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1 IO DONO TU VIVI DUE 1) Ente proponente il progetto: (Associazione Volontari Italiani Sangue) COMUNALE GENOVA Via Passaggi 45 rosso 16131 Genova Telefono 010/355861 Fax 010/355604 e-mail: [email protected] sito web: www.aviscomunalegenova.it L’Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS), è un'Associazione di volontariato (iscritta nell'apposito Registro Regionale e disciplinata dalla Legge 266/91) costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. È un’associazione senza scopo di lucro che persegue un fine di rilevante interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i cittadini che ne abbiano necessità. AVIS viene fondata nel 1927 a Milano dal Dott. Vittorio Formentano come risposta di volontari cittadini all’assenza di un sistema trafusionale organizzato. Oggi aderisce al regime ONLUS, D.Lgs.460/97 e partecipa, in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, alla raccolta del sangue anche con proprie strutture e personale. Organizza la promozione del dono, la chiamata dei donatori e la raccolta di sangue. È presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in 3.251 sedi comunali ed equiparate, 121 sedi provinciali ed equiparate, 21 sedi regionali o equiparate, 1 sede nazionale 6 speciali, per un totale, al 31 dicembre 2015, di 3.400 sedi. Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana, con 1.318.924 associati di cui 1.281.013 sono donatori attivi, volontari e periodici. Sul totale di 1.718.490 donatori in Italia, appartengono ad Avis il 76% dei donatori italiani. Nel 2015 AVIS ha effettuato 2.056.980 donazioni, fornendo l'80% della raccolta nazionale di sangue, l' 80% su un totale di 2.572.567 . AVIS da anni collabora con il Servizio Civile Nazionale (ex lege 64/01) con giovani volontari che condividono le finalità di solidarietà dell’associazione. Le sedi di progetto di Servizio Civile sono situate presso le sezioni regionali, provinciali o comunali di AVIS e lavorano in rete rivolgendosi a tutto il territorio regionale. Sono presenti in 15 regioni italiane con progetti presentati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino, Umbria e Veneto; progetti che condividono le finalità e l’impostazione, ma sono articolate a seconda delle esigenze del territorio. Nel sito nazionale dell’associazione, come previsto dalla legge, è presente un’area dedicata al Servizio Civile: www.AVIS.it/servizio_civile . Vi si possono trovare un’introduzione alla storia e al significato del Servizio Civile Nazionale, informazioni utili ai volontari e agli enti, notizie aggiornate sulle attività di Servizio Civile in AVIS e tutti i riferimenti necessari alla presentazione della domanda di partecipazione al bando e allo svolgimento del servizio presso una delle sedi di attuazione dei progetti. L’Ufficio Servizio Civile di AVIS Nazionale è a disposizione di tutti gli interessati al numero 02/70.00.67.86 interno 3 e all’indirizzo email: [email protected] .

Ente proponente il progetto - aviscomunalegenova.it · Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, ... testo completo dei progetti

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IO DONO TU VIVI DUE

1) Ente proponente il progetto:

(Associazione Volontari Italiani Sangue)

COMUNALE GENOVA

Via Passaggi 45 rosso – 16131 Genova

Telefono 010/355861 Fax 010/355604

e-mail: [email protected]

sito web: www.aviscomunalegenova.it

L’Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS), è un'Associazione di

volontariato (iscritta nell'apposito Registro Regionale e disciplinata dalla Legge 266/91) costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. È un’associazione senza scopo di lucro che persegue un fine di rilevante interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi

emocomponenti a tutti i cittadini che ne abbiano necessità. AVIS viene fondata nel 1927 a Milano dal Dott. Vittorio Formentano come risposta di volontari cittadini all’assenza di un sistema trafusionale organizzato. Oggi aderisce al regime ONLUS, D.Lgs.460/97 e partecipa, in regime di

convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, alla raccolta del sangue anche con proprie strutture e personale. Organizza la promozione del dono, la chiamata dei donatori e la raccolta di sangue. È presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in 3.251 sedi comunali ed equiparate, 121 sedi provinciali ed equiparate, 21 sedi regionali o equiparate, 1 sede nazionale 6 speciali, per un totale, al 31 dicembre 2015, di 3.400 sedi. Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana, con 1.318.924 associati di cui 1.281.013 sono

donatori attivi, volontari e periodici. Sul totale di 1.718.490 donatori in Italia, appartengono ad Avis il 76% dei donatori italiani. Nel 2015 AVIS ha effettuato 2.056.980 donazioni, fornendo l'80% della

raccolta nazionale di sangue, l' 80% su un totale di 2.572.567.

AVIS da anni collabora con il Servizio Civile Nazionale (ex lege 64/01) con giovani volontari che condividono le finalità di solidarietà dell’associazione. Le sedi di progetto di Servizio Civile sono situate presso le sezioni regionali, provinciali o comunali di AVIS e lavorano in rete rivolgendosi a tutto il territorio regionale. Sono presenti in 15 regioni italiane con progetti presentati in Abruzzo, Basilicata,

Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino, Umbria e Veneto; progetti che condividono le finalità e l’impostazione, ma sono articolate a seconda delle esigenze del territorio. Nel sito nazionale dell’associazione, come previsto dalla legge, è presente un’area dedicata al Servizio Civile: www.AVIS.it/servizio_civile. Vi si possono trovare un’introduzione alla storia e al significato del Servizio Civile Nazionale, informazioni utili ai volontari e agli enti, notizie aggiornate sulle attività di Servizio Civile in AVIS e tutti i riferimenti necessari alla presentazione della domanda di partecipazione al bando e allo svolgimento del servizio presso una delle sedi di attuazione dei progetti.

L’Ufficio Servizio Civile di AVIS Nazionale è a disposizione di tutti gli interessati al numero 02/70.00.67.86 interno 3 e all’indirizzo email: [email protected].

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IO DONO TU VIVI DUE

L’AVIS Comunale di Genova, nasce nel 1952 e da allora ha sempre svolto funzioni di

propaganda del dono del sangue, fidelizzazione dei Donatori , raccolta di sangue ed

emocomponenti nei suoi centri fissi e mobili, e collaborazione con i Centri trasfusionali pubblici

ai quali viene poi portato il sangue raccolto.

Maggiori informazioni sull’AVIS Comunale di Genova e tutta la documentazione e la normativa

del settore sono reperibili all’indirizzo internet: www.aviscomunalegenova.it Nel sito

dell’associazione è presente, inoltre, una pagina interamente dedicata al Servizio Civile

Nazionale dove è possibile reperire tutte le informazioni utili, gli aggiornamenti, i riferimenti, il testo completo dei progetti a bando e la modulistica per presentare la domanda.

L’AVIS Comunale Genova, Ente proponente il progetto, è un Ente Giuridico riconosciuto con

Decreto della Giunta Regionale Ligure n. 765 del 25 Marzo 2008; è un’ ONLUS iscritta al

Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato – Settore sanitario dal 14/12/1994

Decreto n. 1408;

Ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue - intero o di emocomponenti - volontaria,

periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario

universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore

di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella

comunità nazionale ed internazionale i valori della solidarietà, della gratuità, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute.

In armonia con i propri fini istituzionali e con quelli del Servizio Sanitario Nazionale, si propone di:

sostenere i bisogni di salute dei cittadini favorendo il raggiungimento dell’autosufficienza di

sangue e dei suoi derivati a livello nazionale, dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale

possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue;

tutelare il diritto alla salute dei donatori e di coloro che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale;

promuovere l’informazione e l’educazione sanitaria dei cittadini;

promuovere un’adeguata diffusione delle proprie associate su tutto il territorio nazionale, con

particolare riferimento alle aree carenti e delle attività associative e sanitarie ad esse riconosciute, come la raccolta del sangue e degli emocomponenti;

favorire lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata, non remunerata,

anonima e consapevole a livello comunitario ed internazionale;

promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo anche nei cittadini non italiani.

sviluppare la cultura della donazione del sangue anonima, volontaria e non remunerata da

trasmettere alle nuove comunità di migranti presenti nel nostro Paese, e per questo ha

messo in atto negli anni diverse iniziative atte a coinvolgere i nostri nuovi concittadini nella mission che da oltre ottanta anni viene perseguita da AVIS

promuovere la tutela dell’ambiente ed il supporto logistico e sanitario in corso di calamità naturali con la sua componente di protezione civile.

cooperare ai programmi regionali e nazionali per il raggiungimento della autosufficienza

trasfusionale , così come previsto dalla Legge 219 / 2005 e dai vari piani regionali sangue.

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IO DONO TU VIVI DUE

2) Codice di accreditamento: NZ06957- LIG/A0070

3)Albo e classe di iscrizione: Albo Regionale Liguria, 4° classe di iscrizione

CARATTERISTICHE PROGETTO

4)Titolo del progetto: IO DONO TU VIVI DUE

È un progetto finalizzato al sostegno della principale mission di AVIS nel Comune e nella Provincia

di Genova, ovvero della promozione della cultura e della pratica della donazione del sangue e della

solidarietà.

Ai volontari di Servizio Civile Nazionale viene affidato il compito di contribuire, con le proprie

risorse personali e la propria originalità ad incrementare – a livello locale - l’opera di promozione e

di raccolta di sangue, rivolgendosi in particolar modo alla popolazione giovanile in qualità di peer

educators.

5)Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: Assistenza Area Principale: Salute Relativa codifica: A 15

Il progetto in presentazione si attua nell’ambito dell’assistenza alla salute e, più precisamente, nel settore della promozione e della raccolta del sangue a beneficio di tutti i cittadini per rispondere ad un bisogno essenziale di salute. Il sangue umano infatti è un prodotto indispensabile alla vita, non è riproducibile artificialmente e può essere solo donato da un individuo a un altro. Mediante una trasfusione al ricevente rappresenta un fattore di sopravvivenza nei servizi di primo soccorso e di emergenza, negli interventi chirurgici e nei trapianti, nella cura di malattie oncologiche e nella cura di varie forme di anemia cronica. Raramente un paziente necessita la trasfusione del sangue intero, più comunemente l’organismo richiede solo uno degli elementi di cui è composto (plasma, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine)1. È possibile svolgere una donazione in “aferesi”, che conserva una sola delle componenti, ma nel presente progetto si fa riferimento alle necessità e alla raccolta di sangue

intero che viene lavorato successivamente. Il sangue è, dunque, un bene di interesse pubblico, di cui potenzialmente ogni cittadino può avere necessità. Avere un servizio trasfusionale efficiente e sicuro è un diritto per tutti i cittadini. In Italia il sistema trasfusionale è regolamentato dalla Legge n. 219 del 27 ottobre 2005, “Nuova Disciplina delle attività trasfusionali e della produzione degli emoderivati” e da numerosi decreti di attuazione. La Legge stabilisce che “le attività trasfusionali sono parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale e si fondano sulla donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue umano e dei suoi componenti. La risorsa sangue viene garantita in un regime di sussidiarietà tra Sistema Sanitario

Nazionale e associazioni di volontariato del sangue cui è affidato il compito della promozione del dono, della raccolta di sangue e della tutela dei donatori. Lo Stato riconosce la funzione civica e sociale ed i valori solidaristici che si esprimono nella donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e

1 Il sangue donato viene dunque lavorato per ottenere e conservare i componenti necessari. Ad ogni donazione vengono prelevati 450 ml +/- 10% e da una sacca così ottenuta si può ricavare, mediante semplice centrifugazione: - un concentrato di globuli rossi (detti anche emazie) di circa 180 ml; - un concentrato di piastrine di circa 20-40 ml contenente 60 miliardi di trombociti; - una sacca di plasma di circa 180-240 ml. 1 Il plasma, che si può ottenere dal sangue intero o mediante plasmaferesi, è elemento vitale per ottenere, mediante lavorazione farmaceutica, numerosi farmaci comunemente chiamati “salvavita”.

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IO DONO TU VIVI DUE

gratuita del sangue. Il volontariato di AVIS è un volontariato senza il quale il sistema sanitario non potrebbe garantire la salute a tutti i cittadini. In consonanza con le finalità e motivazioni del Servizio Civile Nazionale, la partecipazione dei

giovani volontari al progetto è un’occasione per contribuire a produrre un bene comune alla collettività e per sensibilizzare l’opinione pubblica ai valori della solidarietà e partecipazione. Per comprendere la rilevanza della donazione di sangue come atto di civiltà, si può ricordare che il numero di donatori di sangue e di donazioni effettuate in un dato territorio viene utilizzato, dai sociologi, come un indicatore atto a misurare il “capitale sociale” di quella comunità, vale a dire il grado di civiltà espressa2.

2 Sono diverse le fonti che utilizzano la donazione di sangue come indicatore rilevante della civiltà, valutando l’importanza del senso di responsabilità, di solidarietà e partecipazione espresse dall’impegno a donare il sangue. Ad esempio il sociologo Roberto Carrocci ha scelto il numero di donatori e donazioni come uno dei quattro indici che viene utilizzato per calcolare il “capitale sociale”di una comunità, disegnando una “mappa” del grado di sviluppo in Italia inteso non solo in senso economico,. Roberto Cartocci, Mappe Del Tesoro, Il Mulino, Bologna 2007.

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IO DONO TU VIVI DUE

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

BREVE PREMESSA

Forte dell’esperienza positiva dell’Obiezione di Coscienza, l’Associazione Volontari Italiani del

Sangue ha deciso di avviare, il Servizio Civile Nazionale, condividendo a pieno le finalità di una

legge che “intende coinvolgere le giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati

e non violenti, mediante servizi di utilità sociale, servizi tesi a costituire e rafforzare i legami che

sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all’interno delle

comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale,

attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a

vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità, e realizzano reti di

cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività” (Carta Etica

del Servizio Civile).

Proponendo le attività del progetto “Io Dono Tu Vivi Due” l’Associazione intende dare continuità ad

azioni che hanno saputo contribuire concretamente nella diffusione della cultura del dono del sangue

in Italia.

L’Ente crede che l’accoglienza di giovani volontari sia una possibilità di arricchimento sotto

molteplici dimensioni:

per il volontario/a,

per l’organizzazione locale che lo accoglie,

per la comunità che include i destinatari e i beneficiari del servizio.

L’Ente titolare del progetto propone, pertanto, ai giovani un anno di Servizio Civile Nazionale come

esperienza diretta di cittadinanza attiva e di partecipazione responsabile, nell’intento di disseminare,

proprio attraverso i volontari, spinte e stimoli partecipativi nei confronti di tutta la cittadinanza non

ancora raggiunta e/o impegnata nella donazione consapevole.

6.1 DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO

Definizione del settore

Il progetto “IO DONO, TU VIVI DUE” rientra, come indicato al punto 5 della scheda, nell’ambito

dell’assistenza alla salute (codifica UNSC A 15) e, più specificatamente attraverso la promozione

della donazione del sangue in Liguria e il sostegno dei bisogni di salute dei cittadini, favorendo

di fatto il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati, e dei massimi livelli

di sicurezza trasfusionale e della migliore qualità possibili. La Legge 21 ottobre 2005, n. 219

"Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”

regolamenta “le attività trasfusionali ovvero le attività riguardanti la promozione del dono del

sangue”, e stabilisce che “le attività trasfusionali sono parte integrante del Servizio Sanitario

Nazionale e si fondano sulla donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita

del sangue umano e dei suoi componenti”. Lo Stato riconosce, inoltre, la funzione civica e

sociale ed i valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione volontaria, periodica,

responsabile, anonima e gratuita del sangue e dei suoi componenti. La legge riconosce, infine,

che “le associazioni di donatori volontari di sangue e le relative federazioni concorrono ai fini

istituzionali del Servizio sanitario nazionale attraverso la promozione e lo sviluppo della

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IO DONO TU VIVI DUE

donazione organizzata di sangue e la tutela dei donatori”. Le Associazioni e Federazioni di

donatori assumono, pertanto, un ruolo fondamentale nel progettare, realizzare e verificare la

propria partecipazione al sistema trasfusionale nazionale, in accordo con le istituzioni e le

strutture trasfusionali di riferimento (locali, regionali e nazionali), per concorrere al

raggiungimento del fabbisogno nazionale di emocomponenti e di emoderivati, sia in termini

quantitativi che qualitativi.

La prima finalità della Legge 219/2005 è, quindi, il raggiungimento dell’autosufficienza regionale e

nazionale di sangue, emocomponenti e farmaci emoderivati. L’autosufficienza del sangue e dei suoi

derivati costituisce un obiettivo nazionale finalizzato a garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di

qualità e sicurezza della terapia trasfusionale. Con questa legge, viene promossa, però,

l’individuazione da parte delle Regioni, in base alla propria programmazione, delle strutture e degli

strumenti necessari per garantire un coordinamento intraregionale ed interregionale delle attività

trasfusionali, dei flussi di scambio e di compensazione, nonché il monitoraggio del raggiungimento

degli obiettivi in relazione alle finalità. In attuazione della Legge viene istituito, per la prima volta in

Italia, il Centro Nazionale Sangue (CNS) che fornisce supporto tecnico per il coordinamento

interregionale con particolare riferimento all’attuazione del programma di autosufficienza nazionale

(Piano Nazionale Sangue) e delle compensazioni intra ed interregionali. Il CNS definisce, inoltre,

annualmente il programma di autosufficienza regionale (Piano Regionale Sangue), individuando i

consumi storici, il fabbisogno reale, i livelli di produzione necessari, le risorse, i criteri di

finanziamento del sistema, le modalità di compensazione intraregionale ed interregionale ed i livelli

di importazione ed esportazione eventualmente necessari.

Un servizio di volontariato integrato con il sistema sanitario

Il sangue umano è un prodotto naturale non riproducibile artificialmente, indispensabile alla vita.

Nonostante i progressi tecnologici e scientifici, il sangue rappresenta ancora oggi una risorsa

insostituibile nella terapia di molte malattie sia di pertinenza chirurgica sia di pertinenza medica.

Costituisce un supporto indispensabile nei pazienti oncologici in chemioterapia o in quelli che hanno

subito un trapianto di midollo osseo, in tutte le operazioni di trapianto d’organo, negli interventi di

chirurgia ad alta specializzazione (cardiochirurgia, neurochirurgia ecc.). E’ indispensabile per quanti per malattia congenita o acquisita non producono sangue a sufficienza e per continuare a vivere

devono fare trasfusioni periodiche. Dal sangue e dal plasma, suo componente, deriva inoltre,

attraverso lavorazione farmaceutica, la possibilità di fabbricare numerosi farmaci di importanza

vitale. Beneficiario finale dell’attività di donazione del sangue è potenzialmente tutta la popolazione

che, attraverso l’integrazione tra donazioni volontarie e servizio pubblico ha a disposizione un

elemento che può essere essenziale e insostituibile per la propria sopravvivenza.

Avere un servizio trasfusionale efficiente e sicuro è un diritto per tutti i cittadini.

In Italia attualmente esistono profondi squilibri tra le diverse regioni italiane, nelle quali spesso esiste

un divario fra la raccolta e il reale bisogno. Per sanare questo divario, la strada percorribile è

cooperare in una ottica interregionale e sensibilizzare fortemente i cittadini nei confronti della

donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti.

Il progetto in presentazione, “ IO DONO, TU VIVI DUE” proposto su base comunale, risponde

dunque alle indicazioni del Piano regionale Sangue e alle esigenze del territorio.

Per poter avere, relativamente al progetto un quadro di riferimento completo sia da un punto di vista

settoriale che territoriale e che tenga conto della domanda e della relativa offerta presente nel

territorio, occorre inquadrare l’AVIS all’interno del contesto associativo del settore che oltre

all’AVIS agisce sul territorio con la propria attività di propaganda e di raccolta.

I SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE

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IO DONO TU VIVI DUE

Soggetti Istituzionali

A livello nazionale perciò gli organismi che operano le direttive relative al sistema trasfusionale

sono i seguenti:

Consulta Tecnica Permanente per il sistema trasfusionale E’ un organo di consultazione per il Ministro e coopera con il Centro Nazionale Sangue. E’ istituita

dal Ministro della Salute e Presieduta dal ministro della Salute.

La Consulta esprime pareri riguardo all’organizzazione del sistema trasfusionale con particolare

riferimento ai compiti del Centro Nazionale Sangue e al Piano sangue e plasma nazionale

(programmazione e linee guida, monitoraggio attività, promozione della donazione e della ricerca),

sulla produzione di farmaci ed emoderivati, sui rapporti con le associazioni di donatori di sangue e i

contributi per i donatori-lavoratori dipendenti.

E’ composta da:

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IO DONO TU VIVI DUE

21 coordinatori regionali

4 rappresentanti delle Associazioni donatori

4 rappresentanti delle società scientifiche di settore

2 rappresentanti delle Associazioni di pazienti emopatici

Centro Nazionale Sangue

Svolge funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale

nelle materie disciplinate dalla Legge 219/2005 e dai decreti di trasposizione delle direttive europee.

Le funzioni attribuite al CNS sono quantitativamente e qualitativamente molto complesse (V. art. 12,

comma 4, Legge 219): dal supporto alla programmazione regionale e nazionale, alle funzioni di

vigilanza e controllo, alla promozione della formazione e della ricerca scientifica nello specifico

ambito.

Istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità, in posizione autonoma. Coopera con la Consulta

Tecnica Permanente ed é diretta da un Direttore Generale, con un Comitato Direttivo composto da:

Presidente Istituto Superiore di Sanità

3 coordinatori regionali

3 rappresentanti delle Associazioni donatori

A livello regionale si attua il servizio di raccolta di sangue e emocomponenti proveniente dai

donatori e di trasfusione ai pazienti che lo necessitano.

Il Sistema Regionale di Coordinamento (SRC)

è istituito in Regione Liguria con Delibera Esecutiva n. 218 del 28/01/1993 come Centro Regionale

di Coordinamento e Compensazione (CRCC) come servizio a favore dell’intero sistema trasfusionale

e di supporto tecnico organizzativo della Regione.

Alcune delle principali funzioni del SRC:

Coordinare le attività delle strutture trasfusionali della Regione, favorendo la collaborazione delle

Associazioni e Federazioni dei donatori volontari del sangue

Rilevare il fabbisogno regionale annuale di plasmaderivati e determinare il quantitativo di

plasma necessario per tale scopo

Gestire i rapporti con le Associazioni Donatori al fine di ottimizzare la programmazione della

raccolta sul territorio

Trasmettere all’Istituto Superiore di Sanità i dati relativi al Registro Nazionale Sangue, ai

programmi relativi all’emovigilanza (SMITT), quello relativo alle reazioni trasfusionali avverse

(PETRA) e l’invio dell’attività svolta dai Comitati per il Buon Uso del Sangue (COBUS)

Curare la realizzazione della rete informatica trasfusionale regionale

Collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità per disporre di una scorta di sangue, emocomponenti

ed emoderivati per le urgenze ed emergenze sanitarie, nonché per gli interventi in caso di

calamità.

I Dipartimenti interaziendali di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (DIMT)

garantiscono la gestione di tutta l'attività trasfusionale e costituiscono uno strumento per la

razionalizzazione del modello organizzativo.

Il DIMT rappresenta lo strumento organizzativo che aggrega i processi operativi dei servizi

trasfusionali delle Aziende Sanitarie, per l’erogazione di servizi e prestazioni connesse alla

Immunoematologia e Medicina Trasfusionale e garantisce attività di produzione e attività di

servizio.

Anche a livello locale, presso le strutture pubbliche ospedaliere, per ciascun ospedale pubblico o per

più ospedali appartenenti alla stessa Azienda, esiste un organismo chiamato

Comitato per il buon uso del sangue

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IO DONO TU VIVI DUE

Esso ha la funzione di stabilire gli standard e monitorare l’utilizzo del sangue. Il comitato per il

buon uso del sangue, di norma, è composto:

dal direttore sanitario che lo presiede;

dal direttore della struttura trasfusionale;

da medici appartenenti ai reparti che praticano la trasfusione, in numero variabile

in rapporto alle dimensioni dell’ospedale, fino a un massimo di cinque;

dal direttore della farmacia;

da un rappresentante degli infermieri;

da un rappresentante delle associazioni dei donatori;

da un impiegato amministrativo con funzioni di segretario.

Da questa breve descrizione dei principali organismi coinvolti si evince quanto nel panorama

del sistema sanitario nazionale, e in maniera molto più rilevante che in altri contesti

internazionali, le Associazioni di donatori di sangue siano presenti all’interno dei processi

decisionali per stabilire non solo la fase della raccolta ma anche una buona politica di

programmazione, gestione e buon utilizzo del sangue e dei suoi derivati.

Le Strutture Trasfusionali

In base all'articolo 4 della L. 107/90, in ogni territorio regionale le attività trasfusionali sono

organizzate nelle diverse strutture3:

Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusione (S.I.M.T.) strutture di presidio ospedaliero che

operano in bacini di utenze can popolazione di almeno 400.000 abitanti, con un minimo di uno

per provincia;

Centri Trasfusionali (C.T.), Strutture di presidio ospedaliero che possono essere costituite ad

integrazione dei servizi laddove il bacino di utenza superi i 400.000 abitanti e che operano su un

bacino di 150.000 abitanti;

Unità di raccolta (U.R.);

Centro Regionale di Coordinamento e di Compensazione (C.R.C.C.).

Il sistema di raccolta sangue in Italia è organizzato con 1.340 unità di raccolta, collegate a 326 centri

trasfusionali, coordinati da 21 Centri Regionali. Dunque la rete si avvale di 1.676 punti di prelievo.

Nell’anno 2015 in Italia si sono effettuate 2.572.567 donazioni (dato CNS- sistema SISTRA), con

una media di 42,3 unità per mille in linea con gli indici produttivi dei Paesi europei ad elevato

sviluppo socio-economico. Ogni giorno negli ospedali vengono effettuate 11.000 trasfusioni di

componenti del sangue, 4 milioni di terapie trasfusionali all'anno.

In Liguria sono presenti 12 strutture trasfusionali pubbliche presso le seguenti ASL:

AREA METROPOLITANA GENOVESE

Sistema Regionale di Coordinamento – Azienda Ospedaliera Universitaria “San Martino”

Asl 3 Genovese

i. Ospedale Villa Scassi

ii. Ospedale Padre Antero Micone

iii. Ospedale San Carlo di Voltri

Istituto Giannina Gaslini

A.O. Universitaria “San Martino”

E.O. Ospedali Galliera

3 Da: Piano Sangue Liguria 1996-98

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IO DONO TU VIVI DUE

AREA PONENTE

Asl 1 Imperiese

iv. Ospedale Civile Imperia

Asl 2 Savonese

v. Ospedale San Paolo

vi. Ospedale Santa corona

AREA LEVANTE

Asl 4 Lavagna “Chiavarese”

Asl 5 “Spezzino” Ospedale Sant’Andrea

Centro Trasfusionale Militare – La Spezia

I servizi trasfusionali sono collocati presso gli ospedali delle città sulla costa, con una buona diffusione

sul territorio ma non capillarmente diffusi nelle zone periferiche della regione. L’attività di raccolta, in un territorio che per la sua caratteristica orografica presenta difficoltà di spostamenti, ne risulta sfavorita.

I servizi sul territorio: le associazioni dei donatori di sangue Alle strutture pubbliche si affiancano le associazioni di donatori del sangue. Le associazioni svolgono attività di promozione al dono volontario e gratuito e gestiscono la chiamata dei donatori, secondo una programmazione definita di intesa con la struttura trasfusionale territorialmente competente. Esse inviano i donatori alle strutture pubbliche di riferimento, ma possono anche “organizzare e gestire singolarmente unità di raccolta4”. Ci soffermiamo sulle attività di Avis nel Comune di Genova e al termine dell’analisi descriveremo le altre associazioni presenti sul territorio provinciale.

4 Legge n. 219/ 2005 Art 7, 4.Le associazioni di donatori possono organizzare e gestire singolarmente, o in forma aggregata, unità di raccolta previa autorizzazione della regione competente e in conformità alle esigenze indicate dalla programmazione sanitaria regionale.

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IO DONO TU VIVI DUE

L’Avis Comunale Genova. In Liguria, per contribuire alla fornitura di sangue e derivati, AVIS sviluppa le seguenti attività:

svolge opera di stimolo della solidarietà attraverso la promozione del dono del sangue e degli emocomponenti;

cura la chiamata dei donatori;

tutela la salute e attua una medicina preventiva rivolta ai donatori;

partecipa alla programmazione del servizio trasfusionale nazionale;

vigila per il migliore utilizzo e la distribuzione ottimale del sangue raccolto, degli emocomponenti e dei loro derivati nonché per un pronto utilizzo delle eccedenze.

Organizzazione e sedi. AVIS a Genova, a dicembre 2015, è presente con 2 unità di raccolta fisse (Genova Pegli in Via Cialli 1 rosso, Genova Voltri in Vico Limisso 4) e due unità di raccolta mobili ( autoemoteche) tutte autorizzate ed accreditate con la Regione Liguria con delibera n 1556 del 12 Dicembre 2014. Da marzo 2013 nel Centro fisso di Genova Voltri opera , dal lunedì al venerdì il personale del Centro trasfusionale di Voltri, al quale, AVIS ha messo a disposizione , in modo del tutto gratuito, i locali, per evitare la perdita di un bene prezioso quali sono i Donatori, in quanto la sede del servizio pubblico all’interno dell’ Ospedale di Voltri non rispondendo alle normative di accessibilità e sicurezza richieste dalle leggi europee, è stata chiusa. L’AVIS Comunale è attiva dalla sua fondazione, il 29 settembre 1952, e opera coordinando le sedi locali ( sezioni periferiche ) situate a Voltri, Pegli, Sestri Ponente, Rivarolo, Sampierdarena. Collabora con le strutture superiori ( provinciale, regionale, Nazionale) .Con le sue unità di raccolta mobile è di supporto a diverse AVIS Comunali della Provincia nella organizzazione di raccolte sangue ( Chiavari, San Colombano Certenoli, Cogoleto, Arenzano ). AVIS ha un proprio Consiglio Direttivo composto da 7 persone: i volontari impegnati nell’associazione assommano a più di 100. I membri del consiglio garantiscono una o più presenze in sede alla settimana. Il personale dipendente consiste in 2 risorse: 1 Amministrativo ed 1 Referente per la programmazione delle raccolte che svolge anche le funzioni di RAQ. La raccolta. I punti di raccolta gestiti da AVIS Comunale sono i seguenti:

- Genova 2 punti fissi ( Genova Voltri e Genova Pegli ) e 2 centri di raccolta mobili -

La raccolta viene effettuata tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, presso la sede fissa di Genova Voltri, una/due volte al mese nella sede di Genova Pegli, tutti i giorni nelle varie piazze della città e della provincia con i due centri mobili.

