18

Esistono poche parole al mondo difficilmente traducibili ...156.54.172.231/pdfs/saudade_de_portugal.pdf · Esistono poche parole al mondo difficilmente traducibili in altre lingue,

Embed Size (px)

Citation preview

Esistono poche parole al mondo difficilmente traducibili in altre lingue, e pochi sentimenti universalmente condivisiche non trovano una spiegazione altrettanto universale.La Saudade è proprio una di quelle parole, ed uno di quei sentimenti. Nata durante l’epoca del colonialismo portoghese per indicare principalmente la solitudine dei marinai che partivanoper terre lontane, e la tristezza dei familiari che li vedevano andar via, questa parola potrebbe essere tradotta comenostalgia, ma probabilmente non si renderebbe pienamente la sua idea. Si potrebbe pensare allora al termine ma-linconia, ma forse anche questo risulterebbe riduttivo. Perché la Saudade non è solo questo. La Saudade è il ricordo triste di una persona distante, di un luogo lontano. È la mancanza di qualcosa che non c’èpiù, il desiderio di rivivere un momento felice già trascorso. Ma la Saudade è anche la speranza di ritrovare la gioiaperduta, la sensazione piacevole che ti lascia dentro un’esperienza positiva, è la voglia di guardare al futuro senzadimenticare il passato.Questo sentimento ha notevolmente influenzato la storia del paese, lasciando ovunque una traccia del suo malinco-nico passaggio e facendo del Portogallo un luogo dall’atmosfera unica; la Saudade è infatti nelle strade, nelle piazze,nei panorami, sui volti delle persone. Si respira nell’aria, si sente nella musica, si assapora persino nelle pietanze ti-piche della cucina portoghese. È nell’anima di questa terra.Da sempre è stata fonte d’ispirazione per gli artisti portoghesi, dai poeti ai musicisti, dagli scrittori ai pittori, agliscultori e perfino agli architetti, che hanno descritto nei secoli, attraverso questo sentimento, la realtà del paese conparole, suoni, colori e immagini, contribuendo a delinearne il profilo e a rimarcare l’aspetto delle sue città con un’im-pronta inconfondibile.Il nostro viaggio si propone di ripercorrere i luoghi della Saudade, le località del paese che hanno ispirato questiartisti e che sono diventate soggetti di celebri canzoni, poesie, racconti.Visiteremo, ad esempio, i luoghi cantati da Amalia Rodrigues nei suoi più famosi pezzi di musica Fado, quelli descrittinei meravigliosi versi di Fernando Pessoa o nei romanzi di Josè Saramago, in un itinerario che si propone di eviden-ziare, attraverso la celebrazione di questo sentimento, il contrasto e la convivenza tra antico e moderno, tra malin-conia per il passato e voglia di cambiamento che caratterizza fortemente l’aspetto architettonico ed urbanistico, maanche la filosofia di vita quotidiana di questo splendido paese.

3

5

Il nostro viaggio inizia da Oporto, la seconda capitale del Portogallo, città viva e dal fascino indiscutibile. Adagiata sul fiume Douro,Oporto è l’immagine perfetta del sentimento che anima questo paese, con il suo antico centro storico, patrimonio dell’Unesco,che conserva ancora intatto il sapore autentico delle sue origini. Respirare la Saudade ad Oporto non è certo difficile. I vecchi edifici colorati e trasandati della Ribeira, i caratteristici vicoletti chedalla centralissima Praça da Liberdade scendono ripidi fin giù alla riva del fiume, e le antiche chiese decorate d’azzurro con itipici azulejos regalano subito al visitatore una piacevole sensazione di coinvolgimento emotivo. Tutto qui ha il sapore di Saudade.Non è un caso, infatti, che la città di Oporto si sia da sempre contraddistinta come uno dei principali poli creativi e di espressione(insieme a Lisbona e Coimbra) del Fado, la musica del popolo portoghese che racconta con nostalgia e fatalismo le sorti dellacittà e della sua gente. Sarà facile imbattersi per le strade di Oporto in musicisti che intonano le famose canzoni del Fado do Porto, accompagnati dallaclassica Guitarra Portuguesa, e non mancano locali e ristoranti dove poter ascoltare performance dal vivo di cantanti che cele-brano, attraverso le note dei grandi Fadisti del passato, il più famoso sentimento portoghese.Ed è proprio partendo dalla musica, e dall’arte in generale, che la città prova a reinventarsi, a riscoprirsi moderna e avanguardista.La nuovissima Casa da Música ne è il migliore esempio. Dal design futurista e minimalista, come un grande diamante solitario,questo edificio nasce con l’idea di rendere la musica pubblica ed accessibile a tutti. Uno spazio cittadino libero, dove potersi do-cumentare ed ascoltare tutta la musica della tradizione portoghese, ma non solo.Anche la Fundação de Serralves, con il suo magnifico museo d'arte contemporanea ed il grazioso parco che lo circonda, offre in-teressanti spunti per guardare alla città con un occhio alla modernità, al futuro.Passeggiate lungo il fiume, perdetevi tra i vicoletti, attraversate il ponte Dom Luís I e godetevi la vista della città dalla vicina VilaNova de Gaia, sorseggiando un bicchiere di pregiato Vinho Porto.Questa città vi mancherà ancor prima di lasciarla.

