Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale

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Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale

divergenze e convergenze

Universit degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di RelazioneL.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnettia.a. 2007/2008 a cura di Cecilia Benzoni

Premesse: il cammino della semiotica

Semiotiche, non semiotica.

l'approccio narrativo di Algirdas Greimas:
indaga la struttura interna dei testi,
teoria della generazione

l'approccio interpretativo di Umberto Eco:
analizza le condizioni di fruizione dei testi,
teoria dell'interpretazione

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Premesse: il cammino della semiotica

Teoria della generazione di Algirdas Greimas

Alla base di ogni testo c' un nucleo narrativo, ovvero una serie di stati e trasformazioni.

Il livello pi superficiale, il discorso (verbale, scritto, pittorico, filmico, musicale, ecc.), con le sue figure riconoscibili nel mondo (attori, luoghi, note, colori, ecc.) nasce sull'ossatura costituita dal nucleo narrativo, convocato dall'enunciatore (scrittore, pittore, strumentista, ecc.)

interesse alla scomposizione del testo fino alle strutture pi profonde

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Premesse: il cammino della semiotica

Teoria dell'interpretazione di Umberto Eco

Per interpretare un segno ci serviamo di altri segni, della nostra enciclopedia. La conoscenza come un gigantesco ipertesto (modello rizomatico).

centralit della cooperazione del lettore per attivare il testo. Ogni testo presuppone e costruisce un lettore modello, ovvero le condizioni di felicit, la piena attuazione del potenziale del testo.

interesse all'interpretazione-fraintendimento, all'intentio operis, idea di testo soprattutto cognitiva-enciclopedica.

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Premesse: il cammino della semiotica

La semiologia ha come oggetto lo studio dei segni, assegna in modo univoco certi significanti (es. rosso, giallo, verde) a certi significati (stop, transito consentito, transito obbligatorio). Lessicologie ed enciclopedie sono entrambe tassonomie.

La semiotica invece studia la significazione. Lo studioso dovr rendere conto del modo in cui il senso viene colto e prodotto, quali che siano i luoghi e le forme della sua manifestazione. Pertanto nulla di quello che interessa le scienze sociali e umane non pu lasciare indifferente il semiotico. p.76 trad. it. Landowski (1989)

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Premesse: il cammino della semiotica

La svolta semiotica (Fabbri 1998)

centralit dell'intersoggettivit, (ogni io costruisce il suo tu) creata dall'enunciazione, inscritta nel testo.

importanza della passione, di un soggetto che agisce e/o che patisce e come effetto del ritmo (parole, suoni, contrasti cromatici) impresso al testo.

semiotiche come metodi ad hoc (della scienza, della pittura, della musica, ecc.) non teorie astratte.

interesse a superare la distanza tra le parole e le cose, discorsi incarnati, nel mondo.

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Premesse: il cammino della semiotica

Piccoli passi delle discipline semiotiche verso tecniche sociali

il rapporto tra i soggetti (enunciatore-destinatario) che si presuppongono ed equivalgono inscritto nel testo, serve per il suo funzionamento e la sua fruizione (testi che ambiscono alla comunicazione, testi come azioni)

i discorsi non sono mondi a s (vs mondo possibile Eco) ma incarnati nella societ

semiotica come metodo, come pratica per l'analisi e la costruzione di oggetti-testi ad hoc

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Il modello fattorelliano

x) M Sp SrO momento informativo trasmissione comunicazione l'O dipende dalla percezione attraverso il mezzo M il Sr aderisce, convergenza di interpretazione
che il Sp ha di X) sulla forma O

I riv. fattorelliana: l'obiettivit impossibile, la negazione dell'informazione
II riv. fattorelliana: i due termini sono entrambi soggetti dotati di facolt opinanti

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Informare, trasmettere, comunicare

L'in-formazione della realt fattorelliana ha un primo corrispondente semiotico nella costruzione del discorso cognitivo di Greimas (1983)

Nei testi troviamo marche di oggettivit noto che risaputo che sono meri effetti testuali. Non possiamo indagare la realt del testo, ma solo la sua coerenza, gli effetti di realt

La coerenza porta alla comunicazione ricevuta, al sapere acquisito dal destinatario del discorso

C' un ulteriore livello possibile: l' efficacia

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Informare, trasmettere, comunicare

L'efficacia assume il nome di comunicazione fatta propria, assunta. Se infatti la comunicazione non un semplice passaggio di sapere, ma un'impresa di persuasione e interpretazione all'interno di una struttura polemico-contrattuale, essa si fonda sulla relazione fiduciaria dominata dalle istanze pi esplicite del far credere e del credere in cui la fiducia tra gli uomini e nelle loro parole ha certo maggiore importanza delle frasi ben fatte o della loro verit concepita come referenza esteriore (Greimas 1983 p.15)

Far credere (persuasione) e credere (interpretazione) sono le modalit opposte rispettivamente di enunciatore e destinatario. Non basta la coerenza testuale per avere fiducia, bisogna costruire dei soggetti credibili

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La Sociosemiotica

Eric Landowski, allievo di Greimas, sviluppa e supera il concetto di discorso cognitivo con la sua teoria di una sociosemiotica (Landowski 1989)

la disciplina che studia contesto, enunciazione ed enunciato e considera tutta la realt come un testo. I fatti di significazione hanno una dimensione sociale da cui non possono prescindere.

