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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 1

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

2017-2019

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SOMMARIO

PREMESSA

SEZIONE STRATEGICA 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente

1.1 Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali 1.2 Valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio-economico 1.3 Popolazione scolastica e offerta formativa

2 - Analisi strategica delle condizioni interne all'Ente 2.1 Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali. Definizione degli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate con riferimento alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’Ente. 2.2 I tributi e le tariffe dei servizi pubblici 2.3 La spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riguardo alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio 2.4 La gestione del patrimonio

2.4.1 EDIFICI DESTINATI ALL'EDILIZIA SCOLASTICA 2.4.2 EDILIZIA NON SCOLASTICA 2.4.3 BENI MOBILI 2.4.4 PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI RELATIVO AL TRIENNIO

2.5 I programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi 2.6 Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale 2.7 L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di

mandato 2.8 Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni relative ai vincoli di finanza pubblica 2.9 Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa

3 - Gli obiettivi strategici 3.1 Indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica 3.2 Gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato 4. Modalità di rendicontazione di fine mandato del proprio operato da parte dell’Amministrazione provinciale.

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SEZIONE OPERATIVA

1 - Parte Prima - Valutazione generale sui mezzi finanziari e sulle fonti di finanziamento, andamento storico e relativi vincoli, indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi 2 - Tabella di raccordo SeS – SeO 3 - Parte Seconda – Missioni –Programmi - Obiettivi Operativi MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

MISSIONE 03 – Ordine pubblico e sicurezza

MISSIONE 04 – Istruzione e diritto allo studio

MISSIONE 05 – Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

MISSIONE 07 – Turismo MISSIONE 08 – Assetto del territorio edilizia abitativa MISSIONE 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente MISSIONE 10 – Trasporto e diritto alla mobilità MISSIONE 11 – Soccorso civile MISSIONE 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività MISSIONE 15 – Politiche del lavoro e la formazione professionale MISSIONE 16 – Agricoltura, politiche agro-alimentari, pesca MISSIONE 17 – Energia e diversificazione fonti energetiche

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ALLEGATI

• All. 1 – Risorse per Missioni e Programmi (Seo): Dettaglio e riepilogo

• All. 2 – Investimenti e realizzazione opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di investimento

• All. 3 – Programma triennale 2017/2019 delle opere pubbliche e Piano annuale 2017 delle opere pubbliche (Pop)

• All. 4 – Analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l'espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni: prospetti e cronoprogrammi opere pubbliche

• All. 5 – Piano delle alienazioni 2017/2019

• All. 6 – Tabelle relative alle risorse correnti vincolate - Spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riguardo alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi dei servizi

• All. 7 – Limiti di indebitamento di cui alla sezione 2.7 Ses

• All. 8 – Equilibri della situazione corrente e generali del bilancio e relativi equilibri in termini di cassa (QGR)

• All. 9 – Prospetto di verifica dei vincoli di finanza pubblica di cui alla sezione 2.8 Ses

• All. 10 - Piano annuale degli incarichi 2017 (DCP 57/2016) – Tabella di aggiornamento limite anno 2017

• All. 11 – Piani triennali 2017/2019 di razionalizzazione della spesa (PD 59/2017)

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PREMESSA

Il DUP è costruito con l’intento di mettere in evidenza, nella parte dedicata alla Sezione Strategica, le linee programmatiche di mandato del Presidente (approvate con Deliberazione di Consiglio n. 1/2017), individuando, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e la programmazione regionale, gli indirizzi strategici dell’Ente, mentre nella Sezione Operativa, è stata dettagliata, sulla base degli indirizzi generali, la programmazione operativa dell’Ente con riferimento all’arco temporale 2017-2019. Partendo dagli obiettivi operativi sono quindi costruiti gli obiettivi gestionali del PEG. La Sezione Operativa costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’Ente. Alla parte descrittiva riferita a valutazioni di natura economico-patrimoniale sono state affiancate specifiche tabelle riepilogative ed esplicative. Si è cercato, in particolare, di dare evidenza delle principali fonti di finanziamento, dei tributi e delle tariffe applicate, e delle risorse finanziarie necessarie all’attuazione dei vari programmi incardinati nelle pertinenti missioni; si è fatto cenno alla programmazione del fabbisogno di personale in coerenza con le specifiche disposizioni riferite alle Province, nonché alla valorizzazione e ed alienazione dei beni patrimoniali. Si è, altresì, dedicato ampio spazio ai limiti imposti all’indebitamento nonchè agli equilibri finanziari. Con decreto del Ministero dell'Interno del 7 luglio 2017, pubblicato in G.U. n. 158 dell'8 luglio 2017, il termine per l'approvazione del bilancio di previsione 2017/2019, per province e città metropolitane, è stato ulteriormente prorogato sino al 30 settembre 2017, autorizzando l'esercizio provvisorio ai sensi dell'art. 163, comma 3 del TUEL sino a quella data. Questa Amministrazione con deliberazione consiliare n. 46/2016 aveva fornito precisi indirizzi finanziari cui i Responsabili della spesa devono attenersi scrupolosamente durante l’esercizio provvisorio.

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SES

SEZIONE

STRATEGICA

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1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente

1.1 Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle

scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali

I documenti di finanza pubblica contengono le politiche economiche e finanziarie decise dal Governo. Nel corso degli ultimi decenni i documenti programmatici hanno assunto sempre di più un ruolo chiave nella definizione ed esposizione delle linee guida di politica economica del Paese. In una economia caratterizzata da continui e rapidi cambiamenti, essi svolgono una delicata e importante funzione informativa a livello nazionale, comunitario e internazionale, in grado di rendere pienamente visibili le scelte di policy. L’elaborazione dei documenti programmatici implica un processo lungo e articolato che vede partecipi tutti i Dipartimenti del MEF.

Il ciclo e gli strumenti della programmazione finanziaria e di bilancio sono individuati all’art.7, comma 2, della L. 196/2009. Il punto di partenza è la predisposizione del Documento di Economia e Finanza (DEF), che illustra la situazione economico-finanziaria del Paese e gli obiettivi che il Governo intende raggiungere. Il DEF è presentato alle Camere entro il 10 aprile, così da consentirne l’approvazione in tempo utile per l’invio, da effettuarsi entro il 30 aprile, delle sezioni relative al Programma di Stabilità (PS) e al Piano Nazionale di Riforma (PNR) al Consiglio dell’Unione Europea. Entro il 20 settembre, il Governo presenta al Parlamento la Nota di aggiornamento al DEF, che contiene gli eventuali aggiornamenti degli obiettivi programmatici fissati nel DEF anche al fine di recepire le raccomandazioni formulate dal Consiglio dell’Unione Europea in merito al PS. Sulla base degli orientamenti programmatici esposti nella Nota, il Governo presenta, entro il 15 ottobre, il disegno di legge di bilancio ed il disegno di legge di stabilità, dando inizio alla sessione parlamentare di bilancio. A partire dal 2013, in attuazione del Regolamento UE n.473/2013, gli Stati membri sono tenuti a trasmettere entro il 15 ottobre alla Commissione Europea e all'Eurogruppo un progetto di Documento Programmatico di Bilancio (DPB) per l’anno successivo. Il DPB riprende gli obiettivi programmatici contenuti nella Nota di aggiornamento al DEF ed illustra le misure inserite nella manovra di bilancio. L’approvazione parlamentare, entro il 31 dicembre, dei disegni di legge di bilancio e di stabilità chiude il ciclo della programmazione e autorizza la gestione finanziaria dello Stato. Al fine di rilevare e riassumere i risultati ottenuti nel corso della gestione del bilancio pubblico dell’anno precedente, il Governo predispone il Rendiconto generale dello Stato che, parificato dalla Corte dei Conti, è trasmesso entro il 30 giugno al Parlamento per la sua approvazione.

Nel corso della gestione possono, inoltre, insorgere esigenze che richiedono rettifiche o integrazioni agli stanziamenti previsti nel bilancio dello Stato. A tali esigenze si fa fronte mediante l’adozione di decreti di variazione nel corso della gestione dell’esercizio finanziario; inoltre, entro il mese di giugno di ciascun anno, il Ministro dell'Economia e delle Finanze presenta un disegno di legge ai fini dell'assestamento delle previsioni di bilancio, che tiene conto della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto.

Si prendono in considerazione e si rinvia alla lettura dei documenti relativi a:

A) Documento di Economia e Finanza, Documento di Economia e Finanza (DEF), composto da:

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Sezione I - Documento di Economia e Finanza – Programma di Stabilità dell’Italia Sezione II - Documento di Economia e Finanza – Analisi e tendenze della finanza pubblica Sezione II - Documento di Economia e Finanza – Allegato alla sezione II - Analisi e tendenze della finanza

pubblica - Nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali Sezione III - Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma

e dai seguenti allegati:

• Rapporto sullo stato di attuazione della Riforma della contabilità e finanza pubblica

• Relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate. L.196/2009, art. 10. Integrate dal D.Lgs 88/2011, art. 7

• Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture

• Relazione del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. L.39/2011, art. 2, c. 9

• Le Spese dello Stato nelle Regioni e nelle Province Autonome

• Il benessere equo e sostenibile nel processo decisionale

• Relazione sui fabbisogni annuali di beni e servizi della PA e sui risparmi conseguiti con il sistema delle convenzioni Consip. L.244/2007, art. 2, cc. 569-574

Il Consiglio dei ministri si è riunito il giorno 11 aprile 2017 per l’approvazione, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, del Documento di economia e finanza (DEF) 2017, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009; Il DEF, dopo la trasmissione alle Camere, è è stata approvato dal Parlamento. Dopo il passaggio parlamentare il Programma di Stabilità e il Programma Nazionale di Riforma sono inviati al Consiglio dell’Unione europea e alla Commissione europea.

B) Documento Programmatico di Bilancio (DPB)

Il Documento programmatico di bilancio è stato istituito dal regolamento UE n. 473/2013. Entro il 15 ottobre di ogni anno, gli Stati membri trasmettono alla Commissione Europea e all'Eurogruppo un progetto di DPB per l’anno successivo, nel quale illustrano all’Europa il proprio progetto di bilancio per l’anno successivo. In particolare, il Documento contiene l'obiettivo di saldo di bilancio e le proiezioni delle entrate e delle spese. Al DPB viene allegato, inoltre, un documento contenente la metodologia, i modelli economici e le ipotesi, e ogni altro parametro pertinente alla base delle previsioni di bilancio e l'impatto stimato delle misure aggregate di bilancio sulla crescita economica. Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) è stato trasmesso alla Commissione europea e al Parlamento. Il documento riporta le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del Governo, l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del Programma nazionale di riforma – con particolare riferimento al livello di risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea – e la manovra di finanza pubblica per il 2017 articolata per tipologia di intervento con relativo impatto finanziario (in percentuale del PIL). Contiene, inoltre, un approfondimento sulle spese per eventi eccezionali (emergenza migranti, prevenzione sismica, dissesto idrogeologico e messa in sicurezza delle scuole).

C) Legge di Bilancio

Il bilancio di previsione dello Stato è un atto con forma di legge, predisposto su base annuale e pluriennale, sia in termini di competenza che di cassa, col quale il Parlamento autorizza il Governo a prelevare ed utilizzare le risorse pubbliche necessarie per l’esecuzione delle politiche pubbliche e delle attività amministrative dello Stato e rappresenta il principale documento contabile per l’allocazione, la gestione e il monitoraggio delle risorse finanziarie dello Stato. A partire dalla legge di bilancio per il triennio 2017-2019, per effetto delle modifiche normative intervenute (Legge rinforzata n. 243 del 2012 e Legge n. 163 del 2016) viene eliminata la legge di stabilità e contestualmente la legge di bilancio assume natura di legge sostanziale. La legge di bilancio si compone di due sezioni: la Sezione I, dedicata alle innovazioni legislative, definisce il quadro di riferimento finanziario e contiene le misure quantitative necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici indicati nel DEF (e nella Nota di aggiornamento al DEF); La Sezione II espone, per l'entrata e per la spesa, le unità di voto parlamentare e riporta le variazioni non determinate da innovazioni normative (ad es., rimodulazioni

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compensative verticali - tra capitoli di spesa – ed orizzontali - su uno stesso capitolo di spesa, nonché rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese disposte da norme preesistenti). La manovra di finanza pubblica, ovvero l’insieme degli interventi volti a modificare la legislazione vigente, si compone degli interventi previsti dalla legge di bilancio nella Sezione I e nella Sezione II. In particolare, quest’ultima, deve esporre gli stanziamenti complessivi ottenuti dall’integrazione delle due sezioni, dando separata evidenza agli effetti finanziari imputabili alle innovazioni normative contenute nella Sezione I, nonché agli altri interventi di modifica della legislazione vigente previsti. Il nuovo disegno di legge di bilancio viene presentato al Parlamento entro il 20 ottobre di ogni anno.

D) Il Quadro Strategico Nazionale (QSN) E’ il documento che illustra la strategia che si intende perseguire nell’ambito della politica di coesione e rappresenta il quadro di riferimento entro cui sono definiti i Programmi Operativi. Il documento previsto dal Regolamento n. 1083/2006 è stato predisposto sulla base degli Orientamenti strategici comunitari per la coesione. Per quanto riguarda l’Italia, il Qsn (approvato dalla Commissione europea con decisione del 13 luglio 2007), prevede un approccio unitario della politica regionale di sviluppo, in quanto riguarda non solo i Fondi strutturali, bensì anche risorse nazionali aggiuntive. In tale quadro, la strategia assume 4 macro obiettivi di base, articolati in 10 priorità:

• sviluppare i circuiti della conoscenza priorità 1 – miglioramento e valorizzazione delle risorse umane priorità 2 – promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività

• accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori priorità 3 – energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo priorità 4 – inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale

• potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza priorità 5 – valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività per lo sviluppo priorità 6 – reti e collegamenti per la mobilità priorità 7 – competitività dei sistemi produttivi e occupazione priorità 8 – competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani

• internazionalizzare e modernizzare l’economia, la società e l’amministrazionepriorità 9 – apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse priorità 10 – governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali e efficaci

Nel Qsn sono definiti i Programmi operativi con i quali si attua la strategia del Quadro stesso. In particolare per il Fondo sociale europeo, il Qsn sostiene le priorità per migliorare la dimensione e la qualità delle competenze delle persone, la partecipazione al mercato del lavoro e l’occupazione. Con riferimento al campo di applicazione indicato nel Regolamento Fse n. 1081/06, la strategia nazionale tende, quindi, al raggiungimento di risultati in ambito di:

• adattabilità di lavoratori, imprese e imprenditori

• occupabilità e inserimento sostenibile nel mercato del lavoro

• inclusione sociale e lotta alle discriminazioni ai fini dell’integrazione nel mercato del lavoro

• valorizzazione del capitale umano

• sviluppo e rafforzamento della transnazionalità e interregionalità

• rafforzamento della capacity building (Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali)

LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE - DEFR 2017

Con Deliberazione di Giunta n° X / 6775 della seduta del 30/06/2017, Regione Lombardia ha Approvato la proposta di Documento di Economia e Finanza Regionale 2017 da inviare al Consiglio regionale e,contestualmente, al Consiglio delle Autonomie Locali della Lombardia, per gli adempimenti conseguenti. Il Principio contabile applicato concernente la Programmazione di Bilancio, allegato 4.1 al Decreto legislativo 118/2011, prevede infatti il termine di presentazione ai Consigli regionali del DEFR entro il 30 giugno di ciascun anno e la nota di aggiornamento del DEFR entro 30 giorni dalla presentazione di quella del DEF

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nazionale.Il documento, dopo un’analisi dello scenario economico e finanziario internazionale e nazionale, in funzione delle previsioni di finanza pubblica contenute del DEF nazionale, analizza la situazione dell’economia della Lombardia e lo scenario di previsione fino all’anno 2020. Passa altresì in rassegna, fra gli altri, il contesto istituzionale determinato dalle riforme recenti (legge Del Rio, L. 190/2014, esiti del referendum del 4 dicembre 2016 di revisione della carta costituzionale) e dedica il capitolo 2.1.3 alla situazione delle Province dopo la riforma, con accenni specifici: - al completamento del trasferimento in Regione del personale provinciale relativo alla funzione dell’agricoltura, caccia e pesca; - al percorso scaturito con la LR 35/16 art. 9 per servizi agli studenti con disabilità, per la definizione di una diversa modalità di gestione a partire dall’anno scolastico 2017/18; - al percorso di regionalizzazione di una parte della rete stradale avviato mediante la sottoscrizione, in data 10/3/17 di un protocollo intesa con ANAS per gestione di 1600 km strade; - all’avvio di un processo attuativo di alcuni interventi e progetti infrastrutturali (sottoscrizione in data 25/1/16 del Patto per la Lombardia fra presidenza del Consiglio dei Ministri e R.L.); - alla prosecuzione del percorso di revisione delle procedure in materia faunistica – venatoria. Il documento evidenzia, vista la conferma del profilo costituzionale delle Province dopo la consultazione referendaria, la necessità di ripensare il processo di riordino provinciale introdotto dalla Legge 56/14; precisando che tale prospettiva è percorribile se saranno ripristinate le condizioni di sostenibilità finanziaria ed organizzativa delle Province e delle facoltà assunzionali. PROGRAMMAZIONE REGIONALE FONDI EUROPEI: Una sezione del documento è dedicata anche alla programmazione europea 2014 -2020 attraverso il progressivo sviluppo dei Programmi Operativi approvati dalla Commissione Europea. A livello attuativo sono confermati: - il POR FSE 2014 2020 per i filoni dell’Asse I (Dote Unica Lavoro e Formazione Continua), Asse III riguardanti il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e professionale, Asse II per il sistema regionale di welfare e Asse IV per il miglioramento della capacità istituzionale e amministrativa della PA , beni culturali, digitalizzazione del patrimonio culturale. - Il POR FESR 2014 – 2020 attraverso sei filoni (Asse) inerenti i progetti di innovazione e ricerca, il sostegno all’accesso al credito e alla promozione e valorizzaizone dell’export, del turismo, alla diffusione della banda larga e dell’attrattività turistica. - Il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) è il documento che definisce gli obiettivi, le strategie e le politiche che Regione Lombardia si propone di realizzare nell'arco della legislatura, per promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Lombardia. Il PRS è aggiornato annualmente dal documento strategico annuale che contiene le linee programmatiche dell’azione di governo regionale, prevedendo in particolare gli indirizzi delle leggi collegate e della programmazione negoziata, nonché quelli alle aziende, agli enti dipendenti e per lo sviluppo del territorio montano. Il Consiglio regionale delibera sul documento strategico presentato dalla Giunta con un’apposita risoluzione consiliare. Al fine di disporre degli elementi conoscitivi indispensabili per l'aggiornamento del programma regionale di sviluppo e la redazione del bilancio pluriennale e annuale, la Giunta regionale trasmette, entro il 30 settembre, al Consiglio il rapporto di gestione diretto ad illustrare i risultati della gestione economica, finanziaria e amministrativa, conseguiti nell'anno di riferimento in relazione agli obiettivi previsti e alle risorse utilizzate. Il programma è stato oggetto di una modifica , approvata dalla Commissione Europea, nel cui ambito è stata inserita una nuova misura relativa alla prevenzione dei danni da fitopatie. Diversi sono i settori strategici di interesse del Programma e tra questi ad esempio: gli investimenti aziendali per la competitività delle imprese, i progetti integrati di filiera, lo sviluppo locale Leader, lo sviluppo per la Banda Ultra Larga per le aree rurali interessate, il sostegno per l’agricoltura biologica, per i giovani agricoltori, per i pagamenti agro-climatico-ambientali, per indennità compensativa per le zone svantaggiate di montagna per la partecipazione ai regimi di qualità, per i progetti pilota di sviluppo e innovazione, il sostegno alla diversificazione mediante lo sviluppo di attività agrituristiche il sostegno ai giovani agricoltori e ai costi di impianto per operazioni di imboschimento e forestazione. Regione Lombardia, con il contributo del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, nel rispetto dei principi della strategia Europa 2020, sta attuando una azione volta a rafforzare in maniera integrata la competitività, la redditività e la gestione sostenibile delle risorse del proprio territorio perseguendo obiettivi strategici generali tesi a:

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- favorire la competitività dei sistemi agricoli, agroalimentari e forestali ed il recupero di valore aggiunto per il sistema agricolo tramite diffusione di conoscenze, innovazioni, l’integrazione e le reti; - sostenere la salvaguardia dell'ambiente, del territorio e del paesaggio attraverso la diffusione di pratiche agricole e forestali sostenibili e l'uso equilibrato delle risorse naturali; - mantenere e promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree rurali e delle aree svantaggiate di montagna e più in generale uno sviluppo territoriale equilibrato, per valorizzare la differenziazione dell’agricoltura e delle aree rurali.

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1.2 Valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e

della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di

sviluppo socio-economico

Le indagini statistiche congiunturali condotte trimestralmente dalla Camera di Commercio di Cremona in collaborazione con Unioncamere Lombardia sono sondaggi che si rivolgono ad un campione rappresentativo di imprenditori cremonesi. Esse consentono di raccogliere informazioni aggiornate e tempestivamente disponibili sulla situazione economica attuale e sulle prospettive a breve termine per le imprese interpellate. La scelta di tale modalità è dettata dalla considerazione che solo attraverso domande specifiche rivolte ai principali attori dell’economia provinciale è possibile ottenere indicazioni su grandezze per le quali non esistono fonti di conoscenza alternative sufficientemente disaggregate territorialmente e aggiornate, e più in generale sul “clima congiunturale”. La più importante e collaudata è quella che riguarda il comparto manifatturiero e si svolge partendo da due distinti campioni di aziende, costruiti con una metodologia statistica rigorosa, in modo tale da garantire la significatività dei dati fino alla classe dimensionale e al settore produttivo. Il primo campione è composto da imprese industriali con un minimo di 10 addetti, mentre il secondo comprende esclusivamente imprese artigiane da 3 a 49 addetti. L’aspetto principale che contraddistingue la rilevazione è la possibilità di ricostruire la serie storica dell’indice della produzione industriale e delle altre principali variabili economiche, partendo dalle risposte a domande inerenti alla variazione del volume fisico della produzione, sia rispetto al trimestre precedente che rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le serie storiche così ottenute sono depurate dai fattori distorsivi extraeconomici attraverso il ricorso alle procedure correntemente impiegate dai principali istituti di ricerca nazionali e internazionali. A secondo del tipo di variabili e del riferimento temporale, i dati grezzi vengono quindi destagionalizzati, corretti tenendo conto del numero dei giorni lavorativi presenti nei periodi considerati, e deflazionati. Recentemente, alla descritta indagine congiunturale sul settore manifatturiero, si sono affiancate altre due rilevazioni condotte con metodologia analoga, relative al settore del commercio e a quello dei servizi. Data la mancanza di una serie storica di dati sufficientemente lunga da consentirne la depurazione statistica, l’analisi di questi settori è però forzatamente meno approfondita e puntuale di quella relativa al settore manifatturiero. A queste si aggiunge un commento ai dati congiunturali riferiti all'agricoltura lombarda con riferimenti all'ambito provinciale. (Tratto da INDAGINE CONGIUNTURALE TRIMESTRALE – ufficio statistica e studi CCIAA di Cremona)

LA CONGIUNTURA ECONOMICA CREMONESE NEL 1° TRIMESTRE 2017

I dati derivano dall’indagine congiunturale trimestrale che ha riguardato, nel presente trimestre, 136 imprese manifatturiere cremonesi, in due campioni distinti: industria (68) e artigianato (68).

• I dati destagionalizzati relativi all’industria indicano che la produzione cremonese è diminuita dello 0,4% rispetto al quarto trimestre 2016, e aumentata dello 0,4% rispetto allo stesso trimestre del 2016. Per l’artigianato, la variazione congiunturale è al +1,4% e quella su base annua è risultata al +5,2%.

• I rispettivi indici destagionalizzati della produzione in base 2010 sono 105,5 per l’industria e 94,8 per l’artigianato.

• Tra i settori principali dell’industria provinciale, su base annua, la siderurgia sale dello 0,8%, mentre l’alimentare, confermando il periodo di debolezza, scende dello 0,9%, e la meccanica inverte il trend (-1,2%).

• Le imprese industriali che presentano un livello di produzione superiore a quello di dodici mesi prima costituiscono il 54% del totale, mentre quelle ancora in crisi scendono dal 45% al 37%. Nell’artigianato le corrispondenti quote sono rispettivamente del 43 e del 30%.

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• Il fatturato industriale su base congiunturale sale di un punto percentuale, e sull’anno dello 0,8%, ed in entrambi i casi la componente interna appare ancora in difficoltà. Segni positivi anche per l’artigianato: +0,1% sul trimestre e +0,6% nei confronti dello stesso trimestre 2016.

• Riguardo agli ordinativi acquisiti nel trimestre dall’industria, sono in grande salita sia quelli interni (+3,4%), sia quelli esteri (+11,3%). Per l’artigianato invece si registra nel complesso un pesante -7% congiunturale.

• L’occupazione è ancora complessivamente stabile. Nell’industria si rileva un +0,4% sul trimestre, ed un invariato sull’anno. Nell’artigianato, la variazione congiunturale è negativa dello 0,3%, e quella rispetto allo stesso trimestre 2015 dell’1,2%.

• Il ricorso alla Cassa Integrazione segna una diminuzione sul versante delle ore utilizzate rispetto al monte ore complessivo (0,5%), ed anche la quota delle imprese che vi ha fatto ricorso scende dal 7,5% al 5,9% del totale. In regione, le percentuali si collocano all’1,2 ed all’8,9%.

• Le aspettative degli imprenditori industriali per il prossimo trimestre sono positive per produzione e per entrambe le componenti della domanda, ma restano negative per l’occupazione. Nell’artigianato vi è invece ancora una prevalenza delle previsioni negative.

(La fonte di tutti i dati riportati è: elaborazioni della Camera di Commercio su dati Unioncamere Lombardia.)

GLI AMBITI PRODUTTIVI Complessivamente, al 31 dicembre 2016, le imprese attive iscritte al Registro della Camera di Commercio di Cremona ammontavano a 26.473, un dato che, per il settimo anno consecutivo, risulta in calo. Gli ambiti di attività con il maggior numero di imprese iscritte sono il commercio, con 6.187 imprese pari al 23% circa del totale delle imprese; le costruzioni, con 4.500 imprese pari al 17% circa; l’agricoltura, con 4.020 imprese pari al 15% circa; le manifatture, con 2.916 imprese pari all’11% circa; i servizi della ristorazione e alloggio, con circa 1.800 imprese pari al 7%; seguono poi gli altri ambiti di attività con consistenze minori. Come è noto, il tessuto produttivo provinciale è in gran parte costituito da piccole e piccolissime imprese. Semplificando la definizione comunitaria, per piccolissime aziende si intendono quelle con meno di 20 addetti e per piccole aziende quelle con un numero di addetti compreso tra 21 e 99. La media del numero di addetti per impresa è pari a 3,3 addetti. Da questo punto di vista, risulta significativo il dato della sanità e assistenza sociale dove in 202 aziende sono concentrati circa 5.800 addetti con una media pari a 28,6 addetti per azienda.

Settore manifatturiero A fine 2016 risultavano iscritte e attive circa 3.000 imprese manifatturiere con, alla stessa data, circa 26.600 addetti, pari al 30% del totale degli occupati, in tendenziale calo. Nel settore, predominano due ambiti: il meccanico e l’agroalimentare, Ad essi si accompagna una varietà di altre produzioni che danno vita ad un tessuto produttivo molto diversificato. Nel dettaglio, i principali settori dell’industria cremonese sono i seguenti. Il settore meccanico e metallurgico caratterizzato da un’elevata concentrazione di addetti nella metallurgia e nella fabbricazione di autoveicoli dove, in effetti, si registra una media di addetti per impresa pari rispettivamente a quasi 100 ed a 46 unità. Medie leggermente inferiori si registrano nella fabbricazione di prodotti in metallo e di macchinari dove sono occupate circa 9.000 unità. Nel settore alimentare la maggiore parte della manodopera impiegata si trova nel comparto lattiero-caseario, seguono i comparti del trattamento carni, della produzione di dolciumi e della produzione di pane e pasticceria. Il settore tessile, dell’abbigliamento, pelli-calzature costituisce la terza grande aggregazione delle industrie manifatturiere cremonesi, anche se negli anni si è osservata una contrazione notevole tanto delle imprese quanto degli addetti. Il settore delle costruzioni, formato dalle attività di costruzione in senso stretto e dalle attività di impiantistica e di completamento degli edifici, costituisce l’insieme più consistente di attività non strettamente manifatturiere con oltre 4.554 imprese attive, in massima parte artigiane e presenta, da tempo, importanti segni di crisi.

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Gli altri settori si riferiscono, come già detto, ad una variegata gamma di produzioni. Si ricordano, in particolare, il settore del legno con le sue circa 200 imprese, i comparti della chimica, della gomma-plastica e della carta.

L’artigianato A fine 2016, l’artigianato cremonese comprendeva 8.850 imprese attive iscritte al registro, cioè esattamente un terzo del totale delle imprese iscritte. Negli ultimi anni il loro numero è progressivamente diminuito, soprattutto per la crisi che ha colpito le aziende artigiane nell’edilizia e il trend si è confermato anche per il 2016. Nel corso degli ultimi 7 anni vi è stato un calo nel numero complessivo di aziende artigiane pari a circa il 14%. Oltre il 40% delle imprese artigiane cremonesi opera nel settore delle costruzioni, un altro 23% nelle attività manifatturiere e il 14% opera nei servizi alla persona. Molto significativa (in termini di imprese e di addetti) è anche la presenza artigiana nei trasporti e nell’alimentare. Di particolare importanza, per la caratterizzazione territoriale, è l’eccellenza artigianale relativa alla realizzazione di strumenti musicali (liuteria e organaria). Dati, invece, in controtendenza sono manifestati dalle imprese straniere, vale a dire le imprese dove la partecipazione di persone di nazionalità non italiana è superiore al 50%. La provincia di Cremona conta 2.880 imprese straniere attive, che è il dato più alto mai registrato. Il tasso di crescita annuo è pari al 3,5% e complessivamente le imprese straniere costituiscono circa l’11% delle imprese registrate e attive.

L’imprenditoria straniera in provincia di Cremona fornisce un’occupazione a circa 5.000 persone con una media di 1,7 addetti per impresa. Il comparto dell’edilizia è quello che occupa più addetti, quasi 1.300, ma la dimensione media di 1,1 indica chiaramente l’assoluta prevalenza dello straniero imprenditore di se stesso. Lo stesso vale per il commercio. Diverso il settore manifatturiero e dei pubblici esercizi nei quali si contano più di 3 addetti per impresa.

La cooperazione In provincia di Cremona è storicamente ben radicata la cooperazione con quasi 300 cooperative che occupano oltre 8.200 addetti. Il maggior numero di occupati è nell’agricoltura (oltre 1.500), seguita dal comparto alimentare (quasi 1.000), tipicamente nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi e nel lattiero-caseario. Nel comparto dei trasporti, complessivamente, opera quasi una trentina di cooperative, che occupano circa 1.200 addetti. Un’altra percentuale significativa di addetti nella cooperazione si trova nei servizi alle imprese (852). Quasi 1.000 sono, inoltre, gli occupati nell’assistenza sociale non residenziale. Il commercio estero

In estrema sintesi, i dati relativi al 2016 indicano un arresto del trend molto dinamico relativo alle importazioni (3.028 milioni di euro con una variazione annua del -6,5%) e un leggero incremento - del 2,8% - delle esportazioni per un totale paro a circa 3.725 milioni di euro. Con riferimento alle attività che più contribuiscono all’import cremonese, per circa il 45% si tratta del settore manifatturiero/metalmeccanico. A questo seguono, per importanza, il settore chimico e quello alimentare. Anche per quanto concerne l’export, oltre la metà del valore è rappresentato dalla metallurgia e dalla meccanica. Seguono prodotti chimici e alimentari. I paesi dai quali si importano e si esportano più merci sono generalmente la Germania e la Francia.

Valore aggiunto e reddito pro capite Il valore aggiunto prodotto in provincia di Cremona nel 2015 (ultimo dato disponibile) è pari a circa 9,2 miliardi di euro, sostanzialmente pari a quello dell’anno precedente.

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Anche la composizione del valore aggiunto tra i settori ricalca grosso modo quella dell’anno prima e vede l’agricoltura al 5% circa del totale (la maggiore in Lombardia dove la media è dell’1%). Anche il contributo del settore industriale (30,7%) supera quello medio regionale e sembra arrestare il tendenziale calo degli ultimi anni. La quota dei servizi si conferma al 64% (molto al di sotto del dato medio regionale che si avvicina al 72% ma sul quale pesa in misura preponderante la provincia di Milano). Il reddito pro capite provinciale, ottenuto dall’Istituto Tagliacarte sulla base di dati Istat, indica, per il 2016, in 25.652 euro il reddito di ciascun cremonese residente, nella media delle altre province lombarde se si esclude quella di Milano. Il trend si conferma, seppur di poco, positivo. Nella classifica nazionale del reddito pro capite, Cremona si colloca al trentanovesimo posto, perdendo una posizione rispetto all’anno prima. (I dati esposti sono stati desunti dal “Rapporto 2017 – L’economia reale dal punto di osservazione della Camera di Commercio” pubblicato dalla Camera di Commercio di Cremona)

Il mercato del lavoro Come è noto, il mercato del lavoro può essere analizzato da diversi punti di vista. Uno è basato sulla rilevazione delle forze lavoro effettuata dall’Istat secondo un modello comune a tutti i Paesi dell’Unione Europea. Attraverso quest’analisi, si rilevano le forze attive di un’area, la popolazione occupata, la popolazione disoccupata, quella inattiva, le caratteristiche dei diversi gruppi, i vari tassi di occupazione, disoccupazione, attività ecc…. Secondo questa rilevazione, nel 2016 gli occupati, in provincia di Cremona, ammontavano a circa 151.000 mentre nei due anni precedenti (2014 e 2015) si erano mantenuti stabili intorno ai 153.000.

Il tasso di occupazione generale è passato dal 65,1% nel 2015 al 64,6% nel 2016, sotto la media regionale che è pari al 65,8%. Sono sotto la media regionale di almeno un punto percentuale le province di Cremona, Bergamo e Brescia. Sono, invece, sopra la media regionale di almeno un punto percentuale le province di Milano, Lecco e Lodi. In diminuzione anche il tasso di occupazione maschile passato dal 73,1% del 2015 al 72,1% dello scorso anno, più di 2 punti percentuali sotto la media regionale pari al 74,4%. La percentuale cremonese è la più bassa di tutta la regione insieme a quella della provincia di Monza-Brianza. Sostanzialmente stabile, invece, il tasso di occupazione femminile passato dal 56,8% nel 2015 al 56,9% nel 2016 rimanendo quasi in linea con la media regionale pari al 57,1%. In diminuzione il tasso di occupazione giovanile (riferito alle persone di età compresa tra i 15 e i 29 anni) passato dal 35,9% del 2015 al 32,9%, quasi un punto percentuale in meno rispetto alla media regionale. La provincia lombarda che ha avuto i migliori risultati rispetto all’occupazione, è stata Milano dove sono migliorati i tassi e gli occupati sono passati da circa 1.400.000 nel 2015 a 1.432.000 nel 2016.

Per quanto riguarda la disoccupazione, l’Istat ha stimato, per il 2016, in provincia di Cremona, un lieve aumento di disoccupati passati dagli 11.300 del 2015 ai 12.000 del 2016.

Il tasso di disoccupazione generale è passato dal 6.9 del 2015 al 7,4% del 2016, sostanzialmente in linea con la media regionale pari al 7,3%. Presentano tassi di disoccupazione più elevati di quello cremonese le province di Varese, Brescia e Mantova. Il tasso di disoccupazione maschile è passato dal 6,2 del 2015 al 7,1% del 2016, moderatamente più alto di quello medio regionale pari al 6,3%. Stabile il tasso di disoccupazione femminile passato dal 7,9 del 2015 al 7,8% del 2016 e lievemente inferiore rispetto a quello regionale pari all’8,7%, In regione Lombardia tre province, Varese, Brescia e Mantova, hanno tassi di disoccupazione femminile superiori al 10%. In aumento il tasso di disoccupazione giovanile passato dal 14,7% del 2015 al 16,4% del 2016, comunque migliore di 2 punti rispetto al tasso medio regionale pari al 18,5%.

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Anche rispetto alla disoccupazione, la provincia di Milano sembra aver ottenuto risultati positivi con tutti i tassi in diminuzione (seppure lieve) e con un numero di disoccupati passato da 122,200 nel 2015 a 116.200 nel 2016. Una diversa ottica di lettura del mercato del lavoro viene fornita, invece, dalle comunicazioni obbligatorie (COB), vale a dire le comunicazioni che ogni datore di lavoro deve obbligatoriamente trasmettere ogni volta che si stipula, trasforma, proroga, oppure si chiude un contratto di lavoro. Attraverso le COB si possono, dunque, ottenere utili informazioni sui contratti di lavoro, sulle parti contraenti, sulla durata dei rapporti di lavoro, tipologie di contratto, settori di impiego, livello di skills richiesto ecc...

Nel 2016 le comunicazioni obbligatorie effettuate da datori di lavoro con unità produttive in provincia di Cremona sono state complessivamente 103.170 di cui il 57% relative ad “eventi positivi” e il rimanente 43% relativo ad “eventi negativi”. Per “eventi positivi” si intendono le comunicazioni relative ad avviamenti al lavoro, a proroghe di contratti già in essere e a trasformazioni contrattuali positive: eventi da cui, almeno potenzialmente, può derivare un miglioramento nell’ammontare del reddito connesso (i dati comprendono anche i tirocini che, tuttavia, non sono da considerare contratti di lavoro). Per “eventi negativi” si intendono, invece, le cessazioni di contratti e le trasformazioni contrattuali in senso negativo, eventi, cioè, a cui è connessa una riduzione del reddito conseguente (anche in questo dato sono ricompresi i tirocini anche se, come detto prima, non sono da considerare contratti di lavoro). Gli eventi positivi sono leggermente in calo rispetto al 2015 (- 1,63%).

Considerato che non c’è corrispondenza tra “eventi” e persone visto che ogni persona può, nel periodo considerato, essere titolare di uno o più “eventi”, nel 2016, i 58.666 “eventi positivi” hanno riguardato 33.416 persone con una media, quindi, di 1,75 comunicazioni a testa. Il numero di persone coinvolte in “eventi positivi” nel 2016 è diminuito del 5% circa rispetto all’anno precedente.

Considerando gli “eventi positivi” e il genere, risulta che questi, nel 2016, hanno riguardato per il 51% donne e per il rimanente 49% uomini. Sono in lieve aumento, rispetto al 2015, gli “eventi positivi” per le donne (0,81%) mentre sono in calo quelli per gli uomini (- 4%). Considerando, invece, gli “eventi” e la cittadinanza, emerge che quelli positivi nel 2016 erano per il 75% relativi ad italiani e per il rimanente 25% a stranieri; in calo del 2,25% gli “eventi” relativi agli italiani e sostanzialmente stabili quelle per gli stranieri (+ 0,31%).

Mettendo in relazione gli “eventi positivi” e i settori, i Servizi hanno dato luogo al numero maggiore di “eventi” nel 2016, con 35.455 pari al 61%, seguono l’Industria con 16.033 pari al 27%, l’Agricoltura con 4.789 pari all’8% e le Costruzioni con 2.389 pari al 4%. I Servizi sono l’unico settore in cui, nel 2016, le comunicazioni “positive” sono aumentate rispetto al 2015; l’Industria presenta, invece, un calo dell’8% mentre gli altri settori presentano dati stabili o lievemente negativi. I dati confermano la tendenza, già nota da tempo, che vede nei Servizi il settore con occupazione in espansione e, al contrario, l’Industria/Manifatturiero il settore con occupazione in riduzione. Confrontando gli “eventi positivi” dei due Settori negli ultimi 5 anni – dal 2012 al 2016 - si rileva che i Servizi hanno aumentato i loro “eventi positivi” del 13% mentre l’Industria li ha diminuiti del 18% circa. E’ necessario ricordare che, da tempo, la crescita economica di un settore può non essere accompagnata da un’analoga crescita occupazionale: il calo occupazionale in un settore non sempre sta ad indicare una crisi economica in quel settore. Incrociando i dati tra Settore e genere, le comunicazioni “positive” riferite a donne si sono distribuite nel modo seguente: 77% nei Servizi, 20,5% nell’Industria, 2% in Agricoltura e 0,5% nelle Costruzioni.

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Le comunicazioni “positive” riferite a uomini si sono, invece, suddivise tra i Settori nel modo seguente: 44% nei Servizi, 34% nell’Industria, 14% nell’Agricoltura e 8% nelle Costruzioni.

Considerando, invece, come gli “eventi positivi” generati nei diversi Settori si sono ripartiti tra uomini e donne, si ha la seguente situazione: il Settore delle Costruzioni e quello dell’Agricoltura hanno dato luogo a COB positive riferite a uomini nella misura rispettivamente del 93% e dell’87%, l’Industria nella misura del 62% e i Servizi del 35%. Il Settore dei Servizi ha, invece, generato il maggior numero di comunicazioni positive per le donne, 65%, seguono l’Industria, 38%, l’Agricoltura, 13% e le Costruzioni 8%. Ne risulta che le donne trovano impiego nei Settori meno in crisi dal punto di vista occupazionale e ciò spiega l’andamento stabile degli “eventi positivi” a loro riferiti e, invece, il calo di quelli riferiti agli uomini. Incrociando i dati per Settori e cittadinanza, l’Agricoltura è il settore che presenta il maggior numero di comunicazioni “positive” riferite a stranieri (il 40% delle comunicazioni del Settore), seguono le Costruzioni con il 31%, i Servizi con il 24% e l’Industria con il 20%. Le comunicazioni obbligatorie riportano anche il tipo di contratto di lavoro stipulato. Gli “eventi positivi” del 2016 si sono suddivisi tra le seguenti tipologie contrattuali:

• contratti a tempo determinato 56% (+ 6% rispetto al 2015)

• contratti di somministrazione 22% (+ 7% rispetto al 2015)

• contratti a tempo indeterminato 18% (- 26% rispetto al 2015)

• il rimanente 4% delle comunicazioni si è suddivisa tra apprendistato, lavori socialmente utili e lavori a progetto

Incrociando i Settori e le tipologie contrattuali più importanti (tempo determinato, indeterminato e somministrazione), emerge il quadro seguente:

a) nel Settore dei Servizi il contratto più utilizzato nel 2016 è stato quello a tempo determinato (59%, + 3% circa rispetto al 2015), seguono il tempo indeterminato (21%, - 6%) e le somministrazioni (13%, + 3% circa);

b) ·nell’Industria il contratto più frequente è stato quello di somministrazione (48%, + 2% rispetto al 2015), seguono il contratto a tempo determinato (32%, + 5%) e quello a tempo indeterminato (14%, - 7%);

c) ·per quanto riguarda l’Agricoltura dai dati emerge che il contratto più frequente è stato quello a tempo determinato per il 92% dei casi (valore sostanzialmente simile a quello del 2015);

d) nelle Costruzioni il contratto più utilizzato è stato quello a tempo determinato (58%, + 3% sul 2015), il contratto a tempo indeterminato (25%, - 5%) e il contratto di somministrazione (11%, + 2%).

Le comunicazioni obbligatorie contengono informazioni interessanti anche sul tipo di abilità (skills) richieste nei diversi rapporti di lavoro instaurati nel periodo osservato.

Le COB positive evidenziano come, nel 2016, il 43% sia stato per low skills, il 40% per medium skills e solo il 17% per high skills. Complessivamente, pertanto, l’87% dei contratti è stato riferito a medium e low skills. La richiesta di high skills è diminuita rispetto al 2015 del 9%, le richieste per le medium del 2,5% mentre sono aumentate le richieste per low skills del 2,5%. Il Settore che presenta il più elevato numero di eventi per high skills è quello dei Servizi con l’82% di tutte le COB positive per high skills del 2016, segue l’Industria con il 16%, le Costruzioni e l’Agricoltura per il rimanente. Gli eventi per medium skills si suddividono per il 64% nei Servizi, il 21% nell’Industria, l’8% nell’Agricoltura e il rimanente 6% nelle Costruzioni. Gli eventi per low skills sono andati per il 49% nei Servizi, per il 37% nell’Industria, per l’11% in Agricoltura e il rimanente 3% nelle Costruzioni.

In generale, si può dire che, per i lavoratori cremonesi, il 2016 non è stato un anno di particolari opportunità lavorative: sono, infatti, diminuiti, seppur di poco, rispetto al 2015 i cosiddetti “eventi positivi”.

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Purtroppo, bisogna anche segnalare che è aumentata la cosiddetta “precarizzazione” dei rapporti come risulta dall’aumento del ricorso a contratti a tempo determinato e di somministrazione e dalla diminuzione dei contratti a tempo indeterminato. Probabilmente sull’andamento dei dati del 2016 hanno influito non solo fattori legati alla situazione socio-economica ma anche fattori connessi al quadro delle regole. Ci si riferisce, in particolare, all’esaurimento della spinta degli incentivi generalizzati per le assunzioni a tempo indeterminato che ha portato, nel 2016, ad una loro contrazione con conseguente aumento delle assunzioni a termine. Va ricordato anche, nel 2016, il ricorso massiccio ai voucher: in provincia di Cremona sono stati circa 789.000 con un incremento del 20% rispetto al 2015. E’ importante, quindi, porre la massima attenzione alle regole che vengono definite perché anche da loro può derivare un mercato del lavoro più o meno trasparente e positivo. Vi è poi un ulteriore aspetto da evidenziare per il mercato del lavoro cremonese: l’elevato ricorso a skills medio/basse; solo il 17% dei contratti stipulati nel 2016 si riferisce a skills elevate mentre l’83% si riferisce a skills medio/basse. Il timore, in proposito, è che le skills medio/basse riguardino posti di lavoro il cui futuro potrebbe diventare incerto, anche nel giro di pochi anni, per l’introduzione di automazione, digitalizzazione e innovazione. 1.3 Popolazione scolastica e offerta formativa La popolazione scolastica del secondo ciclo di istruzione per l'a.s 2016/2017 è suddivisa su 15 istituzioni scolastiche per un totale di 697 classi (15.618 studenti). Tali dati fanno riferimento ottobre 2016. In considerazione dell'estrema variabilità delle motivazioni che influenzano l'andamento della popolazione scolastica, per le sole valutazioni relative agli edifici, le proiezioni effettuate qui di seguito sono collegate al tasso di variazione dell'intera popolazione scolastica degli ultimi 10 anni (dati stimati con metodo della proiezione lineare).

Dal punto di vista dell'assetto territoriale delle scuole si evidenziano le modifiche apportate a decorrere dall'a.s. 2014/2015:

• le scuole “Beltrami” e “Ghisleri” sono state accorpate con la creazione dell'IIS “GHISLERI-BELTRAMI”;

• le scuole “Da Vinci” e “Racchetti” sono state accorpate con la creazione dell'IIS “RACCHETTI – DAVINCI”.

Per l'a.s. 2017/2018 si sono apportate le seguenti modifiche:

Alunni iscritti nelle scuole superiori statali

(dati forniti dalle scuole e stimati per l'AS 2018/19)

15.461

15.884

15.890

14.875

15.056

15.208

15.732 15.618

15.873

14.200

14.400

14.600

14.800

15.000

15.200

15.400

15.600

15.800

16.000

2010/2011 2011/2012 2012/2013 2013/14 2014/15 2015/16 2016/17 2017/18 2018/19

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◦ la sezione del Liceo Artistico “Munari” di Cremona è stata accorpata all'Istituto di Istruzione Superiore “Stradivari” di Cremona (POLO DELLA LIUTERIA, DELLA MUSICA E DELLE ARTI),

◦ la scuola “Ala Ponzone Cimino” di Crempona è stata accorpata all'IIS “Torriani” di Cremona, ◦ la scuola “Marazzi” di Crema è stata aggregata all'IIS “Sraffa” di Crema, ◦ il percorso di istruzione tecnica del “Settore Tecnologico – indirizzo Grafica e Comunicazione”

dell'Istituto “Sraffa” è stato aggregato al Liceo Artistico Munari di Crema, costituedo l'IIS “Munari”.

L'offerta formativa sul territorio provinciale, erogata attraverso 15 istituzioni scolastiche, è articolata come segue:

TIPOLOGIA

A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 (dato rilevazione febbraio

2017)

A.S. 2018/2019 (proiezione lineare)

TOT. CLASSI TOT.ALUNNI TOT. CLASSI TOT.ALUNNI TOT. CLASSI TOT.ALUNNI

ORDINAMENTO LICEALE

288 6647 293 6835 300 6899

ORDINAMENTO TECNICO

257 5756 260 5965 262 5993

ORDINAMENTO PROFESSIONALE

130 2771 127 2575 138 2630

PERCORSO IFP

22 444 18 357 17 298

TOT 697 15618 698 15732 717 15820

[fonte dati – Ufficio Programmazione Rete Scolastica - [email protected] - proiezione dati Ufficio statistica – [email protected]]

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2) Analisi strategica delle condizioni interne all'Ente 2.1 Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali. Definizione degli indirizzi generali sul

ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate con riferimento alla loro

situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle

procedure di controllo di competenza dell’Ente.

Gli indirizzi e gli obiettivi che vengono individuati per le aziende speciali dell’Ente e per le società partecipate interamente da pubbliche amministrazioni sono i seguenti: 1) AZIENDA SPECIALE CR-FORMA Con deliberazione di Consiglio provinciale n. 55 assunta nella seduta del 16 dicembre 2016 sono state formalizzate le linee guida per l'anno 2017, prendendo atto, in via prioritaria, che essendo il bilancio 2017 in pareggio non è necessario stabilire il limite del trasferimento finanziario annuale in conto gestione a favore dell’azienda. Le linee di indirizzo, coerentemente inserite anche nel DUP 2016-2018, si riportano si seguito integralmente: In merito alla programmazione dei servizi facenti parte dell’oggetto sociale dell’Azienda Speciale, la

Provincia di Cremona assegna i seguenti obiettivi:

1. ulteriore rafforzamento dell’attività di fund raising per il finanziamento dei servizi erogati dall’azienda; 2. consolidamento della formazione nel settore artistico-artigianale nell’ottica della valorizzazione dei beni

culturali con particolare attenzione per le specificità territoriali dell’organaria, del restauro degli

strumenti musicali ed anche dei beni librari, documentari ed opere su carta. 3. rafforzamento dell’attività e della collaborazione con la Provincia nella definizione dei fabbisogni

formativi e professionali; 4. assunzione di una sempre maggiore flessibilità nella organizzazione dei servizi in modo da corrispondere

alle esigenze delle realtà produttive; 5. rafforzamento dei servizi formativi e per il lavoro rivolti in modo particolare ai giovani al fine di favorire il

più possibile il loro avvicinamento e inserimento nel mercato del lavoro; 6. consolidamento dell’impegno dell’azienda rispetto al diritto-dovere di istruzione e formazione come uno

degli assi portanti dell’attività aziendale nel rispetto dei vincoli posti dalla riforma della formazione

professionale approvata dalla Regione Lombardia con la deliberazione X/3143 del 18/02/2015; 7. sviluppo di ulteriori forme di partecipazione attiva alla programmazione provinciale negli ambiti

dell'istruzione, della formazione, dell'orientamento e del lavoro sia nella fase di elaborazione che in

quella realizzativa, ivi comprese le attività di monitoraggio, trasmissione dei dati e delle informazioni

nelle forme richieste; 8. valorizzazione della sede operativa di Crema nell’ottica di una risposta alla specifica vocazione del

territorio cremasco; 9. costante coordinamento ed adeguata integrazione con i servizi per il lavoro, l’educazione e la formazione

della Provincia di Cremona, in maniera da creare sinergie e scongiurare sovrapposizioni. A tal proposito

si dovranno programmare incontri di verifica e coordinamento, da tenersi, ad intervalli regolari, fra le

strutture dell’Azienda e quelle dell’Amministrazione Provinciale. Pertanto:

1 l'Azienda Speciale dovrà rapportarsi con gli Organi competenti, e con la Provincia di Cremona in un'ottica

di confronto continuo e di coordinamento delle reciproche attività e delle scelte, garantendo la capacità di

tradurre gli obiettivi individuati, di verificarne gli stadi di evoluzione e di fornire feedback tempestivi;

2 le attività ordinarie previste nei documenti di programmazione dovranno essere ispirate al principio di

continuità rispetto all'attività condotta nel 2016 e ulteriormente incrementata sulla base delle necessità

emergenti;

3 la gestione degli aspetti finanziari dell’azienda, fermo restando il rispetto degli ordinari principi di buona

gestione, dovrà avere particolare attenzione al pagamento dei fornitori e collaboratori nei tempi previsti

21

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dalla normativa vigente;

4 l’Azienda dovrà adempiere con la migliore cura alla legislazione vigente in tema di trasparenza

dell’attività della Pubblica Amministrazione.

Nello specifico, CR Forma dovrà ispirare la propria attività secondo i seguenti principi:

1 adozione di misure di contenimento delle dinamiche retributive

2 mantenimento in equilibrio della gestione contabile dell’azienda

3 rispetto delle prescrizioni normative in merito all’acquisizione di beni e servizi, reclutamento del

personale, conferimento di incarichi

4 attuazione dei principi dell’armonizzazione contabile prevista dalla normativa contenuta nel

D.Lgs.118/2011 e s.m. per il “bilancio consolidato”, secondo la competenza economica

5 adozione del bilancio d’esercizio e del bilancio preventivo nei termini stabiliti dallo statuto e rispetto degli

adempimenti conseguenti

6 contenimento della consistenza del fondo delle risorse per la contrattazione decentrata del personale

7 riduzione spesa per incarichi professionali

8 comunicazione dei dati alla Provincia per la compilazione dei questionari richiesti dalle Corte dei Conti

9 tempestiva comunicazione alla Provincia per prevenire situazioni di difficoltà economiche e/o necessità di

liquidità di cassa

10 invio della situazione economica semestrale con le opportune considerazioni e prospettive sul

raggiungimento dell’obiettivo del pareggio di bilancio

11 definizione di un sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari con l’azienda

mediante verifica dei crediti e debiti reciproci

12 aggiornamento del contratto di servizio per le parti che necessitano di aggiornamento

13 report annuale sulla qualità dei servizi resi

14 report annuale per monitoraggio: a) rapporti finanziari con l’azienda, b) situazione contabile,

gestionale, organizzativa; c) contratto di servizio; d) effetti prodotti dai risultati di gestione dell’azienda sul

bilancio finanziario dell’ente; e) dati sulla solidità economica, patrimoniale e finanziaria; dati sugli agenti

contabili e consegnatari dei beni mobili

15 confronto semestrale con l’Amministrazione Provinciale per l’analisi dello stato di attuazione degli

obiettivi assegnati

16 la copertura di eventuali “costi sociali” dovranno essere preventivamente confrontati con la

Provincia.

17 pubblicazione sul Sito web dell’Azienda dei propri bilanci

Infine, il piano tariffario dovrà ispirarsi al complessivo pareggio di bilancio ed in particolare:

• le tariffe dei corsi erogati attraverso il sistema “doti” della Regione Lombardia dovranno essere

strutturate secondo i parametri fissati dalla normativa regionale;

• le tariffe dei corsi auto finanziati dovranno essere elaborati in modo tale da coprire i costi diretti e

indiretti dell’Azienda Speciale con riferimento alle iniziative cui le stesse si riferiscono.

L'attività dell'Azienda dovrà essere improntata al rispetto delle disposizioni normative applicabili ai soggetti

pubblici, con particolare riferimento alla normativa in materia di acquisizione di beni e servizi, di attività

contrattuale, di personale e conferimento di incarichi, di monitoraggio delle spese per autovetture e

automezzi, di trasparenza e comunicazioni alle banche dati di legge, di compensi agli organi collegiali e di

anticorruzione.

L'Azienda dovrà essere amministrata e diretta secondo logiche e comportamenti manageriali, entro i limiti

e secondo i criteri di economicità, efficacia ed efficienza, perseguiti anche attraverso l'implementazione di

strumenti di controllo della gestione della spesa, ferma restando la sua autonomia gestionale, ed ha

l'obbligo dell'equilibrio economico, considerando anche i proventi derivanti dai trasferimenti ai sensi dell'art.

114, comma 4 del D. Lgs. n. 267/00 .

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L'Azienda relazionerà in merito agli obiettivi sopra definiti sia in occasione della presentazione del

rendiconto annuale della Provincia e del proprio bilancio a chiusura dell'esercizio 2017, sia su richiesta del

Presidente o del Coordinatore della Provincia. 2) AZIENDA SPECIALE UFFICIO D’AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA Con deliberazione consiliare n. 54 del 16 dicembre 2016 sono stati espressi gli indirizzi per l'annualità 2017, già inseriti anche nel DUP 2016-2018, che si riportano integralmente:

L'Azienda speciale Ufficio d'ambito della provincia di Cremona dovrà essere orientata alle seguenti attività:

1. Piena attuazione del complesso sistema di adempimenti correlati all'approvazione dello schema

regolatorio MTI-2 attualmente all'esame dell'Autorità Nazionale, che a titolo ricognitivo e non esaustivo è di

seguito riportato:

• Elenco nominativo del personale da trasferire al Gestore

• Elenco dei contratti strumentali alla gestione del Servizio

• Inventario dei beni messi a disposizione del Gestore

• Elenco degli oneri pregressi

• Piano d’Ambito e Agglomerati

• Regolamento di utenza

• Carta dei Servizi

• Listino Prezzi per prestazioni Gestore

• Disciplinare tecnico 2. Approfondimento ed applicazione della nuova regolamentazione AEEGSI in tema di unbundling contabile

del Gestore. 3. Sistema delle procedure di controllo sull’attività del Gestore Unico. Focus su nuova “stagione” di appalti

dei lavori e cantierizzazione di opere. 4. Analisi del quadro normativo e conseguente attuazione operativa di un’ulteriore fase di

dematerializzazione delle procedure dell’Ente, nel solco tracciato dalle novità legislative di recente

introduzione o aggiornamento. 5. Chiusura dei rapporti finanziari discendenti dal sistema di finanziamento delle opere idriche, imperniato

sul ricorso allo strumento dell’Accordo di Programma, diffusamente applicato precedentemente

all’affidamento del servizio al Gestore Unico. 6. Studio, approfondimento e declinazione nella realtà locale delle decisioni dell'Autorità Nazionale attese

e/o efficaci per il 2017, come da Deliberazione 15 gennaio 2015, 3/2015/A, e 21 aprile 2016 185/2016/A

con particolare riferimento a:

• Nuove regole per la misura dei consumi dell'utenza;

• Sviluppo di un nuovo quadro di governance e razionalizzazione della platea degli operatori

• Sviluppo di misure per la regolazione e il controllo dei Piani degli Interventi e per il

finanziamento delle infrastrutture idriche

• Adozione di ulteriori misure per favorire la convergenza della regolazione idrica

• Completamento dell’insieme di regole tariffarie per il riconoscimento di costi efficienti dei

servizi idrici e dell’applicazione del principio “chi inquina paga”

• Sviluppo di meccanismi per favorire l’efficienza idrica e la misurazione dei consumi

• Tariffa sociale per il servizio idrico integrato

• Regolazione della qualità contrattuale e riduzione della morosità

• Razionalizzazione del sistema di tutele dei clienti finali per la trattazione dei reclami e la

risoluzione extragiudiziale delle controversie

• Indagini e monitoraggio dei servizi di misura, fatturazione e investimenti

• Nuove misure di accountability in particolare verso gli stakeholders

• Promozione di maggiori livelli di trasparenza, semplificazione ed efficienza .

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7. Strutturazione dell’attività di condivisione con Gestore unico di un planning informatizzato che

registri step by step i passi tecnici e amministrativi compiuti nell’evolversi dell’iter di tutte le singole

opere di investimento, nonché i cronoprogrammi previsionali delle stesse. 8. Reportistica semestrale alla Provincia (luglio e gennaio anno successivo) per il monitoraggio delle

attività di cui ai punti precedenti. 9. Formazione straordinaria del personale su tematiche correlate principalmente al susseguirsi di novità

legislative in tema di trasparenza, lotta alla corruzione, tutela della privacy. L'attività dell'azienda dovrà essere improntata al rispetto delle disposizioni normative applicabili ai soggetti

pubblici, con particolare riferimento alla normativa in materia di acquisizione di beni e servizi, di attività

contrattuale, di personale e conferimento di incarichi, di monitoraggio delle spese per autovetture e

automezzi, di trasparenza e comunicazioni alle banche dati di legge, di compensi agli organi collegiali e di

anti-corruzione. L'Azienda dovrà essere amministrata e diretta secondo logiche e comportamenti manageriali, entro i limiti

e secondo i criteri di economicità, efficacia ed efficienza, perseguiti anche attraverso l'implementazione di

strumenti di controllo della gestione della spesa, ferma restando la sua autonomia gestionale, ed ha

l'obbligo dell'equilibrio economico, considerando anche i proventi derivanti dai trasferimenti ai sensi dell'art.

114, comma 4 del D. Lgs. n. 267/00 . L'Azienda relazionerà in merito agli obiettivi sopra definiti sia in occasione della presentazione del

rendiconto annuale della Provincia e del proprio bilancio a chiusura dell'esercizio 2017, sia su richiesta del

Presidente o del Coordinatore della Provincia. 3) AGENZIA DELLA LOMBARDIA ORIENTALE PER I TRASPORTI – ALOT scarl Il liquidatore ha provveduto a trasmettere la documentazione del bilancio chiuso al 31/12/2016. Dalla lettura dei documenti contabili risulta una perdita di € 18.472,00 ascrivibile principalmente a costi non rendicontabili nei progetti gestiti (costi afferenti in particolare le attività di rendicontazione, assistenza agli audit e gestione ordinaria della società) che verrà ripianata con le riserve ancora disponibili. 4) ALTRE SOCIETA’ Sulle altre società od enti si provvederà a verificare i bilanci prima della convocazione delle rispettive assemblee societarie e/o consortili chiamate a deliberarlo e ad acquisire reports indispensabili al fine di tenere monitorato l’andamento contabile. ORGANISMI GESTIONALI

Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018

CONSORZI E PARCHI

n°5 n°5 n°5 n°4 n°4 n°4

AZIENDE n°2 n°2 n°2 n°2 n°2 n°2

ISTITUZIONI n°0 n°0 n°0 n°0 n°0 n°0

SOCIETA' DI CAPITALI

n°10 n°9 n°9 n°9 n°9 n°7

CONCESSIONI n°0 n°0 n°0 n°0 n°0 n°0

Comuni ed enti associati: - Parco Adda Sud – Ente di diritto pubblico - Parco Regionale del Serio – Ente di diritto pubblico - Parco Naturale dell’Oglio Sud – Ente di diritto pubblico - Parco Oglio Nord – Ente di diritto pubblico - Consorzio Crema Ricerche (detto Consorzio con la procedura di fusione per incorporazione è stato assorbito da Reindustria scrl)

Denominazione Aziende speciali: - CR.FORMA Azienda Speciale per la Gestione dei Servizi di Formazione – via Cesari n. 7 – Cremona - Azienda Speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona – C.so Vittorio Emanuele n. 28 - Cremona

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Denominazione partecipazioni in srl e spa: -Padania Acque S.p.a.- Via Macello n. 14 – Cremona -Autostrade Centro Padane S.p.a. - Località S. Felice – Cremona -Reindustria S.c.r.l. - Via Lanaioli n. 1 – Cremona -Banca Popolare Etica S.p.a.- Via Tommaseo Niccolo n.7 - Padova -Società Cremasca Reti e Patrimonio S.p.a. – Via del Commercio n. 29 – Crema (Cr) -“Oglio Po – Terre d’acqua” S.c.r.l. (GAL 1) – Piazza Donatori del Sangue n.17 – Calvatone (Cr) - GAL Oglio Po, scarl - – Piazza Donatori del Sangue n.17 – Calvatone (Cr) -Cremona Fiere S.p.a – P.zza Zelioli Lanzini n. 1 – Cremona -ALOT Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica S.c.a r.l. – in liquidazione Via Cipro n.16 (c/o Provincia di Brescia) – Brescia -Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del bacino di Cremona e Mantova

Entro il periodo 2017 - 2020 l’Ente non dovrebbe più possedere azioni in: - ALOT terminata la liquidazione, - Oglio Po – Terre d’acqua terminato il processo di fusione in GAL Oglio Po - Reindustria scarl, a seguito del piano di revisione straordinario

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2.2 I tributi e le tariffe dei servizi pubblici

Nel mese di ottobre 2016 sono state determinate dalla Giunta le aliquote e le tariffe dei tributi e dei canoni di competenza provinciale, nonché gli oneri di istruttoria e le spese di accertamento e notificazione per il triennio 2017-2019: si citano, per completezza, di seguito le deliberazioni del Presidente con i quali sono state deliberate le tariffe per l’anno 2017. La Provincia con atto n. 288 del 21.06.2011, confermato, nella sua sostanza, per l’esercizio 2012 con atto n. 456 del 11.10.2011, per l’esercizio 2013, con atto n. 378 del 16.10.2012 e per l’esercizio 2014 con atto n. 263 del 15.10.2013 ha deliberato l’aumento al 16% dell’aliquota relativa alla RC Auto. Si citano, per completezza, di seguito le deliberazioni del Presidente con i quali sono state deliberate le tariffe per l’anno 2017:

• n. 176 del 13 ottobre 2016, per l’Imposta Provinciale di Trascrizione (I.P.T.);

• n. 179 del 13 ottobre 2016, per l’Imposta sulle assicurazioni contro la R.C.A.;

• n. 177 del 13 ottobre 2016, per il Tributo per l'Esercizio delle Funzioni di Tutela, Protezione ed Igiene dell'Ambiente (T.E.F.A.);

• n. 178 del 13 ottobre 2016, per la TOSAP. Inoltre, per poter finanziare i maggiori oneri posti a carico del bilancio dallo squilibrio esistente nel rapporto trasferimenti/costi diretti e indiretti delle funzioni delegate prima e dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 112/98, e con riferimento al comma 2 dell’articolo 29 della legge 28/12/2001 n. 448 (legge finanziaria 2002), che prevede che “le amministrazioni (enti locali) possono ricorrere a forme di autofinanziamento al fine di ridurre progressivamente l’entità degli stanziamenti e dei trasferimenti pubblici a carico del bilancio dello Stato, grazie a entrate proprie, derivanti dalla cessione dei servizi prodotti o dalla compartecipazione alle spese da parte degli utenti del servizio”, il Presidente ha adottato gli atti sotto elencati in merito a tariffe e aggiornamento di diritti di istruttoria anno 2017:

• n. 219 del 25 novembre 2016, per il recupero delle spese di accertamento, procedimento e notificazione delle sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada, da porre a carico dei destinatari;

• n. 218 del 25 novembre 2016, per il recupero delle spese di accertamento, procedimento e notificazione delle sanzioni amministrative di cui all’art. 14 e di ordinanze di cui all’art. 18 della Legge n. 689/81, da porre a carico dei soggetti destinatari;

• n. 180 del 13 ottobre 2016, per gli Oneri di istruttoria da applicare per l’espletamento delle pratiche amministrative relative alle attività del Settore ambiente e territorio;

• n. 175 del 13 ottobre 2016, per le Tariffe di competenza provinciale previste dal Codice della Strada per il rilascio di licenze, concessioni e autorizzazioni.

Sono in corso di predisposizione gli atti per il triennio 2018-2020; relativamente ai tributi, le deliberazione del Presidente anche per il triennio 2018-2020 non potranno che confermare le aliquote previste nel 2014, le quali risultano essere già al massimo stabilito per legge.

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2.3 La spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riguardo alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio

Relativamente alle spese correnti continua la costante attività di controllo e viene mantenuto il sistema di contabilità analitica che tiene sotto esame i costi fissi, imputati per servizio (luce, acqua, riscaldamento e telefono, canoni) al fine di una loro costante razionalizzazione. Vengono mantenuti gli stanziamenti per interventi nell'ambito del funzionamento e della sicurezza degli edifici scolastici e quelli relativi alla sicurezza stradale, ridotte al minimo senza poter garantire una manutenzione programmata a livello pluriennale. Si rimanda alle tabelle allegate al n. 6) relative alle risorse correnti vincolate finalizzate allo svolgimento delle funzioni provinciali. 2.4 La gestione del patrimonio

2.4.1 EDIFICI DESTINATI ALL'EDILIZIA SCOLASTICA:

IN PROPRIETA'

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

TIPOLOGIA Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

25 25 25 25

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 3 Fabbricato di via T. Pombioli, 2 Cr Forma

2 4 Fabbricato di via Cesari, 7 - 9 Cr Forma

3 5 Cascina "Abbadia" I.I.S. STANGA

4 117 Palazzo "Stanga - Trecco" - Edificio secondario-Corpo aule

I.I.S. STANGA

5 54 Palazzo "Stanga - Trecco" I.I.S. STANGA

6 24 Fabbricato di via Palestro, 29 Cremona (Ex Scuola Media "Campi")

I.I.S. EINAUDI (PALESTRA) + I.I.S.GHISLERI + IST. MAGISTRALE ANGUISSOLA+I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A. STRADIVARI

7 113 Polo Scolastico di Cremona - Porz. A - Via Palestro 35

I.I.S. GHISLERI

8 64 Polo Scolastico di Cremona - PORZ. B - Via Palestro 33

I.I.S. GHISLERI

9 110 Polo Scolastico di Cremona - PORZ. C- Via Palestro 31

L.S. ASELLI

10 43 Fabbricato di Via Seminario I.I.S. TORRIANI

11 69 Fabbricato Ex Dorotee I.I.S. EINAUDI

12 101 Fabbricato di Via Sesto, 39 (ala nuova) POLITECNICO DI MILANO

13 59 Palestre di via Faerno L.S. ASELLI + I.I.S. STANGA + I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A. STRADIVARI +I.I.S. GHISLERI + SOC. ESTERNE -

14 18 Ex "Olivetti" – Polo Universitario Crema (50% proprietà Comune Crema)

UNIVERSITA' STATALE DEGLI STUDI DI MILANO

15 45 Fabbricato Via delle Grazie - Crema I.T.G.C. PACIOLI

16 60 Palestra Polivalente di Via Dogali I.T.G.C. PACIOLI

17 38 Fabbricato di Via Dogali I.T.G.C. PACIOLI

18 41 Fabbricato di Via Matilde di Canossa - Crema I.I.S. G. GALILEI

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19 62 Fabbricato ingresso via Stazione - Crema L.S. DA VINCI + L.C. ALESSANDRO RACCHETTI (SOLO PALESTRA)

20 63 Polo Scolastico di Crema – Porz. A -Via Piacenza 52

I.I.S. SRAFFA +LICEO ARTISTICO STATALE MUNARI

21 118 Polo Scolastico di Crema - PORZ. B -Via Piacenza 52

LICEO ARTISTICO STATALE MUNARI

22 68 Struttura geodetica - Via Dogali, 20 - Crema I.T.G.C. PACIOLI + I.I.S. G. GALILEI

23 104 Fabbricato ingresso da via Palmieri - Crema L.C. ALESSANDRO RACCHETTI

24 61 Polo Scolastico di Casalmaggiore - via Trento,15

I.I.S. G. ROMANI

25 71 Nuovo Convitto di Pandino I.I.S. STANGA

IN USO GRATUITO (CONVENZIONI O COMODATI EX L.23/96 E VARI)

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

TIPOLOGIA Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

26 26 26 26

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 15 Complesso Monastico di "SAN MARCELLINO" - Cremona

L. C. DANIELE MANIN

2 33 Fabbricato di Via Bissolati - Cremona I.I.S. EINAUDI

3 49 Palazzo “FRAGANESCHI” - Cremona I.I.S. ALA PONZONE CIMINO LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI (SOLO PALESTRA)

4 50 Palazzo "ARALDI ERIZZO" - Cremona I.M. SOFONISBA ANGUISSOLA

5 51 Palazzo "Ghisalberti" - Cremona I.I.S. STANGA + Università Cattolica Sacro Cuore

6 66 S. Elem "L. BISSOLATI" - via Tagliamento,2 - Cremona

Scuola elementare "L. BISSOLATI" I.I.S. EINAUDI

7 67 Fabbr. S. Media "VIDA" Via San Lorenzo - Cremona

L.C. “D. MANIN” Scuola Media "VIDA"

8 75 Officine IPA c/o Palazzo Ghisalberti - Cremona

I.I.S. STANGA

9 89 Fabbricato Quartier Novo di via S. Maria in Betlem - Cremona

I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A. STRADIVARI (corso di moda ) Residenze per studenti universitari

10 96 Palestra Comune Cremona – Cavatigozzi I.I.S. STANGA

11 115 Palestra comune Cremona "Barbieri" L. C. DANIELE MANIN LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI

12 90 Palazzo Pallavicino - Ariguzzi - Cremona I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A. STRADIVARI

13 17 Ex "Albergoni" + (tranne ex S.E. De Luigi) - Crema

L.C. ALESSANDRO RACCHETTI + scuola serale popolare.

14 22 Ex Nosocomio - Crema I.I.S. STANGA

15 39 Fabbricato di Via Inzoli - Crema I.P.S.I.A. MARAZZI

16 97 Officine Ist. Marazzi - Crema I.P.S.I.A. MARAZZI

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17 106 Palazzetto comunale dello Sport P.Bertoni - Crema

L. S. L. da VINCI

18 111 Fabbricato ingresso via Mercato (Crema) I.P.S.I.A. MARAZZI SMS "AGELLO"

19 112 Palestra c/o Scuola elementare Braguti via Treviglio - Crema

I.P.S.I.A. MARAZZI S. ELEMENTARE BRAGUTI

20 107 Palestra Comune Crema "Serio" I.I.S. STANGA

21 108 Convitto nel Castello - Pandino I.I.S. STANGA

22 109 Palestra Comunale - Pandino I.I.S. STANGA

23 34 Fabbricato di Via Bovis – Caseificio PANDINO I.I.S. STANGA

24 36 Fabbricato di Via Bovis – Istituto PANDINO I.I.S. STANGA

25 25 Ex Torre civica Soresina Prov. di Cremona SETTORE 35 - CENTRO PER L'IMPIEGO I.I.S. GHISLERI (SOLO PALESTRA) COMUNE DI SORESINA

26 95 Palestra Comune Casalmaggiore via Marconi I.I.S. G. ROMANI + SCUOLE ELEMENTARI COMUNALI

IN LOCAZIONE O ALTRO TIPO DI RAPPORTO A CARATTERE ONEROSO

ANNO SCOLASTICO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

TIPOLOGIA Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

10 10 10 10

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 46 Istituto "Sacra Famiglia" - Cremona LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI

2 26 Fabbricato di via Santa Maria della Croce - Crema

L.C. ALESSANDRO RACCHETTI

3 27 Fabbricato di Via Libero Comune - Crema I.I.S. G. GALILEI

4 102 Palestra dell’Opera Pia Oratorio S. Luigi - Crema

L.C. ALESSANDRO RACCHETTI I.I.S. SRAFFA

5 105 Palestra privata parrocchia “Cuore immacolato di Maria” - Crema

LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI

6 47 Istituto Canossiane - Crema I.I.S. G. GALILEI I.I.S. STANGA

7 28 Fabbricato "Zucchi-Falcina” - Soresina I.I.S. GHISLERI Il contratto di locazione, in scadenza 31 dicembre 2017, sarà rinnovato per l’utilizzo del solo piano terra.

8 35 Fabbricato di Via Bovis - Ex Scuola Media – Pandino

I.I.S. STANGA

9 6 Cascina "Gallotta di Sotto" – Castelleone I.I.S. STANGA

10 190 Fabbricato di Via Dogali - Laboratori di Cucina e Sala – Crema

I.I.S. SRAFFA Nuovo contratto di locazione, sottoscritto in data 1 settembre 2016.

[Fonte dati: SETTORE PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA GESTIONE IMMOBILI]

2.4.2 EDILIZIA NON SCOLASTICA

IN PROPRIETA'

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ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

TIPOLOGIA Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

29 29 29 29

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 12 Magazzino di Cremona Prov. Di Cremona Settore 53

2 122 Area Adiacente Palazzo Ghisalberti via Milano - Cremona

Non Utilizzato Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

3 21 Ex Chiesa di "S. Vitale" - Cremona Prov. di Cremona Spazio Espositivo Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

4 124 Case Cantoniere Via Rosario - Cremona 1 appartamento utilizzato come ufficio Prov. Di Cremona Settore 53 1 appartamento utilizzato come alloggio di servizio personale Prov. Di Cremona Settore 53

5 54 Palazzo Stanga-Trecco In parte utilizzato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona ed in parte come spazio espositivo-museale

6 127 Ex casa Custode Complesso di Via delle Grazie - Crema

Uso scolastico accessorio

7 11 Magazzino di Crema Prov. Di Cremona Settore 53

8 /// Terreno Provinciale Comune di Crema fg.47 mapp.2, 4, 712, 710, 729 e 736

Disponibili per costruzione nuovo edificio scolastico Immobili inseriti nel patrimonio disponibile dell’Ente

9 123 Casa Cantoniera e rustico - Crema 2 appartamenti non utilizzati

10 7 Cascina "STELLA"e Centro Visite Bosco Didattico - Castelleone

Prov. Di Cremona Settore 52

11 120 Casa Cantoniera di Castelleone + Deposito Utilizzato il deposito Prov. Di Cremona Settore 53

12 129 Discarica di Castelleone In Gestione Al Settore 52

13 125 Casa cantoniera - Gussola 1 appartamento utilizzato come alloggio di servizio personale Prov. Di Cremona Settore 53 1 appartamento non utilizzato

14 13 Magazzino di Gussola Prov. Di Cremona Settore 53

15 14 Casa cantoniera di Soresina Prov. Di Cremona Settore 53

16 19 Ex Allevamento Selvaggina (Brancere) solo fabbricato

Utilizzato Dal Comune Di Stagno Lombardo Per Sede Protezione Civile

17 29 Fabbricato di Borno compresi terreni all'intorno

Non utilizzato Immobili inseriti nel patrimonio disponibile dell’Ente

18 30 Fabbricato di Maderno Concesso in comodato Istituto Ospedaliero di Sospiro Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

19 72 Casa cantoniera di Soncino Non utilizzato

30

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Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

20 73 Casa cantoniera di Cicognolo Non Utilizzato Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

21 78 Casa cantoniera di Calvatone Non Utilizzato Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

22 74 Deposito Adiacente Casa cantoniera di Calvatone

Prov. Di Cremona Settore 53

23 77 Cantoniera di Torre de Picenardi Non Utilizzato Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

24 79 Casa cantoniera di Castelverde Prov. Di Cremona Settore 53

25 80 Magazzini di Castelverde Prov. Di Cremona Settore 53

26 85 Cantoniera di S. Giovanni in Croce Non Utilizzato Immobile inserito nel patrimonio disponibile dell’Ente

27 191 Capannone fg.4 mapp.370 – Trescore Cremasco

Prov. Di Cremona Settore 53 Sequestrato alla malavita organizzata e conferito a titolo gratuito alla Provincia di Cremona in forza del Decreto dell’A.N.B.S.C. prot. interno n.0033303 del 26 luglio 2016 – Nota di trascrizione della Conservatoria di Lodi del 9 giugno 2017 prot. n.49728 del 29 giugno 2017

28 192 Capannone fg.4 mapp.378 – Trescore Cremasco

Prov. Di Cremona Settore 53 Sequestrato alla malavita organizzata e conferito a titolo gratuito alla Provincia di Cremona in forza del Decreto dell’A.N.B.S.C. prot. interno n.0033303 del 26 luglio 2016 – Nota di trascrizione della Conservatoria di Lodi del 9 giugno 2017 prot. n.49728 del 29 giugno 2017

29 /// Reliquati vari Non Utilizzati Diversi mappali inseriti nel patrimonio disponibile dell’Ente

IN USO GRATUITO (CONVENZIONI, COMODATI O ALTRI TITOLO DI GODIMENTO)

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

TIPOLOGIA Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

14 14 14 14

COD. FABB. (UBICAZIONE

INVENTARIO BENI MOBILI)

DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 10 Centro direzionale Crema Prov. Di Cremona Settore 35 - Centro Per L'impiego

2 40 Fabbricato di Via Massarotti Cremona Prov. Di Cremona Settore 35 - Centro Per L'impiego

4 130 Altri immobili nell'area Porto In Gestione Al Settore 52

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5 131 Palazzina Doganale Agenzia Delle Dogane (vedi Gestione Settore 52)

6 132 Vecchio Capannone Porto di Cremona

In Gestione Al Settore 52 (utilizzato da Società PORTO POLO LOGISTICO DI CREMONA che si occupa movimentazione merci all'interno del porto di Cremona – versa alla Provincia un importo variabile a seconda di quanto spazio occupa)

7 133 Nuovo Capannone Porto di Cremona

In Gestione Al Settore 52 (utilizzato da Società PORTO POLO LOGISTICO DI CREMONA che si occupa movimentazione merci all'interno del porto di Cremona – versa alla Provincia un importo variabile a seconda di quanto spazio occupa)

8 134 Capannone Dogana

In Gestione Al Settore 52 (utilizzato da Consorzio Navigare Adda si occupa di gestire i pontili del porto versa alla Provincia un importo dipendente dall'area effettivamente occupata.

9 143 Centro Servizi Porto In Gestione Al Settore 52

10 148 Cascina Maraschino Bosso In Gestione Al Settore 52 (comodato gratuito)

11 147 Cascina via Milano Foglio 67 Mappale 69 In Gestione Al Settore 52 (comodato gratuito)

12 138 Discarica di tipo A al Porto di Cremona

In Gestione al Settore 52 (posta chiusura gestita da AEM incarico dalla Provincia gestione smaltimento percolato , analisi percolato ecc.).

13 140 Terreni dell'area Porto Pizzighettone In Gestione Al Settore 52 (bacino di viraggio)

14 119 Area Esterna Depuratore di Montodine Prov. Di Cremona Settore 52

IN LOCAZIONE O ALTRO TIPO DI RAPPORTO A CARATTERE ONEROSO

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

TIPOLOGIA Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

10 8 8 8

COD. FABB. (UBICAZIONE

INVENTARIO BENI MOBILI)

DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 70 Palazzina Uffici Porto-Canale (Piano Terra, Piano Primo, Piano 2 e Piano 3)

Prov. di Cremona (Escluso parte Piano Primo occupato da soggetti privati : Nerviani e Consorzio Navigare Adda versano alla Provincia i contratti di locazioni)

2 23 Fabbricato Piazza XXIV Maggio, 2 CREMONA (ex provveditorato agli studi)

MIUR-Ufficio Scolastico per la Lombardia – Sede territoriale di Cremona. Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

3 31 Fabbricato di Via Belfuso Prov. Di Cremona Settore 40 +Settore 32 Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

4 32 Fabbricato di Via Bella Rocca Prov. Di Cremona Settore 53 Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

5 82 Piano 2 del Condominio Olimpia – uffici di Prov. Di Cremona Settore 52

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corso V.Emanuele n.28 Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012 (Sub locazione 2° piano ATO).

6 58 Palazzo Tinti-Pallavicino-Clavello (escluso parte Prefettura)

Sede centrale uffici Provincia di Cremona Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012.

7 56 Palazzo Provinciale di Casalmaggiore Prov. Di Cremona Settore 35 - Centro Per L'impiego (solo piano terra) Uffici Decentrati Inps (primo piano)

8 161 Palazzo Camera di Commercio Piazza Stradivari n.5 piano III

Prov. Di Cremona Settore 35 Nuovo contratto di locazione con la Camera di Commercio di Cremona sottoscritto in data 29 settembre 2016

[Fonte dati: SETTORE PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA GESTIONE IMMOBILI

ELENCO IMMOBILI APPORTATI/COMPRAVENDUTI AL 28.12.2012 AL FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE ERIDANO

COD. FABB. (UBICAZIONE INVENTARIO BENI MOBILI)

IMMOBILI APPORTATI AL FONDO

1 20 Complesso imm.re Monastero di S.Monica

2 58 Palazzo Tinti-Pallavicino-Clavello (parte occupata dalla Prefettura)

3 1 Aeroporto in località Migliaro (alienato dal Fondo nel 2016)

4 98 Porzione di un immobile ex Sede Genio Civile

5 19 Terreni in località Brancere

6 58 Palazzo Tinti-Pallavicino-Clavello (parte occupata dalla Provincia)

7 56 Palazzo Provinciale di Casalmaggiore (parte occupata INPS)

8 56 Palazzo Provincilale di Casalmaggiore (parte occupata Uffici Provincia)

9 16 Piano 2 del Condominio Olimpia – uffici di corso V.Emanuele n.28 (parte occupata da ATO)

COD. FABB. (UBICAZIONE INVENTARIO BENI MOBILI)

IMMOBILI COMPRAVENDUTI AL FONDO

1 9 Caserma CC di Casalmaggiore

2 8 Caserma CC di Cremona

3 23 Fabbricato Piazza XXIV Maggio, 2 CREMONA (ex provveditorato agli studi)

4 16 Piano 1 del Condominio Olimpia – uffici di corso V.Emanuele n.28 (parte occupata da Uffici Provinciali)

5 31/32 Via Bel Fuso 4 – 6/ via Bella Rocca 7

6 57 Palazzo Provinciale di Crema [Fonte dati: SETTORE PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA GESTIONE IMMOBILI

2.4.3 BENI MOBILI

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TIPOLOGIA Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

1.3.2.5 Mezzi operativi n. 21 n. 21 n. 21 n. 21 n. 21

1.3.2.6 Veicoli n. 81 n. 81 n. 81 n. 81 n. 81

[Fonte dati: SETTORE INFRASTRUTTURE STRADALI -U.O. Manutenzione Strade e Sicurezza Stradale]

TIPOLOGIA Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

1.3.2.7 Centro elab. dati sì sì sì sì sì

1.3.2.8 PC totali n. 498 n. 395 n. 390 n. 380 n. 370

[Fonte dati Ufficio Servizi Informativi [email protected]]

2.4.4 PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI RELATIVO AL TRIENNIO Approvato con delibera del Consiglio Provinciale n. 16 del 19.9.2017 di cui all'allegato 5).

2.5 I programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi

Descrizione (oggetto dell’opera)

Missione

e

Program

ma

Anno

di impeg

no fondi

Importo (Euro)

Fonti di

finanziamento (descrizione

estremi)

Stato di

attuazione totale già

liquidato

I.I.S. Galilei-

Crema-

Ristrutturazione

delle Officine e del

Laboratorio

chimica biennio.

04 - 02

2016

1.030.160

681.151,60

Mutui BEI (Banca

Europea degli

investimenti) a

totale carico dello

Stato

Lavori conclusi

– Da pagare

certificato di

regolare

esecuzione

S.P. CR ex S.S. n.

498 “Soncinese”–

Completamento

tangenziale di

Soncino 10 - 05 2014 4.040.000 1.926.714,54

Contributo

regionale €

2.406.000,00 Contributo

provinciale €

1.634.000,00

Lavori ultimati

– In corso

operazioni di

collaudo

S.P. CR ex S.S. n.

415 “Paullese” -

Lotto n. 2

“Realizzazione

tronco Dovera-

Spino d'Adda

comprese le

mitigazioni

dell’intera tratta”

10 - 05 2012 44.196.000 38.512.865,69

Contributo

regionale €

41.097.000,00 Provincia di

Cremona €

3.099.000,00

Ultimato

collaudo - Da

effettuare

liquidazioni

relative agli

espropri

Percorso ciclabile

“Cremona-

Brescia”- Tratto da

Cremona a

Brazzuoli di

10 - 05 2015 1.000.000 748.461,023

Contributi privati

€ 600.000,00 Fondi provinciali

(Avanzo ammin.)

€ 400.000,00

Lavori conclusi

- Da effettuare

liquidazioni

relative agli

espropri

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Pozzaglio ed Uniti.

S.P. n.33 “ Seniga-

Isola Pescaroli”

(CR) – S.P. n. 10

“Di Cremona I° e di

Cremona II° e del

ponte sul Po” (PR).

Intervento di

risanamento

conservativo del

Ponte sul fiume Po

in località San

Daniele (CR) –

Rocca Bianca (PR)

LOTTO I

10 - 05 2016 1.800.000 1.258.628,41 Contributo

regionale Lavori in corso

di esecuzione

2.6 Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale 1) Piano delle alienazioni 2017-2019 come approvato da ultimo con deliberazione di consiglio n. 16 del 19.9.2017. Si evidenzia che nel bilancio 2017 risulta appostato l’importo di euro 8.800.000,00, per alienazione del complesso immobiliare di Maderno sul Garda. Somma che dovrà essere trasferita in base agli accordi alla Regione Lombardia e alla Fondazione di sospiro. 2) Piano di razionalizzazione delle partecipate. Nel bilancio dell’esercizio 2017 non è stato iscritto alcuna voce di possibile entrata. Si provvederà con variazione nel corso dell’esercizio se entro il 31 dicembre si concretizzano le possibili dismissioni. 3) Dividendi straordinari di Autostrade Centro Padane SPA. Entrata straordinaria , non iscritta attualmente a Bilancio ammontante a circa euro 4.500.000,00 quale riparto di riserve da parte della Società. Importo la cui erogazione è attualmente soggetta al verificarsi di alcune condizioni che bloccano la certezza, la liquidità e l’esigibilità dello stesso. 4) Stipula di mutui con la cassa DD.PP. per euro 1.593.951,89 entro il 31.12.2017 iscritti a bilancio nelle annualità successive in quanto mutui flessibili concessi dal Ministero dell’ambiente a tasso agevolato dello 0,25% annuo x 20 anni, ai sensi dell’art. 9 dl 24/06/2014 n. 91 e del decreto interministeriale n. 66 del 14/04/2015 per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici. 5) Contributo da parte dello stato x investimenti su SS.PP. ex anas art. 20 c.3 e 4 del DL. 50/2017 per euro 1.526.496,77. 6) Trasferimenti da parte di Regione Lombardia: - per investimenti finanziati con mutui Bei 2016 nel campo dell’edilizia scolastica le cui appostazione contabili trovano riscontro nelle diverse annualità di bilancio in base ai cronoprogrammi dei lavori; - interventi sul porto di Cremona; - interventi per patto sullo sviluppo in base agli accordi sottoscritti con regione sia nel campo viabilistico che per strutture edilizie. 7) Da Inail x scuola innovativa a Crema, previsto euro 1.000.000,00 vendita del terreno per il finanziamento degli incarichi di progettazione. 8) Da avanzo di amministrazione interventi su SS.PP. ed ex Statali per euro 500.000,00 e sul ponte sul Po a San Daniele per euro 1.734.712,85; 9) Acquisizione a titolo gratuito di due capannoni in comune di Trescore Cremasco euro 245.560,00; 10) Riacquisto quote di Fondi immobiliari “Fondo Eridano” complesso S. Monica per euro 6.100.000,00.

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Va osservato che la programmazione e la previsione delle opere pubbliche è fondata sul Programma triennale delle opere pubbliche e sul relativo programma annuale, parte integrante del DUP 2017/2019. Le norme ex d.lgs 163/2002 e smi prevedevano la scansione della procedura di approvazione dell’articolata programmazione dei lavori pubblici e dell’aggiornamento annuale, articolato in tre momenti imprescindibili, caratterizzati dall’approvazione dello schema del programma in Giunta entro il 15 ottobre; dalla conseguente assicurazione della pubblicità, con la pubblicazione all’albo pretorio per almeno 60 giorno, e infine all’approvazione definitiva del programma triennale, quale allegato al bilancio di previsione. Le norme risultano superate a seguito del nuovo codice dei contratti, d. lgs 50/2016 corretto dal d.lgs 56/2017 e della nuova contabilità armonizzata, d.lgs 118/2011 e smi.

In sede di approvazione del DUP deve essere ricompreso anche il programma triennale delle opere pubbliche; tuttavia, in attesa dell’emanazione del decreto di cui all’art. 21 comma 8 del d.lgs 50/2016, tenuto conto della disciplina provvisoria prevista dall’art. 216 c. 3 del medesimo decreto, la programmazione triennale delle opere pubbliche è realizzata sulla base delle procedure e schemi tipo di cui al DM 24/10/2014. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui all’art. 21 c.8 si devono applicare gli atti di programmazione già adottati ed efficaci all’interno dei quali l’amministrazione ha individuato un ordine di priorità degli interventi.

Gli importi inclusi nello schema trovano riferimento nel bilancio di previsione.

Il programma triennale 2017-2019 ed elenco annuale delle opere pubbliche è stato adottato con deliberazione del Presidente n. 190 del 28 ottobre 2016, immediatamente eseguibile; con deliberazione del Presidente n. 18 del 09/02/2017 è stato integrato il Programma Triennale 2017-2019 e si provvede alla sua approvazione definitiva contestualmente all’approvazione del DUP 2017-2019. E’ stato altresì definito il cronoprogramma contenente la previsione degli stati di avanzamento lavori (SAL), relativo agli interventi di investimento programmati.

Il programma, dopo la sua approvazione consiliare, in sede di approvazione di DUP, verrà trasmesso all’Osservatorio dei lavori pubblici.

