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Documento del 15 maggio
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D04
Rev. 4 10.03.2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5B Liceo Scientifico
ESAME DI STATO 2017-2018
INDICE
1. La classe 1.1. Quadro orario 1.2. Insegnanti del triennio 1.3. Storia della classe 1.4. Profilo della classe
2. Materiali prodotti da presentare al colloquio
3. Attività didattiche programmate 3.1. Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico 3.2. Esami/certificazioni in lingue straniere
4. Simulazioni di prove scritte 4.1. Prima prova 4.2. Seconda prova 4.3. Terza prova 4.4. Valutazione delle simulazioni
5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta
6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
7. Fascicolo allegati 7.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato) 7.2. Proposta griglie di valutazione (allegato) 7.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato)
Documento del 15 maggio
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1. La Classe
1.1 Quadro orario della classe
Materia Ore
Lingua e letteratura italiana 4
Lingua e letteratura latina 3
Lingua e cultura straniera (inglese) 3
Storia 2
Filosofia 3
Matematica 4
Fisica 3
Scienze naturali 3
Disegno e storia dell’arte 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione o attività alternativa 1
totale 30
Per quanto riguarda l’insegnamento del francese, si ricorda che fino all’anno scolastico 2014-2015 esso è stato regolarmente inserito nell’orario curricolare, secondo quanto previsto dall’articolazione dell’indirizzo “Doppia Lingua”. A partire dallo scorso anno scolastico , in seguito all’adozione della “settimana europea”, le lezioni (2 settimanali) sono state svolte in orario pomeridiano, come attività opzionale, a cui hanno aderito 12 allievi.
1.2 Insegnanti del triennio
Materia Classe III Classe IV Classe V
Lingua e letteratura italiana BOGINO BOGINO BOGINO
Lingua e letteratura latina BOGINO BOGINO BOGINO
Lingua e cultura straniera TRONCONE TRONCONE TRONCONE
Storia PIRASTRU PIRASTRU PIRASTRU
Filosofia PIRASTRU BONADIES BONADIES
Matematica BARELLA BARELLA BARELLA
Fisica BARELLA BARELLA BARELLA
Scienze naturali MARCHISIO SPERA SPERA
Disegno e storia dell’arte GILOTTO GILOTTO GILOTTO
Scienze motorie e sportive ROBBIANO ROBBIANO ROBBIANO
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Religione o attività alternativa FONTANELLA FONTANELLA FONTANELLA
Francese
MAILLEY MAILLEY MAILLEY
1.3 Storia della Classe
Studenti
Inizio anno Fine anno
Da classe precedente
Da altro corso
Totale
Promossi
Non promossi
Ritirati Senza giudizio sospeso
Con giudizio sospeso
Classe III 19 1 20 20 / / /
Classe IV 20 1 21 21 / / /
Classe V 21 1 22
1.4 Profilo della classe
Nata come classe bilingue, al primo anno la 1B Doppia Lingua conta 22 alunni di cui 15 femmine e 7 maschi. Alla fine dell’anno risultano respinti due alunni mentre una terza si trasferisce in altro tipo di scuola secondaria. Al secondo anno la classe vede invece l’ingresso di un’alunna proveniente da un liceo scientifico di altra regione. Agli esami di recupero di luglio viene respinta un’alunna. Alla fine del biennio la sperimentazione linguistica non viene riconfermata, pertanto la 3B diventa una classe di ordinamento. Nonostante ciò, la totalità degli studenti continua lo studio del francese nel corso del terzo anno come materia aggiuntiva, mentre all’inizio del quarto il numero si riduce a 12. Questi alunni frequentano tuttora le ore di francese in orario pomeridiano e hanno tutti ottenuto la certificazione DELF B2. La classe è attualmente composta da 22 allievi di cui 18 femmine e 6 maschi. Al terzo anno si è inserita un’allieva proveniente da altro istituto ed in quarta un’altra allieva da un liceo del torinese: entrambe si sono integrate pienamente nel gruppo già formato. All’inizio del corrente anno scolastico si iscrive in questa classe un alunno della precedente 5B respinto allo scrutinio di giugno. Nel corso del triennio la classe ha potuto beneficiare della continuità didattica nella maggioranza delle discipline, fatta eccezione per scienze e filosofia, i cui attuali insegnanti sono subentrati al quarto anno.
La 5B si è sempre contraddistinta per un comportamento corretto, una certa autonomia nell’organizzazione del lavoro e una buona motivazione allo studio. Disponibili all’approfondimento, i ragazzi hanno accolto volentieri iniziative e proposte di attività extra-curricolari che ampliassero l’offerta formativa e si sono dimostrati responsabili soprattutto nei rapporti con enti esterni alla scuola, come per esempio nel corso della loro esperienza di alternanza scuola-lavoro. Pertanto si può concludere che la maggior parte degli alunni manifesta interesse verso tutte le discipline e partecipa alle attività didattiche in modo costruttivo, soprattutto se opportunamente sollecitati. Sul piano dell’impegno nello studio individuale, tranne poche eccezioni, gli allievi lavorano con continuità e precisione. All’interno della classe si segnala la presenza di un gruppo di studenti che hanno conseguito un eccellente profitto grazie a spiccate capacità logiche, espositive e critiche, affinate dall’applicazione costante e dal personale interesse
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verso lo studio. La parte più numerosa del gruppo evidenzia un metodo di lavoro adeguato che, sostenuto da un impegno continuo, ha portato al raggiungimento di risultati più che discreti, mentre solo alcuni allievi manifestano difficoltà più o meno gravi in una o più materie dove persistono delle carenze.
2. Materiali prodotti da presentare al colloquio (art.5 comma 7 del D.P.R. n.323/98)
Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Si indica di seguito l’argomento scelto da ogni candidato:
n. Candidato Argomento / Titolo della ricerca
1 APRUZZESE MARTA Torino: da città industriale a smart city
2 BECCARO SARA Cavallo
3 BOSELLO FEDERICA Rapporto padre-figlio
4 BOTTAZZI ROBERTA La biografia di Coco Chanel
5 BOTTEON RICCARDO Galileo Ferraris
6 CAPELLO ADELE Orchestra e società: un’influenza reciproca
7 DESTEFANIS SOFIA I neuroni specchio
8 FIORE FRANCESCA Stereotipi di bellezza
9 GULLACE VIOLA Il nonsense in Carroll
10 MAZZETTI MARCO Iron Maiden
11 MORBIOLO STEFANO L. Multiverso
12 MORELLO CHIARA Frida Kahlo
13 OBERMANN JUSTYNA G. Alan Turing
14 PASQUALI ARIANNA Tassidermia
15 ROSSO GIORGIA Buio
16 SARZANO VALENTINA Teoria evoluzionistica di Darwin
17 SCALZO NOEMI Le bolle di sapone
18 SCAPOLAN MARTINA Girasole
19 STRAGAPEDE REBECCA Respiro
20 TAPPARO MARCO Il genio di Providence (Lovecraft)
21 TERLETSKYY DANIIL La scienza nello smartphone
22 VITALE JACOPO McDonald’s
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3. Attività didattiche programmate
3.1 Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico in corso
data
12/10/2017 Questionario sicurezza (Polizia municipale di Chivasso)
30/10/2017 Prevenzione tumore della mammella (LILT)
30/10/2017 Conferenza sulle onde gravitazionali – Prof. Giammarchi
07/11/2017 Lezione di matematica finanziaria
10/11/2017 Conferenza sui neuroni specchio
27/11/2017 Conferenza di storia tedesca – Prof. Motta
04/12/2017 “La ballata del vecchio marinaio” - Compagnia Marcido Marcidorjs
09/01/2018 Presentazione “Turandot”
11/01/2018 Visita al MAO e al Teatro Regio di Torino
22/01/2018 Presentazione acceleratore di particelle – Prof. Staiano
23/01/2018 Visita Mostra Boldini presso la Reggia di Venaria
24/01/2018 Conferenza su “Donazione degli organi e trapianto” (Dott. Potenza)
25/01/2018 Visita CNAO Pavia
25/01/2018 Opera “Turandot” al Teatro Regio
12/03/2018 Conferenza Medici senza frontiere
13/03/2018 Spettacolo teatrale “Saint Germain des Près” (France-Théatre)
20 alunni hanno partecipato alla stagione teatrale (Teatro Elfo di Milano)
Tutti gli allievi hanno partecipato a incontri pomeridiani e mattutini di orientamento post diploma presso le diverse università.
3.2 Esami/Certificazioni in lingue straniere
Negli anni precedenti e in quello in corso, gli allievi indicati di seguito hanno ottenuto i certificati:
Studente Esame/Certificazione
BOSELLO SARA DELF B2
BOTTAZZI ROBERTA FIRST CERTIFICATE
BOTTEON RICCARDO DELF B2
CAPELLO ADELE DELF B2 – FIRST CERTIFICATE
DESTEFANIS SOFIA DELF B2
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FIORE FRANCESCA DELF B2
GULLACE VIOLA DELF B2
MORBIOLO STEFANO L. DELF B2
ROSSO GIORGIA DELF B2 – FIRST CERTIFICATE
SCALZO NOEMI DELF B2 - PET
STRAGAPEDE REBECCA DELF B2
TAPPARO MARCO DELF B2
TERLETSKYY DANIIL DELF B2 - ADVANCED
4. Simulazioni di prove scritte
Nel corso dell’anno al fine di ottimizzare la preparazione degli allievi sono stati predisposti gli interventi qui di seguito riportati.
4.1 Prima prova
Nel corso dell’anno scolastico, oltre al normale svolgimento degli elaborati in classe, sono state effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie:
• tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi dell’800 e 900; • tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e
documentata di vari ambiti (artistico - letterario, socio - economico, storico – politico, tecnico – scientifico);
• tipologia C: tema storico; • tipologia D: tema di ordine generale.
Date Prima prova durata
6 aprile 6 ore
La prova del 6 aprile è stata comune a tutte le quinte.
4.2 Seconda prova
Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha svolto prove di simulazione secondo le nuove direttive ministeriali della durata di 4 o 5 moduli, strutturati con un problema a scelta fra due e 5 quesiti a scelta fra 10 e una prova comune di istituto, della stessa tipologia, oltre al normale svolgimento di test e verifiche monotematiche della durata di due moduli.
Date Seconda prova durata
26 aprile 2018 6 ore
Tutte le prove sono comuni a tutte le quinte.
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4.3 Terza prova
Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova:
Data Tipologia Tempo Materie
31/1 B + C 3 ore Inglese, storia, scienze, st. dell’arte
20/3 B 3 ore Inglese, latino, filosofia, fisica
Si allegano i modelli delle prove sostenute dagli studenti.
4.4 Valutazione delle simulazioni
I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e capacità manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli. La valutazione di tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite griglie che si allegano al presente documento di seguito evidenziate:
• griglia valida per la prova scritta d’italiano; • griglia valida per la prova scritta di matematica, che si rifà alla griglia ministeriale,
utilizzando il foglio elettronico MatEasy (delibera del CD del 15 maggio 2012); • griglie di correzione della terza prova utilizzando il foglio elettronico TerzaP
(delibera del CD del 15 maggio 2012).
5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta
Il Collegio Docenti annualmente revisiona e delibera i criteri di valutazione adottati per gli scritti e gli orali delle varie occasioni di verifica, nonché i criteri per l’attribuzione del voto di condotta.
Il documento aggiornato che raccoglie tutti i criteri viene pubblicato sul sito web della scuola, sezione Sistema Gestione Qualità, ed è recuperabile al seguente link:
http://www.sgqnewton.it/documenti/criteri-didattici/
6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Criterio per l’ammissione all’esame di Stato
Per gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede che siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito almeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta.
TABELLA MINISTERIALE del D.M. del 16.12.2009, n. 99
Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
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classe terza classe quarta classe quinta
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
I criteri per l’assegnazione del credito scolastico sono stati definiti e deliberati in Collegio Docenti. Il documento che raccoglie questi criteri è un’informativa del Responsabile Qualità (RQ.Informa
n.4) ed è pubblicato sul sito web della scuola, sezione Sistema Gestione Qualità, al seguente link:
http://www.sgqnewton.it/documenti/rq-informa/4-crediti-scolastici/
7. Fascicolo allegati
Si allega un fascicolo, fuori numerazione delle pagine, che contempla:
7.1 Modelli simulazioni prove scritte
Sono allegati i modelli di simulazione della prima prova scritta (allegato 1), della seconda prova scritta (allegato 2), della terza prova scritta (allegato 3).
7.2 Proposta griglie di valutazione
Sono allegate le griglie di valutazione usate per le simulazioni delle prove d’esame (allegato 4) e una proposta per la valutazione del colloquio (allegato 5).
Per quanto riguarda la griglia di valutazione di matematica, i punteggi assegnati ai descrittori dei problemi e dei quesiti possono variare in funzione dei pesi indicati nella griglia ministeriale a cui MatEasy (foglio elettronico per la correzione della seconda prova) si rifà.
7.3 Relazioni conclusive e programma svolto
Sono allegate le relazioni conclusive redatte dai docenti delle singole discipline in cui sono riportate le indicazioni didattiche, le finalità e gli obiettivi specifici, i metodi e gli strumenti didattici, i criteri di valutazione e verifica, il programma svolto. (allegato 6).
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Il Consiglio di Classe
MATERIA DOCENTE FIRMA
Lingua e letteratura italiana BOGINO Liana
Lingua e letteratura latina BOGINO Liana
Lingua straniera inglese TRONCONE Consolata Nella
Lingua straniera francese MAILLEY Corinne
Storia PIRASTRU Marinella
Filosofia BONADIES Manuela
Matematica BARELLA Daniela
Fisica BARELLA Daniela
Scienze naturali SPERA Maria Piera
Disegno e storia dell’arte GILOTTO Maria Paola
Scienze motorie e sportive ROBBIANO Paola
Religione FONTANELLA Guy
STUDENTE
Rappresentante di classe
Rappresentante di classe
Il Dirigente Scolastico Chivasso 10/05/2018 Dott. Doriano FELLETTI
……………………………………
Si firma il presente documento per presa visione e accettazione nella sua interezza, comprensivo di allegati.
Documento del 15 maggio
ALLEGATI AL
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ESAME DI STATO 2017-2018
INDICE
Allegato 1 Modello di simulazione della prima prova scritta
Allegato 2 Modello di simulazione della seconda prova scritta
Allegato 3 Modelli di simulazione della terza prova scritta
Allegato 4 Proposta griglie di valutazione prima, seconda e terza prova
Allegato 5 Proposta di valutazione del colloquio
Allegato 6 Relazioni conclusive delle varie discipline
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 1
MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Carlo Levi, Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia (prima edizione, Einaudi, Torino 1955).
«Salvatore Carnevale io l’ho conosciuto, l’ho visto molte volte quando era vivo, qui a Sciara, e nelle
riunioni contadine. […] Fu lui a fondare la sezione socialista di Sciara nel ’51, e a mettere in piedi
la Camera del lavoro. […] un paese poverissimo, naturalmente (ti diranno che non è vero) in
mano alla mafia. Non è un grosso centro di mafia […]. Ma quei pochi mafiosi sono i padroni e
5 fanno la legge. È la condizione elementare dei paesi del feudo. Carnevale fu il primo, e mosse ogni
cosa con l’esempio e il coraggio. Perché aveva una mente chiara, e capì che non si può venire a
patti, che i contadini dovevano muoversi con le loro forze, che il contadino per vivere deve
rompere con la vecchia struttura feudale, non può fare le cose a mezzo, non può accettare
neppure il minimo compromesso. Capì che l’intransigenza è, prima che un dovere morale, una
10 necessità di vita […]. Per questo poteva apparire talvolta eccessivo, estremista. Aveva capito che
in queste condizioni primitive e tese, di fronte a un potere organizzato e ramificato che arriva
dappertutto, che controlla tutto con la sua legge, l’essenziale è non lasciarsi sedurre, né
corrompere; né accettare mai, come cosa reale, la paura, l’omertà, la legge del terrore. L’ha pagato
con la vita. […]. L’assassinio era, per così dire, firmato con la simbologia delle uccisioni di mafia
15 […]. Ma tutto sarebbe finito nel silenzio, come tutte le altre volte. […] Ma questa volta, per la prima
volta nella storia della Sicilia, non è stato così. La madre di Salvatore ha parlato, ha denunciato
esplicitamente la mafia al tribunale di Palermo. È un grande fatto, perché rompe il peso di una
legge, di un costume il cui potere era sacro. Qualche cosa è davvero cambiata. […] In una di quelle
strade in discesa, di quelle specie di scoscendimenti sassosi che dirupano a valle, è la casa di
20 Salvatore Carnevale e di sua madre, Francesca Serio. […] Vicino al letto, seduta su una sedia,
coperto il capo di uno scialle nero, sta, sola, Francesca, la madre. Parla della morte e della vita del
figlio […]. Parla, racconta, ragiona, discute, accusa, rapidissima e precisa, alternando il dialetto e
l’italiano, la narrazione distesa e la logica dell’interpretazione, ed è tutta e soltanto in quel
continuo discorso senza fine, tutta intera […]. Niente altro esiste di lei e per lei, se non questo
25 processo che essa istruisce e svolge da sola, seduta sulla sua sedia di fianco al letto: il processo del
feudo, della condizione servile contadina, il processo della mafia e dello Stato. Ella stessa si
identifica totalmente con il suo processo e ha le sue qualità: acuta, attenta, diffidente, astuta, abile,
imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta, in un giorno: le lacrime non sono più lacrime
ma parole, e le parole sono pietre. Parla con la durezza e la precisione di un processo verbale, con
30 una profonda assoluta sicurezza, come di chi ha raggiunto d’improvviso un punto fermo su cui
può poggiare, una certezza: questa certezza che le asciuga il pianto e la fa spietata, è la Giustizia.
La giustizia vera, la giustizia come realtà della propria azione, come decisione presa una volta per
tutte e da cui non si torna indietro.»
Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975), laureato in medicina, fu pittore e scrittore. La sua opera più celebre è il
romanzo Cristo si è fermato a Eboli del 1945, ispirato all’esperienza del confino in Lucania nel biennio 1935-36
cui fu condannato per la sua attività antifascista. Il romanzo Le parole sono pietre, da cui il brano è tratto, fu
invece il frutto di un viaggio in Sicilia in tre tempi, nel 1951, nel 1952 e nel 1955, anno di pubblicazione del libro.
Nell’estratto è presentata la vicenda del sindacalista Salvatore Carnevale, assassinato dalla mafia il 16 maggio
1955 a Sciara, nei pressi di Palermo, cui seguì la coraggiosa denuncia da parte di sua madre, Francesca Serio.
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 – Chivasso SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Classi quinte
06 aprile 2018
1. Comprensione del testo
Riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
Individua e presenta le principali caratteristiche linguistiche, lessicali e stilistiche del brano.
Spiega il significato del concetto di ‘intransigenza’ come ‘necessità di vita’ attribuito a
Salvatore Carnevale.
Spiega il significato dell’espressione “ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine,
tutta intera” riferita alla madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio, dopo la sua denuncia
della mafia al tribunale. In che senso Francesca Serio “si identifica totalmente con il suo
processo”?
Spiega il significato dell’espressione “le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole
sono pietre”.
Esponi le tue osservazioni attraverso un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
A partire dall’analisi condotta, proponi una tua interpretazione del brano, approfondendola con opportuni
collegamenti ad altri testi, di Carlo Levi o di altri autori da te conosciuti, in cui sono affrontati temi analoghi.
Alternativamente, puoi approfondire la tua interpretazione con una riflessione sul ruolo della coscienza civile
contro ogni forma di corruzione.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Arte e tecnologia. DOCUMENTI
«Come l’acqua, il gas, la corrente elettrica giungono da lontano nelle nostre case per rispondere ai nostri bisogni
con uno sforzo quasi nullo, così saremo alimentati da immagini visive o uditive, che appariranno e spariranno al
minimo gesto, quasi a un cenno.»