La sociosemiotica si propone di rendere conto dei sistemi (culturiali, valoriali) della societ, ma anche della loro trasformazione, in parte contribuendovi.

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La Sociosemiotica

Mira a costruire uno spazio sociale di significazione, semiotizzando alcuni punti di pertinenza sociologica e socializzando alcuni concetti semiotici.

La societ riflessa (Landowski 1989)

Messa in scena pubblicitaria di alcuni rapporti sociali
Una semiotica del quotidiano
Sincerit, fiducia, intersoggettivit

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Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali

Il testo pubblicitario indagato spesso dalla semiotica per la sua propensione al discorso mitico, non referenziale. In questo caso informazione contingente, che cerca l'immediata adesione all'opinione sulla quale lo si chiama. (Fattorello)

L'accento non sull'enunciato, ma sul piano dell'enunciazione La distanza che si crea nel testo tra chi parla e chi ascolta (prima persona o impersonale? Inclusivo o esclusivo?) strategica

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Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali

Il messaggio pubblicitario parla di oggetti beni e servizi da promuovere li presenta e descrive dal punto di vista del loro valore potenziale per dei soggetti. Poich il valore non tutto nell'oggetto, ma esiste in funzione di certi criteri di giudizio, individuali o collettivi, al discorso di semplice presentazione degli oggetti desiderabili [enunciato], viene sovrapposto un discorso figurativo secondo di rappresentazione di soggetti desideranti [enunciazione enunciata]

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Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali

il messaggio pubblicitario lungi dal limitarsi a costituire, in modo transitivo, un repertorio di immagini che valorizzano dei prodotti, deve al tempo stesso costituire l'identit del proprio pubblico; cosa che far offrendo al lettore questa volta riflessivamente la supposta immagine del proprio desiderio ovvero il pubblicitario inscrive dentro al suo testo le immagini di un soggetto recettore e del suo desiderio, in cui possa riconoscersi e identificarsi.

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Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali

Cos considerato, il discorso pubblicitario adempie veramente a una funzione informativa: non gi che esso abbia come effetto necessario quello di informarci obiettivamente sulle cose, ma nel senso che esso informa il nostro desiderio, gli d una forma: tale in questo caso particolare il ruolo della schematizzazione narrativa (Landowski p.140 trad.it)

Il testo ci offre una formula cui noi possiamo aderire, rispecchia i nostri desideri, crea forme in cui identificare noi stessi

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Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali

A seconda dei valori (pratici, utopici, critici, ludici secondo Floch) e della relazione tra enunciatore e destinatario che si vogliono privilegiare, si sceglier come informare il testo.

Relazione si pu basare su 1)logica dell'acquisto (performance dell'enunciatore es. Questo Conad: prezzi capolavoro), 2)logica del contratto (relazione, importanza del destinatario: La Coop sei tu), logica della partnership (cooperazione tra I soggetti: 150 anni insieme ).

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Una semiotica del quotidiano

Dibattiti sul grado di obiettivit dei media nella fabbricazione e diffusione dell'informazione.

Bisogna intendere che il discorso dei media effettivamente ci informa. Non nel senso che quello che ci d da leggere sia sempre vero, ma che la sua lettura imprime una forma al modo in cui concepiamo e viviamo il nostro presente.

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Una semiotica del quotidiano

Il quotidiano e la sua vocazione a in-formarci di tuttoIl giornale come totalit di significazionel'immagine del giornale, un soggetto semiotico: ha il proprio stile, tono, profilo, una figura sociale

giornale e routine, sollecita la ripetizione, l'abitudine: come se una volta eletto il proprio giornale, il restargli fedele non fosse in sostanza, che rimanere fedeli a se stessi.

(ripetizione degli schemi mentali, cristallizzazione, economicit)

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Una semiotica del quotidiano

Al racconto dei fatti si sovrappone un certo tipo di enunciazione/ricezione del discorso, il giornale presenta una sorta di abito proprio della clientela cui si indirizza di cui deve soddisfare le iniziative.

Il racconto e l'inatteso (news) dialogano con il discorso e il vissuto (testimonianze, humour, oroscopi)

es. Monde vs Liberation; lo stile mondiale, l'orizzonte di riferimento per un lettore staccato dalla soggettivit, dal banale: dedicato a funzionari, dirigenti d'aziendaAl contrario Libration si focalizza sugli intimismi e ha un distanziamento ironico su tutto il resto

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Sincerit, fiducia, intersoggettivit

Il contratto enunciativo di fiducia, ovvero l'accordo che si crea tra enunciatore e destinatario, pu essere di due tipi

Promessa: accordo per cui un soggetto S1 si impegna a fare qualcosa di adeguato alle aspettative di S2 (lealt, voler fare, ethos)

Scommessa: il soggetto S2 punta tutto sulla competenza e credibilit di S1 nel fare qualcosa di adeguato per lui (competenza, saper fare, techn)

Come fa un soggetto a mostrarsi credibile?
Quali codici sfrutta?