Per una migliore disamina progettuale dell'Ente si rinvia alla tabella di cui all'allegato n. 2) relativa alla programmazione triennale 2017-2019 degli investimenti iscritti nel Titolo II Uscita

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2.7 L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato

Il supplemento ordinario n. 134 della Gazzetta ufficiale n. 265 del 14/11/2011 ha pubblicato la legge n. 183 del 12/11/2011 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, la cosiddetta “legge di stabilità” per il 2012. L’art. 8 “disposizioni in materia di debito pubblico degli enti locali” impone il rispetto di aliquote diverse vigenti tempo per tempo circa il rapporto percentuale tra interessi passivi e accertamenti dei primi tre titoli dell’entrata per poter assumere nuovi mutui. Il comma 11 dell’articolo 16 del decreto legge n. 95 del 2012 ha chiarito che l’articolo 204 del TUEL si interpreta nel senso che l’ente locale nell’assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato deve esclusivamente prendere a riferimento il valore soglia previsto nell’anno di assunzione del nuovo indebitamento e non già nel triennio di riferimento. La programmazione iscritta nel triennio 2017-2019 è conforme al dettato normativo essendo la percentuale di indebitamento inferiore per l’anno 2017 alla percentuale stabilita dalla legge. La situazione dell’ente attuale ha il seguente andamento:

ANNO INTERESSI PASSIVI

ENTRATE CORRENTI % INDEBITAMENTO % LIMITE STABILITO DALLA

LEGGE

2009 4.362.955,00 77.257.161,90 Su 2007 5,65 15

2010 4.353.975,21 73.103.710,00 Su 2008 5,96 15

2011 4.535.128,85 67.166.718,00 Su 2009 6,75 12

2012 2.251.065,06 73.001.155,29 Su 2010 3,08 8

2013 3.717.195,03 73.506.589,99 Su 2011 5,06 8

2014 0 (*) 65.920.897,21 Su 2012 0 8

2015 0 (*) 58.755.426,06 Su 2013 0 10

2016 5.676,70 56.092.414,62 Su 2014 0,01 10

2017 397.400,00 54.422.102,63 Su 2015 0,73 10

2018 4.005.611,89 52.713.618,91 Su 2016 7,60 10

2019 3.883.764,40 51.845.976,13 Su prev.2017 7,49 10

(*) l’importo indicato in tabella è al netto dei contributi statali in conto interessi. La copertura finanziaria delle spese di investimento è costituita da risorse accertate esigibili nell’esercizio in corso di gestione o la cui esigibilità sia nella piena discrezionalità dell’Ente o di altra P.A. e dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Si dovrà porre particolare attenzione alla gestione dello stock di debito che è così riassunto:

Anno 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

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Residuo debito 103.576.225,72 92.477.354,40 89.391.195,54 88.834.492,35 88.253.638,27 87.556.097,92 86.599.360,92 83.079.269,70

Nuovi prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 468.951,89 1.125.000,00

Prestiti rimborsati -1.953.667,41 -3.086.158,86 -556.703,19 -580.854,08 -697.540,35 -956.737,00 -3.989.043,11 -4.011.673,62

Estinzioni anticipate -10.087.608,16 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Restit. rate da CDP 942.404,25 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale fine anno 92.477.354,40 89.391.195,54 88.834.492,35 88.253.638,27 87.556.097,92 86.599.360,92 83.079.269,70 80.192.596,08

Gli oneri finanziari per l’ammortamento dei prestiti sono riassunti nella seguente tabella:

ANNO 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

ONERI FINANZIARI

2.431.047,46 3.867.650,31 36.832,81 21.200,19 34.552,00 425.510,00 4.033.721,89 3.911.874,40

QUOTA CAPITALE

12.041.275,57 3.086.158,86 556.703,19 580.854,08 697.540,35 956.737,00 3.989.043,11 4.011.673,62

TOTALE 14.472.323,03 6.953.809,17 593.536,00 602.054,27 732.092,35 1.382.247,00 8.022.765,00 7.923.548,02

I prospetti relativi ai limiti dell’indebitamento sono allegati

2.8 Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni relative ai vincoli di finanza pubblica

Il nuovo pareggio di bilancio di competenza si applica a tutti i Comuni (compresi i quasi 2mila con meno di mille abitanti, finora esclusi dal patto di stabilità), alle Province e Città metropolitane e alle Regioni. Il nuovo obbligo richiede di conseguire un saldo non negativo (anche pari a zero) calcolato in termini di competenza fra le entrate finali (primi 5 titoli del bilancio armonizzato) e le spese finali (primi 3 titoli del bilancio). Tale saldo può essere eventualmente modificato dall'intervento della Regione. Restano infatti confermati i meccanismi di flessibilità regionale e la possibilità di scambio di spazi a livello nazionale. Le Regioni potranno autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il saldo di competenza per consentire esclusivamente un aumento di spese in conto capitale, purché sia garantito l'obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento dei restanti enti locali della regione e della Regione stessa. I commi da 463 a 482 della legge 232/2016 introducono le nuove regole del pareggio di bilancio per gli enti territoriali ai fini del loro concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. L’intervento consegue alle modifiche recentemente operate sulla disciplina dell’equilibrio di bilancio di regioni ed enti locali contenuta nella legge n.243/2012 di attuazione del principio del pareggio di bilancio. In sostanza, mediante i commi in esame vengono messe a regime, con alcune significative modifiche, le regole sul pareggio già introdotte, alcune per il solo 2016, con la legge di stabilità 2016, che vengono pertanto contestualmente soppresse. Sono inoltre disciplinati gli obblighi in capo ai predetti enti al fine del monitoraggio degli adempimenti e un articolato sistema sanzionatorio/premiale da applicare,

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rispettivamente, in caso di mancato conseguimento del saldo non negativo tra entrate finali e spese finali e in caso di rispetto del saldo a determinate condizioni. Il comma 463 dispone, a decorrere dall'anno 2017, la cessazione dell'applicazione dei commi da 709 a 712 e da 719 a 734, dell'articolo 1, della legge n. 208 del 2015, concernente il conseguimento del pareggio del bilancio per gli enti locali e le regioni ovvero del saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Restano fermi gli adempimenti degli enti territoriali relativi al monitoraggio e alla certificazione del saldo di cui all'articolo 1, comma 710 della legge n. 208 del 2015, nonché l'applicazione delle sanzioni in caso di mancato conseguimento del saldo 2016, di cui al medesimo comma 710. Sono, altresì, fatti salvi gli effetti connessi all'applicazione nell’anno 2016 dei patti di solidarietà di cui ai commi da 728 a 732 dell'articolo 1 della legge, n. 208 del 2015 ovvero delle misure di flessibilità della regola del pareggio di bilancio in ambito regionale e nazionale. Il comma 464 abroga l'ultimo periodo del comma 721 dell'articolo 1 della legge n. 208 del 2015 nella parte in cui dispone la non erogazione da parte del Ministero dell'interno delle risorse o trasferimenti sospesi, per effetto della mancata trasmissione da parte dell'ente locale della certificazione concernente la verifica dell'obiettivo di saldo, qualora l'attestazione sia trasmessa decorsi sessanta giorni dal termine stabilito per l'approvazione del rendiconto della gestione. Il comma 465 stabilisce che le disposizioni di cui ai commi da 463 a 484 costituiscono, per le regioni, i comuni, le province, le città metropolitane e le province autonome di Trento e di Bolzano, principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione. Il comma 466, per gli enti indicati al precedente comma 465, definisce, a decorrere dall'anno 2017, il concorso al conseguimento dei saldi di finanza pubblica. Tale concorso consiste nel conseguire, sia in fase previsionale che di rendiconto, un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, ai sensi dell'articolo 9, comma 1, della legge n. 243 del 2012. Si tratta del medesimo saldo previsto dal comma 710 della legge di stabilità 2016, che viene però ora riferito, nel comma 466 in esame, all’articolo 9 della legge n.243/2012, che a seguito delle modifiche ad essa apportate dalla legge n. 164/2016 riporta ora anche esso tale saldo; si ricorda che in base al testo dell’articolo 9, comma 1 vigente quando era stato introdotto il suddetto comma 710, per regioni ed enti locali si prevedevano quattro diversi saldi, vale a dire un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali, nonché un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti Il successivo comma 1-bis del medesimo articolo 9, anche esso richiamato dal comma 466 in esame, specifica quali sono le entrate finali e le spese finali da considerare ai fini del predetto saldo. Si tratta dei titoli 1, 2, 3, 4 e 5 delle entrate dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo n. 118 del 2011 e per le spese dei titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di bilancio. I titoli delle entrate dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo n. 118 del 2011 sono i seguenti: TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa; TITOLO 2: Trasferimenti correnti; TITOLO 3: Entrate extratributarie; TITOLO 4: Entrate in conto capitale; TITOLO 5: Entrate da riduzione di attività finanziarie. I titoli delle spese dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo n. 18 del 2011 sono i seguenti: TITOLO 1: Spese correnti; TITOLO 2: Spese in conto capitale; TITOLO 3: Spese per incremento di attività finanziarie. Per gli anni 2017-2019 il medesimo comma 466 prevede che nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa al netto della quota rinveniente dal ricorso all’indebitamento. A decorrere dall'esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali. Non rileva la quota del fondo pluriennale vincolato di entrata che finanzia gli impegni cancellati definitivamente dopo l’approvazione del rendiconto dell’anno precedente. La distinzione tra i due diversi periodi temporali, triennale il primo ed a regime il secondo, è in linea con quanto previsto dal comma 1-bis, dell'articolo 9, della legge n. 243 del 2012 che prevede una fase transitoria per gli anni 2017-2019, durante la quale spetta alla legge di bilancio, compatibilmente con gli

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obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, disporre l'introduzione del fondo pluriennale vincolato nel calcolo del saldo. L'inclusione definitiva nel saldo del citato fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali, è stabilita a decorrere dall'esercizio 2020. Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell'ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l'entrata. Si tratta, più precisamente, di un saldo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, che nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’allegato 1 del D.Lgs. n. 118/2011, e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Il fondo pluriennale vincolato è alimentato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese. Le risorse del fondo sono destinate prevalentemente a spese in conto capitale, ma possono essere destinate a garantire la copertura di spese correnti, ad esempio quelle impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa. Esso – va sottolineato - risulta immediatamente utilizzabile a seguito dell'accertamento delle entrate che lo finanziano, consentendo in tal modo di poter procedere all'impegno delle spese esigibili nell'esercizio in corso (la cui copertura è costituita dalle entrate accertate nel medesimo esercizio finanziario), e all'impegno delle spese esigibili negli esercizi successivi (la cui copertura è effettuata dal fondo). In altre parole, il principio della competenza potenziata prevede che il fondo pluriennale vincolato sia uno strumento di rappresentazione della programmazione e previsione delle spese pubbliche territoriali, sia correnti sia di investimento, che evidenzi con trasparenza e attendibilità il procedimento di impiego delle risorse acquisite dall’ente che richiedono un periodo di tempo ultrannuale per il loro effettivo impiego ed utilizzo per le finalità programmate e previste. In particolare, la programmazione e la previsione delle opere pubbliche è fondata sul Programma triennale delle opere pubbliche e relativo elenco annuale di cui alla vigente normativa che prevedono, tra l’altro, la formulazione del cronoprogramma (previsione dei SAL) relativo agli interventi di investimento programmati. Il comma 467 precisa che le risorse accantonate nel fondo pluriennale di spesa dell’esercizio 2015 in applicazione del punto 5.4 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all'allegato 4/2 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, per finanziare le spese contenute nei quadri economici relative a investimenti per lavori pubblici e quelle per procedure di affidamento già attivate, se non utilizzate possono essere conservate nel fondo pluriennale vincolato di spesa dell’esercizio 2016 anziché confluire nel risultato di amministrazione. Perché ciò sia possibile occorre che l'ente finanzi opere per le quali disponga del progetto esecutivo degli investimenti redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del cronoprogramma di spesa e a condizione che il bilancio di previsione 2017 – 2019 sia approvato entro il 31 gennaio 2017. Tali risorse confluiscono nel risultato di amministrazione se entro l’esercizio 2017 non sono assunti i relativi impegni di spesa. Si ricorda che il principio contabile 5.4 concernente la contabilità finanziaria di cui al decreto legislativo n. 118 del 2011 stabilisce che nel caso in cui non vi sia aggiudicazione definitiva, entro l’anno successivo, le risorse accertate cui il fondo pluriennale si riferisce confluiscono nell’avanzo di amministrazione vincolato per la riprogrammazione dell’intervento in c/capitale ed il fondo pluriennale deve essere ridotto di pari importo. I commi da 468 a 474 disciplinano gli adempimenti cui sono tenuti gli enti territoriali al fine del monitoraggio del rispetto dell'obiettivo del pareggio di bilancio. Il comma 468 dispone che al bilancio di previsione sia allegato il prospetto dimostrativo del rispetto del saldo di cui al comma 466, previsto nell’allegato n. 9 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, vigente alla data dell’approvazione di tale documento contabile. A tal fine, il prospetto allegato al bilancio di previsione non considera gli stanziamenti non finanziati dall’avanzo di amministrazione del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi spese e rischi futuri concernenti accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Il prospetto è aggiornato dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato - a seguito di successivi interventi normativi volti a modificare le regole vigenti di

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riferimento, dandone comunicazione alla Commissione per l’armonizzazione degli enti territoriali. Entro 60 giorni dall’aggiornamento, il Consiglio dell'ente territoriale approva le necessarie variazioni al bilancio di previsione. Il medesimo comma dispone inoltre che nel corso dell’esercizio, ai fini della verifica del rispetto del saldo, il prospetto dimostrativo è allegato alle variazioni di bilancio approvate dal Consiglio e alle variazioni: a) approvate dal Presidente riguardanti il fondo pluriennale vincolato, effettuate entro i termini di approvazione del rendiconto; b) effettuate dai responsabili della spesa o, in assenza di disciplina, dal responsabile finanziario, relative a variazioni di bilancio fra gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato e gli stanziamenti correlati, in termini di competenza e di cassa, se relativa al fondo pluriennale vincolato non rilevante ai fini del saldo di cui al comma 466; c) effettuate dai responsabili della spesa o, in assenza di disciplina, dal responsabile finanziario, in caso di variazioni di esigibilità della spesa, e relative a stanziamenti riferiti a operazioni di indebitamento già autorizzate e perfezionate, contabilizzate secondo l'andamento della correlata spesa, e le variazioni a stanziamenti correlati ai contributi a rendicontazione; d) approvate dal Presidente per l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici, per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore, nonché per l'utilizzo della quota accantonata del risultato di amministrazione riguardante i residui; Il comma 469 dispone che gli enti territoriali trasmettano alla Ragioneria generale dello Stato le informazioni riguardanti le risultanze del saldo di cui al comma 466, con tempi e modalità definiti con decreti del predetto Ministero sentite, rispettivamente, la Conferenza Stato-città ed autonomie locali e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Il comma 470 stabilisce che ciascun ente, ai fini della verifica del rispetto dell’obiettivo di saldo, debba inviare alla Ragioneria generale dello Stato, entro il termine perentorio del 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento una certificazione dei risultati conseguiti, firmata dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall'organo di revisione economico-finanziaria. La mancata trasmissione della certificazione entro il termine perentorio del 31 marzo costituisce inadempimento all’obbligo del pareggio di bilancio. Nel caso in cui la certificazione, sebbene in ritardo, sia trasmessa entro il successivo 30 aprile e attesti il conseguimento dell’obiettivo di saldo di cui al comma 466, si applicano, nei dodici mesi successivi al ritardato invio, le sole disposizioni in materia di divieto di assunzione di personale di cui al comma 475, lettera e), limitatamente alle assunzioni di personale a tempo indeterminato. Il comma 471 attribuisce all'organo di revisione economico-finanziaria, decorsi trenta giorni dal termine stabilito per l'approvazione del rendiconto di gestione, in caso di mancata trasmissione da parte dell'ente locale della certificazione, il compito, in qualità di commissario ad acta, pena la decadenza dal ruolo di revisore, di assicurare l'assolvimento dell'adempimento e trasmettere la predetta certificazione entro i successivi trenta giorni. Nel caso in cui la certificazione sia trasmessa dal commissario ad acta entro sessanta giorni dal termine stabilito per l'approvazione del rendiconto di gestione e attesti il conseguimento dell’obiettivo di saldo di cui al comma 466, si applicano le disposizioni in materia di divieto di assunzione di personale e di riduzione delle indennità degli organi politici, di cui al comma 475, lettere e) ed f). Sino alla data di trasmissione da parte del commissario ad acta, le erogazioni di risorse o trasferimenti da parte del Ministero dell'interno relative all’anno successivo a quello di riferimento sono sospese e, a tal fine, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato provvede a trasmettere apposita comunicazione al predetto Ministero. Il comma 473 impone la corrispondenza tra i dati contabili rilevanti ai fini del conseguimento del saldo di cui al comma 466 e le risultanze del rendiconto di gestione. Nel caso in cui la certificazione trasmessa sia difforme dalle risultanze del rendiconto di gestione, gli enti sono tenuti ad inviare una nuova certificazione a rettifica della precedente, entro il termine perentorio di sessanta giorni dall'approvazione del rendiconto e, comunque, non oltre il 30 giugno del medesimo anno per gli enti locali e il 30 settembre per le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

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Il comma 474 dispone che decorsi i termini del 30 giugno e del 30 settembre previsti dal comma 473, gli enti sono comunque tenuti ad inviare una nuova certificazione, a rettifica della precedente, solo nel caso in cui essi rilevino, rispetto a quanto già certificato, un peggioramento del proprio posizionamento rispetto all'obiettivo di saldo di cui al comma 466. Il comma 475, in linea con quanto previsto dall'articolo 9, comma 4, della legge n. 243 del 2012, stabilisce una serie di sanzioni in caso di mancato conseguimento del saldo di cui al comma 466. In particolare:

1. la Provincia è assoggettata ad una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio in misura pari all’importo corrispondente allo scostamento registrato Le suddette riduzioni, in linea con quanto previsto dall'articolo 9, comma 2, della legge n. 243 del 2012 devono essere recuperate nel triennio successivo a quello di inadempienza in quote costanti per ciascun anno. In caso di incapienza, per uno o più anni del triennio di riferimento, gli enti locali sono tenuti a versare all’entrata del bilancio dello Stato le somme residue di ciascuna quota annuale, entro l'anno di competenza delle medesime quote. In caso di mancato versamento delle predette somme residue nell’anno successivo, il recupero è operato con le procedure di cui ai commi 128 e 129 dell’articolo 1 della legge di stabilità 24 dicembre 2012, n. 228, a valere su qualunque assegnazione finanziaria dovuta dal Ministero dell'interno e, in caso di incapienza, a trattenere le relative somme, per i comuni interessati, all'atto del pagamento agli stessi dell'imposta municipale propria e, per le province, all'atto del riversamento alle medesime dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori;

2. nell'anno successivo a quello di inadempienza l’ente non può impegnare spese correnti, in misura superiore all’importo dei corrispondenti impegni effettuati nell’anno precedente ridotti dell'1 per cento. La sanzione si applica con riferimento agli impegni riguardanti le funzioni esercitate in entrambi gli esercizi. A tal fine, l’importo degli impegni correnti dell’anno precedente e quello dell’anno in cui si applica la sanzione sono determinati al netto di quelli connessi a funzioni non esercitate in entrambi gli esercizi, nonché al netto degli impegni relativi ai versamenti al bilancio dello Stato effettuati come contributo alla finanza pubblica;

3. nell'anno successivo a quello di inadempienza l’ente non può ricorrere all’indebitamento per gli investimenti.

4. nell'anno successivo a quello di inadempienza l’ente non può procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. È fatto altresì divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione. Le regioni, le città metropolitane e i comuni possono comunque procedere ad assunzioni di personale a tempo determinato, con contratti di durata massima fino al 31 dicembre del medesimo esercizio, necessari a garantire l’esercizio delle funzioni di protezione civile, di polizia locale, di istruzione pubblica e del settore sociale nel rispetto del limite di spesa di cui al primo periodo del comma 28 dell’articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010, ovvero nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009;

5. nell'anno successivo a quello di inadempienza il presidente, il sindaco e i componenti della giunta in carica nell'esercizio in cui è avvenuta la violazione sono tenuti a versare al bilancio dell'ente il 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza spettanti nell'esercizio della violazione.

In relazione al sistema sanzionatorio si rammenta la disciplina generale, riferita a tutti gli enti territoriali, contenuta nell'articolo 9 della legge n. 243/2012, nel quale, ai commi da 2 a 5 si dispone che:

• qualora, in sede di rendiconto di gestione, un ente registri un valore negativo dei saldi rilevanti ai fini dell’equilibrio di bilancio, lo stesso dovrà adottare misure di correzione tali da assicurarne il recupero entro il triennio successivo, in quote costanti, salvo che lo Stato possa prevedere forme di recupero differenti;

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• l’individuazione dei premi e delle sanzioni da applicare nei confronti degli enti territoriali in caso di mancato conseguimento dell’equilibrio di bilancio è rinviata alla legge dello Stato che deve attenersi ai seguenti principi:

1. proporzionalità fra premi e sanzioni;

2. proporzionalità fra sanzioni e violazioni;

3. destinazione dei proventi delle sanzioni a favore dei premi agli enti del medesimo comparto che hanno rispettato i propri obiettivi;

• al fine di assicurare il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea, viene fatta salva la possibilità di prevedere con legge dello Stato ulteriori obblighi per gli enti territoriali in materia di concorso al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.

Il comma 476 introduce una gradualità nell'applicazione delle sanzioni prevedendo nel caso in cui il mancato conseguimento del saldo di cui al comma 466 sia inferiore al 3 per cento degli accertamenti delle entrate finali dell’esercizio del mancato conseguimento del saldo, nell'anno successivo a quello dell'inadempienza la sanzione: 1) di cui al comma 475, lettera c), riferita al limite alle spese correnti, è applicata imponendo agli impegni di parte corrente, un limite pari all'importo dei corrispondenti impegni dell'anno precedente; 2) di cui al comma 475, lettera e), relativa al divieto di assunzione, è applicata solo per assunzioni di personale a tempo indeterminato; 3) di cui al comma 475, lettera f), riferita alle indennità degli organi politici, è applicata dal presidente, dal sindaco e dai componenti della giunta in carica nell'esercizio in cui è avvenuta la violazione versando al bilancio dell’ente il 10 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza spettanti nell’esercizio della violazione e non più il 30 per cento. Resta ferma l’applicazione delle restanti sanzioni di cui al comma 475. I commi 477 e 478 prevedono che qualora il mancato conseguimento del saldo sia accertato dalla Corte dei conti nell'anno seguente a quello cui la violazione si riferisce, le sanzioni a carico dell'ente si applicano nell'anno successivo a quello della comunicazione del mancato conseguimento del saldo alla Ragioneria generale dello Stato. A tal fine si dispone l'obbligo in capo agli enti cui la Corte dei conti ha accertato il mancato conseguimento del saldo di comunicare l'inadempienza entro trenta giorni dall'accertamento della violazione mediante l'invio di una nuova certificazione alla Ragioneria generale medesima. Il comma 479 dispone, a decorrere dall'anno 2018, un sistema premiale in favore degli enti territoriali che oltre al conseguimento del saldo di cui al comma 466 conseguono una serie di risultati. Gli incentivi sono di due tipi: una premialità monetaria e un alleggerimento dei vincoli alla spesa del personale. Riassumendo, per effetto dell’introduzione dell’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione(art. 81) è stata emanata la legge n. 243/2012 la quale attualmente prevede che regioni, province e comuni rispettino in fase previsionale e a rendiconto, il pareggio di bilancio inteso come: Equilibrio finale è dato da: entrate finali: Titolo I-II-III-IV-V si sottraggono spese finali: Titolo I-II-III >/= Zero Equilibrio corrente è dato da: Entrate correnti:Titolo I-II-III si sottraggono spese correnti+Quota mutui (Titolo I+IV) >/=zero Inizialmente gli equilibri dovevano essere rispettati in termini di competenza e di cassa

Bilancio di previsione Equilibrio finale: competenza pura

Equilibrio finale: cassa

Bilancio di previsione Equilibrio economico finanziario: competenza pura

Equilibrio economico finanziario: cassa

Rendiconto Equilibrio finale: competenza pura

Equilibrio finale: cassa

Rendiconto Equilibrio economico finanziario: competenza pura

Equilibrio economico finanziario: cassa

L’equilibrio finale della competenza pura sia in sede di bilancio che di rendiconto è disciplinato dalla legge n. 208/2015 (legge di bilancio anno 2016).

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Solo il mancato rispetto dell’equilibrio finale di competenza pura, viene sanzionato. Per gli altri equilibri non sono previste sanzioni ma solamente l’obbligo, in caso di scostamento a rendiconto di recupero sul triennio successivo (art. 9 comma 4 legge n. 243/2012).

La legge di bilancio del 2017 (legge 11 dicembre 2016 n. 232) prevede in relazione al pareggio di bilancio : ·la rilevanza del FPV di entrata e di spesa per il 2017-2019, ad eccezione delle quote del debito, ·la possibilità di far rimanere nel FPV 2015 le spese connessi a progetti esecutivi, a condizione che il bilancio venga approvato entro il 31.01.2017. ·la neutralità delle economie finanziate dal FPV. ·l’obbligo di approvare il prospetto sul pareggio di bilancio anche su determinati atti del presidente e del dirigente finanziario aventi influenza sui vincoli di finanza pubblica L’art. 9 della l. 242/2012, nel testo modificato dalla l. 232/2016, prevede che i bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province autonome di Trento e Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, conseguono un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, come eventualmente modificato dall’articolo 10. Ai sensi dell’art. 1, comma 466 della L. 232/2016, a decorrere dall’anno 2017 gli enti di cui al comma 3 devono conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali , ai sensi dell’art. 9 comma 1 legge 24.12.2012 n. 243. Ai sensi del comma 1 bis del medesimo articolo le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal Decreto Lgs.vo 118/2011 e le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3, del medesimo schema di bilancio. Per gli anni 2017-2019 nelle entrate e spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa , al netto della quota rinveniente dal ricorso all’indebitamento. A decorrere dall’esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali. Relativamente allo schema di bilancio 2017-2019, autorizzatorio per il solo anno 2017 e meramente conoscitivo per l’anno 2018 e 2019, sono stati predisposti i prospetti riportati nella sezione allegati, titolati “equilibri di bilancio”. Prospetto di verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica Nel corso dell’esercizio le risultanze e i dati del prospetto di monitoraggio saranno costantemente valutati e monitorati a garanzia della necessità di mantenere il rispetto dei vincoli di legge, da un lato e, dall’altro, per assicurare comunque la realizzazione degli interventi indifferibili per situazioni di pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, oltre al rispetto dei tempi di pagamento delle fatture presentate dai fornitori. Sono stati predisposti i prospetti riportati nella sezione allegati, titolati “monitoraggio saldo di finanza

pubblica

2.9 Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa La programmazione triennale del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare annualmente unitamente al piano delle assunzioni è finalizzata a dare risposte adeguate alle esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e nel rispetto dei vincoli di legge e di finanza pubblica. Tale adempimento, obbligatorio in un contesto ordinario, in riferimento alle province, vien meno a fronte del divieto di assunzione di cui all'art. 16 comma 9 del D.L. del 95/2012, che stabilisce che “nelle more dell'attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province e' fatto comunque divieto alle stesse di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato”; il divieto è stato successivamente confermato ed esteso alle assunzioni a tempo determinato, ai comandi, alle mobilità e alle altre forme di lavoro flessibile dall'art. 1, comma 420, della L. 190/2014.

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La L. 56/2014, nel ridisegnare l’assetto e il ruolo delle province, con la relativa attribuzione delle nuove competenze, determina un progressivo riordino dell’organizzazione dell’Ente. La L.190/2014 (“Legge di stabilità 2015”) ha imposto tagli lineari alla spesa relativa alle dotazioni organiche e, in particolare, il comma 421 ha stabilito che le province devono ridurre del 50% la spesa relativa al personale a tempo indeterminato con riferimento alla data di entrata in vigore della legge 56/2014 (8 aprile 2014), tenendo conto delle funzioni attribuite. L’attuazione di tali norme ha determinato un articolato iter procedurale che, iniziato nel 2015, si è concluso nel 2016: da 456 dipendenti a tempo indeterminato in servizio alla data dell’8 aprile 2014 si è passati a 306 dipendenti alla data del 31 dicembre 2016, numero comprensivo dei dipendenti addetti alla funzione lavoro e alle funzioni delegate da Regione Lombardia, ancora nei ruoli provinciali. In attuazione della normativa richiamata, la Provincia ha approvato la sua dotazione organica composta da 231 unità, quale contingente per fronteggiare lo svolgimento delle funzioni fondamentali e di quelle ad esse strumentali. Tale processo ha ovviamente inciso significativamente sulla entità complessiva della spesa di personale.

ANNO SPESA PERSONALE

2014 17.629.200,72 (*)

2015 15.827.911,79 (*)

2016 12.659.577,29 (*)

(*) inclusi:irap, incentivo funzioni tecniche, mensa, co.co.co. Esclusi: spesa personale aziende, formazione, missioni.

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ORGANIGRAMMA

2017

Servizio

LAVORO E FORMAZIONE

Settore

INFRASTRUTTURE STRADALI

SISTEMI INFORMATIVI E POLITICHE EUROPEE

RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

RISORSE UMANE APPALTI E PROVVEDITORATO

AMBIENTE E TERRITORIO

Polizia locale

COORDINATORE

FUNZIONALE

PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA

PRESIDENTE

SEGRETARIO

Programmazione/ valutazione e

politiche sociali

Affari legali

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IL GOVERNO DELL'ENTE

A seguito delle elezioni di secondo livello tenutesi il 12 ottobre 2014 e previste dalla citata legge 56/2014, è stato eletto Presidente il signor Carlo Angelo Vezzini. Ai sensi dell'art. 59 della stessa Legge il Presidente della Provincia dura in carica 4 anni. Il mandato presidenziale è tuttavia influenzato dalla durata della carica elettiva del sindaco-presidente; questo è il caso della Provincia di Cremona per cui, alla data del 5 di giugno 2016, il Presidente è decaduto dalla carica di sindaco e conseguentemente è cessato da quella di Presidente della Provincia.

Dopo le successive elezioni del novembre 2016, il governo dell’Ente è il seguente:

Presidente: Davide Viola

CONSIGLIO PROVINCIALE: - Azzali Rosolino (Lista 3 Insieme per il territorio – Viola Presidente) - Uberti Virgilio Giuseppe (Lista 2 Centro destra per Cremona) - Bonaldi Stefania (Lista 3 Insieme per il territorio – Viola Presidente) - Rossoni Giovanni (Lista 2 Centro destra per Cremona) - Vairani Diego (Lista 3 Insieme per il territorio – Viola Presidente) - Abruzzi Paolo (Lista 2 Centro destra per Cremona) - Sisti Alberto (Lista 1 Al servizio del territorio) - Cavazzini Ivana (Lista 3 Insieme per il territorio – Viola Presidente) - Calvi Fabio Maria Martino (Lista 3 Insieme per il territorio – Viola Presidente) - Lupo Stanghellini Giuseppe (Lista 2 Centro destra per Cremona) - Barbaglio Ernesto Roberto (Lista 3 Insieme per il territorio – Viola Presidente) - Ventura Marcello Maria (Lista 2 Centro destra per Cremona)

L'Assemblea dei Sindaci riunisce invece tutti i 115 Sindaci dei comuni del territorio.

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3 Gli obiettivi strategici

3.1 Indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico

finanziaria attuale e prospettica

A distanza di tre anni dalla Legge 56/2014 e dalla Legge 190/2014, e nonostante l'esito referendario del dicembre 2016, perdurano, acutizzandosi, le criticità finanziarie delle Province che incidono inevitabilmente sulla possibilità di attuare una programmazione sostenibile soprattutto di medio periodo. Anche per il corrente anno la normativa consente di predisporre il bilancio per la sola annualità 2017 e di applicare al bilancio l'avanzo libero e destinato al fine di garantire il mantenimento degli equilibri finanziari. Anche nel corrente anno la proroga dei termini di approvazione del bilancio ha ulteriormente inciso sul processo di formazione dei documenti programmatori, imponendo altresì un lungo e rischioso periodo di esercizio provvisorio. Tra il 2015 ed il 2016 la Provincia ha completato il processo di ridefinizione e riduzione della dotazione organica e definito con Regione l’assetto delle funzioni, e relativo personale, delegate e confermate. Tuttavia, in una dinamica che sembra vedere la Provincia stritolata tra Stato e Regione non può non evidenziarsi come sia ancora sussistente una carente ed incerta precisazione dei contenuti delle deleghe e una mancata copertura totale delle medesime, nonché un costante ritardo nel versamento delle risorse previste. Ancora per il corrente anno non esiste chiarezza sugli assetti definitivi degli uffici del lavoro e si registra una progressiva tendenza al recupero di funzioni da poco confermate (ad esempio disabilità). Il contesto pertanto registra ancora incertezza sia sul fronte finanziario, quanto anche per la tenuta delle funzioni fondamentali, sia sul fronte istituzionale. Incertezza che oltre ad accompagnare una posizione già di per se’ difficile, accresce lo stato di preoccupazione su una situazione già provata dal difficile percorso intrapreso senza chiarezza di prospettiva. In tal senso si ritiene che la Provincia abbia assolto, oltre ogni ragionevole aspettativa i propri compiti con cosciente doverosità, assicurando la massima disponibilità possibile per tutte le funzioni svolte. La previsione delle risorse finanziarie e la definizione di un assetto istituzionale stabile e conforme al dettato costituzionale non sono leva demandata né agli amministratori locali né delle strutture. Si riporta di seguito l’estratto dell’esposto cautelativo presentato dal Presidente Viola in data 20/03/2017. Nel 2017 le Province si trovano ad affrontare una situazione finanziaria gravissima e, per certi versi, paradossale anche sul piano istituzionale. Pur profondamente riformate dalla legge 56 del 2014, soprattutto per quanto riguarda il rinnovato modello di governo, le Province sono state confermate dal legislatore nel ruolo di enti territoriali, con l’attribuzione di funzioni fondamentali che hanno un impatto decisivo sulla vita dei cittadini. Basti ricordare i compiti che proprio la legge 56/14 ha volutamente riconosciuto in capo alle Province: - la costruzione e gestione delle strade provinciali; - la gestione dell’edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori; - la tutela e valorizzazione dell’ambiente. Funzioni queste che, già tradizionalmente assolte dagli enti provinciali e rafforzate nella loro dimensione anche quantitativa a seguito dei processi di conferimento della fine degli anni ‘90, trovano dunque piena conferma anche ad opera del legislatore che più di recente ha voluto perseguire un forte processo riformatore per gli enti di area vasta. Le Province sono chiamate a far fronte all’esercizio di queste funzioni con l’impegno di ingenti risorse finanziarie, che sole potrebbero assicurare il pieno assolvimento di compiti così rilevanti affidati alla loro cura: stiamo parlando di strade e scuole, per le quali dovrebbero essere assicurate la massima sicurezza e la migliore efficienza delle strutture. A fronte di tali funzioni, però, oggi le Province si trovano a dover dichiarare la loro “impotenza”, non certo per cattiva volontà o imperizia tecnico-amministrativa, ma solo e soltanto per la carenza delle risorse finanziarie. È necessario a tale riguardo rendere conto di quanto sta avvenendo.

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Attraverso i tre principali tributi propri degli enti provinciali – l’imposta provinciale di trascrizione, l’imposta sulle assicurazioni RC auto e il tributo provinciale per i servizi di tutela, protezione e igiene dell'ambiente –, nonché con le altre entrate, seppure di misura assai più ridotta se non irrisoria (entrate queste legate alla effettiva attività amministrativa/sanzionatoria degli enti, nonché all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione e da questa finanziate), le Province sarebbero in grado di adempiere all’esercizio delle funzioni ad esse affidate, secondo lo spirito dell’art. 119 Cost., che espressamente prevede che le risorse derivanti da entrate proprie, compartecipazioni a tributi erariali ed eventualmente da quelle a titolo perequativo, devono consentire agli enti territoriali “di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite”. Ciò varrebbe per le Province innanzitutto rispetto alle funzioni fondamentali, che proprio la L. 56 del 2014 ha riconosciuto loro. Ora però, il dato di maggior allarme è che, in virtù dei provvedimenti di “spending review” e agli obblighi di riversamento allo Stato dei tributi propri previsti dalla legge 190/14, le Province, anziché poter utilizzare le risorse derivanti dalle entrate proprie per le funzioni ad esse attribuite, devono in realtà riversarne l’intero ammontare allo Stato, in misura tale che si determina un sostanziale azzeramento dei tre principali tributi propri degli enti, in palese contraddizione non solo con l’attribuzione legislativa dei compiti ad esse affidati, ma ancor prima con la norma dell’art. 119 della Costituzione, prima richiamata. Come affermato dalla Corte costituzionale (sentt. 10/2016 e 188/2015), seppur con riferimento al finanziamento regionale di funzioni trasferite alle Province, la riduzione delle risorse necessarie per funzioni conferite alle Province “si riverbera sull’autonomia di queste”, contrastando con le norme costituzionali “nella misura in cui non consente di finanziare adeguatamente le funzioni stesse”. Il che si riflette inevitabilmente anche sul buon andamento dell’azione amministrativa, con “grave pregiudizio all’assolvimento delle funzioni attribuite”. Per rendersi conto di una tale situazione, che non può non definirsi palesemente insostenibile per le Province, rispetto ai compiti che esse dovrebbero assolvere, basti considerare la grave situazione di squilibrio finanziario che si è determinata in ragione di quanto le Province sono chiamate a “riversare” allo Stato nel 2017. I dati sotto riportati sono riferiti ai contributi al risanamento richiesti dalle manovre finanziarie a tutte le Province delle Regioni a statuto ordinario (RSO).

OBBLIGO DI RIVERSAMENTO TRIBUTI PROPRI ALLO STATO AL 2017

L.n. 190/2014 1.296.000.000

dl 66/14 “spending review" 300.000.000

dl 66/14 "costi politica" 52.400.000

Totale 1.648.400.000

Nel 2017, così, il sistema delle Province dovrà “contribuire” a favore dello Stato per 1,6 miliardi di euro, importo che già considera il contributo assegnato alle Province delle Regioni a Statuto Ordinario – 650 milioni – nel dpcm di riparto del fondo di cui all’articolo 1, comma 438 della legge di stabilità 2017 che ha ricevuto l’intesa in Conferenza Unificata in data 23 febbraio us. Tale cifra, in realtà, corrisponde sostanzialmente a quello che tali enti incassano annualmente dalle entrate derivanti dai tre tributi propri, IPT, RC auto e Addizionale tassa rifiuti. Facendo riferimento ai dati consolidati del 2014, infatti, si ha che i bilanci provinciali inscrivono una somma pari a poco più di 2 miliardi di euro derivante da entrate proprie. Dato questo che si può ritenere sostanzialmente costante anche per gli anni successivi al 2014. ENTRATE DA TRIBUTI PROPRI (Stima UPI su dati Conto consuntivo Ministero Interno 2014 - anno di entrata in vigore della legge Delrio)

- Imposta provinciale di trascrizione 660.000.000

- Imposta sulle assicurazioni Rc auto 1.250.000.000

- Tributo provinciale per i servizi di tutela, protezione e igiene dell'ambiente 185.000.000

totale 2.095.000.000

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Con il risultato che per il 2017, considerando i 2 miliardi di entrate rispetto ai circa 1,65 miliardi di euro che le Province devono allo Stato, residuano per tutte le Province delle Regioni a Statuto Ordinario circa 446 milioni di euro.

RISORSE RESIDUE PER ESERCITARE LE FUNZIONI PROPRIE PER TUTTE LE PROVINCE RSO (personale, mutui, edilizia scolastica, controllo e salvaguardia ambientale, ecc)

446.600.000

Vale a dire, che per tutte le funzioni fondamentali, e in primo luogo per la gestione dei 3600 edifici delle scuole secondarie superiori, per la costruzione e gestione dei 100 mila km di rete stradale provinciale, per le funzioni di controllo e salvaguardia ambientale oltre che per le spese di personale, per quelle derivanti dai mutui, ecc., le Province hanno a disposizione meno di 450 milioni di euro. Una cifra che all’evidenza appare non solo insufficiente, ma assolutamente non idonea ad assicurare l’effettivo esercizio delle funzioni affidate alle Province, con la conseguenza di incidere profondamente in negativo non tanto sulla qualità delle prestazioni, quanto ancor prima sulla possibilità stessa di svolgere i compiti ad esse assegnate, con gravi conseguenze sulla cittadinanza che pure ha diritto ad avere strade e scuole sicure. Per rendersi conto di ciò basti considerare come nel 2014 – sulla base di stime operate su dati dei certificati di conto consuntivo - sono stati impegnati nei bilanci provinciali circa 1.300 milioni per le sole funzioni relative alla viabilità, all’edilizia scolastica e alla tutela ambientale. Oggi, invece, avremo a disposizione, complessivamente, meno di 450 milioni di euro. Impegni nei bilanci provinciali 2014 per le tre funzioni fondamentali (solo le 76 province RSO):

viabilità provinciale 650.000.000

edilizia scolastica 430.000.000

tutela ambientale 225.000.000

totale 1.305.000.000

Ci si trova così nella concreta impossibilità di erogare servizi fondamentali per la collettività, legati alle funzioni individuate dalla legge n. 56/14 per le Province, con il rischio concreto ed attuale di interruzione dell’erogazione di pubblici servizi. Per quanto nello specifico riguarda la Provincia di Cremona la situazione di squilibrio prevista per l’anno 2017 era indicativamente di € 15.174.749,22: preme sottolineare che questo squilibrio tiene conto di spese di manutenzione ordinaria di strade provinciali ed edilizia scolastica ridotte al minimo solo per gli interventi urgenti, senza poter garantire una manutenzione programmata a livello annuale né tantomeno pluriennale e dell’intero importo necessario per la restituzione delle rate di ammortamento di mutui, ammontante ad € 7.700.000,00 preventivabile nell’esercizio 2017. Giova ricordare in questo contesto quanto rappresentato dalla Corte dei Conti nella deliberazione n. 17/2015 della Sezione delle Autonomie, in cui, presentando al Parlamento una relazione sul riordino delle Province, si afferma, nel richiamare l’attenzione sull’impatto delle misure conseguenti alla legge di stabilità n. 190/14, che tali misure sono da ritenere “suscettibili di generare forti tensioni sugli equilibri finanziari”; con la conseguenza, evidenziata dalla Corte, che “ancora più problematico si prefigura il taglio incrementale

per il biennio 2016-2017, atteso che una volta riallocate le funzioni e le risorse a queste destinate, le

Province si troveranno a dover conseguire i risparmi richiesti su aggregati di spesa più ristretti e soprattutto

vincolati alle funzioni fondamentali”. La medesima Corte dei Conti, in audizione il 23 febbraio 2017 presso la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, ha avuto modo di ricordare i contenuti della sentenza Corte Costituzionale, su analoga questione, n. 188/2015 che sostanzialmente rileva che “la forte riduzione delle

risorse destinate a funzioni esercitate con carattere di continuità ed in settori di notevole rilevanza sociale

risulta manifestamente irragionevole proprio per l’assenza di proporzionate misure che ne possano in

qualche modo giustificare il dimensionamento”

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Emergono ora criticità ed emergenze sulla manutenzione degli edifici scolastici, ordinaria e straordinaria, a partire dall’adeguamento alle norme antincendio o alla acquisizione dei certificati di agibilità statico/sismica. Senza contare che per la viabilità provinciale è stata introdotta, con la previsione del reato di omicidio stradale di cui all’art. 589 bis c.p., anche la responsabilità colposa a carico dei responsabili della manutenzione e costruzione delle strade, chiaramente indicata nella circolare del Ministero dell’Interno – dipartimento PS – del 25 marzo 2016. Lo stato manutentivo delle strade ha peraltro delle ricadute sui costi del contratto assicurativo. Da ciò consegue il concreto pericolo di responsabilità non soltanto amministrativa, ma anche civile e penale, sia delle amministrazioni e sia, nel caso di responsabilità penali, dei funzionari e dei dirigenti addetti ai predetti servizi. Ci si potrebbe trovare, pertanto, nella paradossale situazione di cittadini privati di servizi fondamentali per la loro vita, quali la sicurezza dei trasporti e la sicurezza nelle scuole, e di funzionari e dirigenti che, loro malgrado, potrebbero essere chiamati a rispondere di reati molto gravi, quali a mero titolo di esempio quelli previsti dal codice penale, per prevenire disastri colposi, o dalla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. I fatti su illustrati, ovverosia i provvedimenti di cui sopra e la mancata previsione di un adeguato finanziamento delle Province, costituiscono una violazione dell’art. 119 della Costituzione, nonché del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione e che ciò comporta gravi danni non soltanto ai cittadini, ma anche all'Ente territoriale, il quale potrebbe non essere in grado, come spiegato, di far fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali. La naturale conseguenza di tale condizione è il porre in capo alle Province un serio rischio di incorrere in gravi responsabilità morali e patrimoniali e il porre in capo ai dirigenti ed ai funzionari delle stesse il rischio di incorrere anche in gravi responsabilità penali. Per tale motivo, nel marzo 2017, in accordo con gli altri Presidenti di provincia e sotto il coordinamento dell’UPI, è stato presentato questo esposto cautelativo alla procura generale presso il Tribunale di Cremona, al Signor Prefetto e alla sezione di controllo della Corte dei Conti per la Lombardia.

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3.2 Gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato

“Ogni anno gli obiettivi strategici, contenuti nella SeS, sono verificati nello stato di attuazione e possono

essere, a seguito di variazioni rispetto a quanto previsto nell’anno

precedente, e dandone adeguata motivazione, opportunamente

riformulato. – cfr d.lgs 118/2011”

Per il nostro Ente gli interventi normativi e la nuova situazione finanziaria conducono ad una opportuna riformulazione e semplificazione della declinazione degli obiettivi strategici, che sono delineati sulla base delle linee programmatiche di mandato, approvate con Delibera di Consiglio n. 1 del 17/02/2017.

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell’ente in un’ottica di governance e parternariato e per la comunicazione istituzionale. Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell’ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica. Obiettivo strategico SES 1.01 “Tenuta del bilancio” Il contesto cui si inserisce questa riforma e questo mandato è connotato anche dalla grande incertezza dell’intesa finanza locale; le risorse finanziarie sono assottigliate dai continui tagli derivanti da interventi legislativi. Il tema delle risorse economiche destinate all’ente richiede un’attenta e rigorosa riflessione per rispondere alla priorità e individuare i progetti utili e funzionali al territorio. Per la tenuta del bilancio sarà necessario programmare:

→ attenta valutazione delle dinamiche di spesa e di entrata (per il 2017 è data facoltà agli enti di approvare la sola annualità 2017 con funzione autorizzatoria e meramente conoscitiva per gli anni 2018 e 2019;

→ attenta verifica degli impegni già assunti in passato e delle relative coperture finanziarie;

→ rispetto degli equilibri di bilancio;

→ rispetto del saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio - Art.1 c.723, legge 208/2015);

→ rispetto del vincolo del fondo di cassa finale al 31/12 non negativo;

→ attivazione procedura per l’affidamento del servizio di Tesoreria a partire dal 1 gennaio 2019;

→ approfondimento e applicazione delle indicazione nazionali e regionali relative alla gestione del bilancio provinciale;

→ ricerca di ogni possibile ed appropriata iniziativa di risparmi e razionalizzazioni di spesa che produca nel tempo minori costi o maggiori entrate;

→ garantire l’incasso dei tributi attivi provinciali e dei canoni di natura patrimoniale, nonché la messa in opera di tutte le attività di accertamento tendenti al recupero di eventuali evasioni sia di imposta che natura patrimoniale che di introiti derivanti da sanzioni in campo ambientale e sul codice della strada;

→ garantire, in collaborazione con il settore sistema informativi e con il Tesoriere il necessario adeguamento tecnologico per PAGO PA a partire dal 1 gennaio 2017, per l’applicazione dello split payment a professionisti a partire dal 1 luglio 2017, per l’applicazione delle procedure relative a SIOPE+ a partire dal 1 gennaio 2018.

Obiettivo strategico SES 1.02 “Partecipazioni societarie: revisione e controllo”

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Il sistema dei controlli previsto dall’art. 147-quater del TUEL, e dal regolamento dei controlli interni approvato dal Consiglio il 29 gennaio 2013, si attua mediante la definizione degli obiettivi gestionali a cui deve tendere l’organismo partecipato, la definizione degli indirizzi ai quali adeguare i piani-programma delle attività e gli schemi di bilancio, l’attivazione di un sistema che rilevi i rapporti finanziari tra l’ente proprietario e il soggetto partecipato, la situazione contabile, gestionale e organizzativa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. A partire dal 2018 verrà affinato il sistema di rilevazione dei flussi conoscitivi, in particolare, ma non in via esclusiva, da e verso le proprie aziende speciali, l’agenzia per il TPL e il soggetto affidatario del SII in modo da garantire maggiormente il perseguimento dei fini pubblici istituzionali che ne legittimano l’azione. Per l’anno 2017 rilevante sarà l’attività di redazione del piano straordinario di revisione per le partecipazioni previste dall’art. 24 del decreto Madia entro il 30 settembre 2017, così come il monitoraggio e l’impulso per la revisione degli statuti per le società a controllo pubblico previsto dall’art. 26 c. 1; per gli anni successivi, a partire dal 2018 troverà applicazione l’art. 20 relativamente alla revisione periodica delle partecipazioni.

Obiettivo strategico SES 1.03 “Patrimonio – rapporti con il fondo Eridano e prospettive di sviluppo (INVIMIT)” In un’ottica di valorizzazione del patrimonio immobiliare (con eccezione degli edifici scolastici) e di una potenziale razionalizzazione logistica degli uffici provinciali, la Provincia ha istituito nel 2012 il Fondo Immobiliare Eridano. Con l’eccezione di alcuni fabbricati, ha conferito e/o venduto al Fondo la titolarità dei propri immobili. La congiuntura del mercato immobiliare unitamente agli effetti della Legge n. 56/2014 hanno vanificato buona parte delle originarie strategie. Nel corso degli ultimi due anni e, in particolare nel 2016, la Provincia ha completato, attraverso la dismissione di importanti ed onerose locazioni, il processo di razionalizzazione logistica connesso anche alla definizione delle deleghe regionali non confermate in titolarità (Agricoltura, caccia e pesca) e concentrato il proprio fabbisogno di spazi. L’amministrazione del patrimonio non scolastico si concentra soprattutto nelle verifiche e impulso di gestione ed intervento del Fondo immobiliare. Da un lato sia attraverso il monitoraggio e contenimento dei canoni di locazione sia controllando il corretto livello di efficienza, sicurezza e prevenzione richiesti dalla normativa vigente. Dall’altra collaborando con la gestione del Fondo ad opera della società SGR Prelios SpA per la miglior destinazione possibile degli immobili e la loro dismissione e vendita. Inoltre saranno da esplorare tutte le possibilità affinché gli immobili oggi locati dal Fondo allo Stato (caserme, uffici prefettura, uffici tribunale) possano essere acquisiti da fondi immobiliari (quale il Fondo 13 Patrimonio Italia, gestito da INVIMIT SGR e destinato ad acquisire immobili in disponibilità di enti locali ai vari Ministeri). Prosegue l’attenzione ad una giusta collocazione sul piano immobiliare degli immobili di Borno (BS) e Maderno sul Garda (BS) e donati alla Provincia dall’ex Consorzio Antitubercolosi. In una medesima ottica si presterà la giusta attenzione alla valorizzazione degli immobili di interesse storico, artistico e culturale, di cui si tratterà nel relativo obiettivo strategico alla missione 05. Obiettivo strategico SES 1.04 “Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa” Dopo il biennio 2015/2016, occupato dal processo, non privo di asperità, volto a ridisegnare l’ente nell’ottica della L.56/2014, il triennio che segue deve essere caratterizzato da un percorso progressivo nel quale si succedano cronologicamente la fase di assestamento, la fase di razionalizzazione e, infine, la fase di sviluppo. E’, purtroppo, conseguenza quasi scontata in un contesto farraginoso quale quello del passato biennio che l’ente in prima battuta debba ripiegarsi su se stesso e prendere atto delle proprie debolezze conseguenti ad una pesante riduzione di personale che, sovente, non ha potuto tenere conto dei reali bisogni dell’ente ma ha dovuto seguire dinamiche necessitate di altra natura e rispondenti a logiche diverse. Questa fase si concretizza principalmente nella individuazione dei bisogni dell’ente finalizzati in primo luogo alla sostenibilità della propria autonomia operativa e, più in prospettiva, alla sempre più incisiva copertura del ruolo di ente promotore di progettualità territoriale e di ente a supporto tecnico-amministrativo del territorio. A questa seguirà la fase volta a dare una prima risposta urgente e il più possibile efficace ai

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bisogni riscontrati predisponendo, al contempo, le condizioni perché la risposta nel tempo possa essere piena e completamente soddisfacente. Sarà, perciò, necessario fare un bilancio delle competenze di cui l’ente dispone, intervenire per valorizzare le competenze presenti, per concretizzare quelle potenziali, rafforzare quelle maggiormente deficitarie e, infine, definire, in vista della fase di sviluppo, il nuovo fabbisogno di personale una volta venuto meno il blocco delle assunzioni in capo alle province, definita la cornice dell’azione provinciale e stabilizzata la situazione finanziaria dell’ente, affinché l’ente si possa dotare di quelle competenze di cui è privo e che neppure ha potuto far crescere e maturare al suo interno. Ulteriore elemento fondamentale per la sostenibilità della presente ricostruzione è la definizione a livello normativo di un quadro assestato di compiti, ruoli e competenze provinciali. Pertanto, nel medio termine

• si porrà mano ad una analisi organizzativa che possa aiutare l’ente, invariato il numero delle risorse umane di cui dispone, in un percorso di riorganizzazione delle funzioni e delle competenze provinciali a seguito e nell’ambito del suo riassetto istituzionale per ottenere in breve tempo un incremento della efficacia della sua azione amministrativa;

• si assicurerà, inoltre, una elevata attenzione alla attività formativa sia di carattere trasversale-organizzativo, dove ampio spazio ed energie saranno riservati ai responsabili di posizione organizzativa, individuati quali indispensabili snodi organizzativi, sia di carattere specialistico per colmare vuoti di competenze di cui l’ente ha preso atto.

Terminate le fasi di assestamento e razionalizzazione e valutati i risultati ed i riflessi complessivi sulla capacità provinciali di risposta ai nuovi bisogni risulterà chiaro come comporre il piano del fabbisogno di personale di cui l’ente dovrà arricchirsi attingendo dall’esterno, tenuto conto, altresì, della naturale riduzione di personale che nel frattempo andrà ulteriormente a registrarsi per cause diverse che interessano ogni entità organizzativa. Tale quadro trova, inoltre, fondamento nella recente riforma del pubblico impiego, in particolare il D.lgs.75/2017, che elimina un elemento statico e rigido, come la dotazione organica, che basava la valutazione delle esigenze su limiti di organico aprioristicamente fissati, e approva, invece, norme che consentono di operare secondo uno schema agile in cui la capacità e responsabilità di ogni amministrazione procedono alla individuazione concreta e in progress delle professionalità occorrenti al raggiungimento dei propri fini istituzionali, con il solo limite del rispetto dei vincoli di spesa e di finanza pubblica. Nel corso di queste fasi di valutazione e revisione rispetto a quanto sopra descritto, si opererà per garantire, anche rispetto alle attività ordinarie, il consolidamento e l’adeguatezza delle stesse, la valorizzazione dell’impegno gestionale, il controllo della spesa e degli equilibri di bilancio e, in generale di tutta l’attività amministrativa in considerazione della necessità di assestamento dell’ente nel suo complesso. Obiettivo strategico SES 1.05 “Ricostituzione, consolidamento e sviluppo della funzione di stazione appaltante” A seguito e per effetto del processo di modifica che ha interessato le province, la funzione appalti, che in precedenza era gestita da un settore ad hoc e che contava alcune figure altamente specializzate, è rimasta senza un adeguato presidio. Pertanto, nella fase di primo assestamento organizzativo, terminato il processo di riduzione del personale, la prima azione è stata la ricostituzione, sia pure in forma embrionale, di detto presidio al duplice fine in prospettiva di rispondere alle esigenze interne e alle necessità del territorio, per il quale costituire un adeguato supporto e strumento operativo. Tale operazione è, altresì, prodromica alla iscrizione in un apposito elenco presso ANAC in attuazione del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, che rappresenta uno dei pilastri della riforma dei contratti pubblici, con l’obiettivo di ridurre il numero e innalzare le competenze delle decine di migliaia di enti abilitati a gestire le gare d’appalto ripartiti in fasce di importo, garantendo, in tal modo, che i singoli enti possano occuparsi solo degli appalti che riescono a gestire in forza dell’esperienza acquisita, del personale a disposizione, delle ore dedicate a formare i propri dipendenti. Il percorso di rivitalizzazione della funzione non può che partire dalla costituzione di un servizio dedicato, nel quale opportunamente dovrebbero confluire quelle figure interne che già sono in possesso di competenze, almeno parziali, nella materia, oltre ad altre figure che, pur non avendo in precedenza affrontato il tema, siano interessate e motivate ad affrontare argomenti nuovi.

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Nel 2017 tale progetto è stato solo abbozzato attraverso la assegnazione di una posizione organizzativa di tipo professionale che investa il suo tempo lavorativo nello studio della normativa, sottolineato come la introduzione del D.lgs. 50/2016 e del correttivo, che ha mutato il quadro normativo di riferimento, renda ulteriormente difficile il lavoro. Successivamente, dopo aver fatto convergere nel servizio altre competenze esistenti all’interno, se compatibile con le esigenze degli altri ambiti provinciali, verificati i livelli raggiunti in termini di possesso di competenze specialistiche, nella fase di sviluppo organizzativo, una volta venuto meno il blocco delle assunzioni in capo alle province, definita la cornice dell’azione provinciale e stabilizzata la situazione finanziaria dell’ente, si valuterà l’opportunità di attingere dall’esterno ulteriori competenze che risultassero necessarie. L’obiettivo finale è quello di costituire un pool che, attraverso lo studio e i necessari approfondimenti, possa diventare, con la gradualità necessaria, un utile punto di riferimento dell’ente, gestendo direttamente le gare sopra i 40.000,00 euro, e svolgere il ruolo di stazione appaltante/centrale di committenza per i comuni del territorio. Obiettivo strategico SES 1.06 “Definizione ed aggiornamento del piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza” Avvio della formazione del personale ai fini della sensibilizzazione e della partecipazione alla lotta alla corruzione dell’intera struttura. Condivisione dei criteri generali per l’aggiornamento del Piano alla luce delle indicazioni dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione con gli Organi di indirizzo. Individuazione degli step di lavoro di natura operativa e programmatico gestionale finalizzati all’avanzamento del lavoro di adeguamento del Piano 2018 – 2020. Avvio del coordinamento dell’attività finalizzata alla ingegnerizzazione progressiva dei processi già individuati e dell’individuazione di misure di controllo del rischio, con particolare riferimento alle aree di maggior rischio per l’Ente, nonché la definizione di idonee indicatori del contesto specifico. Obiettivo strategico SES 1.07 “Servizi al territorio, ict, servizi informatici, rup, statistica” La funzione istituzionale dell’assistenza tecnico amministrativa agli enti locali del territorio si articola in più modalità: a) è previsto il sito tematico dei Comuni e delle realtà pubbliche del territorio con il portale Rup nel quale compaiono servizi telematici e spazi informativi in chiave innovativa; b) attraverso le pubblicazioni statistiche e gli incontri specialistici rivolti ai funzionari e agli amministratori locali l’ufficio di statistica esercita il proprio ruolo di autorità statistica territoriale coordinando e sviluppando con propri specifici apporti le banche dati dell’intero sistema statistico nazionale (Sistan); c) è garantita l’assistenza ict mediante le risorse del ced e le proposte rivolte allo sviluppo della banda larga depositate sul sito.

MISSIONE 03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza.

Obiettivo strategico SES 03.01 “Tenuta prospettica dei servizi di polizia stradale svolti dalla polizia locale della Provincia di Cremona” Completato il percorso di ridimensionamento ai sensi della Legge 6 agosto 2015 n. 125, la polizia locale garantirà le funzioni fondamentali di vigilanza in carico alla Provincia in materia stradale secondo una strategia di tenuta prospettica, che si intende perseguire nonostante la drastica riduzione del personale. Pur in un contesto di grande criticità anche relativamente alle risorse finanziarie, una particolare attenzione è rivolta al mantenimento di un adeguato livello per l’aggiornamento e l’adeguamento delle dotazioni in

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essere, per le necessarie esercitazioni e per la formazione del personale, nonché per l’acquisizione degli strumenti. Ciò consentirà di garantire continuità, tempestività, qualità ed efficienza dell’attività del servizio di polizia locale della Provincia.

MISSIONE 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio.

Obiettivo strategico SES 04.01 “Edilizia scolastica: reperimento finanziamenti esterni per il mantenimento e la riqualificazione dell’edilizia scolastica scolastica (mutui BEI – KYOTO) L'amministrazione del patrimonio scolastico si pone principalmente i seguenti obiettivi:

1. evitare il degrado delle strutture e il mantenimento della corretta funzionalità delle scuole; 2. migliorare il comportamento energetico degli edifici e mantenere in buona efficienza gli impianti; 3. garantire un buon livello di sicurezza degli edifici.

In un contesto critico dal punto di vista finanziario come quello che sta attraversando il nostro Ente, è necessaria una costante attenzione verso tutte le possibili fonti di finanziamento che diano la possibilità di realizzare tali obiettivi, in un'ottica di programmazione a medio/lungo termine di realizzazione degli interventi. Per le diverse tipologie di lavori la Provincia si è già attivata sulle seguenti fonti di finanziamento:

• contributi pluriennali MEF – MIUR – MIT, mutui BEI (Banca Europea per gli Investimenti);

• Ministero dell’Ambiente - fondo KYOTO (contributi ex DL 50/17),

• spazi finanziari per interventi di edilizia scolastica decreto “sblocca scuole”,

• Bandi Cariplo e Horizon 2020 per l'efficientamento energetico. Nell’immediato, maggiore importanza verrà data alla ricerca di finanziamenti per gli adeguamenti alla normativa di prevenzione incendi, all’efficientamento energetico e alle verifiche sismiche, mentre in futuro la ricerca di risorse verrà fatta anche per altri tipi di intervento. Obiettivo strategico SES 04.02 “Programmazione scolastica – aggiornamenti normativi” Gli ambiti di intervento della Provincia nel settore scolastico e formativo sono principalmente definiti dalla normativa statale e regionale di riferimento e riguardano soprattutto gli aspetti programmatori. L'attività programmatoria in capo alla Provincia, relativa alla formulazione del piano ottimale della rete scolastica e del piano dell'offerta formativa di istruzione e di istruzione e formazione professionale, deve essere svolta nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia, in continua evoluzione. Ne deriva che per lo svolgimento dell'attività in parola e in un'ottica di miglioramento della stessa, l'attenzione sarà orientata prioritariamente:

• allo studio delle disposizioni normative vigenti,

• alla rilevazione dell'utenza scolastica e formativa (caratteristiche/ripartizione territoriale),

• alla verifica dell'assetto territoriale di tutte le scuole statali di primo e secondo ciclo. Inoltre, alla luce della recente riforma che ha investito gli istituti professionali, si dovrà cercare di integrare sempre più e meglio gli interventi di formazione professionale con quelli che si realizzano nel campo dell’istruzione al fine di:

• rendere il sistema formativo locale più capace di dialogare con il sistema produttivo,

• creare quelle sinergie tra sistemi formativo e lavorativo da sempre auspicati,

• disporre di un complessivo assetto formativo razionale, sostenibile e il più possibile rispondente ai fabbisogni territoriali.

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Da tale complesso contesto deriva l’opportunità di un coordinamento tra i vari soggetti (istituzioni scolastiche e formative) e, naturalmente, tra le varie tipologie di attività formativa, specialmente quelle che possono fungere quali veri e propri strumenti di politica attiva del lavoro.

MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

Amministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali.

Obiettivo strategico SES 05.01 “Prospettive di sviluppo dell’edilizia storica (Santa Monica – ex Chiesa San Vitale – Palazzo Stanga Trecco)” Come descritto alla missione 01, in una medesima ottica di valorizzazione degli immobili, l’attenzione sarà orientata prioritariamente alla destinazione dell’ex Monastero di Santa Monica di difficile collocazione sul mercato a favore di una retrocessione e destinazione a finalità di utilizzo collettiva con relativa valorizzazione di prospettiva. Altrettanta particolare sollecitudine, con i dovuti approfondimenti, dovranno essere dedicati all’ex chiesa di San Vitale, oggi poco valorizzata, onde valutarne la miglior destinazione, anche tramite eventuale dismissione. Sono in corso approfondimenti e contatti con il Comune di Cremona, l'Istituto Pareggiato “Monteverdi” e l'Istituto di Istruzione Superiore “Stanga” finalizzati alla collocazione di corsi del conservatorio presso il piano nobile del Palazzo Stanga Trecco con la finalità di valorizzarne l'utilizzo.

MISSIONE 07

TURISMO

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo.

Obiettivo strategico SES 07.01 “Prospettiva delle funzioni in materia di turismo” Le competenze delegate dalla Regione si articolano in funzioni di accreditamento e controllo per le quali le risorse di personale i cui oneri sono rimborsati sono sufficienti a svolgere i compiti affidati; nel prossimo futuro sarà da rivedere l’assetto delle procedure di abilitazione alle professioni turistiche i cui oneri attualmente non sono oggetto di garanzia di trasferimento da parte regionale, così come sarà da attivare l’intero sistema sanzionatorio per cui sono necessarie risorse e spazi formativi di rilievo apprezzabile.

MISSIONE 08

ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa e per la viabilità, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione,

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al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa.

Obiettivo strategico SES 08.01 “Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d’area vasta in sinergia con i Comuni” Sulla base della L.R. n. 31/2014 (legge regionale per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato) la Regione è tenuta all'adeguamento del PTR ai dettami di legge entro il 2017, e la Provincia all’adeguamento nel 2018 del PTCP al PTR. Nel 2017 saranno portate avanti le attività propedeutiche alla revisione del PTCP, comprese le simulazioni del consumo di suolo in aree campione. Il 2018 il PTCP sarà adeguato al PTR e ciò comporterà un intenso lavoro di elaborazione e di confronto con i Comuni al fine di produrre un documento che garantisca lo sviluppo sostenibile dl territorio.

MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente.

Obiettivo strategico SES 09.01 “Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali” La legge Delrio attribuisce alle provincie competenze in materia e di tutela e di valorizzazione dell’ambiente. Sotto il profilo della tutela sono ricomprese le azioni relative ad autorizzazioni, valutazioni, vigilanza in campo ambientale e paesaggistico inerenti rifiuti e bonifiche, cave, scarichi idrici, derivazioni idriche, energia, emissioni in atmosfera, VIA, AIA, AUA, parchi. In ambito di valorizzazione ricadono la didattica, la ricerca, gli studi, la divulgazione relativi alle risorse ambientali, anche tramite l’utilizzo delle strutture provinciali quali cascina Stella a Castelleone e la realizzazione della rivista Pianura. La partecipazione a bandi europei, regionali e Cariplo consente la realizzazione ed il mantenimento di tali attività e l’incremento della rete ecologica. Lo sviluppo sostenibile del territorio necessita di un efficiente struttura S.I.T. che svolga funzioni di coordinamento, armonizzi i dati cartografici prodotti dal settore e da diversi soggetti locali, aderisca all'Infrastruttura per l'Informazione Territoriale della Regione Lombardia, cooperi con l'agenzia del Territorio per la diffusione dei dati catastali, collabori con la Regione, i Comuni e le Unioni di Comuni nelle verifiche informatiche sui PGT, partecipi alla redazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Obiettivo strategico SES 09.02 “Tenuta prospettica dei servizi di vigilanza in materia ambientale svolti dalla polizia locale della Provincia di Cremona” Completato il percorso di ridimensionamento ai sensi della Legge 6 agosto 2015 n. 125, la polizia locale garantisce l’espletamento delle funzioni fondamentali di vigilanza in carico alla Provincia in materia ambientale secondo una strategia di tenuta prospettica, che si intende perseguire nonostante la drastica riduzione del personale. La vigilanza sulla tutela del territorio viene svolta anche in attuazione delle deleghe regionali e delle normative di riordino delle competenze. In tale contesto (di grande criticità, anche relativamente alle risorse finanziarie) si annoverano quindi anche i servizi di vigilanza ittico-venatoria; allo stesso modo, la polizia locale collabora per l’attuazione dei piani di controllo delle specie (nutria e cinghiale) e ha in carico il coordinamento della vigilanza volontaria.

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L’impegno è quello di mantenere, pur far fronte di una non sufficiente copertura finanziaria della delega, una vigilanza compiuta e competente, garantendo continuità, tempestività, qualità ed efficienza dell’attività del servizio di polizia locale della Provincia.

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ

Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità.

Obiettivo strategico SES 10.01 “Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale” Non viene meno l'opera di coordinamento territoriale, attuata d’intesa con la Regione e con gli amministratori locali, programmando specifici tavoli di concertazione volti a definire un piano organico delle opere prioritarie e compartecipate dai singoli Comuni ai quali la Provincia continuerà a fornire collaborazione rispetto alla pianificazione, messa in sicurezza, progettazione ed esecuzione di interventi viabilistici. Tra gli altri, sono in corso, sulla base di specifici accordi, interventi di progettazione e/o esecuzione di opere stradali nei Comuni di Cremona, Castelleone, Ripalta Arpina, Casalmaggiore, Ricengo, Pozzaglio, Casale Cremasco, Agnadello, Dovera, Corte de’ Frati, etc. L’azione a supporto dei Comuni diventa, quindi centrale nella mission dell’Ente, così come la pianificazione di nuove opere infrastrutturali, dentro ad una logica territoriale, che trovi sostenibilità nell'utilizzo di fondi nazionali e regionali, oltre a quanto già ipotizzato nel Patto per la Lombardia. Particolare urgenza riveste la costruzione del nuovo Ponte a Spino d’Adda (18 MIL./€) nonché la riqualifica della Paullese in territorio lodigiano/milanese, a completamento dei tratti già eseguiti, oltre alla messa in sicurezza del Ponte di San Daniele, gestito dalla Provincia di Parma, importante nodo viario che connette il sud Lombardia all’Emilia, cui si è aggiunto il progetto di risanamento conservativo provvisionale del ponte sul fiume Po, sulla exSS343 “Asolana”, in accordo con la Provincia di Parma, comproprietaria della infrastruttura, a seguito della chiusura della infrastruttura. Fondamentale il presidio tecnico politico sull’attuazione, per il territorio Cremonese, del Protocollo di Intesa sottoscritto il 10 marzo 2017 da Regione Lombardia e ANAS - con l’adesione dell’Unione Province Lombarde - riguardante la gestione unitaria della rete stradale prioritaria. Attualmente le Province – ai sensi della L. 56/2014 – svolgono, tra le funzioni fondamentali, quelle di costruzione e gestione delle strade provinciali, oltre alla regolazione della circolazione stradale ad esse inerente, e risultano pertanto interlocutori essenziali nella definitiva individuazione della rete stradale oggetto di riclassificazione avviata nell’anno in corso da parte di RL e dello Stato. La rete viabilistica provinciale necessita, inoltre, di manutenzioni ordinarie, straordinarie e risanamenti conservativi, che stanno diventando sempre più difficoltosi da realizzarsi per l’ente, causa i notevoli tagli dei trasferimenti a cui, ogni anno, sono sottoposti gli enti locali; il reperimento di risorse per la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali e per il mantenimento di funzionalità di ponti e viadotti della rete di competenza resta un tema fondamentale per mantenere e garantire l'economia e la produttività del nostro territorio, individuato anche a valere sulle risorse del Patto per la Lombardia. Contestualmente non va dimenticata l'attenzione ad implementare e mantenere la rete ciclabile provinciale migliorando l'interconnessione con i territori limitrofi (lodigiano, bresciano, lacuale e mantovano), integrando queste nuove opere all’interno di politiche attive di promozione artistiche, culturali e turistiche dei piccoli Comuni, con la ricerca di possibili fonti di finanziamento da bandi europei.

Obiettivo strategico SES 10.02 “Trasporto” Relativamente al porto di Cremona, le funzioni e le attività di programmazione e gestione si riferiscono, per Cremona :

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-alla realizzazione di nuove opere e interventi di manutenzione straordinaria alle infrastrutture viabilistiche e portuali ed agli edifici del porto di proprietà della Regione Lombardia, impiegando i fondi regionali assegnati; -alla promozione di accordi con i soggetti competenti per la realizzazione e gestione dei raccordi ferroviari e stradali con il porto in sinergia con la Regione Lombardia e soggetti privati; -alla gestione, anche mediante l'affidamento a soggetti esterni, del demanio portuale, di servizi e di operazioni portuali; -al rilascio di licenze, autorizzazioni, e atti vari in materia di navigazione Pur essendo le funzioni di trasporto pubblico locale (TPL) trasferite dalla Regione Lombardia con Legge Regionale 14 luglio 2009 n. 11, L.R. n. 6/2012, all'Agenzia, la Provincia continuerà a collaborare con l'Agenzia del TPL al fine permettere l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto su gomma e ferro, tutelando principalmente il trasporto dedicato ai lavoratori ed agli studenti. Per il trasporto privato rientrano le attività riguardanti il rilascio della licenza per autotrasporto di merci in conto proprio, gli esami di idoneità professionale per l'autotrasporto di merci e viaggiatori, il ricevimento delle SCIA di autoscuola, gli esami d'idoneità professionale all’esercizio delle attività di istruttore di guida e insegnante di teoria, l'autorizzazione agli studi di consulenza automobilistica e relativi esami d'idoneità professionale, ai centri di revisione e alle scuole nautiche.

MISSIONE 11

SOCCORSO CIVILE

Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali. Programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile. Obiettivo strategico SES 11.01 “Protezione civile” La Provincia svolge numerose attività ed è titolare di numerose competenze in materia di protezione civile tra le quali: -la predisposizione del programma provinciale di previsione e prevenzione dei rischi e alla sua attuazione; -la predisposizione del piano provinciale di emergenza sulla base delle direttive regionali; -lo svolgimento, delle attività di previsione e prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali, con l’adozione dei connessi provvedimenti amministrativi. In questo ambito si colloca il progetto Fiumi sicuri, le esercitazioni, le attività di formazione etc.; -la gestione e il coordinamento del Volontariato; -la gestione delle strutture e dei mezzi di protezione civile e della Colonna mobile provinciale; -il coordinamento e la gestione delle emergenze.

MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia.

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Obiettivo strategico ses 12.01 “Interventi in tema di disabilità, di integrazione scolastica e socio-educativa per gli studenti con disabilità” Con DGR n. 6832 del 30.06.2017 è stato portato a compimento da parte della Regione Lombardia il riordino normativo e di competenze in tema di integrazione scolastica per gli alunni con disabilità a partire dall’anno scolastico 2017/2018, in linea con quanto già previsto dall’articolo 31 della L.R. 26 maggio 2017, n. 15 “Legge di semplificazione 2017”, che ha modificato gli articoli 5 e 6 della L.R. n. 19/2007 i quali prevedono nello specifico che:

• spetta alla Regione lo svolgimento, in relazione a tutti i gradi di istruzione e ai percorsi di istruzione e formazione professionale, dei servizi per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità sensoriale (assistenza alla comunicazione, servizio tiflologico e fornitura di materiale didattico speciale o di altri supporti didattici), tramite il coinvolgimento degli enti del sistemasociosanitario (ATS), nonché la promozione ed il sostegno, in relazione all’istruzione secondaria di secondo grado e ai percorsi di istruzione e formazione professionale, dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale (art. 5 comma 1, lett. f-bis) e f-ter);

• spetta altresì ai comuni, in relazione ai gradi inferiori dell’istruzione scolastica, lo svolgimento dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale (art. 6, comma 1-bis);

• è trasferito ai comuni, in forma singola o associata, lo svolgimento, in relazione all’istruzione secondaria di secondo grado e ai percorsi di istruzione e formazione professionale, dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale (art. 6, comma 1-bis 1);

• la Giunta regionale, al fine di assicurare conformità di trattamento, efficacia ed efficienza, approva specifiche linee guida, sulla base di costi omogenei, per lo svolgimento dei servizi di cui all’art. 5, comma 1, lett f-bis) e dell’art. 6, comma 1-bis1 della L.R. n. 19/2007.

Alla luce della nuova normativa regionale, sarà cura della Provincia ottemperare a quanto richiesto dalle nuove Linee guida regionali quanto a trasferimento di dati e informazioni ai nuovi enti competenti, nonché monitorare che la Regione trasferisca, come da accordi confermati, le necessarie risorse per provvedere al rimborso ai Comuni per il periodo gennaio-giugno 2017 dell’anno scolastico 2016/2017. Obiettivo strategico ses 12.02 “Realizzazione del progetto “IL TE.L.A.I.O. - Territori Lombardi per l'Accoglienza, l'Inclusione e l'Osservazione” Il progetto è finanziato a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014/2020, gestito dal Ministero dell’Interno e poggia su un partenariato diffuso su tutta la Regione, con capofila la Provincia di Mantova e quali enti partner (dunque con gestione budget specifico) le Province di Cremona, Brescia, Bergamo, Lodi e la Fondazione Ismu, e l’adesione della Città Metropolitana di Milano, delle altre Province lombarde, della Regione Lombardia, di ANCI Lombardia. Il progetto intende sostenere la riorganizzazione della governance territoriale delle politiche di accoglienza, integrazione e orientamento dei cittadini di Paesi Terzi, con particolare attenzione ai richiedenti asilo/titolari di protezione internazionale. L’attivazione ed il rafforzamento di reti di governance a livello territoriale per il potenziamento dell’offerta dei servizi pubblici corrisponde alla mission dell’Ente Provincia, come ridefinito dalla L.56/2014, individuandolo come Ente a supporto nell’attività di erogazione di servizi da parte dei Comuni, nella raccolta ed elaborazione di dati ed assistenza tecnico-amministrativa. Obiettivo strategico ses 12.03 “Attuazione delle funzioni delegate regionali in materia di servizi sociali” La Legge Regionale 8 luglio 2015, n. 19 ha stabilito che “restano confermate in capo alle Province, anche al fine di conseguire le finalità di cui all'articolo 1, comma 89, della legge 56/2014, le funzioni già conferite alla data di entrata in vigore della presente legge, ad esclusione di quelle in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca, di cui all'allegato A, che sono trasferite alla Regione”. Sono dunque ricomprese anche quelle afferenti ai “servizi sociali”, ovvero:

• il Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale

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• la gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo

• la gestione dei bandi regionali per il volontariato e l’associazionismo. Si aggiunga inoltre la funzione regionale delegata e non confermata alle Province in materia di vigilanza e controllo, ex artt. 23 e 25 del C. C., sulle persone giuridiche di diritto privato di cui al Libro Primo, Titolo II del C.C., che operano in tutti gli ambiti diversi da quello socio-sanitario e socio-assistenziale. In tale contesto, l'esatta individuazione, nel corso del 2017, delle funzioni delle Province in tema di politiche sociali da parte della Regione Lombardia, con le conseguenti dotazioni finanziarie, è il presupposto necessario per la realizzazione delle attività in tale ambito, per poterne, poi, eventualmente, ipotizzare lo sviluppo. A fronte del riconoscimento delle unità di personale sulla funzione regionale delegata "servizi sociali", come previsto dalla normativa regionale, non vi è, ad oggi, alcuna certezza in merito alla declinazione operativa delle attività che le Province devono svolgere e, soprattutto, non vi sono comunicazioni in merito alle necessarie dotazioni finanziarie e di personale, trattandosi, appunto, di materie delegate. Resta ferma la volontà di collaborare con le altre Province lombarde, alla luce del buon esito del progetto FAMI (di cui all’obiettivo strategico precedente), per l’individuazione di percorsi comuni in questi ambiti di delega.

MISSIONE 14

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ

Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività.

Obiettivo strategico SES 14.01 “Ufficio Europa” La prospettiva di attivare progettualità sostenute da finanziamenti europei è al momento operativa nelle attività di sviluppo locale attraverso il Gal e il piano recentemente presentato in Regione e oggetto di contenzioso in via di risoluzione; nel prossimo futuro il nuovo Gal dovrebbe assumere il ruolo di gestore unico del piano accertando e spendendo in prima veste le risorse finanziarie e attivando le procedure concorsuali per eseguire le attività previste; l’ufficio europa dell’ente è di recente attivazione e pertanto sta attraversando la fase fondativa in cui prevale la formazione del personale e la collaborazione con il Comune di Cremona e con l’associazione delle province italiane che si occupa di sostegno e avviamento degli uffici degli enti rivolti alle ipotesi di progettazione di iniziative sostenute da fondi europei; la criticità per ora dirimente consiste nell’impossibilità di far fronte al necessario cofinanziamento che si allinea obbligatoriamente alle risorse trasferite quale condizione necessaria per la loro fruizione.

MISSIONE 15

POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Amministrazione e funzionamento delle attività di supporto: alle politiche attive di sostegno e promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro; alle politiche passive del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione; alla promozione, sostegno e programmazione della rete dei servizi per il lavoro e per la formazione e l'orientamento professionale. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione,

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al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, anche per la realizzazione di programmi comunitari. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di lavoro e formazione professionale. Obiettivo strategico SES 15.01 “Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro” I Servizi per il lavoro sono tra quelli maggiormente chiamati a rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori derivanti dalle profonde trasformazioni che sono intervenite, e che interverranno, nella struttura produttiva e nel mercato del lavoro. Purtroppo, gli stessi servizi sono anche quelli in cui la riforma delle Province mostra le sue maggiori ambiguità considerato il persistente, e non ancora risolto, intreccio di competenze tra livello statale, regionale e locale. Ne costituisce un esempio il fatto che non abbia ancora trovato piena attuazione il decreto legislativo n. 150/2015 con cui sono stati riformati i servizi per il lavoro e creata l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Allo stato attuale le Province lombarde gestiscono i Centri per l'Impiego e le politiche del lavoro sulla base di specifiche convenzioni stipulate con Regione Lombardia e fondate su analoghe convenzioni siglate tra Regioni e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si tratta di una fase transitoria – peraltro prevista dalla stessa normativa – che, tuttavia, si spera possa trovare, nei prossimi mesi, un assetto definitivo o mediante la delega delle funzioni (con trasferimento di tutte le risorse necessarie) da parte della Regione Lombardia alle Province oppure mediante l’assunzione diretta delle funzioni e del personale da parte della stessa Regione. Naturalmente, sulla decisione influiranno anche le indicazioni che verranno dal legislatore nazionale rispetto al futuro delle Province dopo il referendum dello scorso 4 dicembre 2016. La Provincia di Cremona, pur nelle descritte incertezze, ritiene strategico sostenere ogni sforzo possibile – nell’ambito delle risorse disponibili e del quadro normativo – per predisporre comunque servizi e interventi necessari a sostenere le persone e le imprese in questa difficile e lunga transizione sociale ed economica. La scelta della Provincia trova il suo fondamento nei seguenti elementi: a) l’elevato numero di utenti che, annualmente, si avvale dei Centri per l’impiego e dei servizi per il lavoro organizzati dalla Provincia: circa 15.000 nel corso del 2016; b) l’aumento crescente delle persone con disabilità che richiedono alla Provincia percorsi speciali di inserimento lavorativo; c) l’elevata percentuale di disoccupati (80% del totale) che sceglie i Centri per l’Impiego della Provincia come operatori di riferimento per l’erogazione di servizi per il lavoro: il rimanente 20% si suddivide tra le decine di operatori privati accreditati; d) la necessità di predisporre servizi anche per i disoccupati che non sono tutelati da servizi a finanziamento regionale o statale (Dote Unica Lavoro, Garanzia Giovani o altro) e che, nel nostro territorio, sono più del 70% del totale; e) la crescente previsione normativa di coinvolgimento dei Centri per l’impiego negli strumenti predisposti dallo Stato per l’inclusione sociale: ci si riferisce, in particolare, al Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA) e al Reddito di Inserimento (ReI) che troverà applicazione nel 2018; f) la necessità che l’erogazione dei servizi abbia una governance territoriale che eviti, per quanto possibile, sprechi, sovrapposizioni, concentrazione di risorse su alcuni gruppi di destinatari, comportamenti opportunistici e favorisca, al contrario, l’integrazione e il coordinamento tra strumenti e operatori, pubblici e privati. Per svolgere pienamente un ruolo che consenta il raggiungimento di questi obiettivi strategici è indispensabile un profondo, immediato e definitivo rafforzamento dei servizi per il lavoro di cui si parla in molte occasioni e documenti ma di cui, purtroppo, non vi è traccia effettiva e sostanziale. In attesa di serie determinazioni al riguardo, è necessario comunque intervenire, a livello locale, per mantenere e sviluppare i servizi nel senso indicato dalle norme e dalle necessità prima sintetizzate razionalizzando il più possibile l’organizzazione e le attività da svolgere. La Provincia, nel triennio 2017/2019, definirà quindi, in accordo con la Regione Lombardia e coinvolgendo, quando necessario, i soggetti locali interessati (Comuni e rappresentanze sociali), forme di rafforzamento dei servizi e dei Centri a parità (o quasi) di risorse e che comprenderanno: a) la riorganizzazione delle attività secondo modalità che tengano conto delle evoluzioni socio-economiche del territorio provinciale e delle risorse disponibili (di personale, economiche, strutturali e non); b) una maggiore razionalizzazione, con finalità time saving, delle procedure;

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c) l’organizzazione dei servizi con modalità sempre più integrate tra operatori (pubblici e privati) e tra lavoro, istruzione, formazione, orientamento e welfare; d) il recupero di risorse finanziarie dall’esterno, sia pubbliche che private.

MISSIONE 16

AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA

Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi inerenti lo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale, zootecnico, della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione comunitaria e statale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca.

Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi.

MISSIONE 17

ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE

Programmazione del sistema energetico e razionalizzazione delle reti energetiche nel territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale comunitario e statale. Attività per incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Programmazione e coordinamento per la razionalizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti energetiche sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di energia e diversificazione delle fonti energetiche.

Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi.

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4. Modalità di rendicontazione di fine mandato del proprio operato da parte dell’Amministrazione

provinciale

L’art. 4 del D.Lgs. 149/11 prevede che le Province sono tenute a redigere una relazione di fine mandato, da

sottoporre alla firma del Presidente, per garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto

dell’unità economica e giuridica della Repubblica, il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di

spesa.

Con decreto del 26 aprile 2013 del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle

Finanze, d’intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, è stato approvato, tra l’altro, lo schema

tipo per la redazione della relazione di fine mandato. Tale relazione, modulata secondo i criteri di sinteticità

ed essenzialità, dovrà essere inviata entro dieci giorni dalla sottoscrizione alla sezione regionale di controllo

della Corte dei Conti e contestualmente pubblicata sul sito dell’ente per garantire la più ampia conoscibilità

dell’azione amministrativa sviluppata nel corso del mandato elettivo.

Nello specifico, la relazione darà evidenza delle principali attività normative e amministrative svolte durante

il mandato, con particolare riferimento a:

◦ sistema ed esiti dei controlli interni; ◦ azioni intraprese per il rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati e stato del percorso di

convergenza verso i fabbisogni standard; ◦ situazione finanziaria e patrimoniale dell’Ente e degli enti controllati; ◦ azioni intraprese per contenere la spesa; ◦ quantificazione della misura dell’indebitamento provinciale.

La relazione di fine mandato è stata sottoscritta dal Presidente Vezzini e dal Collegio dei revisori dei conti

ed è consultabile sul sito istituzionale dell’Ente.

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEO

SEZIONE OPERATIVA

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SEZIONE OPERATIVA

PARTE PRIMA

VALUTAZIONE GENERALE SUI MEZZI FINANZIARI E SULLE FONTI DI FINANZIAMENTO, ANDAMENTO STORICO E

RELATIVI VINCOLI, INDIRIZZI IN MATERIA DI TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI.

ENTRATE TRIBUTARIE Ammontano in valore assoluto a € 26.649.368,57 e rappresentano il 51,71% del totale delle entrate correnti (dato 2016 46,42 %). Le aliquote applicate dall’ente sono le stesse dell’anno 2016 e precedenti. PROSPETTO FISCALITA’ LOCALE PER CASSA ANNO 2016

PROSPETTO FISCALITA’ LOCALE PER CASSA ANNO 2017

Si precisa che gli incassi relativi all'addizionale energia elettrica sono relativi alle rettifiche dei consumi relativi alla dichiarazione presentata nel 2012 (riferita all'anno 2011). Tali entrate dovranno essere conguagliate con i rimborsi che le aziende interessate richiederanno all'Ente per maggiori versamenti effettuati. (*) comprensivo di € 140.327,91 trattenuto quale regolarizzazione contributo finanza pubblica (**) comprensivo di € 2.742.202,62 (marzo/maggio) trattenuto quale regolarizzazione contributo finanza pubblica Le principali entrate tributarie per l’anno 2017 sono le seguenti:

TRIBUTI PROPRI ALTRI TOTALE

TOSAP

1 TRIM 196,76 3.341.569,97 215.908,73 2.241.082,11 883,75 226.270,89 6.025.912,21

2 TRIM 951,13 1.756.089,21 496.872,99 3.030.443,05 102.949,81 1.362.506,76 6.749.812,95

3 TRIM -

4 TRIM -

TOTALE 1.147,89 5.097.659,18 712.781,72 5.271.525,16 103.833,56 1.588.777,65 12.775.725,16

ANNO2017

ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA

ELETTRICA

IMPOSTAPROVINCIALE

DI TRASCRIZIONE

(**)

TRIBUTO PROV.ESERC. TUTELA

AMBIENTE

IMPOSTA SU

R.C. AUTO (*)

FONDO SPERIMENTALE

STATALE DI RIEQUILIBRIO EX ART. 21, CO. 1 D.LGS. 68/12

TRIBUTI PROPRI ALTRI TOTALE

TOSAP

1 TRIM 5.378,08 2.575.122,79 324.252,43 2.248.004,41 1.919,46 1.341.107,31 6.495.784,48

2 TRIM - 2.759.231,32 438.716,98 3.113.277,36 120.056,68 - 6.431.282,34

3 TRIM - 2.247.715,71 570.431,47 3.170.739,21 1.913,00 - 5.990.799,39

4 TRIM - 2.765.773,80 459.079,66 3.511.566,77 691,00 253.713,92 6.990.825,15

TOTALE 5.378,08 10.347.843,62 1.792.480,54 12.043.587,75 124.580,14 1.594.821,23 25.908.691,36

ANNO2016

ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA

ELETTRICA

IMPOSTAPROVINCIALE

DI TRASCRIZIONE

TRIBUTO PROV.ESERC. TUTELA

AMBIENTE

IMPOSTA SU

R.C. AUTO (*)

FONDO SPERIMENTALE

STATALE DI RIEQUILIBRIO EX ART. 21, CO. 1 D.LGS. 68/12

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Tributo tutela, protezione e igiene dell’ambiente Anche per l’anno 2017 la Provincia ha stabilito di confermare, il tributo tutela ambiente nella misura del 5% come per gli anni precedenti. Questo tributo si applica sulla tassa/tariffa per i rifiuti solidi urbani, così come stabilito dall’art 19 del D.Lgs. 30/12/92 n. 504; ogni Comune della provincia di Cremona, infatti, inserisce nei propri ruoli la percentuale che viene stabilita annualmente dalla Provincia. Le disposizioni vigenti fanno salva l'applicazione del tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504. Il tributo provinciale, commisurato alla superficie dei locali ed aree assoggettabili a tributo, è applicato nella misura percentuale deliberata dalla provincia sull'importo del tributo. Per gli esercizi 2017-2019 è previsto un accertamento di € 2.100.000,00 pari all’esercizio precedente. Imposta provinciale di trascrizione IPT Ai sensi dell’art. 56 del D.Lgs 15/12/1997 n. 446 sono soggette ad I.P.T tutte le formalità di trascrizione, iscrizione ed annotazione relative a veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) avente competenza nell’ambito territoriale della Provincia di Cremona. Con l’entrata in vigore dell’art. 1, co. 12 del DL 138/2011, convertito in L. 148/2011, per gli atti soggetti ad IVA si applicano le tariffe previste per gli atti non soggetti ad IVA. L'art. 9 del Decreto-Legge n. 174 del 10.10.2012, convertito in L. 213/2012, ha modificato la disciplina in materia di IPT disponendo, tra l’altro, che il gettito dell’IPT è destinato alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa o intestatario del veicolo e non più alla Provincia di residenza dell’intestatario al PRA. Un’ulteriore novità attiene alla individuazione della provincia beneficiaria del gettito qualora il soggetto passivo dell’imposta sia una persona giuridica: per tali tipologie di soggetti, ai fini dell’intestazione del veicolo e della adozione dei criteri per il calcolo dell’imposta, rileva sempre la sede legale dell’impresa e non più l’eventuale sede secondaria. Tuttavia, l’andamento dell’IPT nel 2016 ha mostrato un buon miglioramento, confermato anche in questo periodo del 2017, dovuto alla ripresa del mercato automobilistico. Con decreto del MEF e del Ministero dell’Interno del novembre 2016 è stata prevista l’attivazione del recupero del prelievo forzoso dello Stato anche sul gettito derivante da IPT a partire dal mese di marzo 2017: per il nostro Ente questo significa, un recupero pari ad € 4.449.788,05 alla data del 1 agosto 2017. Lo stanziamento previsto ammonta ad € 10.700.000,00 Responsabilità Civile –Auto

Il D.Lgs. n. 68/11, nel dettare disposizioni in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle Province, in attuazione della L. n. 42/09 in materia di federalismo fiscale, ha stabilito che tale imposta, a decorrere dall’anno 2012, costituisce tributo proprio derivato delle Province. L’aliquota base, fissata in 12,5 punti percentuali, a decorrere dal 2011 (entrata in vigore del decreto 12 maggio 2011) è modificabile dalle Province, che possono aumentarla o diminuirla fino a 3,5 punti percentuali. L’imposta viene versata dalle compagnie di assicurazione tramite i concessionari della riscossione. Con l’introduzione dei mod. F24 per il pagamento delle relative quote, è possibile verificare la rispondenza tra le somme dovute da parte delle singole compagnie assicurative e le somme effettivamente versate. Tra le considerazioni che possono essere proposte sull’argomento appare di interesse rilevare come il crollo degli acquisti di automobili verificatosi negli ultimi anni ha fatto calare drasticamente il numero delle polizze che i conducenti sono tenuti a sottoscrivere; allo stesso tempo, però, specifiche rilevazioni statistiche dimostrano come gli italiani, in questo periodo di forte congiuntura economica, utilizzino sempre meno l’auto, con conseguente riduzione degli incidenti. Lo stanziamento previsto ammonta ad € 12.100.00,00. L’Agenzia delle entrate ha provveduto, nel corso dell’esercizio 2016, al recupero sugli accertamenti mensili derivanti da RCAuto a noi dovuto, del prelievo forzoso dello Stato per l’anno 2015 di € 8.737.569,48, che risulta interamente saldato. Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche Per l’anno 2017 i cespiti imponibili TOSAP sono costituiti, come per gli anni precedenti, dall’occupazione permanente di suolo pubblico con tavoli e sedie, tende ecc., le occupazioni effettuate con condutture, cavi ed impianti destinati all’esercizio ed alla manutenzione delle reti di erogazione di pubblici servizi, nonché le occupazioni di suolo pubblico temporanee con ponteggi o altro. Sono esclusi dalla TOSAP tutti gli accessi carrai di qualsiasi natura. Dal 2000, anno in cui è cambiato il sistema di tassazione per le occupazioni con cavi e condutture esercitate da gestori di pubblici servizi rapportata al numero di utenze servite nel territorio provinciale, il gettito è rimasto stabile con l’incremento annuale legato all’aumento delle tariffe delle utenze in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo rilevati al 31/12 dell’anno precedente.

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FONDO SPERIMENTALE DI RIEQUILIBRIO A decorrere dall’anno 2012, oltre alla soppressione dalla addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, sono soppressi i trasferimenti statali di parte corrente alle Province delle Regioni a Statuto ordinario aventi carattere di generalità e permanenza, così come stabilito dal Capo II del D.Lgs. 68/11. Si tratta di trasferimenti “fiscalizzabili” - ovvero sostituibili da quote di tributi erariali - perché destinati a tutte le Province e caratterizzati dalla continuità di erogazione nel tempo. Le entrate corrispondenti ai trasferimenti statali soppressi e alle entrate derivanti dalla addizionale all’accisa sull’energia elettrica sono assicurate dalla compartecipazione provinciale al gettito IRPEF, secondo l’aliquota stabilita con DPCM, assegnata in parte come quota del Fondo Sperimentale di Riequilibrio, strumento di passaggio verso il Fondo Perequativo. Nella parte Entrate del bilancio provinciale 2017 è stata iscritta l'appostazione relativa al fondo sperimentale di riequilibrio per € 1.616.220,68 confermato dal sito del Ministero dell’interno, finanza locale e dal DM del 14 marzo 2017 che avrebbe dovuto erogarsi in un’unica soluzione entro il 30 aprile 2017.

TRASFERIMENTI

TRASFERIMENTI STATALI Sono allocati al titolo II dell’Entrata i trasferimenti statali di parte corrente relativi ai rimborsi per riscaldamento Prefettura ed alloggio del Prefetto e al rimborso oneri personale per servizi di ordine pubblico. Per il 2017 al piano finanziario “Trasferimenti da ministeri” risultano iscritti: -un contributo di € 2.940.046,70 per funzioni in tema di edilizia scolastica e viabilità ai sensi della legge di stabilità 2016 interamente incassato, riparto ex 220 milioni. - la somma di € 2.405.492,75 derivante dal riparto di 180 milioni di euro per lo svolgimento di funzioni fondamentali previsto dal dl 50/2017 convertito con legge 96/2017, art. 20 comma 1. Detto importo è stato confermato dal decreto interministeriale di riparto del 14 luglio 2017. - la somma di € 2.597.406,91: in fase di conversione in legge, avvenuta in data 1 agosto 2017, è stato inserito nel dl 91/2017 Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 3 agosto 2017, n. 123, l’art. 15 quinquies che prevede un ulteriore contributo complessivo di 100 milioni per Province e Città metropolitane, di cui 28 milioni già destinati alle CM e i restanti 72 milioni ripartiti nel mese di settembre 2017 alle Province che hanno attestato all’UPI la necessità di risorse per il perseguimento dell’equilibrio di parte corrente, risultante dal prospetto degli equilibri previsto dall’allegato 9, con riguardo alle sole funzioni fondamentali. Di tale attività si è dato conto con deliberazione del presidente n. 96 assunta in data 24 agosto 2017, attestando un disequilibrio di parte corrente, relativo alla sole funzioni fondamentali, di € -2.597.406,91. in data 21 settembre 2017 la Conferenza Stato-Città ha sancito positivamente l'intesa in merito ai criteri da utilizzare per il riparto di 72 milioni di euro predisposti da UPI (Unione Province d'Italia). I criteri proposti da UPI, approvati dopo gli incontri dei Presidenti delle Province che hanno dichiarato un disequilibrio di parte corrente sulle funzioni fondamentali, tenutesi in data 13 e 20 settembre, prevedono l'assegnazione di 1 milione di euro a tutte le 32 Province interessate. I restanti 40 milioni di euro, sono stati divisi equamente in base al numero degli alunni frequentanti gli istituti scolastici superiori gestiti dalle Province e i chilometri di strade provinciali manutenuti, con la previsione dell'applicazione di una percentuale massima del 70 % sul l'importo del disequilibrio attestato entro il 4 settembre 2017. L'ipotesi di riparto che scaturisce dall'applicazione dei criteri evidenzia il riconoscimento alla Provincia di Cremona dell'importo di € 1.818.184, rispetto ad un disequilibrio dichiarato pari ad € 2.597.406,91, con una differenza pari ad € 779.222,91. La proposta di bilancio è stata predisposta considerando l'intero squilibrio, poiché si ritiene comunque possibile che la differenza tra l'importo dichiarato quale disequilibrio e il contributo calcolato, possa essere coperta da eventuali e probabili maggiori entrate che al momento delle redazione dell'attestazione del disequilibrio non possedevano ancora i requisiti per qualificarle crediti certi, liquidi ed esigibili. L'Ente si impegna pertanto a perseguire tali maggiori entrate, attivando tutte le procedure necessarie affinché si possa procedere a breve alla redazione delle conseguenti variazioni di bilancio. -la somma di € 138.534,29 quale quota del trasferimento statale ai sensi dell’art. 1 comma 165 delle legge di stabilità per il 2014 (legge 147/2013) riguardante l’esenzione del versamento IPT in caso di riscatto del locatario. - la somma di € 10.671,76, indagine sui solai per edilizia scolastica.

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TRASFERIMENTI REGIONALI Al piano finanziario “Trasferimento da Regione” sono stati iscritti, tra gli altri: -la somma di € 539.535,00 quale riparto delle risorse relative alle ulteriori funzioni confermate in capo alle province (protezione civile, turismo, ambiente, cultura..) ai sensi della lr 19/2015; -la somma di € 2.234.884,00 che Regione Lombardia erogherà per le funzioni svolte in tema di mercato del lavoro. -la somma di € 227.203,27 che Regione Lombardia erogherà per la copertura di spese di personale impegnato nello svolgimento delle funzioni idriche. TRASFERIMENTI DA ORGANISMI COMUNITARI Non sono presenti trasferimenti da Organismi Comunitari.

ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE Le entrate extra-tributarie risultano previste per un importo di € 8.451.867,84. Comprendono tutte le entrate di varia natura non tributaria derivanti principalmente da: locazione di beni immobili, diritti di istruttoria che i cittadini pagano per ottenere autorizzazioni o concessioni, sanzioni amministrative per violazioni di leggi e regolamenti, diritti di segreteria, sponsorizzazioni, diritti per controllo autocertificazioni impianti termici, introiti derivanti dal servizio di navigazione. I proventi da sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada applicate dalla polizia dei vari Comuni del territorio su strade provinciali sono previsti in complessivi €. 890.000, mentre è iscritta per € 3.250.000,00 l’appostazione relativa alle sanzioni da codice della strada derivanti sia dai due autovelox gestititi direttamente che dall’attività di controllo su strada svolta dal corpo di polizia locale. Nel Titolo III figurano anche le previsioni di entrata relative al sistema delle concessioni sulle strade statali trasferite alla Provincia. Per quanto riguarda i proventi derivanti dalla posa di impianti pubblicitari la previsione per l’anno 2017 è di € 154.793,00 in ulteriore lieve flessione rispetto al dato 2016 a causa delle numerose rinunce di concessione richieste dalle ditte intestatarie; per i proventi relativi agli accessi ad attività produttive la previsione 2017-2019 di € 272.016 annui. Le rendite derivanti da trasporti eccezionali lungo le strade provinciali sono previste in 140.000,00. Inoltre nel rispetto del dettato del sistema “Siope” in questo titolo d’entrata è stata indicata la risorsa relativa al rimborso delle spese di personale provinciale comandato presso altri enti o per la regolarizzazione contabile dei compensi spettanti agli aventi diritto in base alla normativa sugli incentivi alla progettazione previsti dal nuovo codice degli appalti approvato con d.lgs 50/2016. In seguito al trasferimento delle funzioni della disciolta Azienda Regionale dei Porti, ora Porto di Cremona, sono previsti i proventi derivanti dai canoni e dalle concessioni delle aree portuali assegnate nei limiti di € 909.820,34. ENTRATE IN CONTO CAPITALE Le entrate in conto capitale sommano € 17.548.160,72; per la relativa destinazione si rimanda al prospetto del bilancio di previsione, destinazione titolo 2. Di seguito l’elenco delle entrate in conto capitale che iniziano nel 2017 o si trascinano dagli anni precedenti:

descrizione 2017 2018 2019 Comune di Casalmaggiore per rotatoria LiDL € 50.000,00 € 150.000,00 - Comune di Soncino – espropri tangenziale € 250.000,00 - - Dallo Stato per investimenti ex ANAs art. 20 commi 3 e 4 dl 50/2017 € 1.526.496,77 - - Da Regione Lombardia per intervento istituto scolastico Ala Ponzone Cremona – prevenzione incendi (progetto e 1,3 M€ dl 50/2017)

€ 50.000,00 € 210.000,00 € 1.040.000,00

Da Regione Lombardia per progettazione ambientale € 10.000,00 - - Da Regione Lombardia per interventi area portuale € 220.559,20 € 1.125.000,00 € 1.500.000,00 Da Regione Lombardia interventi per eventi eccezionali su strade provinciali € 260.225,26 € 260.225,26 - Da regione Lombardia per edilizia scolastica Istituto Anguissola di Cremona – manutenzione straordinaria tetti

€ 346.728,54 - -

Da regione Lombardia per edilizia scolastica liceo classico e scientifico di Crema

€ 17.235,81 - -

Da regione Lombardia per edilizia scolastica Istituto Galilei di Crema – manutenzione straordinaria

€ 570.541,39 - -

Da Regione Lombardia per patto per lo sviluppo – retrocessione beni da fondo immobiliare

€ 1.700.000,00 - -

Da INAIL per acquisizione area di Crema – scuola innovativa € 1.000.000,00 - -

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Da Regione Lombardia per sistemazione Ponte sul PO San Daniele € 1.734.712,85 - - Da Fondazione CARIPLO per progetto anche noi nel nostro piccolo € 10.500,00 - - Da Regione Lombardia per funzione ambientali € 304.193,88 - - Da consorzio DUNAS per progetti su fontanile € 1.500,00 - - Da incentivi ex Merloni – investimenti per acquisto attrezzature € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Sono previste, per l’esercizio 2017, entrate a valere sul titolo V (entrate da riduzione di attività finanziarie) per complessivi € 6.100.000,00 Trattasi di regolarizzazione delle quote di Fondo Eridano pari al valore di cessione del complesso immobiliare di Santa Monica; si provvederà al riacquisto, con intervento del patto di sviluppo della Lombardia, con modifica permutativa nel proprio stato patrimoniale.

ENTRATE PER CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO Le entrate per conto terzi e le partire di giro, titolo 9 dell’entrata che pareggiano con le relative uscite del titolo 7 della spesa in € 11.797.900,00 per l’esercizio 2017, risentono in maniera corposa dell’applicazione dello split payment, vale a dire della trattenuta dell’IVA presentata sulla fatture dei nostri fornitori, per il successivo versamento all’Erario.

71

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SANZIONI AMMINISTRATIVE DA CODICE DELLA STRADA

Gli incassi su proventi da sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, accertate da funzionari, ufficiale e agenti della Provincia, e/o versati dai Comuni, alla Provincia in quanto ente proprietario delle strade su cui sono collocate le attrezzature elettroniche fisse o mobili, sono previsti in complessivi € 2.690.000,00; con deliberazione del Presidente n.97 del 08/09/2017, ai sensi di quanto previsto dall’art. 18 del dl 50/2017 convertito con legge 96/2017, il 50% di detto importo, pari ad € 1.345.000,00 è finalizzato al finanziamento degli oneri riguardanti le funzioni di viabilità e di polizia locale con riferimento al miglioramento della sicurezza stradale quali, a mero titolo esemplificativo

- interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, comprese le spese di funzionamento e del personale assegnato al settore infrastrutture stradali;

- potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di mezzi e attrezzature, così come esemplificati nella deliberazione della Corte dei Conti Lombardia n. 274/2013, oltre all'esborso per finalità connesse al controllo da parte della polizia provinciale dei veicoli in circolazione relativamente alla presenza della copertura assicurativa obbligatoria, al rispetto della normativa in tema di revisione veicoli e per sanzioni accertate con attrezzature elettroniche fisse e mobili per la rilevazione della velocità, e mediante il prolungamento dell’orario di lavoro con straordinario delle unità di personale già inserite nella struttura organizzativa dell’Ente; - finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale come il potenziamento, messa a norma e manutenzione delle barriere, la sistemazione del manto stradale delle medesime strade e interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti.

Con riferimento ai proventi derivanti dalle sanzioni per violazione al codice della strada il legislatore , in deroga al principio contabile generale n. 2 dell’unità del bilancio, ha introdotto un vincolo di specifica destinazione, al fine di correlare parte delle somme previste ed introitate ad interventi di miglioramento della circolazione stradale.

Nel rispetto del principio contabile generale n. 9 della prudenza, il principio applicato della contabilità finanziaria prevede che le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale sono accertate per l’intero importo del credito, tra cui le sanzioni amministrative al codice della strada.

Pertanto, per tali entrate è escluso il cd. accertamento per cassa ed è obbligatorio effettuare un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, vincolando una quota dell’avanzo di amministrazione.

Per quanto riguarda invece il rispetto dei vincoli di destinazione previsti dalla legislazione vigente, la somma da destinare è rappresentata, in sede di previsione iniziale, dal totale entrate da sanzioni, vincolando la quota del 50% prevista dall’art. 208 del CdS.

In corso di gestione, a fronte del monitoraggio delle entrate, del fondo crediti di dubbia esigibilità e delle spese finanziate con i proventi del codice della strada, si provvederà ad adeguare gli stanziamenti di bilancio.

L’importo di euro 1.450.000,00 è stato prudenzialmente iscritto a FCDE, pari al 44,62% dello stanziamento 2017 delle sanzioni accertate dagli agenti provinciali.

VALUTAZIONE SULL’ENTITA’ DEL RICORSO AL CREDITO E SULLE FORME DELL’INDEBITAMENTO A MEZZO DI UTILIZZO

DI RISPARMIO PUBBLICO O PRIVATO ACCENSIONE DI PRESTITI Nell’esercizio 2017 non è prevista assunzione di nuovi mutui; si richiede la diversa destinazione di mutui già assunti i passato e confluiti in avanzo di amministrazione, destinati ad interventi di edilizia scolastica per € 130.000,00. Nell’anno 2018 è previsto l’importo di € 468.951,89, e nell’anno 2019 di € 1.125.000,00; detti valori corrispondono all’assunzione del mutuo flessibile Kyoto di € 1.500.000,00 (nel 2018 € 375.000,00 e nel 2019 € 1.125.000,00), il cui onere di ammortamento per interessi è pari a nominali 0,25 % annuo, per la durata di anni venti, destinato alla riqualificazione energetica della sede dell’istituto Einaudi di Cremona. Gli altri importi riguardano la diagnosi energetica degli istituti sotto elencati, alle stesse condizioni del mutuo:

ISTITUTO IMPORTO

Galilei di Crema € 18.524,17

Torriani di Cremona € 30.000,00

Ex media Campi di Cremona € 7.926,80

Polo scolastico di via Palestro € 30.000,00

Pacioli di Crema € 7.500,92

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Page 73: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DIMOSTRAZIONE DEL RISPETTO DEL TASSO DI DELEGABILITA’ DEI CESPITI DI ENTRATA E VALUTAZIONE

SULL’IMPATTO DEGLI ONERI DI AMMORTAMENTO SULLE SPESE CORRENTI COMPRESE NELLA PROGRAMMAZIONE

TRIENNALE

Per la dimostrazione della capacità di indebitamento si fa riferimento alle tabelle.

73

Page 74: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DUP 2017 - 2019SEZIONE SeO (OBIETTIVI OPERATIVI)

MIS

SIO

NE

MIS

SIO

NE

DESCRIZIONE

01 01 00 00

01 01 01 00 PROGRAMMA 01 Organi istituzionali01 01 01 01 NANNI

01 01 01 02 NANNI

01 01 01 03 NANNI

01 01 01 04 PLACCHI

01 01 02 00 PROGRAMMA 02 Segreteria Generale

01 01 02 01 NANNI

01 01 02 02 NANNI

01 01 02 03 NANNI

01 01 02 04 NANNI

01 01 02 05 NANNI

01 01 02 06 BONVINI

01 01 03 00 PROGRAMMA 03 Gestione economica, finanziaria, progr ammazione e provveditorato 01 01 03 01 PLACCHI

01 Tenuta del bilancio 01 03 02 PLACCHI

01 01 03 03 PLACCHI

01 Tenuta del bilancio 01 03 04 PLACCHI

01 Tenuta del bilancio 01 03 05 PLACCHI

01 01 03 06 PLACCHI

01 01 03 07 BELLOTTI

01 01 03 08 BELLOTTI

01 01 04 00 PROGRAMMA 04 Gestione delle entrate tributari e e servizi fiscali01 Tenuta del bilancio 01 04 01 PLACCHI

01 01 05 00 PROGRAMMA 5 Gestione dei beni demaniali e pat rimoniali

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GE STIONE- Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale. Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell’ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica.

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Supporto agli Or gani dell’EnteDirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Rinnovo degli Or gani dell’EnteDirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Aggiornamento de i Regolamenti e supporto alla Presidenza e al Consiglio per le nomine di competen zaDirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Attività di info rmazione e comunicazione istituzionale Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Controlli intern i e attività di controllo in materia di anticorruzione Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Raccolta, pubbli cazione e trasmissione dati relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privat o in controllo pubblici e alle partecipazioni societarie. Quote associative Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni

SES 01.06

Definizione ed aggiornamento del piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2017/2019 Dirigente responsabile: Dr.ssa Maria Rita Nanni

SES 01.06

Definizione ed aggiornamento del piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza

Obiettivo Operativo n. 4 – Titolo: Definizione del la mappatura del rischioDirigente responsabile: Dr.ssa Maria Rita Nanni

SES 1.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Gestione dell'at tività contrattuale Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 6 – Titolo: Attività di gest ione documentale del servizio archivistico Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Funzionamento uf fici provinciali: utenze, imposte su locazioni , tributi passiviDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.01

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Bilancio e vinc oli di finanza pubblica Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.02

Partecipazioni societarie: revisione e controllo

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Razionalizzazion e, controllo e coordinamento di tutti i soggetti giuridici partecipati Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.01

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Servizio di teso reria – Affidamento a partire dal 1 gennaio 2019 Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.01

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Ordinativo infor matico – SIOPE + Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 6 - Titolo: Programmazione, ciclo della performance e controllo di gestione Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 7 - Titolo: Assicurare all’E nte la disponibilità di risorse strumentali e servizi necessari al funzionamento degli uffici Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 8 - Titolo: Garantire la tut ela assicurativa dell’Ente Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti

SES 01.01

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Applicazione di tributi, imposte e canoni Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

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Casella di testo
TABELLA DI RACCORDO SES - SEO
Page 75: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DUP 2017 - 2019SEZIONE SeO (OBIETTIVI OPERATIVI)

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DESCRIZIONES

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01 01 05 01 PLACCHI

01 01 05 02 PLACCHI

01 01 06 00 PROGRAMMA 06 Ufficio Tecnico 01 01 06 01 PLACCHI

01 01 08 00 PROGRAMMA 08 Statistica e sistemi informativi01 01 08 01 BONVINI

01 01 08 02 BONVINI

01 01 09 00 PROGRAMMA 09 Assistenza tecnico-amministrativ a agli enti locali01 01 09 01 MALABARBA

01 01 09 02 BONVINI

01 01 10 00 PROGRAMMA 10 Risorse Umane

01 01 10 01 BELLOTTI

01 01 10 02 BELLOTTI

01 01 10 03 BELLOTTI

01 01 10 04 PLACCHI

01 01 11 00 PROGRAMMA 11 Altri servizi generali01 01 11 01 PLACCHI

01 01 11 02 PLACCHI

01 01 11 03 BONVINI

01 01 11 04 BELLOTTI

03 03 00 00

03 03 01 00 PROGRAMMA 01 Polizia locale e amministrativa 03 03 01 01 PLACCHI

04 04 00 00

04 04 02 00 PROGRAMMA 02 Altri ordini di istruzione non u niversitaria

SES 01.03

Patrimonio – rapporti con il fondo Eridano e prospettive di sviluppo (INVIMIT)

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Fitti per immobi li ad uso uffici e servizi provinciali PRELIOS SGR SPA – costituzione fondo immobiliare – canone di locazione anno 2017Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.03

Patrimonio – rapporti con il fondo Eridano e prospettive di sviluppo (INVIMIT)

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Valorizzazioni d ismissioni, alienazioni immobiliariDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.03

Patrimonio – rapporti con il fondo Eridano e prospettive di sviluppo (INVIMIT)

Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: Interventi di man utenzione ordinaria nei fabbricati – appalto servizi di energia – Centri operativi per l a manutenzione stradale e case cantoniere – lavori di riqualificazione e straordin aria manutenzione Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Attività del C.E.D . Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 2 -Titolo: Sviluppo e coordi namento dell’attività statistica Dirigente Responsabile: Dott. Antonello Bonvini

SES 01.07

Servizi al territorio, ict, servizi informatici, rup, statistica

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nei Comuni del territorio ricompresi nell’Ambito ag gregato Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 01.07

Servizi al territorio, ict, servizi informatici, rup, statistica

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Servizi al terr itorio in ambito ICT e statisticoDirigente Responsabile: Dott. Antonello Bonvini

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Reclutare, gestir e e formare il personale Dirigente responsabile: avv. Rinalda Bellotti

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Sviluppo organiz zativo Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 3 – Titolo: Assicurare il ri spetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Assestamento int erno, consolidamento e sviluppoDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Garanzia della l egittimità e della regolarità dell’azione della Provincia davanti agli organi giurisdizionali Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Supporto di tipo consulenziale in ambito giuridico-amministrativo ai settori dell’ente Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 01.04

Assestamento, razionalizzazione e sviluppo della struttura amministrativa

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Attività dell’UR PDirigente responsabile: dott. Antonello Bonvini

SES 01.05

Ricostituzione, consolidamento e sviluppo della funzione di stazione appaltante

Obiettivo operativo n. 4 – Titolo: Assicurare all’ente e al territorio un supporto qualificato nella

gestione delle gare di appalto.

Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti

MISSIONE 03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZAAmministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza.

SES 03.01

Controllo stradale e … tenuta prospettica…..

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Servizi di polizi a stradale Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

MISSIONE 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIOAmministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio.

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DUP 2017 - 2019SEZIONE SeO (OBIETTIVI OPERATIVI)

MIS

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MIS

SIO

NE

DESCRIZIONES

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04 04 02 01 PLACCHI

04 04 02 02 PLACCHI

04 04 02 03 PLACCHI

04 04 02 04 PLACCHI

04 04 02 05 BONVINI

04 04 04 00 PROGRAMMA 04 Istruzione universitaria04 04 04 01 PLACCHI

05 05 00 00

05 05 01 00 PROGRAMMA 01 Valorizzazione dei beni di inter esse storico05 05 01 01 BONVINI

05 05 01 02 PLACCHI

05 05 01 03 PLACCHI

05 05 01 04 PLACCHI

05 05 02 00 PROGRAMMA 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale 05 05 02 01 BONVINI

07 07 00 00

07 07 01 00 PROGRAMMA 01 Sviluppo e valorizzazione del tu rismo07 07 01 01 BONVINI

08 08 00 00

08 08 01 0008 08 01 01 ZANONI

SES 04.01

Edilizia scolastica: reperimento finanziamenti esterni per il mantenimento e la riqualificazione dell’edilizia scolastica scolastica (mutui BEI – KIOTO)

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Interventi di ma nutenzione (ordinaria/straordinaria/piccoli interventi/mantenimento spazi verdi) nelle scuole p rovinciali - appalto servizi energia – rimborso spese riscaldamento ai Comuni, quote assoc iativeDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 04.01

Edilizia scolastica: reperimento finanziamenti esterni per il mantenimento e la riqualificazione dell’edilizia scolastica scolastica (mutui BEI – KIOTO)

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Reperimento di f inanziamenti esterni all'ente per lo svolgimento di azioni volte al miglioramento del pa trimonio edilizio scolastico garantendone la messa in sicurezza, l'adeguamento n ormativo e funzionale, l'efficientamento energetico attraverso una program mazione progettuale di medio lungo termine Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 04.02

Programmazione scolastica – aggiornamenti normativi

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Interventi in or dine ai sistemi di istruzione e di istruzione e formazione professionale; Anagrafe Regionale dell 'Edilizia Scolastica Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 04.02

Programmazione scolastica – aggiornamenti normativi

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: La gestione di b orse di studio derivanti da donazione modale Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 04.02

Programmazione scolastica – aggiornamenti normativi

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Assistenza telef onia fissa agli istituti secondari Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini

SES 04.02

Programmazione scolastica – aggiornamenti normativi

Obiettivo operativo n. 1 – Titolo: La gestione di b orse di studio riservate alle università derivanti da donazione modale Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DEL LE ATTIVITÀ CULTURALIAmministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

SES 05.01

Prospettive di sviluppo dell’edilizia storica (Santa Monica – ex Chiesa San Vitale – Palazzo Stanga Trecco)

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Piano di interve nto per la cultura Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini

SES 05.01

Prospettive di sviluppo dell’edilizia storica (Santa Monica – ex Chiesa San Vitale – Palazzo Stanga Trecco)

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Palazzo Stanga T recco – IIS Stanga – Azioni per il conseguimento della valorizzazione degli spazi del piano nobile Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 05.01

Prospettive di sviluppo dell’edilizia storica (Santa Monica – ex Chiesa San Vitale – Palazzo Stanga Trecco)

Obiettivo operativo n. 3 -Titolo: Centro culturale San Vitale di Cremona – valutazione eventuali proposte in merito alla possibile alienaz ione del beneDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 05.01

Prospettive di sviluppo dell’edilizia storica (Santa Monica – ex Chiesa San Vitale – Palazzo Stanga Trecco)

Obiettivo operativo n. 4 - Ex Monastero di Santa Mo nica – Studi di fattibilità per la verifica di destinazioni d'uso legate alla valorizzazione de l bene Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 05.01

Prospettive di sviluppo dell’edilizia storica (Santa Monica – ex Chiesa San Vitale – Palazzo Stanga Trecco)

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: sviluppo offerta culturale Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini

MISSIONE 07 TURISMOAmministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo

SES 07.01

Prospettiva delle funzioni in materia di turismo

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Offerta turistica : garanzia e sviluppo Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini

MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABIT ATIVAAmministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa.

PROGRAMMA 01 Urbanistica e asseto del territorioSES

08.01 Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d’area vasta in sinergia con i Comuni

Obiettivo operativo n. 1 –Titolo: Pianificazione te rritoriale Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

76

Page 77: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DUP 2017 - 2019SEZIONE SeO (OBIETTIVI OPERATIVI)

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09 09 01 00 PROGRAMMA 01 Difesa del suolo09 09 01 01 ZANONI

09 09 02 00 PROGRAMMA 02 Tutela, valorizzazione e recuper o ambientale 09 09 02 01 ZANONI

09 09 02 02 ZANONI

09 09 02 03 PLACCHI

09 09 02 04 ZANONI

09 09 02 05 ZANONI

09 09 02 06 ZANONI

09 09 02 07 ZANONI

09 09 03 00 PROGRAMMA 03 Rifiuti09 09 03 01 ZANONI

09 09 04 00 PROGRAMMA 04 Servizio idrico integrato09 09 04 01 ZANONI

09 09 05 00 PROGRAMMA 05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione09 09 05 01 ZANONI

09 09 05 02 ZANONI

09 09 05 03 ZANONI

09 09 05 04 ZANONI

09 09 06 00 PROGRAMMA 06 Tutela e valorizzazione delle ri sorse idriche09 09 06 01 ZANONI

09 09 08 PROGRAMMA 08 Qualità dell'aria e riduzione dell 'inquinamento09 09 08 01 ZANONI

09 09 08 02 ZANONI

09 09 08 03 ZANONI

10 10 00 00

10 10 02 00 PROGRAMMA 02 Trasporto pubblico locale10 Trasporto 10 02 01 ZANONI

10 10 03 PROGRAMMA 03 Trasporto vie d'acqua

MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRI TORIO E DELL'AMBIENTE Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'ariaAmministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente.

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Sistema Informat ivo Territoriale Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Parchi sovracomu nali Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 2 -Titolo: Valutazione di im patto ambientale Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Servizi di vigil anza in materia ambientale Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Attività di aggi ornamento, sensibilizzazione, formazione e didattica in campo ambientale Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Gestione del ser vizio volontario di vigilanza ecologica Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 6 -Titolo: Funzioni in mater ia di caveDirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 7- Titolo: Gestione verbali in materia di ambiente Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: Funzioni in mater ia di rifiuti Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: Funzioni in mater ia di pianificazione e utilizzo delle risorse idriche, di demanio idrico Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Interventi e stu di relativi ai parchi, riserve naturali, aree natura 2000, zone di interesse ambientale Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Interventi per i nfrastrutture, conservazione e gestione stazione sperimentale per la conservazione della flora di pi anura Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Parchi Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Autorizzazioni p aesaggistiche provinciali e supporto ai comuniDirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Svolgimento delle funzioni in materia di scarichi di acque reflue e studi finalizzati alla tutela delle acque Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Tutela dell'atmos fera.Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: Controllo sugli interventi di bonifica dei siti contaminati Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e Ambientali

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Autorizzazioni I PPC – Autorizzazione integrata ambientale Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità.

SES 10.02

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Trasporto pubblic o locale Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

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Page 78: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DUP 2017 - 2019SEZIONE SeO (OBIETTIVI OPERATIVI)

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10 Trasporto 10 03 01 ZANONI

10 Trasporto 10 03 02 PLACCHI

10 Trasporto 10 03 03 PLACCHI

10 10 04 00 PROGRAMMA 04 Altre modalità di trasporto10 Trasporto 10 04 01 ZANONI

10 10 05 0010 10 05 01 MALABARBA

10 10 05 02 MALABARBA

10 10 05 03 MALABARBA

10 10 05 04 MALABARBA

10 10 05 05 MALABARBA

10 10 05 06 MALABARBA

10 10 05 07 MALABARBA

10 10 05 08 MALABARBA

10 10 05 09 MALABARBA

10 10 05 10 MALABARBA

10 10 05 11 MALABARBA

10 10 05 12 MALABARBA

SES 10.02

Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Programmazione e g estione attività portuale Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 10.02

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Porto Canale Cre mona – Interventi di sostituzione dei serramenti, di riqualificazione delle strutture in materiale metallico, di lavori edili ed idraulici nella Palazzina ad uso UfficiDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 10.02

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Porto Canale Cre mona – Interventi di riqualificazione dei padiglioni del Centro ServiziDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 10.02

Obiettivo operativo n. 1 – Titolo: Svolgimento funz ioni trasporti privati Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

PROGRAMMA 05 Viabilità e infrastrutture stradali SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo:: Interventi di o rdinaria manutenzione delle SS.PP. e delle piste ciclabili di gestione provinciale e circolazi one del porto di CremonaDirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Rinnovo manti bi tuminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex statale ed interven ti puntuali di risanamento conservativoDirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Attrezzature e v eicoli (Macchine operatrici complesse, autocarri o autocarri leggeri) –Interventi di acqui sto o messa a norma Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 4 -Titolo: Interventi vari d i messa in sicurezza di tratte stradali, piste ciclabili, viadotti e ponti Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Realizzazione e pianificazione itinerari ciclabili Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo

Obiettivo operativo n. 6 - Titolo: Catasto strade Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 7 - Titolo: Sistema integrat o della sicurezza stradale Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 8 - Titolo: Pianificazione/p rogrammazione di grandi opere stradali: revisione programmazione in essere alla luce del co ntesto storico -economico e delle nuove necessità Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 9 – Titolo: Sviluppo rete vi aria provinciale: Progettazione Paullese in corrispondenza del ponte sul fiume Adda e dei re lativi raccordi alle province di Cremona e Lodi. - Paullese I e II lotto: liquidazio ni definitive pratiche espropriativeDirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 10 - Titolo: Interventi punt uali sistemazioni innesti, per ampliamento curve, allargamento di sedi stradali ne ll’ambito della messa in sicurezza strade, ecc. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n.11 -Titolo: S.P. CR EX S.S. N ° 498 – S.P. CR EX S.S. N° 235 – Completamento del sistema tangenziale di Soncino Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 12 - Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 358 “Di Castelnuovo” Collegamento da Casalbellotto – Quattrocase a Viadana Via Kenned y con rondò a raso – Concorso negli oneri per realizzazioneDirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

78

Page 79: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DUP 2017 - 2019SEZIONE SeO (OBIETTIVI OPERATIVI)

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10 10 05 13 MALABARBA

10 10 05 14 MALABARBA

11 11 00 00

11 11 01 00 PROGRAMMA 01 Sistema di protezione civile11 Protezione civile 11 01 01 ZANONI

11 Protezione civile 11 01 02 ZANONI

11 11 02 PROGRAMMA 02 Interventi a seguito di calamità natur ali

11 Protezione civile 11 02 01 ZANONI

12 12 00 00

12 12 02 00 PROGRAMMA 02 Interventi per la disabilità12 12 02 01 PLACCHI

12 12 04 00 PROGRAMMA 04 Interventi per soggetti a rischi o di esclusione sociale

12 04 01 PLACCHI

12 12 07 00 PROGRAMMA 07 Programmazione e governo della r ete dei servizi sociosanitari e sociali

12 12 07 01 PLACCHI

12 12 08 00 PROGRAMMA 08 Cooperazione e associazionismo12 12 08 01 PLACCHI

14 14 00 00

14 14 01 00 PROGRAMMA 01 Industria, PMI e Artigianato14 Ufficio Europa 14 01 01 BONVINI

15 15 00 00

15 15 01 00 PROGRAMMA 01 Servizi per lo sviluppo del merc ato del lavoro

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 13 - Titolo: Piano contenime nto ed abbattimento rumoreDirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

SES 10.01

Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale e protocollo con Regione Lombardia e ANAS – riclassificazione reticolo stradale

Obiettivo operativo n. 14 - Titolo: Gestione delle istanze di competenza della Commissione Provinciale EspropriDirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILEAmministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali. Programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile.

SES 11.01

Obiettivo operativo n.1 -Titolo:Gestione e formazio ne del volontariatodi Protezione Civile Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 11.01

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: Piani Provincial i di previsione e prevenzione e di emergenzaDirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

SES 11.01

Obiettivo operativo n.1 - Titolo:Gestione amministr ativa dei finanziamenti a compensazione delle calamità naturali Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni

MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FA MIGLIAAmministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia.

SES 12.01

Interventi in tema di disabilità, di integrazione scolastica e socio-educativa per gli studenti con disabilità

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Interventi per la disabilità Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 12.02

Realizzazione del progetto “IL TE.L.A.I.O. - Territori Lombardi per l'Accoglienza, l'Inclusione e l'Osservazione”

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: progetto “IL TE. L.A.I.O. Territori Lombardi per l'Accoglienza, l'Inclusione e l'Osservazione”Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 12.03

Attuazione delle funzioni delegate regionali in materia di servizi sociali

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territorialeDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

SES 12.03

Attuazione delle funzioni delegate regionali in materia di servizi sociali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: tenuta dei Regis tri provinciali del volontariato e dell’associazionismo e attività di vigilanza e del Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privatoDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità.Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività

SES 14.01

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Coordinamento del le politiche locali per lo sviluppo del territorioDirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini

MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALEAmministrazione e funzionamento delle attività di supporto: alle politiche attive di sostegno e promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro; alle politiche passive del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione; alla promozione, sostegno e programmazione della rete dei servizi per il lavoro e per la formazione e l'orientamento professionale.Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, anche per la realizzazione di programmi comunitari. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di lavoro e formazione professionale.

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Page 80: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DUP 2017 - 2019SEZIONE SeO (OBIETTIVI OPERATIVI)

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15 15 01 01 RECH

15 15 01 02 RECH

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15 15 02 00 PROGRAMMA 02 Formazione professionale15 15 02 01 RECH

15 15 02 02 RECH

15 15 03 00 PROGRAMMA 03 Sostegno all'occupazione15 15 03 01 RECH

15 15 03 02 RECH

15 15 03 03 RECH

15 15 03 04 RECH

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15 15 03 06 PLACCHI

16 16 00 00

16 16 02 00 PROGRAMMA 02 Caccia e Pesca16 16 02 01 ZANONI

16 02 02 PLACCHI

17 17 00 00

17 17 01 00 PROGRAMMA 01 Fonti energetiche17 17 01 01 ZANONI

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 1 – Titolo: Il sostegno e lo sviluppo dei Servizi Per il Lavoro (SPL)Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: Il coordinamento dei C.p.I. sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivan ti dalla legislazione vigente (D.Lgs n. 150/2015 e L.R. n. 22/06)Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 3 – Titolo: L’Osservatorio p rovinciale per il mercato del lavoroDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 1 - Programmazione ed erogaz ione di servizi di orientamento scolastico e professionale e partecipazione ad iniz iative correlateDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: La formazione pr ofessionale degli apprendisti e le attività collateraliDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Gli interventi d i politica passiva del lavoroDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: Gli interventi d i politica attiva del lavoroDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 3 – Titolo: La promozione de lla presenza dei giovani nel mercato del lavoroDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 4 – Titolo: Il sostegno all' inserimento lavorativo delle persone disabiliDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 5 – Titolo: Interventi di co nciliazione dei tempi di vita familiare e lavorativa e per la promozione delle pari opportuni tà nell'accesso al mercato del lavoroDirigente responsabile: Dr. Dario Rech

SES 15.01

Consolidamento e sviluppo dei servizi per il lavoro

Obiettivo operativo n. 6 - Titolo: Iniziative in te ma di pari opportunità e supporto all’Ufficio della Consigliera Provinciale di paritàDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCAAmministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi inerenti lo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale, zootecnico, della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione comunitaria e statale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca.

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Piano di conteni mento della nutriaDirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

Obiettivo operativo n. 02 - Titolo: Vigilanza ittic o - venatoriaDirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHEProgrammazione del sistema energetico e razionalizzazione delle reti energetiche nel territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale comunitario e statale. Attività per incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili.Programmazione e coordinamento per la razionalizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti energetiche sul territorio.Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di energia e diversificazione delle fonti energetiche.

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Interventi in mat eria di energia, spese per l'esercizio delle funzioni relative alle autorizzazioni ed ai finanzi amenti in materia energetica e pianificazione.Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni

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PARTE SECONDA

MISSIONI E PROGRAMMI

OBIETTIVI OPERATIVI

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MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Descrizione della missione La missione risponde alla necessità di assicurare i servizi di supporto organizzativo, tecnico-amministrativo e finanziario agli Organi di governo dell’Amministrazione e ricomprende tutte le modalità di acquisizione di immobili ad uso uffici necessari allo svolgimento delle attività istituzionali dell’Ente (locazioni, comodati, ecc…). La missione risponde altresì alla necessità di evitare il degrado delle strutture, mantenere in buona efficienza gli impianti e garantire un accettabile livello di sicurezza e di comfort. Vengono svolte le attività relative al funzionamento degli organi istituzionali, in tutti gli aspetti legati alla necessità di garantire il supporto necessario, per lo svolgimento delle funzioni degli organi nelle loro diverse articolazioni. Vengono garantite le attività necessarie per presidiare la rappresentanza dell’Ente presso Enti o società ed il versamento delle quote associative di competenza della segreteria generale Il Segretario svolge inoltre tutti i compiti inerenti alla qualifica di Responsabile dell’applicazione della normativa anticorruzione, di responsabile del controllo amministrativo successivo.

-------------------------------- La missione comprende anche le finalità relative alla gestione delle risorse umane e al presidio del percorso di attuazione della Legge 56/14. Le attività riguardano pertanto la cura di tutti gli aspetti della vita del dipendente presso l'amministrazione, dal momento dell'assunzione, nelle varie forme previste, a tutti gli eventi/istituti contrattualmente rilevanti e previsti, fino alle diverse forme di cessazione e alla cura degli aspetti previdenziali in capo all'ente. Parte rilevante di tale attività è dedicata alla formazione specifica e trasversale delle risorse impiegate, nonché alla cura di tutti gli aspetti legati alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Riguarda, inoltre, la migliore finalizzazione delle risorse rispetto alle esigenze dei settori, in base agli obiettivi strategici, agli obiettivi di peg e alle attività ordinarie, con i necessari interventi intrasettoriali e intersettoriali.

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Ai sensi degli artt.51 e 52 del Regolamento di Contabilità, al servizio provveditorato è affidata, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, la politica degli acquisti e della gestione dei beni, al fine di garantire il funzionamento degli uffici e dei servizi provinciali distribuiti fra il capoluogo di provincia e le sedi decentrate, nonché di Organismi / aziende di cui è promotrice o parte la Provincia di Cremona, nell’ottica di una corretta analisi dei consumi e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse. Il servizio si occupa altresì della gestione della polizze assicurative. Assicurare all’Ente la disponibilità di risorse strumentali e di servizi per il funzionamento di uffici, operando una politica di costante contenimento e monitoraggio dei costi. Attuare gli “approvvigionamenti necessari al funzionamento dell'ente mediante il ricorso alle piattaforme informatiche per le gare online, il ricorso al mercato elettronico, il rispetto ed il potenziamento degli acquisti di prodotti” verdi o a basso impatto energetico. Assicurare il patrimonio e le attività dell'ente trasferendo il rischio a carico delle compagnie di assicurazione mediante la stipula e la gestione di adeguate polizze.

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Il Settore Sistemi Informativi e Politiche Europee collabora con la Segreteria Generale con la quale per l’anno in corso ha in comune la redazione dei regolamento per l’accesso e lo schema di Carta dei Servizi. Per il biennio a venire sarà sviluppato il Piano per la trasparenza e l’anticorruzione aggiornato e gestito secondo il nuovo Codice dei contratti recentemente aggiornato. La Statistica prosegue nell’opera di sviluppo dei documenti informativi ai quali aggiungerà la giornata di approfondimento per i Comuni. Il CED ha in corso il completamento della conservazione e del Centro Sistema. Nel biennio prossimo sarà programmato lo sviluppo dei servizi on line e degli obiettivi di accessibilità. L’URP conserva il ruolo di ufficio strategico del settore in quanto depositario del ruolo di programmazione e coordinamento delle attività nel 2017 il fulcro delle sue attività consisterà nel coordinare la tematica dell’accesso a supporto della Segreteria Generale; nel biennio a seguire svilupperà la Carta dei Servizi e coordinerà la digitalizzazione dei servizi e delle attività dell’ente.

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La missione risponde alla necessità di assicurare i servizi di supporto organizzativo, tecnico-amministrativo e finanziario agli organi di governo dell’Amministrazione e ricomprende (..omissis) In questa missione sono inseriti gli obiettivi operativi concernenti le competenze provinciali intersettoriali che comportano riflessi finanziari. Le attività sono rivolte, nel rispetto del decreto legislativo 267/00 e s.m.i. e il D.Lgs. 118/2011, così come novellato dal d. lgs 126/2014 e s.m.i., oltre alle disposizioni contenute nelle varie manovre finanziarie ed economiche degli ultimi anni, alla predisposizione dei documenti contabili di bilancio e alla loro successiva gestione, accertando il raggiungimento degli equilibri finanziari, sia di competenza che di cassa, nei termini previsti dall’art. 172 c. 6 del TUEL, oltre al rispetto dell’osservanza del saldo di finanza pubblica (legge 242/2012 pareggio di bilancio), come previsto dall’art. 1 comma 465 e seguenti della legge 232/2016, sia a preventivo che a rendiconto. Sono previste anche le attività relative al controllo dei flussi di cassa sia in entrata che in uscita, per il rispetto dell’art. 162 c. 6 del TUEL che prescrive che il fondo di cassa finale non sia negativo evitando poi il ricorso all'anticipazione di Tesoreria.

PROGRAMMA N. 01: Organi istituzionali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Supporto agli Organi dell’Ente

Dirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Si garantiscono le attività di segreteria amministrativa e supporto giuridico al Presidente, al Consiglio provinciale all’Assemblea dei Sindaci e ai comitati interni di controllo. Si garantisce la funzione di assistenza e consulenza giuridico-amministrativa agli Organi e ai Settori nella fase di formazione degli atti e supporto agli organi istituzionali degli enti territoriali di area vasta. Si predispone la raccolta delle pratiche per la preparazione dell'ordine del giorno delle sedute degli Organi dell’Ente e si presta assistenza al Segretario Generale per la verbalizzazione e la redazione degli atti. Si garantiscono le attività di segreteria amministrativa e supporto giuridico-amministrativo al Consiglio anche attraverso l’organizzazione di iniziative istituzionali o di carattere diverso su mandato del Presidente o del Consiglio. Si garantisce il necessario supporto al Presidente nell’adozione delle deliberazioni di competenza. Viene curata la raccolta delle proposte di deliberazione provenienti dagli altri Settori per la formazione dell'ordine del giorno del Consiglio. Si provvede alla convocazione del Consiglio e alla verbalizzazione delle sedute. Si provvede, inoltre, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione e alla loro pubblicazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e sulle giustificazioni addotte per le assenze dai Consiglieri. Si provvede alla liquidazione delle spese sostenute dal Presidente e dai Consiglieri per l’espletamento del mandato. Si curano le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si procede in generale alle necessarie verifiche, anche consultandosi con l'Ufficio territoriale di Governo, sulle questioni attinenti lo status di amministratore e sugli obblighi di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo. Viene garantito l'esercizio del diritto di iniziativa dei Consiglieri su ogni questione di competenza del Consiglio assicurando la correttezza del procedimento che si instaura con la presentazione di emendamenti alle proposte di deliberazione, interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e mozioni. Si garantisce ai Consiglieri l’esercizio del diritto di accesso agli atti. Si assicura il diritto del Consigliere di ottenere dagli uffici, nonché dalle aziende ed enti dipendenti tutte le notizie, le informazioni, gli atti e i documenti in loro possesso utili all’espletamento del mandato. Si provvede alla convocazione dell’Assemblea dei Sindaci e alla predisposizione delle proposte di deliberazione per la formazione dell'ordine del giorno. Si garantisce l’assistenza alla seduta. Si provvede, infine, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e il controllo delle eventuali deleghe. L’Ufficio cura, altresì, la raccolta, la pubblicazione all’albo pretorio on-line e la conservazione degli atti del Presidente, del Consiglio e dell’Assemblea dei Sindaci, dei decreti e delle determinazioni dirigenziali, dei decreti del Segretario Generale, e ne rilascia copia conforme ove richiesta. Cura, inoltre, l’adempimento per tutti i documenti soggetti a pubblicazione all’albo pretorio on-line provenienti dall’interno e dall’esterno dell’Ente (avvisi, bandi, …).

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Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Rinnovo degli Organi dell’Ente

Dirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Nell'annualità 2019, terminerà il mandato del Presidente, essendo in scadenza, primavera 2019, il suo mandato di Sindaco. Conseguentemente, dovrà essere attivato il relativo procedimento elettorale In particolare sarà necessaria la definizione di indirizzo/linee guida e la costituzione dell'Ufficio elettorale e l'indizione dei comizi elettorali, la successiva costituzione del seggio elettorale e della sua eventuale sottosezione, nonché la predisposizione delle apposite schede elettorali. Dovrà essere posta particolare attenzione agli aspetti inerenti alla corretta individuazione del corpo elettorale, costituito da Sindaci e Consiglieri comunali del territorio provinciale, con conseguente acquisizione di dati e informazioni dai Comuni, anche in considerazione dell'individuazione, da parte della Legge, di voti ponderati in relazione al numero di abitanti del Comune a cui appartiene l'elettore. La procedura di rinnovo del Presidente è disciplinata dalla L. 56/2014 le cui disposizioni dovranno trovare concreta e corretta applicazione. Nell'annualità 2018 terminerà il mandato del Consiglio provinciale. Conseguentemente, dovrà essere attivato il relativo procedimento elettorale ai sensi della L. 56/2014 le cui disposizioni dovranno trovare concreta e corretta applicazione. Si garantisce il rinnovo del Presidente e del Consiglio e, conseguentemente, la piena funzionalità dell'Amministrazione.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Aggiornamento dei Regolamenti e supporto alla Presidenza e al Consiglio per le nomine di competenza

Dirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Regolamenti: Controllo dei Regolamenti dell’Ente al fine di valutare la necessità di attivare i Settori competenti a provvedere al loro aggiornamento rispetto alla normativa vigente. In particolare, in attuazione di quanto previsto dagli art. 5 e 5 bis del D.lgs 33/2013 così come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016 si rende necessario adottare un regolamento che disciplini funzionamento, organizzazione e attività legate all’accesso civico anche nella sua forma di accesso generalizzato. Si provvede, pertanto, alla redazione del Regolamento in materia di accesso civico in collaborazione con il Settore Sistemi Informativi e Politiche europee e all’istituzione del registro delle richieste di accesso. Supporto alla presidenza e al Consiglio per le nomine di competenza: Si cura la fase di avvio e la fase istruttoria per le nomine dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari e le designazioni di competenza del Presidente o del Consiglio Provinciale. Nell'espletamento del proprio mandato, i rappresentanti della Provincia che sono stati nominati o designati sono tenuti a conformarsi agli indirizzi della programmazione provinciale nel settore di competenza della nomina o della designazione. Su richiesta del Presidente della Provincia o del Consiglio, per le nomine o designazioni di competenza consiliare, tutti i nominati sono tenuti ad inviare una relazione sull'attività svolta all'Organo che li ha eletti.

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Attività di informazione e comunicazione istituzionale

Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’informazione è alla base di ogni azione di buon governo e di consolidamento del rapporto con i cittadini attraverso la divulgazione tempestiva e chiara del proprio operato a favore della collettività; si basa sui principi guida della trasparenza, dell’innovazione e dell’interattività; i canali utilizzati sfruttano, in particolare, la collaborazione dei media: conferenze stampa, attività di supporto al lavoro dei giornalisti e delle redazioni, presenza nelle testate locali e nazionali, social network e collaborazioni per realizzazione di servizi televisivi e radiofonici.

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Le attività di informazione sono previste dalla Legge 7 giugno 2000, n. 150 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni” e s.m.i. e dal Decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n. 422, con i relativi profili professionali, che pone dei precisi obblighi, obiettivi ed azioni agli Enti. L’Ufficio Stampa della Provincia intende sviluppare ulteriormente la collaborazione con i Comuni del territorio al fine di una adeguata e costante informazione ai mass media e alle testate giornalistiche. In tale senso, nel rispetto della L. 150/2000 e s.m.i. e coerentemente con i compiti connessi alla funzione fondamentale “assistenza tecnico - amministrativa agli enti locali”, così come previsto dalla legge 7 aprile 2014, n.56, promuove conferenze stampa, redigendo dossier giornalistici e comunicati stampa in collaborazione con i Comuni e le Unioni dei Comuni, offrendo un servizio di consulenza tecnico-giornalistica, fornendo una chiara e tempestiva informazione sia per attività specifiche dei Comuni che per progetti in collaborazione con la Provincia. Nello specifico, in base ad accordi con i singoli Comuni o Unioni di Comuni, il servizio di consulenza tecnico-giornalistica potrà:

• realizzare comunicati stampa sulla base delle notizie e atti trasmessi dai Comuni per attività in collaborazione con la Provincia di Cremona o di interesse per la collettività locale;

• organizzare conferenze stampa, redigere i comunicati stampa e predisporre materiale idoneo; redigere testi e interventi per pubblicazioni e manifestazioni e gestire le relazioni degli organi istituzionali con i mass media;

• promuovere relazioni con i mass media e testate giornalistiche al fine di una chiara e tempestiva informazione giornalistica sulle attività di Comuni e Unioni di Comuni.

Collaborazione in tal senso proseguirà con l’Ufficio della Consigliera provinciale di Parità e Azienda Speciale CR.Forma.

PROGRAMMA N. 02: Segreteria Generale

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Controlli interni e attività di controllo in materia di anticorruzione

Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Controlli interni In attuazione della legge 7 dicembre 2012 n. 213 il Consiglio provinciale con delibera n. 4 del 29/01/2013 ha approvato il “Regolamento dei controlli interni” nel quale è previsto che il controllo successivo degli atti sia affidato al Segretario Generale. Le risultanze dei controlli successivi degli atti sono trasmesse, a cura del Segretario, ai dirigenti dei settori, unitamente alle direttive cui conformarsi in caso di riscontrate irregolarità, nonché ai revisori e agli organi di valutazione, come documenti utili per la valutazione, al Presidente e al Consiglio provinciale. Attività di controllo in materia di anticorruzione Si dà attuazione al piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza con particolare riferimento al monitoraggio periodico in materia di anticorruzione. Si procede con la verifica degli atti ai fini dell'anticorruzione attraverso l'individuazione di nuovi criteri/misure di monitoraggio (riferiti al livello e alle aree di rischio) applicati per la selezione casuale degli atti. Si procede contestualmente alla reingegnerizzazione dei processi alla nuova mappatura e pesatura del rischio anticorruzione (si rimanda nello specifico al successivo obiettivo operativo n. 4).

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Raccolta, pubblicazione e trasmissione dati relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblici e alle partecipazioni societarie.

Quote associative

Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’obiettivo si persegue in sinergia con il Settore Risorse Economiche e Finanziarie che finalizza la propria azione alla garanzia degli interessi pubblici generali, alla stabilità economico-finanziaria nonché al corretto funzionamento degli

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organi societari. Si pubblicano nella sezione Amministrazione Trasparente del sito internet dell’Ente i dati richiesti dall’art. 22 del D.lgs. 33/2013 relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblici e alle partecipazioni in società di diritto privato. In particolare, sono pubblicati i dati relativi alla ragione sociale, alla misura della eventuale partecipazione dell'amministrazione, alla durata dell'impegno, all'onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione, al numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo, al trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante, ai risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari. Sono altresì pubblicati i dati relativi agli incarichi di amministratore dell'ente e il relativo trattamento economico complessivo. Si procede al pagamento delle quote degli enti e delle associazioni a cui la Provincia aderisce mediante predisposizione di tutti gli atti necessari, entro i termini e secondo le modalità indicate nei singoli statuti.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2017/2019

Dirigente responsabile: Dr.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire In forza del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i. attuativo della delega conferita con la citata legge 190/2012, il legislatore ha imposto alle amministrazioni pubbliche l'adozione di un Piano triennale per la Trasparenza e l’integrità, diretto a assicurare l’accesso alle informazioni relative all’attività svolta dall’Amministrazione, incrementare il controllo sociale e concorrere alla realizzazione di una “amministrazione aperta” garante di un adeguato livello di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell’integrità. La Provincia di Cremona attuerà un programma di attività e di interventi secondo una logica di metodologia e collegamento alla attività di programmazione e controllo per processi anche alla luce delle indicazioni ANAC di cui alla Determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015. Quest'ultima, in particolare, evidenzia che la trasparenza è “uno degli assi portanti della politica anticorruzione impostata dalla Legge n. 190/2012”, e del D.lgs. 33/2013 come modificato dal D.lgs. 97/2016; a tal fine si garantisce di adeguare il Programma per la trasparenza del PTCP come misura di prevenzione. L’annualità in corso vede concentrato l’impegno sulla formazione e sensibilizzazione della struttura rispetto agli adempimenti operativi previsti dalla normativa sulla trasparenza e una revisione dell’organizzazione delle responsabilità relative.

Obiettivo Operativo n. 4 – Titolo: Definizione della mappatura del rischio

Dirigente responsabile: Dr.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il Responsabile della trasparenza curerà l’analisi e la proposta di modifica della sezione “trasparenza” del PTCP in attuazione delle modifiche normative intervenuti con il D.Lgs. 50/2016 e D.Lgs. 97/2016. Si effettuerà la revisione dell’albero della trasparenza e la revisione delle sezioni del sito istituzionale dell’Ente”Amministrazione trasparente”. Si procederà alla conseguente revisione delle azioni di processo e alla ripesatura del rischio di corruzione come previsto dal PNA 2015. Sarà implementato un percorso di reingegnerizzazione dei processi con parallela rivalutazione dell’impatto delle

singole attività sul rischio anticorruzione in collaborazione con i dirigenti.

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Gestione dell'attività contrattuale

Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Si garantiscono le attività necessarie, propedeutiche e conseguenti alla stipula dei contratti in forma pubblica

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amministrativa per l'intero Ente. L'attività comprende la fase istruttoria dell’acquisizione e della verifica della documentazione necessaria, l’espletamento delle verifiche previste dal Codice degli Appalti mediante accesso ai dati depositati presso la Procura, il Tribunale, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps o l’Inail e l’uffico disabili delle Province, le verifiche sul possesso dei requisiti ai sensi dell’art. 80 del D.lgs 50/2016 e s.m.i. tramite sistema AVCpass (a partire dal 1° gennaio 2013, l’ANAC ha attivato il sistema AVCpass per l’acquisizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti generali e speciali per la partecipazione alle procedure per l’affidamento degli appalti pubblici, nonché per la gestione telematica di alcune fasi della procedura di gara), i controlli antimafia White list (la stazione appaltante, prima di procedere alla stipula del contratto di appalto, è tenuta, ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (codice delle leggi antimafia), a verificare, mediante richiesta di apposita certificazione che l’operatore economico aggiudicatario sia in regola con la normativa antimafia ed, in particolare, che a carico dello stesso non sussista alcuna delle situazioni ostative previste), la redazione dello schema del contratto e l’acquisizione della documentazione necessaria al perfezionamento dello stesso (cauzione, polizza CAR, POS), l’acquisizione degli allegati relativi alla gara. La fase successiva alla stipula prevede la comunicazione dell’avvenuta stipula alle ditte non aggiudicatarie, la repertoriazione del contratto, la creazione del plico informatico tramite il software Unimod messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, la trasmissione del plico informatico e registrazione fiscale telematica mediante la piattaforma Sister, il rendiconto delle spese per la regolarizzazione del contratto, la registrazione della polizza fidejussoria o fidejussione bancaria presentata dalla ditta, l’utilizzo del sistema informatico AVCPpass per la chiusura del fascicolo elettronico della gara. Per il 2017 si prevede di rielaborare tutta la modulistica relativa alla documentazione propedeutica alla stipula dei contratti per l’allineamento alle nuove disposizioni del D.lgs. n. 50/2016. Si prevede, altresì, di standardizzare il processo contrattuale con particolare riferimento alla fase di aggiudicazione, per la quale è prevista dalla norma la formazione di apposita cartella, e la fase più propriamente contrattuale di stipula.

Obiettivo operativo n. 6 – Titolo: Attività di gestione documentale del servizio archivistico

Dirigente responsabile: dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Ai sensi dell'art. 50 del DPR 445/2000 il Servizio Archivistico è la struttura preposta alla gestione e conservazione degli archivi dell'Ente garantendone l'accesso per finalità giuridiche, amministrative, storiche e culturali. FUNZIONI D’ARCHIVIO Il ruolo degli archivi è quello di essere uno strumento necessario all’Ente per svolgere le sue funzioni nonché a rendere testimonianza della sua attività amministrativa, politica e culturale dell’Ente. In dipendenza del ciclo di vita dei documenti, il Servizio Archivistico interviene negli archivi di deposito effettuando una selezione documentale volta allo scarto legale di documenti senza alcuna rilevanza ed alla conservazione permanente dei rimanenti che andranno a costituire la memoria della Provincia e il suo archivio storico. Per necessità di logistica ed operatività, gli archivi provinciali sono organizzati con un sistema decentrato ed il cui coordinamento è affidato al Servizio Archivistico che provvede a supportare i dirigenti che rappresentino necessità d’intervento sugli archivi che da essi dipendono. Con riferimento ai recenti trasferimenti di funzioni provinciali ad altri Enti nonché in previsione di quelli futuri, il Servizio Archivistico è incaricato del trasferimento della titolarità degli archivi agli Enti che subentrano ed al deposito degli archivi storici presso l’Archivio di Stato di Cremona. Le attività specifiche al riguardo prevedono il riordino degli archivi, le procedure di scarto, l’inventariazione e la procedura autorizzativa presso gli organi competenti. FUNZIONI DI PROTOCOLLO I documenti che costituiscono nel loro insieme ordinato gli archivi dell’Ente sono oggetto di registrazione obbligatoria al protocollo, ai sensi dell’art. 53 comma 5 del DPR 445/2000. Il protocollo ha diversi finalità ovvero:

• è un atto pubblico con validità ed efficacia probatoria che prova la ricezione o spedizione di un documento

• costituisce elemento di trasparenza dell’attività amministrativa della Provincia

• istituisce il vincolo archivistico e il collegamento tra i documenti appartenenti alla stessa pratica. Il Servizio archivistico si adopera quindi a svolgere l’attività di protocollo in maniera efficiente andando a garantire le priorità di registrazione segnalate dai dirigenti ed efficace collegando i documenti ai relativi procedimenti di riferimento laddove essi costituiscano un’integrazione e fornendo così le risposte puntuali all’interrogazione del sistema documentale.

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La rilevanza della funzione di protocollo nell’ambito del sistema documentale rende necessario l’adozione di un manuale di gestione che descriva le fasi di lavorazione dei documenti nel rispetto della normativa di riferimento. S’intende quindi procedere nell’anno 2017 alla redazione del manuale di gestione documentale, la cui complessità impone particolare attenzione nella valutazione e conoscenza delle procedure amministrativa provinciali rinviandone dunque all’anno 2018 l’approvazione ed adozione.

PROGRAMMA N. 03: Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Funzionamento uffici provinciali: utenze, imposte su locazioni,

tributi passivi

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire: Provvedere al puntuale pagamento delle utenze, delle locazioni passive. Il progetto garantisce il pagamento di tutti i tributi passivi, imposte, tasse e contributi a carico dell’ente e la compilazione delle relative denunce:

1) IMU e TASI per tutti i fabbricati e terreni provinciali non adibiti a compiti istituzionali (verifiche conteggi, pagamento e denunce annuali),

2) Tassa sui rifiuti, canoni consorzi irrigui e quote associative (verifica cartelle esattoriali, pagamento e denunce di variazione),

3) IVA: fatturazione, versamenti mensili e denuncia annuale, split payment,

4) IRAP su prestatori occasionali (versamenti mensili e denuncia annuale),

5) IRPEF su prestatori professionali e occasionali (versamenti mensili in qualità di sostituto d’imposta e denuncia annuale 770 semplificato ed ordinario, invio attestati di pagamento),

6) INPS contributi su CO.CO.CO. (versamenti modello F24),

7) IMPOSTA DI BOLLO VIRTUALE tutti gli atti di autorizzazione e concessione emessi dall’ente sono soggetti ad imposta di bollo tale imposta viene riscossa dall’ente e riversata all’erario a scadenze fisse.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Bilancio e vincoli di finanza pubblica

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Stanti i vincoli di legge, il settore risorse economiche e finanziarie coordina i processi di programmazione, gestione e controllo delle risorse, cercando di massimizzarne l’ efficacia, l’efficienza e l’ economicità . La predisposizione del bilancio di previsione 2017-2019 avviene in conformità con il principio contabile della programmazione finanziaria: l’approvazione del Documento Unico di programmazione 2017-2019, strumento di pianificazione strategica e operativa dell’ente, sarà contemporanea all’approvazione del bilancio di previsione 2017-2019 e del Piano Esecutivo di Gestione 2017-2019. Anche per il 2017 , il Governo ha autorizzato le Province, a predisporre il bilancio per la sola annualità 2017, al fine di garantire il mantenimento degli equilibri finanziari; il termine è stato posticipato da ultimo al 30 settembre 2017 con DM del 7 luglio 2017 G.U. n. 158 dell'8 luglio 2017. Il rispetto dei vincoli di finanza pubblica richiede di conseguire un saldo non negativo (anche pari a zero) calcolato in termini di competenza fra le entrate finali (primi 5 titoli del bilancio armonizzato) e le spese finali (primi 3 titoli del bilancio). Tale saldo può essere eventualmente modificato dall'intervento della Regione. Restano infatti confermati i meccanismi di flessibilità regionale e la possibilità di scambio di spazi a livello nazionale. Le Regioni potranno autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il saldo di competenza per consentire esclusivamente un aumento di spese in conto capitale, purché sia garantito l'obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento dei restanti enti locali della regione e della Regione stessa. Si conferma l’obiettivo di garantire la tempestività dei pagamenti in conformità a quanto previsto dall’art. 9 del D.Lgs 78/2009, dal D.lgs 192/2012.

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I fornitori degli enti locali sono interessati anche da diverse novità fiscali introdotte dalla manovra fiscale del 2017. Dall’1/7/2017 anche le fatture passive dell’ente emesse da professionisti sono soggette allo split payment: ai fornitori si accreditano solo gli imponibili, l’IVA viene trattenuta e versata direttamente all’Erario secondo quanto indicato dal decreto MEF del 23 gennaio 2015. Sul lato spesa, significativa è l’azione svolta sul tema del puntuale pagamento delle rate di ammortamento dei mutui già contratti. Non è prevista per il 2017, né per gli esercizi successivi, la contrazione di nuovi mutui per il finanziamento di opere pubbliche previste in bilancio, ad eccezione dei mutui Kyoto a tasso agevolato dello 0,25% da assumersi con la Cassa Depositi e Prestiti. Con nota nostro prot. 31814 del 21 aprile 2017, la CDP informa che l'art. 14 comma 5-bis della legge 244/2016 (legge di stabilità per il 2017), dispone la proroga di detta possibilità, vale a dire, per gli Enti locali colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 che gli oneri relativi al pagamento delle rate di mutui concessi da CDP, da corrispondere nell'anno 2017, siano pagati, senza applicazione di interessi e sanzioni, in rate semestrali costanti a decorrere dal 30 giugno 2018 sino al 31 dicembre 2027”, comunicando altresì che procederà a dare applicazione a dette norme per le prossime rate del 30 giugno e del 31 dicembre 2017; pertanto CDP Spa non invierà l'avviso di pagamento né effettuerà il relativo addebito diretto sul conto bancario. Per il nostro Ente questo significa diminuire le spese per una somma complessivamente stimata in circa € 6.485.480,00. Formazione diffusa dei dipendenti e costante aggiornamento dei sistemi contabili continueranno ad essere le modalità operative con cui poter garantire il pieno recepimento dei principi contabili del bilancio armonizzato.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Razionalizzazione, controllo e coordinamento di tutti i soggetti giuridici partecipati

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia, ai sensi dell’art. 147-quater del TUEL, ed in relazione al regolamento dei controlli interni approvato dal Consiglio il 29 gennaio 2013, è tenuta ad attuare un sistema di controlli sugli organismi partecipati. Il controllo è finalizzato a garantire il perseguimento degli interessi pubblici generali, ad assicurarne la stabilità economico-finanziaria nonché ad assicurare il corretto funzionamento degli organi societari. Il sistema dei controlli si attua mediante la definizione degli obiettivi gestionali a cui deve tendere l’organismo partecipato, la definizione degli indirizzi ai quali adeguare i piani-programma delle attività e gli schemi di bilancio, l’attivazione di un sistema che rilevi i rapporti finanziari tra l’ente proprietario e il soggetto partecipato, la situazione contabile, gestionale e organizzativa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. La Provincia è tenuta, inoltre, ad effettuare il monitoraggio periodico sull’andamento dei soggetti partecipati, ad analizzare gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e ad individuare le opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico-finanziari. Relativamente alle due aziende speciali, l’attività sarà più intensa e avrà origine dalla declinazione annuale, e successiva verifica di linee di indirizzo specifiche per gli obiettivi gestionali; relativamente all’azienda speciale ufficio d’Ambito le stesse linee si rifletteranno di conseguenza anche su Padania Acque SpA, soggetto affidatario in house del servizio idrico integrato, e pertanto soggetto al cd controllo analogo: per le altre partecipazioni societarie verranno espressi inviti ad adeguarsi alla normativa nazionale, non essendo a controllo pubblico. Nel corso del 2017 rilevante sarà l’attività di redazione del piano straordinario di revisione per le partecipazioni previste dall’art. 24 del decreto Madia entro il 30 settembre 2017, così come il monitoraggio e l’impulso per la revisione degli statuti per le società a controllo pubblico previsto dall’art. 26 c. 1; per gli anni successivi troverà applicazione l’art. 20 relativamente alla revisione periodica delle partecipazioni.

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Servizio di tesoreria – Affidamento a partire dal 1 gennaio 2019

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire

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Il servizio di tesoreria attualmente è affidato in concessione al Banco BPM con contratto Rep. Prov. 8409 per il periodo 01/01/2014- 31/12/2018. Nel corso del 2018 sarà pertanto necessario procedere ad attivare le procedure necessarie per la scelta del nuovo tesoriere mediante esperimento di procedura di gara ad evidenza pubblica, così come richiesto dall’art. 210 del TUEL e da quanto previsto del codice dei contratti agli artt. 36 comma 9, 59, 60 e 95 (d.lgs 50/2016 e smi), in tempo utile a garantire la piena funzionalità del servizio a partire dal 1 gennaio 2019.

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Ordinativo informatico – SIOPE +

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’art. 1, comma 533, della legge 11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), ha previsto l’evoluzione della rilevazione SIOPE in SIOPE+, al fine di migliorare il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche attraverso l’integrazione delle informazioni rilevate da SIOPE con quelle delle fatture passive registrate dalla Piattaforma elettronica (PCC) e, in prospettiva, di seguire l’intero ciclo delle entrate e delle spese. SIOPE+ chiede a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, della legge n. 196 del 2009, di:

a) ordinare incassi e pagamenti al proprio tesoriere o cassiere utilizzando esclusivamente ordinativi informatici emessi secondo lo standard definito dall’AgID;

b) trasmettere gli ordinativi informatici al tesoriere/cassiere solo ed esclusivamente per il tramite dell’infrastruttura SIOPE, gestita dalla Banca d’Italia.

L’avvio a regime di SIOPE+ è previsto a partire dal 1° gennaio 2018 con scadenze diverse nell'anno, per tutti gli enti territoriali (Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni). L’Ente è, alla data di redazione del presente documento, in attesa della formalizzazione del DM che le consentirà di accedere alla fase 2 della sperimentazione, con inizio previsto per il 1 ottobre 2017, secondo le linee guida adottate dal gruppo di lavoro composto da MEF- Ragioneria Generale dello Stato, Banca d’Italia e AgID (“Regole tecniche e standard per l’emissione dei documenti informatici relativi alla gestione dei servizi di tesoreria e di cassa degli enti del comparto pubblico attraverso il Sistema SIOPE+” emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) il 30 novembre 2016, e successive modifiche e integrazioni e Regole tecniche per il colloquio telematico di Amministrazioni pubbliche e Tesorieri con SIOPE+” pubblicate il 10 febbraio 2017 nel sito internet del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, dedicato alla rilevazione SIOPE, e le successive modifiche e integrazioni) Il comma 6 dell’articolo 14 della legge n. 196 del 2009 prevede che le amministrazioni pubbliche, con l’esclusione degli enti di previdenza, trasmettano quotidianamente alla banca dati SIOPE, tramite i propri tesorieri o cassieri, i dati concernenti tutti gli incassi e i pagamenti effettuati, codificati con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, e che le banche incaricate dei servizi di tesoreria e di cassa e gli uffici postali che svolgono analoghi servizi non possono accettare disposizioni di pagamento prive della codificazione uniforme. Il comma 8-bis del medesimo articolo 14, prevede che, al fine di favorire il monitoraggio del ciclo completo delle entrate e delle spese, le amministrazioni pubbliche ordinano gli incassi e i pagamenti al proprio tesoriere o cassiere esclusivamente attraverso ordinativi informatici emessi secondo lo standard Ordinativo Informatico emanato dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID), per il tramite dell’infrastruttura della banca dati SIOPE gestita dalla Banca d’Italia nell’ambito del servizio di tesoreria statale, e che i tesorieri e i cassieri non possono accettare disposizioni di pagamento trasmesse con modalità diverse. Il comma 8-ter del medesimo articolo 14, prevede che con decreti del Ministero dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata l’AGID, sono stabilite le modalità e i tempi per l’attuazione delle disposizioni di cui al comma 8-bis del medesimo articolo; Il comma 5 dell’articolo 7-bis, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, introdotto con il comma 1 dell’articolo 27 del D.L. 66/2014, convertito, con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, prevede che le amministrazioni pubbliche, contestualmente all'ordinazione di pagamento, immettono obbligatoriamente sulla piattaforma elettronica i dati riferiti alla stessa concernenti le fatture e le richieste equivalenti di pagamento relativi a debiti per somministrazioni, forniture e appalti e obbligazioni relative a prestazioni professionali. In collaborazione con il settore servizi informativi e con il Tesoriere, sono in corso le attività necessarie alla verifica dell’adeguatezza dei sistemi informatici di lavorazione e trasmissione ordinativi informatici attualmente utilizzati alle regole tecniche che governano Siope+.

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Obiettivo operativo n. 6 - Titolo: Programmazione, ciclo della performance e controllo di gestione

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'obiettivo si fonda sull’assolvimento di quanto previsto dal D.Lgs.vo n. 118/2011 (in modo particolare allegato 4.1 inerente il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio), dal D.Lgs.vo n. 150/09, dal TUEL per quanto riguarda il sistema dei controlli interni nonchè dalla discendente regolamentazione interna; la finalità è quella di adempiervi non tanto come mera esecuzione formale, ma bensì come opportunità di concepire le potenzialità di una gestione integrata e coordinata, rivolta allo sviluppo dei diversi strumenti di pianificazione, programmazione, rendicontazione e controllo per migliore l’efficacia del sistema nel suo complesso. Più precisamente l’attività consiste in:

- predisposizione degli strumenti di programmazione DUP, PEG (ex art. 169 D. Lgs. 267/00), piani e relazioni di varia natura;

- rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici dell’ amministrazione, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti ed ai destinatari dei servizi;

- supporto nella gestione del Ciclo della Performance, per orientare i comportamenti al miglioramento della qualità dei servizi offerti, nonché alla crescita delle competenze professionali, in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri e trasparenza dei risultati. Il D.Lgs.vo 150/09 è stato oggetto, con il D.Lgs.vo n. 74/2017, di una parziale modifica in attuazione dell’art. 17, c. 1, lett. r) della L. 124/15, e sebbene l’impianto originario sia confermato, si tratterà, per il ciclo di programmazione 2018-2020, analizzate le innovazioni normative, di recepirle negli strumenti dell’Ente, dopo la fase condotta nel 2016 di revisione del sistema interno di misurazione e valutazione delle prestazioni del personale;

- supporto al NIV nello svolgimento delle funzioni ad esso assegnate;

- sviluppare e supportare la programmazione strategica e il controllo gestionale, che non può prescindere dallo sviluppo e dall’impiego della contabilità generale ed analitica (applicazione degli art. 147, 196, 197 e 198 del D. Lgs. 267/2000) attraverso un'opera rigorosa di messa a punto degli strumenti operativi, di analisi puntuali che forniscano, soprattutto in questo particolare periodo di instabilità finanziaria e legislativa, orientamenti affidabili e attendibili che garantiscano all'Amministrazione punti di riferimento chiari, concreti ed efficaci. In particolare, sul tema, l'obiettivo si pone la finalità di:

• orientare l’attività al perseguimento degli indirizzi strategici dell’amministrazione e oggettivarne i risultati;

• ridurre la complessità gestionale del sistema;

• favorire la corretta allocazione delle risorse e delle responsabilità gestionali;

• connotare l’organizzazione sul raggiungimento dei risultati;

• individuare obiettivi individuali destinati a migliorare gli standard erogativi dei servizi derivati dalla rappresentazione dell’analisi conoscitiva delle attività istituzionali e dei servizi erogati o dell’esercizio delle funzioni istituzionali, intendendo con ciò il miglioramento di tutti o parte degli indicatori;

• garantire la trasparenza dei risultati conseguiti;

• informare e supportare i processi decisionali;

• proseguire quindi nel rafforzamento del sistema dei controlli interni a seguito dell'evoluzione normativa introdotta dal D.L.174/12 - convertito nella L. 213/12 - che ha aperto una nuova stagione nella governance degli enti locali.

L'attuale contesto normativo-istituzionale-finanziario, con il progressivo limite posto alla fruizione delle risorse finanziarie, pone a livello prioritario governare il ciclo di programmazione e controllo nella reale definizione delle due dimensioni strategica e gestionale. Punto focale sarà pertanto lo sviluppo dei sistemi di

1. controllo di gestione

2. controllo strategico, intendendo per “controllo” la “guida” mirata al raggiungimento degli obiettivi che ci si è posti. CONTROLLO DI GESTIONE Si darà prosecuzione al percorso di adeguamento e semplificazione dei criteri sottesi alla applicazione del sistema di contabilità analitica a supporto del controllo di gestione, anche alla luce del nuovo assetto dell’Ente dopo la riforma della legge Del Rio; nel corso dell'anno 2016 si è infatti dato avvio al processo di rivisitazione dell'impianto in generale del sistema di c.d.g. mediante un primo adeguamento dei criteri di riparto delle spese e della revisione dei processi, al fine di ideare a meccanismo di determinazione del costo per output (partendo in via sperimentale da un campione di alcuni output corrispondenti a centri di costo diretti). I fatti di gestione, le decisioni, le informazioni costituiscono infatti un insieme dinamico la cui validità e la cui efficacia devono essere valutati in funzione dei risultati prodotti in termini di capacità di soddisfare efficientemente i bisogni pubblici.

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Affinchè il controllo di gestione sia efficace, occorre che le seguenti condizioni siano soddisfatte:

- identificazione degli obiettivi, espressi in forma di risultati attesi e connessi alle risorse umane, finanziarie e materiali necessarie al loro conseguimento;

- disponibilità di un sistema di tecniche di misurazione contabile ed extra-contabile, idoneo a fornire le informazioni utili sui fatti di gestione (è necessario che siano definiti i centri di costo attribuiti ai vari centri di responsabilità e i criteri di riparto dei costi);

- periodicità e tempestività dei report di analisi che devono individuare gli scostamenti fra valori attesi e risultati conseguiti, le cause di scostamento e tutti quegli elementi necessari per porre in essere le opportune azioni di riallineamento o, in determinate situazioni, la riformulazione degli obiettivi programmatici;

- attenzione e precisione nell’imputazione delle spese ai centri di costi effettuata da unità decentrate presso i vari Settori dell’Ente, al fine di disporre, centralmente, di dati precisi e coerenti con la natura della voce di spesa.

Anche sul tema del CONTROLLO STRATEGICO si è avviata una fase di revisione dello strumento di controllo con l'intento di articolarlo sulla base delle seguenti componenti:

1. GRADO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI: ovvero controllo di attuazione dell'attività - declinata in obiettivi individuali e indicatori dell'attività ordinaria - rispetto alle linee strategiche di mandato, codificate in programmi e missioni del Documento Unico di Programmazione.

2. INDICATORI DI OUTCOME: ovvero il controllo dell'impatto sul territorio dell'attuazione di alcune delle linee prioritarie delle politiche di mandato, attraverso l'analisi di indicatori “di impatto” (monitorati da Enti terzi). Tali indicatori possono misurare un trend locale storico, oppure valutare l'andamento mediante confronto con altri territori o mediante analisi delle variazioni nel tempo.

Obiettivo operativo n. 7 - Titolo: Assicurare all’Ente la disponibilità di risorse strumentali e servizi necessari al funzionamento degli uffici

Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Al Servizio Provveditorato è affidata, in coerenza con le risorse finanziarie assegnate, la politica degli acquisti e della gestione dei beni al fine di garantire il funzionamento degli uffici e dei servizi provinciali nell’ottica di una corretta analisi dei bisogni, di un’adeguata programmazione e di una verifica degli utilizzi. Quanto sopra secondo un’adeguata programmazione, che, resa obbligatoria a decorrere dall’esercizio finanziario 2018, sarà di ulteriore sprone ad agire non sulla base dell’esigenza puntuale ed estemporanea ma secondo una visione di più ampio respiro, che potrà consentire una risposta più efficace. La funzione su base annuale si sviluppa attraverso le seguenti principali attività ordinarie: - acquisto di cancelleria, materiale vario e beni mobili; noleggio di automezzi e approvvigionamento di carburanti per il tutti gli automezzi provinciali; noleggio di apparecchiature d’ufficio, comprensivo della manutenzione; - gestione e controllo del servizio di telefonia mobile; affidamento, gestione e controllo del servizio di pulizie degli edifici provinciali; gestione e controllo del servizio di vigilanza; approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto; affidamento e gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snacks in tutte le sedi dell’Ente; affidamento e gestione del servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente; gestione della concessione in uso della sala di San Vitale. Compatibilmente con la situazione di bilancio dell’ente, si tenderà alla stipula di contratti di durata superiore all’anno allo scopo di alleggerire l’attività amministrativa e soprattutto di perseguire risparmi conseguenti a più consistenti ribassi. Sotto il profilo degli strumenti di cui l’ente è dotato, si ravvisa la necessità di una revisione dei medesimi onde consentire un’azione più spedita ed appropriata in capo al provveditorato sia sotto il profilo degli acquisti sia sotto il profilo della concessione in uso a terzi di spazi provinciali.

Obiettivo operativo n. 8 - Titolo: Garantire la tutela assicurativa dell’Ente

Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’attività consiste nella definizione della politica assicurativa dell’ente attraverso la stipula delle polizze assicurative più adatte alle esigenze dell’ente compatibilmente con il budget a disposizione. Si sviluppa, inoltre, nella gestione

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delle polizze medesime, dei sinistri attivi, mediante ricorso ad un soggetto specializzato, e passivi nonchè delle richieste di risarcimento per i danni subiti dall’ente. Quest’ultima attività dovrà essere trattata con la massima attenzione, cura e tempestività affinché il recupero delle somme spettanti sia il più possibile corrispondente all’entità dei danni subiti in modo da consentire il ripristino dei medesimi. In considerazione dell’elevato grado di specificità della materia, l’ente vede l’affiancamento di un broker, che lo aiuti nella valutazione dei rischi e nella individuazione delle condizioni di polizza più appropriate, nella predisposizione di capitolati di gara e nella conduzione delle polizze. A fronte di un quadro generale della posizione assicurativa dell’ente, derivato da scelte precedenti, il programma di interventi a partire dal 2017 è finalizzato a molteplici obiettivi, che possono tuttavia essere sintetizzati nei seguenti principali punti:

• semplificazione nella struttura del programma assicurativo mediante l’accorpamento di rischi e delle scadenze contrattuali nonché, ove possibile, la semplificazione delle norme contrattuali;

• ampliamento e/o miglioramento dell’area di garanzia assicurando la massima attenzione alle più aggiornate tendenze di mercato.

Alla luce e secondo tali obiettivi verrà espletata la gara europea, divisa in lotti, per l’affidamento, a decorrere dal gennaio 2018, delle seguenti polizze in scadenza: RCT/O, RC inquinamento, RC patrimoniale, infortuni, kasko dipendenti, libro matricola, natante in modo da ottenere, al contempo, tassi convenienti e condizioni di assicurazione rispondenti alle esigenze.

PROGRAMMA N. 04: Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Applicazione di tributi, imposte e canoni Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Garantire l’applicazione di tributi, imposte e canoni secondo le tariffe ed aliquote deliberate dal Presidente e recepite dal Consiglio, secondo modalità improntate a trasparenza e correttezza, anche in relazione alle continue modifiche legislative o normative. Il progetto garantisce tutte le operazioni necessarie per l’incasso dei tributi attivi provinciali e dei canoni di natura patrimoniale nonché la messa in opera di tutte le attività di accertamento tendenti al recupero di eventuali evasioni di imposta e di entrate patrimoniali, quali canoni non ricognitori, sanzioni al codice della strada o in tema ambientale:

1) Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche

2) Tributo Tutela Ambientale

3) Imposta Provinciale di Trascrizione

4) Tributo R.C. Auto

5) Canoni di occupazione stradale ai sensi del Codice della Strada

6) Riscossione coattiva delle Entrate Tributarie e Patrimoniali (sanzioni amministrative) Dal 1 luglio 2017 il servizio di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali viene affidato al nuovo unico soggetto preposto alla riscossione nazionale di cui all'articolo 1 ed in generale del Capo I del d.l. n. 193/2016 convertito con modificazioni dalla l. n. 225/2016, modificato da ultimo dall'art. 35 del d.l. n. 50/2017 in fase di conversione in legge, denominato Agenzia delle Entrate -Riscossione. Nel 2017 è attivata un fase di sperimentazione di PAGOPA su alcune tipologie di entrate, quali TOSAP, canoni pubblicità e accessi; al termine della fase di sperimentazione, previsto per il mese di settembre, si procederà ad attivare lo strumento anche alle altre entrate.

PROGRAMMA N. 05: Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Fitti per immobili ad uso uffici e servizi provinciali PRELIOS SGR SPA – costituzione fondo immobiliare – canone di locazione

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Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia ha selezionato, mediante procedura ad evidenza pubblica, un fondo immobiliare chiuso, pubblico, della durata di quindici anni al quale ha conferito i seguenti immobili: complesso immobiliare denominato “Monastero di S. Monica” (ex Caserma Goito), terreni in località Brancere, palazzo Tinti Pallavicino Clavello, palazzo Provinciale di Casalmaggiore, aeroporto in località Migliaro (già alienato), complesso immobiliare sede dell'ex Provveditorato agli Studi di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28, palazzo Provinciale di Crema, immobile di via Bel Fuso n. 4 e 6 e di Via Bella Rocca n. 7, porzione di immobile ex Sede Genio Civile. Al fondo sono stati ceduti i seguenti immobili: caserma cc di Casalmaggiore, caserma cc di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28. Per alcuni di tali immobili sono stati sottoscritti fra l’Amministrazione e Prelios sgr spa contratti di locazione passiva al fine di consentirne l’utilizzo da parte di uffici ed erogare determinati servizi.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Valorizzazioni dismissioni, alienazioni immobiliari

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il patrimonio immobiliare è diventato ormai la principale, se non l'unica, fonte di risorse per la pubblica amministrazione. L’ottimizzazione della redditività del patrimonio è divenuta, quindi, un obiettivo prioritario delle amministrazioni locali che sono sempre più assoggettate a stringenti vincoli di bilancio. L’importanza della valorizzazione del patrimonio immobiliare è desumibile anche dai numerosi interventi legislativi che, nell’arco dell’ultimo decennio, hanno introdotto norme tese, direttamente o indirettamente, ad incentivare il concorso della leva immobiliare da parte della pubblica amministrazione al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario. Si richiama, a tale proposito, il comma 15 dell’art. 4 della legge 488 del 1999 (Finanziaria 2000) che ha esteso alle Regioni e agli enti locali le disposizioni applicabili alle dismissioni dei beni pubblici statali, ricavabili dai testi di cui all’art. 3 comma 99, 99 bis e 100 della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e dell’art. 19 della legge n. 488 del 1999, alle operazioni di cartolarizzazione, alla creazione di fondi immobiliari (DL 351/2001 convertito con modifiche nella L. 410/2001) ed in generale alle disposizioni che, più o meno direttamente, sono volte ad incentivare le operazioni di dismissione e valorizzazione immobiliare per una gestione efficace e redditizia del patrimonio. In particolare, è stato previsto l’obbligo di adozione, da parte delle amministrazioni pubbliche, di piani triennali finalizzati alla razionalizzazione dell’utilizzo, tra l’altro, di beni immobili ad uso abitativo o di servizio e la trasmissione di apposite relazioni all’organo di controllo interno ed alla Sezione regionale della Corte dei conti competente per territorio (art. 2, comma 594, della L. 244/2007), mentre l’art. 58 del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella L. n. 133/2008, ha imposto agli enti territoriali di redigere annualmente un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, da allegare al bilancio di previsione, in cui inserire i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non ritenuti strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Si evidenziano, infine, i recenti interventi del legislatore, in special modo l’art. 27 del DL 201/2011 che prevedono “per la valorizzazione, trasformazione, gestione e alienazione del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà dei Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni, Stato e degli Enti vigilati dagli stessi, nonché dei diritti reali relativi ai beni immobili, anche demaniali, la promozione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia del demanio di iniziative idonee per la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di società, consorzi o fondi immobiliari”. La Provincia ha selezionato, mediante procedura ad evidenza pubblica, un fondo immobiliare chiuso, pubblico, della durata di quindici anni al quale ha conferito e ceduto alcuni immobili. (si richiama quanto descritto al precedente obiettivo operativo n. 1). Nel piano delle alienazioni relativo all'anno 2017, stante le attuali incertezze di bilancio non è previsto il trasferimento al fondo di altri immobili al fine di non aggravare ulteriormente la situazione delle locazioni passive. Oltre alla costituzione ed al conferimento diretto di beni nel fondo immobiliare, proseguirà l'azione diretta di vendita sia di abitazioni appartenenti al patrimonio storico della Provincia sia delle case cantoniere trasferite dall’ANAS, nonchè dei numerosi reliquati stradali di varie dimensioni e valore di cui la Provincia è proprietaria. Si procederà alla pubblicazione di un bando per le alienzione dei reliquati stradali e di immobili non più in uso.

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PROGRAMMA N. 06: Ufficio Tecnico Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: Interventi di manutenzione ordinaria nei fabbricati – appalto servizi di energia – Centri operativi per la manutenzione stradale e case cantoniere – lavori di

riqualificazione e straordinaria manutenzione.

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’obiettivo è motivato dalla necessità di evitare il degrado delle strutture, mantenere in buona efficienza gli impianti e garantire un accettabile livello di sicurezza e di comfort. Le opere da eseguire, in genere, coinvolgono varie categorie di artigiani, muratori, idraulici, elettricisti, fabbri, falegnami, vetrai ecc. che, nell'arco dell'anno, compiono sia interventi di riparazione sia interventi di manutenzione e provvedono a rimuovere o sostituire elementi di finitura degli edifici ormai degradati, oppure ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici, gli ascensori e i presidi antincendio. ------------ Per la gestione degli impianti termici degli edifici la Provincia di Cremona si rivolge ad una ditta specializzata. La conferma annuale del contratto di appalto alla ditta PVB Solutions S.p.A. è condizionata alla situazione economico finanziaria dell'Amministrazione. Entro il 31 luglio di ogni anno, infatti, sulla base della situazione economico–finanziaria ed istituzionale della Provincia di Cremona, certificata dal Presidente, verrà effettuata la verifica circa la sussistenza delle condizioni per la prosecuzione del rapporto contrattuale. La ditta aggiudicataria ha il compito di assicurare le condizioni di comfort-ambientale (20° C) negli orari indicati dalla stazione appaltante operando nel rispetto delle condizioni imposte dalla legge 10/91 e dal D.P.R. 412/94 e s.m.i. riguardanti il contenimento dei consumi ed il miglioramento del processo di trasformazione dell’energia. Nel programma di cui al presente obiettivo operativo, infine, troveranno allocazione le risorse per la sottoscrizione della quota associativa alla F.I.R.E. (Federazione Italiana Risparmio Energetico) che fornisce utili informazioni sulla evoluzione dei contratti di servizio energia e calore. ------------ Alcuni centri operativi della manutenzione stradale ed alcune case cantoniere risultano in stato di degrado o comunque necessitano di interventi di riqualificazione finalizzati, in modo particolare, ad adeguare le strutture alle norme igienico sanitarie al fine di migliorare la qualità dei luoghi di lavoro. Altre strutture, invece, quali i magazzini di Gussola e Crema, richiedono opere di manutenzione straordinaria delle recinzioni e dei portoni carrai. La manutenzione straordinaria potrà riguardare altresì, in alcuni casi, anche le strutture verticali, i solai, l’adeguamento normativo degli impianti tecnologici, il rifacimento dei servizi igienici e il ripristino delle finiture. Si procederà alla progettazione, affidamento lavori ed esecuzione degli stessi per quanto riguarda l’immobile di proprietà dell’ente (vedasi Sezione 2.4.2 del SeS), sede dell’Azienda Speciale CR.Forma sito in Cremona - Via Cesari n. 7-9 per quanto riguarda il 1° lotto dei lavori di riqualificazione dell’impianto di riscaldamento e di condizionamento.

PROGRAMMA N. 08: Statistica e sistemi informativi

Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Attività del C.E.D. Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il servizio Ced all'interno dell'ente si occupa dell'ICT, con l’obiettivo generale e trasversale di migliorare l’automazione seguendo i contenuti dell'Agenda Digitale che definisce le finalità e insieme le modalità dell'informatizzazione degli enti pubblici con un percorso purtroppo lento e costellato da ostacoli verso l'introduzione di applicativi open e l'apertura ai dati in formato aperto.

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I servizi erogati, tra cui figurano la Posta Elettronica Certificata, la digitalizzazione degli atti, la pubblicazione degli atti e delle informazioni attraverso il sito, richiedono una dotazione di software e hardware che deve essere costantemente monitorata e ammodernata nel corso degli anni. Dopo la sostituzione di alcuni server del sistema di virtualizzazione, si prevede di intervenire sui sistemi di backup e sul database Oracle installati dal 2010 che risultano ormai obsoleti. Il software sviluppato dal Ced consente di rispondere alle esigenze dei settori che non trovano sul mercato prodotti adeguati oppure che richiedono tempi e oneri non sostenibili. Si prevede anche una graduale sostituzione delle postazioni di lavoro più datate mediante l’acquisto di nuovi PC. Il Ced cura l’assistenza e la manutenzione anche dei centralini telefonici dell’Ente e si prevede di ammodernare alcune parti del centralino della sede.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Sviluppo e coordinamento dell’attività statistica

Dirigente Responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire In conformità con quanto stabilito dalla normativa, l’Ufficio Statistica della Provincia di Cremona raccoglie dati di interesse per il territorio provinciale e per i singoli comuni che, opportunamente elaborati ed accorpati, sono anche utilizzati per realizzare pubblicazioni statistiche su temi di interesse specifico come la scuola, l’università, il turismo, la popolazione e gli stranieri residenti. Su richiesta vengono anche realizzati compendi statistici comunali, a supporto dell’attività degli uffici o degli amministratori locali. A seguito della legge n. 56 del 7 aprile 2014 e del protocollo d'intesa ISTAT, ANCI ed UPI del 20 aprile 2016, l’Ufficio Statistica svolge anche attività di supporto ai Comuni sulla materia statistica. Da ottobre 2016 collabora con Comune di Cremona e CCIAA con un protocollo d'intesa avente validità triennale, per il “Coordinamento territoriale delle funzioni in materia statistica” e partecipa con gli stessi enti all’“Osservatorio provinciale del Turismo” a cui fornisce periodicamente elaborazioni provvisorie dei dati ISTAT sui movimenti dei clienti degli esercizi ricettivi. Elabora mensilmente i dati sulle caratteristiche dell'utenza dell'ufficio IAT e redige il “Rapporto annuale sul turismo in provincia di Cremona”. L’ufficio statistica aggiorna annualmente il “Censimento degli archivi amministrativi”, in quanto propedeutico alla realizzazione del Documento Organizzativo sulla Sicurezza dell'Ente, alla creazione degli open data e alla compilazione di alcuni adempimenti previsti dalla normativa sulla trasparenza. Per quanto riguarda gli indicatori del “Benessere Equo e Sostenibile della Provincia di Cremona” è previsto per il 2017 l’aggiornamento degli indicatori individuati nell’edizione precedente e la pubblicazione del volume commentato. Nel frattempo, è in corso una revisione degli indicatori da parte di ISTAT per allineare gli indicatori nazionali a quelli territoriali (regionali, provinciali e comunali), che già dal 2018 potrebbe portare ad alcuni cambiamenti. Si tratta di un progetto importante, in cui le Province agiscono in un’ottica di sistema, per valorizzare la funzione statistica all’interno e all’esterno dell’Ente ed è in questo spirito di collaborazione e per rafforzare il ruolo della statistica negli enti di area vasta, che l'Ufficio statistica ha accolto l'invito del CUSPI ad organizzare entro l'anno un evento nazionale, rivolto soprattutto ai comuni, per rilanciare il ruolo degli uffici statistica e il protocollo d'intesa ISTAT, ANCI ed UPI.

PROGRAMMA N. 09: Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nei Comuni del territorio ricompresi nell’Ambito aggregato Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire A seguito dell’entrata in vigore delle normativa che impone le gare per ambito, in forza dell'esperienza acquisita con la gara associata preambito svolta per delega di 34 Comuni e in considerazione della volontà del Comune di Cremona di proporre l'aggregazione degli ambiti Cremona Sud e Cremona Centro, la Provincia è stata delegata a svolgere sia il ruolo di stazione appaltante per la preparazione e l’espletamento della gara unica per gli 86 Comuni ricompresi nell’ambito aggregato, sia le funzioni tecniche locali preordinate alla redazione del bando di gara ,

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nonchè la funzione di controparte del futuro contratto di servizio con il gestore d’ambito. La “fase uno” dell'obiettivo - che si auspica possa concludersi nel 2017 - consiste nel completamento del bando e nell’esperimento della gara “Ambito aggregato Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud “ nonché nella conseguente sottoscrizione del contratto di servizio con il gestore d'ambito. La “fase due” dell'obiettivo, che consiste nell'espletamento della funzione di controparte unica del contratto di servizio dovrebbe coprire tutto l'arco temporale di durata del contratto di servizio (che è pari a 12 anni), e comprende la consegna degli impianti dei singoli comuni man mano che scadono le relative concessioni in essere, nonché l'attività di vigilanza e controllo sull'esecuzione del contratto. Permangono tuttavia forti criticità sia nel reperimento dati da parte dei gestori sia nell’applicazione della complessa normativa, per cui si rileva a livello regionale e nazionale, un forte rallentamento nella pubblicazione e completamento dei bandi di gara. Si evidenzia che in Regione Lombardia sono presenti 36 Ambiti e che solo in tre casi (oltre a Cremona, Pavia e Como) l'ente Provincia è stato investito di tutte le attività e competenze sopra illustrate, con l'ulteriore specificità che la Provincia di Cremona è l'unica ad aver aggregato due ambiti svincolando, di conseguenza, il comune capoluogo dall'obbligo normativamente imposto di assumere tali funzioni per l'ambito Cremona-Sud. Con riferimento invece all'ambito Cremona-centro, in forza del Dm 226/2011 le funzioni avrebbero dovuto essere espletate dal Comune con il maggior numero di abitanti qualora non fosse intervenuta la disponibilità e la scelta della Provincia Le attività necessarie per lo svolgimento delle deleghe ricevute presentano per la nostra realtà territoriale una particolare complessità in quanto nell’ambito aggregato sono presenti sia Comuni che, dopo l’entrata in vigore del c.d. decreto “Letta”, hanno già espletato, tra l’altro con modalità e tempi diversi, gare pubbliche, sia singole che associate e Comuni che non vi hanno ancora provveduto. Poiché la normativa di settore che impone e regolamenta le gare per ambito è particolarmente complessa, la Provincia ha mantenuto la funzione di stazione appaltante e di riferimento per il territorio di competenza, sebbene non sia più possibile valorizzare l’esperienza acquisita in materia con la gara preambito a causa del venir meno del personale di riferimento. Supporto tecnico esterno già individuato mediante apposito appalto di servizi finanziato con le somme che gli attuali gestori devono anticipare alla stazione appaltante.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Servizi al territorio in ambito ICT e statistico

Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il portale RUP, oltre che strumento di supporto al sistema informatico della Provincia, svolge un ruolo di erogatore di servizi per i comuni e altre realtà del nostro territorio, servizi sia telematici che spazi informativi. L’U.R.P. e il CED rispondono alle sollecitazioni per la creazione di nuove implementazioni che arrivano dagli stessi enti o dalla normativa. Il CED inoltre garantisce l’assistenza ict ai Comuni per lo sviluppo di soluzioni adeguate alle richieste normative. L’Ufficio Statistica mette a disposizione la propria competenza professionale e i dati raccolti anche per specifici progetti locali come ad esempio compendi statistici comunali, a supporto dell’attività degli uffici o degli amministratori locali.

PROGRAMMA N. 10: Risorse umane

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Reclutare, gestire e formare il personale

Dirigente responsabile: avv. Rinalda Bellotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La funzione si sviluppa attraverso le seguenti principali attività ordinarie: predisporre il piano triennale del fabbisogno, reclutare il personale, previo svolgimento di adeguati concorsi e procedure selettive, erogare il salario fondamentale ed accessorio, accompagnare il dipendente nel suo percorso di crescita e di carriera, assicurare il servizio mensa, attuare il piano di sorveglianza sanitario ex D.lgs.81/08, attivare stage e tirocini nell’ambito del programma di alternanza scuola/lavoro, attivare le relazioni sindacali, assicurare ai settori il supporto necessario per

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la corretta applicazione degli istituti contrattuali, redigere e attuare il piano delle azioni positive, supportare i comuni del territorio. Definita la nuova dotazione dopo il processi di attuazione delle LL.56/2014 e 190/2014, la politica di gestione del personale deve rifocalizzarsi sulla funzione multi-ruolo dell’HR: a) partner strategico del direttore generale o incarico omologo e del responsabile finanziario, b) agente del cambiamento, c) esperto amministrativo e d) riferimento di tutto il personale dell’ente. Tenuto conto dell’obiettivo finale di miglioramento della performance organizzativa, le leve su cui agire sono rappresentate principalmente dalle seguenti: supportare il contesto, migliorare le competenze, aumentare la motivazione, vero motore di ogni persona. In riferimento alla prima leva, grande attenzione sarà riservata ad assicurare una gestione celere, semplice ed efficacia dell’attività ordinaria tenendo presente la finalità di alleggerire i settori di line nell’assolvimento dei numerosi obblighi di legge. A tal fine, saranno sviluppati incontri periodici, già a partire dal 2017, con i vari settori onde migliorare la comunicazione e meglio capire le esigenze e le istanze anche per evitare il fenomeno noto come “torre d’avorio” e rafforzare, invece, il contatto con la realtà più produttiva. In riferimento alla seconda leva, molto spazio sarà assicurato alla elaborazione dei piani formativi, dove troveranno spazio, equamente ripartite, le azioni attinenti ai comportamenti organizzativi, dove ampio spazio ed energie saranno riservati ai responsabili di posizione organizzativa, individuati quali indispensabili snodi organizzativi, e alle competenze/conoscenze specialistiche. Strettamente correlato al punto che precede è lo sviluppo della motivazione affinché il lavoratore possa trovare sia in sé sia nell’ambiente di lavoro stimoli e condizioni adeguate affinché la sua performance possa essere di buon livello e tesa al miglioramento. Fondamentale ai predetti fini è la situazione di benessere sul luogo di lavoro, misurata alla fine del 2016 attraverso la somministrazione di un apposito questionario, che aveva ad oggetto anche lo stress lavoro correlato. I risultati complessivi del questionario ad una prima lettura, oltre a confermare il basso livello di stress lavoro correlato, evidenziato dai dati sentinella, in via più generale, mettono in luce un senso diffuso di benessere lavorativo, peraltro non scevro da alcune situazioni di criticità (situazioni di mobbing, bassa condivisione dei valori dell’organizzazione, scarsa realizzazione personale), sulle quali si intende lavorare già a partire dal 2017 attraverso percorsi formativi sui temi di cui sopra nonché altri volti ad allineare la condivisione dei valori della organizzazione e porre le condizioni perché nell’ente il dipendente possa raggiungere un maggior grado di realizzazione personale. Nell’ambito di un miglioramento continuo del clima aziendale, si prevede la riproposizione a cadenza periodica del questionario e l’analisi comparativa dei risultati. Sempre collegato al tema del benessere si pone l’adesione della Provincia al programma Workplace Health Promotion (WHP), programma di tipo partecipativo, che riconosce un accreditamento come “Luogo di lavoro che Promuove Salute” alle imprese che si impegnano a mettere in atto interventi di provata efficacia o ritenuti “buone pratiche” nel campo della promozione della salute e dello sviluppo sostenibile. Il programma, a sviluppo triennale, pone l’attenzione principalmente su 6 temi: promozione di una alimentazione corretta; contrasto al fumo di tabacco; promozione della attività fisica; sicurezza stradale e mobilità sostenibile; alcol e sostanze stupefacenti; benessere organizzativo e sociale e conciliazione famiglia-lavoro. Nel 2017 saranno sviluppate le aree riguardanti le dipendenze, in particolare il contrasto al fumo di tabacco, al consumo di alcol e sostanze stupefacenti e la nuova dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Negli anni successivi, a programma ultimato, l’ente si impegna, comunque, al mantenimento nell’attuazione di iniziative volte alla tutela della salute e sicurezza attraverso comportamenti sicuri e corretti stili di vita, anche avvalendosi della collaborazione di altri enti già partecipanti al WHP. Ancora di significativo interesse è l’azione propositiva e propulsiva della attuazione del principio delle pari opportunità e della valorizzazione delle differenze sia all’interno dell’ente sia a livello territoriale attraverso la creazione e la gestione di un tavolo di confronto tra comuni ed enti della provincia, in collaborazione con la Consigliera Provinciale di Parità. In conseguenza della recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.lgs.74/2017 e del D.lgs.75/2017, si apre un stagione di significativo rinnovamento della disciplina del pubblico impiego, che richiederà adeguati studi per arrivare a delineare un quadro generale del nuovo sistema, da condividere opportunamente con tutto il personale dell’ente in modo che la nuova disciplina divenga patrimonio di tutti, attraverso circolari ed incontri mirati, sia pure con diversi livelli di conoscenza e approfondimento in base al ruolo che ciascun dipendente è chiamato a svolgere nell’ente. In riferimento alla relazione con il territorio, si intende proseguire l’azione di supporto consulenziale ai comuni nonché valutare, sulla base di una verifica dei bisogni, la proposta di organizzazione di concorsi e procedure selettive e la promozione di servizi in forma associata (es: comitato unico di garanzia, ufficio per i procedimenti disciplinari). Verranno assegnati incarichi professionali e/o di collaborazione autonoma a soggetti estranei all’amministrazione.

