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L’esercitazione fa riferimento agli insegnamenti di: Progettazione architettonica Teorie e tecniche della Progettazione architettonica Docenti: Antonio Scoccimarro Alessandra Puigserver (collaboratrice alle esercitazioni) POLITECNICO DI MILANO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ - MILANO CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA - MILANO I ANNO A.A 2012/2013 I SEMESTRE LABORATORIO DI PROGETTAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELL’ARCHITETTURA PROF. SCOCCIMARRO ANTONIO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PROF. SCOCCIMARRO ANTONIO TEORIE E TECNICHE DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PROF. BARBA SALVATORE FONDAMENTI E APPLICAZIONE DI GEOMETRIA DESCRITTIVA, DISEGNO DELLARCHITETTURA PROF.GRAZIANO PAOLO SISTEMI PER LA PROGETTAZIONE AUTOMATICA GUIDA ALL’ESERCITAZIONE PROGETTUALE

Dispensa Laboratorio 2013

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L’esercitazione fa riferimento agli insegnamenti di:

Progettazione architettonica Teorie e tecniche della Progettazione architettonica

Docenti: Antonio Scoccimarro Alessandra Puigserver (collaboratrice alle esercitazioni)

POLITECNICO DI MILANO

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ - MILANO

CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA - MILANO

I ANNO – A.A 2012/2013

I SEMESTRE

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE E RAPPRESENTAZIONE

DELL’ARCHITETTURA

PROF. SCOCCIMARRO ANTONIO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

PROF. SCOCCIMARRO ANTONIO TEORIE E TECNICHE DELLA PROGETTAZIONE

ARCHITETTONICA

PROF. BARBA SALVATORE FONDAMENTI E APPLICAZIONE DI GEOMETRIA DESCRITTIVA, DISEGNO DELL’ARCHITETTURA

PROF.GRAZIANO PAOLO SISTEMI PER LA PROGETTAZIONE AUTOMATICA

GUIDA ALL’ESERCITAZIONE PROGETTUALE

Page 2: Dispensa Laboratorio 2013

1

Indice

INTRODUZIONE...................................................................................................................... 2

CONTENUTI DELL’ESERCITAZIONE .................................................................................... 2

CONTESTUALIZZAZIONE DEL PROGETTO ......................................................................... 2

VINCOLI NORMATIVI E FUNZIONALI .................................................................................... 4

VINCOLI DI PROGETTO......................................................................................................... 4

A) DIMENSIONALI E MORFOLOGICHE .......................................................................................... 4 B) UTENZA............................................................................................................................. 5

C) DOTAZIONI......................................................................................................................... 5

GRADI DI LIBERTÀ................................................................................................................. 5

A) LA MORFOLOGIA DELL’EDIFICIO ................................................................................................. 5

B) LA PROGETTAZIONE TIPOLOGICA ............................................................................................... 5

C) LA PROGETTAZIONE TECNOLOGICA............................................................................................ 6

ELABORATI RICHIESTI.......................................................................................................... 7

MODALITÀ DI RAPPRESENTAZIONE E RESTITUZIONE GRAFICA DEGLI ELABORATI................................. 10

CALENDARIO DELLE REVISIONI SEMINARIALI................................................................. 10

CARATTERISTICHE DEL SITO……………………………………………………………..……….11

Bibliografia

1. SUPPORTI DISCIPLINARI ALLA COSTRUZIONE DEL TIPO EDILIZIO.................................................... 12 2. TEORIA E PRATICA DELLA PROGETTAZIONE ............................................................................... 13

3. MANUALISTICA ...................................................................................................................... 14

4. ELEMENTI DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA............................................................................ 15 5. RIVISTE.............................................................................................................................. ..16

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2

Introduzione L’obiettivo primario del Laboratorio di Progettazione dell’architettura I è la conoscenza

delle diverse fasi di cui si compone il processo progettuale, dalla assunzione della

commessa, alla definizione del dettaglio di un determinato organismo architettonico

analizzato e proposto con particolare attenzione alla sua costruibilità, dove i fattori

tecnico costruttivi contribuiscono alla definizione delle qualità formali. A tal fine non si

è ritenuto sufficientemente formativo sviluppare configurazioni progettuali già

confezionate, o pensate da altri, che avrebbero portato lo studente ad un’azione

meccanicistica e passiva, né all’opposto, lasciare una totale libertà di scelte

compositive, l’affinamento delle quali non è oggetto dei contenuti specifici del corso.

