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D.ssa Roberta Romanelli Psicometria II (fascia I-Z)

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d.ssa Roberta RomanelliPsicometria II (fascia I-Z)

http://www.psicometria.unich.it

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• L’ANOVA è una tecnica statistica che permette di verificare ipotesi su differenze tra medie di 2 o più popolazioni.

Che cosa è?

Var. DipendenteScala a Intervalli e/o a Rapporti

equivalenti

Var. Indipendente

Scala Nominale

Gruppo sperimentale VS Gruppo di controllo

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TerminologiaVariabile indipendente/

sperimentaleuna variabile che il

ricercatore sottopone a manipolazione sperimentale

Variabile quasi-indipendente una variabile utilizzata per

distinguere fra diversi gruppi di

risultati (es: sesso)

Variabile dipendente: una variabile il cui valore è determinato da quello dei fattori

FATTORI

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• È una tecnica statistica basata sulla scomposizione della variabilità totale dei dati in due parti:

Una prima definizione

VARIABILITA’ SPERIMENTALE che

è dovuta alle variabili introdotte o

studiate dallo sperimentatore

VARIABILITA’ ACCIDENTALE o

RESIDUA dovuta a tutte le variabili che

non è possibile controllare o che non sono state controllate

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può assumere diversi valoriOgni punteggio Y dipende dal gruppo cui appartiene il soggetto

(più un errore).

Possiamo prevedere il

punteggio di ogni soggetto in base

al gruppo cui appartiene

Come verifichiamose i punteggi

osservati dipendono

dall’appartenenza a gruppi diversi?

Page 6: D.ssa Roberta Romanelli Psicometria II (fascia I-Z)

1 2 … j k1 x11 x12 … x1j x1k

2 x21 x22      . . . …    . . . …    i xi1 xi2 … xij xik

. . . . . .

. . . . . .

. . . . . .n xn1 xn2 … xnj xnk

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• Differenza tra le medie = Variabilità tra gruppi

VARIABILITA’ TOTALE

VARIABILITA’ TRA I GRUPPI (o Between)

VARIABILITA’ ENTRO I GRUPPI

(o Within)

-Trattamento- Differenze individuali-Errore casuale

- Differenze individuali-Errore casuale

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• Differenza tra le medie = Variabilità tra gruppi

VARIABILITA’ TOTALE

VARIABILITA’ TRA I GRUPPI (o Between)

VARIABILITA’ ENTRO I GRUPPI

(o Within)

Viene isolata eliminando la variabilità che esiste all’interno di ogni gruppo

Deve essere isolata dalla variabilità tra i gruppi

Il punteggio ottenuto da ogni soggetto viene confrontato con la media generale

Il punteggio ottenuto da ogni soggetto viene confrontato con la media del proprio gruppo

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• Non ci sono differenze significative tra le medie dei gruppi• Il trattamento non produce effetti• La variabilità tra gruppi e quella entro i gruppi sono molto

simili perché comprendono entrambe solo la varianza d’errore

Quando l’IPOTESI NULLA è vera

• Ci sono differenze significative tra le medie dei gruppi• Il trattamento produce effetti• La variabilità tra gruppi sarà maggiore di quella entro i

gruppi

Quando l’IPOTESI NULLA è falsa

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Il modello teorico

Media generale dei punteggi nel campione totale

Effetto dovuto al trattamento

Errore casuale (o Residuo)

-È specifica per ogni soggetto- Il suo valore dipende da:

- differenze individuali tra i soggetti-Errore di specificazione del modello-Non attendibilità delle misure

Questo modello è relativo ai dati della

popolazione

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…. Noi lavoriamo sulle stime campionarie dei parametri della popolazione….

