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NUMERO 4
APRILE — MAGGIO
Anno scolastico 2013-2014
“Sii il cambiamento che vuoi vedere
avvenire ne mondo “ (Gandhi)
Pagina 2 NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014
FILO DIRETTO
CON ...
… IL RAPPRESENTANTE D’ISTITUTO
Sono giunto al termine di questo ciclo scolastico! Sono tra-
scorsi cinque anni…eppure mi sembra ieri, quando dissi a
mia mamma: “non vorrei andare a scuola in un’altra città…”
e ora mi ritrovo ad affrontare l'Esame di Stato!
Sento il dovere di dire qualcosa in qualità di rappresentante
d'istituto ai miei amici ed anche a chi non ha creduto in me!
Ci sono molte persone che screditano il nostro istituto, per-
sone che non sanno quello che dicono, parlano solo per dire
qualcosa! Eppure lo stiamo vedendo da due anni , giorno per
giorno, il cambiamento del nostro istituto! Dobbiamo creder-
ci e lottare contro chi cerca di screditarci! L’istituto lo faccia-
mo noi, con i nostri atteggiamenti e con il nostro modo di
fare! Già da due anni abbiamo un preside che sta cercando,
tra mille difficoltà, di riportare il nostro istituto al livello degli
altri istituti "virtuosi"! Collaboriamo, aiutiamolo è nel nostro
interesse che agisce! Ma , soprattutto, FIDIAMOCI! Per set-
tembre ci saranno in funzione i laboratori, le LIM… altri cam-
biamenti che permetteranno di apprendere con più facilità!
Il preside, sostenuto dagli insegnanti, crede in questa cosa e
crede anche che se gli alunni frequentano con impegno ed
interesse, grazie ai rapporti che si sono creati con le azien-
de, riusciranno ad acquisire competenze spendibili diretta-
mente nel mondo del lavoro!
Ringrazio tutti i ragazzi che hanno creduto in me, votandomi
come rappresentante e spero di non averli delusi!
Questa scuola mi mancherà, mi mancherà quasi tutto: ami-
ci, professori, collaboratori e soprattutto mi mancherà lo sta-
re giorno dopo giorno nel mio istituto !
Giovanni BENINCASA V AM
… UN ALUNNO DI QUINTA
Giunto ormai al termine di questa straordinaria esperienza scolasti- c a ,
vissuta circondato da persone uniche, docenti che hanno avuto un solo obiettivo, quello di Inse-
gnare, con la "i" maiuscola! Ciò che li rende migliori è il fatto che non si sono mai limitati ad in-
segnare le loro materie, bensì ci hanno insegnato ad affrontare la vita, ci hanno aperto gli occhi
verso la cruda realtà che ci circonda. Per non parlare dei compagni, non semplici compagni di
classe ma veri amici, con cui è nato un legame davvero forte!
Ad essere sincero all'inizio del mio percorso scolastico ero decisamente turbato della decisione
di frequentare questo istituto per via delle cattive voci che infangavano il suo nome, ma una
volta dentro ho trovato una realtà completamente diversa, migliore. Non nascondo che scriven-
do queste parole stia sentendo già un sentimento di nostalgia, anche se mancano ancora pochi
giorni al termine di questa straordinaria esperienza di vita.
Sono uno studente dell' I.T. Giulio Cesare Falco e ne vado fiero!!! Antonio José FERRARO V AM
Pagina 3 NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014
FILO DIRETTO CON …
LE QUINTE
5 AA
5 AM
5 AT
5 BT
"Come diceva il grande Eduardo De Filippo, cari ragazzi, gli esami
non finiscono mai ed è proprio vero! Quelli della scuola, che all'inizio sembrano una montagna invalicabile, in realtà sono una prova ge-
nerale di ciò che vi succederà nella vita. Ogni giorno vi troverete a dover affrontare delle prove da superare. Bisogna cominciare ad abituarsi e non bisogna temere troppo le conseguenze, perché gli
esami servono a misurare quello che si sa, non quello che si è. A volte ci aiutano a capire dove dobbiamo migliorare, nella scuola co-
me nella vita."
5 AN
Dal 28/04 al 30/04 i ragazzi frequentanti le
classi del triennio dell' I.T. "G.C. Falco" si
sono recati tre giorni in Toscana per svolge-
re un viaggio d'Istruzione proposto dal Rap-
presentante della Consulta Salvatore Sgue-
Gli studenti
dell’IT “G.
C. Falco”
hanno parte-
cipato, insie-
me ad altri
studenti de-
gli istituti
superiori
della città,
alla “Festa dell’Europa”, nata per ricordare una
data importante per i Paesi Europei, il 9 maggio
del 1950, quando il ministro francese degli Esteri
Robert Schuman presentò una proposta di unione
dei Paesi dell'Europa, gettando così le basi per
una futura integrazione europea.
L’evento è stato ideato e promosso dalla prof.ssa
Jolanda Capriglione, assessore alla cultura del
Comune di Capua e presidente del Club Unesco di
Caserta, in collaborazione con gli studenti dell’I-
stituto Tecnico “Federico II”, dell’Istituto Tecni-
co “G.C. Falco”, del Liceo “L. Garofano”, del
Liceo “S.Pizzi” . Presenti i Dirigenti scolastici
delle Istituzioni coinvolte: ing. Paolo Tutore, prof,
Giovanni Di Cicco e Prof. Enrico Carafa.
A dare inizio alla manifestazione nella sala consi-
liare di Capua sono stati gli Inni, Europeo e Na-
zionale, eseguiti dalla banda musicale Liceo musi-
cale. Dopo il saluto iniziale dell’assessore alla
Cultura, prof.ssa Jolanda Capriglione è stato
proiettato il filmato realizzato dagli studenti dal
titolo “HAPPY … EUROPA”.
Numerosi gli studenti rappresentanti dei quat-
tro istituti superiori presenti, 28 di questi indos-
savano le maglie con le bandiere dei 28 stati
membri dell’Unione Europea. Sono stati letti
pensieri e riflessioni riguardanti l’importanza
dell’Unione Europea.
Successivamente gli studenti sono scesi nella
piazza antistante il municipio ed hanno creato
un punto di attrazione
grazie a musiche e can-
ti.
La mattinata si è con-
clusa con la distribu-
zione, ai cittadini e agli
alunni presenti, di noti-
zie riguardanti l’Unio-
ne europea, attraverso
pergamene, preparate
dagli studenti, e mate-
riale cartaceo, prove-
niente da Bruxelles,
grazie all’interessa-
mento della prof.ssa
Capriglione.
È stata una mattinata interessante!
Salvatore SGUEGLIA III AMM
Festa dell’Europa a Capua
Pagina 4 NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014
glia e realizzato dai professori addetti Capitelli e
Patricelli.
Il primo giorno prima della sistemazione in Hotel
presso la città Montecatini Terme, la scolaresca
si è recata a Pistoia per il pranzo a sacco e per
una visita libera della città.
Il secondo giorno è stato dedicato completa-
mente a Firenze dove gli alunni hanno avuto la
possibilità di visitare Santa Maria del Fiore, la
Basilica di Santa Croce, Piazza della Signoria,
Santa Maria Novella, la Chiesa di Orsanmichele,
la Chiesa di San Miniato al Monte ed infine la
Galleria degli Uffizi. La sera con il permesso dei
professori responsabili si sono recati allo Space
Electronic dove hanno avuto modo di conoscere
altre scolaresche in visita ed ovviamente di bal-
lare.
L'ultimo giorno prima del ritorno è stato dedica-
to a Siena con la visita dei seguenti siti: Piazza
del Campo, Cattedrale S.Maria Assunta, Museo
Archeologico, Museo Civico, Palazzo Salimbeni.
Salvatore SGUEGLIA III AMM
Viaggio d’istruzione in Toscana
“IL FALCO VOLA … IN INGHILTERRA” è il progetto
POR ( C-1 FSE04_POR_CAMPANIA-2013- 65) che
consentirà a 30 alunni, di terza e di quarta, di stu-
diare nel Regno Unito la lingua inglese in modalità
“full immersion” per quattro settimane, presumibil-
mente dal 16 giugno 2014 al 12 luglio 2014. L’o-
biettivo principale sarà quello di rinforzare l’appren-
dimento delle loro competenze chiave, stimolando
le loro potenzialità linguistiche e culturali e facendo
conoscere la mentalità di altri paesi.