Si è pertanto optato per una soluzione intermedia: un progetto di bassa complessità e

di scala molto ridotta con alcune specifiche di tipo quantitativo definite (n. utenti,

proiezione a terra della S.n.u., n. di piani, ecc.), da cui sviluppare unitamente le scelte

di ordine compositivo, tecnologico e funzionale dalla scala d’insieme alla

progettazione di dettaglio. Lo scopo è quello della comprensione e sperimentazione

dell’intero processo progettuale, in particolare del rapporto forma spaziale e

costruzione in architettura, determinante per la qualità degli esiti non solo didattici, ma

dell’architettura reale.

Contenuti dell’esercitazione Il tema consiste nel progetto di un edificio residenziale a schiera in un contesto

urbano periferico a bassa densità di edificazione.L’edificio è caratterizzato da un

affaccio direttamente su strada e un secondo affaccio su uno specchio

d’acqua.L’esercitazione progettuale dovrà essere sviluppata rispettando i vincoli

relativi all’impostazione e allo sviluppo del progetto e le indicazioni in merito alla

tempistica e alle scadenze di seguito riportate.

Contestualizzazione del progetto Nonostante la relativa parzialità e strumentalità dell’esercitazione didattica, si ritiene

importante definire una collocazione contestualizzata dell’intervento progettuale, al

fine di istituire, seppure solamente in nuce, un dialogo tra luogo e configurazione

dell’edificio. In questo caso non si tratta di un’area reale ma di un contesto tipo: un

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lotto urbano, di 16 m di profondità e 6,00 m di larghezza (tra i due confini di proprietà

di ogni singola unità residenziale), localizzato in un’area libera da edificare. L’area

verrà urbanizzata attraverso la giustapposizione dei diversi progetti, prospicienti uno

specchio d’acqua collegato ad un percorso fluviale. Per questo è stato scelto il

naviglio grande che collega Milano a Pavia ( cfr tav 1).Nell’ambito del corso di

urbanistica verrà indicata la collocazione dell’intervento, che sarà nell’area di San

Cristoforo.

L’edificio la cui lunghezza sarà determinata dalla sommatoria dei progetti che

verranno attivati ( in funzione del numero dei gruppi di progettazione in cui verranno

suddivisi gli studenti) si affaccia, relativamente all’accesso pedonale, direttamente su

strada.

Al fine di garantire un disegno unitario della cortina edilizia su strada i prospetti degli

edifici devono:

- avere un’altezza all’intradosso dell’ultima soletta pari a 9.05m (0.15m da quota

strada, 2.70m di altezza degli spazi abitabili, 0.40m di spessore indicativo delle solette

intermedie; 0.60 spessore soletta di copertura, salvo ulteriori indicazioni in corso

d’opera);

- essere complanari alle facciate vicine, almeno per quanto attiene i muri laterali, di

altezza inderogabilmente pari a 12.30m

La collocazione dell’intervento lungo il naviglio si riallaccia ad una tradizione storica

insediativa che nel tempo ha riguardato sia l’insediamento residenziale pregiato (

ville) che produttivo ( cascine etc)del quale tuttora sopravvivono testimonianze.

L’ipotesi di utilizzare l’affaccio sul Naviglio per un intervento di edilizia corrente, da un

lato, si riallaccia a questa tradizione , dall’altro fa riferimento a un recente modello

olandese, il quartiere Borneo Sporenburg ad Amsterdam la cui documentazione

contenuta nel testo di Oscar Bellini costituisce un riferimento bibliografico

fondamentale ( Oscar Eugenio Bellini, Free Parcels: una innovazione tipologica al

quartiere Boreno Sporenburg, Maggioli Spa, 2007)

(Cfr planimetria indicativa tavola 2 scala 1:1000)

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Vincoli normativi e funzionali

Dal punto di vista normativo il progetto si confronta con il solo Regolamento di Igiene

Tipo della Regione Lombardia.