Stima

Media generale del campione

Differenza tra la media dei gruppi e la media generale del campione

Differenza tra il punteggio del soggetto e la media del gruppo in cui si trova

Quanto il punteggio del soggetto j è determinato

dall’appartenenza alla condizione

i

Variabilità dei punteggi del

soggetto j all’interno di ogni gruppo

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Solo 1 Var.Indipendente ANOVA A 1 VIA

2 o più Var.Indipendenti ANOVA FATTORIALE

Solo 1 Var.Dipendente ANOVA UNIVARIATA

2 o più Var.Dipendenti ANOVA MULTIVARIATA o MANOVA

Classificazione generale

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• È definita anche:• “Disegno di ricerca tra i soggetti” ad un solo

fattore• Disegni per gruppi indipendenti

• La condizione sperimentale è determinata dai livelli della VI

• Ad ogni condizione troviamo un gruppo di soggetti diversi

Gruppi indipendenti

ANOVA UNIVARIATA

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• 3 gruppi esposti a 3 trattamenti diversi T1,T2,T3.

• La media complessiva è 10

Se il punteggio del soggetto fosse dovuto solo all’effetto della media allora ….

Esempio

T1 T2 T3

10 10 10

10 10 10

TUTTI I SOGGETTI HANNO LO STESSO PUNTEGGIO

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• Se il trattamento ha effetto. Ad esempio:– T1: diminuzione di 2

punti– T2: diminuzione di 1

punto– T3: aumento di 3

puntiIl punteggio di ogni

soggetto sarà:

• Se nel punteggio influiscono sia la media generale, sia il trattamento sia la variabilità dovuta all’errore casuale

Il punteggio di ogni soggetto sarà:

T1 T2 T3

8 9 13

8 9 13

T1 T2 T3

9 (ε = 1) 8 (ε = -1) 13 (ε=0)

7 (ε = -1) 9 (ε = 0) 13 (ε=1)

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somma dei quadrati degli scostamenti di ogni punteggio dalla media

La devianzaDEVIANZA

1)DEVIANZA TOTALE Somma dei quadrati degli scarti dei punteggi ( ) dalla media generale ( )

2) DEVIANZA TRA I GRUPPI Somma dei quadrati degli scarti dei punteggi (o Dev. BETWEEN) medi del gruppo di appartenenza ( ) dalla media generale

3) DEVIANZA ENTRO I GRUPPI Somma dei quadrati degli scarti dei punteggi di (o Dev. WITHIN) ogni singolo soggetto ( ) dalla media del

gruppo di appartenenza ( )

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…..in formuleDEVIANZA

TOTALE

DEVIANZA BETWEEN

DEVIANZA WITHIN+

= +

n - 1

k - 1 n - k

n – 1 = k – 1 + n - k

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Riprendendo i dati dell’esempio precedente

Calcoliamo le devianze:

… esempio

T1 T2 T3

9 (ε = 1) 8 (ε = -1) 13 (ε=0)

7 (ε = -1) 9 (ε = 0) 13 (ε=1)

media 8 8,5 13

yij Gr.appartenenza

Dev.Totale Dev.Between

Dev.Within

9 1 (9-10)2= 1 (8-10)2 (9-8)2

7 1 (7-10)2= 9 (8-10)2 (7-8)2

8 2 (8-10)2= 4 (8.5-10)2 (8-8.5)2

9 2 (9-10)2= 1 (8.5-10)2 (9-8.5)2

13 3 (13-10)2= 9 (13-10)2 (13-13)2

14 3 (14-10)2=16 (13-10)2 (14-13)2

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• Dividendo le devianze per i rispettivi gradi di libertà otteniamo:

…. come ricaviamo la varianza?

Riflette l’effetto del trattamento sperimentale, delle differenze

individuali e dell’errore

Riflette l’effetto delle differenze individuali e

dell’errore casuale

Differenze sulla VD tra le medie dei gruppi sottoposti a trattamenti diversi

Differenze sulla VD tra i punteggi di soggetti appartenenti allo stesso gruppo

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FONTI DI VARIAZION

EDEVIANZA GDL VARIANZA CONFRONTI

Trai i gruppik - 1

Entro i gruppi/residua

n – k

Totale n - 1

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• Supponiamo di aver effettuato un esperimento nel quale abbiamo assegnato casualmente 10 soggetti ad un gruppo sperimentale e di controllo.