P. VALÉRY, La conquista dell’ubiquità, in Scritti sull’arte, TEA, Milano 1996
«Anche nel caso di una riproduzione altamente perfezionata, manca un elemento: l’hic et nunc dell’opera d’arte –
la sua esistenza unica è irripetibile nel luogo in cui si trova. […] L’hic et nunc dell’originale costituisce il concetto
della sua autenticità. […] L’intero ambito dell’autenticità si sottrae alla riproducibilità tecnica – e naturalmente non
di quella tecnica soltanto.
Ma mentre l’autentico mantiene la sua piena autorità di fronte alla riproduzione manuale, che di regola viene da
esso bollata come falso, ciò non accade nel caso della riproduzione tecnica. […] Essa può inoltre introdurre la
riproduzione dell’originale in situazioni che all’originale stesso non sono accessibili. In particolare, gli permette di
andare incontro al fruitore, nella forma della fotografia oppure del disco. La cattedrale abbandona la sua ubicazione
per essere accolta nello studio di un amatore d’arte; il coro che è stato eseguito in un auditorio oppure all’aria
aperta può venire ascoltato in una camera». W. BENJAMIN, Piccola storia della fotografia, in L’opera d’arte nell’epoca della sua
riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 1966
«Non si può capire la musica senza capire la società; ma soprattutto, non si può capire la società senza capirne la
musica, senza una musicologia della cultura. Non è ora di provarci?»
F. FABBRI, Il suono in cui viviamo. Inventare, produrre e diffondere musica, Feltrinelli, Milano 1996
«[…] il nesso tra arte e tecnologie di comunicazione di massa è divenuto l’asse centrale di gran parte della
sperimentazione artistica. […] il concetto di opera d’arte si è ulteriormente desacralizzato, integrando al suo interno
una serie di attività e fenomeni comunicativi sempre più vasta, e di conseguenza rendendo sempre più labili i
confini tra arte “colta” e cultura della comunicazione di massa (intesa sia come comunicazione che si rivolge ad un
pubblico di massa sia come comunicazione che proviene da un numero sempre più esteso di emittenti). […] ogni
nuovo strumento tecnico di produzione e riproduzione è stato assunto nell’ambito dell’attività artistica, portando
con sé nuove capacità espressive e nuovi modi di vedere e rappresentare, così come la fotografia ed il cinema
avevano fatto a suo tempo. […] infine tutti questi processi, intersecandosi con il mutare delle condizioni storico
politiche hanno portato ad una socializzazione (oggi non diremmo più massificazione per via dei connotati negativi
assunti da questo termine) dell’attività estetica, sia sul versante della fruizione sia su quello della produzione».
F. CIOTTI-G. RONCAGLIA, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Laterza, Roma-Bari 2000
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy.
DOCUMENTI
Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia. «Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici, nella
classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura d’impresa
nell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del fare impresa,
del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano percepite
dall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel corso di una tavola
rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e articolata su un campione di
associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha evidenziato come la cultura
d’impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale, anche se non molto
presente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43% dei piccoli e medi imprenditori).
[...] Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività,
innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità di
farsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura d’impresa ha
soprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno crescere questa cultura
sono le persone, la ricerca e l’innovazione (per gli imprenditori), la passione e le motivazioni per la maggior parte
dei cittadini. [...] Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda,
del territorio in cui opera e del Paese più in generale, contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorse
umane, creando un circolo virtuoso al servizio di clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quella
che emerge nelle aspirazioni degli intervistati, rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove
politiche culturali per le imprese. Il ruolo del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non può
servire più come alibi per non confrontarsi con una corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono dai
mercati internazionali.
In sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al meglio il
proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile. Sembra
questa la ricetta per le aziende di nuova generazione.» MASSIMO DONADDIO, 9/03/2007
da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/03/cultura-impresa.shtml?uuid=
«Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi, corrotto
dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il senso e la luce
dei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi crediamo che, sul piano
sociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza. Le classi lavoratrici, più che
ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un insopprimibile valore: la giustizia, e incarnano questo
sentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli uomini di cultura, gli esperti di ogni
attività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca, valori ugualmente universali, nell’ordine della
verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al
mondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta
nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].»
DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955 (cit. da W. Passerini -
M. Rotondi, Wellness organizzativo. Bene ssere e capitale umano nella Nice Company, Franco Angeli, Milano 2011
Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in Italy. «Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sono
solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario collettivo: simboli
della quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la bottiglietta
Campari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo Rossi, nel
1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei e negli archivi
storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e ripercorso. È dunque una
full-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla “Settimana della cultura d’impresa”,
che si apre domani in dieci città italiane. Si tratta della undicesima edizione, dedicata quest’anno alla "cultura del
cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio culturale delle imprese, che prevede mostre, letture
teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche, workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi
coinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti
dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e Pontedera.» S. SPERANDIO da “Il Sole 24 Ore” del 17.11.2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Utilità della Storia. DOCUMENTI
«Questo soprattutto v’è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai sotto gli occhi gli
insegnamenti d’ogni genere che sono riposti nelle illustri memorie, e puoi prenderne ciò che sia da imitare per te e
per il tuo Stato, ciò che sia da evitare perché turpe nel principio e turpe alla fine.»
T. LIVIO, AB URBE CONDITA - Praefatio, I, 10, BUR Classici, Milano 1982
«La storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta. / In ogni caso / molti anelli non tengono. / La
storia non contiene / il prima e il dopo, / nulla che in lei borbotti / a lento fuoco. / La storia non è prodotta / da chi la
pensa e neppure / da chi l’ignora. La storia / non si fa strada, si ostina, / detesta il poco a poco, non procede / né
recede, si sposta di binario / e la sua direzione / non è nell'orario. / La storia non giustifica / e non deplora, / la storia
non è intrinseca / perché è fuori. / La storia non somministra carezze o colpi di frusta. / La storia non è magistra / di
niente che ci riguardi. / Accorgersene non serve / a farla più vera e più giusta. / La storia non è poi / la devastante
ruspa che si dice. / Lascia sottopassaggi, cripte, buche / e nascondigli. C'è chi sopravvive. / La storia è anche
benevola: distrugge / quanto più può: se esagerasse, certo / sarebbe meglio, ma la storia è a corto / di notizie, non
compie tutte le sue vendette. / La storia gratta il fondo / come una rete a strascico / con qualche strappo e più di un
pesce sfugge. / Qualche volta s’incontra l’ectoplasma / d’uno scampato e non sembra particolarmente felice. /
Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato. / Gli altri, nel sacco, si credono / più liberi di lui.»
E. MONTALE, da Satura in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano 1984
«Dal favorevole punto di osservazione degli anni ’90 sembra che il Secolo breve sia passato attraverso una breve Età
dell’oro, nel suo cammino da un’epoca di crisi a un’altra epoca di crisi, verso un futuro sconosciuto e problematico,
ma non necessariamente apocalittico. Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai pensatori
che speculano sulla “fine della storia”. La sola generalizzazione del tutto certa riguardo alla storia è che, fin quando
c’è una razza umana, la storia continuerà». E. J. HOBSBAWM, IL SECOLO BREVE. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1995
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente
americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a
rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel
bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di
aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer,
l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le
singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega
un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed
usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”.
L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere
“ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende
private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la
leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.
Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human
brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies).
Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il
finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata
prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal
neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca
europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche
disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno
acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti
database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano.
Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare
possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati,
messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain
Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti
cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente
favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali
illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e
che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta
psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative
risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la
psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse
rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare.
Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia
molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono
d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come
nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una
linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese
questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non
ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle
tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione
inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti
familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI).
Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un
compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà
del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato
dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze
nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre
mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità
crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello
organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le
associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà
europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il campo di concentramento come elemento della storia del Novecento.
DOCUMENTI
«Il XX secolo potrebbe essere raccontato attraverso la storia del sistema concentrazionario. La guerra di
liberazione cubana e quella algerina, la repressione coloniale in Africa, la rivoluzione bolscevica, la seconda
guerra mondiale - dall’Indonesia agli Stati Uniti, passando per la Francia e Vichy -, la disgregazione della
Iugoslavia, la repressione in Cecenia sono infatti accomunate dalla presenza dei campi detti “di
concentramento”, nonostante dietro tale definizione si nascondano realtà non del tutto omogenee tra loro.»
Joël Kotek e Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del
Novecento, tr. it. Mondadori, Milano 2002
«Le vittime di Stalin e di Hitler non furono uccise per conquistare e colonizzare il territorio da esse occupato.
Spesso furono assassinate in modo ottuso e automatico, non animato da nessuna emozione umana, ivi compreso
l’odio. Esse furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società
perfetta. Furono eliminate affinché fosse possibile fondare un mondo umano obiettivamente migliore: più
efficiente, più morale, più bello. Un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale. In
entrambi i casi, un mondo armonioso, libero da conflitti, docile nelle mani dei propri governanti, ordinato,
controllato. Gli individui macchiati dall’ineliminabile tara del proprio passato o della propria origine non
potevano entrare a far parte di un tale mondo immacolato, sano, splendente.»
Zygmunt Bauman, Modernità e Olocausto, tr. it. Il Mulino, Bologna, 1992
«Ci viene chiesto dai giovani, tanto piú spesso e tanto piú insistentemente quanto piú quel tempo si allontana,
chi erano, di che stoffa erano fatti, i nostri “aguzzini”. Il termine allude ai nostri ex custodi, alle SS, e a mio
parere è improprio: fa pensare a individui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d’origine. Invece erano
fatti della nostra stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo
eccezioni, non erano mostri, avevano il nostro viso, ma erano stati educati male. Erano, in massima parte,
gregari e funzionari rozzi e diligenti: alcuni fanaticamente convinti del verbo nazista, molti indifferenti, o
paurosi di punizioni, o desiderosi di fare carriera, o troppo obbedienti. Tutti avevano subito la terrificante
diseducazione fornita ed imposta dalla scuola quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, e
completata poi dal Drill1 delle SS. A questa milizia parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva, per
la sua onnipotenza, o anche solo per sfuggire a difficoltà famigliari.»
1 Addestramento
Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino, 1986
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Essere pessimisti è più saggio: si dimenticano le delusioni e non si viene ridicolizzati davanti a tutti. Perciò presso
le persone sagge l’ottimismo è bandito. L’essenza dell’ottimista non è guardare al di là della situazione presente,
ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra
che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo
rivendica per sé. Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve
disprezzare l’ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all’errore;
perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.»
Dietrich BONHOEFFER, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline, Milano 1988
Il candidato rifletta sulla citazione tratta da un testo di Bonhoeffer e, sulla base delle sue conoscenze e dei suoi studi
sul mondo contemporaneo, esprima le sue considerazioni su un duplice modo di guardare al futuro, quello che
privilegia una visione apocalittica e negativa – distruzioni ambientali, crescita demografica incontrollata,
espansione dei conflitti e altro – e quello che, facendo leva sull’etica della responsabilità e dell’impegno, sceglie di
credere e operare per contribuire a cambiare e migliorare la realtà.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 2
MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Liceo Classico Scientifico Statale “ISAAC NEWTON” www.liceonewton.gov.it
Via Paleologi, 22 -10034 CHIVASSO - tel. 011/9109663
E-mail: [email protected] - PEC: [email protected] C.M. TOPS190009 - C.F. e P.IVA 82506520012
Dipartimento di matematica Liceo Scientifico “Isaac Newton” – data della prova: 26 aprile 2018 – pag. 1
SIMULAZIONE ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE Indirizzi: LI02, EA02 – SCIENTIFICO
LI03, EA09 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE
Tema di: MATEMATICA
Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario
PROBLEMA 1
Un’azienda automobilistica ha commissionato allo
studio IDEA2000 la campagna di lancio di una
nuova berlina. Lo studio propone di realizzare
delle sagome del profilo dell’auto, in scala ridotta
al 45% delle dimensioni reali, da collocare lungo le
principali arterie stradali e autostradali.
Fissato un opportuno riferimento cartesiano, con le
unità di misura in dm, il profilo della sagoma può
essere descritto dalla funzione:
4
32
0 55
5 5 20250
xa se x
f xx
bx cx se x
con a, b, c R
1. Determina a, b, e c in modo che f x risulti continua in 5x e il suo grafico passi per i
punti A e B.
2. Dopo aver dimostrato che i valori dei parametri sono i seguenti: 3a , 9
50b e
12
5c ,
determina il punto di massimo della funzione e stima (in cm) la lunghezza dell’automobile e
la sua altezza rispetto al piano stradale, rappresentato dalla retta di equazione 3
2y .
Dopo che è stato realizzato il prototipo della sagoma, ti viene chiesto di analizzarne i costi di
produzione, ipotizzando che la scala della sagoma, e quindi la sua superficie, possa variare; le
principali voci di spesa sono:
• costo dei materiali: direttamente proporzionale alla superficie x della sagoma, per una spesa
complessiva di 8 €/m2;
• costo di lavorazione: espresso, in euro, dalla relazione 4
505
x
.
3. La superficie minima che è possibile produrre è di 0,5 m2 mentre la massima è di 4 m2.
Determina la superficie che ottimizza i costi di produzione.
4. Trova l’area sottesa alla curva, che rappresenta il profilo dell’autovettura, fino al piano
stradale.
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Dipartimento di matematica Liceo Scientifico “Isaac Newton” – data della prova: 26 aprile 2018 – pag. 2
PROBLEMA 2
Nel riferimento cartesiano xOy si consideri la funzione f x definita e continua in
]- 4; + ¥[ , e
con la derivata seconda ''f x avente il grafico riportato nella figura:
È noto che la retta di equazione 4x è un asintoto per f x e che la tangente al grafico di f x
nel punto di ascissa x = 0 è parallela alla bisettrice del I e del III quadrante, mentre la tangente nel
punto di ascissa –3 ha equazione 4x – y + 14 = 0.
1. Si determini l’area della parte di piano delimitata dal grafico di ''f x e dall’asse x
nell’intervallo [–3; 0].
2. Si tracci un grafico probabile per 'f x .
3. Sapendo che
2
4''
4f x
x
e utilizzando tutte le informazioni già assegnate, si
determini l’espressione analitica di f x e, dopo averne completato lo studio, si rappresenti
il suo grafico .
4. Si calcoli l’area della parte di piano compresa tra e l’asse x nell’intervallo [–3; 0].
5. Si calcoli il volume del solido ottenuto dalla rotazione completa intorno alla retta di
equazione y = 2 del tratto di compreso nell’intervallo [–3; 0].
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QUESTIONARIO
1. Determina gli intervalli in cui la funzione 2
2
20
1
1
x tF x dt
t
, con 0x , è crescente o
decrescente e scrivi le coordinate degli eventuali punti di massimo e minimo relativi di F x .
2. Data la funzione 2cos 1
ln1 1
x se x
f x xse x
x
, studiarne la continuità e la derivabilità.
3. Dimostra, sia graficamente che analiticamente, che l’equazione 3 12 0
2x x ha una sola
radice nell’intervallo 1;2 .
4. Data la parola ANAGRAMMA, quanti anagrammi è possibile creare? Quanti di essi iniziano per
A? Quanti iniziano con quattro A consecutive?
5. Il signor Mario afferma di aver percorso in automobile il tratto autostradale tra Torino e Milano
(che supponiamo di 120 km) in un’ora e un quarto. Il signor Armando afferma a sua volta che,
almeno in un istante, l’auto del signor Mario deve avere avuto una velocità di 96 km/h. Il signor
Mario è scettico in merito a quanto dice l’amico. Quale teorema potrebbe convincerlo del fatto
che il signor Armando dice il vero? Perché?
6. Sono date due curve di equazioni 2y x e
2x y . Calcolare il volume del solido generato da
una rotazione completa attorno a uno degli assi cartesiani della regione finita di piano che esse
delimitano.
7. Si divida un filo di ferro di lunghezza l in due parti e si costruisca con la prima parte una
circonferenza e con la seconda un quadrato. Dimostrare che la somma delle aree delle figure
ottenute è minima quando le parti del filo sono nel rapporto / 4 .
8. Se consideriamo un cubo e un punto ad esso appartenente, scelto a caso, qual è la probabilità che
tale punto appartenga anche alla sfera inscritta nel cubo?
9. Dato il punto 4;2P , determinare, tra le rette del fascio in esso centrato, quella che, nel primo
quadrante, forma con gli assi cartesiani il triangolo di area minima.
10. Trova il valore medio della funzione 1f x x nell’intervallo 2;5 e determina il punto z
in cui la funzione assume tale valore.
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 3
MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Name: ……………………………………………….. Jan. ’18.
Terza Prova (Inglese)
1. In “My Last Duchess” dramatic irony is used as a device to:
- represent the insensitivity of Fate
- underline the inferiority of the silent listener
- make the speaker reveal his real self, even if he is unaware
- amuse the reader
- subtly introduce the poet’s judgement of or attitude towards the situation described
2. What is the main theme of Tennyson’s poem “Ulysses”?
- the contrast between generations
- the choice of overcoming death through action
- the realization that in old age peace and rest are the deserved reward of an adventurous
life
- Ulysses’ failure as a husband and father
- the sense of duty towards one’s fellow-creatures
3. The publication in serial instalments of the Victorian novel:
- obliged the writer not to be boring
- allowed the writer not to get bored
- made the novel extremely expensive
- was due to the length of the novels
- made it easier for reviewers to read the novels and comment on them
4. Which of the following intellectuals was the least critical towards the Victorian Age:
- Thomas Carlyle
- John Ruskin
- Thomas Babington Macaulay
- Charles Dickens
- John Henry Newman
5. To what extent can we state that Thomas Hardy was influenced by the so-called “Intellectual
Dilemma”? Substantiate your answer by referring to his works.
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6. What is the meaning of the word “compromise” when applied to the Victorian way of life?
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
STORIA
Nome e Cognome____________________________________________________________________
L’uscita di scena di Giolitti, nel marzo 1914, fu determinata sia dalle sue scelte in politica estera che dagli
accordi che stipulò con alcune delle forze politiche del momento. Esponi e motiva la tua posizione nei
confronti di questa affermazione.
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Al termine della Prima Guerra Mondiale l’Italia era profondamente mutata: alle trasformazioni
economiche si erano aggiunte quelle sociali. Quali forze politiche cercarono di interpretare tali
cambiamenti? Con quali risultati?
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Quali furono le principali ragioni che resero necessaria la convocazione di un Congresso a Berlino nel
1884?
- La spartizione dell’Asia
- La definizione della rivolta dei Boxer in Cina
- La guerra russo-giapponese
- La spartizione dell’Africa
Come si concluse l’offensiva tedesca a Verdun nel 1916?
- Co la vittoria dei tedeschi
- Con la vittoria dei francesi
- Con un sostanziale insuccesso per entrambi
- Con l’intervento decisivo degli inglesi a favore dei francesi
Quali forze politiche vinsero le elezioni per l’Assemblea Costituente in Russia nel novembre 1917?
- I bolscevichi
- I menscevichi
- I liberali
- I socialdemocratici
Quali paesi si autoesclusero dalla Società delle Nazioni?
- Stati Uniti, Germania, Russia
- Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia
- Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna
- Italia, Russia, Germania
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 – Chivasso
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Classe 5B
Disegno e
Storia
dell’Arte
31/01/2018
Cognome …………………………………………………… Nome ………………………………………
1) Analizzare l’opera “Colazione sull’erba” di Eduard Manet. (max 10 righe)
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 2) Definire i caratteri generali del Divisionismo italiano. (max 10 righe)
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Quesiti: quale delle affermazioni proposte è corretta? 1) Qual è il titolo della seguente opera?
a) La casa del poeta a Stratford-on-Avon.
b) La casa dell’impiccato ad Auvers-sur-Oise.
c) Le colline di Aix-en -Provence.
d) Stradina a Sant-Victoire. 2) Nell’opera “Casa Milà” di Antoni Gaudí:
a) Il disegno dell’edificio è estremamente rigoroso, con pareti lisce e disadorne, nelle quali porte e finestre si aprono con tagli netti, senza modanature o cornici di gusto eclettico.
b) Il linguaggio della facciata si caratterizza per la predilezione di forme geometriche, nitide e lineari, spesso decorate con delicate bicromie dal disegno floreale.
c) La facciata presenta una successione di profili ondulati sovrapposti, perforati da aperture irregolari che formano una grande sagoma dal prevalente valore scultoreo.
d) La magistrale e razionale concezione strutturale dell’edificio ha abolito qualsiasi effetto di tipo plastico, pittorico e decorativo.