Per quanto attiene il dimensionamento degli ingombri e degli spazi d’uso degli arredi,

si deve fare riferimento alle indicazioni contenute nella dispensa del Dipartimento di

Disegno Industriale e Tecnologia dell’Architettura aa 2000/2001 Laboratorio di

Costruzione dell’Architettura I : GLI SPAZI nella CASA. ( Prof. A. Scoccimarro,

L.Collina, G.Paganin)

Il progetto deve, ove possibile, rispondere alle indicazioni contenute nel regolamento

e nelle dispense sopra citate; nei casi in cui le dimensioni ridotte o la specifica

soluzione scelta non lo consentissero è sufficiente che la discordanza tra progetto e

norma, nel primo caso, tra progetto e dimensionamento minimo degli ingombri e degli

spazi d’uso nel secondo caso, venga messa in evidenza.

Vincoli di progetto

Oltre al vincolo normativo del Regolamento d’Igiene, ne sono stati introdotti altri al fine

di orientare e semplificare l’attività progettuale.

a) Dimensionali e morfologiche

Il lotto ha una profondità di 16 m e una larghezza di 6,00 m.

Le facciate su strada e sull’acqua hanno pertanto una larghezza pari a 6,00 metri,

mentre i due muri laterali, completamente ciechi, sono lunghi 16,00 metri.

Le facciate deve avere un’altezza all’intradosso dell’ultima soletta pari a 9,05 m.

La facciata deve essere complanare alle facciate vicine, almeno per quanto attiene i

muri laterali, di altezza inderogabilmente pari a 12.30 m.

Nelle facciate non sono ammessi balconi e sbalzi. Sono eventualmente ammessi

arretramenti e logge, ma solo se è salvaguardata la complanarità dei lati della facciata

di progetto con gli edifici contigui.

L’area edificata è piana. Il progetto non deve prevedere l’utilizzo del piano interrato. Il

volume può essere, semplicemente appoggiato a terra così come sopraelevato

rispetto alla quota del terreno (pilotis, etc.). La superficie lorda di pavimento (s.l.p.)

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potrà oscillare tra 140/170 mq. circa (non contando l’ingombro della scala interna,

escludendo il box). Ogni soluzione progettata deve contemplare, tassativamente, degli

spazi a doppia o a tripla altezza.

Ulteriori vincoli potranno essere introdotti dalla docenza

b) Utenza

L’utenza di riferimento è un nucleo famigliare composto da un minimo di 4 persone.

Sono ammesse utenze diversificate sia per composizione che per professione (es.

coppia di genitori con nonni a carico, coppia di genitori che lavorano a casa). A

seconda dei casi dovranno essere previste le dotazioni necessarie minime richieste

dal tipo di utenza prescelta nel corso dell’esercitazione.

c) Dotazioni

Nella progettazione dell’edifico deve essere prevista un’autorimessa per una

macchina (di altezza minima pari a 2.40m) con accesso dalla strada.

Dal punto di vista tecnologico l’edificio deve essere dotato:

- di vespaio areato;

- di sistemi di oscuramento delle aperture delle camere ( indicare quali);

- scala interna con le seguenti caratteristiche: diametro minimo pari a 2.00 m (se a

chiocciola), o larghezza minima della rampa pari a 0.80 m (se lineare); pendenza

della scala deve soddisfare l’equazione 2 alzate + 1 pedata = 62 - 64 cm; non sono

ammessi “piè d’oca”; possono essere tralasciati i pianerottoli interpiano; non sono

ammessi i gradini sfalsati.

Gradi di libertà

a) La morfologia dell’edificio

La progettazione dell’edificio dal punto di vista morfologico è libera.

Ad eccezione della facciata su strada, il volume può assumere molteplici

configurazioni: può essere scavato secondo regole, moduli, proporzioni, simmetrie,

vuoti e pieni a scelta dello studente al fine di ricavare eventuali logge, patii, ecc.

b) La progettazione tipologica

L’impianto distributivo, spaziale e morfologico è a scelta del candidato.

Allo studente è esplicitamente richiesta la redazione di un “book” contenete i

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6

riferimenti tipologici e figurativi che ha raccolto nell’evoluzione delle scelte formali,

distributive e costruttive fino alla stesura finale dell’idea progettuale.

c) La progettazione tecnologica

L’obiettivo del Laboratorio è quello di esercitare lo studente alla capacità di coniugare

le interdipendenze tra funzione, soluzione tecnica, norma e scelte figurative, affinché

comprenda la fitta interrelazione tra queste diverse variabili lungo tutto l’arco del

processo progettuale.