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IO DONO TU VIVI DUE

Donatori. AVIS nel comune di Genova, nel corso del 2015, ha avuto il contributo di 3296 donatori, con un incremento di 620 unità. I giovani, che potrebbero rinvigorire le fila dei donatori, secondo i dati stimati da AVIS Comunale corrispondevano nel corso del 2015 a circa il 22% dell’intero patrimonio di donatori, per un totale di 14.320 giovani. L’ Avis possiede un archivio di tutti i donatori presenti, che vengono periodicamente contattati per sollecitarli al prelievo periodico. Si tratta di aggiornare l’archivio dati donatori e sollecitare i donatori alla vigilia della scadenza del proprio periodo di pausa, in collegamento con le richieste Servizi trasfusionali. E’ presente un sistema informatico per archiviare i dati e per gestire il patrimonio di donatori in ognuna delle sedi fisse, dei donatori che si recano presso i Centri trasfusionali e di quelli dei vari quartieri raggiunti grazie ai centri mobili. A livello comunale inoltre esistono donatori che hanno praticato la donazione una o più volte nel tempo ma poi la hanno abbandonata. Molte persone che hanno effettuato nel tempo donazioni anche occasionali non si sono più presentate presso un centro di raccolta. Per alcuni di loro i riferimenti anagrafici sono ancora presenti negli archivi dell’associazione, altri non sono più considerati “soci”, dopo un periodo di assenza maggiore di due anni. Donazioni.

In Provincia di Genova, nel corso del 2015, i 6.410 donatori hanno effettuato 10.900 donazioni di

sangue, con un decremento dell’1% rispetto all’anno precedente. In AVIS Comunale Genova, nel corso del 2014 i suoi 3296 Donatori hanno effettuato 5876 donazioni con un aumento rispetto all’anno precedente di 864 unità di sangue .

Frequenza della donazione. La periodicità delle donazioni è garanzia di sicurezza sanitaria e continuità della produzione. Nel Comune di Genova, nel corso del 2015, il numero medio di donazioni svolto da ogni singolo

donatore è di 1,78. Su questo fronte si è avuto dunque una diminuzione rispetto al valore di 1,87 dell’anno precedente, che tende ad essere ben lontano dall'obiettivo di un indice donazionale di 2. Considerando però che la media nazionale è di 1,60 per il sangue e che l’obiettivo è di ricevere almeno due donazioni annue in media per ogni donatore, il lavoro è da proseguire.

Il patrimonio dei donatori nel corso del 2015 ha subito un calo numerico, dovuto all’invecchiamento dei donatori e a un non sufficiente ricambio;

Sulla via necessaria alla regione, quella di mirare a ricevere donazioni da parte di donatori periodici, nel 2015 si è avuto un peggiormanento, evidenziato da un minor indice donazionale (numero di donazioni in un anno di ogni singolo donatore).

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IO DONO TU VIVI DUE

Sintesi dei relativi all’attività di donazione dell’Associazione Avis sul territorio comunale e della sede di progetto. A conclusione dell’analisi, si riassumono in tabella i dati commentati.

AVIS COMUNALE GENOVA DATI COMUNALI

N° di sedi Avis 4

N° di donatori AVIS Comunale 3296

N° di donatori giovani (18-35 anni) 1060

N° di donazioni (sangue) 5876

N° medio di donazioni per ogni donatore 1,78

N° Punti fissi di raccolta sangue 2

N° Unità mobili di raccolta (autoemoteca) 2

N° di giornate di raccolta con Unità Mobile 298

N° di giornate di raccolta con Unità fisse 70

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IO DONO TU VIVI DUE

6.1 IL CONTESTO TERRITORIALE La popolazione regionale di riferimento La popolazione del Comune di Genova al 31 dicembre 20155 risulta costituita da un totale di 586.655 persone, l' 1% meno dell’anno precedente. Caratteristica della regione infatti è il progressivo invecchiamento della popolazione e il più alto indice di vecchiaia di Italia, come risulta visibile nel grafico. Confrontando infatti le due fasce di età in azzurro dei giovani sotto i 14 anni e degli anziani sopra i 65 in viola si riconosce l’alta sproporzione demografica della regione.

Figura 1 Popolazione regionale in Liguria per fasce di età

Per quanto riguarda gli obiettivi del presente progetto l’opera di promozione del dono viene rivolta in particolare alla fascia di popolazione idonea per età alla donazione, designata come insieme dei “donatori potenziali”: l’attività donazionale6 di un individuo, regolata dalle attuali norme sanitarie7, si svolge infatti nella fascia di età tra i 18 e i 65 anni. All’interno del Comune di Genova, i donatori potenziali corrispondono a 346.244 di persone, il 37,2% della popolazione ligure nella stessa fascia

di età. Tra questi, la fascia giovanile tra i 18 a 358 anni, cui il presente progetto di rivolge in particolare, corrisponde a 94.388 giovani, il 37,5% della popolazione ligure nella stessa fascia di età e

il 27,2% della fascia di potenziali donatori genovesi. Attenzione particolare viene data anche ai giovani delle scuole ai quali si può rivolgere una particolare azione di educazione, partendo

dall’ultimo anno della scuola primaria: nel Comune di Genova i ragazzi tra i 10 e 17 anni si contano in 54.796 unità.

5 Fonte Istat, www.demo.istat.it 6 Attività donazionale/donazione del sangue: prelievo di sangue intero, plasma o piastrinoaferesi. 7D.M. 3 marzo 2005, Ministero della Salute, ‘Caratteristiche e modalità per la donazione del sangue e di emocomponenti’pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 del 13-4-2005. .

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IO DONO TU VIVI DUE

La popolazione genovese assiste a un invecchiamento dei residenti e una diminuzione annuale degli abitanti, soprattutto nelle zone interne che si spopolano gradualmente.

La regione presenta l’indice di vecchiaia più alto di Italia.

Oltre al graduale invecchiamento, anche il bilancio demografico nel Comune di Genova è negativo. La differenza tra nati e morti di -344 unità non è bilanciata da un altrettanto ingresso di nuovi abitanti, soprattutto stranieri, che pure in Liguria contano 136.216 persone e rappresentano il 8.7%

della popolazione ligure. La migrazione interessa soprattutto le città delle coste, mentre le aree interne e montane vedono sempre più un tessuto di piccoli abitati gradualmente spopolati. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Albania con il 16,3% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Ecuador (14,8%) e dalla Romania (14,4%)9.

Gli stranieri residenti a Genova, dove è la sede di progetto, al 31 dicembre 2015 sono 54.152 e

rappresentano il 9,2% della popolazione residente e la comunità straniera più numerosa è quella dall'Ecuador con il 28,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (11,2%) e dalla Romania (9,4%)10.

Albania 16%

Ecuador 15%

Romania 14%

Marocco 10%

Ucraina 4%

Repubblica Popolare

Cinese 3%

Perù 3%

altro 35%

Ecuador 28%

Perù 5% Albania

11%

Romania 9%

Marocco 8%

Repubblica Popolare

Cinese 4%

Altro 35%

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IO DONO TU VIVI DUE

Il coinvolgimento degli stranieri alla donazione nel Comune di Genova non è ancora praticato in

modo organico e programmato. Sono stati avviati progetti di comunicazione e di promozione della donazione per coinvolgere gli stranieri a una pratica che ha il duplice intento di risultare una occasione di integrazione e partecipazione da parte degli stranieri e di educazione e controllo della salute.

A fronte del progressivo invecchiamento della popolazione, risorse su cui investire sono rappresentate dai giovani, che possono offrire un ricambio generazionale, e dagli stranieri, che rappresentano una alta percentuale della popolazione regionale.

A fronte dello spopolamento della regione, gli stranieri che hanno ottenuto la residenza in Liguria risultano la maggiore risorsa demografica, rappresentando l' 8,7% del totale della popolazione.

Le risorse presenti sul territorio Nel territorio regionale sono attivi numerosi soggetti che possono essere considerati risorse per l’azione di promozione del dono e di raccolta. Avis collabora con istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati al fine di sensibilizzare la popolazione e incrementare le donazioni del sangue. Segnaliamo i soggetti più rilevanti sul territorio regionale con cui Avis ha relazioni di collaborazione, e con cui il giovane in servizio civile avrà occasione di entrare in contatto.

Sistema Sanitario e relative strutture territoriali. I partner principali della Associazione sono l’Assessorato alla Salute della Regione e il sistema trasfusionale ligure, dal CRCC (Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione) alle strutture trasfusionali con i quali quotidianamente AVIS è in relazione al fine di garantire le quantità di sangue necessarie ai cittadini ricoverati che necessitano di terapia trasfusionale.

Cittadinanza: sono i destinatari delle attività promozionali e comunicative e i beneficiari finali della raccolta di sangue e emocomponenti.

Istituzioni pubbliche: Regione, Province e Comuni.

Istituzioni private: Istituti bancari – Fondazioni – Enti Ecclesiastici - Aziende private.

Università e scuole di ogni ordine e grado: la scuola rappresenta un luogo privilegiato nel quale AVIS opera per sensibilizzare le nuove generazioni alla donazione di sangue anonima e gratuita. Interventi vengono effettuati nell’ultimo anno della scuola primaria, nel penultimo della scuola media inferiore e nelle scuole medie superiori. Contatti e convenzioni sono presi singolarmente con i singoli Istituti scolastici.

Stampa e Media: AVIS ha instaurato proficui rapporti con i Media ed ha realizzato una serie di contatti con singoli giornalisti che garantiscono la diffusione capillare delle iniziative associative ad iniziare dai comunicati stampa settimanali delle raccolte del sangue. I media che collaborano con l’Associazione sono:

Televisioni: RAI 3 Liguria, Primocanale, Telegenova,

Radio: Giornale Radio Rai 3, Radio Babboleo

Giornali: Secolo XIX redazione centrale e La Repubblica edizione Genova ,

Organizzazioni di volontariato: AVIS è presente e collabora attivamente con: Forum 3° Settore Regionale , con il “Centro di Servizio per il Volontariato” CELIVO, con i Municipi.

Altre associazioni: AVIS oltre a collaborare con le altre associazioni o federazioni del dono: AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi), ADMO, (Associazione Donatori Midollo

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Osseo) AIL (associazione Italiana contro le Leucemie) ha stretti rapporti con molteplici associazioni di volontariato sia nel campo socio-sanitario che ambientale e culturale.

Nell’ottica del presente progetto, alcuni di questi interlocutori partecipano in qualità di partner come

sostegno alla realizzazione delle attività progettuali (vedi voce 24 della scheda). L’attività di sensibilizzazione della popolazione comunale da parte di Avis Considerando le diverse fasce di popolazione come destinatarie di azioni di promozione del dono e i soggetti descritti come eventuali partner e collaboratori per il raggiungimento delle finalità istituzionali di Avis, descriviamo ora le attività svolte dall’ AVIS Comunale di Genova nella sua

attività di sensibilizzazione all’interno del Comune di Genova. Se ne da un breve descrizione e gli indici numerici forniti dalla relazione associativa del Febbraio 2016. Strumenti di comunicazione: AVIS Comunale Genova si avvale di un sito web proprio, www.aviscomunalegenova.it Pagine facebook: AVIS Comunale Genova, AVIS Voltri, AVIS Arenzano. Gli strumenti di comunicazione sono aggiornati in tempo reale per le notizie inviate da AVIS Nazionale, Centro Nazionale e Regionale Sangue e ogni settimana per le notizie inerenti le raccolte sangue o le richieste urgenti di sangue che arrivano dai Centri trasfusionali. Le risorse che si occupano dell’aggiornamento del sito web o delle pagine Facebook sono i giovani volontari che intervengono nelle raccolte come propagandisti o i responsabili dei centri di raccolta. Incontri nelle scuole. Vengono realizzati nelle scuole sia dell’ area metropolitana che in provincia e seguono il progetto “Avis –Scuola” di AVIS Comunale Genova che prevede interventi di sensibilizzazione degli scolari del 5° anno della scuola primaria, degli studenti che frequentano la 2^ media inferiore e conferenze agli studenti dell’ultimo anno degli istituti superiori e in alcuni casi dell’ Università. Il numero degli incontri varia da scuola a scuola. Nel 2015 si sono svolti incontri in Istituti Superiori e nelle scuole primarie e inferiori, per un totale di 20 incontri, raggiungendo un totale di 1.200 studenti. Gli incontri nelle scuole, dopo un’adeguata formazione, vengono svolti per lo più dai

giovani volontari di AVIS Comunale Genova, adatti per la potenzialità comunicativa, la formazione specifica ricevuta, l’esperienza associativa e la disponibilità in orari scolastici. Per le conferenze negli istituti superiori i volontari sono affiancati da personale medico. Nelle Università di Genova l’AVIS Comunale nel 2015 ha svolto 1 incontro informativo rivolto al personale e studenti universitari su richiesta dei Referenti alla formazione dell’ ateneo mentre da anni vengono organizzate diverse sedute di raccolte sangue durante l’anno ( almeno una per facoltà grazie ai Referenti delle Facoltà). Eventi e manifestazioni. Gli eventi e manifestazioni promossi da AVIS non sono molteplici e spaziano in tutto l’arco dell’anno, ma è nel periodo giugno/ottobre che l’associazione mette in campo il maggior sforzo operativo organizzando o partecipando alle innumerevoli sagre, eventi o

manifestazioni che si realizzano in tutta la provincia. In ogni evento sia organizzato dall’associazione che in quelli ove essa è invitata a partecipare il protocollo prevede l’allestimento di info point nei quali viene distribuito materiale promozionale e vengono date informazioni sulla donazione oltre alla presenza di un centro di raccolta mobile per effettuare le donazioni. Nel corso dell’anno 2015, AVIS Comunale in Provincia di Genova ha organizzato più di 20 eventi. Il più significativo è stato quello effettuato in collaborazione con i tifosi dei vari club genoani davanti allo stadio Luigi Ferraris.

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Gruppo Giovani. Presso Avis i giovani dai 18 e i 35 anni possono organizzarsi per favorire le finalità associative di promozione e di coinvolgimento di nuovi donatori con modalità adatte alla propria età. Possono costituire Gruppi Giovani, che hanno loro rappresentanze con organi dedicati ai vari livelli, fino a quello nazionale. Nel 2015 nella Comunale di Genova non era costituito un vero

gruppo giovani, anche se a livello regionale un gruppo si è costituito nel febbraio del 2014. La speranza è di poter costituire un gruppo anche nella comunale di Genova grazie all’apporto dei volontari del servizio civile. Scopo principale del Gruppo è di proporre e realizzare iniziative e attività di carattere e spirito giovanile con particolare riguardo ai settori culturale, ricreativo, sportivo, al fine di far conoscere, diffondere e esaltare i valori morali, sociali e scientifici della Donazione del Sangue, suscitando interesse e partecipazione tra altri giovani. Iniziative per gli stranieri. Il coinvolgimento degli stranieri alla donazione nel Comune di Genova non è ancora praticato in modo organico e programmato. Pur costituendo, come si è visto, una alta percentuale della popolazione, soprattutto nella nostra città, non sono ancora stati avviati progetti concreti di comunicazione e di promozione della donazione per coinvolgere gli stranieri a una pratica che ha il duplice intento di risultare una occasione di integrazione e partecipazione da parte degli stranieri e di educazione e controllo della salute. Sintesi dei dati relativi alle attività di sensibilizzazione al dono di AVIS nella provincia

Tabella 1. Attività di sensibilizzazione in Provincia e nella Comunale di Genova nel 2015

ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE

INDICATORI VALORI

PROVINCIALI

VALORI COMUNALE DI GENOVA

COMUNICAZIONE ASSOCIATIVA

SITI WEB

4

1

SOCIAL NETWORK 18 3

PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE

INTERVENTI NELLE SCUOLE 40 20

INTERVENTI NELLE UNIVERISTA’ / 1

INTERVENTI DI PROMOZIONE AI GENITORI

/ /

STUDENTI CONTATTATI 2.500 1.200

EVENTI E ANIMAZIONE SUL TERRITORIO

EVENTI E MANIFESTAZIONI 60 20

GRUPPI GIOVANI / /

INIZIATIVE PER GLI STRANIERI / /

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IO DONO TU VIVI DUE

Dall’analisi e dai dati della tabella risulta come ambiti privilegiati la comunicazione ai giovani, l’educazione alla solidarietà e al dono nelle scuole, l’aggiornamento degli strumenti di comunicazione, l’organizzazione di interventi di animazione sul territorio, che ove i giovani non sono presenti assumono valori numerici ma anche qualitativi molto meno significativi;

Dall’analisi e dai dati della tabella risulta che sia poco praticata la sensibilizzazione nelle scuole e nelle Università;

Ambiti di nuovo intervento sono quelli relativi al coinvolgimento degli stranieri, ancora poco praticato;

Gli strumenti di comunicazione a livello della Comunale risultano poco aggiornati in termini di linguaggio e di freschezza delle informazioni.

6.2 DOMANDA LOCALE E RELATIVA OFFERTA DI SERVIZI ANALOGHI.

Si è visto che il bisogno principale cui il seguente progetto vuole dare risposta è il fabbisogno regionale di sangue indicato dal Piano Regionale, che rappresenta la “domanda”. Descriviamo gli altri soggetti che si occupano della raccolta del sangue nel Comune di Genova, per poi indicare il contributo proporzionale dei soggetti analoghi attivi nel territorio regionale che contribuiscono a soddisfarlo, indicati come “offerta” presente sul territorio, comparando i più aggiornati dati di

raccolta, quelli del 2015. Altre Associazioni di donatori del sangue nel Comune di Genova Oltre all’AVIS, si è detto, nel Comune di Genova operano altre associazioni di donatori del sangue. Federazione Italiana Associazioni Donatori di sangue (FIDAS). La FIDAS è una Federazione di Associazioni Donatori di Sangue autonome ed indipendenti, nata per collaborare per una migliore organizzazione del sistema trasfusionale. La Federazione agisce nell'interesse delle associazioni federate, rispettando le singole autonomie amministrative e gestionali, cura il coordinamento a livello nazionale e garantisce un apporto qualificato ad ogni iniziativa socio-politica ed umana che impegna il volontariato italiano del sangue. Sul territorio nazionale si contano 73 Associazioni confederate in FIDAS. I dati nazionali del 2015, secondo la Relazione del Presidente Nazionale Fidas 201611, pur evidenziando piccole difficoltà locali determinate dal contesto complessivo, presentano una realtà federativa vivace e in continua crescita. Rispetto all’anno precedente risulta stazionario il numero dei donatori iscritti, con un totale di 462.348 donatori, e diminuito in modo preoccupante il numero delle unità raccolte, per un totale nazionale di 389.470 donazioni. Le Associazioni federate di FIDAS in Liguria sono12:

Associazione Donatori Sangue, Genova

Associazione Provinciale Donatori Di Sangue, Imperia

Associazione Chiavarese Donatori Volontari Sangue Chiavari (Genova)

Associazione Donatori Di Sangue Val Bormida Cairo Montenotte (Savona)

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IO DONO TU VIVI DUE

In Liguria FIDAS prende le mosse da precedenti Associazioni nate negli anni 50. Dagli anni ‘70 decide di gestire autonomamente attività di “servizio” di raccolta sangue per offrire ai donatori la possibilità di donare il sangue sotto casa, nei quartieri e delegazioni genovesi o nelle cittadine della provincia. Attraverso l’acquisizione di Mezzi Mobili per la raccolta sangue ha avvicinato cittadini che non conoscevano la donazione o che ne erano esclusi per difficoltà di spostamento verso i centri trasfusionali nei giorni di lavoro. Secondo i dati associativi pubblicati dalla FIDAS di Genova13, attraverso una rete di località e siti (circa 100), l’Associazione attualmente raccoglie oltre 9.000

sacche di sangue all’anno, organizzando più di 500 raccolte esterne. Le 500 raccolte di sangue organizzate mediamente ogni anno dalla FIDAS sono destinate per il 90% al Servizio Trasfusionale dell’Ospedale S. Martino, per l’8% all’Ospedale di Lavagna e il 2% all’Ospedale di Savona14.

N° di Associazioni FIDAS in Liguria 4 Fonte: Dati Associativi FIDAS.

www.FIDAS.it N° donazioni Fidas in Liguria 9.000

Croce Rossa Italiana All'interno della Croce Rossa Italiana la Componente Volontaria dei Donatori

di Sangue ha il compito di promuovere la donazione volontaria, attraverso la diffusione della cultura trasfusionale con incontri nelle scuole, nelle fabbriche, nelle comunità e tra i singoli cittadini, per sensibilizzarli alle problematiche legate al buon uso del sangue. La Componente Volontaristica è nata nell'immediato dopoguerra per affrontare il grave problema della carenza di sangue nel nostro Paese. Dal 1971 i Donatori di Sangue della C.R.I. hanno scelto di puntare su una

sensibilizzazione al dono volontario del sangue, non occasionale ma periodico, e anche la donazione di specifici componenti del sangue come le piastrine o il plasma, secondo i più recenti e moderni concetti della medicina trasfusionale. I Gruppi Donatori circa 200 in tutto il territorio nazionale. I volontari della donazione di sangue della CRI, circa 5.000, e hanno permesso la realizzazione di 163.000 donazioni in tutto il territorio nazionale15. Nella regione ligure i donatori della C.R.I. sono organizzati con 1 Comitato regionale, 3 comitati provinciali, e 60 comitati locali, di cui 11 in provincia di Savona, 9 in provincia di Imperia, 28 in provincia di Genova, 12 in quella di La Spezia16, per un totale di 64 comitati.17 La Croce Rossa attualmente in Liguria non svolge attività

di raccolta autonoma, a causa del recente aggiornamento delle normative sui requisiti necessari al mantenimento delle Unità di raccolta associativa.

N° di Associazioni Cri in Liguria 64 Fonte: Dati Associativi CRI. www.cri.it

N° donazioni Cri in Liguria / Fonte: Centro Regionale Sangue Liguria

Consorzio Associazioni Donatori Di Sangue Genova e Liguria. Oltre a quelle principali, in Liguria esistono alcune piccole Associazioni, consorziate tra di loro. Le associazioni sono le seguenti18:

Associazione Donatori Sangue Dipendenti AMT, Genova

Associazione Donatori Sangue P.A. Croce d'Oro di Sampierdarena, Genova

Associazione Ligure Autonoma Donatori Sangue (A.L.A.D.S), Genova

15 La Croce Rossa non ha pubblicato dati aggiornati al 2012. Gli ultimi pubblicati sono relativi al 2011. www.cri.it 16 www.liguria.cri.it 17 Fonte: Croce Rossa Italiana, www.cri.it, ultimi dati disponibili 18 Fonte: http://galliera.it

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Gruppo Donatori Ospedale di Sestri Ponente, Genova

Gruppo Donatori P.A. Croce Azzurra di Bavari (CAB) Bavari, Genova

Gruppo Donatori Croce Verde Sestri Ponente, Genova

Gruppo Donatori Sangue Erg, Genova

Padana Associazione Donatori Abituali Sangue (Padas), Genova. Non si hanno dati relativi al contributo quantitativo di queste piccole associazioni alla raccolta complessiva della regione ligure, che pertanto si ritiene essere poco rilevante in percentuale sul totale.

N° Associazioni Consorzio in Liguria 8 Fonte: Dati Associativi. www.cri.it

N° donazioni Consorzio in Liguria / Fonte: Centro Regionale Sangue Liguria

Sintesi dei servizi presenti sul territorio Per facilità di lettura, si riassumono in tabella i dati relativi ai servizi presenti sul territorio

genovese :

Tabella 2. Servizi di raccolta e trasfusioni sangue in Liguria per l’anno 2015

SERVIZI SUL TERRITORIO VALORI

NUMERICI FONTI PUBBLICAZIONE

Servizi Trasfusionali 6 Ministero della Salute http://www.salute.gov.it

Tabella 3 - Associazioni di donatori a Genova per l’anno 2015

UNITÀ ASSOCIATIVE VALORI

NUMERICI FONTI PUBBLICAZIONE

N° di sezioni AVIS 5 Dati Associativi AVIS www.AVIS.it

N° di Associazioni FIDAS 1 Dati Associativi FIDAS www.FIDAS.it

N° di gruppi CRI 1 Dati Associativi CRI www.CRI.it

N° di Associazioni del Consorzio

8 Dati ospedalieri www.galliera.it

Come risulta dalla tabella, oltre ad Avis esistono numerose associazioni di donatori, che

generalmente non svolgono attività diretta di raccolta, e per lo più dirigono i propri donatori ai più vicini ospedali per i fabbisogni locali.

La domanda: il fabbisogno regionale Il Centro Nazionale sangue assegna alla Liguria la raccolta di 73.000 unità di sangue per rispondere alle necessità regionali per il 2016. L’offerta: la raccolta di sangue complessiva nella regione Nel corso dell’anno 2015 l’intera regione ha raccolto 73.739 unità, riuscendo a soddisfare le esigenze regionali. La raccolta di sangue effettuata da AVIS e da soggetti analoghi

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IO DONO TU VIVI DUE

Rispetto all’intera raccolta, nel 2015, AVIS, su tutto il territorio comunale , ha contribuito con 5876 unità di sangue intero19. Le associazioni federate in Fidas20 hanno contribuito con 9.000 donazioni, mentre le Associazioni del Consorzio e la Croce Rossa non hanno autonomi centri di raccolta e

inviano i donatori presso gli ospedali di riferimento. La maggior parte del sangue proviene da

donazioni dei donatori non associati cioè i “donatori ospedale”.

Per garantire una maggior sicurezza trasfusionale occorre aumentare le donazioni di sangue

intero di donatori periodici e diminuire quello dei parenti o dei donatori sporadici;

AVIS Comunale Genova a livello locale contribuisce esattamente per un terzo relativamente

alla raccolta di sangue intero. Un dato che può essere migliorato con il contributo delle diverse sedi operative a livello regionale.

Tabella 4 - Domanda regionale di unità di sangue

DOMANDA REGIONALE UNITÀ DI SANGUE

FONTI

Programmazione sangue regionale 2014 72.000 Centro Nazionale Sangue, Programma di autosufficienza 2014

Programmazione sangue regionale 2015 72.000 Centro Nazionale Sangue, Programma di autosufficienza 2015

Tabella 5 - Offerta di unità di sangue da parte di AVIS e di servizi analoghi nel 2015

OFFERTA: RACCOLTA REGIONALE UNITÀ DI SANGUE AL 2015

% SUL TOTALE

FONTI

Sangue raccolto da tutte le AVIS 28.556 39% Dati Associativi Liguria, www.AVIS.it

Sangue raccolto da Fidas 9.000 12% Dati Associativi Fidas Liguria, www.FIDASgenova.it

Sangue raccolto da altri soggetti 33.820 45% Centro Nazionale Sangue, Programma di autosufficienza 2015

Totale sangue raccolto 73.739 100%

Nel Comune di Genova Avis contribuisce con l' 8% della raccolta regionale, con una incidenza

minore che nella media nazionale;

La caratteristica di maggiore criticità del sistema di raccolta nel Comune di Genova è l’alta percentuale di raccolte effettuate presso gli ospedali come donazioni occasionali, non provenienti da donatori associati e periodici.

6.3 IN CONCLUSIONE: LE PRINCIPALI CRITICITÀ DEL CONTESTO

A conclusione dell’analisi, si riassumono le maggiori criticità evidenziate nel contesto su cui il progetto in presentazione intende intervenire. Come abbiamo visto, il maggior problema locale è dato dall’instabile equilibrio regionale tra raccolta e consumi nel rispondere al proprio fabbisogno di sangue. Criticità 1 Invecchiamento della popolazione.