OPORTO

7

“Se o meu sangue não me engana Como engana a fantasia Havemos de ir a Viana O meu amor de algum dia…”Così Amalia Rodriguez, la più famosa cantante Fado di tutti i tempi, celebrava la cittadina di Viana do Castelo, prossima tappa delnostro viaggio: “Se il mio sangue non mente, come mente la fantasia, dobbiamo andare a Viana, il mio amore di un giorno…”. Ed è proprio così. Viana è amore, amore a prima vista, amore nostalgico.A soli 70 kilometri da Oporto, facilmente raggiungibile in auto e bus, questa piccola città di origine medioevale è l’approdo giustoper chi vuole un assaggio autentico del Portogallo. Ricchissima dal punto di vista architettonico, graziosa ed accogliente, Vianaè l’emblema del tempo che si è fermato. I suoi palazzi cinquecenteschi, le antiche chiese, le stradine acciottolate, un lungo ponted’acciaio sul fiume Lima progettato da Gustave Eiffel proiettano subito il visitatore in una dimensione passata. Una passeggiatanel suo piccolo centro storico vi lascerà incantati!Immancabile è la visita al santuario di Santa Luzia, situato sull’omonimo monte, che dall’alto domina Viana. È comodamentecollegato al centro della città da una piccola e antica funicolare, l’Elevador de Santa Luzia, ma vi consigliamo vivamente di rag-giungerlo percorrendo a piedi il sentiero a gradoni che, attraverso la selva, sale su fino alla cima del promontorio. La fatica saràripagata da una vista mozzafiato. La città ai suoi piedi, incastonata tra il fiume Lima e l’oceano Atlantico. Una meraviglia!I più fortunati avranno anche la possibilità di assistere a qualche performance musicale dei Tunas, gruppi di giovani studenti uni-versitari che cantano la tradizione lusitana e che periodicamente si esibiscono all’interno dell’ottocentesco Teatro Municipal Sáde Miranda, una vera chicca per gli amanti dell’architettura e della cultura popolare portoghese.“Dobbiamo andare a Viana, il mio amore di un giorno…”. E dobbiamo tornarci. E’ già Saudade.

VIANA DO CASTELO

9

Il viaggio prosegue verso l’interno, nel cuore della verdeggiante regione del Minho. Prossima fermata: Guimarães.

La storia narra che il Portogallo sia nato proprio qui, dalla contea di Portucale, quando ancora il paese faceva parte del Regno di

Spagna. Da qui partirono le rivolte per conquistare l’indipendenza, e Guimarães rappresentò per anni il cardine amministrativo

e culturale del paese.

La Capitale Europea della Cultura 2012 è dunque una città dal valore simbolico molto speciale, e si presenta pertanto come il

proseguimento ideale nel percorso di scoperta della Saudade del Portogallo, tra storia e sentimento, atmosfera e memoria orgo-

gliosa, passato, presente e futuro di un paese che si scopre e si riscopre partendo proprio dalle sue origini.

José Saramago, grande scrittore portoghese e premio Nobel per la letteratura, nel suo romanzo “Viaggio in Portogallo” definisce

la città come “la culla della nazionalità portoghese”. Il suo Viaggiatore, il protagonista errante del noto romanzo lo sa, gli è stato

detto, e per questo non può trattenere la voglia di visitare questo luogo. Il suo centro antico, anch’esso patrimonio mondiale del-

l’Unesco, mostra al Viaggiatore tutta la storia del paese, le sue origini, il colore di una cultura figlia di una tradizione arcaica ma

sempre al passo col tempo. Visita l’antico castello, le vecchie vie, le piccole chiese, i ricchi musei. Ne resta affascinato.