• Supponiamo che la nostra variabile dipendente sia QUANTITA’ DI PAROLE DI UNA LISTA RICORDATE DOPO 5 MINUTI

• Supponiamo che la nostra variabile indipendente sia MODO DIVERSO DI DARE LE ISTRUZIONI (amichevole VS neutro)

Esempio

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Modo amichevole (gr. Sperimentale)

Modo neutro (gr. di Controllo)

Soggetto

Nr. Parole ricordate

Soggetto

Nr. Parole ricordate

1 10 1 8

2 10 2 7

3 14 3 10

4 16 4 14

5 15 5 11

MEDIAMEDIA 1313 MEDIAMEDIA 1010

Page 23: D.ssa Roberta Romanelli Psicometria II (fascia I-Z)

Media totale = 11,5

Gr.Sperimentale

Gr. Controllo

10 8 (13-11,5)2 (10-11,5)2

10 7 (13-11,5)2 (10-11,5)2

14 10 (13-11,5)2 (10-11,5)2

16 14 (13-11,5)2 (10-11,5)2

15 11 (13-11,5)2 (10-11,5)2

Media Media gr.sperimentagr.sperimenta

lele1313

Media Media gr.controllgr.controll

oo1010

11,2511,25 11,25

DEVIANZA BETWEEN CON DEVIANZA BETWEEN CON k-1 gdlk-1 gdl

11,25 + 11,25 = 22,50 con 2-1=1 gdl

Calcoliamo la variabilità between

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Media totale = 11,5

Gr.Sperimentale

Gr. Controllo

10 8 (10-13)2 (8-10)2

10 7 (10-13)2 (7-10)2

14 10 (14-13)2 (10-10)2

16 14 (16-13)2 (14-10)2

15 11 (15-13)2 (11-10)2

Media Media gr.sperimentalgr.sperimental

ee1313

Media Media gr.controllogr.controllo

1010 3232 30

DEVIANZA WITHIN CON n-k DEVIANZA WITHIN CON n-k gdlgdl

32+30= 62 con 10-2=8 gdl

Calcoliamo la variabilità within

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FONTI DI VARIAZION

E

DEVIANZA

GDL VARIANZA CONFRONTI

Trai i gruppi 22,501 22,50/1=22,

50F = 22,50/7,75

= 2,90

Entro i gruppi/residua 62 8 62/8 = 7,75

Totale 84,50 9

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Con le formule abbreviate…

Page 27: D.ssa Roberta Romanelli Psicometria II (fascia I-Z)

1 2 … j k1 x11 x12 … x1j x1k

2 x21 x22      

. . . …    

. . . …    

i xi1 xi2 … xij xik

. . . . . .

. . . . . .

. . . . . .

n xn1 xn2 … xnj xnk  

T1 T2 Tj Tk TQ1 Q2 Qj Qk Qn1 n2 nj nk Nμ1 μ2 μj μk μ

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CQDevT

Cn

TDev

k

1jj

2

B

j

k

1jj

2

W n

TQDev j

Somma dei Qj

Somma dei singoli valori elevati al quadrato di ciascun campione

NT

C2

Somma dei singoli valori di ciascun campione

Somma dei Tj

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gruppo 1 gruppo 2 gruppo 3soggetti xi1 xi1

2 xi2 xi22 xi3 xi3

2

1 2 4 2 4 1 12 1 1 4 16 1 13 3 9 3 9 2 44 2 4 2 4 2 45 1 1 4 16 1 1

T1=9 Q1=19 T2=15 Q2=49 T3=7 Q3=11

317159 T 79114919 Q

07.6415

312

C

93.1407.6479DevT

CQDevT

Page 30: D.ssa Roberta Romanelli Psicometria II (fascia I-Z)

gruppo 1 gruppo 2 gruppo 3soggetti xi1 xi1

2 xi2 xi22 xi3 xi3

2

1 2 4 2 4 1 12 1 1 4 16 1 13 3 9 3 9 2 44 2 4 2 4 2 45 1 1 4 16 1 1

T1=9 Q1=19 T2=15 Q2=49 T3=7 Q3=11

07.6415

312

C

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• Le osservazioni devono essere raccolte indipendentemente le une dalle altre: il punteggio che presenta un soggetto non deve essere stato influenzato da quello osservato in un altro soggetto

• Gli errori εij si distribuiscono normalmente con media =0. Indici di Asimmetria e Curtosi