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IO DONO TU VIVI DUE

Si è visto come Genova sia la città che presenta uno tra i più alti indici di vecchiaia in Italia, con 246 anziani ogni 100 giovani, su una media italiana di 161. Il graduale invecchiamento della popolazione ha riscontri in campo donazionale, aumentando le richieste di sangue necessario per prestazioni sanitarie spesso più lunghe e cronicizzate. Inoltre comporta l’uscita di molti donatori

dalla fascia di età donazionale e il conseguente calo della quota totale di donatori. Le risorse demografiche più rilevanti ai fini del ricambio del patrimonio dei donatori sono state individuate nei giovani e negli stranieri. A fine 2015 il numero di giovani coinvolti nella pratica della donazione è di 4.000 in tutta la Liguria, corrispondenti al 21% a livello regionale e un po’ di più in quello provinciale. Un numero inferiore a quello nazionale del 25%, ma anche bilanciato sulla minore incidenza di giovani a livello ligure, che occorre incentivare, considerando il graduale invecchiamento della popolazione e di conseguenza dei donatori. Mancano a ora iniziative direttamente rivolte ai giovani, poiché il Gruppi Giovani non si è ancora costituito. Come mancano, presso la sede di progetto, iniziative mirate e concrete di sensibilizzazione agli studenti nelle Università. Quanto agli stranieri, non si è a oggi intrapresa una organica iniziativa volta al loro coinvolgimento alla pratica della donazione. Criticità 2. Alto numero di donatori occasionali. Come si è visto a livello locale la presenza di donatori AVIS non è rilevante come in altre regioni, e il contributo di Avis alla raccolta locale è del solo 43%, confrontato con una media nazionale del 63% (cfr. diagramma 3 e 4). Questo fa sì che il sangue raccolto provenga ancora in grande proporzione (45%) da donatori occasionali, che effettuano la donazione presso i servizi pubblici ma senza una vera campagna di fidelizzazione da parte degli stessi. Il che comporta in parte una minore garanzia della qualità del prodotto offerto ai pazienti che ricevono il sangue mediante trasfusione ma sicuramente un maggior numero di scarti21 da parte del servizio trasfusionale di sacche raccolte e poi risultanti non idonee per motivi sanitari. I donatori occasionali inoltre non garantiscono la ripetitività della donazione e non sono una risorsa su cui contare per la soluzione al maggior problema regionale, quello di garantire l’autosufficienza regionale. Indice della poca fidelizzazione dei donatori è dato dal numero di donazioni effettuato in un anno da ogni singolo donatore. A livello regionale l’indice è di 1,52, a livello locale 1.78. Sintetizzando in uno schema l’analisi delle criticità generali e specifiche che l’analisi del contesto ha evidenziato, si ha:

CRITICITÀ GENERALE

CRITICITÀ SPECIFICA 1

Instabile equilibrio regionale tra raccolta e consumi nel rispondere al proprio fabbisogno di sangue

Invecchiamento della popolazione

CRITICITÀ SPECIFICA 2

Alto numero di donatori occasionali

Indicatori relativi alle criticità del contesto territoriale e settoriale Si riportano i dati sopra descritti in una tabella riassuntiva di facile lettura. Si anticipa che gli indicatori con cui sono state misurate le criticità del contesto saranno la base su cui definire gli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso il progetto di Servizio Civile Nazionale.

21 121%di scarti per inidoneità sanitaria più di quelli previsti nella programmazione. Fonte Centro Nazionale Sangue, Programmazione 2014.

24

IO DONO TU VIVI DUE

Tabella 6. Criticità del territorio provinciale e comunale e relativi indicatori numerici

CRITICITÀ INDICATORI VALORI

PROVINCIALI AL 2015

VALORI COMUNALI AL 2015

1 Invecchiamento della

popolazione

Indice di vecchiaia della provincia 246.7 246.2

Differenza numero donatori dall’anno precedente

+10.3%

Numero di giovani donatori (18-35 anni) 4.000 504

Numero interventi di promozione nelle scuole 40 20

Numero studenti contattati 2500 1200

Numero interventi di promozione nelle università’

/ 1

Numero eventi organizzati dai gruppi giovani / /

Numero iniziative per gli stranieri / /

Numero di iniziative di coinvolgimento di stranieri

/ /

2 Alto numero di

donatori occasionali

Numero percentuale di donazioni raccolte presso gli ospedali

37%

Indice donazionale 1,70

1,78

25

IO DONO TU VIVI DUE

6.5 DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Destinatari diretti. I destinatari diretti delle azioni progettuali coincidono con il target delle attività descritte più avanti, alla voce 8.1, per il conseguimento degli obiettivi specifici. Per descrivere il processo logico seguito dall’ente per l’individuazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto si tenga presente che: - sulla base delle criticità emerse dall’analisi di contesto sono individuati gli obiettivi specifici che il

progetto mira a conseguire con le risorse umane individuate al punto 16 della scheda; - sono quindi individuate e organizzate le attività necessarie per raggiungere nell’arco dei 12 mesi

di realizzazione del progetto tali obiettivi; - ogni attività programmata per il conseguimento degli obiettivi specifici è rivolta a uno specifico

target, ovvero i destinatari diretti, anticipati con il loro valore numerico nello specchietto che segue. Rimandando la puntuale descrizione delle azioni progettuali alla voce 8.1 della scheda, si anticipano obiettivi e attività per indicare nel suo valore quantitativo il target delle azioni progettuali, definendo con esatti indicatori i destinatari del progetto.

Tabella 7 Indicatori dei destinatari

CRITICITÀ 1 invecchiamento della popolazione

OBIETTIVO SPECIFICO 1 educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri

ATTIVITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESTINATARI DELLE ATTIVITÀ

VALORI NUMERICI STIMATI (sulla base del 2015)

FONTI

1.1 Aggiornamento dell’informazione

La popolazione provinciale potenzialmente destinataria dell’informazione a Genova

346.244 Dati Istat 2015

www.demo.istat.it

1.3 Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

Partecipanti a 20 manifestazioni locali sul territorio comunale

4.000

Valutazione sull’esperienza associativa

1.4

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

Scolari delle classi quinte delle scuole primarie Studenti delle scuole secondarie di primo grado

18.872 Calcolo sui componenti delle classi dati www.dati.istat.it

in 35 scuole

1.5

Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

Studenti maggiorenni delle scuole superiori 5643

Calcolo sui componenti delle classi dati www.dati.istat.it in

35 scuole

Stima sull’esperienza della disponibilità degli studenti dopo

gli incontri informativi

Studenti disponibili alla donazione dopo gli incontri informativi

2500

1.6

Incontri di informazione e raccolta nelle

Studenti universitari delle Università a cui rivolgere il messaggio di informazione

5000 Valutazione di impatto da parte

dei referenti associativi

26

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESTINATARI DELLE ATTIVITÀ

VALORI NUMERICI STIMATI (sulla base del 2015)

FONTI

Università Studenti universitari che effettuano una donazione

300

Valutazione su esperienza associativa

1.7 Contatti con due comunità di stranieri

Due assemblee costituite da circa 100 stranieri delle due comunità individuate: comunità marocchine e quella ecuadoriana

200 Valutazione di impatto da parte

dei referenti associativi

1.8

Campagna informativa agli stranieri

Potenzialmente, il messaggio è rivolto alla popolazione delle comunità marocchina e quella ecuadoriana Verosimilmente, i destinatari che effettivamente saranno raggiunti dalla campagna sono stimati in 2.000 persone

2.000 Valutazione sul numero dei

componenti delle due comunità

CRITICITÀ 2 alto numero di donatori occasionali

OBIETTIVO SPECIFICO 2 fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

ATTIVITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESTINATARI DELLE ATTIVITÀ

VALORI NUMERICI STIMATI

(sulla base del 2015)

FONTI

2.1 Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

Nuovi donatori sul territorio comunale Potenzialmente l’intera popolazione, costituita da 346.244 persone.

346.244 Dati Istat 2015, www.demo.istat.it

Valutazione di impatto dei

referenti associativi

Valutazione sul numero medio di persone che

rispondono al messaggio

Verosimilmente l’azione potrà incontrare 10.000 persone,

10.000

e coinvolgerne 300. 300

2.2

Gestione del patrimonio dei donatori

Donatori della comunale che hanno effettuato donazioni presso AVIS

3268 Dato associativo relazione

presidente www.aviscomunalegenova.it

2.3 Chiamate mirate ai donatori

Donatori della Comunale di Genova 3268 Dato associativo relazione

presidente www.aviscomunalegenva.it

2.4

Accoglienza e assistenza dei donatori

Donatori presso i Servizi Trasfusionali o le Unità di raccolta associativa

21000

Dato associativo relazione presidente

www.aviscomunalegenova.it Calcolati sul numero anno precedente e arrotondati a

un piccolo incremento

27

IO DONO TU VIVI DUE

2.5 Sostegno e formazione alla sede AVIS Comunale Genova

Volontari e personale amministrativo dell’ AVIS Comunale di Genova

25 + 2 Dato Associativo Avis

Comunale Genova

Beneficiari indiretti Beneficiari del progetto sono i soggetti che usufruiranno indirettamente dei risultati delle azioni descritte al punto 8.1 della scheda. Come indicato, più avanti, al punto 7, il progetto ha come obiettivo generale quello di concorrere all’apporto di sangue necessario al fabbisogno di sangue regionale.

Beneficiari del progetto sono, pertanto, i servizi trasfusionali nei quali viene svolta la trasfusione di sangue, descritti nell’analisi settoriale (vedi tabella 2). Infatti le unità di sangue raccolte mediante il contributo dei donatori AVIS vengono utilizzate dalle strutture sanitarie che ne hanno necessità per far fronte ai bisogni di salute dei rispettivi pazienti.

Beneficiari, favoriti dall’impatto del progetto sulla realtà territoriale ligure, sono tutti i soggetti cui sono destinate, tramite il Sistema Sanitario, le donazioni di sangue ed emocomponenti effettuate dai donatori. - Tutta la popolazione regionale, costituita da 1.571.053 abitanti22, può considerarsi la

beneficiaria potenziale delle azioni progettuali, in quanto tutti sono eventuali fruitori, in caso di bisogno, di trasfusioni.

Indicatori dei beneficiari indiretti

Tabella 8 Indicatori dei beneficiari

CRITICITÀ GENERALE DEL

PROGETTO (voce 6.4)

OBIETTIVO GENERALE DEL

PROGETTO (voce 7)

BENEFICIARI INDIRETTI

DEL PROGETTO

BENEFICIARI IN

VALORI NUMERICI

AL 2015

FONTI

Instabile equilibrio regionale tra

raccolta e consumi nel rispondere al

proprio fabbisogno di sangue

Concorrere all’apporto di

sangue necessario al fabbisogno di sangue regionale

I Servizi Trasfusionali cui è ceduto il sangue

raccolto 6 http://www.salute.gov.it

Tutta la popolazione della Regione in quanto

potenzialmente beneficiaria di eventuali

trasfusioni

1.571.053 www.demoISTAT.it

I pazienti che ricevono una o più trasfusioni: nel

2015 hanno rappresentato l’1,24%

della popolazione

19.430 Centro Nazionale Sangue,

Programmazione 2015, vedi www.centronazionalesangue.it

22 Dati pubblicati sul sito: http://demo.ISTAT.it, vedi tabella n.3

28

IO DONO TU VIVI DUE

7)Obiettivi del progetto:

Come descritto nell’analisi del contesto, il problema principale emerso in Liguria è fragile equilibrio tra raccolta e consumo per garantire l’autosufficienza di sangue nella regione. L’obiettivo generale che ci si prefigge con il presente progetto è dunque di concorrere all’apporto di sangue necessario

al fabbisogno di sangue regionale ligure e soprattutto locale con l’incremento della raccolta di

sangue intero per continuare a garantire l’autosufficienza regionale e locale di fronte alla

progressivo aumento delle esigenze trasfusionali. Per raggiungere questo obiettivo è necessario

incrementare la presenza di punti di raccolta in occasioni e ambiti diversi.

L’obiettivo generale è articolato in obiettivi specifici che rispondono alle specifiche criticità evidenziate nell’analisi del contesto territoriale e settoriale.

Il risultato che si intende ottenere con l’avvio del progetto di Servizio Civile Nazionale è un

incremento nelle donazioni del 3%. In termini di unità raccolte da Avis il progetto intende attuare un

incremento del 3,2% (come da richiesta del direttore del Centro Nazionale Sangue a garanzia del

mantenimento dell’autosufficienza nazionale), passando da 5.370 unità a circa 5.542 al termine dei

12 mesi di realizzazione del progetto. Criticità 1. Invecchiamento della popolazione Obiettivo 1. Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri. In risposta all’invecchiamento della popolazione e del calo progressivo dei donatori, si intende educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, individuate nei giovani e negli stranieri. Avvalendosi dei volontari in servizio civile presso la sede di progetto si intende migliorare l’attività di comunicazione, permettendo un aggiornamento degli strumenti associativi costante e adatto ai linguaggi più giovanili, in particolare potenziando il social network. Si intende potenziare attività rivolte ai giovani sul territorio, in particolare mediante i Volontari del Servizio Civile. Si intende inoltre valorizzare le potenzialità dei volontari per svolgere l’opera promozionale nelle scuole e continuare ed ampliare la campagna di sensibilizzazione presso l’Università. Per gli stranieri, si intende svolgere una campagna promozionale volta a contattare inizialmente almeno le due comunità dell’Ecuador e del Marocco al fine di sensibilizzarli ai temi della salute e coinvolgerli al dono del sangue. Gli indicatori relativi ai risultati sono indicati alla sottostante tabella 9. Mediante i volontari in servizio civile, si intende:

- Gestire e aggiornare il sito web della sede di progetto e il social network - Realizzare 12 incontri di coinvolgimento dei giovani, in collaborazione con il Gruppo

Giovani che si intende andare a costituire, almeno uno al mese - Coordinare e sostenere la realizzazione di eventi sul territorio e garantire la presenza in

almeno 30 eventi organizzati dalla sede del progetto - Organizzare 1 evento informativo presso l’Associazione CELIVO rivolti ad altre

Associazioni mediante apposito accordo di partenariato - Svolgere 30 incontri di sensibilizzazione al dono nelle scuole, - Ampliare la campagna di sensibilizzazione nell’Università sfruttando la convenzione tra

AVIS Regionale e Università degli Studi di Genova, con tre incontri informativi e due giornate di donazione per ogni facoltà ( attualmente solo una) coinvolgendo i Referenti alla formazione

29

IO DONO TU VIVI DUE

- Svolgere 1 campagna di sensibilizzazione delle comunità di stranieri nell’ area metropolitana seguita da giornate di raccolta

- Svolgere almeno 2 incontri presso 2 comunità di stranieri dell’Ecuador e del Marocco Criticità 2. Alto numero di donatori occasionali Obiettivo 2. Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione Per aumentare il numero dei donatori periodici e associati, si intende fidelizzare i donatori alla pratica della donazione, i alzare il numero di donazioni annue per donatore e migliorare la sicurezza e qualità delle donazioni. Si intende innanzitutto migliorare la promozione della raccolta “differita”nei donatori stranieri , anche organizzando giornate promozionali e di effettuazione di test di idoneità di aspiranti donatori. Si intende inoltre migliorare il sistema di gestione della comunicazione e delle chiamate dei donatori al fine di migliorare la comunicazione con loro. Infine, si intende assicurare quanto più possibile una presenza di accoglienza e affiancamento ai donatori al momento della donazione, sia presso le unità associative, sia presso il Servizio Trasfusionale di San Martino. Mediante i volontari in servizio civile, si intende:

- Effettuare 10 giornate con Unità Mobile promozionali e di raccolta di test di idoneità alla donazione presso le comunità straniere.

- Svolgere un servizio di gestione dei donatori tale da aumentare l’indice di donazione da 1,78 a almeno 2,00 come previsto dal Centro Nazionale Sangue

- Affiancare i donatori con un servizio di accoglienza che copra, a turno tra i volontari, 3 mattine settimanali a San Martino per un totale di 156 mattine

Indicatori degli obiettivi specifici e dei risultati Nella tabella si riassumono gli indicatori relativi agli obiettivi specifici e ai risultati previsti. Gli obiettivi sono determinati dalle criticità analizzate nell’analisi di contesto, e gli indicatori qui considerati sono riconducibili agli indicatori che descrivono le criticità (vedi tabella 6). I valori numerici qui presi in considerazione descrivono la situazione di partenza, relativa all’anno 2015 di cui si hanno i dati approvati in bilancio, e i valori finali di risultato che il progetto tende a realizzare.

30

IO DONO TU VIVI DUE

Tabella 9. Indicatori degli obiettivi specifici e dei risultati

CRITICITÀ OBIETTIVI SPECIFICI

INDICATORI

RIFERIMENTO ALL’ANALISI

DEL CONTESTO

VALORI NELLA SEDE

DI PROGETTO AL 201523

RISULTATO PREVISTO

DAL PROGETTO24

1

Invecchiamento della popolazione

Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri.

N° siti da tenere aggiornati

Tabella 1 1 1

N° social network da tenere

aggiornati Tabella 1 1 1

N° eventi organizzati dai gruppi giovani

Tabella 1 e 9 0 12

N° eventi informativi rivolti

ad altre Associazioni

/ 0 1

N° interventi di promozione nelle

scuole Tabella 1 e 9 20 30

N° interventi di promozione nelle

università’ Tabella 1 e 9 1 6

N° giornate di raccolta presso l’Università

Tabella 1 1 2

Numero di iniziative di

coinvolgimento di stranieri

Tabella 1 e 9 0 2

N° campagna informativa agli

stranieri / 0 1

2

Alto numero di donatori occasionali

Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

N° giornate promozionali per

la raccolta differita Nei cittadini

stranieri

Tabella 2 0 10

Indice donazionale nella Comunale di

Genova Tabella 2 e 9 1,78 2,00

N° giornate di accoglienza ai

donatori Pagina 6 / 156

Volendo visualizzare in uno schema di sintesi il rapporto tra le criticità evidenziate e gli obiettivi del progetto si ha:

31

IO DONO TU VIVI DUE

CRITICITÀ GENERALE

OBIETTIVO GENERALE

Instabile equilibrio regionale nel rispondere al proprio fabbisogno

di sangue

Concorrere all’apporto di sangue necessario al fabbisogno di

sangue regionale

L’obiettivo generale è raggiunto attraverso il conseguimento degli obiettivi specifici che rispondono alle specifiche criticità evidenziate nell’analisi del contesto.

CRITICITÀ 1

OBIETTIVO SPECIFICO 1

Invecchiamento della popolazione Educare e coinvolgere alla

donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri

CRITICITÀ 2 OBIETTIVO SPECIFICO 2

Alto numero di donatori occasionali

Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

OBIETTIVO SPECIFICO 1

OBIETTIVO GENERALE

Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in

particolare i giovani e gli stranieri Concorrere all’apporto di sangue necessario alla fabbisogno di

sangue locale OBIETTIVO SPECIFICO 2

Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

32

IO DONO TU VIVI DUE

8) Attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in Servizio Civile Nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Le attività previste dal progetto sono programmate secondo piani di azioni complementari.

Tabella 10 piani delle azioni progettuali

PIANI DI AZIONI ATTIVITÀ RIFERIMENTI. CODICE

ATTIVITÀ

A

PR

OP

ED

EU

TIC

HE

A Formative

A1 Formazione generale dei volontari Cfr. voci 29-34 e 42

FG

A2 Formazione specifica dei volontari Cfr. voci

35-42 FS

B.

TR

AV

ER

SA

LI

B

Di monitoraggio e

valutazione

B1 Registrazione, certificazione e

monitoraggio della Formazione Generale

Cfr. voci 8, 1.2.3 e 42

RFG

B2 Registrazione e monitoraggio

della Formazione Specifica Cfr. voci

8, 1.2.3 e 42 RFS

B3 Monitoraggio e verifica

dell’andamento delle attività Cfr. voce

20 e 21 MV

B4 Valutazione e certificazione delle

competenze dei volontari Cfr. voce

28 VC

C.

ES

EC

UT

IVE

C Operative C.1 C.2

Attività per il conseguimento degli obiettivi specifici

Cfr. voce 8.1,8.2, 8.3,

15, 23,25, 28, 38, 40, 42

Obiettivi 1, 2

Il progetto, infatti, si articola mediante piani di azioni propedeutiche al raggiungimento degli obiettivi (formazione generale e specifica) e trasversali all’intero progetto (registrazione, monitoraggio e certificazione della formazione; monitoraggio periodico e verifica dell’andamento dell’attività; verifica, valutazione e certificazione finale delle competenze) che si svolgono in tempi appositamente dedicati durante l’intero corso dell’anno. Le azioni operative rivolte al conseguimento degli obiettivi sono declinate a seconda di ciascun obiettivo specifico. Vengono svolte e coordinate dalla sede locale

di progetto.

33

IO DONO TU VIVI DUE

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Le attività progettuali sono descritte in sintesi attraverso delle tabelle. Ulteriori dettagli sono riportati nei successivi punti della scheda progetto. A. AZIONI PROPEDEUTICHE: Attività formative

ATTIVITÀ DESCRIZIONE RIMANDI PERIODO DI

ATTUAZIONE

FG A

1

Fo

rmaz

ion

e g

en

era

le d

ei v

olo

nta

ri

La formazione generale è svolta come introduzione necessaria dell’esperienza del Servizio Civile e come presentazione generale dell’ente. Fornisce ai giovani e alle sedi di progetto gli strumenti per sviluppare correttamente la cultura del Servizio Civile e promuovere i valori e i diritti universali dell’uomo. Assicura il carattere unitario e nazionale dell’intera proposta esperienziale. Segue le disposizioni contenute nel “Decreto 160/ 2013: Linee Guida per la Formazione

Generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale”. Viene svolta in proprio. L’Ente predisporrà i registri di formazione, a disposizione dell’Ufficio nazionale, e sarà disponibile ad accogliere verifiche sul campo dei corsi di formazione da parte dell’Ufficio Regionale. Entro i termini previsti saranno compilati la Certificazione della Formazione Generale svolta (entro 180 giorni dall’avvio del progetto) e il Questionario (entro 180) agli Uffici competenti del Servizio Nazionale. Si avvale di lezioni

frontali (per almeno il 30% delle ore) e di dinamiche non

formali, (più del 40% delle ore) per un totale di 42 ore. AVIS Comunale predispone il materiale didattico necessario. Prevede giornate di recupero appositamente disposte per eventuali volontari assenti a qualche sessione per gravi motivi di salute. I recuperi potranno essere organizzati da Avis e sono obbligatori. La formazione generale prevede un monitoraggio in itinere mediante questionari ai volontari e una valutazione del raggiungimento degli obiettivi formativi (vedi sotto attività di monitoraggio B1).

Le attività di formazione

generale sono ulteriormente

descritte ai punti 29-34 e 42 della

scheda progetto a cui si rimanda per

un maggiore approfondimento.

La formazione sarà erogata

entro e non oltre il 180° giorno

dall’ avvio del

progetto stesso.

Dal 1° al 6° mese

(Vedi diagramma

di Gantt sotto riportato)

FS

A2

Fo

rmaz

ion

e s

pe

cifi

ca d

ei v

olo

nta

ri

La formazione specifica verte sui contenuti considerati necessari allo svolgimento del servizio e al raggiungimento degli obiettivi specifici del progetto. Permette ai volontari di acquisire tutte le conoscenze e gli strumenti necessari allo svolgimento delle attività previste dal progetto e all’acquisizione di una sempre maggiore autonomia. Segue le indicazioni previste nel “Decreto 160/ 2013: Linee Guida per la Formazione Generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale”. Tra i contenuti è previsto un modulo concernente i rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio

civile. La formazione è effettuata in proprio, ed è svolta presso locali a disposizione di Avis. Si avvale di personale, volontari dell’ente o professionisti in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche. Impiega metodo frontale e metodo

interattivo, per un totale di 72 ore. L’Ente predisporrà i registri di formazione, a disposizione dell’Ufficio Regionale, e sarà disponibile ad accogliere verifiche sul campo dei corsi di formazione da parte dell’Ufficio Regionale. La Formazione Specifica svolgerà monitoraggio interno per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi formativi.

Le attività di formazione

specifica sono ulteriormente

descritte ai punti 35-42 della scheda progetto a cui si rimanda per un

maggiore approfondimento.

La formazione specifica sarà erogata con le

seguenti modalità: il 70% entro i 90 giorni

dall’avvio del servizio,

il 30% rimanente entro e non oltre

270 giorni dall’avvio del

progetto.

Dal 1° al 9° mese

34

IO DONO TU VIVI DUE

B. AZIONI TRASVERSALI: Attività di monitoraggio e valutazione

ATTIVITÀ DESCRIZIONE RIMANDI PERIODO DI

ATTUAZIONE

RFG

B1

Re

gis

tra

zio

ne

, ce

rtif

ica

zio

ne

e m

on

ito

rag

gio

d

ella

Fo

rmaz

ion

e G

ener

ale

AVIS Comunale predispone, nei termini e modalità previste, quanto è richiesto perché l’Ufficio Regionale possa effettuare il monitoraggio sulla Formazione Generale erogata. Predispone il Registro di Formazione generale, compilato secondo il modello che verrà comunicato, e lo conserva presso la sede di AVIS in Via Passaggi 45 Rosso, Genova, a disposizione dell’Ufficio Regionale. Predispone questionari in itinere e di valutazione finale da sottoporre ai volontari per il monitoraggio interno del percorso formativo, li raccoglie, ne elabora i dati e descrive report riassuntivi sull’andamento e la valutazione del percorso formativo a livello regionale e nazionale. Conserva presso la sede di AVIS Comunale Genova i questionari e i report relativi al monitoraggio interno della Formazione Generale, a disposizione per eventuali verifiche dell’Ufficio Regionale. Rimane a disposizione di eventuali verifiche sul campo da parte di personale o incaricati dell’Ufficio Regionale durante i propri corsi di formazione. Certifica mediante il sistema informativo Helios, entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto, l’avvenuta erogazione delle ore di Formazione Le attività di registrazione e certificazione sono effettuate in linea con le indicazioni del “Decreto 160/ 2013: Linee Guida per la Formazione Generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale”.

Le attività di monitoraggio della

formazione sono descritte al punto 42 della scheda progetto a cui si rimanda per un

maggiore approfondimento.

Predisposizione dei registri e dei questionari per il monitoraggio:

1° mese

Monitoraggio in

itinere: dal 1° al 6°.

Certificazione:

entro e non oltre il 180° giorno

dall’ avvio del

progetto stesso. 6° mese

RFS B2

Re

gis

tra

zio

ne

e m

on

ito

rag

gio

del

la F

orm

azio

ne

Sp

ecif

ica

AVIS Comunale Genova predispone un registro generale

della formazione specifica contenente: - luogo di svolgimento dei corsi di formazione specifica, date

ed orari delle lezioni; - registro dei volontari partecipanti al corso, con firme ed

orario di inizio e fine lezione, nominativi degli assenti, con l’indicazione delle motivazioni, corredato dalle firme dei formatori presenti in aula,

- indicazione delle tematiche trattate, con la precisazione, per ogni corso, delle metodologie utilizzate.

Il registro, gestito fino al termine del corso di formazione (270 giorni) presso la sede di progetto, sarà conservato per almeno due anni presso la sede di AVIS Comunale, in via Passaggi 45 rosso, Genova AVIS Comunale Genova sarà disponibile a partecipare a riunioni o appositi focus group per la condivisione del

nuovo modulo formativo concernente i rischi connessi all’impiego dei volontari, e a fornire indicazioni relativamente alle modalità di erogazione, dei contenuti inseriti e di eventuali criticità. Le attività di registrazione sono effettuate in linea con le indicazioni del “Decreto 160/ 2013: Linee Guida per la Formazione Generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale”.

Le attività di monitoraggio

della formazione sono descritte al punto 42 della

scheda progetto a cui si rimanda per

un maggiore approfondimento.

Predisposizione, gestione e

raccolta dei registri di

Formazione specifica:

1°-9° mese

35

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ DESCRIZIONE RIMANDI PERIODO DI

ATTUAZIONE

MV B3

Mo

nit

ora

gg

io e

ve

rifi

ca

de

ll’a

nd

ame

nto

del

le a

ttiv

ità

Avis Comunale Genova compie un’attività di monitoraggio dell’andamento del servizio. Sono monitorate periodicamente le attività rivolte ai destinatari e beneficiari e quelle rivolte ai volontari. A tal fine sono coinvolti nell’attività di monitoraggio gli Operatori Locali di Progetto e i volontari di SCN. Agli OLP viene sottoposta, a cadenza quadrimestrale, una scheda di rilevazione dell’andamento delle attività rivolte ai beneficiari e della relazione con i volontari; ai volontari una relativa alle attività previste dal progetto e del livello di soddisfazione. La scheda di valutazione del 12° mese vale come verifica e valutazione del progetto, sia rispetto agli obiettivi raggiunti, sia rispetto al grado di crescita personale e soddisfazione del volontario. Per l’elaborazione dei dati si è impiegherà il programma Microsoft Excel. Report riassuntivi sull’andamento del progetto desunto dal monitoraggio saranno resi disponibili all’Ufficio Regionale su sua richiesta. Oltre a questo, AVIS Comunale predispone una giornata di

monitoraggio, che vede un incontro con tutti i volontari e uno separato con l’ Operatore Locale di Progetto. In questa occasione i volontari e l’operatore hanno l’occasione di rilevare elementi di forza e valorizzazione del progetto in corso, ma anche criticità e elementi di correzione e miglioramento, aiutati dal confronto con personale competente e esterno alla sede di servizio. L’incontro di monitoraggio si effettua a livello locale nella sede dell’ente.

L’attività di monitoraggio è descritta anche

alla voce 20 e 21 della scheda e alla

voce 8.1.

Il sistema di monitoraggio

accreditato dall’ente è a

disposizione degli interessati su

richiesta.

Le rilevazioni sono effettuate,

attraverso la somministrazione di questionari di

rilevazione al 1°, 4°, 8° 12°

mese.

I due incontri di monitoraggio regionali con i

volontari e con l’ Olp si svolgono

in una data che si colloca tra il 4° e

il 6° mese.

