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1 MISSING PERSONE SCOMPARSE LA STORIA DI FRANCESCO E DI DAVIDE INCHIESTA DONNE DELL’EST ALL’ASSALTO GUSTO LE RICETTE AUTUNNALI DI FABIO CAMPOLI MODA FASHION STYLE PERIODICO DI ATTUALITA’ - EDITORE TOP EDITORIAEVENTI S.R.L. - ANNO I n°2 - set/ott 2010 2/2010

E42 Magazine n.2

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Il nuovo Magazine dell'EUR

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MISSING PERSONE SCOMPARSE

LA STORIA DI FRANCESCO E DI DAVIDE

INCHIESTA DONNE DELL’EST ALL’ASSALTO

GUSTO LE RICETTE AUTUNNALI DI FABIO CAMPOLI

MODA FASHION STYLE

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Editoriale

Care lettrici, cari lettori,

a nome della redazione e mio, Vi ringrazio per il favore con cui avete accolto il nostro Magazine, determinan-

done un successo al di là di ogni aspettativa.

In questo numero affrontiamo un argomento di grande attualità e interesse che riguarda uomini maturi per-

vasi da una velenosa carica di “effimero ottimismo”, alla continua ricerca di una giovinezza che sta svanendo.

Ciò genera un’anarchia cerebrale, letale per la vera e solida stabilità affettiva rappresentata dalla famiglia.

Alla base di questo comportamento vi è una totale insicurezza nei confronti del proprio aspetto fisico e del li-

vello delle prestazioni sessuali in declino. E’ questo che incrina l’autostima e determina una totale perdita delle

emozioni autentiche. Si cade così pateticamente nella rete di scaltre ragazzotte, giunte in massa dall’Europa

dell’Est, che praticano il più antico mestiere del mondo e che abilmente, con poca fatica, catturano l’imbecille

di turno con false illusioni. E’ più facile relazionarsi con un cervello non pensante e servile. Tutta la mia com-

prensione va alle mogli e ai figli costretti a subire lo sconvolgente delirio di questi uomini.

Ampio spazio è dedicato alla rubrica “Missing” curata da Natalina Orlandi che con l’Associazione Penelope,

si occupa di persone scomparse. Siamo orgogliosi di essere l’unico giornale ad occuparsi di questa grave

emergenza sociale, dopo il noto programma televisivo “Chi l’ha visto?”.

A questo proposito invitiamo tutti i lettori a collaborare con l’Associazione Penelope e con noi della redazione

inviando notizie utili alle ricerche.

Abbiamo inoltre istituito un casting riservato ai ragazze e ragazzi a partire dai 16 anni, per la realizzazione

di servizi di moda curati da noi e alla ricerca del nuovo volto dell’Eur. Troverete tutti i dettagli sul nostro sito.

Buona lettura

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4 MAGAZINE

Periodico di attualitàAnno I - numero2set/ott 2010

EDITORETop Editoria Eventi S.r.l.P.le degli Archivi, 4100144, Roma

Registrazione Tribunale di Roman. 144/2010 del 1/4/2010

Direttore ResponsabileGilda Maria Tucci Camuri

VicedirettoreSimone Stirati

Segreteria AmministrativaTiziana Mercuri

CollaboratoriFabiana ACACIAStefania ALETTIMarco CANNAVICCIEnrica GARZILLICinzia GIORGIOAndrea LOVELOCKSimone NASTASIOriana RIZZUTOAlex SALLUSTISam STONERManuela SCAGLIARoberto SELLITTOGianni TRAPANI

RedazionePiazzale degli Archivi, 4100144, RomaTel/Fax 06 5917953Email: [email protected]: www.e42magazine.com

PubblicitàTop Editoria Eventi S.r.l.P.le degli Archivi, 4100144, RomaTel/Fax 06 5917953Email: [email protected]: www.top-editoriaeventi.com

Foto di copertinaAMGT MAD CREATIVE

FotoTOP Editoria Eventi S.r.l.Stefano Mileto e Guglielmo RotaStefania Aletti

Grafica e impaginazioneAMGT MAD CREATIVE

StampaMiligraf S.r.l.Via degli Olmetti, 3600060 FormelloTel. 06 9075142

Stampato su carta ecologicaFedrigoni Symbol Free-Life

E’ vietata la riproduzione totale e parziale di tutti i testi, la grafica, le immagini e gli spazi pubblicitari realizzati da Top Editoria Eventi S.r.l. Tutti i diritti sono riservati.

Periodico iscritto all’

6AttualitàNon è un paese per vecchie

InchiestaCinquantenni allo “sbanco”

SpettacoloLa città dei giovani

Arte e creativitàLa carica dei creativi

42

12

10 Formula 1 all’Eur

18 Missing

58 Eur giovani

60 Play news

MAGAZINE

38

22 Secondo Polo Turistico

Vicesindaco Mauro Cutrufo

62 Leggiamo

26 Psiche e società

63 Cinenews

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5MAGAZINE

Costume e societàProtagonista l’architettura

Fatti e personaggiStorie bastarde

Moda e designMovimento e mutazioni

ModaLife is Joy

48 70

51 Scienza e tecnologia

81 Il sublime piacere

del gusto

84 88Quattro zampe

e una penna

Eur eventi

52 Question time

28 36

Psiche e società

Cinenews

34 Polo congressuale

76 Chick-post

46 Gioie e motori

78 Fatti di…vini

settembre.ottobre 2010sommario

56 Le Phisyque du role

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Attualità

un paese per vecchie

Non è

Adelaide, 49 anni

Credit: Stefano Mileto

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Eravamo agli inizi degli anni ’80 e in tv “esplosero” le tette di Drive in.

Da allora quelle signorine non sono invecchiate, sono ancora in quello

schermo. Immortali. Belle. Giovani. Due generazioni cresciute con quel

modello femminile. È la tv la causa di tutti i mali? No, sono gli uomini

(quasi per niente le donne) che in tv decidono e che hanno imposto come

modello di successo quello giovanile.

Perché vecchio è brutto. Vecchio è volgare. Vecchio non fa vendere.

Ma essere vecchie è anche peggio. E così, si continua con le donne gio-

vani, vincenti, sicure. Negli spot, nelle riviste, nelle trasmissioni televisive.

Centinaia di giovani nude, ammiccanti, sexy. E soprattutto, mute. E quan-

do superano i cinquanta cosa accade? Be’, sono talmente insignificanti

da non poter essere ammesse neanche a Chi la visto. Perché le vecchie,

per chi non lo sapesse, non esistono.

Bene che vada, possono essere nonne. Nonne che si prendono cura dei

nipoti, ma di certo non possono essere più donne. Nel saggio “Non è un

paese per vecchie”, la scrittrice, giornalista, conduttrice radiofonica Lore-

dana Lipperini, già autrice del saggio “Ancora dalla parte delle bambine”

( Feltrinelli, 2007), scava con coraggio in questa realtà offrendoci spunti

di riflessione e un punto di vista del tutto nuovo. In E42 chiarisce alcuni

importanti temi rivelando qualcosa di se stessa.

Sembra che non solo le “vecchie”, ma anche le donne over 50 siano

diventate dei fantasmi a livello mediatico e, quindi, impossibilitate

a essere un modello di riferimento. Parte della responsabilità non è

anche delle donne che occupano posizioni di rilievo nei mass media

(stampa e tv) le quali aderiscono al modello giovanile imperante in-

vece di contrastarlo?

È una domanda com-

plessa che esige una

risposta adeguata. Bi-

sogna dire che le don-

ne che hanno posizioni

di responsabilità nei

mass media sono po-

che come sono poche le

donne che dirigono reti

televisive o che dirigono

giornali generalisti, non

rivolti a un pubblico fem-

minile. Per non parlare

delle pochissime donne

fra le autrici televisive e

un paese per vecchie

I vecchi sono invisibili. La nostra società è profondamente radicata

nel presente ed è quindi abbarbicata al mito della giovinezza.

Invecchiare è considerata una cosa da perdenti.

di Sam Stoner

Loredana Lipperini, autrice del libro

“Non è un paese per vecchie”

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quante commissionano o dirigono campagne pubblicitarie. Questa è

una viva difficoltà. E anche vero quello che tu dici, da cinque anni a que-

sta parte si è, infatti, creata una cornice che presenta la figura femminile

che privilegia l’aspetto fisico rispetto a quello che c’è da dire. E purtroppo,

le donne si adeguano a tale modello. C’era una trasmissione televisiva

abbastanza spaventevole di Mediaset in cui l’inquadratura della figura

femminile nuda era ginecologica, ma la cosa spaventosa non era l’in-

quadratura, bensì il fatto che la regista fosse una donna. Quindi è vero.

Però, battere solo su questo punto significa vedere solo una piccola parte

del problema.

Ci sono segnali che fanno pensare a un’inversione di tendenza?

Qualche segnale c’è. Ma gli inserzionisti pubblicitari, che ovviamente

sono quelli che determinano la ricchezza di una pubblicazione, spingono

per proporre il modello giovanile. Ma ripeto, qualche segnale comincia

ad esserci grazie a una maggiore consapevolezza rispetto a qualche

anno fa. Certo, c’è da fare un lavoro lunghissimo sull’immaginario, biso-

gna insistere su questo punto. Oggi in tv si comincia a vedere qualche

bambina che sogna di diventare una naturalista invece che diventare

una madre di famiglia.

Già, la famiglia. Nel libro parli della generazione sandwich, ossia

delle donne over 50 che occupano una posizione cardine all’interno

della famiglia, schiacciate tra la cura dei figli e

quella dei genitori e spesso dei nipoti.

Questo è un sintomo della disgregazione della

comunità sociale. A questo proposito, c’è una

frase incredibile detta da Margaret Teacher negli

anni ’80, quando disse che non esiste la società,

esiste la famiglia. Affermazione che ha deter-

minato conseguenze importanti, non ultima la

spinta forsennata all’individualismo, che ancora

stiamo pagando. Se oggi in Italia non esistesse

la famiglia crollerebbe il Paese. Perché dal pun-

to di vista sociale la situazione è al collasso, gli

asili nido sono pochissimi e ben al di sotto della

media europea; per l’assistenza agli anziani, al

21 agosto i dati ci dicono che in Europa l’Italia si

trova al penultimo posto come assistenza alle

famiglie, compresi figli e anziani. Questo signifi-

ca che la famiglia è la sola capace di arginare lo

scivolamento verso la povertà del nostro Paese;

laddove c’è un pensionato in famiglia, il suo indi-

ce di povertà diminuisce. La famiglia, attraverso

le “nonne” si può permettere di abbattere il costo

dell’asilo nido. La famiglia ha fatto barriera, ma non è più possibile an-

dare avanti in questo modo. La famiglia tiene, ma in un paese che, in

base Il rapporto Censis di fine anno, è allo stallo. È necessario intervenire

ripensando profondamente al Welfare. Passiamo mesi a parlare delle

case di Montecarlo e non ci rendiamo conto di quello che sta succeden-

do davvero.

Nel giro di presentazioni cosa che ti ha sorpreso?

Mi ha sorpreso la presenza di giovanissimi e di maschi che dimostrano

grande sensibilità per questo problema; non mi ha sorpreso una rea-

zione che c’era stata anche al tempo della presentazione di “Ancora

dalla parte delle bambine”, ossia

il sentirmi dire “Nel mio ambiente

non è così, io non me ne accorgo”.

Ecco, questo è un atteggiamento

che deve metterci in guardia. La

reazione che porta a dire “Non mi

rendo conto che sta succedendo

questo”, a fronte di cifre è un’altra

delle reazioni che ci hanno tenuto

in stallo. Significa guardare solo

alla propria cerchia parentale e

amicale e non guardare al resto.

Il tuo blog (www.lipperatura.it) è

aggiornato quotidianamente. È

un bell’impegno. Hai una redazione o dei collaboratori?

Faccio tutto da sola! Da sei anni a questa parte. Certo, delle volte non riesco

ad aggiornarlo tutti i giorni, ma cerco di seguire tutte le discussioni. Avrai

notato che ci sono giornate in cui i post sono più complessi e giornate in

cui sono più lapidari, dipende dagli impegni. Cerco comunque di dare una

presenza fissa, di esserci sempre, è un impegno nei confronti della comu-

nità di lettori che si è creata.

In questo periodo sta nascendo qualche proget-

to futuro, così come nacque l’idea di realizzare

“Non è un paese per vecchie” al tempo delle

presentazioni delle bambine?

Sì, c’è il progetto di terminare l’ideale trilogia con un

libro sulle madri. Sarà più lungo e più complesso

di quest’ultimo.

C’è un aggettivo per Loredana Lipperini?

C’è un aggettivo che spero di potermi meritare: li-

bera.

Loredana Lipperini è più saggia o più cattiva ri-

spetto a ieri?

Più saggia.

In alto, un esempio di come i mass media

utilizzano gli anziani mettendoli in ridicolo,

rendendoli caricature di se stessi ( Locandina

Motor Show di Bologna 2005)

A lato, la copertina del libro.

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MAGAZINEFormula 1 all’EURWork in progress

Roma Formula Futurouna sfida italianaIl rilancio di Roma, della sua economia e della sua attrattività a livello interna-

zionale passeranno attraverso un innovativo progetto di marketing territoriale

ideato da FG Group per promuovere e rilanciare il turismo nella città di Roma:

Roma Formula Futuro. 50 grandi eventi di sport, cultura, musica, entertainment,

fiere e congressi ideati per soddisfare le esigenze di categorie di pubblico vaste

ed eterogenee ed attrarre a Roma oltre 2 milioni di persone provenienti da na-

zioni Europee ed Extra Europee.

Roma Formula Futuro, progetto integrato nel “Secondo Polo Turistico” di Roma,

porterà una ricaduta sul territorio di notevole importanza che l’ISAE stima in oltre

18.000 nuovi posti di lavoro permanenti e 1,8 miliardi di Euro di ricadute econo-

miche.

Formula 1, Campionato del Mondo di Calcio e Olimpiadi, rappresentano oggi i

maggiori eventi dello Sport mondiale, in grado di apportare alla Nazione ospi-

tante - ed in particolare alla Città organizzatrice - prestigio internazionale, atten-

zione mediatica e soprattutto ricadute economiche di grandissima importanza.

La Formula 1 rappresenta dunque una opportunità unica per poter rilanciare

l’economia della città di Roma.

Cuore del progetto Roma Formula Futuro è l’Eur,

quartiere moderno per vocazione, dove il fasci-

no dell’architettura razionalista si sposa con la

funzionalità delle strutture. Nessun quartiere di

Roma si presta ad ospitare grandi eventi meglio

dell’Eur: quattro fermate della Metro, una rete

stradale ampia, la vicinanza con l’Aeroporto In-

ternazionale di Fiumicino e la presenza di servizi

congressuali e fieristici di livello internazionale

ne fanno infatti la sede naturale in cui sugge-

stione e funzionalità si incontrano.

All’interno dell’Eur, particolare importanza riveste il complesso di Via delle Tre

Fontane, che ha rappresentato - dagli anni ’60 in poi - uno dei poli sportivi più

importanti di Roma e d’Italia, ma è oggi un’area assolutamente degradata e

scarsamente fruibile dai cittadini del quartiere. Il Gran Premio di Roma costituirà

un’occasione unica per poter riportare all’antico splendore gli impianti sportivi,

modernizzandoli e potenziandone la capacità.

Tutte le infrastrutture necessarie per la realizzazione del Gran Premio - dai box al

centro Media, dall’area Hospitality al paddock, ecc. - saranno infatti localizzate

lungo via delle Tre Fontane in strutture di moderna concezione che saranno mes-

se a disposizione dei cittadini del quartiere per tutto il resto dell’anno.

Il progetto di riqualificazione del Polo di Via delle Tre Fontane prevede la realiz-

zazione di importanti interventi e la costruzione di alcune strutture, tra cui: un

Palazzo dell’Arte e dello Sport, uno Stadio del Rugby, due impianti omologati

Maurizio Flammini

Chairman FG Group

In basso, rendering del futuro complesso

sportivo delle Tre Fontane.

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Formula 1 all’EURper gare nazionali ed internazionali di Hockey su Prato, degli impianti

per il Pattinaggio Artistico, un percorso vita che si articola in 14 distinte

stazioni ove i cittadini da 5 a 80 anni potranno effettuare esercizi ginnici

specifici in modo sicuro; un Centro di Ricerca e Sviluppo per il Mobility

Aid. FG GROUP inoltre metterà le proprie risorse a disposizione per il re-

cupero della pensilina progettata da

Pierluigi Nervi, per la copertura della

pista dei 100 metri di Atletica Legge-

ra. Un tributo dovuto ad uno dei più

importanti progettisti italiani che ha

legato inscindibilmente il suo nome

alle Olimpiadi di Roma. Gli otre 100

ettari dell’impianto verranno comple-

tamente riqualificati e saranno mes-

si gratuitamente a disposizione dei

cittadini, che avranno finalmente un

luogo adeguato per correre, andare

in bicicletta o semplicemente passeg-

giare e rilassarsi.

Se la Città sarà capace di raccogliere

la sfida di modernità, di imprendi-

torialità e di coraggio che il progetto

ROMA FORMULA FUTURO lancia, diverrà un quartiere, non solo esem-

pio di una evoluta idea futurista e di una urbanizzazione illuminata, ma

anche e soprattutto di una straordinaria testimonianza di capacità di

evolversi nei tempi come centro di business internazionale, di cultura di

scienza e di entertainment.

In alto, il progetto delle nuove strutture sportive previste in Via delle Tre Fontane

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Uomini intelligenti, scelte stupide.

di Gilda Maria Tucci Camuri

Inchiesta

Cinquantenniallo “sbanCo”

La scellerata scelta di uomini di mezza età (da cinquanta anni in su) generalmente di successo, i quali non esitano a buttare alle ortiche la famiglia, la credibilità, la dignità, il lavoro di una vita per correre die-tro alle varie Carmen, Ramona e Irina, ragazzotte dell’Europa dell’est, che scendono in Italia ad orde alla conquista di uomini benestanti da “spolpare” e da illudere.

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Negli ultimi anni si registra un fenomeno in crescita piuttosto inquie-

tante che determina e accelera lo sfascio di matrimoni, istituzione

questa già in crisi profonda. Stiamo parlando della scellerata scelta

di uomini di mezza età (da cinquanta anni in su) generalmente di

successo, i quali non esitano a buttare alle ortiche la famiglia, la

credibilità, la dignità, il lavoro di una vita per correre dietro alle varie

Carmen, Ramona e Irina, ragazzotte dell’Europa dell’est, che scen-

dono nel nostro paese ad orde alla conquista di uomini benestanti

da illudere per poi “spolpare”. Non risulta, infatti, che queste donne

vadano all’arrembaggio di semplici manovali o comunque perso-

ne da mille, milleduecento euro al mese. È incredibile che uomini

intelligenti e affermati possano cadere in questa trappola annun-

ciata, eppure, tali situazioni sono sempre più diffuse. Ai fedigrafi

non importa di causare dolore ai propri cari e nel tempo a se stessi,

forse se ne rendono conto quando, ormai troppo tardi, escono da

questa sorta di stato alterato, quasi fossero dei drogati allo sbando.

Sarà forse che queste ragazze non richiedono confronti con il partner o

meglio, il “pollo” di turno; fanno sentire l’uomo, che non accetta il pas-

sare degli anni, al centro dell’universo ma solo per raggiungere il loro

obiettivo.

In merito a tale fenomeno riportiamo l’autorevole parere del dott.

