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ELEMENTI COSTITUTIVI
DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
Livio de Santoli, Francesco Mancini
Università La Sapienza di [email protected]
www.eeplus.it
www.ingenergia.it
Introduzione2
• Un sistema impiantistico si compone, in generale, di diversi sottosistemi ognuno
con una funzione ed un ruolo ben precisi.
• Con l’obiettivo di raggiungere il comfort termico:
o un sottosistema di produzione, costituito da macchine per generare energia
termica e frigorifera;
o un sottosistema (eventuale) di accumulo, costituito da apparecchiature per
accumulare l’energia termica o frigorifera prodotta;
o un sottosistema di distribuzione, costituito da tubazioni o canalizzazioni;
o un sottosistema di regolazione, per la gestione dei flussi energetici;
o un sottosistema di emissione, costituito da elementi terminali per la cessione
dell’energia agli ambienti da riscaldare o raffrescare.
• Con l’obiettivo di controllare la qualità dell’aria o l’umidità relativa:
o macchine per inviare aria esterna pulita all’interno dell’edificio (eseguendo, se
necessario, i trattamenti ritenuti opportuni) e macchine per riprendere aria
dagli ambienti;
o sistemi per la distribuzione dell’aria all’interno dell’edifico, di immissione
(mandata) e di estrazione (ripresa);
o elementi terminali per l’immissione e per l’estrazione dell’aria negli ambienti
Rendimento di una macchina3
• Rendimento () di una macchina o di un sistema è il rapporto tra l’energia (o la
potenza) utile erogata dalla macchina (QU) e l’energia (o la potenza) disponibile (QD) in
ingresso alla macchina
• Serve a caratterizzare numericamente la capacità della macchina di utilizzare l’energia
disponibile.
QD Macchina QU
QP
PUDQQQ
D
U
Q
Q
• Numero adimensionale con un valore compreso tra 0 e 1 (tra 0 e 100% se
espresso in percentuale)
• Per certe macchine, si considera rendimento il rapporto tra la grandezza utile in
uscita e la grandezza disponibile in ingresso (solitamente quella pagata in
termini economici)
• In questi casi, rapportando grandezze anche disomogenee dal punto di vista
delle caratteristiche e delle unità di misura, il rendimento può essere anche
maggiore di 1 e accompagnato dall’unità di misura
Rendimento di macchine in serie o in parallelo4
QD1 Macchina1 QU1
QP1
QD2 Macchina2 QU2
QP2
21
2
2
1
1
1
2 D
U
D
U
D
U
SQ
Q
Q
Q
Q
Q
• Il rendimento di due macchine in serie è uguale al prodotto dei rendimenti delle
due macchine singole.
• Ognuno dei rendimenti è minore di uno: il rendimento complessivo diminuisce
al crescere del numero di macchine messe in serie.
QD1 Macchina1 QU1
QP1
QD2 Macchina2 QU2
QP2
21
2211
21
21
DD
DD
DD
UU
PQQ
Combustibili e potere calorifico5
• I combustibili sono sostanze in grado di produrre energia termica a seguito di
una reazione chimica di ossidazione detta combustione.
• Sono classificati in solidi, liquidi e gassosi;
o i combustibili solidi devono solitamente essere frantumati in modo da
facilitare sia il trasporto sia l’utilizzazione;
o i combustibili liquidi presentano importanti vantaggi in termini di trasporto
e non pongono particolari problemi di miscelazione con l’aria comburente;
o i combustibili gassosi presentano le migliori caratteristiche di miscibilità
con l’aria comburente, ma presentano delle criticità nel trasporto e nella
distribuzione.
Combustibili e potere calorifico6
- potere calorifico superiore (PCS): quantità di calore disponibile per effetto
della combustione completa quando i prodotti della combustione siano riportati
alla temperatura iniziale del combustibile e del comburente;
- potere calorifico inferiore (PCI): potere calorifico superiore diminuito del
calore di vaporizzazione dell’acqua formatosi durante la combustione di un
combustibile contenente idrogeno; se il vapore d’acqua contenuto nei gas di
combustione (mv) non viene condensato e non rilascia quindi il calore di
condensazione (r), la quantità di calore complessivamente resa disponibile è
minore.
vmrPCSPCI
PCI [MJ/kg]
PCS[MJ/Kg]
Petrolio greggio 41,9 44,8Benzina per auto 44,0 46,9GPL 45,7 49,8Gasolio 42,9 45,7Gas naturale 35,9 38,8Metano 37,8 43,3Coke 30,2 30,5Litantrace 31,5 32,4
Generatori di calore7
Generatore di calore: dispositivo all’interno del quale avviene il trasferimento di
calore, sviluppato dal combustibile bruciato all’interno della camera di
combustione, ad un fluido termovettore (di solito acqua)
Costituito da due parti fondamentali
- il bruciatore nel quale avviene la miscelazione tra combustibile e comburente
regolandone il quantitativo corretto da inviare alla caldaia;
- la caldaia, in cui il calore contenuto nella fiamma e nei fumi viene ceduto al
fluido termovettore attraverso una superficie di scambio che li divide
fisicamente; i fumi, dopo aver ceduto il calore, vengono convogliati al camino
e da qui espulsi in atmosfera.