IL 'FALCO' … INCONTRA L’AZIENDA” , invece è il
progetto finanziato dai fondi POR (C-5_
FSE02_POR_CAMPANIA - 2013 - 57) che consentirà
a trenta allievi, a luglio, subito dopo l’Esame di Sta-
to, (n.15 elettronici– n.15 meccanici e aereonauti-
ci ) di concludere il percorso di studio con l’esperien-
za di uno stage di 120 ore presso due industrie della
provincia di Caserta: la TEA IMPIANTI s.r.l. di MAR-
CIANISE che ospiterà gli alunni della specializzazione
di Elettronica ed Elettrotecnica , e la DBF s.r.l. di
CARINARO che ospiterà i ragazzi della specializzazio-
ne di Meccanica ed Aeronautica.
In entrambi i progetti saranno coinvolti docenti ed
ingegneri dell’istituto che accompagneranno gli alun-
ni in queste due importanti esperienze formative!
SARANNO ESPERIENZE SICURAMENTE UTILI E
SPENDIBILI NEL MONDO DEL LAVORO!
Giovanni BENINCASA V AM
POR C1 E C5: SI VA IN INGHILTERRA E NELLE AZIENDE!
Nell’ istituto ci sono corsi di formazione pomeridiani,
che coinvolgono gli studenti del triennio. Tra questi ne troviamo due in particolare, il Cisco e l’ECDL. La certificazione Cisco attesta le abilità nell' installa-
zione , configurazione e diagnostica di piccole e me-die reti aziendali e di tutti i servizi di networking essenziali comprendendo finanche le configurazioni WAN per la comunicazione con Uffici Remoti. Il no-stro Istituto è entrato a far parte del Cisco Networ-king Academy Program creato dalla multinazionale Cisco Systems, leader mondiale nel settore delle reti
Internet, che con la sua piattaforma di e-learning, rappresenta un modello di insegnamento che si av-
vale di contenuti didattici con supporti avanzati ba-sati sul Web, verifiche on-line, valutazione del pro-fitto degli studenti, formazione e supporto degli in-segnanti. Il programma Cisco Networking Academy,
studiato da esperti della formazione, viene erogato coniugando formazione frontale in aula, esercitazioni pratiche in laboratorio, utilizzo di simulatori avanza-ti, contenuti ed esami disponibili su piattaforma di e-learning. L’ECDL, invece, è la classica patente europea, che a differenza del Cisco, certifica le competenze infor-
matiche in campo internazionale. In buona sostan-za, la Certificazione ECDL è un certificato riconosciu-
to internazionalmente che prova che il suo titolare conosce i principi fondamentali dell'informatica e che
Cisco o ECDL, l’uno, l’altro o entrambi?
NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014 Pagina 5
possiede le capacità necessarie per usare con cogni-zione di causa un personal computer e i principali pro-grammi applicativi. Il nostro istituto è un centro accre-ditato EIPASS.
Entrambe le certificazioni per essere conseguite, han-no bisogno del superamento di un esame che, per il Cisco, è unico, e varia a seconda dei livelli, invece per l’ECDL è diviso in 7 moduli, ognuno dei quali è specifi-co per ogni argomento che la patente europea com-prende. Se si dovesse scegliere tra ECDL e Cisco, è indispen-
sabile capire che consentono l’acquisizione di compe-tenze diverse anche se riguardano entrambi l’ambito dell’informatica. Ma perché scegliere? Entrambi i corsi sono molto utili e molto interessanti, quindi con impe-gno ed attenzione possono essere frequentati tutti e due!
Benedetto MEROLA IV BEL
L'acqua è un bene prezioso, così prezioso da essere definito L'oro Blu, oppure, L'oro liqui-do. Nonostante tutto ciò l'uomo continua sempre di più a sottovalutare il valore di un bene prezioso come l'acqua. Quando sbri-ghiamo le nostre faccende quotidiane non riusciamo minimamente a comprendere la quantità di acqua stiamo sprecando. Per fare un bagno in vasca si consumano mediamente fra i 120 e i 160 litri di acqua. Per fare una doccia di 5 minuti se ne consu-mano dai 75 ai 90 litri. Per una doccia di 3 minuti: dai 35 ai 50 litri. Ogni volta che tiriamo lo sciacquone: 10-15 litri Ogni volta che ci laviamo le mani: 1,5 litri Per lavarsi i denti lasciando scorrere l'acqua: 20 litri Per lavarsi i denti senza far scorrere l'acqua: 2 litri Senza di essa nulla può vivere, però, allo stesso tempo essa viene ignorantemente sprecata, sciupata, quasi come se fosse la cosa meno importante e più abbondante su questo pianeta. Continuando di questo passo, l'acqua un bene più unico che raro, finirà. Noi ignoriamo l'importanza di questo bene, per-
L'oro blu
ché siamo così abituati ad aprire il rubi-netto del nostro lavabo e ad avere tut-ta l'acqua che desideriamo, ma in altre parti del mondo l'acqua scarseggia , è sporca, inquinata e portatrice di batteri e funghi, che possono condurre alla morte senza le cure medi-che adeguate. L’acqua non è un bene illimitato, anzi se, nei prossimi dieci o quindici anni, non verrà concerta-ta nessuna azione volta a garantire la fornitura dell’acqua in un quadro mondiale efficace di rego-
lamentazione politica, economica, giuridica e socioculturale, il suo dominio provocherà innumerevoli conflitti territoriali e condurrà a rovinose battaglie economiche, industriali e com-merciali, perché inizierà a scarseggiare! In alcune regioni del mondo, la scarsità di acqua potrebbe diventare quello che la crisi dei prezzi del petrolio è stata, negli anni settanta: una fonte importante di instabilità econo-mica e politica! Come difendere allora questo bene prezioso? Con giuste leggi ma anche con la consapevolezza che deve essere usata ma NON SPRECATA!
Mario J ZIPPO III BMM
.La University College London, nota anche con
la sigla UCL, è una prestigiosa università bri-
tannica, con sede a Londra. L’UCL, fondata
nel 1826, è stata la prima università britanni-
ca ad ammettere studenti di ogni sesso, raz-
za, fede religiosa o ideologia politica. Dalla
sua fondazione ad oggi, presso di essa hanno
studiato o insegnato molti personaggi illustri,
fra cui Mahatma Gandhi e 21 premi Nobel.
Attualmente l’università è una delle più grandi
del Regno Unito, organizzata in 8 facoltà, con
72 dipartimenti e 27 000 fra studenti, ricerca-
tori e docenti. Il principale campus è a Bloomsbury,
nella zona Central London, con altri istituti ed ospeda-
li universitari sempre nella stessa area. UCL è un im-
portante centro di ricerca biomedica; è parte di tre
dei dodici centri di ricerca biomedica fondati dal Na-
tional Health Service in Inghilterra e membro fonda-
tore del gruppo UCL Partners, il più grande Academic
Health Science Centre in Europa. Nel periodo fra il
1999 ed il 2009 è stata la tredicesima università più
citata nel mondo (la più citata in europa). UCL è
membro dell'Association of Commonwealth Universi-
ties, European University Association, League of Eu-
ropean Research Universities, il Russell Group, UNICA
e Universities UK, nonché del cosiddetto Golden
Triangle. L'University College London gode di una re-
putazione internazionale. È infatti considerata una
delle cinque migliori università britanniche insieme ad
Oxford, Cambridge, London School of Economics e
Imperial College. Secondo il QS World University Ran-
kings nel 2010 è stata la quarta migliore università
del mondo, seconda solo a Cambridge in Europa. Nel
2011 si è posizionata settima nella stessa classifica. Il
Times l’ha inoltre recentemente classificata fra le 10
migliori università al mondo. Il campus principale del-
lo UCL si trova in Gower Street, a Bloomsbury, nell'a-
rea Central London ed include i di-
partimenti di biologia, chimica, eco-
nomia, ingegneria, geografia, storia,
lingue, matematica, filosofia, scienze
politiche, fisica, le strutture preclini-
che della UCL Medical School, il Lon-
don Centre for Nanotechnology, la
Slade School of Fine Art, l'unione
studentesca "UCL Union" (la più anti-
ca del regno unito), la principale li-
breria universitaria, la UCL Science
Library, il teatro "UCL Bloomsbury
Theatre" ed il museo archeologico Petrie. Esso è rag-
giungibile con i mezzi pubblici e le stazioni della me-
tropolitana più vicine sono Euston Square, Warren
Street, Russel Square e Goodge Street. Vicino a que-
sto campus, sempre a Bloomsbury vi sono la facoltà di
giurisprudenza, lo University College Hospital (il prin-
cipale ospedale universitario) ed i seguenti istituti:
UCL Cancer Institute, UCL Ear Institute, UCL Eastman
Dental Institute, UCL Institute of Child Health, UCL
Institute of Archaeology, UCL Institute of Child Health,
UCL Institute of Neurology, UCL School of Slavonic
and East European Studies. In altri punti della zona
Central London vi sono lo UCL Institute of Ophthalmo-
logy, lo UCL Institute of Orthopedics and Musculoske-
letal Science, il Royal Free Hospital ed il Whittington
Hospital della UCL Medical School ed una serie di altre
cliniche universitarie. Molte importanti istituzioni han-
no sede vicino al campus principale di Bloomsbury,
quali la British Library, la British Medical Association, il
British Museum, il Cancer Research UK, il Medical Re-
search Council, la Royal Academy of Art ed il Wellco-
me Trust. Il 68,8% degli studenti sono cittadini del
Regno Unito, l’8,2% sono cittadini comunitari non bri-
tannici ed il 23% sono cittadini extracomunitari.
