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Centro SAN PAOLO Via dei Caduti 25 75014 GRASSANO (MT) +39 0835 060045 www.centrosanpaolo.it

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Page 1: Elaborazione del Documento

Centro SAN PAOLO Via dei Caduti 25

75014 GRASSANO (MT)

+39 0835 060045 www.centrosanpaolo.it

Page 2: Elaborazione del Documento

Elaborazione del Documento

EDIZIONE REVISIONE DATA DESCRIZIONE PARAGRAFI MODIFICATI

00 00 11.06.2007 Prima emissione

00 01 30.07.2008 Aggiornamento

00 02 06.10.2009 Aggiornamento prestazioni

00 03 19.04.2010 Inserimento nuove prestazioni § 25-26-27-28

00 04 25.08.2011 Adeguamento prestazioni erogate mutuabili secondo la L.R. 17 del 4.8.11 e aggiornamento prestazioni logopedia

§ 25

01 00 15,09,2015 Aggiornamento prestazioni ex art.25 L 833/78 e inserimento prestazioni ex art. 26 L. 833/78 erogabili presso la nuova sede

Sezione 1 § 29-30-31-32 Sezione 2

Storia del Documento

Elaborazione Responsabile Sistema

Qualità Maria Teresa Sileo

REV. 00 del 15.09.2015

Verifica Responsabile

Sanitario Giuseppe Linsalata

REV. 00 del 15.09.2015

Approvazione Amministratore

Unico Francesca Loliscio

REV. 00 del 15.09.2015

Edizione 01 REV. 00

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INDICE Sezione 1

Attività di FISIOKINESITERAPIA E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE (sedi Via Italia e Via dei Caduti) Prestazioni in convenzione con il SSN 4 Prestazioni NON in convenzione con il SSN 5 1.1 Visita Fisiatrica 6 1.2 Valutazione funzionale 6 1.3 Analisi segmentaria 6 1.4 Rieducazione motoria (kinesi/attiva) 7 1.5 Mobilizzazione di altre articolazioni (kinesi/passiva) 7 1.6 Training deambulatorio e del passo 8 1.7 Esercizi posturali propriocettivi 8 1.8 Esercizi respiratori 8 1.9 Mobilizzazione della colonna vertebrale 8 1.10 Manipolazioni vertebrali 9 1.11 Massoterapia 9 1.12 Massoterapia per drenaggio linfatico 9 1.13 Trazione scheletrica 10 1.14 Elettroterapia di muscoli normo-derivati 10 1.15 Elettroterapia antalgica 10

1.15.a Ionoforesi 11 1.15.a Diadinamiche 11 1.15.b TENS 11

1.16 Irradiazione Infrarossa 11 1.17 Diatermia 12 1.18 Magnetoterapia 12 1.19 LASER terapia antalgica 13 1.20 Ultrasuonoterapia 13 1.21 Ipertermia 14 1.22 Paraffinoterapia 14 1.23 Depresso terapia (vacuum) 14 1.24 Pressoterapia 15 1.25 Elettromiografia 16 1.26 Velocità di conduzione motoria (VCM) 16 1.27 Velocità di conduzione sensitiva (VCS) 16 1.28 Logopedia 17 1.29 Terapia Occupazionale 18 1.30 Idrokinesiterapia 19 1.31 Terapia con Onde D’Urto (radiali e focali) 20 1.32 Tecarterapia 22

Sezione 2

Attività di RIABILITAZIONE ESTENSIVA PER ETA’ EVOLUTIVA E ADULTA (sede Via dei Caduti) 2.1 Riabilitazione neuromotoria 23 2.2 Psicomotricità 24 2.3 Riabilitazione logopedica 24 2.4 Riabilitazione ortopedica 25

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Sezione 1 Attività di

FISIOKINESITERAPIA E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE EX ART. 25 L. 833/78

PRENOTABILI ANCHE TRAMITE CUP

Prestazioni in convenzione con il SSN

PRESTAZIONE AMBULATORIALE DOMICILIARE Via Italia Via dei Caduti

Visita fisiatrica X X

Visita fisiatrica di controllo X X

Visita ortopedica X X

Valutazione funzionale X X

Analisi segmentaria X X

Elettromiografia (EMG) X

Velocità di conduzione motoria X

Velocità di conduzione sensitiva X

Rieducazione motoria X X X

Mobilizzazione di altre articolazioni X X X

Training deambulatorio e del passo X X X

Esercizi posturali propriocettivi X X X

Esercizi respiratori X X X

Mobilizzazione della colonna vertebrale X X X

Massoterapia per drenaggio linfatico X X X

Elettroterapia dei muscoli normo-denervati X X

Magnetoterapia (per OSTEOPOROSI ed ESITI DI FRATTURE) X X

Irradiazione infrarossa X

Paraffinoterapia X

Logopedia X X X

Terapia infiltrativa X

nelle sedi di Via Italia e Via dei Caduti

Guida alle Prestazioni Ambulatoriali 4

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Attività di FISIOKINESITERAPIA E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

Prestazioni NON in convenzione con il SSN

nelle sedi di Via Italia e Via dei Caduti

Guida alle Prestazioni Ambulatoriali 5

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Nel presente documento, allegato alla Carta dei servizi, vengono brevemente descritte le principali tipologie di prestazioni erogate dal Centro"SAN PAOLO Servizi sanitari S.r.l." e le loro finalità terapeutiche.

1.1 Visita fisiatrica È la valutazione globale del paziente da parte dello specialista fisiatra. La medicina fisica e riabilitazione è una disciplina che ha un approccio globale verso il paziente per cui necessariamente lo specialista deve servirsi di tecniche di valutazione per identificare il grado di disabilità del paziente e progettare così un programma terapeutico (di tipo rieducativo e fisioterapico) che porti il paziente a raggiungere un buon livello di vita sul piano fisico e relazionale (miglior outcome funzionale per il disabile). II progetto fisioterapico deve essere individuato e deve definire nelle linee generali i tempi previsti e le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi. Esso costituisce il riferimento obbligato per ogni intervento svolto dal team riabilitativo. Controindicazioni: non ci sono controindicazioni

1.2 Valutazione funzione È una procedura per la valutazione della forza di singoli muscoli o di gruppi muscolari che si basa sulla capacità di eseguire un movimento in rapporto all'intensità della forza di gravità o di resistenze manuali.

