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85 focus on LA MOBILITY FA VOLARE IL BUSINESS INSIDER Gastone Nencini, country manager Trend Micro Memorizzare i dati nel cloud: utile solo se è sicuro MITEL MICOLLAB È la soluzione software di Mitel adatta per realizzare un’infrastruttura di UCC ed erogarne in modo trasparente e immediato i relativi servizi. Comprende gli elementi necessari a comporre un sistema evoluto di UCC. • Client per i dispositivi mobili o desktop che forniscono un’esperienza di comunicazione uniforme indipendentemente dal dispositivo. • Portale Web per accedere da remoto e da qualunque dispositivo alle funzioni core. • Servizio di Unified Messaging per realizzare in modo semplice lo storage e il recupero dei messaggi. • Servizi di conferenza audio, video e Web che indirizzano un’ampia varietà di esigenze di videoconferenza sia a livello di ufficio che in mobilità.

Direction n.85

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La rivista di ICT per CIO e Business manager

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  • 85focus on

    La mobiLity fa voLare

    iL business

    insiderGastone Nencini, country manager Trend MicroMemorizzare i dati nel cloud: utile solo se sicuro

    Mitel MiCollab la soluzione software di Mitel adatta per realizzare uninfrastruttura di UCC ed erogarne in modo trasparente e immediato i relativi servizi.Comprende gli elementi necessari a comporre un sistema evoluto di UCC. Client per i dispositivi mobili

    o desktop che forniscono unesperienza di comunicazione uniforme indipendentemente dal dispositivo.

    Portale Web per accedere da remoto e da qualunque dispositivo alle funzioni core.

    Servizio di Unified Messaging per realizzare in modo semplice lo storage e il recupero dei messaggi.

    Servizi di conferenza audio, video e Web che indirizzano unampia variet di esigenze di videoconferenza sia a livello di ufficio che in mobilit.

  • Linfrastruttura IT delle aziende deve essere adeguata alle priorit del business, garantire risultati sostenibili e consentire una continua innovazione.

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    Mitel MiCollab: la SolUzione di UCC Che ConiUga Mobility e CloUdMitel supporta pi di 2 miliardi di connessioni aziendali e pi di 2 miliardi di connessioni mobile ogni giorno. la nuova vision strategica orientata a un approccio mobile-first focalizzata sulleliminazione delle barriere di comunicazione e collaborazione tra il mondo enterprise e mobile.

    Fabio Pettinari, direttore marketing di Mitel

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    Direction Reportecanno XIV - numero 85mensile gennaio-febbraio 2016

    Direttore responsabile: Riccardo FlorioIn redazione: Giuseppe Saccardi, Gaetano Di Blasio, Paola SaccardiHanno collaborato: Gian Carlo Lanzetti

    Grafica: Aimone BolligerImmagini da: Dreamstime.com

    Redazione: via Marco Aurelio, 8 - 20127 Milano Tel 0236580441 - fax [email protected]

    Stampa: A.G. Printing Srl, via Milano 3/520068 Peschiera Borromeo (MI)

    Editore: Reportec Srl, via Gian Galeazzo 2, 20136 Milano

    Presidente del C.d.A.: Giuseppe SaccardiIscrizione al tribunale di Milanon 212 del 31 marzo 2003Diffusione (cartaceo ed elettronico) 12.000 copie

    Tutti i diritti sono riservati;Tutti i marchi sono registrati e di propriet delle

    relative societ.

    Focus oNLa mobility fa volare in alto il business 4Mitel MiCollab: la soluzione di UCC in Audio, Web e Video Conferencing che coniuga Mobility e Cloud 7Cisco Spark per collaborare anche in mobilit 12Logistica in mobilit con Zebra 14

    case historyLeleganza visionaria dellhotel A.Roma sceglie i display Samsung 16Visual communication per il Museo delle Culture 20

    techNologyFujitsu raddoppia lo storage per le PMI 22IBM prepara il futuro dello storage 39

    treNds & marketDevice: un ricco e promettente ginepraio 24In Italia mancano le competenze per la digital transformation 34

    securityCyber Intelligence: un passo avanti alle minacce 28

    iNsider5 cose da sapere sui data center modulari 31Memorizzare i dati nel cloud: utile solo se sicuro 42

    start upChallenge Engineering: innovazione per il futuro che ci aspetta 36

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    introduzione all'interno delle strategie aziendali di un modello di lavoro basato sulla mobilit ali-mentata dalle forti pressioni e dai cambiamenti

    organizzativi indotti dal mercato. La globalizzazione, ci-cli produttivi che devono essere sempre pi veloci, una concorrenza che sempre pi agguerrita, i clienti molto esigenti e che dispongono sovente di tecnologie di co-municazione mobile pi recenti di quelle aziendali, sono tutti elementi che concorrono a creare lesigenza di nuovi modelli di interazione sia tra i dipendenti sia tra l'azienda e l'esterno. I dettami da seguire sono quelli di flessibilit e dinamicit per abilitare un'interazione istantanea ovun-que ci si trovi e con qualsiasi strumento di comunicazio-ne o di produzione e fruizione documentale.Ma, a parte tutto questo, l'azienda deve diventare mo-bile anche perch i suoi dipendenti, i suoi clienti e i suoi

    sto, se da una parte apre la strada potenzialmente al massimo grado di efficienza, espone nel contempo l'azienda a nuovi rischi, se non in grado di gestire i processi mobile con le opportune modalit richieste.Per le aziende si delinea una forbice allargata tra un business pi effica-ce basato sulla mobilit e uno inca-pace di recepire le richieste del mer-cato e destinato a un immobilismo fallimentare. Dando per scontato che gi supe-rato il dilemma del "se e quando", resta per ancora molto da fare sul "come". L'introduzione di modelli mobile porta a rivedere molti processi aziendali: da quelli informativi, a quelli autorizzati-vi, a quelli commerciali fino, in alcuni casi, a quelli produttivi. Di conseguen-

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    partner vogliono poter operare in mobilit. Le aspettative sui tempi di attesa consentiti sono ormai azze-rate e ci si aspetta che tutto venga fatto subito e in tempo reale. Que-

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    La mobility fa volare in alto

    il business

    La mobility fa volare in alto

    il business

    Business e produttivit sono sempre pi correlati alla mobility. Una rivoluzione che cambia il lavoro ma anche il lavoratore e che sempre pi spesso fa la differenza tra successo e immobilismo

    Business e produttivit sono sempre pi correlati alla mobility. Una rivoluzione che cambia il lavoro ma anche il lavoratore e che sempre pi spesso fa la differenza tra successo e immobilismo

  • za, lo scenario competitivo su cui si misure-ranno i fornitori di tecnologie e servizi per la mobility, sar quello delle possibili (e in-numerevoli) modalit di implementazione e utilizzo, della gestione su scala enterprise, della sicurezza, dell'offerta applicativa e delle modalit di fruizione dei servizi (sem-pre pi indirizzati verso il cloud).

    nuovi processi di businessLa mobilit non consente solo di rinno-vare l'esistente ma anche un elemento abilitatore per processi di business di tipo completamente nuovo. Una volta dato per assodato che la mag-gioranza degli utenti ha a disposizione uno strumento per accedere sempre e comun-

    que ai dati aziendali, interagire in tempo reale in audio-video e che dispone di un sistema GPS per la localizzazione della posizione, solo la fantasia sul versan-te applicativo che limita le potenzialit del nuovo modelli di lavoro. Si pensi, per esempio, all'impatto che gi stan-no avendo i dispositivi mobili in ambiti quali il printing o l'UCC.Realizzare un'infrastruttura atta a supportare applicazioni fruibili in mo-bilit non per semplice. Si devono identificare procedure, dispositivi e soluzioni che rispondano alle reali esigenze aziendali e siano facilmente utilizzabili dai dipendenti e dai clienti coinvolti.Quello che gi oggi appare evidente che le infrastrutture di rete mobi-le che dovranno supportare le ap-plicazioni di prossima generazione, nonch quelle mobili gi fruibili, ne-cessitano di una qualit elevata e della capacit di adattarsi in modo dinamico e estremamente flessi-bile ai diversi tipi di traffico, servi-zi e applicazioni nonch garantire un livello di sicurezza non inferiore a quello disponibile "sul fisso". Uno step ulteriore sar rappresentato dall'avvento dell'Internet of Things, le cui dinamiche potrebbero davve-ro mettere rapidamente in eviden-za tutti gli attuali limiti tecnologici

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    Una strada lastricata di nuovi rischiQuello della sicurezza in ambito mobility resta

    uno dei

    problemi pi critici da affrontare. Basti pensare che il

    numero delle minacce mobile stimato dai principali

    operatori del settore in circa 20 milioni.

    Peraltro, la costante diffusione del fenomeno BYOD, che

    porta i dipendenti aziendali a utilizzare i propri dispositivi

    mobile sia per le attivit personali sia per quelle lavorative,

    inserisce nuove importanti fonti di rischio per la rete

    aziendale che, in precedenza, era inserita all'interno di un

    perimetro tanto definito quanto protetto.

    L'assenza di confini che stabiliscano dove inizia e dove

    finisce l'infrastruttura aziendale una delle principali

    vulnerabilit introdotte dalla mobility.

    Il fenomeno non pu essere rifiutato n, tanto meno,

    ignorato ma va, invece, affrontato e gestito.

    Ci che cambia rispetto ad altri passaggi di evoluzione

    tecnologica del passato il costante incremento in

    sofisticatezza degli attacchi informatici e il numero

    enorme di minacce di nuovo tipo che sorgono

    continuamente (un numero nell'ordine di decine di migliaia

    di nuove minacce all'ora!) che indirizzano le aziende verso

    una gestione della sicurezza che si appoggia sempre

    pi all'esterno, su organizzazioni globali strutturate e

    dedicate alla sicurezza: le uniche in grado di stare al passo

    con l'evoluzione tecnologica, i tempi e i modi della nuove

    minacce ICT. Se le App mobile sono uno dei fattori di

    maggiore rischio, non vanno per scordati i rischi legati

    ad altri strumenti che sono funzionali all'uso dei dispositivi

    mobili. Tra questi, in particolare, vanno ricordati i

    servizi di backup tanto essenziali per proteggere i dati

    presenti sui dispositivi mobile, quanto rischiosi se non

    adeguatamente gestiti. Anche in questo caso, uno degli

    errori pi diffusi quello di confondere gli strumenti nati

    per esigenze consumer di archiviazione di messaggi, chat

    e foto da quelli di tipo professionale, che possono essere

    i soli deputati a ospitare documenti critici quali bilanci,

    budget, progetti tecnici e informazioni brevettuali.

