ha costruito la sua dottrina della redenzione del genereumano. Lo gnosticismo cristiano ha costruito la sua dottrina della salvezza sulli-dea che luomo terrestre immerso nella materia in conseguenza dellerrore dellaCaduta. Prima di questo errore tutto il genere umano aveva unesistenza felice,eterna, perfetta e luminosa; poteva andare dove voleva perch lUniverso interoera sua dimora. Luomo era una razza, tra le molte, degli Angeli di Dio.

    Nellimmergersi e coinvolgersi nella materia, luomo rimasto preso da una ca-tena di fenomeni che sono un tormento per la sua anima, una grande sofferenza;amareggiano la sua vita che era un paradiso di delizie. Nel Vangelo di Cristo, esoprattutto nella Croce e nella Sua Resurrezione, lo gnostico trova una serie diconoscenze sacre che, messe in pratica, garantiscono la denitiva liberazione dailacci della materia, ed il ritorno allantica vita felice e luminosa in Paradiso.

    14 Domanda: Le religioni, come quella cattolica, non insegnano la stessadottrina di redenzione delluomo? Da questo punto di vista, essere cattoli-co o essere gnostico non porta luomo alla stessa redenzione?

    No; ma non ci riferiremo sempre a questa posizione. Santi come Giovanni dellaCroce, Teresa dAvila, ed altri, nel pantano della dottrina cattolica scelgono una

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    serie di insegnamenti che si possono considerare esoterici, perch portano chi lipratica alla stessa redenzione degli gnostici, dei buddisti, dei zoroastriani e deglialtri. Ma questo non il cattolicesimo che la chiesa di Roma presenta ai suoi fe-deli. Il suo solito insegnamento comune, superciale, essoterico, adatto solo algruppo che ha una limitata capacit di comprendere. La dottrina della redenzio-

    ne, tuttavia, pi ampia e profonda, e quelli che hanno una limitata capacit decomprensione devono aspettare, nch nasceranno senza questa limitazione, perpoter cercarla e raggiungerla.

    15 Domanda: Osservando la domanda precedente, si percepisce che i cri-stiani gnostici credono nella reincarnazione. corretta la mia percezione?Si. Lo gnosticismo, per inserirsi nel campo della Conoscenza Universale ha dovu-to abbandonare i limiti del cristianesimo essoterico ed accettare la dottrina dellareincarnazione. Lo stesso cristianesimo ha abbandonato la dottrina della reincar-nazione solo molto tardivamente, nel VI sec. d.C., prima era liberamente professata.

    16 Domanda: Come succede che unanima si trova libera dai limiti dellasua comprensione? Deve sedersi sulla scala del tempo ed aspettare che ilcaso metta ne a questo limite?No. Le anime umane non migliorano lo stato del loro essere a caso, secondo la sorte. Ser-ve una maturazione nel ciclo delle reincarnazioni. Le anime sorgono alla vita terrestresenza alcuna capacit di comprendere la dottrina della redenzione; un lungo ciclo direincarnazioni scava in esse profondi segni di amarezze e sofferenze, e dopo aver ac-cumulato unesperienza nella parte della coscienza che non scompare con la morte delcorpo, cominciano un nuovo stadio dellesistenza, una seconda fase dello sviluppo, in cui

    generano corpi sici la cui mente ha la sua capacit di comprensione accresciuta. Allora,cominciano a comprendere gli aspetti superiori della vita attraverso locchio e lorecchiodella Fede. Questo secondo stadio, nonostante sia ancora limitato, permette un contattosuperciale con la dottrina della redenzione. Questo contatto, attraverso locchio e lo-recchio della Fede, apre allanima una nuova serie di esperienze nel mondo materiale,con i suoi dolori, ingiustizie e sofferenze. Cos, le anime allargano la parte imperituradella loro coscienza. Le religioni, nella loro parte essoterica, hanno la missione di distri-buire, alle anime di questo livello, il loro arricchimento e sviluppo della coscienza.Dopo lunga peregrinazione nelle diverse reincarnazioni, lanima raggiunge un terzo

    e pi elevato stadio di sviluppo della coscienza terrestre. Questo stadio non , in sstesso, nulla di pi che il germe delle possibilit spirituali, il limite della coscienza edella comprensione; meglio, una piccola apertura che, debitamente usata, pu offrireuna base alla comprensione degli aspetti losoci della redenzione. Le anime di questoterzo stadio possono, nalmente, preparare ed afnare le facolt mentali, abbracciarela Gnosi ed il suo insegnamento universale.

