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Esposizioni professionali e neoplasie
Monica PuccettiMedico del lavoro U.O. Igiene e Salute nei luoghi d i lavoro Dipartimento di Prevenzione - Azienda USL 2 Lucca
Seminario dell’Organismo Provinciale di Lucca per l a Prevenzione nei Luoghi di LavoroLido di Camaiore, Ospedale Versilia – Auditorium – 2 d icembre 2011
Si definiscono professionali i tumori in cui l’attività lavorativa agisce come causa o
concausa nella loro genesi
TUMORI PROFESSIONALI
aspetti epidemiologici di esposizione
Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e salute sul lavoro due terzi dei 30.000 prodotti chimici immessi in commercio, e normalmente utilizzati nei processi lavorativi, non sono stati sufficientemente testati e quindi non è escluso che siano totalmente privi di effetti dannosi
Secondo lo studio CAREX (CARcinogen Exposure) il 23% dei lavoratori europei è potenzialmente esposto a sostanze cancerogene
La IARC ha valutato più di 900 sostanze, di queste 400 sonocancerogeni o potenzialmente cancerogeni per l’uomo
Sono stati valutati 95 agenti “cancerogeni certi per l’uomo” di cui 44 sono cancerogeni professionali
Il primo studio epidemiologico circa le neoplasie professionali è stato condotto negli USA da Doll e Peto nel 1981; dall’analisi dei dati emerse che il 4% di tutti i tumori era attribuibile a fattori professionali (range del 2-8%)
Nelle nazioni industrializzate la stima è del 3 – 4 %
Tumori attribuibili alle esposizioni lavorative
Nel 2008 dai Registri tumori italiani sono stati st imati 250.000 casi:
tra 7500 ed 10000 sarebbero imputabili a cause occupazionali
i tumori denunciati, compresi quelli da asbesto, superano di poco i 2.000 casi l’anno:
→ oltre il 50% sono tumori polmonari e pleurici
→ quasi 300 l’anno sono tumori della vescica
→ i tumori cutanei rappresentano solo una minima percentuale dei casi
nel periodo 2002-2008 i tumori cutanei rappresentavano poco più dell’1% delle malattie professionali della cute riconosciute
Sottostima dei tumori professionali
TUMORI PROFESSIONALI - ANNI 2000-2010dati da MALPROF
4%601558ASL 12 VERSILIA
4%812307ASL 2 LUCCA
RAPPORTO TUMORI/MALATTIE
TOTALE TUMORI
TOTALE MALATTIE
ASL
ASL 2 LUCCA – TUMORI - anni 2000-2010dati da MALPROF
100%81TOTALE
11%9TUMORI DEL SISTEMA EMOLINFOPOIETICO
1%1TUMORI DEL RENE
12%10TUMORI DELLA VESCICA
1%1TUMORI DELLA MAMMELLA nella donna
10%8TUMORI DEL POLMONE
5%4TUMORI DELLA LARINGE
11%9TUMORI DEL NASO
41%33MESOTELIOMA (PLEURICO E PERITONEALE)
7%6TUMORI DELLA LINGUA - OROFARINGE - RINOFARINGE
%TOTALESEDE TUMORE
ASL 12 VERSILIA - TUMORI - anni 2000-2010dati da MALPROF
100%60TOTALE
17%10TUMORI DELLA VESCICA
2%1TUMORI DELLA PELLE
28%17TUMORI DEL POLMONE
3%2TUMORI DELLA LARINGE
3%2TUMORI DEL NASO
45%27MESOTELIOMA (PLEURICO E PERITONEALE)
2%1TUMORI DELL' OROFARINGE
%TOTALESEDE TUMORE
I dati derivanti dal sistema di registrazione MAL PROF sono ricavati dalle segnalazioni di malattia pervenute ai servizi PISLL:
non sono tutti i casi denunciati INAIL
Si possono però fare alcune considerazioni:
►I mesoteliomi sono i tumori più segnalati in assoluto: importante azione di sensibilizzazione sul “pericolo amianto” a partire dagli anni ’90
►il tumore del polmone e della vescica sono abbastanza rappresentati,ma minor numero di segnalazioni, forse per minor conoscenza del rischio
►i tumori del naso : discreto numero di segnalazioni nella ASL 2 dove da anni esiste un sistema di rilevazione dei casi diagnosticati nel locale ospedale (anatomia patologica)
►i tumori della pelle : è presente una sola segnalazione in 10 anni (nella ASL 12) a fronte di un numero elevato di soggetti potenzialmente esposti al rischio
Numero di casi di tumori naso sinusali osservati nel territorio dell’ASL 2 di Lucca nel periodo 1980 – 2011
►1980-1999: dati provenienti da studio caso controllo►2000-2004: dati provenienti dai flussi informativi locali (anatomia patologica ospedale di Lucca)►2005-2010: dati provenienti dal Registro dei tumori naso sinusali (ISPO) e dai flussi informativi locali
+ 5 in ASL 12
50
Sottostima dei tumori professionali
Quali cause?