• La variabile indipendente ha k≥2 livelli ed è su scala nominale o ordinale

• La variabile dipendente è misurata su scala a intervalli e/o a rapporti equivalenti

Assunzioni di base

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• OMOSCHEDASTICITA’: in base alla quale la varianza degli errori σε deve essere uguale in ogni gruppo ( test di Levene). Se non è rispettata i diversi gruppi hanno un peso diverso nel determinare la varianza d’errore

• Gli effetti hanno natura addittiva la VI aggiunge qualcosa alla condizione base in maniera identica per tutti i soggetti

• Gli errori εij devono essere indipendenti il punteggio di un soggetto non deve essere correlato con quello di altri soggetti. Randomizzazione

Assunzioni di base

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• Il test di verifica delle ipotesi si basa sulle seguenti considerazioni:

– Se HO è vera i dati differiscono tra loro solo per l’effetto del caso

– Se H1 è vera entrambe le fonti di variabilità determinano la variabilità complessiva

Verifica delle ipotesi (1)

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• Segue la distribuzione della F

Verifica delle ipotesi (2)

Le ipotesi che esamina sono:Ho le popolazioni da cui provengono i campioni hanno medie uguali sulla VD

H1 almeno due medie sono diverse, cioè almeno due campioni provengono da popolazioni con medie diverse tra loro

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• Si fissa il livello di α (solitamente pari a .05)

• Si calcolano i Gradi di Libertà

• Si calcola il valore dell’Fcrit(gdlB, gdlW) usando le tavole

• Si calcola il valore del nostro F secondo la formula Fott = VarB/VarW

Verifica delle ipotesi (3)

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Verifica delle ipotesi (4)

• Si prende una decisione:– Se Fott < Fcrit si accetta H0

le medie delle popolazioni da cui i campioni sono stati estratti non sono significativamente diverse

• Il trattamento non produce effetto

• Le VarB e VarW sono molto simili

• F assume valori bassi, cioè F<1

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– Se Fott > Fcrit si rifiuta H0

almeno due medie delle popolazioni da cui i campioni sono stati estratti sono significativamente diverse La VarB sarà > della VarW

F assume valori elevati

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I pacchetti statistici forniscono due indicazioni:• il valore della statistica test• il p-value

Il p-value rappresenta, intuitivamente, la probabilità di osservare, sotto l’ipotesi nulla, un valore meno verosimile di quello dellastatistica test.

P-value

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• Il p-value (p) `e quindi un valore compreso tra 0 e 1 tale che:

– se α < p si accetta H0

– se α > p si rifiuta H0

• Il p-value è molto utile perchè consente di fare il test anche non conoscendo nei dettagli la regola di decisione specifica (è sufficiente conoscere l’ipotesi nulla).

Il test mediante il p-value

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• Se i gruppi (k) sono 2 t di Student F di Fisher

• Se i gruppi (k) sono più di 2 non si può usare la t di Student perché:a) I diversi t non sono indipendenti:

aumento del livello di α

a) Diminuzione della potenza del testb) La varianza d’errore è maggiore con la t di

Student perché la numerosità del campione è ridotta.

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• Se F è significativo e quindi la VI ha un effetto significativo possiamo dire che:

Almeno tra due delle medie dei gruppi a confronto esiste una differenza significativa

Ma quali gruppi

differiscono?

Uso dei confronti

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• Il ricercatore non può selezionare in anticipo i gruppi da confrontare

• Ogni media viene confrontata con tutte le altre

Confronti post hoc

k (k – 1) /2

Il livello di probabilità per un confronto è α

Il livello di probabilità per k confronti è

Svantaggio

All’aumentare del numero dei gruppi aumenta il numero dei confronti

Aumenta la probabilità di commettere l’errore di I° Tipo (rifiuto Ho quando è vera)

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• Il ricercatore decide in anticipo quali medie vanno confrontate.

• Le medie possono essere relative ai singoli gruppi oppure è possibile combinare le medie di più gruppi

• Per valutare la significatività del gruppo di confronti pianificati, si usa il livello di significatività che si utilizzerebbe se si facesse un unico confronto.

Confronti pianificati