    17 Domanda: La dottrina gnostica ha nomi specici per questi tre tra-guardi che le anime umane devono superare nel loro sviluppo spirituale?Si. Al primo stadio, la Gnosi da il nome di Ilico; questo termine deriva dal greco

    hyl, che signica materia. Gli Ilici si identicano al loro corpo materiale ed aisuoi sensi, si limitano a nutrirlo e dargli i piaceri carnali, sensuali, nelle passioni

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    ed illusioni della vita materiale inferiore. Sono anche detti quelli che dormono,quelli che si ubriacano nei piaceri della materia. Luomo materiale o Ilico, com-pletamente inidoneo a comprendere qualsiasi insegnamento spirituale.La caratteristica principale delluomo Ilico desiderare il massimo arricchimentoeconomico possibile per nutrire la sua lussuria ed i suoi piaceri. Questo il desi-

    derio che lo occupa giorno e notte. Se ha una certa fede, il suo legame ai beni ed aipiaceri materiali la rende molto rustica.La Gnosi chiama psichico il secondo stadio. Il termine deriva dal greco psich, chesignica anima. Gli Psichici sono semi-svegli, cominciano a percepire oltre lesensazioni corporee, anche le sensazioni dellanima. La sensazione dellanima chepi percepisce la Fede. Cos lo psichico prende coscienza che la vita corporea nondeve essere al centro delle sue attenzioni, bens quella dellanima.

    A questo stadio, luomo, percependo che i piaceri carnali ubriacano soltanto e chela ricchezza un fardello di tormenti e disillusioni, muta il suo desiderio di accu-mulare beni, per usarli in modo disordinato e sconveniente.

    La Gnosi chiama Pneumatico o Spirituale il terzo stadio. Il termine greco allori-gine Pneuma, che signica Spirito. A questo stadio le facolt mentali delluomopossono percepire, oltre la fede, che una sensazione dellanima, anche la Sa-pienza, che appartiene allo spirito. Luomo Pneumatico, pertanto, percepisce ilsuo corpo, la sua anima ed il suo spirito. Questa sensazione pu, praticando gliinsegnamenti dei Misteri, crescere e trasformarsi, raggiungere una grandiositincalcolabile, uscire da s stessa e percepire Dio.

    18 Domanda: Per luomo pneumatico, capace di sentire lanima e lo spi-rito, che ha perno la possibilit di percepire Dio, cessa ogni necessit dicercare le prove dellesistenza di Dio, dellanima e dello spirito. Questaaffermazione corretta?Si. Luomo Pneumatico ha abbandonato ogni dubbio sullesistenza di Dio, della-nima e dello spirito. Chi tenta di dimostrare lesistenza o linesistenza di Dio ancora un uomo Ilico o Psichico, privo della percezione spirituale.

    19 Domanda: Qual la caratteristica principale delluomo Pneumatico?La caratteristica principale delluomo pneumatico la sua inquietudine. Egli cerca an-siosamente il senso della vita, i suoi limiti e gli effetti. Con linquietudine, si pone con

    una perseveranza incrollabile alla ricerca della Verit, e supera tutte le illusioni. Anchese povero, nulla gli impedisce di essere sempre sulla rotta della Verit, nella sua ri-cerca incessante, di giorno o di notte. Se la sua lunga esperienza di Ilico e Psichico lo hareso un attento amministratore dei beni, non esita a spendere tutte le sue risorse perconquistare la Conoscenza Universale.Unaltra caratteristica delluomo Pneumatico il suo grande desiderio di unirsi ad altriPneumatici per formare la fratellanza di quelli che anelano alla Luce. Il suo spirito sufcientemente nobile da non lasciarsi illudere da un separatismo qualsiasi. Sotto ilsuo tetto possono convivere greci, arabi su, cabalisti, massoni, druidi, alchimisti, tem-plari, gnostici, yoghi ind, buddisti, cristiani, zoroastriani, senza che le differenze siano

    di ostacolo, costrizione o limitazione della libert. Egli vuole, con grande ed indistrutti-bile anelito, rendere la Terra una sola comunit e tutti gli uomini una sola fratellanza.

