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eco ECOSISTEMI E BIODIVERSITÀ: È QUESTO IL TEMA DEL PRIMO NUMERO DELL’INSERTO DEDICATO ALL’AMBIENTE E AI PROGETTI LEGATI AL PROGRAMMA REGIONALE IN.F.E.A. (INFORMAZIONE FORMAZIONE EDUCAZIONE AMBIENTALE) ambientale educazione Realizzato con il sostegno della Regione Piemonte - Assessorato Ambiente nell'ambito delle iniziative IN.F.E.A. 2008/2009. Supplemento al numero 108 - settembre 2009 di +eventi. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il prescritto diritto postale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB/CN/010 settembre 2009 + zone 01

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ecoECOSISTEMI E BIODIVERSITÀ: È QUESTO IL TEMADEL PRIMO NUMERO DELL’INSERTO DEDICATOALL’AMBIENTE E AI PROGETTI LEGATI ALPROGRAMMA REGIONALE IN.F.E.A. (INFORMAZIONEFORMAZIONE EDUCAZIONE AMBIENTALE)

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L’umanità si è interrogata, fin dall’epocaantica, intorno alla relazione fra ordinee disordine, fra caos e kosmos. Haelaborato, in proposito, sofisticatemitologie, racconti allegorici, riti di

allontanamento dal caos e di propiziazionedell’ordine naturale e sociale. La scienzasperimentale moderna, per molti aspetti, haconfermato e ripreso intuizioni di filosofi e visionidel mondo proprie di molte società e culture. In talsenso, l’intervento dell’uomo sulla natura puòsvolgere un ruolo ambivalente nell’assecondare egovernare i processi naturali favorendo la crescitadella diversità, sia in senso biologico, sia in sensosocioculturale. Ma proprio l’ambivalenza dellacondizione umana, oscillante tra la forza dell’istintonaturale e la spinta alla costruzione sociale diuniversi artificiali, impone l’adozione di codici diresponsabilizzazione verso la natura che altri esseriviventi non sono chiamati a elaborare. La crescitaesponenziale delle protesi tecnologiche produce,infatti, un’accelerazione violenta delle capacità diintervento dell’uomo sulla natura attraverso latecnica. Le conseguenze possono essere fatali eirreversibili se viene meno l’orizzonte di un limiteinvalicabile. Ma tale orizzonte del limite nonappartiene alla condizione naturale degli esseriumani quanto, piuttosto, al modo di esseredell’uomo come soggetto morale, come attore discelte dettate dalla cultura e dalla volontà.

GLI ECOSISTEMI SONO ESSENZIALI PER LA VITA SULLA TERRA POICHÉOSPITANO ANIMALI E VEGETALI CHE COSTITUISCONO L’INESTIMABILE

PATRIMONIO DI BIODIVERSITÀ DEL PIANETA, LA CUI CONSERVAZIONE È UNOBIETTIVO PRIORITARIO PER CONTRASTARE I FENOMENI DI DEGRADOAMBIENTALE. IN QUESTO CONTESTO LA CULTURA, L’EDUCAZIONE E LE

SCELTE POLITICHE DIVENTANO STRUMENTI INDISPENSABILI PERPROMUOVERE UN ATTEGGIAMENTO PIÙ RESPONSABILE NEI CONFRONTI

DELL’AMBIENTE E PER PRESERVARE E VALORIZZARE OGNI FORMA DIDIVERSITÀ, COME STRUMENTO E OCCASIONE DI EVOLUZIONE NON SOLO

NATURALE MA ANCHE CULTURALE E SOCIALE.

Ne è una rappresentazione eloquente l’attualeemergenza ambientale derivante dal rischio disuperamento dei limiti di eco-sostenibilità infrantidalla “volontà di potenza” della tecnica. La rotturadi antichi equilibri ripropone l’urgenza di unagovernance della tecnica da parte della politicaintesa quale convergenza fra l’etica dellaresponsabilità e la cultura del limite.