• Classificazione dei bruciatori operata in base al tipo di combustibile che sono
in grado di bruciare
• Classificazione delle caldaie in funzione della tipologia costruttiva (tubi di
fumo o tubi d’acqua), in funzione del materiale con cui sono costruite (ghisa o
acciaio), oppure in funzione del livello di pressione della camera di
combustione (in depressione o pressurizzate).
Caldaie8
Tipologia costruttiva:- caldaie a tubi di fumo: l’acqua bagna la parte esterna di tubi in cui circolano i fumi caldi
diretti al camino; le caldaie civili sono quasi sempre a tubi di fumo;
- caldaie a tubi d’acqua, in cui è l’acqua che scorre all’interno di tubi lambiti esternamente
dalla fiamma e dai prodotti della combustione.
Materiale di costruzione:- caldaie in ghisa di tipo componibile, costituite da elementi trasversali cavi in ghisa che
individuano il percorso dei fumi e dell’acqua; caratterizzate da elevata resistenza alla
corrosione e dalla possibilità di essere montate sul posto; sono pesanti e fragili e temono
repentine variazioni di temperatura (shock termici); fino a circa 600-700 kW;
- caldaie in acciaio; costruite interamente in officina; temono la corrosione ed in particolare
quella causata dalla condensazione acida dei fumi; più leggere e compatte di quelle in ghisa,
sopportano meglio gli shock termici; fino a circa 3.000 kW.
Livello di pressione in camera di combustione:- caldaie con focolaio in depressione, in cui il tiraggio naturale del camino mantiene nella
camera di combustione una pressione minore di quella atmosferica presente nel locale
centrale termica;
- caldaie pressurizzate: la camera di combustione e il percorso dei fumi vengono pressurizzati
grazie all’insufflaggio di aria comburente effettuato per mezzo di un bruciatore, dotato di
ventilatore; rendimento più alto
Rendimento di un generatore di calore9
QDGeneratore
di caloreQU
QI QM
QL
QC
QD
Generatore
di caloreQU
QI QM QC
QL
LIMCUcDQQQQQPCSmQ
IMCUcDQQQQPCImQ
- perdite al camino (QC) per calore sensibile nei fumi che rappresentano la quota
più grande delle perdite; i prodotti della combustione sono rilasciati a
temperatura più alta di quella iniziale del combustibile;
- perdite dal mantello (QM) della caldaia per scambio termico convettivo e per
irraggiamento attraverso l’involucro esterno del generatore e l’ambiente;
- perdite per incombusti (QI), associate ad una combustione incompleta
- calore latente (QL) nei fumi dovuto alla presenza di vapore acqueo
Rendimento di un generatore di calore10
QDGeneratore
di caloreQU
QI QM
QL
QC
QD
Generatore
di caloreQU
QI QM QC
QL
LIMCUcDQQQQQPCSmQ
IMCUcDQQQQPCImQ
Per ragioni storiche, viene ritenuto disponibile non il potere calorifico superiore
ma quello inferiore e quindi il rendimento di un generatore di calore è:
D
IMC
D
IMCD
D
U
PQ
QQQ
Q
QQQQ
Q
Q
1
Rendimento di un generatore di calore a
condensazione
11
QU
QL
QD
Generatore
di caloreQU
QI QM QC
QL
QD
Generatore
di calore
QI QM QC
• Possibile utilizzo del calore di condensazione del vapor d’acqua presente nei fumi
• La condensazione del vapore presente nei fumi e quindi il recupero del calore di
condensazione è possibile se la temperatura dei fumi è abbassata fino al punto di
rugiada.
• Le caldaie a condensazione hanno un rendimento più alto delle caldaie
tradizionali, dal momento che recuperano una quota del calore latente dei fumi,
evacuano fumi a temperature più basse e, operando a temperature più basse,
hanno minori perdite dal mantello.
• Mantenendo la definizione (convenzionale) del rendimento per la differenza tra
PCI e PCS, può accadere che il rendimento di una caldaia a condensazione sia
anche superiore ad uno.
Rendimento di un generatore di calore12
90
100
110
80
70
60
50
40
30
20
10
0
20 30 40 50 60 70 80 90 100
A - Caldaia tradizionale a temperatura costante
B - Caldaia innovativa a temperatura costante
C - Caldaia a temperatura scorrevole
D - Caldaia a condensazione
A
C D
B
Grado di parzializzazione [%]
Ren
dim
en
to [
%]
100
95
20 30 40 50 60 70 80 90 100
A - Temperatura fluido termovettore 90-70 °C
B - Temperatura fluido termovettore 75-60 °C
C - Temperatura fluido termovettore 40-30 °C
Grado di parzializzazione [%]
Ren
dim
en
to [
%]
100
105
99
97
101
103
107
109
A
B
C
111
Confronto tra caldaie
di diversa tecnologia
Confronto tra caldaie
a condensazione per
diverse temperature
13
Caldaie
Le macchine frigorifere
permettono un effetto termico non
conseguibile spontaneamente
ovvero permettono di sottrarre
calore da una sorgente a
temperatura inferiore e di cederlo
ad una sorgente a temperatura
superiore
Gruppi frigoriferi e pompe di calore14
Q2
Q1
evaporatore
condensatore
valvola di
laminazione
compressore
alta pressione
alta temperatura
bassa pressione
bassa temperatura
- refrigeratori o gruppi frigoriferi se lo scopo è sottrarre calore alla sorgente a
temperatura inferiore
- pompe di calore se lo scopo è cedere calore alla sorgente a temperatura superiore
- macchine frigorifere a recupero di calore (parziale o totale) o gruppi polivalenti
con i due scopi congiunti
a. macchine a compressione di vapore, in cui il fluido di lavoro cambia fase
(liquida e vapore), con introduzione di energia meccanica (elettrica);
b. macchine ad assorbimento, che sfruttano la solubilità e l’elevata affinità di due
sostanze, per realizzare un ciclo in cui l’introduzione di energia avviene sotto
forma di calore.