→scarse conoscenze sugli effetti di esposizioni multiple
→possibili interazioni tra esposizioni professionali, ambientali ed abitudini di vita (fattori di confondimento)
→difficoltà nel ricostruire le reali esposizioni (sia qualitativamente che quantitativamente)
→lungo periodo di latenza tra esposizione e insorgenza della patologia, in genere decorrono tra i 20 e i 30 anni, quindi risulta difficile risalire alle
condizioni di lavoro e alle sostanze con cui si è venuti in contatto durante la vita lavorativa
→impossibilità di distinguere istologicamente una neoplasia professionale da una non professionale
Ma anche…
Incapacità dei medici di riconoscere i tumori professionali?
Mancata denuncia dei casi sospetti?
Inoltre
Classificazione sostanze cancerogene
Alcuni esempi di sede di insorgenza di tumori professionali:
cute: raggi UV, radiazioni ionizzanti, Idrocarburi Policiclici Aromatici, arsenico
cavità nasali e paranasali: nichel, cromo esavalente,polveri di legno, polveri di cuoio, formaldeide,
polmone: nichel, cromo esavalente, arsenico, amianto,radon, berillio, cadmio, Idrocarburi Policiclici Aromatici
pleura e peritoneo: amianto
vie urinarie: amine aromatiche, Idrocarburi Policiclici Aromatici
apparato emopoietico : benzene, radiazioni ionizzanti, Idrocarburi Policiclici Aromatici, formaldeide
fegato : cloruro di vinile monomero
Attività lavorative presenti nella nostra provincia:
Rischio da cancerogeni
INDUSTRIA DEL LEGNO
(mobilifici – falegnamerie -carpenteria)
LAVORATORI COMPARTO FORESTALE
SEGHERIE DI LEGNO
ESTRAZIONE DI TANNINO
POLVERI DI LEGNO
Taglio, levigatura, carteggiatura, squadratura, uso di utensili di taglio
TUMORE DEL NASO E SENI PARANASALI
CANTIERISTICA NAVALE :
Allestimento interno ed esterno
Saldature su acciai inossidabili
Importanza degli impianti di aspirazione
POLVERI DILEGNOSpianatura e rifinitura coperta, taglio listelli legno per allestimenti,Carteggiatura e spianatura legno
CROMO NICHEL Saldature su acciai inossidabili
TUMORE DEL NASO E SENI PARANASALI
TUMORE DEL POLMONE
COMPARTO METALMECCANICO:
Fumi di saldatura:
saldatura acciai inossidabili, acciai speciali
Importanza degli impianti di aspirazione
Oli minerali non trattati
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
Oli minerali
CROMO NICHEL
Saldatura acciaio inox
TUMORE DEL NASO E SENI PARANASALI
TUMORE DEL POLMONE
TUMORE DELLA VESCICA
TUMORI DELLA CUTE
LEUCEMIA
EDILIZIA:
edilizia: es. ristrutturazioni edilizie, demolizioni, sabbiatura
edilizia stradale: asfaltatura,
bonifiche amianto
RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA SOLARE
SILICE LIBERA CRISTALLINA sabbiatura, ristrutturazioni edilizie, demolizioni..