Marco Cannavicci, medico psichiatra:

“Gli esperti del comportamento umano lo definiscono ‘edonismo a bre-

ve termine’ e sta a significare la scelta di un piacere immediato a disca-

pito di future conseguenze negative. Colpisce in modo particolare chi,

sotto l’influenza dell’eccitazione del momento, non riesce a controllare i

propri impulsi e si gratifica con la concessione di un piacere immediato,

senza pensare alle conseguenze future che quella scelta comporta-

mentale determina. Succede nei soggetti “edonisti” che privilegiano il

proprio piacere rispetto a tutto il resto, solitamente in uomini “maturi”,

professionalmente affermati e con consolidate responsabilità familiari

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sulle spalle. Sono uomini che nella professione hanno

mostrato capacità ed intelligenza, ma che di fronte alla

promessa di un piacere sessuale immediato e senza

condizioni, non sanno frenare l’impulso e si concedo-

no a storie di sesso che loro stessi definiscono poi “svi-

lenti e dequalificanti”. Da dove origina in questi uomini

maturi la fragilità psicologica di fronte allo stimolo ses-

suale facile? Spesso origina nel loro difficoltoso rap-

porto con il sesso. Fin dall’adolescenza, infatti, hanno

avuto a che fare con ragazze, con donne, con com-

pagne, che hanno preteso rispetto e considerazione,

hanno preteso affetto, fedeltà e condotte sessuali cor-

rette. Tutto quello che è stato conseguito, in termini di

comportamento sessuale, è stato possibile attraverso

ripetuti corteggiamenti, seduzioni, manifestazioni affettive e “cocco-

le”. Ogni donna è stata una conquista conseguita al prezzo di este-

nuanti comportamenti “da cavaliere”. Niente sesso facile dunque.

Tutto è stato ottenuto gradualmente e “faticosamente”. D’altra parte

negli anni della propria giovinezza, a cavallo tra gli anni ’70 e gli

anni ’80, la famosa libertà sessuale era solo sulla carta, in quanto il

sesso “facile” rientrava comunque solo all’interno di un consolidato

ed affiatato rapporto di coppia. Le ragazze dell’epoca erano già

disinibite e disinvolte sul piano sessuale, non avevano più l’obiettivo

della verginità al matrimonio.

Con un bagaglio di esperienze sessuali di questo tipo il ragazzo

degli anni ’70 ha messo su famiglia, ha consolidato una buona po-

sizione lavorativa e si apprestava a godersi, in età matura, i frutti dei

precedenti sforzi e sacrifici.

Tutto è saltato con l’arrivo delle ragazze dell’Est, libere, spregiudi-

cate, opportuniste e sessualmente disponibili per questi uomini

maturi che avevano già in qualche modo archiviato le loro espe-

rienze sessuali con la donna della loro vita. Le ragazze dell’Est han-

no rappresentato per loro il risorgere del sogno della donna dei

loro vent’anni: disponibile, intraprendente, assecondante e priva di

condizioni. Insomma la donna del sesso facile, continuo ed “estre-

mo” che avevano sognato da ragazzi, ma che non avevano mai

incontrato. Donne che non chiedono corteggiamento, seduzione,

fiori o coccole. Donne che non esigono rispetto, fedeltà e conside-

razione. Donne intraprendenti e disponibili ad assecondare ogni

tipo di fantasia sessuale. Donne spesso non belle e non affascinan-

ti, e comunque non stupide, e che hanno un loro tornaconto, non

di tipo affettivo, come la donna italiana, bensì di tipo economico

o comunque materiale. Di fronte a loro il ragazzo degli anni ’70

non ci ha pensato due volte e di fronte alla possibilità di un piacere

immediato e senza condizioni ha dato la sua disponibilità al sesso,

senza pensare a future conseguenze. L’uomo maturo, intelligente e

professionalmente affermato, di fronte alla provocazione del sesso

sorprende tutti, mette da parte la sua razionalità e si concede all’e-

donismo a breve termine, torna ventenne, rispolvera la spinta degli

ormoni maschili e, senza valutare la situazione in modo logico, ef-

fettua quella stupida scelta di tradimento che mette in evidenza la

sua grande fragilità ed immaturità emotiva.”

Abbiamo consultato il dott. Marco Vinicio Amati titolare dell

Agenzia Italiana Investigativa che, chiamato dalle mogli tradite,

segue da molto vicino questi casi.

“In base alla mia esperienza posso dire che in questa situazione

cade il professionista determinando danni enormi sia dal punto di

vista patrimoniale che personale.

E’ un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi. Si tratta di uo-

mini in andropausa che, in ambito privato, non professionale, han-

no bisogno di sentirsi dire quanto valgono, cosa che non avviene

con la moglie dopo venti o trent’anni di vita insieme.

Questa dinamica coinvolge soprattutto donne dell’Est, dato che gli

stimati professionisti oggetto della nostra inchiesta (imprenditori,

notai, avvocati che hanno importanti esperienze di vita) non avver-

tono il pericolo proveniente da donne così giovani, spesso cultural-

mente poco preparate, con le quali non si innesca nessun tipo di

relazione se non quella sessuale e che danno loro la sensazione

di essere al centro del mondo. Questi abbassano la guardia senza

valutarne le conseguenze contrariamente al loro abituale modo di

fare.”

Marco Cannavicci

Psichiatra forense e

criminologo in Roma

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Chiediamo un parere legale al noto avvocato Giuseppe Scoca,

che si occupa in particolare di Diritto di Famiglia. Cosa ci può

dire circa il fenomeno dei matrimoni “sfasciati” a causa di don-

ne più giovani provenienti in particolare dall’Est Europa?

“Succede che dai cinquant’anni in su, per vicende naturali, si ha

una minore energia, le prestazioni calano. Nel rapporto con una

donna più giovane l’uomo ritrova un rinvigorimento sessuale, e

questa accensione di virilità lo manda fuori di testa come se fosse

sotto l’effetto della droga. Questo stato lo fa sragionare, grazie an-

che all’approccio delle ragazze straniere che hanno un comporta-

mento da geisha che non appartiene alla donna italiana.”

Ma perché spesso, questi stimati professionisti si incontrano in

luoghi fatiscenti e squallidi?

“Perché il posto innesca un meccanismo di trasgressione, qualcosa

di opposto al proprio stile di vita agiato. Più il luogo è squallido,

più la relazione sembra clandestina. Se diventa ufficiale potrebbe

perdere il fascino della trasgressione.

C’è poi un’altra componente. Questi uomini hanno anche piacere a

mostrare che stanno con una donna più giovane, ecco perché non

si nascondono.”

Per le donne, un consiglio su come tutelare loro e i propri figli?

“Il coniuge deve tutelarsi con un’azione immediata. La strada da

percorrere è quella della separazione. È necessario che i figli sen-

tano che l’altro genitore si sta muovendo per tutelarli, proprio per-

ché si innesca in loro un meccanismo di mancanza di stima nei

confronti del genitore che è causa del “tradimento”. Non bisogna

dimenticare che spesso queste situazioni portano alla nascita di altri

figli, e quindi, il nucleo familiare d’origine, se non si attiva con una

azione legale di tutela, dovrà poi dividere l’eredità con un estraneo. Si

parla di patrimoni importanti, frutto di una vita passata insieme che

potrebbero essere sottratti.”

Diamo un monito agli uomini.

“Bisogna ricordare che gli uomini non pensano alle conseguenze

che si determinano sulla famiglia e alla loro persona. La prima, e più

importante, conseguenza è senz’altro lo stravolgimento della par-

te patrimoniale. Inoltre, sapere che il coniuge colpito si è rivolto al

Tribunale è un campanello che si sta stravolgendo la vita familiare.

Questo potrebbe servire da “sveglia”. E comunque stiamo parlando

di una procedura (la separazione) che si può annullare.”

Giuseppe Scoca

Avvocato

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Giuseppe Scoca

Avvocato

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Storia di Francescodi Maria Bianchetti

La mattina del 5 ottobre del 2008 preannunciava una bella giornata lu-

minosa, il cielo terso, l’aria rinfrescata e pulita dal violento acquazzone

del giorno precedente. Era una domenica da trascorrere all’aperto, ma-

gari organizzando una passeggiata o un picnic in spiaggia, non avrei mai

immaginato che quella mattina sarebbe iniziato il giorno più lungo della

mia vita, e sarebbe diventata lo spartiacque fra un “prima” e un “dopo”.

Francesco esce di casa presto, verso le otto, mi dice che va a trovare un

sacerdote suo amico, che negli ultimi tempi era diventato il suo confesso-

re, restiamo d’accordo che ci risentiremo in mattinata per vederci a Roma.

Resto ancora un po’ nel letto ho ancora sonno; non finirò mai di pentirmi

di non essermi invece alzata per accompagnare mio marito. Dopo un po’

mi alzo, mi preparo per uscire e telefono a Francesco per sapere dov’è,

se è ancora a Ostia o già è andato a Roma. Il cellulare squilla, ma non

ho risposta; lì per lì non mi preoccupo, capita spesso che lui metta il cel-

lulare in fondo allo zainetto che porta abitualmente con sé e non lo sen-

ta, magari lo ha lasciato silenzioso per parlare in pace con il sacerdote e

non ha riattivato la suoneria, magari è sullo scooter e non può rispondere,

magari… Sono tante le spiegazioni logiche con cui mi rassicuro, intanto

decido di andare a prendere il trenino per Roma, sicuramente mi tele-

fonerà appena vede le mie chiamate. Ma questo non accade, e allora

comincio a richiamarlo, ma ancora nessuna risposta. Arrivata a Roma,

vado a Santa Anastasia, dove mi aveva detto che voleva passare, e intanto

continuo a telefonare. A Santa Anastasia non c’è, nessuno a cui chiedere,

comincio a vagare per la città, cercando Francesco nei posti a lui familiari,

dove avrebbe potuto andare, e intanto quel maledetto cellulare continua

a squillare a vuoto. Comincio a chiamare gli amici, ma nessuno sa nulla,

decido di aspettare per telefonare a casa sua, non voglio allarmare la sua

famiglia, appena risponde mi sente… Le telefonate e i messaggi si fanno

sempre più frenetici, finché all’ennesimo tentativo di chiamata il telefono

diventa irraggiungibile. Sicuramente si sarà scaricato a forza di squillare,

ma in quel momento preciso il terrore, finora latente e nascosto, che sia

successo qualcosa esplode in tutta la sua violenza.

Dopo un ultimo giro di telefonate agli amici, avverto la sua famiglia. E men-

tre i suoi familiari fanno il giro telefonico di tutti gli ospedali della città, io

trascorro la prima di una serie di notti insonni, gli occhi sbarrati, la luce

accesa pensando a dove potrebbe essere, a cosa potrebbe aver fatto e a

tutto quello che avrei potuto fare io.

La mattina appena mi alzo vado a sporgere denuncia ai Carabinieri. Il

carabiniere è cortese, ma è evidente che pensa si tratti di un colpo di te-

sta, magari è scappato con la brasiliana di turno, nonostante io ripeta

che no, non abbiamo litigato, siamo sposati da appena quattro mesi, no,

mio marito non ha nessun problema al lavoro, anzi ne è entusiasta, ha

un ottimo rapporto con i colleghi, sì, adora la sua famiglia di origine, no,

io vado d’accordissimo con mia suocera… niente debiti, niente nemici,

non ha preso soldi con sé, nessun movimento bancario sospetto, non ha

preso un cambio di vestiti o biancheria, non ha lasciato scritti o lettere di

addio, non ha preso gli occhiali da vista, è uscito con le sole lenti a contatto

settimanali che ha messo la mattina, lasciando a casa la scatola appena

comprata. È evidente che non aveva nessuna intenzione di andarsene,

perché allora dirmi che, visto che è adulto, dobbiamo presumere che si

sia allontanato volontariamente?

Mentre i carabinieri ci assicurano di aver fatto ricerche in pineta con gli

elicotteri e con i cani, di avere controllato gli aeroporti e i traghetti, e di

tenere sotto controllo il cellulare, nel caso tornasse raggiungibile, e il mo-

vimenti bancari, io mi attivo con l’aiuto di amici e parenti. Rifacciamo il giro

dei pronto soccorso, chiedendo di controllare anche tra i ricoverati senza

documenti, controlliamo il computer alla ricerca di una traccia, una ricerca

in internet che possa dare qualche indicazione, magari una l’orario di un

treno o di un volo, ma nulla. I suoi amici creano un gruppo su Facebook,

che nel giro di pochi giorni raggiunge gli 8.000 iscritti: ora migliaia di per-

sone possono vedere la faccia di Francesco.

Mi decido a chiamare Chi l’ha Visto. La sera stessa fanno un appello e poi

mi contattano per l’intervista. Un altro momento traumatico, molto peggio

della denuncia ai carabinieri. Intanto i giornali si cominciano a interessare

della storia, e la foto di Francesco comincia a essere pubblicata su vari quo-

tidiani, che mi chiedono dichiarazioni e interviste. Alcune trasmissioni tele-

Persone scomparse

Natalina Orlandi, Presidente Penelope Lazio

MISSING

Page 19: E42 Magazine n.2

19

visive mi contattano per fare appelli e raccontare la vicenda. Con l’aiuto dei

moltissimi amici che si sono mobilitati, tappezziamo prima Ostia, poi tutto

il XIII municipio, e poi tutta Roma di volantini con la foto di Francesco. Sono

dappertutto, soprattutto alle stazioni, e nei punti di grande movimento di

gente, e infatti

le segnalazio-

ni non tardano

ad arrivare. La

maggior par-

te lo indicano

vagare per

la città come

un barbone;

per questo

iniziamo una

capillare ricer-

ca in tutte le

mense e rifugi

per senza tet-

to della città.

Dopo circa

due settimane

viene ritrova-

to lo scooter

con cui si era

allontanato: è

parcheggiato

a Via Lacide,

a Casal Paloc-

co, una strada

secondaria che non conosciamo assolutamente. Chi lo ha segnalato lo

aveva notato già da diversi giorni, ma solo dopo aver letto la targa ripor-

tata sui volantini sparsi per Ostia denuncia quel motorino abbandonato.

Non presenta segni né di incidente né di infrazione, è chiuso normalmente

ma ovviamente non ci sono le chiavi, la cosa strana che subito mi salta

all’occhio è che non è stato chiuso con il blocca ruota, cosa che Francesco

fa sempre. Apriamo il sottosella con la copia delle chiavi, aspettandoci di

trovarci dentro le sue cose, e invece mi sorprende vedere che mancano i

documenti dello scooter, Francesco non li toglie mai, manca inoltre uno

dei due caschi, lui sapeva come incastrarli per farli entrare entrambi. Tutto

Persone scomparse

MISSINGmi fa pensare che non ce lo abbia lasciato lui quel motorino in quella

strada, ma nessuna traccia emerge dall’esame che ne fanno i carabi-

nieri. Il motorino ritrovato a via Lacide è l’unico dato certo finora, ed è

inspiegabile.

Grazie a dei conoscenti vengo messa in contatto con il Commissaria-

to Straordinario degli scomparsi che immediatamente si interessa del

caso; così come l’associazione Penelope, che scopro navigando proprio

sul sito del Commissariato, e che si rivela un formidabile supporto: ma

perché le forze dell’ordine non sanno che esiste un ufficio preposto ai

casi di scomparsa?

È grazie al loro aiuto che riusciamo ad avere l’autorizzazione dall’ATAC

a mettere i volantini con la foto di Francesco sugli autobus urbani, è una

grande conquista e un importante precedente.

Abbiamo anche ipotizzando che Francesco possa aver avuto un mo-

mento di difficoltà, di confusione, che abbia avuto necessità di isolarsi, di

riflettere, per questo potrebbe aver chiesto ospitalità in un convento, in un

luogo di preghiera. Aggrappandoci a questa speranza, mandiamo lette-

re a tutti i conventi, monasteri, luoghi che offrano ospitalità e conforto spi-

rituale di tutta la nazione, ma tutti ci dicono la stessa cosa: nessun con-

vento terrebbe “nascosto” qualcuno. E intanto, tra volantinaggio, annunci

sui giornali, sollecitazioni periodiche a carabinieri e polizia, (che in realtà

dopo i primi controlli non possono fare molto, signora, suo marito è adul-

to, si è allontanato volontariamente…), tra telefonate di ogni tipo, intervi-

ste, servizi televisivi, speranze puntualmente disilluse, sono trascorsi due

anni e ancora non ho il minimo indizio di dove sia, ma soprattutto, come

stia mio marito. L’unica certezza è quel motorino parcheggiato in quella

strada, in un modo non usuale per Francesco, quel motorino lasciato

lì è un mistero. Di una cosa sono convinta: c’è sicuramente qualcuno

che sa qualcosa, e che finora non ha parlato. Da due anni continuo a

pensare alle molte cose che potevano essere fatte tempestivamente e

non sono state fatte: un esame più accurato dei contatti internet del com-

puter di Francesco, le registrazioni delle telecamere che si trovano nel

tragitto tra Ostia e Roma, o di quelle a circuito chiuso di Santa Anastasia,

dove Francesco mi aveva detto di voler andare e dove qualcuno dice di

averlo visto la sera della scomparsa: i carabinieri non hanno ritenuto

importante visionarle, quando io sono riuscita a rintracciare la persona

responsabile ormai era troppo tardi, la registrazione del 5 ottobre era

Francesco De Santis, scomparso ad Ostia il 5 Otto-

bre del 2008

Page 20: E42 Magazine n.2

20

Persone scomparse

MISSINGsoprascritta. E da due anni, la sera quando rientro a casa, d’istinto guardo

la finestra che dà sul balcone, sperando di vedere la luce accesa, e giro

piano la chiave nella toppa della porta di casa, aspettandomela di trovar-

la già aperta. Forse le cose sarebbero andate comunque così, ma forse

se il nostro stato smettesse di dare per scontato, contro ogni ragionevole

evidenza, e offendendo l’intelligenza e la dignità di chi cerca un proprio

congiunto, che un adulto che scompare lo fa di sua volontà, e si attivasse

immediatamente con i tutti i mezzi e le risorse necessarie alla ricerca, e

tutelasse veramente i suoi cittadini, forse…

Abbracciati a chi non c’è(Testo scritto da Laura Barbieri, mamma di Davide scomparso il 27 luglio

2008 dalla Comunità Lahuen di Orvieto)

Venerdì sera sono arrivata in una casa bellissima e tanto grande, sita in S.

Ermete di Rimini. Un delizioso giardino la circondava. Era la casa di Sara

ed Erio ( sorella e cognato di Rita Luppino scomparsa il 4 marzo 2008 da

casa sua, sita in Milano, zona Baggio). Io ero un po’ emozionata ed un po’

spaesata. Sono entrata in un immenso salone e di fronte ai miei occhi si

sono parati 4 lunghissimi tavoli, su cui spiccavano cento colori diversi. In-

torno ai quei tavoli c’erano sedute una settantina di persone che genera-

vano un inevitabile vocio, bello ed allegro a sentirsi. Prima di vedere tutto

ciò, entrando, ho ricevuto degli abbracci tenerissimi, accompagnati da

luminosi sorrisi, appartenevano a: Natalina Orlandi, Presidente Penelope

Lazio (sorella di Emanuela Orlandi scomparsa il 22 giugno 1983 da Roma),

Caterina Migliazza Catalano, Presidente Penelope Piemonte (mamma di

Fabrizio Catalano scomparso il 21 luglio 2005 dalla scuola di Musicote-

rapia che, frequentava, ad Assisi), Sara (padrona di casa) Ho ricevuto il

sorriso di benvenuto di Elisa Pozza Tasca (Presidente Nazionale Penelo-

pe). Ecco, gli abbracci ed i sorrisi hanno rappresentato per me il “primo

soccorso” per farmi sciogliere un po’ di tensione. Dopo di che, sempre

alquanto smarrita, cercavo di intravvedere un buchetto vuoto per potermi

sedere vicino a qualcuno che conoscevo almeno un po’. Ho individuato

Ezio ed Alessio (papà e fratello di Fabrizio.Catalano) che conoscevo solo

per foto, ma, sapendo a che famiglia appartenevano mi sono data co-

raggio. Una bella signora bionda dello staff logistico, capendo dove si

erano diretti i miei occhi, mi ha chiesto “li conosci? “si”, ho risposto, “dai

allora, vieni a sederti qui”, preparandomi il piatto. I miei vicini commensali

li avevo scelti proprio bene: dopo poco mi sono sentita a casa. Ecco, così

è cominciata la ricchissima avventura del Seminario organizzato dall’As-

sociazione Penelope dell’Emilia Romagna.

Il titolo del convegno? “Essere squadra per la speranza”. E direi che già il

titolo basta a scaldare i cuori donando loro la voglia di ritrovare una rin-

novata forza. Cosa mi sono “rubata”, portandomelo a casa? Arricchimen-

to personale: il conoscere tante persone, tutte straordinariamente belle,

perché ognuna di loro, “portatrice sana” di profonde lacerazioni, di dolori

irrisolti e molti irrisolvibili, ormai. Lo stupore di assistere al “miracolo” del

dolore. Scoprire che il dolore è il conduttore, primo ed unico protagonista,

che consente di eliminare qualsiasi forma di iter comunicativo consueto.

