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<#> Documento di posizione per un’alimentazione consapevole Sulla via del domani.

Documento di posizione per un’alimentazione consapevole

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Documento di posizione per un’alimentazione consapevole

Sulla viadel domani.

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2Versione 27 agosto 2019

Sommario

1. Premessa 4

2. La sicurezza degli alimenti è l’obiettivo primario di Lidl 5

2.1 Acrilammide 6

2.2 3-Monocloro-propandiolo (3-MCPD) 7

2.3MOSH/MOAH-Migrazionediolimineralisuglialimenti 8

2.4 Gli alcaloidi pirrolizidinici (PA) e tropanici (TA) 9

2.5 Fitofarmaci 10

3. Prodotti per un’alimentazione consapevole 11

3.1 In primo piano: alimentazione sbilanciata e sovrappeso 11

3.2 Il contenuto di zucchero, sale e grassi

neiprodottiamarchioproprio 12

3.3 L’impegno di Lidl sul tema:

20% di zucchero e sale in meno entro il 2025 13

4. Selezione accurata degli ingredienti 15

4.1Coloranti 15

4.2Conservanti 16

4.3Aromi 18

4.4.Grassi(grassiidrogenati,acidigrassitrans,acidigrassi

saturi e insaturi) 19

4.5. Olio di palma 20

4.6. Aggiunta di vitamine e minerali 21

4.7.Dolcificanti 22

4.8. Isoglucosio(glucosioesciroppodiglucosio) 23

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3Versione 27 agosto 2019

Sommario

5. Prodotti per ogni esigenza alimentare 26

5.1FreeFromLattosioeFreeFromGlutine 26

5.2AlternativeVegetarianeeVegane 27

5.3Prodottibiologici 27

5.4Organismigeneticamentemodificati 27

5.5L’approcciodiLidlsuglialimentigeneticamentemodificati 28

6. L’etichetta dei prodotti Lidl 29

6.1Uniformitàdelleetichettealivelloeuropeo 29

6.2 Al di là degli obblighi di legge 29

6.3Visibilitàallaproduzionedialimentisostenibili 31

7. Panoramica degli obiettivi 32

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4Versione 27 agosto 2019

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1. PremessaIn qualità di Azienda leader nel settore della grande distribuzione organizzata in Italia e in Europa, Lidl è

consapevole della responsabilità a cui la sua dimensione e il suo ruolo richiamano.

Nel presente documento di posizione viene descritto come viene garantita l’elevata qualità e sicurezza dei

prodotti. Questo si realizza attraverso un’accurata selezione dei fornitori dei prodotti a marchio proprio, i quali

devono essere certificati e vengono costantemente controllati tramite audit ai siti produttivi. Ai produttori

viene richiesto di garantire elevati livelli di qualità, scegliendo accuratamente i metodi di produzione e gli

ingredienti e rispettando gli obiettivi che Lidl si pone anche in assenza di regolamentazioni di legge.

Nel documento sono elencati inoltre i criteri di valutazione e gli obiettivi che Lidl adotta nell’ambito

dell’alimentazione consapevole. Questi si riferiscono ai prodotti a marchio proprio in assortimento fisso e

vengono costantemente rivisti insieme ai fornitori. Nella definizione dei criteri qualitativi, Lidl si orienta alle

più recenti scoperte in campo salutistico e tecnico, sulla base delle quali sottopone a costanti controlli i propri

fornitori e i prodotti a marchio proprio.

Con la strategia di riduzione di zucchero, sale e grassi negli alimenti, Lidl dà il suo contributo per la salute dei

consumatori promuovendo una dieta più equilibrata. A tal scopo Lidl sta gradualmente adeguando, insieme

ai propri fornitori, le ricette dei suoi prodotti. Il processo di ottimizzazione delle ricette avviene garantendo

comunque il gradimento e le caratteristiche organolettiche dei prodotti.

Inoltre, attraverso cooperazioni mirate con organizzazioni sportive e di promozione della salute, Lidl persegue

anche l’obiettivo di diffondere una cultura rivolta alla promozione dell’attività fisica e di una alimentazione

adeguata.

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5Versione 27 agosto 2019

2. La sicurezza degli alimenti è l’obiettivo primario di LidlIl primo passo per garantire alimenti salutari per i consumatori risiede nel garantirne la sicurezza e la qualità

controllata e certificata.

La garanzia della qualità Lidl inizia dall’accurata selezione dei fornitori: tutti sono certificati in conformità

con i criteri definiti dall’International Featured Standard (IFS) o dal British Retail Consortium (BRC), che

garantiscono la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari a livello internazionale. Essi vengono inoltre

controllati periodicamente con audit pianificati da Lidl, svolti a sorpresa, che verificano l’allineamento degli

stabilimenti produttivi ai più elevati standard in termini di sicurezza e conformità alle norme.

Il controllo di qualità viene effettuato non solo da un reparto interno dedicato, bensì anche da noti istituti

indipendenti attraverso uno strutturato piano di analisi. Tali istituti prelevano campioni ed eseguono test

completi di qualità, sicurezza e legalità. Le analisi saranno tanto più frequenti, tanto più il prodotto è considerato

a rischio. Le analisi sono effettuate sia su prodotti prelevati dai fornitori durante la produzione, sia su campioni

prelevati direttamente dagli scaffali, sia durante la vita commerciale del prodotto.

Per quanto riguarda la valutazione dei risultati delle analisi, l’Unione Europea ha già stabilito dei limiti per

molte sostanze indesiderate. Questi limiti vengono calcolati sulla base di diversi fattori, come gli effetti sugli

esseri umani e la frequenza di consumo, considerando fattori di sicurezza che garantiscano che il consumatore

non sia esposto ad alcun pericolo quando il limite viene rispettato.

Nonostante questi limiti comunitari, Lidl ha deciso di impostare, per i prodotti a marchio proprio, livelli ancora

più stringenti di quelli permessi dalla legge. Ad esempio, il caso dei residui di fitofarmaci: per Lidl i residui non

possono essere superiori ad un terzo rispetto al livello massimo ammesso per legge. Lidl Italia impone questi

requisiti ai propri fornitori e ne monitora costantemente la conformità.

Per alcune sostanze indesiderate, su cui gli effetti sulla salute non sono ancora dimostrati chiaramente,

non esistono ancora dei limiti di legge. Lidl ha deciso, avvalendosi delle più recenti ricerche scientifiche a

disposizione, di impostare dei limiti precauzionali, e di coordinare con i produttori attività per la riduzione di

tali sostanze.

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6Versione 27 agosto 2019

2.1 Acrilammide

Come si forma l’acrilammide negli alimenti?

Ad influire principalmente sul livello di acrilammide negli alimenti è la cosiddetta reazione di Maillard, anche

detta “reazione di imbrunimento”, che ha luogo soprattutto durante la cottura ad alte temperature come la

tostatura, la frittura e l’arrostimento. Questa reazione, che si sviluppa per reazione dagli zuccheri e proteine

contenuti nell’alimento, attribuisce le caratteristiche sensoriali tipiche di questi prodotti, come il profumo di

“crosta di pane” e il colore “abbrustolito”. Quando la temperatura supera i 120°C, in determinate condizioni,

il processo può portare alla formazione di acrilammide.

Gli alimenti con il più alto contenuto di acrilammide sono i prodotti a base di patate, come le patatine in

sacchetto e le patate fritte, nonché i prodotti a base di cereali e il caffè.

Perché ridurre l’acrilammide?

Benché dal 2002 si stia analizzando la questione sugli effetti che gli alimenti con elevato livello di acrilammide

possono avere sulla salute umana, ad oggi non esiste una posizione definitiva. Gli esperimenti condotti sugli

animali hanno tuttavia dimostrato che l’acrilammide potrebbe influire negativamente sul patrimonio genetico

e avere effetti cancerogeni.

Qual è l’attuale situazione giuridica?

Non ci sono limiti di legge, tuttavia, a decorrere dal 11 aprile 2018, trova applicazione il Regolamento (UE)

2017/2158 che istituisce misure di attenuazione e livelli di riferimento per la riduzione della presenza di

acrilammide negli alimenti.

L’impegno di Lidl sul tema.

Anche senza requisiti di legge specifici, Lidl si impegna a ridurre costantemente il contenuto di acrilammide

nei prodotti a marchio proprio. L’obiettivo è una soglia di gran lunga al di sotto dei valori di riferimento dell’UE

per l’acrilammide nei gruppi di prodotti particolarmente coinvolti:

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7Versione 27 agosto 2019

Categoria di prodotto Livello di riferimento UE [µg/kg]

Obiettivo Lidl

[µg/kg]

Pane croccante 350 200Cereali per la prima colazione prodotti a base di crusca e cereali integrali, cereali soffiati

300 200 300 cereali soffiati

Cereali per la prima colazione prodotti a base di frumento e segale

300 100

Cereali per la prima colazione prodotti a base di granturco, avena, spelta, orzo e riso

150

100

Patatine (Chips) 750 263Patatine Fritte (pronte al consumo) 500 71

2.2 3-Monocloro-propandiolo (3-MCPD)

Cos’è il 3-monocloro-propandiolo e dove si trova?

La sostanza chimica 3-monocloropropandiolo (3-MCPD) e i suoi derivati chiamati “esteri” sono contaminanti

da processi alimentari presenti in alcuni alimenti e oli vegetali trasformati, principalmente nell’olio di palma.

Il 3-MCPD e i suoi esteri si formano in particolare quando gli alimenti ricchi di grasso e sale sono esposti ad

elevate temperature, come anche nella produzione della salsa di soia e nella raffinazione degli oli. Anche l’olio

di palma, quale olio alimentare raffinato, presenta un rischio di questa contaminazione non intenzionale,

mentre ad esempio l’olio di oliva, l’olio di colza e di semi di girasole risultano poco contaminati.

Perché l’assunzione di 3-MCPD va ridotta il più possibile?

Si presume che il 3-MCPD libero possa essere genotossico e cancerogeno. Per questo andrebbe ridotta il più

possibile la sua assunzione.

Qual è l’attuale situazione giuridica?

La salsa di soia e i prodotti a base di salsa di soia sono stati identificati come la principale fonte di assunzione

di 3-MCPD attraverso il cibo. La Commissione Europea ha fissato un valore limite di legge per i 3-MCPD nelle

salse di soia. Per i grassi e gli oli, invece, non sono ancora stati fissati valori limite di legge: è possibile soltanto

eseguire una valutazione sulla dose giornaliera tollerabile, detta anche DGT (Dose Giornaliera Tollerabile o

anche dall’inglese TDI – tolerable daily intake).

Nel gennaio 2018, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato una nuova valutazione

del 3-MCPD e degli esteri degli acidi grassi 3-MCPD. La DGT è stata fissata a 2 µg/kg per peso corporeo. Ad

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esempio, per un adulto si presume un peso corporeo medio di 60 kg. Quindi la dose giornaliera che può

essere assunta corrisponde a 120 µg di 3-MCPD.

L’impegno di Lidl sul tema

Lidl orienta il suo obiettivo in base alla DGT (Dose Giornaliera) e mira a non superare il 50% di tale dose. Per

ridurre questo contaminante, Lidl sostituisce l’olio di palma con altri oli o grassi, come ad esempio l’olio di

semi di girasole. In alcuni prodotti, in cui non è possibile eliminare l’uso dell’olio di palma (ad esempio, in

alcune creme, per garantirne la spalmabilità), i fornitori devono selezionare materie prime a basso contenuto

di 3-MCPD, al fine di rispettare comunque i limiti imposti.

Obiettivo Il contenuto di 3-MCPD per porzione non deve superare il 50% della DGT. Sostituire, se possibile da un punto di vista tecnologico e organolettico, l’olio di palma con altri oli/grassi.

Monitoraggio e miglioramento continuo

2.3 MOSH/MOAH – Migrazione di oli minerali sugli alimenti

Cos’è la migrazione degli oli minerali sugli alimenti?

Le confezioni dei prodotti alimentari possono contenere una certa percentuale di materiali riciclati. Questi

materiali potenzialmente contengono degli oli minerali, che possono trasferirsi, o “migrare”, negli alimenti in

essi contenuti. Ad esempio, questo può succedere per alimenti conservati in carta o cartoni riciclati, poiché la

maggior parte degli inchiostri per la stampa contiene oli minerali che non possono essere eliminati durante il

processo produttivo e sono conseguentemente in grado di migrare sugli alimenti.

I cosiddetti “idrocarburi di oli minerali” (MOH) sono prevalentemente costituiti da due frazioni principali:

i saturi, ovvero i MOSH (mineral oil saturated hydrocarbons) e gli aromatici, ovvero i MOAH (mineral oil

aromatic hydrocarbons).

Perché va evitato il trasferimento degli oli minerali sugli alimenti?

La valutazione tossicologica finale degli idrocarburi degli oli minerali non è ancora stata validata da un punto

di vista scientifico. La questione è molto complessa e dibattuta. Finora, è noto che i MOSH possono essere

assorbiti dal corpo. Studi sperimentali su animali hanno dimostrato che potrebbero comportare depositi ed

eventuali danni agli organi. Tra i MOAH alcuni potrebbero avere un effetto cancerogeno, anche se questo è

ancora in discussione. Tuttavia, stando alle conoscenze scientifiche odierne e considerando le attuali abitudini

alimentari, i MOSH / MOAH non presentano effetti acuti sulla salute.

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Qual è l’attuale situazione giuridica?

A causa della mancanza di dati, non è possibile fare una valutazione basata sulla sicurezza della frazione

MOAH. Per questo motivo, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha genericamente definito che

l’esposizione ai MOAH è indesiderata e che non vi sono indicazioni legali per i MOSH.

L’impegno di Lidl sul tema

Anche in assenza di disposizioni di legge, Lidl lavora da anni con l’obiettivo di evitare il trasferimento di MOSH/

MOAH negli alimenti. Nel processo di ottimizzazione, Lidl si attiva insieme ai propri fornitori nell’individuazione

di possibili fonti di pericolo e nella prevenzione della contaminazione degli alimenti con tali sostanze, attraverso

la maggiore cura delle materie prime e dei packaging.

Attraverso i controlli e le indagini svolte negli ultimi anni, è emerso che non è possibile eliminare del tutto e

immediatamente questi contaminanti: il processo deve essere graduale. Lidl ha stabilito che i propri prodotti

a marchio proprio non devono superare il limite di 2 mg/kg per i MOSH. I MOAH non devono essere invece

rilevabili nel prodotto.

Obiettivo Minimizzare il contenuto di residui di oli minerali in tutti i pro-dotti alimentari MOSH < 2 mg/kg MOAH < LOD (limite di determinazione)

Monitoraggio e miglioramento continuo

2.4 Gli alcaloidi pirrolizidinici (PA) e tropanici (TA)

Cosa sono i PA e i TA?

Gli alcaloidi pirrolizidinici (PA) e tropanici (TA) sono sostanze naturali che vengono prodotte da alcune piante

per proteggersi dall’aggressione da parte di erbivori, loro “predatori”.

Dove sono presenti PA e TA e come penetrano negli alimenti?

Migliaia di specie di piante nel mondo possono contenere alcaloidi pirrolizidinici (PA). Si trovano anche in

alcune piante di uso comune, come erbe, infusi e insalate e si potrebbero inoltre rinvenire PA nel miele

grezzo. PA e TA possono quindi penetrare negli alimenti soprattutto quando nel raccolto agricolo finiscono

accidentalmente anche altre piante selvatiche.

Perché PA e TA vanno evitati negli alimenti?

Un consumo molto elevato di PA potrebbe danneggiare il fegato e avere un effetto cancerogeno. I TA

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potrebbero compromettere il sistema nervoso centrale e il cuore. Nel 2017 l’EFSA ha valutato un pericolo

soprattutto per i grandi consumatori di tisane e integratori a base vegetale.

Qual è l’attuale situazione giuridica?

Finora non esistono valori limite di legge per i PA negli alimenti. Tuttavia, in virtù del loro possibile effetto

dannoso per la salute, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha fissato un valore indicativo

di < 0,007 µg PA per kg di peso corporeo per l’assunzione giornaliera. Questo valore viene considerato non

pericoloso per un potenziale rischio cancerogeno.

Per i TA, l’EFSA ha pubblicato nel 2013 un valore indicativo di 0,016 µg/kg, ulteriormente ridotto poi negli

alimenti a base di cereali: i due TA più importanti (atropina e scopolamina) non devono superare la quantità

di 1,0 μg per kg.

L’impegno di Lidl sul tema

Lidl si impegna con i propri fornitori a ridurre al minimo PA e TA nelle piante che finiscono nel raccolto e nei

semi. Su base internazionale, è stato concordato con i principali fornitori di miele che il livello di PA debba

essere testato in ogni lotto di miele grezzo.

Obiettivo Minimizzare il contenuto di alcaloidi pirrolizidinici (PA) e tropanici (TA). PA: non eccedere il 50% della DGT TA: nessuna contaminazione

Monitoraggio e miglioramento continuo

2.5 Fitofarmaci

Cosa sono i fitofarmaci e a che scopo vengono impiegati?

I fitofarmaci sono prodotti chimici o biologici utilizzati per proteggere le piante da parassiti, malattie ed erbe

infestanti. Svolgono un ruolo importantissimo nella protezione delle colture.

Com’è la legislazione su fitofarmaci ed eventuali residui negli alimenti?

Un fitofarmaco può essere utilizzato nell’UE solo se è stato verificato e autorizzato secondo una procedura

rigorosa. Prima dell’immissione in commercio, il prodotto viene ampiamente testato per la sua efficacia,

innocuità per l’uomo e gli animali e per la sua idoneità alla natura e all’ambiente.

Anche se usati correttamente, residui di fitofarmaci possono rimanere sui prodotti vegetali. Pertanto, vengono

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fissati gli LMR (Livelli Massi di Residui) anche per gli alimenti. Questi sono calcolati al fine di essere il più

bassi possibile e vengono determinati per garantire la sicurezza degli alimenti. Gli LMR sono definiti a livello

europeo dal Regolamento (CE) n. 396/2005, e successivi aggiornamenti. Avendo funzioni diverse (pesticidi,

erbicidi, ecc.), il regolamento non stabilisce un limite alle diverse sostanze attive che possono trovarsi

contemporaneamente nell’alimento.

L’impegno di Lidl sul tema

L’obiettivo di Lidl è di offrire alimenti, sia frutta e verdura fresca che alimenti trasformati, il più possibile privi

di residui di fitofarmaci. Per questo motivo vengono stabiliti rigorosi standard molto più restrittivi rispetto a

quelli imposti dalle normative europee:

• Lidl consente residui di sostanze attive fino ad un terzo del massimo imposto dalla legge.

• Nel complesso, il carico percentuale di tutti i residui può ammontare al massimo all’80% del valore limite

imposto dalla legge.

• In totale, il numero di residui di sostanze attive non deve essere superiore a cinque.

Obiettivo Ridurre i residui di fitofarmaci il più possibile. In particolare:• Quantità massima per singolo residuo: <1/3 LMR• Somma degli LMR% delle sostanze rilevate: <80%• Numero massimo di sostanze rilevate: 5

Monitoraggio e miglioramento continuo

Inoltre, Lidl Italia offre attualmente un vasto assortimento di verdure surgelate coltivate con il metodo della

produzione integrata e prive di fitofarmaci (ovvero, con residui inferiori a 0,01 mg/kg). La produzione integrata

è un sistema di produzione agricola che privilegia l’utilizzo delle risorse e dei meccanismi di regolazione

naturale. È in grado di ridurre al minimo l’utilizzo di alcuni prodotti chimici quali, ad esempio, insetticidi,

diserbanti, repellenti, e il sistema di filiera viene controllato e certificato da un ente terzo.

3. Prodotti per un’alimentazione consapevole

3.1 In primo piano: alimentazione sbilanciata e sovrappeso

Un’alimentazione non equilibrata abbinata ad uno stile di vita sedentario può portare a problematiche quali,

ad esempio, il sovrappeso e, a lungo andare, all’obesità, oltre che ad altre conseguenze negative quali il

diabete o problemi cardiovascolari.

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Oltre ad un ampio assortimento di frutta e verdura, Lidl offre ai propri clienti la possibilità di acquistare prodotti

alternativi per un’alimentazione “consapevole”. L’Azienda sta inoltre attuando una strategia di riduzione che le

permetta di migliorare il profilo nutrizionale dei prodotti a marchio proprio. Ad esempio, Lidl, in collaborazione

con i suoi fornitori, sta lavorando sulla riduzione del contenuto di sale e zucchero e sulla rivisitazione delle

ricette per migliorare il profilo degli acidi grassi.

3.2 Il contenuto di zucchero, sale e grassi nei prodotti a marchio proprio

Zucchero, sale e grassi, oltre a contribuire a dare sapore e corpo ai prodotti, sono inoltre fondamentali per il

nostro metabolismo ma devono essere assunti in modo consapevole e responsabile.

Acidi grassi saturi

Una dieta ricca di grassi saturi è potenzialmente associabile ad alcune malattie cardiovascolari. La

raccomandazione del Ministero della Salute italiano1 e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)2 è di

assumere meno del 10% di energia attraverso gli acidi grassi saturi. Nel caso dell’apporto calorico consigliato

per un adulto, ossia 2.000 kcal, questo livello corrisponde a 20 g di acidi grassi saturi al giorno.

Zucchero

L’elevato consumo di zucchero potrebbe favorire, secondo la valutazione della Società Italiana di Diabetologia3,

insieme alla mancanza di esercizio fisico, l’insorgere del diabete.

Con il termine “zuccheri semplici” si intendono i monosaccaridi (come glucosio e fruttosio) e i disaccaridi

(come saccarosio e zucchero domestico), che vengono aggiunti agli alimenti.

L’OMS consiglia di non consumare più del 10% dell’energia assunta attraverso zucchero semplice, il che, in una

dieta di 2.000 kcal, corrisponde a 50 g di zucchero al giorno4.

Sale

Il Ministero della Salute italiano ricorda che un consumo eccessivo di sale determina un aumento della pressione

arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari5 .

L’OMS raccomanda un consumo massimo di 5 grammi al giorno di sale, corrispondenti a circa 2 grammi al

giorno di sodio.

1 http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=6522 http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=6523 https://www.diabete.com/il-decalogo-della-societa-italiana-di-diabetologia-per-gestire-il-diabete/4 http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs394/en/ Healthy diet Fact sheet N°394 Updated September 2015 (versione: 12/09/2016)5 http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4950&area=stiliVita&menu=vuoto

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3.3 L’impegno di Lidl sul tema: 20% di zucchero e sale in meno entro il 2025

Basandosi su evidenze scientifiche, Lidl sta implementando dei severi obiettivi di riduzione del contenuto di

sale, zucchero, e acidi grassi saturi.

Lo sviluppo di ricette per i nuovi prodotti tiene conto sin dall’inizio di questi obiettivi. Inoltre, Lidl rivede

periodicamente le ricette già esistenti al fine di migliorarle. Naturalmente si evita di compensare la riduzione

dello zucchero con l’aumento dei grassi o viceversa.

Lidl si propone di contribuire attivamente a un’alimentazione consapevole. A questo scopo l’Azienda sottopone

a controlli costanti il proprio l’assortimento di prodotti a marchio proprio e lo analizza secondo le più moderne

nozioni scientifiche.

Obiettivo Ridurre del 20% il contenuto di zucchero/sale aggiunto ai prodotti

a marchio proprio in assortimento continuativo, ponderato sulle vendite. La riduzione dello zucchero si concentra sugli alimenti che sono principalmente consumati dai bambini. La riduzione del sale si concentra sulle categorie alimentari che vengono consumate regolarmente e generalmente costituiscono una grande quota del consumo di sale nella dieta.

Gennaio 2025

Come intende Lidl rispettare il proprio impegno?

Per raggiungere l’obiettivo Lidl ha definito diverse azioni:

• Riduzione del contenuto di zucchero e sale aggiunto negli alimenti

Ridurre lo zucchero/sale aggiunto negli alimenti, è il metodo più immediato di raggiungere l’obiettivo.

Lo zucchero non viene rimpiazzato con dolcificanti o altri sostituti, ma semplicemente ridotto

gradualmente di modo che le persone possono abituarsi a consumare alimenti meno dolci. Vengono

offerte contemporaneamente alternative senza zuccheri aggiunti.

Ad esempio, la volontà è di ridurre il contenuto di zucchero aggiunto negli yogurt alla frutta,

mantenendo la percentuale di frutta.

• Riduzione delle porzioni

Lidl riduce le dimensioni delle confezioni degli alimenti monoporzione con un elevato apporto calorico,

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così che venga automaticamente consumato meno zucchero e meno calorie.

• I prodotti a marchio proprio

Lidl offre ai propri clienti un’ampia selezione di prodotti alternativi contenenti meno zucchero e sale.

• Iniziative per un’alimentazione più sana

Al fine di sensibilizzare i propri clienti sul tema dell’alimentazione consapevole, in particolare le fasce

di popolazione maggiormente soggette al rischio obesità come i bambini, Lidl promuove il programma

“A scuola con Lidl”. Una delle iniziative svolte nell’ambito di questo programma ha previsto una

serie di lezioni volte alla promozione della sana alimentazione nelle scuole primarie. Le lezioni sono

state tenute da una nutrizionista che, grazie all’aiuto dei divertenti personaggi degli Stikeez e con

programmi differenziati a seconda dell’età dei bambini, ha spiegato agli alunni i concetti alla base

di un’alimentazione sana come: la piramide alimentare, il consumo di acqua e la regola del cinque

(cinque porzioni di frutta quotidiane). A fine lezione ogni bambino ha potuto condividere con i

compagni una sana merenda al fine di mettere in pratica sin da subito le corrette abitudini alimentari

appena apprese.

Come misurare i progressi raggiunti?

Lidl misura i propri progressi sulla base della riduzione dello zucchero/sale medio per 100 g di alimento o 100

ml di bevanda, ponderata per unità vendute all’anno in Italia.

Ciò significa che all’interno di una data categoria di alimenti, la quantità totale di zucchero e sale aggiunti sarà

rilevata per i prodotti venduti in un determinato anno da Lidl, e divisa per il volume/peso totale di prodotti

venduti. Confrontando questo rapporto con quello corrispondente dell’anno precedente è possibile vedere

quanti progressi siano stati fatti. Tale valutazione viene fatta sui principali articoli dell’assortimento e su diversi

fornitori, al fine di poter determinare la quantità totale di zucchero aggiunto venduta da Lidl Italia in un anno.

Per ridurre la quota di zucchero aggiunto venduta l’anno successivo, Lidl deve intervenire sia sulla tipologia

di prodotti venduti (promuovendo la vendita di varianti senza zucchero aggiunto o di prodotti che proprio

non contengono zuccheri) sia sulle ricette dei singoli prodotti, chiedendo ai fornitori coinvolti di diminuire lo

zucchero aggiunto.

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15Versione 27 agosto 2019

Lo stesso approccio viene applicato al contenuto di sale nei suoi prodotti.

L’attenzione principale di Lidl nella riduzione dello zucchero è rivolta agli alimenti che vengono consumati

volentieri dai bambini, come ad esempio biscotti, bevande alla frutta, caramelle, yogurt, gelati.

La riduzione del sale si concentra sui gruppi alimentari che vengono consumati regolarmente da tutta la

popolazione, come il pane, i piatti pronti, le pizze, le salse, gli snack salati, i prodotti a base di carne.

Limiti di legge per la modifica delle ricette

Le opzioni per l’ottimizzazione dei prodotti variano a seconda del tipo di referenza, degli ingredienti e dei

metodi di lavorazione, pertanto Lidl adatta i propri obiettivi in base al singolo prodotto.

A volte le opzioni sono limitate perché per un determinato prodotto vi sono delle specifiche disposizioni di

legge. Ad esempio gli alimenti con denominazione di origine protetta (DOP), devono essere conformi alle

rigorose specifiche DOP, il che significa che, ad esempio, l’eventuale contenuto di grassi non sempre può

essere ridotto. Anche nelle confetture è prevista una quantità minima di zuccheri.

4. Selezione accurata degli ingredientiLa qualità di un prodotto inizia con la selezione degli ingredienti. I clienti si aspettano prodotti che li soddisfino

sia per la qualità che per il sapore. I seguenti punti descrivono gli aspetti a cui Lidl presta grande attenzione.

4.1 Coloranti

Cosa sono i coloranti e perché impiegarli?

L’uso di coloranti rende i prodotti più belli ed appetibili, poiché il colore è collegato direttamente dalla nostra

mente ad un gusto specifico. Ad esempio, il rosso ci fa percepire i prodotti come più fruttati, mentre il verde

più acidi. Inoltre, i colori ci aiutano ad identificare i prodotti, come ad esempio in un pacco di caramelle

multigusto: sappiamo subito che quelle rosa avranno il gusto fragola e quelle gialle il gusto limone, senza

doverle assaggiare tutte per scoprirlo.

Perché alcuni coloranti sono controversi?

Secondo studi scientifici, alcuni coloranti azoici come il giallo di chinolina, causerebbero iperattività e deficit

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16Versione 27 agosto 2019

di attenzione nei bambini. Il regolamento UE sugli additivi alimentari elenca questi coloranti e stabilisce che,

se presenti, devono essere accompagnati dall’avvertimento “Può compromettere l’attività e l’attenzione nei

bambini”.

Qual è l’attuale situazione giuridica?

Nell’Unione Europea i coloranti sono disciplinati dal regolamento sugli additivi alimentari. Tali sostanze

richiedono un’approvazione di legge, preceduta da una revisione della sicurezza da parte dell’Autorità europea

per la sicurezza alimentare. I coloranti devono essere contrassegnati sulle confezioni degli alimenti in cui sono

contenuti e muniti del suffisso “Colorante”, seguito dal loro nome o dalla sigla “E” con il relativo numero

identificativo. Al fine di garantire la massima trasparenza, Lidl indica per tutti gli additivi sempre il nome della

sostanza in etichetta (non il codice), salvo limiti di spazio.

L’impegno di Lidl sul tema

Già da molti anni Lidl si è posta l’obiettivo di evitare l’uso di coloranti azoici negli alimenti. Questi possono

essere presenti solo nei superalcolici, poiché non destinati ai bambini. Inoltre Lidl sta prendendo le distanze

anche dai coloranti giallo di chinolina, carminio, eritrosina e verde S.

Se è necessario “colorare” un prodotto, si prediligono gli alimenti che conferiscono colore, come ad esempio

l’estratto di barbabietola o di carota anziché un colore rosso artificiale.

Obiettivo Monitorare tutti i prodotti contenenti coloranti alimentari per de-terminare se sia necessario l’uso di tali additivi, e prediligere l’u-tilizzo di coloranti alimentari naturali nel caso in cui il loro utilizzo sia strettamente necessario.

Sostituire i coloranti alimentari azoici con coloranti alimentari na-turali.

Evitare completamente il giallo di chinolina, il carminio, l’eritrosi-na e il verde S.

Dicembre 2020

4.2 Conservanti

Cosa sono i conservanti e perché impiegarli?

I conservanti sono additivi alimentari che proteggono gli alimenti. Permettono di evitare che sul prodotto si

sviluppino pericolosi microrganismi patogeni e consentono una conservabilità maggiore.

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17Versione 27 agosto 2019

Perché alcuni conservanti sono controversi?

L’effetto di alcuni conservanti è controverso per una discussa correlazione tra i conservanti contenenti solfiti

(usati ad esempio nel vino e nella frutta secca) o i derivati dell’acido benzoico (usati ad esempio nelle verdure

in salamoia o nei prodotti a base di pesce) e le reazioni allergiche di soggetti particolarmente sensibili.

Allo stesso modo è oggetto di discussione l’effetto del nitrito nei prodotti a base di carne, in quanto sussiste

il sospetto che possa favorire lo sviluppo di un gruppo di composti detti “nitrosamine”, alcuni dei quali

potrebbero essere cancerogeni. D’altra parte i nitriti prevengono in modo affidabile la formazione di batteri

letali e sono quindi il mezzo più sicuro ed efficace per conservare i prodotti a base di carne, come ad esempio

i salumi.

Qual è l’attuale situazione giuridica?

Come per tutti gli additivi, anche la sicurezza dei singoli conservanti viene valutata dall’Autorità europea per

la sicurezza alimentare (EFSA). In linea generale, l’autorizzazione viene concessa solo se viene dimostrato che

la sostanza è “tecnologicamente necessaria” (in questo caso per la conservazione) e sicura per la salute. I

conservanti devono essere contrassegnati in etichetta con il termine “conservante” seguito dal nome o dalla

relativa lettera “E”.

Al fine di garantire la massima trasparenza, Lidl indica per tutti gli additivi sempre il nome della sostanza in

etichetta (non il codice), salvo limiti di spazio.

L’impegno di Lidl sul tema

Lidl si pone l’obiettivo di ridurre al minimo, o eliminare completamente, l’impiego di conservanti, senza però

compromettere la sicurezza degli alimenti. Ad esempio, nel caso di insaccati e carne, non è possibile eliminare

i conservanti per evitare la formazione di microrganismi, anche letali, come il Botulino.

Lidl ha stabilito con i propri fornitori che, durante il processo di produzione, gli alimenti vengano resi sicuri

e durevoli utilizzando tecnologie appropriate, se possibile senza conservanti. Ad esempio, è già possibile

rinunciare completamente ai conservanti nelle bevande attraverso il cosiddetto riempimento “asettico”

(imbottigliamento in condizioni di sterilità).

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18Versione 27 agosto 2019

Altri conservanti sono stati classificati come “non raccomandati per i bambini”. Anche in questo caso Lidl vuole

dare la priorità assoluta alla loro eliminazione, se tecnologicamente possibile. Il sale di nitrito già descritto

è tra i conservanti che non sono raccomandati e può essere mantenuto, per ragioni di sicurezza, solo nei

prodotti a base di carne.

Obiettivo Ridurre il più possibile l’uso di conservanti o eliminarli completamente, a condizione che ciò non comprometta la sicurezza alimentare. Ricerca continua con tecnologie adeguate volte a rendere i prodotti duraturi e sicuri anche senza l’uso di conservanti.

Dicembre 2020

4.3 Aromi

Cosa sono gli aromi e perché impiegarli?

Gli aromi sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti per conferire loro un odore e un sapore particolare

o più intenso. Vengono spesso utilizzati per recuperare dei sapori che si sono degradati durante la lavorazione

oppure per prevenirne la perdita in caso di una lunga conservazione.

L’impegno di Lidl sul tema

Per Lidl è importante fare un uso moderato degli aromi, affinché non si perda contatto con il gusto naturale

degli alimenti. Intende quindi utilizzarli solo laddove siano strettamente necessari, evitandoli dove non serve.

Se vengono aggiunti aromi negli alimenti, devono essere estratti o aromi naturali ottenuti dagli alimenti che

vi conferiscono il nome. Ad esempio, nel caso di un aroma naturale di ciliegia, almeno il 95% deve derivare

dalle ciliegie.

Anche in questo caso, le ricette vengono ottimizzate senza sacrificare il gusto. Solo nel caso in cui il profilo

aromatico desiderato non possa essere ottenuto senza aromi o attraverso l’uso di estratti o aromi naturali,

vengono utilizzati anche aromi artificiali.

Obiettivo Evitare il più possibile gli aromi artificiali, sostituendoli con aromi naturali o estratti. Sottoporre i prodotti con aromi a controllo per appurare se l’impiego di aromi sia effettivamente necessario.

Dicembre 2020

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19Versione 27 agosto 2019

4.4 Grassi (grassi idrogenati, acidi grassi trans, acidi grassi saturi e insaturi)

Cosa sono gli acidi grassi saturi e insaturi e quali funzioni svolgono?

Grassi e oli contengono acidi grassi saturi e insaturi. Questi differiscono nella loro proprietà nutrizionale:

un contenuto troppo elevato di acidi grassi saturi nella dieta aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

Per questo motivo, una dieta sana dovrebbe contenere un’adeguata quantità di acidi grassi insaturi. Un

sottogruppo importante di acidi grassi insaturi sono gli acidi grassi omega 3 e omega 6. Questi svolgono

funzioni importanti per l’organismo, hanno un effetto anti-infiammatorio e sono considerati capaci di prevenire

patologie all’apparato cardiovascolare.

L’impegno di Lidl sul tema

Lidl si pone l’obiettivo di prediligere gli acidi grassi insaturi a quelli saturi. Ad esempio, in alcune creme al

cioccolato, parte dell’olio di palma è stata sostituita con altri oli che contengono un’elevata percentuale di

acidi grassi insaturi.

Come si formano gli acidi grassi trans e quali effetti hanno?

Nel gruppo degli acidi grassi insaturi ci sono anche sostanze indesiderate: gli acidi grassi trans. La maggior

parte degli acidi grassi trans si può formare con l’idrogenazione degli oli vegetali, che viene eseguita per

trasformare l’olio liquido in grasso solido, ad esempio nella produzione di margarina. I grassi parzialmente

idrogenati vengono impiegati nella produzione alimentare per le loro buone proprietà tecnologiche

(consistenza cremosa, elevata plasticità).

Gli acidi grassi trans possono avere effetti negativi sulla salute e rientrano quindi tra gli elementi per Lidl

indesiderati nei prodotti alimentari.

In quali alimenti sono presenti gli acidi grassi trans?

Gli acidi grassi trans possono trovarsi soprattutto nei prodotti come snack, biscotti, wafer, cibi fritti e creme

spalmabili. I cibi fritti contengono una quantità maggiore di acidi grassi trans solo quando vengono cotti in

grassi e oli parzialmente idrogenati.

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20Versione 27 agosto 2019

Qual è l’attuale situazione giuridica?

In Italia non esiste una regolamentazione giuridica per il contenuto generale degli acidi grassi trans artificiali

negli alimenti. In altri paesi europei come Danimarca, Austria, Ungheria, Islanda, Norvegia, Lettonia e Svizzera,

è già stato fissato un valore limite di legge. Ad esempio, in Danimarca il contenuto di acidi grassi trans artificiali

negli alimenti non può superare 2 g / 100 g di grasso.

L’impegno di Lidl sul tema

L’obiettivo di Lidl è di garantire un contenuto massimo di acidi grassi trans nei prodotti di 2 g per 100 g di

grasso. A questo fine, laddove possibile, l’Azienda si astiene dall’utilizzare i grassi idrogenati. In alcuni casi,

come nella produzione della margarina, non c’è alternativa, dato che l’olio di semi di girasole può solidificarsi

solo attraverso il processo di idrogenazione

Obiettivo Il contenuto degli acidi grassi trans non deve superare il valore di 2 g/100 g di grasso. Migliorare la composizione degli acidi grassi grazie all’impiego di oli alternativi a quelli saturi. Conversione dall’olio/grasso di palma all’olio di semi di girasole o altri grassi insaturi. Nessun impiego di grassi idrogenati se tecno-logicamente possibile.

Monitoraggio e miglioramento continuo

4.5 Olio di palma

Da dove proviene l’olio di palma e quali vantaggi offre?

L’olio di palma viene estratto dal frutto della palma tropicale da olio. Poiché la palma da olio produce frutti

tutto l’anno, è particolarmente produttiva e molto efficiente rispetto ad altre piante oleaginose. Per le sue

proprietà fisiche, l’olio di palma è molto versatile nell’utilizzo. A differenza di altri oli vegetali naturalmente più

fluidi, l’olio di palma è solido e non deve quindi essere solidificato prima di essere utilizzato.

La coltivazione intensiva delle palme da olio presenta importanti sfide sociali e ambientali. A causa della

necessità di occupare terreno per le piantagioni, sono state eliminate grandi distese di foreste tropicali,

mettendo a rischio l’habitat naturale di molte specie animali e la biodiversità. Per contrastare questa tendenza

è nata la Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO)6, i cui membri, tra i quali Lidl, si sono impegnati a favore

di una coltivazione ecosostenibile dell’olio di palma. Ad esempio, non vengono eliminate foreste primarie e

aree forestali ecologicamente pregiate a favore delle piantagioni (ulteriori informazioni in merito a questa

certificazione sono disponibili al sito https://www.rspo.org/).

6 https://www.rspo.org/

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21Versione 27 agosto 2019

Quale effetto ha sulla salute?

L’olio di palma possiede un elevato contenuto di acidi grassi saturi. Se si assorbono molti acidi grassi saturi

attraverso la dieta, questo potrebbe portare a un aumento dei trigliceridi nel sangue. Inoltre, il riscaldamento

elevato a cui viene sottoposto l’olio di palma durante la lavorazione favorisce il rischio di formazione di alcuni

esteri di acidi grassi (3-MCPD) considerati cancerogeni. Per maggiori informazioni sui 3-MCPD, si veda il

paragrafo dedicato.

L’impegno di Lidl sul tema

L’obiettivo di Lidl è utilizzare, laddove presente nelle ricette, esclusivamente olio di palma prodotto in modo

sostenibile, certificato secondo lo schema internazionale RSPO Segregated. Entro la fine del 2018 viene

applicata a tutti i prodotti in assortimento continuativo a marchio proprio.

Obiettivo Laddove l’olio di palma è presente, utilizzare esclusivamente olio prodotto in modo sostenibile dotato di certificazione RSPO Segregated7.

Dicembre 2018

4.6 Aggiunta di vitamine e minerali

Quale funzione hanno le vitamine per le persone?

Le vitamine sono composti organici che l’organismo umano assume con il cibo. Si trovano prevalentemente

negli alimenti vegetali, come frutta, verdura e cereali. Attraverso il mangime penetrano nell’organismo

animale e sono quindi presenti anche in carne, pesce, uova, latte e nei rispettivi derivati. Le vitamine svolgono

numerose funzioni nell’organismo umano: ad esempio, la vitamina C è coinvolta nel funzionamento del nostro

sistema immunitario, mentre la vitamina A svolge un ruolo importante per la vista.

Quale funzione hanno i minerali per le persone?

I minerali sono elementi nutritivi inorganici presenti negli alimenti vegetali e animali. Svolgono numerose

funzioni nei processi metabolici e di crescita del corpo umano: ad esempio il calcio partecipa alla costruzione

di ossa e denti, mentre il ferro è importante per la formazione del sangue e il trasporto di ossigeno.

7 Per i prodotti non edibili, quali ad esempio di cura della persona/della casa, l’obiettivo è che siano tutti certificati RSPO MB entro la fine del 2018.

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22Versione 27 agosto 2019

Quali effetti hanno gli alimenti arricchiti con vitamine e sali minerali?

Gli alimenti arricchiti con vitamine e sali minerali dovrebbero compensare i deficit alimentari. Un apporto

eccessivo, tuttavia, può avere effetti negativi sulla salute. In Italia l’apporto di vitamine e minerali è considerato

sufficiente: con poche eccezioni, tutte le vitamine e i minerali vengono assorbiti in quantità sufficienti

attraverso una dieta equilibrata. In generale non sussiste un fabbisogno aggiuntivo di vitamine o sali minerali,

se non in particolari casi di necessità.

L’impegno di Lidl sul tema

Lidl si astiene da una vitaminizzazione o una mineralizzazione generalizzata e ad ampio raggio negli alimenti.

Le vitamine e i sali minerali vengono eventualmente aggiunti solo in prodotti selezionati, come le bevande

multivitaminiche (vitamine), le bevande sportive, i sostituti della carne (vitamina B12), le alternative vegetali

del latte (calcio), la margarina e il sale da cucina iodato.

4.7 Dolcificanti

Cosa sono i dolcificanti e per cosa si usano?

I dolcificanti sono prodotti sostitutivi dello zucchero semplice realizzati sinteticamente (es. aspartame) o in

modo naturale (es. stevia). Sono praticamente privi di calorie e molto più dolci dello zucchero: vanno pertanto

usati solamente in piccole dosi. L’uso di dolcificanti è una valida alternativa per ridurre il contenuto di calorie

senza sacrificare il gusto dolce. Sono usati particolarmente nelle bibite e nelle gomme da masticare.

Perché i dolcificanti sono controversi?

I dolcificanti sono stati messi in discussione per molto tempo. La questione se i dolcificanti aiutano a perdere

peso o aumentano la fame conducendo ad un repentino aumento di peso è ancora oggetto di molte ricerche

in ambito scientifico. Vi sono inoltre scarse evidenze circa gli effetti a lungo termine dei dolcificanti, ma il loro

consumo è stato collegato talvolta ad un rischio più alto di cancro, cambiamenti comportamentali e nascite

premature.

L’uso di edulcoranti per bambini è particolarmente controverso. Quando i bambini consumano i dolcificanti,

possono abituarsi all’intensa dolcezza dei prodotti di produzione industriale e perdere quindi la percezione del

sapore del cibo naturale meno dolce. A causa del loro peso corporeo inferiore, la dose giornaliera ammissibile

(DGA) può venire rapidamente superata. È stato comunque calcolato come in linea generale non vi sia alcun

rischio per la salute se cibi e bevande contenenti dolcificanti sono consumati con moderazione in una dieta

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23Versione 27 agosto 2019

equilibrata.

Qual è la situazione giuridica relativamente ai dolcificanti?

Come per tutti gli additivi alimentari, gli edulcoranti sono sostanze regolamentate soggette a valutazione di

sicurezza prima dell’autorizzazione di mercato. La dose giornaliera ammissibile (DGA) è determinata per ogni

singolo edulcorante nella valutazione dell’impatto sulla salute. Al fine di garantire una sicurezza costante, gli

edulcoranti sono soggetti a una nuova valutazione anche dopo l’autorizzazione, se necessario, e la DGA viene

adattata dal legislatore europeo alla luce delle nuove ricerche.

L’impegno di Lidl sul tema

La riduzione dello zucchero (vedi capitolo 3) non comporta per Lidl la sua sostituzione con i dolcificanti, per

evitare che il palato dei clienti possa abituarsi ad un livello di dolcezza più intenso ed artificiale. Lidl intende far

abituare gradualmente i propri clienti al gusto meno dolce dei propri prodotti a marchio proprio.

Tuttavia Lidl si rivolge anche a quei clienti che vogliono consumare alimenti a bassa densità energetica,

senza sacrificare quella sensazione di dolcezza familiare. La Freeway Cola, ad esempio, viene offerta sia in

una versione zuccherata sia in una versione senza zucchero, addolcita con dolcificanti (Cola Light e Cola 0%

di zucchero). In questo modo, i clienti Lidl possono decidere autonomamente se bere o meno la versione

addolcita con dolcificanti.

Anche in questo caso, l’ottimizzazione delle ricette è sempre soggetta al principio in base al quale lo sviluppo

del nuovo prodotto non deve andare a discapito né del gusto né della sicurezza.

4.8 Isoglucosio (glucosio e sciroppo di glucosio)

Cos’è l’isoglucosio e per cosa si usa?

L’isoglucosio, lo sciroppo di glucosio-fruttosio, lo sciroppo di fruttosio-glucosio e lo sciroppo di mais ad alto

contenuto di fruttosio sono tutti tipi di sciroppo di zucchero realizzato con quantità diverse di glucosio (lo

zucchero più “semplice”) e fruttosio (lo “zucchero di frutta”).

Tabella2-DefinizionediIsoglucosio

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24Versione 27 agosto 2019

Nome Contenuto di Fruttosio Origine

Isoglucosio 10% o più Grano, granoturco, patataGlucosio-fruttosio 5% - 50% Grano, granoturco, patataFruttosio-glucosio > 50% Grano, granoturco, patataSciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (usato principalmente in USA)

Min. 42% spesso 55% Grano, granoturco, patata

Lo sciroppo di glucosio-fruttosio viene prodotto da piante amidacee come mais o grano, tramite la

scomposizione dell’amido nei suoi singoli componenti, gli zuccheri.

Il fruttosio è più dolce sia del glucosio che dello zucchero da tavola (saccarosio). Risulta più dolce se contiene

uno sciroppo di zucchero. Aumentando la quantità di fruttosio nello sciroppo di zucchero, si può ottenere un

potere dolcificante superiore a quello dello zucchero comune.

Oltre che per il potere dolcificante più elevato, lo sciroppo di glucosio-fruttosio viene utilizzato negli alimenti

principalmente per scopi tecnologici, come una maggiore solubilità o migliore consistenza.

Se un alimento contiene sciroppo di glucosio-fruttosio o altri sciroppi di zucchero, sarà indicato nell’elenco

degli ingredienti. In base al regolamento relativo agli zuccheri destinati al consumo umano, in etichetta non

sarà indicato “Isoglucosio”, ma “sciroppo di glucosio-fruttosio” o “sciroppo di fruttosio-glucosio”, a seconda

della quantità di fruttosio utilizzato. Le informazioni nutrizionali sono indicate nella categoria “zuccheri”.

Tutto ciò è previsto dalla legge e riportato da Lidl sulle proprie etichette.

Perché lo sciroppo di glucosio–fruttosio è controverso?

La Commissione Europea aveva imposto un limite alla quota di sciroppo di glucosio-fruttosio sul mercato dello

zucchero. Questa restrizione è stata revocata dal 1° ottobre 2017. La Commissione Europea si aspetta quindi

che la produzione di sciroppo di glucosio-fruttosio aumenti significativamente entro il 20268.

Tuttavia, l’aggiunta agli alimenti trasformati di miscele di isoglucosio contenenti un’alta percentuale di fruttosio

può portare ad un aumento del consumo di fruttosio, che può avere effetti negativi sul metabolismo.

8 https://ec.europa.eu/agriculture/sites/agriculture/files/markets-and-prices/medium-term-outlook/2016/2016-fullrep_en.pdf (August 8, 2018)

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25Versione 27 agosto 2019

Intolleranza al fruttosio: si stima che giornalmente ciascuno consumi circa 40 grammi di fruttosio9. Una

persona su tre, però, può riscontrare problematiche allo stomaco e all’intestino a causa dell’intolleranza

alla molecola a partire già da un’assunzione di 25 g. Individui sani, e in particolare i bambini, possono avere

problemi se assumono più di 35 g di fruttosio per pasto. Se assunto in quantità superiore, il corpo ha

difficoltà ad assorbirlo completamente e può causare sintomi quali gonfiore, flatulenza o diarrea.10

Potenziali effetti collaterali sulla salute: in base a vari studi, un’assunzione eccessiva di fruttosio potrebbe

comportare un aumento del rischio di grave sovrappeso (obesità), diabete, disordini metabolici e malattie

cardiovascolari.11

A differenza del glucosio, il fruttosio viene metabolizzato nel fegato. L’assunzione eccessiva di fruttosio può

quindi causare quello che è noto come “fegato grasso non alcolico”, paragonabile ad un fegato grasso per

eccessivo consumo di alcol. Si stima che in Europa il 30% della popolazione soffra di steatosi epatica non

alcolica. Gli effetti sulla salute possono essere il diabete e l’ipertensione.12

Consumare frutta intera (mele, pere ecc.), nell’ambito di una dieta equilibrata, non fa sorgere le problematiche

descritte sopra. È infatti impossibile in questo modo ingerire abbastanza fruttosio da poter causare danni. Ad

esempio, è difficile immaginare di mangiare 13 arance, ma si può facilmente immaginare di bere un litro di

succo d’arancia prodotto con 13 arance.

Produzione: oltre agli aspetti salutistici, un’altra critica mossa nei confronti dello sciroppo di glucosio-fruttosio

è che lo sciroppo di zucchero può essere prodotto da mais geneticamente modificato. Tuttavia, vi è anche un

obbligo di etichettatura per gli ingredienti derivati da amidi prodotti direttamente da piante geneticamente

modificate (es. mais) e lo stesso vale per lo sciroppo di glucosio-fruttosio.13

L’impegno di Lidl sul tema

Lidl preferisce evitare l’utilizzo di alimenti geneticamente modificati e si è già impegnata a ridurre l’utilizzo

di sciroppo di glucosio-fruttosio nei propri prodotti. Per quanto riguarda l’uso dello sciroppo di fruttosio-

glucosio, in parallelo, Lidl ha mosso i primi passi per eliminarlo già agli inizi del 2017.

L’obiettivo di Lidl a lungo termine è quello di utilizzare lo sciroppo di glucosio-fruttosio solo laddove

tecnologicamente necessario.

9 Volynets V, Kuper MA, Strahl S et al. (2012) Nutrition, intestinal permeability, and blood ethanol levels are altered in patients with nonalcoholic fatty liver disease (NAFLD). Dig Dis Sci; 57: 1932-1941 (August 8, 2018) 10 https://www.verbraucherzentrale.de/Fruchtzucker (August 8, 2018)11 Bray, George A. et al. (2004) Consumption of high-fructose corn syrup in beverages may play a role in the epidemic of obesity. The American Journal of Clinical Nutrition, Volume 79(4):537-543 (August 8, 2018)12 Weiss J, Rau M, Geier A (2014) Non-alcoholic fatty liver disease: epidemiology, clinical course, investigation, and treatment. Deutsches Ärzteblatt Int 111: 447–452.13 https://www.transgen.de/datenbank/zutaten/2531.isoglucose.html (August 8, 2018)

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26Versione 27 agosto 2019

Se un prodotto contiene sciroppo di glucosio-fruttosio, il contenuto di fruttosio dovrà essere inferiore al 42%.

In questo modo Lidl assicura che non venga utilizzato sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.

Obiettivo Utilizzare lo sciroppo di glucosio-fruttosio solo laddove stretta-mente e tecnicamente necessario. Se un prodotto contiene sciroppo di glucosio-fruttosio, il conte-nuto di fruttosio dovrà essere inferiore al 42%, evitando l’utilizzo di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS).

Gennaio 2025

5. Prodotti per ogni esigenza alimentareUn’alimentazione sana è vitale fondamentale per una la migliore qualità della nostra vita. Oggi i clienti di Lidl

sono sempre più consapevoli delle loro proprie scelte alimentari. Sia le preferenze personali sia l’incidenza

crescente di intolleranze ed allergie giocano un ruolo fondamentale. Lidl vuole poter offrire i prodotti giusti

per ogni esigenza e offre un’ampia gamma di prodotti per soddisfare tutti i gusti e le necessità, dagli alimenti

senza lattosio o senza glutine ai prodotti biologici.

5.1 Free From Lattosio e Free From Glutine

Il latte come alimento offre molti vantaggi: contiene sostanze nutritive come proteine, calcio e vitamine,

componenti essenziali di una dieta equilibrata, ma non tutti lo tollerano. Sempre più persone infatti soffrono

di intolleranza al lattosio, disturbo che porta ad avvertire dolore allo stomaco e ad altri sintomi a seguito della

consumazione di prodotti caseari.

Le persone che sono intolleranti al lattosio non devono necessariamente evitare di

bere il latte. I clienti Lidl possono infatti scegliere tra una selezione di prodotti a marchio

proprio senza lattosio, come latte o yogurt, che possono gustare senza rinunciare al

gusto.

Il glutine è un altro componente naturale presente in alcune tipologie di prodotti che molte persone non

riescono a tollerare, soffrendo di intolleranza al glutine o celiachia. Il glutine è un complesso proteico

contenuto in cereali come grano, farro, segale, avena, orzo e molti altri. Le persone che soffrono di celiachia

non tollerano questi tipi di cereali o qualsiasi cibo che ne contenga anche solo delle tracce.

Nell’ottica di una comunicazione trasparente verso i propri clienti, Lidl etichetta in

modo specifico i prodotti senza glutine a proprio marchio.

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27Versione 27 agosto 2019

5.2 Alternative Vegetariane e Vegane

Nella gamma di prodotti a marchio proprio, Lidl offre anche cibi vegetariani e vegani. I consumatori li possono

riconoscere grazie alla V-label gialla, che certifica il prodotto. Il logo garantisce che tutti gli ingredienti e tutti

gli additivi alimentari soddisfino i criteri pertinenti per essere identificati come “vegetariani” o “vegani”.

Sotto la linea a marchio proprio “My Best Veggie”, Lidl offre ai propri clienti numerosi

prodotti per una dieta vegetariana e vegana, come ad esempio piatti freschi, surgelati

e to-go.

5.3 Prodotti biologici

Da molti anni Lidl offre prodotti alimentari biologici, caratterizzati dal logo biologico

ufficiale dell’UE. Per poter utilizzare in etichetta il logo biologico dell’UE, un prodotto

deve soddisfare i severi criteri stabiliti dai regolamenti europei.

Lidl inoltre ha stabilito un sistema interno di garanzia della qualità monitorandola lungo tutta la catena di

produzione e fornitura. Questo consente all’Azienda di garantire costantemente elevata qualità e conformità

di tutti i requisiti di legge.

L’obiettivo di Lidl a lungo termine è di ampliare continuamente l’offerta di prodotti biologici in base alla

domanda di mercato. In questo modo Lidl si pone l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei propri clienti per

una migliore alimentazione, una dieta sana e uno stile di vita sostenibile.

5.4 Organismi geneticamente modificati

Gli alimenti geneticamente modificati devono essere dichiarati in etichetta. La legge ricomprende in tale

categoria gli alimenti che contengono organismi geneticamente modificati (OGM), gli alimenti a base di OGM

e gli alimenti contenenti ingredienti preparati con OGM. Lidl non vende alimenti geneticamente modificati.

Quali sono le azioni che Lidl compie con i propri fornitori?

Per escludere qualsiasi OGM, Lidl richiede ai propri fornitori una valutazione del rischio documentata.

Lidl ritiene che sia importante adottare misure anche nelle prime fasi della catena di fornitura per

escludere, o evitare, la contaminazione da OGM durante la coltivazione, il trasporto e la trasformazione.

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28Versione 27 agosto 2019

La maggior parte della produzione mondiale di soia è oggi nel mondo ancora geneticamente modificata,

sebbene, grazie all’aumento della richiesta, una maggiore quantità di soia priva di OGM venga coltivata.

La soia è una componente chiave dell’alimentazione animale per la produzione di molti prodotti di

origine animale. Laddove non sia possibile sostituire la soia con altri mangimi a base di proteine,

Lidl preferisce utilizzare la soia prodotta nell’Unione Europea anziché quella da Paesi extra UE.

A livello internazionale Lidl sta lavorando dal 2017 all’iniziativa Lidl soy, i cui obiettivi sono quelli

di aumentare gradualmente la percentuale globale di soia certificata, sostenibile e senza OGM

e di migliorare le condizioni ambientali, di vita e di lavoro degli agricoltori locali che la coltivano.

5.5 L’approccio di Lidl sugli alimenti geneticamente modificati

Nel 2015, Lidl ha introdotto per il latte a marchio “Milbona” i primi prodotti certificati “NO mangimi derivanti

da OGM “. Da allora tale iniziativa è stata estesa ad altri prodotti lattiero caseari come ad esempio i formaggi.

Per tali prodotti, in conformità alla normativa vigente, non è stato utilizzato alcun mangime geneticamente

modificato.

Cosa significa il sigillo “NO mangimi derivanti da OGM”?

Questo simbolo è stato istituito nel 2009 dal Ministero tedesco dell’agricoltura e

dell’alimentazione. Gli alimenti che presentano tale simbolo rispettano elevati

standard e non contengono componenti geneticamente modificati o da essi derivati

Obiettivo Aumentare i prodotti in assortimento continuativo a marchio pro-prio con il sigillo “NO mangimi derivanti da OGM”.

Continuo monitoraggio e miglioramento

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29Versione 27 agosto 2019

6. L’etichetta dei prodotti LidlL’etichetta dei prodotti a marchio proprio è sviluppata per offrire ai propri clienti una rapida e chiara panoramica

di tutte le informazioni importanti relative al cibo e ai suoi ingredienti. Tutte le informazioni riportate sulla

confezione rispecchiano le caratteristiche del prodotto in essa contenuto.

6.1 Uniformità delle etichette a livello europeo

Il regolamento (UE) 1169/2011 relativo alla comunicazione di informazioni sugli alimenti ai consumatori

definisce i requisiti di etichettatura e di informazione sulle etichette degli alimenti, requisiti applicabili in tutta

l’UE. Questi includono:

• la denominazione dell’alimento;

•l’elencodegliingredientieinparticolaredegliallergeni(evidenziati,generalmenteingrassetto);

• la data del termine minimo di conservazione o la data di scadenza;

•laquantitànettadell’alimento;

•ilnomeolaragionesocialeel’indirizzodell’operatoredelsettorealimentareresponsabileperl’etichettatura;

• la dichiarazione nutrizionale.

6.2 Al di là degli obblighi di legge

Lidl compie un passo in avanti per essere il più possibile trasparente nell’etichettatura dei propri prodotti

a marchio, e, in aggiunta ai requisiti previsti del regolamento UE) 1169/2011, fornisce anche le seguenti

informazioni:

Informazioni nutrizionali chiare: Lidl presenta tutte le informazioni nutrizionali e gli ingredienti in un carattere

tipografico uniforme in modo che i clienti possano effettuare una rapida valutazione, salvo ragioni di spazio

con una apposita tabella. La tabella mostra a colpo d’occhio quali sono i nutrienti contenuti in un determinato

prodotto e l’apporto calorico dell’alimento. Se viene indicata una porzione, viene dichiarato anche il contenuto

energetico per dose e la percentuale di assunzione di riferimento calcolata in base al fabbisogno giornaliero

raccomandato per un adulto ai sensi del regolamento (UE) 1169/2011. Anche le dichiarazioni sui prodotti senza

lattosio e senza glutine e relative agli allergeni sono indicate in modo chiaro sull’etichettatura dei prodotti Lidl.

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30Versione 27 agosto 2019

Valori nutrizionali Ø/100 g Ø/Porzione 150g % RI*

Energia 685 kJ/164 kcal 1029 kJ/247 kcal 12%Grassi

di cui acidi grassi saturi 10,0 g 7,0 g

15,0 g 10,5 g

21%53%

Carboidrati di cui zuccheri

15,9 g 14,8 g

23,9 g 22,2 g

9%25%

Proteine 2,4 g 3,6 g 7%Sale 0,08 g 0,12 g 2%

*RI (Reference Intake) Assunzioni di riferimento di un adulto medio (8400 kJ/2000 kcal)

La durata di conservazione è indicata nello stesso campo visivo del nome del prodotto, del peso netto e del

contenuto di alcol.

Le informazioni sull’origine del pesce sono evidenziate in un campo di testo giallo. Lidl adotta le stesse modalità

anche nel caso di conserve di pesce e di alimenti trasformati contenenti una grande percentuale di pesce.

Dimensione dell’unità di consumo: oltre alle informazioni nutrizionali obbligatorie, gli operatori alimentari

possono fornire volontariamente le informazioni nutrizionali sulla singola unità di consumo. Il contenuto

energetico e l’informazione nutrizionale possono essere indicati come percentuale sulla base della cosiddetta

assunzione di riferimento. L’assunzione giornaliera di riferimento si basa su una dieta di 2000 calorie, che

rappresenta l’assunzione giornaliera di riferimento di una persona adulta. Attualmente non ci sono requisiti

sulle dimensioni dell’indicazione dell’unità di consumo; queste possono essere impostate dall’operatore come

ritiene opportuno. Lidl fornisce le dimensioni delle unità di consumo, esprimendole nel modo più significativo

e realistico possibile. Ad esempio, sulla pizza surgelata a marchio proprio vi è la dichiarazione nutrizionale

della pizza intera e lo stesso vale per le barrette di cioccolato. In tal caso, i prodotti Lidl non mostrano valori

percentuali basati su una singola porzione sul lato anteriore della confezione. La ragione di tale scelta è da

individuarsi nella difficoltà di determinare la “dimensione della unità di consumo corretta” per tutti, siano

essi bambini, donne o uomini. Poiché l’assunzione giornaliera di riferimento si basa su un adulto medio, Lidl

ha scelto di non indicare una percentuale del fabbisogno giornaliero sugli alimenti che sono rivolti anche ai

bambini.

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31Versione 27 agosto 2019

6.3 Visibilità alla produzione di alimenti sostenibili

Lidl è orgogliosa di lavorare a stretto contatto con organizzazioni no-profit e di favorire standard di sostenibilità,

per offrire ai propri clienti alimenti prodotti secondo criteri di responsabilità sociale ed ambientale. Molti degli

articoli in vendita da Lidl si fregiano delle certificazioni di sostenibilità quali Bio, Fairtrade, MSC, ASC, Friend of

the Sea, UTZ, Rainforest Alliance, etc.

Per quanto riguarda il commercio equo e solidale, Lidl è stata tra le prime aziende nel settore della grande

distribuzione organizzata ad introdurre prodotti certificati con il marchio Fairtrade. Da allora Lidl ha ampliato la

cooperazione con il commercio equo e solidale ed è stata uno dei primi partner nel programma internazionale

relativo all’utilizzo del cacao sostenibile. Per ulteriori informazioni sulla sostenibilità del cacao, è possibile

visitare il sito Web Lidl all’indirizzo: https://www.lidl.it/it/csr-cacao.htm.

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32Versione 27 agosto 2019

7. Panoramica degli obiettivi

S

icur

ezza

alim

enta

re

Acrilammide Rispetto dei livelli target di Lidl per tutti i gruppi di prodotti interessati. Si veda in dettaglio la tabella al paragrafo 2.1 .

Monitoraggio e miglioramento continuo

3-Monocloro-propandiolo (3-MCPD)

Il contenuto di 3-MCPD per porzione non deve superare il 50% della DGT Sostituire quando possibile da un punto di vista tecnologico ed organolettico, l’olio di palma con altri oli/grassi.

Monitoraggio e miglioramento continuo

MOSH/ MOAH

Minimizzare il contenuto di residui di oli minerali in tutti i prodotti alimentari: MOSH < 2 mg/kg MOAH < LOD

Monitoraggio e miglioramento continuo

Alcaloidi pirrolizidinici (PA) e tropanici (TA)

Minimizzare il contenuto di alcaloidi pirrolizidinici (PA) e tropanici (TA): PA: non eccedere il 50% della DGT TA: nessuna contaminazione

Monitoraggio e miglioramento continuo

Fitofarmaci Ridurre il più possibile i residui di fitofarmaci In particolare:• Quantità massima per singolo residuo: <1/3

LMR• Somma degli LMR% delle sostanze rilevate:

<80%• Numero massimo di sostanze rilevate: 5

Monitoraggio e miglioramento continuo

Zucchero Ridurre del 20% il contenuto di zucchero aggiun-to ai prodotti a marchio proprio in assortimento continuativo, ponderato sulle vendite. La riduzione dello zucchero si concentra sugli alimenti che sono principalmente consumati dai bambini

Gennaio 2025

Sale Ridurre del 20% il contenuto di sale aggiunto nei prodotti a marchio proprio in assortimento conti-nuativo, ponderato sulle vendite. La riduzione del sale si concentra sulle categorie alimentari che vengono consumate regolarmente e generalmente costituiscono una grande quota del consumo di sale nella dieta.

Gennaio 2025

Alim

enta

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evol

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Obiettivo

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33Versione 27 agosto 2019

A

limen

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ole

Coloranti Monitorare tutti i prodotti contenenti coloranti alimentari per determinare se sia necessario l’uso di tali additivi e prediligere l’utilizzo di coloranti alimentari naturali nel caso in cui il loro utilizzo sia strettamente necessario. Sostituire i coloranti alimentari azoici con coloran-ti alimentari naturali. Evitare completamente il giallo di chinolina, il car-minio, l’eritrosina e il verde S.

Dicembre 2020

Conservanti Ridurre il più possibile l’uso di conservanti o eli-minarli completamente, a condizione che ciò non comprometta la sicurezza alimentare.

Ricerca continua di tecnologie adeguate volte a rendere i prodotti duraturi e sicuri anche senza l’uso di conservanti.

Dicembre 2020

Aromi Evitare il più possibile gli aromi artificiali, sosti-tuendoli con aromi naturali o estratti. Sottoporre tutti i prodotti con aromi ad un con-trollo per appurare se il loro impiego sia effettiva-mente necessario.

Dicembre 2020

Grassi (grassi idrogenati, acidi grassi trans, acidi gras-si saturi e insaturi)

Il contenuto degli acidi grassi trans non deve su-perare il valore di 2 g/100 g di grasso. Migliorare la composizione degli acidi grassi gra-zie all’impiego di oli alternativi a quelli saturi.Con-versione dall’olio/grasso di palma all’olio di semi di girasole/altri grassi insaturi. Nessun impiego di grassi idrogenati se tecnologicamente possibile.

Monitoraggio e miglioramento continuo

Olio di palma Laddove l’olio di palma è presente, utilizzare esclusivamente olio prodotto in modo sostenibile dotato di certificazione RSPO Segregated.

Dicembre 2018

Sciroppo di glucosio-frut-tosio

Utilizzare lo sciroppo di glucosio-fruttosio solo laddove strettamente e tecnicamente necessario.Se un prodotto contiene sciroppo di glucosio-frut-tosio, il contenuto di fruttosio dovrà essere infe-riore al 42%, evitando l’utilizzo di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS).

Gennaio 2025

Organismi geneticamente modificati

Aumentare i prodotti in assortimento continua-tivo a marchio proprio con il sigillo “NO mangimi derivanti da OGM”.

Monitoraggio e miglioramento continuo

Acronimi:

LMR: Livelli Massimi di Residui

DGT: Dose Giornaliera Tollerabile

LOD: Limite di Determinazione