VC B4

Va

luta

zio

ne e

ce

rtif

ica

zio

ne

de

lle

co

mp

ete

nze

d

ei v

olo

nta

ri

Al termine del servizio verrà stilato, inoltre, una valutazione delle competenze da parte di AVIS Comunale Genova rilevate dall’esperto di monitoraggio, dalla valutazione dell’OLP e di un dirigente associativo della sede di servizio. Al termine della valutazione l’Ente rilascia, insieme all’attestato di partecipazione, anche una certificazione delle competenze acquisite. Verrà effettuata una giornata di verifica organizzata nel dodicesimo mese di servizio su base locale con la presenza dell’esperto di monitoraggio Al termine del servizio i volontari saranno, inoltre, valutati per stabilire un bilancio delle competenze come descritto al punto 28 della scheda. Al termine della verifica l’Ente rilascerà, insieme all’attestato di partecipazione, una certificazione delle competenze acquisite che terrà conto anche dell’andamento del servizio svolto durante tutto l’anno. Le attività verranno programmate nei tempi riportati nel prospetto e si concluderanno entro e non oltre il termine del 12° mese dall’avvio del progetto.

Le attività di valutazione e certificazione

delle competenze sono descritte al punto 28 della

scheda progetto a cui si rimanda per

un maggiore approfondimento.

Al 12° mese

36

IO DONO TU VIVI DUE

C. AZIONI ESECUTIVE: Attività operative per il conseguimento degli obiettivi specifici Le attività per il raggiungimento dei singoli obiettivi saranno coordinate dall’Operatore Locale di

Progetto con il supporto dei dirigenti associativi della sede di servizio. Il volontario di Servizio Civile Nazionale si troverà inserito in un’associazione di volontariato latrice di valori di solidarietà, gratuità, servizio al prossimo, che agisce in coordinamento e in stretta collaborazione con le istituzioni di riferimento, le strutture di coordinamento, i centri trasfusionali, le altre associazioni di volontariato del territorio, oltre che con i destinatari del proprio servizio rappresentati dai donatori già attivi e da potenziali donatori da sensibilizzare (Cfr. l’analisi del contesto al punto 6 della scheda). Le attività vengono svolte nella sede di progetto ma prevedono anche, secondo le indicazione progettuali, uscite programmate sul territorio per espletare le azioni rivolte alla popolazione (sensibilizzazione nelle scuole, realizzazione di eventi, affiancamento ai donatori, ecc). Le attività si svolgono durante l’intera settimana, potendo comprendere il sabato e la domenica (particolarmente adatti al lavoro di sensibilizzazione e di raccolta sangue) e i giorni festivi (cfr. punto 15 della scheda progetto).Le azioni progettuali declinate per i diversi obiettivi specifici sono descritte nelle seguente tabelle, mettendo in evidenza i destinatari delle azioni e il periodo di riferimento che verrà poi sintetizzato nel diagramma di Gantt. Obiettivo 1 Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri

ATTIVITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESCRIZIONE ATTIVITÀ DESTINATARI N°25 PERIODO DI

ATTUAZIONE

1.1 Aggiornamento del l’informazione

Avvalendosi del supporto dei giovani volontari con maggiori competenze nel campo informatico, e dopo formazione specifica, si intende garantire l’aggiornamento dei siti web. Verranno anche affidate ai giovani in servizio civile pagine dedicate a tematiche e attività giovanili. Si intende sviluppare l’utilizzo di comunicazione affidando ai volontari la gestione dei 4 social network presso le sedi periferiche della sede di progetto. Saranno incentivate le ricerche di nuove modalità di comunicazione che avvicinino i giovani, come: blog, sms, newsletter, spot, materiale pubblicitario, etc.

La popolazione comunale potenzialmente destinataria dell’informazione in Provincia di Genova

511.100

Dal 1° al 12° mese, attività continuativa

Nell’ area metropolitana di Genova

351.202

1.2 Collaborazione con il gruppo Giovani

In collaborazione con il gruppo giovani che verrà, costituito dai volontari in servizio civile e dai giovani addetti alla propaganda, i giovani in servizio saranno ideatori di eventi di sensibilizzazione e coinvolgimento dei giovani sul territorio, organizzando 12eventi di vario tipo (cene, concerti, incontri, ecc.) adatti al coinvolgimento dei loro coetanei.

Giovani coinvolti mediante 6 diversi eventi di differente tipologia

500

Dal 1° al 12° mese, attività

continuativa che vede

l’organizzazione di 6 eventi da

realizzare durante il corso

dell’anno

25 Stima basata sui valori del 2015

37

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESCRIZIONE ATTIVITÀ DESTINATARI N°25 PERIODO DI

ATTUAZIONE

1.3

Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

La sede AVIS si impegna a partecipare agli eventi di solidarietà sociale e di promozione del dono e del volontariato organizzati da altri soggetti e pubbliche amministrazioni, al fine di promuovere, anche in tali contesti e ad una diversa base sociale, il messaggio di AVIS e il valore della donazione del sangue e di corretti, sani e responsabili stili di vita. Si prevede la presenza in 20 eventi organizzati sul territorio comunale dalle sedi AVIS Comunale Genova. In virtù dell’accordo di partenariato con l’associazione CELIVO, si organizzerà 1 evento informativo sulla donazione del sangue rivolto alle altre Associazioni che fanno riferimento ad esso.. Si preparerà anche materiale informativo da veicolare mediante i mezzi di comunicazione dell’associazione partner.

Partecipanti a 30 manifestazioni locali sul territorio provinciale

8.000

Dal 6° al 10° mese, nel

periodo estivo- autunnale in cui le manifestazioni

sono più frequenti.

Partecipanti ai rappresentanti delle Associazioni del CELIVO nell’incontro informativo

100

1.4

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

Con l’apporto dei giovani in Servizio Civile, si attiveranno occasioni di sensibilizzazione della fascia giovanile alla cultura della solidarietà e alla pratica della donazione del sangue. Verranno incrementati gli incontri nelle scuole del territorio anche prima dell’età donazionale, in modo da diffondere gradatamente un messaggio etico e solidaristico. Si intende contattare 35 scuole nel corso dell’anno

Scolari delle classi quinte delle scuole primarie Studenti delle scuole secondarie di primo grado

2.000

Dal 2° al 6° e dal 10° al 12° mese,

dopo iniziale formazione e

affiancamento ad altri volontari, e

nei mesi di attività scolastica

secondo il calendario scolastico.

1.5

Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

Si intende svolgere incontri con gli studenti degli istituiti scolastici superiori, anche in assemblee pluriclasse, per sensibilizzare studenti e insegnanti alla cultura della donazione e per favorire un’eventuale raccolta di nuovi donatori tra i ragazzi maggiorenni, che verrà svolta effettuando giornate di donazione dedicate agli studenti mediante Unità Mobili di raccolta o invitando i giovani ai servizi Trasfusionali più vicini. Per affiancare i giovani di servizio nella attività di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, il SIMT, Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Villa Scassi , mette a disposizione un medico trasfusionista che sarà affiancato ad un Medico associativo e accoglie gli studenti in giornate di donazione a loro dedicate. Si intende contattare 35 scuole nel corso dell’anno. ( accordo di paternariato?)

Studenti maggiorenni delle scuole superiori

2.000

Dal 2° al 6° e dal 10° al 12° mese,

dopo iniziale formazione e

affiancamento ad altri volontari, e

nei mesi di attività scolastica

secondo il calendario scolastico.

Studenti disponibili alla donazione dopo gli incontri informativi

200

38

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESCRIZIONE ATTIVITÀ DESTINATARI N°25 PERIODO DI

ATTUAZIONE

1.6

Incontri di informazione e raccolta nelle Università

Saranno organizzare giornate di sensibilizzazione con gli studenti universitari, soprattutto mediante il coinvolgimento dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale in quanto con la loro spontaneità e la loro giovane esperienza possano essere da traino per raccogliere nuove iscrizioni tra i coetanei. Con la collaborazione dei Referenti alla Formazione delle varie Facoltà sarà organizzato presso l’ Università di Genova vari incontri informativi sui temi della salute e sull’attività del dono del sangue e si porteranno a due le giornate di prelievo di sangue presso l’Università da realizzarsi mediante l’impiego di una Unità Mobile di Raccolta. Si intende proseguire la presenza in Università grazie alla convenzione stipulata con AVIS Regionale Liguria

Studenti universitari delle Università di Genova cui rivolgere il messaggio di informazione

500

Dal 2° al 6° e dal 10° al 12° mese,

dopo iniziale formazione e

affiancamento ad altri volontari, e

nei mesi di durata dei corsi

universitari.

Studenti universitari che effettuano una donazione

50

1.7 Contatti con due comunità di stranieri

Con l’apporto dei giovani in servizio civile si intende iniziare un lavoro di coinvolgimento della popolazione straniera, individuando il primo interlocutore nella comunità di provenienza dal Marocco e quella dell’Ecuador, numericamente significative. Si tratta di trovare le modalità per instaurare primi contatti e organizzare un incontro informativo con almeno due comunità. Si inizierà in modo sperimentale presso le comunità individuate.

Due assemblee costituite da circa 100 stranieri delle due comunità individuate: provenienti dal Marocco (2.482 residenti nel Comune di Genova e quella ecuadoriana (734 residenti)

200

Dal 3° al 10°, in due fasi

operative: una di contatti e

conoscenza e una di realizzazione

di incontri informativi, da attuare nel 5° e nel 10° mese.

1.8 Campagna informativa agli stranieri

Nell’ottica di una comunicazione efficace, in occasione dell’incontro con le due comunità si intende ideare e realizzare una campagna informativa relativa alla donazione del sangue rivolta alle nuove comunità. Occorrerà individuare il messaggio che si vuole rivolgere e la modalità di comunicazione più adatta. Si procederà poi a realizzarla, in collaborazione con professionisti esperti. Per la realizzazione di questa attività, AVIS utilizzerà manifesti e volantini alla cui creazione partecipino i giovani in Servizio Civile.

Potenzialmente, il messaggio è rivolto alla popolazione delle comunità del Marocco (2.482 residenti nel Comune di Genova e quella ecuadoriana (734 residenti). Verosimilmente, i destinatari che effettivamente saranno raggiunti dalla campagna sono stimati in 3.000 persone, corrispondenti ai 3.000 volantini che si intende stampare.

3.000

Dal 2° al 5°, in due fasi

operative: una di progettazione e realizzazione e

una di divulgazione.

39

IO DONO TU VIVI DUE

Obiettivo 2 Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

ATTIVITÀ PER IL

CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESCRIZIONE ATTIVITÀ DESTINATARI N°26 PERIODO DI

ATTUAZIONE

2.1

Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

Si intende potenziare l’attività promozionale mediante l’Unità Mobile effettuando giornate di richiamo di nuovi donatori e effettuando prelievi di idoneità sanitaria alla donazione, per effettuare poi la donazione differita nei Cittadini stranieri, come descritto nell’analisi del contesto. La donazione differita si presenta come strumento di informazione, educazione e fidelizzazione del donatore. Nel territorio del Comune di Genova, mediante le risorse volontarie dei giovani in servizio civile, ci si propone di effettuare 10 giornate promozionali. L’Unità mobile sarà presente in luoghi di particolare richiamo (presso piazze, parrocchie, centri di aggregazione), precedute da avvisi alla popolazione, e mediante una équipe di personale sanitario e volontario richiamerà l’attenzione e fornirà gratuitamente esami di monitoraggio dello stato di salute a chi si voglia accostare alla donazione.

Nuovi donatori stranieri sul territorio del Comune di Genova, che utilizza le Unità Mobili. Potenzialmente la popolazione è costituita da 42730 persone.

42.730

Dal 2° al 12° mese,

in 10 giornate da

programmare durante il corso di tutto l’anno, ma soprattutto

nel periodo estivo

Verosimilmente l’azione potrà incontrare 20.000 persone

Visibilità a 20.000 persone

e coinvolgerne 300. coinvolti

300

2.2 Gestione del patrimonio dei donatori

Per assicurarsi l’assiduità dei donatori occorrerà tenere aggiornati, monitorare e analizzare i dati dei donatori per riconoscere tipologie, provenienze e per ragionare sulle strategie di coinvolgimento e fidelizzazione alla donazione. La sede AVIS Comunale di Genova dispone di un archivio gestionale che dovrà essere aggiornato a ogni donazione.

Donatori del Comune di Genova che hanno effettuato donazioni presso AVIS

3296

Dal 1° al 12° mese, dopo

iniziale affiancamento dell’operatore, fino al termine

del servizio.

2.3 Chiamate mirate ai donatori

Al fine di offrire al donatore migliori informazioni, fidelizzarlo e sollecitarlo, la sede AVIS troverà le migliori modalità per un contatto diretto con i singoli donatori. La sede dovrà individuare le modalità più adatte per un sollecito discreto e efficace. Per sollecitarli a ripetere il gesto di donazione possono attingere dall’archivio donatori e svolgere una chiamata personale in prossimità della scadenza del periodo di sosta dopo una donazione. Nell’attività di richiamo è prevista anche la convocazione ai donatori stranieri che hanno effettuato il prelievo di idoneità, che dopo una settimana possono donare.

Donatori della Comunale di Genova

3296 Dal 1° al 12° mese, dopo

iniziale affiancamento dell’operatore, fino al termine

del servizio. 3296

26 Stima basata sui valori del 2015

40

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO

DESCRIZIONE ATTIVITÀ DESTINATARI N°26 PERIODO DI

ATTUAZIONE

2.4 Accoglienza e assistenza dei donatori

Una amichevole accoglienza e assistenza non sanitaria ai donatori è un’ottima modalità di relazione con chi compie il gesto solidale e un incentivo a ripetere la donazione in un futuro. Le sedi AVIS attueranno un servizio di accoglienza rivolto ai donatori per meglio informarli in merito alla donazione e un servizio di assistenza seguendo, in modo costante e continuo, i donatori al momento del dono. I giovani si occuperanno, in giornate dedicate, all’accoglienza dei donatori presso le sedi fisse e mobili di AVIS deputate alla raccolta del territorio di competenza della sede di progetto. Inoltre i volontari in Servizio Civile avranno accesso alle unità di raccolta pubbliche, per favorire, presso i Servizi Trasfusionali, un’attività di accoglienza ai donatori svolta dai giovani in Servizio Civile nelle giornate previste nelle precedenti descrizioni con orario dalle 8 alle 12.00. Presso la sede fissa di raccolta a Voltri si garantirà una presenza, a turno tra i volontari, nelle 6 mattinate di apertura (orario 8-12.30), mentre nelle sedi di Pegli la presenza sarà nelle giornate di apertura, negli stessi orari. Lo stesso dicasi per le raccolte con i Centri Mobili

Donatori presso i Servizi Trasfusionali o le Unità di raccolta Calcolati sul numero anno precedente e arrotondati a un piccolo incremento

21.000

Dal 1° al 12° mese, attività

continuativa da svolgere nelle

giornate indicate dalla

programmazione effettuata con

gli Operatori Locali di Progetto

2.5

Sostegno e formazione alle sedi AVIS del territorio

La sede di progetto offrirà sostegno alle sedi AVIS del territorio relativamente alle attività di chiamata dei donatori: daranno un supporto telefonico e informatico. In particolare, si occuperanno dell’aggiornamento dei data base dei donatori e della formazione sul software associativo per permettere a tutte le sedi che ancora utilizzano metodi di archiviazione cartacea di acquisire familiarità con il software informatico.

Volontari e personale amministrativo delle 2 sedi fisse e delle sezioni periferiche AVIS e nella sede di attuazione di progetto

25 volontari

+ 2 amminist

rativi

Dal 3° al 12° mese, dopo

avere acquisito esperienza nelle

proprie sedi.

41

IO DONO TU VIVI DUE

Durata e successione temporale delle attività del progetto L’organizzazione e la programmazione delle attività dell’intera proposta progettuale è visualizzata nel seguente diagramma di Gantt. La successione delle attività è descritta ipotizzando un avvio del progetto al 1° gennaio, al fine di poter inquadrare le attività legate a scadenze stagionali (es. calendario scolastico, manifestazioni stagionali, attività da realizzare necessariamente nel periodo estivo). Durata e successione temporale delle attività del progetto L’organizzazione e la programmazione delle attività dell’intera proposta progettuale è visualizzata nel seguente diagramma di Gantt. La successione delle attività è descritta ipotizzando un avvio del progetto al 1° gennaio, al fine di poter inquadrare le attività legate a scadenze stagionali (es. calendario scolastico, manifestazioni stagionali, attività da realizzare necessariamente nel periodo estivo).

Tabella 11 Cronogramma delle attività progettuali – Diagramma di Gantt

PIANI DI ATTIVITÀ CODICE MESE

1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°

A Formative

FG

FS

B

Di monitoraggio e

valutazione

RFG

RFS

MV

VC

C Operative

Obiettivo 1

1.1 x x x x x x x x x x x x

1.2 x x x x x x x x x x x x

1.3 x x x x x

1.4 x x x x x x x x

1.5 x x x x x x x x

1.6 x x x x x x x x

1.7 x x x x x x x x

1.8 x x x x x

Obiettivo 2

2.1 x x x x x x x x x x x

2.2 x x x x x x x x x x x x

2.3 x x x x x x x x x x x x

2.4 x x x x x x x x x x x x

2.5 x x x x x x x x x x

42

IO DONO TU VIVI DUE

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività.

Nelle tabelle che seguono sono indicate le risorse umane impiegate direttamente, nei piani di azioni propedeutiche o trasversali, o in affiancamento ai volontari nelle attività operative. Per ciascuna è indicata la professionalità o competenza attinente alla relativa attività. A. AZIONI PROPEDEUTICHE: Attività formative

ATTIVITÀ RISORSE UMANE RIMANDI PROFESSIONALITÀ E ATTINENZA

ALLE ATTIVITÀ

FG A

1

Fo

rmaz

ion

e g

en

era

le

dei

vo

lon

tari

2 formatori accreditati per lo svolgimento della

formazione generale, con pluriennale

esperienza nell’attività.

I nominativi dei formatori sono indicati nel sistema

Helios dell’UNSC e nella scheda progetto alla

voce 33.

Figure professionali accreditate dall’UNSC, abilitate all’erogazione della formazione generale e in possesso

di tutti i requisiti previsti dalle circolari sull’accreditamento. Tutti i formatori accreditati per AVIS Comunale Genova hanno maturato una pluriennale esperienza nella formazione ai volontari di Servizio Civile Nazionale e hanno competenza

attinente ai moduli da loro trattati. I formatori sono disponibili a partecipare all’aggiornamento biennale quando sia organizzato dall’Ufficio Nazionale.

FS

A2

F

orm

azio

ne

sp

eci

fica

dei

vo

lon

tari

5 formatori specifici

I nominativi dei formatori sono elencati alla voce 37 della scheda.

L’attinenza dei profili individuati con il percorso di formazione specifica previsto dal progetto è analizzata

ai punti 37-38-40 della scheda. Si rimanda, pertanto, alle successive voci della scheda per il dettaglio.

43

IO DONO TU VIVI DUE

B. AZIONI TRASVERSALI: attività di monitoraggio e valutazione

ATTIVITÀ RISORSE UMANE RIMANDI PROFESSIONALITÀ E ATTINENZA ALLE

ATTIVITÀ

RFG B1

Re

gis

tra

zio

ne

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rtif

ica

zio

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on

ito

rag

gio

del

la F

orm

azio

ne

Gen

era

le

1 dipendente di AVIS Comunale

Genova collaboratore del

responsabile del Servizio Civile

1 dipendente di AVIS Comunale

Genova collaboratore del responsabile del Servizio Civile

Lo staff di Avis Comunale Genova è indicato sul sito

di www.aviscomunalegenova.it

Pluriennale esperienza nella gestione del Servizio Civile: predisposizione dei registri, organizzazione del sistema di monitoraggio interno, certificazione della formazione. Competenze informatiche e conoscenza del sistema Helios. Pluriennale esperienza nella gestione del Servizio Civile: predisposizione dei registri, organizzazione del sistema di monitoraggio interno, certificazione della formazione. Competenze informatiche e conoscenza del

sistema Helios.

RFS

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Re

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ora

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Sp

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ATTIVITÀ RISORSE UMANE RIMANDI PROFESSIONALITÀ E ATTINENZA ALLE

ATTIVITÀ

MV B3

M

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gio

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1 esperto di monitoraggio

Accreditato, con pluriennale

esperienza nel monitoraggio e nella

valutazione dei progetti dell’AVIS.

Il nominativo dell’esperto di monitoraggio è

indicato nel sistema Helios

dell’UNSC

Figura professionale accreditata dall’UNSC e abilitata all’attività di monitoraggio, in possesso di tutti i

requisiti previsti dalle circolari sull’accreditamento. Il nominativo dell’esperto di monitoraggio di cui AVIS Comunale Genova si avvarrà è presente nel sistema Helios dell’UNSC. Si tratta di un esperto che ha curato, per anni, la valutazione dei progetti proposti da AVIS Regionale Liguria.

44

IO DONO TU VIVI DUE

VC

B4

V

alu

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zio

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mp

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vo

lon

tari

1 esperto di monitoraggio

accreditato, con pluriennale

esperienza nel monitoraggio e dei progetti dell’AVIS.

Il nominativo dell’esperto di monitoraggio è

indicato nel sistema Helios

dell’UNSC

Figura professionale accreditata dall’UNSC e abilitata all’attività di monitoraggio in quanto in possesso di

tutti i requisiti previsti dalle circolari sull’accreditamento. Il nominativo dell’esperto di monitoraggio di cui AVIS Comunale Genova si avvarrà è presente nel sistema Helios dell’UNSC. Si tratta di un esperto che ha curato per anni, la valutazione dei progetti proposti da AVIS Regionale Liguria .

1 esperto di monitoraggio accreditato,

1 Operatore Locale di Progetto della sede di

attuazione e

1 dirigente

associativo con un ruolo di

responsabilità all’interno della sede.

Il nominativo dell’ Operatore

Locale di progetto è

indicato nel sistema Helios dell’UNSC e nella scheda progetto alla

voce 16

Nella valutazione delle competenze acquisite da parte dei volontari l’esperto di monitoraggio di AVIS Comunale Genova coinvolgerà anche l’ Operatore Locale di Progetto e un dirigente associativo con responsabilità di coordinamento all’interno della sede di attuazione, al fine di raccogliere il maggior numero di elementi utili ad una puntuale e oggettiva

valutazione. L’Operatore Locale di Progetto è la persona di riferimento con la quale il volontario di Servizio Civile Nazionale si è rapportato durante l’intero anno di servizio ed è, pertanto, la più competente ad esprimere un giudizio sul percorso di

formazione e maturazione che ha portato a termine il giovane. Per avere ulteriori riscontri AVIS Comunale Genova coinvolgerà anche un dirigente associativo della sede locale che ha seguito il progetto in oggetto durante l’anno di servizio. Il dirigente della sezione ha competenze associative e di coordinamento, che lo rendono adatto a valutare la partecipazione del volontario. La pluralità di figure coinvolte nella valutazione aiuterà a dare una giudizio articolato e complessivo.

45

IO DONO TU VIVI DUE

C. AZIONI ESECUTIVE: Attività operative per il conseguimento degli obiettivi specifici Per effettuare le attività volte a conseguire gli obiettivi i volontari sono coordinati dall’Operatore

Locale di Progetto, con una competenza che comprende la capacità di essere “maestro” del volontario e con l’esperienza relativa alle attività che essi svolgono. Nella sede di progetto inoltre opera personale dipendente coordinato da dirigenti associativi che a titolo di volontariato gestiscono i diversi ambiti di attività. Nei diversi ambiti, dunque, i giovani in Servizio Civile sono affiancati e coadiuvati da una pluralità di risorse professionali o volontarie con competenze attinenti alla specifica attività. Anche nelle attività extra sede (scuole, Servizi trasfusionali, eventi sul territorio), i giovani sono coordinati da personale qualificato e con esperienza relativa alle attività richieste. Le figure professionali che più direttamente sono impegnate accanto ai volontari in ogni diversa attività sono indicate, con le relative competenze, negli specchietti sottostanti. Tali figure operano sempre nel confronto costante con gli organi associativi competenti. Obiettivo 1 Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri

CODICE ATTIVITÀ RISORSE UMANE PROFESSIONALITÀ E

ATTINENZA ALLE ATTIVITÀ

1.1 Aggiornamento dell’informazione 2 volontari nella sede di attuazione del progetto

Pluriennale esperienza nell’attività di comunicazione, competenze informatiche

1.2 Collaborazione con il gruppo Giovani

1 volontario associativo dirigente della sede Avis

Pluriennale esperienza nell’organizzazione di eventi

6 giovani volontari del costituendo Gruppo Giovani, per lo più giovani addetti alla propaganda nella raccolta

Precedente esperienza nella comunicazione con i giovani e nella organizzazione di eventi di tipo giovanile

1.3 Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

1 dirigente della sede d’attuazione del progetto

Esperienza associativa, e competenza nella promozione degli eventi

2 volontari della sede d’attuazione del progetto

Pluriennale esperienza associativa

1.4

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

2 volontari della sede d’attuazione del progetto

Pluriennale esperienza nell’attività di promozione della donazione nelle strutture scolastiche

1 dirigente scolastico come referente in ogni istituto

Competenze didattiche e organizzative

46

IO DONO TU VIVI DUE

1.5 Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

2 volontari della d’attuazione del progetto Pluriennale esperienza nell’attività di promozione della donazione nelle strutture scolastiche

1 medico del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Villa Scassi

Competenze mediche e referente pubblico del servizio trasfusionale

1 infermiere o un medico associativo Competenze sanitarie

1 dirigente scolastico come referente in ogni istituto Competenze didattiche e organizzative

1.6 Incontri di informazione e raccolta nelle Università

2 volontari della sede d’attuazione del progetto Pluriennale esperienza nell’attività di comunicazione e di promozione della donazione

1 referente alla formazione della Università come da convenzione AVIS Regionale Liguria – Università degli Studi di Genova

Competenze organizzative e amministrative. Pluriennale esperienza lavorativa presso l’Ateneo

1 medico di AVIS Competenze mediche

1 infermiere di AVIS Competenze sanitarie

1 volontario della sede d’attuazione del progetto Pluriennale esperienza associativa e di comunicazione

1.7 Contatti con due comunità di stranieri

2 dirigenti AVIS Comunale Genova Pluriennale esperienza di rapporti con il territorio, responsabilità nella gestione di nuovi contatti

2 volontari esperti di comunicazione che coordinino Esperienza nell’ambito della comunicazione sociale e pluriennale esperienza associativa

1 volontario associativo della sede d’attuazione del progetto

Pluriennale esperienza nella promozione del dono e nelle relazioni con realtà territoriali

1 mediatore linguistico Competenze linguistiche e di comunicazione interculturale

47

IO DONO TU VIVI DUE

1.8 Campagna informativa agli stranieri

2 volontari esperti di comunicazione che coordinino

Esperienza nell’ambito della comunicazione sociale e pluriennale esperienza associativa

1 referente professionista di grafica Competenza professionale pubblicitaria

1 volontario associativo della sede d’attuazione del progetto

Competenze associative e organizzative. Pluriennale esperienza nell’organizzazione

1 mediatore linguistico per l’intero progetto

Competenze linguistiche e di comunicazione interculturale

48

IO DONO TU VIVI DUE

Obiettivo 2 Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

CODICE ATTIVITÀ RISORSE UMANE PROFESSIONALITÀ E

ATTINENZA ALLE ATTIVITÀ

2.1 Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

1 medico di AVIS per ogni uscita Competenze mediche

1 infermiere di AVIS per ogni uscita Competenze sanitarie

1 dirigente associativo della sede del progetto

Competenze nella promozione e nell’accoglienza di aspiranti donatori

2.2 Gestione del patrimonio dei donatori

2 personale amministrativo della d’attuazione del progetto

Competenza informatica e gestione archivio donatori

1 dirigente della sede d’attuazione del progetto

Esperienza associativa e organizzativa

2.3 Chiamate mirate ai donatori

2 personale amministrativo della sede d’attuazione del progetto

Competenza informatica e gestione archivio donatori

1 dirigente della sede d’attuazione del progetto

Esperienza associativa e organizzativa

2.4 Accoglienza e assistenza dei donatori

1 volontario della sede d’attuazione del progetto

Esperienza di assistenza ai donatori presso i centri di raccolta

1 medico per ogni Unità di Raccolta Competenze mediche

2 infermieri per ogni Unità di Raccolta Competenze sanitarie

1 personale amministrativo volontario della associazione

Competenza informatica e gestione archivio donatori

1 referente amministrativo del SIMT per l’ Unità di Raccolta di Voltri

Competenze e responsabilità amministrative

2.5 Sostegno e formazione alle sedi fisse di raccolta AVIS del territorio

2 volontari della sede d’attuazione del progetto

Esperienza associativa e supporto alle donazioni

1 personale amministrativo volontario della associazione

Competenze amministrative

49

IO DONO TU VIVI DUE

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

I candidati interessati a partecipare al progetto potranno chiedere chiarimenti in relazione alle attività previste e sotto descritte riferendosi telefonicamente o direttamente presso la sede di

attuazione del progetto, il cui indirizzo viene riportato al successivo punto 16. Si consiglia a tutti gli interessati, prima di presentare la domanda di partecipazione al Bando Nazionale di Servizio Civile, sia di approfondire gli aspetti più generali dell’esperienza di Servizio Civile, rivolgendosi telefonicamente all’Ufficio dell’AVIS Comunale Genova, sia di recarsi di persona presso la sede di

attuazione per conoscere i referenti e l’utenza, e raccogliere direttamente più informazioni possibili sulle attività che il progetto prevede, sugli orari di svolgimento delle stesse e sugli obblighi richiesti ai volontari durante il servizio (indicati, in sintesi, al punto 15 della scheda). A. AZIONI PROPEDEUTICHE: Attività formative

ATTIVITÀ RUOLO ED ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI RIMANDI

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I volontari riceveranno 42 ore di Formazione Generale come introduzione necessaria per comprendere e vivere correttamente l’esperienza di Servizio Civile. “Accettando il dovere di apprendere” (cfr. Carta Etica) parteciperanno alle attività formative proposte seguendo con impegno le

lezioni e prendendo parte attiva agli incontri interattivi. I volontari, per legge, dovranno obbligatoriamente prendere parte a tutte le giornate di

formazione generale previste dal progetto e programmate a calendario. Non potranno, pertanto, chiedere giornate di permesso in occasione degli incontri formativi in programma. Eventuali assenze saranno giustificate unicamente per gravi motivi di salute confermati dalla documentazione sanitaria. I volontari che dovessero perdere una giornata formativa sono

tenuti a recuperare detta sessione nelle apposite giornate di recupero programmate da AVIS Comunale ed entro il termine previsto dalla legge. Per ogni sessione formativa, i volontari sono tenuti a recarsi

puntualmente agli incontri formativi.