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI asfaltatura..
CROMONei cementi
TUMORE DEL POLMONE
TUMORI DELLA CUTE
TUMORE DELLA VESCICA
LEUCEMIA
MESOTELIOMA MALIGNO
AMIANTO: bonifiche
SETTORE CALZATURIERO :
Calzaturifici
Borsettifici
Zoccolifici
POLVERI DI CUOIO
Soprattutto utilizzo di scarnitrice, cardatrice, spazzolatrice, fresatrice
POLVERI DI LEGNO
Taglio, modellatura, levigatura del legno
TUMORE DEL NASO E SENI PARANASALI
Importanza degli impianti di aspirazione
ESTRAZIONE E LAVORAZIONE LAPIDEI:
Cave e laboratori di pietra di Cardoso
Laboratori di lavorazione dei graniti
Cave e laboratori di pietra arenaria e quarzite
SILICE LIBERA CRISTALLINA
Estrazione in cava, taglio e rifinitura manuale dei manufatti in pietra
Addetti impianti di frantumazione pietra
RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA SOLARE
TUMORE DEL POLMONE
TUMORI DELLA CUTE
AMIANTO
eventuale inquinante nel materiale riciclato MESOTELIOMA MALIGNO
FRANTUMAZIONE INERTI E MATERIALE RICICLATO
Importanza degli impianti di aspirazione
SANITA’
Ortopedici
Cardiologi di emodinamica
Tecnici di radiologia (brachiterapia)
Preparazione/somministrazione terapie oncologiche
RADIAZIONI IONIZZANTI
Chirurghi ortopedici, cardiologi di emodinamica, tecnici di radiologia interventistica
FARMACI ANTIBLASTICI
TUMORI DELLA CUTE
LEUCEMIA
DISTRIBUZIONE DI CARBURANTE:
Addetti pompe di benzina
Addetti al trasporto di carburante
BENZENE
LEUCEMIA
LAVORATORI ALL’APERTO
lavoratori edili
agricoltori
giardinieri/vivaisti
lavoratori a bordo di imbarcazioni
pescatori
lavoratori in stabilimenti balneari
Lavoratori di cave a cielo aperto
RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA
SOLARE
TUMORI DELLA CUTE
INDUSTRIA TESSILE
PRODUZIONE FIORI SECCHIProcesso di colorazione manuale
AMMINE AROMATICHE
Preparazione dei coloranti e tintura
FormaldeideEsposizioni pregresse nell’industria tessile
TUMORE DELLA VESCICA
LEUCEMIA
TUMORI DEL RINO FARINGE E DEL NASO
TRATTAMENTO SUPERFICIALE DEI METALLI
cromatura
CROMO
TUMORE DEL NASO E SENI PARANASALI
TUMORE DEL POLMONE
PRODUZIONE DI LASTRE IN CARTONE RESINATO E BITUMATO PER COPERTURE
FORMALDEIDE
Processo di resinatura delle lastre
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
Processo di bitumazionedelle lastre
TUMORI DEL RINO FARINGE E DEL NASO
TUMORE DELLA VESCICA
TUMORE DEL POLMONE
TUMORI DELLA CUTE
LEUCEMIA
PARRUCCHIERI
FORMALDEIDE
Shampoo per capelli
AMMINE AROMATICHE
Tinture per capelli
TUMORE DELLA VESCICA
TUMORE DEL POLMONE
LINFOMI
TUMORE MAMMELLA E OVAIO
(nella donna)
Attività di parrucchiere e barbiere PROBABILMENTE CANCEROGENA PER L’UOMO”- Gruppo 2 A IARC
INDUSTRIA DELLA GOMMA
PARRUCCHIERI
TUMORE DELLA VESCICA
AMMINE AROMATICHE
AMMINE AROMATICHE
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
Casi totali Maschi Femmine Provincia residenza
N. %* N. %^ N. %^
Massa 101 10,6 93 92,1 8 7,9
Lucca 86 9 69 80,2 17 19,8
Pistoia 81 8,5 63 77,8 18 22,2
Prato 67 7 50 74,6 17 25,4
Pisa 74 7,8 54 73 20 27
Livorno 233 24,4 197 84,5 36 15,5
Siena 36 3,8 26 72,2 10 27,8
Arezzo 68 7,1 58 85,3 10 14,7
Grosseto 27 2,8 20 74,1 7 25,9
Firenze 179 18,8 122 68,2 57 31,8
n.n. 2 0,2 1 50 1 50
Totale 954 100 753 78,9 201 21,1
Casi 1988-2006 per sesso e provincia di residenza al momento della diagnosi
per aumentare le possibilità di identificare i tumori professionali è importante