Il ruolo della cultura diventa, pertanto,irrinunciabile nell’esigenza di riequilibrare unecosistema che, da un lato, tende ad unarinaturalizzazione e re-inselvatichimento di queglispazi che in passato erano stati addomesticatidall’uomo. Quanti territori montani, non più utilizzatiper le tradizionali attività agro-silvo-pastorali, sonodestinati a perdere quote rilevanti di bio-diversità afavore di un’omologazione livellatrice? Lacontrazione di aree destinate all’agricolturatradizionale, all’allevamento, alla pastorizia, chesvolgevano funzioni di selezione e concimazionedelle essenze vegetali, l’avanzata della boschina suiterreni prativi, costituiscono i principali fattori diimpoverimento di una diversità insieme alla spintatecnocratica nelle attività umane che ha favoritol’uso intensivo degli spazi agricoli o, in alternativa,eccessi di sfruttamento urbano. Cadute drastiche dibiodiversità si sono registrate e si vanno registrandoin tutte le bio-regioni della Terra, favorite anchedalle tendenze all’abbandono e allo spopolamento

L’EDITORIALE

Il valore della diversità di Annibale Salsa

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nelle politiche territoriali. La diffusione delleinformazioni attraverso la piazza mediatica dellarete è in grado di far convivere ed interagire ilsapere scientifico moderno con i saperi tradizionali,la pratica sperimentale dei centri di ricerca con lebuone pratiche veicolate dalle esperienze pre-scientifiche della quotidianità popolare. Le altresfide che ci attendono in questa fase di crisieconomica ci impegneranno sempre di più adesplorare le distanze fra il locale e il globale inrapporto alle ricadute sul mantenimento dellabiodiversità e sulla tenuta mondiale degliecosistemi. L’annullamento delle distanzegeografiche e delle differenze accelera altresì lariduzione delle diversità culturali che, come quellenaturali, costituiscono un bene da salvaguardare.

La difesa degli ecosistemi passa quindianche attraverso la salvaguardia di questi tipi didiversità, da inquadrare in un’ottica relazionale eosmotica come avviene in natura. La grande sfidaculturale dei nostri tempi consiste, soprattutto, nelsaper coniugare la lontananza con la prossimità. Ilvero paradosso concettuale risiede nello sforzo enella capacità di riscoprire l’esotico nel prossimo eil familiare nel diverso. La paura dell’omologazionedegli ambienti naturali e socioculturali, temuta siain chiave biologica che in chiave antropologica, puòessere contrastata attraverso la riscopertadell’identità come relazione fra l’identico e ildiverso, perché soltanto la diversità determinal’identità. I sistemi naturali e i sistemi sociali nonpossono essere separati alla luce di una visioneedenica della natura. Essi devono essere governaticon scienza e coscienza nella consapevolezza chel’uomo deve essere pensato come un fattore diintegrazione e di riequilibrio delle diversità.

di territori un tempo destinati a ecologiche pratichecolturali/culturali. I saperi tradizionali contadinicostituivano nel passato importanti giacimenticulturali tramandati attraverso generazioni di“dissodatori”. Essi erano il frutto non tanto di veritàdogmatiche imposte dall’autorità di una tradizione,quanto di aggiustamenti portati dall’esperienzadiretta “sul campo” e soggetta, quindi, a tuttequelle forme di ibridazione che sono alla base diogni processo culturale. L’espressione visibile di taliprocessi di diversificazione è costituita dalpaesaggio al cui interno interagiscono fattorinaturali e culturali. Ambiente naturale da un lato epaesaggio culturale dall’altro rappresentano,quindi, i due poli dell’ecosistema la cui interazionevirtuosa pone al riparo dagli eccessi opposti di unanaturalità selvaggia (Wilderness) e di unaartificializzazione snaturata. L’uso intelligente dellenuove tecnologie, sottoposte al governo illuminatodella cultura del limite, renderà possibilefronteggiare la sfida della complessità generata daitempi moderni. La tecnologia, se impiegata nellaconsapevolezza dei rischi relativi a un suo impiegosregolato e senza limite, può essere di aiuto nellagestione dei rischi calcolabili in materia ecologica.

