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8/8/2019 [Doc-Ita] Shiatsu - Lo Stile Della Doppia Pressione
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Da tempo Musashi cercava
di congiungere, in una valida
dottrina, quello chegli sapeva
per istinto con quello che aveva
appreso per mezzo dellintelletto.Lo stile delle due spade doveva
avere dunque questa duplice
natura: essere al tempo stesso
conscio e automatico come un
riflesso, completamente libero
dalle restrizioni inerenti allazione
conscia.
Scrive Eiji Yoshikawa: Durante la bat-taglia contro la Scuola Yoshioka, ad Ichijoji,Musashi aveva istintivamente impugnato laspada lunga nella destra e lo spadino nellasinistra. Lo aveva fatto inconsciamente perproteggersi al massimo. In una lotta perla vita o la morte, egli si era comportato inmaniera non ortodossa.
Dichiara Mario Vatrini: ...Io uso spesso que-sta tecnica con due pollici, ma la uso comestrategia specifica per determinate situazioni,non sempre; un pollice sul punto doloroso oalterato e laltro pollice che va a cercare ilpunto che sblocca, lo trovo ancora affascinan-te, il fascino delleffetto... allepoca mi parenon ci fosse nessuna motivazione maturatache dovesse giustificare la funzionalit dellatecnica. Era qualcosa di nuovo e stupefacenteper quanto riguardava i cambiamenti sottoi pollici, e anche i cambiamenti notevolissimiche avvenivano negli uke. una tecnicache secondo me ha davvero miracolato lacomprensione di molti praticanti... allepoca loshiatsu era agli inizi, perci, o funzionava be-ne, o la gente non veniva a farsi trattare.
In ambedue i casi luso autonomo ecoordinato delle due mani nasce, e nonpotrebbe essere diversamente, in unasituazione di uso reale della tecnica,cio in una situazione di bisogno; di ri-schio della vita per la spada, di ricercadi effetto benefico per lo shiatsu. Nasceistintivamente, sulla spinta della situazionecontingente senza ricerca di spiegazionirazionali. Le codificazioni, la costruzioneformale vengono dopo.Tra il 73 e il 75: scrive ancora Vatrini:Yuji ha avuto lintuizione di prendere il
iquaderni
della
tecnica
lostile delladoppia
pressioneZONA INFRASCAPOLARE
2 AB
2 AC
coppie di collegamento tra i luoghi
della zona indicata
Tavola n 1
Riprendiamo il discorso sulla doppia
pressione sulla base di quanto elabo-
rato nei QdT del n 22 di Shiatsu Do.
di Claudio Parolin
B B
A
C C
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iquadernid
ella
tecnica
concetto dei punti distanti, di derivazione Iokaie di applicarlo esclusivamente ai pollici; Il bi-sogno di motivare unaggiunta successivaper tentare di razionalizzare in qualche modoi risultati; in pratica e allepoca non ce nerabisogno.E ancora: la partenza dello shiatsu aMilano stata lo stile Namikoshi poi, siccomelo stile di Masunaga usa due zone distanti, Yujiaveva cominciato ad aprire, allargare i pollici,trasformando lintervento su zone in uno supunti; io ho seguito lesempio. stata davverouna nuova comprensione, soprattutto perchlallontanamento dei pollici e la pressione sudue punti o zone diverse serve per tonificare odisperdere, per spostare o chiamare lallon-tanamento dei pollici iniziato cos, come pas-saggio dal pensiero di Namikoshi a quello diMasunaga; non era per un modo di trattarestandardizzato, ma un modo di sbloccare, spo-stare, sciogliere per cambiare una situazione...Non si parlava di codificazione secondo kata,questa una formalizzazione successiva.Riassumendo:> nel vivo della pratica,
> a partire dal bisogno di produrre
efficacia
> seguendo i fenomeni sulla base
della risposta vitale incontrata, le
mani incontrano e seguono, me-
diante una loro ricerca autonoma,
quotidiane: il bisogno di dare sollievo aldisagio (che in genere si concretizzavain qualche forma di dolore) del clien-te e il bisogno di avere successo coni primi clienti per dare sollievo allefinanze dei primi professionisti. Non quindi una ricerca accademica o dilaboratorio, ma una esigenza concretache parte dalla vita reale del praticantedi quegli anni. Di conseguenza, a nessu-no viene in mente di codificare ricercae scoperte.
c. la tecnica prende forma gradualmente,come gradualmente procede la ricercadi effetti speciali e la scoperta di col-legamenti e risonanze. Prima i polliciseparandosi cercano lungo i percorsinoti (un pollice resta sul punto notevo-le e laltro cerca a monte e a valle sulmeridiano), poi nella zona circostante(un pollice resta sul punto notevole elaltro esplora per cerchi concentricila zona attorno), poi si adeguano eutilizzano alla morfologia della zona inquestione (monti e valli creati da mu-scoli, sporgenze ossee, gonfiori, ecc.);poi le mani si allontanano alla ricerca
di collegamenti e risonanze lungo unarto, alle estremit del tronco fino allamassima estensione delle braccia delpraticante), poi...
d. allutilizzo acritico dei meridiani si co-minciano a sostituire (o meglio integra-re, perch i percorsi energetici restanocomunque un terreno privilegiato di
iquadernid
ella
tecnica
Luso autonomo e coordinatodelle due mani nasce
istintivamente, sulla spinta dellasituazione contingente senza
ricerca di spiegazioni razionali.Le codificazioni, la costruzione
formale vengono dopo.
la risonanza vitale tra due punti
e/o zone.