3) Per l’iniziativa di alcuni studenti di architettura il movimento Die Brϋcke nasce a :
a) Weimar nel 1919.
b) Parigi nel 1905.
c) Berlino nel 1913.
d) Dresda nel 1905.
4) Nell’opera La stanza rossa di Henri Matisse:
a) Il colore è steso per grandi superfici di colore pieno.
b) Le tinte dominanti sono costituite dai primari rosso, viola e grigio.
c) Il soggetto raffigurato, diede grande scandalo.
d) L’artista si ricollega alle tinte scure tipiche dei dipinti di Die Brϋche.
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Simulazione
terza prova
Anno scolastico 2017-2018 Classe 5 B LS Nome ……………………………… Materia Scienze Data 31 gennaio 2018
1. Una base secondo Brønsted-Lowry è una sostanza in grado di:
A) cedere elettroni;
B) acquistare protoni;
C) acquistare elettroni;
D) cedere protoni;
E) sciogliersi in acqua.
2. Quanti millilitri di Ba(OH)2 0,100 M sono richiesti per neutralizzare 20,0 ml di HCl 0,250 M?
A) 100,0 ml
B) 50,0 ml
C) 25,0 ml
D) 0,250 ml
E) 0,50 ml
3. Il sistema 2NO(g) ←→ N2(g) + O2(g) a 1500 °C viene lasciato libero di raggiungere l’equilibrio. Le concentrazioni
all’equilibrio sono: [NO] = 0,00035 M; [N2] = 0,040 M; [O2] = 0,040 M. Qual è il valore di Kc del sistema a
questa temperatura?
A 1,5 · 10–6
B 7,7 · 10–5
C 2,2 · 10–1
D 4,6 E 1,3 · 104
4. Data la seguente reazione non bilanciata:
Al + AgNO3 → Al(NO3)3 + Ag
quale delle seguenti affermazioni è sbagliata?
A) L'argento si comporta da ossidante.
B) L'azoto si ossida.
C) L'argento allo stato elementare ha coefficiente 3 dopo il bilanciamento.
D) Ogni atomo di alluminio cede 3 elettroni.
E) Nel Al(NO3)3 l’alluminio ha numero di ossidazione +3.
5. Confronta una reazione acido-base con una reazione di ossido riduzione ed evidenzia analogie e differenze
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6. Evidenzia le caratteristiche dell’elemento carbonio che lo rendono così importante nella chimica dei viventi
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Name: …………………………………….. March ‘18.
Terza Prova (Inglese)
1. A major issue of British politics in the first two decades of the 20th
century was the “Irish
Question”. What were the main events of this struggle and how was it settled?
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2. What were the main reasons which led to the end of the system of Victorian values?
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3. Twentieth-century novelists try to “mediate between the solid and unquestioned values of the
past and the confused present”. How did they succeed in creating a modern novel which would
suit the taste of a modern public?
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 – Chivasso SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
20/3/2018
NOME e COGNOME…………………………………………………………...........
CLASSE 5^ B SC
LATINO
In che senso si può definire Lucano l’antivirgilio ? (MAX 10 righe)
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Leggi il passo tratto dalla Ep. ad Luc., 47 e spiega perché tali parole costituiscono un
messaggio rivoluzionario e quali sono i principi filosofici che hanno portato Seneca ad
assumere questa posizione. (MAX 10 righe).
[10] Vis tu cogitare istum quem servum tuum vocas ex isdem seminibus ortum [esse]eodem frui
caelo, aeque spirare, aeque vivere, aeque mori! tam tu illum videre ingenuum potes quam ille te
servum. Variana clade multos splendidissime natos, senatorium per militiam auspicantes gradum,
fortuna depressit: alium ex illis pastorem, alium custodem casae fecit. Contemne nunc eius
fortunae hominem in quam transire dum contemnis potes.
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La fabula milesia e il Satyricon: analogie e differenze. (MAX 10 righe)
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1. Il candidato chiarisca il significato della figura della Coscienza infelice, punto nodale e metafora dell’intera
Fenomenologia dello Spirito di Hegel
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2. Il candidato illustri la concezione hegeliana dello Stato, sottolineando in che modo essa si differenzia
radicalmente dagli altri modelli politici
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3. Il candidato analizzi il concetto di alienazione in Marx e lo confronti con l’uso che ne fa Feuerbach
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LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE “ISAAC NEWTON”
CHIVASSO
SIMULAZIONE TERZA PROVA
FILOSOFIA
20/03/2018
ALLIEVO/A: CLASSE: 5B LS
1/2
ALLIEVO/A : CLASSE : 5B DATA : 20 marzo 2018
1. Come venne “trasformata” da Maxwell la legge di Ampere e perché si parla di “pezzo mancante”?
2. Che sensazione avremmo del tempo nell’osservare una navicella spaziale che si muove rispetto a noi con velocità prossime a quelle della luce? Dimostra tale fenomeno specificando cos’è il tempo proprio, il fattore lorentziano e la conseguente dilatazione dei tempi.
Liceo Scientifico
ISAAC NEWTON
SIMULAZIONE III PROVA
FISICA
VOTO
2/2
3. Spiega il funzionamento del trasformatore con particolare riguardo alla forma del nucleo, al fenomeno fisico che consente di avere una tensione nel secondo avvolgimento, alla relazione tra tensioni e tra correnti e all’utilità di quest’apparecchio.
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 4
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
31/01/2018
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
SCRITTA
MATERIA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
CANDIDATO/A_____________________________________________________ CLASSE 5B
INDICATORI LIVELLI DI
VALUTAZIONE
Punti 1°
domanda
2°
domanda
Correttezza formale, uso del
linguaggio specifico della
disciplina
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
0,5
1
2
2,5
3
Conoscenza dei contenuti
Nulla
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buona
Distinta
Ottima
3
4
5
6
6,5
7
7,5
8
Capacità di rielaborazione,
completezza e aderenza alla
traccia
Nulla
Insufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buona
Distinta
Ottima
0,5
1
2
2,5
3
3,5
4
Punteggio parziale
/15 /15
TIPOLOGIA
QUESITO N. INDICATORE Punti INDICATORE Punti
C 1 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
C 2 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
C 3 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
C 4 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
Punteggio parziale /15
Punteggio totale prova (media) /15
GRIGLIADICORREZIONEDELLATERZAPROVALaprovaècostituitada3quesitiditipologiaBe0quesitiditipologiaC.
Sintesiesemplificativadiindicatoriedescrittori:DomandaTIPOLOGIAB
INDICATORE1 Conoscenzadeicontenuti LIVELLODIVALUTAZIONE %
gravementeinsufficiente 0%gravementeinsufficiente 10%decisamenteinsufficiente 20%insufficiente 30%quasisufficiente 40%sufficiente 50%piùchesufficiente 60%discreto 70%piùchediscreto 80%buono 90%ottimo 100%
INDICATORE2 Capacitàdianalisi,sintesierielaborazione LIVELLODIVALUTAZIONE %
gravementeinsufficiente 0%decisamenteinsufficiente 20%insufficiente 40%sufficiente 60%discreto 80%buono/ottimo 100%
INDICATORE3 Competenzelinguistiche LIVELLODIVALUTAZIONE %
gravementeinsufficiente 0%decisamenteinsufficiente 20%insufficiente 40%sufficiente 60%discreto 80%buono/ottimo 100%
Ilpunteggiomassimodelladomanda1è20evienesuddivisotraitreindicatoriin:10+5+5.Ilpunteggiomassimodelladomanda2è20evienesuddivisotraitreindicatoriin:10+5+5.Ilpunteggiomassimodelladomanda3è20evienesuddivisotraitreindicatoriin:10+5+5.
PerlacorrezionedeiquesitidiTIPOLOGIACsiprocedesecondoloschemaseguente,assegnando5puntiperlarispostacorretta,0puntipernessunarispostae0puntiperrispostaerrata.
QUESITOCgravementeinsufficiente 0%decisamenteinsufficiente 0%sufficiente 100%
Ilpunteggiogrezzototaledellaprovaè60.Lasufficienzadellaprovasiottienecon36punti(60%).
A= 0,833B= 11,2
(ilvaloredeicoefficientiAeBperiparametrisceltièrilevabiledallaschedaCriteri)Ilvotominimo,inquindicesimi,è3,mentreilvotomassimoè15.Lasufficienzaèparia10/15.
conoscenze pressoché nulleconoscenze frammentarie
conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate
scarsa o nullaparzialesuperficiale e mnemonicacorretta, ma superficiale
conoscenze incomplete e/o superficialiconoscenze non del tutto corretteconoscenze discrete con lievi imprecisioniconoscenze complete, corrette, ma superficialiconoscenze complete, corrette e solide
linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato
PerlacorrezionedeiquesitiditipologiaBcisiattienealseguenteschemache,perogniquesito,prendeinesamealmassimo3indicatorie,perogniindicatore,almassimo11descrittori:
nessuna risposta (foglio bianco)risposta non pertinenterisposta parzialmente fuori tema
FILOSOFIA
linguaggio corretto e tecnicolinguaggio tecnico ed efficace
corretta e organica
linguaggio inadeguatolinguaggio accettabile, ma non tecnicolinguaggio corretto con alcuni termini tecnici
organica, originale ed efficace
LiceoClassicoScientifico"IsaacNewton"-Chivasso
nessunarispostarispostaerratarispostaesatta
IlpassaggiodalpunteggiogrezzoalvotoavvieneattraversolaformulasuccessivadoveicoefficientiAeBsonodeterminatiinbasealvotominimo,alvotomassimoeallapercentualestabilitaperlasufficienza.
Lacorrezioneavvieneattraversoilfoglioelettronico“TerzaP”inmodochevengagenerataunaschedaperogniallievoconilriassuntodeilivelliraggiuntiperogniindicatore.
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1 Conoscenze teoriche LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
gravemente insufficiente 10%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 30%
quasi sufficiente 40%
sufficiente 50%
più che sufficiente 60%
discreto 70%
più che discreto 80%
buono 90%
ottimo 100%
INDICATORE 2 Capacità logiche e argomentative LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
gravemente insufficiente 10%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 30%
quasi sufficiente 40%
sufficiente 50%
più che sufficiente 60%
discreto 70%
più che discreto 80%
buono 90%
ottimo 100%
INDICATORE 3 Correttezza e chiarezza degli svolgimenti LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
gravemente insufficiente 10%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 30%
quasi sufficiente 40%
sufficiente 50%
più che sufficiente 60%
discreto 70%
più che discreto 80%
buono 90%
ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO Cgravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 0%
sufficiente 100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali
la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazion…
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazi…
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni punt…
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni
la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è …
la scelta della procedura risolutiva è ottimale e il commento della soluzione è rigor…
la risoluzione è completamente sbagliata
sono presenti solo alcuni passaggi logici
lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi
l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specific…
l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione
l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha una conoscenza troppo superficiale
FISICA
ha conoscenze frammentarie e approssimate
conosce soltanto alcune tematiche
conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale
è assente ogni capacità organizzativa
la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose
sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema
l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati
l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato
ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato
ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti
mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti
conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discr…
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali
le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
Prof.ssa Daniela BARELLA
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1 Rispetto della traccia e contenuto LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
INDICATORE 2 Forma e struttura LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
INDICATORE 3 Lessico e linguaggio specifico LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO Cgravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 0%
sufficiente 100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
prof. Vincenzo MAIORINO
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
accettabile
adeguato
abbastanza corretta, alcuni lievi errori
lessico e linguaggio inadeguati
improprio, con errori specifici
povero ma impreciso
corretta e fluida
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
lacunoso/contenuto sconosciuto/fuori traccia
scarno e frammentario
approssimativo e superficiale
INGLESE
accettabile anche se non molto approfondito
abbastanza preciso
forma completamente errata
inadeguata, con numerosi errori gravi
mediocre, con errori diffusi e lacune
semplice ma accettabile (errori non gravi)
esauriente e approfondito
vario e sempre appropriato
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1 Rispetto della traccia e contenuto LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
INDICATORE 2 Forma e struttura LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
INDICATORE 3 Lessico e linguaggio specifico LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 10 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 7+1,5+1,5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 10 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 7+1,5+1,5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 10 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 7+1,5+1,5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO Cgravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 0%
sufficiente 100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 30. La sufficienza della prova si ottiene con 18 punti (60%).
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
accettabile anche se non molto approfondito
abbastanza preciso
forma completamente errata
inadeguata, con numerosi errori gravi
mediocre, con errori diffusi e lacune
semplice ma accettabile (errori non gravi)
esauriente e approfondito
vario e sempre appropriato
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
lacunoso/contenuto sconosciuto/fuori traccia
scarno e frammentario
approssimativo e superficiale
LATINO
accettabile
adeguato
abbastanza corretta, alcuni lievi errori
lessico e linguaggio inadeguati
improprio, con errori specifici
povero ma impreciso
corretta e fluida
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVAprof. Vincenzo MAIORINO
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA
MATEMATICA
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
La griglia si rifà alla rubrica prevista dal Ministero per la correzione della prova di matematica. Si
compone di due parti, una relativa alla valutazione del problema e una relativa alla valutazione dei
quesiti.
Sezione "Problema"
Gli indicatori della griglia della sezione "Problema" sono descritti in quattro livelli; a ciascun livello sono
assegnati dei punteggi, il valor massimo del punteggio di questa sezione è 75. Nel problema è richiesto
allo studente di rispondere a 4 quesiti che rappresentano le evidenze rispetto alle quali si applicano i
quattro indicatori di valutazione:
1. lo studente comprende il problema e ne identifica ed interpreta i dati significativi; riesce, inoltre,
ad effettuare collegamenti e ad adoperare i codici grafico-simbolici necessari, secondo 4 livelli di
prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della
fascia;
2. lo studente individua le strategie risolutive più adatte alle richieste secondo 4 livelli di prestazione
(L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;
3. lo studente porta a termine i processi risolutivi ed i calcoli per ottenere il risultato di ogni singola
richiesta secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un
punteggio all’interno della fascia;
4. lo studente giustifica le scelte che ha adottato secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in
ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia.
Sezione "Quesiti"
La griglia della sezione "Quesiti" ha indicatori che afferiscono alla sfera della conoscenza, dell’abilità di
applicazione e di calcolo e permette di valutare i quesiti.
Per ciascuno dei dieci quesiti è stabilita la fascia di punteggio per ogni indicatore. Il totale del punteggio
per ogni quesito è 15, e dovendone lo studente risolvere cinque su dieci, il punteggio massimo relativo ai
quesiti è 75.
Il passaggio dal punteggio grezzo (max 150) al voto (max 15/15) avviene attraverso la seguente formula:
dove i coefficienti A e B sono determinati in funzione del voto minimo, del punteggio massimo (150) e
della percentuale (50%) stabilita per la sufficienza (10/15); il valore dei coefficienti, per i parametri scelti,
è rilevabile dalla scheda Criteri.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “MatEasy Rubrik” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
2
min
max max
punti puntiVOTO V B A
P P
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1 Conoscenza LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
INDICATORE 2 Lessico specifico ed esposizione LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
INDICATORE 3 Applicazione e rielaborazione LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO Cgravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 0%
sufficiente 100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
prof. Vincenzo MAIORINO
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
applica correttamente le conoscenze ma evidenzia difficoltà di rielaborazione
applica correttamente le conoscenze acquisite
espone in modo fluido usando appropriatamente il lessico specifico
non applica le conoscenze e non comprende gli argomenti
applica in modo scorretto le conoscenze che non ha compreso
applica in modo scorretto le conoscenze, senza senso critico
espone in modo sicuro ed esauriente con un lessico articolato e rigoroso
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha conoscenze frammentarie e approssimate
SCIENZE
conosce soltanto alcune tematiche
conosce la maggior parte dei temi proposti
non conosce e non usa il lessico specifico; non sa esporre
usa in modo improprio il lessico specifico ed espone in modo assai confuso
espone in modo confuso evidenziando difficoltà nell'impiego del lessico specifico
espone in modo essenziale impiegando un lessico specifico minimo
conosce a fondo tutti i temi proposti
applica sempre bene le conoscenze che ha rielaborato, integrandole tra loro
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
gravemente insufficiente 10%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 30%
quasi sufficiente 40%
sufficiente 50%
più che sufficiente 60%
discreto 70%
più che discreto 80%
buono 90%
ottimo 100%
INDICATORE 2 Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
INDICATORE 3 Competenze linguistiche LIVELLO DI VALUTAZIONE %
gravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 20%
insufficiente 40%
sufficiente 60%
discreto 80%
buono/ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO Cgravemente insufficiente 0%
decisamente insufficiente 0%
sufficiente 100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
linguaggio corretto e tecnico
linguaggio tecnico ed efficace
corretta e organica
linguaggio inadeguato
linguaggio accettabile, ma non tecnico
linguaggio corretto con alcuni termini tecnici
organica, originale ed efficace
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
nessuna risposta (foglio bianco)
risposta non pertinente
risposta parzialmente fuori tema
STORIA
conoscenze pressoché nulle
conoscenze frammentarie
conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate
scarsa o nulla
parziale
superficiale e mnemonica
corretta, ma superficiale
conoscenze incomplete e/o superficiali
conoscenze non del tutto corrette
conoscenze discrete con lievi imprecisioni
conoscenze complete, corrette, ma superficiali
conoscenze complete, corrette e solide
linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
prof. Vincenzo MAIORINO
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
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Documento del 15 maggio
ALLEGATO 5
PROPOSTA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Griglia di valutazione della prova orale
CRITERI di SVOLGIMENTO del COLLOQUIO
- impostare il colloquio tenendo conto degli interessi e delle potenzialità del candidato - condurre il colloquio cercando di far emergere la capacità di orientamento nei diversi ambiti disciplinari - proporre "argomenti di carattere multidisciplinare “, in modo da garantire l’organicità dello sviluppo del
colloquio ed evitare che si riduca a una interrogazione - valorizzare, quando possibile, la correzione e discussione degli elaborati.
FASI e TEMPI del COLLOQUIO
- la durata del colloquio di ogni candidato non dovrebbe di massima essere superiore ai 50-60 minuti, indicativamente così suddivisi:
I fase (argomento a scelta): 15-20 minuti II fase(argomenti di carattere pluridisciplinare) + III fase (correzione e discussione elaborati): 30-35 min
Candidato _________________________ classe _______________ data _________
Descrittori
Fascia di punteggio
Punteggio assegnato
Argomento proposto dal candidato
(max 7 punti)
Aderenza al tema 0-2
Rielaborazione e approfondimento contenuti 1-3
Efficacia globale 1-2
Colloquio (max 20 punti)
Conoscenze
(max 12 punti)
Nulle / scarse 0-2
Parziali e superficiali 2-6
Complete, ma superficiali 6-10
Complete e approfondite 10-12
Competenze argomentative di rielaborazione e di collegamento
(max 4 punti)
livello basso 0-1
livello medio 2-3
livello alto 4
Competenze espositive
(max 4 punti)
livello basso 0-1
livello medio 2-3
livello alto 4
Discussione degli elaborati
(max 3 punti)
Superficiale 1
Meditata 2
Approfondita e critica 3
Totale dei punti assegnati /30
La Commissione
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 6
RELAZIONI CONCLUSIVE DELLE VARIE DISCIPLINE
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod.D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina STORIA
Libro adottato De Bernardi-Guarracino ‘La realtà del passato’ 3
Edizioni Bruno Mondadori
Docente Marinella PIRASTRU
Classe 5B.LS
Data 2 Maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Il mio rapporto con la 5B.SC è iniziato in terza. Sin dall’inizio la classe ha manifestato interesse verso la disciplina ed ha partecipato al dialogo educativo con serietà evidenziando una certa sensibilità verso le tematiche trattate. Nel corso del triennio si sono venuti a definire metodi di lavoro personalizzati, sostenuti da impegno quantitativamente e qualitativamente differenziato. Il quadro che si è delineato nel corso dell’ultimo anno in particolare ha messo in luce modalità di approccio allo studio diverse, interessi ed ambizioni personali più definiti ed individualizzati. E’ comunque possibile affermare che, nel complesso, la classe ha risposto al dialogo educativo in modo adeguato.