La doppia valenza della tecnica,negativa e positiva, torna al centro dell’attenzionein tempi in cui si parla sempre più frequentementedi green economy, di ottimizzazione delle risorse, dimonitoraggio del territorio, di miglioramento ebonifica ambientali. Soltanto le nuove tecnologiesono in grado di contrastare l’onnipotenza dellatecnocrazia, di promuoverne la coscienza critica, diattivare percorsi interattivi fra i soggetti coinvolti

Annibale Salsa vive a Savona. Già docente diantropologia culturale e filosofica all'Università di

Genova (Facoltà di Scienze della Formazione).Osservatore dei fenomeni storici e contemporaneilegati all’antropologia alpina, è autore di saggi e

articoli di approfondimento sui rapporti tra “mentalità”e “territorio” anche in contesti etnopsichiatrici.

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Una banca dei semiÈ di certo la banca più incredibile al mondo: sitrova a Longarbyen, capitale dell’arcipelagonorvegese delle Svalbard, nel Mar glacialeArtico. È la Global Seed Vault ed è la bancamondiale delle sementi dove sono conservati268.000 campioni di semi diversi, comprese levarietà vegetali più rare, che nel tempodiventeranno 4 milioni, provenienti da uncentinaio di paesi. L’obiettivo, sostenuto anchedal Fondo mondiale per la diversità dellecolture (Global Crop Diversity Trust), è quellodi preservare la biodiversità delle colture edelle specie vegetali del pianeta.

Ecosistema terra: la tutela della geodiversità di Pietro Pozza

Nella sfera delle scienze ambientali la geologiariveste un ruolo di primaria importanza come basedegli ambienti naturali. I movimenti della crosta

terrestre e i fenomeni erosivi che hanno modellato lasuperficie terrestre, gli stravolgimenti indotti dalle grandieruzioni vulcaniche, le glaciazioni, la nascita dellemontagne, l’impressionante sequenza dei tempi geologicisono solo alcune variabili che hanno condizionato econdizionano tuttora il pianeta in cui viviamo.Tali elementi sono gli straordinari responsabili della varietàdei caratteri geologici (rocce, minerali, fossili),geomorfologici (forme del paesaggio), idrologici epedologici (suolo) presenti in una data area e chenell’insieme definiscono il concetto di geodiversità che vainteso, oltre che come motivo di attrazione di un’area,anche e soprattutto come elemento fondamentale per lapianificazione e la gestione del paesaggio, per laconservazione della natura e la promozione del territorio. I caratteri geologici di un determinato territorio neinfluenzano imprescindibilmente le caratteristicheecologiche, perché la geodiversità è strettamente legata

alla biodiversità e, insieme a quest’ultima, costituiscequella che si può chiamare la diversità naturale di un’area.Basti pensare che molteplici sono gli esempi di habitat eed ecosistemi che ospitano peculiari e talora uniche speciefloristiche, vegetali o animali in funzione e dipendenza deltipo di substrato roccioso, di esposizione o di morfologiadel terreno. Le caratteristiche geologiche, geomorfologichee idrologiche dei diversi luoghi risultano quindideterminanti per le diverse specie viventi (uomo compreso),tanto da consentirne o meno la presenza, la sussistenza,l’espansione. Per questo oggi la geologia riveste un ruolochiave nella valorizzazione e gestione del patrimonionaturale e paesaggistico, sia in fatto di prevenzione deirischi naturali sia in fatto di divulgazione e conoscenza.

Pietro Pozza geologo, Geo d’Oc [email protected]

IL SUOLO È UNA RISORSA DI CUI POCO SI PARLA MA IL SUO RUOLONELL’ECOLOGIA È FONDAMENTALE PERCHÉ È IL SUPPORTO SU CUI

LE VARIE SPECIE SI SVILUPPANO. SE ALLA NATURA OCCORRONOMILLE ANNI PER CREARE DUE CENTIMETRI QUADRATI DI SUOLO

FERTILE, L’UOMO NE IMPIEGA QUARANTA PER ERODERNE EDILAVARNE TRE MILIONI DI CHILOMETRI QUADRATI.

PER QUESTO DIVENTA INDISPENSABILE LA SALVAGUARDIA E LACONTEMPORANEA TUTELA DI BIODIVERSITÀ E GEODIVERSITÀ.