1.3 Analisi segmentaria L’analisi segmentaria consiste nel valutare e registrare il grado di mobilità di una articolazione (Range of Motion). E' propedeutico all'impostazione di un corretto programma fisioterapico.

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1.4 Rieducazione motoria ( kinesi/attiva ) Con questa definizione si intende l'insieme di quelle tecniche a scopo terapeutico che mirano a migliorare l'articolarità, la forza muscolare, o più in generale la funzionalità in pazienti con danno di tipo segmentario o di tipo globale (disabilità secondaria a patologie del sistema nervoso centrale e periferico, a patologie di tipo ortopedico e traumatologico, a dismorfismi dell'età evolutiva ecc.). Essa utilizza sia ausili che possano facilitare il movimento o ausili che ne aumentino le difficoltà ( elastici,bastoni, carrucole, spalliera svedese, cyclette,ruota di lapidari ect..), sia tecniche speciali (es. tecniche di facilitazione neuromotoria, Bobath, Kabat, ed altre). La ”rieducazione motoria” per gli arti superiori ed inferiori può essere effettuate anche con l’ausilio di apparecchiature meccaniche adeguatamente programmate in un range escursorio prestabilito dall’operatore. Questo tipo di Kinesiterapia viene effettuato con Fisiotek e Kinetek, che permettono il recupero graduale del movimento articolare sia per patologie trattate chirurgicamente o in modo incruento. Una seduta ha tempi di applicazione di circa 30 – 60 minuti ed è sicuramente una terapia che accelera il tempo di recupero dell’escursione articolare, escursione che dovrà comunque essere coadiuvata quanto prima dal fisioterapista. Indicazioni: protesi d’anca , interventi di ricostruzione dei legamenti crociati anteriore e/o posteriore, meniscectomia parziale e totale, protesi di ginocchio, fratture prossimali o distali di femore, fratture del piatto tibiale,fratture distali di tibia e/o perone etc; spalla congelata, recupero post intervento di : ricostruzione cuffia dei rotatori - capsulite adesiva - impingement - lussazioni recidivanti - fratture prossimali di omero - fratture di scapola etc. Controindicazioni: artrodesi, blocco articolare non vincibile.

1.5 Mobilizzazione di altre articolazioni (kinesi /passiva) L’etimologia della parola “kinesi” deriva dal greco e significa in sostanza “movimento”che puo’ essere passivo o attivo. Nel caso della mobilizzazione il fisioterapista applica delle tecniche sul paziente che le subisce senza alcuna partecipazione motoria volontaria, se non sul piano

propriocettivo. Indicazioni: protesi d’anca , interventi di ricostruzione dei legamenti crociati anteriore e/o posteriore, meniscectomia parziale e totale, protesi di ginocchio, fratture prossimali o distali di femore, fratture del piatto tibiale,fratture distali di tibia e/o perone etc; spalla congelata, recupero post intervento di : ricostruzione cuffia dei rotatori - capsulite adesiva - impingement - lussazioni recidivanti - fratture prossimali di omero - fratture di scapola etc. Controindicazioni: artrodesi, blocco articolare non vincibile.

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1.6 Training deambulatorio e del passo Il riallenamento al cammino è un obiettivo prioritario in un programma di riabilitazione sia per i pazienti di tipo neurologico, che per quelli ortopedici e traumatologici. Esso deve essere preceduto da una valutazione clinica e funzionate. L'obiettivo principale è migliorare la qualità della vita del paziente possibilmente con il raggiungimento della autonomia deambulatoria, favorendola eventualmente con tecniche particolari e con ausili o tutori. Indicazioni: difficoltà deambulatorie, problemi di equilibrio. Controindicazioni: divieto di carico sugli arti inferiori.

1.7 Esercizi posturali propriocettivi La presa di coscienza del corretto atteggiamento posturale costituisce il punto di partenza facilitante per la ricostruzione di schemi motori corretti. La ginnastica posturale è da sempre patrimonio terapeutico della kinesiterapia. Le applicazioni di queste tecniche interessano numerose affezioni ortopediche, reumatiche, neurologiche, ecc. Le attuali tecniche mirano a correggere le posture scorrette attraverso dei piani terapeutici personalizzati. Indicazioni: attegiamenti scoliotici, protesi d’anca , interventi di ricostruzione dei legamenti crociati anteriore e/o posteriore, meniscectomia parziale e totale, protesi di ginocchio, fratture prossimali o distali di femore, fratture del piatto tibiale,fratture distali di tibia e/o perone etc; spalla congelata, recupero post intervento di : ricostruzione cuffia dei rotatori - capsulite adesiva - impingement - lussazioni recidivanti - fratture prossimali di omero - fratture di scapola etc. Controindicazioni: artrodesi, blocco articolare non vincibile.

1.8 Esercizi respiratori La ginnastica respiratoria è un elemento indispensabile per il completamento del programma terapeutico; comprende tutte le tecniche aventi come obiettivo la presa di coscienza delle proprie alterazioni respiratorie e la correzione delle stesse. Indicazioni: patologie dell’apparato respiratorio

1.9 Mobilizzazione della colonna vertebrale La mobilizzazione della colonna vertebrale è un insieme di tecniche utilizzate negli ultimi anni, con apprezzabili risultati, per trattare un buon numero di dolori vertebrali. Consiste in un movimento applicato direttamente o indirettamente su un'articolazione o su un insieme di articolazioni. E' un impulso breve, secco, unico che dove essere eseguito a partire dalla fine del gioco passivo normale (R. MAIGNE ). L'obiettivo terapeutico è quello di eliminare le limitazioni funzionali del tratto rachideo interessato (prevalentemente cervicale e lombare) nel senso di una limitata estensione, flessione, rotazione ecc. Indicazioni: cefalee di origine cervicale, cervico-dorso-lombalgia, scapolalgia, spalla dolorosa semplice o mista, sindrome vertebrale, sindrome disco-articolare, apofisite spinosa, pubalgia, cruralgia, sciatalgia , coccigodinia. Controindicazioni: osteoporosi, fratture vertebrali recenti o non consolidate, neoplasie ossee, ernia del disco migrata o espulsa, spondilodisciti, stenosi del canale vertebrale, insufficienza vertebro-basilare.

