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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE STATALE
“ALESSANDRO GREPPI”
Via dei Mille, 27 - Monticello Brianza (LC)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(ART. 5 D.P.R. 323/98)
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CLASSE QUINTA - SEZIONE IKA
Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni
Articolazione Telecomunicazioni e Chimica e materiali
Il Coordinatore di classe Il Dirigente scolastico
Prof.sa Maria Antonietta Cazzaniga Prof. Sa Anna Maria Beretta
____________________ ____________________
15 Maggio 2015
2
INDICE
ELENCO DEGLI ALUNNI 3
IL CONSIGLIO DI CLASSE 4
LE LINEE FONDAMENTALI DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO AGREPPI 5
PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO TECNOLOGICO : INFORMATICO E TELECOMUNICAZIONI – CHIMICA DEI MATERIALI 11
QUADRO ORARIO INDIRIZZO INFORMATICO 13
QUADRO ORRIO INDIRIZZO CHIMICO 14
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI 15
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 16
IL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO 18
EVOLUZIONE DELLA CLASSE 19
DEBITI FORMATIVI 19
ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE NELL’AS 2010/2011 20
APPROFONDIMENTI PERSONALI 21
LE SIMULAZIONI PRATICHE 23
ALLEGATI 24
* Relazioni e programmi delle singole discipline
* Testi delle simulazioni di prima, seconda e terza prova
* Griglie valutazioni delle simulazioni 1°-2°-3° prova
3
ELENCO ALUNNI 5IKA
Pr Alunno Data di nascita Sesso Matricola Comune di nascita
1 BERNASCONI CHRISTIAN 05/01/1996 M 06/349 Lecco
2 BONACINA MARCO 21/02/1995 M 08/0109 Carate Brianza
3 BRIVIO FRANCESCA 24/12/1996 F 06/350 Como
4 CANCLINI FRANCESCO 13/10/1996 M 06/841 Carate Brianza
5 D’ALESSANDRO LORENZO 06/03/1996 M 06/872 Monza
6 ERMA MORRIS 25/06/1996 M 06/890 Erba
7 FUMAGALLI LUCA 29/10/1996 M 06/368 Lecco
8 MATTIACCI MARCO 09/04/1996 M 06/883 Erba
9 MAURI STEFANO 14/09/1996 M 06/856 Carate Brianza
10 NAVA SILVIA 04/01/1997 F 06/303 Carate Brianza
11 NDAO DABA 16/10/1992 F 08/0193 Senegal
12 NICOTRA MATTIA 23/02/1996 M 06/313 Monza
13 PEPE FEDERICO 03/06/1996 M 06/382 Carate Brianza
14 PIROVANO RICCARDO 12/03/1996 M 06/273 Milano
15 PRODANIUC OXANA 26/03/1994 F 06/306 Moldavia
16 QUAGLIANO VALENTINA 03/08/1996 F 06/862 Carate Brianza
17 RIPAMONTI LUCA 26/10/1996 M 06/293 Lecco
18 RIPAMONTI MARCO 07/02/1996 M 06/369 Lecco
19 RIZZELLO SIMONE 22/06/1996 M 06/868 Merate
20 RONCON SAMUELE 16/04/1996 M 06/311 Carate Brianza
21 ROSSI BENEDETTA 17/04/1996 F 06/271 Carate Brianza
22 STUCCHI LUCA 22/08/1996 M 06/864 Vimercate
23 VISMARA CAMILLA 01/06/1996 F 06/252 Carate Brianza
24 ZUCCHI ANITA 31/12/1996 F 06/211 Monza
25 ZUCCOLO MARCO 12/06/1996 M 06/196 Merate
4
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Insegnante Disciplina Firma
CASTELLI ALDO Chimica organica e biochimica Tecnologie chimiche industriali
CAZZANIGA M.ANTONIETTA Scienze motorie e sportive
CODEGA MAURIZIA Matematica
MALAFRONTE GENNARO
Sistemi e reti Tecnologie progettazione di sistemi informatici e telecomunicazioni
NIGLIAZZO ROSARIO Inglese (chimici)
PERUFFO RENATO Religione
PETRACCA PIETRO Gestione progetto,organizzazione d'impresa Informatica
SALA IVANO MARIO Italiano Storia
SPOTTI FRANCESCO Analisi Chimica strumentale
VILLA FRANCESCA Inglese (informatici)
FUSCO FRANCESCO Ins.Tecn.Prat. Informatica
MILANI RAFFAELE Ins.Tecn.Prat. Informatica Sistemi e tecnologie
OLIVA IVANO Ins.Tecn.Prat. Chimica
Il presente documento è concordato in tutte le sue parti dal Consiglio di Classe e condiviso, nei programmi, con gli studenti.
I rappresentanti degli studenti:
Brivio Francesca ______________________________
Pirovano Riccardo_____________________________
5
1.1.1.1. PRESENTAZIONE DELLE LINEE FONDAMENTALI DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ IISS A.
GREPPI
Una presentazione integrale del piano dell’offerta formativa 2014-2015 è disponibile sul nostro sito
http://www.issgreppi.gov.it/ , presso gli uffici di segreteria e la direzione. Qui di seguito se ne riassumono
i punti fondamentali e precisamente:
1. Breve presentazione del nostro Istituto e delle priorità della nostra offerta formativa
2. I progetti didattici per le classi quinte
3. I progetti educativi per le classi quinte
4. I criteri di promozione in particolare i criteri di attribuzione del credito scolastico
1. Breve presentazione del nostro Istituto e delle priorità dell’offerta formativa
Nell’anno 2014 l’IISS A. Greppi ha compiuto 40 anni di storia e di attività. L’Istituto ha preso origine dall’ iniziativa di 16 Comuni che si associarono nel Consorzio Brianteo con l’obiettivo di far nascere una scuola superiore sul territorio in grado di offrire formazione professionale e tecnica di qualità. Da allora iniziò, con i primi 118 iscritti, il cammino del nostro Istituto che, attraverso diverse fasi, è cresciuto fino a contare ora 1279 iscritti, di cui 49 di cultura non italiana e circa il doppio con problematiche certificate, segno di un tempo nuovo entro cui la scuola è chiamata a formare i giovani. Nato come maxi-sperimentazione autonoma di ITC con vari indirizzi, l’istituto confluì a partire dal 1994 forzatamente nella sperimentazione governativa Brocca con 5 indirizzi (economico, socio-psico-pedagogico, chimico, informatico/telecomunicazioni; linguistico). L’ultimo passaggio fu nel 2010 con l’avvento della Riforma Gelmini tramite la quale il nostro Istituto, che già era stato rinominato IISS Greppi poiché comprensivo anche di liceo classico (dal 2008), si definì come composto da due tipologie di scuola: quella tecnico professionale e quella liceale. Accanto alle trasformazioni del mondo della scuola è importante tenere presente, anche per comprendere meglio le prime, le grandi trasformazioni epocali che nell’arco di questi 40 anni sono avvenute a tutti i livelli, demografico, economico, sociale, culturale, dai quali una scuola non può prescindere e dai quali è profondamente influenzata. Anche il nostro contesto socio-economico-culturale ha registrato fattori nuovi:
- la presenza ricca di cittadini di cultura non italiana ai quali va data una particolare attenzione
educativa e formativa con la convinzione che la scuola ha un compito importante nei processi di
integrazione sociale e culturale;
- la crescita di una sensibilità europea con una ricaduta positiva sulla domanda crescente di studi
linguistici e di percorsi in lingua straniera anche per indirizzi non linguistici.
- l’attuale gravissima crisi occupazionale che ha comportato un impoverimento delle risorse
economiche delle famiglie e anche del Fondo di Istituto della scuola per i tagli governativi;
- l’emergere di sempre nuove situazioni d fragilità famigliare, affettiva, relazionale, intellettuale alle
quali è necessario dedicare maggiore attenzione educativa ai fini di giungere al successo formativo.
In questo contesto, l’offerta formativa cerca di essere insieme stimolo alla crescita dei ragazzi e risposta alle
nuove emergenze. Espressione di questo sforzo sono i tanti legami con il territorio grazie alle molteplici relazioni
con associazioni, gruppi, enti con i quali l’Istituto progetta alcune iniziative per gli studenti nell’ambito del CIC,
dei progetti scuola –lavoro e dei gemellaggi.
Il nostro Istituto ha ottenuto, e poi confermato negli anni, la certificazione di qualità Uni En Iso 9000.
Inoltre fa parte delle scuole CertiLingua e del progetto ESABAC per la lingua francese. E’ sede dei corsi in
preparazione ai corsi CLIL per docenti ed è capofila della provincia per l’internazionalizzazione.
6
Dentro questa rete di rapporti e di progetti si lavora quotidianamente secondo due priorità dell’offerta
formativa:
a) Offrire diversi saperi e curricula quali strumenti adeguati d’interpretazione della realtà odierna, complessa,
multidimensionale e caratterizzata da diversi codici linguistici (matematico-informatico, poetico-artistico,
letterario o storico…). Questa offerta si è concretizzata nell’attivazione di sei indirizzi di studio: Chimico,
Informatico-telematico, Linguistico, Classico (in esaurimento) Scienze umane e Economico-sociale. I loro
curricula si sono uniformati alle linee guida della Riforma Gelmini per i licei, arricchiti e interpretati però dalle
esperienze didattiche e formative da sempre patrimonio della nostra scuola.
b) Attuare una continua attenzione educativa nei confronti degli studenti. Il “sapere”, infatti, diviene fruttuoso
se si completa con il “saper fare” e il “saper essere”, cioè se consente agli studenti di giungere ad essere adulti
capaci di decidere e socialmente responsabili.
Questa attenzione si realizza nell’offerta di una molteplicità di progetti a sostegno di diverse dimensioni
educative (Tutor, CIC, Progetto Giovani, Progetto “Socrates”, Progetto accoglienza con particolare attenzione a
chi è diversamente abile, Progetto Intercultura rivolto all’integrazione tra studenti di diverse culture, Erasmus +)
Tali priorità si traducono nella didattica ordinaria, oltre che in progetti specifici di approfondimento. 2. I progetti didattici per le classi quinte
I programmi di ciascuna disciplina e la presentazione delle attività di ciascuna classe troveranno spazio nelle parti successive di questo documento. Nel POF sono raccolti in modo dettagliato i tanti progetti rivolti ai nostri studenti. Diamo qui informazione dei progetti didattici d’istituto offerti agli studenti delle quinte. Ogni indirizzo arricchisce con ulteriori proposte la didattica. Essi sono: 1) il progetto variegato di potenziamento dello studio delle lingue straniere, che si attua grazie alle sollecitazioni e alle competenze disponibili nell’Istituto per la presenza dell’indirizzo linguistico. L'offerta formativa comprende, infatti, già da 15 anni il potenziamento delle lingue straniere attraverso la partecipazione ai corsi extracurriculari pomeridiani allo scopo di permettere agli studenti dell'istituto di accedere alle certificazioni internazionali delle cinque lingue qui insegnate (certificazioni di inglese: PET, FCE, TOEFLE, certificazioni di tedesco: ZD B1 / B2, certificazioni di francese: DELF B1 / B2, certificazione di spagnolo DELE B1 / B2 e certificazione di russo TORFL (TPKИ) B1). Sono inoltre offerti stage all’estero soprattutto per studenti di lingue, ma anche di altri indirizzi. L’attuazione del progetto Comenius / Erasmus + con possibilità di scambi tra docenti e tra classi di altre scuole europee arricchisce ulteriormente l’offerta formativa linguistica ed educativa in prospettiva europea. 2) I viaggi di istruzione hanno coinvolto diverse classi quinte con meta a Sarajevo (con un progetto specifico di incontro con luoghi legati alla prima Guerra mondiale e al conflitto serbo-bosniaco degli anni ’90), Parigi, Barcellona e Berlino. I linguisti hanno usufruito di soggiorni all’estero secondo il progetto di potenziamento delle lingue.
3) L’offerta di varie attività integrative (settimana di approfondimento a inizio febbraio con iniziative specifiche di approfondimento per le classi quinte, quali spettacoli teatrali, visite a musei, visite a mostre artistiche, organizzazione di conferenze…) . A queste attività si aggiunge la partecipazione alle Olimpiadi della informatica
e chimica, alle gare di latino e di educazione fisica a diversi livelli (provinciale, regionale e nazionale). Quest’anno le classi quinte hanno tutte svolto un modulo di metodologia della ricerca di tre ore con docenti esperti della LIUC, in vista della tesina ma non solo per quello. 4) La possibilità di partecipare a stage lavorativi (in Italia, in Francia e in Germania), che è stata usufruita da diversi studenti e di contribuire, con il progetto “Brianza che nutre” all’organizzazione del padiglione dell’EXPO relativo.
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3. I progetti educativi per le classi quinte
Le attenzioni educative e i progetti deliberati da ciascun consiglio di classe trovano spazio nella parte successiva del documento. Riportiamo ora i progetti educativi di Istituto. 1) Il Progetto Tutor
Il progetto educativo più qualificante, in atto fin dalle origini della scuola, è il progetto Tutor. Quando diciamo “tutor” intendiamo un docente della classe al quale viene affidato un gruppo di studenti con l’intento che il tutor possa essere per ciascuno un punto di riferimento didattico ed educativo attento a ciascuno e in grado di comunicare allo studente, in una relazione educativa personale, le indicazioni del consiglio di classe, e di raccogliere dallo studente elementi utili al lavoro del consiglio di classe. Il tutor nelle classi quinte coincide con il coordinatore di classe. Le modalità di intervento sono determinate da un dialogo tra docente e studente dettato anche dalle esigenze dello studente, ormai persona maggiorenne. 2) Il Progetto orientamento post- diploma
Per le classi quinte il percorso si volge a iniziative più specifiche nell’imminenza della prescrizione all’università o comunque a decisioni sul post-diploma ed è sostenuto da un docente con funzione obiettivo. Le iniziative sono:
• Febbraio / Marzo: aiuto alle fasi di preiscrizioni, indicazioni di open day, partecipazioni a primi
test.
• 8 novembre 2014 -Gionata di Orientamento organizzata dal Rotary Club di merate presso il
Liceo Scientifico “Agnesi” di Merate
• Giornate di Orientamento proposte dalle stesse università: sono organizzate “visite guidate” su
richiesta degli stessi studenti dell’istituto e in collaborazione coi docenti responsabili
dell’orientamento ormai presenti all’interno delle varie facoltà.
• Attraverso i Docenti delle classi quinte sono proposti test d’ingresso alle facoltà a numero
programmato quali medicina e ingegneria.
3) Progetti stranieri e alunni diversamente abili
Progetti educativi particolari sono realizzati per alunni stranieri e anche per alunni diversamente abili, progetti per i quali rinviamo al Piano dell’Offerta formativa da un lato, e dall’altro agli specifici PEI / PEP degli studenti coinvolti. Anche alcuni studenti di quinta sono sostenuti da tale progetto. 4) Educazione alla legalità
Da questo anno è stato varato un progetto di Istituto per garantire a tutti alcuni elementi dell’area “Cittadinanza e Costituzione”. Le classi quinte sono state coinvolte in una iniziativa facoltativa su mafia e politica tenuta a Lecco il sabato 11 aprile. Un incontro sull’Europa è stato invece prima organizzato e poi non svolto a causa di indisponibilità del relatore.
5) Educazione alla salute
Nelle classi quinte è stato svolto un intervento di operatori dell’AVIS e/o dell’AIDO (Associazione italiana donatori di organi), allo scopo di sensibilizzare i ragazzi al concetto di “donazione”, informandoli anche sull’attuale situazione dei trapianti in Italia e sulle problematiche ad essi connesse. E’ stata anche organizzata una visita a un reparto ospedaliero di Lecco a cui hanno partecipato alcuni studenti. 6) Attività di Istituto, assemblee, CIC
Nel nostro Istituto c’è una radicata tradizione di attenzione alla dimensione partecipativa degli studenti che si è strutturata nel Progetto Giovani e nel CIC. Le quinte di oggi vi hanno partecipato nel biennio e poi solo in parte all’inizio del triennio a causa dell’orario scolastico modificato.
Diverse assemblee sono state proposte con grande partecipazione tra queste una sul tema Convivere in nome
dell’uomo per non uccidere in nome di Dio in relazione anche ai fatti frequenti successi nel corso dell’anno scolastico.
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7) Istruzione didattica domiciliare
Il nostro Istituto aderisce al progetto per l’offerta di un servizio scolastico domiciliare per supportare in caso di necessità alunni costretti dalla malattia a non frequentare. Il progetto ha la finalità di fornire un servizio scolastico d ’ istruzione domiciliare per supportare alunni d a g r a v i patologie che li costringono a lunghi periodi di assenza dalla scuola. Anche quest’anno alcuni alunni di quinta sono stati supportati grazie a questo progetto, assunto e poi svolto dai consigli di classe coinvolti. 4. I criteri di promozione del nostro POF, i criteri di ammissione all’Esame di Stato, i criteri di
attribuzione del credito scolastico e formativo
4.1 Schema generale di corrispondenza voti/giudizi
Voto giudizio Commento
1-2-3 Assolutamente
insufficiente
Lo studente non ha conseguito le abilità e conoscenze previste. Le sue competenze sono frammentarie e rendono problematica la prosecuzione degli studi.
4 Gravemente
insufficiente
Lo studente ha conseguito una parte, inferiore alla metà, degli obiettivi. Le conoscenze sono
frammentarie; lo studio è mnemonico, profonde sono le lacune; è improduttiva la capacità di
utilizzare le nozioni. Il linguaggio non è appropriato. La situazione non appare recuperabile in
breve.
5 Insufficiente Lo studente ha conseguito una parte delle abilità e delle conoscenze previste. Lo studio è
mnemonico, la preparazione superficiale. L’esposizione schematica. Scarsa è la padronanza dei
termini. Vi sono carenze lessicali e sintattiche. Le insicurezze sono recuperabili con impegno e
studio sistematico.
6 Sufficiente Lo studente ha conseguito a livelli minimi, le abilità e le conoscenze necessarie. Ha un dominio
sufficiente degli obiettivi, una preparazione corretta, aderente al testo. Si richiede più chiarezza
e incisività nell’analisi dei dati, più rigore espositivo, maggiore padronanza della terminologia.
Manca approfondimento. Rielaborazione e collegamenti sono circoscritti. Limitate le capacità di
applicare le conoscenze a problemi o processi nuovi.
7 Discreto Lo studente ha conseguito obiettivi e conoscenze previste, in forma superiore alla sufficienza.
Espone con un certo rigore, organizza il proprio lavoro con diligenza e continuità.
L’approfondimento delle tematiche può essere ancora limitato e l’interesse accettabile.
8 Buono Lo studente ha acquisito una buona capacità di rielaborare le conoscenze in modo critico e
saperle applicare a situazioni nuove. Approfondisce alcune tematiche. Dimostra buone doti di
riflessione e rigore logico e assume un ruolo propositivo nella classe.
9 Ottimo Lo studente sa rielaborare le conoscenze in modo critico; applica le abilità acquisite a processi
nuovi. Sa stabilire collegamenti nel programma e fra i contenuti delle discipline. I suoi lavori sono
corretti e rigorosi, con brillanti intuizioni e apporti personali. Le conclusioni sono originali,
appropriate, sostenute da spiccate capacità d’analisi e da un metodo rigoroso.
10 Eccellente Lo studente dimostra padronanza degli obiettivi e dei contenuti previsti e d’ulteriori obiettivi
trasversali. Si è distinto per un rendimento sicuro e affidabile. È propositivo, creativo, critico, ha
mostrato un vivo interesse che lo ha portato a conseguire una visione ampia e critica delle sue
conoscenze.
La griglia si riferisce alle valutazioni quadrimestrali, ma anche alla valutazione delle verifiche al termine di importanti unità didattiche. In premessa specifichiamo che la nostra scuola adotta da moltissimi anni la scheda di valutazione per comunicare con gli studenti e le loro famiglie gli esiti del primo trimestre e del secondo pentamestre (suddivisione dei tempi scolastici sperimentata per la prima volta nell’anno scolastico 2014-2015) esplicitando una griglia di indicatori, da cui si può trarre un bilancio di competenze dello studente. 4.2 Definizione dei termini “Conoscenze” “Abilità” Competenze”
Le definizioni tratte dal quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente sono le seguenti: “conoscenze”: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche;
9
“abilita”: indicano le capacita di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilita sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilita manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti); “competenze”: comprovata capacita di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Nei documenti comunitari tali voce sono poi descritte secondo una scansione in otto livelli che ne dicono diverso grado di padronanza. E’ in atto nell’Istituto una progressiva assunzione dei processi didattici più adeguati a svolgere una didattica per competenze.
4. 3 Criteri di valutazione e attribuzione del credito
Rimandiamo al POF e alla normativa scolastica la presentazione dei criteri di promozione, di attribuzione della “lode”, limitandoci a riportare i nuovi criteri adottati dal Collegio Docenti per l’attribuzione del credito scolastico. A conclusione dello scrutinio finale, per il triennio, il consiglio di classe attribuisce, per ogni studente promosso, un punteggio (il credito scolastico) previsto dalla seguente tabella
TABELLA A (tratta dal decreto ministeriale 99. febbraio 2010) CREDITO SCOLASTICO (max. 25 punti) alla fine del quinquennio Media dei voti per il credito scolastico (Punti)
Media I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
Il Collegio Docenti, con delibera del 19 marzo 2015, definisce i nuovi criteri a cui devono attenersi i Consigli di Classe nell'attribuire il punto del credito scolastico (nell’ambito della media conseguita). Essi sono: - attribuzione del punto più alto della banda in base al fatto di essere promosso a giugno – si esprime così in
sintesi l’acquisizione delle competenze adeguate , conseguite anche grazie alle attività praticate dentro e
fuori scuola;
- attribuzione del punto più alto negli scrutini a settembre a due condizioni :
o essere promosso all’unanimità
o avere una voce relativa al credito scolastico acquisito con attività interne alla scuola o con attività
certificate esternamente in cui venga dichiarata un’efficace partecipazione alle attività complementari
ed integrative, per esempio all’attività CIC, al servizio biblioteca, all’IRC o alle corrispondenti attività
alternative con esito valutato “discreto”, o la frequenza per l’80% delle ore stabilite ai corsi in
preparazione alle certificazioni linguistiche extracurricolari. Fanno parte di questa voce anche la
presenza di eventuali crediti formativi documentati tra cui vanno conteggiati anche stage all’estero,
partecipazione ai giochi della chimica, giochi di Anacleto e di informatica, gare sportive (con risultati a
livello regionale o qualificazioni di Istituto), certificazioni linguistiche redatte da ente esterno al nostro
Istituto.
N.B.: L’attività esterna potenzialmente valida per avere credito formativo va certificata dall’ente esterno alla scuola mediante un modulo indicato dalla scuola finalizzato a raccogliere quelle informazioni didatticamente necessarie al consiglio di classe per decidere se recepire il certificato come adatto ad assegnare il punto di
10
credito. Le informazioni sulle attività esterne possono essere fornite al consiglio di classe anche in modulo diverso da quello dell’istituto purché analoghe a quelle indicate dal modulo della scuola. Le motivazioni di tale scelta
I nostri criteri hanno sempre tenuto conto del credito scolastico composto dalla media ottenuta con le discipline del curricolo (ai fini del punteggio che fosse 0 o > 0,5) , delle attività aggiuntive formative proposte dalla scuola e inoltre dei crediti formativi certificati da enti esterni. Si è sempre chiesto di avere due criteri su tre per l’assegnazione del punto più alto. Si è interpretato in modo profondo lo spirito del legislatore che indicava l’opportunità di valorizzare le attività aggiuntive ( Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, ARTT 11 e 12). La voce più discussa è quella della media che infatti risente delle modifiche che avvengono con i voti di consiglio o per contro è quella che chiede molto più lavoro per essere conseguita. Equiparare la voce della media con le altre, per ottenere il credito, nel tempo ha mostrato alcune contraddizioni. Inoltre è in mutamento il sistema di valutazione: non più orientato prevalentemente alle conoscenze ma alle competenze, che per loro natura hanno carattere trasversale (i documenti europei le definiscono come autonomia e responsabilità, certo non sapere specifici). Una valutazione per competenza integra sicuramente una serie di abilità e competenze che lo studente allena se si esprime in tanti modi, attività, ambiti. Si è ritenuto così che le valutazioni per competenze sintetizzate nella media di fine anno includano già l’esito di tante attività aggiuntive. 4.5 Criteri di definizione del voto in condotta
In assenza di gravi motivi che conducano all’attribuzione di un voto inferiore a 6 in condotta, si ritiene che il voto di partenza rispetto a cui aggiungere altri punti sia 6, la tabella sottostante indica i criteri in base ai quali aggiungere altri punti, fino a dieci. OBIETTIVI EDUCATIVI
punteggi -1 0 1 2
PARTECIPAZIONE
Generalmente
inadeguata Generalmente adeguata
Propositiva e
adeguata
RISPETTO DELLE REGOLE
Presenza di
almeno 3
note
Accettabili pur
se con qualche
nota
Comportamento generalmente corretto e
adeguato
Comportamento
sempre corretto e
adeguato
VOTO
6 +
In caso di comprovati e gravi motivi di salute o di altro tipo non vengono applicati alla lettera i criteri ministeriali riguardo le assenze.
11
Profilo degli indirizzi tecnologici
• L’indirizzo Chimica dei Materiali e Biotecnologie integra competenze specifiche nel campo dei
materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle
esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e
conciario e nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario.
L’articolazione Chimica dei Materiali approfondisce le competenze relative alle metodiche per la
preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di
progetti chimici e biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici.
