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DOCUMENTO FINALE I.P.S.A.A.A.B.I. DE FRANCESCHI PACINOTTI -PISTOIA
CLASSE VB
GESTIONE RISORSE FORESTALI E MONTANE
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
1
DOCUMENTO FINALE
I.P.S.A.A.A.B.I. DE FRANCESCHI PACINOTTI -PISTOIA
CLASSE VB
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Disciplina Docente ore
sett.li verifiche Firma del docente
Italiano
Leoncini Annamaria 4 S O
Storia
Leoncini Annamaria 2 O
Matematica
Barragato Paola 3 S O
Lingua Inglese Cecconi Elisabetta 3 S O
Scienze motorie e sportive Pisaneschi Monica 2 P
Religione Cattolica
Bardelli Elena 1 O
Economia Agraria e Legislazione di settore ______________________ Sociologia rurale
Gonfiantini Piera 5
3
S O
O
Gonfiantini Piera
Agronomia del territorio montano
Venuto Santi 4 S O P
Orifici Domenico
Silvicoltura e utilizzazioni forestali
Pettinà Francesco 3 S O
Orifici Domenico
Gestione parchi Pettinà Francesco 2 O
Orifici Domenico
Sostegno area umanistica Cambi Serena Pasquinelli Sara
Sostegno area tecnica Gherardi Maria Elena
Sostegno area scientifica Pesce Carmine
2
SOMMARIO
A. PARTE GENERALE
1. Profilo dell’indirizzo .................................................................................... p. 3
2. Presentazione della classe ........................................................................... p. 4
3. Iniziative complementari/ integrative…………………………………………………………p. 6
4. Obiettivi trasversali di tipo formativo .......................................................... p. 7
5. Obiettivi trasversali di tipo cognitivo……………………………………………………..……p. 9
6. Area di professionalizzazione / Alternanza Scuola-Lavoro ............................ p. 9
7. Criteri e strumenti di valutazione ................................................................ p. 13
7.1 Tabella punteggio credito scolastico ......................................................... p. 14
7.2 Criteri valutazione credito formativo ........................................................ p. 14
8.Tipologie e numero di prove effettuate in preparazione dell’esame.............. p. 16
ALLEGATO 1 Simulazioni prove d’esame e relative griglie di correzione ................... p. 17
B. PARTE DISCIPLINARE – RELAZIONI FINALI ............................................................ p. 40
Italiano ............................................................................................................ p. 41
Storia .............................................................................................................. p. 47
Matematica ..................................................................................................... p. 51
Lingua Inglese .................................................................................................. p. 54
Economia Agraria e legislazione di settore………..……………………………………….….. p. 57
Sociologia rurale ……………………………………………………………………………………….….. p. 60
Agronomia del territorio montano ………………………………………………………………… p. 62
Selvicoltura e utilizzazioni forestali…………………………….……………………………….…. p. 65
Gestione Parchi………………………………………………………………………………………….….. p. 65
Scienze motorie e sportive ………………………………………………………………………….… p. 70
Religione Cattolica ………………………………………………………………………………………... p. 73
3
1. PROFILI DELL’INDIRIZZO
Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”,
possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti
agrari ed agroindustriali. È in grado di:
• Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-
ambientale, agro-industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistemi di qualità.
• Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i
caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie.
• Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai
processi di produzione e trasformazione.
• Assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti
lo sviluppo rurale.
• Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali.
• Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario,
miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche.
• Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a
difesa delle zone a rischio.
• Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche
attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici.
• Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.
Nell’opzione “Gestione risorse forestali e montane” del corso professionale ad Indirizzo Servizi
per l'agricoltura e lo sviluppo rurale vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze
relative alla gestione delle risorse forestali e montane, nonché ai diversi ambienti in cui tali attività si
svolgono. Il Diplomato sviluppa competenze che valorizzano la specificità dell’opzione sotto il
profilo economico organizzativo e delle attività riguardanti il settore boschivo. A conclusione del
percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” ‐ opzione
“Gestione risorse forestali” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini
di competenze:
1.Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona attraverso
l’utilizzazione di carte tematiche.
2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio.
3.Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le
modalità della loro adozione.
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4.Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed
articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.
5.Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa
nelle situazioni di rischio.
6.Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano,di miglioramento delle condizioni delle aree
protette, di parchi e giardini.
7.Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio
8.Riconoscere le problematiche di stabilità idrogeologica del territorio e scegliere le tecniche di
gestione e manutenzione degli interventi di difesa del suolo, recupero ambientale e interventi sul ver
de pubblico e privato, coordinare ed eseguire semplici interventi di sistemazioni idraulico‐forestali.
9.Gestire interventi silvicolturali nel rispetto della biodiversità e delle risorse naturalistiche e paesag
gistiche.
10.Progettare semplici servizi naturalistici ed interventi silvicolturali considerando le esigenze dell’
utenza.
11. Applicare conoscenze estimative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni forestali.
12.Organizzare sistemi di reti ecologiche per il rilievo di situazioni particolari a scala paesaggistica
e per il riscontro della biodiversità.
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe VB è formata da 19 ragazzi che hanno compiuto insieme il percorso dell’ultimo triennio,
fatta eccezione per due allievi, che si sono inseriti in quarta, con percorsi pregressi differenziati, e che
si sono tuttavia pienamente inseriti.
Tre alunni, come da documentazione, presentano certificazione secondo la legge 104/92 art. 3 e
seguono un percorso specifico, affiancati dai docenti di sostegno. Tre alunni presentano disturbi
specifici di apprendimento (DSA) e sono certificati in base alla legge 170/2010. Tutti questi alunni si
sono mostrati in grado di seguire i programmi curricolari, ad eccezione di uno, che ha seguito un
percorso differenziato. Come previsto nei PEI e PDP, tali alunni necessitano tuttavia di strumenti
compensativi, di cui si sono avvalsi durante lo svolgimento delle attività scolastiche e durante le prove
di simulazione. Tali strumenti (tempi più lunghi, in particolare per la terza prova, calcolatrice e
formulario) sono da assicurarsi anche in sede di esame. È inoltre opportuno prevedere la presenza
degli stessi insegnanti di sostegno durante le prove e attenersi all’art 17 BIS della normativa vigente
relativa agli esami di stato. La documentazione è conservata nei fascicoli riservati.
5
Nonostante il percorso comune di studi, il livello di coesione della classe non è ottimale: sono
presenti alcuni gruppi distinti, le cui divergenze si manifestano soprattutto di fronte alle proposte di
iniziative esterne; alcuni attriti manifestatisi fino allo scorso anno sembrano per fortuna superati,
anche grazie al livello di maturità di alcuni ragazzi, tuttavia i docenti hanno avuto modo di notare la
scarsa propensione a fare gruppo, inteso anche come aiuto reciproco.
La frequenza risulta mediamente accettabile; per quattro alunni si riscontra un numero di assenze
superiore alla media, non tale, tuttavia, da toccare il limite di ore consentito, né da inficiare in alcun
modo il regolare svolgimento dei programmi scolastici.
Potrebbero unirsi alla classe in sede di esame (previo esame di ammissione) due alunni esterni: il
primo è un adulto che, per motivi di lavoro, ma anche per interesse personale, desidera completare il
percorso di studi iniziato molti anni fa; il secondo è invece un ragazzo che è stato fino allo scorso
anno in questo gruppo classe e che, per motivi sportivi, si è dovuto allontanare, ma desidera sostenere
l’esame insieme ai suoi ex compagni di studi, a molti dei quali è rimasto legato.
Per quel che concerne i docenti della classe, è da rilevare come ci sia stata una pressoché totale
continuità didattica negli ultimi due anni e ciò ha sicuramente consentito l’instaurarsi di un positivo
rapporto di conoscenza tra insegnanti e alunni. Proprio in virtù di questo, i docenti nutrivano su questo
gruppo classe delle aspettative che non si sono pienamente realizzate: pur con i necessari distinguo,
si è notata nel corso dell’anno una certa passività da parte degli alunni e una scarsa partecipazione
attiva al dialogo educativo; per talune discipline si è evidenziata una vera carenza di impegno da parte
di alcuni alunni.
In relazione alle conoscenze e competenze acquisite, il quadro prospettato dalle valutazioni del
secondo periodo intermedio presenta la seguente situazione: una piccola parte degli alunni presenta
valutazioni interamente positive, gli altri presentano una o più insufficienze, mediamente lievi; per
tre casi il quadro appare più serio. Le ultime verifiche sembrano tuttavia aver avuto esito migliore,
prospettando la possibilità di un recupero, parziale o totale, delle lacune. Certamente quello che
sembra ancora mancare ad alcuni degli alunni è l’acquisizione di un metodo di studio autonomo, che,
unita talvolta alla scarsa attenzione in classe, porta a difficoltà nella rielaborazione personale dei
contenuti; piuttosto differenziato è il livello di attenzione nelle singole discipline e conseguentemente
diversi anche i risultati, talvolta anche ottimi, frutto di un interesse personale di alcuni ragazzi.
Le prove di simulazione hanno dato risultati globalmente sufficienti per la prima prova, al limite della
sufficienza nella seconda prova, per quasi tutti gli alunni; per entrambe le prove si evidenzia un certo
livellamento della classe: non ci sono casi di eccellenza, pochi casi di insufficienza grave; la terza
prova ha dato esiti non propriamente positivi per matematica , selvicoltura e inglese, decisamente
migliori per agronomia. Tale situazione pare essere il frutto di una preparazione poco sistematica e
scarsa attenzione alle sollecitazioni dei singoli docenti.
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Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico tutti gli alunni sembrano aver migliorato il loro impegno,
sia nell’attenzione in classe, sia nello studio autonomo; la classe presenta un quadro composito dal
punto di vista delle capacità del singolo, tuttavia questo non ostacola il sostanziale raggiungimento,
da parte degli alunni che vanno ad affrontare l’esame, degli obiettivi educativi e formativi prefissati
in sede di programmazione iniziale; infatti, se un ristretto gruppo di alunni rivela discrete capacità
nell’apprendimento e sufficienti doti critiche e di rielaborazione personale, complessivamente tutti
sono in grado di mettere a frutto le loro capacità, sebbene differenziate e dunque con diversa efficacia,
ai vari campi di applicazione.
Gli studenti della classe si sono mostrati nel complesso rispettosi delle regole scolastiche, dei
docenti e di tutto il personale della scuola; si sono comportati in modo corretto in tutte le occasioni
di incontro organizzate con la realtà esterna del mondo del lavoro; hanno seguito con sufficiente
attenzione le attività pratiche e di laboratorio afferenti l’area di professionalizzazione, manifestando
un interesse adeguato e una buona capacità manuale e organizzativa.
Alcuni allievi della classe stanno predisponendo una tesina da presentare alla Commissione di
esame durante il colloquio.
3 INIZIATIVE COMPLEMENTARI /INTEGRATIVE
La classe ha avuto modo di partecipare con interesse, nel corso dell’anno, a varie iniziative, che
hanno visto la partecipazione di più realtà scolastiche del territorio, su tematiche di particolare
rilevanza, sia riguardo al mondo giovanile, sia nell’ambito di più vaste tematiche storico – sociali.
Anche in ambito professionale sono stati organizzati momenti di incontro con realtà produttive del
territorio.
La classe ha partecipato alle seguenti iniziative complementari:
- Incontro con il Prefetto (16 novembre) sul tema dello Stato.
- Alcuni alunni della classe hanno partecipato a gli incontri preparatori del festival Dialoghi
sull’uomo, che si svolgerà nella nostra città dal 26 al 28 maggio con il tema “La cultura ci
rende umani”.
- In occasione delle celebrazioni per il giorno della memoria, la classe ha assistito con
l’insegnante di lettere alla conferenza dal tema “Ebrei in Italia tra persecuzione e
resistenza”, con interventi del prof. Michele Sarfatti, studioso della persecuzione antiebraica,
e della signora Mirella Stanzione, testimone del lager di Ravensbruck.
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- Visita a Musei e Rifugi S.M.I. a Campo Tizzoro (5 maggio)
- Partecipazione alla Fiera Agricola di Bastia Umbra.
Alcuni alunni della classe hanno inoltre partecipato alle seguenti attività:
- Peer education
- Giornata sulla neve
- Campionati studenteschi di calcio e pallavolo
4.OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO FORMATIVO EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI
(IN TERMINI DI CONOSCENZE E CAPACITA’)
- Capacità di essere collaborativi nei rapporti interpersonali
- Capacità di rapportarsi criticamente con l’ambiente esterno
- Acquisizione di sufficienti basi culturali, umane e professionali per un proficuo inserimento
in una società multietnica
- Acquisizione di una coscienza civica
TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti prioritarie finalità:
- accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento
alla cultura e ai valori di cittadinanza e della convivenza civile;
- verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita
dell’istituzione scolastica;
- diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità
scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e
al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento
dei diritti e delle libertà degli altri;
- dare significato e valenza educativa anche al voto insufficiente.
La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per
condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva
dell’altrui personalità, da parte degli studenti.
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TABELLA VALUTAZIONE COMPORTAMENTO
Indicatori
Decremento di DUE
decimi
(-2)
Decremento di UN
decimo
(-1)
Nessuna
variazione
rispetto al voto
base di OTTO
decimi
Incremento di UN
decimo
(+1)
Incremento di DUE
decimi
(+2)
Frequenza e
puntualità
Lo studente ha fatto
molte assenze
frammentarie, non adeguatamente motivate
e/o fatto ricorso ripetutamente ad
ingressi in ritardo o ad
uscite anticipate
Frequentato
regolarmente le
lezioni, rispettando di
norma gli orari.
Partecipazione alla
vita della scuola
Partecipato con regolarità alla
vita della scuola.
Ha partecipato in modo continuo e responsabile
alla vita della scuola
Ha partecipato in modo attivo e responsabile alla
vita della classe e/o della
scuola (come, ad es., mostrando un
atteggiamento di
collaborazione nei confronti dei compagni
in difficoltà, facendosi
carico dei problemi relativi alla classe e alla
scuola, adoperandosi a
costruire un buon clima di lavoro, partecipando a
significative iniziative
promosse dalla scuola, partecipando in modo
attivo e propositivo agli
organi collegiali e alla vita democratica della
scuola.
Rispetto delle
persone, delle
regole e delle
strutture
Lo studente è stato destinatario di
provvedimenti
disciplinari emanati dal Consiglio di Classe
per mancato rispetto di
persone, regole e strutture e non abbia
dimostrato apprezzabili
e concreti cambiamenti del suo
comportamento.
Lo studente è stato destinatario di
ammonizioni scritte per
mancato rispetto di persone, regole e
strutture.
Rispettato le persone, le regole
e le strutture.
NOTA: il Consiglio di classe può attribuire una valutazione insufficiente (CINQUE decimi) solo quando lo studente, nel corso del periodo
considerato, sia stato destinatario di almeno una sanzione disciplinare che preveda l’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a
quindici giorni (atti che violano la dignità e il rispetto della persona umana o che arrechino pericolo per l’incolumità delle persone), e
successivamente all’irrogazione delle suddette sanzioni, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel suo comportamento.