Lo colpisce soprattutto il museo Alberto Sampaio, che egli stesso definisce il più bello che conosca, per l’equilibrio perfetto tra

ciò che si conserva all’interno ed il suo contesto spaziale ed architettonico. Un collage incredibile di immagini e testimonianze di

un passato quanto mai vicino, in una cornice che da sola vale il prezzo del biglietto.

Il Viaggiatore è costretto, suo malgrado, a lasciare Guimarães. Non è riuscito a visitare tutto, ma prima di salutare nostalgico la

città si ripromette di tornarci, e per un solo motivo…

GUIMARÃES

11

Continuando verso sud, attraverso la Região Centro (la regione Centro), si incontra Coimbra, la città accademica per eccellenza

del Portogallo. Luogo storico del paese, ex capitale del regno e sede di una delle più antiche Università d’Europa. Arroccata su

una piccola collina chiamata Almedina e costeggiata dal fiume Mondego, Coimbra è un gioiello fatto di vicoli stretti e ripidi, palazzi

medioevali, chiese barocche e antiche biblioteche. Il nostro viaggio tra i luoghi della Saudade non poteva prescindere da una

visita a questa città, cuore pulsante della tradizione portoghese e rinomato centro artistico dal notevole fervore culturale.

Tutta la sua storia è stata segnata dalla presenza della prestigiosissima Universidade de Coimbra, il polo accademico più impor-

tante del paese e vero e proprio motore di tutte le attività intellettuali e creative della regione. Non è un caso che Coimbra si sia

contraddistinta come una delle città chiave nello sviluppo e nella produzione della musica popolare del Fado, e che O Fado de

Coimbra, colto e raffinato, nasca proprio dalla tradizione accademica, a differenza di quelli di Oporto e Lisbona, di estrazione in-

vece più popolare.

Raul Ferrão, noto compositore e poeta di inizio novecento, scriveva di Coimbra:

“Coimbra di Choupal è ancora capitale dell’amore in Portogallo Ancora!

Coimbra dalle canzoni così dolci che illumini i nostri cuori.

Coimbra dei dottori per noi i tuoi cantori la fonte degli amori sei tu!

Coimbra è una lezione di sogno e tradizione

chi passa la conosce…e impara a dire: Saudade!”

COIMBRA

Proprio come dice Ferrão, probabilmente nessun altro luogo in Portogallo più di Coimbra riesce a trasmettere a chi lo visita il

senso di appartenenza popolare ad una cultura che è tradizione, amore per il proprio paese, legame con le proprie radici, Saudade

di una terra che non si dimentica tanto facilmente.

Innumerevoli sono a Coimbra le manifestazioni che celebrano questi sentimenti, ma la più suggestiva (e divertente) resta sicu-

ramente la Queima das Fitas, la settimana accademica che si festeggia ogni anno nel mese di maggio in tutte le città universitarie

del pese e che vede in Coimbra, ovviamente, il polo celebrativo principale. Una settimana di manifestazioni culturali, cortei stu-

denteschi, concerti e feste per officiare la chiusura dell’anno accademico ed augurare la miglior sorte agli studenti che terminano

il percorso universitario.

Il momento più solenne e commovente dell’intera manifestazione è la notte della Serenata, quando migliaia di studenti vestiti di

nero con il classico traje académico si riuniscono ai piedi della cattedrale della città per intonare insieme le note malinconiche

e toccanti del Fado de Coimbra. Un’esperienza davvero coinvolgente e suggestiva, che vi lascerà dentro una gradevole sensazione

di dolce nostalgia.

12

3

LISBONA

14

Lisbona è la Saudade. Il sentimento è nato tra le sue strade, risuona nei suoi vicoli, si canta nelle case, riecheggia nelle

piazze. Il nostro viaggio non poteva che concludersi qui. Lisbona città di contrasti, di vecchio e nuovo che si rincorrono, di

colori che si fondono senza soluzione di continuità, tra sole, oceano e tradizione.

"Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole" scriveva Fernando Pessoa, il più grande poeta

portoghese. Perché Lisbona è azzurra come il mare e gli azulejos che decorano i suoi edifici, è gialla come il sole che la illu-

mina e come i vecchi tram che dalla Baixa Chiado si arrampicano su per le strade di Alfama, è rossa come la passione del

popolo lusitano e come i tetti delle sue case. Gli antichi quartieri del centro della città (i Bairros, come li chiamano i portoghesi)

mostrano al visitatore l’immagine di una città ancorata al passato di un paese conquistatore del mondo, amante delle scoperte

e delle esplorazioni, che da qui, la capitale, mandava i suoi uomini in cerca di nuove terre e nuove fortune e dei quali poi, inevi-

tabilmente, sentiva tanto la mancanza…

Tutte le musiche del Fado de Lisboa raccontano di una città che ancora oggi guarda all’orizzonte, e al futuro, per placare la

nostalgia (per matar a Saudade) di quello che non c’è più, ma anche per andare avanti. Bairros de Lisboa, famosa canzone

di Alfredo “Marceneiro” Durante (uno dei massimi esponenti del Fado di Lisbona) racconta proprio di questo. Descrive i quar-

tieri della citta, il loro legame con la storia, ma anche la loro voglia di riscatto e cambiamento.