Infatti, quando tu approcci per la prima volta con le persone, usualmente,

ci si dà la mano, presentandosi con lo scambio dei nomi. Dopo di che si ri-

mane alquanto imbarazzati, sentendosi un po’ imbranati, o fuori luogo, o

per qualsiasi altro motivo, un po’ a disagio, in ogni caso si rimane freddi e

formali, per un tempo ragionevole. Quando noi di Penelope ci incontriamo

non occorrono presentazioni, il nostro saluto è l’abbraccio, vero, autenti-

co, caldo, strettissimo, accompagnato da fiumi di parole, con cui sorvo-

liamo mille formalità, con cui approdiamo direttamente gli uni negli altri.

Il segreto? Nel nostro abbraccio, sono “compresi”, proprio lì tra le nostre

braccia ed i nostri corpi, tutti coloro che amiamo e non ci sono: i “nostri”

Davide Barbieri, scomparso il 27 luglio 2008 dalla Comunità

Lahuen di Orvieto

Page 21: E42 Magazine n.2

21

Persone scomparse

MISSINGscomparsi: appartenenti ad un mondo invisibile come quello dei clochard

ma, purtroppo, ancor più sommerso.

Arricchimento di conoscenza: perché ho avuto modo di ascoltare tanto.

Ascoltare persone animate da tanto amore, da tanta voglia di donare

le loro competenze e la loro sensibilità ad una causa tanto importante e

“sconosciuta”. Psicologi, che ci hanno “istruito” sulle tecniche di comunica-

zione da adottare, sopratutto all’interno di un gruppo.

Il Presidente, che ci ha tanto spronato al maggior impegno per migliorare

i nostri rapporti e, quindi la comunicazione, con il mondo esterno, con i

mass media, con le varie associazioni, Alzheimer uniti, F.A.V.I.S.: Asso-

ciazione Nazionale Familiari delle Vittime delle Sette, Psicologi dei Popoli,

ecc., per diventare così una sola voce per chi, scomparso, non può chie-

dere aiuto direttamente e far rispettare i propri diritti. Non dimenticando

però gli incoraggianti risultati positivi dell’anno trascorso. Il Commissario

Straordinario dell’Ufficio del Ministero dell’Interno per le persone scom-

parse. Che ci ha rassicurato su nuovi mezzi messi a disposizione degli

Organi di Stato, come la banca dati che permette, attraverso una speciale

scheda, di immettere quanti più dettagli possibili sulle persone che si ri-

cercano, per raffrontarli, sia, con cadaveri non identificati, sia ai fini della

ricerca medesima.

Avvocati che a titolo completamente gratuito si sono messi a disposizione

per fare da tramite tra le famiglie degli scomparsi ed i vari Procuratori che

ne curano le indagini. E per questioni legali che coinvolgono le famiglie

stesse. Dono decisamente prezioso (dovrebbero esserci in ogni regione).

Io credo che, se veramente, riusciremo a sensibilizzare chi di dovere al

fenomeno delle scomparse, certamente ritroveremo più persone rispetto

all’attualità. Che poi lo scopo è tutto qui: ritrovarle. È necessario affinare

e rendere efficaci le tecniche di ricerca sino ad ora in uso. Spero davvero

che se tutte le forze preposte a questo tipo di compito si concerteranno,

studiando con reale impegno e volontà questo scenario, si riuscirà ad

avere risultati ben diversi da quelli sino ad oggi ottenuti.

Vi ricordate il caso di Alfredino Rampi? Quel bimbo di appena sei anni

caduto in un pozzo, a Vermicino, vicino Frascati? Era il 1981. A quasi 30

anni di distanza, con gli enormi progressi fatti, oggi, certamente, Alfredi-

no sarebbe ancora tra noi.

Così come se confrontiamo la qualità e la tempestività dei soccorsi messi

in atto per il terremoto dell’Aquila, ci rendiamo conto che, non c’è parago-

ne rispetto a tragedie analoghe accadute nel passato.

Al di sopra di queste mie riflessioni c’è il mio grazie (g = generosità, r =

rispetto, a = amore, z = zelo, i = impegno, e = efficacia). GRAZIE a tutti,

proprio a tutti, a tutti coloro che hanno rivolto lo sguardo verso i nostri

scomparsi, e che, sono certa,faranno seguire il loro cuore e la loro testa.

Il mio grazie, senza confini, va a Davide. Perché per tre giorni è stato con

me, affianco a me, abbracciato a me: “Quanto è stato bello, amore

mio, stare con te! La tua mamma. Sempre.”

P.S.: A questo seminario che si è svolto a Sant’Arcangelo di Roma-

gna e organizzato da Penelope Emilia Romagna erano presenti fa-

miliari e amici di scomparsi provenienti da tutta l’Italia

Per informazioni e segnalazioni scrivere a

ASSOCIAZIONE TERRITORIALE PENELOPE LAZIO

Presidente: Natalina Orlandi

Via Stellanello, 9 – 00168 Roma

Tel. 347 1045017

e-mail: [email protected]

sito: www.penelopeitalia.org

ASSOCIAZIONE PENELOPE NAZIONALE

Presidente: Elisa Pozza Tasca

Sede Nazionale: Salita De Crescenzi, 30 – 00186 Roma

Tel. 335 7204449

e-mail: [email protected]

sito: www.penelopeitalia.org

COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO

PER LE PERSONE SCOMPARSE

Prefetto Michele Penta

Via Urbana, 9 – 00100 Roma

e-mail: [email protected]

REDAZIONE E42 MAGAZINE

Tel. 06 5917953

[email protected]

Sul blog www.e42blog.com la versione completa degli articoli

Page 22: E42 Magazine n.2

22

Zeffirelli e “Toccata & Fuga, Vacanze romane” conquistano la Cina

dell’Expò. Grande successo per i due strumenti di marketing interna-

zionale che oggi sono stati protagonisti della prima giornata dedicata

a Roma Capitale all’Expò di Shanghai. In attesa dell’arrivo del Sindaco

Gianni Alemanno gli operatori del settore e la stampa cinese presenti

nel padiglione Italia hanno potuto assistere alla proiezione di Omaggio

a Roma di Zeffirelli e all’esibizione della kermesse itinerante “Toccata &

Fuga, Vacanze romane”. L’occasione è stato il seminario sul Secondo

Polo Turistico della Capitale al quale hanno partecipato il commissario

straordinario per l’Expò Beniamino Quintieri, il consigliere Francesco

Maria Orsi, il consigliere Federico Rocca, l’ing. Riccardo Mancini, AD

di Eur Spa ed il dott. Dario Calzavara, AD di FG Group, moderato dal

giornalista Rai Attilio Romita.

Per Shanghai – dice il vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo - abbiamo

pensato di riproporre il pacchetto di promozione della Capitale che ab-

biamo già portato a Doha, Abu Dabi, Dubai, Tokyo, Bruxelles, Londra,

New York, Lisbona per valorizzarne l’attrattività turistica agli occhi del

mondo e presentare a operatori, istituzioni e potenziali turisti il venta-

glio di nuova offerta che Roma si predispone a offrire.

La prestigiosa vetrina dell’Expò ha permesso di presentare anche al

pubblico cinese il Secondo Polo Turistico, un sistema infrastrutturale

composto da 23 progetti che cambieranno il volto della città affian-

cando il già forte richiamo della Roma del Centro Storico, con un’offerta

targettizzata sui nuovi segmenti del turismo mondiale. I cinque sottosi-

stemi (congressuale diportistico fieristico, golfistico, nautico diportistico

Work in progress

Secondo Polo turistico di RomaSHANGHAI: ZEFFIRELLI E TOCCATA E FUGA CONQUISTANO LA CINA DELL ’EXPO

MAGAZINE

Mauro Cutrufo, Vicesindaco di Roma

Padiglione Italia

Page 23: E42 Magazine n.2

23

crocieristico, parchi a tema e parchi verdi attrezzati) che compongono il

Secondo Polo vogliono intercettare il turismo contemporaneo che sceglie

la propria vacanza secondo canoni moderni. Si va dalla valorizzazione

del mare di Roma, con il waterfront di Ostia e le opere che renderanno

la Capitale il primo polo nautico diportistico crocieristico d’Europa, all’en-

tertainment ed all’offerta per il turismo ludico familiare, con il parco sulla

Roma Antica, il parco sull’immaginario cinematografico, l’Acquario sotto

al laghetto dell’Eur, l’Esposizione permanente del Made in Italy il Gran

Premio di Formula Uno. E ancora, si punterà sul gioco del golf che nel

mondo conta 52 milioni di giocatori, sulla valorizzazione turistica delle

aree verdi e sul turismo congressuale e convegnistico con la Nuvola di

Fuksas, le Torri di Renzo Piano, la Fiera di Roma.

Con la grande musica di “Toccata & Fuga Vacanze Romane” con Fabio

Andreotti, Olga Adamovich, Stefano Meo ed Irene Bottaro, accompagna-

ti dal Maestro Sergio La Stella al pianoforte, si è chiuso l’intenso program-

ma della settimana dedicata a Roma Capitale nel Padiglione Italia, nel

salone “Piazza”, con una scenografia formata da una parete attrezzata

con gli strumenti di una intera orchestra a grandezza naturale.

Applauditissimo Omaggio a Roma con la firma di Zeffirelli, complice l’

incomparabile bellezza della Capitale, l’eccellenza della voce di Bocelli

e la presenza di Monica Bellucci.

Secondo Polo turistico di RomaMAGAZINE

Il maestro Stella in concerto al padiglione Italia

Il Salone Piazza nel Padiglione Italia

Sala del padiglione Italia dedicata al 2° polo turistico

Page 24: E42 Magazine n.2

24

MEDITERRANEUM – Acquario di Roma si appresta a diven-tare una delle più prestigiose attrattive di Roma, con oltre un milione e mezzo di visitatori attesi, a partire dalla sua inaugu-razione prevista a fine 2011. Si tratta della più grande esposi-zione al mondo dedicata alla biodiversità acquatica del Medi-terraneo, progettata utilizzando sofisticate tecnologie robotiche e digitali, ambientazioni spettacolari, vasche tattili interattive in grado di offrire al pubblico approfondimenti multimediali e “immersioni” virtuali. Grazie alla sinergia di MEDITERRA-NEUM – Acquario di Roma con il CNR e altri importanti enti di divulgazione scientifica, tra cui alcune tra le principali univer-sità italiane, si stanno portando avanti progetti per realizzare spazi educativi interattivi in gra-do di coinvolgere, in particolare, i più giovani. MEDITERRA-NEUM – Acquario di Roma farà inoltre parte di un circuito di par-chi a tema e musei, tra cui il Museo Nazionale Preistorico Etno-grafico “L. Pigorini” e il Bioparco di Roma. Nell’ ambito di tali accordi sono previste agevolazioni per l’acquisto di biglietti “cumulativi” per l’ingresso alle varie strutture. La scelta stra-tegica dell’edutainment, la nuova frontiera della divulgazione culturale e della didattica, è supportata dalle più sofisticate tec-nologie: tra le principali attrazioni i RoboFish la cui realizzazione ha visto il coinvolgimento di prestigiose uni-versità europee e, in Italia, del Labo-ratorio di Robotica e Biomicrosistemi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Costituiti da strutture mec-caniche rivestite da pelli artificiali in lattice, in grado di raggiungere effetti di straordinaria somiglianza e dotate di sensori che permettono di muo-versi autonomamente, riproducendo i movimenti tipici della specie, i pesci robot potranno essere “pilotati” dal pubblico attraverso appositi touch screen, situati sulle vasche, allo scopo di acquisire dettagliate informazioni, fruibili su differenti piattaforme, sulle abitudini e le caratteri-stiche della specie riprodotta. Accanto alla robotica, altro asse portante nella creazione di innovativi percorsi ludico didattici, sono i filmati in 3D stereoscopico, che verranno proiettati in una apposita sala cinematografica d’ultima generazione, progetta-ta all’interno di MEDITERRANEUM – Acquario di Roma. I filmati, girati da equipe di esperti sub, coordinati da Expomed (Associazione no profit finalizzata alla tutela della natura e allo sviluppo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica

al servizio dell’ambiente), con l’ausilio di telecamere speciali in grado di riprodurre immagini tridimensionali, “immergono” virtualmente lo spettatore nelle aree marine protette del Me-diterraneo, diversamente inaccessibili, permettendogli di co-noscere attraverso un’esperienza diretta gli aspetti più segreti della vita negli abissi. Lo spettacolo, dunque, inteso come stru-mento per favorire l’apprendimento attraverso le emozioni. Ai

filmati prodotti da MEDITER-RANEUM – Acquario di Roma - vincitori di importanti premi, tra cui l’Attestato Speciale Pre-mio Presidente della Repubbli-ca, a riconoscimento del loro alto valore educativo e della spettacolarità della visione - se ne aggiungono altri in corso di realizzazione. In attesa che ME-DITERRANEUM – Acquario di Roma apra al pubblico, parte la nuova edizione di “4D/Sub Scuole”, ambizioso progetto di divulgazione scientifica, incen-

trato sulla proiezione dei filmati in 3D stereoscopico e dedi-cato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Capitale. Biologi e tecnici di MEDITERRANEUM – Acquario di Roma interverranno in aula rispondendo alle curiosità dei ragazzi e illustrando, grazie all’ausilio degli spet-tacolari video in 3D stereoscopico, la biodiversità marina del

Mediterraneo. Ruolo centrale avrà l’avvincente cartone animato “Il te-soro del mare“, prodotto per MEDI-TERRANEUM – Acquario di Roma dalla Xam Srl. Infine il sito www.acquariodiroma.com si arricchisce di una nuova sezione, riservata ai giovani studenti, il “Club amici del Mediterraneo”, dedicato all’appro-fondimento - sempre in chiave lu-dica con indovinelli, fumetti e giochi – delle tematiche marine, in attesa

della ormai prossima apertura di MEDITERRANEUM – Ac-quario di Roma.

Le nuove frontieredell’edutainment

Silvia Cavalsassi - Comunicazione e Ufficio Stampa

MEDITERRANEUM - Acquario di Roma

Viale America, 93 - Roma

Tel. 0699706701

www.acquariodiroma.com - [email protected]

Page 25: E42 Magazine n.2

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Indimenticabili 18 anniBuongiorno, mi chiamo Vittoria, tra pochi giorni mia sorella compie 18 anni, io e mia mamma abbiamo pensato di farle una sorpresa, poichè lei sogna da sempre una festa da favola. Abbiamo provato a chiederle se preferiva fare un viaggio con le sue più care amiche, ma ci è sembra-ta delusa e incerta. Allora abbiamo pensato di affidarci alla sua organiz-zazione di eventi per fare una festa speciale: quale location ci consiglia? Una che lasci mia sorella con il fiato sospeso...Inoltre vorremmo suggerimenti per il catering, un allestimento elegante ma allo stesso tempo moderno. Importantissimo: noi giovani vogliamo divertirci! Se può esserle utile, per qualche spunto, le direi che mia sorel-la ama il colore fucsia. Infine è possibile incontrarla?Cordiali salutiVittoria

Cara Vittoria, certamente possiamo fissare un incontro. Direi che per un

diciottesimo ci vuole qualcosa di eccezionale e frizzante! Che resti inde-

lebile il ricordo, alla festeggiata ma anche agli amici! Direi di partire dagli

inviti, dei cuori fucsia! Il fucsia, sarà il tema della festa!

La location direi una delle più prestigiose Ville di Roma, l’arrivo su una

limousine... Allestirei gli interni con arredi contemporanei molto glamour,

tutto bianco con delle note di fucsia, giochi di luci, orchidee fucsia e bian-

che e candele a profusione. Per il menù, qualcosa di adatto ai giovani,

che non sia la solita cosa banale: pennette al sugo oppure polpettine e

patatine fritte, non se ne può più!

Ci vuole un DJ che faccia salire la temperatura, oltre ad avere una play

list, la musica deve essere un crescendo di emozioni, poi gran finale con

fuochi d’artificio e taglio della torta!!! Le faremo credere che il regalo sarà

proprio un “bel viaggio”, qualcuno suonerà alla porta, una limousine

sarà al portone e lei porterà alla villa per sua sorella, un abito adatto ad

una “principessa”!

CS

Matrimonio da favolaSiamo una coppia di sposi, vorremmo sposarci a settembre 2011, non ab-biamo ancora scelto la data, pensavamo ad un sabato. Gli invitati saranno 150/200. Navigando sul suo sito (www.cinziasabatini.com) abbiamo visto che si occupa dell’organizzazione completa, ci farebbe piacere ricevere vostre proposte in merito ad un ricevimento in dimora storica o location esclusiva, con ricco welcome cocktail in giardino e cena di gala seduta. Rimaniamo a disposizione qualora vi servissero maggiori dettagli in attesa di vostro cortese riscontro salutiamo cordialmente.Chiara e Marco

Gentili Chiara e Marco, dobbiamo metterci subito all’opera, un anno di anti-

cipo ci vuole tutto, specialmente se sceglierete un sabato! Avete un numero

di ospiti considerevole, dobbiamo orientarci su una location che abbia un

bel parco ma anche adeguati spazi interni per il famoso “Piano B” in caso

di pioggia, a settembre può succedere che il tempo cambi. Gli aperitivi e il

dopo cena sono diventati i due momenti più importanti della festa: Il pri-

mo di saluti conviviali, musica di sottofondo e isole tematiche di aperitivi, la

cena seduta dura circa un’ora e mezza al massimo, il secondo momento

importante è dopo la cena al buffet dei dolci, allietati da un quartetto jazz

e open bar finale con musiche e DJ. Direi di iniziare a fare dei sopralluoghi.

Una volta scelta la cornice della festa, cioè la location proseguiremo con il

catering. Fisseremo un appuntamento dove vi farò una breve intervista e

poi subito al lavoro!

CS

Scrivete a Cinzia Sabatini all’indirizzo [email protected]

Wedding and events plannerEcco i consigli di Cinzia Sabatini

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Page 26: E42 Magazine n.2

26

di Marco Cannavicci

Psichiatra forense e criminologo in [email protected]

Gli adolescenti e il sessoNegli ultimi tempi le cronache si sono interessate più volte di episodi di

sessualità adolescenziale messa in atto all’interno delle aule scolastiche

sottoforma di bullismo, violenza, sopraffazione e gioco. E non sono solo

racconti più o meno infarciti di “leggende” adolescenziali, con i cellulari

ora sono immagini che circolano, che si diffondono e che creano un co-

stume generazionale. La domanda che ci si pone, sulla scorta di questi

fatti devianti, è: come apprendono gli adolescenti il tema della sessuali-

tà? E come si formano in loro le associazioni tra il sesso, come esercizio

fisico, e la sessualità, intesa come espressione di una intima e positiva

relazione umana?

Secondo studi recenti è la tv la fonte di informazione più qualificata sul-

la sessualità per gli oltre 300 mila teenager italiani. È infatti ritenuta il

punto di riferimento da ben il 10%, la stessa percentuale di chi si rivolge

in primo luogo a figure di riferimento quali insegnanti, fratelli o sorel-

le. Grava quindi su conduttori, speaker e volti noti, spesso impreparati

ad affrontare con competenza questi temi, il compito di introdurre negli

adolescenti il tema della sessualità. Ciò comporta che quando si toc-

cano argomenti che riguardano l’educazione sessuale vanno utilizzati

prudenza e professionalità. Nelle scuole non viene sempre insegnata,

anche se il 64% degli studenti lo chiede e il 44% auspica più dialogo su

questi temi a casa. In mancanza di punti di riferimento gli adolescenti

si rivolgono a internet, radio e piccolo schermo: gli idoli dello spettacolo

possono quindi influenzarli con comportamenti e messaggi. È indispen-

sabile formare questi personaggi al ruolo di educatori in tema di sessua-

lità adolescenziale. In Europa, l’Italia è il fanalino di coda del continente

anche sulla contraccezione, considerato che oggi, nel nostro Paese, il

grado di conoscenza sui metodi disponibili è il più basso in Europa, a

pari merito con la Turchia. Tra gli under 19, quasi un ragazzo su tre (il

29%) dichiara di non utilizzare attualmente alcun anticoncezionale, per-

centuale che sale al 35% fra le ragazze. Inoltre solo il 18% delle femmine

e il 29% dei maschi si sente a proprio agio nel parlare di contraccezione

con il/la partner, e rispettivamente il 61% e il 39% rimpiange di aver avuto

il rapporto troppo presto o in condizioni negative, come ad esempio sotto

l’effetto di alcool o droghe.