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1.10 Manipolazioni vertebrali La manipolazione è un movimento forzato applicato direttamente o indirettamente su un'articolazione o su un insieme di articolazioni che conduce bruscamente gli elementi articolari al di là del loro gioco fisiologico abituale senza oltrepassare il limite imposto dall'anatomia. L'obiettivo terapeutico delle manipolazioni vertebrali è quello di eliminare le limitazioni funzionali del tratto rachideo interessato (prevalentemente cervicale e lombare) nel senso di una limitata estensione, flessione, rotazione ecc. Indicazioni: cefalee di origine cervicale, cervico-dorso-lombalgia, scapolalgia, spalla dolorosa semplice o mista, sindrome vertebrale, sindrome disco-articolare, apofisite spinosa, pubalgia, cruralgia, sciatalgia , coccigodinia. Controindicazioni: osteoporosi, fratture vertebrali recenti o non consolidate, neoplasie ossee, ernia del disco migrata o espulsa, spondilodisciti, stenosi del canale vertebrale, insufficienza vertebro-basilare.

1.11 Massoterapia Insieme di tecniche manuali che si praticano sui tessuti a fini terapeutici, che hanno i seguenti effetti: favoriscono la circolazione di ritorno, hanno effetto sedativo sul sistema nervoso, decontratturante sull'apparato muscolo scheletrico. Esistono vari tipi di massaggio distinti in base alla diversa tecnica manipolativa usata: massaggi tradizionali (per sfioramento, impastamento, frizioni, vibrazioni e tecniche speciali) massaggio connettivale, massaggio trasversale profondo tecniche di pompages. Indicazioni: contratture muscolari ,trattamento di cicatrici sclerotiche, stasi venosa e linfatica degli arti, facilitazione dell’azione respiratoria. Controindicazioni: stati febbrili, infettivi, infiammatori, regioni sede di anastomosi vascolari (cavo popliteo, ascellare , piega del gomito ) , in presenza di neoplasie limitatamente a quella regione, gravi stati ipotensivi.

1.12 Massoterapia per Drenaggio Linfatico È una metodica che consiste in manovre di captazione e riassorbimento dei liquidi attuate con pressioni manuali orientate nel senso del drenaggio fisiologico e di manovre di richiamo molto dolci intorno all'arto colpito. Indicazioni: edemi linfostatici estesi, edemi locali di origine traumatica postoperatoria, affezioni reumatologiche, malattie dermatologiche ecc. Tecniche alternative: linfodrenaggio strumentale. Controindicazioni : tromboflebite acuta, processi infiammatori, gangrena insufficienza aortica.

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1.13 Trazione scheletrica Sono applicazioni di forza (manuali o meccaniche ) che interessano principalmente i rapporti articolari delle vertebre, esse agiscono su la colonna vertebrale in senso opposto, continuo o discontinuo. Esse possono determinare un allontanamento dei corpi vertebrali fino a 2 mm per effetto della distrazioni delle strutture muscolari e legamentose, del disimpegno delle faccette articola posteriori e dell'ampliamento dei forami di coniugazione. Le trazioni (cervicali lombari), hanno come obiettivo la riduzione di rachialgie a prevalente eziologia discale, riducendo (tramite il meccanismo sopra descritto) la pressione del disco intervetebrale sulle emergenze nervose dei tratti interessati. Indicazioni: cervicalgie acute e croniche, cervicobrachialgie di origine meccanica, contratture muscolari, fibromialgie, lombalgie acute, lombosciatalgie e lombocruralgia Controindicazioni: osteoporosi grave, neoplasie vertebrali, malattie reumatiche in fase acuta, insufficienza vertebro-basilare.

1.14 Elettroterapia di muscoli normo-denervati Sfrutta l'azione eccitomotoria della corrente elettrica per la stimolazione neuromotoria di muscoli normoinnervati (Faradica, correnti di Kotz, correnti rettangolari) e di muscoli denervati (es. Correnti esponenziali ). Nel primo caso l'obiettivo è di risolvere l'ipotrofia muscolare ex non usu ; nel secondo trova la sua indicazione principale negli stati di denervazione conseguente alle lesioni del motoneurone. Indicazioni: ipotrofia da non uso, potenziamento muscolare in fase atletica Controindicazioni: portatori di pace-maker, intolleranza alla corrente utilizzata.

1.15 Elettroterapia antalgica Col termine "elettroterapia" si è soliti indicare l’utilizzazione a scopo terapeutico dell’energia elettrica in tutte le sue forme. In particolare: la corrente continua e le correnti variabili. Indicazioni: affezioni muscolari, dolorose e nervose, intendendo per quest'ultime le nevriti, le radicoliti ( sciatalgia, cruralgia etc.). Controindicazioni: pazienti portatori di pace-maker, gravidanza, stimolazione peri-cardiaca e qualsiasi reazione allergica accertata alla corrente.

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1.15.a Ionoforesi È una metodica che utilizza una corrente continua unidirezionale per veicolare attraverso la cute gli ioni attivi di un farmaco disciolto in soluzione acquosa. Essa permette ad un farmaco di esercitare la sua azione localmente, evitando gran parte degli effetti collaterali che il farmaco avrebbe se somministrato per via sistemica. Vengono usati in prevalenza farmaci antinfiammatori per trattamento di forme flogistiche a varia eziologia, ma si possono usare altre tipologie di medicamenti, quali anestetici (per il trattamento del dolore acuto), chelanti (per il trattamento di calcificazioni periarticolari), preparati galenici (es cloruro di calcio per edemi, osteoporosi e sindromi algodistrofiche).

1.15.b Diadinamiche Correnti antalgiche a bassa frequenza che utilizzano impulsi a 50 Hz o 100 Ft Gli impulsi a 50Hz sono detti monofase, quelli a 100 Hz bifase. Si possono utilizzare con modulazione a corto periodo o a lungo periodo. Obiettivo di tale metodica è quello di alleviare il dolore causato da tendiniti, borsiti, dolor muscolari e radicolari ecc.