Una parte del gruppo ha sviluppato un atteggiamento problematico ed evidenzia buone capacità di analisi, sintesi e di rielaborazione personale. Si tratta di allievi che dispongono tra l’altro di una buona conoscenza dei contenuti che espongono in modo chiaro ed organico e con un lessico appropriato. Una seconda parte del gruppo ha studiato con serietà conseguendo risultati discreti o più che discreti e sviluppando una certa autonomia di giudizio. Infine vi sono allievi che, avendo finalizzato l’impegno nello studio al superamento delle prove di verifica, evidenziano una conoscenza dei contenuti sufficiente, ma non sempre sono in grado di rielaborare le conoscenze in modo autonomo e di esprimerle con un linguaggio specifico.
Relazione conclusiva
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2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Legenda: le indicazioni ministeriali sono scritte in corsivo.
L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora aperto. Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura “geo-grafica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).
OBIETTIVI MINIMI Lo studente saprà: Collocare correttamente, nel tempo e nello spazio, eventi storici
Porre appropriatamente in relazione fra loro gli eventi storici
Cogliere analogie e differenze fra istituzioni, eventi e fenomeni storici diversi
Compiere ampie periodizzazioni in relazione a temi e fenomeni di carattere storico Individuare i diversi aspetti di un evento storico complesso e le loro interazioni
Possedere un complesso di informazioni storiche qualitativamente e quantitativamente
idoneo
Conoscere i fondamenti storici ed i principi basilari delle istituzioni presenti
Comprendere ed utilizzare termini, espressioni e concetti propri delle discipline
storiche
OBIETTIVI D’ ECCELLENZA
Lo studente acquisirà:
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione
personale
Padronanza e eleganza nell’esposizione
Disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni
Capacità di leggere in modo critico un documento, un’opera, un saggio
Capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in
forma originale e convincente
Capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI In questo ultimo anno si è lavorato in funzione del potenziamento di un metodo critico personale e del conseguimento di una sempre maggiore autonomia degli studenti sia
Relazione conclusiva
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nello studio dei contenuti che nell'analisi delle relazioni tra i diversi aspetti culturali, artistici, sociali, politici ed economici del contesto storico. Le attività didattiche sono state impostate con metodo prevalentemente frontale attraverso la spiegazione dell’insegnante o con la presentazione in PowerPoint: la prima fase è stata generalmente finalizzata alla presentazione dei contenuti filosofici e del pensiero dei diversi autori sia nei loro elementi specifici che in rapporto al contesto culturale del periodo. In questa fase la finalità principale è stata quella di consentire agli studenti l'acquisizione dei punti di riferimento indispensabili per seguire il percorso didattico. Successivamente i contenuti sono stati approfonditi attraverso l’eventuale lettura dei materiali proposti dal libro di testo, la riflessione, l’analisi delle loro caratteristiche peculiari, la discussione guidata. In conclusione si è cercato di stimolare negli allievi la riflessione critica sul significato dei concetti e delle idee, sulla loro interazione con la società e la cultura: la classe è stata guidata al ragionamento ed invitata alla discussione sulle tematiche affrontate. Gli strumenti prevalentemente utilizzati sono stati i libri di testo ed i PowerPoint.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è stata ritenuta importante la comprensione chiara delle richieste dei docenti. Per garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato opportuno diversificare il carattere delle verifiche, prevedendo prove sia orali che scritte. Oltre alla verifiche orali sono stati preparati perciò test a risposta multipla e/o singola. Poiché tuttavia le discipline storico-filosofiche prevedono un voto unico orale, particolare rilevanza hanno avuto le interrogazioni. Nel caso di valutazione insufficiente alle prove scritte si è sempre offerta la possibilità di un colloquio di ulteriore verifica. Inoltre sono state garantite almeno due verifiche nel trimestre e tre nel pentamestre, e la partecipazione ad almeno due prove di carattere simulatorio, in accordo con il Consiglio di Classe.
Valutazione delle prove scritte
Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte. Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 descrittori: 1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI
nulle gravemente insufficiente 0%
frammentarie decisamente insufficiente 20%
incomplete o superficiali insufficiente 40%
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complete, ma superficiali con qualche imprecisione
sufficiente 60%
complete e solide discreto 80%
complete ed approfondite buono/ottimo 100%
2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE
scarse o nulle gravemente insufficiente 0%
parziale o poco approfondita decisamente insufficiente 20%
mnemonica con qualche insicurezza
insufficiente 40%
corretta ma superficiale sufficiente 60%
corretta e organica discreto 80%
corretta, originale, personale buono/ottimo 100%
3. COMPETENZE LINGUISTICHE
assolutamente inadeguate gravemente insufficiente 0%
inadeguate decisamente insufficiente 20%
accettabili ma imprecise insufficiente 40%
corretto sufficiente 60%
corretto e specifico discreto 80%
ricco e pienamente appropriato
buono/ottimo 100%
Il Dipartimento in questo genere di prova ha previsto l’assegnazione del voto minimo 1 nel caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché è stata prevista la possibilità di somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a disposizione per la risposta, il docente ha potuto avvalersi dei criteri sovra elencati (e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purché sia sempre rispettata la graduazione da 0% al 100%. Questa stessa griglia è stata adottata nel caso di simulazione di Terza Prova dell’Esame di
Stato, in accordo col Consiglio di Classe. In questo caso ogni docente ha potuto liberamente tenerne conto per la valutazione curricolare come di una verifica scritta a tutti gli effetti, oppure ha potuto considerarla come prova integrativa. Il punteggio in 15mi è stato poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento a 10/15mi, che è stato comunicato alla riconsegna della prova. Per quanto riguarda gli elaborati che prevedano un testo argomentativo, un elaborato
tradizionale o un saggio breve / articolo di giornale (sia mono che multidisciplinare nei contenuti), i docenti concordano di adottare la griglia del Dipartimento di Lettere che
Relazione conclusiva
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prevede sempre un intervallo di valutazione dal 3 al 10 (vedere griglia di valutazione del dipartimento di lettere).
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
5. PROGRAMMA SVOLTO
L’Europa della belle époque: le divisioni dell’Europa; le tensioni interne e le tensioni
internazionali; la competizione economica; stati nazioni e imperi; liberalismo, democrazia e
autoritarismi; i blocchi di alleanze.
L’Italia giolittiana: la crisi di fine secolo e la svolta liberale; il riformismo giolittiano; Giolitti e i
cattolici; la diffusione del nazionalismo; la politica coloniale; la crisi degli equilibri giolittiani.
La Prima Guerra Mondiale: le cause della guerra; le alleanze; lo scoppio della guerra; la fine della
guerra di movimento. L’Italia : dalla neutralità all’intervento. Le offensive del 1916; la svolta del
1917; la crisi degli eserciti; il crollo dell’Austria-Ungheria e la vittoria Italiana; la resa della
Germania.
La Russia: rivoluzioni e guerra civile: le radici della rivoluzione; la rivoluzione del febbraio 1917;
i centri del potere rivoluzionario; vuoto di potere e poteri multipli; Lenin e le “tesi di aprile”; la crisi
del governo provvisorio e l’ingovernabilità del paese; la rivoluzione d’ottobre; la svolta autoritaria;
la guerra civile; il comunismo di guerra.
Il quadro politico del dopoguerra: la conferenza di pace di Parigi; i Quattordici punti; la pace dei
vincitori; il problema della Germania; la disgregazione dell’impero Austro-Ungarico; la creazione
di una nuova Europa.
Il quadro economico del dopoguerra: le eredità economiche della guerra; la nuova organizzazione
del lavoro; il boom americano; la crisi borsistica del 1929: le cause della crisi e le sue conseguenze;
la crisi nel mondo.
Le tensioni del dopoguerra italiano: il biennio rosso; le lotte sociali e sindacali; le divisioni dei
socialisti; il disagio sociale dei ceti medi; la nascita dei Fasci di combattimento; la “vittoria
mutilata”; l’occupazione di Fiume; la nascita del Partito popolare; le elezioni del 1919;
l’occupazione delle fabbriche; la fine del biennio rosso.
Il crollo dello stato liberale e il fascismo al potere: i fattori del successo fascista; lo squadrismo e il
fascismo agrario; le elezioni del 1921; la nascita del partito nazionale fascista; le scissioni socialiste
e la nascita del partito comunista d’Italia; la marcia su Roma; il primo governo Mussolini; i primi
provvedimenti economici e le prime riforme; la legge Acerbo e le elezioni del 1924; il delitto
Matteotti; il discorso del 3 gennaio 1925.
Il regime fascista: il passaggio alla dittatura; le corporazioni; la fascistizzazione dello stato; i patti
lateranensi; la politica economica; la politica demografica; la battaglia del grano; la conquista
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dell’Etiopia; l’avvicinamento alla Germania; le leggi razziali; l’opposizione al fascismo.
La Germania di Weimar e l’ascesa del nazismo: il drammatico dopoguerra in Germania; la
Costituzione di Weimar; la fase di stabilizzazione; il trattato di Locarno; l’esordio di Hitler e il
putsch in Baviera; la strategia hitleriana; antisemitismo e antibolscevismo; la crisi di Weimar;
l’ascesa politica di Hitler; Hitler al governo.
Il regime nazista: l’incendio del Reichstag; il conferimento dei pieni poteri ad Hitler; repressione e
controllo; la politica economica; le forme della violenza nazista; la persecuzione contro gli ebrei e
le leggi di Norimberga.
Lo Stalinismo: nascita dell’ URSS; la nuova politica economica; lo scontro per la successione a
Lenin; Stalin al potere. La pianificazione dell’economia e i piani quinquennali; la guerra ai
contadini; l’industrializzazione accelerata; il grande terrore del 1937-38; mobilitazione ideologica.
L’Europa e gli Stati Uniti tra le due guerre: La Gran Bretagna post bellica; la Francia tra sviluppo
e crisi; l’Europa va a destra; la Spagna repubblicana e la guerra civile; la vittoria di Franco; gli Stati
Uniti e il New deal.
La seconda guerra mondiale: le aggressioni di Hitler; i successi della guerra lampo; la guerra
italiana; URSS e USA nel conflitto; l’Europa sotto il nazismo; le resistenze europee; la resistenza
italiana; la guerra di liberazione; la vittoria degli Alleati e l’inizio dell’era nucleare.
La guerra fredda: il sistema internazionale bipolare; “la guerra fredda”; la distensione e l’equilibrio
atomico; le due europe.
L’Italia Repubblicana: il referendum istituzionale e le elezioni per la costituente; gli anni del
centrismo.
L’insegnante
Marinella Pirastru …………………………………………… Gli studenti …………………………………………….. …………………………………………….. Chivasso, 2/5/2018
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FISICA
Libro adottato J. S. Walker “Modelli teorici e problem solving” vol. 2-3
Docente BARELLA Daniela
Classe 5B Liceo scientifico di ordinamento e sp doppia lingua
Data 10 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe 5B è composta da 22 allievi, che si sono sempre comportati con serietà e rispetto verso l’insegnante, costruendo, negli anni un rapporto di stima e rispetto reciproci.
Gli allievi hanno dimostrato, per tutto il triennio, interesse e partecipazione attiva durante le lezioni, anche e, soprattutto, in quelle di laboratorio. Proprio per cercare di dare un’impostazione il più possibile omogenea, a volte , non si è riusciti ad approfondire in modo adeguato la parte applicativa e gli esercizi di livello superiore, limitando tale parte fino alla risoluzione di esercizi relativi all’induzione magnetica e alle sue applicazioni.
Dal punto di vista del profitto, i risultati delle verifiche hanno evidenziato una generale comprensione degli argomenti trattati. Sono presenti alcuni studenti con ottime capacità supportate da uno studio attento e costante. Di pari passo ci sono studenti che ottengono risultati altalenanti o medio bassi.
Si sono trattati solo alcuni argomenti di fisica moderna e si è trattata la parte dalle onde elettromagnetiche in poi in modo più discorsivo che applicativo.
Relazione conclusiva
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2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Al termine del quinto anno l’allievo dovrà aver acquisito le competenze necessarie per risolvere problemi relativi all’elettricità e all’elettromagnetismo; in particolare, per ciascun argomento, dovrà acquisire le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi: - applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; - collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana; - riconoscere l'ambito di validità delle leggi scientifiche; - conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici adeguati e interpretarne il
significato fisico; - distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; - analizzare fenomeni individuando le variabili che li caratterizzano.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera abbastanza equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti
• le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico
• quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi, solo fino alla parte relativa all’induzione magnetica.
Si è cercato, per quanto possibile, di mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove è stato necessario si sono apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Generalmente si è proposta una spiegazione degli argomenti per problemi: a partire cioè da una situazione problematica gli studenti sono stati stimolati dapprima a formulare ipotesi di soluzione ricorrendo a conoscenze già possedute ed anche all'intuizione per giungere infine, mediante raffinamenti successivi, alla generalizzazione e formalizzazione del risultato conseguito e al suo collegamento con altre nozioni teoriche già apprese.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
Relazione conclusiva
3/7
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di:
• conoscere i contenuti dei diversi nuclei • applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo • analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica • prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: • leggere e interpretare un testo di carattere scientifico • comunicare e formalizzare procedure • rielaborare in modo personale e originale i contenuti • partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Sono stati proposti test a risposta multipla, prove orali, problemi scritti e simulazioni di prove d’esame. (tipologia B)
Valutazione delle prove scritte Per la valutazione delle verifiche ci si è attenuti alle indicazioni del dipartimento. Per le simulazioni di terza prova si è adottato il foglio di correzione TerzaP.
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata in collegio docenti.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati, che sono solo parte di quelli previsti dal piano di lavoro del dipartimento.
Laboratorio: quasi tutte le esperienze sono state condotte puramente a livello qualitativo.
Generatore di Van der Graaff; gabbia di Faraday; elettroscopio; circuiti elettrici; visualizzazione campo magnetico di una calamita con limatura di ferro; esperimenti sull’induzione magnetica, rotaia di Laplace ; carica scarica condensatore; pendolo di Waltenhofen e correnti parassite; spettri di emissione e assorbimento di alcuni gas.
Relazione conclusiva
4/7
Modulo: CAMPI ELETTRICI E CAMPI MAGNETICI
Nucleo tematico Conoscenze Abilità
II potenziale elettrico e la capacità elettrica
- Capacità elettrica. Il condensatore.
- Il collegamento dei condensatori
in serie e in parallelo
- Scrivere le equazioni di moto di una
carica elettrica all'interno di campi elettrici uniformi.
- Calcolare la capacità elettrica di un
conduttore.
- Risolvere problemi sui condensatori.
La corrente elettrica nei metalli
- Il circuito elettrico e la corrente elettrica.
- L'intensità della corrente.
- Gli strumenti di misura elettrici(amperometro-voltmetro)
- La corrente elettrica nei metalli: interpretazione microscopica.
- La resistenza di un conduttore.
- Le leggi di Ohm.
- La forza elettromotrice e la
resistenza interna del generatore elettrico.
- La potenza elettrica.
- Il collegamento in serie e in
parallelo delle resistenze.
- L'effetto Joule. Il circuito RC
alimentato in tensione continua.
- Rappresentare un circuito elettrico elementare indicando i suoi
componenti.
- Calcolare l'intensità di una corrente elettrica.
- Risolvere circuiti elettrici applicando le leggi di Ohm.
- Calcolare la resistenza equivalente di un circuito.
- Fornire un'interpretazione microscopica
del passaggio della corrente in un conduttore metallico.
- Descrivere, anche matematicamente, il processo di carica e di scarica di un
condensatore.
Il campo magnetico
- Fenomeni magnetici.
- Definizione operativa di campo
magnetico: il vettore induzione magnetica.
- Esperienze di Oersted, Faraday, Ampere
- Campi magnetici prodotti dalla
corrente elettrica continua:
filo( legge di Biot Savart) spira
circolare, solenoide.
- La forza che un campo magnetico
esercita su un circuito percorso da corrente.
- La forza tra fili percorsi da
corrente.
- Il momento magnetico torcente su
una spira rettangolare
- II flusso e la circuitazione del
campo magnetico.
- Il magnetismo nella materia
- Descrivere fenomeni magnetici e interpretarli in termini di campo.
- Definire, mediante il circuito esploratore, il campo magnetico in una
regione dello spazio.
- Calcolare e rappresentare
vettorialmente il campo magnetico di
particolari distribuzioni di correnti continue: filo rettilineo, spira circolare e
solenoide.
- Calcolare la forza su un tratto di
conduttore percorso da corrente e immerso in un campo magnetico.
- Calcolare la forza tra fili percorsi da
corrente.
- Descrivere il funzionamento del motore
elettrico
- Calcolare il flusso e la circuitazione di
un campo magnetico.
- Il ciclo di isteresi, ferromagnetismo,
paramagnetismo e diamagnetismo
Relazione conclusiva
5/7
Nucleo tematico Conoscenze Abilità
II moto delle cariche elettriche nei campi
magnetici
- La forza di Lorentz.
- II moto delle cariche in un campo magnetico uniforme.
- Calcolare la forza di Lorentz su una
carica in moto in un campo magnetico.
- Calcolare il raggio della traiettoria
circolare descritta da una carica in un
campo magnetico.
- Descrivere il funzionamento del
selettore di velocità e dello spettrometro di massa
Modulo: ELETTROMAGNETISMO
Nucleo tematico Conoscenze Abilità
L’induzione elettromagnetica
- La legge di Faraday-Neumann-
Lenz.
- Correnti parassite
- L’autoinduzione.
- Le extracorrenti di apertura e di chiusura di un circuito.
- La produzione e il trasporto della corrente alternata.
- Descrivere esperimenti in cui si
producono correnti indotte.
- Calcolare la forza elettromotrice indotta e la corrente indotta.
- Stabilire il verso di circolazione della corrente indotta.
- Ricavare l’induttanza di un solenoide.
- Rappresentare, in funzione del tempo,
la corrente di un circuito RL alimentato
in continua.
- Ricavare l’espressione dell’energia e
della densità di energia di un campo magnetico.
- Spiegare il principio di funzionamento di un alternatore e di un trasformatore.
- Rappresentare l’andamento di una corrente alternata.
Circuiti in corrente alternata
- Valori efficaci di V e I
- Circuito puramente resistivo
- Cenni all’impedenza di un circuito RLC
- La frequenza di risonanza
( nota : non sono stati trattati i fasori)
- Determinare i valori efficaci di tensione e corrente alternati
Relazione conclusiva
6/7
Nucleo tematico Conoscenze Abilità
La sintesi dell’
elettromagnetismo
- Le quattro equazioni di Maxwell.
- Il termine mancante e la generalizzazione della legge di
Ampere
- La corrente di spostamento.
- Le onde elettromagnetiche.
- Formula della velocità delle onde elettromagnetiche.
- Lo spettro delle onde elettromagnetiche.
- Scrivere, enunciare e spiegare le quattro
equazioni di Maxwell.
- Mostrare come le equazioni di Maxwell
prevedono l’esistenza delle onde
elettromagnetiche.
- Descrivere lo spettro delle onde
elettromagnetiche.
Modulo: FISICA MODERNA
Nucleo tematico Conoscenze Abilità
La teoria della relatività
- L’esperimento di Michelson e Morley e il problema dell’etere.
- Gli assiomi della relatività
ristretta.
- La dilatazione degli intervalli di
tempo.
- La contrazione delle lunghezze.
- Le equazioni di trasformazione di Lorentz.
- L’equazione di trasformazione delle velocità.
- Lo spazio tempo di Minkowski
- L’invariante spazio temporale
- Esporre le problematiche da cui ha preso l’avvio la teoria della relatività
ristretta.
- Descrivere l’esperimento di Michelson e Morley e la sua importanza storica.
- Enunciare gli assiomi della relatività ristretta e mostrare come da essi
discendano la dilatazione dei tempi e la contrazione delle distanze.
- Applicare le formule relativistiche per la composizione delle velocità.
- Spiegare i diagrammi di Minkowski
La dinamica relativistica
- La massa relativistica.
- L’energia relativistica.