Gruppi frigoriferi e pompe di calore15
Q2
Q1
evaporatore
condensatore
valvola di
laminazione
compressore
alta pressione
alta temperatura
bassa pressione
bassa temperatura
- nell’evaporatore il fluido frigorigeno evapora (da liquido a vapore); nel
passaggio di stato sottrae il calore Q2 alla sorgente a temperatura inferiore;
- nel compressore si ha un incremento della pressione e della temperatura; la
compressione richiede un lavoro meccanico e quindi energia elettrica (E);
- nel condensatore il fluido frigorigeno condensa (da vapore a liquido); nel
passaggio di stato cede il calore Q1 alla sorgente a temperatura superiore;
- nella valvola di laminazione il fluido frigorigeno allo stato liquido espandendosi
(diminuisce la pressione) e si raffredda (diminuisce la temperatura).
EQQ 21
Gruppi frigoriferi e pompe di calore16
Q2
Q1
evaporatore
condensatore
valvola di
laminazione
compressore
alta pressione
alta temperatura
bassa pressione
bassa temperatura
EQQ 21
• Gruppo frigorifero, il rendimento è detto EER
(Energy Efficiency Ratio, indice di efficienza
energetica)
• Pompa di calore, il rendimento è detto COP
(Coefficient Of Performance, coefficiente di
prestazione)
• Gruppo polivalente
E
QEER 2
121
EERE
EQ
E
QCOP
E
QQCOPEER 21
Gruppi frigoriferi e pompe di calore17
Unità di trattamento aria18
• L’unità di trattamento aria, detta anche UTA, è una macchina a sezioni
componibili, ognuna delle quali destinata ad una diversa funzione.
• Nella configurazione classica prevede tre batterie di scambio termico
(preriscaldamento, raffreddamento e postriscaldamento), una sezione di
umidificazione, serrande di regolazione della portata d’aria, filtri di diversi tipi ed
efficienza, ventilatori di ripresa e di mandata dell’aria; può ospitare anche
recuperatori di calore, camere di miscela, silenziatori.
+ - +
Ventilatore
di ripresaRecuperatore
di calore Silenziatore Filtro piano
Ripresa
Mandata
Presa
aria
esterna
Espulsione
aria
Silenziatore
Filtro piano
Filtro a tasche
Batteria di pre-riscaldamento
Batteria di raffreddamento
Batteria di post-riscaldamento
Sezione di umidificazione
Separatore di gocce
Ventilatore
di mandata
Unità di trattamento aria19
Recuperatori di calore20
• Per controllare la qualità dell’aria senza alterare troppo il bilancio termico
dell’ambiente, possono essere impiegati dei recuperatori di calore.
• Un recuperatore di calore è costituito da due sezioni ventilanti di mandata e di
ripresa e da una sezione di recupero termico, che, a seconda delle tipologie, potrà
essere di tipo sensibile o di tipo entalpico.
• Il recuperatore di calore può contenere anche una batteria di scambio termico (di
riscaldamento e di raffreddamento) e una sezione di umidificazione.
• Talvolta e impropriamente, sono definiti unità di trattamento aria.
Ventilatore
di ripresa
Ventilatore
di mandata
Scambiatore
di calore
Aria di
mandata
Aria
espulsa
Aria
esternaRipresa
aria
ambiente
Recuperatori di calore21
Accumulo dell’energia termica e frigorifera22
• per far fronte a picchi di richiesta nel corso della giornata; oppure per far fronte
a vuoti di produzione;
• per ragioni economiche (quando il costo dell’energia è più basso);
• per ragioni connesse al rendimento di produzione delle macchine (ad es. i
gruppi frigoriferi di notte hanno un rendimento maggiore, in virtù di
temperature di condensazione più basse)
• per moderare l’aleatorietà di produzione delle fonti rinnovabili;
• per incrementare l’inerzia termica di un piccolo impianto.
attacco
tubazioni di
mandata/ritornoserpentino di
scambio
termico serpentino di
scambio
termicoattacco
tubazioni
mandata/ritorno rubinetto di
scarico
strumentazione
di misura e di
sicurezza
Accumulo dell’energia termica e frigorifera23
TcMEp
L’energia termica o frigorifera può essere accumulata in forma sensibile o latente.
rME
- M è la massa dell’accumulo
- cp è il calore specifico a pressione costante
- T è la differenza tra la temperatura dell’accumulo e dell’utilizzo
- r è il calore latente (solidificazione, liquefazione, evaporazione,
condensazione)
- Maggiore è la potenza (P), minore sarà il tempo per caricare
l’accumulo. PE
Energia termica o frigorifera ottenuta con:
• resistenza elettrica per generare;
• scambiatore di calore a serpentino,
percorso da acqua calda o fredda;
• condensatore o l’evaporatore di una pompa
di calore per produrre energia termica o
frigorifera.