1.15.c TENS La stimolazione elettrica transcutanea (TENS) consiste nella stimolazione elettiva delle grosse fibre dei nervi periferici favorendo la chiusura del cancello d'entrata per gli impulsi nocicettivi e incrementando la liberazione di sostanze oppoidi endogene (endorfine), riducendo quindi nettamente l'intensità di diversi quadri dolorosi. Con Ia Tens, quindi, ci proponiamo di trattare il dolore acuto cronico (radicolonevriti, algodistrofie, fibromialgie e patologie vascolari).

1.16 Irradiazione Infrarossa L’Irradiazione infrarossa è una radiazione elettromagnetica (lunghezza d'onde compresa tra 7600 150000 angstrom). In terapia si utilizzano radiazioni della lunghezza di circa 40.000 angstrom. Hanno un limitato potere di penetrazione per cui l'effetto termico è superficiale. L'organismo reagisce mediante una forma di drenaggio del calore tramite un incremento del flusso circolatorio, con un cospicuo aumento del metabolismo cellulare, un riassorbimento delle cellule epidermiche distrutte e quindi rigenerazione tissutale e accresciuta difesa contro le infezioni. Inoltre è stata evidenziata una stimolazione delle terminazioni nervose periferiche con effetti analgesici, decontratturanti e miorilassanti. Indicazioni: edemi infiammatori, nevriti e nevralgie superficiali, mialgie, tenosinoviti e tendiniti superficiali, inoltre può essere utile come preparazione ad una seduta di kinesiterapia e massoterapia. Controindicazioni: ipersensibilità, fotosensibilità

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1.17 Diatermia (termoterapia endogena) Nella termoterapia endogena vengono utilizzate apparecchiature che grazie all'effetto Joule producono un aumento della temperatura all'interno dei tessuti trattati. La più utilizzata è la Radar terapia o Diatermia a microonde. Le microonde vengono assorbite selettivamente da parte dei tessuti ad alto contenuto di acqua (tessuti muscolari e periarticolari): gli effetti si esplicano una sensibile azione decontratturante e di riduzione della sintomatologia algica per cui vengono comunemente utilizzate allo scopo di ridurre le contrazioni muscolari e le algie nei pazienti affetti da artropatie, artriti. lombosciatalgie, cervicobrachialgie, contratture muscolari, tendiniti, contusioni ed algie muscolari ecc. Indicazioni: artrosi cervico-dorso-lombare, contratture antalgiche, algie post-reumatiche, tendiniti, teno-sinoviti etc. ) Controindicazioni: presenza di mezzi di sintesi o protesi metalliche di vecchia concezione, portatori di pace-maker, emorragie in atto, neoplasie , gravidanza ,deficit venosi.

1.18 Magnetoterapia Questa tecnica adopera un dispositivo generante un campo magnetico ben caratterizzato in intensità, andamento del campo, frequenza e forma d'onda, per consentire l'assoluta riproducibilità della terapia. I successi registrati dall'impiego dei campi magnetici nelle artropatie, osteopatie, nelle ulcere e in altre manifestazioni patologiche, hanno accresciuto in questi ultimi anni l'entusiasmo dei clinici e dei ricercatori, favorendo una più approfondita ricerca per una maggiore conoscenza sui rapporti di interazione dei campi magnetici con il corpo umano. Risulta abbastanza chiara l'azione regolatrice dei campi magnetici su sistema endocrino e nervoso, con particolare interessamento delle strutture endocellulari e della membrana citoplasmatica. II campo elettromagnetico provoca osteogenesi, cioè produzione di tessuto osseo, quindi viene usato nelle patologie ortopediche e traumatologiche. Indicazioni: fratture recenti e ritardi di consolidazione, pseudoartrosi, osteoporosi e morbo di Sudeck, artropatie di natura infiammatoria e degenerativa. Controindicazioni: portatori di pace-maker, gravidanza.

12 Guida alle Prestazioni Ambulatoriali

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1.19 LASER terapia antalgica LASER è l'acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiatior amplificazione della Iuce ottenuta per emissione stimolata da radiazioni. Rispetto alla Iuce solare o di una lampada, la Iuce LASER è monocromatica coerente, a forte intensità e minima divergenza; questo permette di ottenere un fascio di Iuce che supera di un milione di volte le densità di energia delle comuni sorgenti di radiazioni elettromagnetiche. A seconda del materiale impiegato è possibile ottenere LASER di diversa lunghezza d'onda. In terapia si utilizzano LASER ad infrarossi, ad He-Ne, CO2 e/o un LASER a neodimio Yag. II passaggio di energia luminosa attraverso un mezzo (tessuto) produce, per effetto Joule, un riscaldamento tissutale. Gli effetti biologici di conseguenza sono un effetto antalgico e biostimolante che può essere validamente usato per esplicare azioni antidolorifiche nel trattamento delle artrosi, per trattare postumi d contusioni ed ematomi, epicondiliti e tendinopatie , ulcere atrofiche, varicose e nei decubiti. Nell’effettuare una seduta di laserterapia bisogna attenersi a norme obbligatorie: indossare degli occhiali di protezione da parte del paziente e del terapista, la zona da trattare deve essere detersa con alcool, il raggio laser deve essere perpendicolare alla sede da trattare, assenza di superfici riflettenti nei locali ove viene impiegato. Indicazioni: tendiniti, contratture muscolari, ulcere e piaghe, artrosi, postumi traumatici Controindicazioni: gravidanza, epilessia, neoplasie.