Come è possibile invertire questa tendenza? Attraverso un confronto

aperto, progetti condivisi e, se serve, veri e propri corsi in cui i medici

insegnino a presentatori e deejay come trasmettere contenuti chiave per

vivere una sessualità responsabile e serena, talvolta rappresenta inve-

Psiche e societàL’individuo tra comunità e solitudine

ce ancora come un tabù. Allo stesso modo si dovrebbe parlare degli altri

aspetti chiave della salute femminile di cui non si conosce abbastanza, dal-

la depressione post partum alla parola mestruazioni, impronunciabile in tv.

Secondo uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista “Pediatrics”, organo

ufficiale dell’Accademia americana dei Pediatri, immagini e dialoghi troppo

espliciti e ripetuti nel tempo possono anticipare l’età del primo rapporto che,

in Italia, secondo i dati degli esperti in argomento, avviene senza precau-

zioni per il 37% delle ragazze, il che, unito a una mancata informazione,

comporta un aumento della probabilità che non si utilizzino le autoprote-

zioni contraccettive e quelle nei confronti delle malattie sessualmente tra-

smissibili, quali le infezioni da clamidia, sifilide, gonorrea e Aids, in costante

e drammatico aumento. Come in aumento sono i tassi di interruzione vo-

lontaria di gravidanza considerati inaccettabili e 10 mila gravidanze ogni

anno nelle teenager.

Per migliorare questa situazione, una associazione di medici ginecologi ha

promosso il progetto Scegli tu (www.sceglitu.it), già attivo da oltre cinque

anni e reso possibile grazie all’apporto economico di alcune case farma-

ceutiche. Questa campagna si propone di migliorare il livello di conoscenza

sulla sessualità e la contraccezione responsabile. L’impegno della comuni-

tà scientifica dei medici italiani si sta sempre più concentrando sui media,

anche attraverso la definizione di un decalogo, presentato nel febbraio

scorso, da condividere con autori e conduttori tv per utilizzare i vari format

come veicolo di informazioni certificate. Tra le regole proposte spiegare che

la responsabilità della contraccezione deve essere condivisa, informare sui

duplici rischi di un rapporto non protetto (gravidanze indesiderate e malat-

tie sessualmente trasmissibili) e sfatare luoghi comuni e convinzioni errate,

come quella sull’efficacia del coito interrotto.

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Page 28: E42 Magazine n.2

28

Protagonista l’Architettura

Passando dal mondo delle istituzioni a quello

della cultura, sono numerose le iniziative che vedono l’architettura

protagonista indiscussa.

Costume e società

Page 29: E42 Magazine n.2

29

Protagonista l’Architettura di Oriana Rizzuto

“Cannibal Flakes”, padiglione Austriaco

Page 30: E42 Magazine n.2

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San Donà di Piave, Parco Pubblico

La XII Mostra Internazionale di Architettura, a Venezia dal 29 agosto

al 21 novembre 2010, è uno degli appuntamenti più attesi per la spe-

rimentazione di nuovi approcci architettonici e riscoprire il legame tra

architettura e ambiente. Dopo una serie di Biennali affidate a eminenti

critici, quest’anno è stata nuovamente affidata ad un architetto, Kazuyo

Sejima, prima donna a dirigere la Biennale Architettura (il 17 maggio

2010 Sejima è stata insignita del prestigioso Pritzker Architecture Prize).

Fra le tante, la Biennale di Venezia propone la mostra internazionale

“People Meet in Architecture”, diretta da Kazuyo Sejima.e presieduta da

Paolo Baratta.”Questa mostra è l’occasione per sperimentare le molte-

plici possibilità dell’architettura e per dar conto della sua pluralità di ap-

procci. Ognuno di loro esprime le proprie posizioni realizzando inediti

scenari di interazione tra ambiente e società. Ogni partecipante diventa

curatore di se stesso e la mostra si arricchisce di una molteplicità di

sguardi - ha dichiarato Sejima. Allestita presso il Palazzo delle Espo-

sizioni della Biennale (Giardini) e all’Arsenale formando un unico per-

corso espositivo, la mostra “People meet in Architecture”vede coinvolti

48 partecipanti tra studi, architetti, ingegneri e artisti da tutto il mondo.

Tra i progetti di punta previsti dalla Biennale per la XII Mostra: “I Sabati

dell’Architettura” una serie di conversazioni e momenti di discussione

settimanali con architetti, critici e personalitˆ del mondo dell’architettura

nazionale e internazionale e “Destinazione Biennale di Venezia. Uni-

versities meet in architecture” che mira ad attivare specifici protocolli di

intesa con le Università, per trasformare l’esperienza di visita in crediti

formativi. “Nasce così “una nuova Biennale” - spiega Paolo Baratta -

che vede affiancati i padiglioni stranieri come partecipanti e le univer-

sità di vari Paesi come fruitrici. Una nuova alleanza nel nome dell’ar-

chitettura e delle varie discipline collegate e un ulteriore impulso alla

Biennale di Architettura come luogo di pellegrinaggio internazionale

per docenti e studenti”. Ad affiancare la mostra principale, cinquanta-

cinque partecipazioni nazionali allestite presso gli storici Padiglioni ai

Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Una nuova lettura

dell’architettura contemporanea, concepita come arte civile attenta alla

realtà e alla gente, che invita una società attraversata da e coraggio gli

spazi. E’ questo l’intento di AILATI. Riflessi dal futuro, l’esposizione per il

Padiglione Italia e organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Cul-

turali con il PaBAAC - Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti,

l’Architettura e l’Arte Contemporanee, curata da Luca Molinari. Divisa

in tre sezioni, “AILATI.Riflessi dal futuro” guarda contemporaneamente

al recente passato, al presente che preme e al prossimo futuro della

nostra architettura attraverso un sistema espositivo progettato dagli

studi Salottobuono e Francesco Librizzi, che si sviluppa nei 1.800 mq

del nuovo Padiglione affacciato sul Giardino delle Vergini. “Amnesia

nel presente. Italia 1990-2010” immagini, diagrammi e testimonianze

per offrire una riflessione storico-critica ed una lettura del presente più

attenta e consapevole. Un bilancio sull’architettura italiana negli ultimi

Page 31: E42 Magazine n.2

31

È arrivata Bluenergyl’energia

che Roma aspettava

Dopo decenni di monopolio, la libertà di scegliere la Tua energia.

Via Helsinki, 19 - 00144 Roma - Tel. 06 96527100 - [email protected] - www.bluenergygroup.it

Page 32: E42 Magazine n.2

32

venti anni attraverso un excursus dall’ultima fase di lavoro di alcuni

grandi maestri del secondo dopoguerra (da Gardella a Sottsass jr tra

gli altri) fino all’esordio della cultura digitale e di due nuove genera-

zioni di architetti, passando per l’affermazione di alcune grandi firme

italiane all’estero come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Vittorio

Gregotti, Aldo Rossi, Paolo Portoghesi, Franco Purini. Sezione centra-

le della mostra, “Laboratorio Italia” si concentra sulle opere costruite

negli ultimi anni con lo scopo di indagare un presente fatto di qualità

e sperimentazione attraverso dieci aree tematiche che inquadrano

questioni emergenti che sollecitano soluzioni innovative. L’ultima se-

zione, “Italia 2050”, realizzata in partnership con Wired, chiama a

raccolta quattordici tra scienziati, pensatori, filmmaker ad indicare

le priorità, le parole chiave per il nostro Paese nei prossimi decenni.

www.labiennale.org

Installazione Saveit, Ailati

“Emergency Exit”, Agnieszka Kurant e Aleksandra Wasilkowska,

Padiglione Polonia

Page 33: E42 Magazine n.2

33

 

 

Via Nomentana, 134 – 00162 – Roma – tel. +39 06 862891 – fax +39 06 862896 – [email protected] – www.cids.net 

DUE DILIGENCE, PROPERTY MANAGEMENT E DISMISSIONI

Ricognizione e rilievo tecnico di beni immobili

Analisi documentali, amministrative e tecniche

Regolarizzazioni notarili e catastali

Perizie e valutazioni immobiliari

Redazione di fascicoli di fabbricato comunali

Costituzione e gestione delle banche dati

Coordinamento e gestione di progetti di dismissione

Gestione amministrativa e commerciale dei contratti di locazione

SERVIZI  IMMOBILIARI 

RREEAALLIIZZZZAAZZIIOONNEE DDII IINNIIZZIIAATTIIVVEE IIMMMMOOBBIILLIIAARRII

IInntteerrffaacccciiaa pprrooggeettttaazziioonnee--rreeaalliizzzzaazziioonnee

Servizi professionali di ingegneria e architettura,

Realizzazione di opere edilizie e impiantistiche

Realizzazione di opere infrastrutturali

Gestione attività di cantiere

Contabilità e sicurezza nei cantieri

General contractor

PROGETTAZIONE   COSTRUZIONE 

IILL VVAALLOORREE DDEELLLLAA QQUUAALLIITTÀÀ

SERVIZI INTEGRATI AGLI IMMOBILI

Gestione di contratti Global Service

Manutenzione ordinaria e straordinaria di opere civili e impianti

Anagrafica tecnica

Servizi di gestione e conduzione

impianti tecnologici

Servizi di igiene ambientale e per gli spazi verdi

Servizi agli utilizzatori (vigilanza, reception, centralino, trasporti,

facchinaggio)

Gestione dei layout interni aziendali

FACILITY MANAGEMENT  E GLOBAL SERVICE 

Page 34: E42 Magazine n.2

34

Polo congressualeOver the top

Morricone incanta l’Eur

di Simone Stirati

Al Palazzo dei Congressi dell’Eur omaggio alle musiche di Ennio Morricone, da C’era una volta in

America a Nuovo Cinema Paradiso.

Page 35: E42 Magazine n.2

35

Polo congressualeMorricone dirige Morricone. E’ successo all’Eur, lo scorso 16 settembre all’Auditorium Capitalis

del Palazzo dei Congressi. Sul palco si sono ritrovati il talento di Andrea Morricone, i sedici

elementi dell’Orchestra Roma Sinfonietta, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di

Michael Nyman, Quincy Jones, Roger Waters e Nicola Piovani, e le straordinarie musiche di

Ennio Morricone. E’ vero, l’eredità di Ennio Morricone è pesante da portare sulle spalle da

parte di un figlio, ma non per Andrea, che è riuscito ad affermarsi come direttore d’orchestra e

come compositore. Tra i brani, tre opere di Ennio Morricone fra cui la famosissima ‘’C’era una

volta in America’’, quattro opere di Andrea Morricone, tra cui ‘’Nuovo Cinema Paradiso’’ e una

della compositrice Ada Gentile, fra l’altro Direttore Artistico dell’evento, dal titolo ‘’Ho scritto una

canzone’’, da lei composta per l’ottantesimo compleanno di Ennio Morricone.

Ennio è una delle eccellenze italiane. In agosto l’ultimo premio, il Polar Music Prize, il prestigio-

so riconoscimento che ogni anno a Stoccolma viene assegnato a personalità del mondo della

musica senza distinzione di generi. Questo, farà compagnia all’Oscar alla carriera, ricevuto da

Morricone nel 2007 dopo ben cinque candidature ottenute nel corso della sua lunga carriera

a partire dal 1978 per I giorni del cielo con Richard Gere, a seguire nel 1986 per Mission con

De Niro, nel 1987 per Gli intoccabili di Brian De Palma, nel 1991 per Bugsy e infine nel 2001 per

Malena di Tornatore. L’Oscar alla carriera è la consacrazione di un lavoro iniziato 50 anni fa

con all’attivo oltre 500 colonne sonore e l’apprezzamento dei più grandi registi, da Spielberg

a De palma, da Tarantino a Martin Scorsese che di lui dice:” Ha reinventato la musica di film.

Lui era molto diverso dai compositori classici di Hollywood. Il suono di Morricone era nuovo e

audace, un incrocio tra la musica europea e americana.”

Fa piacere constatare come l’Eur si stia riappropriando della sua originaria funzione, rappre-

sentare Roma nel mondo, mettendo a disposizione dell’arte i suoi edifici storici come, in questo

caso, il Palazzo dei Congressi. Ma nulla è affidato al caso, promotrice dell’evento, infatti, è

EUR SpA ( ex Ente Eur), titolare del patrimonio storico architettonico e paesaggistico dell’Eur. Il

concerto di Morricone si inserisce nell’attività di valorizzazione di questo patrimonio, un evento

rivolto alla diffusione e alla promozione della cultura musicale contemporanea italiana.

“Stiamo promuovendo l’Eur in ogni sua potenzialità, - ha dichiarato Pierluigi Borghini, presiden-

te di EUR SpA - in quanto ha in sé tutte le caratteristiche che ne fanno, e non solo per Roma Sud,

un importante polo di business, entertainment e cultura. Questo concerto vuole essere una

tappa di un percorso di promozione culturale intrapreso dalla nostra azienda come aspetto

fondante della valorizzazione del territorio. È quindi per noi un onore avere come ospiti com-

positori di tale levatura che in questa manifestazione, che pur rappresenta un grande evento,

offrono liberamente alla cittadinanza la loro maestria’’.

Dal canto suo Riccardo Mancini, A.D. di EUR SpA, afferma: ‘’Aver scelto come sala di concerto

l’Auditorium Capitalis Roma ci da la possibilità di mostrare cosa intendiamo per valorizzazio-

ne: dotare un edificio costruito 70 anni fa di un auditorium tecnologicamente avanzato rispet-

tandone il significato storico, così da renderlo fruibile anche per eventi di rilevanza artistica

assoluta, come il concerto dell’Orchestra Roma Sinfonietta’’.

Page 36: E42 Magazine n.2

36

Un libro che racconta quelle periferie e quell’Italia che hanno poi permesso lo svilupparsi di una

certa criminalità, come la Banda della Magliana.

Ha scritto tantissimo come giornalista de “Il Messaggero” e le sue inchie-

ste hanno già lasciato il segno. Adesso si ripropone come scrittore esor-

diente con il suo primo libro “Storie Bastarde. Quei ragazzi cresciuti tra

Pasolini e la banda della Magliana” edito da Avagliano Editore. Così,

Davide Desario, classe ’71, ha già spopolato negli scaffali delle librerie

di Roma raccontandoci una città in bianco e nero a cavallo tra gli anni

settanta e ottanta. Ne esce fuori un ritratto nitido di una periferia romana

sofferente e soffocata dalla droga e dalla microcriminalità. Ma che riesce

comunque a sopravvivere grazie ai buoni sentimenti che l’autore snoc-

ciola nelle pagine del suo libro. Lui intanto, si prepara a diventare il nuovo

caso letterario e il volto pulito che sa raccontare senza filtri la città eterna.

Come colonna sonora del romanzo ha scelto Piotta e il gruppo “San la

muerte”. Si racconta a “E 42” come uomo, giornalista e scrittore.

Davide Desario: caposervizio, giornalista del Il Messaggero e anche scrit-

tore del libro “Storie bastarde” presentato in campidoglio lo scorso 20

ottobre al sindaco Alemanno.

Come nasce l’idea di questo libro?

Più che un’idea è stata una cura. Avevo avuto un infortunio ed ero co-

stretto a stare a casa immobile. Per uno come me che lavora sempre

in perenne contatto con la vita della città era quasi una tortura. Così ho

deciso di sfruttare il tempo per provare a scrivere un libro. E un mio amico

e collega, Alessandro Fulloni del “Corriere della Sera”, mi ha consigliato

Storiebastarde

di Gianni Trapani

Fatti e personaggi

Page 37: E42 Magazine n.2

37

di mettere nero su bianco tutti quei ricordi d’infanzia che gli avevo

confidato negli anni. E così mi sono ritrovato a scrivere queste Storie

Bastarde: storie di periferia, di borgata, di strade che ringhiano che

sono palestre di vita.

Lei racconta della periferia, in particolare di Ostia e di come i

ragazzi la vivevano tra gli anni ‘70 e ‘80. Ma oggi secondo lei

come è cambiata?

È cambiata molto. Trent’anni fa i ragazzi avevano un rapporto fisico

con la città. La vivevano e la scoprivano metro dopo metro: si gio-

cava per strada perché per strada c’era la vita, si scopriva la vita.

Oggi c’è internet. C’è wikipedia. I ragazzini non si vedono più sui

marciapiedi a giocare, nel-

le pinete a correre dietro

a un pallone o a costruire

una capanna sull’albero. Io

l’ho ambientato a Ostia, ma

in questo libro ci sono tutte

le periferie.

Si parla però anche di de-

linquenza della periferia.

L’amministrazione comu-

nale e la giunta Aleman-

no cosa stanno facendo

per migliorare le zone più

emarginate e più in gene-

rale Roma?

Sicuramente stanno man-

tenendo più rigore nella

lotta al degrado. Stanno

contrastando la prostituzione per le strade, gli ambulanti abusivi e

i campi nomadi irregolari. Anche perché in passato la troppa tolle-

ranza ha generato intolleranza. Ma per lavorare bene nelle periferie

credo serva anche altro, servono servizi: strade illuminate e senza

buche, aree verdi curate e mezzi pubblici efficienti. E soprattutto un

lavoro sulla cultura e sul senso civico per far maturare i giovani,

coinvolgerli e farli sentire parte dalla città. Ecco su questi ultimi due

aspetti credo che ci sia ancora molto da fare.

Lei ha appena 40 anni di cui quasi la metà passati tra le strade di

Roma a raccontare fatti di cronaca. Ne ricorda uno in particolare?

Rimasi colpito all’inizio della mia carriera quando scrissi nello stesso

giorno due articoli: uno grande su una ragazza di 15 anni travolta

da un’auto sulla via del Mare e ridotta in coma e di un gattino che

stava morendo di fame ad Acilia perché si era arrampicato in cima

ad un albero e non sapeva più scendere. Il giorno dopo la redazione

venne tempestata di telefonate di lettori: volevano tutti sapere come

stava il gattino. È stata un’amara lezione di giornalismo.

Qual’è lo scoop al quale è più legato?

“Ogni notizia originale, ricercata e trovata, ha il suo fascino. Ma senza dub-

bio la notizia che ha fatto il giro dell’Italia del mondo è quando nel 2007 ho

pubblicato sulle pagine del Messaggero la serata “trasgressiva” del co-

mandante generale dei vigili di Roma sorpreso a parcheggiare a due passi

da piazza di Spagna in divieto di sosta e con sul cruscotto esposto un pass

da disabile per giunta irregolare. Il giorno dopo l’allora sindaco di Roma,

Walter Veltroni, lo rimosse dall’incarico”.

Tornando al suo libro d’esordio: Giancarlo De Cataldo, l’autore di “Ro-

manzo criminale” ha scritto per lei la prefazione. Si può dire che il suo

libro sia un’anticipazione a quelli che saranno poi gli anni della banda

della Magliana?

In un certo senso sì. Anche il rapper Piotta, che ha scritto per questo libro

una canzone ad Hoc insieme alla band “San La Muerte” (che poi è diventato

il booktrailer su internet), ha detto che Storie Bastarde sembra Romanzo

Criminale visto dagli occhi di un bambino. Questo libro racconta quelle

periferie e quell’Italia che hanno poi permesso lo svilupparsi di una certa

criminalità, come la Banda della Magliana appunto.

Il suo cammino professionale parte dalla periferia per approdare alle

colonne de “Il Messaggero” per arrivare a “Storie bastarde” che ha già

registrato il tutto esaurito nelle librerie. Si sente un esempio, soprattutto

per i giovani?

Ho faticato molto a impormi. Ho scelto la strada più difficile, quella lontana

dalle aule universitarie. Però sicuramente posso rappresentare un esempio

per la caparbietà con cui mi sono impegnato per raggiungere volta per

volta i traguardi. Compreso questo libro. Credo che ognuno possa incidere

non poco sul suo futuro. Certo non basta. Ci vuole sempre anche tanta

fortuna.