Diffusione della conoscenza dei rischi connessi all’esposizione a cancerogeni professionali fra i lavoratori esposti ed ex esposti, fra gli RLS, fra i datori di lavoro e organizzazioni sindacali
La sensibilizzazione dei sanitari (medici ospedalieri e di medicina generale) coinvolti nell’iter diagnostico della patologia circa gli specifici rischi professionali ed i sintomi precoci dei tumori e dei medici competenti aziendali
Il coinvolgimento dei medici competenti per la valutazione integrata dei casi di alcune patologie di interesse per la possibile presenza di fattori di rischio professionali che rappresentano cause e/o concause nella eziopatogenesi delle malattie stesse
PIANO MIRATO Az. USL 2 di LuccaPROGETTO REGIONALE DI RICERCA ATTIVA DELLE MALATTIE DA
LAVORO :creazione di una rete sanitaria per la valutazione integrata delle alterazioni dello
stato di salute dei lavoratori causate o aggravate dal lavoro.I TUMORI NASO-SINUSALI: La prevenzione e la diagnos i precoce
PIANO MIRATO Az. USL 2 di Lucca
Sorveglianza sanitaria di coorti di lavoratori con pregre ssa esposizione ad amianto
Percorso diagnostico delle patologie asbesto correlate anche ai fini medico legali e di giusto indennizzo
PROGETTO MIRATO ASL 10 FirenzeIN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
PROGETTO DI RICERCA PER :
- IL CONTROLLO DEL RISCHIO D’ESPOSIZIONE A SILICE LIBERA CRISTALLINA (SLC) NEI COMPARTI LAVORATIVI TOSCANI
- LO STUDIO DELLE PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE, MORFOLOGICHE E BIOLOGICHE DELLE POLVERI SILICEE IN DIVERSI COMPARTI PRODUTTIVI
- LO STUDIO DEI MECCANISMI PATOGENETICI E DEGLI EFFETTI DELL’ESPOSIZIONE ANCHE A BASSE DOSI
LA PREVENZIONE DEI TUMORI PROFESSIONALI
D.LGS 81/2008 Capo II: protezione da agenti cancerogeni e mutageni
Obblighi del datore di lavoro
Art. 235. Sostituzione e riduzione agenti pericolosi…
Art. 236. Valutazione del rischio
Art. 237. Misure tecniche, organizzative, procedurali
Art. 238. Misure tecniche
Art. 239. Informazione e formazione
Art. 242. Sorveglianza sanitaria
Art. 243. Istituzione cartella sanitaria
Art. 243. Istituzione registro degli esposti
LA PREVENZIONE DEI TUMORI PROFESSIONALID.LGS 81/2008 Capo II: protezione da agenti cancerogeni e mutageni
circa 20.000 sostanze potenzialmente pericolose, di q ueste soloper il 10 % esiste una classificazione ufficiale
- Insufficienti informazioni sulla maggioranza delle s ostanze esistenti- Preoccupazione del pubblico per salute ed ambiente- Deficit di strumenti per la gestione delle sostanze preoccupanti
Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e delConsiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione,la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanzechimiche (REACH)
stabilisce disposizioni riguardanti le sostanze e le miscele.Queste disposizioni si applicano alla fabbricazione, alla immissione sul mercato o all'uso di tali sostanze, in quanto tali o in quanto componenti di miscele o articoli, e all'immissione sul mercato di miscele
Il Regolamento è complementare alle norme specifiche sui luoghi di lavoro e quelle relative alla protezione ambientaleinfatti incoraggia e, in alcuni casi, garantisce la sostituzionedelle sostanze più pericolose, quando esistano alternative
economicamente e tecnicamente idonee
REACH
REACH prevede delle restrizioni alla fabbricazione,alla immissione sul mercato ed all’uso di alcune sostanze quando i rischi per la UE sono considerati inaccettabili.