-
• L’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni integra competenze scientifiche e tecnologiche nel
campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione delle informazioni, delle applicazioni e tecnologie
Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; presenta due articolazioni:
- Informatica, che approfondisce l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti
informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche;
- Telecomunicazioni, che approfondisce l’analisi, comparazione, progettazione, installazione e gestione
di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione.
Profilo educativo, culturale e professionale degli indirizzi tecnologici
La formazione che gli indirizzi tecnici devono garantire è fondata sulla preparazione scientifica e
tecnologica costituita da conoscenze e da competenze acquisite sia nell’area di istruzione generale sia
nell’area di indirizzo.
Trattandosi di studi che più di altri sono in stretta relazione con i processi produttivi reali e con le
costanti evoluzioni tecniche e scientifiche in tutti i campi, è necessario altresì tenere in debito conto
tali fattori nel definire le metodologie di progettazione, di organizzazione e di realizzazione, la scelta
dei contenuti, le tecniche di intervento e i materiali.
Tale considerazione implica che gli studenti vengano adeguatamente preparati a imparare
costantemente, a comprendere che è necessario trasferire ogni sapere dall’aspetto teorico a quello
pratico, dall’aspetto della ricerca a quello della produzione.
Una simile impostazione facilita l’acquisizione di efficaci e di duraturi livelli di apprendimento in quanto
essi sono basati su quella metodologia di studio che tiene ben presente la capacità operativa, capacità
essenziale per affrontare professionalmente le diverse problematiche delle tecnologie,
l’approfondimento specialistico e gli aggiornamenti.
In particolare l’offerta formativa del settore tecnologico richiede un duplice livello di intervento:
12
la contestualizzazione negli ambiti tecnici d’interesse, scelti nella varietà delle tecnologie coinvolte, e
l’approfondimento degli aspetti progettuali più generali, che sono maggiormente coinvolti nel generale
processo di innovazione.
13
QUADRO ORARIO
INDIRIZZO INFORMATICO
Materia 1° Anno 2° Anno 3° Anno 4° Anno 5° Anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Storia,Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 - - -
Scienze integrate: Scienza della Terra e Biologia 2 2 - - -
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività integrative 1 1 1 1 1
Scienze integrate : Fisica 3 (1) 3 (1) - - -
Scienze integrate: Chimica 3 (1) 3 (1) - - -
Tecnologie e tecniche di rappresentazioni grafiche 3 (1) 3 (1) - - -
Tecnologie informatiche 3 (2) - - - -
Scienze e tecnologie applicate - 3 - - -
Complementi di matematica - - 1 1 -
Sistemi e reti - - 4 4 4
Tecnologie e progettazione di sistemi infor. e telecom. - - 3 3 4
Gestione progetto, organizzazione d’impresa - - - - 3
Informatica - - 6 6 6
Laboratorio - - 8 8 10
Totale ore settimanali 32 32 32 32 32
14
QUADRO ORARIO
INDIRIZZO CHIMICO
Materia 1° Anno 2° Anno 3° Anno 4° Anno 5° Anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Storia,Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 - - -
Scienze integrate: Scienza della Terra e Biologia 2 2 - - -
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività integrative 1 1 1 1 1
Scienze integrate : Fisica 3 (1) 3 (1) - - -
Scienze integrate: Chimica 3 (1) 3 (1) - - -
Tecnologie e tecniche di rappresentazioni grafiche 3 (1) 3 (1) - - -
Tecnologie informatiche 3 (2) - - - -
Scienze e tecnologie applicate - 3 - - -
Complementi di matematica - - 1 1 -
Chimica Analitica eStrumentale - - 7 6 8
Chimica Organica e Biochimica - - 5 5 3
Tecnologie chimiche industriali - - 4 5 6
Totale ore settimanali 32 32 32 32 32
15
COMPETENZE TRASVERSALI
Gli alunni al termine del quinquennio sono in possesso di: Livelli
minimi
Livelli
medi
Livelli
massimi
A) Competenza comunicativa:
• Lo studente sa organizzare le informazioni e le nozioni di cui dispone in modo coerente e le espone con chiarezza e proprietà lessicale.
• Usa in modo appropriato i linguaggi settoriali e i codici orali e scritti.
• Sa comunicare le proprie conoscenze rapportandosi con interlocutori diversi
20% 68% 12%
B) Autonomia e flessibilità nel lavoro individuale e di équipe
• Lo studente sa gestire il lavoro scolastico in modo autonomo e attivo con gli strumenti a disposizione e con tecniche conoscitive in ambito interdisciplinare.
• Sa intervenire in modo pertinente, richiede approfondimenti, delucidazioni, propone ambiti di ricerca e soluzioni creative.
• Si propone di perfezionare le proprie capacità di analisi e di sintesi.
• Lo studente sa mantenere gli impegni assunti con regolarità e tempestività.
• E’ propositivo e disponibile anche nel lavoro di gruppo, in cui stabilisce rapporti di interdipendenza e sa coordinare ruoli operativi.
16% 60% 24%
16
PROFILO DELLA CLASSE
La classe 5IKA composta da 25 studenti , 16 dell’indirizzo informatico e telecomunicazioni, articolazione informatico, e 9 dell’indirizzo chimico, costituisce il proseguimento della classe precedente.
Nasce dall’unione , nell’A.S. 2012-2013, di due indirizzi, indirizzo informatico e parte della classe di indirizzo chimico, fino ad allora costituenti due classi separate.
L’integrazione , soprattutto il primo anno del triennio, è risultata piuttosto difficile , dovuta sia alla diversa provenienza che alla differente preparazione di base.
Il CdC , soprattutto nelle discipline comuni, ha operato perché il gruppo si amalgamasse e diventasse una classe unita e compatta, pur nel rispetto dei diversi profili e specificità.
Compito non facile , visto il numero elevato degli studenti, caratterizzati da vivacità non solo culturale
Gli studenti dell’indirizzo informatico si sono evidenziati per una partecipazione al dialogo educativo più attento e vivace, ma, a volte, non sempre sono stati rigorosi e sistematici nello studio.
In modo particolare si segnala un interesse e profitto brillante nelle materie d'indirizzo, come dimostrato dai risultati dell'Area di Progetto.
Gli studenti dell’indirizzo chimico sono stati più diligenti e scolasticamente attenti e rigorosi, ma poco curiosi soprattutto nelle materie d’indirizzo,dove si è notata ,per alcuni studenti, la tendenza ad una carenza negli approfondimenti.
All’inizio del 4° anno gli studenti dell’indirizzo chimico , presentavano lacune in Tecnologie Chimiche. Questo ha costretto il docente ad un esteso lavoro di recupero dei prerequisiti , con ripercussioni notevoli sul completamento del programma triennale.
Nel corso del triennio la classe ha mostrato un’evoluzione soddisfacente nel comportamento, pur riscontrando e mantenendo, per alcuni, atteggiamenti superficiali nei confronti degli impegni scolastici.
Regolarmente gli studenti sono stati richiamati ad un lavoro puntuale e rigoroso, al rispetto delle scadenze, sollecitati all’approfondimento dei contenuti e ad una partecipazione sempre più attiva e motivata.
Il profitto risente di questi aspetti:alcuni studenti, lavorando con serietà ed assiduità,presentano una preparazione solida (anche se a tratti scolastica) altri manifestano carenze contenutistiche e per alcuni, al momento, la preparazione non risulta ancora pienamente sufficiente.
Sul piano delle competenze rimane ancora da raffinare soprattutto il livello espressivo : accanto a qualche studente che ha dimostrato di possedere buone abilità espositive, c’è ancora chi non è pienamente in grado di esporre e rielaborare in maniera chiara ed efficace i contenuti,non utilizzando un adeguato lessico specifico e dimostrando fragile competenza di analisi e di sintesi.
Alcuni studenti ,infatti, pur dando prova di una soddisfacente conoscenza dei contenuti , non sempre utilizzano la loro abilità espositive in modo chiaro e corretto evidenziando incoerenze sul piano della rielaborazione personale.
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Nel complesso si può ritenere comunque che buona parte degli studenti abbia raggiunto le competenze minime disciplinari; alcuni di loro hanno anche conseguito un profitto globale che si attesta mediamente su livelli più che buoni.
Per una analisi più dettagliata della situazione si rimanda alle relazioni di ciascun docente, così pure per le indicazioni sugli strumenti utilizzati, sul tipo di verifiche e sui metodi di lavoro utilizzati.
Durante l'anno in corso sono state effettuate una simulazione della prima prova ed una della seconda prova scritta della durata rispettivamente di sei ore. Sono state svolte, inoltre, due simulazioni di terza prova, della durata di tre ore ciascuna; di esse si allega la copia. È stata scelta la tipologia B (quesiti a risposta singola) in quanto meglio rispondente alle caratteristiche della classe.
Tutti gli studenti hanno sviluppato autonomamente degli approfondimenti (tesine) per dar luogo all’inizio del colloquio orale d’Esame .
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IL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
Disciplina Classe terza 2012/2013 Classe quarta 2013/2014 Classe quinta 2014/2015
Scienze Motorie M.Antonietta Cazzaniga M.Antonietta Cazzaniga M.Antonietta Cazzaniga
Religione Renato Peruffo Renato Peruffo Renato Peruffo
Italiano Ivano Sala Ivano Sala Ivano Sala
Inglese Francesca Villa ( I – C ) Francesca Villa ( I )
Nigliazzo Rosario ( C )
Francesca Villa ( I )
Nigliazzo Rosario ( C )
Storia Ivano Sala Ivano Sala Ivano Sala
Complementi
Matematica Maurizia Codega Riccardo Broglia /
Matematica Maurizia Codega i Maurizia Codega Maurizia Codega
Telecomunicazioni Fausto Lai
I.T.P Paolo Marrone
Giuseppe Arrighi
I.T.P. Mario Leonardo /
Sistemi e Reti
Tec.Prog.Sis.Inf.El
Gennaro Malafronte
I.T.P. Raffaele Milani
Gennaro Malafronte
I.T.P. Raffaele Milani
Gennaro Malafronte
I.T.P. Raffaele Milani
Informatica Pietro Petracca
I.T.P. Raffaele Milani
Pietro Petracca
I.T.P. Raffaele Milani
Pietro Petracca
I.T.P. Raffaele Milani
Gestione Progetti / / Pietro Petracca
I.T.P. Francesco Fusco
Chimica Organica
Biochimica
Aldo Castelli
I.T.P. Pietro Ingrassia
Aldo Castelli
I.T.P. Ivano Oliva
Aldo Castelli
I.T.P. Ivano Oliva
Tecnologie Chimiche Alessandro Martorana
I.T.P. Pietro Ingrassia
Aldo Castelli
I.T.P. Ivano Oliva
Aldo Castelli
I.T.P. Ivano Oliva
Chimica Analitica Francesco Spotti
I.T.P. Pietro Ingrassia
Francesco Spotti
I.T.P. Ivano Oliva
Francesco Spotti
I.T.P. Ivano Oliva
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EVOLUZIONE DELLA CLASSE
Terza IKA Quarta IKA Quinta IKA
Iscritti 29 29 25
Di cui provenienti da altra classe / 1 /
Ritirati-Trasferiti 1 / /
Promossi 22 17 /
Promossi con sospensiva 6 8 /
Non promossi / 4 /
DEBITI FORMATIVI
Materia Classe
terza Materia
Classe
quarta
Matematica 5 Matematica 6
Chimica Analitica
1 Chimica Analitica
2
Storia 2
Italiano 1
20
ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE NELL’A.S. 2014/2015
TIPOLOGIA OGGETTO DATA DURATA
Visita culturale Sarayevo (informatici)
Barcellona (chimici) 16-20/02/2015 5 giorni
Uscita didattica Museo del tessile – Busto Arsizio
( chimici) 25/03/2015 Mattinata
Uscita didattica Italfarmaco ( chimici )
04/03/2015 Mattinata
Uscita didattica MIX – Milano ( informatici )
13 /04/2015 Mattinata
Uscita didattica Esperienza fluviale - Rafting
29 /04/2015 Giornata
Conferenza Educazione alla salute (incontro con
AVIS e AIRC) 29/11/2014 2 ore
Conferenza Conferenza del Dott.Fabio Pizzul preparatoria al viaggio a Sarajevo
23/01/2015 2 ore
Conferenza
Settimana di approfondimenti, incontri di orientamento con ex studenti, simulazione prima prova d’esame
02-06/02/2015 2 ore
Conferenza Corso di metodologia della ricerca per
la redazione degli approfondimenti (LIUC)
09/02/2015 3 ore
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APPROFONDIMENTI PERSONALI (TESINE)
NOME AMBITO ARGOMENTO
BERNASCONI CHRISTIAN Informatico Ear Traning Web Application
BONACINA MARCO Chimico Integrazione alimentare negli equini
BRIVIO FRANCESCA Umanistico Antologia di Spoon River
CANCLINI FRANCESCO Informatico Sicurezza informatica e
cyber-terrorismo
D’ALESSANDRO LORENZO Progetto Radonmap Android App
ERMA MORRIS Informatico Crittografia
FUMAGALLI LUCA Informatico BigData :MongoDB vs MySQL
MATTIACCI MARCO Progetto Radonmap Interpolazioni in Python
MAURI STEFANO Progetto Radonmap Gestione di un progetto compleso
NAVA SILVIA Chimico-Umanistico LSD – Beat generation
NDAO DABA Chimico I profumi
NICOTRA MATTIA Progetto Radonmap Backend Python
PEPE FEDERICO Progetto Radonmap Android Map
PIROVANO RICCARDO Chimico Profumi: il bergamotto
PRODANIUC OXANA Chimico I conservanti alimentari
QUAGLIANO VALENTINA Umanistico Primo teorico della comunicazione
RIPAMONTI LUCA Chimico Biotechnology of silk
RIPAMONTI MARCO Informatico DreamIT
RIZZELLO SIMONE Progetto Radonmap Testing
RONCON SAMUELE Progetto Radonmap Android Map
ROSSI BENEDETTA Chimico La tiroide
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NOME AMBITO ARGOMENTO
STUCCHI LUCA Informatico DreamIT
VISMARA CAMILLA Chimico Glutamato e neuroscienze
ZUCCHI ANITA Chimico I coloranti: l’indaco
ZUCCOLO MARCO Informatico Near Field Communication
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LE SIMULAZIONI PRATICHE SVOLTE
PROVE INTEGRATE (III PROVA SCRITTA) Indirizzo Informatico
DATA DURATA TIPOLOGIA MATERIE COINVOLTE
Matematica 2
Inglese 3
Sistemi 3 13.3.2015 3 ORE
B 10 quesiti a risposta singola
(8/10 righe) Tecnologie 2
Matematica 2
Inglese 3
Sistemi 3 23.4.2015 3 ORE
B 10 quesiti a risposta singola
(8/10 righe) Tecnologie 2
Indirizzo Chimico
DATA DURATA TIPOLOGIA MATERIE COINVOLTE
Matematica 2
Inglese 3
Chimica Analitica 2 13.3.2015 3 ORE
B 10 quesiti a risposta singola
(8/10 righe) Biochimica 3
Matematica 3
Inglese 3
Chimica Analitica 2 23.4.2015 3 ORE
B 10 quesiti a risposta singola
(8/10 righe) Biochimica 3
PRIMA PROVA SCRITTA E’ stata eseguita la seguente prova:
DATA DURATA TIPOLOGIA MATERIE COINVOLTE
06.02.2015 6 ORE
Analisi del testo Saggio breve o articolo
Tema di Attualità Tema storico
ITALIANO
SECONDA PROVA SCRITTA E’ stata eseguita la seguente prova:
DATA DURATA TIPOLOGIA MATERIE COINVOLTE
12.05.2015 6 ORE * Tecnologie chimiche industriali
12.05.2012 6 ORE Tema tecnico di informatica Informatica
*In assenza di simulazioni inviate dal Ministero, si è cercato di individuare la tipologia più compatibile con il programma.
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ALLEGATI
* Relazioni e programmi delle singole discipline.
* Testi delle simulazioni di prima, seconda e terza prova scritta.
* Griglie valutazione 1°-2°-3°- prova
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5 IK
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
TESTI ADOTTATI:
- STEFANI-TADDEI “PERCORSI DI BIOCHIMICA” ZANICHELLI
- DISPENSE (CLIL)
-
CONOSCENZE
1. Nomenclatura, classificazione e meccanismo di azione degli enzimi. 2. Cinetica enzimatica. Eq di Michaelis-Menten. Km. Enzimi allosterici. Inibizione e attivazione.
Effetto Cooperativo. Emoglobina 3. Acidi Nucleici. Composizione, struttura. Duplicazione. Trascrizione. Mutazioni. Sequenziamento. 4. Traduzione - Sintesi proteica. Codice genetico. Ribosomi. 5. Ingegneria genetica. DNA ricombinante. Replica Plates. Vettori (parte svolta in Tecnologie
Ch.Ind.). 6. Fondamentali processi metabolici. Glicolisi. Ciclo degli acidi tricarbossilici. Gluconeogenesi.
Glicogenesi e glicogenolisi. Catabolismo e biosintesi dei lipidi. Controllo ormonale (insulina, glucagone, epinefrina). Ciclo di Cori.
7. Energia e processi metabolici. ATP e reazioni accoppiate. Fosforilazione ossidativa. Coenzimi di riduzione.
8. Trasporto di membrana. Proteine G. 9. Gruppi microbici e virus di interesse biotecnologico. Morfologia, crescita microbica. 10. Metodi fisici e chimici della sterilizzazione. Metodi della conta microbica. 11. Principali processi fermentativi e loro chimismo. Fermentazione alcolica, lattica, citrica, acetica.
Abilità
1. Rappresentare la struttura fondamentale di una biomolecola e correlarla alle sue funzioni biologiche.
2. Reperire, anche in lingua inglese, e selezionare le informazioni su enzimi, gruppi microbici e virus.
3. Valutare i parametri che incidono sulla cinetica (enzimatica) delle reazioni. 4. Spiegare le principali vie metaboliche. 5. Spiegare gli aspetti energetici delle vie metaboliche studiate 6. Spiegare i meccanismi di regolazione delle vie metaboliche 7. Spiegare la compartimentazione cellulare delle vie metaboliche 8. Individuare i principali processi fermentativi.
Competenze:
1. Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate
2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali 3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei
sistemi e le loro trasformazioni 4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate 5. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio 6. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
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CLIL Conoscenze
1. Conoscenza in lingua inglese della terminologia fondamentale relativa a cellule, enzimi, metabolismo, microrganismi, virus.
Abilità
1. Reperire e selezionare informazioni in lingua inglese su enzimi, genetica, gruppi microbici e virus.
2. Comprendere testi, articoli, relazioni in lingua inglese relativi alla biochimica
Monticello, 15-5-15 Il docente Aldo Castelli
27
Relazione finale CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
Prof. Aldo Castelli
La Classe ha frequentato con me il corso di questa disciplina per tutto il triennio.
In tutti gli anni la classe è stata costituita dagli alunni dell’indirizzo chimico della sezione IK e
della sezione TK congiuntamente. Per tanto tratterò delle due sezioni come di un'unica classe, come
effettivamente sono state per le discipline chimiche durante tutto il triennio.
Il nucleo principale della classe è formato da studenti motivati e disponibili all’impegno, ma
capacità non brillanti, fatto salvo un paio di eccezioni per l’impegno basso, e un altro paio per le
capacità elevate.
Quindi, nonostante le lezioni si sono svolte sempre in un clima sereno e collaborativo e il
rapporti insegnante-alunni siano stati ottimi, l’avanzamento del grado di apprendimento è stato lento
ed il conseguimento degli obiettivi disciplinari e trasversali faticoso.
D’altra parte l’effettivo ed elevato interesse verso questa disciplina da parte degli alunni (sicuramente maggiore rispetto a quella manifestata verso l’altra disciplina da me insegnata, “Tecnologie Ch. Ind.”) ha supplito alle carenze appena esposte ed ha consentito, anche grazie a stimoli forniti dagli alunni, il conseguimento di livelli di approfondimento notevoli.
Gli obiettivi disciplinari sono stati affrontati sottoponendo agli alunni gli argomenti in maniera
problematica, stimolando la discussione, evidenziando analogie e differenze fra le varie problematiche
affrontate anche in altre discipline e sottolineando gli agganci con la vita quotidiana, con questioni
legate alla salute, all’alimentazione, alla tossicità.
Il programma è stato costruito cercando le spiegazioni chimiche della biologia cellulare.
Si è cioè privilegiata la visione chimica delle problematiche affrontate, evidenziando come in questo
campo potessero venire applicate le conoscenze di Chimica Organica, Chimica Fisica e Analitica
precedentemente apprese dagli studenti per poter giungere ad una corretta interpretazione dei
fenomeni studiati.
Il corso del quinto anno è stato sviluppato attorno a tre filoni portanti:
- La bioenergetica
- Le compartimentazioni cellulari e le membrane
- La regolazione delle reazioni nelle vie metaboliche
Si è cercato di sviluppare le capacità d’analisi ed interpretazione degli alunni. I risultati sono da
considerare complessivamente più che sufficienti per quanto riguarda conoscenze, comprensione e
applicazione, per la maggior parte degli alunni.
Diverso il discorso per quanto riguarda le competenze. A parte un paio di eccezioni, gli alunni,
nonostante l’insistenza nella metodologia di insegnamento e le continue sollecitazioni, hanno
dimostrato, e ancora dimostrano, sempre una scarsa autonomia nell’affrontare problemi, sia teorici sia
concreti. Nella classe si è sempre manifestata una spiccata predilezione per l’apprendimento
mnemonico e ciò ovviamente ha pesato in modo negativo in questo contesto.
28
Per quanto riguarda gli obiettivi trasversali, si è lavorato principalmente sul saper elaborare un testo logicamente strutturato ed esposto con terminologia precisa sugli argomenti studiati” anche in funzione dell’esame. Attualmente, sugli argomenti studiati tutti gli alunni sono in grado di elaborare un testo logicamente strutturato, esposto con terminologia sufficientemente precisa e motivando le affermazioni.
Il programma è stato svolto come preventivato. Alcune parti in comune nel programma sono
state trattate in parallelo con il corso di Processi (Fermentazioni, Microrganismi).
Diverse le esperienze di laboratorio effettuate, ma esclusivamente relative alla parte organica,
non essendo attrezzato ancora il nostro laboratorio per la parte microbiologica. Per questa parte si è
supplito con filmati.
Gli alunni hanno partecipato al progetto “Neuroscienze”, curato dal prof. L. Meraviglia e da me,
durante il triennio. Il progetto ha visto una serie di conferenze, alcune con la partecipazione di
neuroscienziati, incentrate sulla spiegazione del funzionamento del cervello e del sistema nervoso. Gli
alunni hanno poi partecipato alle selezioni di istituto e regionali delle olimpiadi delle neuro scienze. Il
progetto si è rivelato molto utile anche per lo svolgimento della parte di programma relativo alle
membrane.
Questa disciplina è stata scelta dal Consiglio di Classe per il CLIL dell’as 2014-15.
Principalmente si sono utilizzati testi in inglese per integrare il libro di testo su molti argomenti
fra quelli trattati nel programma. I testi sono stati adoperati in classe. Si sono anche proposti filmati in
lingua inglese. In alcune verifiche si sono poste domande in inglese, richiedendo generalmente però la
risposta in italiano. La valutazione è stata effettuata tenendo conto solo della parte chimica.
Monticello 15 maggio 2015
Prof Aldo CastellI
29
Classe 5 IK
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
MATERIA: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI
Conoscenze 1. Petrolchimica.
Topping, vacuum. Reforming, platforming e CCR. Estrazione aromatici, processo al solfolano. Cracking catalitico, FCC, Zeoliti. Cracking a olefine. Visbreaking, cocking.
2. Resine Sintetiche. Polimerizzazione, Policondensazione e Poliaddizione. Polipropilene isotattico e catalzzatori di Ziegler Natta. Fibre. Elastomeri. Polimeri artificiali (raion). Biopolimeri.
3. Fermentazioni. Materie prime, inoculo, bioconversione, separazione dei prodotti. Bioetanolo (confronto con ossidazione diretta di etilene). Fermentazioni avanzate. Pennicillina. Lisina. Ingegneria genetica. Enzimi di restrizione. DNA ricombinante. Plasmidi.
4. Depurazione delle acque. BOD e COD. Schema depuratore acque civili. Trattamenti preliminari Ossidazione aerobica. Fanghi attivi. Processi anaerobici. Digestori. Trattamenti finali. Biogas.
5. Acido Solforico. Produzione SO2. Ossidazione a SO3. 6. Ammoniaca e Syngas 7. Cinetica enzimatica (parte svolta nel programma di Biochimica). Microrganismi di interesse
industriale. Crescita microbica. 8. Reattoristica e studio dei fermentatori (CSTR, air lift e PWR). 9. Operazioni unitarie a stadi d’equilibrio:
Equilibri di fase, bilanci di materia ed energia, apparecchiature relative. Distillazione, assorbimento e stripping, estrazione (liq-liq e liq-sol), evaporazione, cristallizzazione, essiccamento).
10. Elementi di controllo e regolazione dei processi. Azioni on-off, proporzionale, integrativa, derivativa. PID.
11. Schemi di processo. Rappresentazione Grafica. Norme Unichim.
Abilità 1. Elaborare modelli interpretativi degli aspetti termodinamici, cinetici e dei fenomeni di trasporto
di materia e di energia nei processi chimici industriali. 2. Verificare la congruenza del modello interpretativo elaborato con le apparecchiature di
processo utilizzate. 3. Individuare apparecchiature, materiali, materie prime, prodotti e servizi per operazioni a stadi
d’equilibrio e per i processi sviluppati. 4. Applicare bilanci di materia ed energia a processi industriali. 5. Individuare le problematiche di sostenibilità ambientale nei processi. 6. Individuare e classificare i costi industriali di un processo o di un prodotto. 7. Impostare e giustificare le regolazioni automatiche dei processi. 8. Tracciare schemi di processo completi delle regolazioni automatiche, anche con l’ausilio di per
le operazioni a stadi di equilibrio. 9. Seguire un protocollo per la progettazione di un processo a stadi d’equilibrio. 10. Individuare e classificare i rischi di un processo o di un prodotto. 11. Verificare che i progetti e le attività siano realizzati secondo le specifiche previste.
30
Competenze
1. Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate
2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali 3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei
sistemi e le loro trasformazioni 4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate 5. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici
e biotecnologici 6. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza 7. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali. Monticello, 15-5-15
Il docente Aldo Castelli
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TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI – Relazione finale Professor Aldo Castelli La Classe ha frequentato con me il corso di questa disciplina a partire dalla classe Quarta.
In entrambi gli anni la classe è stata costituita dagli alunni dell’indirizzo chimico della sezione IK
e della sezione TK congiuntamente. Per tanto tratterò delle due sezioni come di un'unica classe, come
effettivamente sono state per le discipline chimiche durante tutto il triennio.
Il nucleo principale della classe è formato da studenti motivati e disponibili all’impegno, ma
capacità non brillanti, fatto salvo un paio di eccezioni per l’impegno basso, e un altro paio per le
capacità elevate.
Quindi, nonostante le lezioni si sono svolte sempre in un clima sereno e collaborativo e il
rapporti insegnante-alunni siano stati ottimi, l’avanzamento del grado di apprendimento è stato lento
ed il conseguimento degli obiettivi disciplinari e trasversali faticoso.
Ogni argomento ha dovuto essere trattato e discusso più volte. Inoltre nel corso degli anni si è
andata amplificando quella che quasi definirei “psicosi da verifica”, che si è manifestata in una infinita
serie di richieste di ripasso e di esercizi, di dichiarazioni di insicurezza, di tentativi di rinvio delle
verifiche ecc. Per cui, purtroppo nonostante i miei sforzi, il voto era ed è rimasto l’unico momento
importante della vita scolastica.
La classe all’inizio del quarto anno presentava notevoli lacune riguardo la preparazione
dell’anno precedente.
Per questo motivo il programma di Quarta e Quinta ha dovuto essere compresso in alcune parti
in modo da poter recuperare cospicue parti di argomenti di base (termodinamica, cinetica,
impiantistica), imprescindibili per poter affrontare le successive più complesse tematiche.
Ulteriore fattore che ha penalizzato la classe è stato il fatto di dovere essere la prima classe ad
affrontare il passaggio dal progetto Brocca alla riforma Gelmini. Lo svolgimento dei programmi ha
dovuto adattarsi e supplire alla mancanza dell’importante supporto delle discipline più teoriche (quali
chimica fisica e filosofia) abolite nell’attuale corso di studi.
Inoltre la mancanza di esperienze precedenti e di precise informazioni sulla modalità della
seconda prova dell’esame di stato ha impedito la naturale focalizzazione d una parte del programma di
Quinta sull’ “allenamento” alla prova d’esame.
La simulazione della seconda prova allegata a questo documento è stata strutturata prendendo
come modello le prove dell’Esame di Stato degli anni più recenti relative al Progetto Sirio.
Per lo svolgimento del programma si è seguito sia il libro di testo (Natoli-Calatozzolo
“Tecnologie Chimiche Industriali, vol 2° e 3°” Ed. Edisco), per la parte teorica e impiantistica, sia le
dispense, pubblicate sul sito della scuola, per la parte di chimica industriale.
Come Manuale per il disegno, utilizzabile per l’esame, si è adottato il manuale on line comune
ad altre scuole di analogo indirizzo (Istituto Cannizzaro, Istituto Divini ecc.)
32
Gli obiettivi disciplinari sono stati affrontati sottoponendo agli alunni gli argomenti in maniera
problematica, evidenziando analogie e differenze fra le varie problematiche affrontate anche in altre
discipline e sottolineando le applicazioni nella vita quotidiana e nell’industria.
Gli aspetti della sicurezza e della tutela ambientale non sono stati quest’anno trattati
separatamente, ma inseriti in ciascun argomento affrontato.
Si è cercato di sviluppare le capacità d’analisi ed interpretazione degli alunni. I risultati sono da
considerare complessivamente sufficienti per quanto riguarda conoscenze e comprensione per tutti gli
alunni. Qualche alunno manifesta ancora incertezze nell’applicazione.
Diverso il discorso per quanto riguarda le competenze. A parte un paio di eccezioni, gli alunni,
nonostante l’insistenza nella metodologia di insegnamento e le continue sollecitazioni, hanno
dimostrato, e ancora dimostrano, sempre una scarsa autonomia nell’affrontare problemi, sia teorici sia
concreti. Nella classe si è sempre manifestata una spiccata predilezione per l’apprendimento
mnemonico e ciò ovviamente ha pesato in modo negativo in questo contesto.
Per quanto riguarda gli obiettivi trasversali, si è lavorato principalmente sul saper elaborare un testo logicamente
strutturato ed esposto con terminologia precisa sugli argomenti studiati, questo anche in funzione dell’esame.
Attualmente, sugli argomenti studiati tutti gli alunni sono in grado di elaborare un testo logicamente strutturato, esposto
con terminologia sufficientemente precisa e motivando le affermazioni. Permangono per alcuni problemi relativi
all’inquadramento corretto delle questioni proposte ed alla sintesi.
La classe ha partecipato attivamente al progetto “Archeologia Industriale”, curato dal prof. L.
Meraviglia e da me, che si è sviluppato nel corso degli as 2013-14 e 2014-15. Questo progetto
intendeva affrontare le tematiche legate allo sviluppo ed al declino della civiltà industriale in Europa,
con particolare attenzione al nostro territorio.
Il progetto si è articolato in lezioni e conferenze su particolari aspetti della civiltà industriale (la
rivoluzione industriale e le sue macchine, l’industria tessile, l’interazione fra progresso scientifico e
sviluppo tecnologico, l’industria chimica, l’industria della birra, la sanità, l’architettura industriale) ed in
uscite didattiche e viaggi di istruzione (museo del tessile a Busto Arsizio, parco archeologico industriale
di Sesto San Giovanni, miniere di carbone e canali nella zona di Charleroi, industria del cemento della
Catalogna).
Monticello 15 maggio 2015
Prof. Aldo Castelli
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I .T.C.S. “ A. GREPPI “
MONTICELLO Anno Scolastico 2014/2015 Classe 5 sez IKA
PROGRAMMA SVOLTO di EDUCAZIONE FISICA
Prof.sa CAZZANIGA MARIA ANTONIETTA
- TEST FISICO MOTORI
o test per valutare le abilità motorie generali acquisite prove sulla capacità coordinative)
o prova per valutare la resistenza di tipo anaerobico : prova sui 1000
• POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
-incremento della resistenza organica e della funzione cardio-circolatoria ;
-potenziamento muscolare ;
-mobilità e scioltezza articolare.
• CONOSCENZA E PRATICA DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA
o atletica leggera:
preparazione atletica e prova sui 1000 mt
o giochi di squadra
ripresa in forma globale del calcetto, pallacanestro, pallavolo
Palla-tamburello
Ping-pong
Sport alternativi con la palla: madball-ringoball
- trampolino
Salti in tenuta ed esercitazioni per il controllo dell’equilibrio e coordinazione;
salti con utilizzo della funicella e salti eseguiti su due trampolini.
- grandi attrezzi
elementi di agilità e forza alla spalliera e quadro svedese
progressione obbligatoria
- TEORIA DELL’ EDUCAZIONE FISICA
- Informazioni e conoscenze teoriche relative alle attività sportive svolte
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Per gli studenti esonerati dall’attività pratica : il doping , il controllo della postura .
Monticello 15 maggio 2015
Il docente
Maria Antonietta Cazzaniga
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I.T.C.S. “A. GREPPI”
Monticello
RELAZIONE FINALE CLASSE 5° SEZ IKA Anno Scolastico 2014/2015
Per l’insegnamento di EDUCAZIONE FISICA
Prof.sa CAZZANIGA MARIA ANTONIETTA
FINALITA’ DISCIPLINARI
Nel corso del quinquennio si è cercato di:
- favorire il raggiungimento di un completo sviluppo corporeo tramite il miglioramento delle qualità coordinative e condizionali;
- favorire il consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale abitudine di vita.
- OBIETTIVI
a- Obiettivi didattici conseguiti
La classe:
• sa applicare globalmente i regolamenti delle varie discipline
• esegue globalmente i fondamentali tecnici delle varie discipline
• conosce e sa comunicare complessivamente gli aspetti teorici della disciplina
b- Obiettivi educativi .
- non sempre riesce ad organizzare il lavoro in modo autonomo
- non sempre rispetta i tempi di realizzazione richiesti
METODOLOGIA
o Analisi del gesto tecnico della disciplina affrontata
o Sintesi dell’azione tecnica della disciplina affrontata
o Lezione frontale per gli aspetti teorici riguardante la disciplina
STRUMENTI
• Sono stati utilizzati i grandi attrezzi(parallele simmetriche, palco di salita, cavallo, spalliere) piccoli attrezzi (palle, palloni, funicelle, ostacoli) impianti (pallavolo, pallacanestro, badminton, ping-pong) presenti in palestra.
• Per le lezioni teoriche sono stati utilizzati sia il testo in adozione, Capire il movimento, che la tesina elaborata a cura dell’insegnante.
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VERIFICHE
- Tipologia:
- verifica pratica sull’acquisizione degli elementi tecnici affrontati
- Numero delle verifiche:
• 1° quadrimestre :due verifiche pratiche
• 2° quadrimestre: tre verifiche pratiche
CRITERI DI VALUTAZIONE
- attitudine motoria rilevata mediante test
- capacità esecutiva delle tecniche proposte
- interesse e partecipazione attiva alle lezioni
- abilità negli sport di squadra
- conoscenza degli aspetti teorici della disciplina
- padronanza del linguaggio specifico della disciplina.
BILANCIO DELLA CLASSE
La classe nel corso degli anni scorsi, ha dimostrato interesse per tutte le attività proposte, seguendo con attenzione e partecipando con costanza ed entusiasmo all’attività didattica instaurando con l’insegnante una proficua collaborazione che ha prodotto dei risultati pienamente soddisfacenti in tutte le attività proposte.
Tutti gli allievi hanno saputo e potuto migliorare le proprie attitudini motorie.Interessati ad apprendere tecniche nuove, hanno potenziato il loro bagaglio motorio arricchendolo con informazioni teoriche. Sono stati invogliati e stimolati a superare le difficoltà presenti ed a prendere coscienza delle proprie potenzialità come dei propri limiti.
Il livello tecnico conseguito da un buon numero d’allievi è da ritenersi sicuramente discreto, per alcuni buono,e solo per una minima parte sufficiente.
Monticello 15 Maggio 2014 Il Docente
Maria Antonietta Cazzaniga
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Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “A. Greppi”
Via dei Mille 27 – 23876 Monticello B.za (LC) –
Tel. 0399205108 0399205701
Fax. (039) 9206861 Codice Fiscale 94003140137
www.issgreppi.it e-mail [email protected]
Programma svolto di Lingua Inglese
Insegnante: Rosario Nigliazzo
Classe 5IK - Chimici
Anno Scolastico 2014-2015
Testi adottati: “Think English” Intermediate (M. Bartram, R. Walton – Oxford - La Nuova Italia) e “Chemistry
& Co” (C. Oddone, E. Cristofani – Editrice San Marco)
Lingua
Il programma è stato finalizzato a far sviluppare negli studenti specifiche abilità linguistiche, tramite l’acquisizione di funzioni comunicative, lessico e strutture morfosintattiche. In particolare, dopo un breve ripasso delle principali strutture grammaticali e funzioni comunicative svolte l’anno precedente, sono state introdotte le seguenti:
Funzioni comunicative :
− criticare qualcosa che è o non è stato fatto
− parlare di fatti nel presente e nel futuro
− esprimere rimpianti o pentimenti
− descrivere sensazioni, emozioni e reazioni
− parlare di una situazione ipotetica nel passato
− riferire ciò che una persona ha detto o chiesto
− riferire ciò che una persona vuole
− parlare di abitudini presenti e passate Aree semantiche coinvolte nella contestualizzazione delle suddette funzioni :
− visite turistiche − aggettivi relativi alla personalità
− programmi televisivi − emozioni e sensazioni − inglese britannico e inglese americano
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Strutture morfosintattiche sulle quali è stata focalizzata la riflessione linguistica :
− need to, don’t need to, needn’t
− should have, ought to have
− forma passiva: tutti i tempi
− future perfect e future continuous
− make + complemento + verbo/aggettivo
− let, make, get to
− wish Past perfect
− periodi ipotetici di primo, secondo e terzo tipo
− What + (a/an) + (aggettivo) + sostantivo
− verbi che introducono il discorso indiretto
− discorso indiretto: altre costruzioni
− want/would like someone to…
− be/get used to
− be/get used to vs used to
− would rather
− had better Sono stati inoltre affrontati alcuni argomenti di civiltà del mondo anglofono legati sia alla cultura in generale che alla professionalità degli studenti. Civiltà - The Industrial revolution - The Victorian Age
o internal end external policy o main reforms o the Victorian Compromise
- Oliver Twist (the movie) - Oscar Wilde: life and works
o The Picture of Dorian Gray (plot and theme) o The Importance of Being Ernest (the movie)
- War poets: Brooke, Owen, Sassoon, Rosenberg (biography) o Owen: Dulce et Decorum est (text analysis)
Chimica - Matter (module 2)
o What is matter o States of Matter o Physical and Chemical Phenomena o Classifying matter
- Biotechnology (module 8) o What is Biotechnology o Genetic Engineering o Agricultural Biotechnology o Medical Biotechnology
- Energy Sources (module 9) o Main types of Energy Sources o Fossil Fuels o Nuclear Energy o Renewable sources of energy
- The Earth (module 10) o What is the Earth like? o The Structure of the Earth o The Surface of the Earth o The Atmosphere
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La fissazione e l’approfondimento lessico-grammaticale è stato fatto attraverso l’uso dell’allegato Workbook.
Gli argomenti di Civiltà sono stati trattati con l’ausilio di fotocopie, slides, filmati e materiale fornito dall’insegnante
Monticello Bza, 15 /05/2015
L’insegnante
Rosario Nigliazzo
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RELAZIONE FINALE A.S. 2014 – 2015
CLASSE: 5 IKA
MATERIA: INGLESE
INSEGNANTE: ROSARIO NIGLIAZZO
Il gruppo della classe 5 IK ad indirizzo chimico è formato da 9 alunni. Gli altri 5 alunni che costituiscono il gruppo “chimici” provengono dalla classe 5 TK.
Gli alunni hanno mostrato, per tutto il corso dell’anno scolastico, un comportamento generalmente corretto. La partecipazione e l’interesse sono stati adeguati e l’impegno è stato abbastanza costante.
Il programma è stato svolto completamente, seguendo un modello a spirale attraverso il riutilizzo di apprendimenti già consolidati in contesti diversi ed in situazioni nuove. L’utilizzo di questo metodo pur non trascurando gli aspetti grammaticali, lessicali e funzionali della lingua, ha privilegiato la competenza comunicativa prevalentemente su tematiche legate all’ambito professionale.
In particolare, per valorizzare maggiormente proprio questo ambito, sono stati scelti dei macroargomenti che fossero da una parte legati alla professionalità degli alunni (quindi anche in termini di microlingua utilizzata) e che al contempo fornissero la possibilità di affrontare certe tematiche non solo da un punto di vista puramente tecnico ma anche etico, sociale, culturale, etc. A questo proposito, sfruttando l’interesse degli alunni per gli aspetti culturali della lingua inglese al di là dell’ambito puramente professionale, nel corso degli ultimi due anni sono stati inseriti nel programma elementi di civiltà del mondo anglofono con particolare riferimento ad alcuni aspetti storico-letterari con evidente richiamo e collegamento ad altre discipline umanistiche (storia e italiano). Per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati per la classe, sono state svolte una verifica scritta e due orali nel primo trimestre e tre verifiche scritte e una orale nel pentamestre. Per le verifiche scritte sono state svolte simulazioni di terza prova (quesiti a risposta singola – tipologia B) su argomenti di chimica e di cultura e test di tipo grammaticale – lessicale. Per le verifiche orali sono state considerate le tradizionali interrogazioni individuali su argomenti di chimica e di cultura e test di ascolto (tipo FCE). Dall’analisi di questa serie composita di verifiche sommative e di altre formative non formalizzate, è possibile affermare che la classe ha raggiunto mediamente una competenza linguistica
tra il livello B1+ e B2 (con opportuni distinguo da alunno ad alunno).
La valutazione complessiva dei singoli alunni oltre a fare riferimento alla griglia di valutazione presente nel POF, ha tenuto anche conto dell’impegno, della motivazione e del progresso negli apprendimenti. Le valutazioni sono sempre state date in decimi, le simulazioni d’Esame in quindicesimi e poi convertiti in decimi.
Per quanto riguarda infine il rendimento e il raggiungimento degli obiettivi fissati, in alcuni casi sono stati raggiunti risultati eccellenti, mentre in qualche altro caso si è riusciti a raggiungere, seppure a fatica, gli obiettivi minimi, ma nel complesso si può affermare che la maggioranza della classe ha costantemente mantenuto un profitto adeguato alle richieste e all’impegno profuso.
Monticello Bza, 15 maggio 2015 Il docente: Rosario Nigliazzo
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• PROGRAMMAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 Classe 5K(IK-TK).
• MATERIA : Chimica Analitica e Strumentale
• DOCENTE :Francesco Spotti
LIBRO DI TESTO ADOTTATO : Cozzi,Protti, Ruaro; Elementi di analisi chimica strumentale(classe
quarta e classe quinta) ,Zanichelli
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CROMATOGRAFIA
Introduzione ai metodi cromatografici e loro classificazione. Meccanismi di separazione: adsorbimento e ripartizione. Tecniche di separazione: analisi per eluizione. Cromatografia liquido- solido su colonna: tecnica di lavoro, adsorbenti e solventi. Fattori che regolano l'efficienza di una colonna di adsorbimento: natura dell’isoterma e dell’adsorbente, dimensioni dei grani, velocità di percolazione, dimensioni della colonna, natura del solvente. Criteri di scelta della fase stazionaria e della fase mobile. Eluizione isocratica e a gradiente.
CROMATOGRAFIA SU STRATO SOTTILE
Meccanismo di azione. Fasi stazionarie (gel di silice, allumina) e mobili (serie eluotropa dei solventi).Criteri di scelta della fase mobile e stazionaria. Tecnica operativa. Cromatografia bidimensionale. Rivelazione dei componenti separati (con luce ultravioletta, con reagenti chimici). Fattore di ritardo assoluto e relativo, selettività, risoluzione. Analisi qualitativa.
CROMATOGRAFIA DI SCAMBIO IONICO
Meccanismi di azione, proprietà e prestazioni delle resine,fase stazionaria, fase mobile e loro scelta, tecnica operativa,applicazioni.
GASCROMATOGRAFIA (GLC)
Principio del metodo e meccanismo di separazione. Parametri gas-cromatografici. Teoria dei piatti ed equazione di Van Deemter. OPGV. Risoluzione. Fasi stazionarie liquide: supporti e liquidi di ripartizione. Criteri di scelta dei liquidi di ripartizione. Fase mobile e sue caratteristiche. Scelta della fase mobile. Schema a blocchi dello strumento ed analisi dei componenti: iniettori e sistemi di iniezione per colonne impaccate, colonne (impaccate e capillari), camera termostatica. Rivelatore FID. Programmazione della temperatura. Analisi qualitativa. Analisi quantitativa: Normalizzazione interna. Metodo standard interno.
CROMATOGRAFIA LIQUIDA AD ELEVATE PRESTAZIONI
Principio del metodo e meccanismo di separazione. Parametri cromatografici. Risoluzione. Caratteristiche generali della fase mobile e stazionaria. Cromatografia a fasi legate e a fase inversa. Eluizione isocratica e a gradiente. Schema a blocchi dello strumento ed analisi dei componenti. Riserva della fase mobile, pompa, sistemi di iniezione, colonne, rivelatore UV. Prestazioni. Risoluzione. Analisi qualitativa. Analisi quantitativa: normalizzazione interna. Standard interno.
SPETTROSCOPIA DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (NMR)
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Orientazione di un nucleo in un campo magnetico esterno. Precessione nucleare e “flipping” del nucleo. Schermaggio del nucleo di idrogeno. Lo spostamento chimico (chemical shift).Scala dei δ e dei τ. Accoppiamento spin spin o spin spin coupling. Costante di accoppiamento e suo significato. Molteplicità dei picchi. Protoni equivalenti. Interpretazione di semplici spettri NMR. Schema a blocchi semplificato dello spettrometro ed analisi dei componenti.
SPETTROMETRIA DI MASSA
Il principio fisico del metodo. Spettrometria di massa e frammentazione molecolare. Stabilità degli ioni frammento. Principali frammentazioni. Caratteristiche principali di uno spettro di massa. Semplici analisi di spettri di massa. Schema a blocchi semplificato di uno spettrometro ed analisi dei componenti.
Esercizi applicativi determinazione struttura con spettri NMR,IR,massa partendo da formula bruta.
ILPROCESSO ANALITICO TOTALE
Fasi preliminari. Prelievo del campione. Fase analitica. Metodi di analisi strumentale. Analisi qualitativa. Analisi quantitativa .Materiali di riferimento. La calibrazione. Controllo di qualità.
ACQUE
Classificazione. Inquinamento. Trattamento delle acque. Controllo qualità Formula dell’acqua. Nutrienti.
ALIMENTI
Principi alimentari. Protidi. Glicidi. Lipidi. Fibre. Vitamine. Sali minerali,Acqua. Additivi alimentari, contaminazioni alimentari,frodi alimentari,alimenti biologici,imballaggi,etichettatura,rischio alimentare e HACCP.
SOSTANZE GRASSE ALIMENTARI
Caratteristiche e composizione .Acidi grassi. Gliceridi. Altri componenti delle sostanze grasse. Sostanze coloranti .irrancidimento e siccatività. Oli e grassi alimentari più importanti:produzione e caratteristiche.
VINO
La vinificazione:interventi correttivi sul mosto, fermentazione, svinatura, correzione delle malattie,rifermentazione. Le sofisticazioni.Invecchiamento.Composizione.Classificazione.Analisi del vino.
MATERIALI POLIMERICI
Classificazione dei materiali polimerici:materie plastiche,elastomeri. Sintesi dei polimeri. Processi di polimerizzazione. Caratteristiche dei polimeri più diffusi:PE,PP,PET,PVC,resine epossidiche,biopolimeri, poliaccoppiati. Formulazioni:principali additivi.
PRODOTTI PER L’AMBIENTE E LA PERSONA
I tensioattivi. I detergenti. Prodotti per l’igiene e la salute del corpo. Controllo qualità
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TRATTAMENTO DEI DATI ANALITICI
Raccolta e sintesi dei dati. Fonti di errore dei risultati. distribuzioni di frequenza e probabilità. La variabilità dei dati nell’analisi chimica-probabilità e statistica. Test statistici (applicazione): Dixon,t Student,, test F. Relazioni lineari fra due variabili:correlazione , regressione e calcoli relativi.
SICUREZZA
Rischio,prevenzione e protezione .il sistema di gestione dei rischi nelle attività lavorative. il rischio nel laboratorio chimico. etichettatura dei prodotti chimici. Valutazione dei rischi legati alla manipolazione delle sostanze chimiche. Pericoli da apparecchiature elettriche e da incendio .Segnaletica di sicurezza .Rifiuti.
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
• Taratura burette 10,0 e 25,0 ml.
• Determinazione Pb nel terreno: campionamento, omogeneizzazione campione,mineralizzazione,analisi via FAAS (retta taratura).
• Determinazione farina di grano tenero in paste alimentari (IR): spettri IR e confronto con std. tenero e duro.
• Controllo fermentazione malo-lattica nel vino(TLC).
• Determinazione cloruri nel cemento:mineralizzazione,ricerca condizioni ottimali analisi,det.ne secondo Volhard.
• Olio di oliva:determinazione acidità.
• Analisi spettrofotometrica UV olio extra vergine di oliva.
• Analisi spettrofotometrica derivativa oli di oliva.
• Determinazione grado alcolico e acidità totale di vini rossi.
• Determinazione condizioni operative analisi etanolo in colluttorio (GLC) Svolta parzialmente per inoperatività strumentazione.
• Determinazione sodio in acque minerali via FAAS
• Determinazione cloruri e LAS in shampoo di basso costo.
• Analisi IR degli imballaggi plastici per alimenti.(non ancora svolta alla data di stesura del documento).
• Svolgimento analisi dedicate a lavori di approfondimento per esame di stato (per alcuni alunni).
Monticello lì 15,maggio 2015 Prof. Francesco Spotti.
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• RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 (Classe 5TK chimici)
• MATERIA Analisi Chimica Strumentale
• DOCENTE Francesco Spotti
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La componente chimica della classe è costituita da nove alunni ed è abbinata, nell’ambito d’indirizzo, a nove alunni della classe 5TK.
Gli argomenti del programma sono stati introdotti mediante lezione frontale utilizzando il libro di testo, integrato dall’insegnante nelle parti mancanti, stimolando sempre la partecipazione propositiva degli studenti per abituarli a un approccio critico ai contenuti e attento alla terminologia specifica. Gli allievi sono stati esercitati, per ogni tecnica analitica, alla risoluzione di esercizi applicativi e alla stesura di alcune relazioni inerenti alle prove di laboratorio. L’acquisizione dei contenuti e il raggiungimento delle competenze, peraltro ridotte rispetto a quanto previsto a inizio anno, sono stati valutati con verifiche periodiche scritte e orali. Per quanto riguarda i criteri di corrispondenza voti-giudizi ci si è attenuti alla griglia approvata in Collegio Docenti e allegata al documento del Consiglio di Classe. Il programma ipotizzato a inizio anno non è stato svolto completamente perché è stato necessario affrontare alcuni argomenti non trattati nel precedente a.s. (cromatografia, NMR, sicurezza e massa).Il gruppo chimico della classe, dopo un primo quadrimestre non per tutti gli alunni brillante dal punto di vista dell’impegno nei confronti della disciplina, ha nel corso dell’ultima parte del secondo quadrimestre evidenziato un miglioramento, e la preparazione finale si può definire di livello sufficiente per buona parte degli allievi, anche se alcuni evidenziano ancora incertezze rielaborative e/o applicative. Il lavoro impostato dal docente, ha consentito un miglioramento del livello espositivo rispetto a inizio anno scolastico ma alcuni studenti evidenziano ancora difficoltà nell’utilizzo del linguaggio tecnico specifico della disciplina e nell’organizzazione logico-consequenziale quando si richiede la trattazione generale di un argomento. Il lavoro di laboratorio ha evidenziato progressi nel corso dell’anno scolastico passando da un’attività inizialmente solo esecutiva a una più partecipata, soprattutto quando da parte dei docenti si è richiesta una responsabilizzazione nell’operatività e nella gestione dell’attività. Ciononostante l’autonomia operativa, per alcuni alunni, non si può comunque ancora ritenere sicura nell’espressione dei risultati analitici.
La padronanza dei contenuti e delle competenze previsti dal piano di lavoro è, alla data di stesura del documento, non per tutti gli studenti sufficiente anche a causa di differenziate risorse personali, ma soprattutto a causa della difficoltà nel mantenere un ritmo consono alle richieste della classe quinta a livello di dedizione allo studio e di programmazione del proprio lavoro. Si riportano di seguito le competenze previste, e ridimensionate, per il corso di analisi chimica strumentale:
1. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.
2. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
3. Individuare le tecniche di analisi di un campione reale.
4. Realizzare in modo autonomo i controlli analitici su campioni reali.
5. Elaborare progetti e gestire le attività di laboratorio.
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Pochi alunni hanno conseguito in modo funzionale tutte le competenze, la maggior parte ha acquisito in modo sufficiente le prime tre ed evidenzia difficoltà e incertezze nelle restanti.
Monticello lì 15, maggio 2015 Prof.Francesco Spotti
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• PROGRAMMAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
• MATERIA : GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
• DOCENTE : Prof. Pietro PETRACCA
Testi di riferimento
C. Iacobelli / M. Cottone / E. Gaido / G.M. Tarabba Gestione Progetto Organizzazione d’Impresa Ed. Juvenilia Scuola;
Dispense disponibili su http://www.bit64.it/claroline/
Programmazione
Pianificazione e sviluppo di progetti
Conoscenze
Definizione di progetto
Definizione e obiettivi del Project Management (PM)
Ciclo di vita di un progetto
Cenni storici sul Project Management
Fasi principale del Project Management
Strutture organizzative di un progetto; WBS
Tecniche per lo sviluppo di un progetto
SW di sviluppo (Microsoft Project 2013)
Abilità
Gestire l’impostazione di un progetto, anche utilizzando sw di supporto
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Individuare le risorse e gli strumenti operativi per la gestione di un progetto
Competenze
Applicare le metodologie di Project Management per la pianificazione di semplice progetti
Gestione e monitoraggio di progetti – Controllo dei costi
Conoscenze
Documentazione a supporto dell’avvio di un progetto
Preventivazione dei costi
Tecniche di programmazione; tecniche reticolari; CPM; diagramma di Gantt;
Gestione delle risorse
Monitoraggio avanzamento e controllo costi
Abilità
Tracciare il diagramma di Gantt di un progetto
Applicare metodi di controllo dello stato di avanzamento di un progetto
Competenze
Gestire la pianificazione e il controllo di un progetto, anche utilizzando sw di supporto
Elementi di economia e organizzazione di impresa
Conoscenze
Concetti base di economia
Domanda e offerta
Il sistema impresa
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Sistemi informativi aziendali
Abilità
Impostare un modulo di budget
Individuare vantaggi e svantaggi delle diverse tipologie di organizzazione aziendale
Competenze
Gestire processi aziendali, anche con il supporto di strumenti informatici
Ciclo di vita di un prodotto/servizio
Conoscenze
Ciclo di vita di un prodotto/servizio
Progettare un prodotto
Pianificazione e concept
Definizione del processo produttivo
Abilità
Individuare le interdipendenze tra i processi aziendali
Competenze
Determinare il ciclo produttivo di un prodotto
Documentazione tecnica
Conoscenze
Tipologie di documentazione di un progetto
Sistemi di gestione dei documenti
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Abilità
Individuare la documentazione tecnica necessaria a supporto di un progetto
Codificare i documenti
Sistemi di gestione documentale
Competenze
Redigere la documentazione tecnica a supporto di un progetto
Certificazione di qualità
Conoscenze
Certificazione della qualità
Certificazione ambientale
Certificazione di sicurezza
Certificazione si responsabilità sociale
Abilità
Applicare le normative vigenti
Competenze
Valutazione di semplici scenari aziendali
Monticello Brianza, 15/05/2015 Prof. Pietro Petracca
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o RELAZIONE FINALE: A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
o MATERIA: GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
o DOCENTE: Prof. Pietro PETRACCA
La classe, formata da 16 alunni, ha partecipato alle lezioni sempre in modo corretto e propositivo nonostante la materia nuova inserita al quinto anno del corso di studi. Lo studio e le capacità d'apprendimento si sono dimostrate adeguate alle richieste per circa il 80% della classe, mentre per il rimanente 20%. Ci si è attesati sulla sufficienza.
Le lezioni sono state svolte nella maggior parte dei casi sotto forma di lezione frontale dando spazio anche alle esercitazioni di laboratorio ove previsto.
La valutazione è stata eseguita mediante test scritti in forma chiusa ed esercizi pratici in laboratorio tramite software specifici.
I criteri di valutazione hanno fatto riferimento alle voci: conoscenza, comprensione, applicazione riferendosi alla tabella voti giudizio approvata dal collegio docenti.
Non sono stati svolti corsi di recupero.
Monticello Brianza, 15/05/2015 Prof. Pietro Petracca
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• PROGRAMMAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
• MATERIA : INFORMATICA
• DOCENTE : Prof. Pietro PETRACCA
Testi di riferimento
Dispense reperibili sulla piattaforma di e-learning del corso (http://www.bit64.it/claroline/) previa registrazione da parte del docente del corso; http://www.tutorialspoint.com/servlet; http://www.tutorialspoint.com/jsp
Programmazione
Sistemi informatici e sistemi informatici
Conoscenze
Sistemi informativi e sistemi informatici
Basi di dati e sistemi di gestione delle basi di dati
Architettura logica di un sistema di gestione delle basi di dati
Abilità
Conoscere l'architettura e la logica di un sistema automatizzato di gestione delle informazioni
Competenze
Saper archiviare i dati attraverso sistemi informativi automatizzati
Le basi di dati relazionali
Conoscenze
Diagrammi E/R
Entità, attributi semplici e composti; associazioni ISA;
Progettazione di basi di dati relazionali
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Modello logico relazionale: concetto di chiave, dominio, grado e cardinalità di una relazione; Integrità referenziale e vincoli
Mapping delle relazioni 1:1;1:N; N:N; ISA; ricorsive;
Normalizzazione delle relazioni: prima seconda e terza forma normale
Abilità
Saper rappresentare una realtà tramite database relazionali applicando le regole della sezione conoscenze
Competenze
Progettare sviluppare e documentare e ottimizzare database relazionali i tramite l'utilizzo di tecniche specifiche apprese nella sezione conoscenze
SQL
Conoscenze
Caratteristiche del linguaggio SQL; Tipi di dati in SQL (tipi standard); DDL: Create Table;
DML: Alter, Drop, Select, Insert , Update, Delete; Funzioni di aggregazione e raggruppamento dei dati. DCL
Subquery
Esempi di Viste
Vincoli di dominio
Gestione delle transazioni
Abilità
Progetto e sviluppo delle funzionalità apprese nella sezione conoscenze
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Competenze
Sviluppo e applicazione delle varie funzionalità della sezione conoscenze applicate alla risoluzione di problemi reali
DBMS
Conoscenze
Approfondimenti sull'utilizzo del dbms MYSQL
Stored procedure
Esempio di utilizzo di cursori.
Abilità
Scrittura di stored procedure
Competenze
Progettare e sviluppare stored procedure per la risoluzione di problemi semplici e complessi
Accesso a una base di dati in linguaggio java tramite JDBC
Conoscenze
Architettura client/server e API Java Database Connectivity
Connessione a un database Mysql ed elaborazione dei comandi e query sql in linguaggio java
Classi CRUD in linguaggio Java; corrispondenza tra tipi SQL e tipi Java
Manipolazione dei dati.(statement e prepareStatement)
Interrogazioni (excuteQuery ed executeUpdate).
Abilità
Scrittura di classi con le tecnologie della sezione conoscenze
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Competenze
Progetto sviluppo e documentazione di applicazioni stand alone java tramite l'utilizzo delle tecnologie riportate nella sezione conoscenze
Riferimenti:
Applicazioni Web
Conoscenze
Applicazioni server side con tecnologia Java EE
Architettura di una Web App a livello singolo e a più livelli
Web Server (Apache) e Web Container (Tomcat)
Ciclo di vita di una Servlet ed utilizzo per estrapolazione dati da Mysql
Pagine JSP per accesso a database mysql;
Concetto si sessione e cookies;
Architettura a componenti JavaBeans
JSTL: esempi di utilizzo per accesso e manipolazione di tabelle mysql; libreria core e sql
Three Tier Architecture in applicazioni web
Model View Controller Design Pattern in applicazioni web Java con accesso a database
Abilità
Scrittura di pagine web dinamiche con l'utilizzo delle tecnologie riportate nella sezione conoscenze
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Competenze
Progetto e sviluppo e documentazione di applicazioni web dinamiche con le tecnologie e strumenti riportate nella sezione conoscenze
Monticello Brianza, 15/05/2015 Prof. Pietro Petracca
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o RELAZIONE FINALE: A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
o MATERIA: INFORMATICA
o DOCENTE: Prof. Pietro PETRACCA
La classe, composta da 16 alunni, ha avuto e mantenuto una partecipazione alla vita scolastica ottima. L'attività
didattica è stata condotta in modo regolare, potendo svolgere tutto il programma preventivato e partecipare al
progetto e sviluppo di una piattaforma software per la raccolta, l’elaborazione e la visualizzazione di misure per
il gas Radon in Lombardia (piattaforma www.radonmap.it).Lo studio e le capacità d'apprendimento si sono
dimostrate per buona parte della classe adeguate alla richieste , mentre per una parte si sono attestate sulla
sufficienza. Allo stesso modo il grado d'autonomia raggiunto, nella rielaborazione dei contenuti, nello studio
personale è stato acquisito per la maggior parte degli alunni in modo più che sicuro, mentre per una piccola
percentuale della classe si è attestata sulla sufficienza.
Il comportamento si è dimostrato sempre corretto e collaborativo sia nei rapporti tra alunni sia nei rapporti con
il docente. Il grado di attenzione e partecipazione all'attività scolastica possono ritenersi adeguati alle richieste.
Nell’attività di laboratorio è stato raggiunto per alcuni un ottimo livello di autonomia, per altri ci si è attestati
sulla sufficienza.
Al fine di facilitare la comprensione e l’organizzazione degli argomenti del corso sono state
predisposte, a cura del docente, lezioni multimediali e utilizzati molti riferimenti disponibili in rete
volte a definire i necessari collegamenti tra gli aspetti prettamente teorici e le corrispettive
applicazioni tecnico-pratiche di laboratorio.
Le lezioni sono state svolte nella maggior parte dei casi sotto forma di lezione dialogata partecipata. Gli argomenti nuovi sono stati introdotti con degli esempi svolti dal docente e successivamente dagli alunni con il coinvolgimento di tutta la classe.
La maggior parte degli argomenti sono stati trattati tramite l’utilizzo delle risorse disponibili in rete e tramite pdf fornite dal docente.
Ampio spazio è stato dato all'attività di laboratorio e in modo particolare ai vari progetti realizzati durante l'anno, cercando di favorire, in tal modo, una maggior autonomia operativa dalla fase di progettazione alla fase di realizzazione.
Precisazioni circa i contenuti del programma.
La parte di SQL e PHP è stata trattata in modo approfondito durante il quarto anno; in quinta sono
state utilizzate le tecnologie java per il web durante le lezioni curriculari come da programma allegato.
Avendo partecipato al progetto Radon insieme alle materie di Tecnologie e Sistemi, gli alunni hanno
utilizzato PHP per l’implementazione della parte web della piattaforma.
Durante la simulazione di seconda prova, svolta a maggio, è stata lasciata libertà di scelta circa la
tecnologia di sviluppo web da utilizzare
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La valutazione è stata eseguita mediante prove scritte, prove pratiche di laboratorio.
I criteri di valutazione hanno fatto riferimento alle voci:
Conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi ed esposizione facendo corrispondere i voti dall' 1
al 10 come da tabella approvata dal collegio docenti.
Non sono stati svolti corsi di recupero, o attività di sportello relativi ai programmi dell'anno, ma ci si è
soffermati maggiormente sugli argomenti poco chiari o più difficili da assimilare.
Durante il mese di maggio è stata svolta una simulazione di seconda prova.
Monticello Brianza, 15/05/2015 Prof. Pietro Petracca
58
- PROGRAMMAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
- MATERIA : SISTEMI E RETI
- DOCENTE : Prof. Gennaro Ciro Malafronte
Testi di riferimento
Dispense reperibili sulla piattaforma di e-learning del corso (http://www.issgreppi.it/corsi) e sul portale di e-learning Cisco (https://www.netacad.com)
PROGRAMMA DEL CORSO
Classificazione delle reti in base ai modelli ISO-OSI e TCP/IP
Riferimenti
Cisco Introduction to Networks Chapter 3: Network Protocols and Communications
Conoscenze
Reti e protocolli
Il concetto di rete
Classificazioni, software di rete e applicazioni di rete
Il modello ISO/OSI, il TCP/IP
Confronto tra ISO/OSI e TCP/IP
Commutazione di circuito e di pacchetto
Comunicazioni connection oriented e connectionless
Esempi di reti
Generalità su PSTN e su Internet
I livelli di rete e di trasporto in generale
Funzioni del livello di rete
Protocolli di rete
Servizi connessi e non connessi
Internetworking
Funzioni del livello di trasporto
Indirizzamento (TSAP)
59
Controllo della congestione (in TCP)
I livelli superiori in generale
Livello di sessione
Livello di presentazione
Livello di applicazione
Abilità
Classificare una rete rispetto a modelli di riferimento
Competenze
Saper identificare il livello di un protocollo in base alle sue caratteristiche
Il sistema telefonico e la rete di accesso
Riferimenti
Dispense a cura del docente reperibili presso http://www.issgreppi.it/corsi
Conoscenze
Il livello fisico
Il sistema telefonico
Struttura generale
Il local loop
ADSL
Trunk e multiplexing
SONET/SDH
Commutazione
Dispositivi di commutazione
Abilità
Classificare una rete di accesso e i servizi offerti con riferimento agli standard tecnologici.
Competenze
Saper riconoscere i parametri caratteristici del livello fisico di una rete di accesso a Internet.
60
Switched Networks
Riferimenti
Cisco Introduction to Networks
Chapter 5: Ethernet
Paragraph 11.5 Integrated Routing Servicers (WLAN)
Cisco Routing and Switching Essentials
Chapter 1: Introduction to Switched Networks
Chapter 2: Basic Switching Concepts and Configuration
Chapter 3: VLANs
Dispense BTicino per il cablaggio strutturato
Conoscenze
Ethernet
Ethernet protocol
Ethernet Frame
ARP
Introduction to Switched Networks
Frame Forwarding
Dynamically Populating a Switch MAC Address Table
Store and Forward
Cut-Through
Switching Domains
Collision Domains
Broadcast Domains
Basic Switching Concepts and Configuration
Basic Switch Configuration
SSH Operation
Switch Security: Management and Implementation
61
MAC Address Flooding
DHCP Spoofing
Security Best Practices
Switch Port Security
Secure Unused Ports
DHCP Snooping
Port Security
VLANs
VLAN Segmentation
VLAN Definition
Benefits of VLANs
Types of VLANs
VLAN Trunks
Tagging Ethernet Frames for VLAN Identification
Native VLANs and 802.1Q Tagging
VLAN Implementations
VLAN Assignment
VLAN Security and Design
Switch Spoofing Attack
Double-Tagging Attack
Private VLAN (PVLAN)
WLAN
Principio di funzionamento wireless
Principali standard: 802.11b, 802.11g, 802.11n
SSID, wireless channels
Cenni a WEP e WPA
Cablaggio strutturato
62
Abilità
Saper identificare i parametri caratteristici di una rete Ethernet
Saper configurare una rete con più switch interconnessi tra loro
Competenze
Impostare i principali parametri di sicurezza su uno switch
Saper progettare e gestire una rete di più switch interconnessi fra loro con una o più VLAN
Protocolli L2 diversi da Ethernet
Riferimenti
Dispense a cura del docente reperibili presso http://www.issgreppi.it/corsi
Conoscenze
Protocollo PPP
Generalità
Principali campi di applicazione
Protocollo ATM
Generalità
Circuiti virtuali
Formato della cella
VPI,VCI
Routing ATM
ATM AAL2 e ALL5
Qualità di servizio CBR, VBR, UBR
Abilità
Classificare una rete e i servizi offerti con riferimento agli standard tecnologici.
63
Competenze
Saper riconoscere i parametri caratteristici di una rete di livello 2/3 di accesso a Internet.
IP Routing and subnetting
Riferimenti
Cisco Introduction to Networks
Chapter 8: IP Addressing
Chapter 9: Subnetting IP Networks
Cisco Routing and Switching Essentials
Chapter 4: Routing Concepts
Chapter 5: Inter-VLAN Routing
Chapter 6: Static Routing
Chapter 7: Routing Dynamically
Dispense a cura del docente reperibili presso http://www.issgreppi.it/corsi (QoS, DiffServ, MLPS)
Conoscenze
Protocolli del livello di rete del modello TCP/IP
Indirizzi IPv4
Classi di indirizzi e subnet mask
Subnetting di reti IP
Approccio Classfull
Approccio Classless
VLSM e CIDR
Multicasting
Protocollo IP
ICMP
Router e routing
Algoritmi di routing
Distance Vector
64
Link State
Distanza amministrativa e metrica
RIP (principio di funzionamento, configurazione di base)
BGP (principio di funzionamento, cenni a BGPi e BGPe)
Protocollo IPv6 e formato del pacchetto
Esempi di struttura di indirizzi IPv6
Inter-VLAN Routing
Cenni a qualità di servizio QoS (reliability, delay, jitter e bandwidth)
Applicazioni e QoS
Differentiated Services (cenni)
MPLS (cenni)
Abilità
Saper effettuare il subnetting di una assegnata sottorete
Saper configurare un router, attivando rotte statiche, oppure configurando opportuni protocolli di routing (RIP)
Riconoscere il ruolo dei diversi protocolli di routing nella rete globale Internet
Competenze
Saper progettare una rete, definendo il piano di indirizzamento, il numero e la tipologia di dispositivi di livello 2 e 3 e la configurazione di ciascun dispositivo.
Il livello applicativo di rete
Riferimenti
Cisco Introduction to Networks
Chapter 10: Application Layer
Cisco Routing and Switching Essentials
Chapter 10: DHCP
Chapter 11: Network Address Translation for IPv4
Dispense a cura del docente reperibili presso http://www.issgreppi.it/corsi
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Conoscenze
DHCP IPv4
DHCP IPv6 (cenni)
DNS
NAT/PAT
Server Web
Servizio FTP
Domain controllers
SMTP/IMAP/POP
Abilità
Saper installare e configurare i servizi di rete riportati nella sezione “conoscenze”.
Competenze
Saper progettare una rete locale fornendo le specifiche dei servizi necessari.
Saper integrare i servizi di rete, fornendo per ciascuno di essi una procedura di configurazione e gestione.
Sicurezza informatica
Riferimenti
Cisco Routing and Switching Essentials
Chapter 9: Access Control Lists
Cisco Discovery 2
Capitolo 7 (sez. 7.4.2 – proxy)
Capitolo 8 (sez. 8.2.2 - Firewall e DMZ; sez. 8.2.1 - DoS e DDoS)
Dispense a cura del docente reperibili presso http://www.issgreppi.it/corsi (Crittografia, PGP, certificati)
Conoscenze
Concetti generali sulla sicurezza delle reti
ACL definition
66
Standard versus Extended ACL
Wildcard Mask in ACL
Guideline for ACL creation
Sicurezza perimetrale
Firewall – DMZ – Proxy
Accesso ad una rete locale dall'esterno
Crittografia
Algoritmi a chiave segreta e pubblica
Affidabilità dei documenti
Firma digitale; certificati digitali
Il sistema PGP (Pretty Good Privacy)
Protocolli per la sicurezza
SSH, SSL/TLS; HTTPS; IPsec
PEC
Virus
Attacchi
Sniffing
Negazione del servizio DoS e DDoS
VPN
Abilità
Installare, configurare e gestire reti garantendo la privatezza, la sicurezza e l’accesso ai servizi.
Competenze
Progettare una rete locale con servizi che garantiscano la privatezza dei contenuti e la sicurezza e degli accessi.
Attività di laboratorio
Macchine virtuali.
Installazione e configurazione dei sistemi operativi Windows e Linux
Simulazioni di reti tramite Packet Tracer
Installazione e configurazione dei servizi comuni di una rete Windows
67
Progetti C#/Java per applicazioni di rete
Monticello Brianza, 15 maggio 2015 Prof. Gennaro Ciro Malafronte
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- RELAZIONE FINALE: A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
- MATERIA: SISTEMI E RETI
- DOCENTE: Prof. Gennaro Ciro Malafronte
- BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, formata da 16 alunni, ha sempre avuto una partecipazione alla vita scolastica ottima. L'attività didattica è stata condotta in modo regolare, potendo svolgere il programma preventivamente deciso e potendo sviluppare un ambizioso progetto finalizzato alla creazione di una piattaforma per la raccolta, l’elaborazione e la
visualizzazione di misure per il gas Radon in Brianza (piattaforma www.radonmap.it). Lo studio e le capacità d'apprendimento si sono dimostrate adeguate alle richieste per circa il 70% della classe, mentre per il rimanente 30% ci si è attestati su livelli di sufficienza. Allo stesso modo il grado d'autonomia raggiunto, sia nello studio personale sia nelle attività di laboratorio, si è rivelato adeguato per circa un 70% della classe mentre per la rimanente parte si è attestato sui livelli della sufficienza.
Il comportamento è stato corretto e collaborativo sia nei rapporti tra alunni, sia nei rapporti con il docente. Il grado di attenzione e partecipazione all'attività scolastica sono stati sempre ottimi. Nell’attività di laboratorio gran parte degli studenti hanno raggiunto un ottimo livello di autonomia, mentre per una piccola parte ci si è attestati sulla sufficienza.
- RISULTATI CONSEGUITI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità:
- Progettare e gestire una rete di più switch interconnessi fra loro con una o più VLAN
- Riconoscere i parametri caratteristici di una rete di livello 2/3 di accesso a Internet
- Configurare un router, attivando rotte statiche, oppure configurando opportuni protocolli di
routing
- Configurazione di alcuni servizi di rete.
- Progettare una rete locale con servizi che garantiscano la privatezza dei contenuti e la sicurezza
e degli accessi.
In relazione alle competenze globali riscontrabili nel corso di Sistemi e Reti si è avuto il seguente andamento complessivo della classe:
69
Obiettivo percentuale della
classe
Utilizzo di linguaggio specifico 100
Autonomia 80
Buone capacità di analisi 80
Buone capacità di sintesi 70
Padronanza di tecniche e procedure di programmazione e/o configurazione di sistemi
70
Alla luce di quanto detto si possono configurare nella classe due fasce di livello di preparazione:
• Una fascia di 11 alunni, formata da studenti che hanno raggiunto un livello tra il buono e l’ottimo e che si sono distinti per volontà, interesse, capacità analitiche e di sintesi. La loro preparazione nella maggior parte degli argomenti si mostra ben consolidata.
• Una fascia di 5 alunni con una preparazione tra il sufficiente e il discreto, in qualche caso manualistica, ma pur sempre in linea con gli obiettivi del corso di studi.
- METODOLOGIE
Le lezioni sono state svolte nella maggior parte dei casi sotto forma di lezione dialogica partecipata. Ogni nuovo argomento introdotto è stato seguito da una serie di esempi esplicativi e di semplici esercizi svolti, le prime volte dal docente e, successivamente, dagli alunni, cercando di coinvolgere attivamente l’intera classe.