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    steggio, il biglietto dei mezzi pubblici e alla potenziale pervasivit in ogni altro aspet-to della vita quotidiana. Un terzo fattore in gioco riguarda l'impatto che tutto ci avr sul costo dei dispositivi mobile di futura ge-nerazione e dei costi per la rete mobile di trasporto, ancora eccezionalmente elevati.

    Mobile working e Smart workingLa mobilit anche uno dei componenti tecnologici abilitanti per una delle ultime importanti innovazioni nei modelli di bu-siness. Lo Smart working ripensa il mon-do con cui un lavoratore esercita i propri compiti all'interno dell'azienda sostituen-do, all'interno del tema della produttivit, il tempo con lo spazio.L'accesso in mobilit l'elemento abilitan-te per ottenere gli innumerevoli vantaggi offerti dallo Smart working poich il lavo-ro smart , innanzitutto, un lavoro delo-calizzato, che richiede quindi strumenti di lavoro delocalizzati. I possibili vantaggi sono innumerevoli includono la riduzione dei costi legati alla condivisione di risorse aziendali, l'ottimizzazione della comuni-cazione, la diffusione della conoscenza, la possibilit di realizzare team aggregati in base al concetto di tempo anzich limitati dall'esigenza di trovarsi raggruppati all'in-terno dello stesso spazio. Smart working anche un modo di lavo-rare pensato per essere pi interattivo, per consentire risposte ai cambiamenti di business in tempo quasi reale, per met-tere a frutto tutti i vantaggi in termini di comunicazione e collaborazione aperti dalle tecnologie multimediali e di messag-gistica avanzata: anche per tutto ci la disponibilit di dispositivi mobili e di appli-cazioni correlate rappresenta un irrinun-ciabile punto di partenza. f

    delle infrastrutture di trasporto e aprire la strada a un completo rinnovamento.

    Un impatto che cambia la vita di tutti i giorniTra i molteplici aspetti tecnologici che ri-sentono della diffusione su scala globale delle reti e dei servizi mobili ne vogliamo ricordare tre.Il primo il ripensamento delle infrastrut-ture, perch la crescita del traffico di tipo pubblico e la massiccia diffusione di dispo-sitivi di nuova generazione e in grado di abi-litare la fruizione di servizi a larga banda, se non adeguatamente prevista, pu portare alla saturazione della rete. Nelle maggiori aree urbane a pi alta densit di uffici la concentrazione media di dispositivi per chilo-metro quadrato stata stima-ta superiore a 15000. La scala-bilit di un'infrastruttura e delle apparecchiature che erogano le applicazioni in una tale area super informatizzata in chiave mobile quindi unesigen-za di primordine per assicurare il mantenimento della qualit del servi-zio e lo sviluppo delle nuove App.

    Un secondo fattore da considerare limpatto sociale di nuovi servizi. Si pensi, per esem-pio, al pagamento

    mediante dispo-sitivo mobile che gi

    consente di acquistare la spesa al supermercato, il po-

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    Sempre pi la dinamica del busi-ness porta ad operare in un con-testo globale, con gruppi di lavoro sparsi su pi uffici, a fruire di risorse ICT virtuali accessibili ovunque. Non si sottrae a questa forte dinamica evo-lutiva il posto di lavoro, che da fisso si trasforma a sua volta in virtuale e in

    smart working.In sostanza, il lavoro non ha pi quella corrispondenza biunivoca con la scrivania che aveva solo pochi anni fa, quando le reti mo-bili a larga banda o il cloud erano solo concetti astratti e futuribili.Se la Mobility oramai un dato di fatto e la virtualizzazione del workplace in forte progressione, non va per negato il fatto che con le organizzazioni che finisco-

    no con l'essere costituite da culture, linguaggi e siti diversi il problema di come comunicare e farlo in modo istantaneo, efficace, produttivo e familiare con le persone necessarie per la concretizzazione del business, prendere decisioni e comunicarle ra-pidamente, assume una valenza pri-maria se si desidera mantenere la propria competitivit ed espandere il proprio mercato.Con una media dei dipendenti che in toto o in percentuale significativa svolgono le proprie funzioni all'ester-no dell'azienda che si approssima rapidamente al 30%, diventa neces-sario adeguare i processi di business, rivedere la struttura decisionale o or-ganizzativa, disporre di dispositivi in grado di garantire la comunicazione

    Fabio Pettinari, direttore marketing di Mitel

    Mitel MiCollab: la soluzione di UCC in Audio, Web e Video Conferencing che coniuga Mobility e Cloud

    Collaborare e scambiare informazioni con partner, colleghi e clienti, indipendentemente dal dispositivo e dove ci si trova il modo pi immediato per rendere pi dinamico, flessibile e produttivo il lavoro

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    nel modo pi familiare possibile, assicu-rare la sicurezza di dati e dispositivi, per-mettere di interagire in voce, video o dati a seconda dell'interlocutore e dell'esigenza del momento, accedere ai dati aziendali in modo sicuro e, non ultimo, poter fruire di volta in volta e in modo automatico dell'in-frastruttura di comunicazione che rappre-senti il connubio ottimale tra esigenze di rapidit e di costi.Con il workplace che si virtualizza e lo smart working che si diffonde come nuo-vo paradigma serve in sostanza non solo

    una nuova organizzazione aziendale, ma anche una soluzione di comunicazione quanto pi possibile unificata che ren-da un dipendente sempre raggiungibile, in modo da non perdere occasioni di bu-siness o rallentare il workflow e che gli permetta allo stesso tempo di interagire, condividere, elaborare e accedere in voce e dati a tutte le informazioni necessarie.

    MiCollab: la vision per comunicare ovunque e con qualsiasi dispositivoMitel da tempo ha identificato in nuove e flessibili soluzioni di comunicazione e col-laborazione unificata (UCC) lo strumento indispensabile per garantire risultati di business migliori e pi rapidi. Assieme al cloud, un altro dei settori in cui si posiziona tra i leader di mercato, Mitel ha identificato nella mobility una delle sue primarie direttrici di sviluppo nell'ambito di una strategia volta ad eliminare le bar-riere tecniche esistenti tra i silos enterpri-se e mobile.Ma per Mitel non si tratta solo di pro-porre soluzioni tecnologicamente evolu-te come quelle del suo ampio portfolio. Il suo obiettivo primario di rispondere alle esigenze degli utilizzatori anche per quan-to concerne il modo di lavorare a loro pi

    MiCollab: la soluzione di UCC di Mitel per comunicare ovunque

    MiCollab Client installabile su qualsiasi dispositivo mobile e i pi diffusi sistemi operativi

    Cosa comprende MiCollabMiCollab una soluzione software molto amp

    ia

    adatta per realizzare un'infrastruttura di UCC ed

    erogarne in modo trasparente ed immediato i

    relativi servizi. Comprende i quattro elementi che

    compongono un sistema evoluto di UCC:

    I Client per i dispositivi mobili o desktop che

    forniscono una esperienza di comunicazione

    uniforme indipendentemente dal dispositivo.

    Un portale Web per accedere da remoto e da

    qualunque dispositivo alle funzioni 'core'.

    Un servizio di Unified Messaging per realizzare

    in modo semplice lo storage e il recupero dei

    messaggi. Servizi di conferenza audio, video e Web che

    indirizzano un'ampia variet di esigenze di

    videoconferenza sia a livello di ufficio che in

    mobilit.

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    congeniale e alle esigenze "social".In questo, la vision di Mitel per la "mobi-le enterprise", un approccio "mobile-first" alle comunicazioni aziendali, il tutto even-tualmente fruibile in un contesto cloud volto ad abbattere le barriere di spazio, si coniuga con soluzioni che devono rispon-dere al modo di lavorare della generazio-ne dei "millennial", per la quale l'accesso alle comunicazioni, agli strumenti e alle informazioni storicamente legate a un luogo fisico divengono un tutt'uno, e dove i passaggi dall'azienda alle reti mobile de-vono essere istantanei e impercettibili.La strategia di Mitel, ha evidenziato Fabio Pettinari, direttore marketing della socie-t, si cala in uno scenario che vede l'azien-da ai primissimi posti a livello mondiale e posizionata da Gartner nel principale quadrante dei Leader assieme a pochis-simi altri operatori di mercato. E di certo i dati sostanziano il posizionamento.Mitel una societ che supporta pi di 2 miliardi di connessioni aziendali e pi di 2 miliardi di connessioni mobile ogni gior-no, e quotidianamente pi di 60 milioni di utenti enterprise si affidano ai suoi servizi. Supportata dalla grande esperienza della base installata stata appena presen-tata la nuova vision strategica orientata ad un approccio mobile-first, focalizzata sulleliminazione delle barriere di comuni-cazione e collaborazione tra il mondo en-terprise e mobile, ha osservato Pettinari. nello scenario strategico sopra descritto che si cala la soluzione MiCollab per una comunicazione unificata sempre pi mo-bile, e che rende "seamless" la fruizione di servizi di comunicazione indipendente-mente da dove ci si trova e dalla rete uti-lizzata, e di farlo anche attraverso il cloud con lofferta MiCloud.

    MiCollab: la risposta alle richieste degli utentiI pareri espressi da aziende di numerosi settori industriali e dei servizi, dalla PMI alla grande impresa, confermano la vision di Mitel. Oltre il 70% delle aziende che hanno implementato soluzioni evolute di UCC hanno ottenuto migliori risultati di business e poco meno del 90% eviden-zia come strumenti di comunicazione di nuova concezione come quelli sviluppati da Mitel abbiano contribuito ad innovare l'organizzazione. in questo scenario e per migliorare ulte-riormente i benefici della UCC che Mitel ha sviluppato MiCollab, una suite applicativa che integra e mette a disposizione funzio-ni di unified messaging e di audio, video e web conference che sono state ideate per rispondere in modo specifico alle esigenze della forza lavoro mobile.In essenza, MiCollab una soluzione di co-municazione flessibile ed economicamen-te conveniente che pu essere implemen-tata su qualsiasi tipo di rete trasmissiva o dispositivo mobile per rendere pi effi-ciente e produttiva la comunicazione. il risultato della vision e dell'esperienza maturata da Mitel nello sviluppo pluri-

    MiCollab soddisfa le esigenze per una comunicazione seamless ed efficace

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    decennale di soluzioni di comunicazione e nella virtualizzazione dell'ambiente di lavoro e che integra in un'unica soluzio-ne collaborazione, mobility, strumenti di messaggistica e di interazione. Ma, cosa pi saliente, si tratta di una solu-zione al cui centro e come fattore primario ha posto la semplicit e la immediatezza d'uso. Ovunque sia, e qualsiasi il disposi-tivo mobile abbia disponibile, l'utilizzatore tramite MiCollab sempre raggiungibile con il suo indirizzo unico e virtuale, e rima-ne in costante contatto con collaboratori, clienti e l'IT aziendale.In sintesi, con MiCollab, Mitel ha voluto re-

    alizzare un ambiente virtuale e trasparen-te tramite il quale possibile cooperare, scambiarsi informazioni, realizzare video-conferenze senza incorrere nei vincoli e nei limiti delle usuali soluzioni di UCC, ma altres potendo fruire di benefici perfettamente definibili controllandone i costi.Indipendentemente dalla durata o dal nu-mero di partecipanti, con MiCollab non ci sono costi nascosti, e le sessioni audio, vi-deo o web possono avere luogo ovunque ci si trovi.

    MiCollab Client: il trait-de-union alla comunicazione "seamless" e universale MiCollab Client l'applicazione software dell

    a

    soluzione MiCollab che una volta installata sul

    dispositivo dell'utente permette di soddisfare le

    pi svariate esigenze e forme di comunicazione

    e di rimanere in contatto con clienti e colleghi

    nonch di accedere ai servizi di comunicazione

    in real time indipendentemente dal luogo in cui

    ci si trova o dal dispositivo utilizzato. Numerosi i

    servizi che mette a diposizione: Presence: il servizio evidenzia se la persona

    con

    cui si desidera entrare in contatto al telefono,

    alla propria scrivania, all'esterno dell'azienda

    o disponibile per una chiamata in voce o video,

    una instant chat o una sessione di lavoro

    collaborativo. Instant Messaging: offre la possibilit di avv

    iare

    sessioni di chat con file sharing, anche da

    mobile. Unified Messaging: fornisce un immediato

    accesso alla voice mail e alla sua gestione

    visuale, nonch ad informazioni sullo stato

    di presenza della persona che ha lasciato il

    messaggio vocale. Softphone: fornisce le medesime esperienze

    e

    modalit intuitive d'uso tipiche di un IP Phone,

    sia che si utilizzi un Pc remoto, un laptop, uno

    smartphone o un tablet.

    Mobility: quando installato come client su dispositivi mobili con sistema operativo iOS, Android, BlackBerry e Windows Phone, rende disponibili sul dispositivo mobile le este

    se

    funzioni di comunicazione e collaborazione

    disponibili agli utenti su rete fissa ed aziendale.

    Web Portal: permette di accedere alle funzioni

    chiave di Unified Communication a partire da

    una locazione remota e tramite qualsiasi tipi di

    computer o dispositivo mobile Web-enabled.

    Point-to-Point Video Collaboration: permette

    con un unico click di attivare una sessione

    di video comunicazione istantanea e ad alta

    definizione con un proprio collaboratore.

    Collaboration estesa: MiCollab offre a tutti gli

    utenti unarea di condivisione e collaborazione

    aperta che permette di creare conferenze

    audio fino a 300 partecipanti utilizzando

    il proprio numero di interno come bridge

    telefonico integrato. Le conferenze, istantanee

    o programmate, sono scalabili a vere e

    proprie sessioni multimediali e collaborative,

    con funzioni che consentono la condivisione

    avanzata o il controllo remoto del desktop

    e video conferenza, fruibili anche da web e

    smartphone.

    MiCollab Client permette di comunicare ovunque, su qualunque

    rete e tramite cloud

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    MiCollab: ampie modalit di integrazione con le applicazioni e il cloudSe ampie sono le funzionalit disponibili in MiCollab, altrettanto lo sono le moda-lit con cui pu essere installato e fruito in base alle specifiche esigenze aziendali.Come tutte le soluzioni di comunicazione sviluppate da Mitel nel settore delle co-municazioni, o del Cloud, MiCollab prevede una gamma molto ampia di modalit di implementazione del servizio di UCC.Sia che il software che lo costituisce ven-ga installato su un server a standard in-dustriale o in un ambiente virtuale basato su tecnologia VMware o Hyper-V, MiCol-lab pu essere inserito nelle infrastruttu-re IT esistenti e con queste integrarsi ed interagire.Le capacit intrinseche di virtualizzazione che lo caratterizzano lo rendono anche

    nativamente predisposto per erogare il servizio di UCC in ambiente Cloud fornito tramite un data center privato o hosted all'interno di una soluzione pi ampia di Infrastructure-as-a-Service (IaaS).Come evidenziato, MiCollab si integra in modo trasparente con altre diffuse solu-zioni Office e i pi qualificati framework e servizi cloud. Tra questi: Microsoft Outlo-ok, IBM Lotus Notes e Google, nonch al-tri strumenti di comunicazione come Mi-crosoft Lync, lasciando cos ampia libert all'utilizzatore di utilizzare l'applicazione di UCC che gli pi familiare e adatta alla propria esigenza di business.Ad esempio, se viene di preferenza usa-to Microsoft Lync, MiCollab ne integra ed espande le funzionalit con servizi ad alto valore aggiunto e professionali di comu-nicazione unificata in voce e video sia su reti fisse che mobili. f

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    I dati e le informazioni sono un asset sempre pi centrale nella dinamica di business aziendale. Una violazione alla loro sicurezza, in termini di riservatezza, integrit e disponibilit, provoca danni economici potenzialmente devastanti. Proteggere i dati e, al contempo, mitigare il rischio dimpresa sono obiettivi basilari per un imprenditore o un consiglio damministrazione. Conseguire tali obiettivi implica valutare quanto investire in sicurezza, confrontando linvestimento con il risparmio atteso dallimpedire un incidente di sicurezza.Levoluzione delle minacce, la disposizione di tecnologie innovative, lofferta di servizi ad hoc, nonch la trasformazione dellIT aziendale verso un concetto pi allargato di digital technology, sono tutti elementi da considerare per definire una strategia aziendale per la protezione dei dati e dellimpresa stessaSe, del resto, implementare misure per la protezione del dato previsto dalle normative italiane e internazionali, risulta altres un elemento imprescindibile in uno scenario globale dove la rincorsa di una maggiore competitivit, include la capacit di sfruttare le opportunit di Internet e delle nuove tecnologie, dalla mobility al cloud, dai big data al machine to machine. Ancor di pi oggi, nel nuovo mondo digital dove non si vendono pi prodotti ma esperienze.

    Con la collaborazione di: BT, CBT, DataCore, Fujitsu, HP Security Products, IBM Security, Kaspersky, NetApp, Tandberg Data, Trend Micro, VeeamGiuseppe Saccardi autore e coautore di numerosi libri, rapporti, studi e survey nel settore dellICT. Ha lavorato in societ di primo piano nel campo dellinformatica e delle telecomunicazioni nazionali e internazionali, maturando una trentennale esperienza nel settore. laureato in Fisica ed iscritto allordine dei giornalisti della Lombardia. cofondatore e President di Reportec.Gaetano Di Blasio ha lavorato presso alcune delle principali riviste specializzate nellICT. Giornalista professionista, iscritto allordine dei giornalisti della Lombardia ed coautore di rapporti, studi e survey nel settore dellICT. Laureato in Ingegneria, cofondatore e Vice President di Reportec.Riccardo Florio ha collaborato con le principali case editrici specializzate nellICT. coautore di rapporti, studi e Survey nel settore dellICT. laureato in Fisica ed iscritto allordine dei giornalisti della Lombardia. cofondatore e Vice President di Reportec

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    Con l'annuncio di Spark, Cisco porta sul cloud i tre strumenti di comu-nicazione che le persone usano per lavorare riunioni, messaggistica e chiamate tradizionali. Anche i telefo-ni e i sistemi di videoconferenza della societ potranno inoltre andare nel cloud e accedere a questi nuovi ser-vizi. Lo scopo quello di rendere que-sti strumenti di lavoro pi semplici e piacevoli da usare.In altri termini - sottolinea Miche-le Dalmazzoni, collaboration archi-tecture leader di Cisco Italia - con Spark rivoluzioniamo lesperienza di collaborazione, reinventandola. Per esempio, con un semplice clic pos-sibile trasformare una telefonata in una videoconferenza. Con un tocco sul touchscreen possibile spostare una videochiamata da un sistema

    Il vendor porta sul cloud gli strumenti di riunioni, messaggistica e chiamate tradizionali rendendoli accessibili anche in mobilit

    Cisco Spark per collaborare anche in mobilit

    fisso al proprio cellulare e ancora a un altro sistema fisso collocato in un'altra stanza, in modo da non per-dere nulla quando indispensabile spostarsi. E non tutto. Anzi forse uno degli aspetti pi interessanti della nuo-va proposition il coinvolgimento di sviluppatori, dai quali Cisco si aspet-ta un contributo significativo per la diffusione della collaboration. Infatti Cisco Spark for Developers, questo il nome del programma, fornisce API aperte affinch gli sviluppatori pos-sano creare delle app innovative e coinvolgenti che diano ulteriore va-lore allo sforzo ideativo della societ.Il maggiore impegno di Cisco sul fronte della collaboration implica anche un rinnovato impegno verso i partner, in termini sia di riqualifica-zione sia quasi certamente di raffor-zamento del loro numero.

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    Da anni ha continuato Dalmazzo-ni - stiamo procedendo su di un percor-so che consente unesperienza integrata allutente finale, attraverso tutti i canali di comunicazione. Il servizio Spark una pietra miliare in questo percorso che per-mette la scelta di un modello di consumo tradizionale, cloud o ibrido. Il servizio Cisco Spark hosted e operated by Cisco e ven-duto tramite il canale tradizionale in con-tinuit con lapproccio di Cisco che ricono-sce ai partner un ruolo centrale. Inoltre, grazie al servizio Cisco Spark Hybrid, i no-stri partner che hanno gi investito in so-luzioni di Collaboration powered by Cisco, quali HCS UC e TPaaS, possono integrare i servizi Spark di Messaging, Meeting a Call (Voce e Video), con i propri servizi, con-sentendo ai propri clienti unesperienza trasparente che offre il meglio delle due piattaforme. Lo stesso scenario si presenta per quei partner che hanno in gestione realizza-

    zioni on premises presso i propri clienti: anche in questo caso i servizi gi presenti potranno essere integrati con quelli di Ci-sco Spark.

    Tutte i soggetti con capacit di svilup-po software sono candidati ad avere un ruolo nellintegrazione dei servizi di Colla-boration Cisco, in generale e Spark in par-ticolare ha concluso Dalmazzoni - nelle applicazioni proprie o di terze parti. Esisto-no 3 livelli di integrazione: utilizzando inte-grazioni native gi presenti in Cisco Spark e direttamente da Spark; attraverso piat-taforme di APP Integration Services quali Built.IO, IFTTT e Zapier; utilizzando le no-stre open API, disponibili sul nostro porta-le in forma di JavaScript SDK. f

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    ebra, societ attiva a li-vello mondiale in settori

    che spaziano dalla termina-listica specializzata per la logistica ad ambienti industry, al printing e alla mobility, ha annunciato il rilascio di una nuova soluzione destinata, se-condo il country manager italiano Daniele Schinelli, a rivoluzionare il settore della logistica e ad apportare consistenti ottimizzazioni della pro-duttivit.Peraltro, i punti su cui Zebra attual-mente impegnata, ha spiegato il ma-nager, sono in particolare quelli rela-tivi al Cloud, alla Mobility e all'IoT, che coincidono con i nuovi paradigmi del mercato volti ad aumentare efficien-za, efficacia e produttivit della forza lavoro nelle sue diverse componenti.L'innovazione una caratteristica di tutte le nostre soluzioni, si tratti

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    Un nuovo terminale per ottimizzare i tempi e aprire la strada a una logistica sempre pi integrata con le applicazioni gestionali, il cloud e l'IoT

    Logistica in mobilit con Zebra

    di stampanti, di soluzioni di mobility oppure, come in questo caso , di un dispo-sitivo volto a rendere pi efficace la logistica, ha

    evidenziato Schinelli.La soluzione annunciata, il TC8000, un touch computer industriale rugged, si cala nella strategia di prodotti di Zebra, che appare fortemente impe-gnata nella realizzazione di solu-zioni di efficientamento per set-tori che spaziano dal trasporto,

    alla customer experience, all'heal-thcare e al controllo del workflow.L'approccio tecnologico adottato nello sviluppo del nostro nuovo ter-minale permette di ottimizzare del 14% i tempi degli operatori nella logi-stica, il che si traduce in un'ora in pi di produttivit effettiva nell'arco di un solo turno di lavoro, ha spiegato Schinelli.

    Un terminale a prova d'ambiente integrato con le applicazioni Indubbiamente il nuovo terminale portatile sposta verso l'alto l'asticella per quanto concerne, ergonomicit, facilit d'uso, flessibilit, mobilit e possibilit di integrazione di nuove applicazioni con quelle consolidate

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    come quelle basate su AS 400.Mi aspetto che nel giro di qualche mese molti dei nostri competitor cercheranno di intraprendere la nostra stessa strada e di sviluppare prodotti basati su concetti si-mili per far fronte alle richieste dei clienti, non ha nascosto Schinelli.Come accennato, il TC8000 si inserisce in una vision sviluppata da Zebra per au-mentare la produttivit, facendo leva an-che sugli sviluppi nel campo della mobility, del cloud e delle applicazioni gestionali.In primis va osservato che chi ha ancora sistemi di gestione pur datati, ma ancora efficienti come quelli basati su green scre-en e AS400, non deve cambiare tutto. Il nuovo terminale di Zebra infatti opera una emulazione intelligente che permette di mantenere in essere le applica-zioni consolidate ma con la pos-sibilit di presentare a display le informazioni in modo pi intu-itivo e di sostituire l'interazione operatore-terminale basata su tasti fisici con funzioni realizzate in modalit touch screen.Numerose poi le caratteristiche che motivano i risultati ottenuti in campo che hanno permesso di valutare nel 14% il livello di ottimizzazione delle prestazio-ni dell'operatore.Tra queste una struttura fisica ergonomica che mette il video nel corretto asse con il polso e il palmo della mano, un lettore di codice a barre posteriore, il bilanciamento dei pesi che ne rendono agevole il tenerlo in mano per lunghi periodi e la possibilit di cambiare rapida-mente la batteria, che peraltro

    ha una durata che spazia su tre turni di lavoro e che quando viene cambiata non influisce sulla sessione di lavoro in corso.L'apparato stato anche sottoposto a severi test fisici ed ha retto, ha spiegato Zebra, a 2000 cadute da un metro e venti di altezza, e pu essere usato in ambienti molto severi con temperature che spazia-no da meno venti a pi cinquanta gradi centigradi.Dispone anche di una fotocamera da 8 Mega pixel che permette di riprendere l'oggetto che viene trattato, e che pu es-sere utile per avere conferma da remoto del prodotto da prelevare dagli scaffali.L'interazione operatoredispositivo-appli-cazioni facilitata anche da un altoparlan-te molto potente che stato progettato

    per ambienti rumo-rosi e da un microfo-no.Chiara la strategia di prodotto e di com-mercializzazione del nuovo TC8000.Il TC8000 a di-sposizione dei nostri partner di canale, che hanno la possibilit di costruirvi sopra delle applicazioni e fornirlo nell'ambito di proget-ti anche complessi. Il fatto che sia basato su sistema operativo Android facilita ulte-riormente lo sviluppo di applicazioni e la sua integrazione con altre applicazioni mobili o di IoT, ha commentato Schinelli. f

    Spazio al Cloud Il Cloud non poteva mancare e Zebra ha pensato anche a quello. A disposizione delle aziende che lo adottano vi anche un apposito spazio cloud in cui possibile far risiedere le applicazioni di logistica, che poi possono essere scaricate dall'operatore sotto stretto controllo, con il tracciamento automatico delle operazioni fatte. Si tratta di un ambiente chiuso ad elevata sicurezza che garantisce la fruizione esclusivamente delle applicazioni autorizzate.

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    ituato a 20 minuti dallaero-porto di Fiumicino, A.Roma

    Lifestyle Hotel e Centro Con-gressi una nuova realt nel mondo dellhospitality di lusso dellarea romana. La struttu-ra, organizzata su tre edifici, circondata da un parco priva-to di 9mila metri quadrati con una vista spettacolare sulla cu-

    pola di San Pietro e mette a disposizione dei suoi ospiti 276 camere, SPA, biopisci-na, un ristorante contempo-raneo con postazioni show cooking e un moderno Cen-tro Congressi. Per le stanze degli ospiti e le sale meeting lhotel A.Roma ha scelto i di-splay Samsung.

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    a cura della redazione

    Design e tecnologia per unesperienza unicaLe stanze degli ospiti sono dota-te di Hospitality TV Samsung di grande formato basati su tec-nologia a led. Le linee morbide impreziosite dalla finitura nero lucido, che da sempre contrad-distinguono il design Samsung, si integrano perfettamente nellambientazione di un hotel sospeso tra oriente e occidente,

    Leleganza visionaria dellhotel A.Roma sceglie i display Samsung

    Leleganza visionaria dellhotel A.Roma sceglie i display Samsung

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    Il valore di un partner affidabile per una soluzione ai massimi livelli La soddisfazione della scelta di Techbau si leg-ge anche tra le parole di Matteo Mancini, Gene-ral Manager dellhotel A.Roma, che interroga-to sullargomento precisa: Il nostro requisito nella scelta del partner tecnologico era legato alla volont di fornire un prodotto di eccellenza su tutti i fronti e Samsung un partner tecno-logico di eccellenza. Oltre al valore qualitativo delle sue soluzioni, pone molta attenzione al tema del design e questo importante per una realt come la nostra caratterizzata da uneste-tica molto curata, che punta allunione tra uno stile architetturale occidentale e unimpronta artistica orientale che lo rendono un albergo totalmente unico. Linstallazione stata curata da Emmegi, azien-de milanese che dal 1998 propone sistemi di

    A.Roma Lifestyle un nuovo gioiello dellhospitality romana. A impreziosire ulteriormente le stanze e linnovativo Centro Congressi dellhotel vi sono le soluzioni Hospitality TV e Smart Signage di Samsung.

    che coniuga efficacemente tradi-zione e innovazione.La realizzazione di questo nuo-vissimo albergo di lusso stata effettuata da Techbau, azienda partner di Samsung che sviluppa in Italia e nel mondo progetti nei diversi ambiti dellingegneria civile e delle infrastrutture, che oltre alla costruzione ha affian-cato la propriet nella fase di de-

    finizione della tecnologia, delle soluzioni degli ambienti interni, nella scelta dei materiali e delle infrastrutture.La scelta di Samsung legata alla volont di Techbau di fornire ai propri Clienti soluzioni IT che si caratterizzano per una tec-nologia non fine a s stessa ma usufruibile da tutti commenta Andrea Marchiori, CEO di Tech-

    bau - ; tecnologia che si unisce alleccellenza, al gusto e alla raffinatezza che le realizzazioni Techbau sanno proporre, unof-ferta di tecnologie che coniuga qualit e prestazioni uniche in grado di innovare il modo di co-municare, informare e intratte-nere, grazie al nostro partner di tecnologie IT quale Samsung Electronics.

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    Un Centro Congressi innovativoIl Centro Congressi integrato allinterno della struttura alberghiera compren-de 19 sale riunioni modulabili per organizzare al meglio gli spazi in base alle esigenze della clientela, ognuna delle quali dotata di un display Samsung da 65 oppure 82 pollici di diagonale. Allinterno della sala congressi principale presente un videowall composto da nove display da 55 pollici che compongono uno schermo da 3,7x2,2 metri, affiancati da quattro display di rimando laterali da 82 pollici. La scelta di dota-re le sale riunioni di un sistema di visualizzazione basato su display di grande formato (Soluzioni Smart Signage) anzich sui tradizionali sistemi di proiezio-ne colloca lhotel A.Roma allavanguardia rispetto ad altre strutture congressuali capitoline. Lutilizzo di questo tipo di soluzioni nellarea congressuale enor-memente apprezzato dalla nostra clientela

    - precisa Mancini . In

    tutti i congressi ed eventi realizzati finora i nostri clienti hanno sot-

    tolineato positivamente le caratteristiche tecnologiche delle sale e

    quanto siano rimasti soddisfatti dal loro funzionamento.

    I display Smart Signage di Samsung garantiscono una qualit di vi-

    sualizzazione superiore rispetto ad altre tecnologie e sono dotati di

    connettivit Wi-Fi integrata per un accesso immediato a Internet e la

    possibilit di effettuare collegamenti in videoconferenza. Un ulte-

    riore elemento distintivo la semplicit di gestione che caratterizza

    queste soluzioni e la possibilit di collegamento immediato con

    qualsiasi dispositivo elettronico, per la visualizzazione di contenuti

    presenti su pc, tablet o smartphone.

    Oggi fondamentale fare la differenza per es-

    sere scelti - spiega Mancini -. Nel predisporre il

    nostro Centro Congressi volevamo posizionarci

    su un livello superiore rispetto ai nostri competi-

    tor e, per questo motivo, abbiamo scelto di uti-

    lizzare la tecnologia Smart Signage di Samsung,

    convinti che questo investimento ci offrir un

    ritorno importante e rapido. Riteniamo che, a

    livello di tecnologico, il nostro Centro Congressi

    sia attualmente il migliore nellarea romana e

    tra i migliori in Italia, in termini di risoluzione

    grafica, interfaccia cliente, semplicit e flessibi-

    lit di utilizzo. Siamo molto soddisfatti perch

    Samsung ci ha fornito soluzioni eccellenti, tec-

    nologicamente avanzate, orientate allutente e

    molto attente allestetica .

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    Le soluzioni Hospitality TV di Samsung mettono a di-

    sposizione delle realt al-berghiere un elevato livello di efficienza e versatilit poi-ch consentono di sfruttare ununica infrastruttura gestibi-le centralmente per veicolare contenuti televisivi, visualizza-re informazioni e fornire ser-vizi agli ospiti (comunicazione, svago, sveglia, checkout e cos via): il tutto in modo semplice e attraverso uninterfaccia uten-te intuitiva ed efficace.I viaggiatori di oggi richie-dono, nei loro spostamenti, di essere in costante contatto con il mondo - spiega Emilia-na Parlini, Director of Sales & Marketing dellhotel A.Roma - e il fatto di poter utilizzare anche il televisore come mo-nitor esterno per il proprio notebook o come strumento di comunicazione rappresen-ta un valore aggiunto che fa la differenza. f

    Oggi fondamentale fare la differenza per essere scelti. Per posizionare il nostro Centro Congressi su un livello tecnologico superiore in termini di risoluzione grafica, interfaccia cliente, semplicit e flessibilit di utilizzo abbiamo scelto di utilizzare la tecnologia di SamsungMatteo Mancini, General Manager dellhotel A.Roma

    abilitare processi di trasfor-mazione degli ambienti espo-sitivi e dincontro in spazi in-terattivi.Diverse sono le ragioni che sono state determinanti per la scelta degli Hospitality TV Samsung: dalla qualit di vi-sualizzazione caratterizzata da colori nitidi e brillanti e dal maggiore livello di luminosit disponibile sul mercato, a un design capace di coniugare eleganza e innovazione, al blasone di un brand globa-le ben riconoscibile da una clientela internazionale. Non da ultime laffidabilit e la ro-bustezza degli Hospitality TV Samsung, che garantiscono il valore dellinvestimento nel tempo mettendo al riparo da possibili disservizi.

    comunicazione multimediale avvalendosi di personale tec-nico altamente qualificato, per

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    di giuseppe saccardi

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    ultura e tecnologia co-stituiscono un connubio

    sempre pi forte. Una nuova dimostrazione viene dal Mu-dec, il museo situato negli spa-zi prima occupati dalla fab-brica dellAnsaldo. Il museo si propone come un polo espo-sitivo e di ricerca destinato ad ospitare, oltre alle collezioni permanenti del Museo, tut-te le culture contemporanee. Responsabile della gestione del museo oltre che della pro-

    Le soluzioni Ricoh installate presso il museo migliorano lesperienza dei visitatori e rendono pi interattive le attivit di comunicazione

    Visual communication per il Museo delle Culture

    grammazione e realizzazione delle mostre 24 ORE Cultura, del Gruppo 24 Ore. Partner tecnologico del nuovo museo, a cui fornisce soluzio-ni per la comunicazione visiva invece Ricoh Italia, azienda che sviluppa e commercializza soluzioni per la stampa office e per il production printing, ser-vizi documentali e servizi IT.Nellare museale Ricoh ha in-stallato lavagne interattive, videoproiettori e sistemi di vi-deoconferenza a supporto del-le attivit di formazione che si

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    tengono nelle aule didattiche, tecnologie che, ha osservato la societ, forniscono un rilevante apporto al progetto didattico sviluppato dal museo perch contribuiscono a fare vivere ai visitatori unesperienza coin-volgente nella cultura e nel co-stume dei Paesi in mostra.Le soluzioni installate pres-so il MUDEC fanno parte del portfolio di soluzioni Connect & Collaborate di Ricoh, con le quali la societ si proposta di fornire alle aziende un unico punto di contatto per la forni-tura e la gestione di una vasta gamma di strumenti per la vi-sual communication. Con questa sponsorizzazio-ne Ricoh vuole promuovere la cultura come valore es-senziale anche per il mondo dellimpresa. Arte, tecnologia e comunicazione sono aspetti

    inscindibili che Ricoh persegue mediante la costante ricer-ca di innovazione e creativit nel design. Lobiettivo rea-lizzare soluzioni tecnologiche allavanguardia che migliorino le attivit delle aziende e allo

    stesso tempo offrano alle per-sone semplicit nella comuni-cazione e nelle interazioni, ha dichiarato Luca Tomelleri, Communication Manager di Ricoh Italia. f

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    di giuseppe saccardi

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    on lincremento continuo dei dati da gestire ed archiviare il problema che

    si pone sempre pi di frequente come salvaguardare gli investimenti in tecnolo-gie e negli apparati per lo storage. un problema particolarmente sentito nelle

    PMI dove pi forte la competizione e la necessit di concentrare gli

    investimenti nel core business.

    Fujitsu raddoppia lo storage per le PMI

    CCapacit di 288 TB e fino a 8 dischi SSD collegabili, sono le caratteristiche della nuova versione di Eternus DX60 S3. Gratuita la nuova release del firmware

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    posta attraverso la rete di partner, vi una connettivit host iSCSI 10G BaseT ad alte prestazioni.Si ha poi la possibilit di collegare fino a 8 dischi SSD (Solid State Disk) e migliora-te, nota Fujitsu, sono anche le performan-ce storage. I clienti che gi possiedono il sistema ETERNUS DX60 S3 possono di-sporre dei nuovi miglioramenti scarican-do gratuitamente la nuova versione del firmware dal portale di assistenza Fujitsu.Compresa nel prezzo di acquisto viene fornita anche ETERNUS SF Express, una suite di applicazioni dedicata alla gestione dello storage che pu essere successiva-mente aggiornata alla versione completa ETERNUS SF, che si avvale di un modello di licenza prevedibile basato sui control-ler anzich sulla capacit. f

    Una risposta alle esigenze di storage lha data Fujitsu potenziando il suo dispositivo ETERNUS DX60 S3, il modello pi piccolo della famiglia ETERNUS DX, di cui lazien-da ha raddoppiato la capacit storage a disposizione (ora di 288 TB), evitando di conseguenza la necessit di migrare a si-stemi di maggiori dimensioni.Il prodotto commercializzato principal-mente attraverso i partner Fujitsu SELECT che oltre al dispositivo hardware fornisco-no anche assistenza dedicata. Lapparato, evidenzia peraltro Fujitsu, facile da in-stallare, configurare, gestire e manutene-re, ed una soluzione ideata per chi deve conciliare la gestione e la conservazione di crescenti volumi di dati con budget di-sponibili che sono invece decrescenti.Tra le principali caratteristiche della versione potenziata dellunit ETERNUS DX60 S3, che come accennato viene pro-

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    di gian carlo lanzetti

    el seguito ospitiamo una serie di previsioni formu-

    late da Gartner sulla evoluzio-ne del mercato dei device nei prossimi anni a livello mondia-le. Per device si intende la som-matoria di tablet, smartphone, pc e ultramobile, questi ultimi nella loro diversa declinazio-ne di apparecchi Premium (comprende device come il Windows 8 di Microsoft Intel x86-based e il MacBook Air di Apple) e Basic (iPad, iPad mini, Samsung Galaxy Tab, etc). Inoltre ospitiamo anche previsioni relative al mercato dei wearables e di Internet of Things, ovvero dei device mo-derni, oltre che qualche dato sulle potenzialit delle auto connesse o che si guidano da sole.

    Crescita moderata per i device tradizionaliIl primo dato riguarda i device tradizionali per i quali la societ di ricerche ipotizza per il 2016 un mercato com-plessivo di 2441 milioni di pezzi, con un tasso di crescita di appena l1,9% sullo scorso anno. Ma forse il dato pi sorprendente riguarda il valore: previsto un calo, per la prima volta nella storia di questi prodotti, seppure con-tenuto allo 0,5%, per effetto dellandamento riflessivo di

    Worldwide Devices Shipments by Device Type, 2015-2018 (Millions of Units)Device Type 2015 2016 2017 2018Traditional PCs (Desk-Based and Notebook) 246 232 226 219Ultramobiles (Premium) 45 55 74 92PC Market 290 287 299 312Ultramobiles (Basic and Utility) 196 195 196 198Computing Devices Market 486 482 495 510Mobile Phones 1,910 1,959 1,983 2,034Total Devices Market 2,396 2,441 2,478 2,545

    Note: The Ultramobile (Premium) category includes devices such as Microsofts Windows 8 Intel x86 products and Apples MacBook Air.The Ultramobile (Basic and Utility Tablets) category includes devices such as, iPad, iPad mini, Samsung Galaxy Tab S 10.5, Nexus 7 and Acer Iconia Tab 8.Source: Gartner (January 2016)

    Device: un ricco e promettente ginepraio

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    Una serie di previsioni formulate da Gartner sulla evoluzione del mercato dei device nei prossimi anni a livello mondo. Per device si intende la sommatoria di tablet, smartphone, pc e ultramobile.

    Una serie di previsioni formulate da Gartner sulla evoluzione del mercato dei device nei prossimi anni a livello mondo. Per device si intende la sommatoria di tablet, smartphone, pc e ultramobile.

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    PC: Lenovo guida con quasi il 20%Le prime stime a consuntivo 2015 per i PC elaborate da Gartner quantificano il mercato mondiale in quasi 289 milioni di pezzi, con una decrescita dell8,3% anno su anno. Una conferma di quanto si diceva da mesi e che trova conferma anche nellultimo trimestre dellanno nonostante il Natale. Una flessione che stata ancora pi marcata in ambito Emea, soprattutto nellulti-mo quarter 2015 durante il quale la domanda scesa di ben il 16% sullanalogo periodo 2014. Se si va a vedere i risultati comples-sivi per i principali vendor si osserva che hanno perso tutti i big, in particolare Acer, con la sola eccezione di Apple. Lenovo il numero uno mondiale in questo settore con una quota di quasi il 20%, in rafforzamento di un punto percentuale anno su anno. Hanno contenuto le perdite e di conseguenza migliorato le loro share anche HP e Dell mentre il risultato pi eclatante di Apple (vedere tabella), lunico tra i grandi ad avere venduto pi Pc nel 2015 sullanno precedente. La tabella che segue riassume que-sta situazione ma contiene anche una imprecisione relativa alla quota degli altri vendor di Pc: probabilmente la share 2015 da invertire con quella del 2014 (non altrimenti si spiega la forte crescita nelle vendite registrata dai vendor cosiddetti minori)

    Preliminary Worldwide PC Vendor Unit Shipment Estimates for 2015 (Thousands of Units)Company 2015 2015 2014 2014 2015-2014 Shipments Market Shipments Market Growth Share (%) Share (%) (%)Lenovo 57,123 19.8 58,956 18.8 -3.1HP 52,551 18.2 54,996 17.5 -4.4Dell 39,159 13.6 40,499 12.9 -3.3Asus 21,198 7.3 22,671 7.2 -6.5Apple 20,741 7.2 19,598 6.2 5.8Acer Group 20,340 7.0 24,015 7.7 -15.3Others 77,624 26.9 92,945 29.6 19.7Grand Total 288,735 100.0 313,681 100.0 -8.0

    Notes: Data includes desk-based PCs, notebook PCs, and ultramobile premium. All data is estimated based on a preliminary study. Final estimates will be subject to change. The statistics are based on shipments selling into

    Source: Gartner (November 2015)

    alcuni prezzi e del diverso mix dei prodotti che concorrono alla formazione di questo ag-gregato di business. Diminuisce anche nei volumi la domanda di pc tradizionali (desktop e note-book), esclusi quelli ultramobi-le Premium, salvo poi ripren-dersi leggermente nel biennio 2017-18. Anche per i dispositivi e ultramobile Basic la do-manda vista in calo mentre si manterr moderatamente positiva per gli smartphone.

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    Le potenzialit dei wearable elettronici

    Per i wearable elettronici siamo in presenza di una crescita co-

    stante grazie a una molteplicit di prodotti tra cui spiccano i

    dispositivi Bluetooth. A fronte di una espansione complessiva nel

    periodo 2014-2018 da 184 milioni a 365 milioni di device, la parte

    coperta dai dispostivi Bluetooth aumenter da 108 a 148 milioni

    di unit. Ma il tasso di sviluppo maggiore in rapporto anche alla

    consistenza del business previsto per gli smartwatch: da poco

    pi di 5 milioni a oltre 72 milioni (vedere tabella).

    Nel 2020, prevede Gartner, il mercato dei dispositivi wearable

    elettronici superer in volume i 477 milioni di pezzi, corrispon-

    dente a un business di 61,7 miliardi di dollari, una cifra oltre quella

    degli smartphone nello stesso anno. La quota degli orologi cal-

    colabile intorno al 30% del totale. In questo segmento a guidare

    lo sviluppo sar Apple. Da segnalare anche lallungo crescente dei

    device usati nelle palestre.

    IoT: crescita esponenzialeIncrementi accentuati anche per i prodotti appartenenti alla categoria dellInternet of Things: si parte dei 4,9 miliardi di unit del 2015 per arrivare a quasi 21 miliardi nel 2020, di cui in gran parte rientranti nel settore Consumer. In valo-re i pesi cambiano: lappor-to del segmento Business maggiore ora ma tender ad equiparare quello Consumer nel 2020. Da rilevare che una fetta con-sistente dei dispositivi connes-si trover impiego nelle realiz-zazioni delle Smart City: pi di 1,6miliardi nellanno in corso (su un totale di circa 6,4 miliar-di), di cui la maggioranza per applicazioni di smart home e smart commercial building.

    Il documento di Gartner si sof-ferma poi su altri segmenti di mercato dei device. Rileviamo alcuni dati previsionali relativi al comparto delle auto con-nesse e un dato relativo ai pc

    Internet of Things Endpoint Spending by Category (Billions of Dollars)Category 2014 2015 2016 2020Consumer 257 416 546 1,534Business: Cross-Industry 115 155 201 566Business: Vertical-Specific 567 612 667 911Grand Total 939 1,183 1,414 3,010Source: Gartner (November 2015)

    Forecast for Wearables Electronic Devices, 2014-2018

    2014 2015 2016 2017 2018

    Smartwatch 5.04 30.32 50.40 66.71 72.20

    Head-mounted display 0.08 0.14 1.43 6.31 13.31

    Body-worn camera 0.02 0.05 0.17 1.05 1.59

    Bluetooth headset 108.5 116.32 128.50 139.23 148.31

    Wristband 20 30.15 34.97 44.10 48.84

    Smart garment 0.05 0.06 1.01 5.30 15.20

    Chest strap 12.1 12.88 13.02 7.99 7.11

    Sports watch 18 21.02 23.98 26.92 30.97

    Other fitness monitor 20 21.07 21.11 25.08 27.50

    Grand Total 183.79 232.01 274.59 322.69 365.03

    Units (Millions)

    Source: Gartner (January 2016)

  • 2785

    Nel 2020 un veicolo dotato di capacit di software over-the-air ge-nerer il 20% dei profitti af-tersale.

    In quello stesso anno almeno tre costruttori automobilisti-ci offriranno vetture a guida automatica come soluzione standard.

    Nel 2020 il 10% degli attua-li proprietari di autovetture opter per una forma di pro-priet diversa dallattuale e basata sul concetto dellon-demand.

    Nellultimo anno del decen-nio l80% dei nuovi modelli di auto venduti nei mercati maturi disporr di una con-

    nessione dati.

    Infine Gartner prevede che nel 2019 un terzo degli utenti di pc user la parola o i gesti per impartire comandi e che sempre in quello stesso anno almeno la met degli utenti di computer gestiti da siste-mi Windows 10 (il 60% della base installata), opter per la voce e i gesti per i comandi. Come dire che quasi un ter-zo della base installata di pc funzioner in questo modo. f

    Worldwide Internet of Things Installed Base by Smart City Subcategory (Millions of Units)Category 2014 2015 2016 2020Healthcare 2.3 3.4 5.3 32.5Public Services 57.7 78.6 103.6 260.1Smart Commercial Building 283.4 377.3 518.1 2,282.20Smart Home 86.2 174.3 339.1 2,760.80Transport 215.9 276.9 347.5 723.3Utilities 217.7 260.6 314 686.6Others 5.9 8.6 13.3 71.9Grand Total 869.20 1,179.70 1,641.00 6,817.50Source: Gartner (November 2015)

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    di giuseppe saccardise

    Curi

    ty

    Darktrace, una delle aziende pi im-pegnate al mondo nellambito del-la Cyber Defense, ha fatto il punto sulle motivazioni che inducono ad attuare un cambio di prospettiva per quanto riguar-da la cyber security.Il punto di partenza che ormai accet-tato che le violazioni della sicurezza, soprat-tutto in ambito aziendale, siano da considerare come inevitabili, e che il loro verificarsi sia pi un discorso di quando che di se. Alla luce di questo cambia-mento, lapproccio tradizionale basato su firme e regole che diventano obsolete dal momento che si riferiscono a minacce gi individuate, mostra la sua inadeguatezza.Le aziende devono quindi essere proattive nei riguardi de-gli attacchi informatici, cos come la "Cyber Intelligence" deve guidare nel prendere decisioni quando le infiltrazioni sono nella loro fase iniziale e gestibile, in una finestra temporale che consenta di verificarne l'efficacia ed evitare che la situazione diventi critica.

    Cyber Intelligence: un passo avanti alle

    minacceI suggerimenti di Darkplace per anticipare le minacce e fare dell'Intelligence il punto centrale della propria cyber security

  • 2985

    Una considerazione fatta da Darktrace termi-nologica. Il termine 'Threat Intelligence' viene usato per la raccolta e la condivisione di infor-mazioni su minacce note. In altre parole si fa riferimento ad un database o insieme di dati da confrontare con gli allarmi di sicurezza rileva-ti in un'azienda, i log e altri dati forensi per capire se quanto rilevato una minaccia oppure no. Se quanto rilevato ricon-ducibile alle informazioni contenute nella 'Threat intelligence' ci pu

    Cyber Intelligence contro Threat Intelligenceessere usato per proteggere l'azienda da attacchi simili ancora in circolazione.Il difetto principale nel condividere informazioni riconducibili ad attacchi gi avvenuti che que-sto approccio 'a posteriori' non aiuta le aziende a difendersi dai nuovi attacchi di domani. Affin-ch questo funzioni necessario che almeno un'azienda venga violata da ogni nuovo attacco per poterlo identificare, limitandosi a segnalare gli attacchi gi subiti con la speranza che lo stes-so si possa ripresentare. In sostanza, la 'Threat Intelligence' deve essere adattata ad ogni singola azienda per essere utile e ad un certo punto deve essere vagliata da un essere umano per poter prendere le appropria-te decisioni. L'intelligence migliore quella che aiuta un essere umano nel processo decisiona-le, che gli d la miglior sicurezza nel prendere decisioni corrette, appropriate e soprattutto in tempi sufficientemente brevi da evitare l'intru-sione su vasta scala, un'interruzione dei servizi o un colpo alla reputazione.Quindi la vera 'Cyber Intelligence' non quella che identifica le minacce e i metodi di attacco gi noti, ma si concentra sulla corretta com-prensione di ci che sta avvenendo in azienda con un livello di granularit tale da far emerge-re anche le azioni pi subdole.Per le aziende che vogliono essere proattive nei riguardi degli attacchi informatici queste domande, suggerisce Darktrace, sono critiche e richiedono azioni d'intelligence di elevata qualit e i riscontri di un'analisi avanzata e sen-sibile al contesto di un ampio spettro di fattori che contribuiscono all'eventuale attacco. La 'Cyber Intelligence' deve guidare il processo decisionale nella fase iniziale dell'attacco pri-ma che la situazione diventi critica.

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    L'approccio basato sull'Intel-ligence il cuore della Cyber Defense di nuova generazio-ne; vengono impiegati perso-nale qualificato e tecnologie all'avanguardia di tipo 'sistema immunitario' in un processo costante di apprendimento e comprensione delle problema-tiche in evoluzione per poterle contrastare prima che diventi-no critiche.Una considerazione, evidenzia Darktrace, va fatta sul fattore tempo. Il tempo una risorsa preziosa che manca spesso a chi viene attaccato. Le azien-de lottano costantemente per rilevare le fasi iniziali di una in-filtrazione, prima che vengano fatti danni quali il furto di dati su grande scala o l'interruzio-ne di un servizio essenziale. Invece le aziende si trovano coinvolte in una lotta contro il tempo per rimuovere e ridurre velocemente i danni finanziari e d'immagine, al contrario dei mesi di preparazione e rico-gnizione che l'aggressore ha a

    disposizione prima di sferra-re il suo attacco. Fintanto che il vantaggio rimane in mano all'aggressore le aziende at-taccate saranno sulla difensiva.Ogni attacco inizia con una infiltrazione che a sua volta inizia con un cambiamento im-percettibile nel normale ordi-ne delle cose e s'ingrandisce fino a diventare una catena di eventi che messi insieme pos-sono esercitare il controllo di un sistema remoto e metterne in pericolo i contenuti.Occorre quindi iniziare a consi-derare il tempo in modo diver-so, tentare di cogliere attivit sospette nella finestra tempo-rale compresa fra l'infiltrazione iniziale e i primi segnali di ano-malia. All'interno dell'IT azien-dale ci sono i due seguenti fat-tori da tener presenti.

    Visibilit e comprensioneLa visibilit su tutte le intera-zioni e comunicazioni digi-tal critica perch consente agli addetti della sicurezza di prendere le decisioni miglio-ri basandosi sulla conoscen-za dell'intero sistema. Avendo

    visibilit totale sull'andamen-to e il tipo di traffico gestito giornalmente nell'azienda, gli addetti della sicurezza sono in condizione di configurare al meglio la protezione della rete, identificare le vulnerabilit o i dipendenti infedeli e tenere ef-fettivamente a freno in tempo reale le minacce informatiche.

    Analisi intelligente e rilevamento anomalieAvendo la conoscenza delle at-tivit aziendali possibile usa-re nuove tecnologie per ana-lizzarle ed avere una chiara visione di quale sia la norma-lit. I fondamentali progressi nella matematica probabilisti-ca e nell'ambito del 'machine learning' hanno reso possibile questo approccio, usando una tecnologia che impara su base continua ci che normale e anomalo nell'ambito aziendale ed evidenzia anomalie su base probabilistica in tempo reale.Le anomalie o le deviazioni da ci che stato identificato come normale sui sistemi, le reti e gli utenti devono essere autentiche e basate sulla com-prensione dinamica dell'am-biente circostante. Un com-portamento difforme spesso pu essere affrontato in modo appropriato, ma solo se rileva-to nelle sue fasi iniziali. f

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    Nel mondo altamente digita-lizzato di oggi, la maggior parte delle aziende supportata dalla tecnologia e utiliz-za software, dati e applicazioni, piattaforme e servizi, per potenziare le proprie attivit. Tutta questa tecnologia risiede allinterno dei data centre. In ultima analisi i data centre hanno il compito di mantenere le aziende attive 24/7, e non pi possibile ignorare il fatto che essi siano oggi alla base di ogni business e che deb-bano quindi essere considerati elementi chiave nelle strategie di gestione. Le aziende possono assicurarsi di essere un passo avanti in un mercato competitivo sole se certe che i loro data centre non presentino limi-tazioni alle operazioni mission critical. Le vostre necessit e gli obiettivi di business sono in grado di influenzare i requisiti del vostro data centre,

    oppure devono adat-tarsi ai limiti che il vostro

    provider vi sta offrendo? E quanto facile aumentarne o ridurne la capacit se necessario?Molte aziende richiedono una crescente flessi-bilit e una reazione pi veloce alle richieste di spazio. Levoluzione della tecnologia modulare nellindustria dei data centre stata progetta-ta con questo intento. I data centre modulari permettono ai provider di adattarsi alle futu-re richieste e fornire progettazione e costi di realizzazione prevedibili. In effetti il termine modulare pu facilmente riferirsi anche ai cambiamenti infrastrutturali che avvengono allinterno di un data centre tradizionale. Quin-di cosa dovete tenere in considerazione in me-rito ai data centre modulari? f

    di robin Brown, Vice president, colt technology, data centre services

    5 cose da sapere sui data center modulari

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    di XxxxxxxxIn

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    La performance fa aumentare la capacit di scalabilit. Un approccio modulare pu aiutare lazienda a verificare che le proprie attivit non invecchi-no tecnologicamente, fornen-do una soluzione scalabile sia per lenergia che per il raffredda-mento, ottenendo come risul-tato unefficienza potenziata. Ancora pi importante, unar-chitettura modulare permette ai provider di creare la capacit che ai propri clienti serve nel momento in cui ne hanno davve-ro bisogno, scalando da moduli da 800 kW a moduli che posso-no arrivare a pi di 1800 kW.Un data centre modulare non ha necessariamente bisogno di sistemi meccanici ed elettrici (M&E) centralizzati sul luogo dove risiede per potere costan-temente migliorare le proprie performance. Pu essere incluso un modulo M&E in ogni singolo data centre o in alternativa, a se-conda del progetto, possibile avere un M&E scalabile e cen-tralizzato che pu essere poten-ziato quando vengono aggiunti nuovi moduli. Per esempio, se il sito capace di gestire 14 mo-duli, un M&E centralizzato pu iniziare a erogare la quantit di potenza e di raffreddamento richiesta per appena uno o due moduli e poi aumentare pro-gressivamente la potenza mo-dulo per modulo, non appena vengono aggiunti nuovi moduli.

    Paga quando cresci. Non un segreto che la co-struzione dei data centre sia costosa. Tuttavia appoggiarsi in outsourcing a provider di data centre modulari permette alle aziende di utilizzare i costi CapEx per gli asset del proprio business strategico e spostare i costi infrastrutturali su un mo-dello OpEx.Inoltre, dalla prospettiva di un service provider, condividere alcune infrastrutture, essere scalabili e capaci di costruire unarchitettura sulle richieste del cliente, permette loro di im-pegnare solo il CapEx di cui han-no bisogno per gestire le richie-ste del cliente o i loro progetti di bisogno futuro. Il risultato che possono cos controllare la quantit di spazio utilizzato, la quantit di potenza erogata e ridurre lo sforzo sulla capacit del proprio data centre riuscen-do al tempo stesso a gestire lefficienza dei costi, a vantaggio del cliente finale. I provider non devono costruire moduli futuri che si basino sulle previsioni di richiesta dei clienti. Piuttosto devono progettare in corso dopera e cercare di reagi-re alle previsioni in maniera pi veloce.

    Benvenuti nel mondo dellarchitettura hi-tech su misura. Il design dei data centre modu-lari si sta evolvendo al punto che ogni interazione pi efficiente di quella precedente. I data cen-tre sono ora riconosciuti come strumenti efficienti, hi-tech e di alto alto livello energetico che possono essere consegnati in mesi invece che in anni. Gli ultimi avanzamenti in tecnologia hanno permesso ai provider di costruire le proprie architettu-re da terra e senza bisogno di utilizzare piedistalli per facilitare la circolazione di aria fresca, e hanno ridotto il numero di pila-stri che servono per supportare gli edifici che ospitano i data centre, cos che gli spazi possa-no essere meglio utilizzati. Luso di software di modellistica permette inoltre ai provider di costruire progetti adatti ai clien-ti e mostrare loro come verreb-be il progetto finito, inclusa la struttura stessa, le tubature, il flusso d'aria, i condotti e i siste-mi elettrici. Il software pu inol-tre evidenziare qualsiasi difetto in precedenti progetti prima che larchitettura venga realizzata, risparmiando tempo, riducendo il rischio di insuccesso e permet-tendo anche la pianificazione delle contingenze. E questo solo linizio di unindustria che avanza rapidamente.

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    di Xxxxxxxx

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    Mantenete il data centre al fresco. La temperatura media di un data centre dovrebbe essere fra i 18 e i 27 gradi (dipende dai Service Level Agreement locali) cos da assicurare che tutto lequi-paggiamento IT lavori in modo ottimale. Il data centre dovrebbe prevedere controlli, riparazioni e mantenimento standard - come la pulizia e la sostituzione di alcuni elementi che possano compromettere il flusso d'aria e lo smaltimento del calore, tra cui filtri, bobine e ventole - durate tutto l'anno.Mentre la tecnologia di raffred-damento standard, quello che fa la differenza sono i controlli che i data centre provider fanno sul posto, perch possono dra-sticamente ridurre il rischio di in-cidenti che causano il downtime delle macchine. Mantenere i data centre in uno stato di lavoro ot-timale non significa solo fare del mantenimento e avere un piano di emergenza in atto, ma anche avere capacit, competenze e supporto disponibile on site 24/7, 365 giorni allanno.

    Un nuovo livello di customer experience. I pi avanzati data centre modu-lari fanno leva sulle capacit dei software-defined networking (SDN) e della network function virtualisation (NFV) di guidare lefficienza di business e miglio-rare la customer experience. Includono potenziate capacit fai-da-te per gli ordini in tempo reale, la fornitura e lelasticit del servizio. e abilitano servizi di data centre interconnessi in mo-dalit on-demand, as-a-service, o in real-time. Questo significa che i clienti possono fare espe-rienza di un servizio erogato in pochi minuti, invece che in giorni o settimane, un periodo di latenza molto basso e una fa-cilit di connettivit ad ambienti cloud privati, pubblici o ibridi.

    La maggior parte delle aziende, senza distinzione di settore o di-mensione, ha bisogno di una so-luzione di data centre che sappia fornire scalabilit e che sia flessi-bile abbastanza da saper gestire le tecnologie emergenti e le varia-bili macro-economiche come lin-cremento del costo dellenergia. I data centre modulari sono in gra-do di rispondere a questi bisogni, permettendo cos alle imprese di adattare e scalare la propria cre-scita in unepoca sempre pi digi-tale. f

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    di paola saccardi

    el nostro Paese manca-no le figure professionali

    con le competenze digitali che servono alle aziende. quel-lo che ha dimostrato lo studio condotto dalle principali asso-ciazioni ICT (AICA, Assinform, Assintel e Assinter Italia) e pro-mosso dallAgenzia per lItalia Digitale (AgID) grazie alle at-tivit dellOsservatorio Digita-le. La domanda delle aziende non soddisfatta dallofferta di figure professionali adegua-te a causa della mancanza di una strategia che coinvolga in modo pi sinergico formazio-ne e imprese.Da una parte i risultati dello studio dellOsservatorio delle Competenze Digitali indicano che aziende e Pubblica Am-ministrazione sono altamente consapevoli (80-90% dei ri-spondenti) dellimpatto del-

    In Italia mancano le competenze per la digital transformation

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    Le associazioni ICT insieme ad Agid presentano i dati 2015 dellOsservatorio delle competenze digitali. Lofferta di figure professionali non soddisfa le necessit delle aziende

    la digital transformation e della necessit di adeguare le competenze digitali ai nuovi trend del settore (mobile, di-gitalizzazione di flussi e pro-cessi, business analytics, IoT, cloud computing, evoluzioni Web, pagamenti elettronici). Dallaltra il livello di copertu-ra delle competenze (definite sulla base del sistema europeo e-Competence Framework - e-CF), misurato come simulta-nea presenza di tutte le com-ponenti necessarie, varia dal 73% delle aziende ICT al 67% delle societ in house delle Re-gioni e Province Autonome al 48% delle aziende utenti, per poi scendere al 41% nella PA Centrale e al 37% nella PA Lo-cale. I profili pi ricercati nelle aziende ICT, invece, sono il Se-curity Specialist, lEnterprise