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Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Sviluppo organizzativo

Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Partendo dal presupposto che l’organizzazione è un insieme di persone e gruppi di persone

• che perseguono uno scopo condiviso

• attraverso la divisione ed il coordinamento del lavoro

• integrato da processi decisionali basati sulle informazioni rilevate

• in maniera stabile nel tempo ne derivano le seguenti affermazioni � l’organizzazione è un sistema aperto ed un fatto contingente

� non esiste in assoluto la soluzione organizzativa migliore, ma è necessario di volta in volta ricercare il modello che meglio si adatta alle condizioni di contesto.

Ne consegue che è normale, fisiologico e necessario verificare periodicamente la tenuta della organizzazione a fronte di cambiamenti intervenuti nel tessuto aziendale e/o nell’ambiente e, conseguentemente, con una adeguata periodicità adattare l’organizzazione e il suo organigramma, che ha una funzione strumentale rispetto agli obiettivi da perseguire. In tale ottica, da subito, a fronte del profondo processo di cambiamento intervenuto nella mission e nella struttura provinciale, è necessario avviare una prima analisi organizzativa in vista di un percorso di riorganizzazione delle funzioni e delle competenze provinciali a seguito e nell’ambito del suo riassetto istituzionale. Allo scopo di appropriarsi degli strumenti a ciò necessari in vista di un arricchimento stabile interno di competenze, la metodologia individuata è quella della formazione-azione, che consente alla Provincia di essere direttamente attrice del processo e, al contempo, di acquisire le conoscenze e gli strumenti necessari per il raggiungimento dell’obiettivo avvalendosi del supporto di un soggetto specializzato. Tale processo sarà realizzato attraverso momenti di formazione, approcci guidati, focus group e peer tutoring, anche nell’ambito e nel corso del lavoro quotidiano. Dalla realizzazione del presente progetto ci si attende un report di sintesi della situazione attuale della organizzazione (punti di forza e di debolezza), una proposta di rivisitazione del modello organizzativo in vista di un obiettivo finale, verso il quale tendere, e di un obiettivo a breve, praticabile e concretamente attuabile.

Obiettivo operativo n. 3 – Titolo: Assicurare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro

Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Le attività ordinarie con cadenza annuale consistono principalmente nelle seguenti: fornitura di nuove attrezzature per i settori che prevedono l’utilizzo di macchinari, cartellonistica di sicurezza per gli immobili provinciali ed idonei dispositivi di protezione individuale (DPI) per i lavoratori esposti a rischi specifici. Nel corso dell'anno verranno effettuare indagini strumentali per la verifica periodica della presenza di rischi fisici, chimici e biologici nonché le verifiche periodiche degli impianti elettrici e di messa a terra, delle lampade e porte di sicurezza con l'eventuale ripristino delle anomalie riscontrate in fase di controllo. Nel rispetto delle norme vigenti saranno, inoltre, realizzati corsi di formazione ed addestramento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’attività è rivolta principalmente al mantenimento nel tempo del grado di efficienza richiesto dalla normativa dei presidi di sicurezza e prevenzione presenti negli immobili provinciali, al monitoraggio della presenza di fattori di rischio fisico, chimico e biologico quali radon, amianto, onde elettromagnetiche, alla promozione della conoscenza e della cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per i dipendenti provinciali. Sono previsti aggiornamenti periodici dei documenti di valutazione dei rischi e delle procedure di sicurezza con particolare riferimento alle nuove direttive in tema di procedure di emergenza ed evacuazione, analisi del rischio sismico e del rischio elettromagnetico. L’attenzione alla materia è molto elevata, oltre che per il doveroso rispetto delle norme di legge, anche allo scopo di sviluppare e consolidare una cultura forte in ordine alla necessità di lavorare in sicurezza, sottolineato, altresì, come si operi con l’obiettivo di estendere il concetto di sicurezza al concetto di salute e, in modo ancora più ampio, al concetto di benessere.

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Obiettivo operativo n. 4 – Titolo: Assestamento interno, consolidamento e sviluppo

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Dopo un biennio dedicato al processo di riordino delle Province voluto dalla Legge 56/2014, pur in una fase in cui non sono ancora risolte le criticità attuali e prospettiche, le incertezze connesse al ruolo istituzionale e funzionale, le difficoltà finanziarie e gli assetti organizzativi, è opportuno avviare un percorso di assestamento della struttura rispetto, fra le altre priorità, al consolidamento delle professionalità e alla valorizzazione dell’impegno gestionale attraverso le azioni di seguito sintetizzate:

• analisi organizzativa finalizzata alla definizione delle potenzialità e del miglior dimensionamento del Settore Ambiente e Territorio, dell'Area tecnica e del Settore Sistemi informativi e politiche europee; l'analisi è svolta in collaborazione con il Dirigente del Settore Risorse Umane, anche attraverso un incarico esterno appositamente affidato;

• valorizzare le professionalità interne, accrescere le competenze attraverso sia l’organizzazione di momenti di formazione e di incontro per fornire adeguata e qualificata informazione, sia la definizione e il consolidamento di alcune modalità condivise di lavoro, di delega, di responsabilità e di verifica rispetto ad alcuni ruoli e funzioni particolarmente rilevanti (es.: RUP).

La presente attività è caratterizzata da un prevalente elemento di trasversalità rispetto al coinvolgimento dell’intera struttura.

PROGRAMMA N. 11: Altri servizi generali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Garanzia della legittimità e della regolarità dell’azione della Provincia davanti agli organi giurisdizionali

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Per mezzo della presente attività, obbligatoria per legge, l'Ente fa valere i propri diritti e tutela le proprie posizioni davanti agli organi giurisdizionali, esercitando il diritto costituzionalmente garantito alla difesa. Le cause pendenti, in cui l’Amministrazione è parte costituita, sono una quarantina. A livello quantitativo, l’ambito di contenzioso prevalente è quello riconducibile alla giurisdizione amministrativa. L’Ente è tenuto a tutelare i propri legittimi interessi a favore della comunità che rappresenta. Tale tutela si esplicita nella maggior parte dei casi nell’approntare un’adeguata difesa giudiziale contro ricorsi di soggetti terzi. In minor misura, essa si estrinseca nell’assumere il ruolo di parte attrice nel processo, mediante proposizione di ricorso in sede giurisdizionale. L’attività descritta si svolge in raccordo con i settori dell’Ente competenti rispetto alla materia oggetto del contenzioso in corso. Vi è anche comunicazione aperta con l’ufficio assicurazioni, al fine di verificare, di volta in volta, la necessità di coperture assicurative. Nel caso di ricorsi pervenuti o attivati, saranno quindi conferiti incarichi a legali di difesa in giudizio.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Supporto di tipo consulenziale in ambito giuridico-amministrativo ai settori dell’ente

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire: L’obiettivo è quello si svolgere un’attività di consulenza legale e giuridica, a favore degli uffici dell'Ente che avanzino richiesta in tal senso. L’attività è svolta a supporto dell’azione amministrativa degli uffici dell’Ente, ove necessario, a garanzia della legittimità degli atti e con la finalità di prevenire l’eventuale contenzioso con soggetti terzi. Le materie di studio risultano diversificate, in linea con la varietà delle funzioni svolte dalla Provincia.

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L’attività si esplica sia mediante redazione di atti scritti sia attraverso contatto diretto con gli uffici interessati, per via telematica, telefonica o anche nel corso di riunioni interne. Parimenti significativa, per quanto concerne il profilo dell’impegno richiesto, è l’attività volta a garantire al Segretario Generale la collaborazione, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 5 del vigente regolamento dei controlli interni, in materia di controllo successivo della regolarità amministrativa degli atti adottati dall’Ente. E’ una tipologia di controllo svolto sotto la direzione del Segretario Generale, che si avvale del personale del servizio legale e del controllo interno. Tale controllo è improntato a principi di indipendenza, imparzialità, trasparenza e tempestività. Il controllo successivo si configura come momento di sintesi e di raccordo, in cui si valorizza la funzione di assistenza. Le criticità emerse sono valutate essenzialmente con scopi collaborativi a favore dei settori dell’Amministrazione. Nel caso di ricorsi pervenuti o attivati saranno conferiti incarichi a legali di difesa in giudizio.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Attività dell’URP

Dirigente responsabile: dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’U.R.P. , per favorire l’utenza dell’esercizio dei propri diritti di conoscere, partecipare e fruire dei servizi offerti dalla Provincia, informa sulle strutture e sui compiti dell’ente, operando attraverso uno sportello aperto le mattine dal lunedì al venerdì e mercoledì orario continuato fino alle 16,30. Inoltre garantisce l’esercizio dei diritti di informazione e di accesso, accesso ambientale, documentale, civico e generalizzato, collaborando con gli uffici per la corretta gestione della procedura. È prevista, a supporto della Segreteria Generale la redazione del regolamento per l’accesso civico e generalizzato, corredato dalla relativa modulistica. Ulteriore obiettivo riguarda la pubblicazione del registro degli accessi sul sito previsto dalla normativa della trasparenza. L’U.R.P., per migliorare i servizi offerti, attua processi di verifica della qualità dei servizi e gradimento degli stessi da parte degli utenti coinvolgendo i colleghi con l’attivazione di modalità di ascolto. Sono previste indagini sui servizi on-line dell’ente. L’ufficio proporrà la bozza della carta dei servizi dell’ente (l’obiettivo è condiviso con la Segreteria Generale). L’U.R.P., al fine di promuovere la diffusione dell’uso della telematica, si cura degli spazi di comunicazione interna ed esterna come il sito dell’ente e la Intranet in collaborazione con il CED, offrendo anche il supporto comunicativo e informatico ai colleghi per la pubblicazione su tali siti. Coordina, in collaborazione con il CED, la Rete Unitaria Provinciale – RUP che offre servizi telematici agli enti rispondendo alle sollecitazione degli stessi e delle normative.

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Assicurare all’ente e al territorio un supporto qualificato nella gestione delle gare di appalto.

Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire

La funzione viene svolta secondo e nel rispetto di una visione di affermazione e sviluppo graduali, che tiene conto sia delle risorse umane di cui l’ente, allo stato, dispone sia del contesto in cui l’ente si trova ad operare.

Nella prima fase, seguente alla ricostituzione, sia pure in forma embrionale, di un servizio ad hoc, la funzione si caratterizza, da un lato, per una attività di studio e approfondimento della normativa, in continua evoluzione, anche nell’ambito di un gruppo di lavoro intersettoriale appositamente costituito, e dall’altro per una attività di elaborazione di linee-guida operative e format, finalizzata alla omogeneizzazione e standardizzazione delle procedure in materia di appalti tra i diversi settori dell’ente, oltre ad assicurare disponibilità per supporti specifici richiesti dai RUP.

Il secondo step, al quale sarà possibile accedere una volta incrementato numericamente il team dedicato alla materia e una volta valutata positivamente la padronanza della materia da parte del nuovo nucleo, vedrà il servizio come diretto gestore della fasi di gara, dalla predisposizione del bando/avviso di gara fino alla aggiudicazione, per le esigenze interne all’ente.

Il terzo step sarà rappresentato dalla apertura del servizio al territorio, per cui i comuni potranno avvalersi della provincia per lo svolgimento delle gare per l’affidamento di lavori.

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MISSIONE 03

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

Descrizione della missione

La missione risponde alla necessità di assicurare il funzionamento dei servizi di polizia locale per garantire la sicurezza dei cittadini, anche in collaborazione con altre forze dell'ordine presenti sul territorio. Le attività della missione si declinano nel contrasto alle nuove forme di criminalità, che si esprimono anche, e sovente, attraverso violazioni gravi al Codice della Strada per le quali la polizia locale deve restare aggiornata anche ai nuovi strumenti che la tecnologia propone. Rientrano quindi nei servizi della Polizia Locale della Provincia di Cremona declinati da questa missione anche le attività di accertamento di violazioni al Codice della Strada, tra le quali quelle che comportano sanzioni accessorie (fermo amministrativo di autoveicoli e ciclomotori o misura cautelare del sequestro, propedeutico al definitivo provvedimento di confisca, adottato dal Prefetto). Le attività di polizia stradale comprendono anche la parte materiale ed istruttoria per la gestione dei procedimenti e del relativo contenzioso. Si segnala che prosegue l'impegnativa attività con le strumentazioni elettroniche per il controllo delle velocità e con il Falco 193, apparecchiatura per le verifiche di revisioni e coperture assicurative, nonostante la grave riduzione di personale. Continuano ad operare le due postazioni fisse per il controllo elettronico delle velocità.

PROGRAMMA N. 01: Polizia locale e amministrativa

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Servizi di polizia stradale

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'obiettivo contempla attività e competenze della Polizia Locale della Provincia di Cremona in materia stradale: il Codice della Strada infatti prevede che l'attività di polizia stradale venga espletata anche dai Corpi di polizia provinciale, nell’ambito del territorio di competenza. L'attività – mirata alla salvaguardia e sicurezza dei cittadini – si esplica attraverso: servizi stradali, educazione stradale e ambientale, collaborazione con le Polizie Locali del territorio attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza, attività di Polizia Giudiziaria e attività amministrativa. Inoltre, si opera per l’efficientamento dell’attività amministrativa inerente la gestione dei verbali d’accertamento violazioni al C.d.S. I controlli stradali vengono svolti prevalentemente sulle strade provinciali, soprattutto nei tratti ritenuti a maggior rischio d'incidenti. Le pattuglie possono essere dotate di strumenti elettronici quali velomatic, telelaser (per il controllo delle velocità) e Falco193 (per fermare possibili trasgressori agli obblighi assicurativi, alla revisione del mezzo o per altre violazioni segnalate tramite banche dati ufficiali, per contrastare lì'mportante tendenza di oggi a non ottemperare a tali obblighi). Nell'anno 2017 l'uso di tali strumenti viene programmato con assiduità nonostante la riduzione del personale per garantire comunque i servizi di sicurezza. Vengono ricomprese nella missione naturalmente anche le procedure amministrative conseguenti a contestazione di violazioni al Nuovo Codice della Strada, tra cui la messa a regime della possibilità di visione dei fotogrammi delle sanzioni per superamento dei limiti di velocità tramite accesso al sito internet della Provincia e l'attività conseguente al funzionamento delle due postazioni fisse per il controllo elettronico delle velocità. Il Servizio Polizia Locale, oltre che dal personale amministrativo, è costituito dal Corpo strutturato in due nuclei operativi, “Polizia stradale e sicurezza” e “Ambientale – Ittico – Venatorio”, coordinati dal Vicecomandante, tre Ufficiali e un Sottufficiale; tutti gli operatori mantengono comunque formazione e preparazione nelle diverse materie e intervengono in tutti gli ambiti di competenza del Corpo. La Centrale Operativa fa riferimento al Comandante. L'assetto organizzativo interno prevede che gli Ufficiali coordinino i servizi dei due ambiti operativi secondo gli orari programmati dal Comandante. L’attività del Corpo viene a coprire l’intero arco della giornata dalle 7 alle 19 sette giorni su sette ed è garantita anche la reperibilità nelle ore notturne (su richieste di intervento da parte delle Istituzioni e dei Corpi di Polizia). Inoltre, i turni di servizio possono essere programmati anche in fasce orarie diverse laddove ritenuto più efficace. Gli appartenenti al Corpo rivestono la qualifica di Agenti di Pubblica Sicurezza e di Agenti di Polizia Giudiziaria.

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MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Descrizione della missione La missione affidata al Settore Patrimonio ed Edilizia Scolastica prevede:

• programmi di manutenzione/piccoli interventi/mantenimento spazi verdi, appalto servizi energia, manutenzione straordinaria, riqualificazione restauro, risanamento conservativo, adeguamento normativo, ampliamenti, completamenti, nuove costruzioni,

• investimenti per interventi prove geologiche, geognostiche, idrologiche, incarichi professionali e consulenze da finanziare con i fondi della spesa corrente,

• erogazione dei servizi per l'obbligo di istruzione e formazione incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione,

• il reperimento in locazione o comodato o convenzione di spazi per lo svolgimento delle attività didattiche e/o le esercitazioni didattiche.

I programmi finanziati con la spesa corrente sono motivati dalla necessità di mantenere in efficienza strutture ed impianti, garantire il confort ambientale, eseguire prove sui terreni o assegnare incarichi specialistici per la successiva redazione dei progetti. Gli investimenti comprendono, invece, lo sviluppo di programmi necessari per:

• la costruzione ed il completamento di edifici scolastici, nonchè l'acquisto e l'eventuale riadattamento di immobili adibiti o da adibire ad uso scolastico al fine di eliminare le locazioni a carattere oneroso, i doppi turni di frequenza scolastica e l'utilizzazione impropria di stabili che non siano riadattabili;

• le ristrutturazioni e le manutenzioni straordinarie dirette ad adeguare gli edifici alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza, igiene ed eliminazione delle barriere architettoniche;

• la riconversione di edifici scolastici da destinare ad altro tipo di scuola;

• la realizzazione di impianti sportivi di base o polivalenti, eventualmente di uso comune a più scuole, anche aperti all'utilizzazione da parte della collettività.

Le finalità che si propongono di raggiungere sono le seguenti:

• il soddisfacimento del fabbisogno immediato di aule;

• la riqualificazione e l'efficientamento energetico del patrimonio scolastico esistente;

• l'adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene (prevenzione incendi ed infortuni, eliminazione delle barriere architettoniche, eliminazione/riduzione della vulnerabilità degli elementi non strutturali; eliminazione di materiali contenenti fibre di amianto);

• l'adeguamento delle strutture edilizie alle esigenze della scuola, ai processi di riforma degli orientamenti e dei programmi, all'innovazione didattica ed alla sperimentazione;

• una equilibrata organizzazione territoriale del sistema scolastico, anche in riferimento agli andamenti demografici;

• la disponibilità da parte di ogni scuola di palestre ed impianti sportivi di base;

• la piena utilizzazione delle strutture scolastiche da parte della collettività. Gli interventi di cui alla presente missione, compresi gli adeguamenti normativi, sono riferiti a tutti gli edifici di cui alla sezione 2.4.1.

PROGRAMMA N. 02: Altri ordini di istruzione non universitaria

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Interventi di manutenzione (ordinaria/straordinaria/piccoli interventi/mantenimento spazi verdi) nelle scuole provinciali - appalto servizi energia –

rimborso spese riscaldamento ai Comuni, quote associative. Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi

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Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’obiettivo operativo è motivato dalla necessità di evitare il degrado delle strutture, mantenere in buona efficienza gli impianti e garantire un accettabile livello di sicurezza e di comfort. Le opere da eseguire, in genere, coinvolgono varie categorie di artigiani, muratori, idraulici, elettricisti, fabbri, falegnami, vetrai ecc. che, nell'arco dell'anno, compiono sia interventi di riparazione sia interventi di manutenzione e provvedono a rimuovere o sostituire elementi di finitura degli edifici ormai degradati, oppure ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici, gli ascensori e i presidi antincendio. Tra le opere di cui sopra, sono compresi anche gli interventi di adeguamento e riqualificazione dell'impianto di riscaldamento e refrigerazione dell'edificio di via Cesari in uso al Cr.Forma di Cremona (Azienda Speciale della Provincia di Cremona per la gestione dei Servizi di Formazione Professionale). Per la gestione degli impianti termici delle scuole la Provincia di Cremona si è rivolta ad una ditta specializzata. La conferma annuale del contratto d'appalto alla ditta PVB Solutions S.p.A. è condizionata alla situazione economico finanziaria della Provincia. Entro il 31 luglio di ogni anno, infatti, sulla base della situazione economico–finanziaria ed istituzionale in cui verserà la Provincia di Cremona, certificata dal Presidente, verrà effettuata la verifica circa la sussistenza delle condizioni per la prosecuzione del rapporto contrattuale. La ditta aggiudicataria ha il compito di assicurare le condizioni di comfort-ambientale (20° C) negli orari indicati dalla stazione appaltante operando nel rispetto delle condizioni imposte dalla legge 10/91 e dal D.P.R. 412/94 e s.m.i. riguardanti il contenimento dei consumi ed il miglioramento del processo di trasformazione dell’energia. Il programma di cui al presente obiettivo operativo comprende, altresì, le risorse destinate al rimborso spese ai comuni per l’uso delle loro palestre da parte delle scuole provinciali, nonchè di alcune porzioni di edifici scolastici occupati dalle succursali degli istituti “Einaudi” “Manin” e “Stradivari”. Nel programma di cui al presente obiettivo operativo, infine, troveranno allocazione le risorse per la sottoscrizione della quota associativa alla F.I.R.E. (Federazione Italiana Risparmio Energetico) che fornisce utili informazioni sulla evoluzione dei contratti di servizio energia e calore. Nello sviluppo dei sopra indicati interventi potranno essere assegnati incarichi professionali a soggetti esterni all'ente per la predisposizione e redazione di prestazioni professionali specialistiche.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Reperimento di finanziamenti esterni all'ente per lo svolgimento di azioni volte al miglioramento del patrimonio edilizio scolastico garantendone la

messa in sicurezza, l'adeguamento normativo e funzionale, l'efficientamento energetico attraverso una programmazione progettuale di medio lungo termine.

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Fanno parte del presente obiettivo i seguenti interventi: A) finanziati con mutui BEI 2015

• I.I.S "Galilei" di Crema - Riqualificazione delle Officine Macchine Utensili e laboratorio di Chimica biennio. La riqualificazione dei locali si rende necessaria visto il notevole aumento del numero di iscritti. La soluzione individuata prevede la suddivisione del laboratorio di “Chimica biennio” in due laboratori distinti, separati da una parete divisoria a tutta altezza; la riduzione del laboratorio “Officina Macchine Utensili”, ricavando sei nuove ampie aule per la didattica curriculare ed un nuovo corridoio di collegamento; il mantenimento di una porzione del padiglione per il “laboratorio di manutenzione” della scuola. Con questa suddivisione degli spazi si ricavano perciò 7 nuovi locali per la didattica internamente al complesso scolastico e, quindi, di massima funzionalità per la gestione della didattica dell'Istituto,

• Liceo "Anguissola" via Palestro 30 – Cremona - Manutenzione straordinaria della copertura lato via Palestro,

• Liceo scientifico a Crema - Rifacimento del manto di copertura contenente amianto – 1° lotto. B) finanziati con mutui BEI 2016

• Palazzo Ghisalberti sede dell'istituto “Stanga” di via Milano. Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni II° Lotto – adeguamento funzionale degli spazi,

• I.I.S. Pacioli- Via delle Grazie, 6 – Crema. Lavori di adeguamento normativo e riqualificazione delle coperture. Lavori di adeguamento impianto elettrico, ed opere varie di riqualificazione,

• I.I.S. Galilei di Crema. Completamento opere di adeguamento normativo. Il progetto prevede lavori di completamento di interventi volti a rendere gli edifici del complesso scolastico adeguati alle vigenti

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normative, in particolare a quelle di prevenzione incendi per l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, di sicurezza e di eliminazione delle barriere architettoniche. Nel progetto sono previsti anche interventi per completare l'eliminazione delle vulnerabilità non strutturali di elementi non strutturali (in particolare sulle facciate). Verranno, inoltre, sostituiti i serramenti obsoleti in alcune aule al fine di migliorare l'efficienza energetica dell'edificio e si elimineranno alcuni punti di criticità per la sicurezza (vetri frangibili, con evidenti rischi in caso di rottura).

C) finanziati dallo “sbloccascuole”

• Liceo scientifico a Crema - Rifacimento del manto di copertura contenente amianto- 2° lotto primo stralcio. Le finalità dei progetti sopra esposti sono le seguenti:

• per il gruppo A): utilizzo delle risorse già assegnate;

• per il gruppo B): attivazione di tutte le azioni propedeutiche all'assegnazione definitiva dei fondi BEI 2016.

• per il gruppo C) utilizzo degli spazi finanziari concessi con l’esecuzione ed ultimazione dei lavori ------ La principale finalità di una programmazione di medio - lungo periodo delle progettazioni che riguardano il patrimonio provinciale è quella di sopperire alle criticità finanziarie delle Province attraverso la tempestiva candidatura degli interventi a fonti di finanziamento esterne ed alternative. Queste ultime di norma prevedono step di richiesta e tempi stringenti di candidatura, pertanto è indispensabile un costante avanzamento delle fasi progettuali al fine di poter attingere il più possibile alle graduatorie dei vari filoni di finanziamento attivabili. Fanno parte del presente obiettivo i seguenti interventi: Gruppo A) finanziamenti BEI 2017

• Liceo scientifico a Crema - Rifacimento del manto di copertura contenente amianto - 2 lotto Secondo stralcio con miglioramento Sismico,

• Immobile via Borghetto/Via Manzoni Cremona (ex Dorotee) - Ristrutturazione per utilizzo scolastico. Nell’obiettivo operativo sono previsti gli interventi per riqualificare i piani della porzione di fabbricato lungo la via Manzoni per destinarli a locali uso didattico per la scuola,

• Immobile in via Seminario – Cremona (IIS Torriani)- Riqualificazione spogliatoi Piano Primo e Secondo. L'istituto “J. TORRIANI” di Cremona è dotato di palestre e di strutture sportive all'aperto che versano attualmente in stato di degrado. Le palestre, in particolare, necessitano di lavori di manutenzione straordinaria degli spogliatoi, delle pavimentazioni elastiche e delle opere di finitura quali tinteggiature ed impianti. Gli impianti sportivi esterni, invece, presentano le pavimentazioni dei campi da tennis, pallacanestro e della pista di atletica in condizioni fatiscenti, rovinate in parte per l'invecchiamento dei materiali, in parte dai frequenti atti di vandalismo che l'impianto subisce dal vicino quartiere Cambonino. L’obiettivo operativo, pertanto, prevede una radicale ristrutturazione delle aree suddette mediante la realizzazione di nuovi impianti di calcetto, pallavolo, pallacanestro e una generale riqualificazione del cortile principale,

• Immobile di via Inzoli a Crema (IIS Marazzi): manutenzione straordinaria delle officine,

• Polo Scolastico via Piacenza a Crema – Costruzione ampliamento. Risulta possibile realizzare, a fianco dell'attuale fabbricato scolastico, un nuovo edificio in grado di contenere lo sviluppo delle scuole di Crema evitando locazioni onerose e problemi di trasporto. Nel nuovo fabbricato potranno essere collocate nuove aule didattiche a beneficio dell'intero polo scolastico Crema Sud.

Gruppo B) finanziamenti decreto “sblocca scuole”

• Istituto A.P.C. di Cremona: lavori di rifacimento servizi igienici, Gruppo C) Bandi Cariplo e Horizon 2020 per efficientamento energetico

• l'istituto Einaudi potrebbe essere il primo edificio scolastico della provincia ad essere sottoposto a riqualificazione energetica grazie all'acquisizione di un finanziamento di € 1.500.000 del fondo KYOTO. Tale finanziamento tuttavia potrebbe non essere fruibile a causa di problemi connessi con le ristrettezze di bilancio ed il rispetto del saldo di finanza pubblica.

Gruppo D) progetti da candidare a futuri finanziamenti

• Liceo "Anguissola" via Palestro 30 – Cremona - lavori di prevenzione incendi per C.P.I.,

• Istituto A.P.C. di Cremona- lavori di prevenzione incendi per C.P.I.,

• Scuola casearia di Pandino - lavori di prevenzione incendi per C.P.I.,

• IIIS “Torriani” lavori di straordinaria manutenzione per l’efficientamento energetico dei laboratori situati nel corpo fabbrica padiglioni; riqualificazione delle aree esterne.

• Polo Scolastico Romani di Casalmaggiore. Manutenzione straordinaria con riqualificazione del cortile e ripasso dei tetti.

Ulteriori interventi per l'edilizia scolastica riguardano:

• Polo scolastico di via Piacenza, Crema. Accordo quadro per l'utilizzo di aree e strutture scolastiche. Costruzione nuova sede del Liceo Classico “Racchetti”.

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La Provincia di Cremona ed il Comune di Crema, mediante apposita convenzione, hanno individuato soluzioni operative che possono risolvere, a breve/media scadenza, i problemi legati alla localizzazione di alcune funzioni istituzionali nel territorio del Comune stesso. In particolare, il Comune di Crema ha ceduto alla Provincia l’area ritenuta idonea per il completamento del polo scolastico di via Libero Comune, che prevede la realizzazione delle seguenti opere:

• la costruzione nuova sede del liceo classico - linguistico e delle scienze umane “Racchetti” con relativa palestra;

• l'ampliamento dell’istituto “Sraffa” e del liceo artistico “Munari”;

• la realizzazione di una palestra polifunzionale a servizio del liceo artistico “Munari” e dell’istituto “Sraffa”;

• la realizzazione di un auditorium a servizio delle scuole superiori dell’area;

• la sistemazione delle aree esterne, attraverso la realizzazione di strade e parcheggi. La Provincia di Cremona, invece, ha ceduto al Comune di Crema la porzione dell’area dell’I.I.S. Galilei posta fra via Matilde di Canossa e via Libero Comune che ha consentito la messa in sicurezza dell’incrocio stradale, inoltre si è impegnata a restituire al Comune di Crema, allorché saranno ultimati i lavori di costruzione della nuova sede del liceo Racchetti, l’attuale sede del liceo socio-pedagogico sito in Largo Falcone Borsellino. La Provincia intende ora dare corso alla realizzazione della prima importante opera di edilizia scolastica prevista nel comparto, vale a dire la nuova sede del liceo classico, tramite un finanziamento acquisibile grazie al bando scuole innovative contenuto nella legge c.d. “la buona scuola”. Il bando prevede che il M.I.U.R. indica un concorso di idee tra professionisti o società di architettura ed ingegneria finalizzato ad individuare il modello di scuola ritenuto più all'avanguardia e innovativo. Una volta individuato il vincitore la Provincia potrà incaricare lo stesso soggetto per la realizzazione dei progetti definitivo ed esecutivo. L'opera verrà finanziata e realizzata dall'INAIL che ne diventerà anche proprietario e le rate di ammortamento dell'investimento saranno a carico dello stato. Il nuovo edificio è destinato a contenere circa 1100 studenti e consentirà di eliminare locazioni onerose per circa 380.000 euro. Consentirà, altresì, di eliminare le succursali accorpando il liceo classico in un unico edificio, con evidenti vantaggi anche per la didattica e riduzione delle spese di trasporto. Nel nuovo fabbricato troveranno posto anche i laboratori di cucina destinati all’indirizzo turistico alberghiero dell’I.I.S. “Sraffa”. Quest'ultima struttura consentirà di evitare le convenzioni onerose finora stipulate con ristoranti privati esterni alla scuola, eliminando altresì i continui spostamenti di docenti e studenti con costi di trasporto a carico della Provincia.

• a seguito delle indicazioni del Comune di Crema di riutilizzare l'edificio già sede del tribunale si svilupperanno le verifiche progettuali e gli eventuali successivi interventi per definire l'utilizzo dell'immobile ad uso scolastico.

Nello sviluppo dei sopra indicati interventi potranno essere assegnati incarichi professionali a soggetti esterni all'ente per la predisposizione e redazione di prestazioni professionali specialistiche.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Interventi in ordine ai sistemi di istruzione e di istruzione e formazione professionale; Anagrafe Regionale dell'Edilizia Scolastica.

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gli ambiti di intervento della Provincia nel settore scolastico e formativo sono principalmente definiti dalla normativa statale e regionale (l.r. 19/2007) di riferimento e riguardano soprattutto gli aspetti programmatori volti sia al miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale sia all'effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi (diretti e indiretti) alla collettività. Per operare al meglio negli interventi previsti occorre tenere presenti diversi fattori:

• le trasformazioni introdotte nel sistema scolastico e formativo dalle recenti riforme istituzionali,

• il consolidamento – nel sistema formativo regionale – dello strumento delle “doti” che richiede una puntuale e precisa conoscenza del quadro complessivo dell’offerta formativa,

• la necessità di un maggiore e migliore investimento nella programmazione di un’offerta formativa sempre più in sintonia con le necessità del sistema produttivo.

In particolare sono previsti i seguenti interventi:

a) Il dimensionamento scolastico, b) La programmazione dell’offerta scolastica e formativa, c) La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente.

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a) Il dimensionamento scolastico La Provincia deve annualmente provvedere al monitoraggio e all’aggiornamento del piano di dimensionamento ottimale della rete scolastica, mediante acquisizione ed elaborazione dei dati relativi agli allievi iscritti in tutte le scuole statali di ogni ordine e grado del territorio. Risulta, pertanto, fondamentale mantenere un sistema efficiente di rilevazione dell’utenza scolastica e formativa, delle sue caratteristiche e della sua ripartizione territoriale. Il Piano, che la Provincia provvede ad elaborare dal 1999, ha come oggetto la composizione di istituzioni scolastiche autonome di dimensioni cosiddette “ottimali” per una migliore e più efficiente erogazione dei servizi scolastici, nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia. In particolare:

• per quanto riguarda le scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione saranno prese in esame le eventuali richieste formulate dai Comuni,

• per le scuole del secondo ciclo di istruzione, eventuali variazioni saranno prese in esame qualora non sia rispettato il parametro minimo richiesto dalla normativa vigente ed in seguito a specifiche consultazioni.

b) La programmazione dell’offerta scolastica e formativa. La Provincia deve annualmente elaborare il piano territoriale della complessiva offerta del “secondo ciclo di istruzione” degli istituti scolastici superiori e degli enti di formazione. Per una sempre maggiore integrazione tra l’offerta scolastica e l’offerta di formazione professionale è fondamentale rafforzare le azioni di raccordo con tutti i soggetti interessati: istituti scolastici superiori, enti di formazione, enti locali, commissioni istituzionali competenti in materia. Al fine di verificare l'impatto che la programmazione provinciale produce sul territorio risulta necessario mantenere il continuo ed attento monitoraggio delle iscrizioni. A tale proposito, in concomitanza con il periodo delle iscrizioni degli alunni si provvederà alla rilevazione dei dati riferiti alla popolazione scolastica sia degli enti di formazione sia degli istituti superiori. Tale rilevazione, oltre a rispondere alle necessità sopra esposte, è necessaria per consentire la programmazione di varie attività di competenza provinciale quali il trasporto studenti, la pianificazione dell’utilizzo delle aule, dei laboratori esterni e delle palestre delle strutture scolastiche superiori, il monitoraggio della presenza di allievi disabili e stranieri. A tale prima rilevazione ne seguiranno altre due, quella di luglio con un obiettivo di verifica del dato acquisito e quella di settembre che ha l'obiettivo di monitorare il Piano di Dimensionamento. Nel mese di luglio e sempre al fine di monitorare il piano, si provvederà ad acquisire il dato relativo agli iscritti presso gli istituti comprensivi tramite l'ufficio Scolastico Territoriale. Al fine di avere un quadro complessivo delle iscrizioni si richiederanno i dati anche alle scuole superiori paritarie e agli enti di formazione professionale. c) La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente. Si provvederà in particolare:

• alla previsione dell’impegno di spesa per l’affitto di sale idonee ad ospitare le assemblee studentesche per gli istituti scolastici superiori di competenza provinciale privi di aula magna;

• al trasferimento alla Città Metropolitana di Milano della quota a carico della Provincia di Cremona relativa alle spese dell’Ufficio Scolastico Regionale, determinata da accordi e da disposizioni normative.

Il MIUR ha riattivato l'A.R.E.S. (Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica) il cui ultimo aggiornamento risaliva al 2009. A seguito dell'accordo della Conferenza Unificata del 6 febbraio 2014 fra Stato e Regioni, la Regione Lombardia nel 2015 ha completato il trasferimento di una serie di dati attualmente presenti nell'A.R.E.S. nel nuovo sistema S.N.A.E.S. (Sistema Nazionale Anagrafe Edilizia Scolastica). La Provincia, pertanto, è impegnata nel progressivo e costante aggiornamento dei dati presenti in A.R.E.S. relativi agli edifici scolastici in uso alla Provincia stessa. Le attività che si dovranno svolgere comprendono:

• l'aggiornamento dei dati relativi agli edifici scolastici provinciali ed inerenti a lavori eseguiti su strutture ed impianti, certificazioni rilasciate e/o conseguite dal 2009 in poi,

• l'aggiornamento delle autonomie scolastiche in relazione alle eventuali modifiche al piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche;

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• l'aggiornamento della collocazione e distribuzione degli spazi didattici in relazione al numero delle iscrizioni;

• la predisposizione del piano per l’utilizzo delle palestre provinciali, comunali e private dato lo scarso numero di strutture sportive rispetto alla popolazione scolastica;

• il reperimento in locazione/comodato/convenzione da altri enti o soggetti privati di spazi per lo svolgimento delle attività didattiche e/o le esercitazioni didattiche degli istituti scolastici presenti sul territorio.

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: La gestione di borse di studio derivanti da donazione modale

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La borsa di studio intitolata alla memoria di "Maria Vailati Checchi ed Enrico Checchi" deriva dall'accettazione da parte della Provincia di una donazione degli eredi della sig.ra Maria Vailati vedova Checchi. La borsa, finalizzata a sostenere situazioni di oggettiva difficoltà, è destinata agli studenti più meritevoli di età compresa fra i sei e i quattordici anni che si trovino in disagiate condizioni economiche e siano residenti da almeno tre anni in un comune della provincia di Cremona. La Provincia ogni anno e sulla base delle proposte formulate da un’apposita Commissione incaricata di valutare le candidature presentate dalle scuole provvede ad assegnare la borsa di studio.

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Assistenza telefonia fissa agli istituti secondari

Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il CED si occupa della telefonia fissa per gli istituti di istruzione secondaria del territorio provinciale. In considerazione della loro età si rende necessario procedere nei prossimi anni ad un graduale ammodernamento dei centralini installati nelle varie scuole. Nel corso dell’anno 2017 si prevede di sostituire il centralino dell’IIS ‘Torriani” di Cremona e dell’IIS “Galilei” di Crema. Il CED svolge anche un servizio di assistenza e manutenzione ai centralini delle scuole secondarie con interventi sui cablaggi delle linee telefoniche ove richiesto. Per limitare il ricorso a ditte esterne specializzate e contenere i costi, il CED svolge parte del lavoro avvalendosi di proprio personale grazie alle competenze maturate.

PROGRAMMA N. 04: Istruzione universitaria

Obiettivo operativo n. 1 – Titolo: La gestione di borse di studio riservate alle università derivanti da donazione modale

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La borsa di studio deriva dall'accettazione da parte della Provincia della donazione modale del Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al Fiume Po. La borsa è destinata a studenti universitari (prioritariamente frequentanti i corsi ordinari di laurea delle Facoltà di Ingegneria Idraulica, Agraria, Veterinaria, Scienze dell’alimentazione, Geologia) residenti da almeno tre anni in uno dei diciassette comuni del Comprensorio: Bonemerse, Casteldidone, Cella Dati, Cingia de’ Botti, Gussola, Martignana Po, Motta Baluffi, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Sospiro, Spineda, Stagno Lombardo, Torricella del Pizzo. Si è in presenza di un lascito testamentario che la Provincia deve rispettare per la durata di 25 anni a decorrere dal 1994.

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La Provincia, pertanto, fino al 2019, sulla base delle proposte formulate da un’apposita Commissione incaricata di valutare le domande presentate provvede ad assegnare cinque borse di studio come previsto dal lascito.

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MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

Descrizione della missione Il SIRBEC è definitivamente concluso; in carenza di risorse finanziarie e di personale la delega regionale rimane inattiva. Nell’anno in corso si procede a strutturare il sistema di raccolta e di diffusione degli open data; nel prossimo biennio il sistema costituirà il fulcro delle attività culturali unitamente a progetti con le istituzione del territorio che non comportino oneri finanziari.

------------ La missione affidata al settore Patrimonio ed Edilizia Scolastica prevede investimenti per interventi di manutenzione ordinaria, appalto servizi di energia prove geologiche, geognostiche, idrologiche, incarichi professionali e consulenze (ex D.lgs. 163) da finanziare con i fondi della spesa corrente, nonchè programmi di manutenzione straordinaria, riqualificazione restauro, risanamento conservativo, adeguamento normativo. I programmi finanziati con la spesa corrente sono motivati dalla necessità di mantenere in efficienza strutture ed impianti, garantire il confort ambientale, eseguire prove sui terreni o assegnare incarichi specialistici per la successiva redazione dei progetti.

Gli investimenti comprendono, invece lo sviluppo di programmi necessari per le ristrutturazioni e le manutenzioni straordinarie dirette ad adeguare gli edifici a destinazione culturale/espositiva/museale (quali palazzo “Stanga Trecco”, l'ex Monastero di Santa Monica ed il centro culturale di S. Vitale) alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza, igiene ed eliminazione delle barriere architettoniche.

PROGRAMMA N. 01: Valorizzazione dei beni di interesse storico

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Piano di intervento per la cultura

Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’Ufficio Cultura, per mantenere il ruolo della Provincia nel campo della tutela e valorizzazione dei beni culturali e architettonici, sostiene il patrimonio di beni e saperi presenti sul territorio coprendo le quote di mutui già accesi e coordinandosi con il programma triennale per la cultura della Regione Lombardia.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Palazzo Stanga Trecco – IIS Stanga – Azioni per il conseguimento della valorizzazione degli spazi del piano nobile.

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il grande patrimonio culturale ed artistico di Palazzo Stanga Trecco, oggetto di attenzione da parte degli operatori turistici, delle scuole ed delle associazioni che si occupano della valorizzazione dei beni storico-culturali, come ad esempio FAI e Touring, può essere messo a disposizione della collettività in forma continuativa ricercando una destinazione per il piano nobile che ne consenta una fruizione piena e che, compatibilmente con la funzione scolastica già in essere, possa essere un’opportunità di sviluppo di ulteriori progetti di intervento sul Palazzo. In particolare è in fase di studio la possibilità di trasferire nei locali del primo piano nobile, dove trova attualmente collocazione la sede della Fondazione Comunitaria, i corsi di Alta Formazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”, attualmente ubicati nella sede di via 11 Febbriaio presso la scuola Realdo Colombo. Lo spostamento di tali corsi comporterà la valutazione della compatibilità con gli altri utilizzi del Palazzo e la stima

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degli interventi di adeguamento normativo per quanto riguarda la prevenzione incendi, le norme igienico sanitarie ed altri interventi di messa in sicurezza dello stabile. Verranno valutate tutte le possibili fonti di reperimento delle risorse per eseguire i lavori di adeguamento dei locali.

Obiettivo operativo n. 3 -Titolo: Centro culturale San Vitale di Cremona – valutazione eventuali proposte in merito alla possibile alienazione del bene

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'immobile, sede del centro culturale di san Vitale a Cremona, è attualmente inserito nel piano delle alienazioni immobiliari e pertanto si ipotizzano solo interventi di carattere manutentivo.

Obiettivo operativo n. 4 - Ex Monastero di Santa Monica – Studi di fattibilità per la verifica di destinazioni d'uso legate alla valorizzazione del bene

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il complesso dell’ex caserma Goito, che comprende l’ex monastero di S. Monica e il magazzino dei carri, è attualmente di proprietà del Fondo Immobiliare Eridano. La Provincia di Cremona si propone come parte attiva nelle azioni di verifica delle proposte di utilizzo del complesso nell’ottica di una possibile retrocessione del bene e di una futura gestione del complesso da parte di un soggetto esterno. E’ prevista l’elaborazione di studi di fattibilità che analizzino il contesto e che vadano a definire gli utilizzi degli spazi secondo le proposte che verranno di volta in volta avanzate.

PROGRAMMA N. 02: Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: sviluppo offerta culturale

Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’Ufficio Cultura, al fine di aumentare e diffondere la conoscenza dei beni del territorio, promuove progetti locali, collabora con la Rete Bibliotecaria Cremonese per il suo costante sviluppo e promuove la conoscenza dell’attività amministrativa come patrimonio immateriale di conoscenze e di dati attraverso gli open data. L’ufficio Cultura prevede la realizzazione di un progetto in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Cremona. Inoltre diffonde materiale librario in disponibilità dell’ente a soggetti e biblioteche del territorio. In collaborazione con l’Ufficio Statistica e il CED, l’ufficio promuove la diffusione della cultura degli open data e organizza momenti formativi.

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MISSIONE 07 TURISMO

Descrizione della missione La delega regionale delle funzione in materia di turismo comporta funzioni esclusivamente burocratiche improntate al controllo delle strutture ed è su questa attività che è imperniato l’ufficio per l’intero triennio. L’abilitazione agli esami per le professioni turistiche attualmente è in itinere per la necessaria revisione normativa e non è supportata da trasferimenti di risorse economiche necessarie per l’attivazione delle commissioni. È tuttavia prevedibile che nel prossimo biennio il quadro istituzionale sia completato affinché anche questa funzione sia riattivata.

PROGRAMMA N. 01: Sviluppo e valorizzazione del turismo

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Offerta turistica: garanzia e sviluppo

Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’Ufficio Turismo opera per garantire al turista un’offerta ricettiva controllata e fornire agli operatori turistici supporto. Procede alle verifiche, anche mediate sopralluoghi, delle dichiarazioni dei servizi offerti e del rispetto degli standard qualitativi richiesti di tutte le tipologie di strutture ricettive. Gestisce le procedure per le comunicazione delle tariffe e dei flussi turistici, per conto dell’ISTAT. Effettua attività di vigilanza e controlla l’eventuale irrogazione di sanzioni. L’Ufficio Turismo svolge le attività di vigilanza sui requisiti necessari alle pro-loco per l’iscrizione all’albo regionale. Concretamente, per quanto concerne la delega in ambito di turismo, partendo dalla base consolidata di strutture di offerta turistica, monitorate attraverso uno standard di sopralluoghi che sarà mantenuto invariato nel corso dell'anno, si aggiunge un obiettivo relativo alle nuove funzioni di vigilanza sulle Pro Loco, per il cui conseguimento è prevista una mappatura prodromica agli effettivi contatti e all'avvio della vera e propria attività che affiancherà in parallelo l'attuale. Naturalmente il contesto descritto impone quale obiettivo principale per l'anno in corso, oltre al presidio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 56/2014, la verifica della sostenibilità della gestione delle funzioni regionali delegate, rimanendo forti criticità di prospettiva rispetto alle risorse destinate dalla Regione allo svolgimento in specifico delle deleghe (es. servizi sociali, vigilanza caccia e pesca, cultura e turismo, ecc). E’ necessario in tal senso che a livello regionale vi sia certezza delle risorse per svolgere al meglio le funzioni non fondamentali. Ai sensi della L.R. n.27/2015 alla Provincia compete inoltre l'organizzazione delle sessioni d'esame i cui criteri per la definizione dei bandi saranno definiti da una successiva deliberazione di Giunta regionale.

• di abilitazione all'esercizio della professione di Guida Turistica e di Accompagnatore turistico;

• di estensione a ulteriori lingue straniere per le guide turistiche e gli accompagnatori turistici già abilitati;

• di abilitazione all'esercizio dell'attività di Guida Turistica nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico;

• di abilitazione all'esercizio della professione di direttore tecnico (sessione annuale). La Provincia esercita la vigilanza, il controllo e l’eventuale irrogazione di sanzioni sull'attività professionale delle guide e degli accompagnatori turistici. Concorre con il Comune di Cremona e la CCIAA alla programmazione delle attività e delle linee di intervento in materia di sviluppo turistico locale.

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MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

Descrizione della missione L’ambito della missione riguarda le attività relative alla pianificazione degli interventi interessanti l’assetto territoriale nonché gli studi per l’implementazione delle conoscenze di carattere territoriale, storico ed economico, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione. In particolare si opererà per la gestione del Piano Territoriale di coordinamento; la valutazione dei P.G.T. e l’espressione del parere di competenza; l’analisi e gli studi del territorio; il funzionamento degli organismi consultivi e di indirizzo territoriale ed in particolare si darà inizio all'adeguamento del PTCP al PTR ai sensi della l.r. 31/2014( BURL 01/12/2014 n. 49), per l'attuazione della politica volta alla riduzione del consumo di suolo e alla riqualificazione del suolo degradato, prevista dal Piano Territoriale Regionale in fase di modifica, come indicato dalla legge regionale (art 5 commi 1 e 2). Il settore Ambiente e Territorio, recentemente costituito accorpando tutte le funzioni che sovraintende in un’unica unità settoriale, rivedrà le modalità di istruttoria delle istanze attraverso l'ideazione e successiva attivazione di un percorso di coordinamento tra i servizi del settore coinvolti per lo snellimento e l'integrazione dei procedimenti su tutte le materie trattate dal Settore, omogeneizzando le regole di rilevazione tra i vari uffici, e avvierà la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei tempi dei procedimenti amministrativi; queste attività di carattere amministrativo concorrono alla realizzazione delle Missioni 08, 09, 10, 11 e 17 e relativi programmi.

PROGRAMMA N. 01: Urbanistica e assetto del territorio

Obiettivo operativo n. 1 –Titolo: Pianificazione territoriale Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Elaborazione di progetti e gestione di forme di interventi riguardanti l’assetto territoriale volti alla difesa del suolo e alla riduzione del suo consumo in ottemperanza alle politiche europee, nazionali ed in applicazione della legge regionale n. 31/2014, in particolare si darà inizio all'adeguamento del PTCP al PTR ai sensi della l.r. 31/2014 (BURL 01/12/2014 n. 49), per l'attuazione della politica volta alla riduzione del consumo di suolo e alla riqualificazione del suolo degradato, prevista dal Piano Territoriale Regionale in fase di modifica, come indicato dalla legge regionale (art 5 commi 1 e 2), in collaborazione con i Comuni della provincia. Monitoraggio dei macrodati, attraverso l’analisi delle previsioni degli strumenti urbanistici comunali. Analisi dei PGT e loro varianti per la verifica di compatibilità al PTCP. In particolare si opererà per la valutazione dei PGT e l’espressione del parere di competenza e si elaborerà un documento propedeutico alla variante del PTCP di adeguamento del PTR, in attesa che Regione Lombardia approvi definitivamente lo strumento pianificatorio di sua competenza, contenente anche il monitoraggio del consumo di suolo su comuni campione. Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’Amministrazione.

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Descrizione della missione La missione risponde alla necessità di assicurare i servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria attraverso la vigilanza della polizia locale in materia ittico-venatoria ed ambientale. La Polizia Provinciale partecipa anche all'attuazione del piano per l'eradicazione della specie nutria, organizzando i corsi formativi sul territorio per gli operatori da abilitare. Inoltre, in ottemperanza al piano regionale, nomina i selecontrollori coadiuvanti che escono con gli operatori della Polizia Provinciale per il controllo del cinghiale. L’ambito della missione riguarda la tutela e la salvaguardia del territorio, la finalizzazione alla riduzione del rischio idraulico e alla stabilizzazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, comprende la predisposizione dei sistemi di cartografia e del sistema informatico territoriale. Sono ricomprese le azioni relative ad autorizzazioni, valutazioni, studi, didattica e vigilanza in campo ambientale e paesaggistico inerenti rifiuti e bonifiche, cave, scarichi idrici, derivazioni idriche, energia, emissioni in atmosfera, VIA, AIA, AUA, parchi. Tali attività saranno supportate dal S.I.T. che opera in sinergia con gli uffici del settore, dei Comuni e della Regione. Il settore Ambiente e Territorio, recentemente costituito accorpando tutte le funzioni che sovraintende in un’unica unità settoriale, rivedrà le modalità di istruttoria delle istanze attraverso l'ideazione e successiva attivazione di un percorso di coordinamento tra i servizi del settore coinvolti per lo snellimento e l'integrazione dei procedimenti su tutte le materie trattate dal Settore, omogeneizzando le regole di rilevazione tra i vari uffici, e avvierà la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei tempi dei procedimenti amministrativi; queste attività di carattere amministrativo concorrono alla realizzazione delle Missioni 08, 09, 10, 11 e 17 e relativi programmi.

PROGRAMMA N. 01: Difesa del suolo

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Sistema Informativo Territoriale

Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire In Applicazione di quanto disposto dalla Legge 56/2014 art.1 comma 85 a) “pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza” e d) “raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali” l'Ufficio SIT della Provincia di Cremona collabora con Regione Lombardia e con i Comuni con le seguenti modalità: Proseguirà con l’aggiornamento del Geoportale Catastale, il cui mantenimento è garantito dall’Ufficio SIT in modo continuo, attraverso l'integrazione con il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate, di cui la Provincia è intermediario strutturale per l'allineamento delle informazioni catastali dei 115 Comuni dell’intero territorio provinciale. Continuerà l’attività di ampliamento e aggiornamento del Sistema Informativo Territoriale e della Banca Dati Geografica Provinciale in base al Dlgs 195/05 "Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale". D.lgs 82/05 “Codice dell'Amministrazione Digitale”. D.lgs 235/10 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante Codice dell'amministrazione digitale, a norma dell'articolo 33 della legge 18 giugno 09, n. 69” al D.M. 10 novembre 2011 “Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale”, allo scopo di fornire servizi più efficaci, con la volontà di esercitare un ruolo di supporto ai Comuni, pur mantenendo il più ampio rispetto del principio di sussidiarietà. Proseguirà l’attività di supporto agli Uffici comunali, tramite sinergie con Regione Lombardia, con gli altri Settori dell’amministrazione e con l’Agenzia delle Entrate, anche attraverso l’utilizzo di programmi per la tele-assistenza. Continuerà la collaborazione con Regione Lombardia, all'interno del Sistema Informativo Territoriale Integrato (SITI), in base a: d.g.r. VIII/1562 del 22/12/05 “Modalità di coordinamento ed integrazione delle informazioni per lo sviluppo del Sistema Informativo Territoriale - SIT - integrato”.

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Nell'ambito della partecipazione all'Infrastruttura per l'Informazione Territoriale della Lombardia (IIT), a supporto del SITI regionale, continuerà il servizio di controllo preventivo della Tavola delle previsioni di piano, attraverso il quale sarà possibile accelerare la procedura di pubblicazione dei PGT comunali, riducendo eventuali problemi di natura tecnica. Continuerà, inoltre, l’emissione dei nulla osta alla pubblicazione sul BURL dei PGT comunali, in base a: L.R. 12/05 “Legge per il governo del territorio” Com.reg. 107/08 “modalità di pubblicazione dell’avviso di approvazione dei PGT”. D.G.P. n. 476/09 “Accordo di partecipazione all’Infrastruttura per l’Informazione Territoriale (I.I.T.) della Lombardia”, a supporto del “Sistema Informativo Territoriale Integrato” . Com. reg. 141/10 “modalità di pubblicazione dell’avviso di approvazione dei PGT – rettifica ed integrazione”. d.d.s. 12376 del 18/12/14 “Approvazione delle Linee guida per l’aggiornamento del SIT integrato della pianificazione locale – Banca dati dei piani di governo del territorio” Delibera del Presidente n. 39/16 “Approvazione schema di accordo tra Regione Lombardia e Provincia di Cremona per la partecipazione all'Infrastruttura per l'Informazione Territoriale (IIT) della Lombardia e del piano di attività per il rilascio della certificazione di conformità della fornitura digitale dei pgt comunali agli standard regionali” Proseguirà la collaborazione cartografica con il Servizio Pianificazione Territoriale nell'attività di verifica di conformità dei PGT al PTCP e nell'adeguamento del PTCP al PTR, nonchè la sperimentazione, attraverso l'uso di applicativi GIS (ove fattibile), del metodo di applicazione dei Criteri regionali e degli indicatori di Monitoraggio previsti dagli elaborati del progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14, producendo cartografia esemplificativa del consumo di suolo e delle ipotesi di riduzione, in base a: Normativa PTCP. Proseguirà la collaborazione con la Protezione Civile Provinciale allo scopo di studiare metodologie efficaci per l’inserimento e la presentazione dei dati costituenti i Piani di Emergenza Provinciali. Legge n. 225 del 24 febbraio 1992: istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile Continuerà, per l’utenza interna ed esterna, l’assistenza e la formazione sull’uso degli applicativi cartografici, in particolare arcgis.

PROGRAMMA N. 02: Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Parchi sovracomunali

Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Alla Provincia è delegato il compito del riconoscimento dei parchi sovracomunali, la determinazione delle modalità di pianificazione e l'erogazione dei contributi ordinari. Per i parchi sovracomunali, stante la natura consorziata degli enti, la Provincia svolge un ruolo di coordinamento tra i Comuni aderenti del proprio territorio provinciale e le altre amministrazioni provinciali. Gli uffici istruiranno le pratiche relative alle richieste di riconoscimento di sovracomunalità come previsto dalla legge regionale n. 86/1983 e confermato nella legge di riorganizzazione delle aree protette n. 28/2016.

Obiettivo operativo n. 2 -Titolo: Valutazione di impatto ambientale

Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Uno degli obiettivi prioritari del Settore Ambiente e Territorio è la promozione di un’attività di governo del territorio ispirata ai principi di corretto inserimento delle attività nel contesto ambientale e salvaguardia delle componenti ambientali determinanti per la qualità della vita. La procedura di VIA rappresenta uno degli strumenti principali per il raggiungimento di tale obiettivo ai sensi del D.lgs 152/2006 e leggi regionali. Gli uffici si occuperanno di istruire le istanze in materia di Valutazione Impatto Ambientale così come delegate ai sensi della Legge Regionale 5/2010 e in base ai contenuti del D.lgs 152/2006. Le procedure autorizzative saranno poi modificate ai sensi della normativa nazionale “schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva in materia di VIA” approvato dal Consiglio dei Ministri ne mese di giugno, non appena diventerà vigente a seguito della pubblicazione sulla G.U.

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Il Settore parteciperà anche alle istruttorie di competenza Regionale e Nazionale coordinando l’espressione dei pareri in capo ai diversi Settori provinciali coinvolti. Il Settore si occuperà anche di effettuare le Valutazioni di Incidenza dei Piani (PGT) e dei Progetti sulla Rete natura 2000.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Servizi di vigilanza in materia ambientale

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Polizia Locale della Provincia svolge tutti i diversi servizi di vigilanza di competenza dell'Ente che vanno dal controllo ittico-venatorio a quello ambientale, a quello stradale e fluviale, anche in collaborazione con l’attività propria dei Settori. Parte della materia è stata recentemente innovata dal processo di riorganizzazione delle funzioni e competenze affidate alle Province; in particolare, la L.R. n. 7 del 25/3/16 ha stabilito che la competenza in materia ittico-venatoria è regionale (il che non esime la polizia provinciale dai compiti di vigilanza naturalmente). A questa Polizia Locale, come disposto peraltro dalla deliberazione del Presidente n. 53 del 01/04/2016, è stato inoltre affidato anche il coordinamento della vigilanza volontaria ittico venatoria delle associazioni presenti sul territorio nonché la gestione diretta del nucleo di volontari provinciali (GVIP), che prevede anche tutte le procedure di rilascio decreti di nomina a guardia giurata volontaria ittico-venatoria. L'obiettivo si propone di garantire la salvaguardia e sicurezza dell’ambiente e del territorio, con modalità che vanno dalla vigilanza, alla educazione ambientale, alla collaborazione con le Polizie Locali del territorio o alla partecipazione ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza, oltre alle attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria. La Polizia Locale svolge il servizio di vigilanza in materia paesistica, ambientale, territoriale e ittico-venatoria su tutto il territorio provinciale e assolve incarichi di informazione, accertamento e rilevazione a richiesta degli Uffici e Servizi Provinciali. Relativamente alle competenze ambientali, si annoverano attività di controllo e monitoraggio, tutela delle riserve e dei parchi naturali, tutela della fauna minore e della flora spontanea, controlli su cave, boschi e su autorizzazioni in materia forestale, vigilanza sull’abbandono di rifiuti, controlli alle attività di gestione rifiuti, vigilanza in materia di inquinamento atmosferico e tutela delle acque. In materia faunistico-venatoria si contemplano la vigilanza sull’attività venatoria e sugli istituti di tutela (attività intensificata anche nelle ore notturne, allo scopo di prevenire azioni di bracconaggio), la concorrenza nell’istruttoria delle pratiche autorizzative per appostamenti fissi di caccia e il recupero di animali selvatici o rapaci in difficoltà. Competono ancora alla Polizia i controlli in materia di pesca e sulle gare di pesca, la vigilanza sui ripopolamenti e la collaborazione con la vigilanza volontaria ittico-venatoria provinciale. La Polizia Locale partecipa inoltre ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza (ed è impegnata nelle esercitazioni provinciali in materia di protezione civile) anche mediante l’utilizzo del natante da diporto di cui dispone la Provincia; collabora con il Settore Territorio per controlli su autobus di linea e sull’attività delle autoscuole, delle officine autorizzate alla revisione e delle agenzie d’auto. Effettua controlli su alberghi e agenzie di viaggio. In tema ambientale, alla Polizia Locale è attribuita non solo la competenza sanzionatoria ma anche la successiva fase di ricezione controdeduzioni e richieste di audizione nonché emissione di ordinanze di ingiunzione laddove le contestazioni siano riconosciute fondate. Si precisa che per effetto della riorganizzazione delle funzioni e delle competenze affidate alle Province, alla data del 1 aprile 2016 si è interrotta l'attività di emissione ordinanze ingiunzione e gestione verbali in materia di caccia e pesca. In tema di emissione ordinanze di ingiunzione, ai trasgressori cui è stata elevata una contravvenzione in materia ambientale – qualora non avessero oblato nei tempi o presentato controdeduzioni – va notificata la successiva ordinanza di ingiunzione, entro 5 anni dalla notifica del verbale stesso. Lo scorso anno è stata avviata una metodologia rivista, finalizzata a chiudere i numerosi processi pregressi e nel contempo assicurare la emissione di un numero consistente di ordinanze relative ai verbali elevati nei periodi più recenti. L'impegno è anche quello di stimolare sempre più nel cittadino una concreta sensibilità affinché sia artefice della tutela del territorio in cui vive. Viene inoltre incoraggiato il riferimento che i cittadini trovano nella Polizia Provinciale per il conferimento di fauna selvatica in difficoltà, da portare ai Centri per il recupero e la rimissione, ove possibile, in natura (come peraltro disposto anche da deliberazione regionale).

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Il Servizio Polizia Locale, oltre che dal personale amministrativo, è costituito dal Corpo strutturato in due nuclei operativi, “Polizia stradale e sicurezza” e “Ambientale – Ittico – Venatorio”, coordinati dal Vicecomandante, tre Ufficiali e un Sottufficiale; tutti gli operatori mantengono comunque formazione e preparazione nelle diverse materie e intervengono in tutti gli ambiti di competenza del Corpo. La Centrale Operativa fa riferimento al Comandante. L'assetto organizzativo interno prevede che gli Ufficiali coordinino i servizi dei due ambiti operativi secondo gli orari programmati dal Comandante. L’attività del Corpo viene a coprire l’intero arco della giornata dalle 7 alle 19 sette giorni su sette ed è garantita anche la reperibilità nelle ore notturne (su richieste di intervento da parte delle Istituzioni e dei Corpi di Polizia). Inoltre, i turni di servizio possono essere programmati anche in fasce orarie diverse laddove ritenuto più efficace. Gli appartenenti al Corpo rivestono la qualifica di Agenti di Pubblica Sicurezza e di Agenti di Polizia Giudiziaria. Le attività - qui descritte complessivamente riferite alla materia di vigilanza ittico – venatoria concorrono alla realizzazione della missione 16 – programma 02, cui si rimanda.

Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Attività di aggiornamento, sensibilizzazione, formazione e didattica in campo ambientale

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'obiettivo si propone lo svolgimento di attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione per un corretto e sostenibile utilizzo delle risorse naturali. In particolare la Provincia opera su diversi fronti:

• visite didattiche delle scolaresche e apertura al pubblico presso la struttura Bosco Didattico di Castelleone, Museo del Paesaggio Padano e Cascina Stella. Inoltre, presso la Cascina Stella, si organizzano corsi di aggiornamento per insegnanti e riunioni di gruppi naturalistici volontari;

• pubblicazione di monografie di argomento naturalistico - ambientale sia di carattere divulgativo, sia di tenore più specialistico, realizzazione di periodiche pubblicazioni afferenti alla rivista “Pianura”;

• adozione di comportamenti coerenti con i principi di sviluppo sostenibile che si prefigge la realizzazione di azioni volte a promuovere un uso sostenibile di parte del territorio provinciale, nell’ambito del progetto denominato “Il territorio come Ecomuseo”. Tali azioni, sviluppate su più fronti, vanno dall’adeguamento degli strumenti urbanistici dei Comuni interessati alle necessità contingenti mirate alla salvaguardia dei rispettivi territori sotto il profilo ambientale e paesaggistico, agli interventi di restauro o di riqualificazione ambientale di singoli siti ritenuti di particolare valore contestuale. Il collegamento di tali siti ad una rete di percorsi accessibili dal pubblico trasforma, infine, tali siti in luoghi di apprendimento e di approfondimento dei valori ambientali e della storia del paesaggio locale, prima ancora che mete di ricreazione e di svago. Attività di promozione del territorio e realizzazione nonché di consolidamento delle Stazioni che fanno parte del progetto Ecomuseo.

La stazione di Castelleone è soggetta ad un costante sviluppo finalizzato a soddisfare la crescente domanda di fruizione e di ricerca scientifica. Quest’ultimo aspetto trova attuazione nelle ricerche di carattere naturalistico espletato da gruppi spontanei di ricerca, con base presso C.na Stella, nell’istituzione di un “Museo del paesaggio padano” nonché in altre sperimentazioni concordate con altri enti (Università, Regione) e in programmi di rilevamento e monitoraggio di flora e fauna del territorio provinciale. La creazione di una cultura di tipo ambientale e naturalistico costituisce un presupposto irrinunciabile per la comprensione delle leggi e dei meccanismi che governano la biosfera, il che equivale ad innescare modi di vita e comportamenti, da parte della specie uomo e della sua complessa società, il più possibile compatibili ed in sintonia con questo grande sistema globale. Pertanto, ogni sforzo diretto a creare una consapevolezza e una sensibilità profonda e radicata in ciascun cittadino va a favore di questo ambizioso disegno. In questo senso la Provincia è impegnata ad offrire supporti documentali (Centro di documentazione ambientale), pubblicazioni di carattere naturalistico e ambientale, nonché ad organizzare manifestazioni e mostre a tema. Relativamente al Centro di Documentazione Ambientale, poichè si è consapevoli che esso rappresenta un eccellente punto di riferimento sia per i ricercatori che per i singoli appassionati che vogliono disporre, anche in sede locale, di materiale bibliografico di elevato valore scientifico e di materiale multimediale in consultazione o in prestito, è intenzione della Provincia promuovere la presa in carico, da parte del Comune di Cremona, che ne ha fatto richiesta, della raccolta documentaria del CDA. Particolarmente curata sarà la realizzazione di pubblicazioni o monografie naturalistiche oltre che della rivista “Pianura”. Quest'ultima costituisce un periodico appuntamento per l’approfondimento di temi legati alla conoscenza ed allo studio dell'ambiente e del territorio della pianura padana. Attraverso la rivista si mantengono attivi contatti con Università ed altre istituzioni scientifiche e si tiene vivo l’interesse per il territorio provinciale e per il suo studio. Rimangono salvaguardati (e se possibile potenziati) gli studi naturalistici volti alla conoscenza e monitoraggio delle specie animali o arboree a rischio e delle situazioni ambientali particolarmente sensibili.

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La corretta gestione del territorio nel suo complesso oltre a passare attraverso una pianificazione generale deve scendere anche nei dettagli; risvegliando e, poi, applicando una consapevolezza territoriale che si rispecchia nella realtà quotidiana. Tali misure possono essere attuate preferibilmente in sede locale, sia coordinando le diverse iniziative più o meno spontanee che sorgono nelle diverse parti del territorio provinciale, sia sollecitando e sostenendo le conoscenze del singolo cittadino, accompagnandolo in percorsi di “scoperta” del proprio ambiente e illustrandogli le particolarità più significative e più bisognose di rispetto e di conservazione. In tale ottica continuerà l’attuazione dei nuclei territoriali già programmati sul territorio provinciale nonché la raccolta e la pubblicazione del patrimonio immateriale delle singole comunità locali, enucleato dalle ricerche e dai rilevamenti toponomastici attuati nei singoli Comuni della provincia. La Provincia, assume il ruolo di coordinatore dell’attività di promozione e comunicazione, anche in collaborazione con altri soggetti, con l’obiettivo di divulgare azioni concrete, condivise, e quindi omogenee, da attuare su tutto il territorio in tema di rifiuti, ciclo idrico ed energia, fornendo un indirizzo unitario comune e sensibilizzando la coscienza di ognuno sull’importanza di adottare comportamenti attenti all’ambiente ed al territorio. Avvalimento di ditte esterne per la stampa e per attività connesse. Avvalimento di ditte esterne per la realizzazione di lavori o attrezzature necessarie al conseguimento degli obiettivi e per il coordinamento delle azioni. Incarichi esterni per le azioni di informazione e sensibilizzazione, per le attività didattiche e per la gestione delle visite presso il Centro di Castelleone. Incarichi esterni specialistici.

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Gestione del servizio volontario di vigilanza ecologica Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il servizio volontario di vigilanza eroga il servizio di controllo e monitoraggio ambientale a favore di tutta la comunità. La vigilanza ed il controllo in campo ambientale sono fondamentali per la Provincia che insieme a Regione, Enti gestori dei parchi, raggruppamenti di comuni e Comune di Cremona si occupa dell’organizzazione dei Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica su gran parte del territorio provinciale, mirata alla salvaguardia dell’ambiente tramite la partecipazione dei cittadini alla difesa del patrimonio naturale e paesaggistico, integrando in tal modo le funzioni istituzionali dei vari enti territoriali, ed al controllo del rispetto delle normative vigenti in materia ambientale. Si sta provvedendo ad incrementare le azioni di rilevamento, di controllo e di educazione ambientale attuate dalle stesse GG.EE.VV, anche nell’ambito dei progetti in partenariato, cui le GG.EE.VV. partecipano. Nel 2017 sarà reso operativo l’ufficio GEV di Crema, dato in subcomodato gratuito dal Comune di Crema.

Obiettivo operativo n. 6 -Titolo: Funzioni in materia di cave.

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gli Uffici provvedono alle competenze pianificatorie in materia estrattiva delegate alla Provincia. Si darà applicazione al Piano Provinciale Cave, approvato nel 2016 dalla Regione, sul quale tuttavia pende un ricorso da parte di varie Associazioni ambientaliste, pertanto l’attività degli uffici risulterà condizionata da tale situazione. Gli Uffici provvederanno al rilascio delle autorizzazioni di competenza provinciale (apertura o ampliamento di cava, esecuzione di bonifica agricola, variante del progetto autorizzato, proroga, subentro, deroga alle distanze di sicurezza); a fornire assistenza tecnica ai Comuni nelle loro funzioni di vigilanza; alla partecipazione, qualora delegati dal Presidente, alle riunioni del Comitato Tecnico Regionale; all’aggiornamento dell’inventario delle cave attive. Si controlleranno i documenti di Sicurezza e Salute e si svolgeranno funzioni di vigilanza in materia di Polizia Mineraria. Il Piano Provinciale delle cave individua le migliori strategie per conciliare i fabbisogni di sostanze minerali di cava con la preservazione e riqualificazione dell’ambiente, secondo profili di sviluppo sostenibile. L’attività autorizzativa della Provincia costituisce l’attuazione dei contenuti del Piano e l’assistenza ai Comuni garantisce un serio ed imparziale controllo sull’effettivo raggiungimento dei risultati pianificatori. L’attività della Consulta cave, che dovrà essere ricostituita, e l’aggiornamento dell’inventario delle cave, entrambe previste dalla normativa di settore, costituiscono un significativo contributo conoscitivo per l’attività degli uffici provinciali. Le norme in materia di

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Polizia Mineraria sono finalizzate a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori operanti nelle aziende estrattive. Di particolare rilievo la collaborazione con i Comuni ed i Parchi per l’attività di vigilanza relativa all’attuazione dei prescritti recuperi ambientali. Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione.

Obiettivo operativo n.7-Titolo: Gestione verbali in materia di ambiente

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia è competente all'irrogazione di sanzioni con verbali d'accertamento in tema ambientale, in base al D.lgs 152/06 che stabilisce per ogni singola violazione quale sia l'ente competente. Gli uffici garantiscono la corretta gestione delle sanzioni amministrative per la parte che dipende dal Settore. In particolare provvedono alla stesura di verbali di accertamento in materia di ambiente ed eseguono la successiva notifica; provvedono inoltre alla registrazione di tutti i verbali, alla verifica dei pagamenti e alle iscrizioni a ruolo. L’evasione delle richieste di audizione, la valutazione delle memorie difensive e la emissione di ordinanze- archiviazione o ordinanze ingiunzione sono invece di competenza della Polizia provinciale.

PROGRAMMA N. 03: Rifiuti

Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: Funzioni in materia di rifiuti Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire

Ai sensi della legislazione vigente (D.lgs. 152/06 e s.m.i.) e delle deleghe in materia, in particolare della L.R. 26/03 e successive modifiche, la Provincia è competente nell’attività istruttoria di progetti inerenti impianti di gestione rifiuti che culminerà con la loro approvazione e con il rilascio di autorizzazioni alla realizzazione ed esercizio delle operazioni di smaltimento e/o recupero di cui agli artt. 208, 209, del D.lgs. 152/06; inoltre deve esercitare tutte funzioni di carattere istruttorio relative all'iscrizione, in apposito registro provinciale, delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti mediante procedura semplificata, ai sensi dell'art. 216 del D.lgs. 152/06 e s.m.i.. In tale ultimo caso, tutta la parte inerente la verifica delle caratteristiche delle attività di recupero può avvenire nell'ambito dei procedimenti AUA. Le funzioni di cui sopra devono essere svolte coerentemente al documento approvato da Regione Lombardia (D.G.R. del 6 marzo 2017 n. 6306) circa l'individuazione delle aree idonee e di quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali della provincia di Cremona e nel rispetto dei contenuti del Programma regionale di gestione rifiuti. L’ufficio, anche per il triennio in corso, parteciperà attivamente al “Tavolo regionale rifiuti” istituito al fine di fornire indirizzi procedurali per armonizzare l’attività di rilascio di autorizzazioni alla gestione rifiuti sul territorio lombardo. La Provincia, ai sensi della normativa in materia, garantirà inoltre l’attuazione degli interventi di vigilanza e controllo su tali tipologie di impianto, sia dal punto di vista amministrativo sia sul campo. Per quanto riguarda il recupero di rifiuti in agricoltura, l’Ufficio proseguirà nella messa in opera delle opportune operazioni di controllo per tutelare e garantire il suolo e le risorse idriche, quali: acquisizione dei dati relativi agli smaltimenti effettuati sul territorio provinciale, inserimento degli stessi in apposita banca dati, informatizzare le comunicazioni delle campagne di smaltimento fanghi al fine di rendere possibile il monitoraggio di queste attività. Nell’ambito delle attività di controllo e vigilanza in materia di rifiuti è necessario l’avvalimento di ARPA per effettuare i campionamenti e le successive analisi. A tal proposito è intenzione della Provincia dare seguito, nel triennio in esame, all’iniziativa di affidare all’Agenzia di Cremona il servizio di effettuazione di campagne di controllo in materia ambientale nel territorio provinciale. L’Ufficio garantirà il prorio apporto in termini di consulenza qualora richiesto da altri Servizi/Uffici, in materia di rifiuti, di AIA, nonché di VIA e relativamente alla promozione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili. Per quanto riguarda l’Osservatorio Provinciale Rifiuti che funge da supporto, monitoraggio e programmazione all’Osservatorio Nazionale Rifiuti, si prevede di proseguire, anche per il triennio in corso, al rilevamento statistico

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dei dati inerenti la produzione e gestione di rifiuti urbani, nonché al monitoraggio della percentuale delle frazioni merceologiche avviate al recupero ai sensi della L.R. 26/03 e s.m.i..; tale attività permetterà all’Ufficio di redigere la relazione annuale sullo stato d’attuazione del Piano Rifiuti, sulla funzione autorizzatoria conferita e sulla attività di controllo esercitata nell’anno precedente. Tale relazione deve essere trasmessa ai compoetenti uffici regionali entro il 30.9 di ogni anno. L’Osservatorio inoltre funge quale “supervisore” nell’attività riguardante la gestione dei rifiuti, e, in tale contesto, fornisce un supporto tecnico-amministrativo ai Comuni qualora lo richiedano. Per quanto riguarda la ex discarica - Corte Madama - in Comune di Castelleone, si proseguirà nell'attività di gestione del suo post-chiusura, tramite affidamento di incarico esterno ai sensi della normativa vigente in materia di appalti e contratti. Saranno comunque garanti i necessari controlli all'impianto al fine di assicurarne il buon funzionamento e per garantire la necessaria salvaguardia ambientale.

PROGRAMMA N. 4: Servizio idrico integrato

Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: Funzioni in materia di pianificazione e utilizzo delle risorse idriche, di demanio idrico

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gli Uffici provvedono al rilascio delle autorizzazioni alla perforazione di nuovi pozzi, delle concessioni all’uso di piccole derivazioni di acque superficiali e sotterranee, delle licenze annuali di attingimento dai corsi d’acqua pubblici e delle comunicazioni relative ai pozzi per uso domestico; svolgono le istruttorie tecniche relative alle nuove grandi derivazioni e le funzioni di vigilanza e di polizia delle acque, in collaborazione con la Polizia Provinciale; eseguono l'ordinata archiviazione delle pratiche e l'aggiornamento del catasto informatico delle utenze idriche, prodotto dalla Regione; coordinano l'archiviazione delle denunce della quantità di acqua prelevata, comprese quelle derivanti dall’obbligo di installazione dei misuratori delle portate e la relativa informatizzazione. Solo una pianificazione delle risorse idriche basata su forme di utilizzo che rispettino i principi dello sviluppo sostenibile può garantire una loro effettiva tutela; la Provincia partecipa attivamente al processo programmatorio nei modi stabiliti dalla Legge. Le attività amministrative in materia di demanio idrico devono essere svolte nel modo migliore possibile in quanto, oltre a costituire una competenza giuridica della Provincia, hanno l’obiettivo di garantire un uso sostenibile delle risorse idriche provinciali; a tale scopo è stato costituito un quadro conoscitivo adeguato e coerente dei corpi idrici superficiali e sotterranei del territorio provinciale, che costituisce un riferimento apprezzato da tutti i soggetti che operano in questo campo, e si sta completando una razionale gestione dei dati contenuti nelle pratiche di concessione e nelle denunce annuali della quantità di acqua prelevata. L’informatizzazione dei dati in materia di acque agevola il cittadino nell'adempimento dei propri obblighi di legge.

PROGRAMMA N. 05: Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Interventi e studi relativi ai parchi, riserve naturali, aree

natura 2000, zone di interesse ambientale

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Conservazione e sviluppo del patrimonio naturalistico delle riserve naturali delle aree della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) e di altri ambienti rari o particolarmente fragili, anche attraverso la partecipazione a progetti partecipati (ad es. progetti promossi da Fondazione Cariplo o da Regione Lombardia). Nel corso del triennio 2017-2019 gli Uffici daranno corso al Progetto Cariplo denominato “dal Morbasco al Po – paesaggi in rete – interventi a scala locale funzionali al rafforzamento e completamento della matrice ambientale e

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delle caratteristiche strutturali in un’ottica di miglioramento della connessione ecologica”, al quale la Provincia partecipa in qualità di partner. Nello stesso triennio è prevista la realizzazione degli interventi contemplati nel progetto proposto su bando regionale ed approvato dalla Regione, per la salvaguardia della biodiversità nei siti Natura 2000 (DGR 4361/2015) e denominato “Conservare e migliorare gli ambiti ripari e forestali nei siti Natura 2000 ZPS Isola Maria Luigia e ZPS/SIC Lanca di Gerole”. Verranno effettuati studi e ricerche sulle emergenze naturalistiche delle aree protette; inoltre si proseguirà con la pubblicazione di parte dei risultati conseguiti attraverso tali studi. Si provvederà anche a stipulare eventuali convenzioni con Enti, Istituti, Università, Associazioni. Nel corso del triennio 2017- 2019 dovranno essere altresì intraprese tutte le procedure previste dalla nuova disciplina per il riordino del sistema di gestione e tutela delle aree protette della Regione Lombardia (L.R. n. 28/2016), che detta i termini per la realizzazione del nuovo assetto organizzativo; tali processi si dovrebbero concludere entro luglio 2018. Il nucleo centrale della riforma attiene al nuovo ruolo che dovranno assumere i Parchi regionali, destinati ad assorbire le competenze gestionali delle altre aree protette, tra cui quelle provinciali. La Provincia di Cremona è attualmente gestore dei seguenti istituti di tutela previsti dalla disciplina regionale sulle aree protette (L.R. 86/83):

- 3 riserve naturali (Naviglio di Melotta, Bosco Ronchetti, Lanca di Gerole).

- 5 Zone di Protezione Speciale (Spinadesco, Bosco Ronchetti, Lanca di Gerole, Gussola, Isola Maria Luigia).

- 6 Siti di Interesse Comunitario (Spinadesco, Bosco Ronchetti, Lanca di Gerole, Gussola, Cave Danesi e Naviglio di Melotta).

- della Stazione sperimentale di Castelleone. Tali aree protette sono sovente sovrapposte tra loro. La Provincia dispone di terreni in proprietà in alcune delle suddette aree (Castelleone, R.N. Naviglio di Melotta, R.N. Lanca di Gerole). Inoltre dispone di terreni in proprietà nella R.N. Lanca di Gabbioneta (nel Parco Oglio Nord) e dei terreni che costruiscono il monumento naturale Bodrio di Ca’ de Gatti (gestito dal Comune di Pieve d’Olmi) ed in località “Morbascolo”, nel comune di Sesto ed Uniti (compreso nel PLIS del Morbasco); quest’ultimo sito si può ritenere anche una estensione della Stazione Sperimentale. Tali terreni, così come le strutture che costituiscono la Stazione Sperimentale, sono stati acquisiti in applicazione dei propri compiti statutari, negli ultimi 30 anni, attingendo solo in parte a fondi regionali, mentre, per la restante e preponderante quota, le acquisizioni sono avvenute con fondi propri, con fondi Ministeriali (Accordo di Programma quadro) o con fondi UE (LIFE Natura al Naviglio di Melotta). La Provincia gestisce altresì delle aree demaniali in comune di Azzanello, nella Riserva naturale Lanche di Azzanello (nel Parco Oglio Nord) ed ha in atto convenzioni o accordi con i gestori di altre aree demaniali poste entro le aree protette gestite dalla stessa Provincia (Spinadesco, Lanca Gerole, Isola Maria Luigia). Non è ancora chiaro come verrà stabilita la ripartizione a carico di ciascun Parco regionale poiché, al momento, solo il Parco Oglio sud ed il Parco del Serio hanno formulato richiesta di informazioni rispetto agli aspetti gestionali. Sarà la Regione a stabilire l’eventuale ripartizione territoriale definitiva. Molto probabilmente, secondo quanto stabilito dalla L.R. 28/2016, la Provincia dovrà stipulare una o più convenzioni con gli enti gestori dei parchi di riferimento per ciascun ambito, con i seguenti contenuti minimi:

a) ricognizione di tutti i rapporti, compresi quelli patrimoniali ed economico-finanziari, connessi all’integrazione;

b) individuazione del personale preposto, anche non in via esclusiva, allo svolgimento delle funzioni gestionali;

c) individuazione dei beni immobili e mobili di proprietà o in utilizzo della riserva naturale, definendo quelli da trasferire o da dare in uso al nuovo ente gestore in quanto funzionali a garantire la tutela dell’area;

d) definizione delle modalità di rapporto tra il soggetto gestore della riserva e il soggetto gestore del parco di riferimento per l’ambito, nelle more della definizione del percorso di integrazione e in prospettiva del medesimo;

e) regolazione dei rapporti finanziari relativi alle risorse da stanziare per assicurare la gestione dell’area interessata.

Le aree protette e gli ambienti pregiati devono trovare nell’Ente Gestore la capacità di valorizzare le zone ove maggiore è la ricadenza vincolistica perché maggiori sono le ricchezze ambientali, con lo scopo di proteggerle e svilupparle attraverso una politica gestionale di livello, che sappia consolidarne gli equilibri interni. La Provincia intraprende gli interventi di ricostruzione e riqualificazione ambientale nelle aree di proprietà o in gestione, che necessitano di interventi di riqualificazione e manutenzione, inoltre la tutela dell’ambiente deve trovare uno spazio permanente nel bagaglio culturale di ogni persona. La gestione diretta di aree protette, o ad elevato valore ambientale, impone l’approfondimento conoscitivo delle stesse sia allo scopo di documentarle sia quale premessa necessaria alla programmazione degli interventi di conservazione e sviluppo. All'interno delle Riserve e dei Siti Natura 2000, almeno fintanto che essi restaranno gestiti dalla Provincia, devono

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essere realizzati interventi di riqualificazione ambientale, di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche attraverso l'eventuale acquisto di aree per proseguire nei programmi previsti dal piano di gestione delle riserva e dei siti Natura 2000 stessi; tutto ciò anche richiedendo finanziamenti regionali e partecipando a progetti in parternariato. Queste aree, in quanto biotopi ben individuati, necessitano comunque di interventi di sviluppo per caratterizzare al meglio il costante processo di naturalizzazione eliminando quindi, in modo non traumatico, le ingressioni non coerenti, anche in modo spontaneo, favorendo le comunità autoctone e perseguendo uno stadio di equilibrio sufficientemente stabile. Sono previsti costanti interventi di manutenzione e di riqualificazione ambientale delle aree. Alla Provincia competono alcune funzioni consultive o di indirizzo relative alla pianificazione territoriale dei Parchi regionali. Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Interventi per infrastrutture, conservazione e gestione stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Con l'obiettivo ci si propone di mettere in atto attività di riqualificazione naturalistica delle aree presso la stazione di Castelleone, aree già in proprietà provinciale. Si prevede di tenere monitorati gli eventuali interventi di manutenzione necessari alle infrastrutture dell’immobile “Cascina Stella” all’interno della stazione di Castelleone, tese al miglior funzionamento del complesso e a soddisfare la continua domanda di fruizione e di ricerca scientifica. Inoltre, si provvede alla gestione della “C.na Stella” e del “Museo del paesaggio padano” collocato in tali spazi. All'interno di tali strutture vengono svolte attività tese alla produzione di essenze arboree ed arbustive ed erbacee autoctone da destinare a programmi di rinaturalizzazione attuati dalla Provincia o ad interventi pubblici di riqualificazione. Per quanto riguarda la conservazione e sviluppo del patrimonio naturalistico locale vengono realizzati periodicamente monitoraggi ambientali. La tutela dell’Ambiente deve trovare uno spazio permanente nel bagaglio culturale di ogni persona. Attraverso le aperture al pubblico con visite guidate si consente un diretto contatto con l’ambiente naturale, nelle sue diverse e caratteristiche manifestazioni per conoscere e verificare quali e quante potenzialità ambientali possa avere la nostra pianura. Nel complesso della cascina Stella di Castelleone trova spazio anche il Museo del paesaggio padano. L’istituzione, di particolare complessità tematica e conseguentemente organizzativa, risulta essere un unicum nel panorama museale regionale e mira ad illustrare la millenaria vicenda storica che ha portato alla formazione dei paesaggi attuali attraverso le stratificazioni degli avvenimenti naturali e antropici. Nel Bosco didattico di Castelleone si conservano esempi di tutti gli ambienti tipici della Pianura Padana e si riproducono alcune essenze autoctone.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Parchi

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia per legge partecipa finanziariamente alla gestione dei parchi regionali dell’Adda Sud, dell’Oglio Nord, dell’Oglio Sud e del Serio. Per i Parchi regionali la quota di partecipazione è determinata dall'assemblea degli enti partecipanti in relazione alle disposizioni statutarie e regolamentari dell'ente. Gli Uffici provvedono all'acquisizione dei bilanci e alla conseguente predisposizione degli atti necessari alla liquidazione. I parchi devono investire le risorse assegnate in progettualità nel campo ambientale. Gli uffici sono tenuti a verificarne le compatibilità, ad esprimere i pareri di competenza nonché a tenere conto delle modifiche di piano e statutarie degli enti parco. Verifica delle attività degli Enti parco a cui la Provincia partecipa con quote finanziarie obbligatorie anche attraverso l’espressione dei pareri di competenza, nonché sviluppare progetti di valorizzazione del territorio che diano slancio anche economico alle comunità che vi risiedono permettendo una loro fattiva partecipazione alle iniziative.

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Obiettivo operativo n. 4 - Titolo: Autorizzazioni paesaggistiche provinciali e supporto ai comuni

Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire:

Saranno svolti tutti i compiti preordinati al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, anche in materia forestale, sia di competenza provinciale sia quelle svolte vicariando i Comuni, compresa la gestione della Commissione per il paesaggio e i rapporti con la Soprintendenza.

PROGRAMMA N. 06: Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Svolgimento delle funzioni in materia di scarichi di acque

reflue e studi finalizzati alla tutela delle acque

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gli Uffici collaborano con la Regione Lombardia all’attuazione del Programma di Tutela e Uso delle Acque e del Piano d’Ambito relativo al Servizio idrico integrato, nonché all’elaborazione dei Piani di gestione dei bacini idrici, rendendo disponibili sia i dati utili presenti nei propri archivi e nelle proprie banche dati, sia la conoscenza del territorio acquisita dagli uffici provinciali, sia la rappresentanza delle esigenze locali relative agli usi dei principali corpi idrici di competenza. Curano i rapporti tra Provincia e Ufficio d'Ambito (ex A.T.O.), condividendo con l'Ufficio d'Ambito le criticità ambientali e normative rilevate nel corso dell'attività autorizzatoria condotta dall'Ente, nell’ottica dell’ottimizzazione della pianificazione del Servizio idrico integrato. Dal 2016 è stato costituito un tavolo tecnico di confronto, allargato al gestore del servizio idrico (Padania Acque) e ARPA, per valutare le criticità e proporre possibili soluzioni. Gli Uffici provvedono, anche applicando le procedure di A.I.A. e di A.U.A., a eseguire: le istruttorie delle domande ed eventuale rilascio delle autorizzazioni di nuovi scarichi e di rinnovo di atti autorizzativi in scadenza (ad eccezione di quelli nelle reti fognarie); il rilascio delle autorizzazioni allo scarico nelle unità geologiche profonde; l'emissione di verbali di accertamento, notizie di reato, ordinanze, diffide, sospensioni e revoche in materia di scarichi di acque reflue; l'ordinata archiviazione delle pratiche e l'aggiornamento delle banche dati relative agli scarichi; l'assistenza tecnica ai soggetti, pubblici e privati, individuali e collettivi, che la richiedono; la vigilanza, mediante ispezioni su segnalazione, sui fenomeni di inquinamento o sugli scarichi, in collaborazione con la Polizia Provinciale; la tenuta del registro dei gestori di impianti di trattamento di acque reflue urbane che hanno effettuato la comunicazione in merito al trattamento di rifiuti costituiti da acque reflue. Gli Uffici provvedono, in caso di contaminazione di corpi idrici minori, al coordinamento degli interventi di contenimento degli idrocarburi nei corpi idrici superficiali, avvalendosi della Polizia Provinciale, dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento A.R.P.A. di Cremona; attivano l’azienda incaricata dello smaltimento dei rifiuti prodotti da ogni intervento. Gli Uffici provvedono alla predisposizione di adeguate scorte di materiale oleoassorbente, con loro collocazione ordinata presso i punti prestabiliti. L’attività autorizzativa degli scarichi di acque reflue rappresenta uno strumento di tutela preventivo, affidato alla Provincia dalla Legge, che concorre alla formazione di una forte sensibilità ambientale presso la pubblica opinione; la vigilanza, attribuita anche alla Provincia dalla normativa vigente, è necessaria per rendere efficace l’attività autorizzativa. Gli interventi diretti di eliminazione dell’inquinamento da idrocarburi, posti dalla Legge sotto la responsabilità della Provincia, assicurano una pronta reazione alle emergenze, che circoscriva al minimo l’area soggetta a danni ambientali.

PROGRAMMA N. 08: Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento

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Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Tutela dell'atmosfera. Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gli Uffici provvedono alla vigilanza in ambiti territoriali ricadenti su più comuni relativamente a segnalazioni di fenomeni di inquinamento acustico, mediante attivazione del Dipartimento A.R.P.A. di Bergamo e Cremona, emettendo i relativi atti. Gli Uffici provvedono al coordinamento delle attività di ispezione in materia di impianti termici localizzati nei comuni con popolazione inferiore a 40.000 abitanti ovvero : gestione del catasto unico regionale degli impianti termici (CURIT); controllo della contabilità finanziaria relativa alle autodichiarazioni di avvenuta manutenzione; cura dei rapporti con gli ispettori, con i manutentori e con gli utenti; predisposizione dei documenti tecnici necessari per l’affidamento mediante gara di evidenza pubblica del servizio di ispezione agli impianti termici e svolgimento delle funzioni tecniche relative all’aggiudicazione; progettazione delle campagne di ispezioni. Gli Uffici provvedono al rilascio dei patentini di abilitazione per la conduzione di impianti termici. Gli Uffici provvedono, soprattutto applicando le procedure di A.I.A. e di A.U.A., a eseguire: le istruttorie sulle domande di autorizzazioni all’emissione semplici ed ordinarie; la validazione delle domande di adesione all'autorizzazione generale all’emissione di impianti o attività in deroga, le cui emissioni non sono scarsamente rilevanti; l'emissione di verbali di accertamento, notizie di reato, ordinanze, diffide, sospensioni e revoche in materia di emissioni; l'assistenza tecnica e amministrativa ai soggetti, pubblici e privati, individuali e collettivi, che la richiedono; attività di vigilanza, in collaborazione con il Dipartimento A.R.P.A. di Cremona. Gli Uffici hanno competenza al rilascio dell’autorizzazione dei depositi di oli minerali in base alla L.R. 24/2006. L’inquinamento acustico, rispetto al quale la Legge affida alla Provincia un ruolo secondario, è tuttavia un fenomeno particolarmente avvertito dall’opinione pubblica, per cui deve essere affrontato con la massima efficacia. Le normative in materia di inquinamento acustico investono la Provincia in modo solo marginale per quanto riguarda la vigilanza sul territorio; tuttavia la Provincia è anche giuridicamente responsabile di numerose infrastrutture rumorose (strade, aeroporto, …), di cui deve garantire la conformità acustica alle leggi. Le funzioni amministrative in materia di emissioni costituiscono attività attribuite alla competenza provinciale dalla normativa di settore ed hanno una funzione preventiva nei confronti dell’inquinamento atmosferico; in particolare permettono di conoscere localizzazione e caratteristiche principali di numerose fonti di inquinamento, la cui attività incide direttamente o indirettamente sulla qualità dell’aria del territorio provinciale, promuovendo la corretta gestione delle emissioni da fonti fisse e mobili.

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: Controllo sugli interventi di bonifica dei siti contaminati Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Controllo e verifica nell'ambito dei procedimenti amministrativi inerenti i siti contaminati e potenzialmente contaminati ex D.Lgs. 152/06 e s.m.i.. Svolgimento di attività istruttoria in merito alla documentazione tecnico-amministrativa prevista nel procedimento e rilascio di parere di competenza nelle sedi istituzionali (conferenza di servizi, incontro tecnico). Rilascio della certificazione di avvenuta bonifica sulla base di una relazione tecnica di ARPA. Svolgimento di indagini amministrative qualora sia necessario identificare il soggetto responsabile della potenziale contaminazione. Verifica dell'evoluzione della situazione d'inquinamento mediante valutazione dei dati di monitoraggio periodico delle matrici ambientali coinvolte. Per i siti inquinati alla Provincia spetta, ai sensi del D.lgs. 152/06 e successive modificazioni ed integrazioni, il controllo e la verifica sugli interventi di bonifica degli stessi. L’intervento della Provincia si esplica nel coinvolgimento diretto, nelle singole fasi istruttorie e decisorie in merito ai vari step dell'iter di bonifica, attraverso la partecipazione a conferenze di servizio e riunioni tecniche con gli enti interessati al procedimento amministrativo. La Provincia riceve tutti i dati relativi al monitoraggio periodico delle matrici ambientali coinvolte nella situazione d'inquinamento e valuta l'evoluzione temporale della contaminanzione in relazione agli interventi adottati. Rilascia, su istanza di Parte, apposita certificazione di avvenuta bonifica attestante il completamento degli interventi di bonifica degli stessi in conformità al progetto approvato dall'autorità competente. L'emergere di situazioni d'inquinamento a carico delle matrici acque sotterranee e terreno, impone alla Provincia la necessità di avviare le indagini amministrative volte ad identificare il soggetto responsabile della contaminazione.