9
5. OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO COGNITIVO EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI
(IN TERMINI DI CONOSCENZE, CAPACITA’ E COMPETENZE)
Conoscenza dei contenuti essenziali e specifici delle singole discipline
Capacità di individuare il nucleo dei problemi e organizzare logicamente le conoscenze
Capacità di documentare adeguatamente il proprio lavoro
Capacità di progettazione autonoma
Competenza nell’uso dei linguaggi tecnici specifici
Capacità di individuare scelte tecniche in linea con le moderne impostazioni di tutela
dell’ambiente e della salute dell’uomo
Competenze riguardanti le tecniche e i processi produttivi attuati nelle aziende rappresentative
della realtà agricola del territorio
6. AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE/ ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’offerta formativa dell’Istituto De Franceschi - Pacinotti è stata sempre arricchita, nella sede di
via Dalmazia, dall’Alternanza Scuola Lavoro, convinti che le conoscenze finalizzate
all’acquisizione di una cultura generale sono solo una parte della formazione professionale e che
le competenze pratiche e operative sono propedeutiche per entrare nel mondo del lavoro. La
legge 13 luglio 2015, n.107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ha inserito organicamente questa strategia
didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo
grado come parte integrante dei percorsi di istruzione, rivalutando un rapporto concreto con il
mondo del lavoro. L’Alternanza Scuola Lavoro costituisce una specifica e caratteristica offerta
formativa dell'Istituto che si affianca alle altre due aree del curricolo scolastico e cioè all’area
delle discipline comuni ed all’area delle discipline professionali. Si sviluppa nel secondo biennio
e nell’ultimo anno utilizzando un monte ore espressamente dedicato a far acquisire agli studenti
professionalità legate allo sviluppo economico e produttivo del territorio attraverso attività di
stage, seminari e incontri con esperti.
L’ attività di stage si svolge presso aziende agricole e dell’indotto ed Enti pubblici in orario
pomeridiano. Lo studente ha la possibilità di scegliere il settore e l’azienda che più risponde alle
sue aspettative e ai sui interessi. Durante l’attività di stage l’alunno partecipa alle varie fasi del
ciclo produttivo attuato nell’azienda limitando il più possibile lo svolgimento di lavori ripetitivi.
Gli obiettivi di questa esperienza lavorativa a carattere formativo, declinati nel progetto
formativo individuale compilato dai tutor ad inizio attività, sono numerosi e ambiziosi:
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1. rendere lo studente responsabile delle capacità operative possedute e responsabilizzarlo
sul percorso prescelto;
2. acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro; rafforzare la sensibilità al rispetto
delle regole e delle prassi aziendali;
3. esercitare la propria manualità ed imparare ad eseguire alcune specifiche operazioni.
4. favorire l’acquisizione di capacità relazionali;
5. fornire elementi di orientamento professionale:
6. integrare i saperi didattici con i saperi operativi;
7. promuovere l’integrazione fra formazione d’aula e formazione sul lavoro
8. acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea.
Lo studente è seguito per ciascun anno di Attività di ASL da un docente tutor della scuola e da
un tutor aziendale, spesso il titolare o talvolta un dipendente qualificato. Il tutor oltre a vigilare
sul rispetto delle norme, sul tipo e qualità dell’attività esprime una valutazione finale sull’operato
dell’alunno con un giudizio sintetico, formalizzato con la compilazione di una scheda contenente
le ore effettive di stage e le attività svolte.
L’attività di stage è organizzata nel rispetto della normativa vigente, previa la stipula di una
convenzione con ciascuna azienda ospitante.
Oltre all’ esperienza in azienda gli alunni hanno partecipato ad attività di formazione in aula,
corsi e seminari, con il contributo di esperti esterni.
Classe IV:
- Green jobs
- School of banking
Classe V :
Scegliere la professione futura e scrivere un curriculum (corso 2h CCIAA)
Crea la tua impresa (corso2h CCIAA
11
TABELLA STAGE
Anno scolastico
Ore svolte
Azienda Attività
Anzivino Matteo
2014-2015
2015-2016 2016-2017
180
143
Ambulatorio veterinario
Ambulatorio veterinario aglianese
Assistenza veterinaria, vaccini, assistenza chirurgica
Biagini Carlotta
2014-2015
2015-2016 2016-2017
180
144
“Pony club” “Pony Club Giò Ranch Santonovo Centro ippico Pegaso Iolo (PO)
Lavoro da terra, pulizia box Alimentazione animali, assistenza a ippoterapia, pulizia stalle Lavoro da sella, lavoro da terra, assistenza lezioni, assistenza veterinario e maniscalco
Boschi Lorenzo
2014-2015
2015-2016 2016-2017
152
146
Innocenti e Mangoni
Conad Superstore Stadio
Invasamento e spostamento piante Sistemazione e pulizia reparto orto-frutta, scarico merci
Ceccarelli Antonio
2014-2015
2015-2016 2016-2017
167
149
Comune di PT Azienda agricola Franco Innocenti
Manutenzione aree verdi, interventi agrotecnici Rinvasature, manutenzione serra
D’Addario Matteo
2014-2015
2015-2016 2016-2017
173
172
Green House Canto di primavera del sogno antico Forottoli
Attività in serra, pulizia Alimentazione animali, sala (ristorazione), caseificazione, panificazione
D’Angelo Pizzolo Janira
2014-2015
2015-2016 2016-2017
194
6
Fabiana Fiori
Rose Barni ------------------------ P.A. Croce Verde
Sistemazione piante, composizioni Servizi socio- sanitari ordinari e di emergenza
De Marco Samuele
2014-2015
2015-2016 2016-2017
196
139
Soc. Zoologia
Il cassero- Casalguidi GF Piante Casalguidi Floricoltura Fedi PT
Pulizia gabbie animali esotici e di altro tipo Potatura vigne e ulivi, lavoro stalla Allestimento piante da vivaio e messa a dimora Messa a dimora piante da vivaio e vendita all’ingrosso
Fabbri Niccolò
2014-2015
2015-2016 2016-2017
156
34
Mungai
Cassero Casalguidi Canto di primavera del sogno antico
Invasamento e spostamento piante Pulizia stalle, alimentazione animali Lavorazione terreno, alimentazione animali, trasformazione prodotti
Fiaschi Edoardo
2014-2015
2015-2016
167
151
Green House Attività in serra, pulizia Alimentazione animali, sala (ristorazione), caseificazione, panificazione
12
2016-2017
Canto di primavera del sogno antico
Ghironi Diego 2014-2015
2015-2016 2016-2017
148
Conad Superstore viale Adua
Sistemazione e pulizia reparto orto- frutta, scarico merci
Giaconi Andrea
2014-2015
2015-2016 2016-2017
187
140
Carlesi vivai Azienda agricola Carlesi vivai
Carico camion, sistemazione piante, ripulitura piante
Mori Gianmarco
2014-2015
2015-2016 2016-2017
188
146
Vezzosi Giuliano Azienda Vezzosi Giuliano via di Canapale
Sistemazione piante, potatura, invasatura, preparazione terriccio, preparazione piante alla vendita
Querci Gabriel
2014-2015
2015-2016 2016-2017
70
152
Attività nell’Istituto Il Cassero Casalguidi Cantagrillo
Potatura uliveto e vigneto, attività di stalla, legatura vigneto, trinciatura, attività di giardinaggio
Rossetti Giovanni
2014-2015
2015-2016 2016-2017
180
146
Conad Stadio Conad Superstore viale Adua
Smistamento, gestione reparto orto- frutta Sistemazione reparto orto- frutta, pulizia reparto, smistamento merci
Sabatini Giacomo
2014-2015
2015-2016 2016-2017
171
143
L’angolo verde L’angolo verde di A. Torri Azienda La lama
Preparazione terriccio, invasatura, pulizia serra Rinvasatura, pulizia serra, preparazione terriccio Pulizia stalla, approvvigionamento fieno, mungitura
Semini Luca 2014-2015
2015-2016 2016-2017
180 146
Cespevi Conad Superstore viale Adua
Spostamento piante, talee, potature Sistemazione e pulizia reparto orto- frutta, carico merci
Tartaglione Antonio
2014-2015
2015-2016 2016-2017
180
145
Conad
Conad Superstore Stadio
Attività nel reparto orto- frutta Sistemazione reparto orto- frutta, pulizia reparto, sistemazioni merci
Vergari Sebastiano
2014-2015
2015-2016 2016-2017
165
143
L’angolo verde L’angolo verde di A. Torri Azienda La lama
Preparazione terriccio, innaffiatura e spostamento piante Spostamento piante e sacchi di mangime, preparazione terriccio Pulizia stalle, mungitura, approvvigionamento fieno, vendita latte e formaggio
Zara Eleonora 2014-2015
2015-2016 2016-2017
215
100
Ambulatorio veterinario Ambulatorio veterinario Cantagrillo- Casalguidi
Assistenza medica e ai pazienti, inizio lezioni di anatomia Assistenza alla dottoressa e al paziente, analisi chimiche
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7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione trova oggettività nelle verifiche, che sono misura delle acquisizioni dello
studente/studentessa, della validità del lavoro svolto in classe, delle eventuali carenze e
incongruenze.
Esse sono state valutate, utilizzando la scala docimologia da 1 a 10.
Strumenti di verifica sono:
- prove mirate a verificare il conseguimento delle varie abilità e conoscenze
- colloqui individuali o in piccoli gruppi
- tecniche anche informatiche/multimediali orientate a facilitare la soluzione di problemi
- attività ed esperienze guidate nei laboratori.
La valutazione è stata effettuata tenendo conto delle Conoscenze - Abilità- Competenze
dimostrate nonché del Comportamento evidenziato e fanno riferimento ai seguenti criteri:
Assolutamente insufficiente - voto da 1 a 3: conoscenze gravemente frammentarie e lacunose;
non riesce ad orientarsi anche se guidato. L’impegno è quasi inesistente sia in classe che a
casa
Gravemente insufficiente – voto 4: applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi
errori; si esprime in modo scorretto e improprio; compie analisi errate. L’impegno è debole e
inadeguato
Insufficiente – voto 5: Applica le conoscenze, lacunose e parziali, solo se guidato, ma con errori
non gravi; si esprime in modo impreciso; compie analisi parziali e gestisce con difficoltà
semplici situazioni nuove. L’impegno non è sempre continuo.
Sufficiente – voto 6: ha conoscenze abbastanza complete ma non approfondite e le applica senza
commettere errori sostanziali; si esprime in modo semplice ed abbastanza corretto. L’impegno
e la partecipazione sono adeguati.
Più che sufficiente - voto 7: conoscenze complete: se guidato sa approfondire e individuare
elementi e relazioni con correttezza, applicandole a problemi semplici; rielabora situazioni
nuove e semplici. L’impegno è costante
Buono – voto 8: ha conoscenze complete, con qualche approfondimento, e le sa applicare
autonomamente, ma con imperfezioni, anche a problemi più complessi. L’impegno è costante
e attivo.
Ottimo – voto 9: ha conoscenze complete che approfondisce e applica autonomamente anche a
situazioni complesse; espone in modo corretto e con proprietà linguistica; compie analisi
corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in modo completo; rielabora in modo
corretto. L’impegno è costante e proficuo.
Eccellente – voto 10: ha conoscenze complete, organiche, articolate e con approfondimenti
autonomi e le utilizza in modo corretto e personale, anche in situazioni complesse; espone in
modo fluido e utilizza i linguaggi specifici; compie analisi approfondite e individua
correlazioni precise; rielabora in modo corretto e completo.
14
7.1 TABELLA PER ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Credito scolastico (Tabella Ministeriale) comma 4 dell'art. 11 del D.P.R. n. 323/1998
Media dei voti scolastici
(compreso il voto di Condotta) Classe III Classe IV Classe V
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
7.2 Criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo a crediti formativi
Saranno considerate utili ai fini del credito formativo tutte quelle esperienze in grado di arricchire la
formazione umana, culturale e civile dell’individuo: esperienze di volontariato, lavori
stagionali,attività culturali e sportive debitamente documentati.
Per l’attribuzione del credito scolastico verrà utilizzata la seguente scheda di valutazione
15
16
8.PROVE EFFETTUATE E INIZIATIVE REALIZZATE DURANTE L’ANNO
SCOLASTICO IN PREPARAZIONE DELL’ESAME DI STATO (art. 6 comma 5 O.M.38 11-
02-99)
Nel corso del secondo quadrimestre sono state effettuate le seguenti simulazioni delle prove scritte
di esame:
- 2 simulazioni della prima prova (italiano)
- 2 simulazioni della seconda prova (economia agraria e legislazione di settore)
- 2 simulazioni della terza prova. Le simulazioni della terza prova risultano costituite da tre
quesiti a risposta singola, relativi a quattro materie: inglese, matematica, selvicoltura ed
utilizzazioni forestali, agronomia.
I testi e le griglie utilizzate per le correzioni sono visionabili in allegato.
Nell’ambito dell’educazione linguistica sono state assegnate nei compiti durante tutto l’anno
scolastico tutte le tipologie di prove previste dal Ministero.
17
Allegato n.1
Prove effettuate e iniziative realizzate durante l’anno in preparazione dell’esame di stato”
( art. 6 comma 5 O.M.38 11-02-99) e relative griglie di valutazione
18
Anno Scolastico 2016-2017
Classi V A – V B -- V C- VK
Simulazione della prima prova 14 marzo 2017
TIPOLOGIA A (Analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario,in prosa o in poesia,
corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua
contestualizzazione).
Umberto Eco, Su alcune funzioni della letteratura, in Sulla letteratura, IV edizione tascabili Bompiani, Milano
2016
TIPOLOGIA B
Sviluppo di un argomento scelto dal candidato all’interno di quattro grandi ambiti di riferimento.
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti che lo
corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze.
Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali.
AMBITO ARTISTICO LETTERARIO
Il rapporto padre/figlio nelle arti e nella letteratura del Novecento.
AMBITO SOCIO ECONOMICO
Crescita, sviluppo e progresso sociale. E’ il PIL misura di tutto?
AMBITO STORICO POLITICO
Il valore del paesaggio.
AMBITO TECNICO SCIENTIFICO
L’uomo e l’avventura dello spazio.
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Settant’anni fa, nel marzo 1946 in occasione delle elezioni amministrative e il 2 giugno 1946 in occasione del
referendum tra monarchia e repubblica, in Italia le donne votavano per la prima volta. Dopo la tragedia della
seconda guerra mondiale, il suffragio universale perfetto portava a compimento una battaglia cominciata in Italia
all’indomani dell’Unità, passata attraverso le petizioni delle prime femministe all’inizio del Novecento e
corroborata dalla partecipazione delle donne alla guerra di Resistenza. Dalle testimonianze di due scrittrici,
riportate di seguito, si coglie la coscienza e l’emozione per il progetto di società democratica e partecipativa che
si stava delineando, in cui le donne avrebbero continuato a lottare per affermare la parità dei loro diritti in ogni
campo della vita privata e pubblica, dall’economia alla politica, alla cultura.
TIPOLOGIA D: TEMA DI CARATTERE GENERALE
“ Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via
pacifica il diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece il fine della terra,
il limite ultimo oltre il quale avventurarsi significa andare al di là della superstizione contro il volere degli dei,
oltre il giusto e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la frontiera,
significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui
dover combattere. Vuol dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed entrare in quello
dell’incertezza. Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il carattere di un individuo: al di là di
essa si diventa stranieri, emigranti, diversi e non solo per gli altri ma talvolta anche per se stessi.”
Piero ZANINI, Significati del confine- I limiti naturali, storici, mentali- Ed scol. Mondadori MI 1997
A partire dalla citazione, che apre ad ampie considerazioni sul significato etimologico- storico- simbolico del
termine “confine”, il candidato rifletta, sulla base dei suoi studi e delle sue conoscenze e letture, sul concetto di
confine: confini naturali, “muri” e reticolati, la costruzione dei confini nella storia recente, l’attraversamento dei
confini, le guerre per i confini e le guerre sui confini, i confini superati e i confini riaffermati.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
19
Anno Scolastico 2016-2017
Classi V A –V B – VC-VK
Simulazione della prima prova 12 maggio 2015
TIPOLOGIA A (Analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario,in prosa o in poesia,
corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua
contestualizzazione).
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, ed. diretta da C. Milanini, a cura di M. Barenghi
e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991
TIPOLOGIA B
Sviluppo di un argomento scelto dal candidato all’interno di quattro grandi ambiti di riferimento.
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti che lo corredano
e facendo riferimento alle tue conoscenze.
Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali.
AMBITO ARTISTICO LETTERARIO
La letteratura come esperienza di vita.
AMBITO SOCIO ECONOMICO
Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.
AMBITO STORICO POLITICO
Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà.