Angelica CARAMIELLO III BMM
University College (Londra)
Pagina 6 NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014
Negli anni scolastici 2012/13 e
2013/14 presso l'istituto tecnico
“Giulio Cesare Falco” di Capua , è
stato realizzato il progetto STORIA@EUROPA,
promosso e sostenuto dal Polo qualità di Na-
poli .
Tale progetto si è concluso con una manife-
stazione finale, il giorno 14 aprile 2014, a Napoli, presso l’Aula Carlo Ciliberto del Centro Con-
gressi Federico II Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, dove sono stati presentati i la-
vori conclusivi dalle 20 scuole della Campania coinvolte .
In apertura dei lavori ci sono stati gli interventi dei Rappresentanti Istituzionali e dell’Istituto
Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea «Vera Lom-
bardi», che ha collaborato alla gestione del programma.
La presentazione del lavoro finale del Laboratorio di ricerca
-azione, Storia@europa, nel cuore del Novecento è stato
realizzato dagli alunni, supportati tecnicamente dalla prof.
Angelina Sgueglia, che hanno preso parte al laboratorio,
negli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014.
Nei dieci incontri programmati, gli alunni sono stati guidati
dall’esperto, prof. Felicio Corvese, assistito dalla tutor prof. Angelina Sgueglia
Ha preso parte al corso una rappresentanza di alunni delle quinte (quarte lo scorso a.s.) della
sede centrale, nei primi 2 incontri c’era anche la rappresentanza degli alunni della sede associa-
ta di Grazzanise che, però, si sono ritirati all’i-
nizio di quest’a.s.
In ogni incontro ci sono state lezioni, integra-
te da visioni commentate di filmati, analisi di
documenti, rimandi e confronti con esperienze
artistiche e letterarie. Discussioni guidate e
riflessioni.
Il lavoro finale presentato a Napoli degli studenti del Falco si snoda attraverso quattro temati-
che: Capua e l’Unità d’Italia, Tecniche ed armi durante la Prima Guerra mondiale, La Prima
guerra mondiale aerea, La Resistenza a
Capua Esso è il frutto della rielaborazione
di materiale fotografico e di documenti
storici trovati su siti web ed enciclopedie
multimediali, nelle biblioteche e negli ar-
chivi locali.
È STATA UN’ESPERIENZA INTERESSANTE!
Gianmarco DE LUCIA V BT
Progetto ricerca-azione STORIA@EUROPA
Pagina 7 NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014
25 giugno 2009: senz’altro una delle giornate
più tristi per la buona musica. Il mitico Re del
Pop se ne va, a 51 anni. Da allora la ricerca
sfrenata di un degno erede che prenda il suo
posto sul trono. Negli
ultimi tempi, con l’asce-
sa di Justin Bieber, a
detta di molti un cantan-
te, anche se al riguardo
sussistono forti dubbi,
tutte le ragazzine e fan
girl avrebbero individua-
to in lui un successore di
Michael. Ebbene, sono
felice di scrivere in que-
sto articolo che… Justin
Bieber NON è l’erede di
Michael Jackson. Basta
con le bestemmie.
IL RE DEL POP NON HA EREDI. o almeno questa
è una situazione teorica. In pratica qualcuno c’è:
Bruno Mars. Il cantante e produttore discografi-
co sembrerebbe avere gran parte dei
requisiti per il “trono”: versatilità di ge-
L’EREDE DI MICHAEL JACKSON
neri e di voce, senza contare la notevole somi-
glianza nel timbro di voce e nel ballo con Jackson
e l’ispirazione che trae dal re del pop.
Quasi sconosciuto al pubblico italiano, Bruno Mars
realizza il suo sogno nel 2010 grazie alla casa di-
scografica Elektra
che ne pubblica il
primo album e il pri-
mo singolo Just the
way you are: 7 no-
mination ai Grammy
Awards 2011! Nel
giro di pochi anni
combinando reggae,
pop, soul, blues e
rock vengono fuori
altri brani di buona
fattura: The Lazy
Song, Locked out of
Heaven, When I was your man, Gorilla, Treasure.
Con il secondo album Unorthodox Jukebox vince il
Grammy Awards 2014 come miglior album pop.
Nero razza superiore. Speriamo dunque in una
nuova era d’oro per la musica pop come quella
segnata dal grande Michael.
Antonio CARNIATO V AMM
Cari i miei compagni di istituto,
spero abbiate gradito gli articoli da me scritti nei pre-
cedenti numeri del giornalino d’istituto. Mi rendo
conto però, nella mia ignoranza, che buona parte di
voi è completamente o parzialmente istruita nel mo-
do sbagliato in materia di musica. Anche se bisogna
accettare il fatto che “non è bello ciò che è bello, ma
è bello ciò che piace”, non si può comunque definire
bello qualcosa che
dà il voltastoma-
co.
A voi che ascolta-
te canzoni (se così
si può definire tale
scempio) house
composte da una
serie di rumori
odiosi che si ripe-
tono per tutta la
durata di una can-
zone; il rap dei
Club Dogo e di
altri rappresen-
tanti del genere
composto da pa-
...ADESSO VE LA DO’ IO LA MUSICA!
Pagina 8 NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014
rolacce, insulti e insofferenza verso il sistema; le
canzoni napoletane e neomelodiche ispirate sempli-
cemente ai desideri amorosi e sessuali dei suddetti
cantanti, e tanti altri tipi; vi è mai venuto lo sfizio di
lasciare per un momento quello che ascoltate da
una vita e farvi trascinare o buttarvi nel mondo
della “musica seria”, provando ad ascoltare
qualcos’altro? No? FATEVELO VENIRE! è sem-
plice e non vi costa niente. Antonio CARNIATO V AMM
cuore dico che, questi nuovi mezzi di comunicazione stanno facendo perdere i reali valori della vita, come l'amicizia, l'amo-re e la famiglia.
Non si può definire amico chi senti o vedi tramite SMS o com-puter, l'amicizia è un'altra cosa ; si vedono cose del tipo "amori virtuali", ma come fai ad amare una persona che non hai mai visto? La quale non vivi per dav-vero?
Il computer, il telefono sono di-ventati i nuovi idoli dei giovani; al mattino il primo pensiero è accendere il cellulare. Mia ma-dre continua a ripetermi che il cellulare fa diventare matti, è una maschera che danneggia la comunicazione verbale. Non sono totalmente d'accordo; pen-so che il cellulare sia una cosa importante, ma che debba esse-re usato con moderazione.
Non mi reputo un "cellulare-dipendente", certo mi piace na-vigare in internet, stare su Fa-
La comunicazione è sempre stata un elemento importante per la vita dell'uomo e ci sono molti modi di intenderla: dalle parole alle immagi-ni, dagli scritti ai comunicati a di-stanza.
Oggi la comunicazione, avviene qua-si esclusivamente con i cellulari o con internet attraverso: chat, email, social network. I supporti informati-ci, il telefono, i media, tutto ci per-mette di scambiare informazioni con altre persone. É scomparso l'uso della lettera di carta, sarà perchè sono cambiati i ritmi, sarà perchè non c'è più il tempo per scriverla; ora tramite SMS, tutto è più veloce e subito disponibile. Guadagniamo tempo è vero, ma tutto appare più freddo, perchè le informazioni pas-sano attraverso uno schermo. Non c’è contatto fisico, non c'è rapporto umano, insomma è un modo di co-municazione estraniante dalla real-tà.