Davide Desario, giornalista e scritto-

re, autore del libro “Storie Bastarde”

Page 38: E42 Magazine n.2

38

Spettacolo

Page 39: E42 Magazine n.2

39

Il Palazzo dei Congressi di Roma all’Eur si traforma in una vera e

propria “Città dei giovani” grazie al TNT, il Festival dei Giovani Ta-

lenti, a Roma dal 17 al 21 novembre 2010, che rappresenta la

prima grande manifestazione interattiva dedicata ai giovani.

Il TNT vuole essere il luogo dove potranno incontrarsi domanda e of-

ferta di nuove energie, nuove idee e professionalità del modo del la-

voro in Italia. TNT, fortemente voluto dal Ministro della Gioventù Gior-

gia Meloni e realizzato dalla ANG (Agenzia Nazionale per i Giovani),

nasce per dare visibilità e voce ad esempi positivi, fornire strumenti

per esaltare valori quali meritocrazia ed eccellenza, dare un’oppor-

tunità di crescita, di confronto, un luogo per offrire validi modelli di

riferimento ed esaltare le migliori iniziative: non più semplici spetta-

tori ma attori protagonisti. Per questo motivo sono state selezionate

tra le giovani testimonianze, 200 storie che saranno il cuore della

manifestazione, casi esemplari selezionati per esprimere valori ed

incentivare l’espressione del talento nascosto di ogni giovane, che

partecipando a questi cinque giorni speciali, avrà l’opportunità di

vedere esempi significativi di coetanei che hanno avuto successo.

Portabandiera di questa iniziativa saranno l´étoile di fama mon-

diale Roberto Bolle, il campione della Nazionale Italiana di Rug-

by Mirco Bergamasco, la cantante Malika Ayane, il fuoriclasse

di pallacanestro della NBA Andrea Bargnani, l´attrice Cristiana

Capotondi, l´artista Simona Atzori, il cardiologo Ruggiero Man-

go e l´operatrice del mondo del non-profit Selene Biffi. Tutti gio-

vani che, grazie alle loro storie di successo in Italia e nel mon-

do, confermano che con il talento, abbinato all´impegno ed alla

determinazione, tutti possono raggiungere risultati importanti.

I settori rappresentati dai 200 profili selezionati sono: cinema, tea-

tro, letteratura, musica e spettacolo, arte e nuove espressioni visive,

comunicazione e media, internet e nuove tecnologie, economia,

I giovani, grazie alle loro storie di successo in Italia e nel mondo, confermano che con il talento, abbinato

all´impegno ed alla determinazione, tutti possono raggiungere risultati importanti. Tra i portabandiera di

questa iniziativa: l´étoile Roberto Bolle, la cantante Malika Ayane e l´attrice Cristiana Capotondi.

di O.R.

Salone della Cultura

Page 40: E42 Magazine n.2

40

finanza, scienza, ricerca e innovazione, scienze giuridiche e sociali, moda

e new trend, architettura e design, no profit, enogastronomia, ambiente, e

sport. Tra gli illustri del Comitato Scientifico che ha selezionato le 200 storie

Aldo Grasso, noto giornalista e critico culturale, Antonio Citterio per archi-

tettura e design, e Annamaria Bernardini De Pace per le scienze giuridiche,

Luca Beatrice per l’arte, e tanti altri esperti dei vari settori. La Città dei Giovani

al Palazzo dei Congressi sarà articolata attraverso un percorso ideato per

offrire ad ogni partecipante l’opportunità di scoprire il proprio talento: un’area

espositiva dove conoscere le storie dei 200 designati, unita ad un’area dedi-

cata a seminari, workshop, laboratori e convegni. Una zona è poi dedicata

ad università e lavoro, progettata per dare vita ad incontri ed opportunità

di sviluppo. Ma anche esibizioni musicali ed artistiche, performance sportive

in strutture dedicate per ospitare le attività più diverse, a disposizione di chi

vorrà prendervi parte. Sparse per tutta la Città dei Giovani sono previste mol-

tissime occasioni per mettersi alla prova ed essere coinvolti in prima persona.

Sarà inoltre allestito un villaggio ospitalità, interamente dedicato ad enti istitu-

zioni, organizzazioni ed imprese allo scopo di stimolare e sostenere il talento

dei partecipanti. L’appuntamento per mettersi alla prova è per tutti il prossimo

novembre al Palazzo dei Congressi con il TNT!

MAGAZINE

I testimonials

Il ministro Giorgia Meloni con Simona Atzori

Mirco Bergamasco

Kruger

Page 41: E42 Magazine n.2

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Con la 308 CC il leone ruggisceL’esclusiva 308 CC, esposta presso la Filiale di via Carlo Emery, rappresenta insieme alla RCZ, l’eccellenza sportiva in casa Peugeot.

Peugeot Filiale di Roma S.p.A.Roma NordVia Carlo Emery, 145 (Z.I. Saxa Rubra)Tel. 06/33683041Roma CentroVia Gregorio VII, 380 Tel. 06/5328401

a lato: Massimo Dini, Direttore della Peugeot Filiale di Roma e la Peugeot RCZ

Presso la fi liale Peugeot di Roma a via Carlo Emery è pos-sibile ammirare l’esclusivo modello della 308 CC. Un’au-to che si distingue per la speciale carrozzeria allestita da Romeo Ferraris costituita da una pellicola estremamente hi-tech a tessitura morbida che rende questo modello del tutto unico nel suo settore. Unicità che si deve non solo alla produzione in edizione limitata, ma anche per le sue pe-culiarità: assetto ribassato, interni in pelle, sedili sportivi, cerchi in lega da 17’’. La 308CC è una coupé cabriolet a 16V

HDI FAP 136 CV con cambio automatico: un’auto per veri intenditori. Un auto, che come ricorda il Direttore Peugeot Filiale di Roma Massimo Dini si può defi nire “tattile”. Per rendersene conto basta andare presso la fi liale di Via Car-lo Emery dove l’esclusivo modello è esposto insieme alla recente fuoriserie RCZ, modello di punta sportivo che sta riscuotendo notevole successo. E in primavera arriverà la 508, berlina e station wagon.

Page 42: E42 Magazine n.2

42

Torna lo Young Blood, l’annuario dei giovani creativi italiani

La carica dei creativi

di Oriana Rizzuto

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Torna la pubblicazione che raccoglie tutti i giovani italiani premiati nel

campo della creatività. Il volume Young Blood 09, l’Annual dei talenti ita-

liani premiati nel mondo.

Lo Young Blood 09 è un’indagine, una lente d’ingrandimento sul nuovo

corso della nostra industria culturale e sul rinnovamento del made in Italy.

Arte, architettura, design, moda, pubblicità, fotografia, grafica, illustrazio-

ne, fumetto, cinema, video, comunicazione e web. Una ricognizione tra

le personalità destinate a creare movimento nell’industria e nella cultura.

Creativi, artisti, testimonial delle capacità di un paese che ha bisogno di

ritrovare nuove energie e nuovi stimoli per portare avanti le proprie visioni

sul mercato internazionale.

Duecento schede, in italiano e inglese, raccolgono i nomi dei giovani che

hanno vinto un premio o hanno ottenuto un riconoscimento internazionale

nell’arco del 2009, ma non è soltanto un annuario o un libro, è un’idea, un

progetto a lungo termine che ha già di fatto creato un osservatorio e una

piattaforma per lo studio e la valorizzazione dell’eccellenza italiana e per il

sostegno alla comunicazione del nuovo talento emergente.

Nei momenti di crisi si rivela infatti indispensabile investire sull’energia vi-

sionaria della gioventù, sempre pronta ad imprimere quella spinta che si

Arte e creatività

Page 44: E42 Magazine n.2

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rivela fondamentale ad oltrepassare ogni ostacolo. Young Blood racconta proprio questo: da un lato gli

esempi più significativi della “meglio gioventù” italiana nel campo dell’arte, del design e della creatività a

tutti i livelli, dall’altro chi ha compreso lo sconfinato potenziale delle giovani idee “made in Italy” e decide

di sostenerle ed investire in esse così come sempre si fa con le risorse più preziose.

Con il sostegno e il patrocinio del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, lo Young Blood 09, edito dal

gruppo della FM e curato da Daniela Ubaldi, è stato realizzato dalla redazione di Next Exit, Creatività e

Lavoro, presentato al MACRO Future in occasione della fiera d’arte contemporanea. Numerose e mol-

teplici sono le tipologie dei premi d’arte attivi in questo momento per i giovani, come il Premio Giovani

Collezionisti che destinerà l’opera vincitrice alle collezioni dell’appena inaugurato MAXXI; oppure lo stori-

co Premio Pino Pascali, o il giovane Premio LUM per l’arte contemporanea. L’ultima iniziativa in ordine di

tempo riguarda il Premio Moroso per l’arte contemporanea, “concepito per documentare, valorizzare e

sostenere gli artisti emergenti sotto i 45 anni che vivono e lavorano in Italia, ed evidenziare la molteplicità

dei linguaggi d’arte contemporanea.

Iniziativa analoga anche per Persol che ha presentato la seconda edizione di “A Work of Persol”, la piat-

taforma di comunicazione che ha come protagonisti otto nuovi talenti d’arte contemporanea provenienti

da tutto il mondo.

Pagina precedente

Foto 1: “Villa Weber” di Simona Cavani, menzione d’onore

al Prix de la photographie di Parigi.

Foto 2: “Propaganda” di Eolo Perfido, vincitore del Premio

Fotografico Tau Visual nella sezione arte e ricerca creativa.

In questa pagina

“City speed turbine” di Alessandra Rapaccini, vincitrice del

Mini Design Award 2009.

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Edil House 80 nasce nel maggio 2004. Da subito è impegnata nella costruzione dei Punti Verdi di Qualità (PVQ), un importante progetto del Comune di Roma il cui fine è la riqualificazione delle zone di verde pubblico in stato di degrado. La Società è anche impegnata in cantieri con Società private di comprovata solidità, quali:EUROPARCO SRL, con quale la Edil House 80 ha lavorato alla realizzazione del “Centro Commerciale EUROMA 2” e del “Ministero della Salute” in diverse fasi dell’opera. PARSITALIA SRL, CEP (Costruzio-ni Edilizie Polifunzionali S.p.A.) con la quale la Edil House 80 ha lavorato alla realizzazione dell’inte-ra viabilità (fognature, strade servizi, etc.) nella zona di Casalpalocco, Roma.Altra opera di prestigio cui Edil House 80 ha portato il proprio contributo affiancando i principali appaltatori, è il Nuovo Centro Congressi della Capitale, meglio noto come la “Nuvola” di Fuksas. At-tualmente la Società è anche coinvolta nella realizzazione del grande “Acquario” presso il laghetto dell’Eur, affiancando l’impresa Edileropa Srl in varie fasi dell’opera.La Edil House 80 utilizza mezzi e attrezzature di proprietà con maestranze alla proprie dipendenze, con particolare attenzione alle normative in materia di sicurezza. Oltre l’iscrizione presso l’Acer, ha ottenuto la certificazione S.O.A. n. 7849/17/00 ed UNI EN ISO 9001:2000 n. 18448/08/S secondo la normativa di riferimento più completa che ne garantisce l’alta qualità ed il rigoroso rispetto delle normative vigenti nel settore dell’edilizia.

Edil House 80 SrlVia Luigi Lilio, 95 - 00142 Roma - Tel: 06 51962017 - Fax: 06 51960729 - [email protected] - www.edilhouse80.com

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Gioie e motori

Dreams on the roadLa HARLEY-DAVIDSON MOTOR COMPANY, casa motociclistica statunitense,

nasce a MILWAUKEE (la cittadina americana che divenne nota in TV grazie a

Fonzie nel serial televisivo Happy Days) nei primi del novecento e più precisa-

mente nel 1903, dal sogno e dalla passione di ARTHUR DAVIDSON e WILLIAM

HARLEY: due ragazzi che decisero, nel proprio garage, di dare vita ad un

prototipo di bicicletta motorizzata. L’azienda, fondata inizialmente a carattere

ludico e familiare, ebbe una crescita graduale e senza sosta, partendo dai

pochi esemplari venduti inizialmente ad una produzione di 13.000 motoci-

clette dopo neanche 15 anni. Nel 1917, gli Stati Uniti entrano ufficialmente a

prendere parte alla Prima Guerra Mondiale e alla Harley-Davidson, diventata

fornitrice ufficiale delle forze armate, venne richiesto, da parte dell’esercito

americano, una produzione di 45.000 unità, permettendole di divenire la più

grande casa costruttrice di motociclette al mondo. Nacque, così, la famosa

WLA 750 conosciuta come Flathead a valvole laterali.

Nel frattempo, il fenomeno si espanse e nacquero case costruttrici concorren-

ti che furono però cancellate dalla crisi post bellica alla quale resistettero solo

i due colossi: INDIAN E HARLEY DAVIDSON che con l’avvento della Seconda

Guerra Mondiale raddoppiò la sua produttività sempre su commissione delle

forze armate.

Nel 1969 la casa fu acquistata dall’AMF che ne ridusse i costi di gestione ma

anche la qualità, portandola addirittura al rischio di fallimento, anche se nel

1974, 1975 e 1976 il reparto corse, incorporando l’italiana AERMACCHI, si ag-

giudicò 11 titoli iridati nel campionato mondiale di velocità.

Nel 1981 AMF rivende la Società ad un gruppo di investitori che, guidati da

VAUGHN BEALS e WILLIE G. DAVIDSON, iniziò una lenta ripresa. Questa cul-

minò, nel 1984, con la nascita del modello “Softail Custom” che permise

alla Società di riappropriarsi della posizione di leader nel mercato delle

moto di grossa cilindrata.

Il marchio divenne in seguito un vero mito con la “Fat boy”, il nuovo modello

che lanciato nel 1990 contraddistingue il nuovo stile retrò al quale si inspira

il nuovo menagement: miglioramento tecnologico ma senza stravolgere

lo stile e le sensazioni di guida prodotte, un connubio tra passato e pre-

sente che caratterizza quell’atmosfera di libertà on the road, di passione

per la meccanica ed orgoglio delle tradizioni tipico dello spirito della casa

americana.

Nel 2003 l’Harley-Davidson festeggiò il suo centesimo compleanno cele-

brando il più grande raduno della storia a Milwakee dove cinque anni più

tardi nacque il primo Harley Davidson Museum del mondo.

Ad oggi, ci sono oltre 1.500 clubs (MC) che fanno della “Harley Ow-

ners Group” la più grande organizzazione motociclistica al mondo.

Ma Harley è anche uno stile di vita, ci sono, infatti, i veri “bikers” che

vivono la loro vita “on the road” dedicando completamente il proprio

tempo al proprio MC di appartenenza indossandone orgogliosa-

mente i colori.

La possibilità offerta ai clienti di personalizzare il prodotto, di

avere un’alta qualità di produzione e l’inimitabile capacità di

mantenere il valore di mercato nel tempo, fanno il grande suc-

cesso delle Harley.

di Roberto Sellitto

[email protected]

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Movimento e

Moda e design

di O.R.

Italia: un laboratorio

creativo alla continua ricerca

di prodotti che esprimano

soluzioni, provocazioni,

forza vitale, un motore propulsivo

di idee.

per personalizzarela propria casa

“Assemblage”, di Selab

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Un laboratorio creativo alla continua ricerca di prodotti che espri-

mano soluzioni, provocazioni, forza vitale, un motore propulsivo di

idee. Tutto questo è Selab, il laboratorio creativo che dal 1988 anima

il marchio Seletti, azienda leader del settore del design che da quasi

cinquant’anni si contraddistingue per il suo lancio verso il movimento

e la creatività. Fin dalla nascita, avvenuta nel 1964, l’azienda Seletti si

è sempre contraddistinta per la sua tensione alle soluzioni innovative

nell’ambito degli articoli per la casa. Con la crescente competitività

dei mercati, l’azienda ha operato negli ultimi vent’anni una radicale

trasformazione puntando sul design e sulla forza della creatività ita-

liana. Questa trasformazione ha prodotto idee e progetti che hanno

proiettato il marchio nella dimensione attuale, quella di un brand che

spicca per personalità, movimento, provocazione e ricerca continua.

Frutto di accostamenti insoliti, richiami al mondo dell’arte ed atten-

zione ai bisogni del quotidiano, i prodotti Seletti entrano nelle case di

consumatori attenti al gusto, che amano creare stili di vita personali

e divertenti. Fondatore e leader di Selab è Stefano Seletti che opera

insieme alla sorella Miria, al designer Alessandro Zambelli, a Vittorio

Boni e lo Studio Badini CreaTeam, avvalendosi anche della collabo-

razione di altri progettisti, al fine di creare oggetti di design singolari

ma funzionali. I prodotti più conosciuti e per primi amati dai clienti

sono quelli nati dalla rivisitazione, “mutazione” degli oggetti di uso

comune, solitamente pensati e fatti in plastica, in versione vetro o

ceramica. Sfiziosissimi i bicchieri o le tazzine da caffè che ricordano

quelli che usiamo comunemente usa e getta, i Si -Glass. Attraverso

un percorso creativo che muove dai più familiari imballaggi monou-

so per arrivare a raffinati oggetti realizzati in materiali durevoli e pre-

giati, Seletti propone una risposta innovativa alle esigenze estetiche

e pratiche del vivere quotidiano. Estetico quotidiano, ad esempio, è

una linea di contenitori per alimenti e bevande realizzati riproducen-

do fedelmente le forme dei contenitori usa e getta in materiali dura-

turi quali la porcellana e il vetro borosilicato. Compatibili con il forno a

microonde e la lavastoviglie, i prodotti della linea Estetico Quotidiano

rappresentano un’occasione di rinnovo delle stoviglie quotidiane, un

modo originale e divertente di servire in tavola. Tazze, bicchieri, zup-

piere, macinapepe, barattoli da cucina, le collezioni decorate con i

colori Pantone si vanno ormai moltiplicando. Sia per gli amanti del

multicolore, sia per gli ossessivi monocromatici, la gamma di sfuma-

ture è vasta così come quella dei prodotti. Ed inoltre, l’azienda dal

1998 ha dato vita ad un laboratorio creativo che propone soluzioni

per l’arredo innovative e divertenti.

Dall’alto: “Estetico Quotidiano”, di Selab

Un possibile uso del SI-Pallet come letto

Page 50: E42 Magazine n.2

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Page 51: E42 Magazine n.2

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Cinquecento milioni di utenti in tutto il mondo usano Facebook, quasi diciassette solo

in Italia. Nel 2010 è diventato il sito più visitato del mondo dopo Google e sul suo

creatore, Mark Zuckerberg, stanno nascendo film e fumetti. Il social network più po-

polare del pianeta è diventato un fenomeno così di massa che persino Obama lo

ha usato per la sua campagna pubblicitaria alle presidenziali. Eppure c’è qualcuno

che protesta. Kumi Naidoo, sudafricano attivista in difesa dei diritti umani e diret-

tore di Greenpeace International, ha espresso preoccupazione “per la decisione di

Facebook di alimentare il suo data center con elettricità prodotta dalla PacifiCorp,

che impiega un mix che ha una proporzione smisurata di carbone, la più grande

fonte di inquinamento per il riscaldamento globale”. In poche parole, ogni volta che

usiamo Facebook contribuiamo all’inquinamento del pianeta. Ma non basta: nella

lettera aperta a Zucherberg, che nel frattempo ha annunciato che raddoppierà il data

center di Facebook nel nuovo complesso di Prineville, in Oregon, Naidoo avanza cin-

que richieste a protezione dell’ambiente. Quando a gennaio il blog di Facebook ha

annunciato la costruzione di Prineville ha detto infatti che sarebbe stato raffreddato

importando aria fredda dall’esterno con un “economizzatore di aria” e che avrebbe

usato l’aria calda prodotta dai server per riscaldare i locali in inverno. Nel frattempo,

però, ha firmato l’accordo per rifornirsi da PacifiCorp. Barry Schnitt, direttore della

comunicazione di Facebook, dice

che la decisione di costruire il

complesso a Prineville è stata

presa proprio in considerazione

dell’ambiente, in quanto il clima

naturalmente temperato e arido

dell’Oregon aiuterebbe l’azienda

a sperperare meno energia per

raffreddare i locali dove sono

ospitati i server. Lo spreco molto

minore di energia compense-

rebbe la percentuale di carbone

“lievemente maggiore” che usa

la PacifiCorp.