1.20 Ultrasuonoterapia L'ultrasuonoterapia, sfrutta l'applicazione dell'energia sonora a scopo terapeutico. Gli ultrasuoni sono vibrazioni (suoni) non percepibili dall'orecchio umano; vengono somministrati ai tessuti attraverso delle testine (trasduttori) di dimensioni variabili fino a 5-7 cm. L'energia che ne deriva (misurata in Watt per cm2 della superficie emittente) può essere opportunamente variata. II passaggio del fascio ultrasonico attraverso i vari tessuti determina effetti meccanici, termici, fisico-chimici ed antalgici mediante sensibilizzazione del sistema nervoso per via diretta o riflessa. Utilizziamo questa terapia come analgesia nelle forme artrosiche e periartritiche, per facilitare il riassorbimento dell'ematoma, per stimolare la guarigione dei tessuti, per incrementare la plasticità del tessuto connettivo nelle contratture, per favorire una cicatrizzazione più estetica e funzionale possibile e per ridurre ed eliminare tenui calcificazioni. Indicazioni: sciatalgie e nevriti in genere, periartriti scapolo-omerali (anche in presenza di calcificazioni ), epicondiliti, morbo di Dupuytren. Controindicazioni: presenza di neoplasie, in vicinanza dell’area cardiaca o di organi sessuali , osteoporosi, flebiti in fase acuta.

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1.21 Ipertermia L'ipertermia viene annoverata tra le terapie fisiche e di queste risulta una tra le più innovative. II suo uso, un tempo limitato alla patologia oncologica, trova oggi ampio utilizzo anche in ambito fisiokinesiterapico come termoterapia. La termoterapia era già nota per il suo effetto antalgico, ma solo nel corso dei secoli si è passati dall'utilizzo di fonti esogene a quello di sorgenti endogene di calore. Queste ultime offrono la possibilità di sfruttare il calore prodotto dalle radiazioni elettromagnetiche all'interno dei tessuti. Tra le termoterapie vengono riconosciute alcune che oggi potremmo definire tradizionali, quali per esempio la marconiterapia, la radarterapia e la laserterapia l'ipertermia rispetto a queste offre due indubbi vantaggi: La possibilità di controllare l’emissione attraverso un sistema di rilevamento della temperatura raggiunta dalla cute; La possibilità di raggiungere maggiori profondità tessutali e avere quindi ambiti di intervento più ampi rispetto alle altre metodiche. Indicazioni: artrosi cervico-dorso-lombare, contratture antalgiche, algie post-reumatiche, tendiniti, teno-sinoviti etc. Controindicazioni: presenza di mezzi di sintesi o protesi metalliche di vecchia concezione (l'utilizzo di nuovi materiali impiegati negli ultimi anni ne ha permesso l'uso), portatori di pace-maker, emorragie in atto, neoplasie , gravidanza ,deficit venosi.

1.22 Paraffinoterapia La paraffinoterapia è applicata sulla cute della zona affetta cedendo calore per conduzione; lo strato di paraffina a contatto con la cute si raffredda e solidifica ottenendo con ciò anche una riduzione dell'eventuale edema locale. Indicazioni: lesioni traumatiche che possono verificarsi a livello cutaneo, contusioni con presenza di eventuali abrasioni, e ferite. Controindicazioni : tromboflebite acuta, processi infiammatori, gangrena insufficienza aortica.

1.23 Depresso Terapia (Vacuum) La Vacuum terapia viene praticata mediante apparecchi costituiti da un motore aspirante collegato, per mezzo di un tubo di gomma, ad una coppa nel cui interno si determina una pressione negativa. Tale depressione può variare ritmicamente; l’azione della depressione entro certi limiti è assimilabile a quella del massaggio. Tale terapia induce vasodilatazione, riassorbimento degli edemi, eccitazione del metabolismo tissutale, blanda stimolazione delle terminazioni nervose cutanee ed ipertermia cutanea. Indicazioni : edemi articolari e periarticolari , stasi venosa ed addensamenti adiposi; Controindicazioni : tromboflebite acuta, processi infiammatori, gangrena insufficienza aortica.

14 Guida alle Prestazioni Ambulatoriali

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Page 15: Elaborazione del Documento

1.24 Pressoterapia Consiste in un trattamento pneumo-meccanico atto a migliorare la circolazione ed a contrastare gli edemi. Questa complessa apparecchiatura trasmette un’ immediata sensazione di benessere, attenuando il senso di tensione e pesantezza degli arti, garantendone una consistenza più morbida, una cute più elastica e movimenti più fluidi. Tali effetti possono essere raggiunti mediante un’azione fisica che agisce sulla circolazione venosa e linfatica, rendendola più efficiente. Per raggiungere gli obiettivi l’elettromedicale è in grado di esercitare la pressione in modo sequenziale, diversificandola su ciascun settore, in relazione allo stato della patologia ed alla regione anatomica; si riesce così a facilitare il drenaggio del liquido interstiziale e dei soluti che vi si trovano, attivando anche la circolazione venosa e liberando l'ambiente extracellulare dalle scorie che le cellule costantemente vi riversano. La pressione non viene esercitata contemporaneamente su tutta la superficie coperta dai vari segmenti e/o dai gambali, ma secondo una sequenza centripeta , seguita fisiologicamente dal sangue venoso e dalla linfa. La sequenza pressoria favorisce l'entrata del liquido interstiziale nei vasi linfatici e nell'albero circolatorio, attivandone il naturale percorso. E' importante ricordare che a pressioni più alte non sempre corrispondono effetti e benefici maggiori; la pressione massima esercitata non dovrebbe superare la pressione arteriosa minima per non ostacolare l'arrivo di sangue ossigenato nei tessuti. E' quindi consigliabile non superare una pressione di 60 mm. di mercurio. Indicazioni: flebologia ( insufficienza circolatoria e venosa ), linfologia ( stasi linfatica e linfedema, fibrosi cutanea reattiva ed edema duro ), chirurgia generale ( mastectomie ed esiti chirurgici tipo edema o ematoma ), fisioterapia ( patologie articolari e ipotonie ), medicina estetica ( stasi linfoematica e cellulite ) Controindicazioni: insufficienza cardiaca, lesioni cutanee (erisipela, micosi, piodermiti), linfangiti, tromboflebiti, insufficienza arteriosa periferica grave, plessopatia , neuropatia.

15 Guida alle Prestazioni Ambulatoriali

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1.25 Elettromiografia L’EMG è una metodica diagnostica che fa parte del settore della Neurofisiologia Clinica. Comprende l’analisi mediante ago-elettrodo dell’attività muscolare a riposo e durante attivazione volontaria. Lo studio EMG permette di documentare la presenza di anomalie funzionali dei nervi, delle radici, dei muscoli o delle giunzioni neuro-muscolari (sindromi miasteniche).

1.26 Velocità di conduzione motoria (VCM) La VELOCITA’ DI CONDUZIONE MOTORIA è lo studio che misura la velocità di conduzione motoria (VCM) dei singoli tronchi nervosi stimolati con scosse elettriche applicate in uno o più punti lungo il decorso dei nervi. L’effetto dello stimolo elettrico è la comparsa di potenziali d’azione motori (MAP) dei quali si calcolano la latenza e l’ampiezza. La velocità di conduzione motoria è data dal rapporto punto di stimolazione a quello di registrazione e il tempo impiegato dall’impulso nervoso a percorrerlo. Una neuropatia spesso è caratterizzata da diminuzioni della VCM o della VCS; l’ampiezza dei MAP o dei SAP può essere normale o ridotta. La combinazione di questi reperti permette di distinguere l’interessamento prevalente del rivestimento mielinico (neuropatie demielinizzanti) dalla sofferenza delle fibre nervose (neuropatie assonali).

1.27 Velocità di conduzione sensitiva (VCS) La Velocità di conduzione sensitiva è lo studio che misura la velocità di conduzione sensitiva (VCS) dei singoli tronchi nervosi stimolati con scosse elettriche applicate in uno o più punti lungo il decorso dei nervi. L’effetto dello stimolo elettrico è la comparsa di potenziali d’azione sensitivi (SAP) dei quali si calcolano la latenza e l’ampiezza. La velocità di conduzione sensitiva è data dal rapporto punto di stimolazione a quello di registrazione e il tempo impiegato dall’impulso nervoso a percorrerlo. La VCS e la VCM sono metodiche diagnostiche denominate anche come Elettroneurografia.

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1.28 Logopedia La logopedia è un ramo sanitario che si occupa della prevenzione, dell’educazione e della rieducazione della voce, del linguaggio scritto e orale e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. Il logopedista è un Professionista Sanitario che, a seguito di un percorso formativo universitario, acquisisce le competenze necessarie ad occuparsi della prevenzione della valutazione e del trattamento riabilitativo delle patologie del Linguaggio e della Comunicazione. Questa figura professionale, presente presso il Centro, si prende cura di: voce: la qualità e quantità della voce parlata ed artistica; articolazione: la pronuncia non solo dei singoli suoni ma anche la comprensibilità di un discorso: fluenza: la capacità di parlare in modo sciolto, senza “incepparsi”; deglutizione: la capacità a deglutire in modo efficace e sicuro; Competenze linguistiche: l’acquisizione del primo vocabolario e delle frasi nel bambino, ma anche le abilità linguistiche nell’adulto e nell’anziano,che per varie cause (incidenti,malattie degenerative,altro) possono deteriorarsi o perdersi; competenze comunicative; apprendimento e prerequisiti: l’acquisizione della lettura,della scrittura, del calcolo,e tutti i prerequisiti di attenzione e memoria alla base dell’apprendimento; capacità e percezione uditiva.

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1.29 Terapia Occupazionale E’ un percorso riabilitativo che, adoperando come mezzo privilegiato il fare e le molteplici attività della vita quotidiana, attraverso un intervento individuale o di gruppo, coinvolge la globalità della persona con lo scopo di aiutarne l’adattamento psico-pedagogico o sociale, per migliorarne globalmente la qualità della vita pur nella disabilità. La terapia occupazionale si applica a persone di tutte le età le cui capacità di azione sono andate perdute o sono diminuite, ma anche alle persone che intendono svilupparle. Lo scopo della terapia occupazionale è quello di portare la persona a raggiungere il più alto grado di autonomia nella self-care, nelle attività di vita quotidiana, nella scuola e nel lavoro.

Nella fascia evolutiva il logopedista si occupa di: • Disfonia, ovvero quando manca la voce, oppure è debole, oppure è rauca per qualsiasi motivo. • Balbuzie, disfemia: ovvero quando il bambino si” inceppa “ o non riesce a parlare in modo”

sciolto”. • Disartria, ovvero quando il bambino ha difficoltà ad articolare la parola. • Dislalie, ovvero gli errori di pronuncia. • Disfagia, ovvero i disturbi della deglutizione e/o dell’alimentazione: quando vi è una chiusura

dei denti non corretta , una palatoschisi o problematiche neurologiche. • Deglutizione deviante, ovvero il non passaggio dalla deglutizione infantile alla deglutizione di

tipo adulto. • Disturbi specifici di apprendimento, quali ad esempio: • La difficoltà” a leggere” – dislessia; • La difficoltà” a far di conto”- discalculia; • La difficoltà a dire e/o costruire correttamente la frase; • La difficoltà a scrivere bene e senza commettere errori ortografici – disgrafia e disortografia. • I ritardi secondari di comunicazione o di linguaggio, nei soggetti con insufficienza mentale in

età evolutiva. • I disturbi di comunicazione dovuti a sordità. • Le difficoltà di linguaggio di varia natura come ad esempio in soggetti iperattivi con difficoltà

nella relazione. • Le difficoltà di comunicazione e linguaggio nei bambini con autismo (disturbo pervasivo dello

sviluppo). • Le difficoltà di linguaggio da inadeguatezza socio-culturale.