I tempi sono cambiati è vero e que-ste nuove tecnologie stanno trasfor-mando la quotidianità di tutti, che è ormai entrata in una nuova epoca: quella dell'uomo virtuale. A malin-
“Sarei molto lieto di amarti e proteggerti per tutta la vita … se accetterai di essere la mia sposa”. E’ cosi che mio nonno, anni fa, iniziò la sua dichiara-zione d’ amore a quella
che sarebbe diventata la sua consorte:
mia nonna. Ancora me la mostra con orgoglio e con le lacrime agli occhi quella lettera. E già, in quella lettera sono racchiusi i 50 anni di matrimonio dei miei nonni, il loro amore descritto in poche righe … ed io, quando riapro quel cassetto e mi ritrovo a leggere per l’ ennesima volta quelle poche righe su quel foglio ingiallito, mi viene la pelle d’oca e le lacrime mi pungono gli occhi. Con quella lettera stretta fra le mani, mi sembra di rivivere le emo-
zioni che hanno vissuto loro, riesco ad immaginare il volto di mio nonno mentre scrive quella testimonianza d’amore e la gioia di mia nonna che la legge, ripenso a come sarebbe bello
poter vivere quell’emozione racchiusa su un foglio. Ma nemmeno il tempo di pensarci, che vengo distratta dal mio telefono che vibra per l’arrivo di un messaggio, lo apro e leggo con un accenno di sorriso stampato sul viso. Ma proprio nel momento in cui diven-ta più ampio, si trova a passare mia madre che mi guarda con un’ aria
interrogativa chiedendomi se mi sento bene visto che sto sorridendo allo schermo di un telefono. A quel punto non posso fare altro che pensare a quanto siano cambiate le cose in po-chi decenni. Ho tra le mani una lette-ra e un sms aperti, in entrambi sono racchiuse cose belle, ma con mezzi totalmente diversi . Sicuramente la tecnologia ha permes-so la diffusione di notizie e messaggi in poco tempo ed è un vantaggio per-
ché tutto è più rapido; poter comuni-care tramite mail o social network, ha ampliato il nostro modo di comunicare con le persone. Inoltre la tecnologia ha annullato km di distanza ma, allo
stesso tempo, ha annullato anche la bel-lezza di esse-re spontanei, la bellezza di una lettera, di un’attesa. La tecnologia
con tutte le sue abbrevia-zioni, ha tolto all’uomo la capa-cità e possibilità di scrivere ciò che si pensa veramente e si prova utilizzando una penna; adesso ci si scrive in chat, ma, a parer mio, le emozioni ed i sen-timenti umani non avrebbero mai dovuto conoscere la tecno-logia perché penso che tutto si regga sulle gioie e sui dolori
dell’uomo che si capiscono e vengono trasmessi tramite sguardi, abbracci non certo tra-mite emoticon.
Maria RAIMONDO
classe 3 ACM s.a. Grazzanise
NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014 Pagina 9
LETTERA VS SMS
Ovvero come comunicare ai tempi di internet
cebook o scambiare messaggi con amici e partner. Essere di-pendenti dalla tecnologia penso sia una cosa brutta, perchè signi-fica non avere un rapporto uma-no, non avere una vita.
A mio parere si dovrebbe iniziare dall'educazione nella famiglia e nella scuola, facendo capire, sì l'importanza della tecnologia, ma anche i possibili danni che può causare. Il mondo si è evoluto, molti dicono che sia un bene, io penso che sia un'arma a doppio taglio: ti porta al successo o alla distruzione.
Daniele VASTANO classe 3 ACM s.a. Grazzanise
LA COMUNICAZIONE DIGITALE: UNA RIVOLUZIONE O UNA INVOLUZIONE DELLA SPECIE UMANA?
L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art.
4 della Legge 53/03 e dal relativo decreto attuativo n.
77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione
della formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didatti-
co-formativa significativa per il miglioramento dei risultati di ap-
prendimento degli studenti. La novità più importante è rappre-
sentata dalla possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso
l'alternarsi di periodi di studio e di lavoro. I percorsi si realizzano
attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con particolare
riferimento alle attività e agli insegnamenti di indirizzo, competen-
ze basate sulla didattica di laboratorio, l’analisi e la soluzione dei
problemi, il lavoro per progetti.
Anche l'I.T. G. C. Falco, come istituto tecnico, si sta impegnando nell'avviare questo nuova meto-
dologia di studi per cui ha stipulato, grazie al progetto di ricerca azione del POLO QUALITÀ, un
accordo di rete con l’azienda ITALROBOT con l'obiettivo di:
- coltivare risorse cui trasferire non solo le competenze tecniche ma anche la cultura organizzativa
d'azienda, i suoi valori, i comportamenti formali ed informali che caratterizzano il modo di lavorare
proprio della realtà aziendale;
- realizzare una significativa integrazione del curriculum scolastico con un aggiornamento delle
competenze di base tecnico-professionali;
- sviluppare i processi di apprendimento degli studenti dell'Istituto con esperienze tratte dall'attivi-
tà produttiva al line di acquisire flessibilità nell'adattarsi a metodi innovativi di produzione con alti-
tudine all' apprendimento. Carmine Benincasa IV ACA
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: progetto ricerca-azione SCUOLA@AZIENDA
Pagina 10 NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014
Nel giorno 16/05/2014 le classi III BM e IV ACA si sono recate presso
lo stabilimento della start-up “ITALROBOT” incontrando alcuni ingegne-
ri, tra cui l’ing. Alessandro Scala, i quali hanno spiegato gli obiettivi
della suddetta azienda ed i relativi lavori ad essi collegati.
Ma procedendo con ordine: cos’è il piano “start-up”? Con il termine
startup si identifica la fase iniziale per l'avvio di una nuova impresa,
cioè quel periodo nel quale un'organizzazione cerca di rendere profitte-
vole un'idea attraverso processi ripetibili e scalabili. Il piano di startup
è un prospetto che evidenzia determinati costi tipici dei primi dodici
mesi di attività, ovvero del periodo in cui si affrontano costi certi a
fronte di ricavi incerti, nonché l'ammontare del capitale proprio che si
intende investire nell'azienda. Lo startup comprende quindi tutte le
spese relative alla costituzione della società e agli investimenti struttu-
rali (arredamento degli uffici, impianti, macchinari ...), gli stipendi, l'eventuale cauzione per l'af-
fitto, le spese relative al materiale di consumo e l'indicazione del capitale proprio. In questo modo
l'imprenditore ha un quadro chiaro dello scenario finanziario relativo ai mesi successivi e della sua
capacità di remunerare il capitale investito.
L’ITALROBOT ha come obiettivo la realizzazione di robot che possano meccanizzare i processi in
magazzino rendendoli più efficienti e veloci. Sono stati mostrati due prototipi, dei quali non pos-
sono essere pubblicate foto a causa della legge del copyright dalla quale sono protetti, con due
diversi funzionamenti. Il primo è un semplice braccio meccanico che si occupa di raccogliere e
posizionare oggetti nelle coordinate indicate. Il secondo un umanoide, con due bracci capaci di
muoversi in sincronia ma non ancora programmati per raccogliere e posizionare oggetti.
Insomma, il futuro sta arrivando e con lui nuovi lavori. Sì, perché pensare che gioielli del genere
possano eliminare posti di lavoro è errato. Anzi, questa invenzione permetterà la diffusione di
nuovi tecnici con competenze molto più elevate e dettagliate, specifiche per il settore.
Carla Petrella IV ACA
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: una mattinata in azienda
TERMINATI I CORSI PON...C1 DELL’ANNUALITA’ 2013
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Da alcuni anni a questa
parte l'Italia è uno dei paesi più sviluppati nel campo dell'energia
fotovoltaica. Tra gli anni 2008-2010 la penisola italiana ha visto un netto
aumento degli impianti fotovoltaici sia per uso domestico che per uso
commerciale. L'energia fotovoltaica rappresenta il presente ed il futuro
dell'energia. L’uso intelligente della tecnologia fotovoltaica, infatti, riduce
i danni all’ambiente. Il fotovoltaico apre un percorso di ri-
voluzione energetica nel mondo, at-traverso la dislocazione delle centrali
di produzione elettrica e l'indipenden-
za energetica delle utenze. Un’ulte-riore risposta si ha dalla continua
evoluzione della tecnologia di costru-zione e di progettazione di edifici,
macchinari e mezzi di trasporto sem-pre più proiettati verso un futuro
mosso da energia elettrica autopro-dotta. In questo cammino il Fotovol-
taico si sta imponendo come il siste-ma di transizione dall'energia tradi-
zionale alla “nuova energia”. L'energia fotovoltaica presenta una
serie di vantaggi: assenza di qualsiasi tipo di emissioni inquinanti; riduzione
della bolletta energetica e conse-
guente risparmio economico grazie all'autoconsumo; modularità del si-
stema (per aumentare la taglia basta aumentare il numero dei moduli; mi-
gliore immagine in termini di eco-compatibilità e rispetto ambientale.