Maggiori dettagli sull’attività di

formazione generale sono

indicate alle voci 29-34 della

scheda progetto a cui si rimanda per

ulteriori informazioni e

approfondimenti.

50

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ RUOLO ED ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI RIMANDI

FS

A2

Fo

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Durante il corso di formazione specifica, della durata di 72 ore, volontari saranno istruiti per acquisire conoscenze ed abilità necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e il raggiungimento degli obiettivi specifici. Acquisiranno gradualmente competenze che li porteranno ad una sempre maggiore autonomia nella gestione delle attività quotidiane. “Accettando il dovere di apprendere” (cfr. Carta Etica) i volontari parteciperanno alle attività formative proposte seguendo con impegno le lezioni e

prendendo parte attiva agli incontri interattivi. I volontari, per legge, dovranno obbligatoriamente prendere parte a tutte le giornate di

formazione specifica previste dal progetto e programmate a calendario. Non potranno, pertanto, chiedere giornate di permesso in occasione degli incontri formativi in programma. Eventuali assenze saranno giustificate unicamente per gravi motivi di salute confermati dalla documentazione sanitaria. Tutte le giornate formative obbligatorie a cui il volontario dovesse mancare di partecipare, dovranno essere recuperate entro il

termine previsto dal progetto (nove mesi). I volontari che subentrassero a progetto avviato dovranno recuperare i moduli di formazione specifica entro 90 giorni dal loro inserimento.

Precisi dettagli sull’attività di

formazione specifica sono

indicati alle voci 35-42 della

scheda progetto a cui si rimanda per

ulteriori informazioni e

approfondimenti.

B. AZIONI TRASVERSALI: Attività di monitoraggio e valutazione

ATTIVITÀ RUOLO ED ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI RIMANDI

RFG B1

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All’ingresso e al termine dell’incontro formativo i volontari sono tenuti a

firmare i registri di formazione. Dovranno giustificare eventuali assenze e motivarle sul registro di formazione con allegata documentazione. Gli incontri di formazione generale e specifica prevedono un monitoraggio interno attraverso il quale i giovani dovranno dare indici del grado di apprendimento e di gradimento della proposta formativa. Ad ogni incontro formativo verrà loro proposto un questionario di

valutazione dell’incontro, e saranno tenuti a compilarlo con senso di responsabilità. Al termine del percorso formativo dovranno compilare un questionario finale di valutazione dell’esperienza formativa. All’inizio e al termine del percorso saranno sottoposti a una scheda di verifica per misurare le conoscenze pregresse e quelle finali.

Precisi dettagli sull’attività di

formazione specifica sono

indicati alle voci 35-42 della

scheda progetto a cui si rimanda per

ulteriori informazioni e

approfondimenti.

RFS B2

Re

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zio

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51

IO DONO TU VIVI DUE

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I volontari saranno monitorati periodicamente sull’andamento del servizio e avranno la possibilità di esprimere personalmente il loro parere ed

eventuali criticità a persone esterne alla sede di servizio. AVIS Comunale Genova ha previsto che il sistema di monitoraggio preveda a) la somministrazione periodica, ai volontari di SCN e agli OLP loro responsabili, di questionari di valutazione e b) la programmazione di incontri per un confronto diretto con l’ esperto di monitoraggio. Sarà dunque richiesto ai volontari a) di compilare, nei tempi programmati (1°, 4°, 8° e 12° mese), i questionari previsti dal sistema di monitoraggio , in cui possano esprimere valutazioni e fare segnalazioni, con puntualità e responsabilità. Nell’ultimo questionario, che vale come verifica finale, sono tenuti a dare una valutazione complessiva all’esperienza. b) Sono tenuti a partecipare all’incontro di monitoraggio che vale come occasione di confronto, valutazione, segnalazione di soddisfazione e criticità. I volontari, per legge, dovranno obbligatoriamente prendere parte alla

giornata di monitoraggio prevista dal progetto. Non potranno perciò chiedere giornate di permesso in occasione dell’incontro di monitoraggio in programma. Eventuali assenze saranno giustificate unicamente per gravi motivi di salute confermati dalla documentazione sanitaria. Tutte le giornate obbligatorie a cui il volontario dovesse mancare di partecipare, dovranno essere recuperate entro il termine previsto dal progetto e saranno programmate da AVIS Comunale Genova.

L’attività di monitoraggio è descritta anche

alla voce 20 e 21 della scheda e alla

voce 8.1.

Il sistema di monitoraggio

accreditato dall’ente è a

disposizione degli interessati su

richiesta.

VC B4

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Durante l’ultimo mese di servizio, i volontari riceveranno l’attestazione

del servizio svolto, unitamente a una certificazione delle competenze

realmente acquisite, a seconda del loro impegno e partecipazione alle azioni progettuali. Il bilancio sarà stilato dall’esperto di monitoraggio di AVIS Comunale Genova unitamente all’Operatore Locale di Progetto che avrà seguito da vicino il giovane e da un Dirigente Associativo della sede di appartenenza, perché la valutazione sia aderente al percorso svolto, ricca e complessiva. I giovani saranno inoltre sottoposti a una verifica

finale della durata di una giornata, organizzata mediante un incontro condotto da dall’esperto del monitoraggio. L’ente rilascerà una certificazione delle competenze acquisite ed un attestato di partecipazione. Le certificazioni rilasciate potranno essere utili nel futuro percorso lavorativo o di studio e potranno essere inserite nel curriculum

vitae di ciascuno. I volontari, per legge, dovranno obbligatoriamente prendere parte a tutti i momenti di bilancio e certificazione delle competenze previste dal

progetto. Non potranno, pertanto, chiedere giornate di permesso in occasione dell’ incontro valutativo in programma. Eventuali assenze saranno giustificate unicamente per gravi motivi di salute confermati dalla documentazione sanitaria. Tutte le giornate obbligatorie a cui il volontario dovesse mancare di partecipare, dovranno essere recuperate entro il termine previsto dal progetto e saranno programmate da AVIS Comunale Genova.

Maggiori dettagli sull’attività di valutazione e certificazione

delle competenze sono indicate al punto 28 della

scheda progetto a cui si rimanda per

ulteriori informazioni e

approfondimenti.

52

IO DONO TU VIVI DUE

C. AZIONI ESECUTIVE: Attività operative per il conseguimento degli obiettivi specifici I volontari svolgono il servizio con la guida e il coordinamento dell’Operatore Locale di Progetto,

con il supporto dei dirigenti associativi della sezione e con l’affiancamento per ogni ambito di attività da persone con la relativa competenza (vedi voce 8.2). Le attività vengono svolte nella sede

di progetto ma prevedono anche, secondo le indicazione progettuali, uscite programmate sul

territorio per espletare le azioni rivolte alla popolazione, necessarie per conseguire gli obiettivi (sensibilizzazione nelle scuole, realizzazione di eventi, affiancamento ai donatori, ecc). I costi delle relative trasferte sono a carico della sede di progetto, e durante il tragitto e la permanenza il volontario è protetto da una assicurazione. Le attività si svolgono durante l’intera settimana, potendo

comprendere il sabato e la domenica (particolarmente adatti al lavoro di sensibilizzazione e di raccolta sangue), per la durata di 5 giornate di servizio articolate dal lunedì alla domenica. Il calendario delle attività è coordinato dall’Operatore Locale di Progetto, e deve rispondere al meglio alle esigenze del servizio e dei volontari stessi. In ogni attività il volontario seguirà un percorso di apprendimento coordinato dall’Olp che lo porterà ad acquisire gradualmente sempre maggiore autonomia. Obiettivo 1 Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri

ATTIVITÀ PROGETTUALE

ATTIVITA’DEI VOLONTARI LUOGO DI

SVOLGIMENTO RUOLO

1.1 Aggiornamento dell’informazione

I giovani più orientati verso la comunicazione, dopo apposita formazione specifica, collaboreranno alla gestione e all’aggiornamento dei siti associativi. Apriranno anche pagine dedicate ai giovani, in cui sceglieranno contenuti e linguaggio adatti al pubblico giovanile da raggiungere. I volontari gestiranno i social network presso la sedei di progetto, e seguiranno l’aggiornamento e la gestione dei contatti, ampliando e arricchendo quelli già presenti.

Presso la sede di progetto

Il loro ruolo sarà di gestire in modo

autonomo la comunicazione anche per via

informatica, e di produrre materiali informativi, dopo averne concordato le modalità con i responsabili della comunicazione.

1.2 Collaborazione con il gruppo Giovani

I giovani in servizio civile saranno coinvolti nelle attività del nuovo Gruppo Giovani. Daranno il loro supporto ideativo e la loro collaborazione ai fini della realizzazione di 12 eventi per il coinvolgimento di altri giovani sul territorio.

Presso la sede di progetto per la fase

organizzativa, sul territorio

comunale per la realizzazione dei

12eventi

Il loro ruolo sarà di partecipazione a

un gruppo ideativo e

organizzativo, contribuendo e

ricevendo la spinta motivazionale di

altri giovani.

1.3 Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

I volontari aiuteranno nel coordinamento degli eventi organizzati a livello comunale e parteciperanno direttamente all’organizzazione e alla realizzazione di almeno 30 tra questi, e gestiranno direttamente l’opera di sensibilizzazione e promozione del dono del sangue attraverso l’allestimento di stand informativi, la presenza con info point informativi e la distribuzione di volantini e di gadget. Gestiranno un incontro informativo rivolto ad altre associazioni operanti sul territorio presso la sede dell’Associazione CELIVO secondo accordo di partenariato.

Presso la sede di progetto per la fase

organizzativa, sul territorio

comunale per la realizzazione di 320

eventi.

Presso le sedi dell’Associazione

CELIVO per la realizzazione di un evento informativo

Il loro ruolo sarà organizzativo, di

supporto e di presenza diretta.

53

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ PROGETTUALE

ATTIVITA’DEI VOLONTARI LUOGO DI

SVOLGIMENTO RUOLO

1.4

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

I volontari seguiranno la parte organizzativa della realizzazione degli incontri. Dopo un periodo di affiancamento guidato, saranno protagonisti degli incontri nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio per educare i ragazzi più giovani alla cultura della solidarietà.

Presso la sede di progetto per la fase

organizzativa,

presso le scuole sul territorio comunale per la realizzazione

degli incontri

Il loro ruolo sarà sia organizzativo

che di comunicazione

diretta, gradualmente

autonomo.

1.5

Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

I giovani utilizzeranno le loro capacità di “peer educators” per relazionarsi con i ragazzi nell’opera di informazione e di promozione nelle scuole, prendendo parte direttamente agli incontri. Saranno supportati da un medico messo a disposizione, dal SIMT, Servizio di Immunoematologia e Medicina

Trasfusionale di Villa Scassi. Saranno presenti come supporto al personale sanitario durante le iniziative di raccolta.

Presso la sede di progetto per la fase

organizzativa,

presso le scuole sul territorio comunale per la realizzazione

degli incontri,

presso vicine Unità di raccolta del Simt o nella Unità Fisse e

Mobili di raccolta per le giornate di

donazioni.

Il loro ruolo sarà di comunicazione

diretta, gradualmente autonomo e di supporto alle

raccolte.

1.6

Incontri di informazione e raccolta nelle Università

I volontari si occuperanno dei contatti e della gestione organizzativa degli incontri informativi e di raccolta realizzabili presso l’ Università degli Studi di Genova, grazie all’apposita convenzione tra AVIS Regionale e Università. Anche in ambito universitario, i giovani affiancheranno i responsabili nell’opera di sensibilizzazione e saranno di supporto nell’accoglienza agli studenti disponibili ad effettuare la donazione.

Presso la sede di progetto per la fase

organizzativa,

presso i vari Poli Universitari di

Genova secondo la Convenzione con la Università e AVIS Regionale Liguria

Il loro ruolo sarà organizzativo, di comunicazione

diretta (peer educators)

gradualmente autonomo, e di accoglienza dei

donatori.

1.7 Contatti con due comunità di stranieri

Seguiti da un dirigente associativo esperto nella comunicazione, e affiancati, in caso di necessità, anche da un mediatore linguistico, i volontari prenderanno contatti con qualche rappresentante di due comunità straniera: quella del Marocco e quella dell’Ecuador. Stabiliti i primi rapporti di conoscenza reciproca e di informazione, saranno promotori e organizzatori di due incontri informativi sul tema del dono del sangue da organizzare con cittadini di origine straniera.

Presso la sede di progetto per la fase

organizzativa,

in luoghi di aggregazione delle

comunità della Comunità del

Marocco e dell’Ecuador a Genova per la

realizzazione degli incontri

Il loro ruolo sarà di ricerca e

tessitura di nuovi contatti sul territorio, in

collaborazione con rappresentanti di

Avis

54

IO DONO TU VIVI DUE

ATTIVITÀ PROGETTUALE

ATTIVITA’DEI VOLONTARI LUOGO DI

SVOLGIMENTO RUOLO

1.8 Campagna informativa agli stranieri

Nell’occasione dei due incontri, verrà preparato materiale informativo e di comunicazione in lingua spagnola e araba rifacendosi a quanto già pubblicato da AVIS Regionale . I volontari, lavorando in collaborazione con il volontario della comunicazione, parteciperanno all’ideazione del messaggio e daranno spunti e bozze per la realizzazione del prodotto, che verrà poi elaborato da pubblicitari professionisti. Parteciperanno all’organizzazione degli eventi di comunicazione, anche nella fase di affissione e divulgazione del materiale prodotto (manifesti, locandine, stampe, ecc.) nei luoghi più accessibili ai destinatari. Si occuperanno di inserire sul sito il messaggio di comunicazione.

Presso la sede di progetto per la fase di

ideazione e realizzazione della

campagna

sul territorio e presso le comunità

Marocchina e dell’Ecuador per la

diffusione della campagna.

Il loro ruolo sarà creativo e svolto in

gruppo, per la realizzazione di

materiale di comunicazione,

ricevendo un aiuto formativo da parte di professionisti

grafici

55

IO DONO TU VIVI DUE

Obiettivo 2 Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

ATTIVITÀ PROGETTUALE

ATTIVITA’DEI VOLONTARI LUOGO DI

SVOLGIMENTO RUOLO

2.1

Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

I giovani parteciperanno alla organizzazione delle giornate promozionali mediante Unità Mobile. Organizzeranno la fase di preparazione e avviso della iniziativa, saranno presenti nelle giornate di promozione, in una équipe formata da personale sanitario e volontario associativo. Si occuperanno di fornire informazioni di richiamo nel luogo della presenza, dell’accoglienza degli interessati, della archiviazione dei loro dati anagrafici negli archivi informatici di Avis, di una assistenza amichevole e di facilitazione al prelievo.

Presso la sede di progetto per la

preparazione delle giornate e la registrazione successiva,

sul territorio

provinciale per le 10 giornate di promozione

Il loro ruolo sarà di rapporti con il

pubblico, di accoglienza

umana e amministrativa

2.2 Gestione del patrimonio dei donatori

Dopo una formazione specifica relativa ai database sui donatori, alla Privacy e alle possibilità donazionali, i giovani attingeranno all’archivio donatori per analizzarne i dati e ideare le migliori modalità di coinvolgimento.

Presso la sede di progetto

Il loro ruolo sarà amministrativo e

informatico, autonomo.

2.3 Chiamate mirate ai donatori

I volontari si occuperanno della chiamata dei donatori in prossimità della data di scadenza del periodo di sosta. Parteciperanno insieme ai responsabili amministrativi all’individuazione delle modalità più opportune al sollecito. Per gli aspiranti donatori che hanno effettuato il prelievo di controllo, dopo i 40 giorni di periodo di sicurezza sanitaria, effettueranno la chiamata di avviso e di accoglienza all’attività di donazione.

Presso la sede di progetto

Il loro ruolo sarà di relazione con

il pubblico, autonomo.

2.4 Accoglienza e assistenza dei donatori

I volontari si impegneranno nell’accoglienza e nel sostegno dei donatori durante lo svolgimento della donazione. Li seguiranno al momento dell’accoglienza, per affiancarli nella compilazione della parte anagrafica dei questionari di ingresso, durante l’attesa e nel periodo successivo al prelievo accompagnandoli alla sala di ristoro. Ne monitoreranno dubbi, soddisfazione o criticità mediante il contatto diretto. Gestiranno la fase del ristoro post donazione da offrire ai donatori dopo il prelievo. Gestiranno la propaganda durante la raccolta effettuata con i Centri mobili. Svolgeranno questa attività, secondo un calendario concordato, presso i centri fissi o mobili di raccolta AVIS o presso i Servizi Trasfusionali che favoriscono questa attività e che prevedono la loro presenza come servizio di aiuto.

Presso la sede di progetto per la

preparazione delle giornate e la registrazione successiva,

presso le Unità fisse e mobili di raccolta

associative o i Servizi

Trasfusionali.

Il loro ruolo sarà di diretto

contatto con i donatori,

autonomo.

2.5

Sostegno e formazione alle sedi AVIS del territorio

I volontari si occuperanno del supporto alle sezioni periferiche di AVIS Comunale Genova per quanto riguarda la fidelizzazione dei donatori, soprattutto aiutandoli nella gestione dell’archivio delle donazioni, e aiutando i volontari a trasferire gli archivi cartacei nei programmi informatici. Il sostegno sarà dato per via telefonica o informatica, o con incontri periodici di formazione e verifica. Potrà prevedere delle uscite presso le sezioni periferiche , secondo un calendario di programmazione concordato con l’Operatore Locale di Progetto.

Presso la sede di progetto per le

attività di supporto,

presso le sezioni periferiche AVIS

Comunale Genova per le attività di

formazione e verifica, secondo un

calendario programmato.

Il loro ruolo sarà amministrativo,

formativo e autonomo grazie

all’esperienza maturata.

56

IO DONO TU VIVI DUE

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 volontari

10) Numero posti con vitto e alloggio: nessuno

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 2 volontari

12) Numero posti con solo vitto: nessuno

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: il monte ore annuo, previsto dal progetto per ciascun volontario, comprende 1.440 ore di servizio effettivamente prestato, al netto delle 20 giornate di permesso previste dal contratto, che devono essere necessariamente richieste entro il termine dei 12 mesi dall’avvio del progetto. Per i volontari che dovessero subentrare successivamente, il monte ore annuale sarà proporzionato al periodo di servizio rimanente. Il monte ore annuo prevede un minimo di 12 ore settimanali da articolare sui 5 giorni di servizio.

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 5 giorni di servizio a settimana da articolare da lunedì a domenica.

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

È richiesta la disponibilità dei volontari a: - Partecipare ai corsi di formazione obbligatoria organizzati dall’ente;

- Partecipare a tutte le iniziative promozionali organizzate dalla sede di attuazione del

progetto per promuovere il dono del sangue, anche nell’eventualità in cui la partecipazione dovesse comportare il pernottamento fuori casa (in occasione di eventi fuori dal territorio regionale o di eventi di lunga durata);

- Prestare servizio anche nei giorni festivi e in orario serale (sempre rispettando il limite di 5

(cinque) giorni di servizio a settimana da articolare da lunedì a domenica;

- Rispettare la privacy e, ai sensi della legge 196/2003 e successive modificazioni e integrazioni, non divulgare alcun dato sensibile di cui dovessero venire a conoscenza durante l’espletamento del servizio.

- Indossare un cartellino di riconoscimento o la divisa messa a disposizione dell’ente nel

caso ciò venga espressamente richiesto dall’Operatore Locale di Progetto in occasione del servizio o delle iniziative promozionali realizzate sul territorio;

- Prendere permesso in occasione della chiusura delle rispettive sedi. Le giornate di permesso di cui i volontari usufruiranno in occasione delle giornate di chiusura delle sedi di attuazione di progetto, andranno a scalare dai giorni complessivi previsti dal contratto di servizio;

- Guidare i mezzi associativi ove necessario per lo svolgimento delle attività progettuali.

57

IO DONO TU VIVI DUE

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N. Sede di

attuazione del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. Sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e nome

Data di

nascita C.F.

Cognome e nome

Data di nascita

C.F.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

58

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale:

Sensibilizzazione permanente sul Servizio Civile Nazionale AVIS Comunale Genova è impegnata in un permanente lavoro di sensibilizzazione e informazione sul Servizio Civile in generale (ex legge 64/2001) e sulle attività specifiche e i risultati del progetto che verrà avviato.

Come previsto dalla normativa, AVIS Comunale Genova dedica al Servizio Civile una pagina del proprio sito web, www.aviscomunlegenova.it, all’interno della quale sono presenti informazioni sulla storia e sull’istituzione del Servizio Civile; indicazioni utili ai volontari e agli Enti; notizie aggiornate relative al sistema Servizio Civile. L’aggiornamento delle informazioni contenute nella pagina di Servizio Civile è costante e tempestivo al fine di garantire la massima utilità delle informazioni.

Nel corso dell’anno AVIS Comunale Genova predispone la realizzazione e la distribuzione di materiale promozionale (gadget, magliette, cartoline, pieghevoli, locandine, poster, ecc.), per la conoscenza e diffusione dell’esperienza di Servizio Civile, materiale che viene realizzato e distribuito sul territorio nazionale dalla ditta Emoservizi.

Informazioni sul Servizio Civile in AVIS sono periodicamente contenute nelle newsletter informative dell’associazione che sono inviate mensilmente ai Donatori dell’Associazione.

Il sito i notiziari regionale e locali pubblicano periodicamente informazioni e notizie sulle attività dei giovani in Servizio Civile, contribuendo a diffondere la conoscenza dell’esperienza sul territorio in cui essa svolge il proprio operato.

Promozione in occasione dell’uscita del bando

All’uscita del bando AVIS Comunale Genova provvede tempestivamente alla pubblicazione del progetto approvato dalla Regione Liguria nella home page del sito www.aviscomunalegenova.it dove sarà presente un collegamento con la pagina dedicata al Servizio Civile in AVIS e dove, sarà possibile visualizzare le informazioni per raggiungere la sede, al fine di incentivare i giovani a prendere contatti con il referente della sede.

Sulla pagina facebook AVIS COMUNALE GENOVA, AVIS PEGLI, AVIS VOLTRI, AVIS ARENZANO viene pubblicata notizia dell’apertura del bando di Servizio Civile, con una nota che rimanda per approfondimenti alla pagine di Servizio Civile sul sito www.aviscomunalegenova.it. I social network sono gestiti dall’Ufficio della Sede AVIS Comunale Genova e dai Volontari delle sezioni periferiche e raggiungono circa 200 visite giornaliere. Eventuali domande di chiarimento sono subito visualizzate dai Volontari di AVIS Comunale Genova, che rispondono singolarmente a ogni richiesta.

La sede di attuazione di progetto, impiegherà, inoltre, gli strumenti informativi a propria disposizione (sito internet, newsletter informativa,, etc.) per diffondere capillarmente a livello locale la notizia della pubblicazione del bando nazionale di Servizio Civile. La sede si attiverà inoltre, per realizzare comunicati stampa su quotidiani, realizzazione di punti informativi, iniziative, pubblicazioni presso il Centro Servizio di Volontariato, ecc. Presso la sede comunale sarà aperto uno sportello informativo gestito da volontari sul servizio civile durante tutto l’orario di apertura della sede, con l’affissione di manifesti e la possibilità di offrire informazioni.

59

In sintesi Nella tabella che segue si riportano le attività di sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile e il tempo dedicato dai diversi soggetti che collaborano per una efficace informazione. L’opera di sensibilizzazione sarà effettuata da AVIS Comunale Genova, che mette a disposizione il personale dipendente e i suoi Volontari incaricati della comunicazione.

Tabella 12. Ore dedicate alla sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile Nazionale

ATTIVITÀ ORE SU

BASE ANNUA

PERSONALE DEDICATO

Sensibilizzazione permanente

Aggiornamento della pagina dedicata al Servizio Civile

Nazionale su www.aviscomunalegenova.it

120 1 dirigente dell’ AVIS Comunale con i

Volontari

Realizzazione e distribuzione di materiale promozionale

60 1 dirigente dell’ AVIS Comunale con i

Volontari

Informazione periodica attraverso newsletter associativa

40 2 dipendenti dell’ufficio AVIS

Comunale Genova

Pubblicazioni periodiche sui siti e notiziari locali

20 1 volontario AVIS addetto al settore

comunicazione della sede di progetto, (coadiuvati da un Dirigente Associativo)

Promozione all’uscita del

bando

Aggiornamento della pagina dedicata al SCN e dell’home page di www.aviscomunalegenova.it

60 1 dirigente dell’ AVIS Comunale con i

Volontari

Pubblicazione e gestione dell’informazione sui social

network locali 60

1 dirigente dell’ AVIS Comunale con i Volontari

Attività informative a livello locale nella sede di progetto

Totale minimo 100

1 volontario AVIS addetto al settore comunicazione in ogni sede di progetto, (coadiuvati da un dirigente associativo )

TOTALE 460 ORE SU BASE ANNUA

60

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Fatti salvi i criteri generali per la partecipazione alla selezione per la realizzazione di progetti di

servizio civile, AVIS ritiene utile valutare ulteriori specifici requisiti connessi all’attuazione del

progetto e la disponibilità del candidato ad operare nei segmenti operativi propri dell’Associazione.

Metodologia

La selezione si baserà sulla valutazione dei titoli posseduti dai candidati e sulla valutazione di un

colloquio.

Il punteggio massimo ottenibile è di 100 punti, così suddivisi:

50 punti – valutazione dei titoli e delle esperienze;

50 punti – valutazione colloquio;

Strumenti e tecniche utilizzati

1. Scala valutazionale dei titoli (ripartiti in titoli di studio ed esperienze);

2. Colloquio.

Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori

Le variabili che si intendono misurare e i relativi indicatori sono:

a) La conoscenza misurata attraverso l’indicatore indiretto del titolo di studio;

b) Il background misurato attraverso l’indicatore delle esperienze maturate e attraverso la valutazione del colloquio.

Criteri di selezione

I candidati, dopo le selezioni, saranno collocati lungo una scala espressa in centesimi derivante dalla

sommatoria dei punteggi massimi ottenibili sulle seguenti scale parziali:

Titoli di studio e altre conoscenze: per un massimo di 26 punti;

Pregresse esperienze nel volontariato: per un massimo di 24 punti;

Colloquio: per un massimo di 50 punti.

Nella valutazione dei titoli di studio (dove si valuta solo il titolo più elevato) si seguiranno i seguenti

criteri:

1. Qualifica professionale non attinente al progetto (3 punti);

2. Qualifica professionale attinente al progetto (4 punti);

3. Diploma non attinente al progetto (5 punti);

4. Diploma attinente al progetto (6 punti);

5. Laurea triennale non attinente al progetto (7 punti);

6. Laurea triennale attinente al progetto (8 punti);

7. Laurea specialistica non attinente al progetto (9 punti);

8. Laurea specialistica attinente al progetto (10 punti).

Nella valutazione delle altre conoscenze si seguiranno i seguenti criteri:

1. Corso di formazione attinente al progetto (4 punti);

2. Corso di formazione non attinente al progetto (2 punto);

fino ad un massimo di 4 corsi di formazione valutabili per un totale di 16 punti.

Pregressa esperienza nel campo del volontariato potrà essere valutata fino ad un massimo di 24

punti:

Essere donatore di sangue: 1 punto per ogni anno o frazione di anno superiore ai 6 mesi

(fino ad un massimo di 6);

Partecipazione alle attività e alle iniziative dell’associazione AVIS, in qualunque sede,

certificata da attestati degli organi dell’associazione (coefficiente 1 per ogni mese di attività svolta o frazione di mese superiore a 15 giorni fino ad un massimo di 12 punti);

61

Partecipazione alle attività e alle iniziative di altra associazione di volontariato, ONG,

associazioni di promozione sociale, in qualunque settore di attività, certificata da attestati

degli organi dell’associazione (coefficiente 0,5 per ogni mese di attività svolta o frazione di mese superiore ai 15 giorni fino ad un massimo di 6 punti);

Il colloquio verterà sui seguenti argomenti:

1. Conoscenza del Servizio Civile Nazionale; 10 punti

2. Conoscenza del settore in cui si realizza il progetto; 5 punti

3. Conoscenza del progetto; 10 punti

4. Conoscenza dell’AVIS; 8 punti

5. Conoscenza del Volontariato; 5 punti

6. Analisi, dal punto di vista qualitativo, delle pregresse esperienze; 5 punti

7. Disponibilità. 7 punti

Il punteggio massimo attribuibile alla valutazione del colloquio è pari a 50 punti.

Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema

Le soglie minime di accesso sono identificate nel possesso per ogni candidato/a dei requisiti di legge

e di quelli indicati nel progetto.

Saranno dichiarati/e non idonei i/le candidati/e privi dei requisiti indicati nel punto appena descritto o

che non si presenteranno al colloquio motivazionale nelle date indicate dall’Associazione.

Pubblicizzazione criteri

I predetti criteri di valutazione saranno resi noti ai candidati, con adeguate forme di pubblicità, prima

delle prove selettive.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): no

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: vedi sotto.