- L’equivalenza massa-energia.
- La relazione tra energia e quantità
di moto.
- Gli acceleratori di particelle.
- Scrivere le formule relativistiche della
massa, dell’energia totale e dell’energia cinetica e interpretarle.
- Definire l’energia di massa a riposo e calcolarla.
- Calcolare l’energia in joule e in elettronvolt.
Atomi e quanti - I raggi catodici e la scoperta dell’elettrone
- L’esperimento di Thomson
- Esperimento di Millikan
- Gli spettri a righe
- Esperimento di Rutherford
- I primi modelli di atomo
- Nota: non sono stati svolti calcoli ed esercizi, ma solo descrizione delle varie ipotesi e scoperte
Relazione conclusiva
7/7
Nucleo tematico Conoscenze Abilità
La crisi della fisica classica
- La radiazione del corpo nero e la
sua interpretazione classica.
- Le ipotesi di Planck.
- L’effetto fotoelettrico.
- L’atomo di Bohr.
- L’effetto Compton.
- L’esperimento di Young con singoli fotoni.
- Il dualismo onda-corpuscolo per le particelle materiali.
- Descrivere le problematiche inerenti la
distribuzione di energia di un corpo nero e la sua interpretazione classica.
- Descrivere qualitativamente la
soluzione proposta da Planck per il corpo nero.
- Descrivere l’effetto fotoelettrico e l’interpretazione di Einstein.
- Stabilire se una data radiazione è in grado di provocare effetto fotoelettrico
in un materiale assegnato.
- Descrivere i primi modelli atomici fino
a quello dell’atomo di Bohr.
I rappresentanti di classe Il docente
Prof.ssa Daniela Barella
1
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 – Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
Libro adottato Itinerario nell’arte – vol. 5 – versione gialla - Zanichelli
Docente GILOTTO Paola Maria
Classe 5aB Liceo scientifico di ordinamento
Data 10 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Gli allievi nel corso del quinquennio hanno sempre dimostrato un costante interesse e una partecipazione attiva verso la disciplina, intervenendo nel dialogo in modo appropriato e costruttivo. Hanno saputo rielaborare gli argomenti trattati e hanno dimostrato curiosità anche nelle lezioni di approfondimento relative ai progetti di potenziamento. Il profitto complessivo raggiunto è sempre stato alto, con valutazioni buone o ottime, derivante da un metodo di studio proficuo e consolidato nel tempo. Il comportamento è sempre stato corretto e responsabile.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Nel corso degli studi gli studenti hanno acquisito la padronanza del disegno “grafico/geometrico”, inteso come linguaggio e strumento di conoscenza sviluppato attraverso la capacità di vedere nello spazio, effettuare confronti, ipotizzare relazioni, porsi interrogativi circa la natura delle forme naturali e artificiali.
Il linguaggio grafico/geometrico è stato utilizzato per imparare a comprendere, sistematicamente e storicamente, l'ambiente fisico in cui si vive.
La padronanza dei principali metodi di rappresentazione della geometria descrittiva e l’utilizzo degli strumenti propri del disegno sono stati anche finalizzati a studiare e capire i testi fondamentali della storia dell'arte e dell’architettura.
Le principali competenze acquisite al termine del percorso liceale sono state: - essere in grado di leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle apprezzare criticamente e saperne distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata;
2
- acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici ed essere capaci di riconoscere i valori formali non disgiunti dalle intenzioni e dai significati, avendo come strumenti di indagine e di analisi la lettura formale e iconografica; - essere in grado sia di collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di riconoscerne i materiali e le tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la committenza e la destinazione. Attraverso lo studio degli autori e delle opere fondamentali, gli studenti hanno maturato una chiara consapevolezza del grande valore della tradizione artistica che li precede, cogliendo il significato e il valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano, divenendo consapevoli del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della storia della cultura, come testimonianza di civiltà nella quale ritrovare la propria e l'altrui identità.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che: • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico, onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
• le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico;
• quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato con adeguati esercizi tramite il lavoro a casa, gli appunti e l’utilizzo del testo;
• si sono affiancati al libro di testo altri testi e immagini, per poter confrontare le varie trattazioni, approfondire argomenti e abituare gli alunni a un atteggiamento critico nei riguardi dei temi affrontati.
Il docente ha predisposto il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove necessario sono state apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere, tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzate sono state:
lezione frontale; lezione dialogata; lezione interattiva; problem solving; lavoro di gruppo; discussione guidata; attività di recupero /sostegno.
Gli strumenti di lavoro sono stati:
libro di testo;
dispense o fotocopie;
3
sussidi audiovisivi; sussidi informatici; testi specifici di arte e monografie; repertorio iconografico tratto da testi specifici.
In particolare, per l’attività di recupero è stato previsto: il recupero in itinere.
Per le attività di approfondimento sono state effettuate: un’uscita didattica alla mostra “Giovanni Boldini” alla Venaria Reale; i progetti di potenziamento “Dalle arti applicate al design” e “ Arte e fotografia”,
tenuti nelle ore curricolari in compresenza con il prof. Bruno Vittorio, docente di potenziamento di Disegno e Storia dell’arte, attraverso una presentazione in Power Point e relativa lezione esplicativa, per meglio comprendere le tematiche storico-artistiche di alcuni argomenti del programma di Storia dell’arte.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, è stata osservata la capacità dell'allievo di:
acquisire in modo adeguato il linguaggio specifico della disciplina;
organizzare le proprie conoscenze al fine di descrivere un’opera d’arte e di contestualizzarla.
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste del docente. Nel trimestre sono state effettuate due verifiche orali. Nel semestre sono state effettuate una verifica orale e la somministrazione della terza prova d’Esame di Stato.
Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio sono stati assegnati in collegamento a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi, in base a una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi: esso in ogni caso è stato comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. Per quanto riguarda la valutazione della somministrazione di simulazione della terza prova d’Esame di Stato, il punteggio è stato trasferito prima in un voto in quindicesimi e poi in decimi, utilizzando l’apposita griglia di correzione. E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 60%.
4
Griglia di valutazione per le prove scritte, tipologia B + C
Per la correzione di ogni quesito di tipologia B si prendono in esame al massimo 3 indicatori con i rispettivi livelli di valutazione, mentre per la correzione dei quesiti d tipologia C si assegna un punteggio prefissato per ogni risposta corretta e 0 punti per risposta nulla o errata, in base al seguente schema:
INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE
Punti 1° domanda
2° domanda
Correttezza formale, uso del linguaggio specifico della disciplina
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
0,5
1
2
2,5
3
Conoscenza dei contenuti
Nulla Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente
Più che sufficiente Buona Distinta Ottima
3 4 5 6 6,5 7 7,5 8
Capacità di rielaborazione, completezza e aderenza alla traccia
Nulla
Insufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buona
Distinta
Ottima
0,5
1
2
2,5
3
3,5
4
Punteggio parziale
/15 /15
TIPOLOGIA QUESITO
N. INDICATORE Punti INDICATORE Punti
C 1 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
C 2 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
C 3 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
C 4 Risposta nulla o errata 0 Risposta esatta 3,75
Punteggio parziale /15
Punteggio totale prova (media) /15
5
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto- giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012. Tabella di corrispondenza voto/giudizio per le interrogazioni
Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde. 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un discorso coerente; assenza di collegamenti; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; difficoltà nello stabilire collegamenti fra i contenuti; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione, effettuata in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio non sempre adeguato.
5
Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza, solo se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma consolidate; discreta capacità di effettuare collegamenti e di condurre in modo autonomo semplici ragionamenti, esprimendo con chiarezza una tesi o un’argomentazione; linguaggio adeguato.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di espressione; autonomia di ragionamento; capacità d’analisi e di cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio appropriato e capacità di contestualizzazione.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità d’analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione, sapendo cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; ; linguaggio pienamente appropriato, capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza ed eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel costruire ampie periodizzazioni; lettura critica di un’opera d’arte, capacità di sviluppare e comunicare risultati di un’analisi in forma originale e convincente, capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidisciplinari.
10
6
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
L’Ottocento L’impressionismo: caratteri generali. Edouard Manet: Déjeuner sur l’herbe, Olympia, Bar des les Folies Bergeres. Claude Monet: La Grenouillère, Impressione. Sole nascente, La Cattedrale di Rouen, Lo stagno delle ninfee. Pierre-Auguste Renoir: La Grenouillère, Bal au Moulin de la Galette, Le bagnanti. Edgar Degas: La lezione di ballo, L’assenzio. Il postimpressionismo: caratteri generali. Paul Cézanne: La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise, I bagnanti, Le grandi bagnanti, I giocatori di carte, La montagna Saint-Victoire. Georges Seurat: Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, Il circo. Paul Signac: Il palazzo dei Papi ad Avignone. Paul Gauguin: Il Cristo giallo, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Vincent van Gogh: I mangiatori di patate, Autoritratto con cappello di feltro grigio, Veduta di Arles con iris in primo piano, Notte stellata, Campo di grano con volo di corvi. Il divisionismo: caratteri generali. Giovanni Segantini: Mezzogiorno sulle Alpi. Giuseppe Pellizza da Volpedo: Il quarto stato. I presupposti dell’Art Nouveau: William Morris e il movimento Arts and Crafts. Art Nouveau: caratteri generali. Antoni Gaudí: Casa Milà, Sagrada Familia. Gustav Klimt: Giuditta I (1901), Giuditta II (1909).
Il Novecento I fauves: caratteri generali. Henri Matisse: Donna con cappello, La stanza rossa, La danza. L’espressionismo: caratteri generali. Edvard Munch: Il grido. Die Brücke. Ernest Ludwig Kirchner: Due donne per la strada. Il cubismo: caratteri generali. Pablo Picasso. “Periodo blu”: Poveri in riva al mare. “Periodo rosa”: Famiglia di Saltimbanchi. “Protocubismo“: Les demoiselles d’Avignon. “Cubismo analitico”: Ritratto di Ambroise Vollard. “Cubismo sintetico e collage”: Natura morta con sedia impagliata. Guernica. Il futurismo: caratteri generali. Manifesto del 1909 di Filippo Tommaso Marinetti. Umberto Boccioni: La città che sale, Stati d’animo: Gli addii, Quelli che restano, Quelli che vanno (1911), Forme uniche della continuità nello spazio. Giacomo Balla: Dinamismo di un cane al guinzaglio, Compenetrazione iridescente n. 7. Antonio Sant’Elia: Le architetture impossibili: La centrale elettrica, La città nuova, Stazione d’aeroplani e treni ferroviari con funicolari ed ascensori su tre piani stradali. L’Aeropittura di Gerardo Dottori: Primavera umbra. Il dadaismo: caratteri generali.
7
Hans Arp: Ritratto di Tristan Tzara. Marcel Duchamp: Ruota di bicicletta, Fontana, L.H.O.O.Q. La Gioconda con i baffi. Man Ray: Cadeau. Il surrealismo: caratteri generali. Joan Mirò: Il carnevale di Arlecchino. René Magritte: L’uso della parola I, La condizione umana, Le passeggiate di Euclide, L’impero delle luci. Salvador Dalì: Venere di Milo a cassetti, Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia, Sogno causato dal volo di un’ape. Pittura metafisica: caratteri generali. Giorgio de Chirico: Il canto d’amore, Le Muse inquietanti. Il Razionalismo in architettura Le Corbusier: il design, Chaise longue, I cinque punti dell’architettura, Villa Savoye, L’Unità di abitazione, Il Modulor, La Cappella di Ronchamp. L’architettura organica Frank Lloyd Wright: Casa sulla cascata, Museo Guggenheim. La Docente Gli studenti
Relazione Finale del Docente
1/8
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FILOSOFIA
Libro adottato N.Abbagnano-G.Fornero
La ricerca del pensiero - PARAVIA- vol.2B/3A
Docente BONADIES Manuela
Classe 5 B Liceo Scientifico Ordinamento
Data 15 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe, composta da ventidue allievi, nell’ultimo biennio ha potuto giovarsi della continuità didattica nella disciplina filosofica e questo ha contribuito a sviluppare negli allievi impalcature strumentali e concettuali adeguate al pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati. La maggioranza degli studenti ha mostrato interesse vivo e partecipazione in classe e ha lavorato con continuità ed impegno regolari, manifestando un’ottima autonomia organizzativa. Gli allievi hanno pertanto raggiunto gli obiettivi programmati: un livello buono nell’acquisizione delle conoscenze, nella padronanza del lessico specifico della disciplina filosofica e nella rielaborazione personale, talvolta sviluppando senso critico nell’approccio alla complessità delle tematiche proposte.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe in questione relativamente alle seguente disciplina: Filosofia. Le finalità dell'insegnamento della filosofia sono:
1. La formazione culturale completa di tutti gli studenti del triennio attraverso la presa di coscienza dei problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita, ed un approccio ad essi di tipo storico-critico-problematico.
Relazione Finale del Docente
2/8
2. La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in
una pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se stessi, la natura e la società, un'apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e tollerante conversazione umana.
3. La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro «senso», cioè sul loro rapporto con la totalità dell'esperienza umana.
4. L'attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità.
5. L'esercizio del controllo del discorso, attraverso l'uso di strategie argomentative e di procedure logiche.
6. La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche.
Gli obiettivi di apprendimento alla fine del triennio: – Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica (ad es. natura, spirito, causa, ragione, principio, fondamento, idea, materia, essere, divenire, esperienza, scienza, diritto, dovere, individuo, persona, società, Stato). – Analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti, anche di diversa tipologia e differenti registri linguistici (dal dialogo al trattato scientifico, agli aforismi etc). – Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni:
– definire e comprendere termini e concetti;
– enucleare le idee centrali;
– ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi;
– saper valutare la qualità di un'argomentazione sulla base della sua coerenza interna;
– saper distinguere le tesi argomentate e documentate da quelle solo enunciate;
– riassumere, in forma sia orale che scritta, le tesi fondamentali;
– ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell'autore;
– individuare i rapporti che collegano il testo sia al contesto storico di cui è documento, sia alla tradizione storica nel suo complesso;
– dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze;
Relazione Finale del Docente
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– Individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi conoscitivi, a partire dalle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio;
– Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema.
– Individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea, considerati nella loro complessità.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: lezioni frontali realizzate coinvolgendo attivamente gli studenti in un costante dialogo educativo. Lettura guidata e commentata dei testi filosofici e della letteratura critica sugli argomenti. Utilizzo di materiale filmico e digitale di contenuto filosofico.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di recupero/sostegno
Nello specifico sono stati adottati i seguenti strumenti didattici:
Libro di testo Dispense o fotocopie Dizionario filosofico Quaderno di appunti ed esercitazioni Articoli tratti da giornali e riviste Opere letterarie e saggi Spettacoli teatrali e cinematografici Conferenze, dibattiti, ecc.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
In accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro, sono stati adottati i criteri di valutazione stabiliti in sede di Dipartimento e cioè quelli riportati di seguito. Per la valutazione delle prove scritte: Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte. Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 indicatori:
Relazione Finale del Docente
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1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI
nulle gravemente insufficiente 0%
frammentarie decisamente insufficiente 20%
incomplete o superficiali insufficiente 40%
complete, ma superficiali con qualche imprecisione
sufficiente 60%
complete e solide discreto 80%
complete ed approfondite buono/ottimo 100%
2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE
scarse o nulle gravemente insufficiente 0%
parziale o poco approfondita decisamente insufficiente 20%
mnemonica con qualche insicurezza
insufficiente 40%
corretta ma superficiale sufficiente 60%
corretta e organica discreto 80%
corretta, originale, personale buono/ottimo 100%
3. COMPETENZE LINGUISTICHE
assolutamente inadeguate gravemente insufficiente 0%
inadeguate decisamente insufficiente 20%
accettabili ma imprecise insufficiente 40%
corretto sufficiente 60%
corretto e specifico discreto 80%
ricco e pienamente appropriato
buono/ottimo 100%
Il Dipartimento in questo genere di prova prevede l’assegnazione del voto minimo 1 nel caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché sarà possibile somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a disposizione per la risposta, sarà possibile per il docente avvalersi dei criteri sovraelencati (e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purchè sia sempre rispettata la graduazione da 0% al 100%. Per la valutazione delle interrogazioni:
Per la valutazione delle interrogazioni, ci si atterrà alla tabella della pagina seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori ed indicatori.
Relazione Finale del Docente
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Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo/ Eccellente
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
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In sede di Consiglio di Classe, si sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
5. PROGRAMMA SVOLTO
VERSO IL ROMANTICISMO
I.Kant, Critica del Giudizio
Relazione Finale del Docente
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Temi del romanticismo tedesco
L’idealismo romantico tedesco
FICHTE
Infinitizzazione e struttura dialettica dell’io
Idealismo e dogmatismo
La missione sociale del dotto
HEGEL
Tesi di fondo del sistema
La dialettica
La Fenomenologia dello Spirito
Coscienza, autocoscienza, ragione
Le figure dell’autocoscienza (servo/signore – la coscienza infelice)
L’Enciclopedia delle scienze filosofiche
La filosofia dello spirito soggettivo
La filosofia dello spirito oggettivo (diritto, morale, eticità e sue istituzioni)
Lo spirito assoluto (arte, religione, filosofia)
SCHOPENHAUER
Le radici culturali del sistema
Il mondo come mia rappresentazione
La volontà
Il pessimismo
Le vie di liberazione dal dolore
L’arte
L’etica della pietà
L’ascesi
KIERKEGAARD
Le vicende biografiche
Relazione Finale del Docente
7/8
L’esistenza come possibilità
La critica all’hegelismo
Gli stadi dell’esistenza
L’angoscia, la disperazione, la fede
FEUERBACH
Destra e sinistra hegeliana
Critica all’Idealismo
La critica a Hegel
La critica alla religione
Umanismo
MARX
Vita e opere
Critica a Hegel e alla società borghese
La religione - Confronto con Feuerbach
Il materialismo storico
Il Manifesto
Il Capitale
La società comunista
NIETZSCHE
Il periodo giovanile
La nascita della tragedia
Apollineo e dionisiaco
Il periodo illuministico
La filosofia del mattino
La morte di Dio e la fine della metafisica
Gli scritti del meriggio
Il superuomo
L’eterno ritorno
Relazione Finale del Docente
8/8
L’ultimo Nietzsche
La trasvalutazione dei valori
La volontà di potenza
Il nichilismo
FREUD
La rivoluzione psicoanalitica
L’inconscio e le pulsioni
I sogni, gli atti mancati, le nevrosi
La teoria della sessualità
Il complesso edipico
Gli sviluppi della psicanalisi
HEIDEGGER
L’esistenzialismo
Essere e tempo
CLIL philosophy lessons:
Are there universal values?
Pros and cons: a competitive debate
MY OWN VALUE SYSTEM
PLATO vs PROTAGORAS
KANT vs MILL
NIETZSCHE vs KANT
IL DOCENTE GLI ALLIEVI
_________________________ ______________________________
______________________________
Relazione conclusiva
1/4
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FRANCESE
Libro adottato Destinazione DELF B2, Cideb
Docente MAILLEY Corinne
Classe 5B Liceo scientifico Doppia Lingua
Data 03 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
L'obiettivo prioritario è stato il coinvolgimento continuo della classe, invitando gli studenti ad intervenire puntualmente in L2 e ad esprimere opinioni, punti di vista ed interpretazioni personali, al fine di acquisire più sicurezza nell'esposizione. Di conseguenza è stata operata una riduzione dei contenuti di letteratura e sono stati trattati argomenti di civiltà e di attualità. La classe, composta da 12 allievi, rappresenta la componente “francofona” di una classe articolata e risulta abbastanza omogenea nelle abilità acquisite e nel metodo di lavoro. Generalmente buone sono le competenze di comprensione orale e scritta e soddisfacente la produzione orale, caratterizzata da punte di eccellenza. Permangono ancora incertezze nella produzione scritta. La classe ha sempre dimostrato una buona motivazione e la partecipazione è soddisfacente. Il comportamento è corretto. Nella seconda parte dell’anno la classe ha partecipato ad uno spettacolo teatrale in lingua “Saint-Germain des Prés.” Tutti i ragazzi, inoltre, hanno ottenuto la certificazione di livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue conseguita in febbraio 2018.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Perfezionare la competenza comunicativa al fine di interagire, oralmente e in forma scritta in situazioni diverse.