Fluidi impiegati negli di impianti di
climatizzazione
24
• Un fluido termovettore può scambiare con un generico sistema calore sensibile
o calore latente
• Calore sensibile: variazione della temperatura del fluido
• Calore latente: si avrà un passaggio di stato
• Il sistema può essere un ambiente, un terminale di impianto o altro
• Il fluido può essere aria, acqua, un fluido frigorigeno
• Temperature di utilizzo
TcmQp
rmQ
- m è la portata in massa del fluido
- cp è il calore specifico a pressione costante del fluido
- T è la differenza tra la temperatura del fluido in ingresso ed in
uscita dal sistema a cui si vuole cedere il calore trasportato
- r è il calore latente di evaporazione/condensazione
• per trasportare 10 kW di energia termica
o Aria : T=10°C, m=0,99 kg/s, portata in volume G=0,83 m3/s
o Acqua : T=10°C, m=0,24 kg/s, portata in volume G=0,00024 m3/s
o Fluido frigorigeno: r=200 kJ/kg e massa volumica 5 kg/m3, m= 0,05 kg/s;
portata in volume G=0,01 m3/s
Tubazioni per la distribuzione dell’acqua25
• Realizzate in materiale metallico o in materiale plastico (polietilene
reticolato PEX, polipropilene PP, polietilene ad alta densità PEAD,
PVC), essendo le prime (acciaio o rame) quelle più utilizzate per la
distribuzione a media e alta temperatura
• Il rame ha un costo maggiore dell’acciaio, ma consente una maggiore
facilità di installazione e di posa in opera
• Si utilizzano tubazioni in acciaio non legato (senza saldatura) per le
distribuzioni primarie (per esempio, in centrale termica o frigorifera,
per le colonne montanti, ecc.) e le tubazioni in rame per i circuiti
secondari (per esempio, per il collegamento dei corpi scaldanti con il
collettore di distribuzione)
• Tabelle con standard per ogni materiale e per ogni uso
Canalizzazioni per la distribuzione dell’aria26
• Materiali metallici, quali acciaio zincato, acciaio inossidabile, acciaio
verniciato o preverniciato, zinco-alluminio, alluminio
• Materiali plastici quali il PVC
• Più diffuse le canalizzazioni metalliche
• Canalizzazioni tessili in PVC: impiego dove è richiesta rapidità di
installazione e costi ridotti e laddove la leggerezza sia un requisito
molto importante; è anche apprezzata la possibilità di un facile
smontaggio per operazioni di pulizia o lavaggio
• Le canalizzazioni dell’aria possono essere di tipo flessibile per
facilitare il raccordo tra elementi diversi della canalizzazione o per
facilitare il collegamento di un terminale
Isolamento termico di tubazioni e canalizzazioni27
• Per evitare perdite indesiderate di energia lungo
il percorso, le tubazioni e le canalizzazioni
degli impianti termotecnici devono essere
coibentate con materiale isolante
• Lo spessore minimo dell’isolamento è stabilito
per legge (D.P.R. 412/93) in funzione del
diametro della tubazione e della conduttività
termica del materiale isolante
• I materiali isolanti a base di gomma sintetica, di
schiume poliuretaniche o possono essere di tipo
fibroso, come la lana di vetro o di roccia
• Per evitarne il danneggiamento, la posa deve
essere effettuata con cura e, inoltre, si rende
necessaria una protezione con fogli di carta
bitumata, in PVC o con lamierino metallico
(alluminio o acciaio)
Pompe di circolazione28
• Le pompe sono macchine che, ricevendo energia meccanica da un qualsiasi
motore, la trasmettono al liquido che le attraversa.
• Solitamente di tipo centrifugo; una parte rotante detta girante e una parte fissa
(corpo pompa) entro cui si muove l’acqua convogliata dalla forza centrifuga.
L’acqua entra nel corpo di pompa attraverso un tubo di aspirazione e viene
inviata, attraverso il movimento della girante, nel tubo di mandata.
• Il tubo di aspirazione è assiale rispetto alla girante, il tubo di mandata è radiale.
• A seconda della disposizione dell’albero di trasmissione, si distinguono in
orizzontali e verticali.
mandata mandata
corpo
pompa
motore
elettrico
basamentoaspirazione
basamento
corpo
pompa
pGP
=0,70,8
La potenza elettrica (P) assorbita dalla pompa è espressa in [W], la portata in volume (G)
in [m3/s], la prevalenza (p) in [Pa].
Pompe di circolazione29
Ventilatori30
• Un ventilatore è una macchina operatrice rotante che trasmette al fluido che la
attraversa una determinata energia sotto forma di aumento di pressione
• I ventilatori possono essere classificati in assiali o centrifughi.