Il fotovoltaico poi è vantaggioso an-che in termini ambientali, visto che
evita la lavorazione di combustibili fossili e perciò lo sviluppo di anidride
carbonica. Ormai il potenziale dell'energia foto-
voltaica è chiaro a tutti e sta soltanto all'uomo decidere se crederci o no …
Gianmarco DE LUCIA V BT
L'energia fotovoltaica un passo verso il futuro
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Il filtro attivo anti particolato (FAP) è un dispo-
sitivo adottato per abbattere le emissioni in-
quinanti da polveri sottili dei motori diesel. Al-
tre case automobilistiche hanno scelto il Diesel
Particulate Filter (DPF).
Il filtro anti particolato inserito nell'impianto di
scarico ed integrato con la marmitta catalitica,
è costituito da un supporto compatto a base di
carburo di silicio poroso. Esso consente di ri-
durre a meno di un millesimo la quantità di
particolato emesso, anche tenendo conto delle
particelle con dimensioni più piccole.
Il filtro anti particolato è da considerarsi un
vero e proprio filtro meccanico, costituito da
una serie di canali sulle cui superfici viene in-
trappolato il particolato, mentre i gas di scarico
ne attraversano le pareti porose e necessitano
di una pulizia periodica. Tale pulizia prende il
nome di rigenerazione che significa processo di
combustione del particolato presente all’inter-
no del filtro.
Le tipologie di sistema filtro anti particolato
sono:
FAP; appartiene alla tipologia di filtri che utiliz-
zano vari additivi per essere rigenerati. Tale
rigenerazione è il processo di combustione del
particolato depositato al proprio interno e la
combustione avviene alla temperatura di all’in-
circa 600-650°C.
DPF; non utilizza l’additivo perché innalza
maggiormente la temperatura dei gas di scari-
co, fino a 600-650°C. Tali valori di temperatura
sono più che sufficienti a bruciare completamente
il particolato accumulato nel filtro. Il sistema senza
additivo ha il vantaggio di non richiedere il riforni-
mento dell’additivo che, oltre ad essere un prodot-
to pericoloso per la salute umana, è anche piutto-
sto costoso. Inoltre, a causa della maggiore post-
iniezione richiesta soffre di una certa diluizione
dell’olio motore.
Proprio in virtù di tali differenze, le due tipologie di
filtro presentano vantaggi e svantaggi:
VANTAGGI DEL FAP:
- Bassa temperatura di rigenerazione;
- Basse contropressioni.
SVANTAGGI DEL FAP:
- Bassa durata;
- Complessità generale del sistema.
VANTAGGI DEL DPF:
- Semplicità generale del Sistema;
- Nessun utilizzo di additivi.
SVANTAGGI DEL DPF:
- Diluizione dell'Olio Motore;
- Alte temperature di rigenerazione.
L'obiettivo principale di questo dispositivo è ovvia-
mente il rispetto dei limiti di emissione Euro 4 ed
Euro 5.
Giovanni CASAVECCHIA D'AMICO III BMM
IL FILTRO ANTI PARTICOLATO
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L’Ufficio Scolastico per la Campania ha indetto un
concorso per gli studenti campani: Blogga di Classe.
Esso è un progetto che nasce per unire conoscenza e
tecnologia e consiste nel creare un blog che lo stu-
dente aggiornerà costantemente nel periodo del con-
corso; il suddetto progetto è dedicato a tutti gli stu-
denti frequentanti la scuola statale di primo e secon-
do grado e possono parteciparvi gruppi di uno o più
persone (massimo tre), anche di classi diverse. L’isti-
tuto si impegnerà a sostenere il blog scelto e in caso
di vittoria saranno vincenti istituto e studente.
Quest’anno anche il Falco è protagonista del suddetto
concorso, la classe che tenterà di portarlo alla vittoria
è la 4°ACA con i due blog “Droni – tra tecnologia e
realtà”, realizzato da Caiazza Domenico, Petrella Car-
la e Petruccelli Domenico rintracciabile al sito:
http://www.bloggadroni.altervista.org/
e “Robotica: nuovi orizzonti”, realizzato da Benincasa
Carmine, De Crescenzo Mario e Vicigrado Alberto
all’indirizzo http://werehouserob.altervista.org/.
Il concorso si articola nel seguente modo:
lo studente realizza il blog su piattaforme gratuite
tra cui Wordpress, blogger, live journal ecc...
lo aggiorna costantemente e tratta di una materia
prevista nel programma didattico;
si impegna a realizzare un blog che posso pro-
muovere l’argomento trattato e ne parla rispet-
tando le leggi di copyright.
Il blog verrà valutato da una giuria che seguirà i se-
guenti parametri:
Attinenza ed originalità dell’argomento prescelto
come oggetto del blog;
Originalità e qualità dei contenuti inseriti nel blog;
Interattività dei contenuti;
Qualità grafica del prodotto;
Efficacia della comunicazione con cui sono di-
vulgati i contenuti;
Facilità di reperimento delle informazioni contenu-
te nel blog;
Originalità ed efficacia della campagna di marke-
ting realizzata;
Attrazione del prodotto (visite ricevute sul si-
to/blog, numero di utenti coinvolti, commenti otte-
nuti sui social network, ecc.).
Nel periodo del concorso, il blog verrà monitorato co-
stantemente per evitare il mancato rispetto delle re-
gole, o per inoltrare agli autori richieste di eventuali
chiarimenti e informazioni.
Saranno premiati i blog primi classificati in ciascuna
competizione così come di seguito specificato:
Primo classificato al concorso “BloggadiClasse#Scuola”
tra le scuole secondarie di primo grado.
Primo classificato al concorso “BloggadiClasse#Scuola”
tra le scuole secondarie di secondo grado.
P r i m o c l a s s i f i c a t o a l c o n c o r s o
“BloggadiClasse#Studente” tra gli iscritti alle scuole
secondarie di primo grado.
P r i m o c l a s s i f i c a t o a l c o n c o r s o
“BloggadiClasse#Studente” tra gli iscritti alle scuole
secondarie di secondo grado.
I premi sono stati messi in palio da Samsung Italia,
sponsor del concorso.
Nell’ambito della cerimonia di assegnazione dei premi,
che si terrà in occasione del Convegno Nazionale
“Smart Education & Technology presso Città della
Scienza il 23-24 ottobre 2014, i vincitori presenteran-
no il proprio progetto, i risultati raggiunti e le difficoltà
incontrate nel realizzarlo.
Infine l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania si
riserva la facoltà di utilizzare i blog realizzati per tutti
gli scopi non commerciali che riterrà opportuni quali, a
puro titolo d’esempio, l’inserimento nel portale dell’Uf-
ficio Scolastico Regionale per la Campania
o in quelli delle scuole.
Carla Petrella (IV ACA)
COSA È?
DAI BLOG...
Dopo le pubblicazioni di alcuni articoli da parte di giornali on line riportando dichiarazioni sulla speri-mentazione di droni per la consegna a domicilio dei
piccoli pacchi, sono emerse, nell’ultimo periodo, società
di trasporto e logistica che sembra stiano studiando l’uso di piccoli velivoli a guida automatica o telecoman-data. Sembra proprio che alcune aziende di trasporti non sembrino interessate ai droni tanto nella consegna di singole spedizioni, quanto nella movimentazione all’interno delle piattaforme logistiche. Insomma, un’e-voluzione del carrello elevatore. In effetti, dopo alcune
dichiarazioni dei dirigenti di grandi aziende, riprese da decine di media di tutto il mondo, sono sorti diversi dubbi che si speri, si risolvano con il passare del tem-po, sull’evolversi di queste nuove tecnologie. Dubbi che dovrebbero essere risolti dopo la rivelazione di un diri-
gente di un famoso motore di ricerca che ha rivelato
che la società sta svolgendo ricerche sull’uso dei robot
in situazioni produttive e logistiche, non riferendosi ai bracci articolati (già in uso da anni anche nei magazzini), ma a veri e propri androidi, in grado di muoversi
in modo autonomo ed eseguire opera-zioni simili a quelle dell’uomo. Che il progetto sia serio e in corso di svolgimento, lo di-mostrano alcune affiliazioni stabilite con aziende che operano nel settore della robotica negli Stati Uniti e in Giappone che si occupano di visione com-puterizzata, della costruzione di robot umanoidi e
della produzione di telecamere e ruote per robot. Insomma, con il passare degli anni, potremmo ve-dere realizzato l’ambizioso progetto dell’uomo mec-canico.
Se VISITI IL SITO
http://werehouserob.altervista.org/
TROVERAI ALTRI ARICOLI INTERESSANTI SULLA ROBOTI-
CA
Carmine Benincasa IV ACA
Uomo meccanico, qualcosa inizia a muoversi
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Un drone multirotore è equipaggiato solitamente
a 3, 4, 6 o 8 motori. La differenza sostanziale
che si ha tra scegliere un tricottero (3), quadri-
cottero (4), esacottero (6) o ottocottero (8) è la
capacità del carico che può portare in volo.
Escludendo i tricotteri che vengono utilizzati
prevalentemente per scopi ricreativi, con un pic-
colo quadricottero ed elettronica di bordo affida-
bile, è possibile già portare in volo una piccola
videocamera su un supporto di stabilizzazione
video (Camera Mount / Gimbal) per effettuare
riprese video.
Normalmente sui quadricotteri vengono montate
piccole videocamere come le “Action Camera”
tipo GoPro dalle quali si possono ottenere buone
immagini a pesi molto ridotti. Se si vuol invece
aumentare la capacità di carico in volo, è neces-
sario aumentare il numero dei motori (ed eliche)
passando quindi a modelli esacotteri o ottocot-
teri, a seconda delle applicazioni ricercate: più
motori = più carico. Una buona progettazione di
un Drone è senza dubbio rilevabile da una buo-
na associazione tra motori, regolatori di tensio-
ne, telaio, eliche e naturalmente la centralina di
bordo.
La scelta di una buona elettronica di bordo è
fondamentale per ottenere un Drone funzionale,
affidabile e longevo allo stesso tempo. Una cen-
tralina di bordo è un sistema autopilota con di-
versa componentistica (Antenne GPS, Giroscopi,
Accellerometri, Barometri etc..) che permette un
controllo totale del multirotore con funzionalità
avanzate. Un Drone infatti può essere pilotato
remotamente da un computer e/o direttamente
da radiocomando con funzioni di autostabilizza-
zione in volo. Può essere programmato per una
“missione” ovvero un percorso di navigazione a
punti (Waypoint) definito prima del decollo. Il
Drone può essere in grado anche di tornare au-
tonomamente al punto di decollo in caso di
emergenza o di precedente programmazione. Nel
Drone potranno essere aggiunti sistemi di tra-
smissione video per ricevere da terra, in tempo
reale, le immagini riprese a bordo direttamente
dalla videocamera di ripresa o da telecamere se-
condarie. E’ inoltre possibile comandare il Drone
con doppio pilota, utile ad esempio per dedicarsi
singolarmente alla guida e alla ripresa video ae-
rea. Vi sono enormi possibilità di utilizzo. Grazie
al continuo evolversi dell’industria tecnologica,
un Drone per ripresa video aerea, con un siste-
ma di stabilizzazione affidabile può essere pilota-
to facilmente e acquistato a prezzi decisamente
accessibili.
SE VISITI IL SITO http://www.bloggadroni.altervista.org/ TROVERAI ALTRI ARICOLI INTERESSANTI SUI DRONI
Carla Petrella (IV ACA)
MECCANICA DEI DRONI
Per tradizione quasi secolare i Vitulatini
sono soliti impiegare tutto un anno in
preparazione alla festa patronale, che si
celebra nella prima domenica dopo Pa-
squa.
Non appena hanno fine i giorni della fe-
sta, già si pensa a quella dell’anno suc-
cessivo; ecco, allora, che il Comitato dei
festeggiamenti già nella terza domenica
di Pasqua lo si vede impegnato, per le
vie del paese, nel raccogliere offerte per
la festa dell'anno seguente.
Non si bada alle spese; tutti offrono con
abbondanza; tutti partecipano con ampia
generosità alle varie lotterie; anche i
meno abbienti, sacrificandosi, concedono
a larghe mani.
Nei giorni della festa si giunge persino a
non valutare tanto la solennità della Pa-
squa; tutti sono protesi verso quel gior-
no della domenica in Albis.
Il rimbombo di grossi petardi, lo strepito
continuo delle campane, sono i segni ca-
ratteristici dei giorni del triduo e di quel-
lo della festa. Nelle prime ore del matti-
no della domenica in Albis, dopo la cele-
brazione della messa parrocchiale, la sa-
cra immagine della Madonna, già allesti-
ta su un pesante ed artistico carro dalla
sera precedente, viene portata sulla
piazza della chiesa. Ognuno assiste com-
mosso al tiro all'asta che gli accollatori fan-
no per portarla a spalle.
Quindi, dalla chiesa, la sacra immagine,
portata a spalla, gira tutte le strade del
paese, preceduta da una sterminata folla
che, incurante del pericolo dei petardi,
sembra quasi assorta, in sacro silenzio, a
percepirne nei minimi particolari i pesanti
scoppi, e seguita da un folto gruppo di
donne le quali, riparandosi quasi sotto il
pallio del Santissimo, sembra che svolgano
una gara podistica, al seguito della loro CA-
RA MAMMA BELLA, che, fin dal1'inizio della
processione, esse hanno stabilito di seguire
dovunque ELLA abbia deciso di portarsi.
I forestieri, che si recano a frotte, ad assi-
stere a questo spettacolo insolito, del tutto
restano ammirati; e non possono fare a
meno di guardare il volto del immagine sa-
cra, la quale, seduta pomposamente sul
trono, in qualità di regina osannata, sem-
bra sorridere con le sue dolci labbra e coi
suoi materni occhi su quel popolo, che Lei
certamente ama e che solo, da più di sette
secoli sa onorarLA. (Articolo ricavato dalle ricerche effettuate dal
prof. Pietro Altieri)
Salvatore SGUEGLIA III AMM
LA FESTA IN ONORE DI MARIA SS DELL’AGNENA
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Il gioco del calcio sembra avere origini
antichissime, già nel 25° secolo a.C., in
estremo Oriente, l'imperatore cinese
Xeng Ti obbligava gli uomini del suo
esercito a praticare,un gioco imperniato
sul possesso di un oggetto sferico chia-
mato pallone, formato di sostanze vege-
tali. Il gioco era chiamato Tsu-Chu.
Un millennio più tardi, in Giappone ave-
va largo seguito il Kemari, in tal caso si
giocava su un campo segnalato, agli angoli, da quattro
tipi diversi di albero: un pino, un ciliegio, un mandorlo
e un salice. Il pallone, il cui strato esterno era di pelle,
misurava 22 cm di diametro ed era manovrato con le
mani e con i piedi, una sorta di rugby ante litteram.
Attorno al 1000 a.C., nella Grecia era in auge l'epísky-
ros che, insieme a tanti altri e più importanti usi elleni-
ci, fu trapiantato a Roma dove prese il nome di harpa-
stum e assunse connotazioni decisamente più brutali.
L'arpasto consisteva nel rubarsi la palla, senza troppi
complimenti, e divenne il passatempo preferito dell'e-
sercito. Lo praticavano con grande soddisfazione i le-
gionari di Giulio Cesare, suddivisi in squadre regolari,
e furono quindi probabilmente loro a farlo conoscere ai
britanni durante l'invasione dell'isola, gettando così un
seme destinato a germogliare copioso nella terra desti-
nata a dare ufficialmente i natali al calcio moderno.
Le fortune di tutti i giochi con la palla declinarono, poi
bruscamente nel Medioevo, per un generale deprezza-
mento delle attività ludiche. Il divieto di praticarli ri-
guardò dapprima i soli religiosi. In seguito progressiva-
mente questi giochi furono messi al bando per tutti,
anche perché causa di incidenti e di violenze che origi-
navano veri e propri tumulti e sottraevano i soldati alle
attività militari.
In Europa fu il Rinascimento, con la rivalutazione del
mondo classico e il ritrovato culto per la bellezza e la
forza, a favorire il ritorno alle attività ludiche e agoni-
stiche. Nel pieno splendore dell'età medicea, Firenze ne
divenne la capitale. Già nel 1410 un anonimo poeta
fiorentino, cantando le glorie e le bellezze della città,
accennava a una popolarissima forma di divertimento
che veniva espressamente chiamata 'gioco del calcio'.
Piero de' Medici, appassionato cultore di questa attività
agonistica, chiamò alla sua corte i più abili giocatori,
dando così vita al primo esempio di mecenatismo appli-
cato al calcio. I Medici furono anche i primi a capire
che il gioco costituiva una formidabile valvola di sfogo
per il malcontento popolare (alla stessa guisa dei cir-
censes romani) e quindi si impegnarono a incoraggiarlo
STORIA DEL CALCIO
e a diffonderlo.
Le regole prevedevano la con-
trapposizione di due squadre formate
da un numero variabile di giocatori:
20, 30 o 40 a seconda delle dimensio-
ni del terreno. La formazione stan-
dard era composta da 27 giocatori: 15
attaccanti (corridori), 4 centrocampi-
sti (sconciatori), 4 terzini o trequarti
(datori innanzi), 4 difensori (datori
indietro). Sei arbitri controllavano e
dirigevano il gioco da una tribunetta laterale. Il pallone
poteva essere colpito con i piedi o afferrato con le mani,
con le quali non era però consentito lanciarlo. L'obietti-
vo di entrambe le squadre era di collocare il pallone in
una porta custodita da uno dei difensori, il solo che po-
tesse utilizzare le mani, come l'attuale portiere; il gol era
chiamato 'caccia'. Si trattava di autentiche battaglie, di
grande violenza, che si protraevano per una giornata
intera.
Ancora oggi il calcio è uno degli sport più belli e più
amati al mondo! Bisogna, però, divertirsi e vincere con
stile e anche se si perde, il bello è poter dire ce l’ho mes-
sa tutta e mi sono divertito! Però purtroppo da qualche
anno non va proprio così! Dopo la morte dell’ispettore
di polizia Filippo Raciti, è ritornato di attualità il proble-
ma della violenza negli stadi italiani, bisogna trovare
delle soluzioni utili a fermare questo brutto fenomeno
perché è giusto che un tifoso possa andare allo stadio a
tifare la propria squadra senza aver paura che ci siano
degli scontri.
L’Italia per risolvere questo brutto fenomeno dovrebbe
seguire il modello inglese. Infatti, fino a qualche anno fa
in Inghilterra avevano il problema dei violenti ultras
inglesi: gli hooligans. Ma questo fenomeno che era ad-
dirittura più grave del nostro è stato superato grazie a
delle leggi molto rigide. Ora in Inghilterra si può andare
allo stadio senza la fobia che ci siano scontri, prima o
dopo una partita.
Un altro fenomeno altrettanto brutto è quello del razzi-
smo soprattutto nei confronti dei giocatori di colore, i
quali appena toccano il pallone, sono insultati dai tifosi
della squadra avversaria,. Ultimamente negli stadi va di
attualità il lancio delle banane verso gli avversari di co-
lore.
Spesso il razzismo in campo porta problemi, oltre che ai
giocatori, anche ai presidenti delle squadre, Infatti in
un’intervista televisiva il presidente del Verona ha di-
chiarato di non poter acquistare un giocatore di colore
perché “i tifosi lo metterebbero sulla graticola“.
Giovanni AMATO IV BEL
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Sono ormai passati
48 anni dalla fonda-
zione in America
dell'associazione non
profit TELETHON ,
su iniziativa dell'atto-
re statunitense Jerry
Lewis, ed ancora oggi
questa associazione è
attiva in tutto il mon-
do per attuare la raccolta fondi destinata alla ricerca!
Sono anni che questa nobile organizzazione ha avviato
una collaborazione con il mondo della scuola, sui ter-
ritori di tutte le nazioni, per sensibilizzare alunni, do-
centi e famiglie sulle problematiche legate alle malattie
genetiche che, oggi come oggi, collezionano vite pro-
prio come farebbe un serial killer spietato.
Per poter promuovere la ricerca scientifica ed esten-
dere una cultura solidale, il giorno 03/05/2014, presso
l’Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” di Capua(CE)
si è svolta la Giornata “TELETHON FALCO DAY”.
Promoter dell'iniziativa la professoressa Andreana
Crispino dell'Istituto Giulio Cesare Falco.
Lo speaker e presentatore Antonio De Rosa ha in-
trodotto i vari ospiti: per l'associazione Onlus di Ca-
pua è intervenuta la dottoressa Lucia Giacobone, per
Telethon è intervenuto il dottore Leopoldo Staiano,
biologo presso l'Istituto di genetica TIGEM di Napoli,
per il coordinamento provinciale di Caserta di Te-
lethon è intervenuto il dottore Carlo Piotti e per l'I-
stituto Tecnico Giulio Cesare Falco è intervenuto il
preside Paolo Tutore. Ognuno ha spiegato gli obiettivi
che si prefigge TELETHON ed il rapporto che ha con
l'associazione che si occupa della ricerca per le malat-
tie genetiche.
Dopo questo dibatti-
to, al quale tutti gli
alunni hanno parteci-
pato, il presentatore
ha dato spazio all'esi-
bizione di Danilo De
Rosa, cantante dello
Zoo (Ligabue Tribute
Band) che ha animato la giornata con il suo repertorio
musicale. Subito dopo le allieve della scuola di danza
KOROS di Mariarosaria Flibotto di Sessa Aurunca
hanno eseguito una coreografia dell'insegnate Chiara
Giacobone dell'accademia di Danza di Roma.
La manifestazione ha visto anche la presenza di diver-
si Stand: l'associazione paracadutisti italiani con il re-
“TELETHON FALCO DAY”, una manifestazione all'insegna della ricerca!
sponsabile Gae-
tano Sordi;
l 'associazione
Team Rally Ra-
cing con la pre-
senza del dot-
tore Donato
Santoro ; l '
A.V.I.S di Capua
con le presenze del vicepresidente Giovanni Romano
e il segretario Salvatore Di Lorenzo per la donazione
del sangue. Molti alunni presenti all'evento e docenti,
compreso il Dirigente scolastico, hanno donato il
sangue!
Gli alunni, negli stand allestiti, inoltre, hanno potuto
osservare e ricevere informazioni sulle bellissime auto
dell'associazione Team Really Racing di Silvestro Ca-
fasso e avere informazioni più dettagliate per quanto
riguarda il paracadutismo, che ha suscitato tanto inte-
resse quanto quello per i motori che da sempre ap-
passionano grandi e piccini.
I partecipanti hanno avuto anche la possibilità di ac-
quistare dei gadget TELETHON il cui ricavato insieme
alle offerte fatte dalle classi dell'istituto protagonista
di questa giornata è andato all’associazione per incen-
tivare la ricerca. Tutti i momenti salienti della giornata
sono stati ripresi dal cameramen Nicola Barone: le
immagini rimarranno impresse non solo sullo scher-
mo ma anche nelle menti dei presenti all'evento.
L'evento si è concluso al suono di dance commercia-
le per tutti gli alunni dell' Istituto Tecnico Falco con il
Dj e fonico ufficiale della giornata Giovanni Benincasa,
con la collaborazione di Dj Gianluca Mone e dello
speaker Antonio De Rosa in arte “Tony Devil”.
Una giornata memorabile, all’insegna del divertimen-
to, che lascia molto di istruttivo agli alunni e a tutti i
partecipanti: ciò ribadisce ogni occasione è utile per
imparare!
Nicola AIEZZA IV BEL
GIORNATA TELETHON di Pierpaolo SALZILLO V AM
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GIORNATA TELETHON di Pierpaolo SALZILLO V AM
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Dal 1979, milioni di europei scelgono ogni cinque anni i loro rappresentanti al Parlamento europeo. Il parlamento europeo è l’unica assemblea parlamenta-re multinazionale al mondo e l’unica istituzione
dell’Unione Europea (UE) direttamente eletta dai cit-tadini. Rappresenta più di 500 milioni di cittadini dei 28 stati membri dell’Unione. Le elezioni europee si svolgono ogni cinque anni e quelle di giugno 2009 hanno segnato il trentesimo anniversario della prima elezione a suffragio universale diretto. Il parlamento europeo conta 736 deputati europei riuniti in gruppi
costituiti in funzione delle affinità politiche e non della nazionalità. Successivamente si sono aggiunti i
18 deputati previsti dal trattato di Lisbona e i depu-tati croati quando il paese ha aderito all’Unione nel 2013. La sede ufficiale del Parlamento europeo è Strasburgo.