In aggiunta al piano di monitoraggio, di cui alla voce 21, Avis Comunale Genova ha previsto per il presente progetto:

Il piano di monitoraggio intende valutare periodicamente cosa funziona e cosa non funziona nel

progetto, e verificare al termine dei 12 mesi la realizzazione dei risultati previsti ed il raggiungimento

degli obiettivi, nonché la qualità percepita dai diversi attori coinvolti (volontari, operatori locali,

destinatari finali del progetto).

S’intende dunque valutare:

l’efficacia: intesa come il raggiungimento degli obiettivi previsti;

l’efficienza: intesa come il rispetto dell’articolazione delle attività previste in sede progettuale e

l'utilizzo delle risorse a disposizione

62

la qualità percepita come soddisfazione del giovane rispetto alle proprie aspettative sia prima di

iniziare il servizio che in determinati periodi intermedi e nel finale dell’esperienza; come

soddisfazione dei beneficiari inerni ed esterni all’Ente; come soddisfazione dell'ente per la ricaduta

relazionale e progettuale.

L’intero processo valutativo deve essere condotto a differenti stati o step del progetto:

valutazione ex ante

valutazione in itinere

valutazione ex post

La valutazione ex ante, che è stata condotta durante la fase di progettazione del presente elaborato

(in particolare l’analisi delle problematiche territoriali relative al servizio di raccolta sangue, dei dati

statistici dei progetti di SCN precedentemente realizzati uniti ai risultati del monitoraggio effettuato

sull’operatività e la loro successiva valutazione) ha permesso, in sede di progettazione, di ridefinire

alcuni passaggi chiave dal punto di vista organizzativo ed operativo.

La valutazione in itinere che verrà eseguita durante l’implementazione del servizio SCN con le

procedure standard di raccolta sangue e arricchite dal sistema di monitoraggio che andremo ad

esplicitare comprensivo di tutti gli indicatori individuati ed utili ad una valutazione in itinere e finale.

In special modo la valutazione in itinere permetterà di ridefinire strategie ed operatività là dove

dovessero evidenziarsi scostamenti dagli obiettivi prefissati.

La valutazione ex post che verrà effettuata a fine progetto. Tale valutazione ha il fine ultimo di

individuare i punti di forza e le criticità emerse nella gestione del progetto e delle attività realizzate

ed offrire uno strumento utile da cui ripartire per le successive auspicabili sperienze.

Gli indicatori, oggettivamente verificabili, descrivono gli obiettivi del progetto in termini

obiettivamente misurabili. La specificazione degli indicatori agisce, infatti, come punto di fattibilità

degli obiettivi e forma la base del sistema di monitoraggio del progetto.

Gli indicatori permettono di:

verificare la coerenza e la correttezza dell’operatività

monitorare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi

A tale scopo per ogni attività operativa per il conseguimento degli obiettivi sono stati previsti degli

indicatori che misurino in modo coerente e significativo il livello di raggiungimento del risultato. Per

ogni obiettivo operativo saranno descritti gli indicatori e i relativi strumenti in grado di rilevare la

presenza o meno degli indicatori stessi.

Codice

attività Attività Indicatori Strumenti di rilevazione

1.1 Presenza alle manifestazioni sportive,

feste, eventi locali

N. iniziative rilevate

N. manifestazioni realizzate

N. contatti effettuati Quentità e contenuto modulistica distribuita

Scheda attività di sede Scheda manifestazioi

Diario giornaliero

1.2 Potenziamento delle raccolte di quartiere N. telefonate effettuate

N. sacche raccolte

Scheda attività di sede

Scheda attività di raccolta Diario giornaliero

1.3 Potenziamento delle raccolte presso circoscrizioni locali, parrocchie, circoli

sportivi, ecc.

N. contatti realizzati

N. iniziative realizzate

N. sacche raccolte

Scheda attività di sede Scheda attività di raccolta

Diario giornaliero

1.4 Presenza saltuaria e affiancamento delle

sedi AVIS del territorio N: telefonate effettuate

Scheda attività di sede

Diario giornaliero

2.1 Gestione del patrimonio dei donatori N. donatori rilevati

N. telefonate effettuate

Scheda attività di sede Diario giornaliero

2.2 Informazione mirata ai donatori

2.3 Informazione mirata alle donne donatrici

2.4 Proposta della donazione in aferesi ai

donatori contattati N. donazioni effettuate

Scheda donazioni in aferesi

Diario giornaliero

3.1

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole

primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

N. contatti effettuati

N. iniziative realizzate

Scheda attività di sede

Scheda attività scuola Diario giornaliero

63

3.2 Incontri di informazione e di raccolta

nelle scuole superiori N. contatti effettuati N. iniziative realizzate

N. sacche raccolte

Scheda attività di sede

Scheda attività scuola

Scheda attività di raccolta Diario giornaliero

3.3 Incontri di informazione e raccolta nelle Università

3.4 Incontri di formazione per i docenti N. contatti effettuati N. attività formative realizzate

Scheda attività di sede

Scheda attività scuola Scheda formazione scuola

Diario giornaliero

4.1

Ideazione e formulazione di iniziative in

grado di coinvolgere i nuovi cittadini italiani e le loro comunità di riferimento

N. proposte ideate

N. attività realizzate

Scheda attività di sede

Scheda manifestazioi Diario giornaliero

Nell’ambito delle attività di monitoraggio e valutazione verranno controllati periodicamente,

attraverso apposito organismo interno, i nuovi donatori, l’incremento delle donazioni, il gradimento

da parte dei donatori, ecc.

Le rilevazioni avranno di minima cadenza quadrimestrale, ovvero al primo mese dall’avvio del

progetto, al quarto, all’ottavo, al dodicesimo mese così come riportato nel cronogramma specifico.

I dati raccolti saranno inseriti in specifico programma statistico quale Microsoft Excell.

Al dodicesimo mese tale programma informatico permetterà di fare elaborazioni statistiche che poi

vengono tradotte in valori rappresentativi sintetici: gli indici statistici.

Attraverso l’individuazione di indici statistici è possibile effettuare un’elaborazione delle variabili e

degli indicatori oggetto della rilevazione. Comparando gli indici delle rilevazioni effettuate è

possibile verificare gli eventuali scostamenti tra le attività previste dal progetto e quelle realizzate.

Sono utilizzabili le tecniche statistiche dello scostamento semplice e dello scostamento quadratico

che misurano la varianza. In base al tipo di scostamento rilevato (positivo o negativo) verificheremo

l’andamento del progetto.

Verifica dell’Attività

AVIS ha sviluppato un Sistema Qualità che garantisce l’esatta esecuzione e controllo di tutti i

processi operativi. Tale sistema è stato strutturato mutuando i principi generali del Miglioramento

Continuo della Qualità del Project Management e si applica ai processi di direzione, progettazione,

erogazione dei servizi e sviluppo organizzativo. Per la verifica degli interventi, AVIS utilizza degli

strumenti di rilevazione, riunioni di gruppo e riunioni dello staff di progetto, questionari di

rilevazione e questionari di soddisfazione. Questa procedura consente di misurare in modo costante,

coerente ed efficace i risultati ottenuti riformulando, dove necessario, i fattori che ostacolano o

impediscono il raggiungimento dei traguardi prefissati. Parliamo, in questo caso, di una verifica

globale o di processo, che non si limita agli obiettivi individuali ma che coinvolge l’intero servizio di

raccolta sangue. La verifica dell’attività di questa progettazione prevede le seguenti azioni:

Verifica della programmazione (cosa vogliamo fare)

L’OLP curerà la programmazione mensile dei volontari (con indicizzazione settimana per settimana)

e redigerà una relazione quadrimestrale, concernente l’andamento della gestione del servizio. A

chiusura dell’anno di servizio, verrà consegnato un Report finale sull’intero Piano di lavoro svolto,

evidenziando gli eventuali scostamenti dal Piano iniziale previsto e le criticità emerse. A tale Report

verranno allegati i documenti prodotti durante la gestione, i Questionari relativi di rilevazione e

soddisfazione anche relativi al percorso di formazione dei volontari.

Verifica degli interventi (cosa abbiamo fatto)

Le verifiche delle attività mirano ad accertare la corretta applicazione di quanto regolamentato nei

documenti del Sistema di Gestione Qualità e la valutazione dell’adeguatezza degli interventi, in

64

termini di completezza ed efficacia operativa. Per la verifica degli interventi, AVIS utilizzerà dei

Questionari di Progetto, personalizzati per le necessità del momento, che verificheranno la corretta

impostazione di ogni segmento del progetto e miglioreranno la programmazione.

Verifica dell’operatività (come lo facciamo)

Ogni volontario compilerà un Diario giornaliero (con attività svolte, durata, luogo di esecuzione del

servizio, ecc.), in modo da verificare più facilmente l’efficacia del lavoro svolto. Tali diari saranno

contenuti in apposite cartelle che potranno essere verificate in ogni momento dall’OLP e dal

Responsabile del progetto.

Verifica della soddisfazione dei destinatari esterni ed interni (come ascoltiamo)

Quest'ultimo aspetto delle procedure di verifica consente di evidenziare un tratto centrale della

gestione dei servizi, che oggi si orientano sempre di più verso una concezione della Qualità capace di

unire efficacia ed efficienza. Questo aspetto permette di coniugare l’efficienza richiesta dagli esperti

del settore con i desideri/necessità del donatore.

Principali strumenti di rilevazione attività e soddisfazione

Strumenti Obiettivi Tempistica

Questionario di

gradimento

(volontari)

Rilevare il grado di soddisfazione del volontario relativo al servizio,

all’organizzazione, alla comunicazione con l’Ente. Individuare

fattori di stress

Primo mese di servizio, poi ogni

quattro mesi e alla fine

dell’anno di servizio.

Colloquio di Verifica e

Questionario rilevazione

(volontari)

Verifica di processo attività svolte dal volontario verso il donatore e

le altre organizzazioni, monitoring obiettivi

Primo mese di servizio, poi ogni

quattro mesi e alla fine

dell’anno di servizio.

Questionario di

rilevazione

(OLP)

Rilevazione dell’andamento delle attività rivolte ai beneficiari.

Individuare problematiche e correttivi.

Primo mese di servizio, poi ogni

quattro mesi e alla fine

dell’anno di servizio.

Questionario di

soddisfazione

(OLP)

Rilevare il grado di soddisfazione dell’OLP relativamente alla

gestione dei volontari e della loro operatività. Individuare eventuali

criticità

Primo mese di servizio, poi ogni

quattro mesi e alla fine

dell’anno di servizio.

Telefonate a campione e

Questionario di

soddisfazione

(donatore)

Rilevare la soddisfazione per il servizio,l’efficacia, l’efficienza del

volontario e delle attività svolte, la comunicazione e

l'organizzazione. Individuare problematiche e correttivi

Cadenza periodica (4 mesi) e

alla fine dell’anno di servizio.

Questionario di

soddisfazione a risposte

chiuse

(soci AVIS)

rilevare il grado di soddisfazione per le attività dei volontari e la

percezione della loro utilità e dell’utilità del Servizio Civile per la

vita dell’Associazione.

Primo mese di servizio, poi ogni

quattro mesi e alla fine

dell’anno di servizio.

Al termine dell’attività di verifica e monitoraggio (ogni 4 mesi) sarà redatto, a cura del gruppo

operativo specifico, il report intermedio che sarà a disposizione del committente nei tempi dovuti.

Punteggi aggiuntivi

L’ente peraltro si impegna a realizzare, con la partecipazione della Dr.ssa Rita Careddu,

rappresentante dell’Ente, n.2 (due) incontri di carattere Regionale con una rappresentanza dei

Giovani in Servizio Civile partecipanti al progetto.

Vedi allegato specifico

65

Oltre a questo AVIS Comunale prevede :

- Un incontro di monitoraggio realizzata con l’esperto di monitoraggio con tutti i volontari e uno con l’ Olp e per permettere di verificare personalmente l’andamento del progetto e dare occasione di confrontarsi con un esperto estraneo al contesto in cui si svolge l’attività (vedi voci 8.1, 8.2, 8.3)

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): no

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Sarà data preferenza ai candidati con possesso di patente B.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Per la realizzazione del progetto di Servizio Civile Nazionale AVIS Comunale Genova per il progetto “IO DONO, TU VIVI DUE” ha stanziato, nel proprio Bilancio Preventivo, un budget sufficiente a coprire i costi preventivati. Le spese relative alle azioni propedeutiche (quelle formative) sono in carico all’Avis Comunale , quelle per le azioni trasversali (monitoraggio e valutazione) sono a carico di Avis Comunale; Nello schema sotto riportato le risorse finanziarie aggiuntive sono stimate in termini complessivi e

corrispondono a un totale di € 2.560. La somma verrà ripartita come descritto nelle tabelle, a seconda delle attività svolte. Per la valutazione dei costi aggiuntivi si fa riferimento alle caratteristiche e quantità delle risorse tecniche e strumentali necessarie (vedi voce 25), al numero e caratteristiche delle risorse umane impiegate (vedi voce 8.2) e ai volontari impiegati nel progetto (vedi voce 9). Ove i costi sostenuti non siano risorse da considerare aggiuntive a quelle previste in sede di accreditamento, non sono state dettagliate negli specchietti sottostanti. A. AZIONI PROPEDEUTICHE: Attività formative

ATTIVITÀ

VOCI DI SPESA RELATIVE AD OGNI

VOLONTARIO

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

VOCI DI SPESA PER L’INTERA

ATTIVITÀ

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

FG

A1 Formazione generale dei

volontari

Le voci di spesa sostenute per

ciascun volontario (rimborsi di

trasferimento, vitto, materiale didattico)

nell’attività di formazione generale

non sono da considerarsi risorse

finanziarie aggiuntive

Vengono coperte

dalla AVIS Comunale Genova per l’effettuazione del Servizio Civile.

Le voci di spesa indicate per svolgere

l’attività di formazione generale (formatori, materiale

didattico, strumentazione

logistica,) non sono da considerarsi

risorse finanziarie aggiuntive.

Vengono coperte dalla AVIS

Comunale Genova per l’effettuazione del Servizio Civile.

66

ATTIVITÀ

VOCI DI SPESA RELATIVE AD OGNI

VOLONTARIO

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

VOCI DI SPESA PER L’INTERA ATTIVITÀ

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

FS

A2 Formazione

specifica dei volontari

Rimborso spese di trasferimento e

vitto per ogni volontario durante le giornate

formative

€ 10 per ogni volontario per 9

giornate formative.

Rimborsi spese per i 5 formatori specifici indicati nel progetto ai punti 38-39

della scheda.

I formatori svolgono la formazione a titolo

gratuito. / /

72 ore lavorative di formazione da parte dei

formatori

Stampa dei manuali delle

dispense didattiche da

distribuire a ogni volontario.

€ 500

Realizzazione di manuali

e dispense da parte dei formatori

Materiale di cancelleria

€ 50

Realizzazione o acquisto di materiale audiovisivo (cd rom associativi, filmati)

Realizzazione di 1 presentazione in power

point per ogni incontro appositamente predisposta

dai formatori

Il materiale è a disposizione della

sede Avis o vengono realizzati

gratuitamente dai formatori

/ /

Locali attrezzati con la strumentazione necessaria:

1 computer, 1 supporto audiovisivo, 1 lavagna a fogli mobili;

per l’incontro formativo

I locali e la strumentazioni sono

di proprietà della sede di progetto .

67

B. AZIONI TRASVERSALI: Attività di monitoraggio e valutazione

ATTIVITÀ

VOCI DI SPESA RELATIVE AD OGNI

VOLONTARIO

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

VOCI DI SPESA PER L’INTERA ATTIVITÀ

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

RFG

B1 Registrazione, certificazione e monitoraggio della Formazione

Generale

AVIS non considera spese

aggiuntive le spese relative

alla registrazione,

certificazione e monitoraggio

della formazione di ciascuno dei

volontari in servizio civile

Le spese relative sono sostenute da AVIS Comunale

AVIS non considera spese aggiuntive le spese relative alla

registrazione, certificazione e

monitoraggio della formazione svolte dall’

esperto del monitoraggio in quanto

volontario

Nessuna

RFS

B2 Registrazione e monitoraggio

della Formazione Specifica

MV

B3 Monitoraggio e

verifica dell’andamento

delle attività

Le spese per l’attività di

monitoraggio non sono da considerarsi

risorse finanziarie aggiuntive.

Le spese relative all’incontro di

monitoraggio di ciascun volontario

e Olp sono sostenute dall’Avis

Comunale

Le spese per l’attività di monitoraggio non sono da considerarsi risorse finanziarie aggiuntive.

Le spese relative alla predisposizione del

piano di monitoraggio dell’attività, alla

registrazione, elaborazione e

reportistica dei sono sostenute dall’Avis

Comunale

VC

B4 Valutazione e

certificazione delle competenze dei volontari

Le spese per gli incontri di

valutazione non sono da

considerarsi risorse

finanziarie aggiuntive.

Le spese relative all’incontro di valutazione di

ciascun volontario sono sostenute

dall’Avis Comunale

Le spese per l’attività di certificazione non è da

considerarsi risorsa finanziaria aggiuntive

Le spese relative all’attività di rilevazione e certificazione, saranno

in capo all’ AVIS Comunale.

68

C. AZIONI ESECUTIVE: Attività operative per il conseguimento degli obiettivi specifici Per ogni ambito di attività, si segnalano qui le spese appositamente dedicate alle attività svolte dai

volontari, aggiuntive a quelle associative (es: per una uscita di raccolta sangue con l’Unità Mobile consideriamo le spese di trasporto e il materiale informativo aggiuntivo utilizzato dai volontari, non quella della strumentazione professionale e dell’Autoemoteca). Obiettivo 1 Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri

ATTIVITÀ

VOCI DI SPESA RELATIVE AD

OGNI VOLONTARIO

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

VOCI DI SPESA PER L’INTERA

ATTIVITÀ

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

1.1 Aggiornamento dell’informazione

/ / /

/

1.2 Collaborazione con il gruppo Giovani

Mezzi associativi per la partecipazione a 12 eventi

€ 200

Attrezzature (gazebo, tavoli, sedie, impianti) per la realizzazione degli eventi già in possesso delle sedi Unità mobile eventuale non computata al servizio civile Materiale promozionale

/ /

€ 500

1.3 Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

Rimborso vitto per le 20 giornate di eventi

€ 150

Spese di trasporto su mezzi associativi

€ 30

1.4

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

Rimborso per le spese di trasporto per la realizzazione di 70 incontri presso le scuole del Comune

Gadget, materiale didattico e informativo, dispense

€ 500

1.5

Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

1.6

Incontri di informazione e raccolta nelle Università

Rimborso per le spese di trasferimento per la realizzazione di 1 incontro e 2 giornate di raccolta sangue

Le spese per la raccolta sangue sono comprese tra le spese ordinarie delle sedi

/

1.7 Contatti con due comunità di stranieri

Rimborso per le spese di trasferimento per i contatti e la realizzazione degli incontri

Stampa del materiale promozionale bilingue volantini nella campagna di coinvolgimento degli stranieri

/ Saranno stampati

con la collaborazione del

CELIVO partecipando al

bando “ Comunica in azione “

1.8

Campagna informativa agli stranieri

69

Obiettivo 2 Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

ATTIVITÀ VOCI DI SPESA RELATIVE AD

OGNI VOLONTARIO

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

VOCI DI SPESA PER L’INTERA ATTIVITÀ

RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE

2.1 Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

Trasferimento dei giovani volontari con l’autoemoteca

/

Le spese dell’Unità Mobile (autoemoteca) non sono computate al servizio civile Materiale promozionale

/

€ 300

2.2

Gestione del patrimonio dei donatori

/ /

Strumentazione di ufficio e software gestionale già a disposizione delle sedi di progetto

/

2.3 Chiamate mirate ai donatori

Spese telefoniche aggiuntive: non ci sono spese aggiuntivi perché si utilizzano sistemi di pagamento forfettari

/

Strumentazione di ufficio e software gestionale già a disposizione delle sedi di progetto

/

2.4 Accoglienza e assistenza dei donatori

Rimborso spese di trasferimento dei giovani le giornate di accoglienza presso le Unità di raccolta più vicine alle sedi di progetto

€ 100

Le spese relative alla raccolta non sono computate al servizio civile

/

2.5

Sostegno e formazione alle sedi AVIS del territorio

Rimborso spese di trasferimento dei giovani per uscite di sostegno alle sedi del comune

€ 50 Strumentazione di ufficio già a disposizione delle sedi di progetto

/

70

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Per la realizzazione del presente progetto AVIS ha attivato le numerose reti di collaboratori costituite sul territorio al fine di promuovere il progetto stesso e di rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi favorendo la realizzazione di alcune delle attività progettate. Innanzitutto, ha attivato la rete delle associazioni non profit per informare e promuovere

l’esperienza di Servizio Civile presso le AVIS presso i propri bacini di contatti (vedi voce 17 del progetto). Per la realizzazione delle attività progettuali ha coinvolto in particolare il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ASL 3 Genovese, dell’Ospedale San Martino , che rappresentano dei portatori d’interesse tra i più rilevanti, essendo i referenti pubblici del servizio trasfusionale e i beneficiari diretti delle donazioni di sangue: i SIMT accoglieranno i giovani volontari nelle proprie strutture per favorire il servizio di accoglienza ai donatori (vedi attività 2.4). Forniranno anche proprio personale medico per le attività di sensibilizzazione nelle scuole superiori (vedi attività 1.4). Con la Università degli Studi Universitari di Genova sfrutterà la convenzione stipulata con AVIS Regionale Liguria che permetterà incontri di informazione e raccolta nelle Università (vedi attività 1.6). Inoltre, l’associazione CELIVO metterà a disposizione locali e attrezzature per un’attività informativa rivolta ai rappresentanti delle altre associazioni che vi fanno riferimento ((vedi attività 1.3). Inoltre, per favorire la promozione del servizio civile e il senso di appartenenza dei volontari ad Avis, si avvarrà del materiale della ditta fornitrice di servizi Emoservizi, per la realizzazione e distribuzione di gadget, indumenti con cui veicolare logo e messaggi e la realizzazione del materiale promozionale del servizio civile nazionale come sensibilizzazione permanente e in occasione dell’uscita del bando (voce 17 del progetto).Nello specifico, per il presente progetto i partenariati attivati, i cui originali si consegnano in allegato, presentano i seguenti impegni relativi al progetto: ENTI NON PROFIT L’associazione CELIVO, un’associazione di Organizzazioni di Volontariato che eroga servizi di promozione gratuiti, formazione, consulenza, informazione, documentazione a tutte le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, si impegna a:

favorire la promozione della donazione del sangue mediante attività promozionali di ampia diffusione sul territorio, dandovi spazio all’interno dei propri mezzi di comunicazione.

ospitare i volontari in servizio civile presso Avis per l’organizzazione di 1 evento informativo sulla donazione del sangue rivolto alle altre Associazioni afferenti al CELIVO.

Mettere a disposizione locali e attrezzature nell’ambito delle suddette iniziative di promozione e informazione e per attività informative

L’AVIS si impegna a:

- Fornire ai volontari adeguata formazione relativa alla promozione della donazione del sangue, alla realizzazione di eventi sul territorio nonché ai rischi connessi allo svolgimento di attività all’aperto e ai comportamenti di relativa prevenzione;

- Seguire la gestione e la realizzazione delle attività in oggetto, come parte integrante del progetto “IO DONO, TU VIVI DUE” nell’obiettivo di coinvolgere alla donazione nuove risorse (obiettivo 1);

- Tenere aperto tutto l’anno un info-point sul servizio civile nella sede di progetto della Avis Comunale Genova .

- realizzare l’attività promozionale oggetto del presente accordo, come parte importante di sensibilizzazione e promozione del servizio civile all’interno del progetto “IO DONO, TU VIVI DUE”

- (voce 17 del progetto);

71

-

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per i piani di azioni trasversali e propedeutiche saranno messe a disposizione, a livello comunale, le risorse tecniche e strumentali descritte nelle seguenti tabelle. Alcune sono ad uso esclusivo di ogni volontario in Servizio Civile, altre sono necessarie per l’attuazione dell’attività progettuale e sono a loro disposizione. Le risorse ad uso esclusivo per ogni volontario vanno considerate per un totale regionale di 2 volontari del presente progetto, come descritto alla voce 9 della scheda. A. AZIONI PROPEDEUTICHE: Attività formative

CODICE ATTIVITÀ RISORSE TECNICHE STRUMENTALI

ESCLUSIVE PER OGNI VOLONTARIO

RISORSE TECNICHE STRUMENTALI A DISPOSIZIONE

PER L’INTERA ATTIVITÀ

FG A

1

Fo

rmaz

ion

e

ge

ne

rale

dei

vo

lon

tari

Per ogni incontro di formazione:

Mezzi di trasporto associativi per gli spostamenti di tutti i volontari;

Vitto per ogni volontario durante le giornate di formazione regionale

1 Manuale della formazione generale e dispense didattiche ove previste per la sessione formativa.

Materiale di cancelleria a disposizione dei presenti

Per ogni incontro di formazione:

Mezzi di trasporto associativi per gli spostamenti, vitto dei 5 formatori e degli esperti;

Materiale audiovisivo (cd rom associativi, filmati)

1 presentazione in power point per ogni incontro appositamente predisposta

Locali per incontri attrezzati con la seguente strumentazione:

1 computer

1 supporto audiovisivo

1 lavagna a muro o a fogli mobili;

FS A

2

Fo

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ion

e

spe

cifi

ca d

ei

vo

lon

tari

B. AZIONI TRASVERSALI: Attività di monitoraggio e valutazione

CODICE ATTIVITÀ RISORSE TECNICHE STRUMENTALI

ESCLUSIVE PER OGNI VOLONTARIO

RISORSE TECNICHE STRUMENTALI A DISPOSIZIONE PER L’INTERA

ATTIVITÀ

RFG B1

Re

gis

tra

zio

ne

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ica

zio

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on

ito

rag

gio

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ella

Fo

rmaz

ion

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ener

ale

1 questionario di monitoraggio per ciascun volontario ad ogni incontro di formazione generale

2 schede di verifica, iniziale e finale e

1 questionario di valutazione finale al termine del percorso di formazione per ogni volontario

1 registro di formazione

Strumentazione di ufficio per le pratiche di registrazione, monitoraggio e certificazione a disposizione dell’ esperto del monitoraggio: 1 telefono, 1computer, fax, stampante.

1 computer collegato al sistema informativo Helios per la certificazione della formazione generale in AVIS Comunale Genova

72

CODICE ATTIVITÀ RISORSE TECNICHE STRUMENTALI

ESCLUSIVE PER OGNI VOLONTARIO

RISORSE TECNICHE STRUMENTALI A DISPOSIZIONE PER L’INTERA

ATTIVITÀ

RFS B2

R

eg

istr

az

ion

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nit

ora

gg

io

del

la F

orm

azio

ne

Sp

ecif

ica

1 questionario di monitoraggio per ciascun volontario ad ogni incontro di formazione specifica

2 schede di verifica, iniziale e finale e

1 questionario di valutazione finale al termine del percorso di formazione per ogni volontario

1 registro di formazione

Strumentazione di ufficio per le pratiche di registrazione, monitoraggio e certificazione a disposizione dell’ esperto del monitoraggio: 1 telefono, 1computer, fax, stampante.

MV

B3

M

on

ito

rag

gio

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eri

fica

de

ll’a

nd

ame

nto

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ttiv

ità

Per la rilevazione dei dati dei questionari

quadrimestrali:

4 questionari di rilevazione per ogni volontario fatti da AVIS Comunale Genova.

Per l’ incontro di monitoraggio previsto dal progetto:

Vitto per ogni volontario durante la giornata di incontro di monitoraggio;

1 questionario di rilevazione per ogni volontario

Materiale di cancelleria per la realizzazione di incontro interattivi con i volontarie e con gli Olp

Per la rilevazione dei dati dei questionari

quadrimestrali:

4 questionari di rilevazione consegnati a mano all’ Olp da AVIS Comunale Genova .

1 pc con sistema Excel per la raccolta e archiviazione dei dati appositamente programmata e gestita da AVIS Comunale Genova per la compilazione in sede dei questionari di valutazione.