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L'attività viene svolta in collaborazione con le amministrazioni comunali coinvolte. Tali indagini richiedono un notevole livello di approfondimento tecnico e giuridico perchè, nella maggior parte dei casi, fanno riferimento a fenomeni d'inquinamento storico. L'esperienza dell'Ufficio ha mostrato che la complessità tecnica, normativa e giuridica della materia rende difficoltoso l'approccio al procedimento amministrativo da parte dei piccoli Comuni, che, per delega regionale, sono chiamati a seguire l'iter di bonifica in qualità di ente responsabile del procedimento. Per tale motivo, l'Ufficio si rende costantemente disponibile a fornire il necessario supporto tecnico-amministrativo alle amministrazioni comunali, anche mediante azioni di adeguato sollecito, nel caso di eventuali situazioni d'inerzia che dovessero protrarsi nel tempo. L’ufficio funge da supporto tecnico della struttura regionale competente in quanto annualmente deve rendicontare alla stessa Regione il numero di certificazioni di avvenuta bonifica rilasciate. Secondo il Programma Regionale di Bonifica delle Aree Inquinate, inoltre, devono essere trasmesse alla Regione, entro il 30 aprile di ogni anno: 1) i programmi d'intervento per la definizione dei plumes di contaminazione riscontrati nelle acque sotterranee e per la ricerca delle potenziali fonti di contaminazione, 2) i casi d'inquinamento diffuso nelle acque sotterranee.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Autorizzazioni IPPC – Autorizzazione integrata ambientale Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di valutazione e controllo del rispetto dei requisiti ambientali (IPPC). La Provincia è l’autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) prevista dal D.lgs 152/06 e s.m.. L’attività consiste nell’istruttoria delle domande, acquisizione di pareri da soggetti esterni ed interni, sopralluogo istruttorio, conferenza dei servizi, rilascio di decreto di autorizzazione. Le attività coinvolte sono elencate nell’ALLEGATO VIII - Categorie di attività industriali di cui all'art. 6, comma 12, e attività zootecniche di cui ai punti 6.6 a.b.c. In provincia le attività coinvolte sono circa 210 impianti che spaziano dalle acciaierie, all’industria chimica, ai macelli, alle discariche, all’inceneritore, agli allevamenti ecc.. Oltre alla gestione delle nuove domande, delle modifiche sostanziali e non sostanziali, vi è tutta la gestione delle aziende autorizzate sulle quali verrà svolta un’attività di controllo da parte di ARPA con conseguente procedura di diffida nel caso di esito del controllo non conforme, gestione delle variazioni impiantistiche, annualmente il settore verifica le dichiarazioni (PTPR) ed effettua la validazione delle stesse sul portale del Ministero dell’Ambiente. Gli uffici provvedono al rilascio di:

• decreto di autorizzazione per nuovi impianti e rinnovi

• decreto di valutazione delle modifiche sostanziali e non sostanziali

• attività di controllo sulle prescrizioni

• emissione di decreti di diffida

• decreti di voltura

• validazione delle dichiarazioni ex INES L’autorizzazione AIA è l’atto conclusivo che permette alle aziende sopra soglia di poter esercire nel rispetto degli obblighi sul contenimento delle emissioni e sul loro monitoraggio. La Regione Lombardia ha delegato la competenza alle Province e questa attività riveste un’importanza fondamentale in quanto sono coinvolte le aziende più impattanti sul territorio ma anche quelle economicamente vitali.

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MISSIONE 10

TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’

Descrizione della missione La missione affidata al Settore Patrimonio ed Edilizia Scolastica prevede la realizzazione di vari interventi di manutenzione straordinaria al patrimonio immobiliare regionale (palazzina del porto ad uso uffici e padiglioni centro servizi ottagoni) finalizzati allo sviluppo e potenziamento del sistema idroviario padano – veneto.

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Per quanto attiene le infrastrutture viarie, l’azione della Provincia negli ultimi anni è stata particolarmente mirata a rispondere alla domanda di infrastrutturazione del territorio finalizzata alla razionalizzazione e allo sviluppo della rete stradale provinciale nel suo complesso per favorire lo sviluppo delle relazioni, della mobilità ed il rilancio economico delle aziende locali. La missione del prossimo triennio – anche attraverso un percorso partecipato con gli Enti locali interessati - prevede alcuni interventi di progettazione e di realizzazione, che hanno un forte impatto sulle risorse finanziarie e organizzative dell’Amministrazione, ma anche interventi di basso costo finanziario altrettanto importanti ai fini della messa in sicurezza della reticolo provinciale, all’interno di uno scenario di sviluppo infrastrutturale complessivo, condiviso con la Regione Lombardia in quanto i progetti sono normalmente coerenti con il P.T.C.P., con il piano della viabilità provinciale, con l’AdPQ e/o i piani regionali e urbanistici locali. Nella missione sono inoltre compresi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria atti a garantire condizioni di sicurezza e percorribilità dell’intero reticolo provinciale. Si ritiene infatti necessario privilegiare gli interventi conservativi rispetto a quelli destinati a grandi opere la cui costruzione non sia ancora stata avviata, in quanto dal trascurare la necessaria manutenzione di un’opera infrastrutturale deriva la perdita di valore della rete stradale che costituisce un patrimonio dal valore altissimo. Solo interventi monitorati, programmati ed eseguiti possono fermare il degrado di questo patrimonio che, trascurato, perde valore anno dopo anno, fino ad arrivare al punto in cui il ripristino non è più possibile, la percorrenza diviene poco confortevole e la perdita di funzionalità è definitiva. Interventi correttamente individuati e realizzati permetteranno di mantenere il valore del patrimonio, favorendo la sicurezza degli utenti della strada, la fluidificazione del traffico con minori tempi di percorrenza e la diminuzione dell’inquinamento acustico/ambientale con costi minori e risparmi anche in termini di danno sociale complessivo. La missione è relativa alla regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio, al monitoraggio delle relative politiche che rientrano nell'ambito del trasporto e del diritto alla mobilità. Le competenze amministrative della Provincia afferiscono al funzionamento, all'utilizzo e alla manutenzione dei sistemi e delle infrastrutture per il trasporto lacuale e fluviale, alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture inserite nei porti e negli interporti. La missione comprende anche la gestione delle risorse inerenti il funzionamento, la gestione, l'utilizzo, la costruzione, la manutenzione, ordinaria e straordinaria dei percorsi ciclabili. La missione è relativa alla regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio, al monitoraggio delle relative politiche che rientrano nell'ambito del trasporto e del diritto alla mobilità. Le competenze amministrative della Provincia afferiscono al funzionamento, all'utilizzo e alla manutenzione dei sistemi e delle infrastrutture per il trasporto lacuale e fluviale, alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture inserite nei porti e negli interporti. Nello specifico attualmente la Provincia riveste il ruolo di autorità portuale (porto di Cremona) competente alla gestione di autorizzazioni, concessioni, licenze e di lavori infrastrutturali. Alla missione sono riconducibili anche le funzioni che concernono il riconoscimento di consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore; gli esami per il riconoscimento dell’idoneità degli insegnanti ed istruttori di autoscuole; il rilascio di autorizzazioni alle imprese di autoriparazione per l’esercizio della revisione; il rilascio di licenze per autotrasporto di merci in conto proprio; gli esami per il conseguimento dei titoli professionali, la tenuta, su delega regionale, dei registri informatizzati delle imprese che svolgono il servizio di noleggio di autobus con conducente ai sensi del R.R. della Regione Lombardia n. 6/2014. Il settore Ambiente e Territorio, recentemente costituito accorpando tutte le funzioni che sovraintende in un’unica unità settoriale, rivedrà le modalità di istruttoria delle istanze attraverso l'ideazione e successiva attivazione di un percorso di coordinamento tra i servizi del settore coinvolti per lo snellimento e l'integrazione dei procedimenti su

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tutte le materie trattate dal Settore, omogeneizzando le regole di rilevazione tra i vari uffici, e avvierà la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei tempi dei procedimenti amministrativi; queste attività di carattere amministrativo concorrono alla realizzazione delle Missioni 08, 09, 10, 11 e 17 e relativi programmi.

PROGRAMMA N. 02: Trasporto pubblico locale

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Trasporto pubblico locale

Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'Agenzia per il trasporto pubblico locale delle Province di Cremona e Mantova, costituita nel dicembre 2015, è diventata pienamente operativa nel corso del 2016, col passaggio del personale e del contratto di servizio. Pur essendo state tali funzioni trasferite dalla Regione Lombardia con Legge Regionale 14 luglio 2009 n. 11, L.R. n. 6/2012, all'Agenzia, la Provincia continuerà a collaborare con l'Agenzia del TPL al fine permettere l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto su gomma e ferro, tutelando principalmente il trasporto dedicato ai lavoratori ed agli studenti. Tale azione risulta in linea con la L.R. 6/2012.

PROGRAMMA N. 03: Trasporto vie d'acqua

Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Programmazione e gestione attività portuale

Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Le funzioni e le attività di programmazione si riferiscono, per la sub area di Cremona :

- alla realizzazione di nuove opere e interventi di manutenzione straordinaria alle infrastrutture viabilistiche ed agli edifici del porto di proprietà della Regione Lombardia;

- alla promozione di accordi con i soggetti competenti per la realizzazione e gestione dei raccordi ferroviari e stradali con il porto in sinergia con la Regione Lombardia e soggetti privati;

Nel corso del 2017-2018, in collaborazione con il Settore Patrimonio della Provincia, proseguirà la realizzazione del programma di interventi finanziati dalla Regione Lombardia con DGR 4359/2015, con interventi di manutenzione straordinaria del centro servizi posto di fronte ai pontili turistici così da renderlo maggiormente rispondente alle esigenze. Si opererà per concertare con la Regione una rimodulazione delle risorse assegnate alla Provincia dalla sopra citata DGR, da destinare alla realizzazione di alcuni interventi urgenti per migliorare l'accessibilità al porto di Cremona. Proseguirà il confronto con la Regione in merito alla identificazione del soggetto che svolgerà il compito di Autorità portuale e delle conseguenti competenze. La bozza di convenzione proposta dalla Regione è stata valutata negativamente. Fino alla definizione della questione verranno svolte le funzioni e le attività di gestione portuale, quali il rilascio di concessioni di area, spazio acqueo, autorizzazioni per lo svolgimento di operazioni e servizi portuali e di ispettorato di porto. Si dovrà operare per le funzioni tipicamente portuali che comprendono la gestione delle banchine e delle aree ad esse collegate, la valorizzazione delle aree attigue dove insediare attività industriali connesse al sistema intermodale, la gestione degli impianti e dei magazzini portuali ivi compresi i raccordi ferroviari, la gestione delle opere di urbanizzazione e dei servizi portuali. Si opererà, altresì, in sinergia con la Regione Lombardia per il rinnovo con RFI della convenzione per la gestione del raccordo ferroviario, che sarà gestito dal concessionario dei servizi ferroviari al porto. Si cercherà di individuare misure per ridurre i costi di utilizzazione dell'infrastruttura ed agevolare il trasporto sicuro e sostenibile, anche coinvolgendo le realtà economiche insediate sul territorio. In sinergia con la Regione e con il porto di Mantova, si studieranno misure idonee per dirottare parte dei trasporti eccezionali dalla strada alla via d'acqua.

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Si perseguirà, altresì, la semplificazione organizzativa e burocratica e l'organizzazione di programmi generali finalizzati a valorizzare il sistema nel suo complesso, che attualmente consente alla Provincia di introitare consistenti risorse economiche.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Porto Canale Cremona – Interventi di sostituzione dei serramenti, di riqualificazione delle strutture in materiale metallico, di lavori edili ed idraulici

nella Palazzina ad uso Uffici. Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’obiettivo operativo si pone le seguenti finalità:

• rifacimento dei cielini sopra finestra già disgregati ed ammalorati; • verifica dei restanti cielini per conseguire maggiori standard di sicurezza; • riparazione dei cielini a seguito della verifica; • sostituzione dei serramenti esistenti con nuovi serramenti con caratteristiche energetiche previste dall'allegato

B approvato con decreto dirigente unità organizzativa 30/07/2015 n. 6480 a seguito della DGR 3868 del 17.7.2015;

• opere murarie varie di piccole riparazioni; • riqualificazione delle opere in ferro con una generale tinteggiatura ed eliminazione di ruggine; • verifica, revisione e controllo di tutti gli apparati idrico – sanitari e di climatizzazione; • sola pulizia completa ed aventuale diserbo della copertura piana e la sostituzione di tutti i cannocchiali del

sistema di smaltimento delle acque meteoriche.

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Porto Canale Cremona – Interventi di riqualificazione dei padiglioni del Centro Servizi.

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’obiettivo operativo si pone le seguenti finalità: OPERE DI CARATTERE EDILE: • l'eliminazione di piccole infiltrazioni d’acqua con la revisione completa della copertura dell’immobile; • mantenimento in buono stato dell’elemento copertura mediante la revisione completa della stessa e del

sistema di smaltimento delle acque meteoriche (acque bianche); • sigillatura delle vetrazioni dei padiglioni parte alta approfittando della presenza dei ponteggi e se necessario

degli altri; • verifica ed eventuali riparazioni/sostituzioni/integrazioni del sistema di smaltimento delle acque meteoriche

(lattonerie, canali, pluviali, scossaline ..); • verifica e pulizia dei pozzetti di scarico e del collettore acque bianche/nere (compresa eventuale fossa imhoff). OPERE DI CARATTERE IMPIANTISTICO

• verifiche ed interventi vari di sostituzione dei dispositivi vetusti ed ammalorati della centrale termica finalizzati all’attivazione dell’impianto di riscaldamento esistente;

• verifiche e prove di funzionamento dell’impianto di riscaldamento per individuare i circuiti primari con la finalità di valutare una ridistribuzione degli stessi, ovvero l’inserimento sugli stessi di sottocontatori di contabilizzazione del calore.

PROGRAMMA N. 04: Altre modalità di trasporto

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Obiettivo operativo n. 1 – Titolo: Svolgimento funzioni trasporti privati Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia provvederà allo svolgimento delle funzioni inerenti l’autorizzazione e la vigilanza tecnica sull’attività svolta dalle autoscuole e dalle scuole nautiche, il riconoscimento di consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore, il rilascio di autorizzazione alle imprese di autoriparazione allo svolgimento dell'attività di revisione dei veicoli; il rilascio di licenze per l’autotrasporto di merci in conto proprio. La Provincia, nel corso dell'anno, organizzerà con cadenza semestrale gli esami per il conseguimento dell’idoneità professionale per l’autotrasporto di merci e viaggiatori per conto terzi. A seguito di convenzione, la Provincia di Cremona gestirà tali esami anche per la Provincia di Lodi. Nell'ambito delle funzioni amministrative inerenti l’accertamento dei requisiti di idoneità per l’iscrizione al ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti a servizi pubblici non di linea (taxi e noleggio con conducente), la Provincia, nel corso dell'anno, terrà due sessioni d'esame per il conseguimento della relativa idoneità professionale. Inoltre, a cadenza annuale, si provvederà a rinnovare il Piano delle licenze di noleggio con conducenti e taxi, da assegnare ai Comuni, effettuati sia con autovetture che con natanti. In riferimento al servizio di noleggio di autobus con conducente, la Provincia gestirà, per conto della Regione, il Registro regionale telematico di tali imprese. Alla luce delle modifiche normative si procederà all'aggiornamento dei regolamenti che disciplinano gli esami di abilitazione alla gestione delle imprese di trasporto merci e persone conto terzi e quelli che abilitano al noleggio con conducente.

PROGRAMMA N. 05: Viabilità e infrastrutture stradali

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Interventi di ordinaria manutenzione delle SS.PP. e delle piste ciclabili di gestione provinciale e circolazione del porto di Cremona.

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire. Per ordinaria manutenzione si intendono tutti quei lavori ed opere che debbono essere eseguite per mantenere il demanio stradale ad un costante livello d’efficienza e sicurezza malgrado la costante degrado delle strade dovuto al transito dei veicoli ed agli agenti atmosferici. Fra i principali lavori di manutenzione rientrano lo sfalcio dell’erba sulle banchine e scarpate, la chiusura delle buche sulla carreggiata, lo spargimento dei materiali antigelivi e lo sgombero della neve nel periodo invernale, la regolarizzazione delle banchine e dei fossi di colo, la sistemazione dei manufatti, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale ecc. I vari lavori e le forniture e i noli essenziali per l’esecuzione della manutenzione ordinaria possono essere così suddivisi: a) fornitura di materiali e mezzi necessari al personale del settore per eseguire i lavori in economia diretta; b) sistemazione degli automezzi ed attrezzature attualmente utilizzati dal personale del settore; c) lavori che debbono essere eseguiti da imprese specializzate in quanto per la loro realizzazione è necessario impiegare operai specializzati od attrezzature speciali delle quali il settore è sprovvisto; d) fornitura di vernice spartitraffico per la realizzazione di modesti interventi di segnaletica orizzontale e di segnali stradali per la segnaletica verticale. Inoltre, in considerazione del fatto che molti sinistri stradali sono conseguenza di un comportamento indeciso da parte dell’utenza, risulta opportuno procedere alla razionalizzazione ed al mantenimento in efficienza della segnaletica verticale, secondo precisi piani di segnalamento che verranno redatti. Si dovrà quindi provvedere all’acquisto di pali in acciaio inox e di segnali stradali verticali ed accessori vari da posizionare sulle strade provinciali per segnalare agli utenti un pericolo, una prescrizione od una indicazione secondo le leggi vigenti. Di norma detti segnali vengono impiegati in sostituzione di quelli deteriorati oppure per adeguare la segnaletica stradale a precise disposizioni legislative. Il posizionamento delle varie attrezzature e della vernice spartitraffico viene effettuato in parte dal personale dell’Amministrazione, in parte da Ditte specializzate nel settore.

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Le scelte operate, di affidare la manutenzione ordinaria in parte al personale interno, in parte a ditte esterne specializzate, sono dettate da criteri di economicità, ovvero dall'efficienza ed efficacia di questa modalità organizzativa, che privilegia interventi in economia diretta, compatibilmente con il personale ancora in servizio presso l’ente, in situazioni di urgenza, di reperibilità, ovvero di tipo puntuale e sparso sul territorio, mentre interventi con ausilio di ditte esterne specializzate per lavori più estesi e/o più specialistici. Potranno essere eseguiti interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza della rete stradale di competenza mediante la sostituzione di barriere di protezione e dotazioni accessorie incidentate e/o degradate, in maniera conforme alle normative vigenti. Le stesse norme prescrivono inoltre misure più restrittive per la protezione dei manufatti stradali che dovranno pertanto essere messe in atto. Si prevedono inoltre interventi di ripristino, messa a norma e risparmio energetico da attuarsi sugli impianti di illuminazione, presenti prevalentemente sulle ex strade statali e che si presentano spesso in mediocri condizioni. Le priorità d’intervento, compatibilmente con le risorse disponibili, verranno determinate per quanto attiene le barriere stradali in funzione della presenza di rilevati di notevole altezza, di rogge o canali, di ostacoli rigidi in fregio alle strade ed in base al traffico ed ai mezzi pesanti transitanti, mentre per quanto riguarda gli impianti di illuminazione in funzione della presenza dei piani di illuminazione, da redigersi a cura dei Comuni o, comunque, ove è più alto il tasso d'incidentalità. Comprende le eventuali spese di manutenzione relativa alla circolazione del porto di Cremona.

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Rinnovo manti bituminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex statale ed interventi puntuali di risanamento conservativo

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gli strati superficiali in conglomerato bituminoso delle carreggiate stradali necessitano di una costante manutenzione ed in particolare, dopo circa 14-16 anni, debbono essere rinnovati in quanto sotto l’azione degli agenti atmosferici e del traffico si deformano, si fessurano e si sgretolano. Pertanto, constatato che il demanio stradale della Provincia, a seguito dell’attribuzione delle competenze sulle strade statali si estende per circa 900 km, sarebbe necessario ricostruire ogni anno gli strati superficiali di collegamento e d’usura in conglomerato bituminoso di circa 65 km di strade onde mantenere scorrevole e sicura la circolazione, anche in considerazione dell’elevata intensità di traffico presente sulle strade ex statali. Le criticità finanziarie dell'Ente non hanno consentito, già dallo scorso anno, di progettare ed eseguire gli interventi necessari per mantenere questo livello di intervento. L’esatta individuazione degli interventi di ripristino, le localizzazioni e le tipologie degli interventi sono determinate, rispetto alle risorse a disposizione, in funzione delle condizioni di degrado riscontrate e sulla base di analisi comparate delle situazioni di traffico ed incidentalità, finalizzate alla miglior transitabilità in sicurezza delle strade, od anche sulla base di accordi già assunti con i Comuni interessati, nonché in funzione dell’attribuzione di contributi esterni finalizzati alla realizzazione di specifici interventi. Al fine di una corretta programmazione degli interventi è stata predisposta la “comunicazione annuale delle necessita’ di intervento mediante risagomatura e consolidamento del piano viabile”, che individua le priorità di intervento secondo i criteri esposti in precedenza. Per l'anno 2017 i soli interventi che potranno essere eseguiti sono rappresentati dall'intervento di risagomatura e consolidamento di alcuni tratti della SP26, finanziata dal Comune di corte de Frati, della ex statale n.343 “Asolana”, finanziato lo scorso anno da Regione Lombardia, ed alcuni interventi di risanamento conservativo della pavimentazione stradale e di sostituzione, ammodernamento, potenziamento e messa a norma della segnaletica di tratti vari delle Strade Provinciali n. 2-11-19-47. Verranno inoltre predisposte le progettazioni di 2 interventi di ripristino sulle tratte maggiormente ammalorate dell’area Orientale e di quella Occidentale. Ulteriori interventi sul reticolo provinciale prioritario e tratte limitrofe saranno valutati in funzione di possibili ulteriori finanziamenti (Patto per la Lombardia etc.).

Obiettivo operativo n. 3 - Titolo: Attrezzature e veicoli (Macchine operatrici complesse, autocarri o autocarri leggeri) –Interventi di acquisto o messa a norma

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire

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Il servizio di manutenzione ordinaria della viabilità provinciale viene ancora attuato, oltre che da Ditte specializzate, anche attraverso interventi in economia diretta eseguiti dal personale della viabilità con automezzi ed attrezzature per lo sfalcio dell’erba, la pulizia delle strade, lo sgombro della neve, le salature in presenza di gelo. Per tale motivo è indispensabile mantenere in efficienza ed in armonia con la normativa vigente il parco macchine, in funzione della vita media di un autocarro o di una macchina operatrice, della diminuzione del livello di rendimento e del piano di ammortamento della spesa. Le criticità finanziarie dell'Ente non hanno consentito, negli scorsi anni, di progettare ed eseguire gli interventi necessari per mantenere questo livello di efficienza. La valutazione delle sostituzioni da effettuare, fortemente condizionata dagli esigui finanziamenti disponibili, è stata pianificata in funzione dei tempi di entrata in vigore della normativa regionale in materia di inquinamento atmosferico. Considerato il consistente parco macchine a disposizione, è opportuno vengano eseguiti interventi atti a migliorare le condizioni di sicurezza delle attrezzature, secondo quanto previsto dalla direttiva macchine e dalle norme vigenti.

Obiettivo operativo n. 4 -Titolo: Interventi vari di messa in sicurezza di tratte stradali, piste ciclabili, viadotti e ponti

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire. Nella rete viaria provinciale sono presenti un elevato numero di manufatti stradali, di varie dimensioni, tipologie ed epoche di costruzione, alcuni dei quali di notevole rilevanza in quanto costituiscono collegamenti viari interprovinciali o addirittura interregionali su importanti corsi d'acqua. E’ previsto un costante ed assiduo programma di controllo, monitoraggio, verifica e mantenimento di tali strutture per garantire la percorribilità in sicurezza dell’intera rete stradale. Si è potuto constatare che molte di queste opere presentano un consistente stato di degrado, principalmente imputabile alla vetustà ed anche ad una scarsa manutenzione da parte del precedente Ente gestore (ANAS), tale da comportare, in taluni casi, la necessità di imporre limitazioni per la circolazione. Per l’anno 2017 verrà ultimato un primo lotto di lavori di risanamento conservativo del ponte sul fiume Po sulla SP33 "Seniga-Isola Pescaroli" in località S.Daniele, da attuarsi da parte della nostra provincia sulla base di una convenzione sottoscritta con la Provincia di Parma, e opere di rifacimento giunti e di mantenimento di alcuni manufatti minori. Potrà essere avviata la progettazione di un ulteriore lotto funzionale in relazione a possibili finanziamenti a valere sul Patto per la Lombardia. A seguito del cedimento di una trave e della successiva conseguente chiusura al transito del ponte sul fiume Po sulla exSS343 “Asolana” dovrà essere avviato prontamente un progetto di interventi locali di risanamento conservativo provvisionale, in accordo con la Provincia di Parma, comproprietaria della infrastruttura, la cui quantificazione e le modalità di attuazione sono in corso di valutazione e dovranno essere realizzati con fondi regionali o nazionali. Per l’infrastruttura è stata chiesta l’attivazione dello stato di emergenza.

Obiettivo operativo n. 5 - Titolo: Realizzazione e pianificazione itinerari ciclabili Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Nel 2017 verranno ultimate le attività connesse all’acquisizione dei terreni del percorso ciclabile di collegamento tra la città di Cremona e la località Brazzuoli di Pozzaglio ed Uniti, le cui opere sono state realizzate lo scorso anno. Il percorso è collocato principalmente lungo l'alzaia del Dugale Robecco e si sviluppa parallelamente alla ex SS45 Bis, all'interno dei confini amministrativi dei Comuni di Cremona, Persico Dosimo e Pozzaglio ed Uniti. L'infrastruttura realizzata garantisce un collegamento diretto tra i centri abitati dislocati lungo la Via Brescia e la sicurezza dell'utenza ciclabile, mediante la realizzazione di un percorso totalmente realizzato in sede separata e riservata. Il Piano dei percorsi ciclopedonali è composto di oltre 200 Km di Green ways da Spino d’Adda a Casalmaggiore. Gli itinerari di interesse culturale, turistico e ricreativo sono: la ciclabile delle Città Murate, del Canale Vacchelli, dell'Antica Regina, della Golena del Po e della Postumia, oltre al percorso ciclabile Montodine-Ripalta-Gombito realizzato nell’ambito del progetto PIA . Il settore fornisce un’attività di supporto e coordinamento ai Comuni per la partecipazione ai bandi regionali e di affiancamento alla Regione Lombardia rispetto alla realizzazione dell’itinerario cicloturistico Vento, di valenza

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nazionale.

Obiettivo operativo n. 6 - Titolo: Catasto strade

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Interventi di aggiornamento o nuovo inserimento dati relativi alla formazione del catasto su tutto il demanio di competenza provinciale

Per mantenere il catasto stradale ad un costante livello d’efficienza è necessario provvedere al suo costante aggiornamento, integrando i dati relativi a situazioni modificate che riguardano la strada e le sue pertinenze. Si prevede per il 2017 la prosecuzione dell’aggiornamento e dell'integrazione dei dati inerenti le strade provinciali, e la prosecuzione del monitoraggio dei dati di traffico su tutte le strade ed in particolare tutte le attività necessarie per il passaggio dell’eventuale documentazione tecnica relativa alla rete stradale oggetto del trasferimento a Regione Lombardia ed ANAS a seguito dell’eventuale completamento della riclassificazione della rete viaria prioritaria. La presenza di un catasto stradale completo risulta particolarmente importante per la gestione della manutenzione stradale, per la programmazione degli interventi e per la pianificazione della sicurezza stradale.

Obiettivo operativo n. 7 - Titolo: Sistema integrato della sicurezza stradale

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Miglioramento delle condizioni di sicurezza sulle strade della Provincia attraverso interventi operativi, formativi ed informativi da attuarsi sul territorio in collaborazione con altri soggetti Il fenomeno dell’incidentalità è da tempo oggetto di interesse da parte della Provincia di Cremona che, attraverso gli studi effettuati in questi anni dall’Osservatorio Provinciale della Sicurezza Stradale, sta proponendo diverse azioni di mitigazione. Gli incidenti stradali, infatti, risultano determinati in massima parte da comportamenti di guida scorretti: ne consegue la necessità di una campagna di sensibilizzazione e formazione di tutti gli utenti che utilizzano la rete, con azioni che investono il tessuto sociale e produttivo, nonché le categorie di lavoratori della strada. Sulla base di queste considerazioni, e coerentemente a quanto proposto a livello nazionale e regionale, è stato avviato il progetto “Sistema Integrato della Sicurezza Stradale”, che vede come punti fondamentali della sua attuazione la comunicazione, l’informazione e formazione. Attraverso il lavoro dell’Osservatorio è possibile fornire dati aggiornati sulla incidentalità presente nel nostro territorio, aggregando i dati per tematismi e fornendo utili indicazioni ai Comuni ed alle Forze dell’Ordine, per individuare priorità di interventi infrastrutturali e/o segnaletici, per pianificare le attività di controllo, per poter attingere a finanziamenti regionali, statali od europei. Il lavoro di inserimento e aggiornamento dati e di informazione e monitoraggio verrà proseguito anche per il 2017 in sinergia con il progetto “Incidere” di Regione Lombardia e con l’Osservatorio Sicurezza istituito presso la locale Prefettura anche al fine di integrare/modificare i tratti sui cui vige il decreto prefettizio per la rilevazione automatizzata della velocità.

Obiettivo operativo n. 8 - Titolo: Pianificazione/programmazione di grandi opere stradali: revisione programmazione in essere alla luce del contesto storico -economico e delle nuove

necessità

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire

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Riattualizzare la programmazione delle opere infrastrutturali in relazione alle effettive esigenze del territorio ed alle risorse disponibili. Tra gli indicatori da considerare per individuare le priorità di analisi e di intervento viene valutata la finanziabilità e la cantierabilità dell'opera. Lo sviluppo della rete stradale necessita di accurata pianificazione e programmazione, in particolare per quanto attiene le grandi opere stradali; detta attività viene riconosciuta prioritariamente in capo alle Province. Il nuovo contesto storico – economico e le conseguenti profonde modifiche intervenute a livello di traffico, modalità, consumo di suolo, disponibilità di risorse rendono indispensabile la revisione programmazione in essere alla luce delle nuove necessità; a titolo di esempio si indicano come situazioni meritevoli di attenzione e studio: Tang. di Dovera Tang. Sud di Soresina Tang. Campagnola (Comune di Crema) Madignano: intersezioni con la SS 415 Paullese Gronda nord di Casalmaggiore 2°lotto della tangenziale di Montodine, da Cascina Fustagno a SS415 “Paullese” Circonvallazione di San Giovanni in Croce Accessibilità a grandi zone industriali – Competitività Presidiare ed accompagnare il processo di riclassificazione a regionale o statale di parte del reticolo stradale provinciale prioritario, avviato da Regione Lombardia e Ministero Infrastrutture e trasporti, di concerto con ANAS, UPL ed UPI.

Obiettivo operativo n. 9 - Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: Progettazione Paullese in corrispondenza del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi alle province di Cremona e

Lodi. - Paullese I e II lotto: liquidazioni definitive pratiche espropriative

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Ultimata nel 2016 la progettazione definitiva del ponte di attraversamento del fiume Adda, naturale prosecuzione della riqualifica a 4 corsie della exSS415 “Paullese” nel tratto da Crema a Spino d'Adda, sono ora in corso le attività propedeutiche alla redazione del progetto esecutivo che per complessità necessitano di collaborazioni, oltre che con professionisti in qualità di supporto al RUP, anche con AIPO e Università, attraverso convenzioni sottoscritte negli scorsi anni con gli enti interessati. La realizzazione del ponte sul fiume Adda relativo alla Paullese tra Spino d'Adda e Zelo Buon Persico, prima in capo alla provincia di Milano, era stata attribuita alla provincia di Cremona, come soggetto attuatore, dopo la firma congiunta (08/10/2015) di un protocollo d'intesa tra regione Lombardia, province di Cremona, Milano e Lodi, comuni di Spino d'Adda, Zelo Buon Persico, Pantigliate e Paullo. La provincia di Cremona, fortemente interessata all'opera, ha voluto accelerarne i tempi di attuazione dando continuità al proprio progetto di allargamento della Paullese tra Crema e Spino d'Adda, ultimata nel giugno 2015, realizzando la progettazione definitiva del ponte entro il primo semestre 2016. Permangono ora le criticità connesse all’individuazione delle procedure autorizzative necessarie ed alle tempistiche connesse, valutate di concerto con la regione Lombardia, nonché le problematiche derivanti dalla possibile riclassifica della SS415 “Paullese”. Nell’anno in corso proseguirà inoltre l’attività connessa al completamento delle procedure di acquisizione e liquidazione terreni relativi al 1° ed al 2° lotto dei lavori di riqualifica, completati e collaudati negli scorsi anni. Per il lotto I ( n.181 ditte), dopo aver effettuato il passaggio di proprietà sino al 19/12/2013 (ultima data utile) con decreto di esproprio per quelle ditte con le quali era già terminato l'iter di liquidazione del saldo, si è reso necessario, per le rimanenti ditte, effettuare il trasferimento di proprietà alla Provincia di Cremona mediante atto notarile rogato. Nel 2017 rimangono da ultimare le pratiche relative a n.39 ditte, alcune delle quali presentano alcune criticità relative al pagamento del saldo dovuto od al successivo atto di passaggio della proprietà. In corso e da ultimare anche il passaggio di proprietà di 36 delle 45 ditte interessate dai lavori del 2° lotto.

Obiettivo operativo n. 10 - Titolo: Interventi puntuali sistemazioni innesti, per ampliamento curve, allargamento di sedi stradali nell’ambito della messa in sicurezza strade, ecc.

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire

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Messa in sicurezza di intersezioni e/o tratti stradali che, per caratteristiche geometriche, costituiscono punti pericolosi per la circolazione stradale o risultano inadeguati rispetto alle attuali condizioni di traffico. I punti stradali su cui intervenire sono caratterizzati da una elevata incidentalità o da evidenti inadeguatezze strutturali e verranno individuati anche sulla base di tavoli di confronto con il territorio. I tratti stradali e le intersezioni per le quali si ipotizzano riqualifiche o nuove realizzazioni, su cui verranno effettuati approfondimenti finalizzati alla verifica di fattibilità riguardano in particolare, per il 2017: - SP CR EX SS 415 “Paullese"- riqualifica a rotatoria intersezione SP52_SC del Santuario di Castelleone – progettazione esecutiva - - SP CR EX SS 343 “Asolana” - riqualifica a rotatoria intersezione tra strade Comunali interne al centro abitato di Casalmaggiore – progettazione Entrambi gli interventi prevedono la compartecipazione finanziaria dei Comuni. - Studi e progetti di riqualifica e messa in sicurezza di intersezioni e tratte stradali – Risoluzione di criticità puntuali in funzione della sinistrosità rilevata e delle priorità valutate in contraddittorio con le amministrazioni comunali nell'ambito dei servizi di area vasta riconducibili alla nuova Provincia tra cui saranno progettati e/o realizzati, in particolare, con finanziamenti comunali: - SP CR ex SS358 riqualifica a rotatoria intersezione con le SSCC Via del Porto e Via Galluzzi in Comune di Casalmaggiore – esecuzione lavori. - SP CR ex SS45 bis – Allargamento dell'incrocio con la S.C. per Castelnuovo Gherardi in Comune di Pozzaglio ed Uniti – progettazione esecutiva ed acquiszione terreni - SP64 – Realizzazione di una pista ciclo-pedonale tra gli abitati di Ricengo e Bottaiano ed allargamento della S.C. “Via per Ricengo” - ultimazione lavori - SP15 - riqualifica a rotatoria nel centro abitato di Casale Cremasco – esecuzione lavori. A valere sui prossimi esercizi potranno essere valutati ulteriori interventi, anche attraverso la compartecipazione dei comuni e/o di partner privati, per le opere oggetto di progettazioni preliminari o accordi con i Comuni che non hanno attualmente sostenibilità economica o tecnica: -SP 33 “Seniga – Isola Pescaroli”- riqualifica a rotatoria intersezione con la SP 3 “Montanara –Gabbioneta” in località Pescarolo. -SP CR EX SS 234 “Codognese” – riqualifica a rotatoria intersezione con SP 47 “Soresina –Crotta d’Adda” in località Crotta d’Adda e dell’intersezione con la SP 84 a Pizzighettone.- SP CR EX SS 472 “Bergamina "- riqualifica a rotatoria intersezione in Comune di Agnadello. -SP82 - riqualifica a rotatoria nel centro abitato di Volongo -Riqualifica di 2 intersezioni a rotatoria a Ripalta Cremasca _SS591 – riqualifica intersezzione a rotatoria in comune di Ripalta Guerina Ulteriori interventi potranno essere valutati in relazione ad intervenute esigenze di sicurezza, alle richieste dei Comuni od al reperimento di finanziamenti.

Obiettivo operativo n.11 -Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 498 – S.P. CR EX S.S. N° 235 – Completamento del sistema tangenziale di Soncino.

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Intervento atto a completare il sistema tangenziale di Soncino L’opera consente di rendere funzionale il previsto sistema tangenziale di Soncino non completato dall’A.N.A.S.. Nel 2017 si prevede l’ultimazione delle opere non eseguite dall’impresa appaltatrice e la definitiva acquisizione terreni, dopo l’ultimazione ed il collaudo dei lavori del tratto di completamento avvenuti lo scorso anno

Obiettivo operativo n. 12 - Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 358 “Di Castelnuovo” Collegamento da Casalbellotto – Quattrocase a Viadana Via Kennedy con rondò a raso – Concorso negli oneri

per realizzazione. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire

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Intervento per la realizzazione della variante a Viadana. L’opera costituisce un lotto funzionante della programmata circonvallazione di Casalmaggiore e Viadana, che troverà completamento con la realizzazione della gronda nord di Casalmaggiore, opera compensativa sul territorio cremonese della realizzanda autostrada Ti.bre. Essa permetterà di eliminare l’attraversamento di tutti i centri abitati compresi fra Vicomoscano e Viadana. L’intervento, nel tratto indicato, è in corso di realizzazione da parte della Provincia di Mantova e dovrebbe essere ultimato nell’anno in corso.

Obiettivo operativo n. 13 - Titolo: Piano contenimento ed abbattimento rumore

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire. Prosecuzione delle attività necessarie per valutazione e mappatura acustica della rete viaria e relativi adempimenti normativi.

Obiettivo operativo n. 14 - Titolo: Gestione delle istanze di competenza della Commissione Provinciale Espropri

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Le attività della Commissione Provinciale Espropri riguarda principalmente: - Determinazione del valore agricolo medio annuo dei terreni considerati non oggetto di contratto agrario ai sensi dell'art.41 comma 4 DPR 327/01. - Su richiesta dell'autorità espropriante quantificazione in via consultiva del valore venale dell’indennità di esproprio del bene da espropriare al fine della determinazione dell'indennità provvisoria di esproprio. - Su richiesta dell'autorità espropriante determinazione in via definitiva dell'indennità di espropriazione qualora il proprietario del bene espropriato non abbia accettato l'indennità provvisoria. - Su richiesta delle parti interessate la determinazione in via definitiva del corrispettivo della retrocessione del bene qualora l'espropriato non abbia condiviso il corrispettivo quantificato dall'autorità espropriante. - Su richiesta delle parti interessate la determinazione in via definitiva dell'indennità di occupazione temporanea qualora il proprietario del bene occupato non abbia accettato l'indennità offerta dall'occupante. - Corresponsione del gettone di presenza e rimborso delle spese sostenute dai componenti la commissione provinciale espropri.

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MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE

Descrizione della missione Compito della missione è quello di gestire le attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali attraverso la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi di soccorso, ivi comprese le attività di collaborazione con la altre amministrazioni competenti. La Polizia Provinciale partecipa anche ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza. In particolare la Provincia è titolare di numerose competenze in materia di protezione civile tra le quali emergono la predisposizione dei piani di previsione e prevenzione, dei piani di emergenza, il coordinamento delle Organizzazioni di volontariato, la gestione della colonna mobile provinciale e la partecipazione al coordinamento degli eventi calamitosi o eventi locali di grande impatto territoriale (es: Floating Piers....) La motivazione delle scelte è costruire un quadro coerente di conoscenze, che permettano di intervenire nel settore della protezione civile con elementi di previsione dei fenomeni, di costruzione di politiche di prevenzione, di gestione dell’emergenza e di divulgazione della cultura della protezione civile, nonché di coordinare e gestire i gruppi di volontariato e la colonna mobile in modo efficace ed efficiente, permettendo forme programmate di intervento senza sovrapposizione di compiti al fine di garantire in sicurezza e con tempestività, gli aiuti necessari alle popolazioni colpite da calamità. Il settore Ambiente e Territorio, recentemente costituito accorpando tutte le funzioni che sovraintende in un’unica unità settoriale, rivedrà le modalità di istruttoria delle istanze attraverso l'ideazione e successiva attivazione di un percorso di coordinamento tra i servizi del settore coinvolti per lo snellimento e l'integrazione dei procedimenti su tutte le materie trattate dal Settore, omogeneizzando le regole di rilevazione tra i vari uffici, e avvierà la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei tempi dei procedimenti amministrativi; queste attività di carattere amministrativo concorrono alla realizzazione delle Missioni 08, 09, 10, 11 e 17 e relativi programmi.

PROGRAMMA N. 01: Sistema di protezione civile

Obiettivo operativo n.1 - Titolo:Gestione e formazione del volontariato di Protezione Civile

Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il coordinamento del volontariato di protezione civile ha lo scopo principale di formare personale volontario sempre più specializzato al fine di garantire, in sicurezza e con tempestività, gli aiuti necessari alle popolazioni colpite da calamità. Verranno svolte numerose attività: organizzazione di esercitazioni d’area e provinciale, attivazione di nuovi corsi di formazione per volontari, sia corsi di formazione base che specialistici conformi agli standard formativi regionali e organizzazione dell’iniziativa “Io non rischio”, a supporto di quella nazionale programmata dal Dipartimento di Protezione Civile.

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Verrà svolta tutta l’attività amministrativa delegata dalla Regione relativa agli adempimenti amministrativi annuali, iscrizioni/cancellazioni/dichiarazioni, operatività/DB regionale, istruttorie ex DPR 194/2001, relativamente alle Organizzazioni di volontariato. Proseguirà l’importante lavoro di formazione e informazione sull’attività di Protezione Civile rivolta alle scuole, in particolare si definiranno programmi precisi nell’ambito scolastico anche per il tramite del progetto “alternanza scuola lavoro”. Proseguirà la riorganizzazione operativa della colonna mobile (CMP) in genere, comprese le procedure di emergenza per meglio rispondere al Sistema di Protezione Civile Regionale sia per la costituzione di una Colonna Mobile Integrata (con Regione e Province) in caso di emergenze regionali/nazionali sia per eventi locali di grande impatto territoriale. Si procederà anche alla rivisitazione della distribuzione sul territorio delle attrezzature, per una gestione più efficace dei mezzi e materiali in dotazione alle organizzazioni di volontariato e di proprietà della Provincia; continuerà anche la formazione specifica degli operatori della CMP e le esercitazioni ad hoc. Il modulo segreteria della Colonna Mobile Provinciale è punto di riferimento per Regione Lombardia per eventi di tipo regionale siano essi emergenze, o eventi di impatto territoriale, per tale motivo si opererà per migliorare il servizio. Si opererà per giungere alla definizione di nuovi protocolli con il Comitato di Coordinamento del Volontariato (CCV).

Obiettivo operativo n. 2 - Titolo: Piani Provinciali di previsione e prevenzione e di emergenza

Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La pianificazione di emergenza e di previsione e prevenzione è un elemento fondamentale per garantire un grado di sicurezza minimale al territorio. A seguito delle competenze attribuite dalle normative regionali e nazionali, la Provincia negli anni passati ha approvato alcune pianificazioni di propria competenza in particolare quelle relative al rischio sismico e idraulico. Nel corso del periodo 2017/2019 il lavoro dell’ufficio sarà finalizzato a: l’aggiornamento dei dati (db associati alle pianificazioni) e relativa restituzione cartografica in collaborazione con il SIT. Particolare rilevo sarà dato alla messa a disposizione delle informazioni e ai servizi di cartografia online dedicati alla protezione civile (sempre in collaborazione con l’ufficio cartografico); l’individuazione di aree di emergenze e dei Centri Operativi Misti (COM), alla localizzazione sul territorio provinciale di centri operativi di livello regionale e nazionale. Tale pianificazione sarà effettuata in collaborazione con la Prefettura (cosi come previsto dalla normativa vigente); il supporto ai Comuni per la redazione di piani dei emergenza comunali, nonché predisposizione di fac simile per la pianificazione di eventi locali; la collaborazione nei tavoli tecnici della Prefettura per la redazione di pianificazione d’emergenza relativamente alle industrie a rischio di incidente rilevante e antiterrorismo.

PROGRAMMA N. 02: Interventi a seguito di calamità naturali

Obiettivo operativo n.1 - Titolo:Gestione amministrativa dei finanziamenti a compensazione delle calamità naturali

Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia potrebbe gestire gli oneri derivanti dalle gestioni commissariali relative a emergenze pregresse, le spese per sovvenzioni, aiuti, e contributi per il ripristino delle infrastrutture per calamità naturali già avvenute, qualora tali interventi non siano attribuibili a specifici programmi di missioni chiaramente individuate, come è il caso del ripristino della viabilità, dell'assetto del territorio, del patrimonio artistico, culturale, ecc.. Tale attività, in particolare potrebbe essere riferita al ripristino delle attrezzature e mezzi utilizzati in calamità naturali e per i quali è necessario un reintegro, sostituzione o riparazione per garantire la pronta reperibilità, o all’erogazione di contributi per il ripristino di infrastrutture sul territorio.

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MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

Descrizione della missione L'esatta individuazione delle funzioni delegate alle Province in tema di "servizi sociali" da parte della Regione Lombardia, con le conseguenti e necessarie dotazioni finanziarie, è il presupposto per la fattiva realizzazione delle attività in tale ambito, per poterne, poi, eventualmente, ipotizzare lo sviluppo. A fronte del riconoscimento delle unità di personale sulla funzione regionale delegata "servizi sociali", come previsto dalla normativa regionale, non vi è, ad oggi, alcuna certezza in merito alla declinazione operativa delle attività che le Province devono svolgere e, soprattutto, non vi sono comunicazioni in merito alle necessarie dotazioni finanziarie, trattandosi, appunto, di materie delegate (interventi per i disabili sensoriali, piano provinciale della formazione, gestione dei registri del volontariato e dell'associazionismo e relativi bandi su progetti). In particolare, è in corso di attuazione quanto previsto dalla legge regionale 29 dicembre 2016 n. 35 e dalla legge regionale 26 maggio 2017, n. 15 “legge di semplificazione 2017” con cui la Regione ha inteso riordinare la materia afferente agli alunni con disabilità a partire dall'anno scolastico 2017/2018. Si porrà inoltre attenzione a quanto previsto dall'art. 1, comma 85, punto f) della Legge n. 56 del 7 aprile 2014 che individua, tra le funzioni fondamentali in capo alle Province, il “controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale”, ad oggi senza finanziamenti connessi, da integrarsi – per quanto possibile e compatibilmente con le risorse di personale e finanziarie disponibili - con le attività dell’Ufficio della Consigliera provinciale di Parità, alla luce di quanto previsto dal Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151 e della Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 febbraio 2016 per definire esattamente competenze e profili di compatibilità finanziaria (non sono più previsti trasferimenti dallo Stato in materia, quindi a totale carico delle Province).

PROGRAMMA N. 02: Interventi per la disabilità

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Interventi per la disabilità

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Con DGR n. 6832 del 30.06.2017 è stato portato a compimento da parte della Regione Lombardia il riordino normativo e di competenze in tema di integrazione scolastica per gli alunni con disabilità a partire dall’anno scolastico 2017/2018, in linea con quanto già previsto dall’articolo 31 della L.R. 26 maggio 2017, n. 15 “Legge di semplificazione 2017”, che ha modificato gli articoli 5 e 6 della L.R. n. 19/2007 i quali prevedono nello specifico che:

• spetta alla Regione lo svolgimento, in relazione a tutti i gradi di istruzione e ai percorsi di istruzione e formazione professionale, dei servizi per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità sensoriale (assistenza alla comunicazione, servizio tiflologico e fornitura di materiale didattico speciale o di altri supporti didattici), tramite il coinvolgimento degli enti del sistemasociosanitario (ATS), nonché la promozione ed il sostegno, in relazione all’istruzione secondaria di secondo grado e ai percorsi di istruzione e formazione professionale, dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale (art. 5 comma 1, lett. f-bis) e f-ter);

• spetta altresì ai comuni, in relazione ai gradi inferiori dell’istruzione scolastica, lo svolgimento dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale (art. 6, comma 1-bis);

• è trasferito ai comuni, in forma singola o associata, lo svolgimento, in relazione all’istruzione secondaria di secondo grado e ai percorsi di istruzione e formazione professionale, dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale (art. 6, comma 1-bis 1);

• la Giunta regionale, al fine di assicurare conformità di trattamento, efficacia ed efficienza, approva specifiche linee guida, sulla base di costi omogenei, per lo svolgimento dei servizi di cui all’art. 5, comma 1, lett f-bis) e dell’art. 6, comma 1-bis1 della L.R. n. 19/2007.

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Alla luce della nuova normativa regionale, sarà cura della Provincia ottemperare a quanto richiesto dalle nuove Linee guida regionali quanto a trasferimento di dati e informazioni ai nuovi enti competenti, nonché monitorare che la Regione trasferisca, come da accordi confermati, le necessarie risorse per provvedere al rimborso ai Comuni per il periodo gennaio-giugno 2017 dell’anno scolastico 2016/2017.

PROGRAMMA N. 04: Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: progetto “IL TE.L.A.I.O. Territori Lombardi per l'Accoglienza,

l'Inclusione e l'Osservazione”

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il 24.03.2016 è stato presentato al Ministero dell’Interno il progetto denominato “IL TE.L.A.I.O. Territori Lombardi per l'Accoglienza, l'Inclusione e l'Osservazione”, a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014/2020 - Avviso Pubblico prot. n. Decr n.19738/2015 del 24/12/2015 - Obiettivo Specifico 2.Integrazione/ Migrazione legale - Obiettivo nazionale 3. Capacity building – lett. j) Governance dei servizi. Il progetto afferiva all’Obiettivo Specifico 2 – Obiettivo Nazionale 2.3. - Avviso territoriale per la qualificazione dei servizi pubblici a supporto dei cittadini di Paesi Terzi volto a: promuovere le competenze del personale della Pubblica Amministrazione; favorire l’innovazione dei processi organizzativi di accoglienza ed integrazione dei cittadini stranieri; sviluppare reti istituzionali per la gestione dei fenomeni migratori; promuovere l’inclusione dei temi dell’integrazione all’interno della programmazione e dell’attuazione degli interventi di politica sociale; sviluppare azioni di governance multilivello e un approccio integrato alla pianificazione degli interventi. Il progetto poggia su un partenariato diffuso su tutta la Regione, con capofila la Provincia di Mantova, enti partner (dunque con gestione budget specifico) le Province di Cremona, Brescia, Bergamo, Lodi e la Fondazione Ismu, e l’adesione della Città Metropolitana di Milano, delle altre Province lombarde, della Regione Lombardia, di ANCI Lombardia. Il progetto intende sostenere la riorganizzazione della governance territoriale delle politiche di accoglienza, integrazione e orientamento dei cittadini di Paesi Terzi, con particolare attenzione ai richiedenti asilo/titolari di protezione internazionale, al fine di favorire percorsi di intervento strutturali ed integrati e sperimentare modalità innovative di gestione. Tale obiettivo generale è strettamente legato al nuovo ruolo delle Province che, alla luce della riforma istituzionale oggi in atto (legge 56/14), assumono un ruolo di servizio ai Comuni nel coordinamento dell’Area Vasta, con competenza specifica, rientrante tra le proprie funzioni fondamentali, nella raccolta ed elaborazione di dati e assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. Inoltre, con riferimento alla Lombardia, tra le funzioni delegate dalla Regione alle Province rientrano i Piani per la formazione degli operatori del welfare. Gli obiettivi specifici del progetto sono:

1. Sperimentare un sistema unitario di monitoraggio della prima accoglienza sul territorio al fine di innovare il processo di raccolta e analisi dei dati e offrire un’osservazione del fenomeno funzionale ai processi di programmazione e innovazione dei servizi e di comprensione e risposta ai bisogni di formazione degli operatori pubblici e privati del territorio;

2. Promuovere il potenziamento delle competenze degli attori pubblici e privati coinvolti nei percorsi di accoglienza e integrazione dei migranti e rifugiati inseriti nel sistema di accoglienza lombardo, attraverso azioni di formazione mirata e lo scambio di esperienze e conoscenze a livello locale;

3. Sviluppare, a livello locale, la rete territoriale di coordinamento dei servizi di accoglienza, integrazione e orientamento, valorizzando le esperienze realizzate.

Si è evidenziata la necessità di un intervento strategico capace di impattare su alcuni fattori di criticità per poter migliorare, attraverso una rinnovata “governance territoriale”, i livelli di programmazione, gestione ed erogazione dei servizi pubblici; promuovere le competenze del personale della P.A.; innovare i processi organizzativi di accoglienza ed integrazione dei cittadini stranieri; promuovere l’inclusione dei temi dell’integrazione all'interno della programmazione degli interventi di politica sociale. L’attivazione ed il rafforzamento di reti di governance a livello territoriale per il potenziamento dell’offerta dei servizi pubblici corrisponde alla mission dell’Ente Provincia, come ridefinito dalla L.56/2014, individuandolo come Ente a supporto nell’attività di erogazione di servizi da parte dei Comuni, nella raccolta ed elaborazione di dati ed assistenza tecnico-amministrativa. La Regione ha confermato in capo alle Province la funzione delegata sulla programmazione di interventi di qualificazione e aggiornamento professionale.

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L’ideazione e la redazione del progetto, unitamente a tutta l’assistenza tecnico-progettuale, si è avvalsa della collaborazione di TECLA, associazione di enti locali e riconosciuta come una Public Equivalent Body ai sensi della direttiva comunitaria 2004/18 fondata nel 1993, con uffici operativi a Roma e Bruxelles; struttura di accompagnamento alla realizzazione di servizi per le politiche europee di area vasta nell’attuazione del ruolo assegnato alle province e alle città metropolitane dalla legge 56/2014. Nel novembre 2016 è stato comunicato l’esito della valutazione del Ministero dell’Interno che ha visto finanziare solo 10 progetti su 93 presentati. Il progetto TELAIO è stato valutato molto bene a giudicare dalla posizione in graduatoria, ma non è risultato finanziabile per assenza di fondi, infatti è risultato sedicesimo con un punteggio di 69,30, quando l’ultimo progetto finanziato ha 69,96 punti. Tuttavia, nei primi mesi del 2017 il Ministero dell’Interno ha comunicato alla Provincia di Mantova, capofila di progetto, il finanziamento dello stesso alla luce della rilevanza del tema affrontato e della dimensione del partenariato. Il progetto dovrà concludersi entro il primo semestre del 2018.

PROGRAMMA N. 07: Programmazione e governo della Rete dei servizi sociosanitari e sociali

Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire: Si tratta di una funzione delegata regionale confermata, di cui non sono ancora certe, tuttavia, le risorse regionali necessarie per lo svolgimento delle attività delegate in capo alla Provincia. Alcuni percorsi formativi verranno finanziati a valere sul progetto finanziato dal Fondo FAMI (asilo e accoglienza). Lo strumento di programmazione degli interventi formativi è costituito dal Piano provinciale per la formazione. Dal 2012 è attiva la collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali in ordine all’accreditamento dei percorsi formativi del Piano Provinciale e il supporto al Gruppo di lavoro territoriale degli assistenti sociali rispetto alla rilevazione del fabbisogno formativo, analogamente a quanto realizzato in altre province lombarde. La Provincia di Cremona, a seguito della sottoscrizione della convenzione con il Consiglio Regionale dell'ordine degli Assistenti Sociali, approvata dal CNOAS Lombardia, è ente autorizzato ad erogare attività formative utili ai fini dell'adempimento dell'Obbligo di Formazione Continua da parte degli Assistenti Sociali.

PROGRAMMA N. 08: Cooperazione e associazionismo

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: tenuta dei Registri provinciali del volontariato e

dell’associazionismo e attività di vigilanza e del Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Si tratta di un ambito di intervento rivolto al Terzo Settore, così composto:

a. Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo: funzione delegata confermata dalla Regione

b. Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo: funzione delegata confermata dalla Regione, ad oggi senza specifici trasferimenti per la realizzazione dei bandi

c. Vigilanza e controllo sulle persone giuridiche di diritto privato iscritte al Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato – ripartizione della provincia di Cremona

a) Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo

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Nel 2008 sono entrate in vigore la Legge Regionale 14.03.2008 n. 1 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso” e la legge regionale 12.03.2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” che hanno ribadito le competenze delle Province in capo:

• alla tenuta delle sezioni provinciali del registro regionale delle organizzazioni di volontariato e del registro provinciale delle associazioni e delle associazioni di promozione sociale;

• all’attività di verifica per il permanere dei requisiti per l’iscrizione nei registri;

• all’attività di gestione dei bandi biennali regionali per l’assegnazione contributi a sostegno dei progetti presentati dalle Associazioni e dalle Organizzazioni di Volontariato.

Si tratta di una funzione delegata regionale confermata, di cui non sono ancora certe, tuttavia, le risorse regionali necessarie per le attività in capo alla Provincia. In particolare, la gestione dei Registri del Volontariato e delle Associazioni comporta:

• la ricezione delle richieste di iscrizione ai Registri effettuate on-line dalle Associazioni interessate;

• la verifica dei requisiti richiesti dalla normativa;

• l'eventuale sospensiva per le integrazioni ai documenti o alle norme dello statuto;

• l'emissione del decreto di iscrizione (o di diniego) e la sua trasmissione agli interessati;

• la comunicazione alle associazioni iscritte circa le scadenze annuali per il mantenimento, l'emissione dei bandi da parte della Regione, eventuali solleciti, rilascio di dichiarazioni di iscrizione;

• il controllo delle schede on-line che le associazioni iscritte devono compilare e trasmettere alla Provincia entro il 30 giugno di ogni anno per mantenere l'iscrizione;

• i solleciti per le associazioni inadempienti ed i contatti con la Regione Lombardia per stabilire le proroghe di “riparazione”;

• l'emissione dei decreti di cancellazione;

• la registrazione delle variazioni (sede legale, presidente, sedi operative, norme statutarie) comunicate on-line dalle associazioni.

Il controllo annuale dei requisiti per il mantenimento delle iscrizioni comporta:

• la comunicazione alle associazioni circa l'apertura del sito mediante il quale compilare il questionario annuale e le relative modalità di compilazione e trasmissione;

• la ricezione dei documenti cartacei a conclusione della procedura on-line;

• i controlli ed i solleciti all'avvicinarsi della scadenza del 30 giugno e le comunicazioni alle associazioni inadempienti;

• la verifica on-line di ogni singola scheda in ordine alla correttezza ed alla coerenza dei dati immessi e la conseguente validazione a conclusione delle istruttorie; la procedura di cancellazione per le associazioni inadempienti.

A corredo dei compiti sopraelencati è da sottolineare la frequente attività di consulenza diretta alle Associazioni ed agli enti interessati circa le modalità e le conseguenze delle iscrizioni ai Registri. Le iscrizioni ai registri comportano per le Organizzazioni di Volontariato l’acquisizione dello status di “Onlus” di diritto, con conseguenti agevolazioni fiscali e la possibilità di accedere al cosiddetto “5 per mille”; per l’associazionismo i vantaggi consistono in talune agevolazioni fiscali e l’accesso al “5 per mille”, ma non allo status di “Onlus”. L’iscrizione è comunque richiesta per quanti intendono strutturare relazioni di carattere economico con qualsiasi ente pubblico (convenzioni, contratti ecc.) al fine della realizzazione di attività e/o fornitura di servizi. Ad oggi risultano iscritte ai rispettivi Registri provinciali: n. 390 organizzazioni di volontariato

• n. 298 appartenenti alla Sezione A (sociale)

• n. 65 appartenenti alla Sezione B (civile)

• n. 27 appartenenti alla Sezione C (culturale) n. 117 associazioni, di cui n. 97 sono Associazioni di Promozione Sociale e n. 20 sono Associazioni senza scopo di lucro, così complessivamente suddivise:

• n. 35 appartenenti alla Sezione A (sociale/civile)

• n. 49 appartenenti alle Sezione B (culturale)

• n. 9 appartenenti alla Sezione C (ambientale)

• n. 1 appartenenti alla Sezione D (relazioni internazionali)

• n. 23 appartenenti alla Sezione E (sport/tempo libero). Dal 2012 l'attività di verifica annuale dei requisiti necessari per i mantenimento dell'iscrizione per entrambe i registri provinciali si realizza esclusivamente per via telematica, (sito http://www.registriassociazioni.servizirl.it/). Con il 2013 il sistema telematico ha compreso anche tutte le attività connesse alle richieste di iscrizione ai Registri e alle comunicazioni di variazioni relative alle associazioni ed organizzazioni iscritte. Il Servizio garantisce consulenze d’ufficio alle organizzazioni che necessitano di un supporto alla compilazione del suddetto questionario ed agli approfondimenti del caso.

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Riguardo all’iscrizione ai Registri, il Servizio svolgerà, inoltre, oltre alla consueta attività di consulenza per le Associazioni al fine di indirizzarle verso una corretta formulazione della richiesta corredata di tutti i documenti necessari ed al fine di agevolare la scelta di collocarsi all’interno di ciascun registro secondo il proprio esatto profilo, anche l'attività di consulenza rivolta alle associazioni ed organizzazioni circa le nuove modalità di richiesta d'iscrizione e di comunicazione delle variazioni. b) Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo Si è in attesa da parte della Regione di una conferma su questo ambito della delega e delle risorse necessarie per il suo effettivo esercizio tramite bando. c) Vigilanza e controllo sulle persone giuridiche di diritto privato iscritte al Registro regionale delle persone giuridiche

di diritto privato – ripartizione della provincia di Cremona L’esercizio delle funzioni amministrative di vigilanza e controllo, ex artt. 23 e 25 del Codice Civile, sulle persone giuridiche di diritto privato di cui al Libro Primo, Titolo II, del C.C. che operano in tutti gli ambiti diversi da quello socio-sanitario e socio-assistenziale (in tali ultimi settori, infatti, le funzioni di vigilanza e controllo sono esercitate dalle ex-ASL), è stato conferito alle Province dall'art. 4, comma 33, della Legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1 (Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia – attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112) e successive modifiche di cui l’ultima la L.R. 8 febbraio 2005, n. 6. L’iter procedimentale previsto dalle normative di cui sopra prevede il controllo e la vigilanza (ex artt 23 e 25 c.c.) sull’operare delle persone giuridiche di diritto privato, sui loro atti fondamentali, sui loro bilanci, sul mantenimento del loro patrimonio e sulle condizioni eventuali di dismissione dello stesso al fine della verifica della salvaguardia delle condizioni alla base della personalità giuridica. Si tratta di una funzione conferita a suo tempo dalla Regione, formalmente non confermata tra le funzioni delegate e non accompagnata dalle necessarie risorse regionali per la realizzazione dell'attività delegata. La funzione conferita comporta un’attività di vigilanza e controllo sulla regolarità dell’attività svolta da fondazioni con personalità giuridica e associazioni che si traduce nella verifica della liceità dello scopo e dell’adeguatezza del patrimonio rispetto allo scopo di fondazioni e associazioni attraverso l’esame di atti e bilanci (si veda in tal se senso la Circolare regionale 14 novembre 2011 - DC Affari Istituzionali Legislativo-Presidenza/referente: Luca Dainotti - "Indicazioni in ordine all'applicazione del regolamento regionale di istituzione del registro delle persone giuridiche private e all'attività di vigilanza e controllo ex articoli 23 e 25 del codice civile"). Il Servizio garantisce la vigilanza e il controllo sulle persone giuridiche private nelle forme concordate con Regione Lombardia, mediante l'utilizzo di un questionario trasmesso ogni anno a tutte le realtà censite nell'anno precedente, ovvero, nello specifico, associazioni, fondazioni e altre istituzioni di carattere privato che hanno acquisito la personalità giuridica mediante il riconoscimento determinato dall’iscrizione nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche Private (Reg. Regionale n. 2 del 2 aprile 2001 attuativo dell’art. 7 del DPR n. 361/2000). Viene annualmente aggiornata la relativa banca dati provinciale e trasmessa alla Regione.

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MISSIONE 14

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’ Descrizione della missione Nell’anno 2017 sono previste, compatibilmente con l’adozione del bilancio, le quote di sostegno per le istituzioni di sviluppo del territorio, Reindustria e GalOgliopo, oltre all’adesione all’associazione di enti locali che promuove il ricorso alle risorse europee a sostegno delle progettualità. Salvo revisioni, questi impegni continueranno nel biennio in parallelo con specifiche progettualità a condizione che la revisione dell’ente assesti le risorse finanziarie.

PROGRAMMA N. 01: Industria, PMI e Artigianato

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Coordinamento delle politiche locali per lo sviluppo del

territorio

Dirigente responsabile: Dott. Antonello Bonvini Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L’Ufficio Europa punta a cogliere le opportunità di finanziamento con risorse esterne per un progresso qualitativo delle potenzialità del territorio, rafforzando la partnership con altri enti locali, Comuni e loro enti esponenziali, insieme con attori privati del mondo economico. Partendo dalla strutturazione iniziale di formazione, l’ufficio attiva progettualità di minor rilievo come sperimentazione e, se nel biennio si consolideranno la formazione e risorse finanziarie assegnate dall’ente per il cofinanziamento, si potrà accedere a livelli di spessore maggiore nella progettualità. Attraverso il versamento di quote associative, sostiene soggetti, locali e non, in grado di valorizzare, consolidare e potenziare lo sviluppo delle risorse del territorio. L’Ufficio Europa sarà attivo sulla formazione, sul progetto “Mostra del pittore Diotti”, monitoraggio interno sui finanziamenti europei a favore del nostro ente per quantificare la quota triennale del “de minimis”, sulla collaborazione del Comune di Cremona, Ufficio Progetti.

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MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Descrizione della missione I Servizi che si occupano di lavoro e formazione sono tra quelli maggiormente chiamati a rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori conseguenti alle profonde trasformazioni che sono intervenite e che interverranno nella struttura produttiva e nel mercato del lavoro. Nel contempo, gli stessi servizi sono anche quelli in cui la riforma delle Province trova le sue maggiori ambiguità considerato il persistente, e non ancora risolto, intreccio di competenze tra livello statale, regionale e locale. Ne è un esempio il fatto che, per varie ragioni, non abbia ancora piena attuazione il decreto legislativo n. 150/2015 con cui sono stati riformati i servizi per il lavoro e creata l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Allo stato attuale le Province lombarde gestiscono i Centri per l'Impiego e le politiche del lavoro sulla base di specifiche convenzioni stipulate con Regione Lombardia e fondate su analoghe convenzioni siglate tra Regioni e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La Provincia di Cremona, pur nelle citate incertezze, ritiene opportuno sostenere ogni sforzo possibile – nell’ambito delle risorse disponibili e del quadro normativo – per predisporre servizi e interventi necessari a sostenere persone e imprese in questa difficile e lunga transizione sociale ed economica. Negli ambiti del lavoro e della formazione, le scelte sono dunque determinate dalla:

• necessità di provvedere a funzioni – al momento – attribuite e delegate alle Province,

• volontà di rafforzare e sviluppare servizi per il lavoro mirati alle esigenze territoriali,

• necessità di una governance complessiva degli interventi richiesta dalla generalità degli attori pubblici e privati coinvolti: governance rispetto alla quale la Provincia può senz’altro assumere un ruolo strategico proprio per la sua collocazione intermedia tra i diversi attori locali.

Si provvederà, dunque, alla:

• gestione di interventi di sostegno e promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro (compreso l'inserimento lavorativo delle persone disabili);

• espansione della percentuale delle persone disoccupate raggiunte da servizi per il lavoro non direttamente finanziati ricorrendo anche a finanziamenti privati, alla collaborazione con operatori privati e alla progettazione e realizzazione di servizi di "empowerment di gruppo" in grado di coinvolgere un maggior numero di utenti;

• gestione di interventi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e pari opportunità nell'accesso al mercato del lavoro;

• gestione di interventi di politica del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione;

• promozione e sostegno della rete dei servizi per il lavoro;

• promozione e sostegno della "Rete provinciale di orientamento permanente" e delle attività di orientamento per i giovani.

Gli interventi saranno programmati e realizzati in modo sempre più integrato tra lavoro, istruzione e formazione, orientamento, welfare, partecipazione, pari opportunità, inclusione sociale, associazionismo e volontariato. Verranno, pertanto, consolidate le esperienze già realizzate nel corso del 2016 nell'ambito del Sostegno alla Inclusione Attiva (SIA) e preparata la loro estensione al Reddito di Inclusione (REI) di ormai prossima applicazione. Tutto ciò nella consapevolezza che è indispensabile provvedere al rafforzamento dei Servizi per il lavoro rispetto ai quali, purtroppo, mancano, ai livelli adeguati, decisioni definitive. A livello locale verranno, comunque, elaborate, condivise e assunte le decisioni necessarie per il rafforzamento dei servizi e dei centri.

PROGRAMMA N. 01: Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro

Obiettivo operativo n. 1 – Titolo: Il sostegno e lo sviluppo dei Servizi Per il Lavoro (SPL)

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire a) Il potenziamento dei servizi per il lavoro

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Come anticipato, la Provincia continuerà, mettendo in campo ogni sforzo possibile nell’ambito delle risorse disponibili e del quadro normativo vigente, ad erogare, attraverso i Centri per l’Impiego, i servizi per il lavoro necessari per sostenere le persone in cerca di occupazione e le imprese in questa fase di profonde trasformazioni dell'organizzazione produttiva e del mercato del lavoro. Il Settore Lavoro e Formazione (vale a dire gli Uffici centrali e i Centri per l'impiego) è dunque impegnato in attività di:

• mantenimento dell'attuale livello di erogazione dei servizi;

• miglioramento qualitativo dei servizi erogati anche attraverso l'integrazione con i servizi sociali, formativi e di orientamento presenti sul territorio;

• coordinamento, nell'erogazione dei servizi e nello svolgimento delle attività, con la “rete provinciale” degli Operatori accreditati;

• consolidamento dei servizi finalizzati all’accompagnamento al lavoro e, in particolare, del servizio “Incontro Domanda Offerta” (IDO);

• consolidamento delle attività di orientamento per i giovani e di loro avvicinamento al mercato del lavoro;

• razionalizzazione e semplificazione, in accordo con Regione Lombardia, delle procedure previste per l'erogazione dei servizi in modo da ottimizzare i tempi.

b) Il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità Si proseguirà nello svolgimento delle attività volte al mantenimento del Sistema di Gestione Qualità (audit interni e visite periodiche di sorveglianza da parte dell’ente certificatore, verifiche trimestrali, verifica e adeguamento delle procedure operative) che consentono, attraverso una puntuale attività di raccordo operativo, il raggiungimento degli specifici obiettivi di risultato stabiliti annualmente e tesi al miglioramento continuo dei servizi al lavoro erogati dai Centri per l’Impiego, dal Servizio Inserimento Lavorativo Disabili e dal Servizio Orientamento Scolastico e Professionale. c) Il mantenimento del sistema informativo lavoro “SINTESI” Nel corso del 2017 viene garantito il mantenimento in esercizio, l’aggiornamento e l’implementazione del nodo provinciale “SINTESI” del Sistema Informativo Lavoro: sistema basato su tecnologia web, interconnesso con le altre Province lombarde, la Regione Lombardia e il Ministero del Lavoro, attraverso il quale tutti i datori di lavoro pubblici e privati, con sede operativa sul territorio della provincia di Cremona, assolvono l’obbligo di legge della trasmissione ai CPI delle comunicazioni relative ai rapporti di lavoro e alle variazioni relative ai datori di lavoro, assolvendo contestualmente anche l’obbligo di analoghe comunicazioni nei confronti degli enti previdenziali (INPS, INAIL, ENPALS). L'utilizzo delle molteplici applicazioni del sistema viene accompagnato da un quotidiano servizio di Help Desk che offre assistenza tecnica a tutti i datori di lavoro, ai CPI e a tutti gli altri operatori dei servizi al lavoro e formativi accreditati. Referente principale nell’attività di manutenzione, aggiornamento e implementazione del sistema è la Città Metropolitana di Milano. Verranno effettuate spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, per sostenere, in particolare, i lavoratori appartenenti alle c.d. fasce deboli e a promuovere servizi mirati a favore delle imprese del territorio per cercare di dare risposte alle istanze attuali del mercato del lavoro. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: Il coordinamento dei C.p.I. sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivanti dalla legislazione vigente (D.Lgs n. 150/2015 e

L.R. n. 22/06)

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Nel rispetto delle vigenti disposizioni, nazionali e regionali, in materia di servizi per il lavoro, saranno adottate le procedure e gli atti amministrativi e contabili necessari ad assicurare il corretto e costante funzionamento dei quattro Cpi provinciali e dell'Ufficio collocamento disabili. Di seguito, si descrivono gli specifici ambiti di intervento: a) Il mantenimento del sistema di accreditamento L’accreditamento delle sedi dei Centri per l’impiego provinciali e dell’Ufficio Inserimento Lavorativo Disabili è condizione necessaria per l’erogazione dei servizi al lavoro e la partecipazione a programmi di politica attiva finanziate da risorse pubbliche (es. Doti Lavoro, Garanzia Giovani). Verranno quindi effettuati gli adempimenti necessari a garantire il mantenimento del requisito, nel rispetto delle disposizioni regionali.

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L’obiettivo viene perseguito in stretta collaborazione tra i diversi Servizi del Settore e con il supporto dei Settori della Provincia responsabili della manutenzione dei fabbricati provinciali e della sicurezza degli edifici, che provvedono a fornire la certificazione aggiornata di impianti e immobili. b) Il coordinamento amministrativo tra Servizi del Settore e Centri per l'Impiego Considerata la rapida evoluzione della normativa nazionale e regionale in materia di lavoro, si rendono necessari continui approfondimenti, utili sia per garantire agli uffici centrali e ai Centri per l'impiego un adeguato supporto sia per definire procedure amministrative uniformi e, per quanto possibile, time saving. c) Il finanziamento delle spese di funzionamento dei CPI In attesa che si completi il processo di riforma dei servizi per il lavoro, la Provincia continuerà a rimborsare periodicamente i Comuni locatari delle sedi dei Centri per l'Impiego che provvedano ad anticipare le spese di gestione dei Centri. La Provincia, dunque, rimborserà al locatario Comune di Crema il corrispettivo degli oneri (utenze e spese condominiali) versati per gli immobili in cui opera il Centro per l’impiego di Crema. Per quanto riguarda le spese di gestione relative al Centro per l’impiego di Cremona, si precisa che il Comune di Cremona non richiede rimborsi dal 2005. Gli oneri relativi al Centro per l’impiego di Soresina sono assunti dal Comune, proprietario dell’immobile. Diversa la situazione per il Centro per l’impiego di Casalmaggiore collocato in un immobile già provinciale trasferito al Fondo Eridano. Si provvederà all'effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, al fine di assicurare il corretto e costante funzionamento degli Uffici e il raggiungimento degli obiettivi annuali. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n. 3 – Titolo: L’Osservatorio provinciale per il mercato del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire: Prosegue l’impegno relativo all’Osservatorio del mercato del lavoro, finalizzato a disporre di analisi approfondite in ordine alla situazione del mercato del lavoro locale e ad acquisire elementi indispensabili per un’efficace programmazione dei servizi e delle politiche per il lavoro. Soprattutto in una situazione quale quella attuale, è indispensabile disporre di conoscenze che possano essere condivise, sia in sedi istituzionali sia in contesti di volta in volta appositamente deputati al confronto sui temi legati alla evoluzione economica e occupazionale, come il "Tavolo di governance delle politiche per il lavoro" e i singoli tavoli costituiti per il raccordo con gli operatori e per la gestione delle crisi aziendali. Ciò si pone in linea con quanto previsto dalla legge regionale n. 22/2006 che ha istituito l’osservatorio regionale per il mercato del lavoro presso ARIFL (Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro) e ha previsto che tutte le Province istituiscano Osservatori provinciali sul mercato del lavoro che si coordinino con l’osservatorio regionale. Saranno effettuate spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

PROGRAMMA N. 02: Formazione professionale

Obiettivo operativo n. 1 - Programmazione ed erogazione di servizi di orientamento scolastico e professionale e partecipazione ad iniziative correlate

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Saranno attuati i seguenti interventi:

a) Interventi di orientamento b) Sistema territoriale dell’orientamento permanente c) Implementazione e aggiornamento della guida orientativa on-line

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d) Alternanza scuola-lavoro a) Gli interventi di orientamento Tali interventi, erogati direttamente dalla Provincia con proprio personale e con professionisti esterni, in raccordo con altri enti locali interessati, riguardano in particolare l’orientamento scolastico, il ri-orientamento, la rimotivazione, l’orientamento professionale e le attività finalizzate alla ricerca attiva del lavoro, nella loro dimensione sia informativa sia consulenziale, e sono rivolti a docenti, genitori e alunni delle classi finali di scuole medie inferiori e superiori e degli enti di formazione. b) Sistema territoriale dell’orientamento permanente In qualità di ente capofila della "Rete territoriale per l'orientamento permanente", costituitasi a seguito dell’emanazione delle linee guida nazionali e regionali in materia e composta da 93 soggetti pubblici e privati del territorio (per la maggior parte appartenenti al sistema scolastico e formativo locale), la Provincia manterrà il suo ruolo di coordinamento, monitoraggio e di propulsione dell'attività di tale organismo. In particolare, si proseguirà, insieme ai partner che fanno parte dello Staff Tecnico della Rete (Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore, Camera di Commercio, UST), con l'attività di approfondita analisi dei punti di forza e di debolezza del sistema "orientamento scolastico provinciale", convolgendo direttamente, nell'anno in corso, le scuole secondarie di secondo grado, sia per condividere aspetti critici e possibili soluzioni, sia per concordare interventi comuni volti al rafforzamento del sistema stesso. Sempre come azione di coordinamento, si provvederà, inoltre, all'aggiornamento annuale del Catalogo provinciale dei servizi di orientamento organizzati dai numerosi partner a favore del complessivo sistema educativo provinciale. c) Implementazione e aggiornamento della guida orientativa on-line A seguito della recente emanazione della nuova disciplina che riforma l'ordinamento degli istituti professionali, si provvede alle necessarie modifiche della guida orientativa on-line, strumento che offre le informazioni utili per conoscere, nel merito, i percorsi delle istituzioni scolastiche e formative del secondo ciclo di istruzione presenti sul territorio e il loro collegamento con il mondo del lavoro. Si procederà, inoltre, a monitorare lo stato di aggiornamento anche di tutte le altre informazioni contenute, con particolare riguardo all'attualità dell'offerta scolastica e formativa locale, apportando, laddove ritenuto necessario, eventuali revisioni e/o implementazioni. d) L’alternanza scuola-lavoro I dati statistici diffusi negli ultimi anni evidenziano che i giovani sono una delle categorie più in difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro. Si ritiene opportuno, dunque, sostenere la diffusione dell’alternanza scuola-lavoro e dei tirocini curricolari, come strumenti finalizzati ad agevolare le scelte professionali dei giovani, attraverso una conoscenza diretta del mondo del lavoro. Nel corso del 2016 la locale Camera di Commercio, individuata dalla recente normativa quale soggetto competente in materia di alternanza scuola-lavoro, ha proposto a numerosi soggetti istituzionali del territorio, tra cui la Provincia, di collaborare al fine di incoraggiare il dialogo fra il sistema scolastico e quello produttivo su questo delicato tema che continua ad evidenziare numerose criticità. Alla luce della recente legge 107/2015 ("La buona scuola"), infatti, è ora obbligatoriamente coinvolto in progetti di alternanza un numero elevatissimo di studenti, per la maggior parte minorenni, a fronte di un sistema produttivo non ancora completamente pronto ad accoglierlo, a causa di una serie di obblighi, soprattutto in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che ricadono sui soggetti ospitanti. Nel corso dell'anno la Camera provvederà alla definizione di un Protocollo d'Intesa che impegnerà i soggetti aderenti a favorire interventi di sensibilizzazione del territorio sulla materia. In particolare, si procederà alla revisione e all'aggiornamento delle Linee guida territoriali che la Provincia aveva promosso nell'ambito di un gruppo di lavoro coordinato nel periodo 2011/2015 e composto da Ufficio Scolastico Territoriale (UST), Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio, ASL, Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) e le locali sedi di INPS ed INAIL. Sempre con il proposito di rendersi soggetti proattivi su questa tematica, si avvieranno progetti di alternanza scuola-lavoro per alcuni studenti di un liceo cremonese, che saranno attentamente co-progettati insieme alla scuola. Tutti gli interventi della Provincia nel settore dell’orientamento scolastico e professionale rispondono alle indicazioni comunitarie, nazionali e regionali in materia, che invitano ad una sempre maggiore attenzione ed investimento in tale ambito. In particolare, oltre a sostenere le azioni che possono aiutare gli studenti a scegliere con maggior consapevolezza i percorsi formativi per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere di istruzione e formazione, la Provincia concentra le proprie risorse professionali e strumentali nello sforzo di favorire negli studenti una sempre maggiore conoscenza della realtà del mondo del lavoro al fine di favorirne il progressivo avvicinamento. La perdurante fragilità dei giovani nell’accesso al mercato del lavoro, impone, infatti, di riservare una particolare attenzione ai servizi orientativi ed ai progetti volti a promuovere una sempre maggior connessione fra il sistema scolastico e formativo da un lato e il sistema delle imprese dall’altro e ridurre, così, la grave distanza che oggi viene lamentata fra il sistema educativo e il mercato del lavoro. Verranno erogati contributi ed effettuate spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del collegamento tra sistema scolastico e formativo provinciale e il mercato del lavoro. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

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Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: La formazione professionale degli apprendisti e le attività collaterali

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Sarà attuato il seguente intervento: Programmazione e gestione dell’offerta pubblica di servizi formativi per

l’apprendistato. A seguito dell'introduzione dell'obbligatorietà della formazione per gli apprendisti volta all'acquisizione di una qualifica professionale al termine di un periodo di lavoro/formazione, la Provincia periodicamente provvede, sulla base di finanziamenti e direttive regionali, alla emanazione di avvisi pubblici provinciali in base ai quali viene definita l’offerta formativa degli operatori accreditati, nonché a tutte le attività di raccordo con le aziende, le parti sociali, gli operatori della formazione. In particolare, a seguito dell'avviso pubblico provinciale emanato alla fine del 2016, in ottemperanza al nuovo contesto normativo nazionale e regionale in materia, nel corso del 2017 si provvede ad approvare un nuovo Catalogo dell'offerta rivolta ad apprendisti assunti nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante disciplinato sia dall’art. 4 del D.Lgs n. 167/2011, sia dall'art. 44 del D.Lgs. n. 81/2015. Si da, quindi, seguito agli adempimenti amministrativi e contabili previsti dall'attuale programmazione e si prosegue con le consolidate azioni di supporto, informazione e coordinamento rivolte agli operatori accreditati, alle imprese, ai consulenti del lavoro e alle associazioni di categoria al fine di diffondere al meglio la conoscenza degli obblighi formativi connessi a questa tipologia contrattuale. Gli ambiti di intervento della Provincia nel settore dell’apprendistato sopra descritti sono definiti dalla normativa statale e regionale di riferimento e riguardano sia gli aspetti programmatori che gli aspetti gestionali. L’intervento è, quindi, determinato dalla necessità di organizzare al meglio l’offerta di servizi formativi, al fine di consentire alle aziende di adempiere agli obblighi previsti dalla legge in materia di apprendistato. Verranno effettuate spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per l’assolvimento da parte delle imprese degli obblighi formativi in materia di apprendistato. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

PROGRAMMA N. 03: Sostegno all'occupazione

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Gli interventi di politica passiva del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Saranno attuati interventi inerenti relativi alla gestione tecnico-giuridica di crisi aziendali. a) La gestione di crisi aziendali In attuazione delle disposizioni regionali, che ad oggi riconoscono in capo alla Provincia un ruolo in tema sia di interventi di prevenzione e gestione di crisi aziendali che di programmazione e promozione condivisa con la Regione di politiche attive, il Settore continuerà a fornire il proprio supporto tecnico-giuridico, nella individuazione di tutte le possibili azioni volte a prevenire, contenere e gestire le situazioni di crisi che interesseranno il territorio provinciale. Ciò avverrà in stretta sinergia con le altre amministrazioni pubbliche, con gli enti locali interessati, con le Parti Sociali, attraverso le riunioni del "Tavolo di governance", e con gli operatori accreditati, attraverso i Tavoli di raccordo territoriali degli ambiti cremonese-casalasco e cremasco-soresinese istituiti con la sottoscrizione del "Protocollo tra Provincia di Cremona e operatori accreditati finalizzato a migliorare il raccordo dell’offerta di servizi

per il lavoro sul territorio" di cui anche al successivo obiettivo 2. b) La gestione delle procedure di licenziamento collettivo (Lista regionale di mobilità) La procedura di mobilità conseguente a licenziamento collettivo è stata abrogata a partire dal 01/01/2017 dalla kegge n. 92/12 e, pertanto, da tale data, non si provvede più alle funzioni amministrative delegate dalla Regione Lombardia per l'implementazione mensile della lista regionale di mobilità.

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Si continua, però, a gestire la lista di mobilità fino al suo esaurimento, fornendo il necessario supporto tecnico e informativo ai Centri per l’impiego, alle Aziende, alle Associazioni datoriali e sindacali, Studi di consulenza e lavoratori. Inoltre, in accordo con la Regione Lombardia, si continua a ricevere e conservare la documentazione relativa ai licenziamenti collettivi disposti sul territorio, sia per finalità probatorie sia per monitorare la partecipazione dei lavoratori coinvolti negli interventi di politica attiva previsti dal D.Lgs n. 150/2015. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n. 2 – Titolo: Gli interventi di politica attiva del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Saranno attuati i seguenti interventi:

a. mantenimento e sviluppo della collaborazione con le parti sociali e con gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro al fine di migliorare il sistema dei servizi per il lavoro locale

b. il progetto “QUAR-K – Quarantacinquenni OK”

c. il progetto FPA Energia

d. il SIA (Sostegno all'Inclusione Attiva) a) mantenimento e sviluppo delka collaborazione con le parti sociali e con gli operatori accreditati ai servizi per il

lavoro Per la Provincia è fondamentale mantenere uno stretto raccordo sia con le parti sociali che con gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro. Le finalità di tale raccordo sono intuitive:

a. individuare, in coerenza con le linee programmatiche dello sviluppo territoriale, politiche attive adeguate per i lavoratori del territorio in difficoltà occupazionali anche attraverso un raccordo con il sistema di istruzione e formazione in modo da promuovere competenze professionali più in equilibrio con le caratteristiche del mercato del lavoro attuale.

b. sviluppare un “modello” di gestione dei servizi per il lavoro più integrato con una definizione dell’offerta complessiva dei servizi al lavoro e formativi disponibili sul territorio, l'utilizzo di strumenti operativi che facilitino lo scambio costante di informazioni tra tutti gli operatori e la condivisione, per quanto possibile, delle migliori prassi realizzate.

Il raccordo con le parti sociali si realizza nell'ambito del "Tavolo di governance delle politiche del lavoro", mentre il raccordo con gli operatori si realizza, a seguito della firma di uno specifico protocollo, nell'ambito di due tavoli territoriali, uno con sede a Cremona (per le aree Cremonese e Casalasca) e l'altro con sede a Crema (per le aree Cremasca e Soresinese). b) il Progetto “QUAR-K – Quarantacinquenni OK” Il Progetto, co-finanziato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e avviato nel 2015, ha l'obiettivo generale di contrastare le ricadute che la crisi economica e sociale degli ultimi anni ha prodotto sui lavoratori “over 45” disoccupati, privi di lavoro e di qualsiasi forma di integrazione del reddito, in linea con il Piano d'Azione 12 di Fondazione Cariplo. L’intervento fa leva, in particolare, sul potenziamento dei servizi di riorientamento e rimotivazione e del servizio di incontro fra domanda e offerta di esperienze lavorative, prevedendo anche la possibilità di attivare tirocini di reinserimento lavorativo. c) il progetto FPA Energia Il progetto, finanziato dall'ARIFL nel 2016, proseguirà con lo svolgimento delle seguenti attività:

• verifica della situazione occupazionale dei lavoratori coinvolti;

• attivazione per tutti i lavoratori destinatari del progetto del Servizio di incontro Domanda e Offerta di lavoro (IDO);

• promozione del progetto a tutti gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro aderenti al “Protocollo tra Provincia di Cremona e operatori accreditati finalizzato a migliorare il raccordo dell'offerta di servizi per il lavoro sul territorio”, siglato lo scorso 28/06/2016.

Il progetto si concluderà il prossimo 31/12/2017. d) il SIA (Sostegno all'Inclusione Attiva) Il "SIA – Sostegno all'Inclusione Attiva" rappresenta l'estensione, voluta dal Governo su tutto il territorio nazionale, della c.d. "Carta Acquisti" sperimentata nelle Città Metropolitane: si tratta di un contributo economico destinato a

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nuclei familiari in condizione di povertà, subordinato alla partecipazione ad un Progetto personalizzato volto a promuoverne l'autonomia. Si prevede che il nucleo familiare venga preso in carico da un'équipe multidisciplinare, composta da operatori dei servizi sociali e dai Centri per l'Impiego e, eventualmente, anche da operatori dei servizi socio-sanitari e socio-educativi/scolastici, nonchè del Terzo Settore. A tal fine, gli Ambiti territoriali di Cremona, Crema e Casalmaggiore hanno ottenuto specifici finanziamenti. Il Comune di Crema, in particolare, ha richiesto alla Provincia di partecipare alla realizzazione del proprio progetto curando gli aspetti relativi all'attivazione lavorativa. Verranno effettuate spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, per sostenere, in particolare, i lavoratori appartenenti alle c.d. fasce deboli e a promuovere servizi mirati a favore delle imprese del territorio. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n. 3 – Titolo: La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'obiettivo prevede la realizzazione di diversi interventi, oltre a quelli già illustrati nel Programma 02 "Formazione professionale", In particolare attraverso:

a) il progetto "Lavoro e partecipo" b) il progetto "Talenti diffusi" c) il progetto "Wel(l)-fare Legani"

a) il progetto “Lavoro e partecipo” Il Progetto, realizzato in collaborazione con il Cr.Forma, si pone l’obiettivo di riattivare/sostenere i percorsi motivazionali al lavoro per i giovani che si trovano fuori dal circuito formativo/lavorativo. Avviato nel 2015, il progetto prosegue, nel 2017, con la promozione di tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo di giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che abbiano concluso o abbandonato un percorso di istruzione/formazione da almeno 12 mesi, non iscritti al Centro per l’Impiego e privi di lavoro. Si ritiene opportuno, tuttavia, estendere l’intervento anche ad altri target ugualmente in situazione di fragilità rispetto al mercato del lavoro. b) il progetto "Talenti diffusi" Il progetto, finanziato da Regione Lombardia, è promosso dal Comune di Cremona con un ampio partenariato pubblico e privato. Avviato nel 2016, il progetto vede la partecipazione della Provincia con riferimento a due azioni: "Think town" e "Territorio intraprendente". La prima prevede la promozione di tirocini extracurriculari per giovani disoccupati; la seconda prevede la messa in rete di servizi di orientamento al lavoro per giovani tra i 18 e i 35 anni, target del progetto.

c) il progetto “Wel(l)-fare Legami” Il progetto, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo e con capofila il Comune di Cremona, vede la Provincia partecipare soprattutto come coordinatore dell'azione “Patti generativi per l'autonomia”, volta a favorire – attraverso il lavoro – la realizzazione di progetti di vita delle persone, prive di lavoro di età compresa tra i 19 e i 39 anni. La strategia d'azione prescelta si fonda essenzialmente:

• sull'integrazione fra diverse misure di politica attiva del lavoro: percorsi formativi per riattivare le persone (c.d. empowerment); percorsi formativi di intrapresa/ autoimpiego; scouting delle “imprese in salute”;

• sull'integrazione tra politiche sociali e politiche attive del lavoro;

• sulla sperimentazione del modello di "Welfare generativo", attraverso "Patti generativi per l'autonomia" volti ad attivare la persona non solo a proprio vantaggio, ma anche a vantaggio della collettività mediante la partecipazione ad "attività a corrispettivo sociale".

Verranno erogati contributi ed effettuate spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, al fine di accrescere l’occupabilità dei giovani. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

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Obiettivo operativo n. 4 – Titolo: Il sostegno all'inserimento lavorativo delle persone disabili Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Saranno attuati interventi inerenti a:

a) il mantenimento e sviluppo del collocamento mirato ex l. n. 68/99. b) l’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex l.r. n. 13/2003. c) la gestione dei contributi alle aziende: dote impresa collocamento mirato.

a) Il mantenimento e sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99 La Provincia, attraverso il proprio Ufficio per l'inerimento lavorativo disabili, promuove la maggiore inclusione possibile delle persone disabili iscritte nell’elenco provinciale, il cui numero è sensibilmente cresciuto negli ultimi 5 anni fino a superare le 2700 unità. L’obiettivo potrà essere conseguito sia migliorando la conoscenza dei profili delle persone in cerca di prima o nuova occupazione sia interagendo più profondamente con le imprese soggette agli obblighi di assunzione, aiutandole ad individuare le postazioni lavorative adatte o adattabili a persone disabili. In tale prospettiva, l’Ufficio dovrà migliorare i servizi già sperimentati sia a favore delle persone che dei datori di lavoro. In considerazione delle specificità professionali richieste, si prevede l’intervento anche di esperti della mediazione e dell’inserimento mirato. Fondametale sarà anche la valorizzazione del modello di presa in carico integrata con le strutture socio assistenziali e di cura specialistica del territorio al fine di condividere informazioni e ottimizzare le forme di sostegno/inserimento per gli utenti più fragili, non immediatamente occupabili. Saranno, inoltre, migliorati i rapporti tra la Provincia (Ufficio inserimento lavorativo disabili) e la rete di operatori accreditati coinvolti nelle attività in parola in modo da rendere un miglior servizio alle persone iscritte e sostenere i datori di lavoro al preciso rispetto della normativa. Per quanto concerne questo ultimo punto, l’Ufficio curerà, in particolare, la gestione delle visite aziendali, necessarie per definire le postazioni lavorative disponibili, promuoverà i profili dei lavoratori e garantirà ogni supporto amministrativo ed informativo utile a favorire l’assolvimento degli obblighi in tempi congrui. Viene infine rilanciata la collaborazione con le OO.SS., le Associazioni datoriali e le Associazione disabili che, a seguito delle modifiche normative, aveva subito un rallentamento. b) L’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex L.R. n. 13/2003 In attesa che la Regione Lombardia definisca le nuove linee guida della programmazione delle politiche a favore delle persone disabili per il triennio 2017-2020, l’Ufficio Inserimento Lavorativo Disabili, nel quadro del Piano provinciale finanziato da risorse a valere sul Fondo regionale per l’occupazione dei disabili (L. R. 13/03), riproporrà la misura “Dote Lavoro persone con disabilità” quale strumento per sostenere l’inserimento o favorire il mantenimento dell’occupazione. La misura affiancherà i servizi quotidianamente erogati dall'Ufficio stesso alla generalità degli utenti e sarà prioritariamente dedicata a determinate categorie di persone (es. disabili psichici, persone ultraquarantacinquenni, donne in reinserimento lavorativo, persone appartenenti a nuclei monoreddito). Gli utenti a cui sarà assegnata la dote potranno fruire di una serie integrata di servizi personalizzati di orientamento ed accompagnamento al lavoro, brevi percorsi formativi, tutoraggio e tirocinio. Tali servizi saranno erogati dagli operatori pubblici e privati accreditati ai servizi al lavoro ed alla formazione che si renderanno disponibili all’attuazione degli interventi, aderendo allo specifico “Catalogo” provinciale.” La Provincia manterrà il coordinamento e il monitoraggio dell'intera operazione. L’attività si concluderà il 31/03/2018, salvo proroghe. c) Dote Impresa Collocamento Mirato: contributi alle aziende Nel corrente anno, si provvederà, in stretto raccordo con i preposti Uffici regionali, ad attivare la nuova misura “Dote Impresa Collocamento Mirato”, finanziata dal precitato Fondo regionale l’occupazione dei disabili, per un ammontare di € 817.000,00 nel biennio 2017/2018. La misura è diretta principalmente a sostenere l'inclusione lavorativa delle persone disabili mediante la concessione di contributi economici alle aziende, comprese quelle non soggette agli obblighi, per incentivare nuove assunzioni, favorire la stipula di tirocini di inserimento lavorativo, finanziare la creazione di imprese sociali, sostenere l'adozione di misure formative in azienda.per favorire l'implementazione di competenze. La Provincia adotterà ed emanerà i necessari bandi pubblici, fornirà il supporto informativo e tecnico alle aziende che accederanno alla misura, provvederà periodicamente all’istruttoria, al monitoraggio e alla liquidazione delle istanze ricevute, nei limiti delle risorse che saranno assegnate dalla Regione Lombardia.

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Verranno erogati contributi ed effettuate spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, necessarie per il raggiungimento degli obiettivi fissati. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n. 5 – Titolo: Interventi di conciliazione dei tempi di vita familiare e lavorativa e per la promozione delle pari opportunità nell'accesso al mercato del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire a) Elenco provinciale per babysitter L’Elenco Provinciale per Babysitter è una banca dati, pubblica e consultabile on-line (http://www.provincia.cremona.it/babysitter/), contenente i nominativi di persone, con titoli e/o formazione, che offrono servizi di babysitting. L’obiettivo del suo mantenimento è quello di promuovere la figura professionale del/la babysitter, anche stimolando la diffusione di un’offerta formativa locale specifica, e di offrire alle famiglie un’opportunità in più, rispetto all’offerta già presente a livello locale, per conciliare i tempi di lavoro con i tempi dedicati alla cura di minori. b) Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro La Regione Lombardia ha inteso dare continuità alle Reti territoriali per la conciliazione e ai Piani Territoriali che sono stati sviluppati nei territori lombardi negli anni precedenti, pur modificandone l'articolazione territoriale, a seguito dell'entrata in vigore della L.R. n. 23/2015. Il nuovo Piano Territoriale 2017-2018 fa, dunque, riferimento ai territori provinciali di Cremona e Mantova, ricomprendendo le due Rete territoriali: capofila della nuova Rete sarà l'ATS Val Padana. c) Interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità Nel 2017 si prevede di valutare eventuali proposte di adesione e/o partenariato a progetti ed iniziative promosse da altri enti territoriali in tema di pari opportunità. Le scelte degli interventi sopra descritti sono dettate da indicazioni comunitarie, statali e regionali, oltre che dalla Legge n. 56/2014 che individua il “controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale” tra le funzioni fondamentali in capo alle Province. Verranno erogati contributi ed effettuate spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per lo sviluppo di interventi di promozione delle donne del mercato del lavoro e di sostegno ai bisogni di conciliazione famiglia-lavoro. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n. 6 - Titolo: Iniziative in tema di pari opportunità e supporto all’Ufficio della Consigliera Provinciale di parità

Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Consigliera Provinciale di Parità effettiva Prof.ssa Carmela Fazzi è stata nominata con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 25 novembre 2015, a seguito di designazione fatta con atto del Presidente della Provincia n. 224 del 28.10.2015. La Consigliera Provinciale di Parità supplente dott.ssa Giovanna Galifi, è stata nominata con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 9 febbraio 2016, a seguito di designazione fatta con atto del Presidente della Provincia n. 289 del 21.12.2015. Preme evidenziare che alla nomina da parte del Ministero non è seguito in alcun modo nessun contatto, telefonico o di persona da parte della dr.ssa Galifi con l’Ufficio della Consigliera e con l’Ufficio di supporto e ciò ha comportato, e tuttora comporta, una forte difficoltà ad esercitare tutte le funzioni, tenendo conto che la stessa risiede e lavora in altra regione e ad una distanza tale da non poter, evidentemente, garantire una presenza sul territorio per cui ha avuto la nomina ministeriale.