La tecnica di separare le mani
una tua intuizione o sei stato in-
fluenzato da Masunaga?
Sicuramente sono stato influenzato
da lui, per non ero contento n di
questo n di quello... Il problema
era che non ero contento. Quindi
nato questo metodo.
Non eri contento rispetto a cosa,
allefficacia?
Rispetto alla natura: perch dovevo
fare cos tanta fatica? Perch dove-
vo usare il mio corpo in modo cos
innaturale?
Tratto da Shiatsu Do 23: intervista a
Yuji Yahiro.
Esaminiamo e approfondiamo gli elementidella precedente proposizione:a. praticando secondo gli stili esistenti
(Namikoshi e Masunaga) succede chei due elementi qualificanti dei due stilisi sovrappon-gono; si lavoracon i pollici(Namikosh i )ma si sepa-rano le mani(Masunaga); esuccede che siincontrano ri-sonanze, primacasualmente,allinterno deglischemi usuali(percorsi ener-getici), poi lacuriosit porta ad uscire dai tracciatiabituali e si scoprono risonanze ancheoperando in maniera non usuale (cer-cando intorno ai punti doloranti, vivaci,notevoli, alterati, ecc.; oppure zone vici-ne o lontane che rivelano insospettaticollegamenti, ecc.).
b. la pratica parte da esigenze concrete,
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ricerca e di scoperta) altri riferimentiche, nella ripetizione quotidiana e neisuccessi/insuccessi ripetuti e ripetitivi,vanno a costituire un embrione di nuo-vo modello operativo di riferimento.
e. la possibilit di ricercare senza schemifissi nasce e cresce con levoluzionedella percezione nei primi (e poi neisecondi e nei terzi) operatori chevia via spostano la loro sicurezza dalloschema al sentire. solo la percezionedella risposta vitale sul punto e sui puntipremuti che pu condurre il praticantea lasciare i riferimenti noti e sicuri peruna relazione con la persona trattatache si basi sullo scambio di sensazioni.La grande fortuna dei praticanti che la-vorano in quegli anni con Yahiro sensei che acquisiscono il gusto del sentire,dellusare le mani in sintonia con uke,del giocare con i fenomeni vitali, pres-sione dopo pressione.
f. la doppia pressione, richiedendo unaattenzione sdoppiata (ascoltare incontemporanea le sensazioni sui duepollici separati) ha generato nella men-te e nella percezione di quei praticanti(e quelli che oggi utilizzano la doppiapressione) effetti imprevedibili (scher-zando potrei dire devastanti) che han-no portato alla crescita di una nuovacultura di cui solo oggi cominciamo amisurare gli effetti profondi nel sociale(e nella politica) del nostro paese.
Una nuova idea
di figura professionale
In un recente incontro con esponenti di al-tri organismi di rappresentanza ho porta-to il discorso sulla immagine che ciascunoaveva del professionista shiatsu. emerso che la figura di gran lunga preva-lente era quella del guaritore alternativo enon del manovale del pollice; loperatoreshiatsu, secondo i pi, ripone la propriafiducia e trae la propria sicurezza preva-lentemente nelle cose che sa e non nellecose che sente.
Tu dicevi che sentivi che esistevano
dei percorsi diversi da quelli del-
lagopuntura.
Avevo dei dubbi costanti, perch
sentivo delle cose diverse da quelle
insegnate.
Lenergia scorre sempre per percorsi
o anche in maniera diversa?
Anche in maniera diversa.
I percorsi sono dunque un espedien-
te per raffigurare lenergia?
La nostra raffigurazione dei me-
ridiani un invito a entrare nel
mondo dei meridiani; poich ogni
persona ha una condizione fisica
diversa, il percorso cambia per ogni
individuo.
Ci sono strade comuni, le macchine
quando non c traffico possono
passare ovunque, quando invece
c traffico devono cambiare per-
corso.
Per esistono delle strade.
I percorsi dellenergia non sono fissi
come larghezza e potenza. Hanno
un regolamento minimo, perch la
natura uguale per tutti, ma non
sono cos precisi. come lacqua
sul pianeta: ci sono grandi fiumi,
laghetti, mari, ma quando piove
tutti loro cambiano di misura.
Tratto da Shiatsu Do 23: intervista a
Yuji Yahiro.
Il guaritore alternativo
La figura delloperatore shiatsu comeguaritore alternativo si basa sul modelloseguente: loperatore fa la diagnosi, cio:1. si pone in