L'Unione europea (UE) è un partenariato economico e politico, unico nel suo genere, tra 28 paesi che coprono buona parte del continente. La costruzione europea è nata sulle rovine della II Guerra mondiale con l'obiettivo di promuovere innanzitutto la coope-razione economica tra i paesi, partendo dal principio che il commercio produce un'interdipendenza che
riduce i rischi di conflitti. Nel 1958 è stata così crea-
ta la Comunità economica europea (CEE), che ha intensificato la cooperazione economica tra sei pae-si: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Da allora, è stato creato un grande mercato unico, che continua a svilupparsi per realiz-zare appieno le sue potenzialità.
UNIONE EUROPEA
Un termine cosi breve che nasconde un mondo cosi grande
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L'UE fornisce finanziamenti e sovvenzioni per un'ampia gamma di progetti e programmi nei settori più diversi: istruzione, salute, tutela dei consumato-ri, protezione dell'ambiente, aiuti umanitari.
I fondi sono gestiti seguendo norme rigorose per assicurare che il loro utilizzo sia sottoposto a uno stretto controllo e che siano spesi in modo traspa-rente e responsabile.
I finanziamenti dell'UE sono complessi: esistono in-fatti molti tipi di programmi gestiti da organi diversi. Oltre il 76% del bilancio dell'Unione europea è gesti-
to dai paesi membri . Un esempio sono i fondi struttu- rali, che finanziano la p o l i t i c a regionale, i program-mi sociali e di formazio-
ne e l'agricol- t u r a (compreso il sostegno agli agricolto- ri). Unita nella d i v e r s i -
tà", il motto dell'Unione europea, è stato usato per la prima volta nel 2000. Il motto sta ad indicare come, attraverso l'UE, gli
europei siano riusciti ad operare insieme a favore della pace e della prosperità, mantenendo al tempo stesso la ricchezza delle diverse culture, tradizioni e lingue del continente.
Giovanni BENINCASA V AM
I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA E LA DATA DEL LORO INGRESSO
Gennaio 1958 Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e
Gennaio 1973 Danimarca, Irlanda e Regno Unito
Gennaio 1981 Grecia
Gennaio 1986 Portogallo e Spagna
Novembre 1990 Riunificazione della Germania, integrazione dell’ec Repub-
blica democratica tedesca
Gennaio 1995 Austria, Finlandia e Svezia
Maggio 2004 Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta,
Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria
Gennaio 2007 Burgaria e Romania
Luglio 2013 Croazia
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FESTA DEL’EUROPA:
9 MAGGIO
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Il 3 maggio 2014 nell’istituto tecnico Giulio Cesare Falco di Capua è avvenuto l’incontro con l’autore e umorista Pino Im-peratore. Benvenuti in casa Esposito è il libro che ha presentato. Que-
sto mette in evidenza la comicità di una famiglia camorrista, gli Esposito, che abitano a Rione Sanità. Più che in qualsiasi
altro posto del mondo, a Napoli la realtà supera ogni fanta-sia! Il libro si apre con il cenone di San Silvestro, tutta la famiglia Esposito è riunita a casa dei coniugi Patrizia e Tonino: figli, nonni, suoceri, l'immancabile Olga, domestica e cuoca, in-
somma il membro acquisito della famiglia e animali domestici annessi e connessi, Sansone l'iguana e Gigetto il coniglio. L'abbuffata ha inizio, dall'antipasto a base di mozzarelline di bufala, paste cresciute, pizzelle di ciurilli, freselle con pomo-dorini, panzarotti e palle di riso, al primo leggero degli spa-ghetti alle vongole. Si arriva dunque al secondo che lascia
dietro di sé profumo di mare: capitone fritto (un metro e mezzo per due chili), baccalà, polipo all'insalata, spigola al
vapore. Gli Esposito non si risparmiano nemmeno con l'insa-lata di rinforzo, composta da cavolfiori, papacelle, sottaceti, acciughe, broccoli e olive di Gaeta e si rilassano finalmente con mustacciuoli e roccocò, struffoli e susamielli, paste reali, paste di mandorla, torroncini, cassatine, solo dopo aver sgra-
nocchiato castagne e datteri, prugne e fichi, arachidi e noci, e poi mandorle, pistacchi, pinoli, semi di zucca, meloni, ana-nas, kiwi. Un tripudio. Figlio di un noto camorrista di rispetto Tonino Esposito è uno che con la camorra non tanto ci sa fare e passa tanti guai, alla morte del padre il nuovo boss, Pietro De Luca assume il figlio dell’ex capo boss Gennaro Esposito sotto sua richiesta.
Dopo tante peripezie (banconote false, affari esteri non con-clusi a buon fine, scooter rubati, ecc…) Tonino finisce nella merda (nel vero senso della parola), infatti si ritrova a pulire le stalle di un conoscente del fratello per scampare alle mi-nacce di De Luca, a causa di uno sconto del 10% sul pizzo dei negozi senza approvazione del boss, infatti non ne era a co-
noscenza. Il romanzo si conclude con il ritorno a casa di Toni-no che festeggia di nuovo il 31 dicembre insieme a tutta la famiglia e ad amici con una meravigliosa notizia, sarà per la terza volta padre, perché sua moglie Patrizia è nuovamente incinta. La malavita fa rattristare, invece con questo romanzo è di-vertente grazie ai lati tragicomici di una famiglia malavitosa.
Pino conclude il romanzo dicendo: grazie Napoli, teatro vi-vente e città d’amore. Frase molto bella e significante, questa città non è terra di disonesti, ma città di gente che si affezio-na e che ama e si fa amare e che difficilmente si fa dimenti-care. Questo romanzo è stato rappresentato anche in una comme-dia con esponenti comici di grande fama come Alessandro
Siani ed è andato a buon fine, infatti il tour continua. Sarà dunque molto interessante leggere il continuo: Bentornati in casa Esposito e chissà quante altre avventure succederanno al caro protagonista Tonino Esposito. Grazie alla professoressa Carmela Ienco, responsabile del
progetto “Incontro con l’autore” e alle professoresse d’italia-
no che hanno collaborato per la buona riuscita di questo!
Nicolamario Di Robbio IV Bel
… Pino Imperatore
Giovanni CASAVECCHIA
D'AMICO III BMM
L'ANGOLO
DEI DISEGNI
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Giovanni CASAVECCHIA
D'AMICO III BMM
L'ANGOLO
DEI DISEGNI
NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014 Pagina 27
L'ANGOLO
DEI DISEGNI
NUMERO 4: APRILE—MAGGIO Anno scolastico 2013/2014 Pagina 28
Vincenzo VERRILLO V AM
Francesco ENTROTTI I AMM
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L'ANGOLO DELLA POESIA
Raffaella PALMIERI IV ACA
Giovanni BENINCASA (V AM) Redattore
Gianmarco DE LUCIA (V BT) Redattore
Nicola AIEZZA (IV BEL) Redattore
Nicolamario DI ROBBIO (IV BEL) Redattore
Carmine BENINCASA (IV ACA) Redattore
Raffaella PALMIERI (IV CA) poesie
Carla PETRELLA (IV ACA) Redattore
Salvatore SGUEGLIA (III AMM) Redattore
Angelica CARAMIELLO (III BMM) Redattore
Mario J ZIPPO (III BMM) Redattore
Free lance:
Daniele VASTANO (3AM Grazzanise)
Maria RAIMONDO (3AM Grazzanise)
Antonio CARNIATO (IV AMM)
Giovanni CASAVECCHIA D'AMICO (III BMM)
Benedetto MEROLA (IV BEL)
Giovanni AMATO (IV BEL)
Collaboratori:
Docenti di Materie letterarie
Prof. ssa Antonella POZZUOLI per la sede di Grazzanise
Grafici e Art Director:
Giovanni CASAVECCHIA D'AMICO (III BMM)
Benedetto MEROLA (IV BEL)
Giovanni BENINCASA (V AM)
Vincenzo VERRILLO (V AM)
Direttore responsabile:
Prof. ssa Angelina SGUEGLIA
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LA REDAZIONE