REGOLAMENTO REACH
REACH sta per
Registration
Evaluation
Autorisation and Restrition of
CHemical
REACH: Substance Very High Concern( SVHC - art. 57)
sostanze “SVHC” (estremamente preoccupanti)
1.Cancerogene
2.Mutagene
3.Tossiche per la riproduzione
4.Persistenti bioaccumulabili e tossiche (PBT)
5.Molto persisitenti e molto bioaccumulabili (vPvB)
6.Interferenti endocrini
SVHC
CANDIDATE LIST (proposta da chiunque)
ALLEGATO IVX
SUNSET DATE = data oltre la quale la sostanza non può essere piùimmessa sul mercato se non ne èstata richiesta l’ AUTORIZZAZIONE
Regolamento REACH
SUNSET DATE
ALLEGATO IVX (6 sostanze)
l’autorizzazione può essere negata se non vengono forniti validi motivi(assenza di sostituto, analisi socio economica)
tutte le parti sociali possono intervenire nel procedimento di autorizzazione (concorrenti, associazioni ambientaliste, usl …)
l’autorizzazione ha una scadenza, poi ricomincia l’iter
Regolamento REACH
AD OGGI 53 SOSTANZE IN CANDIDATE LIST
Carcinogenic and mutagenic (articles 57 a and 57 b)
Carcinogenic (article 57a)
Carcinogenic, mutagenic and toxic for reproduction (articles 57 a, 57 b and 57 c)
Carcinogenic and mutagenic (articles 57 a and 57 b).
Carcinogenic, mutagenic and toxic for reproduction (articles 57 a, 57 b and 57 c)
Carcinogenic, mutagenic and toxic for reproduction (articles 57 a, 57 b and 57 c)
Toxic for reproduction (article 57 c)
Toxic for reproduction (article 57 c)
Toxic for reproduction (article 57 c)
Carcinogenic (article 57 a)
Toxic for reproduction (article 57c)
Carcinogenic and toxic for reproduction (articles 57 a and 57 c)
Toxic for reproduction (article 57c)
Carcinogenic (article 57a)
Toxic for reproduction (article 57c)
Carcinogenic (article 57a)
Toxic for reproduction (article 57c)
Carcinogenic and toxic for reproduction (articles 57 a and 57 c)
Acrylamide
2,4-Dinitrotoluene
Sodium chromate
Potassium chromate
Ammonium dichromate
Potassium dichromate
Tetraboron disodium heptaoxide, hydrate
Disodium tetraborate, anhydrous
Boric acid
Trichloroethylene
1,2-Benzenedicarboxylic acid, di-C6-8-branched alkyl esters, C7-rich
1,2,3-Trichloropropane
1-Methyl-2-pyrrolidone
Hydrazine
1,2-Benzenedicarboxylic acid, di-C7-11-branched and linear alkylesters
Strontium chromate
2-Ethoxyethyl acetate
Cobalt dichloride
Regolamento REACH
La programmazione delle attività di controllo ufficiale sul Regolamento REACH, da eseguire sul territorio della Regione Toscana, è stata approvata con atto regionale
Nella prima fase l’attività di controllo riguarderà:
- Idrocarburi Policiclici Aromatici nei pneumatici
-Cromo esavalente nel cemento
L’attività di controllo sarà effettuata da personale adeguatamente formato appartenente a:
● strutture di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro e di Igiene e Sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL
● ARPAT