SPUNTI DI RIFLESSIONE

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Il bosco naturaleQuando si passeggia in un bosco si tende adapprezzare la pulizia, l’assenza di grovigli dierbe, arbusti e rovi, di alberi caduti, morti e indecomposizione, che costituiscono ilcosiddetto sottobosco. In realtà un boscodavvero naturale appare intricato e occupatutto lo spazio a sua disposizione. L’interociclo vitale di ogni pianta, compresa ladegradazione del materiale vegetale, èfondamentale per l’equilibrio dell’ecosistemabosco. È proprio per cercare di tutelare labiodiversità che il Parco fluviale Gesso e Sturaintende destinare alcune aree al “bosconaturale”, come la riserva naturale di Crocetta,dove si affiancheranno, a scopo didattico ededucativo, il bosco naturale e il bosco gestito.

Ecosistema urbano: città a prova di sostenibilità

risorse come l’acqua, i terreni, l’elettricità, i carburanti; iltasso di motorizzazione; la percentuale di utilizzo dei mezzipubblici; l’indice di ciclo-pedonabilità; i metri quadrati diisola pedonabile e verde urbano per abitante; l’utilizzo difonti energetiche rinnovabili, il tasso di differenziazione deirifiuti; la percentuale di reflui depurati. La somma deipunteggi ottenuti identifica il tasso percentuale disostenibilità ambientale della città reale rispetto alla cittàideale pensata in base a target internazionali. Il punteggiomassimo è stato raggiunto da Belluno, con 74,6/100,seguita da Siena, Trento e Verbania. Questa città è la primain classifica tra le piemontesi, seguita, al 30° posto, daCuneo che ha raggiunto un punteggio di 57,23/100. Non sitrovano più città della nostra regione fino al 51° posto, conAsti. In fondo alla classifica, oltre la 70° posizione, sitrovano rispettivamente Torino e Alessandria. Da notare chela valutazione di Cuneo nel rapporto stilato nel 2008 eranettamente più negativa (60° posto) e che la città è tra leprime tre in fatto di miglioramento del proprio indice disostenibilità. Questo positivo balzo in avanti è dovuto adalcuni fattori quali il miglioramento della gestione dei rifiuti,l’istituzione della ZTL ambientale, il potenziamento delservizio Bicincittà, l’istituzione ufficiale del Parco fluvialeGesso e Stura e, ultimo ma non meno importante, ilmiglioramento della qualità dell’aria.

BELLUNO, SIENA, TRENTO: QUESTE LE TRECITTA’ IN TESTA ALLA GRADUATORIA DELRAPPORTO ECOSISTEMA URBANO 2009. SECONSIDERIAMO CHE LA POPOLAZIONE INURBANA EUROPA È IL 75% DEL TOTALEDIVENTA OVVIO CHE LA QUALITÀ E LASOSTENIBILITÀ DELLE NOSTRE CITTÀ ÈFATTORE DETERMINANTE PER LA TUTELADELL’AMBIENTE A CAUSA DEL FORTEIMPATTO CHE I NOSTRI ECOSISTEMI URBANIHANNO SIA DIRETTAMENTE SUGLIECOSISTEMI NATURALI CHE SULLE FILIEREECONOMICHE E I PROCESSI SOCIOCULTURALI CHE CON ESSI INTERFERISCONO.

Già in altre epoche storiche il nostro paese è statosalvato dai Comuni. Anche oggi, come ai tempi diBarbarossa, l’Italia e le altre nazioni devono puntare

sulla capacità di iniziativa dei sindaci per diventareprotagoniste di un nuovo modello di sviluppo. Questoperché l’impatto delle città sull’ambiente è molto rilevantee perché gli ambiti locali possono fungere da esempio e datraino per tentare la necessaria crescita di coscienzaecologica in ogni singolo cittadino e nella società intera.Ma come facciamo a sapere e misurare l’impatto chehanno le nostre città sull’ecosistema natura?La qualità ambientale delle nostre città è stata studiataesaurientemente da una ricerca che ogni annoLegambiente promuove in sinergia con l’Istituto di ricercheAmbiente Italia. I risultati sono stati presentati anche per il2009 nel 15^ rapporto annuale Ecosistema Urbano, chevaluta la sostenibilità dei capoluoghi italiani in base aparametri utili a misurare l’impatto ambientale delle città,intese proprio come ecosistemi in strettissima relazione conquelli naturali. In pratica vengono valutati alcuni indicatoridi eco-sostenibilità quali: il tasso di smog; i consumi di

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abbinamento ai mieli inaffiancamento all’attività dellaMielotecaitaliana diMontezemolo.