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In ottemperanza a quanto stabilito dall’articolo 16 del D.Lgs. n. 195/2006 (così come modificato dal D.Lgs. n. 151/2015), la Provincia di Cremona garantisce sede e attrezzature, nell’ambito delle risorse esistenti e a invarianza della spesa. Ciò è stato possibile nonostante la gravissima situazione finanziaria comune alla quasi totalità delle Province, che ha visto l’impossibilità per ormai un biennio di approvare bilanci se non sul finire dell’anno, con il dimezzamento del personale e con la totale incertezza delle risorse statali su questa partita. Sotto il profilo organizzativo e funzionale, l’attività di supporto, di gestione amministrativa, finanziaria, tecnica e di segreteria all’Ufficio della Consigliera di Parità è stata attribuita all’Area del Coordinamento e, in particolare, nell’ambito del Servizio Programmazione, valutazione e politiche sociali. In merito al tema delle risorse finanziarie, preme evidenziare l’insostenibilità a breve termine, esaurite le ormai esigue risorse derivanti da trasferimenti degli anni precedenti, da parte della Provincia di Cremona, analogamente alle altre Province italiane, di poter far fronte – senza specifico trasferimento statale o regionale – a quanto previsto dall’articolo 35 del D.Lgs n. 151/2015, ovvero che “l’ente territoriale che ha proceduto alla designazione [la Provincia ndr] può attribuire a proprio carico […] una indennità mensile”. Ciò è stato ulteriormente ribadito dalla circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali prot. 32/0003332/MA008.A006 del 22 febbraio 2016 in cui si afferma che le indennità sono “totalmente a carico dell’ente designante”. Si ricorda comunque che gli obblighi in capo agli enti presso cui è ubicato l'ufficio della consigliera di parità sono "nell'ambito delle risorse esistenti e a invarianza della spesa". In una situazione generalizzata di impossibilità nell’approvazione del bilancio preventivo e in assenza di specifici trasferimenti in materia, si segnala dunque, a partire dal 2017, l’impossibilità da parte delle Province di supportare in modo adeguato le attività in capo alla Consigliera di Parità, ivi compresi rimborsi, indennità, supporto ai progetti. Le recenti modifiche normative hanno soppresso il Fondo nazionale e posto dunque gli oneri relativi alle consigliere e ai consiglieri di parità a carico degli enti territoriali con le limitazioni allegate alla suddetta circolare e contenute nei pareri resi dal Ministrero dell'economia e delle finanze rispettivamente in data 18 luglio 2011 e 12 maggio 2015. La Regione Lombardia nel recente passato ha provveduto annualmente al trasferimento delle risorse destinate alle Province per lo svolgimento delle funzioni in capo alla Consigliera provinciale di parità, secondo un riparto stabilito di concerto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Unificata. Ad oggi si hanno notizie certe rispetto all'ultima ripartizione delle risorse relativa all'anno finanziario 2014, di cui al Decreto interministeriale del 29.09.2015. Pertanto la Regione Lombardia, in data 30.11.2016 ha, approvato il decreto n. 12645 "Riparto e assegnazione del Fondo Nazionale per le attività delle Consigliere e dei Consiglieri di parità a favore delle Province Lombarde e della Città Metropolitana di Milano – Annualità 2013 e 2014. Nell’ambito del contesto descritto, l’Ufficio della Consigliera di Parità proseguirà nell’attività di trattazione di casi di discriminazione di genere nei luoghi di lavoro, garantirà la partecipazione al Tavolo di indirizzo politico istituzionale per la conciliazione famiglia-lavoro e al relativo Tavolo tecnico gestito da ATS Valpadana, al Tavolo interistituzionale in tema di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, al CUG della Provincia di Cremona.

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MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA

Descrizione della missione Con Legge di Regione Lombardia n.19/2015 e successiva Deliberazione di Giunta R.L. n. 4998 del 30/03/16 la funzione è stata assegnata a Regione Lombardia. Resta di competenza della Provincia la gestione del Piano provinciale di controllo della nutria 2015/2017 come previsto dalla L.R. n. 20 del 20/10/2002.

PROGRAMMA N. 02: Caccia e Pesca

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Piano di contenimento della nutria Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il piano di contenimento della nutria 2015/2017 (che dovrà pertanto essere aggiornato/prorogato per gli anni successivi, qualora la Regione prorogasse il Piano regionale 2015/2017), indica le azioni da seguire. Si provvederà all’autorizzazione degli operatori di tipo A e B, che sono i volontari preposti al contenimento. Verranno autorizzati gli operatori, segnalati dai Comuni, che hanno partecipato ai corsi effettuati dalla Polizia Provinciale, previa verifica dei requisiti svolta dal settore. Si provvederà ad assegnare ad una ditta specializzata, per il biennio 2018/19, l’incarico per il ritiro e lo smaltimento delle carcasse, stoccate presso i Comuni che sono provvisti di freezer, nonché alla consegna ai Comuni delle gabbie per il trappolaggio e dei gilet di riconoscimento per gli operatori. Lo spirito di attenzione al territorio, che la Provincia ha sempre avuto, è alla base dell’attività di contenimento della nutria che, per la sua classificazione di legge, sarebbe più attinente alla materia sanitaria. La realizzazione delle attività rientranti nel presente obiettivo operativo è svolta in collaborazione con la Polizia provinciale, come sopra descritto.

Obiettivo operativo n. 02 - Titolo: Vigilanza ittico - venatoria Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Relativamente alle attività in materia di vigilanza ittico – venatoria, si richiama quanto complessivamente descritto alla missione 9 programma 02, obiettivo operativo 3, cui si rimanda per la lettura integrale.

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MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE

Descrizione della missione La Provincia nell’ambito delle proprie competenze in materia di energia, si sta impegnando al fine di tutelare e valorizzare le risorse energetiche del suo territorio e promuovere concretamente le energie da fonti rinnovabili, il risparmio e l'efficienza energetica. Nel mondo cresce in misura esponenziale la richiesta di energia, e ciò potrebbe comportare effetti dannosi per l’ambiente e le risorse naturali. La Commissione Europea ha indicato i nuovi obiettivi rispetto alle emissioni di gas serra nell’ambito dell’Unione Europea: riduzione del 20% di gas serra immessi, aumento del 20% di risparmio energetico e aumento del 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020. (Europa 2020). Le amministrazioni pubbliche, le imprese, le organizzazioni pubbliche e private, i singoli cittadini concorrono, attraverso investimenti nel settore delle FER, al raggiungimento di tali obiettivi, utili a perseguire uno sviluppo sostenibile. La Provincia esercita le proprie competenze in tema di autorizzazioni, verifica tecnica e controllo degli investimenti in tema di agroenergia e di fonti energetiche rinnovabili (biogas, fotovoltaico, idroelettrico). Il settore Ambiente e Territorio, recentemente costituito accorpando tutte le funzioni che sovraintende in un’unica unità settoriale, rivedrà le modalità di istruttoria delle istanze attraverso l'ideazione e successiva attivazione di un percorso di coordinamento tra i servizi del settore coinvolti per lo snellimento e l'integrazione dei procedimenti su tutte le materie trattate dal Settore, omogeneizzando le regole di rilevazione tra i vari uffici, e avvierà la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei tempi dei procedimenti amministrativi; queste attività di carattere amministrativo concorrono alla realizzazione delle Missioni 08, 09, 10, 11 e 17 e relativi programmi.

PROGRAMMA N. 01: Fonti energetiche

Obiettivo operativo n. 1 - Titolo: Interventi in materia di energia, spese per l'esercizio delle funzioni relative alle autorizzazioni ed ai finanziamenti in materia energetica e pianificazione.

Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Emanazione delle autorizzazioni per l’installazione di gruppi elettrogeni di grande potenza e per la realizzazione di alcuni tipi di impianti di produzione di energia elettrica e di linee elettriche (emanazione delle autorizzazioni per l’installazione di gruppi elettrogeni di potenza superiore a 1 Mwe, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti convenzionali di potenza non superiore a 300 MWt e per la realizzazione di impianti e di linee elettriche di tensione non superiore a 150 kV). Partecipazione all’istruttoria ministeriale delle domande di realizzazione di centrali termoelettriche di potenza superiore a 300 MWt. Attuazione della pianificazione energetica di livello provinciale, con particolare attenzione ai temi del risparmio energetico, delle fonti alternative (micro idro, biomasse, solare) e dell’inquinamento luminoso. Regione Lombardia ha in programma l’istituzione di un tavolo di lavoro in materia di FER che vedrà la partecipazione di tutte le Province lombarde, tra cui anche quella di Cremona, per armonizzare le procedure di autorizzazione degli impianti e per affrontare eventuali problematiche emerse a seguito dell’applicazione delle linee guida regionali in materia, approvate nel 2012. Vengono autorizzati i metanodotti di competenza provinciale. I temi della produzione e del consumo di energia, che hanno un rilevantissimo impatto sulla realtà economica ed ecologica del territorio provinciale, devono essere affrontati secondo i principi dello sviluppo sostenibile per non produrre danni ambientali inaccettabili; le funzioni autorizzative e istruttorie sono esplicitamente previste dalle relative normative, mentre l'attuazione della pianificazione energetica è collegata alla pianificazione energetica regionale. In particolare, le funzioni autorizzative, così come previste dalla Legge, costituiscono un efficace strumento di monitoraggio del comparto energetico locale e di razionale localizzazione degli impianti di produzione di energia

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elettrica e termica sul territorio provinciale. La partecipazione alle istruttorie ministeriali, pur avendo il carattere consultivo stabilito dalla Legge, permette di rappresentare all’autorità statale decidente il punto di vista delle popolazioni locali relativo ai progetti presentati, oltre alle eventuali osservazioni tecniche. L’ottimale allocazione delle scarse risorse finanziarie disponibili in materia di uso delle fonti energetiche rinnovabili, peraltro prevista dalla normativa in materia, è una funzione strategica per la Provincia che, per le condizioni atmosferiche del territorio, è scarsamente vocata ad ospitare impianti termoelettrici convenzionali. Una consapevole politica energetica locale non può prescindere da una visione sistemica dei problemi legati alla produzione ed al consumo di energia elettrica e termica; l’attuazione di una programmazione energetica scientificamente rigorosa e basata su azioni di piano concretizzabili e misurabili nei loro effetti, costituisce un approccio insostituibile per un efficiente e condiviso governo della materia.

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE

2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

1) RISORSE PER MISSIONI E PROGRAMMI

(SEO): DETTAGLIO E RIEPILOGO

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 01 (Servizi istituzionali, generali e di gestione)

17.500,00 17.500,00 17.500,00Programma Armon. 01 Organi istituzionali

381.761,44 387.751,44 387.751,44Programma Armon. 02 Segreteria generale

24.700.083,73 13.380.303,92 12.101.381,85Programma Armon. 03 Gestione economica, finanziaria,programmazione e provveditorato

41.000,00 41.000,00 41.000,00Programma Armon. 04 Gestione delle entrate tributarie eservizi fiscali

32.913,26 32.913,26 32.913,26Programma Armon. 05 Gestione dei beni demaniali epatrimoniali

791.875,99 925.162,41 919.830,46Programma Armon. 06 Ufficio tecnico

753.576,95 719.818,00 709.818,00Programma Armon. 08 Statistica e sistemi informativi

75.014,34 0,00 0,00Programma Armon. 09 Assistenza tecnico-amministrativa aglienti locali

1.044.427,37 1.025.110,00 1.025.110,00Programma Armon. 10 Risorse umane

590.716,52 468.932,00 468.932,00Programma Armon. 11 Altri servizi generali

Totale Missione Armon. 01 28.428.869,60 16.998.491,03 15.704.237,01

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 03 (Ordine pubblico e sicurezza)

1.434.155,87 1.345.984,00 1.345.984,00Programma Armon. 01 Polizia locale e amministrativa

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 02 Sistema integrato di sicurezza urbana

Totale Missione Armon. 03 1.434.155,87 1.345.984,00 1.345.984,00

160

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 04 (Istruzione e diritto allo studio)

7.711.381,98 8.340.473,20 16.310.937,96Programma Armon. 02 Altri ordini di istruzione non universitaria

41.100,00 117.257,71 111.949,07Programma Armon. 04 Istruzione universitaria

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 06 Servizi ausiliari all'istruzione

20.000,00 20.000,00 20.000,00Programma Armon. 07 Diritto allo studio

Totale Missione Armon. 04 7.772.481,98 8.477.730,91 16.442.887,03

161

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 05 (Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali)

7.818.470,00 18.470,00 18.470,00Programma Armon. 01 Valorizzazione dei beni di interessestorico

29.574,00 19.574,00 19.574,00Programma Armon. 02 Attività culturali e interventi diversi nelsettore culturale

Totale Missione Armon. 05 7.848.044,00 38.044,00 38.044,00

162

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 06 (Politiche giovanili, sport e tempo libero)

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 01 Sport e tempo libero

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 02 Giovani

Totale Missione Armon. 06 0,00 0,00 0,00

163

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 07 (Turismo)

214.644,00 215.994,00 214.644,00Programma Armon. 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo

Totale Missione Armon. 07 214.644,00 215.994,00 214.644,00

164

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 08 (Assetto del territorio ed edilizia abitativa)

336.260,33 327.934,00 327.934,00Programma Armon. 01 Urbanistica e assetto del territorio

Totale Missione Armon. 08 336.260,33 327.934,00 327.934,00

165

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 09 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio edell'ambiente)

116.824,00 125.524,00 125.524,00Programma Armon. 01 Difesa del suolo

608.070,85 616.756,40 597.578,94Programma Armon. 02 Tutela, valorizzazione e recuperoambientale

526.239,19 316.074,00 316.074,00Programma Armon. 03 Rifiuti

235.284,00 235.284,00 235.284,00Programma Armon. 04 Servizio idrico integrato

689.832,85 429.349,56 429.349,56Programma Armon. 05 Aree protette, parchi naturali,protezione naturalistica e forestazione

133.152,84 127.514,00 127.514,00Programma Armon. 06 Tutela e valorizzazione delle risorseidriche

333.004,00 338.897,53 338.538,78Programma Armon. 08 Qualità dell'aria e riduzionedell'inquinamento

Totale Missione Armon. 09 2.642.407,73 2.189.399,49 2.169.863,28

166

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 10 (Trasporti e diritto alla mobilità)

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 01 Trasporto ferroviario

157.611,46 158.864,00 158.864,00Programma Armon. 02 Trasporto pubblico locale

965.561,30 1.551.216,03 1.926.216,03Programma Armon. 03 Trasporto per vie d'acqua

64.364,00 64.364,00 64.364,00Programma Armon. 04 Altre modalità di trasporto

14.898.725,09 15.844.626,49 30.474.645,62Programma Armon. 05 Viabilità e infrastrutture stradali

Totale Missione Armon. 10 16.086.261,85 17.619.070,52 32.624.089,65

167

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 11 (Soccorso civile)

180.855,14 164.414,00 164.414,00Programma Armon. 01 Sistema di protezione civile

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 02 Interventi a seguito di calamità naturali

Totale Missione Armon. 11 180.855,14 164.414,00 164.414,00

168

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 12 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia)

5.510,00 5.510,00 5.510,00Programma Armon. 01 Interventi per l'infanzia e i minori e perasili nido

6.321.739,14 807.544,00 107.544,00Programma Armon. 02 Interventi per la disabilità

17.774,00 17.774,00 17.774,00Programma Armon. 04 Interventi per soggetti a rischio diesclusione sociale

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 05 Interventi per le famiglie

3.607.706,03 0,00 0,00Programma Armon. 07 Programmazione e governo della retedei servizi sociosanitari e sociali

14.136,00 0,00 0,00Programma Armon. 08 Cooperazione e associazionismo

Totale Missione Armon. 12 9.966.865,17 830.828,00 130.828,00

169

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 14 (Sviluppo economico e competitività)

47.274,00 47.274,00 47.274,00Programma Armon. 01 Industria PMI e Artigianato

115.400,00 165.947,36 175.765,85Programma Armon. 02 Commercio - reti distributive - tutela deiconsumatori

0,00 0,00 0,00Programma Armon. 03 Ricerca e innovazione

249.104,07 0,00 0,00Programma Armon. 04 Reti e altri servizi di pubblica utilità

Totale Missione Armon. 14 411.778,07 213.221,36 223.039,85

170

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 15 (Politiche per il lavoro e la formazione professionale)

1.382.276,63 1.384.354,00 1.384.354,00Programma Armon. 01 Servizi per lo sviluppo del mercato dellavoro

923.187,53 295.581,00 74.934,00Programma Armon. 02 Formazione professionale

4.614.887,74 2.982.690,62 816.134,00Programma Armon. 03 Sostegno all'occupazione

Totale Missione Armon. 15 6.920.351,90 4.662.625,62 2.275.422,00

171

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 16 (Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca)

8.124,48 0,00 0,00Programma Armon. 01 Sviluppo del settore agricolo e delsistema agroalimentare

167.680,23 70.000,00 70.000,00Programma Armon. 02 Caccia e pesca

Totale Missione Armon. 16 175.804,71 70.000,00 70.000,00

172

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 17 (Energia e diversificazione delle fonti energetiche)

89.654,00 89.654,00 89.654,00Programma Armon. 01 Fonti energetiche

Totale Missione Armon. 17 89.654,00 89.654,00 89.654,00

173

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 20 (Fondi e accantonamenti)

230.000,00 230.000,00 230.000,00Programma Armon. 01 Fondo di riserva

1.693.000,00 593.000,00 593.000,00Programma Armon. 02 Fondo crediti di dubbia esigibilità

359.942,66 234.942,66 234.942,66Programma Armon. 03 Altri Fondi

Totale Missione Armon. 20 2.282.942,66 1.057.942,66 1.057.942,66

174

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 50 (Debito pubblico)

13.500,00 0,00 0,00Programma Armon. 01 Quota interessi ammortamento mutui eprestiti obbligazionari

956.737,00 3.989.043,11 4.011.673,62Programma Armon. 02 Quota capitale ammortamento mutui eprestiti obbligazionari

Totale Missione Armon. 50 970.237,00 3.989.043,11 4.011.673,62

175

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SPESA

Missione-programmi

Provincia di Cremona

2017 2018 2019Descrizione

Missione Armon. 99 (Servizi per conto terzi)

11.797.900,00 11.797.900,00 11.797.900,00Programma Armon. 01 Servizi per conto terzi e Partite di giro

Totale Missione Armon. 99 11.797.900,00 11.797.900,00 11.797.900,00

TOTALE GENERALE SPESA 97.559.514,01 70.088.276,70 88.688.557,10

176

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONEBILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019

Provincia di Cremona

Previsionidell'anno 2019

RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONERESIDUI PRESUNTI AL

TERMINEDELL'ESERCIZIO 2016 Previsioni

dell'anno 2017Previsioni

dell'anno 2018

PREVISIONIDEFINITIVE

DELL'ANNO 2016

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE

TOTALE MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 16.668.295,52previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

29.387.804,58

(327.093,25)

28.428.869,60

(5.479.214,96)

(179.215,72)

16.998.491,03

(0,00)

(179.215,72)

15.704.237,01

(0,00)

(179.215,72)previsioni di cassa 24.465.891,88 28.872.142,82

TOTALE MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 112.470,26previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

1.516.180,53

(99.138,87)

1.434.155,87

(1.071.153,23)

(10.967,00)

1.345.984,00

(0,00)

(10.967,00)

1.345.984,00

(0,00)

(10.967,00)previsioni di cassa 1.372.656,45 1.336.073,26

TOTALE MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 891.129,67previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

7.152.980,45

(92.504,63)

7.772.481,98

(5.790.785,23)

(20.854,00)

8.477.730,91

(0,00)

(20.854,00)

16.442.887,03

(0,00)

(20.854,00)previsioni di cassa 7.482.383,28 6.889.067,86

TOTALE MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attivitàculturali

98.578,68previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

195.362,72

(8.887,00)

7.848.044,00

(10.687,00)

(8.887,00)

38.044,00

(0,00)

(8.887,00)

38.044,00

(0,00)

(8.887,00)previsioni di cassa 267.492,57 7.919.265,41

TOTALE MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 0,00previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

0,00

(0,00)

0,00

(0,00)

(0,00)

0,00

(0,00)

(0,00)

0,00

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 07 Turismo 22.100,27previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

295.346,75

(8.887,00)

214.644,00

(118.624,39)

(8.887,00)

215.994,00

(0,00)

(8.887,00)

214.644,00

(0,00)

(8.887,00)previsioni di cassa 289.722,06 220.223,89

Pagina 1 di 3177

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONEBILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019

Provincia di Cremona

Previsionidell'anno 2019

RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONERESIDUI PRESUNTI AL

TERMINEDELL'ESERCIZIO 2016 Previsioni

dell'anno 2017Previsioni

dell'anno 2018

PREVISIONIDEFINITIVE

DELL'ANNO 2016

TOTALE MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 601,51previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

284.478,41

(11.133,67)

336.260,33

(191.916,62)

(10.927,00)

327.934,00

(0,00)

(10.927,00)

327.934,00

(0,00)

(10.927,00)previsioni di cassa 276.411,74 325.893,33

TOTALE MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorioe dell'ambiente

222.903,34previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

3.159.163,90

(237.346,88)

2.642.407,73

(1.549.037,20)

(89.846,00)

2.189.399,49

(0,00)

(89.846,00)

2.169.863,28

(0,00)

(89.846,00)previsioni di cassa 3.222.303,74 2.489.617,83

TOTALE MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 1.130.877,24previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

18.593.150,05

(5.307.983,21)

16.086.261,85

(12.103.086,08)

(202.280,49)

17.619.070,52

(1.202.156,49)

(126.124,00)

32.624.089,65

(0,00)

(126.124,00)previsioni di cassa 15.286.031,65 13.482.841,58

TOTALE MISSIONE 11 Soccorso civile 30.804,63previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

268.372,69

(25.328,14)

180.855,14

(112.748,02)

(8.887,00)

164.414,00

(0,00)

(8.887,00)

164.414,00

(0,00)

(8.887,00)previsioni di cassa 289.601,09 197.338,53

TOTALE MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 30.608,58previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

10.160.580,72

(164.675,17)

9.966.865,17

(221.638,46)

(17.774,00)

830.828,00

(0,00)

(17.774,00)

130.828,00

(0,00)

(17.774,00)previsioni di cassa 9.886.168,12 9.979.698,75

TOTALE MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 14.500,00previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

236.515,46

(8.887,00)

411.778,07

(366.770,30)

(8.887,00)

213.221,36

(0,00)

(8.887,00)

223.039,85

(0,00)

(8.887,00)previsioni di cassa 232.050,07 417.382,45

TOTALE MISSIONE 15 Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale

281.077,56previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

6.690.597,23

(1.444.132,21)

6.920.351,90

(2.894.935,91)

(72.992,00)

4.662.625,62

(45.474,03)

(43.511,00)

2.275.422,00

(0,00)

(43.511,00)previsioni di cassa 4.137.690,67 3.956.631,04

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONEBILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019

Provincia di Cremona

Previsionidell'anno 2019

RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONERESIDUI PRESUNTI AL

TERMINEDELL'ESERCIZIO 2016 Previsioni

dell'anno 2017Previsioni

dell'anno 2018

PREVISIONIDEFINITIVE

DELL'ANNO 2016

TOTALE MISSIONE 16 Agricoltura, politiche agroalimentari epesca

39.534,74previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

6.031.995,83

(58.966,44)

175.804,71

(60.804,71)

(0,00)

70.000,00

(0,00)

(0,00)

70.000,00

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 8.366.768,05 116.909,25

TOTALE MISSIONE 17 Energia e diversificazione delle fontienergetiche

264,99previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

795.898,16

(8.887,00)

89.654,00

(51.459,06)

(8.887,00)

89.654,00

(0,00)

(8.887,00)

89.654,00

(0,00)

(8.887,00)previsioni di cassa 844.767,93 80.967,00

TOTALE MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 0,00previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

2.655.750,97

(0,00)

2.282.942,66

(0,00)

(0,00)

1.057.942,66

(0,00)

(0,00)

1.057.942,66

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 2.897.745,60 3.500.000,00

TOTALE MISSIONE 50 Debito pubblico 0,00previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

716.410,67

(0,00)

970.237,00

(395.475,54)

(0,00)

3.989.043,11

(0,00)

(0,00)

4.011.673,62

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 716.410,67 970.237,00

TOTALE MISSIONE 99 Servizi per conto terzi 33.281,67previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

10.396.900,00

(0,00)

11.797.900,00

(3.612.839,54)

(0,00)

11.797.900,00

(0,00)

(0,00)

11.797.900,00

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 9.126.658,00 8.377.658,00

TOTALE GENERALE DELLE SPESE

19.577.028,66 98.537.489,12

(7.803.850,47)

97.559.514,01

(649.291,21)

70.088.276,70

(543.653,72)

88.688.557,10

(543.653,72)

(34.031.176,25) (1.247.630,52) (0,00)

previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

89.160.753,57 89.131.948,00previsioni di cassa

TOTALE MISSIONI19.577.028,66

previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

98.537.489,12

(7.803.850,47)

97.559.514,01

(34.031.176,25)

(649.291,21)

70.088.276,70

(1.247.630,52)

(543.653,72)

88.688.557,10

(0,00)

(543.653,72)previsioni di cassa 89.160.753,57 89.131.948,00

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

2)INVESTIMENTI E REALIZZAZIONE OPERE

PUBBLICHE CON INDICAZIONE DEL

FABBISOGNO IN TERMINI DI INVESTIMENTO

180

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 - SPESA IN CONTO CAPITALE ANNUALITA' 2017

Pagina 1

Cap. Art. Descrizione AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI FONDO VINC.

34150 0 2.01.03.05 01.03.2 4A71 50.000,00 50.000,00 7754

34151 0 2.06.01.05 10.05.2 AA03 20.000,00 20.000,00 6

34179 0 2.02.01.06 04.02.2 AE01 35.000,00 35.000,00 7923

34180 0 2.02.01.06 04.02.2 AE01 76.000,00 76.000,00 7923

34190 0 REGOLARIZZAZIONI ALIENAZIONI MOBILI ARREDI ED ALTRO 2.01.03.05 01.03.2 4126 33.540,00 33.540,00 7114

34191 0 REGOLARIZZAZIONI ACQUISIZIONE OGGETTI DI VALORE 2.01.03.05 01.03.2 4146 5.000,00 5.000,00 7117

34217 0 ACQUISTO HARDWARE PER IL SISTEMA CENTRALE 2.01.09.05 01.08.2 AE01 20.000,00 20.000,00 7923

34218 0 2.01.09.05 01.08.2 AE01 5.000,00 5.000,00 7923

34219 0 2.02.01.05 04.02.2 AE01 18.000,00 18.000,00 7923

34220 0 ACQUISTO PERSONAL COMPUTER PORTATILI 2.01.09.05 01.08.2 AE01 20.000,00 20.000,00 7923

34990 1 2.02.01.05 04.02.2 4446 30.367,02 30.367,02 7321

34995 0 2.02.01.05 04.02.2 AE01 35.900,00 35.900,00 7923

35024 4 2.02.01.06 04.02.2 13.866,22 13.866,22 11

35150 0 2.02.01.01 04.02.2 3533 32.243,88 32.243,88 7923

35216 2 2.02.01.01 04.02.2 42.116,73 42.116,73 11

35413 0 2.02.01.01 04.02.2 4A63 346.728,54 346.728,54 7861

35421 0 2.02.01.01 04.02.2 AA03 130.000,00 130.000,00 6

35434 1 2.02.01.01 04.02.2 4A45 570.541,39 570.541,39 7880

35468 0 2.03.02.01 05.01.2 4304 1.700.000,00 1.700.000,00 7881

35475 0 2.02.01.01 04.02.2 4452 1.000.000,00 1.000.000,00 7882

35476 0 ACQUISTO DI QUOTE DI FONDI IMMOBILIARI "FONDO ERIDANO" 2.03.02.09 05.01.3 4129 6.100.000,00 6.100.000,00 7118

35477 0 2.02.01.01 04.02.2 AE01 55.000,00 55.000,00 0

Meccanografico E/S

Cod.Mecc.Armo

n. E/S

Vincolo

COMPETENZA 2017

NUOVI MUTUI

AVANZO. AMM.

Cap. Coll.

ACQUISTO ATTREZZATURE PER LE NECESS ITA PROVINCIALIFINANZIATO DA EX INCENTIVO MEROLONI

ACQUISTO ATTREZZATURE PER LE NECESS ITA PROVINCIALIFINANZIATO DA EX INCENTIVO MEROLONI CONFLUITO IN AVANZO VINCOLATO

INCARICHI PROFESSIONALI SPECIALISTICI PER INTERVENTO E RIQUALIFICAZIONE AD USO SCOLASTICO PRESSO PACIOLI DI CREMA ED EX DOROTEE

INCARICHI PROFESSIONALI SPECIALISTICI PER VERIFICHE PROGETTI INFRASTRUTTURE SCOLASTICHE

ACQUISTO APPARATI DI TELECOMUNICAZIONE PER UFFICI PROVINCIALI

ACQUISTO APPARATI DI TELECOMUNICAZIONE PER ISTITUTI SCOLASTICI

ACQUISTO ARREDI E ATTREZZATURE PER ISTITUTI SCOLASTICI- REIMPUT.RESIDUI

ACQUISTO ARREDI E ATTREZZATURE PER ISTITUTI SCOLASTICI (FINANZIATO CON AVANZO ECONOMICO)

I.I.SUP. G.GALILEI DI CREMA INCARICHI PROFESSIONALI X PROGETTORISTRUTTURAZIONE DELLE OFFICINE E DEL LABORATORIO CHIMICA BIENNIO- FINANZIATO DA FONDO

LAVORI DI ADATTAMENTO DEL FABBRICATO DEL LICEO ARTISTICO- ISTITUTO SRAFFA DI CREMA

I.I.S."RACCHETTI-DA VINCI" SEDE DI VIA STAZIONE VIA PALMIERI A CREMA-RIFACIMENTO DEI MANTI DI COPERTURA CON ELIMINAZIONE DI LASTRE IN FIBRO CEMENTO CON AMIANTO SECONDO LOTTO 1 STRALCIO- CAPITOLO FINANZ. CON IL FPV

IIS ANGUISSOLA DI CREMONA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORD INARIA ELIMINAZIONE VULNERABIL ITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTT URALI OPERE INTERNE E RIPASSO TETTO

ISTITUTO ALA PONZONE CIMINO- CREMONA- LAVORI DI RIFACIMENTO BLOCCHI DI SERVIZI IGIENICI CON ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE

IIS GALILEI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RISTRUTTURAZIONE DELLE OFFICINE

EX MONASTERO DI SANTA MONICA -RETROCESSIONE BENE DA FONDO IMMOBILIARE

SPESE DI PROGETTAZIONE PER COSTRUZIONE NUOVO RACCHETTI A CREMA - SCUOLA INNOVATIVA

ACQUISIZIONE AREA DAL COMUNE D I CREMA PER EDILIZIA SCOLASTIC A PER 20 ANNI (DAL 2013 AL 203 2)

181

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 - SPESA IN CONTO CAPITALE ANNUALITA' 2017

Pagina 2

Cap. Art. Descrizione AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI FONDO VINC.Meccanografico E/S

Cod.Mecc.Armo

n. E/S

Vincolo

COMPETENZA 2017

NUOVI MUTUI

AVANZO. AMM.

Cap. Coll.

35480 0 2.02.01.01 04.02.2 4A62 17.235,81 17.235,81 7860

35720 0 2.02.01.01 04.02.2 4237 50.000,00 50.000,00 7399

35839 2 2.05.01.01 10.03.2 72.703,89 72.703,89 11

35841 2 2.05.01.01 10.03.2 49.992,08 49.992,08 11

35842 0 2.05.01.01 10.03.2 4398 125.000,00 125.000,00 7791

35843 0 2.05.01.01 10.03.2 4398 95.559,20 95.559,20 7791

35844 0 MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL VERDE IN AREA PORTUALE 2.05.01.01 10.03.2 4127 20.000,00 20.000,00 7115

36188 1 2.06.01.07 10.05.2 76.156,49 76.156,49 11

36190 0 2.08.02.07 12.02.2 4122 5.067.293,97 5.067.293,97 7153

36191 0 2.08.02.07 12.07.2 4122 3.607.706,03 3.607.706,03 7153

36193 2 2.06.01.01 10.05.2 845,35 845,35 11

36199 0 2.06.01.01 10.05.2 4A77 267.225,26 267.225,26 7802

36200 0 2.06.01.01 10.05.2 AA03 500.000,00 500.000,00 6

36201 0 2.01.03.01 20.03.2 4122 125.000,00 125.000,00 7153

36206 1 2.06.01.01 10.05.2 493.554,44 493.554,44 11

36207 2 2.06.01.01 10.05.2 838.853,33 838.853,33 11

36207 11 2.06.01.01 10.05.2 94.245,00 94.245,00 11

36207 13 2.06.01.01 10.05.2 1.327.114,66 1.327.114,66 11

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIFACIMENTO TETTI CON ELIMINAZIONE LASTRE DI ETERNIT

INTERVENTO DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO FINALIZZATO ALL OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI.POLO PREFESSIONALE "ALA PONZONE CIMINO" CR

INTERVENTI STRAORDINARI PORTO DI CREMONA- FINANZIATO DA CAPITOLO DI FONDOPV

PORTO DI CREMONA REALIZZAZIONE PIAZZALI/ ASFALTATURE/SEGNALETICA FINANZIATO DA FPV

PORTO DI CREMONA RIFACIMENTO COPERTURE E INTERVENTI STRAORDINARI PALAZZINA UFFICI E CENTRO SERVIZI

PORTO DI CREMONA ILLUMINAZIONE E RIPRISTINO BANCHINE E STRUTTURE ACCESSORIE

TRASFERIMENTO AL COMUNE DI SOR ESINA PER LA REALIZZAZIONE DEL LA TANGENZIALE SUD DI SORESINA FINANZIATO DA FPV- CAPITOLO DI FONDO

TRASFERIMENTI DI CAPITALE CONS EGUENTI ALL ALIENAZIONE DEL CO MPLESSO IMMOBILIARE SITO NEL COMUNE DI TOSCOLANO MADERNO. IOS SOSPIRO

TRASFERIMENTI DI CAPITALE CONS EGUENTI ALL ALIENAZIONE DEL CO MPLESSO IMMOBILIARE IN COMUNE DI TOSCOLANO MADERNO. REGIONE LOMBARDIA

MANUTENZIONE STRAODINARIA SS.PP.-CAPITOLO FINANZIATO DA CAPITOLO FPV

OPERE NECESSARIE ALLA MANUTENZIONE E MESSA IN SICUREZZA DI STRADE E PERTINENZE DI PROPRIETA DELLE PROVINCE

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI AMMODERNAMENTO DI POTENZIAMENTO DI MESSA A NORMA DELLA SEGNALETICA DI TRATTI VARI DELLE STRADE PROVINCIALI E RELATIVI INTERVENTI ACCESSORI. (FINANZIATO DA SANZIONI STRADALI)

FONDO ACCANTONAMANTO IN CONTO CAPITALE NON ANCORA DEFINITO L UTILIZZO

SPCR EX SS 415 PAULLESE RADDOP PIO CARREGIATA DA CREMA A SPIN O D ADDA 1 LOTTO CREMA DOVERA- FINANZIATO DA FONDO PLUR. VINC.

SPCR EX SS415 PAULLESE RADDOPP IO CARREGIATA DA CREMA A SPINO D ADDA 2 LOTTO DOVERA SPINO D ADDA DA FPV

SPCR EX SS415 PAULLESE 3 LOTTO PONTE DI SPINO D ADDA DA RESIDUI REIMPUTATI- ANDATO A FONDOPV E QUI FINANZIATO DA FPV-LAVORI

SPCR EX SS415 PAULLESE RADDOPP IO CARREGIATA DA CREMA A SPINO D ADDA 2 LOTTO DOVERA SPINO D ADDA DA RESIDUI REIMPUTATI NEL 2015- FINANZIATO DA FPV

182

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 - SPESA IN CONTO CAPITALE ANNUALITA' 2017

Pagina 3

Cap. Art. Descrizione AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI FONDO VINC.Meccanografico E/S

Cod.Mecc.Armo

n. E/S

Vincolo

COMPETENZA 2017

NUOVI MUTUI

AVANZO. AMM.

Cap. Coll.

36210 2 SPCR EX SS415 PAULLESE 3 LOTTO PONTE A SPINO D ADDA 2.06.01.01 10.05.2 52.185,50 52.185,50 11

36225 1 2.06.01.01 10.05.2 15.077,25 15.077,25 11

36230 0 MAPPATURA ACUSTICA DEGLI ASSI STRADALI PRINCIPALI 2.06.01.06 10.05.2 AA03 26.000,00 26.000,00 6

36263 1 2.06.01.01 10.05.2 4445 250.000,00 250.000,00 7342

36264 0 LAVORI INERENTI ROTATORIA LIDL A CASALMAGGIORE 2.06.01.01 10.05.2 4447 50.000,00 50.000,00 7340

36270 2 2.06.01.01 10.05.2 152.920,00 152.920,00 11

36291 0 ACQUISIZIONE RISORSE INFORMATI CHE PROGETTO SIL 2.09.03.05 15.01.2 AE01 7.050,00 7.050,00 7923

36372 5 2.06.01.01 10.05.2 103.938,83 103.938,83 11

36373 2 2.06.01.01 10.05.2 422.506,95 422.506,95 11

36386 1 2.06.01.01 10.05.2 4A23 1.734.712,85 1.734.712,85 7888

36386 5 2.06.01.01 10.05.2 29.098,72 29.098,72 11

36389 0 2.06.01.01 10.05.2 AA03 21.835,86 21.835,86 6

36405 0 2.06.01.01 10.05.2 4128 245.560,00 245.560,00 7116

36454 2 2.06.01.07 10.05.2 451.433,00 451.433,00 11

36505 1 2.06.01.01 10.05.2 95.612,82 95.612,82 11

36511 2 2.06.01.01 10.05.2 72.827,99 72.827,99 11

36515 0 2.06.01.01 10.05.2 AA03 718,60 718,60 6

36564 5 2.06.01.01 10.05.2 6.487,92 6.487,92 11

36845 0 2.06.01.01 10.05.2 4236 950.000,00 950.000,00 7398

36846 0 2.06.01.01 10.05.2 4236 576.496,77 576.496,77 7398

SP.27 POSTUMIA ALLARGAMENTO DA L KM. 12 800 A CA D ANDREA - DA FPV

LAVORI INERENTI LA SPCR EX SS 498 "SONCINESE" COMPLETAMENTO TANGENZIALE SUD DI SONCINO DA REIMPUTAZIONE RESIDUI

LAVORI INERENTI ROTATORIA A CASTELLEONE- FINANZIATO CON FPV

SPCREXSS498 SPCREXSS235 COMPLE TAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIAL E DI SONCINO-FINANZIATO DAL CAPITOLO DI FPV

SPCREXSS498 SPCREXSS235 COMPLE TAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIAL E DI SONCINO-FINANZIATO DAL CAPITOLO FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

SPCR33 INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO I

SPCR33 INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO I-CAPITOLO FINANZIATO DA FPV

SPCR EX S.S. N. 415 "PAULLESE" RIQUALIFICA A ROTATORIA DELLE INTERSEZIONI CON LA SP. 52 NEL COMUNE DI CASTELLEONE

ACQUISIZIONE A TITOLO GRATUITO DI DUE CAPANNONI IN COMUNE DI TRESCORE CREMASCO

TRASFERIMENTO ALLA PROVINCIA D I MANTOVA QUALE CONCORSO ONERI PER LA REALIZZAZIONE SP.CREXS S358 COLLEGAMENTO DA CASALBEL QUATTRO CASE A VIADANA- FINANZIATO DA FONDO (MUTUO)

INTERVENTI ESPROPRIATIVI DA RE ALIZZARSI NELL AMBITO DEI LAVO RI INERENTI LA SPCR EX SS 498 SONCINSE -COMPLETAMENTO TANGEN ZIALE SUD DI SONCINO FINANZIATO DA CAPITOLO DI FPV

SPCREXSS498 E SPCREXSS235 COMP LETAMENTO DEL SISTEMA TANGENZI ALE DI SONCINO-FINANZIATO DA FPV

OPERE STRADALI PER MANTI ED INTERVENTI PUNTUALI DI RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEI MANUFATTI STRADALI

INTERVENTI PUNTUALI MESSA IN SICUREZZA DI TRATTI STRADALI VIADOTTI PONTI ED INTERSEZIONI-FINANZIATO DA CAPITOLO FPV

INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DELLA PAVIMENTAZIONE STRADALE: AREA OCCIDENTALE

INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DELLA PAVIMENTAZIONE STRADALE: AREA ORIENTALE

183

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 - SPESA IN CONTO CAPITALE ANNUALITA' 2017

Pagina 4

Cap. Art. Descrizione AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI FONDO VINC.Meccanografico E/S

Cod.Mecc.Armo

n. E/S

Vincolo

COMPETENZA 2017

NUOVI MUTUI

AVANZO. AMM.

Cap. Coll.

37499 2 2.06.01.01 10.05.2 36.224,21 36.224,21 11

37499 3 2.06.01.01 10.05.2 4538 289.000,00 289.000,00 7920

37524 7 2.06.01.01 10.05.2 350.334,74 350.334,74 11

37589 3 2.05.01.01 10.03.2 27.605,06 27.605,06 11

37592 0 2.05.01.05 09.05.2 3A25 6.500,00 6.500,00 7915

37593 0 ACQUISTO ATTREZZATURE INFORMATICHE: POSTAZIONI DI LAVORO 2.07.01.05 09.05.2 3A25 4.000,00 4.000,00 7915

37623 0 ACQUISTO ATTREZZATURE INFORMATICHE:POSTAZIONI DI LAVORO 2.07.01.05 09.05.2 3537 1.500,00 1.500,00 7924

38128 0 2.07.06.01 09.05.2 AA03 45.968,82 45.968,82 6

38172 3 2.01.09.05 03.01.2 88.000,00 88.000,00 11

38216 0 SPESE PER INTERVENTI DI COMPEN SAZIONE FORESTALE 2.07.06.01 09.05.2 4503 15.000,00 15.000,00 8030

38221 0 SPESE PER MANUTENZIONI BANDO REGIONALE-AMBIENTE 2.07.06.01 09.05.2 4A72 10.000,00 10.000,00 7755

38221 2 SPESE PER MANUTENZIONI BANDO REGIONALE-AMBIENTE- DA FPV 2.07.06.01 09.05.2 6.000,00 6.000,00 11

29.312.385,18 0,00 744.523,28 0,00 8.444.060,72 15.204.100,00 4.919.701,18

ACQUISIZIONE IMMOBILI NECESSAR I ALLA REALIZZAZIONE DELLA VAR IANTE EX SS45 BIS ABITATI DI P ONTEVICOE ROBECCO D OGLIO-III STRALCIO-FINANZIATO DA FPV

ACQUISIZIONE IMMOBILI NECESSAR I ALLA REALIZZAZIONE DELLA VAR IANTE EX SS45 BIS ABITATI DI P ONTEVICOE ROBECCO D OGLIO-III STRALCIO DA RESIDUI REIMPUTATI

REALIZZAZIONE PERCORSI CIC LABILI PROVINCIALI IN BASE ALLA CONVENZIONESTIPULATA TRA LA PROVINCIA IL COMUNE DI BORDOLANO E LA STOGIT SPA QUALI COMPENSAZIONI AMBIENTALI NEI TERRITORI DIRETTAMENTE INTERESSATI DALLO STOCCAGGIO DEL GAS-FINANZIATO CAPIT-FPV

MANUTENZIONE E RIPRISTINO BENI PORTUALI- FINANZIATO DA CAP.FPV

SPESE PER ACQUISTO ATTTREZZATURE PER AREE PROTETTE /STAZIONE SPERIMENTALE

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE (MONTODINE)

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92-FIN.FPV

184

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 - SPESA IN CONTO C APITALE ANNUALITA' 2018

Pagina 1

Cap. Art. Descrizione NUOVI MUTUI AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI FONDO VIN C.

34150 0 2.01.03.05 01.03.2 4A71 50.000,00 50.000,00 7754

34180 0 2.02.01.06 04.02.2 AE01 76.000,00 76.000,00 7923

34190 0 REGOLARIZZAZIONI ALIENAZIONI MOBILI ARREDI ED ALTRO 2.01.03.05 01.03.2 4126 5.000,00 5.000,00 7114

34217 0 ACQUISTO HARDWARE PER IL SISTEMA CENTRALE 2.01.09.05 01.08.2 AE01 10.000,00 10.000,00 7923

34995 0 2.02.01.05 04.02.2 AE01 12.000,00 12.000,00 7923

35380 0 2.02.01.01 04.02.2 4234 30.000,00 30.000,00 7360

35416 0 2.02.01.01 04.02.2 4A64 450.000,00 450.000,00 7862

35455 0 2.02.01.01 04.02.2 4A65 400.000,00 400.000,00 7863

35457 0 2.02.01.01 04.02.2 4A73 250.000,00 250.000,00 7866

35460 0 2.02.01.01 04.02.2 4534 200.000,00 200.000,00 8024

35469 0 2.02.01.01 04.02.2 5301 375.000,00 375.000,00 8200

35470 0 DIAGNOSI ENERGETICA DELL IIS GALILEI DI CREMA 2.02.01.06 04.02.2 5302 18.524,17 18.524,17 8201

35471 0 DIAGNOSI ENERGETICA DELL IIS TORRIANI DI CREMONA 2.02.01.06 04.02.2 5303 30.000,00 30.000,00 8202

35472 0 2.02.01.06 04.02.2 5305 7.926,80 7.926,80 8203

35473 0 2.02.01.06 04.02.2 5306 30.000,00 30.000,00 8204

35474 0 DIAGNOSI ENERGETICA DELL IIS PACIOLI DI CREMA 2.02.01.06 04.02.2 5307 7.500,92 7.500,92 8205

35477 0 2.02.01.01 04.02.2 AE01 55.000,00 55.000,00 7923

35478 0 2.02.01.01 04.02.2 4454 50.000,00 50.000,00 7354

35720 0 2.02.01.01 04.02.2 4237 210.000,00 210.000,00 7399

35841 0 2.05.01.01 10.03.2 4398 1.000.000,00 1.000.000,00 7791

35842 0 2.05.01.01 10.03.2 4398 125.000,00 125.000,00 7791

36188 2 2.06.01.07 10.05.2 76.156,49 76.156,49 11

36199 0 2.06.01.01 10.05.2 4A77 267.225,26 267.225,26 7802

36207 1 2.06.01.01 10.05.2 4A52 3.720.000,00 3.720.000,00 7833

Meccanografico E/S

Cod.Mecc.Armon. E/S

Vincolo

COMPETENZA 2018

AVANZO. AMM.

Cap. Coll.

ACQUISTO ATTREZZATURE PER LE NECESS ITA PROVINCIALIFINANZIATO DA EX INCENTIVO MEROLONI

INCARICHI PROFESSIONALI SPECIALISTICI PER VERIFICHE PROGETTI INFRASTRUTTURE SCOLASTICHE

ACQUISTO ARREDI E ATTREZZATURE PER ISTITUTI SCOLASTICI (FINANZIATO CON AVANZO ECONOMICO)

IIS "ASELLI" DI CREMONA REALIZZAZIONE LABORATORIO DI CHIMICA

IIS PACIOLI DI CREMA INTERVENTI DI COMPLETAMENTO PER LA PREVENZIONE INCENDI ED ADEGUAMENTO NORMATIVO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL TETTO.

IIS STANGA VIA MILANO 24-CREMONA INTERVENTI DI COMPLETAMENTO PER LA PREVENZIONE INCENDI ED ADEGUAMENTO NORMATIVO

IISGALILEI DI CREMALAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER COMPLETAMENTO ADEGUAMENTO NORMATIVO

PALAZZO STANGA TRECCO -CREMONA- LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE -SISTEMAZIONE DELLE FACCIATE DI ADEGUAMENTO DEGLI SPAZI INTERNI DI RESTAURO DELLO SCALONE E RIPAVIMENTAZIONE DEL CORTILE PRINCIPALE

IIS EINAUDI VIA BISSOLATI N. 96 CREMONA- LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELL EDIFICIO SCOLASTICO

DIAGNOSI ENERGETICA DELL EX SCUOLA MEDIA CAMPI DI CREMONA

DIAGNOSI ENERGETICA DEL POLO SCOLASTICO DI VIA PALESTRO CREMONA

ACQUISIZIONE AREA DAL COMUNE D I CREMA PER EDILIZIA SCOLASTIC A PER 20 ANNI (DAL 2013 AL 203 2)

INTERVENTO DI ADEGUAMENTO E RIQUALIFICAZIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E REFRIGERAZIONE EDIFICIO AZ.SPECIALE CR FORMA

INTERVENTO DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO FINALIZZATO ALL OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI.POLO PREFESSIONALE "ALA PONZONE CIMINO" CR

PORTO DI CREMONA REALIZZAZIONE PIAZZALI/ ASFALTATURE/SEGNALETICA

PORTO DI CREMONA RIFACIMENTO COPERTURE E INTERVENTI STRAORDINARI PALAZZINA UFFICI E CENTRO SERVIZI

TRASFERIMENTO AL COMUNE DI SOR ESINA PER LA REALIZZAZIONE DEL LA TANGENZIALE SUD DI SORESINA DA FPV (MUTUO CASSADDP)

OPERE NECESSARIE ALLA MANUTENZIONE E MESSA IN SICUREZZA DI STRADE E PERTINENZE DI PROPRIETA DELLE PROVINCE

SPCR EX SS415 PAULLESE RADDOPP IO CARREGIATA DA CREMA A SPINO D ADDA 2 LOTTO DOVERA SPINO D ADDA DA RESIDUI REIMPUTATI

185

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 - SPESA IN CONTO C APITALE ANNUALITA' 2018

Pagina 2

Cap. Art. Descrizione NUOVI MUTUI AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI FONDO VIN C.Meccanografico E/S

Cod.Mecc.Armon. E/S

Vincolo

COMPETENZA 2018

AVANZO. AMM.

Cap. Coll.

36210 0 SPCR EX SS415 PAULLESE 3 LOTTO PONTE A SPINO D ADDA 2.06.01.01 10.05.2 4A67 47.814,50 47.814,50 7890

36239 0 2.06.01.01 10.05.2 4A97 1.000.000,00 1.000.000,00 7803

36264 0 LAVORI INERENTI ROTATORIA LIDL A CASALMAGGIORE 2.06.01.01 10.05.2 4447 150.000,00 150.000,00 7340

36266 0 LAVORI INERENTI ROTATORIA DI AGNADELLO 2.06.01.01 10.05.2 4449 300.000,00 300.000,00 7334

36267 0 2.06.01.01 10.05.2 4543 900.000,00 900.000,00 7902

36268 0 2.06.01.01 10.05.2 4450 50.000,00 50.000,00 7335

36291 0 ACQUISIZIONE RISORSE INFORMATI CHE PROGETTO SIL 2.09.03.05 15.01.2 AE01 7.050,00 7.050,00 7923

36372 1 2.06.01.01 10.05.2 4A31 1.106.000,00 1.106.000,00 7942

36387 0 2.06.01.01 10.05.2 4A99 100.000,00 100.000,00 7971

36388 0 2.06.01.01 10.05.2 4A98 300.000,00 300.000,00 7972

36513 0 INTERVENTI STRAORDINARI SU INFRASTRUTTURE VIARIE 2.06.01.01 10.05.2 4A69 500.000,00 500.000,00 7835

38216 0 SPESE PER INTERVENTI DI COMPEN SAZIONE FORESTALE 2.07.06.01 09.05.2 4503 15.000,00 15.000,00 8030

11.931.198,14 468.951,89 0,00 0,00 11.381.089,76 5.000,00 76.156,49

MESSA IN SICUREZZA DI TRATTI VARI DELLE SSPPCR N. 11-33-90 E TRATTE LIMITROFE TRAMITE INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DELLA PAVIMENTAZIONE STRADALE E COMPRESI INTERVENTI DI RIPRISTINO FUNZIONALE DEI REALTIVI PONTI SUL FIUME PO E FIUME OGLIO-

LAVORI INERENTI ROTATORIE DI RIPALTA GUERINA E RIPALTA CREMASCA

LAVORI INERENTI ROTATORIA A CASTELLEONE- FINANZIATO DAL COMUNE

SPCREXSS498 SPCREXSS235 COMPLE TAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIAL E DI SONCINO-

SPCR EX S.S. N. 343 "ASOLANA" REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA INTERSEZIONE A ROTATORIA CON LE SS.CC. IN COMUNE DI CASALMAGGIORE

SPCR EX S.S. N. 415 "PAULLESE" RIQUALIFICA A ROTATORIA DELLE INTERSEZIONI CON LA SP. 52 NEL COMUNE DI CASTELLEONE

186

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 - SPESA IN CONTO C APITALE ANNUALITA' 2019

Pagina 1

Cap. Art. Descrizione NUOVI MUTUI AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI

34150 0 2.01.03.05 01.03.2 4A71 50.000,00 50.000,00 7754

34190 0 REGOLARIZZAZIONI ALIENAZIONI MOBILI ARREDI ED ALTRO 2.01.03.05 01.03.2 4126 5.000,00 5.000,00 7114

34995 0 2.02.01.05 04.02.2 AE01 12.000,00 12.000,00 7923

35416 0 2.02.01.01 04.02.2 4A64 1.250.000,00 1.250.000,00 7862

35456 0 IIS EINAUDI DI VIA MANZONI-CREMONA RISTRUTTRUAZIONE 2.02.01.01 04.02.2 4A66 1.800.000,00 1.800.000,00 7865

35458 0 2.02.01.01 04.02.2 4A74 120.000,00 120.000,00 7867

35459 0 2.02.01.01 04.02.2 4A75 150.000,00 150.000,00 7868

35465 0 IIS EINAUIDI VIA MANZONI CREMONA- AULA MAGNA 2.02.01.01 04.02.2 4301 150.000,00 150.000,00 7869

35466 0 AMPLIAMENTO SRAFFA-ARTISTICO A CREMA 2.02.01.01 04.02.2 4302 3.600.000,00 3.600.000,00 7870

35467 0 IIS MARAZZI A CREMA-ELIMINAZIONE VULNERABILITA 2.02.01.01 04.02.2 4303 300.000,00 300.000,00 7871

35469 0 2.02.01.01 04.02.2 5301 1.125.000,00 1.125.000,00 8200

35477 0 2.02.01.01 04.02.2 AE01 55.000,00 55.000,00 7923

35480 0 2.02.01.01 04.02.2 4A62 600.000,00 600.000,00 7860

35720 0 2.02.01.01 04.02.2 4237 1.040.000,00 1.040.000,00 7399

35841 0 2.05.01.01 10.03.2 4398 1.500.000,00 1.500.000,00 7791

36210 0 SPCR EX SS415 PAULLESE 3 LOTTO PONTE A SPINO D ADDA 2.06.01.01 10.05.2 4A67 17.865.322,72 17.865.322,72 7890

36239 0 2.06.01.01 10.05.2 4A97 1.299.798,49 1.299.798,49 7803

36240 0 2.06.01.01 10.05.2 4A96 3.200.000,00 3.200.000,00 7804

36266 0 LAVORI INERENTI ROTATORIA DI AGNADELLO 2.06.01.01 10.05.2 4449 150.000,00 150.000,00 7334

36267 0 2.06.01.01 10.05.2 4543 800.000,00 800.000,00 7902

36291 0 ACQUISIZIONE RISORSE INFORMATI CHE PROGETTO SIL 2.09.03.05 15.01.2 AE01 7.050,00 7.050,00 7923

38216 0 SPESE PER INTERVENTI DI COMPEN SAZIONE FORESTALE 2.07.06.01 09.05.2 4503 15.000,00 15.000,00 8030

35.094.171,21 1.125.000,00 0,00 0,00 33.964.171,21 5.000,00 0,00

Meccanografico E/S

Cod.Mecc.Armon. E/S

Vincolo

COMPETENZA 2019

AVANZO. AMM.

FONDO VINC.

Cap. Coll.

ACQUISTO ATTREZZATURE PER LE NECESS ITA PROVINCIALIFINANZIATO DA EX INCENTIVO MEROLONI

ACQUISTO ARREDI E ATTREZZATURE PER ISTITUTI SCOLASTICI (FINANZIATO CON AVANZO ECONOMICO)

IIS PACIOLI DI CREMA INTERVENTI DI COMPLETAMENTO PER LA PREVENZIONE INCENDI ED ADEGUAMENTO NORMATIVO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL TETTO.

IIS TORRIANI DI CREMONA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SPOGLIATOI -1-

IIS TORRIANI DI CREMONA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SPOGLIATOI -2-

IIS EINAUDI VIA BISSOLATI N. 96 CREMONA- LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELL EDIFICIO SCOLASTICO

ACQUISIZIONE AREA DAL COMUNE D I CREMA PER EDILIZIA SCOLASTIC A PER 20 ANNI (DAL 2013 AL 203 2)

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIFACIMENTO TETTI CON ELIMINAZIONE LASTRE DI ETERNIT

INTERVENTO DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO FINALIZZATO ALL OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI.POLO PREFESSIONALE "ALA PONZONE CIMINO" CR

PORTO DI CREMONA REALIZZAZIONE PIAZZALI/ ASFALTATURE/SEGNALETICA

MESSA IN SICUREZZA DI TRATTI VARI DELLE SSPPCR N. 11-33-90 E TRATTE LIMITROFE TRAMITE INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DELLA PAVIMENTAZIONE STRADALE E COMPRESI INTERVENTI DI RIPRISTINO FUNZIONALE DEI REALTIVI PONTI SUL FIUME PO E FIUME OGLIO-

SP. N.33 "SENIGA -ISOLA PESCAROLI" CR - SP. N. 10 "DI CREMONA I DI CREMONA II E DEL PONTE SUL PO" (PR)INTERVENTO DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA SAN DANIELE PO (CR)- ROCCABIANCA (PR) PATTO PER LA LOMABRDIA

LAVORI INERENTI ROTATORIE DI RIPALTA GUERINA E RIPALTA CREMASCA

187

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MEZZI DI FINANZIAMENTO SPESE IN CONTO CAPITALE

MEZZI DI FINANZIAMENTO SPESE IN CONTO CAPITALE

2017 2018 2019

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 744.523,28 0,00 0,00

AVANZO ECONOMICO 0,00 0,00 0,00

MUTUI 0,00 468.951,89 1.125.000,00

ALIENAZIONI PATRIMONIALI 15.204.100,00 5.000,00 5.000,00

CONTRIBUTI 8.444.060,72 11.381.089,76 33.964.171,21

UTILIZZO FONDO PLURIENNALE 4.919.701,18 76.156,49 0,00

29.312.385,18 11.931.198,14 35.094.171,21

188

Page 189: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

3) PROGRAMMA TRIENNALE 2017/2019

DELLE OPERE PUBBLICHE E PIANO

ANNUALE 2017 DELLE OPERE PUBBLICHE

(POP)

189

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Scheda 1: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2017/2019

QUADRO RISORSE DISPONIBILI

DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIA DI CREMONA

Disponibilita' Finanziaria PrimoAnno 2017

Disponibilita' Finanziaria SecondoAnno 2018

Disponibilita' Finanziaria TerzoAnno 2019

Importo Totale

Arco Temporale Di Validita' Del Programma

Tipologia Risorse Disponibili

46.993.356,380,0043.094.798,493.898.557,89Entrate avente destinazione vincolata per legge

0,000,000,000,00Entrate acquisite mediante contrazione di mutuo

0,000,000,000,00Entrate acquisite mediante apporti di capitale privato

0,000,000,000,00Trasferimento immobili ex art. 53, c.6 e 7 Dlgs. 163/2006

1.500.000,000,001.500.000,000,00Stanziamenti di Bilancio

1.700.000,000,001.700.000,000,00Altro

Accantonamento di cui all''art. 12 comma 1, del d.P.R. n 207/2012 al primo anno0,00

IMPORTO (in euro)

Note:

50.193.356,38TOTALI 0,0046.294.798,493.898.557,89

IL RESPONSABILE...........................................................

190

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Scheda 2: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2017/2019

DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIA DI CREMONA

ARTICOLAZIONE COPERTURA FINANZIARIA

Codice IstatN. Progr. Tipologia Categoria

Primo Anno 2017 Secondo Anno 2018 Terzo Anno 2019 Totale Si/No

CessioneImmobili

Importo Tipologia

Apporto Di Capitale PrivatoDescrizioneIntervento

Stima Dei Costi Del ProgrammaCodiceNuts

Cod. Int.Amm.ne

Priorità'

Reg Prov Com

1 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 600.000,00 0,00 600.000,00 NoLICEI CLASSICOSCIENTIFICO DICREMA - lavori dimanutenzionestraordinaria:rifacimento tetti coneliminazione lastreeternit

0,001035019

2 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 1.800.000,00 0,00 1.800.000,00 NoI.I.S. "EINAUDI" ViaManzoni/ViaBorghetto -Ristrutturazione piani1° e 2°

0,001036019

3 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 150.000,00 0,00 150.000,00 NoI.I.S. "EINAUDI" ViaManzoni/ViaBorghetto -Manutenzionestraordinaria AulaMagna

0,001036019

4 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 200.000,00 0,00 200.000,00 NoPALAZZO STANGATRECCO - Lavori disistemazione dellefacciate, diadeguamento deglispazi interni, direstauro dello scalonee ripavimentazionedel cortile principale

0,001036019

5 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche

0,00 150.000,00 0,00 150.000,00 NoI.I.S. "TORRIANI" diCremona.Manutenzionestraordinaria deglispogliatoi dellapalestra: piano primo

0,001036019

1191

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Codice IstatN. Progr. Tipologia Categoria

Primo Anno 2017 Secondo Anno 2018 Terzo Anno 2019 Totale Si/No

CessioneImmobili

Importo Tipologia

Apporto Di Capitale PrivatoDescrizioneIntervento

Stima Dei Costi Del ProgrammaCodiceNuts

Cod. Int.Amm.ne

Priorità'

Reg Prov Com

, centrisociali e casedi riposo)

6 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 120.000,00 0,00 120.000,00 NoI.I.S. "TORRIANI" diCremona -Manutenzionestraordinaria deglispogliatoi dellapalestra: pianosecondo

0,001036019

7 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 300.000,00 0,00 300.000,00 NoISTITUTO"MARAZZI" DICREMA ¿Eliminazionevulnerabilità elementinon strutturali

0,001035019

8 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

130.000,00 0,00 0,00 130.000,00 NoIstituto Ala PonzoneCimino di Cremona -Lavori di rifacimentoservizi igienici conabbattimento barrierearchitettoniche

0,001036019

9 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

524.835,86 0,00 0,00 524.835,86 NoS.P. CR EX S.S. N.415 "PAULLESE".RIQUALIFICA AROTATORIADELLEINTERSEZIONICON LA S.P. N. 52"CASTELLEONE -CREMA" E CON LAS.C. "DELSANTUARIODELLA MADONNADELLAMISERICORDIA"NEL COMUNE DI

0,001036019

10 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzaz

0,00 450.000,00 0,00 450.000,00 NoS.P. CR EX S.S. N.472 "BERGAMINA".RIQUALIFICADELL'INTERSEZION

0,001002019

2192

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Codice IstatN. Progr. Tipologia Categoria

Primo Anno 2017 Secondo Anno 2018 Terzo Anno 2019 Totale Si/No

CessioneImmobili

Importo Tipologia

Apporto Di Capitale PrivatoDescrizioneIntervento

Stima Dei Costi Del ProgrammaCodiceNuts

Cod. Int.Amm.ne

Priorità'

Reg Prov Com

ione) E CON LE SS.CC."VIA RIVOLTA" E"VIA GARIBALDI"IN COMUNE DIAGNADELLO

11 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

300.000,00 0,00 0,00 300.000,00 NoLavori di riqualifica arotatoria di unintersezione sulla S.P.CR EX n. 343"Asolana" in territoriodi Casalmaggiore.

0,001021019

12 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 500.000,00 0,00 500.000,00 NoSP CR ex SS591riqualifica a rotatoriacon la S.C."Via XXVaprile" a RipaltaGuerina

0,001082019

13 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 600.000,00 0,00 600.000,00 NoSP CR ex SS591riqualificaintersezione SP54 inComune di RipaltaCremasca

0,001081019

14 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 600.000,00 0,00 600.000,00 NoSP 54 riqualificaintersezione SP43 inComune di RipaltaCremasca

0,001081019

15 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 2.500.000,00 0,00 2.500.000,00 NoUrbanizzazionepiazzale all'internodel porto di Cremonain vista di unSuccessivoattrezzaggioferroviario

0,001036019

16 030 MANUTENZIONE

ALTRAEDILIZIAPUBBLICA

0,00 125.000,00 0,00 125.000,00 NoManutenzioniStraordinarie alPatrimonioimmobiliare regionaleall'interno del porto diCremona.

0,001036019

17 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case di

250.000,00 0,00 0,00 250.000,00 NoI.I.S. Galilei di Crema- Interventi dicompletamento per laprevenzione incendied adeguamentonormativo

0,001035019

3193

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Codice IstatN. Progr. Tipologia Categoria

Primo Anno 2017 Secondo Anno 2018 Terzo Anno 2019 Totale Si/No

CessioneImmobili

Importo Tipologia

Apporto Di Capitale PrivatoDescrizioneIntervento

Stima Dei Costi Del ProgrammaCodiceNuts

Cod. Int.Amm.ne

Priorità'

Reg Prov Com

riposo)

18 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 1.700.000,00 0,00 1.700.000,00 NoI.I.S. Pacioli - Viadelle Grazie, 6 ¿Crema - Lavori diadeguamentonormativo eriqualificazione dellecoperture. Lavori diadeguamentoimpianto elettrico, edopere varie diriqualificazione

0,001035019

19 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

400.000,00 0,00 0,00 400.000,00 NoI.I.S. "STANGA" ViaMilano, 24 -Interventi dicompletamento per laprevenzione incendied adeguamentonormativo

0,001036019

20 030 NUOVACOSTRUZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 18.000.000,00 0,00 18.000.000,00 NoS.P. CR EX S.S. N.415 "PAULLESE" -AMMODERNAMENTO TRATTO"CREMA-SPINOD'ADDA" ¿ LOTTON. 3 "NUOVOPONTE SUL FIUMEADDA" ¿ LAVORIDI RADDOPPIODEL PONTE SULFIUME ADDA EDEI RELATIVIRACCORDI INPROVINCIA DICREMONA E LODI

0,001102019

21 030 RECUPERO STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 500.000,00 0,00 500.000,00 NoINTERVENTO DIPOTENZIAMENTODELLA SP CR EXSS 234"CODOGNESE"FUNZIONALEALL'IMPLEMENTAZIONEDELL'ATTIVITA'DELL'ACCIAIERIAISP ARVEDI

0,001036019

4194

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Codice IstatN. Progr. Tipologia Categoria

Primo Anno 2017 Secondo Anno 2018 Terzo Anno 2019 Totale Si/No

CessioneImmobili

Importo Tipologia

Apporto Di Capitale PrivatoDescrizioneIntervento

Stima Dei Costi Del ProgrammaCodiceNuts

Cod. Int.Amm.ne

Priorità'

Reg Prov Com

22 030 RISTRUTTURAZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

767.225,26 0,00 0,00 767.225,26 NoSS.PP. 2-11-19-47.STRADEPROVINCIALI -INTERVENTI DIRISANAMENTOCONSERVATIVODELLAPAVIMENTAZIONESTRADALE E DISOSTITUZIONE,AMMODERNAMENTO,POTENZIAMENTOE MESSA ANORMA DELLASEGNALETICA DITRATTI DI STRADEPROVINCIALI INEPIGRAFE. ANNO2017

0,001036019

23 030 NUOVACOSTRUZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 3.600.000,00 0,00 3.600.000,00 NoI.I.S. "Sraffa" e LiceoArtistico "Munari" diCrema- Costruzionedi ampliamento

0,001035019

24 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 1.500.000,00 0,00 1.500.000,00 NoLavori diriqualificazioneenergetica dell'I.P.C."Einaudi" sito inCremona via Bissolatin.96

0,001036019

25 030 RISTRUTTURAZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 2.299.798,49 0,00 2.299.798,49 NoMessa in sicurezza ditratti vari delleSSPPCR n. 2 ¿ 11- 33¿ 83 -89 e n. 90 etratte limitrofe,compresi relativiponti sul fiume Po(SP33) e fiume Oglio(SP11). Lotti 1-2-3

0,001036019

26 030 RISTRUTTURAZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzaz

0,00 3.200.000,00 0,00 3.200.000,00 NoS.P. N.33 "SENIGA-ISOLAPESCAROLI" (CR) -S.P. N.10 "DICREMONA I°, DI

0,001036019

5195

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Codice IstatN. Progr. Tipologia Categoria

Primo Anno 2017 Secondo Anno 2018 Terzo Anno 2019 Totale Si/No

CessioneImmobili

Importo Tipologia

Apporto Di Capitale PrivatoDescrizioneIntervento

Stima Dei Costi Del ProgrammaCodiceNuts

Cod. Int.Amm.ne

Priorità'

Reg Prov Com

ione) CREMONA II° EDEL PONTE SULPO" (PR).INTERVENTO DIRISANAMENTOCONSERVATIVODEL PONTE SULFIUME PO INLOCALITA' SANDANIELE PO (CR) -ROCCABIANCA(PR) ¿ LOTTI DICOMPLETAMENTO

27 030 NUOVACOSTRUZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 1.300.000,00 0,00 1.300.000,00 NoIstituto "Ala PonzoneCimino" ViaGerolamo daCremona, 23Cremona - Lavori diadeguamentoantincendiofinalizzatoall'ottenimento delcertificato diprevenzione incendi

0,002036019

28 030 RISTRUTTURAZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

950.000,00 0,00 0,00 950.000,00 No30. SP 89 "DICREMA" -INTERVENTI DIRISANAMENTO EPOTENZIAMENTODEL PIANOVIABILE DELLASTRADAPROVINCIALE INEPIGRAFE E DITRATTI LIMITROFI

0,001036019

29 030 RISTRUTTURAZIONE

STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

576.496,77 0,00 0,00 576.496,77 NoInterventi dirisanamento epotenziamento delpiano viabile lungotratti vari della retestradale provinciale.Area orientale

0,001036019

30 030 RECUPERO STRADALI(compresiparcheggi eopere diurbanizzazione)

0,00 5.000.000,00 0,00 5.000.000,00 NoSP EX SS 343"ASOLANA".INTERVENTILOCALI DIRISANAMENTOCONSERVATIVOPROVVISIONALEDEL PONTE DICASALMAGGIORESUL FIUME PO

0,001021019

6196

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Codice IstatN. Progr. Tipologia Categoria

Primo Anno 2017 Secondo Anno 2018 Terzo Anno 2019 Totale Si/No

CessioneImmobili

Importo Tipologia

Apporto Di Capitale PrivatoDescrizioneIntervento

Stima Dei Costi Del ProgrammaCodiceNuts

Cod. Int.Amm.ne

Priorità'

Reg Prov Com

31 030 MANUTENZIONE

EDILIZIASOCIALE ESCOLASTICA (compresescuole,biblioteche,centri socialie case diriposo)

0,00 1.100.000,00 0,00 1.100.000,00 NoI.I.S. TORRIANI -INTERVENTO DIEFFICIENTAMENTO ENERGETICODEI LABORATORIDIDATTICI DELCORPO DIFABBRICA APADIGLIONI

0,002036019

3.898.557,89 46.294.798,49 0,00 50.193.356,38TOTALI

...........................................................IL RESPONSABILE

Note:

7197

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Scheda 2b: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2017/2019

Elenco degli immobili da trasferire art.53, commi 6-7, del d. lgs. 163/2006

DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIA DI CREMONA

Riferimento Intervento Descrizione Immobili Solo Diritto Di Superficie Piena Proprieta' 1° Anno 2017 2° Anno 2018 3 ° Anno 2019

Elenco degli immobili da trasferire art.53, commi 6-7, del d. lgs. 163/2006 Arco Temporale Di Validita' Del Programma Valore Stimato

TOTALI

IL RESPONSABILE...........................................................

Note:

1198

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Scheda 3: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2017/2019

DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIA DI CREMONA

ELENCO ANNUALE

Cod. Int.Amm.ne

Codice UnicoIntervento (Cui

Sistema)

DescrizioneIntervento

Responsabile Del Procedimento

Nome Cognome

ImportoAnnualita'

ImportoTotale Evento

Finalita'

Urb (S/N) Amb (S/N)

Conformita' VerificaVincoli Ambientali

Priorita' StatoProgettazione

Approvata

Trim/AnnoInizioLavori

Trim/AnnoFine

Lavori

Tempi Di EsecuzioneCpvCup

8000213019520178

Istituto Ala PonzoneCimino di Cremona -Lavori di rifacimentoservizi igienici conabbattimento barrierearchitettoniche

MASSIMILIANO ROSSINI 130.000,00 130.000,00 Conservazione delpatrimonio

SI SI 1 3/2017 4/201745000000G14H15000550001

8000213019520179

S.P. CR EX S.S. N.415 "PAULLESE".RIQUALIFICA AROTATORIA DELLEINTERSEZIONI CONLA S.P. N. 52"CASTELLEONE -CREMA" E CON LAS.C. "DELSANTUARIODELLA MADONNADELLAMISERICORDIA"NEL COMUNE DICASTELLEONE

PATRIZIA MALABARBA 524.835,86 524.835,86 Miglioramento eincrementodi servizio

SI SI 1 4/2017 4/2018G81B16000420007

80002130195201711

Lavori di riqualifica arotatoria di unintersezione sulla S.P.CR EX n. 343"Asolana" in territoriodi Casalmaggiore.

PATRIZIA MALABARBA 300.000,00 300.000,00 Miglioramento eincrementodi servizio

SI SI 1 4/2017 4/2018G17H13002480003

1 199

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Cod. Int.Amm.ne

Codice UnicoIntervento (Cui

Sistema)

DescrizioneIntervento

Responsabile Del Procedimento

Nome Cognome

ImportoAnnualita'

ImportoTotale Evento

Finalita'

Urb (S/N) Amb (S/N)

Conformita' VerificaVincoli Ambientali

Priorita' StatoProgettazione

Approvata

Trim/AnnoInizioLavori

Trim/AnnoFine

Lavori

Tempi Di EsecuzioneCpvCup

80002130195201717

I.I.S. Galilei di Crema- Interventi dicompletamento per laprevenzione incendied adeguamentonormativo

MASSIMILIANO ROSSINI 250.000,00 250.000,00 Conservazione delpatrimonio

SI SI 1 1/2017 4/201745214220G96J15000140003

80002130195201719

I.I.S. "STANGA" ViaMilano, 24 - Interventidi completamento perla prevenzione incendied adeguamentonormativo

MASSIMILIANO ROSSINI 400.000,00 400.000,00 Conservazione delpatrimonio

SI SI 1 1/2017 1/201745214220G19D15000790002

80002130195201722

SS.PP. 2-11-19-47.STRADEPROVINCIALI -INTERVENTI DIRISANAMENTOCONSERVATIVODELLAPAVIMENTAZIONESTRADALE E DISOSTITUZIONE,AMMODERNAMENTO,POTENZIAMENTOE MESSA A NORMADELLASEGNALETICA DITRATTI DI STRADEPROVINCIALI INEPIGRAFE. ANNO2017

PATRIZIA MALABARBA 767.225,26 767.225,26 Miglioramento eincrementodi servizio

SI SI 1 Stima dei costi 3/2017 4/201745233000G84E17000800005

80002130195201728

30. SP 89 "DICREMA" -INTERVENTI DIRISANAMENTO EPOTENZIAMENTODEL PIANOVIABILE DELLA

PATRIZIA MALABARBA 950.000,00 950.000,00 Miglioramento eincrementodi servizio

SI SI 1 4/2017 4/201845233140G94E17000580001

2 200

Page 201: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cod. Int.Amm.ne

Codice UnicoIntervento (Cui

Sistema)

DescrizioneIntervento

Responsabile Del Procedimento

Nome Cognome

ImportoAnnualita'

ImportoTotale Evento

Finalita'

Urb (S/N) Amb (S/N)

Conformita' VerificaVincoli Ambientali

Priorita' StatoProgettazione

Approvata

Trim/AnnoInizioLavori

Trim/AnnoFine

Lavori

Tempi Di EsecuzioneCpvCup

PROVINCIALE INEPIGRAFE E DITRATTI LIMITROFI

80002130195201729

Interventi dirisanamento epotenziamento delpiano viabile lungotratti vari della retestradale provinciale.Area orientale

PATRIZIA MALABARBA 576.496,77 576.496,77 Miglioramento eincrementodi servizio

SI SI 1 4/2017 4/201845233140G14E17001840001

TOTALI 3.898.557,89 3.898.557,89

IL RESPONSABILE...........................................................

3 201

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Allegato 5: ELENCO DEI LAVORI IN ECONOMIA DA ALLEGARE ALL'ELENCO ANNUALE DELLE OPERE PUBBLICHE: 2017/2019

DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIA DI CREMONA

Cod. Int. Amm.ne Codice CUP Descrizione Intervento

CognomeNome

Responsabile Del Procedimento Importo Contrattuale Presunto

ComReg

Codice Istat

Prov

TOTALE

Note:

1202

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Corso Vittorio Emanuele II, 17 - C.F.80002130195

Cremona, lì 27 novembre 2017

VARIAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE

DELLE OPERE PUBBLICHE 2017 – 2019

Si apportano le seguenti modifiche al Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2017– 2019, rispetto al documento approvato con DCP n. 24 del 18/10/2017:

1. I.I.S. PACIOLI – VIA DELLE GRAZIE, 6 “CREMA - LAVORI DI ADEGUAMENTONORMATIVO E RIQUALIFICAZIONE DELLE COPERTURE. LAVORI DI ADEGUAMENTOIMPIANTO ELETTRICO, ED OPERE VARIE DI RIQUALIFICAZIONE: l' intervento primaprevisto per l'anno 2017 per un importo di € 1.700.000 è stato posticipato nel 2018.

2. ISTITUTO "ALA PONZONE CIMINO" VIA GEROLAMO DA CREMONA, 23 CREMONA -LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO FINALIZZATO ALL'OTTENIMENTO DELCERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI: l' intervento prima previsto per l'anno 2017 perun importo di € 1.300.000 è stato posticipato nel 2018.

3. Inserimento nuova opera relativa alla “SP EX SS 343 ASOLANA. INTERVENTI LOCALI DIRISANAMENTO CONSERVATIVO PROVVISIONALE DEL PONTE DI CASALMAGGIORESUL FIUME PO” per un importo complessivo di euro 5.000.000,00 sull'annualità 2018.

4. Inserimento nuova opera relativa a “I.I.S. TORRIANI - INTERVENTO DIEFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEI LABORATORI DIDATTICI DEL CORPO DIFABBRICA A PADIGLIONI” per un importo complessivo di euro 1.100.000,00 sull'annualità2018.

Si fa riferimento alla RELAZIONE SULL’AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMATRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2017 – 2019 redatta in data 12/09/2017 allegataalla DCP n. 24 del 18/10/2017.

SETTORE PROGRAMMAZIONE E INFRASTRUTTURE STRADALI

(ing. Patrizia Malabarba)

Pagina 1 di 1

Settore P rogrammaz ione e Inf rast ru t tu re St radal i PEC: protocol [email protected] . i t

D i r igente: i ng. Patr i z ia Malabarba

203

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

4) ANALISI DELLE NECESSITA’FINANZIARIE E

STRUTTURALI PER L’ESPLETAMENTO DEI

PROGRAMMI RICOMPRESI NELLE VARIE

MISSIONI: PROSPETTI E

CRONOPROGRAMMI OPERE PUBBLICHE

204

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Polo Professionale “Ala Ponzone Cimino“Immobile di via Gerolamo da Cremona, 23Cremona

Intervento di rifacimento blocchi diservizi igienici con abbattimento barrierearchitettonicheCap. 35421

130.000,00 2017 2017

Progettazione fino aldefinitivo ed affidamentoincarico professionaleAvvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori primo SALSAL, fine lavori e collaudo

130.000,00 130.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 100,00% 2017 130.000,00

205

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Polo Professionale “Ala Ponzone Cimino“Immobile di via Gerolamo da Cremona, 23Cremona

Intervento di adeguamentoantincendio finalizzato all’ottenimentodel certificato di prevenzione incendi

1.300.000,00 2018

2017 0,00. 0,00

2018 Progettazione fino al definitivo ed affidamento incarico professionale - Avvio gara, Aggiudicazione

100.000,00. 100.000,00.

2019 stipula contratto, inizio lavori, fine lavori e collaudo

1.200.000,00. 1.200.000,00.

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00. 0,00

2018 100.000,00. 100.000,00.2019 1.200.000,00. 1.200.000,00.

206

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

CR-Forma sede di CremonaVia Cesari, 7 - Cremona

Intervento di riqualificazione dell’impianto di riscaldamento – raffrescamento I lotto

60.000,00 2018

2017 Progettazione 0,00 0,00

2018 Selezione dell’operatore economico, affidamento, inizio, fine lavori e collaudo

60.000,00. 60.000,00.

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DI ENTI O FONDAZIONI PRIVATE

100%2017 0,00 0,00

2018 60.000,00. 60.000,00.2019 0,00 0,00

207

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.P.C. “EINAUDI” - VIA BISSOLATIN°96 CREMONA

Lavori di riqualificazione energetica delfabbricatoCap.35469

1.500.000,00 2017

2017 Progettazione 0,00 0,00

2018 Avvio gara, aggiudicazione, stiupula del contratto, affidamento DL specialistiche, inizio lavori, 1-2° SAL

375.000,00 375.000,00

2019- 2020 3-4-5-6° SAL, collaudo 1.125.000,00 1.125.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Fondo Kyoto - Finanziamento Mutuo Cassa Dopositi e prestiti

100%2017 0,00 0,00

2018 375.000,00 375.000,002019- 2020 1.125.000,00 1.125.000,00

208

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. “GALILEI”, VIA MATILDE DICANOSSA N. 21, 26013 CREMA

DIAGNOSI ENERGETICA Cap. 35470

18.524,17 2017

2017 Affidamento 0,00 0,00

2018 Esecuzione incarico, liquidazione

18.524,17 18.524,17

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Fondo Kyoto - Finanziamento Mutuo Cassa Dopositi e prestiti

100%2017 0,00 0,00

2018 18.524,17 18.524,172019 0,00 0,00

209

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. “TORRIANI” VIA TORRIANI N.19, 26100 CREMONA

DIAGNOSI ENERGETICA Cap.35471

30.000,00 2017

2017 Affidamento 0,00 0,00

2018 Esecuzione incarico, liquidazione

30.000,00 30.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Fondo Kyoto - Finanziamento Mutuo Cassa Dopositi e prestiti

100%2017 0,00 0,00

2018 30.000,00 30.000,002019 0,00 0,00

210

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

EX SCUOLA MEDIA “CAMPI” VIAPALESTRO 29, 26100 CREMONA

DIAGNOSI ENERGETICA Cap. 35472

7.926,80 2017

2017 Affidamento 0,00 0,00

2018 Esecuzione incarico, liquidazione

7.926,80 7.926,80

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Fondo Kyoto - Finanziamento Mutuo Cassa Dopositi e prestiti

100%2017 0,00 0,00

2018 7.926,80 7.926,802019 0,00 0,00

211

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

POLO SCOLASTICO DI VIAPALESTRO, VIA PALESTRO 31-35,26100 CREMONA

DIAGNOSI ENERGETICA Cap.35473

30.000,00 2017

2017 Affidamento 0,00 0,00

2018 Esecuzione incarico, liquidazione

30.000,00 30.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Fondo Kyoto - Finanziamento Mutuo Cassa Dopositi e prestiti

100%2017 0,00 0,00

2018 30.000,00 30.000,002019 0,00 0,00

212

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. “PACIOLI” – CREMA, VIASEMINARIO N. 7, 26013 CREMA

DIAGNOSI ENERGETICA Cap.35474

7.500,92 2017

2017 Affidamento 0,00 0,00

2018 Esecuzione incarico, liquidazione

7.500,92 7.500,92

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Fondo Kyoto - Finanziamento Mutuo Cassa Dopositi e prestiti

100%2017 0,00 0,00

2018 7.500,92 7.500,922019 0,00 0,00

213

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Galilei – Crema

Lavori di manutenzione straordinaria per completamento adeguamento normativo

250.000,00 2017

2017 Progettazione, avvio gara 0,00 0,00

2018 Aggiudicazione - Stiupula del contratto, inizio lavori, 1-2-3° SAL, collaudo

250.000,00 250.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Finanziamento Mutui BEI 100%2017 0,00 0,00

2018 250.000,00 250.000,002019 0,00 0,00

214

Page 215: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Stanga - Palazzo Ghisalberti Via Milano, 24 - Cremona

Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni– II lotto - Adeguamento funzionale degli spazi

400.000,00 2017

2017 Progettazione, avvio gara 0,00 0,00

2018 Aggiudicazione - Stipula del contratto, inizio lavori, 1-2-3° SAL, collaudo

400.000,00 400.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Finanziamento Mutui BEI 100%2017 0,00 0,00

2018 400.000,00 400.000,002019 0,00 0,00

215

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo opera

euro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilità

euro

Cassa

euro

I.I.S. Pacioli - Via delle Grazie, 6 – Crema

Lavori di adeguamento normativo e

riqualificazione delle coperture. Lavori di

adeguamento impianto elettrico, ed

opere varie di riqualificazione

1.700.000,00 2017

2017 Progettazione 0,00 0,00

2018 Avvio gara - Aggiudicazione,

stipula del contratto,

affidamento DL

specialistiche, inizio lavori,

1-2° SAL

450.000,00 450.000,00

2019- 2020 3-4-5-6-7° SAL, collaudo 1.250.000,00 1.250.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Finanziamento Mutui BEI 100%

2017 0,00 0,00

2018 450.000,00 450.000,00

2019- 2020 1.250.000,00 1.250.000,00

216

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Stanga -Palazzo Stanga Trecco ViaPalestro 36 - Cremona

Valorizzazione degli spazi del primo pianonobile per destinazione scolastica ed altriinterventi sul PalazzoCap.35460

200.000,00 2017

2017 Progettazione 0,00 0,00

2018 Avvio gara, Aggiudicazione, Stiupula del contratto, inizio lavori, 1-2° SAL, collaudo

200.000,00 200.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DI ENTI O FONDAZIONI PRIVATE

100%2017 0,00 0,00

2018 200.000,00 200.000,002019 0,00 0,00

217

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Einaudi Via Manzoni Cremona

Intervento di ristrutturazionecompleta dell’edificioCap.35456

1.800.000,00 2018

2017 0,00 0,00

2018 Progettazione, affidamentoincarico professionale evalidazione

0,00 0,00

2019 e anniseguenti

Avvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori, SAL, fine lavori ecollaudo

1.800.000,00 1.800.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 1.800.000,00 1.800.000,00

218

Page 219: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Torriani Via Seminario, 7 Cremona

Intervento di rifacimento deglispogliatoi della palestra piano IICap. 35458

120.000,00 2018

2017 0,00 0,00

2018 Progettazione, affidamentoincarico professionale evalidazione

0,00 0,00

2019 Avvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori, SAL, fine lavori ecollaudo

120.000,00 120.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 120.000,00 120.000,00

219

Page 220: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Torriani Via Seminario, 7 Cremona

Intervento di rifacimento deglispogliatoi della palestra piano ICap.35459

150.000,00 2018

2017 0,00 0,00

2018 Progettazione, affidamentoincarico professionale evalidazione

0,00 0,00

2019 Avvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori, SAL, fine lavori ecollaudo

150.000,00 150.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 150.000,00 150.000,00

220

Page 221: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Einaudi Via Borghetto Cremona

Intervento di manutenzionestraordinaria dell’aula magnaCap.35465

150.000,00 2018

2017 0,00 0,00

2018 Progettazione, affidamentoincarico professionale evalidazione

0,00 0,00

2019 Avvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori, SAL, fine lavori ecollaudo

150.000,00 150.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 150.000,00 150.000,00

221

Page 222: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Sraffa-Liceo Artistico Munari ViaPiacenza, 52 Crema (CR)

Intervento di ampliamentoCap.35466

3.600.000,00 2018

2017 0,00 0,00

2018 Progettazione, affidamentoincarico professionale evalidazione

0,00 0,00

2019 e anniseguenti

Avvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori, SAL, fine lavori ecollaudo

3.600.000,00 3.600.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 3.600.000,00 3.600.000,00

222

Page 223: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. Marazzi Via Inzoli Crema (CR)

Intervento di eliminazione dellevulnerabilità anche non strutturaliCap.35467

300.000,00 2018

2017 0,00 0,00

2018 Progettazione, affidamentoincarico professionale evalidazione

0,00 0,00

2019 Avvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori, SAL, fine lavori ecollaudo

300.000,00 300.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 300.000,00 300.000,00

223

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Licei Racchetti – Da Vinci Via PalmieriCrema (CR)

Intervento di rifacimento dellacopertura con bonifica e smaltimentolastre in fibro cemento con amianto –completamentoCap. 35480

600.000,00 2018

2017 0,00 0,00

2018 Progettazione, affidamentoincarico professionale evalidazione

0,00 0,00

2019 e anniseguenti

Avvio gara, Aggiudicazione,stipula contratto, iniziolavori, SAL, fine lavori ecollaudo

600.000,00 600.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DEL MIUR 100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 600.000,00 600.000,00

224

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

I.I.S. “Janello Torriani“Immobile di via Seminario, 7Cremona

Intervento di efficientamento

energetico dei laboratori

didattici del corpo di fabbrica a

padiglioni

1.100.000,00 2018

2017 0,00. 0,00

2018 Progettazione fino al definitivo ed affidamento incarico professionale; Avvio gara, Aggiudicazione

80.000,00. 80.000,00.

2019 stipula contratto, inizio lavori, fine lavori e collaudo

1.020.000,00. 1.020.000,00.

--------------------------------Entrate----------------------------------

TRASFERIMENTO DA PARTE DELLAREGIONE

100%2017 0,00. 0,00

2018 80.000,00. 80.000,00.2019 1.020.000,00. 1.020.000,00.

225

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

INTERVENTO STRAORDINARIOPALAZZINA UFFICI – SOSTITUZIONEINFISSI E TENDECap.35842

125.000,00 2017

2017 Progettazione – Appalto, esecuzione lavor1, collaudo

125.000,00 95.000,00

2018 Avvio gara, Aggiudicazione, Stipula del contratto, inizio lavori, 1_2° SAL, collaudo

0,00 0,00

2019 0,00 0,00--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

100%2017 125.000,00 95.000,00

2018 0,00 0,002019 0,00 0,00

226

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

INTERVENTO DI SVILUPPO EPOTENZIAMENTO DEL SISTEMAIDROVIARIO – LAVORI DI M.S. DELPATRIMONIO REGIONALEALL’INTERNO DEL PORTO.RIQUALIFICAZIONE CENTROSERVIZI Cap.35842

125.000,00 2018

2017 Progettazione 0,00 0,00

2018 Avvio gara, Aggiudicazione, Stipula del contratto, inizio lavori, 1_2° SAL, collaudo

125.000,00 125.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

100%2017 0,00 0,00

2018 125.000,00 125.000,002019 0,00 0,00

227

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Miglioramento infrastrutturale areaportualeCap. 35841

2.500.000,00 2017

2017 Contatti con Regione perdefinizione importo emodalità spesa,progettazione, avvia gara

0,00 0,00

2018 Aggiudicazione gara, stipulacontratto, inizio lavori (I°SAL)

1.000.000,00 1.000.000,00

2019 Fine lavori, collaudo 1.500.000,00 1.500.000,00--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

100%2017 0,00 0,00

2018 1.000.000,00 1.000.000,002019 1.500.000,00 1.500.000,00

228

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SS.PP. 2-11-19-47 Interventi di ripristino,consolidamento, risanamento conservativodi tratte stradali e relativa segnaletica ditratti vari delle strade provinciali anno2017Cap. 36199 e 36200

767.225,26 2017

2017 Conferma finanziamento,progettazione definitiva edesecutiva; gara d'appalto,avvio dei lavori; Esecuzionedei lavori

767.225,26 767.225,26

2018 Collaudo 0,00 0,002019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

35% 2017 267.225,26 267.225,26

Avanzo di amministrazione 65% 2017 500.000,00 500.000,00

229

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP CR ex SS 343 Asolana – Realizzazionedi una nuova intersezione a rotatoria conle SS.CC. Via XX Settembre e Strada S.Leonardo in comune di Casalmaggiore –CUP G17H13002480003Cap. 36387 e 36264

300.000,00 2017

2017 Progettazione definitiva;procedura espropriativa eprogettazione esecutiva

50.000,00 50.000,00

2018 Gara d'appalto; esecuzionedei lavori; frazionamenticatastali e liquidazionidefinitive; collaudo

250.000,00 250.000,00

2019 0,00 0,00--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

33% 2018 100.000,00 100.000,00

Trasferimento da parte del Comune di Casalmaggiore

67% 2017 50.000,00 50.000,00

2018 150.000,00 150.000,00

230

Page 231: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Interventi di ripristino e risanamentoconservativo pavimentazioni bituminosearea occidentale Cap. 36845

950.000,00 2017

2017 Conferma finanziamento,Progettazione definitiva edesecutiva; garad'appalto,aggiudicazione;esecuzione dei lavori ecollaudo

950.000,00 950.000,00

2018 0,00 0,002019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento statale 100%2017 950.000,00 950.000,00

2018 0,00 0,002019 0,00 0,00

231

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Interventi di ripristino e risanamentoconservativo pavimentazioni bituminosearea orientaleCap. 36846

576.496,77 2017

2017 Conferma finanziamento,Progettazione definitiva edesecutiva; garad'appalto,aggiudicazione;esecuzione dei lavori ecollaudo

576.496,77 5.000,00

2018 0,00 0,002019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento statale 100%2017 576.496,77 576.496,77

2018 0,00 0,002019 0,00 0,00

232

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP ex SS 415 Paullese – Ammodernamentotratto Crema-Spino d'Adda – Lotto n. 3 –Ponte sul fiume Adda lavori di raddoppiodel ponte sul fiume Adda e dei relativiraccordi in provincia di Cremona e Lodi –CUP G41B03000270002Cap. 36210

18.000.000,00 2015

2016 Progettazione definitiva 86.862,78 34.677,28

2017 Procedure autorizzative edespropriative

0,00 52.185,50

2018 Progettazione esecutiva edavvio gara d'appalto

47.814,50 47.814,50

2019-2022 Aggiudicazione dei lavori;esecuzione dei lavori efrazionamenti catastali;conclusione dei lavori ecollaudo

17.865.322,72 17.865.322,72

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

100%2016 86.862,78 19.122,28

2017 0,00 67.740,502018 47.814,50 47.814,50

2019-2022 17.865.322,72 17.865.322,72

233

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Messa in sicurezza di tratti vari delleSS.PP. CR 11-33-90 e trattelimitrofe,tramite interventi di risanamentoconservativo della pavimentazione stradalee compresi interventi di ripristinofunzionale dei relativi ponti sul fiume Po(SP 33) e fiume Oglio (SP 11) – Lotti 1-2-3Cap. 36239

2.299.798,49 2017

2017 Conferma finanziamento,Approvazione progetto difattibilità tecnica edeconomica/preliminare

0,00 0,00

2018 Approvazione progettazionedefinitiva ed esecutiva; garad'appalto, avvio dei lavori;Esecuzione dei lavori 50%

1.000.000,00 1.000.000,00

2019 Ultimazione dei lavori; collaudo

1.299.798,49 1.299.798,49

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia 100%

2018 1.000.000,00 1.000.000,00

2019 1.299.798,49 1.299.798,49

234

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP n.33 Seniga-Isola Pescaroli (Cr) – SP n.10 Di Cremona I°, Di Cremona II°, e delponte sul Po (Pr) – Intervento dirisanamento conservativo del ponte sulfiume Po in località San Daniele Po (Cr) –Roccabianca (Pr) – Lotti di completamentoCap.36240

3.200.000,00 2017

2017 Conferma finanziamento 0,00 0,00

2018 Revisione progettazionedefinitiva/esecutiva progettostralcio; gara d'appalto

0,00 0,00

2019 Avvio esecuzione dei lavori;ultimazione lavori; collaudo

3.200.000,00 3.200.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

100%2017 0,00 0,00

2018 0,00 0,002019 3.200.000,00 3.200.000,00

235

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP Cr ex SS 472 Bergamina – Riqualificadell'intersezione con le SS.CC. Via Rivoltae Via Garibaldi in comune di Agnadello –CUP G31B1500040009Cap. 36266

450.000,00 2015

2017 Ricerca dei finanziamentimancanti

0,00 0,00

2018 Progettazione definitiva,procedura espropriativa,progettazione esecutiva,gara d'appalto, esecuzionedei lavori

300.000,00 200.000,00

2019 Collaudo 150.000,00 250.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte del Comune di Agnadello

100%2017 0,00 0,00

2018 300.000,00 300.000,00

2019 150.000,00 150.000,00

236

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP Cr ex SS 591 Cremasca riqualificadell'intersezione con la SP n. 54 Ripalta –Capergnanica in comune di RipaltaCremascaCap. 36267

600.000,00 2016

2017 Ricerca dei finanziamentimancanti

0,00 0,00

2018 Progettazione definitiva,procedura espropriativa,progettazione esecutiva,gara d'appalto, esecuzionedei lavori

300.000,00 200.000,00

2019 Collaudo 300.000,00 400.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Stogit S.p.a. 100%2017 0,00 0,00

2018 300.000,00 300.000,00

2019 300.000,00 300.000,00

237

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP n. 54 Ripalta – Capergnanica –Riqualifica dell'intersezione con la SP n. 43Crema – Credera in comune di RipaltaCremascaCap. 36267

600.000,00 2016

2017 Ricerca dei finanziamentimancanti

0,00 0,00

2018 Progettazione definitiva,procedura espropriativa,progettazione esecutiva,gara d'appalto, esecuzionedei lavori

300.000,00 200.000,00

2019 Collaudo 300.000,00 400.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Stogit S.p.a. 100%2017 0,00 0,00

2018 300.000,00 300.000,00

2019 300.000,00 300.000,00

238

Page 239: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP CR ex SS 591 Cremasca – Riqualificadell'intersezione con SC via XXV Aprile incomune di Ripalta GuerinaCap. 36267

500.000,00 2014

2017 Ricerca dei finanziamentimancanti

0,00 0,00

2018 Progettazione definitiva,procedura espropriativa,progettazione esecutiva,gara d'appalto, esecuzionedei lavori

300.000,00 200.000,00

2019 Collaudo 200.000,00 300.000,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Stogit S.p.a. 100%2017 0,00 0,00

2018 300.000,00 300.000,00

2019 200.000,00 200.000,00

239

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

SP CR ex SS 415 Paullese – Riqualifica arotatoria delle intersezioni con la SP 52Castelleone-Crema e con la SC delsantuario della Madonna dellaMisericordia nel comune di Castelleone –CUP G81B16000420007Cap.36270/2 – 36268 – 36388 - 36389

524.835,86 2017

2017 Progettazione definitivaapprovata; accordi bonariraggiunti; progettazioneesecutiva in fase diultimazione; gara d'appalto,avvio dei lavori

174.835,86 174.835,86

2018 Esecuzione dei lavori;frazionamenti catastali eliquidazioni definitive;collaudo

350.000,00 350.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Avanzo di amministrazione 29% 2017 153.000,00

Avanzo di amministrazione 4% 2017 21.835,86

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

57% 2018 300.000,00 300.000,00

Trasferimento da parte del Comune di Castelleone

10% 2018 50.000,00 50.000,00

240

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Cronoprogramma

--------------------------------Uscite----------------------------------

Investimento Importo operaeuro

Anno di avvio Esercizio Fase Esigibilitàeuro

Cassaeuro

Intervento di potenziamento della SP Cr exSS 234 Codognese funzionaleall'implementazione dell'attivitàdell'acciaieria ISP ArvediCap.36513

500.000,00 2017

2017 Conferma finanziamento 0,00 0,00

2018 Progettazione definitiva edesecutiva; gara d'appalto,Esecuzione dei lavori ecollaudo

500.000,00 500.000,00

2019 0,00 0,00

--------------------------------Entrate----------------------------------

Trasferimento da parte di Regione Lombardia

100% 2018 500.000,00 500.000,00

241

Page 242: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

5) PIANO DELLE ALIENAZIONI 2017/2019

242

Page 243: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

N. d'ord.16 reg deliberazioni

CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONAEstratto dal verbale delle deliberazioni assunte ne ll'adunanza del

19/09/2017

L'anno duemiladiciassette, questo giorno diciannove del mese di settembre alle ore 17:30in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invitodel Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.:

Presenti AssentI

Abruzzi Paolo X -

Azzali Rosolino X -Barbaglio Ernesto Roberto X -Bonaldi Stefania - XCalvi Fabio Maria Martino X -Cavazzini Ivana X -Lupo Stanghellini Giuseppe - XRossoni Giovanni - XSisti Alberto X -Uberti Virgilio Giuseppe X -Vairani Diego - XVentura Marcello Maria - XViola Davide X -

Presenti n. 8 Assenti n. 5

Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Dott.ssa Maria Rita Nanni

Il Presidente, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiaraaperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine delgiorno.