AMBITO TECNICO SCIENTIFICO
Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo della
comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste
opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il documento che segue costituisce il testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo l’otto
settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel documento si insiste
in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro l’occupazione nazi-
fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento proposto, il significato
morale e civile di questo episodio.
TIPOLOGIA D: TEMA DI CARATTERE GENERALE
“-Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne”, dissi. “- Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un
insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo………La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni
villaggio, in ogni nazione- questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a
scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver
rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni in
merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la
Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata in Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
20
SIMULAZIONE I PROVA-ITALIANO
Svolta in data 14-03-2017 e in data 12-05-2017
Griglia di valutazione
Sufficienza 10/15
Data: __________; Alunno: ________________________________________; classe: ____________
parametri Indicatori livelli P.
Lessico
Le parole non sono usate nel loro giusto
significato o si usano termini generici e
ripetitivi
Si usano termini appropriati La scelta delle parole è accurata e capace
di sfumature
Limitato Sufficiente
Ricco e articolato
1
1,5
2
Morfologia L’ortografia, la concordanza, l’uso dei
modi e dei temi verbali, il riferimento dei
pronomi e il loro uso, etc.
Approssimativa Aderente Corretta
1 1,5 2
Sintassi
L’uso dei connettivi logici, le relazioni tra
gli elementi della frase, le relazioni tra le
proposizioni, l’uso delle congiunzioni,
delle preposizioni, della punteggiatura,
etc.
Incerta Accettabile Corretta e puntuale
1 1,5 2
Capacità di
organizzare un
testo
Produzione non sviluppata con sufficienza Produzione sviluppata con sufficienza Produzione equilibrata, dati informativi
ben ordinati, chiarezza e centralità delle
idee
Limitata
Sufficiente
Sicura e autonoma
1 2
3
Elaborazione
logica e critica
dei contenuti
Le affermazioni non sono
adeguatamente motivate Le affermazioni sono adeguatamente
motivate Capacità di effettuare analisi e valutazioni
autonome e critiche
Generica e superficiale
Semplice
Significativa
1 1,5
2
Analisi del testo
(tipologia A)
Comprensione del significato
approssimativa e poca capacità analitica e
di rielaborazione del testo Comprensione del significato adeguata,
semplice, analisi del testo, accennata contestualizzazione
Comprensione e analisi del testo corrette
con riferimenti contestuali Comprensione e analisi del testo personali
e ricche, con appropriati ed originali
riferimenti extratestuali
superficiale
adeguata
corretta
personale
1
2
3
4
21
Composizione
argomentativa (tipologia b)
Discussione poco motivata, senza
l’opportuna citazione dei documenti; poco convincente la formula saggio/articolo;
Tesi sostenuta adeguatamente, con
riferimenti alla documentazione offerta dalla traccia; rispondente la formula
saggio/articolo Il saggio/articolo presenta una tesi
convincente e argomentata con riferimenti
anche extradocumentazione; positiva la
formula compositiva Argomentazione efficace dei documenti
della traccia e opportune citazioni
personali; la formula compositiva è ricca
ed originale
superficiale adeguata corretta personale
1
2
3
4
Conoscenza
specifica dei contenuti richiesti
(tipologia C, D)
Concetti aderenti alla traccia in modo
superficiale
L’argomento è analizzato in modo
accettabile Pertinenza e completezza delle
conoscenze Sviluppo ottimale della traccia
limitata
sufficiente approfondita
significativa
1
2 3 4
Voto in quindicesimi: ___________
La Commissione: ________________________________
22
SIMULAZIONE II PROVA
Data 27-03-2017 Tema di: ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda
parte
PRIMA PARTE
Il candidato, dopo aver descritto i criteri per giudicare la convenienza di un miglioramento fondiario
eseguito da un imprenditore proprietario, valuti la convenienza a costruire un pozzo da utilizzare
per migliorare l’approvvigionamento idrico in un’azienda, situata in montagna, di 10 ha.
L’esecuzione di questa opera, dal costo preventivato di 7.500 €, permetterà l’introduzione di una
superficie di 0.50.00 da destinarsi alla coltivazione di piccoli frutti.
SECONDA PARTE
Si descriva il procedimento che porta alla determinazione del valore di macchiatico
Quali sono le fasi del calcolo dell’ULS?
Quali sono le principali caratteristiche del catasto terreni italiano?
Spiegare il concetto di valore di trasformazione, facendo riferimento a esempi concreti
utilizzabili sia nel settore agrario che forestale
_________________________________________________________ Durata massima della prova: 5 ore E’ consentito il solo uso del dizionario di italiano e di calcolatrici non programmabili
Non è consentito l’uso di manuali tecnici e/o prontuari e altri dispositivi elettronici
23
SIMULAZIONE II PROVA Data 08-05-2017 Tema di: ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda
parte
PRIMA PARTE
Il candidato valuti la convenienza a trasformare i foraggi in latte, in un’azienda di 42 ettari situata in
zona montana, sapendo che metà della superficie è occupata da bosco. Con il nuovo indirizzo
produttivo l’imprenditore prevede di far ricorso a salariati a tempo determinato per un terzo del
fabbisogno di lavoro necessario per la stalla.
SECONDA PARTE
❖ Quali sono le più importanti normative sul paesaggio?
❖ Secondo quali criteri si ripartiscono la spese per un consorzio di bonifica?
❖ Cosa si intende per anticipazione colturale? e per frutto pendente?
❖ Come si esprime il giudizio di convenienza ad eseguire un miglioramento fondiario da parte
di un affittuario?
_________________________________________________________ Durata massima della prova: 5 ore
E’ consentito il solo uso del dizionario di italiano e di calcolatrici non programmabili
Non è consentito l’uso di manuali tecnici e/o prontuari e altri dispositivi elettronici
24
ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE GRIGLIA DI VALUTAZIONE
STUDENTE_______________________Classe:VB
Griglia di valutazione
Prima parte
Indicatori Punteggio
max
Valutazione Livello di
prestazione
Punteggio
ottenuto
Conoscenza della
metodologia e sua
applicazione
5
Scarsa e frammentaria
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
0-0,5
1,5
2,5
3,2
4
5
_________
Aderenza al quesito,
organicità e
correttezza formale
3
Insufficiente
Modesta
Sufficiente
Sicura
Puntuale
0
1,1
2,1
2,5
3
_________
Conoscenza ed
attinenza alla realtà
tecnico-economica
2
Scarsa o modesta
Sufficiente
Buona
0-0,5
1,3
2
_________
TOTALE
- Seconda parte
Indicatori Livello di prestazione Quesito ___ Quesito ___
Conoscenza intesa
come acquisizione di
contenuti e
completezza della
trattazione
Gravemente insufficiente Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
0,5 0,9
1,3
1,5
1,8
0,5 0,9
1,3
1,5
1,8
Aderenza alla traccia Non aderente
Aderente in parte
Aderente
0 0,1
0,2
0 0,1
0,2
Proprietà nell’uso del
lessico specifico Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto/buono
Ottimo
0-0,1 0,2
0,3
0,4
0,5
0-0,1 0,2
0,3
0,4
0,5
Totale
Totale prima parte
Totale seconda parte
VOTO
25
III PROVA: Tipologia B - Quesiti a risposta singola
MATERIE INTERESSATE:
MATEMATICA- AGRONOMIA-INGLESE-SELVICOLTURA
GRIGLIE DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
INGLESE
Indicatori
Livello di prestazione
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
Conoscenza intesa
come acquisizione
di contenuti e
completezza della
trattazione
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
0,1
1
1.8
2,5
3
0,1
1
1.8
2,5
3
0,1
1
1.8
2,5
3
Capacità di
interpretare
la traccia
Non aderente
Aderente in parte
Aderente
0,1
0,5
1
0,1
0,5
1
0,1
0,5
1
Competenza
espressiva
e proprietà
lessicale *
Insufficiente
Sufficiente
Buono
0,1
0,5
1
0,1
0,5
1
0,1
0,5
1
Totale Parziale
Totale Complessivo
*Nei casi di studenti DSA, in base alla legge 170 del 2010, si attribuisce il punteggio relativo alla voce:
Sufficiente.
26
III PROVA – MATEMATICA
Griglia di valutazione
Matematica
Indicatori Livello di
prestazione Quesito 1 Quesito 2 Quesito 3
Conoscenza intesa
come acquisizione di
contenuti e
completezza della
trattazione
Gravemente insufficiente
Lacunosa Frammentaria e superficiale
Parzialmente adeguata e
pertinente
Adeguata e pertinente
Completa e approfondita
0.1
0.6
1.2
1.8
2.4
3.0
0
0.6
1.2
1.8
2.4
3.0
0
0.6
1.2
1.8
2.4
3.0
Procedimento e
calcolo
Non corretto
Corretto in parte
Corretto
0.1
0.5
1.0
0
0.5
1.0
0
0.5
1.0
Organicità e coerenza
logica
dell’esposizione
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
0.1
0.3
0.5
0.8
1.0
0
0.3
0.5
0.8
1.0
0
0.3
0.5
0.8
1.0
Totale parziale
Totale complessivo
27
Agronomia del territorio montano e sistemazioni idraulico-forestali
Indicatori Livello di prestazione Quesito n 1
Quesito n. 2
Quesito n. 3
Conoscenza come acquisizione dei contenuti e completezza della trattazione
Nulla Gravemente insufficiente Insufficiente Superficiale Sufficiente Discreta Ampia e consolidata Completa ed approfondita
0,1 0,6 1,0 1,4 1,8 2,2 2,6 3,0
0,1 0,6 1,0 1,4 1,8 2,2 2,6 3,0
0,1 0,6 1,0 1,4 1,8 2,2 2,6 3,0
Aderenza alla traccia Non aderente Aderente in parte Aderente
0 0,5 1
0 0,5 1
0 0,5 1
Proprietà nell’uso del lessico specifico
Insufficiente Approssimativa Sufficiente Buono Ottimo
0,1 0,3 0,5 0,7 1,0
0,1 0,3 0,5 0,7 1,0
0,1 0,3 0,5 0,7 1,0
Totale parziale
Candidato
Totale
28
SELVICOLTURA E UTILIZZAZIONI FORESTALI
Griglia di Valutazione della terza prova (utilizzata nella prima simulazione)
Indicatore Livello di prestazione Punteggio
Conoscenza come acquisizione dei contenuti e completezza della trattazione
Nulla 0,1
Gravemente insufficiente 0,6
Insufficiente 1
Superficiale 1,4
Sufficiente 1,8
Discreta 2,2
Ampia e consolidata 2,6
Completa ed approfondita 3
Aderenza alla traccia
Non aderente 0
Aderente in parte 0,5
Aderente 1
Proprietà nell’uso del lessico specifico
Insufficiente 0,1
Approssimativa 0,3
Sufficiente 0,5
Buono 0,7
Ottimo 1
Griglia di Valutazione della terza prova (utilizzata nella seconda simulazione)
Indicatore Livello di prestazione Punteggio
Conoscenza come acquisizione dei contenuti e completezza della trattazione
Risposta non data 0
Gravemente insufficiente 0,6
Insufficiente 1
Superficiale 1,4
Sufficiente 1,8
Discreta 2,2
Ampia e consolidata 2,6
Completa ed approfondita 3
Aderenza alla traccia
Non aderente o risposta non data 0
Aderente in parte 0,5
Aderente 1
Proprietà nell’uso del lessico specifico
Risposta in bianco 0
Insufficiente 0,1
Approssimativa 0,3
Sufficiente 0,5
Buono 0,7
Ottimo 1
29
Il punteggio finale è il risultato della media dei punteggi ottenuti nelle singole discipline.
I punteggi vengono arrotondati all’unità superiore.
Punteggio assegnato alla prova: ______/15mi.
CLASSE V B
3^ PROVA D’ESAME
Materia Punteggio
proposto
Punteggio
attribuito
Selvicoltura ed
utilizzazioni forestali
______/15 ______/15
Agronomia del
territorio montano
______/15 ______/15
Inglese ______/15 ______/15
Matematica ______/15 ______/15
MEDIA ______/15 ______/15
N.B.- Il punteggio complessivo, risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai vari descrittori, in presenza dei numeri
decimali ,viene approssimato in eccesso all’unità superiore.
La sufficienza è corrispondente al punteggio > 10/15
TOTALE PUNTEGGIO
PROPOSTO _______________________
TOTALE PUNTEGGIO
ATTRIBUITO _______________________
30
31
TESTI DELLA SIMULAZIONE IN DATA 23 MARZO
SIMULAZIONE TERZA PROVA – LINGUA INGLESE
CLASSE VB
E’ consentito l’uso del dizionario
1) How can plants and agriculture contribute to the production of renewable energy?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________
2) Describe the pros and cons of outdoor pig farming
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________
3) Describe some pests and diseases in viticulture
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
32
________________________________________________________________________________
________________________________________________________
terza prova- matematica
CANDIDATO
DATA 23-03-2017
ClASSE V B
Domanda 1 Mostrare, aiutandoti anche con esempi, che il limite di un polinomio
𝑝(𝑥) per 𝑥 → ∞ è uguale a quello del suo termine di grado maggiore
e che il limite del rapporto di due polinomi è uguale quello del
rapporto dei loro termini di grado maggiore.
Risposta
Domanda 2 Quali sono le condizioni che caratterizzano la discontinuità di una
funzione in un punto di ascissa 𝑥0 ? Classificare i punti di
discontinuità della funzione 𝑦 =𝒙𝟐+𝟐𝒙−𝟑
𝒙𝟐−𝟑𝒙+𝟐
Risposta
Domanda 3
Trovare l’equazione della retta tangente alla curva di equazione 𝑦 = 3𝑥3 + 5𝑥2 + 8 nel punto di ascissa 𝑥0 = −2
33
Agronomia del territorio montano e sistemazioni idraulico-forestali
SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE
5B___________________________________________________ (Cognome e Nome)
Il candidato descriva le diverse tipologie di inquinamento delle acque
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Il candidato descriva gli interventi preventivi previsti dal Piano di Assetto Idrogeologico
allo scopo di scongiurare danni alla popolazione
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Il candidato descriva il concetto della Bilancia di Lane
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
34
Simulazione terza prova Esame di Maturità 2016/2017 del 23 marzo 2017. Classe V. sezione B
Materia: SELVICOLTURA ed UTILIZZAZIONI FORESTALI
Nome: _______________________________________________________ 1. Descrivete i caratteri selvicolturali della Duglasia (Pseudotsuga menziesii)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
2. Illustrate le alternative per il recupero dei castagneti da frutto abbandonati.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
3. Calcolate il numero di piante necessarie per un rimboschimento di faggio su di una superficie di 13,27 ha in lieve pendenza, e le tecniche da adottarsi per la gestione della vegetazione spontanea e per la lavorazione del terreno.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
35
TESTI DELLA SIMULAZIONE IN DATA 10 MAGGIO
LINGUA INGLESE TERZA PROVA classe 5B
E’ consentito l’uso del dizionario
1) Describe three types of landscapes
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________
2) Describe the pros and cons of intensive animal farming
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________
3) Describe the process of oil making
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
36
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________
terza prova- matematica
CANDIDATO
DATA 10-05-2017
ClASSE V B
Domanda 1 Ricordando il grafico di 𝒇(𝒙) = 𝟐𝒙, rappresentare quelli di 𝒇(−𝒙), −𝒇(𝒙), −𝒇(−𝒙), −𝒇−𝟏(−𝒙) .
Risposta
Domanda 2 Data la funzione 𝒚 = 𝒂𝒙𝟑 + 𝒃𝒙𝟐 + 𝒄, determina i valori dei parametri 𝑎, 𝑏, e 𝑐
sapendo che il grafico che la rappresenta passa per i punti 𝑂(0; 0) e 𝐴(1; 4) e che
la retta ad esso tangente nel suo punto di ascissa −2, ha coefficiente angolare
uguale a 8. Traccia un grafico probabile della curva.