E’ pertanto libera sia la soluzione strutturale (ossia le modalità e le tecniche

costruttive utilizzate per la realizzazione delle strutture portanti), che può essere

anche di tipo misto (p.es. sia setti che pilastri o due diversi materiali), sia le soluzioni

tecnologiche e morfologiche dei diversi elementi tecnici e loro insiemi, tra cui

l’involucro esterno, i serramenti, ecc.

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ELENCO ELABORATI RICHIESTI PER 1° CONSEGNA. Tutte le tavole sono in formato A3 - Copertina con indicato: corso di studi, anno accademico, anno di corso, titolo

dell'insegnamento, docenti, nominativo degli studenti, numero di gruppo.

- Commessa con indicate le esigenze del committente e gli obiettivi progettuali

- Grafo delle funzioni

- Planimetria.generale 1:1000 indicando la posizione e il numero del lotto

assegnato per il progetto.

- Cinque piante arredate orientate secondo la planimetria. Il piano terra è

contestualizzato con la presenza dell'acqua e della strada di accesso. Vanno

indicate le linee di sezione orizzontali previste. ( per regole grafiche cfr allegato Dd1

e De1)

- Verifica della SLP indicando sulle tre piante di riferimento le superfici interessate

in scala 1:200 estrapolando le sole figure geometriche quotate utili per il calcolo.

( cfr allegato Dc1).

- Una sezione verticale e una longitudinale (scala 1:100). Una di queste deve

intercettare, longitudinalmente, la scala.

- Per ogni piano, indicare in scala 1:200 la posizione delle strutture portanti verticali

e orizzontali e l'andamento dei solai. ( cfr allegato Ad8)

- Eventuali prospetti indicativi.

- Riferimenti di natura tipologica, costruttiva, figurativa che hanno costituito punti di

riferimento per il progetto. Salvo la documentazione pubblicitaria, tutto il materiale

raccolto deve disporre della fonte bibliografica.

Nb il book da consegnare sarà composto dalle fotocopie A3 dei fogli di carta da

lucido utilizzati per i disegni. Per il cartiglio cfr allegati all’esercitazione progettuale.

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ELENCO ELABORATI RICHIESTI PER 2° CONSEGNA. Tutte le tavole sono in formato A3 - Copertina con indicato: corso di studi, anno accademico, anno di corso, titolo

dell'insegnamento, docenti, nominativo degli studenti, numero di gruppo.

- Commessa con indicate le esigenze del committente e gli obiettivi progettuali

- Grafo delle funzioni

- Planimetria.generale 1:1000 indicando la posizione e il numero del lotto

assegnato per il progetto.

- Cinque piante quotate orientate secondo la planimetria. Il piano terra è

contestualizzato con la presenza dell'acqua e della strada di accesso. Vanno

indicate le linee di sezione orizzontali previste. ( per regole grafiche cfr allegato Dd1

e De1)

- Cinque piante arredate orientate secondo la planimetria. Il piano terra è

contestualizzato con la presenza dell'acqua e della strada di accesso. Vanno

indicate le linee di sezione orizzontali previste. ( per regole grafiche cfr allegato Dd1

e De1)

- Verifica della SLP indicando sulle tre piante di riferimento le superfici interessate

in scala 1:200 estrapolando le sole figure geometriche quotate utili per il calcolo.

( cfr allegato Dc1).

- Una sezione verticale e una longitudinale (scala 1:100). Una di queste deve

intercettare, longitudinalmente, la scala.

- Per ogni piano, indicare in scala 1:200 la posizione delle strutture portanti verticali

e orizzontali e l'andamento dei solai. ( cfr allegato Ad8)

- Prospetti con ombre con indicazione dei materiali

- Prospetti con ombre colorati

- Riferimenti di natura tipologica, costruttiva, figurativa che hanno costituito punti di

riferimento per il progetto. Salvo la documentazione pubblicitaria, tutto il materiale

raccolto deve disporre della fonte bibliografica.

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ELENCO ELABORATI FINALI

Nr. Denominazione

Descrizione Formato

1 Book dei riferimenti

-Raccolta di almeno 5 esempi di: -riferimenti tipologici tematizzati -riferimenti figurativi tematizzati -riferimenti costruttivi tematizzati -riferimenti di dettaglio tematizzati

Raccolta di fotocopie, in formato A4 o A3 corredate di fonte bibliografica completa ed eventuali commenti.

2 Localizzazione dell’edificio

-Rappresentazione del lotto di progetto con evidenziato il perimetro del nuovo edificio (di cui è rappresentata la pianta del piano terra).

Tavola A4 o A3 in scala 1:200

3 Restituzione del progetto

-Restituzione del progetto: delle piante (arredate, con evidenziati gli elementi strutturali), dei prospetti con

le ombre, delle sezioni e di due assonometrie isometriche / prospettive dell’edificio di progetto.

Tavole in formato A3 in scala 1:100 (assonometrie) e 1:50 (piante, prospetti, sezioni). Maquette di studio in scala 1:100/1:50 Maquette finale scala 1:50. – foto della maquette

4 Verifica normativa e qualitativa dell’involucro, volta al riconoscimento della complessa interrelazione tra progetto e esigenze che il progetto è chiamato (norme e regolamenti) o a soddisfare.

- Verifica del grado di compatibilità tra progetto e regolamento d’igiene-tipo così come dimensioni minime degli ingombri e degli spazi d’uso; -Verifica della sufficiente aeroilluminazione di ogni unità ambientale destinata alla permanenza di persone (sup. finestrata = 1/8 della superficie del locale); - Calcolo del coefficiente di forma S/V e dell’incidenza delle superfici vetrate sulla superficie globale

Copie delle piante e dei prospetti del progetto, in scala 1:100, corredate delle dimensioni, delle osservazioni e dei relativi calcoli. (Formato suggerito: A3)

5 Book delle alternative tecnologiche

- Raccolta di materiale documentarrio sufficientemente dettagliato ( schede tecniche, stralci di manuali etc) relativo alla risoluzione dei principali nodi tecnologici: sistemi di tamponamento e copertura, canne fumarie, etc

Raccolta di fotocopie , eventualmente commentate, in formato A4 e A3. Le schede tecniche dei materiali utilizzati devono poi (in parte) essere riportate in una tavola sintetica autonoma

6 Restituzione di “segmenti di progetto”

-Rappresentazione in scala 1:20 del progetto: di sezioni orizzontali (1 piano oppure più segmenti di diversi piani) e verticali (1 sezione sulla scala) e di prospetti (1 prospetto o diversi segmenti dei due prospetti) in cui sono rese evidenti le scelte tecnologiche operate. -Rappresentazione, su una sola tavola, della localizzazione di tutte le sezioni di progetto.

Tavole di formato A3, in scala 1:20, tutte corredate da schematizzazioni in scala 1:100 che visualizzano la localizzazione della sezione o del prospetto oggetto della tavola.

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Poiché il governo della complessità spaziale è uno degli obiettivi della esercitazione,

l’attività progettuale è sostenuta dalla costruzione di modello (plastico) estremamente

semplificato (scala 1:100) della fase iniziale e di un modello finale (in occasione

dell’esame) per consentire tra loro dei diversi progetti così come appare

nell’esperienza di Sporenburg

Modalità di rappresentazione e restituzione grafica degli elaborati

Le modalità di rappresentazione e le tecniche grafiche da impiegare saranno

concordate con la docenza, anticipando che la stesura dei progetto sarà realizzata a

mano con riga e squadra e inchiostro di china o similare.

Collateralmente è ammessa la presentazione di tavole Cad con funzione integrativa ma

non sostitutiva.

Calendario delle revisioni seminariali

TIPO DI VERIFICHE

I fase esercitativa:

impostazione del progetto in scala 1:100 e le prime verifiche tecniche

13/11/2012

Verifica di apprendimento relativa alla bibliografia

Data da destinarsi

II fase esercitativa:

il progetto definitivo in scala 1:100, le relative verifiche tecniche e impostazione dei dettagli

11/12/2012

III fase esercitativa:

il progetto completo alla scala 1:100 e alle scale superiori relative ai dettagli costruttivi e le relative verifiche tecniche

22/01/2013

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Caratteristiche del sito

Il Naviglio Grande, che nella Darsena confluisce subito oltre l’immissione del

Naviglio di Pavia , è il primo e storicamente il più importante di quelli milanesi,

nonché una delle grandi opere di ingegneria che sin dall’alto medioevo strutturano il

territorio lombardo, consentendo lo sviluppo dell’agricoltura, dei trasporti e dei

commerci ( fu anche decisivo per la costruzione del Duomo).

Il Naviglio Grande oggi

Con inizio a Tornavento, 23 km a Sud di Sesto Calende, si lascia via via guadagnare

in senso sud-est dal margine del terrazzo fluviale fino a Castelletto, presso

Abbiategrasso, dove con ampia curva piega verso Milano.

Ha una pendenza totale di 34 metri su una lunghezza di 49.9 chilometri; la portata è

di 63 mq al secondo, ridotta a 12 all’ingresso in darsena a motivo delle 116 bocche

irrigatorie che danno acqua a circa 50000 ettari di coltivo.

La sua larghezza massima è di 50 metri e minima di 22 per i primi 15 km: per i

successivi esso varia fra i 18 e i 24, riducendosi a 12 nel tratto finale.

Il pelo dell’acqua ha un’altezza massima di 3.80 metri e minima di 1 metro.

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Bibliografia

1. Supporti disciplinari alla costruzione del tipo edilizio

Aymonino C., Rossi A. e altri

La formazione del concetto di tipologia edilizia – Ed Cluva, Venezia, 1965

Aymonino C., Rossi A. e altri

Aspetti e problemi della tipologia edilizia – Ed Cluva, Venezia, 1964

Aymonino C., Rossi A. e altri

Rapporto tra la morfologia urbana e le tipologie edilizie – Ed Cluva, Venezia, 1966

Argan G.C.

Progetto e destino - Il Saggiatore, Milano, 1965 “Sul concetto di tipologia architettonica”, pp 75-81

Argan G.C.

Enciclopedia universale dell’arte:”Tipologia”, vol XIV, pp 3-15 – Sansoni Editore, Firenze, 1966

AAVV

Casabella n. 509-510 “ I terreni della tipologia – 1995

Bilò M.

Tipo e forma nell’architettura. Il fondamento normativo del progetto – Gangemi Editore, Roma, 1989

Bilò M.

Edilizia Popolare n. 233/1994 “Sul tipo e la tipologia”, pp 24 – 31

Gazzola L.

Architettura e tipologia – Officina edizioni, Roma, 1990

Guidarini S.

Il mutevole concetto di tipo. Studi sulla tipologia edilizia, l’architettura e la città – Ed. Clup, Milano, 2003

Martì Aris C.

Le variazione dell’identità. Il tipo in architettura - Città Studi Edizioni, Torino, 1994

Quatremère de Quincy

Dizionario storico dell’architettura – Marsilio Editore, Venezia, 1985 ( 1832), “Tipo” pp 273-276

Semerani L.

Dizionario critico illustrativo delle voci più utili all’architetto moderno – Ed. C.E.L.I. Faenza Editrice 1993

Zaffagnini M. ( a cura di)

Quaderni del Manuale di progettazione edilizia.L’edilizia residenziale- Hoepli, Milano, 2002

Zaffagnini M. ( a cura di)

Quaderni del Manuale di progettazione edilizia.Le informazioni di base per la progettazione edilizia- Hoepli, Milano, 2002

Rebecchini M. Il fondamento tipologico dell’architettura, Balzami Editore, Roma, 1978

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13

2. Teoria e pratica della progettazione

Cao U. Elementi di progettazione architettonica – Laterza, Bari, 1995ù

Quaroni L. Progettare un edificio – Ed. Mazzotta, Milano, 1977

Aymonino Carlo (a cura di), L'abitazione Razionale- Atti del Congresso C.I.A.M. 1929-1930, Marsilio, Padova, 1971.

AA.VV. Teoria dell’architettura, Taschen, Colonia, 2003

Gropius W. Architettura integrata, il Saggiatore, Milano, 1973

Rogers E.N., Gli elementi del fenomeno architettonico, guida Ed., Napoli, 1990

Diotallevi I., Marescotti F. , il problema sociale, costruttivo ed economico delle abitazioni, Officina, Roma, 1984

Benevolo L., La casa dell’uomo, Laterza, Bari, 1988

Zaffagnini F., Progettare nel processo edilizio, Ed. Parma, Bologna, 1981

AA.VV., Strumenti per il progetto. La casa, Editrice Compositori, Bologna, 2000

Cornoldi A., L’architettura della casa, Officina Edizioni, Roma, 1988

Arredi M.P., La casa unifamiliare del Novecento, UTET, Torino, 1997

AA.VV., Teoria della progettazione architettonica, Dedalo Libri, Bari, 1968

Chiappi C., Villa G, Tipo/progetto/composizione architettonica, uniedit, Firenze, 1979

Durand J.N.L., Lezioni di architettura, Clup, Milano, 1986

Gregotti V., Sulle orme di Palladio – ragioni e pratica dell’architettura, Editori Laterza, Bari, 2000

Tre esercizi corso di progettazione alla Technisce Universitat di Vienna tenuto da Rob Krier, in: Lotus International n.

21, 1978.

Bellini O.B., Free Parcels: una innovazione tipologica al quartiere Boreno Sporenburg, Maggioli Spa, 2007)

Monografie sulle opere dei maestri dell’architettura: F.L.Wright, Le Corbusier, Kahn, ….Terragni, Piano, etc.

3. Manualistica

AA.VV., Manuale dell'Architetto, a cura del Consiglio Nazionale delle Ricerche, 3° ed. Roma 1962 ( 1946)

Neufert E., Enciclopedia per progettare e costruire, settima ed., Hoepli, Milano, 1988

Petrignani A., Tecnologie dell'architettura, Gorlich, Milano, 1979.

Rossini G.-Segre D., Tecnologia edilizia 6 voll., Hoepli, Milano, 1980.

Zignoli V., Costruzioni metalliche, Utet, Torino, 1968

Zaffagnini F., Progettare nel processo edilizio, Ed. Parma, Bologna, 1981

Page 15: Dispensa Laboratorio 2013

14

Carraio E., dizionario di architettura, edizioni testo e immagina, Torino, 2002

Prestinenza Puglisi Luigi e Antonella, prontuario per l’edilizia, DEI, Roma, 1998

Guenzi C., ( a cura di ), l’arte di edificare, BEMA editrice, 1981

4. Elementi di progettazione tecnologica

Zaffagnini M ( a cura di ), Architettura a misura d’uomo, Pitagora editrice, Bologna, 1994

AA.VV., Materiali e tecnologia dell’architettura, Laterza, Bari, 2001

Mandolesi E., Edilizia, I vol., UTET, Torino, 1978.

Scoccimarro A., Space in the home HMSO 1968 - Activities and space 1982, in: Dispensa n.20. Dip. 3 A.A. 1982/83

Politecnico di Milano Facoltà di Architettura, 1982.

Buccolieri ( a cura di ), Imparare tecnologie per cominciare a progettare edifici residenziali, Piatgora editrice, Bologna,

1989

Monografie sui diversi elementi tecnici inerenti la costruzione e guida alla progettazion

5. Riviste: Elenco indicativo di riviste che affiancano ad apparati teorico-critici,

illustrazioni di progetti e di dettagli tecnici:

Abitare

Archetipo

Area

Casabella

Deutsche Bauzeitung (DBZ)

Domus

Edilizia Popolare

GB Progetti

L'Arca

L'Architecture d'Aujourd'hui

L'Architettura Cronache e Storia

Lotus International

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Metron

Ottagono

Parametro

Tecniques & Architecture

The Architect And Building News

The Architects' Journal

The Architectural Forum

The Architectural Record

The Architectural Review

The Plan

2. Riviste che trattano aspetti informativi generali sui sistemi costruttivi, materiali, prodotti, descrizione di progetti,

dettagli tecnici:

Aprire

Abacus

Costruire

Costruire per Abitare

Costruire in laterizio

Detail

GA Details

Il nuovo Cantiere

Modulo

Murature oggi

Prefabbricare

3. Riviste informative e pubblicazioni di produttori e componenti

Acciaio

Bagno accessori

Bagno oggi e domani

Ceramica informazione

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Ceramica per l'edilizia

Frames porte e finestre

Finestra

Impermeabilizzare

Il legno

Marmi pietre graniti

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