2017 / 16 1 di 5

PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI IMMOBILIAR I RELATIVO ALTRIENNIO 2017-2019. AGGIORNAMENTO.

243

Page 244: DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 · DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 SES SEZIONE STRATEGICA 7. 1 - Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente 1.1 Gli

All'appello iniziale risultano presenti il Presidente e n. 7 Consiglieri, ed assenti n. 5 (Bonaldi, Lupo

Stanghellini, Rossoni, Vairani e Ventura).

Il Presidente propone una modifica introducendo il punto 5 alla “decisione”. Da lettura della

formulazione della modifica sulla quale concordano tutti i Consiglieri.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Udita la relazione introduttiva del Avv. Massimo Placchi, dirigente del settore competente

DECIDE1) di approvare la proposta di aggiornamento del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni

immobiliari per il triennio 2017-2019 relativo a terreni e reliquati stradali, eliminando i mappali siti nei

Comuni di Annicco e Ripalta Arpina, di seguito riportati, inseriti nel patrimonio disponibile dell'Ente, in

quanto alienati nel corso dell’anno 2016, di cui alla Delibera del Consiglio Provinciale n. 31 del 27

settembre 2016:

Comune di Annicco

Natura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.13 mapp.265 1.140 Incolt. Prod. n.31 del 27-09-16 €. 513,00

Comune di Ripalta Arpina

Natura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.8 mapp.94 20 Incolt. Ster. n.53 del 28-11-14 €. 226,42

Reliquato fg.8 mapp.117 80 Incolt. Ster. n.53 del 28-11-14 €. 905,67

Reliquato fg.8 mapp.118 177 Incolt. Ster. n.53 del 28-11-14 €. 2.003,77

Reliquato fg.8 mapp.188 23 Incolt. Ster. n.53 del 28-11-14 €. 260,37

Reliquato fg.8 mapp.238 40 Semin. Irrig. n.31 del 27-09-16 €. 522,25

Reliquato fg.8 mapp.240 445 Incolt. Ster. n.31 del 27-09-16 €. 5.800,66

Reliquato fg.8 mapp.241 175 Incolt. Ster. n.31 del 27-09-16 €. 2.280,86

2) di approvare la proposta di aggiornamento del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per

il triennio 2017-2019 relativo a terreni e reliquati stradali, eliminando i mappali siti nel Comune di

Gombito, di seguito riportati, inseriti nel patrimonio disponibile dell'Ente, in quanto successivamente

acquisiti nel demanio stradale provinciale:

Comune di Gombito

Natura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.3 mapp.57 120 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 553,00

Reliquato fg.4 mapp.97 160 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 737,00

TOTALE €. 1.290,00

3) di approvare, pertanto, l'aggiornamento del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il

triennio 2017-2019 relativo a terreni e reliquati stradali di cui al prospetto contenuto nell'Allegato n.1

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“PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – TRIENNIO 2017-2019 – Tabelle di raffronto reliquati e

terreni”;

4) di approvare l'aggiornamento del valore di vendita del fabbricato sito in Comune di Toscolano

Maderno, a causa di una ulteriore decurtazione stabilita con D.C.P. n.36 del 13 ottobre 2016 e

Determinazione del Dirigente del Settore Patrimonio ed Edilizia Scolastica n. 385 del 25 ottobre 2016

per l’indizione di un’asta pubblica ad unico e definitivo incanto, inserito nel piano delle alienazioni e

valorizzazioni immobiliari per il triennio 2017-2019 relativo ai fabbricati provinciali di cui al prospetto

contenuto nell'Allegato n.2 “PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – TRIENNIO 2017-2019 –

Tabelle di raffronto fabbricati provinciali”.

5) Visto l'art. 8 comma 3 del Regolamento per l'alienazione del patrimonio immobiliare della Provincia

di Cremona, per le alienazioni di reliquati stradali e case cantoniere, dà finora mandato al Dirigente del

Settore Patrimonio ed edilizia scolastica di procedere, laddove ne sussistano le condizioni, le ragioni e i

presupposti tecnici di opportunità, di valutare la riduzione del prezzo di alienazione in misura non

superiore al 15% del valore di stima individuato nel presente piano, limitatamente ai casi di procedure

andate deserte o qualora, in ordine ai reliquati, le parti contraenti riscontrassero, all'atto di stipula del

contratto di compravendita del reliquato, l'esistenza di una servitù passiva non preventivamente

individuata, che limiti il godimento del bene, in applicazione di quanto disposto dall'art. 1489 del Codice

civile. Sulla modifica è acquisito, in seduta, il parere favorevole del Coordinatore Avv. Massimo Placchi,

Dirigente competente, ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs 267/2000.

Con votazione separata dichiara immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell'art.

134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267, al fine di poter allegare il piano delle alienazioni e delle

valorizzazioni immobiliari per il triennio 2017-2019 al bilancio di previsione e al DUP 2017/2019 in via di

definizione.

________________________________________________________________________

MOTIVAZIONILa Provincia di Cremona ha individuato un elenco di beni immobili (fabbricati e reliquati) suscettibili di

valorizzazione ovvero di dismissione.

L' articolo 58 del D.L. n.112 del 2008 convertito con legge n.133 del 6 agosto 2008, così come modificato

ed integrato dal D.L. n.201 del 6 dicembre 2011 convertito, con modificazioni, in Legge n.214 22

dicembre 2011, ha previsto che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio

immobiliare di regioni, province, comuni e altri enti locali, ciascun ente individui i singoli beni immobili

ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali,

che vengono in tal modo classificati come patrimonio disponibile dell'Ente e pertanto suscettibili di

valorizzazione ovvero di dismissione, e predisponga un piano delle alienazioni e valorizzazioni

immobiliari, allegato al bilancio di previsione.

Il successivo comma 2, che prevede l’inserimento degli immobili nel piano, ne determina la

conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione

urbanistica.

L' art.42 comma 2, lett.1 del TUEL 267/2000 statuisce la competenza del Consiglio anche in materia di

acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano già previsti

espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che

non rientrino nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del

Segretario o di altri funzionari.

Il valore dei singoli reliquati stradali potrà essere oggetto di ricalcolo sulla base della più recente tabella

dei Valori Agricoli Medi (V.A.M.) dei terreni redatta ogni anno dalla Commissione Provinciale Espropri

della Provincia di Cremona in caso di eventuali richieste di acquisto, ovvero di intervenute modificazioni

di destinazione urbanistica.

Il lavoro di riordino dei reliquati non ancora opportunamente iscritti nel demanio stradale, iniziato nel

novembre 2014 e ancora in corso, ha inoltre portato alla luce l'esigenza di eliminare dal piano delle

2017 / 16 3 di 5245

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alienazioni alcuni mappali siti nel Comune di Gombito poiché passati, tramite gli Uffici del Catasto di

Cremona, al demanio stradale provinciale in quanto parti di strada o loro pertinenza.

Il susseguirsi di indizioni di aste pubbliche per l’alienazione dell’immobile sito in Toscolano Maderno

con conseguente progressiva decurtazione del valore di acquisto ha reso necessario aggiornare tale

valore anche nella tabella riassuntiva dei fabbricati inseriti nel patrimonio disponibile allegata a questo

documento.

________________________________________________________________________

PERCORSO ISTRUTTORIO• Deliberazione di Consiglio Provinciale n.67 del 8 giugno 2010,modificata con Deliberazione di

Consiglio Provinciale n.4 del 20 febbraio 2015, avente come oggetto: “REGOLAMENTO PER

L’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLA PROVINCIA DI CREMONA”;

• Deliberazione di Consiglio Provinciale n.134 del 1 dicembre 2009, avente come oggetto: ”PIANO

DELLE ALIENAZIONI EX D.L. 112/2008 CONVERTITO NELLA L. 133/2008”;

• Deliberazione di Consiglio Provinciale n.77 del 31 maggio 2011, avente per oggetto:

“INTEGRAZIONE AL PIANO DELLE ALIENAZIONI EX D.L. 112/2008 CONVERTITO NELLA L.

133/2008 – ANNO 2011”;

• Deliberazione di Consiglio Provinciale n.53 del 28 novembre 2014, avente come oggetto: ”PIANO

DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI RELATIVO AL TRIENNIO 2015/2017”;

• Deliberazione di Consiglio Provinciale n.7 del 5 aprile 2016, avente come oggetto: ”PIANO DELLE

ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI RELATIVO AL TRIENNIO 2016-2018.

INTEGRAZIONE E AGGIORNAMENTO”;

• Deliberazione di Consiglio Provinciale n.31 del 27 settembre 2016, avente come oggetto: ”PIANO

DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI RELATIVO AL TRIENNIO 2016-2018.

INTEGRAZIONE E AGGIORNAMENTO”;

• Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 37 del 21 ottobre 2016, esecutiva, avente ad oggetto

“Documento Unico di Programmazione 2016-2018, Bilancio di previsione 2016-2018 e relativi

allegati : approvazione e salvaguardia degli equilibri di bilancio”che inserisce le alienazioni in

MISSIONE 01 “Servizi Istituzionali, Generali di Gestione” - PROGRAMMA 06 “Ufficio Tecnico” -

OBIETTIVO OPERATIVO 07 “Valorizzazioni, dismissioni, alienazioni immobiliari”;

• Deliberazione del Presidente n. 8 del 27 gennaio 2017 di approvazione degli obiettivi

strategici di PEG anno 2017;

• Deliberazione del Presidente n. 9 del 27 gennaio 2017 “PROROGA DEGLI INCARICHI

DIRIGENZIALI AL 30/9/2017”;

• Deliberazione del Presidente n. 59 del 26 maggio 2017 di "Adozione del piano triennale

2017/2019 per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo

delle risorse per il contenimento della spesa, ai sensi dell'art. 2, commi 594 e 595, della

legge 244/2007";

• Deliberazione del Presidente n. 90 del 24 luglio 2017 "APPROVAZIONE DEL PEG

PROVVISORIO 2017 E DEL PIANO DEI CENTRI DI COSTO 2017";

• L'Ente è in esercizio provvisorio ai sensi dell'art. 163 comma 3 del TUEL.

________________________________________________________________________

NORMATIVA• Decreto del 7 luglio 2017 (G.U. n. 158 del 08/07/2017) con il quale il Ministero dell'Interno ha

ulteriormente differito il termine per l'approvazione del bilancio 2017, per Province e Città

metropolitane, al 30 settembre 2017;

• Art. 163 TUEL nel testo modificato dal D.Lgs. 118/2011 così come novellato dal D.Lgs. 126/2014,

il quale recita che, nel caso il bilancio di previsione non sia approvato dal Consiglio entro il 31

dicembre dell'anno precedente, “la gestione finanziaria dell'ente debba svolgersi nel rispetto

2017 / 16 4 di 5246

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dei principi applicati della contabilità finanziaria riguardanti l'esercizio provvisorio o la gestione

provvisoria”;

• Il vigente Statuto provinciale con riferimento agli artt. 24 e 38;

• D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.;

• art.58 del D.L. n.112 del 2008 convertito con Legge n.133 del 6 agosto 2008, così come

modificato ed integrato dal D.L. n.201 del 6 dicembre 2011, convertito, con modificazioni, in

Legge n.214 del 22 dicembre 2011;

• Legge 56/2014 e s.m.i., in particolare gli artt. 54 e seguenti.

________________________________________________________________________

ADEMPIMENTI CONSEGUENTIPubblicazione sul sito internet della Provincia di Cremona.

________________________________________________________________________

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE• Allegato n.1 “PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – TRIENNIO 2017/2019 – Tabelle di

raffronto reliquati e terreni”:

• Allegato n.2 “PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – TRIENNIO 2017/2019 – Tabelle di

raffronto fabbricati provinciali”.

________________________________________________________________________

PARERI

Il Dirigente del SETTORE PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA esprime parere favorevole di regolarità

tecnico-amministrativa ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000.

Il parere di regolarità contabile ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000, espresso dal Dirigente delSETTORE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE, è allegato al presente atto.

…. omissis…...

Dopo esaustiva discussione, nessun Consigliere eccepisce e il Presidente pone ai voti in forma palese

(per alzata di mano) la deliberazione in argomento, come modificata con l'introduzione del punto 5) alla

“decisione” ed accerta l'esito della votazione: presenti e votanti: Presidente e n. 7 Consiglieri; favorevoli

Presidente e n. 7 Consiglieri. La deliberazione è approvata all'unanimità.

Il Presidente pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente

provvedimento ed accerta l'esito della votazione: presenti e votanti : Presidente e n. 7 Consiglieri;

favorevoli: Presidente e n. 7 Consiglieri. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è

immediatamente eseguibile.

Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Davide Viola Dott.ssa Maria Rita Nanni

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 esuccessive modifiche ed integrazioni.

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Allegato n.1

PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – TRIENNIO 2017/2019 – Tabelle di raffronto reliquati e terreni

Comune di AgnadelloNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.9 mapp.59 220 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 1.600,00

Comune di AnniccoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.8 mapp.46 46 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 177,10

Reliquato fg.8 mapp.75 400 Incolt. Prod. n.77 del 31-05-11 €. 180,00

Reliquato fg.13 mapp.156 420 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 1.617,00

Reliquato fg.13 mapp.253 740 Incolt. Prod. n.31 del 27-09-16 €. 4.440,00

Reliquato fg.13 mapp.254 2.110 Incolt. Prod. n.31 del 27-09-16 €. 12.660,00

Reliquato fg.13 mapp.266 2.160 Incolt. Prod. n.31 del 27-09-16 €. 972,00

TOTALE €. 20.064,10

Comune di AzzanelloNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.9 mapp.227 960 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 5.280,00

Comune di BordolanoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.5 mapp.23 1.180 Bosco Ceduo n.77 del 31-05-11 €. 4.543,00

Reliquato fg.5 mapp.262 1.273 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 4.901,05

Reliquato fg.5 mapp.264 74 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 407,00

Reliquato fg.5 mapp.274 283 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 1.089,55

TOTALE €. 10.940,60

Comune di CapergnanicaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.6 mapp.14 40 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 400,00

Reliquato fg.6 mapp.120 120 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 1.200,00

Reliquato fg.6 mapp.154 160 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 1.600,00

TOTALE €. 3.200,00

Comune di Casalbuttano ed UnitiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.8 mapp.83 1.950 Incolt. Ster. n.77 del 31-05-11 €. 819,00

Comune di CasalmaggioreNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.12 mapp.105 140 Prato n.77 del 31-05-11 €. 150,00

Reliquato fg.12 mapp.106 150 Prato n.77 del 31-05-11 €. 300,00

Reliquato fg.56 mapp.65 92 Semin. n.77 del 31-05-11 €. 350,00

TOTALE €. 800,00

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Comune di CastelleoneNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.11 mapp.98 90 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 650,00

Reliquato fg.16 mapp.211 1.200 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 12.000,00

Reliquato fg.16 mapp.212 210 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 2.100,00

Reliquato fg.19 mapp.86 800 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 4.000,00

TOTALE €. 18.750,00

Comune di CastelverdeNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Terreno fg.33 mapp.350 13.990 Semin. Irrig. n.53 del 28-11-14 €. 84.458,20

Terreno fg.33 mapp.356 7.342 Semin. Irrig. n.53 del 28-11-14 €. 45.373,56

TOTALE €. 129.831,76

Comune di Cella DatiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.16 mapp.48 950 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 4.503,00

Reliquato fg.16 mapp.78 210 Semin. n.77 del 31-05-11 €. 735,00

TOTALE €. 5.238,00

Comune di Corte de' CortesiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.2 mapp.39 170 Pioppeto n.77 del 31-05-11 €. 595,00

Reliquato fg.2 mapp.171 170 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 858,00

Reliquato fg.6 mapp.167 642 Relitto Stradale n.108 del 05-10-10 €. 288,90

Reliquato fg.6 mapp.168 1.449 Relitto Stradale n.108 del 05-10-10 €. 652,05

Reliquato fg.6 mapp.169 2.348 Relitto Stradale n.108 del 05-10-10 €. 1.056,60

Reliquato fg.6 mapp.170 1.125 Relitto Stradale n.108 del 05-10-10 €. 506,25

TOTALE €. 3.956,80

Comune di Corte de' FratiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.20 mapp.76 120 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 356,00

Comune di Credera RubbianoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.3 mapp.417 50 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 500,00

Comune di Crema*

Natura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Terreno fg.47 mapp.710 2.429 Semin. Irrig. n.56 del 19-07-13

€. 1.816.700,00

Terreno fg.47 mapp.712 5.641 Prato Irrig. n.56 del 19-07-13

Terreno fg.47 mapp.729 1.208 Prato Irrig. n.56 del 19-07-13

Terreno fg.47 mapp.736 492 Semin. Irrig. n.56 del 19-07-13

Terreno fg.47 mapp.2 5.450 Semin. Irrig. n.56 del 19-07-13

Terreno fg.47 mapp.4 15.334 Semin. Irrig. n.56 del 19-07-13

TOTALE €. 1.816.700,00

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*Terreni destinati a futura vendita a INAIL per l'attuazione del bando “Scuole Innovative”.

Comune di CremonaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.18 mapp.59 240 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 1.137,00

Reliquato fg.36 mapp.211 480 Bosco Ceduo n.134 del 01-12-09 €. 550,00

Terreno* fg.68 mapp.23 7.420 Pioppeto n.53 del 28-11-14 €. 111.300,00

TOTALE €. 112.987,00

*Destinazione futura: ambito di trasformazione urbanistica, in analogia alla medesima destinazione d'uso prevista per l'area di mq 10.000 circa del quartiere denominato “Incrociatello”, collocata tra le vie Milano e Sesto.

Comune di DerovereNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.5 mapp.88 50 Semin. n.77 del 31-05-11 €. 100,00

Comune di DoveraNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Terreno fg.4 mapp.137 2.560 n.53 del 28-11-14 €. 14.848,00

Comune di Gabbioneta BinanuovaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.7 mapp.41 4.800 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 2.592,00

Reliquato fg.7 mapp.45 7.150 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 33.891,00

Reliquato fg.10 mapp.6 540 Incolt. Prod. n.77 del 31-05-11 €. 291,00

Reliquato fg.11 mapp.154 3.720 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 10.416,00

Reliquato fg.13 mapp.32 290 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 192,00

TOTALE €. 47.382,00

Comune di GenivoltaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.16 mapp.1 120 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 151,00

Comune di GombitoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.4 mapp.104 1.200 Incolt. Ster. n.77 del 31-05-11 €. 600,00

Comune di Grumello Cremonese ed UnitiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.15 mapp.64 110 Incolt. Prod. n.77 del 31-05-11 €. 46,00

Comune di Isola DovareseNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.1 mapp.52 110 Pioppeto n.77 del 31-05-11 €. 339,00

Reliquato fg.1 mapp.91 220 Pioppeto n.77 del 31-05-11 €. 679,00

Reliquato fg.1 mapp.92 210 Pioppeto n.77 del 31-05-11 €. 648,00

Reliquato fg.1 mapp.93 220 Pioppeto n.77 del 31-05-11 €. 679,00

Reliquato fg.1 mapp.94 120 Vigneto n.77 del 31-05-11 €. 536,00

Reliquato fg.1 mapp.95 32 Incolt. Prod. n.77 del 31-05-11 €. 17,00

3 di 6250

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TOTALE €. 2.898,00

Comune di Monte CremascoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Terreno fg.1 mapp.1034 5.056 Semin. Irrig. n.53 del 28-11-14

€. 150.000,00

Terreno fg.1 mapp.1039 2.055 Semin. Irrig. n.53 del 28-11-14

Terreno fg.1 mapp.1048 141 Semin. Irrig. n.53 del 28-11-14

Terreno fg.1 mapp.1079 681 Semin. Irrig. n.53 del 28-11-14

Terreno fg.1 mapp.1248 962 Semin. Irrig. n.53 del 28-11-14

TOTALE €. 150.000,00

Comune di MontodineNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.2 mapp.26 1.620 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 16.200,00

Reliquato fg.2 mapp.55 1.350 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 13.500,00

Reliquato fg.2 mapp.68 41 Prato n.134 del 01-12-09 €. 410,00

Reliquato fg.2 mapp.73 170 Pioppeto n.134 del 01-12-09 €. 1.700,00

Reliquato fg.8 mapp.146 200 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 1.500,00

TOTALE €. 33.310,00

Comune di OffanengoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.10 mapp.413 580 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 2.285,20

Reliquato fg.10 mapp.415 820 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 3.230,80

TOTALE €. 5.516,00

Comune di OlmenetaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.9 mapp.60 210 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 247,00

Comune di OstianoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.15 mapp.1 1.020 Vigneto n.134 del 01-12-09 €. 2.472,00

Comune di Palazzo PignanoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.3 mapp.258 1.010 Incolt. Ster. n.134 del 01-12-09 €. 7.000,00

Reliquato fg.10 mapp.13 870 Prato n.134 del 01-12-09 €. 5.000,00

TOTALE €. 12.000,00

Comune di PandinoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Terreno fg.23 mapp.660 1.729 Prato n.53 del 28-11-14 €. 14.000,00

Terreno fg.23 mapp.752 115 Semin. n.53 del 28-11-14

€. 28.250,04Terreno fg.23 mapp.753 1.163 Semin. n.53 del 28-11-14

Terreno fg.23 mapp.756 133 Semin. n.53 del 28-11-14

Terreno fg.23 mapp.757 1.375 Semin. n.53 del 28-11-14

4 di 6251

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TOTALE €. 42.250,04

Comune di Pescarolo ed UnitiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.1 mapp.46 70 Pioppeto n.77 del 31-05-11 €. 222,00

Reliquato fg.11 mapp.86 680 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 2.380,00

Reliquato fg.11 mapp.95 1.040 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 3.640,00

Reliquato fg.11 mapp.114 1.350 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 4.725,00

Reliquato fg.12 mapp.12 410 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 1.435,00

Reliquato fg.12 mapp.132 510 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 1.785,00

Reliquato fg.12 mapp.133 430 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 1.505,00

TOTALE €. 15.692,00

Comune di PiadenaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.16 mapp.61 1.650 Prato n.77 del 31-05-11 €. 800,00

Comune di Pieve d'OlmiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.13 mapp.44 1.590 Bosco Misto n.134 del 01-12-09 €. 1.987,00

Comune di Pieve San GiacomoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.9 mapp.102 2.380 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 11.281,00

Comune di RicengoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.5 mapp.128 430 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 3.000,00

Comune di Ripalta ArpinaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.9 mapp.61 920 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 1.094,80

Comune di Ripalta CremascaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.2 mapp.89 150 Semin. n.134 del 01-12-09 €. 500,00

Reliquato fg.8 mapp.23 280 Bosco Ceduo n.134 del 01-12-09 €. 294,00

Reliquato fg.8 mapp.113 70 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 350,00

TOTALE €. 1.144,00

Comune di Rivarolo del ReNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.8 mapp.133 310 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 900,00

Comune di Rivolta d'AddaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.1 mapp.3 260 Incolt. Prod. n.77 del 31-05-11 €. 900,00

Reliquato fg.14 mapp.315 520 Incolt. Prod. n.134 del 01-12-09 €. 234,00

5 di 6252

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TOTALE €. 1.134,00

Comune di RomanengoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.13 mapp.70 860 Incolt. Ster. n.77 del 31-05-11 €. 5.500,00

Comune di San BassanoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.10 mapp.72 110 Semin. n.77 del 31-05-11 €. 359,00

Comune di SoncinoNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.28 mapp.108 1.540 Bosco Misto n.77 del 31-05-11 €. 2.340,00

Reliquato fg.28 mapp.143 200 Incolt. Prod. n.77 del 31-05-11 €. 100,00

Reliquato fg.37 mapp.52 150 Prato n.53 del 28-11-14 €. 723,00

TOTALE €. 3.163,00

Comune di SoresinaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.16 mapp.17 65 Semin. n.77 del 31-05-11 €. 212,00

Comune di SospiroNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.23 mapp.52 290 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 1.374,00

Reliquato fg.23 mapp.53 90 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 426,00

TOTALE €. 1.800,00

Comune di Spino d'AddaNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Terreno fg.12 mapp.263 3.909 Semin. n.53 del 28-11-14 €. 80.200,00

Terreno fg.13 mapp.649 5.789 Semin. n.53 del 28-11-14 €. 118.800,00

TOTALE €. 199.000,00

Comune di Torre de' PicenardiNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.3 mapp.120 430 Semin. Irrig. n.77 del 31-05-11 €. 800,00

Comune di TrigoloNatura del bene Dati catastali Superficie mq Qualità Atto Consiglio Valore stimato in Euro

Reliquato fg.16 mapp.44 1.400 Semin. Irrig. n.134 del 01-12-09 €. 6.500,00

TOTALE VALORI RELIQUATI E TERRENI INSERITITOTALE €. 2.697.210,10

6 di 6253

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Allegato n.2

PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – TRIENNIO 2017/2019 – Tabelle di raffronto fabbricati provinciali

Comune di Borno (BS)Denominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore stimato in Euro*

Compendio immobiliare “Ex Sanatori” in località “Croce di Salven”

Superficie totale lotto:mq. 55.400

Il compendio è attualmente inutilizzato.L'edificio principale è catastalmente classificato come collabente.Destinazione futura: come da variante approvata con D.G.P. n.347 del 22 luglio 2010 e presentata al Comune di Borno in data 29 luglio 2010

Catasto Fabbricati:s.u.PAL fg.12 mapp.1450s.u.PAL fg.12 mapp.4133

Catasto Terreni:fg.2 mapp.751fg.2 mapp.1173fg.2 mapp.1365fg.2 mapp.1739fg.2 mapp.1741fg.2 mapp.1742fg.2 mapp.4132fg.2 mapp.4134

€. 2.294.000,00

Comune di CalvatoneDenominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore stimato in Euro*

Casa Cantoniera

Superficie totale lotto:mq. 719

L'immobile è attualmente inutilizzato.Possibile destinazione futura:ristrutturazione a scopo abitativo.

Catasto Fabbricati:fg.12 mapp.168 sub.501fg.12 mapp.168 sub.502

Decurtazione del 10%da € 83.835,00 a

€. 75.451,50

Comune di CicognoloDenominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore stimato in Euro*

Casa Cantoniera

Superficie totale lotto:mq. 2.468

L'immobile è parzialmente utilizzato come magazzino materiali viabilità.Possibile destinazione futura:ristrutturazione a scopo abitativo.

Catasto Fabbricati:fg.3 mapp.54 sub.501fg.3 mapp.55 sub.501fg.3 mapp.56fg.3 mapp.57 sub.501

Catasto Terreni:fg.3 mapp.402

Decurtazione del 10%da € 122.000,00 a

€. 109.800,00

Comune di CremonaDenominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore stimato in Euro*

Ex chiesa di San VitaleVia Altobello Melone

Superficie totale lotto:mq. 649

L'immobile è saltuariamente utilizzato dalla Provincia di Cremona come sede per riunioni ed assemblee e sporadicamente concesso in affitto a terzi per l'organizzazione di convegni o mostre.

Catasto Fabbricati:fg.87 mapp.422 sub.6fg.87 mapp.423 sub.5

€. 2.267.000,00

Comune di San Giovanni in CroceDenominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore stimato in Euro*

Casa Cantoniera

Superficie totale lotto:mq. 980

L'immobile è attualmente inutilizzato.Possibile destinazione futura:ristrutturazione a scopo abitativo.

Catasto Fabbricati:fg.1 mapp.79 sub.1fg.1 mapp.80 sub.1fg.1 mapp.79 sub.2fg.1 mapp.80 sub.2fg.1 mapp.79 sub.3

Decurtazione del 10%da € 72.000,00 a

€. 64.800,00

Comune di SoncinoDenominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore stimato in Euro*

Casa Cantoniera L'immobile è attualmente inutilizzato.

Catasto Fabbricati:fg.22 mapp.65 sub.1

€. 120.000,00(stima di massima

1 di 2254

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Superficie totale lotto:mq. 2.087

Possibile destinazione futura:ristrutturazione a scopo abitativo.

fg.22 mapp.67 sub.1fg.22 mapp.65 sub.3fg.22 mapp.67 sub.2fg.22 mapp.65 sub.2

Catasto Terreni:fg.22 mapp.64fg.22 mapp.66

redatta da tecnico esterno sulla base dei valori dell'Agenzia del

Territorio)

Comune di Torre de' PicenardiDenominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore stimato in Euro*

Casa Cantoniera

Superficie totale lotto:mq. 2.560

L'immobile è attualmente inutilizzato.Possibile destinazione futura:ristrutturazione a scopo abitativo.

Catasto Fabbricati:fg.15 mapp.44 sub.1fg.15 mapp.45 sub.1fg.15 mapp.44 sub.2fg.15 mapp.45 sub.2

Decurtazione del 10%da € 27.765,00 a

€. 24.988,50

Comune di Toscolano Maderno (BS)Denominazione del bene Destinazione d'uso Dati Catastali Valore risultante bandi

d'asta anno 2016

Compendio immobiliare “Ex Ospedale Sanatoriale” già denominato “Albergo Ex Cremonese”Via Lungolago Giuseppe Zanardelli

Superficie totale lotto:mq. 8.630

L'immobile è attualmente inutilizzato.Destinazione futura: parte alberghiera e parte residenziale.

Catasto Fabbricati:s.u.MAD fg.22 mapp.2022 sub.5s.u.MAD fg.22 mapp.2022 sub.6s.u.MAD fg.22 mapp.2022 sub.7s.u.MAD fg.22 mapp.2022 sub.8s.u.MAD fg.22 mapp.2022 sub.9s.u.MAD fg.22 mapp.2022 sub.10

Catasto Terreni:s.u.MAD/22 fg. Logico 9 mapp.2022

da € 13.800,00 a€. 8.800.000,00

TOTALE VALORI FABBRICATI INSERITITOTALE €. 13.756.040,00

*Valori di stima riferibili alle seguenti D.C.P.: n.136/2010; n.152/2011; n.68/2012; n.117/2012; n.155/2012; n.56/2013; n.114/2013; n.37/2014; n.7/2016; n.31/2016.

2 di 2255

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

6)

-TABELLE RELATIVE ALLE RISORSE

CORRENTI VINCOLATE

-SPESA CORRENTE CON SPECIFICO

RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DELLE

FUNZIONI FONDAMENTALI ANCHE CON

RIGUARDO ALLA QUALITA’ DEI SERVIZI RESI

E AGLI OBIETTIVI DEI SERVIZI

256

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MEZZI DI FINANZIAMENTO ESERCIZIO 2017

TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

2 1 2104

0000851 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA P REFETTURA PER SERVIZI DI ORDIN E PUBBLICO

2000 0,00

0014108 COMPETENZE PER SERVIZI DI ORDI NE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

1.600,00

0014109 ONERI CONTRIBUTIVI PER SERVIZI DI ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

250,00

0014110 IRAP SU COMPENSI PER SERVIZI D I ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO C ON LA PREFETTURA

150,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 2.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 2.000,002104

2 1 2120

0000731 TRASFERIMENTI DA PARTE DEL MINISTERO DEL LAVORO PER INTERVENTI DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO

150000 0,00

0031105 INTERVENTI DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO-PRESTAZIONI PROFESSIONALI

150.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 150.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 150.000,002120

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 152.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 152.000,002 1

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

2 2 2202

0001716 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER IL PIANO PROVINCIALE PER IL SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE DEI DISABILI 2016

592252,62 0,00

0031941 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-TRASFERIMENTI

499.791,24

0031942 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-PRESTAZIONI PROFESSIONALI

38.620,23

0031943 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-PRESTAZIONI PROFESSIONALI

13.041,15

0031944 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-

40.800,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 592.252,62 TOTALE VINCOLO USCITE : 592.252,622202

2 2 2215

0001947 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA PER INCENTIVI E SERVIZI ALLE IMPRESE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DOTE-IMPRESA

360000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031956 COLLOCAMENTO MIRATO -DOTE IMPRESA 2017/2018 PRESTAZIONI PROFESSIONALI

30.000,00

0031957 COLLOCAMENTO MIRATO -DOTE IMPRESA 2017/2018 TRASFERIMENTI

330.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 360.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 360.000,002215

2 2 2220

0001674 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ROVENIENTE DAL FONDO NAZIONALE PER LA LEGGE 68/99

279476,85 0,00

0031190 TRASFERIMENTI ALLE AZIENDE CHE HANNO ASSUNTO DISABILI PER LA FISCALIZZAZIONE ONERI SOCIALI (LEGGE 68/99)

279.476,85

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 279.476,85 TOTALE VINCOLO USCITE : 279.476,852220

2 2 2221

0002754 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER L'ATTIVIT A' DEL CONSIGLIERE DI PARITA'

3000 0,00

0031181 ATTIVITA'CONCERNETI IL CONSIGL IERE DI PARITA'

3.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 3.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 3.000,002221

2 2 2228

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0001756 CONTRIBUTO DA PARTE DELLA REGI ONE LOMBARDIA SU INTERESSI PER VIABILITA'

28110 0,00

0028105 INT.SUI MUTUI PER COSTRUZIONE E SISTEMAZ.STRADE E PONTI PROV INCIALI E ACCESSORI VARI CONTR ATTUALI CASSA DD.PP

28.110,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 28.110,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 28.110,002228

2 2 2234

0001691 CONTRIBUTO REGIONALE PER PIANO CONTENIMENTO NUTRIE

70000 0,00

0029536 SPESA PER PIANO DI CONTENIMENTO NUTRIE

20.000,00

0029550 ACQUISTI DI SERVIZI : PIANO NUTRIA

50.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 70.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 70.000,002234

2 2 2291

0002361 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER SERVIZIO NAVIGAZIONE

50000 0,00

0029185 PRESTAZIONE DI SERVIZI DISCARICA SERVIZIO NAVIGAZIONE (DA CR)

50.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 50.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 50.000,002291

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 1.382.839,47 TOT. CATEGORIA USCITE 1.382.839,472 2

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260

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

2 3 2331

0002767 CONTRIBUTI REGIONALI ALLE ASSO CIAZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO ED ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARI ATO PER PROGETTI INNOVATIVI

14136 0,00

0026104 CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI S ENZA SCOPO DI LUCRO PER PROGET TI INNOVATIVI

14.136,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 14.136,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 14.136,002331

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 14.136,00 TOT. CATEGORIA USCITE 14.136,002 3

2 5 2501

0003042 TRASFERIMENTO DA PROVINCIE PER CONVENZIONE SVOLGIMENTO ESAMI IDONEITA' PROFESSIONALE AUTOTRASPORTO MERCI/VIAGGIATORI C/TERZI

1000 0,00

0029206 SPESE PER SERVIZI CONNESSI AI TRASPORTI

1.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 1.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 1.000,002501

2 5 2504

0003118 TRASFERIMENTO DAI COMUNI PER ESECUZIONE LAVORI SU EDIFICI SCOLASTICI IN BASE AGLI ACCORDI DI COLLABORAZIONE SOTTOSCRITTI CON LA PROVINCIA

4132,73 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0014085 COMPETENZE X SPESE TECNICHE (PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI- COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E COLLAUDO- DA COMUNI

3.123,76

0014086 CONTRIBUTI X SPESE TECNICHE (PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI- COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E COLLAUDO- )DA COMUNI

743,45

0014087 IRAP X SPESE TECNICHE (PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI- COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E COLLAUDO- ) DA COMUNI

265,52

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 4.132,73 TOTALE VINCOLO USCITE : 4.132,732504

2 5 2505

0003051 TRASFERIMENTO DA MESTIERI CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI PER INTERVENTI FINANZIATI DAL FPA

30000 0,00

0031110 INTERVENTI PER PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO PREVISTO DAL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE ATTIVE

30.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 30.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 30.000,002505

2 5 2506

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0003052 TRASFERIMENTO DAI COMUNI DI CREMONA-CREMA E CASALMAGGIORE PER PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI

40000 0,00

0031136 INTERVENTI PER PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI

40.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 40.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 40.000,002506

2 5 2507

0003053 TRASFERIMENTO DA COMUNI DIVERSI PER REALIZZAZIONE PERCORSO FORMATIVO

12262 0,00

0013590 ACQUISTO DI SERVIZI PER LA FORMAZIONE SPECIALISTICA

12.262,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 12.262,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 12.262,002507

2 5 2508

0003056 TRASFERIMENTO DALLA COMUNITA' SOCIALE CREMASCA PER PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI

8000 0,00

0031137 INTERVENTI PER PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI

8.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.000,002508

2 5 2520

0003048 TRASFERIMENTO DAL COMUNE DI CREMONA PER INTERVENTI VOLTI A PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANI

14400 0,00

0025182 INTERVENTI PER PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANI-INDENNITA'

13.271,89

0025183 INTERVENTI PER PROMUOVERE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANI-IRAP

1.128,11

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 14.400,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 14.400,002520

2 5 2573

0003131 TRASFERIMENTI DA COMUNI DIVERSI CONVENZIONI CONTROSTRADE 1 LOTTO "PAULLESE"

80000 0,00

0027238 SPESA PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA CONTROSTRADE "PAULLESE" - CONVENZIONE CON I COMUNI INTERESSATI

80.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 80.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 80.000,002573

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

2 5 2581

0003014 TRASFERIMENTO DAI COMUNI PER C ONVENZIONE GAS

225104,07 0,00

0031133 TRASFERIMENTO AI COMUNI ADEREN TE ALLA GARA PER DISTRIBUZIONE GAS QUALE RIMBORSO COSTI DIRE TTI

225.104,07

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 225.104,07 TOTALE VINCOLO USCITE : 225.104,072581

2 5 2593

0003049 TRASFERIMENTO DAL COMUNE DI CREMONA PER INTERVENTI PREVISTI DAL PROGETTO "WELL-FARE LEGAMI"

102790 0,00

0025131 INTERVENTI INTEGRATI DI POLITICHE DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI

47.590,00

0025132 INTERVENTI INTEGRATI DI POLITICHE DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI

55.200,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 102.790,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 102.790,002593

2 5 2595

0003039 TRASFERIMENTO DA PROVINCIA DI LECCO PER PARTECIPAZIONE PROGETTO ITINERARIO CICLOTURISTICO ADDA

8119,66 0,00

0029272 ACQUISIZIONE SERVIZI PER LA GESTIONE TERRITORIALE

8.119,66

mercoledì 20 settembre 2017 Pagina 9 di 43

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.119,66 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.119,662595

2 5 2597

0003041 TRASFERIMENTO DA COMUNI DIVERSIPER RIMBORSI SPESE TECNICHE PER OPERE DI TERZI SULLA VIABILITA' PROVINCIALE ED ALTRO

15000 0,00

0024303 ONERI PER IL PERSONALE DIPENDE NTE ART.18 L.109/94 E SUCC. MO DIF.FONDO PER LA PROGETTAZIONE- DA COMUNI

11.337,87

0024304 ONERI CONTRIBUTIVI PER IL PERS ONALE DIPENDENTE ART.18 L.109/ 84 E SUCC. MODIF.FONDO PER LA PROGETTAZIONE- DA COMUNI

2.698,41

0024305 IRAP ONERI PER IL PERSONALE DI PENDENTE ART.18 L.109/94 E SUC C. MODIF.FONDO PER LA PROGETTA ZIONE DA COMUNI

963,72

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 15.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 15.000,002597

2 5 2598

0003046 TRASFERIMENTO DAL COMUNE DI CREMONA PER INTERVENTI PARI OPPORTUNITA'

20000 0,00

0025127 INTERVENTI PER PARI OPPORTUNITA' -PRESTAZIONI PROFESSIONALI

20.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002598

2 5 2599

0003047 CONTRIBUTO DALL'ASL DI CREMONA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO

20000 0,00

0025128 INTERVENTI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO PRESTAZIONE PROFESSIONALI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002599

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 580.808,46 TOT. CATEGORIA USCITE 580.808,462 5

2 A 2A30

0002362 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER PORTO DI CREMONA

143273 0,00

0029227 PRESTAZIONE DI SERVIZI DISCARICA SERVIZIO NAVIGAZIONE (DA CR)

33.273,00

0029228 MANUTENZIONE BENI PORTUALI (DA CR)

110.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 143.273,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 143.273,002A30

2 A 2A38

0001779 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER DOTI LAVO RO E AMMORTIZZATORI

500000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031108 INTERVENTI A SOSTEGNO DELLE PO LITICHE PER IL LAVORO

410.000,00

0031118 INTERVENTI A SOSTEGNO DELLE PO LITICHE PER IL LAVORO- INCARICHI DI LAVORO AUTONOMO

90.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 500.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 500.000,002A38

2 A 2A77

0001714 TRASFERIMENTO REGIONE LOMBARDIA PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

1000000 0,00

0026002 SPESA PER ASSISTENZA AI CIECHI E SORDOMUTI (RETTE)

60.000,00

0026203 CONTRIBUTI AI COMUNI PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

936.000,00

0026209 CONTRIBUTO ALL'ENTE NAZIONALE SORDI-ONLUS CREMONA

4.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 1.000.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 1.000.000,002A77

2 A 2A79

0001816 TRASFERIMENTO DA REGIONE LOMBA RDIA PER PROGRAMMAZIONE PROVIN CIALE FORMAZIONE APPRENDISTI

369258 0,00

0018397 AZIONI DI SISTEMA E ACCOMPAGNA MENTO PER APPRENDISTI 2014/2015

38.905,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0018398 ATTIVITA' FORMATIVE PER APPREN DISTI 2014/2015

330.353,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 369.258,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 369.258,002A79

2 A 2A90

0001715 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER PROGETTO EX FONDO REGIONALE DISABILI L.68/99-PIANO 2015

734340,18 0,00

0031914 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-TRASFERIMENTI

624.663,43

0031915 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-PRESTAZIONI PROFESSIONALI

16.676,75

0031916 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-PRESTAZIONI PROFESSIONALI

45.000,00

0031940 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI-

48.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 734.340,18 TOTALE VINCOLO USCITE : 734.340,182A90

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 2.746.871,18 TOT. CATEGORIA USCITE 2.746.871,182 A

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

3 1 3105

0004427 RIMBORSO DA PARTE DEI PARTECIP ANTI AGLI ESAMI PER PROFESSION I TURISTICHE EX LR 65/86 ED EX LR 27/96

8000 0,00

0020501 SPESE PER COMMISSIONI ESAMI TURISTICI

8.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.000,003105

3 1 3134

0004250 DIRITTI DI MOVIMENTAZIONE SERV IZIO NAVIGAZIONE (RILEVANTE AGLI EFFETTI IVA)

80000 0,00

0015825 IVA A DEBITO 17.000,00

0029136 PRESTAZIONI PER SERVIZIO NAVIG AZIONE (SERVIZIO RILEVANTE AGLI EFFET TI IVA)

54.000,00

0029209 TRASFERIMENTO ALLA REGIONE LOM BARDIA DEL 10% SULLE CONCESSIONI SERVIZIO NAVIGAZIONE

9.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 80.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 80.000,003134

3 1 3142

0004217 ONERI DI ISTRUTTORIA FUNZIONI TRASPORTI PRIVATI (VINCOLATI) CAP.29182 29190-29192

9000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0029180 GETTONI COMPONENTI ESTERNI COM MISSIONI PROVINCIALI TRASPORTI PRIVATI (VINCOLO)

3.000,00

0029182 IRAP SU GETTONI COMPONENTI COMMISSIONI PROV.LI TRASP ORTI PRIVATI

300,00

0029192 SERVIZIO TRASPORTO PRIVATO:DOT AZIONE DI ATTREZZATURE INFORMA TICHE

3.300,00

0029240 TRASFERIMENTO ALLA REGIONE LOMBARDIA DEL 50% DEGLI ONERI PER LA TENUTA DEL REGISTRO IMPRESE ESERCENTI ATTIVITA' TRASPORTO VIAGGIATORI CON NOLEGGIO DI AUTOBUS CON CONDUCENTE

1.000,00

0029241 ABBONAMENTO EGAF ON-LINE PRATI CHE TP, NAUTICA E TPL

1.400,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 9.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 9.000,003142

3 1 3150

0004212 ONERI DI ISTRUTTORIA PER VERIF ICHE DI V.I.A.

12000 0,00

0031789 ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI SU LLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMB IENTALE

12.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 12.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 12.000,003150

3 1 3152

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0004223 ONERI DI ISTRUTTORIA PER AUTOR IZZAZIONI PAESAGGISTICHE

3000 0,00

0031785 ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI IN MATERIA DI PAESAGGIO

3.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 3.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 3.000,003152

3 1 3154

0004322 FITTI ATTIVI BENI EX AZIENDA D EI PORTI DI CREMONA

18000 0,00

0029220 TRASFERIMENTO ALLA REGIONE LOM BARDIA DEL 10% SU AFFITTI

1.791,88

0029221 IMPOSTE E TASSE SERVIZIO NAVIG AZIONE

1.000,00

0029222 ACQUISTO DI BENI PER SERVIZIO NAVIGAZIONE

3.000,00

0029253 PRESTAZIONI PER SERVIZIO NAVIG AZIONE

12.208,12

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 18.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 18.000,003154

3 1 3157

0004302 INTROITO PER SANZIONI IN MATERIA DI ACQUE - DA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

13000 0,00

0031808 INIZIATIVE PER IL RISANAMENTO E LA RIDUZIONE DELL'INQUINAMEN TO DEI CORPI IDRICI -

11.000,00

0031811 CANONE POZZO 2.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 13.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 13.000,003157

3 1 3158

0004303 INTROITO PER SANZIONI IN MATERIA DI ACQUE - DA IMPRESE

20000 0,00

0031809 INIZIATIVE PER IL RISANAMENTO E LA RIDUZIONE DELL'INQUINAMEN TO DEI CORPI IDRICI -PRESTAZIO NI DI SERVIZI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,003158

3 1 3159

0004305 INTROITO PER SANZIONI IN MATERIA DI ACQUE - DA FAMIGLIE

11000 0,00

0031810 INIZIATIVE PER IL RISANAMENTO E LA RIDUZIONE DELL'INQUINAMEN TO DEI CORPI IDRICI -PRESTAZIO NI DI SERVIZI

11.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 11.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 11.000,003159

3 1 3161

0004311 INTROITO PER SANZIONI IN MATERIA FORESTALE- DA IMPRESE

15000 0,00

0031953 TRASFERIMENTO A REGIONE LOMBARDIA SANZIONI FORESTALI DA IMPRESE

15.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 15.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 15.000,003161

3 1 3162

0004312 INTROITO PER SANZIONI IN MATERIA FORESTALE - DA FAMIGLIE

5000 0,00

0031952 TRASFERIMENTO A REGIONE LOMBARDIA SANZIONI FORESTALI

5.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 5.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 5.000,003162

3 1 3165

0004323 PROVENTI DA ATTIVITA' DI MONITORAGGIO E CONTROLLO AMBIENTALE- IMPIANTI TERMICI- DA SOCIETA'

280000 0,00

0031847 SPESA PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI RELATIVE AI CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI (DA SOCIETA')

270.000,00

0031848 SPESE POSTALI PER PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI RELATIVE AI CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI (DA SOCIETA')-

8.000,00

0031858 SPESE PER BENI DI CONSUMO CONNESSE AI CONTROLLI IMPIANTI TERMICI

1.000,00

0031859 SPESA PER IL PIANO RISANAMENTO ARIA E PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI RELATIVE AI CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI- ANAC

1.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 280.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 280.000,003165

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 474.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 474.000,003 1

3 2 3264

0005138 PROVENTI DERIVANTI DA CANONI E CONCESSIONI (PORTO CREMONA VINC. DA RESTITUIRE A REGIONE LOMBARDIA

90982,03 0,00

0029226 TRASFERIMENTO ALLA REGIONE LOM BARDIA DEL 10% SULLE CONCESSIO NI SERVIZIO NAVIGAZIONE

90.982,03

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 90.982,03 TOTALE VINCOLO USCITE : 90.982,033264

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 90.982,03 TOT. CATEGORIA USCITE 90.982,033 2

3 5 3510

0006414 RISARCIMENTO DANNI DA CIRCOLAZIONE STRADALE

150000 0,00

0015068 RIPRISTINO INFRASTRUTTURE STRADALI DANNEGGIATE

120.000,00

0015069 RIMBORSI ONORARI WILLCONSULTING SRL PER ATTIVITA' RECUPERO DANNI CIRCOLAZIONE STRADALE

30.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 150.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 150.000,003510

3 5 3534

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0004316 RIMBORSO DANNI SU EDIFICI DA PARTE DI ASSICURAZIONI E RIMBORSO CONSUMO ENERGIA ELETTRICA

85000 0,00

0016653 INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORD INARIA NELLE SCUOLE PROVINCIAL I

85.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 85.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 85.000,003534

3 5 3535

0004326 RIMBORSO SPESE TRASFERTA PERSONALE AGENZIA TPL

200 0,00

0014093 RIMBORSO SPESE DI TRASFERTA PERSONALE AGENZIA TPL

200,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 200,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 200,003535

3 5 3536

0004329 RESTITUZIONE SPESA PERSONALE NON DOVUTA

578,07 0,00

0014094 RECUPERO RETRIBUZIONE DI POSIZIONE DA RIDISTRIBUIRE

578,07

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 578,07 TOTALE VINCOLO USCITE : 578,073536

3 5 3537

0004332 TRASFERIMENTO DA DUNAS PER IL PROGETTO "IL FONTANILE NELLA MAGLIA ECOLOGICA"

5000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031687 ACQUISTO SOFTWARE 5.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 5.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 5.000,003537

3 5 3539

0004308 INTROITI DIVERSI SERVIZIO DI N AVIGAZIONE

10000 0,00

0029064 PRESTAZIONE DI SERVIZI PORTI E CONCHE

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,003539

3 5 3554

0006399 RIMBORSO UFFICIO AUTORITA' D 'AMBITO CREMONESE - AZIENDA SPECIALE SPESE DIVERS E

500 0,00

0019000 TASSA E/O TARIFFA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI

500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 500,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 500,003554

3 5 3558

0003079 INTROITI PER RIMBORSI SPESE LE GALI

15000 0,00

0014005 SPESE LEGALI 15.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 15.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 15.000,003558

3 5 3565

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0006451 RIMBORSI DA COMPAGNIE ASSICURA TIVE A SEGUITO DI SINISTRI

5500 0,00

0015066 RIMBORSI COMPETENZE LEGALI COR RISPOSTE DA COMPAGNIE PER RECU PERO CREDITI

500,00

0015067 RIPRISTINO BENI MOBILI E AUTOM EZZI A SEGUITO DI SINISTRI A V ALERE SU POLIZZE ASSICURATIVE

5.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 5.500,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 5.500,003565

3 5 3586

0004334 RIMBORSO VALORE ENERGIA ELETTR ICA PRODOTTA DA FOTOVOLTAICO

20000 0,00

0016651 MANUTENZIONE ORDINARIA EDIFICI SCOLASTICI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,003586

3 5 3599

0004336 VALORE ENERGIA ELETTRICA PRODO TTA DA IMPIANTI FOTOVOLTAICI S U EDIFICI SCOLASTICI (RILEVANTE IVA)

10000 0,00

0016452 UTENZE FORNITURA ENERGIA ELETT RICA EDIFICI SCOLASTICI (RILEVANTE EFFETTI IVA) VINCOLATO

10.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,003599

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 301.778,07 TOT. CATEGORIA USCITE 301.778,073 5

3 A 3A01

0006315 RIMBORSI E RECUPERI DIVERSI SU NOTIFICHE SANZIONI STRADALI

650000 0,00

0013806 SPESE PERTINENTI L'ATTIVITA' SANZIONATORIA DELLA POLIZIA LOCALE

639.775,00

0013807 SPESE PERTINENTI L'ATTIVITA' SANZIONATORIA DELLA POLIZIA LOCALE- STAMPA BOLLETTINI E BUSTE PER ATTI GIUDIZIARI

1.000,00

0013808 SPESE PERTINENTI L'ATTIVITA' SANZIONATORIA DELLA POLIZIA LOCALE- ACQUISTO CARTUCCE PER STAMPANTE

500,00

0013809 SPESE PERTINENTI L'ATTIVITA' SANZIONATORIA DELLA POLIZIA LOCALE- ACQUISTO AVVISI RICEVIMENTO RACCOMANDATE ATTI GIUDIZIARI

1.500,00

0013810 SPESE PERTINENTI L'ATTIVITA' SANZIONATORIA DELLA POLIZIA LOCALE-CANONE UTENZA SERVIZIO INFORMATICO MINISTERO

3.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0013816 SPESE PERTINENTI L'ATTIVITA' SANZIONATORIA DELLA POLIZIA LOCALE- ACQUISTO BENI E MATERIALI DI CONSUMO

1.000,00

0013817 SERVIZIO DI POSTALIZZAZIONE-CONTRIBUTO ANAC

225,00

0013822 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEL LA POLIZIA LOCALE- ACCESSO A BANCHE DATI E PUBBLICAZIONI ON LINE

3.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 650.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 650.000,003A01

3 A 3A02

0006316 RIMBORSI E RECUPERI SPESE SANZIONI E ORDINANZE - AMBIENTE

3000 0,00

0029250 SPESE PERTINENTI L'ATTIVITA' SANZIONATORIA E DI NOTIFICA- AMBIENTE

3.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 3.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 3.000,003A02

3 A 3A06

0006402 REGOLARIZZAZIONE CONTABILE QUOTA INSERITA IN LAVORI LEGGE MERLONI

93000 0,00

0031734 IRAP ONERI PER IL PERSONALE DI PENDENTE ART.18 L.109/94 E SUC C. MODIF.FONDO PER LA PROGETTA ZIONE

6.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031735 ONERI PER IL PERSONALE DIPENDE NTE ART.18 L.109/94 E SUCC. MO DIF.FONDO PER LA PROGETTAZIONE

70.000,00

0031736 ONERI CONTRIBUTIVI PER IL PERS ONALE DIPENDENTE ART.18 L.109/ 84 E SUCC. MODIF.FONDO PER LA PROGETTAZIONE

17.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 93.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 93.000,003A06

3 A 3A09

0004114 RIMBORSO ONERI GARA PER GESTIO NE DISTRIBUZIONE GAS DA AGGIUD ICATARIO- (RESIDUO ATTIVO REIMPUTATO)

24000 0,00

0031133 TRASFERIMENTO AI COMUNI ADEREN TE ALLA GARA PER DISTRIBUZIONE GAS QUALE RIMBORSO COSTI DIRE TTI

24.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 24.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 24.000,003A09

3 A 3A22

0003084 TRASFERIMENTO DALLA FONDAZIONE COMUNITARIA DELLA PROVINCIA DI CREMONA X INTERVENTO DI SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE DI SOGGETTI SVANTAGGIATI- PROGETTO QUAR-K

256746,66 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031917 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE DI SOGGETTI SVANTAGGIATI-PROGETTO QUAR-K

78.473,83

0031919 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE DI SOGGETTI SVANTAGGIATI-PROGETTO QUAR-K

13.966,07

0031920 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE DI SOGGETTI SVANTAGGIATI-PROGETTO QUAR-K

164.306,76

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 256.746,66 TOTALE VINCOLO USCITE : 256.746,663A22

3 A 3A25

0003106 CONTRIBUTO FONDAZIONE CARIPLO PER PROGETTO ANCHE NOI NEL NOSTRO PICCOLO...

96319,29 0,00

0031930 TRASFERIMENTO A PARCHI E CONSORZI

33.036,00

0031931 TRASFERIMENTO A COMUNI 8.091,90

0031932 TRASFERIMENTO A ALTRE AMMINISTRAZIONI LOCALI

3.000,00

0031933 TRASFERIMENTO A ASSOCIAZIONI

8.932,54

0031934 ACQUISTO CARBURANTE 16.000,00

0031935 SPESE PER RIPARAZIONI E MANUTENZIONI MACCHINARI E IMPIANTI

13.758,85

0031936 MANUTENZIONE AUTOMEZZI

3.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031937 ALTRE PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE COLLEGATE A PROGETTI DI RINATURAZIONE E/O INTERVENTI DI MANUTENZIONE NEI SITI DI RETE NATURA 2000

7.500,00

0031938 MANUTENZIONE AREA CASCINA STELLA E AREE PROTETTE

3.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 96.319,29 TOTALE VINCOLO USCITE : 96.319,293A25

3 A 3A26

0004117 ANTICIPAZIONI DAI GESTORI USCENTI GAS

51901,61 0,00

0014088 PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE VARIE GARA DISTRIBUZIONE GAS

20.000,00

0014089 SPESE PER COMMISSIONI 11.000,00

0014090 SPESE DI PUBBLICAZIONE PER GARA GAS

5.000,00

0014091 SERVIZIO DI SUPPORTO PER AFFIDAMENTO SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS

15.901,61

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 51.901,61 TOTALE VINCOLO USCITE : 51.901,613A26

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 1.174.967,56 TOT. CATEGORIA USCITE 1.174.967,563 A

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

A A AA02

0000005 AVANZO D'AMMINISTRAZIONE NON V INC.SPESE CORRENTI

1729644,59 0,00

0013386 RIVERSAMENTO AL BILANCIO DELLO STATO (AVANZO LIBERO CORRENTE/DESTINATO) TAGLI LEGGE 190 E PRECEDENTI

1.729.644,59

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 1.729.644,59 TOTALE VINCOLO USCITE : 1.729.644,59AA02

A A AA03

0000006 AVANZO DI AMM.NE VINCOLATO PER INVESTIMENTI

744523,28 0,00

0034151 ACQUISTO ATTREZZATURE PER LE NECESS ITA' PROVINCIALIFINANZIATO DA EX INCENTIVO MEROLONI CONFLUITO IN AVANZO VINCOLATO

20.000,00

0035421 ISTITUTO ALA PONZONE CIMINO- CREMONA- LAVORI DI RIFACIMENTO BLOCCHI DI SERVIZI IGIENICI CON ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE

130.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0036200 INTERVENTI DI SOSTITUZIONE, DI AMMODERNAMENTO, DI POTENZIAMENTO, DI MESSA A NORMA DELLA SEGNALETICA DI TRATTI VARI DELLE STRADE PROVINCIALI E RELATIVI INTERVENTI ACCESSORI. (FINANZIATO DA SANZIONI STRADALI)

500.000,00

0036230 MAPPATURA ACUSTICA DEGLI ASSI STRADALI PRINCIPALI

26.000,00

0036389 SPCR EX S.S. N. 415 "PAULLESE" RIQUALIFICA A ROTATORIA DELLE INTERSEZIONI CON LA SP. 52 NEL COMUNE DI CASTELLEONE

21.835,86

0036515 OPERE STRADALI PER MANTI ED INTERVENTI PUNTUALI DI RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEI MANUFATTI STRADALI

718,60

0038128 INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE (MONTODINE)

45.968,82

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 744.523,28 TOTALE VINCOLO USCITE : 744.523,28AA03

A A AA04

0000007 AVANZO DI AMM.NE VINCOLATO SPESA CORRENTE

303652,7 0,00

0014092 SPESE DI PUBBLICAZIONE PER GARA GAS

500,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0014815 ONERI DA CONTENZIOSO -PROPOSTA CONCILIATIVA IN SEDE GIUDIZIALE PER CAUSA DI LAVORO

11.250,00

0016429 INCARICHI PROFESSIONALI SPECIALISTICI PER PROGETTI CONNESSI AI FINANZIAMENTI MUTUI BEI 2016-2017

36.800,00

0029551 SERVIZIO SMALTIMENTO-PIANO NUTRIA

35.000,00

0029553 SPESA PER PIANO DI CONTENIMENTO NUTRIE

10.000,00

0031182 ATTIVITA'CONCERNENTI IL CONSIGL IERE DI PARITA- TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE

1.744,38

0031183 ATTIVITA'CONCERNENTI IL CONSIGL IERE DI PARITA- INDENNITA' DI MISSIONE E DI TRASFERTA

1.300,00

0031184 ATTIVITA'CONCERNENTI IL CONSIGL IERE DI PARITA- TRASFERIMENTI CORRENTI AI COMUNI

800,00

0031185 ATTIVITA'CONCERNENTI IL CONSIGL IERE DI PARITA- TRASFERIMENTI CORRENTI A MINISTERO DELL'ISTRUZIONE-ISTITUZIONE SCOLASTICHE

1.800,00

0031186 ATTIVITA'CONCERNENTI IL CONSIGL IERE DI PARITA- TRASFERIMENTI CORRENTI AD ALTRE IMPRESE

2.800,00

0031670 INCARICHI PROFESSIONALI COLLEGATI A PROGETTI DI RINATURAZIONE E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE

18.604,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031684 SPESE PER RIPARAZIONI E MANUTENZIONI PRESSO CASCINA STELLA

9.000,00

0031685 SPESE PER MANUTENZIONI SENTIERI/AREE PRESSO CASCINA STELLA E AREE PROTETTE

8.000,00

0031686 INCARICHI PROFESSIONALI COLLEGATI A PROGETTI DI RINATURAZIONE E/O INTERVENTI DI MANUTENZIONE NEI SITI DI RETE NATURA 2000

4.427,18

0031817 INTERVENTI DISCARICA DI CASTELLEONE

110.000,00

0033929 FONDO ACCANTONAMANTO RINNOVO CONTRATTUALE ANNO 2016- FINANZIATO CON AVANZO D'AMM.2016

51.627,14

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 303.652,70 TOTALE VINCOLO USCITE : 303.652,70AA04

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 2.777.820,57 TOT. CATEGORIA USCITE 2.777.820,57A A

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LA SPESA CORRENTE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI

ANCHE CON RIGUARDO ALLA QUALITA’ DEI SERVIZI RESI E AGLI OBIETTIVI DEI SERVIZI.

Le spese correnti, pari ad €. 55.492.491,83 per il 2017, rappresentano il 56,88 % del totale delle spese,

quelle in conto capitale pari a € 29.312.385,18 (tit. II + tit. III) il 30,45 % e quelle per rimborso di prestiti,

pari ad €. 956.737,00 (Tit. IV) lo 0,98 %.

SPESA CORRENTE

Relativamente alle spese correnti si è continuato la costante attività di razionalizzazione e controllo;

soprattutto le spese di funzionamento (economato, pulizie, CED) hanno subito un drastico taglio che si

ripercuote a volte sul regolare funzionamento degli uffici, oltre al quasi dimezzamento delle spese di

personale rispetto agli anni passati.

Si è cercato con le risorse disponibili di confermare e/o ripristinare le medesime possibilità di spesa del

2016 a fronte di richieste reali che se non soddisfatte avrebbero creato un detrimento del servizio pubblico.

Sono stati previsti stanziamenti per interventi prioritari nell’ambito del funzionamento e della sicurezza

degli edifici scolastici e quelli per interventi inerenti la sicurezza stradale.

PRINCIPALI SPESE CORRENTI

descrizione importo

Spese di personale € 11.715.325,24

Locazioni passive € 2.370.000,00

Quote Enti Parco € 208.925,56

Spese condominiali e rimborsi comuni per palestre € 178.000,00

Utenze luce, acqua, gas e telefono € 1.300.000,00

Gestione calore edifici € 1.900.000,00

Spese di funzionamento uffici (economato, CED, auto..) € 881.000,00

Premi assicurativi € 603.000,00

Manutenzione edifici € 432.000,00

Manutenzione strade € 988.750,00

Sicurezza stradale polizia (intensificazione servizi polizia, canoni autovelox,

corsi nelle scuole)

€ 165.000,00

Tributi passivi € 270.000,00

Prelievo dello Stato € 21.494.596,47

Rate ammortamento mutui € 1.360.000,00

L'importo da restituire allo Stato, nell’anno 2017, pari a € 21.494.596,47, è cosi formato:

€ 8.737.569,48 - articolo 1, comma 418, della legge 190 del 2014, (riparto primo miliardo) – dl 113/2016

convertito con legge 160/2016;

€ 8.034,28 - (relativi ai tagli sulle autovetture di servizio, dati valutati in sede di conferenza stato città 23

marzo 2017);

€ 36.995,28- , consulenze e cococo – (dati valutati in sede di conferenza stato città 23 marzo 2017);

€ 3.165.699,70 - relativa al riparto dei 510 M€ tagli SIOPE (dati valutati in sede di conferenza stato città 23

marzo 2017).

€ 726.347,24, art. 19 dl 66/2016, riparto dei 69 milioni per costi della politica, DM 1/6/2016

€ 8.819.950,49 incremento al concorso alla finanza pubblica per l’anno 2016. Previsto dal comma 418 art 1

L. 190/2014 (riparto ulteriore miliardo)- dl 113/2016 convertito con legge 160/2016 art 8 comma 1bis.

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Relativamente al prelievo forzoso, il DL. 50/2017, prevede, tra gli allegati, la tabella 1 “riduzione della spesa

corrente che ciascun ente deve conseguire annualmente per gli anni 2017 e seguenti, ai sensi del comma

418 dell’art. 1 l. 190/2014”: in questa tabella la Provincia di Cremona risulta debitrice per € 26.364.012,84,

importo riferito al taglio dei 3 miliardi di euro. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10

marzo 2017, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 123 del 29 maggio 2017, di attuazione dell’articolo 1,

comma 439, della legge n. 232 del 2016, è stato attribuito, a decorrere dal 2017, un contributo in favore

delle province delle regioni a statuto ordinario pari a 650 milioni di euro e in favore delle città

metropolitane delle regioni a statuto ordinario pari a 250 milioni per l’intero comparto; al nostro Ente il

DPCM riconosce l’importo di € 8.806.492,87, sicché l’importo effettivamente dovuto ammonta ad €

17.557.519,97 (comprendente solo gli importi maturati nel 2015 e nel 2016).

Le province e le CM sono conseguentemente autorizzate a non iscrivere nell’entrata del proprio bilancio il

predetto contributo, e ad iscrivere in spesa il concorso alla finanza pubblica di cui all’art. 1, comma 418, al

netto dell’importo corrispondente al contributo stesso.

Di conseguenza l’importo originario del contributo alla finanza pubblica, pari ad € 26.364.012,84, depurato

del contributo degli artt. 4 e 5 del DPCM, pari a € 8.806.492,87 si riduce ad € 17.557.519,97 e pertanto

detto importo è stato iscritto a bilancio.

Per un maggior dettaglio si rimanda all’analisi delle spese per missioni e programmi.

FUNZIONI FONDAMENTALI

Con deliberazione n. 96 assunta in data 24 agosto 2017 l’Ente ha attestato, ai sensi dell’art. 174, comma

1 del TUEL, uno squilibrio della situazione corrente annuale 2017, riferita alle sole funzioni

fondamentali, di €. -2.597.406,91. Già con propria deliberazione n. 76 del 30 giugno 2017 era stato

accertato un disequilibrio di parte corrente, di circa 3 milioni di euro, dovuto principalmente alle

seguenti motivazioni:

- le misure di assegnazione di ulteriori risorse finanziarie alle province contenute nel decreto

50/17 convertito con legge 96/2017 non sono assolutamente sufficienti a garantire l’equilibrio di parte

corrente e a poter predisporre una proposta di bilancio 2017 in equilibrio;

- i tagli dei trasferimenti erariali e l’aumento delle richieste di contributo alla finanza pubblica,

dagli anni 2012 fino ad arrivare alla L.190/2014, non vengono assolutamente compensati dai contributi

straordinari riconosciuti sia dal DPCM, per annullare l’ulteriore aumento dei contributi alla finanza

locale previsti nel 2017, e sia dallo stesso D. L. 50/2017 convertito con l. 96/2017. Questi ultimi infatti si

sono fermati a 180 milioni per tutte le Province mentre in realtà il fabbisogno, certificato da SOSE spa è

di 651 milioni di euro.

- il riparto avvenuto con DM del 14 luglio 2017 ha confermato alla Provincia di Cremona la

somma di € 2.405.492,76, oltre € 1.526.496,77 per la manutenzione straordinaria delle strade

provinciali, appostazioni già considerate nello schema di bilancio predisposto alla data del 30/06/2017.

In sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, il 12 luglio, è stata sancita l’intesa per il

riconoscimento di un ulteriore contributo pari a € 72 milioni a favore delle Province, per l’esercizio delle

funzioni fondamentali: tale intesa è stata formalizzata nell’art 15 quinquies del dl 91/2017 convertito in

data 3/08/2017 con legge 123.

Il Presidente dell’UPI (Unione Province Italiane), con nota datata 31/07/2017 propone alle Province che

non riescono a raggiungere l’equilibrio di bilancio 2017, dopo la conversione in legge del D.L. n.50/2017,

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l’adozione di un provvedimento che dia atto del disequilibrio di parte corrente per l’esercizio delle

funzioni fondamentali, che verrà preso come base per il riparto dell’ulteriore finanziamento di 72 M€

stanziato dall’art. 15 quinquies del dl 91/2017 convertito con legge 123 in data 3/08/2017;

Il Responsabile dei Servizi Finanziari con relazione del 21 agosto 2017 in attuazione della predetta

normativa, ha trasmesso all’Amministrazione uno schema di bilancio 2017 aggiornato e completo

attestando che:

· lo squilibrio della situazione corrente, emergente dall’allegato 9 del D.Lgs. 118/2011 – equilibri di

bilancio – e coerente con lo schema di bilancio presentato, è pari a €. -2.597.406,91 ed è relativo alle

sole funzioni fondamentali senza che nella determinazione dello stesso incidano, in alcun modo,

risorse destinate a funzioni non fondamentali, per carenza di risorse regionali destinate alla copertura

delle medesime;

· lo squilibrio emerge nonostante l’applicazione “integrale” dell’avanzo di cui all’articolo 18, c. 1

lett. b) del dl 50/17, avanzo sia libero, sia destinato come risultante dal rendiconto di gestione 2016;

· lo squilibrio è rilevato nonostante la previsione in bilancio 2017 di “tutte le risorse e gli interventi

straordinari” previsti dal D.L. 50/2017 convertito dalla legge 96/2017 e le risorse 2017 a legislazione

vigente;

· l'Ente ha aderito anche per il 2017 al differimento delle rate di ammortamento dei mutui, in

scadenza il 30 giugno ed il 31 dicembre 2017, in rate semestrali costanti dal giugno 2018 al dicembre

2027, in qualità di ente locale colpito dal sisma del maggio 2012, così coma approvato con

deliberazione del Presidente n. 55 del 24 maggio 2017.

L’attestazione di queste circostanze è stata asseverata dal Collegio dei revisori del conto; sia il

Responsabile del servizio finanziario che il Collegio dei revisori hanno espresso parere contrario sullo

schema di bilancio 2017 presentato, in quanto non rispetta l’art.162 c.6 del TUEL, che prescrive il

pareggio finanziario complessivo e l’equilibrio della situazione corrente.

Tali dati sono stati tempestivamente trasmessi ad UPI entro il 4 settembre 2017, in preparazione

all’incontro con il Governo.

in data 21 settembre 2017 la Conferenza Stato-Città ha sancito positivamente l'intesa in merito ai criteri

da utilizzare per il riparto di 72 milioni di euro predisposti da UPI (Unione Province d'Italia). I criteri

proposti da UPI, approvati dopo gli incontri dei Presidenti delle Province che hanno dichiarato un

disequilibrio di parte corrente sulle funzioni fondamentali, tenutesi in data 13 e 20 settembre,

prevedono l'assegnazione di 1 milione di euro a tutte le 32 Province interessate.

I restanti 40 milioni di euro, sono stati divisi equamente in base al numero degli alunni frequentanti gli

istituti scolastici superiori gestiti dalle Province e i chilometri di strade provinciali manutenuti, con la

previsione dell'applicazione di una percentuale massima del 70 % sul l'importo del disequilibrio

attestato entro il 4 settembre 2017. L'ipotesi di riparto che scaturisce dall'applicazione dei criteri

evidenzia il riconoscimento alla Provincia di Cremona dell'importo di € 1.818.184, rispetto ad un

disequilibrio dichiarato pari ad € 2.597.406,91, con una differenza pari ad € 779.222,91.

La proposta di bilancio è stata predisposta considerando l'intero squilibrio, poiché si ritiene

comunque possibile che la differenza tra l'importo dichiarato quale disequilibrio e il contributo

calcolato, possa essere coperta da eventuali e probabili maggiori entrate che al momento delle

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redazione dell'attestazione del disequilibrio non possedevano ancora i requisiti per qualificarle crediti

certi, liquidi ed esigibili.

L'Ente si impegna pertanto a perseguire tali maggiori entrate, attivando tutte le procedure necessarie

affinché si possa procedere a breve alla redazione delle conseguenti variazioni di bilancio.

291

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

7) LIMITI DI INDEBITAMENTO DI CUI ALLA

SEZIONE 2.7 SES

292

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019Provincia di Cremona

ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex

art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000

COMPETENZAANNO 2017

COMPETENZAANNO 2018

COMPETENZAANNO 2019

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

1) Entrate correnti di natura tributara, contributiva e perequativa (Titolo I) 36.131.109,73 26.082.723,72 26.649.368,57(+)

2) Trasferimenti correnti (Titolo II) 11.801.177,25 17.264.602,09 16.430.545,84(+)

3) Entrate extratributarie (Titolo III) 6.489.815,65 9.366.293,10 8.451.867,84(+)

TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI 54.422.102,63 52.713.618,91 51.531.782,25

5.442.210,26 5.271.361,89 5.153.178,23Livello massimo di spesa annuale (+)

SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cuiall'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/ 2016

425.510,00 4.033.135,70 3.909.313,36(-)

0,00 586,19 2.561,04Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cuiall'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso

(-)

28.110,00 28.110,00 28.110,00Contributi erariali in c/interessi su mutui (+)

0,00 0,00 0,00Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di (+)

5.044.810,26 1.265.750,00 1.269.413,83Ammontare disponibile per nuovi interessi

TOTALE DEBITO CONTRATTO

87.556.097,92 86.599.360,92 83.079.269,70Debito contratto al 31/12/ 2016 (+)

0,00 468.951,89 1.125.000,00Debito autorizzato nell'esercizio in corso (+)

87.556.097,92 87.068.312,81 84.204.269,70TOTALE

0,00 0,00 0,00Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di altre Amministrazioni pubbliche e dialtri soggetti

DEBITO POTENZIALE

0,00 0,00 0,00 di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento

0,00 0,00 0,00Garanzie che concorrono al limite di indebitamento

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

8) EQUILIBRI DELLA SITUAZIONE CORRENTE

E GENERALI DEL BILANCIO E RELATIVI

EQUILIBRI IN TERMINI DI CASSA (QGR)

294

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QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO 2017 - 2019Provincia di Cremona

ENTRATE CASSA ANNO DIRIFERIMENTO DEL

BILANCIO 2017

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2017

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2018

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2019

SPESE CASSA ANNO DIRIFERIMENTO DEL

BILANCIO 2017

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2017

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2018

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2019

Fondo di cassa presunto all'iniziodell'esercizio

28.954.448,38

Utilizzo avanzo presunto di amministrazione 2.777.820,57 0,00 0,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00

di cui Utilizzo Fondo anticipazioni di liquidità 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 7.803.850,47 649.291,21 543.653,72

27.902.875,33 26.649.368,57 26.647.418,57 26.647.418,57 54.370.474,07 55.492.491,83 42.370.135,45 37.784.812,27Titolo 1 - Spese correntiTitolo 1 -Entrate correnti di naturatributaria, contributiva eperequativa

14.818.446,04 16.430.545,84 11.809.612,26 7.501.504,78 - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 573.134,72 543.653,72 543.653,72Titolo 2 - Trasferimenti correnti

7.549.832,22 8.451.867,84 7.329.013,01 7.103.908,82Titolo 3 - Entrate extratributarie

- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 76.156,49 0,00 0,0015.925.507,88 17.548.160,72 11.386.089,76 33.969.171,21

Titolo 2 - 19.327.078,93 23.212.385,18 11.931.198,14 35.094.171,21Spese in conto capitaleTitolo 4 - Entrate in conto capitale

6.776.177,19 6.100.000,00 0,00 0,006.100.000,00 6.100.000,00 0,00 0,00Titolo 3 - Spese per incremento di

attività finanziarie

Titolo 5 - Entrate da riduzione di attivitàfinanziarie

- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

72.972.838,66Totale entrate finali ................... 75.179.942,97 57.172.133,60 75.222.003,38 Totale spese finali ................ 79.797.553,00 84.804.877,01 54.301.333,59 72.878.983,48

0,00 0,00 468.951,89 1.125.000,00956.737,00 956.737,00 3.989.043,11 4.011.673,62Titolo 4 - Rimborso di prestiti

Titolo 6 - Accensione di prestiti0,00 0,00 0,00 di cui Fondo anticipazioni di liquidità

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni daistituto tesoriere/cassiere

Titolo 7 - Anticipazioni da istitutotesoriere/cassiere

9.402.658,00 11.797.900,00 11.797.900,00 11.797.900,00 Titolo 7 - 8.377.658,00 11.797.900,00 11.797.900,00 11.797.900,00Spese per conto terzi e partitedi giro

Titolo 9 - Entrate per conto di terzi epartite di giro

82.375.496,66Totale Titoli 86.977.842,97 69.438.985,49 88.144.903,38 Totale Titoli 89.131.948,00 97.559.514,01 70.088.276,70 88.688.557,10

111.329.945,04TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 97.559.514,01 70.088.276,70 88.688.557,10 89.131.948,00 97.559.514,01 70.088.276,70 88.688.557,10TOTALE COMPLESSIVO SPESE

22.197.997,04Fondo di cassa finale presunto

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019Provincia di Cremona

EQUILIBRI DI BILANCIO

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2017

COMPETENZAANNO 2018

COMPETENZAANNO 2019

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 28.954.448,38

A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti 2.884.149,29 573.134,72 543.653,72(+)

AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente 0,00 0,00 0,00(-)

B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 51.531.782,25 45.786.043,84 41.252.832,17(+)

0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinabilial rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

0,00 0,00 0,00(+)

55.492.491,83 42.370.135,45 37.784.812,27D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-)

di cui:

573.134,72 543.653,72 543.653,72 - fondo pluriennale vincolato

1.693.000,00 593.000,00 593.000,00 - fondo crediti di dubbia esigibilità

0,00 0,00 0,00E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-)

956.737,00 3.989.043,11 4.011.673,62F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e prestitiobbligazionari

(-)

0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti

0,00 0,00 0,00 di cui Fondo anticipazioni di liquidità

G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) -2.033.297,29 0,00 0,00

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162,COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

2.033.297,29 0,00 0,00H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+)

0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti

0,00 0,00 0,00I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifichedisposizioni di legge

(+)

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base aspecifiche disposizioni di legge

0,00 0,00 0,00(-)

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estizione anticipata di prestiti0,00 0,00 0,00(+)

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE

0,000,00 0,00 0,00O=G+H+I-L+M

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019Provincia di Cremona

EQUILIBRI DI BILANCIO

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2017

COMPETENZAANNO 2018

COMPETENZAANNO 2019

P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento 744.523,28 0,00 0,00(+)

Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale 4.919.701,18 76.156,49 0,00(+)

R) Entrate Titoli 4.00 - 5.00 - 6.00 23.648.160,72 11.855.041,65 35.094.171,21(+)

0,00 0,00 0,00C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati alrimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

(-)

0,00 0,00 0,00I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifichedisposizioni di legge

(-)

0,00 0,00 0,00S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (-)

0,00 0,00 0,00S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo termine (-)

0,00 0,00 0,00T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-)

0,00 0,00 0,00L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base aspecifiche disposizioni di legge

(+)

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estizione anticipata di prestiti(-) 0,00 0,00 0,00

23.212.385,18 11.931.198,14 35.094.171,21U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-)

76.156,49 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa

6.100.000,00 0,00 0,00V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-)

0,00 0,00 0,00E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+)

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

0,00 0,00 0,00Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019Provincia di Cremona

EQUILIBRI DI BILANCIO

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2017

COMPETENZAANNO 2018

COMPETENZAANNO 2019

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine 0,00 0,00 0,00(+)

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine 0,00 0,00 0,00(+)

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria 0,00 0,00 0,00(+)

X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine 0,00 0,00 0,00(-)

X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine 0,00 0,00 0,00(-)

0,00 0,00 0,00Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-)

EQUILIBRIO FINALE

0,00 0,00 0,00W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y

C) Si tratta delle entrate in conto capitale relative ai soli contributi agli investimenti destinati al rimborso prestiti corrispondenti alla voce del piano dei contifinanziario con codifica E.4.02.06.00.000.

E) Si tratta delle spese del titolo 2 per trasferimenti in conto capitale corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.2.04.00.00.000.

S1) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codificaE.5.02.00.00.000.

T) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle altre entrate per riduzione di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica E.5.04.00.00.000.

X1) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codificaU.3.02.00.00.000.

Y) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle altre spese per incremento di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica U.3.04.00.00.000.

S2) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica E.5.03.00.00.000.

X2) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica U.3.03.00.00.000.

Equilibio di parte corrente (O) 0,00 0,00 0,00

Utilizzo risultato di amministrazione per il finanziamento di spese correnti (H) 2.033.297,29(-)

Equilibrio di parte corrente ai fini della copertura degli investimenti plurien. -2.033.297,29 0,00 0,00

Saldo corrente ai fini della copertura degli investimenti pluriennali:

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

9) PROSPETTO DI VERIFICA DEI VINCOLI DI

FINANZA PUBBLICA DI CUI ALLA SEZIONE

2.8 SES

299

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017 - 2019Provincia di Cremona

PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLIDI FINANZA PUBBLICA

EQUILIBRIO DI BILANCIO DI CUI ALL'ART. 9 DELLA LEGGE N. 243/2012

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2017

COMPETENZAANNO 2018

COMPETENZAANNO 2019

A1) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti 2.884.149,29 573.134,72 543.653,72(+)

A2) Fondo pluriennale vincolato di entrata in conto capitale al netto delle quote finanziate dadebito

4.392.111,69 0,00 0,00(+)

A3) Fondo pluriennale vincolato di entrata per partite finanziarie 0,00 0,00 0,00(+)

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata (A1 + A2 + A3) 7.276.260,98 573.134,72 543.653,72(+)

B) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 26.649.368,57 26.647.418,57 26.647.418,57(+)

16.430.545,84 11.809.612,26 7.501.504,78C) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei saldi di finanza pubblica (+)

8.451.867,84 7.329.013,01 7.103.908,82D) Titolo 3 - Entrate extratributarie (+)

17.548.160,72 11.386.089,76 33.969.171,21E) Titolo 4 - Entrate in c/capitale (+)

6.100.000,00 0,00 0,00F) Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie (+)

630.000,00 0,00 0,00G) SPAZI FINANZIARI ACQUISITI (1) (+)

54.919.357,11 41.826.481,73 37.241.158,55H1) Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale vincolato (+)

573.134,72 543.653,72 543.653,72H2) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (+)

1.693.000,00 593.000,00 593.000,00H3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (2) (-)

0,00 0,00 0,00H4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione) (-)

0,00 0,00 0,00H5) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3) (-)

53.799.491,83 41.777.135,45 37.191.812,27H) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (H=H1+H2-H3-H4-H5) (+)

23.136.228,69 11.931.198,14 35.094.171,21I1) Titolo 2 - Spese in c/ capitale al netto del fondo pluriennale vincolato (+)

0,00 0,00 0,00I2) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al netto delle quote finanziate da debito (+)

0,00 0,00 0,00I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (2) (-)

0,00 0,00 0,00I4) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3) (-)

23.136.228,69 11.931.198,14 35.094.171,21I) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4) (-)

6.100.000,00 0,00 0,00L) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria (L=L1 + L2) (-)

6.100.000,00 0,00 0,00L1) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria al netto del fondo pluriennale vincolato(+)

0,00 0,00 0,00L2) Fondo pluriennale vincolato per partite finanziarie (+)

0,00 0,00 0,00M) SPAZI FINANZIARI CEDUTI (1) (-)

50.483,43 4.036.934,73 3.479.673,62N) EQUILIBRIO DI BILANCIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 9 DELLA LEGGE N. 243/2012 (4)(N=A+B+C+D+E+F+G-H-I-L-M)

1) Gli spazi finanziari acquisiti o ceduti attraverso i patti regionalizzati e nazionali sono disponibili all'indirizzo http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/ - Sezione Pareggio bilancio e Pattostabilità e all'interno dell'applicativo del pareggio al modello VARPATTI. Nelle more della formalizzazione dei patti regionali e nazionali, non è possibile indicare gli spazi che si prevede diacquisire. Indicare solo gli spazi che si intende cedere..

2) Al fine di garantire una corretta verifica dell'effettivo rispetto del saldo, indicare il fondo crediti di dubbia esigibilità al netto dell'eventuale quota finanziata dall'avanzo (iscritto in variazione aseguito dell'approvazione del rendiconto).

3) I fondi di riserva e i fondi speciali non sono destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Indicare solo i fondi non finanziati dall’avanzo.

4) L'ente è in equilibrio di bilancio ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 243 del 2012 se la somma algebrica degli addendi del prospetto, da (A) a (M) è pari a 0 o positivo, salvo gli enti cui èrichiesto di conseguire un saldo positivo, che sono in equilibrio se presentano un risultato pari o superiore al saldo positivo richiesto.

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

10)

- PIANO ANNUALE DEGLI INCARICHI 2017

(DCP 57/2016)

- TABELLA DI AGGIORNAMENTO LIMITE

ANNO 2017

301

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N. d'ord.57 reg deliberazioni

CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONAEstratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del

16/12/2016

L'anno duemilasedici, questo giorno sedici del mese di dicembre alle ore 17:45 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.:

Presenti AssentI

Abruzzi Paolo X -

Azzali Rosolino X -

Barbaglio Ernesto Roberto X -

Bonaldi Stefania - X

Calvi Fabio Maria Martino X -

Cavazzini Ivana X -

Lupo Stanghellini Giuseppe - X

Rossoni Giovanni X -

Sisti Alberto X -

Uberti Virgilio Giuseppe - X

Vairani Diego - X

Ventura Marcello Maria - X

Viola Davide X -

Presenti n. 8 Assenti n. 5

Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Dott.ssa Maria Rita Nanni

Il Presidente, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno.

2016 / 57 1 di 4

PIANO ANNUALE DEGLI INCARICHI - RIDEFINIZIONE PROGRAMMA PER L' ANNO 2016 E DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE ANNO 2017

302

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All'appello iniziale risultano presenti il Presidente e n. 7 consiglieri, ed assenti n. 5 (Bonaldi, Lupo Stanghellini, Uberti, Vairani e Ventura).

Udita la relazione del Presidente Viola

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

DECISIONE

- ridefinisce il limite complessivo degli incarichi per l'anno 2016 in € 1.210.228,93 approvando nel contempo il piano degli incarichi 2016 (Allegato A) aggiornato a seguito delle variazioni richieste dai settori.

- approva il piano complessivo degli incarichi anno 2017 (Allegato B) che contiene l'elencazione delle previsioni di supporto specialistico necessarie ai Settori per lo svolgimento delle loro attività istituzionali.

- prende atto che, secondo quanto stabilito dall'art. 46 comma 3 Legge n. 133/2008, l'importo complessivo di spesa per gli incarichi di qualsiasi natura giuridica previsti nel corso del 2017 ammonta ad € 948.648,83 e che tale limite massimo di spesa verrà inserito nel Bilancio di previsione 2017/2019.- dà atto che gli incarichi previsti nella programmazione dovranno rispettare, sino all'approvazione del bilancio di previsione 2017/2019, i dettati stabiliti dall'art. 163 TUELL in tema di gestione ed esercizio provvisorio, oltre quanto stabilito rispetto alle limitazioni di spesa con DCP 46/2016 per i soli incarichi finanziati da mezzi provinciali.- dà altresì atto che gli affidamenti finanziati con avanzo di amministrazione vincolato sono subordinati al rispetto dei limiti imposti per il raggiungimento dell'obiettivo di finanza pubblica 2017 e dal rispetto degli equilibri di bilancio di parte corrente.-dà atto sin d'ora che la programmazione di cui all'allegato B), che verrà inserita nel Documento unico di programmazione 2017/2019, dovrà tener conto di quanto definitivamente previsto dalla legge di stabilità 2017. Con votazione unanime e palese dichiara immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 al fine di dar corso alla programmazione degli incarichi.

________________________________________________________________________

MOTIVAZIONI

A seguito delle variazioni richieste dai settori occorre ridefinire il limite massimo della spesa anno 2016 per incarichi di lavoro autonomo e collaborazione.Occorre definire inoltre per l'anno 2017 il limite massimo della spesa annua per incarichi di lavoro autonomo e collaborazione ed individuare negli obiettivi del Documento Unico di Programmazione gli incarichi che ciascun Settore potrà assegnare nel corso dell'esercizio 2017.

________________________________________________________________________

PERCORSO ISTRUTTORIO

L' art. 46 comma 3 della Legge n. 133 del 06/08/2008 stabilisce che il limite massimo della spesa annua per incarichi di lavoro autonomo e collaborazione, è fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali. A tale riguardo negli obiettivi operativi individuati nel D.U.P. dovrà essere riportata la frase “verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione”.

2016 / 57 2 di 4303

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Gli uffici hanno predisposto una proposta di piano degli incarichi per l'esercizio 2017 (allegato B), che riporta dettagliatamente le previsioni di supporto specialistico necessario ad ogni singolo Settore per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, la cui somma complessiva è pari ad €. 948.648,83.

Corre l'obbligo di ricordare che l'art. 1, comma 420, della legge n. 190/2014 prevede, tra l'altro, a decorrere dal 1 gennaio 2015, per le province delle regioni a statuto ordinario, il divieto:

- alla lettera e) di attivare rapporti di lavoro ai sensi degli articoli 90 e 110 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni. I rapporti in essere ai sensi del predetto articolo 110 cessano alla naturale scadenza ed è fatto divieto di proroga degli stessi;

- alla lettera f) di instaurare rapporti di lavoro flessibile di cui all'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2012, n. 122, e successive modificazioni (co.co.co);

- alla lettera g) di attribuire incarichi di studio e consulenza.

La programmazione del 2017 di cui al presente atto dovrà pertanto necessariamente essere interpretata nel rispetto di quanto stabilito nel testo definitivo della legge di stabilità per il 2017, non disponibile alla data di adozione del presente atto.

Delibera del Presidente n. 195 dell’8/11/2016 con la quale si da atto del mantenimento dell'assetto organizzativo come delineato dall'atto n.137/2016, e si proroga fino al 31 gennaio 2017 l’incarico di direzione del settore Risorse Economiche e Finanziarie, di cui agli atti n. 163 del 21.8.2015 e n. 207 del 26.10.2015 in capo all’avv. Massimo Placchi;

Verbale di proclamazione a Presidente della Provincia del 07.11.2016 prot. 87356;

Delibera di Consiglio Provinciale n.37 del 21.10.2016, esecutiva, "Documento unico di programmazione 2016/2018, bilancio di previsione 2016/2018 e relativi allegati: approvazione e salvaguardia degli equilibri di bilancio.";

Deliberazione del Vice Presidente n. 191 del 28 ottobre 2016 avente ad oggetto: “Ciclo della performance 2016 - approvazione PEG e piano dei centri di costo esercizio 2016.

________________________________________________________________________

NORMATIVA

- Art. 24 dello Statuto provinciale; - Art. 1, comma 420, della legge n. 190/2014;- L. 133/2008 art. 46 comma 3; - D.G.P. n. 207/2013;- d.lgs 118/2011 nel testo aggiornato con d.lgs 126/2014.

________________________________________________________________________

FINANZIAMENTO

La spesa sarà imputata sui pertinenti capitoli del bilancio provinciale. ________________________________________________________________________

ADEMPIMENTI CONSEGUENTI

Comunicazione del presente atto ai Settori. ________________________________________________________________________

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE

- Allegato “A” - ridefinizione programma incarichi anno 2016.- Allegato “B” - previsione incarichi anno 2017 e quantificazione limite complessivo.

2016 / 57 3 di 4304

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________________________________________________________________________

PARERI

Il Dirigente del SETTORE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIEha espresso sulla proposta deliberativa parere favorevole di regolarità tecnico-amministrativa ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000.

Il parere di regolarità contabile ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000, espresso dal Dirigente del SETTORE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE, è allegato al presente atto.

…. omissis…...

Nessun Consigliere chiede di intervenire, per cui il Presidente pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta l'esito della votazione: presenti e votanti: Presidente e n. 7 Consiglieri; favorevoli Presidente e n. 7 Consiglieri. La deliberazione è approvata all'unanimità.

Il Presidente pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta l'esito della votazione: presenti e votanti : Presidente e n. 7 Consiglieri; favorevoli: Presidente e n.7 Consiglieri. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.

Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Davide Viola Dott.ssa Maria Rita Nanni

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni.

2016 / 57 4 di 4305

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RIDEFINIZIONE PROGRAMMA INCARICHI PER L’ANNO 2016 (All. A)

incarichi professionali importo finanziamento

TOT. STAFF E AREA VASTA - - RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

TOT. RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE - -

AGRICOLTURA E AMBIENTE incarico per la stima dei danni alle colture agricole incarico professionale 15.000,00

incarico professionale 20.000,00

incarico professionale 18.604,00

TOT. AGRICOLTURA E AMBIENTE 53.604,00 53.604,00 RISORSE UMANE, SALUTE E SICUREZZA incarico sorveglianza sanitaria ai sensi D.lgs 81/2008 incarico professionale 15.000,00 mezzi prov.li

TOT. RISORSE UMANE SALUTE E SICUREZZA 15.000,00 15.000,00

- -

PATRIMONIO E PROVVEDITORATO

TOT. PATRIMONIO E PROVVEDITORATO - -

TOT. PROGRAMM INFRAST E SERVIZI - -

TOT. MANUT. E SVILUPPO RETE STRADALE - -

LAVORO, FORMAZIONE

incarico professionale 66.000,00

incarico professionale

48.034,93incarico professionale

incarico professionale

TOTALE LIMITE COMPLESSIVO art. 43 c.3 L. 133/08

STAFF E AREA VASTAPROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONEPOLITICHE SOCIALI POLIZIA PROVINCIALELEGALE

Risorse da avanzo vincolato correnteE 6300 (rimborsi vari per attività faunistiche) U 29630/60

__________E 2208 (R.L. x caccia) U 29630/53

incarico professionale per attività di supporto e coordinamento per le azioni e i programmi di informazione collegati al Progetto Cariplo

E 3106 Contributo Fond. Cariplo per progetto "Anche noi nel nostro piccolo….U 31937/00 ______E 2007 U 31666 Contributi da R.L. a favore di enti gestori riserve Naturali/Rete Natura 2000

incarico professionale per attività di supporto e coordinamento per le azioni e i programmi di rinaturazione e miglioramento ambientale collegati a Progetto Cariplo,

finanziato da avanzo corrente di amministrazione derivante da contributo regionale introitato (Cap. E 2006).