L’insegnamento di buona parte degli argomenti del corso ha tratto notevole beneficio dall’utilizzo sistematico del materiale previsto per il corso di certificazione CCNA ITN e CCNA RSE, organizzato in moduli didattici con materiale multimediale di supporto e con l’utilizzo del simulatore di rete Cisco Packet Tracer.
Ampio spazio è stato dato all'attività di laboratorio e in modo particolare ai vari progetti realizzati durante l'anno, cercando di favorire, in tal modo, una maggior autonomia operativa dalla fase di progettazione alla fase di realizzazione.
La materia di Sistemi e Reti è stata coinvolta attivamente nel progetto della classe 5IA (piattaforma www.radonmap.it) assieme alle materie di Tecnologie e Progettazione e di Informatica. Infatti circa il 40% delle ore curricolari del secondo pentamestre sono state dedicate all’attività di progetto e sviluppo della piattaforma, analizzando principalmente gli spetti architetturali e sistemistici e implementando le soluzioni più adatte ai requisisti posti.
La valutazione è stata eseguita mediante colloqui orali, prove scritte e prove pratiche di laboratorio.
70
I criteri di valutazione hanno fatto riferimento alle voci: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi ed esposizione, facendo corrispondere i voti dall'uno al dieci come da tabella approvata dal collegio docenti.
Non sono stati svolti corsi di recupero, o attività di sportello relativi ai programmi dell'anno, ma ci si è soffermati maggiormente sugli argomenti poco chiari o più difficili da assimilare.
- MATERIALI DIDATTICI
Testi adottati:
o Curriculum Cisco CCNA ITN – Cisco Press o Curriculum Cisco CCNA RSE – Cisco Press o Curriculum Cisco Discovery – Cisco Press (solo per alcuni aspetti) o Dispense reperibili sulla piattaforma di e-learning del corso di Sistemi e Reti all'indirizzo
http://www.issgreppi.it/corsi.
Per tutti gli aspetti tecnico-pratici si è fatto riferimento alle ottime risorse didattiche presenti sul WEB, al fine di abituare gli studenti ad utilizzare Internet per recuperare le informazioni necessarie all’apprendimento di un sistema complesso.
Monticello Brianza, 15 maggio 2015 Prof. Gennaro Ciro Malafronte
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- PROGRAMMAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
- MATERIA : TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
- DOCENTE : Prof. Gennaro Ciro Malafronte
Testi di riferimento
Dispense reperibili sulla piattaforma di e-learning del corso (http://www.issgreppi.it/corsi) e on line (i link specifici sono riportati nelle rispettive unità didattiche)
PROGRAMMA DEL CORSO
Premessa
Il corso di Tecnologie e Progettazione è stato indicato all’inizio dell’anno scolastico come corso CLIL (Content and Language Integrated Learning) e come tale gran parte del corso (superiore al 50%) è stata tenuta in inglese e le verifiche, sia scritte che orali sono state tenute tutte in inglese. L’approccio CLIL non si basa solo sull’uso di materiali in lingua inglese, ma anche su uno studio dei costrutti, degli idiomi e del modo di esporre concetti e di intrattenere discussioni in lingua inglese. Il corso ha avuto una forte valenza applicativa, avendo dedicato circa una metà del monte ore complessivo allo sviluppo del progetto “Radonmap” (piattaforma www.radonmap.it e relative applicazioni).
Concurrent Programming in Java (in English)
Riferimenti
Dispense a cura del docente reperibili presso http://www.issgreppi.it/corsi
Video Lessons by John Purcell: https://www.caveofprogramming.com/library/index.html#java-multithreading
Examples taken from https://github.com/Beerkay/JavaMultiThreading
Conoscenze
Common problems in Multithreading programming
Mutual Exclusion
Critical section
Deadlock
Examples
Necessary condition
Preemption
72
Race Condition
Thread Safety
Thread Synchronization Primitives
Concurrency in Java
Java thread lifecycle
JVM thread scheduler
Java thread priority vs. OS thread priority
Java Thread Class
Java Runnable Interface
Java Monitors
Keyword “synchronized”
Thread communication
Low level communication via wait, notify, notifyAll, interrupt, join
The classical problem of produce and consumer with low level wait() and nofity() signals
Accessing shared resources in mutual exclusion
Lock Objects
Advanced topics: Thread Pools via
java.util.concurrent.ExecutorService;
java.util.concurrent.Executors;
Java Semaphores
Custom class (implementing up() and down() methods)
java.util.concurrent.Semaphore (since Java 5)
Some classical problems of concurrent programming
The Producer-Consumer Problem with and without reception guarantee
The Barber Shop Problem (the Sleeping Barber)
Abilità
Progettare e realizzare applicazioni in modalità concorrente.
73
Competenze
Progettare e realizzare applicazioni in modalità concorrente in Java
Java Network Programming (in English)
Riferimenti
Dispense a cura del docente reperibili presso http://www.issgreppi.it/corsi
Examples taken from: http://www.cafeaulait.org/books/jnp4/index.html
Conoscenze
Java streams
OutputStream and InputStream
Filter streams
Chaining filters together
Buffered Streams
Readers and Writers
Writers
OutputStreamWriter
Readers
InputStreamReader
Filter Readers and Writers
BufferedReader and BufferedWriter
Internet Addresses
The InetAddress Class
Address Types
Testing Reachability
URL, URI
Examples
Syntax
74
URLs
The URL class
Retrieving Data from a URL
The URI Class
The parts of a URI
x-www-form-urlencoded
URLEncoder
URLDecoder
Connect through a Proxy
Communicating with Server-Side Programs Through GET
HTTP
The Protocol
URLConnections
TCP Sockets
Socket examples
Abilità
Realizzare applicazioni per la comunicazione di rete.
Competenze
Progettare, realizzare e documentare applicazioni per la comunicazione di rete in Java
UML (in Italiano)
Riferimenti
Teoria e strumenti operativi presi da http://www.analisi-disegno.com/uml-sysml/
Introduzione a UML: http://adcorsi.com/analisidisegnowp/wp-content/uploads/2013/08/introuml.pdf
Introduzione ai casi d’uso: http://adcorsi.com/analisidisegnowp/wp-content/uploads/2013/08/introuc.pdf
Linee guida dei casi d’uso:
http://adcorsi.com/analisidisegnowp/wp-content/uploads/2013/08/lineeguidauml-casiusov2.pdf
75
Linee guida ai modelli architetturali:
http://adcorsi.com/analisidisegnowp/wp-content/uploads/2013/08/lineeguidauml-modelliarchitetturali-v2.pdf
5 brevi video in italiano su come usa UML in pratica: http://www.analisi-disegno.com/uml-sysml/
Conoscenze
Ciclo di sviluppo di un progetto complesso
Principali diagrammi (Use Case, Class, Collaboration, Sequence)
Abilità
Identificare le fasi di un progetto nel contesto del ciclo di sviluppo.
Documentare i requisiti e gli aspetti architetturali di un prodotto/servizio, anche in riferimento a standard di settore.
Competenze
Documentare i requisiti e gli aspetti architetturali di un prodotto/servizio, utilizzando opportuni diagrammi, notazioni, procedure previste dallo standard UML.
Software development models (in English)
Riferimenti:
Waterfall Model: http://en.wikipedia.org/wiki/Waterfall_model
Iterative and incremental development: http://en.wikipedia.org/wiki/Iterative_and_incremental_development
The Agile Manifesto: http://agilemanifesto.org/iso/en/
Principles behind the Agile Manifesto: http://agilemanifesto.org/iso/en/principles.html
Agile Software Development: A gentle introduction: http://www.agile-process.org/
XP Programming:
http://en.wikipedia.org/wiki/Extreme_programming
http://www.extremeprogramming.org/
http://www.extremeprogramming.org/values.html
Scrum:
The Scrum Framework: https://www.scrumalliance.org/why-scrum
76
Core Scrum: https://www.scrumalliance.org/why-scrum/core-scrum-values-roles
Trello: https://trello.com/guide
Trello as Scrum tool: http://www.civicactions.com/blog/2012/oct/10/five_tips_for_using_trello_for_scrum
Conoscenze
Waterfall model
The model
The progress flow
Criticism
Iterative and incremental development
The basic idea of iterative development
Phases
Inception
Elaboration
Construction
Transition
Reasons of its adoption in modern methodologies like the Agile Development
Agile software development
The Agile Manifesto
Principles behind the Agile Manifesto
Extreme Programming (XP)
The basic idea of Extreme Programming
Frequent releases
Pair programming
Unit testing
Simplicity and clarity in code (as self documenting)
Frequent communication with customers
77
XP values
Simplicity
Communication
Feedback
Respect
Courage
Scrum
The Scrum framework
Product owner
Product backlog
Sprint
Retrospective
ScrumMaster
Developers
Abilità
Saper riconoscere le fasi di un ciclo di sviluppo del software.
Saper valutare gli aspetti positivi e negativi di una metodologia di sviluppo software
Competenze
Saper lavorare in un team di sviluppatori con l’adozione di una specifica metodologia di sviluppo software (Agile, Scrum)
Strumenti per la documentazione e la gestione di progetti software (mainly
in English)
Riferimenti
Git:
http://git-scm.com/
Pro Git book, by Scott Chacon and Ben Straub: http://git-scm.com/book/en/v2
http://stackoverflow.com/questions/315911/git-for-beginners-the-definitive-practical-guide
78
Software testing:
http://en.wikipedia.org/wiki/Software_testing
http://en.wikipedia.org/wiki/Regression_testing
http://junit.org/
Project Documentation:
Doxygen: http://www.stack.nl/~dimitri/doxygen/
Javadoc: http://www.oracle.com/technetwork/java/javase/documentation/index-137868.html
Bug tacking:
Bugzilla: https://www.bugzilla.org/
Editing a Bug: https://bugzilla.readthedocs.org/en/latest/using/editing.html
Bug Writing Guidelines: https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Mozilla/QA/Bug_writing_guidelines
Conoscenze
Strumenti di versioning (Git)
Setup
Comandi di base
Utilizzo di Git per progetti con più sviluppatori
Testing del software
Uso di JUnit in BlueJ
Tipi di testing
Strumenti per la documentazione del codice (Javadoc, Doxygen)
Strumenti per il bug tracking (Bugzilla)
Abilità
Utilizzo di software dedicati per il supporto della collaborazione tra progettisti e sviluppatori di applicazioni complesse.
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Competenze
Saper individuare e utilizzare gli strumenti più idonei per documentare, testare e manutenere diverse versioni di un progetto software, sviluppato da più programmatori.
Applicazioni orientate ai servizi (mainly in English)
Riferimenti
https://netbeans.org/kb/trails/web.html
Conoscenze
Web Services
Provider di servizi SOAP
Abilità
Realizzare semplici applicazioni orientate ai servizi.
Competenze
Sviluppo di provider di servizi SOAP in Java
Attività di laboratorio
Per ognuna delle unità didattiche riportate nel programma sono state svolte esercitazioni e progetti in laboratorio volte a chiarire e consolidare i concetti esposti. I ‘attività di laboratorio è stata particolarmente importante nella seconda parte del corso che è stata quasi del tutto dedicata al progetto “Radonmap”.
Monticello Brianza,15 maggio 2015 Prof. Gennaro Ciro Malafronte
80
- RELAZIONE FINALE: A.S. 2014-2015 CLASSE 5IA
- MATERIA: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SITEMI INFORMATICI E DI
TELECOMUNICAZIONI
- DOCENTE: Prof. Gennaro Ciro Malafronte
- BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, formata da 16 alunni, ha sempre avuto una partecipazione alla vita scolastica ottima. L'attività didattica è stata condotta in modo regolare, potendo svolgere il programma preventivamente deciso e potendo sviluppare un ambizioso progetto finalizzato alla creazione di una piattaforma per la raccolta, l’elaborazione e la visualizzazione di misure per il gas Radon in Lombardia (piattaforma www.radonmap.it). Lo studio e le capacità d'apprendimento si sono dimostrate adeguate alle richieste per circa il 90% della classe, mentre per il rimanente 10% ci si è attestati su livelli di sufficienza. Allo stesso modo il grado d'autonomia raggiunto, sia nello studio personale, sia nelle attività di laboratorio, si è rivelato adeguato per circa il 90% della classe mentre per la rimanente parte si è attestato sui livelli della sufficienza.
Il comportamento è stato corretto e collaborativo sia nei rapporti tra alunni, sia nei rapporti con il docente. Il grado di attenzione e partecipazione all'attività scolastica sono stati sempre ottimi. Nell’attività di laboratorio gran parte degli studenti hanno raggiunto un eccellente livello di autonomia, mentre per una piccola parte ci si è attestati sulla sufficienza.
- RISULTATI CONSEGUITI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità:
- Progettare e realizzare applicazioni in modalità concorrente in Java
- Progettare, realizzare e documentare applicazioni per la comunicazione di rete in Java
- Documentare i requisiti e gli aspetti architetturali di un prodotto/servizio, utilizzando opportuni
diagrammi, notazioni, procedure previste dallo standard UML
- Saper lavorare in un team di sviluppatori con l’adozione di una specifica metodologia di
sviluppo software (Agile, Scrum)
- Saper individuare e utilizzare gli strumenti più idonei per documentare, testare e manutenere
diverse versioni di un progetto software, sviluppato da più programmatori.
In relazione alle competenze globali riscontrabili nel corso di Tecnologie e Progettazione si è avuto il
seguente andamento complessivo della classe:
81
Obiettivo Percentuale della
classe
Utilizzo di linguaggio specifico 100
Espressione in lingua Inglese (CLIL) orale 80
Espressione in lingua Inglese (CLIL) scritta 70
Autonomia 90
Buone capacità di analisi 90
Buone capacità di sintesi 90
Padronanza di tecniche e procedure di programmazione e/o configurazione di sistemi
80
Alla luce di quanto detto si possono configurare nella classe due fasce di livello di preparazione:
• Una fascia di 13 alunni, formata da studenti che hanno raggiunto un livello tra il buono e l’eccellente e che si sono distinti per volontà, interesse, capacità analitiche e di sintesi. La loro preparazione si mostra ben consolidata.
• Una fascia di 3 alunni con una preparazione tra il sufficiente e il discreto, in qualche caso manualistica, ma pur sempre in linea con gli obiettivi del corso di studi.
- METODOLOGIE
Le lezioni sono state svolte nella maggior parte dei casi sotto forma di lezione dialogica partecipata. Ogni nuovo argomento introdotto è stato seguito da una serie di esempi esplicativi e di semplici esercizi svolti, le prime volte dal docente e, successivamente, dagli alunni, cercando di coinvolgere attivamente l’intera classe. Il corso di Tecnologie e Progettazione è stato indicato all’inizio dell’anno scolastico come corso CLIL (Content and Language Integrated Learning) e come tale gran parte del corso (superiore al 50%) è stata tenuta in inglese e le verifiche, sia scritte che orali sono state tenute tutte in inglese. Inoltre per lo sviluppo della metodologia CLIL si è predisposto un glossario dei termini e degli idiomi riscontrati nello studio dei materiali in lingua inglese e si sono organizzati workshop tematici durante i quali gli studenti hanno illustrato, con l’ausilio di supporti multimediali, i risultati raggiunti tenendo discorsi in Inglese.
Ampio spazio è stato dato all'attività di laboratorio e in modo particolare ai vari progetti realizzati durante l'anno, cercando di favorire, in tal modo, una maggior autonomia operativa dalla fase di progettazione alla fase di realizzazione.
La materia di Tecnologie e Progettazione è stata coinvolta attivamente nel progetto della classe 5IA (piattaforma www.radonmap.it) assieme alle materie di Sistemi e Reti e di Informatica. Infatti circa il 90% delle ore curricolari del secondo pentamestre sono state dedicate a quest’attività, finalizzate alla gestione delle seguenti attività:
• Raccolta e analisi dei requisiti
• Definizione dei casi d’uso
82
• Analisi e trattamento numerico dei dati geo-referenziati
• Gestione dei team di sviluppo con l’adozione di tecniche agili (Scrum, XP programming)
• Gestione del product backlog e degli sprint di sviluppo (con Trello: www.trello.com)
• Sviluppo della piattaforma per la parte relativa al back-end in Python e all’app Android
La valutazione è stata eseguita mediante colloqui orali, prove scritte e prove pratiche di laboratorio.
I criteri di valutazione hanno fatto riferimento alle voci: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi ed esposizione, facendo corrispondere i voti dall'uno al dieci come da tabella approvata dal collegio docenti.
Non sono stati svolti corsi di recupero, o attività di sportello relativi ai programmi dell'anno, ma ci si è soffermati maggiormente sugli argomenti poco chiari o più difficili da assimilare.
- MATERIALI DIDATTICI
Testi adottati:
o Dispense reperibili sulla piattaforma di e-learning del corso di Tecnologie e Progettazione all'indirizzo http://www.issgreppi.it/corsi.
o Per il dettaglio dei link delle risorse utilizzate nelle singole unità didattiche si rimanda al programma finale effettivamente svolto.
Monticello Brianza, 15 maggio 2015 Prof. Gennaro Ciro Malafronte
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• PROGRAMMAZIONE FINALE A.S. 2014-2015
• MATERIA : Religione
• DOCENTE : Peruffo Renato
• LIBRO DI TESTO ADOTTATO : “Religione”, Pajer, SEI
________________________________________________________________________
PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE 5 IK
o Il Buddismo:
- il percorso spirituale del fondatore
- elementi dottrinali
- le principali correnti buddiste
- punti di contatto col cristianesimo
o Fede e psicanalisi: lezioni interdisciplinari con Italiano:
- Freud, elementi del pensiero
- Il sogno e le sue funzioni
- Letture dalla “Psicopatologia della vita quotidiana”
- Conseguenze della psicanalisi nel primo novecento in arte e letteratura
- Senso di colpa inconscio e sentimento di colpa cosciente
- La coscienza e il codice morale
o Attentati a Parigi: l’elemento religioso in queste pagine di violenza; tolleranza, diritto di stampa, libertà di offendere.
o Elementi di bioetica: “Dato e progetto”, la sessualità dal Nuovo Testamento attraverso l’analisi
di brani biblici.
Monticello 15 maggio 2015 prof. Peruffo Renato
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CLASSE 5 IK 2014-2015
RELAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA
OBIETTIVI E CONTENUTI
I tredici alunni che si sono avvalsi dell’Insegnamento della Religione Cattolica hanno gradualmente raggiunto i principali obiettivi formativi del triennio:
1_conoscere e rispettare la visione di Dio e dell’uomo presenti nelle grandi religioni
2_cogliere le linee fondamentali dell’immagine di Dio espresse nell’insegnamento evangelico
3_riflettere sul metodo con il quale decidere e scegliere in maniera autenticamente umana
4_diventare consapevoli nei confronti della vita sia sul piano personale sia su quello sociale
5_cogliere nel Nuovo Testamento gli elementi di un progetto cristiano circa la sessualità.
In modo particolare nell’ultimo anno le competenze conseguite permettono loro, tenendo conto delle diverse personalità, disposizioni e impegno, di cogliere criticamente i valori della società attuale in rapporto alle indicazioni della religione. Per la precisione, s’intendono: i valori scaturiti dall’esperienza psicanalitica del Novecento attraverso S. Freud e quelli provenienti dallo studio del Buddismo messo a confronto col Cristianesimo (origine e significato del dolore).
METODO
La lezione frontale poneva i nuclei concettuali, elaborati nel dialogo con la classe e sostenuti mediante letture appropriate. La classe ha risposto in modo discreto alle proposte impegnandosi sia nello studio sia nel dibattito educativo che nasceva dai temi affrontati. In alcuni casi il dialogo è stato vivace con il coinvolgimento personale, pertanto si può concludere che ci sia stata una buona crescita positiva raggiunta grazie al confronto critico e rispettoso delle diverse posizioni non solo sul piano intellettuale ma anche su quello etico e decisionale. Nel raggiungere tali obiettivi la classe ha proceduto in modo abbastanza autonomo e con un discreto rigore nell’esposizione scritta e orale.
LIVELLO DI PROFITTO
L’impegno e lo studio sono stati sempre espressi ad un livello più che sufficiente; il profitto globale della classe è discreto . Alcuni studenti si sono distinti per interesse e partecipazione, altri per il rigore e la capacità di approfondimento autonoma.
VERIFICHE E SCANSIONE
Le verifiche sono state di tipo scritto, una per quadrimestre; esse hanno misurato oltre alle conoscenze richieste, la capacità critica necessaria per cogliere le visioni diverse nel campo religioso ed etico. il tema ”Fede e psicanalisi” è stato condotto in modo interdisciplinare con Italiano.
Monticello Brianza 15 maggio 2015 Il docente prof. Peruffo Renato
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• PROGRAMMAZIONE FINALE A.S. 2014-2015
• MATERIA : Inglese
• DOCENTE : Villa Francesca
• LIBRO DI TESTO ADOTTATO : Think English – intermediate di M. Bartram, R. Walton – Oxford - La Nuova Italia English Tools for Information Technology and Telecommunications di M.Ravecca – Minerva Scuola
Il programma è stato sviluppato in due moduli. Il primo, di tipo linguistico-comunicativo, è stato attivato nella prima parte dell’anno scolastico, come prosecuzione del programma svolto l’anno precedente e finalizzato al ripasso delle principali strutture morfosintattiche e lessicali. Per quanto riguarda il secondo modulo, quello della micro lingua, si sono utilizzati testi scelti in collaborazione coi docenti delle discipline di indirizzo, tenendo conto delle richieste dell’Esame di Stato. In particolare, dal testo English Tools, sono stati proposti i seguenti brani: Unit 1 Information Society Text 1: Technological Devices Unit 2 Computers get smaller and smaller Text 3 : PC tablets and the touchscreen revolution Text 4. iPOD touch Unit 5 Storage Text 6: storing data in the “cloud” Unit 7 Operating System Text 1: Operating Systems – Brief Text 3: What is Google Android? Text 4: Humanity to others Unit 10 Networking Text 1: How networks are laid out (part 1) Text 2: How networks are laid out (part 2) Text 3: How an Ethernet works Text 4: Networks talk together: Standards and Protocols Unit 12 Using the web Text 1: Information at your fingerprints Text 2: Google Text 3: Wikipedia Text 4: Aggregation Text 5: Satnav mapping Unit 15 Shopping and business online Text 1: The web is the world’s biggest shop-window Text 2: How Ebay sells everything Unit 16 Job Hunting in the Digital Age Text 6: What goes into a CV? Text 7: Writing a covering letter Per ciascun brano proposto si è svolta la lettura, la comprensione e lo svolgimento delle relative esercitazioni a cui ha fatto seguito l’attività di verifica orale o scritta. In alcuni casi, gli studenti hanno approfondito gli argomenti con attività personalizzate soprattutto attraverso l’utilizzo di Internet. Per tutte le unità presenti nel testo, sono state svolte le attività delle sezioni Working on grammar, vocabulary and skills come ripasso della lingua.
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Per quanto riguarda la parte di cultura, in accordo col collega di italiano, sono stati presentati i seguenti autori:
• Joseph Conrad: his life + “Heart of Darkness” (plot / main themes) + visione del film “Apocalypse Now”
• Emily Dickinson: her life + reading the poem “I heard a Fly buzz”
• James Joyce: his life + reading “Molly’s Monologue”
• The Sixties: video from Pink Floyd’s “The Wall” - the Beat Generation + Kerouac’s “On the road” Per quanto riguarda la forma scritta, sempre in riferimento all’Esame di Stato, sono state proposte simulazioni di terza prova presentando brani tratti da materiale autentico quali:
• “Ipad thief caught with Cloud photo” (BBC online) - “German leaders attend Muslim community rally” (BBC online)
Tra le attività svolte in laboratorio, sono state proposte esercitazioni di lingua sia relative alla Certificazione TOEFL che IELTS. Monticello, 15 maggio 2015
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• RELAZIONE FINALE a.s. 2014-2015
• CLASSE 5IA
• MATERIA lingua inglese
• DOCENTE Francesca Villa
__________________________________________________________________
Ho seguito la classe per l’intero triennio e, soprattutto in quest’ultimo periodo, ho finalizzato le proposte didattiche all’esame finale prevedendo attività di espressione scritta e orale nell’ambito della microlingua.
L’incremento di 1 ora di lezione al quarto ed al quinto anno (a seguito riforma) ha favorito l’acquisizione generalmente corretta ed adeguata della lingua in un contesto di classe alquanto omogeneo per interessi ed impegno.
Il gruppo classe è sempre apparso motivato ed interessato alle varie proposte di lavoro, partecipando alle stesse in maniera attiva e con un impegno generalmente costante e metodico.
Nonostante parecchie ore siano state perse perché coincidenti con le varie attività extra-scolastiche (incontri per l’orientamento, uscite programmate, assemblee varie, ecc.), è stato comunque possibile svolgere il programma in maniera regolare e coi dovuti agganci interdisciplinari. L’acquisizione progressiva della lingua è stata infatti guidata con opportuni raccordi con le altre discipline d’indirizzo, con approfondimenti sul lessico specifico e sulle particolarità del discorso tecnico, scientifico, economico, così come con le materie umanistiche nell’ambito delle conoscenze storico-letterarie.
Varie le proposte di un uso diversificato della lingua avvenuto attraverso l’utilizzo di materiale autentico: articoli tratti dai mass media anglosassoni, specialmente da siti online; lettura e discussione di testi letterari; visione di films in lingua originale; ascolto di brani autentici da contesti differenziati, ecc. Tutto ciò, unitamente allo studio di argomenti strettamente collegati al loro indirizzo e ad esercitazioni sull’uso della lingua (pratica su tests TOEFL / IELTS in laboratorio linguistico) ha consentito agli studenti di acquisire soddisfacenti risultati in ambito linguistico.