In un botta e risposta pubblico,

Greenpeace obbietta che Facebook dovrebbe costruire un data center che usa fonti

di energia rinnovabile come il vento e il sole, proprio come ha fatto Google per il suo.

E produce un video in cui avverte Zuckerberg che, se insiste a voler costruire il palazzo

di Prineville come da progetto, c’è un esercito di mezzo milione di persone pronte a

di Enrica Garzillihttp://orientalia4all.net

Scienza e tecnologia sostenibileFacebook: così amato, così sporco

opporsi e a rimuovere l’”amicizia” a Facebook.

La crescita enorme di data center e di reti di telecomunicazio-

ne significherà infatti un aumento di 1.963 miliardi di kilowatt

di elettricità entro il 2020, con ripercussioni enormi sui cambia-

menti climatici, la qualità dell’aria, l’economia e la necessità di

energia delle nazioni e, addirittura, con ricadute sugli equilibri

geopolitici fra i paesi poveri di risorse energetiche naturali, o

con un aumento crescente della domanda - Cina e India in te-

sta - e quelli ricchi di gas e di petrolio come Iraq, Iran, Afghani-

stan. L’inquinamento causato da Facebook, insomma, non è un

problema marginale, che coinvolge solo gli ambientalisti, ma

fa parte di un quadro molto più ampio che riguarda tutti noi,

la vivibilità del nostro pianeta e la sicurezza dei nostri paesi. Il

problema sollevato dal direttore di Greenpeace è reale e preoc-

cupante, siamo d’accordo.

Ma davvero c’è un esercito di mezzo milione di persone che

sarebbero pronte a lasciare Facebook se Zucherberg non co-

struisce un data center eco-compatibile che usa solo fonti ener-

getiche non inquinanti e rinnovabili? Io non ci credo.

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Question timeLa voce dell’Eur

Centro Commerciale Sic - Sabato 2 Ottobre 2010Quando la foto è stata scattata il cassonetto era li già da alcuni giorni e vi è rimasto sino al 12 Ottobre lasciando comunque sporcizia e malodore.

Prostituzione diurna all’EUR, una qualsiasi mattina di Ottobre.

Ore 10.30 Ore 11.00 Ore 12.00 Ore 13.30

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Question timeLa voce dell’Eur

Il mio impegno per l’EURPietrangelo Massaro, Consigliere del Municipio Roma XII EUR e Presidente del-

la Commissione Sport e Cultura. Molteplici le sue iniziative a favore del quartie-

re, volte a valorizzare patrimonio architettonico, culturale ma soprattutto sociale

e umano. Gli rivolgiamo alcune domande.

La politica al servizio dei cittadini e non il contrario come spesso accade.

Sì, è essenziale che ci si attivi per sostenere le fasce di popolazione che più ne

hanno bisogno.

Sono molteplici le iniziative a favore del territorio.

Cerco di fare il possibile. Mi sono attivato per la raccolta firme volta a con-

trastare due annosi problemi: i parcheggiatori abusivi e la prostituzione. Per

quest’ultima la raccolta firme è volta ad accelerare l’iter legislativo del D.D.L.

della Carfagna che introduce il reato di prostituzione in luogo pubblico. Poi, i

sopralluoghi sul territorio per individuare e abbattere le barriere architettoniche

che affliggono disabili e anziani e infine, il progetto di “Decoro urbano” per la

pulizia dei muri.

L’Eur è anche un quartiere culturalmente attivo, grazie anche al tuo operato.

Sì, ho portato un ciclo di presentazione libri di affermati scrittori, il Convegno

per celebrare il centenario dal conferimento del Nobel a Guglielmo Marconi, i

concerti di musica classica e concerti di musica rock, la Festa della cultura per

fare conoscere le associazioni culturali del Municipio e Carnevalandia, la festa

di Carnevale per le famiglie.

Ricordo anche la Festa dello Sport.

Questa era volta a far conoscere le associazioni sportive del territorio, e sempre

in ambito sportivo tengo molto a ricordare le Municipiadi, le olimpiadi del terri-

torio con le quali abbiamo coinvolto attivamente le famiglie e il progetto “Rugby

fuori dei banchi di scuola” per far conoscere uno sport non così noto come il

calcio ma importante per il nostro territorio grazie alla struttura presente nel

complesso delle Tre Fontane. E poi le maratone ciclistiche e podistiche e il Derby

del cuore organizzato per aiutare l’Abruzzo.

Per quanti volessero mettersi in contatto con te per proporre iniziative spor-

tive e culturali e portare alla tua attenzione problematiche del quartiere

come possono fare?

Possono scrivermi nel blog del sito www.e42blog.com del magazine oppure

inviare una mail alla redazione info@e42magazine. Risponderò personal-

mente a ognuno di voi.

Pietrangelo Massaro, Consigliere del Municipio Roma XII EUR

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Question time

Scuola o galera?Mensa a turnazione, palestra e laboratori chiusi, spazi esterni in-

terdetti.

Surreale situazione all’Eur. L’edificio del 75° circolo didattico che ospi-

ta la “Scuola Elementare Statale Eur” e la Scuola d’Infanzia Comunale

“Albero dei Tulipani” in Via dell’Elettronica, sta subendo i risultati del-

le isterie o nel più benevolo dei casi l’incompetenza, dei nostri valenti

amministratori. Nel settembre 2009 è partita l’ordinanza di trasferire

(estraendo a sorte le classi seguendo l’efficiente piano di trasferimento

pianificato) un’intera sezione della Scuola Media Leonardo da Vinci di

Via della Grande Muraglia dichiarata inagibile e sottoposta a lavori di

ristrutturazione. Lavori che sarebbero dovuti terminare a giugno 2010

e per i quali, ad oggi, non è stato possibile determinare una data certa

di consegna dei locali.

Ci chiediamo:

Chi ha deciso il trasferimento degli studenti della Leonardo Da Vinci

alla scuola di Via dell’Elettronica visto che non aveva locali idonei

ad ospitarli? Perché la ditta appaltatrice non ha terminato i lavori

alla scuola Leonardo Da Vinci entro i termini previsti? Quale ufficio

provvede al controllo sullo stato di avanzamento degli stessi?

Nel frattempo gli studenti della Leonardo Da Vinci sono “parcheggiati”

in due dei tre locali adibiti a mensa della scuola in Via dell’Elettronica.

Risultato: l’unico locale mensa a disposizione degli oltre 300 studenti è

stato chiuso dopo l’ispezione dei Vigili del Fuoco, seguita ad un espo-

sto di alcuni genitori. Sono stati, così, eseguiti lavori di ristrutturazione

dei locali mensa che ad oggi può ospitare non più di 90 studenti, oltre

il personale didattico e delle cucine. La preside Lucia Carletti ha dovuto

provvedere a istituire 4 turni mensa dalle 11.30 alle 14.30 per permette-

re ai 300 studenti di poter pranzare.

Una situazione insostenibile per gli studenti, per i docenti e per i genito-

ri. Situazione aggravata anche dalla chiusura della palestra dichiarata

inagibile e dalla mancata possibilità di utilizzare gli spazi esterni.

Ci chiediamo:

A chi spetta la manutenzione della palestra e soprattutto degli spa-

zi esterni? Sappiamo che l’edificio è di proprietà di EUR SpA.

Il 75° distretto scolastico da gioiello dell’Eur si è trasformato in un isti-

tuto detentivo, non solo per gli studenti ma anche per gli operatori. Si

riuscirà a risolvere questa situazione? Seguiteci sul nostro blog e dite

la vostra opinione.

L’insegnante fantasmaDiritto allo studio violato in una scuola di Acilia

Ci è arrivata la segnalazione da parte di un genitore.

Pare che nell’Istituto M.Calderini – G. Tuccimei in Via De Lullo, 99 (Acilia),

dal 13 settembre giorno di inizio delle lezioni, a seguito dell’assenza di

un’insegnate, la II A Elementare sia stata smistata “a caso” nelle altre

aule raggiungendo un numero di alunni per classe superiore a quello

massimo previsto per legge. Altri giorni, le stesse bidelle hanno badato

i bambini. Il risultato è che dopo un mese e mezzo di scuola il pro-

gramma svolto da questa insegnante è nullo e i bambini non svolgono

nessuna attività, al massimo sono spettatori silenti in classi di quarta e

quinta. Il problema è la mancata sostituzione dell’insegnate, sostituzio-

ne che per legge può avvenire solo in caso di assenza continuativa per

15 giorni, ma l’astuta maestra si assenta tre/quattro giorni a settimana

creando seri problemi di gestione alla dirigente Anna Chiaratti e so-

prattutto ai bambini ai quali non viene riconosciuto il diritto allo studio.

Seguiteci sul nostro blog www.e42blog.com

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ROMA-CASILINA Via dei Ruderi di Torrenova, 55/b (uscita G.R.A. 18), angolo via Casilina 1129, 100 metri fuori G.R.A. (1° semaforo a sinistra) - Tel. 06.20.68.00

ROMA-COLLATINA Via Collatina, 412 (uscita G.R.A. 15 uffici finanziari800 mt. dentro G.R.A.) - Tel. 06.22.58.00

CASALOTTI (RM) Via Piedicavallo, 45(ang. Via di Boccea, 794) Tel. 06.61.90.59.55

CASTELVERDE (RM) Via Massa S.Giuliano, 185 - Tel. 06.22.48.55.09

FRASCATI (RM)Via S. Francesco d’Assisi, 2 (adiacente ospedale) Tel. 06.94.20.260

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VELLETRI (RM) Via Appia Sud, 152/154 (ex Fiera) Tel. 06.96.19.50.90

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56

di Roberto Sellitto

Personal Trainer Consulente Fitnessemail: [email protected]

L’attività aerobica

In generale possiamo dire che le persone che si avvicinano all’allenamento, hanno

principalmente la volontà di bruciare le calorie in eccesso, perdere qualche chilo e

sentirsi maggiormente in forma.

L’attività principale per raggiungere tali scopi è rappresentata dall’attività aerobica.

Si tratta di un tipo di esercizio fisico nel quale sono implicati maggiormente il cuore e

il suo apparato ed è nota quindi come attività cardio-vascolare. Si tratta, di un lavoro

di resistenza o endurance, dove l’ossigeno diventa l’elemento necessario alla com-

bustione degli acidi grassi che utilizziamo come carburante energetico attraverso il

sistema bioenergetico impiegato dal ciclo di Krebs.

Questo tipo di attività produce un aumento del volume del cuore e della gittata car-

diaca ed un maggior afflusso del sangue ai capillari e ai tessuti muscolari con conse-

guente aumento del volume totale del sangue. Andremo così ad attaccare i depositi

di grasso, con diminuzione dei trigliceridi e del colesterolo totale e aumento dell’HDL.

Ne consegue una riduzione della pressione sanguigna con abbassamento del bat-

tito cardiaco a riposo, prevenendo, così, nei soggetti allenati, il rischio di cardiopatie. 

Per un sistema di allenamento aerobico sicuro ed efficace per il raggiungimento

degli obiettivi che ci siamo preposti, dobbiamo seguire alcuni parametri essenziali:

Continuità: effettuare l’allenamento senza inutili soste o sbalzi della frequenza del

battito cardiaco.

Intensità: La zona d’impegno fisico è quella compresa tra il 65 e 75% della frequenza

cardiaca massima che varia da soggetto a soggetto.

Durata: in media da un minimo di 20 min ad un massimo di un ora in base alle ca-

pacità individuali e ai risultati che si vogliono ottenere.

Frequenza: in media due o tre volte la settimana.

La camminata, la corsa, il nuoto, sono tutte attività aerobiche che possiamo pratica-

re. Per iniziare sarebbe un ottima scelta effettuare una camminata veloce sul tapis-

roulant a velocità 5.5 giocando magari sulla pendenza per variarne l’intensità ed

adattarla alle proprie necessità. Per svolgere un lavoro più vario e meno alienante

opterei per lezioni di aerobica e step dove potremmo unire il nostro impegno aero-

bico ad un lavoro di coordinazione. In questo modo possiamo educare ed affinare

i nostri schemi motori, migliorando la percezione del corpo in relazione allo spazio

circostante, e quindi ottimizzare le nostre movenze.

Le physique du roleIl nostro corpo: istruzioni per l’uso...

La coreografia può essere un mezzo per rendere la lezione di-

vertente, purché sia rispettato il principio fondamentale che sia

allenante, e non un balletto fine a se stesso.

Bisogna ricordare che il solo movimento aerobico non è in

grado di esercitare una tonificazione considerevole delle fibre

muscolari, pertanto sarebbe opportuno integrare l’allenamento

aerobico con i pesi e con delle lezioni di total-body che posso-

no essere propedeutiche alla lezione coreografica.

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57

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58

Eur giovaniI nostri ragazzi: cosa pensano, cosa scrivono

Ritrovarsidi Daniele Alberto Ventrella

Ritrovarsi, in una sera qualunque,mentre si passeggia per strada, solo perché uno

specchietto di un automobile aiuta a ricordare. Non capita spesso d’ incontrarsi. Sono

rari momenti, quelli in cui ci si ricorda di se stessi; momenti di lucida razionalità, talmen-

te chiari e nitidi, impossibili da non vedere, che si scolpiscono nella nostra memoria per

sempre. Di colpo, così, tornano alla memoria tutti quei momenti di vita autentica, che

per la loro immensa intensità ci spingono, ancora una volta, verso un futuro incerto ma

così grandioso e carico di speranze. Tutto questo accade per caso. E così all’improvviso,

come un una luce che squarcia il buio di una notte troppo buia, tutto ad un tratto torna

alla mente quei desideri, quei sogni, quelle aspirazioni che sembravano non esistere

più, in realtà sono sempre state lì, eravamo solo noi a non ricordare dove fossero.

Erano rimaste sepolte, e noi non curanti della loro tacita esistenza, abbiamo conti-

nuato a vivere le nostre giornate passivamente, accettando magari di non emozio-

narci più; ma la loro forza è, senza dubbio, più grande della nostra, è un energia

che trasformandosi assume forme sempre diverse, mai uguali, e poi improvvisamente

riemerge, regalandoci momenti di vita autentica. Quando questa forza mutevole ci

pervade, suscita in noi nuove reazioni, che ci spingono e ci muovono verso azioni e

gesti che sembravano ormai distanti, di cui ci credevamo incapaci e che magari non

ci erano mai appartenute. Finalmente la Vita.

I cani dell’estdi Stefania Aletti

A volte succede di desiderare un compagno a 4 zampe, inizia così la fantastica ricerca

del cucciolo perfetto. Facendo una passeggiata, può capitare di passare davanti alla

vetrina di un negozio di animali e incrociare lo sguardo di un dolce cucciolo... in quel

momento scatta quel qualcosa che ci fa capire che è LUI!

Lo compri, pagandolo sì un bel po’ di soldi, ma è un cane di razza, “italiano” con i docu-

menti in regola e poi si ha la tranquillità di averlo preso in un negozio, il che dovrebbe

assicurare che sia un cane sano... ma non sempre è così.

Recentemente nella mia famiglia è arrivata la settima “bambina pelosa”, una bellissima

cucciola di bulldog di nome Mina, acquistata da Braccobaldo nel noto centro commer-

ciale Euroma2 all’Eur. Quando è stata venduta a mia sorella, le è stato detto che aveva

solo un po’ di raffreddore, ma di non allarmarsi perché era stata visitata non meno di

una settimana prima e che con gli antibiotici che Mina già stava assumen-

do, massimo in due giorni non solo sarebbe guarita, ma sarebbe

stata “una bomba”!! Risultato?

A Mina, visitata d’urgenza all’una di notte nella clinica veteri-

naria di Via Gregorio VII, è stata diagnosticata una bronco-

polmonite e forse, se nessuno l’avesse comprata, sarebbe

morta. Quando ci siamo recati dal venditore a chiedere

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spiegazioni, ci è stato detto che come scritto sul contratto d’acquisto firmato da mia sorella, al massimo

potevano SOSTITUIRCI il cane... come fosse merce rovinata!

La sensibilità dimostrata dal proprietario del negozio mi ha indotto a fare una ricerca su internet, chissà,

forse Mina non è un’eccezione… Detto, fatto. Ecco spuntare dal sito www.aziende.it molte testimonianze

di persone che hanno comprato un cucciolo da Braccobaldo ad Euroma2 e si sono ritrovati con il cucciolo

cieco o malato, e con gatti venduti come fossero di razza quando in realtà non lo erano.

È aberrante pensare che gente del genere, priva di qualsiasi sensibilità verso un cucciolo ammalato, si

ritrovi a gestire una attività dove la cosa principale dovrebbe essere l’amore per gli animali.

Colgo l’occasione per lanciare un monito a chi ha intenzione di acquistare un cucciolo. State attenti al mo-

mento in cui vi viene consegnato! Ricordate che i cuccioli vengono strappati alla mamma quando hanno

pochi giorni di vita, subendo un trauma e che hanno bisogno di tutte le cure e le attenzioni del caso, anche

da parte di chi ne fa un commercio.

Non posso sottrarmi, inoltre, dal ricordare il vergognoso traffico di animali dall’ Europa dell ‘Est a seguito

del quale i cuccioli sono costretti ad affrontare un viaggio lunghissimo ammassati in scatole di cartone

o gabbie stipate nei bagagliai delle auto o nel cassone di un furgone determinando la morte di molti

cuccioli. I pedigree che dovrebbero certificare la purezza della razza sono in realtà contraffatti, come pure

i certificati sulla provenienza e le vaccinazioni. Inoltre, lo stress fisico e psicologico a cui sono sottoposti

questi animali, tolti alle madri prima dell’avvenuto svezzamento, e l’impossibilità di somministrare loro le

adeguate vaccinazioni, fa sì che questi “acquisti” si rivelino pessimi affari: non è raro, infatti, che essendo

animali deboli sviluppino malattie quali cimurro, endoparassitosi, micosi, parvovirosi e rogna. Arrivati a

destinazione in precarie condizioni di salute vengono ugualmente messi in vendita ad un costo nettamen-

te superiore a quello reale. Infatti, questo sfruttamento è alquanto redditizio,stando alle stime sul business

delle importazioni che parlano di un giro d’affari di 300 milioni di Euro.

Come si fa ad arrivare a certe cifre? Facilissimo: un cucciolo straniero sul nostro mercato non vale molto,

dato che non si hanno garanzie sulla provenienza dell’allevamento, purezza della razza o norme igenico-

sanitarie. Cosi, basta falsificare i documenti in modo che il cucciolo diven-

tato italiano può arrivare anche a valere 20 volte di più il suo prezzo reale.

Rispetto al 2008 i controlli da parte delle forze dell’ordine sono aumentati,

riuscendo a diminuire almeno in parte questo orrendo sfruttamento di

cani e gatti, ma ancora oggi, purtroppo è un business molto diffuso.

Noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire denunciando tutte le attività

che vendono cani importati illegalmente, affinché questo fenomeno man

mano possa diminuire.

Se si è disposti a spendere soldi per avere un cucciolo, allora perché non

salvarne uno adottandolo in un canile? Lì ci sono tanti cuccioli e cagnolo-

ni che hanno veramente bisogno del nostro amore!

Page 60: E42 Magazine n.2

60

Titolo: PES 2011

Editore: Konami

Genere: Sport

Data di uscita: 15 Ottobre 2010

Finalmente in autunno uscirà il nuovo capitolo della più famosa saga calcistica del

mondo virtuale.

PES2011 apporterà così tante novità da risultare l’edizione con il maggior numero di

aggiornamenti della storia della serie, prima fra tutte: PES 2011 sarà online. Il cam-

pionato Master offrirà per la prima volta la possibilità di scontro online. Nella nuova

edizione, Konami introdurrà anche un nuovo sistema di “Drag and Drop” che potrà

essere utilizzato per la gestione di ogni aspetto del proprio team, e non solo per sosti-

tuzioni o cambi di formazione, sarà presente inoltre la possibilità di personalizzazione

delle finte in dribbling preferite. Ad ogni videogiocatore ma sarà data la possibilità di

mappare e successivamente salvare le finte preferite in modo da accedervi comoda-

mente attraverso lo stick destro. 