COMUNICAZIONE SERV. INFORM CULTURA E TURISMO

TOT. COMUNICAZIONE SERV. INFORM CULTURA E TURISMO

PROGRAMMAZIONE e INFRASTRUTTURE STRADALI

MANUTENZIONE E SVILUPPO RETE STRADALE

azioni di sistema Piano Disabili (tutoraggio tirocini, valutazione, formazione operatori, ecc.)

Azioni di sistema Piano disabili

2015/2016 (risorse regionali)

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili per Crema e Soresina Assistenza Tecnica

Piano disabili 2015/2016 (risorse

regionali)

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili per Casalmaggiore

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili e coordinamento tavoli

306

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incarico professionale

50.000,00incarico professionale

incarico professionale

gestione progetti per integrazione politiche del lavoro e sociali incarico professionale 53.000,00

incarico professionale 47.000,00

incarico professionale 53.000,00

incarico professionale 47.000,00

interventi integrati politiche lavoro e sociali incarico professionale 100.000,00

orientatori e esperti IDO presso i CPI incarico professionale 500.000,00

orientatori QUAR-K incarico professionale 40.000,00

esperto scouting aziendale incarico professionale 37.590,00

valutazione percorso empowerment incarico professionale 10,000.00

interventi di politica attiva a favore dei giovani incarico professionale 50.000,00

interventi di conciliazione famiglia-lavoro incarico professionale 20.000,00 ARCA 2 e progetto ALI

incarico professionale 15.000,00

incarico professionale 15.000,00

TOT. LAVORO, FORMAZIONE 1.141.624,93 1.141.624,93

TOT. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI - -

TOTALE COMPLESSIVO SETTORI 1.210.228,93 1.210.228,93

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili e coordinamento tavoli Assistenza Tecnica

Piano disabili 2016/2017 (risorse

regionali)

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili per Crema e Soresina

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili per Casalmaggiore

risorse Accordo attuativo con ASL per conciliazione famiglia-lavoro, progetto ARCA con Comune di CR, DUL, GG, NEXT

rendicontazione progetto WEL(L)-FARE LEGAMI, progetto QUAR-K, DUL e GG

risorse DUL, GG e NEXT

gestione progetti per conciliazione famiglia-lavoro e wellfare generativo

risorse Accordo attuativo con ASL per conciliazione famiglia-lavoro, risorse progetto ARCA con Comune di CR e risorse progetto WEL(L)-FARE LEGAMI

rendicontazione progetti DUL e GG

risorse FSE Dote Unica Lavoro e GG (capitolo 31108) e risorse NEXT (capitolo 31121)

risorse fondi strutturali UE

risorse regionali e ministeriali per

interventi di politica attiva del lavoro (Dote Unica Lavoro - Dote Garanzia Giovani)

Progetto QUAR-K (Fondazione

Comunitaria della provincia di Cremona)

Progetto WELLFARE LEGAMI (risorse provenienti dal

Comune di Cremona)

Progetto WELLFARE LEGAMI (risorse provenienti dal

Comune di Cremona)

Piano Territoriale Giovani (Comune di

Cremona)

interventi di riorientamento e rimotivazione degli studenti a rischio di abbandono scolastico e formativo (ambito cremasco)

(risorse regionali - piano orientamento)

interventi di riorientamento e rimotivazione degli studenti a rischio di abbandono scolastico e formativo (ambito cremonese)

(risorse regionali - piano orientamento)

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI

307

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PREVISIONE INCARICHI ANNO 2017 E QUANTIFICAZIONE LIMITE COMPLESSIVO (All. B)

incarichi professionali importo finanziamento

TOT. COORDINATORE FUNZIONALE - -

SEGRETERIA GENERALE

TOT. SEGRETERIA GENERALE - -

RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

TOT. RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE - -

RISORSE UMANE APPALTI E PROVVEDITORATO incarico sorveglianza sanitaria ai sensi D.lgs 81/2008 incarico professionale 15.000,00 mezzi prov.li

TOT. RISORSE UMANE APPALTI E PROVVEDITORATO 15.000,00 15.000,00

SISTEMI INFORMATIVI E POLITICHE EUROPEE

TOT. SISTEMI INFORMATIVI E POLITICHE EUROPEE - -

PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA

TOT. PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA - -

INFRASTRUTTURE STRADALI

TOT. INFRASTRUTTURE STRADALI - -

LAVORO E FORMAZIONEincarico professionale 16.676,75

incarico professionale 30.000,00

incarico professionale

38.620,23incarico professionale

incarico professionale

incarico professionale 60.000,00

incarico professionale 29.982,00

incarico professionale 28.980,00

incarico professionale 500.000,00

orientatori presso i CPI incarico professionale 71.611,97

incarico professionale 39.746,70

esperto di scouting aziendale incarico professionale 20.000,00

incarico professionale 5.000,00

TOTALE LIMITE COMPLESSIVO art. 43 c.3 L. 133/08

COORDINATORE FUNZIONALE - AFFARI LEGALI, POLITICHE SOCIALI, PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE

azioni di sistema Piano Disabili (tutoraggio ai tirocini avviati dalla Provincia

Azioni di sistema Piano disabili 2015 (risorse regionali)

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili (valutazione del potenziale)

Servizio preliminare alle Doti – Piano disabili 2015

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili per Crema e Soresina

Assistenza Tecnica Piano disabili 2016 (risorse regionali)

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili per Casalmaggiore

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili per Cremona

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei disabili (Dote impresa 2017/2018)

Assistenza Tecnica – Doti Impresa 2017/2018

progettazione e gestione di interventi per l’integrazione delle politiche del lavoro e delle politiche sociali

POR FSE Lombardia, Piano nazionale Garanzia Giovani

rendicontazione di progetti finanziati dai fondi struttural e da altre fonti di finanziamento disciplinate da regole analoghe

Programmazione apprendistato e piano nazionale Garanzia Giovani

servizi e interventi integrati di politiche del lavoro e politiche sociali (job club, orientamento al lavoro, ecc)

POR FSE Lombardia, Piano nazionale Garanzia Giovani, PON FSE “Inclusione”

Progetto Quark e Piano nazionale Garanzia Giovani

esperti IDO (servizio di Incontro Domanda – Offerta di lavoro) presso i CPI

Progetto Quark e Piano nazionale Garanzia Giovani

Progetto WELLFARE LEGAMI (risorse Cariplo provenienti dal

Comune di Cremona) – Seconda e terza annualità

valutazione di servizi e interventi integrati di politiche del lavoro e politiche sociali

Progetto WELLFARE LEGAMI (risorse Cariplo provenienti dal

Comune di Cremona)

308

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incarico professionale 40.000,00

incarico professionale 30.000,00

TOT. LAVORO E FORMAZIONE 910.617,65 910.617,65

AMBIENTE E TERRITORIO

incarico professionale

18.604,00

incarico professionale

4.427,18

TOT. AMBIENTE E TERRITORIO 23.031,18 23.031,18

TOTALE COMPLESSIVO SETTORI 948.648,83

servizi per promuovere l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (minori stranieri non accompagnati, adulti stranieri, titolari di SIA

SIA – Sostegno all’inclusione attiva – PONFSE “Inclusione” -

SPRAR

servizi per promuovere l’inserimento lavorativo previsti dal FPA (Fondo Nazionale per le Politiche attive)

Progetto FPA (Fondo nazionale per le Politiche Attive) per il

tramite di Mestieri consorzio di coop. Soc.

progetti di rinaturazione e miglioramento ambientale nell’ambito del progetto CARIPLO “Dal Morbasco al Po- paesaggi in rete…….”

Finanziato da avanzo di amministrazione -U cap. 31670

progetti di rinaturazione e miglioramento ambientale nell’ambito del progetto CARIPLO “Dal Morbasco al Po- paesaggi in rete…….”

E cap. 2007 Contribuiti da R.L. a favore di enti gestori riserve Naturali/Rete Natura 2000U cap. 31663

309

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PREVISIONE INCARICHI ANNO 2017 E QUANTIFICAZIONE LIMITE COMPLESSIVO – integrato con variazioni settembre 2017 (All. B)

incarichi professionali importo finanziamento missione programma obiettivo TOTALE LIMITE

COMPLESSIVO

art. 43 c.3 L.

133/08

TOT. COORDINATORE FUNZIONALE - -

SEGRETERIA GENERALE

TOT. SEGRETERIA GENERALE - -

RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

TOT. RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

- -

RISORSE UMANE APPALTI E PROVVEDITORATO

incarico sorveglianza sanitaria ai sensi D.lgs

81/2008

incarico

professionale 15.000,00 mezzi prov.li 1 10 1TOT. RISORSE UMANE APPALTI E

PROVVEDITORATO 15.000,00 15.000,00

SISTEMI INFORMATIVI E POLITICHE EUROPEE

TOT. SISTEMI INFORMATIVI E POLITICHE

EUROPEE - -

PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA

TOT. PATRIMONIO ED EDILIZIA SCOLASTICA

- -

INFRASTRUTTURE STRADALI

TOT. INFRASTRUTTURE STRADALI - -

LAVORO E FORMAZIONE

azioni di sistema Piano Disabili (tutoraggio ai

tirocini avviati dalla Provincia

incarico

professionale16.676,75

Azioni di sistema Piano

disabili 2015 (risorse

regionali)

15 3 4

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei

disabili (valutazione del potenziale)

incarico

professionale 30.000,00

Servizio preliminare alle

Doti – Piano disabili 201515 3 4

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei

disabili per Crema e Soresina

incarico

professionale 15 3 4

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei

disabili per Casalmaggiore

incarico

professionale 15 3 4

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei

disabili per Cremona

incarico

professionale15 3 4

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei

disabili (Dote impresa 2017/2018)

incarico

professionale60.000,00

Assistenza Tecnica – Doti

Impresa 2017/201815 3 4

servizi specialistici per l'inserimento lavorativo dei

disabili (Masterplan 2017/2018)

incarico

professionale188.795,74

Assistenza Tecnica –

Masterplan 2017/201815 3 4

progettazione e gestione di interventi per

l’integrazione delle politiche del lavoro e delle

politiche sociali

incarico

professionale 29.982,00

POR FSE Lombardia,

Piano nazionale Garanzia

Giovani

15 3 2

progettazione e gestione di interventi per

l’integrazione delle politiche del lavoro e delle

politiche sociali

incarico

professionale 29.982,00

POR FSE Lombardia,

Piano nazionale Garanzia

Giovani

15 3 2

3.313,00 15 3 2

25.667,00 15 2 2

rendicontazione di progetti finanziati dai fondi

strutturale da altre fonti di finanziamento

disciplinate da regole analoghe

incarico

professionale 28.980,00

Programmazione

apprendistato e piano

nazionale Garanzia Giovani

15 3 2

servizi e interventi integrati di politiche del lavoro e

politiche sociali (job club, IDO, orientamento al

lavoro, percorsi di empowerment, ecc)

incarico

professionale 500.000,00

POR FSE Lombardia,

Piano nazionale Garanzia

Giovani, PON FSE

“Inclusione”

15 3 2

orientatori presso i CPI incarico

professionale 71.611,97

Progetto Quark e Piano

nazionale Garanzia Giovani15 3 2

esperti IDO (servizio di Incontro Domanda –

Offerta di lavoro) presso i CPI

incarico

professionale 39.746,70

Progetto Quark e Piano

nazionale Garanzia Giovani15 3 2

servizi per il lavoro specialistici (IDO - Incontro

Domanda Offerta, orientamento specialistico,

bilancio di competenze, tutoraggio) con

particolare attenzione alle gategorie svantaggiate

(giovani, over 45, ecc.)

incarichi

professionali275.777,34

Progetto Quark e Piano

nazionale Garanzia Giovani15 3 2

esperto di scouting aziendale incarichi

professionali20.000,00

Progetto WELLFARE

LEGAMI (risorse Cariplo

provenienti dal Comune di

Cremona) – Seconda e

terza annualità

15 3 3

valutazione di servizi e interventi integrati di

politiche del lavoro e politiche sociali

incarico

professionale 5.000,00

Progetto WELLFARE

LEGAMI (risorse Cariplo

provenienti dal Comune di

Cremona)

15 3 3

servizi per promuovere l’inserimento lavorativo di

soggetti svantaggiati (minori stranieri non

accompagnati, adulti stranieri, titolari di SIA / REI)

incarico

professionale 40.000,00

SIA – Sostegno

all’inclusione attiva – PON

FSE “Inclusione” - SPRAR

15 3 2

servizi per promuovere l’inserimento lavorativo

previsti dal FPA (Fondo Nazionale per le Politiche

attive)

incarico

professionale 30.000,00

Progetto FPA (Fondo

nazionale per le Politiche

Attive) per il tramite di

Mestieri consorzio di coop.

Soc.

15 3 2

TOT. LAVORO E FORMAZIONE 1.434.152,73 1.434.152,73

AMBIENTE E TERRITORIO

progetti di rinaturazione e miglioramento

ambientale nell’ambito del progetto CARIPLO “Dal

Morbasco al Po- paesaggi in rete…….”

incarico

professionale

18.604,00

Finanziato da avanzo di

amministrazione -

U cap. 31670

9 5 1

progetti di rinaturazione e miglioramento

ambientale nell’ambito del progetto CARIPLO “Dal

Morbasco al Po- paesaggi in rete…….” incarico

professionale

4.427,18

E cap. 2007 Contribuiti da

R.L. a favore di enti gestori

riserve Naturali/Rete

Natura 2000

U cap. 31663

9 5 1

TOT. AMBIENTE E TERRITORIO 23.031,18 23.031,18

TOTALE COMPLESSIVO SETTORI 1.472.183,91

38.620,23

Assistenza Tecnica Piano

disabili 2016 (risorse

regionali)

rendicontazione di progetti finanziati dai fondi

strutturale da altre fonti di finanziamento

disciplinate da regole analoghe

incarico

professionale

Programmazione

apprendistato e piano

nazionale Garanzia Giovani

310

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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017-2019

SEZIONE ALLEGATI

11) PIANI TRIENNALI 2017/2019 DI

RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA

(PD 59/2017)

311

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N. d'ord. 59 reg deliberazioniSeduta del 26/05/2017

VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL PRESIDENTE

L'anno duemiladiciassette, questo giorno ventisei del mese di maggio alle ore 18:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia, il Presidente Davide Viola:

adotta

la deliberazione di seguito riportata.

Verbalizza il Segretario Generale della Provincia, Dott.ssa Maria Rita Nanni

59 1 di 5

ADOZIONE DEL PIANO TRIENNALE 2017/2019 PER L'INDIVIDUAZIONE DI MISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELL'UTILIZZO DELLE RISORSE PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA, AI SENSI DELL'ART. 2, COMMI 594 E 595, DELLA LEGGE 244/2007.

312

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IL PRESIDENTE

Vista la relazione del Dirigente del COORDINAMENTO:

__________________________________________________________________________________

DECISIONE• Adotta il Piano triennale 2017/2019 per l’individuazione di misure finalizzate alla

razionalizzazione, ai sensi e per gli effetti previsti dall'art. 2, commi 594 e 595, della Legge n. 244/2007, composto dall’allegato prospetto preventivo di piano triennale 2017/2019 (ALL. 1), parte integrante e sostanziale del presente atto, le cui linee essenziali, che si riportano sinteticamente in allegato (ALL. 2), sono dettagliate nelle relazioni allegate (ALL. 3).

• Dichiara immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 al fine di procedere all'inclusione del Piano nel Documento Unico di Programmazione di riferimento.

__________________________________________________________________________________

MOTIVAZIONILa Legge n. 244/2007 prevede alcune rilevanti disposizioni dirette al contenimento e alla

razionalizzazione delle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni.

Occorre doverosamente premettere che l'Ente sta vivendo ormai da un triennio una situazione particolarmente difficile, sotto il profilo degli adempimenti alla Legge 190/14 quanto a tenuta degli equilibri di bilancio e con la riduzione organica al 50% della spesa.

In particolare nel corso del 2016 l’Ente ha visto un profondo riassetto organizzativo derivante dal passaggio di alcune funzioni alla Regione (ad esempio agricoltura, caccia e pesca) con ricadute in termini logistico-organizzativi.

Questo contesto, che già contraddistingue i primi mesi del 2017, ha creato forti fibrillazioni nell'attività sia ordinaria che straordinaria dell’Ente. Nonostante l'incertezza istituzionale, l'Ente ha assolto agli adempimenti della programmazione del contenimento della spesa con l'attuazione delle misure formalizzate e previste.

Come già evidenziato gli scorsi anni in sede di adozione dei Piani, si ribadisce che le misure oggetto del presente Piano (eventualmente riconfermate rispetto ai piani precedenti) sono influenzate dalle norme che riguardano le Province, nonché dai limiti imposti alla capacità di spesa delle stesse che ne vincolano in modo significativo l’operatività da ormai un triennio.

In tale situazione l’Ente muove prioritariamente dall'esigenza di mantenimento dei livelli essenziali di molti servizi e attività necessarie al funzionamento dell'organizzazione, auspicando un intervento complessivo del Governo e dei legislatori che conduca le Province nella condizione di poter svolgere in modo adeguato, sotto il profilo delle competenze e dei connessi trasferimenti, le funzioni fondamentali previste dalla Legge n. 56/2014.

Molti sono i risparmi di spesa già pesantemente realizzati negli anni precedenti e, conseguentemente, sarà molto difficile poter ulteriormente e progressivamente contrarre i livelli di spesa già raggiunti, se non compromettendo il livello dei servizi, l’efficacia e l’operatività dell’intera struttura organizzativa.

In continuità con i Piani precedenti, pertanto, si è cercato di predisporre, o confermare, misure per lo più di mantenimento dei livelli essenziali, la cui sostenibilità dovrà essere verificata alla luce degli interventi statali sul “sistema province”.

59 2 di 5313

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L'art. 2 della citata Legge prevede:• al comma 594 che ai fini del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie

strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adottino piani triennali per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo:

a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell'automazione d'ufficio; b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilita', a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali;

• al comma 595 che nei piani siano altresì indicate le misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare la reperibilità per esigenze di servizio;

• al comma 596 che in caso di dismissione delle strumentazioni di cui al comma 594 il piano sia corredato dalla documentazione atta a dimostrare la congruità dell’operazione in termini di costi e benefici.

• al comma 597 che sia trasmessa, a consuntivo con cadenza annuale, una relazione agli organi di controllo interno e alla sezione regionale della Corte dei Conti competente;

• al comma 598 che i piani triennali siano resi pubblici con le modalità previste dall’art. 11 del Dlgs n. 165/2001 e dall’art. 54 del codice dell’amministrazione digitale di cui al D.lgs n. 82/2005.

Il comma 599 del medesimo art. 2 impone alle Amministrazioni Pubbliche di adottare l'esito della ricognizione propedeutica all'adozione dei piani triennali di cui alla lettera c) del comma 594 provvedendo a comunicare al Ministero dell'Economia e delle Finanze i dati relativi a:

1) beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione di beni infrastrutturali, sui quali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo, determinandone la consistenza complessiva e indicando gli eventuali proventi annualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione, in relazione agli stessi, di diritti in favore di terzi;

2) beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, dei quali abbiano, a qualunque titolo, la disponibilità, distinguendoli in base al relativo titolo per assicurarne la disponibilità.

Tale norma si inquadra in un più ampio processo di dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare già realizzato dall'Ente, in quanto l'articolo 58 del D.L. n. 112 del 2008 convertito con L. 133/2008, così come modificato ed integrato dal Decreto legge 201/2011 convertito, con modificazioni, nella L. 214/2011, ha previsto che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province, comuni e altri enti locali, ciascun ente individui i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentale all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, che vengono in tal modo classificati come patrimonio disponibile dell'Ente e pertanto suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione e predisponga un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, allegato al bilancio di previsione.

Con comunicazione email del 14.04.2017 il Servizio Programmazione, valutazione e politiche sociali ha richiesto ai dirigenti dei Settori competenti negli anni nell’implementazione dei Piani di predisporre proposte di razionalizzazione per il triennio 2017/2019, unitamente alla trasmissione delle rispettive relazioni a consuntivo per l’anno 2016. Il Consuntivo delle misure adottate nell’anno 2016 è stato inviato via PEC alla Corte dei Conti-Sezioni Autonomie-Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia con nota prot. 39825 del 24.05.2017.

59 3 di 5314

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__________________________________________________________________________________

PERCORSO ISTRUTTORIO• Verbale di proclamazione del dr. Davide Viola alla carica di Presidente della Provincia del

7.11.2016, prot. n. 87356.• Delibera del Vice Presidente n. 137 del 25.07.2016 di modifica macro organizzazione e

approvazione organigramma.• Delibera del Presidente n. 9 del 27.1.2017 “Proroga degli incarichi dirigenziali fino al 30.9.2017”.• Deliberazione del Consiglio provinciale n. 37 del 21.10.2016, esecutiva, avente ad oggetto:

"Documento unico di programmazione 2016-2018, bilancio di previsione 2016-2018 e relativi allegati: approvazione e salvaguardia degli equilibri di bilancio".

• Deliberazione del Consiglio provinciale n. 46 del 29.11.2016, esecutiva, avente ad oggetto: “Bilancio di previsione 2016/2018. Indirizzi per la gestione finanziaria 2017”.

• Delibera di Giunta n. 431 del 29.7.2008 con cui erano già stati definiti i criteri per l'assegnazione e l'uso delle apparecchiature di telefonia e di strumenti per la connettività IP da rete a mobile, che qui si richiamano integralmente.

• Delibera del Presidente n. 136 del 25.07.2016 avente ad oggetto “Art. 2 della Legge 244/2007 – Piano triennale 2016/2018 per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione – adozione del piano”.

• Delibera del Consiglio provinciale n. 7 del 5.04.2016 “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari relativo al triennio 2016/2018. Integrazione e aggiornamento”.

• Delibera del Consiglio provinciale n. 31 del 27.09.2016 “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari relativo al triennio 2016/2018. Integrazione e aggiornamento”.

• Delibera del Presidente n. 238 del 29.12.2016 avente ad oggetto “Spese soggette a limitazione ai sensi di legge – determinazione importi anno 2017”.

• Consuntivo delle misure adottate nell’anno 2016 inviato via PEC alla Corte dei Conti-Sezioni Autonomie-Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia con nota prot. 39825 del 24.05.2017.

__________________________________________________________________________________

NORMATIVA• Artt. 17 e 38 dello Statuto provinciale.• Articolo 163, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000.• Articolo 2 della Legge n. 244/2007. • Decreto del ministro dell'interno del 30 marzo 2017 che differisce per province e città

metropolitane il termine di approvazione del bilancio al 30 giugno 2017.

__________________________________________________________________________________

DATI CONTABILI Trattandosi di misure di razionalizzazione e di risparmi di spesa, l'atto non contiene il riferimento

a particolari dati contabili o impegni di spesa.

59 4 di 5315

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__________________________________________________________________________________

ADEMPIMENTI CONSEGUENTI• Sottoporre al Consiglio Provinciale il Piano triennale 2017/2019 per l'approvazione delle misure

finalizzate alla razionalizzazione previste dall'articolo 2, commi 594 e 595, della L. n. 244/07 quale parte integrante del Documento Unico di Programmazione 2017-2019.

• Invitare i Dirigenti a porre la massima attenzione alla concreta realizzazione delle azioni e degli interventi previsti nel piano, nonché alla diffusione all’intera struttura .

• Incaricare i Dirigenti competenti all’implementazione delle misure previste alla predisposizione a consuntivo della relazione annuale, di cui al comma 597 dell’art. 2 della Legge n. 244/2007, per l’inoltro agli Organi di controllo interni all’Ente e per la trasmissione alla competente sezione di controllo della Corte dei Conti.

• Adempiere agli obblighi di pubblicazione previsti dall'art. 23 del D.Lgs. 14.3.2013 n. 33.

__________________________________________________________________________________

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE- All. 1: Prospetto preventivo di piano triennale 2017/2019- All. 2: Linee essenziali delle misure adottate- All. 3: Relazioni dei Settori competenti

___________________________________________________________________________

PARERIIl Dirigente del COORDINAMENTO Dott. Placchi Massimo ha espresso sulla proposta deliberativa

parere favorevole di regolarità tecnico-amministrativa ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000.

Il parere di regolarità contabile ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000, espresso dal Dirigente del settore Risorse Economiche e Finanziarie, è allegato al presente atto.

Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Davide Viola Dott.ssa Maria Rita Nanni

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni.

59 5 di 5316

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Pagina 1 di 5

PREVENTIVO 2017

Valore patrimoniale Note

descrizione indicatore

DOTAZIONI STRUMENTALI ANCHE INFORMATICHE (art. 2 c. 594 lettera a – L. 244/07)

avv.

Bel

lott

i

2017_1 Fotocopiatrici e stampanti

– 2017/2019

– risparmio nella fornitura dei toner 2017/2019

dr. B

onvi

ni

2017_2 Telefonia fissa 2017/2019

dr. B

onvi

ni

2017_3 Sistema informatico centrale 2017/2019

dr. B

onvi

ni

2017_4 Postazioni di lavoro

2017/2019 mantenimento mantenimento

PROVINCIA DI CREMONA

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneart. 2 della Legge 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2017- 2019

RE-SPON-SABILE

Codice misura

Dotazioni strumentali in campo informatico e di automazione,

autovetture di servizio eimmobili ad uso abitativo e di servizio (esclusi i beni infrastrutturali). Altro.

Destinazione d'uso

(compilare solo se bene immobile)

Azioni di miglioramento(come contenuti nella DP che ha approvato il Piano)

Anno di realizzazione

(come contenuto nella DP che ha approvato il

Piano)

Documentazione necessaria a dimostrare la congruenza

dell'operazione in termini di costi e benefici qualora gli interventi di cui al

c. 594 art. 2 della Legge 244/2007 implichino la dismissione di dotazioni

strumentali

Indicatore (come contenuto nella

Delibera del Presidente che ha approvato il Piano)

valore atteso indicatoreAnno 2017

consuntivo indicatore Anno 2017

valore atteso indicatoreAnno 2018

consuntivo indicatore Anno 2018

valore atteso indicatoreAnno 2019

consuntivo indicatore Anno

2019

macchine fotocopiatrici a

noleggio – stampanti in

proprietà

Prosecuzione misura dal 2015: definizione dell'analisi dell'utilizzo e distribuzione del numero di stampanti personali o di sistema onerose e loro sostituzione con macchine multifunzione per un utilizzo condiviso

la sostenibilità dell'operazione in termini di congruenza fra costi e benefici è oggettiva in quanto la misura applicata fornisce una riduzione dei costi (vedasi ad esempio indicatore seguente), senza intaccare esigenze organizzative o livelli di produttività, in quanto approntata al rispetto delle esigenze specifiche (es. privacy ecc.).

la dismissione delle stampanti personali determina il contenimento della spesa per la fornitura di cartucce toner ed altro materiale di usura, a favore dell'utilizzo delle stampanti di sistema che sono state noleggiate con la formula del tutto compreso ad eccezione della carta, dimensionandone la tiratura secondo necessità

Prosecuzione nella progressiva dismissione delle stampanti ad uso personale (anno 2015: dismesse n. 26 stampanti individuali)

Almeno una ulteriore riduzione rispetto al dato consuntivo dell'anno 2016 (99)

mantenimento (non superare il

numero di stampanti rispetto al consuntivo

2017)

mantenimento (non superare il

numero di stampanti rispetto al consuntivo 2017)

Effetto positivo della misura sopra descritta è il grado di raggiungimento in termini di risparmio nella fornitura di toner, che è desumibile dal Piano degli Standard

Mantenimento grado di risparmio rispetto all'anno precedente sulla spesa per “fornitura toner” (in%) - Piano degli Standard indicatore di contesto 2015 0490-11: 70,04%)

Mantenimento (spesa non superiore al 2015)

Mantenimento (spesa non superiore al 2015)

Mantenimento (spesa non superiore al 2015)

risparmio sulla manutenzione per interventi di cablaggio delle linee telefoniche e assistenza ai centralini delle scuole secondarie del territorio provinciale.

Gli interventi manutentivi effettuati negli anni precedenti hanno contribuito a migliorare la situazione complessiva e a prevedere un minor numero di interventi negli anni successivi.

Riduzione della spesa (minori stanziamenti di bilancio)

Non superamento della spesa dell'anno 2015

Non superamento della spesa dell'anno 2015

Non superamento della spesa dell'anno 2015

Apparati presenti in “sala server”

Una revisione e razionalizzazione delle funzioni svolte dagli apparati operanti in sala server ne consentirà la dismissione di alcuni.

riduzione delle spese per la fornitura di energia elettrica riconducibile alla contrazione di potenza di funzionamento a seguito della virtualizzazione (potenza impegnata 6 Kw + 1,8 Kw per server del settore Lavoro dal 2017)

Risparmio costi energia elettrica

Non superamento livello di consumi pari a 13000 euro (per aumento sett. Lavoro)

Non superamento livello di consumi pari a 13000 euro (per aumento sett. Lavoro)

Non superamento livello di consumi pari a 13000 euro (per aumento sett. Lavoro)

In considerazione dei limiti di spesa del bilancio, al fine di rispondere comunque

alle esigenze di ammodernare le postazioni di lavoro, “rimpiazzare” i PC

obsoleti e contenere sprechi di materiali inquinanti, prosegue il progetto di

manutenzione e riparazione interna dell'hardware (con relativo risparmio dei costi di affidamento esterni) attraverso il recupero di parti di ricambio e un piano

mirato degli approvvigionamenti di materiale informatico. Viene posta l'attenzione ai consumi energetici in ottemperanza alle specifiche degli

acquisti verdi.

mantenimento del livello di interventi di manutenzione hw interni (in chiave di riduzione delle prestazioni di manutenzione affidate all'esterno), se richiesti. Va tenuta in debita considerazione la mutevole geografia dell'Ente in funzione dei cambiamenti indotti dalla legge Delrio. Si stima che, nell'impossibilità di ammodernare le postazioni di lavoro con nuovi acquisti, il livello di riparazioni richieste possa non decrescere nonostante il mirato piano di interventi interni

Risparmio medio per per singolo intervento effettuato. Considerando che questi interventi diretti sull'hardware e sul software di base potrebbero essere affidati con manutenzione esterna e che il costo orario lordo dei nostri colleghi è di circa 17 € l'ora mentre la manutenzione esterna comporterebbe un costo di almeno 30 € l'ora, più il diritto di chiamata, avremo un risparmio orario di circa 13 € (dato da: 30 – 17).

Risparmio del costo orario non inferiore a 13€

317

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PREVENTIVO 2017

Valore patrimoniale Note

descrizione indicatore

PROVINCIA DI CREMONA

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneart. 2 della Legge 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2017- 2019

RE-SPON-SABILE

Codice misura

Dotazioni strumentali in campo informatico e di automazione,

autovetture di servizio eimmobili ad uso abitativo e di servizio (esclusi i beni infrastrutturali). Altro.

Destinazione d'uso

(compilare solo se bene immobile)

Azioni di miglioramento(come contenuti nella DP che ha approvato il Piano)

Anno di realizzazione

(come contenuto nella DP che ha approvato il

Piano)

Documentazione necessaria a dimostrare la congruenza

dell'operazione in termini di costi e benefici qualora gli interventi di cui al

c. 594 art. 2 della Legge 244/2007 implichino la dismissione di dotazioni

strumentali

Indicatore (come contenuto nella

Delibera del Presidente che ha approvato il Piano)

valore atteso indicatoreAnno 2017

consuntivo indicatore Anno 2017

valore atteso indicatoreAnno 2018

consuntivo indicatore Anno 2018

valore atteso indicatoreAnno 2019

consuntivo indicatore Anno

2019dr. B

onvi

ni

2017_4 Postazioni di lavoro

2017/2019 mantenimento mantenimento

2017/2019

dr. B

onvi

ni

2017_5 Sistema di assistenza da remoto 2017/2019

dr. B

onvi

ni

2017_6 Software

2017/2019 Monitoraggio costi sw

2017/2019

. AUTOVETTURE DI SERVIZIO (art. 2 c. 594 lettera b – L. 244/07)

ing.

Mal

abar

ba/a

vv. B

ello

tti

2017_7

2017/2019

2017/2019 Euro 42.633,36 Euro 42.633,36 Euro 42.633,36

. MISURE DIRETTE A CIRCOSCRIVERE L'ASSEGNAZIONE DI APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE (Art. 2 c. 595 L 244/2007)

In considerazione dei limiti di spesa del bilancio, al fine di rispondere comunque

alle esigenze di ammodernare le postazioni di lavoro, “rimpiazzare” i PC

obsoleti e contenere sprechi di materiali inquinanti, prosegue il progetto di

manutenzione e riparazione interna dell'hardware (con relativo risparmio dei costi di affidamento esterni) attraverso il recupero di parti di ricambio e un piano

mirato degli approvvigionamenti di materiale informatico. Viene posta l'attenzione ai consumi energetici in ottemperanza alle specifiche degli

acquisti verdi.

verifica impatto piano di interventi hw interni: monitoraggio della vita media PC

Manutenzione hardware - andamento vita media PC rispetto all'anno precedente – Piano degli Standard indicatore di contesto 0099_01

Mantenimento dell’età media PC pari almeno a 6 anni

verifica impatto piano di interventi hw interni: monitoraggio costi manutenzione interna dell'hardware di sistema

Costo medio manutenzione hardware per utente (in euro) – Piano degli Standard indicatore di contesto 0107

Andamento della spesa media considerando il calo delle postazioni: 120 euro € per postazione

mantenimento rapportato al calo delle postazioni

mantenimento rapportato al calo delle postazioni

Consolidamento dell'assistenza “help desk” sulle postazioni di lavoro informatizzate, come sviluppo del livello di prestazione offerto dalla struttura e contenimento dei costi della struttura.

la misura resta attuata, ma non è monitorata nel piano in quanto ormai prassi consolidata

la misura resta attuata, ma non è monitorata nel piano in quanto ormai prassi consolidata

la misura resta attuata, ma non è monitorata nel piano in quanto ormai prassi consolidata

Prosegue lo sviluppo software a completamento ed integrazione di

applicazioni di settore per le quali non si trovano sul mercato i prodotti adeguati o per

cui non sarebbe economicamente vantaggioso l'appannaggio esterno. E'

consolidata l'adozione di soluzioni open-source, per le quali prosegue lo sforzo di

diffusione di utilizzo interno.

costo medio canoni software per utente (in euro) – Piano degli Standard indicatore di contesto 0106

Andamento della spesa media considerando il calo delle postazioni: 450 euro € per postazione

mantenimento rapportato al calo delle postazioni

mantenimento rapportato al calo delle postazioni

Monitoraggio del grado di diffusione dell'applicativo open office

Grado di diffusione dell'applicativo open office – N sostituzioni di sw proprietario con applicativo open (Piano degli Standard indicatore di contesto 0105)

Almeno il 2% in più rispetto all'anno precedente (72 rapportato al calo delle postazioni)

Almeno il 2% in più rispetto all'anno precedente

Almeno il 2% in più rispetto all'anno precedente

parco automezzi dell'Ente inteso come mezzi circolanti su strada e

targati

parco mezzi parte di

proprietà e parte a noleggio

Mantenimento massima funzionalità possibile in rapporto alle risorse del Parco mezzi. Preciso monitoraggio della convenienza economica degli interventi di riparazione. Maggior sviluppo del sistema di condivisione di autovetture.

dimensione parco mezzi – Piano degli Standard indicatore di contesto 0481

mantenimento o inferiore a valore 2015 (98)

mantenimento o inferiore a valore 2015 (98)

mantenimento o inferiore a valore 2015 (98)

rispetto del limite di spesa dell'anno 2014 per i soli mezzi di proprietà soggetti a controllo della finanziaria (Deliberazione del Presidente n. 54 del 23/12/2014), confermato con Delibera del Presidente n. 238 del 29/12/2016.Piano degli Standard indicatore di contesto 0487

318

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PREVENTIVO 2017

Valore patrimoniale Note

descrizione indicatore

PROVINCIA DI CREMONA

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneart. 2 della Legge 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2017- 2019

RE-SPON-SABILE

Codice misura

Dotazioni strumentali in campo informatico e di automazione,

autovetture di servizio eimmobili ad uso abitativo e di servizio (esclusi i beni infrastrutturali). Altro.

Destinazione d'uso

(compilare solo se bene immobile)

Azioni di miglioramento(come contenuti nella DP che ha approvato il Piano)

Anno di realizzazione

(come contenuto nella DP che ha approvato il

Piano)

Documentazione necessaria a dimostrare la congruenza

dell'operazione in termini di costi e benefici qualora gli interventi di cui al

c. 594 art. 2 della Legge 244/2007 implichino la dismissione di dotazioni

strumentali

Indicatore (come contenuto nella

Delibera del Presidente che ha approvato il Piano)

valore atteso indicatoreAnno 2017

consuntivo indicatore Anno 2017

valore atteso indicatoreAnno 2018

consuntivo indicatore Anno 2018

valore atteso indicatoreAnno 2019

consuntivo indicatore Anno

2019

avv.

Bel

lott

i

2017_8 2017/2019

. ALTRE MISURE

avv.

Bel

lott

i

2017_9 beni a magazzino 2017/2019

sì sì si

avv.

Bel

lott

i

2017/2019

avv.

Bel

lott

i

2017/2019 si si si

Telefonia mobile: rete aziendale dell'Ente che assicura

comunicazioni voce e dati in maniera efficace e veloce.

Costituita da telefoni cellulari e chiavette che dialogano tra loro ad

una tariffa estremamente conveniente, è strutturata

secondo le necessità

strumentazioni a noleggio tranne pochi terminali

Valutazione in ordine al passaggio alla nuova convenzione MOBILE che presenta tariffe

migliorative rispetto alla precedente. Monitoraggio della spesa, valutando

l'esistenza di contratti migliorativi (in termini di risparmio sui costi fissi degli apparecchi

mobili) per le utenze con poco traffico telefonico. In attesa di ricavare elementi di

razionalizzazione certi e misurabili dalle misure sopra espresse, si continuerà a monitorare il livello di spesa vigilando

innanzitutto sull'osservanza dei criteri già definiti dalla Giunta provinciale sull'uso e l'assegnazione delle apparecchiature di

telefonia mobile.

contenimento del numero di utenze di

telefonia mobile – Piano degli Standard

indicatore di contesto 0480

in linea con i dati a

consuntivo anno 2016

(253)

in linea con i dati a consuntivo anno 2017

in linea con i dati a consuntivo anno

2018

sensibilizzazione dei settori all'attento utilizzo del materiale a magazzino

percentuale di dematerializzazione (n risme consegnate nell'anno/n risme consegnate nell'anno precedente- in %) - Piano degli Standard indicatore di contesto 0478_2

Almeno mantenimento del valore dell'anno precedente

in linea con i dati del 2017

in linea con i dati del 2018

introduzione di procedure interne che determinano anche il risparmio di beni a magazzino

2017_10

PulizieSi propone l’esclusione dal Piano

mantenimento dei servizi essenziali in relazione alla disponibilità economica

assegnata in bilancio

Adeguamento del servizio attraverso un'articolazione flessibile dello stesso al fine del contenimento della spesa, attuata soprattutto per i limiti di spesa imposti dal bilancio e che difficilmente potranno essere ulteriormente contratti per ogni progressiva annualità del triennio cui si riferisce il piano.

Valutazione costante della possibilità di adeguamento del servizio attraverso un'articolazione che tenga conto delle possibilità di bilancio e dell'efficienza qualitativa del servizio

Valutazione costante della possibilità di adeguamento del servizio attraverso un'articolazione che tenga conto delle possibilità di bilancio e dell'efficienza qualitativa del servizio

2017_11

dematerializzazione dei processi amministrativi

Dematerializzazione dei processi di spedizione corrispondenza. Monitoraggio

della modalità di invio della corrispondenza.

1) azioni di sensibilizzazione all’attento utilizzo delle spedizioni “tradizionali” (es. atti

giudiziari)

Azioni di sensibilizzazione

319

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PREVENTIVO 2017

Valore patrimoniale Note

descrizione indicatore

PROVINCIA DI CREMONA

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneart. 2 della Legge 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2017- 2019

RE-SPON-SABILE

Codice misura

Dotazioni strumentali in campo informatico e di automazione,

autovetture di servizio eimmobili ad uso abitativo e di servizio (esclusi i beni infrastrutturali). Altro.

Destinazione d'uso

(compilare solo se bene immobile)

Azioni di miglioramento(come contenuti nella DP che ha approvato il Piano)

Anno di realizzazione

(come contenuto nella DP che ha approvato il

Piano)

Documentazione necessaria a dimostrare la congruenza

dell'operazione in termini di costi e benefici qualora gli interventi di cui al

c. 594 art. 2 della Legge 244/2007 implichino la dismissione di dotazioni

strumentali

Indicatore (come contenuto nella

Delibera del Presidente che ha approvato il Piano)

valore atteso indicatoreAnno 2017

consuntivo indicatore Anno 2017

valore atteso indicatoreAnno 2018

consuntivo indicatore Anno 2018

valore atteso indicatoreAnno 2019

consuntivo indicatore Anno

2019

dr. B

onvi

ni

2) monitoraggio degli utilizzi della P.E.C. 2017/2019

avv.

Bel

lott

i

2017/2019

avv.

Bel

lott

i

2016/2018 si si

. BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO (Art. 2 c. 594 lettera c L. 244/07)

avv.

Pla

cchi

TOSCOLANO MADERNO 10.322.400,00 2017/2019

avv.

Pla

cchi

BORNO 2017/2019

avv.

Pla

cchi

RELIQUATI STRADALI 2017/2019 piano delle alienazioni

avv.

Pla

cchi

2017/2019 contenimento spesa corrente

2017_11

dematerializzazione dei processi amministrativi

Utilizzo della PEC: N invii tramite PEC / N raccomandate inviate +PEC inviate in %- Pds 0114_2

Non inferiore al rapporto % dell'anno precedente (96)

Non inferiore al rapporto % dell'anno precedente

Non inferiore al rapporto % dell'anno precedente

2017_12

VigilanzaSi propone l’esclusione dal Piano

il servizio di vigilanza è stato riorganizzato già nell'anno 2014 al fine del contenimento della spesa e mantenuto attivo esclusivamente su un numero molto limitato di punti. Si ritiene

pertanto il solo mantenimento di questa misura come nel piano 2015/2017, in

quanto la contrazione della spesa fra l'anno 2013 e l'anno 2014 è stata del 61,61%.

Assicurare il mantenimento dei livelli di servizio che garantisca la sicurezza indispensabile (già razionalizzati nel piano triennale 2014/2016) anche attraverso l’indicazione ai settori per l'individuazione di misure utili alla sicurezza degli archivi relative alle modalità di accesso previste nel Piano delle misure di sicurezza dell'Ente

Mantenimento dei livelli di spesa dell'anno precedente

Mantenimento dei livelli di spesa dell'anno precedente

2017_13

VestiarioSi propone l’esclusione dal Piano

Si ritiene il solo mantenimento di questa misura come nel piano 2015/2017 in quanto l'azione principale di razionalizzazione è già

stata espletata nell'anno 2014 a causa principalmente delle limitazioni di spesa di

bilancio.

Azioni di sensibilizzazione

2017_90 a

Patrimonio disponibile – in comodato d'uso novantanovennale allo IOS di Sospiro

dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

alienazione mediante procedura aperta – asta pubblica o conferimento a fondo immobiliare regionale

alienazione (vedi relazione)

2017_90 b

2.294.000,00Patrimonio disponibile – non utilizzato

dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

non necessaria in quanto immobile non utilizzato

alienazione mediante procedura aperta – asta pubblica

2017_90 c

patrimonio disponibile -

dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

alienazione mediante procedura negoziata o alienazione diretta

Ulteriore alienazione

Ulteriore alienazione

2017_91 a

NUOVA COSTRUZIONE E RISPARMIO SU LOCAZIONI

nuova sede del liceo Racchetti di Crema

realizzazione di nuovo edificio scolastico nell'ambito del progetto “scuole innovative” con oneri a totale carico dello stato.

risparmio canoni di locazione come nelle righe seguenti. Risparmio spese di gestione da calcolarsi in relazione alla classe dell'edificio e alle misure che saranno adottate dal progetto vincitore del concorso

costruzione nuovo edificio scolastico

realizzazione nuova scuola – riduzione dei consumi.

320

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PREVENTIVO 2017

Valore patrimoniale Note

descrizione indicatore

PROVINCIA DI CREMONA

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneart. 2 della Legge 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2017- 2019

RE-SPON-SABILE

Codice misura

Dotazioni strumentali in campo informatico e di automazione,

autovetture di servizio eimmobili ad uso abitativo e di servizio (esclusi i beni infrastrutturali). Altro.

Destinazione d'uso

(compilare solo se bene immobile)

Azioni di miglioramento(come contenuti nella DP che ha approvato il Piano)

Anno di realizzazione

(come contenuto nella DP che ha approvato il

Piano)

Documentazione necessaria a dimostrare la congruenza

dell'operazione in termini di costi e benefici qualora gli interventi di cui al

c. 594 art. 2 della Legge 244/2007 implichino la dismissione di dotazioni

strumentali

Indicatore (come contenuto nella

Delibera del Presidente che ha approvato il Piano)

valore atteso indicatoreAnno 2017

consuntivo indicatore Anno 2017

valore atteso indicatoreAnno 2018

consuntivo indicatore Anno 2018

valore atteso indicatoreAnno 2019

consuntivo indicatore Anno

2019

avv.

Pla

cchi

LOCAZIONI dismissione della locazione 2017/2019 contenimento spesa corrente

avv.

Pla

cchi

LOCAZIONI dismissione della locazione 2017/2019 contenimento spesa corrente

avv.

Pla

cchi

LOCAZIONI dismissione della locazione 2017/2019 contenimento spesa corrente

avv.

Pla

cchi

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO efficientamento energetico 2017/2019 contenimento spesa corrente

2017_91 b

immobile di viale S. Maria a Crema. Attuale sede del liceo Racchetti sez. linguistica.

canone risparmiato €/anno 244.783,40

dismissione della locazione

dismissione della locazione

2017_91 c

Immobile di S. Pantaleone

canone risparmiato €/anno 33.679,46

dismissione della locazione

dismissione della locazione

2017_91 d

immobile di di via Dogali - proprietà Merati

canone risparmiato €/anno 67.100,00

dismissione della locazione

dismissione della locazione

2017_92

immobile di via Bissolati attuale sede dell'istituto Einaudi

importo spesa riscaldamento risparmiato €/anno 14.000,00

riduzione dei consumi

321

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ALLEGATO 2

Corso Vittorio Emanuele II, 17 - C.F.0002130195Coordinatore: avv. Massimo Placchi

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneai sensi art. 2 della Legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2017 – 2019

Linee essenziali delle misure adottate

DOTAZIONI STRUMENTALI, ANCHE INFORMATICHE (art. 2, comma 594, lettera a, Legge n.244/2007)

Misura 2017-1: Fotocopiatrici e stampanti.Azione di miglioramento: prosecuzione misura dal 2015: definizione dell'analisi dell'utilizzo e

distribuzione del numero di stampanti personali o di sistema onerose e loro sostituzione conmacchine multifunzione per un utilizzo condiviso. Risparmio nella fornitura del toner.

L'obiettivo di razionalizzazione del numero di stampanti individuali installate presso gli uffici, conl'eliminazione di ben 99 stampanti nel solo 2016, ha raggiunto un livello di attuazione decisamenteelevato. In ogni caso ci si opererà anche nel prossimo triennio in vista di un ulteriore miglioramento e,in particolare, nel 2017 in vista di una ulteriore riduzione e negli anni 2018 e 2019 in vista del“mantenimento” dei risultati raggiunti (non superare il numero delle stampanti rispetto al datoconsuntivo 2017).Relativamente al risparmio relativo alla fornitura di toner, che rappresenta l'effetto positivo dellasuddetta misura di razionalizzazione, si conferma l'indicatore del mantenimento della spesa nonsuperiore al 2015 (misurato mediante specifico indicatore del piano degli standard: 0490_11).

Misura 2017-2: Telefonia FissaAzione di miglioramento: risparmio sulla manutenzione per interventi di cablaggio delle

linee telefoniche e assistenza ai centralini delle scuole secondarie del territorio provinciale.

Il CED si occupa della telefonia fissa per le sedi dell'Ente e per gli istituti di istruzione secondaria delterritorio provinciale. Il sistema telefonico dell'Ente è costituito da 4 centraline interconnesse cheoperano sulle sedi principali dell'Ente di cui tre sono state sostituite di recente. Per le interconnessionitra le centraline si sfrutta la connesse in VOIP attraverso la rete dati.La ristrutturazione dell'Ente pur portando alla dismissione della sede di via Dante 134, ha determinatola costituzione di una nuova sede presso la Camera di Commercio rendendo così necessario il traslocodella centrale, se pur obsoleta, dalla vecchia alla nuova sede, considerato che la sostituzione è stataulteriormente rimandata per questioni di bilancio. Per la manutenzione e interventi sui cablaggi delle linee telefoniche e assistenza ai centralini dellescuole secondarie sul territorio provinciale, che coinvolge le professionalità del CED, anche per il 2017 siprevede di mantenere la spesa in linea con quella del 2016 con un contenimento rispetto al 2015dovuto alla diminuzione degli stanziamenti di bilancio. La minor spesa annua è sostenibile in forza del

1322

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ALLEGATO 2

fatto che gli interventi manutentivi effettuati negli anni precedenti hanno contribuito a migliorare lasituazione complessiva e a prevedere un minor numero di interventi negli anni successivi.La spesa prevista per il 2017 è di 28.300 €, in linea con le spese dell’anno precedente.

Misura 2017-3: Sistema informatico centraleAzione di miglioramento: revisione e razionalizzazione delle funzioni svolte dagli apparati

operanti in sala server ne consentirà la dismissione di alcuni.

Il sistema informativo dell'Ente eroga servizi agli uffici interni e ai soggetti che interagiscono conl'Amministrazione attraverso un'infrastruttura la cui gestione è affidata al CED che cura con propriopersonale la gestione, la manutenzione e lo sviluppo innovativo.L'architettura di questa soluzione può essere classificata in quattro blocchi sotto descritti:

1.1 NUCLEO CENTRALELe funzionalità di base sono realizzate nel sistema centrale attraverso la “virtualizzazione” di serveroperanti in modo ridondato e parallelo collegati ad una Storage Area Network che contiene i dati. Inparticolare sono ospitate tutte le procedure gestionali amministrative dell'Ente (Protocollo, Atti,Gestione Finanziaria, Risorse Umane, ecc.) la cui gestione occupa la parte preponderante in termini dirisorse umane e risorse finanziarie.Particolare attenzione è posta nel governare e guidare il passaggio alla dematerializzazione dei processiamministrativi attraverso la firma digitale, la PEC, la gestione documentale e la conservazione digitale.

1.2 SERVIZI INTERNETQuesti servizi sono: il sito web istituzionale dell'Ente, il portale intranet per i dipendenti e la postaelettronica per i quali il CED cura la corretta visibilità agli utenti esterni e interni, rende sicura e protettala navigazione in internet e rende possibile l'accesso alla rete aziendale da parte dei colleghi intelelavoro.

1.3 SERVIZI RUP (Rete Unitaria Provinciale)L'Ente mette a disposizione del territorio provinciale ulteriori servizi fruibili attraverso la Rete UnitariaProvinciale quali ad esempio quelli di SISCOTEL a cui aderiscono i comuni della provincia e altre realtàterritoriali.

1.4 RETELa rete dati costituisce una parte fondamentale per l'elaborazione distribuita e lo scambio delleinformazioni. Il CED progetta la topologia dei collegamenti, cura le configurazioni degli apparati di rete esegue sia il cablaggio interno agli edifici (LAN) che le interconnessioni tra le varie sedi (WAN). Le sedi centrali di c.so Vittorio Emanuele n.17 e di via Bellarocca n. 7 svolgono le funzioni di centrostella nel collegamento con le altre sedi provinciali. Le sedi con maggior numero di utenti sonocollegate con reti veloci (100 MB) e sono ridondate con reti di backup.In dettaglio la seguente tabella riporta la tipologia di collegamento per ogni sede.

SEDE Punti rete Capacità di banda

UFFICI CENTRALI C.so V.Emanuele 17 200 100 Mbit + backup 10 Mbit

INFRASTRUTTURE STRADALI Via Bellarocca 100 100 Mbit + backup 10 Mbit

CAMERA DI COMMERCIO 40 100 Mbit + backup 10 Mbit

PORTO CREMONA via Conca 40 100 Mbit

CPI CREMONA 20 10 Mbit

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ALLEGATO 2

CPI CREMA 30 1 Mbit

CPI SORESINA 10 1 Mbit

CPI CASALMAGGIORE 20 1 Mbit

Sono attive anche diverse connessioni verso internet nelle varie sedi in funzione delle necessità comeriportato nella seguente tabella.

SEDE Capacità di banda Utilizzo

SEDE CENTRALE C.so V.Emanuele 17

2 Mbit + 256 Kbit + 500 Kbit

Navigazione internet + accesso al sito + telelavoroAccesso al sito lavoro (sintesi)

SEDE INFRASTRUTTURE STRADALI Via Bellarocca

+ 256 Kbit Accesso a Lombardia Integrata con vpn

CPI - CASALMAGGIORE 1 Mbit Navigazione internet

S.VITALE CREMONA 1 Mbit Navigazione internet

Per ogni connessione internet sono stati predisposti e configurati gli apparati necessari (firewall erouter) per proteggerne l'utilizzo e per impedire accessi malevoli o con intenzioni dannose.

Una revisione delle funzioni svolte da vecchi apparati presenti in sala server, operata a seguito dellavirtualizzazione del sistema centrale, ha consentito l’eliminazione dei vecchi apparati e la riduzionedelle spese per la fornitura di energia elettrica. La dismissione della sede di via Dante ha portato grandirisparmi, ma ha richiesto di portare nella sala server del CED un ulteriore armadio con le relativeapparecchiature prima collocate in via dante che erogano i servizi del sistema “SINTESI” per il settoreLavoro con un aggravio del carico di potenza richiesta di circa 1,8 Kw.La potenza attualmente impegnata da tutte le macchine operanti in sala server è così passata a circa7,5 Kw con un aumento rispetto agli anni precedenti in cui era di soli 6 Kw.Considerando una di potenza di 7,5 KW e che gli apparati sono accesi per 365 giorni l'anno e per 24 oreal giorno, abbiamo una spesa annua di circa 13.000 euro (7,5 x 365 x 24 x 0,2 =13.140). Il costo delKilowattora è di circa 0,2 euro. La previsione del piano triennale va quindi rivista al rialzo dal 2017 inavanti rispetto alla previsione del 2015 in seguito alla necessità di ospitare le attrezzature della sede divia Dante 134.

Misura 2017-04: Postazioni di lavoro Azione di miglioramento: in considerazione dei limiti di spesa del bilancio, al fine di

rispondere comunque alle esigenze di ammodernare le postazioni di lavoro, “rimpiazzare” i PCobsoleti e contenere sprechi di materiali inquinanti, prosegue il progetto di manutenzione eriparazione interna dell'hardware (con relativo risparmio dei costi di affidamento esterni)attraverso il recupero di parti di ricambio e un piano mirato degli approvvigionamenti dimateriale informatico. Viene posta l'attenzione ai consumi energetici in ottemperanza allespecifiche degli acquisti verdi.

Tra le postazioni dismesse a seguito del trasferimento di personale ad altri enti, quelle concaratteristiche migliori e più recenti saranno utilizzate per rimpiazzare quelle più obsolete in uso aicolleghi rimasti in provincia.Ciò consentirà di compensare il mancato acquisto anche per il 2017 di nuove postazioni dovuto alle

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ALLEGATO 2

ridotte risorse economiche. Ciò comporterà un aumento della vita media dei PC ormai ben superiore ai6 anni. Il piano di gestione dei PC segue i criteri sotto riportati:• ammodernare le postazioni di lavoro del personale tecnico con stazioni più potenti in grado di far

funzionare con prestazioni ottimali le nuove versioni dei programmi di disegno tecnico ecartografia (le postazioni per questo scambio sono ormai quasi esaurite);

• rimpiazzare i vecchi computer che sono diventati inadatti allo svolgimento delle usuali attività degliuffici.

Ciò verrà misurato mediante specifico indicatore del piano degli standard (0099_01).Prosegue il progetto di manutenzione interna dell'hardware e assistenza agli utenti sul software dibase. Si prevedono circa 200 interventi con una durata media per intervento di un'ora e mezza per untotale di 300 ore. Considerando che questi interventi diretti sull'hardware e sul software di basepotrebbero essere affidati con manutenzione esterna e che il costo orario lordo dei nostri colleghi è dicirca 17 € l'ora mentre la manutenzione esterna comporterebbe un costo di almeno 30 € l'ora avremoun risparmio annuo di circa 3.900 euro dato da: 300 x (30 – 17).La gestione del sistema centrale effettuata dal personale del CED consente di mantenere contenuta laspesa per la sola manutenzione hardware effettuata da fornitori esterni. Ciò è possibile grazie allascelta di operare con software libero (open source) che richiede maggiori competenze nella gestione,ma che riduce drasticamente i costi di licenza. Il mantenimento della spesa complessiva prevista per lamanutenzione hardware entro i 42.000 euro (come risulta dal capitolo 13328) è in linea con gli anniprecedenti. Ciò verrà misurato mediante specifici indicatori del piano degli standard (0105; 0106; 0107).

Misura 2017-5: Sistema di assistenza da remotoAzione di miglioramento: consolidamento dell'assistenza “help desk” sulle postazioni di

lavoro informatizzate, come sviluppo del livello di prestazione offerto dalla struttura econtenimento dei costi della struttura.

Il personale del CED ha fornito anche l'assistenza all'utilizzo degli applicativi con il servizio di “help desk”consentendo di limitare al minimo indispensabile il ricorso a fornitori esterni per i servizi di assistenzaagli utenti con conseguente contenimento delle spese pur offrendo un’assistenza tempestiva edefficace in linea con gli anni precedenti.

Misura 2017-6: SoftwareAzione di miglioramento: Prosegue lo sviluppo software a completamento ed integrazione di

applicazioni di settore per le quali non si trovano sul mercato i prodotti adeguati o per cui nonsarebbe economicamente vantaggioso l'appannaggio esterno. E' consolidata l'adozione disoluzioni open source, per le quali prosegue lo sforzo di diffusione di utilizzo interno.

Continua lo sviluppo software richiesto da vari settori a completamento ed integrazione di applicazioniin esercizio per le quali non si trovano sul mercato i prodotti adeguati oppure sarebbero richiesti tempie oneri di acquisizione, personalizzazione e mantenimento non sostenibili.E' ormai consolidata l’adozione ove possibile di soluzioni open-source con due finalità: evitare i costi dilicenza dei software proprietari e ridurre la dipendenza dal fornitore del software.In particolare il sito istituzionale e i servizi RUP sono sviluppati e gestiti con software open-source.Il mantenimento della spesa complessiva prevista per software applicativo entro i 140.000 euro (comerisulta dal capitolo 13327) è in linea con gli anni precedenti. Prosegue il passaggio graduale all'utilizzo di prodotti open-source per l'attività di “office automation”, inmodo da evitere i costi che si dovrebbero sostenere per tenere aggiornato il software proprietario“Microsoft-Office” attualmente ancora molto utilizzato. Occorre però considerare il drastico calo dipostazioni causato dal ridimensionamento dell’Ente che ha ridotto il numero di postazioni sulle quali è

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ALLEGATO 2

presente esclusivamente software di “office automation” non proprietario passato a 72 nel 2016.

AUTOVETTURE DI SERVIZIO (art. 2, comma 594, lettera b, Legge n. 244/2007)

Misura 2017-7: Parco automezzi dell’Ente inteso come mezzi circolanti su strada e targatiAzione di miglioramento: Mantenimento massima funzionalità possibile in rapporto alle

risorse del Parco mezzi. Preciso monitoraggio della convenienza economica degli interventi diriparazione. Maggior sviluppo del sistema di condivisione di autovetture.

Consiste nel monitoraggio finalizzato ad individuare la convenienza economica degli interventi diriparazione degli stessi e nell'incentivare il sistema di condivisione dei mezzi. La misura continua purnelle considerazioni generali di un parco mezzi che in assenza di risorse non può essere rinnovato. Si monitoreranno:

• la dimensione del parco mezzi attraverso l'indicatore di contesto del Piano degli standard 0481• il rispetto del limite di spesa dell'anno 2014 (cfr. Deliberazione del Presidente n. 54 del

23/12/2014) mediante l'indicatore di contesto del Piano degli standard 0487.

Con Delibera del Presidente n. 238 del 29.12.2016 avente ad oggetto “Spese soggette a limitazione aisensi di legge – determinazione importi anno 2017” è stato confermato il suddetto limite di spesa.

MISURE DIRETTE A CIRCOSCRIVERE L'ASSEGNAZIONE DI APPARECCHIATURE DI TELEFONIAMOBILE (art. 2, comma 595, Legge n. 244/2007)

Misura 2017-8: Telefonia MobileAzione di miglioramento: valutazione in ordine al passaggio alla nuova convenzione MOBILE

che presenta tariffe migliorative rispetto alla precedente. Monitoraggio della spesa, valutandol'esistenza di contratti migliorativi (in termini di risparmio sui costi fissi degli apparecchi mobili)per le utenze con poco traffico telefonico. In attesa di ricavare elementi di razionalizzazionecerti e misurabili dalle misure sopra espresse, si continuerà a monitorare il livello di spesavigilando innanzitutto sull'osservanza dei criteri già definiti dalla Giunta provinciale sull'uso el'assegnazione delle apparecchiature di telefonia mobile.

Si continuerà il monitoraggio della spesa anche mediante una vigilanza attiva innanzituttosull'osservanza dei criteri a suo tempo definiti dalla Giunta provinciale con atto n. 431 del 29/07/2008per l'assegnazione e l'uso delle apparecchiature di telefonia mobile.Si conferma l'indicatore del mantenimento del numero di utenze, che dovrà essere in linea con quellodell'anno precedente. Ciò verrà misurato mediante specifico indicatore del piano degli standard (0480).

ALTRE MISURE

Misura 2017-9: Beni a magazzinoAzione di miglioramento: sensibilizzazione dei settori all'attento utilizzo del materiale a

magazzino

Si proseguirà nell'attività di sensibilizzazione dei settori all'accorto utilizzo del materiale a magazzino.Particolare attenzione sarà rivolta alla dematerializzazione (n. risme di carta consegnate nell'anno/n.risme di carta consegnate nell'anno precedente) con l’obiettivo di mantenere un numero di risme dicarta da consegnare ai settori in linea con quello dell'anno precedente.

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ALLEGATO 2

Misura 2017-10: Pulizie (si propone l’esclusione dal Piano) Si propone che la misura esca dal piano in quanto il livello di spesa, regolata dalle limitate

disponibilità finanziarie del bilancio, è arrivato al massimo della contrazione possibile.

Misura 2017-11: Dematerializzazione dei processi amministrativiAzione di miglioramento: Dematerializzazione dei processi di spedizione corrispondenza.

Monitoraggio della modalità di invio della corrispondenza. 1) decremento delle spedizioni “tradizionali” - con esclusione dei procedimenti per i quali è

indispensabile l'utilizzo delle raccomandate tradizionali (es. atti giudiziari)

Si proseguirà nell’attività di sensibilizzazione all'attento utilizzo delle spedizioni anche mediante ilmonitoraggio e controllo della corrispondenza dei Settori. Restano esclusi i casi per i quali èindispensabile l'utilizzo delle raccomandate tradizionali (es. atti giudiziari).Ciò verrà misurato mediante specifico indicatore del piano degli standard (0478_2).

2) monitoraggio degli utilizzi della P.E.C.

L’utilizzo della e-mail e della PEC come strumento principale nella trasmissione di documenti portanotevoli risparmi sulle spese di spedizione. Il rapporto tra documenti inviati per PEC rispetto al totale didocumenti inviati (PEC + raccomandate RR) è stabilmente intorno al 95%. Ciò verrà misurato mediante specifico indicatore del piano degli standard (0114_2).

Misura 2017-12: Vigilanza (si propone l’esclusione dal Piano)

Il servizio di vigilanza, al fine del contenimento della spesa, è attualmente attivo solo per il piano nobiledi Palazzo Stanga e la stanza delle armi della Polizia Provinciale. Si propone che la misura esca dal pianoin quanto il livello di spesa è arrivato al massimo della contrazione possibile.

Misura 2017-13: Vestiario (si propone l’esclusione dal Piano)

I limiti di spesa imposti dal bilancio negli ultimi anni hanno consentito principalmente acquisti ad usura,pur tenendo in debita considerazione le necessità di appannaggio dei dispositivi di protezionepersonale nel rispetto alle normative regolamenti e/o normative in materia di sicurezza. Per tale motivo si propone che la misura di razionalizzazione, tra l'altro prevista solo con l' indicatore,“azioni di sensibilizzazione”, esca dal piano in quanto la spesa, che è giunta al massimo dellacontrazione possibile, si autoregola in base e secondo le limitate disponibilità finanziarie.

BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO (art. 2, comma 594, lettera c, Legge n.244/2007)

Misura 2017-90 a: TOSCOLANO MADERNOAzione di miglioramento: dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

Con riferimento all'art. 58 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con legge N. 133 del 6 agosto2008, così come modificato ed integrato dal Decreto legge 6 dicembre 2011, N. 201, convertito, conmodificazioni, in legge 22 dicembre 2011, N. 214, si proseguirà con le procedure volte all’alienazionedell’immobile di Toscolano Maderno mediante asta pubblica, ovvero raccordandosi con la RegioneLombardia per individuare altre possibili soluzioni.

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ALLEGATO 2

Misura 2017-90 b: BORNOAzione di miglioramento: dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

Con riferimento all'art. 58 del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito con legge N. 133 del 6 agosto2008, così come modificato ed integrato dal Decreto legge 6 dicembre 2011, N. 201, convertito, conmodificazioni in legge 22 dicembre 2011, N. 214, si procederà a raccordarsi con la Regione Lombardia alfine di individuare le possibili procedure per l’alienazione dell'immobile.

Misura 2017-90 c: RELIQUATI STRADALIAzione di miglioramento: dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

Si procederà all’alienazione di beni immobili secondo quanto previsto dal piano delle alienazioniapprovato dal Consiglio provinciale, sulla base delle priorità che saranno evidenziate, medianteprocedura negoziata/alienazione diretta oppure mediante bando di gara.

Misure 2017-91 a, 2017-91 b, 2016-91 c, 2016-91 d: NUOVA COSTRUZIONE E RISPARMIO SULOCAZIONI

Realizzazione di nuovo edificio scolastico nell'ambito del progetto “scuole innovative” con oneri a totalecarico dello stato. A seguito della legge 107/2015 c.d. “Buona scuola” sono stati stanziati dei fondi per la realizzazione dinuove “Scuole Innovative” da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienzaenergetica e della sicurezza strutturale ed antisismica.Tali progetti saranno finanziati con risorse economiche da parte di INAIL; in particolare, alla RegioneLombardia sono stati assegnati 35.725.784,45 Euro per la realizzazione di 5 nuove scuole.Le risorse sono state ripartite tra le Regioni con il D.M. 7/8/2015, che dovevano individuare da una acinque aree da proporre al MI.U.R. su cui costruire una scuola innovativa.La Provincia nel settembre 2015 ha inviato alla Regione la manifestazione d'interesse per la costruzionedella nuova sede dell'Istituto “Racchetti”. L'importo dei lavori indicato è di 11.250.000,00 Euro e comprende l'edificio scolastico per la didatticacon 51 aule, oltre a laboratori, biblioteca, segreterie; in tale edificio si è previsto anche di realizzare duenuovi laboratori di “Cucina e sala “ per la sezione “alberghiera” del limitrofo istituto scolastico “Sraffa”. Nell'importo si è anche prevista la realizzazione della nuova palestra per le lezioni di educazione fisicadell'istituto scolastico “Racchetti”. Allorché la nuova costruzione sarà completata, la Provincia di Cremona potrà recedere da diversicontratti di locazione per una somma annua pari a € 345.562,86 così distinti:

• SAI Via Santa Maria della Croce euro 244.783,40 annui,• San Pantaleone euro 33.679,46,• Cucine Merati euro 48.000,00 annui canone + euro 19.100,00 (circa) spese di gestione.

La Regione Lombardia con D.d.s. n. 8488 del 15 ottobre 2015 (BURL 43 del 15/10/2015) ha formalizzatol'elenco in ordine di priorità delle manifestazioni d'interesse pervenute dagli enti territoriali e laProvincia di Cremona è risultata al PRIMO POSTO dei cinque disponibili; successivamente il Ministeroha accolto le proposte della Regione, individuando 52 aree su tutto il territorio nazionale in cuirealizzare le nuove scuole.Il M.I.U.R. nel maggio 2016 ha pubblicato un bando per il concorso d'idee rivolto ai professionisti ed allesocietà di progettazione per acquisire le idee progettuali per la realizzazione delle “scuole innovative”.La scadenza per la presentazione dei progetti era fissata al 30/8/2016 e successivamente prorogata dalM.I.U.R. al 5/10 e poi al 31/10. La Commissione di valutazione dei progetti, che doveva riunirsi l’8 novembre 2016 come risulta dalbando, è stata nominata con decreto dal M.I.U.R. il 23/3/2017. La Commissione è chiamata a valutare le

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ALLEGATO 2

circa 1.200 proposte progettuali presentate per le 50 aree di intervento prescelte (fra cui l’area diCrema), fra cui individuare le prime tre proposte vincitrici per ogni area. Alla data di redazione delpresente documento si stanno attendendo i risultati della commissione ministeriale.Successivamente la Provincia dovrà procedere alla progettazione del fabbricato e quindi, attraversoconvenzioni con l'INAIL, provvedere alla costruzione, che si stima possa avvenire in almeno due annidalla consegna dei lavori (Misura 2017- 91 a).

Misura a 2017-92: EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Azione di miglioramento: efficientamento energetico

L'istituto Einaudi potrebbe essere il primo edificio scolastico della Provincia ad essere sottoposto ariqualificazione energetica grazie all'acquisizione di un finanziamento di € 1.500.000 del fondo KYOTO,consentendo un risparmio sulla spesa di riscaldamento di €/anno 14.000,00.

Il sistema edificio impianto “I.I.S. “Einaudi” è inserito nel Servizio Energia della Provincia di Cremona.L’ACE relativo all’edificio in oggetto ha classificato l’edificio in classe D.

Con il comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 25 giugno 2015 venivano aperti itermini per la presentazione delle domande per la concessione dei finanziamenti a tasso agevolatofinalizzati alla realizzazione degli interventi di cui al decreto interministeriale n. 66 del 14.4.2015 “Misureper l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”, attuativo dell'art. 9 del D.L. 24 giugno 2014 n. 91e convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 agosto 2014 n. 116.

I requisiti necessari per l’ottenimento del finanziamento, erano i seguenti:

1. miglioramento del parametro dell'efficienza energetica dell'edificio oggetto di intervento dialmeno due classi in un periodo massimo di tre anni dalla data di inizio dei lavori diriqualificazione energetica;

2. il rispetto dei requisiti tecnici minimi e i costi unitari massimi del ContoTermico (decreto delMinistero per lo sviluppo economico di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela delterritorio e del mare del 28 dicembre 2012).

In data 11.3.2016 il Ministero dell’Ambiente ha comunicato alla Provincia di Cremona l’ammissione alfinanziamento. Le opere di miglioramento previste dal progetto che consentiranno all’edificio di arrivarein classe B sono le seguenti:

• realizzazione di isolamento interno ed esterno dell’edificio con isolante spessore 12 cm inpolistirene con il rivestimento di tutte le travi e i pilastri a vista per le murature che all’esternosono finite con mattoncini a vista. Per raggiungere un valore di trasmittanza della parete opacatale da consentire il salto di due classi energetiche sarà necessario prevedere, oltreall’isolamento interno ed esterno, anche uno strato di isolante nella camera d’aria mediantel’iniezione di schiume poliuretaniche di almeno uno spessore di 10 cm,

• isolamento del locale sottotetto con isolante spessore 12 cm in polistirene,

• sostituzione di tutti i serramenti esterni con nuovi in metallo a taglio termico e con vetridoppi/tripli basso emissivi ad alta efficienza energetica,

• installazione di sistema di ombreggiamento mediante schermature solari esterne per le facciatevetrate esposte a sud.

Oltre agli interventi sull’involucro sono previsti anche l’installazione di pannelli fotovoltaici per laproduzione di energia elettrica sulle falde del tetto esposte a sud, un impianto con una superficie dipannelli di circa 130 mq che consentirà una produzione di energia elettrica per circa 19 Kwp, oltre allarealizzazione di un impianto di rilevazione ad infrarossi passivi per segnalazione presenze checonsentirà l’accensione e lo spegnimento delle luci in tutti i locali della scuola. Infine è prevista

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ALLEGATO 2

l’applicazione di economizzatori idrici sui rubinetti dei servizi igienici per un consapevole uso dell’acquada parte degli studenti.

Complessivamente è previsto un risparmio delle spese di riscaldamento pari a circa il 50% dei consumitotali, che ammonta a circa 14.000 euro annui se si considera che il consumo medio degli ultimi anni èdi circa 28.000 euro. Il finanziamento ministeriale non è stato fruibile nel corso del 2016 a causa diproblemi connessi con le ristrettezze di bilancio ed il rispetto del patto di stabilità.

A seguito di richiesta della Provincia, è stato autorizzato dal Ministero lo slittamento al 31.07.2017 delperfezionamento del contratto per il finanziamento di 1.500.000 euro del progetto; si verificherà lapossibilità di accedere al suddetto finanziamento.

Il Coordinatore avv. Massimo Placchi

Documento informatico firmato digitalmente

ai sensi del d.lgs. 82/2005 e s.m.i. e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa

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Allegato 3

Corso Vittorio Emanuele II, 17 - C.F.0002130195Coordinatore: avv. Massimo Placchi

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneai sensi art. 2 della Legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2017 – 2019

Relazione del Settore Sistemi informativi e politiche europeetrasmessa con email del 12.05.2017

Dirigente: dr. Antonello Bonvini

1 TELEFONIA FISSA - SITUAZIONE ATTUALE

Il CED si occupa della telefonia fissa per le sedi dell'Ente e per gli istituti di istruzione secondaria delterritorio provinciale.

Il sistema telefonico dell'Ente è costituito da 4 centraline interconnesse che operano sulle sediprincipali dell'Ente di cui tre sono state sostituite di recente. Per le interconnessioni tra le centraline sisfrutta la connesse in VOIP attraverso la rete dati.

La ristrutturazione dell'Ente pur portando alla dismissione della sede di via Dante 134, hadeterminato la costituzione di una nuova sede presso la Camera di Commercio rendendo cosìnecessario il trasloco della centrale, se pur obsoleta, dalla vecchia alla nuova sede, considerato che lasostituzione è stata ulteriormente rimandata per questioni di bilancio.

2 TELEFONIA FISSA - INDIRIZZI OPERATIVI DI RAZIONALIZZAZIONE

Per la manutenzione e interventi sui cablaggi delle linee telefoniche e assistenza ai centralini dellescuole secondarie sul territorio provinciale, che coinvolge le professionalità del CED, anche per il 2017 siprevede di mantenere la spesa in linea con quella del 2016 con un contenimento rispetto al 2015dovuto alla diminuzione degli stanziamenti di bilancio. La minor spesa annua è sostenibile in forza delfatto che gli interventi manutentivi effettuati negli anni precedenti hanno contribuito a migliorare lasituazione complessiva e a prevedere un minor numero di interventi negli anni successivi.

La spesa prevista per il 2017 è di 28.300 € in linea con le spese dell’anno precedente.

3 SISTEMA INFORMATIVO - SITUAZIONE ATTUALE

Il sistema informativo dell'Ente eroga servizi agli uffici interni e ai soggetti che interagiscono conl'Amministrazione attraverso un'infrastruttura la cui gestione è affidata al CED che cura con propriopersonale la gestione, la manutenzione e lo sviluppo innovativo.

L'architettura di questa soluzione può essere classificata in quattro blocchi sotto descritti.

1.1 NUCLEO CENTRALELe funzionalità di base sono realizzate nel sistema centrale attraverso la “virtualizzazione” di server

operanti in modo ridondato e parallelo collegati ad una Storage Area Network che contiene i dati. Inparticolare sono ospitate tutte le procedure gestionali amministrative dell'Ente (Protocollo, Atti,

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Allegato 3

Gestione Finanziaria, Risorse Umane, ecc.) la cui gestione occupa la parte preponderante in termini dirisorse umane e risorse finanziarie.

Particolare attenzione è posta nel governare e guidare il passaggio alla dematerializzazione deiprocessi amministrativi attraverso la firma digitale, la PEC, la gestione documentale e la conservazionedigitale.

1.2 SERVIZI INTERNETQuesti servizi sono: il sito web istituzionale dell'Ente, il portale intranet per i dipendenti e la posta

elettronica per i quali il CED cura la corretta visibilità agli utenti esterni e interni, rende sicura e protettala navigazione in internet e rende possibile l'accesso alla rete aziendale da parte dei colleghi intelelavoro.

1.3 SERVIZI RUP (Rete Unitaria Provinciale)L'Ente mette a disposizione del territorio provinciale ulteriori servizi fruibili attraverso la Rete

Unitaria Provinciale quali ad esempio quelli di SISCOTEL a cui aderiscono i comuni della provincia e altrerealtà territoriali.

1.4 RETELa rete dati costituisce una parte fondamentale per l'elaborazione distribuita e lo scambio delle

informazioni. Il CED progetta la topologia dei collegamenti, cura le configurazioni degli apparati di rete esegue sia il cablaggio interno agli edifici (LAN) che le interconnessioni tra le varie sedi (WAN).

Le sedi centrali di c.so V.Emanuele n.17 e di via Bellarocca n. 7 svolgono le funzioni di centro stellanel collegamento con le altre sedi provinciali. Le sedi con maggior numero di utenti sono collegate conreti veloci (100 MB) e sono ridondate con reti di backup.

In dettaglio la seguente tabella riporta la tipologia di collegamento per ogni sede.

SEDE Punti rete Capacità di banda

UFFICI CENTRALI C.so V.Emanuele 17 200 100 Mbit + backup 10 Mbit

INFRASTRUTTURE STRADALI Via Bellarocca 100 100 Mbit + backup 10 Mbit

CAMERA DI COMMERCIO 40 100 Mbit + backup 10 Mbit

PORTO CREMONA via Conca 40 100 Mbit

CPI CREMONA 20 10 Mbit

CPI CREMA 30 1 Mbit

CPI SORESINA 10 1 Mbit

CPI CASALMAGGIORE 20 1 Mbit

Sono attive anche diverse connessioni verso internet nelle varie sedi in funzione delle necessitàcome riportato nella seguente tabella.

SEDE Capacità di banda Utilizzo

SEDE CENTRALE C.so V.Emanuele 17

2 Mbit + 256 Kbit + 500 Kbit

Navigazione internet + accesso al sito + telelavoroAccesso al sito lavoro (sintesi)

SEDE INFRASTRUTTURE STRADALI Via Bellarocca

+ 256 Kbit Accesso a Lombardia Integrata con vpn

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Allegato 3

CPI - CASALMAGGIORE 1 Mbit Navigazione internet

S.VITALE CREMONA 1 Mbit Navigazione internet

Per ogni connessione internet sono stati predisposti e configurati gli apparati necessari (firewall erouter) per proteggerne l'utilizzo e per impedire accessi malevoli o con intenzioni dannose.

4 SISTEMA INFORMATIVO - INDIRIZZI OPERATIVI DI RAZIONALIZZAZIONE

Il CED, oltre all'attività ordinaria, prosegue il percorso già avviato verso la gestione digitale di atti edocumenti, con la relativa conservazione. Prosegue l'attenzione ai dati in formato aperto checostituiscono un orizzonte evolutivo di obbligatorio approdo e insieme un banco di prova per losviluppo del livello di prestazione offerto dalla struttura.

SISTEMA CENTRALE – RISPARMIO COSTI ENERGIAUna revisione delle funzioni svolte da vecchi apparati presenti in sala server, operata a seguito

della virtualizzazione del sistema centrale, ha consentito l’eliminazione dei vecchi apparati e lariduzione delle spese per la fornitura di energia elettrica. La dismissione della sede di via Dante haportato grandi risparmi, ma ha richiesto di portare nella sala server del CED un ulteriore armadio con lerelative apparecchiature prima collocate in via dante che erogano i servizi del sistema “SINTESI” per ilsettore Lavoro con un aggravio del carico di potenza richiesta di circa 1,8 Kw.

La potenza attualmente impegnata da tutte le macchine operanti in sala server è così passata acirca 7,5 Kw con un aumento rispetto agli anni precedenti in cui era di soli 6 Kw.

Considerando una di potenza di 7,5 KW e che gli apparati sono accesi per 365 giorni l'anno e per24 ore al giorno, abbiamo una spesa annua di circa 13.000 euro (7,5 x 365 x 24 x 0,2 =13.140). Il costodel Kilowattora è di circa 0,2 euro. La previsione del piano triennale va quindi rivista al rialzo dal 2017 inavanti rispetto alla previsione del 2015 in seguito alla necessità di ospitare le attrezzature della sede divia Dante 134.

POSTAZIONI DI LAVOROTra le postazioni dismesse a seguito del trasferimento di personale ad altri enti, quelle con

caratteristiche migliori e più recenti saranno utilizzate per rimpiazzare quelle più obsolete in uso aicolleghi rimasti in provincia.

Ciò consentirà di compensare il mancato acquisto anche per il 2017 di nuove postazioni dovutoalle ridotte risorse economiche. Ciò comporterà un aumento della vita media dei PC ormai bensuperiore ai 6 anni. Il piano di gestione dei PC segue i criteri sotto riportati:• ammodernare le postazioni di lavoro del personale tecnico con stazioni più potenti in grado di

far funzionare con prestazioni ottimali le nuove versioni dei programmi di disegno tecnico ecartografia (le postazioni per questo scambio sono ormai quasi esaurite);

• rimpiazzare i vecchi computer che sono diventati inadatti allo svolgimento delle usuali attivitàdegli uffici.Prosegue il progetto di manutenzione interna dell'hardware e assistenza agli utenti sul software di

base. Si prevedono circa 200 interventi con una durata media per intervento di un'ora e mezza per untotale di 300 ore. Considerando che questi interventi diretti sull'hardware e sul software di basepotrebbero essere affidati con manutenzione esterna e che il costo orario lordo dei nostri colleghi è dicirca 17 € l'ora mentre la manutenzione esterna comporterebbe un costo di almeno 30 € l'ora avremoun risparmio annuo di circa 3.900 euro dato da: 300 x (30 – 17).

La gestione del sistema centrale effettuata dal personale del CED consente di mantenerecontenuta la spesa per la sola manutenzione hardware effettuata da fornitori esterni. Ciò è possibilegrazie alla scelta di operare con software libero (open source) che richiede maggiori competenze nellagestione, ma che riduce drasticamente i costi di licenza. Il mantenimento della spesa complessiva

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Allegato 3

prevista per la manutenzione hardware entro i 42.000 euro (come risulta dal capitolo 13328) è in lineacon gli anni precedenti.

ASSISTENZA “HELP DESK” ALLE POSTAZIONI DI LAVORO Il personale del CED fornisce anche l'assistenza all'utilizzo degli applicativi con il servizio di 'help

desk' consentendo di limitare al minimo indispensabile il ricorso a fornitori esterni per l’assistenza agliutenti con conseguente contenimento delle spese pur offrendo un’assistenza tempestiva ed efficace inlinea con gli anni precedenti.

SOFTWAREContinua lo sviluppo software richiesto da vari settori a completamento ed integrazione di

applicazioni in esercizio per le quali non si trovano sul mercato i prodotti adeguati oppure sarebberorichiesti tempi e oneri di acquisizione, personalizzazione e mantenimento non sostenibili.

E' ormai consolidata l’adozione ove possibile di soluzioni open-source con due finalità: evitare icosti di licenza dei software proprietari e ridurre la dipendenza dal fornitore del software.

In particolare il sito istituzionale e i servizi RUP sono sviluppati e gestiti con software open-source.Il mantenimento della spesa complessiva prevista per software applicativo entro i 140.000 euro

(come risulta dal capitolo 13327) è in linea con gli anni precedenti. Prosegue il passaggio graduale all'utilizzo di prodotti open-source per l'attività di “office

automation”, in modo da evitere i costi che si dovrebbero sostenere per tenere aggiornato il softwareproprietario “Microsoft-Office” attualmente ancora molto utilizzato. Occorre però considerare il drasticocalo di postazioni causato dal ridimensionamento dell’Ente che ha ridotto il numero di postazioni sullequali è presente esclusivamente software di “office automation” non proprietario passato a 72 nel2016.

DEMATERIALIZZAZIONE DEI PROCESSI AMMINISTRATIVI - PEC L’utilizzo della e-mail e della PEC come strumento principale nella trasmissione di documenti porta

notevoli risparmi sulle spese di spedizione. Il rapporto tra documenti inviati per PEC rispetto al totale didocumenti inviati (PEC + raccomandate RR) è stabilmente intorno al 95%.

STAMPANTIPer quanto riguarda i dispositivi di stampa, in accordo con l'Economato prosegue la convergenza

verso l'utilizzo di dispositivi multifunzione in rete affiancati per ogni Settore/piano da una o duestampanti di servizio (già presenti prima della razionalizzazione) da utilizzare in caso di guasto deidispositivi multifunzione o altre necessità (es. di privacy..ecc.). La conseguente riduzione del numerodelle stampanti individuali piccole, più inquinanti e con costi di gestione maggiori, porta un sensibilerisparmio.

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Relazione del Settore Risorse umane, appalti e provveditoratotrasmessa con email del 15.05.2017

Dirigente: Avv. Rinalda Bellotti

FOTOCOPIATRICI E STAMPANTIL'obiettivo di razionalizzazione del numero di stampanti individuali installate presso gli uffici, conl'eliminazione di ben 99 stampanti nel solo 2016, ha raggiunto un livello di attuazione decisamenteelevato.In ogni caso si opererà anche nel prossimo triennio in vista di un ulteriore miglioramento e, inparticolare, nel 2017 in vista di una ulteriore riduzione e negli anni 2018 e 2019 in vista del“mantenimento” dei risultati raggiunti (non superare il numero delle stampanti rispetto al datoconsuntivo 2017). Relativamente al risparmio relativo alla fornitura di toner, che rappresenta l'effettopositivo della suddetta misura di razionalizzazione, si conferma l'indicatore del mantenimento dellaspesa non superiore al 2015.

TELEFONIA MOBILESi continuerà il monitoraggio della spesa anche mediante una vigilanza attiva innanzituttosull'osservanza dei criteri a suo tempo definiti dalla Giunta provinciale con atto n. 431 del 29/07/2008per l'assegnazione e l'uso delle apparecchiature di telefonia mobile.Si conferma l'indicatore del mantenimento del numero di utenze, che dovrà essere in linea con quellodell'anno precedente.

BENI A MAGAZZINOSi proseguirà nell'attività di sensibilizzazione dei settori all'accorto utilizzo del materiale a magazzino.Particolare attenzione sarà rivolta alla dematerializzazione (n. risme di carta consegnate nell'anno/n.risme di carta consegnate nell'anno precedente) con l’obiettivo di mantenere un numero di risme dicarta da consegnare ai settori in linea con quello dell'anno precedente.

SERVIZIO DI PULIZIA UFFICI PROVINCIALISi propone che la misura esca dal piano in quanto il livello di spesa, regolata dalle limitate disponibilitàfinanziarie del bilancio, è arrivato al massimo della contrazione possibile.

DEMATERIALIZZAZIONE DEI PROCESSI AMMINISTRATIVISi proseguirà nell’attività di sensibilizzazione all'attento utilizzo delle spedizioni anche mediante ilmonitoraggio e controllo della corrispondenza dei Settori. Restano esclusi i casi per i quali èindispensabile l'utilizzo delle raccomandate tradizionali (es. atti giudiziari).

VIGILANZAIl servizio di vigilanza, al fine del contenimento della spesa, è attualmente attivo solo per il piano nobiledi Palazzo Stanga e la stanza delle armi della Polizia Provinciale. Si propone che la misura esca dal piano in quanto il livello di spesa è arrivato al massimo dellacontrazione possibile.

VESTIARIOI limiti di spesa imposti dal bilancio negli ultimi anni hanno consentito principalmente acquisti ad usura,pur tenendo in debita considerazione le necessità di appannaggio dei dispositivi di protezionepersonale nel rispetto alle normative regolamenti e/o normative in materia di sicurezza. Per tale motivo si propone che la misura di razionalizzazione, tra l'altro prevista solo con l' indicatore,“azioni di sensibilizzazione”, esca dal piano in quanto la spesa, che è giunta al massimo dellacontrazione possibile, si autoregola in base e secondo le limitate disponibilità finanziarie.

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Relazione del Settore Patrimonio e edilizia scolastica trasmessa con email dell'11.05.2017

Dirigente: Avv. Massimo Placchi

TOSCOLANO MADERNOCon riferimento all'art. 58 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con legge N. 133 del 6 agosto2008, così come modificato ed integrato dal Decreto legge 6 dicembre 2011, N. 201, convertito, conmodificazioni, in legge 22 dicembre 2011, N. 214, si proseguirà con le procedure volte all’alienazionedell’immobile di Toscolano Maderno mediante asta pubblica, ovvero raccordandosi con la RegioneLombardia per individuare altre possibili soluzioni.

BORNOCon riferimento all'art. 58 del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito con legge N. 133 del 6 agosto2008, così come modificato ed integrato dal Decreto legge 6 dicembre 2011, N. 201, convertito, conmodificazioni in legge 22 dicembre 2011, N. 214, si procederà a raccordarsi con la Regione Lombardia alfine di individuare le possibili procedure per l’alienazione dell'immobile.

RELIQUATI STRADALI - ALIENAZIONESi procederà all’alienazione di beni immobili secondo quanto previsto dal piano delle alienazioniapprovato dal Consiglio provinciale, sulla base delle priorità che saranno evidenziate, medianteprocedura negoziata/alienazione diretta oppure mediante bando di gara.

LOCAZIONI (riferimento ai codici misura da 2017_91_a a 2017_91_d)

Realizzazione di nuovo edificio scolastico nell'ambito del progetto “scuole innovative” con oneri a totalecarico dello stato.

A seguito della legge 107/2015 c.d. “Buona scuola” sono stati stanziati dei fondi per la realizzazione dinuove “Scuole Innovative” da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienzaenergetica e della sicurezza strutturale ed antisismica.

Tali progetti saranno finanziati con risorse economiche da parte di INAIL; in particolare, alla RegioneLombardia sono stati assegnati 35.725.784,45 Euro per la realizzazione di 5 nuove scuole.

Le risorse sono state ripartite tra le Regioni con il D.M. 7/8/2015, che dovevano individuare da una acinque aree da proporre al MI.U.R. su cui costruire una scuola innovativa.

La Provincia nel settembre 2015 ha inviato alla Regione la manifestazione d'interesse per la costruzionedella nuova sede dell'Istituto “Racchetti”.

L'importo dei lavori indicato è di 11.250.000,00 Euro e comprende l'edificio scolastico per la didatticacon 51 aule, oltre a laboratori, biblioteca, segreterie; in tale edificio si è previsto anche di realizzare duenuovi laboratori di “Cucina e sala “ per la sezione “alberghiera” del limitrofo istituto scolastico “Sraffa”.

Nell'importo si è anche prevista la realizzazione della nuova palestra per le lezioni di educazione fisicadell'istituto scolastico “Racchetti”.

Allorché la nuova costruzione sarà completata, la Provincia di Cremona potrà recedere da diversicontratti di locazione per una somma annua pari a € 345.562,86 così distinti:

• SAI Via Santa Maria della Croce euro 244.783,40 annui,

• San Pantaleone euro 33.679,46,

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• Cucine Merati euro 48.000,00 annui canone + euro 19.100,00 (circa) spese di gestione.

La Regione Lombardia con D.d.s. n. 8488 del 15 ottobre 2015 (BURL 43 del 15/10/2015) ha formalizzatol'elenco in ordine di priorità delle manifestazioni d'interesse pervenute dagli enti territoriali e laProvincia di Cremona è risultata al PRIMO POSTO dei cinque disponibili; successivamente il Ministeroha accolto le proposte della Regione, individuando 52 aree su tutto il territorio nazionale in cuirealizzare le nuove scuole.

Il M.I.U.R. nel maggio 2016 ha pubblicato un bando per il concorso d'idee rivolto ai professionisti ed allesocietà di progettazione per acquisire le idee progettuali per la realizzazione delle “scuole innovative”.

La scadenza per la presentazione dei progetti era fissata al 30/8/2016 e successivamente prorogata dalM.I.U.R. al 5/10 e poi al 31/10.

La Commissione di valutazione dei progetti, che doveva riunirsi l’8 novembre 2016 come risulta dalbando, è stata nominata con decreto dal M.I.U.R. il 23/3/2017. La Commissione è chiamata a valutare lecirca 1.200 proposte progettuali presentate per le 50 aree di intervento prescelte (fra cui l’area diCrema), fra cui individuare le prime tre proposte vincitrici per ogni area. Alla data di redazione delpresente documento si stanno attendendo i risultati della commissione ministeriale.

Successivamente la Provincia dovrà procedere alla progettazione del fabbricato e quindi, attraversoconvenzioni con l'INAIL, provvedere alla costruzione, che si stima possa avvenire in almeno due annidalla consegna dei lavori (Misura 2017- 91 a).

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO – I.I.S. “Einaudi” – Cremona (riferimento al codice misura 2017_92)

L'istituto Einaudi potrebbe essere il primo edificio scolastico della Provincia ad essere sottoposto ariqualificazione energetica grazie all'acquisizione di un finanziamento di € 1.500.000 del fondo KYOTO,consentendo un risparmio sulla spesa di riscaldamento di €/anno 14.000,00.

Il sistema edificio impianto “I.I.S. “Einaudi” è inserito nel Servizio Energia della Provincia di Cremona.L’ACE relativo all’edificio in oggetto ha classificato l’edificio in classe D.

Con il comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 25 giugno 2015 venivano aperti itermini per la presentazione delle domande per la concessione dei finanziamenti a tasso agevolatofinalizzati alla realizzazione degli interventi di cui al decreto interministeriale n. 66 del 14.4.2015 “Misureper l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”, attuativo dell'art. 9 del D.L. 24 giugno 2014 n. 91e convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 agosto 2014 n. 116.

I requisiti necessari per l’ottenimento del finanziamento, erano i seguenti:

1. miglioramento del parametro dell'efficienza energetica dell'edificio oggetto di intervento dialmeno due classi in un periodo massimo di tre anni dalla data di inizio dei lavori diriqualificazione energetica;

2. il rispetto dei requisiti tecnici minimi e i costi unitari massimi del ContoTermico (decreto delMinistero per lo sviluppo economico di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela delterritorio e del mare del 28 dicembre 2012).

In data 11.3.2016 il Ministero dell’Ambiente ha comunicato alla Provincia di Cremona l’ammissione alfinanziamento. Le opere di miglioramento previste dal progetto che consentiranno all’edificio di arrivarein classe B sono le seguenti:

• realizzazione di isolamento interno ed esterno dell’edificio con isolante spessore 12 cm in

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Allegato 3

polistirene con il rivestimento di tutte le travi e i pilastri a vista per le murature che all’esternosono finite con mattoncini a vista. Per raggiungere un valore di trasmittanza della parete opacatale da consentire il salto di due classi energetiche sarà necessario prevedere, oltreall’isolamento interno ed esterno, anche uno strato di isolante nella camera d’aria mediantel’iniezione di schiume poliuretaniche di almeno uno spessore di 10 cm,

• isolamento del locale sottotetto con isolante spessore 12 cm in polistirene,

• sostituzione di tutti i serramenti esterni con nuovi in metallo a taglio termico e con vetridoppi/tripli basso emissivi ad alta efficienza energetica,

• installazione di sistema di ombreggiamento mediante schermature solari esterne per le facciatevetrate esposte a sud.

Oltre agli interventi sull’involucro sono previsti anche l’installazione di pannelli fotovoltaici per laproduzione di energia elettrica sulle falde del tetto esposte a sud, un impianto con una superficie dipannelli di circa 130 mq che consentirà una produzione di energia elettrica per circa 19 Kwp, oltre allarealizzazione di un impianto di rilevazione ad infrarossi passivi per segnalazione presenze checonsentirà l’accensione e lo spegnimento delle luci in tutti i locali della scuola. Infine è previstal’applicazione di economizzatori idrici sui rubinetti dei servizi igienici per un consapevole uso dell’acquada parte degli studenti.

Complessivamente è previsto un risparmio delle spese di riscaldamento pari a circa il 50% dei consumitotali, che ammonta a circa 14.000 euro annui se si considera che il consumo medio degli ultimi anni èdi circa 28.000 euro. Il finanziamento ministeriale non è stato fruibile nel corso del 2016 a causa diproblemi connessi con le ristrettezze di bilancio ed il rispetto del patto di stabilità.

A seguito di richiesta della Provincia, è stato autorizzato dal Ministero lo slittamento al 31.07.2017 delperfezionamento del contratto per il finanziamento di 1.500.000 euro del progetto; si verificherà lapossibilità di accedere al suddetto finanziamento.

Il Coordinatore avv. Massimo Placchi

Documento informatico firmato digitalmente ai sensidel d.lgs. 82/2005 e s.m.i. e norme collegate, il quale

sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa

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