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Sincerit, fiducia, intersoggettivit

il codice del verosimile il codice basilare che permette al destinatario di interpretare il comportamento altrui e di sapere come regolarsi

identificabile con la doxa del gruppo sociale

il sistema convenzionale tra gli altri che permette effettivamente tra membri di una comunit che ne condividono il controllo di assicurare una certa regolarit della comunicazione.

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Sincerit, fiducia, intersoggettivit

Da questo punto di vista si identifica con l'universo delle credenze del gruppo considerato e fornisce agli enunciatori alla ricerca di credibilit una vasta gamma di stereotipi espressivi adatti alle pi diverse situazioni e parallelamente, altrettanti stereotipi di lettura a disposizione degli enunciatari. A volte gli stereotipi ci stanno stretti e ripetendoli ci sembra di essere falsi es. Condoglianze Rompere gli stereotipi o adottare le solite formule del mentire sincero? D'altronde quando si rompono le convenzioni per voler essere se stessi, si rischia di apparire ironici se non mentitori. (conflitto individuo/gruppo)

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Sincerit, fiducia, intersoggettivit

A seconda dei valori pratici, utopici, critici, ludici secondo Floch (1990) e della relazione tra enunciatore e destinatario che si vogliono privilegiare, si sceglier come informare il testo.

Relazione si pu basare su 1)logica dell'acquisto (performance dell'enunciatore es. Questo Conad: prezzi capolavoro), 2)logica del contratto (relazione, importanza del destinatario: La Coop sei tu), logica della partnership (cooperazione tra I soggetti: 150 anni insieme ).

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La semiotica dei nuovi media

Il nuovo orientamento della semiotica sembra quello di una maggiore attenzione al mondo oltre al testo e all'importanza dei rapporti sociali (tra soggetti e tra soggetto/gruppo)

Non solo sociologia e psicologia hanno influenzato I nuovi approcci, ma anche il Marketing e lo sviluppo di nuove tecnologie con relativi nuovi modi di fruizione

La semiotica dei nuovi media studia e sviluppa l'interattivit e l'ipertestualit come forme principi delle nuove comunicazioni

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La semiotica dei nuovi media

Se l'approccio sociosemiotico trascura la capacit del Sr di farsi egli stesso promotore, il concetto principe di interattivit riunisce

La facilit e la velocit di registrare il feedback, ovvero di controllare l'adesione (commenti in tempo reale, chat)

La possibilit di appropriarsi e manipolare interamente l'opinione, di in-formare a suo modo la realt e ritrasmetterla nella rete (sw open source, licenze CC, mashing up)

Presuppone che ci sia la massima usabilit possibile, una trasmissione efficace accessibile e aperta allo scambio

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La semiotica dei nuovi media

Le in-formazioni di questi media presuppongono una realt virtuale.

Devono costruire attentamente un ruolo e una figura per il soggetto recettore,

studiare cosa egli possa fare con/del prodotto della trasmissione,

immaginare i contesti reali in cui consuma/legge/gioca (es. davanti al pc, con un cellulare, etc..) e i contesti virtuali (I percorsi di un sito, di un videogioco)

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La semiotica dei nuovi media

Cosenza (2004) a questo proposito propone tre domande base attorno cui sviluppare una comunicazione sui nuovi media

Per chi? (definizione dei profili utente Marketing)

Per cosa? (per compiere quali azioni, con quali obiettivi)

Per quale contesto? (storie tipiche e sceneggiature

riconoscibili)

Efficacia (accuratezza con cui gli utenti raggiungono obiettivi, efficienza (rapporto tra risorse spese ed efficacia) e soddisfazione (attitudine positiva degli utenti verso il prodotto) misurano l'usabilit e costituiscono il feedback alla comunicazione.

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Bibliografia

COSENZA G. (2004), Semiotica dei nuovi media, Laterza, Roma-Bari.ECO U. (1979), Lector in fabula, Bompiani, Milano.FABBRI P. (1998), La svolta semiotica, Laterza, Roma-Bari.FLOCH J.M. (1990), Smiotique, marketing et communication, PUF, Paris (trad. it. Semiotica, marketing e comunicazione, Angeli, Milano 1997) GREIMAS A. J. (1983), Du sens II, Seuil, Paris (trad. it. Del Senso 2, Bompiani, Milano 1984)LANDOWSKI E. (1989), La socit rflchie, Seuil, Paris (trad. it. La societ riflessa, Meltemi, Roma 1999).POZZATO M.P. (2001), Semiotica del testo, Carocci, Roma.RAGNETTI G. (a cura di) (2005), Teoria della tecnica sociale dell'informazione, Quattroventi, Urbino.RAGNETTI G.(2006), Opinioni sull'opinione, Quattroventi, Urbino.

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