Per quanto riguarda la grafica, il nuovo PES 2011 rappresenta un ulteriore passo

in avanti rispetto all’edizione 2010. Le

animazioni facciali dei singoli giocatori

sono state migliorate e sono state intro-

dotte ben 1000 animazioni tutte nuove,

ricreate da zero, sfruttando oltre 100

ore di riprese in motion capture. Tutti

gli aspetti dei movimenti dei giocatori

sono stati resi ancora più fluidi: corse,

dribbling, cross, tackle, e contrasti vari

saranno più naturali. Migliorato anche

il modo di accelerare e fermarsi dei gio-

catori.     

Perciò preparatevi , da ottobre vi tro-

verete ad affrontare il campionato più

esilarante dell’anno... il vostro!

PlaynewsLe novità

di Stefania Aletti

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Page 61: E42 Magazine n.2

61

YOUNGViale Città d’Europa, 809 - 00144 Roma Eur - Centro commerciale SIC

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Abbigliamento e Accessori Plurimarche

Page 62: E42 Magazine n.2

62

Leggiamodi Simone Stirati

Leggiamo

Philip Roth, La controvita

Al centro della Controvita ci sono persone che mettono in atto i loro sogni di rinnova-

mento e di fuga, arrivando a rischiare la vita per modificare destini apparentemente

irreversibili. A registrare ogni loro mossa c’è lo sguardo irresistibile di Nathan Zucker-

man. La trama: i due fratelli Zuckerman si scambiano i ruoli nei cinque episodi che nel

romanzo si susseguono l’uno come controcanto dell’altro. Il funerale prima dell’uno e

poi dell’altro fratello. La fuga in Israele di Henry. L’inverosimile atto di terrorismo sull’a-

ereo nel quale si trova Nathan. Personaggi che sognano una fuga o una rinascita,

perennemente tentati da una vita alternativa che possa stravolgere il loro destino.

Acuto, teso, Elettrizzante. Einaudi – Euro 21,00

Ken Follet, La caduta dei Giganti

Ken Follet, l’uomo da cento milioni di copie, presenta “La caduta dei

giganti”, primo romanzo di una trilogia intitolata Century che seguirà il

destino di cinque famiglie (un’ americana, una russa, una tedesca, un’

inglese e una gallese) dal primo conflitto mondiale alla Guerra fredda.

Un libro che dà vita alla più tumultuosa, violenta e complessa epoca

dei tempi moderni. Una vera e propria epopea con il valore aggiunto

della ricostruzione storica di precisione come solo Ken Follett sa fare.

Mondadori – Euro 25,00

Bret Easton Ellis, Imperial Bedrooms

A 25 anni da Meno di zero, ecco tornare i protagonisti di quel fortu-

nato debutto. Ma Imperial Bedrooms è più che un sequel, è un noir

che richiama Chandler e Orwell e la violenza di American Psycho. Ellis

tratteggia un ritratto distorto e agonizzante del consumismo, del culto

esasperato dell’immagine i cui soli valori sono l’inganno e il successo.

I vecchi amici ritrovati sono sempre più annoiati, amorali e decadenti,

si inoltreranno in un inferno in cui è impossibile distinguere la vittima

dal carnefice. Ellis Ironico, disincantato, disperato. Einaudi. Euro 18,00

Page 63: E42 Magazine n.2

63

Cinenewsdi Simone Stirati

cinenews

Wall Street – Il denaro non dorme mai

Regia di Oliver Stone.

Interpreti: Michael Douglas, Shia LaBeouf, Charlie Sheen, Susan Sarandon

Gekko ( Michael Douglas) esce di prigione dopo 8 anni. Scrive un libro. Tiene

conferenze all’università, fino a quando, grazie al broker fidanzato della fi-

glia, afferra l’occasione per entrare di nuovo nella sua Wall Street.

Grande l’interpretazione di Michael Douglas. Del resto, Oliver Stone racconta

storie degli individui perché è attraverso i singoli che si comprende meglio il

contesto collettivo. Un contesto, quello finanziario, più marcio di una un pez-

zo di carne andato a male. “Oggi i tempi sono cambiati” ci dice Oliver Stone,

“le istituzioni, le banche, le società operano impunemente alla luce del sole.

L’illegalità è legge, ormai.” Significativa una frase del film: “Qualcuno mi ha

ricordato che una volta ho detto che l’avidità era una cosa buona.

Ora sembra diventata legge.”

Buried - Sepolto

Regia di Rodrigo Cortés. Interpreti: Ryan Reynolds

Film dell’anno per pubblico e critica che lo ha definito “incredibilmen-

te intenso”. Minimale. Claustrofobico. Travolgente. Un uomo, Ryan

Reynolds, che si ritrova sepolto in una bara, questo l’inizio del film. 94

minuti per sapere se e come morire. 94 minuti senza flashback e ester-

ni, senza effetti speciali e le tanto blasonate tre dimensioni. Solo lui, il

protagonista, un cellulare e la fiamma tremolante di un accendino. E,

naturalmente la magistrale regia di Rodrigo Cortés e la sceneggiatura

di Cris Sparling. Da non perdere!

The social Network

Regia di David Fincher. Interpreti: Jesse Eisenberg, Justin Tim-

berlake. Uscita 15 novembre 2010

Il film ci narra dell’accidentale nascita di Facebook. Una versio-

ne “pepata” fatta di sotterfugi, accidentali episodi e tradimenti.

Ma anche avidità. Insomma, il genietto della rete Mark Zucker-

berg, l’uomo da 6 milioni di euro, non sembra che sia un così

bravo ragazzo. Il film uscito negli Usa e campione di incassi nel

primo fine settimana, si appresta diventare il film della stagione:

del resto si è assicurato una platea pari al numero degli iscritti a

Facebook. Da non perdere.

Page 64: E42 Magazine n.2

64

LIBRERIA MONDADORI

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Page 65: E42 Magazine n.2

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tagli, la ricerca continua e appassionata di

capi glamour e la grande attenzione verso

le sue clienti, fanno del negozio di Fabiola

di Cesare un simpatico punto di incontro,

dove chiacchierare piacevolmente e curio-

sare con calma, guidati dagli amichevoli

e professionali consigli della padrona di

casa e del suo staff.

Le sue aziende hanno tutte uno stile molto

ricercato: si va dal “Made in Italy” come V.

Damiani, Nina, Philosophy di Alberta Fer-

retti, Denny Rose, al “Made in France” come

Bel Air, Lil Pour l’Autre.

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stire i vostri bambini: Gallo, Liu-Jo, US Polo.

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Page 66: E42 Magazine n.2

66

Anche per Lui, ma con stile.Da oltre 30 anni abiti dal taglio sartoriale per gli uomini esi-

genti dal gusto raffinato, alla perenne ricerca della qualità.

Vasta selezione di abiti, stoffe e accessori. Tra i prestigiosi

marchi: Castangia, Fray camiceria; Botti e D’acqua sparta

per le calzature; Fedeli, Piacenza per la maglieria; Holliday e

Brown per le cravatte, e tanti altri nomi come PT01 pantaloni

Torino, Rota pantaloni, Harmont e Blaine total look, I Longhi

cinture, e Acqua di Parma per la profumeria.

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Adorabili bollicineUna bella enoteca che costituisce un riferimento per tutto il quartiere Eur (e non

solo). Il titolare, Massimo Cinti, nel tempo ha messo su una selezione di vini di tutto

rispetto. L’Italia in ogni sua regione è ben rappresentata, con profondità di annate

delle aziende più blasonate. Non manca una mirata scelta di etichette straniere,

francesi e non. Poi è la volta delle bollicine e dei distillati con alcune chicche da

intenditori. Infine le prelibatezze gastronomiche e alcuni accessori per il servizio

del vino, dai decanter ai bicchieri ai cavatappi.

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Page 67: E42 Magazine n.2

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spagnolo, il tedesco, il portoghese e il Giapponese.

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Page 68: E42 Magazine n.2

68

La qualità e l’originalità dell’antica arte manifatturiera italiana

sono state rievocate giovedì 14 ottobre scorso presso White Galle-

ry, primo life style store italiano, che ha aperto i suoi esclusivi spazi

di Piazza Marconi, nel quartiere Eur di Roma, ad un evento volto

a celebrare la migliore tradizione del “Made in Italy”. Nell’epoca in

cui il fashion business guarda sempre più oltre confine White Gal-

lery ha celebrato il “Made in Italy” nella sua concezione più pura

attraverso aziende italiane che da generazioni tramandano l’antica

arte del “fatto su misura”, sottolineando la creatività e la capacità

manifatturiera degli artigiani italiani.

Per un giorno White Gallery si è trasformata così in un grande

laboratorio artigianale dove si è potuto ammirare il meglio del

prodotto nazionale con prestigiose aziende che hanno mostrato al

pubblico alcune delle loro fasi di lavorazione. Nel corso dell’even-

to è stato, infatti, possibile ammirare capi ed accessori in tessuti e

pellami d’alto pregio che trovano il loro punto di forza nell’antica

lavorazione “a mano” e negli esclusivi e ricercatissimi dettagli. Ad

esaltare e contestualizzare maggiormente lo spirito d’italianità,

White Gallery ha aperto le sue porte a Sigaro Toscano, azienda

storica del settore che ha offerto al pubblico un’imperdibile degu-

stazione, e riportato in auge l’antico mestiere dello “sciuscià” grazie

alla collaborazione con Sciuscià chic.

Questi piacevoli e preziosi appuntamenti hanno avuto luogo du-

rante la serata inaugurale del 14 ottobre alla quale seguiranno tre

giornate dedicate all’esposizione e alla vendita dei diversi prodotti

di Kiton, Isaia, Sartoria Partenopea, Ermenegildo Zegna, Bar-

ba, Massimo Paglia, Maffei, Castori, Tramontano, Santoni, To

be G. Ad ogni azienda White Gallery ha messo a disposizione un

proprio spazio che è stato modificato e personalizzato secondo il

proprio stile e il proprio know how. Si tratta di aziende diverse ma

con lo stesso fil rouge, quello della passione per l’eleganza e per il

Made in Italy.

L’eccellenza italianasi mette all’ opera

Page 69: E42 Magazine n.2

69

L’eccellenza italianasi mette all’ opera

16

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Page 70: E42 Magazine n.2

70

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72

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Page 73: E42 Magazine n.2

73

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Page 74: E42 Magazine n.2

74

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Page 75: E42 Magazine n.2

75

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MAGAZINE

Page 76: E42 Magazine n.2

76

di Cinzia Giorgio

L’amore ai tempi di FacebookVorrei prima di tutto ringraziare le simpaticissime e spigliate ragazze che hanno scrit-

to alla mia mail chiedendomi un parere praticamente su tutto. Grazie, vi amo. Grazie

a Silvia, poi, che ha scritto una mail meravigliosa con bellissime parole sulla rubrica e

su E42, che ha incoronato come il suo giornale preferito. Grazie, continuate a scriverci

numerose… e ora la richiesta più gettonata in assoluto: Facebook!

Facebook, questa meravigliosa ma altrettanto infernale invenzione per scoprire gli

altarini… funziona! Brutti tempi per le agenzie investigative, adesso se voglio trovare il

mio ex, il meraviglioso fidanzato che ho lasciato perché troppo pedante, troppo stuc-

chevole e troppo appiccicoso (e che per queste virtù ora rimpiango amaramente) non

mi rivolgo più a un’agenzia investigativa, ma apro un profilo su Facebook e faccio le

mie ricerche con scrupolo e dedizione. Addio Miss Marple, Jessica Fletcher e Sherlock

Holmes, non ci servite più da quando c’è FB. Sarà, ma abbiamo mai pensato che,

se funziona per noi… funziona anche per i nostri attuali fidanzati-mariti-compagni

che si trovano casualmente a navigare nel torbido mare di Facebook e ci beccano a

chattare con l’ex? Voi direte: ma c’è ex ed ex! Ovvio.

Partendo dall’universale presupposto che ognuna di noi abbia uno scheletro nell’ar-

madio, e che spesso questo scheletro sia alto circa uno e ottanta, centimetro più cen-

timetro meno, abbia gli occhi grigio-blu e i capelli castani che incorniciano il viso con

vaporose onde… in poche parole, il nostro ex, dobbiamo poi pensare che gli ex, si sa,

a volte ritornano. Il guaio è come ritornano. Se un giorno si presentasse alla porta di

casa un grassone pelato e pieno di tic, giurando di essere stato il nostro ex otto anni

prima, beh, non avremmo grandi rimpianti. Anzi, la sensazione di averla scampata

bella ci renderebbe quasi euforiche. Il problema, invece, si pone quando l’ex in que-

stione arriva dopo qualche anno più bello e affascinante che mai.

Ora, divorare con gli occhi le foto sul suo profilo Facebook non è salutare e ci fa sentire

una morsa allo stomaco. Evidentemente non ci va proprio giù che sia diventato una

bomba sexy. Proviamo a uscirci di nuovo. Passeggiamo per un’ultima volta con lui sul

Lungotevere e tra i mercatini pittoreschi che qui a Roma abbondano. Ma solo per ca-

pire nel profondo che le persone raramente cambiano, specialmente i maschi italici e

che se si chiamano ex un motivo c’è…

Chick-PostNote di humor rosa

Se volete scrivere a chick-post per commenti e suggeri-menti inviate una mail a [email protected]

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Page 78: E42 Magazine n.2

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Fatti di...viniViaggio intorno a un bicchiere sempre pieno.

Ma che bevo stasera?

Oggi per l’argomento affrontato parlerò dei cocktail. Sono in molti a chiedersi chi abbia

inventato il primo cocktail. Molti raccontano la storia della principessa messicana Xoctl

che, secondo la leggenda, offrì un drink a un ufficiale ospite di suo padre. Ne derivò un

classico malinteso: i soldati pensarono che Xoctl fosse in realtà  il nome della bevanda,

e non quello della principessa. Di conseguenza la parola “cocktail” entrò nel vocabola-

rio come il nome di una strana bevanda curiosamente esotica, forte e assolutamente

deliziosa. Probabilmente questa storia è solo frutto di una vivida immaginazione.

Il cocktail come lo intendiamo noi, ha avuto quasi certamente origine negli anni Venti

negli Stati Uniti durante il periodo del proibizionismo, quando l’alcol era vietato dal-

la legge. Il cocktail nacque infatti come tentativo di creare una bevanda alternativa al

malfamato Bathtub Gin e ad altri liquori di contrabbando. Era il periodo in cui i bevitori

clandestini si ritrovavano in bettole illegali, fieri di prendersi gioco delle autorità  facendo

loro credere che le bevande sorseggiate da innocenti tazze da tè fossero, di conse-

guenza, non alcoliche. Inventarono pertanto un bizzarro linguaggio in codice per il reale

contenuto delle tazze costituito da nomi fantasiosi. Tali nomi contribuirono senza dubbio

a rendere affascinante preparare, bere e servire i cocktail che nel tempo divennero

sempre più vari... Ma il cocktail incominciò davvero ad avere successo quando non solo

aumentarono il numero e la varietà  dei drink, ma divenne la bevanda preferita da tutti i

membri dell’alta società , negli Stati Uniti e nelle più sofisticate città d’Europa. In un breve

lasso di tempo ogni hotel o club alla moda poteva vantarsi di avere un bar attrezzato

per servire cocktail ai clienti. Alcuni dei drink più esotici, e ancora bevuti nei nostri locali,

furono inventati negli anni Venti e Trenta. Bloody Mary, Gimlet, Tequila Sunrise, Corpse

Reviver, Buck’s Fizz e Zombie sono solo alcuni esempi di drink messi a punto in quegli

anni, ancora richiesti e famosi come lo erano allora. Alcuni dei cocktail che assaporia-

mo oggi hanno tuttavia origini più lontane. Molti derivano da punch e bevande di moda

nel XVIII e nel XIX secolo, quando erano spesso serviti in occasione di avvenimenti mon-

dani come balli e ricevimenti. Per esempio il Martini Dry, il cocktail per eccellenza, il più

famoso di tutti i tempi, fu creato nel XIX secolo, anche se nel corso degli anni ha subito

alcuni cambiamenti, diventando molto più secco per adeguarsi ai gusti sempre più

sofisticati. E pensate che il primo libro sui cocktail fu scritto dal “professor” Jerry Thomas

e pubblicato negli Stati Uniti nel lontano 1860 e si intitolava The Bon Vivant’s Guide, or

How to Mix Drinks. Anche molti degli altri cocktail classici, come il Daiquiri, il MintJulep

e il Manhattan, risalgono a questo periodo e sono stati riscoperti quando i cocktail tor-

narono di moda appunto negli anni Venti e Trenta. Ed ora nei nostri bar, nei ritrovi , nelle

discoteche, come aperitivi, long drinks, after dinner, cerchiamo di riscoprirne il gusto di

una lunga storia , di un colore creato dal magico gioco di un sapiente barman che ci

sappia guidare e sappia interpretare il nostro piacere. Guillermo Tirone è il mio barman,

la cui professionalità è pari alla sua bellezza. Perfetto.

Sul blog www.e42blog.com la versione completa degli articoli

di Fabiana Acacia

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Page 79: E42 Magazine n.2

79

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Page 81: E42 Magazine n.2

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Il sublime piacere del gusto

L’autunno è servito:i consigli di Fabio Campoli chef

Il parere del nutrizionista Luca La FauciEnergia “pulita” e di lunga durata quella garantita dal piatto scelto con

sapienza dallo Chef. Le patate e le castagne, grandi ingredienti del-

la cucina povera della tradizione rurale italiana, ci assicurano buone

quantità di amido, una fonte di zuccheri a lento rilascio che consente di

affrontare le ore successive al pasto con la giusta carica. Non mancano

le proteine di elevato valore biologico garantite dalle uova, dal formag-

gio e dalla panna che rendono questo piatto una scelta consigliabile a

quanti vogliono garantirsi un mix bilanciato di aminoacidi essenziali.

I funghi cardoncelli consentono di aumentare la percentuale di fibra

aiutando a raggiungere i trenta grammi quotidiani necessari alla salute

del nostro intestino. Il bilanciamento ottimale del piatto da un punta di

vista nutrizionale è garantito dalla scelta del più

nobile tra i grassi: l’olio extravergine di oliva, a

cui dobbiamo l’apporto di antiossidanti vitami-

nici, come la Vitamina E, e polifenolici, come la

molecola dell’oleocantale conosciuta per il suo

potente effetto anti infiammatorio. Un ulteriore

consolidamento del profilo antiossidante della

ricetta, infine, ci viene garantito dall’utilizzo della

melagrana e dello scalogno: prodotti dalle accertate proprietà salutistiche.

Un plauso allo Chef, infine, deve essere reso per la sapiente scelta delle tec-

niche di cottura che consentono di garantire salubrità e alta digeribilità alla

ricetta che ci ha proposto.

Cappelli alle castagne con cuore di fontina e funghi cardoncelliIngredienti per 4 persone. Per gli gnocchi: 250 g di patate a pasta bianca bollite, 60 g di farina di castagne, 50 g di farina 00, un tuorlo d’uovo, 3 g di cacao

amaro, sale grosso qb. Per il ripieno degli gnocchi: 150 g di Fontina Dop, 3 g di agar-agar, 0,75 dl di panna fresca. Per il condimento: 300 g di funghi

cardoncelli, 30 g di scalogno, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, una foglia d’alloro, 45 g d’olio extravergine d’oliva taggiasca, sale qb. Per guarnire: 70

g di castagne bollite e spellate, 60 g di chicchi di melagrana. Esecuzione: in una casseruola preparo un fondo con la cipolla tritata al momento, la metà

dell’olio, e faccio cuocere dolcemente. Quando la cipolla risulta bionda aggiungo la metà del prezzemolo tritato e faccio sfriggere e subito dopo aggiungo

il pomodoro pelato con il curry, un pizzico di sale e lascio cuocere coperto per  almeno dieci minuti, sempre a fuoco basso. A parte taglio le seppie a piccoli

cubi, le condisco con il rimanente olio, sale e conservo in frigorifero. Appena

il condimento al curry e pomodoro è pronto lo frullo, lo rimetto in pentola ci

aggiungo il brodo bollente e ci verso il riso, lo mescolo per 3-4 secondi , copro

la pentola e faccio cuocere a fuoco dolce senza mai girare. Nel frattempo

faccio arroventare una padella e ci salto le seppie velocemente (max due mi-

nuti). Quando il riso è cotto ci verso sopra i piselli e le seppie, lo giro e lo faccio

riposare per altri 3-4 minuti. Lo servo sia caldo che freddo.

La bella stagione lascia il passo all’autunno e ai suoi colori caldi e morbidi, che ritroviamo nei nostri piatti. La cucina e gli ali-

menti di questo periodo hanno una loro tradizione da cui ispirarsi per alcune ricette alternative e più creative, proprio come fa

lo chef Fabio Campoli. Pescando nei ricordi di famiglia lo chef Campoli ci sorprende con garbo e senza troppi effetti speciali

con i Cappelli alle castagne con cuore di fontina e funghi carboncelli e una Crostata di lenticchie.

Il primo piatto si rivela come una ricetta moderna dall’animo tradizionale, che scorre tranquilla e piacevole e che suscita

grande impatto sulle persone, uno gnocco fatto con farina di castagne dall’insolito colore bruno con un cuore di morbida

fonduta, che trasmette al palato e alla mente l’idea della morbidezza e del calore. Il secondo piatto è un dolce alternativo,

visto che in pasticceria raramente si usano i legumi, in questo caso le lenticchie, spesso sposate al cotechino. Fabio Campoli

riesce a stupire ancora, seguendo la tecnica del tono su tono, e abbinando le lenticchie con il cacao. Una sperimentazione

che gioca con successo sull’allineamento dei sapori e dei colori, a cui si consiglia per accompagnamento un buon distillato.

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Il sublime piacere del gusto

DR. LUCA LA FAUCI. Biologo Nutrizionista e Tecnologo Alimentare,

noto al pubblico per la sua rubrica sulle etichette alimentari nella trasmis-

sione di RAI UNO “Uno Mattina” e come Nutrizionista del Giro d’Italia, si

occupa di nutrizione, educazione ai consumi alimentari e divulgazione

scientifica. La sua attività di ricerca scientifica si concentra sulle caratteri-

stiche salutistiche e nutrizionali dei prodotti tipici di qualità italiani.

FABIO CAMPOLI. Un modo di fare cucina che è diventato uno sti-

le inimitabile. Una cucina che porta il segno della contaminazione tra

la sperimentazione che ricerca il nuovo e la tradizione che affonda nei

sapori tipici. Ma non solo. Chef di Rai Uno, food designer, consulente, te-

stimonial, docente, organizzatore di eventi, tre libri all’attivo e Presidente

del Circolo dei Buongustai: tutto questo è Fabio Campoli.

Il parere del nutrizionista Luca La FauciCon questa ricetta lo Chef Campoli ci regala una interpretazione estre-

mamente interessante di uno di quei legumi, le lenticchie, fino a poche

decine di anni fa definito “la carne dei poveri”. Grazie al buon valore bio-

logico delle proteine, infatti, le lenticchie per secoli hanno garantito una

fonte di aminoacidi “pulita”, ovvero, scevra dalla presenza di grassi saturi

tipica di altri alimenti comunemente considerati come la migliore fonte

alimentare di proteine (la carne, innanzi tutto). Lo Chef, inoltre, ci ricorda

una regola importante da applicare nella preparazione delle lenticchie:

dopo l’ammollo l’acqua deve essere eliminata e si deve procedere al ri-

sciacquo dei legumi per garantire l’allontanamento delle sostanze “an-

tinutrizionali” liberate in acqua. Le lenticchie, in questo modo, potranno

offrire in maniera ottimale il loro contributo nutrizionale fatto anche di

buone dosi di vitamine del gruppo B. La presenza del mais, invece, con-

sente di alzare ulteriormente il valore del piatto grazie alla combinazione

ottimale degli aminoacidi che si ottiene quando un legume ed un cereale

vengono accostati nella stessa ricetta. Ma non solo: il mais è un’ottima

fonte di vitamina A ed E così come di allantoina, una sostanza che trova

sempre più applicazioni in medicina. La presenza del cacao amaro, in-

fine, dona alla ricetta un buon carico di flavonoidi, sostanze in grado di

aiutare a mantenere il cuore sano favorendo la circolazione e riducendo

il pericolo di ictus ed infarto.

Crostata di lenticchieIngredienti per 6/8 persone. Per le lenticchie: 100 g di lenticchie di Onano, 80 g di zucchero, 3

foglie d’alloro, sale qb. Per la farcia e la crostata: 330 g di pasta frolla*, 2 dl di panna liquida

fresca, 150 g di ciliegie sotto spirito, 80 g di zucchero, 2 albumi d’uovo, 30 g d’amido di mais, 30

g di cacao amaro in polvere, sale qb. Esecuzione: Preparo la pasta frolla e la lascio riposare per

un’ora in frigo. Nel frattempo lavo e metto a bagno le lenticchie per dieci minuti. Scolo e le metto a

cuocere con l’alloro in una pentola con acqua fredda, possibilmente poco calcarea; porto a bollore

lentamente e faccio cuocere per il tempo necessario (circa 25 minuti). Quando le lenticchie sono

cotte, verso un po’ di zucchero e di sale per non far formare la pellicina dura e lascio raffreddare

fuori dal fuoco. Appena i legumi sono arrivati a temperatura ambiente, scolo, lasciandoli umidi

e poi li passo al setaccio a maglia fine. Raccolgo il purè in una bastardella, aggiungo la panna

fresca, gli albumi, l’amido, il cacao e lavoro tutto per renderlo liscio e omogeneo. Stendo la pasta

frolla tirata fuori del frigo almeno un quarto d’ora prima e fodero degli stampini monoporzione

da crostata alti almeno tre centimetri. Verso il composto e sopra vi adagio le ciliegie sotto spirito

denocciolate. Faccio cuocere in forno preriscaldato a circa 160-170 °C per 35 minuti. È importante

servire la crostata a temperatura ambiente.

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di Manuela [email protected]

L’importanza dell’igiene dentale nel cane e nel gattoLa malattia parodontale è tra i problemi di maggior riscontro nella pratica ambula-

toriale veterinaria, interessando più dell’ 80% dei cani e del 70% dei gatti, a partire

dai tre anni di età. Malgrado la forte incidenza della malattia, una ricerca condotta in

Europa ha rilevato che meno del 5% dei proprietari dei cani sono consapevoli che il

loro amico a quattro zampe è affetto da questa patologia.

La parodontopatia è un complesso patologico cronico, ad andamento progressivo ,

dei tessuti di sostegno del dente ( gengiva, osso alveolare, legamento parodontale e

cemento radicolare). La sua evoluzione porta nel tempo alla distruzioni dei tessuti pa-

rodontali con conseguente aumento della mobilità e alla inevitabile perdita del dente.

Le parodontopatie sono scatenate da numerosi fattori, predisponenti e scatenanti,

locali e sistemici.

Tab. Principali fattori eziologici delle parodontopatie nel cane e nel gatto

Scatenanti Predisponenti

Locali Sistemici Locali Sistemici

Accumulo di placca e tartaro

Infezioni virali (FELV, FIV) Composizione della saliva

Invecchiamento

Traumi (es. fratture) Infezioni micotiche (es. candidiasi)

Morfologia dei denti Razza (es. razze toy e brachicefale)

Diabete mellito Disturbi funzionali (es. malocclusione)

Ereditarietà

Ipotiroidismo Difetti di sviluppo (es. denti decidui ritenuti)

Alimentazione (es. die-te casalinghe, eccesso di minerali e zuccheri)

Nefropatie Traumi (es. fratture)

Tra questi , un ruolo di primo piano spetta all’accumulo di placca e tartaro. La placca è

costituita da una matrice glicoproteica che ingloba più di 300 specie di batteri, adesa

alla superficie del dente. Se non periodicamente rimossa, con un corretto utilizzo del-

lo spazzolino da denti, favorisce la moltiplicazione di batteri patogeni, responsabili

dell’innesco e della progressione della malattia parodontale.

Il tartaro si forma quando la saliva e il fluido sottogengivale, contenenti notevoli

quantità di minerali, provo-

cano la calcificazione della

placca; una volta formatosi

favorisce l’adesione di altra

placca e può essere rimos-

so unicamente mediante

ablazione professionale

con ultrasuoni, scaler, cu-

rette.

Il primo stadio della ma-

lattia parodontale è rap-

presentato dalla gengivite,

processo infiammatorio

caratterizzato da gonfiore,

Quattro zampe e una pennaL’angolo del veterinario

arrossamento e sanguinamento della gengiva, conseguente

all’accumulo di placca. E’ l’unico stadio completamente re-

versibile della malattia parodontale e può essere preventuta

mediante una buona igiene orale, la gengivite se non oppor-

tunamente trattata, può evolvere in parodontite di vario grado

(lieve, moderata, grave). (Foto).

La malattia parodontale va affrontata in un’ ottica di preven-

zione, effettuando dal proprio veterinario di fiducia periodici

controlli e trattamenti di profilassi ma anche attraverso cure

domiciliari da parte del proprietario. In commercio esistono

dei specifici kit per l’igiene orale del cane e del gatto, l’utiliz-

zo di spazzolini e dentifrici, per la rimozione quotidiana della

placca, rappresenta la chiave di successo nel prevenire e/o

rallentare la comparsa della malattia parodontale. Importante

è anche la scelta dell’alimentazione che dovreb-

be essere preferibilmente costituita da una dieta a

base di cibo secco. Si consiglia a tutti quei soggetti

a “rischio”, l’utilizzo di diete speciali, capaci di ridur-

re la formazione della placca e del tartaro.

Inoltre non bisogna dimenticare che una gengivite

a lungo trascurata può non solo portare alla perdi-

ta dei denti, ma, tramite dei fenomeni tromboem-

bolici settici, coinvolgere organi vitali come cuore,

reni, polmoni e fegato.

Cane di razza Barbone Toy 7anni, grave parodonto-

patia (gengivite grave, abbondante accumulo di tar-

taro, denti mobili)

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Quattro zampe e una penna

X favore portami con te

Se vedi un cane, abban-donato su un'autostrada,

invia un SMS a questo numero, dei volontari lo

salveranno.

Jack... cane dallo sguardo ed il cuore tenero... la sua vita è chiusa

in un box... per info e adozioni [email protected]

Puntino yorkshire mezzochilo di cagnolino chiu-

so in una gabbia - Matricola 1372/10 (Muratella)

Spot, Meticcio3481013553 Daniela 3391233445 Rossana

Buck, Boxer bianco (Canile Muratella)

Ritrovato su via Braccianese con pettorina rossa, 5/6 anni.

329/8028977

Sole, meticcia di 2 anniBrunella 349/1991828Macchia, cucciolo di 5 mesi taglia

medio/grande

Federica 346/2409287

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86 o

Vivisezione sui randagi

“Più conosco gli uomini e più amo le bestie.”

Nessuna frase fu più giusta, soprattutto dopo l’approvazione della direttiva

UE riguardo la vivisezione. Se avete un cane, attenzione! Sarà meglio avere

una medaglietta identificativa oppure il microchip, perché i randagi adesso

rischiano di essere sacrificati nel nome della scienza!

La deroga dell’art.11, che giustamente ha suscitato molto scalpore, tanto

che 40 deputati hanno abbandonato l’aula in segno di protesta, prevede

che per raggiungere lo “scopo della procedura” di ricerca è possibile utiliz-

zare i cani e gatti più sfortunati che si trovano per strada. Due anni di dibat-

tito e infinite di correzioni sono serviti a ben poco e della nuova normativa

europea che avrebbe dovuto rafforzare i metodi di ricerca alternativi alla

sperimentazione sugli animali non resta nulla: dichiarazioni di principio

sulla necessità di ridurre la sofferenza delle cavie, un rafforzamento dei

controlli e molte scappatoie. Si afferma la volontà di applicare solo le pro-

cedure di sperimentazione farmacologica e didattica che causano solo il

minimo di dolore, ma rimane ugualmente tanta sofferenza e angoscia.

Senza tener conto delle ricerche condotte per lanciare nuovi cosmetici e

delle cavie non censite (i non vertebrati), nell’Unione Europea vengono uti-

lizzati per le sperimentazioni 12 milioni di animali l’anno.

In Italia esistono 2 leggi che vietano l’utilizzo di cani e gatti randagi per la

sperimentazione, come si comporterà il bel Paese di fronte alla direttiva

uscita dall’aula di Strasburgo?

Una cosa è certa, per quanto i nostri amici pelosi si dimostrino sempre

fedeli e leali, noi uomini ci mostriamo per le bestie che siamo. Non bastava

prenderli portarli in casa e poi abbandonarli come un panno vecchio, la-

sciandoli ad affrontare la vita del randagio, soli e pieni di difficoltà, lascian-

doli a cercare di sopravvivere con il dolore di essere stati lasciati dall’amico

che loro non avrebbero mai

abbandonato, adesso rin-

cariamo la dose di dolore.

Da oggi, i piccoli vagabondi

dovranno stare attenti anche

a chi li prende dalla stra-

da, perché potrebbe essere

qualcuno che invece di re-

galargli una casa... li porta in

laboratorio!

di Stefania Aletti

Quattro zampe e una pennaNotizie

Giorgia “randagia”, Vito “animalista”La foto al lato è nata dall’iniziativa di Giorgia in col-laborazione con Gugliemo Rota, Stefano Mileto e E42 Magazine quale promotore. E’ volta a sensibi-lizzare la coscienza di ognuno di noi nei confronti dei nostri amici a 4 zampe. Vito è un cane ran-dagio trovato moribondo in un canneto e salvato da Giorgia. Per info contattare la redazione di E42. Tel. 06/5917953 - [email protected]

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87oCredits:

foto di: Guglielmo Rota e Stefano Mileto

modelli: Giorgia e Vito

make up di: Giulia Mancini

Vito, “animalista”Giorgia, “randagia”

DEAD or alive

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ATLANTICO

Viale dell’Oceano Atlantico, 271/d

Info: 06 5915727

JOE SATRIANI

14/11/2010 - JOE SATRIANI con il

suo tour “Live 2010”, che lo rivedrà

tornare da Ottobre sulle scene

come solista.

Apertura cancelli Ore19:00

Inizio concerto Ore 21:00

Biglietti:

www.ticketone.it - www.helloticket.it - www.greenticket.it

Prezzi: 30 € + D.P.

LE VIBRAZIONI + special guests

06/11/2010

La rock band italiana arriva a Roma nell’ultima tappa del tour “Le strade

del tempo tour”

Inizio spettacolo ore:21.00

Biglietti: www.ticketone.it - www.greenticket.it - www.helloticket.it

Prezzi: 15,00 € + d.p.

INFO DIV. ABILI: www.barleyarts.com

SCISSOR SISTERS LIVE

11/11/2010.

Una delle più grandi band dell’ultimo decennio in Inghilterra, ma newyor-

kesi d.o.c., “hype”.

Inizio concerti: 21.00

Apertura cancelli: 19.00

Prezzi: 28,00 euro + diritti di prevendita

Biglietti:

www.ticketone.it - www.greenticket.it - www.helloticket.it - www.ticketweb.it

PALALOTTOMATICA

Piazzale dello Sport, 1

[email protected]

PRINCE

02/11/2010

Dopo 8 anni di assenza, dal suo ulti-

mo concerto italiano, torna ad esibir-

si dal vivo in Italia con il 20TEN TOUR

2010 l’indiscusso Genio di Minneapo-

lis.

Prezzi: tribuna centrale numerata

€135+prev.; tribuna laterale numera-

ta €130+prev.; terzo anello centrale numerato €85+prev.; terzo anello late-

rale €60+prev.; parterre in piedi €52+prev.

Biglietti: www.ticketone.it

FRANCESCO GUCCINI

06/11/2010

La storica “scaletta” subirà infatti delle modifiche con la presenza di impor-

tanti canzoni che da tempo mancano dal repertorio “Live” del nostro can-

tautore.

MIWA NATURAL DAY SPA

Largo Filippo Rosa, 12

Roma Eur

Tel. +39 06 97613500

www.miwaspa.it

MIWART-GLOCAL PROJECT

21 ottobre – 19 novembre 2010

GLOCAL PROJECT di Autuori Alessia presenta la “Giovane_Avanguardia_

Romana”, giovani artisti, ma con un curriculum espositivo di rilievo, come

Edoardo Aruta, Davide Sebastian, Daniele Jost ,Christian Taliento, Francesco

Tortorella, Michele Sofisti. Un “campione” di opere teso alla ricerca e alla

sperimentazione nelle varie forme di espressione e di linguaggi dell’arte

contemporanea: dalla pittura, alla fotografia, alla scultura fino alle instal-

lazioni.

TEATRO BELLI

Piazza Santa Apollonia, 11°

Tel. 06 58 94 875 [email protected]

www.teatrobelli.it

BUONANOTTE AI SOGNATORI

Dal 4 al 14 novembre. La commedia è

una sorta di favola strampalata, diver-

tente, musicale e allegro, e nello stesso

tempo è il racconto commovente di un

barbone che nello snodarsi di equivo-

ci, tra sogno e realtà, riesce a trovare

alla fine una ragione alla sua esistenza.

Con Avio Focolari, Toni Epi, Carmen di

Marzo e Valentina Lombardi.

Dal martedì al sabato ore 21,00 – Do-

menica ore 17,30

Prezzi: interi 18.00 € - ridotti 13.00 €

EureventiCose da fare, vedere, vivere

Page 89: E42 Magazine n.2

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Pink Snails, le chiocciole fucsiapartono dall’Eur in viaggio per Miami

La Galleria Cà D’Oro ed EUR S.p.A. tornano a collaborare per promuovere l’arte contemporanea.Gloria Porcella e Lamberto Petrcca hanno curato l’installazione delle cinque chiocciole firmate

dal Cracking Art Group inserite nel Progetto Regeneration.

credit: Guglielmo Rota

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MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO “LUIGI PIGORINI”

Piazza Marconi, 14

[email protected] - tel. 0654952269

(AGRI)-Culture(s)

Quando l’agricoltura smaschera la cultura

15 ottobre 2010 - 9 gennaio 2011

La mostra illustra come le comunità rurali di alcune aree marginali del

Senegal, del Marocco e dell’Ecuador trasformano, nel loro rapporto con

l’ambiente, il dato naturale in patrimonio culturale.

Il viaggiatore del sogno

2 ottobre 2010 - 9 gennaio 2011 - La mostra “Il Viaggiatore del sogno”

racconta, attraverso immagini e reperti, dei tre viaggi in Oceania di Sta-

nislao Nievo dai quali nacquero in seguito due libri, tra cui un vincitore

del Premio Strega.

MUSEO CIVILTA’ ROMANA

Piazza Giovanni Agnelli, 10

00144 Roma - 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)

La Voce degli Spiriti Eroici (Teatro)

25 Novembre 2010

Tributo a Yukio Mishima, a quarant’anni dal suicidio rituale del più gran-

de scrittore giapponese con una rappresentazione ispirata

Inizio ore 21.00 - Durata dello spettacolo 80 minuti (circa)

Prenotazione consigliata - Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei

posti disponibili.

MUSEO NAZIONALE DELL’ALTO MEDIOEVO

Viale Lincoln, 3 - 00144 ROMA EUR

Orario: 9,00 - 14,00

Giorno di Chiusura: Lunedì

Telefono: 06 54228199

Fax: 06 54228130

E-mail: [email protected]

Sito Internet: www.itnw.roma.it/ostia/scavi

OPUS SECTILE

TEATRO DEL TORRINO

Via Shangai, 10

Eur – Torrino

Info e prenotazioni 338 81 93 001

[email protected] - www.teatrodeltorrino.it

Direttore artistico: Luca Pizzurro

Jukebox

6 Novembre ore 21.00 e 7 Novembre

ore 17.00.

Spettacolo con musica dal vivo. Rac-

conta la storia d’Italia dagli anni ’40

agli anni ’70, ripercorrendo i mo-

menti più significativi del periodo

attraverso monologhi e canzoni.

Nando Gazzolo - La Divina Commedia

4 Dicembre ore 17.00

Un grande attore per una grande opera. Alcuni brani della Divina

Commedia interpretati dalla straordinaria voce di Nando Gazzolo.

PICCOLA LIRICA – TEATRO FLAIANO

Via S. Stefano del Cacco 15 (Piazza Venezia)

Tel. 06 6796496

[email protected] - www.piccolalirica.com

Direzione artistica: Rossana Siclari

Tosca – Traviata – Belcanto

Da ottobre a Dicembre e da Marzo a Giugno

Ogni giovedì, venerdì e sabato

Inizio spettacoli ore 20.00

Prezzi: da 44.00 € a 60.00 €

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