Partecipare alla comunicazione in lingua straniera su argomenti di letteratura francese e di
Relazione conclusiva
2/4
attualità.
Sviluppare la propria creatività, senso critico.
Ricercare, acquisire e rielaborare dati e informazioni.
Applicare strategie per ottenere risultati.
Rielaborare contenuti ed esprimere il proprio punto di vista.
Affinare le tecniche della produzione orale e scritta, soprattutto in vista delle competenze richieste dai livelli fissati dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
COMPRENSIONE ORALE/SCRITTA individuare significati generali e particolari di testi rappresentativi.
PRODUZIONE ORALE/SCRITTA esprimersi con scioltezza su argomenti letterari e relativi alla sfera personale e all'attualità.
Produrre testi scritti su argomenti di letteratura e di attualità.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento sono state proposte attività di carattere comunicativo relative all’uso delle quattro abilità di base (comprensione orale, comprensione scritta, espressione scritta e produzione orale). La revisione grammaticale è stata effettuata al bisogno. Particolare attenzione è stata posta alle strategie d'esposizione individuale, sono stati sviluppati e/o approfonditi individualmente temi e autori. Iter proposto:
- Presentazione dell'argomento (motivare gli allievi all’ascolto, alla lettura o alla visione
del contenuto dei documenti).
- Presentazione del testo (lettura, ascolto o visione)
- Verifica della comprensione
- Ricerca del lessico e delle strutture linguistiche
- Dettato
- Riflessione sulla lingua (al bisogno)
- Ampliamento delle strutture e del lessico
- Lettura con correttezza fonetica
- Valutazione dell’apprendimento dei materiali presentati.
Strumenti utilizzati: libro di testo, schede integrative su diversi argomenti, posta elettronica, LIM, materiale video e sonoro on-line (ogni volta che è stato possibile, l'opera letteraria è stata introdotta da sequenze filmate), spettacolo teatrale.
Relazione conclusiva
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4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Valutazione: il piccolo gruppo ha consentito un controllo in itinere continuo degli apprendimenti, in relazione alla classe, alle capacità ed al livello di partenza, valutando metodo di lavoro, interesse, applicazione e progressi.
Valutazione delle prove scritte
Le verifiche scritte sono state valutate utilizzando schede di valutazione presentate agli alunni: competenze di comprensione e analisi, argomentazione, correttezza e completezza del contenuto, correttezza grammaticale, chiarezza, ordine e struttura dell’esposizione.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali la tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti è stata declinata in descrittori dettagliati (scioltezza espositiva, contenuto, forma, lessico e linguaggio specifico, pronuncia). E' stato inoltre valutato l’impegno/l’interesse dimostrato, l’applicazione costante, in classe e nello svolgimento del lavoro autonomo, l’atteggiamento intellettualmente curioso e partecipe.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Scrivere una lettera formale
Scrivere una lettera di presentazione
Riflessioni su diversi temi di attualità come la violenza, “l’écriture inclusive”, “le
harcèlement”, la cucina francese, il razzismo, i migranti, la bellezza, “l’ascenseur social”
Canzoni dello spettacolo teatrale: comprensione orale e analisi
Rappresentazione di scene dello spettacolo Saint-Germain des Prés
Film “le diner de cons”
Ripasso grammaticale livello B2
Letteratura:
Victor Hugo, un uomo impegnato
Pamphlet “Napoléon, le Petit”
Commenti su : “le dernier jour d’un condamné”
Poesia « Clair de lune » lecture et analyse
L’existentialisme
Relazione conclusiva
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Jean-Paul SARTRE, vita e opere
- La parabole du garçon de café
Simone de Beauvoir, vita et opera
Albert CAMUS, il problema dell’assurdo
« l’étranger »
Si prevede ancora lo svolgimento dei seguenti argomenti:
Maupassant
Une nouvelle réaliste : “La parure”
Apollinaire « la Tour Eiffel », « le Colombe poignardée et le jet d’eau »
La guerra e la vita quotidiana: Eluard e Prévert
Riflessione su gli eventi di maggio ’68, 50 anni dopo
La docente: Corinne MAILLEY
Gli allievi: ………………………………………
………………………………………
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina LINGUA E LETTERATURA INGLESE
Libro adottato Performer – Culture & Literature 1+2 and 3 - Zanichelli
Docente TRONCONE Consolata Nella
Classe 5B Liceo Scientifico
Data 10 maggio, 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
I ragazzi della 5B Scientifico, che hanno soprattutto personalità diverse, hanno risposto all’impostazione del lavoro in modo differenziato, la maggioranza rivelando un apprezzabile interesse e sviluppando una buona sensibilità letteraria, altri limitandosi a studiare gli argomenti proposti senza però mostrare particolare coinvolgimento. Infine, alcuni studenti, a causa di una naturale forma di timidezza, hanno partecipato alle lezioni in maniera un po’ passiva interagendo solo se sollecitati dall’insegnante. Purtroppo, il libro di testo in adozione non sempre si è rivelato un supporto efficace per lo studio degli argomenti e pertanto non ha incontrato il favore della docente e degli studenti, i quali hanno trovato difficile orientarsi tra l’esiguo, e non sempre apprezzabile, materiale proposto da questa edizione del testo. Detto ciò, il livello medio della classe può dirsi buono e in più di un caso molto buono. Un gruppo ridotto presenta una conoscenza non sempre sistematica della lingua scritta, questa lacuna venendo compensata da una migliore esposizione orale degli argomenti storico-letterari proposti. Complessivamente, tutti gli alunni sono generalmente in grado di comprendere la lingua, sia scritta sia orale e di esprimersi oralmente e per iscritto con chiarezza e proprietà complessivamente accettabili. In concreto ai ragazzi è stato chiesto di orientarsi tra le varie correnti letterarie del diciannovesimo e inizio ventesimo secolo, di saper parlare delle loro caratteristiche salienti e di riconoscerle nelle opere lette. I cenni storici, come gli elementi biografici di ogni autore, sono serviti a rendere più chiare le scelte letterarie e le sensibilità dei vari scrittori in rapporto all’epoca in cui sono vissuti, tuttavia, non è stata pretesa la memorizzazione di date o di luoghi non particolarmente rilevanti. Nel corso dei cinque anni la classe si è contraddistinta per le sue buone capacità organizzative, un certo spirito critico e propositivo, oltreché una naturale propensione a collaborare con l’insegnante.
Relazione conclusiva
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2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Profilo generale e competenze Lo studio della lingua e della cultura straniera si è sviluppata lungo due assi fondamentali: lo sviluppo della competenza linguistico-comunicativa finalizzata al raggiungimento almeno del Livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento e lo sviluppo di competenze relative all’universo culturale legato alla lingua di riferimento. Lo studente ha sviluppato capacità di: comprensione di testi orali e scritti attinenti ad aree di interesse del percorso liceale di riferimento; produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, argomentare e sostenere le opinioni con pertinenza lessicale; interazione nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; analisi critica di aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con particolare riferimento a specifiche tematiche che si prestino a confrontare e mettere in relazione lingue, culture, sistemi semiotici diversi nello spazio e nel tempo; approfondimento di argomenti di interesse culturale, anche trasversalmente ad altre discipline. Il valore aggiunto è costituito dall’esercizio di tali competenze attraverso l’uso consapevole di strategie comunicative e della riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonché sui fatti culturali.
Quinto anno
Lingua Lo studente ha acquisito strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Europeo di Riferimento al fine di raggiungerne la padronanza. In particolare ha consolidato il proprio metodo di studio nell’uso della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante il liceo e con il proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse personale Cultura Lo studente ha approfondito gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
- lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno e chiaramente agli studenti;
- quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi;
- si sono affiancate al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Relazione conclusiva
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Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l’integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove necessario sono state apportate modifiche e correzioni all’attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere che terranno conto delle specifiche esigenze della classe.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale lezione interattiva problem solving discussione guidata attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) sussidi audiovisivi sussidi informatici dizionario bilingue e monolingue
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si è diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all’articolazione dei contenuti. Sono stati previsti perciò test a risposta multipla, questionari di verifica della comprensione orale e scritta, redazione di testi , dettati, esercizi strutturali, prove di lettura (pronuncia e intonazione), colloqui su strutture di conversazioni, esposizioni orali, prove pluridisciplinari.
Per la valutazione delle prove scritte: In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio, in genere collegato a correttezza e completezza nella produzione orale e scritta, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso è stato comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti almeno al 60%. Sono state svolte tre prove scritte durante il trimestre e quattro nella seconda parte dell’anno scolastico.
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Tabella di corrispondenza punteggio, espresso in centesimi, e voto
Punteggio/100 Voto/10
0-20 2
25 2.5
30 3
35 3.5
40 4
45 4.5
50 5
55 5.5
60 6
65 6.5
70 7
75 7.5
80 8
85 8.5
90 9
95 9.5
100 10
Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni ci si attenuti allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello Descrittore Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie o nulle; gravi errori strutturali; lessico inadeguato, povero e ripetitivo.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; esposizione mediocre con varie imprecisioni ed errori ripetuti nel lessico e nella pronuncia.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste; esposizione non sempre corretta, scelta lessicale non sempre appropriata; presenza di errori nella pronuncia ed intonazione.
5
Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; esposizione generalmente corretta; lessico essenziale; presenza di alcuni errori nella pronuncia ed intonazione.
6
Relazione conclusiva
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Discreto
Conoscenze abbastanza sicura; esposizione corretta; scelta lessicale non sempre appropriata; presenza di alcuni errori nella pronuncia e nell’intonazione.
7
Buono Conoscenze sicure; padronanza nell’esposizione; scelta lessicale appropriata: pronuncia generalmente corretta.
8
Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; padronanza nell’esposizione; scelta lessicale ampia; correttezza nella pronuncia e intonazione.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e disinvoltura nell’esposizione; scelta lessicale ricca ed approfondita; correttezza nella pronuncia ed intonazione.
10
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Oltre alla valutazione degli interventi in lingua straniera durante le lezioni, vi è stata un’interrogazione orale formale durante il trimestre e due durante la seconda parte dell’anno scolastico.
5. PROGRAMMA SVOLTO
The Romantic Spirit - Literature: Emotion vs. reason
William Wordsworth and nature
- Daffodils - My Heart Leaps Up - The Solitary Reaper
Samuel Taylor Coleridge and sublime nature
- The Rime of the Ancient Mariner (The killing of the albatross, The Water Snakes, A sadder and a wiser man)
John Keats and unchanging nature
- Ode on a Grecian Urn - Ode to a Nightingale - La Belle Dame sans Merci
Coming of Age
- The Victorian Age: historical and social Context - The first half of Queen Victoria’s reign - The importance of the railways - Life in the Victorian town
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- The Victorian compromise - The Literary Context (The Victorian novel, Victorian poetry and the dramatic
monologue, Aestheticism, Victorian drama)
Charles Dickens and children
- David Copperfield - Oliver Twist (main events)
A Two-Faced Reality
- The British Empire - The mission of the coloniser (The white man’s burden) - Charles Darwin and evolution - The Intellectual Dilemma: Newman, Carlyle, Ruskin, Macaulay, Arnold, Pater
Thomas Hardy and insensible chance
- Tess of the d’Urbervilles (main themes) - Jude the Obscure
Robert Browning and the dramatic monologue
- My Last Duchess
Alfred Lord Tennyson - In Memoriam (lyrics 7, 54 and 106) - Ulysses
- Aestheticism
Oscar Wilde: the brilliant artist and the dandy
- The Picture of Dorian Gray (Preface) - The Importance of Being Earnest (Mother’s worries)
George Bernard Shaw: plays of ideas
- Mrs Warren’s Profession (Act II)
Dal libro di testo “Performer – Culture & Literature 3”: The Drums of War
- The Edwardian Age: historical and social Context - The World Picture: World War I - The Easter Rising and the Irish War of Independence - A deep cultural crisis - The Modernist Spirit - The Literary Context (the Modern Novel)
James Joyce a modernist writer
- Dubliners (literary features) - Ulysses (Molly Bloom’s Monologue)
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Virginia Woolf and ‘moments of being’ - The Bloomsbury Group
- Mrs Dalloway (Septimus’s Death - photocopy) - To the Lighthouse (The Brown Stocking - photocopy)
Thomas Stearns Eliot: the alienation of modern man
- The Waste Land (The Fire Sermon - Section III) Libri assegnati come letture estive:
- David Copperfield - Jude the Obscure - Da Dubliners: A Mother, Eveline e The Dead (in lingua originale)
Oltre alle verifiche abituali, sono state svolte due esercitazioni sul modello della “Terza Prova” dell’Esame di Stato. Sono stati oggetto di interrogazione anche i testi graduati o integrali letti durante la pausa estiva.
La docente
……………………………..
Gli studenti
………………………………
………………………………
Chivasso, 10 maggio 2018.
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina ITALIANO
Libro adottato F.CALITTI, La vita dei testi, Zanichelli
Docente BOGINO Liana
Classe 5B Liceo scientifico di ordinamento
Data 15 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe 5^B ha seguito un percorso di Italiano soddisfacente, frutto di un lavoro graduale e meticoloso possibile grazie alla continuità dell’ insegnamento su cinque anni, che mi ha permesso di articolare l’offerta formativa sia nel biennio che nel triennio in modo da sostenere gli alunni più deboli e cercare, al contempo, di valorizzare i numerosi allievi particolarmente motivati e interessati alla disciplina, sempre nel rispetto delle singole personalità, della storia individuale e delle effettive potenzialità. L’atteggiamento particolarmente collaborativo della classe verso la vita scolastica e l’impegno nell’esecuzione dei lavori assegnati hanno sempre favorito un clima di apprendimento stimolante e proficuo. Alcuni allievi si sono distinti per un'ottima predisposizione nei confronti della disciplina. Pur con le dovute differenze legate alle attitudini personali, il profitto medio conseguito in termini di capacità e competenze è soddisfacente: sia nelle prove scritte che in quelle orali l’autonomia raggiunta nell’acquisizione e nell’esposizione delle conoscenze è adeguata.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Le principali competenze interdisciplinari dell’insegnamento dell’Italiano nel triennio sono:
- ricostruire un quadro culturale di un’epoca; - analizzare i contenuti e i temi visti nella loro rilevanza simbolica per
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l’immaginario collettivo delle diverse epoche; - analizzare le caratteristiche formali e strutturali del testo nella prospettiva
di affinare e perfezionare gli strumenti di analisi dei testi letterari; - ripercorrere il sistema dei generi e la sua evoluzione; - delineare (quando è possibile) le prospettive psicologiche e biografiche di
un autore; - promuovere una maggiore consapevolezza critica nell’interpretazione dei
testi (comprendere la lingua, storicizzare il significato di termini o concetti, relazionare sempre il testo al contesto storico culturale).
Obiettivi disciplinari
A) Acquisizione della padronanza nell'impiego dello strumento linguistico, curando in
particolare:
• proprietà lessicale;
• ricchezza ed articolazione del patrimonio espressivo;
• controllo dei diversi livelli espressivi e stilistici del linguaggio;
• correttezza morfo-sintattica; • uso "critico" della lingua.
B) Capacità di elaborare un testo scritto secondo le diverse tipologie previste
dall’Esame di Stato:
• analisi testuale (l’obiettivo è quello di elaborare le risposte alle domande proposte così da organizzarle in un discorso organico, arricchito anche da notazioni personali).
• saggio breve (scegliere una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un titolo allapropria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal documento ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti evidenziando le citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le argomentazioni attraverso un’elaborazione critica; citare con note a fondo pagina o al fondo del saggio le indicazioni bibliografiche);
• articolo di giornale;
• tema di ordine storico;
• tema di ordine generale.
C) Sviluppo e affinamento della sensibilità culturale, in generale, e di quella letteraria in particolare, attraverso l’acquisizione di un'effettiva capacità di lettura, cioè:
• di individuazione e comprensione di tutti i messaggi contenuti in un testo; • di valutazione critica della loro diversa importanza;
• di restituzione razionale e corretta del contenuto del testo stesso; • di rielaborazione personale e critica dei significati di cui il testo è espressione.
D) La conoscenza precisa dei contenuti culturali e dei messaggi ideali della tradizione
letteraria, attraverso lo studio delle linee di sviluppo generale della storia della
letteratura italiana e dei suoi testi fondamentali.
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Obiettivi minimi per il triennio
• Conoscere i principali argomenti della storia della letteratura studiata.
• Saper esporre con sufficiente chiarezza e proprietà lessicale i contenuti appresi.
• Sapere ordinare e organizzare i contenuti appresi. • Essere in grado di leggere e comprendere i principali testi analizzati, riconoscendone i
principali aspetti formali e strutturali. • Saper ricondurre il testo al genere letterario, d’uso, artistico d’appartenenza.
• Essere in grado di parafrasare e sintetizzare in modo corretto il testo.
• Saper analizzare un testo seguendo una griglia di riferimento.
• Saper leggere in modo consapevole. • Conoscere le regole fondamentali per la stesura di testi argomentativi e del saggio
breve.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
• il metodo di lavoro impiegato è stato prevalentemente induttivo, dal testo al contesto, tuttavia, in alcuni casi, si sono rivelate indispensabili lezioni frontali di introduzione al periodo storico-culturale preso in esame o di collegamento a fasi precedenti della storia letteraria. Lo svolgimento del programma è stato attuato, inizialmente, mediante la lettura in classe di testi originali e l’analisi, a diversi livelli, degli stessi; progressivamente è stato richiesto agli studenti di leggere autonomamente alcuni testi e di attivare le abilità di analisi acquisite.
Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, sono stati valutati positivamente:
• l’impegno e l’interesse dimostrati; • l’applicazione costante;
• l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamentepartecipe al lavoro scolastico;
• il miglioramento mostrato dall’allievo nel corsodell’anno scolastico.
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si sono somministrate prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti
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(test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari). In sede di Consiglio di Classe, si è valutato positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE Le griglie di valutazione relative alle varie tipologie della Prima Prova sono state
sempre utilizzate nell’arco del Triennio e sono il frutto di un ripetuto confronto fra i docenti del Dipartimento di Lettere, i quali, alla luce delle singole esperienze, hanno cercato di tenere in considerazione in modo equilibrato sia gli aspetti formali, sia quelli legati al contenuto. Per quel che riguarda la tipologia A si è cercato di esortare, soprattutto gli allievi più brillanti, a elaborare le risposte alle domande proposte così da organizzare un discorso organico, arricchito anche da notazioni personali. Nella tipologia B molta importanza è stata data:
alla capacità di rielaborare in modo completo e critico i documenti, senza indulgere in lunghe citazioni per esteso
alla presenza di una chiara definizione strutturale , con l’eventuale ricorso a paragrafi di testo e al corredo di note collocate alla fine dell’elaborato
Valutazione delle prove orali Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Relazione conclusiva 5/12
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari.
10
[estratto da “Criteri di valutazione Newton 2012-2013” – delibera 24 del CD 23/10/2012]
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati:
Il GUSTO NEOCLASSICO E IL GUSTO ROMANTICO
− L’estetica neoclassica: la bellezza nell’armonia (Appunti)
− Nascita e diffusione del romanticismo in Europa (Appunti)
− L’immaginario romantico (Appunti)
− La polemica tra classicisti e romantici (p.275 sgg.) MADAME DE STAËL, Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni P.GIORDANI, Risposta a una dama illustre G.BERCHET, Lettera semiseria G.LEOPARDI, Discorso di un italiano sulla poesia romantica (Materiali)
Relazione conclusiva 6/12
G.LEOPARDI La figura e l’opera letteraria (pp.7-18) La modernità di Leopardi (p.21)
L’epistolario
La lettera della Befana (Materiali)
Un ritratto della madre (Materiali)
Fuga da Recanati (p.11)
Roma, l’indifferenza delle donne romane (p.12)
La protesta di Leopardi (p.16)
Leopardi e i suoi libri (p.19-20)
Sulla polemica tra classici e romantici.
Discorso di un italiano sulla poesia romantica (Materiali) La poesia moderna (dallo Zibaldone) La celeste naturalezza degli antichi (dallo Zibaldone)
I Canti: genesi, titolo e struttura
Ultimo canto di Saffo Leopardi e Ovidio L’infinito Le parole poeticissime del vago e dell’indefinito (p.58) Alla luna La sera del dì di festa A Silvia La quiete dopo la tempesta Il sabato del villaggio Canto notturno di un pastore errante dell’Asia La ginestra, o il fiore del deserto ((vv. 1-157; 297-317)
Le Operette morali: genesi e struttura (pp.142-151)
Dialogo della Moda e della Morte Dialogo della Natura e di un Islandese
Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie Dialogo di un Venditore d’almanacchi e di un Passeggere Dialogo di Tristano e di un amico
Lo Zibaldone (pp.23 sgg.) La teoria del piacere
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Parole e termini Il passaggio dall’antico al moderno LA SCAPIGLIATURA (pp.169 sgg.)
E.PRAGA,
Preludio I.U.TARCHETTI, Malattia ed estetica del brutto: la Fosca di Tarchetti. (p.174)
IL ROMANZO EUROPEO
Il realismo di Stendhal e Balzac Flaubert Madame Bovary Le letture romantiche di Emma e la sua nevrosi (p.35) Il naturalismo E. ZOLA (p.270sgg.)
da Romanzo sperimentale I fondamenti teorici (p.274)
G.VERGA E IL VERISMO
Naturalisti e veristi (p.264 sgg.)
La figura, il progetto letterario e la poetica (pp.313 sgg.)
La Prefazione a I Malavoglia: il ciclo dei Vinti La prefazione a Eva (p.266) Da Vita dei campi
Rosso Malpelo Cavalleria rusticana
Lettura integrale dei Malavoglia Mastro Don Gesualdo, in particolare sono stati letti i seguenti passi:
Ritratto di Gesualdo (cap.IV)
Il bilancio di una vita(cap.V) IL DECADENTISMO
Il decadentismo europeo
L’artista decadente e le sue maschere (Appunti) La poesia, il ruolo del poeta e il linguaggio poetico (Appunti)
Relazione conclusiva 8/12
C.BAUDELAIRE(p.69 sgg.) Da I fiori del male,
Al lettore L’Albatro Il gatto Spleen Il cigno A una passante G.PASCOLI La figura e l’opera letteraria (p.443 sgg.)
La lingua di Pascoli (Appunti) La poetica Da Miei pensieri di varia umanità,
Il fanciullino
Da Myricae (p.450 sgg.)
Lavandare X Agosto L’assiuolo Il lampo Il tuono Novembre
Il lessico degli oggetti (p.468) Dai Canti di Castelvecchio
Nebbia Il gelsomino notturno
Dai Primi Poemetti Digitale purpurea Italy
G. D’ANNUNZIO La figura e l’opera letteraria (pp.501-510)
Da Le novelle della Pescara, Il cerusico di mare
Relazione conclusiva 9/12
I romanzi (p.514 sgg.)
Il Piacere: struttura e trama L’attesa di Elena Andrea Sperelli
Il Piacere e il romanzo europeo (p.536) Da le vergini delle rocce, Il manifesto del superuomo La lirica
Le Laudi Da Alcyone (pp.549
sgg.) La sera fiesolana La pioggia nel pineto
Il romanzo tra Ottocento e Novecento (101 sgg.)
A.Fogazzaro (cenni)
M.PROUST,
Da Alla ricerca del tempo perduto, Dalla parte di Swann Ancora una volta la madeleine
L.PIRANDELLO La figura (p.253 sgg.) La poetica (p.261 sgg.) Da L’Umorismo
Il sentimento del contrario Da Novelle per un anno, Ciaula scopre la luna C’è qualcuno che ride I romanzi (pp.567-569)
Lettura integrale di Il fu Mattia Pascal Uno, nessuno, centomila Struttura e temi (pp.608-609) In particolare sono stati analizzati i seguenti passi:
Il naso di Vitangelo Moscarda (libro I, cap.I) Un epilogo filosofico (libro VIII, cap.IV)
Relazione conclusiva 10/12
Il teatro (p.330 sgg.) Lettura integrale di Sei personaggi in cerca d’autore
Temi Il metateatro
I.SVEVO
La figura (p.167 sgg.) Il caso Svevo Il pensiero e la poetica I romanzi
Una vita
Trama e temi principali (p.174 sgg.) Senilità
Trama e temi principali (p.187 sgg.) La coscienza di Zeno : lettura integrale
Struttura e temi (p.201 sgg.) LA VIA ITALIANA ALLA POESIA E LA “LINEA DEL CREPUSCOLO”. Il movimento crepuscolare G.GOZZANO La figura e l’opera letteraria
L’amica di nonna Speranza
S.CORAZZINI
Desolazione del povero poeta sentimentale.
IL FUTURISMO
F.T.MARINETTI, Manifesto del Futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista E.MONTALE Figura, opere e poetica
Da Ossi di seppia
I limoni, Non chiederci la parola
Relazione conclusiva 11/12
Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Cigola la carrucola del pozzo Forse un mattino andando in un’aria di vetro
Da Le Occasioni A Liuba che parte La casa dei doganieri
Ti libero la fronte dai ghiaccioli Addii, fischi nel buio, cenni, tosse Non recidere, forbice, quel volto Dora Markus
Da La bufera e altro
La bufera Da Satura Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale.
Il romanzo
I.CALVINO, Trilogia
ID., Il sentiero dei nidi di ragno
P.LEVI,
Nell’ambito del modulo di alternanza scuola-lavoro gli studenti sono stati coinvolti in tutte
le fasi dell’allestimento della mostra dedicata a Primo Levi intitolata I mondi di Primo Levi:
una strenua chiarezza. Con la collaborazione di UNITRE hanno preso parte al percorso di
formazione curato dalla dott.ssa Mori e dal dottor Levi del Centro Studi Primo Levi. Durante
l’apertura hanno seguito e accompagnato i visitatori lungo il percorso.
Lettura integrale di Se questo è un uomo Lettura integrale di Le chiavi a stella Da Il sistema periodico, Carbonio
DANTE,Paradiso, lettura e analisi dei canti I,III,VI,XI, XII, XV, XVI (vv.1-48), XVII, XXXIII.
Relazione conclusiva 12/12
La classe ha partecipato in collaborazione con il Teatro Regio di Torino e con il MAO ad un
modulo didattico di approfondimento in relazione alla Turandot di Puccini. Il percorso,
cominciato con una lezione sull’autore e sull’opera, è proseguito con un itinerario a due
voci (con la presenza di esperti) attraverso le collezioni del Museo d’arte Orientale per
riconoscere e comprendere l’esotismo nell’opera e nel balletto europei dei secoli XIX e XX.
L’attività si è conclusa con la visione dello spettacolo al Teatro Regio.
La maggior parte degli studenti (19 su 22) ha aderito alla Stagione Teatrale del Liceo presso
il Teatro Elfo Puccini di Milano, che quest’anno comprendeva i seguenti spettacoli: O.Wilde,
L’importanza di chiamarsi Ernesto; R.Scarpetti, Viva l’Italia. Le morti di Fausto e Iaio; Molière, Il
misantropo.
Chivasso, 15 maggio 2018
Il programma verrà integrato in sede di scrutinio finale con gli argomenti svolti nell’ultima
parte dell’anno.
L’insegnante Gli studenti
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina LATINO
Libro adottato CONTE-PIANEZZOLA, Forme e contesti della letteratura latina, Le Monnier
Voll. 1-3.
Docente BOGINO Liana
Classe 5B Liceo scientifico di ordinamento
Data 15 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe, nel corso del triennio di insegnamento della disciplina, ha maturato una risposta positiva al dialogo educativo, mostrandosi interessata alle varie attività. Alcuni allievi hanno evidenziato una particolare predisposizione per la traduzione raggiungendo ottimi risultati. Nel complesso il percorso di assimilazione delle conoscenze e di acquisizione delle competenze e capacità è decisamente buono in letteratura, mentre sul piano linguistico si rileva una certa disomogeneità. Nel corso dell’ultimo anno, pertanto, si è dato più spazio alle prove di tipologia mista, con traduzione di testi affrontati in classe e domande di comprensione, analisi e contestualizzazione. Ciò, al di là dei risultati conseguiti, ha portato gli alunni ad un’ottimizzazione dello studio della letteratura e degli autori classici. Il profitto medio conseguito, pur nella disomogeneità evidenziata, è buono.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivi disclinari
- Conoscenza del mondo e dei valori della civiltà latina che trovano espressione nella storia letteraria.
- Valorizzazione delle affinità tra gli autori della tradizione latina - e del mondo - classico in generale- e gli autori moderni.
- Fornire una visione d’insieme, anche puramente informativa, del patrimonio - letterario latino.
- Guidare gli allievi alla lettura (anche in traduzione) di alcuni autori, per così dire, - irrinunciabili sia per la loro importanza intrinseca, sia per la loro forza di
permanenza nella storia della cultura europea
Relazione conclusiva
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Obiettivi minimi - Padroneggiare, seppur con qualche incertezza, i contenuti grammaticali della lingua
latina oggetto di studio nel biennio e nel corso del triennio - Comprendere a grandi linee un testo latino, individuando al suo interno le
diverse parti del discorso nelle loro connessioni, e identificando gli aspetti morfologici e sintattici di maggior rilievo
- Operare dei confronti pertinenti tra il sistema linguistico latino e quello italiano. - Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio i principali argomenti della storia
della letteratura. - Orientarsi nell’analisi e nella traduzione di un passo di autori. - Comprendere nelle linee generali il contenuto e le problematiche connesse ai testi
presi in esame
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
- lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
- Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Valutazione delle prove scritte
Per quanto riguarda le prove scritte, nell'attribuzione del voto si è tenuto conto: della traduzione corretta delle strutture morfo-sintattiche concordanze, declinazioni, forme verbali, subordinate, costrutti tipici del latino); della scelta appropriata dei singoli termini;
Relazione conclusiva
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della capacità di distinguere i costrutti propri delle due lingue e di elaborare in modo personale una versione italiana dotata di proprietà linguistica e di eleganza formale.
Nel corso dell’ultimo annosi è dato più spazio alle prove di tipologia mista, con traduzione di brani di testi affrontati in classe e domande di comprensione, analisi, contestualizzazione.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello Descrittore Voto/10
Gravemente
insufficiente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in
10
Non risponde 2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Relazione conclusiva
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Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari.
10
5. PROGRAMMA SVOLTO
STORIA LETTERARIA L’elegia. OVIDIO: vita, opere La militia amoris (406-407) Passi letti nella traduzione italiana Dagli Amores Una musa di undici piedi La lena, maestra d’amore Dall’Ars amatoria Consigli per conquistare una donna Dalle Heroides Il dramma di Penelope Dalle Metamorfosi La storia di Apollo e Dafne Il mito di Eco Dai Tristia Immortalità poetica e fedeltà coniugale. Dalle Epistulae ex Ponto, Scrivere lontano da Roma è come danzare nel buio
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Passo letto e analizzato in latino L’amore impossibile di Narciso (Met., 3, 402-442; 463-468; 486-505) La filosofia in età imperiale. SENECA : vita, opere, pensiero
Approfondimento (pp.106-107) Passi letti nella traduzione italiana Dalle Epistulae ad Lucilium Vivere per gli altri per essere felici L’immoralità della folla e la solitudine del saggio
Dal De brevitate vitae Il tempo, il bene più prezioso
Approfondimento (pp.46-47) Approfondimento: il genere della consolatio (p.57)
Dal De constantia sapientis L’inviolabilità del perfetto saggio
Dal De ira Abbandonarsi all’ira non è prova di bgrandezza Dal De clementia Nerone, un princeps tanto più clemente di Augusto Dall’Apokolokyntosis Un esordio all’insegna della parodia Le tragedie Da Medea, Medea decide di uccidere i figli
Da Thyestes, Il monologo di Atreo Passi letti in latino
Lettura, analisi e traduzione di Epistula ad Lucilium, 47 L’epica in età imperiale LUCANO : vita e opere Il Bellum civile
Passi letti nella traduzione italiana L’eroe nero: Cesare passa il Rubicone
Un annuncio di rovina dall’oltretomba Nessun dio veglia su Roma Il giorno dei giorni Le colpe dei padri
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Il romanzo
PETRONIO e il Satyricon Il romanzo antico (pp.186-187) La questione petroniana La fabula milesia Il limiti del realismo petroniano (pp.250-251)
Passi letti nella traduzione italiana La cena di Trimalchione (passim) Encolpio in trappola: piani di fuga “letterari” L’immancabile agnizione Un’epica rissa La tempesta salvifica
APULEIO: vita e opere. Passi letti in traduzione italiana Dall’Apologia I pesci di Apuleio Da Le Metamorfosi Ipata, la città della magia
Lucio assiste alla metamorfosi di Panfile Una fabula milesia: la moglie del fabbro.
Salvo grazie a Iside: Lucio ritorna umano La favola di Amore e Psiche (versione intagrale)
La storiografia TACITO: vita,opere, pensiero L’Agricola Passi letti nella traduzione italiana Il principato spegne la virtus La morte di Agricola L’elogio di Agricola Il discorso di Calgaco La Germania Le Historiae
Passi letti nella traduzione italiana Il discorso di Galba a Pisone
Relazione conclusiva
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Gli Annales Passi letti nella traduzione italiana Scrivere storia in un’epoca senza libertà Il ritratto indiretto di Tiberio La morte di Messalina Nerone fa uccidere Agrippina L’alternativa stoica: i suicidi di Seneca e Trasea Peto La Satira Il genere satirico a Roma. PERSIO : vita e opere. Passi letti nella traduzione italiana Da Satire, Una vita dissipata GIOVENALE: vita e opere. Da Satire, E’ difficile non scrivere satire A cena da Virrone: l’umiliazione dei clientes La dura condizione dei letterati Il tramonto di Pudicitia e il trionfo della luxuria L’epigramma MARZIALE: vita e opere Gli Epigrammata
Passi letti nella traduzione italiana Libri tascabili
Vivere da squattrinati Quando trovo il tempo di scrivere? L’imitatore Il possidente Un medico Cecilio, uno,nessuno,centomila. La morte di una vipera
AUTORI Lucrezio De rerum natura, Il sacrificio di Ifigenia De rerum natura, Inno a Venere
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Ovidio L’amore impossibile di Narciso (Met., 3, 402-442; 463-468; 486-505)
Seneca Epistula ad Lucilium,47
Chivasso, 15 maggio 2018 Il programma verrà integrato in sede di scrutinio finale con gli argomenti svolti nell’ultima parte dell’anno.
L’insegnante Gli studenti
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina MATEMATICA
Libro adottato Corso base blu di matematica vol.5 - Zanichelli
Docente BARELLA Daniela
Classe 5B Liceo scientifico di ordinamento e sp. bilingue
Data 10 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe 5B è composta da 22 allievi. Dal punto di vista disciplinare la classe è molto partecipe alle lezioni, quasi tutti hanno sempre dimostrato interesse per la disciplina, lavorando in modo serio e puntuale, abbastanza costante ed efficace sia in classe, che a casa, instaurando un rapporto di stima e rispetto reciproci.
Dal punto di vista del profitto, i risultati delle verifiche evidenziano una generale buona comprensione degli argomenti trattati con punte di eccellenza. Alcuni allievi hanno evidenziato difficoltà in alcune parti del programma o durante verifiche sommative inerenti abilità di alto livello, ma si sono comunque impegnati sempre in modo serio e diligente e, laddove, le verifiche erano monotematiche hanno dimostrato di aver assimilato i nuclei fondanti della materia. Nel complesso si ritiene la classe di livello medio-alto e si sono perseguiti anche gli obiettivi di eccellenza, anche se non per tutti gli allievi.
Sono stati svolti esercizi applicativi sia per consolidare le nozioni apprese, sia per far loro acquisire una buona padronanza di calcolo, ma, mentre alcune parti di programma sono state affrontate in modo rigoroso e puntuale, altre sono state svolte a livello più applicativo, per adeguarsi alle richieste dell’impostazione del nuovo esame di stato .
Lo studio dell'analisi infinitesimale è stato attuato a partire dall'approccio intuitivo alle funzioni; si sono studiate funzioni che lo studente già conosceva dalla geometria analitica, restringendone il dominio, calcolandone il modulo, il reciproco ed eseguendo particolari trasformazione del piano in sé (traslazioni, simmetrie, dilatazioni). Con il calcolo infinitesimale, limiti e derivate, si è arrivati a uno studio meno approssimativo, che ha consentito allo studente di disegnare in modo corretto e completo
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tutti i tipi di funzione e a riconoscere le caratteristiche da un grafico alla funzione stessa. Non si è tralasciata, comunque, la geometria piana e solida, la quale è stata ripresa nell'ambito della risoluzione dei problemi analitici di massimo e minimo. L'allievo dovrebbe essere in grado di esaminare grafici di funzioni algebriche, trascendenti e dedurne informazioni. Si è data particolare importanza al calcolo differenziale ed integrale con le sue applicazioni. Nel corso dell’anno scolastico, in vista dell’esame di Stato e secondo le nuove norme, sono stati eseguiti compiti di diverso livello, comprendenti sia problemi sia quesiti teorici.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Al termine del quinto anno l’allievo dovrà aver acquisito le competenze necessarie per risolvere problemi sullo studio di funzioni e sugli integrali; in particolare, per ciascun argomento, dovrà acquisire le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi: - sapere individuare gli elementi essenziali per lo studio di una funzione - costruire il grafico di una funzione a partire dai dati raccolti per via analitica - saper affrontare problemi di minimo e massimo - utilizzare in modo consapevole i teoremi del calcolo differenziale - risolvere integrali indefiniti di vario tipo - saper orientarsi nel problema della misura: calcolo di lunghezze, aree e volume. - Saper utilizzare tecniche e procedure di calcolo - Analizzare ed interpretare grafici
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera il più possibile equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti
• le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico
• quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi
Si è cercato, per quanto possibile, di mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l ’integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove è stato necessario si sono apportate modifiche e correzioni all ’attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Generalmente si è proposta una spiegazione degli argomenti per problemi: a partire da
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una situazione problematica, gli studenti sono stati stimolati dapprima a formulare ipotesi di soluzione ricorrendo a conoscenze già possedute ed anche all’intuizione per giungere infine, mediante raffinamenti successivi, alla generalizzazione e formalizzazione del risultato conseguito e al suo collegamento con altre nozioni teoriche già apprese.
Alle lezioni frontali interattive si sono alternate esercitazioni in classe.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell ’allievo di:
• conoscere i contenuti dei diversi nuclei • applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo • analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica • prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: • leggere e interpretare un testo di carattere scientifico • comunicare e formalizzare procedure • rappresentare e convertire oggetti matematici • rielaborare in modo personale e originale i contenuti • partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Sono stati proposti test a risposta multipla, compiti scritti tradizionali, prove orali, simulazioni di prove d’esame per abituare gli allievi a mantenere l’attenzione per un tempo maggiore, così come succede all’esame di Stato. La simulazione di seconda prova d’istituto si è svolta il 26 aprile.
Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasformato in un voto da 2 a 10. La sufficienza è stata attribuita con il
• 60% del punteggio, nel caso di test a risposta chiusa • 50% del punteggio, nel caso di prova con esercizi e problemi che richiedono la
descrizione di tutte le procedure risolutive Per le simulazioni di seconda prova si adotta il foglio di correzione MatEasy –versione Rubrik che si rifà alla griglia di correzione nazionale; quest’ultima prevede la sufficienza con il 50% del punteggio previsto. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti.
Relazione conclusiva
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5. NUCLEI SVOLTI CON FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento
Le funzioni e le loro proprietà
- Dominio di una funzione - Proprietà delle funzioni
- Funzione inversa - Funzione composta
Gestire informazioni sulle funzioni e sui grafici
- Individuare dominio, segno, (dis)parità, (de)crescenza,
periodicità
- Determinare la funzione inversa di una funzione - Determinare la funzione composta di due o più funzioni
- Trasformare geometricamente il grafico di una funzione
I limiti delle funzioni e il calcolo dei limiti
- Definizione di limite - Operazioni sui limiti
- Forme indeterminate
- Limiti notevoli - Funzioni continue e teoremi
- Asintoti di una funzione
- Punti di discontinuità di una funzione
Operare con i limiti e riconoscere i punti di discontinuità
- Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni
- Calcolare limiti che si presentano sotto forma indeterminata
- Dimostrare 1lim0
x
senx
x
; 0
1 ln(1 )lim ;lim
x
x x
e x
x x
- Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli
- Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto
- Applicare i teoremi di Weierstrass e di esistenza degli zeri (senza dim)
- Determinare gli asintoti di una funzione - Disegnare il grafico probabile di una funzione
La derivata di una funzione
- Concetto di derivata
- La retta tangente al grafico di una funzione
- La continuità e la derivabilità - Derivate fondamentali
- Operazioni con le derivate - Derivata di funzione composta
- Derivata di g x
f x
- Derivate di ordine superiore al primo
- Retta tangente - Punti di non derivabilità
Operare con le derivate
- Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione(dimostrazione delle derivate fondamentali)
- Studiare la derivabilità di una funzione e i punti di non
derivabilità - Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di
una funzione - Calcolare la derivata di una funzione mediante le
derivate fondamentali e le regole di derivazione - Applicare le derivate alla fisica
I teoremi del calcolo differenziale
- Teorema di Rolle - Teorema di Lagrange
- Teorema di De L’Hospital
Conoscere e applicare i teoremi del calcolo
differenziale
- Applicare il teorema di Rolle - Applicare il teorema di Lagrange
- Applicare il teorema di De L’Hospital
(Nota: i teoremi non sono stati dimostrati)
Relazione conclusiva
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Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento
I massimi, i minimi e i flessi
- Massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale
- Flessi e derivata seconda - Concavità di una curva
Determinare tutti gli elementi legati al grafico di una
funzione
- Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima
- Determinare i flessi mediante la derivata seconda
- Risolvere i problemi di massimo e di minimo - Applicazione a problemi reali
Lo studio delle funzioni
- Grafici di funzioni e sue derivate - Ricerca degli zeri con metodi di analisi
numerica
Studiare una funzione e tracciare il suo grafico
- Passare dal grafico di una funzione a quello della sua derivata e viceversa
- Risolvere equazioni e disequazioni per via grafica - Risolvere problemi con le funzioni
- Separare le radici di un’equazione
- Risolvere in modo approssimato un’equazione con metodo di bisezione
Gli integrali indefiniti
- Concetto di integrale indefinito - Calcolo di integrali (immediati, per
sostituzione, per parti)
- Integrazione di funzioni razionali fratte
Conoscere e saper applicare le varie regole di
integrazione
- Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante gli
integrali immediati e le proprietà di linearità - Calcolare un integrale indefinito con il metodo di
sostituzione e con la formula di integrazione per parti - Calcolare l’integrale indefinito di funzioni razionali fratte
Gli integrali definiti
- Concetto di integrale definito
- Teorema fondamentale del calcolo integrale
- Calcolo di aree - Calcolo di volumi
- Integrali impropri - Integrazione numerica
Determinare aree e volumi attraverso gli integrali
- Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema fondamentale del calcolo integrale (dimostrato)
- Calcolare il valor medio di una funzione con dim
- Operare con la funzione integrale e la sua derivata - Calcolare l’area di superfici piane e il volume di solidi di
rotazione
- Calcolare il volume dei solidi con il metodo delle sezioni
normali - Calcolare gli integrali impropri
- Applicare gli integrali alla fisica
- Calcolare il valore approssimato di un integrale definito mediante metodi dei rettangoli o dei trapezi
Le equazioni differenziali
- Definizione di equazione differenziale - Equazioni differenziali di primo ordine
Risolvere equazioni differenziali
- Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari
- Risolvere problemi di Cauchy del primo ordine - Applicare le equazioni differenziali alla fisica
Chivasso, 10 maggio 2018
La docente I rappresentanti
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina SCIENZE
Libri adottati
FONDAMENTI DI CHIMICA Hein Morris e Arena Susan Zanichelli INVITO ALLA BIOLOGIA Curtis Helena / Barnes Sue N. Zanichelli CHIMICA ORGANICA, BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE dal carbonio agli ogm plus Sadava et al. Zanichelli #TERRA Lupia Palmieri, Parotto Zanichelli
Docente SPERA M. Piera
Classe 5B Liceo scientifico di ordinamento
Data 14 maggio 2013
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe si presenta con un buon livello di capacità ed attitudini personali, spesso unita ad un metodo di studio consapevole ed organizzato, solo pochi studenti presentano fragilità, per lo più non legate allo scarso impegno, ma ad attitudini più limitate o a alcune carenze pregresse. Presentano una situazione difficile solo due allievi, uno, per problemi di salute, non è riuscito frequentare le lezioni con regolarità ed a impegnarsi nello studio per tempi molto prolungati; l’altro ha vissuto in modo sofferto il rapporto con la classe e, non riuscendo a competere con i più brillanti ha rinunciato a raggiungere anche i traguardi minimi, sicuramente alla sua portata.
Il clima in classe è sempre stato di grande collaborazione, con partecipazione alle lezioni sempre piuttosto attiva o comunque attenta ed adesione alle proposte di attività di laboratorio; purtroppo, avendo dovuto impiegare tempo per il completamento dell’attività di alternanza scuola-lavoro, non si sono potute svolgere le uscite didattiche di approfondimento solitamente organizzate per le classi quinte.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento.
Chimica - Biologia
Nel quinto anno è previsto l’approfondimento della chimica organica. Il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano poi nella biochimica, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.
Scienze della Terra
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorirà l’acquisizione da parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari.
La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
Si è cercato di distribuire lo svolgimento del programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate, utilizzando spesso presentazioni in ppt o filmati, per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico.
quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi.
Sono stati affiancati al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed altri testi, articoli di giornali, per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Si è cercato di predisporre l’itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Sono state svolte alcune semplici esperienze di laboratorio, dallo studio dell’influenza della temperature, della concentrazione e dei catalizzatori sulla velocità di reazione e gli equilibri chimici, alle titolazioni acido-base, alla sintesi del nylon per le reazioni organiche.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, sono stati valutati negli allievi:
la conoscenza degli argomenti trattati
l’uso del lessico specifico e l’esposizione
l’applicazione delle conoscenze
la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati utilizzati perciò test a risposta multipla, compiti scritti con domande aperte, prove orali.
E’ stato garantito lo svolgimento delle prove orali per tutti quegli studenti che hanno evidenziato un profitto insufficiente nelle prove scritte.
Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio hanno fatto riferimento agli indicatori presenti nella tabella di valutazione della terza prova, utilizzando i punteggi indicati e attribuendo la sufficienza al valore relativo al 60%. I voti assegnati sono stati secondo numeri interi o frazioni del 50%.
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle interrogazioni ci si è attenuti allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o un’argomentazione
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9-10
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Inizialmente si è partiti da un ripasso dei concetti generali della chimica, per terminare con la parte del programma di chimica inorganica non svolta al quarto anno, quindi si è passati alla chimica organica ed allo studio delle biomolecole, concludendo con la fotosintesi come esempio di processo significativo degli organismi viventi. Nello studio dei composti organici si sono viste le reazioni soprattutto dal punto di vista del bilancio complessivo senza insistere sui singoli passaggi o sull’ambiente di reazione. Non è stato svolto il programma di Scienze della Terra poiché si sarebbe potuto affrontare un solo argomento che sarebbe rimasto a sé, piuttosto complesso e poco legato al resto del programma svolto. Si riportano di seguito gli argomenti trattati, per facilitare il ripasso degli studenti, vengono indicate le pagine riferite ai testi di: chimica e di chimica organica il testo di biologia è servito come introduzione allo studio delle biomolecole e della fotosintesi.
Chimica
Inorganica Ripasso e completamento degli argomenti di chimica inorganica:
Equilibri chimici: reazioni reversibili (pag 438); la velocità di reazione (pag 439-440); il principio di Le Chatelier (pag 440) ; la costante di equilibrio(pag 448-449); effetti della variazione di concentrazione, temperatura, pressione, volume e catalizzatori (pag 441…447); cenni sul prodotto di solubilità (pag 456-457).
Acid, basi e sali: le diverse definizioni di acido e le loro applicazioni (pag 396..399); le reazioni di neutralizzazione (pag 399-400, 412..415); la ionizzazione dell’acqua (pag 408); il pH (pag 409-411); il prodotto ionico dell’acqua (pag 450..452); le costanti di ionizzazione acide e basiche (pag 452…456); le proprietà acide o basiche dei sali (pag459-460); cenni sulle soluzioni tampone (pag 460-461)
Ossido-riduzioni: numero di ossidazione (pag 474…477); reazioni di ossido- riduzione (pag 478-479); bilanciamento delle reazioni di ossido-riduzione col metodo delle semireazioni (pag 479..482)
Organica Lettura del racconto “Il carbonio” da “Il sistema periodico” di Primo Levi
Il carbonio: principali caratteristiche dell’elemento e dei suoi composti (pag C2..4); l’isomeria (esclusa l’attività ottica) (pag C6..11); cenni su effetto induttivo (pag C16), reazioni omolitiche ed etero litiche (pag C18), reagenti elettrofili e nucleofili (pag C19).
Gli idrocarburi (pag C26). Alcani: formula e nomenclatura (pag C26..28), isomeria (C28..32), reattività (C33-34).
Cicloalcani: formula e nomenclatura (pag C36),isomeria (pag C36..38), reattività (pag C39).
Alcheni: formula e nomenclatura (pag C41), isomeria (pag C41-42), reattività (pag C 43…46).
Alchini: formula e nomenclatura (pag C49), isomeria (pag C49-50), reattività (pag C 51..53).
Idrocarburi aromatici: formula e nomenclatura (pag C54..57), cenni su meccanismo di reazione e sulla reattività del benzene (pag C57-59), reazioni principali (pag C58); cenni su idrocarburi aromatici policiclici ed eterociclici
(pag C60..64)
I derivati degli idrocarburi (pag C72).
Alogenuri alchilici: formula e nomenclatura (pag C 72-73), reazioni (pag C 74..78).
Alcoli: formula e nomenclatura (pag C 80-81 ), sintesi (pag C81-82), proprietà (pag C 84-85), reazioni (pag C 85-87).
Cenni su polioli ed eteri (pag 88-89-90).
Fenoli: formula e nomenclatura (pag C 92), cenni su proprietà (pag C92) e reazioni (pag C 93).
Aldeidi e chetoni: formula e nomenclatura (pag C 94..96), sintesi (pag C 97), proprietà (C 98), reazioni (C 98..100).
Acidi carbossilici: formula e nomenclatura (pag C 102-103), sintesi (pag C103), proprietà (C 104-105), reazioni (pag C 106-107).
Derivati degli acidi carbossilici: esteri: formula e nomenclatura (pag C108), sintesi (pag C108-109), reazioni (pag C110). Cenni sulle ammidi e loro caratteristiche (pag C111-112). Gli acidi carbossilici polifunzionali: alcuni semplici esempi (pag C 114-115)
Ammine: formula e nomenclatura (pag C 116-117), proprietà (pag C 118-119), cenni sulle reazioni (pag C 119).
Polimeri: formula e nomenclatura (pag C121-122), reazioni (pag C122..125), alcuni esempi (pag C127).
Biochimica
Le biomolecole (pag B2).
Carboidrati. Monosaccaridi: formula e nomenclatura, con cenni sulle proiezioni (pag B3..6), reazioni (pag B6-7). Esempi di disaccaridi e polisaccaridi (pag B 8..11)
Lipidi: saponificabili e non (pag B13); trigliceridi: sintesi (pag B 13-15), reazioni (pag B 15), i saponi (pag B16), Fosfolipidi e glicolipidi (pag B17-18); gli steroidi: caratteristiche generali ed esempi (pag B18..20); cenni sulle vitamine liposolubili (pag B20-21).
Protidi. Gli aminoacidi: formula base e sue proprietà (pag B23-26); i peptidi e la reazione di condensazione (pag B 27..29); la classificazione delle proteine (pag B 29); la struttura delle proteine (pag B 30..32)
Acidi nucleici. Struttura generale di un nucleotide (pag B33); reazioni di sintesi (pag B 34..36)
La fotosintesi. Caratteristiche generali (pag B100..102); le reazioni della fase luminosa e la chemio osmosi (pag B103..108); reagenti e prodotti del ciclo di Calvin Benson (pag B109-110), destino della gliceraldeide 3-fosfato (pag B110-111); la foto respirazione e le piante C3, C4 e CAM (pag B112..114).
Chivasso, 8 maggio 2018
Rappresentanti degli studenti Docente
Apruzzese Marta ……………………… Spera M. Piera ………………
Tapparo Marco ………………………..
Relazione conclusiva
1/3
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina EDUCAZIONE FISICA
Libro adottato
Docente ROBBIANO Paola
Classe 5B Liceo Scientifico di Ordinamento
Data 3 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe, con cui lavoro da tre anni, ha sempre lavorato con costante e crescente impegno. In particolare, quest’anno, gli allievi hanno dimostrato diversi interessi personali, capacità collaborative e serietà nell’applicazione. Sempre molto corretti si sono verificati i rapporti con l’insegnante e tra gli allievi che in numerose situazioni si sono dimostrati precisi e puntuali nel rispettare gli impegni prestabiliti. Più che buono il livello di preparazione raggiunto dalla classe; per alcuni allievi che si sono sempre distinti per tenacia,correttezza e dedizione i risultati sono ottimi.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento. In questa fascia d'età, tenendo conto non solo delle modalità del lavoro svolto nel precedente biennio, ma soprattutto delle caratteristiche psicosomatiche e del bagaglio motorio acquisito, si è cercato di stimolare le funzioni organiche e muscolari e le capacità coordinative e condizionali attraverso esercitazioni globali e/o specifiche e/o analitiche. I percorsi e le unità didattiche sono state impostate in maniera più mirata e specifica richiedendo perciò esecuzioni più precise e tecniche , il rispetto assoluto delle regole nei giochi sportivi, l’autoregolamentazione,la consapevolezza dei propri livelli e miglioramenti. Gli obiettivi disciplinari rimangono quelli del biennio, ma i contenuti sono maggiormente complessi ed orientati verso un'interiorizzazione del movimento:
sviluppo fisiologico e potenziamento muscolare generale sviluppo delle qualità personali, del carattere e della socialità
Relazione conclusiva
2/3
consuetudine alle attività motorie e sportive.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Oltre all'osservazione sistematica dei processi d'apprendimento, in modo episodico sono state utilizzate prove oggettive di profitto e momenti di controllo durante lo svolgimento delle lezioni tramite vari procedimenti di osservazione e di verifica. Per la valutazione finale si è considerato oltre alle varie verifiche in itinere, la frequenza, la partecipazione e l'interesse dimostrati per le varie attività. Si prendono inoltre in considerazione la disponibilità e la collaborazione verso i compagni e verso l'insegnante, la puntualità, la correttezza, il comportamento educato ed il rispetto del materiale e delle norme di convivenza civile .Gli allievi,inoltre sono stati anche valutati su una lezione gestita in autonomia su un argomento a scelta. Valutazione delle prove scritte Non sono state effettuate prove scritte. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si attiene alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati:
esercizi di allungamento e tonificazione muscolare con e senza l’ausilio di attrezzi;
esercizi di preatletismo,andature,esercizi di reazione.
Relazione conclusiva
3/3
allenamento della capacità aerobica con relativo test di walking e/o test mt.1600;
atletica leggera su pista;
test sulle diverse capacità motorie;
giochi sportivi di squadra:
pallavolo: applicazione dei fondamentali individuali e di squadra in fase di gioco;
pallacanestro: applicazione dei fondamentali individuali;
dodge ball;
tennis;
boxe;
danza contemporanea;
danze di carattere;
danze country;
marching-band;
yoga;
fitness;
espressione corporea;
life style;
circuit training;
teorico: equitazione, tuffi, urban dance, giochi dell’antichità;
3/05/2018
Prof.ssa Robbiano Paola
I rappresentanti di classe
1/3 Relazione conclusiva
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0
10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina RELIGIONE
Libro adottato
Docente FONTANELLA Guy
Classe 5B Liceo scientifico
Data 20/04/18
INDICAZIONI DIDATTICHE
La maggioranza degli studenti della classe ha seguito per tutti cinque gli anni le lezioni della disciplina. La disponibilità di questi studenti ad interagire nel dialogo educativo ha consentito di realizzare una base di stima e fiducia che ha reso didatticamente ancor più significativo ed efficace ogni percorso culturale e formativo intrapreso. In questo percorso scolastico sono cresciuti giovani molto aperti, che hanno utilizzato la loro spontanea sensibilità per stimolare un dialogo continuo di approfondimento.
Sicuramente per ognuno di questi giovani il percorso è stato originale. Il processo di apprendimento non ha appiattito la diversità di personalità, interessi e bisogni formativi degli studenti. In tutti ha visto crescere una capacità di interrogare ed elaborare personalmente la realtà, le opinioni, il vivere, la diversità, la disponibilità a percepire l’inatteso e il senso profondo di gesti, scelte e idee, nella realtà globale e in particolare quella religiosa ed etica, a prescindere dalla condivisione o meno dei vari contenuti emergenti. Ruolo della disciplina e dell'insegnante è stato quello di moltiplicatore di domande. Ma l'efficacia didattica, significativa, si è resa possibile grazie all'atteggiamento collaborativo e costruttivo di questi studenti.
FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Conoscenze N ella fase conclusiva del percorso di studi, lo studente ha avuto opportunità di:
- riconoscere il ruolo della religione nella società e comprenderne la natura in prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa;
2/3 Relazione conclusiva
- conoscere l'identità della religione cattolica in riferimento ai suoi documenti fondanti, all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo e alla prassi di vita che essa propone; - studiare il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai totalitarismi del Novecento e al loro crollo, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione e migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione; - conoscere le principali novità del Concilio ecumenico Vaticano II, la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa. Abilità Lo studente: - motiva le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, e dialoga in modo aperto, libero e costruttivo; - si confronta con gli aspetti più significativi delle grandi verità della fede cristiano-cattolica. - individua, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico, sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere; - considera la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, nel contesto culturale attuale.
METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento,
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico.
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo.
Sono state utilizzate fotocopie preparate dal docente ed altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
L'attività didattica è stata continuamente calibrata in base ai feed-back ottenuti in itinere, tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che i criteri di valutazione rispecchiano la strategia educativa dell'insegnante, che mira non tanto a far crescere in pochi allievi una dotta erudizione sull'argomento, quanto piuttosto a suscitare in tutti una disponibilità a considerare in modo intelligente, con rispetto e attenzione, la “via religiosa”, quella cristiana in particolare, come occasione di maturazione piena per la
3/3 Relazione conclusiva
vita dell'individuo e della società, avendo constatato con i propri strumenti culturali e critici la ragionevolezza del credere. La verifica è stata continua, soprattutto attraverso gli sviluppi del confronto aperto in classe.
PROGRAMMA SVOLTO:
Il programma svolto si e' sviluppato attorno ai seguenti punti: I fondamenti: occasioni di rielaborazione e confronto sulle risposte che il
cristianesimo ha dato e da' alle domande dell'uomo su se stesso, sulla vita, sul mondo.
Etica : alla ricerca del bene e del male, relativismo etico, le fonti dell'etica, confronto dialettico su alcune tematiche etiche specifiche, il contributo delle religioni.
La maturità personale. Esercizi di dinamica e confronto: le qualita' della maturita' personale, evoluzione dell'autostima, del rapporto con la scuola e l'apprendimento, delle capacità relazionali, della responsabilità, del senso di appartenenza sociale, del rapporto con la fede e con la religione.
Temi monografici:
La donazione di sangue, una solidarietà accessibile: esperienza diretta.
Un “sogno di solidarietà”: un anno da impiegare per sé, a servizio degli altri: in quale settore…?
Giornata della memoria: etica di una memoria globale: i gulag , i laogai, la Cambogia di Pol Pot, la memoria armena.
Testimonianza di apertura alla solidarieta' con volontaria dalla Guinea Bissau.
Il Docente
Guy Fontanella
Gli studenti: