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insegnarediritto
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• Focus: Alcune riflessioni sulla riforma costituzionale La privacy ai tempi dei social network
• Il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
• Tempi duri per i “furbetti del cartellino”
• La responsabilità in ambito sanitario
• Dal Protocollo di Kyoto all’Accordo di Parigi
• Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese
• Spazio docenti: Quale futuro per il Diritto e l’Economia nella scuola italiana? La formazione obbligatoria degli insegnanti
Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria di II grado
insegnarediritto
Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria di II grado
Edizioni Scolastiche SimoneSimone S.p.A.
Napolisede legale:Via F. Russo, 33/D80123 Napolitel. 081 57 57 255/081 57 57 293 fax 081 57 57 944
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Coordinamento redazionale: Dario di Majo
Impaginazione grafica: Angelo Parrella
Copyright © 2016 Simone S.p.A.Via F. Russo 33/D80123 Napoli
Tutti i diritti riservatiÈ consentita la riproduzioneda parte dei docenti ai soli fini didattici
Per citazioni e illustrazioni di competenza altrui, riprodotte in questa rivista,l’editore è a disposizione degli aventi diritto. L’editore provvederà, altresì, alleopportune correzioni nel caso di errori e/o omissioni a seguito della segnalazionedegli interessati.
Nomi e marchi citati sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici.
La riproduzione di marchi o prodotti presenti sul mercato è a scopo puramente didattico.
N.8:novembre2016
insegnarediritto
Pozzuoli (Napoli)direzione generale e commerciale; redazioni, amministrazione e magazzino:Via Montenuovo Licola Patria, 131/C80078 Pozzuoli, Napoli tel. 081 80 43 920 pbxfax uffici 081 80 43 918fax magazzino 081 80 43 [email protected]
Grafica:
Stampa: Arti Grafiche Italo Cernia — Casoria (Na)
in questonumero
Focus
pillole diaggiornamenti
Approfondimento
docentispazio
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alcune riflessioni sulla riforma costituzionale 6La privacy ai tempi dei social network 8
Libertà di stampa: l’italia nella parte bassa della classifica 10europa e america: leggi antitrust a confronto 11Le tasse che sponsorizzano musei e teatri 12oms: troppa pressione scolastica, gli studenti italiani sono tra i più stressati d’europa 12obbligo al mantenimento anche nei matrimoni di breve durata 13non è responsabile il datore di lavoro se il dipendente cade per propria colpa 13diritti dei passeggeri aerei: le autorità nazionali non sono obbligate ad agire in seguito a reclami individuali 14il divorzio “breve” diventa “lungo” 15La scuola italiana secondo l’ocse 15
il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso 16
test ESERCIZI 20
tempi duri per i “furbetti del cartellino” 22
test ESERCIZI 24
La responsabilità in ambito sanitario 26
test ESERCIZI 30
dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici 32
test ESERCIZI 36
Le barriere doganali come ostacolo all’internaziona- lizzazione delle imprese 38
test ESERCIZI 40
Quale futuro per il diritto e l’economia nella scuola italiana? 42
La formazione obbligatoria degli insegnanti 44
soluzioni ESERCIZI 48
Insegnare diritto è la nuova rivista di Simone per la Scuola per l’ag-giornamento e l’appro-fondimento dedicata ai docenti di diritto ed eco-nomia nel secondo bien-nio e quinto anno della nuova scuola superiore.Insegnare diritto ha cadenza quadrimestrale e con-tiene articoli di approfondimento, attualità, nuove proposte esercitative e notizie utili per l’insegna-mento nell’area giuri-economica della nuova scuola riformata.Simone per la Scuola si è sempre distinta per aver garantito in questi anni libri di diritto ed economia aggiornati e al passo con i tempi: come è noto l’art. 5 del D.L. 137/2008 aveva stabilito l’obbligo per i docenti di non modificare la scelta dei libri di te-sto per i sei anni successivi all’adozione, nonché il vincolo per le case editrici di mantenere invariato il contenuto dei libri scolastici nei cinque anni suc-cessivi alla loro pubblicazione.Proprio per questo era nata l’iniziativa “6OK aggior-namenti garantiti” con cui – nei sei anni di blocco
adozionale – Simone per la Scuola ha inteso garantire a docenti e stu-denti tutti quei materiali che si rendessero neces-sari perché l’evoluzione della disciplina li impone.Il Decreto sviluppo bis ap-provato con D.L. 18 otto-
bre 2012, n. 179 conv. in L. 17 dicembre 2012, n. 221 ha di fatto abrogato tale blocco sdoganando nuova-mente – a far data dal 1 settembre 2013 – l’adozione dei testi da qualsivoglia vincolo temporale. Insegnare diritto però, continua: la costante me-tamorfosi della disciplina giuridica rende indi-spensabile per il docente aggiornarsi di continuo. Con questa rivista intendiamo dare il nostro contri-buto a tale lavoro di ricerca per tutti quei docenti che – condividendo la nostra metodologia didat-tica nell’insegnamento del diritto e dell’economia – avranno in adozione i nostri testi.Ogni suggerimento e contributo finalizzato al mi-glioramento di Insegnare diritto sarà gradito: per-tanto, mettiamo a disposizione un indirizzo mail per poterci inviare tutte le vostre osservazioni.
I LIBRI CHE ADERISCONO ALL’INIZIATIVAEcco le nostre proposte editoriali per il diritto nella scuola riformata, alla cui adozione è abbinato in omaggio per il docente Insegnare diritto. Riceverete copia della rivista direttamente dal nostro Agente di zona.
S321 • S322 • S323 – Le pagine del diritto
Collaudata proposta in tre volumi destinata agli Istituti tecnici economici ad indirizzo Amministrazione, fi-nanza e marketing. I primi due tomi sono comuni a tutte le articolazioni (AFM, RIM e SIA): eventuali lezioni destinate a singole articolazioni sono appositamente indicate nell’indice in modo da facilitare il lavoro del do-cente nell’individuazione di eventuali differenze nelle indicazioni nazionali. Il corso si completa poi con i vo-lumi specifici destinati alle singole articolazioni nel quinto anno.
S369 • S370 • S371 – Diritto.it
È la nuova proposta di diritto per gli Istituti Tecnici economici articolazioni AFM e SIA ed è strutturata in sei tomi monografici (due per ogni anno). La struttura modulare in fascicoli permette al docente ampia flessibilità nei tempi e nei modi di utilizzo dei testi.
S338 • S338/1 – Nuovo progetto turismo
È la nuova proposta di diritto e legislazione turistica per gli Isti-tuti tecnici economici ad indirizzo Turismo. I due volumi sono organizzati in Percorsi ricchi di approfondimenti e materiali didat-tici il più rispondente possibile alle future professionalità per sti-molare una creatività ed uno spirito d’impresa che caratterizzano il fine ultimo di questo progetto editoriale.
4 | insegnare DIRITTO | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del di-
ritto nella scuola secondaria superiore
Insegnarediritto
Cos’è
S327 • S328 • S329 – Fondamenti di diritto ed economia
Corso di diritto ed economia per i nuovi Licei delle scienze umane ad opzione economico-sociale. Si ca-ratterizza per una trattazione lineare e un continuo confronto fra il diritto, l’economia e le discipline storiche e sociologiche.
S364/1 – Trasporti nautici, leggi e mercati
Una grande novità dedicata ai nuovi Istituti tecnologici ad indirizzo Trasporti e logistica. Un unico volume per i tre anni che, dopo aver offerto i contenuti di base della disciplina giuridica, passa in rassegna i principali istituti del diritto della navigazione marittima per creare i futuri professionisti di un settore in continua ascesa.
S364/2 – Trasporti aeronautici, leggi e mercati
Proposta specifica per il secondo biennio e il quinto anno degli Istituti tecnologici ad indirizzo Trasporti, settore aeronautico.
S332 • S334 – Nuovi percorsi di diritto ed economia
La nostra proposta per i nuovi Istituti professionali per il commercio che offre tutti i contenuti disciplinari previsti dalle Linee guida, parte generale e i tre ambiti di appro-fondimento: servizi commerciali, servizi turistici e servizi della comunicazione.
S359 • S360 – Diritto e Legislazione socio-sanitaria
Corso in due volumi (secondo biennio e quinto anno) destinato agli Istituti profes-sionali ad indirizzo Socio-sanitario, si caratterizza per la linearità dei contenuti e la spiccata vocazione alla formazione professionale.
S366 • S367 • S368 – Oltreconfine
Il corso di diritto per gli I.T.C. specificatamente dedicato all’articolazione Relazioni internazionali per il marketing. Tutti gli argomenti del programma sono trattati pre-stando particolare attenzione agli aspetti internazionalistici ed europeistici.
S365 – Diritto, pratica commerciale e legislazione socio-sanitaria
Volume destinato al quinto anno degli Istituti professionali, servizi socio-sanitari, per le Articolazioni Ottico e Odontotecnico.
S374 – Il diritto per le biotecnologie sanitarie
La nostra proposta in volume unico per il quinto anno degli Istituti Tecnologici, indirizzo Chimica, Articola-zione Biotecnologie sanitarie.
S376 – Sport, diritto ed economia
La grande novità per il 2016 dedicata ai nuovi Licei ad indirizzo sportivo.
insegnare DIRITTO | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore | 5
6 | insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore
Perspiegareaunostudenteperchéstacambiandolano-straCostituzioneeperché ilGoverno, di sua iniziativa esenzalasciareall’Assemblealegislativa tale incombenza,hapropostounariformacosìimportante, il docente devecercare di partire nella ma-niera più semplice, senzadare per scontati tanti con-cettiche,nonfacendopartedel patrimonio culturale deipiù giovani, finiscono perconfondereleidee.In primis,occorrepartiredalfattochequestariforma(comelaprecedentedel2005-2006cadutadopoilreferendumconfermativo)toccasolamentelaParteSecondadellaCostituzione.IPrincipi fondamentalielaParte Prima,infatti,san-cisconoprincipi intangibili, icuicontenutirisalgonoallaCostituzionefranceseeamericanadelXVIIIse-colo,relativiasovranità popolare,libertà,uguaglianzaesolidarietà,cherappresentanoicardiniindefettibilisucuisifondanooggituttiiPaesidemocratici.Ciòpremesso,varicordatochequandovennepen-sata la Costituzione italiana (entrata in vigore nel1948)siinteseevitare,apartiredallasua“rigidità”,chesipotessero ricreare lepremesseper l’instau-razionediunregimeautoritariocomeaccadde,vi-gendoloStatutoAlbertino,conlapresadelpoteredelfascismoaseguitodellamarciasuRoma(1922).IlCostituenterepubblicanocercòunasoluzionega-rantista per allontanare lo spauracchio del “com-plesso del tiranno”, dedicando alla disciplina delGoverno solo pochi e generici articoli della Costi-tuzione (artt. 92-96) e scegliendo il bicameralismo
perfetto per assicurare unamaggiore meditazione sulleleggidaapprovare.Malgrado ciò, la Parte Se-conda della Costituzione vacomunque aggiornata conunripensamentodiistituzioninonpiùattuali,come lePro-vincee ilCNEL,epiù inge-neraleènecessario ridurre icosti della politica, non piùsostenibili.Datempo,però,irapportitraipartitisonocambiati:venutamenolacontrapposizioneide-
ologicadestra-sinistra,haprevalsol’interesse di ca-sta chehamessoinsecondopianoleesigenzedeicittadiniedelbenepubblico.I cittadini, da organo-motore del sistema costitu-zionale (art. 1 Cost.), dopo l’approvazione dellaleggeelettorale270/2005(cd.Porcellum),sonostatiesclusidallasceltadirettadeilororappresentantiinParlamento,sceltaeffettuata,inordinepreferenziale,dallesegreteriedeipartitiche,così,hannoinseritonellelisteelettoraliicandidaticheritenevanopiùfe-delialpartito.TalesistemaèstatoquindidichiaratodallaCortecostituzionalecontrarioallanostraCo-stituzione.Daquestasentenzasarebberodovutescaturire ledimissionideiparlamentarieletticonunaleggedi-chiarata“incostituzionale”equindinonlegittimatiasedere inParlamento.Questa logicaconseguenzanon è stata, tuttavia, presa in considerazione daipartiti politici, troppo affezionati alle “poltrone delpotere”.Ciòhapermessol’approvazionediunanuovaleggeelettorale(Italicum)cheriproduceper100capolista(quantisonoicollegielettorali) ilmeccanismodellanominadapartedellesegreteriedipartito in luogodellaliberaelezionedapartedeicittadini.Inconclusione,perdareuncorrettogiudiziosullari-formainattobisognatenerpresenteildettatodell’art.1 della Costituzione in base al quale la sovranità popolare è la fonte primaria ed esclusiva dell’in-tero ordinamento della Repubblica.Questoprinci-piorappresentaunlimiteinvalicabileperqualunquemaggioranzapolitica,cheèvincolataagarantireatuttiicittadiniungovernodemocraticodelPaeseein-dirizzatosemprealbenesseredellacollettivitàenonalparticolarismodicasta.
alcune riflessionisulla riformacostituzionale
di Federico del Giudice(già Docente universitario di “Diritto pubblico comparato” )
ocusF
insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore | 7
Cittadinanza e costituzione
Gianluca De Nicola
I diritti delle donne | Verso l’educazione di genere
Proposta didatticaÈpossibileoggiaffermarecheledonne,nelmondo, godono degli stessi diritti e dellestesse libertà degli uomini? Purtroppo nonsoltantolarispostaè“no”,ma–fattoancorapiùgrave–gliepisodi di violenza contro le donnedilaganoesimoltiplicanoinmanierapreoccupante,soprattuttonelnostropaese.Trovare soluzioni efficaci alla discrimina-zione e alla violenza di genere,nonsolosulpiano delle leggi, ma soprattutto su quello
dellaculturaedell’educazione,èdunqueunadellequestionipiùurgentidelnostrotempoe,an-coraunavolta,lastradadapercorrerenonpuòcheesserequelladellaconoscenza,dell’educa-zione,dellacultura,edunquedellascuola.Questovolume,chenonhapretesediesaustivitàrispettoaunatematicavastaecomplessacomequelladeidiritti(violati)delledonne,siproponetuttaviacomeefficacestrumentodiap-proccioalproblema,lacuigravitànonpuòpiùessereignorata,specieinunpaesecomel’Ita-lia,dovelaviolenzadigenereèmoltodiffusaeilnumerodeifemminicidiincostanteaumento.Laconoscenzadellacondizionefemminileèquindiilprimopassodacompiereperprendereattodellanecessitàdiavviare nelle nuove generazioni un processo di educazione e forma-zione,capacediridefinireirapportitrauominiedonneediinstauraretraiduesessirelazionidireciprocacomprensioneerispetto.
Scelte metodologicheGliargomentipropostineltesto(tracuilaviolenzadigenereeilreatodistalking,ilfenomenodelfemminicidio,lacondizionefemminileneipaesipoverieinguerra,glistrumentiditutelainter-nazionaledelledonne)sonoarticolatiinunaIntroduzioneinizialeequattrobrevipercorsi,chesiarricchisconodiulteriorimaterialidiapprofondimento(contenutinellerubricheVai a… e Donne speciali),dicollegamentiinterdisciplinariconilcinema(Il film)elanarrativa(Il libro),ediunaraccoltadiarticoligiornalisticidedicati(nellasezioneRassegna stampa).L’apparatodidatticomiraaverificareleconoscenzeacquisiteattraversoquesiti formulatise-condoilmodelloInvalsi(Adesso lo so…)easvilupparelacompetenzadigitaleediapprendi-mentoautonomo(Imparare… navigando).
S355/2
pp. 128
ISBN 978-88-914-0448-0 7 6,00
Disponibile anche in formato DIGIT@LEISBN 978-88-244-2260-4 7 4,90
Novità2016
8 | insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore
FLemodernetecnologieinfor-matiche espongono le per-sonearischianchemoltoseriin ordine alla propria riser-vatezza e sicurezza, le cuiconseguenze sono spessosottovalutatedagliutenti,so-prattutto i più giovani checonsideranotalistrumentiunelementonaturaledelproprioviverequotidiano.Irischieipericolinonsem-prericevonounaadeguatatutelagiuridicaeciòac-cadeperdiversimotivi,spessoignorati.Innanzituttoletecnologieutilizzatericorronoadinfra-strutturecheanchese localizzabiliall’internodiunterritorio,adesempio,nonsonosulterritorioitaliano,conproblemievidentiriguardanti,intalcaso,laleggeapplicabileelaconcretapossibilitàcheuninterventogiudiziariocadanelvuotoochesiaintempestivo.Altrettantospessolastessaidentificazionedelleper-soneedellelorocondotteèresamoltocomplessadalfattochesitrattadistrumentiutilizzabiliancheincom-pletoedinvincibileanonimato.Glistrumentidimessaggisticaoleretisociali,ormaidiffusissimi,nonimpedisconochemessaggi,videoofotopersonalivenganodivulgatiinmodoincontrolla-bileanchesupiattaformediverse,comeifattidicro-naca hanno recentemente dimostrato. Anzi, molto
spessoèproprio lo strumentocheinvitaadunacondivisioneanche indiscriminata delle in-formazioni creando i presup-posti nonsolo tecniciperunacostanteviolazionedella riser-vatezza.Unavoltadivulgataun’informa-zioneall’internodiunareteso-cialeoattraversounqualsiasiservizio di messaggistica di-ventapraticamenteimpossibile
prevederechisaràingradodiconoscerlaechecir-colazionelastessaavrà.Per informazionecisi riferiscenonsoloallenotiziepubblichedelprofilooaisempliciaggiornamentidistatoomessaggimandatiadunpropriocontatto,maancheallefoto,aivideo,aicommentiadelementidialtriutentioaqualsiasiindicazionespecificasugustipersonali,opinionioiscrizioniaservizi.Fidarsideipropricontattiaiquali,adesempio,siin-viaunafoto,puòessererischioso:bastanodueclic (oduetap sulcellulare)perdivulgarequalcosa,magarianchetrapochifidatiamicichepoipotranno,sem-pretrapochifidatiamici,diffondereulteriormente.Ilrischioèchedapochiamiciapochiamicilacircola-zionediventiincontrollabileinpochissimotempoconlaconseguenzaditrovareunapropriafotoutilizzatainmodoimproprioenonprevistoe,soprattutto,nonvoluto.Qualsiasiattivitàall’internodiunaretesociale,qual-siasi informazione veicolata anche attraverso ser-vizi di messaggistica è un’informazione relativa aquell’utente.Tuttociòchesicondividesuunsocialnetwork, tuttociòchesicomunicaall’internodiunserviziodimessaggistica,anchel’azionepiùbanale,puòessereutilizzatodaaltridiventando,adesem-pio,un tassellopercompletareun furtodi identità.Perquestimotiviènecessariocheogniutenteabbiaunapproccio prudentenell’utilizzaretalistrumentienonmettaincircolazionedati, immagini,video,fotooinformazionicheèpreferibileabbianounadivulga-zionelimitata.Facciamoalcuniesempidicondotte comuni ma“ri-schiose”.ÈmoltobellocheinostriamicisuFacebook,laretesocialepereccellenza,cifaccianogliauguridibuoncompleanno. Però pubblicare sul nostro profilo ilnome,ilcognome,ladataeilluogodinascitaègiàpericoloso.Idatiindicatipossono,infatti,essereela-boratidaunsoftware(disponibileanchesuInternet),inmododaraggiungereunaltrodatomolto impor-tante:ilcodicefiscaleche,insiemeaglialtridatiana-
La privacyai tempi
dei social network
ocus
di Francesco Landolfi
ocusF
insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore | 9
grafici, già permette di sostituirsi ad una personanelleregistrazionideisitidicommercioelettronico.InformareivostricontattiFacebook,oquellirelativiaungruppodiservizidimessaggistica,sulluogoincuistatetrascorrendounavacanzaeconchi,magariat-traversounafoto,èunaltrocomportamentorischioso.Infattinonsièmaiveramentesicurichequellafotononsiavistadaqualcunoalqualenonsidesiderifarsaperechesièinferie.Epoi,sequalcunoscaricalafotosulpropriopcelaripubblicasuun’altrareteso-cialeolainviaperpostaelettronicaaqualcunaltro?Diffondere lanotiziachesiete invacanza,peraltro,puòmetterequalcuno,chemagaricontrollailvostroprofilo,sull’avvisochesietelontanidacasaechecirimarreteperunpò.Sietesicurichesoloivostriamicipossonosaperedovesiete?Oltreadunageneraleprudenzaèbenericordarecheal-menoisocialnetworkoffronolapossibilitàdiselezionaredelleopzioni di privacyche inqualchemodorestrin-gonol’areadicondivisionedideterminateinformazioni.Innanzitutto,edègiàunamisuracheassicuraunot-timogradodiprotezione,sipuòfareinmodocheilproprioprofilononsiaindicizzatoneimotoridiricercaesternie,inaggiunta,selezionareopzionitalidaren-derciirreperibiliperdeterminatecategoriedipersoneanchedalmotorediricercainternodellaretesociale.Inoltreèpossibilerendereunsingoloaggiornamentodistatoounafotovisibilisoloedesclusivamenteaipropricontatti,escludendogliestranei.Altre impostazioni possono riguardare la privacydell’interoprofiloodialcunidati inessocontenuti,cosìchequestisianoaccessibiliadunnumeroridottodi persone. Queste precauzioni non impedisconoperòcheutentiautorizzaticonoscanolenostreinfor-mazionielediffondanoadaltrisoggetti.Qualsiasi retesociale, infine,predisponeopzioni di blocco di utenti determinati inmodochequestinonpossanointeragireconl’utentechelihabloccati:nes-sunodeiduevedeepuòreperirel’altro.Lafunzionedibloccopuòtornareutile,oltrecheperunagenericaprotezionedellaprivacydelnostroac-count, anche come forma estrema di protezionequando,all’internodiretisociali,sidiventabersagliodiattacchiosiintuisconorischipotenzialiprovenientidaaccountsospetti.Laretesocialeè,infatti,popolatadapersonee,comenelmondo«reale»,possonoessercenealcuneani-matedaintentipocoleciti,rafforzatidallacircostanzache,comedetto,inunsocialnetworkèmoltofacilecreareunafalsaidentitàoapparirediversidaquellochesiè,magarimostrandoinformazioniingannevolinelproprioprofilo.Ancheinquestocasolamiglioreprotezioneèlaprudenzaeverificarechelepersone
concuisi interagiscesullaretesocialesianoeffetti-vamentecolorochediconodiessere.Eovviamentemaifidarsidelfattochesi“rimanesempretraamici”.Daunpuntodivistagiuridico lasituazionediventacomplessa,nonperchè lenormenonci siano,maperchè è difficile applicarle e, soprattutto, perchéqualsiasi formadi tutelaèmoltomenorapidadellacircolazionediunainformazioneepotrebbearrivarequandoildannoègiàstatofatto.Èlastessaarchitetturadellareteedeglistrumenticheimpedisceunbloccoimmediatoesoprattuttolaindi-viduazionedeiresponsabiliperchè,adesempio,que-stistrumentiusanotecnichedicrittografiaperrenderenonindividuabiliidiversipuntididivulgazionedellein-formazioni.Inoltreunaltroostacoloallapiena tuteladerivadalfattochemoltospessoèpropriolapersonainteres-sataadaverdivulgatoleinformazioni,rinunciandodifattoadunafettadellapropriariservatezza.Perquesto, lo ripetiamo, l’unicaveraregoladase-guireèlaprudenza.Ancheildiritto all’oblio,cioèildiritto–dielabora-zionegiurisprudenziale–diciascunodinoianonve-derediffusenotiziepregiudizievolicheciriguardano,ilcd.diritto ad esseredimenticati,nonèapplicabileacasididiffusioneindiscriminatadiinformazioniper-chétaledirittopuòessere invocatosoloperquelleinformazioni che hanno origine in episodi sorti nelpassatoelacuiulteriorediffusioneeriproposizioneèdivenutairrilevante.Inoltreildirittoall’oblio,qualoravengariconosciutointempo,riguardafattichefuronocomunquepubblici.Èundirittoadesseredimenticati,nonildirittoachenessunoparlidinoi.Infine,ammessochevengariconosciuto,unaeven-tuale rimozione dell’informazione non è una pro-ceduracheassicura lasua totalesparizione.Anzi,esisterà sempre un posto nella rete, o su qualchepiattaformadimessaggisticaincuiquellafoto,quelvideo,quelcommentopossonoriemergere.
10 | insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore
pillole diaggiornamenti
10 | insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore
di Roberta Orsini
Tra i Paesi in cui c’è meno li-bertà di espressione – secondo i dati del rapporto annuale sullo stato dell’informazione stilato da Reporter senza frontiere – rientra anche l’Italia, scesa al 77° posto e in costante peggioramento dal 2002 (anno in cui l’organizza-zione non governativa ha comin-ciato a elaborare il suo rapporto). Più giù di noi in classifica com-paiono solo Cipro, Grecia e Bulgaria, meglio fanno invece Moldova, Nicaragua, Armenia e Lesotho. I reporter italiani più a rischio sono coloro che fanno in-chieste sul crimine organizzato e sulla corruzione. Di contro, per la
prima volta l’Africa si colloca su-bito dietro l’Europa e fa meglio dell’America, grazie a una popo-lazione molto giovane che inizia a lottare per i suoi diritti. Resta invece drammatica la situazione dei paesi dell’Asia, primi fra tutti la Corea del Nord e la Cina. In testa alla classifica, dal 2010, vi è la Finlandia, seguita nel 2015 dall’Olanda, che guadagna due posti, e dalla Norvegia, che ha perso la seconda posizione. Rus-sia, Turchia ed Egitto sono rispet-tivamente al 48°, 151° e al 159° posto. Fanalini di coda sono il Turkmenistan (178°), la Corea del Nord (179°) e l’Eritrea (180°).
Nel rapporto 2015 di Rsf si ri-leva anche il miglioramento della Tunisia, che guadagna 30 posizioni, e dell’Ucraina, che sale di 22 posti grazie alla stabi-lizzazione del conflitto.Ma quali sono i parametri sui quali si basa la ricerca? Il World Press Freedom Index misura il livello di libertà dei giornalisti usando i seguenti criteri: pluralismo, indi-pendenza dei media, ambiente in cui si opera e autocensura, prov-vedimenti di legge in materia, tra-sparenza, infrastrutture e abusi. Purtroppo Rsf ha registrato una di-minuzione costante di tutti i para-metri dal 2013 fino a oggi.
Libertà di stampa: l’Italia nella parte bassa della classifica
pillole diaggiornamenti
L’avvocato Mark Leddy è uno dei maggiori esperti mondiali di antitrust e concorrenza. «L’Ame-rica ha più fiducia nel mercato, e questa fiducia si riflette nell’ap-plicazione delle nostre leggi an-titrust. I capitali confluiscono naturalmente verso le opportu-nità di mercato. E forse questa è una delle ragioni per cui una Google o un’Apple non nascono in Europa. Inoltre, le leggi sulla concorrenza dell’Unione euro-pea sono maggiormente intru-sive, soprattutto quando si tratta di valutare un abuso di posizione dominante di un’azienda», so-stiene. In America prevale il laissez-faire in tema di concorrenza ri-spetto all’Europa, soprattutto riguardo alla posizione di mo-nopolista. E aggiunge – riferen-dosi al caso IBM, che dopo 13 anni di battaglie legali il Dipar-timento di Giustizia ha chiuso – che quando si prova a regolare un’azienda innovativa, lo si fa in uno scenario statico, ma dopo 3-5 anni tutto potrebbe essere diverso. Perciò l’autorità Anti-trust non deve agire se gli ope-ratori del mercato continuano ad essere innovativi, mentre do-vrebbe correggere subito com-portamenti che creano barriere all’innovazione. Secondo Leddy il controllo delle concentrazioni tra imprese è un difficile eserci-zio di preveggenza: si deve an-ticipare che cosa succederà al mercato dopo una transazione. Ma la verità è che nessuno sa come andranno davvero le cose.
La legge antitrust americana ri-sale al 1890, e nasceva come re-azione ai grandi monopoli. La scuola di Chicago ha cambiato il trend: suggeriva di non interve-nire, perché il mercato avrebbe deciso nel modo migliore. La re-azione a quella visione troppo liberista è stata opposta: un in-tervento eccessivo. «Il grande cambiamento è arrivato con l’elezione di Ronald Reagan alla Casa Bianca», ricorda Leddy. In-vece l’amministrazione Obama è più aggressiva rispetto a quella guidata da George W. Bush. In Europa, invece, non essendoci alternanza né un vero cambia-mento politico, le regole fanno fatica a cambiare. Anche se, so-stiene Leddy, una svolta c’è stata durante e dopo il periodo di Mario Monti alla guida dell’An-titrust Ue: con lui la Commis-sione fu molto interventista nel campo delle concentrazioni, ma
in tre famosi casi è stata smentita dalla Corte di Giustizia Ue.Riguardo il caso Apple-Fbi, ri-tiene impossibile dire in astratto dove finisce la privacy e inizia la sicurezza. Negli Stati Uniti, i cit-tadini sono protetti da un diritto costituzionale contro “perquisi-zioni e sequestri irragionevoli”. I pubblici ministeri devono ot-tenere, da parte di un Giudice, un decreto di perquisizione che viene emesso quando ci sono fondati motivi di ritenere che sia stato commesso un reato. Ri-guardo alla situazione in Europa, l’avvocato sostiene che il nostro è un continente pieno di talento, con un sistema scolastico eccel-lente. Ma c’è bisogno di riforme, soprattutto di quelle per rendere flessibile il mercato del lavoro: leggi sul lavoro troppo rigide rendono le persone meno ambi-ziose e scoraggiano investimenti e innovazione.
insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore | 11
Europa e America: leggi Antitrust a confronto
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pillole diaggiornamenti
L’Artbonus, presente nel “Qua-dro G” della denuncia dei red-diti, è il credito d’imposta del 65 per cento sulle donazioni de-stinate a specifiche iniziative di restauro di monumenti o indiriz-zate a musei e fondazioni liriche. Questo significa che quando si deve pagare il netto delle tasse, è
possibile scontare il 65 per cento di quanto si è liberamente elar-gito al nostro patrimonio cultu-rale.L’Artbonus ha riscosso un grande successo: a gennaio sono stati raccolti 62 milioni di euro e coloro che decidono di contribuire (i cosiddetti “me-cenati”) sono arrivati a quota 2.496. Il fenomeno è in crescita e il ministro dei Beni Cultu-rali è convinto che il prossimo anno andrà ancora meglio. Chi decide di dare del denaro può seguire con trasparenza – sul sito Artbonus – lo sviluppo dei lavori e ciò fidelizza e ras-sicura i donatori. Naturalmente sono i “grandi” a raccogliere
fondi maggiori: la Scala, l’Arena di Verona, il Regio di Torino. Ma non solo: la corsa tra i micro co-muni e le istituzioni minori ad accaparrarsi l’Artbonus è in pieno svolgimento. Antiche bi-blioteche, portali, pregiati organi sono in attesa di nuovi mecenati. Anche le imprese riscoprono la cultura: il credito d’imposta del 65 per cento vale anche ai fini Ires e ha un tetto del 5 per mille dei ricavi. Lo strumento piace e tra i sostenitori ci sono aziende come Brembo, Ferragamo ecc.Un vero boom si è avuto nelle Marche. Per esempio, a Reca-nati, c’è stata una vera e propria corsa per contribuire alla ristrut-turazione della Torre del Borgo immortalata dai versi di Leo-pardi.
Dal rapporto quadriennale sulla salute e il benessere dei giovani – pubblicato dall’ufficio euro-peo dell’Oms – che contiene dati raccolti nel 2013-2014 su ragazze e ragazzi di 11, 13 e 15 anni, risulta che gli adolescenti italiani sono stressati dal carico di lavoro degli studi e hanno un pessimo rapporto con la scuola. Secondo lo studio solo il 26% delle undicenni e il 17% dei colle-ghi maschi dichiara che la scuola “piace un sacco”, un dato che scende a 15 anni rispettivamente al 10% e 8%. Meno entusiasti degli italiani sono solo estoni, greci e belgi, mentre al primo posto ci sono gli adolescenti ar-meni (68% e 48%). Ugualmente a 15 anni metà delle ragazze e
il 39% dei ragazzi riporta per-formance ‘buone o eccellenti’, anche in questo caso valori molto sotto la media europea, supe-riori solo a Belgio, Portogallo e Ungheria. Anche dal punto di vista della pressione percepita da parte del sistema scolastico i dati sono poco incoraggianti: lo stress colpisce il 72% delle quin-dicenni e il 51% dei ragazzi. Questi dati, secondo Franco Ca-vallo, ordinario di epidemiologia dell’Università di Torino e cu-ratore della parte italiana, sono un segnale preoccupante. Non è da sottovalutare, a suo parere, la pressione che viene sentita dal ragazzo. La sensazione è che sia legata soprattutto alla richiesta in termini di impegno, di ore di la-
voro, all’ottenimento di determi-nati voti. Probabilmente vanno ritarati i programmi, che sono ancora legati alle superiori di una volta che selezionavano molto. La pressione, conclude il do-cente, viene condizionata sia dal rapporto con gli insegnanti sia dal rapporto che i genitori hanno con i docenti e la scuola stessa.
Le tasse che sponsorizzano musei e teatri
Oms: troppa pressione scolastica, gli studenti italiani sono tra i più stressati d’Europa
pillole diaggiornamenti
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Secondo la Corte di Cassazione l’assegno di mantenimento va corrisposto all’ex coniuge anche se il matrimonio è di breve du-rata. A presentare ricorso in Cas-sazione – poi accolto – è stata una donna che chiedeva il riconosci-mento dell’assegno divorzile a carico dell’ex coniuge. In primo grado il Tribunale aveva riget-tato la sua richiesta a causa della “brevissima durata (tre mesi) del matrimonio”. Tale pronuncia era stata confermata dalla Corte d’Appello, la quale aveva sottoli-neato che il rapporto coniugale era stato breve “per effetto dell’imme-diata constatazione dell’impossi-bilità di una unione duratura tale da giustificare aspettative e affi-damento del coniuge che ha su-bito la separazione nelle sostanze dell’altro”. Di diversa idea la Su-prema Corte di Cassazione, la quale invece ha accolto le motiva-zioni della donna nel ricorso, con-
statando la mancata applicazione dei principi giurisprudenziali in materia di assegno divorzile, ri-badendo che “l’accertamento del diritto all’assegno divorzile si ar-ticola in due fasi, nella prima delle quali il giudice verifica l’esistenza del diritto in astratto, in relazione all’inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente, raffrontati ad un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio e che sarebbe presumibilmente pro-seguito in caso di continuazione dello stesso o quale poteva legitti-mamente e ragionevolmente con-figurarsi sulla base di aspettative maturate nel corso del rapporto, mentre nella seconda procede alla determinazione in concreto dell’ammontare dell’assegno, che va compiuta tenendo conto delle condizioni dei coniugi, delle ra-gioni della decisione e del con-tributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione
familiare e alla formazione del patrimonio di ognuno e di quello comune, nonché del reddito di en-trambi, valutandosi tali elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio”.I Giudici della Suprema Corte aggiungono che la durata del ma-trimonio influisce sulla determi-nazione della misura dell’assegno (art. 5 della legge n. 898/70), ma non sul riconoscimento dell’as-segno stesso, poiché esso ha la finalità di tutelare il coniuge eco-nomicamente più debole.
Obbligo al mantenimento anche nei matrimoni di breve durata
Secondo la Corte di Cassazione (sentenza n. 8883/16) il lavoratore deve diventare sempre più autore-sponsabile e il datore non è sempre responsabile per gli infortuni avve-nuti sul luogo di lavoro. Ma andiamo con ordine: il lavora-tore in questione è un elettricista, il quale si era accordato con i pro-pri superiori per posizionare dei fa-retti e relativi fili servendosi di un elevatore guidato da apposita per-sona. Il lavoratore, però, invece di seguire le modalità concordate, era salito autonomamente sul tetto di
eternit dell’edificio che, non reg-gendo, aveva procurato la rovinosa caduta dell’uomo. Di qui i giudici della Suprema Corte hanno concluso che se il di-pendente avesse agito con dili-genza e prudenza senza trovarsi in una situazione pericolosa probabil-mente non sarebbe accaduto nulla. Ciò – si legge nella decisione – deve essere letto come una sorta di revisione della responsabilità a 360 gradi del datore per an-dare verso una maggiore consi-derazione della responsabilità
dei lavoratori (cosiddetto “prin-cipio di autoresponsabilità del lavoratore”). Ciò significa che al datore di la-voro non va chiesto l’obbligo di vigilanza assoluta rispetto al lavo-ratore, come accadeva in passato, ma una volta che esso abbia for-nito tutti i mezzi idonei alla pre-venzione e ha adempiuto a tutte le obbligazioni proprie della sua po-sizione di garanzia, non risponderà dell’evento derivante da una con-dotta imprevedibilmente colposa del lavoratore.
Non è responsabile il datore di lavoro se il dipendente cade per propria colpa
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In caso di cancellazione di un volo, il vettore aereo è tenuto, in forza di un regolamento dell’Unione, a fornire ai pas-seggeri interessati la necessaria assistenza, nonché una compen-sazione pecuniaria (tra 250 e 600 euro, in funzione della distanza). Inoltre, ogni Stato membro è te-nuto a designare un organismo responsabile dell’applicazione di tale normativa. Ciascun pas-
seggero può presentare reclamo presso tale organismo in caso di presunta violazione del rego-lamento. Le sanzioni in caso di violazione devono essere effet-tive, proporzionate e dissuasive. Nei Paesi Bassi, ad esempio, è stato designato quale organismo nazionale competente il segre-tario di Stato. Quest’ultimo di-spone, nell’ambito in questione, di una competenza generale ad adottare misure coercitive, in particolare se il vettore aereo ri-fiuti abitualmente di compen-
sare i passeggeri. Tuttavia, tale organismo non può adottare mi-sure coercitive su richiesta di un passeggero che gli sottoponga il proprio caso individuale. In tale contesto, sono state sotto-poste al Raad van State (Consi-glio di Stato dei Paesi Bassi) due controversie riguardanti passeg-geri aerei, ai quali è stato negato il versamento di una compen-sazione. Essi hanno chiesto al
segretario di Stato di adottare misure coercitive nei confronti della compagnia aerea interes-sata, cosa che questi ha rifiutato di fare. Il Consiglio di Stato du-bita che il segretario di Stato sia competente ad adottare, nei sin-goli casi, misure coercitive su richiesta dei passeggeri e sotto-pone tale questione alla Corte. Questa, nella sua sentenza, prima di tutto interpreta la no-zione di «reclamo» che può es-sere presentato all’organismo da ciascun passeggero. Secondo la
Corte, tale nozione deve essere considerata come comprensiva delle segnalazioni volte a contri-buire alla corretta applicazione del regolamento in generale, ma l’organismo responsabile a li-vello nazionale non è tenuto ad agire, in seguito ai reclami, per garantire il diritto di ciascun sin-golo passeggero ad una compen-sazione pecuniaria. Invece, per quanto riguarda la nozione di «sanzione», si deve intendere per essa qualsiasi mi-sura adottata in risposta alle vio-lazioni rilevate dall’organismo nell’esercizio della sorveglianza di carattere generale, e non la misura coercitiva amministra-tiva che deve essere adottata nel singolo caso. Di conseguenza, la Corte ritiene che l’organismo nazionale competente, in linea di principio, non sia obbligato ad adottare misure coercitive nei confronti dei vettori aerei, volte ad imporre loro di versare le in-dennità previste dal regolamento n. 261/2004. Peraltro la Corte sottolinea che, tenuto conto degli obiettivi del regolamento, nonché del mar-gine di discrezionalità di cui dispongono gli Stati membri nell’attribuzione delle compe-tenze che intendono assegnare agli organismi, gli Stati mem-bri possono, per riparare la in-sufficiente tutela dei diritti dei passeggeri aerei, autorizzare l’organismo ad adottare misure che facciano seguito a reclami individuali.
Diritti dei passeggeri aerei: le autorità nazionali non sono obbligate ad agire in seguito a reclami individuali
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La legge 55 del 2015 ha portato i tempi di attesa tra la separazione e il divorzio da tre anni a sei mesi. E sono cambiati anche i luoghi e i modi per lasciarsi: non più sol-tanto in tribunale, ma anche nei Comuni (con o senza avvocati). Del tutto nuovi i costi: dirsi addio costa solo 16 euro. Ma se il divor-zio breve costa poco (16 euro), è anche vero che ormai non è più tanto “breve”: un anno a Genova, 7 mesi a Torino.“Non ci aspettavamo una tale af-fluenza”, dicono nelle anagrafi dei Comuni, “le richieste aumen-tano ogni giorno”. È la contraddi-zione delle cose che funzionano: partita in sordina all’inizio dello scorso anno, la rivoluzione del di-
vorzio senza giudici né avvocati, necessaria per snellire gli arre-trati della giustizia civile, sta di-ventando sempre più importante.Centinaia di coppie in fila nei nuovi uffici “Divorzi e Separa-zioni” dei Comuni italiani, per concludere il proprio matrimo-nio fuori dalle aule della giusti-zia. Con il risultato che questa formula sta diventando invece lunga tanto quando un addio da-vanti al giudice. “Non ce la fac-ciamo – ammette l’assessore ai Servizi demografici di Bari – . Da noi l’ufficio è composto da una sola unità”. Non va me-glio a Milano nè a Roma, dove sono necessari 60 giorni per es-sere convocati, mentre più veloci
sono Napoli, con 30 giorni di lista d’attesa, e Firenze, dove il divor-zio è davvero “fast” visto che per comparire davanti all’ufficiale di stato civile ci vogliono “soltanto” 25 giorni.
Il divorzio “breve” diventa “lungo”
L’Organizzazione per la coope-razione e lo sviluppo economico (Ocse) nel suo annuale rapporto “Sguardo sull’educazione” (Edu-cation at a glance 2016) mette a confronto i sistemi educativi dei 35 paesi più industrializzati al mondo e sottolinea i problemi del sistema d’istruzione – sco-lastico e universitario – italiano colpevolizzando le politiche che hanno portato la scuola del no-stro paese agli ultimi posti. Secondo il parere degli esperti, un’istruzione di qualità ha biso-gno di un finanziamento sosteni-bile il quale in Italia, negli ultimi anni, è diminuito enormemente. Secondo il rapporto, la spesa pub-blica per l’istruzione in Italia è di-minuita del 14% tra il 2008 e il
2013. Una diminuzione che “ri-flette non solo una riduzione della spesa pubblica complessiva in termini reali, ma anche un cam-biamento nella distribuzione della spesa pubblica tra le diverse prio-rità”, spiegano da Parigi. Perché in Italia, “per altri servizi pubblici la contrazione della spesa è stata inferiore al 2%”. Ciò significa che la spesa pubblica è stata indiriz-zata verso altri comparti, mortifi-cando l’istruzione, a prescindere dalle emergenze di bilancio. Inoltre dal 2010 al 2014, quindi in soli 4 anni, gli sti-pendi degli insegnanti sono diminuiti del 7 per cento e l’in-cremento degli alunni per classe ha poi prodotto un calo del sala-rio per studente del 13 per cento.
Ancora, secondo il rapporto i gio-vani fra i 25 e i 34 anni in pos-sesso di un titolo universitario che riescono a trovare un impiego è in Italia di oltre venti punti infe-riore alla media dei paesi Ocse: il 62% contro l’83%. Viceversa, ri-sulta eccessivamente alto il nu-meri di giovani (20/24enni) Neet (giovani che non studiano e non lavorano): un terzo del totale. Va-lore, questo, che in Italia nel de-cennio 2005/2015 è cresciuto più che in qualsiasi paese Ocse: più 10 per cento. Spiegano dall’Ocse che per correre ai ripari bisognerebbe attrarre gli studenti verso l’istru-zione terziaria, aumentando le op-zioni di studio a tempo parziale, offrendo maggiori possibilità per gli studenti che desiderano conci-liare gli studi con l’attività lavora-tiva e le esigenze di famiglia.
La scuola italiana secondo l’Ocse
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Approfondimento
Le unioni civili: i requisiti
Dopoun lungodibattito sul riconoscimentodelleunionitrapersonedellostessosessoanchel’Italiahaprovvedutocon laL.20-5-2016conun istitutocheèmoltosimilealmatrimonio,dicui richiamamolte norme, ma non è del tutto equiparato. Vasottolineatochelaleggeistituiscel’unioneciviletra
personedellostessosesso,considerandolaunafor-mazionesocialeaisensidegliartt.2e3Cost.Diconseguenza il nuovo istituto è considerato fuori dall’ambito della famiglia intesa come società na-turale fondatasulmatrimonio,aisensidell’art.29Cost.,puravendoillegislatoreadessoestesoidi-rittiderivantidairapportifamiliarichecaratterizzanoildirittodifamiglia.
il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
Le unioni civili e le convivenze di fatto nella L. 20 maggio 2016, n. 76 (Legge cirinnà, Regolamentazione delle unioni civili
tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze)di Emma Cosentino
Le unioni civili e la CostituzioneLaleggemuovedadueesigenzecontrapposte: per un verso, quella di accordare alle coppie omosessuali uno schema giuridico assimilabile al matrimonio;perl’altro,quelladievitarechelanuovaregolamentazionegiuridicapossafarcoincidere,sulpianodeglieffettigiuridici,l’unionecivileeilmatrimoniotradizionale.Lapreoccupazionedidifferenziarel’istitutodell’unioneciviledaquellodelmatrimonioemergeladdoveaf-fermachevieneistituital’unioneciviletrapersonedellostessosessoqualespecificaformazionesocialeai sensi degli artt. 2 e 3 Cost.Siricordachel’art.2dellaCostituzionericonosceegarantisceidirittiinviolabilidell’uomosiacomesin-golosianelleformazionisocialiechel’art.3sancisceilprincipiodiugualianza.L’individuazionedell’art.2Cost.qualefondamentodell’unionecivileevidenziachiaramentecheil legi-slatoresièuniformatoallatesicheimpediscediestendereilmatrimonioallecoppiedellostessosessosenzaunamodificadell’art.29Cost.chericonosceidirittidellafamigliacomesocietànaturalefondatasulmatrimonio.Secondotaleimpostazione,ancheilconferimentodelmedesimotrattamentogiuridicoallecoppiesame-sexeconiugate,nelquadrodiistitutigiuridicidiversi(matrimonioeunionicivili),sarebbeil-legittimo,poichéintaccherebbeilfavor neiconfrontidelmatrimonioedellafamigliatradizionaledesumi-biledall’art.29Cost.LaleggeCirinnàsièmantenutalungoibinaritracciatidallaCortecostituzionale,ritenendodinonsuperareilpa-radigmaeterosessualedelmatrimonioeoptando,invece,perunsistemaincuiilriconoscimentodeidirittidellecoppieomosessualièaffidatoaunaformagiuridicaspecifica,alternativaalmatrimonio,qualèl’unionecivile.
Leunionicivilisonocostituitedaduepersonemag-giorennidellostessosessomedianteunadichiara-zioneall’ufficialedistatocivileallapresenzadiduetestimoni;l’ufficialedistatocivileprovvedeallaregi-strazionedegliattidiunioneciviletrapersonedellostessosessonell’archiviodellostatocivile.L’unionecivileècertificatadalrelativodocumentoattestantelacostituzionedell’unione,chedevecontenereidatianagrafici delle parti, l’indicazione del loro regimepatrimonialeedellalororesidenza,oltreaidatiana-
graficieallaresidenzadeitestimoni.Medianteladi-chiarazioneall’ufficialedistatocivilelepartipossonostabilirediassumere,perladuratadell’unionecivile,uncognomecomunescegliendolotrailorocognomi;lapartepuòanteporreoposporrealcognomeco-muneilpropriocognome,sediverso.Sonocauseimpeditivedell’unioneciviletrapersonedellostessosesso:lasussistenza,perunadelleparti,diunvincolomatrimonialeodialtraunionecivile;l’in-terdizionediunadellepartiper infermitàdimente;
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Approfondimento il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
lasussistenzatralepartidirapportidiparentela,af-finitàoadozionedicuiall’art.87,co.1,c.c.(inoltre,nonpossonocontrarreunionecivilelozioeilnipoteelaziaelanipote).
Diritti e doveri che scaturiscono dalla unione civile
Con lacostituzionedell’unionecivile lepartiacqui-stano diritti e assumono doveri, analogamente aquantoprevistoinambitomatrimonialedall’art.143,co.1,c.c.(“conilmatrimonioilmaritoelamoglieac-quistanoglistessidirittieassumonoimedesimido-veri”);dall’unionecivilederiva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabita-zione.Nonèprevistoildoveredifedeltànèl’obbligodicollaborazionenell’interessedellafamiglia.Entrambelepartisonotenute,ciascunainrelazioneallepropriesostanzeeallapropriacapacitàdilavoroprofes-
sionaleecasalingo,acontribuire ai bisogni comuni.Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.Analogamenteaquantoprevistoincasodimatrimonio,il regime patrimonialedell’unionecivile trapersonedellostessosesso, inmancanzadidiversaconven-zione patrimoniale, è costituito dalla comunione deibeni.Lalegge76/2016prevede,inoltre,che«alsolofinediassicurarel’effettivitàdellatuteladeidirittieilpienoadempimentodegliobblighiderivantidall’unioneci-vile tra persone dello stesso sesso, le disposizionichesiriferisconoalmatrimonioeledisposizionicon-tenenti leparole“coniuge”,“coniugi”oterminiequi-valenti,ovunquericorrononelleleggi,negliattiaventiforzadilegge,neiregolamentinonchénegliattiam-ministrativieneicontratticollettivi,siapplicanoancheadognunadellepartidell’unionecivile trapersonedellostessosesso.Ladisposizionedicuialperiodoprecedentenonsiapplicaallenormedelcodicecivilenonrichiamateespressamentenellapresentelegge».È laclausoladiequivalenza rivoltaaigiudicieallapubblicaamministrazione,che,alfinedievitarediscri-minazioni,assicura,almenotendenzialmente, l’equi-parazionetramatrimonioeunionicivili.Dallaclausoladiequivalenzaderiva,adesempio,chealleunionicivilisiapplicaladisciplinainmateriadi:congedo matri-moniale;permessi per l’assistenzaincasodidisa-bilitàdelconiuge(art.33L.142/1990);pensione ai superstitiexart.13R.D.L.636/1939,nellaformadellapensione di reversibilità(incasodimortedelpen-sionato)edellapensioneindiretta(incasodimortedell’assicuratonontitolaredipensione);trattamenti di famiglia (art.2D.L.69/1988)edetrazioni previ-ste per i familiari a carico(art.12D.P.R.917/1986).
L’unionecivilesiscioglie:
—automaticamenteincasodimorteodidichiara-zione di morte presuntadiunadelleparti;
—inquasitutteleipotesinellequalipuòesserechie-stoildivorzio;illegislatorenonharichiamatol’art.1L.898/1970,ovverol’accertamentol’obbligato-rio,dapartedelgiudice,delvenirmenodellaco-munionespiritualeematerialetraiconiugi;
—per volontà dei partner manifestata, anche di-sgiuntamente, davanti all’ufficiale di stato civile;sitrattadidichiarazionichenonrichiedonoalcunamo-tivazioneesonosottratteaognicontrollogiudiziario;
—aseguitodellasentenzadirettificazione di sessodiunadelleparti.
Perciòche riguarda lasuccessione ereditaria, laleggeprecisachealleunionicivilisiapplicanoledi-
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sposizioni del codice civile sull’indegnità a succe-dere,suilegittimari,sullasuccessionelegittima,sullacollazioneesulpattodifamiglia.
Le convivenze di fatto
DalleunionicivilivannotenutedistinteleconvivenzechepuresonostatedisciplinatedallaleggeCirinnà.Varicordatochegiàdatempo,nelcostumeenellapraticadivitadelnostro,comedeglialtripaesieuro-pei,l’identificazioneassolutaedinderogabiletrafami-gliaematrimonioèstatapostaindiscussione.Semprepiùfrequenti,infatti,sonoleconvivenze,an-chedurature,monogameeconfigli,caratterizzatedareciprocheprestazionidiassistenzaesolidarietàma-terialeemorale,chenonvengonovissutecomepre-parazione al matrimonio ovvero come situazioni dicontingentenecessità(ades.inattesadiundivorzio)macomesceltedivitatendenzialmentestabili.Queste opzioni assicurano maggiore libertà nellagestione delle relazioni e nella decisione di (even-tualmente)porrefineallegame,tuttaviasorgonoine-vitabiliproblemiattinentiallatuteladeisoggettichesisonoaccordatiperlaconvivenzaedeisoggettiterzicomeifiglieicreditori(sipensi,ades.,adun’impresafamiliaredifatto,alconviventesuperstiterispettoadunattodiassegnazionediunalloggiodiediliziapo-polareinfavorediquellopremorto,etc.).Èdatempopertantochesirichiedeunaregolamen-tazionegiuridicaesonostatiavanzatidiversiprogettiedisegnidilegge(ilpiùfamosodeiquali,nellalegi-
slatura2006-2008,fuquellosuicd.Di.Co)mentrenelfrattempomoltequestionisonostaterisoltedallagiu-risprudenza.LaleggeCirinnà,infine,haprovvedutoadisciplinareancheleconvivenza di fatto.Peraversiconvivenzadi fatto(chepuòriguardaresiacoppieeterosessualicheomosessuali)occorre,oltreallacoabitazione, lasussistenzadiunaseriedirequisitiulterioricomeades.lamaggioreetàdeiconviventi;lasussistenzadilegamiaffettiviedire-ciprocaassistenzamoraleemateriale;l’assenzadivincolidiparentela, affinitàoadozione,ovverodilegamimatrimonialioderivantidaun’unionecivile.Ai fini dell’accertamento della stabile convivenzatrovano applicazione le disposizioni sulla famigliaanagraficae icertificatianagraficidel regolamentoanagraficodellapopolazioneresidentedicuialde-creto del Presidente della Repubblica 30 maggio1989,n.223.Laleggeprevedechedalrapportodiconvivenzacosìaccertatoderivinoalcunireciproci diritti e obblighi (piùlimitatirispettoaquellichederivanodall’unionecivileche,invece,èaffinealmatrimonio)comeades.dirittidivisitaeassistenzaincasodimalattiaorico-vero, lasuccessionenelcontrattodi locazionedellacasa di comune residenza, i diritti del conviventenell’attivitàdiimpresa.Èprevista,inoltre,lapossibilitàpericonviventidisti-pulareuncontratto di convivenza concuilepartidi-sciplinanoirapportipatrimonialirelativiallalorovitaincomuneefissanolacomuneresidenza.
Approfondimento il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
Per approfondire l’argomento:
Massimiliano Di Pirro
Lex11Unioni civili e convivenze di fattonella legge Cirinnà – L. 20 maggio 2016, n. 76• Diritti e doveri parafamiliari nell'unione civile• Il regime patrimoniale delle parti dell'unione civile• Successione ereditaria e pensione di reversibilità• Rilevanza penale delle condotte delle parti dell'unione• Convivenza di fatto e "diritti minimi"• La stepchild adoption nelle pronunce più recenti
pp. 96 € 18,00 • PDF € 11,99 • Disponibile anche in formato ebook
A cura di Sergio Gallo a Maria Mazzitelli
Codice civile e norma-tiva complementare
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IlprogettoeditorialedellaSimoneperla scuola vuole offrire a quanti stu-dianoeoperanonelcampodelledi-sciplinegiuridiche,aziendalisticheefinanziariedeglistrumenti completi, aggiornati e innovativisiapericon-tenuti che per l’organizzazione deimateriali.QuestanuovaedizionedelCodiceCi-vileperlascuola,sipresentainnovatanellastrutturaedaggiornataallepiùrecentinovitànormative.Nel I Tomo troviamo l’intero corpo del Codice civile,mentrenelIITomocisono leggi tributarieeschemi di principi contabili.
A cura della Redazione giuridica Simone
Il mio primo codice civile
nuovaedizione2016
S602Volume unico
• Per il primo biennio
pp. 816
ISBN 978-88-914-0857-0 7 13,00
Conl’introduzionedellostudiodeldi-rittoedell’economianeibiennidellascuola secondaria superiore, il nu-mero degli studenti interessati allaconsultazione delle fonti del dirittoècresciutosignificativamente.Il mio primo Codice Civile,natoperessereunvalidocontributoataleesi-genza,sirinnovacompletamente,nonsolonelnaturaleaggiornamentolegi-slativo,maanchenelformato,nellese-zioni–orapiùricche–epropone lacollaudataformuladell’esplicazione.Il testosiapreinfatticonlaCostitu-zione spiegata articolo per articolo,che consente allo studente, di paripassoconlostudiodeldiritto,diap-profondireecoglieremegliolospiritodella“leggefondamentale”dellano-straRepubblica.Iltesto,inoltre,èarricchitodaunase-riediutilischemi riepilogativi rela-tiviaiprincipaliistitutiedaunampioedettagliatoindiceanaliticochecom-pletailvolume.
Federico del Giudice - Prisco Bruno
Dizionario delle materie giuridiche
S15• Per tutti gli indirizzi tecnici e professionali
pp. 672
ISBN 978-88-244-7946-2 7 15,00
Il Dizionario delle materie Giuridi-che rappresenta un utile strumentopertutticoloroche, inambitoscola-stico o professionale, devono con-frontarsiconunadisciplinaarticolata,complessaeincontinuaevoluzione.All’interno delle definizioni si svilup-pano numerosi percorsi che con-sentonodinavigarefra ivarisaperi,in una prospettiva multidisciplinarepropriadelladidatticapiùavanzata.Corredatodinumerosiesempi, gra-fici e tabelle esplicative, ilDiziona-rioèdifacileconsultazione,sintetico,manellostesso tempocompletoedesauriente.Illavorononsilimitaafareesclusivo riferimento alla terminolo-gia relativaaiprogrammiattinentiaivari indirizziscolastici (tecnici,com-merciali,professionali,industriali),mariportaancheilprofilogiuridicodipa-rolericorrentinellinguaggiocomune.Ciò spiega l’introduzione di terminicheilragazzopuòtrovareleggendoilgiornaleoascoltandolatelevisionequali pedofilia, casco, corruzione,violenzaneglistadi,doping,licenzia-mento.
Dizionari e codici
ESERCIZItest
Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1
Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2
1. Cosa si intende per unione civile?a) Le unioni tra due persone dello stesso sesso mediante una dichiarazione all’ufficiale di stato civile alla
presenza di due testimonib) Le convivenze di coppie eterosessuali o omosessuali che durano da almeno un annoc) La coabitazione di persone maggiorenni omosessuali o eterosessuali accertata secondo i criteri della fa-
miglia anagrafica
2. Il riconoscimento delle unioni civili trova il suo fondamento: a) Nell’art. 29 della Costituzione che riconosce la famiglia come società naturaleb) Nell’art. 2 della Costituzione che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia
nelle formazioni socialic) Negli artt. 2 e 3 della Costituzione
3. Quali obblighi derivano dall’unione civile?a) L’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale, alla coabitazione e alla fedeltàb) L’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazionec) L’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale, alla coabitazione e di contribuire ai bisogni comuni
4. Come si scioglie l’unione civile?a) Solo con il divorziob) Per volontà dei partner manifestata davanti all’ufficiale di stato civilec) In conseguenza della morte o del divorzio
5. Il convivente di fatto:a) Ha diritto a succedere nel contratto di locazione della casa di comune residenzab) Ha diritto a succedere nel patrimonio del convivente del defunto al pari di un coniugec) Non ha alcun diritto di successione
1) Le unioni civili sono totalmente equiparate al matrimonio per quanto riguarda i diritti e i doveri che ne conseguono
2) Le parti dell’unione civile sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capa-cità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni
3) Le unioni civili si costituiscono con un contratto stipulato presso un notaio
4) Il convivente ha diritti di visita e assistenza in caso di malattia
5 Le convivenze disciplinate dalla L. 76/2016 possono riguardare solo coppie eterosessuali poiché per le coppie omosessuali sono previste le unioni civili
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il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
ESERCIZItest
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Unioni civili e convivenze di fattoSpiega la differenza tra unioni civili e convivenze di fatto disciplinate alla legge 20 maggio 2016, n. 76.
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il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
Matrimonio
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Formazione sociale
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Regime patrimoniale dell’unione civile
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Convivenze di fatto
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Contratto di convivenza
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3 CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:
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Approfondimento
Nonpassagiorno,ormai,chealTgosuigiornalinonsirincorranonotiziedidipendentipubblicialbar,dalparrucchiere,afarelaspesa……inorariodilavoro.Nonostantel’assenteismonellavoroalledipendenzedelleamministrazionipubblichesiasanzionato,inre-altàdadiversianni, inmanieraseveradaappositenormative, sembrache il fenomenononsiaancoradeltutto“estirpato”.Sitrattadeifamigeratifannullonidellapubblicaamministrazione, dettianchefurbetti del cartellino, i cui comportamenti,purtroppo, fini-sconopergettareunalucenegativasututtalacatego-ria–perfortunalafettapiùconsistente–deilavoratoripubblicicheinvecesvolgonocononestàediligenzailpropriodovere.Come agiscono questi furbetti? Le condotte frau-dolente, in realtà, sono diverse: vi sono, infatti, idipendentichefalsificanoilbadge(ocartellino)relati-vamenteall’orariodientratasulpostodilavoro;cisonogliimpiegaticheattestanofalsamentepropriolapre-senzastessainservizio(nelsensocherisultanopre-sentiquandomagarisonoaltrove,oancorasidannofalsamentemalati);epoi, infine,visonoi“timbratoriseriali”,che,appunto, timbranononsolopersémaancheperaltricolleghi,iqualipoiononsipresentanoallavoroolofannopiùtardi,rendendosicosìcomplicinellacommissionedell’ingannoallapubblicaammini-strazionediappartenenza.
Ma in che modo vengono sanzionate queste con-dotte?Apartelacontrarietàditalicomportamentiadunobbligomoraleprimaancorachegiuridico,èdasottolineare, inprimoluogo,cheifurbettidelcartel-linosonodeiveriepropritruffatori,quindipunibili sul piano penale.LastessaCortediCassazionehapiùvoltesottoline-atocheunutilizzo indebitodelbadgedapartedelpubblicodipendente(adesempiolatimbraturaperilcollegaassente,oancoralafalsaattestazionedellapropriapresenzainservizio)integragliartificieirag-giridelreato di truffa,poichétrae in ingannol’am-ministrazionedi appartenenza, cagionando, inoltre,all’ente stessodeidanni economici edi immagine,perviadellamancatapresenzadeilavoratori(Cassa-zione,sentenzan.45698/2015).Taleprincipiovalean-chequandononvièl’obbligodellatimbratura.Insomma,nessunaviadiscampo:timbrareilcartellinosegnatempoinentrataeduscitaepoiassentarsièunamotivazionechelegittima il licenziamento(Cassa-zione, sentenza n. 17637/2016).
Oltreadessereperseguibilipenalmente, i furbettiegliassenteistisonoresponsabili anche sul piano di-sciplinare.Postochelaresponsabilitàdisciplinare,ingenerale,èquellachediscendedagliobblighidicondottaacuil’impiegatodeveattenersi,vediamoche,nell’ambitodelpubblico impiego, sussistonodeidoveri speci-fici,elencatinell’appositoCodicedicomportamentogeneralevalevolepertuttiipubbliciimpiegati(D.P.R.62/2013)ealorovoltaderivantidallapeculiarecon-notazionedelrapportomedesimodi impiego,ossiadalfattoche,dibase, ipubblicidipendentisonoalservizioesclusivodellaNazioneedevonosvolgereilpropriolavorocondisciplina,onoreefedeltàallaCo-stituzioneealleleggi.CiòdipendedalcaratteredemocraticodellaRepub-blica(art.1Cost.),cheimponedifavorirerapportidifiduciatraamministrazioneecittadini.Ovviamente,unlavoratorechesiassentainmanieraingiustificatafalsificando,perséoperaltri, ilcartel-linononèpropriamentedegnodiispirarefiducianellacollettività(oltretuttodanneggia lastessa immagine
tempi duri per i “furbetti del cartellino”
di Alessandra Pedaci
insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore | 23
Approfondimento tempi duri per i “furbetti del cartellino”
dellapubblicaamministrazione);perquesto,lenormegeneralichedisciplinanoilpubblicoimpiego,conte-nutenelD.Lgs.165/2001,TestoUnicodellamateria,recanounaregolamentazionepiuttostoprecisaerigo-rosadellaresponsabilitàdisciplinare,soprattuttoall’in-domanidellacd.riformaBrunettadel2009,unodeicuicapisaldièproprioilcontrastoall’assenteismo.La sanzione disciplinare del licenziamento, infatti,vienedispostaindeterminaticasi(art.55quaterD.Lgs.165/2001), ilprimodeiqualiadesserecitatoèpro-priola“falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giu-stificazione dell’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia”.Èpertantoevidentel’attenzioneaccordatadallegisla-torealfenomenodell’assenteismo,siasottoformadilottaaifurbettisiacomecontrastoaicertificatimedicifalsi.
Inseguito,ladisciplinaèstataresapiùrigorosaconilD.Lgs. 116/2016,diattuazionedellaleggedelegan.124/2015diriformadellaP.A.(cd.Renzi-Madia),concuiil legislatoreèintervenutonuovamenteemassic-ciamentesulcit.art.55quaterD.Lgs.165/2001.
Vediamoleprincipalinovità:
—lafattispeciedi falsaattestazionedellapresenzainserviziocomprendeoraespressamenteanchequellarealizzatamediantel’alterazionedeisistemidirilevamento;
—vienepredispostouniter disciplinarepiùcelere:se il furbetto viene colto in flagranza o mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione,ciònedetermina l’immediata sospensione cautelaresenzastipendio,senzaobbligodiascoltarlopre-ventivamente.Lasospensioneèdispostadal re-sponsabiledellastrutturaincuiildipendentelavorao,ovenevengaaconoscenzaperprimo,dall’uf-ficio per i procedimenti disciplinari (UPD), conprovvedimentomotivato, in via immediata e co-munque entro 48 ore dalmomentoincuiisuddettisoggettinesonovenutiaconoscenza;
—con il medesimo provvedimento di sospensionecautelaresiprocedeancheallacontestualecon-testazioneper iscrittodell’addebitoeallaconvo-cazionedeldipendentedinanziall’UPD,tenutoaconcludereilprocedimentoentro30giornidallari-cezione,dapartedeldipendente,dellacontesta-zionestessa;
—quandonericorronoipresupposti,inoltre,ildipen-dentedovràrispondereancheper il danno all’im-
magine subito dall’amministrazione: in tali casi,l’ammontaredeldannorisarcibileèrimessoallava-lutazioneequitativadelgiudice,ancheinrelazioneallarilevanzadelfattoperi mass media;
—lavitadiventapiùduraancheperidirigenti cheabbianoacquisitoconoscenzadelfatto:l’omessaattivazione del procedimento disciplinare e delprovvedimento di sospensione cautelare, senzagiustificatomotivo,costituisconoperquestiultimiillecito disciplinare,punibileconillicenziamento,ediesseèdatanotizia,dapartedell’UPD,all’Auto-ritàgiudiziariaaifinidell’accertamentodellasussi-stenzadieventualireati(nellospecifico,omissionediattidiufficio,exart.328c.p.).
L’attualedisciplina,pertanto,sipresentapiùseverari-spettoalpassato,siaper letempistichedelrelativoiterdisciplinare,chepossonopiùvelocementecon-durreallaperditadelpostodilavoro,siaperilrichiamoall’accertamentoinflagranza(adesempio,grazieari-preseeregistrazioniaudiovisive)dellacondottafrau-dolenta.
Importanteè,ancora, il richiamo–nelnovellatoart.55quater T.U. pubblico impiego – al danno all’im-magine della pubblica amministrazione: laddovel’azionediunpubblicodipendenteledalavisionecheiprivatihannodellaP.A.,finendoperreputarlaun’or-ganizzazionemalgestitaeconfusamentestrutturata,diventa possibile procedere per il risarcimento deldannoall’immaginemedesima,incidendotaleperditadiprestigiosulrapportodifiduciatraamministratoriedamministrati.Ad incrinarsi è, infatti, il naturale sensodi apparte-nenzaediaffidamentodeicittadinineiconfrontidelleistituzioni: in talecaso,vieneaconfigurarsiune re-sponsabilitàamministrativacd.erariale.Nelnoverodeldannoerarialerientraogni tipo di pre-giudizio patrimonialesubitodall’amministrazioneincon-seguenzadiuncomportamento illecitodelpubblicofunzionario,chealteralaconsiderazionedellaP.A.
ESERCIZItest
Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1
Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2
1. I cd. furbetti del cartellino sono responsabili (e perseguibili):a) Solo sul piano disciplinareb) Esclusivamente per il danno all’immagine cagionato alla pubblica amministrazione di appartenenzac) Sul piano penale, disciplinare e patrimoniale
2. Se il furbetto viene colto a trarre in inganno la P.A. circa la propria presenza in servizio, in flagranza o mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione, ciò ne determina:
a) L’immediata sospensione cautelare senza stipendiob) L’immediata sospensione cautelare ma senza decurtazione di stipendioc) L’arresto immediato e il licenziamento
3. I dirigenti che abbiano acquisito la conoscenza di una condotta fraudolenta e non si siano attivati per il procedimento disciplinare sono anch’essi responsabili?
a) Sì, l’omessa attivazione del procedimento disciplinare e del provvedimento di sospensione cautelare, senza giustificato motivo, costituiscono per questi ultimi illecito disciplinare, punibile con il licenziamento
b) No, maic) Sì, ma solo se abbiano essi stessi partecipato all’alterazione dei sistemi di rilevamento
4. Il reato in cui incorre il furbetto è:a) Il peculatob) La truffac) L’omissione di atti di ufficio
1) Il D.Lgs. 116/2016 recante la disciplina contro i furbetti della pubblica amministrazione è stato ema-nato in attuazione della cd. riforma Brunetta del 2009
2) Il nuovo procedimento disciplinare a carico del furbetto deve concludersi entro 30 giorni dalla rice-zione, da parte del dipendente, della contestazione dell’addebito
3) Timbrare il cartellino segnatempo in entrata ed uscita e poi assentarsi è una motivazione che legittima il licenziamento del dipendente
4) Il furbetto risponde solo sul piano disciplinare, mai anche per il danno all’immagine subito dall’ammi-nistrazione
5) I pubblici dipendenti sono al servizio esclusivo della Nazione e devono svolgere il proprio lavoro con disciplina, onore e fedeltà alla Costituzione e alle leggi
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tempi duri per i “furbetti del cartellino”
ESERCIZItest
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I nuovi strumenti di lotta ai fannulloni del pubblico impiegoDescrivi quali sono le innovazioni introdotte dal D.Lgs. 116/2016 all’interno dell’art. 55quater T.U. pubblico impiego, in tema di contrasto alle condotte assenteistiche nel lavoro alle dipen-denze della pubblica amministrazione, con particolare riferimento al nuovo e più veloce pro-cedimento disciplinare.
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tempi duri per i “furbetti del cartellino”
Responsabilità disciplinare
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Falsa attestazione della presenza in servizio
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Danno all’immagine della P.A.
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Danno erariale
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3 CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:
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Approfondimento
Ilsettoredellaresponsabilitàprofessionalesanitariarappresentaunamateriacomplessaevariabileneltempopoichérifletteildibattitoculturaleedeticodellasocietà.Ingeneraleperresponsabilitàsiintendelasituazionedelsoggettocheèchiamatoarispondere inprimapersonadiunfattoodiunattocompiutonell’eserci-ziodellapropriaattività,eseguitaevidentemente inmanieranoncorretta,conpienaautonomiadecisio-nale.Nederival’obbligodisvolgerelapropriaman-sioneprofessionaleconprudenza,perizia,diligenza,cioèconl’osservanzadituttelenormegiuridiche,de-ontologicheetecniche.Distinguiamoinprimo luogo idiversi tipidi respon-sabilitàcuipossonoandareincontroglioperatoridelsettoresanitario,medicioparamedici.
La responsabilità civile
Essariguardal’esigenzadituteladicoluichehasu-bito un danno, affinché possa essere risarcito inmanieracongrua.Sidistinguonoduetipidirespon-sabilitàcivile,contrattualeedextracontrattuale,defi-nitedaduediversiarticolidelCodicecivile:
—laresponsabilità contrattuale(art.1218c.c.):“ilde-bitorechenonesegueesattamentelaprestazioneètenutoalrisarcimentodeldanno,senonprovache l’inadempimentoo il ritardoèstatodetermi-natoda impossibilitàdellaprestazionederivantedacausaaluinonimputabile”;
—laresponsabilità extracontrattuale(art.2043c.c.):“qualunquefattodolosoocolposochecagionaadaltriundannoingiustoobbligacoluichehacom-messoilfattoarisarcireildanno”.
Questaspecificazioneèrilevanteperchéhadelleim-portanticonseguenzesulpianopraticodella tuteladeidiritti.Infatti,nellaresponsabilità contrattuale,saràsufficienteperilpazientedanneggiatofornirelaprovadeldannoedelfattocheessosièavutoduranteilperiododiterapia.Nellaresponsabilità extracontrat-tuale, invece, ilpazientedanneggiatoètenutoadi-
mostrareancheglierroridelsanitarioedilnessodicausalità,cioèilcollegamento,traquestiedildannosubito.
La responsabilità penale
Essaèsempre individualeeconsistenel fattocheèprevistadallenormepenali,dallaviolazionedellequali(reato)discendeunasanzione.LedisposizionidelcodicepenaleoprevistedaaltreleggidelloStatosonoregoledicomportamentoatuteladidirittidellacollettività.
Affinchévisiareato,conattribuzionedellaresponsa-bilitàpenale,occorronoiseguentielementi oggettivi:
—lacondotta,cioèilcomportamentocommissivoodomissivo;
—l’evento,cioèilfattolesivo;—ilnesso causale,cioèrapportodicausaedeffetto
tralacondottael’evento.
Ancora,ilreatopuòessere:doloso,quandol’eventoèprevistoevolutodall’agentecomeconseguenzadellapropriaazioneoomissione;ocolposo, quandol’eventononèvolutodall’agenteesiverificaperne-gligenza,imperiziaeimprudenza(colpagenerica)operinosservanzadileggieregolamenti(colpaspe-cifica).
Altri tipi di responsabilità
Siparlapoidiresponsabilità amministrativaperchi,operandoalledipendenzedientipubblicioprivati,nonosservaoviolaobblighidiufficioodiservizio,causandoundannopubblicorisarcibilechesipongacomeconseguenzadirettaeimmediatadidettacon-dotta.Nellacategoriadi responsabilitàamministra-tivasi includeanchequellacontabile, con laqualeespressionesiintenderesponsabilitàdiqueisoggetticheavendoavutoavariotitoloinconsegnadenaro,benioaltrivaloripubblici,nonadempianoall’obbligodirestituzionechealoroincombe.
La responsabilità in ambito sanitariodi Chiara Palladino
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Esistepoiuntipodiresponsabilitàchepercomeèstrutturato il rapportocon il pazienteemerge sem-prepiùnellagiurisprudenza,ovveronellepronuncedeigiudici: laresponsabilità solidale.Semprepiùspessoinfattiinambitosanitariosilavorainequipe,inungruppodilavoro,enonèsemprefacileindividuareilmomentoincuiildannosièverificatoperrisalireadununicoresponsabile;pertantosiricorreall’art.2055delcodicecivile:“seilfattodannosoèimputabileapiùpersone,tuttesonoobbligate in solidoalrisarci-mentodeidanni(...)”.Inconcreto:ildanneggiatopuòchiedereachiunquenelgruppo il risarcimentodeldanno,sec’èstato,ilqualesirivarràinseguitosuglialtrisoggettidelgruppo.Infine, troviamo la responsabilità disciplinarecheriguardachioperaalledipendenzedientipubblicioprivatiesirealizzaperinosservanzadeicanonidicomportamentoinerentilapropriaposizionedidipen-denteonelmomentoincuinonosservigliobblighicontrattualmenteassuntiecomportasanzionidica-rattereamministrativoerogateconprovvedimentoin-ternochepossonoarrivarefinoallicenziamento.Perciòcheconcerneimedici dipendenti del Servizio sanitario nazionale,laresponsabilitàdisciplinaretrovaapplicazioneneiconfrontidituttiidipendentipubbliciedidirigentiesifondasulcodicecivile,oltrechesulpresuppostodisanzionaregliinadempimenticontrat-tualidellavoratore:l’eserciziodelpoteredisciplinareèfondamentalmenteunostrumentodirettoapreve-nireecontrastarelacorruzionedeipubbliciuffici.
La posizione di garanzia degli operatori sanitari
Oltrealfattodiesserechiamatiarisponderepererroriodomissioninelcorsodelpropriooperato,larespon-sabilità, in termini professionali, riveste nel settoresanitarioancheunaltrosignificato:la capacità di ri-spondere ai bisogni dell’assistito.Glioperatorimedicioparamedicicheprestanolalorooperainstrutturesanitariesonoportatoridiunapo-sizione di garanzianeiconfrontideipazientiaffidatiallelorocure.Ingenerale,infatti,essisonoportatoridiunaposizionediprotezionelaquale,comeènoto,ècontrassegnatadaldoveredelsoggettodiprovve-dereallatuteladiunbenegiuridicocontroqualsiasipericolocheneminaccil’integrità.Taliposizionidigaranziachesonoespressionediso-lidarietàhannounpuntodiriferimentonell’art.2dellaCostituzionechecostituiscelachiavediletturaditantealtrenorme,tralequaliquelladell’art.32dellaCostitu-zionechetutelaildirittoallasaluteequindiall’integritàpsicofisicaechecaratterizzalalegislazionesanitaria;siconsidericheilprimocommadell’art.1dellalegge
istitutivadelServiziosanitarionazionale(L.833/1978)nonèaltroche la testuale ripetizionedelcomma1dell’articolo32dellaCostituzione.Gliorientamentinellagiurisprudenzaenelladottrinanelcorsodegliannisonostatimutevoli,masecondol’orientamentoprevalenteilmedicorispondeatitolodiresponsabilitàcontrattualesecondol’art.1218delcodicecivile.Inparticolare, ilmedico risponde in base alla re-sponsabilità contrattuale da “contatto sociale qua-lificato”chesirealizzaquandoilpazientesisottoponeadunaprestazionemedica,comeadesempio,unavisita,unaterapia,untrattamentoounintervento.Il“contatto sociale qualificato”èunelementodifatto,primachegiuridico,cheèingradodiinstaurareunarelazionecontrattualetraisoggetti(inquestocasoilmedicochehaprovocatoildannoeilpazientedan-neggiato)ancheseglistessinonhannostipulatounveroepropriocontratto.Talefiguranasceproprioinriferimentoallaresponsa-bilità medica,cioèalrapporto,omeglioalcontatto,tramedicoepaziente,incuisiintreccianoildoverediprote-zionedellospecificobenegiuridico“salute”el’obiettivo“affidamentonellaprofessionalitàdell’altrosoggetto”.Tuttavia,l’obbligazionedelmedicosiconfiguracomeun’obbligazionenondirisultato,bensìcomeun’obbli-gazione di mezzi, nelsensocheilpazientenonpuòpretenderelaguarigione,masoltantoesigerecheilprofessionistanellosvolgimentodellasuaattivitàpro-fessionalesicomportiinmododiligente.Il medico, dunque, risulterà responsabile qualora il suo operato non sia stato esercitato in modo diligente.Mail livellodidiligenzarichiestoalmedicononèquellogeneraledelladiligenzadelbuonpadredi famigliacosìcomeprevistadall’art.1176,comma1,delcodicecivile,mala diligenza cd. qualificata,comeindicataalcomma2dellostessoarticolo,richiestanelcasodiat-tivitàmedicaeingeneraleincasodiattivitàprofessio-
Approfondimento La responsabilità in ambito sanitario
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nale,datalaparticolarenaturadell’attivitàesercitata.Inoltre, laresponsabilitàdelmedicosi estende an-che alla struttura sanitarianellaqualeilprofessio-nistasvolgestabilmentelasuaprestazione, inbaseall’art. 1228 del codice civile, che disciplina unaforma di responsabilità indiretta, la “responsabilità per fatto degli ausiliari”;l’articolodisponeche“ilde-bitorechenell’adempimentodell’obbligazionesiav-valedell’operaditerzi,rispondeanchedeifattidolosiocolposidicostoro”.Quindi,siconcludecherespon-sabileconilmedicoperidannisubitidaipazientièsolidalmenteanchelastrutturasanitarianellacuior-ganizzazioneilprofessionistaèinserito(sivedaCass.civ.,sez.III,31-3-2015,n.6436).Ingenerale,neldelicatolavorodiassistenzaecuradeipazienti,oggisideveregistrareunasemprepiùintensapresenzadell’infermiere,qualesoggettodiresponsabilitàautonome,basatesuprincipigiuridici,eticiedeontologici,professionali.Lasuaresponsabilitàriguardaessenzialmentel’assi-stenzainfermieristicageneralecheconcerneilrag-giungimentodellapiùadeguatarispostaalleesigenzediassistenzaecuradellapersona.Infatti,l’infermiereèunprofessionistadellasalutere-sponsabiledell’assistenzainfermieristicacheinauto-nomiapianifical’assistenza.Il riferimento per individuarne le responsabilità, in-tesenellaaccezionepiù legataall’aspettocompor-tamentale nello svolgimento della sua attività, oltreallenormegiuridichecheabbiamoesaminatoinizial-mente,èrappresentatodalCodice deontologicoche,attraversounaprecisadeclinazione,enunciaicom-portamentichecisiattendedall’infermiere.Anchelaformazionecontinuarappresentauncriterionormativo,divieneobbligatoriainquantoconsentel’ag-giornamentoallepiùmoderneconquistedell’evoluzionescientificheel’adeguamentoaicambiamentisociali.L’infermieresvolgeleseguentiattività:identificaibi-sognieformulagliobiettivi;pianifica,gestisceeva-luta l’intervento assistenziale e per lo svolgimentodellepredettefunzionisiavvale,ovenecessario,delsupporto di personalequaleadesempio,gliopera-torisocio-sanitari.Ciascunadelledifferentifigurehanelcomplessoper-corsoassistenzialelepropriecompetenze,mansionieareediautonomiaprecisamentedefinitedalproprioprofiloprofessionale.Èinquestodelicatorelazionarsi tra gli operatori sa-nitari,intesiinsensoampio,nell’eseguireilpianoas-sistenzialecheappareopportuno fare luceperciòcheriguardalerelativeresponsabilità.L’infermieredetienelefacoltàdecisionalineldisporreleattribuzionidellavoroalpersonaledisupporto;egli
non delega le funzionimaattribuisce i compitigiàpre-vistinelprofiloprofessionalecherientranonellecom-petenzedell’operatore,dasvolgersisiainautonomiacheincollaborazione.Unaprimaresponsabilitàgiuridicaattienepropriotaleattribuzionecheriguardaladecisionedell’assegna-zioneadaltridell’attivitàe laconseguentesupervi-sionesullavoroesulsuoesitodapartedell’infermiere.Eventualierrorioomissionidipianificazioneeattribu-zionesonodiresponsabilità dell’infermiere.Quellidimeraesecuzionedell’attivitàsonoinveceat-tribuibiliall’operatoresanitarioincaricato.Ciòvuoldirechesarà l’infermiereadovercorretta-mente esplicitare il compito o l’azione attribuiti, adoperareunasuccessivaverificadel fattochecisiaunapienacomprensionedapartedelpersonaledisupportoeadintervenireincasodinecessità.Concludendo,selaposizionedigaranziaèespres-sione di solidarietà, è innegabile che gli operatori sanitari debbanoosservarequestodoveredisolida-rietàperl’interotempodelloroturnodilavoro,conlaconseguenzachenon possono trasferire ai colleghi i compiti a essi affidati, qualora li possano svolgere agevolmente nel loro turno,contribuendoallatempe-stivitàdegliinterventieaevitaredicaricaredicompiticoloroche,nelmomentoincuisuccedononelturno,assumerannolaloroposizionedigaranziaconparie,magari,piùgravosicompitidasvolgere.Proprioinapplicazionedeiprincipiindicati,il medico al quale è affidato il reparto deve informarsi quanto-meno sulle situazioni di emergenza esistentialmo-mento della sua assunzione di responsabilità e digaranzia,percuinonhaalcunarilevanzailfattocheeglisiatenuto,inbaseadobblighicontrattuali,adin-terveniresoltantosuchiamata.Nonèunascusante il fattochegli infermierinonri-chiedanoilsuointervento,essendodovereescrupolodiunmedico,cuièaffidatounreparto(specialmentequandositrattidiun’unitàdaicompitievidentementedispecialedelicatezza,adesempioquelladiterapiaintensiva)quellodiprendereimmediatavisione,racco-gliendolaposizionedigaranziacheglivienetrasferitaalmomentodellasuapresaincaricodelreparto,dellespecifichesituazionidegliammalati,apartiredallesi-tuazionipiùdelicate, edunqueassicurandosidellacorrettainstaurazionedelleterapieprescritteoritenutenecessarie,seguendodipersonal’evolversidellasi-tuazionefinoalcessaredellacondizionedirischio.Daparteloro,gliinfermierisonotenutiaraccoglierean-chelepreoccupazioniprospettatedalpazienteodaifa-miliariinordineaeventualicomplicazionioasituazioniimprovvisechemettanoarepentagliolasalutedelpa-zientestesso,eachiamare,senecessario,ilmedico.
Approfondimento La responsabilità in ambito sanitario
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Diritto ed economia / secondo biennio e quinto anno
Redazione Giuridica Simone
Diritto, pratica commerciale e legislazione socio-sanitariaPer il quinto anno degli Istituti professionali, Settore servizi, indirizzo servizi socio-sanitari, Articolazione Professioni sanitarie, Ottico e Odontotecnico
Proposta didattica.Diritto, pratica commerciale e legislazione socio-sanitaria èunvolumedestinato al quinto anno dei nuovi Istitutiprofes-sionali–SettoreServizi–IndirizzoServizisocio-sanitari,Arti-colazione Ottici e Odontotecnici.
Scelte metodologiche.IltestoècompostodiPercorsi suddivisi in Lezioni autocon-sistenti, strutturacheconsente laprogressivaacquisizionedellenozioniedegliistitutigiuridici.Lesceltemetodologichesonofinalizzatealraggiungimentodibrillantirisultatidiapprendimentorelativialprofiloeducativo,culturaleeprofessionalerichiestodalleIndicazioniministerialie,inparticolare,inrelazioneal futuro contesto professionaleincuiglistudentisicalerannoalterminedelloropercorsodistudi.Pertalemotivosonoapprofonditigliaspettirelativialdi-rittocommerciale,alleobbligazionieaicontratti,alla legisla-zionesanitaria,igienicaeambientalefinoagliaspettiinerentilacertificazionedeimanufattiperaggiornarelepropriecompe-tenzerelativamentealleinnovazioniscientificheetecnologiche,nelrispettodellavigentenormativaeredigererelazionitecni-cheedocumentareleattivitàindividualiedigrupporelativeasituazioniprofessionali.OgniLezione,dopolaparteintroduttiva(Prerequisiti,Cosastu-dieremo,Conoscenzeeabilità),sviluppaicontenutiteoricidelladisciplinagiuridicaintervallatidaglosse,schemi riassuntivinonchémateriali e documentiesplicativi(modulistica,con-trattiecc.)perunprimoapproccioaiprincipaliattiesiconcludeconunariccasezionededicataalleverifiche sviluppateintredifferentilivelli:Verifichesommative,AreedieccellenzaeAreedirecupero.
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S365Per il quinto anno IPSS - Articolazione Ot-tico e Odontotecnico
pp. 288
ISBN 978-88-914-0075-8 7 18,00
Disponibili anche in formato DIGIT@LEISBN 978-88-244-4955-7 7 12,99
espansione web
guida per l’insegnante
Rivista di aggiornamento “Insegnare diritto” in omaggio per il docente
Approfondimento ?????? ?????????????Approfondimento Femminicidio: quando la violenza esplode nei confronti delle donne
ESERCIZItest
Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.
1
La responsabilità in ambito sanitario
1. Quale tipo di responsabilità identifica la seguente definizione: “Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”?
a) Responsabilità contrattualeb) Responsabilità extracontrattualec) Responsabilità contabile
2. Affinchè si configuri un reato sono necessari:a) Condotta omissiva o commissiva e nesso di causalitàb) Condotta, evento e nesso di causalitàc) Evento e nesso di causalità
3. L’infermiere è responsabile:a) Dell’attività del medicob) Della riuscita della curac) Dell’assistenza infermieristica
4. Nella responsabilità solidale:a) Il danneggiato può chiedere a chiunque nel gruppo il risarcimento del danno; questi si rivarrà in seguito
sugli altri soggetti del gruppob) Il danneggiato non può chiedere a nessuno il risarcimento del dannoc) Il danneggiato può chiedere a chiunque nel gruppo il risarcimento del danno
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2 Vero/falso Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.
1) La responsabilità disciplinare non trova applicazione nei confronti dei medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale.
2) La responsabilità del medico si estende anche alla struttura sanitaria nella quale il professionista svolge stabilmente la sua prestazione.
3) Eventuali errori o omissioni di pianificazione e attribuzione sono di responsabilità dell’operatore me-dico.
4) L’obbligazione del medico si configura come un’obbligazione di risultato.
5) Il medico risponde in base alla responsabilità contrattuale da “contatto sociale qualificato”.
6) L’infermiere detiene le facoltà decisionali nell’attribuzione del lavoro al personale di supporto.
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testESERCIZI La responsabilità in ambito sanitario
CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:
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Le principali responsabilità dell’infermiere, in particolare in relazione alle at-tribuzioni delle attività del personale di supporto.
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Diligenza qualificata
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Responsabilità disciplinare
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Obbligazione di mezzi e di risultato
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Posizione di garanzia
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Approfondimentodal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi:
la strategia globale contro i cambiamenti climatici
L’effetto serra e i cambiamenti climatici
Per effetto serra si intende un fenomeno naturaleconsistente nella mancata dispersione dell’ener-giatermicatrasmessadalsoleallaterra,provocatadall’azionediassorbimentodapartedell’atmosfera(ilsottilestratodigaschecircondailnostropianeta).Al finediconservaregliequilibrienergeticidelno-stropianeta,l’energiasolareinpartevienetrattenutadall’atmosferaedinparteèassorbitadallasuperfi-cieterrestrechelarinviasottoformadiirradiamentonell’atmosferaenellospazio.Tuttavia,questonaturaleprocessodiriscaldamentodell’atmosferaterrestreècominciatoadaumentarein
maniera eccessivaapartiredalXXsecolo,conl’in-dustrializzazione,allorchèsonostatebruciateenormiquantitàdicombustibilifossilichehannogeneratounaccumulo nell’atmosfera di enormi quantità di ani-dride carbonicaedialtrigas cd. ad effetto serra.Sièformatacosìunacappasemprepiùspessadigascheimpedisceadunaquantitàsempremaggioredienergiasolare,recepitadallaterra,direstituirsiall’uni-verso,provocandoilsurriscaldamento del pianeta,propriocomeavvieneinunaserra.Sottoaccusaèancheladeforestazione,causatapre-valentementedallaconversionedelleforestetropicaliinterraagricola,cheimpedisceallepiantedisvolgereilloropreziosocompitodiassorbimento,attraversolafo-
di Giovanna Basile
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Approfondimento dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici
tosintesiclorofilliana,dell’anidridecarbonica(checosti-tuisceil75%circadelleemissionimondialidigasserra).L’aumentogeneraleecostantedelletemperature,diconseguenza,hadeterminatoecontinuaadetermi-narecambiamenti al climaterrestrequali:sciogli-mentodeighiacciai,innalzamentodellivellodeimari,desertificazioneefrequenzadieventimetereologiciestremi.Leconseguenzedeicambiamenticlimaticiricadeinevitabilmentesugliecosistemiesull’uomo.L’unicasoluzionepossibileatalefenomenodegene-rativoèdatadallastabilizzazione delle concentra-zioni di gas serra in atmosfera,attuabilesoltantoriducendoleemissionioaumentandoiserbatoidias-sorbimentonelleforesteeneimari.
La rilevanza mondiale dei cambiamenti climatici: la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambia-menti climatici
Larilevanzamondialedeimutamenticlimaticivanifical’eventualesforzounilateralediunsingoloPaese,ri-chiedendounaconcertazioneedunasimultaneitàdi
azionedapartediogniStatodelmondo.Sièreso,pertanto, indispensabile affrontare la questione suscalaplanetariaeutilizzarestrumenti di carattere giuridico internazionale.Edècosìche,nell’intentodicercareunasoluzioneunitariaalproblemaedun tavolodi trattativamon-dialenel1992,nell’ambitodellaConferenzadelleNa-zioniUnitesuambienteesviluppotenutasiaRiodeJaneironel1992(cd.SummitdellaTerra),èstataap-provatalaConvenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC),untrattatoin-ternazionalechesegnaunprimopassoversolaridu-zionedelleemissioniglobalidigasserra.La Convenzione si è posta come obiettivo ultimo quellodi stabilizzare «le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera a un livello tale che sia esclusa qualsiasi pericolosa interferenza delle at-tività umane sul sistema climatico.Talelivellodeveessereraggiuntoentrounperiododitemposufficienteper permettere agli ecosistemi si adattarsi natural-menteaicambiamentidiclimaepergarantirechelaproduzionealimentarenonsiaminacciataelosvi-
Dati ISPRA, 2014
Emissioni nazionali in atmosfera dei gas serra
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luppoeconomicopossacontinuareadunritmososte-nibile»(cosìrecital’art.2).L’accordo,entratoinvigoreil21marzo1994–avendoricevutoleratifichedibenoltrei50paesinecessari,tracuil’Italiachel’harecepitaconlalegge15gen-naio1994,n.65–,impegnavaiPaesichel’avevanoratificatoateneresottocontrolloleemissioniecon-temporaneamente ad elaborare strategie nazionaliperridurle,senzaporrelimitiobbligatoriallesingolenazioniperleemissionidigasserra.Leconcretemodalitàperprocedereallastabilizza-zione e alla riduzione dei gas serra nell’ambientesonostate,poi,demandateadunappositoorgano,laConferenza delle Parti(COP),chesiriuniscean-nualmenteconilcompitodiesaminarelostatodiat-tuazionedellaConvenzioneedelaborareprotocollispecifici nei quali sono determinate quantitativa-mente lepercentualidiriduzionedeigasserracheogniStatosi impegnaadattuarenell’arcodiunpe-riododitempoprestabilito.
Il Protocollo di Kyoto e i successivi sviluppi
Ilpiù importanteatto integrativodellaConvenzionedel1992èsenz’altroilProtocollodi Kyoto,adottatonellacittàgiapponesel’11dicembre1997,nelcorsodellaterzaConferenzadelleParti(COP-3).Frutto di numerosi compromessi, il Protocollo si èposto,comeobiettivoprincipale, lariduzione delle emissioni di gas inquinanti del 5% rispetto a quelle rilevate nel 1990(assuntocomeannobase),attra-versounaseriedi impegnichehannoavuto inizial-mentecomeperiodo di riferimento ilquinquennio2008-2012.
L’entratainvigoredelProtocollodiKyotoerasubordi-nataaduecondizioni:
—dovevaessereratificatodaalmeno55Statifirma-taridellaConvenzionesuicambiamenticlimatici(l’Italiahaprovvedutoconlalegge1giugno2002,n.120);
—gliStati firmataridovevano includereunnumerodiPaesichenellorocomplessoproducesseroal-menoil55%delleemissioniinquinantidelpianetasecondoidatidel1990.
Lanettaopposizionedialcunipaesi firmataridellaConvenzionedel1992,inparticolaredegliStatiUniti,haresoparticolarmentecomplessalafasediratificachesiècompletatasoltantonel2004quandolaRus-sia ha depositato la sua adesione; il Protocollo è entrato in vigore il 16 febbraio 2005 senza la parte-cipazione degli USA,paesediprimariaimportanzaperleemissionidigasserranell’atmosfera.
PartendodalpresuppostochegliStatihannodelleresponsabilità diverse rispetto all’emissione di gasserra,aKyotosonostateindividuatetre diverse ca-tegorie di paesi,adognunadellequalisonostatiaf-fidaticompitiedobiettividiversi:
—paesi in via di sviluppo,periqualieranoprevistiesclusivamenteobblighidicooperazioneescambidiinformazioni;
—paesi in transizione verso un’economia di mer-cato,periqualiilProtocolloprevedevaobblighiri-dottiintemadiemissionidigasserra;
—paesi economicamente avanzati, per i qualierastabilita individualmente lapercentualedi ri-duzionedeigasserra(es.:Unioneeuropea8%,
Approfondimento dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici
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Giappone6%)che,nelcomplesso,avrebberodo-vutocontribuirearaggiungerel’obiettivofinaledel5%.
ElementochiavedelProtocolloèstatoilmeccanismo diflessibilitàcheconsentivaalleparticontraentidiscambiare le rispettive unità di riduzione di gas,purchél’acquistoelavenditaditaliunitàavvenisserosenzaalterarelepercentualistabilite.Adognimodoirisultatiraggiuntinel2012nonsonostatiquellisperati,dalmomentochelariduzioneto-taledelleemissionidigasserraèrisultata inferiorealleattese.Pertanto,dopol’adozionedelProtocollodiKyoto,hannoavutoluogoaltresessionidellaCOP(v.traleultimelaConferenzadiDurbandel2011,laConferenzadiDohadel2012,quelladiVarsaviadel2013equelladiLimadel2014)nellequali,tuttavia,nonsièriuscitiapervenireallastipuladiunnuovoac-cordovincolantechesostituissequellodel1997,masoltantoadunprolungamentodellostesso.
La COP 21 e l’Accordo di Parigi
ÈsoltantonellaConferenza delle Nazioni Unite sul «climate change» tenutasi a Parigi nel dicembre 2015 (COP-21),chegliStatidi tutto ilmondo (195Paesioltre l’Unioneeuropea), tracui ledueecono-miepiùgrandiedinquinantidellaterra,USAeCina,hannoraggiuntoilprimo nuovo accordo globale sul clima del millennio.
L‘Accordo di Parigi – avendo superato il 5 otto-bre lecondizioniper la suaentrata in vigore (ra-tificadapartedialmeno55paesicheproduconooltreil55%delleemissioni)–diventeràautomatica-mentevincolantedopotrentagiornidallasuddettadata. Ad oggi vi è stata la ratificazione collettivadell’Unioneeuropeama l’Italia,comeStatomem-bro,staancoradiscutendoinParlamentolasuara-tificazione.Tale accordo si prefigge come obiettivo di lungoperiodo il mantenimento dell’incremento della temperatura media globale molto sotto i 2 gradi centigradi al di sopra dei livelli preindustrialinonchéquellodiperseguiresforziperlimitarel’in-cremento della temperatura media globale a 1,5gradicentigradialdisopradeilivellipreindustriali.Atalfineciascunpaesesaràtenutoapianificareecomunicareunobiettivo di riduzionedelleemis-sioni. Un primo bilancio dei risultati raggiunti av-verrànel2023e,successivamente,ipianinazionalisarannoverificatiogni 5 anni,perfissareobiettivipiùambiziosi.Ancheintalcasoèprevistaunadifferenziazione de-gli impegnichegraverannoinmisuramaggioresuipaesisviluppati,inquantoresponsabilistoricidell’in-quinamentononché,infine,unmeccanismo di soli-darietà inbasealqualeimedesimipaesisviluppatifornisconoifinanziamentiperilclimaaipaesiinviadisviluppoperaiutarliaridurreleemissionieadevol-vereversoun’economiasostenibile.
Approfondimento dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici
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Approfondimento Femminicidio: quando la violenza esplode nei confronti delle donne
ESERCIZItest
Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1
Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2
1. L’alterazione del naturale processo di riscaldamento dell’atmosfera terrestre (cd. effetto serra) ha cominciato a verificarsi:
a) In epoca preindustriale b) A partire dal XX secolo, con l’industrializzazionec) Negli ultimi 20 anni
2. Quale, tra le seguenti, non può essere considerata una conseguenza del riscaldamento globale?a) Scioglimento dei ghiacciaib) Deforestazionec) Desertificazione
3. Che cos’è la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC)?a) Un trattato internazionaleb) Un protocollo addizionalec) Una consuetudine
4. Qual è l’obiettivo ultimo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici?a) Stabilizzare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosferab) Eliminare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosferac) Aumentare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera
5. Per quale categoria di paesi il Protocollo di Kyoto non ha previsto obblighi di riduzione dei gas serra?a) Paesi economicamente avanzatib) Paesi in transizione verso un’economia di mercatoc) Paesi in via di sviluppo
6. Nella Conferenza delle Nazioni Unite sul «climate change» tenutasi a Parigi nel dicembre 2015 (COP 21):a) Si è stabilito il prolungamento del Protocollo di Kyotob) Si è raggiunto un nuovo accordo globale sul clima che sostituisce quello di Kyotoc) Non si è prodotto alcun risultato di rilievo
dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici
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1) L’effetto serra è un fenomeno degenerativo causato dall’uomo
2) L’anidride carbonica rappresenta il 75% delle emissioni di gas serra
3) La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 1992 pone limiti obbligatori alle singole nazioni per le emissioni di gas serra
4) Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore il 16 febbraio 2005 senza la partecipazione degli USA
5) Il Protocollo di Kyoto ha fissato una serie di impegni, volti alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti del 5% rispetto a quelle rilevate nel 1990 (assunto come anno base), da attuarsi entro la fine del secolo
6) L’Accordo di Parigi del 2015 mira al mantenimento dell’incremento della temperatura media globale molto sotto i 2 gradi centigradi al di sopra dei livelli preindustriali
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Effetto serra
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Surriscaldamento globale
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Conferenza delle Parti
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Protocollo di Kyoto
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Meccanismo di solidarietà
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CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:
testESERCIZI
dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici
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4Dopo aver brevemente spiegato gli effetti prodotti dai cd. gas serra sul clima, illustra la strategia messa in atto a livello mondiale al fine di ridurre le emissioni globali.
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Approfondimento titolo dell’approfondimento
ApprofondimentoLe barriere doganali come ostacolo
all’internazionalizzazione delle imprese
Unmercatoesteropotenzialmenteattrattivorappre-sentaunacondizionenecessariamanonsufficienteagarantireilsuccessodellastrategiadiinternaziona-lizzazionediun’impresa,soprattuttosetalestrategiasibasaprincipalmentesull’esportazionedelproprioprodotto.L’esistenzadibarrieredoganalipuòinfattiattenuareoeliminaredeltuttoivantaggilegatiall’esportazioneerenderecosìnonconvenientel’ingressoinunmer-catochealtrimentipotrebbegarantireottimimarginidiprofitto.Ciò è evidente nel caso delle barriere tariffarie, inquantol’applicazionediundazioallafrontierarendepiùcostosoilprodottopergliacquirentiesteri,avvan-taggiandoiconcorrenti locali,maanchelebarriere non tariffariepossonospessocostituireunostacoloinsormontabile,comenelcasodeicontingentamentichepongonounlimiteallaquantitàdiprodottiespor-tabiliinuncertoPaese.Ancheilproliferarediregoletecnicheedistandarddiprodotto(cd.barriere tec-niche al commercio)puòrappresentareunostacolo(soprattuttoinalcunisettori,comequellodelleappa-recchiatureelettriche),poichécostringe le impreseche voglionoesportare il proprioprodottoa soste-nerecostielevatiperadeguarloallerichiestedettatedaivariPaesi,elostessodiscorsovaleperleregolesanitarie.Un’impresachevogliaaffrontareconsuccessoilpro-prio processo di internazionalizzazione non devedunquelimitarsiavalutareladomandapotenzialeel’ambiente competitivo esistente in un dato Paese,madeveancheconsiderareglieventualiostacolide-rivantidallapolitica doganale,piùomenoprotezioni-stica,attuatadaquellostessoPaese.
Obiettivi e strumenti della politica doganale
Perpolitica doganalesiintendel’insieme delle mi-sure adottate dallo Stato per regolamentare il fun-zionamento delle dogane al fine di influenzare gli scambi commerciali con gli altri Stati.
Talimisureservonoaproteggere l’industrianazio-nale,inquantoilloroprincipaleeffettoeconomicoèquellodirendere più costosi i beni importati(nelcasodellebarrieretariffarie)o di ridurne le quan-tità (nelcasodellebarrierenon tariffarie),convo-gliandoinentrambiicasiunaquotamaggioredelladomandasuibenidellostesso tipoprodottiall’in-terno.Il luogoincuilemisuredipoliticadoganaletrovanola loroconcretaattuazioneèladogana,valeadirel’ufficio dell’amministrazione statale cui èaffidato ilcontrollodelle mercicheentranooesconodaicon-finidelloStatoelariscossione dei tributiadesseap-plicati(cd.diritti doganali).
Le barriere tariffarie: i diritti doganali
Secondo il Testo unico delle disposizioni legisla-tive in materia doganale (D.P.R.43/1973),cherap-presentaperilnostroPaeseilprincipaleriferimentonormativo inmateria, insiemealCodice doganale dell’Unione europea,idiritti doganalisonotuttiqueidiritti che la dogana è tenuta a riscuotere in forza di una legge.Inquest’ampiacategoriasisuoledistinguereidirittidi natura tributariadaquellidinatura non tributaria.Fraidiritti di natura tributariarientrano,oltreaidazi,l’IVAsuibeniimportati,leacciseeidirittidimonopo-lio.Sitrattadi imposte indirette sui consumi,cioèdiimpostechecolpisconoilredditosolo nel momento in cui viene consumato,quindiquandounsoggettoloutilizzapereffettuareunaspesa. IlD.P.R.633/1972,chedisciplinal’imposta sul valore aggiunto(IVA),disponecheessasiapplichianchealleimportazionidachiunqueeffettuate.Dalpuntodivistaeconomico,l’applicazionedell’IVAaibeniimpor-tatisigiustificaconlanecessitàdievitarediscrimina-zionitraibeniprovenientidall’estero(cioèaldifuoridell’Unioneeuropea),einquantotalinonassogget-tatiaquestaimposta,equellidellostessotipopro-dottiinItalia.
di Giuseppe Milano
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Approfondimento Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese
Le accise sono imposte indirette che si applicanosullaproduzioneosulconsumodideterminatetipo-logiediprodottieservizi.SecondoilTesto unico sulle accise(D.Lgs.504/1995), inItaliasonosottopostiataletipodiimposizioneiprodottienergetici,l’alcoleti-licoelebevandealcoliche,l’energiaelettricaeita-bacchilavorati.Valeancheinquestocasoquantosièappenavistoapropositodell’IVA:perevitarediscriminazioniconimedesimibeniprodottiall’estero,quandoquestiven-gonoimportatiinItaliadevonoesseresottopostiallostessotipodiimposizionecuisonoassoggettatiibeniprodottinelnostroPaese.Stessodiscorsosipuòripetere,infine,pericd.di-ritti di monopolio,chegravanosuibeniperiqualilaproduzione, lacommercializzazionee l’importa-zionesonoriservatealloStato(cd.monopoli fiscali);inalcunicasi,infatti,adunoperatoreprivatoècon-sentitodiimportareparticolaribenisottopostiataleregime,purchéeglipaghialloStatoundiritto com-pensativo.Daquantodettofinoraemerge chiaramente come gli obiettivi della politica doganale cambino in fun-zione degli strumenti utilizzati.Mentreildazio, in-fatti,rappresentalostrumentoclassicodellapoliticaprotezionistica, inquantovoltoa tutelare l’industrianazionaledallaconcorrenzaesteraattraversolacre-scitaartificiosadeiprezzideibeniimportati,l’IVA,leacciseeidirittidimonopoliosulle importazioniser-vonoessenzialmenteagarantireunaparitàdi trat-tamentofiscaletrabeniprovenientidaStatidiversi,evitandocheiproduttoriesteri,nonessendoassog-gettatiadeterminateimposte,sianoavvantaggiatiri-spettoaiproduttorinazionali.Fraidiritti di natura non tributaria rientrano,invece,tuttiqueidiritti che l’importatoreè tenutoapagareall’autoritàdoganalecomecorrispettivodiunaseriediservizichel’autoritàstessagliforniscenellosvolgi-mentodelleoperazionidoganali.L’esempioclassicoèrappresentatodaidiritti di magazzinaggio e di fac-chinaggio,commisuratialleoperazionidicustodiaedi movimentazione delle merci all’interno della do-gana.Altridirittidiquestotiposonoquellidovutiperlosvolgimentodiattività di tipo amministrativo e burocratico.
Le barriere non tariffarie
Mentre lebarrieretariffarie influisconodirettamentesul prezzo del bene importato, facendolo aumen-tare, lebarrierenontariffarieraggiungonolostessoobiettivoinmodoindiretto,imponendo,ocausando
indirettamente,delle restrizioniquantitativealle im-portazioni.Oltreaicontingentamenti, cioèallerestrizioniquan-titative all’importazione di un certo prodotto (cherappresentano l’esempio tipicodimisurediquestogenere),rientranointalecategoria:—leregole tecniche sullasicurezzadelprodotto:
normalmenteogniStatofissaperleggeunase-riediprescrizionirelativeallecaratteristichechei prodotti devono possedere per essere consi-deratisicuri.Taliprescrizionisiapplicanoancheaibeni importatiedevonoesserenormalmentecomprovatedaunappositocertificato, inman-canzadelqualequeibeninonpossonoesseresdoganati;
—gli standard di prodotto: non si tratta di pre-scrizioniobbligatoriemadiun’insiemediregolecheoccorrerispettareperottenereunaseriedivantaggicommerciali.NeiPaesidell’Unioneeu-ropea,adesempio,siattribuiscegrandeimpor-tanzaallacertificazione ISO 9001,cheattestailpossessodapartedell’impresadiunsistema di gestione della qualità del processo produttivo e organizzativochepermettedimassimizzarnel’efficaciael’efficienza.Talecertificazionenonèobbligatoriamaconferisceall’impresachelaot-tieneunindubbiovantaggiocompetitivosuicon-correnti.UnaltroesempioèrappresentatodallaRussia,ilcuisistemadicertificazioneètalmentecomplessodacostituireunevidenteostacoloalleimportazioni;
—lenorme sanitarie: la fissazionediregoleparti-colarmente severe in ambito sanitario comportaspesso un ostacolo insormontabile all’importa-zionedideterminatiprodotti,soprattuttodiquelliagroalimentari. Le rigide norme sanitarie stabi-litedalGiapponerappresentano,adesempio,unostacoloall’esportazioneinquelPaesedinume-rosiprodottiortofrutticoliitaliani.
Negliultimianni,inoltre,ilsuccedersidieventichehannoinfluenzatonegativamenteilconsumodial-cuniprodottialimentari(comenelcasodellamucca pazza odell’influenza aviaria)haindottomoltiStatia rafforzare ulteriormente il sistema dei controllisanitaripergarantire laqualitàe lasicurezzadeiprodottistessi.Taliformedicontrollosonospessotalmente rigide (come nel caso dell’importazionenell’Unione europea di prodotti alimentari prove-nientidalNordAfrica)dafarsorgereilsospettochenascondano, in realtà,unasortadiprotezionismo camuffato.
Approfondimento Femminicidio: quando la violenza esplode nei confronti delle donne
ESERCIZItest
Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1
Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2
1. I tributi applicati alle merci che attraversano i confini dello Stato sono detti:a) Contingentamentib) Tributi doganalic) Diritti doganali
2. L’IVA sui beni importati è un esempio di:a) Diritto di monopoliob) Barriera non tariffariac) Diritto di natura tributaria
3. Fra le barriere non tariffarie rientrano:a) Le norme sanitarieb) I dazic) I contingentamenti
Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese
3 CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:
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1) Per politica doganale si intende l’insieme delle misure adottate da un’impresa per esportare i propri prodotti
2) I diritti di facchinaggio non rappresentano una forma di barriera doganale
3) Il dazio rappresenta lo strumento classico della politica protezionistica, in quanto volto a tutelare l’industria nazionale dalla concorrenza estera attraverso la crescita artificiosa dei prezzi dei beni im-portati
4) In Italia i prodotti energetici non sono sottoposti ad accise
5) I dazi doganali gravano sui beni per i quali la produzione, la commercializzazione e l’importazione sono riservate allo Stato (cd. monopoli fiscali)
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Standard di prodotto
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Monopoli fiscali
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Regole tecniche
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Accise
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Politica doganale
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testESERCIZI Le barriere doganali come ostacolo
all’internazionalizzazione delle imprese
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4Le barriere non tariffarieLa necessità di realizzare il giusto compromesso tra l’esigenza di garantire la salute e la sicu-rezza dei consumatori e quella di evitare politiche protezionistiche più o meno camuffate ha spinto l’Organizzazione mondiale per il commercio (OMC) a concludere due diversi accordi fra gli Stati aderenti: l’Accordo sulle barriere tecniche al commercio e l’Accordo sulle mi-sure sanitarie e fitosanitarie. Utilizzando internet cerca di capire quali sono gli obiettivi di questi due accordi e come l’OMC intende perseguirli.
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Lo stato dell’economia nelle scuoledi Rita Raucci
Ignorare l’economia è un datopossibile: le istituzioni italianelotestimonianodaanniscegliendocoscientementedi tagliareque-sta disciplina dai luoghi fonda-mentalidellaformazione.Improbabile invece è che sipossa impedire all’economiadi invadere, con tutta la sua ir-ruenzaeisuoipesantistrascichi,laquotidianitàdiciascuno.Ecco, l’incoscienza–opiùspe-cificamente l’episodicae inade-guataoffertaformativainmateriaeconomica nelle scuole italiane–nonarginainalcunmodoildi-spiegamento degli effetti di unsistema incontinuomovimento,masemmaialimentaconfusioneeinsanospiritodirivolta,guidatispessoadartedamovimenti olobbiesfacentilevapropriosulladisinformazione e il qualunqui-smoimperante.Intalmodo,dall’ambitonazionaleaquellosovranazionale,sirami-ficanoes’ingarbuglianoazionierelativiesitirispettoaiqualièpre-cluso–proprioper l’assenzadiquelle che si definiscono pom-posamente competenze di cit-tadinanza attiva – l’esercizioconsapevole della democrazianellesuepossibiliforme.
Ecosì,atitolomeramenteesem-plificativo,ilsistemapensionisticointernosisbriciolaeleistituzioniloporgonocomefragranteagro-dulcis in fundoallaflessibilitànellavorochesièstabilizzatacomeprecarietàpertutti,passandoat-traverso il canale psicologicodellanuovanormalità.L’euro,chenelletaschedeicitta-dinisirattrappiscesempredipiù,viene bollato sbrigativamentecome l’origine e la causa co-stantedelnostromalessere,ne-gando–anchesolointerminidialternativapossibile– lapraticadiunaqualche formaconsape-volediresiduasovranitàcapacedi influire sulla rotta plasmatadalla leadership tedesca; e giùa gridare e minacciare – comemassetrasportatedallevariecor-renti–“l’euroexit”permetterefineall’agoniadelnostrodissesto:cisi aspetterebbe una rinascitacomequellaseguitaalla“brexit”–perchicredechequestostiarealmente accadendo oltrema-nica–ounfuturodisastrosoperchici legge,inquellastessare-altà,l’esattocontrario.Oancora lebanche,altro temacaldo cavalcato dalle folle deisocial,chenonsisapiùquantofunzioninodaintermediaridelri-sparmioequantocomegiocatorid’azzardo,chemandanoinfumo
insiemeaborseealtrispeculatorifinanziariinqueigiornietichettaticomeneri,banconoterealienonsolovirtuali;chevengonosalvatedagliStatiefattesalire incatte-dra per erudire studenti/futuriclientiacomportarsimeglioeadaverepiùfiducia.ElaBCE–insiemeopiùspessoincontrastoconilFMI–procedeamanovredipoliticamonetariaper cercare di afferrare quellache lo stesso presidente Ma-rioDraghidefinisce lost genera-tion:giovaniche–in4su10senestannoacasasenzapossibi-litàdilavoro–vengonodepistatidaun’incomprensibileevuotaal-legrianazionaleperunoO+chesiregistrasulPIL.E i mercati, sempre tesi comesull’orlodiunacrisidinervi, re-agisconoadognidichiarazioneo azione di Stato che esprimeunadirezione invececheun’al-tra;dettano, inquesta tipologiadi capitalismo apparentementeingestibile,formuleperentoriedicompetitività, produttività, ridu-zionedeldebitopubblico,risuc-chiandoariadaibilancinazionali,periltramitediistituzionieuropeeinsufflate da una strana aria dineocolonialismoavanzato.Inquestasagasconfinatadirealiaccadimentiefalsepercezionileistituzioni italianepensanobene
Quale futuro per il diritto e l’economia nella scuola italiana?
spaziodocentiIn una fase di significativi e turbolenti cambiamenti della scuola italiana, è importante ancora una volta riflettere e sottolineare il ruolo delle discipline giuridico-economiche nel percorso for-mativo dei nostri ragazzi. In questo numero di Insegnare diritto, diamo voce al Coordinamento nazionale dei docenti di diritto ed economia, pubblicando due autorevoli contributi.
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di circoscrivere la scienzaeco-nomica a lezioni eventuali edepisodicheconsoggetti esternispessoinconflittoconl’obiettivodellaformazionecritica,ointerni– i docenti di diritto ed econo-mia–perlopiùriciclaticomepo-tenziatoriperilloroconseguenteesubero,chesiprodiganoafor-nirepilloleconcentrate inclassiincuifannodatappabuchi, lad-dove per riprendere l’incontrodovrannoconfidarenelladoppiafortunadiunanuovamalattiadiuncollegadellastessaclasseeilmancatoaffidamentodiquellastessa sostituzione ad altri do-centidisponibili.
Non ce lo chiede solo l’Europadi Franco Labella
Non ce lo chiede più solo l’Eu-ropa,celochiedelalogica.Quella che difettava ai deci-sori lontani (la riformadel 2008che eliminò lo studio del Dirittoedell’EconomiadaiLiceielori-dimensionò sensibilmente negliIstitutiTecnicieProfessionalipro-prionelmomentoincuil’EuropachiedevailcontrarioconlaRac-comandazione2006/962/CEdelParlamentoeuropeoedelCon-sigliodel18dicembre2006)di-fettaancheaidecisoridioggi(sipensiallaBuonascuola)cheri-escono ad immaginare di intro-durre l’alternanza scuola-lavorosenzareintrodurrelostudiodelledisciplinegiuridicheedeconomi-che.Cheècomeimmaginaredicostruireunedificiosolovirtualemasenzal’utilizzodimaterialedacostruzioneconcreto.Solo così si spiega, evidente-mente, perché si immagini cheil contatto degli studenti italianidi Licei, Tecnici e Professionaliconilmondodellavoroedell’im-presa possa avvenire, come è
largamente accaduto lo scorsoannoscolastico,conivideogio-chidellaimpresasimulata.Edèperquesto,per ilcostantelivello di lontananza dalle esi-genzeformativedelle istituzioni,cheriaprireunadiscussionesulcurricoloesullaimportanzacheessocontengalediscipline(evitol’enfasidelle“scienze”)giuridico-economiche,tassellofondamen-tale della famose competenzedi cittadinanza, non è agevolestanteilnotevolegradodiconfu-sionealimentatodallescelteat-tuali.Qual è la confusione? Proveròa raccontarla attraverso il rife-rimentoa temiedoccasioni re-centissimiconunaavvertenzaailettori:inquestocontributosifon-donoesperienza,dati,situazioniriferibiliormaiadundecennioditentativi,ahimèfinorainfruttuosi,prima di evitare la eliminazionedellostudiodelDirittoedell’Eco-nomia e poi di reintrodurlo neicurricoladiLicei,TecniciePro-fessionali.Quindi mi limiterò (ma solo perevidentiragionidispazioedisin-tesi)emiconcentreròsulDirittoaffidandoalleriflessionidellacol-legaRitaRaucci losviluppodelragionamento analogo sull’Eco-nomia e sulla Scienza delle Fi-nanze.Alternanza scuola lavoro, refe-rendumcostituzionale,riflessionisul rapporto tra Web e giovanigenerazioni:ilcampoèquesto.Comincerei proprio dalla fine eda una vicenda tragica, quelladiTizianaCantone,chehavistounaunanimeriflessionesullane-cessitàche lascuola (chesco-priamo sempre e solo quandola società deve affrontare nodicomplicati)diaunamanoarisol-vere problemi che necessitanodiscelteeducativeenonsolore-pressive. Perché pare che solo
dopoilsuicidiodellagiovaneab-biamoscopertochenonsolo lagenerazionedeinatividigitalimaanchelealtrecheusanoInternet,lo fannosenzaavere labenchéminima cognizione su privacye doveri giuridici ad essa con-nessa.Evito di entrare nel dettagliodel recente progetto di leggeall’esame del Parlamento sulcyberbullismo,dovepuresicon-tinuaad invocareun ruoloedu-cativo della scuola, ma solo difacciata, senza risorse e, an-coraunavoltasenzaunalogica,senzalabenchèminimasceltadireintrodurrelostudioinnanzituttodelleregolegiuridichedellacon-vivenzacivile.Perché ancora oggi si fa strada l’idea di educare gli studenti italiani alla legalità senza che essi conoscano le leggi. CheècomesperarechenascanotantipiccoliRubbiasenzacheglisiin-segnilaFisica.Ocome,sempreperrestarenell’attualitàdiunare-centepropostadi legge,preve-dere un percorso post diplomatriennaleperquellicheunavoltasichiamavanogeometriacui,nelfrattempo,abbiamotoltolapos-sibilitàdisaperecosaèunPianoregolatoreounalicenzaedilizia.C’èlogicaintuttoquesto?Qualche tempo fa, con un in-tervento pubblico sul Messag-gero,l’exministrodellaGiustiziae ora Rettrice della LUISS Pa-olaSeverinoavevaprovatoari-cordareche lostudiodelDiritto(nellaversioneEducazionecivicaveraenonquella fintadelladi-sciplinafantasmachiamatafan-tasiosamente Cittadinanza eCostituzione)nelle scuole, vistal’esperienza fatta in paesi conun tasso di corruzione analogoaquelloitaliano(leicitavaSinga-pore),potevaessereuntasselloimportante nella costruzione di
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La formazione obbligatoria Lafor-mazione degli insegnanti di-vieneunobbligo inbaseallaL.107/2015.IlPianonazionalediformazione,da adottarsi con decreto Miurogni tre anni, è stato introdottoper dare attuazione alla legge,maèstatoduramentecontestatodallevarieassociazionisindacalipoichélaleggenonponeunnu-merominimodiore,masoprat-tutto non qualifica tale obbligocome una prestazione a titologratuito.Maprocediamoconordine.In attuazione del comma 124,L.107/2015,ilMiurhaemanatolaNota 7-1-2016, n. 35cheha
adoggetto“Indicazioni e orien-tamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale”echedelinea le“coordinate” in base alle qualile scuolepossonoelaborare leproprie proposte per la forma-zione.Ne risulta un sistema di forma-zionedelpersonaledocentear-ticolato su due livelli principali:unonazionaleeunoalivellodiistituzione scolasticaodiretidiscuola.Laformazionedeldocente,perraggiungere l’obiettivo del mi-glioramento dell’offerta forma-tivaedelconseguentesuccessoformativodeglialunni,siavvale
di nuovi strumenti e metodolo-gie(laboratori,ricercaecosìvia)cherealizzanoattivitàarticolateinmomentidiversi,inpresenza,studio personale, riflessione edocumentazione, lavoro inrete,rielaborazioneerendicontazionedegliapprendimentirealizzati.