ALTRI SOGGETTI COINVOLTI: Comunità Montana Valli Mongia,Cevetta e Langa CebanaComune di MontezemoloComune di Sale San GiovanniCooperativa Gustanatura ASL CN1 servizio veterniario di Ceva-MondovìUniversità degli studi di Torino, corsodi laurea in Tecniche ErboristicheLUOGO DI REALIZZAZIONE: ComunitàMontana Valli Mongia, Cevetta eLanga Cebana • FINALITÀ:potenziamento dell’offerta ambientalelocale •DESTINATARI: scuole,professionisti, famiglie • TEMPI DIREALIZZAZIONE: anno 2008-2009

Un parco per le scuole

ENTE DI RIFERIMENTO:Laboratorio Territoriale diEducazione Ambientale diChiusa Pesio

Il progetto tende a promuovereazioni di conoscenza, fruizione,tutela, valorizzazione esensibilizzazione del patrimonioambientale del Parco NaturaleAlpi Marittime. L’intento èfavorire la partecipazione e lacondivisione dei temi ambientalida parte del mondo della scuola,sviluppando le tematiche dellasostenibilità e diffondendoinformazioni e conoscenze suitemi ambientali e sulle criticità

a essi legate. Il lavoro si articolain tre azioni distinte: unmomento organizzativo per lapreparazione degli incontri conle scuole; un’azione formativa einformativa presso gli istitutiscolastici rivolta a dirigenti,insegnanti ed educatoriscolastici; una visita di istruzionenel Parco per lo svolgimento diattività educative.

ALTRI SOGGETTI COINVOLTI: Parco Naturale delle Alpi MarittimeGesam SrlAssociazione Ecoturismo in MarittimeLUOGO DI REALIZZAZIONE: area del ParcoNaturale delle Alpi Marittime •FINALITÀ: rafforzamento delleconoscenze specifiche sui temiambientali dei giovani • DESTINATARI:scuole primarie, secondarie di 1à e2° grado • TEMPI DI REALIZZAZIONE: anniscolastici 2008/2009 e 2009/2010

Il Parco FluvialeGesso e Stura comeesperienza di educazioneambientale

ENTE DI RIFERIMENTO:Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale di Chiusa Pesio

Il progetto si inserisce nelleattività previste all’internodell’area del Parco Fluviale dellacittà di Cuneo. Tale arearappresenta una vera e propriaaula all’aperto dove promuoveree attuare l’osservazione e la

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I progetti IN.F.E.A. in provincia di Cuneo

SPUNTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

L’educazione ambientale è unimpegno e un’opportunitàche ci deve riguardare davicino. IN.F.E.A. è unprogetto promosso da:Regione Piemonte, Provinciadi Cuneo, i Laboratoriterritoriali di educazioneambientale di Chiusa Pesio edi Alba e Bra (sedi di Alba eBra), che raccoglie idee,proposte, progetti concretiper mettere in campo azioniconcrete. Eco-zone è lostrumento per farle parlare.

L’arboreto Prandicome officina delle idee

ENTE DI RIFERIMENTO:Laboratorio Territoriale diEducazione Ambientale diChiusa Pesio

Il progetto prevede larealizzazione di cartellidescrittivi delle specie officinalicoltivate all’interno del Percorsodei Profumi che si snoda sullecolline del comune di Sale SanGiovanni nonché di cartellitematici sull’Arboreto Prandi. Èprevista inoltre la realizzazionedi una piccola brochureinformativa sulle specieofficinali con le caratteristichebotaniche e l’utilizzo in

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conoscenza dell’ecosistemafiume, attraverso attività legatealla salvaguardia del territorio.Le piste e i sentieri all’internodell’ecosistema fluviale e delbosco planiziale rappresentano iluoghi ideali dove compiereuscite didattiche guidate. Oltreal territorio stesso del Parco, èstato realizzato l’ orto – giardinosecondo natura: si tratta di unorto – biologico – didatticocoltivato secondo metodi dicoltura biologica, un vero eproprio laboratorio di “naturamaestra” grazie al quale i ragazzipercepiscono i concetti disostenibilità ed equilibrio.