Per l’ incontro di monitoraggio previsto dal progetto:

Vitto per l’incontro di monitoraggio con l ‘ Operatori Locali di Progetto

Vitto per 1 esperto di monitoraggio;

1 Power Point di introduzione all’incontro

Locali per l’attività di rilevazione con la seguente attrezzatura:

1 computer

1 videoproiettore;

1 lavagna a fogli mobili;

73

CODICE ATTIVITÀ RISORSE TECNICHE STRUMENTALI

ESCLUSIVE PER OGNI VOLONTARIO

RISORSE TECNICHE STRUMENTALI A DISPOSIZIONE PER L’INTERA

ATTIVITÀ

VC B4

V

alu

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ce

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ica

zio

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de

lle

co

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dei

vo

lon

tari

Per la valutazione e predisposizione dell’attestato di partecipazione e del certificato di competenze rilasciato da AVIS:

Strumentazione d’ufficio (1 telefoni, 1 fax, 1 computer) per la comunicazione tra i diversi soggetti (1 esperto di monitoraggio, 1 Olp e 1 dirigente associativo) per la valutazione delle competenze acquisite da ogni volontario nella sede AVIS Comunale Genova

Per l’incontro di verifica delle competenze:

Vitto per ciascun volontario per la giornata di verifica;

1 test di rilevazione articolato per le varie competenze per ogni volontario

Materiale di cancelleria a disposizione di ogni volontario

Per la valutazione e predisposizione dell’attestato di partecipazione e del certificato di competenze rilasciato da AVIS:

Strumentazione di ufficio (1 computer, 1 stampa a colori) per realizzare la documentazione finale in AVIS Comunale Genova

Per l’incontro di verifica delle competenze:

Vitto per 1 esperto di monitoraggio di AVIS Comunale Genova ;

locali per l’attività di rilevazione attrezzati con:

1 computer

1 videoproiettore;

1 lavagna a muro o a fogli mobili;

74

C. AZIONI ESECUTIVE: Attività operative per il conseguimento degli obiettivi specifici Le attività per il conseguimento degli obiettivi specifici si svolgono principalmente presso la sede di progetto. Presso la propria sede ogni volontario avrà a sua disposizione esclusiva, durante le proprie ore di servizio, una postazione d’ufficio attrezzata (eventualmente anche turnando in altre ore con altro personale o altri volontari di SCN). La postazione comprende un computer collegato ad internet e ad una stampante (ad uso esclusivo o in condivisione col personale dell’ufficio). Ciascun volontario, avrà, inoltre, accesso a tutta la strumentazione presente presso la sede, con la possibilità di utilizzare, per le attività di progetto: 1 telefono, 1 fax, 1 fotocopiatrice e il materiale di cancelleria di cui avrà bisogno. Per le attività promozionali programmate sul territorio, fuori dalla sede di progetto, AVIS garantirà l’utilizzo dei mezzi associativi per il trasferimento, oppure rimborserà le spese per la trasferta. I volontari potranno utilizzare nel luogo di destinazione tutte le strumentazioni necessarie allo svolgimento delle attività. In tabella sono indicate, per ogni attività, le risorse tecniche e strumentali che sono dedicate ad uso esclusivo ad ogni volontario e quelle che sono a sua disposizione per l’espletamento della attività anche in condivisione con altri soggetti e presenti nella sede di progetto o nel luogo di svolgimento.

75

Obiettivo 1 Educare e coinvolgere alla donazione nuove risorse, in particolare i giovani e gli stranieri

ATTIVITÀ RISORSE TECNICHE

STRUMENTALI ESCLUSIVE PER OGNI VOLONTARIO

RISORSE STRUMENTALI A SUA DISPOSIZIONE IN CIASCUNA SEDE O

ATTIVITÀ

1.1 Aggiornamento dell’informazione

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet e ad una stampante;

Strumentazione di ufficio:

1 fotocopiatrice

1 telefono

1 fax

materiale di cancelleria 1.2 Collaborazione con il gruppo Giovani

Per la fase organizzativa:

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet e ad una stampante;

Per la realizzazione degli eventi:

Materiale promozionale (manifesti, locandine, opuscoli, gadget)

Mezzi associativi per il trasporto dei volontari

1.3

Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

Per l’organizzazione strumentazione d’ufficio come sopra

Per la realizzazione degli incontri:

1 gazebo,

2 tavoli portatili,

2 sedie,

1 videoproiettore,

1 pc portatile

1 unità mobile per l’eventuale presenza e raccolta sangue associativa

Sedi dell’Associazione CELIVO partner del progetto per attività informative

1.4

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

Per la fase organizzativa:

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet e ad una stampante;

Per gli incontri:

Materiale didattico

Dispense da distribuire

Materiale promozionale

(manifesti, locandine, opuscoli,)

Dispense da distribuire

Mezzi per il trasporto alle scuole

Per l’organizzazione strumentazione d’ufficio come sopra Per gli incontri:

1 videoproiettore

1 pc portatile

1.5

Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

Per l’organizzazione strumentazione d’ufficio come sopra Per gli incontri:

Materiale didattico (DVD, CD, videocassette e gadget)

1 pc portatile

classi scolastiche

sale attrezzate dell’Università

Unità mobile per le donazioni

1.6

Incontri di informazione e raccolta nelle Università

1.7 Contatti con due comunità di stranieri

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet e ad una stampante;

Mezzi per il trasporto per i contatti e gli incontri

1 telefono

1 fax

Materiale informativo realizzato alla voce 1.8

1.8 Campagna informativa agli stranieri

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet e ad una stampante;

1 fotocopiatrice

1 telefono

1 fax

materiale di cancelleria

76

Obiettivo 2 Fidelizzare i donatori alla pratica della donazione

ATTIVITÀ RISORSE TECNICHE

STRUMENTALI ESCLUSIVE PER OGNI VOLONTARIO

RISORSE STRUMENTALI A SUA DISPOSIZIONE IN CIASCUNA SEDE O

ATTIVITÀ

2.1 Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

Per la fase organizzativa:

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet, all’archivio dei donatori e ad una stampante; Per le giornate promozionali:

Mezzi associativi per il trasporto

Per l’organizzazione strumentazione d’ufficio come sopra Per le giornate promozionali:

Materiale promozionale

Unità Mobile (autoemoteca) per la realizzazione dei test di accertamento sanitario

2.2

Gestione del patrimonio dei donatori 1 telefono

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet, all’archivio dei donatori e ad una stampante;

1 piattaforma informatica per archiviazione dei dati raccolti

1 fotocopiatrice

1 fax

materiale di cancelleria 2.3

Chiamate mirate ai donatori

2.4 Accoglienza e assistenza dei donatori

1 questionario di idoneità dei donatori

1 questionario di soddisfazione per i donatori

1 postazione con pc attrezzata con l’archivio gestionale per l’inserimento dei dati anagrafici dei donatori

Sale di ristoro presso le unità di raccolta associative o dei Servizi trasfusionali

Software associativo per l’inserimento dei dati

2.5

Sostegno e formazione alle sedi AVIS del territorio

1 postazione con pc attrezzata con collegamento ad internet, all’archivio dei donatori e ad una stampante;

1 telefono;

mezzi di trasporto per i volontari per le giornate di sostegno.

1 piattaforma informatica per archiviazione dei dati dei donatori

77

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: nessuno.

27) Eventuali tirocini riconosciuti: nessuno.

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Competenze e professionalità acquisibili Partecipando al progetto in presentazione, il volontario di Servizio Civile Nazionale acquisirà competenze utili al proprio percorso personale e professionale e valide ai fini del curriculum vitae. I giovani saranno monitorati durante il percorso, per verificare e sostenerli nell’acquisizione

delle competenze relative allo svolgimento del servizio. Il monitoraggio delle conoscenze teorico-pratiche necessarie allo svolgimento delle attività, trasmesse durante le sessioni di formazione specifica, è indicato alla voce 42. Quanto alle competenze più propriamente esecutive acquisite durante lo svolgimento del servizio (es. organizzative, relazionali, di lavoro in gruppo, amministrative, informatiche, ecc) sarà l’Operatore Locale di Progetto, in quanto “maestro” del volontario, che si occuperà periodicamente di seguire il giovane e di verificare il suo percorso. Nelle tabelle che seguono sono indicate le principali competenze acquisibili dai volontari nelle diverse fasi del progetto A. AZIONI PROPEDEUTICHE: Attività formative

CODICE ATTIVITÀ COMPETENZE ACQUISIBILI

FG

A1 Formazione generale dei

volontari

Sulla base delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” e dei diversi moduli di formazione, si riassumono qui le principali competenze acquisibili mediante il corso di formazione generale

Capacità di lavorare in gruppo e di team building

Capacità di contestualizzare un’esperienza all’interno di un processo storico, sociale e culturale

Competenze civiche e sociali funzionali per vivere la “cittadinanza attiva”

Acquisizione di senso di responsabilità civile mediante la conoscenza delle normative, dell’organizzazione, delle relazioni anche potenzialmente conflittuali di un contesto complesso in cui il volontario si inserisce

FS

A2 Formazione

specifica dei volontari

Il programma di formazione specifico è impostato su alcune aree tematiche che permettano ai giovani di acquisire le seguenti conoscenze teorico- pratiche:

Conoscenze relative ai rischi connessi al proprio impiego e attenzione e sensibilità alla sicurezza nei luoghi di lavoro

Conoscenza della mission, delle modalità di azione, dell’organizzazione e dell’operato di una grande associazione di volontariato in cui sono inseriti

Competenze specifiche relative al valore della donazione all’interno di un quadro di conoscenze complessive sul sistema trasfusionale in Italia

Conoscenze teoriche di base relative alle tecniche e modalità di comunicazione

Competenze informatiche e utilizzo di gestionali associativi Per preparare i giovani allo svolgimento delle singole attività le aree tematiche sono declinate in moduli i cui contenuti permettono ai giovani di affrontare con la necessaria preparazione ogni attività progettuale, fornendone specifiche competenze cui si rimanda alla voce 40 del progetto.

78

B. AZIONI TRASVERSALI: attività di monitoraggio e valutazione CODICE ATTIVITÀ COMPETENZE ACQUISIBILI

RFG

B1 Registrazione, certificazione e

monitoraggio della Formazione Generale Senso di responsabilità nella puntualità, impegno e

registrazione della propria partecipazione agli incontri formativi

Capacità di analisi e valutazione della proposta formativa mediante la compilazione di questionari di valutazione

RFS B2

Registrazione e monitoraggio della Formazione Specifica

MV B3

Monitoraggio e verifica

dell’andamento delle attività

Capacità di analisi e valutazione del proprio percorso mediante la compilazione di questionari di valutazione con senso di responsabilità

Apertura al confronto e capacità di sciogliere eventuali problematiche, conflitti e criticità

Capacità di utilizzo di una piattaforma informatica per la rilevazione di dati statistici

VC

B4 Valutazione e certificazione delle

competenze dei volontari

Capacità di sottoporsi a una verifica valutativa di fronte a una commissione esterna

79

C. AZIONI ESECUTIVE: Attività operative per il conseguimento degli obiettivi specifici

CODICE ATTIVITÀ COMPETENZE ACQUISIBILI

1.1 Aggiornamento dell’informazione

Competenze specifiche sulla comunicazione sociale; Competenze relative all’utilizzo di strumentazione informatica Competenze informatiche specifiche legate all’utilizzo di strumenti di comunicazione giovanili; Competenze specifiche in ambito associativo; Competenze specifiche sulla storia dell’Associazione, la sua mission e la sua vision;

1.2 Collaborazione con il gruppo Giovani Capacità di ideazione comune e realizzazione di un risultato Capacità di lavoro in équipe e in rete Competenze organizzative

1.3 Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

Competenze organizzative Competenze specifiche in ambito associativo; Capacità relazionali e di comunicazione Competenze specifiche nella relazione interpersonale

1.4 Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

Competenze organizzative e gestionali; Competenze di public speaking; Competenze nella realizzazione di materiale informativo-promozionale;

1.5 Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

Competenze di public speaking; Competenze nell’organizzazione di eventi ed iniziative di sensibilizzazione; Competenze specifiche relative alla donazione di sangue Capacità nelle relazioni interpersonali

80

CODICE ATTIVITÀ COMPETENZE ACQUISIBILI

1.6 Incontri di informazione e raccolta nelle Università

Competenze di public speaking; Competenze nell’organizzazione di eventi ed iniziative di sensibilizzazione; Competenze specifiche relative alla donazione di sangue Capacità nelle relazioni interpersonali

1.7 Contatti con due comunità di stranieri

Conoscenza del territorio Competenze nell’interagire con istituzioni, associazioni, soggetti sociali Competenze relazionali Competenze di comunicazione anche linguistica

1.8 Campagna informativa agli stranieri Competenze specifiche sulla comunicazione sociale; Competenze nella realizzazione di materiale informativo-promozionale; Competenze specifiche in ambito associativo;

2.1 Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

Competenze specifiche in ambito associativo; Competenze specifiche nella relazione interpersonale e nell’accoglienza del pubblico; Capacità di front-office e back-office; Competenze amministrative Competenze specifiche nell’ambito dell’utilizzo dei programmi informatoci Competenze specifiche sulla donazione del sangue e l’attività di donazione Competenze specifiche in ambito associativo;

2.2 Gestione del patrimonio dei donatori

Competenze specifiche in ambito associativo; Conoscenza dello Statuto e del Regolamento Associativo; Competenze nell’ambito dell’utilizzo dei programmi informatici gestionali e di raccolta e archiviazione dei dati; Conoscenze sulla Legge sulla Privacy e sul trattamento dei dati sensibili; Competenze nell’ambito della comunicazione sociale; Capacità organizzative e di lavoro in rete; Capacità di back-office; Capacità nella relazione con il pubblico

2.3 Chiamate mirate ai donatori

81

CODICE ATTIVITÀ COMPETENZE ACQUISIBILI

2.4 Accoglienza e assistenza dei donatori

Competenze nella relazione interpersonale e nell’accoglienza del pubblico; Capacità di front-office Competenze specifiche sulla donazione del sangue Competenze specifiche in ambito associativo; Competenze amministrative e di utilizzo dei programmi informatoci Competenze specifiche sulla donazione del sangue e l’attività di donazione

2.5 Sostegno e formazione alle sezioni AVIS del territorio

Competenze nella relazione interpersonale e nell’accoglienza del pubblico; Capacità di back -office Competenze specifiche sulla donazione del sangue

82

Riconoscimento e certificazione Al termine del periodo di servizio AVIS Comunale Genova rilascerà a ciascun volontario un attestato di partecipazione, contenente la certificazione delle competenze formative e professionali acquisite. La certificazione sarà redatta dall’esperto di monitoraggio accreditato, in collaborazione con gli operatori della sede di attuazione del progetto (l’Operatore Locale di Progetto e il Dirigente associativo della sede che hanno seguito a più stretto contatto il volontario). La pluralità delle 3 figure coinvolte vale a dare maggiore articolazione e imparzialità alla valutazione. Tale attestazione sarà valida ai fini del curriculum vitae e riporterà nel dettaglio le competenze effettivamente acquisite attraverso la partecipazione al progetto e un giudizio sull’operato del volontario presso la sede nei 12 mesi di servizio.

Le competenze acquisite dai volontari sono, pertanto, riconosciute e certificate dall’ente proponente il progetto.

Oltre a questa valutazione, verrà effettuata una giornata di verifica organizzata in sede con la presenza dell’esperto di monitoraggio e del responsabile del Servizio Civile. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI:

29) Sede di realizzazione:

La formazione generale verrà erogata in locali idonei, debitamente attrezzati per l’attività formativa situati presso l’AVIS Comunale di Genova in Via Passaggi 45 rosso, 16131 Genova.

30) Modalità di attuazione:

In proprio con formatori accreditati. I formatori, che sono disponibili a seguire l’aggiornamento biennale predisposto dall’Ufficio Nazionale, hanno esperienza pluriennale di Formazione di Servizio Civile. Le loro competenze sono rispondenti ai moduli trattati.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: no

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione viene organizzata da Avis Comunale Genova e svolta mediante incontri organizzati presso la propria sede. AVIS Comunale Genova predispone il materiale didattico necessario. Prevede giornate di

recupero appositamente disposte per eventuali volontari assenti a qualche sessione per gravi motivi di salute. I recuperi saranno organizzati da Avis Comunale Genova. La formazione generale prevede un monitoraggio in itinere mediante questionari ai volontari e una valutazione del raggiungimento degli obiettivi formativi (vedi alla voce 42).

Sarà predisposta quale materiale formativo-informativo per i volontari in servizio civile nell’Ente

una cartella completa, che sarà consegnata ed illustrata da parte dell’Olp al momento della presa

servizio. Tale cartella contiene materiali utili e obbligatori per la presa servizio e materiali utili anche

per la formazione. Tale cartella contiene, fra l’altro:

83

- documentazione sull’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei

Ministri;

- legge 6 marzo 2001 n.64;

- carta etica del servizio civile nazionale;

- dispense e articoli su volontariato e SCN;

- modulistica per l’avvio al servizio;

- materiale di documentazione sulla gestione delle attività di raccolta sangue e sui servizi Avis in

generale

- questionari per la verifica dell’apprendimento;

- cartellina con blocco notes.

La metodologia prevede l’uso integrato di due tipologie formative:

a) lezioni frontali, arricchiti da momenti di confronto e dibattito. Per almeno 4 moduli da 3 ore, 12 ore (più del 30% delle ore);

b) dinamiche non formali, interattive, con acquisizione partecipativa dei contenuti. Per almeno 6 moduli da 3 ore, 18 ore (più del 40%)

c) Le attrezzature utilizzate sono: pc portatile con videoproiettore per slides, per le lezioni

frontali e quanto altro, postazioni multimediali con collegamento internet in caso di necessità,

pannelli informativi, lavagna cancellabile per le dinamiche non formali.

d) Eventuali dispense saranno fornite preferibilmente in formato digitale, nel rispetto dei

principi di risparmio energetico e sviluppo sostenibile. Il corso di formazione è progettato da AVIS Comunale Genova.

33) Contenuti della formazione:

Il percorso formativo generale verrà progettato e realizzato da AVIS Comunale Genova, in stretta osservanza delle disposizioni normative dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. Per la formazione generale ci si atterrà alle disposizioni contenute nel “Decreto 160/2013. Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale”. La formazione generale consisterà in un percorso comune ai giovani avviati al progetto nella sede AVIS, della durata complessiva di 42 ore, e avrà come contenuto generale l'elaborazione e la contestualizzazione sia dell'esperienza di Servizio Civile Nazionale sia dell'identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi e al progetto da realizzare (formazione iniziale). Al

termine del percorso saranno organizzate giornate formative di recupero per i volontari eventualmente subentrati o assenti a qualche modulo per motivi di salute. In rispondenza alle Linee Guida sono organizzati i seguenti moduli, divisi nelle tre macro aree tematiche. Saranno tenuti da formatori accreditati con esperienza di Servizio Civile e competenze attinenti ai contenuti trattati. Macro area 1 “Valori e identità del Servizio Civile Nazionale”

MODULO CONTENUTI FORMATORE

1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo

CARTA CRISTINA 1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN

1.3 Il dovere di difesa della Patria e la Difesa Civile non armata e nonviolenta

84

1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico

Macro area 2 “La cittadinanza attiva”

MODULO CONTENUTI FORMATORE

2.1 La formazione civica

CARTA CRISTINA

2.2 Le forme di cittadinanza

2.3 La protezione civile

2.4 La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile

Macro area 3 “Il giovane volontario nel sistema del Servizio Civile”

MODULO CONTENUTI FORMATORE

3.1 Presentazione dell’ente

CAREDDU RITA

3.2 Il lavoro per progetti

3.3 L’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure

3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale

3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Per la descrizione di dettaglio

dell’articolazione dei singoli moduli formativi si rimanda alla

AGENDA FORMATIVA allegata

34) Durata: 42 ore

Il corso di Formazione generale prevede una durata complessiva di 42 ore. La durata dei singoli moduli è indicata nella Agenda formativa allegata cui si rimanda. Le attività sono programmate nei tempi riportati nelle linee guida: tutti i moduli saranno trattati

entro il 180° giorno dall’avvio del progetto. La registrazione della avvenuta formazione sarà effettuata entro e non oltre il 180° giorno dall’ avvio del progetto stesso. (vedi voce 8.1)

85

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI

35) Sede di realizzazione:

La formazione specifica verrà organizzata erogata e si svolgerà presso locali idonei di AVIS Comunale, debitamente attrezzati per la formazione . presso la sede di Via Passaggi 45 rosso , 16131 Genova

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio, con il ricorso a personale volontario e/o dipendente o a contratto dell’ente, in possesso di laurea attinente oppure di competenza e esperienze pluriennali specifiche relative all’argomento trattato, come evidenziato nei curricula e alla voce 38 e 40 della scheda progetto.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

1. Dott.ssa Durigon Martina nata ad Alessandria il 21/10/1983;

2. Galanti Giuseppe Genova il 05/01/1955;

3. Ing. Biagi Enrico nato a Seul (Corea del Sud) il 25/12/1971;

4. Mendelevich Alessandro nato a Genova il 23/11/1988;

5. Dott.ssa Carta Cristina nata a Olbia (SS) il 25/09/1970;

6. Dott.ssa Careddu Rita nata a Sassari il 07/08/1957;

Inoltre l’AVIS dedica n. 8 (otto) ore aggiuntive di formazione generale per i moduli 2.1, 2.2 e

3.5, Lo svolgimento delle ore aggiuntive sarà effettuato dalla Dr.ssa Careddu Rita (vedi

curriculum allegato)

Vedi allegato specifico

86

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

1. Dott.ssa Durigon Martina nata ad Alessandria il 21/10/1983

Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso l’Università di Genova. Medico volontario presso AVIS Comunale Genova dal 2012. Corso BLS-D.

2. Galanti Giuseppe Genova il 05/01/1955

Diploma in scienze infermieristiche. Infermiere in pensione Emergenza sanitaria Territoriale,118 Genova soccorso.

3. Ing. Biagi Enrico nato a Seul (Corea del Sud) il 25/12/1971 Laurea in Ingegneria Chimica presso l'Università degli studi di Genova.Docente RINA qualità e ambiente.Corso RSPP.

4. Mendelevich Alessandro nato a Genova il 23/11/1988 Maturità scientifica presso Istituto Bernini Genova. Volontario del Servizio Civile Nazionale dal novembre 2009 al novembre 2010 presso l’AVIS Provinciale Genova “La donazione di sangue:un’esperienza di vita, un progetto di salute 2”. Volontario di Protezione civile. Consigliere di AVIS Comunale Genova dal 2013.

5. Dott.ssa Carta Cristina nata a Olbia (SS) il 25/09/1970 Laurea in Scienze biologiche. Responsabile qualità di AVIS Comunale Genova. Corso formatore per formazione generale. Corso per OLP.

6 .Dott.ssa Careddu Rita nata a Sassari il 07/08/1957

Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso l’Università di Genova. Presidente dell’Avis Comunale Genova e formatore per la formazione specifica. Specializzazione in cardiochirurgia L’attinenza del profilo individuato con gli argomenti trattati in formazione è messa in evidenza in una tabella di sintesi ove si mettono in relazione i moduli proposti dal piano formativo con le

competenze specifiche: laurea attinente e/o esperienze pluriennali dei formatori. Si rimanda alla tabella alla voce 40 ove risulta evidente come il piano formativo è studiato per preparare i volontari alle singole attività, in moduli dettagliati a copertura completa delle attività previste dal progetto.

Per ogni modulo, corrispondente all’attività, sono scelti formatori che avessero competenze e titoli

idonei. Nello specchietto la sintesi dei moduli di formazione specifica che saranno illustrati alla voce 40, con i nomi dei formatori e i relativi titoli o esperienze.

87

Sessioni di lezioni di formazione:

AREA TEMATICA

MODULO DURATA FORMATORE / FORMATRICE

TITOLO ATTINENTE E /O ESPERIENZA

PLURIENNALE

Salute e territorio

Il sistema trasfusionale in Italia: Legislazione e normative di settore, rapporti tra associazioni di volontariato e Servizio Sanitario Nazionale

6 ORE Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

Welfare e territorio: normativa, assetti organizzativi e strumenti operativi per i servizi sociali e sociosanitari in Provincia di Genova

2 ORE Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

Sicurezza e salute

Rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile

2 ORE Giuseppe

Galanti

Ex infermiere 118 e esperienza formativa anche per il Servizio Civile

La sicurezza nei luoghi di lavoro: normativa, rischi, prevenzione.

2 ORE Ing. Enrico Biagi Esperienza formativa pluriennale

Informazione e educazione sanitaria

2 ORE Martina

Durigon

Titolo: laurea in Medicina e Chirurgia Esperienza associativa

Norme e comportamenti sulla sicurezza - Il Primo Soccorso

4 ORE Giuseppe

Galanti

Ex infermiere 118 e esperienza formativa anche per il Servizio Civile

La tutela e il trattamento dei dati: Legge 31/12/1996, n. 675 “tutela della privacy, successive integrazioni e modifiche”

4 ORE Ing. Enrico Biagi Esperienza pluriennale formativa

Avis: mission e attività

Lo statuto e il regolamento delle AVIS

4 ORE Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

L’attività sul territorio (promozione, informazione) Il nuovo gruppo giovani e gli eventi sul territorio

2 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

2 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

88

AREA TEMATICA

MODULO DURATA FORMATORE / FORMATRICE

TITOLO ATTINENTE E /O ESPERIENZA

PLURIENNALE

La sensibilizzazione nelle scuole. Metodologia didattica, strumenti tecnici di Avis Nazionale nelle scuole primarie e secondarie.

4 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

La componente straniera nel territorio ligure: risorsa e criticità.

2 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

Le esperienze di coinvolgimento degli stranieri alla donazione.

2 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

Comunicazione sociale

Principi base della comunicazione

2 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

Ideazione e efficacia di slogan e messaggi e progettazione grafica di prodotti promozionali

2 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

La relazione d’aiuto. Gestire il livello emotivo: ruoli stereotipi, rischi e abilità

2 ORE Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

Gestione del tempo – gestione dei progetti

2 ORE Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

Cenni sul Marketing sociale 2 ORE Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

Simulazioni per una comunicazione efficace. La funzione di “peer educator”

2 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

89

Laboratori interattivi e di pratica diretta:

AREA TEMATICA

MODULO DURATA FORMATORE / FORMATRICE

TITOLO ATTINENTE E /O ESPERIENZA

PLURIENNALE

Salute e territorio

Laboratorio: organizzare e gestire una raccolta di sangue

4 ORE Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

4 ORE Dott.ssa Martina

Durigon

Titolo: laurea in Medicina e Chirurgia Esperienza associativa

Avis e il territorio

Laboratorio: come organizzare e gestire una manifestazione promozionale

4 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

Gestione dei donatori

Laboratorio: Software gestionale associativo

6 ORE Carta Cristina Esperienza pluriennale associativa e formativa anche per il Servizio Civile

Comunicazione sociale

Laboratorio - Gestione di un sito Web, newsletter e social network

3 ORE Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

Laboratorio - Ideazione e efficacia di slogan e messaggi e progettazione grafica di prodotti promozionali

1 ORA Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

90

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I volontari parteciperanno ai moduli di formazione che si terranno presso la sede di Via Passaggi 45 rosso a Genova. La durata delle lezioni o dell’attività di laboratorio, a seconda del tema trattato, varierà da un minimo di 1 ora ad un massimo di 6 ore giornaliere. I moduli saranno tenuti dai diversi formatori indicati, alcuni in forma di lezioni d’aula altri in forma di laboratorio e/o simulazioni di intervento. Si utilizzeranno pc, videoproiettori e verranno distribuite dispense su alcune delle materie trattate. Sono previste visite presso Centri di Raccolta Sangue di eccellenza gestiti da AVIS. Alla voce 40, per ogni lezione, è indicata la metodologia adottata. La formazione specifica proposta da AVIS Comunale Genova concerne strettamente il settore di intervento e le peculiari attività, previste dal presente progetto, che i volontari di SCN saranno chiamati a svolgere. Essa mira a far acquisire al volontario le conoscenze di carattere teorico-pratico ritenute necessarie per la realizzazione delle specifiche attività progettuali. La metodologia prevede l’uso integrato di due tipologie formative funzionali al conseguimento degli obiettivi generali e specifici:

Formale: lezioni frontali basate sul trasferimento di nozioni teorico-pratiche, con il coinvolgimento in aula dei partecipanti attraverso discussioni guidate, domande aperte, confronto e dibattito. La formazione d’aula (comunicazione frontale con supporti audiovisivi). ha un ruolo centrale nel processo educativo proposto, in quanto l’aspetto relazionale è fondamentale per il buon apprendimento. Le lezioni in classe hanno la funzione di orientare i volontari, di motivarli e di metterli in contatto diretto con l'argomento da imparare o con le problematiche da risolvere. Sarà però sempre integrata da modalità interattive, con la possibilità di un approfondimento e di una contestualizzazione dei contenuti, di interazione immediata e proficua tra i partecipanti, e tra i partecipanti e il docente ed eventuali “osservatori” dell’organizzazione in grado di trarre spunti significativi dal dibattito d’aula;

Non formale e informale: lezioni non formali articolate attraverso simulazioni, giochi di ruolo, esercitazioni di problem solving, oppure organizzate al di fuori del sistema formale e realizzate, ad esempio, nel luogo di svolgimento delle attività o nell’ambito della collaborazione con gli enti partner. La formazione esperienziale (comunicazione diretta interpersonale e informale con supporto del tutor d’aula) si differenzia dalle tradizionali metodologie di formazione d’aula per la forte componente esperienziale. Non vengono eliminate in toto le metodologie e gli strumenti tradizionali ma gli stessi sono utilizzati per

sistematizzare e rafforzare l’apprendimento facilitando la trasferibilità dei comportamenti appresi nella propria realtà esperienziale mediante una relazione orizzontale, di tipo interattivo.

I docenti, cui sarà affidata la formazione specifica dei volontari, sono stati scelti anche sulla base della particolare esperienza di formazione dei volontari di Servizio Civile, oltre ovviamente per la competenza e la pluriennale esperienza nella trattazione delle tematiche inerenti gli specifici settori di impiego. Si ricorda, inoltre, che ai sensi della normativa l’Operatore Locale di Progetto rappresenta per i volontari di Servizio Civile un punto di riferimento imprescindibile per tutta l’attività di servizio, e che il lavoro di formazione specifica sarà da lui /lei completato nel seguire le attività dei volontari conducendoli ad una graduale autonomia.