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    Architect, il Business Analyst. Nelle aziende utenti e nella PA sono il CIO, il Security Mana-ger, il Database Administrator e il Digital Media Specialist, lEnterprise Architect, il Bu-siness Information Manager, lICT Consultant e il Business Analyst. Sempre dallo studio condotto emerge che i canali pi utiliz-zati per il reclutamento sono per le aziende ICT il network personale-professionale (70% circa delle aziende interpel-late), mentre per le aziende

    utenti sono le soc ie t

    di ri-

    cerca e selezione (pi del 50% delle aziende utenti) e nella PA si ricorre soprattutto al con-corso pubblico (100% della PA Centrale e oltre l80% della PA Locale). A livello di formazione le lau-ree pi accreditate per avere le competenze digitali richie-ste dal mercato sono Informa-tica/Scienza dellInformazio-ne, insieme ad altri indirizzi di Ingegneria.Lapprezzamento si attesta intorno all80% degli inter-vistati. Per l80% delle azien-de informatiche risulta inoltre fondamentale un sistema di certificazione delle competen-ze tecniche. Un aspetto che invece riguar-da landamento del mercato quello delle retribuzioni del settore ICT che risultano pi basse rispetto alla media ge-

    nerale. Sono in particolare i livelli decisionali a subire

    maggiormente questo

    calo (dirigenti -1,2%, quadri -2,9%), mentre se la cavano meglio gli impiegati (+3,6%). Nel 2014 c stato qualche se-gnale di miglioramento: la re-

    tribuzione media nel 64% dei casi stata superiore all'1%; nel 24% un calo tra l'1% e il 5%; nel 12% dei casi nessuna variazione sensibile. Infine, per quanto riguarda il rapporto formazione e mondo del lavoro, lo studio rivela che il 60% delle aziende (ICT e uten-ti) e degli Enti ha rapporti con-tinuativi con il mondo accade-mico, al fine di accedere alle risorse gi formate per attivit di stage, nonch di supporto a tesi di laurea sperimentali. Non sembra, invece, sufficiente la percentuale di realt che par-tecipa ai comitati di indirizzo dei corsi di studio. Per esem-pio i rapporti con gli Istituti Tecnici/Istituti di Istruzione Secondaria sono scarsi: solo il 27,3% delle aziende ICT e il 22% di aziende utenti ed Enti Pubblici li dichiarano. Ancora a dimostrazione che manca un piano strategico e congiunto in grado di favorire una colla-

    borazione continuativa tra le imprese e il sistema formativo per creare le competenze ne-cessarie a sostenere la crescita economica del Paese. f

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    di riccardo Florio

    L'IT si prepara a una ri-voluzione annunciata all'insegna di una serie di aree di sviluppo emergenti che in-cludono: Internet of Things, realt virtuale e aumentata, Big Data, domotica e smart building, applicazioni di trac-ciabilit in ambito sanitario e soluzioni convergenti tra siste-mi produttivi e ICT per il mer-cato manifatturiero.Sono proprio questi i temi che guidano la value proposi-tion di Challenge Engineering, azienda italiana nata nel 2011 su iniziativa di un gruppo di professionisti con esperienze pluriennali nello sviluppo di soluzioni hardware e softwa-re industriali e attualmente insediata presso l'Incubatore Tecnologico Como Next di Lo-mazzo.

    L'azienda, nata nel 2011, opera all'interno dell'incubatore tecnologico Como Next, sviluppando interessanti soluzioni in ambito IoT e realt virtuale, come la Reception virtuale e l'assistenza sanitaria da remoto

    Challenge Engineering: innovazione per il futuro che ci aspetta

    Il nostro motto Internet of Things & Things of Internet - spiega Marco Cavezzale, co-fondatore e sales director di Challenge Engineering -. La seconda parte della frase vuo-le comunicare la nostra com-petenza su metodi, approcci e tecnologie per creare e gesti-re linfrastruttura applicativa necessaria affinch le infor-mazioni che vengono trasmes-se dalle cose possano essere consegnate, aggregate, rap-presentate, utilizzate e con-servate.L'azienda propone servizi di consulenza per lautomazione industriale e attivit di proget-tazione e sviluppo di softwa-re applicativi innovativi. Tema

    Marco Cavezzale, cofondatore e sales director di Challenge Engineering

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    centrale che guida l'attivit di Challenge Engineering nella sua offerta l'integrazione tra tecnologie, processi e ambien-ti operativi con iniziative in-dirizzate ai mercati Security, Sanit, ICT e alle applicazioni verticali di automazione in-dustriale. Il carattere innova-tivo dei suoi progetti valso a Challenge Engineering nel 2012 il riconoscimento della Camera di Commercio di Como che le ha attribuito un premio all'interno del bando Dallidea allimpresa.La decisione di insediarsi all'interno dell incubatore tec-nologico Como Next risponde alla volont di favorire la pro-mozione di collaborazioni con altre aziende e competenze diversificate per fornire a im-prese e rivenditori un ambien-

    Social CareChallenge Engineering ha sviluppato Socia

    l Care, un'applicazio-

    ne Web modulare per la gestione e l'assistenza clinica da remo-

    to di pazienti in assenza di una struttura dedicata di ricovero e

    assistenza.Social Care unapplicazione Web che utili

    zza server in Cloud e

    un insieme di postazioni client basate su pc o tablet dotati di un

    normale browser. A questi possono essere abbinate postazioni

    client di tipo avanzato con la possibilit di gestire specifici dispo-

    sitivi medici o una telecamera per videocomunicazioni "live".

    Questa soluzione gi operativa da tre anni presso una struttu-

    ra, collegata allOspedale San Gerardo di Monza, specializzata

    nella cura e assistenza di bambini affetti da gravi patologie.

    Social Care realizzata con tecnologie aperte Open Source ed

    completamente integrabile con le procedure e i protocolli esi-

    stenti. L'impostazione modulare di Social Care consente di far

    fronte a una serie di esigenza che includono: raccolta e condivi-

    sione dei parametri medici pi significativi, costituzione di team

    di lavoro con il possibile coinvolgimento di esperti e specialisti

    diversi, diario medico del paziente con accessi differenziati, mo-

    nitoraggio parametri clinici, gestione della somministrazione dei

    farmaci e possibilit di trasmissione online di immagini e filmati

    correlati al paziente.

    Tramite un bando della Fondazione Floriani, prevista l'ado-

    zione su scala pi ampia di questa applicazione presso i reparti

    Pediatria e Oncologia dellOspedale San Gerardo per la cura,

    il monitoraggio, la gestione e l'interazione con la famiglia dei

    pazienti in assistenza domiciliare.

    I moduli applicativi di Social Care

  • 38 85

    te che faciliti lo sviluppo di "proof of concept" e proget-ti pilota. In altre parole, dar vita a un laboratorio Internet Of Things all'interno del quale rendere disponibili tutti i tasselli che compon-gono questa tecnologia: dall'hardware miniaturiz-zato, alla sensoristica, ai sistemi wearable, ai pro-tocolli di comunicazione, ai modelli cloud e mobile a supporto.Le possibilit offerte oggi agli imprenditori di sviluppare soluzioni in-novative per la loro of-ferta non sono mai state cos a portata di mano precisa Cavezzale -. Internet of Things ri-guarda mercati anche molto diversi tra loro: dal luxury allo sportswear, dagli oggetti di design alle soluzioni industria-li innovative con costi e tempi finalmente ab-bordabili anche per le piccole e medie azien-de. Stiamo assistendo a una rivoluzione che si pu paragonare, come portata, allav-vento di Internet ne-gli anni 90, quando le persone cominciarono a comunicare in modo estremamente diretto e rapido. Sino a que-sto momento sono

    Il servizio di Reception virtualeUn'altra realizzazione di Challenge Engineering la Reception vir-tuale, un servizio di teleassistenza che consente a un unico opera-tore di gestire da remoto una molteplicit di Reception avvalendosi di un avatar di alta qualit. La soluzione consente di visualizzare larea di ingresso e di interloquire con il visitatore attraverso un avatar, utilizzando tecnologia VoIP per la trasmissione vocale da remoto e fornendo sincronismo labiale e mimica di accompagna-mento delle parole.

    Il software di controllo, trasmissione voce e mimica dellavatar stato sviluppato completamente da Challenge Engineering men-tre lavatar stato sviluppato da Centro Sviluppo Realt Virtuale (CSRV).Il sistema fornisce una gestione completa dei dati per la registrazio-ne dell'ospite, con linvio di notifica alla persona cercata, le pre-notazione delle visite da remoto e la gestione automatica con QR Code delle visite prenotate per sveltire la registrazione. Le capa-cit dell'avatar, in continuo ampliamento, comprendono anche la possibilit di gestire il benvenuto allospite mentre viene avvertito loperatore remoto, gestire l'apertura e chiusura di cassetti per il prelievo e il deposito di pacchi da parte di corrieri, trasmettere mu-sica in sottofondo e filmati esplicativi e di comunicazione aziendale.

    state le persone e veicolare le informazioni sullambiente che le circonda, ma da ora in avan-ti queste informazioni viagge-

    ranno per conto proprio e sa-ranno a disposizione di tutti, con dei costi di realizzazione alla portata di molti. f

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    nolo

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  • 3985

    archivi che restano pronti per possibili utilizzi futuri. Questi Big Data possono trasformar-si improvvisamente in una ri-sorsa preziosa da utilizzare per estrarre informazioni che richiedono computazioni ve-locissime. Accanto alla dispo-nibilit di enorme capacit di archiviazione, diventa quindi un'esigenza irrinunciabile po-

    ter disporre di dispositivi storage, persistenti, af-fidabili e veloci; ed qui che le nuove tecnologie arrivano in soccorso.

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    gydi riccardo Florio

    BM ha avuto nel corso de-gli anni un ruolo decisivo nello sviluppo di tecnolo-gie IT; non a caso il colos-

    so statunitense detiene da 23 anni il primato per numero di brevetti negli Stati Uniti (fonte: IFI CLAIMS Patent Services). Lo storage non fa eccezione e l'invenzione di molte delle at-tuali tecnologie storage, a par-tire dal disco magnetico, sono ascrivibili a IBM.In un periodo di forte vivacit del mondo IT, le direzioni evo-lutive dello storage si orienta-no verso le tecnologie Flash, Phase Change Memory e il modello cloud, ma anche ver-so un nuovo modo di utilizzare tecnologie consolidate come quella a nastro magnetico.In questo panorama non sem-plice districarsi e comprendere gli elementi essenziali per va-lutare differenze tecnologiche e modalit di utilizzo ottimali. Alessandro Sorniotti, laurea in Informatica al Politecnico di Torino, PhD in crittografia ap-plicata da Telecom ParisTech (in precedenza Ecole Nationale Suprieure des Tlcommuni-cations) e una serie infinita di

    Alessandro Sorniotti, ricercatore del Gruppo Storage Systems presso il centro di ricerca IBM di Zurigo

    Memoria Flash, Phase Change Memory, Tape innovativo e cloud: un viaggio nella Ricerca e Svilu