• I ventilatori assiali (o elicoidali) sono quelli in cui l’aria viene spinta da un’elica
ed il flusso mantiene la stessa direzione all’entrata e all’uscita del ventilatore,
mantenendosi parallela all’asse della girante. Possono essere installati a muro o a
parete, per l’immissione o per l’estrazione di aria. I ventilatori assiali, di solito, si
installano in quelle applicazioni in cui la perdita di carico da superare è modesta.
• I ventilatori centrifughi sono quelli in cui l’aria è spinta da una girante a pale ed è
indirizzata verso una voluta, con aspirazione lungo la direzione dell’asse della
girante e mandata in direzione radiale (cioè in direzione perpendicolare all’asse
della girante).
pGP
=0,60,75
motore
elettricovoluta
mandata mandata
aspirazione
ancoraggio
Ventilatori31
Valvole e serrande di bilanciamento e taratura32
• Permettono di regolare con precisione la portata:
• di un liquido in una tubazione (valvole); azione di regolazione effettuata
agendo su una manopola che comanda il movimento di un otturatore
• di un gas in una canalizzazione (serrande); azione di regolazione effettuata
variando la sezione di passaggio, grazie al movimento di apposite alette
• Il corretto bilanciamento dei circuiti è indispensabile per garantire il
funzionamento dell’impianto alle condizioni di progetto
aletta
di regolazione
mobile
regolazione
asse
Sottosistema di regolazione33
• L’obiettivo di un sistema impiantistico è rappresentato da valori ben precisi delle
grandezze controllate, a fronte di grandezze perturbatrici variabili nel tempo
• I carichi termici, la produzione di vapore o di contaminanti non sono costanti
• Necessità di regolare il sistema, con aggiustamenti continui al funzionamento, in
maniera tale da mantenere un controllo preciso
• Per regolare un sistema occorre:
- fissare il valore della variabile da controllare;
- misurare la variabile, confrontando il valore con quello di riferimento;
- stabilire gli aggiustamenti da effettuare per riportare la variabile al valore
fissato.
sensore
grandezza
regolata
regolatore
mezzo
regolante
organo di
regolazione
organo di
comando
valore di riferimento
(set-point)
Circuito di regolazione o catena di regolazione:
- elemento di misura (sonda o sensore o
trasmettitore)
- elemento regolatore, confronta il valore misurato
con il valore di riferimento e invia un comando
all’organo di regolazione
- un attuatore, ovvero un organo finale di
regolazione, che consente l’azione di
aggiustaggio
Radiatori34
• Utilizzati per il riscaldamento di un ambiente, ossia per compensare il carico
termico invernale.
• Composti da elementi in serie affiancati per arrivare alla superficie radiante
desiderata, realizzati in forme diverse, a colonne, a forma piana con o senza
canali e nervature
• Il trasferimento di calore all’ambiente avviene più per convezione che per
irraggiamento
• In lamiera d’acciaio, in ghisa o in alluminio.
• I radiatori in ghisa sono i più usati, avendo una buona inerzia termica e
un’ottima resistenza alla corrosione.
• I radiatori in lamiera d’acciaio sono più economici, hanno dimensioni e peso
ridotti a parità di resa, ma sono più facilmente corrodibili.
• I radiatori in alluminio sono facilmente corrodibili se il pH dell’acqua contenuta
è diverso da valori compresi nell’intervallo 4-5
• Il radiatore è collegato ad una rete di acqua calda dalla quale preleva la
potenza termica che sarà poi ceduta all’ambiente.
Radiatori35
Valvola
di taratura
(detentore)
Valvola
di regolazioneSfiato aria
inte
ra
sse
alt
ezza
profondità larghezza
Tkq
radH
,
Modello Dimensioni [mm] Potenza [W]
k Alt. Larg. Prof. Inter. T=50°C T=60°C
EL-R-350 440 80 95 350 94 120 0,54 1,320 EL-R-500 590 80 95 500 123 157 0,72 1,321 EL-R-600 690 80 95 600 142 181 0,87 1,322 EL-R-700 790 80 95 700 161 205 0,91 1,323 EL-R-800 890 80 95 800 180 229 1,01 1,324
T è la differenza tra la temperatura
media del radiatore e la temperatura
dell’aria (in condizioni nominali è
supposta pari a 50°C, essendo pari a
70°C la temperatura media del radiatore
e a 20° la temperatura dell’aria)
ndHradHradHQqnQ
,,,
In ambienti grandi, suddividere la potenza termica su più
radiatori, in ragione di uno ogni 30-40 m2.
Radiatori36
Ventilconvettori37
• Utilizzati per riscaldare o raffrescare un ambiente, ossia per compensare il carico
termico invernale ed il carico termico estivo.
• costituiti da un carter metallico o di materiale plastico contenente una o due
batterie di scambio termico aria/acqua, uno o più ventilatori con motore
elettrico, un filtro dell’aria, dispositivi per la raccolta della condensa
• scambiano calore con l’ambiente per convenzione forzata
• a 2 tubi o a 4 tubi
• I ventilconvettori a 2 tubi sono dotati di una sola batteria di scambio termico,
alimentata con cambio stagionale da acqua calda o refrigerata
• I ventilconvettori a 4 tubi sono dotati di due batterie di scambio termico e
possono funzionare contemporaneamente sia con acqua calda che refrigerata
• Presenti sul mercato in diverse forme costruttive, per diversi modalità di
installazione:
o di tipo verticale o di tipo orizzontale
o a mobiletto, a cassetta, a parete, ecc.
o con o senza carter di copertura
o per ogni modello, esistono diverse grandezze, in grado di erogare potenze
termiche diverse
Ventilconvettori38
tubazione di raccolta
condensa
griglia di mandata
griglia di ripresa
tubazioni di
mandata/ritorno
fluido termovettore
batteria di scambio
termico
ventilatore
• Generalmente, i ventilconvettori funzionano con temperature dell’acqua di
45-40°C nella stagione invernale e di 7-12°C nella stagione estiva
• La potenza resa all’ambiente dipende dalle temperature di alimentazione e dalla portata
d’aria che attraversa il ventilconvettore stesso
• Per evitare discomfort locale, la temperatura dell’aria in uscita dal ventilconvettore
deve essere compresa tra 35 e 50 °C• Nella stagione estiva, limitare la condensazione del vapore acqueo dell’aria sulla
batteria fredda, mantenendo la temperatura della batteria superiore alla temperatura di
rugiada dell’aria ambiente (temperature dell’acqua 10-15°C o anche più alte)
• In ogni caso, collegamento ad una rete di scarico della condensa
controsoffitto
griglia di mandata
griglia di ripresa
tubazioni di
mandata/ritorno
fluido termovettore
tubazione
di raccolta condensa
Ventilconvettori 39
tubazione di raccolta
condensa
griglia di mandata
griglia di ripresa
tubazioni di
mandata/ritorno
fluido termovettore
batteria di scambio
termico
ventilatore
V1 V2 V3 V4 V5 V6 V7 V8 V9 V10 V11 V12 V13 V14 V15 V16
Resa termica [W]
A 1360 1770 2320 3160 3550 3800 4460 5250 5380 6100 5380 5490 7810 7990 9480 9810 M 1200 1510 1840 2450 2860 2950 3410 4130 3940 5220 4840 5190 6170 6730 7820 8550 B 990 1130 1250 2060 2220 2480 2600 3060 3000 3650 3680 3870 4510 5300 6030 6980
Resa frigorifera totale [W]
A 1000 1500 1730 2400 2800 2800 3400 4450 4190 4970 4600 4860 6350 6910 8600 7620 M 840 1220 1370 1840 2280 2150 2780 3590 3511 4320 3850 4370 5210 5000 7320 6880 B 650 840 1010 1550 1760 1810 2080 2690 2509 3100 2760 3220 3920 4290 5770 5690
Resa frigorifera sensibile [W]
A 830 1240 1380 1900 2130 2200 2760 3300 3000 3540 3500 3980 5030 5680 5780 5530 M 690 1000 1090 1570 1720 1820 2230 2640 2540 3060 3070 3300 4100 3780 4870 5350 B 510 670 760 1110 1250 1280 1660 1960 1790 2170 2120 2440 3060 2970 3800 4420
Portata d’aria [m3/h]
A 200 290 290 450 450 450 600 600 720 720 720 920 920 1140 1140 1300 M 160 220 220 350 350 350 460 460 600 600 600 720 720 930 930 1120 B 110 140 140 260 260 260 330 330 400 400 400 520 520 700 700 900
Dimensioni [mm]
l 640 750 750 980 980 980 1200 1200 1200 1200 1200 1320 1320 1320 1320 1320 h 563 563 563 563 563 563 563 563 563 563 563 688 688 688 688 688 p 220 220 220 220 220 220 220 220 220 220 220 220 220 220 220 220
Velocità del ventilatore: A = alta, M = media, B = bassa Dimensioni: l = larghezza, h = altezza, p = profondità Le rese termiche sono riferite ad un ventilconvettore alimentato con acqua a 50-40°C e ad un ambiente alla temperatura di 20°C Le rese frigorifere sono riferite ad un ventilconvettore alimentato con acqua a 7-12°C e ad un ambiente alla temperatura di 26°C e con umidità relativa del 50%
ndHventHHventHQqnQ
,,,
ndCventCCventCQqnQ
,,,
Ambienti grandi: suddividere la potenza su
più ventilconvettori (uno ogni 30-40 m2)
Ventilconvettori 40
Split 41
• Gli impianti ad espansione diretta sono anche detti impianti split (Split System)
ad unità funzionali separate e sono utilizzati per raffrescare e riscaldare l’aria
degli ambienti.
• Composti da due elementi staccati tra loro, l’unità interna scambia calore con
l’ambiente interno, l’unità esterna scambia calore con l’esterno
• Multi-split se costituiti da più unità interne abbinate ad una sola unità esterna
• Possono essere realizzati in configurazione monoblocco, accorpando le due
unità in un’unica unità interna (soluzione apprezzata in edifici di pregio): ciò
comporta un maggior rumore dell’unità interna
• Costruttivamente, le unità interne sono molto simili ai ventilconvettori: sono
costituite da un carter metallico o di materiale plastico contenente una batteria di
scambio termico, uno o più ventilatori con motore elettrico, un filtro dell’aria,
dispositivi per la raccolta della condensa
• La differenza tra split e ventilconvettori principalmente nella batteria di scambio
termico:
o nel caso dei ventilconvettori, è percorsa internamente da acqua
o nel caso delle unità split è percorsa internamente da un fluido frigorigeno.
Split 42
tubazioni
refrigerante
unità interna
unità esterna
S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8 Resa termica max [W] 1900 2500 3200 4000 5000 6300 8000 12500 Resa frigorifera max [W] 1700 2200 2800 3600 4500 5600 7100 11200
Portata d’aria [m3/h]
A 317 352 352 694 691 720 1198 1558 M2 313 334 334 601 630 630 961 1198 M1 298 313 313 540 540 540 B 295 295 295
Dimensioni [mm] l 815 815 815 898 898 898 1170 1170 h 295 295 295 295 295 295 365 365 p 225 225 225 249 249 249 295 295
Velocità del ventilatore: A = alta, M2 = media2, M1 = media 1, B = bassa Dimensioni: l = larghezza, h = altezza, p = profondità Le rese termiche sono riferite ad un ambiente alla temperatura di 20°C Le rese frigorifere sono riferite ad un ambiente alla temperatura di 26°C e con umidità relativa del 50%
ndHsplHHsplHQqnQ
,,,
ndCsplCCsplCQqnQ
,,,
• Possono funzionare in solo raffrescamento o in pompa di calore se dotate di dispositivi
per l’inversione del ciclo.
• efficienza energetica superiore dei sistemi idronici, con uno spazio occupato minore
• vantaggio importante in occasione di ristrutturazioni di edifici esistenti o di edifici storici
• difficile sezionamento dell’impianto e necessità di manutentori qualificati.
Split 43
tubazioni
refrigerante
unità interna
unità esterna
Pannelli radianti 44
• Impiegati sia per il riscaldamento che per il raffrescamento
• Possono essere a pavimento, a parete o a soffitto
• Il riscaldamento degli ambienti avviene in maniera diversa rispetto agli impianti
tradizionali; questi riscaldano l’aria ambiente mentre quelli a radiazione
modificano il bilancio termico degli occupanti, diventando prevalente lo
scambio termico per radiazione. La temperatura operativa assume un ruolo
molto importante, con un miglioramento del benessere degli occupanti.
14 16 18 20 22 24 26 14 16 18 20 22 24 26 14 16 18 20 22 24 26
14 16 18 20 22 24 26 14 16 18 20 22 24 26 14 16 18 20 22 24 26
curva ideale benessere termico pannelli radianti a pavimento pannelli radianti a parete
ventilconvettoriradiatoripannelli radianti a soffitto
Pannelli radianti 45
Vantaggi:
• recupero di spazi interni, non esistendo corpi scaldanti
• riduzione della temperatura interna e quindi risparmio energetico, in quanto, a
parità di temperatura operativa, aumenta la temperatura radiante
• ridotto gradiente di temperatura verticale con maggior comfort ambientale
• possibilità di impiego di calore a bassa temperatura (da recuperi termici, da
cogenerazione, da pompe di calore o da caldaie a condensazione)
• nessun rumore e assenza di correnti d’aria
Svantaggi :
• inerzia termica e quindi strategie mirate di conduzione e regolazione, con tempi
di messa a regime lunghi e difficoltà nel seguire rapidamente il carico termico
• possibile perdita di liquido per rottura all’interno delle strutture
• limite superiore alla resa rappresentato dalla temperatura superficiale del
pannello che non può superare determinati valori
• in raffrescamento è fondamentale il controllo della temperatura superficiale del
pannello stesso, per evitare condensazione del vapore acqueo presente nell’aria
(temperatura del pannello superiore alla temperatura di rugiada)
• Quindi limite alla resa del pannello, e necessità di controllo dell’umidità più o
meno complessi (umidostati, sistemi di controllo delle aperture, deumidificatori)
Pannelli radianti46
Pavimento radiante in riscaldamento e soffitto radiante in raffrescamento
1,1
sup92,8
opprTTq
Parete radiante in riscaldamento e raffrescamento oppr
TTq sup
8
Soffitto radiante in riscaldamento oppr
TTq sup
6
Pavimento radiante in raffrescamento oppr
TTq sup
7
Riscaldamento Raffrescamento
Top Tsup qH,pr Top Tsup qC,pr [°C] [°C] [W/m2] [°C] [°C] [W/m2]
Pavimento zona di stazionamento 20 29 100 26 19 49 Pavimento zona perimetrale 20 35 175 26 19 49 Parete 20 40 160 26 19 56 Soffitto 20 27 42 26 19 76
parete
battiscopa
bordo perimetrale
tubo pannelli
pavimento
massetto sottofondo pavimento
massetto copertura pannelliisolante preformato
isolante a lastre
soletta
ndHprHHprHQqSQ
,,,
ndCprCCprCQqSQ
,,,
In mancanza di superfici
disponibili, per ambienti con
carichi elevati, integrazione
con altri terminali.
Pannelli radianti47
Terminali di immissione dell’aria48
• Dove si voglia controllare l’umidità relativa e la qualità dell’aria, ci sarà sempre
un impianto di immissione dell’aria:
o con la sua rete di distribuzione e i suoi terminali
o tale impianto, in molti casi, sarà affiancato da un impianto di estrazione
dell’aria, con la sua rete di distribuzione e i suoi terminali.
• L’aria ha scarse capacità di trasportare calore: in certi impianti e per motivazioni
diverse, è affidato all’aria anche il compito di controllare la temperatura.
Esistono sul mercato numerose tipologie di terminali per la diffusione dell’aria in
ambiente:
• i dispositivi per la distribuzione dell’aria in ambiente sono detti bocchette, se
montati a parete, mentre sono detti diffusori, se montati a soffitto
• le bocchette sono dette di mandata se immettono l’aria in ambiente, di ripresa se
da questo la sottraggono
• le griglie di transito sono bocchette che hanno il compito di mettere in
comunicazioni ambienti diversi e, solitamente, sono montate sulla parte inferiore
delle porte
Terminali di immissione dell’aria49
plenum di mandata
tubazione flessibile
serranda di
taratura
camera di
raccordo
elementi
deflettori
per regolare
il lancio
dell'aria
plenum di mandata
sagoma limite diffusore
condotto
flessibile
fascetta
di fissaggio
canale ripresa aria
bocchetta di ripresa aria
serranda di taratura
camera di raccordo
isolamentotubazione flessibile
fascetta di fissaggio
controsoffitto
telaio esterno di contenimento disco di taratura a regolazione manuale
alette orizzontali fisse
porta
controtelaio di fissaggio
vite di fissaggio
vite di fissaggio
Griglia di transito su porta
Valvola di ventilazione
Esempio di montaggio
bocchetta di ripresaDiffusore ad alta induzione
Terminali di immissione dell’aria50
Locali tecnologici51
Impianto Sistema Superficie (%) Riscaldamento Centrale termica 1-2% Idrico-sanitario Centrale idrica 0,2-0,6%
Ventilazione Estrazione dai servizi 0,3-1% Mandata e ripresa 3-5%
Climatizzazione
Tutt’aria bassa velocità 4-6% Induzione 2-3% Ventilconvettori 1,5-2,5% Portata variabile 3-4,5%
Refrigerazione Centrale frigorifera (escluse torri evaporative) 1-2% Torri evaporative 0,3-1,5%
Elettrico Centrali di trasformazione 0,5-1,5% Sala motori ascensori 0,2-0,5%
Il locale tecnico che richiede maggiore cura progettuale è la centrale termica.
Prescrizioni riguardanti:
• la produzione del calore, la sicurezza, la protezione ed il controllo degli impianti
• la corretta evacuazione dei prodotti della combustione, da realizzare con condotti
di sezione adeguata, in funzione dell’altezza e della potenza o L’altezza della canna fumaria deve risultare superiore di almeno un metro rispetto al
colmo dei tetti, ai parapetti e a qualunque altro ostacolo nel raggio di 10 metri
o Le bocche dei camini devono inoltre essere a quota più alta rispetto ad aperture di
locali abitati collocate nel raggio di 50 metri
Locali tecnologici52
• Per una centrale frigorifera, occorre ricordare la necessità da parte dei gruppi
frigoriferi di una sorgente esterna per smaltire il calore di condensazione:
o i gruppi frigoriferi con condensazione ad aria dovranno essere collocati
all’esterno
o per i gruppi frigoriferi condensati ad acqua, si dovrà prevedere la
collocazione di torri evaporative all’esterno
o soluzioni diverse che utilizzano sorgenti diverse (acqua di falda, terreno)
devono essere valutate caso per caso
• Le centrali di trattamento aria necessitano di una presa d’aria esterna pulita,
lontana da sorgenti inquinanti e almeno 4 metri sopra il piano stradale.
• Energia elettrica fornita in Bassa Tensione fino a 100 kW. Oltre tale soglia la
fornitura è Media Tensione e pertanto è necessaria una cabina di trasformazione
• Spazi di manutenzione adeguati per operazioni di manutenzione agevoli e in
totale sicurezza.
• Nella collocazione delle apparecchiature più pesanti necessità di una verifica
strutturale
Locali tecnologici53
Impianto Sistema Potenza [kW], [kVA] Portata [m3/h]
Volume S [m2]; h [m]
Riscaldamento Centrale termica
100 kW S = 15; h = 3 200 kW S = 25; h = 3
1000 kW S = 80; h = 4 4000 kW S = 140; h = 4,5
Refrigerazione Centrale frigorifera
250 kW S = 40; h = 3 500 kW S = 55; h = 3
1000 kW S = 80; h = 4 2000 kW S = 100; h = 4,5
Torri evaporative S = 15+ P/50
Climatizzazione Centrale trattamento aria
1.000 m3/h S = 10 5.000 m3/h S = 12
10.000 m3/h S = 25 20.000 m3/h S = 50 30.000 m3/h S = 70
Elettrico
Cabina di trasformazione
100-1000 kVA S = 40; h = 4 2000 kVA S = 50; h = 4
Quadro MT S = 15; h = 4 Gruppo Elettrogeno S = 15+P/30; h = 4
54
Centrale termica
55
Centrale termica
56
Copertura con impianti vari
Cabina di trasformazione57