ALTRI SOGGETTI COINVOLTI: Comune di Cuneo - Parco FluvialeGesso e SturaLUOGO DI REALIZZAZIONE: Comune diCuneo area del Parco Fluviale Gesso eStura • FINALITÀ: promuovere leopportunità che offre il nostroterritorio e in particolare il ParcoFluviale per scoprire i corsi d’acqua e ibacini attraverso nuove prospettive. Labellezza degli ambienti naturali aiutadi per sé a costruire un sentimentocollettivo di rispetto e salvaguardiadelle risorse. • DESTINATARI: scuoleprimarie, secondarie di 1° e 2° grado• TEMPI DI REALIZZAZIONE: già avviato

Ambienti...amoENTE DI RIFERIMENTO:Consorzio Socio AssistenzialeAlba, Langhe e Roero

Il progetto prevede azioni su tredifferenti livelli tra lorointegrati. Un livello legato al“sapere”, che attraverso laformazione cercherà disollecitare nei ragazzi unospirito critico e una ricerca diprassi di vita ecosostenibili. Unlivello del “saper essere”, chetramite l’analisi dei linguaggi,con contenuti ambientali di cuisiamo destinatari, cercherà diorientare i bambini a elaborareuna propria modalità critica dilettura e di insegnare lorolinguaggi maggiormenterispettosi dell’ambiente. Unlivello del “saper fare” in cui iragazzi tramite azioni concretesperimentino la raccoltadifferenziata e il riciclaggio di

alcuni materiali, all’interno diprogetti di solidarietà e disviluppo ecosostenibile.

ALTRI SOGGETTI COINVOLTI: Associazioni di volontariatoParrocchie di Alba, S. Stefano Roero,Neive, Monticello d’AlbaCircolo Acli BaracconeCircolo Culturale Cinema VekkioLUOGO DI REALIZZAZIONE: territorio diriferimento del CSA Alba Langhe eRoero • FINALITÀ: portare aconoscenza dei ragazzi il tema diriciclaggio; promuovere la nascita diun pensiero critico che stimoli, azionimaggiormente compatibili con lasalvaguardia dell’ambiente;promuovere nei bambini la cultura del fare • DESTINATARI: scuole,professionisti, famiglie • TEMPI DIREALIZZAZIONE: giugno 2009-maggio 2010

Parco in giocoENTE DI RIFERIMENTO:Laboratorio Territoriale diEducazione Ambientale diChiusa Pesio

Prosecuzione dello svolgimentodi laboratori didattici sutematiche naturalistiche e miratial recupero e riutilizzo di rifiuti(laboratorio sui semi, sui giochicostruiti con materiale direcupero e con materialenaturale, sulla vegetazione e sullaflora del Parco, attività sulsentiero naturalistico dellaRoccarina, attività legate allapubblicazione “Il parco ingioco”). Grazie a questo progettopotranno essere utilizzati i nuovispazi della Roccarina anche perattività sportive.

ALTRI SOGGETTI COINVOLTI: NESSUNO

LUOGO DI REALIZZAZIONE: area diriferimento del parco Naturale AltaValle Pesio e Tanaro • FINALITÀ:organizzazione di attività ludiche,sportive e didattiche su tematichenaturalistiche • DESTINATARI: scuole diogni ordine e grado, insegnanti,famiglie • TEMPI DI REALIZZAZIONE: giàavviato.