91

40) Contenuti della formazione:

La Formazione Specifica si articola attorno ai principali elementi tematici (temi formativi) necessari a preparare i volontari sui diversi aspetti delle loro attività. I temi saranno scanditi secondo dettagliati contenuti attinenti alle specifiche attività progettuali. I diversi contenuti saranno affrontati in moduli che utilizzeranno ciascuno la metodologie più adeguata. Si richiama nella tabella il formatore relativo a ciascun modulo. Di seguito di specifica nel dettaglio il programma di formazione specifica offerto ai volontari del presente progetto, indicandone obiettivi, contenuti e metodologia specifica. 1. SALUTE E TERRITORIO. Introduzione al Sistema trasfusionale Il sistema trasfusionale in Italia: Legislazione e normative di settore, rapporti tra associazioni di volontariato e Servizio Sanitario Nazionale

Careddu Rita L’argomento sarà sviluppato in una lezione con l’ausilio di strumenti multimediali quali computer e videoproiettore; verranno distribuite dispense sulle principali Leggi e normative di settore e report sull’attività delle strutture trasfusionali di competenza. Verrà inoltre affrontata tutta la parte riguardante i rapporti tra le associazioni di volontariato e il Servizio Sanitario Nazionale, quindi tutto ciò che concerne il sistema convenzionale, a partire dalla Convenzione tipo Regionale alle convenzioni stipulate dalle singole associazioni con le ASL. Le principali normative illustrate sul settore trasfusionale saranno: Legge 219 del 21 Ottobre 2005 (Gazzetta Ufficiale 251 del 27/10/05); Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati. Decreto 11 aprile 2008 (D.Lgs 11/4/2008); Programma di autosufficienza nazionale. Decreto Ministero della Salute 5 Dicembre 2006 (Gazzetta Ufficiale N. 57 del 9 Marzo 2007). Modifica del decreto ministeriale 3 marzo 2005, recante «Protocolli per l'accertamento della idoneità del donatore di sangue ed emocomponenti». Protocolli per l'accertamento della idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti". Decreto Ministero Sanità 3 Marzo 2005 (G.U. n.°85 13/04/2005) Caratteristiche e modalità per la donazione del sangue e di emocomponenti. Decreto Ministero Sanità 25 Gennaio 2001 (G.U. n.°78 3/04/2001). Caratteristiche e modalità per la donazione di sangue e di emocomponenti. Decreto Ministero Sanità 26 Gennaio 2001. Definizione dello schema tipo per la stipula di convenzioni tra le Regioni, le Province autonome e le Associazioni e le Federazioni di donatori di sangue (Accordo ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lett. b), della legge 21 ottobre 2005, n.219. ). Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante "Definizione dello schema tipo per la stipula di convenzioni tra le Regioni, le Province autonome e le Associazioni e le Federazioni di donatori di sangue". Centro Nazionale Sangue - istituito con Decreto del Ministro della Salute del 26 aprile 2007, svolge funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nelle materie disciplinate dalla Legge 219/2005 e dai decreti di trasposizione delle normative europee. I Centri Regionali di Coordinamento e Compensazione - Ruoli e competenze.

Punteggi aggiuntivi Integrazione Regionale “Previsione di un bilancio delle esperienze individuali che supporti il giovane in s.c. nell’analisi critica del percorso di servizio civile effettuato volto ad identificare le potenzialità individuali suscettibili di essere investite nell’elaborazione e realizzazione di un progetto personale”. Proposta di un percorso per un bilancio di competenze realmente partecipato strutturato in n. 3 (tre) incontri della durata complessiva di n. 9 (nove) ore La partecipazione a questa specifica iniziativa non comporterà nessuna spesa aggiuntiva per l’Ente proponente - Vedi allegato specifico

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2. Welfare e territorio: normativa, assetti organizzativi e strumenti operativi per i servizi sociali e sociosanitari in Liguria

Careddu Rita Obiettivi: al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di: conoscere le principali fonti normative e a livello nazionale e regionale che regolano il sistema dei servizi sociali e sociosanitari; illustrare il concetto di integrazione sociosanitaria; illustrare il concetto di sussidiarietà; distinguere livelli partecipativi al governo del welfare locale; elencare gli elementi costitutivi della pianificazione sociosanitaria territoriale; elencare gli elementi costitutivi di una carta dei servizi; contenuti didattici: la legge n. 328/2000; la trasversalità delle politiche sociali; governo e governante; il ruolo del terzo settore e la sussidiarietà; l’economia sociale; processi partecipativi; gli assetti organizzativi del sistema ligure; l’integrazione sociosanitaria; il piano sociale integrato regionale; gli obiettivi e la pianificazione distrettuale la carta dei servizi sociali; Metodologie didattiche: lezione frontale in aula; analisi di casi: verifica dell’apprendimento; schede di verifica dell’apprendimento a risposte multiple o v/f; discussioni e lavoro di gruppo. 2. SICUREZZA E SALUTE. Rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile Rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile

Galanti Giuseppe In ottemperanza alle indicazioni del “Decreto 160/ 2013: Linee Guida per la Formazione Generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale”, ai giovani verranno esposte informazioni teoriche e pratiche relative alla sicurezza negli ambienti di svolgimento della loro attività e di educazione sanitaria. All’interno di questa sessione si è inserito anche un modulo sulla legislazione relativa alla privacy, intesa come tutela e sicurezza generalmente intesa dell’ambito in cui il volontario è inserito. In un primo breve modulo verrà presentata ai volontari una descrizione di cosa si intende per rischio, a livello sanitario e di tutela dell’ambiente. Presenterà poi il corso che verrà sviluppato in moduli articolati. Informazione e educazione sanitaria.

Durigon Martina Lezioni frontali/dibattito:

1. argomenti di igiene dell’alimentazione 2. tabagismo, sovrappeso e alterazioni metabolismo lipidico e rischi cardiovascolari 3. malattie infettive virali trasmissibili con il sangue e comportamenti a rischio 4. requisiti di idoneità per la donazione di sangue ed emocomponenti 5. Comportamenti di prevenzione e sicurezza all’interno di una Unità di Raccolta

Gli incontri vertono sui principali argomenti di igiene dello stile di vita per mettere in luce l’habitus comportamentale da ricercare e da perseguire non solo per il benessere individuale ma anche per la donazione di sangue. Norme e comportamenti sulla sicurezza - Il Primo Soccorso

Galanti Giuseppe lezioni frontali ed esercitazioni pratiche di rianimazione cardio-polmonare con manichino

1. fisiologia dell’apparato respiratorio 2. fisiologia dell’apparato cardiocircolatorio 3. basi teoriche della rianimazione cardio polmonare di base (senza defribrillatore) 4. esercitazioni pratiche di rianimazione cardiopolmonare di base su manichino attrezzato

Norme di sicurezza D.lgs. 81/08 e norme antincendio La sicurezza nei luoghi di lavoro: normativa, rischi, prevenzione.

Biagi Enrico Tale corso si sviluppa sulle tracce del DPR 10 marzo 1998 n°37, per la formazione adeguata degli addetti alla lotta antincendio, alla evacuazione e alle emergenze. Il corso sarà cosi suddiviso:

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1) L'INCENDIO E LA PREVENZIONE

principi della combustione

prodotti della combustione

sostanze astinguenti in relazione al tipo di incendio

effetti dell'incendio sull'uomo

divieti e limitazioni di esercizio

misure comportamentali 2) PROTEZIONE ANTINCENDI E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO

principali misure di protezione antincendi

evacuazione in caso di incendio

chiamata dei soccorsi 3) ESERCITAZIONI PRATICHE

presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili

esercitazioni sull'uso degli estintori portatili Verrà esplicata la normativa del nuovo testo unico n°81/08 integrato dal Dlgs106/2009 nei ruoli dei soggetti incaricati all' attuazione dell'articolato della legge. Verrà attuato il piano di emergenza presentato dal RSPP ed eseguita una esercitazione con estintore portatile in un anfratto del terrazzo della sede AVIS. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza valido ai sensi del dlgs 81/2008 e successive modifiche. ed integrazioni. La tutela e il trattamento dei dati: Legge 31/12/1996, n. 675 “tutela della privacy, successive integrazioni e modifiche”

Biagi Enrico Lezione frontale d’aula che ha lo scopo di fornire ai volontari tutte le informazioni necessarie a gestire le banche dati associative che tra l’altro contengono dati sensibili. L’argomento sarà sviluppato con l’ausilio di strumenti multimediali quali computer e videoproiettore, lavagna a fogli mobili, blocchi notes, penne, pennarelli, ecc. I principali argomenti che verranno affrontati saranno: L’evoluzione della normativa, La normativa vigente – codice di protezione dei dati personali, Le finalità della normativa, Le banche dati sia informatiche che cartacee. Dati personali e dati sensibili, Le figure previste: Il titolare del trattamento dei dati, Il responsabile del trattamento dei dati, Gli incaricati del trattamento dei dati. Comunicazione e diffusione dei dati personali e dati sensibili, Misure minime di sicurezza, Le procedure di AVIS in tema di privacy. 3. AVIS: MISSION E ATTIVITA’. Approfondimento sulla conoscenza di Avis. Lo statuto e il regolamento delle AVIS

Careddu Rita L’argomento sarà sviluppato con una lezione d’aula con l’ausilio di strumenti multimediali quali computer e videoproiettore. AVIS è una associazione di associazioni ogni struttura è autonoma e ha un proprio statuto, verranno quindi illustrati gli statuti dei vari livelli associativi e il regolamento di AVIS Nazionale. Gli statuti si differenziano secondo i livelli associativi perché ogni livello svolge un ruolo precipuo e ha propri compiti e competenze; ne saranno quindi illustrate le differenze. Saranno analizzate le procedure per l’approvazione degli statuti da parte delle strutture che hanno ottenuto il riconoscimento giuridico, da quelle iscritti ai Registri del volontariato e dalle strutture non iscritte. Verranno trattati temi quali: costituzione di una nuova AVIS – scopi sociali – attività – soci – modalità di partecipazione alla vita sociale – organi associativi e loro competenze – l’assemblea dei soci – esercizio finanziario e patrimonio. L’attività sul territorio (promozione, informazione)

Mendelevich Alessandro L’argomento sarà sviluppato in una lezione d’aula con l’ausilio di strumenti multimediali quali computer e videoproiettore, lavagna a fogli mobili. In considerazione del fatto che uno degli obiettivi del progetto è quello di incrementare l’adesione dei giovani all’AVIS, verrà svolta una mappatura del territorio per individuare i

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punti di aggregazione giovanile. Verrà chiesto ai volontari di visionare e giudicare il materiale promozionale già prodotto dall’associazione ed eventualmente modificarlo tenendo conto del target. Verranno analizzate le possibili situazioni, positive e negative, nelle quali i volontari si potrebbero trovare durante la gestione di un info-point. Verranno anche analizzati il materiale e le attrezzature disponibili per la realizzazione dell’info-point. Verranno date tutte le informazioni necessarie per mettere i volontari in condizione di fornire risposte corrette ed esaustive alle domande che i cittadini porranno loro. Verrà richiesto ai volontari di provare a realizzare dei pannelli sulle attività associative, sui dati statistici e quant’altro possa essere utile a fornire informazioni tramite illustrazioni. Al termine verrà svolta una simulazione nella quale un gruppo di volontari assumerà il ruolo di promotori, gli altri quello di cittadini che pongono domande, richieste di chiarimenti o informazioni; successivamente i due gruppi invertono i ruoli. La sensibilizzazione nelle scuole.

Mendelevich Alessandro L’argomento sarà sviluppato con una lezione interattiva con l’ausilio di strumenti multimediali, di giochi interattivi, di esperienze didattiche da sperimentare nella sessione formativa. Si presenteranno le diverse proposte di Avis Nazionale adottate per le scuole primarie e le proposte per le scuole superiori. Si sperimenteranno simulazioni di presentazione delle problematiche relative al sangue, dell’attività di Avis, di testimonianza della propria esperienza, utilizzando il gruppo come conferma e correzione delle modalità di comunicazione. La formazione in aula sarà seguita da un periodo di formazione con affiancamento nelle classi da parte di volontari esperti. La componente straniera nel territorio ligure: risorsa e criticità. Le esperienze di coinvolgimento degli stranieri alla donazione.

Mendelevich Alessandro L’argomento sarà sviluppato in una lezione interattiva con l’ausilio di computer, bibliografia, dati statistici, eventuali testimonianze. e videoproiettore, lavagna a fogli mobili. L’obiettivo del modulo è innanzitutto di far conoscere la situazione demografica ligure, la presenza della cittadinanza straniera presente sul territorio, intesa come risorsa demografica e culturale. Si intende inoltre conoscerne e approfondire criticità sociali e di integrazione, soprattutto in campo sanitario. Saranno poi presentate alcune esperienze di coinvolgimento della componente di origine straniera ai temi propri di Avis, nel campo della prevenzione della salute e della partecipazione volontaria alla salute collettiva mediante la donazione del sangue, al fine di stimolare il gruppo a individuare modalità di coinvolgimento e partecipazione. Sii proporranno e discuteranno con modalità interattiva esperienze di informazione sanitaria agli stranieri e di modalità di coinvolgimento degli stranieri alla donazione. 4.COMUNICAZIONE SOCIALE Principi base di comunicazione. Principi di base della comunicazione

Mendelevich Alessandro Lezione frontale in aula durante la quale si affronteranno i seguenti temi: conoscere il mondo dell’informazione; i rapporti con i rappresentanti dell’informazione; rapporti con la stampa senza violare le norme deontologiche di AVIS; come si confeziona una notizia; come si scrive un articolo; i tempi delle interviste televisive; come ci si comporta in una conferenza stampa e/o in una intervista; cartella stampa, come si costruisce e cosa occorre evidenziare; al termine dell’esposizione degli argomenti succitati ai giovani volontari, dato un argomento, verrà chiesto di elaborare un comunicato stampa. La relazione d’aiuto. Gestire il livello emotivo: ruoli stereotipi, rischi e abilità.

Careddu Rita Obiettivi: Acquisire conoscenze sui temi della relazione di aiuto, il counseling, l’ascolto, gli stereotipi e i pregiudizi come errori di comunicazione. Offrire spunti di riflessione personale e di confronto tra giovani, migliorando le relazioni all’interno del gruppo di lavoro. Imparare tecniche di gestione della relazione e delle emozioni che ne derivano. Modalità e tempi di attuazione: l’incontro avrà una durata di due ore, in cui

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saranno affrontati argomenti teorici con riferimenti concreti e pratici. I metodi utilizzati saranno: lezioni frontali con supporti informatici (presentazioni), discussioni di gruppo sulle esperienze quotidiane, role playing, tutto con la particolare attenzione al rispetto della privacy e della libertà individuale. Gestione del tempo – gestione dei progetti

Careddu Rita Obiettivi: al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di: acquisire modalità di gestione del proprio tempo; riconoscere priorità ed urgenze nello svolgimento delle proprie attività; gestire lo stress; utilizzare strumenti efficaci di gestione del tempo. contenuti didattici: la classificazione del tempo: gestione passiva e gestione attiva del tempo; concetti di efficacia e di efficienza; la pianificazione in funzione degli obiettivi; organizzazione della propria scrivania fisica e/o virtuale; l’uso dell’agenda; software per la gestione del tempo. metodologie didattiche: lezione frontale in aula; analisi di casi; simulazione; verifica dell’apprendimento; schede di verifica dell’apprendimento a risposte multiple o v/f discussioni e lavoro di gruppo. Cenni sul Marketing sociale

Careddu Rita Obiettivi: Al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di:

Individuare logiche di mercato e strategie di vendita Distinguere i codici della comunicazione verbale e quelli della comunicazione non verbale; Distinguere differenti messaggi pubblicitari Distinguere il marketing sociale dal marketing commerciale Illustrare il concetto di responsabilità sociale Progettare una strategia di marketing sociale e promozione della salute.

Contenuti didattici: Il mercato L’individuazione del target La definizione della strategia La costruzione dell’offerta Metodi e strumenti di comunicazione La relazione con il cliente Il fund raising

Metodologie didattiche Lezione frontale in aula Analisi di casi Elaborazione di un project work

LABORATORI 1. Laboratorio: organizzare e gestire una raccolta di sangue

Careddu Rita Durigon Martina

L’attività viene svolta in tre fasi. La prima è una fase teorica di istruzione e informazione dei volontari nella quale, attraverso presentazione in power point e materiale informativo, vengono presentate e spiegate tutte le modalità e tecniche adottate per organizzare una raccolta sangue. La seconda è una fase pratica nella quale i volontari sono chiamati a mettere in atto parte delle conoscenze e informazioni (formazione teorica) precedentemente acquisite per la pianificazione della raccolta sangue, con particolare riferimento alla ricerca dei donatori idonei alla donazione sangue attraverso il sistema informatico associativo e alla promozione della giornata di raccolta attraverso mezzi di informazione e volantinaggio. La terza fase, quella conclusiva, riguarda tutte le azioni che i volontari sono chiamati a intraprendere, sempre secondo le informazioni (formazione teorica) in precedenza acquisite, per la buona riuscita della giornata di raccolta. Questa è una fase

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prettamente tecnica che inizia con la preparazione delle attrezzature/automezzi e di tutti gli altri materiali necessari alla raccolta sangue e prosegue con l’accoglienza dei donatori, la partecipazione/collaborazione nella gestione “burocratica” della donazione (consegna questionari, aggiornamento anagrafiche donatori/donazioni) sino alla consegna delle sacche raccolte presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale. Laboratorio: come organizzare e gestire una manifestazione promozionale

Mendelevich Alessandro L’argomento sarà sviluppato in una lezione d’aula con l’ausilio di strumenti multimediali quali computer e videoproiettore, lavagna a fogli mobili, blocchi notes, penne, pennarelli, fotocamera, cinepresa, ecc. Inizialmente verranno illustrate le manifestazioni già poste in essere dall’associazione analizzando le varie fasi progettuali. Ideazione dell’iniziativa, analisi di fattibilità, materiali e attrezzature occorrenti, personale necessario alla sua gestione, analisi del budget, individuazione del responsabile del progetto, assegnazione dei vari compiti “chi fa che cosa”. Le richieste autorizzative necessarie a seconda del tipo di iniziativa che si intende realizzare, analisi e ricerca di terzi da coinvolgere sia con intervento gratuito e/o dietro compenso (ad es. un gruppo musicale) per la buona riuscita della manifestazione. Gli strumenti più idonei per promuovere l’iniziativa, comunicati stampa, affissione manifesti, spot televisivi e/o radiofonici e quant’altro necessario. Dopo aver illustrato quanto sopra ai volontari verrà richiesto di simulare la progettazione di una iniziativa già consolidata per verificarne le capacità e le attitudini individuali e/o la propensione a svolgere il compito assegnato e la capacità di lavorare in gruppo. Verrà chiesto ai volontari di proporre e progettare una nuova iniziativa. Verrà anche insegnato che alla fine di ogni manifestazione deve essere fatta un’ analisi delle eventuali criticità al fine di migliorare gli interventi e soprattutto un’analisi dettagliata di costi e dei benefici sia in termini economici che dei risultati promozionali prefissi, verrà anche evidenziato che per ogni iniziativa sarà opportuno documentare la stessa anche realizzando filmati o fotografie. 3. Laboratorio: software gestionale associativo

Carta Cristina L’attività di questo laboratorio riguarda l’utilizzo del software associativo AssoAVIS relativo alla gestione dei donatori e delle donazioni. L’attività sarà svolta in tre fasi: la prima riguarda la presentazione del programma gestionale nel suo insieme con un primo approccio alle parti più importanti e di utilizzo quotidiano. Nella seconda fase saranno analizzate nello specifico le parti in precedenza presentate in modo da rendere i volontari adeguatamente istruiti. Nella terza fase, seguiti da vicino da un incaricato, saranno messe in pratica le informazioni acquisite con esercitazioni sulle varie anagrafiche e database inseriti nel programma gestionale. 4. Laboratorio - gestione di un sito Web un social network

Mendelevich Alessandro I volontari si trovano in una sala con un numero di PC sufficienti. Il relatore esporrà ai presenti, grazie anche al supporto di proiezioni audio/video, come gestire il sito web dell’organizzazione. Si precisa che tutti i PC devono essere collegati in rete affinché ogni singolo volontario possa provare a modificare una pagina web. Verranno indicati ai presenti tutti i dati per il login sia per il sito sia per la gestione dell’FTP grazie al quale è possibile caricare sul server ogni tipo di file. Ogni volontario sarà in grado di scrivere un articolo sul sito web, modificare il template, ordinare e modificare il menù, gestire le immagini e organizzare il sito. Il relatore sarà disponibile per ogni domanda e chiarimento sugli argomenti poco appresi dai presenti.

5. Laboratorio - Ideazione e efficacia di slogan e messaggi e progettazione grafica di prodotti promozionali

Mendelevich Alessandro Si tratterà di rivedere le modalità base di comunicazione già trasmesse nel precedente modulo formativo e di sperimentare esercizi e prodotti di comunicazione ideati e realizzati in gruppo. Per completezza, si ricordano i diversi obiettivi progettuali con le relative attività e si indica nello specchietto sottostante in che modo la formazione specifica risponda alla preparazione necessaria a svolgere ciascuna delle attività in progetto. La tabella sottostante descrive i moduli formativi in relazione agli obiettivi e alle attività, e non corrisponde alla successione cronologica dei moduli formativi, che vengono invece trattati dando

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precedenza a quelli introduttivi e generali. Il modulo sui rischi sui rischi connessi all’impiego dei volontari, essendo introduttivo, sarà tra quelli svolti entro i primi 90 giorni di servizio.

Tabella 13. Moduli formativi rispondenti alla preparazione necessaria ad ogni attività progettuale

ATTIVITÀ PROGETTUALE MODULI FORMATIVI METODO FORMATORE COMPETENZE

1.1 Aggiornamento dell’informazione

Rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile

Lezione frontale

Giuseppe Galanti

Ing. Enrico Biagi

Ex infermiere 118 e esperienza formativa anche per il Servizio Civile Esperienza pluriennale formativa

Norme di sicurezza Dlgs 81/08 e norme antincendio La sicurezza nei luoghi di lavoro: normativa, rischi, prevenzione.

Lezione frontale

Esercitazione

pratica

Principi base della comunicazione

Lezione frontale Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

Laboratorio - gestione di un sito Web, newsletter e social network

Laboratorio Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

1.2 Collaborazione con il gruppo Giovani

La relazione d’aiuto. Gestire il livello emotivo: ruoli stereotipi, rischi e abilità

Lezione e modalità

interattiva

Dott.ssa Rita Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

1.3

Presenza in eventi, manifestazioni sportive, feste

Gestione del tempo – gestione dei progetti

Lezione e modalità

interattiva

Dott.ssa Rita Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

Cenni sul Marketing sociale

Lezione e modalità

interattiva

Dott.ssa Rita Careddu

L’attività sul territorio (promozione, informazione…)

Lezione

Alessandro Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

Alessandro Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

Laboratorio: come organizzare e gestire una manifestazione promozionale

Laboratorio Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

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ATTIVITÀ PROGETTUALE MODULI FORMATIVI METODO FORMATORE COMPETENZE

1.4

Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sui temi della solidarietà e del dono

La sensibilizzazione nelle scuole. Metodologia didattica, strumenti tecnici di Avis Nazionale nelle scuole primarie e secondarie.

Lezione interattiva

Simulazioni.

Alessandro Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani ex volontario servizio civile

1.5 Incontri di informazione e di raccolta nelle scuole superiori

Simulazioni per una comunicazione efficace. La funzione di “peer educator”

Lezione interattiva

Simulazioni

Alessandro Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

1.6 Contatti con due comunità di stranieri

La componente straniera nel territorio ligure: risorsa e criticità. Le esperienze di coinvolgimento degli stranieri alla donazione.

Lezione interattiva

Alessandro Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

1.7 Campagna informativa agli stranieri

Ideazione e efficacia di slogan e messaggi e progettazione grafica di prodotti promozionali

Laboratorio Alessandro

Mendelevich

Esperienza associativa Componente Gruppo Giovani

ex volontario servizio civile

2.1 Giornate di promozione mediante l’Unità Mobile

Il sistema trasfusionale in Italia: Legislazione e normative di settore, rapporti tra associazioni di volontariato e Servizio Sanitario Nazionale

Lezione Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

2.2 Gestione del patrimonio dei donatori

La tutela e il trattamento dei dati: Legge 31/12/1996, n. 675 “tutela della privacy, successive integrazioni e modifiche”

Lezione frontale

Ing. Enrico

Biagi

Esperienza pluriennale formativa

Laboratorio: software gestionale associativo

Laboratorio Carta Cristina

Esperienza pluriennale associativa e formativa anche per il Servizio Civile

2.3 Chiamate mirate ai donatori

Welfare e territorio: normativa, assetti organizzativi e strumenti operativi per i servizi sociali e sociosanitari in Liguria

Lezione Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

2.4 Accoglienza e assistenza dei donatori

Laboratorio: organizzare e gestire una raccolta di sangue

Laboratorio

Dott.ssa Rita Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

Dott.ssa Martina Durigon

Titolo: laurea in Medicina e Chirurgia Esperienza associativa

Informazione e educazione sanitaria

Lezioni frontali/ dibattito

Giuseppe Galanti

Ex infermiere 118 e esperienza formativa anche per il Servizio

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ATTIVITÀ PROGETTUALE MODULI FORMATIVI METODO FORMATORE COMPETENZE

Norme e comportamenti sulla sicurezza - Il Primo Soccorso

Lezioni frontali ed esercitazioni

pratiche

Martina

Durigon

Civile Titolo: laurea in Medicina e Chirurgia Esperienza associativa

2.5

Sostegno e formazione alle sedi AVIS del territorio

Lo statuto e il regolamento delle AVIS

Lezione Dott.ssa Rita

Careddu

Presidente AVIS Comunale Genova con esperienza pluriennale associativa, formativa e di Servizio Civile

41) Durata:

La formazione specifica avrà una durata complessiva di 72 ore.

I diversi contenuti della formazione saranno trattati in moduli personalizzati, come si è visto, ciascuno con un adatto formatore e adeguata metodologia. Le ore dedicate a ciascun modulo, saranno modulate durante lo svolgimento, perché il percorso si adatterà alle esigenze dei volontari e andrà a soffermarsi maggiormente sugli argomenti sui quali sarà evidenziato un bisogno formativo. La formazione sarà svolta entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto: il 70% delle ore entro 90 giorni, il rimanente 30% entro 270 giorni dall’avvio del progetto. In caso di volontari subentrati i termini decorreranno dall’inserimento in servizio degli stessi. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE:

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Registrazione e certificazione della formazione. In linea con il Decreto n. 160/2013 "Linee guida per la

formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale", Avis Comunale Genova predispone i registri della formazione generale, secondo le modalità comunicate dall’UNSC, che al termine della erogazione saranno conservato presso la propria sede in via Passaggi 45 rosso, 16131 Genova, a disposizione dell’UNSC. Avis sarà disponibile a eventuali verifiche durante i corsi di formazione da parte di personale o di consulenti incaricati dall’Ufficio nazionale e a mostrare le indicazioni

relative alla valutazione periodica dell’apprendimento di nuove conoscenze e competenze secondo la metodologia descritta alla voce 28 e alla voce 42 del progetto. L’avvenuta erogazione della formazione generale sarà certificata mediante il sistema Helios entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. Per la formazione specifica Avis Comunale Genova predispone un Registro generale della formazione specifica contenente:

luogo di svolgimento del corso di formazione specifica, date ed orari delle lezioni;

registro dei volontari partecipanti al corso, con firme ed orario di inizio e fine lezione, nominativi degli assenti, con l’indicazione delle motivazioni, corredato dalla firma dei formatori presenti in aula;

indicazione delle tematiche trattate, con la precisazione, per ogni corso, delle metodologie utilizzate. Il Registro generale della formazione specifica sarà tenuto presso la sede di progetto fino al termine del corso, ed ivi conservato a disposizione dell’UNSC per almeno due anni dal termine del progetto stesso.

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Monitoraggio: AVIS Comunale Genova utilizza, per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti:

- 1 verifica in ingresso - 1 verifica in uscita

realizzati mediante un questionario, una scheda di verifica o la realizzazione di una attività interattiva di lavoro con i volontari, predisposta ad hoc dal formatore sulla base delle specifiche esigenze. Oltre al piano di monitoraggio descritto al punto 42 , il presente progetto svolge attività di monitoraggio aggiuntive. Per la formazione generale, durante il percorso formativo viene effettuato un monitoraggio interno periodico relativo all’andamento, all’apprendimento di conoscenze e competenze specifiche e al gradimento dei volontari. Il monitoraggio prevede i seguenti strumenti:

- 1 questionario di verifica e valutazione al termine di ogni giornata formativa - 1 questionario di valutazione del percorso formativo al termine del corso

Infatti al termine di ogni laboratorio e di ogni incontro di formazione saranno sottoposti ai volontari questionari di valutazione finalizzati alla rilevazione del gradimento dei volontari per la formazione erogata e all’analisi dei risultati raggiunti, oltre che alla rilevazione di eventuali bisogni formativi non soddisfatti, come alla misurazione sui temi principali del grado di apprendimento e partecipazione alla materia trattata. (Cfr. l’agenda formativa allegata relativa alla Formazione generale). Periodicamente, utilizzando i risultati dei questionari somministrati e dei contatti telefonici attivati con i volontari, vengono ridefiniti contenuti e metodologia e organizzati nuovi momenti di formazione laddove sia emersa dai volontari qualche esigenza di approfondimento rispetto ai corsi già realizzati. Per la formazione specifica il monitoraggio riguarda anche la capacità dei singoli volontari di acquisire le conoscenze teorico pratiche in merito alle singole attività volte al raggiungimento degli obiettivi. Alcune di queste vengono acquisite durante le sessioni di formazione, altre vengono poi consolidate durante il corso dell’anno nello svolgimento delle attività, e sono descritte alla voce 28 della scheda. L’acquisizione delle competenze/conoscenze saranno monitorate durante l’attività formativa o durante lo svolgimento dell’attività; nei due casi, saranno di volta in volta coinvolti i formatori stessi oppure gli operatori che seguiranno direttamente le attività svolte dai volontari, e tra questi in particolare l’Operatore Locale di Progetto. Genova, 14 ottobre 2016

Il Responsabile legale dell’ente Il Presidente

Dott.ssa Rita Careddu