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facoltà di architettura di genovaprogettazione bioclimatica_modulo: sostenibilità ambientale
progettazione ecologica
- complessità del sistema edilizio e conseguente stabilità al cambiamento,
- grossolana euforia (soprattutto degli anni ’70 e ’80) nei potenziali utilizzatori di fonti energetiche “alternative” alle quali venivano attribuite possibilità taumaturgiche (incapacità di coglierne i reali benefici),
- trasformazione dell’architettura “bioclimatica” in uno “stile” compositivo con un proprio linguaggio /”architetture solari”)
ne consegue
esigenza di ripensare l’approccio ambientale al progetto
l’architettura bioclimatica è considerata come:
integrazione di strategie a controllo climatico naturale nella progettazione architettonica
“ecologia ambientale” in architettura
ma il significato globale del discorso ecologico nella progettazione è assai piùampio
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progettazione ecologica
“ecologia”
scienza che tratta dei rapporti tra gli organismi viventi e l'ambiente in cui vivono e si sviluppano
come forma di relazione generale
fra uomo e ambiente
l’ecologia interviene nel progetto a vari livelli
ecologia formaleda un punto di vista formale: le “forme” dell'edificio ecologico non sono caratterizzate solo da serre solari o pannelli fotovoltaici…
un’architettura sarà ecologica se se sarà in grado di mettere l'utente nella condizione di percepire come proprio lo spazio in cui vive, le sensazioni che esso gli comunica, il tempo che vi scorre, il contatto con l'esterno e con la natura es: rapporto tra le “forme” dell’architettura e quelle naturali
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Edouard Françoise e Duncan Lewis,
asilo per il Groupe Scolaire Buffon a Thiais
Anne Lacaton e
Jean Philippe Vassal,
casa sospesa,
Lege Cap-Ferret
Site, Aquatorium, Chattanooga nel Tennessee
Marcel Kalber, Centro di incontro, Auerstedt (Weimar)
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Lucien Kroll,
Casa dell'ambiente di Belfort
Koolhaas,
Kunsthal, Rotterdam
Peter Zumthor,
padiglione per l'Expo 2000,
Hannover
Griffe/naïf•Mediateca di Sendai di Toyo Ito
( “pilastri che assomigliano ad alghe”)
•Centro culturale Tjibaou in
Nuova Caledonia di Renzo Piano
Forme dell’abitare naturale:
Feng Shui; “bioarchitettura” (termine registrato)
……………………………………………………………………
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ecologia storicaquando si vuole difendere l'uso di soluzioni sostenibili
richiamo ad un costruire storico di epocapre-impiantistica
De Architectura di Vitruvio
“si farà il tracciato delle vie e dei vicoli, orientato secondo gli angoli, fra due regioni di vento contigue. Con questo sistema d'orientamento si riuscirà ad eliminare da case e strade il molesto impeto dei venti” (libro I, cap. 6)
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archetipi del costruire ecologico(vi si ritornerà in
lezione successiva)
Igloo,
Trulli pugliesi,
Mesa Verde del Colorado,
Torri del vento iraniane
non solo “ricerca di precedenti storici”il concetto di Sostenibilità può allargarsi ad interpretare come “naturalmente sopportate” da un territorio, da una città, da un edificio e, dunque, ad essi consone, quelle azioni che il tempo ha dimostrato essere connaturate al loro specifico carattere ambientale
“Natura sono innanzitutto e per lo piùle stratificazioni della cultura. La tutela dell'ambiente è allora rispetto per quella pluralità di sedimentazioni che per noi è la natura; è cura verso ciò che abbiamo ereditato, e che dobbiamo trattare delicatamente”(Vattimo)
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ecologia socialel'ecologia, come la progettazione architettonica, stabilisce relazioni continue anche tra i suoi differenti livelli di scala in cui si svolgono tutti i fenomeni che governa. Questa sua caratteristica è necessario venga compresa anche da chi con l'ecologia lavora, ecologicamente progetta. Altrimenti tutte le sue azioni risultano decontestualizzate e sostanzialmente inefficaci, anche se motivate e rigorosamente verificate
l’ecologia dell’architettura deve essere colta cioè in una visione d’insieme, essa avrà senso solo se le strategie per il controllo climatico naturale non risolveranno solo localmente i problemi
l’ecologia dovrà avere, in architettura, una dimensione “sociale” in grado di coordinare tutte le altre “ecologie”(formale, storica, ambientale), esprimendosi in una partecipazione all'ambiente, nei suoi spazi, nei suoi tempi, nelle sue diverse componenti, in una politica globale
l’approccio solo tecnicista e ambientale dell’ecologia in architettura, benché comunque utile, è insufficiente perché, in modo riduttivo, implica un ruolo dell'ecologia solo come “strumento” e non come “ragione operativa”
solo se l'ecologia diventa una delle ragioni del progetto, e non una sua componente strumentale, l'edificio può smettere di essere una macchina ecologica, una caricatura ecologica
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chiarire questo equivoco, permette di capire che:
•quando si parla di strategie per il controllo climatico in architettura, non si ricopre l’intero arco di soluzioni che definiscono l’approccio ecologico nella progettazione;
•questo stesso approccio non costituisce un fatto esclusivamente tecnologico e – appunto – strumentale ma corrisponde ad una scelta di fondo; solo in questo senso è ragionevole riconoscere e affrontare il problema perché, altrimenti, si rischia di considerare ogni strategia ambientale in architettura come sovrapposta e non integrata all’edificio;
•l’architettura ecologica di oggi non è un’invenzione della contemporaneità e si sviluppa a diverse scale;
•l’architettura ecologica contemporanea, anche se nata (ri-nata) a causa, prima, dell’emergenza legata all’esaurimento di risorse non rinnovabili e, poi, ad una presa di coscienza del valore dell’ambiente, ha oggi un significato più ampio e ricco e prospettive di sviluppo non solo legate all’emergenza ambientale ma anche, semplicemente, all’ambiente;
•l’ “architettura bioclimatica” (o con affissi bio, eco, ecc.) non è tanto uno “stile”, non deve essere – come per certi versi è – una moda e, paradossalmente, non esiste perché solo esiste: l’architettura
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allora...
il corso pur trattando il tema delle strategie/tecnologie progettuali bioclimatiche / energetico-ambientali / a controllo climatico naturale ...
tratterà della progettazione sostenibile considerando:
- le sue radici storiche,
-le diverse scale del progetto,
- la sua dimensione sociale e partecipata,
- le innovazioni del mondo produttivo,
- i diversi livelli di approfondimento scientifico, di verifica e di calcolo, in funzione delle diverse situazioni nelle quali può trovarsi il progettista, ...
architettura bioclimatica: si occupa dello studio delle soluzioni tipologiche e delle prestazioni dei sistemi tecnologici che rispondono maggiormente alle caratteristiche ambientali e climatiche del sito, e che consentono di raggiungere condizioni di benessere all’interno degli edifici. Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso una attività progettualmente consapevole nell’uso delle risorse disponibili. Con un simile approccio si possono massimizzare i benefici ottenibili mediante l’impiego di energie rinnovabili. Si definiscono “bioclimatici” gli edifici e le opere architettoniche in genere caratterizzati dall’utilizzazione di componenti e sistemi edilizi che, oltre ad esplicare la loro funzione specifica, sono anche in grado di assolvere funzioni energetiche.
architettura bioecologica (bioarchitettura®): disciplina che, nell’ambito dell’architettura e dell’urbanistica, si propone, come fine principale, la ristrutturazione del territorio attraverso interventi mirati al recupero di un ambiente sano. Alla scala edilizia l’a.b. considera l’edificio come un organismo vivente che deve inserirsi in maniere naturale nello spazio piuttosto che costituire una barriera sigillata tra interno ed esterno. (continua)
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Tra gli aspetti più interessanti dell’a.b.: l’uso di materiali edili sani e l’attenzione per l’inquinamento indoor. L’a.b., in questi anni, è diventata un fenomeno di “moda” con relativi vantaggi e svantaggi, tra questi ultimi un approccio spesso superficiale (talora “esoterico”) ai suoi principi e la creazione di un vero e proprio business (es. il termine bioarchitettura era un termine registrato).
sistemi solari passivi: insieme delle tecnologie edilizie che sono in grado di controllare le dinamiche di scambi termici tra esterno ed interno dell’edificio e negli spazi aperti urbani, sfruttando come fonte di energia la radiazione solare e come elementi di captazione e di accumulo i componenti della costruzione stessa.
sistemi solari attivi: sistemi costituiti da elementi di captazione dell’energia solare che per il funzionamento dipendono fondamentalmente dalla presenza di impianti meccanici deputati all’accumulo e alla distribuzione dell’energia termica (es. pannelli fotovoltaici).in parte queste definizioni sono del libro di Marco Sala e Eugenio D’Audino. Lessico di tecnologia bioclimatica. Alinea, Firenze.
Olgyay Victor. (1990). Progettare con il clima: un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico. Franco Muzzio editore, Padova.
Fitch James Marson. (1980). La progettazione ambientale. Franco Muzzioeditore, Padova.
Guattari Felix. (1991). Le tre ecologie. Edizioni Sonda, Torino (ed. orig. Paris, 1989).
La Cecla Franco. (1991). Postfazione al libro di Guattari Felix. Le tre ecologie. Edizioni Sonda, Torino.
Scandurra Enzo. (1995). L’ambiente dell’uomo. Verso il progetto della cittàsostenibile. ETASLIBRI, Milano.
Raiteri Rossana. (2003). Trasformazioni dell’ambiente costruito: la diffusione della sostenibilità. Gangemi editore, Roma.
Vattimo Gianni. (1991), Costruire, abitare e pensare dopo Heidegger. sta in. AAVV (a cura di Maria Bottero) Spazio e conoscenza nella costruzione dell'ambiente. Franco Angeli, Milano.
Andrea Giachetta (2004). Trasformazioni temporali degli organismi architettonici: Ecologie dell'architettura. sta in: Andrea Giachetta.Architettura e tempo. La variabile della durata nel progetto di architettura. CLUP, Milano.