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Nicoletta [email protected] s.r.l.Corso Solaro 6 12100 Cuneot. 0171.696240 f. [email protected] Europa, Cuneo

Direttore responsabilePubblicità

Direzione, redazionee amministrazione

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Questo periodicoè associato allaUnione StampaPeriodica Italiana

Aut. Trib. Cuneo n. 528 del 28/10/1999

Quando c’erano gli orsi

ENTE DI RIFERIMENTO:Laboratorio Territoriale diEducazione Ambientale diChiusa Pesio

Il progetto rappresenta unprimo passo verso la creazionedi un centro unico didocumentazione sulla presenzadell’orso nelle Alpi Occidentali.I principali obiettivi scientificidel progetto sono rappresentatidal mettere in comune ecostituire una banca datiinformatizzata di tutte leconoscenze attualmentedisponibili, tale da renderepossibile la documentazione e lacomprensione delle dinamichedel popolamento dell’orso nelleAlpi e del suo rapporto conl’ambiente e con l’uomo, apartire dalla sua comparsa nellapreistoria fino ad arrivare allasua estinzione, avvenuta, nelCuneese, alle soglie del XIX sec.

ALTRI SOGGETTI COINVOLTI: Ministero per ibeni e le attività culturali; Università diTorino, laboratorio di paleontologia;Università delgi studi di Padova;Museo civico Cuneo. LUOGO DI REALIZZAZIONE: sede ParcoNaturale Alta Valle Pesio e Tanaro • FINALITÀ: progetto mirato allarealizzazione del centro didocumentazione sull’orso conpannelli, prodotti multumediali ematerial didattici per scuole evisitatori • DESTINATARI: scuole di ogniordine e grado, insegnanti, famiglie• TEMPI DI REALIZZAZIONE: già avviato.

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PER SAPERNE DI PIÙ

La biodiversità del Parco Naturale delle Alpi Marittime“Biodiversità” è un termine che si sente oggi nominare molto spesso.Esistono vari motivi per mantenere un’elevata biodiversità. La perdita dispecie, sottospecie o varietà comporta infatti un danno culturale, perché è unaperdita di conoscenze; scientifico, perché riduce la disponibilità di geni sulpianeta; economico, perché riduce le risorse genetiche potenziali; ecologico,perché comporta un degrado degli ecosistemi. Per aumentare la conoscenza dibase sulla biodiversità, l’Istituto Europeo Diffuso di Tassonomia, EDIT haorganizzato gli ATBI (Inventari Biologici Generalizzati) che prevedonoattività di ricerca in aree specifiche con l’obiettivo di stilare un inventario ditutte le specie viventi in quella determinata area. Il Parco Naturale delle AlpiMarittime ha firmato insieme al Parco del Mercantour un “Accordo dicollaborazione” con EDIT per favorire l’attività di ricerca in alcune aree delParco, preparandosi così a ricevere una pacifica invasione di scienziatiprovenienti da tutta Europa, e non solo, che si occuperanno di individuare ecatalogare ogni organismo vivente, da organismi unicellulari fino a stambecchie lupi. Il progetto EDIT durerà 5 anni e certamente darà un contributoimportante alla conoscenza e alla tutela della biodiversità sul pianeta.

Info: www.e-taxonomy.eu; www.atbi.eu/mercantour-marittime

Bandiera verde al Parco Alta Valle Pesio e TanaroIl prossimo Ottobre, presso la sede del Parco Alta Valle Pesio e Tanaro (ChiusaPesio) si svolgerà un convegno sulla conoscenza e sulla conservazione dellabiodiversità nel territorio delle Alpi Sud Occidentali. In questa occasioneLegambiente conferirà la “Bandiera Verde” all’Ente Parco per l’attività ditutela della biodiversità svolta dal suo Centro di Floristica e dalla rispettivaBanca del germoplasma vegetale, sorta già nel 2003 presso il Centro diFloristica del Parco con la finalità di conservare i semi delle specie florealidelle Alpi Sud-Occidentali.

Info: Valentina Carasso 338.4204339 1

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AUMENTARE LE CONOSCENZE NEL CAMPO DELLA BIODIVERSITÀ È IL MIGLIORMODO PER TUTELARLA. PER QUESTO SONO FONDAMENTALI LO STUDIO E LARICERCA MESSI IN CAMPO DA ISTITUTI INTERNAZIONALI ED ENTI LOCALI, COSÌCOME GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLE CAMPAGNE VOLTE A DIFENDEREQUESTO PATRIMONIO MONDIALE, SENZA DIMENTICARE LE PICCOLE AZIONI CHEOGNUNO DI NOI PUÒ FARE PER SAPERNE DI PIÙ.

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