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DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività Maria grazia Strepparava - corso di psicopatologia dello sviluppo1

DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività

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DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività. DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività. Regolazione deficitaria in tre aree Attenzione Inibizione della risposta Livello di attività motoria Incidenza: 3/5 % della popolazione in eta’ scolare - PowerPoint PPT Presentation

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DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o

senza iperattività

Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

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DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza

iperattività

• Regolazione deficitaria in tre aree• Attenzione• Inibizione della risposta• Livello di attività motoria

• Incidenza: 3/5 % della popolazione in eta’ scolare

• Prime formulazioni della diagnosi: inizi 900, ma solo anni ‘80 identificato come disturbo di origine attentiva

• ATTENZIONE ALL’ABUSO DI QUESTA DIAGNOSI!

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• Componenti principali

• Disattenzione• Arousal attentivo• Attenzione selettiva-focalizzata• Attenzione mantenuta

• Iperattivita’• Impulsivita’

• Prevalente nei maschi

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• A volte i comportamenti discontrollati del bambino hanno evidente situazionalità:• Esistono delle regolarità nella frequenza e

nel momento in cui si presentano• Spesso sono collegati ad alcuni atteggiamenti dei

genitori• Sono particolarmente espressivi dal punto di vista

emotivo (“esagerati”) e talvolta ostentata drammaticità

• L’iperattività e la distraibilità del bambino hanno in questo caso una funzione coercitiva e di controllo diretto sulla figura d’attaccamento.Maria grazia Strepparava -corso di

psicopatologia dello sviluppo1

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• In altre situazioni non è possibile individuare queste regolarità e correlazione con situazioni specifiche

• i comportamenti discontrollati del bambino presentano le caratteristiche di una massiva e dolorosa pervasività nell’agire quotidiano

• In questo caso non è una strategia di controllo delle figure di attaccamento, ma un “fare” compulsivo per non “sentire” la sofferenza e il dolore interno

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• Quali sono le conseguenze per il bambino? • Bassa autostima• Non controllo• Ridotta capacita’ attenzionale

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• Fattori di rischio• Genetico

• Livello individuale di attività motoria (predisposizione a)

• Connessione con il gene portatore della dopamina

• Aree frontali e prefrontali (inferiori alla norma) ->deficit del comportamento inibitorio

• Cognitivo• Madri controllanti, ma in modo disfunzionale• Scarsa reciprocita’• Rimproveri casuali

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• Almeno il 70% dei bambini con ADHD ha un disturbo associato

• ADHD non è un’entità omogenea ma ci sono diversi sottotipi con fenomenologie e gravità diverse

• Inoltre se i caratteri nucleari dell’ADHD (disturbo dell’attenzione, iperattività, impulsività) sono sufficientemente definiti, altri aspetti (disturbo del controllo del comportamento, difficoltà della relazione con gli altri, aggressione, disregolazione del tono dell’umore – demoralizzazione/eccitazione - , stato di tensione soggettiva, labilità del controllo emotivo, compromissione del funzionamento scolastico) possono a volte essere confondere e far pensare ad altri disturbi

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• I disturbi del comportamento che possono associarsi all’ADHD sono • Il disturbo oppositivo provocatorio (fino

al 60% dei casi)• Il disturbo della condotta (fino al 30%)

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI• Intinerari di sviluppo

• Ansioso-resistente• Maggior situazionalità e connessione con atteggiamento

genitoriale• Iperattività e distraibilità con chiara funzione coercitiva

di controllo del genitore. • Bambini attentamente focalizzati (e non distratti) • intenti a monitorare la loro assoluta priorità affettiva,

cioè la relazione col genitore e la sua prevedibilità. • Ogni stimolo ambientale perde quindi rilevanza a fronte

di tale bisogno.

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• Intinerari di sviluppo

• Difeso• carattere pervasivo nella quotidianità• esasperazione dell’esplorazione compulsiva come

“distrattore”• Iperattività come difesa attiva da disperazione,

impotenza, solitudine e come scarica della rabbia

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• I fattori di vulnerabilità neurobiologica si incontrano con le differenze in dividuali:

• Quando questo deficit autoregolativo di base si incontra con quote di sensibilità sufficientemente ampie (pattern sicuri) le mancanze o gli eccessi di segnalazione del bambino riescono ad essere compensati o contenuti dal genitore, con graduale tendenza alla normalizzazione del quadro comportamentale e attentivo del bambino

• Quando il comportamento scarsamente regolato del bambino si incontra con atteggiamenti genitoriali con forme di legame che per essere gestite e “curate” richiedono l’amplificazione del deficit stesso, si determina e mantiene il sintomo

Barkley, 1997, 1998; Ross et al. 1982; Sieg et al. 1995; Houke e Wisw, 1995; Russel e

Barkley, 1999 Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• Un bambino inserito in un funzionamento diadico ansioso-resistente usa il deficit autoregolativo, come di una forma di “perdita di controllo” capace di ancorare potentemente a sé il genitore

• Il deficit rappresenta quindi una risorsa procedurale, tacita e di notevole valore indipendentemente da tutti gli “effetti collaterali” che sul piano educativo tali condotte procurano.

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Disturbo da deficit di attenzione DDAI

• IN CONCLUSIONE

• Su entrambi gli itinerari di sviluppo, più ci si sposta verso pattern a più alto indice e più la sintomatologia di tipo attentivo e comportamentale si aggrava.

• Forme evitanti (A) meno integrate: gravi e pervasivi quadri ipercinetici.

• Pattern controllanti ( C ) ad alto indice: per gestire l’ambiente imprevedibile e discontinuo il bambino deve incrementare la propria segnalazione e la propria “rumorosità” fino a sviluppare gravi forme di iperattività dove il rischio fisico è l’unico modo per rendersi visibile al genitore distratto

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Riferimenti su internet

• Il sito dell’AssociazioneItaliana Famiglie con ADHD http://www.aifa.it/descizione.html

• Dal sito è possibile scaricare una scala di valutazione

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