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    20 Domanda: Il sentimento di fratellanza del pneumatico non unil-lusione, unutopia? La bella idea di aggregare tutti i popoli non scontraduramente contro la roccia dei difetti umani, come legoismo, lindividua-lismo esagerato, gli amari e spinosi problemi delle relazioni umane?Lansia che spinge il pneumatico alla fratellanza non pu esser eliminata, anche

    se si getta con forza contro la roccia dei difetti umani. Nel Cantico di Salomone(8:7) scritto: "le molte acque non possono spegnere questo amore, n i umi affo-garlo". Anche il Budda ha elencato le qualit delluomo pneumatico, disse:egli ha continenza nellocchio, vigilanza nellorecchio, vigilanza nelle narici egrande vigilanza nella lingua. Vigila con grande zelo e persistenza sulla parola,sulla docilit del suo spirito, sulla direzione dei suoi pensieri. In una contesa agi-sce come se nulla accadesse, si comporta come una roccia silenziosa, ferma nellanon azione. I fratelli della contesa non possono muoverlo a sinistra, n a destra.La sua roccia, il suo luogo stabile per non muoversi, il suo grande piacere nel cer-care la Verit, il suo grande amore per la Conoscenza della Verit, la sua grande

    dedizione alla fratellanza ed alla universalit della Verit.Altrove il Budda insegna: "Luomo al quale piacciono le contese ed ha piacere nelleseparazioni, come una barca piena dacqua, dalla quale il timoniere fuggito.Scende il ume alla deriva, scontrando tutte le altre barche, causando grandipregiudizi. I miei discepoli vuotano le vostre barche! Vuoto, egli scivoler leggerosul ume dei difetti umani, ed il barcaiolo, la coscienza, trovando la barca semprevuota, non fuggir e guider sempre con abilit e rettitudine."

    21 Domanda: Tra i doni paranormali studiati dalla Parapsicologia cen uno detto Percezione Extra-Sensoriale. questa la percezione con cuilo psichico ed il pneumatico percepiscono la Fede e la Sapienza?

    Assolutamente no. Esistono Ilici che hanno la Percezione Extra-Sensoriale; e cisono Psichici e Pneumatici che non la hanno. La Percezione Extra-Sensoriale faparte delle facolt del corpo materiale delluomo, non specicamente del corpo si-co, ma del cos detto corpo astrale e delle sue relazioni con il sistema nervoso sico.

    22 Domanda: Quanti corpi materiali ha luomo?Luomo ha un corpo materiale denso e visibile, detto corpo sico, che contiene lavita biologica. Compenetrato ed allargato di circa 10 centimetri, c un altro corpo,

    del tutto simile a quello sico, ma di natura invisibile, sottile, detto doppio eterico,e giustamente, perch una matrice, organo per organo, invisibile e molto tenue,del corpo sico; detto anche corpo vitale, perch responsabile delle correntivitali che producono la vita biologica del corpo sico. detto corpo eterico, perch formato dagli eteri o "vapori sottili" della materia densa del corpo sico.Pi distante delleterico, formando come un uovo attorno ai corpi sico ed eterico,abbiamo il corpo astrale. Questo corpo sorge nel momento in cui il neonato la-scia lutero materno e respira per la prima volta. Questo corpo contiene loroscopodelluomo, e si chiama astrale perch la materia sottilissima che lo costituisce prodotta dalle relazioni degli astri nel cielo astrologico. La maggior parte dei cos

    detti fenomeni paranormali, tanto desiderati e cercati dagli stregoni e fattucchie-ri, partono dal corpo astrale e dalle sue relazioni con il quarto corpo materiale

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    delluomo: il corpo mentale. Nel corpo astrale ci sono sette livelli di percezionisensoriali, delle quali cinque sono pi comuni, e due sono doni rari. Le comunisono: la visione, ludito, il tatto, lolfatto ed il gusto. Le due rare sono la PercezioneExtra-Sensoriale e la Proiezione Astrale, sia telepatica (trasmissione del pensie-ro), telecinetica (movimento di oggetti a distanza) o unaltra qualsiasi.

    Ogni destino zodiacale raggiunge lessere umano attraverso il corpo astrale, che anche la veste dellanima. Un altro nome del corpo astrale corpo di desiderio,dato che genera i sentimenti ed i desideri umani. Il cos detto corpo mentale siestende sfericamente attorno alla testa no al petto, alla regione cardiaca, co-stituito di materia sottilissima, pi tenue della materia astrale, in esso risiedonole sette facolt mentali: pensiero, volont, sentimento, ragione, cognizione, intui-zione, illuminazione.

    23 Domanda: Che cos laura, che i veggenti dicono di vedere attorno alcorpo sico delle persone? uno dei tre corpi invisibili menzionati nella

    22 Domanda?Laura una specie di campo luminoso dai molti colori no a circa 10 centime-tri dalla pelle del corpo umano, degli animali e dei vegetali. Laura lattivitluminosa del corpo eterico, e pu, con i suoi colori cangianti (variano di tonalitsecondo linteriorit), rivelare se una persona irata, amareggiata, sana, malata,calma, stressata, se ha desideri e pensieri nobili, ed anche se ha desideri e pensie-ri inferiori, o comuni nelluomo. Alcuni veggenti studiano approfonditamente glistati luminosi dellaura umana e li classicano. Dicono, per esempio, che unauragialla indica un uomo spirituale; vermiglia, un uomo collerico, rosa, un appassio-nato, oscura, un mal intenzionato, ecc..

    24 Domanda: Popoli come gli antichi egizi, gli Ind, i persiani, i druidied altri, conoscevano e studiavano laura umana?Si. Gli egizi, per esempio, praticavano losservazione medica dellaura umana percancellare in essa i colori che indicano squilibri biologici. Il loro metodo curativoprevedeva complicati regimi alimentari, prescritti secondo loroscopo del malato.I cinesi hanno sviluppato lagopuntura, lapplicazione di aghi in punti specicidel sistema nervoso umano, per equilibrare le diverse funzioni energetiche chelaura ed il corpo eterico mantengono attraverso i noduli nervosi. Diverse correnti

    elettriche del corpo sottile eterico riattivano le funzioni nervose ed ormonali delcorpo umano. Quando perdono lequilibrio o si fanno meno presenti del necessarioin qualche organo, o in diversi punti nervosi dellanatomia umana, provocano di-sfunzioni e malattie. Lagopuntura, come le tecniche de massaggio cinese miranoa tonicare o equilibrare le energie vitali nei diversi punti ed organi umani. Unaltro metodo consiste in una minuziosa tecnica alimentare del metabolismo ener-getico cellulare, come la macrobiotica.

    Anche lacqua un poderoso agente terapeutico puricante e neutralizzante, chefa perdere al corpo sico gli eccessi energetici eterici che avvelenano luomo e lasua aura; eccessi dovuti ai suoi cattivi pensieri, allo stato nervoso squilibrato, od

    alle quotidiane emozioni inferiori. Gli antichi Giudei sapevano usare perfetta-mente le propriet puricanti dellacqua. Tra i loro sacerdoti, per luso medico

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    puricante ed igienico dellacqua, si distinguono gli Esseni. Gli antichi persiani,istruiti dal grande Maestro Zoroastro, usavano le fonti dacqua calda per puri-care laura umana, conoscevano anche regimi alimentari per regolare le energievitali del doppio eterico.

    25 Domanda: Anche gli gnostici conoscevano laura ed i metodi per puri-carla e curarla?Gli gnostici dEgitto hanno appreso i segreti terapeutici con i giudei dAlessandria, ed anche con i seguaci del sacerdote egizio Ermete Trismegisto. In Alessandriacera anche un gruppo di Esseni, detti Terapeuti, con i quali scambiarono espe-rienze e conoscenze mediche.

    26 Domanda: Oltre allaura, alcuni veggenti sostengono di vedere anchei Chakra. Che cosa sono?Lanatomia umana ha due lati, uno visibile, studiato e classicato dalla biologia,

    si riferisce agli organi, ai tessuti, al sistema osseo, respiratorio, sanguigno, ner-voso, escretore, ormonale, muscolare, ecc.; e laltro invisibile, si riferisce agli altritre corpi materiali delluomo.Nel corpo sico, nelleterico e nellastrale, abbiamo un vero "oceano" di sostanze eradiazioni luminose che si muovono in direzioni diverse; ma, avvicinandosi a de-terminati organi, in particolare alliposi ed alla pituitaria, al cervello, alla tiroidee paratiroide nella gola, al cuore ed al timo nel petto, al pancreas, al fegato ed alplesso solare vicino allombelico, alla regione dellano e delle gonadi, formano vor-tici simili a quelli nellacqua, quando, nel recipiente, si apre unuscita nel fondo.I popoli antichi paragonavano questi vortici di materia sottile a diversi ori; gli

    Ind li paragonavano al loto e li hanno chiamati, nella loro antica lingua, il San-scrito, Chakra, che signica ruota o disco rotante.I Maestri esoteristi Ind erano terapeuti, e per la loro dedizione alla ConoscenzaUniversale, come gli esoteristi di altre nazioni, sapevano che luomo sico mossoda un complesso di energie vitali. Insegnavano che i sette Chakra sono dinamiz-zati da unenergia pi alta, che illustravano con un Serpente attorcigliato su unbastone. Questo Bastone, per i Maestri Ind, era la colonna vertebrale; lungola quale vedevano scorrere lenergia del Fuoco Serpentino. Nella punta inferioredella colonna vertebrale, nellosso sacro del coccige, dimora un altro serpente, la

    Kundalini, parola sanscrita che signica serpente igneo divino.Il fuoco serpentino, nelluomo naturale, un serpente maligno, colmo delle polari-t luciferine del Bene e del male, colmo delle bassezze umane. Quando agisce sulsistema di una persona, determina il suo stato di coscienza e della sua mente dallacomprensione limitata. In questo uomo, la Kundalini un fuoco latente, che dor-me nella coscienza, aspetta che torni alla ricerca della Verit ed alla spiritualit.Sia il fuoco serpentino delluomo naturale che la Kudalini, quando operano sullacolonna vertebrale, formano il complesso sistema del usso energetico che i grecirappresentavano col Caduceo di Ermete. Oggi, lo stesso Caduceo il simbolo dellamedicina e della farmaceutica; questo signica che tale usso energetico regola

    tutte le funzioni della salute biologica delluomo e manifesta i fenomeni della vitae della coscienza.

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    Il fuoco serpentino si pu paragonare ad un motore al quale sono collegate, condelle cinghie, sette ruote. Le cinghie sono il usso serpentino attorno alla colonnavertebrale ed ai sette Chakra; cos, essendo circondati dai turbini del maggiorusso energetico, girano, captano ed emettono materie e forze che alimentano edinamizzano la vita biologica umana.

    Nel sistema dei sette Chakra tre ricevono unattenzione speciale: quello del cuoree del timo, quello delliposi nella testa, e quello delle gonadi sessuali. Coordinati,sono chiamati i tre santuari umani: quello della pelvi, quello cardiaco e quellodella testa.Nel santuario cardiaco c un punto nucleare, un seme spirituale, che "Dio innoi", quello che i buddisti chiamano "Gioia nel loto", gli gnostici e gli antichiRosa+Croce lo chiamano "Seme Aureo della Rosa". Nelluomo Ilico e nello Psichi-co questo seme tanto addormentato che come se non esistesse; ma quando laGioia nel Chakra cardiaco comincia ad essere attiva, luomo passa allo stato pneu-matico e lascia nascere in lui la possibilit di spiritualizzarsi.

    necessario ricordare che il corpo mentale sferico, e va dallalto della testa alpetto, e quando il Chakra cardiaco entra in attivit pneumatica, il suo movimento sciolto, in parte, dal fuoco serpentino maligno; cos riceve linuenza della Gioianel Loto. Questo Chakra opera direttamente su uno dei poli del corpo mentale,modicando le sette facolt. Un altro aspetto importante che il Chakra cardiacocontrolla il cuore ed il sistema sanguigno, sistema con cui luomo assimila lossi-geno. Il sangue delluomo Pneumatico non assorbe solo lossigeno ma anche unaspeciale aria divina, il Sofo di Dio sparso nellatmosfera della Terra, quello chegli Ind chiamano Prana. Il Prana, tra le altre funzioni, da allanima la possibilitdi manifestare la Fede, ed allo spirito quella di manifestare la Sapienza.

    A questo punto dobbiamo ricordare che i cos detti ''Illuminati da Dio" sono dettianche "Ispirati dallo Spirito Santo"; cio, hanno inspirato, assorbito con la respi-razione, il Prana o il Sofo dello Spirito Santo.

    27 Domanda: Come Dio sofa il Suo Prana nellatmosfera della Terra?Come il Prana vi si accumula e come pu essere assorbito dalluomo?Il Sofo di Dio sorge quando Dio pronuncia le parole del Suo Potere Creativo (ilogoy descritti nelle Domande dalla 101 alla 104). Questo pronunciamento diDio qualcosa di molto occulto, difcile da intendere dal neota dei Misteri Divini.

    Tutta lattivit creatrice di Dio inizia con la Sua Parola. In Genesi 1:3 leggiamo:"E Dio disse: Sia la Luce, e la Luce fu."In Giobbe leggiamo:

    Giobbe 26:13Al suo sofo si rasserenano i cieli,la sua mano tragge il serpente tortuoso.E nel Salmo:Salmi 32:6Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,dal sofo della sua bocca ogni loro schiera.

    Questo signica che ogni grande intervento angelico o di Dio nella creazione dellaTerra, nel suo sviluppo, e nella sua trasformazione, generato da un "Sofo Divi-

    no" che latmosfera della Terra misteriosamente conserva per sempre. NellApo-calisse vediamo che lintervento degli Angeli sulla Terra unattivit ignea che si

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    realizza prima nel Sole e poi circonda la Terra (Apocalisse. 4:1-7; 16:8 e17 ). Chiriesce ad assimilare il Sofo Santo di Dio, chi riesce ad inspirare Dio, riceve nelsangue il Prana della Vita Eterna.Il processo alchemico di preparazione dellorganismo umano ad assimilare il Pra-na di Dio un argomento, un insegnamento, che occupa tutto il discepolato del

    candidato ai Misteri. Ogni domanda qui affrontata parte di questo grande inse-gnamento.

    28 Domanda: La chiaroveggenza un dono che conferma lelevato gradodi spiritualizzazione del chiaroveggente?No. Se la chiaroveggenza viene dal corpo astrale e dalle sue facolt magnetiche, allora un dono che viene dalla parte materiale delluomo, separata da quella spirituale e dallasua spiritualit. Tuttavia, c la chiaroveggenza che viene dal risveglio del Fuoco Kun-dalinico, dallocchio del serpente divino che rende chi lo possiede un sacerdote-profeta,un "Figlio del Fuoco e del Serpente", e questo si, col Fuoco Kundalinico Sacro raggiunge

    lo Spirito. Questo un uomo veramente spirituale.La spiritualit che nasce nella forma corporea nella quale il Fuoco Kundalnico sta-to risvegliato, parte della grande ed universale Sapienza divina, la Coscienza che ibuddisti chiamano Bodhi o Muni, cio la Coscienza della mente Illuminata, con le settefacolt aperte alla visione spirituale veramente chiaroveggente.Gli organi biologici che danno la chiaroveggenza sono liposi, la pineale, i nervi ottici edi globi oculari. Per avere questa facolt, tali organi devono essere eccitati da due agenti:dal corpo astrale, e dallAnima nel cammino spirituale.

    Venga dal corpo astrale, o dallAnima in cammino verso la Verit, la super/eccitazionesi esercita pure negli organi meta/biologici, anche sul Chakra frontale, la nestra de-gli eteri nervosi che operano sulliposi e sulla pineale, ed anche sullarci/etere, leterecerebrale curativo rigenerante. Quando la visione viene dalla super/eccitazione del cor-po astrale, la chiaroveggenza sensitiva, si realizza cio nel limitato campo dei sensidelluomo terrestre mortale. Questa visione non penetra il mondo invisibile degli esseriangelici, la dimora degli Esseri Santissimi che circondano Dio ed il Suo Regno. La mag-gioranza dei chiaroveggenti usa la fonte della super/eccitazione, non riconosce lesisten-za degli Angeli, ed arriva perno a negarne lesistenza, spesso li confonde con gli esseridella vita terrestre mortale ed empia.Ma quando lAnima spiritualizzata dal risveglio della kundalini ad eccitare gli organi

    della visione, la chiaroveggenza un occhio aperto sul vasto regno angelico divino edel Verbo di Dio. Questanima non dipende dagli organi per vedere i Misteri di Dio, mali utilizza quando sviluppa il suo Occhio che vede tutto. Gli Ind lo chiamano Occhiodel Serpente (Domanda 50). A questo punto dobbiamo ricordare che le persone dette''Illuminate" sono "Ispirate dallo Spirito Santo"; cio, hanno inspirato, assorbito con larespirazione, il Sofo o il Prana dello Spirito Santo. Il sofo di Dio sparso nellatmosferadella Terra, che gli Ind chiamano Prana, dona, tra laltro, la possibilit allanima dimanifestare la Fede, ed allo Spirito di manifestare la Sapienza.

    29 Domanda: Che cosa insegna il Budda sul Buon Cammino?

    Il Budda insegna: "Allinizio del Buon Cammino ci sono venti difcolt che il disce-polo deve superare in questo mondo:

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    1- difcile per un povero essere generoso.2- difcile ad un orgoglioso accettare il Buon Cammino dellIlluminazione.3- difcile cercare lIlluminazione a costo del sacricio.4- difcile per lessenza eterna far nascere nelluomo la capacit di raggiungereil mondo divino del Budda.

    5- difcile seguire linsegnamento del Budda.6- difcile tenere la mente pura, di fronte agli istinti del corpo.7- difcile non desiderare le cose belle ed attraenti.8- difcile per un forte non usare la forza per soddisfare i suoi desideri.9- difcile non adirarsi quando si insultati o colpiti.10- difcile rimanere innocenti ed incolumi, quando si tentati o coinvolti dacircostanze improvvise.11- difcile dedicarsi interamente ed intensamente agli studi sacri.12- difcile non disprezzare un fratello inesperto, che ancora un neota sulSentiero dellIlluminazione.

    13- difcile mantenersi umile.14- difcile trovare buoni amici, che vogliono diventare compagni sul SentierodellIlluminazione.15- difcile sopportare la disciplina che porta allIlluminazione.16- difcile mantenersi imperturbati in circostanze estreme.17- difcile insegnare agli altri, riconoscendosi della stessa natura.18- difcile mantenere la mente tranquilla.19- difcile non opinare, e mantenersi neutrali nelle contese sul certo e lerrato.20- difcile trovare ed imparare un buon metodo che conduce allIlluminazione."

    30 Domanda: Che cosa insegna Zoroastro sul Buon Cammino?Zoroastro insegna che "Il Cammino de Ahura Mazda di non errare mai con pen-sieri, parole ed opere. Questo Cammino fatto di Buoni Pensieri, Buone Parolee Buone Opere. Il Sentiero che conduce al Paradiso della Luce Innita il rettopensiero, retto parlare e retta pratica del Bene.La parola cattiva, la pratica del male ed il cattivo pensiero, conducono allabissoinfernale di Anra Mainyu ." A questo punto dellesposizione della dottrina di Zo-roastro possiamo fare un confronto con gli insegnamenti del Budda; che ha detto:

    "LOttuplice il migliore dei Cammini, consiste nel:

    1- Pensiero retto;2- Intuizione retta;3- Parola retta;4- Azione retta;5- Mezzi di vita retti;6- Impegno retto;7- Meditazione retta;8- Concentrazione retta."NellOttuplice Cammino del Budda troviamo i tre grandi Cammini che Zoroastroha insegnato: il Pensiero retto, la Parola retta, e lAzione retta.

    Continua sul prossimo numero

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    Per assaporare laria della Libert bisogna conoscerla

    per conoscerla necessario imparare ad apprezzarla

    oltre lanarchia

    attraverso il dovere che ne il carburante...

    --nella gioiosa solitudine la Verit si snoda

    obnubilando le nostre ansie ed i nostri dubbi

    e riempiendo i Vuoti illumina il cammino..

    ...e la Ruota gira....

    La comprensione del concetto di Bene e di Male

    anche se relativa ci permette di comprendere il senso

    contingente e futuro delle nostre azioni

    al di l dellapparente indifferenza generale...

    Non per questo ti ho ascoltato..

    non per questo,

    ma perch tu hai ascoltato chi nessuno ascoltava....

    Tritemio

    Pensieri