Risposta
Domanda 3
Studiando il segno della derivata prima, determinare i punti di massimo e di
minimo della funzione 12
362 2
x
xxy
37
38
Agronomia del territorio montano e sistemazioni idraulico-forestali
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE 5°
B___________________________________________________ (Cognome e Nome)
Il candidato descriva la funzione e lo scopo degli interventi strutturali e non strutturali di
riassetto idrogeologico sui versanti di un territorio
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
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____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Il bosco e la vegetazione riparia hanno un’importante ruolo di difesa del territorio. Il
candidato descriva le modalità con la quale questa si attua
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
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______________________
Il candidato descriva: l’importanza, gli scopi ed i materiali utilizzati nell’ingegneria
naturalistica.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
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____________________________________________________________________
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39
Simulazione terza prova Esame di Maturità 2016/2017 del 10 maggio 2017. Classe V. sezione B
Materia: SELVICOLTURA ed UTILIZZAZIONI FORESTALI
Nome: _______________________________________________________ 1. Descrivete i caratteri selvicolturali del Faggio (Fagus sylvatica)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
2. Elencate ed illustrate le tecniche di taglio per la depezzatura del legname in bosco.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
3. Calcolate il numero di piante necessarie per un rimboschimento misto di abete bianco e faggio, totale e per specie su di una superficie di 5,12 ha in lieve pendenza, ed illustrate le tecniche da adottarsi per la preparazione del terreno.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
40
RELAZIONI FINALI DISCIPLINARI
41
ITALIANO
CLASSE 5 SEZ. B
DOCENTE : Annamaria Leoncini
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Disciplina: ITALIANO
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: M. SAMBUGAR- G. SALA’“Laboratorio di letteratura” vol.
3 Dal Positivismo alla letteratura contemporanea. Ed. La Nuova Italia.
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 120
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO
Il programma di letteratura italiana ha avuto uno svolgimento abbastanza regolare; i tempi previsti
dall’insegnante sono stati rispettati solo per la prima parte dell’anno scolastico, sia per i molteplici
impegni della classe, legati anche ad altre discipline, sia per la precisa volontà della docente di
soffermarsi particolarmente su alcuni autori o tematiche; gli studenti , pur non essendosi mai
dimostrati particolarmente incuriositi dagli argomenti proposti, hanno seguito con sufficiente
interesse in classe e contribuito alla costruzione delle singole lezioni; solo pochi di loro si sono
dimostrati più passivi e meno attenti. Rispetto al piano di lavoro iniziale, sono state apportate
modifiche sul piano dei contenuti (riduzioni o ampliamenti), resesi opportune sia in relazione agli
interessi evidenziati dagli studenti, sia alle difficoltà nell’acquisizione di alcune tematiche, per
agevolare gli apprendimenti disciplinari. Non è stato possibile affrontare con i giusti tempi le
tematiche relative al neorealismo, come era stato previsto inizialmente; ci si è limitati pertanto a brevi
cenni con richiami al realismo- verismo ottocentesco. Si è preferito dedicare le ultime lezioni ad una
ripresa sintetica dei contenuti trattati, evidenziando possibili connessioni, rimandi o contrasti tra i
singoli autori o movimenti, possibili solo a programma ultimato.
CONTENUTI
MODULO 1 NATURALISMO E VERISMO. L’OPERA DI GIOVANNI VERGA
U.D.1 Il Positivismo
U.D.2 Il Naturalismo e il Verismo
U.D.3 La Scapigliatura
U.D.4 G. Verga e le opere veristiche
Cenni a Nedda
Da Vita dei campi: Fantasticheria
Da Novelle rusticane: La roba
Libertà
I Malavoglia: La prefazione
La famiglia Malavoglia
L’addio di ‘Ntoni
Mastro Don Gesualdo: La morte di Gesualdo
42
MODULO 2 IL DECADENTISMO ITALIANO GLI AUTORI
U.D.1 Decadentismo e Simbolismo
U.D.2 L’Estetismo decadente: J.K. Huysmans ,O. Wilde lettura di alcuni brani
U.D.3 GABRIELE D’ANNUNZIO.
La vita e le opere – Il pensiero e la poetica
Da Alcyone: La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
Narrativa e prosa: brani tratti da Il piacere e Notturno
U.D.4 GIOVANNI PASCOLI
La vita, la formazione ideologia e poetica
Lo stile e le tecniche espressive
La poetica del “fanciullino”
Da Myricae: Lavandare
Il lampo
Il tuono
X agosto
Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno
MODULO 3 PRIMO NOVECENTO: AVANGUARDIE E NARRATIVA
U.D.1 La poesia delle avanguardie:
cenni a Crepuscolarismo e Futurismo
U.D.2 ITALO SVEVO
La vita e le opere – La cultura
Cenni ai primi due romanzi: Una vita e Senilità
La Coscienza di Zeno: struttura e sintesi del romanzo
le innovazioni narrative e lo stile
Lettura di brani scelti: Prefazione e Preambolo
L’ultima sigaretta
Un salotto “mai più interdetto”
Una catastrofe inaudita
U.D.3 LUIGI PIRANDELLO
La vita e le opere – il pensiero e la poetica
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Romanzi, novelle e teatro
Da L’umorismo: Differenza tra Umorismo e comicità
Novelle per un anno: La patente
La carriola
Il treno ha fischiato
La signora Frola e il signor Ponza suo genero
La giara
I romanzi:
da Il fu Mattia Pascal: brani scelti
cenni a Uno, nessuno e centomila
Sintesi di Sei personaggi in cerca d’autore
U.D.4 LA NUOVA NARRATIVA EUROPEA
Cenni alle opere di Marcel Proust, Franz Kafka e James Joyce con collegamenti ai romanzieri italiani,
in particolare Svevo.
MODULO 4 LA LETTERATURA TRA LE DUE GUERRE: LA POESIA
U.D.1 GIUSEPPE UNGARETTI
Vita e sintesi dell’opera poetica
L’Allegria: I fiumi
San Martino del Carso
Veglia
Fratelli
Sono una creatura
Soldati
Mattina
Sentimento del tempo: La madre
U.D.2 UMBERTO SABA
La vita e le scelte poetiche
Dal Canzoniere: A mia moglie
Amai
U.D.3 EUGENIO MONTALE
La vita, le opere, i temi
44
La poetica e lo stile
Da Ossi di seppia: I limoni
Meriggiare pallido e assorto
Non chiederci la parola
Da Le occasioni: La casa dei doganieri
Da Satura: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
MODULO 5 IL NEOREALISMO E OLTRE
U.D.1 La narrativa italiana tra Realismo e Neorealismo: cenni all’opera di Cesare Pavese, Primo Levi,
Beppe Fenoglio.
U.D.2 La letteratura contemporanea: Antonio Fusco- La pietà dell’acqua.
OBIETTIVI REALIZZATI
OBIETTIVI EDUCATIVI
Gli studenti si dimostrano collaborativi e responsabili nei rapporti interpersonali all'interno
e all'esterno.
Sono consapevoli della complessità del reale nei suoi molteplici aspetti.
Hanno sviluppato un sufficiente spirito critico, per l'acquisizione di una coscienza civica.
Hanno acquisito sufficienti basi culturali umane e professionali per un proficuo inserimento
in una società multietnica.
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
Gli studenti riescono ad organizzare logicamente le conoscenze per l'interpretazione di testi
e documenti.
Dimostrano sufficiente competenza nell'analizzare situazioni, elaborare dati e rappresentarli
efficacemente per favorire i processi decisionali.
Sanno documentare in maniera sufficiente il proprio lavoro.
Comunicano in modo pertinente, usando in maniera sufficiente il lessico specifico della
disciplina.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Gli studenti si dimostrano sufficientemente capaci di svolgere una relazione orale e scritta su
un argomento culturale e professionale appositamente preparato.
Gli studenti hanno sufficiente padronanza delle diverse fasi di redazione di un testo
informativo e/o argomentativo.
Gli studenti hanno acquisito sufficiente padronanza delle caratteristiche tecniche testuali della
relazione, del saggio argomentativo e del saggio breve.
Gli studenti sono capaci di esprimersi secondo quanto richiesto dalle diverse tipologie della
45
prova scritta per l’Esame di Stato.
METODI DI INSEGNAMENTO
I contenuti dell’educazione letteraria sono riferiti alla storia della letteratura italiana del secondo
Ottocento e del Novecento. Il piano di lavoro è stato articolato in moduli di apprendimento
relativamente autonomi, che hanno consentito agli allievi di percorrere l’universo letterario secondo
diverse prospettive. I moduli prescelti hanno rispettato un itinerario cronologico tale da facilitare negli
studenti la visione storica degli eventi letterari, per aiutarli a comprendere i mutamenti nella storia
delle idee e dei modelli culturali dei secoli XIX e XX.
Il programma svolto è stato conforme a quello previsto, la scelta delle letture antologica è stata attuata
tenendo conto anche della possibilità di reale comprensione da parte degli alunni; il manuale è stato
seguito nelle sue linee generali, integrato, per quanto possibile, con materiale fornito dall’insegnante.
Per favorire la partecipazione della classe si è cercato di svolgere le lezioni in maniera quanto più
possibile flessibile e aperta: alla presentazione degli argomenti sono seguiti momenti di discussione
che hanno sollecitato gli studenti ad intervenire attivamente, attraverso chiarimenti ed
approfondimenti, ad esprimere giudizi e a sintetizzare attraverso schemi appositamente elaborati. Si
è cercato, soprattutto attraverso questo metodo, di sviluppare le capacità di organizzazione e
rielaborazione dei contenuti, nonché di favorire una adeguata chiarezza espositiva. Gli allievi hanno
dimostrato sufficiente attenzione e interesse per gli argomenti trattati; solo un piccolo gruppo ha
tuttavia evidenziato una attiva partecipazione e una positiva curiosità conoscitiva, tanto da integrare
le proposte dell’insegnante con contributi personali e interventi costruttivi; per la maggior parte i
ragazzi si sono limitati ad uno studio “ passivo”, con ripetizione dei contenuti, senza discostarsi da
quanto indicato in classe; infine alcuni hanno incontrato alcune difficoltà nei collegamenti tra i singoli
argomenti, sia per mancanza di prerequisiti, sia per carenza di impegno o discontinuità nello studio.
Nel secondo quadrimestre, nonostante alcuni interventi di recupero, per consentire a tutti di
uniformarsi ai livelli medi della classe, l’interesse e l’impegno hanno continuato ad essere piuttosto
differenziati: alcuni allievi mantengono alcune difficoltà nel quadro d’insieme della letteratura di
Ottocento e Novecento e si limitano alla conoscenza di base del singolo autore o movimento culturale.
Tutti sono comunque in grado di sostenere un colloquio su le tematiche affrontate, anche se con
diversi livelli di approfondimento.
Per potenziare le competenze comunicative della produzione scritta e preparare la classe ad
affrontare la prima prova d’esame, sono state effettuate esercitazioni su ciascuna delle tipologie
testuali previste: le prove scritte effettuate durante l’anno scolastico, così come quelle della classe
quarta, hanno avuto come riferimento le tipologie dell’esame; gli alunni hanno dimostrato di trovarsi
a proprio agio in particolare nello svolgimento delle tipologie C (tema di argomento storico) e D (
tema di ordine generale), anche se con qualche “caduta” verso la eccessiva semplificazione; la
tipologia A ( analisi del testo) funziona se gli alunni sono posti di fronte ad un testo che conoscono,
diversamente si trovano disorientati e non sono in grado di applicare le conoscenze acquisite nello
stesso ambito culturale; la tipologia B ( saggio breve o articolo di giornale) è stata spesso scelta dagli
alunni, ma, nonostante le indicazioni fornite dall’insegnante, solo in pochi casi la trattazione si è
rivelata rispondente alle caratteristiche specifiche richieste.
MEZZI DI LAVORO
Libri di testo, giornali, documenti vari ed audiovisivi
SPAZI
La classe e l’aula degli audiovisivi.
46
TEMPI
La trattazione di ciascun modulo ha richiesto tempi diversi: ci siamo soffermati maggiormente sui
primi quattro moduli, riguardanti le caratteristiche storico culturali dell’età del Naturalismo e del
Decadentismo, per dar modo agli studenti di approfondire le tematiche letterarie di fine Ottocento e
degli inizi del Novecento. Questa trattazione ha impegnato gli studenti fino ad aprile. Uno spazio
purtroppo non adeguato si è potuto riservare alla nuova poesia di inizio Novecento, e ancora minore
alla narrativa, integrata tuttavia da testi contemporanei.
STRUMENTI DI VERIFICA
Le verifiche scritte hanno privilegiato le tipologie dell’esame, con particolare riguardo al saggio
breve e all’analisi testuale.
I colloqui orali si sono svolti nella duplice tipologia delle consuete domande rivolte dall’insegnante
e della libera trattazione dei contenuti da parte dell’allievo, per dar modo al singolo di trovare la giusta
modalità di esposizione e all’insegnante di valutare il grado di assimilazione degli argomenti proposti.
Per i criteri di valutazione si è seguito quanto indicato dal PTOF con relativa griglia di valutazione.
Alla valutazione finale hanno contribuito il grado di interesse, l’impegno mostrato, l’autonomia
operativa, la puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati, oltre ai progressi compiuti in relazione
al livello di preparazione iniziale e il raggiungimento degli obiettivi proposti.
ATTIVITA’ COMPLEMENTARI
In occasione delle celebrazioni per il giorno della memoria, la classe ha assistito con l’insegnante
alla conferenza dal tema “Ebrei in Italia tra persecuzione e resistenza”, con interventi del prof.
Michele Sarfatti, studioso della persecuzione antiebraica, e della signora Mirella Stanzione,
testimone del lager di Ravensbruck.
Pistoia, 15 maggio 2017
La docente
Annamaria Leoncini
47
CLASSE 5 SEZ. B
DOCENTE: Annamaria Leoncini
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
DISCIPLINA: STORIA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: “Storia in corso” di De Vecchi- Giovannetti, vol, 3 Il
Novecento e la globalizzazione ed. scolastiche Bruno Mondadori Pearson.
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 70
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO
Il programma di storia, per il quale è stato seguito il percorso modulare, ha tenuto presente il periodo
che va dalla nascita della Società di massa al secondo dopoguerra, con alcune finestre sulla storia del
secondo Novecento, in particolare riguardo alla storia italiana. La trattazione dei moduli, per i quali
è stata seguita l’impostazione del manuale, ha cercato di offrire agli studenti una interpretazione
critica e problematica dei fenomeni storici e la consapevolezza che la conoscenza del passato è
fondamentale per comprendere il mondo attuale. Non è stato possibile affrontare in modo completo
le tematiche mondiali che riguardano il secondo Novecento, per carenza di tempo, dovuto anche ai
molti impegni disciplinari ed extracurricolari della classe.
CONTENUTI
MODULO I – CONFLITTI E RIVOLUZIONI NEL PRIMO NOVECENTO
U. D. 1 Le grandi potenze all’inizio del Novecento
1 La Germania di Bismarck
2 L’Inghilterra vittoriana
3 La Francia della terza repubblica
4 L’Italia e l’età giolittiana
5 La Questione d’Oriente e gli imperi multinazionali
U. D. 2 La prima guerra mondiale
1 L’attentato di Sarajevo
2 Le ragioni profonde del conflitto
3 Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea
4 L’Italia in guerra
5 La svolta del 1917 e le fasi conclusive
6 Il dopoguerra e i trattati di pace
U. D. 3 La rivoluzione russa
1 La Russia a inizio secolo
2 Le due rivoluzioni russe
3 Il governo bolscevico e la guerra civile
4 La nascita dell’URSS
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5 La dittatura di Stalin e l’industrializzazione dell’URSS.
MODULO II – LA CRISI DELLA CIVILTÀ EUROPEA: I REGIMI TOTALITARI
U. D. 1 Il fascismo
1 La crisi del dopoguerra in Italia: il biennio rosso
2 Il fascismo: nascita e presa del potere
3 L’affermazione della dittatura
4 La politica economica ed estera del regime.
U. D. 2 La crisi del’29 e il New Deal
1 I “ruggenti anni venti”
2 La crisi del ‘29
3 Il New Deal
U. D. 3 Il regime nazista
1 La Repubblica diWeimar
2 L’ascesa al potere di Hitler
3 La dittatura nazista
4 La politica economica ed estera di Hitler
U. D. 4 La guerra civile spagnola
MODULO III – LA SECONDA GUERRA MONDIALE
U. D. 1 I passi verso la guerra
U. D. 2 La guerra in Europa e in Oriente
1 L’attacco alla Polonia
2 Francia e Gran Bretagna contro la Germania
3 L’Italia in guerra
4 L’espansione del Giappone
U. D. 3 I nuovi fronti
1 L’operazione Barbarossa
2 L’attacco a Pearl Harbor e l’ingresso degli USA
U. D. 4 L’Europa dei lager e della shoah
U. D. 5 La svolta della guerra e le ultime fasi
U. D. 6 La guerra in Italia: la resistenza, le rappresaglie, la liberazione
MODULO IV – IL MONDO DIVISO
U. D. 1 La guerra fredda
1 Il bilancio della guerra
2 Dalla pace alla guerra fredda
3 Il blocco occidentale e il blocco orientale
4 Il disgelo: Chruscev, Kennedy, Giovanni XXIII
5 L’Europa unita: le origini, l’espansione
U. D. 2 L’età dell’oro
1 Lo stato del benessere
2 L’economia dell’Europa orientale
3 L’altra faccia dello sviluppo: Nord e Sud del mondo
MODULO V – L’ITALIA REPUBBLICANA
U. D. 1 La nascita della Repubblica italiana
U. D. 2 Scelte di campo e governi di centro
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U. D. 3 Il miracolo economico italiano
U. D. 4 Il ’68 e la strategia della tensione
OBIETTIVI REALIZZATI
OBIETTIVI DISCIPLINARI
- Gli studenti hanno acquisito i contenuti del programma
- Sono capaci di riconoscere il valore della tradizione in relazione alla contemporaneità
- Sono in grado di problematizzare i fatti in relazione alle dimensioni spazio-temporali
- Sanno usare gli strumenti del lavoro storico
- Sanno adoperare concetti interpretativi e adeguata terminologia
- Sanno costruire testi argomentavi o espositivi su tematiche storiche
METODI DI INSEGNAMENTO
Per ogni modulo è stato previsto un percorso costituito da lezione frontale, con possibile ed
auspicabile interazione da parte degli alunni, correttivi e riprese delle tematiche essenziali,
verifica.
MEZZI DI LAVORO
Libri di testo, giornali, documenti vari, audiovisivi.
SPAZI
Aula e sala audiovisivi
TEMPI
La programmazione didattica ha previsto cinque moduli, da svolgersi nei seguenti tempi:
MOD .1 settembre- novembre
MOD. 2 dicembre – gennaio
MOD. 3 febbraio- marzo
MOD. 4 aprile
MOD. 5 maggio
La trattazione di ciascun modulo ha richiesto tempi diversi: ci siamo soffermati maggiormente sui
primi tre moduli, concernenti la prima metà del XX secolo, con gli avvenimenti legati alle due guerre
e ai periodi post-bellici, cercando di individuare linee sincroniche di trattazione ed evidenziando
l’importanza dei vari aspetti ( economico, culturale, sociale) della complessa realtà del tempo. Per
quanto possibile, si è cercato di trattare in parallelo gli avvenimenti storici e le tematiche letterarie.
Sono stati invece sviluppati in modo più sommario gli ultimi moduli, anche per mancanza di tempo,
50
a cui è aggiunta la necessità di alcune pause didattiche di rafforzamento per l’ acquisizione e
l’assimilazione dei contenuti da parte di tutti gli studenti.
STRUMENTI DI VERIFICA
Sono state privilegiate le verifiche orali, per permettere al singolo alunno di esprimersi nella
maniera migliore e all’insegnante di valutare la capacità di assimilazione e rielaborazione dei
concetti proposti. Per i criteri di valutazione è stata utilizzata la griglia indicata nel POF
ATTIVITA’ COMPLEMENTARI
Nell’ottica di un approfondimento delle tematiche legate alla guerra sul nostro territorio, la classe
ha fatto visita con l’insegnante al Museo e ai Rifugi S.M.I. in località Campo Tizzoro.
Pistoia, 10 maggio 2017 La docente
Annamaria Leoncini
51
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE
“BARONE DE FRANCESCHI” PISTOIA
DISCIPLINA: MATEMATICA
CLASSE 5^ SEZ. B
DOCENTE: BARRAGATO PAOLA
Anno Scolastico 2016/2017
Relazione finale.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Bergamini –Trifoni. I limiti.Le derivate e lo studio di
funzione. (vol.IV)
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N.82 (al 15-05-17) SU 94 PREVISTE DAL PIANO DI
STUDI.
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO.
Il programma svolto è quello che era stato previsto nel piano di lavoro all’inizio dell’anno
Scolastico. Ho ridotto gli “Elementi di Analisi” all’essenziale, rinunciando alle dimostrazioni
di tutti i teoremi e a tutta la parte relativa al calcolo integrale.
CONTENUTI ED OBIETTIVI SPECIFICI
UNITA
DIDATTICHE
CONTENUTI OBIETTIVI
(conoscenze,competenze,capacità)
INSIEMI NUMERICI
E FUNZIONI
Insiemi numerici e loro rappresentazione
Intervalli e intorni.
Richiamo al concetto di funzione e sue
generalità
Classificazione delle funzioni reali
Dominio e codominio di una funzione
Segno di una funzione
Funzioni crescenti e decrescenti
Funzioni pari e funzioni dispari
Concetto intuitivo di limite e di asintoto
Estremi relativi e assoluti di una funzione
Lettura di un grafico generico
Conoscenza dei contenuti
Saper riconoscere i vari tipi di intervalli
numerici e di intorni
Saper classificare le funzioni
Saper determinare il dominio di una
funzione a partire dalla sua equazione
Saper riportare sul grafico le informazioni
ricavate e viceversa saper ricavare da un
grafico le informazioni relative a una
funzione
LIMITE DI UNA
FUNZIONE
Approccio intuitivo del concetto di limite.
Algebra del limite.
Asintoti orizzontali,verticali e obliqui.
Limiti di funzioni razionali intere e fratte.
Forme indeterminate (funzioni razionali).
Conoscenza dei contenuti
Comprendere il significato di limite di
una funzione
Saper determinare il limite di unafunzione
nei vari casi
saper risolvere le forme indeterminate
(0/0 e / )
52
FUNZIONI
CONTINUE
Definizione di funzione continua in un
punto.
Continuità delle funzioni elementari
Studio delle discontinuità di una funzione.
Conoscenza dei contenuti
Saper riconoscere e classificare i
diversi tipi di discontinuità
Acquisire capacità di controllo
critico dei risultati
STUDIO PARZIALE
DEL GRAFICO DI
UNA FUNZIONE
Ricerca del dominio e di eventuali
simmetrie
Ricerca delle eventuali intersezioni con
gli assi cartesiani.
Studio del segno.
Ricerca di eventuali asintoti orizzontali,
verticali,obliqui e classificazione delle
eventuali discontinuità.
Calcolo dei limiti agli estremi del dominio
Realizzazione del grafico approssimato in
base alle informazioni acquisite.
Saper effettuare con ordine i vari
passaggi elencati tra i contenuti
per realizzare un grafico parziale
della funzione
Saper controllare costantemente la coerenza
dei risultati trovati ed evidenziare eventuali
discordanze.
Saper dedurre da un grafico dato il dominio
il codominio, le simmetrie, il segno, le
intersezioni con gli assi, gli eventuali asintoti
della funzione.
DERIVATE
Rapporto incrementale:definizione e
significato geometrico
Derivata in un punto:definizione e
significato geometrico
Derivata fondamentale di𝑥𝑛 .
Regole per il calcolo della derivata
del prodotto di due funzioni, della somma
di funzioni,del quoziente di due
funzioni (funzioni razionali)
Semplici applicazioni:equazione di
una retta tangente a una curva in un
punto
Continuità e derivabilità.Enunciato del
teorema di Rolle,regola di De L’Hospital.
Studio del segno della derivata prima
per la determinazione di massimi e
minimi.
Cenni alla derivata seconda ed al suo
impiego per la determinazione della
concavità di una funzione.
Conoscenze dei contenuti
Comprendere il significato di derivata.
Saper derivare semplici funzioni
(intere/fratte di I e II grado) utilizzando
la definizione.
Saper derivare semplici funzioni applicando
le regole sul calcolo delle derivate.
Saper trarre informazioni su una funzione
dalla sua derivata.
Saper calcolare i punti di massimo e minimo
di una funzione.
Saper applicare i concetti di derivata.
STUDIO DI UNA
FUNZIONE
Limitatamente a casi semplici di funzioni
algebriche razionali intere e fratte Saper rappresentare il grafico di
una funzione
OBIETTIVI REALIZZATI
Nel corso dell’anno scolastico, la classe ha avuto comportamenti e risultati non omogenei. Inf atti,
mentre alcuni alunni si sono impegnati con serietà fin dall’inizio, la maggior parte ha risposto in modo
quasi sempre passivo alle proposte didattiche e ha lavorato in maniera superficiale e discontinua. Una
certa vivacità nel comportamento, esteso a buona parte della classe, ha inoltre contribuito a rendere
non sempre facile il dialogo educativo.
Per quanto concerne le competenze e capacità, alcuni soggetti hanno ottenuto buoni risultati,
denotando un notevole interesse per la disciplina, altri non sono andati oltre il mero aspetto
della conoscenza più o meno mnemonica degli argomenti, che è comunque rimasto entro i limiti
minimi accettabili e solo un limitato numero di casi si è attestato al di sotto della sufficienza. Anche
nello studio e nel lavoro di esercitazione personale a casa la classe ha nel complesso evidenziato
questa spaccatura e pertanto soltanto per un gruppo di alunni si può ritenere raggiunta una discreta
padronanza degli argomenti trattati, nonché del linguaggio tecnico della disciplina.
METODI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
Nel proporre i vari contenuti sono state utilizzate prevalentemente lezioni di tipo frontale facendo
scaturire le nozioni teoriche da numerosi esempi ed esercizi. L’attività di esercizio svolta in classe,
ha occupato un ruolo fondamentale sia per il raggiungimento di una certa padronanza delle nuove
procedure di calcolo sia per il recupero delle carenze pregresse comunque piuttosto diffuse (a partire
53
dalle nozioni di calcolo numerico ed algebrico elementare).Accanto alla normale attività di recupero
dei concetti di base, durante l’anno scolastico alcune lezioni sono state periodicamente dedicate al
recupero di carenze evidenziate dalla classe; gli argomenti sono stati ripresi più volte in un ripasso
sistematico con il coinvolgimento di tutta la classe, incoraggiando l’interazione tra gli alunni migliori
e quelli in difficoltà. Ampio spazio è stato dato alla correzione puntuale degli esercizi assegnati. Il
linguaggio usato, anche se tipicamente scientifico, è stato il più semplice possibile. Nella trattazione
teorica non sono state affrontate dimostrazioni di teoremi. Il programma relativo allo studio di
funzioni è stato svolto tenendo conto delle abilità medie degli studenti riguardo al calcolo algebrico,
ed è stato pertanto limitato alle sole funzioni algebriche razionali intere e fratte. Gli apprendimenti
degli obiettivi sono stati controllati frequentemente oltre che con le tradizionali verifiche scritte anche
con prove strutturate o semistrutturate alla fine di ogni modulo, in modo da poter programmare una
adeguata azione di recupero se i risultati non fossero
stati soddisfacenti.
STRUMENTI DIDATTICI
Nello sviluppo dei contenuti e nel lavoro d’esercizio relativo alle varie unità didattiche il libro di testo
di testo è stato utilizzato come punto di riferimento, ma la maggior parte del lavoro è stata sviluppata
con l’aiuto di osservazioni, esempi ed esercizi mirati per ampliare l’applicazione pratica e per
migliorare l’apprendimento.
STRUMENTI DI VERIFICA
Per ciascuno degli argomenti relativi alle unità didattiche svolte, sono state approntate opportune
prove di verifica (di cui otto scritte e due simulazione d’esame) che permettessero di appurare il
raggiungimento degli obiettivi. Nella valutazione di ogni singolo alunno ha concorso non soltanto il
profitto conseguito nelle prove di verifica atte a valutare le conoscenze e le competenze ed abilità
acquisite in merito agli argomenti trattati, ma anche l’interesse, la partecipazione attiva al dialogo
educativo, la continuità d’impegno nello studio personale mostrati nel corso dell’intero anno
scolastico, ed in generale i progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi specifici.
INDICATORI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione di ogni alunno ha concorso non soltanto il profitto conseguito nelle prove di verifica
atte a valutare le conoscenze e le competenze ed abilità acquisite in merito agli argomenti trattati, ma
anche l’interesse, la partecipazione attiva al dialogo educativo, la continuità d’impegno nello studio
personale mostrati nel corso dell’intero anno scolastico, ed in generale i progressi compiuti nel
raggiungimento degli obiettivi specifici.
TEMPI
Funzioni (13 sett. -21 dic.)
Limiti e continuità (9 genn.-16 mar.)
Derivate (19 mar. -10 mag.)
Studio di funzione (dal 14 mag.)
Pistoia,15-05-2017 L’insegnante
Barragato Paola
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CLASSE 5^ SEZ. B
DOCENTE: CECCONI ELISABETTA
DISCIPLINA : LINGUA INGLESE
Anno Scolastico 2016/2017
Relazione finale.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Agriways di Patrizia Careggio e Elisabetta Indraccolo, ed. EDISCO
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO
Il programma è stato regolarmente svolto. Il libro di testo è stato integrato con fotocopie e appunti
tratti da altri materiale di indirizzo forestale tra cui Global Forest Resources Assessment 2015,
FAO, Roma 2016 e dal volume Sow and Reap. New Frontiers and Rural Development, Vincenzo
Bianco e Anna Gentile, REDA edizioni
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE (al 15/05/2016) 81 SU 99 PREVISTE DAL PIANO DI
STUDI
CONTENUTI ED OBIETTIVI SPECIFICI
MODULE 5 –FOOD PROCESSING
UNIT 2 – OIL INDUSTRY
- Olive oil: Italy’s liquid gold
- The olive fly
OBIETTIVI:
conoscenze dei contenuti in lingua inglese
capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale
capacità di operare collegamenti
MODULE 7: LIVESTOCK HUSBANDRY
- The ruminant (cattle, sheep, goats)
- Non-ruminant livestock (poultry, pigs)
- Intensive livestock farming vs organic farming
- Livestock diseases
OBIETTIVI:
conoscenze dei contenuti in lingua inglese
capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale
capacità di operare collegamenti
MODULE 7 – VITICULTURE (tratto dal libro Sow and Reap)
UNIT 2 – VINEYARD AND VINES
- Grape and soil
- Types of grapes: vitis vinifera, vitis labrusca, grape hybrids
UNIT 3 – PESTS AND DISEASES
- Types of dangerous insects and fungi
- Grape phylloxera
- Powdery mildew
- Black rot
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- Grey mould
- Downy mildew
UNIT 4 – HOW TO TAKE CARE OF GRAPES
- Seasons
- Pruning directions
- Grafting
- Harvesting
UNIT 5 – WINE MAKING
- Equipment
- How to improve the aging process
- Wine making (red wine, white wine, rosé wine, sparkling wine, sweet wine)
- Fermentation
OBIETTIVI:
conoscenze dei contenuti in lingua inglese
capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale
capacità di operare collegamenti
MODULE 10 - ENERGY IN AGRICULTURE (dal libro Sow and Reap)
UNIT 1 – BIOENERGY
- Biomass
- Some methods of converting biomass into energy
- Biogas
- Ethanol biofuel
Dalle fotocopie (tratte dal libro A matter of life, Paolo Briano, Edisco)
- Energy resources: renewable and non-renewable
Lettura di un articolo dal The Guardian: Wind turbines could supply most of UK’s electricity
OBIETTIVI:
conoscenze dei contenuti in lingua inglese
capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale
capacità di operare collegamenti
TYPES OF LANDSCAPES (tratto da fotocopie)
- Definition of landscape
- Types of landscape and their features
- Values of the landscape
MODULE 8 – THE WORLD OF WORK
UNIT 1: FARM BUSINESS MANAGEMENT (maggio)
- The factors of production in farm management
- Risk and uncertainty in farm management
- Budgeting
OBIETTIVI:
conoscenze dei contenuti in lingua inglese
capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale
capacità di operare collegamenti
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OBIETTIVI REALIZZATI
Ho insegnato inglese in questa classe nel corso del triennio e gli alunni hanno mantenuto un profilo
generalmente medio basso mostrando scarsa motivazione all’apprendimento della lingua straniera, a
parte qualche eccezione. Alcuni di loro avrebbero potuto distinguersi per capacità linguistiche ed
espressive ma si sono generalmente adagiati sul livello mediocre della classe, conseguentemente
solo pochi alunni hanno raggiunto una sufficiente autonomia linguistica. Nella maggior parte dei
casi permangono lacune in ambito grammaticale e sintattico, accompagnate da uno studio
superficiale a casa. Nel secondo pentamestre è stata notata per alcuni alunni la volontà di
migliorarsi attraverso una maggiore partecipazione in classe ed uno studio più attento a casa. Nel
corso dell’anno sono state svolte attività di recupero in itinere soprattutto a livello sintattico-
grammaticale senza trascurare il linguaggio specifico dei contenuti professionali.
METODI DI APPRENDIMENTO
In classe abbiamo lavorato per moduli, seguendo l’impostazione del testo in adozione. Per ciò che
riguarda l’acquisizione del linguaggio tecnico ed i concetti relativi all’ambito agricolo e forestale
siamo partiti dalle conoscenze pregresse che gli alunni avevano acquisito dalle materie
professionali, e su tale base si è svolta la spiegazione in lingua straniera. Sono state favorite le
attività di ascolto e ripetizione e sono stati sfruttati gli esercizi di fissaggio proposti dal testo. Gli
studenti sono stati incoraggiati ad esprimersi e le correzioni sono state fatte in un secondo momento,
a meno che il numero degli errori o imperfezioni non sia stato tale da invalidare la comprensione
del messaggio. Durante l’anno è stato necessario lavorare ripetutamente sulla grammatica e sulla
sintassi, viste le lacune linguistiche in ambito dello scritto e dell’orale.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche sono state costanti, sia orali che scritte (queste ultime in numero minimo di tre per
ciascun quadrimestre) con lo scopo di cogliere la capacità di comprensione e di rielaborazione dei
contenuti proposti, con relative operazioni di collegamento. Ad esse sono state affiancate prove di
vario genere, quali test, esercizi di completamento e fissaggio del lessico e delle strutture e simili.
Tali prove sono state valutate singolarmente, in maniera trasparente ed oggettiva. Hanno contribuito
alla valutazione finale anche il grado di interesse e di impegno mostrati, l’autonomia operativa, la
puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati in classe ed a casa e il comportamento.
SUSSIDI DIDATTICI
Sono stati utilizzati diversi libri di testo relativi ai contenuti di agricoltura per poter integrare le
conoscenze. I contenuti sono emersi anche dalla discussione in classe e dalla condivisione di
conoscenze pregresse nelle materie professionali.
TEMPI:
VITICULTURE AND OILS : ottobre-novembre
ENERGY IN AGRICULTURE: dicembre-gennaio
ANIMAL HUSBANDRY: gennaio-febbraio
FORESTRY: marzo
LANDSCAPES: aprile
FARM MANAGEMENT: aprile-maggio
Pistoia 15/05/2017 Docente
Elisabetta Cecconi
57
CLASSE 5^ SEZ. B
DOCENTI: Gonfiantini Piera
Anno Scolastico 2016/2017
Relazione finale sul programma svolto nel corso di “Economia Agraria e legislazione di settore”
❖ LIBRO DI TESTO ADOTTATO: “Ferdinando Battini- Economia e contabilità agraria-
Edagricole”
❖ ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 147 (al 15-05-2017) su 165 PREVISTE DAL
PIANO DI STUDI.
❖ PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO
Lo svolgimento del programma è iniziato con la trattazione di argomenti del quarto anno che non
erano stati svolti, ma ritenuti fondamentali per la comprensione dei contenuti successivi.
Il programma di Economia agraria e legislazione di settore, è stato svolto in connessione, quando
possibile, con il programma di Sociologia rurale, per favorire una visione interdisciplinare delle due
materie e nel contempo fornire una visione completa di tematiche complesse, quali le problematiche
ambientali e forestali.
La trattazione dei contenuti teorici è stata accompagnata da esercitazioni di classe, volte a favorire
l’interiorizzazione dei concetti. Per argomenti complessi si è provveduto a preparare mappe
concettuali, schemi e riassunti in modo da fissare la conoscenza dei concetti fondamentali.
Si è puntato molto sul lavoro di classe, in quanto la maggioranza degli allievi ha evidenziato difficoltà
a rielaborare i contenuti, sicuramente per la scarsa applicazione nello studio personale. Molti studenti
infatti hanno evidenziato un impegno discontinuo e concentrato solo in prossimità delle verifiche. La
mancanza di un metodo di lavoro autonomo ed organizzato unito ad un modesto interesse per la
disciplina hanno contribuito a far conseguire alla maggioranza degli studenti una preparazione
mediocre, solo pochi allievi riescono a concludere i compiti assegnati senza incertezze.
La classe tuttavia conosce in conclusione le tematiche trattate nei termini generali e ne comprende in
linea di massima le finalità.
Al momento rimane da svolgere in parte il modulo relativo alla normativa sulla tutela del territorio.
Per permettere di affrontare con serenità l’esame di stato si cercherà di completare il programma
almeno negli elementi essenziali.
CONTENUTI:
Il bilancio aziendale
Il catasto terreni Il catasto terreni: finalità.
Determinazione del R.D. e del R.A. nel quaderno di stima. Tariffa di estimo. La conservazione del
catasto: i documenti catastali. Le variazioni soggettive e oggettive: volture e frazionamenti. Visure
catastali.
Il bilancio aziendale Il capitale fondiario e il capitale di esercizio. Il lavoro nell’azienda agraria. L’organizzazione
dell’azienda agraria e la figura dell’imprenditore. La produzione lorda totale e vendibile, U.L.S.,
U.L.B. I costi di produzione. Il prodotto netto, il reddito netto, il reddito fondiario e il beneficio
fondiario. Esecuzione del bilancio aziendale. Il bilancio aziendale eseguito da un imprenditore
agricolo affittuario.
Le scelte dell’imprenditore agricolo
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La gestione delle trasformazioni La trasformazione dei prodotti agricoli: prezzi e costi di trasformazione del foraggio in prodotti
zootecnici, e del latte in prodotti lattiero-caseari. Giudizio economico di convenienza alla
trasformazione. Determinazione del prezzo di macchiatico.
Miglioramenti fondiari Concetto di miglioramento fondiario. Determinazione del costo di un miglioramento fondiario.
Valore di un fondo suscettibile di ordinario miglioramento. Giudizio di convenienza per l’esecuzione
di un miglioramento fondiario in relazione alle varie situazioni concrete. Giudizio di convenienza
all’esecuzione di un miglioramento fondiario da parte di un imprenditore affittuario. Assunzione dei
dati necessari per la formulazione di un giudizio di convenienza.
Le valutazioni agrarie
La valutazione delle colture arboree da legno La valutazione di un arboreto, del soprassuolo e della terra nuda. Aspetti economici e criteri di stima
di produzioni forestali.Valore di macchiato e di aspettazione
La valutazione dei danni e delle anticipazioni colturali La valutazione dei danni, in particolare valutazione dei danni da incendio
La valutazione delle anticipazioni colturali e dei frutti pendenti
La tutela del paesaggio e dell'ambiente
Il paesaggio e la tutela ambientale
Normativa e tutela del paesaggio
I piani territoriali I piani territoriali di coordinamento, i piani territoriali regionali, i piani paesaggistici, i PRG
Bonifica e riordino fondiario Storia della bonifica, normativa, piani di classifica. I consorzi di bonifica.
Le valutazioni ambientali Analisi costi-benefici: generalità
La Via e il Vas. Differenze e procedura. Lo studio di impatto ambientale: indicatori ambientali ed
individuazione degli impatti
La normativa sulla tutela del territorio e degli alimenti
Normativa forestale nazionale e regionale: prescrizioni di massima.
Vincolo idrogeologico nelle zone montane
Descrizione delle principali normative, negli elementi essenziali, per la tutela delle acque
Descrizione delle principali normative, negli elementi essenziali, relative alla gestione dei rifiuti, dei
liquami e dei reflui
❖ OBIETTIVI REALIZZATI
OBIETTIVI EDUCATIVI
Nel complesso gli allievi hanno compreso la complessità della realtà e i riflessi dell’azione
umana sull’ambiente, acquisendo un comportamento adeguato al contesto in cui operano
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
La maggioranza degli allievi sa leggere, interpretare e comunicare usando un sufficiente linguaggio
tecnico e sa documentare nel complesso il proprio lavoro. Soprattutto nell’esecuzione dei compiti
pratici sa prendere decisioni ed effettuare opportune scelte.
OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO
La maggioranza degli allievi è in grado di usare un semplice linguaggio tecnico scientifico, sa
rilevare ed interpretare fatti aziendali e mostra una sufficiente capacità manuale ed organizzativa
delle attività pratiche
59
OBIETTIVI DISCIPLINARI
La maggioranza degli allievi è in grado di:
- impostare e leggere un bilancio aziendale
- valutare la convenienza a trasformare un prodotto agricolo e forestale
- comprendere il significato di alcune terminologie catastali
- comprendere il concetto di miglioramento fondiario
- comprendere la complessità delle valutazioni delle colture arboree da legno
inoltre
- conosce negli aspetti fondamentali le metodologie di stima dei danni
- conosce la normativa ambientale nei tratti fondamentali, i piani territoriali e le valutazioni
ambientali.
- conosce le prescrizioni di massima della normativa forestale, in materia di vincolo
idrogeologico e della normativa sulla tutela del territorio
❖ METODI DI INSEGNAMENTO
Il lavoro di classe è stato impostato su lezioni frontali accompagnate da esercitazioni di classe e da
utilizzo di mappe concettuali, schemi e riassunti in modo da sintetizzare i contenuti e fissare la
conoscenza degli argomenti nei concetti fondamentali.
Particolare cura è stata volta alla ricerca di dati tecnici ed economici, con lo scopo di avvicinare il
singolo studente alla realtà economica. Per migliorare l’impegno degli allievi si è cercato di svolgere
le lezioni in maniera quanto più possibile flessibile, sollecitando momenti di discussione e di
approfondimento. Dato il modesto impegno evidenziato dagli studenti, per favorire comunque
un’adeguata conoscenza del programma si è dovuto intensificare il lavoro di classe, impostando
momenti di ripasso e di consolidamento delle conoscenze, sacrificando di conseguenza lo
svolgimento e l’approfondimento di alcune parti del programma.
❖ MEZZI DI LAVORO.
Uso del libro di testo, di riviste specializzate e del prontuario, della lavagna lim
❖ SPAZI
La lezione ha richiesto soprattutto la frequenza dell’aula.
❖ TEMPI
L’esecuzione del programma ha richiesto più tempo e scansioni temporali diverse rispetto a quelle
preventivate nel piano di lavoro iniziale, a causa del modesto impegno evidenziato dagli allievi
nello studio personale
❖ STRUMENTI DI VERIFICA
Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi preventivati ci si
è avvalsi di due verifiche orali accompagnate da tre verifiche scritte nel primo periodo e due
verifiche orali e quattro scritte nel secondo .
Pistoia, lì 15-05-20167 La docente
Piera Gonfiantini
60
CLASSE 5^ SEZ. B
DOCENTI: Gonfiantini Piera
Anno Scolastico 2016/2017
Relazione finale sul programma svolto nel corso di “Sociologia rurale”
❖ LIBRO DI TESTO ADOTTATO: nessuno
❖ ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 74 (al 15-05-2017) SU 99 PREVISTE DAL
PIANO DI STUDI.
❖ PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO
La maggioranza degli studenti presenta una preparazione nel complesso sufficiente, avendo seguito
con adeguato interesse le lezioni in classe. Lo svolgimento del programma ha seguito in linea di
massima la scansione temporale programmata, ma non è stato possibile completare tutti i contenuti
programmati, in quanto gli studenti non hanno accompagnato la partecipazione evidenziata in classe
con lo studio personale, intensificando l’impegno solo in concomitanza delle verifiche; tale
discontinuità ha, di conseguenza, favorito una conoscenza dei contenuti non sempre completa ed
approfondita. Nel complesso si ritiene comunque che l’obiettivo di far conoscere le tematiche trattate,
almeno nei contenuti essenziali, sia stato raggiunto nella maggioranza dei casi.
CONTENUTI:
Ecocertificazione dei prodotti forestali
❖ Ecocertificazione dei prodotti forestali: tipi di certificazione, iter procedurale per ottenere la
certificazione
Concetto di ruralità e di spazio rurale
❖ Concetto di ruralità e di spazio rurale. Definizioni di ruralità e di spazio rurale. Parametri
utilizzati per tali definizioni
❖ Indicatori statistici: I censimenti della popolazione ed agricoli, indicatori statistici.
❖ Caratteristiche della società contadina e della società rurale . Fenomeni di esodo e
spopolamento negli spazi rurali e montani. L’evoluzione contrattuale in agricoltura:
mezzadria, colonia parziaria, il latifondo, l’affitto. Trasformazioni delle aree rurali.
Politiche di sviluppo
❖ 1 Piano di sviluppo rurale: Assi, misure a sostegno delle aree rurali e dell'ambiente
Esame delle misure del PSR della Toscana 2014-2020, in particolare lettura ed esame della
misura n.8 e delle relative sotto misure. Multifunzionalità
La Comunità europea e l'ambiente
I principi della politica ambientale europea, origini e sviluppo. Programmi di azione
ambientale Il PAA fino al 2020. I diritti del pubblico in materia ambientale
Filiera bosco-legno-energia, fiera bosco- legno-industria: concetto di filiera, importanza per
l’economia della montagna della filiera bosco-legno-energia
Evoluzione degli assetti economico- giuridici delle imprese
Evoluzione dell'assistenza in agricoltura: il credito in agricoltura
OBIETTIVI EDUCATIVI
61
Nel complesso gli allievi hanno compreso la complessità della realtà e i riflessi dell’azione umana
sull’ambiente, acquisendo un comportamento adeguato al contesto in cui operano
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
La maggioranza degli allievi sa leggere, interpretare e comunicare usando un sufficiente linguaggio
tecnico e sa documentare nel complesso il proprio lavoro. Soprattutto nell’esecuzione dei compiti
pratici sa prendere decisioni ed effettuare opportune scelte.
OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO
La maggioranza degli allievi è in grado di usare un sufficiente linguaggio tecnico scientifico, sa
rilevare ed interpretare fatti aziendali e mostra una sufficiente capacità manuale ed organizzativa
delle attività pratiche
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Si ritiene che l’obiettivo di far comprendere le problematiche inerenti i mercati agricoli sia stato
raggiunto nella maggioranza dei casi, permangono tuttavia allievi che conoscono la disciplina nei
tratti essenziali, con qualche difficoltà nella rielaborazione a causa di un impegno modesto nello
studio personale e un interesse passivo.
La maggioranza degli allievi quindi:
conosce l’importanza dell’eco certificazione dei prodotti forestali
conosce il concetto di ruralità, gli strumenti statistici e l’evoluzione della società contadina
negli ultimi decenni
conosce in linea di massima la politica europea di sviluppo rurale e la politica ambientale
europea
❖ METODI DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali accompagnate da discussioni di classe e lettura di articoli, siti internet istituzionali,
riviste specializzate sulle tematiche affrontate per agevolarne la comprensione, l’interiorizzazione e
l'approfondimento.
❖ MEZZI DI LAVORO
Uso di riviste specializzate, appunti, lavagna lim
❖ SPAZI
La lezione ha richiesto soprattutto la frequenza dell’aula.
❖ TEMPI
Alcuni moduli, richiedendo maggior approfondimenti rispetto ad altri hanno richiesto più tempo
rispetto a quello preventivato, per cui non sempre è stato rispettato l’ordine di esecuzione e i tempi
indicati nel piano di lavoro iniziale.
❖ STRUMENTI DI VERIFICA
Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi preventivati ci si
è avvalsi di almeno due verifiche orali sia nel primo periodo che nel secondo secondo.
Pistoia, lì 15-05-2017 La docente
Piera Gonfiantini
62
CLASSE 5^ SEZ. B
DOCENTE: Prof. Venuto Santi
Prof. Orifici Domenico
Anno Scolastico 2016/2017
Relazione finale sul programma svolto nel corso di “Agronomia del territorio montano e
sistemazioni idraulico - forestali”
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: “Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale” Autori:
Forgiarini – Damiani – Puglisi Reda; Appunti scaricati da Internet, fotocopie di parti di libri
“Ecosistemi Forestali” P. Lassini, dispense.
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 98 .
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI:
U.D. n° 1: Il concetto di paesaggio:
Definizione, analisi e classificazioni;
Tipologie di paesaggi italiani;
Reti ecologiche.
U.D. n° 2: L’ecosistema bosco:
Definizione;
Struttura, classificazione.
U.D. n° 3 Inquinamento e ambiente
Tipologie di inquinamento ;
Indicatori ecologici.
U.D. n° 4: Strumenti operativi di qualificazione territoriale:
Piano paesaggistico regionale;
Piano di assetto idrogeologico;
Piano forestale;
Piano antincendi.
U.D. n° 5: Assetto del territorio:
Bacino idrografico;
Trasporto solido, i versanti e gli alvei;
La funzione del bosco e la vegetazione riparia;
63
Normativa riguardante i bacini idrografici
Interventi di riassetto idrogeologico;
Interventi sui versanti;
Interventi sul bacino idrografico.
U.D. n° 6: Territorio problematiche e tecniche di difesa:
Ruolo dei boschi nella regimazione delle acque;
Dissesto idro-geologico e incendi boschivi;
Opere di sistemazione idraulico-agrarie:
Ingegneria naturalistica;
U.D. n° 7: Recupero ambientale:
Recupero dei boschi degradati
Recupero delle aree degradate.
U.D. n° 8 La sicurezza nei lavori florovivaistici e forestali.
U.D. n° 9: criteri di valutazione di impatto ambientale.
L’agricoltura convenzionale e agricoltura sostenibile.
U.D. n° 10 Verde ornamentale pubblico e privato.
U.D. n° 11 Carte tematiche.
OBIETTIVI REALIZZATI
OBIETTIVI EDUCATIVI
Gli allievi hanno dimostrato di aver raggiunto un buon grado di maturità ed equilibrio, lealtà e
disponibilità verso gli altri, aumento della sensibilità verso i problemi sociali
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
Durante l’anno è migliorata la capacità espositiva verbale utilizzando un lessico abbastanza
appropriato meno quella scritta. Buona la capacità di ascolto. Sufficienti le capacità di analisi e
sintesi.
OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO
Riconoscere le problematiche di stabilità idrogeologica del territorio e scegliere le tecniche di
gestione e manutenzione degli interventi di difesa del suolo, recupero ambientale, recupero del
verde pubblico e privato.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Gli allievi sono in grado: di identificare le unità di paesaggio, descrivere i diversi assetti ambientali,
individuare le situazioni di dissesto idrogeologico, conoscere le tecniche idonee a realizzare
64
sistemazioni idraulico forestali, individuare le condizioni per la realizzazione di interventi a basso
impatto ambientale, individuare aree degradate e proporre soluzioni per il recupero, anche attraverso
opere di sistemazioni idraulico-forestali, operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza
ambientale e della tutela della salute, identificare i fattori negativi e positivi di impatto ambientale
delle singole opere.
METODI DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, ricerche individuali e di gruppo
MEZZI DI LAVORO
Libro di testo, appunti, fotocopie, computer, LIM, azienda scolastica
SPAZI
Aula, azienda.
TEMPI
STRUMENTI DI VERIFICA
Verifiche orali verifiche scritte, attività plenaria
USCITE DIDATTICHE
La classe ha partecipato all’uscita didattica organizzata a fiera agricola Bastia Umbra
Pistoia,lì 10-05-2017 Firma docente
Santi Venuto
Domenico Orifici
65
Docente: Francesco Pettinà
Anno scolastico 2016/2017 Classe V. Sezione B
Selvicoltura ed Utilizzazioni Forestali
Gestione Parchi, Aree Protette ed Assestamento Forestale
Copresenza
L’attività didattica è stata svolta in collaborazione con l’ITP prof. Domenico Orifici, in copresenza
per due ore settimanali, nella solo materia di Selvicoltura. L’ITP ha curato in particolare
l’addestramento degli studenti al riconoscimento delle specie forestali presenti all’interno
dell’Istituto.
Libri di testo e strumenti di lavoro:
In entrambe le discipline non si è fatto ricorso ad alcun libro di testo, fornendo agli studenti
dispense scritte dal docente e pubblicate nell’ area download del sito dell’Istituto. Per
approfondimenti relativi alla sicurezza ed ai lavori di utilizzazione forestali si è agito attraverso la
visione di video dedicati.
Ore di lezione effettuate al 15 maggio 2017:
Selvicoltura ed Utilizzazioni Forestali: 73 ore su 99 previste dal piano di
studi
Gestione Parchi, Aree protette ed Assestamento Forestale: 58 ore su 66 previste dal piano di
studi
Programmi svolti
Selvicoltura ed Utilizzazioni Forestali
Modulo 1 La sicurezza nei lavori forestali
I fattori di rischio dei lavori forestali: fattori legati all’impiego delle macchine operatrici, fattori legati
alla tipologia del lavoro, fattori legati alle condizioni ambientali in cui si opera.
Principi generali per la prevenzione degli infortuni sul lavoro: consapevolezza delle proprie azioni,
alternanza tra le mansioni svolte, alimentazione; utilizzo di macchine in perfetta efficienza,
conoscenza delle macchine utilizzate e dei rischi potenziali, formazione, segnalazione adeguata del
cantiere forestale.
DPI per i lavori boschivi: caschi con cuffia e visiera, tute di protezione e pantaloni antitaglio,
calzature di sicurezza, guanti (da motoseghista, per il maneggio di funi di acciaio).
Modulo 2 Selvicoltura generale
Le forme di governo del bosco. La fustaia ed il ceduo: origine, fisionomia spaziale, turni, assortimenti
ritraibili, numero di cicli produttivi, effetti sul suolo, rilevanza paesaggistica.
La fustaia coetanea: le fasi evolutive; la struttura.
Trattamento delle fustaie coetanee. Il taglio raso: elementi applicativi (superficie, distribuzione
delle tagliate nel tempo e nello spazio, forma delle tagliate, progressione delle tagliate, tipo di
66
rinnovazione). Cenni sulla rinnovazione naturale delle fustaie. Vantaggi e svantaggi del taglio
raso. Il taglio raso con riserve; il taglio raso a quinte, il taglio raso a buche.
Trattamento delle fustaie coetanee. I tagli successivi uniformi: taglio di sementazione, tagli secondari,
taglio di sgombero. Elementi applicativi dei tagli successivi: superficie utilizzabile, età di esecuzione
ed intensità del taglio di sementazione, numero intensità e frequenza dei tagli secondari, accorgimenti
per limitare i danni al novellame, integrazione della rinnovazione naturale. Tagli successivi a gruppi,
tagli successivi a strisce.
Cenni sulle fustaie disetanee (assenti nell’Appennino): struttura, il taglio di curazione, diametro di
recidibilità, periodo di curazione, volume asportato con il taglio.
Il governo a ceduo. Elementi costitutivi di un ceduo: ceppaie, polloni, matricine. Cedui semplici e
cedui matricinati. Vantaggi e difetti del governo a ceduo.
Il trattamento dei cedui. Taglio raso: elementi applicativi (turno, estensione e forma delle tagliate,
modalità tecniche del taglio, epoca del taglio, scelte delle matricine da rilasciare).
Trattamento a sterzo per i boschi di faggio.
Cenni su altre forme di ceduazione: lo scalvo, la capitozzatura.
Il ceduo composto come forma intermedia di governo: vantaggi e svantaggi, gestione delle
matricine.
La conversione dei boschi. Conversione da fustaia a ceduo coetaneo (Castagno). Conversione da
ceduo a fustaia coetanea: il taglio di avviamento all’alto fusto, la fustaia transitoria. Obiettivi
dell’avviamento, cedui non avviabili.
Il diradamento dei boschi. Fondamenti biologici dei diradamenti. Effetti dei diradamenti:
incrementali, economici, ecologici. Parametri dei diradamenti: età di inizio, frequenza, tipo,
grado. L’esecuzione dei diradamenti: prescrizioni del RFT, criteri generali, esecuzione pratica.
Tipi particolari di diradamento: sfollamenti, i diradamenti geometrici, superdiradamenti.
Cenni su altre cure colturali: sramatura, ripuliture del sottobosco.
Modulo 3 Rimboschimenti
Generalità: finalità dei rimboschimenti, gli errori dei rimboschimenti del secolo scorso.
La fase progettuale: presentazione dei dati generali, studio della stazione forestale, progettazione
delle eventuali opere complementari, scelta delle specie da impiegare, scelta delle modalità
d’impianto, scelta della disposizione delle piantine, calcolo del numero di piante necessarie, scelta
del materiale di propagazione, scelta e descrizione delle tecniche d’impianto, stima del costo (cenni)
La fase esecutiva: gestione della vegetazione spontanea, tecniche di preparazione del terreno
(lavorazione andante, lavorazione a strisce, gradonatura, lavorazione a buche), tracciatura
dell’impianto, messa a dimora del postime, protezione del rimboschimento, cure colturali successive
(risarcimento e ripulitura dalla vegetazione concorrente).
Modulo 4 Selvicoltura speciale
Specie e boschi del Lauretum. Caratteri morfologici, autoecologia e selvicoltura delle seguenti specie:
Leccio (Quercus ilex); Pino domestico (Pinus pinea); Pino marittimo (Pinus pinaster); Cipresso
(Cupressus sempervirens).
Specie e boschi del Castanetum. Caratteri morfologici, autoecologia e selvicoltura delle seguenti
specie: Castagno (Castanea sativa); Duglasia (Pseudotsuga menziesii); Roverella (Quercus
pubescens); Cerro (Quercus cerris). Cenni sulle querce caducifoglie.
Specie e boschi del Fagetum. Caratteri morfologici, autoecologia e selvicoltura delle seguenti specie:
Faggio (Fagus sylvatica); Abete bianco (Abies alba); Pino nero (Pinus nigra).
Cenni su specie e boschi del Picetum.
Modulo 5 Utilizzazioni forestali
67
Le fasi delle utilizzazioni forestali. Tecniche di abbattimento con la motosega: casi normali e casi
particolari. La sramatura: metodo a sommità; metodo scandinavo; sramatura di grosse latifoglie.
Depezzatura: determinazione delle zone di compressione e tensione del legno; taglio verticale
semplice e doppio; taglio circolare; taglio a chiusura; taglio circolare aperto; taglio a V.
Concentramento del legname: per avvallamento naturale, con canalette, con trattore e verricello.
Esbosco del legname: con trattore e verricello, a soma. Esbosco con impiego di animali.
Gestione Parchi, Aree Protette ed Assestamento Forestale
Modulo 1 Assestamento forestale
Obiettivi dell’Assestamento Forestale. Il Piano di Assestamento Forestale come strumento
conoscitivo e gestionale di una foresta. Lo studio della stazione: caratteri fisici ed amministrativi,
determinazione della proprietà e dei suoi confini, il clima, la geologia e la pedologia, la storia
della foresta, la viabilità, i fabbricati, gli incendi e gli studi faunistici. I rilievi descrittivi: la
Particella Forestale, il particellare, le descrizioni particellari e le schede di rilievo. La
costituzione delle Comprese. I rilievi dendrometrici: progetto ed esecuzione di un inventario
volto alla conoscenza dei dati dendrometrici. L’assestamento delle Comprese: scelta delle forme
di governo e trattamento, determinazione del turno, calcolo della ripresa. Assestamento dei cedui
coetanei: metodo planimetrico spartitivo, metodo delle classi cronologiche.
Modulo 2 Gli incendi forestali
Dati statistici sugli incendi forestali in Italia. Cause degli incendi: fattori naturali, fattori antropici.
Gli effetti economici ed ecologici degli incendi forestali. Fattori che determinano la formazione ed il
propagarsi degli incendi forestali: fattori climatici, vegetazionali e morfologici. La combustione e la
propagazione del fuoco. Tipologie di incendi. Il controllo degli incendi boschivi. La prevenzione:
interventi selvicolturali, normativi e di sensibilizzazione. L’estinzione: competenze, organizzazione
AIB della Regione Toscana, tecniche e mezzi per l’estinzione. La bonifica dei terreni percorsi da
incendio. La sicurezza nello spegnimento degli incendi forestali. Comportamenti da tenere in caso di
incendio.
Programmazione iniziale e programmi effettivamente svolti
Rispetto alla programmazione iniziale non è stato svolto il Modulo relativo alle Produzioni
legnose fuori foresta, afferente alla disciplina di Selvicoltura.
Obiettivi disciplinari conseguiti
Gli obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti e generalizzabili alla maggioranza della classe
sono elencabili nell’acquisizione di competenze relative a:
Riconoscimento delle principali specie forestali italiane, delle loro necessità ecologiche e delle
principali modalità di gestione dei boschi da esse costituite.
Acquisizione dei criteri per una utilizzazione delle risorse forestali economicamente ed
ambientalmete sostenibile, attraverso l’uso della pianificazione forestale.
Pianificazione dei lavori di utilizzazione forestale e loro esecuzione in sicurezza.
Prevenzione e gestione degli incendi forestali.
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Metodi di insegnamento
Si è fatto ricorso all’integrazione tra lezioni frontali, lezioni partecipate di riepilogo, osservazioni
e pratiche di lavoro negli spazi aperti della scuola.
Scansione temporale
SELVICOLTURA.. Modulo
1
4
ore
Modulo
2
20
ore
Modulo
3
8
ore
Modulo
4
28
ore
Modulo
5
13
0re
GESTIONE
PARCHI,..
Modulo
1
40
ore
Modulo
2
18
ore
Strumenti di verifica
Si è fatto ricorso sia a verifiche scritte che orali, integrate con verifiche continue di tipo
colloquiale. Le verifiche scritte sono state sia di tipo descrittivo, con domande aperte, che di tipo
prova esperta su problemi di tipo selvicolturale
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Numero valutazioni per materia, tipo e periodo
Materia Primo periodo (trimestre) Secondo periodo (pentamestre)
Scritte Orali Scritte Orali
Selvicoltura 2 2 3 3
Gestione 2 2 2
Modalità di recupero
Il recupero delle lacune verificatesi alla fine del primo trimestre è avvenuto in itinere, mediante
la ripetizione congiunta tra docente e studenti dei principali argomenti disciplinari
Pistoia,15-05-2017 L’insegnante
Francesco Pettinà
70
SCIENZE MOTORIE
Relazione finale sul programma svolto
CLASSE V SEZ. B
DOCENTE: MONICA PISANESCHI
Anno scolastico 2016/2017
Relazione finale sul programma svolto
LIBRO DI TESTO ADOTTATO:
“NUOVO PRATICAMENTE SPORT” di DEL NISTA PIER LUIGI / PARKER JUNE /
TASSELLI ANDREA editore G. D’ANNA S.P.A.
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 56
PROGRAMMA SVOLTO:
CONTENUTI:
Parte pratica:
attività ed esercizi a carico naturale su terreno vario, corsa lenta e a ritmo variato: tutto l’anno;
esercizi di opposizione e resistenza a coppie o piccoli gruppi: tutto l’anno
esercizi con piccoli e grandi attrezzi: tutto l’anno;
esercizi di scioltezza articolare con particolare attenzione allo stretching statico.
esercizi di equilibrio
esercizi di rilassamento muscolare,esercizi respiratori,esercizi di stretching: tutto l’anno;
attività ed esercizi di equilibrio in situazione complesse e di volo: tutto l’anno;
attività ed esercizi eseguiti in situazioni spazio-temporali variate: tutto l’anno;
esercizi con il pallone: approfondimento fondamentali individuali e di squadra di pallavolo,
pallamano, calcio, calcio a 5 e pallacanestro, tecniche, tattiche, regolamenti e organizzazione
di gioco di pallavolo, pallamano, calcio, calcio a 5 e pallacanestro;
atletica leggera: sercizi preatletici: esercizi preparatori al salto in lungo, in alto, corsa degli 60
e 80 metri, esecuzione delle specifiche abilità.
Parte teorica:
Apparato locomotore: scheletrico e articolare. Conoscenza delle principali ossa del corpo
umano.
Apparato muscolare: proprietà dei muscoli, cenni sul SNC e SNA in relazione alla
contrazione, la fibra muscolare , muscolo striato , liscio cardiaco , fibre bianche e fibre rosse
, la contrazione muscolare, actina e miosina, ATP , meccanismo anaerobico lattacido e
alattacido ,aerobico , contrazione isotonica eccentrica , concentrica , isometrica, pliometrica.
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Conoscenza dei principali muscoli del corpo umano e loro azione.
Acquisizione di corretti stili comportamentali
Acquisizione della consapevolezza dei benefici di un atteggiamento positivo verso uno stile
di vita attivo.
Le qualità motorie: capacità coordinative generali e speciali, equilibrio, capacità condizionali.
L’efficienza fisica e l’allenamento sportivo: adattamento, supercompensazione, allenamento
sportivo, periodizzazione e fasi dell’allenamento.
Orienteering regole e comportamento.
Doping e sostanze dopanti.
OBIETTIVI REALIZZATI
Acquisizione di un’abitudine allo sport come stile di vita permanente.
Promuovere l’attività sportiva e favorire situazioni di sano confronto agonistico.
Vincere resistenze a carico naturale.
Compiere azioni semplici e complesse nel più breve tempo possibile.
Avere controllo.
Compiere gesti motori complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali
Utilizzare consapevolmente gesti, movimenti e abilità nei diversi contesti .
Conoscenza di almeno uno sport di squadra.
Relazionarsi con gli altri all’interno di un gruppo e dimostrarsi disponibili ad ascoltare e collaborare
in funzione di uno scopo comune.
Conoscenza dei principali traumi sportivi che possono verificarsi durante l’attività fisica e come
comportarsi.
METODI DI INSEGNAMENTO
Graduazione del carico di lavoro (durata e intensità degli esercizi)
Coinvolgimento di tutta la classe, compreso gli alunni meno capaci e gli alunni diversamente abili.
Attività svolte individualmente, a coppie, in piccoli e grandi gruppi.
Lezioni frontali.
Metodologia globale e analitica, secondo l’attività proposta.
MEZZI DI LAVORO
Strumenti e attrezzature di lavoro specifici relativi alla caratteristica dell’attività svolta.
Appunti.
Libro di testo.
SPAZI
Campo polivalente all’aperto, campo di calcio, palestra, campo scuola.
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TEMPI
I trimestri e II pentamestre.
STRUMENTI DI VERIFICA
Test oggettivi sull’esecuzione autonoma o guidata di gesti motori e delle abilità di base.
Osservazione sistematica del miglioramento delle capacità apprese.
Valutazione, in termini di presenza alle lezioni svolte, della partecipazione e dell’ impegno
dimostrati.
Colloqui orali sulle competenze acquisite e due prove scritte durante l’anno .
Relazione finale Classe V B
Gli alunni si sono interessati ed impegnati nelle varie discipline proposte nel corso dell’anno
scolastico conseguendo in diversi casi buoni risultati. La frequenza è stata complessivamente
regolare.
Lo svolgimento delle lezioni ha seguito in modo elastico le linee programmatiche concordate
all’inizio dell’anno. Si è lavorato sullo sviluppo sia di capacità condizionali che coordinative
soprattutto attraverso l’uso dei giochi sportivi quali la pallavolo, la pallacanestro, il Calcio e l’atletica.
Per quanto riguarda la parte teorica la classe ha dimostrato nel complesso una buona conoscenza degli
argomenti ed un livello accettabile del lessico specifico.
Il profitto medio ottenuto è stato discreto, alcuni si sono particolarmente distinti conseguendo risultati
sopra la media, partecipando con impegno ai Campionati Studenteschi Provinciali delle varie
discipline proposte.
I criteri di valutazione sono stati incentrati sul miglioramento delle capacità motorie di base, sullo
sviluppo della capacità condizionali e coordinative, sugli aspetti teorici ed infine su impegno,
interesse e volontà di apprendimento.
Pistoia, 15/05/2017 L’INSEGNANTE
Monica Pisaneschi
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IPSAAABI “De Franceschi-Pacinotti”
Pistoia
DOCUMENTO FINALE
CLASSE V B
1.1 MATERIA Religione cattolica
1.2 DOCENTE Prof.ssa Elena Bardelli
1.3 LIBRI DI TESTO ADOTTATI
L. SOLINAS, Tutti i colori della vita, SEI Editrice, Torino.
1.4 ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’A.S. 2016/2017 (n. 33 settimane).
N° ore 30 (presumibilmente) su n° ore 33 previste dal Piano di Studio
1.5 OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Alla fine del percorso formativo i sei alunni avvalentisi dell’IRC hanno complessivamente
conseguito, anche se in maniera disomogenea rispetto ai livelli di qualità, le competenze previste
dalla programmazione iniziale:
1) riflettere sull’agire umano alla luce della rivelazione cristiana;
2) prospettare una visione integrale e personalistica dell’uomo;
3) scoprire la dimensione della koinonia e della diakonia della Chiesa;
4) riflettere sull’agire dell’uomo in ambito sociale e politico alla luce della rivelazione cristiana;
5) scoprire una concezione etica della vita, del suo rispetto e della sua difesa;
In particolare, relativamente alla prima competenza hanno sviluppato, raggiungendo un livello
sufficiente, le seguenti abilità:
1) comprendono e sanno esprimere la rilevanza etica del decalogo, delle beatitudini e del
comandamento dell’amore;
2) conoscono i valori cristiani e sanno confrontarli con altre visioni della vita;
3) sanno apprezzare il bene come valore e principio ispiratore dell’agire;
4) sanno confrontare i principi dell’etica cristiana con la propria vita.
Sempre nell’ambito della prima competenza hanno raggiunto conoscenze più che sufficienti
riguardo a:
1) struttura della coscienza;
2) Decalogo;
3) Beatitudini;
4) comandamento dell’amore di Dio e del prossimo;
5) valori umani e cristiani;
6) concetto di libertà e responsabilità.
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In particolare, in riferimento alla seconda competenza hanno maturato accettabilmente le seguenti
abilità:
1) definiscono il concetto di persona così come è stato elaborato dal pensiero cristiano del nostro
secolo;
2) espongono la riflessione filosofica e religiosa intorno all’anima e al corpo;
3) contestualizzano la relazione d’amore tra uomo e donna e la sessualità all’interno della visione
personalistica cristiana;
4) considerano la dignità della persona umana come fondamento dei diritti;
5) colgono la diversità di genere come ricchezza.
Inoltre hanno acquisito in questo ambito, anche se non sempre in maniera strutturata e organica, le
seguenti conoscenze:
1) conoscenza degli elementi fondamentali dell’antropologia biblica;
2) conoscenza della riflessione filosofica essenziale intorno all’essere e all’avere;
3) conoscenza del messaggio evangelico sulla ricchezza e sulla povertà;
4) conoscenza dei diritti fondamentali dell’uomo;
5) conoscenza del valore trascendente della dignità della persona nel cristianesimo;
6) conoscenza del significato del corpo e della visione cristiana della sessualità.
In relazione alla terza competenza hanno maturato, raggiungendo un livello discreto, le seguenti
abilità:
1) riconoscono la specificità della vocazione sacerdotale e matrimoniale;
2) apprezzano il valore della testimonianza cristiana.
Inoltre all’interno di questo ambito hanno acquisito conoscenze sufficienti in merito a:
1) riflessione della Chiesa sulla missione;
2) vocazione personale;
3) sacerdozio ministeriale;
4) matrimonio cristiano.
Relativamente alla quarta competenza hanno sviluppato in modo accettabile le seguenti abilità:
1) sanno riconoscere i principi generali del magistero sociale della Chiesa riguardo alle
problematiche della pace, della giustizia, della solidarietà, dello sviluppo;
2) sanno esaminare criticamente alcuni ambiti dell’agire umano per elaborare gli orientamenti
che perseguano il bene integrale della persona.
In riferimento a questo ambito hanno acquisito sufficienti conoscenze; si tratta della:
1) conoscenza della concezione cristiana del lavoro e dell’economia solidale proposta dalla
dottrina sociale della Chiesa;
2) conoscenza del contributo della Chiesa cattolica per la promozione della pace nel mondo;
3) conoscenza dell’impegno della Chiesa cattolica per combattere la povertà e le sue cause;
4) conoscenza della lotta della Chiesa cattolica contro il razzismo e la discriminazione;
5) conoscenza della diversità etnica e culturale come ricchezza;
6) conoscenza della concezione cristiana della natura e dell’ambiente e dell’agire della Chiesa
cattolica in difesa del creato.
In merito alla quinta competenza hanno discretamente maturato le seguenti abilità:
1) sanno esporre sinteticamente i principi etici della Chiesa in riferimento ai temi fondamentali
della bioetica;
2) sono aperti alla possibilità di elaborare scelte quotidiane ed esistenziali di rispetto della vita e
di fattiva promozione dell’uomo.
All’interno di questo ambito hanno sviluppato conoscenze non del tutto complete e approfondite
riguardo alla prospettiva cristiana della pena di morte e del suicidio; conoscenze superficiali e
frammentarie relativamente alle questioni etiche legate alla pratica della fecondazione artificiale e
della clonazione.
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1.6 CONTENUTI (Programma analitico)
PRIMO PERIODO Settembre-ottobre
Novembre-dicembre
La coscienza: una voce interiore,
morale autonoma e morale eteronoma,
il sacrario della persona.
Il bene e il male: il bene come fine; il
male metafisico, fisico e morale; Dio,
sorgente del bene.
Il Decalogo: guidare l’uomo sulla
strada dell’amore; gli antichi codici; le
dieci parole di vita.
Le beatitudini: uno sguardo diverso
sulla vita; la felicità per il buddhismo;
la magna carta del discepolo di Gesù.
Il comandamento dell’amore: prendersi
cura degli altri; l’amore a Dio e al
prossimo nell’Islam; l’amore
incondizionato.
La scelta dei valori: le scelte dipendono
dai valori; l’Europa e i valori cristiani; i
valori cristiani.
La persona: chi sono io; la persona
umana è il volume totale dell’uomo; le
dimensioni della persona umana.
Anima e corpo: il corpo come
manifestazione dell’interiorità; l’anima
e il corpo nella riflessione filosofica e
religiosa; l’antropologia biblica.
Essere o avere: possiedo dunque sono?;
essere e avere nella riflessione
filosofica; ricchezza e povertà nel
Vangelo.
La dignità della persona: la dignità di
una persona è sempre rispettata?; la
dichiarazione universale dei diritti; la
dignità della persona come fondamento
dei diritti.
L’uomo, la donna, l’amore: verso la
maturità affettiva; l’amore è un’arte; la
Bibbia canta l’amore tra uomo e donna.
Un corpo per amare: la sessualità,
mistero fragile; i miti della sessualità;
la visione cristiana della sessualità.
Progettare il futuro: diventare
protagonista della propria vita;
l’esistenza autentica; corrispondere
all’amore di Dio.
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SECONDO
PERIODO
Gennaio
Febbraio-marzo
La missione: l’urgenza di annunciare;
l’azione missionaria della Chiesa nella
storia; la riflessione della Chiesa sulla
missione.
Il sacerdozio ministeriale: consacrarsi a
Dio e agli altri; intermediari tra Dio e
gli uomini; il cammino per diventare
sacerdoti.
Il matrimonio: che tipo di vita familiare
e di famiglia?; il matrimonio nella
tradizione religiosa ebraica; il cammino
per diventare sposi cristiani.
Il lavoro per l’uomo: l’uomo nobilita il
lavoro; la critica di Marx; per
un’economia solidale e di comunione.
L’impegno per la pace: è possibile un
mondo senza guerra; le radici della
nonviolenza; la pace, dono di Dio e
impegno per l’uomo.
La giustizia e la carità: oltre la
beneficienza; la povertà e le sue cause;
carità e giustizia: due facce della stessa
medaglia.
La convivialità delle differenze: la
paura dell’altro; la diversità come
ricchezza; dal conflitto alla solidarietà.
Vincere il razzismo: io non sono
razzista, sono loro che…; l’ideologia
razzista; l’universalismo della
rivelazione cristiana.
La difesa dell’ambiente: riscoprire il
contatto con la natura; lo shintoismo e
il rispetto della natura; l’armonia con il
creato.
La fecondazione artificiale: il desiderio
di paternità e di maternità; la tecnica
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Aprile –maggio
Giugno
della procreazione artificiale; la dignità
della procreazione.
L’aborto: la vita, il bene più prezioso
per l’uomo; la pratica dell’aborto; la
prospettiva cristiana.
La clonazione: il risvolto etico della
manipolazione genetica; la pratica della
clonazione; la prospettiva cristiana.
Il rifiuto della vita: come rendere la vita
significativa?; le motivazioni del
suicidio; la prospettiva cristiana.
La pena di morte: la pena capitale; gli
argomenti per l’abolizione della pena di
morte; la prospettiva cristiana.
L’eutanasia: la vita è sacra?; la pratica
dell’eutanasia; la prospettiva cristiana.
1.7 METODI DI INSEGNAMENTO
Sono state utilizzate le seguenti metodologie didattiche: il metodo induttivo, la lezione frontale, la
lezione dialogata, la discussione guidata.
1.8 MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Sono stati impiegati i seguenti strumenti di lavoro: il libro di testo, la Bibbia, i documenti conciliari
e magisteriali, articoli di riviste e quotidiani, fotocopie e dispense a cura dell’insegnante, DVD.
1.9 SPAZI
Le lezioni si sono svolte nell’aula destinata alla classee nella biblioteca dell’Istituto.
1.10 TEMPI IMPIEGATI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO (diviso
in macrotematiche)
LA MORALE CATTOLICA ALLA LUCE DELLA RIVELAZIONE CRISTIANA: 6 ore
LA PERSONA UMANA NEL PENSIERO FILOSOFICO E NEL TESTO BIBLICO: 5 ore
LA MISSIONE DELLA CHIESA NEL MONDO E LA VOCAZIONE DEL CRISTIANO AL
SACERDOZIO E AL MATRIMONIO: 8 ore
L’AGIRE DELL’UOMO IN AMBITO SOCIALE E POLITICO ALLA LUCE DELLA
RIVELAZIONE CRISTIANA: 6 ore
QUESTIONI DI MORALE DELLA VITA FISICA (fecondazione artificiale, clonazione, aborto,
eutanasia, pena di morte, suicidio): 5 ore
78
1.11 STRUMENTI DI VERIFICA
Sono stati adottati come strumenti di verifica: l’osservazione sistematica, l’interrogazione, la
relazione orale.
Pistoia, 5 maggio 2017
La docente
Elena Bardelli