“Il quartiere di maggior fama Il più fadista e marinaio

È la bella e vecchia Alfama Ricorda di più la nostalgia Che ancora ha il sapore di Fado”Così parla di Alfama, ma allo stesso modo descrive Belém, il Bairro Alto, Benfica, tutti i quartieri della città.

Ma la Lisbona odierna è anche una metropoli moderna ed evoluta. In netto contrasto con il cuore antico della città, ad esem-

pio, la zona orientale di Lisbona, nota proprio come Oriente, presenta elementi architettonici ed urbanistici assolutamente

all’avanguardia. Il Parque das Nações, costruito in occasione dell’Expo ’98, è l’emblema di una città, e di un paese intero,

che tenta di proporsi al mondo come nucleo di sviluppo e progresso, oltre che di storia e cultura. Centri commerciali, alberghi,

un casinò, una stazione in stile futurista, il ponte più lungo d’Europa (il Vasco da Gama); Oriente è il simbolo del Portogallo

che si trasforma e vive.

La canzone di Durante termina con un verso che racchiude e sintetizza perfettamente lo spirito che anima questa città, il

suo forte legame con la storia passata che resta ancora e con un presente che vive di una cultura sociale proiettata al

futuro.

“La tradizione non finisce maiNessuno l’ha ancora uccisaE il presente vive ancora del passato che resta”

15

16

SCHEDA TECNICA DEL VIAGGIO

DURATALa durata del viaggio può variare in base ai propri interessi edalla disponibilità economica. Proponiamo due differenti modalitàdi viaggio: un classico fly & drive in auto e un itinerario alternativogreen con trasporti pubblici. A seconda che si scelga di viaggiarein auto o in treno e autobus, si consiglia una permanenza minimadi 8 giorni/7 notti. Gli spostamenti con mezzi pubblici possonoovviamente richiedere tempi più lunghi e quindi in quel caso po-trebbe essere indicato aggiungere uno o due pernottamenti.

ITINERARIOARRIVO AD OPORTO DALL’ITALIA. Due notti di pernottamento

OPORTO - VIANA DO CASTELO:• In auto: km 75 - circa 1h di percorrenza• In autobus: diretto - circa 2h e 15 min di percorrenzaUna notte di pernottamento a Viana do Castelo

17

VIANA DO CASTELO - GUIMARÃES:• In auto: km 80 - circa 1h di percorrenza• In treno: transito via Nine e Lousado - circa 2h e 40 min dipercorrenzaUna notte di pernottamento a Guimarães.

GUIMARÃES - COIMBRA:• In auto: km 175 - circa 1h e 40 min di percorrenza• In autobus: diretto - circa 2h e 30 min di percorrenzaUna notte di pernottamento a Coimbra

COIMBRA - LISBONA:• In auto: Km 203 - circa 2h di percorrenza• In autobus: diretto - circa 2h e 30 min di percorrenza• In treno: diretto - circa 2h di percorrenzaDue/tre notti di pernottamento a Lisbona

RIENTRO IN ITALIA

PERIODO CONSIGLIATOGodendo di condizioni climatiche decisamente favorevoli, il Por-togallo è praticamente visitabile tutto l’anno. Il momento mi-gliore per un viaggio nella regione interessata resta però ilperiodo tra aprile ed ottobre, essendo il nord del paese interes-sato da un clima atlantico con un inverno particolarmente pio-voso. L’estate fresca e temperata renderà la vacanza ancorapiù piacevole.

BUDGET DI SPESA ORIENTATIVOIl Portogallo può essere considerato una meta abbastanza eco-nomica. Per il nostro viaggio consigliamo di calcolare un budgetdi almeno € 1.000,00 per un itinerario in auto e pernottamentiin hotel 3/4 stelle. Il viaggio green garantisce un risparmio dicirca € 300,00 sulla spesa totale. Per i turisti più giovani e di-namici, il Portogallo offre una moltitudine di strutture ricettivealternative ai comuni hotel, dalle famose Pousade ai classicib&b ed ostelli, più informali ed economici.

Retro cop.