Obiettivi
Secondo la più recente normativa, il docente di “Lingua Inglese” concorre a far conseguire, al termine del percorso quinquennale dell’istruzione tecnica, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Sono stati pertanto privilegiati i seguenti obiettivi:
- utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
- stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
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- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
Conoscenze impartite
- Organizzazione del discorso nelle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali.
- Modalità di produzione di testi comunicativi relativamente complessi, scritti e orali, continui e non continui, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in rete.
- Strategie di comprensione di testi relativamente complessi riguardanti argomenti di vario genere, in particolare professionali.
- Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro. - Aspetti socio-culturali dei Paesi anglofoni.
Abilità sviluppate
- Esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell’interazione anche con madrelingua, su argomenti generali, di studio e di lavoro.
- Utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione agli elementi di contesto.
- Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro.
- Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro.
- Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-televisivi e filmati di vario genere
- Produrre testi scritti e orali coerenti e coesi, anche tecnico-professionali, riguardanti esperienze, situazioni e processi relativi al proprio settore di indirizzo.
- Utilizzare il lessico di settore. - Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della comunicazione interculturale.
Metodologia
Avendo adottato un metodo di tipo situazionale – comunicativo, si è ricercato sostanzialmente lo sviluppo delle capacità di comprensione e produzione, attraverso attività del seguente tipo :
• lezione frontale (riflessione sul linguaggio);
• lavoro di coppia / gruppo;
• discussione guidata;
• discussione di testi (scritti / orali).
Le attività sono state presentate attraverso l’utilizzo di vari strumenti didattici: libri di testo, fotocopie da materiale autentico, lavagna, LIM, laboratorio linguistico et alia.
Modalità di verifica - Valutazione
Sono state effettuate verifiche orali e scritte (di tipo soggettivo e oggettivo) sulle seguenti capacità :
• conoscenza dei contenuti;
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• comprensione;
• espressione.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione, si sono adottate le tabelle approvate in sede collegiale.
Sono state inoltre svolte simulazioni di terze prove multidisciplinari secondo le tipologie previste dalle direttive sull’Esame di Stato (vedasi prove allegate).
Risultati ottenuti
I risultati, nel complesso quasi discreti, rispecchiano la positiva collaborazione instauratasi tra studenti e docente :
i loro interventi, soprattutto all’interno della microlingua, si sono rivelati spesso determinanti al buon esito delle lezioni.
Più precisamente, in relazione al profitto finale, è possibile distinguere:
- un gruppo di alunni (circa un terzo della classe), che ha raggiunto esiti medio / alti pur coi dovuti distinguo in relazione a conoscenze ed abilità;
- il restante gruppo della classe, che ha comunque raggiunto esiti generalmente più che sufficienti all’interno del quale si rilevano casi di pochi alunni che, pur consapevoli delle proprie carenze, hanno comunque dimostrato impegno e collaborazione.
Monticello, 15 maggio 2015
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RELAZIONE FINALE CLASSE 5^ IK a.s. 2014/2015 MATERIA : MATEMATICA INSEGNANTE : CODEGA MAURIZIA LIVELLI RAGGIUNTI Gli obiettivi proposti alla classe risultano raggiunti ad un livello , nel complesso, accettabile, fatta eccezione per alcuni alunni, che non hanno conseguito una adeguata preparazione, soprattutto nella fase applicativa e di gestione delle conoscenze acquisite. Nel corso dell’anno scolastico l’impegno degli alunni nella rielaborazione di quanto proposto in classe si è rivelato non costante e, talvolta, poco produttivo ed efficace ; tutti gli studenti hanno seguito con adeguata attenzione le spiegazioni relative ai nuovi contenuti teorici, nonché gli esempi di applicazione mostrati dal docente, ma non sempre si sono poi impegnati con continuità nel lavoro di revisione personale e nello svolgimento dei compiti assegnati per casa. Solo alcuni hanno raggiunto competenze e abilità soddisfacenti, mostrando autonomia e disinvoltura nella soluzione di esercizi e problemi. Anche i risultati ottenuti non sono uniformi: la gran parte degli studenti ha raggiunto un livello di preparazione accettabile nelle conoscenze, ma non ancora operativamente sicuro e affidabile ; alcuni studenti non hanno raggiunto la sufficienza a causa dell'incostanza e della superficialità nello studio individuale o delle difficoltà incontrate nell'applicazione; solo qualche studente dimostra di saper applicare con metodo, autonomia e buona padronanza i concetti trattati, dimostrando soddisfacenti capacità nella soluzione degli esercizi. Nell’esposizione orale gli alunni mostrano, spesso, poca scioltezza ed una certa difficoltà nell’utilizzo di un adeguato linguaggio tecnico , causata soprattutto da incertezze nell’uso della terminologia specifica della disciplina. Durante l’anno numerose ore sono andate perse, per vari motivi ; inoltre parecchie lezioni sono state dedicate ad esercitazioni alla lavagna, per recuperare le carenze applicative presenti . Ciò ha prodotto un certo rallentamento nello svolgimento del programma e per tale motivo non è stato possibile affrontare la trattazione dei temi di statistica, come inizialmente ipotizzato. METODOLOGIE In generale, le lezioni sono state di tipo “frontale”; gli argomenti in programma sono stati proposti nel modo più semplice e chiaro possibile, con frequenti esempi e sintetizzando, talvolta, mediante schemi logici. Considerata l’ampiezza e la complessità degli argomenti in programma e l’esiguo numero di ore a disposizione, non è stato possibile affrontare situazioni problematiche di ampia portata; si sono però svolti numerosi esercizi di carattere tecnico che permettessero di acquisire e consolidare metodi risolutivi, talvolta non semplici. Si è anche cercato di insistere sulla necessità di utilizzare adeguatamente il linguaggio specifico della disciplina e sull’importanza della precisione nelle definizioni e negli enunciati dei teoremi.
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VERIFICHE Sono state svolte prove scritte per verificare l’acquisizione e l’applicazione dei concetti e dei metodi ( almeno tre per quadrimestre) e verifiche orali per abituare l’alunno ad esprimere i concetti in modo corretto e articolato, utilizzando un linguaggio tecnico adeguato . Nel pentamestre sono state proposte due simulazioni di terza prova, con quesiti scritti in cui si è richiesto di applicare i concetti teorici, esposti nella prima parte della domanda, ad esercizi di tipo significativo. CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione sono stati considerati i seguenti obiettivi: 1) Conoscenza degli argomenti 2) Comprensione ed esposizione dei contenuti 3) Applicazione dei metodi appresi 4) Rielaborazione dei contenuti La scala numerica utilizzata per le valutazioni è stata quella da 1 a 10 e per quanto riguarda i criteri di corrispondenza voti-giudizi ci si è attenuti alla relativa griglia approvata in Collegio Docenti. SUSSIDI DIDATTICI E’ stato utilizzato il testo in adozione : Leonardo Sasso Nuova Matematica a colori – edizione verde – volumi 4- 5. - Petrini sia come supporto per la parte teorica , sia come fonte da cui trarre esercizi di applicazione.
COMPETENZE DI BASE
1. utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; 2. utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; 3. confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; 4. utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati; 5. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare +
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Programmazione per competenze: Obiettivi specifici per la classe quinta
Introduzione al calcolo integrale
Competenze Abilità
Conoscenze
1 2 3 3 5
- Utilizzare le strategie del
pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni
- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
- Apprendere il concetto di integrazione di una funzione
- Calcolare gli integrali indefiniti e definiti di funzioni anche non elementari Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante gli integrali immediati e le proprietà di linearità
- Calcolare un integrale con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti
- Calcolare l’integrale di funzioni razionali fratte
_ Primitive e integrale indefinito
_ Integrali immediati e integrazione per scomposizione
_ Integrazione di funzioni composte
_ Integrazione di funzioni algebriche razionali fratte
_ Metodi di integrazione per sostituzione, per parti
Calcolare gli integrali definiti - Calcolare l’area di superfici
piane, il volume di solidi di rotazione, la lunghezza di archi di curva.
- Calcolare gli integrali impropri
Usare gli integrali per calcolare lunghezze, aree e volumi
- Dalle aree al concetto di integrale definito
Le proprietà dell’integrale definito e il suo calcolo
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Equazioni differenziali del 1° ordine ed equazioni differenziali del 2° ordine a coefficienti costanti
Competenze
1 2 3 4 5
Abilità Conoscenze
- Risolvere le equazioni
differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari
Definizione e risoluzione di un’equazione differenziale Equazioni differenziali del 1°
ordine ─ equazioni differenziali del
tipo( )'y f x=
─ equazioni differenziali a
variabili separabili equazioni differenziali lineari del primo ordine
- correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento
- utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
- Risolvere le equazioni
differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti
Equazioni differenziali del 2°
ordine ─ equazioni differenziali del 2°
ordine lineari omogenee a coefficienti costanti
─ equazioni differenziali del 2° ordine lineari non omogenee a coefficienti costanti
─ termine noto polinomiale ─ termine noto esponenziale
termine noto sinusoidale
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CALCOLO COMBINATORIO E CALCOLO DELLE PROBABILITA’
Competenze
Abilità
Conoscenze
1 2 3 3 5
1. Individuare il modello adeguato a risolvere un problema di conteggio
1. Utilizzare modelli
probabilistici per risolvere problemi ed effettuare scelte consapevoli
2. Saper calcolare permutazioni, disposizioni e combinazioni,semplici o con ripetizioni.
3. Calcolare la probabilità di un evento secondo la definizione classica, anche utilizzando le regole del calcolo combinatorio
4. Calcolare la probabilità dell’evento contrario e dell’evento unione e dell’intersezione di due eventi dati
5. Stabilire se due eventi sono incompatibili o indipendenti
6. Utilizzare il teorema delle probabilità composte, il teorema della probabilità totale e il teorema di Bayes.
Calcolo combinatorio
1. Introduzione al calcolo combinatorio
2. Disposizioni , permutazioni, combinazioni
3. Il teorema del binomio di Newton
Probabilità
1. Definizione di probabilità 2. Valutazione della
probabilità secondo la definizione classica
3. I teoremi sulla probabilità dell’evento contrario, dell’unione e dell’intersezione di eventi
4. Probabilità composta e condizionata
5. Teorema della probabilità totale e di Bayes
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GEOMETRIA
Competenze
Abilità
Conoscenze
1 2 3 3 5
- Confrontare ed analizzare
figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
- Risolvere problemi
riguardanti il calcolo di aree di superfici e di volumi dei principali solidi.
- Introduzione alla misura di superfici e di volumi nello spazio
- Misura della superficie e del volume di parallelepipedi e prismi
- Misura della superficie e del volume di una piramide e di un tronco di piramide
- Misura della superficie e del volume di un cilindro, di un cono e di un tronco di cono
- Misura della superficie e del volume di una sfera e delle parti della sfera.
Monticello, 15 Maggio 2015 L’ Insegnante Maurizia Codega
96
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “A. Greppi”
Via dei Mille 27 – 23876 Monticello B.za (LC) –
Tel. 0399205108 0399205701
Fax. (039) 9206861 Codice Fiscale 94003140137
www.issgreppi.it e-mail [email protected]
RELAZIONE E PROGRAMMA DI ITALIANO E STORIA
INDIRIZZO INFORMATICO-TELECOMUNICAZIONI E CHIMICO A. S. 2014/2015 CLASSE 5° IK
Relazione
Obiettivi specifici di apprendimento per Italiano.
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
- Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
Conoscenze, abilità e competenze del quinto anno di Italiano
Conoscenze
Lingua
• Processo storico e tendenze evolutive della lingua italiana dall’Unità nazionale ad oggi.
• Caratteristiche dei linguaggi specialistici e del lessico tecnico-scientifico.
• Strumenti e metodi di documentazione per approfondimenti letterari e tecnici.
• Tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta.
Letteratura
• Elementi e principali movimenti culturali della tradizione letteraria dall’Unità d’Italia ad oggi con riferimenti alle letterature di altri paesi.
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• Autori e testi significativi della tradizione culturale italiana e di altri popoli.
• Modalità di integrazione delle diverse forme di espressione artistica e letteraria. Metodi e strumenti per l’analisi e l’interpretazione dei testi letterari.
Abilità
Lingua
• Identificare momenti e fasi evolutive della lingua italiana con particolare riferimento al Novecento.
• Individuare aspetti linguistici, stilistici e culturali dei / nei testi letterari più rappresentativi.
• Individuare le correlazioni tra le innovazioni scientifiche e tecnologiche e le trasformazioni linguistiche.
• Produrre relazioni, sintesi, commenti ed altre tipologie di testi con linguaggio specifico.
Letteratura
• Contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità d’Italia ad oggi in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento.
• Identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori della letteratura italiana e di altre letterature.
• Cogliere, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi.
• Collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari.
• Interpretare testi letterari con opportuni metodi e strumenti d’analisi al fine di formulare un motivato giudizio critico.
Competenze
• Seguire lo sviluppo della storia della letteratura attraverso l’incontro con i suoi testi più significativi.
• Saper “ragionare” intorno a un testo, a un autore, a un’opera, a un tema, a un genere letterario.
• Percepire l’evoluzione nel tempo del pensiero, delle idee, delle forme espressive, dell’immaginario.
• Approfondire l’organizzazione dell’espressione scritta e orale e affinare le capacità di esprimere il proprio pensiero con proprietà, coerenza e gusto personale.
• Favorire la formazione di un lettore competente e abituale.
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• Fare del testo un’occasione di arricchimento, di confronto tra passato e presente, di riflessione su propri e altrui sistemi di valori e priorità.
• Promuovere il superamento di ogni centrismo e favorire l’apertura verso gli altri e il mondo.
Obiettivi specifici di apprendimento per Storia.
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
Conoscenze, abilità e competenze del quinto anno di Storia.
Conoscenze
• Principali persistenze e processi di trasformazione tra la fine del secolo XIX e il secolo XXI, in Italia, in Europa e nel mondo.
• Aspetti caratterizzanti la storia del Novecento ed il mondo attuale (quali in particolare: industrializzazione e società post-industriale; limiti dello sviluppo; violazioni e conquiste dei diritti fondamentali; nuovi soggetti e movimenti; Stato sociale e sua crisi; globalizzazione).
• Modelli culturali a confronto: conflitti, scambi e dialogo interculturale.
• Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo impatto su modelli e mezzi di comunicazione, condizioni socioeconomiche e assetti politico-istituzionali.
• Problematiche sociali ed etiche caratterizzanti l’evoluzione dei settori produttivi e del mondo del lavoro.
• Radici storiche della Costituzione italiana.
Abilità
• Riconoscere nella storia del Novecento e nel mondo attuale le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità.
• Analizzare problematiche significative del periodo considerato.
• Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali.
• Effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali in un’ottica interculturale.
• Riconoscere le relazioni fra evoluzione scientifica e tecnologica e contesti ambientali, demografici, socioeconomici, politici e culturali.
• Individuare i rapporti fra cultura umanistica e scientifico-tecnologica.
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• Applicare categorie, strumenti e metodi delle scienze storico-sociali per comprendere mutamenti socio-economici, aspetti demografici e processi di trasformazione.
• Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per ricerche su specifiche tematiche, anche pluri/interdisciplinari.
• Interpretare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico.
• Analizzare le radici storiche e l’evoluzione delle istituzioni internazionali, europee e nazionali.
Competenze
• Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel quadro della storia globale del mondo.
• Usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina.
• Conoscere i concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale.
• Periodizzare, collocare nello spazio e comparare i diversi fenomeni storici, locali, regionali, continentali e planetari.
• Cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversità- discontinuità fra civiltà diverse.
• Leggere e utilizzare efficacemente gli strumenti fondamentali del lavoro storico.
• Valutare diversi tipi di fonti, leggere documenti storici e confrontare diverse tesi interpretative.
• Rielaborare ed esporre i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni.
Risultati del quinto anno conseguiti:
Seppur a livello differenziato si possono ritenere conseguite le seguenti abilità:
- Competenza nel comporre un testo in maniera semplice ma corretta, pertinente e con un lessico adeguato. In qualche caso i testi si presentano anche con un lessico specifico, con un’analisi approfondita e con una rielaborazione personale convincente.
- Competenza nel leggere e svolgere l’analisi contenutistica di un testo in versi o in prosa o di un documento storico, e di collocarlo, con opportuni collegamenti, all’interno del periodo letterario o storico al quale appartiene. Quegli studenti che hanno conseguito risultati più solidi sanno anche analizzare con una discreta proprietà gli aspetti più propriamente tecnici e stilistici delle discipline.
- Competenza nel collocare e contestualizzare adeguatamente i vari autori e/o correnti e movimenti letterari e storici affrontati durante questo ultimo anno di scuola all’interno del clima culturale del periodo, sapendo operare collegamenti pertinenti e motivati.
- Competenza nel rapportarsi a quanto letto fornendo una personale, e in qualche raro caso anche critica, interpretazione dei testi loro sottoposti.
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Metodologie:
Nell’affrontare la materia ho cercato di alternare la lezione frontale a quella partecipata.
Particolare rilievo è stato dato alla lettura e all’analisi in classe dei testi indicati nel programma.
Strumenti:
Per Italiano: Luperini, Cataldi, Marchiani, Marches, “La letteratura come dialogo”, vol.3° e 3b, Palumbo editore.
Fotocopie e testi online.
Per Storia: Giardina, Sabbatucci, Vidotto, “Il mosaico e gli specchi”, Vol.5, Laterza.
Modalità di verifica:
Le verifiche orali sono state impostate secondo le indicazioni del criterio letterario ermeneutico, a cui mi sono sempre attenuto e a cui anche i testi in adozione si rifanno. Tale criterio intende centrale nello svolgimento del programma, soprattutto di Italiano, il momento della lettura. Ciò significa che due sono gli attori del percorso interpretativo: il testo, che viene letto, da cui sono sempre partito per iniziare le interrogazioni, e lo studente, colui che legge, che partendo dal testo, non deve limitarsi alla sola, spesso sterile, analisi del testo, ma deve vedere il testo come il punto di partenza su cui dimostrare la propria conoscenza e comprensione, per poi provare ad effettuare una propria interpretazione, obiettivo centrale della classe quinta. Pertanto, dopo una lettura del testo e l'individuazione delle sue caratteristiche essenziali di forma e contenuto, le domande sono andate a verificare la capacità di contestualizzazione del testo stesso con altre opere dello stesso autore o di altri autori o a cogliere i collegamenti tra il testo, l'autore e il periodo storico o il confronto con autori e periodi anche non vicini, ma che potevano avere un collegamento tematico o di altro tipo. Ho pertanto cercato di abituare i miei studenti ad un approccio alla letteratura e alla storia che non fosse di stampo strettamente storicistico, né che si limitasse alla pura analisi testuale; ho cercato di far emergere le relazioni personali e, in qualche caso, critiche che un testo offre allo studente, cercando così di rendere la storia e la letteratura degli strumenti ermeneutici per conoscere, comprendere e interpretare anche la realtà che lo circonda.
Sono state effettuate per tutti quattro prove scritte e orali a quadrimestre per Italiano e due prove orali per Storia. Per qualche studente anche di più. Per quanto riguarda le prove scritte è allegata al Documento del 15 maggio la simulazione della prima prova dell'Esame di Stato. Di questo genere sono state anche le altre.
Criteri di valutazione:
Si allega copia della griglia di valutazione in decimi che ho adottato durante tutto il corso dell’anno scolastico e la relativa trasposizione in quindicesimi. Per la studentessa Ndao Daba, non di madrelingua italiana, la griglia è stata applicata in maniera più flessibile rispetto al resto della classe.
Bilancio finale relativo all’intera classe:
La classe 5IK si presenta composta da 25 studenti, 16 Informatici e 9 Chimici, da me seguiti nell'intero triennio.
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Circa un quinto degli alunni ha raggiunto in maniera organica le competenze fissate. Per questi lo scritto appare pertinente, approfondito ed esposto correttamente e con un lessico ricco e adeguato; anche l’orale si presenta molto positivo, e la rielaborazione personale e critica sono a livelli decisamente buoni e in qualche raro caso anche più che buoni. Attenti alle sollecitazioni loro rivolte, questi studenti sono sempre apparsi interessati.
Tre quinti della classe comunque ha globalmente raggiunto risultati soddisfacenti: per questi alunni l’organicità del periodare, la ricchezza e la proprietà lessicale e la capacità rielaborativa dei contenuti appresi ha avuto una positiva evoluzione sia nella produzione scritta, sia in quella orale, anche se permangono qua e là incertezze e difficoltà. Pertanto le competenze fissate ad inizio anno scolastico sono state sostanzialmente conseguite in maniera discreta, seppure a livelli differenziati.
La fascia restante della classe presenta una preparazione nel complesso accettabile, seppur non sempre pienamente soddisfacente, ed evidenzia, sia a causa di difficoltà legate alle discipline, sia per via di un impegno non adeguato e poco produttivo, una situazione ancora incerta per quanto riguarda la correttezza e la padronanza dello strumento linguistico e la capacità di esposizione dei contenuti appresi.
Motivazioni dei percorsi didattici e contenuti:
La mia scelta per Italiano è stata quella di seguire un percorso a metà tra lo storicistico e il modulare, che tuttavia non ha mancato, laddove se ne è riscontrata l’esigenza sia da parte mia sia degli alunni, di perlustrare altre vie. Ne sono un esempio le parti Tredicesima e Quattordicesima di Italiano che, seppur ad oggi non ancora concluse e lungi dal presentare in maniera esaustiva lo svolgimento del romanzo italiano del secondo Novecento, ha visto la focalizzazione
dell’analisi principalmente su due autori, Gadda e Calvino, da me ritenuti significativi ed emblematici dello svolgimento della nostra più recente storia narrativa. E’ stata posta come centrale la lettura e l’analisi dei testi. A questa ho sempre fatto seguire la fase interpretativa sia dei testi letterari e sia dei documenti storici.
Per storia, ho concentrato l'ultima parte del programma in modo da privilegiare la conoscenza e l’analisi delle condizioni storico – sociali che hanno portato all’attuale Stato italiano. La motivazione di questa scelta è stata quella di fornire agli studenti alcuni strumenti utili per essere in grado di saper leggere meglio la realtà, perlomeno nazionale, nella quale si trovano a vivere, scelta operata in sintonia con quanto scritto nel nostro POF.
Programmi
Italiano
PARTE UNDICESIMA
Dal liberalismo all’imperialismo. Naturalismo e Simbolismo (1861-1903)
• La situazione economica e politica, l’organizzazione della cultura e l’immaginario
o Charles Baudelaire: Perdita d’aureola
• I movimenti letterari e le poetiche
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o Emile Zola: Il romanziere come osservatore e sperimentatore impersonale da Romanzo
sperimentale
o Arthur Rimbaud: Lettera del veggente
o Gabriele d’Annunzio: Il verso è tutto da Il piacere
• Il romanzo e la novella
o Gustave Flaubert: I comizi agricoli da Madame Bovary
o Emile Zola: L’inizio dell’ammazzatoio da L’ammazzatoio
o Joseph Conrad: “Il fosco girone di un inferno” da Cuore di tenebra
o Lev Tolstoj: La morte di Anna Karenina da Anna Karenina
o Fedor Dostoevskij: La confessione di Raskolnikov da Delitto e castigo
o Federico De Roberto: “No, la nostra razza non è degenerata: è sempre la stessa” da I vicerè
• Verga e la fiumana del progresso
o Luigi Pirandello: Uno “stile di parole” e uno “stile di cose”
o Giovanni Verga: Lettera a Salvatore Paolo Verdure sul ciclo della “Marea”
Dedicatoria a Salvatore Farina
Rosso Malpelo
La lupa (on line)
La roba
Parti de La giornata di Gesualdo da Mastro Don Gesualdo
Parti de La morte di Gesualdo da Mastro Don Gesualdo
• I Malavoglia
o Giovanni Verga: Lettura estiva integrale de I Malavoglia
Analisi in classe dei seguenti brani:
La prefazione ai Malavoglia
“Un lavoro di ricostruzione intellettuale” da Lettera a Capuana
Mena, compare Alfio e le stelle che “ammiccavano più forte”
103
L’inizio dei Malavoglia
La tempesta sui tetti del paese
Un esempio di straniamento: la “superbia” dei Malavoglia
L’addio di ‘Ntoni
• La poesia
o Paul Verlaine: Arte poetica
o Arthur Rimbaud: Vocali
o Emily Dickinson: Morendo, udivo ronzare una mosca
• I fiori del male di Charles Baudelaire
o Charles Baudelaire: L’albatro
Corrispondenze
A una passante
• Carducci, il professor poeta
o Giosuè Carducci: La conclusione dell’Inno a Satana
Nella piazza di San Petronio
Nevicata
• Pascoli, la poesia del fanciullino
o Giovanni Pascoli: Il Fanciullino
Il gelsomino notturno da Canti di Castelvecchio
da Italy
Digitale purpurea da Poemetti
• Myricae
o Giovanni Pascoli: Temporale
Novembre
Lavandare
X Agosto
L’assiuolo
104
Il lampo
• D’Annunzio, il superuomo nella società di massa
o Gabriele d’Annunzio: Qui giacciono i miei cani
Visita al corpo di Giuseppe Miraglia da Notturno
Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli da Il Piacere
• Alcyone
o Gabriele d’Annunzio: Le stirpi canore
Nella belletta
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
I pastori
PARTE DODICESIMA
L’età dell’imperialismo: le avanguardie (1903-1925)
• La seconda rivoluzione industriale, la Grande Guerra e il dopoguerra: società cultura, immaginario
o Franz Kafka: Lettera al padre
• I movimenti letterari, le poetiche, le riviste
o Filippo Tommaso Marinetti: Il primo manifesto del Futurismo
- Il romanzo, la novella e la prosa
o Franz Kafka: Il risveglio di Gregor da La Metamorfosi
La morte di Gregor da La Metamorfosi
o James Joyce: Il monologo della signora Bloom da Ulisse
o Virginia Woolf: Il calzerotto marrone da Gita al faro
o Marcel Proust: La madeleine da Dalla parte di Swann in Alla ricerca del tempo
perduto
- Pirandello: i personaggi e le maschere
o Luigi Pirandello: La “forma” e la “vita” da L’Umorismo
105
La vecchia imbellettata da L’Umorismo
L’ “uomo del violino” da Quaderni di Serafino Gubbio, operatore
Il “silenzio di cosa” da Quaderni di Serafino Gubbio, operatore
Serafino Gubbio, le macchine e la modernità da Quaderni di Serafino Gubbio, operatore
Il furto da Uno, nessuno e centomila
La vita non conclude da Uno, nessuno e centomila
Il treno ha fischiato da Novelle per un anno
C’è qualcuno che ride da Novelle per un anno
Io sono colei che mi si crede da Così è (se vi pare)
La vita, la maschera, la pazzia da Enrico IV
L’irruzione dei personaggi sul palcoscenico da Sei personaggi in cerca d’autore
• Il fu Mattia Pascal
o Luigi Pirandello: Lettura estiva integrale de Il fu Mattia Pascal
Analisi in classe dei seguenti brani:
Adriano Meis e la sua ombra
L’ultima pagina del romanzo: Pascal porta i fiori alla propria tomba
La “lanterninosofia”
“Maledetto sia Copernico”
Lo strappo nel cielo di carta
Un esempio di straniamento: la “superbia” dei Malavoglia
• Svevo, il narratore della coscienza
o Italo Svevo: Macario e Alfonso: le ali di gabbiano e il cervello dell’intellettuale da Una
Vita
Inettitudine e “senilità” da Senilità
L’ultimo appuntamento con Angiolina da Senilità
• La coscienza di Zeno
106
o Italo Svevo: Lettura estiva integrale de La coscienza di Zeno
Analisi in classe dei seguenti brani:
La prefazione del dottor S.
Lo schiaffo del padre
La proposta di matrimonio
La vita è una malattia
La salute di Augusta
• Tozzi, raccontare gli inetti
o Federigo Tozzi: La prova del cavallo da Con gli occhi chiusi
La capanna
Come leggo io
- La poesia
o Sergio Corazzini: Desolazione del povero poeta sentimentale
o Guido Gozzano: La signorina Felicita ovvero la felicità (sesta parte)
o Aldo Palazzeschi: Chi sono?
Lasciatemi divertire
o Camillo Sbarbaro: Taci, anima stanca di godere
o Clemente Rebora: Voce di vedetta morta
o Dino Campana: L’invetriata
PARTE TREDICESIMA
Il fascismo, la guerra e la ricostruzione: dall’Ermetismo al Neorealismo (1925-1956)
- Le riviste, i movimenti letterari, le poetiche
o Elio Vittorini: La risposta di Vittorini a Togliatti: il rifiuto di “suonare il piffero per la
rivoluzione” da Lettera a Togliatti, in Il Politecnico
o Italo Calvino: Il Neorealismo nel ricordo di Italo Calvino da Prefazione a Il sentiero
dei nidi di ragno
107
- La poesia: tra Simbolismo e Antinovecentismo
o Giuseppe Ungaretti: Non gridate più da Il dolore
o Salvatore Quasimodo: Ride la gazza, nera sugli aranci da Nuove poesie
Ed è subito sera da Ed è subito sera
Alle fronde dei salici da Giorno dopo giorno
- L’Allegria di Ungaretti
o Giuseppe Ungaretti: San Martino del Carso
Mattina
Soldati
In memoria
I fiumi
Veglia
- Il Canzoniere di Saba
o Umberto Saba: A mia moglie
Città vecchia
Mio padre è stato per me l’assassino
Tre poesie alla mia balia (on line)
Eros
Preghiera alla madre
Teatro degli Artigianelli
Amai
- Montale e il male di vivere
o Eugenio Montale: I limoni da Ossi di seppia
Meriggiare pallido e assorto da Ossi di seppia
Spesso il mal di vivere ho incontrato da Ossi di seppia
Non chiederci la parola da Ossi di seppia
La casa dei doganieri da Le occasioni
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Nuove stanze da Le occasioni
Ho sceso dandoti il braccio da Satura
L’alluvione ha sommerso il pack dei mobili da Satura
Spenta l’identità da Quaderno di quattro anni
E’ ancora possibile la poesia?
- La bufera e altro di Montale
o Eugenio Montale: A mia madre
La primavera hitleriana
L’anguilla
Anniversario
Il sogno del prigioniero
- Gadda e la sperimentazione linguistica
o Carlo Emilio Gadda: Il sogno di Gonzalo da La cognizione del dolore
Manichini ossibuchivori da L’Adalgisa
o Lettura estiva integrale de Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
Analisi in classe del brano:
Il commissario Ingravallo
PARTE QUATTORDICESIMA
Il tardo capitalismo: sperimentalismo, nuove avanguardie, Postmoderno (dal 1956 ai giorni nostri)
- La contemporaneità: il passaggio dal Moderno al Postmoderno
o Pier Paolo Paolini: La scomparsa delle lucciole, la società dei consumi e la “mutazione”
degli italiani da Scritti corsari
o Italo Calvino: La sfida al labirinto
- La poesia
o Edoardo Sanguineti: questo è il gatto con gli stivali da Purgatorio de l’Inferno
- Calvino e la sfida al labirinto
Italo Calvino: L’elogio della leggerezza da Lezioni americane
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Pin si smarrisce da Il sentiero dei nidi di ragno
Cosimo sugli alberi da Il barone rampante
Il padre che schiaccia le mandorle da La giornata di uno scrutatore
Tutto in un punto da Le cosmicomiche
La contemplazione delle stelle da Palomar
L’analisi dei 20 canti previsti della Divina Commedia di Dante è stata svolta nel corso delle classi terza e quarta. L’analisi del pensiero e dell’opera di Leopardi è stato effettuato nel corso della classe quarta (vedi programmi anni precedenti).
Storia
- Unità 1: L'alba del Novecento
Verso la società di massa
L’Europa e il mondo alla vigilia della guerra
L’Italia giolittiana
- Unità 2: Guerra e rivoluzioni
La Prima guerra mondiale
La Rivoluzione russa
Il dopoguerra in Europa e in Italia
- Unità 3: Totalitarismi e stermini di massa
La grande depressione
Democrazie e totalitarismi
L’Italia fascista
Il tramonto degli imperi coloniali
La Seconda guerra mondiale
- Unità 4: Il mondo diviso
Guerra fredda e ricostruzioni
La decolonizzazione
Il confronto Est-Ovest (sino a La crisi economica degli anni ’70 incluso)
110
L’Italia repubblicana
- Unità 5: Sviluppo, crisi, trasformazione
La civiltà del benessere
Monticello, 15 maggio 2015 Il docente: prof. Ivano Mario Sala
111
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “A. Greppi” Via dei Mille 27 – 23876 Monticello B.za (LC) –
Tel. 0399205108 0399205701
Fax. (039) 9206861 Codice Fiscale 94003140137
www.issgreppi.it e-mail [email protected]
a.s. 2014/2015 classi quinte 06.02 2015
SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO
PROVA DI ITALIANO
(Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.)
• TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Stabat nuda Aestas di Gabriele D’Annunzio
Primamente intravidi il suo piè stretto
scorrer su per gli aghi arsi dei pini
ove estuava* l’aere con grande estuava: ardeva (dal latino aestuare = ardere, ribollire)
tremito, quasi bianca e vampa effusa.* effusa: come una fiamma che si spanda (effusa)
Le cicale si tacquero. Più rochi
si fecero i ruscelli. Copiosa
la resina gemette giù pe’ fusti.
Riconobbi il colubro* dal sentore. colubro: biscia (colubro, latinismo)
Nel bosco degli ulivi la raggiunsi.
Scorsi l’ombre cerulee dei rami
su la schiena falcata, e i capei fulvi
nell’argento palladio trasvolare* nell'...trasvolare: ondeggiare al vento in mezzo alle
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senza suono. Più lungi, nella stoppia, argentee piante di ulivo, sacro a Pallade
l’allodola balzò dal solco raso,* dal solco raso: dal campo appena mietuto
la chiamò, la chiamò per nome in cielo.
Allora anch’io per nome la chiamai.
Tra i leandri* la vidi che si volse. leandri: oleandri
Come in bronzea messe nel falasco* falasco: erba palustre di colore simile al bronzo
entrò, che richiudeasi strepitoso.* richiudeasi...: si richiude con strepito dopo il passaggio Più lungi, verso il lido, tra la paglia (della dea)
marina il piede le si torse in fallo.* paglia...fallo: il piede le si è stortato impigliato nelle alghe Distesa cadde tra le sabbie e l’acque.
Il ponente schiumò ne’ suoi capegli*. il ponente...capegli: la brezza che spira da ponente Immensa apparve, immensa nudità. solleva le onde e la loro schiuma che
si mescola ai capelli.
Nota metrica: strofe di endecasillabi ciascuna con assonanze irregolari. Il titolo è tratto da Ovidio, Metamorfosi, II, 28: “Stabat nuda Aestas et spicca serta gerebat”: “Nuda l’Estate stava e portava ghirlande di spighe”.
SIGNIFICATO COMPLESSIVO
1) Riassumi in non più di 20 righe di metà foglio protocollo il significato della lirica proposta.
ANALISI DEL TESTO
2) Individua gli enjambement, le metafore e soprattutto le strutture foniche presenti nella poesia (allitterazioni, assonanze, consonanze, rime). Inserisci la tua analisi all’interno della poetica dannunziana.
3) Rifletti sull’uso che D’Annunzio fa del lessico (estuava, vampa effusa, colubro, fulvi, palladio, bronzea, falasco, schiumò). Quale aspetto della poetica di d’Annunzio sta alla base di questa scelta lessicale?
4) Individua e spiega, nella poesia proposta, i concetti di panismo e sensualismo dannunziano. E’ anche possibile ritrovare elementi superomistici? Come? Dove? Perché?
INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTO
(scegli una delle proposte qui sotto riportate e approfondiscila dettagliatamente)
5a) Confronta questa poesia con le altre che, in classe o per conto tuo, hai letto di d'Annunzio. Rappresenta così il
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percorso poetico e letterario dello scrittore abruzzese.
5b) Sia d'Annunzio sia Pascoli sono gli interpreti in Italia del Simbolismo/Decadentismo. Analizza il modo in cui
ciascuno dei due autori vi aderisce.
5c) Il tema della percezione e dello scorrere del tempo ha attraversato tutto il Novecento italiano ed europeo non
solo a livello letterario, ma anche filosofico e scientifico. Servendoti sia delle conoscenze acquisite a scuola, sia
di letture e interessi tuoi personali, illustra le diverse rappresentazioni e l'evoluzione che il concetto di tempo ha
subito nel secolo scorso.
5d) La poesia proposta è stata probabilmente scritta tra il settembre e l'ottobre 1903. Ricostruisci il contesta storico
italiano del primo decennio nel Novecento.
• TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’articolo di giornale, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
DOCUMENTI
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e P. PICASSO, Gli amanti, 1923
Andromaca, 1917
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era
anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine,
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scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati,
potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio,
senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta
Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà
dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli
facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe
alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece
pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come
la Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure
dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol
passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e
mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la
strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e
trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
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Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta.
Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo
dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella
memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata
inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare
di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non
ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né
la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la
pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio
sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo,
guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché
l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUMENTI «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
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«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»
Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776 «La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008) «Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?»
Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003 «Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo aeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova
dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di
guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita
umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania
a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e
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dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre
fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini
e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté
sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra
videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all‟altro dell’Europa, parve a molti che la
Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il
vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi
avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro
nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da
esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento
giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori
organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo
modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero,
non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale
la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non
vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza
era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital
di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei
consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino
ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della
società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo
grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo
contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione
soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione
mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore
inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina
infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi
non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della “creatività” della vita è cosa vecchia almeno quanto
Marx, credere nella violenza come forza vitale ‟ cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
“Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i
Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza
è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La
dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non
violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma
opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al
singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e
porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non
violenza perchè è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio
potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i
reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi
confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrò mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia
strada.”
118
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia
del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l‟urgenza appassionata dell’adesso.
Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del
gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e
desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione
dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo ‟ il tempo di rendere vera la giustizia
per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America nè riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i
loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando
non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida
soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di
azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento.
Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la
nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla
forza fisica con la forza dell‟anima.‟
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4 AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La scienza tra desiderio di conoscenza, volontà di dominio e ricerca del progresso.
DOCUMENTI «L’uomo ha sempre cercato di dominare la natura; gradualmente ha provato a comprenderla. Molto tempo dopo egli imparò a combinare i due desideri; fu allora che la scienza moderna prese forma. Ma lo sviluppo della scienza moderna poggia sulla curiosità e l’interesse di molti secoli nei quali le tecniche per esplorare la natura furono sviluppate lentamente, e la conoscenza di essa lentamente accumulata. Le radici della scienza moderna affondarono nel passato e non vi è un istante di cui potremmo dire: “Ecco, qui realmente comincia la scienza”. A ogni stadio di sviluppo vi sono sia residui del passato che anticipazioni del futuro. E così che la storia della scienza moderna comincia veramente all’inizio della storia, sebbene i suoi primi inizi siano in realtà timidi.» A.R.HALL, M.B. HALL, Storia della scienza, Bologna 1991 «A partire da questo atteggiamento, si possono anche comprendere senza difficoltà i motivi che, per ogni scienziato, determinano la direzione della sua ricerca. Abitualmente essa si basa su una qualche idea teorica, su ipotesi relative all’interpretazione dei fenomeni conosciuti, sulla speranza di trovarne di nuovi. Ma quali idee vengono accettate? La storia insegna che di solito le idee vengono accettate non per la loro mancanza di contraddizioni o per la loro chiarezza, ma perché si spera di poter partecipare alla loro elaborazione e verifica. Sono il desiderio e la speranza di vedere i risultati del nostro lavoro a farci trovare la strada nell’attività scientifica. Questo desiderio è più forte del nostro giudizio razionale sui vantaggi di teorie diverse.» W. HEISENBERG, La tradizione nella scienza, Milano 1982 «La teoria della selezione soddisfaceva completamente alle strettissime esigenze di Darwin: era una teoria prettamente scientifica, che introduceva nel ragionamento soltanto fenomeni naturali osservabili e, fino a un certo punto, misurabili, escludendo ogni intervento di “forze” o “volontà” e “impulsi” — non altro che pseudospiegazioni — ed evitando la troppo semplicistica idea dell’azione diretta dell’ambiente. Su questa base Darwin si mise a lavorare con costanza, con minuziosa pazienza, raccogliendo un’innumerevole serie di dati e di osservazioni sue proprie e ricavate dalla lettura e dalla corrispondenza con molti naturalisti e allevatori di animali e piante». G. MONTALENTI, Introduzione a CH. DARWIN, L ‘origine della specie, Milano 1984 «Si può osservare che mentre la fede non mette in dubbio i propri contenuti, la scienza invece li assume ipoteticamente, disposta ad abbandonarli se l’esperienza li dovesse smentire o se dovesse apparire un’ipotesi maggiormente esplicativa. Certamente, la scienza elabora ipotesi. Ma ciò non esclude che essa si regga sulla fede nella propria esistenza. Anche se la scienza non crede che esista un nesso necessario fra il proprio apparato concettuale e la potenza sul mondo, essa però crede, cioè ha fede che la sua forma attuale di razionalità consenta un dominio del mondo più efficace di quello realizzabile
119
mediante un qualsiasi altro apparato concettuale. Cioè anche la scienza ha fede nell’esistenza di un mondo da dominare e nella propria capacità di dominarlo». E. SEVERINO, La tendenza fondamentale del nostro tempo, Milano 1988 «In questa cornice religiosa fa la sua comparsa l’idea di progresso che la scienza non tarderà ad assumere come direttiva e senso della propria ricerca. A questa idea è da ricondurre sia la critica baconiana alla filosofia antica, in quanto contemplazione sterile e infeconda, incapace di elevarsi a quell’operativismo attivo che, migliorando le condizioni di vita, consente un effettivo progresso all’umanità, sia il primato dell’induzione che in Bacone non è solo il primato di un metodo rispetto a un altro, ma di una mentalità, la mentalità che, alla contemplazione della verità, preferisce la scoperta di nuove verità che non si ottengono dai sillogismi della propria mente (deduzione), ma dalla ricerca paziente nel libro della natura (induzione).» U. GALIMBERTI, Psiche e techne, Milano 2005 «Oggi la passione che guida le scienze è più viva che mai, ma il suo significato sta cambiando. Le “leggi” della natura, come orami siamo in grado di decifrarle, sono le leggi di un universo aperto. Esse concernono le probabilità di un’evoluzione in un futuro che tuttavia non determinano. Non negano l’avventura umana, di cui costituiscono una delle più alte realizzazioni, ma al contrario, affermano il carattere irriducibile di ciò senza cui questa avventura resterebbe priva di significato. Esse costituiscono un passaggio stretto tra due forme di alienazione: la sottomissione a leggi che riducono l’invenzione a un’apparenza e la rassegnazione al gioco arbitrario di avvenimenti aleatori, inintelligibili. E questo momento privilegiato, questo punto di biforcazione che è al centro della Nuova alleanza, e che l’evoluzione della fisica ha successivamente confermato.» I. PRIGOGINE - I. STENGER, La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza, Torino 1993
• TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il periodo storico che va dal 1918 al 1922 vede notevoli cambiamenti nella situazione politica italiana. Assieme alla crisi del liberalismo si assiste non solo alla formazione e al consolidamento dei partiti di massa (comunisti e cattolici), ma anche al nascere di nuovi raggruppamenti che, facendo leva sul diffuso sentimento di insoddisfazione nei confronti dell’esito della guerra, cambieranno radicalmente il quadro politico-istituzionale dell’Italia. Il più importante è sicuramente il movimento fascista.
Illustra e analizza l’affermazione proposta.
• TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», “quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.
A venticinque anni dalla caduta del muro di Berlino, rifletti sul valore simbolico di quell’evento ed esprimi la tua opinione sul significato di “libertà” e di “democrazia”.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
120
Istituto certificato UNI EN ISO 9001:2008
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Certificato No. 07288 A
“Alessandro Greppi”
Via dei Mille, 27 – 23876 Monticello B.za (LC)
www.issgreppi.gov.it
Simulazione Seconda Prova Scritta Esame di Stato Istituto Tecnico Industriale
Indirizzo: CHIMICA E MATERIALI
Tema di: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI
Il candidato esegua il disegno dello schema descritto nel primo esercizio e a sua scelta risponda a due
degli altri tre quesiti proposti.
1)
Una soluzione, proveniente da un precedente processo, necessita di una concentrazione prima di
essere avviata all’impianto per la cristallizzazione del soluto. L’evaporazione del solvente è realizzata in
un impianto di evaporazione a singolo effetto a compressione meccanica del vapore.
La soluzione diluita proviene dalla precedente lavorazione a temperatura ambiente e, previo
opportuno preriscaldamento sino ad una temperatura prossima a quella di ebollizione, viene inviata ad
un evaporatore a cesto.
Dal fondo dell’evaporatore viene estratta la soluzione concentrata da inviare alla cristallizzazione.
Dalla testa dell’evaporatore esce il vapore che viene compresso.
Prima di essere introdotto nel fascio tubiero il vapore viene desurriscaldato tramite mescolamento con
acqua in un miscelatore.
In base alle informazioni date e seguendo per quanto possibile le norme UNICHIM, disegnare lo
schema di processo dell’impianto descritto, prevedendo i recuperi termici opportuni, inserendo le
121
apparecchiature accessorie ritenute necessarie (compressori, pompe, scambiatori, serbatoi, ecc…) e le
regolazioni automatiche principali.
Inserire la legenda nel disegno.
2)
Si faccia riferimento all’impianto dell’esercizio precedente.
La soluzione bolle nell’evaporatore alla temperatura Te=102° generando un vapore con entalpia
Hv=2680kJ/kg.
Nel compressore il vapore viene compresso adiabaticamente alla pressione Pc = 1,836 corrispondente
a Tc=150°C e Hc=2796 KJ/kg.
Nel miscelatore viene immessa acqua con Tw=40°C e Hw= 167 kJ7kg, in modo da ottenere,
evaporando e mescolandosi al vapore proveniente dal compressore, all’uscita del miscelatore un
vapore saturo secco con Tf=116° e Hf=2700 kJ/kg. Tale vapore condensando libera =2210 kJ/kg.
Sapendo che l’alimentazione F ha una portata di 700 kg/h ed il vapore uscente dalla testa
dell’evaporatore ha una portata V=204 kg/h, il candidato calcoli:
a. La potenza teorica del compressore
b. La portata dell’acqua per il desurriscaldamento
c. La portata del vapore nel fascio tubiero
d. La superficie dello scambiatore supponendo U = 1,395 kW/(m2 °C)
Si considerino nulle le perdite di calore dell’impianto.
3)
I catalizzatori rivestono un’importanza cruciale in numerosi processi della chimica industriale.
In alcuni processi è determinante la loro selettività: pur partendo dalle stesse materie prime il processo
termico e il processo catalitico portano a prodotti nettamente differenti.
Il candidato descriva i principi della catalisi e illustri un processo a sua scelta in cui l’azione del
catalizzatore sia essenziale per la sua selettività, soffermandosi in modo particolare sull’azione de
catalizzatore stesso.
4)
I processi biotecnologici permettono di ottenere prodotti di particolare utilità in vari campi.
Sulla base di quanto affrontato nel corso di studi, il candidato descriva le caratteristiche dei processi
biotecnologici soffermandosi in particolar modo sulla preparazione delle materie prime e dell’inoculo,
sulle caratteristiche del fermentatore e sui processi di separazione dei prodotti.
------- - Durata massima della prova: 6 ore
- Durante lo svolgimento della prova è consentito soltanto l’uso di:
o Manuali relativi alle simbologie UNICHIM
o Tabelle con dati numerici e digrammi relativi a parametri chimico fisici
o Mascherine da disegno
o Calcolatrici non programmabili
- Non è consentita la consultazione di libri di testo.
- E’ consentito l’uso del dizionario di italiano
- E’ consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madre lingua non
italianaNon è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
122
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO 2014/15
Indirizzo: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI (Nuovo ordinamento)
Articolazione: INFORMATICA
Tema di: INFORMATICA
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda ad almeno due tra i quesiti proposti nella seconda parte
Prima Parte
La società francese TGV (Train à Grande Vitesse) deve iniziare l’esercizio di collegamenti
ferroviari ad alta velocità con alcune delle maggiori città italiane. Un treno della società TGV è
caratterizzato da un numero di treno (il numero è lo stesso per le corse che si ripetono in date
di partenza diverse1), da una stazione di partenza e dal relativo orario di partenza, da una
stazione di arrivo e dal relativo orario di arrivo: non sono effettuate fermate intermedie. Un
treno ha sempre la stessa composizione in termini di carrozze di prima e seconda classe,
ciascuna avente uno specifico numero di posti. Il costo del biglietto dipende esclusivamente
dalla classe (prima o seconda) e dalla tratta percorsa, cioè dalla stazione di partenza e di arrivo;
una prenotazione è sempre relativa ad un particolare posto di una specifica carrozza di una
corsa di un treno per la tratta percorsa e può essere effettuata da un’agenzia per un cliente
occasionale o da un cliente registrato che la effettua direttamente mediante un servizio
accessibile tramite un sito Internet. Inoltre al fine di monitorare il percorso di ogni treno in
tempo reale, per ogni corsa vengono inviati dei messaggi in automatico al sistema centrale,
aventi codice univoco generato in automatico, che riportano la posizione (latitudine e
longitudine), la data l’ora e la velocità tenuta dal treno.
Dovendo fornire alle proprie agenzie concessionarie ed agli utenti registrati la possibilità di
acquistare biglietti identificati da un numero sequenziale progressivo e sempre relativi ad una
1 *Per esempio il treno 9425 in partenza da Milano alle 6.00 e in arrivo a Parigi alle 13.30 ha corse che si ripetono il 14.06.2015 il 16.06.2015 il 18.06.2015 ecc…
123
prenotazione specifica, eventualmente modificabile, il responsabile dei sistemi informativi di
TGV commissiona la realizzazione del servizio di prenotazione e di emissione dei biglietti.
Il candidato, formulate le opportune ipotesi aggiuntive, realizzi:
1. Un’analisi della realtà di riferimento individuando le possibili soluzioni e scelga quella che a suo motivato giudizio è la più idonea a rispondere alle specifiche indicate
2. Lo schema concettuale della base di dati
3. Lo schema logico della base di dati
4. La definizione in linguaggio SQL di tutte le relazioni del database con i vincoli di integrità referenziale e/o di dominio, laddove presenti.
5. Per ogni tabella creata un esempio di inserimento dati che rispettino le regole di integrità referenziale
6. Le seguenti interrogazioni espresse in linguaggio SQL
6.1. Elenco dei treni disponibili per il viaggio da una stazione di partenza ad una stazione di arrivo in una particolare data;
6.2. Il numero di prenotazioni arrivate dalle agenzie della città di Roma riferite alla corsa effettuata dal treno 9420 in partenza alle ore 10.00 di un determinato giorno.
6.3. Elenco delle prenotazioni effettuate da uno specifico cliente registrato in un periodo di tempo compreso tra due date
6.4. Il numero dei posti disponibili di prima classe per uno specifico treno che percorre la tratta Milano Parigi
6.5. Per ogni agenzia il nome e il numero dei posti prenotati un determinato giorno
7. IL progetto della Home page dell’interfaccia WEB che si intende proporre per la gestione del Database.
8. La codifica in un linguaggio a scelta dell'applicazione WEB per la prenotazione di un posto da parte di un utente registrato a partire dalla visualizzazione dall’elenco prodotto come risultato della query 6.1;
124
Seconda parte
Il candidato risponda ad almeno due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati.
I. In relazione al tema proposto nella prima parte, indichi come intende affrontare
l'accesso riservato relativamente alle agenzie ed agli utenti normali
II. Sviluppi una query SQL che permetta ad un'agenzia il calcolo della percentuale di
biglietti venduti settimanalmente sulla tratta Milano Parigi rispetto al totale venduto su
tutte le tratte servite
III. Illustri, anche con degli esempi, il concetto di Stored Procedure
IV. Descrivere cosa s’intende per forme normali e quali problemi risolvono; fare un breve
esempio
125
Iss “A.Greppi”-Monticello Brianza 23/4/2015
Simulazione di terza prova Sitemi e reti
Classe 5IA
Cognome ___________Nome___________
Primo quesito
Descrivere la tecnologia NAT, le diverse tipologie di NAT configurabili, e i principali benefici del NAT.
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Secondo quesito
Cosa sono le ACL configurate sui router? Chiarire la differenza tra Standard e Extended ACL, fornendo anche un esempio di configurazione per ognuna di esse in Cisco IOS.
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Terzo quesito
Descrivere il principio di funzionamento del DNS, la sua struttura gerarchica e la differenza tra query iterative e ricorsive.
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Iss “A.Greppi”-Monticello Brianza 23/4/2015
Simulazione di terza prova Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di elecomunicazione(CLIL)
Classe 5IA
Cognome ___________Nome___________
First question
Discuss the role of Sockets in Network Programming, describing typical scenarios in which they are used and the adopted protocol stacks (from application to transport).
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Second question
Describe the key points of the Agile methodologies in modern software engineering, making some examples taken from the
agile techniques adopted during the last year in the course of Design and Technologies of ICT Systems.
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I.I.S.S. “A.GREPPI” Anno scolastico 2014 - 2015
Simulazione terza prova esame di stato. Tipologia B
Disciplina: Chimica Organica e Biochimica
Classe: 5IK – 5TK
Candidato: ___________________________________________________________________________
Il candidato nelle risposte si attenga al numero massimo di righe indicato.
1. Spiegare quali reazioni della gluconeogenesi non sono semplicemente le inverse delle corrispondenti reazioni della glicolisi. Spiegare anche il motivo di queste differenze.
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2. Descrivere i passaggi della beta ossidazione degli acidi grassi
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3. Esporre i passaggi della sintesi del gligogeno (glicogenesi)
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I.I.S.S. “A.GREPPI” II ^ SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.14/15
Tipologia B DISCIPLINA : Chimica Analitica e Strumentale
Candidato: ______________________________________
Relativamente al controllo di qualità, il candidato spieghi come si costruisce una carta di controllo (carta di Shewhart) e come si effettua il successivo monitoraggio (max 12 righe).
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1) Relativamente alle frodi alimentari,il candidato discrimini tra adulterazione e sofisticazione
(max 6 righe).
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SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2014/2015
CLASSE 5IK
DISCIPLINA : MATEMATICA
CANDIDATO :
QUESITO 1
Fornire la definizione di integrale definito e calcolare poi il valore di 3
22
3
1
xdx
x−
+−∫
QUESITO 2
Dopo aver dato la definizione di equazione differenziale , spiegare quando è del primo ordine lineare e scrivere qual è il suo integrale generale.
Risolvere il problema di Cauchy ( )
3'
0 0
y xy x
y
− = =
132
Surname/ Name____________________________________________________ class 5IA – 23rd
April 2015
Simulazione terza prova : INGLESE
Read the passage then answer the questions below
You know that you're doing something big when your company name becomes a verb. Ask Xerox. In 1959 they created the first plain paper copy machine. It was one of the most successful products ever. The company name Xerox grew into a verb that means "to copy," as in "Bob, can you Xerox this for me?" Around 50 years later, the same thing happened to Google. Their company name grew into a verb that means "to do an Internet search." Now everyone and their grandma knows what it means to Google it.
Unlike Xerox, Google wasn't the first company to invent their product, not by a long shot. Lycos released their search engine in 1993. Yahoo! came out in 1994. AltaVista began serving results in 1995. Google did not come out until years later, in 1998. Though a few years difference may not seem like much, this is a major head start in the fast moving world of tech. So how did Google do it? How did they overtake their competitors who had such huge leads in time and money? Maybe one good idea made all the difference.
There are millions and millions of sites on the internet. How does a search engine know which ones are relevant to your
search? This is a question that great minds have been working on for decades. To understand how Google changed the
game, you need to know how search engines worked in 1998. Back then most websites looked at the words in your query.
They counted how many times those words appeared on each page. Then they might return pages where the words in your
query appeared the most. This system did not work well and people often had to click through pages and pages of results
to find what they wanted.
Google was the first search engine that began considering links. Links are those blue underlined words that take you to
other pages when you click on them. Larry Page, cofounder of Google, believed that meaningful data could be drawn from
how those links connect. Page figured that websites with many links pointing at them were more important than those that
had few. He was right. Google's search results were much better than their rivals. They would soon become the world's
most used search engine.
It wasn't just the great search results that led to Google becoming so well liked. It also had to do with the way that they
presented their product. Most of the other search engines were cluttered. Their home pages were filled with everything
from news stories to stock quotes. But Google's homepage was, and still is, clean. There's nothing on it but the logo, the
search box, and a few links. It almost appears empty. In fact, when they were first testing it, users would wait at the home
page and not do anything. When asked why, they said that they were, "waiting for the rest of the page to load." People
couldn't imagine such a clean and open page as being complete. But the fresh design grew on people once they got used to
it.
These days Google has its hands in everything from self-driving cars to helping humans live longer. Though they have many other popular products, they will always be best known for their search engine. The Google search engine has changed our lives and our language. Not only is it a fantastic product, it is a standing example that one good idea (and a lot of hard work) can change the world.
(è consentito l’uso del dizionario mono- / bi – lingue)
1. Summarize the content of the passage in your own words.
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2. Explain how Google was able to overcome its competitors. Cite information from the text to support your response.
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3. Referring to your personal ICT skills, explain what the following quotation means: “These days Google has its hands in everything “
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Verifica di Inglese Nome:___________________ Classe __________
1. Summarize the poem “Dulce et Decorum est” and explain its message.
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Explain, in your own words, what medical biotechnology and stem cells are.
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2. Explain, in your own words, what nuclear energy is.
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135
Iss “A.Greppi”-Monticello Brianza 13/3/2015
Simulazione di terza prova Sitemi e reti
Classe 5IA
Primo quesito
Con riferimento al protocollo DHCP, descrivere gli attacchi noti come DHCP Spoofing e DHCP Starvation e le relative contromisure.
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…………
Secondo quesito
Dopo aver descritto i vantaggi introdotti dalle VLAN, descrivere i meccanismi per realizzare l’inter-VLAN routing.
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136
Terzo quesito
Confrontare i protocolli di routing RIP e OSPF.
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Iss “A.Greppi”-Monticello Brianza 23/4/2015
Simulazione di terza prova Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di elecomunicazione(CLIL)
Classe 5IA
Cognome ___________Nome___________
First question
Outline the main goals of concurrent programming and then describe how access to a critical section and the mechanism of waiting and notification between threads in the Java.
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Second question
Describe the role of the UML in the development cycle of the software and outline briefly the purpose
of the following diagrams: Use Case Diagram, Activity Diagram, Class Diagram and Sequence Diagram.
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138
I.I.S.S. “A.GREPPI” Anno scolastico 2014 - 2015
Simulazione terza prova esame di stato.
Disciplina: Chimica Organica e Biochimica
Classe: 5IK – 5TK
Candidato: ___________________________________________________________________________
Il candidato nelle risposte si attenga al numero massimo di righe indicato.
1. La prima reazione della glicolisi consiste nella fosforilazione del glucosio a dare glucosio-6-
fosfato. Quali sono i vantaggi che, per la cellula, derivano da questa reazione?
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2. La fosfofruttochinasi (PFK1), che catalizza la terza reazione della glicolisi (fruttosio-6-fosfato
fruttosio-1,6-bifosfato), è probabilmente l’enzima più cruciale di tutta la glicolisi. Di
conseguenza è un enzima soggetto all’azione di numerosi regolatori. Spiegare sinteticamente le
azioni di questi regolatori.
139
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3. Il ciclo di Krebs o degli acidi tricarbossilici si può idealmente dividere in due sezioni. La prima
parte va dalla reazione fra ossalacetato e acetilCoA sino al succinilCoA. La seconda dal
succinilCoA all’ossalacetato. Spiegare la differenza delle finalità delle reazioni chimiche che
avvengono nelle due diverse parti del ciclo.
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140
I.I.S.S. “A.GREPPI” I ^ SIMULAZIONE TERZA PROVA a.s.14/15
Tipologia B DISCIPLINA : Chimica Analitica e Strumentale
Candidato: ______________________________________
1. Il candidato,dopo aver esplicitato l’equazione di Van Deemter, definisca tutti i termini che
in essa compaiono e indichi l’utilità della stessa in GLC (max. 11 righe).
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2. Il candidato ,relativamente all'NMR protonico, indichi cosa si intende per idrogeni
chimicamente equivalenti ed enunci la regola generale per l’accoppiamento spin-spin (max
10 righe).
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141
Surname / Name _______________________________________________________________ class 5IA – 13th March 2015
SIMULAZIONE TERZA PROVA: INGLESE
Read the article then answer the questions below (max 8 lines each)
Apple Watch prices and apps revealed - by Leo Kelion
Apple's smartwatch collection will range in price from $349 to $17,000 depending on the metals they are made from and the straps they are bought with. Apple also revealed that the devices are due to go on sale on 24 April. The website lists a total of 38 models, which might pose a challenge to how it markets them.
Apple's chief executive Tim Cook said the Watch would typically last owners 18 hours between charges, providing a day's worth of use. Its website adds that the models take 2.5 hours to charge from 0% to 100%, and that the larger model has longer battery life.
The firm said on stage that thousands of new apps had already been developed for the Watch ahead of it going on sale. The social networks Facebook and Instagram, the car pick-up service Uber and the Chinese messaging app WeChat are among those confirmed to have developed software for the device.
Apple also highlighted that its wrist-worn device could be used to make touchless payments and receive phone calls. Other functions demonstrated by Apple included:
• using the Watch as a means to open a compatible hotel room lock as an alternative to a key card
• checking the name of a song via the app Shazam
• opening an internet-connected garage door remotely.
In the end, similar to a smartphone or a tablet, what will make smartwatches relevant are the apps available. And what will make them appealing is the design and the quality of the hardware that runs those apps. To provide many of its functions - including GPS tracking, receiving phone calls and transmitting messages - the Watch requires its owner to have an iPhone 5 or more recent Apple handset, limiting its potential audience.
Even so, one expert believes sales will be strong - at least initially. "Apple will unquestionably sell millions of these watches because there's pent-up demand from the loyal super-fans who will buy almost any Apple product," said Ben Wood from the tech advisory firm CCS Insight.
Although Apple has always vaunted margin over volume, it needs to sell a critical mass not merely to establish market dominance, but also to validate Tim Cook's foray into an entirely new product category in the post-Steve Jobs era. (abridged from BBC NEWS - TECHNOLOGY / 9 March 2015)
1. Summarize the content of the article in your own words
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142
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2. The article mentions some companies interested in Apple Watch. Spot them and write about their main services /
products
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3. Do you think Apple will be able to reinvent the wristwatch industry in the way it has redefined others like
computing and music?
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143
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2014/2015
CLASSE 5IK
DISCIPLINA : MATEMATICA
CANDIDATO :
QUESITO 1
Dopo aver fornito il concetto di primitiva, dare la definizione di integrale indefinito di una funzione
( )f x e indicare qual è la condizione sufficiente per l’integrabilità una funzione ( )f x .
Determinare poi la primitiva di ( ) 1
2 1
xf x
x
−=+
passante per il punto ( )0,2P
144
QUESITO 2
Enunciare il Teorema del valor medio per gli integrali, fornire una sua interpretazione geometrica e
calcolare poi il valor medio di xy xe−= nell’intervallo [ ]0,4 .
145
Verifica di Inglese Nome: ____________ Classe __________
1. Explain in your own words the main aspects of the Victorian Age.
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2. Summarize the plot of „Oliver Twist“ or „The importance of being Ernest“.
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3.Explain, in your own words, what agricultural biotechnology and GMOs are.
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146
IISS "Alessandro Greppi" - Trinnio Indirizzo Informatico e Telecomunicazioni e Chimico Prof. Ivano Sala
Cognome e nome ……………………………………….. Classe …………………
Tipologia di testo scelta A B C D
Indicatori Descrittori Punteggi
Scorrette o imprecise
Il testo evidenzia una conoscenza limitata e insufficiente dei contenuti.
Consegne rispettate in modo precario.
0
Accettabili
Il testo evidenzia una conoscenza non sempre precisa ma nel complesso
adeguata dei contenuti. Consegne rispettate in modo accettabile.
1
Le conoscenze
Conoscenza, correttezza e pertinenza dei
contenuti storici, letterari o comunque
richiesti dalla traccia.
Conoscenza e rispetto delle consegne. Ricche e corrette
Il testo evidenzia una conoscenza corretta e approfondita dei contenuti.
Consegne pienamente rispettate.
2
Gravemente scorrette
Il testo evidenzia gravi e/o numerosi errori. Il lessico è apparso povero e non
appropriato alle richieste. Il testo non risponde alla tipologia scelta.
0
Scorrette
Il testo evidenzia degli errori ortografici e/o sintattici. Il lessico è apparso
semplice e non sempre appropriato alle richieste. Il testo risponde solo in parte
alla tipologia scelta.
1
Accettabili, con qualche incertezza
Pur in presenza di qualche errore ortografico e/o sintattico e di un lessico non
sempre appropriato e ricco il testo è accettabile, così come la rispondenza al
tipo di testo.
2
Le abilità linguistiche
Correttezza ortografica e sintattica.
Proprietà e ricchezza lessicale.
Coerenza e coesione dell’elaborato.
Rispondenza del testo alla tipologia di
prova scelta. Corrette
Il testo appare formalmente corretto, coerente nello svolgimento delle
argomentazioni e coeso nella struttura generale. Il testo risponde appieno alla
tipologia scelta.
3
Assenti o scorrette
Comprensione, analisi e approfondimento dei contenuti appaiono assenti o del
tutto scorretti. Tesi e relative argomentazioni inappropriate.
0
Scarse
Comprensione, analisi e approfondimento dei contenuti appaiono precari. Tesi
semplice e/o retorica, poco originale. Argomentazioni deboli.
1
Adeguate
Comprensione, analisi e approfondimento dei contenuti appaiono accettabili.
Tesi pertinente e originale. Argomentazioni adeguatamente suffragate.
2
Le abilità contenutistiche
Comprensione pertinente e appropriata
dei contenuti.
Analisi e approfondimento dei commenti.
Interpretazione dei contenuti e originalità
della tesi.
Sviluppo, coerenza e ricchezza delle argomentazioni.
Sicure e ben strutturate
Comprensione, analisi dei contenuti appaiono ben approfonditi, con solide,
originali e critiche osservazioni. Tesi incisiva sostenuta con argomentazioni
pertinenti e brillanti.
3
Assenti o precarie
Il testo appare organizzato in maniera incoerente. Solo se guidato lo studente
riesce ad organizzare il proprio lavoro.
0
Presenti anche se non del tutto corrette
Il testo evidenzia una sua organizzazione personale che indica una certa
autonomia. La rielaborazione dei contenuti deve ancora essere guidata.
1
Le competenze
Organizzazione del testo.
Autonomia nello svolgimento del testo.
Rielaborazione personale e critica dei
contenuti.
Personali e critiche
Il testo evidenzia una organizzazione dei contenuti sapiente. Lo studente lavora
in autonomia e struttura il proprio lavoro in modo pertinente con rielaborazioni
ricche e corrette dei contenuti.
2
Valutazione sulle conoscenze, sulle abilità contenutistiche e sulle
competenze letterarie e/o storiche (Tipologie A e C).
/10
Punteggio totale
/10
147
IISS "Alessandro Greppi -Indirizzi Informatico e Telecomunicazioni e Chimico - Commissione
Cognome e nome ……………………………………….. Classe …………………
Firme dei Commissari: …………………………………………………………………………………………………………………...
Tipologia di testo scelta A B C D
Indicatori Descrittori Punteggi
Scorrette o imprecise Il testo evidenzia una conoscenza limitata e insufficiente dei contenuti. Consegne rispettate in modo precario.
1
Accettabili Il testo evidenzia una conoscenza non sempre precisa ma nel complesso adeguata dei contenuti. Consegne rispettate in modo accettabile.
2
Corrette Il testo evidenzia una conoscenza corretta dei contenuti. Consegne rispettate.
3
Le conoscenze
Conoscenza, correttezza e pertinenza dei contenuti storici, letterari o comunque richiesti dalla traccia.
Conoscenza e rispetto delle consegne. Ricche Il testo evidenzia una conoscenza corretta e approfondita dei contenuti. Consegne pienamente rispettate.
4
Gravemente scorrette Il testo evidenzia gravi e/o numerosi errori. Il lessico è apparso povero e non appropriato alle richieste. Il testo non risponde alla tipologia scelta.
1
Scorrette Il testo evidenzia degli errori ortografici e/o sintattici. Il lessico è apparso semplice e non sempre appropriato alle richieste. Il testo risponde solo in parte alla tipologia scelta.
2
Accettabili, con qualche incertezza Pur in presenza di qualche errore ortografico e/o sintattico e di un lessico non sempre appropriato e ricco il testo è accettabile, così come la rispondenza al tipo di testo.
3
Le abilità linguistiche
Correttezza ortografica e sintattica.
Proprietà e ricchezza lessicale.
Coerenza e coesione dell’elaborato.
Rispondenza del testo alla tipologia di prova scelta.
Corrette Il testo appare formalmente corretto, coerente nello svolgimento delle argomentazioni e coeso nella struttura generale. Il testo risponde appieno alla tipologia scelta.
4
Assenti o scorrette Comprensione, analisi e approfondimento dei contenuti appaiono assenti o del tutto scorretti. Tesi e relative argomentazioni inappropriate.
1
Scarse Comprensione, analisi e approfondimento dei contenuti appaiono precari. Tesi semplice e/o retorica, poco originale. Argomentazioni deboli.
2
Adeguate Comprensione, analisi e approfondimento dei contenuti appaiono accettabili. Tesi pertinente e originale. Argomentazioni adeguatamente suffragate.
3
Le abilità contenutistiche
Comprensione pertinente e appropriata dei contenuti.
Analisi e approfondimento dei commenti.
Interpretazione dei contenuti e originalità della tesi.
Sviluppo, coerenza e ricchezza delle
argomentazioni.
Sicure e ben strutturate Comprensione, analisi dei contenuti appaiono ben approfonditi, con solide, originali e critiche osservazioni. Tesi incisiva sostenuta con argomentazioni pertinenti e brillanti.
4
Assenti o precarie Il testo appare organizzato in maniera incoerente. Solo se guidato lo studente riesce ad organizzare il proprio lavoro.
1
Presenti anche se non del tutto corrette Il testo evidenzia una sua organizzazione personale che indica una certa autonomia. La rielaborazione dei contenuti deve ancora essere guidata.
2
Le competenze
Organizzazione del testo.
Autonomia nello svolgimento del testo. Rielaborazione personale e critica dei contenuti.
Personali e critiche Il testo evidenzia una organizzazione dei contenuti sapiente. Lo studente lavora in autonomia e struttura il proprio lavoro in modo pertinente con rielaborazioni ricche e corrette dei contenuti.
3
Punteggio totale /15
148
SCHEDA DI VALUTAZIONE Simulazione Seconda Prova Informatica
CANDIDATO/A: CLASSE :
QUALITA’ DELLA COMUNICAZIONE Organizzazione e aderenza del contenuto Livello dell’espressione linguistica
Max
punti
1,5
� La comprensione del testo e difficile anche a causa di errori sintattici, semantici e superficialità dei contenuti
0,5
� Il testo e organizzato in modo accettabile l’espressione dei contenuti e sufficientemente corretta 1
� La qualità del testo cosi come il linguaggio utilizzato e efficace 1,5
MODELLAZIONE DEI DATI - Progettazione del modello concettuale e logico Max punti
7
a. modello E-R La sintesi valutativa riguarda la definizione corretta delle strutture di classificazione del modello, la definizione delle associazioni e dei vincoli di cardinalità, la completezza delle informazioni sugli attributi e dei vincoli di integrità che si ritengono significativi
max
punti 4
� Diffusi errori 1
� Parzialmente corretto 2
� Incompleto e/o con qualche imprecisione 3 – 3,5
� Corretto 4
b. modello Relazionale
La sintesi valutativa riguarda il trattamento della conversione dei vari tipi di associazione, rappresentazione dei vincoli di integrità referenziale
max punti
3
� Diffusi errori 1
� Parzialmente corretto 2
� Sostanzialmente corretto ma incompleto e/o impreciso 2,5
� Corretto 3
SEGMENTI SIGNIFICATIVI di interrogazioni ( SQL) e/o applicazioni – linguaggi utilizzati nelle richieste su dati e distribuzione delle informazioni
Max punti 5
a. DI SQL max punti 3
� Diffusi e gravi errori 0,5
� Diffusi errori 1
� Parzialmente corretto ma svolto in modo incompleto rispetto alle richieste 1,5
� Svolto in modo incompleto e/o con qualche imprecisione rispetto alle richieste 2 – 2,5
� Corretto 3
b. DI APPLICAZIONI (Parte Web ) max punti 2
� Diffusi errori 0,5
� Parzialmente corretto 1
� Corretto 2
Seconda parte a scelta Organizzazione del testo e aderenza delle risposte
Max punti 1,5
� Il testo e organizzato in modo accettabile l’espressione dei contenuti e sufficientemente corretta
0,5
� La qualità del testo cosi come il linguaggio utilizzato e efficace 1
PUNTEGGIO OTTENUTO _____ / 15
PUNTEGGIO ASSEGNATO ALLA PROVA _____ / 15
149
ESAME DI STATO A.S.2014/2015 Commissione :
………………
Criteri e griglia di valutazione per la terza prova
Candidato: Classe 5
........
Punti Tecnologie e
Progettazione
Inglese Matematica Sistemi
Conoscenze
scorrette e frammentarie
1 - 2 - 3
corrette nonostante qualche errore o lacuna
4 - 5
Il candidato possiede conoscenze:
corrette ed approfondite
6
Abilità
non comprende l'argomento e risponde in modo non pertinente
1
comprende in modo parziale l'argomento e risponde in modo non del tutto pertinente
2 - 3
comprende in modo sufficientemente completo l'argomento proposto e risponde in modo pertinente
4 - 5
Il candidato:
comprende con sicurezza e risponde in modo organico ed approfondito
6
Capacità
compie analisi parziali e sintesi imprecise; rielabora con difficoltà gli argomenti proposti
1
compie analisi e sintesi corrette; rielabora in modo accettabile gli argomenti proposti
2
Il candidato:
compie analisi e sintesi corrette ed approfondite; rielabora in modo personale ed efficace gli argomenti proposti
3
Totale per disciplina
Totale
Media
Voto
Firme dei commissari …………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
150
Griglia valutazione seconda prova : Tecnologie chimiche industriali
Alunno
Parametri Descrittori Pu
nti
Pu
nte
ggio
Mas
sim
o
Pu
nte
ggio
ragg
iun
to
Possiede una conoscenza ampiamente lacunosa 1
Possiede una conoscenza imprecisa e limitata 2
Possiede una conoscenza parziale o scorretta in alcune parti fondamentali 3
Possiede una conoscenza essenziale e articolata 4
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI
Possiede una conoscenza completa e approfondita
5
5
Non è in grado di utilizzare correttamente concetti, parametri e formalismi chimici 1
Utilizza concetti, parametri e formalismi chimici in modo molto limitato o frequentemente scorretto
2
Utilizza concetti, parametri e formalismi chimici in modo limitato ma generalmente corretto 3
CAPACITA' APPLICATIVA
Utilizza concetti, parametri e formalismi chimici in modo esteso e corretto
4
4
Espone in modo confuso e con terminologia impropria 1
Espone in modo generalmente efficace, impreciso a volte l'uso della terminologia 2 COMPETENZA
ESPOSITIVA
Espone in modo chiaro usando terminologia rigorosa
3
3
Affronta le problematiche sottoposte in modo contraddittorio 1
Affronta le problematiche sottoposte in modo semplice ma consequenziale, giustificando quasi sempre le affermazioni
2 COMPETENZA LOGICA
Affronta le problematiche sottoposte in modo organico e coerente, giustificando sempre le affermazioni
3
3
PUNTEGGIO TOTALE
15