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1.30 Idrokinesiterapia L’Idrokinesiterapia è oggi considerata fondamentale nel campo riabilitativo ortopedico e neurologico. Grazie alla spinta antigravitazionale esercitata dall’acqua che favorisce il galleggiamento ed alla pressione idrostatica che trasmette un senso di protezione, la riabilitazione in acqua consente di effettuare esercizi di mobilizzazione più precocemente e in totale sicurezza, riducendo notevolmente i tempi di recupero in tutte le patologie ortopediche e neurologiche. Con la riabilitazione in acqua si possono svolgere anche attività ricreative con importanti effetti non solo sulla mobilità, la propriocezione e il rinforzo muscolare, ma anche a livello psicologico. INDICAZIONI

• Idrokinesiterapia per:

• RIABILITAZIONE ORTOPEDICHE

• RIABILITAZIONE NEUROLOGICA

• Percorso Vascolare caldo-freddo per:

• INSUFFICENZA VENOSA

• EDEMI DECLIVI

• Attività in controresistenza per:

• POTENZIAMENTO MUSCOLARE ISOCINETICO

• Idromassoterapia

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COSA OCCORRE PER ACCEDERE AI LOCALI PISCINA • Calzascarpe (forniti dal Centro in fase di accettazione del paziente) • Ciabatte in gomma antiscivolo • Accappatoio • Costume • Asciugacapelli • Cuffia

CONTROINDICAZIONI

• Insufficienza cardiaca (Pericolosità e difficoltà nel minitoraggio esercizio/sforzo)

• Insufficienza respiratoria (Spesso la pressione idrostatica da al paziente un senso di oppressione);

• Malattie infettive (Rischio di contaminazione ambientale) • Eczemi, Ulcere cutanee, Piaghe da decubito (Rischio di contaminazione acqua e ambiente) • Infezioni urinarie (Rischio incontinenza e quindi contaminazione acqua e ambiente) • Gravi turbe psicologiche (Difficoltà dipese da attività comportamentali pericolose) • Severe ustioni (Rischio di contaminazione acqua) • Otiti, Sinusiti (Peggioramento della sintomatologia)

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Il trattamento con Onde d’urto muscolo-scheletriche, conosciuto anche come Litotrissia muscolo-scheletrica, è una terapia medica ormai riconosciuta a livello internazionale e sostenuta da numerosissimi studi pubblicati su Pubmed e sulle principali riviste scientifiche.

1.31 Terapia con Onde d’Urto Radiali e Focali

La terapia agisce stimolando 4 processi: 1) Antinfiammatorio, stimola la disgregazione della molecola COX II riducendo l’effetto infiammatorio, stimola il rilascio di Sostanza P(mediatore del dolore) e disgrega le molecole di nitrossido d’azoto (NO) molecola che risulta prodotta in eccesso nei tessuti in condizioni di stress cronico. 2) Analgesico, agendo sulle fibre nervose periferiche, le iperstimola bloccando la propagazione del dolore 3) Riparazione dei tessuti, Stimola la neoangiogenesi e l’aumento di deposizione di Collagene nei tessuti trattati. 4) Osteo-modellante, Nel tessuto osseo è stata osservata una reazione di tipo osteogenetico (disgregazione di depositi di idrossiapatite) ed una di tipo vascolare (con una corretta rimineralizzazione ossea). Le Onde d’Urto sono ultrasuoni che non presentano controindicazioni. Possono essere eseguite anche su portatori di protesi meccaniche. Tuttavia il Medico in particolari condizioni può sconsigliare il trattamento. Le sedute variano da 3 a 5 a seconda della patologia da trattare e dal grado di infiammazione; eseguendo una seduta a settimana.

Il trattamento è eseguito esclusivamente per mano Medica

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PRINCIPALI NDICAZIONI: Sperone Calcaneare Fascite plantare Tendinite Achillea Tenosinovite del Capo Lungo del bicipite brachiale Tendinopatia Calcifica della Spalla Sindrome da conflitto sub-acromiale Epicondiliti Ulnari e Radiali Periostite tibiale Tendinite Rotulea Lombalgia Idiopatica Tendinite Rotulea (da conflitto femoro-rotuleo) Sindrome dolorosa del grande Trocantere Sindrome dolorosa pseudoradicolare Trattamento di spianamento dei vizi di consolidamento

dell’osso post-traumatizzato Spianamento delle cicatrici ipertrofiche e dei Cheloidi Trattamento della Cellulite complicata regione glutea e

femorale Metatarsalgia di Morton

PRINCIPALI CONTROINDICAZIONI

• Trombosi • Cardiopatia Ischemica (scompenso cardiaco grave) • Pacemaker, • Gravidanza • Allattamento • Neoplasie.

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1.32 Tecarterapia

Terapia cellulare attiva

E’ una innovativa forma di terapia fisica che riattiva i naturali processi riparativi e antinfiammatori senza proiezione di energia radiante dall’esterno. L’efficacia della INDIBA® Activ si basa sul trasferimento energetico biocompatibile ai tessuti, inducendo dall’interno il movimento alternato delle cariche elettriche, sotto forma di cariche ioniche. La stimolazione dei tessuti produce nell’immediato una netta diminuzione del dolore, un incremento della circolazione sanguigna che aumenta la tensione di ossigeno nella zona trattata, riduce le contratture muscolari e facilita il riassorbimento degli edemi. Il trattamento può essere prevalentemente mirato alle fasce muscolari, al sistema circolatorio e linfatico, o si può esercitare più in profondità e dunque su tendini, articolazioni, legamenti, cartilagini e tessuto osseo. Induce la riattivazione dei sistemi linfatico e circolatorio. INDIBA® Activ è applicabile nell’immediatezza dell’evento traumatico e non presenta controindicazioni (ad esclusione di quelle medico legali) né effetti collaterali, a tutto vantaggio dei tempi di recupero.

TRATTAMENTI EFFICACI PER

OSTEOARTROSI

LOMBALGIA e LOMBOSCIATALGIA

DORSALGIA

CERVICALGIA e CERVICOBRACHIALGIA

DISTORSIONI

ESITI DI FRATTURE

LESIONI MUSCOLARI

TENDINITI (spalla, gomito, ginocchia e caviglia)

TENOSINOVITE

BORSITE (spalla, gomito, ginocchio e borsite

trocanterica)

PUBALGIA COMPLICATA

FASCITE PLANTARE

CONTROINDICAZIONI:

Neoplasie

Gravidanza

Allattamento

Pacemaker

Terapia eseguibile anche su pazienti portatori di protesi metalliche

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Sezione 2 Attività di

RIABILITAZIONE ESTENSIVA ETA’ EVOLUTIVA E ADULTA

EX ART. 26 L.833/78

nella sede di Via dei Caduti

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2.1 Riabilitazione neuromotoria Comprende quelle pratiche terapeutiche volte al miglioramento funzionale delle competenze posturomotorie e alla loro integrazione nel comportamento spontaneo della persona, al fine di migliorarne il livello di autonomia e di funzionamento adattivo.

Il settore della Riabilitazione Neurologica del Centro San Paolo offre ai propri pazienti la presa in carico da parte di un’equipe multidisciplinare, in cui la valutazione specialistica neurologica si integra con l’intervento valutativo di altri operatori (fisioterapisti, logopedisti e psicologi) con la finalità di elaborare gli obiettivi e le modalità di un progetto riabilitativo rispondente alle esigenze cliniche di ciascun paziente. L’intervento riabilitativo, rivolto alle principali patologie neurologiche, prevede terapie individuali e di gruppo con operatori qualificati. Patologie neurologiche oggetto di trattamento: • Patologie cerebrovascolari • Sclerosi Multipla • Atassie e paraparesi spastiche familiari • Malattia di Parkinson e parkinsonismi • Distonie • Demenza di Alzheimer ed altre forme di deterioramento cognitivo (demenze degenerative

focali, demenza su base vascolare) • Malattie primitive del motoneurone • Miopatie • Neuropatie periferiche Nella riabilitazione neuromotoria così come in quella ortopedica si fa ricorso all’utilizzo della Terapia Fisica Strumentale così come indicato dall’Equipe riabilitativa nel Progetto Riabilitativo Individuale

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2.3 Riabilitazione logopedica È volta all’ educazione e alla rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto

Quadri neurologici oggetto di trattamento logopedico: • Afasie • Disartrie • Disfagia del tipo “alta” e/o “bassa” (da cause iatrogene, infettive, neurologiche,

metaboliche, miopatiche, strutturali) • Disfonia • Disturbi cognitivi focali o diffusi (ad eziologia degenerativa, vascolare, traumatica, da

interventi neurochirurgici…)

2.2 Psicomotricita’

La psicomotricità è una disciplina che prende in considerazione l’uomo nella sua globalità psico-corporea. Il suo obiettivo principale è quello di permettere l’integrazione armonica degli aspetti motori, funzionali, affettivi, relazionali e cognitivi, attraverso l’utilizzazione privilegiata dell’attività motoria.

La psicomotricità oltre che una pratica educativa, rieducativa e terapeutica mirata all'età evolutiva, ha dato un notevole contributo anche nella riabilitazione di neuropatologie nell'adulto, nello stimolare la vitalità negli anziani.

AREE DI INTERVENTO • Ritardo sullo sviluppo psicomotorio; • Disturbi della percezione del se e del vissuto • Alterazione dello schema corporeo • Distorsione dell’immagine corporea • Disturbi di lateralità • Deficit di attenzione • Disturbo autistico • Disturbi secondari ad Handicap • Disturbi della comunicazione e dell’apprendimento • Difficoltà di comunicazione interpersonale • Problemi neuropsicologici • Disturbi psicopersonali

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2.4 Riabilitazione ortopedica con le più avanzate tecnologie

MJS è un sistema per il trattamento e la valutazione dell'arto superiore. Il braccio del sistema Multi-Joint System, posizionato in parallelo all'arto del paziente, consente al paziente di muoversi liberamente in uno spazio articolare tridimensionale, rilevandone contemporaneamente ogni singolo movimento. I tre assi di movimento sono regolati da tre differenti intensità di forza modulate autonomamente per differenziare correttamente la modalità di intervento dei diversi distretti muscolari. La funzione Gdi consente di sgravare a livello articolare il peso del braccio permettendo al paziente, anche in fase acuta, di esplorare determinati spazi articolari in assenza di

carico. Con lo stesso principio il sistema MJS aiuta l’operatore nel regolare con estrema sensibilità e precisione lo sgravio di carico articolare necessario, anche in relazione all’intervento muscolare richiesto.

E’ un sistema di valutazione e riabilitazione che permette di migliorare la qualità del movimento per mezzo di una completa analisi della deambulazione e della corsa.

Valutazione e Training in diverse modalità di allenamento aerobico; Valutazione e Training inerente l’assetto posturale durante il cammino e la corsa; Valutazione e Training di capacità coordinative e senso-motorie segmentarie e globali; Valutazione e Training di Dismetrie/Asimmetrie articolari, focus su Tronco Anche e Ginocchia; Valutazione e Training riguardante tempo di contatto, appoggi e lunghezza del passo; Biofeedback inerente il Range Articolare delle articolazioni durante la dinamicità del movimento; Realtà virtuale; Utilizzazione nella sfera ortopedica per protesi dì anca o ginocchio, riabilitazioni tendinee di

differenti entità, ricostruzioni legamentose, instabilità e lassità legamentosa; Utilizzazione nella sfera neurologica per il recupero della motricità globale, dell’arto inferiore, per

esiti di Sclerosi Multipla e Ictus.

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Il classico lettino per il trattamento si è trasformato da semplice accessorio “Passivo” a sistema intelligente “Attivo”, al servizio delle esigenze dell’utenze e della professionalità dell’operatore. Il Tbed è un lettino dotato al suo interno di una fitta rete di sensori in grado di cogliere ogni singola interazione terapista-paziente e visualizzarla in tempo reale sul computer touch screen. L’operatore grazie al software TBed può modulare con precisione millimetrica l’intensità delle sue manovre, la durata e la frequenza del trattamento.

Il sistema Pro-Kin è un sistema di valutazione e riabilitazione che permette di migliorare la qualità dei programmi di riabilitazione in campo ortopedico e neurologico. E’ una pedana costituita essenzialmente da una rete di sensori in grado di rilevare i minimi spostamenti angolari e i carichi applicati ad una sofisticata pedana mobile. Il paziente può disporre di un continuo feedback visivo che gli consente di stabilire un rapporto di confronto tra ciò che sente a livello propriocettivo e cinestesico e ciò che realmente produce muovendosi. • Valutazione e Training Equilibrio Ortostatico

Dinamico/Statico; • Valutazione e Training capacità cognitive e sensomotorie

arti inferiori; • Biofidback muscolare e di movimento.

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CENTRO SAN PAOLO

Via Italia 4 – 75014 Grassano (MT)

Via dei Caduti 25 – 75014 Grassano (MT)

+39 0835 527073 +39 0835 060045

[email protected]

www.centrosanpaolo.it