Due livelli formativi Analizziamoiduediversilivelli.La formazione a livello nazio-nale sirealizzaconilPianonazio-nalediformazione,daemanarsicondecretodelMiur,eattraversoazionichepuntanosu:– competenzedigitalieperl’in-
novazionedidatticaemetodo-logica;
valoricivicidellacuimancanzaspesso si lamentano gli stessidecisorimaanchemagistratiau-torevoli e consci che l’aspettoeducativo e quello repressivosonofortementeintrecciati.Esiamodecisamenteilpaesedeiparadossise,direcente,invecedicontinuareacaldeggiare–comeavevanofattoinpassato–larein-troduzionedelDirittonellescuolesuperiori,gliavvocatidelConsi-glioNazionaleForensehannolan-ciatolapropostaditrasformaregliavvocatiininsegnanti.Dimenticavano,gliavvocati,duecose: la prima, essenziale, dinon avere alcuna competenzapedagogica e la seconda, an-che più grave della prima, cheaglistudentiitalianinonservonolatecnicaopeggioiltecnicismogiuridici.Ma proprio nei giorni scorsi ilMIUR e il Consiglio NazionaleForense hanno inopinatamentedecisodiandareavantiesotto-scrivere un protocollo di intesa
per consentire agli avvocati ditenerenonmeglioprecisate“le-zionidilegalità”.Ricordocheun referendumco-stituzionale portò già nel 2006a bocciare la riforma berlusco-niana.Dopo dieci anni si vota nuo-vamente e “riscopriamo” che icittadininonconosconolaCosti-tuzione.Madoveavrebberodovutostu-diarlasenonascuola?Eseveramentecisitenesseadaverecittadini consapevoli,perquale motivo non è stato rein-trodotto lo studio della Costitu-zione?Qualè ilparadosso?Chesen-tiamogeremiadiquotidianean-che dei media sul fatto che icittadini potrebbero non averele conoscenze minime neces-sariepervalutarenelmerito lequestionisottoposteallorogiu-dizio.Ed allora passiamo ad occu-parcene noi docenti perché gli
studenti la Costituzione non lastudianopiù.Altro paradosso è l’elevato nu-mero di docenti di disciplinegiuridiche ed economiche checoncorrono al c.d. potenzia-mento previsto dalla L. 107, lac.d.Buonascuola.Qualcunodirà:etenelamenti?CertochesìperchéseildocentediDirittoeEconomiapoi lo im-pieghi come tappabuchi per lesupplenzeo,peggio, lometti inservizioinordinidiscuolecomeprimaria(èsuccessoancheque-sto)osecondariadiprimogradooinistitutisuperiori(quasitutti iLicei,adesempio)dovequestedisciplineessenzialinons’inse-gnano, rendiuncattivoserviziotrasformando un educatore inunprofessionistafrustratoechesaràgiudicatodall’opinionepub-blicacomeil fruttomalsanodelwelfare state.Aproposito:machiglielospiega,poi,astudentiegenitoricos’èilwelfare state?
La formazione obbligatoria degli insegnantidi Chiara Palladino
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– competenzelinguistiche;– alternanzascuola-lavoroeim-
prenditorialità;– inclusione,disabilità, integra-
zione,competenzedicittadi-nanzaglobale;
– potenziamento delle compe-tenze di lettura e compren-sione, logico-argomentativeematematichedeglistudenti;
– valutazione.
Leattivitàdiformazione a livello di istituzione scolastica vannoa confluire nel Piano triennaledell’offerta formativa. Dunque,l’organo preposto all’elabora-zione del piano di formazionedeidocenti inservizioèilColle-giodeidocentidiogniistituzionescolastica.La formazione viene articolatainbasealleprioritàstabiliteali-vello nazionale, come da Pianonazionale di formazione, delleesigenzedell’istitutoemersedalRAVedalPianodimiglioramentoedelle innovazionichesi inten-donoperseguire.ComesileggenellaNota,ilPianodi formazione dovrebbe conte-nerelaprevisione,per lineege-nerali, del progetto formativo,indicando anche i destinataridelleazioniincuiilpianosiarti-cola,adesempio:– idocentineoassunti;– igruppidimiglioramento;– idocenti impegnatinellosvi-
luppodeiprocessididigitaliz-zazioneeinnovazione;
– iConsiglidiclasse, idocentie i soggetticoinvoltineipro-cessidi inclusionee integra-zione;
– gli insegnanti impegnati inprogettiinnovativi;
– le figurecoinvoltenei temidisicurezzaeprevenzione.
Le reti di scuole Sièparlatoan-chenellaBuonascuoladeipro-getti formativi a livello di reti
scolastiche. Al comma 71, art.1,L.107/2015,sidemandaagliaccordi di rete lapossibilitàdiindividuare, tra l’altro, i piani diformazionedelpersonalescola-stico.Leretidiscuolesipongono,gra-ziealloscambiocontinuoeallebuone prassi (best practice),l’obiettivodellacrescitainterminidiqualitàdelleistituzioniscolasti-chechenefannoparte.L’ideadellegislatore,confermatapoinellasuainterpretazionecon-cretadalMinistero, sembradarluogo ad attività formative con-sequenziali (nel senso che dallivello nazionale si passa a ca-scata a quello del singolo isti-tuto),attivitàchesiriferisconoallecompetenze da far conseguireagli allievi, indicate al comma7, art. 1, L. 107/2015. Quindi idocenti, al fine di realizzare unsistema formativo realmente ef-ficiente,dovrannoessereformatiperacquisirequellemetodologieequeicontenutinecessariaffin-chégliallieviconseguanolesud-dettecompetenze.L’organo incaricato del rac-cordo tra le attività formativepreviste a livello nazionale conquelle previste a livello dell’isti-tutoscolasticoè ilCollegio dei docenti.
La questione della retribuibilità della formazione Finquiiprincipigeneralidellanuovaformazionedei docenti. Il Ministero, in se-guito,èscesoneldettagliostabi-lendocheidocentinelprossimotrienniosisottoporrannoobbliga-toriamenteadalmeno125orediformazioneperlaqualeperònonè previsto alcun compenso ag-giuntivo. Ilprimomodulodi for-mazioneèdi25ore,dicui9 inpresenzaelerestantiviaweb.È compito dei docenti, inoltre,redigere un portfolio che sarà
il presupposto sul quale i diri-genti effettueranno la chiamatadiretta. In concreto, ciascun in-segnante, oltre all’onere per laformazione(èasuocaricoilre-lativocostodelcollegamentoad internet, per la manutenzione efunzionamento del computer)dovràanchecurare la tenutadiquesto fascicolo personale, nelqualedovrà inserire lecertifica-zioni e attestazioni necessarieperdocumentare l’avvenuta for-mazioneconlapartecipazioneairelativicorsi.Attraverso l’esamedelladettadocumentazione,ilDi-rigentescolasticopotràformarsiun’ideaedeventualmentedeci-dereseeffettuareunachiamatadiretta.Il punto spinoso è l’assenza di una previsione relativa ad un qualsivoglia tipo di retribuzione,chepotrebbeessererisoltoalta-volonegozialetraleparti(sinda-catieMiur)accordandosisudiun compenso. Se invece la L.107/2015fosseintesanelsensoletterale, e quindi nel sensodell’obbligatorietà della forma-zioneinassenzadiretribuzione,potrebberisultareinconflittoconl’art. 36 della Costituzione, poi-chétalenormavincolalaretribu-zioneinproporzioneallaquantitàequalitàdellaprestazione(“Illa-voratorehadirittoadunaretribu-zioneproporzionataallaqualitàequalitàdelsuo lavoro”).Siapri-rebbe in tal modo la strada alcontenziosolegale.Esclusalapossibilitàdiricorrereal compenso accessorio che èdestinatoalla retribuzionedi la-vorostraordinarioosupplemen-tare,cioèlavorononobbligatoriodasvolgersisoloconilconsensodel lavoratore, resta la stradadella contrattualizzazione della materia con un apposito prov-vedimento legislativo che pre-vedauna formadi retribuzione,
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nonsolonella formadell’intesa,altavolosindacale,chepuòde-rogarecosì lanormativadi set-toree sottrarsi ancheall’esamedelgiudicedellavoroealpoterediannullamentodelgiudiceam-ministrativo.
La Nota del Miur n. 2915 LaNotaMiurn.2915del15-9-2016,sullastessa linea, ha inoltre stabilitoche le ore dedicate alla forma-zionesonoequiparabiliaquelle“in presenza” di cui hanno lostesso valore. Esse dovrannoessere quantificate nelle unità formative che ogni scuola do-vràredigereperpoi inserirlenelPiano dell’offerta formativa. LeprimeindicazionicontenutenellaNota per la progettazione delleattivitàformativedadestinarealpersonalescolasticononaiutanonellasoluzionedelladelicatadia-tribasull’orariodi lavoroesullasuaconseguentedistribuzione.Infatti, dall’analisi operata nellaNota risulta evidente che l’ora-riodilavoro,datal’obbligatorietàdella formazione stabilita nellaL. 107/2015, subisce un am-pliamentoper leggesenzapre-vedere un adeguamento dellaretribuzione: la prestazione di-ventasemprepiùonerosa(stra-ordinaria)senzachesiaprevistaunaretribuzioneaggiuntiva(art.1,comma124,L.107/2015).Leoreinpiùdasvolgereinforma-zione senza compenso potreb-beroessere,secondounaprimaipotesi,venticinqueperdocente.Diversamente, lamateriadel la-voroalledipendenzedellepub-bliche amministrazioni prevedeinvecechelaformazionesiapos-sibilepertutti,mainorariodiser-vizio.Comeanticipato,lamateriasaràoggetto di contrattazione al ta-volo negoziale tra sindacati eAmministrazionecentrale,anche
invistadelrinnovodelcontrattodilavoro.Lamateriadellaformazioneèunpunto nodale da sempre: i do-centi anche prima della riformadella“Buonascuola”hannousu-fruitodella formazionearticolatainpercorsi,sullabasedelledeli-beredelcollegiodeidocenti, interminididirittoallastessa,noncome obbligo e dunque giusta-mente non retribuito in manieraaggiuntiva.Qualificandolaforma-zionecomeunobbligo,lasifari-entrare nell’ambito dei doveri equindinellamateriadell’orariodilavoroedell’oggettodellapresta-zionelavorativa.Èquichesiponeilrischiodell’ille-gittimitàdellaL.107percontrastocon l’art. 36 della Costituzione,datocheaumenta laquantitàdilavoromanon lasuaproporzio-naleretribuzione.Ilmododiaggirare l’ostacoloèpartitopropriodalMinisterocheha ventilato la possibilità di fa-vorire, più che le ore di forma-zione in presenza, lo studio el’attivitàdidocumentazioneeri-cercapersonale,maquil’ideasiscontraconilfattochelaforma-zionesuddettahaiconnotatidellavorostraordinario,dunquenonretribuibilesenonèelementoes-senzialedelcontratto,secondola sentenza della Corte di giu-stizia europea 8-2-2001. Il cherenderebbe illegittima laL.107anche per non conformità allanormaeuropea.LaprospettivadelMinisterosullaqualificazionedellaformazioneèchiara,manondeltuttoconvin-cente,inquantorimetteallede-cisioni del collegio dei docentil’incrementodell’orariodilavoroe la sua quantità da destinareallaformazione,poichésileggenelprovvedimentocheciò che è obbligatorio è indicato nel Piano triennale dell’offerta formativa.
Dunque,l’obbligatorietàdellafor-mazioneèpiùchealtrocollegataall’obbligo generale di buonafede e correttezza nell’esecu-zione del contratto. Il talloned’Achille di questa interpreta-zionerisiedenelfattochelede-libere collegiali vincolano solo idocenti che hanno votato a fa-vore: chi ha votato esprimendoil proprio dissenso è libero da-gliobblighirelativi(art.24D.P.R.3/1957),poichénonèladeliberaadessereobbligatoria,maèl’ob-bligodibuonafedeecorrettezzaavincolareevarràsoloperchiilcontrattolostipula,cioèchihavotatoafavore.Infatti, è il Collegio dei docentinellastesuradelPTOFadaverefacoltà,peradesso,diprogram-mare degli specifici percorsi diformazione.Sesarannoinseriteattivitàdifor-mazione richieste per i docenti,questesarannoobbligatorieapar-tiredaquest’anno,seinveceilCol-legioharitenutodinonrichiederealcuna formazione, il Dirigentescolasticononpotràimporre,perl’annoscolasticoincorso,unafor-mazioneobbligatoriaaisensidellaL.107/2015,inquantovincolataalPiano dei formazione nazionaleancoradadefinire.Moltisonoinodiancoradascio-gliere, tra i quali la decisionecircalamateria(finoadoranet-tamente distinta la retribuzionedall’orario di lavoro) da portarealtavolodelletrattativenegozialiperavviareunacontrattazione.Inconclusione, inattesadellade-finizione del decreto del Miur edelrinnovocontrattuale,inquestafase transitoria, le singole istitu-zioniscolastichenondovrannofaraltrochedefinireleattivitàdifor-mazione,incoerenzaconilPTOFeconirisultatiemersidalpianodimiglioramento, inbaseaquantoprevistodalD.P.R.80/2013.
docenti
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Approfondimento titolo dell’approfondimento
Susanna Cotena | Roberta Ricciardi
L’altra terraPercorsi di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile
Proposta didatticaL’educazione ambientaleeallosviluppo soste-nibilerappresentaoggiunasfidanonpiùprocra-stinabile per responsabilizzare i cittadini tutti adassumere comportamenti e stili di vita rispettosidell’ambientechecicirconda.Cosìcomeper la scuolacostituisceormaiunimperativocategoricofarsistrumento e veicolo di una nuova cultura della sostenibilitàingradodieducareeformarelenuovegenerazionidistudentiperchédiventinocit-tadini ingradodicompierescelteconsapevolied
eticheneiconsumi,neglistilidivita,nellamobilità,nelrisparmioenergetico,nellariduzioneedifferenzia-zionedeirifiuti,inunamanierafinalmentenuovae“equa”dialimentarsi.L’altra Terranonsoltantosiproponecomestrumentoconoscitivodellostatogeneraledell’ambienteedeifat-toridipressioneallabasedelleproblematichecheloriguardano,maintende,ancheeinnanzitutto,suggerirepercorsi e attivitàchesviluppinoneglistudenticapacitàcognitive,operativeerelazionaliingradodiren-derlicostruttori autonomi delle proprie conoscenze e cittadini consapevoli dei propri comportamenti.
Scelte metodologicheGliargomentipropostineltesto(tracuilatuteladellafaunaedellabiodiversità,l’inquinamentoatmosfe-ricoeicambiamenticlimatici,lefontienergeticherinnovabili,losviluppourbanoeilconcettodicittàso-stenibile,ilciclodeirifiuti,losprecoalimentare)sonoarticolatiinbrevipercorsi,ciascunostrutturatoinmododaintegrarelaparte“conoscitiva”,elaparte“orientativa”,finalizzataastimolaremodellivirtuosieconsapevolidicomportamento.L’apparatodidatticomiraaverificareleconoscenzeacquisiteattraversoquesitiformulatisecondoilmo-delloInvalsi(Adesso lo so)elarubricaLessi (E) cologia(dedicataallessicospecialistico).L’operativaMisura la tua impronta ecologica,invece,èdedicataaicorretticomportamentidatenerenellavitaquo-tidianaperlatuteladell’ambiente,mentrelarubricaL’ambiente in retesiproponedistimolarelacono-scenzadapartedeiragazzidelleprincipaliassociazioni,organizzazioni,onluschesioccupanoinvariomododellasostenibilitàambientale.
S313
pp. 160
ISBN 978-88-914-0580-7 7 7,50
Disponibile anche in formato DIGIT@LEISBN 978-88-244-2327-2 7 5,49
espansione web
Educazione ambientale
Novità2016
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ESERCIZITest di fine modulo
IL REDDITO FISCALE
test
Scelta multiplaScegli e contrassegna tra le risposte indicate, quella esatta.1
Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2
ESERCIZIIl riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
soluzioni
Scelta multipla1 a) 4 b)
2 c) 5 a)
3 c)
Scelta multipla1 c) 3 a)
2 a) 4 b)
Vero o falso1 F 4 V
2 V 5 F
3 F
Vero o falso1 F 4 F
2 V 5 V
3 V
La responsabilità in ambito sanitario
Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese
Scelta multipla1 b) 3 c)
2 b) 4 a)
Scelta multipla1 c)
2 c)
3 a)
Vero o falso1 F 4 F
2 V 5 V
3 V 6 V
Vero o falso1 F 4 F
2 F 5 F
3 V
Tempi duri per i “furbetti del cartellino”
Scelta multipla1 b) 4 a)
2 b) 5 c)
3 a) 6 b)
Vero o falso1 F 4 V
2 V 5 F
3 F 6 V
Dal Protocollo di Kyoto all’Accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici